ALCHIMIE D’AMORE

 

Autore: Massimo Luciani

Sequel di: L’Alchimista

Fandom: BTVS/ATS

Pairing: Dawn/OMC, Willow/Kennedy, Buffy, Xander/Anya.

Genere: Action

Rating: PG13

Timeline: Post ATS5 (Not fade away)

 

 

 

 

Prologo

 

Primavera 2004

 

- Andiamo a lavorare! - disse Angel.

 

L'armata di demoni fu su di loro. Angel sentiva ancora dentro di sé il potere dei Soci Anziani che aveva succhiato a Hamilton ed era ben deciso a ritorcerlo contro i loro servi fino all'ultimo momento utile: fu una delle poche soddisfazioni che provò per un tempo che gli parve infinito, mentre colpiva a destra e a manca, parava i colpi dei demoni e colpiva ancora, con Spike e Illyria vicino a lui a fare altrettanto.

 

Gunn aveva tentato disperatamente di usare le poche forze che gli rimanevano per partecipare attivamente alla resistenza ma anche se era riuscito a parare i primi colpi lo sforzo non aveva fatto altro che peggiorare le varie emorragie che stavano facendo sgorgare rapidamente la vita fuori dal suo corpo e i suoi compagni non erano in grado di proteggerlo. I dieci minuti di resistenza che Illyria gli aveva pronosticato si dimostrarono una stima ottimistica perché dopo meno di un minuto Gunn cominciò a subire ulteriori ferite che diedero il colpo di grazia alle sue capacità di resistenza e l'umano venne scaraventato contro un muro a morire dissanguato, considerato indegno dello sforzo di finirlo da parte dei demoni più interessati ad eliminare quelli che per loro erano rivali se non traditori.

 

Per Spike era come un deja-vu: certo, la caverna sotto Sunnydale in quel momento sembrava più ospitale di un vicolo in una Los Angeles investita dalla pioggia ma dopo aver combattuto contro un'orda di supervampiri ed essersi immolato per polverizzarli tutti ci voleva ben altro per spaventarlo. Mentre cominciava a menare fendenti contro i demoni che stavano attaccando il suo gruppo il vampiro platinato non potè fare a meno di pensare che se Buffy fosse stata lì forse avrebbe capito che l'Immortale non era altro che un bellimbusto che ingannava gli avversari con trucchetti invece di affrontarli a viso aperto mentre lui era capace di battersi contro un esercito col sorriso sulle labbra.

 

Ben presto Spike si accorse che Angel sembrava posseduto da una forza irresistibile e lui non voleva certo essere da meno perciò mise tutta la sua forza nei suoi colpi per essere all'altezza di quello che prima era stato il suo maestro, poi il suo nemico giurato per diventare successivamente suo rivale in amore per Drusilla come Angelus e per Buffy come Angel: in un paio di occasioni fu Illyria a salvarlo da colpi che stavano arrivando pericolosamente vicini al suo collo e in quelle occasioni gli parve di cogliere un sorriso beffardo sul volto di Angel, che non fece altro che stimolarlo ancora di più a ricorrere a tutte le sue risorse.

 

Illyria non riusciva a controllare le emozioni e i sentimenti ereditati dall'umana Fred ma la guerra e lo spargimento di sangue, di qualunque colore esso fosse, erano il suo pane quotidiano: finalmente non doveva perdere tempo a combattere le caratteristiche di Fred che l'avevano contaminata ed anzi il dolore per la morte di Wesley stimolava ancor di più la sua sete di violenza.

 

Dopo eoni trascorsi in un lungo sonno e la cocente delusione provata quando aveva scoperto che la sua antica armata era ormai ridotta in polvere aumentata quando aveva perduto parte dei suoi poteri per la prima volta Illyria era felice perché di fronte a lei aveva un esercito di demoni da squartare e ben presto venne presa da un'indicibile euforia mentre faceva sgorgare sangue e staccava arti ai suoi nemici.

 

Trasfigurati dalla battaglia, a causa della crescente fatica i vampiri e a causa della crescente euforia Illyria, i tre si accorsero a mala pena che la pioggia era terminata: tutta la lora attenzione era rivolta ai demoni che continuavano ad arrivare nel vicolo da entrambi i lati e a quelli che potevano volare da sopra le loro teste quando ad una delle estremità della strada si accese una luce. I tre non stettero a riflettere su cosa stesse succedendo, peggio di così non poteva andare, ma quando i demoni in quella zona smisero di premere verso di loro e sembrarono distratti da quell'evento una piccola speranza si accese nelle menti dei due vampiri.

 

Dal punto in cui si era accesa la luce, i tre poterono sentire una voce femminile urlare: - Cacciatrici, all'attacco!

 

Angel e Spike si scambiarono uno sguardo di mutua comprensione: contro ogni possibile aspettativa Buffy era arrivata con i rinforzi.

 

 

Capitolo I

 

 

 

Illyria sapeva dai ricordi di Fred cosa fosse una Cacciatrice e quindi anche lei intuì che era arrivato qualcuno ad aiutarli ma, a differenza dei due vampiri, provò delusione perché capiva che qualcun altro le avrebbe sottratto la gioia di massacrare demoni e che la battaglia sarebbe stata più breve di quanto sperasse.

 

Angel e Spike, dal canto loro, presero decisamente meglio della loro compagna di battaglia l'arrivo delle Cacciatrici e quella concreta speranza di terminare la battaglia tutti d'un pezzo li portò a colpire con rinnovato vigore anche se erano ormai al di là della stanchezza.

 

Vicino all'altra estremità del vicolo si levarono fulmini seguiti da un rombo ma non poteva certamente trattarsi di un temporale, sembrava piuttosto qualche incantesimo offensivo, che faceva pensare che i rinforzi fossero arrivati anche sotto forma magica.

 

I demoni dovevano aver contato sulla pura forza bruta per sopraffare i due vampiri e Illyria e la schiera tra loro e il gruppo di Cacciatrici perse molta efficacia nell'attacco quando la sua posizione fu ribaltata: non era più quella parte di armata a circondare gli avversari assieme ai demoni che occupavano l'altro lato del vicolo ma ora erano gli ex assedianti ad essere circondati e pareva che anche dall'altra estremità fosse cominciato un attacco nei loro confronti che aveva fatto cessare la pressione fisica che contribuiva a stancare i tre assediati, che oltre ad evitare di essere colpiti fino a quel momento avevano dovuto lottare per non essere schiacciati dalla massa dei demoni.

 

Nel giro di meno di un'ora Buffy ed un gruppo di Cacciatrici arrivarono abbastanza vicine al centro del vicolo da riuscire a distinguere la chioma bionda di Spike e le ragazze che conoscevano il vampiro lo indicarono alle altre affinché capissero dove dovevano arrivare. A quel punto fu questione di minuti perché Buffy riuscisse ad avvicinarsi ai suoi ex ragazzi tanto da poterci parlare.

 

- Serve una mano? - chiese Buffy.

 

- C'è divertimento per tutti! - le rispose Spike.

 

- A vincere da soli c'è più gusto. - obiettò Illyria.

 

- Ehi, se la vostra amica blu preferisce fare tutto da sola noi ce ne possiamo pure tornare a casa! - ribattè Buffy - Siamo arrivate da Londra e per vostra informazione siamo otto ore avanti perciò non siamo neppure riuscite a fare una colazione decente per arrivare in tempo!

 

La storia suonò un po' strana, vista la distanza che c'era tra Londra e Los Angeles, ma neppure Illyria ebbe ulteriori obiezioni.

 

- Già che ci siete accomodatevi pure! - disse Angel.

 

Mulinando la Falce contro i demoni, Buffy guidò il gruppo di Cacciatrici fino agli ex assediati, assieme ai quali inziarono un'offensiva combinata per prendere in una morsa anche l'altra parte dell'armata di demoni mentre in lontananza si continuavano a vedere luci intermittenti a volte accompagnate da tuoni.

 

- Qualche incantesimo da guerra? - chiese Angel.

 

- Willow e Dawn hanno ne hanno preparato qualcuno per far assaggiare a un po' di demoni effetti speciali tipo sedia elettrica... - rispose Buffy.

 

- Anche Dawn si è data alla magia? - chiese Angel.

 

- Tra le altre cose... - rispose Buffy, con un tono che denotava una certa disapprovazione nei confronti della sorella.

 

- Ormai non è più la piccolina! - commentò Spike e Buffy rispose solo con un grugnito.

 

Era sempre più evidente che i demoni non avevano mai avuto una vera strategia di battaglia perché avevano continuato ad attaccare ciecamente i loro nemici buttando da parte i cadaveri dei loro compagni uccisi senza curarsi dei cambiamenti della situazione ed ora non erano in grado di controbattere alla manovra di un nemico molto più numeroso ed attrezzato di quello iniziale.

 

Improvvisamente, nel cielo sopra il vicolo si levò uno strano verso: una specie di drago volante si stava dirigendo verso il gruppo delle Cacciatrici e anche ad una distanza che era ancora di parecchi metri e nella notte era possibile notare che la sua bocca era irta di denti aguzzi. Improvvisamente, da uno dei tetti una figura umana balzò verso il drago e gli torse il collo in una posizione innaturale perfino per un animale che di naturale non sembrava avere nulla per poi saltare lontano da esso. Mentre il corpo del drago precipitava sopra i demoni la figura umana scese in maniera controllata in mezzo ad essi, arrivando abbastanza vicina alla prima fila che i due vampiri furono in grado di vedere che si trattava di una donna, che appena fu scesa sopra le teste dei demoni cominciò a spaccare teste a suon di calci per poi aggiungervi anche i pugni quando giunse al suolo e cominciò a farsi largo tra di loro per raggiungere il gruppo di Buffy dimostrando una forza degna di quella di Illyria.

 

- Chi è la rossa? - chiese Spike, riferendosi al colore dei capelli della donna.

 

- E' irlandese? - chiese invece Angel, trovandola in qualche modo familiare.

 

- Per tre quarti - confermò parzialmente Buffy - e per un quarto è italiana.

 

Angel rimase stupito da quella risposta e, anche approfittando del fatto che quel nuovo attacco aveva portato il caos nella prima linea dei demoni, cercò di osservare meglio la donna che ormai gli si stava avvicinando sempre di più: chissà quante donne avevano la sua stessa ascendenza eppure le sue caratteristiche fisiche e il suo sguardo forte gli sembravano davvero familiari. Quando finalmente la donna fu accanto a lui lo guardò profondamente e la vicinanza permise all'odore di lei di giungere alle sensibili narici di Angel nonostante l'intenso puzzo di demoni morti e per il vampiro fu come un pugno nello stomaco: i primi odori che aveva conosciuto da vampiro erano stati quelli della gente del suo villaggio e mai avrebbe potuto dimenticare quelli di sua madre e di sua sorella, che gli tornarono improvvisamente in mente perché quello della donna era così simile a loro. Era impossibile, eppure una persona che si adattava a quelle caratteristiche c'era...

 

- Siobhan? - chiese Angel, esitante.

 

- Vi conoscete? - chiese Spike, incuriosito ancor di più dalla reazione dell'altro vampiro all'arrivo della donna.

 

- Liam era mio cugino. - rispose Siobhan.

 

- Ma com'è possibile? - chiese Angel, stupito - Dovresti avere... duencentosessantuno anni!

 

- Vergognati! - intervenne Buffy - Non bisogna mai menzionare l'età di una signora!

 

- Sono un'alchimista - spiegò Siobhan - perciò non invecchio normalmente... e sono una Cacciatrice.

 

Spike stava cominciando a divertirsi per l'imprevisto sviluppo della situazione e la conseguente confusione di Angel, tanto da distrarsi rischiando di essere colpito da uno dei demoni che stavano tornando all'attacco dopo aver serrato i ranghi, costringendo Illyria a salvarlo ancora una volta. Il nuovo tentativo di attacco dei demoni si infranse contro un avversario che era ormai diventato decisamente più forte e la combinazione dei poteri di Illyria e Siobhan uniti alla Falce sapientemente usata da Buffy per mietere vittime tra i demoni come se stesse tagliando il fieno in un campo col sostegno del gruppo di Cacciatrici e dei due vampiri con l'anima rese la loro offensiva assolutamente micidiale.

 

- Stanotte stanno succedendo le cose più incredibili! - commentò Angel, ancora stupefatto dall'apparizione della cugina.

 

- Presto potrai dirlo a nonno Jack... - ribattè Siobhan.

 

- Cosa? - esclamò Angel - Anche lui è qui?

 

- Così pare... - commentò Buffy con un tono che lasciava intendere che la cosa non la rendeva particolarmente felice, facendo sorridere le Cacciatrici che l'avevano sentita.

 

- Sta tenendo d'occhio i vampiri che stanno arrivando alle nostre spalle... - specificò Siobhan.

 

Capitolo II

 

 

 

Nonostante il progressivo indebolimento della resistenza dei demoni nessuno potè fermarsi per guardarsi alle spalle ma in breve il gruppo cominciò a vedere con la coda dell'occhio le fiammate prodotte da vampiri che venivano distrutti ed una figura bianca si avvicinò dal fondo del vicolo.

 

Siobhan arretrò e indicò al resto del gruppo di farsi da parte, Jack raggiunse la nipote, la prese per mano e i due alchimisti unirono il loro potere in un'onda d'urto telecinetica che spappolò i demoni nelle prime file e creò un enorme caos in quelle dietro di loro, dove molti altri demoni vennero feriti o almeno storditi.

 

- Perché sei così stupito? - chiese Jack ad Angel approfittando della pausa - In fondo ci siamo incontrati in Romania...

 

- Eri veramente tu? - chiese a sua volta Angel, dopo qualche secondo di silenzio sbigottito.

 

- Certo che ero io! Cos'è che ti ha fatto pensare diversamente?

 

- Be'... pensavo che si trattasse di qualche trucco dello stregone per farmi soffrire di più...

 

Jack fece una smorfia e spiegò: - No, ciò che ti dissi in quelle ore passate insieme in Romania era tutto vero!

 

- Ehi, non ricordo mica di averti visto in Romania! - intervenne Spike.

 

- Ah, Spike, vero? No, certo, non mi ero fatto vedere da voi perché speravo di catturarvi per sottoporre te e le vostre compagne di allora allo stesso trattamento a cui venne sottoposto lui... - spiegò Jack, indicando Angel - ma alla fine ti sei ripreso da solo la tua anima e quindi almeno voi due siete uguali o quasi...

 

- Ehi, io e Angel siamo diversissimi! - protestò Spike - Buffy non te l'ha spiegato?

 

- C'è una storia complicata che Buffy dovrebbe raccontarmi prima o poi: - rispose Jack - immagino che questa sia una parte...

 

- Oh, Buffy sarà sicuramente troppo impegnata con l'Immortale per trovare il tempo di raccontartela! - commentò caustico Spike.

 

Buffy lanciò un'occhiataccia al suo ex e cercò di riportare la conversazione su argomenti più immediati e chiese a Jack: - Ci sono altri vampiri da ridurre in polvere? - con un tono che faceva pensare che in caso di risposta negativa avrebbe preso in considerazione l'idea di polverizzarne comunque almeno un altro.

 

- Oh, si, - fu invece la risposta di Jack, con tono molto tranquillo - ce n'è un bel gruppo che sta praticamente girando l'angolo in fondo al vicolo...

 

- E non intendi fare nulla? - chiese Buffy, quasi urlando in contrasto con l'alchimista.

 

- Io no ma abbi qualche secondo di pazienza e vedrai cosa succederà... - rispose ancora Jack, sorridendo.

 

Dopo pochi secondi tutti poterono vedere parecchi vampiri avvicinarsi alle loro spalle ma subito dopo anche una fonte luminosa apparve alle loro spalle.

 

- Ehi, cosa succede? L'alba è ancora lontana! - esclamò Spike, il cui istinto vampiresco rendeva quella forte luce ben più spaventosa di qualsiasi armata di demoni.

 

- Non esserne così sicuro... - ribattè Jack, con tono saputo.

 

Buffy guardò Jack con uno stupito sguardo di comprensione mentre anche il gruppo di vampiri che voleva attaccarli alle spalle si era accorto della luce alle loro spalle: tutti videro un globo luminoso avanzare dal fondo del vicolo, i vampiri cominciarono a dimostrare inquietudine nei confronti di quell'apparizione decisamente troppo simile al sole per i loro gusti e quando la sfera cominciò ad accelerare verso di loro i vampiri presero a guardare alternativamente il gruppo di Buffy armato e pronto a polverizzarli e la sfera stessa, come se stessero decidendo quale fosse la minaccia peggiore.

 

La sfera luminosa raggiunse in pochi secondi una notevole velocità e i vampiri vennero presi dal panico a causa della loro innata fobia nei confronti della luce del sole, che la sfera ricordava in maniera per loro sinistra, per cui preferirono tentare di attaccare il gruppo di Buffy nella speranza di raggiungere gli altri demoni ma vennero investiti dalla sfera e quelli che ne venivano toccato prendevano fuoco venendo ridotti in cenere causando l'eliminazione dell'intera squadra di demoni nel giro di qualche attimo.

 

La sfera si avvicinò ai due vampiri con l'anima, che si inquietarono sempre di più man mano che si avvicinava a loro finché arrivò sopra la testa di Spike, girando attorno a lui.

 

- Ehi, fermatela! - urlò il vampiro biondo, agitandosi, mentre le Cacciatrici ridacchiavano e perfino a Buffy scappava un sorriso.

 

- Prova a chiediglielo... - gli consigliò Jack.

 

Illyria aveva osservato con curiosità l'azione della sfera e chiese all'alchimista: - La Chiave ha il controllo di se stessa?

 

- La cosa? - esclamò Spike - Quella è Dawn?

 

Come risposta alla sua domanda la sfera scese al livello della strada, si allungò, perse di luminosità assumendo allo stesso tempo forma umana fino a diventare Dawn.

 

- Ehi, gente! - salutò i due vampiri, sorridendo divertita dall'agitazione di Spike per poi rivolgersi a Illyria: - Ci conosciamo?

 

Illyria osservò Dawn per diversi secondi, studiandone l'aspetto umano e infine le rispose: - Milioni di anni fa, prima che io e gli altri dominatori di innumerevoli mondi iniziassimo il nostro lungo sonno, una triade che dominava un'altra dimensione venne in questo mondo attraversando un portale aperto da te con un'armata che doveva sconfiggerci. Fu una guerra estremamente crudele in cui miliardi di soldati vennero massacrati da entrambe le parti ma alla fine noi vincemmo e catturammo i membri della triade.

 

"Quelli erano bei tempi in cui noi demoni dominavamo ancora il mondo e i più crudeli comandavano perciò trascorremo i successivi millenni torturando i nostri prigionieri per il nostro divertimento finché non ci stufammo e li rispedimmo nel loro mondo d'origine in completa disgrazia.

 

"Tu rimanesti in questo mondo ma noi possedevamo già il tuo potere perciò ti lasciammo come giocattolo per le scimmiette che ci servivano...

 

- Oh, ecco che comincia la nuova puntata della soap opera 'Quando eravamo letame'! - intervenne Spike, che però sotto sotto era sempre più divertito da tutte le ultime sorprese, anche se si riservò di fare un discorsetto a Dawn sul modo di trattare i vecchi amici.

 

- La specie umana non esisteva ancora a quell'epoca - spiegò Illyria - ma i vostri progenitori erano attirati dalla luce della Chiave e la tennero assieme a loro.

 

Dawn e Jack si scambiarono un'occhiata: era evidente che l'origine dei monaci che l'avevano accudita risaliva in un passato ancor più remoto di quanto avessero pensato.

 

I ricordi carichi di nostalgia di Illyria e le riflessioni sull'età di Dawn e i suoi rapporti con le specie pre-umane vennero interrotte dai rumori che giunsero dall'altro lato del vicolo, dove un altro gruppo di Cacciatrici stava approfittando del caos che ormai si era creato tra i demoni per stroncare definitivamente la loro armata.

 

Buffy incitò il suo gruppo a partecipare a quel nuovo sforzo offensivo e in breve riuscì a scorgere il volto di Kennedy e delle altre Cacciatrici che stavano avanzando verso di loro e a quel punto i demoni riuscivano ormai a mala pena a difendersi dall'orda di ragazze scatenate: mentre massacrava i demoni con la Falce, Buffy pensò che gli studi fatti nell'ultimo anno sul modo più efficacie di usare quell'arma micidiale e gli allenamenti fatti per diventarne padrona avevano dato i loro frutti ed ora la sua azione era più micidiale di quella di varie altre Cacciatrici dotate di armi normali messe insieme.

 

La morsa dei due gruppi di Cacciatrici si chiuse inesorabilmente sui demoni e quello che ormai era diventato più che altro un lavoro da macellaio durò un'altra decina di minuti passati i quali nel vicolo dell'armata di demoni rimasero solo i cadaveri.

 

 

 

Capitolo III

 

 

 

I due gruppi di Cacciatrici finalmente si incontrarono nel giubilo della vittoria.

 

- Il gruppo di Faith sta ancora combattendo in una strada laterale, - annunciò Kennedy - ma a un certo punto è sembrato quasi che quei demoni stessero tentando di scappare perciò ci vorrà ancora poco prima che ci raggiungano.

 

Dietro Kennedy arrivò Willow, provata dall'uso di incantesimi offensivi, la quale venne stretta nell'abbraccio dell'amata, ma quando la giovane strega vide Illyria il suo viso si contorse in una maschera di raccapriccio.

 

- Tu sei Willow: - le disse Illyria - Fred si era affezionata a te quando eri venuta a Los Angeles e ti aveva chiesto se volevi uscire con lei ma tu le avevi spiegato che stavi vedendo qualcuno... - voltando lo sguardo verso Kennedy, che ancora cingeva protettivamente le spalle di Willow, in una muta domanda.

 

- Guarda, Willow, - intervenne Spike, vedendo la reazione della giovane strega alla vista di Illyria - Fred è stata l'unica che si sia interessata a me da quando sono stato riportato indietro dalla morte ma Illyria ha combattuto assieme a noi e senza di lei avrei battuto il primato di morti di Buffy...

 

- Spike è il mio cucciolo, - spiegò Illyria - solo io posso picchiarlo.

 

- Sei innamorato di lei? - chiese Dawn al vampiro.

 

- Il nostro rapporto è professionale... - rispose Spike, con un certo imbarazzo.

 

Quello scambio di battute non servì a far calare la tensione in Willow e Kennedy la strinse a sé ancor di più per cercare di tranquillizzarla, sapendo che già si era spinta al limite usando incantesimi offensivi quando per lei era ancora rischioso usarli, perciò le sussurrò con dolcezza di stare calma. Willow cercò di respirare profondamente per allentare la tensione e si guardò attorno ma notò delle assenze: - Dove sono gli altri? - chiese ad Angel e Spike, cercando di ignorare la presenza di Illyria.

 

- Lorne se n'è andato perché non sopportava tutta la violenza che era iniziata, - rispose tristemente Angel - Wesley e Gunn sono morti: il corpo di Gunn è laggiù... - indicando un punto diversi metri dietro di loro.

 

- Wesley è morto tra le mie braccia ma non aveva senso portare qui un involucro vuoto. - puntualizzò Illyria, sorprendendo tutti per il turbamento presente nella sua voce.

 

La cronaca mortuaria fu interrotta quando il gruppo sentì urla in lontananza e il tono gioioso faceva ritenere che il gruppo di Faith avesse stroncato l'ultima frangia di demoni.

 

- Stanno venendo qui. - annunciò Siobhan, che percepiva le Cacciatrici in movimento, poi scambiò uno sguardo con Jack.

 

- Qualcosa non va? - chiese Dawn, intuendo una domanda alla ricerca di una risposta tra i due alchimisti.

 

- Assieme al gruppo di Faith c'è qualcun altro: - rispose Jack - la sua energia è simile a quella di una Cacciatrice e vedo chiaramente che sta arrivando assieme a loro eppure non è una Cacciatrice... - l'alchimista guardò interrogativamente i due vampiri ma anch'essi si guardarono tra di loro, come a chiedersi l'un l'altro se ne sapessero qualcosa.

 

- E' un maschio! - affermò Jack dopo qualche altro secondo - qualcuno ha mai sentito parlare di un Cacciatore? - chiese, sperando che tra persone che avevano avuto a che fare con quel genere di potere qualcuno ne sapesse qualcosa ma ci fu solo qualche sussurro interrogativo tra le ragazze mentre Angel assunse un'espressione dapprima pensosa e poi preoccupata.

 

- Sta bene? - chiese infine Angel a Jack.

 

- Per quanto riesco a capire si, - rispose l'alchimista - comunque il gruppo sta per girare l'angolo...

 

- Pensi che sia Connor... - intervenne Illyria, rivolgendosi ad Angel, che non potè che annuire.

 

- Connor? - chiese Spike sorpreso - Ehi, non è quel ragazzo che era venuto da noi qualche tempo fa assieme ai suoi genitori perché avevano qualche problema con dei demoni? Wesley pensava che ci fosse sotto qualcosa di strano... - concluse con tono interrogativo guardando Angel e Illyria, la quale si limitò a guardare a sua volta Angel per fargli capire che spettava a lui dare qualche risposta.

 

- Si, c'era decisamente sotto qualcosa di strano, anche se non ciò che pensava lui... - confermò di mala voglia Angel, ancora preoccupato.

 

Faith e il suo gruppo entrarono nel vicolo e, vedendo le altre Cacciatrici che le stavano attendendo e cominciavano a fare gesti con le mani, affrettarono il passo per raggiungerle. Davanti a loro un ragazzo teneva un passo più veloce.

 

- Ehi, è proprio un ragazzo! - disse Buffy, mentre altre Cacciatrici cominciarono a scambiarsi opinioni su di lui ancora prima di averlo visto bene.

 

- Ha del sangue sulla maglia! - esclamò Angel preoccupato e il ragazzo, riconoscendo la sua voce, lo chiamò cominciando allo stesso tempo a correre verso di lui.

 

- Cosa stai facendo qui? - gli chiese Angel quando lo ebbe raggiunto - Ti avevo detto di andare a casa!

 

- Dopo quello che è successo alla sede di Wolfram&Hart ho pensato di rimanere in giro per vedere dove succedeva la fine del mondo - rispose Connor - e quando sono passato da queste parti ho visto prima i demoni che si affollavano verso il vicolo e delle ragazze che attaccavano: quando mi sono avvicinato ho riconosciuto Faith e mi sono unito al suo gruppo.

 

- Ma tu stai bene? - gli chiese Angel, controllando se il sangue sulla maglia fosse il suo.

 

- Mi sono macchiato squartando qualche demone: - spiegò Connor - per le armi c'era l'imbarazzo della scelta in giro per la strada!

 

Nel frattempo anche Faith e le rimanenti Cacciatrici si erano unite al resto del gruppo.

 

- Ehi, conosci questo tizio? - chiese Faith ad Angel indicando Connor - Lui sa chi sono io ma non l'ho mai visto!

 

Connor ed Angel si scambiarono un sorriso di complicità di fronte alla perplessità di Faith.

 

- In effetti l'avevi incontrato l'anno scorso, solo che i tuoi ricordi di lui sono stati cancellati. - le spiegò Angel.

 

- Come cancellati? - protestò Faith, incredula.

 

- I ricordi di Connor sono stati cancellati dalla mente di tutti quelli che lo conoscevano tranne me per proteggerlo, - rispose Angel e Connor apprezzò il fatto che non avesse specificato che aveva fatto tutto ciò per proteggerlo da se stesso - ma ora non importa più perché è tutto cambiato. - e, rivolgendosi a tutti, annunciò: - Gente, Connor è mio figlio.

 

 

 

Capitolo IV

 

 

 

- Come può essere tuo figlio? - chiese Spike, che ormai si stava divertendo come non gli succedeva dai tempi in cui parlava della soap opera "Passions" con Joyce.

 

- Lo so che normalmente due vampiri non possono avere un figlio, meno che meno un figlio umano... - disse Angel.

 

- L'hai avuto con una vampira? - chiese Buffy.

 

- Si, con Darla! - rispose Angel, con un tono un po' polemico.

 

- Ehi, lui dev'essere nato in un periodo in cui tu e Darla vi odiavate, che storia è questa? - chiese ancora Spike, sperando in qualche altro colpo di scena.

 

- In realtà Connor è cresciuto in un'altra dimensione in cui il tempo scorre molto più velocemente - rispose Angel - ma lui è nato qui a Los Angeles poco più di due anni fa quando Darla era stata riportata indietro da Wolfram&Hart.

 

- Due anni fa? - esclamò Buffy, senza riuscire a controllare il tono stizzito.

 

- Esatto! - confemò Angel - Ti importa?

 

Buffy si limitò a grugnire ma dal modo in cui guardò Angel fu chiaro che non aveva per nulla gradito il fatto di aver scoperto che lui aveva un figlio presumibilmente concepito in un momento in cui tra loro due c'era ancora qualcosa.

 

- Ma Drusilla mi ha detto che avevi ucciso di nuovo Darla! - obiettò Spike.

 

- Ecco, quella è una delle memorie che è stata alterata: - spiegò Angel - era diventato troppo pericoloso per Connor starmi vicino e quindi è sparito dalla memoria di chi lo conosceva come Dawn vi è apparsa...

 

- E Darla che fine ha fatto? - chiese ancora Spike.

 

- Si è suicidata per far nascere Connor: - rispose Angel - una vampira non è in grado di partorire e lui rischiava di morire ancora prima di nascere ma noi non sapevamo come rimediare e allora Darla si è polverizzata da sola con un paletto.

 

L'idea che un vampira potesse sacrificarsi per salvare qualcuno era decisamente strana ma parte del gruppo aveva partecipato alla battaglia contro il Primo Male conclusa con il sacrificio di Spike per cui il lato più strano consisteva nell'idea che due vampiri potessero avere un figlio umano con poteri simili a quelli di una Cacciatrice.

 

- Be', Connor, - si fece avanti Jack - io sono il tuo bisnonno...

 

Connor si voltò verso suo padre, sconcertato.

 

- E' stata una sorpresa anche per me... - gli disse Angel, sollevato per il fatto che suo nonno aveva mostrato di accettare un discendente avuto in maniera poco ortodossa.

 

- Io sono un alchimista, - spiegò Jack - perciò sono giunto alla veneranda età di seicentoquindici anni in discreta forma fisica... Siobhan è tua cugina di secondo grado. - aggiunse, indicando la nipote, che sorrise a Connor.

 

- Allora, abbiamo finito il nostro servizio di soccorso? - disse Buffy, rompendo un silenzio durato diversi secondi. La domanda era retorica e le ragazze erano sollevate perché ce l'avevano fatta con un bilancio di solo qualche ferita non grave dalla quale una Cacciatrice poteva guarire in non più di pochi giorni.

 

Faith si guardò in giro, come cercando qualcuno per poi guardare Angel interrogativamente.

 

- Wesley e Gunn sono morti. - spiegò anche a lei il vampiro.

 

- Dovremo seppellirli degnamente... - disse Faith.

 

- Wesley è morto nell'antro di uno stregone: recupererò il suo corpo appena possibile, - confermò Angel - invece il corpo di Gunn è laggiù. - indicando anche a Faith la sua posizione.

 

- Gunn voleva essere cremato. - intervenne Illyria.

 

- E tu che ne sai? - le chiese Faith, con tono ostile.

 

- Lui l'aveva detto a Fred. - rispose la demonessa.

 

- Illyria ha molti ricordi di Fred... - spiegò Spike.

 

- Gunn non era indegno della mia attenzione... - disse ancora Illyria.

 

- Vuol dire che era suo amico... - tradusse Spike, vedendo l'espressione perplessa di Faith e Willow.

 

- Amico... - ripetè pensierosa Illyria - si, Gunn era mio amico.

 

- P-possiamo portare il corpo di Gunn con noi: - intervenne Willow - al quartier generale degli Osservatori siamo attrezzati anche per queste evenienze...

 

Buffy guardò l'amica con un'espressione di disapprovazione ma Willow le disse: - Gunn era una brava persona e ha dimostrato che meritava la nostra fiducia morendo in una battaglia contro i demoni, gli dobbiamo almeno questo!

 

Angel capì dallo scambio di sguardi tra le due ragazze che oltre al supporto di Faith poteva sperare che anche Willow fosse convinta della sua buona fede anche se la sua reazione alla vista di Illyria era stata decisamente negativa e la ringraziò.

 

- Porterò io stessa il suo corpo. - si offrì Illyria.

 

- N-non era quello che avevo in mente! - obiettò Willow.

 

- Potremmo invitare tutti quanti a venire assieme a noi a Londra... - intervenne Jack.

 

- Non faremo niente del genere! - sbottò Buffy.

 

- Vediamo, tu non ti fidavi di Angel e dei suoi collaboratori, giusto? - le chiese Jack.

 

- Appunto per questo non voglio invitarli a venire con noi! - rispose Buffy, evitando però di guardare verso i due vampiri per il disagio che comunque provava.

 

- Tuttavia hai potuto accertare di persona che stavano combattendo per una buona causa... - le fece notare Jack.

 

- Si, assieme alla loro amica blu... - obiettò Buffy, vedendo dall'espressione di Willow che l'amica sembrava incline ad appoggiare l'alchimista.

 

- Bene, tu e Willow volevate sapere come stessero le cose riguardo ai loro rapporti con Wolfram&Hart e Illyria, giusto? - chiese ancora Jack.

 

Buffy dovette annuire.

 

- Allora quale modo migliore per chiarire la questione di farli venire al quartier generale degli Osservatori e chiedere loro una spiegazione?

 

Buffy grugnì, non sapendo più come obiettare.

 

- Ehi, B., è una soluzione perfetta! - intervenne Faith.

 

- Ha senso... - dovette ammettere Willow.

 

Angel aveva sorriso sempre di più durante quello scambio: l'aspetto da giovane uomo di suo nonno gli sembrava ancora strano ma il modo di fare era decisamente il suo.

 

- Adesso ho capito da chi hai imparato a rompere le scatole alla gente... - gli sussurrò Spike.

 

- Dovresti vederlo quando ci si mette davvero... - ribattè Angel, per poi rivolgersi ad alta voce a tutti: - Io ho molte cose da raccontarvi sui nostri rapporti con Wolfram&Hart e sugli eventi che hanno portato alla battaglia di stanotte perciò sono felice di accettare l'invito di Buffy. - concluse con tono ironico, ignorando l'occhiataccia della sua ex ragazza.

 

- Be', visto che non ho niente da fare penso che accetterò anch'io... - si accodò Spike, con un finto tono casuale ma in realtà cogliendo l'occasione per stare un po' assieme a Buffy dopo tanto tempo.

 

- Io non ho mai visto Londra... - intervenne Connor.

 

- Ehi, tu dovresti essere a casa da ore! - gli fece notare Angel.

 

- E quando mai mi capiterà un'altra avventura così? - esclamò Connor.

 

- Ha qualche buon colpo per essere un ragazzo... - commentò Faith.

 

- Qualcosa me l'hai insegnato tu... - le disse Connor.

 

- Non a non dar retta a tuo padre... - lo prese in giro Faith.

 

- Chissà da chi avrà preso... - chiese ironicamente Jack.

 

- Era tanto discolo da giovane? - gli chiese Faith.

 

- Mettiamola così: non sarebbe corretto minare la sua figura paterna di fronte a suo figlio perciò ti risponderò un'altra volta... - rispose Jack, suscitando l'ilarità del gruppo e l'imbarazzo di Angel.

 

Buffy aveva dovuto arrendersi alla proposta di Jack ma volle almeno dettare qualche condizione: - Almeno mettetevi dei vestiti puliti che noi saremo già abbastanza occupate a pulire i nostri e non vogliamo sporcare tutto! - disse ai due vampiri e a Illyria.

 

- Ho ancora dei miei vestiti qui all'hotel - ribattè Angel - e anche qualcuno di Connor perciò faremo presto a cambiarci.

 

Illyria si scosse e il sangue di cui si era macchiata durante la battaglia cadde ai suoi piedi. La demonessa girò sui tacchi e si avviò a recuperare il corpo di Gunn mentre Spike controllava se era sporco sotto la giacca, vedendo che solo i pantaloni e le scarpe gli si erano sporcati.

 

- Dentro ci devono esserea anche pantaloni e scarpe di Wesley e di Gunn, - gli disse Angel - a meno che tu non preferisca quelle di Cordelia...

 

- Tsk, faccio una corsa al mio appartamento e mi prendo qualche vestito decente, non quella roba che mettete voi fighetti! - ribattè Spike.

 

- Cosa succederà a tutti i corpi dei demoni? - chiese Connor.

 

- Manderanno un'impresa di pulizia a ripulire tutto... - rispose laconicamente Angel.

 

- Come se niente fosse? - obiettò Connor.

 

- Chi conosce la verità fa finta di niente... - gli spiegò Angel.

 

- Oh, come in X-Files! - commentò Connor.

 

- Noi andiamo avanti a farci una doccia - disse Buffy, cercando di avere comunque l'ultima parola - e a chiudere porte e finestre per dare un'accoglienza appropriata ai nostri ospiti... - concluse caustica.

 

- Andiamo a casa, piccolo sole! - disse Jack a Dawn.

 

- Vi lascio il portale aperto... - disse la ragazza ai loro futuri ospiti e passò allo stato energetico per aprire un tunnel che portava all'atrio del quartier generale degli Osservatori.

 

I due vampiri notarono come Jack avesse cinto affettuosamente le spalle di Dawn e come i due si fossero scambiati un sorriso ma non c'era tempo per chiedere quali rapporti ci fossero tra di loro. "Benvenuti nella soap opera Angel!" pensò con divertimento Spike mentre si avviava verso il suo appartamento.

 

 

 

Capitolo V

 

 

 

Andrew notò un'increspatura nell'aria nel bel mezzo dell'atrio che gli fece capire che un portale si stava aprendo e quando Buffy ne uscì, seguita dalle altre Cacciatrici, Willow e Jack, cominciò a urlare: - Giles! Xander! Sono tornate! - correndo verso il gruppo salvo fermarsi di botto ed ammutolirsi quando anche Illyria sbucò fuori con il cadavere di Gunn tra le braccia.

 

Giles e Xander accorsero alle grida di Andrew per accogliere il ritorno del gruppo e rimasero a loro volta stupiti di avere un'ospite imprevista.

 

- Non potevamo lasciare lì il corpo di Gunn - spiegò Willow - e io ho detto che potevamo pensarci noi... lei ha voluto portarlo lei e... e...

 

- E' stata un'idea di Jack! - intervenne Buffy.

 

- Volevate delle risposte sulle ultime vicende di Los Angeles, - disse l'alchimista - ebbene le avrete!

 

- Intende che presto avremo altri ospiti perciò chiudete porte e finestre...

 

- Non dirmi che... - cominciò Xander, sospettando il significato delle parole di Buffy.

 

- Va bene, non te lo dico ma quando i due vampiri con l'anima di cui non vuoi sentire il nome arriveranno voglio parlare con loro. - disse Buffy, cominciando a salire le scale per andare nel suo appartamento seguita da Dawn, che nel frattempo era tornata alla sua forma materiale.

 

Durante la conversazione Illyria aveva scrutato i tre uomini. - Tu sei Andrew, - disse al ragazzo, riconoscendolo.

 

- Ha i ricordi di Fred... - gli spiegò Willow.

 

- La tua sessualità è ambigua: - continuò la demonessa nei confronti di Andrew - avevi detto che Fred era attraente ma quando hai incontrato Spike lo hai abbracciato in maniera più che amichevole.

 

- Tu hai fatto cosa? - esclamò Xander.

 

- Ehi, no, un momento... - cominciò a protestare un imbarazzatissimo Andrew.

 

- Guarda che tra noi non ci devono essere questi segreti! - intervenne Kennedy.

 

- E' tutto un equivoco! - protestò ancora Andrew - Pensavo che Spike fosse polvere e quando me lo sono trovato di fronte mi pareva giusto abbracciare un vecchio compagno d'armi!

 

Giles stava trovando grottesca quella discussione mentre il corpo di Gunn giaceva ancora tra le braccia di Illyria e pensò che fosse il caso di intervenire. - S-s-sarebbe il caso che ci prendessimo cura del povero Gunn...

 

- Voleva essere cremato. - gli spiegò Illyria.

 

- N-n-non c'è problema, nel sotterraneo abbiamo l'attrezzatura necessaria... - disse Giles.

 

- Anche Wesley è morto - intervenne Willow - ma il suo corpo era lontano dalla zona di battaglia e quindi non so quando potremo recuperarlo.

 

- Oh, povero ragazzo! - esclamò Giles con tristezza - Dovrò informare suo padre...

 

- Sarà contento di essersi liberato di quel figlio che considerava un fallimento e un imbarazzo. - commentò Illyria.

 

- Ma è una cosa orribile da dire! - gridò Willow.

 

- Fred l'aveva visto più di una volta dopo le telefonate con suo padre notando sempre quant'era afflitto - spiegò la demonessa - e qualche volta Wesley si era confidato con lei spiegandole quanto suo padre si fosse aspettato da lui e quanto lui l'avesse deluso.

 

- I-i-il vecchio Wyndam-Price non è certo un tipo facile... - disse Giles.

 

- Ora mi viene voglia di ucciderlo! Sei suo amico? - gli chiese Illyria.

 

- N-n-non esattamente: - rispose Giles - in effetti lui biasima anche me per il fatto che Wesley fosse stato cacciato dall'organizzazione!

 

- Allora non ti ucciderò. - lo rassicurò la demonessa.

 

- P-p-per il momento suggerisco di pensare a chi è già morto... - propose Giles, indicando Gunn e facendo cenno a Illyria di seguirlo mentre si incamminava verso il seminterrato, sperando che la rassicurazione della demonessa fosse affidabile.

 

 

 

 

 

Willow era contenta di avere Illyria fuori vista e assieme a Kennedy andò nel loro appartamento a farsi una doccia che sperava fosse anche rilassante.

 

Kennedy poteva sentire la tensione di Willow: per un breve periodo era stata un po' gelosa nei confronti di Fred ma aveva capito che lei e Willow avevano molte cose in comuni e quindi era naturale che fossero diventate amiche perciò le era dispiaciuto quando aveva saputo della sua morte e delle relative circostanze vedendo l'effetto che la notizia aveva avuto sulla sua amata, effetto che si era rinnovato nell'incontro con Illyria.

 

Nella doccia, Kennedy massaggiò il collo e le spalle di Willow cercando di farla rilassare un po' ma si accorse che a rigarle il volto oltre al getto dell'acqua c'erano anche lacrime allora l'abbracciò per farle sentire ancor di più il suo sostegno: in altre circostanze sarebbe andata oltre ma sapeva che in quel momento la sua amata era tornata fragile e aveva bisogno della sua forza.

 

- S-speravo tanto di salvare almeno Wesley e Gunn... - disse Willow.

 

- Da quanto abbiamo visto Wesley era già morto prima che la battaglia iniziasse e Gunn era come minimo ferito: - le fece notare Kennedy - quando la congrega ha percepito cosa stava succedendo era già troppo tardi.

 

- N-non è solo quello che è successo stamattina, - ribattè Willow - è come Wolfram&Hart ci ha divisi dai nostri amici spingendoci a non fidarci di loro e alla fine avevano ragione loro e noi non solo eravamo lontani ma abbiamo anche perso tempo a discutere invece di correre in loro aiuto!

 

- Io conoscevo solo Spike e se neppure Buffy si fidava di lui non potevo certo mettermi contro di lei quando lui e Angel hanno trovato Dana ma sono contenta di averti sostenuta stamattina per andare a Los Angeles e so che comunque abbiamo fatto quello che potevamo!

 

- N-n-non so... forse avremmo potuto continuare a parlare con loro nell'ultimo anno...

 

- Sia Giles che Buffy erano nettamente contrari!

 

- Avrei potuto discutere di più, andare a Londra e a Roma per tutto il tempo necessario invece di starmene sulle spiagge brasiliane!

 

- Will, abbiamo passato ben poco tempo in spiaggia... tu hai fatto quel che potevi! Forse se Faith si fosse unita al nostro gruppo invece di andarsene per conto suo anche lei avrebbe potuto farsi ascoltare...

 

- Oh, se Faith ha un'opinione di solito Buffy ha quella opposta...

 

- Già, al confronto di loro due io e Buffy siamo come sorelle!

 

- Uhm, non è che i rapporti tra Buffy e Dawn siano tanto meglio di quelli tra voi due...

 

- Bah, da quando le conosco ho visto Buffy interessarsi a Dawn solo da quando ha incontrato Jack... cioè, da quando l'ha incontrato di nuovo... insomma, hai capito...

 

- Visto il tipo di interesse mi sa che stavolta spera che torni a interessarsi dell'Immortale...

 

Kennedy ridacchiò e aggiunse: - ...e Dawn potrà godersi l'interesse di Jack...

 

- Sai, quasi quasi mi sono pentita di averlo appoggiato quando ha proposto di invitare Angel, Spike e... e... quella cosa blu...

 

- Voi evitare di rivederla?

 

Willow ci pensò un po' e poi rispose: - Preferirei evitarlo ma arrivati a questo punto voglio avere qualche risposta!

 

La giovane strega si era un po' calmata e le due ragazze uscirono dalla doccia e si prepararono per andare nell'appartamento di Buffy.

 

 

 

 

 

 

Capitolo VI

 

 

 

Andrew e Xander erano di guardia al portale ancora aperto: dopo le parole di Illyria Andrew sentiva lo sguardo di Xander su di sé e camminava nervosamente per l'atrio. Nella zona del piano terra che conteneva le strutture per gli allenamenti qualche Cacciatrice cominciò ad arrivare dagli spogliatoi.

 

- E' arrivato Connor? - chiese una di loro.

 

- Chi? - chiese Xander, perplesso.

 

- Il nipote di Jack...

 

- Un altro? - esclamò Andrew, scambiando un'occhiata di stupore con Xander.

 

- E' il figlio del nipote di Jack... - precisò un'altra Cacciatrice.

 

- Cosa? - esclamò Xander.

 

- Così ha detto il vampiro... Angel, giusto? - cercò di spiegare la ragazza - E' una storia complicata del tipo che lui ha due anni ma dimostra l'età di Andrew...

 

- Ha anche i poteri di una Cacciatrice! - aggiunse una terza ragazza.

 

- Non conosciamo questo Connor - disse Andrew, perplesso - ma se volete aspettarlo assieme a noi fa piacere! - per poi sussurrare a Xander - A me piace stare assieme a qualche bella gnocca... - strizzandogli l'occhio sperando di essere convincente.

 

- Non mi interessa qual è il tuo tipo - gli rispose Xander, sempre a bassa voce - basta che non sia Spike... o io...

 

Andrew fece una smorfia e annuì.

 

Poco dopo dal portale uscirono Angel e Connor e quest'ultimo venne praticamente portato via di peso dalle Cacciatrici con la scusa di fargli vedere le strutture in cui si allenavano.

 

- E' davvero tuo figlio? - gli chiese Xander.

 

- E ha due anni? E ha i poteri di una Cacciatrice? - si accodò Andrew.

 

Angel, già stanco per la battaglia e addolorato per la perdita degli amici, sorpreso dal fatto che Connor fosse stato praticamente sequestrato, perplesso perché era la prima volta che vedeva Xander con la benda all'occhio rispose a fatica, mettendo le mani avanti: - Si, è tutto vero. Dopo vi spiego anche questo ma ora vorrei dare un ultimo saluto a Gunn.

 

Xander gli indicò il seminterrato dove Illyria aveva portato il corpo di Gunn per la cremazione: - Giles sta già provvedendo a lui assieme alla tua amica blu... - gli comunicò.

 

- Fred era mia amica: - precisò Angel - Illyria è più che altro amica di Spike...

 

- Oh. Quando hai finito lì Buffy vuole vederti per farti qualche domanda.

 

Angel annuì e si avviò lasciando i due ragazzi perplessi.

 

- Il ragazzo non assomiglia per niente a suo padre... - commentò Andrew.

 

- Avrà preso dalla madre... - ipotizzò Xander - ma chi sarà?

 

- Be', - rispose Andrew - la madre dovrebbe essere piccola e bionda... uh... che abbia preso da lei anche i poteri di Cacciatrice? Uh... oh... oh...

 

- Tu non stai dicendo quello che penso tu stia dicendo! - esclamò Xander - Se io pensassi che tu stessi dicendo ciò che non penso che tu stia dicendo ti darei un pugno sul naso e poi ti farei allenare con le Cacciatrici senza alcuna protezione!

 

- Non hai mai notato se Buffy ha cominciato a mettere su qualche chilo poco meno di tre anni fa? - insistè Andrew, peraltro allontanandosi da Xander e pronto a darsi alla fuga.

 

- Tre anni fa Buffy era morta! Da quando è risorta mi è parsa perfino un po' troppo magra!

 

- Dopo che è risorta non ha mai incontrato Angel prima di oggi?

 

A Xander tornò in mente che in effetti poco dopo la resurrezione Buffy aveva incontrato Angel e cercò di calcolare i tempi ma in ogni caso i fatti non concordavano perché la Cacciatrice non aveva mai avuto neppure la pancetta, meno che meno il pancione eppure Xander cominciò a camminare nervosamente per il corridoio cercando di capire la situazione.

 

Dopo un po' arrivò Spike. Andrew lo accolse con modi professionali ma impersonali, sentendo su di sé lo sguardo di Xander: - Benvenuto al nuovo quartier generale degli Osservatori. Buffy desidera avere un colloquio con te.

 

- Ehi, ogni volta che ci vediamo ti comporti sempre di più da damerino! - commentò Spike, perplesso per il comportamento del ragazzo.

 

- Oh, già, - commentò Andrew, che improvvisamente vide la luce - ci siamo visti a Roma. Purtroppo non avevo potuto dedicare a te e ad Angel molto tempo perché come sicuramente ricorderai stavo uscendo con due ragazze...

 

- Tsk, scommetto che non ci avrai combinato niente! - lo prese in giro Spike, facendolo arrossire.

 

- Credo che sia meglio che tu vada da Buffy... - lo invitò Andrew, cercando di mantenenre un contegno dignitoso.

 

- Ci penso io... - intervenne Xander per poi sussurrare all'amico: - Tu cerca di tenere d'occhio le ragazze e il figlio di Angel che non vorrei che succedessero altre cose strane... non so se ci siamo capiti...

 

Xander fece cenno a Spike di seguirlo e si incamminò verso le scale.

 

- Angel è già arrivato... - lo informò - assieme a suo figlio...

 

- Ah, roba da non credere! Angel ha un figlio e noi non lo sapevamo... era sparito dai nostri ricordi...

 

- Cosa?

 

- Già, ci crederesti? Un incantesimo ha modificato le nostre memorie... ah, di questi tempi non sai mai che famiglia ti troverai domani... un giorno ti appare una sorella, un altro giorno ti scompare un figlio...

 

Xander fece una smorfia e pensò che l'incantesimo a cui aveva accennato Spike poteva spiegare perché lui non ricordasse la gravidanza di Buffy.

 

- Certe cose succedono quando c'è un ritorno di fiamma con una ex... - buttò lì il ragazzo, per saggiare la reazione del vampiro.

 

Spike sbuffò e commentò: - Bisognerebbe stare attenti quando si resuscita la gente... ah, ma che lo dico a fare proprio a te...

 

Per Xander fu la conferma definitiva dei suoi timori e non ebbe il coraggio di parlare ancora, limitandosi ad andare assieme a Spike all'appartamento di Buffy e Dawn dove li stavano giusto precedendo Willow e Kennedy.

 

 

 

 

Capitolo VII

 

 

 

Dalla porta Spike potè vedere solo il corridoio ed evidentemente le sorelle Summers avevano formato un legame mistico con l'appartamento per cui il vampiro non vi potè entrare.

 

- Posso anche parlare da qui ma penso che staremmo tutti più comodi se mi invitaste a entrare... - fece notare.

 

Dalla prima porta spuntò Buffy che lo invitò dentro con un tono per niente amichevole e lo fece entrare in quello che si rivelò essere uno spazioso salotto con un tavolo circondato da quattro divani ai vari lati: Spike notò la testa della cugina di Angel, che non si girò neppure facendogli sospettare che percepisse chiunque senza bisogno di vederlo, mentre Xander stava andando a sedersi all'altro lato dello stesso divano; sul divano di fronte erano seduti il nonno di Angel e Dawn, che era attaccata al suo braccio; sul divano più lontano erano andate a sedersi Willow e Kennedy mentre Buffy gli indicò perentoriamente di andare a sedersi sull'ultimo divano mentre lei andò a sedersi in mezzo a Xander e Siobhan.

 

- Dawn, ora puoi chiudere il portale. - disse Xander.

 

Mentre si sedeva, Spike notò che Dawn lasciava il braccio di Jack sorridendogli, si alzava, si trasformava in un globo luminoso praticamente di fronte a lui facendogli venire un altro brivido freddo, spariva e dopo pochi secondi riappariva per tornare al suo stato materiale e si risedeva riaggrappandosi al braccio di Jack sorridendogli di nuovo. Voltando lo sguardo verso Buffy, Spike notò un'espressione corrucciata della Cacciatrice mentre guardava il comportamento di sua sorella e il vampiro pensò che ci poteva essere ancora qualche colpo di scena che rendesse la soap opera ancora più divertente.

 

- Angel è nel seminterrato con Giles e la demonessa, - comunicò ancora Xander a Buffy - Connor è stato portato da alcune ragazze a fare una visita alla palestra, a te va bene? - le chiese con cautela.

 

- Oh, se lo spolperanno vivo! - commentò Spike.

 

Buffy lo degnò appena di un'occhiata e disse: - Vuoi dire che non c'è nessuno a tenerli d'occhio?

 

- Ho detto a Andrew di controllare cosa combinano! - rispose Xander, cercando di rassicurarla.

 

- Speriamo che non lo leghino... - commentò caustica Buffy e Xander non ebbe il coraggio di aggiungere altro.

 

Spike non si sentì molto a suo agio trovandosi seduto con il nonno e la cugina di Angel praticamente ai lati ma non aveva alcuna intenzione di mostrare segni di debolezza perciò non si lamentò e commentò invece: - E' stata una bella sorpresa vedervi arrivare...

 

- Vi è andata bene! - spiegò Buffy, sempre con tono ben poco amichevole. - Io vi avrei lasciati cuocere nel vostro brodo ma dopo che la congrega che collabora con noi ci ha informati di un'intensa presenza demoniaca a Los Angeles le nostre 'vedette alchimistiche' hanno controllato la situazione e ne abbiamo discusso tutti insieme ma non farti illusioni: Faith voleva salvare Angel, Wesley e Gunn, Jack e Siobhan volevano salvare Angel e qualsiasi essere umano fosse capitato in mezzo, Dawn è sempre d'accordo con Jack, Willow era vagamente possibilista nei tuoi confronti ma più che altro voleva salvare Wesley e Gunn mentre Giles, Kennedy e Xander erano più orientati a salvare solo gli esseri umani.

 

- Ehi, non c'è nessuno che abbia parlato a mio favore? - chiese Spike.

 

- Stavolta dovresti essere contento che Buffy è stata messa in minoranza... - intervenne ironicamente Kennedy.

 

Spike sbuffò e preferì non fare confronti con la frattura che si era creata un anno prima tra Buffy e il resto del gruppo sul modo di affrontare Caleb e la stessa Buffy si limitò a lanciare un'occhiataccia a Kennedy perciò Spike ripiegò su un commento all'edificio: - Vi siete sistemate in un bel posticino...

 

- Era il più adatto tra i palazzi appartenenti agli Osservatori per farci il nuovo quartier generale, anche se è stato adattato per essere anche una palestra per l'addestramento delle Cacciatrici. - spiegò Buffy, sempre con tono ben poco amichevole. - A questo piano ci sono alcuni appartamenti in cui stiamo quando non siamo in giro per il mondo ma ce ne sono anche altri per ospitare temporaneamente persone di passaggio e ovviamente abbiamo il necessario per gli allenamenti delle Cacciatrici e gli uffici per il lavoro degli Osservatori.

 

- Allora voi Cacciatrici lavorate di nuovo con gli Osservatori... - osservò Spike.

 

- Diciamo che abbiamo trovato una specie di accordo: - spiegò ancora Buffy - dopo l'attivazione di tutte le Potenziali ho parlato con il nuovo Consiglio degli Osservatori, cioè praticamente con i sopravvissuti e in sostanza ho detto loro che il potere e mio e lo gestisco io ma se fanno i bravi possono lavorare con noi...

 

- Molto generoso da parte vostra! - commentò Spike.

 

- Uhm, loro hanno più bisogno di noi di quanto noi abbiamo bisogno di loro perché li stiamo aiutando a far rinascere l'organizzazione... - gli fece notare Buffy - comunque adesso Giles è il capo e quindi andiamo quasi d'accordo.

 

- Ehi, il vecchio Rupert ha fatto carriera per uno che era caduto in disgrazia! - esclamò Spike.

 

- Anche lui è stato sorpreso di essere stato eletto - spiegò Buffy - ma pensa che gli Osservatori più tradizionalisti vogliano solo fargli fare il lavoro faticoso di rimettere in piedi l'organizzazione per poi riprenderne il controllo.

 

"Periodicamente una rappresentante delle Cacciatrici va a discutere con il Consiglio per stabilire l'ordine dei lavori e parlare dei rapporti tra di noi ma quelli tendono a farmi arrabbiare perché tirano sempre fuori qualche proposta che secondo loro dovrebbe rendere più stretti i contatti di lavoro tra Cacciatrici e Osservatori ma secondo me darebbe loro un qualche controllo su di noi perciò all'ultima riunione di qualche giorno fa ho proposto alle altre di non mandare me ma Siobhan...

 

- Se il suo stile è quello del resto della famiglia li avrà fatti andare fuori di testa! - commentò Spike.

 

- Buffy mi ha accennato ai tuoi trascorsi letterari - intervenne Siobhan con tono soave - e avrei pensato che un uomo di cultura come te apprezzasse certi confronti dialettici...

 

Perfino Buffy abbandonò l'espressione corrucciata che aveva avuto fino a quel momento in favore di un sogghigno e Spike pensò che la soap opera era divertente ma la cugina di Angel gli stava già sulle scatole.

 

- Non avevo detto niente neppure a Giles - continuò Buffy - perciò si sono trovati tutti spiazzati quando Siobhan ha tirato fuori un po' di scheletri nel loro armadio e ha fatto notare che oggi ci sono più Cacciatrici che Osservatori e quindi sarebbe più giusto che un loro rappresentante venisse a discutere con la nostra assemblea...

 

 

 

Capitolo VIII

 

 

 

Angel raggiunse Giles e Illyria quando il forno crematorio era già in funzione. Il vampiro si sentì a disagio incontrando l'uomo al quale aveva ucciso la ragazza come gli accadeva ogni volta che si erano visti dopo quegli avvenimenti e anche il disagio che Giles già provava espletando quel triste compito con una demonessa che lo fissava in un inquietante silenzio aumentò all'apparire di Angel.

 

Il silenzio diventò sempre più pesante col passare dei minuti mentre Angel ricordava le avventure passate con Gunn e Wesley, Giles faceva finta di controllare che le cremazione procedesse regolarmente e Illyria continuava a fissarlo rimanendo immobile finché non arrivò anche Faith, che salutò con un cenno Angel e Giles ma rimase anche lei in silenzio.

 

- Siamo ormai alla fine della procedura. - disse Giles dopo un tempo che gli era parso lunghissimo. - Presto potrò mettere le ceneri di Gunn nell'urna.

 

- Sei pronto a darci qualche risposta? - chiese Faith ad Angel, il quale annuì.

 

- Intanto possiamo andare nell'appartamento di Buffy... - disse ancora Faith, guardando Giles, che annuì e si disse d'accordo: - Andate pure avanti: io arriverò fra poco.

 

Angel seguì Faith, la quale però si mostrò chiaramente contrariata quando vide che anche Illyria si stava accodando ma Angel le fece un cenno d'assenso e la Cacciatrice si rassegnò.

 

- Vedo che tu e Buffy continuate a collaborare... - commentò Angel.

 

- Per queste occasioni speciali collaboro con la sua organizzazione - confermò Faith - ma di solito stiamo ognuna per conto suo... sai com'è, più stiamo lontane meglio è...

 

Angel dovette convenire ma obiettò: - Se ben ricordo i termini della tua libertà vigilata non dovresti uscire dalla California...

 

- Beccata! Ehi, sai che ho bisogno di muovermi ogni tanto...

 

- So anche che se non ci fosse stato tutto quel casino a Los Angeles l'anno scorso nessun giudice ti avrebbe mai concesso la libertà vigilata neppure con lo staff di Wolfram&Hart a lavorarci sopra...

 

Faith era ben cosciente del fatto che tra gli strascichi dell'intervento di Jasmine c'era stata una serie di formali giustificazioni ai comportamenti anomali della gente tra cui la presenza di sostanze allucinogene nell'acquedotto e ciò aveva permesso a Gunn di montare un caso a suo favore sostenendo che la sua evasione dal carcere in realtà era stata una forma di autodifesa, corroborata anche dal tentativo di omicidio che aveva subito poco tempo prima.

 

- OK, starò attenta a non farmi beccare... per fortuna adesso se devo lavorare con le Cacciatrici basta che Dawn apra un portale dentro casa mia e nessuno mi può vedere!

 

- Da quand'è che Dawn fa questi giochetti?

 

- Da pochissimo... da quando ha incontrato Jack... anzi, da quando l'ha incontrato di nuovo perché pare che lui la conoscesse quand'era solo un piccolo sole, come la chiama lui... sai, la Chiave...

 

Angel conosceva la storia solo attraverso il racconto di Willow, che gliel'aveva raccontata quand'era venuta a dirgli della morte di Buffy e scosse la testa scoprendo che anche in quel caso suo nonno era coinvolto.

 

Faith continuò, con un tono più concitato: - Senti, ti devo dire qualcosa di importante e delicato riguardo a tuo nonno... - indicando con gli occhi Illyria per far capire ad Angel che non voleva che lei sentisse.

 

- Illyria probabilmente conosce più segreti su di me di chiunque altro al mondo... be', forse nonno Jack ne sa qualcosa di più ma Illyria ha le memorie della vita di Connor assieme a me!

 

- Davvero? Lei sapeva tutto?

 

- In origine solo io avevo quelle memorie ma Wesley aveva rotto l'incantesimo in presenza di Illyria e Connor perciò solo loro hanno riacquistato quelle memorie.

 

- Ah! Hai anche le memorie dell'apparizione di Jack quando sei stato maledetto?

 

- Io credevo che fosse tutto un trucco dello stregone per torturarmi... vedere lì in Romania mio nonno che credevo morto con un aspetto giovane mi sembrava assurdo ma adesso devo accettare il fatto che fosse tutto vero!

 

- Allora capisci che è stato tutto un esperimento per cercare di farti tornare umano...

 

- Non sembra aver funzionato un granché... - constatò tristemente Angel.

 

- E' questo il problema: Jack ha detto che se concluderà che l'esperimento è fallito ti distruggerà!

 

Angel meditò sulla rivelazione di Faith per qualche secondo e poi commentò: - Se è ciò che pensa, così sia...

 

Faith non poteva credere che Angel potesse capitolare senza lottare di fronte a quel pericolo e protestò: - Ehi, io ho giò detto a lui e a Siobhan che ti avrei difeso, non puoi arrenderti così!

 

Ad aumentare la sorpresa della Cacciatrice per la prima volta Illyria intervenne: - Anch'io ti difenderò!

 

Angel scosse la testa e spiegò: - Non potete capire: nonno Jack è stato una figura importantissima della mia infanzia... lui sicuramente mi farebbe notare che non ho tenuto molto in conto i suoi insegnamenti se sono finito così... il fatto è che io volevo bene più a lui che a mio padre e ora mi vergogno perfino a guardarlo in faccia perché ho ucciso i miei genitori e mia sorella!

 

- Ma quella volta non avevi l'anima! - obiettò Faith.

 

- Non capisci, il demone è sempre dentro di me, parte di me, io sono responsabile per ciò che ho fatto, con l'anima o senza! Nonno Jack ha tutti i diritti di decidere che io debba morire definitivamente e non ho nessuna intenzione di mettermi contro di lui o mettere di mezzo altre persone!

 

- Dici così perché sei stanco! - ipotizzò Faith - Hai perso degli amici, hai combattuto una dura battaglia e forse pensavi di non uscirne neppure...

 

Angel sospirò: - Si, sono stanco, stanco come non mi ero mai sentito... forse ho fatto il mio tempo, non lo so, so solo che vorrei un po' di pace...

 

Faith scosse la testa, restia ad accettare che le cose finissero così: - Non è ancora finita: in fondo Jack e Siobhan sono tra quelli che hanno voluto venire a salvarti!

 

- Hanno detto perchè? - chiese Angel.

 

- Perché volevano delle risposte da te... - rispose con un po' di reticenza Faith.

 

- Tutti vogliono risposte... - commentò Angel - Be', ne ho in abbondanza!

 

- Cantagliele un po'! - lo incoraggiò Faith.

 

Suo malgrado, Angel sorrise: - Con nonno Jack è meglio parlare subito, altrimenti comincia con le domande cattive...

 

- Quando ti guarda sembra che stia scavando dentro di te: - commentò Faith - quando l'ho conosciuto ho parlato delle porcherie che ho combinato come non mi sarei mai sognata di fare con uno sconosciuto!

 

- Sarà anche strano vederlo giovane ma è sempre nonno Jack!

 

- Magari con le risposte che gli darai capirà cos'è andato storto e ti farà tornare umano in un baleno...

 

Angel fece una smorfia: - Intanto mi basta che voi non vi mettiate in mezzo qualunque cosa succeda!

 

- Anche Spike potrebbe aiutarti... - propose Illyria.

 

- Piuttosto mi impaletto da solo! - ribattè Angel, con un sogghigno un po' amaro.

 

- Ehi, questo è l'Angel che conosco! - esclamò Faith.

 

Il trio era giunto pian piano all'appartamento delle sorelle Summers.

 

- Visto che ci aspettano non serve suonare il campanello... - disse Faith, entrando.

 

 

 

Capitolo IX

 

 

 

- Ehi, B., ti ho portato gli altri ospiti e presto arriverà anche Giles! Dovresti invitare Angel...

 

Buffy provvide ad invitare il vampiro dentro l'appartamento perciò Angel potè entrare e constatare anch'egli l'atteggiamento non molto amichevole della sua ex ragazza, la quale guardò con sospetto sia lui che Illyria, che seguì pensando che almeno non aveva nulla di cui vergognarsi con Buffy accomodandosi nei posti rimasti liberi vicino a Spike mentre Faith era andata a sedersi vicino a Kennedy e Willow.

 

Guardandosi intorno, Angel notò chiaramente l'espressione di disagio di Willow mentre guardava Illyria e quella che evidentemente era la sua ragazza le prendeva la mano per cercare di tenerla calma; ai suoi lati suo nonno e sua cugina sembravano studiare con attenzione lui e gli altri due demoni e Dawn sembrava più attaccata a suo nonno di quanto fosse normale per due amici.

 

- Stavamo parlando degli incontri tra una rappresentante di noi Cacciatrici e il Consiglio degli Osservatori - li aggiornò Buffy - e di come l'altro giorno Siobhan sia andata all'incontro come nostra rappresentante...

 

Angel non potè fare a meno di sorridere pensando che sua cugina aveva avuto secoli per imparare dal loro nonno e chiese: - Cos'hai usato, minacce velate? Insulti sotto forma di lodi sperticate? Richieste iperboliche?

 

- Ho elogiato la loro caparbietà nel voler riportare a casa una pecorella smarrita, - rispose la donna, indicando Faith per ricordargli di quando i killer del Consiglio avevano tentato di ucciderla - anche se ho dovuto far notare che se avessero coordinato i loro lavori con quello di Buffy avrebbero evitato spiacevoli 'sovrapposizioni', allo stesso modo ho ricordato altre vicende del passato più o meno recente che riguardavano i rapporti tra Cacciatrici e Osservatori...

 

- Quanti infarti ci sono stati? - chiese Angel.

 

- Ufficialmente nessuno... - rispose Siobhan.

 

- Secondo Giles alcuni membri del Consiglio ci sono andati pericolosamente vicino: - aggiunse Buffy - lui non parla di quello che si dicono a porte chiuse ma dagli accenni fatti da lui e da qualche suo collega si capisce non sono affatto contenti di come noi Cacciatrici ci stiamo gestendo da sole e di come certe volte pretendiamo che loro facciano certe cose per noi.

 

- E' che certe volte decidi di usare la forza quando potresti parlarci sopra... - commentò Angel.

 

- Io faccio quello che devo fare e non sempre ho tempo di parlarci sopra! - ribattè Buffy.

 

- Anche mandare uno squadrone di Cacciatrici a prelevare di forza una ragazza con problemi mentali? - chiese Angel.

 

- Si! - rispose fermamente Buffy, che si aspettava che Angel tirasse fuori quella questione e non intendeva cedere di un millimetro.

 

- Almeno avete fatto qualche progresso con Dana? - chiese Spike.

 

Buffy fece una smorfia: - Le abbiamo preparato una struttura apposta per lei dove c'è sempre qualche altra Cacciatrice a farle compagnia e a tenerla d'occhio quando è assieme agli psichiatri che collaborano con gli Osservatori...

 

- Insomma, è sempre fuori di testa! - commentò Spike.

 

- Ehi, hai idea di quali sono le sue condizioni? - gli chiese Buffy.

 

- Visto che mi ha tagliato le mani direi proprio di si! - rispose caustico Spike.

 

- Andrew non mi ha riferito questo particolare... - si giustificò Buffy, dopo qualche secondo di silenzio dettato dalla sorpresa.

 

- Chiamalo particolare... - commentò sarcasticamente Spike.

 

- Ma allora cosa ti importa di Dana? - gli chiese Buffy.

 

- Be'... ho una certa esperienza con le Cacciatrici... - disse Spike, un po' in difficoltà.

 

- Ehi, ho capito! - intervenne Xander - Si vuole fidanzare con lei!

 

- E' vero? - gli chiese Illyria con tono inquisitorio, mettendolo in imbarazzo ed aumentando l'ilarità generata dalla battuta di Xander.

 

- No! - rispose Spike con convinzione.

 

Il vampiro venne salvato dall'arrivo di Giles, che annunciò ad Angel: - Ho pensato che fosse meglio lasciare l'urna con le ceneri di Gunn nel mio ufficio piuttosto che portarle qui...

 

Angel annuì e ringraziò l'Osservatore, che andò a sedersi nell'ultimo posto rimasto libero, vicino a Dawn e Jack, tenendo comunque d'occhio i due vampiri e Illyria mentre passava vicino a loro.

 

- Bene, adesso ci siamo tutti, - disse Buffy, per poi rivolgersi a Angel - possiamo parlare di cose serie...

 

- Io comincerei da Connor... - intervenne Xander, suscitando la perplessità degli altri.

 

- Cosa vorresti sapere? - gli chiese Angel.

 

- Adesso ci puoi raccontare tutto, giusto? - chiese Xander e, quando Angel annuì, continuò: - A cominciare dall'identità della madre... - guardando alternativamente il vampiro e Buffy.

 

- Darla è sua madre. - intervenne Buffy, con un tono talmente gelido da rischiare di congelare l'aria tra loro due e uno sguardo che voleva fulminare Xander e spiegava ampiamente ciò che pensava del modo in cui il ragazzo la stava guardando.

 

- Darla... certo! - esclamò Xander, imbarazzatissimo, sperando di recuperare la situazione - Assomiglia tutto a sua madre!

 

- C-cosa? - intervenne Giles - Darla ha un figlio? Com'è possibile?

 

Il resto del gruppo si rese conto che nel caos del post battaglia Giles doveva essersi perso non solo l'arrivo di Connor ma anche qualsiasi riferimento a lui.

 

- Sembra che lei a il nostro Angel abbiano avuto un ritorno di fiamma... - rispose infine Spike.

 

- M-m-ma... due vampiri che hanno un figlio? Ma come? - chiese ancora Giles.

 

- Ehm... alla maniera umana... - rispose Angel, un po' imbarazzato.

 

- I-i-intendevo dire che non si è mai sentito di vampiri che abbiano avuto figli e che non sapessimo che proprio tu ne hai uno è ancora più strano!

 

Angel spiegò nuovamente i dettagli della nascita di Connor e i motivi per cui nessuno ne sapeva nulla.

 

- Vi è chiaro adesso? - chiese alla fine Buffy, guardando soprattutto Xander, che annuì vigorosamente, ancora imbarazzato per i suoi sospetti.

 

- Così hai usato i mezzi di Wolfram&Hart per eliminare le memorie di tuo figlio... - disse Giles.

 

Angel sospirò. Era arrivato il momento di chiarire le cose perciò spiegò: - Si, faceva parte dell'offerta per convincermi a prendere il comando della filiale di questo mondo. Come ho sempre detto nell'ultimo anno io e i miei amici... Spike non era previsto... abbiamo cercato di utilizzare i loro mezzi a fin di bene ma a questo punto ciò che conta più di tutto è che l'apocalisse millenaria si è scatenata contro di noi perché siamo riusciti a distruggere il Circolo della Spina Nera, il gruppo segreto che riuniva i peggiori demoni e maghi neri del pianeta come rappresentanti dei Soci Anziani!

 

 

 

 

Capitolo X

 

 

 

- N-n-nessuno conosceva il vero nome del gruppo - commentò Giles dopo diversi secondi di silenzio generale - per cui correntemente vengono chiamati Soci Giovani ed anche sull'identità dei loro membri c'erano tanti sospetti ma poche certezze...

 

- Vi posso fornire tutti i nomi, - si offrì Angel - comunque sono certo che ben presto i vostri informatori vi comunicheranno la morte di alcuni dei peggiori esponenti della magia nera e della popolazione demoniaca...

 

- S-s-icuramente, - commentò Giles, ancora colpito dalla notizia - ma è possibile che tu ne sapessi abbastanza su di loro da poterli uccidere solo perché dirigevi la filiale di Wolfram&Hart?

 

Angel sospirò di nuovo: per convincere il Circolo di essere degno di entrarvi gli era stato richiesto un grande sacrificio e dopo quel che gli aveva raccontato Faith poco prima era possibile che il sacrificio si rivelasse ancora più grande. Dopo un attimo di esitazione, Angel spiegò: - No, il Circolo voleva che diventassi anch'io un membro: secondo loro io avrei avuto un ruolo fondamentale nell'apocalisse e volevano che stessi dalla loro parte ma per convincerli che non stavo facendo il doppio gioco ho dovuto firmare col mio sangue l'originale della profezia Shanshu, che tra le altre cose afferma che facendo questo avrei disfatto la profezia.

 

Ancora una volta nel soggiorno scese il silenzio ma stavolta a parte Spike il gruppo ebbe la consapevolezza che ciò poteva significare che per Jack l'esperimento era fallito.

 

- Ehi, la profezia non si avvererà più solo per te, vero? - intervenne alla fine Spike.

 

- Purtroppo non avevo cone me un campione del tuo sangue... - rispose caustico Angel.

 

- Vorresti diventare umano? - chiese Illyria a Spike - Rinunciare alla parte di te che ti rende forte e immortale?

 

- Ci sono pro e contro... - rispose Spike, imbarazzato.

 

- Un vero pasto... stare al sole... - suggerì Angel.

 

- Se io sono l'unico per il quale la profezia Shanshu si può avverare non ho molta scelta... - disse ancora Spike.

 

- Ehi, ci sarà qualche via d'uscita, - intervenne Faith, rivolgendosi soprattutto a Jack e Willow - magari con la magia!

 

- Ma quelli del Circolo della Spina Nera avevano a disposizione le conoscenze di uno studio legale specializzato in questo tipo di contratti, - obiettò Angel - non posso credere che non abbiano valutato attentamente la questione!

 

- O forse era ciò che volevano farti pensare... - ribattè Jack.

 

Angel sospirò: voleva pensare che ci fosse ancora speranza per lui ma sembrava sentire sempre di più la stanchezza dopo la battaglia di quella notte. Scuotendo la testa, disse: - Forse la profezia si riferisce davvero a Spike: non puoi fare qualche esperimento su di lui?

 

- Ehi, non sono mica una cavia! - protestò l'interessato.

 

- Per la verità si potrebbe provare qualcosa... - rispose Jack - nell'ultimo secolo ho continuato le mie ricerche e ho elaborato una possibile soluzione più simile ad un vaccino, nel senso che il vampirismo si trasmette col sangue del sire e allora forse lo si potrebbe debellare usando sempre il sangue del sire opportunamente trattato in maniera magica per distruggere la componente demoniaca!

 

- Oh, è molto interessante! - commentò Willow, che si scosse per la prima volta dal suo disagio.

 

- Davvero, - intervenne Angel - ma Darla non c'è più perciò la cosa non mi riguarda comunque...

 

- Non è proprio così: - ribattè Jack - è possibile che il tuo stato sia rimasto comunque immutato a causa del legame demoniaco che hai con i vampiri che hai creato, nel qual caso dovresti o ridurli in polvere o farli diventare umani...

 

- Salvare Drusilla? Questa si che sarebbe un'impresa! - commentò Spike.

 

- Può essere. - convenne Jack - Dawn mi ha detto che Drusilla è il tuo sire perciò il suo sangue potrebbe salvare te e visto che tu hai già l'anima in teoria sarebbe anche più facile...

 

- Ehi, non è che poi finisco per passare un secolo in depressione come Angel? - chiese Spike.

 

- La sua 'depressione' è presumibilmente causata dalla particolarità del trattamento usato su di lui che però non sarebbe usata su di te... - lo rassicurò Jack.

 

- Se me l'avessi detto un anno fa avrei accettato subito, - dichiarò Spike, evitando ostentatamente di guardare verso Buffy - adesso invece non ne sono molto sicuro.

 

- Voi mezzosangue siete così limitati... - commentò Illyria.

 

- Non sei forse diventata anche tu una mezzosangue? - le chiese Jack.

 

Illyria strinse i pugni, oltraggiata più da ciò che le era accaduto che dalle parole dell'alchimista: - Questo corpo doveva essere il mio nuovo involucro, invece mi ha inquinata con i suoi pensieri e i suoi sentimenti e indebolita con la sua incapacità di contenere il mio potere!

 

- In pratica stai ammettendo che non avevi previsto quest'eventualità... - disse Jack.

 

- Come potevo prevedere che l'essenza di un'infima umana avrebbe potuto influenzare me quando una volta potevo schiacciare milioni come lei senza neppure accorgermene?

 

- Ehi, Fred era una persona meravigliosa! - intervenne Willow.

 

- I miei seguaci la ritenevano perfetta, - acconsentì Illyria - ma era pur sempre un'umana e la mia essenza avrebbe dovuto consumarla completamente, invece è diventata parte di me.

 

- I tuoi seguaci lavoravano per Wolfram&Hart? - chiese Giles.

 

- Uno di loro si era infiltrato nello studio legale per utilizzarne i mezzi per riportarmi in vita. - rispose la demonessa.

 

- Notate che lei non ha battuto ciglio quando Wes lo ha ammazzato... - aggiunse Angel.

 

- Il suo compito era terminato, la sua vita non aveva più alcuna utilità. - ribattè Illyria.

 

- Almeno non fai discriminazioni! - commentò sarcasticamente Willow.

 

- Per me tutti voi umani siete uguali - cofermò Illyria - ma per Fred Wesley contava di più e per questo la sua morte ha acceso ancora di più la mia sete di violenza!

 

- A proposito del povero Wesley, - intervenne Giles - ci siamo molto preoccupati quando ci è giunta voce che un'altra fazione di demoni ha derubato Wolfram&Hart grazie ad un loro agente che è riuscito a spacciarsi per suo padre.

 

- A quanto pare il vero obiettivo ero io - precisò Angel - ma è vero, Wesley era stato completamente ingannato.

 

- Ma come ha fatto ad aprire la vostra cassaforte? - chiese Giles.

 

- In realtà ha indotto Wesley a farlo con un trucco... - rispose Angel.

 

- Ah, temevamo che qualcuno fosse in grado di superare anche misure di sicurezza molto sofisticate! - commentò Giles.

 

- Vuoi dire che tutta la fatica che stiamo facendo per aprire la nostra cassaforte in realtà è inutile? - sbottò Buffy.

 

- L-l-la sicurezza non è mai inutile! - rispose Giles, che era ormai esasperato nel trovarsi tra due fuochi con Andrew che cercava tutte le scuse per far vedere quant'era bravo a migliorare i sistemi di sicurezza della cassaforte e Buffy che era sempre più in difficoltà ad aprirla ogni volta che era stato aggiunto un sistema di identificazione e puntualmente glielo faceva notare.

 

- Ehi, ho già detto a Andrew che se prova a far diventare la cassaforte di Roma come quella di Londra lo uccido! - esclamò Buffy.

 

- Anche a te piace uccidere gli uomini? - le chiese Illyria.

 

Buffy grugnì e rispose seccamente: - Solo alcuni...

 

- M-ma Buffy, la sede di Roma dovrebbe tornare ad avere una grande importanza perciò dovrà essere dotata delle attrezzature necessarie a custodire oggetti importantissimi! - disse Giles, ignorando la divagazione.

 

- In fondo non è che ci voglia tanto per aprire la cassaforte... - gli diede man forte Dawn.

 

- Ehi, tu sei nata per fare queste cose, io no! - ribattè Buffy alla sorella.

 

- Quella è una cassaforte, non un portale! - le fece notare Dawn.

 

- C'è sempre una porta e tu sei la Chiave! - ribadì ostinatamente Buffy.

 

- Così tornerai a Roma... - intervenne Angel.

 

- In effetti siamo a Londra per fare il punto della situazione. - spiegò Buffy - Certo, Dawn ci permette di fare avanti e indietro molto più comodamente di un aereo ma presto dovremmo tornare ad abitare a Roma e stavolta in maniera definitiva.

 

 

Capitolo XI

 

 

 

- Sono sicuro che senti molto la mancanza di Roma... - disse ironicamente Spike.

 

- E' una bellissima città, - confermò Buffy, ignorando la provocazione del vampiro - anche se ho qualche difficoltà con la lingua...

 

- Anche noi in Brasile ci siamo trovate nella stessa situazione... - le fece notare Willow.

 

- Ma Kennedy parla perfettamente lo spagnolo e anche tu te la cavi... - obiettò Buffy.

 

- In Brasile parlano portoghese... - osservò Kennedy.

 

Buffy, un po' imbarazzata, preferì ignorare la confusione linguistica e continuò: - Sto imparando l'italiano ma mi piace guardare i programmi in inglese sulla TV satellitare... guardo anche le interviste a sportivi vari che non conoscevo neppure pur di capire senza sforzo quello che dicono!

 

- Dovevate vedere la sua faccia una volta che ha visto un'intervista a Kobe Bryant in cui lui parlava in italiano! - esclamò Dawn, ridendo.

 

- Ma vi pare possibile che un americano rilasci interviste in italiano? - si giustificò Buffy, che a quel punto preferì lasciar perdere quel discorso - Per il resto non mi è piaciuto che durante l'inverno facesse freddo tutto il giorno mentre sicuramente in Brasile faceva sempre caldo...

 

Willow e Kennedy dovettero annuire: - Qualche volta siamo state anche in spiaggia ma ci scambiavano per due ragazze single... - si lamentò Kennedy.

 

Buffy concluse: - Per fortuna che ormai è primavera qui in Europa e a parte la lingua ormai ci sono molte cose che ci legano a Roma...

 

- Cose o l'Immortale? - chiese ironicamente Angel.

 

- Anche lui, certo, - rispose Buffy - ma non è affar vostro!

 

Entrambi i vampiri sbuffarono.

 

- Non ci credo, - disse Buffy rivolgendosi ad essi - voi due vi siete odiati per un secolo e ora siete d'accordo!

 

- Nell'ultimo anno sono diventati molto amici. - commentò Illyria, provocando decise negazioni da parte di entrambi.

 

- E' che odiamo l'Immortale molto più di quanto ci odiamo tra di noi... - spiegò Angel.

 

- Giusto! - confermò Spike.

 

Buffy scosse la testa, incredula ed esasperata dall'atteggiamento dei due.

 

- Lo sapete che ufficialmente Buffy è la badante dell'Immortale? - intervenne Dawn.

 

- Cosa? Ti vesti anche da cameriera sexy? - chiese ironicamente Spike alla Cacciatrice.

 

- Anche se fosse neppure in questo caso è affar vostro! - rispose Buffy.

 

- Perché fai finta di lavorare per l'Immortale? - chiese Angel.

 

- E' per avere il permesso di soggiorno. - rispose Buffy.

 

Alla perplessità dei due vampiri Giles spiegò: - Lo hanno le persone che rispettano le leggi: Buffy e Dawn sono cittadine americane perciò hanno bisogno di un permesso di soggiorno per risiedere in Italia e se per Dawn è semplice avere un permesso come studentessa per Buffy era più facile averne uno come lavoratrice.

 

- Visto che l'Immortale ha la cittadinanza italiana se lo sposassi potrei diventare anch'io italiana... - aggiunse Buffy con tono apparentemente casuale.

 

I due vampiri emisero esclamazioni di sgomento.

 

- E' inutile che facciate tante storie, tanto non cambia niente! - disse loro Buffy.

 

- Buffy, tu hai reagito allo stesso modo quando ti ho detto che anch'io potrei prendere la cittadinanza italiana sposando Jack... - le fece notare Dawn.

 

I due vampiri rimasero basiti di fronte a quest'ultima novità e Spike pensò che almeno la soap opera della famiglia di Angel continuava a riservare interessanti sorprese. Buffy lanciò un'occhiataccia alla sorella e poi si rivolse ad Angel: - Ho saputo che tua nonna era la seconda moglie di Jack...

 

- Si, ci aveva detto che era vedovo... - confermò il vampiro, perplesso per come Buffy avesse cambiato argomento.

 

- Per ovvi motivi non avevo mai detto che mi ero sposato la prima volta un paio di secoli prima... - precisò Jack.

 

Buffy si rivolse ancora ad Angel: - Tua nonna non si è mai sentita a disagio per essere venuta dopo un'altra donna che era morta?

 

Willow sentì che Kennedy si irrigidiva e ritenne che fosse meglio intervenire: - Buffy, non è stata certo colpa della loro nonna se la prima moglie di Jack è morta, anzi lei ha riempito un vuoto che si era creato nella sua vita!

 

- E quel vuoto a volte è proprio brutto... - aggiunse Xander.

 

Giles dava l'impressione che si stesse trattenendo dal parlare anche lui e Dawn aveva un'espressione di chiara disapprovazione nei confronti della sorella non per come si intrometteva nella sua storia con Jack ma perché pensava che avesse offeso i loro amici e Buffy si rese conto di aver esagerato.

 

- Per fortuna il cuore non è un vaso che si può riempire solo fino ad un certo punto, - intervenne Jack - ma mantiene sempre la capacità di dare e ricevere amore.

 

- S-s-sono certo che Jack e Dawn hanno molto amore da darsi - commentò alla fine Giles, guardando Buffy - e se lei diventasse italiana e quindi non avesse più problemi con la residenza sarebbe più semplice affidarle la gestione della sede italiana dell'organizzazione nonostante la sua giovane età.

 

- Per convincere il Consiglio è sufficiente fargli notare che sono l'unica a poter tenere testa a Buffy... - disse Dawn.

 

- Questo è tutto da vedere... - commentò Buffy ma stavolta sorrise alla sorella.

 

- Avrai Andrew alle tue dipendenze? - chiese Spike a Dawn - Buon divertimento!

 

- Jack mi sta insegnando un po' di frasette pungenti che mi aiutino a tenerlo al suo posto. - disse Dawn.

 

- Se impari bene fra un po' ti scongiurerà di prenderlo a calci! - commentò Angel.

 

- Tante volte ci verrebbe voglia di strangolarlo ma in fondo è stato lui a trovare la prima Cacciatrice italiana. - intervenne Buffy.

 

 

 

 

Capitolo XII

 

 

 

- Proprio lui? - esclamò Spike, stupito che fosse stato proprio Andrew a trovare una Cacciatrice.

 

- Poco tempo fa mentre eravamo a Roma era andato come al solito in fumetteria a rifornirsi con la scusa che i fumetti lo aiutano a imparare l'italiano, - spiegò Buffy - lì ha trovato un'altra appassionata e mentre scambiavano opinioni sui fumetti lui ha cominciato a vantarsi un po' del fatto che conosceva ragazze con poteri degni dei supereroi dei fumetti e allora la ragazza gli ha risposto che anche lei era una di quelle ragazze.

 

- E gliel'ha dimostrato arrivando quasi a spezzargli un braccio per fargli saggiare la sua forza... - aggiunse Dawn, ridacchiando.

 

- Che abbia trovato la sua anima gemella? - chiese Spike.

 

- Forse lui lo pensava - rispose Dawn - ma da quando Giles è venuto a vedere come stavano andando le cose a Roma e l'ha incontrata lei ha avuto occhi solo per lui! - dando di gomito all'imbarazzato Osservatore.

 

- Oh, il fascino maturo colpisce ancora... - commentò Spike - funziona bene con le Cacciatrici...

 

- Solo con una piccola minoranza... - precisò Kennedy.

 

- Dici così perché non hai mai incontrato Drusilla... - ribattè Spike.

 

- Ehi... - protestò Willow, più ricordando che fine aveva fatto Kendra quando si era scontrata con la vampira che per gelosia.

 

- Be', se non riuscite a salvarla ho pronto il mio benvenuto... - disse Kennedy, facendo con la mano il gesto di colpire col paletto.

 

- Adesso Ilaria vuole diventare un'Osservatrice. - disse Dawn.

 

- E' stata chiamata così in mio onore? - chiese Illyria.

 

- No, è Ilaria come ilare, allegra... - spiegò Dawn - soprattutto quando c'è Giles vicino...

 

- Scommetto che vuole ricevere lezioni speciali da lui... - commentò Spike.

 

- P-p-potrebbe essere mia figlia... - fece notare Giles.

 

- E dai, io ho un po' di milioni di anni più di Jack! - ribattè Dawn.

 

- N-n-nel tuo caso il concetto di età è un po' confuso, nel mio e di Ilaria no. - si difese Giles. - Tu potresti benissimo darle lezioni...

 

- Ehi, lei è una Cacciatrice, - intervenne Buffy - dovrei essere io a darle lezioni e non certo per farle fare l'Osservatrice!

 

- V-vista la scarsità di personale sarebbe utile avere una persona con un doppio ruolo, anche per rinsaldare i rapporti tra noi... - suggerì Giles.

 

- Andrew vorrà sicuramente essere nominato vicedirettore della sede... - disse Dawn.

 

- Ehi, fate tutti carriera! - commentò Spike.

 

- Pensa che Xander ha tutta l'Africa per lui... - gli disse Buffy.

 

- Io sono solo un mezzo Osservatore... - puntualizzò il ragazzo, indicando la benda all'occhio - però credo di aver trovato il posto dove ti sei fatto restituire l'anima.

 

- Credi? - chiese Spike.

 

- Eh nell'imparare le lingue straniere sono più vicino a Buffy che a Dawn perciò mi servo di interpreti e in quel caso il tizio che mi traduceva le parole di un abitante della zona mi aveva detto che in quel posto i vampiri possono farsi restituire l'identità ma credo che ci sia stato qualche problema di traduzione...

 

- Ehi, Rupert, non avete soldi da fornire alla vostra gente per pagare servizi più decenti? - chiese Spike, sempre lieto di mettere in difficoltà Giles.

 

- Purtroppo a volte bisogna accontentarsi dei servizi che si riesce a trovare. - si giustificò Giles - Noi Osservatori abbiamo un bel patrimonio, il problema è che c'è tanto lavoro da fare un po' in tutto il mondo e ci sono pochi Osservatori. In compenso ci sono molte Cacciatrici...

 

- Eppure mi dicono che un'unica rappresentante delle Cacciatrici si incontra con il Consiglio degli Osservatori... - gli fece notare Spike.

 

Giles rivolse lo sguardo verso Buffy e Siobhan ma la prima lo ignorò ostentatamente e la seconda si limitò a sostenere il suo sguardo finché l'Osservatore non si rivolse a Spike ribattendo alla sua osservazione: - I-i-il Consiglio è tendenzialmente piuttosto tradizionalista e si sta ancora abituando al fatto che ci siano più Cacciatrici...

 

- Già, si ricorda di me solo per mandarmi dei killer! - intervenne Faith.

 

- Q-q-quello è stato un atto gestito in una maniera che trovo profondamente sbagliata, - affermò Giles, sempre più a disagio - ora spero che troveremo il modo di lavorare insieme fidandoci gli uni degli altri e proprio in questo senso mi sarebbe piaciuto sapere in anticipo che non sarebbe stata Buffy a venire all'incontro come aveva sempre fatto fino all'ultima volta!

 

- Chissà da chi avrà imparato a fare le cose di alle spalle degli amici... - commentò caustico Spike.

 

- P-p-pensavo che fossero venuti per darci delle risposte, non per giudicarmi! - protestò Giles, rivolgendosi soprattutto a Buffy e Jack.

 

- Ehi, io ho risposto a tutte le vostre domande... - gli fece notare Angel.

 

- Il tuo legame con Wolfram&Hart non è ancora chiarissimo... - gli contestò Giles.

 

- Ormai non ho più legami con loro, - disse Angel - soprattutto dopo aver eliminato i loro veri rappresentanti su questo mondo!

 

- E Hamilton? - chiese Illyria.

 

- Ho eliminato anche lui. - rispose Angel.

 

- Come hai fatto? - chiese ancora la demonessa, stupita.

 

- Be', ha fatto l'errore di dirmi che nelle sue vene scorreva il potere dei Soci Anziani... - rispose Angel, a disagio nell'ammettere pubblicamente e soprattutto di fronte a quel pubblico di aver morso qualcuno.

 

- L'hai morso! - esclamò Spike, per il quale la soluzione era ovvia - Gli hai succhiato il potere e l'hai battuto! Per forza che nel vicolo eri così forte, era una specie di trucco!

 

- Ehi, posso far fuori quei demoni quando voglio, non ho bisogno di poteri speciali... - ribattè Angel, facendo sbuffare Spike.

 

- Oggi si stanno comportando in maniera molto più matura del solito... - commentò Buffy rivolgendosi soprattutto a Jack il quale stava osservando incuriosito il rapporto tra i due vampiri.

 

- Ehi, avete altre domande? - chiese Angel, preferendo passare avanti.

 

- M-mi pare che ormai la situazione sia abbastanza chiara. - rispose Giles.

 

- Adesso ci rispedirete nel vicolo? - chiese ironicamente Spike.

 

 

 

Capitolo XIII

 

 

 

- Si e Dawn aprirà il portale a qualche metro da terra così all'arrivo farete un bel volo... - rispose a tono Buffy.

 

- Oh, be', tanto a questo punto dormirei per un mese di fila anche tra i cadaveri dei demoni che abbiamo fatto fuori! - commentò Spike.

 

- Meno male che l'immortalità non dovrebbe essere una scusa per non mantenersi in forma... - disse Xander e, quando tutti lo guardarono interrogativamente, spiegò: - E' una cosa che mi aveva detto Spike tempo fa... quella volta che Buffy era diventata invisibile e non la trovavamo ero andato nella cripta di Spike per chiedergli se l'aveva vista... - per interrompersi ripensando a quella circostanza alla luce di quanto aveva scoperto in seguito sulla relazione tra i due preferendo quindi concludere: - fate conto che non abbia detto nulla...

 

Buffy, alla quale la spiegazione di Xander aveva fatto pure tornare in mente le circostanze in cui Spike aveva detto la frase citata, pensò che fosse meglio lasciar perdere l'argomento e disse: - Possiamo portarvi dove volete.

 

- Se è un posto che conosco mi è più facile aprire un portale con precisione... - puntualizzò Dawn.

 

- Penso che l'entrata dell'hotel Hyperion andrà bene, - disse Angel - lì non mi cercherà nessuno...

 

- Neppure Nina... - gli fece notare Spike.

 

- Nina? - esclamarono all'unisono le sorelle Summers e Willow, curiose di sapere chi fosse quella sconosciuta associata ad Angel.

 

- Allora c'è davvero qualcosa tra voi due! - si inserì Faith - Lo pensavo da quando mi hai detto che era una bella biondina!

 

- Sarebbe più esatto dire che c'era - spiegò Angel - visto che l'ho praticamente cacciata fuori dal paese prima che l'aria si facessero troppo pesante...

 

- Ehi, se le spieghi cos'è successo capirà... - provò a incoraggiarlo Faith.

 

- Quanto sa di te e dei tuoi 'affari'? - gli chiese Buffy.

 

- Di me sa tutto ciò che ha bisogno di sapere, - rispose Angel - dei miei 'affari' le ho parlato solo superficialmente proprio per proteggerla.

 

- Ma è un'umana, una vampira o cosa? - chiese ancora Buffy.

 

- E' una lupa mannara. - rispose Angel.

 

- Oh! - esclamò Willow, sensibile al tema dei lupi mannari e ancor di più a quelli di sesso femminile. La giovane strega si accorse che la sua esclamazione aveva attirato su di sé l'attenzione degli altri e, un po' a disagio, disse: - No... va bene... anzi hai pensato di contattare Oz per chiedergli di insegnarle come controllare la sua trasformazione?

 

- Si, - rispose Angel - ma ultimamente era in Tibet e avevo preferito aspettare che tornasse negli Stati Uniti per contattarlo ma adesso è cambiato tutto e ho paura che non basterà regalare a Nina qualche vestito per rimettere tutto a posto...

 

- Pensi davvero che possa bastare così poco per sistemare le cose con una ragazza? - gli chiese Buffy.

 

- Con Cordelia funzionava... - rispose Angel.

 

- E' stata lei a dirmi dove trovare Dawn... - intervenne Jack - intendo Dawn come essere umano naturalmente...

 

- Ti appaiono spesso i morti? - gli chiese Angel, incuriosito.

 

- Normalmente no, - rispose Jack - ma nel poco tempo trascorso da quando sono tornato dal mio ultimo viaggio in un'altra dimensione ho ricevuto anche la visita di una mia vecchia amica che era morta mentre ero via ma anche lei è un caso particolare perché era un strega...

 

- C-cosa? - esclamò Willow, improvvisamente interessata - Sei tu ad essere in grado di vedere le streghe morte o è la tua amica ad avere poteri tali da poter apparire ai vivi?

 

- La mia amica discende da una famiglia di streghe ed ha praticato la magia per decenni arrivando ad operare a livelli magici estremamente sofisticati ed anche ad apparire ai vivi dopo la sua morte...

 

- S-si, le streghe della congrega mi hanno spiegato che si tratta di un livello di magia del livello più elevato ma... - disse Willow interrompendosi a causa del forte disagio che provava. Kennedy le strinse la mano sostenendola e Willow le sorrise riconoscente. Dawn, comprendendo la situazione, spiegò: - Quando ti ho raccontato della mia vita da essere umano ti ho parlato anche di una mia carissima amica che è morta: era una strega e puoi capire che se fosse possibile rivederla ci farebbe molto piacere.

 

Jack sospirò e precisò: - Capisco ma la congrega ha ragione a parlare di magia del livello più elevato: una delle nipoti della mia amica è stata uccisa da un demone e pur avendo anche lei il notevole potenziale magico della sua famiglia dopo vari anni trascorsi nell'aldilà che io sappia non è assolutamente in grado di manifestarsi.

 

- Tutto questo parlare di morti non mi piace, - intervenne Spike - quindi potete anche rispedirmi a Los Angeles!

 

- Sentiremo la mancanza della tua sensibilità... - ribattè caustica Buffy.

 

- Oh, non bastava la famiglia di Angel a parlare così? - chiese esasperato Spike.

 

- In questi casi è utile. - rispose Buffy.

 

- Non ti interessa più stare con Buffy? - chiese Illyria a Spike.

 

- Non mi merita... - rispose il vampiro, alzandosi.

 

Era evidente che l'incontro era giunto al termine e anche gli altri cominciarono ad alzarsi.

 

- E' stato bello rivederci, - disse Xander, che invece era rimasto seduto - speriamo di fare un'altra rimpatriata uno di questi secoli...

 

- Già, chiamatemi alla prossima gara di ironia... - ribattè Spike.

 

- Andiamo a vedere cosa sta combinando tuo figlio... - disse Buffy ad Angel - mi interessa più che altro vedere cos'hanno combinato le ragazze... - aggiunse rivolgendosi più che altro a Xander, il quale non ebbe il coraggio di ricambiare il suo sguardo.

 

- Il mio ufficio è vicino alla palestra - intervenne Giles - così potrete prendere l'urna con le ceneri del vostro amico.

 

Il gruppo, ad esclusione di Xander, si avviò fuori dall'appartamento delle sorelle Summers per scendere di sotto.

 

 

 

 

Capitolo XIV

 

 

 

Avvicinandosi alla palestra il gruppo potè sentire Vi, la quale stava dirigendo l'allenamento, che si lamentava: - Ehi, vi ho già detto che questo non è wrestling!

 

Il motivo della lamentela della Cacciatrice era che alcune delle ragazze erano letteralmente saltate addosso a Connor, il quale stava tentando di scrollarsele di dosso ma non sembrava farlo con troppa convinzione.

 

- Cosa state combinando? - chiese Buffy e le ragazze, vedendo arrivare le Cacciatrici più anziane e a volte anche le più rompiscatole, ritennero che fosse meglio rialzarsi.

 

- Oh, stanno testando le capacità di Connor a modo loro... - rispose Vi.

 

- Io ho cercato di tenerle a freno ma non mi ascoltano! - intervenne Andrew, che se ne stava in un angolino, quasi a ripararsi da eventuali guai.

 

- Ehi, è bravo, con lui dobbiamo impegnarci! - si giustificò una delle Cacciatrici, provocando qualche risatina.

 

- Per forza che è bravo, gli ho insegnato i miei trucchi! - dichiarò Faith.

 

- Anch'io gli ho insegnato un po' di trucchi... - le fece notare Angel.

 

- Oh, si, tutti i trucchi per fraternizzare con una Cacciatrice... - lo prese in giro Willow, che nel frattempo si era calmata.

 

Il commento della giovane strega provocò qualche rossore e qualche altra risatina tra le Cacciatrici che si stavano allenando.

 

- Allora è qui che vi allenate... - disse Spike, osservando la palestra - ma è tutto imbottito!

 

- Gli allenamenti possono essere duri - spiegò Buffy - ma cerchiamo di evitare di farci davvero male quando finiamo contro un muro!

 

- Col ragazzo poi c'era anche il rischio che demolissero tutto... - aggiunse Spike, ignorando l'occhiataccia di Buffy dopo il riferimento ai rapporti non proprio tranquilli che avevano avuto loro due.

 

- Anche Andrew dovrebbe allenarsi perché anche gli Osservatori devono essere sempre pronti a combattere - spiegò ancora Buffy - ma è una frana!

 

- Io riesco a picchiarlo anche senza ricorrere a colpi telecinetici... - aggiunse Dawn.

 

- Anche quelli sai fare? - le chiese Spike.

 

- Mi tornano utili perché anche gli Osservatori devono essere in grado di lottare contro i demoni e io ho la possibilità di imparare queste tecniche che sfruttano anche capacità alchemiche. - spiegò Dawn.

 

- Allora le Cacciatrici potrebbero diventare ancora più forti! - osservò Spike.

 

- Per le Cacciatrici è più difficile perché il nostro potere è di origine demoniaca. - si inserì Siobhan - Io sono diventata un'alchimista ben prima di essere una Cacciatrice e ho dovuto in un certo senso domare questo potere quando si è attivato in me, per loro che sono già Cacciatrici il loro potere è un ostacolo e per imparare ad utilizzare comunque la telecinesi dovrebbero avere un talento speciale.

 

- Ah, già pensavo che sareste diventate un gruppo di alchimiste... - commentò Spike.

 

- Pensa che c'è chi è interessato all'alchimia per poter guardare sotto i vestiti di noi ragazze... - intervenne Vi.

 

- Andrew! - esclamò Spike senza esitazione, facendo arrossire il ragazzo e originando altre risate tra le ragazze - Puoi anche vestirti come un damerino ma sei rimasto sempre il solito sporcaccione!

 

- Almeno io non mi sono fatto costruire un robot con l'aspetto della donna che amo! - ribattè Andrew.

 

- Ti sei fatto davvero costruire un robot... - disse Angel a Spike - con l'aspetto di Buffy?

 

Spike era imbarazzato per quella vecchia storia e lanciò ad Andrew un'occhiata di fuoco limitandosi a grugnire.

 

- Anche voi mezzosangue avete la debolezza umana nei confronti dell'aspetto di un involucro - commentò Illyria - e nel caso di una macchina c'è solo l'involucro, senza neppure l'essenza dell'essere che vorreste vicino, perciò costruire macchine del genere è futile.

 

- Pensa se avessi potuto inserire la tua essenza in un robot invece di uccidere Fred! - esclamò Willow, nuovamente innervosita dall'intervento della demonessa - Un demone un po' furbo ci aveva provato qualche anno fa invece i tuoi servi sciocchi non hanno pensato che un... un involucro come lo chiami tu... più robusto della carne avrebbe potuto forse contenere il tuo potere... se fossero venuti a Sunnydale gli avrei presentato volentieri il costruttore di robot: scommetto che sareste diventati amiconi!

 

Kennedy mise un braccio attorno alle spalle di Willow per cercare di farla calmare di nuovo mentre Buffy pensò che dopo l'accenno a Warren la conversazione stesse finendo su un terreno decisamente minato e cercò di riportarla su livelli più sicuri rivolgendosi alla sorella: - Dawn, perché non mostri ai nostri ospiti cos'hai imparato?

 

Dawn capì che Buffy voleva solo riportare un po' di calma e annuì per poi andare verso il centro della palestra.

 

- Romperai qualcosa a distanza? - chiese Spike.

 

- No, cercherò di usare la telecinesi su me stessa per simulare il combattimento di una Cacciatrice. - rispose Dawn.

 

- Ehi, allora ti faccio io da sparring partner! - disse Spike, seguendo la ragazza per poi piazzarsi davanti a lei e farle segno di attaccarlo.

 

Dawn si concentrò immaginando che il potere telecinetico agisse all'interno del suo corpo coordinandolo con i movimenti fisici, quindi partì con una finta verso il fianco di Spike e quando vide che il vampiro, con una certa sufficienza, abboccava in pieno coordinò un calcio rovesciato che lo colpì in pieno petto facendolo volare contro la parete dietro di lui originando un boato di approvazione da parte delle Cacciatrici che stavano osservando l'esercizio.

 

Mentre Spike, più sorpreso che dolorante, si rialzava Illyria si avvicinò e, guardando minacciosamente Dawn, gli chiese: - Ti ha fatto male?

 

- Oh, per così poco... - minimizzò il vampiro - Buffy mi salutava sempre così... però non faceva quelle finte!

 

- Appunto! - confermò Dawn - Studiando il suo modo di combattere ho visto che colpisce sempre direttamente e quindi ho pensato che ti avrei sorpreso facendo una finta!

 

- Deve compensare il fatto di non avere l'istinto della Cacciatrice... - commentò Buffy.

 

Dawn fece una smorfia: aveva sperato di aver preso almeno qualcosa del potere di Cacciatrice di Buffy ma quando aveva avuto in mano la Falce non ne aveva ricavato la minima sensazione e ci era rimasta male perché sperava di riuscire ad essere più vicina alla sorella se avesse potuto condividere con lei almeno in parte il suo potere.

 

- Be', di questo passo non avrai problemi a difenderti, istinto o meno... - disse Spike a Dawn.

 

- Uhm... colpire una sola volta qualcuno che non vuole farti del male non è difficile, - si schermì Dawn - combattere un demone che ti vuole uccidere mantenendo il controllo dei colpi telecinetici è tutta un'altra cosa!

 

- Non usi usi tecniche gravitazionali... basate su quella che Fred avrebbe chiamato modifica locale della gravità? - chiese Illyria, sempre interessata a tecniche potenzialmente cruente.

 

 

 

 

Capitolo XV

 

 

 

- Il controllo della gravità è una tecnica alchemica avanzata... - le spiegò Dawn.

 

- Eppure il potere della Chiave è di natura gravitazionale. - ribattè Illyria.

 

- Ma per usare il mio potere devo passare alla mia forma energetica. - replicò Dawn.

 

- Anche per un controllo limitato ad una forza non più grande di poche volte la gravità di questo mondo? - chiese Illyria.

 

- Ehm... non ci ho mai provato... - ammise Dawn, volgendo lo sguardo verso Jack il quale stava ascoltando con interesse la conversazione e gli trasmise telepaticamente: "Quello che dice ha un senso?"

 

"Riguardo alla natura del tuo potere sicuramente," rispose con lo stesso mezzo Jack "ma che io sappia tu non hai mai utilizzato il tuo potere se non per aprire e chiudere portali però varrà la pena che tu verifichi se riesci ad usarlo in maniera tanto limitata da non distorcere lo spazio anche nella tua forma corporea."

 

- Già, non sei violenta di natura... - la liquidò nel frattempo Illyria.

 

- Ah, sarà il caso di andare... - intervenne Angel, che aveva già visto fin troppe possibilità di scoppi di violenza lì in palestra - Connor...

 

- Prima che se ne vada dobbiamo scambiarci i numeri di telefono! - intervenne una della ragazze.

 

- Ehi, lui vive in America, se vi mettete a fare chiamate intercontinentali usate i vostri telefoni personali o alla prossima bolletta a Giles verrà un infarto! - protestò Buffy.

 

- Intanto dobbiamo ancora passare a prendere le ceneri di Gunn... - disse ancora Angel, che ancora doveva capire se fosse un bene o un male che Connor avesse fatto amicizia con delle Cacciatrici.

 

Illyria, perso interesse verso una situazione poco violenta per i suoi gusti, si incamminò fuori dalla palestra: - Dov'è l'ufficio dell'umano chiamato Giles? - chiese.

 

- Mi permetta di mostrare la strada a Vostra Maestà... - disse caustica Buffy con gesti cerimoniosi, precedendo la demonessa, la quale non raccolse il sarcasmo e si limitò a seguire la Cacciatrice assieme agli altri mentre Siobhan rimase in palestra assieme alle ragazze che erano lì per allenarsi ma in parte stavano ancora assediando Connor per scambiare i numeri di telefono.

 

Arrivati all'ufficio di Giles, l'Osservatore consegnò l'urna con le ceneri di Gunn ad Angel, che lo ringraziò sentitamente e lo salutò, quindi il gruppo si incamminò verso l'atrio.

 

- Puoi aprire i portali solo in certi posti? - chiese Spike a Dawn, incuriosito dal fatto che Buffy li stava guidando in un altro posto senza motivo apparente.

 

- Ehm... in uno dei miei primi tentativi ho risucchiato un pezzo di muro in un portale perciò Buffy preferisce che io li apra solo in luoghi abbastanza grandi... - spiegò la ragazza con un po' di imbarazzo.

 

Una volta giunti nell'atrio Connor non era ancora in vista.

 

- Spero che l'anima del ragazzo sia ben salda... - disse Spike per stuzzicare Angel.

 

- Se tornerà qui da noi dirigerò io gli allenamenti o li farò dirigere a Kennedy che anche Vi lo guardava in un modo che non va bene per un'istruttrice! - commentò Buffy.

 

- A lui ci penso io... - disse Jack, incamminandosi per tornare alla palestra.

 

- E adesso cosa vuol fare? - chiese Spike.

 

- Oh, è un lavoro da nonno: - rispose Angel - gli racconterà qualche storiella e Connor sarà qui prima ancora di capire cos'è successo...

 

- Ma quanti nipoti ha? - chiese ancora Spike.

 

- Abbastanza... - rispose genericamente Dawn. - ovviamente solo pochissimi sono ancora vivi... o non-morti...

 

- Ecco, pensa che bello avere un marito con vari nipoti con qualche secolo di vita... - commentò acidamente Buffy.

 

- E l'Immortale ha nipoti? - chiese Angel.

 

- A te cosa importa? - ribattè seccamente Buffy.

 

- Era tanto per fare un confronto... - rispose con tono innocente Angel.

 

- Ehi, non vale, tu stai dalla parte di tuo nonno! - esclamò Buffy.

 

- Anche se è suo nonno non c'entra: - intervenne Spike - lei è felice assieme a lui e quindi è OK.

 

- E che ne sai tu che è felice assieme a lui? - chiese Buffy, stupita che anche Spike si schierasse a favore della coppia.

 

- E dai, conosco Dawn da anni e oggi ho visto che quando è vicina a lui si illumina tutta... - rispose Spike - cioè, intendo quando ha l'aspetto umano...

 

- Chissà cosa direbbe Jack se fosse qui a sentire la tua approvazione... - disse Buffy.

 

- Lo ringrazierebbe sentitamente come se fosse il padre di Dawn... - ipotizzò Angel - ma devo ammettere con grande dolore che Spike ha ragione...

 

- Oh, siete di nuovo d'accordo e ancora una volta contro di me! - si lamentò Buffy.

 

- Semmai siamo a favore di Dawn: - precisò Angel - mentre tu sei contro di lei...

 

- Ehi, ho capito, - intervenne Spike - la tua vita amorosa è incasinata e dai per scontato che lo sarà anche quella di Dawn!

 

- Ehi, la mia vita amorosa non è affatto incasinata, è solo che mi piacerebbe che Dawn avesse una vita un po' normale e Jack è decisamente fuori dal normale! - spiegò Buffy.

 

- Perché la mia vita dev'essere normale quando c'è di mezzo Jack e anormale quando mi coinvolgi nei lavori degli Osservatori? - chiese Dawn alla sorella.

 

- Perché è più importante avere tranquillità nella vita privata! - rispose Buffy con una certa esasperazione che faceva capire che non era la prima volta che ne discutevano.

 

- Infatti quando hai avuto una relazione con una persona quasi normale come Riley è andata benissimo! - ribattè ironicamente Dawn.

 

- Oh, il soldatino... - ricordò Angel - non posso credere che lo rimpiango...

 

- Ha fatto scappare pure lui! - osservò Spike - Chissà quanto durerà l'Immortale...

 

- Se speri che finisca male anche con lui sei proprio messo male! - ribattè Buffy.

 

- Uhm, voglio proprio vedere chi si sposerà prima tra voi due... - disse Spike.

 

- Mi sa che sarò io... - commentò Dawn per poi rivolgersi a Angel con tono severo - e ti avverto fin d'ora di non osare mai chiamarmi nonna se non vuoi essere ridotto in polvere!

 

- Non lo farei mai! - la rassicurò Angel.

 

- Ehi, state dando un po' troppe cose per scontate! - protestò Buffy.

 

- Per voi umani l'amore non dovrebbe venire prima di tutto? - chiese Illyria, incuriosita da quella discussione.

 

- E tu cosa ne sai dell'amore? - le chiese Willow di rimando.

 

- Fred amava Wesley e questo mi permette di sapere cos'è. - rispose la demonessa.

 

- Sono io l'unica ad avere qualche dubbio sulla loro storia? - chiese Buffy e per la sua delusione gli altri si guardarono tra di loro ma nessuno si espresse.

 

- Per rispondere alla domanda che mi avevi fatto prima, - intervenne alla fine Angel - mia nonna non si è mai sentita a disagio con lui, semmai da quanto si raccontava c'erano altre donne che erano a disagio perché la invidiavano!

 

- C'era penuria di begli uomini dalle tue parti? - chiese acidamente Buffy, ignorando l'occhiataccia di Dawn.

 

- Ormai hai visto che è una persona eccezionale! - rispose Angel sbuffando.

 

- Ma non lo consideravano un po' strano? - chiese Buffy.

 

- Be', in un certo senso si... - ammise Angel - ma in maniera positiva... tanto per dire un motivo di invidia nei confronti di mia nonna era che nonno Jack non la picchiava mai.

 

- E questo era un motivo di stranezza? - esclamò Buffy.

 

- Quella volta in effetti lo era... - ammise Angel - ricordo di averlo visto sbuffare e scuotere la testa quando qualcuno gli aveva detto che tra i doveri di un marito c'era quello di educare la moglie anche con qualche sberla e quando gli chiedevano come facesse a farsi rispettare da sua moglie senza picchiarla lui rispondeva che semplicemente rispettava lei.

 

- Io non potrei mai picchiare mia moglie! - affermò con convinzione Kennedy.

 

- Siete state prese anche voi dalla febbre californiana del matrimonio gay? - chiese Spike a lei e Willow.

 

- Ehi, qui sembra che tutti vogliano sposarsi e allora perché non noi? - ribattè Kennedy.

 

- Calma, calma, - si inserì Faith - io mi sto appena abituando all'idea di avere una relazione stabile, altro che matrimonio!

 

- E Robin cos'ha detto del fatto che sei venuta a salvarci? - le chiese Spike.

 

- Mi ha consigliato di usarti come scudo in caso di bisogno e comunque di non badare tanto a dove colpivo se mi trovavo vicina a te... - rispose Faith.

 

- Anche stavolta gli è andata male e non sono morto! - ribattè Spike.

 

- Perché ti voleva morto? - chiese Illyria.

 

- Perché Spke ha ucciso sua madre! - rispose per lui Faith.

 

- E' una cosa grave? - chiese ancora Illyria.

 

- Oh, no cosa vuoi che sia? - intervenne Willow con sarcasmo - Robin era un bambino ed è rimasto orfano, niente di grave!

 

Illyria guardò per qualche secondo Willow e poi sentenziò: - Tu sei a disagio.

 

- S-s-sei davvero molto perspicace! - commentò caustica Willow.

 

- Vorresti che ti mentissi? - le chiese Illyria.

 

 

 

 

Capitolo XVI

 

 

 

- C-c-cosa? - chiese di rimando Willow, non capendo il senso della domanda della demonessa.

 

- Quando Wesley stava per morire ho assunto l'aspetto e i modi di Fred per farlo trapassare in pace. - spiegò Illyria.

 

- P-puoi davvero farlo? - chiese Willow, sorpresa.

 

Illyria modificò il suo aspetto in quello di Fred e, con la dolce voce della ragazza a cui aveva rubato corpo e anima disse: - Willow, sono così felice di averti incontrata di nuovo!

 

Willow, a occhi sgranati, rimase senza parole e Illyria/Fred la abbracciò. Kennedy, che era stata pronta ad intervenire se la demonessa avesse minacciato la sua amata, era stata anch'ella colta totalmente di sorpresa dalla sua trasformazione ed era rimasta di ghiaccio quando aveva abbracciato Willow. La giovane strega non potè fare a meno di pensare che quell'abbraccio sembrava davvero caloroso come se fosse la vera Fred e non una demonessa, ripensando anche a come anni prima la sua alter ego vampira si era limitata a cercare di approfittare di lei in un simile abbraccio. Colpita suo malgrado, Willow non riuscì a trattenersi dal ricambiare l'abbraccio di quella creatura con l'aspetto della sua amica.

 

Quando Illyria/Fred si sciolse dall'abbraccio chiese a Willow: - Ti prego, racconta al padre di Wesley che suo figlio era diventato un vero uomo ed è morto con coraggio!

 

- Te lo prometto. - disse Willow, la voce ridotta ad un sussurro per l'emozione.

 

La giovane strega non riusciva più a stare vicino ad Illyria e chiese a Kennedy di andare. La coppia si avviò verso le scale ma dopo qualche passo Willow si fermò, si girò e disse: - Addio Fred... - con gli occhi umidi per poi riprendere la strada verso il suo appartamento con Kennedy che le teneva un braccio attorno alle spalle.

 

Quando la coppia fu fuori vista, Illyria tornò al suo normale aspetto da demonessa nel silenzio generale di un gruppo in cui nessuno sapeva come commentare ciò che era appena successo.

 

- Ecco Connor... - disse alla fine Angel, vedendo arrivare il figlio assieme a Jack, rompendo secondi di pesante silenzio.

 

- Oh, finalmente è ora di andare... - aggiunse Spike.

 

- Si, è ora di andare a recuperare l'involucro di Wesley. - confermò Illyria.

 

- OK, OK, ce ne occuperemo subito, - le diede corda Spike - e poi avremo un sacco di altre cose da fare!

 

- Una volta Fred sognava di insegnare all'università, - continuò Illyria - ma ora è un progetto futile.

 

Nel frattempo Connor e Jack avevano raggiunto il gruppo per cui avevano sentito l'ultimo scambio e il ragazzo le propose: - Potresti insegnare alla Duke University: durante l'orario di lezione faresti l'insegnante e quando ci sono le partite di basket faresti la mascotte dei Blue Devils!

 

- Che specie di demoni sono questi Blue Devils? - chiese Illyria.

 

- Ehm... è il nomignolo della squadra di basket... - spiegò Connor.

 

- Sono troppo fragili, non ci sarebbe alcuno scopo ad andare alle loro partite. - dichiarò Illyria.

 

- Be', potresti andarci con quell'aspetto e nessuno direbbe niente, anzi un sacco di tifosi ti chiederebbero un appuntamento! - osservò Connor.

 

- Ehi, ragazzo, guarda che mi ricordo che la prima volta che hai visto Illyria avevi la bava alla bocca! - gli ricordò Spike.

 

- Bello, finora ti sei conteso le donne con Angel, adesso ti toccherà farlo con suo figlio! - lo prese in giro Faith.

 

- Nessuno può contendermi: - precisò Illyria - io scelgo chi è degno di me e il ragazzo umano è troppo fragile.

 

- Allora hai scelto Spike! - disse ancora Faith.

 

- Wesley è morto, Gunn è morto, Angel ha la sua famiglia, io sono sola, Spike è solo, rimarrò assieme a lui. - spiegò Illyria.

 

- Ah, tu bellissima stronza blu! - esclamò Spike, che da una parte era imbarazzato per il fatto di essere considerato il cucciolo di Illyria e dall'altra era felice di poter dimostrare a Buffy che non aveva alcun bisogno di venire ad elemosinare un po' d'amore da lei quand'era il favorito di un'antica regina di demoni.

 

Illyria guardò Spike per alcuni secondi e poi gli rispose: - Anch'io ti voglio bene... credo...

 

Buffy ne aveva viste più che a sufficienza per quel giorno e disse a Dawn: - Non tratteniamo ancora i nostri ospiti...

 

Dawn annuì, passò allo stato energetico ed aprì un portale verso l'entrata dell'hotel Hyperion. Faith lanciò ad Angel uno sguardo interrogativo ma lui si limitò a sorriderle per indicarle che poteva cavarsela da solo e assieme al figlio, a Spike e Illyria entrò nel portale, che venne richiuso dietro di loro.

 

Buffy sospirò e commentò: - Abbiamo superato anche questa.

 

- Almeno la giornata non è stata noiosa... - obiettò Faith.

 

- Preferisco le giornate noiose alle apocalissi... - ribattè Buffy.

 

Faith sbuffò e disse: - Quand'ero in prigione i giorni erano talmente uguali che a volte mi chiedevo se non stavo rivivendo il giorno precedente... ehi Jack, nella tua lunga vita non ti è mai capitato qualcosa del genere?

 

- Direi proprio di no. - rispose l'alchimista.

 

Faith rimase in silenzio per qualche secondo e poi gli confessò: - Ho detto tutto a Angel.

 

- Bene. - commentò laconicamente Jack.

 

- Non è un problema? - chiese Faith, sorpresa dalla mancata reazione dell'uomo.

 

- No, ora saprà cosa aspettarsi. Se volete scusarmi... - rispose Jack e scomparve.

 

Faith valutò se fosse il caso di chiedere a Dawn, che nel frattempo era tornata alla sua forma corporea, di riaprire il portale verso l'hotel Hyperion ma Angel le aveva chiesto di lasciare che si occupasse da solo del problema e rinunciò perciò chiese invece a Dawn: - Allora, cos'ha deciso Jack?

 

- Non lo so: - rispose la giovane - anche lui voleva delle risposte ed erano fondamentali per la sua decisione ma non abbiamo certo avuto modo di parlarne perciò non so quali siano state le sue conclusioni...

 

Faith sospirò e disse: - Allora aspetterò che torni da te per saperne qualcosa!

 

- Accomodati, aspetteremo tutte assieme. - la invitò Buffy, che dopo quell'incontro si sentiva un po' confusa: quando aveva scoperto che Angel era diventato il capo di Wolfram&Hart la prima cosa che aveva pensato era che avesse perso di nuovo l'anima e quando le fonti degli Osservatori avevano escluso tale eventualità si era sentita tradita, ancor di più quando aveva scoperto che Spike era tornato dalla morte e lavorava con Angel ma dopo quello che aveva scoperto nelle ore precedenti temeva di aver commesso un madornale errore.

 

 

 

Capitolo XVII

 

 

 

- Potevamo andare via anche prima, - disse Kennedy a Willow, entrando nel loro appartamento - gli altri avrebbero capito.

 

- Dovevo affrontarla faccia a faccia, - spiegò Willow, andandosi a sedere sul divano - ma quando ha assunto l'aspetto di Fred è stato davvero troppo!

 

- Era veramente così? - chiese Kennedy, mentre andava a sedersi vicino alla sua amata.

 

- Sembrava proprio lei: l'aspetto, il modo di parlare... è stata una cosa da pelle d'oca!

 

- E pensare che sono stata gelosa di lei...

 

- Cosa? Davvero?

 

- Ero appena riuscita a iniziare qualcosa con te e a Los Angeles hai trovato questa ragazza bellissima e intelligentissima che aveva molte cose in comune con te... adesso mi sembra così sciocco ma quando mi avevi parlato di Fred per un attimo l'avevo vista come una nemica...

 

- Oh... oh... ma allora cosa dovrei dire io di una certa donna alta e stupenda che come te aveva lo spirito di una Cacciatrice prima di averne il potere e con la quale ti sei allenata molte volte?

 

Kennedy sbuffò e rispose: - Oh, Siobhan è straordinaria per molti versi ma le manca qualcosa che per me è fondamentale: non è magica...

 

- Ehi, mi par di ricordare che una volta tu non credevi alla magia...

 

- Uhm, forse non ci credevo eppure un certo potere magico ha avuto un grande influsso sul mio cuore...

 

- Ah e allora dovrei preoccuparmi di Dawn: anche lei è bellissima e intelligentissima e adesso riesce a usare parte del suo potere per operare incantesimi...

 

- E' tutto vero ma Dawn è un po' aliena...

 

- Aliena? Cosa vuoi dire?

 

- Lei sembra sempre un po' al di fuori del gruppo ad osservare... quando arrivai a Sunnydale col primo gruppo di Potenziali lei ci squadrò tutte, come se ci stesse prendendo le misure... avevo pensato subito che fosse un'Osservatrice ma avevo sempre avuto la sensazione che se ne stesse un po' sulle sue...

 

- La sua vita come essere umano è stata a dir poco complicata... a volte mi sento un po' in colpa perché ha cercato di sostituirmi al meglio quando... quando io avevo problemi e anche oggi mi ha aiutata con gli incantesimi offensivi perché avevo paura che se avessi dovuto fare tutto da sola avrei perso il controllo... meno male che ha trovato Jack...

 

- Si, sperando che Buffy la smetta di mettersi in mezzo! E pensare che sembrava essersi tranquillizzata adesso che ci sono tante altre Cacciatrici e con l'Immortale vicino a lei

 

- Forse ha ragione Spike... Buffy ha sofferto tanto per amore e adesso ha paura che le cose vadano male a Dawn e finisce per starle troppo addosso...

 

- Ma se Buffy si era di nuovo dimenticata di avere una sorella finché non è apparso Jack ed è andata di nuovo in paranoia totale!

 

- Sai... Buffy è una persona complicata...

 

Kennedy grugnì ed esclamò: - Quando Xander ha pensato che Connor fosse il figlio segreto di Buffy pensavo di svenire!

 

- Qualche volta Xander è perfino peggio di Buffy su queste cose... è anche vero che nella storia tra Angel e Buffy è successo di tutto ed è anche per quello che ultimamente lei era di cattivo umore...

 

Kennedy era riuscita a distrarre un po' Willow e non voleva metterla in difficoltà in un altro modo parlando male di quella che era comunque la sua migliore amica ma c'era ancora qualcosa da chiarire e disse: - Si, lo so e ho apprezzato che tu sia intervenuta prima quando ha esagerato...

 

- S-s-sono sicura che si è pentita subito di quello che ha detto!

 

- Ne sono convinta anch'io: per almeno mezzo secondo si sarà sentita in imbarazzo... - commentò Kennedy, non riuscendo proprio a trattenere l'ironia.

 

Willow preferiva non parlare di Buffy e cercò di portare il discorso verso altri argomenti: - Anch'io ho apprezzato il tuo sostegno quand'ero in difficoltà...

 

Kennedy strinse a sé la giovane strega e le rivelò: - Sai, mi piacerebbe poter conoscere Tara...

 

Quella era evidentemente la giornata delle sorprese e Willow rimase a bocca aperta di fronte a quella dichiarazione della sua amata e la Cacciatrice, vedendo che non sapeva cosa dire, le spiegò: - In fondo è merito suo se ora tu sei quella che sei...

 

Willow non sapeva davvero cosa dire e si limitò ad appoggiare la testa sulla spalla di Kennedy, che le accarezzò teneramente la guancia per qualche secondo e poi la baciò. Quando le loro bocche si furono staccate Willow riuscì a chiedere: - Hai... hai altre sorprese per me?

 

- Uhm, vediamo... scoprire che due vampiri sono riusciti ad avere un figlio mi ha spinto a chiedermi perché non possa succedere la stessa cosa tra una Cacciatrice e una strega...

 

Willow aveva ormai perso la capacità di soprendersi per un bel po' di tempo e dopo qualche secondo di silenzio commentò: - Be', vediamo... ci sarebbe il problema che un Cacciatrice e una strega sono due donne...

 

- Ma una strega dai poteri immensi dovrebbe trovare il modo per ovviare a questo problema...

 

- Ah... oh... ma chi di noi due dovrebbe portare in grembo il figlio?

 

- Ma tu ovviamente!

 

- Eh? Mi pare che anche tu sia attrezzata... o almeno così mi è parso l'ultima volta che ho controllato...

 

Kennedy ridacchiò, baciò di nuovo Willow e poi ribattè: - Io ho anche dei doveri...

 

- Oh, già, tu sei una Cacciatrice...

 

- E tu sei una dea... - disse dolcemente Kennedy, ripetendo al contrario quello che le due ragazze si erano dette un anno prima, quando Willow aveva attivato tutte le Potenziali.

 

Willow fece una smorfia e commentò amaramente: - Oh, si, una dea che ha bisogno di assistenza anche per far fuori qualche demone...

 

- Anche noi Cacciatrici ci assistiamo tra di noi per far fuori qualche demone, perché non dovresti farlo tu?

 

- Una dea dovrebbe essere superiore perciò io non lo sono per niente!

 

- Sei una dea con qualche piccola limitazione: - tagliò corto Kennedy - per esempio hai bisogno di mangiare perciò prepariamo il pranzo!

 

Willow fu ben contenta di chiudere lì la questione ed era anche affamata ma mentre preparava il pranzo continuò a pensare all'idea di avere un figlio da Kennedy.

 

 

 

 

Epilogo

 

 

 

Angel era da solo nella hall dell'hotel Hyperion e con l'urna contenente le ceneri di Gunn sul banco di fronte a lui stava ripensando ancora una volta a tutto ciò che aveva condiviso con i suoi amici della Angel Investigations, di cui era rimasto l'unico superstite.

 

I ricordi di Angel vennero interrotti quando colse con la coda dell'occhio l'apparizione di due figure, che si rivelarono essere Jack e Siobhan: il fatto che fossero venuto per lui subito gli diede sollievo perché a quel punto non avrebbe sopportato di andare avanti con quella spada di Damocle sulla sua testa.

 

- Connor e i tuoi amici se ne sono andati... - disse Jack.

 

- Sono riuscito a convincere Connor a tornare a casa sua, Spike e Illyria sono andati a recuperare il cadavere di Wesley... - spiegò Angel.

 

- Illyria è una creatura davvero sorprendente... - commentò Jack.

 

- Per sorprendere te ce ne vuole davvero! - celiò Angel.

 

- Ah, ma ultimamente mi è capitato spesso di incontrare persone sorprendenti, compresa Buffy... - disse ancora Jack.

 

Angel sospirò e confessò: - Più conosco Buffy e meno la capisco... spero che con Dawn le cose siano più facili...

 

- Oh, sicuramente, - confermò Jack - ma temo che la pubblicità che mi avete fatto sarà controproducente con Buffy...

 

Angel non potè fare a meno di sorridere ripensando alla conversazione di poco prima con tutti gli incroci tra le varie storie.

 

- Faith mi ha detto che ultimamente hai studiato molto, - intervenne Siobhan - perfino l'alchimia.

 

Angel percepì un tono diverso nella cugina e intuì che i convenevoli erano terminati ed era arrivato il momento del giudizio ma si limitò a schermirsi: - Ho solo letto qualche informazione ben poco esoterica che si può trovare dappertutto...

 

- Allora forse conoscerai il significato simbolico del mostro... - disse ancora la donna.

 

- Si, - confermò il vampiro - è il simbolo di un ostacolo che impedisce l'elevazione della nostra anima verso un livello spirituale più alto.

 

- Esatto - approvò Siobhan - e tutti noi alchimisti dobbiamo superare questi mostri interiori per poter terminare il nostro apprendistato giungendo ad un livello spirituale adeguato. Nel mio caso non c'era differenza tra simbolo e realtà perché i mostri interiori erano i vampiri.

 

Angel fece una smorfia, immaginando dove sua cugina stesse andando a parare ma non la interruppe e lei continuò: - Quando cominciai a studiare l'alchimia sotto la guida di nonno Jack e lui capì qual era l'ostacolo che dovevo superare cominciò a portarmi a caccia di vampiri: lui me ne catturava uno, lo teneva immobilizzato e io lo picchiavo fino a non poterne più... qualche volta lo chiamavo Angelus pur sapendo che si trattava di un vampiro qualsiasi... col tempo imparai a tenerlo fermo da me con la telecinesi e inventai la mia tecnica di applicazione telecinetica sul mio stesso corpo ma a quel punto picchiare un vampiro cominciò a diventare un esercizio fine a se stesso che non mi dava più alcun sollievo...

 

Angel aveva ascoltato in silenzio la storia della cugina e dopo la sua conclusione lui disse: - Se potessi offrire la mia vita in cambio di quella di mia madre o quella di mia sorella e perfino quella di mio padre lo farei subito! Purtroppo che io sappia non c'è modo per fare una cosa del genere ma se pensate che io sia un fallimento o se anche solo l'atto di uccidermi vi possa dare sollievo fatelo pure... - ed aprì le braccia, offrendosi ai due alchimisti.

 

- Tu hai visto come so usare le mani come armi... - disse Siobhan e quando Angel annuì la donna si pose di fronte a lui e sollevò il braccio come una scure.

 

Angel vide sua cugina sollevare lentamente il braccio, come se lo sfidasse a reagire, ma lui rimase immobile e intendeva mantenersi tale e quando lei si mosse per colpire non battè ciglio, anzi sentì una leggerezza interiore che non aveva mai provato da quand'era diventato un vampiro tranne forse in alcuni momenti esistenti solo nella sua memoria vissuti nelle ore in cui era ridiventato umano ed aveva avuto l'occasione di concretizzare il suo amore con Buffy. Già, Buffy, che aveva pensato bene di mettersi prima con Spike e poi con l'Immortale, ovvero i suoi peggiori nemici ed era stata una ben magra consolazione il fatto che lo stesso Spike fosse stato rimpiazzato dal peggior nemico di entrambi.

 

Quando la mano di Siobhan toccò il collo di Angel limitandosi a sfiorarlo, senza esercitarvi alcuna pressione, il vampiro rimase perplesso: era forse una qualche forma di tortura? Eppure lei aveva detto che non le dava più alcun sollievo picchiare i vampiri. Angel voltò lo sguardo verso la cugina con la mano di lei ancora a contatto del suo collo e non potè fare a meno di chiedere: - Allora?

 

Siobhan ricambiò lo sguardo del vampiro e dopo qualche secondo ritirò la mano.

 

- Era una specie di test? - chiese ancora Angel.

 

- Come puoi ben capire certe affermazioni devono essere messe alla prova... - rispose Jack, intervenendo dopo essersi limitato ad osservare i due nipoti.

 

Angel annuì.

 

- Dopotutto potrebbe esserci ancora speranza per te... - disse ancora Jack.

 

- E la profezia che ho firmato? - chiese Angel.

 

- Le profezie sono vaghe e complicate, - rispose Jack - si possono avverare in maniere impreviste e non è detto che disfare una profezia, qualunque cosa voglia dire, elimini la possibilità che un certo fatto si avveri. Mi rendo conto che si tratta di argomentazioni tutt'altro che sostanziali ma non hai pensato che forse anche quelli del Circolo della Spina Nera non abbiano fatto altro che sottoporti ad un test che in realtà si è concluso con nulla di sostanziale?

 

Angel sospirò e rispose - A questo punto posso solo sperare che sia così...

 

- Visto che la parte dell'incantesimo che ti fa perdere l'anima se arrivi ad un attimo di totale felicità si è rivelata più un problema che un aiuto a farti tornare umano ho chiesto a Willow un'opinione sulla tua situazione - spiegò Jack - e lei ha passato un po' di tempo a parlarmi di tecnicismi magici di cui sinceramente non ho capito più di tanto ma che secondo il riassunto che me ne ha fatto Dawn significano che modificare un incantesimo di quella complessità è molto difficile e a questo dobbiamo aggiungere il fatto che Willow è una meravigliosa giovane donna ma non riesce a lavorare molto bene in condizioni di pressione.

 

- Insomma, l'unica speranza che ho è di salvare Drusilla... - obiettò Angel.

 

- Non esattamente: - ribattè Jack - Willow mi ha anche spiegato che la tribù di cui faceva parte lo stregone che mi assieme l'incantesimo esiste ancora e certamente qualcuno tra di loro conosce quel tipo di magia meglio di tutti perciò la tua reale speranza potrebbe consistere nell'andare a cercarli e chiedere loro di modificare quell'incantesimo.

 

- Uhm, non sono tipi che perdonano facilmente: per loro un secolo di sofferenze è poco, soprattutto rispetto all'eternità... - obiettò ancora Angel.

 

- E' vero, - confermò Jack - tuttavia al momento non hai molta scelta.

 

Angel sospirò e commentò: - Almeno quest'apocalisse è finita, chissà se ci sarà un millennio di tranquillità...

 

- Non ci scommetterei proprio... - valutò Jack.

 

- Dici che altre apocalissi ci aspettano? - chiese Angel.

 

- Temo proprio di si - rispose Jack - e potrebbero andare ben oltre questo mondo...

 

- Cioè? - chiese Angel, che si stava preoccupando.

 

- Quasi sette secoli e mezzo fa gli abitanti di questo mondo con le maggiori capacità percettive avvertirono nel corso di alcuni anni diverse presenze nei cieli e con ciò intendo dalle parti di Marte o ancora più lontano, presenze di demoni ma anche di angeli...

 

- Angeli? - chiese il vampiro, stupito.

 

- Si, creature con il classico aspetto che troviamo nell'iconografia religiosa. - rispose Jack - Il mio maestro, che già all'epoca aveva enormi capacità di percezione, un giorno avvertì una di quelle presenze angeliche, allora cercò di contattare queste creature ed una di loro gli rispose solamente: 'La prossima volta'. Secondo il mio maestro ciò che intendeva l'angelo era che anche il nostro mondo sarà coinvolto nella prossima apocalisse.

 

- Allora speriamo che anche quell'apocalisse sia millenaria, così avremo altri due secoli e mezzo per prepararci! - commentò Angel - Nel frattmpo credo che avrò tutto il tempo per il mio viaggio in Romania.

 

- Questa è una ricerca che devi fare da solo, una ricerca che dovrebbe permetterti di trovare non solo la giusta tribù zingara ma, alla fine, te stesso... - gli fece notare Jack.

 

- La saggezza va conquistata... - citò Angel, ricordando un vecchio insegnamento di suo nonno, il quale annuì e lo salutò: - Arrivederci, non so a quando, ma ci rivedremo ancora... - e sia lui che Siobhan scomparvero.

 

Angel pensò a tutto ciò che era successo e alla proposta di suo nonno e pensò: "Questa non è la fine, questo è l'inizio."

 

 

 

fine