ALCHIMIA
SENZA FINE
Autore:
Massimo Luciani
Serie:
Alchimie Cosmiche (4)
Fandom:
BTVS/Babylon 5 Crossover
Pairing: Dawn/OMC, Buffy,
Genere:
AU
Rating:
PG13
Timeline:
Post BTVS 7 stagione/ATS 5° stagione
Summary:
Dawn e la sua famiglia su Babylon 5 nel 2258 e anni seguenti.
Anno 2260 Babylon 5
Prologo
Dawn stava studiando il libro di G'Quan
avendo capito che doveva arrangiarsi da sola a fare ricerche sulle Ombre in
quanto il nuovo ambasciatore Vorlon era ancora meno comunicativo di Kosh quando
Incuriosita, Dawn focalizzò la sua
percezione sulla White Star migliorandola anche grazie al progressivo avvicinamento
dell'astronave alla stazione e con sua sorpresa si accorse non solo che le
streghe erano due ma anche che a bordo c'erano anche una Cacciatrice e un
vampiro.
Il grande incantesimo che Willow aveva
operato all'inizio del terzo millennio attivando tutte le Potenziali
Cacciatrici era durato una sola generazione: alla morte delle varie Cacciatrici
nessun'altra era stata attivata e dopo molti decenni ne era rimasta nuovamente
una sola, Siobhan, la nipote di suo marito. In realtà nessuno sapeva ancora se
ci sarebbe mai stata un'altra Cacciatrice perché Siobhan era prima di tutto
un'alchimista la quale aveva mantenuto il suo potenziale di Cacciatrice per
oltre due secoli e mezzo presumibilmente grazie alle sue capacità e alla non
tanto più tenera età di oltre mezzo millennio era ormai l'unica Cacciatrice da
un secolo e mezzo abbondante.
La prima domanda che Dawn si pose fu se
a quella che era stata la sua maestra di alchimia fosse successo qualcosa ma era
certa che l'avrebbe percepito anche dall'altra parte della galassia e se per
Siobhan fosse venuto il momento di abbandonare il suo corpo materiale per
passare ad un'altra dimensione di pura energia si sarebbe certamente riunita
alla famiglia per una festa di commiato anche in mezzo all'apocalisse.
Tutta la situazione era davvero anomala
perciò Dawn decise che doveva andare a controllare e cercare di capire chi
fossero mai quelle persone e nel caso aiutare
Per sua fortuna, Dawn percepì le tracce
energetiche dei misteriosi visitatori dirigersi verso la zona civile e, mentre
si stava ancora chiedendo come mai il vampiro fosse tranquillamente assieme
agli altri, si piazzò in una posizione defilata in cui difficilmente sarebbe
stata notata mentre lei avrebbe potuto controllarli agevolmente. Poco dopo i
nuovi ospiti arrivarono a portata d'occhio e Dawn rimase incredula perché anche
dopo tanto tempo non aveva alcun dubbio e c'erano proprio tutti: sua sorella
Buffy, Willow, Tara, Spike, Giles, Anya e Xander.
Capitolo I
Dawn dovette fare appello a tutto il
suo autocontrollo per evitare di farsi notare e cercò piuttosto di capire cosa
ci facessero sua sorella e i suoi vecchi amici su Babylon 5: scavando tra i
ricordi di inizio millennio, quando era appena diventata umana, ricordò che un
giorno Buffy era tornata a casa raccontando di essere finita in una babele
nello spazio dove si potevano trovare tartarughe intelligenti ma Dawn aveva
pensato che avesse preso qualche botta di troppo da qualche demone e non aveva
approfondito la questione ma ora si rendeva conto che evidentemente sua sorella
aveva cercato di spiegarle nel suo pittoresco modo una vicenda decisamente
complicata.
Delenn aveva indicato ai nuovi arrivati
la zona, presumibilmente spiegando per sommi capi la struttura di Babylon 5, e
poi li aveva salutati. Dawn sarebbe stata curiosa di sentire una conversazione
tra Delenn e Buffy viste le paranoie di entrambe.
Il gruppo sembrava abbastanza in
confusione per la strana situazione in cui si trovava e la sola Anya pareva
invece eccitata come una bambina a cui hanno regalato un nuovo giocattolo ma
ormai Dawn cominciava a capire che una volta superato il millennio di vita si
sono viste talmente tante situazioni che anche trovandosi in quella più
sorprendente ormai non ci si faceva trovare impreparati. Dopo aver dato
un'occhiata in giro, Anya si diresse verso il casinò della stazione e ben
presto anche Spike si stufò di guardarsi intorno e andò a dare un'occhiata in
giro lasciando gli altri a discutere sul da farsi.
Dopo un po' evidentemente i compiti
vennero assegnati e il gruppo si divise. Dawn si defilò, anche perché stava
G'Kar si stava avvicinando e in quel momento lei non voleva richiamare
l'attenzione di nessuno che la conoscesse: la situazione era già abbastanza
complicata e se qualcuno avesse cercato i cognomi dei viaggiatori nel tempo
nell'elenco degli umani arrivati su Babylon 5 avrebbe trovato diverse Summers
poiché Dawn utilizzava il suo cognome originale e ufficialmente le figlie e la
nipote erano sue sorelle per cui era presumibile che la sua vera sorella
avrebbe voluto indagare sull'identità di quelle donne che si chiamavano come
lei, sua sorella, sua madre e almeno per il nome come una sua amica per non
parlare del fatto che i registri della stazione contenevano anche le loro
fotografie e il fatto che
Giles scambiò qualche parola con il comandante
Ivanova, G'Kar si intromise e poi se ne andò assieme all'Osservatore. Dawn era
certa che il Narn aveva capito che Giles sarebbe stato interessato al libro di
G'Quan ed era più interessata a ciò che combinava Buffy perciò si allontanò
mantenendo le sue percezioni focalizzate su sua sorella.
Presumibilmente il gruppo stava
cercando un incantesimo per tornare nel proprio tempo, nel frattempo Dawn
riflettè su come comportarsi e un'idea si fece strada nella sua mente.
Dawn non fu sorpresa quando Buffy, dopo
essersi riunita a Willow e Tara, portò le amiche nel Downbelow, i bassifondi di
Babylon
Capitolo II
- F-f-forse non è stata una grande idea
venire in questo livello... - commentò Willow.
- Non sembra lussuoso come il resto
della stazione - ammise Buffy - ma non vedo perché la gente dovrebbe essere
meno amichevole!
Un alieno appartenente ad una specie
che nessuna delle tre riconobbe spuntò fuori da uno dei corridoi brandendo
minacciosamente un tubo metallico e intimò alle tre ragazze: - Datemi tutti i
soldi che avete se non volete fare una brutta fine!
- Ehi, ho eppena detto alle mie amiche
che anche qui siete tutti amichevoli - protestò Buffy - quindi ti conviene
levarti dalle scatole!
L'alieno cercò di colpire Buffy col
tubo ma
Buffy si voltò guardandosi attorno per
cercare di capire cosa fosse successo e strabuzzò gli occhi quando vide che
dietro il terzetto era apparsa sua sorella.
- Dawn, cosa fai qui? - esclamò
- Sono sempre stata qui: - spiegò Dawn
- sono venuta su Babylon 5 prima dell'inizio dell'apocalisse cosmica ma questo
è il mio tempo.
- Ma siamo oltre due secoli e mezzo nel
nostro futuro, - obiettò Buffy - come puoi essere così vecchia e non
dimostrarlo?
- Sono un'alchimista perciò tra le
altre cose non invecchio. - rispose Dawn.
- Un'alchimista? - chiese Buffy - Ma
com'è successo?
- Non capisci ma capirai... - sentenziò
Dawn accarezzando la guancia alla sorella.
- Perché mi sento come se fossi io la
sorella minore? - le chiese ancora Buffy, a disagio per quel che aveva detto la
sorella e per i suoi modi così diversi da quelli a cui era abituata.
- Perché in questo tempo ho più di
dieci volte i tuoi anni e parlo solo della mia età come essere umano. - spiegò
Dawn.
- Di quale altra età dovresti parlare?
- continuò ad interrogarla Buffy.
- Se sai che sono tua sorella presumo
che tu conosca anche la mia vera natura... - ipotizzò Dawn.
- V-v-vuoi dire che conti anche la tua
età come Chiave? - intervenne Willow, che fino a quel momento era stata troppo
stupita per parlare.
- Più o meno: - rispose Dawn - finora
non ho scoperto la mia origine perciò non so quando sono nata ma qualche anno
dopo essere diventata umana ho ripreso il controllo dei miei poteri e posso
aprire portali tra punti diversi dello spazio, anche in altre dimensioni.
- C-c-come ci sei riuscita? - chiese
ancora Willow, incuriosita.
- Grazie a mio marito... cioè all'epoca
non eravamo ancora sposati ma lui mi ha aiutata a riscoprire la mia vera
natura.
- La mia sorellina è sposata! - esclamò
Buffy per poi rivolgersi alle due streghe - Ci potete credere?
Dawn mostrò alla sorella e alle amiche
gli anelli che aveva al dito: quello di fidanzamento con il diamante e l'anello
nuziale. Buffy sgranò gli occhi e commentò: - Guardate che anello meraviglioso!
Quella pietrona è un diamante, vero?
Dawn confermò sorridendo tra sé
ricordando che la reazione di Buffy quando lei si era fidanzata era stata molto
meno entusiastica o lo sarebbe stata nel futuro della Cacciatrice.
- Hai anche dei figli? - chiese ancora
Buffy alla sorella.
- Alcuni - confermò Dawn - e vari
discendenti.
- Hanno ereditato il potere della
Chiave? - chiese Willow.
- Solo due delle mie figlie e riescono
ad utilizzarlo solo quando sono a contatto fisico, probabilmente perché sono
gemelle: qualsiasi altra combinazione non dà alcun risultato.
- Ehi, visto che sono qui perché non
facciamo una bella riunione di famiglia? - propose Buffy.
Dawn sospirò e ammonì le ragazze: - Voi
dovete tornare nel vostro tempo ma finché siete qui dovete limitare le interferenze
al minimo e ciò vuol dire anche che non dovete sapere cosa vi riserva il
futuro!
- E allora perché ti sei mostrata? -
obiettò Buffy - Me la sarei cavata da sola con quei tizi!
- Come avrei potuto resistere al
desiderio di riabbracciare mia sorella e le mie più care amiche? - confessò
Dawn.
Buffy, intenerita, abbracciò la sorella
che la strinse forte e commentò: - Peccato, mi sarebbe piaciuto conoscere la
tua famiglia.
- Oh, vedrai che conoscerai mio marito
anche troppo presto per i tuoi gusti! - esclamò Dawn e Buffy non capì se si
trattasse di una presa in giro o se davvero il marito di Dawn sarebbe entrato
nella sua vita così presto.
Dopo Buffy toccò a Willow abbracciare
Dawn e la giovane strega ne approfittò per chiederle: - Puoi dirci almeno cosa
riserva il futuro a me e Tara?
Dawn sperò che le sue emozioni non
trasparissero e alla fine rispose ambiguamente: - Non potrete mai sposarvi ma
vi amerete comunque finché morte non vi separi.
Willow e Tara si sorrisero, avendo
evidentemente interpretato l'affermazione di Dawn come un annuncio di una lunga
vita da trascorrere insieme. Alla fine anche Tara abbracciò Dawn e rimase
sorpresa e anche un po' imbarazzata del fatto che la sua amica la tenesse
stretta ancora più a lungo di Buffy ma, non sapendo interpretare quel gesto,
cercò di trarsi d'impaccio chiedendole: - Sei finita anche tu in mezzo a
quest'apocalisse?
- Si, come tutti - rispose Dawn - ma
non è come nella vostra epoca quando noi dobbiamo fare tutto il lavoro: come
avete visto oggi l'umanità ha armi potenti e alleati alieni assieme ai quali
combatte i demoni chiamati Ombre.
- Ci hanno detto qualcosa sulla White
Star - intervenne Buffy - ma non è che abbiamo capito molto di
quest'apocalisse... ci sono questi Vorlon... ci sono queste Ombre... ma perché
sono solo gli altri a combattere?
- Cerco di spiegarvela in due battute.
- rispose Dawn - Prima battuta. Quanti Vorlon ci vogliono per cambiare una
lampadina? - e siccome la domanda era retorica dopo un attimo d'attesa rispose
ella stessa - Nessuno. I Vorlon scendono su un pianetta dove una specie
intelligente si sta sviluppando e ne alterano il DNA in modo che abbiano la
capacità di cambiare lampadine poi aspettano. Quando questa specie si sviluppa
a sufficienza ed è in grado di entrare in contatto con un Vorlon questo chiede
a tutti: 'Chi sei?' finché non rispondono: 'Sono l'addetto al cambio delle
lampadine.' e a quel punto glielo fanno fare.
"Seconda battuta. Quante Ombre ci
vogliono per cambiare una lampadina? - e nuovamente attese solo un attimo per
poi rispondere ella stessa - Nessuna. Si limitano ad aspettare che le specie
giovani sviluppino la capacità di cambiare lampadine e quando arriva il momento
vanno dai candidati che ritengono migliori e chiedono: 'Che cosa vuoi?'. Chi risponde:
'Voglio cambiare lampadine.' si aggiudica il compito e diventa un loro alleato.
- E allora? - chiese Buffy - Si fanno
la guerra per accaparrarsi le forniture di lampadine?
Dawn non era più abituata da moltissimo
tempo ad avere a che fare con sua sorella e preferì evitare di risponderle.
Dal corridoio spuntò un'ombra nera e
Buffy si tese immediatamente. Dawn, notandolo, la tranquillizzò: - Non
preoccuparti, non è pericoloso.
- Non è un demone... cioè, un alieno? -
chiese sospettosa Buffy.
- No, anzi è un angelo! - la rassicurò
ancora Dawn.
- Un angelo? In uno scafandro? - chiese
ancora Buffy.
- Diciamo che i Vorlon preferiscono non
mostrare il loro aspetto... - spiegò Dawn.
- Dunque quello è un Vorlon! - esclamò
Willow tenendo comunque d'occhio lo strano alieno che ormai era arrivato vicino
alle quattro.
- Esatto. Questo è l'ambasciatore
Ulkesh, anche se vuole essere chiamato Kosh.
- Si chiama Ulkesh ma vuole essere
chiamato Kosh? - chiese Buffy, perplessa.
- Siamo tutti Kosh. - puntualizzò il
Vorlon.
- Com'è che tutti parlano in maniera
comprensibile e voi due no? - chiese ancora Buffy.
- Sarà perché siamo i più vecchi... -
ipotizzò con una punta d'ironia Dawn.
- Spero che non ci voglia far
combattere... - disse Buffy, indicando Ulkesh.
- No, vuole solo essere certo che non
modifichiate il vostro futuro. - spiegò Dawn.
- I telai devono essere mossi con
attenzione. - sentenziò Ulkesh.
- Che fa, sfotte? - chiese Willow.
- Ehi, a noi non piace mica che qualcuno
ci venga a spiegare come comportarci per non combinare pasticci anzi ci dà
proprio fastidio! - protestò Buffy.
- Bene. - commentò laconicamente
Ulkesh.
- Ce l'ha con noi? - chiese Buffy alla
sorella.
- No, di solito è meno amichevole... -
rispose Dawn.
- Veramente? Dev'essere l'anima di
tutte le feste della stazione! - commentò caustica Buffy.
Ulkesh era decisamente seccato.
L'ibrida Antica-umana chiamata Dawn aveva forzato il suo intervento incontrando
quelle persone venute dal passato mostrando ancora una volta che aveva una
concezione della disciplina del tutto diversa da quella dei Vorlon: d'altra
parte, ciò era ben noto da quando lei e suo marito avevano apertamente detto ai
Vorlon che il loro modo di allevare le specie giovani era sbagliato e prima o
poi queste si sarebbero stufate.
Una tale presa di posizione sarebbe
stata liquidata come lamentazioni da ragazzini se Dawn e parte della sua
famiglia non fossero stati tra i pochi tra gli umani luminosi ad accettare di
fare la loro parte nella guerra contro le Ombre laddove la maggior parte di
loro era andata a nascondersi come i contafavole, per di più una parte dei
Vorlon riconosceva in Dawn una figura leggendaria risalente a tempi antichi
perfino per i loro standard, addirittura all'alba del tempo: Ulkesh continuava
ad obiettare che tali leggende risalenti ai Primi facevano riferimento ad una
forza creatrice che Dawn non aveva mai mostrato eppure il fatto che si
trattasse di una creatura originaria di un altro universo lasciava spazio a molte
speculazioni.
Come se non bastasse la mancanza di
ordine riguardante Dawn, la sua sorella definita Cacciatrice era addirittura
intrisa del potere delle Ombre e tuttavia lo usava per combattere gli alleati
delle Ombre. Il potere delle altre due umane definite streghe era più ambiguo e
a seconda della loro disciplina individuale poteva essere usato per l'ordine o
per il caos.
Non era sorprendente che il contatto
prolungato con specie come quella umana avesse finito per allentare la
disciplina di Kosh.
Epilogo
- E' arrivato il momento di salutarci.
- disse Dawn alla sorella e alle amiche.
- Senza neppure incontrare gli altri? -
chiese Buffy.
- Contattare voi è stato
sufficientemente rischioso, mi accontenterò di guardare gli altri a distanza di
sicurezza. - rispose Dawn.
Buffy fece per parlare ma la morsa
mentale di Ulkesh attanagliò le menti delle tre giovani. Dawn avrebbe voluto
salutarle con più calma ma sapeva bene che era inutile protestare con il Vorlon
perciò si limitò a rivolgere un ultimo sguardo alle ragazze e a dare un bacio
sulla guancia a Tara: pur con oltre due secoli e mezzo di ritardo era un modo
di darle l'addio migliore che vegliarne il cadavere dopo averla trovata morta
mentre nessun altro era in casa.
Mentre Dawn si allontanava Ulkesh operò
la sua manipolazione mentale:
Quando Dawn gli aveva detto di aver
bisogno del suo aiuto per quel compito Ulkesh aveva colto l'ironia della donna
quando gli aveva spiegato che gli umani luminosi non avevano sviluppato
tecniche di manipolazione mentale mentre i Vorlon erano maestri in quel senso
ma la sua disciplina era troppo ferrea per cadere in simili provocazioni perciò
portò a termine l'alterazione dei ricordi delle ragazze e poi se ne andò,
sapendo di avere tempo sufficiente per allontanarsi prima che le tre umane si
riprendessero dal suo intervento.
Dawn continuò ad osservare da lontano i
viaggiatori finché non trovarono il modo per tornare nel passato e pur essendo
un po' triste perché aveva dovuto nuovamente dire addio a sua sorella e ai suoi
vecchi amici era anche contenta di averli rivisti un'altra volta: un'occasione
più unica che rara.
Fine.