L’ALCHIMISTA

 

Author: Massimo Luciani

Fandom: BTVS/ATS

Pairing: Dawn/OMC, Willow/Kennedy, Buffy, Xander/Anya.

Genere: Action

Rating: PG13

 

 

Primavera 2004

 

 

 

 

L'alchimista stava studiando quando avvertì una presenza nella stanza, si voltò e vide una splendida donna, che salutò in italiano:

 

- I miei omaggi, mia signora.

 

- Il mio spagnolo fa schifo - disse la donna in inglese - ma tu parli la mia lingua.

 

- Pensavo che voi creature celesti non aveste problemi nel comprendere le lingue... - rispose l'alchimista, passando all'inglese.

 

- Creature celesti? - chiese la donna, guardandosi intorno - Oh, stai parlando di me! Che gentile! Ma io sono venuta per parlarti di una creatura non tanto celeste, anche se dal nome sembrerebbe il contrario...

 

L'alchimista comprese il riferimento e chiese:

 

- Dunque i Poteri hanno deciso di non tenermi più lontano da Angel?

 

- Esatto ma prima di incontrarlo di nuovo c'è qualcos'altro di più urgente di cui ti devi occupare: è in atto un tentativo di invasione di questo mondo da parte degli abitanti di una dimensione infernale che stanno per aprire un portale per arrivare fin qui sfruttando una congiunzione astrale che avverrà contemporaneamente nel loro e nel nostro mondo fra poco più di due giorni. L'unico modo per sventare il loro piano è chiudergli il portale in faccia usando la Chiave!

 

- La Chiave? Vuoi dire che è ancora viva?

 

- Si, i monaci che si prendevano cura di lei sono riusciti a metterla in salvo affidandola alla Cacciatrice prima di essere uccisi. Ora alcuni demoni di questo mondo che vogliono che quest'invasione avvenga vogliono ucciderla per impedirle che chiuda il portale e la stanno raggiungendo perciò guarda dov'è ora e corri ad aiutarla!

 

La donna trasmise all'alchimista un'immagine telepatica.

 

- Ah, Londra... - riconobbe il posto l'alchimista.

 

- Salutami Buffy e Willow... oh, be', saluta anche Xander... - disse la donna.

 

- Da parte di chi li devo salutare?

 

- Il mio nome è Cordelia.

 

Capitolo I

 

Sarebbe stata una serata come tante se invece di essere a Londra fossero stati a Sunnydale.

 

- Potrei perdermi tra le strade e rischierei di morire di fame prima di ritrovare un posto conosciuto! - commentò Willow.

 

- Io ho visitato tutte le più grandi città del mondo: - intervenne Kennedy, sorridendo teneramente a Willow - ci penserò io a non farti perdere mai...

 

- Io e Dawn siamo sempre a disposizione per darvi qualche lezione di orientamento: tra gli anni in cui abbiamo vissuto a Los Angeles e il periodo passato a Roma abbiamo capito tutti i segreti delle metropoli... - disse Buffy e le sorelle Summers assunsero un'espressione di superiorità per poi sorridere agli amici.

 

- E' solo perché abbiamo vissuto tutta la nostra vita in una piccola città come Sunnydale: - ribattè Xander - è tutta questione di abitudine. Vedrai che in pochissimo tempo ti sembrerà di aver vissuto sempre a Londra e sarà il momento in cui ripartirai...

 

 

- Ah, ci voleva una bella serata tranquilla! - commentò Dawn.

 

Da dietro l'angolo della strada spuntò un gruppo di vampiri e dalle facce si vedeva che erano in caccia. Buffy diede un'occhiataccia alla sorella, che arrossì e si preparò a combattere. Anche Kennedy, appena accortasi dei vampiri, abbandonò il braccio di Willow per lasciarsi guidare dagli istinti di Cacciatrice mentre la giovane strega cominciò a valutare se fosse il caso di usare qualche incantesimo ma dietro di loro spuntò un altro gruppo di vampiri assieme ad alcuni demoni: uno di loro aveva in mano un cristallo il quale emise un raggio che colpì Willow, circondandola di una luce rossastra e lasciandola stordita e impotente.

 

- Non vogliamo combattere con voi: - disse il demone al gruppo di umani - se ci consegnerete la Chiave vi lasceremo andare.

 

- La chiave? - chiese Buffy, perplessa, cercando ancora di capire cosa stesse succedendo: era evidente che si trattava di un agguato organizzato e doveva capire le intenzioni dei nemici.

 

- La Chiave. - confermò il demone, indicando Dawn.

 

Per Buffy fu come il rinnovarsi di uno dei suoi incubi peggiori ma aveva salvato Dawn da una dea infernale, non l'avrebbe certo lasciata ad un gruppo di demoni, per quanto numeroso.

 

- Non l'avrete mai! - urlò contro il demone.

 

I vampiri stavano per assalire gli umani quando sulla retrovia di uno dei due gruppi che li stavano bloccando alcuni di loro si trasformarono improvvisamente in polvere. Immediatamente nel gruppo fu il caos ma ci vollero non più di un paio di secondi perché si rendessero conto che alcuni paletti stavano volando tra di loro, colpendoli con precisione, evidentemente guidati da qualcuno.

 

Le due Cacciatrici non rimasero a controllare chi stesse intervenendo in loro aiuto: non appena si accorsero dei paletti che avevano cominciato a seminare il panico tra i vampiri si lanciarono anche loro all'attacco.

 

Il demone che aveva parlato cercò di portare comunque a termine il suo compito e si lanciò contro Dawn ma venne subito bloccato da una forza invisibile: il cristallo che aveva in mano si frantumò, assieme alle ossa della mano stessa. Il demone venne scagliato contro il muro di uno degli edifici sul bordo della strada, poi dall'altro lato della stessa per poi essere liberato e cadere al suolo, morto.

 

Quando la polvere di vampiro si fu posata a sufficienza, umani e vampiri poterono vedere una figura bianca avvicinarsi: l'alchimista continuava a guidare i suoi paletti contro i vampiri, i quali capirono istintivamente che era stato lui ad attaccarli, ma quelli che tentarono di scagliarsi contro di lui vennero a loro volta colpiti oppure cominciarono a tremare violentemente per poi svanire in una fiammata.

 

Nel caos per le due Cacciatrici divenne facile polverizzare diversi vampiri prima che potessero riorganizzarsi ma il loro numero era notevole e sebbene l'agguato fosse fallito i vampiri si lasciarono prendere dai loro istinti e attaccarono il gruppo di umani.

 

Un ulteriore gruppo di vampiri, evidentemente di guardia, cominciò a scendere dai tetti delle case sui late delle strade per unirsi alla battaglia nella speranza di ottenere almeno un po' di sangue ma mentre questio nuovi aggressori si stavano avvicinando al gruppo di umani vennero investiti da una specie di onda d'urto che li scagliò indietro. Le due Cacciatrici, pur non capendo cosa stesse succedendo, non si fecero pregare e contrattaccarono mentre i paletti dell'alchimista non avevano smesso di polverizzare vampiri.

 

Nonostante il notevole numero di vampiri la battaglia era durata un minuto scarso lasciando la strada piena di polvere: ormai pochi vampiri stavano ancora cercando di attaccare ma ormai si trattava di una carica dettata solamente dal loro brutale istinto predatorio e quelli che tentarono di fuggire vennero raggiunti dai paletti volanti per cui in breve lo scontro si concluse.

 

Buffy stava ancora cercando di riprendersi dalla sorpresa dell'agguato, dalle parole del demone e dell'intervento dello conosciuto dai poteri tutti da valutare quando Dawn corse ad abbracciare l'uomo.

 

- Sei venuto a salvarmi! - gli disse la ragazza, mentre lo stringeva a sé con forza.

 

- Mia cara, - le rispose l'alchimista, abbracciandola a sua volta - non potevo certo lasciare che un branco di vampiri facesse del male alla mia più vecchia e cara amica!

 

Kennedy rivolse uno sguardo interrogativo a Willow, che si stava riprendendo dall'effetto del raggio scaturito dal cristallo, ma la giovane strega sembrava perplessa quanto lei dunque si volse verso Buffy ma l'altra Cacciatrice sembrava la più stranita del gruppo e dimostrava anche lei di non avere idea di chi fosse quello sconosciuto dall'accento straniero.

 

- Temevo di averti perduta: - disse ancora l'alchimista a Dawn, sciogliendosi pian piano dall'abbraccio - sono rimasto in un'altra dimensione per circa vent'anni e quando sono tornato su questo mondo sono andato a cercarti al tempio ma ho trovato solo i resti della distruzione provocata dall'abominio Glorificus.

 

- Buffy mi ha protetta: - spiegò Dawn, indicando la Cacciatrice - lei è mia sorella!

 

Buffy non potè che rimanere toccata dall'affermazione della sorella: nonostante tutto ciò che era successo le due ragazze rimanevano unite e quelle parole per la Cacciatrice erano importanti.

 

- Ah, Buffy... la Cacciatrice... - disse l'alchimista - anche se ora non sei più l'unica... - volgendo lo sguardo verso Kennedy.

 

Tutti notarono che l'uomo sembrava aver riconosciuto le due Cacciatrici ma prima che qualcuno potesse chiedere spiegazioni lui si rivolse ancora a Buffy:

 

- Cordelia mi ha chiesto di salutarti... te e due persone di nome Willow e Xander.

 

- Io sono Willow... - si identificò la giovane strega.

 

- E io sono Xander... - la imitò il ragazzo.

 

- Un momento, - intervenne Buffy - Cordelia è morta qualche tempo fa, come hai fatto a parlare con lei?

 

- Lei mi è apparsa: - rispose l'alchimista, come se fosse la cosa più normale del mondo - esseri celesti come lei non hanno bisogno del corpo fisico per viaggiare.

 

- Vuoi dire che ti è apparsa col suo corpo asteroidale? - chiese Buffy.

 

- Astrale... - le suggerì Dawn.

 

- Si, quello... - confermò Buffy.

 

- No, era proprio il suo spirito che mi è apparso. E' stata lei a dirmi che la Chiave era in pericolo e dove trovarla però non mi aveva detto che era così cambiata... - poi si rivolse a Dawn - a proposito, presumo che ora tu abbia un nome...

 

- Dawn. - rispose l'interessata.

 

- Bene, Dawn, voi potete chiamarmi Jack. - si presentò a sua volta l'alchimista.

 

- Non sembra proprio un nome italiano... - commentò Dawn, che aveva lasciato Roma pochi giorni prima e quindi aveva riconosciuto subito l'accento dell'alchimista.

 

- Oh, no, - confermò lui - ma è più semplice utilizzare la variante del mio nome nella lingua parlata nel luogo in cui mi trovo.

 

- Aspetta, - intervenne Buffy, che stava ancora cercando di capire la situazione - tu conoscevi Dawn prima che diventasse umana?

 

- Si, certo! I monaci che si prendevano cura di me erano miei amici, io ho progettato il tempio in cui viveva e più di una volta ha aperto un portale per permettermi di viaggiare in un'altra dimensione. I demoni che vi hanno aggrediti stavano cercando Dawn proprio a causa dei suoi poteri...

 

- Ma io non ho più alcun potere: - obiettò l'interessata - ora sono un normale essere umano!

 

- Se le cose stanno così è una vera disdetta: - commentò Jack - non conosco altri modi per chiudere il portale che un gruppo di demoni aprirà molto presto da una dimensione infernale per invadere questo mondo.

 

 

 

 

Capitolo II

 

 

 

 

La rivelazione aveva lasciato il gruppo alquanto scosso mentre Jack, dopo aver riflettuto per alcuni secondi, aggiunse:

 

- Tuttavia, non vedo perché non dovresti essere in grado di utilizzare i tuoi poteri: la tua energia c'è tutta, devi solo usarla...

 

- Non so come fare! - ribattè Dawn.

 

- Uhm, non riesci neppure ad usare i tuoi poteri più elementari come quello telecinetico?

 

- No... - rispose Dawn, imbarazzata perché si rendeva conto di non conoscere parte della sua natura e di conseguenza non era in grado di fare ciò che le veniva chiesto.

 

- Eppure prima mi hai riconosciuto... - le fece notare Jack.

 

- In qualche modo ho sentito che tu eri un mio carissimo amico ma non so come.

 

- Troveremo un altro modo! - intervenne Buffy in soccorso della sorella - Willow troverà un incantesimo per chiudere quel portale...

 

- Anche se è una strega dai poteri straordinari non so davvero se possa fare una cosa del genere: dovrebbe accorgersi dell'apertura del portale, individuarlo e chiuderlo in qualche modo prima di ritrovarci con un esercito di demoni da affrontare, il tutto in pochissimo tempo...

 

- Non so cosa ti abbia detto Cordelia dei suoi poteri ma sono sicura che ce la può fare!

 

- Cordelia non mi ha detto nulla di lei: io vedo l'enorme energia di Willow e riconosco che forse è la strega più potente del mondo.

 

- E' così che hai capito che io e Kennedy siamo Cacciatrici?

 

- Si, questa mia capacità deriva dai miei studi alchemici. Cordelia mi aveva detto solo che la Chiave era stata affidata alla Cacciatrice ma quando vi ho incontrate non sapevo quale di voi due intendesse. Allo stesso modo vedo l'energia della Chiave che ancora risplende in Dawn... Xander invece pare un comune essere umano.

 

- Almeno uno del gruppo deve essere normale per tenere d'occhio queste ragazzacce... - scherzò l'interessato, creando come sempre qualche imbarazzo con le sue battute riguardanti la sua vista.

 

- Allora sei un alchimista. - intervenne Dawn, rivolgendosi a Jack - Da quanto ho letto voi alchimisti conoscete anche i segreti dell'immortalità, è per quello che mi conosci da tanto tempo?

 

- Si e no: - disse Jack - possiamo vivere molto a lungo nel nostro corpo fisico ma di solito arriviamo ad un livello mentale che ci fa abbandonare questo piano di esistenza per vivere come esseri di pura energia ma è vero che è grazie a ciò che ti ho potuta conoscere alcuni secoli fa.

 

- Allora anche se hai l'aspetto di un uomo attorno ai trent'anni la tua vera età potrebbe essere dieci volte più elevata.

 

- Facciamo venti volte e ci siamo...

 

Buffy non voleva che il discorso si spostasse e si rivolse a Willow:

 

- Allora, Will, sei pronta a mettere a posto le cose?

 

- Non lo so... - risposte la giovane strega, che era rimasta pensosa - Jack ha ragione... ci sono molti problemi da affrontare... penso che servirebbe un incantesimo diverso per ognuno...

 

- Puoi studiare il volo per un'intera vita, - intervenne Jack - ma non riuscirai mai ad avere la conoscenza istintiva che ne ha un uccello... - indicando Dawn.

 

- Adesso mi sento come un uccello senza ali... - commentò tristemente l'interessata.

 

- Cosa sapete dell'incantesimo che l'ha resa umana? - chiese Jack.

 

- Niente: - rispose Buffy - l'ultimo monaco rimasto è riuscito appena a spiegarmi brevemente la situazione prima di morire...

 

- Uhm, vorrei che mi avessero lasciato un messaggio ma o non ne hanno avuto il tempo o Glorificus l'ha trovato e l'ha distrutto.

 

Jack rimase pensoso per qualche altro secondo e Buffy intervenne ancora:

 

- Forse sarabbe il caso di parlarne con più calma in un comodo salotto seduti su un divano piuttosto che qui in strada: casa nostra è ad un paio di isolati da qui.

 

Tutti approvarono l'idea e le sorelle Summers guidarono Jack all'edificio appartenente agli Osservatori che Giles aveva eletto a nuovo quartier generale dell'organizzazione nel quale uno degli appartamenti era diventato se non proprio casa loro almeno un posto in cui lasciare la maggior parte dei loro oggetti personali quando erano in viaggio.

 

 

 

 

 

Una volta accomodatisi, Jack ricominciò a chiedere informazioni:

 

- Da quanto ho saputo, Glorificus ha tentato di compiere il rituale di apertura del portale che unisce tutte le dimensioni: secondo le mie informazioni il portale era stato aperto e per questo motivo pensavo che Dawn fosse morta, tuttavia non è stato registrato un aumento di demoni in questo mondo perciò in qualche modo il suo piano è fallito e Dawn si è salvata, giusto?

 

- Buffy è saltata nel portale al posto mio per chiuderlo. - gli spiegò Dawn.

 

- Buffy? - chiese Jack, perplesso.

 

- Ho seguito un suggerimento avuto dalla Prima Cacciatrice in una visione. - spiegò l'interessata.

 

- Credo che sia perché loro due hanno lo stesso sangue: - intervenne Willow - i monaci hanno creato Dawn da Buffy.

 

- Ah, però Dawn non è il doppelganger di Buffy... - obiettò Jack.

 

- Il cosa? - chiese Buffy.

 

- Oggi credo che parliate di cloni... - spiegò l'alchimista.

 

- Oh! Non sappiamo perché l'abbiano fatta diversa da me: il monaco mi ha detto solo che hanno usato il mio sangue e questo mi basta.

 

- Uhm, dunque Dawn come essere umano è più tua figlia che tua sorella...

 

Le due Summers si guardarono, un po' imbarazzate: per molti versi Jack aveva ragione ma nessuna delle due aveva dimenticato Joyce, quindi non furono in grado di dare una risposta e Jack continuò:

 

- Da un certo punto di vista siete comunque simili perché anche Buffy ha una componente soprannaturale per cui è possibile che abbia funzionato come una Chiave falsa però questo sposta solamente il problema: come ha fatto Buffy a sopravvivere?

 

- Non sono sopravvissuta. - rispose l'interessata, con voce un po' tesa come le accadeva sempre quando la storia della sua morte veniva tirata fuori.

 

- Oh. - fu il primo commento di Jack, che incluse Willow nel suo sguardo e continuò - So che è possibile annullare una morte avvenuta per cause mistiche ma si tratta di magia di livello avanzatissimo anche per una strega molto potente e si dice che non sia stata più praticata dopo la caduta della civiltà egizia.

 

- Con un po' di fortuna sono riuscita a trovare tutti gli elementi che servivano per invocare Osiris... - spiegò Willow, con un certo imbarazzo ricordando che Buffy era finita in una dimensione paradisiaca e lei l'aveva tirata fuori.

 

- Ne deduco che era già stata attivata un'altra Cacciatrice e quindi al tuo ritorno eravate in due... - commentò ancora Jack.

 

- Non esattamente: - spiegò Buffy - un'altra Cacciatrice era stata attivata alla mia prima morte...

 

- Ma stavolta sono stato io a riportarla indietro... - intervenne Xander che, vedendo l'espressione incuriosita di Jack, continuò - niente incantesimi, solo banali tecniche di pronto soccorso.

 

- Ah, interessante, ad ogni modo due Cacciatrici insieme costituivano già uno spostamento nell'equilibrio di forze tra Bene e Male.

 

- Be', il Primo Male ha reagito cercando di uccidere me, l'altra Cacciatrice e tutte le Potenziali Cacciatrici del mondo!

 

- Il Primo Male? Uhm, immagino che abbiate combattuto duramente per sopravvivere...

 

- Puoi scommetterci! Willow ha dovuto attivare tutte le Potenziali Cacciatrici sopravvissute e comunque abbiamo dovuto far collassare la Porta dell'Inferno per eliminare un'armata di supervampiri che il Primo Male voleva scatenarci contro.

 

- Ah, dovevo immaginarlo che dietro ad un incantesimo di tale portata ci doveva essere Willow appena l'ho vista! - esclamò Jack, per poi rivolgersi direttamente alla giovane strega - Sai, anche una mia nipote si è ritrovata improvvisamente ad essere una Cacciatrice: non è stato facile per lei perché il potere della Cacciatrice ha una natura demoniaca ma lei l'ha... ah, addomesticato... credo che sarà curiosa di conoscerti.

 

- Hai una nipote teenager? - gli chiese Dawn.

 

- Oh, no, non è più una teenager da un po'... diciamo da un paio di secoli abbondanti...

 

- Ma... ma per quanto ne sappiamo le Cacciatrici sono tutte molto giovani e dopo una certa età il loro potenziale viene perduto... - obiettò Willow.

 

- Credo che mia nipote abbia mantenuto il suo potenziale, che comunque non sapeva di avere, perché anche lei è un'alchimista e quindi ha mantenuto quel potere assieme al suo aspetto giovanile.

 

"In realtà nel suo cuore lei si sentiva già una Cacciatrice e nel corso della sua vita ha ridotto in polvere molti vampiri usando uno stile di combattimento molto più simile al vostro che al mio: siccome la forza sovrumana della Cacciatrice non era attiva in lei fino a poco tempo fa lei ha sempre usato la telecinesi su se stessa per muoversi più velocemente, rendere i suoi colpi più forti e usare le mani come lame per decapitare i vampiri.

 

- Lei combatte regolarmente i vampiri? - chiese Buffy, interessata.

 

- Non proprio ma quando ne avverte la presenza non li lascia certo andare... ha decisamente un'avversione per i vampiri che è nata durante la sua infanzia: vedete, uno dei problemi di noi alchimisti è la necessità di mantenere una certa discrezione e questo significa non poter vivere con la gente comune per molto tempo... certo, ci sono i modi per fingere di invecchiare ma è chiaro che ciò serve solo a rimandare l'inevitabile e alla maggior parte della gente non direi un decimo di ciò che ho detto a voi questa sera ma immagino che conosciate il problema...

 

- Nostro padre non sa che sono la Cacciatrice né che Dawn è la Chiave: - disse Buffy - quando scoprii di esserlo e accennai alla cosa con i miei genitori mi fecero fare un controllo psichiatrico... qualche anno dopo nostra madre dovette accettare la verità dopo avermi vista ridurre un vampiro in polvere di fronte a lei ma ne era rimasta traumatizzata.

 

- Qualche secolo fa la gente accettava più facilmente il soprannaturale, - continuò Jack - eppure era rischioso manifestare qualità fuori dal normale. Tre secoli fa circa mi feci una famiglia in Irlanda... riuscii a farmi accettare ed ero un buon medico ma se la gente avesse saputo la verità su di me sono sicuro che molti mi avrebbero voluto morto.

 

"Vissi per diversi decenni in un villaggio, poi finsi di morire in un incidente durante un viaggio per potermene andare nella maniera più discreta possibile assieme a mia moglie: lei non era un'alchimista ma stando vicino a me per tanto tempo la mia energia l'aveva influenzata mantenendola in salute e visse fino a centoventidue anni. I miei figli si erano fatti le loro famiglie e vissero tranquillamente dopo la mia finta morte finché un paio di vampiri cominciarono a seminare morte nel villaggio in cui viveva mia figlia. Purtroppo, anche lei e la sua famiglia vennero uccisi.

 

"I miei figli vivevano in un villaggio vicino: loro conoscevano alcuni miei segreti e alla fine si resero conto della natura del pericolo ma era troppo tardi per salvare la famiglia della loro sorella e furono in grado di salvare il loro villaggio proprio grazie al fatto che la gente accettava più facilmente il soprannaturale e quindi gli altri abitanti si munirono di croci, acqua santa e quant'altro serviva per difendersi dai vampiri.

 

Gli altri rimasero in silenzio: conoscevano fin troppo bene la ferocia dei vampiri. Dawn si strinse al braccio di Jack, che mise la mano libera sulle sue per accettare la sua solidarietà. Alla fine, Xander ruppe il silenzio: - Io ho scoperto l'esistenza dei vampiri quando hanno ucciso il mio migliore amico...

 

- Purtroppo molte persone li scoprono nel modo peggiore e non tutti sopravvivono... - disse Jack, annuendo al ragazzo. - I vampiri che distrussero la famiglia di mia figlia erano parte di una stirpe particolarmente demoniaca facente capo ad un vampiro conosciuto come il Maestro.

 

- E' quello che mi ha uccisa! - intervenne Buffy - Ma poi io l'ho ridotto in polvere... o quasi, visto che era rimasto il suo scheletro e l'ho dovuto spaccare a colpi di mazza.

 

- Splendido! - le disse Jack, con convinzione.

 

- Hai poi trovato i vampiri che avevano ucciso tua figlia e la sua famiglia? - chiese Dawn.

 

- Mi ci è voluto un secolo e mezzo per trovare uno di loro. Quando tornai a far visita ai miei figli dopo diversi anni, di nascosto, scoprii cos'era successo e iniziai una minuziosa indagine nel villaggio in cui abitava mia figlia e successivamente in altri villaggi in cui erano state riscontrate morti attribuibili ai vampiri nel periodo successivo, parlando con cacciatori di demoni fino ad ottenere sufficienti informazioni sul Maestro e sulla sua banda demoniaca.

 

"Tenete presente che non potevo dedicarmi a tempo pieno a quella ricerca: quando tornai dai miei figli, trovai mia nipote... be', in realtà in un certo senso fu lei a trovare me perché per la sua curiosità trovò me che parlavo con mio figlio di nascosto e rimase alquanto sorpresa vedendomi non solo vivo ma anche col mio normale aspetto da giovane e quando le rivelai la verità volle subito seguire le mie orme.

 

"Le alchimiste donne a quell'epoca erano molto rare: la nostra è una vita molto spesso solitaria e per parecchi secoli anche nella nostra società per una donna vivere da sola significava attirare l'attenzione mentre noi cerchiamo di essere molto discreti ma mia nipote era sinceramente decisa ad affrontare qualsiasi difficoltà perciò accettai di insegnarle i miei segreti.

 

"Avendo perso dei parenti a cui era molto affezionata per colpa dei vampiri, lei è sempre stata pronta a combatterli per evitare ad altri il dolore che lei ha provato e certamente anch'io sono stato influenzato in questa lotta da quei fatti, poi mia nipote è addirittura diventata una Cacciatrice, perciò sembrerebbe che i Poteri che Sono abbiano un piano speciale anche per lei.

 

"Proprio i Poteri mi spinsero, e intendo in senso letterale, fino al luogo in cui si erano fermati i vampiri che avevano distrutto il villaggio di mia figlia: sembravano interessati a farmi compiere un esperimento sul vampiro che avevo studiato solamente in forma teorica. Come vi dicevo, io sono stato anche medico nella mia vita e nel mio approccio al vampirismo ho messo insieme idee alchimistiche e mediche per affrontare il problema come se fosse una malattia, una sorta di virus mistico...

 

- Cos'è un veeroos? - chiese Buffy.

 

Dawn lo spiegò alla sorella pronunciando il termine all'inglese.

 

- Io sono italiano, perciò pronuncio i termini latini come facevano gli antichi romani. - spiegò Jack, che poi continuò con la sua storia - Dunque la mia idea consisteva nel trovare un modo per eliminare quella sorta di infezione demoniaca che invade il corpo di un essere umano nel momento in cui beve il sangue di un vampiro e col tempo ideai una sorta di medicina che però era decisamente amara, in quanto comprendeva una prolungata sofferenza fisica per il vampiro dando un effetto solamente a lunghissimo termine.

 

"Poiché una delle basi per diventare alchimista è la profonda conoscenza di se stessi e il superamento degli impulsi negativi non avevo alcun desiderio di torturare un vampiro, neppure quello che aveva ucciso mia figlia e i miei nipoti.

 

- Chi cerca vendetta rischia di finire per fare del male a se stesso e alle persone che ama! - intervenne Willow, che ben conosceva quel baratro.

 

- Davvero! - approvò Jack - Per me non era una questione di vendetta, solo di trovare il modo migliore per fermare i vampiri, tuttavia questa specie di cura che avevo ideato mi pareva decisamente inefficiente e probabilmente non ne avrei mai fatto nulla se i Poteri in persona non se ne fossero interessati.

 

"Fu in quell'occasione che mi resi veramente conto di quanto i Poteri siano diversi da noi esseri umani e da praticamente tutte le creature senzienti che ho incontrato durante la mia vita in varie dimensioni: avevo trovato una soluzione al problema dell'infliggere una prolungata sofferenza fisica al vampiro, anche se si trattava di sostituirla con un altro tipo di sofferenza, per quanto più diluita nel tempo, ma questo richiedeva un intervento magico che però io non ero in grado di operare e proprio nel luogo in cui fui spinto trovai un potente stregone in grando di fare ciò che mi serviva ma l'inumanità dei Poteri sta nel fatto che nel momento in cui trovai il vampiro lui aveva appena ucciso la figlia dello stregone.

 

"Capite bene che mi bastò dire allo stregone che anche mia figlia era stata vittima di quel vampiro per farmi ascoltare da lui ed enfatizzare la questione della sofferenza per il vampiro per ottenere il suo entusiastico aiuto. Fui io stesso a catturare il vampiro e spedirlo a suon di calci, per quanto telecinetici, dallo stregone e fu così che l'esperimento venne messo in pratica.

 

- Ma in cosa consiste la sofferenza che prova il vampiro? - chiese Willow, interessata ai risvolti magici della vicenda.

 

- Avevo avuto varie idee in questo senso, pensando anche al modo di rendere al vampiro il più difficile possibile aggredire altri esseri umani finché la cura non avesse avuto effetto e alla fine ho pensato che la soluzione più appropriata sarebbe stata far sì che il vampiro soffrisse per le morti che aveva causato e questo fu ottenuto restituendogli la sua anima...

 

Al gruppo fu a quel punto chiaro chi fosse il vampiro usato come cavia: perfino Kennedy, che aveva sentito solo qualche storia su Angel da Willow, comprese il riferimento e nessuno fu in grado di commentare. Jack non potè capire il motivo di quel silenzio e continuò:

 

- Io avrei voluto continuare a seguire l'esperimento ma i Poteri avevano evidentemente altri piani e mi spinsero lontano da lì. Mi rendo conto che a voi Cacciatrici questa storia possa apparire alquanto assurda quando a voi basta un paletto appuntito per liberarsi di un vampiro e devo dire che anche mia nipote, per quanto interessata a nuovi esperimenti alchimistici, mi ha spesso detto che è stata una perdita di tempo quando lei può decapitare un vampiro a mani nude.

 

- Ehi, vorrei anch'io fare quel tipo di giochetti! - esclamò Buffy, cogliendo l'occasione per cambiare discorso.

 

- Sarebbe molto più facile combattere contro i vampiri! - aggiunse Kennedy, che era molto meno interessata alla storia di Angel ma era contenta di dare man forte a Buffy quando si parlava di caccia ai vampiri.

 

- Bisogna diventare alchimisti per riuscire a usare la telecinesi o chiunque può imparare? - chiese Buffy.

 

- La telecinesi è una capacità naturale dell'essere umano, come la telepatia... - rispose Jack

 

- Io riesco a comunicare telepaticamente con Willow e Xander! - intervenne Buffy.

 

- La telecinesi è più complessa da dominare perché non si tratta semplicemente di comunicare con altre persone bensì di manipolare attivamente ciò che c'è attorno a noi, tuttavia entrambe per certi versi sono come la matematica: tutti in qualche modo possono apprenderne i rudimenti però c'è bisogno di esercizi anche intensi e solo una minuscola parte della popolazione riesce davvero a comprenderla a fondo e ad utilizzarla in maniera un po' più che superficiale ma in realtà il grosso problema con queste facoltà è che negli ultimi millenni sono cadute in disuso e quindi sono pochissimi gli individui che imparano ad utilizzarle. Come per la magia, alcuni pregiudizi contro telepatia e soprattutto telecinesi sono nati nei secoli successivi alla guerra mondiale combattuta circa diecimila anni fa.

 

- Stai parlando della caduta di Atlantide? - chiese Willow.

 

- Si e no, - rispose Jack - nel senso che i frammenti della storia sono stati mischiati dando origine a leggende confuse. In realtà, Atlantide sprofondò per cause naturali ovvero la fine dell'ultima era glaciale che circa dodicimila anni fa diede inizio ad una crescita del livello dei mari che nel giro dei secoli successivi portò alla sommersione di tutte le zone costiere e di estese pianure che erano di poco sopra al vecchio livello del mare. Tuttavia, la guerra fu combattuta perché la fine dell'era glaciale portò anche alla progressiva fine della grande fertilità del nord Africa.

 

"La più grande civiltà di allora era nata e si era sviluppata lì ma si era espansa anche negli altri continenti tuttavia il riscaldamento globale aveva dato inizio ad anni di siccità e i maghi che tentarono di vedere il futuro scoprirono che quelle fertili pianure erano destinate a diventare un enorme deserto, quello che oggi viene chiamato Sahara, mentre l'Europa sarebbe diventata sempre più fertile.

 

"Il tentativo di colonizzare l'Europa per spostarvisi progressivamente seguendo i mutamenti climatici si scontrò con la presenza dei guerrieri dei ghiacci, la civiltà che dominava il continente da almeno duecentomila anni: la loro civiltà stava decadendo per motivi che forse ormai non riusciremo a capire mai e senza ulteriori interventi forse sarebbe caduta lo stesso ma i guerrieri dei ghiacci erano decisi a difendere i loro territori e inevitabilmente fu guerra, una guerra combattuta a colpi di magia e telecinesi che infuriò per secoli, iniziando con una serie di scontri nel sud Europa che partirono da colonie già esistenti per poi diventare sempre più feroce in tutto il continente.

 

"Atlantide era la capitale della civiltà dei guerrieri dei ghiacci e affondò nel corso della guerra man mano che il livello dei mari cresceva. Sicuramente i mutamenti climatici favorirono gli invasori africani e i guerrieri dei ghiacci vennero non solo sconfitti ma costretti a rifugiarsi in poche roccaforti nelle quali la loro civiltà finì con l'estinguersi nel giro di poco tempo e venire totalmente dimenticata finché le ricerche scientifiche non cominciarono a riportare alla luce i loro resti: sono facilmente riconoscibili perché si trattava di una specie umana diversa dalla nostra, quella che oggi viene chiamata uomo di Neanderthal.

 

"Prevedere il futuro è un compito complesso e i maghi che previdero la desertificazione del nord Africa non previdero che anche la loro civiltà sarebbe decaduta enormemente per le conseguenze della guerra e tutto ciò provocò un'ondata di repulsione nei confronti di magia e telecinesi: questi poteri vennero utilizzati ancora in maniera ampia dalla civiltà egizia ma nel resto del mondo caddero in disuso e vennero utilizzati solo da una sparuta minoranza.

 

"Sono quasi certo che nel vostro gruppo abbiate messo insieme la maggior quantità di poteri soprannaturali da qualche millennio a questa parte.

 

- Per... per attivare tutte le potenziali Cacciatrici però ho usato un oggetto antico: la Falce. - disse Willow.

 

- Intendi quella forgiata dai Guardiani? Era stata considerata perduta da millenni!

 

- Si, è proprio quella ma... ma come fai a conoscerla? - chiese Willow - Neppure gli Osservatori ne sapevano nulla e quando Buffy l'ha trovata è stata una sorpresa assoluta per tutti!

 

- Ah, si, gli Osservatori, gli uomini ombra... - disse Jack - Le conoscenze di noi alchimisti arrivano molto più indietro nel tempo e sono state mantenute, quelle degli Osservatori sono per certi versi più ampie e in passato molti alchimisti hanno lavorato fianco a fianco con loro ma col tempo abbiamo avuto l'impressione che si fossero così focalizzati nella lotta contro i demoni da perdere di vista tutto il resto: ad esempio, la Cacciatrice è diventata per loro sempre di più uno strumento e sempre di meno un essere umano...

 

- E' proprio per quello che qualche anno fa li ho mandati all'inferno! - esclamò Buffy.

 

- Mi sono chiesto più volte quando sarebbe successo... - commentò laconicamente Jack.

 

- A volte abbiamo collaborato ancora: - continuò Buffy - per combattere Glory e il Primo Male... quasi tutti gli Osservatori sono stati uccisi dagli inviati del Primo Male!

 

- Noi stiamo cercando di rifondare l'organizzazione assieme ai pochi superstiti. - intervenne Dawn.

 

- Ah, molto interessante... - commentò ancora Jack - questa è un'enorme occasione per ritornare agli scopi originari degli Osservatori: combattere i demoni ma ricordando sempre di essere al servizio degli esseri umani!

 

- Ufficiosamente anch'io sono un'Osservatrice: una volta bisognava studiare per anni per diventare ufficialmente Osservatori ma in questo momento non possiamo badare tanto alle formalità... - continuò Dawn.

 

- Allora potresti essere in vari modi la persona chiave all'alba di una nuova era per l'umanità... non intendevo fare giochi di parole... oh, be', solo un paio...

 

Dawn colpì scherzosamente Jack con un pugnetto e i due si sorrisero con complicità, lasciando ancora una volta gli altri spiazzati per come si capivano al volo. Le vecchie preoccupazioni di Buffy per la sorella si erano rinnovate quella sera ma almeno Dawn sembrava essersi rasserenata grazie alla presenza del suo vecchio amico e anche per Buffy era un sollievo poter contare sull'aiuto di qualcuno che aveva già mostrato notevoli poteri nella lotta ai demoni e la ferma volontà di proteggere Dawn.

 

Durante quella piccola pausa suonò il campanello e le ragazze si guardarono tra di loro chiedendosi chi potesse essere.

 

- E' una Cacciatrice. - le informò Jack, interpretando la loro espressione.

 

Dawn andò ad aprire, cercando di pensare a quali Cacciatrici fossero a Londra.

 

- Ehi, D., come va? - la salutò Faith, col suo ostentato cameratismo che cercava di presentare quando aveva a che fare con le sorelle Summers per celare l'insicurezza che spesso provava quando aveva a che fare con Buffy.

 

- Ehi, Faith, - le rispose Dawn, sorridendole a sua volta - entra.

 

Faith rimase sorpresa dall'atteggiamento amichevole della giovane Summers ma sapeva che il motivo della sua visita rischiava di portare sufficiente tensione perciò la seguì in casa continuando a sorriderle.

 

- Questo è il mio amico Jack. - presentò l'alchimista.

 

- Ehi. - lo salutò la Cacciatrice.

 

- Piacere. - rispose più formalmente Jack.

 

- Ho saputo che eravate a Londra e sono venuta per discutere con voi, di Dana e di Angel. - disse Faith, arrivando subito al punto per poi rivolgersi a Jack -

 

Tu conosci Angel, il vampiro con l'anima?

 

 

 

Capitolo III

 

 

 

 

Dall'espressione di Buffy, che sembrava desiderare di averle affondato meglio il pugnale nelle budella qualche anno prima, da quella di Dawn, che sembrava voler terminare quel che la sorella aveva iniziato all'epoca, e da quella imbarazzata degli altri, Faith capì che doveva aver detto qualcosa di sbagliato ma non capiva cosa e Jack le rispose senza problemi:

 

- E' da un secolo che non lo vedo, come sta?

 

- Direi bene, anche se negli ultimi mesi è stato molto occupato a cercare di usare a fin di bene le strutture di Wolfram&Hart... non so se conosci lo studio legale...

 

- Wolfram&Hart? - chiese Jack - Pensavo che Angel non se la facesse più con demoni malvagi!

 

- Oh, no! - si affrettò a precisare Faith - I soci anziani dello studio gli hanno lasciato la gestione delle strutture come premio per quello che ha fatto per difendere Los Angeles durante le crisi dei mesi scorsi... hai sentito dell'eclissi mistica e della gente ridotta a zombie?

 

- Alcune mie fonti mi hanno fornito qualche informazione ma in maniera frammentaria... allora Angel vi è stato coinvolto...

 

- Diciamo che ha salvato la città e forse il mondo intero! Per far cessare l'eclissi ha addirittura rinunciato alla sua anima!

 

Faith notò che Jack si era irrigidito e continuò a spiegare:

 

- Angelus conosceva la Bestia che aveva provocato l'eclissi ma a causa di una specie di sortilegio Angel non la ricordava e se non fosse stata la Bestia stessa a mostrare di conoscerlo non l'avremmo mai scoperto, allora Angel ha accettato di farsi togliere l'anima da uno stregone e così ha trovato il modo di uccidere la Bestia.

 

Faith notò che il suo riassunto che ometteva parecchie parti della storia relative a tutto ciò che aveva fatto Angelus durante quel periodo aveva fatto rasserenare Buffy e, per cercare di riguadagnare ancora qualche punto, aggiunse ancora:

 

- Adesso Angel ha di nuovo l'anima, grazie alla nostra Willow, e può cercare di usare le risorse di Wolfram&Hart a fin di bene, però non si fida di loro: sa bene che sono avvocati!

 

- Ah, Willow non mi ha detto nulla di questo... - fece notare Jack, guardando negli occhi la giovane strega, che distolse lo sguardo.

 

- E' sempre così modesta... - la giustificò Faith.

 

- E' vero, - le diede man forte Dawn - Willow ha fatto cose incredibili ma non le piace parlarne!

 

- Non è merito mio: - spiegò Willow - l'incantesimo per ridare l'anima a Angel mi è stato dato da una donna che apparteneva alla tribù dello stregone che maledì Angel.

 

- Uhm, maledì... già, immagino che loro la considerassero una maledizione... - commentò Jack

 

- C'è qualcuno che la considera diversamente? - chiese Faith.

 

- Lo stregone ha sviluppato una mia idea che doveva servire a eliminare la componente demoniaca che infesta un corpo umano rendendolo un vampiro. - spiegò l'alchimista.

 

Faith era perplessa: non aveva mai sentito quella parte della storia e per di più si trattava di vicende di oltre un secolo prima.

 

- Ma tu quanti anni hai? - chiese a Jack.

 

- Seicentoquindici... noi alchimisti conosciamo il modo di evitare l'invecchiamento...

 

Faith cominciava a farsi un'idea dei motivi per cui nominare Angel era stata considerata una pessima idea e cercò di aggiungere qualche altro argomento buono per rimediare al suo involontario errore:

 

- Angel mi ha accennato ad una profezia che parla di un vampiro con l'anima che diventerà di nuovo un essere umano: è questo il tuo progetto?

 

- Non conosco questa profezia ma la mia idea era proprio questa. Tu hai conosciuto Angel con e senza l'anima: quanto sono diversi?

 

- Sono completamente diversi! - si affrettò a rispondere Faith - Sono come il Dottor Jekyll e Mr. Hyde! Sono totalmente opposti! Anche Buffy può confermarlo!

 

Faith si accorse subito di avere fatto un passo falso.

 

- Oh, non sapevo che anche Buffy lo conoscesse e addirittura nelle sue diverse personalità... - commentò Jack, volgendo lo sguardo alle sorelle Summers.

 

Faith capì che Buffy e gli altri non avevano raccontato a Jack nulla dei loro rapporti con Angel e provò a rimediare prendendo la questione dal punto di partenza meno pericoloso.

 

- Alcuni anni fa un gruppo di cattivi riuscì a togliere l'anima a Angel grazie ad un demone... immagino che Willow abbia rimediato anche quella volta...

 

- Non sono stata io: il demone doveva un favore a Giles e l'ha pagato restituendo l'anima a Angel. - spiegò Willow sia a Faith, che non conosceva quella parte della storia, che a Jack, al quale aggiunse: - Giles era l'Osservatore di Buffy.

 

- E tu dov'eri? - chiese Jack a Faith.

 

- Io ero una dei cattivi... - rispose lei, imbarazzata.

 

- Quindi eri pronta a lavorare con Angelus...

 

- Già...

 

- Un patto suggellato con un bacio! - intervenne Buffy, alla quale quel ricordo dava ancora fastidio.

 

- Hai baciato un vampiro? Dovevi proprio amare il pericolo! - commentò Jack.

 

- Be', si... ma lui non mi avrebbe morsa... dovevamo essere soci...

 

- Il pericolo costituito da un vampiro non è solo nei morsi, sebbene quello sia decisamente il maggiore in quanto letale: - spiegò Jack - proprio come noi respiriamo con i polmoni ma anche con la pelle, i vampiri assorbono l'energia degli umani mordendoli ma anche con contatto fisico, perciò un contatto intimo è comunque pericoloso. Ora, è vero che tu sei una Cacciatrice e quindi hai più energia di un essere umano normale ma ho raccolto molte notizie riguardanti umani utilizzati come giocattoli anche sessuali da vampiri che manifestavano scarsa lucidità di pensiero e instabilità emotiva.

 

Faith non riusciva a credere di essere lei quella che stava subendo quella predica ma era chiaro che anche Buffy ne era stata toccata perché era arrossita violentemente. Faith pensò che fosse meglio cercare di cambiare discorso:

 

- I miei problemi esistevano già e alla fine è stato proprio Angel a salvarmi!

 

- Un vampiro che salva una Cacciatrice... interessante...

 

- La sua esperienza nel campo della redenzione mi è stata utile...

 

- Meglio così. Ci sono state altre occasioni in cui Angel ha perso l'anima?

 

Faith non sapeva cosa dire e guardò imbarazzata Buffy, Jack se ne accorse e si rivolse a sua volta verso di lei.

 

- Buffy? - la sollecitò.

 

- C'è stata un'altra volta, la prima in effetti...

 

- E com'è successo?

 

- Be'... c'era quella cosa dell'attimo di felicità pura...

 

- E' un ulteriore peso contro la parte demoniaca di Angel... certo, piuttosto pericoloso e avrei preferito qualcos'altro ma allo stregone l'idea piaceva... ma cos'è che ha reso Angel così felice?

 

Buffy era particolarmente imbarazzata, anche più delle altre occasioni in cui qualcuno aveva parlato della sua notte passata con Angel: da una parte avrebbe voluto dire a Jack che non erano affari suoi, dall'altra erano sicuramente affari di Angel e quell'uomo poteva forse aiutarlo, perciò decise di dargli almeno una risposta parziale:

 

- Angel ha sentimenti umani e si era innamorato...

 

- Di una vampira o di un'umana?

 

- Di un'umana! - rispose Buffy, con un tono di voce più acuto di quanto intendesse.

 

Jack rimase pensoso per qualche secondo: non erano molti i modi in cui una donna potesse far felice un uomo per cui gli ci volle poco per capire come dovevano essere andate fondamentalmente le cose.

 

- Angel non conosceva quella parte della maledizione... o trattamento, se preferisci chiamarlo così. - Aggiunse Buffy.

 

- Questo è davvero strano... - commentò Jack - temo che sia stata un'altra delle simpatiche idee dei Poteri che Sono... - poi si accorse della perplessità di Faith e le spiegò - io volevo guidare Angel alla riscoperta della sua umanità ma i Poteri mi hanno spinto lontano da lui e quando dico spinto intendo proprio in senso letterale: in pratica ho dovuto andarmene via subito dopo che era stato trattato.

 

Faith cominciava finalmente a capire meglio tutta la storia e cercò di dare man forte a Buffy:

 

- I Poteri a volte sono una rottura di scatole però Angel è riuscito a ritrovare la sua umanità!

 

- Questo è certamente un punto importante e capisco che abbia voluto trovare una compagna migliore della sua vecchia amante Darla.

 

- L'abbiamo incontrata: - intervenne Buffy - era con il Maestro e indovina? Voleva uccidermi. E' stato Angel a ridurla in polvere, per salvarmi!

 

Buffy si rese conto che quella dichiarazione poteva rivelare più di quanto volesse ma ormai le era sfuggita di bocca. Jack la guardò intensamente, aggrottando le sopracciglia, e alla fine commentò:

 

- Un vampiro ha un legame speciale con il proprio sire, nel caso di Angel e Darla il legame era ancora più profondo del solito e questo rende il suo gesto ancora più importante!

 

- Le persone cambiano... - affermò Buffy.

 

- Davvero! - confermò Jack, guardando però Dawn che gli sorrise, un po' imbarazzata.

 

- A me vederla crescere basta e avanza... - disse ancora Buffy, accorgendosi che Jack stava guardando sua sorella.

 

- Immagino che negli ultimi anni sia cambiata più che nei millenni precedenti. - disse l'alchimista.

 

- Stai parlando di quella cosa della Chiave? - chiese Faith.

 

- Esatto. Conosci la sua storia?

 

- Mi hanno raccontato di quella Glory, - rispose la Cacciatrice, che sapeva quanto fosse dolorosa per Buffy e gli altri e preferiva evitare che quei ricordi venissero tirati fuori - però non ho capito bene la storia dei ricordi alterati: tutto ciò che ricordiamo di Dawn fino a quattro anni fa circa è falso?

 

L'interessata dovette confermare.

 

- Quindi tu hai un'identità umana completa. - disse Jack, che non conosceva quella parte della storia.

 

Ancora una volta Dawn confermò.

 

- Allora in realtà non sono mai stata affettuosa con te... - le disse Faith.

 

Dawn si sentì particolarmente a disagio a confermare quella circostanza, capendo che si riferiva al periodo in cui Faith aveva scambiato il corpo con Buffy e aveva cercato di non destare sospetti in lei comportandosi affettuosamente nei suoi confronti, il che in realtà l'aveva spinta a chiedersi come mai fosse così strana.

 

- Era uno dei pochi ricordi positivi che avevo di quel periodo... - commentò Faith.

 

- Ora un nuovo pericolo minaccia Dawn: - le spiegò Jack - un'orda di demoni vorrebbe invadere questo mondo da una dimensione infernale e vogliono eliminare la Chiave in modo che nessuno possa chiudere il portale che useranno.

 

- Willow potrebbe riuscire a chiuderlo in qualche modo, - intervenne Buffy - ma ci sono demoni in questo mondo che vogliono comunque uccidere Dawn.

 

- Cordelia mi ha detto che solo la Chiave può chiudere il portale, comunque vale la pena di cercare un'alternativa e mi sono reso conto che la vostra amica mi ha detto ben poco. - disse Jack che, vedendo l'espressione perplessa di Faith, aggiunse a suo beneficio - Lo so che Cordelia è morta ma lei ormai è ad un livello in cui non ha bisogno del suo corpo fisico.

 

- Ehi, se c'è da far fuori qualche demone contate sul mio aiuto! - esclamò Faith.

 

- Direi che una Cacciatrice in più faccia sempre comodo... - disse Jack e le sorelle Summers accettarono l'aiuto di Faith, seppure non con grande entusiasmo.

 

- A proposito, - intervenne ancora Faith - come va la ricerca delle Cacciatrici attivate da Willow?

 

- Piuttosto male: - dovette ammettere Buffy - ormai non devono essercene molte in giro e la maggior parte per lo più nasconderanno i loro nuovi poteri.

 

- Se già volevo chiedere a mia nipote di aiutarci, direi che questo è un motivo in più, visto che anche lei può riconoscere una Cacciatrice a parecchi metri di distanza grazie ai suoi poteri di alchimista. - fece notare Jack.

 

- Sa cacciare i vampiri? - chiese Faith.

 

- Li decapita con le mani. - rispose Jack, lasciandola sbigottita.

 

- Pensavo che gli alchimisti fossero studiosi...

 

- Di solito si e anche noi lo siamo per la maggior parte del tempo ma inevitabilmente quando si ha a che fare con fenomeni mistici a volte si incappa in creature maligne e nel corso della vita possono avvenire fatti che portano ad usare certi poteri in modo diverso dal normale. Adesso però l'importante è che Dawn riesca a usare i suoi poteri per chiudere quel portale.

 

- Domani abbiamo ancora tempo per andare di ronda e cercare altre Cacciatrici, - intervenne Buffy - mentre voi studierete un modo per permettere a Willow di chiuderlo al posto di Dawn.

 

- Dobbiamo comunque tentare di risvegliare i poteri di Dawn. - disse Jack, per poi rivolgersi direttamente alla Chiave - Quando venne aperto il portale tra tutte le dimensioni, come si manifestò fisicamente il tuo potere?

 

- Uno dei servi di Glory mi fece dei tagli e il mio sangue sgorgò aprendo il portale.

 

- Ah, capisco, dunque è stata una pura manifestazione della tua energia mistica ma non della tua volontà.

 

- No, io non avrei mai voluto farlo, sapevo cosa sarebbe successo!

 

- Dunque non hai mai aperto un portale con la tua volontà da quando sei umana...

 

Dawn confermò. Jack rimase pensieroso per parecchi secondi mentre tutti rimanevano a guardarlo, in attesa di sentire la sua opinione.

 

- Allora? - lo sollecitò infine Buffy.

 

- Oh, forse si tratta semplicemente di fare qualche esercizio ad hoc: il suo potere è come dormiente, forse basta stimolarlo adeguatamente con la sua volontà per risvegliarlo, però...

 

- Cosa? - lo sollecitò ancora Buffy.

 

- Avete visto che la sua energia è enorme ma il corpo umano non è fatto per sopportarla quando la Chiave è attiva per cui non so cosa le succederebbe se provasse ad usarlo...

 

- Ehi, se c'è qualche rischio per Dawn non se ne fa niente! - esclamò Buffy.

 

- In realtà la cosa peggiore che le potrebbe succedere sarebbe di tornare ad essere una creatura di pura energia... - spiegò Jack.

 

 

 

Capitolo IV

 

 

 

 

- Allora non se ne fa niente! - disse ancora Buffy.

 

- Non so se ritornerebbe davvero al suo stato originale perché i monaci l'hanno cambiata tanto che anche questo è molto difficile. - aggiunse Jack.

 

- Ehi, c'è sempre Willow a mettere a posto le cose! - intervenne Faith.

 

- Io... non so proprio come funzioni quell'incantesimo... - spiegò la giovane strega.

 

- Alla fine sta a Dawn decidere... - fece notare Jack.

 

- Sono pronta a farlo! - disse l'interessata.

 

- Voglio proprio vedere come lo farai chiusa in casa! - esclamò Buffy.

 

- Non stiamo parlando di impedire a Dawn di fare qualche stupida ragazzata che può essere pericolosa: qui stiamo parlando del modo di salvare il mondo da un'invasione di demoni... - spiegò Jack a Buffy con tono paterno per poi aggiungere - se Dawn vuole andare avanti e tu ti opponi posso sempre teletrasportarla in un ambiente più positivo e naturalmente i suoi amici che sono pronti a sostenerla sono i benvenuti.

 

Buffy non veniva trattata in quel modo da quando Giles era il suo Osservatore e lei non sapeva se fosse peggio quello o lo sguardo di sfida di sua sorella, si rivolse quindi verso Willow e Xander per cercare il loro sostegno.

 

- Ho già imparato che mettersi tra le sorelle Summers non è salutare... - disse Xander, intervenendo solo per tirarsi fuori dalla lite.

 

- Io voglio proteggere mia sorella: - provò a giustificarsi Buffy - le voglio bene!

 

- Oh, ma anch'io le voglio bene, - ribattè Jack - nondimeno la decisione è sua...

 

- Posso provare a studiare gli incantesimi riguardanti i portali, - intervenne Willow - ma Jack aveva ragione quando ha elencato tutti i problemi... Cordelia non ha detto proprio nulla che ci possa essere utile?

 

- L'unica informazione che mi ha dato è quella relativa al momento in cui approssimativamente avverrà la congiunzione astrale che permetterà l'apertura del portale verso questo mondo e non vi so dire se &sia stata una sua scelta o se lei stessa sappia solo questo.

 

- Lei riceve istruzioni dai Poteri che Sono, - spiegò Willow - perciò è probabile che ti abbia riferito ciò che le hanno fatto sapere.

 

- Se è in atto un piano dei Poteri possiamo aspettarci qualunque cosa... - commentò laconicamente Jack, per poi rivolgersi a Dawn - se per te va bene domani mattina potremmo andare in qualche posto tranquillo all'aperto per fare qualche tentativo di risvegliare i tuoi poteri mentre Willow fa qualche ricerca e nel pomeriggio potremmo riunirci per confrontare i relativi progressi.

 

- Per me va bene. - Confermò Dawn - Conosco alcuni posti fuori città che sono praticamente in campagna.

 

- Sicuramente ce ne sarà uno perfetto. Se riesci a visualizzarli nella tua mente ci potremo teletraspostare direttamente lì.

 

Buffy non era affatto contenta di essere lasciata fuori da quella decisione ma si era già pentita del suo scatto: l'ultima volta che aveva tentato di decidere per Dawn era stato quando aveva incaricato Xander di portarla lontano dalla battaglia contro il Primo Male e, anche se dopo la vittoria si erano messe alle spalle tutto quanto, a Buffy era ormai chiaro che Dawn stava diventando sempre più indipendente da lei e in quel caso più che mai voleva fare a modo suo ma quando Dawn si trovava in pericolo qualcosa scattava dentro di lei e anche in quest'occasione aveva parlato prima di riflettere.

 

- Allora la Scooby Gang è pronta all'azione. - commentò Xander, cercando di riportare una certa concordia.

 

- Scooby Gang? - chiese Jack.

 

- Ah... è un nome che deriva da un cartone animato: - spiegò Xander - ci hanno anche fatto un film e c'è un'attrice...

 

- Non mi assomiglia per niente! - intervenne Buffy, che aveva già capito cosa voleva dire l'amico.

 

- Noi pensiamo che una delle protagoniste del film assomigli a Buffy, - spiegò Dawn - ma lei non è d'accordo.

 

- Pensavo che le ragazze fossero contente di assomigliare alle attrici. - commentò Jack, perplesso. - Non è più così?

 

- Quando io dico a Willow che assomiglia alla protagonista dei film della serie American Pie lei mica si offende! - intervenne Kennedy.

 

- Io però non uso il flauto... - puntualizzò Willow.

 

- Quella di Scooby Doo ha fatto giusto un film decente! - fece notare Buffy, caustica.

 

- Qualche volta penso che mi darà un pugno, - spiegò Xander a Jack - ma conto sul fatto che lei usa il destro per cavarmela senza danni... - indicando la benda sull'occhio mancante.

 

L'imbarazzo che causavano sempre queste battute placò Buffy. La calma tornò, almeno in apparenza, e Jack ritenne che fosse venuto il momento di congedarsi.

 

- Allora ci vediamo domani mattina... - disse, soprattutto a Dawn.

 

- Ehi, ci conto! - disse la giovane, putando l'indice sul petto di Jack - Non è che te ne vai in qualche altra dimensione per tornare tra qualche decennio?

 

- Mia cara, ti ho appena ritrovata e non ho alcuna intenzione di perderti di nuovo! - rispose lui, prendendole la mano tra le sue e baciandola affettuosamente. - Visto il fallimento dell'attacco di stasesa i complici dei demoni che abbiamo eliminato dovrebbero guardarsi dal tentare quancos'altro così presto, in caso contrario chiamami: dovunque io sia ti sentirò!

 

- Grazie, comunque tutto il palazzo appartiene agli Osservatori e i miei amici utilizzano altri appartamenti dove ci sono diverse armi per combattere i demoni perciò saremo in grado di difenderci.

 

Jack annuì, i due si sorrisero reciprocamente e si abbracciarono, dopodiché l'alchimista scomparve.

 

Buffy stava ancora cercando di abituarsi all'idea che sua sorella avesse un vecchio amico di cui lei non sapeva nulla fino a poche ore prima e rimase perplessa nel vedere la sua aria euforica.

 

- Hai dei demoni alle calcagna, vuoi fare qualcosa che potrebbe farti tornare ad essere una palla di energia e sei felice? - chiese a Dawn.

 

- Ho ritrovato un vecchio amico!

 

- Pensavo che anche noi fossimo tuoi amici... - fece notare Willow.

 

Dawn sospirò e spiegò:

 

- Voi siete miei amici perché siete amici di Buffy. Tutta la mia vita come essere umano è parte della vita di Buffy perché Dawn Summers è parte di Buffy. Questo è diverso! Jack è un mio amico, qualcuno che mi ha conosciuta tanto tempo fa e sa chi sono veramente.

 

Nessuno sapeva come ribattere a quelle parole e alla fine Buffy commentò:

 

- Non ci avevi mai detto queste cose...

 

- Quando avrei potuto dirvele? - chiese Dawn, con una punta di tristezza - Mentre cercavi di salvarmi da Glory? Dopo che sei tornata dalla morte e avevi difficoltà a riadattarti a questa vita? Mentre stavamo combattendo il Primo Male?

 

Ancora una volta nessuno seppe come ribattere e sulla stanza scese un silenzio imbarazzato, questa volta rotto da Faith, che pensava fosse arrivato anche per lei il momento di congedarsi:

 

- Spero di non avervi creato problemi: non sapevo che fosse un tale problema parlare di Angel davanti a Jack.

 

- E' che molto tempo fa Angelus, credo assieme a Darla, ha ucciso una sua figlia e la famiglia di lei. - le spiegò Dawn.

 

Faith ora capiva bene certi imbarazzi di Buffy ma aveva ancora qualche perplessità.

 

- Eppure sembrava che gli importasse davvero di lui...

 

- Ha contribuito a cambiarlo, penso che ora si senta responsabile.

 

Faith pensò a come Angel fosse venuto a trovarla in prigione e dovette convenire.

 

- Non ha potuto guidarlo ma forse Angel ha preso lo stesso qualcosa da lui... - commentò quindi, per poi rivolgersi ancora a Buffy - ancora non hai deciso se riesci a fidarti di lui?

 

Buffy capì che Faith stava parlando di Angel e sbuffò: - Tu credi che potrebbe fare qualcosa per Dana, vero? Ma il suo è un problema medico, non ha semplicemente perso la strada come... come...

 

- Come me? - suggerì Faith.

 

Buffy annuì.

 

- Quel che non mi è piaciuto è il modo in cui hai trattato lui e gli altri! Non ti fidi più neppure di Wesley? E di Spike che mi dici?

 

Buffy rimase in silenzio, pensosa e imbarazzata perché non sapeva proprio cosa fare con Spike dopo che aveva scoperto della sua resurrezione.

 

- E tu cosa mi dici di quel che è successo a Fred? - intervenne Willow, che nel breve periodo passato a Los Angeles l'anno prima si era affezionata alla ragazza.

 

Faith sospirò e rispose: - Ti dico che mi è dispiaciuto un casino sapere che è morta e il suo corpo viene usato da un demone! Wesley è distrutto, gli altri non sanno cosa fare ma certamente non avrebbero voluto questo!

 

Willow strinse i pugni ma non disse altro: le notizie che aveva ricevuto su ciò che era accaduto a Fred erano frammentarie ma pareva che non solo fosse stato fatto tutto alle spalle di Angel e dei suoi colleghi ma addirittura che il piano fosse stato preparato esternamente a Wolfram & Hart.

 

- OK, - disse ancora Faith - suppongo che il problema di Angel dovrà aspettare un po' ma potete contare su di me per aiutare Dawn!

 

Detto ciò, Faith se ne andò e, poiché la serata era finita, anche Xander, Willow e Kennedy si apprestarono ad andarsene. Avevano tutti una nuova preoccupazione ed erano uno po' sconcertati vedendo il buon umore di Dawn.

 

- Non è che quel Jack ha qualche strana influenza su di te? - le chiese Xander.

 

- E' il signor sospetto-di-chiunque-sia-vicino-ad-una-delle-sorelle-Summers che parla? - ribattè Dawn, con tono ironico.

 

Xander arrossì ma ribattè a sua volta:

 

- Più di una volta ho avuto ragione!

 

- Ma si trattava di vampiri! - gli fece notare Dawn, per poi chiedergli - O forse non ti fidi di nessuno che abbia più di un secolo di vita?

 

- E' solo che cerco sempre di evitare che rimaniate ferite...

 

- Ma è un amico! - esclamò Dawn, arrossendo.

 

- Un amico speciale, a quanto pare... sono curioso di vedere cosa ne dirà Giles. - commentò ancora il giovane, avviandosi all'uscita.

 

Buffy non aveva nessuna voglia di riparlare di vecchie storie e quindi non era intervenuta ma si limitò a salutare l'amico assieme a Willow e Kennedy quando se ne andarono.

 

- Allora, - le chiese Dawn tra il serio e il faceto, dopo che furono rimaste sole - dall'alto della tua esperienza con uomini ultracentenari, secondo te corro gravi pericoli con Jack?

 

- Secondo me corri solo pericoli moderati... - le rispose Buffy, assecondandola. - solo che appena noi sorridiamo a un uomo Xander si inquieta ma fa così per affetto... a proposito, prima di cosa parlava esattamente Faith?

 

Dawn fece finta di non capire ma Buffy non lasciò perdere.

 

- Quando ha detto di essere stata affettuosa nei tuoi confronti a quando si riferiva esattamente? Quando ha scambiato i nostri corpi tu hai detto di aver avuto qualche sospetto perché si era comportata in maniera strana, intendevi perché era stata più affettuosa di me?

 

- Buffy, sono tutti ricordi falsi, che senso ha tenerli in considerazione?

 

Seppur poco convinta, Buffy dovette lasciar perdere e le sorelle Summers andarono a dormire.

 

 

 

 

Capitolo V

 

 

 

 

Come concordato, il mattino dopo Jack apparve alla porta di casa Summers.

 

- Non avresti potuto teletrasportarti direttamente in casa? - gli chiese Dawn, dopo averlo fatto entrare.

 

- Oh, certo, ma non sarebbe stato molto educato...

 

Per scegliere il posto dove andare per lavorare in tranquillità Jack chiese a Dawn di visualizzare nella sua mente i posti che riteneva più adatti, cercando di trasmettergliene le immagini e quando lei pensò ad un piccolo parco alla periferia della città Jack decise che era il posto giusto. Jack prese la mano di Dawn e teletrasportò entrambi a destinazione.

 

- Ehi, è un gran bel modo per viaggiare! - commentò la ragazza.

 

- E' molto comodo e veloce. - disse Jack, sorridendole.

 

Dawn era piuttosto tesa al pensiero di dover riprendere il controllo dei suoi poteri di Chiave in pochissimo tempo e Jack, accorgendosene, pensò che fosse meglio parlare un po' prima di cominciare.

 

- Da quanto mi avete raccontato la tua vita come umana sembra essere stata piena di avventure...

 

- Fossero state almeno avventure divertenti... - commentò Dawn - ho scoperto la verità su chi sono facendo ricerche di nascosto, altrimenti non so quando Buffy mi avrebbe riferito quel che il monaco le aveva rivelato. Ho passato i mesi successivi a scappare da Glory e nel frattempo mia mamma è morta, quando Glory è stata sconfitta anche Buffy è morta e quando è stata riportata indietro ci ha messo dei mesi per tornare normale... be', diciamo nello stato che per lei è normale. Nel frattempo anche Willow ha avuto diversi problemi con la magia nera, la sua ragazza, che poi era anche una mia carissima amica, è stata uccisa e Willow ha cercato di distruggere il mondo per far cessare il dolore dappertutto e siamo riusciti a fermarla appena in tempo. L'anno successivo l'abbiamo passato a combattere il Primo Male e per riuscire a fermarlo abbiamo dovuto distruggere Sunnydale, compresa casa nostra. Gli ultimi mesi li abbiamo passati lavorando per rimettere in sesto l'organizzazione degli Osservatori e trovare tutte le Cacciatrici ma almeno i rischi alle nostre vite sono venuti da demoni piuttosto normali. Si, la mia vita umana è stata decisamente piena di avventure!

 

Ascoltato lo sfogo della ragazza, Jack le passò un braccio attorno alle spalle, senza dire nulla e Dawn continuò:

 

- Sai, scoprire che quasi tutti i miei ricordi erano falsi, che la mia vita era solo il frutto di un incantesimo mi ha fatto quasi impazzire! Mi sentivo completamente persa, non sapevo chi ero veramente e Buffy era sempre così lontana, anche quando eravamo insieme...

 

- I monaci hanno fatto quello che ritenevano meglio al momento: - disse Jack - purtroppo non avevano modo di prevedere tutto quello che sarebbe successo dopo. In quanto a Buffy, credo che anche lei abbia avuto la sua dose di brutte avventure, tra morti e resurrezioni, e per di più è difficile essere una buona madre per la propria sorella. Vostro padre, invece, che fine ha fatto?

 

- Dopo che lui e la mamma hanno divorziato si è rifatto una vita e più si impegnava con la sua nuova fidanzata meno si ricordava di noi. Lui non sa nulla di me e Buffy e per quanto lo riguarda Sunnydale è sprofondata a causa di un forte terremoto.

 

Jack vide che parlargli aveva fatto bene a Dawn e capì che era pronta a rilassarsi abbastanza per cominciare gli esercizi, face quindi piazzare la ragazza in piedi ad una decina di metri da un albero e si mise dietro di lei per darle dei suggerimenti.

 

- Prova a concentrarti su uno dei rami di quell'albero laggiù, immagina che le tue braccia si estendano fin lì ed afferrino quel ramo, scuotendolo...

 

Dawn si sforzò di fare ciò che Jack le chiedeva ma era tutt'altro che facile.

 

- Cerca di ignorare tutto ciò che c'è intorno a te: - le suggerì Jack - anche il tuo corpo fisico esiste solo per afferrare quel ramo estendendosi fin lì...

 

Pian piano, Dawn riuscì a filtrare dalle sue percezioni tutto ciò che era inutile ai fini del suo esercizio e finì per concentrarsi solo sull'albero che doveva raggiungere. Era ormai mattina inoltrata quando riuscì a trovare il giusto grado di concentrazione, allora sollevò il braccio destro verso l'albero, strinse il pugno e tirò: il ramo si mosse e alcune foglie ne vennero strappate.

 

Raggiante, Dawn si voltò verso Jack:

 

- Ce l'ho fatta! - gridò.

 

- Si, - le confermò Jack, sorridendole - ci sei riuscita.

 

Dawn gettò le braccia al collo di Jack e lo baciò appassionatamente, venendone ricambiata.

 

Dopo lunghissimi secondi, i due si staccarono. Dawn, senza fiato e col viso arrossato, commentò:

 

- Wow, che roba! E' stato... incredibile! Mi sono sentita come... come se stessi esplodendo!

 

- Il nostro contatto ha fatto mescolare le nostre energie come mai era successo prima. - le spiegò Jack - Per te è una cosa naturale: tu sei come un piccolo sole e ogni tanto c'è una tempesta, che di solito avviene quando manipoli un portale ma questa volta è stata solo un'emissione incontrollata... credo che tutti i sensitivi della Gran Bretagna l'abbiano percepita...

 

Dawn era sbigottita e ancora un po' confusa.

 

- Vuoi dire che i miei poteri stanno davvero riemergendo così, all'improvviso?

 

- Direi proprio di si.

 

- Oh! Sai, volevo farlo già ieri sera, appena ci siamo incontrati ma Buffy sarebbe svenuta!

 

- Immagino di si... - commentò Jack, sorridendo.

 

- E Xander? Già pensa male, sarebbe diventato paranoico! Oh, chissà cosa penseranno ora...

 

- E' un problema per te?

 

Dawn ci pensò per qualche secondo.

 

- Non è veramente un problema, - disse infine - è che anch'io fatico a capire i miei sentimenti e non saprei spiegarli agli altri...

 

- Tu sei cambiata così tanto, - le disse Jack, dolcemente - è inevitabile che il nostro rapporto cambi e i nostri sentimenti si evolvano: ci vorrà solo un po' di tempo per adattarci.

 

Dawn era ancora troppo fremente per poter riprovare ad usare la telecinesi perciò i due si sedettero su una panchina, in attesa dell'ora di pranzo.

 

- Credi che emetterei di nuovo energia se ci baciassimo di nuovo? - chiese Dawn.

 

- Credo che dipenda da quanto tu riesca a controllarti...

 

- Forse dovremmo fare una verifica... - suggerì Dawn, con un sorriso malizioso.

 

- Sono qui per aiutarti in qualsiasi modo... - disse Jack, sorridendole a sua volta per poi abbracciarla e baciarla nuovamente.

 

Questo bacio fu tenero tanto quanto il primo era stato appassionato e durò più a lungo.

 

- Questa volta mi pare di essermi trattenuta... - commentò Dawn alla fine.

 

- Nessuna esplosione di energia. - confermò Jack.

 

- Questo bacio è stato diverso, sarà per quello?

 

- Ci sono diverse combinazioni di emozioni: bisognerebbe provarle tutte per avere una risposta...

 

Dawn spalancò gli occhi.

 

- Pensavo fossi un gentiluomo! - esclamò, ma il suo sorriso indicava chiaramente che stava scherzando.

 

- Un gentiluomo presta alla sua dama tutta l'assistenza di cui ha bisogno, di qualsiasi tipo essa sia... - ribattè Jack, sorridendo a sua volta.

 

Dawn si mise a ridere a quella considerazione scherzosa.

 

- Adesso capisco perché voi italiani piacete tanto alle donne!

 

- Da una parte la natura dell'alchimista non è certo quella del gaudente, dall'altra però il sangue non è acqua...

 

- Allora non dovrò temere che tu mi abbandoni dopo avermi sedotta...

 

- Non lo farei mai!

 

- Sedurmi o abbandonarmi?

 

- Certamente non ti abbandonerei ma ti ricordo che sei stata tu a baciarmi per prima... - le rammentò Jack, sorridendole.

 

Dawn arrossì ma ribattè:

 

- Non mi è parso che tu ti ritraessi...

 

- Ammetto il mio concorso di colpa... - disse Jack, ridendo.

 

- Da quanto si legge su voi alchimisti siete molto disciplinati...

 

- E' vero ma ciò non vuol dire che siamo monaci... - Jack vide che Dawn era perplessa e continuò a spiegarle - la disciplina dovrebbe servire a vivere appieno la propria vita focalizzando le proprie energie laddove servono davvero invece di disperderle inutilmente in maniera caotica: a te la disciplina sarebbe utilissima per fare emergere tutta la tua natura!

 

Dawn aveva storto il naso al commento di Jack sull'utilità della disciplina per lei e l'alchimista le precisò: - Lo so che il termine disciplina è stato usato dalle dittature per spegnere l'intelligenza dei popoli, dagli eserciti per spegnere l'intelligenza dei soldati, dai cattivi maestri per spegnere l'intelligenza degli studenti, dai cattivi genitori per spegnere l'intelligenza dei bambini e potrei fare mille altri esempi per cui il termine disciplina ormai ah, puzza, come dite voi.

 

Ormai si era fatta ora di pranzo.

 

- Immagino che tu mangi normalmente... - disse Jack.

 

- Salvo quando sono a dieta... - precisò Dawn - e oggi mi sento più affamata che mai!

 

- Bene, allora possiamo andare a mangiare da qualche parte.

 

- Un ristorante italiano? - propose Dawn.

 

- In Italia sono solo un'ora avanti perciò posso certamente portarti in un vero ristorante italiano.

 

- Stando a Roma ho imparato bene l'italiano e ormai lo conosco meglio del latino.

 

- Erano già parte dei tuoi ricordi o li hai studiati dopo essere diventata umana?

 

- Ho imparato l'italiano a Roma, invece ho studiato il latino negli ultimi anni assieme ad alcune altre lingue antiche per aiutare Willow nelle ricerche di incantesimi.

 

- Uhm, quante lingue conosci, esattamente?

 

- Quattro... anzi cinque... intendo lingue antiche...

 

- E le hai imparate tutte da quando sei diventata umana?

 

- Diciamo negli ultimi tre anni... mi pare che la mia memoria sia migliorata col tempo, ma non capisco perché: una volta facevo fatica a studiare le materie scolastiche, ora mi sembra che basti un'occhiata ad un libro pieno di geroglifici per memorizzarlo!

 

Jack ci pensò sopra per qualche secondo e poi parlò:

 

- Il tuo corpo umano è stato creato già adolescente ma è possibile che il tuo cervello sia stato dotato delle capacità di crescita di quelle di un neonato per permetterti di sviluppare col tempo capacità mentali migliori che ti aiutino a sopravvivere meglio.

 

- Ma se tornassi ad essere un globo di energia sarebbe tutto inutile...

 

- E' vero ma avrebbe anche ben poco senso! Posso solo pensare che i monaci abbiano previsto un modo per far convivere le tue due nature ma se non sono riusciti a lasciare qualche indizio sarà possibile saperlo solo quando userai il tuo potere...

 

Dawn sospirò.

 

- Preferirei sapere fin da adesso cosa mi aspetta!

 

- Vorremmo saperlo tutti ma se avessero lasciato un messaggio e questo fosse scampato alla distruzione del tempio l'avrei sicuramente trovato tra le rovine.

 

- Io non sapevo neppure che esistesse un tempio prima di incontrarti! In effetti sapevo solo vagamente dell'esistenza di questi monaci che mi proteggevano...

 

- Ah... il tempio fu costruito per permetterti di essere a tuo agio: i monaci scoprirono alcune costruizioni che avevo progettato quando facevo l'architetto e che contenevano elementi derivanti da antiche conoscenze oggi considerate esoteriche, dopo aver indagato su di me scoprirono che ero un cercatore di conoscenza e, dopo decenni di ricerche, di contatti e discussioni si convinsero che ero degno di conoscerti... questo tanto per dire quanto fossero attenti nei confronti degli estranei... il tempio venne costruito in modo da convogliare le energie cosmiche nella zona in cui dovevi stare tu: in pratica, eri come un neonato nella culla continuamente coccolato.

 

- E i monaci? Come si è formato il loro gruppo? Come mi hanno scoperta?

 

- La storia è lunga... sarà meglio che te la racconti quando questa faccenda sarà stata sistemata.

 

- Pensi che sarò ancora in grado di sentirla?

 

- Avevi anche prima delle capacità di comunicazione, anche se non sofisticate come quelle umane e poi bisogna essere ottimisti!

 

Dawn faceva fatica a condividere l'allegria dell'amico ma aveva comunque fame e i due decisero di andare a pranzare.

 

- Hai dei soldi con te? Intendo quelli che usano nel continente... - chiese Dawn, un po' esitante.

 

- Si ed ho anche di meglio: mi hanno detto che in molti paesi ormai usate solo queste... - disse Jack, tirando fuori dalla tasca un portafoglio contenente una tesserina di plastica.

 

- Ehi, ma questa sembra una carta di credito da ricconi! - commentò Dawn, dopo averla esaminata.

 

- Diciamo che posso permettermi di fare investimenti a lungo termine e quando sono tornato dal mio ultimo viaggio ho preso possesso di un sacco di soldi che ufficialmente appartenevano a mio padre...

 

Dawn comprese subito il trucco che Jack aveva usato per gestire i suoi beni attraverso lunghi periodi senza destare sospetti.

 

I due andarono a mangiare e dopo pranzo Dawn continuò ad esercitarsi, stavolta sollevando sassi e spostandoli con la propria volontà. Pian piano, la ragazza capì come concentrarsi e tenere il controllo dell'oggetto che voleva muovere.

 

"La tua energia sta riprendendo a fluire come una volta" le disse Jack, ma usando la telepatia invece di parlare.

 

- So solo che sento come se una parte di me si stia risvegliando! - rispose Dawn ad alta voce, non rendendosi neppure conto che l'amico aveva usato la telepatia.

 

"Prova a spiegarmelo senza parlare." suggerì Jack.

 

- Ma come... - cominciò a chiedere Dawn, per poi rendersi conto di cosa stesse succedendo.

 

"Coraggio, adesso anche questo dovrebbe venirti facile..."

 

- Sono Buffy e Willow le esperte di telepatia... OK, ci provo...

 

Dawn lasciò perdere i sassi e si concentrò su Jack cercando di trasmettergli:

 

"Riesci a sentirmi?"

 

"Ti sento. Sembri lontana ma se impari a concentrarti sulla trasmissione come hai fatto sul controllo telecinetico il risultato migliorerà ben presto!"

 

"Grande! Adesso posso parlarti anche se sto usando la bocca per qualcos'altro..." gli trasmise Dawn, sorridendogli.

 

Jack la baciò e nello stesso tempo le trasmise:

 

"Pensi di riuscire già a gestire entrambe le cose allo stesso tempo?"

 

Solo dopo che il bacio fu terminato da diversi secondi Dawn riuscì a rispondergli telepaticamente:

 

"Ancora no... vuol dire che mi eserciterò molto..."

 

Jack sorrise e la baciò ancora.

 

Tra un esercizio ed un bacio le ore passarono e cominciò ad avvicinarsi la sera. Jack e Dawn decisero di tornare a casa Summers per vedere se le ragazze avevano trovato qualcosa di utile sui libri di magia.

 

- Sarà meglio non dire a Buffy che a pranzo mi hai offerto del vino... - disse Dawn.

 

- Il resto possiamo raccontarglielo?

 

Dawn ridacchiò - E' solo che da noi è proibito prere alcolici fino a 21 anni e stiamo ancora cercando di adattarci a diverse usanze...

 

- E' per quello che ti guardavi attorno mentre bevevi?

 

- Già, per un attimo ho pensato che sarebbe arrivata la polizia per arrestarci!

 

Jack sorrise - Non metterei mai in pericolo la mia dama... certo che è curioso, potete guidare un'automobile ma non bere alcolici...

 

Dawn scosse le spalle e preferì lasciar perdere l'argomento - Parliamo a Buffy solo degli esercizi che abbiamo fatto e non ci saranno problemi.

 

- Pensi che non capirebbe?

 

- Adesso è troppo impegnata a cercare un modo per chiudere quel portale senza il mio intervento e Xander avrebbe sicuramente da ridire...

 

- Anche prima hai nominato Xander: si comporta come una sorta di fratello maggiore?

 

- Si ma lo fa anche con Buffy! Se un ragazzo non è più che perfetto Xander comincia a criticarlo appena si avvicina a Buffy!

 

- E' per quello che ieri sera era l'unico a dire cose negative su Angel?

 

- Si, lui... - cominciò Dawn, per poi accorgersi di ciò che stava dicendo. A quel punto, la ragazza non sapeva più come continuare: non voleva mentire ad un amico col quale stava nascendo qualcosa ma non voleva neanche parlare di fatti che Buffy aveva taciuto.

 

Jack notò l'imbarazzo di Dawn e lasciò cadere il discorso - Mi è sembrato piuttosto triste...

 

- Si, è da quando la donna che amava è stata uccisa nella guerra contro il Primo Male che non riesce ad essere veramente allegro. E' stato in quel periodo che ha perso anche l'occhio ma almeno su quello fa un sacco di battute, invece su Anya... la donna che amava... non dice mai niente. Qualche anno fa Xander aveva avuto una storia con Cordelia e anche se era finito tutto da un pezzo sapere che era morta non ha fatto altro che ravvivare il suo dolore.

 

Jack vide che anche quell'argomento era difficile e Dawn sembrava anche stanca perciò le offrì la mano e disse:

 

- Allora, torniamo a casa tua?

 

- Si e stavolta possiamo anche apparire direttamente dentro casa! - rispose Dawn, ben lieta di non continuare a parlare di Angel e Xander.

 

 

 

 

 

Capitolo VI

 

 

 

 

Dawn prese la mano di Jack e l'alchimista trasportò entrambi nel soggiorno di casa Summers. Buffy sembrava una tigre in gabbia, Willow aveva un'aria piuttosto sconsolata nonostante i tentativi di Kennedy di incoraggiarla mentre cercava ancora. Giles, Xander ed Andrew stavano cercando su altri libri ma sembravano rassegnati.

 

- Ehi, tu devi essere il Maestro Jedi! - disse Andrew a Jack, appena si riprese dall'apparizione dei due.

 

- No, sono un alchimista. - precisò Jack, non comprendendo il riferimento.

 

- Non badare a Andrew: - gli disse Dawn - dice un sacco di cose strane...

 

- Non sono cose strane: - protestò Andrew - vengono dalla cultura pop!

 

Jack inarcò le sopracciglia e guardò Dawn, la quale scrollò le spalle come a dire: "Vedi?" per poi indicargli Giles - Questo è Giles: era l'Osservatore di Buffy e ora è il nuovo capo degli Osservatori.

 

- C-c-capo è una parola grossa, - commentò Giles, tradendo una certa tensione - siamo un pugno di persone che cercano di rifondare un'organizzazione che comprendeva molte persone fino a un anno fa.

 

- Pensate di rifondarla così com'era prima? - chiese Jack.

 

- L-l-le posso assicurare che le Cacciatrici saranno considerate prima di tutto come esseri umani, se è questo che intende dire! - rispose Giles, dimostrando che gli era stato riferito ciò che Jack aveva detto degli Osservatori.

 

- Lei sa quale fu l'episodio che determinò la rottura finale tra alchimisti ed Osservatori? - gli chiese Jack.

 

Giles rimase pensieroso per diversi secondi sotto gli occhi di tutti ma non riuscì a ricordare nessun insegnamento a tale riguardo, di conseguenza Jack rispose alla sua stessa domanda: - Molto tempo fa capitò che una Cacciatrice decise di usare i propri poteri per il proprio tornaconto, che sostanzialmente consistette nel rapinare la gente benestante. Tra gli Osservatori cominciò una discussione sul da farsi e le possibilità erano solo cercare di far tornare la Cacciatrice sulla retta via o ucciderla. Un alchimista che collaborava con gli Osservatori insegnò loro come produrre un composto alchemico che inibisse i poteri della Cacciatrice, in modo da poterla catturare e tenere sotto controllo. L'operazione funzionò ma tempo dopo gli Osservatori decisero di sfruttare quel composto alchemico per sottoporre la Cacciatrice ad una sorta di ordalia... - Jack notò dallo sguardo che Buffy e Giles si scambiarono, un'occhiataccia da parte della Cacciatrice ed un'occhiata imbarazzata da parte di Giles, che i due avevano capito il suo riferimento - ma vedo che conoscete questa storia! Gli Osservatori sfruttarono questo composto per rafforzare il loro potere sulla Cacciatrice ma l'alchimista che l'aveva prodotto chiese loro di smetterla perché aveva loro fornito quell'insegnamento per un motivo ben diverso e siccome loro non accettarono nessun alchimista potè più considerare gli Osservatori degni di fiducia!

 

- L-l-le assicuro che in futuro ciò non succederà mai più! - esclamò Giles, con voce più acuta di quanto volesse, sentendo lo sguardo di Buffy pesare su di lui.

 

- Bene. - si limitò a commentare Jack.

 

- Allora, - chiese Dawn, rivolgendosi alla sorella, volendo cambiare argomento - avete trovato qualcosa?

 

- Stiamo ancora cercando! - risposte seccamente Buffy.

 

- Noi invece abbiamo fatto grandi progressi: ho ripreso il controllo delle mie capacità telepatiche e telecinetiche!

 

- In così poche ore? - chiese Willow.

 

- Curiosamente, a volte serve una chiave per attivare una chiave: - rispose Jack - stare a contatto con la mia energia pare aver risvegliato la sua, evidentemente per l'antica abitudine ad avere contatti con me. Ovviamente controllare un portale interdimensionale è ben più complesso che spostare qualche sasso o parlarmi con la mente ma siamo ancora in tempo per farcela.

 

- Perché non si è attivata in passato stando per anni a contatto con Willow? - chiese Xander - Anche lei ha una grande energia!

 

- Non è così semplice: - rispose Jack - Dawn è abituata a reagire alla mia energia, che ha dimostrato di riconoscere ormai istintivamente, mentre ha conosciuto quella di Willow solo da quando è un essere umano e quindi non ha imparato a reagire alla sua. Inoltre, l'energia delle persone ha una polarità come nel caso dell'elettricità: maschio e femmina sono i due poli ed ognuno reagisce all'altro.

 

"I monaci erano sempre uomini e Dawn interagiva dal punto di vista energetico con loro e con me perché lei aveva una polarità femminile già prima di diventare un essere umano ed è quello il motivo per cui l'hanno incarnata in una ragazza.

 

- Ma Glory era stata imprigionata nel corpo di un uomo... - obiettò Buffy.

 

- Davvero? Ecco perché l'incantesimo si è indebolito col passare del tempo: un umano non poteva certo bilanciare l'energia di una dea e lei ne ha approfittato per far valere la sua maggiore energia per distruggere quella prigione. Quella di Dawn non era esattamente una prigione: era più o meno addormentata ma ora si sta risvegliando pienamente e siccome la sua energia ha un livello di purezza che noi alchimisti impieghiamo decenni a raggiungere anche se ora è un essere umano è in grado di dominare certi poteri in tempi molto brevi.

 

- Vuoi dire che Dawn potrebbe diventare un'alchimista senza sforzi? - chiese Willow.

 

- Non proprio senza sforzi ma certamente in tempi molto inferiori rispetto a un normale essere umano. D'altra parte Dawn ha capacità tali che potrebbe diventare anche una strega: la scelta è sua.

 

Buffy non sembrava molto contenta della situazione ma c'era ben poco che potesse fare.

 

Nel frattempo arrivò Faith, che dando un'occhiata alle facce dei presenti si fece subito un'idea della situazione e nella speranza di evitare argomenti spinosi preferì chiedere a Jack:

 

- Allora, dov'è la nuova Cacciatrice?

 

- Oh, arriverà fra pochissimo, in tempo per andare a cercare qualche vampiro da ridurre in polvere e di altre ragazze come voi.

 

- Quando saremo fuori voi potrete continuare la ricerca! - disse Buffy con un tono che non ammetteva repliche.

 

- Certamente, - annuì Jack - anzi nel corso della notte ho analizzato un po' il problema e ritengo che almeno il luogo e il momento dell'apertura del portale non possano essere difficili da scoprire, altrimenti non avrebbe avuto senso per i demoni cercare di eliminare Dawn causando allarme tra Osservatori e Cacciatrici, perciò ritengo che sia necessario concentrarsi sulle città magiche e sulle congiunzioni astrali che avverranno sopra di esse a brevissimo tempo.

 

Willow si illuminò e commentò: - Ma certo, se hanno corso il rischio di metterci in allarme dovevano pensare che uccidere Dawn gli avrebbe dato un vantaggio decisivo! E' perfino possibile che qualcuno nel mondo stia già studiando questa particolare congiunzione astrale.

 

- Chiamerò i miei contatti e chiederò se ne sanno qualcosa. - intervenne Giles.

 

Come preannunciato, dopo un po' suonò di nuovo il campanello e Dawn andò ad aprire.

 

- Ciao Dawn, io sono Siobhan. E' davvero un piacere conoscerti finalmente! - si presentò l'alchimista-Cacciatrice.

 

Dawn rimase un po' stupita nel vedere che la nipote di Jack era alta come lei e pareva avere caratteristiche fisiche molto simili alle sue: sebbene i tratti del volto fossero diversi, chi non le conoscesse le avrebbe scambiate per sorelle.

 

Quando Dawn introdusse Siobhan nel salotto, dove incontrò gli altri, i suoi amici non poterono fare a meno di notare la somiglianza tra le due e ancor di più Buffy, che la guardò con un po' di sospetto. Accomodandosi vicino a Jack, Siobhan prese la mano del nonno e in quel semplice gesto e nel sorriso che i due si scambiarono tutti videro chiaramente il profondo affetto che legava i due alchimisti.

 

- Allora, - chiese Siobhan - avete qualche piano per la ricerca di vampiri e Cacciatrici?

 

Sia Faith che Kennedy guardarono Buffy, la quale rispose:

 

- Per trovare vampiri ci limitiamo a girare per le strade più buie, per trovare altre Cacciatrici finora abbiamo sempre prestato attenzione a storie di ragazze che improvvisamente erano diventate più forti ma è difficile risalire alle fonti e come se non bastasse stanno nascendo leggende metropolitane che rendono ancora più difficile trovare vere Cacciatrici. Un paio di volte ci è andata bene e abbiamo incrociato di persona una Cacciatrice: adesso che siamo tante stiamo imparando a riconoscerci tra noi istintivamente e in questi casi ci aiuta.

 

- Quando riuscite a trovare una Cacciatrice come vi comportate? - chiese ancora Siobhan.

 

- Se è solo una ragazzina cerchiamo di tenerla d'occhio per capire dove vive per contattarla quando sarà cresciuta abbastanza, - spiegò Buffy - se è già adolescente la contattiamo subito e ci presentiamo dicendole che anche noi siamo ragazze che improvvisamente hanno acquisito capacità speciali e facciamo parte di un gruppo in cui possiamo comprenderci a vicenda e mettere a frutto queste capacità.

 

"Purtroppo ogni ragazza è un caso a sé: qualcuna credeva già nel soprannaturale e quando le parliamo di demoni e magia ci capisce e vuole far parte del nostro gruppo, altre sono scettiche e non vogliono far parte di un gruppo di ragazze che considerano svitate, altre ancora capiscono ma preferiscono fare di testa loro...

 

Buffy sospirò e guardò in maniera allusivi Faith, che commentò: - Sono della vecchia guardia: preferisco lavorare da sola.

 

- Ma a quanto pare in occasioni come questa lavori con altre Cacciatrici... - fece notare Siobhan.

 

- E' vero, quando ci sono demoni di mezzo mi faccio prendere dall'istinto della Cacciatrice e non resisto alla voglia di prenderli a calci... - ribattè Faith, col suo classico atteggiamento un po' spaccone.

 

- Rhona aveva detto che ti avrebbe chiesto di fondare una sorta di gruppo alternativo di Cacciatrici... - le disse Buffy.

 

- Me ne ha parlato - confermò Faith - ma ho imparato che quando tento di fare le cose imitandoti i risultati sono disastrosi!

 

Buffy preferì mangiarsi i tanti commenti che le venivano in mente, tanto più perché ormai le due sembravano riuscire a collaborare abbastanza bene, e si rivolse a Siobhan: - Tecnicamente anche tu sei una nuova Cacciatrice, ti interesserebbe far parte di un gruppo che ti può mettere a disposizione un posto in cui puoi allenarti e stare assieme ad altre Cacciatrici?

 

- Credo di essere anch'io della vecchia guardia, anzi credo di essere semplicemente troppo vecchia per far parte di un gruppo di ragazze giovani come voi e anche se sono diventata una Cacciatrice rimango prima di tutto un'alchimista.

 

- Be', se cambi idea adesso almeno conosci il nostri indirizzo...

 

Il tempo delle discussioni era evidentemente terminato, perciò le quattro Cacciatrici decisero di uscire di ronda lasciando gli altri a continuare le ricerche.

 

 

 

 

 

Capitolo VIICapitolo VII

 

 

 

 

Kennedy era quella del gruppo che conosceva meglio le vie di Londra perciò quand'era nella capitale inglese Buffy si affidava a lei per trovare i posti che presumibilmente i vampiri avrebbero preferito come territorio di caccia e anche quella sera lasciò che fosse lei a guidare il gruppo di Cacciatrici ma subito si trovò quasi contro la sua volontà a lanciare sguardi di traverso a Siobhan.

 

- Mi trovi tanto inquietante? - le chiese ad un certo punto la donna.

 

Buffy arrossì e non riuscì a trovare nessuna risposta.

 

- E' perché io e Dawn ci assomigliamo? - chiese ancora Siobhan.

 

- E' strano: - rispose infine Buffy - a vedervi insieme siete uguali ma siete anche diverse... come dire... un momento sembrate sorelle un momento dopo sembra che la somiglianza tra voi sia superficiale...

 

- Bisognerebbe sapere come i monaci hanno creato il suo aspetto umano. - commentò Siobhan.

 

- Perché l'avrebbero fatta somigliante a te? - chiese Faith.

 

- Non a me, - spiegò Siobhan - io assomiglio a mia nonna e se i monaci conoscevano il suo aspetto è a lei che si sono ispirati mettendo insieme le sue caratteristiche con quelle di Buffy.

 

- Stai dicendo che i monaci hanno creato Dawn perché assomigliasse alla moglie di Jack? - chiese ancora Faith.

 

- Mio nonno obietterebbe che non ci sono elementi per stabilirlo ma sospetto fortemente che sia così... certo, Dawn non ha esattamente i lineamenti di un'irlandese e credo che da quel punto di vista abbiano preso dalla famiglia di Buffy ma per il resto la somiglianza è rimasta.

 

- Ehi, anche nostra mamma era alta e slanciata! - obiettò Buffy.

 

- Mio nonno accoglierebbe la tua obiezione, io tendo a fidarmi del mio intuito. - ribattè Siobhan.

 

- Perché i monaci avrebbero fatto una scelta del genere? - chiese Kennedy.

 

- Presumibilmente per lo stesso motivo per cui Dawn è stata creata come sorella di Buffy: lei l'ha protetta ma adesso Dawn è diventata un'umana adulta e i monaci potrebbero aver pensato che renderla attraente agli occhi di mio nonno possa aumentare le probabilità che si leghi sentimentalmente a lui, ricevendone anche maggior protezione.

 

Faith si mise a ridacchiare a quella prospettiva e Buffy le lanciò un'occhiataccia.

 

- Sono solo amici... - le rammentò.

 

- Per ora... - commentò Kennedy.

 

Lo sguardo di Giulio Cesare verso Bruto dopo che l'aveva pugnalato non doveva essere stato molto diverso da quello che Buffy rivolse a Kennedy, la quale se ne dolse e aggiunse: - Ehi, sono l'unica ad aver notato come Jack e Dawn si guardavano?

 

- No. - rispose Faith - Io pensavo che Jack fosse il ragazzo di Dawn!

 

- Ehi, - sbottò Buffy - vi ricordo che state parlando di mia sorella, che deve ancora compiere diciotto anni!

 

- Mia nonna era ancora più giovane quando si sposarono... - commentò Siobhan.

 

- Cosa? - esclamò Buffy.

 

- Parliamo di tre secoli fa: - le spiegò Siobhan - quella volta le ragazze si sposavano giovanissime!

 

- Ma oggi le ragazze a quell'età vanno a scuola, - ribattè Buffy, infervorandosi - dopo qualche anno prendono la laurea, si trovano un buon lavoro e solo dopo, con calma, pensano a mettere su famiglia!

 

- E' vero, oggi le cose per voi vanno molto meglio. - confermò Siobhan, riuscendo a far calmare un po' Buffy.

 

- Secondo me fra un anno saranno già sposati. - la stuzzicò ancora Faith.

 

- Io credo che ce ne vorranno almeno un paio. - affermò Kennedy, prendendosi anche lei un'occhiataccia da Buffy.

 

- Dipende da Dawn: - intervenne Siobhan - ora è ancora immatura solo perché non ha ancora realmente trovato se stessa ma quando ci riuscirà la loro unione sarà la conclusione più ovvia.

 

Buffy rimase ammutolita di fronte ad un'affermazione espressa molto tranquillamente ma allo stesso tempo come se fosse un'assoluta certezza.

 

- Noi non sappiamo ancora di cosa sia realmente capace Dawn, - le spiegò Siobhan - lei meno di tutti e questo la porta ad essere fuori equilibrio col cosmo ma quando avrà cominciato a realizzare davvero il suo potenziale sono certa che sarà eccezionale.

 

Buffy si sentì un po' confortata per quelle parole ma era ancora preoccupata.

 

- Sei in disaccordo con tuo nonno anche riguardo ai rischi che correrebbe Dawn se tentasse di usare i suoi poteri di Chiave? - chiese Buffy.

 

- Riguardo alla natura e alle capacità di Dawn nonno Jack è quello che ha di gran lunga le informazioni maggiori e io purtroppo ti posso offrire solo una speranza, la speranza che i monaci abbiano fatto in modo che Dawn abbia la possibilità di gestire la sua doppia natura senza che la sua parte umana subisca danni se il suo potere di Chiave si dovesse manifestare.

 

- Glory tornava al suo aspetto reale quando manifestava i suoi poteri, - le fece notare Buffy - invece quando non ce la faceva la natura dell'umano in cui era imprigionata era dominante.

 

- Quello è un caso diverso perché c'erano due creature distinte ma unite mentre Dawn è sempre la Chiave, seppure in forma umana.

 

Buffy sospirò. Sperava davvero che Willow trovasse il modo di chiudere il portale con un incantesimo per evitare quel rischio a sua sorella.

 

 

 

 

 

Giles stava parlando al telefono con concitazione mentre gli altri abbandonavano le loro ricerche man mano che l'Osservatore diventava più frenetico e nel momento in cui riattaccò si ritrovò tutti gli occhi puntati addosso.

 

- La congrega mi ha confermato che domani notte una congiunzione astrale rarissima si manifesterà con un'eccezionale concentrazione di energia mistica sopra la periferia di Londra.

 

 

 

 

 

Buffy voleva cercare di avere ancora qualche chiarimento da Siobhan quando l'alchimista alzò un braccio e si fermò.

 

- Circa a metà della prima strada a sinistra: - disse la donna - ci sono due vampiri che stanno venendo verso l'incrocio.

 

- Bene, - disse Faith - perché non ci fai vedere di cosa sei capace?

 

- Molto volentieri. - rispose Siobhan, sorridendo.

 

Le quattro Cacciatrici arrivarono all'incrocio, dal quale poterono vedere i due vampiri che stavano venendo verso di loro e a quel punto anch'essi poterono vederle. Siobhan si mosse ad una velocità incredibile coprendo la distanza che c'era tra lei e i vampiri in una frazione di secondo, aprì le braccia, usando le mani come lame decapitò i vampiri e tornò vicino alle tre ragazze prima ancora che si trasformassero in polvere.

 

- Questo è stato... impressionante... - commentò Buffy, dopo diversi secondi di attonito silenzio.

 

- Due secoli e mezzo di pratica fanno miracoli. - commentò laconicamente Siobhan.

 

- Jack ce l'aveva detto ma vederti affrontare i vampiri con uno stile completamente diverso dal suo è un'altra cosa.

 

- Sono unica: diventare una Cacciatrice mi ha resa ancora più forte ma ho sempre pensato che un vampiro buono fosse un vampiro in polvere.

 

- Per questo non sei d'accordo con gli "esperimenti" di tuo nonno? - le chiese Buffy, curiosa anche se si stava addentrando su un terreno pericoloso.

 

- Esatto. Ad ogni modo, se i Poteri hanno deciso di non tenere più nonno Jack lontano da Angel vuol dire che l'esperimento è finito, in un modo o nell'altro.

 

- Cioè? - intervenne Faith.

 

- Cioè nonno Jack deve decidere se Angel può tornare ad essere umano oppure vada ridotto in polvere.

 

 

 

 

 

All'annuncio di Giles si levarono grida di giubilo e Dawn abbracciò Jack.

 

- Avevi ragione tu! - gli disse.

 

- Questo dev'essere solo un punto di partenza per sventare la minaccia... - le rammentò Jack, accarezzandole affettuosamente una guancia.

 

- D-d-devo dichiararmi d'accordo: - intervenne Giles - ora sappiamo dove intervenire ma non possiamo affrontare l'armata di demoni che uscirebbe dal portale se venisse aperto, dobbiamo trovare il modo di chiuderlo!

 

- Vorrei tanto che ci fosse Fred ad aiutarmi... - disse Willow, per poi spiegare a Jack - Fred era una scienziata che stava studiando i portali interdimensionali e avrebbe potuto darmi preziosi suggerimenti ma poco tempo fa è stata uccisa da un antico demone che ha preso possesso del suo corpo.

 

- Ah, allora sono vere le storie che si raccontano in giro sull'antico demone tornato in vita! - esclamò Jack.

 

- Purtroppo si. - confermò Willow, con tristezza.

 

- Vogliamo dire che Fred lavorava con Angel? - intervenne Xander.

 

- Però da quel che sappiamo il piano per far risorgere il demone è stato portato avanti alle sue spalle e ora lui e il suo gruppo possono solo cercare di controllarlo. - precisò Willow.

 

- Effettivamente pare che il piano fosse iniziato quando alcuni antichi demoni erano entrati in una specie di letargo per poter un giorno risorgere. - precisò Giles.

 

- Angel sembra essere spesso al centro di queste vicende... - commentò Jack.

 

- Quando Cordelia era viva gli passava i messaggi dei Poteri, in Wolfram&Hart si trova al centro dei piani dei soci anziani e probabilmente è proprio lì che i seguaci del culto demoniaco hanno visto il posto perfetto per far risorgere l'antico demone. - disse Willow.

 

- Cordelia è quella che mi ha detto che è Dawn a dover chiudere il portale interdimensionale... - le ricordò Jack.

 

- Hai visto come si comporta Buffy: - ribattè la strega - vuole a tutti i costi che sia io a trovare una soluzione!

 

- Pensi di riuscirci?

 

Willow sospirò - Ora che conosciamo con precisione il tempo e almeno approssimativamente il luogo dell'apertura del portale posso concentrarmi sugli incantesimi che li riguardano... devo riuscire a trovare qualcosa da proporre a Buffy!

 

- Capisco ma i Poteri sembrerebbero non essere d'accordo... pare che abbiano qualche loro piano...

 

- Di solito non interferiscono col nostro lavoro... - commentò Willow - o almeno noi non ce ne accorgiamo! Invece intervengono sempre in quello che fa Angel...

 

 

 

 

 

- Che giustificazione avrebbe per ridurre Angel in polvere? - chiese Faith.

 

- E' un vampiro, ha perso l'anima più volte, lavora a stretto contatto con creature maligne... - rispose Siobhan.

 

- Ma i Poteri l'hanno voluto come loro Campione! - obiettò Faith.

 

- Se hanno deciso che mio nonno debba giudicarlo ci dev'essere un motivo...

 

- Forse pensano che abbia pagato abbastanza ed è ora che torni umano? - propose Faith

 

- Può essere ma forse il motivo è che ha esaurito il suo ruolo e mio nonno deve prendere atto che l'esperimento non ha funzionato prendendo le decisioni del caso...

 

- Ehi, Angel mi ha salvata, io sono con lui e se qualcuno vuole fargli del male deve passare sopra il mio cadavere! Buffy?

 

Buffy sospirò - Ti ho già detto quali sono i miei dubbi su quello che sta facendo... non lo so...

 

- I dubbi sono tuoi o sono quelli del tuo ragazzo? - le chiese con una punta di sarcasmo Faith.

 

- E' vero, l'Immortale ha dei trascorsi con Angel...

 

- L'Immortale? - interloquì Siobhan.

 

- Si, è il suo nome. - confermò Buffy.

 

- Un nome bizzarro... - commentò la donna.

 

- Siccome è immortale ha deciso di chiamarsi semplicemente così. - spiegò Buffy.

 

- Come se fosse l'unico... - commentò ancora Siobhan.

 

- Vuoi dire che ce ne sono altri? - chiese Buffy, sorpresa.

 

- Non molti ma alcuni.

 

- Oh. Be', in passato si è scontrato con Angel... in effetti allora era Angelus... e certamente non ha motivo per fidarsi di lui e capisco che anche Jack non si fidi.

 

Faith si rivolse ancora a Siobhan: - Senti, Buffy mi ha detto che Angelus ha ucciso la figlia di Jack e la sua famiglia ma gli ho spiegato com'è oggi Angel! Io ho affrontato Angelus e so benissimo quanto sono diversi!

 

Faith si rivolse quindi a Buffy: - Anche tu hai affrontato Angelus e sei stata a contatto con Angel, lo sai benissimo che sono del tutto diversi!

 

Buffy sospirò ancora. - Questo è vero, - ammise - e l'ho detto a Jack ma non so cosa stia succedendo ora nella testa di Angel... anni fa il Primo Male lo attaccò e lui quasi impazzì, i soci anziani di Wolfram&Hart sono di poco inferiori come capacità maligne, chi lo sa cosa gli hanno fatto? Quando abbiamo scoperto il coinvolgimento di Angel con Wolfram&Hart Giles è rimasto sconvolto perché sa benissimo che i soci anziani sono forse la principale fonte di male di questo e di chissà quanti altri mondi!

 

- Ma Angel sta cercando di ritorcere le loro forze contro il male! - obiettò Faith.

 

- Così dice ma è tutto molto ambiguo...

 

Faith si rivolse nuovamente a Siobhan: - Mi dispiace per quello che è successo alla vostra famiglia ma come può Jack giudicare Angel serenamente?

 

- Non è una cosa semplice, - concesse la donna - ma non gli rimane scelta.

 

 

 

 

 

- Davvero! - confermò Jack - E' fin dall'inizio che i Poteri hanno deciso della sua vita, o forse dovrei dire della sua non-morte, dei nostri incontri e naturalmente delle vite degli abitanti del villaggio in cui viveva mia figlia con la sua famiglia...

 

- Loro mi hanno raccontato questa storia - si inserì Giles - e da come ne parla sembra che lei ritenga che i Poteri abbiano sacrificato tutte queste persone e soprattutto i suoi parenti perché lei potesse creare Angel.

 

- Si, assolutamente, e i Poteri erano interessati specificamente a lui: non può essere un caso che in Romania lo trovai proprio nel momento in cui era separato dagli altri vampiri con cui viaggiava. Oltre a Darla con lui c'erano una vampira da lui creata di nome Drusilla e un giovane vampiro... ah, Spook... Spock... Spike...

 

- Spike ha un'anima ora e lavora con Angel... - intervenne Dawn.

 

- Oh, davvero curioso! Sapete se è stato usato lo stesso incantesimo che ha dato l'anima ad Angel?

 

- No. Spike non è mai sceso nei dettagli però è stato lui a volerla, non gli è stata data contro la sua volontà!

 

- Sempre più sorprendente! Nelle poche ore che ho trascorso con Angel dopo che gli era stata restituita l'anima gli avevo chiesto notizie dei suoi compagni di viaggio perché speravo di poter sottoporre anche loro all'incantesimo, naturalmente se fossi riuscito a convincere il mago zingaro, ed Angel mi aveva detto che Spike lo vedeva come un maestro e cercava di imitarlo ma farsi ridare l'anima... uhm... diventa sorprendentemente simile ad Angel...

 

- Anche troppo simile! - intervenne Xander, che pensò subito ai trascorsi amorosi di Buffy con entrambi i vampiri.

 

- In ogni caso all'epoca i Poteri volevano Angel ma per fare ciò devono aver influenzato in qualche modo la decisione di Darla che un giorno di quasi un secolo e mezzo prima decise di andare al villaggio in cui vivevano mia figlia e la sua famiglia...

 

 

 

 

 

- Mio nonno ritiene che la conclusione logica di tutti gli avvenimenti legati ad Angel sia che dopo che ha trascorso oltre un secolo a soffrire per ciò che ha fatto quando era malvagio la sua esistenza debba giungere ad una svolta, in un senso o nell'altro.

 

- Ma perché dev'essere ancora lui ad occuparsene? - chiese Buffy.

 

- Perché sono legati fin dall'inizio, da quando Darla decise di andare al villaggio in cui vivevano i miei zii e i miei cugini...

 

 

 

 

 

- Mio nipote si trovò nel posto sbagliato al momento sbagliato: mai avrebbe pensato che quella che sembrava una donna inoffensiva potesse essere una minaccia mortale e pagò a caro prezzo questa sua incomprensione...

 

 

 

 

 

- ...e la mia povera cuginetta venne ingannata dal mostro che la uccise invitandolo in casa pensando che si trattasse di un angelo perché a Darla non bastò uccidere mio cugino ma infettò anche il suo corpo morente con la sua essenza demoniaca...

 

 

 

 

Capitolo VIIICapitolo VIII

 

 

 

 

- Angel? - esclamò Dawn - Angel è tuo nipote?

 

 

 

 

 

- E' quello che mio nonno deve capire: se in Angel c'è l'essenza di mio cugino allora l'esperimento è riuscito, altrimenti vuol dire che è fallito.

 

 

 

 

 

- Capite bene perché ritengo i Poteri responsabili di ciò che è successo a mia figlia e alla sua famiglia ma soprattutto a mio nipote. Se ora i Poteri non vogliono più tenerci lontani vuol dire che l'esperimento è terminato ed è il momento di verificare se è riuscito o meno.

 

- Be', Angel si comporta come un essere umano... - disse Dawn - se non guardi il fatto che non può andare in spiaggia, deve nutrirsi di sangue e la sua vita sentimentale è un macello... cioè, non che per gli umani non lo sia ma almeno noi non dobbiamo temere di perdere l'anima se una storia va troppo bene!

 

- Cosa succederà se l'esperimento sarà considerato fallito? - chiese Willow, incuriosita dall'ambigua dichiarazione di Jack.

 

- Lo ridurrò in polvere.

 

 

 

 

 

- Non volevamo nascondervi delle informazioni ma da una parte c'era la presenza di un Osservatore e mio nonno vi ha spiegato i motivi per cui noi alchimisti abbiamo diffidato di loro per secoli...

 

 

 

 

 

- e dall'altra parte quando ho scoperto che avevate avuto a che fare con Angel avevo bisogno di avere da voi opinioni il più oneste possibili.

 

- Quel che Buffy e Faith ti hanno detto ieri non è un po' poco? - chiese Dawn.

 

- Adesso stanno parlando con Siobhan...

 

- E tu come lo sai?

 

- Perché io e Siobhan ci scambiamo le informazioni che otteniamo telepaticamente.

 

- Oh!

 

 

 

 

 

- Allora tuo nonno ti ha mandata per avere un colloquio tra donne! - disse Buffy.

 

- Sapeva che tra Cacciatrici avremmo parlato più liberamente...

 

- Bene, abbiamo parlato, ora torniamo a casa e chiudiamo la questione una volta per tutte! - esclamò Buffy. Le altre Cacciatrici l'assecondarono e tornarono sui loro passi.

 

 

 

 

 

Quando le quattro Cacciatrici rientrarono Buffy e Dawn si scambiarono un'occhiata dalla quale capirono senza bisogno di parole che oltre a scambiarsi informazioni nonno e nipote avevano anche raccontato il resto della storia che c'era tra loro ed Angel.

 

- Avrei preferito conoscere subito tutta la storia. - disse Buffy a Jack.

 

- Io non ti ho chiesto di raccontarmi tutto ciò che è successo tra te ed Angel...

 

Buffy arrossì e lanciò un'occhiataccia a Dawn, che però scosse la testa per indicarle che non aveva detto a Jack nulla di compromettente.

 

- Ehi, - intervenne Faith - io avrei preferito che Cordelia ti avesse detto anche che era innamorata di Angel e se fosse vissuta si sarebbero messi insieme, ti interessa anche questo? Avrei anche preferito che ti avesse detto che Angel ci ha fornito un ciondolo magico che ci ha aiutato moltissimo a sconfiggere l'armata di supervampiri del Primo Male, ti interessa anche questo?

 

- Assolutamente! Tutto ciò che riguarda Angel è importante poiché la decisione che devo prendere non può essere presa a cuor leggero!

 

Faith si placò e Buffy, preferendo abbandonare un argomento minato, si rivolse a Dawn e agli amici: - Allora, cos'avete trovato?

 

Giles le spiegò la situazione.

 

- E per impedire che il portale si apra? - chiese ancora Buffy, guardando alternativamente Willow e Giles in maniera accusatoria.

 

- C-c-ci sono alcune possibilità promettenti che esamineremo al più presto. - cercò di calmarla Giles.

 

- Abbiamo solo ventiquattr'ore! - esclamò Buffy.

 

- Saranno sufficienti! - ribattè Giles, cercando di suonare convinto.

 

- Ho trovato alcuni incantesimi interessanti ma non hanno esattamente lo scopo che serve a noi e quindi devo verificare se posso adattarli... - gli diede man forte Willow.

 

Buffy sospirò ma preferì non dire altro: Giles e Willow avrebbero potuto raccontarle qualsiasi storiella ben sapendo che solo Dawn aveva le conoscenze necessarie a verificarne la fondatezza e sicuramente li avrebbe appoggiati.

 

Jack e Siobhan ritennero che fosse giunto il momento di congedarsi.

 

- Arrivare dall'Italia non è un problema, - disse a Dawn - ma siccome non ho la necessità di fare ricerche su libri che ho nel mio laboratorio italiano passerò la notte nell'appartamento che ho qui a Londra, così ne approfitto per vedere se dopo essere stato utilizzato solo saltuariamente da qualche parente mentre ero via ha bisogno di qualche lavoretto.

 

- Hai vissuto molto a Londra? - gli chiese Dawn.

 

- Nel corso della mia vita vi ho trascorso periodi più o meno lunghi in parecchie occasioni diverse.

 

- Deve aver visto parecchi demoni! - commentò Giles, che ben conosceva la gran quantità di creature che abitavano di nascosto la capitale inglese accanto agli esseri umani.

 

- Oh, si, come tutte le metropoli Londra è un punto di passaggio per le creature più strane, ancor di più perché è una delle città magiche... demoni ma anche angeli...

 

- Angeli nel senso di Angel? - chiese Giles.

 

- Angeli nel senso di esseri simili agli esseri umani ma con le ali...

 

- N-n-non risulta nessuna testimonianza affidabile della reale esistenza degli angeli come sono raffigurati nell'arte religiosa! - commentò Giles, perplesso.

 

- Sembrano molto schivi eppure tra noi alchimisti ci sono diverse testimonianze di contatti con questi esseri dalle menti potenti e proprio qui a Londra, nel 1888, ne percepii uno che stava scendendo dal cielo; io cercai di contattarlo telepaticamente ma lui chiuse ogni comunicazione dopo avermi trasmesso solo una parola: 'No'.

 

- No? Tutto qui? - commentò Dawn.

 

- Un vero chiacchierone! - fu invece il commento di Buffy.

 

- Chissà cosa stava facendo... - si chiese con maggior senso pratico Giles.

 

Jack scosse le spalle - La comunicatività non sembrava il suo forte... - commentò, per poi rivolgersi a Dawn - con te invece spero che domani la comunicazione sia ancora proficua...

 

Dawn gli sorrise annuendo, lei e Jack si abbracciarono e i due alchimisti scomparvero.

 

Buffy non commentò, anche se avrebbe avuto tanto da dire: sembrava che Dawn avesse deciso di gestire la faccenda a modo suo assieme a Jack, anche se sembrava essersi impegnata come al solito per aiutare Willow a mettere insieme un incantesimo che le evitasse il rischio di dover tentare di risvegliare i suoi poteri di Chiave. Anche a Roma Dawn aveva sostanzialmente fatto di testa sua: Buffy doveva ammettere con se stessa che con la scusa di non essere portata per il lavoro intellettuale aveva lasciato che fossero sua sorella ed Andrew a cominciare il ripristino della sezione italiana degli Osservatori e l'inventario dell'enorme quantità di antichi manufatti che essi avevano nella Città Eterna mentre lei più che altro si divertiva assieme all'Immortale e doveva ammettere anche che Dawn aveva fatto un lavoro egregio nel verificare cosa fosse andato perduto dopo l'uccisione di quasi tutti gli Osservatori da parte dei servi del Primo Male, tenendo anche in riga Andrew, che interpretava in modo molto personale il suo tirocinio come Osservatore.

 

- Allora, avete scoperto qualcos'altro? - chiese Dawn, calcando la voce sulla parola 'altro', interrompendo così i pensieri di Buffy.

 

- Solo che le inglesi e le irlandesi sono delle gran pettegole... - rispose Buffy, tra la perplessità di Dawn e degli altri che erano rimasti a fare ricerche.

 

- Ehi, Faith è americana e spettegolava più di tutte! - protestò Kennedy.

 

- Sei di origine inglese o irlandese? - chiese Buffy a Faith.

 

- Che io sappia i miei antenati venivano dall'Europa centrale. - rispose l'interessata, divertita dalla situazione.

 

- Ne sei proprio sicura? Non conosco neppure il tuo cognome... - disse Kennedy con tono sospettoso.

 

- Lehane. - rispose Faith - Ti è d'aiuto?

 

- Uhm, non molto. - ammise Kennedy.

 

- Allora posso andarmene a dormire. - concluse Faith, congedandosi.

 

- Spettegolavate su Angel? - chiese Dawn a Buffy e Kennedy.

 

- Fidati, non vuoi saperlo! - rispose Buffy, lasciando ancora più perplessa la sorella mentre Kennedy strizzava l'occhio a Willow in una muta promessa di maggiori dettagli non appena avessero avuto un momento di intimità.

 

 

 

 

 

Il mattino dopo Jack si presentò nuovamente alla porta di casa Summers, dove trovò Dawn assieme a Willow, Giles ed Andrew che stavano discutendo di un incantesimo e dalle loro facce si capiva che dovevano aver passato la notte sui libri prima e discutendo di ciò che avevano trovato poi. Buffy era seduta di fronte a loro e sembrava ancora una volta una tigre in gabbia.

 

- Stiamo cercando di mettere assieme pezzi di vari incantesimi, - spiegò Dawn - ma è tutt'altro che facile e se sbagliamo anche un solo particolare non funzionerà!

 

Jack annuì mostrando comprensione e si rivolse a Giles: - Visto che la configurazione astrale dovrebbe avvenire questa notte presumo che comunque l'avvicinamento degli astri coinvolti abbia già cominciato a concentrare energia mistica nella zona in cui si aprirà il portale...

 

- Si, la congrega mi ha avvisato che l'energia mistica ha cominciato a crescere già da un paio di giorni e la concentrazione crescerà esponenzialmente col passare delle ore. - confermò l'Osservatore.

 

- Bene, - disse Jack, per poi rivolgersi a Dawn - allora nel punto focale in cui stanotte l'energia mistica verrà concentrata lo spazio dovrebbe aver già cominciato a distorcersi e tu dovresti essere in grado di trovare questo punto!

 

Dawn non era molto convinta ma solo un giorno prima non avrebbe neppure pensato di avere poteri telepatici o telecinetici per cui non disse nulla e Jack le chiese: - Avete una mappa dove sia indicata la zona in cui avverrà il fenomeno?

 

Dawn si volse verso Willow, che tirò una mappa fuori da uno dei libri che aveva consultato e la passò all'alchimista, che notò subito un cerchio fatto a penna attorno ad un'ampia zona appena fuori Londra.

 

- E' da parecchio tempo che non passo da quelle parti - commentò Jack - ma non avrò problemi a trasportarti lì...

 

- Un momento! - intervenne Buffy - E se lì ci sono altri demoni che stanno aspettando che il portale si apra?

 

- Il portale si aprirà in piena notte - obiettò Jack - ed ora sicuramente i vampiri saranno nascosti ma se dovesse esserci qualche altro demone in zona lo percepirò immediatamente: se sarà possibile li eliminerò, se invece saranno troppi per mantenere Dawn al sicuro ci trasporteremo di nuovo qui.

 

- Andiamo. - disse semplicemente Dawn, porgendo la mano a Jack e chiudendo la questione anche se Buffy non era convinta.

 

 

 

 

 

Capitolo IXCapitolo IX

 

 

 

 

Jack e Dawn si ritrovarono in un prato nel bel mezzo di una zona di campagna. L'alchimista estese le sue percezioni per verificare la presenza di demoni, poi sorrise a Dawn: - Tutto tranquillo.

 

La ragazza rispose al suo sorriso e si guardò attorno, cercando di calmare il suo nervosismo.

 

- Allora è qui che succederà... - disse all'amico.

 

- Sei tu che devi dirmelo! - ribattè Jack.

 

Dawn fu presa in contropiede e pensò a ciò che doveva fare.

 

- Per la telecinesi ho pensato che stavo afferrando un oggetto, per la telepatia ho pensato di parlarti ma per individuare una distorsione dello spazio causata da energia mistica a cosa devo pensare?

 

- Prova a percepire lo spazio attorno a te: dovresti avvertirne le caratteristiche e quindi sentire la distorsione in qualche modo sbagliata o comunque diversa.

 

Dawn sospirò e si sedette sull'erba a gambe incrociate. - Così posso cercare di rilassarmi per concentrarmi meglio. - spiegò a Jack, che annuì.

 

Per qualche tempo Dawn cercò di concentrarsi sullo spazio circostante, cercando di percepirne le caratteristiche, ma quest'esercizio sembrava decisamente più difficile dei precedenti.

 

- Ho paura che rimarremo qui per un po'... - disse infine a Jack.

 

- Non vado da nessuna parte. - le rispose l'alchimista sorridendole.

 

Dawn continuò nell'esercizio ma continuava a non percepire nulla di strano e in effetti non capiva neppure se stesse realmente percependo qualcosa, in compenso quella posizione simil-yoga cominciava a diventare scomoda per cui alla fine dovette abbandonare il tentativo ed alzarsi in piedi per sciogliere i muscoli indolenziti.

 

- La meditazione non è il mio forte - disse a Jack sospirando - e al confronto telecinesi e telepatia sono un gioco da ragazzi!

 

- Potresti provare stando in una posizione per te più naturale: levitando nell'aria.

 

- Ma sono a mala pena capace di levitare piccoli oggetti... vuoi dire che intendi tenermi a mezz'aria?

 

Dawn aveva appena finito di porre la sua domanda che si ritrovò a fluttuare in posizione orizzontale a circa due metri da terra.

 

- Wow, questa si che è una sensazione! - commentò la ragazza.

 

- Ora la gravità non ha più effetto su di te e puoi concentrarti senza ulteriori fastidi.

 

- Puoi tenermi in questa posizione anche se mi ci vorranno ore?

 

- Certamente!

 

- Oh!

 

Ora Dawn si sentiva leggera come una piuma, anzi stando a quel che aveva detto Jack era ancora più leggera visto che la gravità non aveva più effetto su di lei e questo le permise di rilassarsi come mai le era successo in vita sua eppure nel fondo del suo essere avvertì la sensazione che in realtà quella era la sua condizione naturale e che la necessità di muoversi su un appoggio solido utilizzando le gambe per spostarsi costituisse un appesantimento alla sua vita che si ripercuoteva sulla sua capacità percettiva.

 

Dawn cominciò a sentirsi euforica e all'improvviso avvertì chiaramente qualcosa attorno a sé: fu come se negli ultimi anni lei fosse stata bendata ed ora finalmente tornasse a vedere ma in questo caso il senso tornato in funzione non era la vista bensì una percezione delle caratteristiche dello spazio per cui percepiva di essere in una sorta di bolla in cui la gravità era annullata mentre sotto di lei c'era la potente morsa gravizionale della Terra, sopra c'era il Sole che teneva al guinzaglio il pianeta e vicino c'era la Luna legata al mondo in una continua danza nell'orbita che condividevano.

 

Pian piano le percezioni di Dawn si affinarono e la ragazza cominciò ad avvertire i minuscoli campi gravitazionali vicini a lei: Jack, gli alberi dei boschetti della zona e qualcosa di strano, diverso da tutto il resto.

 

- Lo sento! - gridò a Jack - E' a una trentina di metri da me, un po' più in alto rispetto alla mia posizione!

 

- Hai trovato il punto preciso?

 

- E' come una semisfera di un paio di metri di larghezza... si, so dov'è!

 

Dawn si ritrovò in posizione verticale di fronte a Jack e gli indicò un punto. Jack smise di usare il suo potere su Dawn e la ragazza si ritrovò nuovamente prigioniera della gravità. Per un momento le sembrò di cadere, il peso nuovamente ad opprimerla: con un senso di tristezza per la perdita della sensazione di libertà si aggrappò all'amico, che la sorresse finché la ragazza non riuscì a riprendere l'equilibrio, e lo guidò fin sotto alla zona in cui le energie mistiche concentrate dalla configurazione astrale stavano distorcendo lo spazio.

 

- Ce l'hai fatta. - disse Jack a Dawn.

 

- Ho provato una sensazione meravigliosa ed era come se fosse la cosa più naturale del mondo!

 

- Per te lo era e la tua energia si stava chiaramente risvegliando... eri radiosa in tutti i sensi!

 

Dawn si stava riprendendo dall'esperienza e stava tornando alla normalità o almeno a quella che era stata la normalità da quando era diventata un essere umano

 

- Adesso che il mio corpo è di nuovo legato alla Terra mi sento goffa. - disse ancora Dawn.

 

- Immagino che essere fatti di sola energia faccia sentire liberi e prima eri in uno stato simile a quello.

 

- Lo penso anch'io... ma in fondo avere un corpo solido ha alcuni vantaggi...

 

Dawn abbracciò Jack e lo baciò, venendone ricambiata. Ora le pareva di percepire anche l'energia dell'amico e questa vibrava in sintonia con la sua. Non era come essere in caduta libera ma essere stretta tra le braccia di Jack le dava comunque molta gioia. Come nei momenti di euforia in cui si era praticamente dimenticata di avere un corpo solido Dawn perse la percezione del tempo finché non avvertì un irrigidimento in Jack, non solo nel corpo dell'amico ma percepì anche il cambiamento nella sua energia: allarmata, la giovane si staccò dall'abbraccio e, seguendo gli occhi dell'alchimista notò che si era voltato verso un punto dal quale si stava avvicinando un demone, che probabilmente era venuto lì per attendere l'apertura del portale.

 

Il demone affrettò il passo, avendo evidentemente notato la presenza di due intrusi ma improvvisamente il suo collo si piegò ad un angolo impossibile e stramazzò al suolo, morto.

 

- L'hai fatto tu? - chiese Dawn, che aveva sentito fin lì il rumore dell'osso del collo del demone che si spezzava.

 

- Certo! Non sia mai detto che Buffy possa avere da ridire sul modo in cui ti proteggo! - risposte Jack, facendo sorridere Dawn.

 

- Questo era il primo ma ora dobbiamo aspettarci che tutti i demoni alleati di quelli che vorrebbero arrivare dalla dimensione demoniaca comincino ad arrivare ben presto perciò propongo di tornare a casa tua e prepararci ad una lunga notte.

 

Dawn sospirò ma dovette dirsi d'accordo con l'amico.

 

- Prima però devo sbarazzarmi del cadavere del demone, che per gli altri sarebbe come annunciare che sono stati scoperti...

 

Il cadavere del demone svanì nel nulla.

 

- Cosa gli è successo?

 

- L'ho mandato sulla Luna...

 

- Riesci a trasportare oggetti così lontano?

 

- La distanza non è davvero un problema, l'importante è conoscere a sufficienza la destinazione... come ormai conosco casa tua... - concluse e trasportò entrambi a casa Summers.

 

 

 

 

 

Al ritorno l'umore sembrava migliore di quello di qualche ora prima. Willow era semi-stesa sul divano ma la sua espressione era rilassata e Kennedy le teneva la mano sorridendo. All'apparizione di Jack e Dawn le ragazze notarono che l'alchimista aveva trasportato Dawn cingendola alla vita e all'arrivo l'aveva lasciata andare solo dopo qualche secondo, in seguito ad un scambio di sorrisi tra i due.

 

- Willow ce l'ha fatta! - esclamò Buffy, cercando di attirare l'attenzione dei nuovi arrivati e soprattutto della sorella.

 

- L'incantesimo dovrebbe essere a posto, - confermò la giovane strega, che nella lotta contro il Primo Male aveva acquistato maggior sicurezza in se stessa ma non era riuscita a superare tutti i dubbi - ma solo stanotte saremo sicuri che funzioni! C'è solo un problema: l'incantesimo funziona su un portale aperto perciò dobbiamo aspettare che dall'altro lato lo aprano per poter distruggere il collegamento...

 

- Io ho trovato il punto preciso in cui si sta concentrando l'energia mistica! - annunciò Dawn.

 

- Grande! - disse Willow - Con tutta quell'energia più vicina sarò al portale più probabilità ci saranno che l'incantesimo funzioni!

 

- Giles sta cercando di trovare un pullman per portare il gruppo di Cacciatrici nella zona, - aggiunse Buffy - ma con così poco preavviso dovremo arrangiarci come potremo.

 

- Solo per capire dove sono i mezzi pesanti degli Osservatori ci sta mettendo un sacco di tempo! - intervenne Xander, arrivando dalla cucina con qualche bevanda.

 

- Quante Cacciatrici dovrebbero partecipare all'operazione? - chiese Jack.

 

- Almeno una trentina... - rispose Buffy.

 

- Io e Siobhan potremmo trasportarvi nella zona in gruppetti.

 

- Allora possiamo andarci anche subito! - esclamò Buffy.

 

- Mentre io e Dawn eravamo lì è arrivato il primo demone... - le spiegò Jack che, vedendo l'espressione allarmata della Cacciatrice, specificò - non è arrivato neppure a dieci metri da lei... col passare delle ore arriveranno gli altri demoni e al calare delle tenebre arriveranno tutti i vampiri perciò se andiamo lì adesso ci troveremo a doverci difendere, se invece aspettiamo questa notte li troveremo tutti lì e saranno loro a doversi difendere mentre noi potremmo accerchiarli. Io e Siobhan potremmo sferrare il colpo iniziale con un'onda d'urto che polverizzerebbe tutti i vampiri nel raggio di almeno una decina di metri e nel caos voi Cacciatrici potreste avere vita abbastanza facile nell'eliminare gli altri demoni.

 

- Uhm, dovremmo parlarne con Giles... - disse Buffy, prendendo tempo.

 

- Percepisco due uomini nell'edificio fuori da questa stanza, presumo che siano Giles ed Andrew...

 

Buffy confermò e Jack si incamminò fuori dall'appartamento. Buffy, un po' perplessa, guardò la sorella interrogativamente.

 

- Credo che consideri poco educato apparire davanti a Giles... - ipotizzò Dawn, per poi rivolgersi anche agli amici tutta eccitata - sono riuscita a percepire il punto in cui si sta creando la distorsione spaziale con i miei poteri!

 

- Dawn, è bellissimo! - disse Willow, felice che anche l'amica stesse riuscendo ad esplorare le sue capacità.

 

- E' stata una mattinata incredibile! - continuò Dawn - Oh, Jack mi ha aiutata tantissimo, mi ha fatto scoprire una parte di me stessa che non conoscevo! Ah, ho sentito un calore dentro di me che ad un certo punto è come esploso!

 

La gioia di Dawn traspariva chiaramente mentre ricordava il tempo trascorso levitando ma nel momento in cui prestò di nuovo attenzione agli altri si rese conto che Willow e Xander avevano un'espressione imbarazzata, Kennedy cercava di trattenersi dal ridacchiare e Buffy aveva praticamente gli occhi fuori dalle orbite e la bocca contorta in una strana smorfia.

 

- Ehi, sto parlando della mia natura energetica! - protestò Dawn.

 

Kennedy emise un mugugno di delusione, prendendosi un'occhiataccia da entrambe le sorelle Summers.

 

- Si, certo, - disse Buffy, cercando di recuperare la situazione - siamo tutti contenti, è solo che non ci rendevamo conto che usare i tuoi poteri ti procurasse senzazioni così... così...

 

- Intense... - suggerì Xander.

 

- Intense! - confermò Buffy.

 

- N-non sarà pericoloso? - chiese Willow, con un chiaro riferimento alla sua dipendenza dalla magia.

 

- No, non credo... - rispose Dawn - è solo che oggi mi sono avvicinata al mio stato naturale più di quanto abbia fatto da quando sono umana.

 

- Ma non sei diventata una sfera di energia, vero? - chiese subito Buffy.

 

- No ma ho ricordato cosa vuol dire esserlo...

 

La spiegazione di Dawn fu interrotta dal ritorno di Jack assieme a Giles, che espresse subito la sua opinione sul piano di Jack: - M-m-i pare che la proposta di Jack sia la migliore che possiamo escogitare in così poco tempo. Ho trovato l'indirizzo del magazzino degli Osservatori in cui dovrebbe esserci anche un pullman ma non faremmo in tempo ad andare lì con mezzi normali perciò credo che faremmo meglio ad impiegare le prossime ore preparando gli armamenti e stanotte ci faremo trasportare lì dai nostri amici alchimisti.

 

- Oh, be', allora va bene. - commentò Buffy dopo qualche secondo, non convintissima nel seguire una strategia proposta da un estraneo ma ancor meno desiderosa di creare discussioni, visto che gli altri sembravano aver accettato di buon grado l'idea di Jack.

 

- Secondo la congrega la congiunzione astrale si perfezionerà attorno alle 2.30 di notte. - spiegò Giles.

 

- Oh, no! - si lamentò Xander - Ho bisogno di un po' di riposo ma se vado a dormire non so come farò a svegliarmi per quell'ora!

 

- Sono sicuro che riuscirai a dormire con un occhio solo... - gli disse Jack.

 

Per un attimo rimasero tutti in silenzio: molto raramente qualcuno riusciva a fare una battuta sulla vista di Xander ma l'interessato, superato un momento di sorpresa, si mise a ridere.

 

- Ehi, buona questa! - commentò la battuta dell'alchimista.

 

- Mi spiace rovinare la vostra allegria - intervenne Giles - ma dobbiamo prepararci per una dura battaglia...

 

- Suvvia Giles, - ribattè Jack - l'umore della truppa è anch'esso una componente importante in una battaglia...

 

- Questo capitolo manca nella guida degli Osservatori... - commentò Giles, preso alla sprovvista dal commento di Jack.

 

- Non ne dubitavo. - ritorse ironicamente Jack, strappando un sorriso agli altri.

 

- Forse sarebbe ora di scriverlo. - suggerì Dawn.

 

- Puoi cominciare mentre noi siamo via... - propose Buffy.

 

- Ehi, - protestò Dawn - se l'incantesimo non funziona dovrò provare io a chiudere il portale!

 

- L'incantesimo funzionerà! - dichiarò Buffy, che cercò con gli occhi il consenso di Willow, ma la giovane strega distolse lo sguardo, presa ancora una volta dai suoi dubbi.

 

- Ho paura che ci siano molti più margini di errore di quanto vorremmo, - intervenne Giles, per poi rivolgerti a Dawn - ma tu pensi davvero di poter fare qualcosa se Willow non riuscisse con l'incantesimo?

 

Dawn guardò Jack, che però si limitò a guardarla a sua volta facendole capire chiaramente che in quella circostanza spettava a lei agire.

 

- Sono anche meno sicura di Willow, - disse alla fine Dawn - ma se le cose si mettono male voglio... anzi devo tentare!

 

- Non è necessario che Dawn sia in prima linea... - aggiunse Giles, rivolto più che altro a Buffy.

 

- ...e io sono sempre in grado di proteggerla... - gli diede man forte Jack.

 

Alla fine Buffy dovette arrendersi ma non voleva rinunciare ad avere l'ultima parola: - Non c'è motivo per cui l'incantesimo di Willow non debba funzionare: ci ha messo ore e ore per scartabellare tra vecchi libri impolverati per trovare gli incantesimi adatti da mettere assieme!

 

- C-ci avrei messo molto meno se invece di dover cercare tra vecchi libri avessi avuto tutte queste informazioni in un computer... - commentò Willow, rivolgendosi soprattutto a Giles.

 

- Abbiamo già avuto varie discussioni a questo riguardo - ribattè l'Osservatore - e rimango del parere che nessun computer potrà mai sostituire veri libri cartacei!

 

- Ma avere tutte le informazioni a portata di mano è molto più comodo, - obiettò Jack - perché non usare la tecnologia moderna per rendere il lavoro più semplice?

 

- L-l-lei è l'ultimo dal quale mi aspettavo una simile obiezione! - rispose Giles, spiazzato. - Dove mette la tradizione?

 

- La tradizione è bella finché non si trasforma in scomodità: - commentò laconicamente Jack, per il divertimento degli altri di fronte all'imbarazzo di Giles. - i libri cartacei sono scomodi da trasportare, richiedono molto spazio, per copiare antichi manoscritti ci vuole tempo, al contrario il contenuto di tutta la mia biblioteca cartacea se fosse inserito in un computer potrebbe essere trasportato comodamente, in poco spazio e potrebbe essere copiato in breve tempo così potrei tenerne varie copie.

 

Buffy, più interessata a prepararsi alla battaglia, lasciò che gli altri continuassero a discutere di pregi e difetti di libri e computer e andò a prendere la Falce.

 

 

 

 

 

Capitolo XCapitolo X

 

 

 

 

Con un sospiro, Buffy si apprestò ad iniziare la procedura di apertura della cassaforte che Giles aveva fortemente voluto per custodire la Falce e gli altri maggiori tesori londinesi degli Osservatori quando necessario: secondo lui era praticamente a prova di bomba atomica e le misure di sicurezza adottate in collaborazione con Andrew la rendevano del tutto inviolabile.

 

"Tradizione il mio culetto!" pensò la Cacciatrice, preparandosi ad affrontare la scansione retinica, ad inserire la mano nelle fessure dello scanner delle impronte digitali che veniva attivato solo piegando le ultime falangi nel suo punto più interno ed applicando una certa pressione verso l'alto in modo che nessuno potesse tentare l'apertura tagliando le dita di uno dei legittimi utilizzatori, a pronunciare la frase chiave per attivare il riconoscimento vocale e ad inserire la combinazione in vecchio stile.

 

Quando Buffy aveva espresso qualche riserva sull'eccesso di precauzioni Giles le aveva fatto un lungo predicozzo esponendole tutti i rischi che avrebbero corso se avessero rinunciato anche ad una sola delle precauzioni e l'aveva completamente ignorata quando lei aveva manifestato le sue difficoltà nell'imparare sia la procedura corretta di apertura che la procedura di blocco d'emergenza che Giles aveva voluto per far sì che se uno di coloro che potevano aprire la cassaforte fosse stato in qualche modo costretto ad aprirla avrebbe invece potuto bloccarla invocando un guasto della stessa come scusa ed evitare che venisse aperta finché altri tre possessori della combinazione non avessero operato la sequenza di apertura nell'arco di un minuto.

 

La situazione era diventata ancora più seccante vedendo quanto si divertiva Andrew, che secondo lei era quello che aveva creato in Giles un sacco di inutili paranoie per convincerlo ad installare quello che per lui era una specie di giocattolo, e per il fatto di essere stata costretta ad inserire anche Dawn tra quelli che potevano aprire la cassaforte in modo che lo facesse quando lei non riusciva a compiere correttamente la procedura.

 

Con suo sommo sollievo, la porta della cassaforte si aprì regolarmente e in un attimo la Falce fu nelle sue mani. Come sempre, Buffy si limitò a tenerla in mano per qualche secondo, solamente per sentirne il potere, e solo in seguito richiuse la cassaforte e tornò nel suo appartamento, dove nel frattempo era arrivato anche Andrew e pareva che si parlasse ancora di computer.

 

- Allora Siobhan mi ha spiegato che per utilizzare l'interfaccia grafica bisogna usare il mouse - stava spiegando Jack - e a quel punto le ho chiesto se questo aggeggio utilizzasse parti organiche di un topo!

 

Tutti si misero a ridere e in pochi secondi Dawn era praticamente alle lacrime. Buffy fu ancora una volta stupita di quanto grande fosse l'influenza della vicinanza di Jack sull'umore della sorella: doveva ammettere che era da molto tempo che non la vedeva divertirsi così, anzi considerando che i ricordi riguardanti lei erano veri solo negli ultimi quattro anni in realtà doveva presumere che non fosse mai stata così di buon umore.

 

- Jack ci stava raccontando come ha conosciuto i computer moderni dopo essere stato via per vent'anni. - spiegò Dawn a Buffy quando fu in grado di controllare le risa, forse equivocando la sua espressione perplessa.

 

- Secoli fa potevo rimanere in un'altra dimensione per decenni e quando tornavo dovevo aggiornarmi su guerre, successioni a troni vari e simili ma fondamentalmente la vita delle persone cambiava poco o a volte per nulla, - aggiunse Jack - in quest'epoca invece mi è bastato rimanere assente per vent'anni per trovare cambiamenti sbalorditivi!

 

Buffy non potè fare a meno di notare che Dawn era seduta più vicino a Jack di quanto fosse necessario e che degli altri occupanti dei divani solo Willow e Kennedy erano così vicine tra loro e non sapeva se le desse più fastidio ciò o il fatto che Xander al contrario non mostrava di essere minimamente infastidito quando all'apparizione di Jack era stato come al solito preso dalla sua sindrome da fratello maggiore. A Buffy mancava solo che sua sorella iniziasse una relazione sentimentale con il nonno di Angel per arrendersi alla fine del mondo: "Benvenuti nella soap opera Buffy l'ammazzavampiri!" pensò, per poi concentrarsi sull'ormai prossima battaglia.

 

- E' ora di radunare le truppe! - disse la Cacciatrice - Dawn, tu e Jack avete visto di persona il posto in cui dovremo combattere perciò dovrete descrivercelo.

 

Il gruppo scese nell'atrio, dove Buffy notò che era arrivata anche Siobhan, che stava parlando con alcune altre Cacciatrici, tra cui Faith: le voci sulla sua esistenza e sulle sue capacità si erano diffuse alla velocità vicina all'infinito raggiungibile solo dalle chiacchiere in un gruppo di ragazze e chiaramente le Cacciatrici erano curiose nei suoi confronti.

 

- I maggiori riflessi di una Cacciatrice vi permetterebbero sicuramente di integrare proficuamente le maggiori capacità che un potere telecinetico aggiungerebbe a quello mistico. - stava spiegando la donna.

 

Buffy era ancora ad alcuni metri da lei quando Siobhan si girò: forse aveva avvertito la presenza di Willow, Dawn e Jack ma Buffy si accorse che gli occhi della donna si erano fissati sulla Falce. Era ovvio che aveva riconosciuto l'arma, anzi era probabile che ne avvertisse il potere anche a distanza.

 

- Sembra un'ascia più che una falce! - commentò Siobhan, facendo sorridere alcune delle altre Cacciatrici: Buffy si chiedeva quando sarebbero nate le prime barzellette sull'ascia chiamata Falce visto che molte persone facevano commenti sul nome quando la vedevano. Buffy si stava abituando a quelle reazioni ma non aveva ancora pensato ad una riposta perciò si limito ad offrire l'arma alla donna.

 

I sorrisi lasciarono posto ad espressioni serie: tra le Cacciatrici questo era diventato una sorta di rito ed attorno a Siobhan venne fatto spazio perché tutte quelle che avevano preso in mano la Falce sapevano che qualunque Cacciatrice l'avesse tra le mani per la prima volta non poteva fare a meno di mulinarla per saggiarne le caratteristiche.

 

Buffy ebbe la conferma del fatto che Siobhan aveva già avvertito il potere della Falce perché fu l'unica nei cui occhi la consapevolezza di tale potere non balenò al momento del contatto fisico ma almeno si comportò come le altre testando il bilanciamento dell'arma, seppur a modo suo, ovvero ad una velocità tale che probabilmente una persona normale non sarebbe stata in grado di seguirne i movimenti ed effettivamente Buffy notò che Xander, Andrew e Willow sbattevano gli occhi come per cercare di mettere a fuoco un'immagine che non voleva saperne di stabilizzarsi mentre Jack sembrava osservare l'esercizio della nipote con interesse ma senza fatica, dimostrando che le arti alchemiche dovevano espandere le capacità sensoriali.

 

Tra esclamazioni di sorpresa Siobhan terminò la sua prova della Falce ma, agendo ancora una volta in maniera diversa rispetto ad una normale Cacciatrice, ne accarezzò la lama con un'espressione attenta, come se la stesse in qualche modo saggiando anche se la sua mano non era neppure vicina al filo.

 

- Non ha bisogno di essere affilata e ovviamente non si ossida.

 

Era una affermazione, non una domanda.

 

- Tu sai com'è fatta! - esclamò Buffy, interpretando il comportamento di Siobhan e la sua dichiarazione.

 

- Almeno qualcuna tra le Guardiane doveva avere conoscenze alchimistiche - spiegò la donna - che ha utilizzato per produrre questo metallo speciale.

 

Detto ciò restituì la Falce a Buffy e gli sguardi delle altre Cacciatrici evidenziavano il fatto che si era guadagnata il loro rispetto.

 

 

 

 

 

Il gruppo, comprendente una trentina di Cacciatrici, si riunì in una stanza che fungeva da sala riunioni, dove la mappa della zona della battaglia venne proiettata su un muro e Dawn, con l'aiuto di Jack, mostrò non solo dove si sarebbe aperto il portale ma anche in quali punti c'era il bosco e in quali invece il prato, in modo da poter stabilire il miglior posizionamento delle Cacciatrici per l'attacco.

 

La tensione era palpabile: le Cacciatrici che avevano affrontato il Primo Male sapevano cosa aspettarsi mentre le altre avevano affrontato solo demoni isolati ma l'umore migliorò quando una delle Cacciatrici chiese: - Di che specie erano gli alberi? E quali piante c'erano lì vicino? - lasciando Dawn interdetta.

 

- Non badarle: - intervenne un'altra Cacciatrice - è un'aspirante botanica e si preoccupa più che le piante non vengano calpestate che lei non venga uccisa!

 

In sala scoppiarono le risate ma quando le ragazze si calmarono Dawn rispose comunque con una punta d'ironia: - Ammetto di non averci fatto caso: io e Jack eravamo impegnati...

 

L'affermazione della giovane non fece altro che provocare qualche altra risatina accompagnata però da urletti maliziosi e Dawn, arrossendo, continuò alzando la voce: - a trovare il punto in cui si aprirà il portale!

 

Buffy non era più tanto contenta della velocità con cui le voci giravano nel gruppo e si seccò quando sentì chiaramente una delle Cacciatrici che commentava: - Almeno non è un vampiro...

 

Buffy si schiarì rumorosamente la voce ed agitò minacciosamente la Falce, riuscendo a far tornare il silenzio in sala e permettendo alla sorella di andare avanti con le spiegazioni senza ulteriori incidenti con l'assegnazione di ogni Cacciatrice ai vari gruppi che sarebbero stati trasportati in vari punti del bosco attorno al prato sopra il quale si sarebbe aperto il portale.

 

La riunione andò avanti fino a sera, con una pausa per la cena, dopodiché non rimase che preparare le armi in attesa dell'attacco.

 

 

 

 

 

Nella notte, tutti i partecipanti alla battaglia si riunirono nell'atrio dell'edificio, pronti per il trasporto. Andrew era tutto eccitato, pur sapendo che sarebbe rimasto nelle retrovie.

 

- Sarà una gloriosa battaglia! - disse il giovane a Xander.

 

- Forse oggi è un buon giorno per morire - rispose l'amico - ma il giorno non è ancora finito... anzi, è appena iniziato!

 

- Presto brinderemo col vino di sangue, generale Martok! - gli disse ancora Andrew.

 

- Comporremo molti canti per raccontare questa battaglia, Worf! - rispose ancora Xander, assecondando l'altro.

 

Andrew cominciò a cantare: - Ej IM-ta fey DE-ja i. Ejdahk-so- TAS ghos va Skral byteek. Empa jaj law-moch jaj-push... - ma dovette interrompersi quando si trovò alcune spade puntate alla gola e a varie parti del suo corpo da Cacciatrici che non sembravano apprezzare particolarmente la sua vena canora.

 

- Ehi, - protestò - questo è un canto di guerra klingon molto adatto a questa situazione! - ma siccome le ragazze non accennavano ad allontanare le lame da quelle posizioni pericolose e Buffy si limitava a sogghignare Andrew dovette arrendersi: - OK, OK, la smetto ma poi non lamentatevi con me se il morale non è abbastanza alto!

 

- Un vero guerriero klingon avrebbe smesso di cantare solo dopo essere stato ucciso... - lo prese in giro Xander ed Andrew dovette ingoiare il rospo.

 

Terminate le facezie, le Cacciatrici cominciarono a dividersi in gruppi mentre Dawn indicava a Jack e Siobhan sulla mappa i punti in cui trasportarle: le Cacciatrici di ogni gruppo si prendevano per mano, l'alchimista prendeva la mano di una di loro e trasportava tutto il gruppo nel punto designato per poi tornare nell'edificio e ripetere l'operazione col gruppo successivo. L'ultimo gruppo era composto da Buffy, Willow, Dawn e gli uomini i quali, una volta arrivati a destinazione, da dietro gli alberi vicino ai quali Jack li aveva trasportati videro che il prato era pieno di demoni.

 

L'ora dell'apertura del portale si stava ormai approssimando: era giunto il momento di iniziare la battaglia.

 

 

 

 

 

Capitolo XICapitolo XI

 

 

 

 

Buffy notò che c'era una certa agitazione tra i demoni.

 

- Sembrano piuttosto eccitati... - sussurrò.

 

- Secondo Siobhan hanno cominciato ad agitarsi sempre più man mano che arrivavamo e io sono d'accordo con lei: - commentò Jack - è possibile che alcuni di loro siano in grado di sentirci, annusarci o comunque percepirci in qualche modo.

 

Diversi demoni cominciavano a muoversi verso gli alberi dietro i quali erano nascosti gli umani, confermando che dovevano come minimo sospettare che ci fosse qualche intruso.

 

- Suggerisco di aprire le danze... - disse Buffy.

 

Jack annuì e scomparve. Tra i demoni si levarono urla oltraggiate quando Jack e Siobhan apparvero in mezzo a loro ma non ebbero neppure il tempo di attaccare che i due alchimisti unirono le mani, lanciarono un'onda di energia e scomparvero nuovamente. Anche gli umani avvertirono chiaramente l'onda d'urto ma erano troppo lontani per subire danni, la quasi totalità dei vampiri invece illuminò per qualche secondo la zona prendendo fuoco ed anche molti demoni di altre specie che si erano trovati più vicini ai due alchimisti morirono per le gravi lesioni interne riportate.

 

Il rogo di vampiri era il segnale: le Cacciatrici sciamarono fuori dal bosco assalendo senza pietà i demoni sopravvissuti, molti dei quali avevano subito lesioni o comunque erano storditi ma la quantità iniziale era stata notevole per cui ce n'erano ancora parecchi in grado di combattere e lo scontro si fece subito duro.

 

Jack riapparve vicino al gruppo di Dawn, Willow e degli uomini.

 

- Non ti getti nella mischia? - gli chiese Dawn.

 

- Lascio il dubbio onore alle ragazze: ho consumato molta energia e al momento mi sento come se avessi cent'anni...

 

- Ehi, ma tu ne hai seicento! - commentò Andrew, che si trovò addosso gli sguardi degli altri e venne preso dal dubbio di non aver capito la situazione: - Era una battuta? - chiese dunque.

 

- Prova a dire un'altra volta che Buffy non capisce le cose al volo... - lo minacciò Dawn, che poi si rivolse di nuovo a Jack - Pensavo che la tua energia fosse praticamente infinita!

 

- E' quello che spero sempre pensino i demoni che mi trovo ad affrontare... - commentò furbescamente Jack, strappando un sorriso ai compagni.

 

Lo scontro infuriava: ripresisi dalla sorpresa i demoni stavano cercando di contrattaccare ma le Cacciatrici li avevano circondati e dalle retrovie Jack aveva cominciato a prendere di mira i vampiri sopravvissuti con un paio di paletti volanti che li stavano rapidamente decimando e, con l'aiuto degli altri, eliminava qualsiasi demone riuscisse a sfuggire all'accerchiamento delle Cacciatrici.

 

Non ci volle molto perché solo i demoni più forti rimanessero vivi ed uno in particolare sembrava rintuzzare gli attacchi senza subire ferite: alto oltre due metri, completamente nero, con una testa da mosca gigante che però al posto di mandibole da insetto aveva una bocca irta di denti degni di un tirannosauro, era anche dotato di mani con grossi artigli e già un paio di Cacciatrici avevano subito ferite fortunatamente non gravi, perciò le altre mantenevano una certa distanza dal demone, che ormai era rimasto l'unico superstite del suo schieramento, cercando di attaccarlo alle spalle o per lo meno in gruppo in modo da rendergli difficile qualsiasi forma di contrattacco con gli artigli.

 

- Credo che sia una demone Dashango: - commentò Giles, che assieme al gruppo aveva cominciato pian piano ad avvicinarsi dopo che la zona era stata resa più sicura - la sua pelle è più robusta dell'acciaio!

 

- Ecco perché non riescono ad ucciderlo con le spade! - esclamò Xander.

 

Avendo evidentemente ricevuto le informazioni telepaticamente, Siobhan chiamò Buffy e le spiegò che doveva usare la Falce per uccidere quel demone: la ragazza si voltò verso Giles, che capì la situazione e annuì verso la sua ex allieva.

 

- Spostatevi indietro! - gridò Buffy alle altre Cacciatrici, che le fecero spazio. La ragazza mulinò la Falce e colpì il demone, riuscendo finalmente ad infliggergli una ferita tra la spalle e il collo, ma l'arma rimase incastrata nella coriacea pelle e il demone tentò di approfittarne per colpire Buffy con uno dei suoi artigli micidiali ma il suo fendente venne fermato da un calcio di Siobhan che fece letteralmente volare il demone e disincastrare la Falce.

 

- Ehi, quel demone peserà quasi una tonnellata! - esclamò Dawn, che aveva visto più di una volta Buffy combattere e conosceva la forza di una Cacciatrice ed era rimasta stupita nel vedere che Siobhan si dimostrava ancora più forte.

 

- Siobhan sfrutta la sinergia tra le sue capacità alchemiche e il suo potere di Cacciatrice per sviluppare questo tipo di forza. - spiegò Jack.

 

- Potrebbe riuscire a ferire quel demone? - chiese Andrew.

 

- Con più colpi ce la farebbe sicuramente ma la Falce è più efficiente...

 

- Ma così Buffy si prenderà la gloria per l'uccisione! - commentò Andrew.

 

- Questa non è una gara a chi è la Cacciatrice più brava! - ribattè seccamente Jack.

 

Nel frattempo Buffy era riuscita a riprendere l'equilibrio per prima e si era scagliata contro il demone infliggendogli un altro colpo con la falce nella zona già ferita e sia l'urlo del demone che il cattivo odore che cominciò a provenire dalla ferita indicarono chiaramente che la Falce stava facendo il suo lavoro perciò Buffy colpì ancora prima che il demone potesse tentare di difendersi, rendendo le ferite ancora più profonde. Il demone tentò disperatamente di rimettersi in piedi ma ormai si stava indebolendo e Buffy infierì su di lui più volte finché non crollò definitivamente. La battaglia era finita.

 

Tra le Cacciatrici si levarono urla di giubilo ma anche si sollievo, soprattutto tra quelle che erano scese per la prima volta in battaglia. Kennedy stava organizzando le cure alle ferite rimettendo a posto un paio di articolazioni lussate e mandando da Giles, che stava già aprendo la cassetta del pronto soccorso, le ragazze che avevano subito tagli vari. Una delle Cacciatrici era dolorante alle costole, dove aveva ricevuto un duro colpo da un demone che aveva zampe come magli.

 

- Ha due costole rotte. - fu la prognosi di Siobhan.

 

- Vedi anche le ossa rotte? - le chiese Kennedy, che si stava già apprestando a controllare lo stato delle costole della compagna di battaglia.

 

- Posso vedere lo stato della materia anche sotto la superficie. - confermò la donna.

 

- Ehi, allora puoi vedere sotto i vestiti di una ragazza! - disse Andrew a Jack.

 

- Sicuramente non lo fa! - esclamò Dawn.

 

- Sarebbe davvero molto volgare! - confermò Jack - Inoltre so da secoli com'è fatta una donna...

 

- Questa te la sei proprio cercata! - lo prese in giro Xander, ridendo dell'amico assieme a diverse Cacciatrici che avevano sentito lo scambio di battute.

 

- Scommetto che pensavi di darti all'alchimia... - commentò una delle ragazze, Vi, che era stata una delle prime ad unirsi a Buffy nella lotta al Primo Male e quindi era anche una di quelle che conosceva Andrew meglio di tutti.

 

- Willow, adesso tocca a te! - intervenne Buffy, dando un taglio alle facezie.

 

La giovane strega non aveva avuto molto tempo per agitarsi e con la chiamata da parte di Buffy dovette cominciare a concentrarsi per mettere in atto l'incantesimo. Dawn la guidò fin sotto il punto in cui l'energia mistica si stava focalizzando con sempre maggior concentrazione e presto avrebbe permesso l'apertura del portale dalla dimensione infernale e Willow tirò fuori dalla tasca il foglio su cui aveva scritto l'incantesimo per essere certa di recitarlo correttamente.

 

- O-o-ormai mancano pochissimi minuti alla congiunzione astrale. - disse Giles, dopo aver controllato l'orologio.

 

- Come capirete che il portale sta cominciando ad aprirsi? - chiese Buffy.

 

- Dovrebbe uscirne qualche tipo di luce... o almeno lo spero... - rispose Willow.

 

- E se usciranno dei demoni? - chiese ancora Buffy.

 

- Speriamo che il portale si aprà abbastanza lentamente da permettermi di chiuderlo prima che i demoni comincino ad uscire! - rispose Willow.

 

- Io sarò qui a proteggerti! - le disse Kennedy, stringendo l'amata in un breve abbraccio.

 

- Saremo tutti qui a coprirti le spalle! - aggiunse Buffy, indicando alle altre Cacciatrici di raggrupparsi vicino alla giovane strega.

 

Tutti rimasero col naso all'insù per un po', finché sopra di loro non si formò un puntino luminoso di colore rossastro, che immediatamente cominciò ad ingrandirsi.

 

- E' cominciato! - esclamò Willow.

 

- Tocca a te... - le disse Buffy e la giovane strega cominciò a leggere l'incantesimo sul foglio ora illuminato da quella luce mistica. Una volta terminata la lettura tutti tornarono col naso all'insù aspettandosi che la luce scomparisse ma il portale sembrava continuare ad aprirsi.

 

- Quanto ci mette a funzionare? - chiese Buffy, già innervosita.

 

- Dovrebbe aver già funzionato! - rispose Willow, decisamente inquieta.

 

- L'energia mistica incanalata dalla congiuzione astrale sembra disturbare la tua... - disse Jack.

 

- Come fai a dirlo? - chiese Buffy.

 

- Vedo i flussi di energia mistica allo stesso modo in cui vedo l'energia delle creature viventi.

 

- Forse dovrebbe piazzarsi davanti all'apertura: - propose Dawn, per poi rivolgersi a Jack - puoi sollevare Willow come hai fatto con me senza interferire nella sua energia?

 

- Si, - rispose l'alchimista - posso limitarmi a darle una spinta verso l'alto invece di creare una zona senza gravità per non rischiare di interferire con la sua energia.

 

- Allora fallo subito, - esclamò Buffy - prima che il portale si apra del tutto e diventi pericoloso per lei!

 

Willow si trovò sollevata da terra fino a trovarsi di fronte al portale: per un momento il sollevamento le fece perdere l'equilibrio ma essendo tenuta in volo non si mosse dalla sua posizione e provò a leggere nuovamente l'incantesimo ma anche questa volta fu chiaro in pochi secondi che il portale continuava ad aprirsi.

 

- Le interferenze sono troppe! - gridò Willow - L'incantesimo non funziona!

 

 

 

 

 

Capitolo XIICapitolo XII

 

 

 

 

- Provaci ancora! - la esortò Buffy.

 

- M-ma Buffy, è inutile: - disse Willow, sconfortata - sto cominciando a stancarmi e se non ce l'ho fatta finora non ce la posso fare più!

 

- Buffy... - cercò di intervenire Dawn, avvicinandosi alla sorella.

 

- No! - esclamò Buffy, già sapendo cosa volesse proporle Dawn. Nonostante tutti i proclami del passato al momento di mettere in pericolo sua sorella in Buffy scattava qualcosa che la spingeva a fare qualsiasi cosa pur di salvarla: in passato aveva sacrificato Angel e Spike e pensava di essere pronta a sacrificare chiunque eppure il solo pensare che Dawn potesse correre un pericolo la bloccava e non potè fare a meno di chiedersi se fosse solo perché si trattava di sua sorella o se i monaci le avessero alterato in qualche modo la mente per renderla ancora più protettiva nei suoi confronti.

 

- T-t-temo che non ci siano altre opzioni... - le fece notare Giles.

 

- Buffy, questo è un lavoro che devo fare... - le disse Dawn, strappandole un sorriso amaro non potendo fare a meno di riconoscere le parole che lei stessa aveva detto alla sorella quasi tre anni prima, in circostanze analoghe - ma stavolta non c'è bisogno di saltare nel portale per chiuderlo... - terminò Dawn, addolcendo il tono e facendo notare a Buffy quanto questa situazione fosse differente dalla precedente a cui entrambe stavano pensando.

 

- Ma anche se ci riuscirai cosa ti succederà? - obiettò Buffy - Potresti tornare ad essere un globo d'energia!

 

- Quello è il mio stato originario... - ribattè Dawn con tranquillità.

 

Qualcosa scattò nella mente di Buffy, qualcosa le fece ritenere che in ogni caso non avrebbe perso sua sorella e il terrore che l'aveva attanagliata, in quei momenti come tre anni prima, svanì.

 

- Allora sbrigati prima che il portale si apra completamente. - esortò Dawn, con la stessa tranquillità della sorella.

 

Il repentino cambio di atteggiamento di Buffy lasciò tutti un po' sconcertati ma non c'era tempo per parlarci sopra: lei e Willow, nel frattempo riportata a terra, augurarono a Dawn buona fortuna mentre Andrew le consigliò: - Dawn, usa la Forza!

 

- Ho bisogno di levitare come stamattina, - disse Dawn a Jack, che annuì - ma prima c'è qualcosa che non so se potrò ancora fare... -

 

La giovane abbracciò l'alchimista e i due si baciarono. Buffy strabuzzò gli occhi e fece per intervenire ma Willow la prese per il gomito e scosse la testa per indicarle di lasciar perdere e poi si voltò a scambiare sorrisi e strizzate d'occhi con Kennedy mentre dalle altre Cacciatrici arrivavano urla e perfino applausi di approvazione: perfino Xander sorrise e Buffy rinunciò a disturbare la coppia.

 

Staccatasi dall'abbraccio di Jack, Dawn annuì e l'alchimista annullò il peso della ragazza spingendola allo stesso tempo vicino al portale dal quale ormai stava uscendo una luce che illuminava tutto il prato.

 

Dawn cercò di ritrovare la stessa sensibilità che poco più di mezza giornata prima le aveva permesso di percepire il portale nonostante la tensione accumulata nelle ore precedenti e per ottenere questo scopo cercò nuovamente di focalizzare la propria mente sullo spazio circostante. Gradualmente, l'euforia che si era impadronita di lei durante l'esperimento mattutino cominciò a tornare e con essa la sua sensibilità: il portale era lì, vicino a lei, una percezione che non avrebbe saputo descrivere se non per analogia, come una porta che si stava aprendo.

 

 

 

 

 

Dawn comprese subito che ormai mancava pochissimo alla completa apertura del portale e di conseguenza al momento in cui un'orda di demoni avrebbe cominciato ad uscire da esso per invadere questa dimensione. Era giunto il momento di usare in maniera attiva il suo potere: se per utilizzare la telecinesi aveva immaginato di estendere il suo braccio per afferrare un oggetto a distanza per chiudere un portale l'unica idea applicabile era di immaginare di chiuderlo perciò Dawn si concentrò su quell'atto.

 

Improvvisamente, Dawn sentì urla ed esclamazioni provenire dalle ragazze sotto di lei, poi più nulla.

 

 

 

 

 

- Cosa sta succedendo? - chiese Buffy a Jack, sperando di non far trapelare una certa ostilità che al momento provava nei suoi confronti e che in caso contrario lui la scambiasse per nervosismo.

 

- E' il potere della Chiave che si sta attivando completamente. - rispose l'alchimista.

 

- Illuminandosi? - chiese ancora Buffy.

 

- E' luminosa nella sua forma originale...

 

Dawn si stava effettivamente illuminando e ormai sul prato sembrava che fosse giorno.

 

- Ehi, si sta trasformando... - esclamò Buffy ma terminò la frase con un grido strozzato perché il corpo di Dawn stava perdendo la sua forma umana per trasformarsi in un ovoide che in pochi secondi si schiacciò per assumere la forma di un globo luminoso.

 

- Questa è la Chiave com'era fino a pochi anni fa. - spiegò Jack, cessando di utilizzare il suo potere per rendere Dawn priva di peso in quanto ormai era inutile.

 

 

 

 

 

Dawn non ricordava di essersi mai sentita così bene: si era accorta che la gravità aveva ripreso la sua efficacia attorno a lei eppure lei continuava ad esserne libera come se tale forza scivolasse su di lei senza riuscire ad afferrarla ed ora non c'erano altre distrazioni a distogliere la sua attenzione dal portale. Sentiva che non c'era bisogno di avvicinarsi ancora al portale eppure poteva controllarlo a piacere, perciò lo chiuse e si accorse subito del cambiamento perché il modo in cui lo percepiva era cambiato.

 

 

 

 

 

Molte ragazze gridarono nuovamente quando il portale si oscurò.

 

- Dawn deve averlo chiuso! - esclamò Willow, intuendo ciò che era successo.

 

- L-la congiunzione astrale sarà sufficientemente precisa perché sia possibile riaprirlo ancora per almeno mezz'ora, - aggiunse Giles - speriamo che Dawn sia in grado di impedirlo!

 

- E noi come faremo a saperlo? - chiese Xander.

 

- Ce lo dirà lei... - rispose Jack.

 

 

 

 

 

Dawn capì che il portale era sì chiuso ma era ancora attivo perciò era possibile aprirlo nuovamente. In caso di necessità lei poteva chiuderlo di nuovo ma se ciò rientrava nei suoi poteri doveva esserle possibile anche bloccarlo perciò questa volta immaginò di chiuderlo a chiave e si rese conto che il modo in cui lo percepiva era cambiato un'altra volta: ora non sarebbe stato più possibile aprire il portale e lei percepì che aveva cominciato a rimpicciolirsi, segno che la congiunzione astrale aveva superato il suo apice e la distorsione spaziale che aveva permesso la creazione del portale stesso avrebbe presto cessato di esistere ponendo definitivamente termine alla minaccia.

 

Dawn voleva gridare a tutti che ce l'aveva fatta ma non ci riusciva: ora che la sua concentrazione non era più focalizzata sul portale si accorse che non aveva più la bocca, anzi tutto il suo corpo non c'era più. Dawn venne presa dal panico.

 

 

 

 

 

Willow era preoccupata per Buffy: l'aveva vista irrigidirsi quando era iniziata la metamorfosi di Dawn e temeva che fosse piombata nuovamente in uno stato catatonico com'era successo dopo che aveva visto Glory portarsi via sua sorella senza riuscire a fare nulla ma all'epoca era riuscita a farla tornare normale - "per quanto possa essere normale Buffy..." non potè fare a meno di pensare - facendo leva sulla possibilità che c'era ancora di salvarla ma cosa poteva fare se Dawn fosse tornata per sempre alla sua forma originale?

 

Buffy era rimasta impietrita da quando Dawn aveva cominciato ad emettere luce e neppure quando il portale si era chiuso si era scossa da quel torpore. Da quando era diventata la Cacciatrice ne aveva viste di tutti i colori ma avere un globo luminoso come sorella era difficile da mandare giù anche per lei: non potè fare a meno di pensare che avrebbe dovuto passare più tempo con lei invece che con Spike prima, con le Potenziali poi ed infine con l'Immortale, vederla diventare donna pian piano invece di scoprirla improvvisamente interessata ad un uomo, in ogni caso umana.

 

- E' spaventata! - esclamò Jack "Dawn, siamo tutti qui e tu ce l'hai fatta!" trasmise telepaticamente alla Chiave "Cerca di calmarti..."

 

"Non sento più il mio corpo!" gli rispose Dawn.

 

"Non lo senti perché sei tornata alla tua forma energetica..."

 

- C'è ancora? - chiese Buffy, scuotendosi improvvisamente - Mia sorella esiste ancora?

 

- Mi ha parlato telepaticamente tramite concetti complessi - le rispose Jack - e questo significa che la sua personalità umana esiste ancora ma è confusa perché nel suo stato energetico ha sensi del tutto diversi da quelli umani e quindi fatica a integrare le sue due nature.

 

- Allora dobbiamo farla tornare umana! - esclamò Buffy, guardando alternativamente Jack e Willow. La Cacciatrice era passata repentinamente da uno stato di totale immobilità ad uno di iperattività, esortando a gesti Jack e Willow a trovare una soluzione.

 

- Per il momento potresti provare a comunicare mentalmente con lei... - le suggerì Jack.

 

"Dawn, mi senti?" pensò Buffy, accogliendo il suggerimento dell'alchimista.

 

"Buffy? Sei tu?"

 

"Dawn! Sono qui, vicino a te... cioè, qualche metro sotto di te..."

 

"Percepisco il gruppo ma non riesco a capire quale sei tu..."

 

"Non importa. Adesso Jack e Willow troveranno un modo per farti tornare umana!"

 

"Uhm... sei sicura?"

 

"Ho mai mancato ad una promessa?"

 

"Ehm, veramente..."

 

"Dawn! Non è il momento di pensare al passato! Tornerai umana prestissimo!"

 

"A dire il vero ora che ho capito cos'è successo non mi trovo tanto male..."

 

"Cosa stai dicendo?"

 

"Buffy, non capisci! Questa è la mia natura!"

 

"Si, come disse lo scorpione alla gazzella..."

 

"Era la rana!"

 

"Ehi, Andrew l'ha raccontata con la gazzella!"

 

"Ah... no, l'ha raccontata con la volpe: l'ha sentita così in qualche telefilm ma che c'entra, io mica mi metterò a chiudere le porte in faccia a chiunque mi chieda di aprirgliele!"

 

"Eh? Cosa intendi dire?"

 

"Dimmi tu cosa intendi dire paragonandomi a uno scorpione!"

 

"Non volevo dire questo... è solo che la natura è quello che è ma a volte può cambiare e in quel caso è giusto che sia cambiata e se la cambi di nuovo può succedere un casino!"

 

- Dawn si era tranquillizzata ma ora si sta agitando di nuovo... - intervenne Jack.

 

"Buffy, tu non capisci come sono realmente!"

 

"Io capisco che rivoglio la mia sorellina a cui voglio un mondo di bene!"

 

"Forse è meglio così... avremo meno motivi di litigare... e tu potrai tenerti i miei vestiti visto che non ne avrò più bisogno..."

 

"Uhm, forse hai ragione..."

 

"Appunto, è meglio così!"

 

"E con Jack come farai?"

 

"Eh? Guarda che mi sono accorta che l'hai guardato malissimo dopo che l'ho baciato, com'è che adesso ti preoccupi di noi due?"

 

"Ehi, avevo paura che ti portasse via con lui!"

 

"E chi ti dice che non vada via con lui lo stesso?"

 

"Vuoi andartene via con lui?"

 

"Non lo so! Sto cercando di capire di nuovo chi sono e non so neppure cosa farò fra cinque minuti!"

 

"Jack dice che ti stai agitando di nuovo, comincia a provare a calmarti..."

 

Dawn provò a rilassarsi, distogliendo la sua concentrazione dal portale che continuava a rimpicciolirsi e da tutto ciò che la circondava. Non poteva respirare per favorire la calma ma scoprì che focalizzando la sua concentrazione su se stessa era in grado di controllare la sua configurazione energetica: al momento sembrava che fosse in piena attività, un'evidente conseguenza della sua opera sul portale, perciò provò a ridurre la potenza delle sue emissioni. Improvvisamente, Dawn si sentì attratta verso il basso.

 

 

 

 

 

- Sembra che si stia calmando di nuovo. - disse Jack.

 

- Lo spero... - commentò Buffy - abbiamo parlato un po' e forse l'ho convinta...

 

Improvvisamente, la luce emessa da Dawn diminuì drasticamente fino a spegnersi e nel buio il gruppo sentì un grido provenire dall'alto.

 

- Dawn? - chiese Buffy, riconoscendo la voce della sorella.

 

- Buffy? - rispose la giovane.

 

- L'ho presa! - intervenne Jack.

 

La vista di Buffy si stava riadattando al buio e distinse una forma umana scendere verso terra fino a toccare il suolo. Girandosi verso Jack, Buffy notò che la stava fissando e capì che la sua esclamazione doveva significare che l'aveva presa al volo mentre stava cadendo.

 

- Ma come... - cominciò a chiedere, confusa.

 

- Pare che in qualche modo sia riuscita a tornare umana da sola... - commentò Jack.

 

Buffy corse ad abbracciare la sorella che, ripresasi dalla nuova metamorfosi, rispose all'abbraccio. Le due sorelle non dissero nulla ma rimasero abbracciate per diversi secondi poi Buffy si sciolse dall'abbraccio e accarezzò teneramente la guancia alla sorella, sorridendole.

 

- Sono tutta intera! - esclamò Dawn, guardandosi e toccandosi per accertarsi di essere solida - Anche i miei vestiti! - aggiunse, sollevata.

 

- I vestiti sono come una seconda pelle: - spiegò Jack - sono legati misticamente a chi li sta indossando.

 

- Ehi, ecco perché quando elimino un vampiro anche i suoi vestiti si polverizzano! - commentò Buffy - Giles, non me l'avevi mai spiegato!

 

- T-t-tu eri restia ad assimilare insegnamenti ben più importanti... - si giustificò l'Osservatore.

 

- Come sei riuscita a riprendere la tua forma umana? - chiese intanto Jack a Dawn.

 

- Non lo so esattamente: un momento stavo usando i miei poteri, un momento dopo li ho come spenti e mi sono ritrovata di nuovo nel mio corpo!

 

Dawn si concentrò e divenne nuovamente luminosa ritrasformandosi in un globo luminoso.

 

- Ehi, Dawn, cosa stai facendo? - chiese Buffy, ma troppo tardi per fermare la sorella.

 

Dopo qualche secondo la luminosità di Dawn cessò e tornò nuovamente umana.

 

- Ehi, riesco a controllare la mia trasformazione! - commentò la ragazza.

 

- Però i tuoi vestiti me li prendo lo stesso! - disse Buffy.

 

- Provaci e ti butto nella dimensione più infernale che trovo! - ribattè Dawn.

 

- Bah, in fondo i tuoi vestiti non sono un granché... - aggiunse Buffy.

 

- Cosa? Hanno molta più classe dei tuoi! - esclamò Dawn, offesissima.

 

- Ehi, i miei vestiti sono di gran classe! - ribattè Buffy, prendendosela a sua volta.

 

- D-d-dopo tutto quello che è successo vi mettete a litigare sui vestiti? - chiese Giles, sconcertato.

 

- Non ha ancora imparato che i vestiti sono anche più importanti del cibo per le donne? - gli chiese Jack.

 

- Lui pensa che se le riviste di moda me lo dicessero io indosserei dei gatti allacciati ai piedi... - intervenne Buffy, ricordando uno dei pensieri dell'Osservatore che aveva avuto quando era stata infettata da un demone che percepiva i pensieri altrui.

 

Dawn e Jack si scambiarono uno sguardo d'intesa e la ragazza disse: - Buffy, io e Jack dobbiamo andare: c'è una cosa che dobbiamo fare... - e, sentendo gli ululati provenienti da varie Cacciatrici aggiunse: - una cosa che riguarda il mio passato!

 

- Ehi, non vorrai mica lasciarmi così? - esclamò Buffy.

 

- Ma no, tornerò presto... - le rispose sorridendo, poi prese Jack per mano e i due scomparvero.

 

- Intanto guardo se qualcuno tra i tuoi vestiti mi piace... - disse Buffy, con aria furbetta.

 

 

 

 

Epilogo

 

 

 

 

Jack e Dawn apparvero vicino ad un mucchio di rovine. Il sole era già sorto da un po' in quel luogo. Dawn avvertì una fitta di gelo e si chiese se fosse dovuto al clima più rigido rispetto a quello di Londra o alla desolazione che ispirava quel posto ormai desolato.

 

- Allora è qui... - disse la giovane ma era una domanda retorica e Jack si limitò a cingerla attorno alle spalle dato che rispondere sarebbe stato superfluo mentre stare vicino alla ragazza verso la quale nutriva un sentimento crescente era importante.

 

Lo sguardo di Dawn vagò tristemente lungo le grosse pietre ammucchiate disordinatamente, spesso spaccate, testimonianza del compimento di un atto abominevole. L'unica pietra integra ed in una posizione sensata aveva l'aspetto di una lapide.

 

- L'ho messa lì quando sono tornato qui ed ho trovato il tempio distrutto dopo aver seppellito i poveri resti dei monaci. - spiegò Jack, accorgendosi di cosa stesse guardando la giovane.

 

Dawn si avvicinò alla lapide e ne studiò le strane rune incise su di essa.

 

- Sembra una qualche derivazione della famiglia ugrofinnica... - commentò dopo un po'.

 

- Si, i monaci avevano utilizzato quella lingua negli ultimi millenni perciò l'ho usata nella lapide che li ricorda.

 

- Si sono sacrificati per me...

 

- E' vero. Ricordati sempre che loro ti consideravano una creatura degna della loro venerazione, della loro protezione e anche del loro amore e sicuramente non hanno esitato quando hanno dovuto scegliere se ucciderti perché l'abominio Glorificus non potesse averti o se morire per far sì che tu potessi vivere. Alla luce di ciò che è successo stanotte non posso che pensare che avessero previsto che tu potessi controllare la tua doppia natura. Questa è la tua eredità, fanne buon uso.

 

Dawn annuì - Sono pronta, raccontami ciò che sai di loro e di me.

 

- Moltissimo tempo fa, - cominciò a raccontare Jack - in un passato così remoto che la sua memoria è andata perduta, tu arrivasti in questa dimensione, in un modo e per motivi che non conosciamo più ed alcune persone decisero di prendersi cura di te...

 

 

fine