Scritto
da: Maria fioredargento@hotmail.com
Dedicato
a Sabrina, la mia amica più simpatica,
e ad Anna, la mia ispirazione… con la speranza che le mie
storie ti facciano piacere Angel ancora di più…
La pallottola attraversò la pelle.
E i nervi.
E l'osso.
Passando la mano di Angel da parte
a parte.
Facendogli male.
Molto male.
Facendogli scoppiare nel cervello
un dolore intenso e continuo che fece arrabbiare Angelus, trasformando il suo
volto in quello di una belva e mutando in una morsa la mano con cui afferrò la
testa deforme del vampiro, sollevandolo di netto da terra e scagliandolo oltre
il ballatoio.
Diritto ai piedi di Buffy.
Con un salto, la cacciatrice si
avventò su di lui, trapassandolo con uno dei suoi paletti e riducendolo in
polvere.
Poi sollevò gli occhi, fissando il
punto da cui era caduto.
Ma non vide nessuno.
Non poteva vedere nessuno.
Perché Angel sapeva come
nascondersi fra le ombre. Come chiudere il buio attorno a se, come un mantello nero che
lo celava agli occhi stessi della notte.
Appiattito nell'incavo di un porta, fissò Buffy esitare un
istante, e poi gettarsi nuovamente nella mischia, mentre il suo volto,
lentamente, tornava ad essere quello di un uomo.
Quindi sollevò la mano, e la
guardò.
Il colpo gli aveva devastato e
bucato il palmo, e non riusciva a muovere nessuna delle articolazioni… ma le
dita c'erano ancora tutte, ed era questa era la cosa più importante.
Chiuse gli occhi.
Certo faceva male.
Faceva terribilmente male, anche
per qualcuno che , come lui, era abituato a ben altri
tormenti.
E poi non aveva avuto scelta… se
avesse esitato, se non si fosse messo in mezzo in quel preciso istante il
vampiro avrebbe centrato il suo bersaglio .
E avrebbe ucciso Riley.
Lo guardò puntare la balestra e
far fuoco, i capelli chiari che risaltavano illuminati dalle luci basse del
magazzino, la tuta grigia sporca di sangue non suo.
Un bersaglio ridicolo… anche un
orbo lo avrebbe centrato…
Si appoggiò alla parete,
stringendo i denti per il dolore.
La cosa più assurda era che una parte di lui avrebbe voluto che accadesse.
Avrebbe voluto che quel vampiro lo
beccasse diritto in testa…
Una parte di lui avrebbe voluto non arrivare in tempo…
Perché Angel detestava Riley Finn … come probabilmente
avrebbe detestato chiunque avesse amato Buffy…
Pensava che non fosse degno di
lei… che non fosse alla sua altezza… ma era abbastanza onesto da ammettere che
se anche lo fosse stato ne avrebbe sofferto comunque…
Una goccia di sangue cadde ai suoi
piedi, seguendo le altre.
E riempendogli
il cervello con la sua terribile eco.
Come era possibile che di sotto
nessuno l' avesse sentita ? … anche con tutto il frastuono della battaglia era
stato come un terribile boato per le sue orecchia ferite…
Si guardò intorno, percorrendo il
ballatoio con gli occhi.
Non vedeva più nessuno vampiro lì
in alto. Il che voleva dire che li aveva presi tutti … Piombando su di loro
come un fantasma… come la paura … nel modo che Angelus gli aveva insegnato… e
trasformandoli in cenere scura senza che nessuno di quelli che combattevano si
accorgesse di nulla
Per fortuna era stato proprio
l'ultimo a colpirlo…
Ai suoi piedi, Buffy
fece una piroetta, colpendo con un calco la testa di un vampiro prima che
questi potesse ferire Giles. Un attimo dopo, Riley
corse verso di lei.
Dio… come lo detestava…
Quel bambino presuntuoso che non
avrebbe neppure saputo difenderla, se ce ne fosse stato davvero bisogno…
Soltanto la sua vista lo riempiva
di rabbia, incrinando quel muro di autocontrollo che gli ci era voluto più di
un secolo per innalzare a sua difesa.
Ma Buffy
avrebbe pianto se gli fosse successo qualcosa…
Lei lo amava… forse…
Non era riuscito ad avvicinarla
abbastanza… non era riuscito a guardarla negli occhi mentre lo fissava…
altrimenti lo avrebbe saputo.
Lo avrebbe capito subito.
E forse era per questo che non ci
aveva mai nemmeno provato.
Forse Buffy
amava Riley Finn … e se era così Riley
Finn doveva vivere.
Doveva restare illeso.
E farla felice.
Come non era riuscito a fare lui.
E se uno di loro due doveva finire
era più giusto che fosse Angel …
Riley era solo
un ragazzo… e poteva amarla come un ragazzo… poteva darle tutto ciò che a lui
era proibito persino sognare…
Angel se n 'era
andato per lui… perché Buffy potesse conoscerlo…
E ora lo detestava.
E rischiava la vita perché non gli
accadesse nulla.
Perché Buffy
non piangesse.
Aveva già pianto tanto, per colpa
sua …
Dio… avrebbe
potuto restare ore a guardarla… solo a guardarla… fino a consumarsi gli
occhi… fino a scordarsi del mondo…
Improvvisamente, l'immagine si
fece sfocata, e Angel dovette aprire e chiudere più volte le palpebre prima che
finalmente ritornasse nitida.
Un attimo dopo, l'ultimo
avversario fu ridotto in polvere, e Buffy si alzò
ansimando da terra, lentamente raggiunta da tutti i suoi amici.
Giles si aggiustò gli occhiali,
Spike si rimise a posto senza tanti complimenti una spalla slogata, mentre Willow stringeva i denti per il disgusto, e Riley si precipitò ad abbracciarla, tenendola per un attimo
stretta contro di se.
Angel deglutì, circondato dai
ricordi di tanti abbracci come quello…
Vide Buffy
scuotere il capo, e poi scoppiare improvvisamente a ridere.
Non aveva mai riso tanto insieme a
lui…
Lentamente, si scostò dalla
parete, e con la mano sana girò la maniglia della porta chiusa.
Scendendo per le scale avrebbe
controllato che non ci fossero altri vampiri in giro… meglio essere prudenti…
Lì sotto sembravano tutti così
stanchi…
Ancora per un attimo, rimase a
spiarli, mentre la cacciatrice baciava il suo ragazzo.
E fu felice di averlo salvato.
Poi, immaginando il sospiro che
non poteva più fare, lasciò come un ' ombra la vecchia
fabbrica di chiodi.
Abbandonando dietro di se il suo
sangue ed il suo cuore.
Sotto di lui, attirato da un
movimento che nessun altro poteva percepire, Spike sollevò gli occhi.
E lo vide.
E seppe in un attimo che era lui,
e perché era lì.
Poi abbassò il volto, mentre una
strana, fastidiosa sensazione gli torceva lo stomaco.
Odiava provare pena per Angel.
Disclaimer: i
personaggi di Angel e Angelus appartengono a Joss Whedon,