SOGNO

Di MariaFlavia

 

 

 

Sono qui, davanti al computer, e mi chiedo: come può LUI amare? Ma sopra tutto

perché me?

Non so, ma un nodo mi stringe lo stomaco. Il mio cuore batte sempre più forte.

Non voglio.

Non è possibile.

Perché?

 

Eppure ... Eppure sento la carezza dei suoi occhi, la sua voce è un sussurro seducente

che crea un eco nella mia anima.

Non può essere amore, non è amore. Può il male amare?

 

Chiudo gli occhi, ma è inutile. La calda oscurità amplifica le sensazioni.

E’ illusione la carezza che sento?

Qualcuno mi alza gentilmente dalla sedia.

- Anche se chiudi gli occhi non puoi ignorarmi.-

 

Ha ragione.

Sarebbe così semplice lasciare che questa follia si concretizzasse.

Come l'ALTRA volta. Con un altro amore.

 

“Non è la stessa cosa!” urla una voce in me.

No, questa volta il fuoco brucia molto più intenso. Quello era la riconoscenza di una

ragazzina, il sentirsi protetta, lusingata da qualcosa di più grande di me. Il proibito

che si fondeva con i primi ardori.

 

Ma questo ... Ma perché proprio LUI?!?

 

Le labbra sono tiepide, il respiro affrettato. Sotto la mia mano niente. Può la morte

essere così dolce? Non voglio aprire gli occhi, ma è più forte di me. Lentamente li

apro e guardo la mia fine. Sarà LUI a porre fine alla mia caccia?

 

- No. - Le sue labbra si distendono in un sorriso strano, tra l'ironico e il tenero. Le

guardo e sento ardere in fondo a me stessa la sua fiamma. - Cacceremo insieme.

Fino alla fine. -

 

Mi aggrappo alle sue spalle. Sarà così. E' inevitabile.

 

 

Adesso l'impazienza affretta i nostri gesti. Non c'è più spazio per altro che le

fiamme. E' un vulcano che esplode, cenere bollente che copre distruggendo ogni altra

consapevolezza. Le sue mani prendono possesso di ciò che era già suo da tempo

immemorabile.

 

E mio è questo abisso, la sua passione che stranamente mi completa.

I suoi occhi rispendono nella penombra, chiari. I suoi capelli corti sotto la mia mano

sono morbidi.

 

Adesso è proprio finita. Siamo entrambi prigionieri.

Fino alla fine del tempo.

 

Del mio tempo.

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