L’OSPITE INATTESO

 

Scritto da: Maria- fioredargento@roswellit.zzn.com

Spoiler per: niente! E’ una mia farneticazione, e chi la legge lo fa a suo rischio e pericolo!

Disclaimer: i personaggi della serie “Angel” appartengono a Joss Whedon, la WB, ME e la Fox, l’autrice scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright.

 

***** Ad Anna, la mia amica e la mia musa.

            Sei la cosa più bella che mi sia capitata da un tempo che sembra quasi infinito… *****

 

 

 

 

La donna bionda gridò, saltando letteralmente sul divano e facendo sobbalzare tutti gli altri.

 

Nessuno aveva visto entrare il pipistrello, ma l’uomo accanto a lei sollevò immediatamente gli occhi verso di lui, come se avesse capito all’istante il motivo del suo urlo.

 

-          Ma cosa…- esclamò l’amica bruna, scattando in piedi.

 

- Cacciatelo!- Strillò lei.- Cacciatelo, cacciatelo, cacciatelo!-

 

-          Ehi – Ora anche il ragazzo scuro si era alzato, e un sorriso divertito gli aleggiava sul volto.- E’ solo un pipistrello!-

 

-          Mandatelo via!- Strillò di nuovo la donna bionda, stringendosi le ginocchia al petto.- Ahhhhh! –

Il pipistrello planò, stridendo, passandole vicinissimo al viso, e lei urlò ancora.

 

-          Avanti!- Sbottò la bruna.- Ha più paura lui di te!

Ti fai sparare tutti i giorni e hai paura di un … cosino!

Mi crolla un mito! La donna di pietra che strilla come una gallina isterica!

 

-          Ho paura dei pipistrelli, okay?!- Gridò lei, premendosi le mani contro le orecchia.- La fobia, il terrore assoluto, contenta! Oh, Dio!- Esclamò, quando l’animale, che volava impazzito per la stanza, cadde di nuovo verso di lei, quasi intuisse quant’ era terrorizzata. – Dio! Dio! Dio! Dio!-

 

-          Okay, ora basta!- disse calmo l’uomo accanto a lei sul divano, e senza battere ciglio sollevò il braccio, e afferrò al volo il pipistrello.

 

L’animale gridò e si divincolò fra le sue dita mentre lui si alzava, riempiendo la stanza con la sua presenza imponente.

 

Stringendosi sempre le ginocchia al petto, la donna bionda lo vide raggiungere la finestra e liberarlo, e poi guardare per un attimo fuori prima di chiudere i vetri e tornare verso di lei.

 

-          Stai bene?- Chiese, allungando una mano. Ma lei si ritrasse, disgustata.

 

-          Va a lavarti!- Esclamò.

 

Lui sollevò un sopracciglio, ma non fece nessun commento, limitandosi a lasciare la stanza per entrare nel bagno.

 

-          Ragazzi!- Esclamò il ragazzo più giovane, lasciandosi cadere sulla poltrona senza smettere per un attimo di sorridere.- Questa la devo proprio raccontare!-

 

-          fallo e sei morto!- Lo minacciò lei, abbassando finalmente i piedi sul divano.

 

Anche la ragazza bruna tornò a sedersi.

-          , almeno ora sappiamo che sei umana…-

 

Lei passò gli occhi dall’uno all’altra, imbarazzatissima.

Già detestava far trapelare le sue emozioni… ora aveva voglia si scomparire… letteralmente!

 

Fu sollevata quando l’uomo bruno uscì dal bagno e tornò verso di lei.

 

-          Vuoi che bruci pure i suoi vestiti?!- La schernì il ragazzo, ma l’altro gli lanciò un ‘occhiata severa, sedendo con calma sul divano.

 

-          I pipistrelli sono disgustosi!- Scoppiò lei, l’imbarazzo che aveva raggiunto e superato ampiamente il limite del sopportabile. – Sono viscidi, sono orribili, sono… Mostri!-

E sull’ultima parola si lasciò cadere contro l’uomo accanto a lei, appoggiandogli una guancia sul petto. Un attimo dopo, lui le passò un braccio attorno alle spalle.

 

-          Mostri? – Esclamò la donna bruna davanti a lei, fissandoli entrambi.- Certo che il mondo è proprio strano…-

 

Cinta dal suo abbraccio rassicurante, Kate sentì Angel reprimere una risata, senza però riuscirci del tutto.

 

-          Ehi!- Esclamò, tirandogli un pugno nello stomaco e sollevandosi a guardarlo.- Una sola parola…-

 

-          Va bene…- Si difese lui, sollevando una mano.- neanche una … -

Ma stava ancora sforzandosi per non ridere.

 

-          Mm…- Mugugnò lei, appoggiandosi di nuovo.

 

Un attimo dopo, però, si sollevò di scatto, fissandolo ad occhi spalancati.

 

-          Tu non ti trasformi in un pipistrello, vero?-

 

Lui sollevò le sopracciglia fin quasi all’attaccatura dei capelli.

 

-          No – Rispose lui, assolutamente serio.- ma perdo l’anima se mi fai ridere troppo!-

 

E su quella, finalmente, scoppiò in una risata irrefrenabile, seguito a raffica da Gunn e Cordelia.

Afferrandole i polsi per impedirle di colpirlo ancora.

 

Un attimo dopo, Wesley entrò nella stanza.

 

- Scusatemi- Mormorò, sollevando gli occhi dal suo libro.- mi sono perso qualcosa?-