MIO PER IL WEEK END

Di Maggie

 

 

Note: la ff è AU.. i personaggi sono gli attori stessi del telefilm. La vita e le parentele sono inventate.

Riassunto: Sarah ha un problema: le serve un uomo da portare a casa per un fine settimana! Chi sarà il fortunato???? L’avete già capito, vero?

 

Sarah si abbandonò contro i cuscini del divano nel suo camerino ancora in accappatoio. Si era fatta una bella doccia fredda. Le ci voleva proprio visto la temperatura di quella calda serata. Era stata una giornata pesante, avevano girato fino ad ora, erano le 9 passate.. L’episodio del matrimonio di Xander e Anya era venuto proprio bene. Lei e James avevano interpretato il loro ruolo alla perfezione senza dover ripetere tante volte la scena in cui Buffy e Spike si rincontrano dopo essersi lasciati. L’atmosfera creata era stata un po’ malinconica e nostalgica, in netto contrasto con i loro abituali incontri di solo sesso. Ma lei e James si capivano al volo, a volte anche senza bisogno di parole. Erano diventati amici visto che da anni giravano assieme il telefilm, ed era normale che si fosse instaurato un forte feeling tra loro.

Anche gli altri attori erano bravi e lei andava d’accordo con tutti, compreso il burbero regista che a volte li faceva stancare un po’ troppo. Joss era molto scrupoloso, voleva sempre il meglio dai suoi attori. E loro erano dei professionisti quindi erano abituati a provare e riprovare.. ancora e ancora…

Lei amava il suo lavoro, era quello che aveva sempre sognato di fare da piccola.. l’attrice… e chi era riuscita!!

Ma era da un po’ di tempo che lei, a fine riprese, se ne tornava in camerino per ritrovare un po’ di pace e tranquillità, lontano dal via vai di gente sul set sempre affollato.

Quella sera era davvero sfinita. Sarah chiuse gli occhi per cercare di rilassarsi prima di prendere la macchina e tornarsene a casa.. <Solo 5 minuti di relax e poi me ne va..> Nemmeno ebbe finito di formulare mentalmente il pensiero che il suo cellulare squillò..

Non era qualcuno che aveva sbagliato numero, non era un molestatore in vena di oscenità.. peggio.. era sua madre!! <Ma perché non riesco mai a trovare un attimo di riposo?!> Sarah amava sua madre ma tutte le volte che lei la chiamava le loro conversazioni vertevano sullo stesso argomento: la sua vita amorosa. <Che tortura!!> Prima o poi ci sarebbe riuscita a far capire alla madre che non era interessata a trovare marito.. ora la sua carriera era più importante di qualsiasi altra distrazione. In quel momento il suo lavoro era tutto per lei, specie dopo che si era lasciata con Freddie.

Era tentata di non rispondere ma poi ci ripensò.. sapeva che sua madre non avrebbe mollato facilmente il telefono. <Forza e coraggio!> si disse e fece un grande respiro per calmare i nervi e.. “Ciao mamma. Come va??”

La voce squillante della Sig. Geller le risuonò e perforò il timpano “Questo non importa cara, mi interessa sapere come stai tu. Sei a casa?”

“No, mamma. Abbiamo appena finito di girare. Sono ancora qui in camerino. Mi stavo giusto dando una rinfrescatina, per poi tornare a casa.”

“Quel Joss è un tiranno, farmi lavorare fino a tardi non è salutare!!” ripose dura la madre dall’altro capo del telefono.

“Mamma Joss sta cosa vuole e fa bene il suo lavoro, ed non è affatto un tiranno.” replicò la figlia cercando di mantenere il controllo.

Ma la sig. Geller era un vero osso duro e sapeva esattamente come prendere la figlia. Andavano su molte cose ma avendo lo stesso carattere, ostinate e testarde tutte e 2, a volte si scontravano su alcuni punti di vista “Allora tesoro, non è che ci chiamerai domani per comunicarci che devi lavorare ancora o che ti ha colpito un virus che dura solo un giorno, vero?”

Sarah gemette in silenzio. Pensava che la madre si fosse dimenticata del ritrova familiare?? Impossibile!!! Quella donna aveva un’agenda al posto del cervello.. ricordava tutto alla perfezione, ogni data e anche l’ora precisa. Tutte le volte che la famiglia si riuniva per passare un weekend tutti insieme, lei aveva sempre evitato di farvi parte nell’ultimo periodo, aveva usato tante scuse legate a impegni di lavoro o qualche influenza in arrivo.. Ma stavolta aveva fatto una promessa a sua nonna. Quindi niente scuse. “Ci sarò!” rassicurò lei cercando di avere un tono più convincente e meno martire. “Non vedo l’ora di rivedervi tutti quanti.” <Bugiarda!!>

“Anche noi tesoro, specialmente Nana. Quando sono andata in ospedale l’altro..”

Sarah interruppe la madre.. “Ospedale?” le si strinse il cuore.. adorava sua nonna che lei chiamava Nana, anche se all’anziana signora non piaceva, e insisteva come sua madre affinché trovasse marito al più presto. “Daphne mi ha detto che era indisposta, non che era in ospedale.” Sua sorella faceva sempre casini. Mai una volta che le diceva come stavano i fatti realmente. <Grazie tante Daph!> Era una manipolatrice della verità. Non che dicesse le menzogne, ma era così brava a rigirare la frittata che si trovava sempre dalla parte della ragione e lei del torto. Sarebbe stata un’ottima attrice se solo non si fosse sposata e non aspettasse già due gemelli!!

“E’ stata lì solo per accertamenti. Ma sta benone. Io so cosa la farebbe stare meglio..”

<Ci siamo! E’ arrivata l’ora della predica!> Questo era il famoso discorsetto che sua madre le faceva ogni volta che le telefonava, lo sapeva a memoria!!

“Se tu ti fossi trovata un bravo ragazzo che si prenderebbe cura di te.”

“Mamma…” la chiamò esasperata Sarah. <Bla bla bla..>

“Sei sempre stata troppo indipendente e cocciuta. Prima che te ne renda conto ti ritroverai a 50 e nessuno al tuo fianco.” La rimproverò la Sig Geller con tono perentorio.

Sarah sapeva per esperienza che era inutile puntualizzare che le mancavano parecchi anni prima di arrivare ai 50 per cui si mise comoda e si stese sul divano in attesa che sua madre finisse la sua solita ramanzina.

Anche se aveva lasciato la città natale New York, per trasferirsi a Torrance in California dove si gira BTVS. Sarah non era riuscita a sfuggire alle convinzioni della sua famiglia riguardo al matrimonio come unico scopo della vita di una donna. Aveva rotto il fidanzamento con Freddie perché lui voleva cambiarla. Quando sua sorella si era sposata, Sarah aveva sperato che la pressione familiare su di lei si allentasse. Invece era successo tutto il contrario. La Sig Geller era rimasta scandalizzata. Come...la figlia minore sposata ed ora anche incita, e la maggiore ancora single??

Mentre la madre continuava ad elencare le terribili conseguenze dell’invecchiare da soli, Sarah fissò la pianta sul davanzale della sua finestra. <Dovrei innaffiare più spesso quella pianta!> a dire il vero a quel punto c’era più bisogno di un canto funebre che d’acqua.

“Sarah mi stai ascoltando??” la madre interrupe i suoi buoni propositi riguardanti la salute della pianticella ormai morta.

“Sì mamma!” Peccato che lei in realtà non sapeva neppure di che stesse parlando. <Com’è esasperante!!>

“Ti ho chiesto se vieni da sola o con qualcuno?” ripeté la madre insistente.

<E’ inutile non accetterà mai il fatto che sono sola!> “Mi piace la mia vita, sono anche felice da sola. E amo il mio lavoro, mi dà molte soddisfazioni.” <Perché la mia famiglia non è fiera di me?>

“Questo non lo metto in dubbio cara, ma non hai risposta alla mia domanda!”

<Basta, mi arrendo!!> “Mamma, starei ancora a parlare con te ma..” Che cosa poteva inventarsi in fretta per chiudere quell’estenuante conversazione? “Ho un impegno per stasera!” disse velocemente alla fine senza pensarci molto. <Non aggiungere altro e aggancia!> si ammonì mentalmente la ragazza.

“Hai un appuntamento? Con un uomo?” indagò il genitore.

“No con un vampiro!!” si mordicchiò il labbro inferiore per non scoppiare a ridere. <Che battuta idiota!! Ci mancava solo che dicessi..con Spike!> Era così abituata a comportarsi come Buffy che a volte si dimenticava di non essere sul set.. e le uscivano dalla bocca certe frasi che solo la Cacciatrice poteva dire. Ma ora era meglio specificare che stava scherzando o sua madre ne avrebbe fatto una ragione di stato. “Certo che è un uomo, mamma.” <Bugiarda per la 2° volta!!> Sapeva che mentire non era una bella cosa ma in quel momento le stava scoppiando la testa, era stressata. Aveva bisogno di molto riposo. E poi inventarsi un uomo non era una brutta bugia! Di certo non sarebbe finita all’inferno per quello!

“Mio Dio, non posso crederci! Mi hai lasciato parlare fin’ora senza dirmi che hai un ragazzo?!!” si sentiva dall’altro capo del telefono che sua madre stava sprizzando gioia da tutti i pori a quella notizia.

Almeno aveva fatto felice qualcuno con quella piccola, innocente ed innocua bugia! Poi riflettè meglio sulle parole della madre.. <Ragazzo??? Ma quale ragazzo????!!!!> Si era solo inventata un accompagnatore serale, non una relazione seria!!! “Aspetta io non ho..”

“E com’è? Dai, descrivimelo..” chiese entusiasta la sig Geller.

Sarah, senza pensarci oltre, le disse la prima cosa che le venne in mente.. “Beh, è normale. Biondo con gli occhi blu!” <Che originalità!!>

“Vieni con lui alla riunione, vero? Saremo molto contenti di conoscerlo.” La voce della madre era più strillante del solito ora.

“A dire il vero, io..”

Ma la sig Geller non la lasciò finire.. “Sai, speravo che questo weekend ti riavvicinassi a Freddie, ma non sapevo che avessi il ragazzo.”

<Ecco da chi ha preso Daph! Io ho detto che uscivo semplicemente a cena ma lei ha capito che sono fidanzata!! Stravolge tutto quello che le fa comodo!! Ma adesso che c’entra Freddie??> “Freddie?” si sarebbe inventata altri mille fidanzati falsi piuttosto di imboccare di nuovo quella strada. Aveva chiuso con lui! Per sempre! Il problema però era che gli altri non riuscivano a capirlo quel ‘per sempre!’ sarebbe stato più facile piantare un paletto nel cuore ad un vampiro. “Non voglio rivedere Freddie!” la rimproverò Sarah.

“Ecco cara.. lo già invitato a cena!! Non posso disdire!”

<Fantastico!!! Ci mancava solo questo!> Avrebbe felicemente voluto evitare il suo ex ma a quanto pare sua madre aveva fatto come al solito di testa sua. Come convincerli che tra loro era finita in modo definitivo? <Dovrei chiedere a Willow se conosce un incantesimo!!>

“Sarah, oramai è uno di famiglia. Siete cresciuti insieme. E non capisco perché ti secchi ogni volta che lo si menziona. Freddie è un buon uomo, è lo scapolo più appetibile della contea.”

Il che era vero: Freddie era affascinante, simpatico ed elegante. Erano andati a scuola insieme fino al liceo. Lui era così popolare che Sarah si era sorpresa quando lui aveva iniziato a farle la corte. Le aveva confessato di amarla perché la trovava diversa dalle altre ragazze e si erano fidanzati. La loro relazione però si era deteriorata quando Freddie le aveva chiesto di tornare con lui a New York, perché lui voleva intraprendere la carriera politica. Allora Sarah gli aveva reso indietro gli orecchini di diamanti e il solitario, lui non la voleva perché era diversa. La voleva per poterla cambiare. Lei non avrebbe mai rinunciato al suo desiderio di diventare attrice, e non avrebbe mai permesso a nessuno di cambiarla. Era felice di essere così com’era!!! Libera e indipendente!!! “Mamma non mi interessa di quanto sia appetibile Freddie. Non fa per me!” Aveva già cercato mille volte di spiegarglielo, ma era tutto inutile. Quando sua madre si metteva in testa una cosa, non la smuoveva nessuno. Del resto anche lei era fatta così!!! Dura come un mulo! “Promettimi che non cercherai di rimetterci insieme nel weekend.”

“Certo che no, cara. Soprattutto ora che c’è un nuovo giovane nella tua vita!” ripetè insistente la madre ostinata.

“Vedrò se è libero!” Sarah odiava essere disonesta, ma era peggio passare 2 giorni a spiegare perché lo scapolo appetibile non facesse per lei.

“E’ così eccitante! Non vedo l’ora di dirlo a tutti!! Oh cara, come sono contenta. Finalmente hai deciso di..”

Qualcuno bussò alla porta del suo camerino.. Sarah sobbalzò.. <Chi può essere? A quest’ora tutti saranno andati via? Sara il custode o quelli delle pulizie!> “Va bene, mamma. Devo andare ora. Altrimenti faccio tardi. Baci baci!!” e riattaccò velocemente dopo che la madre la salutò anche lei.

Una voce familiare la chiamò da dietro la porta.. “Sarah, ci sei?”

James!!!!! <Che ci fa ancora qui!!> Sarah si precipitò ad aprire senza pensare minimamente che lei non era vestita. “Ehi, come mai sei ancora qui??” gli chiese lei sorpresa di vederlo.

Lui era appoggiato allo stipite della porta con quella sua immancabile aria di seduttore “Ciao tesoro!” Il ruolo di Spike gli calzava a pennello. Il vampiro che fa battere furiosamente il cuore della Cacciatrice.. Sembrava essere stato scritto apposta per lui. Per fortuna per Sarah essere sedotta non era una sua priorità.. “Ho visto la luce accesa nel tuo camerino e ho pensato di chiederti se mi potresti dare uno stappo a casa! La mia moto si è ingolfata!!”

Lei rise alla sua solita goffaggine. James era perennemente in ritardo e sbadato.. Poteva avere altri mille difetti, ma quando recitava era unico. Le telecamere se lo mangiavano con l’obiettivo!! La sua figura elegante e sensuale gli conferiva un tono sicuro di sé!! Era anche molto professionale, soprattutto quando dovevano recitare in scene di sesso. Lui era capace di mettere a suo agio chiunque. La prima volta che avevano girato la scena della casa che crolla sotto di loro, mentre fanno l’amore, lui non la smetteva di farla ridere. Tutto l’imbarazzo iniziale era svato immediatamente.. “Quando ti deciderai a comprarti una macchina?? I soldi non ti mancano!” lo fece entrare e gli indicò il divano.

James si sedette sprofondando “Ce l’ho la macchina, ma mi piace più viaggiare in moto. Si fa prima. E visto che io arrivo sempre in ritardo, non oso immaginare cosa mi farebbe Joss se facessi ancora più tardi per trovare parcheggio!!” rispose lui.

“Niente appuntamenti stasera?” volle sapere lei. Le donne se lo contendevano una a d una. Era molto ricercato! Dopotutto come dargli torto. Era bello, biondo con gli occhi più azzurri che aveva mai visto!

“Gli appuntamenti mi esauriscono!” chiarì lui con tono stanco.

<Contento lui!!> “Ti va di andare a mangiare un boccone insieme a me??” azzardò Sarah. <Almeno non sarà più una bugia il fatto che ho un appuntamento con un uomo!>

“Ok!” confermò lui senza pensarci troppo.

“Lasciami prima mettere qualcosa addosso e andiamo.” Si diresse verso lo specchio e si diede un’occhiata ai capelli un po’ arruffati, se li pettinò con le mani cercando di farli prendere un senso..

“Per me puoi anche venire così!!” le disse lui sfoderando un sorriso malizioso.

Sarah si voltò a guardarlo, indagando con lo sguardo “Chi sta parlando: tu o Spike?” scherzò lei.

“Tutti e 2!!” lui incrociò le bracci dietro la nuca e chiuse gli occhi. Anche lui era sfinito!!

“Dammi un minuto!” prese alcuni vestiti dall’armadio a muro e si diresse in bagno. Si mise dei jeans corti che le lasciavano scoperte le gambe abbronzate e una canotta nera con in messo un fiore fatto di perline. Non si poteva lamentare del suo corpo, le piaceva tutto sommato. Certo, le sarebbe piaciuto essere un po’ più alta. Ma nessuno è perfetto!! Si raccolse i capelli con un elastico ed aprì la porta dal bagno.. Vide che James si era del tutto rilassato sul divano, si era steso completamente.. Aveva una maglietta bianca e dei jeans scuri. <E senz’abiti è anche meglio!!> Sarah batté le ciglia.<Ma che sto pensando??!!> Pensieri del genere portavano solo guai, meglio evitarli!!!! “Sono pronta!” disse ad alta voce per vedere se era sveglio o se dormiva.

“Ok!” Rispose lui sollevandosi prontamente.

Avendo constatato che lui era ancora sveglio, uscì dal bagno e si infilò le scarpe con il tacco. Prese le chiavi della macchina sul tavolino e fissò il suo amico. Era del tutto felice senza un uomo nella sua vita, non ne aveva bisogno. E sapeva che anche James rifuggiva dalle relazioni serie. Quindi erano perfetti insieme!

 

Si avviarono al parcheggio dove lei aveva lasciato la sua auto..

“E’ meglio che guidi tu, oggi ho presto un’altra multa!” commentò Sarah timidamente.

Lui scosse il capo “Eccesso di velocità? Non capisco come tu possa superare i limiti con un traffico del genere. Cos’è, le macchine ti fanno strada magicamente riconoscendoti nella Cacciatrice?”

Sarah salì dal lato passeggeri “Ehi, si suppone che tu sia più comprensivo con me dopo la telefonata che mia ha fatto mia madre!” lo rimproverò lei cercando almeno il suo conforto.

Lui si sedette al posto del guidatore e girò la chiave “Scusa, hai ragione. Basta con le prediche per oggi!!” la compatì lui, poi cambiò tono.. “Potrei farti dimenticare i brutti pensieri in mille modi, dolcezza. Devi solo chiedermelo!!” ironizzò James ammiccando.

Sarah restò senza fiato e rabbrividì. James flirtava sempre con lei, era il suo reale modo di fare.. ma quella sera dopo gli strani pensieri di poco prima, ci fu un secondo in cui lei si scordò che lui non faceva sul serio! <Che scemo!!> Scosse la testa sorridendo e rispose a tono alla battuta “Non ci provare neppure Spike, o ti ritroverai con un pugno in un occhio!!”

Tutti e due scoppiarono a ridere.

Era il loro passatempo preferito stuzzicarsi a vicenda e facre battute che solo i loro personaggi potevano suggere!! Era come se un po’ di Buffy e un po’ di Spike fossero entrati nelle loro vite quotidiane. E a volte li faceva comportate e pensare come i loro eroi.

Poi lui tornò a parlare in tono comprensivo e serio. “Allora cosa voleva il sergente di ferro?”

Sarah sospirò ricordandosi la snervante conversazione avuta con la madre. Quel soprannome che lui le aveva dato era proprio azzeccatissimo! <Ed io sono la sua vittima preferita!> “La solita lagna!” non le andava di parlare a stomaco vuoto..

James capì che non aveva molta voglia di parlarne e non la forzò. Sapeva che la Sig. Geller era una tipa tosta, l’aveva conosciuta ad un paio di feste e le aveva fatto un ottima impressione. Era una donna che sapeva il fatto suo, sempre con la testa sulle spalle. Non si dava mai per vinta. E così era anche Sarah. “Ti va bene da ‘Bacco’?” la sua domanda era retorica, visto che loro due andavano spesso lì a mangiare la pizza insieme anche agli altri del cast ed era vicino il set.

“Certo!” confermò la ragazza, rilassandosi sul sedile della sua macchina. Nell’ultimo periodo erano andati spesso loro 2 soli a quella pizzeria, soprattutto dopo la sua rottura con Freddie.

James si era dimostrato un vero amico pronto ad ascoltarla paziente, era molto disponibile e lei con lui si era facilmente aperta. Lui la capiva perfettamente visto che anche a lui era capitata una cosa simile. La sua precedente ragazza lo rimproverava spesso di trascurarla. Ma d’altronde visto il lavoro che lui faceva era normale che a volte capitasse che il fine settimana dovesse lavorare. Un attore ha degli orari particolari e flessibili. Se capitava che erano in ritardo con le riprese, dovevano fare dei sacrifici e restare di più sul set. Dopo quella storia lui aveva incominciato a rifugiarsi in avventure senza importanza..

La stessa cosa velava per Freddie. Pretendeva sempre di essere al centro dell’attenzione. Una volta aveva avuto la faccia tosta di dirle che il suo non era un vero lavoro, ma un hobby. Quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso!!! <Si era permesso di criticare il mio lavoro senza immaginare tutte le rinunce e la fatica che ho fatto per raggiungere il successo che ho adesso!>

Arrivati al locale, entrarono e furono subito accolti dalla brunetta che era la proprietaria. Nancy si avvicinò a loro salutandoli calorosamente, li conosceva bene ormai.. “Ciao ragazzi!” poi si rivolse a James mostrandogli un super sorriso “Ehi bellezza, quando usciamo ancora?”

<Non se ne lascia scappare una!> sorrise sarcastica la bionda guardando il suo amico che flirtava anche con la cameriera.

Lui fece l’occhiolino alla donna.. “Mia cara Nancy, sai che ti porterei via su due gambe in sella alla mia moto! Ma si è appena ingolfata.. quindi credo che dovremmo rimandare a un’altra volta la nostra fuga amorosa. E poi George, il tipo del bar all’angolo, è cotto di te. E non vorrei spezzare il cuore a un poveretto alto 2 metri con la corporatura di maciste!!! D’accordo che anch’io sono forte ed atletico ma preferirei evitare di finire in galera!!” ironizzò James.

<Ma come fa ad avere sempre la battuta pronta??? Mi sembra che a volta sia Spike a parlare!!> pensò tra sé e sé Sarah osservandolo di striscio.

La brunetta scosse il capo.. “Se cambi idea e rinunci ai tuoi nobili ideali, hai sempre il mio numero!”

Capitava spesso che quando erano in giro per la città, lei riceveva occhiate invidiose da presunte rivali, ignare del fatto che lei non aveva alcun interesse di quel tipo, ma che erano semplici colleghi di lavoro a cui piacevano anche le lunghe passeggiate la sera dopo le riprese per rilassare la tensione accumulata sul set.

Per non parlare delle ragazzine impazzite che gli correvano dietro quando lo riconoscevano. Sembrava che l’eroe fosse lui e non Buffy!! Dopo aver chiesto gli autografi, facevano mille domande a James: ti piace essere un vampiro, ti piace bere il finto sangue, tingi spesso i capelli, posso darti un bacio… che strazio!!!!

A lei invece toccavano altre domande riguardanti sempre il vampiro ossigenato: ti piace baciarlo, è bravo, è bello nudo, vi fate male quando lottate… a volte la imbarazzavano!!! Mica lei lo aveva mai visto realmente nudo!! E poi come faceva dire che le piaceva baciarlo con lui ad ascoltarla! Un conto era ammettere che fosse un bravo baciatore, un conto era affermare che aspettava con ansia le scene in cui c’erano dei baci!! Certe volte le era capitato di sbagliare apposta per ripetere da capo l’intera scena che comprendeva un bacio!! Ma questo non lo avrebbe mai confessato ad anima viva, tanto meno al diretto interessato! <Mai e poi mai! Croce sul cuore!!>

Sarah e James furono accompagnati ad un separè dove c’era il loro solito tavolo. Sedettero l’uno di fronte all’altro e un cameriere giovane portava un cesto con il pane caldo. Quell’odore ricordò a Sarah la cucina casereccia della madre, era un’ottima cuoca. Sapeva fare tutto: pasta, pane, torte di tutti i tipi, dolci e salate. Ma ora lei non sapeva come rimediare alla bugia impulsiva che aveva detto, eppure sarebbe stata lieta di poter portare qualcuno a fare da filtro tra lei e Freddie.

In occasione dell’ultimo compleanno di Sarah, lui le aveva regalato un bracciale di oro bianco con perline rosa incastonate. Lei però glielo aveva rispedito indietro. Lui ci era rimasto male, ma lei aveva insistito nello specificare che non era obbligato a comprarle niente visto che non stavano più insieme. Malgrado ciò dopo poche settimane lui aveva ritentato con un invito a cena visto che si trovava in California, ma lei anche in quel caso era stata irremovibile. Tra loro era finita definitivamente e prima lo accettava, meglio era! <Spero vivamente di averlo dissuaso per sempre, in caso contrario questo week end sarà molto lungo!!!>

James afferrò un panino “Sono affamato!”

Persa nei suoi pensieri, Sarah non lo udì neppure. Doveva trovare una soluzione per non perdere la faccia con la sua famiglia “James, ho bisogno di un uomo!”

 

 

<Cosa???!!!!!!!!!!> La dichiarazione di Sarah fece andare di traverso il pane a James e tossì visto che stava per strozzarsi. Lei raramente aveva avuto la soddisfazione di vederlo impreparato, anzi di solito era lui che si divertiva a scioccarla. Poi però James si riprese in fretta e sorrise ammiccante “Perché non l’hai detto prima? Al diavolo la pizza, noi potremmo..”

Sarah a quella proposta fu scossa da dei brividi e le venne la pelle d’oca… Poi si ricordò che lui non diceva sul serio, così sbuffò esasperata <Possibile che lui pensi solo a quello?? Il ruolo di Spike l’ha influenzato troppo!!> “Non parlavo di questo!!”

In quel periodo Sarah era incapace di accordare la carriera e la vita sentimentale e quindi si era votata ad una vita di castità.

James questo lo sapeva e quindi non esitava a scherzare con lei. Eppure per la seconda volta, lei aveva pensato alla possibilità che lui parlasse seriamente. Sarah apprezzava molti aspetti di James, ma la sua vita amorosa era a dir poco superficiale. Molte delle sue relazioni erano profonde quanto una pozzanghera!! A dir il vero erano poche le donne che si erano lamentate di lui, e lei cercava di non impicciarsi troppo. James non le faceva la predica sul fatto che lei non uscisse con nessuno, e lei non la faceva a lui per la sua capacità di durata pari a.. beh, a giudicare da come le sue ex mugolavano quando lo vedevano, doveva avere una discreta durata!

Sarah bevve un sorso d’acqua “Devo andare alla riunione della mia famiglia questo week end. Ti ricordi che te ne ho parlato?” Lui annuì silenzioso per farla continuare “Ecco.. mi serve un uomo da portare con me..” poi con un sospiro aggiunse “..Ho lasciato intendere a mia madre che mi vedo con un ragazzo.. e lei ora lo vuole conoscere!”

James rimase perplesso “Ma tu non ti vedi con nessuno!!”

Sarah fece una smorfia “Grazie tante, tenente Colombo!! Non ti sfugge proprio niente, eh??”

A quel punto tornò il cameriere con in mano il blocco per le ordinazioni “Pronti per ordinare?”

Sarah e James si scambiarono uno sguardo colpevole. Distratti dalla dichiarazione di lei, non avevano neppure dato un’occhiata al menu.

“Possiamo prendere una pizza grande con condimento misto su due lati e fare a metà!” suggerì lui.

“Eh no furbetto!! L’ultima volta che ti ho dato retta, tu hai orinato la pizza alla marinara, non ti piaceva e ti sei mangiato la mia metà! Io prendo un’insalata e basta.”

James sgranò gli occhi “Cosa? Questa è la migliore pizzeria del quartiere e tu ordini l’insalata?? Non ha senso, come del resto il tuo rifiuto di una relazione con un uomo! E il fatto che tu abbia mentito a tua madre!”

Il cameriere impaziente si schiarì la gola e suggerì “Volete che torni tra qualche minuto?”

Ma lui non mollò la presa “Dai, prendiamo una pizza grande alle 4 stagioni, che piace a tutti e 2!”

Sarah lo guardò sopra il menu e acconsentì annuendo. “E va bene. Io vorrei anche una Coca light, e tu?” gli chiese, sapendo già che lui avrebbe preso una birra rossa. <Scommettiamo?!>

“Una birra rossa media!” disse James.

<Ho vinto!!> Conosceva troppo bene le sue abitudini alimentari, e lui conosceva le sue. Come coppia avrebbero potuto funzionare dal quel punto di vista! <Potremmo essere proprio una bella coppia!!> sorrise Sarah <Ma che sto pensando??!!! Io e lui non siamo una coppia! …Cioè siamo una coppia di amici.. e basta!>

Il cameriere scrisse soddisfatto le ordinazioni e sparì di nuovo.

James tornò subito al discorso sulla sua falsa relazione dell’amica “Non capisco perché hai mentito a tua madre?”

Sarah abbassò lo sguardo sentendosi in colpa “Non ho mentito, ho solo esagerato un po’!”

“Quand’è l’ultima volta che sei uscita con un uomo?” le chiese alzando le sopracciglia.

La ragazza arricciò il naso essendo stata scoperta “Ok, ho mentito. Dovevo staccarmi dal telefono, mi stava venendo un esaurimento nervoso a sentirle dire che presto avrò 50 e starò ancora da sola come un cane! E così le ho detto che avevo un impegno per la cena e lei ha fatto il resto??!”

Lui si stupì nella velocità della madre nel farsi i film mentali “E in base ad un invito a cena lei sta già prenotando la chiesa e il catering???!”

Sarah sospirò “Tu non la conosci!!! Sta diventando un problema!”

“No, un problema era Michelle. Non è possibile che si aspettasse che mi ricordassi il compleanno del suo gatto!!! Mi ha perseguitato per giorni.” ammise lui al ricordo della rossa con cui era uscito per 1 settimane prima di capire che, a confronto di Harmony, quella era una vera oca senza cervello!!! Di solito ci impiegava meno a capire com’era fatta una donna. Ma quella volta aveva voluto darle un’altra possibilità, visto che a letto non era male! Poi però ci aveva rinunciato!! Non si può pretendere di imparare a memoria le date degli onomastici di tutti i suoi familiari, compreso i nomi degli animali domestici delle sue amiche. <Va bene che faccio l’attore! Ma quando è troppo, è troppo!!!!>

A quel punto toccò a Sara rimproverarlo “Forse se tu ti prendessi la briga di conoscere un po’ le donne con cui esci, ti accorgesti di alcuni dettagli, tipo disturbi della personalità!!” Le seccava che James perdesse tempo con una miriade di storielle superficiali. Aveva ben altro da offrire!! <Oltre ad un corpo fantastico!!> A Sarah facevano pena tutte quelle donne che lui strapazzava. A pensarci bene però.. come si sarebbe sentita se un giorno lui si fosse dimostrato veramente preso da una di loro??? …Un nodo le serrò allo stomaco!! Si accorse del pensiero poco pertinente e rabbrividì <Ma che mi sta succedendo? Non ho mai pensato a lui in questi termini!!! So già che presto o tardi tutti e 2 prenderemo strade diverse, quando Buffy sarà finito!! E quindi ognuno riprenderà la sua vita per conto proprio!! Vorrei poter rimanergli almeno amica me so già che sarà difficile vedersi con il lavoro che facciamo saremo entrambi molto occupati con altri impegni!!>

“Mia cara, di solito si esce in coppia per conoscersi e poi non tollero consigli da una che non ha un appuntamento da.. quanto?? 6 mesi??”

“5 e mezzo!!” replicò sbuffando come una bambina appena sgridata e scoperta a mangiare la marmellata di nascosto.

“Questo non cambia la realtà, Non è un problema irrimediabile!! Lascia pure che tua madre pensi quello che vuole, dì che non puoi più andare per il fine settimana o che hai rotto da poco con il tuo ragazzo immaginario!” propose l’amico.

“Non posso. Lo farei, ma ho promesso a mia nonna di farle visita!! E’ stata in ospedale per accertamenti e l’ultima volta che l’ho vista abbiamo pure litigato perché lei voleva darmi consigli sulla mia vita privata. Mi sento in colpa!!!!!” gli disse Sarah rattristandosi.

James allungò le mani per stringere quelle dell’amica e confortarla. Sapeva quanto lei amasse sua nonna e poteva solo immaginare come si sentisse per dover mentire alla sua famiglia affinché loro non si preoccupassero più di lei. La consideravano ancora una bambina indecisa e fragile. Ma lei era tutto, fuorché quello! <E’ caparbia e testarda, ma anche molto gentile e premurosa..è solare ma riservata e per nulla indecisa come Buffy!! Quando troverà l’uomo della sua vita allora non se lo lascierà sfuggire via! Sarà l’uomo più fortunato del mondo!!! Lei è unica!!> Lui la stava guardando intensamente e lei si perse nel blu dei suoi magnetici occhi!!

Quando lui le prese la mano, quel gesto la fece sussultare. Non era la prima volta che si toccavano!! Dopo tutte quelle scene d’amore… o meglio di sesso, come insisteva nello specificare Buffy! Ma quella sera lei sentiva una strana tensione scorrerle nelle vene. Colpa della conversazione della madre, probabilmente!!! Al momento non trovò opportuno parlargli di Freddie. James sapeva che lei era stata fidanzata con lui, ma lei aveva minimizzato sulla serietà della cosa. Non perché si vergasse di lui, ma piuttosto perché si era sentita imbarazzata a raccontargli che era quasi finita all’altare. Se solo James avesse saputo che lei si era fatta schiacciare da un uomo arrivando ad alterare anche il modo di vestire, l’avrebbe presa in giro a vita!!

Lui si schiarì la voce “Così hai veramente intenzione di portarti a casa un uomo!” <Chissà perché l’idea di un uomo misterioso accanto a lei non gli piace molto!!> quell’idea lo stava mandando in fibrillazione…

“Se lo trovo!” disse lei mentre il cameriere posava la pizza grande al centro del tavolo.

Mangiarono in silenzio rimuginando sulla situazione…

James stava pensando al dilemma dell’amica seduta di fronte a lui.. Era una donna piena di risorse ed intelligente, con senso dell’umorismo e un corpo incredibile!! Il che la rendeva desiderabile per qualsiasi uomo. Chiunque avrebbe fatto a gara se avesse saputo che lei era da sola e in cerca di compagnia! Ma quella constatazione non lo fece rilassare per niente, anzi.. si sentì prendere da un’inquietudine improvvisa. Pensarla tra le braccia di un altro gli dava fastidio!!!! Anche se questo non voleva dire che lui si sentiva il candidato perfetto. La loro amicizia era ben consolidata, condividevano il lavoro e aveva molte passioni in comune come la pizza e il calcio. Non avrebbe messo in pericolo la loro platonica intimità con strani pensieri fuori luogo. Lei cercava l’amore vero mentre lui solo avventure! Camminavano totalmente su binari diversi!!! Da quando era rimasto scottato quell’unica volta in cui si era lasciato andare con una donna e si era aperto di più, ora preferiva evitare coinvolgimenti emozionali. Aveva capito di essere un solitario. La sua vita gli piaceva anche così, senza nessun legame serio. Questo non voleva dire che non credeva nella famiglia o che fosse insensibile! Solo che aveva perso ogni speranza di credere nell’amore eterno!! Aveva tanti amici a cui voleva bene e poi c’era la sua carriera che lo gratificata da tutti i punti di vista. Per ora gli bastava!

Dal canto suo Sarah stava riflettendo se chiedere a James di accompagnarla, lui aveva già incontrato la madre a qualche party e tutta la famiglia lo conosceva già, visto che era un suo collega da anni. Ma sarebbe stato troppo ovvio! E poi non sapeva se lui avrebbe retto 2 giorni di domande a raffica da parte dei suoi familiari. <E se dicessi ai miei la verità????? Cioè che sono single e mi piace esserlo per il momento???> ma subito scartò l’idea <Sai cosa succederebbe????> Sarah rabbrividì <Freddie!!!!!> smise di mangiare e guardò nel vuoto di fronte a lei pensando… Quando lei aveva rotto il fidanzamento le era sembrato più confuso che arrabbiato. Di certo pensava che lei tornasse sui suoi passi. Ma niente le avrebbe fatto cambiare idea questa volta!! Avrebbe preso anche un barbone pur di non presentarsi da sola alla riunione!

James si sentì osservato e alzò lo sguardo dalla sua fetta di pizza e deglutì nervoso vedendo gli occhi della ragazza fissi nei suoi “Perché mi stai fissando?”

Sarah si riscosse dai suoi pensieri mentali.. “Devo assolutamente trovare un uomo biondo con gli occhi azzurri!!!!” le parole le erano uscite di bocca da sole.. ma sola allora si rese conto che la descrizione del fantomatico possibile pretendente era identica a lui!!! <O mio Dio!! Ho sparato la prima cosa che mi è venuta in mente a mia madre senza rendermene conto!!!? Forse è stato il mio subconscio a farsi sentire...e visto che io e lui ci vediamo sempre, e che è in pratica l’unico uomo che frequento in questo momento, ho descritto lui come possibile finto fidanzato!> si sentì avvolgere dall’imbarazzo e le guance le si tinsero di rosso fuoco…

James era rimasto con la bocca spalancata e per fortuna che aveva inghiottito il boccone, altrimenti si sarebbe strozzato per la seconda volta.

Sarah notò la faccia sconvolta e confusa dell’amico alla sua dichiarazione e si sentì in debito con lui.. “Rilassati, non ti chiederò di venire con me, volevo solo un supporto morale e un consiglio da amico!” <Anche se..> pensò la ragazza <Se lui si offrisse volontario, io non gli negherei il piacere averlo con me nella tana del leone e poi sarebbe perfetto!!!!> continuò a fantasticare con la mente perversa.

Lui sorrise sollevato, per un momento aveva avuto un attacco di panico e si era spaventato.. ma adesso che ci pensava meglio non era poi così terribile come idea.. <Non mi sarebbe dispiaciuto andare con lei dopotutto! Ma visto che non vuole il mio aiuto.. mi farò da parte!!> “Potresti chiedere a un tuo amico di farti un favore?? Conosci qualcun altro che corrisponda alla tua descrizione???” Era lieto che Sarah se ne andasse per il week end, forse negli ultimi tempi avevano passato troppo tempo insieme, e poi c’era la relazione tra Buffy e Spike che aveva spinto entrambi a diventare un po’ più intimi. <E’ solo per questo che mi sento strano e sono anche stanco. Questo sabato troverò una con cui uscire e rilassarmi un po’. Il sesso non ha mai fatto male e nessuno!! Ed è quello che mi ci vuole in questo momento.. cioè non il sesso con Sara.. sto parlando solo in generale..> la sua mente andava avanti per conto suo e lui non riusciva ad evitare di pensarci.. doveva assolutamente scacciare quel senso di frustrazione che lo prendeva ogni volta che immaginava Sarah abbracciata ad un uomo senza volto sbucato dal nulla.

Lei ci stava ancora riflettendo sulla domanda che le aveva proposto James.. ma si rese subito conto che nessuno dei suoi conoscenti si sarebbe prestato a quel tipo di finzione, non poteva chiedere a un suo amico di fingersi il suo fidanzato!!! Era troppo umiliante!!!! <Sono spacciata!! Mi sono cacciata in un grosso guaio con le mie stesse mani!!> pensò Sarah ormai pronta alla resa!! Ma poi sbuffò seccata “Uffà non ho bisogno del sesso!!” <Non ho bisogno neppure di un uomo!!> Doveva imparare a frenare la lingua però!!

James la guardò come se lei fosse impazzita del tutto, spalancando ancora di più gli occhi.. <Come fa a sapere che io stavo pensando a quello??> “Cosa??”

“Devo solo dire che c’è stato un malinteso, tener duro per un paio di giorni e cercare di evitare Freddie ed un possibile suo contrattacco. Ce la posso fare!!!” esclamò con convinzione Sarah ormai decisa a vincere la sua causa.

Questa volta fu lui a parlare senza pensarci.. “E se fossi io ad aiutarti???” <Pensa prima di parlare James!!> si ammonì mentalmente lui, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro!

Sarah si sforzò di ritrovare la voce, deglutì a fatica e balbetto.. “Stai.. scherzando??!!” <Ma è pazzo!!!>

“Scherzo spesso tesoro, ma ora no!” rispose serio lui. <Sono un vero pazzo!!!!>

Il suo tono caldo e sexy le sconvolse lo stomaco. La sorpresa e la gratitudine iniziali lasciarono il posto ad un’incertezza momentanea all’idea di dover fingere un coinvolgimento amoroso con lui per tutto il week end. “Non posso chiederti un simile favore?” Sarah non era più convinta come prima che fosse una buona idea quella che lui le proponeva!

“In fondo si tratta solo di recitare, giusto? E noi siamo attori e sappiamo anche improvvisare!!” <Non posso abbandonarla! Siamo amici!> cercò di auto convincere se stesso che lo stava facendo solo per quel motivo..ma man mano che si rendeva conto che lei stava prendendo in considerazione la sua proposta, si sentì sollevato. Forse poteva evitare di buttarla tra le braccia di un perfetto sconosciuto pronto ad approfittare della situazione e di un momento di debolezza di Sarah. Lui non glielo avrebbe permesso, era pronto a difenderla a qualsiasi costo. <E’ la mia migliore amica e ci tengo molto a lei, nessuno può farle del male!!>

“James, ti ringrazio ma io non so se..” non poteva dirgli che un conto è recitare sotto le telecamere con migliaia di persone che li guardando, un conto è farlo senza nessun copione da seguire. Poteva finire male!!! E lei non voleva rovinare tutto per una stupida e momentanea pazzia mentale!!!

“Non ho mai avuto una nonna che mi coccolasse, e tu ne hai una che ti ama molto e che si preoccupa per te. La renderai felice per un po’.” Le disse lui seriamente “E poi non rifiuto mia cibo gratis.” Ironizzò alla fine lui, dimostrando la sua teoria su cui si fonda il pensiero maschile: sesso, soldi e cibo gratis!! “Sarà un bel viaggio fatto con un’amica. Che ne dici??”

Sarah si morse il labbro inferiore, lo faceva sempre quando era nervosa e stava pensando intensamente.. Se solo lui le avesse detto che era molto sexy quel piccolo gesto involontario da fargli venire l’acquolina in bocca, lei avrebbe rifiutato al volo la sua offerta. Non doveva capire che lui a volta la guardava con un altro tipo di luce negli occhi!! Quindi tacque aspettando che lei parlasse..

“Lo faresti davvero??” gli chiese lei speranzosa.

“Puoi contare su di me, Cacciatrice. Ti seguirò fin’in capo al mondo!!” lui le sorrise sinceramente. Adesso poteva tirare un sospiro di sollievo, sarebbe stato lui a soccorrere l’amica e nessuno se ne sarebbe approfittato.. <La difenderò anima e corpo!! Guai a chi le si avvicina!!>

Sarah lo fissò con suo sguardo puro e limpido, gli occhi brillavano per le lacrime di contentezza trattenute.. “Non so come ringraziarti James!”

“Questo week end sarò tutto tuo!!!!” esclamò esultante lui malizioso “Allora quando si parte?” gli chiese alla fine sorridente.

 

Quando furono usciti dalla pizzeria, lei accompagnò James al suo appartamento. Lui, come molti del cast, aveva trovato una sistemazione temporanea fino alla fine delle riprese per non dover viaggiare ogni giorno. James abitava in una villetta appena fuori città, era molto piccola, il giusto indispensabile per poter vivere decentemente. In realtà lui aveva un po’ appartamenti ovunque, ma la sua vera casa era a Los Angeles.

Mentre lei aveva affittato un appartamento in città che divideva con Allison, la Willow del telefilm. Erano molto amiche anche fuori dal set, ma ora che Allison si era sposata con l’attore che interpretava Westley, i 2 novelli sposi aveva deciso di vivere anche insieme visto che lui lavorava nel cast di Angel, lo spin-off di Buffy, il cui protagonista era proprio il vampiro redento, interpretato da Devid. Il telefilm si girava nelle vicinanze e quindi capitava spesso che tutti si trovassero a fare delle feste tutti insieme.

Sarah spense la macchina sul vialetto e si voltò verso James.. esitò un attimo e poi si butto tra le sue braccia e lo abbracciò senza riserve “Grazie!!” gli sussurrò lei vicino al suo orecchio.

James restituì l’abbraccio e la avvolse “Figurati!!” inspirò l’aroma dello shampoo alla vaniglia che lei usava sempre. <E’ così dolce, come il sapore di miele della sua pelle!!! E le sue labbra morbide e sensuali..>

Ma i suoi pensieri furono interrotti da lei che si ritrasse immediatamente. “Allora ci vediamo domani, alle 8 qui. Ok?”

“Ok” lui si sfonzò di riportare tutti i sensi sotto il proprio controllo. “Ok. Notte!”

“Buona notte!”

James aprì lo sportello e uscì..la salutò con la mano…e Sarah lo ricambiò..

<Sarà un week end molto lungo!!> pensarono contemporaneamente i 2..

Poi lei ripartì con la macchina.. mentre lui si avviò verso la porta di casa con le chiavi in mano.

 

 

Capitolo 4: La partenza (1 parte)

Venerdì mattina era il giorno della partenza, ma Sarah aveva bisogno di sgranchirsi un po’ in palestra, così si svegliò di buon’ora, preparò le valigie e poi andò a sfogare la tensione dovuta all’imminente visita ai suoi genitori. Quando arrivò la sala era deserta. <E ci credo!! Sono le 6 di mattina!! Solo una pazza come me, farebbe ginnastica di venerdì a quest’ora!!!>

Accese il tapis roulent e cominciò a camminare..

…Aveva 25 anni eppure aveva ancora paura di mamma e papà!! E poi come se non bastasse quella notte non aveva dormito per niente bene. Aveva pensato e ripensato alla proposta dell’amico, l’aveva metabolizzata eppure era ancora scossa e sorpresa dalla sua generosità. All’apparenza poteva sembrare un favore da poco, pochi giorni e qualche bugia innocente.. Si poteva fare! Ma c’era qualcosa che la turbava.. qualcosa che non aveva ancora capito cos’era.. ma che poteva rivelarsi pericolosa! <Ma non diciamo sciocchezze!! Che vuoi che sia, Sarah!! E’ solo James!!> sia lei che lui non cercavano una relazione seria.. e quindi non c’erano problemi di nessun genere.

Mentre stava riflettendo sulla possibile brutta piega che la situazione poteva prendere, vide entrare in palestra Emma, l’attrice che interpretava Anya. Era una ragazza molto simpatica, scherzava spesso proprio come faceva Anya ma era anche intelligente. Di solito si allenavano insieme in palestra, lei era una grande appassionata di yoga.

“Ehi Sarah, alla buon’ora!!” la salutò Emma incominciando a fare stretching. “Che ci fai qui? Non dovevi andare dai tuoi?”

“Infatti. Parto tra qualche ora!” sospirò Sarah sconsolata e rassegnata.

Emma scosse il capo “Mai sentito parlare del concetto di restare a letto fino a tardi?”

“Ho solo pensato di farmi un'ultima sudata visto che mi ingozzerò dei manicaretti di mia madre per i prossimi giorni, sono certa che tornerò con due chili in più.” Borbottò lei.

“Sei così disciplinata!” ribadì Emma ammirandola.

Sarah sollevò le sopracciglia. <Senti chi parla!> “Anche tu sei qui tutti i giorni all'alba!”

“Sì, ma solo perché voglio avere un bell'aspetto per trovare il mio Principe Azzurro!” scherzò Emma ridendo.

Sarah sorrise alla battuta dell’amica e cominciarono ad allenarsi insieme.

Chi aveva conosciuto Sarah nella sua fase post-Freddie la prendeva in giro per la sua vena femminista. In effetti forse era troppo cinica, pensò mentre muoveva braccia e gambe a tempo. Dopotutto che c'era di male in una sana relazione egualitaria?

All'inizio aveva pensato che fosse così con Freddie, finché tutte le sue basse manipolazioni non le erano apparse chiare. Non si lamentava mai dei jeans che lei portava sempre, però le regalava gonne per il compleanno. Diceva che i figli potevano aspettare mentre lei si costruiva una carriera solida, ma non perdeva occasione per metterle in braccio i bimbi altrui e osservare quanto sarebbe stata perfetta come madre.

Poi c'erano i suoi genitori.. Si poteva dire che sua madre fosse sposata felicemente, ma quanto poteva essere felice una donna che faceva il bucato tutto il giorno, cucinava per il marito e votava come lui?

Sarah sarebbe morta piuttosto che infilarsi in una relazione del genere.

Nemmeno sua cugina Stella, divorziata 3 volte, pareva aver trovato la formula magica della felicità.

Daphne stessa, che in passato era fermamente d’accordo con lei, era sposata e viveva nella grande mela, incinta di due gemelli. Sì, Daphne insegnava a scuola e non faceva la casalinga come mamma, ma che ne era stato dei suoi progetti di viaggiare e vedere il mondo? Suo marito, Blaine, l'aveva evidentemente convinta che restare in città, dove lui aveva uno studio legale fosse più importante.

Frustrata, Sarah accelerò il passo. Fu solo quando rallentarono per il giro finale che ritrovò il fiato per raccontare la storia della telefonata di sua madre e del seguito.

“Puoi immaginare il mio shock quando James si è offerto volontario per accompagnarmi.”

Emma la guardò con aria strana e sollevò le sopracciglia. “Perché? Passi quasi tutto il tuo tempo libero con lui, recitate insieme la parte degli innamorati, vi siete già baciati.. quindi credo non sia un'eresia dire che siete una coppia.”

Sarah si bloccò, rischiando di cadere e rompersi l’osso del collo. Non riuscì però ad impedire alla sua faccia di arrossire “Ma sei matta!!! Emma? Noi recitiamo e basta. Non stiamo realmente insieme, siamo solo buoni amici!” <E’ assurdo anche solo pensarci!!>

Emma uscì di pista e passò agli attrezzi. “Quello che so è che sei amica di un uomo stupendo che ha un impiego solido. Potrei anche decidere di rubartelo.”

<Emma e James? Non sono fatti l'uno per l'altro, sono... A dire il vero sono due persone attraenti e intelligenti, con senso dell'umorismo simile e carriere compatibili.> Eppure Sarah fu sul punto di ribadire di nuovo all'amica che James era off-limits per lei ma aggirò l'ostacolo. “Le relazioni tra colleghi spesso finiscono male. Non vorrai rischiare di rovinare tutto per una scappatella??!”

“Per uno come James sarei pronta a rinnegarti come amica e mandare all’aria la mia carriera pur di farci un giro.” replicò Emma con un sorriso provocatore e malizioso al punto giusto.

<Ma vedi un po’ come sbava questa!!> Sarah cercò di fare ammenda per la sua scarsa ironia in materia. “James è divertente, però è un rubacuori pazzesco. Sai con quante donne l'ho visto rompere?”

“Forse non ha incontrato quella giusta.” Azzardò l’ipotesi l’amica.

Sarah sbuffò “No, James non permette a se stesso di trovare la donna giusta.” Se anche la donna ideale gli fosse caduta tra le braccia, non se ne sarebbe accorto, occupato com'era a sfuggirle.

“Quindi è per via di questa scia di cuori infranti e perché siete colleghi che tu stessa non ci hai mai provato con lui?” chiese Emma.

<Non molla l'osso sta mattina!> Di solito bastava la solita frase di Sarah: ‘siamo solo amici’ a farle cambiare argomento. “Non mi serve una motivazione per non provarci, non ricordi? Io non cerco una relazione.”

Emma sospirò. “Eppure sei tu quella che passerà il weekend con un uomo così sexy.”

Già. Sarah avrebbe desiderato replicare con una battuta, ma era proprio l'idea del weekend con il suo sexy amico James che l'aveva tenuta sveglia tutta la notte… Fino a che punto si sarebbero dovuti spingere lei e James per convincere i suoi che erano una coppia? Non che non fossero bravi a fingere visto il loro lavoro di attori. Non c’era più imbarazzo tra loro quando recitavano scene d’amore, quindi sarebbe risultato fin troppo facile fare la parte degli innamorati. Eppure c’era qualcosa che la turbava ancora..

 

Capitolo 5: La partenza (2 parte)

James trovò Sarah nel garage. Stava caricando il baule nell'auto

Con un sorriso radioso le si avvicinò e la salutò “Ciao.”

“Ehi James!” prese il suo zaino e il porta abiti e poi lo fissò perplessa. “Non hai portato altro?”

Con un’alzata di spalle lui replicò “No, ho tutto ciò che mi serve.”

“In un porta-abiti e uno zaino piccolo?”

James annuì e ispezionò il bagaglio di Sarah. Era evidente che si era portata l'intero contenuto del suo appartamento, forse per evitare di essere derubata mentre era fuori città. <E’ la solita maniaca della provvidenza!> “E dovresti ringraziami visto che la tua valigia sembra scoppiare da un momento all’altro! Ho notato che l'auto si è abbassata per il peso. Ci toccherà controllare la pressione delle gomme” la stuzzicò lui.

Lei fece una smorfia scherzosa “Ho preso dei regali per i bambini di famiglia, più uno per mia sorella, che è incinta, un altro per mia cugina che si è fidanzata, uno...”

La risata di James la interruppe. “La macchina è tua, porta pure tutto quel che ti pare.”

Sarah si infilò dal lato del guidatore e apri lo sportello di fianco. In un baleno si trovarono in strada.

James strinse forte i pugni; di solito quando Sarah guidava partiva a razzo e a tutto gas.. Lui tendeva a dare consigli, a fare da copilota, cosa che la gente indipendente come Sarah detestava. <Terrò la bocca chiusa!> si ammonì mentalmente lui. In fin dei conti Sarah non aveva mai fatto incidenti, poteva cavarsela.

La sua risoluzione durò circa cinque minuti. Sarah scuoteva la testa al ritmo della canzone rock alla radio, e ad ogni coro accelerava un po' di più.

“Che limite di velocità c'è qui?” sbottò James per farla rallenatere. “Siamo sfrecciati oltre il cartello, non l'ho visto.”

Sarah sbirciò il contachilometri e rallentò subito.

James non riuscì a trattenere un sospiro di sollievo. Era irrazionale innervosirsi a quel modo quando guidava un altro, eppure era così. Odiava non avere la situazione sotto controllo. Per qualche tempo la sua irrazionalità lo aveva limitato anche sul lavoro. Se ne andava sempre prima che qualche imprevisto lo obbligasse a licenziarsi.. Ma quando era arrivata la parte per ‘Spike il vampiro’, aveva gettato la spugna. Sentiva che quella sarebbe stata la sua grande occasione per farsi conoscere come attore.

La vita gli aveva insegnato che nulla è permanente, nè il lavoro, nè la famiglia, nè gli amori. Perché attaccarsi alle persone, se poi ti lasciavano? Lui c'era già passato. Prima fra tutti sua madre, morta quando era ancora un adolescente.. quello era stato un trauma per lui. Perdere la persona più importante della sua vita l’aveva profondamente scosso e cambiato. Da allora preferiva non affezionarsi troppo alla gente. Solo una volta era uscito con una donna, Dana, che lo aveva intrigato. Aveva provato a lasciarla entrare nella sua vita, ma non era riuscito ad adeguarsi al livello di intimità che lei desiderava. Alla fine Dana era diventata un'altra delle persone che l'avevano lasciato senza girarsi indietro.

Sarah seminò i limiti di velocità e per un attimo James la invidiò. Se solo avesse potuto lasciarsi l'amarezza del passato alle spalle allo stesso modo! Forse un po' di conversazione lo avrebbe distratto. “C'è nulla di particolare che dovrei sapere di te?”

“Mi conosci già abbastanza bene” replicò lei contentata sulla strada.

“Beh sì, ma c'è niente di personale, che so, una voglia grande come lo stato della Louisiana?”

“Non ho alcuna voglia, nè macchie strane. Mi hai già visto tante volte senza veli…”

“Non del tutto!” precisò lui con uno sguardo provocante. Quante volte sul set aveva cercato di sbirciare più del dovuto.. e quante volte si era ammonito di smetterla.. eppure non poteva evitare di ripensare alla sua pelle liscia e setosa, e le sue curve inebrianti.. <Stop!!! Zona minata!! Cambiare argomento..> “Okay, qualche altro oscuro dettaglio. La tua marca preferita di bagnoschiuma?”

“Sono più un tipo da doccia bollente.” Ripose Sarah senza vergona.

James cancellò l'immagine mentale di lei coperta solo dalle bolle, per sostituirla con una anche più eccitante di due persone allacciate in una cabina piena di vapore, due persone ben note che non avevano alcun motivo per starsene nude e bagnate, insieme. <Ma che cavolo mi prende!!!!!! Andiamo stiamo parlando di Sarah, la tua amica, la tua collega..>

“C'è un motivo particolare per cui mi vuoi fare sentire una da inserto di Playboy?!” scherzò lei sorridendo.

“Inserto?” Altra immagine scabrosa. <Sto messo proprio male. Forse perché è da tanto che non sto con una donna!>

“Sai, con quelle interviste ridicole.” Assunse un tono di voce alto e stridulo. “Mi chiamo Sarah e adoro le vasche piene di bolle e champagne.”

James scoppiò a ridere genuinamente “Mi hai frainteso. Volevo solo sapere se ci sono cose che la gente si aspetterà che io sappia di te, cose che un fidanzato dovrebbe sapere.”

Lo sguardo di Sarah passò dalla strada a James, la parola ‘fidanzato’ l’aveva colpita. Dopo un secondo però scosse la testa. “Convincere i miei che siamo insieme è un conto, far capire che tra di noi c'è una passione bruciante è un altro. Sanno che esco con un uomo, ma non ho accennato a una relazione seria. Dobbiamo solo fare apparire reale il tutto; piccole cose, tipo... prenderci per mano, qualche abbraccio, un bacio. Stop.”

“Lo posso fare.” Ammise lui convinto.

«Solo un bacetto.. non c'è bisogno che tu faccia come l’ultima volta.. Mi hai quasi fatto morire asfissiata.” Gli ricordò lei ammonendolo.

James trattenne a stento una risata. Sapeva perfettamente a cosa si stesse riferendo. La scena del Bronze in cui Spike prende Buffy da dietro! Originariamente la scena doveva essere molto diversa.. Lui le arrivava alle spalle e con un movimento brusco la faceva girare verso di sé e la baciava appassionatamente. Poi Joss ha pensato di cambiarla.. chissà perché! Comunque in quel momento lui si era lasciato un pochino andare, e aveva perso il controllo. <Non è facile mantenere un atteggiamento professionale quando si deve baciare una donna, e non una qualsiasi, ma Sarah.. fantasia proibita di molti uomini!!!>

“Comunque stiamo andando fuori strada.” borbottò lei interrompendo il flusso di pensieri dell’amico seduto al suo fianco.

James non ricordava nemmeno la conversazione di partenza.

“Ti stai preoccupando dei dettagli su di me, ma nessuno te li chiederà. È di te che vorranno sapere.” Lo avvertì Sarah.

“Spero di non deluderli, sono un tipo poco interessante.” Poi aggiunse “Se però c'è qualcosa che pensi di dover sapere per rendere più credibile il tutto, chiedimi pure.”

Sarah sapeva che la sua infanzia non era stata molto felice a causa della morte prematura della madre, lui non ne parlava mai, ma lei sapeva che ci soffriva ancora molto. Così decide di non chiedergli nulla per non metterlo in imbarazzo e non fargli rivivere quei ricordi tristi. James provò suo malgrado un enorme sollievo nel notare che lei aveva preferito non fargli nessuna domanda.

Rimasero in silenzio per un po’ e lui si sentì a proprio agio. Con Sarah non era obbligato ad essere galante e simpatico se non se la sentiva. Si rilassò, reclinò il sedile e chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dall'auto e dalla musica di sottofondo.

 

Capitolo 6: Eccesso di velocità

James si svegliò solo quando udì le sirene alle sue spalle.

Sarah sbirciò nello specchietto retrovisore e si esibì in alcune frasi ad effetto. “Maledizione!!” Ignorò la risatina di James per via del linguaggio colorito e accostò a destra. <Mi hanno fermata due volte in una settimana!! Al diavolo!> “La mia assicurazione manderà qualcuno a rompermi le ossa.” Abbassò il finestrino e fissò gli occhi grigio acciaio di un'altissima agente donna…

Capelli biondo platino, fisico da modella, quando sorrideva doveva somigliare ad una dea nordica. Al momento però era serissima. “Patente, prego. Sa a che velocità andava?”

Sarah pensò che fingere ignoranza sarebbe stato peggio.

Prima che riuscisse a spiaccicare parola, James si piegò verso di lei e si rivolse all'agente. “Salve, signora” disse, esagerando con il suo solito accento inglese. “Volevo scusarmi. Sono io quello che deve arrivare presto e mia sorella ha accelerato per me. Non avrei dovuto chiederle di farlo.” E le rivolse un sorriso super accattivante. “La multa va a me.”

Sarah lo maledì mentalmente. L'avrebbe solo irritata a quel modo. E se la donna avesse inquisito su dove dovesse andare così di fretta?

Ma la donna non chiese nulla. Invece abbandonò lo sguardo gelido e sorrise. “Non credo che darò multe a nessuno oggi, a patto che sua sorella rallenti.”

La voce di James era miele. “Grazie, agente...?”

“Julia Robinson.” Si presentò subito l’agente compiaciuta dall’interessamento di James.

“Suppongo sia troppo chiederle se si trova sull'elenco telefonico Julia?” chiese lui sfacciatamente.

Se Sarah fosse stata sull'auto di James, invece che sulla sua, avrebbe vomitato sul cruscotto. <Incredibile! E’ capace di filtrare con chiunque!!>

L’agente Robinson arrossì e dopo essersi assicurata di essere sull'elenco, li salutò e tornò ancheggiando all'auto.

Sarah si sfogò guardandolo con un’occhiataccia. “Mi vuoi spiegare che cavolo ci fai tu alle donne?” forse aveva alzato un po’ troppo la voce.. non era sua intenzione! Non voleva aggredirlo così, ma la scena di poco prima era ancora davanti ai suoi occhi.. si era sentita.. gelosa??!!! <Non so cosa mi sta accadendo?! Ma sento che questo nuovo atteggiamento non porterà nulla di buono!>

James si stupì della reazione poco grata dell’amica “Apprezzo la tua gratitudine, ma non diventare sdolcinata o cose simili.”

“Gratitudine?” Sarah si sforzò di non ridergli in faccia disgustata. “Per cosa, per la lezione di aggancio? Grazie, ho assistito ai seminari di James Marsters mille volte.” Sentiva la rabbia invaderle il cervello.. non ci vedeva più dal nervosismo!

Per un attimo lui si sentì offeso “Non stavo agg... Okay, sì, ma solo per aiutarti a salvare le tue ossa.”

“E se il tuo charme non avesse funzionato? Se si fosse infuriata?”

Lui la fissò dritto negli occhi sorridendo sfacciatamente “Hai mai visto il mio charme fallire?”

Esasperata, Sarah ripartì per tenere occupate le mani. La domanda poteva sembrare arrogante, se non che nascondeva una verità: James non falliva mai. Le donne lo adoravano, e lei stessa, ahimè, negli ultimi tempi non era del tutto immune al suo modo di flirtare. <Forse è per questo che mi sento strana? Sto troppo tempo insieme a lui, e questo mi sta confondendo le idee! Noi non stiamo insieme realmente!!!>

“Mi sa che sei gelosa” la stuzzicò lui divertito.

A Sarah sembrò ricevere un pugno nello stomaco.. <Beccata!!> “Gelosa? Dell'agente scandinava?” Come avrebbe voluto toglierli a suon di pugni quel sorrisetto che di solito sfoggiava quando vestiva i panni di Spike!!! <Gelosa un corno!!>

“Robinson non mi pare un cognome scandinavo.” La corresse lui.

“Non me ne frega nulla di chi agganci. Tu e Miss Zigomi Svedesi potreste...”

Ma James sospirò “Intendevo gelosa perché io so rapportarmi meglio di te col sesso opposto. Ammettilo, non sei un'esperta nel catturare gli uomini.”

“Li fai sembrare dei pesci! Per informazione tua, di mia madre, di mia sorella e dell'intera popolazione di New York, io non voglio un uomo! Perché mai dovrei affannarmi a catturarlo!!?”

Dopo la solita cantilena di Sarah, lui girò la testa verso il finestrino. Si sentiva profondamente offeso ma preferì non inveire ancora “Hai ragione, mi dispiace.”

“Bene. Scusati, così non avrò nemmeno la soddisfazione di tenerti il muso per un po'.” <Bell'inizio per un viaggio!> lei scosse la testa e tornò a concentrarsi sulla strada cercando di mantenere una velocità normale.

“A dire il vero, non so perché dovrei impicciarmi nella tua ricerca di un uomo, perché... non me ne importa un fico secco.” <Ingrata!>

Sarah si girò per un istante, ma non colse nulla sul volto di James. Sedeva rigido con un'espressione vuota negli occhi, come se fosse privo di emozioni.

Sapeva che la sfuriata di poco prima era la quanto irrazionale e per nulla appropriata, dopotutto James voleva sola aiutarla, le aveva evitato di prendere una multa e per questo lei doveva essergli riconoscente.. eppure non riusciva ad non esserne infastidita <E’ vero, mi sono comportata come una perfetta imbecille! Forse sono un tantino gelosa! Ma non per il motivo che pensa lui, ma perché per un attimo ho pensato realmente che fossi la sua ‘fidanzata’!! O mio Dio! Mi sono cacciata in un bel guaio!! Questo weekend sarà una vera rivelazione!>

 

 

Capitolo 7: Pace

Sarah entrò in un'area di servizio.

In auto regnava il silenzio; l'atteggiamento di James non favoriva la conversazione. Sembrava averla chiusa fuori, erigendo una barriera. Era ancora offeso! E non poteva certo biasimarlo…

Mentre infilava la carta di credito nella fessura del distributore, James scese dall'auto. Attraversò il parcheggio e Sarah osservò un gruppo di ragazzine ammirarlo a bocca aperta. Era incredibile! E non era certo colpa sua.

Non avrebbe dovuto aggredirlo prima, in fondo le aveva fatto un favore. Era un po' tesa, tutto qui. Erano anni che non tornava a casa dai suoi e anche se non lo avrebbe mai ammesso, era agitata.

E come se non bastasse l'idea di fingere di stare con James nei giorni successivi non la tranquillizzava affatto. Però non poteva confessarlo al diretto interessato. Lo avrebbe messo a disagio, rovinando la loro amicizia, oppure lui l'avrebbe presa in giro a morte e lei avrebbe dovuto ucciderlo.. <Se solo lui fosse un vero vampiro e io La Cacciatrice potrei farlo fuori senza che nessuno trovi il cadavere!>

Aveva appena terminato di fare il pieno, quando James riapparve al suo fianco con in mano un sacchetto di carta marrone. “Che ne dici se guido un po' io?” si offrì lui rompendo il silenzio tombale che si era creato tra loro. “Specifico prima che mi stacchi la testa, la mia offerta non ha nulla a che vedere con il fatto che guidi a velocità supersonica. Sai che divento nervoso quando guidano gli altri e poi è giusto fare a turno.”

Sarah, con un debole sorriso di convenienza, gli cedette le chiavi; forse era meglio che non guidasse, aveva troppe preoccupazioni per la testa. Così sedette al lato passeggeri e allacciò la cintura.

James, prima di partire, le allungò il sacchetto di carta e la guardò teneramente. “Le ho prese per te. Credo che potresti averne bisogno per questo weekend.”

Sarah sbirciò nel sacchetto e vide un pacchetto di caramelle al cioccolato. Le sue preferite, e lui lo sapeva! Gli regalò un sorriso luminoso e la tensione che si era creata poco prima svanì. <Che dolce!!> “Sei un grande, James.” Senza pensarci lei lo abbracciò e gli diede un bacio sulla guancia. Poi si mise subito in bocca una caramella e sospirò. “Questa sì che è pura estasi!! Ne vuoi una?”

“Perché no?” dichiarò lui.

Sarah ne scartò una e gliela portò alla bocca.. lui senza togliere gli occhi dalla strada addentò la caramella e scherzosamente fece finta di mordere la mano dell’amica.. “Veramente buona!!”

“Cosa la mia mano o la caramella??” scherzò anche lei.

James soffocò una risatina maliziosa “La caramella. Ma se ora ci fosse Spike in questa macchina al mio posto. Probabilmente avrebbe preferito la tua mano.. e qualcos’altro da mordere!!!”

Sarah capì al volo e si apprestò a rispondere a tono “Se se io fosse la Cacciatrice, il caro Spike si sarebbe fatto un volo dal finestrino se solo si fosse azzardato!!”

Con voce calda e sexy, lui alzò il suo sopracciglio cicatrizzato e le gettò un’occhiata sfuggente per poi tornare a guardare la strada. “Attenta amore, non costringermi a tirar fuori i miei canini!”

Lei lo provocò con un’espressione minacciosa “Non sono io quella che deve preoccuparsi, vampiro con un chip in testa. Vuoi provare che effetto ti fa un paletto nel cuore?”

James spalancò gli occhi impaurito ma a stento soffocò una risata “No grazie. Mi preferisco tutto intero!”

Anche Sarah stava ridacchiando tra se e se “Sì, anch’io ti preferisco intero! Mi servi per il weekend. Dopodiché posso anche farti fuori.”

Dopo lo scambio di quelle battute ridicole, tutti e 2 scoppiarono a ridere come matti…

“Se qualcuno ci sentisse.. ci prenderebbero per matti!” gli disse lei ancora ridendo.

“Allora è meglio non dirlo a nessuno!” e lui le fece l’occhiolino.

 

 

cap 7 (2 parte)

Sarah si fece avanti per prima “Sai, ho ripensato a ciò che mi hai chiesto prima, a proposito di raccontarci dettagli sulle nostre vite. Non so nulla della tua infanzia, e i miei potrebbero trovarlo strano.” Ok, usare i suoi come scusa per curiosare nel suo passato era meschino. Ma voleva davvero essergli vicino, in qualche modo.

James tornò a rattristarsi e ad assumere un’aria distaccata, poi sospirò. “Quanto specifico vuoi che sia?”

A Sarah parve di averlo tradito. Sapeva quanto gli faceva male parlare della sua infanzia, ma lei si sentiva in diritto di sapere.. “So che tu non ne vuoi parlare... Ma i miei ti faranno domande. Io ti sosterrò sempre, però mi sa che ti farebbe bene prepararti.”

Trascorsero in silenzio alcuni minuti; Sarah si dedicò all'osservazione del paesaggio autunnale. Si spaventò quasi quando James iniziò a parlare. “Ho vissuto fino a 16 a Los Angeles..” fece un profondo respiro e poi si fece coraggio e continuò con voce pacata e debole “Quando mia madre è morta, ci siamo trasferiti...in un paesino di provincia perchè mio padre aveva perso il lavoro come carpentiere. Così io smisi di andare a scuola e cominciai a fare dei lavoretti par-time. Mio fratello più grande invece finì l’università e riuscì a vincere il concorso di avvocato.”

Sarah potè notare dall’espressione dura che James aveva assunto, quanto soffrisse a parlare del suo passato, e si sentì una stupida per averlo quasi costretto a rivivere tutto da capo.

“Poi finalmente mio padre riuscì a trovare un posto stabile in un cantiere e così io potetti tornare a scuola e finire l’ultimo anno. Frequentai un corso di teatro e il mio maestro mi disse che ero molto bravo, così spronato dalla voglia di successo mi cimentai nell’arte drammatica. Dopo molta gavetta riuscii ad ottenere delle piccole parti sul grande schermo fino a ricevere l’offerta di recitare in ‘Buffy’. Dopodiché sai tutto..”

Per un momento Sarah provò solo sorpresa: si era confidato con lei. Poi subentrò l'empatia…Non era stato per nulla facile la sua vita! Ora capiva meglio il motivo che lo spingeva ad evitare coinvolgimenti amorosi.. era una sua reazione al dolore provato in passato che ancora non era rimarginato. Il suo fuggire era una copertura, una maschera per evitare ancora la sofferenza di un possibile abbandono “James, io...”

“È stato fantastico” la interruppe lui in tono un po' troppo allegro. “Dal nulla sono arrivato alla fama.. non immagini la soddisfazione che ho avuto!!”

Lei sapeva che stava mentendo, sapeva che il successo non poteva riportargli in vita la madre.. “Mi dispiace tan...”

“No.” gridò, la rabbia repressa nello sguardo tradiva il tono falsamente allegro. “Mi è andata bene, non voglio la tua pietà. Non avevo intenzione di parlarne, punto. Ma siete tutte così insistenti.”

< Tutte??! Chi?? Tutte le donne? > Sarah sentì un dolore al petto.. Lui la considerava una come tante.. una qualunque che voleva impicciarsi degli affari suoi!!! < Ed io che credevo che fossimo amici! > “Hai frainteso le mie scuse. Non sono dispiaciuta per te, ma per essere stata così indiscreta. Non sono affari miei, tutti abbiamo aspetti del nostro passato su cui non amiamo tornare, avrei dovuto rispettarti.” Disse alla fine lei, mostrandosi il più possibile seria per non fargli capire che quella considerazione sulle donne l’aveva ferita.

James si rilassò un poco, e la sfidò. “Dunque, qual è l'aspetto su cui tu non ami tornare?”

< Accidenti!!! > non avrebbe voluto toccare quest’argomento, comunque riflettendo lui doveva conoscere la sua storia prima del weekend. “Freddie.”

James sentì lo stomaco contrarsi.. “Il tuo ex?” Odiava quel nome e soprattutto la persona che lo portava.. chissà perché ogni volta che lo si pronunciava gli veniva una gran voglia di urlare e di prenderlo a pugni!! < Ma come ha fatto Sarah a stare con un tipo come quello?? >

“Sì.” Sarah inspirò a fondo. “Freddie e io siamo stati veramente fidanzati.. per sei mesi.”

“Cosa?” James voltò la testa di scatto, sorpreso. Sembrava che gli occhi volessero schizzargli davvero fuori.. “Mi hai sempre detto che non era stato niente di serio, che non dovevo credere a tutto quello che leggevo sui giornali, che voi non eravate..” < Non ci credo! >

Lei si vergognò e abbassò la testa colpevole. Poi però replicò decisa “E invece era vero. Ma non volevo dirlo perché.. non so perché, va bene! Volevo tenere la mia vita privata fuori dal set.”

James rimase in silenzio per alcuni secondi, inspirò profondamente ed esclamò con rammarico “Mi hai mentito!”

“No..” gridò lei, sapeva era una bugia. Poi riprese con tono moderato cercando una scusa “Cioè.. tu lo sapevi che io e Freddie stavamo insieme...ti ho solo evitato di raccontare i dettagli..” E cioè la parte relativa all'anello e alla breve ricerca dell'abito da sposa. < Si gli ho mentito!! E mi dispiace un mondo! Ma non so perché l’ho fatto!! >

“E tu un ‘quasi matrimonio’ lo chiami.. ‘dettagli’?” lui scosse la testa deluso.

Sarah si era aspettata che la prendesse in giro sulla storia del matrimonio, invece sembrava arrabbiato. Abbassò la testa.. sapeva che aveva ragione ad avercela con lei… avrebbe dovuto confidarsi con lui..

..Ma ora che ripensava meglio alla situazione.. forse non gli aveva detto niente del fidanzamento perché in realtà nel suo subconscio sapeva già che non ci sarebbe stato nessun matrimonio con Freddie. < Può anche essere!! > pensò lei riflettendo < Oh Dio!! Sto diventando contorta come Buffy!! >

Lei non era mai una donna col paraocchi; sapeva che in una relazione ci si doveva adattare a qualche compromesso. Freddie era stato il suo primo amante, e lei aveva idealizzato la loro unione. Il fatto stesso che lui avesse lodato con ardore la sua indipendenza l'aveva portata a desiderare di compiacerlo nelle piccole cose che lo rendevano felice, tipo frequentare insieme lezioni che piacevano a lui, ma che lei trovava noiose. Lui la stava plasmando in modo sottile verso una vita che odiava.

Dopo il loro fidanzamento, Freddie aveva espresso il desiderio di restare a New York per aprire uno studio legale e le aveva proposto di andare a vivere insieme e che presto avrebbe trovato un vero lavoro nella grande mela. Lei era rimasta di sasso.. Freddie considerava il lavoro di attrice poco serio.. come se stesse solo giocando. Era stato allora che Sarah aveva realizzato a quante cose si fosse adattata da quando stavano insieme. E che lui non era affatto l’uomo che lei credeva. Non era fatti per stare insieme. E aveva rotto così il fidanzamento.

James era rimasto silenzioso..

< Chissà a cosa sta pensando? > pensò Sarah curiosa.

Infine lui borbottò “Non ci posso credere che tu fossi fidanzata con quel..” ma si costrinse a mordersi la lingua per non sputare veleno sull’uomo.

A pensarci bene, nemmeno lei ci credeva!

 

Capitolo 8: Inizia la recita

James sbirciò nel buio per consultare le indicazioni che Sarah aveva scribacchiato. Le stava seguendo da un'ora, da quando lei si era addormentata. Se non fosse stato per il respiro profondo e regolare, avrebbe sospettato che fingesse di dormire.

Sarah era un tipo schietto, diretto, però era stata piuttosto ermetica sul suo fidanzamento, glielo aveva nascosto. Si era trattato di una vera rivelazione per lui.

In passato Sarah gli aveva parlato della rottura con Freddie come di un evento naturale, frutto di scelte diverse. Chissà se quello che era successo aveva lasciato strascichi! Era per quello che Sarah non usciva con nessuno? Forse quel tizio le mancava e lo rivoleva?

Chissà perché quel pensiero lo urtava a tal punto da voler prendere a pugni quel cretino che se l’era lasciata sfuggire.. < Ma come si fa a rinunciare ad una donna come Sarah???!! >

Era diventato amico di Sarah perché gli era sembrata sicura, visto il totale disinteresse per le storie d'amore. Sapendo che lei non voleva altro che amicizia, però aveva abbassato la guardia emotiva. Era facile stare con lei e confidarsi, anche se non le aveva mai parlato di Dana, per esempio. Ora però la barriera tra di loro si era assottigliata a tal punto che lui non sapeva più come comportarsi. < Eppure sono qui con lei a recitare la parte del fidanzato per tutto il weekend!!! Che bel guaio!! >

Il sole era tramontato all'orizzonte, ma James riusciva ancora a distinguere le cassette della posta con i numeri civici. L'istante preciso in cui si rese conto della pessima idea che aveva avuto ad accompagnarla, trovò il numero segnato sul foglio di Sarah. Erano arrivati. Girò a destra e passò su una barra metallica.

L'auto sobbalzò e Sarah sbadigliò. “Che c'è? Ci siamo persi?” disse con un’espressione speranzosa.

“No, siamo arrivati, credo.” James continuò a guidare lungo la stradina brecciolata. “È il viale d'accesso, giusto?”

“Sì.” Lei inspirò ed espirò l’aria, poi si controllò nello specchietto e si sistemò i capelli un po’ arruffati per il viaggio. < Forza e coraggio! >

James parcheggiò di lato.

Si udì aprire una porta scorrevole, poi un gruppo indistinto di gente scese i gradini di un vecchio portico e si avvicinò salutando.

Con l'espressione di un gladiatore in procinto di affrontare i leoni, Sarah scese dall'auto. < Ci siamo!!!! >

Difficile stabilire chi, tra lei e James, fosse meno entusiasta di quel weekend.

 

La prima persona a raggiungerli fu un uomo bruno e sorridente. Ignorò James e sollevò Sarah per aria in un abbraccio energico. “Sarah, sei più bella che mai. Mi sei mancata.” La baciò sulle guance e la rimise a terra.

L'uomo non parve notare l'espressione tesa di Sarah, James le si affiancò con un sorriso rassicurante, che le ricambiò. “James, questo è Freddie Prinze.”

James detestò quell’uomo a prima vista. Ok, forse aveva già iniziato a detestarlo prima di incontrarlo. Certo vedere il senso di possesso con cui l'uomo aveva abbracciato Sarah non migliorò le cose. < E così è lui il fantomatico coglione!!!! >

Prima che James potesse ricordare, più o meno cortesemente, all'ex di Sarah che lei lo aveva mollato secoli prima, Freddie l'aveva trascinata su per il prato verso i suoi genitori. E lontano da lui. James strinse i pugni e digrignò i denti. < Sta calmo, James. Non fare cose di cui poi ti potrai pentire. > Cercò di convincersi che quella sensazione che provava era solo dovuta alla stanchezza del viaggio e al nervosismo di dover interpretare il fidanzato di Sarah.

Una donna mora che sembrava incinta di tredici mesi si staccò dal gruppo e gli si avvicinò. “Non preoccuparti, è la prima volta che ripensa a Freddie da quando gli ha restituito l'anello.”

Malgrado avesse dubbi in proposito, James sorrise alla donna. “Sono James, e tu devi essere Daphne.”

“Daphne Wallace, ora.” Indicò l'uomo barbuto dietro di lei. “Questo è mio marito, Blaine.”

James diede la mano a entrambi. “Piacere.”

Blaine lo fìssò con palese aria critica. “Piacere nostro. Eravamo ansiosi di conoscerti, Sarah non ha mai portato a casa un uomo prima d'ora, deve essere davvero pazza di te.”

James fu sul punto di dire ‘siamo solo amici’, ma recuperò all'ultimo momento. “Anch'io sono pazzo di lei.” < Beh, dopo tutto non è una bugia.. io, in quanto Spike, sono veramente pazzo di Buffy!! >

La madre di Sarah gli si avvicinò in tempo per udire la sua dichiarazione e lo abbracciò entusiasta. “Ciao, James. E’ un vero piacere rivederti in questa bella occasione. Benvenuto in famiglia.” La donna strizzò l'occhio con un sorriso entusiasta. “Forse presto ci sarà un altro matrimonio.”

“Mamma!” la fulminò Sarah. “Cerca di non far scappare James a gambe levate facendo progetti prematuri, ok?”

La signora Geller guardò con affetto materno la figlia maggiore. “Quando hai detto che finalmente ti vedevi con qualcuno, ero certa che fosse James. Dal modo in cui ci parlavi di lui, io e Nana avevamo capito da mesi che ne eri innamorata. Cos'è stato che infine ti ha portato ad ammetterlo?”

Sarah spalancò gli occhi e dopo un’occhiata di fuoco rivolta alla madre impicciona e chiacchierona e afferrò la mano di James. “James, non credo tu abbia mai conosciuto papà. Questo è...”

Ma prima che lei potesse fare un passo, lui si rivolse alla donna che poco prima stava parlando con un sorrisetto soddisfatto sulle labbra. “Vi parlava di me?” < ..E brava Sarah!! >

“Oh, sì.” La signora Geller gongolò. “Mi ha detto che sei un bravissimo attore e che ti ammira molto.”

“Beh, faccio del mio meglio.” replicò James modesto.

“Ottimo, così non farai mancare niente alla tua famiglia! È importante per un potenziale...”

“Mamma! Non dirlo.” Sarah l’ammonì severa.. ma oramai la signora era partita in 4..

“..Marito.”

< Ecco l’ha detto!! > pensò avvilita e rassegnata la ragazza.

Infatti la madre continuò imperterrita “Sarah non esagerava quando ti descriveva come l'uomo più bello di New York. È stata subito attratta da te.”

Sarah sbuffò esausta pronta a negare tutto “Non ho mai detto questo.” < Accidenti alla sua linguaccia lunga!! >

James trattene una risata.. era certo che fosse così, però rimase sorpreso da quella protesta. Non voleva forse che gli altri pensassero che erano attratti reciprocamente? Un'idea lo colpì come un fulmine a ciel sereno: Sarah negava più per convincere se stessa che altro. Mai sentito parlare di intuito maschile? Ora sospettava davvero che anche Sarah stesse combattendo contro il desiderio da lui stesso sperimentato negli ultimi tempi. < Quindi anche lei è attratta da me fisicamente!!? >

James abbandonò i travagli mentali non appena vide il modo in cui Freddie sorrideva dopo il diniego di Sarah. L'uomo bruno la scrutava come se fosse una torta al cioccolato a strati. “Vuoi dire che non sei attratta da lui, Sarah?”

James attese con gli altri la risposta, chiedendosi come se la sarebbe cavata.

Così lei fece una rapida marcia indietro. “Beh, certo che sì. Solo che non è esattamente quello che ho detto alla mamma.”

“I miei studenti l'avrebbero definito un figo!” le venne in aiuto la sorella. Quando il marito bofonchiò qualcosa, Daphne aggiunse “Ehi, sono incinta, non cieca.”

Sarah si aggrappò a James e lo trascinò via. “Devi ancora conoscere papà.”

James le bisbigliò sorridente “Mi ha deliziato parlare con tua madre, questo viaggio promette bene.”

“Papà, questo è James Marsters.”

Un bei po' di centimetri più alto di James, il signor Geller guardò il pretendente della figlia dall'alto in basso con aria sospetta e molto dura. “Figliolo, ho una collezione di armi; non avrò riserve a usarle se farai del male alla mia bambina.”

“Dai, John!” La signora Geller si mise le mani sui fianchi “Forse se non avessi spaventato tutti quei ragazzi, tua figlia sarebbe già sposata.”

John scompigliò i capelli di Sarah. “Non ascoltarla, non c'è niente di male a prendersi un po' di tempo per scegliere bene.” Poi tornò a squadrare James di traverso come per valutare se la figlia avesse trovato l'uomo giusto.

Freddie si schiarì di nuovo la gola. “Non vedo l'ora di godermi una delle delizie che solo Astrid sa cucinare. Nessun altro ha fame?”

Fra mormorii di assenso, si avviarono tutti in casa.

James rimase un po' indietro con Sarah. “Non sapevo avessi parlato tanto di me ai tuoi.” E la cosa gli faceva un piacere immenso.

Del resto, era così strano che lo avesse menzionato alla sua famiglia? Dopotutto anche lui si era sorbito racconti sui vari parenti. Eppure il pensiero di essere parte integrante della vita di Sarah lo inteneriva. Ma la realtà tomo a farsi viva, togliendogli il sorriso e ricordando a James che lui non voleva far parte della vita di nessun altro. E viceversa, al fine di evitare tristi addii.

Sarah si portò una mano alla tempia. “Siamo qui da dieci minuti e sono già pronta per fuggire. Questo weekend sarà un incubo.”

“Già, davvero un incubo tremendo essere obbligati a passare il tempo libero con familiari del tutto entusiasti di rivederti.” Il tono di James era sarcastico a dir poco. < Da dove mi esce tutta questa rabbia??! > Non voleva ferirla, capiva che per lei sarebbe stata dura. Sua madre alludeva al matrimonio ogni 3 minuti e come ciliegina sulla torta c'era anche l'ex fidanzato. Così moderò la voce rendendola più dolce e tentò di mostrarsi comprensivo “Scusa, non volevo essere pungente. Stavo solo cercando di trovare i lati positivi della cosa. Sì, alcuni momenti del weekend saranno irritanti, ma d'altro canto sono tutti eccitati di rivederti.” < E quel Prinze anche troppo, a dire il vero!! Vorrei dargli un bel morso e dissanguarlo come solo Spike avrebbe saputo fare!! >

“Scuse accettate!” lei gli prese la mano istintivamente e lo guardò dolcemente negli occhi.. si stava avvicinando al suo viso inconsciamente ma lui non capiva cosa volesse..

< Sta per baciarmi??!! > James si domandò perché sentiva tanta agitazione dentro di sé.. < Beh, non è mica la prima volta!! > cercò di tranquillizzarsi da solo ma le sue pulsazione avevano accelerato involontariamente il ritmo.. < Andiamo è solo un bacio!! Che vuoi che sia!! Ci siamo baciati così tante volte sul set che ho perso il conto!! > ma quella constatazione non lo stava calmando affatto.

< Lo bacio? Oppure no? > nemmeno Sarah sapeva come comportarsi in quella situazione strana e irreale.. < Dopotutto non è la prima volta! > .. < E allora perché sento le farfalle nello stomaco che mi svolazzano dappertutto??!! >

Al ché Daphne tossicchiò discreta sotto il portico. “Interrompo qualcosa di importante?”

I 2 sussultarono e si voltarono verso di lei “No.” replicarono James e Sarah in coro.

Lui era sollevato perché quel bacio fuori luogo non avrebbe portato a nulla di buono..< Oh menomale! > ..mentre lei temeva che se avesse cominciato a baciarlo probabilmente non avrebbe più smesso, aspettandosi di sentire da un momento all’altro lo ‘stop’ di Joss.

< Accade spesso che sul set mi dimentico che sto recitando mentre lo bacio, per fortuna Joss è sempre pronto a ricordarmelo. Ma qui non c’è nessuno che possa fermarmi!! > In ogni caso il loro rapido ‘no’ parve più un colpevole ‘sì’.

Daphne sorrise complice. “Bene, odio intromettermi, ma il cibo si sta raffreddando e mamma vuoi sapere se ci metterete molto.”

James colse al volo l'opportunità di defilarsi. “Vado ad aiutare ad apparecchiare, è il minimo che possa fare per ringraziare vostra madre per la cena. Vogliate scusarmi, signore.” mentre raggiungeva la porta udì Sarah chiedere alla sorella “Che ci fa Freddie qui?”

< Vorrei saperlo anch'io. > pensò lui irritato e rallentò il passo per continuare a sentire..

La voce di Daphne fluttuò nel buio. “Siamo cresciuti tutti insieme, che c'è di strano se ci ha raggiunti? Ma ora lascia perdere Freddie. Perché non mi hai chiamata per dirmi di James? Me l'hai tenuto nascosto, non te lo perdonerò.”

“Non è una cosa seria, Daph.”

“Ma va! Ho visto come lo guardi!”

Anche se probabilmente Daphne vedeva solo quello che voleva vedere, James scosse la testa e sorrise alle sue parole ed entrò nella casa dei Geller.

Dalla cucina provenivano voci allegre e aromi stuzzicanti. Una vera casa. Era da tanto tempo che non faceva parte di una famiglia. Lui sentiva raramente suo padre al telefono e suo fratello ancor meno. Non che non li volesse bene o non si preoccupasse di loro.. è solo che ogni volta che parlava con loro tornava a provare quel senso di angoscia e desolazione che ormai lo accompagnava da sempre da quando sua madre era morta. E l’unico modo per difendersi da quello stato di depressione era far finta di essere solo e di non avere in realtà nessuna famiglia. Ma in quel momento poteva sentire tutto il calore che quella casa gli stava infondendo.. come avrebbe voluto farne parte!! Inghiottì il nodo di emozione che gli si formò in gola e si avviò verso le voci, ma venne praticamente travolto da Sarah, che camminava alla stessa velocità con cui guidava nervosa, seguita dalla sorella.

“Non posso credere che nessuno mi abbia detto che era qui!” dichiarò esasperata Sarah sorpassandolo, con i nervi a fior di pelle. < Vorrei tanto polverizzare qualcuno!! Avrei dovuto portarmi un paletto!! >

“Credevo lo sapessi.” replicò Daphne.

James si intromise chiedendo a Daphne spiegazioni “Tutto okay?”

Ma la donna si precipitò a trovare una scusa plausibile “C'è Nana dentro e Sarah non lo sapeva, o sarebbe corsa subito a salutarla. Nana non si sarebbe mai persa questa riunione, ma non ha potuto uscire al freddo, la povera cara non lo sopporta.”

“Come sta?” chiese James preoccupato, conoscendo la storia.

Daphne evitò il suo sguardo. “Ha dei giorni sì e dei giorni no.”

 

Capitolo 9: La cena

James si era aspettato di vedere una casa con tutti i lussi e le agiatezze che una star del calibro di Sarah può permettersi, invece si stupì di come quella gente vivesse nella pura semplicità.. Non c’erano camerieri o maggiordomi.. ma solo loro: una vera e propria famiglia stile classico!!! Quel pensiero gli riempì il cuore di lacrime, anche lui avrebbe voluto vivere in una famiglia così.. sospirò e si fece forza, il weekend era appena incominciato e non poteva di certo tirarsi indietro proprio ora!

La sala da pranzo era una stanza sobria ed elegante: era molto grande ma nulla di sfarzoso, era tutto così accogliente!

Una vecchia credenza esponeva piatti antichi e suppellettili sicuramente tramandate di madre in figlia. Un tavolo rettangolare nello stesso stile dominava la sala e in un angolo c’era un camino imponente.

James fu subito attratto da Sarah, inginocchiata davanti alla poltrona della nonna.

Lei si girò sentendo il suono dei suoi passi. “James, vieni, ti presento nonna Michelle Victoria Geller. Nana, questo è...”

La donna dai capelli bianchi infilò gli occhiali che portava al collo appesi a una catenella. “Spostati, ragazza, voglio guardarlo.” Strizzò gli occhi e studiò James con intensità, tanto che lui si aspettò gli chiedesse di mostrarle i denti. Infine si tolse gli occhiali e sentenziò “Virile”

< Non cambierà mai!!! > Sarah si trattenne una risatina..

Ma Nana continuò “Mi aspetto che un uomo come lei sappia rendere felice una donna.”

James sembrava un po’ imbarazzato “Io.. ehm.. faccio del mio meglio, signora.” < Fin’ora nessuna donna si è mai lamentata!! >

“Veda di impegnarsi, mia nipote merita la felicità.” Gli disse la nonna decisa e gli tese la mano, imperiosa come una regina.

Lui non sapendo che altro dire gliela strinse con un sorriso. Nana non era come si aspettava. Si era figurato una donnina fragile, sepolta sotto un plaid, invece era una donna forte con lo sguardo acuto e vispo, e un sorriso furbo. Dava l'impressione di essere uno di quei tipi che hanno nove vite come i gatti.

La madre di Sarah annunciò che la cena era pronta e James sedette col resto della famiglia.

Il tavolo di quercia gemette sotto il peso di pentole e casseruole fumanti, e la padrona di casa fece altri due giri in cucina portando ulteriori vassoi e cesti pieni.

James si rivolse a Sarah con la frotte aggrottata. “Chi altri aspettiamo?”

Sarah rise “Nessuno, siamo solo noi.”

Lui sollevò le sopracciglia “Sei sicura? Tua madre ha preparato da mangiare per 50 persone.”

“Benvenuto a casa Geller. Spero che tu abbia appetito, James?” poi abbassò la voce e gli si avvicinò all'orecchio. “Grazie.”

Lui la fissò dritta negli occhi.. voleva dirle che non era una gran fatica… Accidenti, voleva dirle mille altre cose però i suoi pensieri cozzarono confusi tra di loro quando si rese conto di avere il suo volto a distanza di bacio… < Che cosa faccio??!!! La bacio qui di fronte a tutti e soprattutto a quel Freddie almeno così capirà di stare alla larga da lei?? Ma se lei interpreta male il mio gesto e mi respinge?? >

Sarah trattenne il respiro < Vuole baciarmi???!! Che faccio?? Se lo bacio davanti ai miei, mia madre si farà un sacco di film nella testa e sarà difficile dopo dissuaderla… > ma si accorse che anche James era confuso e così si scostò senza però dare nell’occhio di essere scossa, ma questo non impedì al suo viso di arrossire lievemente.

Il rossore portò James a fantasticare sul calore della pelle di lei, a come avrebbe voluto toccarla e baciarla.. < Com’è bella quando arrossisce e fa la timida!! >

Ma il sogno a occhi aperti fu interrotto dal rumore di una sedia trascinata sul pavimento. Freddie stava per depositare il suo posteriore alla sinistra di Sarah. Lui gli scroccò un’occhiataccia < Ma guarda questo figlio di..!! >

Quando intervenne Nana. “Freddie, vieni a sedere accanto a me. Volevo chiederti un paio di pettegolezzi sulla città, e il mio udito

non è più quello di una volta.”

Freddie esitò un solo istante. “Certo, Nana.”

La nonna di Sarah gli rivolse un sorriso e i suoi occhi brillavano trionfanti.

< La vecchia è astuta come una volpe! > pensò James, provando subito simpatia per la matriarca di famiglia.

La sig. Astrid iniziò a distribuire piatti, e lo stomaco di James si fece sentire. Cotolette di pollo, purè, panini freschi, insalata mista e patate americane... James temette che sarebbe scoppiato per il troppo mangiare.

Il padre di Sarah benedisse il pasto e James iniziò. Dopo il primo boccone, decise che avrebbe trovato lo spazio da qualche parte per tutto quanto. Era il miglior cibo che avesse mai assaggiato, specie se paragonato ai pasti a microonde, da scapolo, che lo inducevano a invitare le donne fuori a cena solo per nutrirsi.

Così sorrise alla madre di Sarah. “Signora Geller, in una situazione diversa, la sposerei.”

Freddie corrugò la fronte. “Avevo l'impressione che tu non fossi il tipo da matrimonio. Ho letto sui giornali che fino a poco tempo fa eri un vero Don Giovanni. Pare che tu sia uscito con metà popolazione femminile di Los Angeles.”

James strinse le mascelle e lo fulminò con lo sguardo pronto a sfidarlo. “Direi con un quarto della popolazione. Il lato positivo è che ora posso apprezzare ciò che ho e quanto speciale sia Sarah. Non c'è bisogno che lo dica a te, ovvio.” E così dicendo avvolse un braccio intorno alla vita di Sarah possessivamente e un sorriso malizioso spuntò sulle sue labbra. < Beccati questo, stronzo!! >

Lei sussultò lievemente sentendosi toccare da lui, ma poi fece finta di niente e gli sorrise.

Freddie strinse i suoi occhi freddi come ghiaccioli. “No, non c'è bisogno. Conosco bene Sarah.” Calcò sul ‘bene’, ma non troppo da impensierire i genitori di lei. “Siamo cresciuti insieme e c'è stato dell'altro.”

“Sì, mi hanno detto che hai chiesto a Sarah di sposarla. Per mia fortuna ti ha detto di no.” Lo corresse James con una voglia matta di mettergli le mani addosso..< Se solo non ci fossero tanti testimoni.. >

Ma prima che Freddie potesse replicare, la signora Geller si intromise nella conversazione. Il suo tono pacato smorzò un poco l'atmosfera elettrica attorno al tavolo. “Sono contenta che ti sia piaciuto il cibo. Ho cercato di insegnare a cucinare alle mie figlie, ma è stato tutto inutile..”

“Sarah fa delle stupende frittelle al cioccolato!” commentò sincero James senza pensarci.

Freddie guardò prima lui, poi Sarah, a occhi stretti. “Fate spesso colazione insieme?”

James annaspò alla ricerca di una risposta che zittisse l’avvocato e non spedisse il signor Geller alla ricerca di un pezzo della famigerata raccolta di armi. Come faceva a spiegare che molte volte sul set facevano tardi e lui era troppo stanco da raggiungere casa sua in moto, e quindi Sarah gli offriva il suo divano? Nessuno ci avrebbe creduto a quella versione realistica ma molto equivocabile dei fatti!!!! < Oh cavolo! Sono morto!! >

Ma Sarah fu pronta ad intervenne per salvarlo. “È uno dei benefici di cui godiamo essendo spesso costretti a mangiare sul set.. il cibo è un po’ scadente e così io spesso invito tutti a provare le mie frittelle anche a pranzo.” < Speriamo l’abbiano bevuta!! > Poi abilmente cambiò discorso. “Dai, mamma, aggiornami sui pettegolezzi locali.”

La signora Geller si lanciò in un resoconto di ciò che era accaduto a ogni singolo abitante di New York, non c’era una più informata di lei in tutta la città! Finì così.. “Il divorzio di tua cugina Stella è l'ultima notizia, è appena tornata da Manatthan. E quella Beth Morrow con cui ti sei laureata è incinta, ora” Fissò il ventre piatto di Sarah. “Sua madre è fortunata, avrà un nipote.”

Daphne protestò, offesa quanto Sarah. “Tra un paio di mesi tu ne avrai 2!”

“Avrai due gemelli?” si intromise James.

“Sì, Blaine viene da una famiglia di gemelli.” Disse orgogliosa la donna.

Il signor Geller sbuffò a quel punto. “Quand'è che vai in congedo? Detesto l'idea che lavori ancora.”

Ma Daphne replicò “Non sono così delicata, papà. Lavorerò fino alle vacanze invernali, poi mi sostituiranno il semestre successivo. Avrò tutta l'estate da passare a casa coi gemelli prima di rientrare… Se rientrerò.”

Sarah si irrigidì a sentir parlare così la sorella minore. “Se rientrerai?”

“Anche con l'aiuto dì mamma e di mia suocera, i gemelli saranno impegnativi. E poi sono piccoli solo una volta nella vita.”

Sarah non cedette convinta “Dunque pensi di lasciare i tuoi studenti? Di diventare una casalinga!”

James dubitava che Sarah si fosse resa conto del tono stridulo della sua voce. < Accidenti! E’ caparbia quanto la Cacciatrice!! >

“Che c'è di male a fare la casalinga?” chiese la signora Geller alla figlia maggiore offesa.

“Io adoro i bambini” specificò Freddie, malgrado nessuno avesse sollecitato il suo parere. “E tu, James? Ti ci vedi come padre?”

Anche se si era aspettato quell'imboscata, James vacillò. Erano anni che non si concedeva il lusso di pensare a una famiglia, dai tempi di Dana, quando aveva capito di non essere tagliato per le relazioni permanenti. Da quando sua madre era morta..

Ora però gli balenò davanti agli occhi l'immagine di un bimbo con gli occhi color acquamarina, pericolosamente familiari. Fissò Sarah, come se fosse lei la responsabile di quel fantasma mentale. In realtà l'aspetto di lei ne evocò subito un altro, altrettanto pericoloso.

Infatti gli occhi fiammeggianti di Sarah erano rivolti a Freddie, le guance rosse, il seno ansante per la rabbia contenuta.

< E’ conscia di quanto è bella in momenti come questi? > pensò James perdendosi nella sua essenza!

La risata di Sarah era forzata. “Freddie, pensavo toccasse a papà interrogare l'uomo della mia vita.” Calcò su ‘l'uomo della mia vita’, ma secondo James, a Freddie serviva qualcosa di più incisivo per far capire che Sarah era impegnata seriamente con lui.

Freddie rimase a bocca aperta come uno scemo non sapendo più che dire.

Fu il signor Geller a dare nuovo impulso alla conversazione. “James, tu segui il basket?”

James preferiva il football, ma intervenne a sprazzi mentre John Geller e Blaine parlavano dei ‘New York Knicks’ e dei ‘Chicago Bulls’. Perlomeno nessuno parlò più del ruolo delle donne nella società o di Freddie. E la cena finì senza nessun altra aggressione da parte del ex di Sarah.

 

Capitolo 10: Finzione o realtà?

La signora Geller tentò di rifilare a tutti una seconda porzione di torta alle mele, fallendo. “Daphne, devi mangiare per 3! Sarah, metti un po' di carne addosso. James?”

Sarah disse sottovoce a James “Sparecchio prima che inizi con la solfa: ‘i giovani sono troppo magri’.”

“Ti do una mano.” Si offrì subito lui per evitare l’insistenza della madre di Sarah. Era bello sentirsi utile!

Freddie balzò subito in piedi. “James, ti aiuto a ripulire, ti mostro dove vanno le cose. Questa è la mia seconda casa, in fondo.”

James accusò il colpo e per un attimo si sentì solo in quella stanza affollata. < Sto figlio di..! >

Sarah parve rendersene conto, si alzò e gli toccò un braccio. Il contatto trasformò i suoi timori in sensazioni diverse, pericolose. “Aiutami a superare il weekend e ti giuro che non dovrai più tornare qui.” gli mormorò dolcemente.

Portarono i piatti in cucina; Sarah li sciacquava e James li metteva in lavastoviglie.

Freddie fece diverse incursioni con la scusa di allungare altre stoviglie.

James era seccato. “Non sono proprio un fan del tuo ex.” dichiarò a bassa voce.

Sarah lo guardò, divertita. “Sì, ce ne siamo accorti tutti. Apprezzo la tua interpretazione del fidanzato geloso, però non immedesimarti troppo.”

James si sentì criticato ed offeso. “Se vuoi, posso smettere del tutto la recita del fidanzato, così...” Tacque quando Freddie comparve con un vassoio e mentre usciva, l'uomo sfiorò Sarah come per caso. James digrignò i denti. “Come dicevo, se c'è ancora qualcosa tra voi che volete esplorare, io posso...”

Ma lei subitò si riprese con agli occhi spalancati “Scherzi? No! Volevo solo farti capire che mi piacerebbe ti godessi un po' il weekend, senza replicare a tutte le frecciate di Freddie. È anche per via della sua presenza che mi serviva un uomo.”

“Oh!” James sbirciò la porta. Dalla cucina, erano ben visibili a tutti. “..E il sogno più grande di tua nonna è vederti tra le braccia di un uomo, giusto?” Una vocina centro di lui diceva: Non farlo!!!!! < Al diavolo!!! > pensò lui, fremeva dalla voglia di riassaporare il gusto della sua bocca succulenta, fece un passo verso di lei e le tolse di mano le zuppiere, le sollevò il mento lentamente con 2 dita senza smettere di fissarla profondamente. Erano venuti per recitare ed erano attori capace di interpretare qualsiasi ruolo senza coinvolgimenti emozionali...quindi si chinò in avanti e bisbigliò “Ho un'idea che manderà in visibilio tua nonna.” < ..E Freddie un po' meno!! > pensò malignamente soddisfatto.

Gli occhi di Sarah erano dilatati dalla sorpresa, il suo cuore ebbe un balzo forse perché aveva smesso di respirare, forse perché lui stava per baciarla, forse perché lei desiderava che lo facesse non solo per convincere tutti della loro recita.. non si seppe dare una risposta a tutti quei forse.. ma rimase lì, ipnotizzata nei suoi grandi occhi blu.. deglutì a fatica e raccolse tutta la sua forza di volontà per mantenere un briciolo di autocontrollo.. < Stiamo solo recitando! > e così chiuse gli occhi e si alzò in punta di piedi per incontrare le sue labbra.

Malgrado il loro auto convincimento che quella era tutta una farsa.. la realtà tornò a farsi sentire devastando ogni minima parte di finzione. Si stavano baciando non perché volevano provare a tutti che fossero realmente una coppia, non per provare a loro stessi che erano bravi attori, ma perché lo desideravano entrambi… James sapeva esattamente come baciarla e farle perdere la concezione del tempo e dello spazio.. le stuzzicò il labbro con la lingua e l’attirò di più a sé. < Sto solo recitando! Sto solo recitando! > si ammonì lui di ricordare a se stesso. Ma quel mantra stava fallendo miseramente.. la desiderava con tutto se stesso.. e approfondì il bacio sentendo che lei aveva dischiuso la bocca per farlo entrare..

Sarah si sciolse contro di lui e lasciò che la sua lingua esplorasse la sua bocca. < Ha una bocca da favola!! E non solo.. > Una parte della sua mente le ricordò che non doveva farsi strane illusioni, eppure non riuscì a smettere di pensare all’immenso piacere che lui le stava offrendo.. Ne voleva ancora. Tutto il suo corpo si infiammò di un doloroso desiderio carnale..

La passione divampò.. nessuno dei 2 ragionava più, si dimenticarono dov’erano e cosa stavano facendo.. solo una cosa li spingeva ad andare avanti: il volere di più.. Le dita di Sarah scivolarono verso il bottone del colletto di James, ricordandosi dei suoi muscoli sodi! Non voleva solo togliergli la camicia, voleva...

“Ehm...” Suo padre, dal salotto, si schiarì la voce.

Sarah sussultò e riprese coscienza del fatto che non erano soli, si staccò un po’ bruscamente da James ansimando e si mise una mano sul petto cercando di far tornare regolare il respiro, poi lo guardò di nuovo con occhi velati dalla passione. Anche lui sembrava respirare a fatica. Ancora pochi secondi di quel bacio inebriante e sarebbe finita per fare l’amore con lui sul tavolo della cucina sotto gli occhi di tutti... < Che diavolo m’è preso? > Ora, senza la sua bocca addosso, riusciva a pensare più razionalmente. Non avrebbe mai fatto nulla con James.. erano lì solo per recitare la parte dei finti innamorati.

Anche lui era confuso e allo stesso tempo troppo eccitato per pensare razionalmente “Sarah, io...” James tentò di trovare le parole adatte per scusarsi.. < Forse ho un tantino esagerato!! Ma che cavolo mi è successo?? > non si era certo aspettato di provare un simile desiderio fisico. L’idea di provare qualcosa di più di semplice amicizia per Sarah era in vetta alla classifica dei 10 pensieri più proibiti e pericolosi per il suo autocontrollo. < Accidenti a me!!!! >

Sarah tentò di evitare il suo sguardo timorosa di ciò che lui poteva leggere “Parliamo dopo.” In segreto sperò che non ne avrebbero parlato dopo. < Che altro c'è da dire? Il bacio era stato a uso e consumo della mia famiglia. Punto e basta. Stiamo solo fingendo! Il fatto che è stato uno dei baci più caldi che si siamo mai scambiati, non significava nulla. Dopotutto James avrà fatto pratica con migliaia di donne, no? > Ma subito quel pensiero la irritò e decise di concentrarsi sui piatti da asciugare, determinata a lasciarsi quell’episodio alle spalle. < Devo subito ritornare con i piedi per terra!! Sto troppo fantasticando.. e sto perdendo la percezione della realtà! >

Daphne si infilò in cucina, posò un paio di pentole e sgomitò la sorella sussurrando “Niente di serio, eh? A me non è sembrato.”

“Era solo un bacio.” replicò Sarah, stizzita.

Daphne si fece vento con la mano. “Nemmeno Buffy e Spike si sono mai baciati così, sorellina!!” Strizzò l'occhio a James e lui la ricambiò compiaciuto. “Quello che ho appena visto era pura passione e caldo desiderio!!”

Sarah sapeva che la sorella aveva ragione. Purtroppo! Ma quell’ammissione la sconvolse ancora di più, al punto che accolse di buongrado il cipiglio di Freddie che entrò con una pila di piatti e li sbattè sul banco senza grazia.

“Attento con quelli, sono in famiglia da secoli.” lo avvisò Daphne prima di andarsene di nuovo.

Freddie si scusò torvo e sparì anche lui.

James dopo aver sentito Sarah confidare alla sorella che era stato solo un bacio.. quella dichiarazione gli bastò per tornare con i piedi per terra.. strinse i pugni ingoiando il rospo amaro < Solo un bacio?? Ma come fa a dire che è stato solo un bacio?? > il rimorso di aver dato troppo se stesso in quel bacio lo devastò tanto da cercare di recuperare la sua professionalità e freddezza e mormorò all’orecchio di Sarah “Il mio lavoro qui è terminato.” < Devo stare attento la prossima volta che la bacio, devo concentrarmi sul fatto che è solo una recita! E che quando tutto questo sarà finito, io e lei torneremo ad essere 2 amici e basta. Quindi manteniamo le giuste distanze!! >

Sarah accusò il colpo sentendo lo stomaco contorcersi per l’irritazione. Ecco la prova che le serviva. < Ma certo! Ci siamo baciati solo per convincere Freddie che io non sono interessata a riaccendere la vecchia fiamma! > Ma quella conferma le lasciò un senso di vuoto e si rattristò ma allo stesso tempo si innervosì. < Non sono arrabbiata, in fin dei conti mi sono portata James proprio per dissuadere il mio ex dal riprovarci. > Sfregò il piatto che aveva in mano fin quasi a togliergli il disegno a fiori stampato. < Ok. Solo un pochino arrabbiata.. ma anche.. confusa, eccitata, curiosa.. > si voltò verso l’amico e lo guardò sott’occhi < Chissà che effetto ha avuto il bacio su di lui?!!! > Avrebbe potuto chiederglielo, ma non l'avrebbe fatto. A cosa sarebbe servito sapere se lui era eccitato quanto lei? < No, nessuno dei due vuole una relazione. Simo amici e colleghi. Devo concentrarmi solo sulla mia carriera! >

Guardò ancora di striscio l’amico che stava riponendo nella credenza i bicchieri e vide che lui non sembrava affatto scosso dal bacio. Ora la sua espressione era indecifrabile, come se non fosse successo niente di sconvolgente. Ma quella prospettiva non la fece stare meglio.

 

Capitolo 11: Tutti a nanna!!

Una volta sistemato tutto, Sarah informò i suoi che la giornata era stata pesante e che voleva andarsene a dormire e anche James acconsentì.

“Bene. James tu puoi sistemarti nella vecchia stanza di Daphne, ho già preparato tutto.” Poi la sig. Geller si rivolse alla figlia maggiore “Mia cara fagli vedere la camera e tutto l’occorrente!”

“Ok. Mamma. Buona notte a tutti!”

Il resto dei parenti si apprestarono a salutarli e a dar loro la buona notte.

Mentre salivano le scale che portavano al piano superiore Sarah sospirò stanca “Meno uno… Credi farcela per il resto del weekend o senti il bisogno impellente di tornare a casa tua??”

Ma James rispose scherzando “Ce la farò, tremo al pensiero di cosa mi faresti se ti lasciassi qui sola ad affrontarli, anche se...” la sua espressione cambiò e divenne più malinconica “Pare ti vogliano tutti molto bene.”

< E anche io gliene voglio! > pensò lei. Ma era più semplice amarli da lontano. Non era solo l'ossessione di sua madre per il matrimonio a turbarla, o il padre iper protettivo. Era l'idea che loro non fossero del tutto orgogliosi di lei e della sua scelta di vivere da sola. Non avevano capito quanto fosse imperante per lei la sua libertà ed indipendenza.

“Sarah?” James interruppe serio i suoi pensieri. “A proposito del bacio...” lasciò la frase in sospeso perché neppure lui sapeva cosa dire in realtà..

La ragazza ebbe un fremito ma si decise a sfoderare un sorriso forzato “E’ tutto ok! Siamo grandi a recitare..” < Non mi va di stare a tergiversare su quello che è successo!! Perché non è successo proprio un bel niente!! > Era meglio liquidare così l'argomento, sapeva che faceva solo parte della recita. E sapeva anche come lui la considerava: un'amica e una collega. Lui era abituato a flirtrare con lei, ma quello faceva parte del suo modo d'essere. E anche del suo personaggio.. Spike! La tecnica amici-e-basta stava funzionando bene, e avrebbe continuato a funzionare non appena i suoi ormoni impazziti si fossero resi conto che era stato un falso allarme e fossero tornati al loro stato di coma vigile. < E’ stato un bel bacio.. e io mi sono lasciata un pochino trasportare.. ma niente di chè!! >

Lui si rabbuiò “Già! Davvero grandi!! Meriteremmo un Oscar!” < Per i migliori attori protagonisti a raccontarsi balle a se stessi!! >

Ma lei era determinata a sminuire l'accaduto e riassunse i fatti in due parole. “Senti, ti ringrazio di esserti prestato a questa assurda messinscena, personalmente non vedo l’ora che finisca così potremmo tornare tutti e 2 alla vita reale. Ma per adesso ho davvero bisogno del tuo aiuto.”

James pareva risentito, ma cambiò subito argomento “E’ una bella casa!”

“Grazie! E’ un po’ antica, ma tutti ci siamo affezionati. Quando ho proposto a mamma se voleva ristrutturarla con qualche mobile moderno, lei ha detto che le piaceva così com’era.. ed in effetti anche a me piace così. Mi ricorda quando ero bambina.”

Arrivarono davanti una porta di legno massiccio, l’aprirono e lui si trovò di fronte una stanza un po’ troppo femminile per i suoi gusti.. tendine di pizzo, letto a baldacchino, una scrivania e un comò con dei pupazzi esposti.. poi c’erano altre 2 porta.. probabilmente una era il bagno.. l’altra, chissà..!?

James la fissò con le sopracciglia alzate e lei capì che quella camera era un pochino troppo da bambina..

Sarah fece un sorriso ammettendo che la sua titubanza era più che logica “Lo so, non dire niente a riguardo! Ma mia madre è fissata che tutto resti così come l’abbiamo lasciato noi prima di andare via. Dice che così le sembra che il tempo non sia passato affatto e quando è sola le è di conforto sapere che presto torneremo..”

“Non mi sto lamentando delle fissazioni di tua madre, che secondo me sono del tutto normali per un genitore che ha visto nascere le sue figlie, ma lei ancora non vuole accettare l’evidenza che siete cresciute!”

Lei si stupì di quell’osservazione acuta dell’amico. Era vero!! “Che fai lo psicologo come secondo lavoro? Non ti pagano bene per interpretare ‘Spike’??!”

Ma lui puntualizzò divertito “Sto soltanto dicendo che la tua famiglia, compresa la pazza maniacale dell’ordine di tua madre mi piace. Mi avete fatto sentire uno di voi stasera e ti sono riconoscente per avermi portato con te.”

Sarah vide la sua espressione sincera e si commosse. < Anche io sono felice che lui sia qui con me! Almeno non sono sola ad affrontare la gabbia dei leoni! > “Figurati! E poi credo che anche tu piaci molto a mia madre, ma la più contenta temo sia stata la nonna. Spero non stiano già preparando il catering per il matrimonio!!”

Lui non potè evitare di ridere all’idea “Già. Sarebbe un bel problema disdire tutto dopo..”

Anche lei si unì alla sua risata “Puoi dirlo forte!!” Sarah sbadigliò .. “Allora buona notte.”

“Notte love!” a volte l’istinto lo portava a parlare come il vampiro follemente innamorato della Cacciatrice che la chiamava con quegli stani nomignoli..

< Mi ha chiamato ‘love’! Non è che mi sta confondendo con Buffy? > Sarah rimase a fissarlo stranita, poi si riscosse dai suoi dubbi e stava per andarsene quando si girò di nuovo verso di lui “Ah, il bagno è la porta a destra.”

“E l’altra porta cos’è allora?” le chiese James incuriosito.

“Comunica con la mia stanza!”

“Ah!”

Sarah sparì chiudendosi la porta alle spalle.. ed entrò nella sua stanza. Era così stanca che considerò l'ipotesi di non lavarsi i denti e di dormire vestita così com'era.. ma si fece forza.. Si spogliò e si mise una camicia da notte di seta bianca che le aveva regalato sua sorella lo scorso anno ma che l’aveva lasciata qui e si fiondò in bagno..

Un colpo improvviso alla porta comunicante la fece sussultare spaventandola. Sapeva che poteva esserci solo una persona dall’altra parte ma quello non la tranquillizzò.. non voleva che James la vedesse così in déshabillé, era troppo intimo.. d'altronde non poteva certo rivestirsi a tempo di record.. così si sciacquo la bocca ancora impastata di dentifricio e si accinse ad aprire la porta un po’ esitante…

Si trovò davanti James che le sorrideva.. Sui jeans indossava una camicia mezza sbottonata. Le prudettero le dita dalla voglia di finire l'opera.

“Scusami se ti disturbo ancora ma ho dimenticato il dentifricio.” annunciò lui. “Puoi prestarmelo, per favore?”

Sarah continuò a fissarlo. Sotto il suo sguardo, lui sfilò gli ultimi bottoni dalle asole, si tolse la camicia e la gettò dietro di sé. Non riuscì a capire se James si stesse solo svestendo per andare a letto o la stesse stuzzicando. Forse lo avrebbe capito meglio se lo avesse guardato in faccia, invece che fissare il suo petto muscoloso. O peggio, seguire la linea dei peli affondare verso la cerniera dei jeans. < Chissà se porta i boxer o gli slip..!!!! > Sarah si riscosse appena in tempo da quei pensieri al quanto sconci ed inappropriati ed alzò lo sguardo.

Anche lui la stava osservando. La bella notizia era che non stava ridendo di lei. Quella brutta era che i suoi occhi emanavano fiamme sufficienti a incendiare l’intera casa. La stava squadrando dalla testa ai piedi con avido interesse, come se le stesse facendo una radiografia ai raggi x. Dopotutto la camicetta lasciava poco spazio all’immaginazione!!

< Beh, lui mi ha visto anche senza nulla sopra.. quindi.. > pensò lei arrossendo involontariamente.

Sulle labbra di James si distese un languido sorriso malizioso < Carina questa camicia da notte trasparente?? > “E il dentifricio? Non si sa mai quando un alito fresco e profumato possa tornare utile.” Le ricordò lui ammiccando. Adorava provocarla e vederla arrossire!! Era così bella!!

“Sì, certo. Se vuoi tornare nella tua stanza a vestirti, te lo porto io.”

Divertito dalla sua confusione, lui la punzecchiò furbastro “Sai, Sarah, di solito io non mi vesto per andare a letto, mi svesto. Potrei anche farlo, ma...” < Ma così è più facile e sbrigativo se dopo c’è la possibilità di fare l’amore con.. >

“No, no, va bene. Non sapevo che dormissi così... Cioè.. siediti e dammi un secondo, okay?” era imbarazzata al massimo.. Tutta colpa del sonno naturalmente. Se fosse stata più sveglia avrebbe gestito la cosa con maggior sicurezza e scioltezza. < Io sono molto sciolta!! > si disse tra sè e sé, soprattutto per convincere se stessa.

James sedette.. o meglio, si sdraiò sul letto tenendosi la testa sollevata con una mano, in attesa che lei frugasse nello zainetto.

< Che importa se è sul letto in camera mia? E’ solo James. Siamo amici, giusto? > Solo, eh? Sapeva per istinto che non avrebbe reagito allo stesso modo con un altro uomo. C'era qualcosa ultimamente in James che la faceva sciogliere come un ghiacciolo. uno strano suono le martellò nelle orecchie. I suoi ormoni, probabilmente, con richieste oscene. Bene, come aveva già spiegato a James, aveva il controllo totale dei suoi ormoni, non si sarebbe lasciata dominare da una reazione chimica corporea. Era esausta e le emozioni contrastanti la confondevano. Oltre alla presenza di un esemplare di maschio, steso sulla sua coperta.. Sbattè le palpebre. “Ecco.” Gli gettò il tubetto di dentifricio sul letto. “Tienilo pure, ne ho un altro.. Ora vai, sono a pezzi. Non appena e ne andrai, mi infilerò a letto.”

James fece una sosta sulla porta, dove lei era rimasta in attesa di chiudersela alle spalle. Il suo sguardo caldo la sedusse. Si mosse lento, in modo ipnotico, e chinò il capo verso di lei.

Le cominciò a battere il cuore così forte che temette lo sentissero dal piano di sotto. < Non sta per baciarmi, vero? Ho specificato prima che la finzione è solo a beneficio di testimoni. > .. < Magari abbiamo bisogno di pratica perché davanti ai miei sembri naturale! > le suggerì una vocina irrazionale.

Ma all'ultimo minuto James spostò le sue labbra sulla sua guancia e bisbigliò “Buonanotte, Sarah.” prima di stamparle un bacio leggero e sparire in camera sua.

Lei richiuse la porta, rivivendo gli ultimi secondi nella testa… < Buonanotte, Sarah? .. Ho creduto che... pensavo che lui.. > ..si appoggiò con la schiena alla porta e si accasciò per terra.. < No basta con questi giochi mentali. Prima mi sono lasciata andare ed è stato solo un momento di debolezza. Perché complicare ulteriormente le cose? E poi a James non serve fare pratica. Non si può migliorare la perfezione sensuale dei suoi baci.. E’ ora di dimenticare e metterci una bella pietra sopra! > si disse. James se ne era andato e lei era libera di infilarsi tra le lenzuola pulite per un sonno ristoratore.

..Ma quando mai?.. Il materasso portava l'impronta del corpo di James, e con l'aroma speziato della sua colonia nell'aria era facile immaginarlo lì con lei.

Sarah scalciò via le lenzuola; le serviva aria fresca per raffreddare la pelle febbricitante. Rammentò a se stessa che avere una relazione non valeva l'energia che richiedeva. <Io non ho bisogno di un uomo o del sesso.. D’accordo, con James forse vale la pena tentare, ma lui non è interessato a relazioni serie e neppure io. E poi non posso rischiare di rovinare la mia carriera per soddisfare la mia libidine. >

Era solo stanca. Era stata una giornata dura, il mattino dopo avrebbe visto tutto con un altro occhio, dopo un buon sonno. Ma come poteva dormire quando l'unico ostacolo tra sé e il corpo nudo di James era una porticina così sottile che lo sentiva persino respirare?

 

Dall’altra parte della porta, James era disteso sul letto con gli occhi fissi spalancati a pensare..

Quel maledetto bacio lo stava perseguitando.. la desiderava e questo lo preoccupava parecchio, perché il desiderio è attrazione, e spesso l’attrazione conduce all’intimità, e l’intimità porta all’amore. E amare qualcuno sembrava un dannato impegno che lui non era pronto a prendere. < Non sono alla ricerca di nessuna relazione duratura.. e fare sesso con Sarah non risolverebbe proprio un bel niente... lei è off limits! >

Ma forse stava correndo troppo con la fantasia.. preoccuparsi di qualcosa di così improbabile sembrava ridicolo. Beh, non così improbabile dopotutto.. quella fiamma di desiderio era stata reciproca, ne era sicuro. Aveva percepito lo stesso desiderio nell’occhi di Sarah. Ma era il passo successivo a spaventarlo a morte. Aveva paura di aprire il proprio cuore all’amore. Valeva davvero la pena rischiare un’amicizia che durava da anni per esaudire un desiderio sessuale e intraprendere una storia senza futuro con la concreta possibilità di perdere la sua migliore amica??!

Quella scintilla di passione che era scoccata tra di loro non bastò a dargli una risposta soddisfacente.

Aveva bisogno di distrarsi, doveva riassumere il controllo della situazione e al più presto! Non voleva rovinare il suo rapporto di fiducia con Sarah. < Siamo solo ottimi amici, e io gli sto solo facendo un favore! Nessuno desidera nessuno!! Stop!! >

Nonostante i buoni propositi però quella notte sembrava non passere mai.. e lui non riuscì a togliersi dalla testa neppure per un attimo il desiderio di quella donna che stava dormendo dall’altra parte della porta..

 

Capitolo 12: Il buon giorno si vede dal mattino!

“Ricordami qual è il programma di stamattina.” disse James tranquillamente mentre erano seduti a tavola a fare colazione.. Lui stava bevendo il suo caffè nero mentre lei un succo all’arancia.

Meglio evitare di eccitarsi.. aveva pensato Sarah optando per la bevanda meno pericolosa. La bevve tutta d’un sorso e si alzò per riporre il bicchiere sporco nel lavello.

C’erano solo loro 2 quella mattina. E lei era nervosa all’dea di stare da sola in una stanza.. con James. Specialmente dopo gli ultimi eventi.. < Ma che fine ha fatto il resto della famiglia onnipresente??! Quando mi servono non ci sono mai! >

Lui invece sembrava a suo agio, come se non fosse successo niente.

< Forse mi sono sbagliata, forse ho interpretato male i segnali.. forse lui realmente sta solo recitando la parte del fidanzato per aiutarmi... > Sarah cercò di non pensarci più e rifletté sulla domanda che lui le aveva rivolto, stava ancora aspettando una risposta.. Per fortuna non le aveva chiesto dell'intera giornata.. Sarah aveva in mente di dirgli del ricevimento, ma il ricordo del loro bacio e la notte passata quasi in bianco a pensare e ripensare all’accaduto l'aveva mandata in corto circuito. “Devo fare cose da donne.” spiegò. “..E tu...”

James alzò le sopracciglia e scherzò ironico “Aspetta, indovino.. cose da uomo?!!”

Lei sbuffò spazientita più con se stessa che con l’amico seduto di fronte a lei. “Pensavo che potresti startene con papà, a meno che tu non voglia venire con me a vedere il vestito da sposa di mia cugina e poi...”

Ma lui la interruppe alzandosi.. “Affronterò tuo padre.” Si parò davanti a lei e la guardò con un’espressione seria, molto seria.

Sarah aveva una gran voglia di fuggire da lì, ma le sue gambe non si mossero di un millimetro. < Se non la smettere di guardarmi così.. io non risponderò più delle mie azioni!! > “Be-bene..” balbettò lei agitata “..Senti, se papà ti chiede cosa ti ha attratto in me, cerca di dare una risposta non legata al mio fisico… Insomma, non esagerare con la finzione, io non ho detto che sei pazzo di me.”

Lui la fissò strano “Ehi, sembrava quasi una domanda. Stai inquisendo, Sarah?” < In effetti sto realmente impazzendo!! Se non la smetto di pensarla e alla voglia che ho di fare l’amore con lei, al più presto mi ritroverò in una bara!! >

“Che? Certo che no.” Per la verità lei si mise un po' sulle difensive.

“Oh-oh, questa sembra una lite.” si inserì la voce inaspettata di Freddie in cucina. “Spero non ci siano problemi in paradiso.”

“Che io ricordi, l'unico problema in paradiso era un serpente impiccione non invitato, chissà chi mi ricorda?” borbottò James strafottente. A volte l’umorismo di Spike poteva riservarsi utile. < Questo ficcanaso non l’ha ancora capita la situazione! Sarah non è più sua! Ma… > si stava alterando quando Sarah intervenne ponendosi davanti l’amico.. < Se non faccio qualcosa questi 2 si prenderanno a pugni prima o poi! > “Cosa ti porta qui stamattina Fred?” lei gli stava sorridendo ma il suo tono era acuto. Credeva che il suo ex la sera prima avesse capito l'antifona < Chissà quanto sarà insistente questo weekend!? >

A James non sfuggì l’abbreviativo intimo con cui lei l’aveva chiamato.. < Fred?!! Andiamo non si capisce neppure se è maschio o femmina con quel nome ridicolo! > pensò lui facendo una smorfia disgustata.

Freddie fece le spallucce. “Ho detto a tuo padre che sarei passato per aiutarlo con delle pratiche che lui sta preparando per poter ampliare il garage.”

“Gentile da parte tua.” < Credo che non mi lascerà mai in pace neppure se vedesse con i suoi occhi me e James fare l’amore! > quel pensiero le riportò alla mente gli infiniti baci che si erano scambiati sul set, le scene passionali che avevano recitato.. e ancora di più il bacio della sera precedente.. che aveva rischiato di diventare qualcos’altro se suo padre non fosse intervenuto.. <Comunque io e James non faremo mai l’amore!!! > lei si ammonì di precisare alla fine.

Dietro di lei, James emise uno strano suono di diniego.

Ma l’avvocato continuò ad ignorare la sua presenza concentrandosi solo sulla ragazza “Aiutare tuo padre mi allevia un po' la coscienza per come mi sono comportato con te. Sai, mi sono reso conto di ciò che avevo solo dopo che te ne sei andata. Però non è stato tutto brutto, vero? Ci siamo divertiti insieme.”

Ok! Era vero, ripensò lei, ma non voleva certo incoraggiarlo a ripensarci. “Sì, ma è tutto passato. Passato remoto.” Sarah sospettava che lui fosse eccitato più dal fatto di non possederla più, che non dai ricordi. “Ora io sto con James.”

Per rafforzare le sue parole, James fece un passo verso di lei e da dietro le circondò la vita con un braccio.

Sarah fu turbata dalla sua vicinanza e rischiò di svenire quando James le spostò una ciocca di capelli e le posò un bacio delicato sul collo sensibile. Le venero i brividi e a stento mantenne gli occhi aperti.. avrebbe voluto che lui continuasse.. per poco non gemette..

Un’altra voce proveniente dal corridoio, la riscosse. Sarah fece di tutto per cercare di recuperare un po' di buonsenso e si liberò dalla sua stretta lentamente, però con una punta di rimpianto.

“Buon giorno a tutti!” annunciò Daphne appena arrivata.

Sarah sorrise felice come non mai di vedere la sorella. “Sei pronta per andare, Daph?”

“Sì. Apprezzo che mi accompagni dal ginecologo. Blaine non voleva prendersi un permesso, visto che nel pomeriggio esce prima dal lavoro, e mamma è occupata con Nana. Salve, James, che piani hai per la giornata?”

“Starò con tuo padre, Sarah dice che mi divertirò.” Rispose lui scettico quanto Daphne.

“Non preoccuparti.” si inserì Freddie rivolgendosi solo a Sarah. “Ci sarò anch'io e aiuterò James a sentirsi a suo agio.”

Sarah represse una replica sarcastica e zitti James con lo sguardo. L'antagonismo aperto non aveva portato a nulla, meglio la strategia dell'ignoriamolo. “Buona giornata. James, ci vediamo nel pomeriggio al...” Si morse un labbro e sbirciò Freddie. “Al... là.”

“Là.. dove?” chiesero i due uomini all'unisono.

Daphne guardò Sarah.. non gli aveva ancora parlato del ricevimento? “Io mi avvio verso la macchina, sbrigati!” e si avviò prima di lei..

Sarah fece un cenno a James di seguirla per accompagnarla alla macchina. Naturalmente Freddie era dietro di loro che li teneva d’occhio come un cane segugio. Ma lei cercò di non farci caso “Ti ricordi quando ti ho raccontato che i miei amano festeggiare più cose insieme durante le riunioni familiari?!”

“Certo.” Lui si ficcò le mani in tasca aspettando che lei arrivasse al punto della situazione.

“Beh, la riunione vera è domani, ma oggi alcuni amici e familiari di Daphne e Mandy si riuniscono.”

James la guardò perplesso “E io dovrei sapere chi è questa Mandy, vero?”

“Mia cugina, quella fidanzata, quella del vestito che io e Daphne andiamo a vedere. Il che mi riporta a oggi pomeriggio. È un ricevimento combinato per i futuri figli di mia sorella e il matrimonio di mia cugina, e tu sei il mio cavaliere.” Ormai l’aveva detto.. Così inspirò a fondo e pregò che lui non scoppiasse a ridere.

Per sua fortuna James non scoppiò a ridere , ma l’occhiata spaventata e di orrore che le rivolse fu ancora peggio “Devo andare a un ricevimento doppio? Non è che scherzi per rifarti di un mio tiro passato?”

“Non sto affatto scherzando purtroppo. Sapevo che c'era in programma un ricevimento, ma credevo fosse per sole donne. Quando ieri sera mamma mi ha rivelato la verità... avrei dovuto dirtelo, lo so..” Peccato fosse stata presa da altri pensieri, tipo non usare la porta comunicante per infilarsi nel suo letto e realizzare le fantasie erotiche che l'avevano assillata per tutta la notte.

Erano arrivati fuori e Daphne la stava aspettando davanti la macchina con le chiavi in mano.

James replicò sbuffando “Sarah, sono un uomo, uno che guarda sport in poltrona, non sono Spike che guarda ‘Passioni’ in tv. Non sono tipo da ricevimenti e non so nemmeno cosa si faccia in quelle occasioni. E..”

Sarah lo interruppe prontamente con occhi supplichevoli “Ti farò frittelle al cioccolato per un anno e te le porterò ogni mattina.” Ma accortasi che la sua frase poteva avere un doppio senso imbarazzante si accinse a precisare subito prima di essere fraintesa.. “..sul set.”

Ma lui scosse il capo prima ancora che finisse di parlare. “E’ una cosa troppo grande.” < Ma se tu mi portassi la colazione al letto, forse un pensierino ce lo farei.. >

Sarah lo capiva bene, anzi, era quasi lieta che lui condividesse un po' di quel martirio con lei. Poi guardò Daphne, che discuteva tesa con Freddie. “Per favore, James, è solo un pomeriggio!” lo supplicò ancora lei insistendo.

E infatti lui si arrese.. dopotutto erano venuti per recitare e lo stavano facendo magnificamente < Se solo riuscissi a dominare i miei impulsi di volerla baciare ogni 2 secondi, sarebbe ancora meglio! > “Ok, verrò! ..Ma mi sei debitrice in eterno.”

“Tutto ciò che vuoi” Sarah tirò un sospiro di sollievo ed acconsentì senza riflettere.

“Tutto ciò che voglio? Bene, in questo caso...” Gli occhi di James brillavano di una luce maliziosa. Si stava avvicinando pericolosamente al suo viso, le sue labbra le sfiorarono l’orecchio destro e il suo fiato le solleticò sul collo.. “Entro oggi ti farò avere un elenco. Non c'è un posto dove vendono lozioni aromatizzate qui nei dintorni?” le bisbigliò lui maliziosamente.

Nonostante tutto lei non si ritrasse, ma inavvertitamente trattenne il respiro < Sta solo scherzando! > si disse Sarah tranquillizzandosi da sola. James la stuzzicava, flirtava come sempre. Anche se in quel momento non sembrava. Sarah si sentì sciogliere dentro. Da quando reagiva così a lui? Negli ultimi giorni, a dire il vero, era diventata la norma.

James la fìssò e il suo sorriso astuto si trasformò in qualcosa di più serio e molto, molto pericoloso.

Fingendo di essere divertita, Sarah rise. “Lozioni aromatizzate? Per favore. Siamo un po’ troppo in periferia.. bisogna andare in centro.. comunque a che ti servirebbero?”

“Non lo immagini?” quella luce nei suoi occhi celesti si era ancora più accentuata “Comunque dopo avere assaporato le tue labbra ieri sera, non credo ci siano parti del tuo corpo che necessitino di essere valorizzate da aromi artificiali.”

“James!” Aveva voluto usare un tono severo per indurlo a smettere con i doppi sensi, invece le uscì una sorta di invito lascivo.

Un occasione che lui fu pronto a raccogliere, visto il modo in cui piegò il capo verso la sua bocca, interferendo sia con il battito cardiaco che col suo respiro. Le mani di lui toccarono le sue, salendo lungo le braccia.. Sarah ebbe un brivido che si sparse su tutta la spina dorsale.. voleva baciarla.. di nuovo.. e lei si limitò a rimanere lì, ostaggio volontario.. mentre il fuoco divampava desiderando di sentire solo il tocco della sua bocca sulla propria. Non era mai stata così ansiosa per un bacio, non era stata così desiderosa che un uomo la baciasse, ma non uno qualunque.. ma James!! Voleva che solo lui la baciasse! Ancora! Ma lui continuava ad aspettare, come se questa fosse la parte migliore. Il desiderio di quel bacio la faceva respirare a fatica e le palpebre di lei si abbassarono con un sospiro.. un tacito invito a proseguire la sua seduzione.. I loro respiri si fusero, ma prima che avvenisse il contatto vero e proprio..

Daphne urlò “Ehi, Sarah, non voglio interrompervi, ma...”

Sarah aprì di scatto gli occhi e incontrò quelli blu di James.. quello che vide la spaventò a morte! < Lui non sta recitando!!!?? > “Arrivo subito.” Non era mai stata tanto lieta di essere interrotta in vita sua. < E neppure io lo sto facendo!! > La paura prese il sopravvento.. Si gettò praticamente in direzione dell'auto, sentì lo sguardo di James seguirla nella sua ritirata e lo udì ridacchiare.

Le cose si stavano mettendo male, molto male. Tutto stava precipitando e lei non sapeva più come tornare indietro.. < Siamo nei guai! >

 

 

Capitolo 13: Sorelle!

Mentre Sarah guidava verso il negozio di abiti da sposa, Daphne le chiese se andasse tutto bene.

“Sì.” Rispose lei cercando di apparire convincente.. A eccezione del polso a mille e della temperatura corporea così alta che sarebbe stato più saggio per lei recarsi al più vicino pronto soccorso. Ma era soprattutto arrabbiata, forse più con se stessa che con lui! Non poteva credere a quello che stava succedendo!! La situazione le era sfuggita di mano e lui lo sapeva, ma non faceva altro che provocarla. Sarah aveva capito dalla sua espressione che non stava affatto recitando.. prima la stava per baciare veramente per se stesso e non per dar spettacolo! Ne era certa! Lo conosceva meglio di chiunque altro.. Ma il problema era che se lui l’avesse baciata, lei probabilmente non si sarebbe tirata indietro, anzi.. < Credo che io e James faremo un bel discorsetto al mio ritorno!! Meglio chiarire le cose prima che precipitino del tutto! >

“Sei stranamente tranquilla. Ho interrotto qualcosa di importante tra te e James?” ribadì Daphne.

Sarah nonostante tutti gli avvertimenti mentali che si stava facendo in quel momento non riuscì a fare a meno di ripensare al luccichio dei suoi occhi blu che la scrutavano intensamente.. ma si sforzò di riassumere il controllo delle sue emozioni e rispose alla domanda della sorella “Gli stavo solo fornendo dettagli sul ricevimento.”

“A proposito, verrà anche Freddie.” Aggiunse la sorella sorprendendola non poco.

Sarah spalancò gli occhi e per poco non perse il controllo del volante.. “Al ricevimento? E con chi?”

“Da solo, temo. Non era nella lista degli invitati, anche se mamma aveva insistito, ma quando ho menzionato per sbaglio il ricevimento… Che potevo fare? Sapeva che James era invitato, e lo conosco solo da dodici ore. Freddie lo conosco da una vita!”

Sarah sospirò rassegnata all’evidenza. Daphne pareva già pentita, e in ogni caso aveva ragione.

Ma sua sorella cambiò argomento abilmente. “Sei sicura di voler mettere a repentaglio la tua relazione con James lasciandolo tutta mattina con papà?”

“James è un duro. Non mollerà.” < Sarei stata più preoccupata se fosse esistita una vera relazione! Noi non siamo una coppia e non lo saremo mai > Sarah forse pensava che ripetendoselo incessantemente nella mente quelle parole, forse sarebbe riuscita a convincersi.

“Ti ricordi che cosa ha fatto papà quando io e Blaine eravamo fidanzati? Ha voluto passare una giornata con lui per saggiare le sue intenzioni. Lo ha portato a cavalcare e lo ha messo su Tuono, accidenti. Il povero Blaine è sceso praticamente evirato!”

Sarah diresse lo sguardo sul ventre della sorella, che toccava quasi il cruscotto. “Direi che ti sei preoccupata per nulla. E poi non è stata una vendetta di papà che vi aveva colti in flagrante nella stalla?”

“E pensi che papà non vi abbia visti ieri sera in cucina?”

Sarah arrossì. “Era solo un bacio.” Ma quell’affermazione doveva servire per convincere più se stessa che la sorella.

“Come no!”

“Perché sei scettica?”

“E tu perché sei arrossita?”

Era inutile cercare di cancellare quel bacio, e peggio ancora il ‘quasi’ bacio di poco prima. Poteva ingannarsi con la storia della recita a beneficio dei presenti, ma in fondo in fondo conosceva la verità. Quel mattino non aveva finto, si era concessa a James. Rifiutò di pensare al desiderio rispecchiato negli occhi di lui. Ma tentò di concentrarsi sulla politica che scoraggiava le relazioni tra colleghi e sulle tacche metaforiche sul letto di James, una per ogni conquista femminile. < Io e lui non saremo mai una coppia! Va bene, ammetto che in questo periodo lo penso spesso dal punto di vista sessuale, ma è solo perché è da un po’ che non faccio sesso con un uomo! E James è senza dubbio un uomo molto appetibile!! >

“Gira a sinistra.” le indicò Daphne.

Quel giorno Mandy doveva ritirare l'abito che avrebbe indossato per il matrimonio a gennaio, ed aveva insistito per mostrarlo anche a Sarah. Più giovane di lei di sei anni, Mandy si era ispirata alla cugina come modello, fino a iscriversi alla sua stessa scuola di recitazione. Poi però aveva interrotto gli studi a metà, dicendo che spendeva soldi per niente visto che intendeva lavorare nel ristorante di famiglia e fare figli. Sarah non vedeva la cugina da anni, e non conosceva il suo Dylan.

Mentre parcheggiava Sarah ripensò alle mille scuse imbastite per non venire a trovare la sua famiglia nell’ultimo periodo. Ma accantonò tutti i suoi pensieri e seguì Daphne nel negozio.

All'interno fu circondata da ricordi in pizzo di quel tipo di vita. Veli, bomboniere e oggettini vari. Ai pochi matrimoni a cui era andata, si era sentita rabbrividire ogni volta che la sposa giurava di amare e obbedire per sempre al futuro marito.

Il negozio era anche colmo di lingerie di tutti i tipi e colori e boccette di profumo per la prima notte di nozze. Ispirò. Non ci si vedeva davanti a un altare a votare la sua vita a un uomo, ma era sorprendentemente facile immaginare James che la portava in braccio in una suite da luna di miele per fare l'amore con lei. Fece un sospiro sognante a quella visione nella sua mente, ma poi la scacciò via con forza..

Daphne condusse Sarah a una fila di spogliatoi. Mandy era vicino a uno stanzino con la madre e sua sorella, Stella.

“Sarah!” Mandy le volò tra le braccia. “Non ti vedo da secoli.”

“Temevamo non saresti venuta.” disse sua zia, nonché madre di Mandy e Stella.

“Lo avevo promesso.” Ribadì Sarah ai presenti.

La zia incitò la figlia a finire di vestirsi e Mandy. obbediente, si infilò nello stanzino con un'inserviente.

“Non so perché voglia sobbarcarsi questa spesa.” disse Stella, a nessuno in particolare. “Ho 3 vestiti in ottimo stato e le ho detto che poteva scegliere quello che preferiva.”

Stella era una vittima corrotta della filosofia ‘una donna non è completa senza un uomo.’ Pur di non restare sola, aveva scelto 3 mariti senza riflettere.

“Stella esce con qualcuno?” chiese Sarah a Daphne bisbigliando per non farsi sentire.

“No. Anzi, è spaiata al ricevimento, magari può stare con Freddie. Non voleva venire, ma è la sorella della sposa.”

Sarah stava per dire che non era un disonore essere single, citandosi come esempio, ma si accorse in tempo della gaffe. < Pensa prima di parlare, Sarah! > si disse.. Per i suoi, lei stava con James. I suoi ideali femministi però rifiutarono di essere schiacciati. “Qualcuno ha mai detto a Stella che non c'è niente di male se non c'è un uomo nella sua vita?” chiese Sarah.

Daphne corrugò la fronte. “Certo che non c'è nulla di male, ma pensa a come ti rende felice James. Stella vuole quella felicità, si sente sola.”

“La solitudine non è un buon motivo per sposarsi 3 volte.” Replicò Sarah decisa e scosse la testa non capendo la fissazione della cugina.

“No, però ci sono mille altre ragioni per sposarsi. Ne avete parlato tu e James, a proposito?”

“Sembri la mamma.” Il tono era accusatorio e si stava innervosendo. < Io non voglio sposarmi con nessuno e tanto meno con James. Mi piace la mia indipendenza e la mia libertà. Perché dovrei voler rinunciare a tutto questo per non rimanere tutta la vita da sola???! >

“Hai un rospo da sputare?” chiese Daphne.

Non era nè il posto nè il momento adatto, ma visto che era saltato fuori... “Ieri sera mi hai spiazzata con la tua decisione di restare a casa coi gemelli. Non è da te.”

Sua sorella si fece seria. “Prima di tutto non ho ancora deciso. Secondo, ti fai viva così di rado che non puoi sapere cosa sia da me. Terzo, sei una maledetta ipocrita.”

“Come?” Sarah sapeva che Stella e sua zia le stavano osservando incuriosite, eppure alzò la voce.

“Tu e i tuoi discorsi sulle donne libere di scegliere. Si applica solo se scelgo quello che sceglieresti tu?” continuò la sorella.

“Certo che no!”

“Davvero? Allora perché sputi giudizi su...”

“Eccolo.” La porta dello spogliatoio si aprì e ne emerse Mandy, che chiese a Sarah: “Che ne pensi?”

Sarah vide a malapena l'abito. In automatico disse che era bellissimo. La verità era che non sapeva più che pensare.

< Chissà che sta facendo James?! > si domandò lei sospirando.. e mandò all’aria i suoi ammonimenti sull’inesistenza della loro relazione.

 

Capitolo 14: Voglia di essere mamma

La giornata non era ancora finita e lei non vedeva l’ora di andarsene a casa.. Sarah tamburellò le dita sul bracciolo della sedia in plastica verde e si guardò intorno nella sala d'attesa dal ginecologo, piena di donne col ventre tondo ed espressioni tipo ‘potrei scoppiare da un momento all’altro’ che le sorridevano. L'unica con lo sguardo torvo sedeva accanto a lei: Daphne.

< Mi sento in colpa per quello che le ho detto!! > Sarah non era mai stata brava a scusarsi, specie se ripensava di avere ragione. Anche Daphne aveva le sue ragioni, e certo lei non voleva fare arrabbiare una donna incinta, men che meno prima di una festa in su onore.

“Daphne, io...” ma si interruppe, non sapeva davvero da dove cominciare..

“E tutto okay.” Fece la sorella senza guardarla in viso. Era ancora un po’ arrabbiata con lei.

Sarah sbattè gli occhi sorpresa “Davvero?”

“So quanto ti costi chiedere scusa.” Daphne si voltò verso di lei per incontrare il suo sguardo e le sorrise inaspettatamente. “Per cui ho deciso di graziarti. La anche colpa mia, sai.. gli ormoni pazzi.”

Sarah riconobbe la sincerità nelle parole della sorella e fu sollevata “Allora pace fatta?”

“Sì.” Daphne così provò a cambiare argomento. “Ti spiace fermarti un attimo a casa mia quando abbiamo finito qui? Io e Blaine eravamo in ritardo sta mattina, avevo fretta di aiutare mamma con le torta per il rinfresco e ho scordato il regalo di Mandy.”

“Okay, tra l'altro voglio vedere la nursery.”

“Bene. Mentre siamo là, puoi frugare tra i miei abiti e vedere se c'è qualcosa che vuoi mettere.”

Sarah si irritò regalandole un’occhiataccia. “Cosa c'è che non va in ciò che indosso? La canotta è carina e i jeans sono nuovi.”

Daphne la fissò innocente “Non ti sto criticando, giuro. Sto solo cercando di risparmiarti un pomeriggio con mamma che...”

“..Si esibisce nel suo classico ‘quand'è che voi ragazze avete smesso di vestirvi da donne’?” rise Sarah. “Hai ragione, mi cambierò. Cercherò di sistemarmi anche un po’ il trucco e i capelli? Anche se dubito di apparire come quando mi truccano sul set.. i miei makeup artist sono veri artisti!”

Daphne sbirciò l'orologio sul muro. “A patto che il dottore mi visiti presto. Ci vorrà poco, mi pesano e controllano i battiti dei feti, niente ecografia oggi. Ho le foto, se ti va di vederle.”

“Certo.” Lei rimase sorpresa che Daphne non gliele avesse propinate prima, in fin dei conti era eccitata all'idea di diventare zia, poteva essere divertente.

Daphne frugò nella borsa ed estrasse delle piccole foto in bianco e nero. “Questa è della prima ecografia. i miei piccoli! Non sono belli?”

Sarah strinse gli occhi per cercare di soffermarsi di più sull’immagine sfuocata < Cos'è che dovrei vedere esattamente? Se mi concentro e uso molta immaginazione, mi sembra quasi una tartaruga! > per non deludere la sorella però rispose un po’ titubante.. “Già, sono bellissimi.”

Daphne le porse un'altra foto. “Questa è di quattro mesi dopo, quando ci hanno detto che avremmo avuto due maschi.”

“Mio Dio.” La foto era molto più nitida, Sarah riusciva a vedere i profili di due faccine e le dita sottili. “Daph, è incredibile!” adesso era davvero commossa ed emozionata.

“Lo so, diventerò mamma.” Esclamò la sorella eccitata e fiera.

“Daphne Wallace?” chiamò un'infermiera in uniforme. “Il dottore la attende.”

Daphne si alzò con una certa fatica, e Sarah la seguì. Le restò a fianco mentre le controllavano peso e pressione sanguigna.

Sua sorella minore era sempre una sognatrice. Voleva viaggiare, intraprendere carriere esotiche, da quella politica a quella artistica. Ma era finita a fare l'insegnante, e ora parlava di smettere. Era davvero quello che desiderava? Certo Blaine amava la moglie, ma Sarah non lo aveva mai visto compiere grossi sacrifici. Aveva ereditato il ranch dei suoi e faceva una vita normale, mentre Daphne gli sfornava due figli mettendo a repentaglio la sua carriera.

Sarah osservò la sorella parlare con l'infermiera di biberon e bebé. Pareva non rimpiangesse nulla, eppure da piccola aveva sempre detto che non voleva finire come sua madre, che si era sposata a diciassette anni non si era mai mossa da New York.

Rimuginando sulle scelte delle donne della sua famiglia, Sarah accompagnò Daphne in una stanza dove fu applicato un aggeggio al ventre. Subito si udì una sorta di eco… Tum, tum, tum, tum, tum.

“Sono i battiti dei loro cuori?” lei chiese a Daphne.

La sorella annuì, gli occhi colmi di gioia.

Sarah provò uno strano sentimento materno che non sapeva di possedere. < Sì, ok, la maternità ha anche i suoi lati positivi, ma nella vita c'è altro. Tipo la carriera. > Non che il suo lavoro la portasse fuori a cena per il suo compleanno, o la rallegrasse nei giorni no, o guardasse vecchi film con lei alla TV!! Ma ci pensava James a quello. Lui c’era sempre per lei.. la faceva ridere, divertire, la consolava nei momenti tristi.. In effetti non aveva bisogno di un uomo nella sua vita perché aveva lui… Quel pensiero improvviso e inaspettato la sconvolse provocandole un effetto tipo ‘bomba a mano’! < Oh, no. E se fosse James l'uomo della mia vita? > .. < Ridicolo. Sono gli ormoni a farmi parlare e dopo gli ultimi avvenimenti non lo posso certo negare che sia eccitata all'inverosimile. Ma la lussuria non è amore. > Sarah si riprese con fatica dopo quell’esplosione.. Doveva tenerlo a mente per il bene del suo cuore. Lei non era innamorata.. e non voleva esserlo! < Giusta osservazione!!! >

 

Capitolo 15: Tra uomini!

James strinse i denti mentre con la macchina del Sig. Geller si avventuravano giù per quella che si poteva metaforicamente definire una strada. Il signor Geller aveva preso la via bassa per evitare il traffico, diceva lui. Come se James avesse fretta di raggiungere le donne al ricevimento!

Per fortuna era quasi finito il suo confino con Freddie e il padre di Sarah...

Era stata una mattinata interessante, ma anche estenuante! Avevano fatto un paio di partite a poker, durante le quali James si era dilettato a vincere i soldi dell’avvocato; poi il padre di Sarah aveva estratto un album di famiglia per mostrargli alcune foto di Sarah piccina, per le quali l'avrebbe presa in giro a vita.

Naturalmente il caro avvocato di famiglia non si era smentito.. grazie ad alcuni suoi commenti.. “Ricordo quella foto, un ballo scolastico. Al college andavamo a ballare tutte le settimane. Come si muoveva Sarah! Andate spesso a ballare, voi due?” gli aveva detto con aria di sfida solo per provocarlo e vedere la sua reazione..

Non che Freddie gli avesse mai dato il tempo di replicare alle domande che gli poneva. Non aveva ma smesso di blaterare di ‘io e Sarah di qua’; ‘io e Sarah di là’. Ma visto che per motivi insondabili e impensabili Freddie piaceva ai genitori di Sarah, James si era trattenuto da commenti ostili e poco piacevoli che avrebbe voluto fare, anche se a volte era arrivato quasi al limite della sopportazione.. ma lui aveva stretto i denti e tenuto le mani a posto.

Il signor Geller invece era stato molto amichevole, e lo aveva fatto sentire colpevole di mentire a lui e alla famiglia sulla sua relazione con Sarah. Ogni volta che lo aveva chiamato ‘figliolo’, si era sentito un verme.. ma allo stesso tempo aveva provato un piacevole calore nel cuore, si era sentito uno di loro, della famiglia. Ed era da molto che non ne faceva parte di una vera.

Loro credevano che lui amasse Sarah. In realtà lui le voleva bene, solo non nel modo che avrebbero voluto i Geller. < Tra l'altro lei si merita un uomo che si dedichi a lei anima e corpo. Io non sono proprio il tipo giusto da prendersi impegni seri. Magari uno come... Freddie? > James guardò l’uomo sul sedile anteriore che parlottava con il Sig Geller.. Il pensiero era più doloroso delle molle del sedile.. Non era solo l'antipatia che James provava per l’avvocato a farlo innervosire davanti all'idea di Sarah con Freddie. Non era mai stato un tipo possessivo, ma pensare Sarah con un altro, chiunque altro...

< Non avrei ma dovuto baciarla. > si ammonì James ma ormai era troppo tardi.. Quel bacio non aveva certo saziato la sua fame. Al contrario, ci aveva ripensato tutta la notte, e ora fremeva dalla voglia di rivederla! < Chissà che sta facendo in questo momento??! > James si odiò per quella piccola debolezza, ma incominciava a credere che non avrebbe retto molto a lungo..

Un uomo intelligente avrebbe imparato la lezione, si sarebbe tirato indietro e ripreso il controllo della situazione, come aveva pensato di fare all’inzio. Invece quel mattino James si era ritrovato impreparato davanti alla tentazione e.. imprudente come Spike sfida il sole tutte le volte che esce con solo una coperta addosso.. lui era saltato nel fuoco a piedi nudi, e aveva stuzzicato Sarah. Baciarle il collo? Suggerire le lozioni aromatizzate? Si era comportato seguendo solo l'istinto e non il cervello. E il risultato che aveva ottenuto non era stato per niente buono.. la desiderava ancora più di prima.

Di solito lui aveva sempre flirtato con lei, lo considerava un passa-tempo innocuo. Ma ora non era più tanto innocuo.. d'altronde se avesse smesso, lei si sarebbe accorta che qualcosa non andava. E poi amava canzonarla, anche perché reagiva in modi diversi.. o lo mandava all'inferno, o arrossiva imbarazzata. Quel mattino ci avrebbe giurato che fosse eccitata.

“Allora, figliolo, ti stai divertendo in questi giorni?” lo riscosse il signor Geller.

James gli fu grato di aver interrotto quei pensieri che lo stavano mandando in tilt.. e gli confessò che era davvero felice di stare qui con loro.. soprattutto perché gli serviva una pausa dal lavoro frenetico delle riprese sul set.

Forse per quello usciva meno con le donne ultimamente, pensò.. < Sì, raccontala a un altro. > Oh, usciva ancora, eccome!!! Ma negli ultimi tempi si limitava a incontri quasi casti, con qualche puntata vietata ai minori di 14 anni. Erano secoli che non si esibiva in una bella performance a luci rosse. Quando sarebbe tornato a casa, a dispetto di tutti, avrebbe fatto tanto buon sesso liberatorio, per dimenticare tutta la frustrazione di quei giorni con Sarah a tentarlo e a mandarlo in bianco.

John Geller borbottò qualcosa a proposito del ricevimento, roba da donne. “Assurdo passare così un pomeriggio, eh? Ma Astrid mi taglierebbe il collo se incassi, sono terrorizzato.” Scherzava, ovvio!

“So come si sente” lo commiserò James.

”Ne sono certo, figliolo. Ne sono certo.” Lo commiserò il padre di Sarah.

 

Capitolo 16: Un angelo tra le braccia

II signor Geller parcheggiò la macchina tra una mezza dozzina di veicoli già presenti fuori dalla sala dove sarebbe avvenuto il ricevimento. “Andiamo, ragazzi.” annunciò l’uomo col tono stanco di un capitano che avanza con le truppe in territorio ostile.

Astrid Geller spuntò subito dalla porta centrale e riservò un’occhiataccia al marito. “John, sei in ritardo!”

“Ma si comincia tra venti minuti!!” ribattè sbuffando il marito.

“Sì, però ti avevo chiesto di arrivare quarantacinque minuti prima per aiutarmi a preparare, ricordi?” replicò la moglie mettendo il muso.

“Che ne dici di una scusa e un bacio?” La strinse forte per togliersi dai guai..

James e Freddie guardarono altrove, imbarazzati e divertiti insieme.

“Ce l'avete fatta, allora!” La voce di Sarah li salutò da lontano con una mano mentre si stava avvicinando a loro.

James si girò di scatto al sentire quella voce inconfondibile e rimase del tutto folgorato da quello che vide... Lei era una vera visione paradisiaca.. la donna che gli stava venendo incontro portava una gonna azzurra che rivelava le sue gambe snelle e un top in tinta però più chiaro che le faceva splendere gli occhi come il mare dei Carabi. Aveva i capelli sciolti, ondulati che le ricadevano morbidamente sulle spalle. Era incredibilmente bellissima!! < Wow!! > sospirò lui non riuscendo ad impedire al proprio corpo di reagire a quello spettacolo..

Anche Freddie, accanto a lui, annaspò.

Con 3 lunghe falcate James la raggiunse. Non voleva che il avvocato si facesse delle strane idee, e poi Sarah era succulenta, motivo in più per circondarle la vita e chinarsi a baciarla. Quei pensieri e quelle sensazioni contro cui aveva combattuto la notte prima e durante tutta la mattinata si tramutarono in azioni. < Al diavolo tutto il resto!! > si disse tra sé e sé.. senza ammettere un rifiuto, le sfiorò le labbra con una sorta di riverenza, poi si tuffò nella sua bocca con un desiderio primordiale. Un bacio di languido desiderio e passione tenuto sotto controllo per troppo tempo.

Dopo un lieve sussulto, Sarah rispose al bacio.. Un bacio che le rubò il cuore senza la promessa di restituirlo.. Un bacio che la fece tremare.. Un bacio che la fece dimenticare tutto quello che si era ripromessa di non fare.. In quel momento nulla contava, così si lasciò trasportare da quelle incredibili sensazioni.. e ci mise tutta se stessa.. si impossessò del suo labbro inferiore e portò le mani alla sua nuca per attirarlo ancora di più.. Se fossero stati soli avrebbe... < Accidenti, non siamo soli!!! > Interruppe il bacio improvvisamente.. lasciandola desiderare di più.. molto di più..!

James aprì gli occhi ansimando e si fermò ad osservò l'angelo che era ancora tra le sue braccia.

Anche Sarah respirava a fatica con lo sguardo indecifrabile. Anche lei era confusa ed eccitata al tempo stesso.. Notò che gli altri erano tutti entrati e tirò un sospiro di sollievo.. e così si staccò da lui seppur a malincuore.. ma quella vicinanza la confondeva ancora di più!

“Sei.. stupenda.” Le disse lui con voce calda e sensuale facendola sciogliere ancora di più…

Lei si schiarì la voce sperando che riuscisse ad emettere suono “A dire il vero il completo è di Daphne.” Poi però il suo tono divenne più brusco, non poteva lasciar correre.. <Dobbiamo mantenere le distanze! > “Senti, James, sei carino ad aiutarmi questo weekend fingendo di essere il mio fidanzato, davvero, ma non è il caso che mi baci a quel modo. Basta un bacetto, ogni tanto quando ci sono testimoni” < Anche perché se continua così.. io finirò per prostrami ai suoi piedi e chiedergli di fare l’amore con me e dire addio al mio periodo di castità!! >

Non era certo quello che James voleva sentirsi dire. Si guardò intorno e vide che non c’era anima viva a parte loro 2..“Beh prima c’erano!” replicò lui indispettito. Eppure sapeva che Sarah aveva ragione, non avrebbero dovuto alimentare le fiamme di quel piccolo incendio che era scoppiato tra loro. Ora era certo che anche lei provasse attrazione.. e come lui, lei aveva paura di imbattersi in un irrimediabile errore.. Se avessero dato sfogo alla loro passione.. Che sarebbe successo dopo? Aveva perso troppe persone nella sua vita a causa della sua irrefrenabile voglia di passare da una storiella all’altra senza darne troppa importanza. E non voleva rinunciare anche a Sarah, una volta che il fuoco della loro passione si fosse spento. E l’unico modo era di tenere le mani al loro posto. “Non preoccuparti, non ti bacerò più così.” < Anche se sarà un inferno!!! > Poi però trovò subito un'altra scusa per toccarla e le sistemò una ciocca ribelle dietro l’orecchio. “E’ solo che non ti ho mai vista così bella!” < Oh dolcezza se tu mi guardi con quegli occhi perderò la testa! Vorrei annegare dentro il suo corpo, affogare nella sua pelle, odorare i tuoi capelli fino a.. > .. < Cavolo sto diventando come Spike! >

Al quel tocco così gentile, Sarah fece di tutto per rimanere con i piedi per terra e pregò che le gambe la reggessero ancora un po’. Così si mise a blaterare ininterrottamente senza pensare realmente a quello che diceva “Ma se ho fatto un macello per sistemarmi da sola i capelli.. e non ti dico il trucco!!!! Essere un’attrice ha i suoi lati positivi, ma anche negativi.. non sono un granchè come parrucchiera!”

< Davvero patetico il mio tentativo di allentare la tensione sessuale tra noi!! > .. < Oh James fa qualcosa, qualunque cosa!!! Ma torna in te! > ma quel piccolo appello rivolto all’amico che era davanti a lei non fu percepito..

“Secondo me sei uno schianto!! Ehi tesoro, io so riconoscere un bocconcino stuzzicante a chilometri di distanza!! E tu lo sei!” James non mollava la presa.. la stava ancora fissando incessantemente con quegli suoi occhi blu incredibilmente magnetici.

< Accidenti a lui e al suo sarcasmo!! > Sarah riuscì solo a dire con un sussurro “Grazie” e si morse il labbro inferiore imbarazzata..

A James non sfuggì quel gesto.. < Oh Dio!! Se lo fa ancora, non risponderò delle mie azioni!!!! >

Ma lei si girò in tempo per evitare il suo sguardo e si avviò verso la sala, cambiando magistralmente argomento. “Allora dimmi.. Papà cosa ti ha chiesto di noi?”

Jame fece le spallucce e la seguì con un sorrisetto malizioso < Cambia argomento amore, tanto so che mi vuoi!! > “Voleva sapere come ci siamo messi insieme e da quanto tempo ci frequentiamo. Io ho detto che è solo da 2 mesi e che abbiamo incominciato a frequentarci dopo esserci ubriacati ed aver passato una lunga notte di sesso.”

Sarah lo fissò improvvisamente spalancando gli occhi pieni di terrore... < Che.. co..sa??!!! >

James rise vedendola sbiancare < Oh Dio! Ci è cascata!! > “Sto scherzando. Ho detto che adoro lavorare con te, che sei un’attrice fantastica. Dopo di me, ovvio. E che mi ha colpito la tua semplicità e la tua bontà d’animo.”

“Ah!!” esclamò lei gettando un sospiro di sollievo.. “Speriamo l’abbiano bevuta!”

“Non vedo perché debbano dubitare che noi siamo una coppia!” Le aprì la porta gentilmente. < Anche perché persino a me riesce difficile pensare altrimenti! >

Lei era un po’ titubante ma preferì non pensarci in quel momento... “Da questa parte, la stanza che abbiamo affittato è laggiù a sinistra. Allora, che avete fatto voi uomini?”

“Giocato a poker. Ho vinto 36 verdoni. Il tuo amico Freddie è l'unico avvocato che conosco che non sa bluffare. Poi tuo padre mi ha mostrato delle foto, mi ha parlato di te. Ha detto che a 17 anni eri pronta a lasciare la tua casa per sfidare il mondo, che loro hanno cercato di convincerti ma un mulo al tuo confronto è un essere malleabile.”

Sarah si bloccò. “Sono ancora arrabbiati?”

Ma lui la tranquillizzò con la sua voce calda e dolce come miele “Ho avuto l'impressione che non lo siano mai stati, erano solo riluttanti e restii a lasciarti andare, baby!”

< Baby??! Adesso mi chiama pure Baby!!! O Dio!! Andiamo di male in peggio! > Sarah inspirò a fondo per calmarsi e di mantenere la lucidità che le serviva per affrontare anche quella serata! “Ecco io.. loro.. non mi hanno mai capita..” si sentì rammaricata per aver detto una cosa del genere a lui, non voleva procurargli altre ferite ricordandogli che non aveva mai avuto una vera famiglia su cui contare.. “Su, ho promesso a Mandy di aiutarla e se restiamo qui in corridoio non faremo nulla di utile.” Disse alla fine lei. Sapeva che i suoi la adoravano. Anche il commento sul mulo nascondeva l'orgoglio paterno.. ma ora dovevano accettare che era cresciuta e sapeva badare a se stessa anche da sola.. e soprattutto non le serviva un uomo per questo. < Io voglio stare da sola!! >

James la seguì, pensando all'ironia della vita. La sua quasi inesistente famiglia l’aveva portato a chiudersi in se stesso, era meno doloroso pensare di non aver nessuno che l'idea di sentirsi un escluso. Ma come era possibile che con una famiglia tanto unita, Sarah si fosse sentita un’estranea? Che nessuno la capiva e accettava le sue idee? Era incredibile, tutti e 2 avevano qualcosa in comune.. avevano reagito al dolore indossando una maschera.. la maschera della felicità solitaria! Ma ora basta stare a tergiversare sul passato.. Jmaes scosse il capo ed entrò nella sala..

 

Capitolo 17: Il ricevimento (1 parte)

La sala era decorata con palloncini e campanelle di carta. Una cicogna in cartapesta grossa come un condor pendeva da soffitto, e pareva pronta ad attaccare gli ospiti. Ma malgrado l'istinto maschile gli suggerisse di fuggire, James costrinse i piedi ad entrare e sfoderare un sorriso di convenienza. Al centro della larga sala c'erano diverse tavole rotonde. Contro il muro stavano due tavoli pieni di regali; di fronte una porticina conduceva a una cucina privata. Donne di età diverse entravano e uscivano ogni due minuti, portando cibo.

“Io vado a dare una mano di là, ok?!” Sarah si affrettò nella direzione della cucina a tutto gaz e lo lasciò solo. < Meglio stargli alla larga per un po’!! > pensò lei.

James inspirò profondamente, forse l’aveva troppo turbata con quel bacio.. < Ma non ho intenzione di chiederle scusa.. anche a lei è piaciuto tanto quanto a me!! Ne sono certo! > .. Ma quella sensazione di assoluta certezza gli provocò un senso di sollievo e gradimento non indifferente.. era felice che anche lei lo desiderasse e che fosse al tempo stessa confusa.. esattamente come lui si sentiva in quel momento. Ma deciso a non farci caso, cercò con lo sguardo tra gli invitati facce conosciute e familiari.. Vide Blaine, il marito di Daphe e alcuni altri uomini che sedevano insieme a uno dei tavoli rotondi. < E’ venuto il momento di buttarsi nella mischia! > James pensò di raggiungerli. Compagni marziani su un pianeta venusiano! Così sedette accanto a Blaine e si presentò agli altri. Tutti lo fecero sentire a suo agio mostrandosi molto cordiali con lui. Era bello sentirsi accettato per essere se stesso, e non essere un attore famoso. In quel momento lui era solo James, il fidanzato di Sarah! E per quel breve istante che il cervello formulò quel pensiero, si sentì davvero tale! Ma era troppo felice per accorgersene di quella piccola gaffe che la sua mente aveva fatto..

Al centro del tavolo c'erano i nomi degli invitati. Nessuno dei presenti, però, portava la spilla adesiva a forma di biberon col proprio nome, e James non intendeva certo essere il primo.

Era così sollevato di sedere con altri uomini che non lo turbò troppo nemmeno l'arrivo di Freddie. Nessuno, nemmeno l’irritante avvocato, meritava di restare solo in quel bastione di ormoni femminili.

Blaine, che aveva appena presentato il fidanzato di Mandy, chiese a James “Tu e Sarah avete già prenotato una stanza per la cerimonia? A casa della sua famiglia ci sarà un gran da fare e quindi stavo pensando che potreste stare da me e Daph invece che in hotel, sempre che non vi scoccino troppo due neonati.”

James fece un sorriso neutro e provò uno strano senso di perdita all'idea di non rivedere più quella gente: la signora Geller e i suoi piatti, Blaine e Daph col loro affetto, il signor Geller che lo chiamava figliolo. < Se io e Sarah stessimo realmente insieme... > Digrignò i denti. Non aveva ancora imparato a non desiderare le relazioni? Una famiglia? L'amore? < Se non li vuoi, non sarai ferito quando non li avrai. > … < Saggia idea!! Ma come si fa a non volere Sarah??!! > ormai era troppo tardi! < Lei è troppo bela!! >

 

Sarah era accanto al buffet decorato di pizzi. Gli ospiti erano arrivati tutti e si stavano servendo. Inalò il profumo dolce dell'ananas nella macedonia, e l'aroma del cocktail di gamberetti. Aveva ancora lo stomaco sottosopra dopo il bacio nel parcheggio e non era certa di poter mandare giù nulla.

Da lontano guardò James versare del vino bianco per entrambi. < Lo conosco da tanto tempo, eppure mi pare di vederlo per la prima volta!!! > Studiò ammirata il suo profilo, i suoi occhi incredibilmente celesti, gli zigomi decisi, quella sua bocca maledettamente capace e il suo sorriso giocoso rivolto a una cugina. I capelli biondi erano scomposti, come se ci avesse passato le mani. < O forse li ho aggrovigliati io mentre ci baciavamo?! > Scosse il capo per rimuovere l'accaduto. Con uno sforzo poteva farcela, ma per quanto? Specie ora che sapeva con certezza che il bacio della sera prima non era stato un caso fortuito. Aveva tentato di convincersi durante le ore insonni che si fosse trattato di un gesto studiato per far colpo sui suoi genitori, invece il bacio nel parcheggio aveva vanificato tutto. Aveva capito che lui la desiderava davvero.. e purtroppo il sentimento era reciproco!! Sapeva che era sbagliato provare una simile attrazione fisica verso il suo amico nonché collega, ma non riusciva a trovare una via d’uscita essendo perseguitata da mille immagini di James che la bacia, la spoglia, vola a letto con lei.. < O cavoli! Sto diventando contorta come Buffy!! > Lei non avrebbe mai fatto nulla con James, doveva assolutamente cercare di ficcarselo in testa una volta per tutte e smettere di fantasticare.. < Eppure qui lontano dalla vita del set, lontano dalla finzione del nostro patto, lontano dalle donne di James, pare tutto possibile!!! > .. < Ma non mi farò ingannare da un paio di baci bollenti. > Lui poteva anche portarla in Paradiso con un semplice tocco.. ma una volta spenta la fiamma della passione, l’avrebbe lasciata desiderare di più.. in balia delle fiamme dell’Inferno! Decise di assumere uno sguardo deciso e duro mentre vide l’amico venire verso di lei.. < L’attrazione che provo per lui è solo puramente sessuale.. E probabilmente se fossi stata diversa, ne sarei stata lusingata, mi sarei potuta concedere un flirt da weekend e lasciarmi travolgere dalle sensazioni del momento. Ma in questo contesto non posso mettermi a nudo, anche letteralmente, e poi fingere che non sia successo niente una volta tornati a New York e una volta ripresa la nostra quotidianità. Non rischierò il lavoro e l'amicizia per un breve incontro di sesso bollente con l’uomo più sexy e desiderabile di tutta l’America.. anzi no.. di tutto il pianeta.. forse anche di tutte le galassie.. >

James le sorrise e le porse il bicchiere con un gesto calante.. “Ti va un po’ di vino?”

Sarah si squagliò del tutto e dimenticò tutti i suoi ammonimenti “Ti ringrazio!!” gli disse lei arrossendo un po’.. tutti quei pensieri l’avevano confusa ancora di più… Una volta pensava di essere abbastanza forte da tenere a bada le sue sensazioni, un’altra volta si rendeva conto che avrebbe fatto tutto pur di riassaporare quelle labbra sulle proprie!!

“La piccola Sarah” tuonò una voce dietro di lei. “Sempre piccola, vedo.”

Lei si girò sorpresa.. aveva riconosciuto quella voce.. “Zio Joe! Sempre pelato, vedo.”

Il padre di Mandy la stritolò in un abbraccio da lottatore. “Mi sei sempre piaciuta, audace e furba! Tuo padre mi ha detto che te la cavi bene nella grande città. Siamo tutti orgogliosi di te.”

Questa era una novità, pensò Sarah. “Pensavo di essere la zitellona avvizzita, piaga della famiglia Geller!” ma non gli diede neppure il tempo di replicare che subito gli presentò James.

“Astrid ci ha parlato tanto di te. Piacere di conoscerti.” disse lo zio Joe, rifilandogli una robusta pacca sulle spalle. “Vi do un consiglio, se decidete di sposarvi, fuggite. Se c'è una cosa che mi hanno insegnato le mie figlie è la complessità dei matrimoni!”

Fuggire? Matrimonio? Per un attimo a Sarah girò la testa incontrando gli occhi dell’amico e la parte irrazionale della sua mente formulò un pensiero..< Sarebbe un sogno!! > .. ma subito dopo si rigirò e represse quell’idea sconvolgente < E’ impossibile!! James non vuole una relazione né tantomeno vuole sposarsi... Figurarsi con me!!!!!!! >

Ignaro del caos mentale causatele, suo zio si guardò intorno. “Scusatemi, vado a vedere se tua nonna e il suo amico hanno bisogno di un passaggio per tornare alla casa di riposo dopo il ricevimento.”

James fece una battuta su Nana che si portava un accompagnatore, ma Sarah non lo udì. Lui si accorse dell’espressione stralunata dell’amica e la chiamò.. “Sarah?”

Lei sobbalzò. Il tono inquisitore di James aveva interrotto le sue fantasie sul matrimonio, la giarrettiera sotto l'abito e James che gliela sfilava, toccandole la pelle infuocata... “Stava solo facendo conversazione.” disse senza pensare molto.

“Chi?” si stupì lui della frase poco pertinente dell’amica.

Le parlò confusamente “Mio zio e il suo.. ehm.. consiglio sulla fuga. Faceva per dire.. io non ho mai parlato di altare ai miei.”

“Immagino.” James la fìssò con intensità. “Sembri orripilata all'idea, ti spaventa, eh?”

Sarah si morse il labbro. Se avesse confessato che a tratti, quel giorno, l'idea le era parsa attraente, James sarebbe volato a fare l'autostop per tornarsene a casa sua. “Sì.. sai.. non sono il tipo da storie d'amore.”

Lui smise di sorridere, la sua espressione era diventata improvvisamente seria adesso.. “Già. La pensiamo allo stesso modo sull'argomento.” < In questi giorni che ho passato accanto a lei e con la sua famiglia, ho provato quella strana sensazione di volere di più dalla vita, di più di una prosperosa carriera, di più dei soldi che non ti riempiono la casa di risa quando sei solo, di più del sesso con qualche ragazza sconosciuta.. molto di più!!! >

 

Capitolo 17: Il ricevimento (2 parte)

Quando tutti gli ospiti furono seduti e intenti a mangiare, Mandy e Daphne si alzarono con i rispettivi mariti, entrambi con un'aria contrita in volto. Era chiaro che l'idea del ricevimento aperto agli uomini non era stata gradita.

Mentre i parenti mangiavano, Mandy aprì i regali di nozze, asciugamani e oggetti per la casa. Poi fu il turno di Daphne, che esibì tutine da bebé e bavaglini. Quando anche l'ultimo pacco fu aperto, Sarah si chinò verso James, cercando di ignorare il suo profumo invitante che la stava mandando in escandescenza. “Non so tu, ma io preferirei non partecipare a giochi del tipo ‘chi fa il miglior velo da sposa con carta igienica’.” Era stanca di stare tra le coppie felici..

James si voltò verso di lei con aria inorridita.. “E questo che fanno le donne ai ricevimenti?” Ma la sua espressione mutò improvvisamente appena si accorse della posizione in cui si trovavano.. I loro visi vicini, i loro respiri che si confondevano, i loro occhi che si scrutavano..

Lei inconsciamente trattenne il respiro.. < Controllati Sarah!! > si disse e poi respirò profondamente per recuperare e cercò di assunse un’aria indifferente e ridacchiò “Solo se ci sono anche i maschietti. Se fossimo solo noi ragazze, faremmo lo stesso i veli, poi però ci scoleremmo un po' d'alcol e racconteremmo storie sconce di sesso, alla sposa.” La sua battuta era un tentativo per allentare la tensione accumulata ma non funzionò molto..

Infatti la sorpresa iniziale che aveva visto negli occhi di James, si tramutò subito in interesse e lui non perse tempo e la provocò con un sorrisetto lussurioso “Qual è la tua storia sconcia preferita, dolcezza?” < Se tu sapessi qual è quella mia in questo preciso istante, tesoro!!!! >

L'unica cosa legata al sesso a cui riusciva a pensare in quel momento era legata all'uomo che la fissava ardentemente, pensò lei e non riuscì a tenere a freno la lingua.. “Fare sesso con te in una cripta!!”

Gli occhi di James si allargarono fino ad uscire fuori dalle orbite tanta era la sorpresa.. < Cosa?!! Lei vorrebbe fare sesso con me..?? mi sta forse invitando a prendere l’iniziativa?? >

Sarah sentì le sue guancie infuocarsi.. Come al solito aveva parlato senza pensare.. < Accidenti alla mia stupida bocca!!! Quando imparerò a chiudere il becco prima che sia troppo tardi??!! > ..così incominciò a balbettare a raffica per trovare una scusa plausibile a quella assurda confessione “ Cioè.. non volevo dire che.. insomma.. era solo una fantasia.. non che io abbia fantasie sessuali su di te.. comunque.. non importa.. lasciamo stare.. Dimentica.. andiamo a prendere una boccata d’aria mentre sono tutti presi dal gioco ‘cambia il pannolino alla bambola a squadre’??”

James era decisamente divertito dalla sua confusione mentale dell’amica ma preferì non infierire oltre.. “Come vuoi!” < Ormai non hai più segreti per me, amore. So che mi desideri come io desidero te, amore!! > Si alzò e la aiutò a fare altrettanto.

Più volte in passato le aveva aperto la porta o gentilezze simili ma quando la sua mano tocco quella di James, Sarah si sentì avvolgere tutto il corpo da un calore incredibile.. < Ma come è possibile che ogni volta che mi tocca perdo la concezione della realtà e mi dimentico di tutti gli ammonimenti che mi sto facendo??! >

 

Appena usciti all’aperto Sarah fece un respiro profondo e inalò l’aria fresca della sera..

James, chiaramente lieto di essere sfuggito alle amenità del ricevimento, si appoggiò al muro con la sciena e chiuse gli occhi per un attimo rilassandosi.. < Devo trovare il modo di allentare questa sensazione di frustrazione che provo ogni volta che soffoco la mia voglia di baciare Sarah. Mi attrae da morire, questo orami non posso negarlo.. E se fosse stata una ragazza qualunque, e non la mia migliore amica, probabilmente a quest’ora staremmo in un letto a soddisfare il nostro desiderio sessuale senza implicazioni sentimentali.. Ma qui si tratta di Sarah.. e io non voglio rovinare la nostra amicizia con una semplice scopata! Lei non merita essere trattata come un oggetto sessuale! Non che le altra donne con cui sono stato le abbia trattate così.. sono sempre stato un gentiluomo. Ho sempre messo in chiaro le mie intenzioni fin dall’inizio. Non ho mai approfittato di nessuna di loro.. erano ben consce che da me non potevano avere altro che una semplice avventura, che alla fine ognuno sarebbe andato per la sua strada. E nessuna di loro non si è mai lamentata. Poi è arrivata Dana, con lei ho pensato che forse avrei potuto intraprendere una relazione seria.. ma ho avuto paura, se io mi fossi troppo affezionato e se lei mi avesse lasciato.. sarei ritornato a sentirmi ancora più solo e con il cuore a pezzi!! Allora mi sono tirato indietro e così il mio cuore ne è rimasto illeso.. Quindi se voglio che io e Sarah continuiamo ad essere amici, devo stringere i pugni e tenere le mani a posto e reprimere l’istinto di saltarle addosso tutte le volte che la vedo… è l’unica alternativa! >

Sarah invece gli rivolse un’occhiata curiosa e desiderosa e si morse il labbro inferiore.. < Mi piacerebbe sbatterlo al muro e baciarlo come fa Buffy nella casa diroccata la prima volta che fa l’amore con Spike!! > Deglutì a fatica chiedendosi quando mai avesse sviluppato quell'ossessione di baciare James e fare sesso con lui. < Mi sa che qui i ruoli si sono capovolti.. mi sembra di pensare con la testa di Spike.. ogni volta che mi trovo da sola con lui, penso al sesso. Sono messa proprio male!! Devo assolutamente smettere di pensare a lui in questi termini!! > ora si stava pentendo di avergli proposto di uscire.. erano ‘troppo soli’.. e lei avrebbe potuto compiere qualche gesto spropositato..e il panico si impossessò di lei.. < Forse è meglio rientrare.. >

In quello stesso momento lui aprì i suoi occhi e la sorprese a fissarlo intensamente... “Se non sapessi che questo weekend è una menzogna, direi che il tuo sguardo non fa parte di una recita.”

< Beccata!! > Inutile tentare con un: ‘Quale sguardo?’, pensò lei.. Era stata colta in fragrante.. Come uscirne fuori senza dovergli rivelare che i suoi più sconci pensieri riguardavano loro 2 insieme?? Forse era meglio passare a lui la patata bollente! < Vediamo come reagisce se sono io a provocarlo!! >“Come nessuno potrebbe mai dire che il bacio nel parcheggio faceva parte di una finzione.”

Lui la fissò negli occhi seriamente, lo stava mettendo alla prova.. la sua era solo una provocazione < Stai giocando con il fuoco, riccioli d’oro!! E va bene.. accetto la sfida! > “Mi stai chiedendo se era vero?” ..ma era un’altra la domanda che desiderava porle.. ma forse era meglio tacere, la sua risposta lo avrebbe scombussolato ancora di più... Ma ormai era troppo tardi per frenare la sua bocca, le labbra si mossero da sole indipendentemente dall’istinto che diceva di non farlo.. “Volevi che lo fosse?” < Purtroppo per me è stato fin troppo vero quel bacio! Non oso immaginare quello che potrei fare se lei mi dicesse altrettanto!! > ..aspettò la risposta impaziente, con il cuore in gola.. da una parte avrebbe voluto che anche lei confermasse la sua sensazione, ma dall’altra era timoroso di poter compiere un atto inopportuno!! Se lei gli avesse dato corda, purtroppo lui non si sarebbe tirato indietro.. la sua soglia di resistenza era così sottile che presto sarebbe finito nel burrone!

Sarah a quel punto non sapeva più che pensare e che dire.. < No! ..Cioè.. sì!! ..Forse in un'altra realtà! ..Non lo so!! > Ingoiò la saliva e si schiarì la voce, era tesa come una corda di violino, l’agitazione si stava facendo strada.. voleva fuggire da quella situazione imbarazzante ma non poteva.. “Penso che dovremmo tornare di là, io volevo solo evitare di giocare a degli stupidi giochi.”

Lei stava per aprire la porta quando James la prese per un braccio e la fece voltare verso di sé, non c’era violenza nè prepotenza in quel gesto.. lui non la stava forzando a rivolgere il suo sguardo su di lui, eppure Sarah appena sentì la mano di James sul suo braccio, si precipitò a rispecchiarsi in quel mare azzurro che le scaldava il cuore tutte le volte che la fissava e la mandava in Paradiso.

“E questo è un altro tentativo di fuga?” le disse l’amico. Non c’erano doppi sensi, non era una battuta.. ma solo una domanda che richiedeva una risposta secca.

< Esatto!! > Sarah tremò e pregò che lui non se ne accorgesse.. le dita di James ancora sul suo braccio avevano accelerato il ritmo del suo cuore “Fuga da chi, da te?” Si impose di ridere o almeno sorridere, ma non ci riuscì.. non capiva più niente se lui la toccava.. le gambe molli a stento la reggevano ancora in piedi.

“Sì, da me.” James tolse la mano dal braccio di lei con uno sforzo immenso, il calore del suo corpo lo confondeva e la sensazione della sua pelle sulle dita lo mandava in estasi.. stava perdendo il controllo ed ebbe timore di non farcela, allora si mise le mani in tasta e pregò che lei non rispondesse di sì.... altrimenti addio buone intenzioni!

Lei si sentì persa senza il suo tocco.. voleva che lui rimettesse la sua mano lì dov’era fino a 2 secondi prima.. Invece vide James mettere le mani nelle tasche. La posizione avrebbe dovuto rassicurarla, era evidente che non aveva intenzione di provarci. Ma Sarah non provò alcun sollievo, si sentiva ardere dal desiderio. < Come fa quest'uomo ad emanare una tale sensualità restando anche immobile? > Sarah fece una risata forzata. “Vuoi far sembrare che io abbia.. paura.. di te, quando sei... del tutto.. innocuo.” < Sì, certo, come no!! James è innocuo come un leone davanti a un gattino. >

Inaspettatamente, James sospirò con un’espressione triste in volto. “Hai ragione, sono innocuo, non farei mai niente per ferirti, Sarah.”

< Mi sembra arrivato il momento di smettere di stuzzicarla con frasi equivoche.. è meglio recuperare le distanze e tornare ad essere semplicemente un collega che le sta facendo un favore. >

Quell’affermazione e la sua espressione le provocarono un dolore allucinante vicino al cuore, Sarah capì che lui si stava allontanando erigendo una barriera invalicabile per tornare ad essere quella persona fredda e distaccata che era prima che si conoscessero.. Voleva proteggerla in qualche modo, lui non avrebbe mai approfittato di un suo momento di debolezza o confusione. “Lo so.” Sarah fu pervasa da affetto e tenerezza mischiate al rammarico e sentì gli occhi inumidirsi, quelle emozioni erano ancora più sconcertanti della lussuria. La lussuria si poteva attribuire a mesi di astinenza; invece quello che provava in quel momento era diverso. Sapeva che lui non le avrebbe mai fatto del male, le voleva bene e la rispettava. E anche per lei era lo stesso. < Oh, James!! Come vorrei che ci trovassimo in un altro luogo e in un latro contesto!! >

James la guardò con intensità, avrebbe voluto abbracciarla e rassicurarla, dirle che non l’avrebbe mai abbandonata, ma se lo avesse fatto probabilmente le emozioni avrebbero preso il sopravvento e l’avrebbe baciata di nuovo. Era meglio limitare i baci e le effusione solo in presenza di testimoni. < Sono un attore, ed è bene che mi ricordi che stiamo solo fingendo!! > Così si costrinse a voltare il suo sguardo altrove e lottò contro la voglia di stare ancora a guardare quegli occhi smeraldo che in quel momento erano velati di lacrime.. Odiava vedere piangere una donna, soprattutto se era per colpa sua “Usciamo di qui.” suggerì lui.

Sarah lo seguì ringraziandolo in silenzio, ricacciò indietro le lacrime che le avrebbero sciolto il trucco. Dopo due anni di battute e doppi sensi, James aveva mollato proprio ora. Invece di essere sollevata per il pericolo scampato, si sentì triste. Ora era sicura che lui non avrebbe fatto nessuna mossa per spingerla tra le sue braccia... per proteggere la loro amicizia che stava vacillando da quando avevano incominciato quella stupida recita a beneficio dei suoi parenti. < E’ tutta colpa mia!! Se non avessi mentito a mia madre riguardo la mia vita sentimentale, James non si sarebbe sentito costretto ad accompagnarmi per fingersi il mio ragazzo. Tutto questo non sarebbe mai accaduto: io non mi sarei mai messa a pensare a lui come possibile vero fidanzato, e lui avrebbe continuato a stuzzicarmi senza malizia considerandomi semplicemente una sua amica. Ma le cose sono precipitate al nostro controllo.. Come vorrei poter tornare indietro!!! >

 

Capitolo 17: Il ricevimento (3 parte)

Nella sala restavano solo quattro coppie, più Stella e Freddie. All'altro lato della sala, la madre e la zia di Sarah raccoglievano carte e nastri dei regali, scambiandosi pettegolezzi. Sarah e James sedettero con le altre coppie.

James si sentiva come se fosse stato appena schiaccito da un carro armato ma cercò in tutti i modi di tirar fuori un sorriso di convenienza.

Sarah lo guardò per un secondo e capì il suo senso di inquietudine, sapeva che lui stava recitando la parte della persona contenta.. perché anche lei lo stava facendo. Sospirò e voltò lo sguardo verso le coppiette nella sala. Perché provava invidia se lei non voleva avere nessuna relazione?!

Daphne sorrise “Bentornata, sorellina, appena in tempo.”

“Per cosa?” Sarah pensava di aver scampato a tutti i giochini stupidi..

Sua sorella spinse una borsa ampia sul tavolo verso Mandy, seduta in braccio al fidanzato. “Aspettavamo di restare in pochi intimi per dare questi regali a Mandy e Dylan per la luna di miele.”

Tutti risero quando Dylan estrasse un pacchetto di preservativi con la scritta ‘Oggi Sposi’. Poi toccò a Mandy che estrasse una bottiglietta di lozione aromatizzata per il corpo a forma di cuore.

“Ehi! Mi hai detto che non si trovava questa roba qui in giro!!!!!” esclamò James con enfasi rivolgendosi verso Sarah.

Lei sentì il sangue defluirle dal volto; doveva essere pallida almeno quanto James. < Oh Cazzo!! > pensarono contemporaneamente i 2.. Era chiaro che lui aveva parlato senza riflettere, e ora che tutti i presenti li guardavano incuriositi era ammutolito.

Freddie arrossì, quello fu il duro colpo per il suo ego da accettare.

Daphne tossicchiò, discreta. “In effetti non si trova da queste parti.. e per non perder tempo nei meandri dei centri commerciali della metropoli lo abbiamo ordinato su Internet!”

“Ah! buono a sapersi!” mugugnò James a occhi bassi. < Che figura!! Scusami Sarah! >

James Marsters, il re delle allusioni, era imbarazzato??! Impulsivamente Sarah posò una mano sulla sua e lui gliela strinse forte. Si guardarono dolcemente e lei pregò che lui non le lasciasse la mano. Gli voleva bene con tutta l’anima e non avrebbe permesso a nessuno, neppure a lui e alla sua paura di relazioni serie, di rovinare la loro amicizia. La sua vita era completa perché lui gliela completava. Lei si sentiva donna perché lui la faceva sentire tale. Non voleva un uomo perché aveva già lui!!! < Difenderò la nostra amicizia con le unghie! >

Quel gesto così semplice ma molto intimo valse di più di mille parole di scusa. James si sentì sollevato, lei lo capiva così bene, meglio di chiunque altro. Aveva sentito il suo turbamento e lo aveva voluto confortare. < Oh piccola, mi dispiace di aver pensato di poter fare a meno di te!! Pensavo che se avessi voluto, sarei potuto tornare a considerarti una semplice collega, invece tu sei totalmente dentro la mia vita che sarebbe una tortura tentare di escuterti da essa.. e ora so che non potrei e non vorrei mai farlo! > tutta la sua preoccupazione di prima sparì completamente, il timore di averla già persa lo avevano gettato nello sconforto.. ma ora era convinto che lei sarebbe stata sempre la sua migliore amica.

Mandy pescò di nuovo nella borsa ed estrasse un congegno complicato in pizzo rosso e nero che lasciò Sarah perplessa. < Ci vorrebbe una contorsionista per infilarsi questa roba! Di sicuro è di una scomodità!! > lei non usava lingerie particolare, amava i completi semplici, soprattutto neri, qualcuno di pizzo, e pochi colorati. Commise l'errore di guardare in faccia James, e allora capì che sarebbe valsa la pena soffrire un po' per quel capo di abbigliamento in cambio della passione che suscitava. James le sfiorò il polso con il pollice e intrecciò le dita alle sue, con gesti sensuali senza staccare i suoi magnetici occhi dai suoi < Scommetto che lei sarebbe un vero spettacolo con quello indosso!! Beh, Sarah sarebbe bellissima anche avvolta in un sacco di papate! ..E se fosse nuda.. beh, non posso affermarlo con assoluta certezza ma.. sarebbe uno vero schianto!! >

Il respiro di lei le si fece roco e il suo polso accelerò. Davanti al sorriso intimo e caldo di James si sentì avvolta in une nube che li isolava dal resto dei presenti. < Chissà che effetto mi farebbe se James mi vedesse con quel completo??! E lui cosa proverebbe? > .. < Ma che fai sarah!!ricominci a tergiversare su voi 2 insieme?? Allora non ho imparato nulla!! Lui rimarrà solo un amico e basta! >

Quando James sollevò la mano e gliela baciò sul dorso. Lei cercò di sottrarre la sua mano, ma James la trattenne ostinato e le sorrise.

“Devo andare in bagno.” annunciò Sarah ad alta voce. Si staccò da lui e balzò in piedi.

“Vengo anch'io” propose Daphne.

 

Lasciarono la sala insieme. Sarah sperava tanto che sua sorella non...

“Allora gli piace la lozione aromatizzata!” Daphne era rosa dalla curiosità...

< Speranza inutile!! > “Non intendo rispondere.” esclamò esasperata la sorella maggiore. Anche se sapeva che lei non avrebbe comunque mollato.

“Bene!” Daphne sorrise e aprì la porta del bagno. “Indovino. Deve essere un amante con i fiocchi.. e scommetto che...”

“Daphne!” la sgridò Sarah. Ci stava mettendo tutta la sua buona volontà per far sparire dalla sua mente le immagini di lei e James nudi, ed ora ci mancava pure la sorella a ricordarglielo.

“Oh, dai, non essere egoista! Ho gli ormoni in subbuglio, ed essere incinta non favorisce la vita sessuale sai? Lascia che almeno la viva attraverso te!”

Sarah sospirò, la sua sorellina era incorreggibile.. ma sentì il bisogno di confidarsi con qualcuno, e sapeva di potersi fidare di lei “A dire il vero io e James non abbiamo... ancora esplorato quell'area della nostra relazione.”

“Oh!” Sospirò Daphne. “Questo è ancora meglio.”

Sarah si stupì da quella affermazione “Meglio? Pensavo volessi sentire descrizioni scandalose delle sue prestazioni sessuali.”

“Meglio per te, intendo. Non ti piace questa parte? I lunghi baci che ti fanno pensare a come sarà la sua bocca posata in altri posti, le sue mani sul tuo corpo, sulla tua pella... l’attesa che ti fa quasi impazzire.. il desiderio che aumenta..!”

Quella era una definizione perfetta di come era stato quel viaggio finora. < E se continua così, impazzirò sul serio!! > Quando Sarah aveva lasciato casa sua venerdì, aveva un lavoro che amava e James era solo un buon amico e collega. Non era confusa. Non stava sveglia di notte a pensare ai baci di James, non fissava le ecografie altrui immaginando come sarebbe stato avere un figlio da lui, non andava a ricevimenti di nozze chiedendosi se fosse poi così terribile sposarsi. < Mi sembra di essere vittima di un lavaggio del cervello, o forse qualcuno mi ha fatto un incantesimo! >

Daphne si sistemò i capelli, studiò il suo volto nello specchio e si mise il rossetto. “Che fate voi due stasera? Noi andiamo al bar fuori città; non posso permettermi di ballare, ma starò seduta a godermi della buona musica. Suona un gruppo rock.”

Sarah non aveva fatto progetti, però non si sognava certo di restare a casa dei suoi con James nella stanza accanto. “Per me va bene, se James è d'accordo. Non credo gli spiacerà una buona birra e qualche ballo, dopo essersi sorbito il ricevimento.”

“È stato carino oggi. Blaine ha brontolato un sacco, e pensare che metà dei regali erano per noi. James ti guarda in un modo speciale, ti mangia con gli occhi tutte le volte, ti seguirebbe in capo al mondo.”

Sarah abbassò gli occhi. Detestava mentire.

Ignara del senso di colpa di Sarah, Daphne continuò “So che non avete ancora parlato di matrimonio ma mi sa che ben presto...”

“Non usciamo insieme.” confessò Sarah, ansiosa di zittire Daphne prima che si proponesse come damigella d’onore di un matrimonio fasullo. “James non è il mio fidanzato.” Quelle parole fecero più male di quanto si sarebbe aspettata. Eppure era la verità. E allora perché provava quell’angoscia all’idea di non avere un ragazzo?? o meglio.. di non avere James come suo ragazzo???

Sua sorella si girò, seria. “Cosa?”

“Ho detto a mamma che avevo un uomo per metterla a tacere, e lei ha presunto fosse una cosa seria. Così James, che è un buon amico e nient'altro, ha acconsentito ad accompagnarmi e a reggermi il gioco.”

“Tu stai scherzando.” Daphne non riusciva a credere che la sorelle le avesse mentito..

“No.” Lei sapeva di aver sbagliato, che forse avrebbe dovuto confidarsi con la sorella. ma non l’aveva fatto perché.. neppure lei sapeva in realtà perché.. forse perché nel suo subconscio, pensava che se non avesse detto a nessuno della finzione, allora la recita sarebbe potuta sembrare meno finta..

“Mi hai mentito?” Daphne pareva ferita. “So che mamma a volte esagera, ma pensavo che io e te fossimo unite. Perché non me l'hai detto prima?”

“Mi dispiace.” Ed era vero, era davvero dispiaciuta. Amava sua sorella. loro 2 erano sempre state molto legate fin da piccole.

Sua sorella sospirò. “Okay. Sarà anche iniziato come uno scherzo, ma da ciò che ho visto sembrate proprio una coppia, ora. Ironia della sorte, eh?”

Ma allora i suoi familiari erano davvero ostinati! Sarah scosse la testa “Ascoltami bene, Daph. Noi non siamo una coppia, e non lo saremo mai, per cui nessuna ironia.” < E sarei io il mulo? >

“Ho visto come lo guardi, Sarah lui ti piace.. e non come semplice amico. Io so riconoscere quel tipo di sguardo trasognato.”

“Va bene, mi hai beccata. Non è male da guardare, James è carino. Una ragazza non può lustrarsi un po' gli occhi?”

Daphne la fissò con l'espressione di chi ha capito tutto, poi rise. “Non parlo di quello, intendo l'altro modo in cui lo guardi. Sarah, sei innamorata!”

 

Capitolo 18: Esiste il vero amore?

Qualche ora dopo, Sarah rimuginava ancora su quella frase ridicola che Daphne le aveva detto: ‘Sarah, sei innamorata’. Com’era fastidiosa!!! “No, non lo sono.” assicurò al proprio riflesso. Ma la donna che la fissò dallo specchio nella sua stanza non parve molto convinta. < Smettila di pensarci e preparati. > Più facile dirlo che farlo. < E’ tutta colpa di Daphne!! Pensavo di aver chiarito i miei sentimenti verso James.. invece adesso sono di nuovo confusa!! >

Dopo il ricevimento lei e James erano tornati a casa dei suoi genitori, durante il viaggio in macchina non si erano parlati molto. Lui le aveva detto che in fin dei conti si era divertito e lei aveva volutamente ridotto la loro conversazione allo stretto indispensabile per non far sembrare che era nervosa alla sola idea di stare da sola con lui in un ambiente così piccolo come la sua macchina. Appena arrivati, lei si era fiondata in camera con la scusa di prepararsi per uscire. In realtà voleva restare un po’ da sola.. E per passare il tempo si era truccata, struccata e ritruccata, per non parlare degli innumerevoli cambi d'abito. Sua sorella le aveva dato molte delle sue cose quasi nuove, nelle quali non entrava più. Sarah le aveva detto che in futuro se le sarebbe potute mettere di nuovo, anche se pareva impossibile al momento, ma sua sorella aveva obiettato che sarebbero state fuori moda. Risultato, ora Sarah aveva troppi abiti tra cui scegliere!

Ricordando come James l'avesse apprezzata quel pomeriggio, aveva pensato di indossare un'altra gonna. Poi però si era rabbuiata. Non voleva che sembrasse una cosa fatta a posta per sedurre.. Quindi scartata la gonna, si era rifugiata nell'opposto, jeans comodi e usati, ma trucco sexy e capelli sciolti. Poi aveva capito che era un'idea stupida. Anche se il bar sarebbe stato abbastanza fresco, si sarebbe accaldata a ballare, il trucco si sarebbe sciolto e i capelli ammosciati. In ogni caso, era saggio atteggiarsi a donna sexy? < No! Assolutamente no!! > .. Che situazione incredibile! Non voleva attrarre James e al contempo desiderava apparirgli bella. Strana e contorta logica femminile. < Non tanto contorta quanto l'idea che forse lo amo. > ..scacciò quel pensiero assurdo con decisione.. < No, non lo amo!! > si disse raccogliendo i capelli in alto.. Limitò il trucco a un po' dì ombretto e a un lucidalabbra. Per quanto riguardava l'abbigliamento, optò per i jeans neri scartati quel mattino con un maglioncino rosso sgargiante molto più scollato dei suoi soliti top. A quel modo si sentiva sexy e al contempo convinta di non essersi cercata guai. La scollatura era solo per non sudare al bar. Finalmente era soddisfatta del suo look finale, sexy e casual insieme.

Sentì bussare alla porta che dava sul corridoio, quella sicura. “Eccomi.” Attraversò la stanza e aprì la porta.

James era tutto in jeans. La camicia a maniche lunghe appariva soffice al tatto e molto più leggera dei jeans blu scuro. Look perfetto per il bar. < Ma doveva proprio mettersi un capo con tutti quei bottoni!!! > si domandò Sarah sfoderando un sorriso luminoso < E’ uno schianto!! >

Lui la squadrò dalla testa ai piedi cercando di non soffermarsi molto ad ammirarla “Pronta?” le chiese lui in tono casual, per evitare accuratamente silenzi e battute. < Wow!! E’ una donna incredibile!! >

Sarah lo seguì giù per le scale, osservando che i jeans erano stati creati proprio per gli uomini come James. < Bel sedere!! > Comunque lei era una ragazza saggia, e sapeva bene di non essere innamorata. < Io non posso innamorarmi di lui!! > Ciò che stava succedendo quel weekend rappresentava un'anomalia facilmente spiegabile. < Io e James abbiamo passato troppo tempo insieme negli ultimi tempi. Lui è un uomo sexy, e i miei ormoni repressi si stanno ribellati. Vederlo qui a casa con i miei, ha reso la nostra relazione più intima, ma è solo colpa delle circostanze. Non è amore. > .. < E poi lui non vuole stare con nessuno! > .. < A meno che... > Sarah si morse il labbro. Non era stata lei a dire che James si sarebbe dovuto trovare una brava ragazza, visto che aveva molto più da offrire che del buon sesso? Però l'idea di James accasato con una donna la faceva rabbrividire. < Hai paura di essere rimpiazzata se lui intraprenderà una relazione stabile?! > le disse una vocina dentro di sé. < Sì. Forse è questo che mi da fastidio!! > .. < Sono gelosa, non in senso sessuale o romantico, ma nel vecchio e possessivo modo ‘lui è il mio migliore amico e non voglio perderlo’!! > Sarah non aveva mai sperimentato un'amicizia così profonda. Aveva provato l'eccitazione del primo innamoramento, quella delle prime esplorazioni sessuali, e stop. Ora si sentiva una vera donna. Ma quello che la spaventava era che il desiderio provato in passato per il fidanzato non era nulla in confronto a quello che provava per James. < Il problema è che lui mi attrae moltissimo! > Poteva pure ripetersi che James era solo un amico; ma la realtà era che non aveva mai desiderato nessuno a quel modo. Le tornarono in mente le parole di Emma, che insinuava che James non avesse ancora trovato la donna giusta. Era vero? Quando James avesse trovato la donna adatta a lui avrebbe fermato la sua corsa? E Sarah voleva essere quella donna? Tutti quegli interrogativi non le erano per niente d’aiuto.

Salirono in macchina, Sarah prese il posto del guidatore e accese il motore. Erano diretti al bar dove avrebbero dovuto incontrare sua sorella con il marito. Lieta per il buio che nascondeva la sua espressione, Sarah gli disse “Finché siamo soli, volevo ringraziarti di loro per essere venuto. Spero non sia un problema.”

“No, e grazie.” James le sorrise.

“È incredibile che fossi libero dagli impegni con le tue donne.” < Ma che sto dicendo? >

James non replicò. < Ma dove vuole arrivare? >

Sarah provò un attimo di disgusto per se stessa. Che stava facendo, civettava? Sapeva che c'erano decine di donne nella sua vita, anche se non ne conosceva bene il ruolo. < Andrà letto con tutte, o a volte sono solo storie platoniche? Difficile crederlo, visto che James sprizza sex-appeal da tutti i pori. Avrà amato qualcuna di quelle donne? Qualcuna lo avrà ferito? Malgrado vedo James tutti i giorni e lo considero un grande amico, è sempre stato davvero misterioso sulla sua vita sentimentale. > Provò l'impulso di saperne di più. “Mi chiedevo... tu esci davvero con un sacco di donne.”

“La tua non è una domanda.” Le fece notare lui con alzando le sopracciglia. < Mi sta facendo il terzo grado! Perché vuole saperlo?! >

Non sembrava arrabbiato, per cui Sarah andò coraggiosamente o stupidamente, oltre. “Sì, e...?”

James sorrise al buio. “Immagino che mi tocchi uscire con tante donne in modo da mantenere l'equilibrio cosmico, tu non esci con nessuno!”

< Ecco la classica risposta da James Marsters, buffa ed evasiva! > Era tipico di lui, manteneva la gente alla larga sorridendo e facendo battute. Ma Sarah non voleva più essere tenuta alla larga. Voleva conoscere i rischi, vedere la vita di James da vicino per capirlo meglio e se c'era posto per un'altra persona.. per lei.. e non solo come amica.. “So che mi dirai che non sono affari miei, e hai ragione, ma io... io ci tengo a te, come amica. Se vuoi restare solo, perché esci con tante donne? E se invece vuoi stare con qualcuno seriamente, allora...”

“Allora cosa?” disse lui sulle difensive.

“..Dovrai cambiare.”

< Ci risiamo con discorsetto.. ‘l’anima gemella esiste, ma devi cercare a fondo!’ > James girò il capo verso di lei, che non vide l'ira sul suo volto, ma la percepì nelle parole. “Buffo, alla maggior parte delle donne piaccio così come sono.”

< Ci puoi giurare! > Adesso anche lei si stava irritando “Strano che tu capisca come la pensano le donne con cui esci, vista la tua tendenza a relazioni brevi.”

“Stai insinuando che io non sono affidabile? Sono qui ora, o no? E credo di avere già commentato l'ironia dei tuoi consigli sulle mie relazioni. Io almeno non mi nascondo dietro al lavoro.”

< Touchée! > Pensava che, tra tutti, almeno James avrebbe capito quanto fosse importante il lavoro per lei. “Io non mi nascondo. Tu, semmai! Voli da una relazione all'altra, ma non permetti a nessuno di avvicinarsi a te, per cui sei persino più solo di me.” < Accidenti! Volevo solo conoscere qualche dettaglio in più della sua vita privata e ora la situazione mi è sfuggita di mano! >

James indietreggiò impercettibilmente. Sarah sembrava proprio carica, doveva fermarla. Subito. “Hai finito, o stai facendo un provino per un tuo talk show? ‘Predico bene, razzolo male, con la nostra padrona di casa, la dottoressa Sarah’.” La sua era stata una battuta cattiva, se ne rendeva conto. Ma era stato più forte di lui. L’unico modo per difendersi era il suo sarcasmo. E in quel momento gli era sembrato l’unica alternativa per non permettere all’amica di vedere nel suo cuore. Quel cuore che da 2 giorni gli faceva strani scherzetti quando era solo con lei, e che non era più in grado di controllare.

Sarah si sentì ferita da quella battuta ironica “Questo è sleale.”

“Come lo è fare imboscate a un amico. Che ne sai tu della solitudine, Sarah?” James stava guardando dal finestrino il panorama oscurato dal buio della notte. Non voleva che lei vedesse la sua espressione sofferta. Odiava stare solo, per questo usciva sempre con tante donne.

Lei riflettè sulla sua domanda e si accorse di averlo ferito. < Ha ragione! Io ho una famiglia che mi amam e che è sempre presente. Certo, i miei parenti a volte sono pesanti, ma io li adoro comunque. Ogni volte che torno a casa sono così felici di vedermi!> Quella non era la stessa situazione in cui si trovava James. < Lui è davvero solo! > “Io...” lei cercava di trovare le parole adatte per scusarsi.. aveva esagerato!!

Ma James si era stancato. “Era una domanda retorica.” Per assicurarsi di avere chiuso il discorso, James accese lo stereo; l'hard rock era la musica adatta per sottolineare la sua indignazione. < Ecco cosa mi sono meritato per averla baciata, una bella strigliata!! > Sarah non sapeva che poteva contare su di lui? Non stavano bene da amici? Perché non era abbastanza? < Le donne! > Perché quell'ansia di conoscere dettagli, di fargli sputare le proprie emozioni? < Per fortuna non ci sono andato a letto. > Quel pensiero ricordò a James l'eccitazione che aveva dovuto reprimere. Anche ora, arrabbiato com'era, l'odore di lei lo stuzzicava. < Il sesso dopo una lite è il migliore, no? Non che io voglia fare sesso con lei ora.. cioè vorrei farlo ma.. sarebbe un errore madornale! > Finora era riuscito a tenere a bada il suo istinto, ma non era sicuro al cento per cento che all'occasione si sarebbe tirato indietro, errore o meno.

Impassibile, Sarah ignorò il tentativo di ritirata di James e spense lo stereo con furore. < Non può finire così la nostra conversazione! >

Quando James sbirciò nella sua direzione, vide l'espressione decisa nei suoi occhi fissi sulla strada! Di fronte all'atteggiamento aggressivo, non potè che sorridere. < E’ una vera rompiscatole, ma io l’amo così com’è... > .. < cioè.. io non la amo nel vero senso della parola.. ma ‘adoro’ il fatto che lei non si tira mai indietro, è una vera combattente. E’ la Cacciatrice! > “Volevi aggiungere qualcosa, immagino?”

Lei sospirò rassegnata..“Sì, io volevo scusarmi.. Continuo a dire a mia madre di non intromettersi nella mia vita affettiva...”

“Tu non hai una vita affettiva.” Replicò lui ironico. James non ce l’aveva più con lei. L’aveva già perdonata, ma non voleva farla vincere così facilmente.

< Touchée di nuovo!! > “Okay, comunque se io sono una single felice, perché non dovresti esserlo anche tu? Sono un'ipocrita.”

James si chiese se Sarah si fosse resa conto della propria espressione al ricevimento. < Sembrava incantata all'idea di potersi sposare anche lei un giorno. O forse era incantata solo dalla prospettiva di una meritata vacanza sulla spiaggia delle Maldive, meta della luna di

miele degli sposi. Non era forse stata lei a dirmi che non voleva davvero sposarsi??! E chi lo sa! > “Sei felice? Come single, intendo.” le chiese lui inaspettatamente.

Sarah non sapeva cosa rispondere... “E tu?”

James le rispose senza pensarci più di 1 secondo “Assolutamente.” D’altronde perché non avrebbe dovuto essere felice?! Aveva ottenuto tutto dalla vita: carriera, soldi, fama.. < Anche se.. > ..non aveva una vera famiglia come quella di Sarah, ma lei gli riempiva quel vuoto, era lei la sua famiglia.. la sentiva dentro di sé, lei era arrivata ad insinuarsi nella sua vita come un fulmine a ciel sereno e lo aveva colpito in pieno.. proprio al centro del cuore, un tatuaggio indelebile. Come poteva pensare di vivere senza di lei? Non riusciva ad immaginarsi un’esistenza senza Sarah. Per la prima volta James si fece una domanda spaventosa.. < E’ forse questo l’amore.. quello con la ‘A’ maiuscola??!! Quello di cui tutti parlano, quello di cui non puoi farne a meno, quello che ti fa gioire e al contempo soffrire, quello che dura per sempre????!!! >

“Sì, anch'io.” Non era una bugia, lei era felice.. aveva un lavoro che le piaceva e la gratificava, aveva tanti amici e colleghi con cui andava d’accordo, una famiglia rompiscatole ma unita, non le mancava niente affinché la sua vita fosse completa. < Anche se.. > ..Avrebbe voluto conoscere il vero volto dell’amore.. quell’amore che ti sveglia la mattina e ti fa sorridere senza una vera ragione, quell’amore che ti riempie il cuore di frasi senza senso ma piene di significato, quell’amore che ti porta sempre con sé e non ti lascia mai, quell’amore che ti fa sentire unica.. quell’amore che ti dona la vera felicità!!!!

Sarah lanciò un’occhiata di sfuggita verso l’amico.. Forse lo aveva già trovato quell’amore ma non l’aveva ancora riconosciuto!

 

Capitolo 19: Tutti in pista!

C'era parecchia gente al bar. Avevano tutti voglia di godersi la musica dal vivo in un luogo semi-aperto ora che l'estate torrida era finita. Mentre seguiva James attraverso il parcheggio affollato, sentì il basso della banda inviarle vibrazioni sotto i piedi. I clienti in fila all'entrata chiacchieravano e battevano il ritmo. Il sorriso di James era un po' meccanico. Lo aveva ferito. Anche nel buio dell'auto aveva scorto vero dolore nei suoi occhi. Lui non era il tipo da tenere il muso, ma dopo la discussione di poco prima era sceso un velo tra di loro.

Quando arrivò il loro turno per pagare la consumazione obbligatoria, Sarah allungò dieci dollari al cassiere, rendendo a James i suoi cinque. “È il minimo che possa fare.”

Entrarono e attraversarono il minuscolo interno del club, con un banco bar rettangolare al centro e clienti che giocavano a freccette o a biliardo. Oltre il bar una porta conduceva all'enorme area terrazzata dove si ballava. Una band su una pedana rialzata suonava; dei

tavolini erano sparsi ai bordi, riparati da dei gazebo.

Sarah aprì la porta, si guardò in giro e infine individuò Mandy, sempre in braccio al fidanzato. “Da questa parte.” disse a James, prendendo una scorciatoia attraverso la zona ballo, sotto le luci.

Mandy li salutò raggiante. “Sono contenta che tu sia venuta questo weekend, Sarah. I miei mi stanno facendo impazzire.”

“Conosco la sensazione.” replicò Sarah. I suoi facevano lo stesso con lei.

“Stella mi dà il tormento perché chieda a un tipo che conosciamo appena di farci da testimone per avere la scusa di stargli vicino, e mia madre non fa che speculare su ciò che può andare storto nel matrimonio. Magari fossimo fuggiti!” esclamò Mandy.

Dylan le sorrise stringendole una mano. “Andrà tutto bene, tesoro. Tra pochi mesi sarà tutto finito, e noi saremo alle Maldive a spassarcela.”

Sarah annuì. “Saggio ragazzo.”

“Sarah!” Daphne si stava facendo strada tra la folla rapidamente. Blaine la raggiunse e Daphne spiegò, senza fiato “Mi sono sbrigata il più possibile, volevo avvertirti che...”

“Salve.” La voce di Freddie Prinze, melodiosa in pubblico, iniziava a suonare sgradevole alle orecchie di Sarah.

“Troppo tardi.” mormorò Daphne.

< Ti pareva!!! > Sarah sospirò rassegnata “Ciao, Freddie.”

Lui passò oltre Daphne e Blaine, rivolse un gesto civile a James e tese il palmo rovesciato verso Sarah. “Speravo in un ballo.”

< Perché non riusce ad accettare l'idea che tra noi sia finita? Forse perché non è abituato a sentirsi dire di no? > “Sai che sono qui con James.”

Freddie esibì un'aria ferita. “E lui non ti permette di fare un ballo con me in onore dei vecchi tempi?” disse calcando sulla parola ‘permettere’.

< ‘Permettere?’ Freddie, sa bene quali tasti premere! > Diede un'occhiata a James, che stava parlando con Blaine. < Beh, se è ancora arrabbiato per i miei precedenti commenti, forse un po' di distanza farà bene a entrambi. > “Ok. Vada per il ballo.” acconsentì infine.

Con un sorriso che lo fece assomigliare per un attimo a un adolescente, Freddie la prese per mano e la portò sulla pista.

Strano che ci fosse stato un tempo in cui lui...< Lui cosa..? mi faceva battere forte il cuore? > Anche sforzandosi, Sarah non ricordava di avere provato per lui nulla di simile all'euforia, alla frustrazione e al desiderio puro che suscitava in lei un semplice sguardo di James.

< Ho mai amato davvero l'uomo che ero pronta a sposare? > la risposta la fece rabbrividire.. < No!! > .. fortuna che aveva capito in tempo che Freddie non era l’uomo giusto.

Sarah seguì i suoi movimenti con aria assente; avevano ballato spesso insieme, e lei sapeva per istinto quando girare e che passi fare.

“Ci muoviamo ancora come una persona sola.” mormorò Freddie in un sussurro che intendeva essere seducente e roco.

Sarah si tirò indietro, stabilendo un po' di distanza tra loro. “Non è difficile prevedere le tue mosse, Freddie, non ti sei aggiornato da quando eri un teenager.” Aveva pensato che un breve ballo e un tuffo nei ricordi sarebbero stati tollerabili, invece ora voleva fuggire.

“Non esserne così sicura.” Le sfiorò le cosce con le sue in modo non proprio accidentale. “Ho delle nuove mosse da adulto, ora.”

Sarah represse una risata. I suoi tentativi di flirtare ritmavano nella comicità se paragonati a quelli di James. < A proposito... > lo cercò con sguardo supplichevole sopra la spalla di Freddie. James di solito intuiva i suoi pensieri, forse l'avrebbe aiutata… Ma appena lo vide, si rabbuiò.. La rossissima e bellissima Lilian Weber, soprannominata Lilly, che era stata a scuola con Sarah al liceo, stava accanto al tavolo di Mandy e si stava presentando a James. Sarah vide l'interesse negli occhi della donna a distanza. James le stava sorridendo, lui fece un commento senza dubbio galante, e Lilian rise. Poi lei gli toccò un braccio, segno evidente che flirtava. Sarah si chiese se i due avrebbero ballato insieme. < Scommetto che Lilly non inizierà a dirgli come vivere la sua vita, e non lo rimprovererà! > pensò Sarah ricordandosi che lei a volta era davvero iper protettiva con lui. Anche se James non si era mosso, l'immagine mentale di lui abbracciato all’amica le fece dolere il cuore. Lilian smise di parlare e gli toccò di nuovo il braccio. < Non si vergogna, quella donna di filtrare con un uomo già impegnato sotto gli occhi di tutti? > ridusse gli occhi a 2 fessure e si sentì invadere da un senso di nervosismo, più comunemente conosciuto come gelosia, e decise di intervenire “Vuoi scusarmi, Freddie?” Sarah abbandonò il suo partner a metà di una canzone, lasciandolo al centro della pista come un allocco.. Sarah attraversò in fretta la sala e andò a piazzarsi tra James e Lilian. Si incollò un ampio sorriso in volto ed esclamò “Lilly! Che bella sorpresa vederti qui! Hai un aspetto stupendo.” < Molla il mio ragazzo!! > era così accecata dalla gelosia che non si accorse neppure del pensiero spropositato.

Il sorriso di Lilian parve privo di entusiasmo. “Ti ho vista in pista con Freddie, siete sempre una bella coppia. State di nuovo insieme?!”

“No, io e Freddie siamo solo amici ora, il mio cuore appartiene a James.” E cos’ì dicendo gli strinse la mano per enfatizzare il concetto.

“Ehi, Lilly, sei tu?” la salutò un ragazzo dalla porta.

Lilly salutò l’uomo dall’altra parte della sala e con un ultimo sorriso voluttuoso rivolto a James, disse “Scusatemi, devo proprio scappare! Ci si rivede James, ciao Sarah.” Lilly si allontanò ancheggiando.

James ricambiò il saluto, poi tornò a guardare Sarah “Sarah, la mia mano. Mi impedisci la circolazione.” Disse James.

Disgustata da se stessa, lo lasciò prontamente andare. < Accidenti a me!! Non è davvero il mio fidanzato, non avevo nessun diritto di agire come un’amante possessiva. > “Scusa.” Mormorò. Istintivamente si soffermò a incontrò lo sguardo di Daphne che la osservava dal suo posto al tavolo.

Sua sorella guardò James, poi Sarah, e ammiccò.

< Non sono innamorata di lui! > le disse Sarah con lo sguardo e una sorta di telepatia. < Siamo solo amici. >

< Certo che lo siete! > I pensieri ironici di Daphne erano facili da leggere quanto il neon blu alle sue spalle.

Sarah distolse lo sguardo dalla sorella, lo portò su James e si chiese perché mai fosse imbronciato. < Forse perché ho fatto fuggire Lilian? O è ancora arrabbiato per prima? > “Cosa c'è che non va?” gli chiese.

“Dimmelo tu.” Incrociò le braccia. “Non sono io quella che si è precipitata qui ad azzannare una vecchia compagna di classe. Sembravi gelosa!”

< Sì, sono gelosa!! > Stringendo i denti, ricordò che in passato si era complimentata con se stessa per non essere una di quelle tipe ossessive. Ma doveva contrattaccare in qualche modo “Gelosa? Mi sa che non ti arriva ossigeno sufficiente al cervello.” Tirò indietro il capo. “Sono solo seccata, pensavo avessimo un patto. La nostra relazione potrà non essere vera, ma apprezzerei molto che non agganciassi altre donne davanti ai miei.”

“La tua amica Lilly mi stava tenendo compagnia mentre tu te la spassavi tra le braccia del tuo ex fidanzato.” il suo tono era così aspro, così poco da James.. < Quell’avvocato senza cervello sembrava un polipo con mille tentacoli che approfittava del ballo per toccarla dappertutto e in ogni occasione! C’è mancato poco che non abbia perso il controllo e non gli abbia tirato un pugno in pieno viso!! >

Sarah sobbalzò. < Possibile che anche lui fosse geloso? > quella costatazione la fece rallegrare.. Ma in tal caso, cosa significava? Le serviva una distrazione. “Balliamo?”

< Non abbiamo mai fatto altro! > “Bene.” La mano attorno alla sua era gentile, ma l’atteggiamento di James suggeriva che stessero per iniziare una lotta senza esclusione di colpi invece di un semplice ballo.

 

Malgrado l'usuale grazia di James e la vasta esperienza di Sarah nel ballo, si pestarono i piedi più volte e rischiarono di scontrarsi a tutti gli angoli.

“Credevo sapessi ballare.” mugugnò Sarah guardandolo perplessa.

“Io sì.” La azzerò con uno sguardo truce.

“Vuoi dire che sono io che non ci riesco? Se mi avessi osservata ballare con Freddie, sapresti che...”

“Freddie ti lasciava condurre. Io no.” Replicò lui senza lasciarla terminare la frase.

< Accidenti, ha ragione!! > ..E non solo per il ballo. A Sarah piaceva controllare la sua vita e non permetteva a nessun’altro di farlo al posto suo. Voleva la propria autonomia. Quella però era solo una pista da ballo. < E va bene! > Inspirò forte, si rilassò e lo seguì; pian piano divenne più semplice muoversi a ritmo col corpo di lui. Si godette il contatto fisico, il modo in cui gli si avvicinava e poi si allontanava. Sarah si lasciò andare, gli sorrise e canticchiò insieme alla band.

James le sorrise di rimando, grato del piccolo sacrificio dell'amica. Quando la canzone finì, allentò un poco le dita allacciate alle sue, poi esitò.

Sarah lo guardò “Se ti va io ballerei ancora un po', adoro ballare.” Il che era vero... Sapeva che ballare non avrebbe alleviato la sua frustrazione sessuale ma desiderava ardentemente sentirlo vicino.

James accolse il suo invito e la riprese tra le braccia.. Fecero diversi giri stretti insieme, le gambe di lui contro le sue.

Quando il ritmo musicale rallentò, il cuore di Sarah fece un salto. Ballare un lento con James era un'idea pericolosa, ma non poteva ritirarsi, no? < Ed ora che si fa? >

Si immobilizzarono entrambi per un attimo, e Sarah puntò gli occhi sulla sua camicia per non guardarlo in faccia. < Fa che non mi lasci! >

James sembrò leggerle nel pensiero e la tirò a sé con decisione, poi le sollevò la mano portandosela dietro il collo e le posò l’altra sui fianchi. Abbracciata a lui, Sarah si mosse appena, assente. Aveva la mente annebbiata dall’eccitazione e il cuore in subbuglio, sentiva il sangue ribollirle nelle vene. Erano così vicini che avrebbero potuto baciarsi tranquillamente. Bastava che Sarah avesse sollevato il capo.. e così fece..

James deglutì quando vide gli occhi dell’amica riflettere la stessa fiamma della passione che c’era nei suoi. Aveva capito cosa voleva lei in quel momento. < Mi sta invitando a baciarla! > .. < Ma se lo faccio poi potrei non fermarmi più!! > non poteva rischiare, si era ripromesso che avrebbe mantenuto le distanze.. sapeva di agire come un vigliacco.. ma non c’erano alternative “So che volevi ballare, ma... si è fatto molto affollato qui intorno.”

Sarah capì che era solo una scusa per fuggire da quella situazione e si sentì trascinare dallo sconforto. < Perché non mi vuole baciare?! Pensavo di piacergli!! > .. < Forse mi sono sbagliata.. forse quando mi ha baciato l’ha fatto solo per tener fede alla nostra recita, ma in realtà non gli piaccio da quel punto di vista!! > quel pensiero la ferì come se un macigno le piombasse sul cuore.. tentò di scherzare con una battuta ma dentro di sé sentì il cuore frantumarsi in mille pezzettini di carta “Sì, è vero. Si svegliano tutti quando ci sono i lenti.”

James si costrinse a lasciarla andare.. ancora un po’ ed avrebbe finito per strapparle i vestiti di dosso < Calma e sangue freddo!! Meglio raffreddare i bollenti spiriti! > “Che ne dici di una pausa? Vado a prendere un paio di Martini.. con ghiaccio.” < Molto ghiaccio! >

Lei annuì sforzandosi a sorridere e raggiunse Daphne, seduta al tavolo.

“Stavamo decidendo quanto restare ancora. Mi stanco facilmente in questo periodo, voglio conservare energia per lo shopping di domani.” disse Daphne.

Sarah sorrise soprappensiero. Il pomeriggio dopo c'era il picnic di famiglia, e al mattino i parenti sarebbero andati tutti al Festival d'Autunno di New York. Blaine, Sarah e Daphne erano stati mille volte al festival, così Sarah aveva suggerito che loro giovani visitassero il centro commerciale fuori contea. Daphne era parsa elettrizzata all'idea di uno shopping selvaggio, e Blaine si era accodato di buongrado. Sarebbero tornati in tempo per il picnic e in questo modo Sarah si sarebbe risparmiata i giri in giostra con James. Aveva già faticato a non saltargli addosso negli ultimi 2 secondi, figurarsi che cosa sarebbe successo dentro il ‘Tunnel dell'Amore’ o sulla ‘Ruota Panoramica’.

Daphne parve leggerle il pensiero “Dov'è James?”

Sarah stava immaginando lei e James su una giostra a forma di cigno che entravano in una galleria buia teneramente abbracciati e innamorati.. la domanda della sorella la fece letteralmente cadere dalle nuvole “A prendere 2 Martini.” Si guardò intorno circospetta e lo vide ancora al bancone del bar.. poi spostando lo sguardo verso la sorella esclamò esasperata.. “Non so che fare con lui, Daph!”

“Saltagli addosso! Te l'ho già detto che ho gli ormoni in subbuglio, no?”

< Ciò già pensato anch’io!!! E lo avrei anche fatto, se lui non si fosse tirato indietro facendomi capire che non è interessato.. > Solo qualche ora prima Sarah avrebbe protestato indignata: lei e James erano buoni amici, lui si lasciava dietro una scia di cuori infranti.. e non le serviva un uomo per complicarsi la vita. Invece ora il suggerimento di Daphne la fece accendere di più di desiderio!! Immaginò James che la baciava in quel suo modo lento e sapiente, capace di fare sciogliere qualsiasi donna e di farla divertire!!! < Oh, sì! >

James arrivò giusto in tempo per vederla col volto in fiamme, però non disse nulla e le porse il bicchiere sfiorandole le dita.

Sarah entrò in corto circuito. Bevve un sorso di liquore che non la aiutò a seppellire l’imbarazzo. Così ne ingoiò un altro, un po' troppo, e tossì forte.

James le diede una leggera pacca sulla spalla.. < Ma che fa??! E’ peggio di Buffy! > “Tutto okay? Stai...”

< ..Agendo come una pazza?! > finì lei la frase in silenzio maledicendo il suo comportamento sconsiderato. < Mi sono cacciata in un bel guaio!! Lo sapevo che questo weekend si sarebbe trasformato in una tagliola a doppio taglio.. Eppure non mi sono tirata indietro! Ma ora sto davvero peggiorando!! ..Ficco il naso in argomenti privati, mi precipito su Lilly come la protagonista di ‘Attrazione Fatale’, voglio ballare con lui e poi litighiamo su chi dove condurre. Tralasciando il fatto che continuo a spogliarlo con gli occhi ogni secondo.. Aiuto!!! > “Sto bene.” Finì il martini, piano. < ‘Bene’? ..Ma se sono tesa accanto all'unica persona con cui mi era sempre sentita rilassata. Lui è James.. Non possiamo tornare come prima, ad essere di nuovo due cari e buoni amici? > Sarah si predispose a fare una battuta casuale e aprì la bocca per parlare ma non uscì nulla.. Era perduta!! Si girò verso di lui in cerca d'ispirazione, e il suo sguardo azzurro-dorato la fece rabbrividire. L'unica ispirazione che le venne non aveva nulla a che fare con la conversazione. < O mio Dio!! > Si schiarì la gola, nervosa.

“Mi sa che ti sei presa un bei mal di gola!” commentò James sollecito, come se un malanno con febbre connessa potesse spiegare il suo comportamento. < Forse avrei dovuto prenderle solo un bicchiere d’acqua! >

Quello fu un duro colpo al suo orgoglio! Sarah era persa in fantasticherie sensuali, e lui pareva ansioso di correre a prenderle fazzoletti e vitamina C. “No, sono sana come un cavallo.”

“Sarah?” Freddie Prinze si avvicinò al loro tavolo. Per quanto fosse un rompiscatole, almeno la sua presenza le impediva di pensare troppo all’unico uomo che in quel momento la stava mandando in iperventilazione.. “Te ne sei andata, non abbiamo finito il nostro ballo, pensavo che ora forse...”

“Certo.” Sarah si mostrò disinvolta come non mai.. Qualsiasi cosa pur di fuggire da quella bomba sexy accanto a lei che le faceva perdere il lume della ragione. Freddie era un ottimo pretesto. La canzone era veloce, per cui non era obbligata a stargli troppo vicina. Lo seguì in pista senza ripensarci.

James rimase senza parlare a fissare i 2 ex amanti mentre si allontanavano per raggiungere il centro della pista, contrasse la mascella stringendo i pugni.. non riusciva a distogliere lo sguardo da Sarah, era come ipnotizzato.. vederla con l’avvocato non lo tranquillizzava affatto.

Freddie le teneva la mano facendosi strada tra la gente.. ad un certo punto si bloccò tra la folla e si leccò le labbra, nervoso.

Lei lo guardò senza capire perché si fosse fermato all’improvviso, lì c’era troppa gente per potersi muovere, meglio trovare un altro posto con più spazio.. “Cosa..?”

“Sarah, ho capito che le mie parole non servono a farti tornare con me, perciò cercherò di convincerti in un altro modo.” Tacque e si chinò verso di lei.

A quel punto Sarah si rese conto con una sorta di orrore che Freddie voleva baciarla. < No!! L'unico uomo dal quale voglio essere baciata è James. > La realtà la colpi come uno schiaffo. < O dio!! Lo amo. Sono innamorata di lui. Amo James!! > “Fermo!” Sarah respinse Freddie. “Freddie, cerca di capire, non voglio reagire male perché siamo vecchi amici, ma io non ti voglio più, e in realtà nemmeno tu mi vuoi. Tu vuoi la casalinga perfetta che ti stia a fianco per tutta la vita.»

“Non è vero.” protestò lui. Si passò una mano tra i capelli. “Lo ammetto, forse era così in passato. Ho cercato di cambiarti, ora però sono cresciuto. Sono più saggio. So cosa ho perso, ho avuto un sacco di tempo per trovare la casalinga perfetta, ma non è quello che voglio da te.”

< Sfortunatamente non sempre otteniamo ciò che vogliamo. > “Ora sto con James.” Lo aveva ripetuto più volte nel corso del weekend, anche se non era vero. Ma in quel preciso momento le sembrò così giusto..

Freddie la fissò tristemente. “Lo ami davvero?”

< Purtroppo sì! > Stando con James aveva imparato che l'amore lo si trova inaspettatamente.. Con lui si sentiva più sicura quando parlava di lavoro, più attraente quando flirtava, più sexy, più donna, più forte quando lo sentiva rispondere ai suoi baci.. Era decisamente più felice insieme a lui. Ma era davvero pronta a lasciarsi andare??!

“Non importa.” disse Freddie con rammarico. “Ti leggo la risposta in faccia. Ma sei sicura che lui sia serio? Ho l'impressione che... Ti saprà dare ciò che vuoi?”

Sarah evitò la risposta diretta, poiché neppure lei lo sapeva. Ma non aveva importanza in quel momento, l’unica cosa che contava davvero è che finalmente aveva capito quello che provava per lui.. tutti i dubbi e l’angoscia nel non sapere che cosa le stava succedendo erano spariti.. < Lo amo così com’è! > “Freddie, mi dispiace.”

Lui non replicò quando lei girò sui tacchi e se ne andò.

James aveva visto tutta la scena e in un primo momento, quando aveva visto il perfido e meschino avvocato da strapazzo avvicinarsi pericolosamente alla sua ‘fidanzata’, era stato sul punto di precipitarsi lì e prenderlo a botte.. ma la reazione istantanea di Sarah lo aveva tranquillizzato.. Per quella sera non avrebbe rotto il muso a nessuno! Poi la vide sorridente ritornare da lui, al sicuro.. < Menomale! > le sorrise di rimando e mandò al diavolo tutte le precauzioni che si era prefissato di prendere, tutti gli ammonimenti che si era fatto... < Al diavolo tutto!! Lei è mia!! > la raggiunse rapidamente e senza aspettare oltre si tuffò sulla sua bocca in un bacio avido..

Sarah rimase sbigottita da quel bacio inaspettato, però non ci mise molto a rispondere.. riscoprire il sapore delle sue labbra sulle sue la fece andare in estasi, gli allacciò le braccia intorno al collo, lui l’attirò di più a sé.. e tutti e 2 spiccarono in volo tra le nuvole della passione.. Si staccarono solo per mancanza di ossigeno.. e si ritrovarono a fissarsi senza fiato e con la vista annebbiata dal desiderio..

“Mi sei mancata!” le disse lui avvicinandosi al suo orecchio.

“Io..” < Cosa dovrei dirgli?! ..Mi sei mancato anche tu nonostante sono stata lontana solo 2 minuti.. e.. a proposito.. io ti amo! > Sarah si sentì sopraffare dalla paura.. Cercò con lo sguardo la sua sola ancora di salvezza.. la sorella.. e la vide che parlava con Mandy. < Bene! > “Scusami James, ma devo parlare un attimo con Daph!” si precipitò da lei e la chiamò ansiosa “Daph, posso parlarti un secondo?!” supplicandola con gli occhi.

Daphne capì che la sorella aveva bisogno di lei, si scusò con la cugina e raggiunse con Sarah il bagno delle Signore.

 

Appena varcata la soglia Sarah esplose in crisi.. “Avevi ragione, tu! Sono innamorata di lui.” < E sono nei guai!! In grossi guai!!>

Daphne sorrise soddisfatta “Sono sempre stata più sveglia di te, Sarah. Ogni volta che mi chiami e mi parli di lui, e poi gli sorridi in un modo così ovvio!”

“Ovvio quanto? Credi che lui lo sappia?” Sarah si spaventò agitata.. <Oh no!!> D’accordo sapeva che lo amava e lo stava accettando, la prima fase era conclusa.

“No, gli uomini sono poco perspicaci, sono sempre gli ultimi a sapere. Dovresti dirglielo, però.”

Sarah spalancò gli occhi... “Cosa? Scherzi? Non posso farlo!! Non così, non ora!!” Sarah doveva ammettere di avere cambiato idea sulle coppie e sull'amore negli ultimi due giorni, però non era del tutto sicura che innamorarsi del suo migliore amico e collega fosse stata una idea saggia.. ma oramai era successo!! Quindi scattava la fase 2: Dichiararsi o fare finta di niente e sperare che quella ‘cotta’ passasse subito e il più indolore possibile?!! “Daphne, se ti dico una cosa, prometti di non arrabbiarti?”

Daphne annuì e rimase in attesa.

Sarah sospirò. “Prima hai detto che non voglio somigliare a mamma e hai ragione. Io comunque la rispetto, lei è davvero felice, ma io al suo posto non lo sarei.”

“Chi ti chiede di essere come lei? Innamorarsi non significa tramutarsi in lei, ne in...”

La sorella maggiore la interruppe “Tu sei cambiata, però.”

“Cosa?”

Sarah continuò “Quando eravamo ragazze non mi pare che tu volessi essere una casalinga. Volevi diventare un'artista, una viaggiatrice. Poi hai mollato tutto a causa di Blaine.”

Invece di offendersi, Daphne la sorprese con una risata. “Sarah, sei andata via a 17 anni, e io ne ho 4 in meno di te. Certo, una volta volevo essere un'artista o addirittura un'astronauta. Mi sa che ti sei persa l'anno in cui volevo fare la cantante in una band. Non è stato Blaine a cambiarmi, sono solo cresciuta e ho capito cosa volevo.”

“E sei felice?” Sarah non era molto convinta del discorso della sorella. < In effetti sembra felice anche così! >

“Ti sembro infelice, sciocca? Dopo avere seguito alcuni corsi al college, ho capito che l'insegnamento è la mia strada. Mi piace stare con i bambini.” disse Daphne ridendo.

Sarah parve di nuovo confusa. “Allora perché parli di mollare l'insegnamento?”

“Non penso di smettere per sempre, voglio una pausa finché i bimbi sono piccoli. Anche se mollerò la mia classe per un paio d'anni, mi renderò disponibile come supplente, tanto per restare nell'ambiente.”

Sarah si sentiva proprio stupida, aveva tratto conclusioni avventate basandosi sul proprio passato. “Quindi Blaine non ti vuole trasformare in una fabbrica di bambini!!”

“Scherzi? A Blaine piace che ci siano due stipendi in famiglia, credimi. Sarah, non so come tu veda il mio matrimonio, ma se io volessi fare qualunque altro lavoro, mio marito mi appoggerebbe al cento per cento.. beh a parte per l’astronauta!! Per quanto riguarda i viaggi, li faremo quando i gemelli saranno cresciuti.” Sarah si morse il labbro e Daphne scosse il capo. “Mamma fa molto per papà, e tu hai sempre pensato che lui la schiavizzi. Sono la prima ad ammettere che i nostri sono gente all'antica, ma l'idea che ti sei fatta è travisata. Mamma ama cucinare e lavorare in casa, è il suo regno, insiste per gestirlo. È come te, vuole le cose a modo suo.”

< Io simile a mamma??! > Sarah riflette su quella frase.. e per la prima volta capì che la sorella aveva ragione.

“Mamma è grintosa e ostinata e papà è pazzo di lei. Nostra madre sembra che si adegui a ciò che dice lui, in realtà è lei a condurre il gioco. Credi sia stato papà a ideare ricevimento?” Daphne sorrise. “O che Blaine non veda l'ora di fare shopping domani? Tu hai avuto una brutta esperienza con Freddie, ma Blaine e papà non sono così, e neanche James. Digli ciò che provi.”

Sarah fu presa dal terrore. “Capisco che cerchi di aiutarmi, ma credimi, è meglio che tenga questa cosa per me. Come farò con il lavoro? Io ci tengo alla mia carriera. Non posso mettermi con lui e sul set fare finta che siamo solo amici! Non ci riuscirei!! Senza contare il fatto che lui non ama le relazioni serie.. Conosco James e lo capisco.” E sapeva che non voleva legami per non essere vulnerabile. In realtà Sarah si rese conto di stare cercando solo delle scuse per sminuire i suoi sentimenti.. amare qualcuna le faceva paura.. soprattutto se si trattava di qualcuno che non voler intraprendere una storia matura.

Daphne sollevò un sopracciglio, perplessa. “E allora che farai? Te ne starai nell’ombra a roderti il fegato ed a mangiarti le mani tutte le volte che lo vedrai uscire con un’altra?!!”

< Certo che no!! > “Non lo so ancora!! E poi magari scopro che mi sono solo infatuata di lui.. e che non lo amo davvero. Forse mi sono solo presa una cotta, visto che in questi ultimi 2 giorni siamo stati molto vicini.” Sapeva che stava solo cercando una scappatoia.. ma in quel momento non sapeva che altro pensare per tranquillizzarsi..

“Ti conviene pensarci bene, sorellina! Vuoi davvero lasciarti fregare sotto gli occhi un uomo sexy come James?!!”

 

Capitolo 20: Pensieri.. dubbi.. certezze.. e notti insonni! (1 parte)

James giaceva su un fianco e fissava la carta da parati, illuminata dalla luce della luna che entrava dalla finestra. Poteva tirare le tende, ma non era la luce a tenerlo sveglio. Era Sarah a torturarlo. Forse solo a causa della sua vicinanza, del saperla a letto all'altro lato della parete. < Sì! Come no! Fosse anche stata in Canada, avrei pensato a lei!!! > Che stava succedendo?

Prima si erano stuzzicati, poi lui l’aveva baciata, e durante tutto il tragitto per tornare a casa, lei era rimasta in silenzio. In realtà aveva assunto quell'atteggiamento pensieroso subito dopo il bacio che si erano scambiati.. ed era questo che turbava James. < Non dovevo baciarla?! > .. < Lei però non mi ha respinto!! > .. < Forse ha ricambiato il bacio sapendo che c’erano dei testimoni!! > .. Ma non erano solo quelle le domande che impedivano a James di dormire.. < Se quell’avvocato, non toglie le sue dannate grinfie da Sarah, io.. > ..

< Io cosa?! Lo gonfio di botte?! Con quale diritto? Non sono veramente il fidanzato di Sarah!! > .. < E se lei stesse riprendendo in considerazione la proposta del avvocato? Lui è un tipo irritante, ma anche leale, ricco... Insomma, l'ideale per una donna che vuole mettere radici e crearsi una famiglia. > .. < Anche se lei dice sempre di non volersi sposare.. son sicuro che prima o poi accadrà!! > Quell’ultimo pensiero gli era così insopportabile che James si impose di chiudere gli occhi e scacciare le immagini nefaste di lei con Freddie. Poi aprì di nuovo gli occhi di scatto.. < Quando quella rossa al bar, Lilly o Lalla, o come diavolo si chiama, flirtava con me, mi sono comportato come faccio di solito ogni volta che una bella donna si mostra interessata. Inserisco il pilota automatico, non l'ho neppure vista bene, intento com'ero a seguire Sarah tra le braccia del suo ex. > .. < Non che fossi geloso!! > .. < E’ solo che .. Freddie non è l'uomo giusto per lei!! >

< E nemmeno io lo sono! > Doveva tenerlo sempre bene a mente prima di prendere delle iniziative.. In quei due giorni aveva fatto ciò che di solito non avrebbe fatto, al di fuori del set: aveva baciato Sarah, le aveva tenuto la mano, si erano comportati come una coppia di innamorati; finché si nascondeva dietro la scusa della finzione a beneficio dei presenti, poteva assolvere se stesso senza problemi. Ma se il tutto si fosse trasformato in qualcosa di reale, che andava oltre il weekend, alla fine lui l'avrebbe persa, ne era certo.

Le poche donne che non aveva abbandonato lui per primo lo avevano lasciato perché troppo inaccessibile emotivamente. E avevano ragione. Non aveva sentito la loro mancanza, fino a Dana. Ci aveva provato, voleva compiacerla, mostrarle ciò che provava per lei. Ma non ci era riuscito, non poteva scordarlo.

Sarah meritava un uomo che l'amasse incondizionatamente.

Troppo irrequieto per restare a letto, si alzò e misurò la stanza a grandi passi.

Se la sua riluttanza a impegnarsi era l'unico ostacolo tra lui e la felicità, forse aveva un problema.. Non poteva ignorare ancora per molto la verità, sarebbe stato un ipocrita a dire di non volere Sarah.. ce l'aveva nel cuore.

Tutto indicava l'amicizia come la relazione più logica tra lui e Sarah. Non doveva far altro che soffocare il desiderio prorompente che provava per lei.. Anche se la logica gli diceva che sarebbe stato molto difficile… E la logica non gli favoriva il sonno..

James ripensò a Sarah.. la sua bocca invitante, i suoi occhi luminosi, la sua pelle liscia come seta, le gambe affusolate e seducenti.. concentrata sul lavoro, immedesimata nel suo personaggio, tra le sue braccia. < Se continuo così finirò per impazzire!! > Ma continuava a farsi sempre la stessa martellante domanda nel cervello.. Perché fare entrare qualcuno nella sua vita, se alla fine si sarebbe trovato comunque solo? Avrebbe significato aggiungere solo altro dolore, una volta finita la storia. < Vale la pena rischiare un’amicizia molto importante per colmare quella frustrazione sessuale che mi affligge ogni volta che vedo Sarah??! > ..

Le parole di Sarah lo colpirono come un vento freddo e ostile. ‘Voli da una relazione all'altra, ma non permetti a nessuno di avvicinarsi a te, per cui sei persino più solo di me.’ Temeva la solitudine? No.. “Io sono già solo.”

Aveva detto che la sua vita era bella, il che era vero. Ma era anche vuota… E Sarah poteva riempire quel vuoto?!

Fu subito pervaso dal panico. Sarah gli sconvolgeva i pensieri, e per la prima volta nella sua vita non poteva girare le spalle e mollare tutto. < E allora che faccio? > Non pareva avere molta scelta. Meglio ignorare il vuoto che rischiare un'amicizia!! ..O no?

 

Capitolo 20: Pensieri.. dubbi.. certezze.. e notti insonni! (2 parte)

Anche Sarah dall’altra parte della parete non riusciva a chiudere occhio!!!!

< Allora chiariamolo una volta per tutte.. io non amo James! > … Sarah scacciò una voce interiore che le diceva il contrario.. < Non posso amarlo!! > .. < Non devo amarlo!! > .. Sapeva che era la cosa più saggia da fare.. Amare qualcuno, non implica solo felicità eterna.. amare vuol dire anche soffrire! Qualcuno una volta le aveva detto che bisogna rischiare per ottenere quel che si vuole.. Ma lei non era così forte! In quel momento capiva perfettamente Buffy.. anche la cacciatrice aveva paura di soffrire aprendo di nuovo il suo cuore all’amore e così erigeva un muro per rifiutare qualsiasi sentimento..

Il cuore di Sarah in quel momento era spaccato in 2: una parte le diceva di arrendersi e dimenticare, l’altra invece le diceva di provare a rendersi felice.. < James è così sexy!! A volte mi ritrovo a fissare i suoi occhi celesti e rimango incantata nel vedere quanto sono magnetici, e tutte le volte che mi è vicino il mio cuore mi batte all’impazzata e sembra esplodere quando lui mi bacia.. Cavolo come bacia bene!! > .. Tutti quei giri mentali dovevano servire per tranquillizzarla.. invece avevano l’effetto di un martello pneumatico nel suo cervello.. < Forse dovrei farmi una doccia.. fredda!! E resettare il cervello!!!! > .. < La mia è solo una stupidissima cotta!! Sono attratta da lui, non posso negarlo, ma è solo un’attrazione fisica, sessuale! Tutto qui! >

Sarah si alzò e andò alla finestra.. la luna era così luminosa che era avvolta da un alone che rischiarava il cielo notturno.. se guardava meglio sembrava la stesse fissando sorridendo, prendendola in giro per la sua confusione mentale.. < Cos’hai da guardare?! > disse ad alta voce Sarah sbuffando.. Poi sospirò tristemente, sapeva che convincersi di non provare quello che provava per l’uomo che giaceva addormentato nella stanza accanto era solo un’illusione.. < E’ davvero una tragedia se amo James Marsters?! > ..L’amore non è come la fiamma di una candela.. non si spenge con un soffio.. < E’ inutile.. devo accettare quello che provo.. forse così mi sentirò meglio con me stessa! > .. < Uno due tre.. > fece un respiro profondo e.. “Io amo James Marsters.” Dirlo ad alta voce non era stato così difficile, anzi le sembrò di sentirsi più sollevata.. “Lo amo davvero!!” Sarah sorrise per la prima volta a quella nuova prospettiva.. e si sentì viva!!! Pensò a sua madre e a sua sorella, loro erano felici per aver trovato la loro anima gemelle ed erano riuscite a creare una famiglia. Anche lei voleva quella felicità!! Si ricordò delle parole di Daphne.. “ Vuoi davvero lasciarti fregare sotto gli occhi un uomo sexy come James?!!”

< No!! > pensò con decisione. Sentì una nuova forza scorrerle nelle vene.. Forze era la forza dell’amore che le dava la carica!!! < Anche io ho il diritto di essere felice con la persona che amo!! >..

Doveva studiare la sua prossima mossa.. Non si trattava di sedurre un uomo qualsiasi.. ma James, il ‘Re della seduzione’! Quindi se voleva vincere, doveva batterlo sul suo stesso livello e con le sue stesse armi!

Sarah però aveva intenzione di voler conquistare anche il suo cuore.. E quello sarebbe stato più difficile! James si sarebbe spaventato se lei gli avesse detto che lo amava, quindi doveva procedere con cautela.. Doveva prima abbattere pian piano le sue insicurezze, sconfiggere le sue paure riguardo le relazioni serie e durature, e poi incominciare a fargli aprire il suo cuore all’amore.

Il suo asso nella manica era la voglia di vincere il primo premio: la felicità! E per farlo doveva prima di tutto credere in se stessa!!

< Ce la farò!! >

 

Capitolo 21: A piedi nudi nel parco (1 parte)

“Wow.” James era nel corridoio davanti alla stanza di Sarah, a bocca aperta, completamente sconcertato ed ammaliato. < Wowww!!!! >

Malgrado la sua notte insonne, lei fu lieta di essere la responsabile di quello sconcerto. < Questa è la reazione che speravo lui avesse! Lo farò impazzire al punto tale che mi supplicherà di fare l’amore con lui!! > Quando qualche ora prima aveva abbandonato ogni speranza di dormire, si era alzata e aveva deciso che le serviva un look eclatante quel giorno. Sperando che la giornata sarebbe stata calda, aveva scelto di indossare dei jeans a vita bassa e una maglia corta che le lasciava scoperto l’ombelico ed aveva un'apertura strategica sull'incavo del seno. Per ammazzare il tempo, si era anche arricciata i capelli che ora le ricadevano sulle spalle in onde soffici e si era persino truccata. Così si sentiva molto sexy, pronta per colpire al cuore di una ‘certa persona’ che ora le stava davanti con la bava alla bocca!! Vedendo l’espressione shockata di James, Sarah assunse un’aria compiaciuta.. e con un sorrisetto pericoloso lo provocò “Sarebbe una bella sorpresa per tutti se mi presentassi così sul set, eh?”

Lui le sorrise soddisfatto, e senza smettere di fissarla continuava a divorarla dalla testa ai piedi . “Vai in giro conciata a quel modo, tesoro, e tutti gli uomini si getteranno ai tuoi piedi. Senza contare che se Spike ti vedesse così.. beh, credo che non ti lascerebbe neppure il tempo di dire ‘ah’.. e ti salterebbe letteralmente addosso!”

Quel complimento le fece azzardare un’altra provocazione.. “Beh, se anche fosse l’attore che interpreta Spike a saltarmi addosso, io non protesterei comunque!!” si avvicinò di più a lui con un sorriso furbo.. “Scommetto che lui saprebbe come far divertire una donna!!”

James sgranò gli occhi e deglutì. “Assolutamente!” sentì il sangue affluirgli al cervello velocemente.. tutto il suo corpo si infiammò di desiderio. < Dolcezza, se fai un altro passo giuro che perderò il controllo e ti farò veder di che cosa sono capace!! ..E ci divertiremo insieme.. >

Sarah notò che il suo intento di metterlo k.o. stava funzionando e ne fu orgogliosa.. < Il mio piano sta andando a meraviglia!!!! Lui sembra impressionato da questa nuova Sarah che ha di fronte! Benissimo!!! Si sta accorgendo che anche io so essere seducente se davvero lo voglio.. > “Meglio che andiamo, gli altri ci aspettano!” Con nonchalance lei si girò a richiudere la porta della sua stanza, quando ritornò a posare lo sguardo su di lui, James la stava ancora fissando immobile.. Sarah lo guardò perplessa “Che c’è? Ci hai ripensato?”

“Cosa?” la sua mente era in blackout! Tutti le onde celebrali erano fuori uso.. tranne una, che continuava a pulsare incessantemente e gli faceva ripetere solo una parola.. < Sesso.. sesso.. sesso.. >

Sarah aggrottò la fronte “Vuoi venire a fare shopping, o no?”

< James respira e rilassati!! > “Cosa? No, cioè sì.. voglio venire!” < Che figura da idiota!! >

“Bene!!” Sarah lo prese per mano e lo trascinò giù per le scale... lui si lasciò condurre senza protestare, la mano di lei stretta alla sua gli infondeva un calore immenso.. cercò di pensare a qualcosa di distrarsi.. ma immagini pericolosamente sessuali avevano preso a girare vorticosamente nella sua mente.. < O santa pazienza, aiutami tu a superare questa giornata senza cedere alla mia perversione!!!!!!!>

Il programma era andare con Daphne e Blaine ad un centro commerciale e dopo al parco per il picnic.

Da un lato Sarah non vedeva l'ora di unirsi alla coppia per alitare la tensione tra lei e James. Dall'altro, stare con la sorella e il cognato un po' le bruciava: quei due si amavano, e lei li invidiava un po'. < Forse un giorno anche io e James riusciremo ad essere così felici! Tutto dipende da me.. non gli devo forzare troppo la mano, altrimenti se tiro troppo la corda finirà per rompersi.. devo essere paziente! > ..

< La pazienza è la virtù dei forti!!! >

 

 

Capitolo 21: A piedi nudi nel parco (2 parte)

Sarah studiò la zona picnic piena di generazioni di Geller con le loro famiglie. Un gruppo di uomini era raccolto attorno a un refrigeratore pieno di bevande, mentre alcuni dei più giovani giocavano a frisbee. Altri ancora sedevano ai tavoli, mangiando e scambiandosi notizie. Era certa che il suo nome ricorresse spesso, era stato un shock per tutti che si fosse fatta viva.. e con un uomo per di più.

Col senno di poi, sapeva che aveva sbagliato a mentire. Sarebbe stato più semplice dire a sua madre che non era interessata alle relazioni in quello momento. Ma ormai la frittata era fatta.. < Non so se è stato un bene o un male che mi sia innamorata di James!!! >

Lui era stato iper premuroso tutto il giorno con lei, sul sedile posteriore dell'auto di Blaine le aveva circondato le spalle con un braccio. Lei aveva fatto sempre finta di niente, come se il comportamento del suo amico fosse normale.. ma dentro di sé il suo cuore urlava di gioia ogni volta che lui le sorrideva o le faceva un complimento. Era stata tenta più volte di baciarlo, di abbracciarlo e dichiararsi.. ma era riuscita a tenere a freno la lingua e le mani. Non era quello il luogo adatto e neppure il momento!! Mancava ancora un giorno alla fine del weekend, doveva resistere solo un altro giorno. Quando sarebbero tornati a casa, allora avrebbe approfondito il suo piano di conquista dell’uomo dei suoi sogni! Mentre facevano spese, lui le aveva dato l'impressione di volere restare solo con lei per parlarle, ma lei da codarda aveva finto di ignorare i suoi messaggi, sfruttando la presenza di Daphne e Blaine come uno scudo perché temeva, che se fossero restati soli, lei non sarebbe riuscita a nascondergli i suoi veri sentimenti..

< Per il momento devo limitarmi ad essere irresistibile.. ma senza esagerare! Lui non deve capire che nel mio comportamento c’è un doppio fine!! >

Al suo fianco, James osservò la scena che gli si presentava davanti “La tua è una famiglia davvero numerosa.”

Improvvisamente lui le prese la mano e Sarah sussultò inaspettatamente. Pregò che lui non si fosse accorto della sua involontaria reazione alla sua semplice stretta di mano.. e gli rispose “Sì, mio padre era il minore di cinque figli.” Alzò lo sguardo in tempo per cogliere il rimpianto nei suoi occhi, e si vergognò per tutte le volte che si era lamentata dei suoi. < Chissà quanto avrebbe pagato James, da piccolo, per avere una famiglia del genere!?! > gli strinse la mano più forte e gli sorrise dolcemente. “Vieni, te li presento tutti.”

Si mischiarono alla ciurma e iniziarono le presentazioni, poi bevvero una limonata.

Mentre Sarah si girava per presentargli altra gente, fu chiamata da sua prozia Milly.

“Sarah!” Milly si precipitò verso di loro con un'espressione determinata sul volto. Non solo Milly diceva sempre ciò che pensava, ma essendo sorda lo urlava ai quattro venti. Quel pomeriggio non fu diverso. La donna si fermò davanti a James. “Questo deve essere il tuo stallone.”

Sarah cercò di ignorare le molte teste che si girarono nella loro direzione, nonché il termine poco elegante usato dalla donna. “James, questa è la mia prozia Milly. Zia Milly ti presento James Marsters.”

James baciò la mano di Milly, facendola arrossire. “Avete già fissato una data, voi due?”

“Ehm, no. Non ancora” disse Sarah rimanendo sul vago.

“Sbrigati allora, una donna della tua età non può permettersi di attendere..”

Per evitare di risponderle male, Sarah sorseggiò un po' di limonata. < Possibile che tutti pensino che io sia già in procinto di avviarmi verso la menopausa? Cavolo non ho neppure 30 anni!! >

Poi sua zia guardò di nuovo James da capo a piedi e si mise a schiamazzare. “Scommetto che potresti darle dei bei bambini. Un giovane vigoroso come te non dovrebbe sparare a vuoto!”

James spalancò gli occhi guardando Sarah con un sorriso sfacciato.. < Beh.. fare bambini implica fare sesso con la donna dei miei sogni.. e non mi dispiacerebbe affatto!! > .. < James, che stai facendo? Stai di nuovo fantasticando su Sarah?! Lei è off limits!! >

Sarah vide il sorriso provocatorio dell’amico e tossì, determinata a non commemorare l'incontro sputando limonata dal naso. < Ma perchè devo sempre fare queste figure??!! >

Fortunatamente la zia Milly fu richiamata da qualcun altro e si dileguò andando a terrorizzare altri membri del clan Geller.

Sarah si scusò ancora una volta con l’amico costretto a sopportare tutto quello che i suoi parenti dicevano. “Giuro che dopo questo weekend non vedrai più questa gente.” < Anche se.. se il mio piano funzionerà.. beh.. io e lui saremo costretti a rivedere la mia immensa famiglia il giorno del nostro matrimonio! > .. Sarah si accorse di stare già facendo sogni ad occhi aperti!! Ma non riuscì a impedirsi di fantasticare sul suo futuro.. sul suo matrimonio, sul suo futuro marito, sulla prima notte di nozze, sulla luna di miele.. < Sarah Geller Marsters. Suona bene!! >

< Sarà pure piena di gente strana.. ma sempre meglio avere una famiglia strana che non averne neppure una! > James seguì Milly con gli occhi. “Le donne della tua famiglia sembrano farsi più schiette con l'età.” Ridendo si girò verso Sarah. “Dio solo sa come sarai tu tra trenta o quarant'anni. Si salvi chi può!” < Scommetto che sarà ancora bellissima! >

Sarah lo guardò male “Che vuoi dire che non ti piacciono le donne schiette?”

Lui la fissò divertito “No, non volevo dire questo.. tu sai essere anche dolce, silenziosa, calma..” < ..E sexy.. molto sexy!!!! >

“Guarda che io sono..”

Ma lui la interruppe aggiungendo trattenendo una risatina. “Dai, stavo solo scherzando!” poi tornò ad assumere un’espressione seria ma intrigante.. “Sei perfetta così come sei!! Il fatto che tu faccia l’attrice è una grande occasione per gli uomini di tutto il mondo, non ho mai conosciuto una donna più sexy di te.” < E io ho già avuto l’onore di baciarti.. > ..< No, James non pensare a queste cose!! >

Perchè il suo cuore imprudente le batteva più forte in petto? < Perché lo ami, stupida! > si rispose Sarah da sola.. “James, lo stai facendo di nuovo!” nel suo tono c’era una nota di rimprovero..

James alzò un sopracciglio e mise le mani in tasca ai jeans..“Facendo cosa?”

< Quando assume questa posa diventa identico a Spike! Con quel suo sguardo innocente e sexy al tempo stesso è irresistibile!!!!!!! > “Quando siamo soli.. io e te.. non devi per forza flirtare.”

“Ho sempre flirtato con te anche prima di questo weekend, che c'è di diverso ora?” < E’ inutile non ci riesco a non provocarla.. mi piace troppo vederla arrossire!! E’ così bella!!! Mi fa ribollire il sangue nelle vene!!! >

< ..ora sono innamorata di te.... Ecco la differenza! > pensò lei.

“E poi come sai che io non ti trovo davvero sexy?” chiese lui serio “Credi che essere amici implichi che io non noti quanto tu sia simpatica, attraente ed intelligente?” < Se solo sapessi quante volte ho sognato di fare l’amore con te..!!!!!!!!!!!!!!! >

Sarah si mise in allarme.. < Che sta cercando di dirmi? > “Beh...” < In effetti, anche se so che siamo amici, questo non mi ha certo impedito di innamorarmi di lui! > Ma mentre guardava altrove per raccogliere i pensieri, Sarah notò una piccola figura vivace intenta a lanciare la palla da calcio a dei bambini. < Nana?! > Già, quella era sua nonna, l'immagine stessa della salute. “Mi hanno imbrogliata!!!” A Sarah era passato per la mente che sua madre potesse esagerare sulle precarie condizioni di salute della nonna, ma mentire a quel modo? Aveva tirato in ballo persino l'ospedale.

Con James alle calcagna, Sarah si precipitò con furia verso il punto in cui Blaine e Daphne riposavano all'ombra.

“Voglio una risposta. Siete tutti così desiderosi di vedermi sposata da indurmi a credere che una persona che amo fosse gravemente malata?”

Blaine guardò Nana con aria colpevole e poi spostò il suo sguardo su Sarah. “Non prendertela con Daph. Nana era malata. È iniziato con un raffreddore, poi ci sono state complicazioni e l'hanno ricoverata in osservazione. Quando tua madre ti ha detto che Nana era malata non mentiva. Ha solo esagerato un po' perché sapeva che così non ti saresti tirata indietro, e ci avresti portato James.”

“Io ho saputo solo al tuo arrivo del giochetto di mamma, e Nana ne è all'oscuro.” spiegò Daphne facendo la faccia innocente.

“E allora perché non è uscita a darmi il benvenuto l'altra sera?” Anche se era sollevata all'idea che sua nonna non stesse male, Sarah era irritata con tutti. < Erano così ansiosi di vedermi che mi hanno mentito tutti. >

“Deve comunque evitare l'aria notturna per recuperare in pieno.” disse Daphne. “Papà la porterà a casa presto stasera, così non prenderà freddo. Sarah, hai i tuoi buoni motivi per essere arrabbiata con mamma, ma ricorda che spesso tutti noi mentiamo a chi ci sta

vicino senza volerlo, pensando di agire per il meglio.”

Sarah arrossì alla sottile allusione. Come poteva prendersela con sua madre quando lei usava tattiche simili? Forse Daphne aveva avuto ragione a dirle che somigliava ad Astrid. E in ogni caso sua madre l'avrebbe pagata, in un modo o nell'altro. Se c'era una cosa che Sarah aveva imparato in quei giorni, era che anche le bugie più innocenti riuscivano a trasformarsi in situazioni complicate. Con un sospiro abbassò gli occhi rassegnata all’evidenza.

James che le era accanto le mise una mano sulla spalla in segno di conforto “Dai, non prendertela, tua nonna ora sta bene, è questo l’importante!”

Sarah sapeva che lui aveva ragione e così gli rivolse un sorriso gratificante. < Oh, James!! Grazie! Non sai quanto significhi per me la tua presenza e il tuo appoggio!! >

 

Comunque si concludesse quel weekend, James poteva solo dire di non avere mai mangiato così bene. Seduto al tavolo da picnic doveva sentirsi rilassato e sazio, ma gli era difficile con Sarah vicina. Aveva pensato di restare solo con lei per un po’.. < Tutto inutile, troppa gente! > Le sfiorò il braccio mentre lei gesticolava parlando con la sorella; subito il suo corpo fu percorso da una scossa elettrica. Si immobilizzarono entrambi e si fissarono dritti negli occhi.. “Ehi, che ne dici di venire a fare due passi con me? Io e te soli.”

< Io e lui soli???! Non so fino a che punto sia una buona idea!! > Sarah ci stava mettendo un po’ troppo per rispondere “Ecco.. io..”

Lui le lesse in volto l'incertezza < Forse lei non ha voglia di stare con me e non sa come dirmelo senza offendermi!!? Forse non le interesso!! Forse non dovrei insistere!! > ma nonostante tutti quei forse.. cerco di trovare una scusa che potesse rendere innocua la sua proposta e la potesse mettere a suo agio “Potremmo smaltire alcune delle calorie accumulate oggi.”

“O..K!” balbettò Sarah ancora titubante e nella sua mente incominciò a ripetere il suo mantra.. < Sarah, ricorda il tuo piano.. niente passi falsi.. sii calma e rilassata! >

Si alzarono in piedi e si congedarono, dicendo che si sarebbero rivisti direttamente a casa più tardi.

 

Imboccarono un sentiero alberato che conduceva nel boschetto. La brezza portava il canto dei grilli e degli uccelli notturni.

“Avevi ragione” disse Sarah godendo di quella passeggiata con l’unico uomo che avrebbe voluto accanto a sé... “Avevo proprio bisogno di bruciare delle calorie. Sono piena come un uovo! Sarò sicuramente ingrassata di 1 kg. questo weekend.”

James la sorprese “Veramente io l'ho detto solo perché volevo restare solo con te. Il tuo corpo è perfetto così com'è.” La sua voce era calda e sensuale e lei si sentì infiammare di desiderio.. < Ha un corpo da favola!! >

“Allora mi hai guardata per bene!!” rise lei, ma la sua risata era un modo per allentare la tensione sessuale tra di loro che saliva vertiginosamente.. < Anche lui ha un corpo eccezionale!! Non faccio altro che sognarlo.. su di me.. dentro di me… > .. < Stop: zona minata!! Cambiare rotta!!!! >

< Eccome se l’ho guardata!! Non faccio altro che spogliarla nella mia mente dalla mattina alla sera!!! > “Se vuoi.. per farti un favore da amico, ti propongo una valutazione più accurata, senza abiti.”

Il viso di Sarah avvampò, ma per non far notare che quella battuta l’aveva letteralmente scombussolata, rise ancora “Carino.”

James alzò un sopracciglio con aria seducente “Speravo in un irresistibile! Comunque vada per carino.”

Sarah non contenta della sua reazione di prima, e contro tutto quello che si era promessa di non fare, volle sfidarlo “Lo sai che sei irresistibile... E poi mi hai già visto molte volte senza vestiti..”

“Ma non come vorrei!!” James si accorse che lei era arrossita < Quindi non gli sono del tutto indifferente!! > ..Era importantissimo per lui capire come lei lo vedeva... La speranza tornò a farsi viva. < Non mi sono sbagliato, lei mi desidera!! > Inspirò a fondo; se aspettava ancora, non ce l'avrebbe più fatta. “Sarah, questi ultimi due giorni sono stati tra i migliori della mia vita.” < E io sono pazzo di te!! >

Lei ridacchiò. “Oh, certo, con mia madre che ti prendeva le misure per lo smoking da sposo, e io che mi comportavo come una scema totale.” < E io mi sono innamorata di te, come una stupida liceale!! > abbassò il viso vergognandosi..

James si fermò davanti a lei e le alzò il volto delicatamente con un dito fino a rispecchiarsi nei suoi occhi verdi “Questi ultimi due giorni sono stati davvero tra i migliori della mia vita.” Il suo tono serio non ammetteva repliche.. < ..E perderò la testa se non ti bacio subito! >

< Cosa sta facendo? > Sarah si allarmò di nuovo.. lui si stava avvicinando troppo.. < Non vorrà mica baciarmi? > .. < Non qui, non adesso!!!! > .. <Se mi bacia finirò per cedere e lo supplicherò di non smettere!! > .. < Non posso rischiare di mandare in frantumi il mio piano solo per sfogare un’attrazione puramente sessuale.. > .. < Io non voglio solo fare sesso von lui.. voglio fare anche l’amore!! > Sarah si tirò indietro recuperando tutta la sua forza di volontà “James.. è meglio che torniamo a casa, sento un po’ freschetto! E poi sta facendo buio!”

James la guardò tristemente, si sentì dolere per il desiderio represso, ma non replicò. Questa volta aveva fatto un buco nell’acqua..

< Che coglione che sono! Come ho fatto a pensare che lei potesse provare lo stesso ardente desiderio che provo io per lei! Sarah non è come una delle mie tante conquiste sempre pronta ad esaudire ogni mio prurito.. devo smetterla di illudermi.. Non sarà mai mia! >

 

Capitolo 22: Bisogna pensare prima di parlare!? (1 parte)

Il weekend era finito… forse troppo presto, forse troppo tardi.. dipendeva dai punti di vista..

Troppo presto per James.. Si era trovato fin troppo bene in quella pazza ma affettuosa famiglia. Avrebbe voluto farvi parte davvero! E poi il suo rapporto con Sarah si era intensificato, non aveva capito ancora bene se in meglio o in peggio, ma non poteva negare che tra loro due fosse scoccata la scintilla della passione, una passione destinata ad esplodere prima o poi. Il problema era che lei sembrava essere molto restia.. Più volte aveva tentato di capire se l’amica era interessata a lui da quel punto di vista.. All’inizio sembrava di sì.. ma una volta buttato il sasso, lei tirava indietro la mano. Prima si divertiva a provocarlo e poi si allontanava facendo la timida. Che senso aveva quell’atteggiamento?! Lo desiderava davvero come lui desiderava lei??? O era solo un’illusione!!!?? Gli sarebbe servito più tempo per tastare il terreno ma ormai era troppo tardi. Ora stavano per tornare a casa.. pronti a riprendere la loro solita monotona vita. E tutto sarebbe tornato normale.. come prima del weekend. O no?????!!!!!!!!!!!!

Invece per Sarah il fine settimana era finito troppo tardi, quel weekend le aveva letteralmente sconvolto la vita.. Peggio di un’apocalisse!!!!!!! Non solo si era innamorata della persona più sbagliata dell’intero universo maschile, ma tra l’altro si era pure convita di poterla conquistare. Ma ormai era troppo tardi per tornare indietro, se doveva affondare l’avrebbe fatto con dignità! Era pronta a giocarsi il tutto e per tutto con James.. Lei era la Cacciatrice… e avrebbe vinto anche quella battaglia!

 

James salutò i genitori di Sarah ringraziandoli dell’accoglienza calorosa con la promessa di tornare a trovarli.. Nonna Nana lo abbracciò forte e lui provò una stana sensazione di calore, come se fosse sua realmente nonna.. trattenne le lacrime, non era il caso di far vedere a degli ‘estranei’ le sue debolezze…

Anche Sarah salutò i genitori, promettendo di ritornare più spesso a fargli visita.

 

Durante il viaggio di ritorno lui e Sarah non parlarono molto.. qualche frase sì e no sulla musica che stavano ascoltando, dei commenti sul fine settimana appena trascorso, ringraziamenti vari.. ma niente di più. L’aria era tesa e tutti e due avvertivano che l’altro era imbarazzato e impacciato per trovare un argomento neutrale su cui discutere e far passare il tempo che sembrava non passasse mai..

 

Finalmente Sarah parcheggiò la macchina davanti casa di James… “Eccoci qua!!” esclamò lanciando un’occhiata all’amico seduto di fianco, sembrava non molto felice di essere arrivato.. anzi sembrava non avesse tanta voglia di scende dall’auto visto che non aveva battuto ciglio vedendo che erano arrivati < Siamo arrivati al capolinea! E adesso???! >

Infatti James non si mosse “Già!” continuava a rimanere immobile a fissare il portone di casa sua.. < Dovrei scendere..?! >

…silenzio…

James sospirò e si fece coraggio appellandosi al Santo protettore della Fortuna (Chissà se esiste davvero!!!!!) “Ti va di entrare? Posso offrirti qualcosa? Se sei troppo stanca per il viaggio, puoi riposarti un po’!!” James aveva parlato senza fermarsi.. era nervoso.. aveva paura che lei rifiutasse.. non voleva affatto che lei rifiutasse.. < Non voglio che finisca in questo modo!! Sento già che mi mancherà!!!! > quel pensiero gli fece sudare freddo.. < O no!! Ecco cosa succede quando ci si apre un po’ di più con qualcuno.. quando la persona che ami non c’è più o se ne va, se ne sente sempre la mancanza e ci si ritrova ad essere di nuovo soli con il cuore a pezzi!! > .. < Mi ero ripromesso di non ricascarci più, eppure è successo di nuovo!! Che idiota che sono!! > ma ormai era troppo tardi per tornare indietro..

Sarah stava riflettendo sulla proposta dell’amico.. < Potrei anche accettare il suo invito.. ma a che pro?! Mi sentirei di nuovo ardere dal desiderio di rivelargli i miei sentimenti e non sono ancora pronta… > la paura di essere rifiutata era troppo forte.. “Beh io.. non credo che sia il caso.. vorrei arrivare subito a casa. Devo disfare i bagagli e ho davvero bisogno di una bella doccia!!!”

“Puoi anche usare il mio bagno!!” le parole erano gli uscite da sole dalla sua bocca... le aveva sparate senza pensarci ed ora si pentiva di non riuscire mai tenere a freno la lingua tutte le volte che era necessario.. < Pensa prima di parlare, James!! >

Sarah rise, non c’era malizia nella proposta dell’amico, questo l’aveva capito dal suo tono apprensivo e insicuro.. così volle scherzarci su anche lei “C’è abbastanza spazio per 2 persone nella tua doccia!!” < Ma che diavolo sto dicendo???!! Prima gli dico di no, e poi lo provoco??! Che bel piano!! >

James sospettò che la sua non fosse una reale provocazione e neppure un’offerta, ma solo una semplice battuta.. eppure si sentì incendiare di desiderio “Veramente non ho mai provato.. ma se insisti!!” < Sta zitto stupido, non vedi che lei non è interessata!!! > si ammonì James ricordandosi che la sua amica non era il tipo di donna che accettava di intraprendere una relazione solo in base all’attrazione fisica..

La sua voce calda e profonda fecero risvegliare in Sarah la voglia di lui.. ma lottò contro i suoi stessi ormoni impazziti e sospirò amareggiata “Notte James. Ci vediamo domani sul set!” < Non che non fossi tentata di verificare la sua teoria.. ma ora non mi sembra il caso! >

James annuì. Ci aveva provato, in fin dei conti.. ed aveva fallito! Così si arrese all’evidenza che quel desiderio che a volte aveva scorto nei suoi occhi era solo il frutto di una grande prova di attrice “Ok. Buona notte passerotto!!!!!” James aprì lo sportello della macchina, pronto a buttarsi alle spalle anche quel fallimento.. Possibile che non riuscisse ad avere la donna che desiderava? Possibile che tutte le volta che pensava di aver trovato una persona speciale con cui poter costruire qualcosa di importante, si rivelava troppo per lui??! < Sono un vero fallito! Lei è troppo per me!!! >

< Ma che diavolo sto facendo? Lui mi propone di andare a casa sua.. e io che faccio?? Rifiuto!! Ma insomma Sarah, lo vuoi o non lo vuoi??! Desideri conquistare il suo cuore sì o no?! > “Aspetta!” lei riuscì a richiamarlo prima che lui scendesse dalla macchina completamente.

Lui tornò a guardarla sorpreso e con una punta di speranza in volto..

Sarah timidamente balbettò qualcosa “Forse hai ragione.. riguardo a volermi offrire qualcosa da bere.. ho la gola secca!!” < Che scusa patetica!!! Vorrei sotterrarmi la testa!! > il suo viso si tinse di un rosso anormale..

James le offrì un enorme sorriso entusiasta e trionfante.. “Bene!” < E vai!!!!!! >

 

!!!!!!!!!!!

 

Capitolo 22: Bisogna pensare prima di parlare!? (2 parte)

James le fece strada.. si sentiva in fibrillazione, era teso ed eccitato al tempo stesso.. < E adesso che faccio? > ..richiuse la porta cercando di calmare i nervi e la fece accomodare sul divano.. “Cosa desideri?”

Sarah aveva il cuore in gola e sentiva le palpitazione aumentare..“Cos’hai?” < Forse un po’ di alcol riuscirà a farmi sciogliere!! Sono tutta un fascio di nervi!!! >

< Tutto quello che vuoi, amore!!! > pensò languidamente James, poi si schiarì la voce ed esclamò “Ho whisky, martini, gin, ehm.. barbon!!”

“L’whisky mi dà alla testa, gin.. no, barbon eww.. un martini può andare bene, grazie!!” lei sospirò e si sedette sul divano... < O dio!!! E adesso che faccio? > Sarah si guardò intorno nel frattempo che lui arrivasse.. la casa era pulita e ordinata.. < Strano visto che lui è sempre così disordinato!! Forse ha una cameriera!!? >

Lui tornò quasi subito con 2 bicchieri e si sedette accanto a lei.. Sarah lo ringraziò e sorseggiò piano il suo liquore.

…silenzio…

< Serve qualcosa per allentare la tensione!! > pensò lui.. così cercò un argomento di conversazione..“Ehm.. Che scena abbiamo domani?” James sapeva esattamente la risposta visto che aveva una memoria di ferro quando si trattava di imparare qualsiasi parte il suo personaggio richiedeva..

Sarah lo guardò indecisa e confusa, quella vicinanza non la faceva ragionare razionalmente.. sentiva i suoi fianchi sfiorare il corpo di lui e il suo sistema nervoso era teso come una corda di violino, per non parlare degli ormoni impazziti che giravano vorticosamente nel suo cervello urlando ‘..buttati addosso..’ < Silenzio!!!!!! > gridò nella sua testa Sarah.. < Mi devo concentrare, non posso saltargli al collo e dirgli di farmi cioè che vuole!! > ..< O meglio lo farei anche.. ma non è così che ci si comporta se si vuole far innamorare una persona!! > “Dov’eravamo arrivati?”

James rispose prontamente “Tu mi hai mollato perché il tuo Capitan america era tornato e avevi scoperti che io era ‘il Dottore’. Poi Xander ha lasciato Anya sull’altare e lei è tornata demone della vendetta.”

Sarah si era incantata ad ammirare le labbra dell’amico mentre si muovevano per parlare.. < Che labbra da favola!! > ..senza staccare gli occhi dalla sua bocca, gli disse con voce rauca..“E dopo cosa succede??!”

James continuò senza accorgersi dell’occhiata lussuriosa di Sarah “Tu vieni colpita da un demone, non so di che specie, che ti inietta una potente droga.. così incominci ad avere le allucinazioni.. pensi che la tua vita a Sunnydale è solo la fantasia mentre ti convinci di essere rinchiusa in un ospedale psichiatrico...”

Lei sospirò ..“Che puntata noiosa!! Niente più baci!!!!!!!” annunciò audacemente fissandolo intensamente negli occhi esortandolo a prendere l’iniziativa. < E’ un vero peccato sprecare del tempo parlando!! Ma che posso fare? Io lancio dei segnali e lui non li riconosce!! > Sarah sbuffò spazientita.

“Già!” lui la guardò negli occhi perplesso < Cos’è?! E’ un invito a baciarla??! > scosse la testa e finse di non sentito l’ultima frase “Siamo quasi alla fine della stagione!” < Meglio continuare su un terreno neutrale.

“E’ vero! Quando se ne va Spike da Sunnydale?”

Lui sembrò pensarci un attimo “Se non sbaglio.. fra 3 puntate, dopo che..” lasciò la frase incompiuta, vide l’espressione triste di lei e capì che aveva capito a cosa si stesse riferendo < Odio Joss per quella maledettissima scena!! > la violenza sessuale su una donna era una cosa terribile, a volte quando guardava dei film con delle scene del genere cambiava subito canale.. Ed ora avrebbe dovuto interpretare lui stesso la parte del maniaco.. James bevve tutto d’un sorso il resto del liquore rimasto nel bicchiere e lo lasciò vuoto sul tavolino vicino al divano dove erano seduti... “Non mi entusiasma molto quella scena violenta che dobbiamo ancora girare!!”

Anche Sarah finì il suo martini e posò il suo bicchiere accanto a quello di James, poi tornò a fissare i suoi splendidi occhi celesti.. “Nemmeno a me! Ma Joss è il grande capo.. e noi siamo attori.”

James annuì concordando “A dir la verità, quando ho letto il copione la prima volta ho tentato di far cambiare idea a Joss su quella scena, ma lui fu removibile.. disse che doveva servire a Spike per spingerlo al cambiamento totale..”

“A dir la verità, anche io ero rimasta titubante leggendo la scena in questione, e chiesi a Joss perché Spike doveva arrivare fino a quel punto con Buffy e rovinare definitivamente il loro rapporto.. Buffy si stava abituando a fidarsi di lui.. anche se lei aveva ripetuto più volte che non amava il vampiro, in cuor suo sapeva di mentire. Ma con quel comportamento, Spike avrebbe rovinato tutto.. E dopo chissà se Buffy si potrà fidare ancora di lui!!! Chissà che accadrà nella 7 serie!!!”

Lui rise di gusto sfacciatamente.. “La Cacciatrice è proprio testarda, proprio come la sua interprete!”

Sarah strinse gli occhi e aggrottò la fronte facendo il muso “Senti chi parla.. il vampiro senz’anima più ostinato del mondo!!!”

James si avvicinò imprudente al suo viso con un sorriso beffardo “Mi stai sfidando?” < Quando fa la bambina offesa è adorabile!! >

Sarah colse al volo l’opportunità che lui le stava lanciando e si avvicinò pure lei < Se non mi bacia ora, lo farò io!! > “Puoi giurarci!!”

Lui si ritrovò a fissare la sua bocca invitante, erano a pochi centimetri l’uno dall’altro e riuscivano a sentire i loro respiri accelerati, James si leccò le labbra ma non si mosse.. “Sarah!”

Lei aveva gli occhi appannati dal desiderio e si sentiva ardere tutto il corpo < Che altro c’è?!!! > “Ehm?!”

James si fece forza per continuare a parlare con voce rotta dal desiderio incontrollato, le labbra a pochi millimetri.. “Dobbiamo trovare una soluzione?” < Se la bacio, rischio di non potermi più fermare!! Devo assolutamente sapere se anche lei vuole quello che voglio io! >

Sarah lo guardò confusa.. non capiva che cosa lui stesse aspettando..< Ma insomma perché non la smette di sprecare il fiato e non mi bacia!! > “Soluzione?”

“Sì. La nostra attrazione sessuale mai risolta è diventata un problema.” Non era stato eloquente quanto avrebbe desiderato, ma con lei così vicina era già molto che non si fosse limitato a dire ‘ tu donna, io uomo’. Ma il modo in cui lei lo guardava, a labbra socchiuse, meravigliata, sembrava un invito a proseguire.. < Questo è troppo!!!! Al diavolo le parole! Non servono!! > ..con meno delicatezza del solito si immerse vorace nella sua bocca. Sarah non si lamentò e rispose al bacio con la sua stessa furia.. La sua frenesia la elettrizzò, regalandole un'inattesa risolutezza. Era ciò che aveva aspettato, ciò per cui aveva spasimato, ciò che si era immaginata migliaia di volte quando chiudeva gli occhi, ciò che aveva sognato da quando si era innamorata di lui.. Poi, dimenticò tutto sui sogni perché la realtà era cento volte migliore!!! Così si abbandonò fiduciosa e ricambiò quell'intimo contatto.

Era la prima volta che si baciavano senza testimoni. Senza scuse nè finzioni, solo perché lo desiderava.

Le labbra avide di James si muovevano modellando quelle di Sarah e promettendole una notte di passione.. Lui le accarezzò la schiena e le posò le mani sul sedere, tirandola più vicina a sé fino a farla sedere sulle sue gambe. Sarah gemette al contatto con la sua evidente erezione. I loro pensieri andarono in sciopero.. Quella era pura passione!!!!!!!!!!!!!!!!

James la sentì sussultare, così si staccò un attimo da lei, giusto il tempo per permettere ai suoi polmoni ed a quelli della donna che stava baciando di riprendere a pompare ossigeno, con il fiato corto riuscì a dire “Sarah, se non è questo che vuoi, se pensi che dovremmo fermarci...” < Zitto idiota!!! Non rovinare tutto!! > la vocina nel suo cervello si fece sentire, ma il suo istinto di gentiluomo e il suo rispetto verso l’amica erano troppo forti.. anche se sarebbe stata una vera tortura se lei si fosse tirata indietro proprio in quel momento, lui non l’avrebbe forzata..

Anche lei aveva il respiro affannato “No! Cioè, non voglio fermarmi.” E senza aspettare oltre gli prese il viso tra le mani e gli incollò di nuovo le labbra alle sue in un altro bacio senza fine.

James era stravolto. < Vuole fare sesso con me!!!! O mio Dio!!!!!! > La sua arrendevolezza lo lasciava senza parole, era l'uomo più fortunato del mondo. < Stiamo per fare l’amore!!!> ..< Farò l’amore con Sarah!! > Quel pensiero lo fece agitare e nella foga di assaporare il suo corpo nudo sul suo, fece saltare un bottone dalla maglietta di lei mentre gliela sfilava senza sbottonarla.. e maledisse gli strati di abiti che li separavano. < Vaffan..!!! >

“Pazienza!” ridacchiò lei con un sorriso malizioso.

“Pazienza? E da quando ti ho conosciuta che aspetto questo momento, anche se mi ci è voluto un po' per capirlo.” Disse lui esasperato..

Sarah gli scoccò uno sguardo così colmo di adorazione che lui provò l'impulso di farla sua con tutti i vestiti addosso. Ma lei lo fermò sorridendo, gli accarezzò il petto sopra il tessuto della camicia e poi cominciò a slacciarla lentamente facendolo fremere, poi gliela sfilò come aveva sognato di fare. Le tremavano le mani. Gli posò una mano sul petto nudo, giocherellando con i peli e i muscoli tonici da palestra. “Avevo immaginato questo momento, sai.”

James la guardò sorpreso ed esaltato “Davvero? Ti prego, dimmi che la tua fantasia non si fermava qui.”

Le loro risate furono smorzate da un bacio infuocato. Sarah gli esplorò la bocca, poi si abbassò un poco e gli passò la lingua sul collo. Le dita scesero fino ai jeans, ma lui le prese il polso, fermandola. “Aspetta. Voglio vederti. Non sei l'unica ad avere avuto fantasie in merito.” La guardò negli occhi, ipnotizzato, mentre lei si slacciava il reggiseno e lo gettava via con un gesto fluido e veloce.

Mentre l'indumento volava via, un fremito violento l'attraversò tutta. Ma non avrebbe saputo dire se a causarlo dell'aria fresca sulla pelle nuda o la fiamma del suo sguardo, ma l'apprezzamento che gli lesse nei suoi occhi la scaldò subito. Di una cosa era sicura: se non l'avesse toccata presto, sarebbe morta.

James la fece stendere sul divano e le passò le dita sulle cestole, dirigendo verso l'alto senza fretta. Sarah rovesciò la testa all'indietro mentre lingue di fuoco le saettavano attraverso il corpo per finirle, calde e umide, tra le gambe. Con l'intensificarsi delle carezze, gemette fino a conficcargli le unghie nella schiena, attraendolo più vicino a sé.

“Aspetta...” bisbigliò lui. E chinando il capo, le passò la lingua sul collo, succhiando e mordicchiando.

“Ma ho già aspettato abbastanza.” protestò lei con calore. < Non posso credere di averlo detto a voce alta!! > Eppure, lo aveva fatto. Adesso non le restava che vedere come avrebbe reagito lui.

James si tirò indietro, lì per lì Sarah parve confondersi. Poi sorrise di nuovo vedendo che lui si stava togliendo i jeans “Ne sarà valsa la pena.” promise. “Fidati.”

Lei assentì.. si fidava eccome!! Amore e desiderio le si accumularono dentro e di colpo le parve di non poter aspettare un solo minuto di più. Il suo respiro si fece pesante quando lui raggiunse il seno e le stuzzicò i capezzoli già turgidi. Uno spasmo di desiderio la lasciò senza fiato, temette di annegare in quelle onde di passione. Quando James smise di baciarla per vederla in volto, lei protestò; lo approvò in pieno, invece, quando chinò la testa e le prese un capezzolo tra le labbra.

Di nuovo le dita di Sarah scesero e stavolta lui non la fermò quando gli abbassò i boxer. Armeggiò per togliergli ma in quella posizione era difficile..

Lui capì il problema e rise forte divertito.. Il divano era un po’ scomodo e piccolo per tutti e 2… “Forse è meglio se andiamo a letto!!”

Ma Sarah replicò impaziente “Non so se ce la faccio ad arrivare fin lì!!!!”

Lui si tirò su e l’aiutò ad alzarsi prendendola per mano.. lungo la strada per arrivare fin in camera da letto si fermarono più volte per baciarsi… arrivati davanti la porta della stanza, lui l’appoggiò allo stipite tutto eccitato e tornò famelico a dedicarsi alla sua bocca stuzzicandola con la lingua..

A Sarah sfuggì un gemito.. e tra un bacio e un altro, riuscì solo a dire “..letto!”

Lui la prese in braccio e la depositò sul letto.. poi si sfilò i boxer.. e lei rimase ad osservare il panorama, soddisfatta. Per poco non riuscì a trattenere un fischio!! Quando lui la raggiunse sul letto, lei si dedicò subito a ciò che vide.

James restò senza fiato. “Sei incredibile.”

“Tu di più!!” Sarah non aveva mai sperimentato nulla di simile. Era in preda a un raptus sessuale ed emotivo.

Lui le sfilò i jeans e gli slip ansioso di trovarsi pelle contro pelle, le passò la mano sull'addome e tra le cosce, andando poi a stuzzicarla nel suo punto più intimo. Sarah gli si sfregò contro; voleva di più. “James.. per favore..” sussurrò lei ansimando..

In risposta alle sue richieste, James scivolò in fondo al letto e rimpiazzò la mano con la bocca, baciandola dove nessuno aveva mai osato.

Sentendosi per la prima volta così esposta e vulnerabile, Sarah si irrigidì. Ma aveva già concesso il cuore a James, poteva dargli anche il suo corpo. Si rilassò e si arrese all'uomo che amava. L'orgasmo la lasciò soddisfatta e al contempo ansiosa di terminare con lui ciò

che avevano iniziato, di sentirlo dentro di sé.. Respirando a fatica Sarah lo guardò accaldata “Ho bisogno di te.. Ti voglio tutto!!!”

Il cuore di James ebbe un guizzo.. Quand'era stata l’ultima volta che una donna lo aveva voluto in quel modo? ..La verità lo colpì come uno schiaffo in pieno viso. Dopo una serie infinita di avventure con belle donne, la risposta era ‘mai’. Oh certo, sembrava una follia, lo sapeva. < Che cavolo, lei mi ha reso folle... > ..Ma sapeva anche di non aver mai voluto una donna nel modo in cui adesso voleva Sarah.

La luce che lesse nei suoi occhi lo spinsero a rispondere subito.. “Mi avrai presto!!” Si allontanò il tempo necessario per infilarsi un preservativo, poi le si stese sopra. Quando la penetrò, l'ossigeno le uscì dai polmoni con un sibilo. Non le serviva aria, solo James.

E lui non si risparmiò, ancora e ancora, finché la passione crescente si sfogò in un secondo orgasmo, nel quale lui la raggiunse subito.

Si tennero stretti, ansanti. Sarah non era certa di poter recuperare le proprie facoltà di pensiero e parola, per cui fu lieta che anche James ci mettesse un po' a riprendersi.

Infine lui le prese il volto tra le mani, spostandole una ciocca di capelli umida. “È stato incredibile.” La baciò, impedendole di replicare, e forse fu un bene, perché l'unica cosa che avrebbe potuto dirgli era ‘ti amo’.

< Diglielo ora!!! > si incitò da sola Sarah quando giacquero fianco a fianco, abbracciati. Nemmeno l'intimità del momento, però, le dava il coraggio di esplicitare i propri sentimenti. < E se lui si spaventa.. e se lui mi dice che voleva solo fare sesso!!!!! > non era pronta per sapere come la pensava in proposito ‘.. l’amico..’ < Non siamo più amici ora!! Siamo ‘amanti’! > chissà perché quella parola non le piaceva molto.. era troppo povera di sentimenti, era riduttiva..< Due persone sono amanti quando fanno solo sesso.. > .. < Noi cosa abbiamo fatto??! > Lei era sicura di aver fatto l’amore con l’uomo che amava.. ma James??!!!

Mentre l'euforia di poco prima svaniva, Sarah si rese conto di quante cose non sapesse... Come per esempio come avrebbero gestito la loro relazione ora che erano a casa. Relazione che per inciso, il loro contratto di lavoro non prevedeva, e che forse James

non considerava nemmeno come seria. Sarah fece una smorfia. Credeva che il suo corpo sazio sarebbe rimasto rilassato più a lungo dopo quella sessione di bollente passione ai massimi livelli.

Il respiro di James si fece più pesante, e Sarah si accorse che si era addormentato. Lo invidiò. Pochi minuti prima si era sentita leggera e senza pensieri, ora era timorosa. Certo, James la considerava più di una semplice amica, ma quanto più?

 

Verso le due di notte James si svegliò da un sogno stupendo su Sarah, aveva sognato ancora di fare l’amore con lei.. Quando si accorse che non era stato solo un sogno, sospirò felice e rassicurato notando la vera Sarah soffice tra le sue braccia, nuda e calda. Aspirò il profumo dei suoi capelli scomposti sul suo torace ed ebbe l’istinto di baciarla sul collo.. Lei, sentendo il contatto delle labbra di James sul suo corpo, si svegliò.

“Ehi” le disse lui con un sorriso, non voleva svegliarla. Ma lei non sembrava infastidita..

Anche lei gli ricambiò il sorriso “Ehi, tu” ..E si allungò a baciargli le labbra sorridenti. “È stato come immaginavo.” < …E di più!!!!!!!! >

“Davvero?” indagò lui malizioso.

“Con qualche piccola differenza..” precisò lei furba.

“Tipo?”

“Tipo.. tu sotto, io sopra.” E con un'agile mossa, gli montò a cavalcioni, si tirò indietro i capelli e assunse una posa che la fece sentire molto sexy.

James rise..“E dimmi.. che cosa succede adesso?”

“Questo..” spiegò Sarah. E gli strusciò i seni contro il torace.

“Uhm, amo il modo in cui lavora la tua mente..” commentò lui rabbrividendo di piacere.

< ..E io amo te!!! > pensò lei trattenendosi a stento dal dirlo a voce alta. < Ti amo al punto da prendere qualsiasi parte di te vorrai concedermi. > Poi, la passione li travolse e ogni riflessione fu spazzata via.

In breve, finirono per fare l'amore un'altra volta, esplorando possibilità tralasciate in precedenza. Possibilità che lasciarono tracce, tipo un succhiotto sul collo di Sarah.

 

Questa volta fu Sarah ad addormentarsi per prima e James si ritrovò a pensare.. < Potrei veramente abituarmi a tutto questo! > Era soddisfatto di quel marchio sul collo di lei, una sorta di prova fisica che Sarah era...< Cosa? ..Mia? > .. Sapeva che Sarah non sarebbe mai appartenuta a nessun uomo, nè tanto meno a lui. Si chiese cosa ne pensasse lei di quella notte che avevano condiviso.. Lui non avrebbe saputo cosa dire. < Questa notte insieme è stata una tra le più belle della mia vita, mi sono sentito felice come non mai!! > Ma lui ricordava bene cosa succedeva tutte le volte in cui era stato troppo felice in vita sua.. Purtroppo accadeva che presto o tardi sarebbe tornato ad essere di nuovo solo!! Solo con Dana aveva osato abbassare la guardia ed aveva aperto il suo cuore sperando di cancellare quel senso di solitudine, ma poi era finita nel solito modo deprimente.

Ecco perchè da allora lui si limitava ad andava a letto con interi eserciti di donne, ma mai si svegliava con una donna tra le braccia! Per carità, era troppo intimo!!!! Rischiava di infrangere le sue barriere che dovevano servire a proteggerlo da possibili cuori infranti.

Eppure, eccolo lì, stretto a Sarah, come se fosse la cosa più naturale del mondo. < Che guaio!! > si disse costringendosi a non balzare via. Quella donna era pericolosa!!! Mai prima di allora una donna aveva monopolizzato i suoi pensieri. O il suo corpo...

< Sì, è pericolosa!! > Pericolosa per la sua tranquillità d'animo, pericolosa per la sua libertà e pericolosa per le regole attentamente studiate secondo le quali giocava lui. Perché era il genere di donna che sognava.. e che a quanto pareva, faceva sognare anche a un tipo come lui, l'amore, il matrimonio e i figli.. Il ché gli faceva desiderare una fuga in elicottero e l'immediato ritorno alla sua vita di sempre.. perché, se c'era una cosa di cui era sicuro, era che non si sarebbe mai sposato. Il fallimento di un matrimonio su due gli diceva chiaramente: ‘Non ti disturbare, amico’.

< Ma io e Sarah non andremo tanto in là.. abbiamo condiviso solo del sesso, una bollente ed accecante passione che è esplosa prepotente!! > Lei avrebbe fatto in fretta a capire che lui era uno scapolo impenitente e che mai sarebbe cambiato. Così, lo avrebbe piantato. Quella costatazione evidente gli fece venire un groppo in gola e l’istinto lo portò a stringere di più la donna accanto a sé e a baciarle la testa, le accarezzò i capelli delicatamente. Sebbene la fugacità delle proprie relazioni non lo urtasse in circostanze normali, qualcosa gli diceva che quella volta lo strappo non sarebbe stato indolore. Ma adesso tutto ciò che doveva fare era affrontare il temporale che si stava infuriando dentro di lui. < E’ solo sesso, vero???!! > ma una voce dentro di lui gli rispose negativamente.. < Ho rovinato tutto! > .. < Torneremo mai ad essere solo amici??! > .. con quell’ultimo pensiero anche lui sprofondò nel mondo dei sogni pregando che al suo risveglio sarebbe stato più lucido per trovare una soluzione meno drastica di quella che sapeva dover prendere: ..lasciare Sarah per non farla soffrire ancora di più.. e per non soffrire lui stesso.

 

Capitolo 23: Il giorno dopo

Un rumore assordante continuava imperterrito a trillare come una.. sveglia???!!!

James aprì un occhio poi l’altro, cercò di stropicciarseli e stiracchiarsi ma si accorse che c’era qualcosa che glielo impediva.. o meglio qualcuno.. Spalancò del tutto le palpebre.. < Sarah!!!! > Anche lei sembrava stesse per svegliarsi infastidita dal trillo della sua sveglia.. lui allungò un braccio e con una mano raggiunse il comodino per spegnere quell’aggeggio infernale. < Ma che giorno è oggi?? >

Quando il suono fastidioso cessò Sarah si accoccolò di più a lui e strusciò il viso al suo torace facendo le fusa come una gattina in calore..

Anche lui tornò ad abbracciarla < Com’è dolce!! > pensò lui sospirando a godendo di quella sensazione piacevole e nuova al tempo stesso. Pensò a com'era bella quando gemeva e s'inarcava sotto di lui mentre facevano l'amore.. < No l’amore.. ma sesso!!! Mettitelo in testa zuccone!! > doveva assolutamente convincersi che era stato solo sesso, visto che presto avrebbe dovuto dirle addio...così sarebbe stato meno doloroso quando sarebbe finita.. Perché di fatto sarebbe finita.. Finiva sempre. Cercò di non pensarci molto, ma il dover rinunciare a lei lo faceva infuriare.. Ma inevitabilmente sarebbe accaduto, e quindi meglio porre subito la parola fine..

Magari avrebbe potuto preparare a Sarah la colazione. E forse, solo forse, se non avesse incenerito i toast o annacquato il caffè, lei avrebbe anche potuto non ammazzarlo per ciò che stava per dirle.. ma come faceva ad alzarsi senza svegliarla?!!!

James sospirò e rimase immobile, deciso a godersi ancora un po’ quel senso di appagamento che gli dava tenere stretta a sé Sarah.

 

In realtà Sarah era già sveglia da un po’.. da prima che la sveglia avesse incominciato li suo compito, cioè quello di suonare insistentemente, aveva anche sentito James quando si era mosso per spegnerla, ma aveva finto di dormire ancora. La verità era che non sapeva come comportarsi.. E se James si era pentito di ciò che avevano fatto? ..E lei? Si fece un rapido esame di coscienza e concluse..

< No, non sono affatto pentita, anzi..!!! > sorrise d'impulso tenendo gli occhi chiusi.. < Ho aspettato così tanto questo momento che non riesco quasi a credere che sia successo davvero!! > Ma con le braccia di James che la circondavano, il suo odore muschiato che l'avvolgeva e il suo respiro regolare che le scompigliava i capelli, sarebbe stato impossibile negarlo. < E’ fantastico! Non voglio alzarmi! >

 

James nel frattempo stava cercando di concentrarsi su qualcos’altro, oltre la donna che aveva tra le braccia, ma era tutto inutile.. lei gli riempiva completamente la mente, tutti i pensieri erano rivolti solo a lei..

..Eppure sentiva che c’era qualcosa che gli sfuggiva, che non riguardava Sarah, qualcosa che aveva dimenticato di fare, qualcosa di veramente importante.. < Ma che cosa..???!! > Improvvisamente si ricordò e spalancò gli occhi incredulo.. “Ma.. porca.. puttana!!!!” gridò lui ad alta voce prendendo velocemente in mano la sveglia e fissandola arrabbiato.

Quell’esclamazione e quel brusco movimento fecero destare Sarah che fingendo di essersi appena svegliata lo guardò con occhi semi chiusi..< Sono davvero brava a fare l’attrice!! > ridacchio tra sé e sé.. “Che succede?” gli domandò lei corrugando la fronte facendo la faccia preoccupata.

Lui girò seccato la sveglia verso di lei senza dire una parola.. Sarah focalizzò l’oggetto in questione perplessa e arricciò il naso.. < Che bel risveglio dopo una fantastica notte d’amore!! > pensò sarcastica lei.. < Non è esattamente questo il modo che mi sarebbe piaciuto sperimentare con lui!! >..< Ma che mi importa che ore sono? > “..E allora?” lei tornò a fissarlo non capendo che cosa centrasse l’ora.

James esclamò esasperato..“E’ lunedì!”

Quelle 2 paroline la fecero tornare con in piedi per terra.. “Oh!” ..presto la sua meraviglia si tramutò in paura… Erano le 9:15!!!!! E loro dovevano essere già sul set alle 9 in punto!

“Siamo in ritardo!!!” urlarono contemporaneamente i 2 fissandosi sconvolti..

Lei rimase immobile sul letto ancora tra le braccia di James. Non osava alzarsi, era ancora nuda e benché avessero fatto sesso.. si vergognava. Stano ma vero, visto la nottata di fuoco che avevano passato insieme! Ma non sapeva comunque come comportarsi.. Per lei i ‘primi mattini dopo’ erano sempre una tragedia. Fare l’amore era facile, bastava lasciarsi andare un po’.. Ma quello che la terrorizzava di più era il ‘dopo’.. “Joss ci ucciderà!” esclamò lei.

James si sciolse dal suo abbraccio un po’ forzatamente ed andò a recuperare i suoi boxer che erano finiti sul comò e se li infilò.. “No.. prima ci licenzia, poi ci caccia, e poi ci uccide molto lentamente!” rispose lui ironico e poi aggiunse “..come minimo!!”

Sarah non lo stava per nulla a sentire, continuava a fissargli il fondoschiena sospirando trasognata.. < Che bel sedere!! >

Lui si tuffò nell’armadio cercando qualcosa, mentre lei non riusciva a togliergli gli occhi di dosso, ripensando alla notte appena trascorsa. < E’ stato incredibile!!! Un sogno!!! Invece è tutto vero!!! > avrebbe voluto urlare e mettersi a ballare dalla contentezza. Si sentiva come una bambina che aveva appena ricevuto il più bel regalo di Natale.

Di scatto James si girò verso di lei con dei pantaloni scusi in mano. “ Sarah, devi vestirti.. e alla svelta!!” gli rimproverò lui.

In quel momento lei sembrò cadere dalle nuvole.. “E’ vero! Hai ragione!” cercò con lo sguardo i suoi indumenti ma vide solo i suoi jeans e le sue mutandine per terra.. “Dov’è il resto dei miei vestiti?” gli chiese lei confusa.

James rise al pensiero di come gli era piaciuto poterla spogliare del tutto e vederla nuda sotto di sé.. “Un po’ qua, un po’ là!”

“Ah!” il viso di Sarah si infiammò al solo ricordo. Tutto era iniziato sul divano, quindi in teoria dovevano essere ancora in salotto i suoi indumenti.. Si avvolse nel lenzuolo per coprirsi e scese dal letto cercando di non inciampare..

James la osservò mentre tentava di coprirsi alla meno peggio e sorrise divertito da quella scena buffa “Che stai facendo?!” < Ma che fa?! Si vergogna di me?!! >

Sarah lo fissò sorpresa da quella domanda “Recupero i miei vestiti! Vorresti che andassi al lavoro avvolta da un lenzuolo!!!?” esclamò lei sostenendo la sua ovvia tesi.

I suoi occhi scintillarono di passione, quella stessa passione che la notte scorsa gli aveva portati al limite.. “No, preferirei che nessun altro ti vedesse così. Sono geloso!”

La sua occhiata colma di desiderio la fece sciogliere e gli sorrise sensualmente..< E’ geloso di me?! Bene.. è un inizio! >

James la raggiunse “Ma qui non c’è bisogno che ti copri! Io ti ho già vista nuda!” ..con un semplice gesto le tolse il lenzuolo ammirando la sua nuda bellezza. Percorse con lo sguardo languido tutto il suo corpo, dalle dita dei piedi fino a rispecchiarsi nei suoi occhi verdi.. “Peccato che sia tardi! Mi sarebbe piaciuto svegliarti in un altro modo!”

Sarah sentiva il ventre pulsare.. “Anche a me!” rispose lei roca..

James stava di nuovo per perdere il controllo. < Ma che cos’ha questa donna?! Mi confonde!! > doveva concentrarsi su un problema alla volta, ora la sua carriera era in serio pericolo. Joss era stato categorico: ‘niente più ritardi.. oppure..’ lui si costrinse a scuotere i suoi pensieri “Ehm.. vuoi usare prima tu il bagno? Abbiamo poco tempo prima che lui ci faccia scovare dai suoi scagnozzi!!! E ridurci in cenere!”

Sarah sospirò delusa.. < Non mi ha nemmeno dato un bacio! > “Va bene, faccio in fretta!” raccolse i jeans e gli slip, poi il resto dei vestiti che era in salotto e si fiondò in bagno.. Uscì 5 minuti dopo già bella e pronta.

Lui sembrava triste, stava fissando fuori la finestra seduto la bordo del letto ancora disfatto..

“Ti aspetto di là in cucina. Se vuoi posso preparare il caffè!” disse lei gentilmente.

“Ok!” lui senza neppure guardarla si chiuse in bagno.

 

Nel frattempo Sarah si prodigò a cercare il caffè e le tazze.. Aprì una mensola e vide che era stata fortunata, al primo colpo aveva trovato tutto.. Poi si sedette alla sedia e aspettò..

James tornò dal bagno vestito.. Come sempre.. era uno spettacolo!!!

< ..E nudo è anche meglio!! > sorrise tra sé e sé lei.. Poi però lo vide in volto.. aveva un’espressione così seria che Sarah si preoccupò..“Ecco qui!” gli porse la tazza e lui la ringraziò solamente sedendosi alla sedia di fronte a lei. Sarah non sapeva cosa dirgli riguardo la notte appena trascorsa.. Forse lui non ne voleva parlare!? Ma la curiosità la stava bruciando dentro “Cos’hai?”

Il suo sguardo era cupo, i suoi occhi celesti erano scuri e non brillavano più “Avrei una domanda da farti.” < Accidenti, quanto è difficile!!!! >

Il terrore andò a riempire quei posti del suo animo che erano stati ricolmi di felicità fino ad attimi prima. La fantasia di Sarah incominciò a galoppare. E gli scenari più orribili le balenarono davanti agli occhi. La nottata non aveva prodotto l'effetto sperato. < Oh no! > “Ok, spara!!” sussurrò, torcendosi le mani impaziente e ansiosa di sapere il verdetto.

James temporeggiò sorseggiando il suo caffè bollente.. “Davvero buono! Devi insegnarmi a farlo così il caffè!!! A me viene sempre uno schifo!”

“Ok.” Le sfuggì una strana risatina isterica...e sospirò sollevata “Pensavo volessi dirmi che la scorsa notte era stata uno sbaglio.”

Ma quell’ultima frase gli fece indurì lo sguardo. James stinse la mascella..

E lei capì.. “Oh!” l'allegria le morì in gola “Immagino ci stessi arrivando.” Il suo cuore si stava frantumando in piccoli pezzi.. < E’ la fine! >

“Mi dispiace, Sarah.” le disse lui abbattuto.. Ci soffriva anche lui ma sapeva che era meglio così! Lo stava facendo per tutti e 2! Stava risparmiando tutto il dolore che lui avrebbe potuto creare in futuro a Sarah!

Lei si sentì affondare come il Titanic dopo lo scontro con l'iceberg. Non riusciva a capirlo in quel momento.. La rabbia stava prendendo il posto della disperazione e del dolore nel suo cuore. Stinse gli occhi furiosa.. “Ti spiace che abbiamo fatto l’amore?” < Che stronzo! >

“No!” lui quasi lo gridò quel monosillabo.. ma poi aggiunse amaramente.. “Non lo so..” si passò una mano tra i capelli indeciso sul da farsi e su cosa dire. Si alzò dalla sedia e cominciò a camminare avanti e indietro. Certo ora le cose tra loro erano cambiate drasticamente e non avrebbero potuto ignorare ciò che era successo. Ma non voleva ferirla ancora di più del dovuto! Scosse il capo.. “Non è stato uno sbaglio. È stato incredibile, pazzesco, divino!!!” ..poi aggiunse.. “Ma mi conosci. Sai bene che genere di uomo sono. Non è qualcosa che si possa cambiare.”

Sarah era ancora seduta alla sedia.. immobile, poi abbassò il viso pregando che lui non vedesse quando ci soffriva. Combattè contro le lacrime che lottavano per uscire.. e vinse. Non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla piangere.. D'altronde sapeva che una sola notte non poteva fare miracoli! Lui la stava scaricarla con eleganza, e lei non si sarebbe comportata come una ragazzina innamorata a cui gli si stava spezzando il cuore. Avrebbe fatto la donna consapevole delle sue azioni.. Rialzò gli occhi decisa e lo fissò duramente “Non mi pare di aver preteso cambiamenti.” < ..Almeno non per il momento! >

“Okay, ma anche così finiresti per odiarmi. E non voglio peggiorare la situazione...”

< Non gli permetterò di mollarmi proprio ora!! Dannazione!!! > Aveva aspettato troppo perché accadesse, perchè lui finalmente la notasse. Non si sarebbe arresa senza lottare. “So esattamente come sei fatto.”

“Forse lo pensi, però...”

“James, svegliati.” Lo guardò con intensità. “Chi ti conosce meglio di me?”

Un'ombra scura gli passò sul viso. “Tu vuoi.. hai bisogno..” S'interruppe bruscamente. “Accidenti, meriti molto di più di quanto non possa offrirti io.” Esclamò con infinita desolazione.

Era vero! Sarah voleva tutto. Ma lo voleva da lui!! Solo da lui!!! Ma quella notte, in un punto imprecisato tra il primo e l'ultimo amplesso, aveva deciso di poter accettare l'idea che non avrebbe ottenuto niente del genere, non da lui. ..O almeno non subito.. Sperava con tutte le sue forze che ci sarebbe stata la possibilità che anche James s'innamorasse così follemente da ammettere di non poter più vivere senza di lei.. Per ora si poteva accontentare delle briciole che lui gli avrebbe dato.. “So ciò che voglio.” Si alzò sicura di sè e gli andò vicino, in punta di piedi gli prese il viso tra le mani e lo baciò profondamente.. “Voglio te!” ..e lo baciò ancora.. “Solo te!” e ancora.. poi con un sorriso malizioso lo fissò intensamente “Ma se speri di potermi scaricare come una delle tue tante donne, ti sbagli. Non ti libererai facilmente di me! Sono pur sempre la Cacciatrice!!!” gli mordicchiò il lobo dell'orecchio e gli diede una leccatina sul collo, dov'era più sensibile.

James gemette “Sei un diavolo di donna!” Dopodiché mandò al diavolo tutto il resto e la prese tra le braccia baciandola appassionatamente.. “Sei unica!”

Era una vittoria molto piccola, riconobbe Sarah mentre si baciavano con passione. Ma era così che in fondo si vincevano le guerre. Con infinita pazienza e scaltra improvvisazione. < E io sono una maga nell’improvvisare! >

James fece una pausa ma senza staccarsi completamente da lei. “Sarah, vieni a cena con me domani sera?”

Il cuore le balzò in gola. Adesso sì che stava per piangere.. ma di gioia!!! E a pochi millimetri dalle sue labbra disse.. “A cena? Un vero appuntamento?”

Lui annuì entusiasta.. < Bisogna fare piccoli passi, uno alla volta!! >

< Grazie a Dio!! > Sarah sospirò di sollievo. Il loro era stato qualcosa di più di un weekend fuori città, doveva solo essere paziente. James faticava ad esprimere ciò che provava, in fondo la sua intera vita era stata popolata da gente che lo aveva abbandonato. Doveva dimostrargli di essere pronta a modificare la propria vita per lui. < Modificare, giusto! > Un compromesso che lei stessa desiderava, non un obbligo imposto da un altro. In quei giorni aveva imparato che fare qualcosa per una persona che si ama non implica essere all'antica. Voleva dimostrare a James il proprio impegno con un gesto eclatante. “Okay per la cena; ma che ne dici se cucino io?”

James rimase di sasso, poi sorrise divertito. “Mi vuoi tutto per te?” le sfiorò il naso con il suo..

“Ti aspetto domani, lo scoprirai da solo. Facciamo alle...” si guardò l’orologio.. < O mio Dio!! Sono le 9:30??? Accidenti, Joss! > L'aveva dimenticato. “Oddio! James siamo sempre in ritardo! Joss ci ammazzerà sul serio!!”

Con noncuranza James sbuffò “Al diavolo Joss!”

Lei tentò di replicare..“Ma..”

..Ma lui le tappò la bocca con un altro bacio ancora più eloquente.. e Sarah non si fece certo pregare per rispondere al suo richiamo..

< Se continua così finiremo per non andare proprio a lavoro, e saremo tutti e 2 licenziati!! > doveva recuperare la situazione. Tra un bacio e un altro Sarah cercò di farlo ragionare.. “Do..bbia..mo and..are!”

James farfugliò qualcosa che lei non capì visto che le parole si persero nella sua bocca.. < Cavoli!!! E’ meglio che mi fermi ora, se no dopo non avrò più la forza di farlo! > Si staccò da Sarah un po’ bruscamente e si allontanò da lei di un passo.. era l’unico modo per preservare il suo autocontrollo che andava in tilt tutte le volte che lei gli era troppo vicino.. “Stammi lontana o non garantisco di poter tenere le mani a posto.” le sorrise con infinita devozione.. “Vorrei baciarti dalla mattina alla sera!”

Sarah rise alla sua confessione.. < Se solo sapesse quanto lo amo!!! > ma un pensiero più preoccupante si impossessò di lei.. “Cosa facciamo sul set e che diciamo agli altri?”

Lui la guardò riflettendo “Ti riferisci alla politica che scoraggia le relazioni tra colleghi?”

“Già.”

“Non dobbiamo deciderlo su due piedi, no? Per adesso teniamocelo per noi, poi se il tutto si trasforma in qualcosa di serio, penseremo al da farsi.”

< Se il tutto si trasforma? Ma non è già qualcosa? Davvero confortante saperlo!! > lei si rattristò automaticamente.. l’euforia stava già passando..

E lui se ne accorse.. e si maledisse “Sarah, senti, forse mi sono espresso male.”

“No, no, ho capito cosa intendevi.” Usò il suo tono più superficiale, da ragazza cresciuta.

“E allora perché hai l'aria seccata??!”

“Non è niente!”

“Non intendevo dire che non è già una cosa seria, solo che...” James si ficcò le mani in tasca. “Io non sono bravo con le parole in questi casi.”

Sarah assunse un’aria dura e distaccata < Ma lo è quando deve sedurre una donna. E’ solo dopo averla sedotta che non sa più che dire!! > “Andiamo con la mia macchina?! Facciamo prima.”

“E’ meglio che io prenda la mia moto, se ci vedessero insieme..”

“Ok!” non voleva più stare in quella casa, si era già umiliata abbastanza.. Un conto era accettare le granelli di tempo che lui le dedicava, un conto era acconsentire di essere l’amante segreta! E a lei non stava bene!! < Fantastico!!! Facciamo un passo avanti, e due indietro!! Se continua così finiremo per vincere di sicura la maratona!! > senza aspettare oltre, Sarah prese la borsetta e uscì sbattendo la porta..

Vedendola andar via in quel modo, James sospirò senza replicare o tentare di fermarla per spiegarsi meglio.. < Ma è mai possibile che non riesca a farne una giusta?!!! >

 

Capitolo 24: Due parole di troppo! (1 parte)

James fu così felice di poter vedere Sarah quel lunedì sera che ne restò stupito anche lui stesso. Per tutto il giorno era rimasto in trepidazione.. Vederla accanto a sé.. e non poterla toccare ma soprattutto non poterla baciare.. Per lui era stato molto doloroso, specialmente reprimere quell’istinto di trascinarla con sé in uno sgabuzzino e.. < Accidenti a Joss!! Perché ha fatto finire la storia tra Buffy e Spike??! Almeno così avrei avuto una scusa plausibile… > Durante le riprese delle varie scene che avevano girato, tutti e 2 avevano fatto finta di niente comportandosi come al solito da colleghi.. Una specie di recita nella recita!! Anche se a lui era sembrato più che altro che Sarah lo stesse evitando per la maggior parte del tempo..

Ma ora era davanti la sua porta.. la finzione poteva finire, ed iniziava la vera seduzione.. < Sei pronto James??! > fece un profondo respiro e suonò..

 

Sarah, mentre aspettava l’arrivo di James, aveva ingannato il tempo cucinando, cercando di non pensare troppo alle parole di James quella mattina.. ‘..se ci vedessero insieme..’ Ma perché?? Era così terribile se gli altri sapessero che loro stavano insieme?? D'altronde erano grandi abbastanza per prendere da soli le proprie decisioni.. < Forse lui si vergogna di me.. di farsi vedere con me!!!? > .. < O forse vuole soltanto spassarsela per un po’ e poi mollarmi come fa di solito con le sue donne.. senza che nessuno lo sappia!!! > Sarah scosse la testa con decisione.. < Basta con i pensieri negativi, Sarah! Concentrati sulla serata che passerai da sola con lui.. Dev’essere indimenticabile! > sentì il campanello suonare.. < E’ lui, è lui, è lui!!! > il panico si impossessò del suo corpo.. e dopo aver fatto un respiro a pieni polmoni andò ad aprire..

 

James non perse tempo con le parole nemmeno quando lei gli aprì la porta dell'appartamento.

Le posò la mano libera, quella che non reggeva il vino, sui fianchi e la tirò a sé per baciarla. Quell’azione improvvisa la colse di sorpresa; poi però Sarah reagì rispondendo al bacio con tale ardore che il Merlot rischiò di finire a terra.

“Sei bellissima.. E’ da stamattina che volevo dirtelo.” I suoi occhi blu fiammeggiarono ammirandola e lei si sentì incenerire da suo sguardo caldo e sensuale.. Sarah era vestita con una maglia rossa su una gonna lunga nera. I capelli erano raccolti solo ai lati con due mollettine argentate..

“Meglio tardi che mai.” commentò lei sfoderando un enorme sorriso vivace. < Nemmeno lui è niente male! > pensò Sarah facendolo entrare e conducendolo verso il salotto.. < Ma che dico! Lui è sexy anche senza nulla addosso!! >

James la seguì nell'appartamento e si rese conto che quel giorno sul set era stato l'unico a non farle il filo. Persino Nicholas, cioè Xander l’amicone, si era intrattenuto più del dovuto a chiacchierare con Sarah. Lui invece si era mangiato il fegato per la gelosia ma si era tenuto alla larga per tenere le mani a posto e non tirare un pugno a Nick e dirgli di stare lontano dalla sua donna. Ma ora quella donna paradisiaca era tutta per lui, solo per lui. < Meglio approfittare.. > si disse. Ora poteva smetterla di fingere di non desiderarla. La seguì in cucina e posò il vino sul banco. “Spero il rosso vada bene, non so cos'hai preparato.”

Sarah prese i guanti da cucina e si accinse a controllare nel forno..“Lasagne. Ti piacciono??”

“Da morire!!!!” Non che fosse lì per il cibo. Almeno non per quel tipo di cibo.. era affamato di ben altro..

Sarah capì che lui non si stava riferendo alle lasagne.. e sorrise arrossendo per il complimento.. < Ma che cavolo mi sta succedendo??! Mi sembra di essere tornata la ragazzina pudica delle superiori.. >..< Devo tronare ad essere me stessa! La Cacciatrice seduttrice!! >..< Fa anche rima!! >

< Dio, è bellissima!! > pensava James vedendola arrossire. Gli faceva male guardarla. Era contento di averle suggerito di cenare insieme. “Posso darti una mano?” si offrì lui.

“Che ne dici di un po' di vino?” rispose lei.

“Certo.” James iniziò a versare il Merlot, ma rischiò di rovesciarlo quando Sarah si appoggiò al tavolo vicino a lui, lasciandogli intravedere la nudità sotto la maglia. < Lo fa apposta?!!! > Sbirciò meglio e vide il pizzo nero del reggiseno. Quella sera era piena di sorprese! Le diede il suo bicchiere e li fecero tintinnare..

Lei sorseggiò il vino. “Mi sei mancato oggi.” Gli rivolse uno sguardo biricchino che lo fece ardere di desiderio..

< Anche tu, tesoro! Mi sei mancata da matti!!! > “Ero vicino a te. Sai, ero quel ragazzo vestito e truccato da vampiro che non fa altro che venirti dietro come un cagnolino!!” scherzò lui. “Comunque forse non mi hai neppure notato, visto che eri troppo impegnata a ridere e flirtare con Nick.” Lasciò il suo bicchiere sul tavolo osservandola in un modo che apparve strano per Sarah.

“Ma che dici?! Io e Nick non stavamo facendo proprio niente.” Il suo viso si illuminò mentre pensava < Possibile che lui sia davvero geloso?!! >

James non aveva proprio voglia di parlare di quello che era successo al lavoro!!! Gli rodeva ancora il fatto che era stata una sua idea nascondere la loro iniziale ‘relazione’.. se così poteva chiamare quello che stava accadendo tra loro.. Quindi non poteva certo lamentarsi del comportamento di Sarah, lei aveva solo acconsentito alla sua richiesta di nascondersi nell’ombra. Ma che altro avrebbero potuto fare??! Avevano rischiato già di venire licenziati da Joss per aver fatto più di 40 minuti di ritardo.. Non potevano certo dire a tutti che ora erano una ‘coppia’? < Noi non siamo una ‘coppia’!! >..< In realtà non lo so neppure io cosa siamo, quindi.. >..

Sarah si accorse che lui stava fissando un punto imprecisato dietro le sue spalle “James? Dove sei? Ti ho perso?”

Ma lui si riscosse subito dai suoi pensieri..“Scusa, ero distratto da una donna troppo sexy.”

“Oh. Sei perdonato.” flirtò anche lei.

“Così non vale, sai, avevo progetti ben precisi per farmi perdonare.” Le tolse il bicchiere guardandola maliziosamente.

Lei soffocò un gemito di piacere al solo pensiero di come sarebbe stato bravo a farsi perdonare facendo esattamente quello che sapeva fare meglio..“Okay, allora non sei perdonato, e prevedo che dovrai darti parecchio da fare per redimerti, vampiro.”

“Allora è meglio che cominci subito.” Abbassò il capo, poi si fermò. “Aspetta, ho un'idea.” La sollevò e la fece sedere sul tavolo...

Sarah unì le labbra alle sue e lui le prese il volto tra le mani, baciandola come un assetato d'acqua nel deserto. Poi abbassò le mani e le infilò sotto il maglione, sfiorandole la schiena nuda. Lei rabbrividì e lui continuò a baciarla, risalendo verso il reggiseno e le sfiorò un capezzolo. Sarah gemette nella sua bocca senza staccarsi. Ma essendo desiderosi di ritrovarsi pelle contro pelle, lui le sfilò la maglia, inutile in quel momento, dalla testa ammirandola in reggiseno nero e gonna nera. < Tentatrice come non mai!! > “Bel look..” commentò con voce roca. “..da vera Cacciatrice!”

“Esatto! Non dimenticarlo mai con chi hai a che fare!!” Sarah lasciò scivolare le mani sul suo petto e prese a sbottonargli la camicia per poi lasciarla scivolare per terra.. gli sfirò il petto nudo facendolo eccitare fino ad arrivare alla cintura dei pantaloni che finì presto per essere aperta, gli abbassò la cerniera con lentezza estenuante, eccitandolo oltre ogni limite.

James si sfilò jeans e boxer e li calciò via velocemente. Lei lo afferrò per la vita con le gambe e gli si premette contro. La gonna stretta le impediva i movimenti; così James gliela sollevò e la fece volare via dalla testa, le carezzando le sue cosce lisce come seta, e le si infilò tra le gambe. Le mutandine di pizzo nero di Sarah lo mandarono in tilt. “Carine.” commentò sfiorando gli elastici sulla pelle liscia. “Spero non ti dispiaccia se te le tolgo.”

Lei si dimenò per aiutarlo nel compito. “Se insisti. Ma sai, gli slip e il reggiseno stanno bene insieme.”

“Capisco cosa intendi.” Aprì il gancetto, sfilò il reggiseno e le prese i seni tra le mani, riempiendole. < E’ perfetta! > Le tormentò i capezzoli e quando lei si inarcò, offrendosi, glieli prese in bocca.

“Volevi andare in camera da letto?” < Perché se è così, dovremo andarci ora o mai più! >

Sarah gli allacciò le gambe in vita ancora di più, quasi a impedirgli di fuggire altrove. “No. Qui.”

James prese in fretta un preservativo da una tasca dei jeans e iniziò a infilarlo. Lei lo fermò e finì l'opera.

Senza fiato, James le afferrò i fianchi e scivolò dentro di lei. Sarah lo guardò negli occhi, rapita.

Non era certo di meritarsela. Ma non si era mai sentito così legato a qualcuno, e stava male. Per un secondo fu preso dal panico. Chiuse gli occhi, cercando di ignorare l'emozione e il rischio a essa connesso. Mise da parte le sue paure e fece l'amore con lei con lentezza, facendola gemere.

“E così bello! Sì, così, proprio così.” Sarah si inarcava sempre di più per accoglierlo meglio..

Desiderando soddisfarla al massimo, James si mosse dentro di lei trattenendosi, finché Sarah non gli affondò le unghie nella schiena. Insieme sfogarono il loro piacere, rabbrividendo e gemendo.

Rimasero abbracciati, ansanti.. lì sul tavolo della cucina.. nudi.

Una voce dentro di lui urlava: ‘Ti amo.’ Ma non riuscì a pronunciare quelle parole. Le aveva dette solo a Dana mentre lei se ne stava andando, anni prima. E a sua madre mentre moriva.. Troppo tardi per fermare entrambe le donne più importanti della sua vita. E ora, terrorizzato all'idea di poter perdere anche Sarah, tacque.

Sarah invece ci mise tutta la sua buona volontà per non pronunciare quelle stesse parole, ma non ci riuscì.. “Ti amo” gli sussurrò piano. Non sapeva se aveva fatto bene a dirlo ma ormai l’aveva detto.. Una parte di lei ne era fiera, finalmente scopriva le carte.. ma l’altra parte era spaventata a morte per quello che lui avrebbe potuto fare ora che sapeva che lei lo amava..

Nonostante fosse stato un debole mormorio inudibile, James lo sentì e aprì gli occhi.. < Mi ama?!!!!! Oh no!!! >..< E adesso??! >

 

Capitolo 24: Due parole di troppo! (2 parte)

Quel ‘Ti amo’..gli rimbombava nel cervello come un martello pneumatico.. James si tirò indietro per guardarla in viso, quello che vi lesse lo spaventò ancora di più di quelle 2 parole.. Lei stava aspettando una risposta.. Voleva sapere che cosa provava lui per lei!!! Si liberò dal suo abbraccio, lasciandola lì, sola e nuda, ancora sul tavolo della cucina..

Sarah aspettò che lui le dicesse qualcosa, qualsiasi cosa.. anche un ‘ti voglio bene’.. Ma niente.. Stettero zitti a fissasi negli occhi per un minuto, ma a Sarah sembrò un’eternità.. lui si era allontanato di poco, eppure a lei sembrava lontano chilometri.. La sua espressione di pura paura e terrore la sconcertarono.. e in quell’istante, vedendo l’uomo che fino a un momento prima faceva l’amore con lei, allontanarsi sempre di più, si sentì morire.. morire dentro.

“Co..sa?” balbettò lui in preda allo smarrimento totale.. sperava di non aver sentito bene, di aver capito male…

Sarah abbassò lo sguardo, come se si vergognasse..“Io.. sono.. innamorata.. di te!” rialzò il viso e lo guardò negli occhi, quello che vi lesse fu solo panico..

Lui rimaneva fermò e immobile a fissarla con i suoi occhi blu ghiaccio come se non la riconoscesse più, come se si fosse trasformata in un alieno. “Perché?” la sua voce trasmetteva tutto il turbamento che provava.. Perché proprio lui??!!!!!

Non era certo quella la risposta che Sarah desiderava da lui.. Il suo cuore esplose come se fosse stato colpito da una bomba.. e sanguinò, ma non di un sangue rosso vermiglio, ma nero e scuro, come se fosse sporco… Dai suoi occhi, che fino ad un minuto prima erano colmi di gioia e felicità, scesero lacrime calde e dolorose come le spine di una rosa. Quando si ama qualcuno è per un’infinità di perché.. Ma in quel momento Sarah capì che non sarebbe servito elencare tutti i motivi per cui si era innamorata di lui.. “Io.. non lo so..” era una bugia. Lei lo amava perché era lui.. l’amico con cui amava passare il tempo libero, con cui amava scherzare, con cui amava parlare, con cui si confidava. Ma in quell’istante anche lei si domandò: Perché si era innamorata di quell'uomo inarrivabile?

James aveva indossato la maschera della freddezza ed innalzato di nuovo quelle barriere che durante il weekend era riuscito a buttare giù.. la sua più grande paura era la paura stessa! Quella paura che ora lo stava facendo tremare.. quella paura che ora, davanti alla donna che diceva di amarlo, lo stava spingendo a scappare lontano per rifugiarsi nell’ombra della solitudine.. solo lì si sarebbe sentito al sicuro da tutti e da tutto.. James raccolse i suoi vestiti e si incominciò a rivestire in silenzio..

Invece Sarah non si mosse, tremava solamente come una foglia muta e leggera che ondeggia al semplice soffio del vento.. non sapeva se era per il freddo o per la consapevolezza che per la sua distrazione ora stava perdendo la persona che più amava al mondo.. Non poteva lasciarlo andare così.. Non poteva finire così.. Ancora un sussurro tra le lacrime.. “James, mi.. disp..” ma non riuscì a finire la frase, un singhiozzò di lacrime trattenute la interruppe.. non respirava, piangeva e basta..

Ma lui non la guardò neppure.. era arrabbiato, deluso, furioso, ma non con lei.. con se stesso.. Era colpa sua! Sarah soffriva a causa sua.. e gli chiedeva pure scusa!! Avrebbe voluto uccidersi con le sue mani... Non aveva mai avuto l’intenzione di far soffrire Sarah. Aveva pensato di poter colmare quel vuoto che c’era nel suo cuore, ma in quel momento non era pronto ad ammettere i suoi sentimenti.. e forse non lo sarebbe mai stato. Lei non si meritava un uomo come lui.. doveva farsi da parte.. lei poteva aspirare di meglio.. “Devo andarmene! Scusami tu..” finì di abbottonarsi la camicia e la cintura dei pantaloni il più velocemente possibile.. e senza voltarsi si accinse ad aprire la porta.

“NO!!!!!!!!!!!!!!” gridò Sarah in preda alla disperazione..

James si bloccò immediatamente alle sue urla.. e rimase come di pietra, inchiodato al pavimento.

Lei scese dal tavolo in fretta, fregandosene di essere ancora nuda, e correndo scalza si aggrappò alle sue spalle abbracciandolo da dietro.. si strinse a lui come ad impedirgli di andarsene e sprofondò il viso bagnato di dolore tra le sue scapole.. “Non lasciarmi!!” la sua era una preghiera, una implorazione che richiedeva conforto e assenso.. le sue gocce di pianto silenziose gli stavano bagnando la camicia..

James restò immobile come una statua, con la mano ancora sulla maniglia della porta semi aperta e la donna addolorata dietro di sè.. deglutì a fatica il groppo che gli si era formato in gola.. “Sarah.. ti prego..” anche il suo era un appello, ma era anche una muta richiesta di lasciarlo andare.

Lei alzò il viso rigato dal fiume di lacrime e si posizionò davanti a lui per poterlo vedere in volto e potergli parlare rivelando la sua disperazione “Non mi interessa se non mi ami, non mi importa se vuoi solo del sesso da me.. Non lasciarmi!” lo stava supplicando, ma non gliene importava di fare la parte dell’amante ferita, della donna debole e bisognosa, di umiliarsi, non gliene importava niente.. Non voleva perdere James. tutto il resto passava in secondo piano..

Il pianto di lei come una freccia gli trapassò il torace e gli scalfì il cuore.. “Io.. non posso..” James ebbe compassione della donna minuta che era davanti a sé tutta tramante, sembrava una bambina.. avrebbe voluto rassicurarla, stringerla, riscaldarla, ma doveva essere forte.. non poteva farsi intenerire.. “Pensavo di essere abbastanza forte da gestire questa cosa tra di noi, invece mi sono reso conto che non potrebbe mai funzionare.. ti farei solo soffrire ancora di più. Non sono l’uomo adatto a te, non posso darti ciò che vuoi.. io non ne sono capace..” l’aveva detto tutto d’un fiato, perché sapeva che se si fosse fermato, non ce l’avrebbe fatta.

Sarah continuava a guardarlo piangendo in silenzio, le lacrime scendevano da sole rigandole il viso.. Che cosa avrebbe potuto dire per farlo rimanere??! Si era già umiliata abbastanza!

Lui le asciugò con le dita le lacrime salate che scendevano dai suoi occhi luccicanti.. “Non vale la pena piangere per uno come me! Non lo merito!!”

“Non mi importa, se vuoi farò di tutto per smettere di amarti, ma non lasciarmi!! Non lasciarmi!!” si prese il volto tra le mani e pianse singhiozzando, non ce la faceva più a trattenersi.. si sentiva così patetica!!!! Perché l’amore fa così male!!!!?????

Vedendo quella scena, James non ce la fece più.. si sentì un mostro.. Spike, al suo confronto, non aveva avuto paura di ripudiare la sua natura demoniaca per poter amare la sua Buffy, ma lui era un vigliacco, un codardo. “Piccola mi dispiace!!!! Mi dispiace così tanto!” la prese tra le braccia e lei si lasciò avvolgere dal suo calore per riscaldare il suo corpo freddo e nudo.. “Non ti lascio!! Sshh..va tutto bene!!!” le accarezzò i capelli dolcemente mentre lei continuava a singhiozzare sul suo petto..

 

 

Capitolo 25: Cos’è l’amore? (1 parte)

Questo amore

 

Questo amore

Così violento

Così fragile

Così tenero

Così disperato

 

Questo amore

Bello come il giorno

E cattivo come il tempo quando il tempo è cattivo

 

Questo amore così vero

Questo amore così bello

Così felice

Così gaio

E così beffardo

Tremante di paura come un bambino al buio

E così sicuro di sé come un uomo tranquillo nel cuore della notte

 

Questo amore che impauriva gli altri

Che li faceva parlare

Che li faceva impallidire

 

Questo amore spiato

Perchè noi lo spiavamo

Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato

Perchè noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato

 

Questo amore tutto intero

Ancora così vivo

E tutto soleggiato

E' tuo

E' mio

E' stato quel che è stato

 

Questa cosa sempre nuova

E che non è mai cambiata

Vera come una pianta

Tremante come un uccello

Calda e viva come l'estate

 

Noi possiamo tutti e due andare e ritornare

Noi possiamo dimenticare

E quindi riaddormentarci

Risvegliarsi soffrire invecchiare

Addormentarci ancora

Sognare la morte

Svegliarci sorridere e ridere

E ringiovanire

 

Il nostro amore è là

Testardo come un asino

Vivo come il desiderio

Crudele come la memoria

Sciocco come i rimpianti

Tenero come il ricordo

Freddo come il marmo

Bello come il giorno

Fragile come un bambino

 

Ci guarda sorridendo

E ci parla senza dir nulla

E io tremante l'ascolto

E grido

Grido per te

Grido per me

Ti supplico

Per te per me e per tutti coloro che si amano

E che si sono amati

 

Sì io gli grido

Per te per me

per tutti gli altri che non conoscono

 

Fermati là

Là dove sei

Là dove sei stato altre volte

Fermati

Non muoverti

Non andartene

Noi che siamo amati

Noi ti abbiamo dimenticato

Tu non dimenticarci

Non avevamo che te sulla terra

Non lasciarci diventare gelidi

Anche se molto lontano sempre

E non importa dove

Dacci un segno di vita

Molto più tardi ai margini di un bosco

Nella foresta della memoria

Alzati subito

Tendici la mano

E salvaci.

 

Jacques Prévert

 

******************

 

Nel silenzio della notte, al buio.. James stringeva ancora tra le braccia Sarah addormentata. Dopo averla calmata e rassicurata che non se ne sarebbe andato e non l’avrebbe lasciata, lui l’aveva portata in camera da letto e avevano finito per fare di nuovo l’amore.. nei loro gesti si poteva capire quanto fossero disperati.. lei all’idea di poterlo perdere, lui all’idea di doverla lasciare.

Sarah si era addormentata accoccolandosi a lui mentre James non riusciva a chiudere occhio, dolcemente accarezzava la donna pregando che quella notte non finisse mai...

Cosa sarebbe successo quando il sole sarebbe sorto e avrebbe illuminato la stanza e i loro volti??! Come si sarebbero comportati??! Cosa avrebbero fatto???!!!

< Chi ha detto.. ‘E’ meglio aver amato e sofferto per l’amore perduto, che non aver amato affatto.’ ..??!!! Beh, chiunque l’abbia detto, non sapeva cosa stava dicendo. Solo un folle ama sapendo di dover soffrire.. > Rivolse il suo sguardo pensieroso e cupo sul viso di lei.. sembrava così serena, un angelo che dormiva beatamente.. < Perché hai voluto innamorati di me??! >

L’amore a volte è anche cieco e sordo.. e rende pazzi.. Come diceva Shakespeare.. ‘Se non ricordi che Amore t'abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai mai amato.’

< Cosa vuol dire in realtà amare??!!!! Cos’è l’amore???! >

Nulla.. Cosa può essere? Tutto..

Amore vuol dire gioire

Amore vuol dire soffrire

Amore vuol dire patire

Amore vuol dire….

..Amore! Ecco un’infinità di significati in una parola, un oceano in una lacrima, una tempesta in un sospiro, un millennio in un secondo..

< Perché ho così paura di amare??! > James sapeva già la risposta.. aveva paura di scoprire che a lui non era concesso essere felice con qualcuno al suo fianco. L’aveva immaginato quando sua madre, una donna così fragile ma al contempo così forte, era morta; e quando Dana, la donna per la quale aveva sfidato il fato, se n’era andata senza voltarsi indietro. E lui era rimasto solo. Si era convinto che lui non avrebbe mai potuto avere quell’amore di cui tutti parlavano.

< L’amore eterno non esiste, prima o poi finisce tutto. La passione sfuma, la vita si spegne e l’amore muore. Esiste la certezza che l’amore continui anche dopo la morte???!! Cosa c’è al di là della morte?! Esite un’altra vita??!! > quante domande senza risposta…

L’unica cosa che sapeva era che in quel momento, con Sarah vicino, si sentiva in pace!!! Ma quanto sarebbe durata quella sensazione di tregua tra il suo cuore e la sua mente??!

 

Capitolo 25: Cos’è l’amore? (2 parte)

L’amore ha mille sfaccettature.. come quelle di un cristallo che quando viene illuminato da un fascio di luce creano l’arcobaleno..

 

I primi raggi dell’alba accarezzarono il soffitto e il letto che i due amanti avevano condiviso quella notte.. Una delle notti più tristi della sua vita, pensò James mentre man mano si svegliava. Aprì gli occhi lentamente, ancora assonnato. Aveva voglia di stiracchiarsi, ma il corpo di Sarah premuto contro il suo glielo impediva. Curvò le labbra in un sorriso malinconico e restò immobile ad ammirare la donna tra le sue braccia. Ascoltò il suo respiro regolare, seguì il profilo delicato del suo volto rilassato mentre dormiva, i suoi capelli come fili d’oro erano scompigliati sul suo petto nudo procurandogli leggermente il solletico. Sembrava un angelo, era così serena.. invece le sue palpebre chiuse celavano lacrime.. lacrime che quella sera aveva versato a causa sua.

Il ricordo di tutto il dolore che le aveva inflitto lo riportò alla realtà. Anche se con rammarico, James si liberò silenziosamente dall’abbraccio di lei e scivolò fuori dal letto ancora caldo dopo la notte infuocata appena trascorsa. Si soffermò ad osservarla ancora per alcuni minuti in piedi al bordo del letto.. Sarah sembrava non essersi accorta di niente, dormiva beatamente. Una fitta di dolore gli penetrò il cuore e gli fece un male cane..

La prima volta era stato difficile dimenticare il dolore causato dalla perdita di sua madre; la seconda volta, con Dana, aveva capito che per dimenticare una persona bisognava cancellare tutti i ricordi anche quelli felici, così faceva meno male, ed aveva funzionato..

Ma ora James non sapeva se il suo cuore avrebbe potuto sopportare un dolore simile a quello che aveva provato quando aveva visto Sarah piangere quella sera. Non si era aspettato certo un atteggiamento simile da una donna forte come lei.. pensava di conoscerla bene, eppure lei lo aveva spiazzato del tutto, era spaventata più di lui e quella sensazione di smarrimento totale che aveva letto nei suoi occhi lo aveva fatto tremare a sua volta. Allora James aveva voluto proteggerla da lui stesso, e si era abbandonato a consolarla, resistendo all’impulso di fuggir via. Mentre la stringeva tra le sue braccia, lui aveva provato un senso di quiete e tranquillità..

Ma adesso, lontano dal suo abbraccio, James si passò una mano tra i capelli arruffati, soprafatto da una sensazione di impotenza e frustrazione. < Che cosa faremo ora??? Come ci dovremo comportare tutti e 2? >

Si infilò i boxer e andò in cucina, attraversò il soggiorno e si diresse verso la finestra che dava sulla strada. Era solo l’alba e la vita fuori non era ancora incominciata. In quel silenzio spaventoso, tutti i suoi dubbi tornarono a galla.. le sue paure si risvegliarono, come se fino a quel momento erano state annebbiate da quel senso di pace che provava ogni volta che era con la donna che in quel momento dormiva da sola nel ‘loro’ letto, dove quella notte avevano fatto l’amore in un modo disparato ed appassionato.

Ripensò a Sarah, alla bellezza delle sue curve, alla dolcezza dei suoi baci.. quei baci avevano la capacità di cancellare dalla sua mente qualsiasi pensiero razionale e coerente.

La sua paura si stava tramutando, non era più la sensazione di solitudine eterna a spaventarlo, ma ora temeva che nient’altro al mondo lo avrebbe fatto sentire come si sentiva con Sarah: completo!!

Al buio della notte si potevano nascondere le proprie paure, ma alla luce del sole tutto si faceva più chiaro e più spaventoso.

Decise di prepararsi un caffé.

Non era casa sua, ma dopotutto non era la prima volta che rimaneva a dormire lì.. Sarah lo aveva spesso ospitato, sul divano naturalmente, quando facevano tardi per le riprese di notte sul set.

Mise la caffettiera sul fuoco.. aspettò.. poi si versò una dose generosa di quel liquido nero, aspirò l’aroma e ne bevve un sorso corposo, avvertì subito la scossa benefica della caffeina che entrava in circolo, gli serviva per tornare a ragionare razionalmente..

Doveva assolutamente parlare con Sarah.. sperando ancora di non farle troppo male.

 

Era già mattina!!!! In quel momento Sarah aprì gli occhi gonfi di sonno e di pianto.. Si ritrovò distesa nel suo letto, tutta sola, nuda.. il posto accanto a sé, dove dormiva James, era vuoto e freddo. Le lacrime le salirono di nuovo agli occhi e senza riflettere sprofondò il viso sul cuscino scoppiando in un pianto disperato.. Quello che aveva più temuto si era avverato.. Lui se n’era andato.. forse per sempre.. la sua disperazione era tale da gettarla nello sconforto totale.. il pianto era soffocato dal cuscino che accoglieva silenzioso le sue gocce di rugiada.. ma il suo dolore era incalcolabile.. si sentiva come se qualcuno le avesse strappato il cuore dal petto..

Non avrebbe potuto scegliere un uomo più difficile di James per innamorarsi, neppure se lo avesse cercato col lanternino. Ma non aveva programmato di innamorarsi così follemente e pazzamente del suo amico. Dopotutto l’amore non si può programmare, l’amore non ha logica.. Arriva quando meno te lo aspetti!!!!! Quell’amore le aveva frantumato la sua teoria iniziale sul non voler avere nessuno al suo fianco in quel preciso momento della sua vita. Eppure, ora che era successo, non riusciva ad immaginarsi un’esistenza senza di lui. Ed era proprio quello che più la spaventava.. amare qualcuno, in quel modo come lei amava James, era pericoloso.. pericoloso per la salute del suo cuore sensibile al dolore per una possibile perdita. Come avrebbe voluto recitare la parte della Cacciatrice forte e coraggiosa!! La vita sentimentale di Buffy era molto più semplice, lei aveva accanto a sé un vampiro innamorato cotto di lei che era pronto a gettarsi nel fuoco pur di renderla felice, invece Sarah non aveva nessun innamorato, poteva solo sperare di avere il corpo di quello che impersonificava Spike sotto di sé. Ma da come si erano svolti gli ultimi eventi, era chiaro che James non intendeva neppure sprecare il suo tempo a fare sesso con lei. Forse non la riteneva degna.. forse lei non lo eccitava davvero.. forse lei non lo soddisfaceva..

Era così persa tra i suoi mille ‘forse’ che non sentì neppure l’aroma del caffè che si espandeva in tutta la casa..

“Accidenti!” una voce inconfondibile imprecò nel silenzio della stanza..

Sarah sussultò interrompendo i singhiozzi.. aprì gli occhi velati ancora di lacrime e si voltò di scatto per vedere il proprietario di quella voce così sexy.. “James!” lei lo chiamò sorpresa, sussurrando appena il suo nome con la voce ancora rotta dal pianto ora placato.. la sua anima, torturata dal dolore per la sua presunta perdita, si riempì di sollievo.. < E’ lui!! E’ qui!!! Non se n’è andato!! >

Lui era vicino al comò con un vassoio in bilico in una mano e l'alluce dolorante che si era appena pestato nell'altra. Era nudo, tranne i boxer che ricoprivano il meglio del suo corpo ed aveva l'aspetto di una appetitosa fetta di Paradiso.

< Uhmmmm!!!!!! > pensò lei surriscaldandosi, il suo cuore prese a batterle ancora più forte. L'intera nottata le tornò alla mente, dalla prima volta in cui avevano fatto l’amore sul tavolo della sua cucina, fino alla sua disperata e patetica preghiera per convincerlo a restare e al modo in cui lui l’aveva consolata facendo di nuovo l’amore con lei..

“Buongiorno tesoro!” lui le rivolse un caldo sorriso ma vedendo il viso e gli occhi rossi della ragazza si fece serio e preoccupato “Cosa c’è?” si avvicinò al letto ed il materasso s'inclinò sotto il suo peso. Posò il vassoio sul comodino e le accarezzò i capelli dolcemente..

Lei gli buttò le braccia la collo e sprofondò il viso nel suo petto accogliente.. avrebbe voluto trattenere le lacrime ma ormai era troppo tardi, poiché animate di loro iniziativa ricominciarono a scendere corpose..

James sentì il suo torace bagnarsi e capì che lei stava piangendo.. e si odio!!!!! Era ancora colpa sua!!!! “Piccola, non fare così!!” la sua voce era calma e delicata, voleva rassicurarla, la tenne stretta a sé, con movimenti circolari le accarezzò la schiena nuda per placare il suo dolore.. < Sono un bastardo!! >

Man mano che si rendeva conto di quanto potesse essere patetica la sua scenata di pianto, Sarah sollevò il capo “Scusa, sono una stupida patetica, vero?!” si asciugò le lacrime ed evitò il suo sguardo per vergogna di quella che era la sua debolezza.

James scosse la testa, provava pietà per quella donna, ma sapeva anche che era tutto per colpa sua se soffriva, sua e delle sue insormontabili paure.. “No, sono io l’idiota.” Per cambiare argomento lui indicò il vassoio timidamente. “Ecco qua. Tutto ciò che so cucinare.”

Lei inquadrò prima lui con aria scettica e poi il vassoio, su cui troneggiava una tazze di caffè fumanti e un piatto di toast carbonizzati… “Sembra...” Coprendosi col lenzuolo, adocchiò i toast. “... interessante.”

James le passò la tazza. “Il caffè dovrebbe andare.”

Sarah ne mandò giù una sorsata... e per poco non la sputò. E non soltanto perché era il peggior caffè che avesse mai assaggiato ma perché per la prima volta l'uomo che amava le aveva portato la colazione a letto.. In quel momento l’amore che provava per lui subì un'ulteriore amplificazione. Avrebbe voluto piangere. “Delizioso.” annunciò a fatica. < Non è vero! E’ uno schifo!! Dovrò veramente insegnargli a preparare il caffè!! >

Lui la guardò con sospetto, poi storse il naso. “Bugiarda.”

E in quel modo l’atmosfera rigida che regnava tra loro si ruppe perchè naturalmente Sarah scoppiò a ridere. “Basta il pensiero.” E con lei anche James si rilassò a ridere.. però poi placate le risate, tornò di nuovo serio.. “Sarah, tu sai che io non posso darti ciò che vuoi!!” Quante volte aveva ripetuto quella frase nella sua mente, era riuscito a convincere così bene se stesso.. ma ora doveva convincere anche lei che quella era la verità..

“Mi basta questo!” Sarah gli catturò le labbra in un bacio senza fine, disperato.. < Per adesso posso avere solo il suo corpo.. Chissà se poi riuscirò anche a conquistare il suo cuore!!!?? >

< Che cosa devo fare??! > si domandò James ma istintivamente aveva già risposto selvaggiamente al suo richiamo, prese di nuovo possesso del suo copro e si immerse in lei, grato che quella calda marea di desiderio gli permetteva di dimenticare tutto, tranne che vivere quell'unico e bellissimo istante nel presente con lei e dentro di lei..

Il corpo di Sarah anelava l’intimità del tocco di James, la sua pelle era accaldata, il desiderio le pulsava nelle vene, il respirò si faceva più rapido ad entrambi, i loro battiti acceleravano. Lei dischiuse la bocca permettendo alla propria lingua di cercare il piacere all’interno di quella di lui. Con un gemito roco James rispose al suo invito.. ma interruppe il bacio improvvisamente e si allontanò quel tanto per vederla in volto, con occhi velati di desiderio mormorò “Sarah, è davvero questo quello che vuoi??!”

Ma lei non rispose con le parole, lo attirò a sé in un bacio che non poteva aspettare e che alimentava il fuoco della loro passione.

Da quel momento James perse la concezione del tempo e dello spazio.. la provocò, la stimolò, l’accarezzò, la mordicchiò e lei fece altrettanto.. solo quando fu pronta, allora lui sprofondò la sua virilità nella morbidezza di lei dando inizio ad un’altra seduzione. I loro corpi trovarono subito un ritmo piacevole che sarebbe arrivato presto al punto di non ritorno. Raggiunsero l’orgasmo nello stesso momento. Respirando a fatica, Sarah si lasciò cullare dalle carezze e dai baci delicati di James e dalla quiete dei loro corpi ancora intrecciati, e pregò che quel momento non finisse mai! < Come vorrei fermare il tempo in questo preciso momento!! >

 

 

Capitolo 26: L’amore è…

Suonò il campanello.. Sarah sapeva perfettamente chi era.. ed aprì la porta senza esitare..

Con un movimento fluido, James l’attirò a sè, cogliendola di sorpresa, entrò in casa e richiuse l'uscio con un calcio. Sarah lo baciò appassionatamente sulle labbra rivelando la sua urgenza ed usò la lingua per penetrare in quel luogo che aveva imparato a conoscere molto bene.. Lei aveva smesso di farsi domande sul futuro, il presente era troppo bello per rovinarlo struggendosi con mille dubbi che le affollavano il cervello una volta finita la passione.. Doveva apparire proprio patetica ai suoi occhi, una povera creatura che si presta ad elemosinare un po’ d’amore e di conforto, pronta a tutto pur di non perdere quell’unica cosa che lui poteva darle: il sesso... Com’era squallido!! Ma per lei non era solo sesso, tutte le volte che erano insieme lei ci metteva l’anima e il cuore. Almeno l’aveva ancora tutto per sé, e lui sembrava non lamentarsi in quel momento anzi..

Senza togliere le labbra dalle sue, lui le stava cercando di sfilare il vestito rosso che lei aveva scelto per quella sera. James la percosse tutta con lo sguardo ammirando il suo completo intimo rosso fuoco, i suoi occhi erano così intensi che Sarah arrossì..

“Dove preferisci?” domandò lui tornando a stuzzicarle le labbra con le sue accarezzandole in un lento e languido bacio.

Lei non aveva dubbi, lo voleva subito. “Ovunque!” farfugliò lei senza smettere di baciarlo e toccarlo attraverso la camicia per cercare il calore del suo corpo...

Un sorriso malizioso gli increspò le labbra. “Ovunque?!” James sapeva che non era un bene continuare in quel modo, ma non riusciva a fermare il suo impellente desiderio.. Sarah lo aveva stregato!!! La desiderava ardentemente e non ne era mai sazio. Avrebbe continuato così all’infinito.. Non sapeva cosa provava per lei, ma di certo la voleva!!!!

Lei annuì e un fremito le corse giù per la schiena. “La scelta al gentiluomo.”

“Oh, ma non c'è nessunissimo gentiluomo qua dentro...” ribattè lui ridacchiando e facendole l'occhiolino. Poi, come una nuvola sul sole, l'umore di lui mutò e il suo desiderio, per quanto intenso, si velò di apprensione. “Sarah... Puoi ancora cambiare idea..”

“Zitto!” ordinò lei. E gli prese la testa con le mani affondando le dita tra i suoi capelli e gli appioppò il più eloquente dei baci.

“Ottima risposta.” approvò James, vide il divano, era la scelta più vicina...

Sarah aveva il cuore in gola.. Travolta da un'eccitazione incredibile, gli nascose il viso nella piega del collo ed aspirò la sua delicata fragranza. Quell'odore la perseguitava notte e giorno... Senza più controllarsi, gli sfilò dai calzoni la camicia, poi gliela tolse con impazienza, gettandola per terra. Era perfetto, riflettè mentre si attardava ad accarezzarlo con dita tremanti. Un capolavoro scolpito. Il suo sguardo indugiò sulla soffice peluria scura che gli ombreggiava il torace per poi scomparire al di sotto della cintola dei calzoni. Poi, anche quella barriera diventò insopportabile, tant'è che l'indumento raggiunse la camicia di James sul pavimento. Lui si allungò verso di lei e le sfiorò con le dita il pizzo del reggiseno e le mancò il respiro quando lui sganciò il fermaglio frontale. Così s'inarcò incoraggiandolo a fare proprio quello. E allora lui lo fece, riempiendosi le mani dei suoi seni, accarezzandoli gentilmente e stuzzicandole i capezzoli con gesti esperti. Il calore delle sue mani la infiammarono.. il suo tocco era quello di un uomo che aveva tutto il tempo del mondo, sembrava trarre il più grande piacere nell’esplorare il suo corpo esposto, faceva scorrere le mani con lentezza inaudita su tutte le sue curve, poi le labbra sostituirono le mani.. e lei gemette. Quanto amava quell’uomo!!!! Lo amava a tal punto da rendersi la sua puttana dell’amore.. Ma l’amore a volte fa fare cose inaudite.. Lei lo voleva subito, voleva che le catturasse la bocca, che la prendesse e che l’amasse.. Al diavolo la sua dignità!!!

E così fece lui..

Non fecero neppure in tempo ad arrivarci al divano che si ritrovarono nudi sul tappeto del salotto ad amarsi appassionatamente.

Sarah lo attirò a sé e percepì la sua erezione contro le sue cosce, divaricò le gambe istintivamente e lui la penetrò piano con un movimento controllato.. la baciò tracciando il contorno delle sue labbra con la lingua.. appena sentì il corpo di lei che si rilassava le sollevò i fianchi e spinse più a fondo.. si immerse in lei con movimenti lenti ma potenti. Lei godette della sua grazia felina, del calore della sua pelle, di quell’unione estremamente appagante. Una spinta ne chiamava un’altra, i loro fianchi si cercavano con frenesia, i respiri si facevano via via più rapidi. Sarah si aggrappò alle sue spalle e chiuse gli occhi cercando di controllare il proprio tremore. Non voleva che quella notte non finisse mai. Ma i suoi muscoli erano troppo contratti, i suoi nervi troppo tesi, le profonde spinte di James dentro di lei la portavano inesorabilmente verso il punto di non ritorno e le intense contrazioni si susseguirono l’una dopo l’altra.

James raggiunse il piacere con lei, il suo corpo si sollevò e rabbrividì fra le braccia di Sarah.

In quattro giorni avevano fatto l'amore in cucina, nella doccia, a letto, e ora anche per terra..

Lacrime di felicità le salirono agli occhi mentre lo teneva stretto a sé ed ascoltava il battito frenetico del suo cuore. Il suo corpo maschio pulsava ancora dentro di lei, provocandole nuove e piccole scosse di piacere. Fare l’amore con lui era la cosa più naturale del mondo, pensò Sarah mentre gli baciava il petto proprio all’altezza del cuore.

James si sollevò e rotolò trascinandola con sé. Sarah si rannicchiò contro il suo petto e si sentì in pace. Si protese verso di lui, trovò la bocca e gliela baciò con tenerezza.

James non riuscì a trattenersi dal ridere e Sarah lo guardò stupita.. “Che c’è?! Perché ridi?”

“Scusami ma mi è venuta in mente uno dei nostri tanti scambi di battuta: ‘Abbiamo mancato il letto!!!!’ ”

Allora lei capì a cosa lui si stesse riferendo.. Buffy e Spike!! “ ‘Fortuna per il letto!’ ” risero tutti e due ripensando alla coincidenza.. “Sai, dovremmo cercare di farlo più spesso a letto.” Sentenziò lei alla fine.

“So cosa intendi, ho dei lividi ovunque, però ne valeva la pena.” Il sesso tra loro era sempre incredibile, ma era l'unico momento in cui James si sentiva in pace. Da quando erano tornati da New York aveva sperimentato momenti davvero meravigliosi, ma anche altri pieni di ansia. Viveva in attesa del classico calcio nei denti. Aveva cercato di farsene una ragione. In fin dei conti era sopravvissuto a molti addii, sarebbe sopravvissuto anche a quello di Sarah. Per dimostrare la sua teoria la evitava per tutto il giorno sul set, convincendosi che non sarebbe morto se non l'avesse toccata o non le avesse parlato per alcune ore. Aveva notato la perplessità di Sarah al lavoro, ma lei gli era stata alla larga, rispettando i suoi spazi..

Lui le sfiorò la gamba voglioso. “Sei incredibile!!”

Sarah si lasciò sfuggire un sospirò “Anche tu!! ..se ci ripensi a quell'idea del letto...”

In quel momento lui capì che era ora di levare le tende, più tempo passavano insieme, più sarebbe stato difficile quando si sarebbero lasciati.. e allora era meglio tornare sulla difensiva.. “Mi tenti, sai, ma non posso restare.”

“Oh, te ne vai?” sbottò lei contrariata.

Dal tono James capì che era ferita, e si arrabbiò: non con lei, ma con se stesso. “Sono restato ieri sera.”

“Lo so, solo che... Non importa.. Un secondo che ti rendo i tuoi vestiti.” Sarah si rialzò a sedere e ripescò dal pavimento l’indumento più vicino a loro: la sua camicia e gliela porse irritata.

“Non è che debba andarmene in questo istante.” Ribadì lui senza prendere la camicia.

“Come vuoi!” Sarah sotto lo sguardo indagatore di James si incominciò a rivestire.. Era chiaro che era ferita. “D'altronde stiamo giocando alle tue regole!”

Anche lui si stava rivestendo “Che intendi dire?!”

“Che io ho ancora il tempo per parlarti o per pranzare con te. Tu invece mi ignori, James.”

James fu afferrato dal terrore. Quattro giorni, e Sarah era già infelice. Ripensò a Dana. ‘Non riesco a capirti, James. Mi serve una persona che ci sia per me.’ Era cominciata così presto, la tanto temuta fine? “E che mi dici di tutto questo?” Aprì le braccia e indicò il salotto, con ancora i loro indumenti tutti sparsi in giro.

“Intendi ricordarmi che sei venuto a fare sesso? A casa mia questo si chiama una botta e via.” Adesso sì che era arrabbiata..

“Non ti lamentavi qualche minuto fa.”

Fece per replicare, poi ci ripensò.. d’altronde se l’era cercata!! “Senti, non facciamo così. È stata una giornata lunga, siamo stanchi. Sono lieta che tu sia venuto, non litighiamo. Dammi solo un minuto per cambiarmi. È tutto okay.”

Erano lacrime quelle che le brillavano negli occhi? James non ne era certo. Notò però che, dopo un'ora passata insieme nudi, Sarah si era andata a cambiare in camera da letto e si era chiusa la porta alle spalle. Lui sospirò e si rassegnò all’evidenza: presto tutto questo sarebbe stato solo un triste ricordo..

 

Capitolo 27: L’amore è.. fantasia, immaginazione????

Sarah si svegliò presto quella mattina, non era riuscita a dormire bene quella notte, l’aveva passata a rigirarsi tra le lenzuola senza trovare tregua. Sospirò pesantemente, non voleva alzarsi dal letto ma era inutile starsene lì senza far niente e rimuginare in eterno, di certo nulla sarebbe cambiato se se ne stava con le mani in mano.. Scacciò via le lenzuola e si costrinse a lavarsi e vestirsi.. < Forse un po’ di esercizio fisico mi farà bene.. ho bisogno di scaricare la tensione e dimenticare per un po’ i miei problemi.. >

Quando tornò in camera era già pronta per uscire, gli occhi caddero sul suo letto e si soffermò a pensare..

Con un piccolo sforza di immaginazione, Sarah si vide in quel letto insieme a James anche negli anni a venire, col passare del tempo le cose non sarebbero cambiate molto, James sarebbe rimasto sempre uguale, avrebbe continuato a mantenere quel fuoco ardente nei suoi occhi celesti, quelle labbra carnose che sapevano svolgere molto bene il loro compito di seduzione, quel corpo sexy che la faceva incendiare tutte le volte di un desiderio inconcepibile.. avrebbe avuto sempre il potere di farsi desiderare! Quell’immagine le riempì il cuore di speranza.. < Oh Dio.. sto di nuovo fantasticando!!! Tutto questo non giova alla mia tranquillità d’animo ma non posso farne a meno, spero sempre che le cose possano funzionare tra di noi.. Forse lui ha solo bisogno di più tempo per accettare il mio amore, per assimilare il tutto, e forse al lungo andare anche lui si accorgerà di essersi innamorato di me..!!!!!!>

Ma era solo una fantasia, ricordò a se stessa Sarah, e le sue fantasie non l’avrebbero portata lontano.

Si sentiva schiava di quell’amore folle, prigioniera di quella passione che si scatenava in lei ogni volta che lui le era vicino. James veniva da lei per prendersi tutto quello che Sarah era disposta a dargli, anche il suo cuore lo reggeva nel palmo di una mano, ma poi come un pipistrello spariva nel buio della notte prima che facesse giorno. < ..Proprio come Spike!! > Quell’atteggiamento distante che lui aveva sempre nei suoi confronti non l’aiutava affatto. < Vivere in un mondo irreale è una follia. >

Nei pochi momenti prima di addormentarsi, dopo aver fatto l’amore, si chiedeva cosa sarebbe successo dopo che lui si fosse stancato di lei.. L’avrebbe buttata via come una scarpa usata e vecchia?!!! < Probabile!!!! > E lei cosa avrebbe fatto???!! Si sarebbe fatta da parte come se nulla fosse??!! < Probabile!!!!! > L’unico modo per non soffrire troppo era per il momento evitare di pensarci, meglio godere fino in fondo le incredibili sensazioni che lui le trasmetteva ogni qualvolta la possedeva.

Stava passando dall’amare James, all’essere completamente ossessionata sessualmente da lui, non era più padrona delle sue emozioni, lui era capace di scombinare tutti i suoi piani e pensieri, era come la droga, se non riceveva una dose giornaliera di ‘lui’ poteva morirne di astinenza... < Sono nei guai! >

Ma tenere la propria vita in sospeso non risolveva proprio niente, non avrebbe potuto impedire a lungo che il mondo si intromettesse nel loro ritiro sensuale.

Così ritornò alla dura e triste realtà cercando riparo dalla sua folle immaginazione.

 

Sarah entrò nello spogliatoio della palestra di mattina presto sapendo di non dover parlare con nessuno, o sarebbe impazzita. Aveva bisogno di azzerare tutto dal cervello. Gli serviva un attimo di tregua per non pensare a niente.

Aveva incontrato già Emma il giorno prima, ma non le aveva rivelato nulla di ciò che era accaduto tra lei e James. Le aveva detto del rinnovato accordo con i suoi, e che li avrebbe rivisti a Natale. A lavoro nessuno sospettava niente, ed era frustrante fingere davanti a tutti. Sul momento si era convinta di avere taciuto la sua relazione a luci rosse con James per evitare i ‘te l'avevo detto’ dell'amica. In realtà ora capiva che la sua reticenza era dovuta al presentimento che sarebbe finita male.

Apparentemente, a dire il vero, andava tutto bene. Lei e James avevano portato la loro relazione su un livello nuovo, e avevano fatto sesso stupendo, anche se due volte lui se ne era andato subito dopo.

Era paradossale, Sarah non era mai stata appiccicosa, eppure più si avvicinavano fisicamente, più lei sentiva di perderlo emotivamente. Parlavano poco e a lei mancavano i loro discorsi. Niente da obiettare sul sesso, okay, ma Sarah voleva di più.. Certo, facevano l'amore in modo leggendario, ma lei avrebbe dato indietro volentieri la leggenda per avere in cambio il suo vecchio e confidente amico.

< Forse sono troppo possessiva? Adesso sì che mi serve un'opinione… >

 

Capitolo 28: Cercasi soluzione…

Pronta ad affrontare Emma, uscì dallo spogliatoio; sentiva il rumore familiare delle macchine della palestra, e sperava che l'amica fosse già là. La individuò subito. Emma sorrideva a un uomo moro che gliela dava a intendere.

Sarah si sentì in colpa. Non aveva mai capito la necessità di Emma di trovarsi un compagno. Ora la capiva.

Il lavoro, la famiglia, gli amici non le bastavano più. Voleva passione, risate, e qualcuno con cui condividere i trionfi e le sconfitte.

< No, non qualcuno. Voglio James. >

Emma la salutò da lontano con un sorriso genuino e quando il suo ammiratore tornò ai propri attrezzi, Sarah le si avvicinò. “Ehi, mi fa piacere vederti qui. Mi servirebbe un orecchio amico.” Sapeva di potersi fidare di lei.. Emma era molto brava ad interpretare i suoi sentimenti e dare consigli, aveva un certo sesto senso!!!

“Certo, sono qui per questo, cara!”

Sarah la ringraziò mentalmente e ne fu sollevata, affrontare tutto da sola l’aveva portata a deprimersi. Magari Emma avrebbe trovata un’alternativa ai suoi problemi esistenziali. “Che ne dici se mariniamo le lezioni per una volta? Usciamo di qui, ti offro una ciambella.”

“Una ciambella? E’ una ribellione totale alle regole! Stai bene? Da quando ti sei convertita alle tentazioni della vita?” chiese Emma, stupita.

Sarah si morse il labbro. “Ora ti racconto tutto.”

 

“Non ci credo.” Era l'ottava volta come minimo che Emma lo ripeteva sconvolta. “Non ci credo proprio.” Era come se il disco si fosse incantata. La sua espressione di pieno stupore e meraviglia era dipinta sul suo volto ma sembrava anche dire: ‘Avrei voluto starci io al tuo posto!’

“Sì, te lo giuro.” Sarah si appoggiò alla poltrona della caffetteria sospirando... “Senti, fammi sapere quando hai digerito la parte sul sesso, così possiamo decidere quale sarà la mia prossima mossa.”

“Non la digerirò mai! James è un gran baciatore, questo lo so per esperienza!” Emma sorrise sorniona ripensando alla scena di Spike e Anya che fanno sesso sul tavolo del Magic Shop.

Sarah digrignò i denti sentendo alla bocca dello stomaco la gelosia che ardeva.. Aveva capito a cosa si stesse riferendo l’amica ma preferì stare in silenzio.

“Sai quante volte mi hai giurato che tu e James eravate solo amici?” borbottò alla fine la ragazza.

< In effetti sì!! > “Ed era così! La situazione è cambiata nel weekend.” < Senza sapere bene come, purtroppo! >

Emma la guardò stringendo gli occhi pensierosa ma una luce maliziosa passò attraverso il suo sguardo furbo “Ora so perché non mi facevi uscire con lui.”

“Dai, non scherzare!!” la rimproverò Sarah sbuffando spazientita “D'accordo, me l'avevi detto, avevi ragione tu e io torto. E ora?”

Emma annuì con l’espressione ‘Avevo visto giusto fin dall’inizio!’.. poi riflettè un attimo sul racconto dell’amica.. “Pensi che ti stia usando per fare sesso?”

< Purtroppo sì! > “Ecco.. non so.. È solo che... quando non facciamo sesso, lui mi esclude. Non voglio sembrargli una di quelle donne lagnose che vogliono più attenzioni.. ma io voglio più attenzioni!!!! Credo che James abbia paura di una qualsiasi relazione seria, all’inizio mi sembrava che ci stesse provando seriamente ad impegnarsi, ma ora mi sembra essere tornato quello di prima del weekend: inaccessibile e riservato. Temo sempre di trovare un biglietto sulla porta di casa con su scritto: ‘Sono partito, non cercarmi più! Addio!!!”

“Temi che troverà una scusa per andarsene?”

< Se lo aveva fatto con tutte le altre.. come faccio a sapere che non lo farà anche con me???!! > Sarah voleva tanto pensare di essere speciale. “Come posso sentirmi bene? Siamo più distaccati che mai, abbiamo barattato l'amicizia con molti orgasmi, ma non n'è valsa la pena.” < Beh, a parte il sesso grandioso.. io ho sempre voluto amore da lui!! >

“Capisco quello che stai dicendo. Hai sperato fino all’ultimo che stando con lui alle sue regole e concedendoti ai suoi voleri, lui avrebbe capito di non poter più fare a meno di te e si sarebbe potuto innamorare così come lo ami tu.” commentò Emma. “Mi spiace vederti triste, Sarah.. e mi spiace ancora di più per quello che sto per dirti perché non ti farà piacere.” Tirò un gran respirò a pregò che l’amica l’ascoltasse attentamente. “Non puoi continuare così.. Una relazione basata esclusivamente sul sesso non finisce mai bene. Tu lo ami, quindi quella che rimarrà ferita sei solo tu quando finirà.. perché è chiaro che finirà!! Non voglio spaventarti o farti soffrire ancora di più ma soltanto ti chiedo di stringere i denti e farti coraggio.. devi chiarire con James la situazione il prima possibile. Devi sapere se puoi sperare che lui ti ricambi o no. Se lui è disposto a lottare per voi o sei solo tu che lotta per tutti e 2. E poi c’è anche il fattore ‘lavoro’.. La 6 serie di Buffy è finita, presto incominceremo con le riprese della 7. Spike e Buffy daranno una nuova svolta alla loro relazione ed è ora che lo facciate anche voi 2. soprattutto per non creare tensione imbarazzante sul set”

Sarah chiuse gli occhi per una frazione così piccola di secondo che quando gli riaprì vide il viso avvilito dell’amica “Temevo che avresti detto queste parole ma credo che tu abbia ragione. Parlare con te mi ha fatto bene, sai. Mi sento molto più sicura che la soluzione migliore è quella di chiare il suo punto di vista una volta per tutte.” Sapeva che rischiava di perdere definitivamente James ma Emma aveva ragione, era il momento di tirar fuori le unghie e farsi coraggio.

Era quella la fine??!!

..Presto l’avrebbe scoperto.

 

Capitolo 29: E’ questa la fine?!

Non appena aprì la porta venerdì sera, James capì che era giunto il momento tanto temuto. Uno sguardo al volto di Sarah gli disse tutto. < E’ finita!! > La sua finta noncuranza nascondeva una profonda infelicità. Non la stava rendendo felice; già a New York si era reso conto che lui non era l'uomo giusto per lei, ma ci aveva sperato. “Ehi, Sarah, vieni dentro.” Cercò di scacciare via le lacrime che si insinuavano negli occhi e riuscì a sfoderare un falso sorriso.

“Grazie.” Sarah ricambiò il sorriso, ma nel suo stomaco c’era una battaglia di fuochi d’artificio.. era nervosa al massimo. < Che pessimi attori che siamo! >

“Ti va un drink?”James la condusse in salotto e la fece accomodare.

Sarah annuì mesta “Certo, se non è un problema.”

“Torno subito!” James andò in cucina a preparare i drink. Mentre riempiva i bicchieri combattè impotente contro la rabbia che stava affiorando dentro di lui. Stava di nuovo perdendo qualcuno di importante. Lo stomaco gli si attorcigliò e gli parve di avere di nuovo 16 anni. < No, non sono più un ragazzino. Se devo perdere Sarah, allora mi comporterò da uomo! In fondo lo sapevo che sarebbe finita così!! >

Tornò in salotto, dove lei lo attendeva sul divano. “Tieni.” Le porse la bevanda fredda.

“Grazie.” Sarah la prese e la posò sul tavolino.

Lui non si sedette accanto a lei ma sulla poltrona vicino al divano come ad evidenziare la distanza non solo fisica ma anche emotiva che c’era tra loro. “Come mai sei qui?” Il tono di lui era freddo e distaccato. Quella era la sua arma migliore: fingersi indifferente al dolore e immune alla sofferenza.

Lei si irrigidì impercettibilmente e gli lanciò un’occhiata furiosa. “Mi serve un motivo per venire a trovarti?”

James capì che la situazione era peggio di quanto potesse immaginare. Sarah era sull’ascia di guerra!! Resistendo alla sua furia cercò di mantenere sotto controllo i nervi tesi “No, non ti serve un motivo, ma credo tu lo abbia.”

Era il momento di tirar fuori tutto! Sarah respirò profondamente e poi scoppiò.. “Giusto, volevo parlarti. Ricordi quando ti ho chiesto come avremmo fatto col lavoro? Tu hai suggerito di aspettare e vedere se il nostro rapporto sarebbe diventato qualcosa di serio.”

“Sei arrabbiata per quello? Ti ho detto che...”

“James, non sono qui per farti fretta o lamentarmi. Non è neppure necessario che tu mi dica ora se quel qualcosa è diventato serio. Ma quando pensi di poterlo sapere?” Si alzò in piedi, nervosa. La ‘Buffy’ che era in lei aveva preso il sopravvento “Non mi piace ignorarti al lavoro come se dovessimo nascondere una relazione illecita.”

< La miglior difesa è l'attacco, no? > Anche lui si alzò in piedi per poterla fronteggiare “Dici di non volermi fare fretta, però sembri alludere a una sorta di ultimatum.”

“Lo so, non è carino darti delle scadenze, chiederti un impegno serio, lo ammetto. Ma non è carino nemmeno per me continuare così. Se resto stanotte, che succederà domani ? E il giorno dopo, e quello dopo ancora?”

Lui sapeva che era vero. Non potevano continuare così. Quello che lei chiedeva erano certezze, certezze che lui non poteva darle. “Non puoi vivere la vita un giorno alla volta? Ci conosciamo abbastanza da essere onesti, io desidero moltissimo stare con te. Non ti basta più?”

Sarah scosse la testa tristemente e abbassò lo sguardo al pavimento “Prima pensavo che mi sarebbe bastato qualunque cosa da te, ma come hai detto tu, dobbiamo essere sinceri soprattutto con noi stessi.. io voglio una relazione che duri, che sia stabile e che possa garantirmi una vita felice. Tu che cosa provi per me?” Si fece coraggio e rialzò il viso cercando i suoi occhi blu. Come gli sarebbero mancati quegli occhi!! < Ti prego dimmi che vuoi dare una chance a noi! >

Ma entrambi sapevano che lei non poteva adattarsi allo stile di vita di James, così come lui non sarebbe masi riuscito a rinunciare alla sua libertà senza vincoli sentimentali.

< Vorrei poterti dire quello che vuoi sentirti dire ma non posso. > James non sapeva come uscirne fuori illeso, l’unica soluzione era dare a lei la possibilità di chiudere definitivamente la loro storia “Io provo moltissime cose per te..”

“Ma?” < Perché c’è sempre un ‘ma’???! >

< Come odio i ‘ma’!! Spuntano sempre a rovinare tutto! > “Non sono sicuro che sarò mai in grado di cambiare nel modo in cui mi vorresti.” Una parte di lui aveva sperato di poterlo fare con il suo aiuto ma evidentemente non era destino.

Lei sentì che i suoi occhi si stavano velando di lacrime ma riuscì a trattenerle, non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla piangere di nuovo. Non questa volta. Si sarebbe comportata da donna e lo avrebbe lasciato andare come lui si aspettava che facesse. La rabbia stava prendendo il posto dell’amore.. “Quindi hai paura di dare a noi una possibilità!”

“No. Ho paura di deluderti, voglio stare con te ma non voglio che soffriamo l’uno per colpa dell’altro.” Le sue erano tutte scuse, scuse che dovevano servire per proteggere il suo cuore.

“Capisco.” E invece non capiva! Non avrebbe mai capito perché lui rifiutava di lasciarsi il passato alle spalle. < Sei solo un vigliacco!! >

James desiderava fermarla più di qualsiasi altra cosa al mondo ma si sentì dire..“Non è giusto per te continuare così.” Era la cosa più difficile che avesse mai detto.. Era stato lui a chiudere gli occhi quando lei lo fissava, perché era l'unico modo per salvarsi l'anima. Era stato lui a non parlarle al lavoro, dicendosi che era professionalità, non paura. Era stato lui a fuggire dopo avere fatto l'amore per non ricordare quanto amasse tenerla stretta mentre dormiva, e così soffrire di meno in caso lei lo lasciasse.

Sarah meritava di più.. Le serviva un uomo capace di darle il cuore, e James aveva perso quella facoltà. Una vocina dentro di sé gli urlava a squarcia gola < Fai la cosa giusta, lasciala andare. > Ma com’era difficile darle ascolto!!! L'avrebbe persa, ma non si sarebbe abbassato a negoziare come con Dana. Era inutile, lui non sarebbe cambiato. Meglio lasciarla ora, prima di farsi davvero male.

“Ah.” La sua speranza svanì; aveva capito! Il suo cuore sanguinò.. “Vuoi dire che non dovremmo continuare, punto.”

“Non è che... non ti voglia bene.” James voleva che Sarah capisse che lui teneva a lei più di qualsiasi altra cosa al mondo e che se aveva deciso di lasciarla andare era solo per il suo bene.

Una risata amara e sarcastica uscì dalle labbra della ragazza che era davanti a lui “Oh, ci siamo quindi? Questo è il tipico addio da James Marsters? Non sei tu, sono io, tu meriti di più, restiamo amici. Le scemenze che rifili a tutte le tue donne?”

James fu preso dalla rabbia, non verso di lei, ma verso se stesso. < Tutte le mie donne? Sarah si sente una come tante!! > A quel punto non c’era più nulla da fare. Del resto, come poteva convincerla di essere speciale quando lui stesso non era certo di meritarla? “Sì, è il mio addio.” le disse in fine.

“Sei incredibile.” Sarah sembrava arrabbiata, ma non si era ancora mossa per uscire. “Non mi merito nemmeno un addio speciale? Dopo la settimana che abbiamo passato? Nessun bonus per le posizioni creative e la flessibilità estrema?”

Il tono era furioso, ma James capì che le parole nascondevano un calcolo. Riducendo ciò che avevano condiviso a qualcosa di puramente carnale, gli aveva dato la possibilità di replicare che si era trattato di qualcosa di più. Doveva mandarla via, subito. Prima di cadere in ginocchio per implorarla di non lasciarlo. E implorare non gli era mai servito a nulla in vita sua. “È stato sesso, per quanto mi riguarda superbo quanto vuoi, Sarah, ma solo sesso.” Non aveva mai detto niente del genere a una donna, nemmeno quando si era davvero trattato di puro e semplice sesso. < Sono l’uomo più orribile del mondo!! >

Sarah aprì la bocca, probabilmente per dargli del bugiardo o del bastardo, definizioni entrambi esatte, ma ci ripensò. Tutta la rabbia sfumò in delusione.. < E io che pensavo di aver significato qualcosa nella sua vita! > Bene.. era ora di contrattaccare!! “Hai ragione tu, sai? E’ stato solo sesso..”

“Sarah ti prego.” Sapeva che lei si stava difendendo, che stava mentendo per salvare la sua dignità.. “Sei una grande attrice, ma con me non funziona, ti conosco troppo bene..”

“Tu non mi conosci affatto..” il suo tono di voce aumentò.. Quello che stava per dire avrebbe avuto conseguenze disastrose! Ma era l’unico modo per evitare di piangere e supplicarlo di non lasciarla! “Io mi sono illusa di amarti, forse per proteggere me stessa, la mia dignità che tu hai fatto a brandelli senza che io facessi niente per fermarti... Mi sono umiliata a tal punto da accettare di ricoprire solo il ruolo di amante clandestina nella tua vita dicendomi che prima o poi tu avresti capito... Ma mi sono sbagliata, ho confuso anche i miei sentimenti. Non era amore quello che provavo per te, ma solo attrazione sessuale. Ci siamo usati a vicenda, ora ne sono pianamente consapevole. E’ vero ti voglio come non ho mai voluto nessuno ma questo non cambia il fatto che sia sbagliato.. Oh Dio.. mi sembra di parlare come Buffy... Spike è un essere senz’anima, ma è capace lo stesso di amare anche se Buffy non lo capirà mai.. Tu al contrario un’anima ce l’hai, ma non sei capace di amare lo stesso.” Dopo un’ultima occhiata gelida, girò sui tacchi in silenzio... e lo lasciò. < Ho cercato nei tuoi occhi le risposte che non mi hai saputo dare, ho parlato al tuo cuore per farmi ascoltare, ho gridato più forte affinché la tua anima mi sentisse. Ora le mie labbra sono chiuse ma sto urlando "Ti amo". > Era tutto finito, l’amore, l’amicizia. Tutto!!!

 

James immobile continuava a fissare il punto in cui Sarah era sparita..

Ancora una volta la storia si ripeteva.. Ogni fibra del suo corpo gli aveva detto di fermarla ma non era stato in grado di pronunciare le uniche parole che avrebbero potuta trattenerla. La verità gli era stata sbattuta in faccia di nuovo ‘Non sei capace di amare!’ era la frase che gli rimbombava nel cervello.. Era vero!!!

Un debole sussurrò che risuonò nel silenzio della stanza come un’eco.. le sue labbra si erano mosse da sole.. “Ti amo!”

Ma era troppo tardi, lei era andata via, e non sarebbe più tornata..

 

Capitolo 30: E’ tutto sbagliato!

I suoi nervi erano al massimo.. non era mai stata così arrabbiata in vita sua.. < Solo sesso?!!! Vorrei proprio strozzare qualcuno.. James per esempio!! > .. < Poi però finirei in prigione, per cui meglio scaricare la mia rabbia in palestra! > Per la seconda volta quel giorno Sarah si ritrovò a varcare la porta della palestra. Invece di rifugiarsi a casa a piangere e rimpinzarsi di gelato al cioccolato, come sarebbe stato prevedibile, preferì gestire la propria frustrante rabbia, perché non appena la rabbia fosse svanita, sarebbe subentrato il dolore, e dopo il dolore, la depressione..

< Solo sesso! > Non erano quelle parole a farle male. Era sicura che James sapesse bene quanto speciale fosse stato il loro legame. Anzi, sospettava che la forza stessa di quel legame fosse alla base del cordiale benservito.

Ciò che le faceva male era il fatto che lui l'avesse allontanata deliberatamente. Si era disfatto di un'altra donna, di un'altra relazione. Ricordò una frase che aveva detto all'amica Emma. ‘James non permette a se stesso di trovare la donna giusta.’

Sarah era stata la donna giusta per lui, ne era certa, così come lui era l'uomo ideale per lei. Ecco perché ci stava così male. Dopo la sua infanzia terribile, si sarebbe aspettata che James cogliesse al volo l'opportunità di essere felice. Ma lui aveva paura. E non era l'unico. Sarah era sulle spine fin dalla prima volta in cui avevano fatto l'amore. Invece di parlargli, aveva inventato scuse per evitarlo e in quel modo non perderlo. < La mia paura era giustificata, io l'ho perso. > .. < Comunque è tutta colpa di sua!! E’ lui quello che mi ha mandato via.. > .. Sarah si rimise a sedere e si appoggiò al sedile nero, con un furioso mal di testa. < Sì, però io gli ho permesso di farlo! > In breve si rese conto che la rabbia che l'aveva spinta in palestra era evaporata. Era il momento del gelato, quindi.

 

Lunedì mattina.

Erano passati 3 giorni da quando aveva rivisto per l’ultima volta James.. ed ora doveva andare a lavoro.. Di sicuro l’avrebbe rivisto lì. Sarebbe stato terribile vederlo ed ignorarlo ma d’altronde l’aveva fatto già per una settimana quindi.. < Accidente!!! Cosa devo fare?! Speriamo che nessuno noti il distacco tra noi! > .. < A penarci bene non me ne frega niente di quelle che potrebbero pensare gli altri, non devo dare spiegazioni proprio a nessuno.. sono affari miei! >

Quando Sarah arrivò sul set, notò che c’era un po’ troppa calma quel giorno.. < Ma che fine hanno fatto tutti!!?? > Si fermò davanti a casa sua, cioè quella di Buffy, vide un addetto alle luci che stava armeggiando con dei fili elettrici.. Era Rob, il migliore elettricista del mondo, secondo Sarah. Una volta un corto circuito le aveva fatto fulminare l’intero impianto elettrico di casa sua, allora lei aveva chiamato l’unica persona che sapeva ne sapesse qualcosa di luci e Rob dopo neanche 2 ore era riuscito ad aggiustare tutto.. Un vero genio!! “ Ciao, Rob. Sai dove sono gli altri?!”

L’uomo alzò il suo sguardo verso la ragazza e le sorrise cordialmente “Ciao Sarah, credo che siano tutti nell’ufficio di Joss.”

Questo la sorprese non poco “Perchè?”

Rob alzò le spalle “Non saprei! Mi dispiace.”

“Grazie lo stesso Rob! Ciao.”

Sarah raggiunse lo studio di Joss. < Qualcosa non quadra! > Era la prima volta che il grande capo li riceveva tutti nel suo covo. Bussò alla porta e dopo aver sentito ‘un avanti’ entrò nella stanza. Erano tutti lì.. Che strano! “Buongiorno a tutti. Non sapevo ci fosse una riunione, scusate il ritardo.” Incontrò gli sguardi di tutti i suoi amici e perfino di James che la stava fissando con indifferenza.

< Dovrebbero dargli l’oscar come ‘miglior grande figlio di puttana’! > pensò irritata dal suo atteggiamento alla James Marsters: ‘Guarda come sono rilassato’. < Se vuole far finta di niente, lo farò anch’io! >

“E’ tutto a posto Sarah Michelle. Prego, siediti sulla poltrona.” Disse Joss comodamente seduto alla sua poltrona.

Sarah si sedette con nonchalance “Cosa succede?! Un’apocalisse in agguato?” scherzò lei per cercare di allentare l’aria tesa e rigida ma con scarso successo visto che nessuno parve rilassarsi.

Fu Joss a prendere la parola “Mi dispiace aver interrotto le riprese e avervi chiamato così all’improvviso. Ma era necessario che sapesse le ultime novità.”

“Non stiamo più nella pelle!!” disse Nicholas visibilmente imbarazzato, alias Xander. Era diverso dal suo personaggio, il burlone del gruppo, lui era in realtà un ragazzo timido e riservato ma molto amichevole.

“Quali sono queste novità? Niente di grave spero!” chiese Allison preoccupata.

Joss avrebbe dovuto tranquillizzarli, invece disse la solita battuta da copione che si dice in questi casi.. “Volete prima la notizia buona o quella cattiva?”

“Qual è la differenza?! ..Tanto la buona non cambierà quella cattiva e viceversa.” dichiarò Anthony, il nostro impeccabile Giles. E gli altri concordarono con lui annuendo solamente.

A quel punto il capo regista proseguì “Bene. Come volete. La buona notizia è che inizieremo le riprese della 7 serie di ‘Buffy’ solo tra 3 mesi. Quindi avrete un bel po’ per riposarvi.”

“Urrà!!” gridò Michelle, cioè Dawn, era stata l’unica ad aver esultato, ma vedendo che i suoi compagni se ne stavano tutti composti al loro posto senza dare nessun segno di festa, smorzò l’entusiasmo a zero.

“E la cattiva?” chiese Emma impaziente.

“La cattiva notizia è che il nostro amico James ci lascia.”

Quelle furono le parole che scatenarono sconcerto e sgomento in tutti i presenti. Un ‘Cosa?’ corale riempì il silenzio della stanza improvvisamente.

L’unica a non aver aperto bocca a quello sconcerto totale fu Sarah. < Se ne va! > Non poteva crederci, si stava avverando il suo peggior incubo. Era come se se lo aspettasse da un momento all’altro che James se ne sarebbe andato. Ma il momento tanto temuto era arrivato troppo presto. I suoi occhi presero a fissare il vuoto davanti a sè, come se qualcuno l’avesse ipnotizzata e lei non fosse più capace di dire o pensare a nient’altro che all’uomo che amava e che stava per lasciarla definitivamente.

“Il nostro Spike non prenderà parte all’ultima serie del telefilm.” Annunciò Joss ai presenti.

Tutti erano confusi e sconvolti, Anthony si fece portavoce “Perché?” Come poteva James abbandonare tutti quanti in quel modo, senza preavviso?? Ci doveva essere una ragione valida al suo comportamento!!!!!!

James cercò di mostrarsi amareggiato e triste, ma più che altro era frustrato ed arrabbiato con se stesso. Continuava a pensare che tutto quello non sarebbe successo, se non avesse toccato Sarah. Ma lui non aveva saputo tenere le mani a posto! Ed ora era costretto a lasciare i suoi amici e colleghi per non dover soffrire ogni giorno a dover lavorare a stretto contatto con la donna che amava ma che aveva deciso di lasciare per paura di farla soffrire.. “Mi dispiace ragazzi, sono stato benissimo con voi. Ma è ora di ampliare i miei orizzonti. Non voglio essere ricordato solo per aver interpretato il ruolo di ‘Spike il vampiro’. Questo telefilm mi ha dato molto, voi siete stati fantastici, tutti quanti. E non vi scorderò mai!”

Le voci contrariate dei suoi colleghi furono solo dei bisbigli per Sarah ancora immobile nella sua iniziale posizione. Lei non aveva ascoltato neppure una parola del discorso strappalacrime di James e neppure gli amici che tentavano di farlo ragionare e impedirgli di andaresene. L’unica cosa che continuava a pensare era che.. era tutta colpa sua.. di James è chiaro!! < Sta fuggendo! Da me. Da noi.. > .. < Come può essere tanto stupido???!! > .. < Non vuole neppure lavorare con me!! > .. < Non sopporta neppure la mia visione!!! > .. < Bene! Se è questo quello che vuole, lo accontenterò subito! > Fece un respiro profondo e si alzò dalla poltrona con aria decisa ed indifferente.

Tutti si zittirono vedendola andare incontro a James.. e dire con un’espressione glaciale “Ti auguro buona fortuna!!” dopodiché si girò e se ne andò dall’ufficio..

 

Capitolo 31: L’ultimo addio!

Sarah uscì in fretta dall’ufficio di Joss. voleva fuggire il più velocemente possibile da quel posto, le lacrime continuavano a rigarle il volto senza che lei ne fosse consapevole. James se ne sarebbe andato, non l’avrebbe più rivisto.. ma quello che faceva più male era che.. James aveva perso tutti coloro che amava di più, non poteva certo dare per scontato l'amore, non poteva permettersi di crederci.

< Avrei dovuto dargli una ragione per crederci. > “Maledizione!” sbottò facendo girare parecchia gente. Si era fatta vincere dalla paura, come lui dal suo passato. Ma che altro poteva fare???!!! Ormai era troppo tardi per tornare indietro. Lui aveva già preso la sua decisione..

Raggiunse il suo camerino e si chiuse a chiave buttandosi a peso morto sul divano.. senza rendersene conto si addormentò esausta..

Quando si svegliò era sera inoltrata.. Non immaginava di poter dormire così tanto dopo le ultime notizie sconvolgenti.. Forse era proprio la stanchezza ad aver avuto il sopravvento ai suoi problemi. Ma quando si ricordò il motivo per cui il suo cuore doleva si sentì ancora peggio. Si lavò il viso con acqua fresca e poi si guardò allo specchio!! I suoi occhi riflettevano tutte le sue emozioni.. era distrutta!!!

 

Poco dopo Sarah si chiuse alle spalle la porta del suo camerino. Girò l'angolo e le si fermò il cuore. La luce nel camerino di James era ancora accesa.. < Forse lui sta prendendo le ultime cose.. > Sarah decise di far piano e svignarsela in silenzio. < Non voglio vederlo, né ora né mai più!! > era troppo delusa dal suo comportamento, lui aveva giocato con i suoi sentimenti come con una palla da ping pong. Forse un giorno l’avrebbe perdonato, ma adesso era troppo presto, si sentiva ferita e sfiduciata..

Ma come in un film.. in quel preciso momento lui spalancò la porta ed alzò gli occhi fino ad incontrare il suo sguardo stupito e confuso.. Era sempre bellissimo, malgrado l'aria sofferta.

James non credeva ai suoi occhi, si raddrizzò nella spalle e sorrise debolmente.. “Sarah! Che ci fai qui a quest’ora?”

Lei era visibilmente imbarazzata.. Possibile che lui le faceva sempre quell’effetto????!!!! Un momento prima era arrabbiata a morte, e ora, avendolo davanti a sé, non riusciva a capire cosa stesse succedendo nel suo cuore visto che aveva preso a battere furiosamente in petto.“Mi.. sono addormentata.. sul mio divano.. in.. camerino.. e..” balbettò come un’adolescente alla prima cotta. < Fatti forza Sarah, faglia vedere che non conta più niente per te!! > ma il suo cuore era di un’altra opinione..

Lui aveva pensato di risolvere il problema di vederla al lavoro licenziandosi.. ma aveva pensato a lei senza sosta per tutto il tempo.. e ora Sarah era lì, quasi si fosse materializzata dalla sua immaginazione. < Perché fa così male??! > Come voleva baciarla e stringerla tra le braccia!!!!! Ma si trattenne dal farlo.

Sarah si impose di mostrarsi indifferente..“..E così te ne vai davvero.. Non so neanche perché mi sia sorpresa, tu lasci le relazioni, lasci il mio appartamento, ed ora anche il lavoro.” C'era rimprovero nella sua voce.

James si passò una mano tra i capelli sconvolti. Adesso, dopo averla rivista, non era più sicuro che avesse fatto la scelta giusta. Ma si appoggiò all’unica scusa che aveva per andarsene. Lui non era l’uomo adatto a lei. “E’ meglio così.” < Lei merita di più!! >

Ma lei non era del suo stesso parere.. Meglio attaccarlo con violenza che provare tenerezza e buttarsi tra le sue braccia e pregarlo di non lasciarla.. “Non è meglio, è da pazzi, lo sai? Potrebbe essere grande, noi potremmo essere grandi.” < E al diavolo la mia dignità!! >

Lui parve troppo sconvolto per risponderle. Non credeva che Sarah gli avrebbe rivolto di nuovo la parola. < Possibile che lei mi voglia ancora?!! > Soppresse quella speranza vana, prima che potesse fare danni. Ma non poteva sopprimere Sarah.

Lei strinse gli occhi ed annunciò con voce priva di romanticismo “Io ti amo, idiota!! ..E sono certa che anche tu potresti amarmi, se la smettessi di rovinare tutto.” Si stava per girare quando lui la chiamò..

“Sarah, io...” < Mi ama ancora. > In parte sapeva che Sarah non era tipo da prendere il sesso o l'amicizia alla leggera. Però era tanto tempo che non sentiva quelle parole così sconvolgenti. E Sarah aveva ragione anche su di lui. Si era innamorato di lei la prima volta che l'aveva vista..

“No. Ti ho permesso di dire cose non vere, ti ho permesso di mandarmi via, e non succederà più. Tu non mi mandi via, James. Me ne vado io, così non dirai più sciocchezze da duro. Pensa a come sarebbe avere finalmente una relazione duratura con una donna che ti ama veramente.” Se ne andò così.

James sapeva il perché. La sua voce tremava, era sul punto di piangere. Però era convinta di ciò che diceva. Gli aveva offerto amore duraturo. < E’ possibile che sia la donna perfetta per me!!??? E io potrei essere l’uomo perfetto per lei??! > La voce tetra dentro di lui iniziò a dire ‘no’.. ma James la mise a tacere. < Non esiste la perfezione!!!! >

Ma contemporaneamente a quel pensiero… avvenne una cosa curiosa: come una farfalla ormai pronta esce dal bozzolo, le sue vecchie paure d’un tratto svanirono e al loro posto arrivò un’emozione nuova che aveva perfino dimenticato esistesse ma che gli riscaldò il cuore: la speranza.

Aveva voltato le spalle alla speranza, e dove era arrivato? Era solo e disperato.. ma soprattutto senza Sarah.

< Non posso fare nulla per il mio passato, ma posso fare qualcosa per il presente e il futuro. E se non lo faccio, ha ragione Sarah. Sono un idiota! >

 

Capitolo 32: La speranza è l’ultima a morire!

James varcò la soglia di casa sua confuso e spaesato.. lo stomaco in subbuglio, le pulsazioni a mille..

Doveva rilassarsi e magari l’indomani con la mente lucida avrebbe fatto il punto della situazione. Doveva chiarirsi le idee, anche su quello che intendeva dire a Sarah. Perché ora finalmente sapeva cosa provava per lei.. < Devo confessarle i miei sentimenti! > .. < Ma non posso farlo così improvvisamente, sembrerei un pazzo che cambia opinione nell’arco di 5 minuti.. > .. < Forse è meglio aspettare un giorno e riflettere meglio su cosa dire esattamente!! > Si impose di non pensare a Sarah almeno per quella sera.

Più facile a dirsi che a farsi!!! Tutto gli ricordava Sarah!!!

Accese la tv per non pensare a niente, ma come sempre non c’era nulla di interessante, facendo zapping, così finì per soffermarsi su una televendita di macchine per fare la pasta.. (scusate ma devo proprio dirlo: io amo le televendite di tutti i tipi..) ..poi decise che ne aveva abbastanza e spense la tv.

Si alzò dal divano e controllò l’orologio: le 23.34.

Era nervoso, e ciondolare in giro per l'appartamento, nei luoghi dove aveva fatto l'amore con Sarah, non serviva certo a calmarlo..

Sentì il bisogno impellente di vederla..

Così si decise: sarebbe andato da lei subito, non ce la faceva più ad aspettare ancora, le avrebbe detto che.. < Il lieto fine esiste a volte, no?! Per qualcuno funziona... > .. Forse ce la poteva ancora fare. Doveva essere convincente, però. Altrimenti lei non gli avrebbe creduto. Il cuore gli martellava in petto agitato. < Mi ha detto che mi ama ancora!! Quindi ho un punto in più a mio favore!!! > ..

< Allora perché ho tanta paura? > .. rispose pronta la voce odiosa dentro di sé che lo metteva sempre in guardia dai possibili fallimenti.. < Perché può essere tornata in sé! >

Ma James ignorò il pensiero negativo, e fregandosene dell’ora, si fiondò a casa di Sarah..

..E bussò…

 

La sua ansia raggiunse il culmine quando Sarah non andò subito ad aprire.. “Sarah, sono io.” Gridò lui da dietro la porta sperando di non svegliare tutto il vicinato.

< Qual’è la cosa peggiore che può accadermi? > Se lei l’avesse mandato via, avrebbe solo confermato i suoi dubbi: che a lui non era concesso essere felice e che non avrebbe mai costruito nulla con la donna della sua vita.. Ma non importava quanto sarebbe stato male, almeno quando le speranze fossero state completamente annichilite, avrebbe potuto ricominciare a vivere. Almeno poteva dire di aver fatto il possibile… < ..Forse non mi vuole neppure aprire?! > Non poteva certo biasimata visto il suo comportamento sconsiderato!!!

Invece Sarah spalancò la porta.. i capelli arruffati, senza trucco, i vestiti casual... Non l’aveva mai vista così bella!!!! Era la donna che voleva! James sembrava davvero senza parole.. Rimase a fissarla con i suoi occhi blu e le labbra leggermente dischiuse, dimenticandosi quello per cui era andato a trovarla. Voleva dire qualcosa ma non ne era capace, il cervello era in tilt!!!! “Sei.. davvero.. bellissima.” Riuscì alla fine a balbettare.. Non era così che aveva pensato di cominciare. Ma aveva una voglia matta di baciarla. < Meglio attendere! > si ammonì mentalmente.

Anche Sarah era rimasta shockata alla sua vista inattesa. Non se l’aspettava proprio! < Ma perché continua a tormentarmi?! Non gli è forse bastato quello che mi ha fatto passare?! Forse si diverte nel vedere soffrire la gente che gli sta intorno?! > .. < Oh Santa Pazienza, aiutami tu!! > “Se sei venuto fin qui con banali adulazioni, ti spacco un vaso in testa.” La sia voce uscì dura e fredda. Ma era più insicura di quanto le sue parole implicassero. Aveva paura di sperare..

James conosceva bene quella sensazione. “Non c'è nulla di banale in quello che ho detto, posso entrare?!” si affrettò lui a dire.

“Se vuoi!” Sarah cercò tutta la forza di volontà racchiusa nel suo cuore per mostrarsi il più indifferente possibile! Non voleva capitolate, non doveva farlo.. < Basta illusioni! > Altrimenti questa volta ci sarebbe rimasta secca!!

La porta si chiuse con uno scatto alle spalle di lui, Sarah era indietreggiata per farlo passare e la distanza tra loro sembrava essere aumentata. Lei si era messa sulla difensiva, incrociando le braccia al petto. Era comprensibile!

James si passò una mano tra i capelli. Sarah conosceva quel gesto, lo faceva sempre quando era molto nervoso. “Come stai?” ..voleva smorzare quell’aria tesa.

“Bene!” rispose lei, le sua labbra si erano mosso appena, come se fossero congelate.

Nonostante l’atteggiamento reticente di Sarah, lui non si fece indietro.. Era deciso a riprendersi la rivincita contro il suo passato che fino a quel momento lo aveva sempre battuto! Non aveva più paura! Si fece coraggio..< Mamma, guidami tu..> “Io.. Non mi piace il modo in cui sono finite le cose tra noi. Mi.. mi dispiace.”

Ma Sarah non si mosse, né sorrise.. la sua espressione era degna della Cacciatrice in persona: lugubre e arrabbiata.. “Se sei venuto solo per delle scuse, risparmiatele..”

James non si fece scoraggiare, doveva convincerla che era venuto per chiarirsi definitivamente..“Ma le meriti. Ho riflettuto molto.. su di me, su di noi.. E’ stato come vivere in una bolla temporale e rivivere tutte le cose belle e brutte che mi sono successe. Tu hai cercato di cambiare il mio modo di vedere la vita.. e..”

“..Ed ho fallito miseramente..” il suo viso mutò, da arrabbiato ad afflitto. < Perché fa ancora così male?! > sentì le lacrime offuscarle gli occhi, ma si appellò a tutta la sua forza per non scoppiare a piangere davanti a lui. Se voleva ricominciare a vivere, doveva mettersi d’impegno! Basta coi sogni ad occhi aperti, basta con le false illusioni, basta con l’inguaribile ottimismo che l’aveva portata a sperare in un futuro radioso per entrambi. Basta con…

A quel punto lui le prese una mano delicatamente.. e Sarah si sciolse quando lui la guardò dolcemente negli occhi. James vide la luce di speranza che si stava riaccendendo nel suo sguardò, e capì che era il momento giusto per provare a realizzare i suoi sogni.. “Quando ho iniziato ad affrontare l’idea di non averti più nella mia vita l‘ho odiata, ma ho odiato ancora di più me stesso, perché il vero colpevole sono io.. sono io che ti ho allontanato per paura.. sono io quello che si è tirato indietro per timore di farti soffrire e soffrire a mia volta.. Ma ora ho capito, ora sono pronto per..”

Sarah sottrasse la sua mano dal suo tocco e si allontanò di un passo da lui.. “Ti prego James non dire niente di cui potresti pentirti…” Non aveva mai avuto così paura in tutta la sua vita come in quel preciso momento, davanti all’uomo che amava.

“Io...” James si paralizzò un attimo.. Quello che stava per dirle avrebbe cambiato per sempre la sua vita! Erano semplici parole che però significavano molto, erano il simbolo di un impegno serio.. e lui era pronto per fare il passo decisivo.. Così le sorrise. “Io ti amo.” Da troppo non lo diceva! Il suo cuore si riscaldò a quelle parole colme di emozione.. Una miriade di sentimenti lo avvolsero, aveva voglia di baciarla e gridare al mondo intero quanto l’amasse!!!

Invece Sarah, all’udire quelle parole, era rimasta immobile con gli occhi sbarrati per la sorpresa.. lo guardava fisso nei suoi occhi blu ma era come se non lo vedesse davvero. < Forse sto sognando!!!! Dev’essere così!! Sto solo sognando! D'altronde non è la prima volta.. Adesso se chiudo gli occhi mi sveglierò e lui sparirà, e io tornerò alla triste e dura realtà senza di lui! >

James si aspettava una qualunque reazione da lei: euforia, sconcerto, rabbia. Ma vederla così, quasi in catalessi.. fissarlo con la bocca e gli occhi spalancati, non lo aveva previsto.. Era passato un minuto ma lei era ancora in silenzio immobile nella stessa posizione. Allora lui cercò di attirare la sua attenzione richiamandola alla realtà.. “Sarah?!”

“Mmh??!” lei aggrottò la fronte confusa, senza sapere perché si trovasse lì con lui, come se stesse vivendo la vita di un’altra.

“Hai sentito quello che ho detto?!” James piegò la testa ad un lato, nel solito modo sexy di Spike..

Sarah annuì ancora con gli occhi nel vuoto.. “Sì!” < Non può essere vero quello che ho sentito!!! Dev’essere il frutto della mia immaginazione! E’ l’unica spiegazione possibile! >

“..E non hai niente da dirmi??!!” James era teso.. < Perché non mi dice niente???? Forse non mi ama più??! >

“..E cosa dovrei dire?!”

Adesso lui si stava scoraggiando.. < Accidenti!!!! Perché i film romantici finiscono quasi tutti con il bacio finale tra i protagonisti e la scritta ‘The end’??!! Anche io voglio la scritta: ‘..e vissero felici e contenti..’!! > “Non lo so.. qualunque cosa! Magari che mi ami anche tu.. o che.. è meglio che vada a quel paese!!!!!!” era esasperato dallo scarso entusiasmo di Sarah.

Lei fece un respiro profondo.. Se stava vivendo in un sogno, allora meglio approfittare.. “Mi dispiace.. io..”

Sentendo quelle iniziali parole di scuse, lui non ci vide più.. il suo sogno di lieto fine era crollato ancor prima di cominciare.. così si buttò a prenderla tra le braccia per rafforzare quello che provava e farglielo capire anche con i gesti.. “Sarah, ti prego. Dammi un’ultima possibilità. Ti prometto che farò di tutto per far sì che le cose funzionino tra di noi. Ti ho sempre amato, ma non volevo accettarlo.” La strinse ancora di più “Ti voglio nella mia vita, non solo oggi o domani, ma sempre, finchè mi sopporterai!!”

Il cuore di Sarah batteva all’impazzata.. lacrime di felicità cominciarono a sgorgarle sulle guance.. < Non è un sogno!!! > e così pensando si gettò con ardore sulla sua bocca e lo baciò furiosamente. Come gli era mancato!!!!!! “Oh James, lo voglio anch’io!” e riprese a baciarlo con quella passione che aveva tenuto a bada per troppo tempo.

James si staccò appena da lei per respirare. “Dobbiamo fermarci.” lui tremava di desiderio, ma doveva farle sapere che l’amava davvero così tanto e che non era stato solo sesso. “Prima dobbiamo parlare.”

Sarah lo guardò stupita e alzò le sopracciglia “Preferisci parlare?”

“Sì, devo dirti come mi fai sentire.” La condusse verso il sofà, determinato a sputare il rospo. “So che volevi un uomo solo per il weekend, ma... Sai meglio di me che io non cercavo una donna con cui condividere la vita, ma negli ultimi due anni tu sei diventata molto importante per me. Non riesco a pensare al futuro senza te. O meglio, ci riesco.. L'ho fatto in questi due giorni, ed è stato orribile.”

Lei gli strinse la mano per incoraggiarlo, ma non disse nulla. Era al settimo cielo, il sogno più bello della sua vita si stava davvero realizzando!

“Ti amo. Che bello poterlo finalmente dire!” Le prese il volto tra le mani e la baciò dolcemente..

Ma lei si ritrasse.. “Ti amo anch’io, ma..” Aveva ancora una cosa da chiedergli.

A James gli venne un colpo sentendo quel ‘ma’.. Adesso sì che tremava!!!

“..sosterrò la tua decisione se è quello che vuoi, però preferirei che non lasciassi il lavoro. Non a causa mia.”

James aveva avuto così paura per il suo ‘ma’, ora però poteva tirare un sospiro di sollievo. Lui si era licenziato per non vedere più Sarah, ma sarebbe stato felice di poter tornare dalla sua ‘famiglia’, ci teneva al suo posto. Lui si chinò a sfiorargli le labbra. “Non preoccuparti, io e Joss stiamo ancora negoziando.”

Sarah gli sorrise con lo sguardo birichino. “Bene! Perchè Buffy non avrebbe sopportato un abbandono definitivo di Spike.”

“E Spike non avrebbe mai potuto abbandonare Buffy senza giocarsi l’ultima carta con lei..”

“E Quale sarebbe?” chiese incuriosita lei.

“La sua anima!!” .. James la baciò a fior di labbra e poi guardandola amorevolmente negli occhi le disse: “Buffy.. cioè, Sarah.. ti dono la mia anima, il mio cuore, tutto me stesso! Farò di te la donna più felice del mondo!”

“E io farò di te l’uomo più amato del mondo!” ..stavano per riprendersi a baciare quando lei si ritrasse ancora una volta.. “Un’ultima cosa.. Sei sicuro di poter sopportare la mia famiglia, oltre che me?”

“Adoro i tuoi parenti un po' matti quasi quanto adoro te.” Le leccò il lobo destro, facendola rabbrividire. “E tu, ce la farai a sopportarmi? Sai che non sono abituato a condividere le emozioni.”

Sarah gli infilò le dita sotto la camicia. “Non preoccuparti, faremo pratica. Non ti mollo più!”

< Dio, quanto la amo! > pensò James mentre la attirava contro di sé e la baciava con avido piacere.

 

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eccomi arrivata all'ultimo post..qst cap in realtà è il penultimo, visto che ho intenzione di scrivere anche l'epilogo. baci a tutte!!

 

Capitolo 33: La vita è come un salto nel vuoto!

Quando Sarah aprì gli occhi, fuori dalla finestra c'era già la luce.. Sarebbe stata una magnifica giornata, si disse. Lentamente sollevò la testa per vedere l’angelo biondo che dormiva ancora profondamente e che la teneva stretta a sè < Sono la donna più felice del mondo! Questa è la vita che ho sempre sognato! > Fosse stato per lei, James avrebbe dovuto dichiararsi di nuovo e chiederle di sposarlo, lei avrebbe accettato entusiasta, avrebbero dato la notizia del lieto evento subito alle rispettive famiglie, dopo i vari preparativi, avrebbero celebrato un semplice matrimonio con pochi invitati e i loro più cari amici, comunque avrebbero continuato a lavorare mantenendo entrambi il loro lavoro, dopo avrebbero comperato una villetta in campagna e lei avrebbe dato alla luce 2 splendidi bambini, una femminuccia che somigliava a lei e un maschietto con gli occhi del papà, la femminuccia poteva chiamarsi come la mamma di lui: Isabelle, e il maschietto come suo padre: John o Johnny.. < Ops. forse è meglio rallentare! Sto galoppando un po’ troppo con la fantasia!!! > Per adesso meglio concentrarsi sul presente, il futuro l’avrebbero costruito insieme poco alla volta. Aveva già in mente due o tre cosette che sicuramente gli sarebbero piaciute quando lui avrebbe aperto gli occhi.. A quel pensiero la sua espressione tornò seria.. C’era ancora qualcosa che temeva: Come avrebbe reagito lui al suo risveglio??! Scosse la testa e decise di non pensarci per il momento, e chiuse di nuovo gli occhi per godersi meglio quella sensazione di pace e tranquillità. Con un sospiro si lasciò andare beatamente tra le braccia del suo amato e tornò a posare delicatamente la testa sul petto nudo di lui per non svegliarlo. Dormire abbracciata al proprio uomo era quello che aveva sempre sognato.. < Vorrei che questa felicità duri per sempre!! > … < Si può fermare il tempo in questo preciso istante??! >

Lui era lì, accanto a lei, nudi tutti e due sotto le lenzuola, con una gamba ancora allacciata alla sua, il braccio che la teneva salda per la vita, come se avesse paura di svegliarsi e trovarsi di nuovo solo, o per paura di scoprire tristemente che in fondo era stato soltanto un sogno.. Ma quello non era un sogno! Era la realtà!! Ma se sfortunatamente fosse davvero stato solo un sogno, allora Sarah pregò di non risvegliarsi più… Accostò l’orecchio dove batteva il suo cuore ed ascoltò per un attimo il suo respiro regolare, le labbra si allungarono in un sorriso adorante.. Lo amava così tanto.. Lo amava con ogni fibra del corpo e con tutto il suo cuore e con tutta la sua anima. < Sì, sono la donna più fortunata del mondo! >

Adesso finalmente potevano smetterla di rincorrersi a vicenda ed incominciare a vivere realmente la loro vita insieme! Tutti i suoi desideri si erano realizzati!!!!!

Avevano intrapreso strade diverse, ognuno immerso nella propria vita con un unico desiderio: essere felici. Ma Qualcuno, lassù, aveva ascoltato le loro preghiere. Il destino.. o forse la mano invisibile e misteriosa di quel Qualcuno.. li aveva portati a incontrarsi, le loro strade si erano incrociate e le loro vite si erano unite in un’unica splendida avventura.. Ma come tutte le avventure, non c’erano state solo gioie ma anche dolori e dispiaceri. La vita non è tutta rose e fiori. Dove c’è la luce, c’è sempre il buio.. Altrimenti come si potrebbe distinguere qualcosa senza il suo contrario??!

L’importante era che alla fine tutto era andato per il meglio, seguendo i piani di quel Qualcuno che li aveva guidati ed aiutati a superare le difficoltà e a trovare la meritata felicità.

“A che cosa pensi, amore?” James aveva ancora gli occhi chiusi quando parlò per primo..

Lei trasalì e si girò a guardarlo stupendosi di non essersi accorta che lui si era svegliato.

Gli occhi di James si aprirono lentamente ed incontrarono quelli di Sarah. Aveva gli occhi più belli e più blu che avesse mai visto. Quando sorrideva era uno spettacolo! Ogni volta che Sarah si rispecchiava in quell’oceano scintillante provava una stretta allo stomaco e poi uno strano vuoto che la faceva trattenere il respiro e le trasmetteva un’emozione straordinaria.

Come prima di affrontare un salto acrobatico in acqua: la tensione è alle stelle, i nervi sono tesi, la concentrazione al massimo, gli occhi chiusi, i polmoni si dilatano per raccogliere l’aria necessaria, il cuore batte all’impazzata.. Si sa che si sta rischiando tutto per la riuscita dell’esecuzione. Ancora un po’ e poi il giuoco è fatto! Un altro respiro profondo e via.. con gli occhi spalancati si è pronti a spiccare il volo.. giù.. verso la meta.. I piedi si staccano contemporaneamente dal trampolino, ora tutto il tuo corpo è avvolto soltanto dall’aria circostante, trattieni il respiro, le mani protese verso il vuoto, le gambe dritte e tese, il cuore che ti martella in petto.. e si scende.. sempre più giù.. velocemente.. La distanza diminuisce, presto arrivi a toccare l’acqua prima con la punta delle dita, poi con tutta le mano, le braccia, la testa, il busto, le gambe, fino alla punta dei piedi... il corpo è ormai immerso nell’acqua. Ma una volta che si tocca il fondo, subito una spinta ti fa risalire a galla. Il cuore ancora impazzito, pian piano diminuisce il battito accelerato, l’aria arriva corposa nei polmoni per riprendere fiato. E’ fatta!!!

Sono stati solo pochi secondi, ma è come se la tua vita fosse dipesa dal salto che hai fatto, in quell’attimo hai rivissuto tutto da capo, la tua vita davanti agli occhi in un flash.. E la sensazione di trionfo e soddisfazione per quel salto perfetto è tutte le volte una gioia incredibile!

La vita è come un salto nel vuoto!! Non sempre è facile! Bisogna essere preparati per affrontare tutte le difficoltà. Ma più è dura, più alla fine si è soddisfatti di avercela fatta. Senza rischiare non si può mai sapere se quel salto sarebbe stato perfetto oppure no.

Bisogna sempre continuare a camminare nonostante le varie difficoltà, alla fine si arriva sempre al termine del tunnel buio e la luce calda e rassicurante ti avvolge in quell’aura di pace che cercavi disperatamente.

All’inizio anche Sarah e James avevano pensato che era troppo difficile e si erano tirati indietro, non volevano saltare perché era troppo alto e faceva paura. Meglio rimanere all’asciutto e al sicuro! Quando.. qualcosa di inaspettato era avvenuto nei loro cuori: un sentimento sconvolgente capace di scombinare tutti i loro piani.. L’amore li aveva travolti in pieno come un turbine e li aveva spinti fino al bordo del trampolino.. si erano aggrappati l’un l’atro per non cadere nell’acqua. Il terrore era ancora vivo sui loro volti. Poi si erano ritrovati a fissarsi negli occhi pensando tutti e due alla stessa cosa: forse sarebbe stato più facile compiere quel salto con qualcuno e non da soli, così faceva meno paura. Alla fine avevano deciso di avventurasi nell’impresa più emozionante e pericolosa di tutta la loro vita: mano nella mano avevano fatto il salto ed erano arrivati a toccare il fondo per poi risalire in superficie sani e salvi. La maschera della paura che li aveva coperti fino a quel momento era caduta, e loro avevano trovato il coraggio di saltare.. senza sapere se sarebbe stato un buon salto, avevano provato a fidarsi per una volta del loro istinto e a seguire il loro cuore. Il risultato era stato un trionfo su tutti i fronti.

Sarah sorrise con quel suo sguardo da birichina “Indovina?” Adorava stuzzicarlo..< Com’è bello quando è rilassato!! > Gli accarezzò il viso con gli occhi cercando di memorizzare la sua espressione sorridente nella mente. < Lui è sempre bello!! >

James la strinse a sè ancora di più come per essere certo che fosse realmente lì tra le sue braccia. “Io stavo pensavo a ieri sera.. Quando sono arrivato a casa tua.. A come eravamo nervosi tutti e due..” < Ma ora sei mia!! > ..sentì Sarah irrigidirsi tra le sue braccia e perse il suo un battito. Quella maledetta paura non voleva ancora abbandonarlo.. rischiava di far rovinare tutto.. ma non riuscì a non fermare la sua voce “Sei pentita?”

“Certo che no!” rispose prontamente lei, poi tornò a guardarlo seriamente e con attenzione. “E tu?” c’era un po’ di timore nella sua voce..

Lui fece finta di pensarci ed assunse un’aria titubante.. “Sì. Sono molto pentito di non averlo fatto prima..” ridacchiò malizioso e le contornò le labbra con un dito che venne subito sostituito dalla sua lingua. Sarah finalmente si rilassò e si abbandonò a lui completamente. Poi lui si fece di nuovo serio.. “Però, poco fa, ti ho visto sorridere e subito dopo tornare seria..”

Lei rise. Non poteva mica dirgli veramente a quello che stava pensando!!!! Si sarebbe di nuovo spaventato e forse sarebbe scappato a gambe levate.. se solo avesse immaginato che lei faceva già progetti matrimoniali e pensava già ai nomi da dare ai loro futuri figli.. “Ehi! Non vale spiare! Credevo che dormissi!”

“Dormire? Io? Con la donna più bella del mondo qui tra le mie braccia? Sarebbe impossibile!!!!” Le accarezzò il viso con le dita con un’infinita dolcezza e amore. “Non riesco ancora a credere che tu sia davvero qui con me. Lo desideravo da... un'eternità.” Il suo sguardo divenne più intenso. “Ti amo, Sarah.” le disse, con la voce carica di emozione. “Non lasciarmi mai.”

Le sue parole la sconvolsero.. lui aveva ancora paura.. spettava a lei cercare di infondergli sicurezza. Sarah lo baciò profondamente sperando di trasmettergli almeno una piccola parte di tutto quell’infinito amore che provava per lui. “Ti amo anch'io, James. E ti prometto che non ti lascio.. Neppure se dovesse scoppiare un’apocalisse!!!”

James la baciò sulle labbra soddisfatto della risposta. Il desiderio si riaccese anche se avevano fatto l'amore per tutta la notte.

Lo voleva, pensò Sarah. Voleva sentirlo perdersi e annegare in lei. Gemere per i suoi baci, fremere per le sue carezze, e sussurrare il suo nome, prima di raggiungere con lei il culmine del piacere.

Non rimase delusa. Ancora una volta, in un crescendo di passione, divennero una cosa sola nell'universo.

 

Quando ritornarono al presente, parecchio tempo dopo, lei stirò le braccia e pensò che non si era mai sentita più appagata e felice come in quel momento.

Ma non potevano restare a letto per tutto il giorno! Anche se non lavoravano.. Con un sospiro, buttò da parte le coperte e mise i piedi giù dal letto.

“Dove vai?” protestò James corrugando la fronte.

“A fare una doccia. Vuoi unirti a me??” rispose lei sollevando maliziosamente le sopracciglia... era nuda davanti a lui, non provava il minimo imbarazzo, non si era mai sentita tanto libera e sicura di sé come in quel momento.

Lo sguardo lascivo che lui le lanciò, come a fasciarle il corpo dalla testa ai piedi, confermarono la sua sicurezza.. “Magari, dopo. Adesso ho proprio bisogno di un caffè. Mi hai sfinito.”

“Io ho sfinito te?” protestò Sarah indignata. “Tu, piuttosto, sei insaziabile!”

Con un movimento rapido, James la rovesciò di nuovo sul letto cogliendola di sorpresa. “Credevo che ti piacesse...” Sarah rise scherzosamente cercando di liberarsi dalla sua stretta. Ma lui non era della sua stessa opinione, la baciò intensamente cancellando il suo riso e colmando la sua sete insaziabile di lei. Sarah aveva già smesso di ridere, ora esisteva solo lui e le sue labbra..“Non voglio lasciarti andare.” disse lui scostandosi appena dalla sua bocca per poter riprendere a respirare.

Quasi senza fiato Sara rispose con un altrettanto bacio mozzafiato “Non lo voglio neanch'io.”

Lui le scostò una ciocca di capelli dalla guancia e divenne improvvisamente serio. “Non puoi neanche immaginare quante volte ho sognato di vederti così, con i capelli sparsi sul cuscino. Adesso che sei qui, non riesco ancora a credere di essere stato così fortunato. Io... non speravo più di provare quello che provo adesso per te.. Non so più immaginare la mia vita senza di te.”

“Oh, James” sussurrò Sarah, commossa. Le lacrime si insinuarono negli occhi ma le ricacciò indietro < Non è il momento di piangere! > “Era esattamente a questo che pensavo quando mi sono svegliata. La mia vita sarebbe stata vuota e priva di senso se non ci fossimo più ritrovati.”

“Ti avrei trovata, amore mio. Anche in capo al mondo.” rispose lui, ricominciando a baciarla.

< Beh, a pensarci bene.. la doccia può aspettare.. Mi sono sbagliata: possiamo eccome starcene tutto il tempo a letto!!!! > quello fu l’ultimo pensiero razionale di Sarah mentre James la rendeva di nuovo la donna più felice del mondo.

 

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Capitolo 34: Un nuovo inizio

Sarah non ricordava di essersi addormentata dopo aver fatto l’amore con James la 2 volta quella mattina.

Una meravigliosa giornata era già iniziata!

In realtà, probabilmente, era già mezzogiorno..

Il sole splendeva alto nel cielo, gli uccellini cinguettavano, e lei se ne stava a letto a poltrire tra le braccia del suo amore.

Sarah era rannicchiata fra le braccia di James, con la testa sul suo petto, e ascoltava il respiro regolare e il battito forte del suo cuore. Si erano amati con passione selvaggia e ora giacevano abbracciati, finalmente appagati. Nella sua mente c'era spazio soltanto per il ricordo dell’amore che avevano condiviso, dei baci infuocati e della sensazione delle mani di lui che la portavano a vette di passione mai raggiunte prima di allora. Nessuno le aveva mai regalato sensazioni simili.

Alzò il viso per vedere l’uomo che aveva reso possibile tutto ciò.. Ecco l’artefice della sua felicità..

Le bastò guardarlo per avere un vuoto allo stomaco, come se fosse stata su un'altalena che qualcuno spingeva troppo in alto.

James dormiva beatamente stringendola per la vita in segno di possesso, come se avesse paura che lei da un momento all’altro potesse andare via. Sarah sospirò e lo ammirò teneramente, il suo volto era rilassato mentre dormiva, le labbra avevano un accenno di sorriso < Forse sta sognando?! Forse ci sono anche io nel suo sogno!!? > Non riuscì a resistere.. si allungò e gli sfiorò le sue labbra piene e sorridenti con le proprie.

Lui gemette appena e strinse di più la presa. Come se si fosse accorto di essere osservato, James aprì gli occhi e i loro sguardi s'incrociarono.

Tutti e due restarono in silenzio fissandosi e sorridendosi..

< La mia donna!! > pensò serenamente James “Buongiorno” mormorò per primo lui, con un sorriso pigro che le fece mancare il fiato.

< Il mio uomo! > pensò Sarah “Ottimo giorno, io direi!” sospirò rilassata e poggiò la testa sul petto di lui.

James sbadigliò portandosi una mano alla bocca “Che ore sono?”

Lei aveva gli occhi chiusi, voleva godersi più che poteva quella bella sensazione di pace assoluta ed estremo appagamento “Non lo so e non mi interessa.” < Come sono felice! >

James allungò il braccio per prendere la sveglia sul comodino “Le due e mezza passate?!!?”

“Ecco perché ho un certo appetito!!!” fece lei sinceramente notando lo strano brontolio del suo stomaco.

L’attività fisica fa aumentare la fame, e di attività ne avevano fatta parecchia quella notte e quella mattina..

Lui rimise la sveglia al suo posto e baciò i capelli di Sarah “Poco male, abbiamo un sacco di tempo ancora.” < E so già come mi piacerebbe impiegarlo!! >

< Ma sa pensare solo a quello??!!!! > .. < Non che mi stessi lamentando, è solo che ho fame! > “Per che cosa?” chiese lei facendo la finta tonta.

James rise in modo molto sexy ed invertì le posizioni, inchiodandola al materasso. Sarah urlò per la sorpresa del brusco cambiamento..

“Tu che cosa pensi?” bisbigliò lui scherzoso al suo orecchio.

Lei rise e gli mordicchiò il lobo destro “Per ordinare al ristorante cinese? Forse la cucine è ancora aperta!”

James gemette al suo tocco eccitante.. < Al diavolo la cucina cinese!! > le prese tra le labbra un capezzolo baciandolo.. Bastò quello perché Sarah si sentisse sciogliere dal desiderio, e quando lui la baciò sulle labbra in modo lento e appassionato, i suoi sensi sprofondarono nel caos più assoluto. La fama stava cambiando i suoi gusti..

Lui smise di baciarla all’improvviso, lasciandola ardere di desiderio. La sua espressione seria la fece confondere “Credo di avere commesso un grosso errore.” sussurrò James, ma al tempo stesso passò le dita fra i capelli di lei.

Lei rimase spiazzata da quella fresa e trattenne il fiato.. “Cosa??”

 

Sarah aprì gli occhi controvoglia, avrebbe preferito continuare a restare in quel letto caldo e rassicurante ma il suo stomaco non era dello stesso parere.. < Ho una fame pazzesca!! > Era la logica conseguenza di tutta quell'attività notturna, pensò sorridendo. James era stato incredibile!!!!! Al solo ricordo Sarah morì dalla voglia di ripetere l'esperienza e di mandare al diavolo la sua fame inopportuna. Ma era dalla sera precedente che non toccava cibo per questo sentiva i morsi della fame attanagliarle il suo povero stomaco. Con un sospiro di rassegnazione si scostò delicatamente il lenzuolo che la ricopriva a malapena e gettò un’occhiata all’uomo che dormiva ancora al suo fianco. Era supino con la testa sul cuscino rivolto verso l’altro lato del letto e non riusciva a vedergli il volto.

Dopo quella notte e quella mattina tutti i suoi dubbi erano svaniti...

Quando lui le aveva detto che pensava di aver fatto un terribile errore si era sentita ripiombare il mondo addosso, il cuore le si era aperto e lo sconforto la stava mangiando viva..

Ma l’idiota si era subito fatto perdonare.. Le aveva spiegato che il terribile errore che aveva commesso era solo di aver aspettato tutto quel tempo prima di accorgersi che la sua vita era vuota senza di lei.

Poi avevano parlato di cosa dire ai loro amici e se era il caso di farsi vedere subito insieme davanti alla stampa.

Tutti e due erano stati dell'’opinione che forse era meglio aspettare e tenere la cosa ancora segreta. Visto che BTVS sarebbe ricominciato da lì a 3 mesi, pregavano di poter annunciare la notizia della loro relazione solo dopo l’inizio delle riprese. Volevano godersi l’estate in santa pace, senza scocciatori e senza paparazzi nei paraggi. Sapevano che sarebbe stato difficile sfuggire alla stampa, ma almeno ci potevano provare. Avrebbero passato le vacanze alla casa al mare di James, una località privata e silenziosa sulla costa pacifica vicino Beverly Hills.

< Meglio che non lo svegli, altrimenti non mi lascerà andar via.. > così dicendo si vestì semplicemente con un paio di jeans e una maglietta ed in punta di pieni attraversò la cucina per uscire dalla porta sul retro il più silenziosamente possibile.

 

Poco dopo la fuga misteriosa della padrona di casa, anche James riaprì gli occhi caldo e soddisfatto con un sorriso stampato sulle labbra, allungò un braccio in cerca di Sarah... ma lei non c'era. “Sarah!” la chiamò con la voce ancora impiastrata dal sonno ma non ottenne nessuna risposta.

Si voltò dalla parte del letto vuoto e notò che sul cuscino della donna che doveva dormire accanto a lui c’era un fogliettino di carta ripiegato con cura. L’ansia lo raggomitolò in una nube di apprensione. I vecchi timori non erano svaniti del tutto, ci sarebbe voluto un po’ prima di potersi buttare alle spalle la sua incontrollabile mania di temere sempre il peggio.

Si mise a sedere ed aprì il foglio..

 

< Caro J, so che odi svegliarti e non trovarmi ma questo è l’unico modo che conosco per sfuggire alle tue mani insistenti. Se solo ti avessi detto le mie intenzione sono certa che tu mi avresti fatto rinunciare e io mi sarei sciolta compiacente ai tuoi voleri. Perché non riesco a dirti di no??! Qualcuno deve avermi fatto un incantesimo!! Sono pazza di te! Avrei preferito svegliarti in un altro modo e prometto che in futuro sarà sempre così che aprirai i tuoi begli occhi azzurri..

Ma dovevo proprio assentarmi..

Tranquillo, sono solo andata al bar all’angolo a prendere qualcosa di già pronto da mangiare, non so tu.. ma il mio stomaco reclama!!

 

Ti amo

Sempre tua S.

 

Ps. Per farmi perdonare, quando torno, tu potrai fare ciò che vuoi! Io sarò la tua schiava personale.. oh mio padrone!!

Recupereremo tutto il tempo che abbiamo perso a causa della mia breve fuga!! Contaci!! >

 

James sorrise a quell’ultima frase.. < Anche io ti amo, amore mio!! Vedrai che cosa ho in mente quando torni!! >

Sarah era unica!!!! Come aveva fatto a pensare di poter vivere sena vederla mai più!! Doveva essere realmente impazzito, questo era chiaro!! Adesso niente e nessuno avrebbe potuto impedirgli di essere felice con la donna che amava.

Il destino era cambiato, era stato lui a cambiarlo.. Niente più solitudine, niente più rabbia, niente più desolazione.. Solo amore, tanto amore!!!

Decise di farsi una donna rinfrescante e rigenerante, voleva essere in perfetta forma quando la fuggiasca malandrina sarebbe tornata all’ovile..

Aprì la doccia ed alzò il viso verso il getto, accolse l’acqua tiepida con benevolenza, una sorta di benedizione lo rilassò donandogli quella confortante sensazione di benessere..

In quello stesso attimo suonò il campanello..

“Accidenti!!!! Come al solito la sbadata si è dimenticata le chiavi!” pensando che era la sua fuggitiva, James terminò la doccia velocemente e si precipitò alla porta ancora gocciolante solamente avvolto da un asciugamano intorno ai fianchi.. “Sapevo che saresti tornata, piccola birban..” quando la porta fu spalancata quella che apparve davanti ai suoi occhi non era Sarah bensì.. “Alyson!”

La bocca spalancata e gli occhi sbarrati dalla sorpresa incredibile non tardarono ad arrivare, quando Alyson, però si rese conto di star davanti ad un uomo mezzo nudo al posto della sua amica, arrossì e si trasformò in un vulcano in eruzione “James???????”

 

 

Capitolo 35: Sarah e James??!! James e Sarah??!!!

Lui fissava lei …e lei fissava lui… Tutti e due con la stessa espressione impressa sul viso: ‘Che cosa ci faccio qui? Vorrei sprofondare!!’

Né James né Alyson si erano ancora ripresi dallo shock iniziale.

Il primo a trovare la forza di parlare fu lui dando voce ai suoi pensieri..“Alyson?!! Che ci fai qui?” < Ed ora come me ne esco fuori da questo impiccio? Avrà notato che sono nudo sotto questo asciugamano?? Vorrei essere un fantasma! >

La bocca della ragazza era ancora spalancata a dimostrare la sua incredulità e i suoi occhi sbarrati non potevano nascondere la sua meraviglia…

Chi se lo sarebbe mai immaginato?!! Di certo non lei! Una persona va a casa di un’amica e in teoria si aspetta di vedere la proprietaria della casa aprire la porta… e non un ragazzo mezzo nudo... Un ragazzo, tra l’altro, che lei conosceva bene visto che lavoravano insieme.. Non riuscì ad impedire al suo sguardo di esaminare il copro di lui, i suoi occhi lo scannerizzarono dalla testa ai piedi.. < Però!!! Niente male! Ci credo che le donne se lo contendono a suon di pugni!!! > Quindi era del tutto normale se la prima reazione che aveva avuto era stata quella di diventare bordeaux involontariamente!!! Capelli e viso erano dello stesso colore! Non le capitava spesso di vedere uomini mezzi nudi al di fuori del lavoro.. o meglio, uno lo vedeva anche tutto nudo ma era normale visto che erano sposati!

Alyson si costrinse a richiudere la bocca prima che la saliva le scivolasse lungo il mento, poi con un finto colpo di tosse si risistemò.. “Io.. ecco.. cercavo Sarah.” balbettò lei.. < Ma che cosa ci fa LUI qui??? Così SVESTITO?? Così INZUPPATO??? >

James si schiarì la gola cercando di assumere un atteggiamento indifferente e del tutto tranquillo, anche se la situazione era alquanto imbarazzante. La sua posa sfacciata che assumeva quando recitava la parte del vampiro gli tornò utile, infatti si appoggiò allo stipite della porta ed incrociò le braccia.. Come se lui andasse sempre in giro in quelle condizioni ed in casa della gente!!! “Mi dispiace ma lei non c’è in questo momento.” < Devo trovare una scusa! ..Mi serve tempo!! >

“Ah!” Fece Alyson. L’unico monosillabo pensabile a racchiudere tutto il suo sconcerto.

James imprecò mentalmente.. < Dannazione! Ho detto tempo!!! > .. < Ed ora che le dico?? >

Nel frattempo anche Alyson cominciò a pensare tra sé e sè.. < Allora.. Ci sono solo due le possibilità per cui LUI si può trovare a casa di Sarah, mentre lei non c’è: 1) Lui è un ladro che fa l’attore come secondo lavoro per poter rubare del tutto indisturbato, anche se il suo ‘costume da lavoro’ lasciava un po’ a desiderare! 2) Lui e Sarah hanno appena fatto sesso e.. Decisamente la 2 opzione è la più credibile!! > ..La sua espressione mutò improvvisamente dopo essersi resa conto di quello che la sua mente aveva appena formulato.. < Lui e Sarah????? Insieme??? Sarah e James???? James e Sarah??? Sarah e.. Ok, basta! Abbiamo capito tutti quanti com’è la situazione!! > ..Poi scosse la testa cercando di scacciare quel pensiero così impensabile. Ma non riusciva ad andare oltre, il cervello era in folle, si rifiutava di accettare la realtà dei fatti inequivocabili.. Era troppo sconvolta.. < Lui e Sarah??? Ma quando?? Perché??? Quando???.. No, l’ho già detto ‘quando’.. Allora.. Come???? ..Beh, il come me lo posso immaginare.. Non sono mica ignorante in materia!! Il mio Wes sa esattamente come farmi sospirare!!!! Ma non è questo il punto! Qui stiamo parlando di Sarah!!!!!!!! E di James!!!!!!!!!!!!!!! > ...Poi tornò pensierosa.. < Beh, non dovrebbe sconvolgermi così tanto, loro 2 sono single, sono amici, colleghi, si conoscono bene, quindi.. tra loro c’è sempre stato quel feeling, quel certo ‘non so che’ che li rendeva affini! >

Vedendo la faccia dell’amica che traspariva confusione, e sapendo che toccava a lui la prossima battuta, James disse la prima cosa che gli venne in mente.. “Comunque, non è come sembra!” < Perché questa dannata frase ogni qualvolta la si pronunci, fa apparire anche il più innocente dei bambini un colpevole irrimediabile???!! >

< Invece è proprio come sembra!! > pensò Alyson che continuava a restare ferma ed a guardare l’amico-collega come se fosse un alieno venuto sulla terra per ripopolare l’universo ed aveva scelto la sua amica come ‘Prescelta’ “Ah!” esclamò ancora lei riferendosi alla frase che lui aveva detto e che di solito vuol significare l’esatto contrario!!!!

James cercò di far appello a tutto le sue facoltà innate di improvvisazione.. “Ecco.. Ehm.. Sarah, mi ha chiesto di aggiustarle le tubature del lavandino perché perdevano acqua, così..”

La ragazza si trattene dallo scoppiare a ridere, poi alzò entrambe le sopracciglia per mostrarsi sorpresa e per stare al gioco.. “Tu sai fare l’idraulico?” < E’ così ridicolo!!! Voglio proprio vedere che si inventerà ora per riparare! >

Lui si passò una mano tra i capelli ancora bagnati cercando di trovare una scusa plausibile.. “No, ma.. gli idraulici non ci sono mai.. sono difficili da rintracciare.. e poi era una cosa urgente..” < Ecco, così! Bravo James! Fagli vedere chi sei!! >

Al chè lei annuì comprensiva, ricordava perfettamente quando a casa sua era scoppiata la pompa della lavatrice e si era allagato il bagno.. (nda. A casa mia è successo davvero! Non vi dico il casino per raccogliere tutta l’acqua!) “Però a quanto pare dev’essere andato storto qualcosa, vero??!!” gli chiese Alyson divertita dalla scusa che lui le aveva appena detto.

Lui rimase spiazzato da quella domanda.. “In che senso??”

“Sei tutto bagnato!” confermò lei.

James fece una smorfia.. < Accidenti!!! > “Ahh, è vero!!” < Avanti, pensa testone!! > Sapeva che non c’era più niente da fare o da dire per dimostrarsi innocente, i fatti erano quelli che erano, le prove schiaccianti. Era colpevole sotto tutti i punti di vista! (nda.E che vista!!!) Ma non voleva darle la soddisfazione di essere stato scoperto.. “In realtà le tubature le ho aggiustate, ma poi volevo controllare se c’era anche una perdita di gas, così ho acceso un fiammifero ma niente, poi quando ho buttato il fiammifero nella spazzatura si è incendiato il cestino e quindi si è azionato l’impianto antincendio. e c’è stata la pioggia.. in casa.” < Che idea incredibile!! Ma come mi è venuta?? Ormai è troppo tardi! Non posso più rimediare!! Se la berrà??? >

“Aaah!!!” Alyson volle fingere che ci era cascata ma non riusciva più a trattenersi, le sue labbra si allargarono in un sorriso soddisfatto, stava per ridergli in faccia.. < E secondo lui, io dovrei bermi questa storiella??? Ma dai..!!! E’ assurdo! >

Infatti lui capì dal sorriso di lei che in effetti era troppo assurda come giustificazione, così gettò la spugna! “Non regge come scusa, vero??”

Alyson si rilassò a sorridere “No, non direi!!” concordò lei, poi vide il viso di lui amareggiato ed aggiunse.. “Sai quanto ti ammiri come attore, ma come registra sei una frana ad inventarti le battute!!”

James si commosse al tentativo consolatorio dell’amica “Stai tentando di consolarmi?” poi come se un lampo gli era passato davanti agli occhi, aggiunse dubbioso “..Ehi! Aspetta un attimo! Noi due, insieme.. e questa frase non mi è nuova!”

Lei ci pensò alcuni secondi, poi esclamò trionfante.. “Oh, ho trovato! È la scena quando Spike cerca di mordere Willow ma si accorge per la prima volta di non poterlo fare.”

Lui schioccò le dita dandole ragione “E’ vero!! Brava!”

“Però è stato divertente vederti arrampicare sugli specchi!” gli confessò poi lei.

James arricciò la bocca ricordandosi della figura che aveva appena fatto “Tu cosa avresti detto per discolparti?”

Gli occhi di lei brillarono furbetti “Probabilmente che la doccia di casa mia era rotta ed avevo chiesto alla mia amica di prestarmi la sua.”

“Che idea geniale!! Il discorso fila!! Possiamo rifare la scena??” le suggerì lui convinto e serio.

Quella battuta fece sorridere ancora di più Alyson.

Anche lui le sorrise amichevolmente.. “Scusami, non volevo mentirti, è solo che..”

Ma lei lo fermò alzando una mano “Tranquillo, ho capito!”

“Comunque Sarah dovrebbe venire a momenti. Se vuoi aspettarla, entra pure.” E così dicendo le fece spazio per farla passare..

Alyson scosse la testa “Non importa ero solo venuta per salutarla prima di partire. Io e Alexis andiamo in vacanza alle Bahamas.”

“Carino come posto!” concordò lui per l’ottima scelta. “Allora buon viaggio.. e salutami Alex.”

“Certo. Ciao James!”

Lei si era già voltata per andare via, quando lui la richiamò “Ehm, Alyson?”

A sentirsi nominare di nuovo, lei si girò verso di lui arcuando le sopracciglia “Sì?”

James si grattò la testa cercando le parole giuste da dire.. “Senti, potresti tenerti questa cosa di me e Sarah solo per te? Noi vorremmo tenerla privata e sotto coperta ancora per un po’, non vogliamo scocciatori appostarti dietro l’angolo di casa.”

“Capisco perfettamente!” lei fece una pausa, poi tornò a guardarlo ammiccando “Comunque, voglio fare la damigella d’onore al matrimonio!!” ..e con quella frase detta così spensieratamente, sparì.

L’ultimo pensiero confuso che ebbe James prima di chiudere la porta fu.. < Matrimonio?? Quale matrimonio?? Chi è che si sposa??? >

 

 

Capitolo 36: Profumo di fiori d’arancio

 

Matrimonio..

Perché quella parola non la smetteva di ronzargli nelle orecchie?? Era peggio di una zanzara fastidiosa!

James stava facendo avanti e indietro per nel salotto di Sarah, con ancora addosso solo l’asciugamano che lo copriva alla meno peggio.

Ad un tratto si bloccò come se gli si fosse appena accesa una lampadina nella testa < Io e Sarah.. sposi.. > la sua espressione divenne immediatamente estasiata e senza accorgersene rilasciò un sospiro incantato, fissando il quadro che stava sopra il camino e che raffigurava un campo di girasoli. Così si lasciò andare ad un sogno che aveva ormai accantonato da tempo..

Nella sua mente si immaginò se stesso all’altare che aspettava la sua amata arrivare dalla navata centrale accompagnata da suo padre. Lei era vestita con un abito bianco ampio con lo strascico, i capelli arricciati erano raccolti da un’acconciatura che tratteneva il velo lungo, gli sorrideva e lui sentì il suo cuore perdere un battito.

Tempo addietro, le poche volte che aveva pensato al suo matrimonio, la donna che arrivava all’altare era ancora senza volto, ora quella donna aveva le sembianze di Sarah.

Ad ogni modo James si riscosse da quel sogno ad occhi aperti e scosse forzatamente la testa.. < No, non ora! È troppo presto! Ci siamo appena riconciliati. Non voglio spaventarla.. Abbiamo bisogno tutti e due di un periodo di riposo dal lavoro e dallo stress accumulato nell’ultimo periodo. Una meritata vacanza da soli è quello che ci vuole per rafforzare il nostro rapporto. >

Il telefono squillò improvvisamente e James sussultò dallo spavento, intento com’era a sognare ad occhi aperti il suo matrimonio..

Si diresse verso l’apparecchio squillante e stava per sollevare la cornetta quando si bloccò immediatamente ricordarsi appena in tempo che non era a casa sua e che forse era meglio lasciare che la segreteria facesse il suo lavoro..

E così accade!

La voce di Sarah irruppe nel silenzio della stanza facendogli venire voglia di averla ancora tra le braccia, di poterla baciarla e.. < Cavolo! Mi manca già così tanto! >

..“Questa è la mia segreteria telefonica, al momento non sono in casa, prego lasciate un messaggio dopo il segnale acustico” .. Biiiiiippppp..

“Ciao cara, sono la mamma..”

James sorrise al sentire la voce squillante della signora Geller..

“Ho già pronta una lista-tipo degli invitati per il matrimonio, c’è la sorella della prozia Milly che ci terrebbe tanto ad essere presente ed io non ho potuto dirle di no..” continuò la voce al telefono..

< Ah, la zia Milly! Quella donna che mi ha detto appena mi ha visto la prima volta: “Scommetto che potresti darle dei bei bambini. Un giovane vigoroso come te non dovrebbe sparare a vuoto!” Mi è subito piaciuta, schietta e decisa! > James soffocò un risolino a quel ricordo buffo. Poi ripenso ad una parola che aveva detto la mamma di Sarah e che ora aveva attirato la sua attenzione < Matrimonio? Quale matrimonio? Si sposa qualcuno della famiglia di Sarah? Perché non me l’ha detto?! Forse lei non vuole andarci!? O forse, non vuole andarci con me! > rimuginò James rifacendosi attanagliare lo stomaco con tutti quei dubbi e di nuovo con quell’incertezza e con la paura che lei lo volesse solo dentro il suo letto ma fuori dalla sua vita.

Arrabbiato con se stesso, sbuffò e scosse la testa con decisione.. No, non doveva pensare più quelle cose. Lei lo amava e anche molto, glielo aveva dimostrato in molti modi senza arrendersi alla sua iniziale titubanza. < Ora basta con stupide elucubrazioni mentali. > si ammonì lui da solo. < Ma cosa se ne fa Sarah della lista degli invitati della sposa? > rifletté poi alla fine senza afferrare il reale motivo di quella strana chiamata, allora si apprestò a sentire il resto..

“..E poi la torna nuziale che ho in mente ti farà sognare. È perfetta!” la madre sembrava molto elettrizzata per quello che stava dicendo.

Sulle labbra di James si disegnò un sorrisetto sornione ed languido < Beh, Sarah se ne intende di dolci, è molto golosa.. > ripensò a come le era piaciuto quella volta che avevano fatto l’amore banchettando poi con la nutella.. Calore ed eccitazione si fecero largo in tutto il suo corpo.. Sarebbe scoppiato di desiderio se lei avesse tardato ancora molto!

“..Tesoro, ho visto anche un abito bianco da favola su una rivista. Ti starebbe benissimo!” esclamò la Singora Geller al telefono con un entusiasmo alle stelle.

< Sarah.. con un abito.. bianco? > Un dubbio gli si fece spazio nella mente e una lampadina si accese sconcertandolo.. < Non è che.. > gli occhi fuori dalle orbite e il respiro affannato come se gli mancasse l’aria.. James deglutì con forza il nodo in gola che si era formato..

“Ah, non vedo l’ora che tu e James vi sposiate!” così terminò la mamma di Sarah, la stessa frase che lui aveva avuto in mente ma che si era rifiutato di formulare.

James si affogò con la sua stessa saliva e tossì energicamente “Ecco! Appunto!” borbottò, battendosi una mano al petto per riprendersi dal soffocamento che quelle parole gli avevano provocato “Oddio! Questa donna viaggia alla velocità della luce!” considerò lui ad alta voce.

Quella sì che sarebbe stata una giornata da ricordare! Non bastava Alyson a fargli desiderare le nozze, ci mancava anche la madre di lei! Il cuore a mille e il sudore freddo erano i chiari sintomi di un improvviso attacco di panico.

Un conto era pensare nella propria testa a quelle ‘cose’, un altro conto era sentirsele dire ad alta voce da qualcuno.. “Ok! Anche io potrei viaggiare ad una velocità supersonica, ma è normale visto che sono innamorato, e che voglio passare il resto della mia vita accanto alla donna che amo, e che voglio sposarla e che..” senza rendersi conto di star parlando da solo, James non riuscì neppure a finire la frase che la mamma di Sarah lo precedette..

“A proposito! Tuo padre dice che vuole due nipotini! Una femmina ed un maschietto! A presto tesoro. Richiamami!” detto questo la madre interruppe la comunicazione ed improvvisamente nella stanza tornò a regnare il silenzio disturbato solo dal battito incessante e forte del cuore del povero uomo messo alle strette da una donna in piena crisi di ‘voglia di diventare nonna!’

Questa volta James aveva rischiato davvero di finire stecchito per terra!

Incominciò a parlare da solo andando avanti ed indietro per la stanza “Ma è pazza? Va bene il matrimonio lampo, ma ora anche dei figli.. Non è una cosa da prendere alla leggera, sono grandi responsabilità! Io non so se sono pronto a…” l’iniziale panico da matrimonio sfumò così velocemente che un’espressione inequivocabile e dolce si disegnò sul suo volto senza che lui se ne accorgesse o facesse niente per fermarla.. “Due paffutelli frugoletti con gli occhi della madre, il nasino della madre, le manine piccole piccole, i piedini..” poi annuì con convinzione “Ok, anche io sono pazzo!”

Immerso com’era a farsi i film mentali, James non si accorse di essere finto seduto sul divano accanto al telefono con la mente altrove e gli occhi sognanti, persi in un mondo fantastico in cui lui e Sarah vivevano felici e contenti in una casetta sulla spiaggia, con la staccionata bianca, un cane peloso tipo San Bernardo che correva qua e là, le grida di due bambini felici nell’aria, lui con in braccio la più piccolina mentre Sarah teneva teso il filo di un aquilone e all’altra mano un bambino di poco più di 4 anni..

 

Una chiave irruppe nella serratura e la porta di casa si aprì lasciando entrare la proprietaria con in mano due buste da cui deriva un odorino delizioso..

“Ciao, amore!” lo salutò lei allegramente.

Fu quell’odore a risvegliare James da quel coma mentale e poi le sue parole gli arrivarono al cuore facendolo sussultare.. Per la seconda volta in 10 minuti, lui si ritrovò impaurito per essere stato scoperto a pensare qualcosa che era proibito al momento.

“Ciao.” rispose James con voce roca, poi si schiarì la gola e si alzò dal divano dimenticando aggiustandosi l’asciugamano per coprirsi e andandole incontro.

Sarah posò le buste sul tavolo senza guardarlo più del dovuto “Ho preso un po’ di tutto, non so cosa volevi quindi possiamo scegliere tra cucina cinese, tailandese e messicana. Se non ti va, possiamo sempre ordinare una pizza. Che ne dici?”

Lei si mise a svuotare la spesa incurante dello sguardo scombussolato di lui.

James si era appoggiato allo stipite della porta, aveva incrociato le braccia al petto e la stava osservando attentamente con quello stesso sorriso stampato sulle labbra che faceva eco ai suoi pensieri più sdolcinati < Sì, è lei la donna che voglio sposare! > un calore incredibile gli inondò il cuore di amore.

Quando Sarah si accorse che lui non aveva fiatato si girò a guardarlo e si preoccupò soprattutto notando la sua aria assente “Qualcosa non va?”

James si riscosse dai suoi pensieri capendo che lei aspettava una risposta da parte sua “Eh? No, ehm.. è venuta Alyson prima!” cercò di assumere un tono possibilmente neutro per il momento. < Meglio cominciare con se niente fosse! > Non sapeva come avrebbe reagito al resto..

“E cosa voleva?” gli domandò lei senza allarmarsi. Non era mica la prima volta che Alyson veniva a casa sua!

Lui si strinse nelle spalle ed annunciò la parte più tranquilla di quella visita inaspettata “Augurarti le buone vacanze.”

“Che carina!” rispose lei di rimando. Riportò la sua attenzione alla spesa da ordinare ma fu interrotta da James che fece un colpo di tosse finto. Lei lo squadrò di nuovo..

Ecco il momento in cui spuntava la sua colpevolezza nell’intera faccenda! “Ecco.. se c’è stato un piccolo inconveniente tra noi. Lei mi ha visto così..” lui le rivolse un’occhiata ingenua, ma era sicuro che appariva più come ‘vittima colpevole’ che come ‘colpevole d’innocenza’!

Gli occhi di Sarah si allargarono innaturalmente reagendo istintivamente allo stupore iniziale che si tramutò presto in timore “E tu cosa le hai detto?” < C’è da agitarsi tanto se una tua amica si presenta a casa tua e viene accolta da un uomo mezzo nudo? E questo uomo è anche un tuo collega e amico? > Purtroppo c’era già una risposta scontata e logica alla sua stupida domanda: Sì.

James si passò nervosamente una mano tra i capelli ancora umidi “In realtà, ho incominciato a blaterare delle cose assurde e.. Alla fine lei ha detto che aveva capito tutto e quindi.. Comunque l’ho pregata di tenere per sé e Alexis la.. cosa.. di.. noi due..”

All’istante il timore di Sarah si tramutò in dolore automaticamente..

Una bella doccia fredda, un colpo secco al cuore e.. morta stecchita!

Sarah si sentì come se un enorme masso le fosse piombato sulla testa e fosse precipitata in una voragine “Ah!” cercò di assumere un atteggiamento rilassato e indifferente ma presto sentì le lacrime tentare di farsi spazio.. Non voleva dargli la soddisfazione di vederla piangere. Non di nuovo! < Se lui vuole continuare a fingere, bene, anzi benissimo! Anche io posso farlo! Lo sto già facendo! > Si voltò di scatto dandogli le spalle ed aprì una mensola per prendere un bicchiere e riempirlo d’acqua. La gola secca stava diventata un problema! Desiderò essere forte, insensibile, distaccata, fredda. Ma la rabbia ebbe il sopravvento “ Fantastico! Ora siamo arrivati a definirci ‘cosa’! Bene! Mi fa piacere saperlo..” le tremavano le mani.. Bevve un sorso corposo d’acqua rischiando di affogarsi e sperò di calmarsi, poi appoggiò con forza il bicchiere vuoto sul lavandino tanto da poterlo frantumare in mille pezzi, così come era il suo cuore esposto e vulnerabile. Fece un respiro profondo ma la rabbia non sparì, anzi peggiorò decisamente!

James capì subito dopo di averla offesa involontariamente e che lei probabilmente aveva interpretato male le sue parole “No.. io non ho.. Sarah.. io..” < Dannazione! Mi sono espresso male, non volevo ferirla, non volevo.. >

Lei strinse la mani a pugno trattenendo la voglia di strozzarlo “Se hai fame, lì c’è il pranzo. A me è già passata!” gli comunicò lei con voce malferma evitando di girarsi a guardarlo in faccia, altrimenti sapeva che non avrebbe retto.. < Non devo piangere! Non devo.. >

Lui le arrivò da dietro e le poggiò delicatamente le mani sulle spalle sperando che lei non lo cacciasse via “Sarah..” la chiamò debolmente.

Lei si limitò a restare ferma col capo chino e pregò di essere forte e non dar sfogo ai suoi sentimenti con inutili lacrime di delusione.

“Guardami..” James la fece voltare lentamente e le alzò il mento con due dita, fece scorrere lo sguardo dritto nei suoi occhi verdi pieni di amarezza e dispiacere. Avrebbe voluto farle sparire quello sguardo spaurito e triste con un bacio ma sapeva che lei aveva bisogno di conferme. Sapeva che era rimasta ferita perché pensava che lui stesse solo giocando a nascondino con lei. Meglio chiarire subito le cose prima che entrambi si fossero feriti senza una reale motivazione..

Le fece scivolare le mani sulle braccia in una lunga carezza per scaldarla e, con rinnovata calma e delicatezza, le disse.. “Io non mi vergogno assolutamente ad ammettere che stiamo insieme. Ma eravamo entrambi d’accordo di tenere segreta la nostra ‘relazione’ ancora per un po’, giusto il tempo di godercela in santa pace. Quindi.. cosa c’è che non va?” calcò sulla parola ‘relazione’ per farle capire che per lui non c’erano problemi riguarda la loro storia.

Sarah si sentì rincuorata dalle sue parole ma quel velo di delusione restò impresso nel suo sguardo “E’ che.. io sono d’accordo con te.. ma.. vedi.. questa segretezza mi dà l’impressione di star facendo qualcosa di sbagliato, di sporco.. e non è così! Perché noi.. io ti amo e..” si bloccò, voltò lo sguardo ad un lato e si morse un labbro lottando per non farlo tremare.

L’espressione di lui si addolcì immediatamente, le rigirò il viso rituffandosi nei suoi smeraldi lucidi e le disse “Anche io ti amo e se vuoi mi metto a urlare in questo preciso momento, così lo sentiranno tutti, anche in Cina che: IO AMO SARAHHHH! IO AMOOOO..” urlò alla fine.

Lei lo scosse per farlo smettere di urlare anche se nel frattempo rideva “Sssh!!!! James! Non c’è bisogno di allarmare i vicini..” Per fortuna quel brutto momento di debolezza era passato.

Lui la strinse con fermezza a sé facendo aderire meglio i loro corpi “Vuoi che chiami la stampa? Sono pronto a comunicarlo al mondo intero che ti amo. Io.. ti.. amo!” senza aspettare una sua risposta, la baciò con passione sulle sue labbra sorridenti..

Al contatto con le labbra morbide e calde di lui, Sarah sentì il terreno mancarle sotto i piedi e il suo cuore rispose con un sussulto. Possibile che lui le facesse sempre quell’effetto? Devastante e rovente come una bomba a mano!?

Lui si staccò appena per parlarle ad un soffio “Io..” le diede un altro bacio colmo di desiderio, questa volta con più lentezza e magistrale concentrazione per poi staccarsi di nuovo “..amo..” Ad ogni pausa, un bacio diverso, più sensuale, concepito a risvegliare in lei la voglia di lui “..te.” in fine le prese il volto tra le mani e le impresse sulle labbra un bacio che non voleva avere fine.. Lei gli allacciò le braccia al collo per attirarlo di più a sé.. Era troppo meraviglioso stare così con lui!!!

“Oh, James!” involontariamente le si velarono gli occhi di commozione..

Lui sfiorò brevemente ancora le sue labbra con le proprie, poi asciugò delicatamente con il pollice le poche lacrime che scorrevano sulle sue guance “Niente lacrime, amore! Non avevi fame?!”

“Tu riesci a distrarmi e mi fai dimenticare qualsiasi altra cosa!” Sarah tirò su col naso e si rifugiò tra le sue braccia chiudendo gli occhi, sprofondò il volto nel suo petto nudo e confortevole e sospirò..

“Anche tu!” ribattè lui godendo della graziosa sensazione di averla finalmente e serenamente tra le braccia tutta per sè. Le accarezzo i capelli e le baciò la nuca. “Ah, a proposito ha telefonato tua madre. Ha lasciato un messaggio in segreteria.” < La bomba l’ho sganciata! Voglio proprio vedere cosa farà lei quando sentirà la bella notizia!! >

Sarah si riscosse da quel torpore dolce che gli donava il suo corpo stretto al proprio e lo fissò con occhi indagatori “E che ha detto?”

James la baciò ancora delineando le sue labbra con la lingua. Perché non riusciva a smettere di baciarla??? La desiderava così tanto!!! “Ti conviene sederti prima di ascoltarlo!” < Anche perché io sono d’accordo con la tua pazza famigliola! >

< E’ bravo a distrarmi? Quella sua bocca mi fa impazzire!! > A quella constatazione Sarah arrossì lievemente ma cercò di concentrarsi sul problema principale: sua madre. “E’ qualcosa di terribile?” la preoccupazione di lei si tramutò in leggera paura che la madre avesse detto qualcosa di sconvolgente e che lui lo avesse sentito.

Lui la lasciò andare con disapprovazione di lei gli mise il broncio. Amava sentirlo vicino!

James sapeva di avere un sorrisetto furbastro dipinto sulle labbra ma non riuscì a trattenersi “No, niente di cui preoccuparsi. Semplice amministrazione.” Così dicendo, lui si avviò in camera per lasciare a Sarah il tempo necessario di.. < 5.. 4.. 3.. 2.. 1.. e… >

 

“Che cosaaaaaaaaaaaaa???????? Ma è pazzaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!”

< E non è l’unica! > pensò James ridendo e appoggiando chiaramente l’urlo di Sarah al ricordo della sua espressione allibita che aveva avuto poco prima. Probabilmente quella di lei era peggio!

Sarah lo raggiunse correndo e con l’affanno.. Nemmeno avesse corso 100 metri! “Mi dispiace James, io.. non so cosa dire.. scusa.. ma vedi.. mia madre.. lei pensa che..” stava balbettando senza sapere realmente cosa dire, come se non bastasse l’espressione divertita di lui la fece ancora di più agitare..

Lui fu più eloquente di lei: l’afferrò con decisione per le spalle e le incollo le sue labbra alla bocca per zittirla.. La baciò con rinnovata passione e la fece vacillare tanto era il suo ardore.

Il corpo di Sarah urlava di desiderio, moriva dalla voglia di essere toccata intimamente e di essere baciata sui seni.

Lui sentì la sua eccitazione crescere e non si fece pregare.. Infatti si slacciò l’asciugamano che lo copriva e lo buttò per terra con un movimento fluido, poi la sollevò in braccio con forza e la posò sul materasso, incominciò a depositarle una scia di baci languidi lungo la guancia fino a scende sul collo e dietro l’orecchio, le sue mani raggiunsero i suoi fianchi e risalirono fino ai seni..

Lei inarcò la schiena ed ansimò sentendo la sua erezione premerle contro l’inguine mentre lui le stuzzicava i capezzoli, trattenendo un gemito. Voleva sbarazzarsi dei vestiti che le impedivano di sentirlo più vicino, più suo, pelle contro pelle.. ma era troppo accecata dalla passione per farlo da sola.

Quando lui si allontanò leggermente e smise di toccarla, lei precipitò all’Inferno.. “Che cosa c'è?” chiese con voce roca e il cuore a mille.

James, notando il suo sguardo vulnerabile e le labbra gonfie per i baci, le accarezzò dolcemente i capelli. “Il mio presente è con te e voglio che ci sia tu anche nel mio futuro.” le mormorò con voce annebbiata dalla passione e mordicchiandole il lobo dell'orecchio.. “Solo tu.”

Sarah cercava disperatamente di mantenere un briciolo di lucidità per rispondergli, ma era piuttosto difficile visto che tutto ciò che riusciva a pensare era: ‘Amami, amami, amami.. Amami come ti amo io..’

Lui riprese a baciarla sulla bocca in un modo lento ed intenso che le fece perdere la testa..

“Vorrei essere un vampiro!” le comunicò ad un tratto lui mentre le baciava il collo.

Al chè lei si riscosse dall’eccitazione sbattendo le ciglia “Cosa?” Forse non aveva sentito bene!!? Non ragionava mai con chiarezza quando la voglia di fare l’amore con lui era troppa..

James la guardò con quegli occhi che la mandavano in tilt tutte le volte “Così non avrei bisogno di respirare e non smetterei mai di baciarti.” Le spiegò lui con convinzione.

Sarah rise alla sua decisione così estrema “Allora anche io voglio essere una vampira!”

“Perfetto, mia Childe!” lui stava per riprendere il suo assalto quando la sentì replicare..

“E chi lo dice che sia io la tua childe?!” la sua intrigante e seducente boccuccia di rosa aveva un accenno di scherzo disegnato sulle labbra.

James le rivolse una finta occhiata imbronciata ed offesa “Cattiva!” fece per andarsene ma lei fu più veloce di lui e lo fermò prendendolo per un braccio..

Sarah rise di gusto e lo attirò di nuovo a sé per stampagli un bacio sulle labbra “Sono sempre stata cattiva, baby!”

“Non mi rubare le battute!” la rimproverò lui ad un soffio dalla sua bocca tentatrice e pericolosa senza farsi baciare.

“E tu smettila di parlare e baciami..” ribattè lei vogliosa. Lo amava troppo per sprecare altro tempo prezioso in chiacchiere inutili, voleva legarsi a lui fisicamente e scaldarlo con il suo amore fino in profondità del suo essere. Voleva sentirsi sua e sentirlo ancora una volta suo!

“Come desidera la mia Lady!” lui si arrese all’evidente desiderio che ardeva in entrambi e si tuffo in quel mare in tempesta.

Non ci fu più bisogno di parole dopo quel momento. Tutto si svolse secondo quello che i loro corpi e i loro sensi gli suggerivano.. Erano orami in perfetta sintonia.

James la baciò come un affamato, come se volesse divorarla. Non riusciva a fermarsi, la desiderava con una forza tale che lo stupiva tutte le volte. Sentì i gemiti di piacere di lei che le sfuggivano dalle labbra, il calore delle sue mani che gli accarezzavano le spalle nude fino a scende sulle natiche. Lui continuò imperterrito a baciarla come un disperato. Se avesse smesso, sarebbe morto! Aveva bisogno di lei, come aveva bisogno di respirare. Purtroppo fu la necessita di riprendere fiato a farlo interrompere.. Le si staccò leggermente e ansimò pesantemente.. Anche lei respirava a fatica, ma non si lamentava affatto!

James si soffermò ad ammirala un attimo: le palpebre abbassate non potevano celare la passione che si esprimeva lo stesso attraverso il suo viso piacevolmente arrossato e sudato.

Era così bella che lui non riusciva a comprendere come fosse possibile che un simile angelo si trovasse tra le sue braccia.

Sarah dischiuse gli occhi ancora incandescenti di passione e lo guardò cercando di capire il motivo della sua titubanza.. La risposta le arrivò subito..

“Che ne dici di liberarti di tutta questa roba superflua?” ammiccò lui facendola fremere.

Lei non se lo fece ripetere due volte, si liberò della maglia in un solo gesto veloce e si slacciò i pantaloncini, lui l’aiutò a sfilarseli e a buttarli via da qualche parte.. Ora non restavano che le mutandine e il reggiseno di lei a dividerli dal ricevere ed ottenere il loro tanto agognato premio. Senza perdere altro tempo lei si slacciò il reggiseno nero e lo lanciò lontano, poi passò agli slip che fecero la tessa fine del reggiseno.

James le accarezzo il seno sentendo i capezzoli inturgidirsi, li leccò e li mordicchio dolcemente mentre una mano si faceva strada da sola verso il punto che più preferiva.. la trovò perfettamente bagnata e calda. Dannatamente pronta! Sentiva il suo pene duro premere contro di lei, aveva bisogno di essere alleviato dalla dolorosa erezione. Ma non voleva darsi fretta. Voleva che quella sensazione durasse in eterno!

Allontanò le labbra dal seno di Sarah e cominciò a tracciarle una scia di baci infuocati fino all’ombellico.

Dal suo canto Sarah gemeva, non sapeva più che face per fargli capire che lo voleva così tanto dentro di sé da non riuscire quasi a respirare..

L’odore dell’eccitazione di lei divenne troppo inebriante, troppo potente che lui non ragionò più.. Così si posizionò alla sua entrata rassicurante, i fianchi di lei si sollevarono spinti da una volontà propria e si apprestarono a raccogliere il loro dono..

James la penetrò in un unico movimento fluido e deciso facendola scoppia..

“James!” gemette lei sentendolo dentro di sé.

“Sarah!” ansimò lui di rimando mentre incominciava a muoversi con movimenti intensi e profondi..

Si unirono in un ritmo potente e inebriante. I loro corpi stavano per raggiungere nuovi picchi di piacere..

Mentre tutti e due annegavano in quel mare tempestoso, il mondo reale si dissolse in una macchia confusa. Soltanto quel momento contava.. Mentre lui la portava sull'orlo dell'estasi e poi si fermava quasi per costringerla a supplicarlo di continuare..

Finalmente, proprio quando lei temeva di non riuscire a reggere oltre, anche James si lasciò andare e mentre il corpo di lei esplodeva in una miriade di frammenti, volando verso un piacere travolgente, lui le affondò il viso nel collo continuando a trascinarla oltre il baratro della coscienza.. Insieme urlarono di soddisfazione e appagamento quando l’orgasmo li investì e li fece tremare.

Come potevano descrivere ciò che avevano condiviso? Ogni volta che facevano l’amore sembrava che fosse la prima volta, li lasciava con addosso una sensazione di unicità e eccezionalità.

Sarah si aggrappò a lui senza fiato e nessuno dei due parlò per un po’.

..E mentre il mondo tornava alla normalità e i loro corpi si rilassavano poco alla volta, si resero conto entrambi di essere indivisibili.

La tenerezza con cui James la teneva stretta a sé rendeva superflua ogni parola, e l’amore che condividevano in ogni singolo istante ne era la prova evidente della loro unione indissolubile.

Dopo un po’ James la fissò negli occhi, divertito. “Adesso ho fame!” confermò lui deciso “Allora, possiamo mangiare ora?”

Lei sorrise e si lasciò andare ad un sospiro di sollievo “Ok.”

 

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