L’ALCHIMISTA
Author: Massimo Luciani
Fandom: BTVS/ATS
Pairing:
Dawn/OMC, Willow/Kennedy, Buffy, Xander/Anya.
Genere:
Action
Rating:
PG13
Primavera
2004
L'alchimista stava studiando quando avvertì
una presenza nella stanza, si voltò e vide una splendida donna, che salutò in
italiano:
- I miei omaggi, mia signora.
- Il mio spagnolo fa schifo - disse la
donna in inglese - ma tu parli la mia lingua.
- Pensavo che voi creature celesti non
aveste problemi nel comprendere le lingue... - rispose l'alchimista, passando
all'inglese.
- Creature celesti? - chiese la donna,
guardandosi intorno - Oh, stai parlando di me! Che gentile! Ma io sono venuta
per parlarti di una creatura non tanto celeste, anche se dal nome sembrerebbe
il contrario...
L'alchimista comprese il riferimento e
chiese:
- Dunque i Poteri hanno deciso di non
tenermi più lontano da Angel?
- Esatto ma prima di incontrarlo di
nuovo c'è qualcos'altro di più urgente di cui ti devi occupare: è in atto un
tentativo di invasione di questo mondo da parte degli abitanti di una
dimensione infernale che stanno per aprire un portale per arrivare fin qui
sfruttando una congiunzione astrale che avverrà contemporaneamente nel loro e
nel nostro mondo fra poco più di due giorni. L'unico modo per sventare il loro
piano è chiudergli il portale in faccia usando
-
- Si, i monaci che si prendevano cura di
lei sono riusciti a metterla in salvo affidandola alla Cacciatrice prima di
essere uccisi. Ora alcuni demoni di questo mondo che vogliono che
quest'invasione avvenga vogliono ucciderla per impedirle che chiuda il portale
e la stanno raggiungendo perciò guarda dov'è ora e corri ad aiutarla!
La donna trasmise all'alchimista
un'immagine telepatica.
- Ah, Londra... - riconobbe il posto
l'alchimista.
- Salutami Buffy e Willow... oh, be',
saluta anche Xander... - disse la donna.
- Da parte di chi li devo salutare?
- Il mio nome è Cordelia.
Capitolo I
Sarebbe stata una serata come tante se
invece di essere a Londra fossero stati a Sunnydale.
- Potrei perdermi tra le strade e
rischierei di morire di fame prima di ritrovare un posto conosciuto! - commentò
Willow.
- Io ho visitato tutte le più grandi
città del mondo: - intervenne Kennedy, sorridendo teneramente a Willow - ci
penserò io a non farti perdere mai...
- Io e Dawn siamo sempre a
disposizione per darvi qualche lezione di orientamento: tra gli anni in cui
abbiamo vissuto a Los Angeles e il periodo passato a Roma abbiamo capito tutti
i segreti delle metropoli... - disse Buffy e le sorelle Summers assunsero
un'espressione di superiorità per poi sorridere agli amici.
- E' solo perché abbiamo vissuto tutta
la nostra vita in una piccola città come Sunnydale: - ribattè Xander - è tutta
questione di abitudine. Vedrai che in pochissimo tempo ti sembrerà di aver
vissuto sempre a Londra e sarà il momento in cui ripartirai...
- Ah, ci voleva una bella serata
tranquilla! - commentò Dawn.
Da dietro l'angolo della strada spuntò
un gruppo di vampiri e dalle facce si vedeva che erano in caccia. Buffy diede
un'occhiataccia alla sorella, che arrossì e si preparò a combattere. Anche
Kennedy, appena accortasi dei vampiri, abbandonò il braccio di Willow per
lasciarsi guidare dagli istinti di Cacciatrice mentre la giovane strega
cominciò a valutare se fosse il caso di usare qualche incantesimo ma dietro di
loro spuntò un altro gruppo di vampiri assieme ad alcuni demoni: uno di loro
aveva in mano un cristallo il quale emise un raggio che colpì Willow,
circondandola di una luce rossastra e lasciandola stordita e impotente.
- Non vogliamo combattere con voi: -
disse il demone al gruppo di umani - se ci consegnerete
- La chiave? - chiese Buffy,
perplessa, cercando ancora di capire cosa stesse succedendo: era evidente che
si trattava di un agguato organizzato e doveva capire le intenzioni dei nemici.
-
Per Buffy fu come il rinnovarsi di uno
dei suoi incubi peggiori ma aveva salvato Dawn da una dea infernale, non
l'avrebbe certo lasciata ad un gruppo di demoni, per quanto numeroso.
- Non l'avrete mai! - urlò contro il
demone.
I vampiri stavano per assalire gli
umani quando sulla retrovia di uno dei due gruppi che li stavano bloccando
alcuni di loro si trasformarono improvvisamente in polvere. Immediatamente nel
gruppo fu il caos ma ci vollero non più di un paio di secondi perché si
rendessero conto che alcuni paletti stavano volando tra di loro, colpendoli con
precisione, evidentemente guidati da qualcuno.
Le due Cacciatrici non rimasero a
controllare chi stesse intervenendo in loro aiuto: non appena si accorsero dei
paletti che avevano cominciato a seminare il panico tra i vampiri si lanciarono
anche loro all'attacco.
Il demone che aveva parlato cercò di
portare comunque a termine il suo compito e si lanciò contro Dawn ma venne
subito bloccato da una forza invisibile: il cristallo che aveva in mano si
frantumò, assieme alle ossa della mano stessa. Il demone venne scagliato contro
il muro di uno degli edifici sul bordo della strada, poi dall'altro lato della
stessa per poi essere liberato e cadere al suolo, morto.
Quando la polvere di vampiro si fu
posata a sufficienza, umani e vampiri poterono vedere una figura bianca
avvicinarsi: l'alchimista continuava a guidare i suoi paletti contro i vampiri,
i quali capirono istintivamente che era stato lui ad attaccarli, ma quelli che
tentarono di scagliarsi contro di lui vennero a loro volta colpiti oppure
cominciarono a tremare violentemente per poi svanire in una fiammata.
Nel caos per le due Cacciatrici
divenne facile polverizzare diversi vampiri prima che potessero riorganizzarsi
ma il loro numero era notevole e sebbene l'agguato fosse fallito i vampiri si
lasciarono prendere dai loro istinti e attaccarono il gruppo di umani.
Un ulteriore gruppo di vampiri,
evidentemente di guardia, cominciò a scendere dai tetti delle case sui late
delle strade per unirsi alla battaglia nella speranza di ottenere almeno un po'
di sangue ma mentre questio nuovi aggressori si stavano avvicinando al gruppo
di umani vennero investiti da una specie di onda d'urto che li scagliò
indietro. Le due Cacciatrici, pur non capendo cosa stesse succedendo, non si
fecero pregare e contrattaccarono mentre i paletti dell'alchimista non avevano
smesso di polverizzare vampiri.
Nonostante il notevole numero di
vampiri la battaglia era durata un minuto scarso lasciando la strada piena di
polvere: ormai pochi vampiri stavano ancora cercando di attaccare ma ormai si
trattava di una carica dettata solamente dal loro brutale istinto predatorio e
quelli che tentarono di fuggire vennero raggiunti dai paletti volanti per cui
in breve lo scontro si concluse.
Buffy stava ancora cercando di
riprendersi dalla sorpresa dell'agguato, dalle parole del demone e
dell'intervento dello conosciuto dai poteri tutti da valutare quando Dawn corse
ad abbracciare l'uomo.
- Sei venuto a salvarmi! - gli disse la
ragazza, mentre lo stringeva a sé con forza.
- Mia cara, - le rispose l'alchimista,
abbracciandola a sua volta - non potevo certo lasciare che un branco di vampiri
facesse del male alla mia più vecchia e cara amica!
Kennedy rivolse uno sguardo interrogativo
a Willow, che si stava riprendendo dall'effetto del raggio scaturito dal
cristallo, ma la giovane strega sembrava perplessa quanto lei dunque si volse
verso Buffy ma l'altra Cacciatrice sembrava la più stranita del gruppo e
dimostrava anche lei di non avere idea di chi fosse quello sconosciuto
dall'accento straniero.
- Temevo di averti perduta: - disse
ancora l'alchimista a Dawn, sciogliendosi pian piano dall'abbraccio - sono
rimasto in un'altra dimensione per circa vent'anni e quando sono tornato su
questo mondo sono andato a cercarti al tempio ma ho trovato solo i resti della
distruzione provocata dall'abominio Glorificus.
- Buffy mi ha protetta: - spiegò Dawn,
indicando
Buffy non potè che rimanere toccata
dall'affermazione della sorella: nonostante tutto ciò che era successo le due
ragazze rimanevano unite e quelle parole per
- Ah, Buffy...
Tutti notarono che l'uomo sembrava
aver riconosciuto le due Cacciatrici ma prima che qualcuno potesse chiedere
spiegazioni lui si rivolse ancora a Buffy:
- Cordelia mi ha chiesto di
salutarti... te e due persone di nome Willow e Xander.
- Io sono Willow... - si identificò la
giovane strega.
- E io sono Xander... - la imitò il
ragazzo.
- Un momento, - intervenne Buffy -
Cordelia è morta qualche tempo fa, come hai fatto a parlare con lei?
- Lei mi è apparsa: - rispose
l'alchimista, come se fosse la cosa più normale del mondo - esseri celesti come
lei non hanno bisogno del corpo fisico per viaggiare.
- Vuoi dire che ti è apparsa col suo
corpo asteroidale? - chiese Buffy.
- Astrale... - le suggerì Dawn.
- Si, quello... - confermò Buffy.
- No, era proprio il suo spirito che
mi è apparso. E' stata lei a dirmi che
- Dawn. - rispose l'interessata.
- Bene, Dawn, voi potete chiamarmi
Jack. - si presentò a sua volta l'alchimista.
- Non sembra proprio un nome
italiano... - commentò Dawn, che aveva lasciato Roma pochi giorni prima e
quindi aveva riconosciuto subito l'accento dell'alchimista.
- Oh, no, - confermò lui - ma è più
semplice utilizzare la variante del mio nome nella lingua parlata nel luogo in
cui mi trovo.
- Aspetta, - intervenne Buffy, che
stava ancora cercando di capire la situazione - tu conoscevi Dawn prima che
diventasse umana?
- Si, certo! I monaci che si
prendevano cura di me erano miei amici, io ho progettato il tempio in cui
viveva e più di una volta ha aperto un portale per permettermi di viaggiare in
un'altra dimensione. I demoni che vi hanno aggrediti stavano cercando Dawn
proprio a causa dei suoi poteri...
- Ma io non ho più alcun potere: -
obiettò l'interessata - ora sono un normale essere umano!
- Se le cose stanno così è una vera
disdetta: - commentò Jack - non conosco altri modi per chiudere il portale che
un gruppo di demoni aprirà molto presto da una dimensione infernale per
invadere questo mondo.
Capitolo II
La rivelazione aveva lasciato il gruppo
alquanto scosso mentre Jack, dopo aver riflettuto per alcuni secondi, aggiunse:
- Tuttavia, non vedo perché non
dovresti essere in grado di utilizzare i tuoi poteri: la tua energia c'è tutta,
devi solo usarla...
- Non so come fare! - ribattè Dawn.
- Uhm, non riesci neppure ad usare i
tuoi poteri più elementari come quello telecinetico?
- No... - rispose Dawn, imbarazzata
perché si rendeva conto di non conoscere parte della sua natura e di
conseguenza non era in grado di fare ciò che le veniva chiesto.
- Eppure prima mi hai riconosciuto...
- le fece notare Jack.
- In qualche modo ho sentito che tu
eri un mio carissimo amico ma non so come.
- Troveremo un altro modo! -
intervenne Buffy in soccorso della sorella - Willow troverà un incantesimo per
chiudere quel portale...
- Anche se è una strega dai poteri
straordinari non so davvero se possa fare una cosa del genere: dovrebbe
accorgersi dell'apertura del portale, individuarlo e chiuderlo in qualche modo
prima di ritrovarci con un esercito di demoni da affrontare, il tutto in
pochissimo tempo...
- Non so cosa ti abbia detto Cordelia
dei suoi poteri ma sono sicura che ce la può fare!
- Cordelia non mi ha detto nulla di
lei: io vedo l'enorme energia di Willow e riconosco che forse è la strega più potente
del mondo.
- E' così che hai capito che io e
Kennedy siamo Cacciatrici?
- Si, questa mia capacità deriva dai
miei studi alchemici. Cordelia mi aveva detto solo che
- Almeno uno del gruppo deve essere
normale per tenere d'occhio queste ragazzacce... - scherzò l'interessato,
creando come sempre qualche imbarazzo con le sue battute riguardanti la sua
vista.
- Allora sei un alchimista. -
intervenne Dawn, rivolgendosi a Jack - Da quanto ho letto voi alchimisti conoscete
anche i segreti dell'immortalità, è per quello che mi conosci da tanto tempo?
- Si e no: - disse Jack - possiamo
vivere molto a lungo nel nostro corpo fisico ma di solito arriviamo ad un
livello mentale che ci fa abbandonare questo piano di esistenza per vivere come
esseri di pura energia ma è vero che è grazie a ciò che ti ho potuta conoscere
alcuni secoli fa.
- Allora anche se hai l'aspetto di un
uomo attorno ai trent'anni la tua vera età potrebbe essere dieci volte più
elevata.
- Facciamo venti volte e ci siamo...
Buffy non voleva che il discorso si
spostasse e si rivolse a Willow:
- Allora, Will, sei pronta a mettere a
posto le cose?
- Non lo so... - risposte la giovane
strega, che era rimasta pensosa - Jack ha ragione... ci sono molti problemi da
affrontare... penso che servirebbe un incantesimo diverso per ognuno...
- Puoi studiare il volo per un'intera
vita, - intervenne Jack - ma non riuscirai mai ad avere la conoscenza istintiva
che ne ha un uccello... - indicando Dawn.
- Adesso mi sento come un uccello
senza ali... - commentò tristemente l'interessata.
- Cosa sapete dell'incantesimo che
l'ha resa umana? - chiese Jack.
- Niente: - rispose Buffy - l'ultimo
monaco rimasto è riuscito appena a spiegarmi brevemente la situazione prima di
morire...
- Uhm, vorrei che mi avessero lasciato
un messaggio ma o non ne hanno avuto il tempo o Glorificus l'ha trovato e l'ha
distrutto.
Jack rimase pensoso per qualche altro
secondo e Buffy intervenne ancora:
- Forse sarabbe il caso di parlarne con
più calma in un comodo salotto seduti su un divano piuttosto che qui in strada:
casa nostra è ad un paio di isolati da qui.
Tutti approvarono l'idea e le sorelle
Summers guidarono Jack all'edificio appartenente agli Osservatori che Giles
aveva eletto a nuovo quartier generale dell'organizzazione nel quale uno degli
appartamenti era diventato se non proprio casa loro almeno un posto in cui
lasciare la maggior parte dei loro oggetti personali quando erano in viaggio.
Una volta accomodatisi, Jack ricominciò
a chiedere informazioni:
- Da quanto ho saputo, Glorificus ha
tentato di compiere il rituale di apertura del portale che unisce tutte le
dimensioni: secondo le mie informazioni il portale era stato aperto e per
questo motivo pensavo che Dawn fosse morta, tuttavia non è stato registrato un
aumento di demoni in questo mondo perciò in qualche modo il suo piano è fallito
e Dawn si è salvata, giusto?
- Buffy è saltata nel portale al posto
mio per chiuderlo. - gli spiegò Dawn.
- Buffy? - chiese Jack, perplesso.
- Ho seguito un suggerimento avuto
dalla Prima Cacciatrice in una visione. - spiegò l'interessata.
- Credo che sia perché loro due hanno
lo stesso sangue: - intervenne Willow - i monaci hanno creato Dawn da Buffy.
- Ah, però Dawn non è il doppelganger
di Buffy... - obiettò Jack.
- Il cosa? - chiese Buffy.
- Oggi credo che parliate di cloni...
- spiegò l'alchimista.
- Oh! Non sappiamo perché l'abbiano
fatta diversa da me: il monaco mi ha detto solo che hanno usato il mio sangue e
questo mi basta.
- Uhm, dunque Dawn come essere umano è
più tua figlia che tua sorella...
Le due Summers si guardarono, un po'
imbarazzate: per molti versi Jack aveva ragione ma nessuna delle due aveva
dimenticato Joyce, quindi non furono in grado di dare una risposta e Jack
continuò:
- Da un certo punto di vista siete
comunque simili perché anche Buffy ha una componente soprannaturale per cui è
possibile che abbia funzionato come una Chiave falsa però questo sposta
solamente il problema: come ha fatto Buffy a sopravvivere?
- Non sono sopravvissuta. - rispose
l'interessata, con voce un po' tesa come le accadeva sempre quando la storia
della sua morte veniva tirata fuori.
- Oh. - fu il primo commento di Jack,
che incluse Willow nel suo sguardo e continuò - So che è possibile annullare
una morte avvenuta per cause mistiche ma si tratta di magia di livello
avanzatissimo anche per una strega molto potente e si dice che non sia stata
più praticata dopo la caduta della civiltà egizia.
- Con un po' di fortuna sono riuscita
a trovare tutti gli elementi che servivano per invocare Osiris... - spiegò
Willow, con un certo imbarazzo ricordando che Buffy era finita in una
dimensione paradisiaca e lei l'aveva tirata fuori.
- Ne deduco che era già stata attivata
un'altra Cacciatrice e quindi al tuo ritorno eravate in due... - commentò
ancora Jack.
- Non esattamente: - spiegò Buffy -
un'altra Cacciatrice era stata attivata alla mia prima morte...
- Ma stavolta sono stato io a
riportarla indietro... - intervenne Xander che, vedendo l'espressione
incuriosita di Jack, continuò - niente incantesimi, solo banali tecniche di
pronto soccorso.
- Ah, interessante, ad ogni modo due
Cacciatrici insieme costituivano già uno spostamento nell'equilibrio di forze
tra Bene e Male.
- Be', il Primo Male ha reagito
cercando di uccidere me, l'altra Cacciatrice e tutte le Potenziali Cacciatrici
del mondo!
- Il Primo Male? Uhm, immagino che
abbiate combattuto duramente per sopravvivere...
- Puoi scommetterci! Willow ha dovuto
attivare tutte le Potenziali Cacciatrici sopravvissute e comunque abbiamo
dovuto far collassare
- Ah, dovevo immaginarlo che dietro ad
un incantesimo di tale portata ci doveva essere Willow appena l'ho vista! -
esclamò Jack, per poi rivolgersi direttamente alla giovane strega - Sai, anche
una mia nipote si è ritrovata improvvisamente ad essere una Cacciatrice: non è
stato facile per lei perché il potere della Cacciatrice ha una natura demoniaca
ma lei l'ha... ah, addomesticato... credo che sarà curiosa di conoscerti.
- Hai una nipote teenager? - gli
chiese Dawn.
- Oh, no, non è più una teenager da un
po'... diciamo da un paio di secoli abbondanti...
- Ma... ma per quanto ne sappiamo le
Cacciatrici sono tutte molto giovani e dopo una certa età il loro potenziale
viene perduto... - obiettò Willow.
- Credo che mia nipote abbia mantenuto
il suo potenziale, che comunque non sapeva di avere, perché anche lei è
un'alchimista e quindi ha mantenuto quel potere assieme al suo aspetto
giovanile.
"In realtà nel suo cuore lei si
sentiva già una Cacciatrice e nel corso della sua vita ha ridotto in polvere
molti vampiri usando uno stile di combattimento molto più simile al vostro che
al mio: siccome la forza sovrumana della Cacciatrice non era attiva in lei fino
a poco tempo fa lei ha sempre usato la telecinesi su se stessa per muoversi più
velocemente, rendere i suoi colpi più forti e usare le mani come lame per
decapitare i vampiri.
- Lei combatte regolarmente i vampiri?
- chiese Buffy, interessata.
- Non proprio ma quando ne avverte la
presenza non li lascia certo andare... ha decisamente un'avversione per i
vampiri che è nata durante la sua infanzia: vedete, uno dei problemi di noi
alchimisti è la necessità di mantenere una certa discrezione e questo significa
non poter vivere con la gente comune per molto tempo... certo, ci sono i modi
per fingere di invecchiare ma è chiaro che ciò serve solo a rimandare
l'inevitabile e alla maggior parte della gente non direi un decimo di ciò che
ho detto a voi questa sera ma immagino che conosciate il problema...
- Nostro padre non sa che sono
- Qualche secolo fa la gente accettava
più facilmente il soprannaturale, - continuò Jack - eppure era rischioso
manifestare qualità fuori dal normale. Tre secoli fa circa mi feci una famiglia
in Irlanda... riuscii a farmi accettare ed ero un buon medico ma se la gente
avesse saputo la verità su di me sono sicuro che molti mi avrebbero voluto
morto.
"Vissi per diversi decenni in un
villaggio, poi finsi di morire in un incidente durante un viaggio per potermene
andare nella maniera più discreta possibile assieme a mia moglie: lei non era
un'alchimista ma stando vicino a me per tanto tempo la mia energia l'aveva
influenzata mantenendola in salute e visse fino a centoventidue anni. I miei
figli si erano fatti le loro famiglie e vissero tranquillamente dopo la mia
finta morte finché un paio di vampiri cominciarono a seminare morte nel
villaggio in cui viveva mia figlia. Purtroppo, anche lei e la sua famiglia
vennero uccisi.
"I miei figli vivevano in un
villaggio vicino: loro conoscevano alcuni miei segreti e alla fine si resero
conto della natura del pericolo ma era troppo tardi per salvare la famiglia
della loro sorella e furono in grado di salvare il loro villaggio proprio
grazie al fatto che la gente accettava più facilmente il soprannaturale e
quindi gli altri abitanti si munirono di croci, acqua santa e quant'altro
serviva per difendersi dai vampiri.
Gli altri rimasero in silenzio:
conoscevano fin troppo bene la ferocia dei vampiri. Dawn si strinse al braccio
di Jack, che mise la mano libera sulle sue per accettare la sua solidarietà.
Alla fine, Xander ruppe il silenzio: - Io ho scoperto l'esistenza dei vampiri
quando hanno ucciso il mio migliore amico...
- Purtroppo molte persone li scoprono
nel modo peggiore e non tutti sopravvivono... - disse Jack, annuendo al
ragazzo. - I vampiri che distrussero la famiglia di mia figlia erano parte di
una stirpe particolarmente demoniaca facente capo ad un vampiro conosciuto come
il Maestro.
- E' quello che mi ha uccisa! - intervenne
Buffy - Ma poi io l'ho ridotto in polvere... o quasi, visto che era rimasto il
suo scheletro e l'ho dovuto spaccare a colpi di mazza.
- Splendido! - le disse Jack, con
convinzione.
- Hai poi trovato i vampiri che
avevano ucciso tua figlia e la sua famiglia? - chiese Dawn.
- Mi ci è voluto un secolo e mezzo per
trovare uno di loro. Quando tornai a far visita ai miei figli dopo diversi
anni, di nascosto, scoprii cos'era successo e iniziai una minuziosa indagine
nel villaggio in cui abitava mia figlia e successivamente in altri villaggi in
cui erano state riscontrate morti attribuibili ai vampiri nel periodo
successivo, parlando con cacciatori di demoni fino ad ottenere sufficienti
informazioni sul Maestro e sulla sua banda demoniaca.
"Tenete presente che non potevo
dedicarmi a tempo pieno a quella ricerca: quando tornai dai miei figli, trovai
mia nipote... be', in realtà in un certo senso fu lei a trovare me perché per
la sua curiosità trovò me che parlavo con mio figlio di nascosto e rimase alquanto
sorpresa vedendomi non solo vivo ma anche col mio normale aspetto da giovane e
quando le rivelai la verità volle subito seguire le mie orme.
"Le alchimiste donne a
quell'epoca erano molto rare: la nostra è una vita molto spesso solitaria e per
parecchi secoli anche nella nostra società per una donna vivere da sola
significava attirare l'attenzione mentre noi cerchiamo di essere molto discreti
ma mia nipote era sinceramente decisa ad affrontare qualsiasi difficoltà perciò
accettai di insegnarle i miei segreti.
"Avendo perso dei parenti a cui
era molto affezionata per colpa dei vampiri, lei è sempre stata pronta a
combatterli per evitare ad altri il dolore che lei ha provato e certamente
anch'io sono stato influenzato in questa lotta da quei fatti, poi mia nipote è
addirittura diventata una Cacciatrice, perciò sembrerebbe che i Poteri che Sono
abbiano un piano speciale anche per lei.
"Proprio i Poteri mi spinsero, e
intendo in senso letterale, fino al luogo in cui si erano fermati i vampiri che
avevano distrutto il villaggio di mia figlia: sembravano interessati a farmi
compiere un esperimento sul vampiro che avevo studiato solamente in forma
teorica. Come vi dicevo, io sono stato anche medico nella mia vita e nel mio
approccio al vampirismo ho messo insieme idee alchimistiche e mediche per
affrontare il problema come se fosse una malattia, una sorta di virus
mistico...
- Cos'è un veeroos? - chiese Buffy.
Dawn lo spiegò alla sorella
pronunciando il termine all'inglese.
- Io sono italiano, perciò pronuncio i
termini latini come facevano gli antichi romani. - spiegò Jack, che poi
continuò con la sua storia - Dunque la mia idea consisteva nel trovare un modo
per eliminare quella sorta di infezione demoniaca che invade il corpo di un
essere umano nel momento in cui beve il sangue di un vampiro e col tempo ideai
una sorta di medicina che però era decisamente amara, in quanto comprendeva una
prolungata sofferenza fisica per il vampiro dando un effetto solamente a
lunghissimo termine.
"Poiché una delle basi per
diventare alchimista è la profonda conoscenza di se stessi e il superamento
degli impulsi negativi non avevo alcun desiderio di torturare un vampiro,
neppure quello che aveva ucciso mia figlia e i miei nipoti.
- Chi cerca vendetta rischia di finire
per fare del male a se stesso e alle persone che ama! - intervenne Willow, che
ben conosceva quel baratro.
- Davvero! - approvò Jack - Per me non
era una questione di vendetta, solo di trovare il modo migliore per fermare i
vampiri, tuttavia questa specie di cura che avevo ideato mi pareva decisamente
inefficiente e probabilmente non ne avrei mai fatto nulla se i Poteri in
persona non se ne fossero interessati.
"Fu in quell'occasione che mi resi
veramente conto di quanto i Poteri siano diversi da noi esseri umani e da
praticamente tutte le creature senzienti che ho incontrato durante la mia vita
in varie dimensioni: avevo trovato una soluzione al problema dell'infliggere
una prolungata sofferenza fisica al vampiro, anche se si trattava di
sostituirla con un altro tipo di sofferenza, per quanto più diluita nel tempo,
ma questo richiedeva un intervento magico che però io non ero in grado di
operare e proprio nel luogo in cui fui spinto trovai un potente stregone in
grando di fare ciò che mi serviva ma l'inumanità dei Poteri sta nel fatto che
nel momento in cui trovai il vampiro lui aveva appena ucciso la figlia dello
stregone.
"Capite bene che mi bastò dire
allo stregone che anche mia figlia era stata vittima di quel vampiro per farmi
ascoltare da lui ed enfatizzare la questione della sofferenza per il vampiro
per ottenere il suo entusiastico aiuto. Fui io stesso a catturare il vampiro e
spedirlo a suon di calci, per quanto telecinetici, dallo stregone e fu così che
l'esperimento venne messo in pratica.
- Ma in cosa consiste la sofferenza
che prova il vampiro? - chiese Willow, interessata ai risvolti magici della
vicenda.
- Avevo avuto varie idee in questo
senso, pensando anche al modo di rendere al vampiro il più difficile possibile
aggredire altri esseri umani finché la cura non avesse avuto effetto e alla
fine ho pensato che la soluzione più appropriata sarebbe stata far sì che il
vampiro soffrisse per le morti che aveva causato e questo fu ottenuto
restituendogli la sua anima...
Al gruppo fu a quel punto chiaro chi
fosse il vampiro usato come cavia: perfino Kennedy, che aveva sentito solo
qualche storia su Angel da Willow, comprese il riferimento e nessuno fu in
grado di commentare. Jack non potè capire il motivo di quel silenzio e
continuò:
- Io avrei voluto continuare a seguire
l'esperimento ma i Poteri avevano evidentemente altri piani e mi spinsero
lontano da lì. Mi rendo conto che a voi Cacciatrici questa storia possa
apparire alquanto assurda quando a voi basta un paletto appuntito per liberarsi
di un vampiro e devo dire che anche mia nipote, per quanto interessata a nuovi
esperimenti alchimistici, mi ha spesso detto che è stata una perdita di tempo
quando lei può decapitare un vampiro a mani nude.
- Ehi, vorrei anch'io fare quel tipo
di giochetti! - esclamò Buffy, cogliendo l'occasione per cambiare discorso.
- Sarebbe molto più facile combattere
contro i vampiri! - aggiunse Kennedy, che era molto meno interessata alla
storia di Angel ma era contenta di dare man forte a Buffy quando si parlava di
caccia ai vampiri.
- Bisogna diventare alchimisti per
riuscire a usare la telecinesi o chiunque può imparare? - chiese Buffy.
- La telecinesi è una capacità
naturale dell'essere umano, come la telepatia... - rispose Jack
- Io riesco a comunicare
telepaticamente con Willow e Xander! - intervenne Buffy.
- La telecinesi è più complessa da
dominare perché non si tratta semplicemente di comunicare con altre persone
bensì di manipolare attivamente ciò che c'è attorno a noi, tuttavia entrambe
per certi versi sono come la matematica: tutti in qualche modo possono
apprenderne i rudimenti però c'è bisogno di esercizi anche intensi e solo una
minuscola parte della popolazione riesce davvero a comprenderla a fondo e ad
utilizzarla in maniera un po' più che superficiale ma in realtà il grosso
problema con queste facoltà è che negli ultimi millenni sono cadute in disuso e
quindi sono pochissimi gli individui che imparano ad utilizzarle. Come per la
magia, alcuni pregiudizi contro telepatia e soprattutto telecinesi sono nati
nei secoli successivi alla guerra mondiale combattuta circa diecimila anni fa.
- Stai parlando della caduta di
Atlantide? - chiese Willow.
- Si e no, - rispose Jack - nel senso
che i frammenti della storia sono stati mischiati dando origine a leggende
confuse. In realtà, Atlantide sprofondò per cause naturali ovvero la fine
dell'ultima era glaciale che circa dodicimila anni fa diede inizio ad una
crescita del livello dei mari che nel giro dei secoli successivi portò alla
sommersione di tutte le zone costiere e di estese pianure che erano di poco
sopra al vecchio livello del mare. Tuttavia, la guerra fu combattuta perché la
fine dell'era glaciale portò anche alla progressiva fine della grande fertilità
del nord Africa.
"La più grande civiltà di allora
era nata e si era sviluppata lì ma si era espansa anche negli altri continenti
tuttavia il riscaldamento globale aveva dato inizio ad anni di siccità e i maghi
che tentarono di vedere il futuro scoprirono che quelle fertili pianure erano
destinate a diventare un enorme deserto, quello che oggi viene chiamato Sahara,
mentre l'Europa sarebbe diventata sempre più fertile.
"Il tentativo di colonizzare
l'Europa per spostarvisi progressivamente seguendo i mutamenti climatici si
scontrò con la presenza dei guerrieri dei ghiacci, la civiltà che dominava il
continente da almeno duecentomila anni: la loro civiltà stava decadendo per
motivi che forse ormai non riusciremo a capire mai e senza ulteriori interventi
forse sarebbe caduta lo stesso ma i guerrieri dei ghiacci erano decisi a
difendere i loro territori e inevitabilmente fu guerra, una guerra combattuta a
colpi di magia e telecinesi che infuriò per secoli, iniziando con una serie di
scontri nel sud Europa che partirono da colonie già esistenti per poi diventare
sempre più feroce in tutto il continente.
"Atlantide era la capitale della
civiltà dei guerrieri dei ghiacci e affondò nel corso della guerra man mano che
il livello dei mari cresceva. Sicuramente i mutamenti climatici favorirono gli
invasori africani e i guerrieri dei ghiacci vennero non solo sconfitti ma
costretti a rifugiarsi in poche roccaforti nelle quali la loro civiltà finì con
l'estinguersi nel giro di poco tempo e venire totalmente dimenticata finché le
ricerche scientifiche non cominciarono a riportare alla luce i loro resti: sono
facilmente riconoscibili perché si trattava di una specie umana diversa dalla
nostra, quella che oggi viene chiamata uomo di Neanderthal.
"Prevedere il futuro è un compito
complesso e i maghi che previdero la desertificazione del nord Africa non
previdero che anche la loro civiltà sarebbe decaduta enormemente per le
conseguenze della guerra e tutto ciò provocò un'ondata di repulsione nei
confronti di magia e telecinesi: questi poteri vennero utilizzati ancora in
maniera ampia dalla civiltà egizia ma nel resto del mondo caddero in disuso e
vennero utilizzati solo da una sparuta minoranza.
"Sono quasi certo che nel vostro gruppo
abbiate messo insieme la maggior quantità di poteri soprannaturali da qualche
millennio a questa parte.
- Per... per attivare tutte le
potenziali Cacciatrici però ho usato un oggetto antico:
- Intendi quella forgiata dai Guardiani?
Era stata considerata perduta da millenni!
- Si, è proprio quella ma... ma come
fai a conoscerla? - chiese Willow - Neppure gli Osservatori ne sapevano nulla e
quando Buffy l'ha trovata è stata una sorpresa assoluta per tutti!
- Ah, si, gli Osservatori, gli uomini
ombra... - disse Jack - Le conoscenze di noi alchimisti arrivano molto più
indietro nel tempo e sono state mantenute, quelle degli Osservatori sono per
certi versi più ampie e in passato molti alchimisti hanno lavorato fianco a
fianco con loro ma col tempo abbiamo avuto l'impressione che si fossero così
focalizzati nella lotta contro i demoni da perdere di vista tutto il resto: ad
esempio,
- E' proprio per quello che qualche
anno fa li ho mandati all'inferno! - esclamò Buffy.
- Mi sono chiesto più volte quando
sarebbe successo... - commentò laconicamente Jack.
- A volte abbiamo collaborato ancora:
- continuò Buffy - per combattere Glory e il Primo Male... quasi tutti gli
Osservatori sono stati uccisi dagli inviati del Primo Male!
- Noi stiamo cercando di rifondare
l'organizzazione assieme ai pochi superstiti. - intervenne Dawn.
- Ah, molto interessante... - commentò
ancora Jack - questa è un'enorme occasione per ritornare agli scopi originari
degli Osservatori: combattere i demoni ma ricordando sempre di essere al
servizio degli esseri umani!
- Ufficiosamente anch'io sono un'Osservatrice:
una volta bisognava studiare per anni per diventare ufficialmente Osservatori
ma in questo momento non possiamo badare tanto alle formalità... - continuò
Dawn.
- Allora potresti essere in vari modi
la persona chiave all'alba di una nuova era per l'umanità... non intendevo fare
giochi di parole... oh, be', solo un paio...
Dawn colpì scherzosamente Jack con un
pugnetto e i due si sorrisero con complicità, lasciando ancora una volta gli
altri spiazzati per come si capivano al volo. Le vecchie preoccupazioni di
Buffy per la sorella si erano rinnovate quella sera ma almeno Dawn sembrava
essersi rasserenata grazie alla presenza del suo vecchio amico e anche per
Buffy era un sollievo poter contare sull'aiuto di qualcuno che aveva già
mostrato notevoli poteri nella lotta ai demoni e la ferma volontà di proteggere
Dawn.
Durante quella piccola pausa suonò il
campanello e le ragazze si guardarono tra di loro chiedendosi chi potesse
essere.
- E' una Cacciatrice. - le informò
Jack, interpretando la loro espressione.
Dawn andò ad aprire, cercando di
pensare a quali Cacciatrici fossero a Londra.
- Ehi, D., come va? - la salutò Faith,
col suo ostentato cameratismo che cercava di presentare quando aveva a che fare
con le sorelle Summers per celare l'insicurezza che spesso provava quando aveva
a che fare con Buffy.
- Ehi, Faith, - le rispose Dawn,
sorridendole a sua volta - entra.
Faith rimase sorpresa
dall'atteggiamento amichevole della giovane Summers ma sapeva che il motivo
della sua visita rischiava di portare sufficiente tensione perciò la seguì in
casa continuando a sorriderle.
- Questo è il mio amico Jack. -
presentò l'alchimista.
- Ehi. - lo salutò
- Piacere. - rispose più formalmente
Jack.
- Ho saputo che eravate a Londra e sono
venuta per discutere con voi, di Dana e di Angel. - disse Faith, arrivando
subito al punto per poi rivolgersi a Jack -
Tu conosci Angel, il vampiro con
l'anima?
Capitolo III
Dall'espressione di Buffy, che sembrava
desiderare di averle affondato meglio il pugnale nelle budella qualche anno
prima, da quella di Dawn, che sembrava voler terminare quel che la sorella
aveva iniziato all'epoca, e da quella imbarazzata degli altri, Faith capì che
doveva aver detto qualcosa di sbagliato ma non capiva cosa e Jack le rispose
senza problemi:
- E' da un secolo che non lo vedo,
come sta?
- Direi bene, anche se negli ultimi
mesi è stato molto occupato a cercare di usare a fin di bene le strutture di
Wolfram&Hart... non so se conosci lo studio legale...
- Wolfram&Hart? - chiese Jack -
Pensavo che Angel non se la facesse più con demoni malvagi!
- Oh, no! - si affrettò a precisare
Faith - I soci anziani dello studio gli hanno lasciato la gestione delle
strutture come premio per quello che ha fatto per difendere Los Angeles durante
le crisi dei mesi scorsi... hai sentito dell'eclissi mistica e della gente
ridotta a zombie?
- Alcune mie fonti mi hanno fornito
qualche informazione ma in maniera frammentaria... allora Angel vi è stato
coinvolto...
- Diciamo che ha salvato la città e
forse il mondo intero! Per far cessare l'eclissi ha addirittura rinunciato alla
sua anima!
Faith notò che Jack si era irrigidito
e continuò a spiegare:
- Angelus conosceva
Faith notò che il suo riassunto che
ometteva parecchie parti della storia relative a tutto ciò che aveva fatto
Angelus durante quel periodo aveva fatto rasserenare Buffy e, per cercare di
riguadagnare ancora qualche punto, aggiunse ancora:
- Adesso Angel ha di nuovo l'anima,
grazie alla nostra Willow, e può cercare di usare le risorse di
Wolfram&Hart a fin di bene, però non si fida di loro: sa bene che sono
avvocati!
- Ah, Willow non mi ha detto nulla di questo...
- fece notare Jack, guardando negli occhi la giovane strega, che distolse lo
sguardo.
- E' sempre così modesta... - la
giustificò Faith.
- E' vero, - le diede man forte Dawn -
Willow ha fatto cose incredibili ma non le piace parlarne!
- Non è merito mio: - spiegò Willow -
l'incantesimo per ridare l'anima a Angel mi è stato dato da una donna che
apparteneva alla tribù dello stregone che maledì Angel.
- Uhm, maledì... già, immagino che
loro la considerassero una maledizione... - commentò Jack
- C'è qualcuno che la considera
diversamente? - chiese Faith.
- Lo stregone ha sviluppato una mia
idea che doveva servire a eliminare la componente demoniaca che infesta un
corpo umano rendendolo un vampiro. - spiegò l'alchimista.
Faith era perplessa: non aveva mai
sentito quella parte della storia e per di più si trattava di vicende di oltre
un secolo prima.
- Ma tu quanti anni hai? - chiese a
Jack.
- Seicentoquindici... noi alchimisti
conosciamo il modo di evitare l'invecchiamento...
Faith cominciava a farsi un'idea dei
motivi per cui nominare Angel era stata considerata una pessima idea e cercò di
aggiungere qualche altro argomento buono per rimediare al suo involontario
errore:
- Angel mi ha accennato ad una
profezia che parla di un vampiro con l'anima che diventerà di nuovo un essere
umano: è questo il tuo progetto?
- Non conosco questa profezia ma la
mia idea era proprio questa. Tu hai conosciuto Angel con e senza l'anima:
quanto sono diversi?
- Sono completamente diversi! - si
affrettò a rispondere Faith - Sono come il Dottor Jekyll e Mr. Hyde! Sono
totalmente opposti! Anche Buffy può confermarlo!
Faith si accorse subito di avere fatto
un passo falso.
- Oh, non sapevo che anche Buffy lo conoscesse
e addirittura nelle sue diverse personalità... - commentò Jack, volgendo lo
sguardo alle sorelle Summers.
Faith capì che Buffy e gli altri non
avevano raccontato a Jack nulla dei loro rapporti con Angel e provò a rimediare
prendendo la questione dal punto di partenza meno pericoloso.
- Alcuni anni fa un gruppo di cattivi
riuscì a togliere l'anima a Angel grazie ad un demone... immagino che Willow
abbia rimediato anche quella volta...
- Non sono stata io: il demone doveva
un favore a Giles e l'ha pagato restituendo l'anima a Angel. - spiegò Willow
sia a Faith, che non conosceva quella parte della storia, che a Jack, al quale
aggiunse: - Giles era l'Osservatore di Buffy.
- E tu dov'eri? - chiese Jack a Faith.
- Io ero una dei cattivi... - rispose
lei, imbarazzata.
- Quindi eri pronta a lavorare con
Angelus...
- Già...
- Un patto suggellato con un bacio! -
intervenne Buffy, alla quale quel ricordo dava ancora fastidio.
- Hai baciato un vampiro? Dovevi
proprio amare il pericolo! - commentò Jack.
- Be', si... ma lui non mi avrebbe
morsa... dovevamo essere soci...
- Il pericolo costituito da un vampiro
non è solo nei morsi, sebbene quello sia decisamente il maggiore in quanto
letale: - spiegò Jack - proprio come noi respiriamo con i polmoni ma anche con
la pelle, i vampiri assorbono l'energia degli umani mordendoli ma anche con
contatto fisico, perciò un contatto intimo è comunque pericoloso. Ora, è vero
che tu sei una Cacciatrice e quindi hai più energia di un essere umano normale
ma ho raccolto molte notizie riguardanti umani utilizzati come giocattoli anche
sessuali da vampiri che manifestavano scarsa lucidità di pensiero e instabilità
emotiva.
Faith non riusciva a credere di essere
lei quella che stava subendo quella predica ma era chiaro che anche Buffy ne
era stata toccata perché era arrossita violentemente. Faith pensò che fosse
meglio cercare di cambiare discorso:
- I miei problemi esistevano già e
alla fine è stato proprio Angel a salvarmi!
- Un vampiro che salva una Cacciatrice...
interessante...
- La sua esperienza nel campo della
redenzione mi è stata utile...
- Meglio così. Ci sono state altre
occasioni in cui Angel ha perso l'anima?
Faith non sapeva cosa dire e guardò
imbarazzata Buffy, Jack se ne accorse e si rivolse a sua volta verso di lei.
- Buffy? - la sollecitò.
- C'è stata un'altra volta, la prima
in effetti...
- E com'è successo?
- Be'... c'era quella cosa dell'attimo
di felicità pura...
- E' un ulteriore peso contro la parte
demoniaca di Angel... certo, piuttosto pericoloso e avrei preferito
qualcos'altro ma allo stregone l'idea piaceva... ma cos'è che ha reso Angel
così felice?
Buffy era particolarmente imbarazzata,
anche più delle altre occasioni in cui qualcuno aveva parlato della sua notte
passata con Angel: da una parte avrebbe voluto dire a Jack che non erano affari
suoi, dall'altra erano sicuramente affari di Angel e quell'uomo poteva forse
aiutarlo, perciò decise di dargli almeno una risposta parziale:
- Angel ha sentimenti umani e si era innamorato...
- Di una vampira o di un'umana?
- Di un'umana! - rispose Buffy, con un
tono di voce più acuto di quanto intendesse.
Jack rimase pensoso per qualche
secondo: non erano molti i modi in cui una donna potesse far felice un uomo per
cui gli ci volle poco per capire come dovevano essere andate fondamentalmente
le cose.
- Angel non conosceva quella parte
della maledizione... o trattamento, se preferisci chiamarlo così. - Aggiunse
Buffy.
- Questo è davvero strano... -
commentò Jack - temo che sia stata un'altra delle simpatiche idee dei Poteri
che Sono... - poi si accorse della perplessità di Faith e le spiegò - io volevo
guidare Angel alla riscoperta della sua umanità ma i Poteri mi hanno spinto
lontano da lui e quando dico spinto intendo proprio in senso letterale: in
pratica ho dovuto andarmene via subito dopo che era stato trattato.
Faith cominciava finalmente a capire
meglio tutta la storia e cercò di dare man forte a Buffy:
- I Poteri a volte sono una rottura di
scatole però Angel è riuscito a ritrovare la sua umanità!
- Questo è certamente un punto
importante e capisco che abbia voluto trovare una compagna migliore della sua
vecchia amante Darla.
- L'abbiamo incontrata: - intervenne
Buffy - era con il Maestro e indovina? Voleva uccidermi. E' stato Angel a
ridurla in polvere, per salvarmi!
Buffy si rese conto che quella
dichiarazione poteva rivelare più di quanto volesse ma ormai le era sfuggita di
bocca. Jack la guardò intensamente, aggrottando le sopracciglia, e alla fine
commentò:
- Un vampiro ha un legame speciale con
il proprio sire, nel caso di Angel e Darla il legame era ancora più profondo
del solito e questo rende il suo gesto ancora più importante!
- Le persone cambiano... - affermò
Buffy.
- Davvero! - confermò Jack, guardando
però Dawn che gli sorrise, un po' imbarazzata.
- A me vederla crescere basta e
avanza... - disse ancora Buffy, accorgendosi che Jack stava guardando sua
sorella.
- Immagino che negli ultimi anni sia
cambiata più che nei millenni precedenti. - disse l'alchimista.
- Stai parlando di quella cosa della
Chiave? - chiese Faith.
- Esatto. Conosci la sua storia?
- Mi hanno raccontato di quella Glory,
- rispose
L'interessata dovette confermare.
- Quindi tu hai un'identità umana
completa. - disse Jack, che non conosceva quella parte della storia.
Ancora una volta Dawn confermò.
- Allora in realtà non sono mai stata
affettuosa con te... - le disse Faith.
Dawn si sentì particolarmente a
disagio a confermare quella circostanza, capendo che si riferiva al periodo in
cui Faith aveva scambiato il corpo con Buffy e aveva cercato di non destare
sospetti in lei comportandosi affettuosamente nei suoi confronti, il che in
realtà l'aveva spinta a chiedersi come mai fosse così strana.
- Era uno dei pochi ricordi positivi
che avevo di quel periodo... - commentò Faith.
- Ora un nuovo pericolo minaccia Dawn:
- le spiegò Jack - un'orda di demoni vorrebbe invadere questo mondo da una
dimensione infernale e vogliono eliminare
- Willow potrebbe riuscire a chiuderlo
in qualche modo, - intervenne Buffy - ma ci sono demoni in questo mondo che
vogliono comunque uccidere Dawn.
- Cordelia mi ha detto che solo
- Ehi, se c'è da far fuori qualche
demone contate sul mio aiuto! - esclamò Faith.
- Direi che una Cacciatrice in più
faccia sempre comodo... - disse Jack e le sorelle Summers accettarono l'aiuto
di Faith, seppure non con grande entusiasmo.
- A proposito, - intervenne ancora
Faith - come va la ricerca delle Cacciatrici attivate da Willow?
- Piuttosto male: - dovette ammettere Buffy
- ormai non devono essercene molte in giro e la maggior parte per lo più
nasconderanno i loro nuovi poteri.
- Se già volevo chiedere a mia nipote
di aiutarci, direi che questo è un motivo in più, visto che anche lei può
riconoscere una Cacciatrice a parecchi metri di distanza grazie ai suoi poteri
di alchimista. - fece notare Jack.
- Sa cacciare i vampiri? - chiese
Faith.
- Li decapita con le mani. - rispose
Jack, lasciandola sbigottita.
- Pensavo che gli alchimisti fossero
studiosi...
- Di solito si e anche noi lo siamo
per la maggior parte del tempo ma inevitabilmente quando si ha a che fare con
fenomeni mistici a volte si incappa in creature maligne e nel corso della vita
possono avvenire fatti che portano ad usare certi poteri in modo diverso dal
normale. Adesso però l'importante è che Dawn riesca a usare i suoi poteri per
chiudere quel portale.
- Domani abbiamo ancora tempo per
andare di ronda e cercare altre Cacciatrici, - intervenne Buffy - mentre voi
studierete un modo per permettere a Willow di chiuderlo al posto di Dawn.
- Dobbiamo comunque tentare di
risvegliare i poteri di Dawn. - disse Jack, per poi rivolgersi direttamente
alla Chiave - Quando venne aperto il portale tra tutte le dimensioni, come si
manifestò fisicamente il tuo potere?
- Uno dei servi di Glory mi fece dei
tagli e il mio sangue sgorgò aprendo il portale.
- Ah, capisco, dunque è stata una pura
manifestazione della tua energia mistica ma non della tua volontà.
- No, io non avrei mai voluto farlo,
sapevo cosa sarebbe successo!
- Dunque non hai mai aperto un portale
con la tua volontà da quando sei umana...
Dawn confermò. Jack rimase pensieroso
per parecchi secondi mentre tutti rimanevano a guardarlo, in attesa di sentire
la sua opinione.
- Allora? - lo sollecitò infine Buffy.
- Oh, forse si tratta semplicemente di
fare qualche esercizio ad hoc: il suo potere è come dormiente, forse basta
stimolarlo adeguatamente con la sua volontà per risvegliarlo, però...
- Cosa? - lo sollecitò ancora Buffy.
- Avete visto che la sua energia è
enorme ma il corpo umano non è fatto per sopportarla quando
- Ehi, se c'è qualche rischio per Dawn
non se ne fa niente! - esclamò Buffy.
- In realtà la cosa peggiore che le
potrebbe succedere sarebbe di tornare ad essere una creatura di pura energia...
- spiegò Jack.
Capitolo IV
- Allora non se ne fa niente! - disse
ancora Buffy.
- Non so se ritornerebbe davvero al
suo stato originale perché i monaci l'hanno cambiata tanto che anche questo è
molto difficile. - aggiunse Jack.
- Ehi, c'è sempre Willow a mettere a
posto le cose! - intervenne Faith.
- Io... non so proprio come funzioni
quell'incantesimo... - spiegò la giovane strega.
- Alla fine sta a Dawn decidere... -
fece notare Jack.
- Sono pronta a farlo! - disse
l'interessata.
- Voglio proprio vedere come lo farai
chiusa in casa! - esclamò Buffy.
- Non stiamo parlando di impedire a Dawn
di fare qualche stupida ragazzata che può essere pericolosa: qui stiamo
parlando del modo di salvare il mondo da un'invasione di demoni... - spiegò
Jack a Buffy con tono paterno per poi aggiungere - se Dawn vuole andare avanti
e tu ti opponi posso sempre teletrasportarla in un ambiente più positivo e
naturalmente i suoi amici che sono pronti a sostenerla sono i benvenuti.
Buffy non veniva trattata in quel modo
da quando Giles era il suo Osservatore e lei non sapeva se fosse peggio quello
o lo sguardo di sfida di sua sorella, si rivolse quindi verso Willow e Xander
per cercare il loro sostegno.
- Ho già imparato che mettersi tra le
sorelle Summers non è salutare... - disse Xander, intervenendo solo per tirarsi
fuori dalla lite.
- Io voglio proteggere mia sorella: -
provò a giustificarsi Buffy - le voglio bene!
- Oh, ma anch'io le voglio bene, -
ribattè Jack - nondimeno la decisione è sua...
- Posso provare a studiare gli
incantesimi riguardanti i portali, - intervenne Willow - ma Jack aveva ragione
quando ha elencato tutti i problemi... Cordelia non ha detto proprio nulla che
ci possa essere utile?
- L'unica informazione che mi ha dato
è quella relativa al momento in cui approssimativamente avverrà la congiunzione
astrale che permetterà l'apertura del portale verso questo mondo e non vi so
dire se &sia stata una sua scelta o se lei stessa sappia solo questo.
- Lei riceve istruzioni dai Poteri che
Sono, - spiegò Willow - perciò è probabile che ti abbia riferito ciò che le
hanno fatto sapere.
- Se è in atto un piano dei Poteri
possiamo aspettarci qualunque cosa... - commentò laconicamente Jack, per poi
rivolgersi a Dawn - se per te va bene domani mattina potremmo andare in qualche
posto tranquillo all'aperto per fare qualche tentativo di risvegliare i tuoi
poteri mentre Willow fa qualche ricerca e nel pomeriggio potremmo riunirci per
confrontare i relativi progressi.
- Per me va bene. - Confermò Dawn -
Conosco alcuni posti fuori città che sono praticamente in campagna.
- Sicuramente ce ne sarà uno perfetto.
Se riesci a visualizzarli nella tua mente ci potremo teletraspostare
direttamente lì.
Buffy non era affatto contenta di
essere lasciata fuori da quella decisione ma si era già pentita del suo scatto:
l'ultima volta che aveva tentato di decidere per Dawn era stato quando aveva
incaricato Xander di portarla lontano dalla battaglia contro il Primo Male e,
anche se dopo la vittoria si erano messe alle spalle tutto quanto, a Buffy era
ormai chiaro che Dawn stava diventando sempre più indipendente da lei e in quel
caso più che mai voleva fare a modo suo ma quando Dawn si trovava in pericolo
qualcosa scattava dentro di lei e anche in quest'occasione aveva parlato prima
di riflettere.
- Allora
- Scooby Gang? - chiese Jack.
- Ah... è un nome che deriva da un
cartone animato: - spiegò Xander - ci hanno anche fatto un film e c'è
un'attrice...
- Non mi assomiglia per niente! -
intervenne Buffy, che aveva già capito cosa voleva dire l'amico.
- Noi pensiamo che una delle
protagoniste del film assomigli a Buffy, - spiegò Dawn - ma lei non è
d'accordo.
- Pensavo che le ragazze fossero
contente di assomigliare alle attrici. - commentò Jack, perplesso. - Non è più
così?
- Quando io dico a Willow che
assomiglia alla protagonista dei film della serie American Pie lei mica si
offende! - intervenne Kennedy.
- Io però non uso il flauto... -
puntualizzò Willow.
- Quella di Scooby Doo ha fatto giusto
un film decente! - fece notare Buffy, caustica.
- Qualche volta penso che mi darà un
pugno, - spiegò Xander a Jack - ma conto sul fatto che lei usa il destro per
cavarmela senza danni... - indicando la benda sull'occhio mancante.
L'imbarazzo che causavano sempre
queste battute placò Buffy. La calma tornò, almeno in apparenza, e Jack ritenne
che fosse venuto il momento di congedarsi.
- Allora ci vediamo domani mattina...
- disse, soprattutto a Dawn.
- Ehi, ci conto! - disse la giovane, putando
l'indice sul petto di Jack - Non è che te ne vai in qualche altra dimensione
per tornare tra qualche decennio?
- Mia cara, ti ho appena ritrovata e
non ho alcuna intenzione di perderti di nuovo! - rispose lui, prendendole la
mano tra le sue e baciandola affettuosamente. - Visto il fallimento
dell'attacco di stasesa i complici dei demoni che abbiamo eliminato dovrebbero
guardarsi dal tentare quancos'altro così presto, in caso contrario chiamami:
dovunque io sia ti sentirò!
- Grazie, comunque tutto il palazzo
appartiene agli Osservatori e i miei amici utilizzano altri appartamenti dove
ci sono diverse armi per combattere i demoni perciò saremo in grado di
difenderci.
Jack annuì, i due si sorrisero
reciprocamente e si abbracciarono, dopodiché l'alchimista scomparve.
Buffy stava ancora cercando di
abituarsi all'idea che sua sorella avesse un vecchio amico di cui lei non
sapeva nulla fino a poche ore prima e rimase perplessa nel vedere la sua aria
euforica.
- Hai dei demoni alle calcagna, vuoi
fare qualcosa che potrebbe farti tornare ad essere una palla di energia e sei
felice? - chiese a Dawn.
- Ho ritrovato un vecchio amico!
- Pensavo che anche noi fossimo tuoi
amici... - fece notare Willow.
Dawn sospirò e spiegò:
- Voi siete miei amici perché siete
amici di Buffy. Tutta la mia vita come essere umano è parte della vita di Buffy
perché Dawn Summers è parte di Buffy. Questo è diverso! Jack è un mio amico,
qualcuno che mi ha conosciuta tanto tempo fa e sa chi sono veramente.
Nessuno sapeva come ribattere a quelle
parole e alla fine Buffy commentò:
- Non ci avevi mai detto queste
cose...
- Quando avrei potuto dirvele? -
chiese Dawn, con una punta di tristezza - Mentre cercavi di salvarmi da Glory?
Dopo che sei tornata dalla morte e avevi difficoltà a riadattarti a questa
vita? Mentre stavamo combattendo il Primo Male?
Ancora una volta nessuno seppe come
ribattere e sulla stanza scese un silenzio imbarazzato, questa volta rotto da
Faith, che pensava fosse arrivato anche per lei il momento di congedarsi:
- Spero di non avervi creato problemi:
non sapevo che fosse un tale problema parlare di Angel davanti a Jack.
- E' che molto tempo fa Angelus, credo
assieme a Darla, ha ucciso una sua figlia e la famiglia di lei. - le spiegò Dawn.
Faith ora capiva bene certi imbarazzi
di Buffy ma aveva ancora qualche perplessità.
- Eppure sembrava che gli importasse
davvero di lui...
- Ha contribuito a cambiarlo, penso
che ora si senta responsabile.
Faith pensò a come Angel fosse venuto a
trovarla in prigione e dovette convenire.
- Non ha potuto guidarlo ma forse
Angel ha preso lo stesso qualcosa da lui... - commentò quindi, per poi
rivolgersi ancora a Buffy - ancora non hai deciso se riesci a fidarti di lui?
Buffy capì che Faith stava parlando di
Angel e sbuffò: - Tu credi che potrebbe fare qualcosa per Dana, vero? Ma il suo
è un problema medico, non ha semplicemente perso la strada come... come...
- Come me? - suggerì Faith.
Buffy annuì.
- Quel che non mi è piaciuto è il modo
in cui hai trattato lui e gli altri! Non ti fidi più neppure di Wesley? E di
Spike che mi dici?
Buffy rimase in silenzio, pensosa e
imbarazzata perché non sapeva proprio cosa fare con Spike dopo che aveva
scoperto della sua resurrezione.
- E tu cosa mi dici di quel che è
successo a Fred? - intervenne Willow, che nel breve periodo passato a Los
Angeles l'anno prima si era affezionata alla ragazza.
Faith sospirò e rispose: - Ti dico che
mi è dispiaciuto un casino sapere che è morta e il suo corpo viene usato da un
demone! Wesley è distrutto, gli altri non sanno cosa fare ma certamente non
avrebbero voluto questo!
Willow strinse i pugni ma non disse
altro: le notizie che aveva ricevuto su ciò che era accaduto a Fred erano
frammentarie ma pareva che non solo fosse stato fatto tutto alle spalle di
Angel e dei suoi colleghi ma addirittura che il piano fosse stato preparato
esternamente a Wolfram & Hart.
- OK, - disse ancora Faith - suppongo
che il problema di Angel dovrà aspettare un po' ma potete contare su di me per
aiutare Dawn!
Detto ciò, Faith se ne andò e, poiché
la serata era finita, anche Xander, Willow e Kennedy si apprestarono ad
andarsene. Avevano tutti una nuova preoccupazione ed erano uno po' sconcertati
vedendo il buon umore di Dawn.
- Non è che quel Jack ha qualche
strana influenza su di te? - le chiese Xander.
- E' il signor
sospetto-di-chiunque-sia-vicino-ad-una-delle-sorelle-Summers che parla? -
ribattè Dawn, con tono ironico.
Xander arrossì ma ribattè a sua volta:
- Più di una volta ho avuto ragione!
- Ma si trattava di vampiri! - gli
fece notare Dawn, per poi chiedergli - O forse non ti fidi di nessuno che abbia
più di un secolo di vita?
- E' solo che cerco sempre di evitare
che rimaniate ferite...
- Ma è un amico! - esclamò Dawn,
arrossendo.
- Un amico speciale, a quanto pare...
sono curioso di vedere cosa ne dirà Giles. - commentò ancora il giovane,
avviandosi all'uscita.
Buffy non aveva nessuna voglia di
riparlare di vecchie storie e quindi non era intervenuta ma si limitò a
salutare l'amico assieme a Willow e Kennedy quando se ne andarono.
- Allora, - le chiese Dawn tra il
serio e il faceto, dopo che furono rimaste sole - dall'alto della tua
esperienza con uomini ultracentenari, secondo te corro gravi pericoli con Jack?
- Secondo me corri solo pericoli
moderati... - le rispose Buffy, assecondandola. - solo che appena noi
sorridiamo a un uomo Xander si inquieta ma fa così per affetto... a proposito,
prima di cosa parlava esattamente Faith?
Dawn fece finta di non capire ma Buffy
non lasciò perdere.
- Quando ha detto di essere stata
affettuosa nei tuoi confronti a quando si riferiva esattamente? Quando ha
scambiato i nostri corpi tu hai detto di aver avuto qualche sospetto perché si
era comportata in maniera strana, intendevi perché era stata più affettuosa di
me?
- Buffy, sono tutti ricordi falsi, che
senso ha tenerli in considerazione?
Seppur poco convinta, Buffy dovette
lasciar perdere e le sorelle Summers andarono a dormire.
Capitolo V
Come concordato, il mattino dopo Jack
apparve alla porta di casa Summers.
- Non avresti potuto teletrasportarti
direttamente in casa? - gli chiese Dawn, dopo averlo fatto entrare.
- Oh, certo, ma non sarebbe stato
molto educato...
Per scegliere il posto dove andare per
lavorare in tranquillità Jack chiese a Dawn di visualizzare nella sua mente i
posti che riteneva più adatti, cercando di trasmettergliene le immagini e
quando lei pensò ad un piccolo parco alla periferia della città Jack decise che
era il posto giusto. Jack prese la mano di Dawn e teletrasportò entrambi a
destinazione.
- Ehi, è un gran bel modo per
viaggiare! - commentò la ragazza.
- E' molto comodo e veloce. - disse
Jack, sorridendole.
Dawn era piuttosto tesa al pensiero di
dover riprendere il controllo dei suoi poteri di Chiave in pochissimo tempo e
Jack, accorgendosene, pensò che fosse meglio parlare un po' prima di
cominciare.
- Da quanto mi avete raccontato la tua
vita come umana sembra essere stata piena di avventure...
- Fossero state almeno avventure
divertenti... - commentò Dawn - ho scoperto la verità su chi sono facendo
ricerche di nascosto, altrimenti non so quando Buffy mi avrebbe riferito quel
che il monaco le aveva rivelato. Ho passato i mesi successivi a scappare da
Glory e nel frattempo mia mamma è morta, quando Glory è stata sconfitta anche
Buffy è morta e quando è stata riportata indietro ci ha messo dei mesi per
tornare normale... be', diciamo nello stato che per lei è normale. Nel
frattempo anche Willow ha avuto diversi problemi con la magia nera, la sua
ragazza, che poi era anche una mia carissima amica, è stata uccisa e Willow ha
cercato di distruggere il mondo per far cessare il dolore dappertutto e siamo
riusciti a fermarla appena in tempo. L'anno successivo l'abbiamo passato a
combattere il Primo Male e per riuscire a fermarlo abbiamo dovuto distruggere
Sunnydale, compresa casa nostra. Gli ultimi mesi li abbiamo passati lavorando
per rimettere in sesto l'organizzazione degli Osservatori e trovare tutte le
Cacciatrici ma almeno i rischi alle nostre vite sono venuti da demoni piuttosto
normali. Si, la mia vita umana è stata decisamente piena di avventure!
Ascoltato lo sfogo della ragazza, Jack
le passò un braccio attorno alle spalle, senza dire nulla e Dawn continuò:
- Sai, scoprire che quasi tutti i miei
ricordi erano falsi, che la mia vita era solo il frutto di un incantesimo mi ha
fatto quasi impazzire! Mi sentivo completamente persa, non sapevo chi ero
veramente e Buffy era sempre così lontana, anche quando eravamo insieme...
- I monaci hanno fatto quello che
ritenevano meglio al momento: - disse Jack - purtroppo non avevano modo di
prevedere tutto quello che sarebbe successo dopo. In quanto a Buffy, credo che
anche lei abbia avuto la sua dose di brutte avventure, tra morti e
resurrezioni, e per di più è difficile essere una buona madre per la propria
sorella. Vostro padre, invece, che fine ha fatto?
- Dopo che lui e la mamma hanno
divorziato si è rifatto una vita e più si impegnava con la sua nuova fidanzata
meno si ricordava di noi. Lui non sa nulla di me e Buffy e per quanto lo
riguarda Sunnydale è sprofondata a causa di un forte terremoto.
Jack vide che parlargli aveva fatto
bene a Dawn e capì che era pronta a rilassarsi abbastanza per cominciare gli
esercizi, face quindi piazzare la ragazza in piedi ad una decina di metri da un
albero e si mise dietro di lei per darle dei suggerimenti.
- Prova a concentrarti su uno dei rami
di quell'albero laggiù, immagina che le tue braccia si estendano fin lì ed afferrino
quel ramo, scuotendolo...
Dawn si sforzò di fare ciò che Jack le
chiedeva ma era tutt'altro che facile.
- Cerca di ignorare tutto ciò che c'è
intorno a te: - le suggerì Jack - anche il tuo corpo fisico esiste solo per
afferrare quel ramo estendendosi fin lì...
Pian piano, Dawn riuscì a filtrare
dalle sue percezioni tutto ciò che era inutile ai fini del suo esercizio e finì
per concentrarsi solo sull'albero che doveva raggiungere. Era ormai mattina
inoltrata quando riuscì a trovare il giusto grado di concentrazione, allora
sollevò il braccio destro verso l'albero, strinse il pugno e tirò: il ramo si
mosse e alcune foglie ne vennero strappate.
Raggiante, Dawn si voltò verso Jack:
- Ce l'ho fatta! - gridò.
- Si, - le confermò Jack, sorridendole
- ci sei riuscita.
Dawn gettò le braccia al collo di Jack
e lo baciò appassionatamente, venendone ricambiata.
Dopo lunghissimi secondi, i due si
staccarono. Dawn, senza fiato e col viso arrossato, commentò:
- Wow, che roba! E' stato... incredibile!
Mi sono sentita come... come se stessi esplodendo!
- Il nostro contatto ha fatto
mescolare le nostre energie come mai era successo prima. - le spiegò Jack - Per
te è una cosa naturale: tu sei come un piccolo sole e ogni tanto c'è una
tempesta, che di solito avviene quando manipoli un portale ma questa volta è
stata solo un'emissione incontrollata... credo che tutti i sensitivi della Gran
Bretagna l'abbiano percepita...
Dawn era sbigottita e ancora un po'
confusa.
- Vuoi dire che i miei poteri stanno
davvero riemergendo così, all'improvviso?
- Direi proprio di si.
- Oh! Sai, volevo farlo già ieri sera,
appena ci siamo incontrati ma Buffy sarebbe svenuta!
- Immagino di si... - commentò Jack,
sorridendo.
- E Xander? Già pensa male, sarebbe diventato
paranoico! Oh, chissà cosa penseranno ora...
- E' un problema per te?
Dawn ci pensò per qualche secondo.
- Non è veramente un problema, - disse
infine - è che anch'io fatico a capire i miei sentimenti e non saprei spiegarli
agli altri...
- Tu sei cambiata così tanto, - le
disse Jack, dolcemente - è inevitabile che il nostro rapporto cambi e i nostri
sentimenti si evolvano: ci vorrà solo un po' di tempo per adattarci.
Dawn era ancora troppo fremente per
poter riprovare ad usare la telecinesi perciò i due si sedettero su una
panchina, in attesa dell'ora di pranzo.
- Credi che emetterei di nuovo energia
se ci baciassimo di nuovo? - chiese Dawn.
- Credo che dipenda da quanto tu
riesca a controllarti...
- Forse dovremmo fare una verifica... -
suggerì Dawn, con un sorriso malizioso.
- Sono qui per aiutarti in qualsiasi
modo... - disse Jack, sorridendole a sua volta per poi abbracciarla e baciarla
nuovamente.
Questo bacio fu tenero tanto quanto il
primo era stato appassionato e durò più a lungo.
- Questa volta mi pare di essermi
trattenuta... - commentò Dawn alla fine.
- Nessuna esplosione di energia. -
confermò Jack.
- Questo bacio è stato diverso, sarà
per quello?
- Ci sono diverse combinazioni di
emozioni: bisognerebbe provarle tutte per avere una risposta...
Dawn spalancò gli occhi.
- Pensavo fossi un gentiluomo! -
esclamò, ma il suo sorriso indicava chiaramente che stava scherzando.
- Un gentiluomo presta alla sua dama
tutta l'assistenza di cui ha bisogno, di qualsiasi tipo essa sia... - ribattè
Jack, sorridendo a sua volta.
Dawn si mise a ridere a quella
considerazione scherzosa.
- Adesso capisco perché voi italiani
piacete tanto alle donne!
- Da una parte la natura dell'alchimista
non è certo quella del gaudente, dall'altra però il sangue non è acqua...
- Allora non dovrò temere che tu mi
abbandoni dopo avermi sedotta...
- Non lo farei mai!
- Sedurmi o abbandonarmi?
- Certamente non ti abbandonerei ma ti
ricordo che sei stata tu a baciarmi per prima... - le rammentò Jack,
sorridendole.
Dawn arrossì ma ribattè:
- Non mi è parso che tu ti
ritraessi...
- Ammetto il mio concorso di colpa...
- disse Jack, ridendo.
- Da quanto si legge su voi alchimisti
siete molto disciplinati...
- E' vero ma ciò non vuol dire che
siamo monaci... - Jack vide che Dawn era perplessa e continuò a spiegarle - la
disciplina dovrebbe servire a vivere appieno la propria vita focalizzando le
proprie energie laddove servono davvero invece di disperderle inutilmente in
maniera caotica: a te la disciplina sarebbe utilissima per fare emergere tutta
la tua natura!
Dawn aveva storto il naso al commento
di Jack sull'utilità della disciplina per lei e l'alchimista le precisò: - Lo
so che il termine disciplina è stato usato dalle dittature per spegnere
l'intelligenza dei popoli, dagli eserciti per spegnere l'intelligenza dei
soldati, dai cattivi maestri per spegnere l'intelligenza degli studenti, dai
cattivi genitori per spegnere l'intelligenza dei bambini e potrei fare mille
altri esempi per cui il termine disciplina ormai ah, puzza, come dite voi.
Ormai si era fatta ora di pranzo.
- Immagino che tu mangi normalmente...
- disse Jack.
- Salvo quando sono a dieta... -
precisò Dawn - e oggi mi sento più affamata che mai!
- Bene, allora possiamo andare a
mangiare da qualche parte.
- Un ristorante italiano? - propose
Dawn.
- In Italia sono solo un'ora avanti
perciò posso certamente portarti in un vero ristorante italiano.
- Stando a Roma ho imparato bene
l'italiano e ormai lo conosco meglio del latino.
- Erano già parte dei tuoi ricordi o
li hai studiati dopo essere diventata umana?
- Ho imparato l'italiano a Roma,
invece ho studiato il latino negli ultimi anni assieme ad alcune altre lingue
antiche per aiutare Willow nelle ricerche di incantesimi.
- Uhm, quante lingue conosci,
esattamente?
- Quattro... anzi cinque... intendo
lingue antiche...
- E le hai imparate tutte da quando
sei diventata umana?
- Diciamo negli ultimi tre anni... mi
pare che la mia memoria sia migliorata col tempo, ma non capisco perché: una
volta facevo fatica a studiare le materie scolastiche, ora mi sembra che basti
un'occhiata ad un libro pieno di geroglifici per memorizzarlo!
Jack ci pensò sopra per qualche
secondo e poi parlò:
- Il tuo corpo umano è stato creato
già adolescente ma è possibile che il tuo cervello sia stato dotato delle
capacità di crescita di quelle di un neonato per permetterti di sviluppare col
tempo capacità mentali migliori che ti aiutino a sopravvivere meglio.
- Ma se tornassi ad essere un globo di
energia sarebbe tutto inutile...
- E' vero ma avrebbe anche ben poco
senso! Posso solo pensare che i monaci abbiano previsto un modo per far
convivere le tue due nature ma se non sono riusciti a lasciare qualche indizio
sarà possibile saperlo solo quando userai il tuo potere...
Dawn sospirò.
- Preferirei sapere fin da adesso cosa
mi aspetta!
- Vorremmo saperlo tutti ma se avessero
lasciato un messaggio e questo fosse scampato alla distruzione del tempio
l'avrei sicuramente trovato tra le rovine.
- Io non sapevo neppure che esistesse
un tempio prima di incontrarti! In effetti sapevo solo vagamente dell'esistenza
di questi monaci che mi proteggevano...
- Ah... il tempio fu costruito per
permetterti di essere a tuo agio: i monaci scoprirono alcune costruizioni che
avevo progettato quando facevo l'architetto e che contenevano elementi
derivanti da antiche conoscenze oggi considerate esoteriche, dopo aver indagato
su di me scoprirono che ero un cercatore di conoscenza e, dopo decenni di
ricerche, di contatti e discussioni si convinsero che ero degno di
conoscerti... questo tanto per dire quanto fossero attenti nei confronti degli
estranei... il tempio venne costruito in modo da convogliare le energie
cosmiche nella zona in cui dovevi stare tu: in pratica, eri come un neonato
nella culla continuamente coccolato.
- E i monaci? Come si è formato il
loro gruppo? Come mi hanno scoperta?
- La storia è lunga... sarà meglio che
te la racconti quando questa faccenda sarà stata sistemata.
- Pensi che sarò ancora in grado di
sentirla?
- Avevi anche prima delle capacità di
comunicazione, anche se non sofisticate come quelle umane e poi bisogna essere
ottimisti!
Dawn faceva fatica a condividere
l'allegria dell'amico ma aveva comunque fame e i due decisero di andare a
pranzare.
- Hai dei soldi con te? Intendo quelli
che usano nel continente... - chiese Dawn, un po' esitante.
- Si ed ho anche di meglio: mi hanno
detto che in molti paesi ormai usate solo queste... - disse Jack, tirando fuori
dalla tasca un portafoglio contenente una tesserina di plastica.
- Ehi, ma questa sembra una carta di
credito da ricconi! - commentò Dawn, dopo averla esaminata.
- Diciamo che posso permettermi di
fare investimenti a lungo termine e quando sono tornato dal mio ultimo viaggio
ho preso possesso di un sacco di soldi che ufficialmente appartenevano a mio
padre...
Dawn comprese subito il trucco che Jack
aveva usato per gestire i suoi beni attraverso lunghi periodi senza destare
sospetti.
I due andarono a mangiare e dopo
pranzo Dawn continuò ad esercitarsi, stavolta sollevando sassi e spostandoli
con la propria volontà. Pian piano, la ragazza capì come concentrarsi e tenere
il controllo dell'oggetto che voleva muovere.
"La tua energia sta riprendendo a
fluire come una volta" le disse Jack, ma usando la telepatia invece di
parlare.
- So solo che sento come se una parte
di me si stia risvegliando! - rispose Dawn ad alta voce, non rendendosi neppure
conto che l'amico aveva usato la telepatia.
"Prova a spiegarmelo senza
parlare." suggerì Jack.
- Ma come... - cominciò a chiedere
Dawn, per poi rendersi conto di cosa stesse succedendo.
"Coraggio, adesso anche questo
dovrebbe venirti facile..."
- Sono Buffy e Willow le esperte di
telepatia... OK, ci provo...
Dawn lasciò perdere i sassi e si
concentrò su Jack cercando di trasmettergli:
"Riesci a sentirmi?"
"Ti sento. Sembri lontana ma se
impari a concentrarti sulla trasmissione come hai fatto sul controllo
telecinetico il risultato migliorerà ben presto!"
"Grande! Adesso posso parlarti
anche se sto usando la bocca per qualcos'altro..." gli trasmise Dawn,
sorridendogli.
Jack la baciò e nello stesso tempo le
trasmise:
"Pensi di riuscire già a gestire
entrambe le cose allo stesso tempo?"
Solo dopo che il bacio fu terminato da
diversi secondi Dawn riuscì a rispondergli telepaticamente:
"Ancora no... vuol dire che mi
eserciterò molto..."
Jack sorrise e la baciò ancora.
Tra un esercizio ed un bacio le ore
passarono e cominciò ad avvicinarsi la sera. Jack e Dawn decisero di tornare a
casa Summers per vedere se le ragazze avevano trovato qualcosa di utile sui
libri di magia.
- Sarà meglio non dire a Buffy che a
pranzo mi hai offerto del vino... - disse Dawn.
- Il resto possiamo raccontarglielo?
Dawn ridacchiò - E' solo che da noi è
proibito prere alcolici fino a 21 anni e stiamo ancora cercando di adattarci a
diverse usanze...
- E' per quello che ti guardavi
attorno mentre bevevi?
- Già, per un attimo ho pensato che
sarebbe arrivata la polizia per arrestarci!
Jack sorrise - Non metterei mai in
pericolo la mia dama... certo che è curioso, potete guidare un'automobile ma
non bere alcolici...
Dawn scosse le spalle e preferì
lasciar perdere l'argomento - Parliamo a Buffy solo degli esercizi che abbiamo
fatto e non ci saranno problemi.
- Pensi che non capirebbe?
- Adesso è troppo impegnata a cercare
un modo per chiudere quel portale senza il mio intervento e Xander avrebbe
sicuramente da ridire...
- Anche prima hai nominato Xander: si
comporta come una sorta di fratello maggiore?
- Si ma lo fa anche con Buffy! Se un ragazzo
non è più che perfetto Xander comincia a criticarlo appena si avvicina a Buffy!
- E' per quello che ieri sera era
l'unico a dire cose negative su Angel?
- Si, lui... - cominciò Dawn, per poi
accorgersi di ciò che stava dicendo. A quel punto, la ragazza non sapeva più
come continuare: non voleva mentire ad un amico col quale stava nascendo
qualcosa ma non voleva neanche parlare di fatti che Buffy aveva taciuto.
Jack notò l'imbarazzo di Dawn e lasciò
cadere il discorso - Mi è sembrato piuttosto triste...
- Si, è da quando la donna che amava è
stata uccisa nella guerra contro il Primo Male che non riesce ad essere
veramente allegro. E' stato in quel periodo che ha perso anche l'occhio ma
almeno su quello fa un sacco di battute, invece su Anya... la donna che
amava... non dice mai niente. Qualche anno fa Xander aveva avuto una storia con
Cordelia e anche se era finito tutto da un pezzo sapere che era morta non ha
fatto altro che ravvivare il suo dolore.
Jack vide che anche quell'argomento
era difficile e Dawn sembrava anche stanca perciò le offrì la mano e disse:
- Allora, torniamo a casa tua?
- Si e stavolta possiamo anche
apparire direttamente dentro casa! - rispose Dawn, ben lieta di non continuare
a parlare di Angel e Xander.
Capitolo VI
Dawn prese la mano di Jack e
l'alchimista trasportò entrambi nel soggiorno di casa Summers. Buffy sembrava
una tigre in gabbia, Willow aveva un'aria piuttosto sconsolata nonostante i
tentativi di Kennedy di incoraggiarla mentre cercava ancora. Giles, Xander ed
Andrew stavano cercando su altri libri ma sembravano rassegnati.
- Ehi, tu devi essere il Maestro Jedi!
- disse Andrew a Jack, appena si riprese dall'apparizione dei due.
- No, sono un alchimista. - precisò
Jack, non comprendendo il riferimento.
- Non badare a Andrew: - gli disse
Dawn - dice un sacco di cose strane...
- Non sono cose strane: - protestò
Andrew - vengono dalla cultura pop!
Jack inarcò le sopracciglia e guardò
Dawn, la quale scrollò le spalle come a dire: "Vedi?" per poi
indicargli Giles - Questo è Giles: era l'Osservatore di Buffy e ora è il nuovo
capo degli Osservatori.
- C-c-capo è una parola grossa, -
commentò Giles, tradendo una certa tensione - siamo un pugno di persone che
cercano di rifondare un'organizzazione che comprendeva molte persone fino a un
anno fa.
- Pensate di rifondarla così com'era
prima? - chiese Jack.
- L-l-le posso assicurare che le
Cacciatrici saranno considerate prima di tutto come esseri umani, se è questo
che intende dire! - rispose Giles, dimostrando che gli era stato riferito ciò
che Jack aveva detto degli Osservatori.
- Lei sa quale fu l'episodio che
determinò la rottura finale tra alchimisti ed Osservatori? - gli chiese Jack.
Giles rimase pensieroso per diversi
secondi sotto gli occhi di tutti ma non riuscì a ricordare nessun insegnamento
a tale riguardo, di conseguenza Jack rispose alla sua stessa domanda: - Molto
tempo fa capitò che una Cacciatrice decise di usare i propri poteri per il
proprio tornaconto, che sostanzialmente consistette nel rapinare la gente
benestante. Tra gli Osservatori cominciò una discussione sul da farsi e le
possibilità erano solo cercare di far tornare
- L-l-le assicuro che in futuro ciò
non succederà mai più! - esclamò Giles, con voce più acuta di quanto volesse,
sentendo lo sguardo di Buffy pesare su di lui.
- Bene. - si limitò a commentare Jack.
- Allora, - chiese Dawn, rivolgendosi
alla sorella, volendo cambiare argomento - avete trovato qualcosa?
- Stiamo ancora cercando! - risposte
seccamente Buffy.
- Noi invece abbiamo fatto grandi
progressi: ho ripreso il controllo delle mie capacità telepatiche e
telecinetiche!
- In così poche ore? - chiese Willow.
- Curiosamente, a volte serve una
chiave per attivare una chiave: - rispose Jack - stare a contatto con la mia energia
pare aver risvegliato la sua, evidentemente per l'antica abitudine ad avere
contatti con me. Ovviamente controllare un portale interdimensionale è ben più
complesso che spostare qualche sasso o parlarmi con la mente ma siamo ancora in
tempo per farcela.
- Perché non si è attivata in passato
stando per anni a contatto con Willow? - chiese Xander - Anche lei ha una
grande energia!
- Non è così semplice: - rispose Jack
- Dawn è abituata a reagire alla mia energia, che ha dimostrato di riconoscere
ormai istintivamente, mentre ha conosciuto quella di Willow solo da quando è un
essere umano e quindi non ha imparato a reagire alla sua. Inoltre, l'energia
delle persone ha una polarità come nel caso dell'elettricità: maschio e femmina
sono i due poli ed ognuno reagisce all'altro.
"I monaci erano sempre uomini e
Dawn interagiva dal punto di vista energetico con loro e con me perché lei
aveva una polarità femminile già prima di diventare un essere umano ed è quello
il motivo per cui l'hanno incarnata in una ragazza.
- Ma Glory era stata imprigionata nel
corpo di un uomo... - obiettò Buffy.
- Davvero? Ecco perché l'incantesimo
si è indebolito col passare del tempo: un umano non poteva certo bilanciare
l'energia di una dea e lei ne ha approfittato per far valere la sua maggiore
energia per distruggere quella prigione. Quella di Dawn non era esattamente una
prigione: era più o meno addormentata ma ora si sta risvegliando pienamente e
siccome la sua energia ha un livello di purezza che noi alchimisti impieghiamo decenni
a raggiungere anche se ora è un essere umano è in grado di dominare certi
poteri in tempi molto brevi.
- Vuoi dire che Dawn potrebbe
diventare un'alchimista senza sforzi? - chiese Willow.
- Non proprio senza sforzi ma
certamente in tempi molto inferiori rispetto a un normale essere umano. D'altra
parte Dawn ha capacità tali che potrebbe diventare anche una strega: la scelta
è sua.
Buffy non sembrava molto contenta
della situazione ma c'era ben poco che potesse fare.
Nel frattempo arrivò Faith, che dando
un'occhiata alle facce dei presenti si fece subito un'idea della situazione e
nella speranza di evitare argomenti spinosi preferì chiedere a Jack:
- Allora, dov'è la nuova Cacciatrice?
- Oh, arriverà fra pochissimo, in
tempo per andare a cercare qualche vampiro da ridurre in polvere e di altre
ragazze come voi.
- Quando saremo fuori voi potrete
continuare la ricerca! - disse Buffy con un tono che non ammetteva repliche.
- Certamente, - annuì Jack - anzi nel corso
della notte ho analizzato un po' il problema e ritengo che almeno il luogo e il
momento dell'apertura del portale non possano essere difficili da scoprire,
altrimenti non avrebbe avuto senso per i demoni cercare di eliminare Dawn
causando allarme tra Osservatori e Cacciatrici, perciò ritengo che sia
necessario concentrarsi sulle città magiche e sulle congiunzioni astrali che
avverranno sopra di esse a brevissimo tempo.
Willow si illuminò e commentò: - Ma
certo, se hanno corso il rischio di metterci in allarme dovevano pensare che
uccidere Dawn gli avrebbe dato un vantaggio decisivo! E' perfino possibile che
qualcuno nel mondo stia già studiando questa particolare congiunzione astrale.
- Chiamerò i miei contatti e chiederò
se ne sanno qualcosa. - intervenne Giles.
Come preannunciato, dopo un po' suonò
di nuovo il campanello e Dawn andò ad aprire.
- Ciao Dawn, io sono Siobhan. E'
davvero un piacere conoscerti finalmente! - si presentò
l'alchimista-Cacciatrice.
Dawn rimase un po' stupita nel vedere
che la nipote di Jack era alta come lei e pareva avere caratteristiche fisiche
molto simili alle sue: sebbene i tratti del volto fossero diversi, chi non le
conoscesse le avrebbe scambiate per sorelle.
Quando Dawn introdusse Siobhan nel
salotto, dove incontrò gli altri, i suoi amici non poterono fare a meno di
notare la somiglianza tra le due e ancor di più Buffy, che la guardò con un po'
di sospetto. Accomodandosi vicino a Jack, Siobhan prese la mano del nonno e in
quel semplice gesto e nel sorriso che i due si scambiarono tutti videro
chiaramente il profondo affetto che legava i due alchimisti.
- Allora, - chiese Siobhan - avete
qualche piano per la ricerca di vampiri e Cacciatrici?
Sia Faith che Kennedy guardarono
Buffy, la quale rispose:
- Per trovare vampiri ci limitiamo a
girare per le strade più buie, per trovare altre Cacciatrici finora abbiamo
sempre prestato attenzione a storie di ragazze che improvvisamente erano
diventate più forti ma è difficile risalire alle fonti e come se non bastasse
stanno nascendo leggende metropolitane che rendono ancora più difficile trovare
vere Cacciatrici. Un paio di volte ci è andata bene e abbiamo incrociato di
persona una Cacciatrice: adesso che siamo tante stiamo imparando a riconoscerci
tra noi istintivamente e in questi casi ci aiuta.
- Quando riuscite a trovare una
Cacciatrice come vi comportate? - chiese ancora Siobhan.
- Se è solo una ragazzina cerchiamo di
tenerla d'occhio per capire dove vive per contattarla quando sarà cresciuta
abbastanza, - spiegò Buffy - se è già adolescente la contattiamo subito e ci
presentiamo dicendole che anche noi siamo ragazze che improvvisamente hanno
acquisito capacità speciali e facciamo parte di un gruppo in cui possiamo
comprenderci a vicenda e mettere a frutto queste capacità.
"Purtroppo ogni ragazza è un caso
a sé: qualcuna credeva già nel soprannaturale e quando le parliamo di demoni e
magia ci capisce e vuole far parte del nostro gruppo, altre sono scettiche e
non vogliono far parte di un gruppo di ragazze che considerano svitate, altre
ancora capiscono ma preferiscono fare di testa loro...
Buffy sospirò e guardò in maniera
allusivi Faith, che commentò: - Sono della vecchia guardia: preferisco lavorare
da sola.
- Ma a quanto pare in occasioni come questa
lavori con altre Cacciatrici... - fece notare Siobhan.
- E' vero, quando ci sono demoni di
mezzo mi faccio prendere dall'istinto della Cacciatrice e non resisto alla
voglia di prenderli a calci... - ribattè Faith, col suo classico atteggiamento
un po' spaccone.
- Rhona aveva detto che ti avrebbe
chiesto di fondare una sorta di gruppo alternativo di Cacciatrici... - le disse
Buffy.
- Me ne ha parlato - confermò Faith -
ma ho imparato che quando tento di fare le cose imitandoti i risultati sono
disastrosi!
Buffy preferì mangiarsi i tanti
commenti che le venivano in mente, tanto più perché ormai le due sembravano
riuscire a collaborare abbastanza bene, e si rivolse a Siobhan: - Tecnicamente
anche tu sei una nuova Cacciatrice, ti interesserebbe far parte di un gruppo
che ti può mettere a disposizione un posto in cui puoi allenarti e stare
assieme ad altre Cacciatrici?
- Credo di essere anch'io della
vecchia guardia, anzi credo di essere semplicemente troppo vecchia per far
parte di un gruppo di ragazze giovani come voi e anche se sono diventata una
Cacciatrice rimango prima di tutto un'alchimista.
- Be', se cambi idea adesso almeno
conosci il nostri indirizzo...
Il tempo delle discussioni era
evidentemente terminato, perciò le quattro Cacciatrici decisero di uscire di
ronda lasciando gli altri a continuare le ricerche.
Capitolo VIICapitolo VII
Kennedy era quella del gruppo che
conosceva meglio le vie di Londra perciò quand'era nella capitale inglese Buffy
si affidava a lei per trovare i posti che presumibilmente i vampiri avrebbero
preferito come territorio di caccia e anche quella sera lasciò che fosse lei a
guidare il gruppo di Cacciatrici ma subito si trovò quasi contro la sua volontà
a lanciare sguardi di traverso a Siobhan.
- Mi trovi tanto inquietante? - le
chiese ad un certo punto la donna.
Buffy arrossì e non riuscì a trovare
nessuna risposta.
- E' perché io e Dawn ci assomigliamo?
- chiese ancora Siobhan.
- E' strano: - rispose infine Buffy -
a vedervi insieme siete uguali ma siete anche diverse... come dire... un
momento sembrate sorelle un momento dopo sembra che la somiglianza tra voi sia
superficiale...
- Bisognerebbe sapere come i monaci
hanno creato il suo aspetto umano. - commentò Siobhan.
- Perché l'avrebbero fatta somigliante
a te? - chiese Faith.
- Non a me, - spiegò Siobhan - io
assomiglio a mia nonna e se i monaci conoscevano il suo aspetto è a lei che si
sono ispirati mettendo insieme le sue caratteristiche con quelle di Buffy.
- Stai dicendo che i monaci hanno
creato Dawn perché assomigliasse alla moglie di Jack? - chiese ancora Faith.
- Mio nonno obietterebbe che non ci
sono elementi per stabilirlo ma sospetto fortemente che sia così... certo, Dawn
non ha esattamente i lineamenti di un'irlandese e credo che da quel punto di
vista abbiano preso dalla famiglia di Buffy ma per il resto la somiglianza è
rimasta.
- Ehi, anche nostra mamma era alta e
slanciata! - obiettò Buffy.
- Mio nonno accoglierebbe la tua
obiezione, io tendo a fidarmi del mio intuito. - ribattè Siobhan.
- Perché i monaci avrebbero fatto una
scelta del genere? - chiese Kennedy.
- Presumibilmente per lo stesso motivo
per cui Dawn è stata creata come sorella di Buffy: lei l'ha protetta ma adesso
Dawn è diventata un'umana adulta e i monaci potrebbero aver pensato che
renderla attraente agli occhi di mio nonno possa aumentare le probabilità che
si leghi sentimentalmente a lui, ricevendone anche maggior protezione.
Faith si mise a ridacchiare a quella
prospettiva e Buffy le lanciò un'occhiataccia.
- Sono solo amici... - le rammentò.
- Per ora... - commentò Kennedy.
Lo sguardo di Giulio Cesare verso
Bruto dopo che l'aveva pugnalato non doveva essere stato molto diverso da quello
che Buffy rivolse a Kennedy, la quale se ne dolse e aggiunse: - Ehi, sono
l'unica ad aver notato come Jack e Dawn si guardavano?
- No. - rispose Faith - Io pensavo che
Jack fosse il ragazzo di Dawn!
- Ehi, - sbottò Buffy - vi ricordo che
state parlando di mia sorella, che deve ancora compiere diciotto anni!
- Mia nonna era ancora più giovane
quando si sposarono... - commentò Siobhan.
- Cosa? - esclamò Buffy.
- Parliamo di tre secoli fa: - le
spiegò Siobhan - quella volta le ragazze si sposavano giovanissime!
- Ma oggi le ragazze a quell'età vanno
a scuola, - ribattè Buffy, infervorandosi - dopo qualche anno prendono la
laurea, si trovano un buon lavoro e solo dopo, con calma, pensano a mettere su
famiglia!
- E' vero, oggi le cose per voi vanno molto
meglio. - confermò Siobhan, riuscendo a far calmare un po' Buffy.
- Secondo me fra un anno saranno già
sposati. - la stuzzicò ancora Faith.
- Io credo che ce ne vorranno almeno
un paio. - affermò Kennedy, prendendosi anche lei un'occhiataccia da Buffy.
- Dipende da Dawn: - intervenne
Siobhan - ora è ancora immatura solo perché non ha ancora realmente trovato se
stessa ma quando ci riuscirà la loro unione sarà la conclusione più ovvia.
Buffy rimase ammutolita di fronte ad
un'affermazione espressa molto tranquillamente ma allo stesso tempo come se
fosse un'assoluta certezza.
- Noi non sappiamo ancora di cosa sia
realmente capace Dawn, - le spiegò Siobhan - lei meno di tutti e questo la porta
ad essere fuori equilibrio col cosmo ma quando avrà cominciato a realizzare
davvero il suo potenziale sono certa che sarà eccezionale.
Buffy si sentì un po' confortata per
quelle parole ma era ancora preoccupata.
- Sei in disaccordo con tuo nonno anche
riguardo ai rischi che correrebbe Dawn se tentasse di usare i suoi poteri di
Chiave? - chiese Buffy.
- Riguardo alla natura e alle capacità
di Dawn nonno Jack è quello che ha di gran lunga le informazioni maggiori e io
purtroppo ti posso offrire solo una speranza, la speranza che i monaci abbiano
fatto in modo che Dawn abbia la possibilità di gestire la sua doppia natura
senza che la sua parte umana subisca danni se il suo potere di Chiave si
dovesse manifestare.
- Glory tornava al suo aspetto reale quando
manifestava i suoi poteri, - le fece notare Buffy - invece quando non ce la
faceva la natura dell'umano in cui era imprigionata era dominante.
- Quello è un caso diverso perché
c'erano due creature distinte ma unite mentre Dawn è sempre
Buffy sospirò. Sperava davvero che
Willow trovasse il modo di chiudere il portale con un incantesimo per evitare
quel rischio a sua sorella.
Giles stava parlando al telefono con
concitazione mentre gli altri abbandonavano le loro ricerche man mano che
l'Osservatore diventava più frenetico e nel momento in cui riattaccò si ritrovò
tutti gli occhi puntati addosso.
- La congrega mi ha confermato che
domani notte una congiunzione astrale rarissima si manifesterà con
un'eccezionale concentrazione di energia mistica sopra la periferia di Londra.
Buffy voleva cercare di avere ancora
qualche chiarimento da Siobhan quando l'alchimista alzò un braccio e si fermò.
- Circa a metà della prima strada a sinistra:
- disse la donna - ci sono due vampiri che stanno venendo verso l'incrocio.
- Bene, - disse Faith - perché non ci
fai vedere di cosa sei capace?
- Molto volentieri. - rispose Siobhan,
sorridendo.
Le quattro Cacciatrici arrivarono
all'incrocio, dal quale poterono vedere i due vampiri che stavano venendo verso
di loro e a quel punto anch'essi poterono vederle. Siobhan si mosse ad una
velocità incredibile coprendo la distanza che c'era tra lei e i vampiri in una
frazione di secondo, aprì le braccia, usando le mani come lame decapitò i
vampiri e tornò vicino alle tre ragazze prima ancora che si trasformassero in
polvere.
- Questo è stato... impressionante...
- commentò Buffy, dopo diversi secondi di attonito silenzio.
- Due secoli e mezzo di pratica fanno
miracoli. - commentò laconicamente Siobhan.
- Jack ce l'aveva detto ma vederti
affrontare i vampiri con uno stile completamente diverso dal suo è un'altra
cosa.
- Sono unica: diventare una
Cacciatrice mi ha resa ancora più forte ma ho sempre pensato che un vampiro
buono fosse un vampiro in polvere.
- Per questo non sei d'accordo con gli
"esperimenti" di tuo nonno? - le chiese Buffy, curiosa anche se si
stava addentrando su un terreno pericoloso.
- Esatto. Ad ogni modo, se i Poteri
hanno deciso di non tenere più nonno Jack lontano da Angel vuol dire che
l'esperimento è finito, in un modo o nell'altro.
- Cioè? - intervenne Faith.
- Cioè nonno Jack deve decidere se
Angel può tornare ad essere umano oppure vada ridotto in polvere.
All'annuncio di Giles si levarono
grida di giubilo e Dawn abbracciò Jack.
- Avevi ragione tu! - gli disse.
- Questo dev'essere solo un punto di
partenza per sventare la minaccia... - le rammentò Jack, accarezzandole
affettuosamente una guancia.
- D-d-devo dichiararmi d'accordo: -
intervenne Giles - ora sappiamo dove intervenire ma non possiamo affrontare
l'armata di demoni che uscirebbe dal portale se venisse aperto, dobbiamo
trovare il modo di chiuderlo!
- Vorrei tanto che ci fosse Fred ad
aiutarmi... - disse Willow, per poi spiegare a Jack - Fred era una scienziata
che stava studiando i portali interdimensionali e avrebbe potuto darmi preziosi
suggerimenti ma poco tempo fa è stata uccisa da un antico demone che ha preso
possesso del suo corpo.
- Ah, allora sono vere le storie che
si raccontano in giro sull'antico demone tornato in vita! - esclamò Jack.
- Purtroppo si. - confermò Willow, con
tristezza.
- Vogliamo dire che Fred lavorava con
Angel? - intervenne Xander.
- Però da quel che sappiamo il piano
per far risorgere il demone è stato portato avanti alle sue spalle e ora lui e
il suo gruppo possono solo cercare di controllarlo. - precisò Willow.
- Effettivamente pare che il piano
fosse iniziato quando alcuni antichi demoni erano entrati in una specie di
letargo per poter un giorno risorgere. - precisò Giles.
- Angel sembra essere spesso al centro
di queste vicende... - commentò Jack.
- Quando Cordelia era viva gli passava
i messaggi dei Poteri, in Wolfram&Hart si trova al centro dei piani dei soci
anziani e probabilmente è proprio lì che i seguaci del culto demoniaco hanno
visto il posto perfetto per far risorgere l'antico demone. - disse Willow.
- Cordelia è quella che mi ha detto
che è Dawn a dover chiudere il portale interdimensionale... - le ricordò Jack.
- Hai visto come si comporta Buffy: -
ribattè la strega - vuole a tutti i costi che sia io a trovare una soluzione!
- Pensi di riuscirci?
Willow sospirò - Ora che conosciamo con
precisione il tempo e almeno approssimativamente il luogo dell'apertura del
portale posso concentrarmi sugli incantesimi che li riguardano... devo riuscire
a trovare qualcosa da proporre a Buffy!
- Capisco ma i Poteri sembrerebbero
non essere d'accordo... pare che abbiano qualche loro piano...
- Di solito non interferiscono col
nostro lavoro... - commentò Willow - o almeno noi non ce ne accorgiamo! Invece
intervengono sempre in quello che fa Angel...
- Che giustificazione avrebbe per
ridurre Angel in polvere? - chiese Faith.
- E' un vampiro, ha perso l'anima più
volte, lavora a stretto contatto con creature maligne... - rispose Siobhan.
- Ma i Poteri l'hanno voluto come loro
Campione! - obiettò Faith.
- Se hanno deciso che mio nonno debba
giudicarlo ci dev'essere un motivo...
- Forse pensano che abbia pagato
abbastanza ed è ora che torni umano? - propose Faith
- Può essere ma forse il motivo è che
ha esaurito il suo ruolo e mio nonno deve prendere atto che l'esperimento non
ha funzionato prendendo le decisioni del caso...
- Ehi, Angel mi ha salvata, io sono
con lui e se qualcuno vuole fargli del male deve passare sopra il mio cadavere!
Buffy?
Buffy sospirò - Ti ho già detto quali
sono i miei dubbi su quello che sta facendo... non lo so...
- I dubbi sono tuoi o sono quelli del
tuo ragazzo? - le chiese con una punta di sarcasmo Faith.
- E' vero, l'Immortale ha dei
trascorsi con Angel...
- L'Immortale? - interloquì Siobhan.
- Si, è il suo nome. - confermò Buffy.
- Un nome bizzarro... - commentò la
donna.
- Siccome è immortale ha deciso di
chiamarsi semplicemente così. - spiegò Buffy.
- Come se fosse l'unico... - commentò
ancora Siobhan.
- Vuoi dire che ce ne sono altri? -
chiese Buffy, sorpresa.
- Non molti ma alcuni.
- Oh. Be', in passato si è scontrato
con Angel... in effetti allora era Angelus... e certamente non ha motivo per
fidarsi di lui e capisco che anche Jack non si fidi.
Faith si rivolse ancora a Siobhan: -
Senti, Buffy mi ha detto che Angelus ha ucciso la figlia di Jack e la sua
famiglia ma gli ho spiegato com'è oggi Angel! Io ho affrontato Angelus e so
benissimo quanto sono diversi!
Faith si rivolse quindi a Buffy: -
Anche tu hai affrontato Angelus e sei stata a contatto con Angel, lo sai
benissimo che sono del tutto diversi!
Buffy sospirò ancora. - Questo è vero,
- ammise - e l'ho detto a Jack ma non so cosa stia succedendo ora nella testa
di Angel... anni fa il Primo Male lo attaccò e lui quasi impazzì, i soci
anziani di Wolfram&Hart sono di poco inferiori come capacità maligne, chi
lo sa cosa gli hanno fatto? Quando abbiamo scoperto il coinvolgimento di Angel
con Wolfram&Hart Giles è rimasto sconvolto perché sa benissimo che i soci
anziani sono forse la principale fonte di male di questo e di chissà quanti
altri mondi!
- Ma Angel sta cercando di ritorcere
le loro forze contro il male! - obiettò Faith.
- Così dice ma è tutto molto
ambiguo...
Faith si rivolse nuovamente a Siobhan:
- Mi dispiace per quello che è successo alla vostra famiglia ma come può Jack giudicare
Angel serenamente?
- Non è una cosa semplice, - concesse
la donna - ma non gli rimane scelta.
- Davvero! - confermò Jack - E' fin
dall'inizio che i Poteri hanno deciso della sua vita, o forse dovrei dire della
sua non-morte, dei nostri incontri e naturalmente delle vite degli abitanti del
villaggio in cui viveva mia figlia con la sua famiglia...
- Loro mi hanno raccontato questa
storia - si inserì Giles - e da come ne parla sembra che lei ritenga che i
Poteri abbiano sacrificato tutte queste persone e soprattutto i suoi parenti
perché lei potesse creare Angel.
- Si, assolutamente, e i Poteri erano
interessati specificamente a lui: non può essere un caso che in Romania lo
trovai proprio nel momento in cui era separato dagli altri vampiri con cui
viaggiava. Oltre a Darla con lui c'erano una vampira da lui creata di nome
Drusilla e un giovane vampiro... ah, Spook... Spock... Spike...
- Spike ha un'anima ora e lavora con
Angel... - intervenne Dawn.
- Oh, davvero curioso! Sapete se è
stato usato lo stesso incantesimo che ha dato l'anima ad Angel?
- No. Spike non è mai sceso nei
dettagli però è stato lui a volerla, non gli è stata data contro la sua
volontà!
- Sempre più sorprendente! Nelle poche
ore che ho trascorso con Angel dopo che gli era stata restituita l'anima gli
avevo chiesto notizie dei suoi compagni di viaggio perché speravo di poter
sottoporre anche loro all'incantesimo, naturalmente se fossi riuscito a
convincere il mago zingaro, ed Angel mi aveva detto che Spike lo vedeva come un
maestro e cercava di imitarlo ma farsi ridare l'anima... uhm... diventa
sorprendentemente simile ad Angel...
- Anche troppo simile! - intervenne
Xander, che pensò subito ai trascorsi amorosi di Buffy con entrambi i vampiri.
- In ogni caso all'epoca i Poteri
volevano Angel ma per fare ciò devono aver influenzato in qualche modo la
decisione di Darla che un giorno di quasi un secolo e mezzo prima decise di
andare al villaggio in cui vivevano mia figlia e la sua famiglia...
- Mio nonno ritiene che la conclusione
logica di tutti gli avvenimenti legati ad Angel sia che dopo che ha trascorso
oltre un secolo a soffrire per ciò che ha fatto quando era malvagio la sua
esistenza debba giungere ad una svolta, in un senso o nell'altro.
- Ma perché dev'essere ancora lui ad
occuparsene? - chiese Buffy.
- Perché sono legati fin dall'inizio,
da quando Darla decise di andare al villaggio in cui vivevano i miei zii e i
miei cugini...
- Mio nipote si trovò nel posto
sbagliato al momento sbagliato: mai avrebbe pensato che quella che sembrava una
donna inoffensiva potesse essere una minaccia mortale e pagò a caro prezzo
questa sua incomprensione...
- ...e la mia povera cuginetta venne
ingannata dal mostro che la uccise invitandolo in casa pensando che si
trattasse di un angelo perché a Darla non bastò uccidere mio cugino ma infettò
anche il suo corpo morente con la sua essenza demoniaca...
Capitolo VIIICapitolo VIII
- Angel? - esclamò Dawn - Angel è tuo
nipote?
- E' quello che mio nonno deve capire:
se in Angel c'è l'essenza di mio cugino allora l'esperimento è riuscito,
altrimenti vuol dire che è fallito.
- Capite bene perché ritengo i Poteri
responsabili di ciò che è successo a mia figlia e alla sua famiglia ma
soprattutto a mio nipote. Se ora i Poteri non vogliono più tenerci lontani vuol
dire che l'esperimento è terminato ed è il momento di verificare se è riuscito
o meno.
- Be', Angel si comporta come un
essere umano... - disse Dawn - se non guardi il fatto che non può andare in
spiaggia, deve nutrirsi di sangue e la sua vita sentimentale è un macello...
cioè, non che per gli umani non lo sia ma almeno noi non dobbiamo temere di
perdere l'anima se una storia va troppo bene!
- Cosa succederà se l'esperimento sarà
considerato fallito? - chiese Willow, incuriosita dall'ambigua dichiarazione di
Jack.
- Lo ridurrò in polvere.
- Non volevamo nascondervi delle
informazioni ma da una parte c'era la presenza di un Osservatore e mio nonno vi
ha spiegato i motivi per cui noi alchimisti abbiamo diffidato di loro per
secoli...
- e dall'altra parte quando ho
scoperto che avevate avuto a che fare con Angel avevo bisogno di avere da voi
opinioni il più oneste possibili.
- Quel che Buffy e Faith ti hanno detto
ieri non è un po' poco? - chiese Dawn.
- Adesso stanno parlando con
Siobhan...
- E tu come lo sai?
- Perché io e Siobhan ci scambiamo le
informazioni che otteniamo telepaticamente.
- Oh!
- Allora tuo nonno ti ha mandata per
avere un colloquio tra donne! - disse Buffy.
- Sapeva che tra Cacciatrici avremmo
parlato più liberamente...
- Bene, abbiamo parlato, ora torniamo
a casa e chiudiamo la questione una volta per tutte! - esclamò Buffy. Le altre
Cacciatrici l'assecondarono e tornarono sui loro passi.
Quando le quattro Cacciatrici
rientrarono Buffy e Dawn si scambiarono un'occhiata dalla quale capirono senza
bisogno di parole che oltre a scambiarsi informazioni nonno e nipote avevano anche
raccontato il resto della storia che c'era tra loro ed Angel.
- Avrei preferito conoscere subito
tutta la storia. - disse Buffy a Jack.
- Io non ti ho chiesto di raccontarmi
tutto ciò che è successo tra te ed Angel...
Buffy arrossì e lanciò un'occhiataccia
a Dawn, che però scosse la testa per indicarle che non aveva detto a Jack nulla
di compromettente.
- Ehi, - intervenne Faith - io avrei
preferito che Cordelia ti avesse detto anche che era innamorata di Angel e se
fosse vissuta si sarebbero messi insieme, ti interessa anche questo? Avrei
anche preferito che ti avesse detto che Angel ci ha fornito un ciondolo magico
che ci ha aiutato moltissimo a sconfiggere l'armata di supervampiri del Primo
Male, ti interessa anche questo?
- Assolutamente! Tutto ciò che
riguarda Angel è importante poiché la decisione che devo prendere non può
essere presa a cuor leggero!
Faith si placò e Buffy, preferendo
abbandonare un argomento minato, si rivolse a Dawn e agli amici: - Allora,
cos'avete trovato?
Giles le spiegò la situazione.
- E per impedire che il portale si
apra? - chiese ancora Buffy, guardando alternativamente Willow e Giles in
maniera accusatoria.
- C-c-ci sono alcune possibilità
promettenti che esamineremo al più presto. - cercò di calmarla Giles.
- Abbiamo solo ventiquattr'ore! -
esclamò Buffy.
- Saranno sufficienti! - ribattè
Giles, cercando di suonare convinto.
- Ho trovato alcuni incantesimi
interessanti ma non hanno esattamente lo scopo che serve a noi e quindi devo
verificare se posso adattarli... - gli diede man forte Willow.
Buffy sospirò ma preferì non dire
altro: Giles e Willow avrebbero potuto raccontarle qualsiasi storiella ben
sapendo che solo Dawn aveva le conoscenze necessarie a verificarne la fondatezza
e sicuramente li avrebbe appoggiati.
Jack e Siobhan ritennero che fosse
giunto il momento di congedarsi.
- Arrivare dall'Italia non è un
problema, - disse a Dawn - ma siccome non ho la necessità di fare ricerche su
libri che ho nel mio laboratorio italiano passerò la notte nell'appartamento
che ho qui a Londra, così ne approfitto per vedere se dopo essere stato
utilizzato solo saltuariamente da qualche parente mentre ero via ha bisogno di
qualche lavoretto.
- Hai vissuto molto a Londra? - gli chiese
Dawn.
- Nel corso della mia vita vi ho
trascorso periodi più o meno lunghi in parecchie occasioni diverse.
- Deve aver visto parecchi demoni! -
commentò Giles, che ben conosceva la gran quantità di creature che abitavano di
nascosto la capitale inglese accanto agli esseri umani.
- Oh, si, come tutte le metropoli
Londra è un punto di passaggio per le creature più strane, ancor di più perché
è una delle città magiche... demoni ma anche angeli...
- Angeli nel senso di Angel? - chiese
Giles.
- Angeli nel senso di esseri simili
agli esseri umani ma con le ali...
- N-n-non risulta nessuna
testimonianza affidabile della reale esistenza degli angeli come sono
raffigurati nell'arte religiosa! - commentò Giles, perplesso.
- Sembrano molto schivi eppure tra noi
alchimisti ci sono diverse testimonianze di contatti con questi esseri dalle
menti potenti e proprio qui a Londra, nel 1888, ne percepii uno che stava
scendendo dal cielo; io cercai di contattarlo telepaticamente ma lui chiuse
ogni comunicazione dopo avermi trasmesso solo una parola: 'No'.
- No? Tutto qui? - commentò Dawn.
- Un vero chiacchierone! - fu invece
il commento di Buffy.
- Chissà cosa stava facendo... - si
chiese con maggior senso pratico Giles.
Jack scosse le spalle - La comunicatività
non sembrava il suo forte... - commentò, per poi rivolgersi a Dawn - con te
invece spero che domani la comunicazione sia ancora proficua...
Dawn gli sorrise annuendo, lei e Jack
si abbracciarono e i due alchimisti scomparvero.
Buffy non commentò, anche se avrebbe
avuto tanto da dire: sembrava che Dawn avesse deciso di gestire la faccenda a
modo suo assieme a Jack, anche se sembrava essersi impegnata come al solito per
aiutare Willow a mettere insieme un incantesimo che le evitasse il rischio di
dover tentare di risvegliare i suoi poteri di Chiave. Anche a Roma Dawn aveva
sostanzialmente fatto di testa sua: Buffy doveva ammettere con se stessa che
con la scusa di non essere portata per il lavoro intellettuale aveva lasciato
che fossero sua sorella ed Andrew a cominciare il ripristino della sezione
italiana degli Osservatori e l'inventario dell'enorme quantità di antichi
manufatti che essi avevano nella Città Eterna mentre lei più che altro si
divertiva assieme all'Immortale e doveva ammettere anche che Dawn aveva fatto
un lavoro egregio nel verificare cosa fosse andato perduto dopo l'uccisione di
quasi tutti gli Osservatori da parte dei servi del Primo Male, tenendo anche in
riga Andrew, che interpretava in modo molto personale il suo tirocinio come
Osservatore.
- Allora, avete scoperto
qualcos'altro? - chiese Dawn, calcando la voce sulla parola 'altro',
interrompendo così i pensieri di Buffy.
- Solo che le inglesi e le irlandesi
sono delle gran pettegole... - rispose Buffy, tra la perplessità di Dawn e
degli altri che erano rimasti a fare ricerche.
- Ehi, Faith è americana e
spettegolava più di tutte! - protestò Kennedy.
- Sei di origine inglese o irlandese?
- chiese Buffy a Faith.
- Che io sappia i miei antenati
venivano dall'Europa centrale. - rispose l'interessata, divertita dalla
situazione.
- Ne sei proprio sicura? Non conosco
neppure il tuo cognome... - disse Kennedy con tono sospettoso.
- Lehane. - rispose Faith - Ti è
d'aiuto?
- Uhm, non molto. - ammise Kennedy.
- Allora posso andarmene a dormire. -
concluse Faith, congedandosi.
- Spettegolavate su Angel? - chiese
Dawn a Buffy e Kennedy.
- Fidati, non vuoi saperlo! - rispose
Buffy, lasciando ancora più perplessa la sorella mentre Kennedy strizzava
l'occhio a Willow in una muta promessa di maggiori dettagli non appena avessero
avuto un momento di intimità.
Il mattino dopo Jack si presentò
nuovamente alla porta di casa Summers, dove trovò Dawn assieme a Willow, Giles ed
Andrew che stavano discutendo di un incantesimo e dalle loro facce si capiva
che dovevano aver passato la notte sui libri prima e discutendo di ciò che
avevano trovato poi. Buffy era seduta di fronte a loro e sembrava ancora una
volta una tigre in gabbia.
- Stiamo cercando di mettere assieme
pezzi di vari incantesimi, - spiegò Dawn - ma è tutt'altro che facile e se
sbagliamo anche un solo particolare non funzionerà!
Jack annuì mostrando comprensione e si
rivolse a Giles: - Visto che la configurazione astrale dovrebbe avvenire questa
notte presumo che comunque l'avvicinamento degli astri coinvolti abbia già
cominciato a concentrare energia mistica nella zona in cui si aprirà il
portale...
- Si, la congrega mi ha avvisato che
l'energia mistica ha cominciato a crescere già da un paio di giorni e la
concentrazione crescerà esponenzialmente col passare delle ore. - confermò
l'Osservatore.
- Bene, - disse Jack, per poi
rivolgersi a Dawn - allora nel punto focale in cui stanotte l'energia mistica
verrà concentrata lo spazio dovrebbe aver già cominciato a distorcersi e tu
dovresti essere in grado di trovare questo punto!
Dawn non era molto convinta ma solo un
giorno prima non avrebbe neppure pensato di avere poteri telepatici o
telecinetici per cui non disse nulla e Jack le chiese: - Avete una mappa dove
sia indicata la zona in cui avverrà il fenomeno?
Dawn si volse verso Willow, che tirò
una mappa fuori da uno dei libri che aveva consultato e la passò
all'alchimista, che notò subito un cerchio fatto a penna attorno ad un'ampia
zona appena fuori Londra.
- E' da parecchio tempo che non passo
da quelle parti - commentò Jack - ma non avrò problemi a trasportarti lì...
- Un momento! - intervenne Buffy - E
se lì ci sono altri demoni che stanno aspettando che il portale si apra?
- Il portale si aprirà in piena notte
- obiettò Jack - ed ora sicuramente i vampiri saranno nascosti ma se dovesse
esserci qualche altro demone in zona lo percepirò immediatamente: se sarà
possibile li eliminerò, se invece saranno troppi per mantenere Dawn al sicuro
ci trasporteremo di nuovo qui.
- Andiamo. - disse semplicemente Dawn,
porgendo la mano a Jack e chiudendo la questione anche se Buffy non era
convinta.
Capitolo IXCapitolo IX
Jack e Dawn si ritrovarono in un prato
nel bel mezzo di una zona di campagna. L'alchimista estese le sue percezioni
per verificare la presenza di demoni, poi sorrise a Dawn: - Tutto tranquillo.
La ragazza rispose al suo sorriso e si
guardò attorno, cercando di calmare il suo nervosismo.
- Allora è qui che succederà... -
disse all'amico.
- Sei tu che devi dirmelo! - ribattè
Jack.
Dawn fu presa in contropiede e pensò a
ciò che doveva fare.
- Per la telecinesi ho pensato che
stavo afferrando un oggetto, per la telepatia ho pensato di parlarti ma per
individuare una distorsione dello spazio causata da energia mistica a cosa devo
pensare?
- Prova a percepire lo spazio attorno
a te: dovresti avvertirne le caratteristiche e quindi sentire la distorsione in
qualche modo sbagliata o comunque diversa.
Dawn sospirò e si sedette sull'erba a
gambe incrociate. - Così posso cercare di rilassarmi per concentrarmi meglio. -
spiegò a Jack, che annuì.
Per qualche tempo Dawn cercò di
concentrarsi sullo spazio circostante, cercando di percepirne le caratteristiche,
ma quest'esercizio sembrava decisamente più difficile dei precedenti.
- Ho paura che rimarremo qui per un
po'... - disse infine a Jack.
- Non vado da nessuna parte. - le
rispose l'alchimista sorridendole.
Dawn continuò nell'esercizio ma continuava
a non percepire nulla di strano e in effetti non capiva neppure se stesse
realmente percependo qualcosa, in compenso quella posizione simil-yoga
cominciava a diventare scomoda per cui alla fine dovette abbandonare il
tentativo ed alzarsi in piedi per sciogliere i muscoli indolenziti.
- La meditazione non è il mio forte -
disse a Jack sospirando - e al confronto telecinesi e telepatia sono un gioco
da ragazzi!
- Potresti provare stando in una
posizione per te più naturale: levitando nell'aria.
- Ma sono a mala pena capace di
levitare piccoli oggetti... vuoi dire che intendi tenermi a mezz'aria?
Dawn aveva appena finito di porre la
sua domanda che si ritrovò a fluttuare in posizione orizzontale a circa due
metri da terra.
- Wow, questa si che è una sensazione!
- commentò la ragazza.
- Ora la gravità non ha più effetto su
di te e puoi concentrarti senza ulteriori fastidi.
- Puoi tenermi in questa posizione
anche se mi ci vorranno ore?
- Certamente!
- Oh!
Ora Dawn si sentiva leggera come una piuma,
anzi stando a quel che aveva detto Jack era ancora più leggera visto che la
gravità non aveva più effetto su di lei e questo le permise di rilassarsi come
mai le era successo in vita sua eppure nel fondo del suo essere avvertì la
sensazione che in realtà quella era la sua condizione naturale e che la
necessità di muoversi su un appoggio solido utilizzando le gambe per spostarsi
costituisse un appesantimento alla sua vita che si ripercuoteva sulla sua
capacità percettiva.
Dawn cominciò a sentirsi euforica e
all'improvviso avvertì chiaramente qualcosa attorno a sé: fu come se negli
ultimi anni lei fosse stata bendata ed ora finalmente tornasse a vedere ma in
questo caso il senso tornato in funzione non era la vista bensì una percezione
delle caratteristiche dello spazio per cui percepiva di essere in una sorta di
bolla in cui la gravità era annullata mentre sotto di lei c'era la potente
morsa gravizionale della Terra, sopra c'era il Sole che teneva al guinzaglio il
pianeta e vicino c'era
Pian piano le percezioni di Dawn si
affinarono e la ragazza cominciò ad avvertire i minuscoli campi gravitazionali
vicini a lei: Jack, gli alberi dei boschetti della zona e qualcosa di strano, diverso
da tutto il resto.
- Lo sento! - gridò a Jack - E' a una
trentina di metri da me, un po' più in alto rispetto alla mia posizione!
- Hai trovato il punto preciso?
- E' come una semisfera di un paio di
metri di larghezza... si, so dov'è!
Dawn si ritrovò in posizione verticale
di fronte a Jack e gli indicò un punto. Jack smise di usare il suo potere su
Dawn e la ragazza si ritrovò nuovamente prigioniera della gravità. Per un
momento le sembrò di cadere, il peso nuovamente ad opprimerla: con un senso di
tristezza per la perdita della sensazione di libertà si aggrappò all'amico, che
la sorresse finché la ragazza non riuscì a riprendere l'equilibrio, e lo guidò
fin sotto alla zona in cui le energie mistiche concentrate dalla configurazione
astrale stavano distorcendo lo spazio.
- Ce l'hai fatta. - disse Jack a Dawn.
- Ho provato una sensazione
meravigliosa ed era come se fosse la cosa più naturale del mondo!
- Per te lo era e la tua energia si
stava chiaramente risvegliando... eri radiosa in tutti i sensi!
Dawn si stava riprendendo
dall'esperienza e stava tornando alla normalità o almeno a quella che era stata
la normalità da quando era diventata un essere umano
- Adesso che il mio corpo è di nuovo
legato alla Terra mi sento goffa. - disse ancora Dawn.
- Immagino che essere fatti di sola
energia faccia sentire liberi e prima eri in uno stato simile a quello.
- Lo penso anch'io... ma in fondo
avere un corpo solido ha alcuni vantaggi...
Dawn abbracciò Jack e lo baciò,
venendone ricambiata. Ora le pareva di percepire anche l'energia dell'amico e
questa vibrava in sintonia con la sua. Non era come essere in caduta libera ma
essere stretta tra le braccia di Jack le dava comunque molta gioia. Come nei
momenti di euforia in cui si era praticamente dimenticata di avere un corpo
solido Dawn perse la percezione del tempo finché non avvertì un irrigidimento
in Jack, non solo nel corpo dell'amico ma percepì anche il cambiamento nella
sua energia: allarmata, la giovane si staccò dall'abbraccio e, seguendo gli
occhi dell'alchimista notò che si era voltato verso un punto dal quale si stava
avvicinando un demone, che probabilmente era venuto lì per attendere l'apertura
del portale.
Il demone affrettò il passo, avendo
evidentemente notato la presenza di due intrusi ma improvvisamente il suo collo
si piegò ad un angolo impossibile e stramazzò al suolo, morto.
- L'hai fatto tu? - chiese Dawn, che
aveva sentito fin lì il rumore dell'osso del collo del demone che si spezzava.
- Certo! Non sia mai detto che Buffy
possa avere da ridire sul modo in cui ti proteggo! - risposte Jack, facendo
sorridere Dawn.
- Questo era il primo ma ora dobbiamo
aspettarci che tutti i demoni alleati di quelli che vorrebbero arrivare dalla
dimensione demoniaca comincino ad arrivare ben presto perciò propongo di
tornare a casa tua e prepararci ad una lunga notte.
Dawn sospirò ma dovette dirsi
d'accordo con l'amico.
- Prima però devo sbarazzarmi del
cadavere del demone, che per gli altri sarebbe come annunciare che sono stati
scoperti...
Il cadavere del demone svanì nel
nulla.
- Cosa gli è successo?
- L'ho mandato sulla Luna...
- Riesci a trasportare oggetti così
lontano?
- La distanza non è davvero un
problema, l'importante è conoscere a sufficienza la destinazione... come ormai
conosco casa tua... - concluse e trasportò entrambi a casa Summers.
Al ritorno l'umore sembrava migliore
di quello di qualche ora prima. Willow era semi-stesa sul divano ma la sua
espressione era rilassata e Kennedy le teneva la mano sorridendo.
All'apparizione di Jack e Dawn le ragazze notarono che l'alchimista aveva
trasportato Dawn cingendola alla vita e all'arrivo l'aveva lasciata andare solo
dopo qualche secondo, in seguito ad un scambio di sorrisi tra i due.
- Willow ce l'ha fatta! - esclamò
Buffy, cercando di attirare l'attenzione dei nuovi arrivati e soprattutto della
sorella.
- L'incantesimo dovrebbe essere a
posto, - confermò la giovane strega, che nella lotta contro il Primo Male aveva
acquistato maggior sicurezza in se stessa ma non era riuscita a superare tutti
i dubbi - ma solo stanotte saremo sicuri che funzioni! C'è solo un problema:
l'incantesimo funziona su un portale aperto perciò dobbiamo aspettare che
dall'altro lato lo aprano per poter distruggere il collegamento...
- Io ho trovato il punto preciso in
cui si sta concentrando l'energia mistica! - annunciò Dawn.
- Grande! - disse Willow - Con tutta
quell'energia più vicina sarò al portale più probabilità ci saranno che
l'incantesimo funzioni!
- Giles sta cercando di trovare un
pullman per portare il gruppo di Cacciatrici nella zona, - aggiunse Buffy - ma
con così poco preavviso dovremo arrangiarci come potremo.
- Solo per capire dove sono i mezzi
pesanti degli Osservatori ci sta mettendo un sacco di tempo! - intervenne
Xander, arrivando dalla cucina con qualche bevanda.
- Quante Cacciatrici dovrebbero
partecipare all'operazione? - chiese Jack.
- Almeno una trentina... - rispose
Buffy.
- Io e Siobhan potremmo trasportarvi
nella zona in gruppetti.
- Allora possiamo andarci anche
subito! - esclamò Buffy.
- Mentre io e Dawn eravamo lì è
arrivato il primo demone... - le spiegò Jack che, vedendo l'espressione
allarmata della Cacciatrice, specificò - non è arrivato neppure a dieci metri
da lei... col passare delle ore arriveranno gli altri demoni e al calare delle
tenebre arriveranno tutti i vampiri perciò se andiamo lì adesso ci troveremo a
doverci difendere, se invece aspettiamo questa notte li troveremo tutti lì e
saranno loro a doversi difendere mentre noi potremmo accerchiarli. Io e Siobhan
potremmo sferrare il colpo iniziale con un'onda d'urto che polverizzerebbe
tutti i vampiri nel raggio di almeno una decina di metri e nel caos voi
Cacciatrici potreste avere vita abbastanza facile nell'eliminare gli altri
demoni.
- Uhm, dovremmo parlarne con Giles...
- disse Buffy, prendendo tempo.
- Percepisco due uomini nell'edificio
fuori da questa stanza, presumo che siano Giles ed Andrew...
Buffy confermò e Jack si incamminò
fuori dall'appartamento. Buffy, un po' perplessa, guardò la sorella
interrogativamente.
- Credo che consideri poco educato
apparire davanti a Giles... - ipotizzò Dawn, per poi rivolgersi anche agli
amici tutta eccitata - sono riuscita a percepire il punto in cui si sta creando
la distorsione spaziale con i miei poteri!
- Dawn, è bellissimo! - disse Willow,
felice che anche l'amica stesse riuscendo ad esplorare le sue capacità.
- E' stata una mattinata incredibile!
- continuò Dawn - Oh, Jack mi ha aiutata tantissimo, mi ha fatto scoprire una
parte di me stessa che non conoscevo! Ah, ho sentito un calore dentro di me che
ad un certo punto è come esploso!
La gioia di Dawn traspariva
chiaramente mentre ricordava il tempo trascorso levitando ma nel momento in cui
prestò di nuovo attenzione agli altri si rese conto che Willow e Xander avevano
un'espressione imbarazzata, Kennedy cercava di trattenersi dal ridacchiare e
Buffy aveva praticamente gli occhi fuori dalle orbite e la bocca contorta in
una strana smorfia.
- Ehi, sto parlando della mia natura
energetica! - protestò Dawn.
Kennedy emise un mugugno di delusione,
prendendosi un'occhiataccia da entrambe le sorelle Summers.
- Si, certo, - disse Buffy, cercando
di recuperare la situazione - siamo tutti contenti, è solo che non ci rendevamo
conto che usare i tuoi poteri ti procurasse senzazioni così... così...
- Intense... - suggerì Xander.
- Intense! - confermò Buffy.
- N-non sarà pericoloso? - chiese
Willow, con un chiaro riferimento alla sua dipendenza dalla magia.
- No, non credo... - rispose Dawn - è
solo che oggi mi sono avvicinata al mio stato naturale più di quanto abbia
fatto da quando sono umana.
- Ma non sei diventata una sfera di
energia, vero? - chiese subito Buffy.
- No ma ho ricordato cosa vuol dire
esserlo...
La spiegazione di Dawn fu interrotta
dal ritorno di Jack assieme a Giles, che espresse subito la sua opinione sul
piano di Jack: - M-m-i pare che la proposta di Jack sia la migliore che
possiamo escogitare in così poco tempo. Ho trovato l'indirizzo del magazzino
degli Osservatori in cui dovrebbe esserci anche un pullman ma non faremmo in
tempo ad andare lì con mezzi normali perciò credo che faremmo meglio ad
impiegare le prossime ore preparando gli armamenti e stanotte ci faremo
trasportare lì dai nostri amici alchimisti.
- Oh, be', allora va bene. - commentò
Buffy dopo qualche secondo, non convintissima nel seguire una strategia
proposta da un estraneo ma ancor meno desiderosa di creare discussioni, visto
che gli altri sembravano aver accettato di buon grado l'idea di Jack.
- Secondo la congrega la congiunzione
astrale si perfezionerà attorno alle 2.30 di notte. - spiegò Giles.
- Oh, no! - si lamentò Xander - Ho
bisogno di un po' di riposo ma se vado a dormire non so come farò a svegliarmi
per quell'ora!
- Sono sicuro che riuscirai a dormire
con un occhio solo... - gli disse Jack.
Per un attimo rimasero tutti in
silenzio: molto raramente qualcuno riusciva a fare una battuta sulla vista di Xander
ma l'interessato, superato un momento di sorpresa, si mise a ridere.
- Ehi, buona questa! - commentò la
battuta dell'alchimista.
- Mi spiace rovinare la vostra
allegria - intervenne Giles - ma dobbiamo prepararci per una dura battaglia...
- Suvvia Giles, - ribattè Jack -
l'umore della truppa è anch'esso una componente importante in una battaglia...
- Questo capitolo manca nella guida
degli Osservatori... - commentò Giles, preso alla sprovvista dal commento di
Jack.
- Non ne dubitavo. - ritorse ironicamente
Jack, strappando un sorriso agli altri.
- Forse sarebbe ora di scriverlo. -
suggerì Dawn.
- Puoi cominciare mentre noi siamo
via... - propose Buffy.
- Ehi, - protestò Dawn - se
l'incantesimo non funziona dovrò provare io a chiudere il portale!
- L'incantesimo funzionerà! - dichiarò
Buffy, che cercò con gli occhi il consenso di Willow, ma la giovane strega
distolse lo sguardo, presa ancora una volta dai suoi dubbi.
- Ho paura che ci siano molti più
margini di errore di quanto vorremmo, - intervenne Giles, per poi rivolgerti a
Dawn - ma tu pensi davvero di poter fare qualcosa se Willow non riuscisse con
l'incantesimo?
Dawn guardò Jack, che però si limitò a
guardarla a sua volta facendole capire chiaramente che in quella circostanza
spettava a lei agire.
- Sono anche meno sicura di Willow, -
disse alla fine Dawn - ma se le cose si mettono male voglio... anzi devo
tentare!
- Non è necessario che Dawn sia in
prima linea... - aggiunse Giles, rivolto più che altro a Buffy.
- ...e io sono sempre in grado di
proteggerla... - gli diede man forte Jack.
Alla fine Buffy dovette arrendersi ma
non voleva rinunciare ad avere l'ultima parola: - Non c'è motivo per cui
l'incantesimo di Willow non debba funzionare: ci ha messo ore e ore per
scartabellare tra vecchi libri impolverati per trovare gli incantesimi adatti
da mettere assieme!
- C-ci avrei messo molto meno se
invece di dover cercare tra vecchi libri avessi avuto tutte queste informazioni
in un computer... - commentò Willow, rivolgendosi soprattutto a Giles.
- Abbiamo già avuto varie discussioni
a questo riguardo - ribattè l'Osservatore - e rimango del parere che nessun
computer potrà mai sostituire veri libri cartacei!
- Ma avere tutte le informazioni a
portata di mano è molto più comodo, - obiettò Jack - perché non usare la
tecnologia moderna per rendere il lavoro più semplice?
- L-l-lei è l'ultimo dal quale mi
aspettavo una simile obiezione! - rispose Giles, spiazzato. - Dove mette la
tradizione?
- La tradizione è bella finché non si
trasforma in scomodità: - commentò laconicamente Jack, per il divertimento
degli altri di fronte all'imbarazzo di Giles. - i libri cartacei sono scomodi
da trasportare, richiedono molto spazio, per copiare antichi manoscritti ci
vuole tempo, al contrario il contenuto di tutta la mia biblioteca cartacea se
fosse inserito in un computer potrebbe essere trasportato comodamente, in poco
spazio e potrebbe essere copiato in breve tempo così potrei tenerne varie
copie.
Buffy, più interessata a prepararsi
alla battaglia, lasciò che gli altri continuassero a discutere di pregi e
difetti di libri e computer e andò a prendere
Capitolo XCapitolo X
Con un sospiro, Buffy si apprestò ad iniziare
la procedura di apertura della cassaforte che Giles aveva fortemente voluto per
custodire
"Tradizione il mio culetto!"
pensò
Quando Buffy aveva espresso qualche
riserva sull'eccesso di precauzioni Giles le aveva fatto un lungo predicozzo
esponendole tutti i rischi che avrebbero corso se avessero rinunciato anche ad
una sola delle precauzioni e l'aveva completamente ignorata quando lei aveva
manifestato le sue difficoltà nell'imparare sia la procedura corretta di
apertura che la procedura di blocco d'emergenza che Giles aveva voluto per far
sì che se uno di coloro che potevano aprire la cassaforte fosse stato in
qualche modo costretto ad aprirla avrebbe invece potuto bloccarla invocando un
guasto della stessa come scusa ed evitare che venisse aperta finché altri tre
possessori della combinazione non avessero operato la sequenza di apertura
nell'arco di un minuto.
La situazione era diventata ancora più
seccante vedendo quanto si divertiva Andrew, che secondo lei era quello che
aveva creato in Giles un sacco di inutili paranoie per convincerlo ad installare
quello che per lui era una specie di giocattolo, e per il fatto di essere stata
costretta ad inserire anche Dawn tra quelli che potevano aprire la cassaforte
in modo che lo facesse quando lei non riusciva a compiere correttamente la
procedura.
Con suo sommo sollievo, la porta della
cassaforte si aprì regolarmente e in un attimo
- Allora Siobhan mi ha spiegato che
per utilizzare l'interfaccia grafica bisogna usare il mouse - stava spiegando
Jack - e a quel punto le ho chiesto se questo aggeggio utilizzasse parti
organiche di un topo!
Tutti si misero a ridere e in pochi
secondi Dawn era praticamente alle lacrime. Buffy fu ancora una volta stupita
di quanto grande fosse l'influenza della vicinanza di Jack sull'umore della
sorella: doveva ammettere che era da molto tempo che non la vedeva divertirsi
così, anzi considerando che i ricordi riguardanti lei erano veri solo negli
ultimi quattro anni in realtà doveva presumere che non fosse mai stata così di
buon umore.
- Jack ci stava raccontando come ha
conosciuto i computer moderni dopo essere stato via per vent'anni. - spiegò
Dawn a Buffy quando fu in grado di controllare le risa, forse equivocando la
sua espressione perplessa.
- Secoli fa potevo rimanere in
un'altra dimensione per decenni e quando tornavo dovevo aggiornarmi su guerre,
successioni a troni vari e simili ma fondamentalmente la vita delle persone
cambiava poco o a volte per nulla, - aggiunse Jack - in quest'epoca invece mi è
bastato rimanere assente per vent'anni per trovare cambiamenti sbalorditivi!
Buffy non potè fare a meno di notare
che Dawn era seduta più vicino a Jack di quanto fosse necessario e che degli
altri occupanti dei divani solo Willow e Kennedy erano così vicine tra loro e
non sapeva se le desse più fastidio ciò o il fatto che Xander al contrario non
mostrava di essere minimamente infastidito quando all'apparizione di Jack era
stato come al solito preso dalla sua sindrome da fratello maggiore. A Buffy
mancava solo che sua sorella iniziasse una relazione sentimentale con il nonno
di Angel per arrendersi alla fine del mondo: "Benvenuti nella soap opera
Buffy l'ammazzavampiri!" pensò, per poi concentrarsi sull'ormai prossima
battaglia.
- E' ora di radunare le truppe! -
disse
Il gruppo scese nell'atrio, dove Buffy
notò che era arrivata anche Siobhan, che stava parlando con alcune altre
Cacciatrici, tra cui Faith: le voci sulla sua esistenza e sulle sue capacità si
erano diffuse alla velocità vicina all'infinito raggiungibile solo dalle
chiacchiere in un gruppo di ragazze e chiaramente le Cacciatrici erano curiose
nei suoi confronti.
- I maggiori riflessi di una
Cacciatrice vi permetterebbero sicuramente di integrare proficuamente le
maggiori capacità che un potere telecinetico aggiungerebbe a quello mistico. -
stava spiegando la donna.
Buffy era ancora ad alcuni metri da
lei quando Siobhan si girò: forse aveva avvertito la presenza di Willow, Dawn e
Jack ma Buffy si accorse che gli occhi della donna si erano fissati sulla
Falce. Era ovvio che aveva riconosciuto l'arma, anzi era probabile che ne
avvertisse il potere anche a distanza.
- Sembra un'ascia più che una falce! -
commentò Siobhan, facendo sorridere alcune delle altre Cacciatrici: Buffy si
chiedeva quando sarebbero nate le prime barzellette sull'ascia chiamata Falce
visto che molte persone facevano commenti sul nome quando la vedevano. Buffy si
stava abituando a quelle reazioni ma non aveva ancora pensato ad una riposta
perciò si limito ad offrire l'arma alla donna.
I sorrisi lasciarono posto ad
espressioni serie: tra le Cacciatrici questo era diventato una sorta di rito ed
attorno a Siobhan venne fatto spazio perché tutte quelle che avevano preso in
mano
Buffy ebbe la conferma del fatto che
Siobhan aveva già avvertito il potere della Falce perché fu l'unica nei cui
occhi la consapevolezza di tale potere non balenò al momento del contatto
fisico ma almeno si comportò come le altre testando il bilanciamento dell'arma,
seppur a modo suo, ovvero ad una velocità tale che probabilmente una persona
normale non sarebbe stata in grado di seguirne i movimenti ed effettivamente
Buffy notò che Xander, Andrew e Willow sbattevano gli occhi come per cercare di
mettere a fuoco un'immagine che non voleva saperne di stabilizzarsi mentre Jack
sembrava osservare l'esercizio della nipote con interesse ma senza fatica,
dimostrando che le arti alchemiche dovevano espandere le capacità sensoriali.
Tra esclamazioni di sorpresa Siobhan
terminò la sua prova della Falce ma, agendo ancora una volta in maniera diversa
rispetto ad una normale Cacciatrice, ne accarezzò la lama con un'espressione
attenta, come se la stesse in qualche modo saggiando anche se la sua mano non
era neppure vicina al filo.
- Non ha bisogno di essere affilata e
ovviamente non si ossida.
Era una affermazione, non una domanda.
- Tu sai com'è fatta! - esclamò Buffy,
interpretando il comportamento di Siobhan e la sua dichiarazione.
- Almeno qualcuna tra le Guardiane
doveva avere conoscenze alchimistiche - spiegò la donna - che ha utilizzato per
produrre questo metallo speciale.
Detto ciò restituì
Il gruppo, comprendente una trentina
di Cacciatrici, si riunì in una stanza che fungeva da sala riunioni, dove la
mappa della zona della battaglia venne proiettata su un muro e Dawn, con
l'aiuto di Jack, mostrò non solo dove si sarebbe aperto il portale ma anche in
quali punti c'era il bosco e in quali invece il prato, in modo da poter
stabilire il miglior posizionamento delle Cacciatrici per l'attacco.
La tensione era palpabile: le
Cacciatrici che avevano affrontato il Primo Male sapevano cosa aspettarsi
mentre le altre avevano affrontato solo demoni isolati ma l'umore migliorò
quando una delle Cacciatrici chiese: - Di che specie erano gli alberi? E quali
piante c'erano lì vicino? - lasciando Dawn interdetta.
- Non badarle: - intervenne un'altra
Cacciatrice - è un'aspirante botanica e si preoccupa più che le piante non
vengano calpestate che lei non venga uccisa!
In sala scoppiarono le risate ma
quando le ragazze si calmarono Dawn rispose comunque con una punta d'ironia: -
Ammetto di non averci fatto caso: io e Jack eravamo impegnati...
L'affermazione della giovane non fece
altro che provocare qualche altra risatina accompagnata però da urletti
maliziosi e Dawn, arrossendo, continuò alzando la voce: - a trovare il punto in
cui si aprirà il portale!
Buffy non era più tanto contenta della
velocità con cui le voci giravano nel gruppo e si seccò quando sentì
chiaramente una delle Cacciatrici che commentava: - Almeno non è un vampiro...
Buffy si schiarì rumorosamente la voce
ed agitò minacciosamente
La riunione andò avanti fino a sera,
con una pausa per la cena, dopodiché non rimase che preparare le armi in attesa
dell'attacco.
Nella notte, tutti i partecipanti alla
battaglia si riunirono nell'atrio dell'edificio, pronti per il trasporto.
Andrew era tutto eccitato, pur sapendo che sarebbe rimasto nelle retrovie.
- Sarà una gloriosa battaglia! - disse
il giovane a Xander.
- Forse oggi è un buon giorno per
morire - rispose l'amico - ma il giorno non è ancora finito... anzi, è appena
iniziato!
- Presto brinderemo col vino di
sangue, generale Martok! - gli disse ancora Andrew.
- Comporremo molti canti per
raccontare questa battaglia, Worf! - rispose ancora Xander, assecondando
l'altro.
Andrew
cominciò a cantare: - Ej IM-ta fey DE-ja i. Ejdahk-so- TAS ghos va Skral
byteek. Empa jaj law-moch jaj-push... -
ma dovette interrompersi quando si trovò alcune spade puntate alla gola e a
varie parti del suo corpo da Cacciatrici che non sembravano apprezzare
particolarmente la sua vena canora.
- Ehi, - protestò - questo è un canto
di guerra klingon molto adatto a questa situazione! - ma siccome le ragazze non
accennavano ad allontanare le lame da quelle posizioni pericolose e Buffy si
limitava a sogghignare Andrew dovette arrendersi: - OK, OK, la smetto ma poi
non lamentatevi con me se il morale non è abbastanza alto!
- Un vero guerriero klingon avrebbe
smesso di cantare solo dopo essere stato ucciso... - lo prese in giro Xander ed
Andrew dovette ingoiare il rospo.
Terminate le facezie, le Cacciatrici
cominciarono a dividersi in gruppi mentre Dawn indicava a Jack e Siobhan sulla
mappa i punti in cui trasportarle: le Cacciatrici di ogni gruppo si prendevano
per mano, l'alchimista prendeva la mano di una di loro e trasportava tutto il
gruppo nel punto designato per poi tornare nell'edificio e ripetere
l'operazione col gruppo successivo. L'ultimo gruppo era composto da Buffy,
Willow, Dawn e gli uomini i quali, una volta arrivati a destinazione, da dietro
gli alberi vicino ai quali Jack li aveva trasportati videro che il prato era
pieno di demoni.
L'ora dell'apertura del portale si
stava ormai approssimando: era giunto il momento di iniziare la battaglia.
Capitolo XICapitolo XI
Buffy notò che c'era una certa agitazione
tra i demoni.
- Sembrano piuttosto eccitati... -
sussurrò.
- Secondo Siobhan hanno cominciato ad
agitarsi sempre più man mano che arrivavamo e io sono d'accordo con lei: -
commentò Jack - è possibile che alcuni di loro siano in grado di sentirci, annusarci
o comunque percepirci in qualche modo.
Diversi demoni cominciavano a muoversi
verso gli alberi dietro i quali erano nascosti gli umani, confermando che
dovevano come minimo sospettare che ci fosse qualche intruso.
- Suggerisco di aprire le danze... -
disse Buffy.
Jack annuì e scomparve. Tra i demoni
si levarono urla oltraggiate quando Jack e Siobhan apparvero in mezzo a loro ma
non ebbero neppure il tempo di attaccare che i due alchimisti unirono le mani,
lanciarono un'onda di energia e scomparvero nuovamente. Anche gli umani
avvertirono chiaramente l'onda d'urto ma erano troppo lontani per subire danni,
la quasi totalità dei vampiri invece illuminò per qualche secondo la zona
prendendo fuoco ed anche molti demoni di altre specie che si erano trovati più
vicini ai due alchimisti morirono per le gravi lesioni interne riportate.
Il rogo di vampiri era il segnale: le
Cacciatrici sciamarono fuori dal bosco assalendo senza pietà i demoni
sopravvissuti, molti dei quali avevano subito lesioni o comunque erano storditi
ma la quantità iniziale era stata notevole per cui ce n'erano ancora parecchi
in grado di combattere e lo scontro si fece subito duro.
Jack riapparve vicino al gruppo di
Dawn, Willow e degli uomini.
- Non ti getti nella mischia? - gli chiese
Dawn.
- Lascio il dubbio onore alle ragazze:
ho consumato molta energia e al momento mi sento come se avessi cent'anni...
- Ehi, ma tu ne hai seicento! -
commentò Andrew, che si trovò addosso gli sguardi degli altri e venne preso dal
dubbio di non aver capito la situazione: - Era una battuta? - chiese dunque.
- Prova a dire un'altra volta che
Buffy non capisce le cose al volo... - lo minacciò Dawn, che poi si rivolse di
nuovo a Jack - Pensavo che la tua energia fosse praticamente infinita!
- E' quello che spero sempre pensino i
demoni che mi trovo ad affrontare... - commentò furbescamente Jack, strappando
un sorriso ai compagni.
Lo scontro infuriava: ripresisi dalla
sorpresa i demoni stavano cercando di contrattaccare ma le Cacciatrici li
avevano circondati e dalle retrovie Jack aveva cominciato a prendere di mira i
vampiri sopravvissuti con un paio di paletti volanti che li stavano rapidamente
decimando e, con l'aiuto degli altri, eliminava qualsiasi demone riuscisse a
sfuggire all'accerchiamento delle Cacciatrici.
Non ci volle molto perché solo i
demoni più forti rimanessero vivi ed uno in particolare sembrava rintuzzare gli
attacchi senza subire ferite: alto oltre due metri, completamente nero, con una
testa da mosca gigante che però al posto di mandibole da insetto aveva una
bocca irta di denti degni di un tirannosauro, era anche dotato di mani con
grossi artigli e già un paio di Cacciatrici avevano subito ferite
fortunatamente non gravi, perciò le altre mantenevano una certa distanza dal
demone, che ormai era rimasto l'unico superstite del suo schieramento, cercando
di attaccarlo alle spalle o per lo meno in gruppo in modo da rendergli
difficile qualsiasi forma di contrattacco con gli artigli.
- Credo che sia una demone Dashango: -
commentò Giles, che assieme al gruppo aveva cominciato pian piano ad
avvicinarsi dopo che la zona era stata resa più sicura - la sua pelle è più
robusta dell'acciaio!
- Ecco perché non riescono ad
ucciderlo con le spade! - esclamò Xander.
Avendo evidentemente ricevuto le
informazioni telepaticamente, Siobhan chiamò Buffy e le spiegò che doveva usare
- Spostatevi indietro! - gridò Buffy
alle altre Cacciatrici, che le fecero spazio. La ragazza mulinò
- Ehi, quel demone peserà quasi una
tonnellata! - esclamò Dawn, che aveva visto più di una volta Buffy combattere e
conosceva la forza di una Cacciatrice ed era rimasta stupita nel vedere che
Siobhan si dimostrava ancora più forte.
- Siobhan sfrutta la sinergia tra le
sue capacità alchemiche e il suo potere di Cacciatrice per sviluppare questo tipo
di forza. - spiegò Jack.
- Potrebbe riuscire a ferire quel
demone? - chiese Andrew.
- Con più colpi ce la farebbe
sicuramente ma
- Ma così Buffy si prenderà la gloria
per l'uccisione! - commentò Andrew.
- Questa non è una gara a chi è
Nel frattempo Buffy era riuscita a
riprendere l'equilibrio per prima e si era scagliata contro il demone
infliggendogli un altro colpo con la falce nella zona già ferita e sia l'urlo
del demone che il cattivo odore che cominciò a provenire dalla ferita
indicarono chiaramente che
Tra le Cacciatrici si levarono urla di
giubilo ma anche si sollievo, soprattutto tra quelle che erano scese per la
prima volta in battaglia. Kennedy stava organizzando le cure alle ferite
rimettendo a posto un paio di articolazioni lussate e mandando da Giles, che
stava già aprendo la cassetta del pronto soccorso, le ragazze che avevano
subito tagli vari. Una delle Cacciatrici era dolorante alle costole, dove aveva
ricevuto un duro colpo da un demone che aveva zampe come magli.
- Ha due costole rotte. - fu la
prognosi di Siobhan.
- Vedi anche le ossa rotte? - le
chiese Kennedy, che si stava già apprestando a controllare lo stato delle
costole della compagna di battaglia.
- Posso vedere lo stato della materia
anche sotto la superficie. - confermò la donna.
- Ehi, allora puoi vedere sotto i
vestiti di una ragazza! - disse Andrew a Jack.
- Sicuramente non lo fa! - esclamò
Dawn.
- Sarebbe davvero molto volgare! -
confermò Jack - Inoltre so da secoli com'è fatta una donna...
- Questa te la sei proprio cercata! -
lo prese in giro Xander, ridendo dell'amico assieme a diverse Cacciatrici che
avevano sentito lo scambio di battute.
- Scommetto che pensavi di darti
all'alchimia... - commentò una delle ragazze, Vi, che era stata una delle prime
ad unirsi a Buffy nella lotta al Primo Male e quindi era anche una di quelle
che conosceva Andrew meglio di tutti.
- Willow, adesso tocca a te! -
intervenne Buffy, dando un taglio alle facezie.
La giovane strega non aveva avuto
molto tempo per agitarsi e con la chiamata da parte di Buffy dovette cominciare
a concentrarsi per mettere in atto l'incantesimo. Dawn la guidò fin sotto il
punto in cui l'energia mistica si stava focalizzando con sempre maggior
concentrazione e presto avrebbe permesso l'apertura del portale dalla
dimensione infernale e Willow tirò fuori dalla tasca il foglio su cui aveva
scritto l'incantesimo per essere certa di recitarlo correttamente.
- O-o-ormai mancano pochissimi minuti
alla congiunzione astrale. - disse Giles, dopo aver controllato l'orologio.
- Come capirete che il portale sta
cominciando ad aprirsi? - chiese Buffy.
- Dovrebbe uscirne qualche tipo di
luce... o almeno lo spero... - rispose Willow.
- E se usciranno dei demoni? - chiese
ancora Buffy.
- Speriamo che il portale si aprà
abbastanza lentamente da permettermi di chiuderlo prima che i demoni comincino
ad uscire! - rispose Willow.
- Io sarò qui a proteggerti! - le
disse Kennedy, stringendo l'amata in un breve abbraccio.
- Saremo tutti qui a coprirti le
spalle! - aggiunse Buffy, indicando alle altre Cacciatrici di raggrupparsi
vicino alla giovane strega.
Tutti rimasero col naso all'insù per
un po', finché sopra di loro non si formò un puntino luminoso di colore
rossastro, che immediatamente cominciò ad ingrandirsi.
- E' cominciato! - esclamò Willow.
- Tocca a te... - le disse Buffy e la
giovane strega cominciò a leggere l'incantesimo sul foglio ora illuminato da
quella luce mistica. Una volta terminata la lettura tutti tornarono col naso
all'insù aspettandosi che la luce scomparisse ma il portale sembrava continuare
ad aprirsi.
- Quanto ci mette a funzionare? -
chiese Buffy, già innervosita.
- Dovrebbe aver già funzionato! -
rispose Willow, decisamente inquieta.
- L'energia mistica incanalata dalla
congiuzione astrale sembra disturbare la tua... - disse Jack.
- Come fai a dirlo? - chiese Buffy.
- Vedo i flussi di energia mistica
allo stesso modo in cui vedo l'energia delle creature viventi.
- Forse dovrebbe piazzarsi davanti
all'apertura: - propose Dawn, per poi rivolgersi a Jack - puoi sollevare Willow
come hai fatto con me senza interferire nella sua energia?
- Si, - rispose l'alchimista - posso
limitarmi a darle una spinta verso l'alto invece di creare una zona senza
gravità per non rischiare di interferire con la sua energia.
- Allora fallo subito, - esclamò Buffy
- prima che il portale si apra del tutto e diventi pericoloso per lei!
Willow si trovò sollevata da terra
fino a trovarsi di fronte al portale: per un momento il sollevamento le fece
perdere l'equilibrio ma essendo tenuta in volo non si mosse dalla sua posizione
e provò a leggere nuovamente l'incantesimo ma anche questa volta fu chiaro in
pochi secondi che il portale continuava ad aprirsi.
- Le interferenze sono troppe! - gridò
Willow - L'incantesimo non funziona!
Capitolo XIICapitolo XII
- Provaci ancora! - la esortò Buffy.
- M-ma Buffy, è inutile: - disse
Willow, sconfortata - sto cominciando a stancarmi e se non ce l'ho fatta finora
non ce la posso fare più!
- Buffy... - cercò di intervenire
Dawn, avvicinandosi alla sorella.
- No! - esclamò Buffy, già sapendo
cosa volesse proporle Dawn. Nonostante tutti i proclami del passato al momento
di mettere in pericolo sua sorella in Buffy scattava qualcosa che la spingeva a
fare qualsiasi cosa pur di salvarla: in passato aveva sacrificato Angel e Spike
e pensava di essere pronta a sacrificare chiunque eppure il solo pensare che
Dawn potesse correre un pericolo la bloccava e non potè fare a meno di
chiedersi se fosse solo perché si trattava di sua sorella o se i monaci le
avessero alterato in qualche modo la mente per renderla ancora più protettiva
nei suoi confronti.
- T-t-temo che non ci siano altre
opzioni... - le fece notare Giles.
- Buffy, questo è un lavoro che devo
fare... - le disse Dawn, strappandole un sorriso amaro non potendo fare a meno
di riconoscere le parole che lei stessa aveva detto alla sorella quasi tre anni
prima, in circostanze analoghe - ma stavolta non c'è bisogno di saltare nel
portale per chiuderlo... - terminò Dawn, addolcendo il tono e facendo notare a
Buffy quanto questa situazione fosse differente dalla precedente a cui entrambe
stavano pensando.
- Ma anche se ci riuscirai cosa ti
succederà? - obiettò Buffy - Potresti tornare ad essere un globo d'energia!
- Quello è il mio stato originario...
- ribattè Dawn con tranquillità.
Qualcosa scattò nella mente di Buffy,
qualcosa le fece ritenere che in ogni caso non avrebbe perso sua sorella e il
terrore che l'aveva attanagliata, in quei momenti come tre anni prima, svanì.
- Allora sbrigati prima che il portale
si apra completamente. - esortò Dawn, con la stessa tranquillità della sorella.
Il repentino cambio di atteggiamento
di Buffy lasciò tutti un po' sconcertati ma non c'era tempo per parlarci sopra:
lei e Willow, nel frattempo riportata a terra, augurarono a Dawn buona fortuna
mentre Andrew le consigliò: - Dawn, usa
- Ho bisogno di levitare come
stamattina, - disse Dawn a Jack, che annuì - ma prima c'è qualcosa che non so
se potrò ancora fare... -
La giovane abbracciò l'alchimista e i
due si baciarono. Buffy strabuzzò gli occhi e fece per intervenire ma Willow la
prese per il gomito e scosse la testa per indicarle di lasciar perdere e poi si
voltò a scambiare sorrisi e strizzate d'occhi con Kennedy mentre dalle altre
Cacciatrici arrivavano urla e perfino applausi di approvazione: perfino Xander
sorrise e Buffy rinunciò a disturbare la coppia.
Staccatasi dall'abbraccio di Jack,
Dawn annuì e l'alchimista annullò il peso della ragazza spingendola allo stesso
tempo vicino al portale dal quale ormai stava uscendo una luce che illuminava
tutto il prato.
Dawn cercò di ritrovare la stessa
sensibilità che poco più di mezza giornata prima le aveva permesso di percepire
il portale nonostante la tensione accumulata nelle ore precedenti e per
ottenere questo scopo cercò nuovamente di focalizzare la propria mente sullo
spazio circostante. Gradualmente, l'euforia che si era impadronita di lei
durante l'esperimento mattutino cominciò a tornare e con essa la sua
sensibilità: il portale era lì, vicino a lei, una percezione che non avrebbe
saputo descrivere se non per analogia, come una porta che si stava aprendo.
Dawn comprese subito che ormai mancava
pochissimo alla completa apertura del portale e di conseguenza al momento in cui
un'orda di demoni avrebbe cominciato ad uscire da esso per invadere questa
dimensione. Era giunto il momento di usare in maniera attiva il suo potere: se
per utilizzare la telecinesi aveva immaginato di estendere il suo braccio per
afferrare un oggetto a distanza per chiudere un portale l'unica idea
applicabile era di immaginare di chiuderlo perciò Dawn si concentrò su
quell'atto.
Improvvisamente, Dawn sentì urla ed
esclamazioni provenire dalle ragazze sotto di lei, poi più nulla.
- Cosa sta succedendo? - chiese Buffy
a Jack, sperando di non far trapelare una certa ostilità che al momento provava
nei suoi confronti e che in caso contrario lui la scambiasse per nervosismo.
- E' il potere della Chiave che si sta
attivando completamente. - rispose l'alchimista.
- Illuminandosi? - chiese ancora
Buffy.
- E' luminosa nella sua forma
originale...
Dawn si stava effettivamente
illuminando e ormai sul prato sembrava che fosse giorno.
- Ehi, si sta trasformando... -
esclamò Buffy ma terminò la frase con un grido strozzato perché il corpo di
Dawn stava perdendo la sua forma umana per trasformarsi in un ovoide che in
pochi secondi si schiacciò per assumere la forma di un globo luminoso.
- Questa è
Dawn non ricordava di essersi mai
sentita così bene: si era accorta che la gravità aveva ripreso la sua efficacia
attorno a lei eppure lei continuava ad esserne libera come se tale forza
scivolasse su di lei senza riuscire ad afferrarla ed ora non c'erano altre
distrazioni a distogliere la sua attenzione dal portale. Sentiva che non c'era
bisogno di avvicinarsi ancora al portale eppure poteva controllarlo a piacere,
perciò lo chiuse e si accorse subito del cambiamento perché il modo in cui lo
percepiva era cambiato.
Molte ragazze gridarono nuovamente
quando il portale si oscurò.
- Dawn deve averlo chiuso! - esclamò
Willow, intuendo ciò che era successo.
- L-la congiunzione astrale sarà
sufficientemente precisa perché sia possibile riaprirlo ancora per almeno
mezz'ora, - aggiunse Giles - speriamo che Dawn sia in grado di impedirlo!
- E noi come faremo a saperlo? -
chiese Xander.
- Ce lo dirà lei... - rispose Jack.
Dawn capì che il portale era sì chiuso
ma era ancora attivo perciò era possibile aprirlo nuovamente. In caso di
necessità lei poteva chiuderlo di nuovo ma se ciò rientrava nei suoi poteri
doveva esserle possibile anche bloccarlo perciò questa volta immaginò di
chiuderlo a chiave e si rese conto che il modo in cui lo percepiva era cambiato
un'altra volta: ora non sarebbe stato più possibile aprire il portale e lei
percepì che aveva cominciato a rimpicciolirsi, segno che la congiunzione
astrale aveva superato il suo apice e la distorsione spaziale che aveva
permesso la creazione del portale stesso avrebbe presto cessato di esistere
ponendo definitivamente termine alla minaccia.
Dawn voleva gridare a tutti che ce
l'aveva fatta ma non ci riusciva: ora che la sua concentrazione non era più
focalizzata sul portale si accorse che non aveva più la bocca, anzi tutto il
suo corpo non c'era più. Dawn venne presa dal panico.
Willow era preoccupata per Buffy:
l'aveva vista irrigidirsi quando era iniziata la metamorfosi di Dawn e temeva
che fosse piombata nuovamente in uno stato catatonico com'era successo dopo che
aveva visto Glory portarsi via sua sorella senza riuscire a fare nulla ma
all'epoca era riuscita a farla tornare normale - "per quanto possa essere
normale Buffy..." non potè fare a meno di pensare - facendo leva sulla
possibilità che c'era ancora di salvarla ma cosa poteva fare se Dawn fosse
tornata per sempre alla sua forma originale?
Buffy era rimasta impietrita da quando
Dawn aveva cominciato ad emettere luce e neppure quando il portale si era
chiuso si era scossa da quel torpore. Da quando era diventata
- E' spaventata! - esclamò Jack
"Dawn, siamo tutti qui e tu ce l'hai fatta!" trasmise telepaticamente
alla Chiave "Cerca di calmarti..."
"Non sento più il mio
corpo!" gli rispose Dawn.
"Non lo senti perché sei tornata
alla tua forma energetica..."
- C'è ancora? - chiese Buffy,
scuotendosi improvvisamente - Mia sorella esiste ancora?
- Mi ha parlato telepaticamente
tramite concetti complessi - le rispose Jack - e questo significa che la sua
personalità umana esiste ancora ma è confusa perché nel suo stato energetico ha
sensi del tutto diversi da quelli umani e quindi fatica a integrare le sue due
nature.
- Allora dobbiamo farla tornare umana!
- esclamò Buffy, guardando alternativamente Jack e Willow.
- Per il momento potresti provare a
comunicare mentalmente con lei... - le suggerì Jack.
"Dawn, mi senti?" pensò
Buffy, accogliendo il suggerimento dell'alchimista.
"Buffy? Sei tu?"
"Dawn! Sono qui, vicino a te...
cioè, qualche metro sotto di te..."
"Percepisco il gruppo ma non
riesco a capire quale sei tu..."
"Non importa. Adesso Jack e
Willow troveranno un modo per farti tornare umana!"
"Uhm... sei sicura?"
"Ho mai mancato ad una
promessa?"
"Ehm, veramente..."
"Dawn! Non è il momento di
pensare al passato! Tornerai umana prestissimo!"
"A dire il vero ora che ho capito
cos'è successo non mi trovo tanto male..."
"Cosa stai dicendo?"
"Buffy, non capisci! Questa è la
mia natura!"
"Si, come disse lo scorpione alla
gazzella..."
"Era la rana!"
"Ehi, Andrew l'ha raccontata con
la gazzella!"
"Ah... no, l'ha raccontata con la
volpe: l'ha sentita così in qualche telefilm ma che c'entra, io mica mi metterò
a chiudere le porte in faccia a chiunque mi chieda di aprirgliele!"
"Eh? Cosa intendi dire?"
"Dimmi tu cosa intendi dire
paragonandomi a uno scorpione!"
"Non volevo dire questo... è solo
che la natura è quello che è ma a volte può cambiare e in quel caso è giusto
che sia cambiata e se la cambi di nuovo può succedere un casino!"
- Dawn si era tranquillizzata ma ora
si sta agitando di nuovo... - intervenne Jack.
"Buffy, tu non capisci come sono
realmente!"
"Io capisco che rivoglio la mia
sorellina a cui voglio un mondo di bene!"
"Forse è meglio così... avremo
meno motivi di litigare... e tu potrai tenerti i miei vestiti visto che non ne
avrò più bisogno..."
"Uhm, forse hai ragione..."
"Appunto, è meglio così!"
"E con Jack come farai?"
"Eh? Guarda che mi sono accorta
che l'hai guardato malissimo dopo che l'ho baciato, com'è che adesso ti
preoccupi di noi due?"
"Ehi, avevo paura che ti portasse
via con lui!"
"E chi ti dice che non vada via
con lui lo stesso?"
"Vuoi andartene via con
lui?"
"Non lo so! Sto cercando di
capire di nuovo chi sono e non so neppure cosa farò fra cinque minuti!"
"Jack dice che ti stai agitando
di nuovo, comincia a provare a calmarti..."
Dawn provò a rilassarsi, distogliendo
la sua concentrazione dal portale che continuava a rimpicciolirsi e da tutto
ciò che la circondava. Non poteva respirare per favorire la calma ma scoprì che
focalizzando la sua concentrazione su se stessa era in grado di controllare la
sua configurazione energetica: al momento sembrava che fosse in piena attività,
un'evidente conseguenza della sua opera sul portale, perciò provò a ridurre la
potenza delle sue emissioni. Improvvisamente, Dawn si sentì attratta verso il
basso.
- Sembra che si stia calmando di
nuovo. - disse Jack.
- Lo spero... - commentò Buffy -
abbiamo parlato un po' e forse l'ho convinta...
Improvvisamente, la luce emessa da
Dawn diminuì drasticamente fino a spegnersi e nel buio il gruppo sentì un grido
provenire dall'alto.
- Dawn? - chiese Buffy, riconoscendo
la voce della sorella.
- Buffy? - rispose la giovane.
- L'ho presa! - intervenne Jack.
La vista di Buffy si stava riadattando
al buio e distinse una forma umana scendere verso terra fino a toccare il
suolo. Girandosi verso Jack, Buffy notò che la stava fissando e capì che la sua
esclamazione doveva significare che l'aveva presa al volo mentre stava cadendo.
- Ma come... - cominciò a chiedere,
confusa.
- Pare che in qualche modo sia
riuscita a tornare umana da sola... - commentò Jack.
Buffy corse ad abbracciare la sorella
che, ripresasi dalla nuova metamorfosi, rispose all'abbraccio. Le due sorelle
non dissero nulla ma rimasero abbracciate per diversi secondi poi Buffy si
sciolse dall'abbraccio e accarezzò teneramente la guancia alla sorella,
sorridendole.
- Sono tutta intera! - esclamò Dawn,
guardandosi e toccandosi per accertarsi di essere solida - Anche i miei
vestiti! - aggiunse, sollevata.
- I vestiti sono come una seconda
pelle: - spiegò Jack - sono legati misticamente a chi li sta indossando.
- Ehi, ecco perché quando elimino un
vampiro anche i suoi vestiti si polverizzano! - commentò Buffy - Giles, non me l'avevi
mai spiegato!
- T-t-tu eri restia ad assimilare
insegnamenti ben più importanti... - si giustificò l'Osservatore.
- Come sei riuscita a riprendere la
tua forma umana? - chiese intanto Jack a Dawn.
- Non lo so esattamente: un momento
stavo usando i miei poteri, un momento dopo li ho come spenti e mi sono
ritrovata di nuovo nel mio corpo!
Dawn si concentrò e divenne nuovamente
luminosa ritrasformandosi in un globo luminoso.
- Ehi, Dawn, cosa stai facendo? -
chiese Buffy, ma troppo tardi per fermare la sorella.
Dopo qualche secondo la luminosità di
Dawn cessò e tornò nuovamente umana.
- Ehi, riesco a controllare la mia
trasformazione! - commentò la ragazza.
- Però i tuoi vestiti me li prendo lo
stesso! - disse Buffy.
- Provaci e ti butto nella dimensione
più infernale che trovo! - ribattè Dawn.
- Bah, in fondo i tuoi vestiti non
sono un granché... - aggiunse Buffy.
- Cosa? Hanno molta più classe dei
tuoi! - esclamò Dawn, offesissima.
- Ehi, i miei vestiti sono di gran
classe! - ribattè Buffy, prendendosela a sua volta.
- D-d-dopo tutto quello che è successo
vi mettete a litigare sui vestiti? - chiese Giles, sconcertato.
- Non ha ancora imparato che i vestiti
sono anche più importanti del cibo per le donne? - gli chiese Jack.
- Lui pensa che se le riviste di moda
me lo dicessero io indosserei dei gatti allacciati ai piedi... - intervenne
Buffy, ricordando uno dei pensieri dell'Osservatore che aveva avuto quando era
stata infettata da un demone che percepiva i pensieri altrui.
Dawn e Jack si scambiarono uno sguardo
d'intesa e la ragazza disse: - Buffy, io e Jack dobbiamo andare: c'è una cosa
che dobbiamo fare... - e, sentendo gli ululati provenienti da varie Cacciatrici
aggiunse: - una cosa che riguarda il mio passato!
- Ehi, non vorrai mica lasciarmi così?
- esclamò Buffy.
- Ma no, tornerò presto... - le
rispose sorridendo, poi prese Jack per mano e i due scomparvero.
- Intanto guardo se qualcuno tra i
tuoi vestiti mi piace... - disse Buffy, con aria furbetta.
Epilogo
Jack e Dawn apparvero vicino ad un
mucchio di rovine. Il sole era già sorto da un po' in quel luogo. Dawn avvertì
una fitta di gelo e si chiese se fosse dovuto al clima più rigido rispetto a
quello di Londra o alla desolazione che ispirava quel posto ormai desolato.
- Allora è qui... - disse la giovane
ma era una domanda retorica e Jack si limitò a cingerla attorno alle spalle
dato che rispondere sarebbe stato superfluo mentre stare vicino alla ragazza
verso la quale nutriva un sentimento crescente era importante.
Lo sguardo di Dawn vagò tristemente
lungo le grosse pietre ammucchiate disordinatamente, spesso spaccate,
testimonianza del compimento di un atto abominevole. L'unica pietra integra ed
in una posizione sensata aveva l'aspetto di una lapide.
- L'ho messa lì quando sono tornato
qui ed ho trovato il tempio distrutto dopo aver seppellito i poveri resti dei
monaci. - spiegò Jack, accorgendosi di cosa stesse guardando la giovane.
Dawn si avvicinò alla lapide e ne
studiò le strane rune incise su di essa.
- Sembra una qualche derivazione della
famiglia ugrofinnica... - commentò dopo un po'.
- Si, i monaci avevano utilizzato
quella lingua negli ultimi millenni perciò l'ho usata nella lapide che li
ricorda.
- Si sono sacrificati per me...
- E' vero. Ricordati sempre che loro
ti consideravano una creatura degna della loro venerazione, della loro
protezione e anche del loro amore e sicuramente non hanno esitato quando hanno
dovuto scegliere se ucciderti perché l'abominio Glorificus non potesse averti o
se morire per far sì che tu potessi vivere. Alla luce di ciò che è successo
stanotte non posso che pensare che avessero previsto che tu potessi controllare
la tua doppia natura. Questa è la tua eredità, fanne buon uso.
Dawn annuì - Sono pronta, raccontami
ciò che sai di loro e di me.
- Moltissimo tempo fa, - cominciò a
raccontare Jack - in un passato così remoto che la sua memoria è andata
perduta, tu arrivasti in questa dimensione, in un modo e per motivi che non
conosciamo più ed alcune persone decisero di prendersi cura di te...
fine