ALCHIMIE FAMIGLIARI 2

 

 

 

Autore: Massimo Luciani

Sequel di: Alchimie familiari 1

Fandom: BTVS/ATS

Pairing: Dawn/OMC, Hank Summers/OFC, Buffy, Xander/Anya.

Genere: AU

Rating: PG13

Timeline: Post ATS5 (Not fade away)

 

 

Prologo

 

 

Febbraio 2005

 

 

 

Dawn stava lavorando su pergamene nelle quali aveva trovato nuovi riferimenti agli angeli e al loro coinvolgimento in antiche apocalissi quando arrivò Andrew.

 

- C'è una lettera per te e Buffy! - la informò il ragazzo, lasciandola stupita.

 

- E chi ci avrà scritto? - chiese Dawn, visto che amici e collaboratori potevano tranquillamente telefonarle alla sede degli Osservatori di Roma o all'appartamento che condivideva con Buffy nell'Urbe.

 

- Penso che sia un vostro parente: - ipotizzò Andrew - il nome indicato come mittente è Hank Summers...

 

 

Capitolo I

 

 

 

Quando Buffy arrivò dalla palestra, appena entrata nell'ufficio di Dawn si accorse che la sorella era arrabbiatissima e ne rimase sorpresa: negli ultimi tempi i loro rapporti erano buoni e le sembrava davvero strano che avesse litigato con Jack ma le sembrava strano anche che qualcun altro potesse farla alterare in maniera così evidente.

 

Dawn si accorse di lei e subito le allungò un foglio di carta tenendolo con pollice e indice, come se fosse infetto, spiegandole con un tono talmente acido da poter intaccare perfino l'oro: - Il signor Hank Summers si è degnato di scriverci.

 

Buffy sospirò: cominciava a intuire i motivi del pessimo umore di Dawn ma se il loro padre aveva scritto era inutile far finta di niente perciò prese la lettera e cominciò a leggerla: - Care Buffy e Dawn... - per poi rivolgersi alla sorella: - ehi, si ricorda i nostri nomi!

 

- Può averli letti su qualche documento di famiglia... - obiettò caustica Dawn.

 

- Uhm, se ha conservato documenti che ci riguardano è già qualcosa... - commentò Buffy e riprese a leggere: - mi ha fatto piacere scoprire che avete trovato una buona sistemazione dopo che Sunnydale è stata rasa al suolo da quel terribile terremoto e mi è dispiaciuto di non essere stato in grado di aiutarvi... - si rivolse alla sorella: - insomma, aveva una paura matta che ci presentassimo a casa sua con solo i vestiti che avevamo addosso e gli dicessimo che ci doveva aiutare e quando ha scoperto che ci eravamo arrangiate avrà festeggiato... - riprese a leggere: - Ora sono sicuro di farvi una meravigliosa sorpresa annunciandovi... - si interruppe e scambiò uno sguardo di comprensione con Dawn: era tutt'altro che sorprendente che sua sorella fosse così arrabbiata.

 

- Non posso trovarmi in una situazione del genere a diciotto anni! - esclamò Dawn.

 

- Be', in fondo io mi sono trovata con una sorella che ero poco più vecchia... - scherzò Buffy per cercare di alleggerire i toni ma Dawn obiettò: - Ma tu non hai dovuto cambiarmi i pannolini!

 

Buffy ci pensò un momento e poi cominciò a chiedere: - Dici che...

 

- Continua a leggere! - la invitò Dawn e Buffy andò avanti con la lettera: - Per questo motivo mi piacerebbe che veniste a farmi visita e magari passare un po' di tempo con me e con il vostro fratellino... oh!

 

Dawn sbuffò ed esclamò: - Fratellino! - come se fosse una parolaccia.

 

- Dovresti sottoporti a un test del DNA per vedere se hai qualcosa in comune con Hank Jr. - suggerì Buffy.

 

- Se i monaci mi hanno dato il meglio di te devo avere solo pezzi del DNA della mamma. - affermò Dawn.

 

- OK, assumiamo per un momento che tu ti salvi, io invece non posso dire che non sia almeno il mio fratellastro... - commentò Buffy - ma secondo te gli interessa solo usarci come tate per Hank Jr.?

 

- Secondo me la sua nuova moglie non ha voglia di curarselo da sola... non mi ricordo neanche come si chiama quella lì...

 

- Mi pare Charlene... o forse Jolene... o era Christine? No, credo sia Deborah...

 

- Qualunque sia... è un po' strano che nostro padre si ricordi che aveva già due figlie proprio adesso...

 

- Uhm sarà pure convinto che siamo felicissime della notizia...

 

Dawn si limitò a grugnire in risposta e Buffy cominciò a pensare al miglior modo di affrontare la situazione. Dawn scrutò la sorella per qualche secondo e poi disse: - Stai pensando ad uno scontro frontale, vero?

 

- Non la metterei esattamente in questi termini...

 

- Però è quello che vuoi fare...

 

- Non hai qualche altro linguaggio demoniaco da studiare invece di me?

 

- Giles mi ha detto molte volte che siccome la Cacciatrice è importantissima va studiata bene e ora che siete decine lo è ancora di più.

 

Buffy sorrise al pensiero di costituire una materia di studio poi sospirò e disse: - E' vero, voglio affrontare papà e ovviamente tu devi venire con me.

 

Dawn sospirò ancor più della sorella ma nel suo caso era un sospiro di rassegnazione per cui chiese: - Intendi portare con te la Falce?

 

- Porto con me la Falce solo se ho intenzione di usarla.

 

- Allora pensi di non usarla con papà?

 

Buffy ci pensò sopra per qualche secondo e rispose: - No, ma solo perché spero che faccia da padre almeno a Hank Jr.!

 

- Ah. Sulla busta c'è l'indirizzo dove abita ora e ho cercato su Internet una cartina di Los Angeles per rinfrescarmi la memoria sulla posizione di quella via: lì vicino ci sono vari vicoli e possiamo arrivare in uno di quelli senza essere viste.

 

Buffy annuì. Era deciso: mancava solo qualche dettaglio ma le sorelle Summers avrebbero fatto una bella visitina al loro padre.

 

 

Capitolo II

 

 

 

A causa della differenza di fuso orario tra Roma e Los Angeles le sorelle Summers decisero che sarebbe stato opportuno programmare la loro visita per quel sabato in modo da partire alla sera italiana per arrivare alla mattina americana.

 

Come previsto, le due ragazze arrivarono in un vicolo vicino alla casa del loro padre ma c'erano un paio di barboni che sgranarono gli occhi vedendole apparire.

 

"Facciamo finta di niente." tramise telepaticamente Buffy alla sorella.

 

"Tanto chi vuoi che creda a questi due se racconteranno che ci hanno viste apparire dal nulla?"

 

Le due sorelle uscirono dal vicolo camminando come se la loro apparizione fosse stata la cosa più naturale del mondo mentre i due barboni poterono solo guardarle passare a occhi spalancati e si avviarono verso la casa del padre.

 

"Allora siamo d'accordo?" trasmise Buffy alla sorella "Dure e spietate!"

 

"E non ci faremo intenerire dal bambino!" confermò Dawn.

 

"Perfetto!"

 

In breve le due ragazze trovarono l'indirizzo giusto, andarono alla porta, si scambiarono uno sguardo d'intesa come se fossero una squadra dell'FBI pronta a fare irruzione in un covo di narcotrafficanti e Dawn suonò il campanello.

 

Dopo diversi secondi di attesa le due sorelle cominciarono a chiedersi se, dopo tutti i loro preparativi, non fossero arrivate in un momento in cui la famiglia era fuori casa ma alla fine si sentì un rumore di passi avvicinarsi alla porta e questa venne aperta. Hank spalancò gli occhi riconoscendo le figlie poi sorrise loro e disse: - Buffy, Dawn, siete venute! Su, entrate... - e abbracciò le due sorelle, le quali però non lo ricambiarono ma Hank non ci badò e mentre le figlie entravano continuò: - Sono felice di vedervi ma pensavo che mi avreste dato un colpo di telefono prima...

 

- Ci capita di viaggiare per lavoro - spiegò Buffy, raccontando la storia che aveva concordato con Dawn - e siccome eravamo da queste parti e stamattina eravamo libere abbiamo deciso di passare di qui.

 

Hank guidò le figlie nel salotto dove c'era una ragazza con un neonato in braccio.

 

- Debbie, guarda, le mie ragazze sono venute a conoscere Hank Jr.!

 

Dunque quella ragazza che poteva essere tranquillamente la sorella di Buffy e Dawn era la nuova moglie del loro padre e le due giovani si resero conto che i gusti di Hank parevano essere rimasti gli stessi dato che Deborah era una bionda alta più o meno quanto Dawn, non molto diversa da Joyce ma di parecchi anni più giovane della loro madre.

 

- E' un piacere conoscervi. - disse Deborah alle due sorelle, le quali non si degnarono di risponderle ma il fatto di avere tra le braccia Hank Jr. le diede la scusa per non provare inutilmente a stringere loro la mano.

 

- Guardate com'è carino il vostro fratellino... - disse Hank, che si aspettava che le sue figlie non vedessero di buon occhio la sua nuova moglie e si era preparato a cercare di usare il neonato per smussare le loro reazioni.

 

Deborah si avvicinò e le due sorelle loro malgrado si ammorbidirono vedendo il faccino paffuto di Hank Jr. che dormiva beato tra le braccia di sua mamma.

 

- Posso? - chiese Dawn, allungando le braccia e Deborah glielo passò con un sorriso, sollevata dal fatto che le figlie di Hank avessero reagito positivamente almeno nei confronti del fratellino.

 

"Addio ai nostri propositi bellicosi..." trasmise Buffy a Dawn, la quale ebbe un attimo di imbarazzo mentre tentava di cullare Hank Jr.

 

"Ma è davvero molto carino!" ribattè la sorella.

 

- E' un anello di fidanzamento quello lì? - chiese Deborah a Dawn, indicando l'anello che la giovane portava al dito e che aveva messo in vista quando aveva preso in braccio il fratellino.

 

Dawn confermò e Deborah commentò: - E' proprio un anello magnifico!

 

Hank, che si era anch'egli accorto dell'anello che la figlia aveva al dito, gli diede un'occhiata e chiese: - Ma come, pensi già di sposarti?

 

- Dobbiamo ancora decidere quando ci sposeremo - rispose Dawn - ma se non sarà entro quest'anno sarà il prossimo.

 

- Ma non hai neppure diciannove anni! - obiettò Hank.

 

Dawn si limitò a scuotere le spalle, allora Hank rivolse uno sguardo a Buffy in cerca di sostegno ma la figlia maggiore spiegò: - Ho praticamente vivisezionato il suo fidanzato ma è a posto e ama Dawn perciò ho smesso di chiederle se vuole davvero sposarlo.

 

Hank era rimasto piuttosto spiazzato e chiese: - Da quanto ho capito hai un buon lavoro presso quella fondazione culturale lì a Roma ma il tuo fidanzato è ricco di famiglia per potersi permettere un anello di fidanzamento così?

 

- No, i soldi se li guadagna col suo lavoro nel campo della ricerca metallurgica avanzata. - rispose Dawn citando il lavoro ufficiale di Jack.

 

- Sa anche come trasformare il piombo in oro? - chiese ancora Hank.

 

- Si ma è un processo lungo e alla fine l'oro ottenuto è più costoso di quello naturale. - rispose Dawn.

 

A Hank venne da ridere pensando ad una battuta e dovette cercare di trattenersi per non svegliare il figlio.

 

- Forse è meglio che lo riporti nella sua culla... - intervenne Deborah e un po' a malincuore Dawn riconsegnò Hank Jr. alla madre.

 

- Se il tuo fidanzato fa un lavoro del genere vuol dire che è più anziano di te. - osservò Hank.

 

- Ha passato i diciannove anni da un po'... - confermò ambiguamente Dawn.

 

- La differenza di età non è un problema per voi? - chiese Hank.

 

- Non sembra che in famiglia ci siano problemi in questo senso... - osservò Dawn volgendo lo sguardo verso Deborah, che stava uscendo dal salotto, in maniera allusiva.

 

- Deborah ha trent'anni, non diciotto! - le fece notare Hank, tutt'altro che contento che la figlia gli avesse ritorto contro la sua obiezione.

 

- Guarda che Dawn di fatto dirige la sede di Roma della nostra associazione culturale, - intervenne Buffy per dar man forte alla sorella - ha la maturità per fare le sue scelte da sola!

 

- Ehi, è molto bello che abbia già fatto carriera ma io mi stavo solo preoccupando per lei. - si giustificò Hank.

 

- Ah, si, e quando esattamente hai cominciato a preoccuparti per me? - chiese caustica Dawn.

 

- Non ti permetto di parlarmi così! - la rimproverò Hank, seccato perché l'incontro con le figlie stava prendendo una piega che non gli piaceva.

 

- Non ti ho chiesto il permesso! - ribattè duramente Dawn.

 

Hank fece per reagire ma si rese conto che entrambe le figlie lo stavano guardando in maniera tutt'altro che amorevole ed esitò. Buffy fece un passo verso il padre ed esclamò: - Tu non sai chi sono davvero io e non sai chi è davvero Dawn perciò siamo noi a non permetterti di parlarci così, capito?

 

- Ma... ma gli anni che abbiamo trascorso tutti insieme qui a Los Angeles non contano più niente? - chiese Hank, che ormai non sapeva più che pesci pigliare.

 

- No. - rispose freddamente Dawn.

 

- Tutti quei ricordi non contano più nulla? - chiese ancora Hank.

 

- Sono solo ricordi. - li liquidò Dawn e solo Buffy potè cogliere l'ironia della sorella riguardo a quei ricordi falsi.

 

- Dawn la mette giù dura ma la capisco. - aggiunse Buffy - Dopo che ci siamo trasferite a Sunnydale ci sono successe tante di quelle cose di cui tu non hai la più pallida idea! Adesso abbiamo le nostre vite, non puoi ripiombarci dentro come se niente fosse dopo tutti questi anni e soprattutto dopo che hai avuto un altro figlio!

 

- Io avrei voluto rimanere sempre nelle vostre vite - si giustificò Hank - ma dopo il divorzio i rapporti tra me e Joyce erano tesi, poi il lavoro mi ha portato qua e là per il mondo e quando sono tornato in California eravate voi ad essere andate via ma io avrei voluto essere più vicino a voi!

 

- Ma se non immagini neppure cos'ha dovuto fare Buffy per prendersi cura di me! - lo contestò Dawn.

 

- Perché, hai avuto qualche problema? - chiese Hank, sempre più smarrito di fronte alle accuse delle figlie, mentre nel frattempo si sentiva un telefono squillare in un'altra stanza.

 

- Entrambe abbiamo avuto i nostri problemi dopo la morte della mamma - rispose Buffy - e gli unici che ci hanno aiutate sono i nostri amici!

 

Mentre Hank cercava di farsi almeno un'idea sommaria di cosa fosse realmente successo alle sue figlie negli ultimi anni Deborah rientrò nel salotto e disse al marito: - Scusa, Hank ma ti cercano dal lavoro, cosa devo dirgli?

 

Per Hank era una buona scusa per prendersi una pausa nella speranza che le figlie sbollissero un po' e si scusò con loro: - Sembra che non riescano a fare a meno di me neppure al sabato... vedrò di sbrigarmi al più presto! - ed uscì dal salotto.

 

Capitolo III

 

 

 

- Mi dispiace che il vostro incontro non stia andando molto bene: - disse Deborah dopo vari secondi di imbarazzato silenzio - Hank ci teneva molto a stare un po' con voi...

 

Le due sorelle non commentarono e Deborah, dopo altri secondi di pesante silenzio, disse a Dawn: - Spero che tu non abbia problemi col tuo fidanzato per la differenza di età: i miei genitori non hanno visto di buon occhio il mio matrimonio con Hank anche se adesso che hanno avuto un nipotino ci stiamo riavvicinando.

 

- I genitori del mio fidanzato sono morti e gli altri suoi parenti non hanno avuto problemi ad accettarmi. - spiegò laconicamente Dawn, rifiutando di fatto il tentativo di Deborah di mostrare che avevano delle cose in comune.

 

- Sono contenta per te. - disse Deborah, conciliante - Vi prego di capire che io e Hank ci siamo messi insieme molto tempo dopo che lui aveva divorziato da vostra madre e gli è dispiaciuto molto che lei sia morta.

 

- Spera che non si stufi anche di te... - ribattè caustica Buffy e, quando notò lo sguardo addolorato di Deborah, cercò di smorzare i toni: - ma se passate per Roma venite a trovarci col nostro fratellino...

 

- Vi piacerebbe davvero? - le chiese Deborah.

 

- Un fratello è un fratello, in qualunque modo arrivi. - rispose Buffy.

 

"Era un commento per lei o per me?" le chiese telepaticamente Dawn.

 

"E' solo la verità." rispose allo stesso modo Buffy.

 

Deborah preferì abbandonare argomenti pericolosi e chiese a Dawn: - Davvero dirigi la vostra associazione culturale?

 

- La sede di Roma. - precisò Dawn - Invece Buffy ne dirige le attività sportive a livello internazionale.

 

- Be', sono solo le sedi di Roma e di Londra ad essere attrezzate per le attività sportive... - si schermì la Cacciatrice.

 

- Hai sentito anche tu quelle storie su ragazze dalla forza sovrumana? - le chiese Deborah.

 

Buffy fece una smorfia: non era il tipo di discorso che voleva affrontare con un'estranea, soprattutto con la nuova moglie di suo padre.

 

- Si sentono tante storie in giro... - intervenne Dawn - spesso sono solo esagerazioni, altre volte sono racconti di persone che vedono ragazze ben allenate senza capire davvero cosa stanno facendo... sono sicura che tutte le ragazze che si allenano con Buffy potrebbero dare l'impressione di avere una forza sovrumana!

 

Buffy sorrise all'affermazione di Dawn, capendo che si stava prendendo gioco di Deborah la quale però non aveva modo di rendersene conto.

 

- Oh ma allora fate sport a livello agonistico! - commentò Deborah.

 

- Non proprio... - precisò Buffy - è solo che pratichiamo varie forme di autodifesa....

 

- ...e ovviamente chi viene picchiato da una di quelle ragazze dirà sicuramente che aveva una forza sovrumana! - aggiunse Dawn e Buffy dovette trattenersi dal mettersi a ridere perché Deborah aveva annuito a quella razionalizzazione dimostrando di averla trovata del tutto plausibile.

 

Hank rientrò nel salotto e disse alle figlie: - Sentite, io vorrei davvero passare un po' di tempo assieme a voi, perché non rimanete qui a pranzo?

 

- Non avrei nessun problema a cucinare anche per voi. - gli diede man forte Deborah.

 

- No, - rispose Buffy - siamo venute per conoscere nostro fratello ma dobbiamo tornare a casa... a Roma.

 

- Siete proprio sicure? - chiese ancora Hank.

 

- Si. - rispose con sicurezza Buffy e anche Dawn annuì.

 

- Magari un'altra volta... - disse Hank, speranzoso.

 

- Forse. - concesse Buffy, senza impegnarsi.

 

- Chissà, un giorno verremo noi a Roma... - propose Hank.

 

- Ti aspettiamo con impazienza, - commentò con una punta di ironia Buffy. - ma ti faremo sapere se diventerai nonno...

 

Hank rimase un po' imbarazzato al pensiero di diventare padre e nonno nell'arco di poco tempo e cercò di riprendersi chiedendo a Buffy: - E tu non hai un fidanzato?

 

- Più o meno... - rispose Buffy, un po' evasiva - in passato sono rimasta scottata e voglio essere sicura che il mio attuale ragazzo sia quello giusto!

 

- Fammi sapere... - la invitò Hank ma Buffy rispose solo con un mugugno per poi avviarsi alla porta seguita da Dawn.

 

- Allora arrivederci a presto... - le salutò Hank ma le figlie risposero appena con un gesto della mano e se ne andarono.

 

Epilogo

 

 

 

- Be', temevo peggio... - commentò Dawn quando lei e la sorella furono abbastanza lontane.

 

- Si, ho notato che improvvisamente hai scoperto di avere un fratello... - la prese in giro Buffy.

 

- Poverino, in fondo non è colpa sua... - si giustificò Dawn - anzi, potremmo portarcelo via...

 

Buffy si fermò, volse lo sguardo verso la casa del padre come se stesse prendendo in considerazione la proposta della sorella poi riprese a camminare e disse: - No, è comunque meglio che stia con i suoi genitori e in fondo Deborah non sembra neppure cattiva.

 

- Probabilmente quelle cattive non abboccano all'amo di papà... - osservò Dawn.

 

- Allora tu sei a posto visto che stai diventando cattivissima! - la stuzzicò ancora Buffy.

 

- Chi, io? - chiese Dawn facendo un'espressione innocente.

 

- Dai che ti sei divertita a prenderli un po' in giro!

 

Dawn si limitò a sorridere maliziosamente e Buffy disse ancora: - Su, torniamo a casa...

 

 

fine