DARK SKY
Scritto
da: Maria
dueuominieunagatta@hotmail.com
Spoiler
per: La quinta
stagione di Angel.
Pairing: Wesley/Faith.
Rating: Angst, terribilmente angst, irrimediabilmente angst. POV di
Faith.
Timeline: Post Not Fade Away e
Summary: Faith si trova in
volo verso Los Angeles, spinta dalla cupa consapevolezza che Wesley è morto, e
dal dolore lancinante per il suo amore mai rivelato.
Disclaimer: i
personaggi delle serie “Buffy the vampire Stayer “ e
“Angel” appartengono a Joss Whedon,
David Greenwolt
Dediche: Ad Anna, che è sempre, e sempre resterà,
la parte migliore di me. Alle mie
amiche… a tutti quelli che mi conoscono e mi accettano come sono.
Dark
sky
Non
riesco neanche a piangere, tanto è vuoto il mio cuore, adesso.
Come
un guscio… una caverna senza vita… inutile… in cui il vento rimbomba come un
grido, ogni istante più cupo.
Intrappolato
e senza via d’uscita…
Per
tutti i giorni al mondo…
Non
riesco a gridare. Come farebbe un bambino.
A
cui il cuore sia stato spezzato, per mai più risanarsi.
Come
farebbe un adulto, per cui il dolore fosse troppo grande.
E
come farei io. Se questo grido non fosse sempre qui. Intrappolato in questa
gola dolorante… in questo cuore, e è una caverna vuota… e in questi occhi, che
fanno così male… e non riescono a piangere.
Non
riesco ad odiare… neanche chi ti ha rubato a me…
O
a desiderare, perché il mio desiderio non potrebbe avverarsi…
Non
riesco a pensare, tanto il dolore è confuso, nella mia
mente.
Scandito
dal battito di un cuore vuoto, dal rombare del mio sangue nelle
orecchia…
Come
avessi ricevuto un colpo. Così forte da cadere in terra.
Troppo…
per riuscire a rialzarsi.
Non
riesco in nulla… se non nel sentire… questo senso atroce di mancanza.
Questa
perdita, che mi scava dentro…
Questo
pozzo… nero… che non ha più fine… e che arriva alla mia anima… e l’attraversa…
sfilacciandola ovunque…
Distruggendola…
nel ricordo senza requie del tuo sguardo… del tuo sorriso…
L’ultima
volta che ti ho visto… e la prima…
Ed
ogni volta che tornavo a pensarti… e rivederti era una promessa sacra…
implicita, come il sole che sorge… ed altrettanto potente… altrettanto
importante…
Non
riesco a dare nulla per scontato, adesso… neanche quello…
Neanche
il sole che sorge…
Imprigionata
in questa gabbia d’acciaio che vola incontro…
Mai
più…
Il
sole… la speranza… il tuo sorriso che qualcuno ha spento…
Ed
io non ero li.
Ed
era… sbagliato!
Sbagliato
come un sole senza cielo! Come un corpo senza sangue !
0
un’anima senza speranza.
Come
la mia, adesso…
Chiusa
in un mostro d’acciaio… Mentre le unghie mi affondano nel velluto grigio dei
sedili.
E
i miei occhi si perdono in una notte senza fine. Senza luce del sole
all’orizzonte.
Era
sbagliato che non fossi con te.
Innaturale.
Come
è innaturale che io adesso sia qui. E tu no.
Che
io respiri e non riesca a piangere… e stia volando da te-
E
non sappia nemmeno dove sia tu… o perché…
Questa
domanda che rimbalza
senza fine fra le pareti obnubilate della mia mente, e quelle vuote del mio cuore.insieme al grido… che non riesco a urlare.
E
alle lacrime, che non so più versare.
Forse
lì… dall’altra parte del mondo… lì, dove io sto volando… e dove tu sei morto…
forse lì… qualcuno potrà dirmelo, perché…
E
far sgorgare queste lacrime. E queste grida sterili.
Che
non avranno più senso , allora, di quel che avrebbero
adesso… se solo… io riuscissi a lanciarle.
Forse
qualcuno potrà dirmi perché sei morto, amore mio… e perché io non l’ho saputo…
Che
stavi andando a morire… ed a spezzarmi il cuore…
Forse
qualcuno potrà pagare, allora… per quel che ti è successo… per il dolore atroce
di quest’anima… e per quello tuo… che mi svegliato in piena notte.
Con
la gola che bruciava di dolore, per un grido che non riusciva a urlare…
Morto…
come tu stavi morendo…
E
imprigionato per sempre nel mio cuore vuoto.
Forse
qualcuno pagherà … per le tue lacrime… e per quelle che non so versare… e
questo non cambierà di un soffio il dolore, che è il tuo ultimo regalo…
E
non riempirà questo mio cuore, vuoto come una caverna…
E
non servirà a nulla…
Perché
il mio sole non tornerà squarciare il muro nero di quest’orizzonte .
E
tu non tornerai a sorridere.
E
se qualcuno pagherà, perché io vorrò che paghi… perché sarà l’unica cosa reale
in questo mondo di latta, in cui non so gridare…
Perché
il sangue resta sangue, e la rabbia resta rabbia… anche se non ci sono più
lacrime…
Se
qualcuno pagherà…dopo… che mi sarà rimasto?
Che
resterà in questo cuore spezzato, più di quanto io non
abbia già …?
Che
resterà… se dall’orizzonte non spunterà più il sole… a illuminare ciò che ho
fatto… e le mie mani grondanti di sangue…?
Come
sarà diverso il mio mondo… innaffiando di quel sangue la tu tomba ?
Riuscirò
forse a piangere, allora ? O a gridare?
E
consumerò le mie mani colpendo mura con la mia carne nuda… bramando solo per un
abbraccio… come la bimba che non sono stata ?
E
guarderò il mio volto allo specchio, allora… e chiederò a lui la verità che non
riesco a vedere … e che inseguo, fra pareti vuote del mio cuore ?
Ed
il volto davanti al mio… quegli occhi stanchi che non sanno piangere…
troveranno per me
una sola risposta … e mi diranno perché?
Perché
non ero accanto a te, quando sei morto…
E
perché non ti ho mai detto che ti amo…
E
quale spirito oscuro mi ha fatto credere… che un giorno sarebbe passato…
Quell’amore
di cui non ero degna…e che allora, io ti avrei rivisto… con il cuore leggero…
Senza
più la pura che mi leggessi dentro una verità codardamente chiesta ad uno
specchio…
Ed
il terrore di vedere nel tuo sguardo il disprezzo di un tempo, e la pena che mi
avrebbe uccisa…
Quale
spirito oscuro mi ha fatto credere… che ci fosse tempo?
Ci
potrà spiegarmi perché sei morto, Wes?
Chi
potrà darmi una ragione?
Qualcosa
che sia più del vuoto, all’interno del mio cuore?
Chi
potrà ridare un senso all’alba… se il cielo nei tuoi occhi è diventato piombo…
e se c’è terr, sul tuo cuore pulito…
Potessi
almeno piangere… solo per un momento…
Come
la ragazza che non sono stata.
E
riuscissi ad urlare… e le mie grida assordassero il rimorso…
Perché
non ero con te, mentre andavi a morire …
Perché
non ho fermato quella lama, che ti ha trafitto il petto.
Sapessi
almeno … almeno… perché o preso quest’aereo… e ora vengo da te…
Vuota…
e piena di lacrime seccate.
Vuota.
E soffocata dalle mie grida mute.
Come
i tuoi occhi. Ed i sorrisi di cui non ero degna.
Ed
il tuo cuore… che era parte nobile del mio… e adesso dorme… sotto metri di
terra.
Mentre
tutto è irreale… Come quest’orizzonte nero, che non ha mai fine.
Non
riesco neanche a immaginare.
Domani.
E il giorno dopo ancora.
Sapendo
che sei morto. E che tutto è vero.
Reale,
quanto i demoni del mio cervello.
Di
cui ho paura. Adesso più che mai.
Adesso…
che non mi quieta più il ricordo della tua esistenza…
Reale…
come è reale un’anima spezzata…
Com’è
reale la mia.
Incompleta.
Per
sempre…
Com’è
reale l’eterno.
Com’è
reale l’assurdo… che io viva senza di te…
Che
possa farlo… come invece farò.
Che
possa fare… come continuerò
fare.
Perché
era quello che volevi. E perché è la mia natura, e sei tu… che me l’hai fatto
capire.
Che
possa camminare… e respirare… e pensare…
E
chiudere gli occhi, la sera, e non sapere…
Se
sperare di sognare il tuo sorriso… o di cadere… in un buio senza alcuno
sguardo…
Reale.
Come è reale il desiderio di uccidere.
Anche
senza odiare nessuno…
Perché
non ho la forza, adesso…
Reale.
Come la consapevolezza che nulla cambierà comunque.
Ne
ridarà la luce al tuo sguardo spento.
Mi
uccide… questo dolore in petto… mi strappa il fiato via… lontano… e soffia come
vento nella caverna che è ormai il mio cuore.
Mi
uccide… pur lasciandomi in vita…
E
forse è questo che provano i soldati. O che proverebbero … con un’anima in
petto.
Forse
è questo che prova Angel…
Forse
è questo che provavi tu… quando hanno spezzato il tuo, di cuore…
Mi
uccide… il ricordo del tuo sorriso… eppure non sa farmi piangere.
Ne
urlare.
Ne
permette alla mia mente di trovare una ragione.
O
uno scopo. Che non sia quello di venire da te. Dove il tuo cuore non può
battere più.
E
chiedere… cercare…
E
trovare… ci ti ha spezzato il cuore… ci ti ha ucciso…
senza versare il tuo sangue.
Senza
infilzare nel tuo cuore un’altra lama.
Stritoladolo … con un dolore che ho sentito mio.
Dentro
l’anima ed il corpo.
Come
un figlio. Come parte di me.
Della
mia stessa parte.
Anche
se non servirà…ne sanerà questa ferita aperta…
E
mi lascerà forse più sola, e vuota, ed assassina…
Gridando
ancora più forte per la tua mancanza… con quel grido che non so lanciare.
E
la mancanza ha consumato ogni cosa. Come il fuoco di un vulcano.
Divorando
tutto ciò che avevo dentro.
Bruciando la mi gola
arsa.
E
le lacrime nella mia anima spezzata.
Mi
manchi . Ed è un dolore che diventa aria, e scorre
insieme al sangue.
Mi
manchi, Wes.
E
ti amo.
Ti
amo… e mi fa così paura…
Mi
terrorizza.
La
vita… il mondo senza di te.
Il
risveglio, ogni mattina, col tuo volto negli occhi, e la stessa, identica
mancanza dentro il cuore.
Io
ti amo…
E
mi fa così paura…
Questo
cielo nero, che sembra non avere fine.
Davanti
a me, attorno a me… dentro di me.
Questo
cielo nero… che ti ha portato via.
E
che sarà il mio cielo.
Per
sempre …