AMANTI
E BURATTINI
Scritto
da: Maria
fioredargento@hotmail.com
Spoiler
per: nessuno.
Pairing: Angel/
Kate
Rating: Angst
Timeline: Post Ephifany,
per il resto, non specificata.
Summary: due amanti
disperati e il loro addio, per sfuggire ai piani di qualcuno troppo potente per
loro.
Disclaimer: i
personaggi delle serie “Buffy the vampire Stayer “ e
“Angel” appartengono a Joss Whedon,
David Greenwolt
Amanti
e burattini
“Kate…”
Si
voltò di scatto, il cuore che le si fermava nel petto, mentre il suo corpo e la
sua anima riconoscevano il richiamo di quella voce amata.
E
i suoi occhi lo cercavano nel buio, fra le ombre del corridoio deserto.
E
lo trovavano…
E
dalle sue labbra nasceva un gemito e nei suoi occhi le lacrime.
E
all’ improvviso ogni difesa era vana, ogni controllo
infranto.
E
lei gli correva fra le braccia, con un grido strozzato che era anche il suo
nome.
Come
una bambina disperata.
Come
un ‘anima affamata.
Come
una donna.
E
le sue mani gli stringevano la nuca, e il suo volto si tendeva, invocando il
suo tocco, mentre le labbra di lui lo ricoprivano di baci, ustionandole la
pelle.
Togliendole
il respiro.
Impedendole
di parlare. Impedendole di esistere, oltre quelle labbra.
Oltre
la prigione di quelle braccia che la stringevano fino a soffocarla.
Che
sembravano quasi volerla fondere nel corpo di lui.
“Angel..” Ansò, rispondendo ai sui baci,
accarezzando la sua pelle, stringendolo a se con tutta la forza che aveva. Con
tutta la sua disperazione.
“Kate…”
Mormorò lui, continuando a baciarla, con una fame che avrebbe potuto consumarla
in un istante. “Dio… mi sei mancata così tanto…
Dio… ti amo così tanto!”
L’afferrò
quasi bruscamente, sollevandola da terra.
Baciandola,
stringendola, facendole desiderare di poter scomparire.
Oltre
il mondo. Oltre il tempo.
Dove
nessuno in terra potesse ritrovarli.
Per
far durare quell’attimo in eterno…
Ma
non era possibile… non era possibile…
“Angel…”
Mormorò , cercando di staccarsi da lui.” Non posiamo…”
Angel
gemete, stringendola ancor più forte.
“No!
“Esclamò” No… Kate… io ti amo… ti amo così tanto che mi sembra di impazzire!”
“Lo
so…”
Gli
allacciò le braccia attorno al collo.
Confortandolo.
Con
la fronte appoggiata al suo profilo.
Come
se fosse stato Angel, adesso, il bambino.
Innamorata.
Disperata.
Come
lui.
E
quello era l’amore che Kate aveva sempre sognato…
Quello
era l’amore che aveva voluto…
Quello
era l’amore che aveva implorato… dalla prima volta che lo aveva visto.
E
ora lo perdeva.
E
faceva male.
E
dilaniava il cuore.
“Dev’esserci un modo… “ Angel le baciò le guance, il naso, e
, di nuovo, le scese sulle labbra.” Deve… deve… io non posso rinunciare a te…
non ci riesco…”
Kate
boccheggiò.
Per
il dolore.
Per
la disperazione.
Ma
strinse gli occhi, e i pugni, e le labbra,e chiamò a
raccolta tutto il suo coraggio.
Inventandosi
una forza che in realtà non aveva.
Per
mentirgli.
Per
salvarlo.
Per
fargli credere di potercela fare.
Di
avere abbastanza forza per entrambi.
“Tu
riesci sempre a fare tutto…”Ansò.
“No!”
“Angel…”
“No.
Non
voglio!
Non posso!”
“Ti
prego…”
“No…”
Cercò
di chiuderle la bocca con la sua, ma stavolta Kate glielo impedì, e gli affondò
la testa nella spalla.
“Dobbiamo…”
Mormorò, mentre un singhiozzo le sfuggiva dalle labbra.” è così doloroso… che mi sta uccidendo… ma dobbiamo farlo…”
“Non credevo che esistesse più amore per me…
non
credevo che avei mai più desiderato tanto stare con
qualcuno…”
“Ti
farà del male…”
“ e ho cercato… così tanto…
Mi
ripetevo… che non era amore…
E
che non era …giusto…
Che
non era possibile…
E adesso… adesso…”
“…
sai che lo farà…”
Cercò
di staccarsi da lui, per guardarlo negli occhi.
“Ti colpirà ancora, e ancora, e ancora…
ti
ferirà, ti umilierà…”
“Non
mi importa…”
Kate
scoppiò nuovamente in lacrime.
“Oh, Angel, ti prego…
per favore… per favore vai via…”
Lui
l’attirò ancora a se.
Accarezzandole
i capelli con dolcezza infinita.
Baciandole
la nuca mentre le sussurrava parole di conforto.
“Shh…” Mormorò.” Shh… shh…
non piangere…
per favore… per favore…
troveremo
un modo...
per
restare insieme , per non separarci…
Deve… deve esserci…”
Kate
serrò gli occhi, e lo strinse così forte che per un attimo credette
davvero di poter diventare una cosa sola con lui, a dispetto di chi invece li
voleva divisi.
E,
mentre lo stringeva, gli disse addio.
“Ringrazio
Dio…” Mormorò piano, così piano che nessun altro avrebbe mai potuto udirla.” Di
averti conosciuto .”
“Kate…”
Cercò di dire Angel, ma lei lo interruppe, staccandosi bruscamente dalle sue
braccia.
“No.
Per
favore.
Sai
che ho ragione.
Sai
che non possiamo fare nulla.
Lui
è troppo potente… e noi siamo solo burattini fra le sue mani…
Pupazzi, con cui gli piace giocare…”
Di
nuovo, Angel fece per avvicinarsi a lei, lacrime lente che gli scendevano sulle
guance, arrivando diritte al cuore di Kate.
E,
di nuovo, lei lo respinse.
“Non
ti farà ancora del male…”Ansò, allungando davanti a se le mani.” Non per colpa
mia…
Se
devo essere io quella coraggiosa…
Se
devo essere io quella crudele, allora…
Dopotutto,
me lo hanno sempre detto…
Lo
sanno… lo sanno tutti che io sono fredda e … senza sentimenti e…” Si portò una
mano alla bocca, soffocando i singhiozzi che ,
disperati, le chiedano di vedere la luce.
E
riuscì persino a sorridere.
Un
sorriso triste, forzato, ridicolo…
“magari…”
Singhiozzò. “ se facciamo come dice lui… cambierà idea… oppure… alla fine…
capirà quanto ci amiamo…e deciderà… di… di… ”
Non
riuscì a proseguire, e soffocò il pianto quando Angel, disperato, si afferrò la
testa fra le mani.
“Non
può essere…”Mormorò a sua volta fra le lacrime.” Non posso perderti così…
Non
posso fingere che tu non ci sia…
Non
posso smettere di pensarti… di amarti, solo perché lui…
lui vuole
che siamo divisi…”
Kate
appoggiò la testa all’indietro, all’uscio chiuso della sua casa.
“Vattene
Angel…” Mormorò.
Lui
la fissò.
Colpito.
Ferito.
Come
le altre volte che glielo aveva detto.
Perché
lui lo aveva voluto.
Come
le altre volte che Angel le aveva obbedito.
Perché
lui lo aveva voluto.
Ma
stavolta no…
Stavolta
non sarebbe
stato lui a fargli del male.
Sarebbe
stata Kate, con tutto il suo amore…
E
stavolta, per la prima volta, davvero voleva che Angel se ne andasse.
“Vattene…”
Ripetè.
E
sollevò la testa, cercando, chiamando quell’espressione fredda e controllata
che era sempre stato il suo biglietto da visita…
Ma
ciò che venne fuori dovette essere solo patetico… come solo patetico avrebbe
potuto essere un volto freddo e controllato rigato di lacrime disperate.
Aprì
la porta con la chiave, senza nemmeno voltarsi.
Senza
smettere di guardarlo.
E
senza che lui smettesse di fissare lei.
“Per
favore, Angel…”Mormorò ancora. “ se mi ami… anche solo un
po’…
Non
poso dargli una scusa per ferirti ancora..”
“Lui
non ha bisogno di una scusa… “Rispose Angel cupo.
Kate
inghiottì, e spinse la porta.
“Lo so… ma non potrei pensare… che tu stai male per
causa mia…
Ti
ha già fatto così tanto…
“
Lui
strinse i denti, febbrilmente.
“Posso
resistere a tutto ciò che può farmi… ma non posso resistere senza di te…”
“E
se toccasse Cordelia?” Lo sfidò. “
E se toccasse Wesley?
E
se toccasse Buffy, o il tuo amico Lorne…
come ha toccato Doyle..
Oh,
amore, amore… noi siamo responsabili di così tante vite in questo momento…
Lui
ha giù ucciso tua sorella.
Ha
già ucciso mio padre.
Se
mi portasse via te io… io…”
Sorrise
ancora.” Mi va bene il ruolo dell’egoista…
Dopotutto…
è quello che sono… fredda… senza sentimenti… come… come mi chiamavano quei
ragazzi… ?
Si… un robot… con una radio della polizia
incorporata…”
“Io
ti amo, Kate…”
Deglutì,
disperatamente.
“
Basta…”
“Non
smetterò di amarti…”
“Ti
prego, basta…”
“Questo…
lui non lo può cancellare…”
Kate
entrò in casa, afferrando l’uscio con la mano.
Appoggiandosi,
sostenendosi ad esso.
Pregando
Dio perchè le desse la forza.
Ma
non potè impedirsi di guardarlo ancora.
Immobile,
nel corridoio buio.
Nello
stesso punto in cui l’aveva stretta. In cui l’aveva baciata.
Non
avevano mai fatto l’amore.
Probabilmente,
non lo avrebbero mai fatto.
Perché
erano solo burattini nelle mani di qualcuno con un gusto del tragico troppo
marcato…
Fra
tutte le ragioni
del mondo, era la più comica.
Fra
tutte le ragioni del mondo, era la più tragica.
C’erano
ancora lacrime sul volto di Angel.
E
Kate amava anche loro.
Avrebbe
rimpianto anche loro, come gli occhi che le avevano portate.
“Ti
amo…” Sussurrò, la voce che non le usciva dalla gola, mentre già fra le sue
dita la porta si chiudeva.” Per questo devo dirti addio…”
Serrò
gli occhi..
E,
quando tornò ad aprirli, non poteva più vederlo.
Eppure…
lui era ancora lì…
Oltre
quella porta chiusa.
Poteva
sentirlo.
Mentre
le forze le venivano meno.
E
avrebbe voluto spalancare l’uscio.
E
correre fra le sue braccia.
E
piangere.
E
lasciare che lui la stringesse.
E
la baciasse.
E
credergli.
Quando
le avrebbe detto che ogni cosa sarebbe andata a posto.
Ma
non poteva farlo.
Non
poteva.
Crack.
Faceva
male.
Il
suo cuore.
Mentre
andava in pezzi.
Ed
era certa che anche Angel, dall’altra parte, lo avesse udito.
Perché,
ancora, lui era lì.
Distante
solo pochi pollici.
Lontano
anni luce.
Perché
qualcuno voleva così.
Appoggiò
all’uscio la fronte, e scivolò in terra.
Continuando
a piangere.
Mordendosi
le labbra per non fare rumore.
Perché
Angel non la udisse e non soffrisse per lei.
Sapendo
che era inutile.
Mentre
il cuore della donna di ghiaccio, ancora e ancora, si spezzava.
“Ti
odio…” Mormorò fra le lacrime.” Joss Whedon…”