ALCHIMIE E PRESAGI

 

Autore: Massimo Luciani

Serie: Alchimie Cosmiche (1)

Fandom: BTVS/Babylon 5 Crossover

Pairing: Dawn/OMC, Buffy, OMC.

Genere: AU

Rating: PG13

Timeline: Post BTVS 7 stagione/ATS 5° stagione

Summary: Dawn e la sua famiglia su Babylon 5 nel 2258 e anni seguenti.

 

 

Anno 2258 Babylon 5

 

 

 

 

- Non capisci ma capirai. - disse Kosh.

 

Dawn conosceva troppo bene il modo di fare dei Vorlon per lasciarsi irretire dal loro fare misterioso ma condivideva la necessità di mantenere segreto il legame tra gli alieni e gli alchimsti, che essi chiamavano 'umani luminosi', perciò non uscì dai quartieri di Kosh dalla porta bensì passò allo stato energetico e si trasportò nell'appartamento che la sua famiglia aveva in affitto a bordo di Babylon 5.

 

L'apocalisse si stava chiaramente avvicinando ma proprio per questo Dawn non lasciava che i pensieri che le affollavano la mente allentassero la sua guardia e quindi percepì due demoni che stavano camminando per i corridoi di quel livello quand'erano ancora molto lontani dal suo appartamento. All'inizio pensò che l'umano vicino ad essi fosse una vittima e stava valutando se fosse il caso di trasportarsi in quel corridoio per soccorrerlo quando si rese conto che nell'uomo c'era una chiara traccia demoniaca e quindi l'unico dubbio era se egli fosse un alleato o uno schiavo dei demoni assieme ai quali stava camminando.

 

Col passare dei minuti Dawn si rese conto che i demoni e l'umano assieme a loro si stavano avvicinando al suo appartamento e che se avessero continuato per quella strada vi sarebbero passati davanti entro pochi minuti, cosa che puntualmente successe e, aumentando l'allarme della donna, si fermarono proprio davanti ad esso.

 

Dawn si concentrò, preparandosi a combattere, quando suonò il campanello.

 

"Da quando in qua i demoni suonano il campanello quando vengono a cercare di ucciderti?" si chiese Dawn, pensando a tutti i soldi che lei e sua sorella avrebbero risparmiato moltissimi anni prima se anche a Sunnydale i demoni si fossero comportati in quel modo invece di entrare in casa Summers sfondando porte e finestre.

 

- Avanti. - disse Dawn attivando l'apertura della porta, dalla quale apparentemente entrò solo un uomo ma Dawn vide la traccia energetica dei due demoni che avevano una forma simile a quella di ragni giganti i quali però erano invisibili all'occhio dei normali esseri umani, il che le fece pensare che si trattasse di quelli che i Vorlon chiamavano Ombre.

 

- Buongiorno signora Summers. - la salutò l'uomo.

 

- Buongiorno a lei signor...

 

- Morden...

 

- A cosa devo la sua visita, signor Morden?

 

- Ho una domanda da porle.

 

- Davvero? Prego...

 

- Che cosa vuole?

 

Dawn non ebbe più dubbi: i due demoni dovevano essere proprio Ombre e l'umano un loro alleato che presumibilmente aveva lo scopo di prendere contatto con potenziali alleati ma davvero si aspettavano che lei si unisse alla loro parte? Dopo qualche secondo di riflessione Dawn rispose: - Vorrei liberarmi di tutti i demoni dell'universo.

 

Morden fece una smorfia e commentò: - Un desiderio davvero ambizioso ma il termine demone non le suona antiquato?

 

- Su certe cose sono molto tradizionalista.

 

- Per di più mi risulta che moltissimo tempo fa sia stato proprio grazie a lei che un gruppo di demoni, se così vogliamo chiamarli, arrivò nel nostro universo perché lei aprì il portale che permise loro di arrivare dal loro universo quando lei era conosciuta semplicemente come la Chiave.

 

Era evidente che le fonti di informazioni di Morden non solo comprendevano informazioni riguardante la sua vera identità ma includevano anche notizie estremamente antiche, d'altra parte le Ombre stesse erano molto antiche perciò Dawn rispose: - Come si suol dire, ero giovane e ingenua...

 

- Vuol dire che adesso non permetterebbe a qualcuno di viaggiare istantaneamente anche solo da un punto all'altro della galassia dietro compenso?

 

Dunque almeno in apparenza era quello il motivo che aveva spinto Morden a contattarla quindi Dawn rispose: - Esatto e soprattutto non metterei il mio potere a disposizione di chi volesse viaggiare per far del male a qualcuno.

 

Morden sembrava deluso e disse: - Se non lei forse Buffy...

 

Dawn valutò le parole di Morden: Buffy non aveva il suo potere per cui non aveva senso cercare di portarla dalla parte delle Ombre per quel motivo ma poteva trattarsi di una minaccia trasversale, nel qual caso sembrava piuttosto goffa e Dawn ribattè: - Un mio vecchio amico direbbe che ci vuole ben altro per farmi passare al Lato Oscuro della Forza.

 

Morden non colse la citazione ma capì il senso dell'affermazione di Dawn e commentò: - E' un peccato. - esibendo un sorriso freddo che faceva pensare ad un predatore che stava per attaccare.

 

Allarmata, Dawn si preparò a difendersi, quando le due Ombre a fianco di Morden cominciarono ad avvicinarsi a lei si concentrò e nel momento in cui esse balzarono verso di lei passò allo stato energetico ed emise un lampo di energia focalizzato che le colpì. Morden, seppure non colpito, cadde in ginocchio urlando e tenendosi la testa tra le mani mentre le due Ombre crollavano al suolo, morte.

 

- Se ne vada - intimò Dawn all'uomo, dopo essere tornata allo stato materiale - e dica ai suoi alleati che è meglio che non vengano più a disturbare me o altri membri della mia famiglia!

 

Cercando di riprendere il controllo di sé, Morden si rimise in piedi ed uscì barcollando dall'appartamento di Dawn.

 

 

 

 

Preoccupata dalla piega che avevano preso gli eventi, Dawn decise di contattare Buffy attraverso un canale telepatico estremamente focalizzato per minimizzare la possibilità che qualsiasi telepate la comunicazione.

 

"Nonna?" rispose Buffy, preoccupata per il fatto che Dawn l'avesse contattata mentre era in mezzo alla gente. Dawn spiegò alla nipote cos'era successo inviandole le immagini di Morden e delle Ombre.

 

"Sono sicura che si tratta dello stesso tipo di demoni che la mamma e la zia Tara hanno percepito sulla Terra vicino al palazzo presidenziale!" commentò Buffy.

 

"A questo punto devo pensare che quando Joyce e Tara li hanno percepiti non stavano cercando vittime tra i membri del governo bensì alleati!" osservò Dawn.

 

"Ne deduco che Kosh non ti ha fornito molte informazioni..."

 

"Oggi si è trincerato più che mai dietro alle sue classiche frasi di comodo per cui sospetto che i Vorlon stiano a loro volta tramando qualcosa, nel frattempo sono più propensa a fare il punto della situazione in famiglia."

 

"Vengo subito all'appartamento."

 

Dawn interruppe il contatto con Buffy e si concentrò per raggiungere suo marito Jack, che era sulla Terra assieme alle loro figlie: nonostante l'enorme distanza la mente della donna raggiunse quella dell'uomo che aveva sposato oltre due secoli e mezzo prima.

 

"Amore mio..." rispose Jack al richiamo della moglie.

 

"Mio adorato, purtroppo ti ho chiamato non per scambiarci tenere parole ma perché qui su Babylon 5 stanno avvenendo fatti gravi: non solo Kosh, nel suo contorto modo, mi ha annunciato che la valanga è già iniziata ma ho appena ricevuto una gentile visita dalle Ombre in persona..."

 

"Di cosa hai bisogno?"

 

"Credo che ora sia meglio riunirci per fare il punto della situazione."

 

"Stiamo arrivando..."

 

Dopo pochissimi minuti Dawn percepì nel bel mezzo dell'appartamento l'apertura di un portale dal quale uscirono Jack ed una sfera luminosa. Marito e moglie si baciarono teneramente: dopo tutti quegli anni di matrimonio un gesto di tenerezza per loro valeva più di mille parole nell'esprimere la profondità di un amore che era sempre cresciuto.

 

Nel frattempo il portale si era richiuso la sfera luminosa aveva cominciato a dividersi in due parti e quando esse si erano divise Joyce e Tara erano tornate immediatamente allo stato materiale poiché solo unendosi le due gemelle riuscivano ad usare il potere della Chiave che avevano ereditato dalla loro madre che ora poterono abbracciare.

 

Buffy, che aveva ritenuto opportuno evitare qualsiasi rischio, era tornata all'appartamento a piedi invece di trasportarvisi ed arrivò dopo qualche minuto.

 

La riunione di famiglia fu breve: pensieri ed immagini vennero messi in comune tra tutti, fornendo un quadro che, seppur ancora decisamente frammentario, non dava adito a speranze. Alla fine Jack trasse le ovvie conclusioni: - Non c'è dubbio: l'apocalisse cosmica è iniziata!

 

 

FINE