DOLCETTO O SCHERZETTO
Di PrincesOfTheUnivers
Titolo: Dolcetto o Scherzetto
Autrice: Princes_of_the_Univers
e-mail: monica_placebo@libero.it
Disclaimer: I personaggi di Buffy e Spike sono di
proprietà di Joss Whendon e di chi per lui. La scrittrice non scrive per fini
di lucro ma per puro divertimento personale.
Pairing: ovviamente scrivo Spuffy, ma visto la
presenza di altri personaggi ci saranno coppie per tutti i gusti.
Raiting: NC 17 per poche scene
Sommario: Buffy, una pasticcera, decide di aprire un
negozio in Italia insieme ad una sua amica. Ma troverà solo un buon lavoro o
anche lfamore?
Note: la storia è una AU. Indirizzi mail, numeri di
telefono e qualsiasi dato personale presente, non esiste veramente, è frutto
della mia fantasia. I personaggi allfinfuori di Buffy e Spike saranno presi a
modello dai miei amici, dato che la ff si svolgerà, non a Sunnydale, bensì in
provincia di Gorizia e Trieste, dove io abito. Questa mia storia è un piccolo
omaggio alla terra dove vivo e alle persone che amo.
PROLOGO
FROM: monica_wow@libero.it
OBJECT: Lavoro
Ciao Buffy,
Come va? Qui ho trovato il locale giusto: ha due
stanze e specie quella sul retro è molto grande, giusta proprio per un laboratorio.
Appena arrivi pensiamo a dove mettere i macchinari. Invece davanti ci sta un
bellissimo banconec Dio, lo vedo già riempito di pasticcini!!! ^_^
Non vedo lfora di averti quac come un tempo!!! Faremo
faville insieme, socia!!
Per il resto che dirti? Ah, arriva anche mio fratello
con il tuo volo, ma non ti dico chi èc voglio lasciarti con la sorpresa.
Ma ti rendi conto? Io e te apriremo un negozio tutto
nostro!!! Insomma, parliamo del nostro futuroc del nostro sogno della vita!!
Buffy, non sto più nella pelle!!!! Ti aspetto tra dieci giorni! Un abbraccio!
Monica
Buffy rilesse per la millesima volta la mail che le
era arrivata dieci giorni prima. Aveva una corrispondenza fissa da anni, ormai,
con Monica, una ragazza che abitava in uno sperduto paesino del nord-est
dellfItalia. Si erano conosciute grazie ad una specie di scambio culturale
culinario quando frequentavano la scuola. Entrambe studiavano per diventare
chef, anche se poi avevano optato per la pasticceria. Ora, a venticinque anni,
dopo aver lavorato a Sunnydale in un laboratorio artigianale, Buffy aveva
deciso di aprire una pasticceria tutta sua e per farlo, aveva bisogno di
qualcuno che le facesse da socia e Monica era la persona perfetta. Lfunica cosa
che stonava, era che si doveva trasferire. Avevano deciso di aprirlo in Italia,
dove eLa cucina vale qualcosa, non come in America.f Aveva detto Monicac e
forse non aveva tutti i torti, pensò Buffy. Solo che a lei lfaereo faceva
troppa paura e doveva addirittura cambiare tre voli prima di arrivare. Adesso
era a Roma: aveva due ore di attesa prima di ripartire. Andò alla toilette per
rifarsi un pochino il trucco: dieci ore di volo non erano una passeggiata di
sicuro. Dopo essersi messa un tocco di rossetto, prese ad osservarsi: lo
specchio rimandava lfimmagine di una bella ragazza bionda, con i capelli
lasciati sciolti lunghi fino alla spalla. Un bel volto ovale, labbra piene
incurvate in un bel sorriso ed i cristallini occhi verdi, resi più grandi da un
efficace linea di eye-liner.
Nonostante si stesse buttando in una avventura nuova
e rischiosa, si sentiva bene, pronta per qualsiasi cosa le fosse arrivata
addosso, un vero leone. Eh sì che di solito ci pensava mille volte prima di
fare una cosa, era totalmente insicura sulle sue capacità. Ma non quella volta.
Dlin dlon.
gI passeggeri del volo AZ 663 delle ore 15.30 per Trieste
sono pregati di presentarsi al cancello
gOh, il mio volo!h Buffy prese lo
zainetto e dopo aver dato unfultima occhiata ai suo capelli, corse verso il
cancello di imbarco.
Cap. 1: Finalmente a casa!
Finalmente il calvario volo era finito!
Stava davanti ad un tapin-roulant ad aspettare i suoi bagagli. Lfultima parte
del viaggio era stata decisamente più tranquilla del precedente, visto che lfaereo
era piccolissimo, cfera poca gente e lei si era persa ascoltando il lettore CD.
Cominciava ad avvertire una leggera stretta allo stomaco guardando la porta
scorrevole che la separava dalla sua nuova vita: oltre lfaspettava Monica e
qualcosa di infinitamente grande e sconosciuto, lì poteva ancora girarsi e
tornare a casac per un attimo pensò di scappare.
gNo, Buffy. Dopo tutta questa strada non
puoi farloc e poi lei crede in te.h Il signore vicino a lei la guardò male. Non
si era accorta di star parlando da sola. Tentò un piccolo sorriso, ma lui
scrollò il capo e se ne andò via con la sua valigia. Finalmente erano arrivate
anche le sue, prese un grosso respiro e superò la fatidica porta. Fece una
smorfia. Lfaeroporto le dava un senso di solitudine: le sedie nere erano quasi
tutte vuote, i muri di mattoni grigi, davano ancora di più un senso di
tristezza. Ma poi arrivò lei!
gBuffy!! Buffy!! Sono qui!!!h Monica si
stava sbracciando da dietro la linea di cortesia con un sorriso smagliante:
poteva far la pubblicità per un dentifricio. Monica non era mai stata una
bellezza, ma aveva un suo certo fascino, dava molta fiducia, veniva spontaneo
parlare con lei. Non era molto alta, aveva le curve arrotondate un pof ovunque,
capelli castani con riflessi rossi lunghi e scalati, grandi e magnetici occhi
nocciola chiaro, un sorriso che illuminava il viso e un paio di occhiali blu
che le davano unfaria maliziosa. Vestiva con un semplicissimo paio di jeans e
una maglietta a maniche corte, dato che lì facevano già i trenta gradi. Buffy
fissò i particolari. Scarpe da ginnastica, unghie smaltate di nero, collanina,
anello e un buffissimo paio di
orecchini tutti in coordinato: erano gatti dfargento.
gMonica!!!h le due ragazze si
abbracciarono forte, tra lfindifferenza delle altre persone presenti.
gCiao!h Monica aveva una voce squillante
e limpida. gAllora, come è andato il viaggio? Tutto ok? È arrivato tutto,
voglio dire, non è che ti hanno perso qualche valigia, vero? Perché in tal
caso, andiamo a reclamare!h
gEhi, calma, respira. Tutto ok. Viaggio
perfetto, le valigie sono qua e non devo fare nessun reclamo di sorta.g e
sorrise.
gPerfetto, vorrà dire che possiamo andare
a casa a mettere giù questa roba. Così poi possiamo andare fuori a fare un
giro, che ne dici?h
gPosso farmi una doccia?h
gOvvio, tutto quello che vuoi. E se
preferisci riposare, stiamo a casa a chiacchierarec abbiamo un sacco di cose da
dirci e io sono curiosissima!h ormai le due erano nel parcheggio
dellfaeroporto. Monica la portò verso una fiammante 600 rossa.
gEcco qui, questa è la mia fedele
compagna di strada. Si chiama Cordelia!h
gCordelia? Tu hai dato un nome alla tua
auto?h
gCerto. Avevo dato i nomi anche alla
bicicletta e al mio vecchio motorino.h Disse Monica con convinzione.
gE come li avevi chiamati quelli?h
gAndromeda la bici e Cristal il motorino.
Sono stati due fedeli compagni di avventura.h Buffy rise di gusto, una parte
delle sue paure erano già scomparse.
gEhi, ma tuo fratello non doveva essere
sul mio stesso volo?h
gMmmm, no. Cambio dellfultimo momento. Ha
dovuto sistemare alcune cose a Londra con papà, ma arriverà domani. Per fortuna
che è riuscito a spostare il volo.h Le due amiche stavano percorrendo la strada
che le avrebbe portate a casa di Monica, dove Buffy avrebbe vissuto fino a quando
voleva. Monica abitava in un paesino veramente sperduto, non si trovava neppure
nelle carte geografiche, eppure faceva comune, amava ripetere lei. Duemila
anime circa ed una noia da guinnes dei primati. San Pier dfIsonzo il nome del
buco nero geografico. Arrivarono in meno di dieci minuti e Buffy ammirò la
bella casetta: non era grande, già da fuori si capiva. Aveva due piani, più una
mansarda, i muri erano dipinti di bianco con le grondaie e gli scuri verdi.
Allfesterno ci stava un bel giardino con una folta erbetta verde smeraldo e
qualche fiore colorato appena piantato. Nellfangolo si stagliavano erbe
aromatiche perfette per cucinare e vicino un piccolo gazebo con tavolo e sedie
per mangiare durante lfestate, il tutto coperto da del glicine. La macchina era
stata parcheggiata sotto un portico che dava su una porticina che nascondeva la
lavanderia e una parte della dispensa.
gComfè carino quich disse Buffy.
gGià.h Rispose Monica sorridendo. Poi
fischiò.
gChe fai?h
gChiamo il terzo coinquilino della casa.
Legolas? Micio, micioc Legolas?h
gLegolas? Come lfelfo?h
gSì. Da ragazza, dopo aver letto il
libro, ho sempre desiderato prendermi un gatto e chiamarlo così. Adesso
finalmente ce lfho.h Dal gazebo fece la sua comparsa Legolas: era un gatto
meticcio, dal pelo bianco e grigio, occhi grandi e verdi, come solo i gatti
sanno avere. Portava al collo un sottile collare rosso con la targhetta. Aveva
il pelo corto e ben curato.
gCiao Legghy. Ben tornato.h Disse Monica
accarezzandolo. gSaluta Buffy. Adesso anche lei abiterà qui con noi.h Il gatto
scrutò Buffy e miagolò, per poi trottare dentro casa. Si ritrovarono in un
piccolo atrio che si divideva immediatamente in due, da una parte il corridoio
che andava in cucina, dallfaltra le scale di legno che salivano verso le camere
da letto.
gVieni, ti mostro dove puoi mollare la
tua roba.h Disse Monica, precedendo Buffy per le scale. Sul pianerottolo
cferano tre porte, due sulla destra e una davanti a loro, entrarono in
questfultima. La stanza era grande e calda, aveva due finestre, una che dava
sul giardino e lfaltra che dava sul cortile dei vicini, anche se questfultima
aveva una grata di ferro battuto davanti. I muri erano foderati da perline di
legno al naturale e sul muro dove poggiava il letto, senza legno, cferano degli
stencil che raffiguravano forme marine, come conchiglie e pesciolini. Sotto la
finestra senza grata cfera una bella scrivania con la sedia. Vicino un
mobiletto basso con dei cassetti e dallfaltra parte della stanza, un grande
armadio con anche una libreria. Sul soffitto una plafoniera azzurra.
gSpero ti piaccia. Era di William una
volta.h Disse Monica.
gÈ molto bella, ma a tuo fratello non
seccherà che rubi la stanza?h chiese Buffy.
gNo, ormai da quando ci abitiamo solo noi,
lui ha preso possesso della vecchia stanza dei miei, la mansardac dice che
aiuta a conquistare di più. Io la trovo scomoda.h
gPerché?h
gTroppo caldo dfestate, troppo freddo
dfinverno. Do testate ai travi ogni volta che mi muovo e ci sono scale in più
da fare. Preferisco la mia stanza al primo piano.h In effetti quella stanza non
aveva nulla di personale, sarebbe stata Buffy a decidere come personalizzarla e
già pensava a qualche poster.
gMi piace qui. Mi troverò bene.h Disse
Buffy, dopo aver aperto le finestre facendo entrare lfaria frizzante della
primavera. Monica sorrise.
gOk, se vuoi scendere ti faccio vedere il
resto.h Tornarono al piano di sotto e si ritrovarono nellfatrio. Presero il
piccolo corridoio, dopo un passo, alla loro destra cfera una porta che Monica
aprì subito.
gQuesto è il bagno. Non è molto grande,
ma è funzionale, a meno che tu non ci debba fare unforgia.h In effetti il bagno
era piccolo, ma molto bello: le piastrelle erano tutte blu mare, ma avevano un
gioco particolare, la laccatura era stata crepata dando lfillusione di una rete
formata da screpolature. Alla destra della porta cfera una vasca, non molto
grande, ma con i bocchettoni per lfidromassaggio e la tenda della doccia
azzurra con i fiori gialli. Cferano due mobiletti, uno con la vetrinetta, un
bellissimo specchio sopra il lavandino e una lampada a muro sempre blu.
Sembrava di essere in un acquario.
Lasciato il bagno, entrarono nel
soggiorno. In realtà soggiorno e cucina erano una sola cosa. La stanza non era
molto ampia, ma dava un gran senso di calore. Appena si entrava, sulla
sinistra, cfera un mobiletto con lo stereo e dischi, cd e cassette. Poi cfera
un bel divano a due posti blu come la notte, con sopra un tre scaffali ricolmi di libri e
fumetti, ricavate direttamente da una nicchia del muro. A lato del divano,
cfera un mobiletto di legno bianco e poi iniziava la vera e propria cucina. Era
stata costruita tutta in muratura, quindi gli elettrodomestici erano tutti
incassati in nicchie preparate apposta. Le piastrelline quadrate che coprivano
il tutto erano di color avorio, con le costolature azzurre e alcune piastrelle
con disegnati dei fiorellini gialli e azzurri. Il piano cottura era a quattro
fuochi, con vicino due piani per poter impastare e preparare i cibi. Sopra il
fornello cfera una potente cappa di aspirazione e vicino un bel mobiletto in
legno pieni di barattoli dipinto dfazzurro, come del resto tutte le antine dei
cassetti e dei mobiletti.
gTi piace il blu?h chiese Buffy ironica.
In quella casa cfera un solo colore dominante.
gDecisamente. I miei amavano questo
colore e io anche. Mio fratello preferisce il rosso, ma lfazzurro a me prende
di più.h Spiegò lei.
A completare il quadro della stanza,
cfera una credenza dove facevano bella mostra di se, piatti, bicchieri e
servizi per le feste. Vicino un televisore con un lettore DVD e un
videoregistratore, poi la finestra con un balconcino in legno e ancora a lato
una stufa a legna per lfinverno.
gWowc il camino. Lfho sempre desiderato,
solo che a Sunnydale non mi è mai servito.h
gQui servirà, credimi. Dà anche una
grande mano durante lfinverno, così non spendono disastri per il riscaldamento,
tanto il legno lo andiamo a prendere sempre sullfIsonzo o in spiaggia.h
gBene. Io se posso, usufruirei del
bagno.h
gCerto e per quando esci ti preparo una
buona cioccolata calda.h
Uscita dalla doccia, Buffy si sentì
decisamente meglio. Era stravolta dal volo e di sicuro quella sera non sarebbe
uscita. Meglio parlare. In cucina Monica era ai fornelli, impegnata a far
saltare dei cubetti di pancetta che emanavano un buon profumino.
gGnam! Che prepari?h chiese Buffy.
gVado sul semplice oggi. Non ho avuto
tempo di fare la spesa perché ho dovuto mettere in ordine la casa. Pasta con
pancetta, rosmarino e formaggio granac vedrai che ti piacerà.h Rispose Monica,
mentre buttava in acqua due etti di pasta corta.
gPosso dare una mano?h
gOvviamente no. Oggi farai la vita da
pascià, sei appena arrivata. Siediti sul divano e rilassati.h E così dicendo,
Monica fece uscire da un cassetto una tovaglia e si mise a preparare la tavola.
Buffy notò che piatti e bicchieri erano tutti in tinta con la stanza: i piatti
erano di tonalità gialle e arancioni, mentre i bicchieri blu. Sopra il tavolo
cfera un piccolo lampadario di ceramica bianca.
gQuesta casa è bellissima. È fatta a
misura.h
gSì. I miei si sono messi anima e corpo
per questa casetta. Per questo non lfhanno venduta andandosene a Londra. Meglio
così, non devo neppure pagare lfaffitto.h
gRegole?h Monica alzò le sopracciglia
sorpresa.
gDirei di no. Pulizie a turno, la tua
stanza è tua e la gestisci tu. Per le feste va bene, solo avverti. Idem per gli
uomini: non ci sono limitazioni, solo avvertimi. Non è il massimo tornare di
sera e sentire mugugni sommessi.h Buffy si mise a ridere.
gNon ti preoccupare, non credo che
accadrà molto presto. Io per un pof ho chiuso con gli uomini.h Disse
categorica.
gE come mai?h
gHo appena chiuso una storia. Lo stronzo
mi tradiva da mesic lfho beccato a letto con lei dopo che ero tornata a casa
prima dal lavoro. Cercava anche di negare lfevidenza, figurati!h
gMa stiamo parlando di quel Robert che
dovevi sposare?h
gEh giàc ho preso i suoi vestiti e le sue
cose e le ho buttate fuori dalla porta. Chiamato il ferramenta e cambiato la
serratura il giorno stesso. Quindi, basta uomini!h
Monica le porse un bicchiere di rosso
della zona.
gCin, allora. Alle donne single!h
gAlle donne single!h brindarono e si
sedettero a tavola a cenare.
gEhi, è favolosach disse Buffy
infilandosi in bocca una forchettata di fusilli.
gLo penso anche io. È uno dei miei
cavalli di battaglia.h Rimasero in silenzio, poi, fino alla fine del pasto.
gE tu, Monica, a uomini?h
gIo? Single più o meno convinta. Qualche
volta ho qualche storiella, ma nulla di serio. E penso che sia meglio cosìc a
volte avere un uomo è un problema. Ovvio che se trovo quello perfetto, non
scappo via, però non mi metto a cercarlo con il lumino. Meglio le amicizie,
anzi, a proposito, domani ti presento le mie amiche. Facciamo unfuscita serale,
ok?h
gCerto. E tuo fratello?h
gUh? Che cfentra William?h
gIntendo, si ferma a lungo qui?h
gCerto. Dfestate emigra sempre qui,
perché si può andare al mare. E poi ad ottobre inizia a collaborare con un Prof
allfuniversità.h
gChe lavoro?h
gAssistente alla cattedra di letteratura
inglese. Mi diceva che dovranno fare ricerche su vecchi testi in triestinoc
mah, contento lui a me va bene tutto.h
gE sta bene?h Monica sorrise a quaranta
denti.
gMolto bene. Non lo riconoscerai mai.
Rimarrai fulminata quando te lo troverai davanti, credimi.h
gMa dai?h
gDiciamo che tu non lo hai visto nel suo
meglio. Lfanno dopo la tua venuta qui, è sbocciato e non cfè stata ragazza che
non ne sia rimasta piacevolmente colpita.h
gWowc fammelo vedere. Qualche fotoch
gNo, no. Sarà una sorpresach e sghignazzò
fra i denti, mentre Buffy metteva il broncio sporgendo il labbro inferiore.
gEhi, non hai ancora finito il tour della casa. Vieni, ti mostro le ultime due
stanze della casa.h
Le due ragazze risalirono le scale e
superarono la prima porta a destra del pianerottolo. Buffy si ritrovò in una
stanza stracolma di qualsiasi cosa. Subito a lato, sulla sinistra, cfera una
libreria colma di fumetti e DVD, più a lato cferano due mensole, anchfesse con
diversi fumetti. Sotto cfera una piccola nicchia ricavata sotto le scale che
portavano alla mansarda, con delle scatole colorate. Davanti alla porta cfera
il termosifone e sopra era posizionato un faretto a forma di fiore azzurro.
Poco vicino cfera la finestra e sotto un mobile basso pieno di cd e cassette. A
lato cominciava lfarmadio a tre ante con dei poster e disegni attaccati sopra.
Cfera poggiata anche una piccola televisione a
gQuesta è la mia stanza.h Disse
orgogliosa Monica. gDi solito è molto più incasinata di così, ma la trovo
terribilmente confortevole.h
gSi vede che cfè la tua impronta.h
Salirono lfultima rampa di scale ed
entrarono nella mansarda mentre dal basso si sentì squillare il telefono.
gOh, torno subito.h Disse Monica,
lasciando lì Buffy a guardarsi in giro. I muri erano perlinati come tutte le
stanze da letto, cferano appesi dei poster dei Ramones e Sex Pistol. Una
chitarra acustica era appoggiata ad un mobile non molto alto, pieno di
cassetti. Il tetto era spiovente e con le travi a vista, non cfera il
lampadario ma delle due faretti rossi puntati sul letto in ferro battute a due
piazze. Anche questo, come quello di Monica era sfatto e si vedevano le lenzuola
rosso bordeaux. I due fratelli non dovevano amare molto i letti perfetti.
Vicino cfera un comodino con una lampada rossa.
gQuesto ragazzo è ossessionato dal
rossoch disse piano Buffy. Cfera una sedia con dei vestiti tutti neri gettati
sopra e parecchie carte per terra. gEd è anche disordinatoc lo ricordavo
diverso.h
Già, William, lo aveva visto per una
settimana solo durante i pasti, ed era sempre che borbottava, incapace di
formulare una frase coerente, arrossiva per un nulla. Portava occhiali grandi
che gli coprivano sempre gli occhi, i capelli ricci castani formavamo un casco
alla Jakson Five che la facevano impazzire dal ridere, tutti i suoi compagni di
classe lo prendevano in giro per lfaspetto e anche perché era notoriamente un
secchione. Monica non voleva dirle come era cambiatoc certo anche lei non era
più la quindicenne che aveva conosciuto lui, ma non era cambiata moltissimo.
Decise di scendere, stare nella camera di William da sola non le sembrava molto
giusto.
Trovò Monica seduta sul divano a
chiacchierare al telefono con un sorriso quasi da ebete.
gNo, William arriva domanic. Sic vado a
prenderlo iocgrazie Alex, ma non è un problema, anzi, mi fa molto piacere.h
Monica fece cenno a Buffy di sedersi tranquilla. gDevo dirgli qualcosa?c ahcokcbene,
adesso me lo scrivo. Se vuoi puoi passare domani seraccosì gli fai compagnia.
Io esco con le altrecuh sìc ok, allora, a domani. Ciao Alex, ciao.h Sorrise e
mise giù. Buffy prese a guardarla con un sorrisetto malizioso.
gAllorac chi era?h chiese con fare
canzonatorio.
gAlex, un amico di William. ehi, perché
mi guardi così?h
gQui qualcuno ha una cottach
hMa no! Che cotta! È solo un amico, un
compagno di band di Willy. Cercava lui, io non cfentroch
gUh, uh. Per questo lo hai invitato qui?h
gSentic alcune volte passa a provare le
canzoni qui. Tutto qui, non cfè niente tra noi e mai ci sarà.h Disse categorica
Monica.
gÈ gay?h
gNo, perché dovrebbe esserlo?h
gAllora perché dici che non ci potrà mai
essere storia? È carino?h Monica sospirò.
gAnche troppoc per me intendo. Insomma,
io non sono un phisic du role, anzi. Invece lui è alto, muscoloso, con due
belle chiappe sodecgnam. Ok, basta pensieri sconci!h Buffy rise di gusto.
gNon vedo quale sia il problemacti butti
e magari ti diverti.h
gMagaric suona la chitarra sai? Dovresti
vederloc è eccitante!h
gLo si capisce dal luccichio malato che
hai negli occhi. Come si chiama il gruppo in cui suona?h
gDevono deciderec per ora erano la
eSpirale misticaf ma a causa di non so quali problemi di copyright devono
cambiarlo.h
gDevono chi?h
gLoro: Alex, William che canta, Sebastian
al basso e Paolo alla batteria. Sono simpatici, li conoscerai tutti molto
presto.h
gNon vedo lfora.h
Cap. 2 William!
La mattina Buffy si svegliò piuttosto
tardi. Si era ripresa bene dal viaggio e ora voleva diventare operativa. Scese
in soggiorno e trovò Monica con una tazzina in mano e il giornale.
gBuongiorno!h le disse.
gfgiorno. Dormito bene?h
gPerfettamente, grazie. Cfè del caffè?h
gSi, dovrebbe esserci un goccio nella
moka. Attenta, che non è brodaglia americana, è caffè espresso come si deve.h
Avvertì Monica: odiava il caffè lungo e non capiva come poteva piacere.
gMe lo farò bastare.h Sbadigliò
sonoramente, mentre Monica faceva partire lfimpianto stereo.
gAbituati alla musica. In questa casa non
manca mai. A me piace ascoltarla e a Will piace suonarla. Se hai cd portali
tranquillamente giù, a meno che non tu non voglia ascoltarli in privato.h
gOk. Non ho portato molte cose con me, ma
porterò giù quello che ho. Programmi per oggi?h
gPiù tardi torno allfaeroporto, altro non
ho di urgente. Magari possiamo fare un salto al nostro futuro laboratorio, tu
che dici?h
gSì!! Ho proprio voglia di vedere quello
che hai trovato. È distante da qui?h
gIn realtà non molto. Ma cfè bisogno dellfauto.h
Buffy annuì guardando la sua tazzina colma di caffè forte.
gMmmm credo che avrò bisogno di un pof di
latte qui. È troppo per me, ancora. Sentic pensavo di passare al consolato
americano. Dici che è possibile?h
gSì, è a Trieste. Perché dovresti andarci?h
gNon lo so, magari per vedere se la mia
patente qui vale qualcosa, o se servono carte speciali per stare qui. Ho il
permesso di soggiorno per vacanza, ma dovrò farne uno per lavoro, oppure
chiedere la cittadinanzac insomma, cose burocratichech
gVa benec domani ti ci porto. Intanto
ambientati qui, disfa i bagagli, insommac
ambientati!h
Buffy finì di bere con calma, mentre
sentiva Monica canticchiare in giardino che stendeva la biancheria appena
lavata. Erano le undici e mezza, era libera per un pof di godersi la casa
nuova. Tornò in camera sua e iniziò a tirare fuori i vestiti, li pose negli
armadi, mettendo le magliette in un cassetto, i pantaloni perfettamente piegati
nellfarmadio, slip e canottiere nel comò. Non aveva molte altre cose, non poteva
portarsele. Si sarebbe rifatta il guardaroba lì. Passò lfaspirapolvere,
spolverò i mobili, pulì anche i vetri delle finestre. La camera brillava.
gWowc farò fare a te le pulizie di
sotto.h Disse Monica poggiata sullo stipite della porta.
gNon te la asciughi cosìc mi piace
pulire, ma non faccio la caritàch e rise.
gOk, hai ragione. Vado in aeroporto.
Torno a breve.h
gVa bene. Ah senti, ho visto delle bici
qua fuori. Sono tue?h
gSono nostrech
gPosso prenderne una? Volevo fare un giro
per il paese.h
gFai purecci becchiamo dopo.h Vide che
Buffy si torceva le mani un pof nervosamente. gDevi chiedermi ancora qualcosa?h
gEhmc sìc se mi perdo posso chiamarti?h
Monica si mise a ridere di gusto.
gPerderti? A San Piero? Dovresti essere
peggio di Ryoga per perderti in questo buco, ma se succedec fai pure.h
gRyoga?h
gÈ un personaggio di Ranmac un fumetto.
Ryoga è un ragazzo che si è riuscito a perdere dietro a casa, girando a destra
invece che a sinistra. Oh e prima che mi dimentichic ecco la tua chiave di
casa. Così puoi entrare senza aver sempre bisogno di me.h le diede una Yale
blu, tanto per cambiare. Uscirono assieme, Buffy inforcò una mountain bike
rossa (chiaramente di William) e prese a vagare per le stradine, mentre Monica, con la sua fedele Cordelia,
andava a prendere il fratello.
La sala dfaspetto dellfaeroporto non era
del tutto vuota, cferano alcune persone in attesa di un check in per la
partenza. Monica era, come quasi sempre, in anticipo, ma le piaceva andare sul
terrazzo a guardare lfarrivo dellfaereo sulla pista e la discesa dei
passeggeri, infatti era lì. Il piccolo aereo proveniente da Milano stava
completando le fasi di atterraggio e poco dopo i portelloni si aprirono,
lasciando scendere uno ad uno i passeggeri, mentre gli inservienti
dellfAlitalia scaricavano con poca grazia le valigie. Eccolo là suo fratello,
impossibile da non notare anche da lontano: i capelli biondi ossigenati lo
caratterizzavano ovunque, senza contare quel look da dark, vestito
completamente di nero, con lo spolverino in pelle praticamente consunta, che lo
facevano assomigliare ad un affascinante pipistrello. Monica vide che William
salutava la hostess con un leggero bacio: adorava flirtare con le ragazze e lei
non potè che sospirare. Scese le scale mobili e si avviò al cancello di uscita.
Di lì a poco arrivò anche lui. Portava con se solo uno zaino nero ed una
valigia rossa. Quando la vide, le sue labbra si allargarono in un largo
sorriso. Monica aveva cercato, con gli anni, di essere più obiettiva possibile
riguardo a lui: fin da piccoli si adoravano uno con lfaltra, lfetà ravvicinata
era perfetta per poter crescere sempre assieme. Monica amava suo fratello anche
quando tutti lo prendevano in giro per essere un secchione, quando lui non
faceva o diceva nulla. In parte era stato grazie a lei che lui era cambiato
così. Non aveva più i capelli a casco, ma se li era tagliati corti e sparati in
aria con il gel, senza contare lfossigenatura che aveva fatto prendere un colpo
al padre. Si era deciso a togliere gli occhiali e a mettersi le lenti, così
poteva sfoggiare meglio quei occhi blu come il mare, che lei avrebbe tanto
voluto possedere. Gli zigomi affilati, il sorriso a volte dolce, a volte
diabolico, un corpo da paurac ovviamente Monica non subiva particolarmente il
suo fascino, ma sapeva che le altre ragazze impazzivano per lui. Come fratelli
non potevano essere più diversi: lei aveva preso quasi tutto lfaspetto dalla
madre, i tipici tratti mediterranei, gli occhi castani, la carnagione più
scura, insomma, lei era proprio la figlia italiana, mentre William sembrava il
ritratto di suo padre, tipicamente inglese.
gCiao, bellezza!h La salutò.
gCiao figo! Preso tutto?h chiese Monica
mentre lo abbracciava.
gSì. Papà e mamma ti salutano, mandandoti
a dire che dovresti farti sentire di più. Ehi, messaggero non porta pena.h Si
affrettò a dire lui, quando lei sbuffò.
gNon è che loro si sversino molto a
farlo, ti pare? Come è andato il viaggio? Fatto buone conquiste?h gli chiese
maliziosamente. Lui sorrise.
gQualcosa, ma nulla di che, solo qualche
giochetto alla hostessc non abbiamo neppure concluso.h
gSei un maniaco.h
gLo so.h Risero assieme di gusto, poi
Monica riprese.
gComunque a casa cfè qualcuno che puoi
cercare di conquistare e che piace anche a me. È una bella novità, dopo Deborah
tutte quelle che ti sei portato a casa erano tremende.h Ormai erano arrivati
alla macchina.
gDeduco che è arrivata la tua sociach
disse con voce più suadente William.
gSìcte la ricordi Buffy?h
gImpossibile dimenticarla.h
gLa tua prima cotta.h Lo canzonò Monica.
Ed era vero, pensò lui. Appena lei era entrata in casa Cross, lui era partito
per lei. Quel corpicino esile, i capelli biondi, gli occhi verdic lo avevano
fatto sballare. Per non dire quando, per sbaglio, lfaveva vista sotto la
doccia. Lei, per fortuna, non si era accorta di nulla, ma lui era dovuto
correre in camera a togliersi una immediata erezione. Da quel momento non era
più riuscita a guardarla in facciac troppo timido. Chissà lei che cosa avrebbe
pensato rivedendolo così cambiato.
gSta bene?h chiese lui curioso.
gMolto bene. Adesso è in giro con la tua
bici per il paesec ha detto che voleva dargli unfocchiata. Vista lfestensione
di San Piero, sarà già a casa.h
gDirei molto probabilech Erano arrivati
in casa e Buffy era ancora fuori. William salì le scale per appoggiare la
borsa, poi ridiscese per andare in doccia.
Buffy stava girando in continuo per le
stesse strade. Il paese era veramente piccolo, ma le piaceva, perché a
differenza di Sunnydale, cfera molto silenzio. Riusciva a pensare alla perfezione:
aveva evitato di percorrere le stradine sterrate che portavano in mezzo ai
campi, perché era possibile che si perdesse e non era giusto chiamare Monica
perché lei era stata
unfincosciente. Aveva fatto mente locale su cosa ci fosse in paese: nella piazza
centrale cfera una banca, con vicino una panetteria e un bar. A fianco il bar,
la macelleria e il negozio di frutta e verdura, mentre davanti cfera lfedicola.
Andando verso casa, cfera un negozio di alimentari e una profumeria con la
vetrina tutta luccicante. Era veramente un buco.
Era di nuovo a casa e stavolta Cordelia
era in riposo sotto il portico con Legolas appollaiato sul tetto.
gChe ci fai li?h gli chiese lei. Il gatto
la guardò con sguardo sornione e tornò a dormire.
gGli piace stare là sopra.h La voce
maschile la fece girare, solo che Buffy aveva il sole neglfocchi e non capiva
chi parlasse, anche se aveva un forte sospetto su chi fosse. Si mise una mano a
mof di parasole e rimase a bocca aperta per lo stupore.
Che fine aveva fatto William? Lo
splendore che le stava davanti era lfesatto opposto di quello che si ricordava.
Lo scannerizzò centimetro per centimetro, notando come la maglietta attillata
nera esaltava magnificamente i pettorali e i jeans fasciavano le gambe
muscolose. Ebbe una fugace visione di loro due, nudi, sopra le lenzuola rosse
della sua stanza e avvampò. eMadre Santacf pensò.
gHai perso la lingua, passerotto?h
Passerotto??
gWilliam?h chiese lei riprendendosi un
pof.
gIl solo e unico, ma se preferisci, puoi
chiamarmi Spike.h Le disse avvicinandosi un pof e abbassando la voce rendendola
più roca del normale, lasciando lei sorpresa.
gSei cambiato moltissimo, ti ricordavo
piùc chiuso.h Disse lei tranquilla. Si era ripresa dallo shock iniziale e stava
meglio. Lui sorrise malizioso.
gÈ veroc ho avuto modo di rivedere i miei
atteggiamenti e sinceramente preferisco come sono ora. E tu che ne dici?h
gIo? Io non so chi sei. Quando venni qui
anni fa, tu ti eclissavi appena entravo nella stanza, pensavo mi odiassi.
Quindi per me sei sempre lo stessoc devo comunque imparare a conoscerti.h Lei
lo aveva stupito, era una risposta che non si aspettasse.
gCome stai? Sei contenta di iniziare una
nuova vita qui?h
gSto bene. È un bel paesino, anche se mi
sembra poco divertente. Cfè poca gente qui.h
gTi converrà andare a Monfalcone se vuoi
un pof di vita.h Uscì in giardino anche Monica.
gAh, Will, ieri ha chiamato Alex, dice
che ha idee nuove per la band. Devi richiamarlo.h Legolas balzò giù dalla
macchina e si avvicinò alla sua padrona miagolando.
gOk, adesso lo chiamo.h E tornò dentro.
Monica prese in braccio il gatto che si mise a fare le fusa.
gChe ruffiano che sei Leggych poi si
voltò verso Buffy che era ancora lì. gallorac sorpresa?h chiese mordendosi il
labbro inferiore mentre sorrideva.
gA dir poco. Non sembra più luich
gGià. Verso i 17 anni, scomparve William
e comparve Spike. Si era stufato della solita immagine ed eccolo qua. Dicono
sia molto meglio.h
gAltroché. È favolosoch Monica sorrise da
un lato.
gMa daich e Buffy, guardandola, sorrise
con lei.
gEhi pazza, vengono i ragazzi a casa
nostra stasera, è un problema?h chiese William tornando fuori e parlando alla
sorella.
gCosa significa che vengono qui? Li hai
invitati a cena o al dopo cena?h
gCena. Possiamo fare una pasta, che
dici?h
gLa parola giusta non è possiamo, è
possoc io. Comunque ok, però chiamo anche le ragazze. Odio essere in minoranza
numerica tra voi.h
gDa come la metti sembra lfinferno.h
Scherzò Buffy.
gE lo è. Quattro uomini single, arrapati
e bastardi, non sempre sono solo un sogno eroticoc ma anche un incubo. Se
chiamo i rinforzi, è meglio.h Rispose Monica, mentre William scoppiava in una
fragorosa risata.
gAh, sorellina, quanto mi sei mancata a
Londra!h
gLo so.h E fece lfocchiolino a Buffy.
Cap. 3 Amici e Nomi
Monica si mise a cucinare per tutti:
quella sera, oltre a loro tre coinquilini, sarebbero arrivati gli altri tre
componenti della band e due amiche di Monica, totale otto persone, che lei
sapeva, essere affamate come lupi mannari. Aveva mandato William e Buffy a
comprare carne macinata per il ragù e vino rosso. Dopo due ore di inteso
lavorio, dalla cucina si levava un profumino da risvegliare i morti.
Prepararono assieme la tavola e poi aspettarono i loro ospiti. Lo stereo
diffondeva la musica dei Subsonica e i tre chiacchieravano allegramente. Buffy
e Spike avevano preso a guardarsi sottecchi, cercando di non farsi vedere uno
con lfaltra, mentre Monica si stava beatamente godendo la scena. Suonò il
campanello.
gVado io.h Disse Monica. Aprì la porta e
si trovò davanti a Leila, come sempre in perfetto orario.
gCiao!h le disse.
gCiao. Vieni, entra.h Entrò una ragazza
sui venticinque anni, capelli lunghi castani, occhi castani leggermente
orientaleggianti. Aveva il volto ovale, carnagione olivastra, più bassa di
Monica, che già non svettava.
gCiao Leila.h Disse William dal divano.
gEhilà, ben tornato.h Poi si rivolse a
Buffy. gCiao. Io sono Leila.h
gIo sono Buffy.h
gSì lo so. Ti aspettavano tutti qui.h Si
tolse il giubbotto di pelle rivelando un semplice maglione largo e un paio di
jeans. gChe ci avete fatto di buono?h
gPasta al ragù.h Rispose semplicemente
Monica.
gSolo? Speravo qualcosa di più
elaboratoch Monica alzò gli occhi al cielo, mentre William ridacchiava sotto i
baffi.
gLa prossima volta, per avere qualcosa di
elaborato, metto in cucine te e mio fratello e poi vediamo cosa mangiamo, ok?h
Leila fece una smorfia.
gNon sapete cucinare voi due?h chiese
Buffy.
gSono bravi in altre cose, ma in cucinac
il terremoto fa meno danni.h
gPer questo faccio fare a te pranzi e
cene.h Si difese William.
Dlin dlon. Il campanello riprese a
suonare e Monica andò ad aprire di nuovo.
gSebastian, Alex, entrate.h
gGrazie Monica. Permesso.h I due nuovi
arrivati si accomodarono in soggiorno insieme agli altri.
gCiao Spike, ben tornato. Abbiamo idee
spettacolari per il gruppo.h Esordì
Sebastian. Era alto e la sua figura veniva slanciata ancora di più da un lungo
soprabito nero, molto elegante. Infatti indossava anche una camicia bordeaux di
taglio classico e un paio di pantaloni molto sobri. Si portava dietro
unfeleganza innata, dovuta alla madre francese. Era biondo, con i capelli
leggermente ricciolini, occhi verdi come quelli di Buffy, una bocca con labbra
sottili perennemente dischiuse in un sorriso ironico di scherno. Il volto aveva
i lineamenti regolari. Era un bel ragazzo, pensò Buffy.
Dietro di lui, invece entrò Alex: non
poteva essere più diverso da Sebastian, avevano in comune solo lfaltezza. Aveva
i capelli neri, lunghi fino alle spalle e leggermente mossi. Il volto
allungato, circondato da una barbetta rasata non di fresco, più folta nel
pizzetto. Sorriso gentile e occhi grandi scuri magnetici. Indossava un paio di
jeans blu artisticamente consumati e strappati, una maglietta a maniche corte
di un vecchio concerto dei Pink Floid e delle scarpe di ginnastica che un pof
stonavano essendo bianche. Si portava dietro unfaurea di tranquillità e
gentilezza.
gPensiamo di aver trovato il nome
giusto!h disse Alex sorridendo.
gCiao anche a voi, è un piacere vedervi.h
Disse Leila prendendo un bicchiere di vino.
gE lei che ci fa qui?h chiese Sebastian.
gNon dovevamo essere solo noi?h continuò con tono un pof acido.
gHo invitato a cena anche le mie amiche
Leila e Deborahc è un problema?h rispose Monica.
gOvviamente no. Ciao Leila. E tu devi
essere Buffy, la nuova socia.h Disse Alex cercando di tranquillizzare gli
animi. Sapeva che Leila e Sebastian non sempre si sopportavano, ma stavano
tranquilli per gli altri.
gQuindi, ora, mancano solo i due
ritardatari. Come sempre.h Disse William.
A Buffy piaceva osservare il
comportamento dei ragazzi, così da capire meglio le interazioni tra di loro.
gCiao, Buffy.h La salutò con fare
sensuale Sebastian, prendendosi unfocchiataccia da William.
gEhmc ciaoch
gSebastiancè sempre un piacere conoscere
belle ragazze come te.h I presenti alzarono tutti gli occhi al cielo sbuffando,
conoscevano molte bene le tecniche di abbordaggio del ragazzo, ma Buffy sembrò
lusingata da quel commento.
gBhe, grazie.h
Altro giro, altra corsa, suonò per lfultima
volta il campanello, cosa che portò Monica ad andare ad aprire per lfultima
volta la porta.
gEntrate, mancavate solo voi,
ovviamente.h
gÈ colpa sua. È arrivato tardi da me,
facevo prima a venire in Graziella.h Era una ragazza a parlare, alta, bel corpo
pieno di curve sensuali, ricoperto da un vestitino corto e un gilet rosa.
Capelli rosso scuro tagliati in modo che arrivassero alle spalle e la frangetta
corta. Occhi castani truccati con una passata di ombretto rosa, labbra con
rossetto, un naso a patata che le stava bene, nel complesso. La borsa nera
piene di spille completava il look.
gNon è vero. Ho dovuto aspettare che
portassi fuori Cucciola. Quindi buona.h La replica arrivava dal ragazzo dietro
di lei. Non era molto alto, capelli rossi tiziano, il volto leggermente
tondeggiante era spruzzato da una manciata di lentiggini, occhi grigi
sormontati da un paio di occhiali tondi. Portava un paio di pantaloni Adidas di
una tuta nera, felpa arancio con cappuccio e un paio di All Stars leggermente
consunte.
gTranquillo, Paolo, entra. Vi stavamo
aspettando.h
Andarono anche loro in salotto, William
si alzò dal divano e fu Buffy a restare di sale questa volta; la ragazza appena
arrivata gli si gettò al collo dandogli un bacio leggero sulle labbra.
gCiao Debby, ben arrivata, anche se
tardi, come sempre.h
gAh, ah, ah.h Rispose lei in tono
sarcastico. Gli invitati cominciarono a parlare tra loro, mentre Monica e
Buffy si occuparono della pasta.
gScusac ma stanno assieme?h chiese Buffy.
gChi?h
gWilliam e la ragazza coi capelli rossic
pensavo stessero assiemec insomma, visto il bacio.h Disse Buffy con voce
fintamente disinteressata.
gNo, sono solo amici. Sono stati assieme
un paio di anni fac tutto finito, per fortuna.h Rispose Monica agitando un
cucchiaio di legno.
gAh, bene!h Monica la guardò curiosa.
gPrego?h
gNo, cioèc volevo dire, mi spiace per
loro.h
gUh, Uhc immagino. Per ora qui siamo
tutti solo amicic bhe tranne che me e William, ovvio. Tresche ce ne sono e
continueranno ad esserci, ma ci divertiamo assieme. Per esempio, a me piace
Alex da una vita e lui non lo sac o fa finta di non sapere, cosa molto più
probabile. Paolo muore dietro a Leila e lei non lo degna di uno sguardo;
Deborah e mio fratello si frequentavano, ora lei sbava per Sebastian e noi
cerchiamo di farle cambiare idea. Però ci vogliamo bene tra noi. Branco, a
tavola.h
I ragazzi si sedettero a turno, facendo
in modo di alternarsi tra maschi e femmine: Monica sedeva a capotavola, vicino
ai fornelli, alla sua sinistra, William, poi, continuando cferano Buffy, Paolo,
Leila, Sebastian, Deborah ed infine Alex.
gCiao, Leila.h Disse piano Paolo.
gCiao Paolo, ti avevo già visto e
salutato, comunque.h Rispose lei stizzita.
Mangiarono chiacchierando tranquillamente,
soprattutto chiedevano a Buffy di parlare dellfAmerica e di come si trovava.
Soprattutto con le ragazze si trovava bene, erano tutte abbastanza ferrate in
gossip e moda, mentre i ragazzi cercavano di trovare un nome per la loro band.
gE poi ammettiamolo, Spirale Mistica non
prende come gruppo rock. Piuttosto sembra il nome per un gruppo chill out. Ci
serve qualcosa di forte.h Disse veemente Sebastian.
gTipo?h
gBhe, che ne dite di gThe Chess?h e
sorrise.
gGli scacchi? Non dovevamo avere un nome
forte? Non cfè niente di forte negli scacchi!h rispose William facendo una
smorfia.
gGli scacchi sono un gioco fenomenale. È
tutta tattica, è come giocare alla guerra. Sono forti.h Si difese Sebastian.
Alex e Paolo scossero il capo.
gMagari è meglio altroch sussurrò Monica.
gQuindi? Visto che non vi piace la mia
idea, dite qualcosa voi.h
gPotremmocBisiac boys?h
gSembra il nome di una boy-band sfigata.
Altro!h
gGli assassini?h
gPregno di fiduciach
gCazzo, Spike, sai solo a protestare, dai
una mano anche tu!h disse esasperato Sebastian. Lfossigenato prese a pensare
per un pof, poi sorrise e declamò la sua scelta.
gSaremo i eBlood Bro.f Mi sembra
appropriato, voi che pensate?h
gBro? Che significa?h chiese Paolo
curioso.
gBro sta per brothers, fratelli. Diamine,
siamo cresciuti assieme come fratellic insomma, mi sembrava carino. Non fa
paura come gli assassini, né addormenta come gli scacchich
gMmmmmch fece pensieroso Alex. gNon
sembra male. Voi ragazze che dite?h
gLe ragazza danno pollice su.h Parlò per
tutte Deborah.
gAdesso cfè da scegliere il nostro nome,
Monica.h Disse Buffy alla socia.
gE giàch
gTu come lo chiameresti il negozio,
Buffy?h chiese William guardandola fissa negli occhi. Buffy sentì che il
cervello le andava in fumo.
gEh? Ahc bho, qualcosa con Sweet dentroc
in fondo vendiamo dolci.h
gDunque, facciamo le prove.h Cominciò
Monica gTesoro, vado da Sweet a prendere una torta.h Fece una smorfia. gNo,
sembra il nome di un pub.h
gDi solito panetterie e pasticcerie
tengono i nomi del proprietario.h Analizzò Deborah.
gCross ech partì Leila fermandosi, dato
che non sapeva il cognome di Buffy.
gSummers. Ma non sta bene, siamo in
Italia, due cognomi così stranieri non andrebbero bene. Darebbe poca fiducia.h
Rispose calma Buffy.
gE una semplice eCasa del dolcef?h si
intromise Alex dal suo angolino. Monica si voltò a guardarlo sorridendo a
quaranta denti.
gSei un grande. È un nome perfetto. Cfè
il dolce che è quello che vendiamo e la casa che dà sempre unfidea diccalore e
fiducia. Sì!h
gAllora domani mi porti a vedere la nuova
casa del dolce?h era il modo di Buffy per dire che era dfaccordo.
gPropongo un brindisi: ai Blood Bro e
alla Casa del Dolce.h Esclamò Paolo alzando il bicchiere.
gCin!h
gPerò stasera il dolce non cfè. Mi avete avvisato
troppo tardi.h Disse Monica facendo la linguaccia agli altri.
gNo!! Sono venuta solo per quello.h Disse
Leila.
gAh, io pensavo fossi venuta per stare
con i tuoi amici.h Disse William.
gSpike, con voi posso passare mille altre
sere, ma una tortac magari con le fragolec bhe era meglio.h Rispose
candidamente lei. gQuindi, se non cfè il dolce, io tornerei a casa. Domani mi
devo svegliare troppo presto.h Andò a prendersi il giubbotto e la borsa e
salutò tutti.
gCiao Leila. Vuoi un passaggio?h chiese
Paolo velocemente.
gNon mi serve, sono in macchina.h Rispose
secca lei. William scosse la testa. gCiao ragazzi, alla prossima. E voi
muovetevi a fare un concerto.h E se ne andò.
Monica iniziò a sparecchiare la tavola
aiutata da Buffy e Deborah, mentre i Blood Bro parlavano di canzoni da suonare.
gPerché Leila non degna di uno sguardo
Paolo?h chiese Buffy alle due ragazze, mentre puliva il fornello. Le amiche si
guardarono e fecero spallucce.
gLa volta che finalmente lui era riuscito
a prendere un appuntamento con leic bhe ha avuto la pessima idea di presentarsi
quarantatre minuti in ritardo. Per lei è stato un affronto e da quel momento
Paolo è diventato quasi trasparente.h
gStai scherzando? Solo per un ritardo?h
chiese Buffy sconvolta.
gLeila non ha mai preso bene chi non
arriva puntuale. Pensa a questa sera: lei è arrivata per prima, esattamente
alle otto spaccate. Se tarda anche di cinque minuti avverte. E, comunque, lui
non le interessavac cfè uscita solo per fargli smettere di provarci.h Disse
Monica ridacchiando.
gBhe, dato che domani sono in turno di
mattina, vado a dormire, vi lascio qui a divertire ancora un pof.h Annunciò
Paolo alzandosi dal suo posto.
gNo, dai, resta ancora un pochino, non
puoi andartene già via.h Cercò di fermarlo Deborah.
gGrazie dellfaffetto dimostrato, ma devo
scappare. Alle 5 domani devo essere in piedi.h
gOk, bel uomo. Ci becchiamo la prossima
volta.h Gli disse Monica mentre gli prendeva il giubbotto.
gGrazie. A presto.h E anche lui abbandonò
la casa.
gDeborahc chi ti riporta a casa?h chiese
William. Lei spalancò la bocca e si mise le mani nei capelli.
gCazzo! Ehmc Sebastianc mi dai uno
strappo?h
gDevo già portare a casa Alexc non mi è
molto comodo.h Disse lui un pof scortese.
gE allora a chi chiedo? William e Monica
sono già a casa!h ribattè lei stizzita.
gMa certo che ti portiamo, stai
tranquilla.h Cercò di mettere pace Alex. Deborah gli sorrise e prese il
cellulare. Digitò qualcosa di veloce e tornò dalle ragazze.
gAllora, a quando lfapertura?h
Poco lontano, il cellulare di Paolo
squillò: gli era arrivato un SMS. Lesse il mittente. Deborah. Il messaggio era
breve, ma lui capì al volo.
gGrazie!!!h
Evidentemente la tattica evado a casa
prima e ti lascio con luif, aveva funzionato. Sperava solo che Sebastian non
fosse troppo stronzo. Ci provava con tutte le ragazze, tranne che con lei.
Paolo sospirò e decise di avviarsi verso casa: in fondo era vero che la mattina
doveva andare a lavorare.
gChe lavoro fa Paolo?h chiese Buffy ad un
certo punto.
gLavora come metalmeccanico in fabbrica.
È a turno e domani gli tocca la mattina: 6-
gE voi che fate? Sono curiosac scusate.h
gMa figurati. Siamo ben contenti di
risponderti.h Disse Sebastian regalandole un sorriso da sciogliere i ghiacci
eterni del polo. gIo sto finendo la tesi: scienze delle comunicazioni,
indirizzo musicale.h Disse cercando di essere sensuale, beccandosi sguardi
rivolti al cielo dai suoi amici.
gIo lavoro in una panetteria, in attesa
che si liberi un posto da commessa in una certa Casa del Dolcec chi ha orecchie
per intendere, intenda.h Disse Deborah sorridendo.
gForte, sei già del mestiere!!h esclamò
Buffy e lfamica annuì.
gIo non faccio ancora nullac a settembre
inizio a pieno ritmo. Per ora farò la dannata guida turistica a Miramare,
appena mi chiamano.h Disse Spike.
gChe cosfè Miramare?h
gÈ un castello vicino a Trieste. Era la
dimora di Massimiliano dfAustria e sua moglie Carlotta, prima che lui avesse la
brillante idea di farsi ammazzare in Argentina. È un piccolo gioiello che dà
direttamente sul mare. Sono sicurissima che William ti farà fare un bel giro se
lo vuoi. Ormai conosce quel parco meglio delle sue tasche.h Disse Monica.
gIo sono commesso in un negozio a
Monfalcone.h Disse per ultimo Alex.
gChe negozio? Così poi ti vengo a
salutare.h Chiese ancora Buffy.
gIn uno dei più belli della zona.h
Rispose William. gIl nostro chitarrista lavora in un negozio di dischi. Infatti
è il nostro spacciatore ufficiale di musica.h
gMa è splendido!!h esclamò Buffy.
gSì, non è male e poi così mi tengo
aggiornato per la band.h Disse Alex con un sorriso.
gQuindi le nulla facenti siamo solo noi!h
scherzò Buffy in direzione di Monica. Risero tutti.
gBhe, noi dobbiamo darci da fare per
lfapertura di settembre. Domani si va al negozio, ok?h gli ospiti rimasti si
alzarono dalle sedie e andarono a prendersi giacche e giubbotti: era tempo, per
tutti, di tornare a casa.
gBhe, ragazzi, grazie dellfospitalità e
della cena. Buonanotte.h Disse allegro Alex.
gCiao a voi e ci vediamo presto. Domani
in sala provecfacciamo per le nove?h chiese William.
gSì, buon orario. Alle nove domani.
Ciao.h Salutò Sebastian veloce, seguito a ruota dagli altri due passeggeri.
gE anche questa è andata. Dio santo, sono
peggio di unforda di cavallette.h
Esclamò Monica.
gSono simpatici.h Disse Buffy.
gSì, un pof pazzi, ma sono ok.h Fece eco
Spike. gBhe, i piatti li metto a
posto domani. Adesso non ne ho voglia.h
gBhe ma possiamo aiutarti noi, no?h disse
Buffy.
gNo. A casa chi cucina non sparecchia e lava.
Una piccola distribuzione dei compiti. Io vado a nanna. Ciao piccioncini.h E
Monica salì per le scale.
gPiccioncini?h dissero in coro. Si
guardarono e fecero entrambi spallucce. Andarono a dormire anche loro: lfordine
poteva aspettare.
Cap. 4 Novità al lavoro
Il mattino dopo Buffy si svegliò
contenta. Scese in cucina e si ritrovò davanti ad un William in versione
casalinga, armato di guanti di gomma e spugnetta.
gBuongiorno. Bel completo.h Lo prese in giro,
facendo un cenno al grembiule che indossava il ragazzo. Si accorse solo ora che
sotto non portava nulla, solo i pantaloni.
gAh, ah, ah.h Rise per finta lui. gChe
dirti, sono in divisa elegante. È la giusta ripartizione del lavoro casalingo,
almeno così continua a ripetere Monica. È discriminatorio, solo perché non so
cucinare.h
gNeanche un uovo?h
gNo. Mi fermo al buttare la pasta, ma non
chiedermi di metterci il sugoc non sarebbe saggio.h Buffy rise di gusto
allfimmagine che le si era formata in testa di William in cucina sommerso dagli
spaghetti.
gCaffè?h chiese il ragazzo e lei annuì.
gChe fine ha fatto Monica?h
gOh, è andata a fare un pof di spesa.
Tornerà a breve.h
Spike si tolse il grembiule, restando a
petto nudo, cosa che fece parecchio piacere a Buffy a cui venne lfacquolina in
bocca.
gTi piace quello che vedi, Riccioli
dforo?h prese a sfotterla.
gIn realtàcsì. Sei molto bello.h Lui
rimase piacevolmente sorpreso da quella rivelazione da parte sua.
gGrazie. Neppure io ti ricordavo così
esplicita.h
gNon hai avuto la fortuna di conoscermi
prima di adesso.h Lui annuì.
gChe farete oggi?h
gAppena arriva Monica, andiamo a vedere
il nuovo locale, così da decidere quello che dobbiamo fare per renderlo
vivibile. Vieni anche tu?h chiese Buffy.
gNon lo so. Devo passare in libreria.
Anche se non lavoro, devo tenermi aggiornato. Ci becchiamo eventualmente a
pranzo oppure quando tornate.h
gBuongiorno bambini!!h Monica entrò come
una furia con un sacchetto di carta in mano e seguita a ruota da Legolas che
zampettava felice. gSei pronta? Iniziamo a preoccuparci per il nostro futuro!!h
Era raggiante, mentre posava quello che aveva in mano e metteva qualche
croccantino nella ciotola gialla del gatto.
gMi vesto e arrivo.h E Buffy scappò in
bagno.
Monica guardò nella moka in ricerca di
caffè e fece una smorfia quando si accorse che non ce ne era più.
gGiri in casa in quella maniera perché
hai caldo, oppure perché vuoi fare uno spettacolo a beneficio della nostra
ospite?h Chiese con finta noncuranza Monica, mentre si metteva a preparare un
altro caffè.
gDiciamo che Buffy mi dà un motivo in
piùcma ho anche caldo. Me ne fai una tazzina anche per me?h
gOvvio. Domani lavori?h
gSì, pomeriggio, alle tre. Arriva una
comitiva da Londra. Secondo te è normale che uno venga qua a farsi le vacanze?h
chiese lui.
gBhe, ci sono delle belle cose da vederec
comunque, non era di questo che volevo parlare. Buffy dovrebbe passare a
Trieste in Consolato. Ce la porti?h William fece un sorriso che partiva dalle
orecchie.
gChe domande, certo che ce la porto.
Prestale il casco.h I due fratelli si sedettero a bere il caffè aspettando
lfuscita di Buffy, che avvenne poco dopo.
gAncora caffè? Come fate a berne così
tanto? Con le vostre dosi io non dormirei piùch domandò Buffy.
gA questfora non ci fa più nulla. È solo
che tu non sei abituata a come lo beviamo qui. Voi americani con i vostri
beveronic mah...h rispose Monica.
Le due ragazze presero le proprie borse,
rossa per Buffy e blu petrolio per Monica e uscirono avviandosi verso il loro
nuovo negozio.
In macchina, Buffy osservava attentamente
lfambiente circostante. Il giorno prima, stanca per il viaggio e per la voglia
di chiacchiere, non aveva guardato bene ciò che la circondava. Si accorse che
nella vicinanza cferano soprattutto campi, a maggioranza di vigne, infatti la
zona del Goriziano era rinomata in tutta Italia per la produzione vinicola. In
lontananza si stagliava il Carso, zona tipica dellfIsontino e del territorio
Giuliano. La primavera portava unfesplosione di colori, dal verde delle nuove
foglie, al bianco e rosa di ciliegi e mandorli. Nellfaria volavano i piumini
dei pioppi e i pollini delle graminacee, per fortuna che lei non era allergica,
altrimenti non avrebbe fatto altro che starnutire.
gDove abbiamo la pasticceria?h chiese
Buffy.
gA Monfalcone, in pieno centro, via Duca
dfAosta. Cfera un bar fino a poco tempo fa, ma hanno chiuso. È un bel posto.h
Parcheggiarono in una via laterale e poi
camminarono un pof. Superarono una strana struttura bassa e gialla, il Mercato
coperto, spiegò Monica, poi presero la zona pedonale in pavè, circondate da
negozi di tutti i generi e girando lfangolo, si trovarono davanti ad una
vetrina vuota, con un cartello in cui cfera scritto in vendita.
gHo detto al tizio che avevo bisogno di
un paio di giorni per decidere se prenderlo o meno, così lo potevi vedere anche
tu. Comunque non ci sono molte altre possibilità così favorevolic qui è
perfetto, solo perché è in centro e non ce lo farebbe pagare tanto. Dovrebbe
arrivare a breve.h
Intanto Buffy guardava in giro. Il locale
dava quasi sulla piazza principale del paese, Piazza della Repubblica, con il
Municipio davanti. Intorno girava una strada che poi si biforcava nella parte
opposta dove stava lei. Dalla sua parte, invece, partiva una strada che si
immetteva in un senso unico pieno di vetrine scintillanti. Sorrise soddisfatta
per dove si trovava, per lfaria che respirava, così diversa di quella di
Sunnydale, più profumata, più pulita, il cielo più chiaroc o forse, molto più
semplicemente, lfidea di iniziare una nuova vita le faceva bene!
gEccome, scuseme par el ritardo.h Davanti
a loro si era materializzato un vecchietto molto rugoso, vestito in completo
nero, con un basco in testa. Aveva naso piuttosto grosso che fece ridere dentro
Buffy. gVignì, signorine.h Aprì la porta e si ritrovarono in un ampio ambiente
completamente vuoto. Sul soffitto cferano dei neon e sembrava un posto molto
scuro, ma solo perché la vetrina era chiusa. Sul lato opposto allfentrata,
cfera una porta che dava alla seconda stanza, grande almeno quanto la prima e
altrettanto vuota, ma più scura a causa
della finestra chiusa.
gWowc è perfetto.h disse Buffy, mentre
Monica sorrideva soddisfatta. gCerto, dobbiamo dare una bella imbiancata e
cambiare le luci.h Si mise a muovere per la stanza gesticolando felice. gQui
possiamo mettere il forno e vicino lfimpastatrice. Poi i fornelli e i frighi.
Mentre di quach disse spostandosi nella prima sala gcci sta bene il bancone
espositivo, il frigo per le torte da esporre e qualche tavolo alto, per la degustazione
in loco. Monica, abbiamo trovato il posto giusto.h
gLo ciolè, alora?h chiese lfuomo.
Le due amiche si guardarono e insieme
annuirono.
gOvvio!h Lfuomo si fregò entusiasta le
mani e trasse da una tasca interna della giacca un plico di fogli.
gEcco qua il contratto.h Le due firmarono
e si misero dfaccordo per il trasferimento di soldi. Dopo unforetta avevano
concluso lfaffare. gBon, che ne disè de brindar?h il vecchietto diede le chiavi
a Monica, che chiuse, per la prima volta, il suo nuovo negozio. Le portò in una
enoteca lì vicino, nella zona pedonale.
gCiao Toio. Fame tre prosecchi.h Disse
lfuomo. Buffy aggrottò la fronte, lei non era molto abituata a bere.
gFanne due e un refosco per mi.h disse
Monica sicura. Il barista preparò due bicchieri di un vino bianco frizzantino e
uno di un bel rosso rubino per Monica.
gBrindemo a noi. Cin!h
gCin.h Dissero le due ragazze.
gAlora, putele, che me dixè?h chiese il
vecchio, parlando in dialetto. Buffy apparve confusa, ma rispose Monica. gCossa
volè far del posto?h
gVolemo verser na pasticceria. Un
postisin bel. La vignerà da noi, se spera.h
gCerto.h Buffy si avvicinò a Monica e
sussurrando le chiese.
gMa che ha detto?h
gCi ha chiesto che cosa ne vorremmo fare
del negozio. Scusa, ma i vecchietti parlano ancora Bisiacco, il dialetto di
qui. E non hai ancora conosciuto mia nonnach disse Monica bevendo un sorso di
vino.
gMe la presenterai, vero?h
gOvvio. Ok, ora che abbiamo brindato,
sarà bene andare a casa. Non vorrei che William provasse a farci il pranzo.h Uscirono
dal bar e si avviarono alla macchina.
gSono proprio contenta del posto che hai
trovato. È perfettoc quando cominciamo a metterlo a posto?h chiese Buffy
eccitata.
gDomani vado a portare le carte in comune
e a chiedere i permessi necessari, mentre tu vai a Trieste. Ti porta William,
ok? Poi ti potresti fermare con lui al lavoro, così vedi il castello.h
gVa bene, potrebbe essere divertente.h
Quella sera, William arrivò a casa di
Paolo per le prove. Usavano il suo garage, dato che Sebastian e Alex abitavano
in appartamento e William aveva troppi vicini. Invece, Paolo, abitava nella
vecchia casa del nonno, in mezzo alla campagna e nessuno poteva dire nulla.
gOggi provano per la prima volta i Blood
bro. Non siete emozionati?h disse William.
gCome se fosse Natale.h Rispose acido
Sebastian.
gDai ragazzi, basta. Cominciamo con i
Police.h Presero a suonare eEvery little thing she does is magicf e poi
andarono avanti per unfora e mezza cambiando canzoni, riprovando altre.
gDirei che andiamo forte!h disse Alex alla
fine, mentre si toglieva la chitarra.
gSiamo pronti per ricominciare a suonare
da qualche parte.h Continuò Paolo.
gMonica mi ha chiesto se possiamo fare un
concertino quando aprono la pasticceria. Niente di eccezionale, ma mi pare
bello farlo. Voi che dite?h
gA me va benec e a proposito di tua
sorellac carina la nuova socia.h Disse malizioso Sebastian. Spike sorrise.
gSì, molto. E prima che ti faccia strane
ideec lasciala perdere Seba.h
gPerché? Te la vuoi fare tu?h
gIo non me la voglio fare. La voglio
conquistare come si deve. Niente giochi strani come i tuoi.h
gCome sei noioso.h Sbuffò Sebastian
mentre metteva via il basso. gSe non si gioca adesso, lo fai quando sei
vecchio?h
gSemplicemente Spike non pensa che con le
donne si debba solo giocare come pensi tu.h Disse Alex tranquillo.
gGiàc perché non provi a mettere la testa
a posto?h continuò Paolo da dietro la batteria. gCi sono un sacco di ragazze
che farebbero la fila per stare con te.h
gNessuna va bene per me. Sono tutte
scialbe, a tutte manca qualcosa.h
gDeborah non è scialba, per esempio, e
neppure Leila e Monica. Potresti provarci con una di loro.h Disse Paolo.
gSpiegatemi perché state cercando di fare
da agenzia matrimoniale. Se ci provo con Monica, Spike mi ammazza, lo sappiamo
tutti che quei due sono tremendi uno con lfaltro. Leilac ci scanneremmo in due
secondi e Debbycnon lo so, ma non va bene. E poi non voglio nulla di serio. Mi
voglio divertire a letto e basta.h Troncò il discorso Sebastian. gComunque,
domani vado a parlare con il Jackc vediamo se ci lascia il palco per il sabato.
Ci fa bene ricominciare a guadagnare qualcosina. Ciao raga.h E se ne andò
incavolato nero. Gli altri tre risero un pof.
gCerto che quel ragazzo è malato di
figa.h Disse William.
gAnche troppo.h
gVoi pensate che Leila uscirebbe di nuovo
con me?h chiese Paolo speranzoso. I due si guardarono facendo delle smorfie.
gIn tutta onestàcnon ti
converrebbe lasciarla perdere? Trovatene unfaltra, con lei non hai speranza. Ti
ha già giudicato come ritardatarioch disse Alex piano.
gVedremo. Ciao ragazzi.h
William Alex camminarono verso i
loro mezzi di trasporto, una Ducati rossa per William e una Peugeot 206 azzurra
per Alex.
gSenti, Willch iniziò Alex gcavrei un
biglietto omaggio per un concerto a Udinec pensi che a Monica possa
interessare? Mi piacerebbe invitarla.h
gDipende da che concerto è.h
gMuse. Suonano il 31 di
luglio.h
gCosa??? Tu hai un biglietto
omaggio per i Muse?h
gSì. Me ne hanno dati due al
lavoro.h
gE inviti lei e non me?
Bloody Hell, sono il tuo migliore amico e non mi inviti?h
gBhec Monica è Monicac senti
se a lei non interessa, vieni tu.hconcluse Alex.
gMettiti pure lfanima in
pacecverrà di sicuro. Lei adora i Muse, come me del resto. Guarda, non resto
arrabbiato solo perché mi piacerebbe averti per cognato.h
gNon dire stronzate, Will. È
solo un concerto. E poi non se neanche se a lei possa interessarecnon il
concerto, io.h William alzò gli occhi al cielo. Possibile che quei due fossero
così ciechi? Si inseguivano da anni, senza che nessuno dei due facesse una
qualsiasi mossa, troppo presi a dirsi amici per intuire la vera verità.
gNon è giusto, peròc a me
toccherà pagare per andarli a vedere, mentre voi li vedrete gratis.h Sbottò
William.
gCosì impari a studiare letteratura.
Venivi a lavorare da me e avresti avuto i biglietti gratis.hfinì Alex. gBhe,
biondo, io me ne vado a dormire. Saluta le donzelle di casa, ok?h ed entrò in
macchina, per poi sgommare via.
William indossò il suo casco
nero integrale e corse a casa anche lui. Lfindomani avrebbe avuto una giornata
pesantec doveva conquistare Buffy.
Cap. 5 Seduzione al castello
Il consolato americano stava
in via Roma a Trieste. Era un bel palazzo, con la facciata in stile
settecentesco. Trieste era un città di origine romana, veramente, ma il grande
sviluppo lfebbe nel settecento con lfImperatrice Maria Teresa dfAustria, che
fece in modo di trasformare la città in uno dei più grandi porti del
Mediterraneo.
Buffy non era riuscita a
vedere molto del paesaggio, in quanto William correva piuttosto forte. Quella
mattina le aveva fatto mettere il casco di Monica e se lfera caricata in moto.
Il Carso colava a picco in mare e proprio a margine era stata costruita una
strada, chiamata Costiera, piena di curve e spiazzi panoramici. Infatti, nelle
belle giornate, da lì si poteva vedere tutta
In città, William la
accompagnò direttamente in Consolato, con la promessa di farle fare un giro
turistico appena avrebbe finito le carte che doveva fare.
gAllora, passerotto,
finito?h
gSì, mi hanno detto tutto
quello che devo fare. Che si fa adesso?h chiese Buffy.
gBhe, Trieste non è molto
grande. Si parte da Piazza Unità.h Disse William con un sorriso. Buffy si
sentiva viziata da entrambi i fratelli. Monica ancora non le aveva permesso di
muovere un dito in casa, con la scusa che era ancora in modalità ospite, e
William, bhe lui lfaveva appena portata in città, le faceva fare giri turistici
ed era sempre piuttosto gentile.
gAndiamo allora.h Lui sorrise
e la prese a braccetto. gMa dove andiamo?h
gVieni, seguimi.h
Continuarono a camminare per via Roma. Buffy guardava con ammirazione tutti i
palazzi che la circondavano, erano tutti in stile settecento e davano alla
città una particolare atmosfera da mittle Europa. William le raccontava la
storia, di come era cambiata nel tempo. Lei ascoltava rapita, un pof per
lfinteresse, ma soprattutto a causa della voce sexy di Spike. Il modo in cui
parlava, sussurrandole alcune cose nelle orecchie, la facevano andare fuori di
testa. Quel giorni aveva indossato i soliti jeans neri, ma siccome doveva
lavorare, poi, aveva anche una camicia bianca, che gli conferiva una certe
eleganza, nonostante i capelli biondo platino. Notava che molte ragazze
giravano lo sguardo per seguire la figura di William, il ragazzo faceva furore.
Arrivarono in una piazza.
gQuesta è piazza della
Borsa. Il palazzo là a destra è
gQuesta è la zona ricca
della città.h Le sussurrò William.
gVedo.h
gVieni, andiamo di qua.h
Continuarono la loro strada, passando fra la gente che si fermava in Piazza
Borsa a chiacchierare. Buffy potè vedere che cferano un paio di barboni negli
angoli che chiedevano lfelemosina che davano un certo contrasto rispetto alle
cravatte e ai tailleur dei lavoratori più eleganti. Cferano anche moltissimi
ragazzi alla moda che facevano spola tra i diversi negozi di vestiti e di
scarpe presenti.
La piazza si trasformava in
una strada corta che sfociava nella piazza principale della città: Piazza
Unità. Buffy rimase senza parole, mentre William la trascinava davanti alla
fontana circondata da un anello di ferro fatto a posta per sedersi. Davanti a
lei si stagliava il mare: finita la pavimentazione bianca della piazza, cfera
la strada in pavè, poi un altro pezzo di marmo bianco e il molo, su cui era
stato costruito un monumento in ricordo dellfentrata di Trieste in Italia.
gÈ splendidach disse la
ragazza sorpresa.
gSì. E ha due particolarità:
è la più grande piazza Europea che dà direttamente sul mare, ed è anche la più
grande piazza senza una chiesa.h
Buffy si guardò attorno e
non potè che annuire: dietro di loro cferano solo palazzi in stile settecento
bianchi. William cominciò a spiegarle che genere di palazzi fossero.
gQuello dietro a noi è il
municipio, con sotto il centro per il turismo.h Buffy alzò gli occhi: il
palazzo era bellissimo, pieno di guglie a punta che slanciavano lfedificio,
cferano molte finestre ad intervalli regolari di circa un metro, con ognuna un
vaso di gerani rossi che svettavano. Un orologio faceva bella mostra di sé,
sovrastando la piazza, come a controllare che tutto andasse bene.
gQui a destra cfè il Caffè
degli Specchi, praticamente il caffè storico della città insieme al caffè San
Marco, che però non sta in centro. Qui veniva spesso James Joyce, lo
scrittore.h
gSo chi è.h Il caffè aveva
le vetrine molto grandi e davanti ad esse una gran serie di tavolini con delle
tovagliette di raso azzurre. Qualche persona era seduta fuori a godersi i raggi
del sole sorseggiando tazzine di caffè o bicchieri di vino, mentre qualche
cameriere in divisa inappuntabile passava a raccogliere o a portare le
ordinazioni. Dopo il caffè si apriva, a destra, una strada, poi cfera un altro
palazzo alto, bianco, con un arco sorretto da delle colonne di marmo bianco. La
facciata era decorata con mosaici dorati che scintillavano al sole.
gQuello laggiù è
gQuesta piazza toglie il
fiatoch
gLa tua lezione non è
finita. Davanti al palazzo della procura, cfè quello del Loyd.h
Il palazzo era come gli altri
bianchi, nessuna colonna, ma una fontana che rappresentava una sirena su una
conchiglia.
gLfultimo palazzo è il
palazzo dellfhotel Duchi dfAosta.h
Cfera lfhotel che faceva
angolo in una stretta stradina, una banca e un bar con i tavolini di metallo in
bella vista.
gUn gioielloch
gÈ bella, vero? È uno dei
posti che mi piace di più della città. Poi ti porto nellfaltro posto bello. Lo
si vede anche da qui.h Le indicò un puntino bianco in mezzo al mare turchese.
gChe cosfè?h lui rise.
gQuello è Miramare. Di
giorno non si capisce bene che è un castello, ma di notte viene illuminato e si
staglia nellfoscurità. Uno spettacolo, Buffy.h Aveva la voce appassionata, di
colui a cui piace veramente quello di cui parla. gAnche questa piazza cambia
totalmente di notte. I palazzi vengono illuminati da luci potenti, ma
localizzate, che danno un gioco di chiaro scuro eccitante. Poi, là davanti,
prima della strada, ci sono delle lucine al neon, credo, che si illuminano di
viola. Hanno creato forti disappunti, ma a mio parere sono molto carine invece.
Ti porteremo qui una sera vederle.h
gNon vedo lfora!!h disse
Buffy entusiasta. Si stava pentendo di non aver portato la macchina
fotografica.
William la portò a mangiare
in un ristorante piccolino che faceva solo cibi tradizionali. Buffy prese una
frittura di pesce di scoglio. Continuarono a parlare per tutto il pranzo,
scambiandosi aneddoti sulle loro vite, lei in America e lui con sua sorella. A
Buffy piaceva ascoltarlo, perché voleva conoscere il più possibile dei due fratelli.
Mentre finiva il pranzo con
una fetta di strudel di mele, Buffy disse:
gVuoi molto bene a Monica.h
Era una affermazione e lui sembrò sorpreso.
gCerto. Siamo fratelli, è
una cosa strana per te?h
gBhe, normalmente i miei amici che hanno
fratelli, non fanno altro che lamentarsi. Di solito non si sopportano tra loro,
invece voi siete così attaccati.h
gSai, quando eravamo
piccoli, non abitavamo nella stessa casa in cui siamo adesso. Abitavamo in un
appartamento di un palazzo con davanti una strada, non cferano altri bambini,
cferavamo solo noi. Giocavamo sempre assieme, ci coalizzavamo sempre contro
mamma e papà, ci siamo aiutati nei momenti più brutti. Non riesco a concepire
un rapporto diverso con lei.h Rispose William calmo. gLei è stata la persona che
ha aiutato Spike ad uscire dal guscio, non potrei dimenticarlo.h
Presero un caffè in
velocità, perché William si accorse di essere in ritardo per il lavoro.
gTieniti stretta. Andrò
veloce.h
Nel viaggio dfandata Buffy
era rimasta piuttosto rigida, senza godersi molto il viaggio. William non
andava velocissimo, lo aveva capito anche lei, però aveva lo stesso paura,
essendo il suo primo viaggio in due ruote. Ora era peggio: lui correva
veramente e per poter stare sicura, lei si aggrappava al torace di William per
non volare via. ePerò è bello stare così vicini.f Pensò Buffy.
Dopo pochi minuti si
ritrovarono in un parcheggio per gli autobus che dava sul mare che aveva un bel
colore azzurro/verde.
gNon farlo mai più!h urlò
Buffy a William mentre scendeva dalla bella Ducati Monster.
gEravamo in ritardo,
passerotto. Al ritorno andrò più piano, promesso.h Le rispose mettendo via il
casco e il giubbotto. gVieni. Devo aspettare qui il pullman dei turisti. Tu
infiltrati dentro, così non ti perdo di vista.h
La comitiva inglese arrivò
poco dopo a bordo di un bus azzurro: scesero una quarantina di persone di mezza
età, perfettamente calati nello stereotipo dei turisti anglosassoni, completi
di cappello di paglia, pantaloncini corti e calzettoni tirati sulle ginocchia con
i sandali. William fece una piccola smorfia, ma si avviò verso di loro
sorridendo.
gBuongiorno signore e
signori, benvenuti a Miramare. Io sono William e sarò la vostra guida per le
prossime ore.h Disse in perfetto Inglese. Buffy si accodò in fondo al gruppo e
prese a seguirli: passarono attraverso il cancello di muratura bianca con la
merlatura rettangolare in cima. Presero a camminare per un bel sentiero sotto
gli alberi, a sinistra si alzava una collinetta con fitta vegetazione da
arbusti e roverelle dalle foglie scure. A sinistra, invece, cfera un piccolo
muretto che separava il sentiero dal mare a strapiombo sotto di loro.
William continuava a parlare
ai turisti del giardino circostante, ma lei non lo stava ad ascoltare, si
limitava ad osservarlo. Era splendido, con la camicia bianca leggermente
aperta, i jeans che gli fasciavano le gambe così sensuali. E poi mentre parlava
aveva lo sguardo acceso e contento di una persona che amava il proprio lavoro,
anche se estivo.
Il sole picchiava su di
loro, dando al mare una varietà di colori degno di una tavolozza di un pittore,
il castello splendeva davanti a lei abbagliandola con il bianco dei muri. Non
era molto grande, almeno rispetto a quello che si aspettava lei: le finestre
erano disposte su due piani, la porta dfentrata è di legno massiccio lavorato,
protetta da un baldacchino in marmo che sembrava una terrazza che partiva dal
secondo piano. Ai quattro angoli della costruzione cferano delle classiche
torrette bianche rialzate che slanciavano la costruzione. Davanti al castello,
a circa una decina di metri, cfera una grande fontana rotonda che zampillava,
con delle aiuole tutto attorno cariche di fiori colorati. Lo spiazzo era
delimitato da un gazebo che correva per una ventina di metri, carico di glicine,
con al di sotto delle panchine di legno verde. Cferano un sacco di bambini che
correvano urlando. Il gazebo terminava nei pressi di un sentiero lastricato da
con ciottoli di fiume.
gPrego, seguitemi. La nostra
visita inizia da castello.h La voce di William richiamò Buffy allfattenzione.
Entrarono nel castello
seguendo le frecce. William parlava a raffica, lanciando anche qualche
battutina a beneficio delle signore. A Buffy veniva da sorridere guardando gli sguardi
che lanciavano le arzille vecchiette a William. eQuel ragazzo risveglierebbe i
senso ad un mortof pensò lei mentre si trovava nella camera da letto di
Massimiliano dfAustria. Rimase molto colpita dal ritratto che era appesa sopra
la tastiera del letto: un giovane donna dai capelli corvini, con il collo
scoperto su cui faceva sfoggio una collana dorata, la stava guardando con unfespressione colma dfamore. Era
Carlotta che vegliava sul marito. Mentre seguiva la comitiva, Buffy prese a
perdersi nelle sue fantasie. Si immaginò con abiti ottocenteschi mentre girava
tranquilla per il maniero. Aveva servi a cui chiedere le cose, giardinieri a
prendersi cura del giardino splendido che cfera. Si sentiva una vera
principessa. E poi, entrava nella sontuosa bibliotecac.
gQui sono custoditi
settemila volumi, molti dei quali trattano di nautica, materia che Massimiliano
adorava.h La voce di William era lontanac e nella biblioteca cfera lui,
William, che la aspettava, con un libro aperto e gli occhi blu colmi dfamore
per lei.
gahch il sospiro le uscì
spontaneo.
gTutto bene, signorina?h Un
vecchio che lfaveva seguita per tutto il tragitto, la stava osservando da
dietro a delle spesse lenti.
gEhmc sì, tutto okch arrossì
violentemente. eMa che vado a pensare? Lo conosco da meno di una settimana!f
guardò William che stava dicendo qualcosa ad una signora sorridente e si
ritrovò a pensare che quel ragazzo la attirava parecchio.
eVa bene, sarai mio,
William. Non so bene cosa fare, ancora, ma prima o poi scoprirò di che sapore
sei.f E sorrise soddisfatta, mentre lui le lanciava unfocchiata divertita.
gQueste sono le salette
orientali. Massimiliano amava viaggiare e si è fatto portare oggetti
proveniente da tutto il mondo. Queste due sale erano adibite solo per i
fumatori.h
Continuarono il giro per il
castello, fino a quando non raggiunsero una grande sala vuota, piena di stucchi
dorati e arazzi rossi.
gQuesta è la sala grande,
dove Massimiliano e Carlotta organizzavano i balli.h Buffy ebbe di nuovo una
visione di lei e William in versione e800 mentre ballavano insieme un bel
valzer. Le venne da sorridere come una ebete.
La visita finì poco dopo.
Fuori il castello, William diede alcune disposizioni.
gAllora, facciamo
mezzforetta di pausa, così se volete potete girare un pof qui a torno e se
volete potete fare qualche foto. Poi continuiamo il giro nel parco.h I
vecchietti si sparpagliarono e lui andò da Buffy.
gPiaciuto il castello?h
gMolto. Mi sono sempre
piaciute le storie di principi e principesse.h E sospirò. gHo sognato molto
spesso di esserne dentro ad una.h
gSono sicuro che saresti
stata la più bella principessa in circolazione.h
gDai, mi fai arrossire.h
gMa è la verità. Sei
splendida, Buffy.h Disse lui con tono seducente e fissandola intensamente negli
occhi. La magia fu spezzata da un bambino che carambolò tra i loro piedi.
gAhi.h
gAttento piccolo. Ti sei
fatto male?h chiese Buffy.
gSì.h Rispose il bambino e
si mise a piangere, facendo subito intervenire la madre.
gScusate. Gli avevo detto di
non correre.h
gOh, non si preoccupi, è
tutto apposto.h Rispose tranquillo William. Finiti i convenevoli, il ragazzo
vide che Buffy si era avvicinata al cornicione del castello che dava su delle
scale che scendevano verso la continuazione del giardino. Sotto di loro cferano
alcune aiuole, ma quello che a Buffy interessava, era il piccolo porticciolo.
Era stata creata come una piccola insenatura artificiale che lambiva il parco.
gÈ bello qui.h Analizzò lei
con semplicità.
gBhe, Massimiliano non era
stupido. Aveva i soldi e si è fatto la casa al mare, sebbene la sua vera e
propria dimora era a Monza, essendo il Governatore dei possedimenti Lombardo
veneti di Francesco Giuseppe.h
gLei lo amava, vero?h chiese
sognante Buffy.
gPenso di sì. O al massimo
si volevano bene. Cfè chi dice che dopo la morte di Max, Carlotta si sia spenta
per dolore.h
gComfè morto lui?h William
aggrottò la fronte e la guardò un pof male.
gNon mi hai ascoltato
dentro? Ero noioso?h
gCome? No, certo che no. È
solo che quando vedo un castello parto con una delle mie fantasie. Mi faccio
prendere dallfatmosfera e non capisco più nulla.h si scusò lei.
gVa bene, allora mi
ripeterò. Ma solo perché sei tu!h puntualizzò gMax era stato incoronato come
Imperatore del Messico e là ebbe la brillante idea di farsi fucilare. I messicani
non volevano un reggente europeo e quindi ci hanno dato dentro con la
rivoluzione e lui è stato ucciso. Cfè chi dice, anche, che in realtà non sia
morto quel giorno, ma che abbia cambiato identità e si sia trasferito là per
sempre. Io non ci credo.h
gE lei cfè rimasta malech
gParecchio. Ha vissuto sola
qui. E lui non è neppure riuscito a vedere casa sua messa apposto come voleva.
Gli conveniva restare qui.h
gPenso proprio di sì, anche
perché sembra di stare in paradiso. Adesso dove ci porti?h
gAbbiamo tutto il giardino
da visitare. Se non hai voglia di venire non con noi, possiamo ritrovarci qui
più tardi. Ti do uno squillo quando ho finito.h Disse William.
gNo, vengo con te più che
volentieri.h
William li portò per il
sentiero in acciottolato che partiva dallo spiazzo della fontana: la parte
iniziale del sentiero era coperto da una pensilina ricoperta di rampicanti.
Arrivarono ad un grandissimo
spiazzo rettangolare stracolmo di fiori colorati e curati.
William parlava, parlava, ma
Buffy non riusciva a starlo ad ascoltare, persa comfera dal parco attorno a se.
Si sentiva la padrona di quel possedimento, si vedeva con un abito di un bel
colore rosso, ricamato con fili dorati. Aveva una grande scollatura su cui
sfoggiava un grosso diadema con un pendente a forma di goccia. Le fontanelle
tra le aiuole spillavano acqua creando piccoli arcobaleni ovunque, le farfalle
svolazzavano di fiore in fiore e lei si vedeva splendida ed innamorata con
William a fianco.
gDiamine.h Mormorò piano.
Aveva appena deciso di smetterla con gli uomini e ci ricascava in un minuto.
Tutta colpa di quei due occhi blu, aveva sempre avuto un debole per gli occhi chiari.
gMassimiliano aveva fatto
portare da ogni viaggio le piante del luogo, facendo diventare questo parco una
specie di giardino botanico. Era una grande attrazione allfepoca.h Buffy se lo
immaginò vestito da soldato, con una bellissima divisa bianca, da marinaio.
Forse assomigliava troppo a Richard Gere in Ufficiale Gentiluomo, ma non
riusciva a cambiarlo. I guanti bianchi, il cappello con il frontino e quel
sorriso dolcissimo, la fecero sospirare profondamente. Doveva smetterla di
immaginarselo diverso da come erac in fondo anche nella realtà era splendido.
Passarono unfora a girare
per lfimmenso parco del castello vedendo un sacco di piante di genere diverso,
un laghetto con i cigni e le paperelle e anche qualche scoiattolo. La giornata
stava rapidamente finendo.
gVi ringrazio per la vostra
attenzione e spero che vi sia piaciuto quello che avete visto.h Disse William
alla comitiva riunita davanti al loro pullman in procinto di partire.
gOh grazie mister William.
Le sue spiegazioni sono state ottime.h Disse una vecchietta con un sorriso a
quaranta denti. Possibile che ci stesse provando con lui che aveva almeno cinquantfanni
in meno? A Buffy venne da ridere.
gArrivederci e buon
viaggio.h
Tutti i turisti erano saliti
sul mezzo che partì lento, lasciando Buffy e William da soli sullo spiazzo,
davanti alla loro moto.
gSei bravissimo nel tuo
lavoro.h Lo lodò lei.
gGrazie. Ma non è niente di
che. È solo un lavoretto estivo, niente di più.h
gSei bravo comunque.h
gMi lusinghi.h
Il sole stava tramontando
dando al mare un bellissimo color arancio. Il cielo ad est cominciava a
tingersi di blu mentre il sole lentamente calava ad ovest. Buffy rimase rapita
ad osservare tutta la scena: si appoggiò al muretto che delimitava il
parcheggio. William la guardava con un sorriso dolcissimo, perdendosi in
pensieri pericolosi. La sua pelle era ancora più dorata grazie al sole, gli
occhi le brillavano come gemme e i capelli lasciati sciolti volteggiavano pigri
seguendo il vento. Si avvicinò a lei e quando le fu vicina la abbracciò da
dietro. Lei si stupì di questo gesto, ma non si spostò, anzi ne approfittò per
appoggiarsi a lui che la strinse ancora di più.
gSpero tu ti sia divertita
oggi, dolcezza.h Le sussurrò piano allforecchio. Buffy nel sentirlo così vicino
provò una strana sensazione a livello dello stomaco: era come se mille
farfalline stessero svolazzando dentro di lei.
gMoltissimo.h Rispose lei
piano, mentre chiudeva gli occhi per assaporarsi quel momento fino in fondo.
Lui le lasciò un piccolo bacio sul collo, per poi sciogliere lfabbraccio. Quel
momento così intimo lo aveva leggermente scombussolato.
gDovremmo andare a casa,
adesso.h Disse lui alla fine. Buffy lo guardò con unfespressione stupita. Si
era aspettata come minino un bacio, invece lui era già con il casco addosso che
la aspettava. La stava prendendo in giro? Eppure dal suo tocco non sembrava.
Sconsolata si avviò alla moto, si mise il giubbotto e il casco e salì sulla due
ruote, pregando che William andasse piano.
Ripercorsero la stessa
strada dellfandata, ma il ragazzo stavolta se la prese comoda: in realtà non lo
fece per far felice Buffy, bensì per poterla sentire più a lungo aggrappato a
lui. Le sue mani lo tenevano per la vita, anche su avrebbe fatto meglio a
tenersi al cordone di cuoio della sella, ma lui era stato ben attento a non
dirglielo. Aveva il corpo completamente incollato al suo, cosa che gli
permetteva di sentire i due seni schiacciarsi sulla schiena. Ad un certo punto
dovette aspirare profondamente per calmarsi un pof, visto che i suoi jeans neri
erano diventati più stretti al livello del cavallo.
eDiamine, Spike. Non sei più
il ragazzino sfigato di una volta. Cerca di mantenere un pof di contegno!f si
sgridò lui silenziosamente.
Prima di arrivare a casa,
William si fermò in una gelateria.
gHai fame?h chiese Buffy
smontando dalla Ducati.
gNo. Monica mi ha chiesto di
prendere il gelato da accompagnare con le fragole.h
gWowc fragolecmi piacciono
un sacco.h I due presero un chilo di gelato, giusto per andare sul sicuro,
disse William arrossendo un pof, per quella palese dimostrazione di debolezza
cibaria, e poi risalirono in sella, per andare a casa.
gAlla buonforac avete fatto
tardi!h disse Monica appena misero piede in cucina.
gMi sono fatto un pof
prendere con le spiegazioni. In più il gruppo ha voluto andare a vedere il
museo del WWF, che non è compreso nella visita, e quindic tempo perso.h
gAh. Dammi il gelato, va,
che lo metto al freddo. Piaciuto Miramare, Buffy?h
gMoltissimo. È un luogo
speciale.h Monica sorrise.
gÈ vero. Molto carino
ecromantico.h Buttò lì, con tono leggermente malizioso. William soffocò un
colpo di tosse, lanciandole unfocchiata fulminante.
La tavola era già pronta in
attesa dellfarrivo dei due biondi: cfera pane, dei diversi tipi di formaggi e
qualche salume.
gBuon appetito, bambini.h
Dissero Monica e William assieme, mentre Buffy aggrottava la fronte.
gBuon appetito a voi.h Disse
cauta.
gScusaci, è una cosa che
diciamo sempre a tavola.h Spiegò William con un sorriso gCe lo diceva sempre
nostro nonno.h
gAh. Ok.h
Cominciarono a mangiare in
silenzio, mentre ascoltavano il telegiornale interessati.
gPosso suonare questa sera?h
chiese William prima di addentare un pezzo di pane con del salame.
gCerto. Non vedo dove sta il
problema.h Rispose Buffy tranquilla.
gSai, non sapevo se volevate
guardare qualcosa alla Tv, oppure se volevate andare a letto presto.h
gQuesta sera li lavo io i
piatti e no, Monica, non sono più un ospite.h Disse di fretta Buffy per non
farsi interrompere dallfaltra ragazza che si limitò a fare spallucce.
William era sul letto a
strimpellare la sua chitarra: stava ripensando alla giornata passata con Buffy
e quanto la sua vicinanza lo sconvolgesse. Anni prima era stato un povero
sfigato che nessuna ragazza voleva filare. Quei tempi erano passati ormai da
secoli e lui aveva imparato come ci si doveva comportare con le ragazze per
poter far colpo su di loro. Aveva capito che bastava molto poco: una camminata
sicura, gli occhi senza impalcatura davanti e un abbigliamento più abbordabile
rispetto al Tweed inglese. Nessuna ragazza gli scappava, se lui la voleva. Non
era un sciupa femmine come Sebastian, che andava a letto con una e poi chi si
era visto si era visto, però non era neanche un frate di clausura. Ci aveva
dato dentro parecchio, ma era sempre stato galante con tutte. Quindi, in
definitiva, lui era sicuro di se e dei suoi mezzi.
Eppure Buffy lo stordiva. Prese a canticchiare una canzone che
volevano inserire nella scaletta dei loro concerti.
Words like violence
Break the silence
Come crashing in
Into my little world
Painful to me
Pierce right through me
Can't you understand
Oh my little girl
All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm
Le parole amano la violenza
Rompono il silenzio
Irrompono distruggendo
Nel mio piccolo mondo
È doloroso per me
Penetrano dritte dentro di me
Non capisci
Piccola ragazza mia?
Tutto ciò che ho sempre voluto
Tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno
È qui tra le mie braccia
Le parole sono del tutto superflue
Possono solo far male
eIo lfho avuta tra le mie bracciac ma lei?
Penserà che sono ancora uno sfigato?f Più cantava e più andava avanti a
deprimersi, fino a quando Monica non lo sentì cantare una vecchissima canzone
di Marco Masini.
gWilliam, che succede?hchiese allarmata
salendo le scale che portavano alla mansarda. Lui smise di suonare guardandola
senza capire.
gNon succede nulla. Perché me lo chiedi?h
gSai che stavi suonando Masini?h gli disse
avvicinandosi. Lui sembrava sorpreso.
gLo facevo? Non me ne ero neppure reso
conto.h Fece un sospiro. Monica si sedette sul suo letto a gambe incrociate e
lo guardò.
gAllorac vuoi parlarmene tu, o devo tirare
ad indovinare?hcominciò la ragazza.
gComincia tu. Vediamo se mi conosci.h Lei
sorrise a questa frase. Se lei lo conosceva? A momento conosceva più lui di se
stessa.
gTe lo riassumerò in un parola sola.h
Disse Monica sicura guardandolo fisso negli occhi. gBuffy.h William si mosse un
pof a disagio per essere stato scoperto così in fretta.
gNon valech si lagnò.
gHo ragione vero? Figuriamoci, in stè cose
sono un drago. Allora, cosfè che ti preoccupa?h
William prese a tormentarsi le mani, come
faceva sempre quando era un pof nervoso.
gIo non lo so. Oggi siamo stati così bene,
lfho portata a Trieste, poi al castello. Pensavo di fare la mia mossa lì, ma
non ci sono riuscita. Quella ragazza micterrorizza. Ecco, questa è a parola
giusta.h
gNon credo che ti morda, sai?h
gNon sto scherzando!h sbottò lui un pof
piccato per il modo semplicistico in cui la prendeva sua sorella.
gNeppure io, se è per questo. Non vedo di
cosa tu debba aver paura, Will.h
gIoc non ho mai fallito con nessuna
ragazza, o almeno con quelle che mi interessavano. Conosco le mie armi a
disposizione e so come sfruttarle per centrare lfobiettivo. Ma mentre ero su
quel muretto, con lei tra le mie braccia, ho preso ad aver paura. E se lei non
mi volesse?h Quindi era solo questo il problema. Monica si rilassò
visibilmente. Aveva pensato che la cosa sarebbe stata peggiore.
gPerché non dovrebbe volerti?h lui sbuffò,
come se la domanda fosse terribilmente stupida.
gPerché sono un povero secchione
perdente?h Monica scosse la testa alzando gli occhi al cielo.
gNon hai più quindici anni, sei molto
migliorato e pure lei lo ha notato, se ti può far star meglio saperlo.h
gLfaspetto non basta. Dentro sono sempre
lo stesso William sfigato. Lo sappiamo bene entrambi.h Era proprio depresso
nero, pensò Monica. Non si stupiva della Masinite di poco prima.
gAscoltami. Ti osservo da molto più tempo
di quanto non lo faccia tu e prendo il titolo di conoscitrice ufficiale di
William, quindi credimi se ti dico che non sei sfigato, non lo sei mai stato.
Ti ho visto fare cose splendide, cercare di proteggermi dai bulletti, anche
quando era chiaro che con una spinta saresti crollato; hai aiutato chiunque
avesse bisogno di una mano senza chiedere nulla in cambio. Sei un ragazzo
speciale, William, il migliore fratello che una ragazza come me possa avere e
il miglior moroso che una ragazza come Buffy potrebbe trovare. Io non credo che
lei sia stupida, ma se lo sarà, pazienza, troverai unfaltra ragazza che ti farà
impazzire dfamore e Buffy capirà troppo tardi dellferrore che avrà fatto.h Gli
disse dolcemente lei.
gLo credi davvero?h
gAssolutamente. Adesso mi suoni qualcosa
di più simpatico?h
gA patto che tu canti con me.h
gCi sto.h
William pizzicò le corde della chitarra e
iniziò con una delle canzoni preferite della sorella (Indian Summer Sky, U2),
che si unì a lui cantando.
In the ocean cuts ring deep, the
sky.
Like there, I don't know why.
In the forest there's a clearing
I run there towards the light.
Sky, it's a blue sky.
Nel taglio d'oceano nuota profondo il cielo
Luce laggiù non so perchè
Nella foresta una radura
Mi precipito alla luce
Cielo
E' un cielo azzurro
In the earth the hole deep, deep,
decide.
If I could I would.
Up for air to swim against the tide.
Hey, hey, hey.
Up towards the sky.
It's a blue sky.
To lose along the way the spark that set the flame
To flicker and to fade on this the longest day.
So wind go through to my heart.
So wind blow through my soul.
So wind go through to my heart.
So wind blow through my soul.
So wind go through to my heart.
Una fossa nella terra scava a fondo
Decido, se potessi lo farei
Su la testa il respiro è controcorrente
ehi, ehi la alzo sino al cielo
E' il cielo azzurro
Perdere in cammino
La scintilla che ti accende
Una vampata e via
In questo giorno che è il più lungo
Vento passa dentro il mio cuore
Vento spazza la mia anima
Vento passa dentro il mio cuore
Vento spazza la mia anima
Vento passa dentro il mio cuore
Vento spazza la mia anima
William smise di
suonare tutto ad un tratto, lasciando Monica a metà strofa.
gEhi, ci stavo
cominciando a prendere gustoch disse lei fintamente arrabbiata.
gStavo pensando
che dovresti ricominciare a cantare con noi, come un tempo.h Monica sbuffò.
gNo. Lo sai che
non riesco a stare su un palcoscenico, mi vergogno da morire. Poi farei fare
brutta figura anche a voi.h
gLo sai che sei
brava. Conosci tutte le parole a memoria, meglio di me che ogni tanto devo
andare a studiarmele.h
gWilliam, non
ricominciare, ok? Lo sai che mi piacerebbe farlo, ma non posso. Tu sai come
muoverti sul palco, sai interagire e hai una presenza scenica non male, ma io
sono diversa. Sono goffa e mi vergogno, discorso chiuso.h Disse perentoria.
gMach
gNiente ma. Non
canterò davanti ad un pubblico di sconosciuti.h Gli occhi di lei lanciavano
fiamme, ma lui non si impressionò e prese a guardarla con un sorrisino
diabolico stampato sul viso.
gFosse lfultima
cosa che faccio, tu canterai con i Blood Bro. Lo giuro!h
Cap. 6 Debby alla riscossa
Monica era a casa a cucinare: ormai era
giugno inoltrato e cominciava per lei la stagione delle marmellate, a partire
da quella di fragole che ormai bolliva sul fuoco già da un pof. Era pomeriggio
e faceva piuttosto caldo, ma lei sembrava non sentirlo. William era sul lavoro,
mentre Buffy stava conoscendo meglio la zona con la bicicletta prestatale dai
fratelli.
Monica stava facendo un paio di conti per
mettere a posto il locale: Paolo con un suo amico elettricista le avrebbero
sistemato i cavi dove cfera bisogno e lo avrebbero fatto gratis. Le due socie
avevano deciso che sarebbero state loro a dipingere le sale e lfindomani
sarebbero andate nel colorificio a decidere la tonalità giusta. Volevano
spendere il meno possibile e puntavano molto sul fai da te.
La marmellata si stava condensando in maniera
corretta ed emanava un profumino da risvegliare i morti.
gBene, benec stai venendo proprio bene.h
Disse guardando la pentola. Il campanello suonò e lei andò ad aprire, mentre si
asciugava le mani con uno strofinaccio.
gDebby! Ciao.h Davanti a lei cfera la sua
amica in piena tenuta da battaglia: vestitino corto al limite della legalità,
con una generosa scollatura che faceva ben più che intravedere il decolté. Il
tutto, ovviamente, era di una tonalità di rosa acceso.
gCiao. Come va? Spero tu possa darmi un
bicchiere dfacqua, perché sono morta.h
gSei arrivata qui in Graziella?h
gCertoc non ho altri modi per spostarmi.h
Monica le diede direttamente una brocca dfacqua intera con un bicchiere, poi
prese a schiumare la marmellata.
gDove vai vestita così?h chiese Monica.
gDa te. Secondo te sto bene vestita così?h
rispose lei. Monica aggrottò la fronte.
gSei spettacolarec vorrei poter stare io
bene così.h
gPerfetto, perché stasera voglio sedurre
Sebastian.h Disse convinta Deborah e Monica non potè che scuotere la testa.
gDebby, tesoro, quello ti userà e poi ti
butterà via come un fazzoletto usato. Non puoi trovarne uno migliore?h
gNo! È figo, è simpatico e mi piace. Sarà
mio.h Monica lo guardò con unfespressione poco convinta.
gMi spieghi solo il perché? Ci conosciamo
da sempre e da sempre sappiamo che Sebastian è un donnaiolo, peggiore di
William.h
gLo socma non posso farne a meno. Credi
che gli piacerò vestita così?h
gSarebbe un cieco. Oppure un idiota, cosa
che io non escluderei. Qual è il tuo piano?h
gStasera al concerto, farò le mie mosse.
So qual è il mio potere.h
gQuindi stasera.h
gStasera. Per il resto come va?h
gBene. Il negozio procede, abbiamo ormai
tutti i permessi e i vari bolli. A settembre saremo pronte. Intanto questa sarà
lfestate della passione.h Disse Monica con calore. gHo bisogno di un uomoc sono
in astinenza da troppo.h
gAnche io. Come sta William, a proposito
di uomini.h
gOhc bene. Anche lui è piuttosto preso
dagli ormoni impazziti.h
g
gSì. Che vuoi, il primo amore non si
scorda mai.h
gTuo fratello è strano.h Esclamò Debby
allfimprovviso. Monica la guardò sorpresa senza capire bene.
gPerché?h
gÈ pazzo di questa Buffy da quando lo
conosco, eppure è stato con me per tre mesi e io sono la persona più diversa
rispetto a lei. Mi sembra strano.h
gNon è allfestetica che lui guardac o
meglio, la guarda, ma per le storie importanti quella non conta. Tu e lui non
potevate essere una coppia felice e contentac troppo amici per esserlo. E,
comunque, tu e Buffy avete qualche punto in comune.h
La porta di casa si aprì e apparve William
con il casco della moto in mano.
gChe bello, due splendide ragazze che
spettegolano. Come state?h prese a tirarsi via il giubbotto e le scarpe, poi si
avvicinò alle due e baciò Deborah sulle labbra velocemente.
gE che profuminoc fragole?h
gSì. Ancora due orette e sarà pronta.h
Disse Monica mescolando la marmellata ancora piuttosto liquida.
gFantastico. Oh, hai lasciato qualche
fragola a pezzi, come piace a me. Sei una dea in cucina.h Disse lui guardando
dentro la pentola.
gLo soc g rispose la sorella. William
prese un cartone di succo e si sedette a bere con Deborah.
gAllora, di che parlavate?h le due amiche
si guardarono veloce.
gDi niente, solite cose.h Lui le guardò
socchiudendo gli occhi: sapeva che non dicevano la verità.
gQuindi uomini.h Dedusse William
gOvviamente!h risposero le due assieme.
gEd è per un uomo in particolare che ti
sei svestita in questo modo, Deborah?h chiese lui con un tono da terzo grado,
mentre lei sbuffava.
gAvanti, non è così corto.h
gIl costume di Monica ha più stoffa.h
gVa bene, papà Spikec cercherò di fare la
brava la prossima volta.h
gEcco brava.h Monica sghignazzava piano
sentendoli battibeccare.
gParliamo di cose serie. Siete pronti per questa
sera?h chiese Monica versando lo zucchero nella composta.
gCerto. Il primo concerto ufficiale dei
Blood Bro sarà indimenticabile. Faremo una serie di canzoni del nostro vecchio
repertorio e alcune nuove. Ho la voce che sta benissimo e anche gli altri sono
alle stelle. Seba ha trovato proprio un bel posticino per suonare. Speriamo
venga tanta gentech concluse William meditabondo. Per il nervosismo si era
passato talmente tante volte la mano nei capelli, che ormai il gel non riusciva
a tenerli più incollati e si ritrovò con ricciolini sparsi, tutti rigidi.
gCredo che urga un lavaggio capelli.
Vi lascio di nuovo sole, così potete finire di sparlarmi alle spalle.h Disse
ammiccante e le due lo guardarono con fare fintamente innocente.
gMi passi a prendere tu, questa
sera?h chiese Deborah ad una Monica intenta a tirare via dalla marmellata la
schiuma che si era formata a causa del bollore.
gSì, certo. Poi andiamo da Leila.
Passo per le nove e mezza, tanto loro iniziano a suonare appena alle dieci se
tutto va bene.h
gOk, allora io vado. Ti lascio alla
marmellata. A dopo tesoro.h E dicendo così, si avviò verso la bici, ma davanti
alla porta del bagno si fermò per salutare William.
gCiao, Spike. A stasera.h
gCiao Debby.h Disse una voce
ovattata dal bagno.
Monica riprese a mescolare la
composta nella pentola, per poi dare una pulita al piano di lavoro, prima di
mettersi a guardare
La sera arrivò in fretta.
Faceva piuttosto caldo, anche se
lfestate non era ancora scoppiata del tutto. Il cielo era sgombro di nuvole e
le stelle brillavano lontane. Un bel gruppetto di ragazze stava avviandosi
verso un locale da cui proveniva una musica martellante.
gPer fortuna che questo strazio non
durerà tutta la sera.h Si lamentò Leila.
gGià, i ragazzi suonano molto
meglio.h Disse Debby convinta. Si era tirata veramente a lucido per poter
attuare la sua conquista. Per concludere al meglio il suo look, aveva indossato
un paio di sandali a tacco alto. Le altre, invece, avevano tutte i pantaloni
lunghi: jeans blu scuro per Monica con camicetta bianca, pantaloni color
nocciola per Leila con top legato al collo che le lasciava la schiena scoperta
e jeans azzurri con una maglietta corta attillata per Buffy.
gSperiamo ci sia tanta gente a
vederli.h Disse Buffy.
gFaremo noi il tifo per loro. Saremo
le grupie per il dopo.h Le rispose Monica ridendo.
gEntriamo.h
Il locale era bello grande, pieno di
tavoli non del tutto occupati. Dal lato opposto della porta cfera il palco su
cui i ragazzi stavano mettendo a posto gli strumenti. Il pub era illuminato da
faretti posizionati in maniera strategica. Le ragazze si sedettero sul primo
tavolo libero, quello tenuto per la band. Deborah andò sul palco.
gCiao, ragazzi.h Disse allegra.
gCiao Debch Sebastian si bloccò a
metà frase, vedendo come lfamica fosse sexy.
eCentrato!f pensò Deborah
continuando a sorridere.
gSei splendida questa sera.h Le
disse Paolo, mentre infilava un piatto sullfasta apposita.
gGrazie, sei molto gentile. Io vado
al tavolo con le altre.h E se ne tornò indietro con un sorriso soddisfatto sul
volto.
gPeròc proprio figa questa sera.h
Finì Sebastian seguendola con lo sguardo.
gÈ sempre stata bella. Sei tu che
fai finta di non accorgertene.h Disse Alex accordando la chitarra.
gStai buono tu. Pensa alla tua
pasticcera.h
gCome vuoichdisse il chitarrista.
gBene, aspettiamo il cenno dfinizio. Vado a prendermi una
birra.h Disse William per concludere quella discussione. Non gli andava che Deborah
sbavasse in quella maniera per Sebastian, perché, sebbene non stessero più
insieme da anni, era una delle sue migliori amiche e vederla soffrire le faceva
male. E sapeva per esperienza, che Sebastian le avrebbe fatto male, perché lui
le donne le usava e poi chi si è visto si è visto.
gPronto, fratellone?h dietro di lui stava Monica con un
bicchiere di the freddo.
gSono gasato. Sarà un concertonech
gE allora perché sei così immusonito?h
gNon sono immusonitoch lei lo guardava con una espressione
inquisitoria. gOkc lfhai vista Debby stasera? Tutta per lui e lui, invece, non
la calcola.h
gSe non la calcola questa sera è scemo.h
gSì, ma se la porterà a letto e poi bastac lei merita di
meglio.h
gSmettila di preoccuparti. Lei sa badare a se stessa, se
lui le fa qualcosa, lei gliene tornerà pan per focaccia.h
gHai ragionec ma è più forte di me. Oh, iniziamo. Goditi il
concerto.h
gCerto e tu dedicami quella canzone. Ci tengo.h
gSarà solo tuac g e si avviò verso il palco con la sua
falcata sexy e arrogante, mentre Monica tornò a sedersi vicino alle sue amiche.
gUno, due provac ok, funziona. Salve ragazzi, noi siamo i
Blood Bro e spero che stasera vi divertiate ad ascoltarci. Cominciamo con una
canzone piena di carica: eBitter Endf, Placebo.h
Alex prese a suonare la chitarra con potenza, seguito a
ruota da Paolo e Sebastian. Finalmente fu il turno di William che prese a
cantare. Per Buffy fu come ricevere una scossa elettrica nel sentire la sua
voce calda e avvolgente
Since we're feeling so anesthetized
In our comfort zone
Reminds me of the second time
That I followed you home
We're running out of alibis
On the second of May
Reminds me of the summer time
On this winter's day
I quattro suonavano con forza ed
erano molto affiatati. Al tavolo le ragazze stavano cominciando a scatenarsi.
gSono bravi!h Urlò Buffy a Monica e lei annuì.
Deborah ammiccava di continuo verso Sebastian che più di
una volta spostò lo sguardo verso il tavolo.
eChe diavolo sto facendo? È solo Deborah, la tua amica,
sempre quella Deborah.f Era una sensazione strana quella che provava per la
ragazza e non gli piaceva per nulla.
gMa quanto è figo?h urlò Debby allforecchio di Monica.
gChi?h
gMa come chi? Sebastian, ovvio.h
gPer me anche Alex è molto figo.h Si guardarono sorridendo.
gQuesta notte quella camicia sarà strappata. Farò saltare i
bottoni ovunque.h Disse Deborah convinta.
gWowc bel piano!h le rispose ridendo. Sul palco
continuavano a darci dentro con una canzone dietro lfaltra strappando applausi
calorosi.
gDai, guardaloc non è terribilmente sexy?h le disse piano,
mentre Sebastian faceva partire eSeven Nation Armyf insieme alla batteria di
Paolo. gGuarda come tocca quelle corde, come muove la mano su e giùch e dicendo
questo si passò la punta della lingua sulle labbra. gPensa che cosa potrebbe
fare sul corpo di una donna.h
gGrazie dellfimmagine, ma ti giuro che non mi interessa
saperlo.h Rispose categorica Monica.
gGrazie, grazie millech disse William alla fine di eEnjoy
the Silencef gcla canzone di adesso è per una persona speciale. Monica, questa
è per te.h
William partì a suonare la tastiera lfinconfondibile intro
di eBeautiful Dayf e Monica si mise a saltellare davanti al palco cantando con
il fratello, sembrava non le importasse nulla che tutti gli avventori del
locale la guardassero come se fosse unfaliena sbarcata da Marte. Buffy la
guardò stupita.
gNon ti preoccupare. Lei fa sempre cosìch le disse Leila
quando vide la sorpresa dellfamericana. gLei è pazzac la musica è la sua
droga.h
gLo vedoch
Il concerto durò fino a mezzanotte, quando ormai i ragazzi
erano definitivamente spompati, soprattutto William che aveva lfabitudine di
muoversi come un pazzo quando cantava.
gAllora, che ne dite? Vi siamo piaciuti?h Chiese Paolo
avvicinandosi al tavolo.
gSiete stati bravissimi!h rispose Buffy entusiasta.
gGrazie.h E sorrise gentilmente.
Deborah, intanto, aveva iniziato la sua opera di seduzione.
Si avvicinò sinuosa a Sebastian che stava mettendo a posto il basso,
staccandolo dallfamplificatore.
gHey.h Salutò lei.
gHey.h Rispose lui, guardandola pieno di desiderio.
gSei stato molto bravo.h
gTi ringrazio. È sempre un piacere suonare per un pubblico
cosìc affettuoso.h A Deborah veniva da sorridere. Ci stava provando con lei, lo
sapeva: aveva seguito parecchie rimorchiamenti di ragazze portati avanti da lui
e conosceva bene le sue mosse.
gÈ sempre un piacere ascoltare un musicista cosìc dotato.h
Voleva la guerra e lfavrebbe avuta.
gCon chi sei venuta qui?h chiese lui inaspettatamente.
gCon Monica. Guida lei stasera. Perché?h
gCosìc curiosità. Magari ti posso dare uno strappo io a
casa.h
eO la va o la spacca.f
Si disse mentalmente lei.
gA casa mia o tua?h Lui per un attimo perse la sua aria
sicura e rimase spiazzato, ma ci mise un nulla a riacquistare la sua sicurezza.
Si avvicinò allforecchio di lei e le sussurrò:
gDove desideri. Stanotte la passeremo dove preferisci,
fosse anche una panchina del parco.h Aveva dato alla voce un tono più basso del
normale, che sapeva faceva sciogliere le gambe delle ragazze, e le passò un
dito sul braccio nudo, facendola rabbrividire.
gA casa tua andrà perfettamente. Le panchine sono scomode
per certe cose, già provato.h Gli rispose lei con voce ridotta ad un sussurro.
gPerfetto. Tra dieci minuti ho finito qui e sarò tutto
tuo.h Lei sorrise trionfante: la sua fatica stava per essere ricompensata.
Tornò da Monica con un sorriso a quaranta denti.
gDalla tua espressione, si direbbe che le cose con il bel
Seba stanno andando bene.h
gSìc ti faccio sapere tutto domani. Non mi occorre un
passaggio per tornare a casa.h
gOk, in bocca al lupo.h
gCrepi!h
Meno di cinque minuti dopo, Debby si trovò comodamente
seduta sulla Opel Tigra nera di Sebastian con le gambe accavallate in modo da
mostrare più pelle possibile. Voleva fare in modo che lui non la potesse rifiutare.
Fecero la strada in completo silenzio, ascoltando la musica che si spandeva
nellfabitacolo. Deborah guardava fuori dal finestrino per evitare la voglia di
saltargli addosso al primo semaforo rosso, mentre lui faceva vagare lo sguardo
dalla strada a lei, o meglio al suo decolté, molto spesso.
Lfappartamento di Sebastian era in perfetto ordine,
analizzò Deborah appena entrata. Le
sembrava un pof freddo come ambiente, era tutto bianco, solo la tv e lo stereo
risaltavano, scuri come le ali di un corvo.
gNon ti facevo tipo da bianco.h Gli disse.
gNo? Io lo trovo piuttosto distensivo. Vuoi qualcosa da
bere?h chiese lui avvicinandosi al frigo.
gNo, grazie. Sono a posto così.h
Lui la stava guardando come un gatto che punta al topo. Lei
era appoggiata sul muro del salotto, con un sorriso malizioso stampato sul
volto. Lui si avvicinò a lei, bloccandola appoggiando le mani sul muro, a lato
del suo capo.
gTu non sai in che guaio ti sei messa, Debbych le disse con
voce roca.
gOh, ti sbagli. Io lo so benissimo.h
Lui le prese il volto fra le mani e la baciò con irruenza,
portandola verso il letto della sua camera.
gÈ da quando ti ho vista arrivare con questo vestitino che
non vedevo lfora di fare questo.h E così dicendo fece scivolare via le spalline
dellfabito, che si raggrumò ai suoi piedi, lasciandola praticamente solo con le
mutandine di pizzo bianche e i sandali alti.
gE io è da giorni che sogno di fare questo.h Rispose lei,
strappandogli la camicia e facendogli saltare i bottoni in aria, esattamente
come aveva detto a Monica. Lui sorrise e iniziò ad amarla, continuando per
buona parte della notte, fino a quando non crollarono esausti.
Cap. 7 Buona Domenica.
Il mattino seguente, Deborah si svegliò da sola nel letto
di Sebastian. Ci rimase un pof male, perché sperava in un pof di coccole post
risveglio, invece nulla. Trovò i suoi vestiti piegati sulla sedia, si vestì e
si guardò allo specchio facendo un pof di boccacce. Era contenta per la notte
appena passata, il suo sogno erotico ricorrente da due mesi a quella parte era stato esaudito. Ora sperava di
cominciare una storia seria con lui. Uscì dal bagno canticchiando e si ritrovò
il ragazzo davanti.
gCiao Seba.h
gCiao Deborah. Colazione?h
gNo, io non mangio mai la mattina.h
gPermetti che mangio io?h
gNon vedo perché no.h Deborah si sedette a fianco a lui, in
cucina, mentre Sebastian si versava un pof di caffè e prendeva i biscotti.
Cominciò a mangiare in silenzio con lei che lo guardava sorridente.
gStai bene?h chiese lui dopo un pof.
gBenissimo. Perché me lo chiedi?h
gSei lì che sorridi come se avessi una paresi.h Debby ci
rimase male.
gOhc senti che facciamo questa sera?h
Sebastian, che si stava portando alla bocca un biscotto
appena inzuppato nel caffè, si bloccò sconvolto. Il biscotto si ruppe in due sporcando
il tavolo.
gFacciamo?h
gBhe, potremmo essere una coppia, no? Siamo stati bene
questa notte, no?h disse lei sorridendo.
gEhic piano. Siamo solo stati a letto assieme. Ottimo
sesso, lo ammetto, però finisce qui.h Disse finendo il caffè.
gPrego? Tu lfhai vissuta come unac scopata e basta?h
gCerto. Che altro?h
Lei lo guardò con gli occhi sbarrati, senza emettere suono.
gAnzi, ti riporto a casa quanto prima. Devo studiare per la
tesi. Lo avrei dovuto fare ieri, ma stavi dormendo e mi seccava svegliarti.h
Disse lui con tutta calma. Pensava che le cose fossero state messe bene in
chiaro.
gPensavo di piacerti?h sussurrò lei ancora sconvolta.
gEri molto sexy ieri sera e mi hai arrapato alla grande, ma
finisce qui. Amici come prima. Andiamo. Non hai lasciato niente di là, vero?
Non mi piace trovare cose delle ragazze in camera mia.h
Lei si alzò lentamente dalla sedia e si avvicinò al lavello
della cucina, dove stavano asciugandosi piatti e bicchieri. Sebastian era già
alla porta con le chiavi della macchina in mano.
gViech non riuscì a finire la parola, che Sebastian vide
Deborah lanciargli un piatto addosso che si infranse sul muro dietro di lui.
gMa che cazzo fai?h
gTu sei un bastardo!h e via un altro piatto. Lui cercò di
nascondersi dietro al divano, ma lei gli lanciò un bicchiere che si ruppe a
dieci centimetri dal suo piede.
gMa sei matta?h urlò lui sperando di calmarla, ma lei
sembrava impazzita e continuava a tirargli tutte le stoviglie che le venivano
sottomano.
gTu- piatto- sai che-piatto- mi piaci- piatto- eppure-
piatto- mi hai preso in giro!h
gNon ti ho preso in giro. Ho fatto quello che volevo e che
volevi anche tu!h
gIo voglio stare con te! Non mi interessa una squallida
scopata di una notte, per quanto intensa. Non mi basta!h
gAllora hai sbagliato persona, piccola.h
Lei gli gettò lfultimo bicchiere, poi prese la sua borsetta
e si avviò verso la porta. Dopo averla aperta si voltò verso Sebastian che
ancora non si era mosso da dietro il divano.
gBene, non occorre che mi porti a casa. Troverò un
passaggio alternativo. Ricordati una cosa: sai quello che provavo e ne hai
approfittato. Fallo ancora una volta e il prossimo a pagarne le spese sarà il
tuo amato basso e se ancora non lo capirai, sarai tu a pagarec molto
dolorosamente.h Finì lei ricacciando indietro le lacrime e parlando con voce
dura. Uscì dalla casa sbattendo la porta con tutta la forza che aveva e si mise
a camminare verso la più vicina fermata dellfautobus: era una sciocchezza, dato
che non cferano autobus che la riportassero a casa, ma sperava di trovare una
panchina per sedersi e sfogare le lacrime che prima aveva ingoiato. Sapeva che
Sebastian era un donnaiolo, ma si conoscevano ormai da due anni ed erano sempre
stati buoni amici, sperava che quella sera potesse essere il buon inizio per
una storia, magari non La storia della loro vita, ma passare qualche mese
assieme poteva essere una bella idea. Invece lui lfaveva liquidata come una
delle tante, come se fosse una ragazza conosciuta qualche ora prima. Questo le
faceva male. Aveva bisogno di qualcunoc prese il telefono e chiamò.
gProntoc ciao Monicac scusa, lo so che per te è presto e
che è domenica mattina, ma avrei bisogno di chiederti una cosacgraziec potresti
venire a prendermi? Sono vicino a casa di Sebastianc alla fermata del bus. Sìc
ti aspetto qui, non mi muovo. Graziec e scusami.h Concluse la telefonata e
prese ad aspettarla, mentre le prime lacrime presero a scivolarle sulle guance.
Poco dopo la portiera di Cordelia si aprì.
gGrazie. Scusa se ti ho fatto venire qui così prestoh
esordì Deborah. Monica la guardò a fondo e scosse la testa sconsolata.
gHa fatto lo stronzo.h Non era una domanda, era una
affermazione. Lo aveva capito nello stesso momento in cui la aveva guardata.
Lei annuì.
gE non dirmi eTe lo avevo detto.f Non lo sopporterei.h
gNon lo diròc ma tu dovrai spiegarmi perché ti sei buttata
a pesce su di lui, quando sapevic che tipo è!h
gIoc lui mi piace da tantoc io pensavo che mi volesse
perché gli piacevo, invece a lui servivo solo per togliersi un prurito.h
gE non ti aveva sfiorato il dubbio?h
gNo. Insomma, ci conosciamo, lui sapeva di me e quindi
pensavo che non fosse così stronzo da prendere in giro i sentimenti di una
amica.h
gPeccato che lui sia stronzo molto più di tanti altri.
Dovrò fare un bel discorsetto con lui.h
gNo! Lascia perdere, farò finta di nulla. cercherò di
essere fredda e distaccatac perfetta.h Disse con convinzione la rossa, mentre
Monica la guardava dubbiosa.
gEccoci a casa. Senti, un consiglio, Sebastian non lo puoi
conquistare con il corpo. Io sono sicura che lui non sia venuto a letto solo
per tirarsi via il prurito, solo che non lo ha ancora capito. È un uomo, fai
leva sul suo bisogno di possesso.h Deborah la guardò con la fronte aggrottata.
gOk, va bene. Adesso me ne torno a letto con Cucciola e ci
penso.h Aveva già una gamba fuori dallfauto, ma si girò. gGrazie.h Disse
semplicemente.
gFigurati, per così poco.h Aspettò che lfamica entrasse in
casa, poi Monica ripartì.
A casa Cross era Buffy a cimentarsi in cucina: aveva deciso
di preparare le frittelle con lo sciroppo. Voleva dare ai due fratelli una
colazione da leccarsi i baffi, solo che Monica era dovuta scappare via dopo una
telefonata di Deborah e William dormiva della grossa. Quando ebbe finito di
prepararle, salì le scale verso la mansarda e bussò alla porta. Niente, il
ragazzo sembrava non averla neppure sentita. Salì i primi scalini cercando di
non fare troppo rumore.
gWilliamch lo chiamò con un sussurro. Dal letto sentiva
provenire solo il respiro regolare del ragazzo. Arrivò fino alla fine delle
scale e lo vide: era disteso su un fianco, con un lenzuolo rosso aggrovigliato.
Poteva vedere la sua gamba lunga e muscolosa fare capolino: ema non usa il
pigiama?f pensò lei. Prese a guardare il suo profilo, quello zigomo sporgente
che gli conferiva unfespressione decisa, eppure, anche nel sonno, aveva dipinto
addosso quel sorriso dolce e seducente. Ebbe di nuovo un flash di lei e lui su
quel letto in una estenuante maratona sessuale. Si riscosse dai suoi pensieri
solo quando sentì la porta dfentrata sbattere. La sentì anche William che si
svegliò di scatto sbarrando i suoi magnifici occhi blu. Cercò a testoni gli
occhiali sul comodino e inforcandoli si accorse di Buffy davanti a lui.
gBuongiorno passerotto. Dormito bene?h
gPerfettamente.h
gE sei qui perc?h chiese facendo alcuni gesti con la mano
per incoraggiarla ad andare avanti. ePer guardarti mentre dormi perché sei
terribilmente sexy? No, non glielo posso dire.f
gColazione. Ho cucinato io e volevo chiamarti. Ti
aspettiamo giù.h E dopo avergli lanciato un sorriso, scese giù.
gSolo la colazionec ma se eri qui da un pof, dolcezza.h
Disse piano mentre cercava un paio di pantaloni da infilarsi. Optò per dei
pantaloncini nericgambe al vento e senza maglietta e la seguì. Si ritrovò
davanti ad una torre di frittelle che divideva una Buffy sorridente e una
Monica furiosa.
gSpero vi piacciano, è una delle mie specialità.h Disse
lfamericana sorridente.
gGrazie.h Notò con piacere che Buffy lo stava guardando
come se volesse mangiarselo sul tavolo al posto dei dolci. Forse Monica non
aveva tutti i torti nel dirgli che anche Buffy era interessata a lui.
gDovferi?h chiese William a Monica mentre portava un
boccone in bocca.
gIn che senso?h
gCome sbatti tu la porta di casa non lo fa nessuno.
Riformulo: dovferi?h
gDa Deborah. Mi ha chiamato.h Rispose tranquillamente.
gE come mai ti ha chiamato?h Buffy li osservava in
silenzio.
gAveva bisogno di un passaggio a casa.h
William prese a sorseggiare il caffè, mentre Monica lo
fissava severa.
gSono ottime queste frittelle.h Disse William rivolto a
Buffy che si trovò spiazzata da questo cambiamento repentino di argomento.
gGrazie, William.h Gli rispose. Vide che il ragazzo tornò a
guardare la sorella, che non si era mossa di un millimetro, e sospirò.
gSebastian lfha trattata male. Ho ragione?h
gSì.h
gCi parlerò io. Tu lo uccideresti e non voglio mia sorella
in galera.h Monica non disse nulla, ma si limitò a riprendere a mangiare in
silenzio.
Quel pomeriggio i due fratelli Cross si sedettero sul
divano, bandiere alla mano, per guardare il motomondiale. Fin da quando erano
più piccoli avevano preso lfabitudine di passare la domenica pomeriggio a
guardare lo sport in tv, calcio, basket, moto, pallavolo. Insomma, qualsiasi
cosa, basta stare assieme a fare il tifo.
Ovviamente anche quel giorno non faceva eccezione.
gMa fate mai qualcosa separati? Sembrate due siamesi.h
Disse Buffy rivolta a Monica che era già pronta.
gSssss. Stanno per partire. Vai Vale!!h Legolas arrivò zampettando
e si accoccolò in mezzo a loro, come se quello spettacolo non lo riguardasse.
In fondo li conosceva bene.
gScusaci, Buffy, ma sei capitata in una casa di pazzi.
Siediti con noi, magari impari ad apprezzare le nostre follie.h Passarono lfora
successiva a spiegarle come funzionava il mondo delle corse in moto,
soprattutto William, che amava correre in due ruote.
Mancavano due giri alla fine del gran premio e Valentino Rossi e Max Biaggi
erano intenti in un duro testa a testa per la prima posizione, quando il
telefono di Monica squillò, facendola sobbalzare.
gLeila? E che vuole ora? Pronto?h
gCiao.h
gCiao. Che cfè?h
gChe fai?h
gMe lo chiedi anche? Che giorno è oggi?h
gDomenica.h
gAppunto. Lo sai qual è la nostra tradizione.h Disse Monica
perdendosi nei sorpassi dei due centauri.
gOh, la roba con tuo fratello. Io volevo dirti che ho
trovato un ragazzo interessante.h
gBenec cazzo, sì, vai Vale, grande!!h
gGuardi Rossi?h
gSì, sono allfultimo giro, ormai.h
gComunque ti dicevo che ho incontrato un ragazzo strano e
simpatico. Figurati che la prima cosa che mi ha chiesto è come prendo il sole
al mare.h
gAh, ah.h
gE poi si è messo a parlare come niente del fatto che lui
si scotta subito e si spella.h
gAh, ah.h
gE mi ha anche detto che è atterrato su Marte.h
gMa dai?h
gMonica! Non mi ascolti!!h
gEh no! Cavolo, Gran premio dfItalia, ultimo giro, duello
mortale e tu mi telefoni? Cinque minutic capiscimi, per favore. Ecco, guardac.
Taglia il traguardo! E Vale cfè!!! Urlò Monica. gEccomi, ora sono tutta tua. E tu
che gli hai detto? Come lo prendi il sole? Visto che ti ascoltavo?h sentì
lfamica sbuffare dallfaltro capo della cornetta.
gChe mi giro spesso. Secondo te che dovevo dirgli?h
gÈ un pof fuso o sbaglio?h
gÈ simpaticoch protestò debolmente. gMi ha chiesto di
uscire con lui. Domani andiamo a bere qualcosa assieme, così potremmo
conoscerci al di fuori del lavoro.h
gOttima ideac poi voglio i particolari!h
gVa bene, ma non ci sarà nulla, lo sai.h
gVa bene, ma io voglio sapere anche di quello.h
gOk, buon pomeriggio. Ciao.h
gCiao.h E interruppe la chiamata. gMio Dioc la primavera
porta un bel sconvolgimento di ormonic sono tutti che conoscono gente nuova.h
gCome sta?h chiese Buffy.
gBene. Ha conosciuto un tipoc mah.h
gE ce lo presenterà?h chiese William.
gNon lo so. Escono insieme questa sera, non so come si
svilupperanno le cose.h
gSarebbe ora che uscisse dal guscio.h
gMica è così facile per lei.h Ribattè Monica. Buffy non
capiva del tutto.
gCosa le è successo?h
gDiciamo che se il suo ex torna da queste parti, io lo
strangolo.h Rispose decisa Monica con uno sguardo infuriato negli occhi.
gHa fatto il grande stronzo e non avrebbe dovutoc sa di non
dover tornare, sarebbe pazzo se lo facesse.h Spiegò William. Lfamericana non
aveva ancora capito tutto, ma aveva intuito che i due fratelli non ne volevano
parlare e che se avesse voluto sapere qualcosa, ne avrebbe dovuto chiedere alla
diretta interessata.
Squillò di nuovo il telefono di casa. Questa volta fu
William a rispondere.
gPronto.h
gPronto, ciao William, sono Elisa.h
gEly, ciao! Come stai?h Monica si girò sorridendo e piano
disse al fratello di salutargliela.
gChi è?h chiese Buffy.
gÈ una nostra amica. Abita a Parma per lavoro, ogni tanto
ritorna qui per i week-end.h Intanto William continuava a parlottare piano e
Buffy si ritrovò a sorridere ammaliata nel fissarlo con Monica che se la
rideva.
eSe tutto va come penso io, questa sarà unfestate molto
movimentata per i nostri cuoricinicf
William mise giù.
gElisa torna questo fine settimana. Mi ha chiesto se avevamo
posto per ospitarla, ma le ho detto che è arrivata la tua socia. Lfho dirottata
da Paolo che ha qualche stanza in più.h Monica si mise a ridere di gusto.
gNon vuole proprio tornare a casa.h
gNo. Vedi Buffych iniziò William per spiegare come stavano
le cose allfospite gcElisa ha una madre un pelo oppressiva e quando lei se ne è
andata di casa si è ripromessa di non tornare mai più sotto la sua ala. Quindi,
quando viene qui, si fa sempre ospitare da noi, anche se poi la va a trovare.h
gMi spiace, per colpa mia non può venire qua.h
gNon ti preoccupare. Non è un problema. Vedrai che le cose
si sistemano.h Rispose Monica.
gChi viene a farsi un giro in bicicletta?h chiese William
mettendosi le scarpe da ginnastica e guardando Monica in maniera tale che capisse.
gOh che bella idea. Io ci vengo!h esclamò Buffy saltando su
dal divano come una molla. gVieni anche tu, Monica.h William le lanciò
unfocchiataccia.
gEhmc no, credo che dovròch prese a guardarsi in giro, ma
non cfera nulla da fare. gc dovròc non lo so, ma qualcosa troverò.
Divertitevi.h Disse sorridendo sentendosi falsa, mentre i due uscivano assieme.
gFarò una telefonata a Cupidocdovrò farmi regalare lfarco,
visto che gli rubo il lavoro.h Disse mentre i due sparivano dalla sua vista.
gAllora, dove vuoi andare?h chiese William a Buffy.
gGuidami tu. Io non sono mai andata oltre al paese.h Gli
rispose lei.
gAllora vieni, è ora che tu faccia conoscenza dellfIsonzo.h
Il ragazzo virò ad U, seguito a ruota da lei. La portò per
una stradina sterrata limitata da alberi ed arbusti. Il polline di pioppo
volteggiava fra di loro come se fosse neve, farfalle ed insetti ronzavano
intenti nel loro intenso lavorio. William correva come un pazzo tra i sassi e
le pozzanghere presenti sul sentiero alzando chili di polvere.
gEh, eh, eh, prendimi se ci riesci!h la prendeva in giro.
gEhi, non vale!! Fermati.h E prese ad andare più veloce.
Superarono delle vigne e poi dei campi di grano dorati con un pof ovunque macchie
vermiglie di papaveri. Il sole picchiava e faceva molto caldo. Erano usciti da
un piccolo boschetto di acacie attraversato da un fiumiciattolo di acqua
corrente.
gTi piace?h
gSì, molto. È bello qui.h
gVienic qui cfè un posticino carino carino.h William era
sceso dalla bici e camminava per un piccolo sentierino coperto da erba alta che
virava verso il basso. Davanti a Buffy si aprì una specie di spiaggetta di
pochi metri quadrati che dava su una pozza di acqua blu che le ricordarono gli
occhi del ragazzo. Più avanti, placido e lento, stava lfIsonzo nel suo largo
letto, interrotto qua e la da dune di acciottolato, una delle quali creava
quella piccola insenatura naturale davanti a loro. Lui mollò la bicicletta per
terra e prese a tirarsi via i pantaloncini e le scarpe.
gChe fai?h
gUn bagno. Lfacqua è fredda, ma è quello che ci vuole dopo
questa corsa.h E così dicendo le lanciò un sorriso seducente e si buttò in
acqua, scomparendo tra mille schizzi.
gAh cazzo! È gelata!h urlò lui riemergendo. Lei rise di
gusto.
gAllora credo che non ti seguirò. Tu sarai scemo a buttarti
là dentro, ma io no!h lo prese in giro.
gCome mi hai chiamato? Adesso la pagherai!!h Buffy non
riuscì a godersi appieno il petto scolpito di lui, con quella leggera peluria a
livello dellfombelico che spariva a livello dei Boxer; non riuscì a godersi
neppure i capelli bagnati che spandevano goccioline ovunque; non riuscì a
godersi tutto questo, perché lui cominciò a gettarle acqua addosso.
gNo, fermati!!h
gAh, ah, sbagliato!h corse velocemente verso di lei, la
prese in braccio e si incamminò verso la pozza. gBene, bene, ecco un piccolo
sacco di patatec che ne facciamo?h
gTi prego, non voglio bagnarmi.h Piagnucolò lei, anche se
dentro di se godeva nel sentire le sue mani che le toccavano le gambe nude.
gMmmmm non era questo che volevo sentire io.h
gWilliam, mollami!h
gEcco, questo è giusto!h la gettò al centro della pozza
ridendo, mentre lei urlava. gCosì impari!h lei riemerse sputando un pof dfacqua
e ringhiando.
gWilliamc se ti prendo!h i due presero a ridere risalendo
verso le bici. Il bagno aveva fatto bene ad entrambi, ma lfacqua del fiume era
veramente troppo fredda. In più Buffy era totalmente vestita e anche dopo un
pof batteva i denti.
gPasserotto, dovresti tirarti via i vestiti bagnati.h
gNon posso, non ho il costume sotto.h
gFa nulla, resti in biancheria.h Lei arrossì
impercettibilmente, ma si tolse le scarpe grondanti e gli shorts, per poi
togliersi la maglietta. Praticamente era nuda, dato che la biancheria era di
semplice cotone bianco. William prese ad osservare il reggiseno trasparente su
cui spiccavano fieri i capezzoli induriti dal freddo. Deglutì un secondo,
ripensando a lei sotto la doccia e ringraziò mentalmente di avere i boxer
ancora freddi e bagnati dal tuffo.
gSe avessi saputo mi sarei messa qualcosa di più consono.h
Disse lei distendendo le gambe per scaldarsi meglio. Dalla sua posizione
William potè vedere qualche ricciolo scuro che partiva dal pube. eCalmati,
Spikec niente che non hai già vistoc anche di lei.f Cercava di mantenersi calmo
lui, con scarsi risultati. Anche Buffy si accorse del leggero rimescolamento
nei suoi boxer e si sentì lusingata di fargli questo effetto.
gAllora questo tuo cambiamento a cosa è dovuto? O a chi?h
chiese lei curiosa. Lui le sorrise maliziosamente.
gSarebbe giusto che io ti dicessi che sono cambiato per me,
perché non mi piacevo, ma sarebbe una balla. In realtà sono cambiato,
inizialmente, perché ero stufo delle prese in giro. Mi chiamavano secchione,
idiota, perdentec e questi sono gli insulti più gentili. Ero una persona
ricercata solo per copiare i compiti o per degli aiuti. Così ho deciso di dare
un taglio netto a tutto questo. Ho sequestrato Monica per una giornata intera e
siamo andati a fare spese: via il vecchio, avanti il nuovo. Poi, senza passare
per casa, siamo andati dal parrucchiere e sono diventato platino. Non ti dico
che facce che hanno fatto a scuola.h Prese a ridere di gusto, facendo scendere
brividi di eccitazione sulla schiena di Buffy. gI miei prof erano sconvolti, ma
poi andavo lo stesso bene e hanno smesso di preoccuparsi. Le ragazze non mi
pigliavano più per il culo e così sono diventato popolare. Alla fine della
quinta il mio nome era sulla porta del bagno delle ragazzec era il massimo del
riconoscimento ai miei tempi.h Finì lui orgoglioso.
gComplimenti, allora.h
gGrazie!h lei prese a guardare il fiume tranquillo davanti
a loro pensando a come evitare di violentarlo lì, visto che erano le quattro
del pomeriggio e potevano essere visti da chiunque. Doveva solo parlare, mentre
attendevano che i vestiti si asciugassero almeno un pof.
gCome vi siete conosciuti voi della band?h
gDunquec è stata una cosa graduale. Allora, Alex lo conosco
da quando avevamo sedici anni. In realtà me lo ha presentato Monica, dato che
giocavano a basket nella stessa società. Poi, entrando in università, ho
conosciuto Sebastian, perché ha risposto al mio annuncio per il bassista. Anche
Paolo è arrivato grazie allfannuncio: si era iscritto al primo anni di
ingegneria, ma poi ha capito che non faceva per lui ed è andato a lavorare,
però la band era formata.h
gE fate solo cover?h
gIn linea di massima sì, ma qualche volta scrivo qualche
canzone, solo che gli altri non lo sanno.h Disse lui sussurrando.
gE perché?h
gNon sono molto bravo come poetach
gMagari un giorno me ne canterai una.h
gChissàc forse.h Rispose lui facendo spallucce. gChe ne
dici? Torniamo indietro?h
gMeglio.h Si rivestirono in fretta anche se William si
prese qualche secondo per spiarla mentre si chinava per prendere gli shorts,
permettendogli unfampia visuale del suo fondoschiena. eMio Dio, impazzirò se
non mi muovocf
Cap. 8
Chiacchiere tra donne
Buffy e Monica lavorarono alacremente per tutta la
settimana. Avevano concordato per un colore azzurro pastello per la zona
clienti e bianco per quella di lavoro di pasticceria. Paolo stava finendo di
tirare gli ultimi cavi necessari.
gAllora, così vi va bene?h chiese alle ragazze impolverate
dalla testa ai piedi.
gPerfetto. Spine quanto basta.h Concordò Monica.
gAdesso cosa vi manca?h
gDipingere, ammobiliarlo, preparare lfinsegna, decorare la
vetrina. Preparare i volantini per lfapertura, pulirecinsomma, queste cose qui.
g rispose Buffy.
gTi ha chiamato Elisa per domani?h chiese Monica a Paolo.
gSì, la ospito io. Tanto ho stanze in abbondanza in quella
casa. Mio nonno non ha badato a spese quando lfha costruita.h
gBene, così sabato al concerto ci sarà anche lei. Suonate
vero?h
gSìc il tizio del locale è stato molto contento della
nostra performance della scorsa settimana e ci ha chiesto di ripetere.h
gBene! Questa è unfottima notizia.h Esclamò Monica. Lei
adorava ascoltare musica dal vivo, specie se suo fratello cantava.
Uscirono dal negozio per tornare a casa: ormai era sera e
per quel giorno avevano fatto abbastanza. Appena Paolo le ebbe lasciate, Buffy
iniziò a parlare.
gSenticavrei alcune cose da chiederti. Posso?h
gCerto, spara.h
gWilliamc come faccio a conquistarlo?h dritta al sodo.
Monica sorrise.
gSei in fase espansionistica?h
gÈ molto carinoch Monica la guardò con uno sguardo accusatorio.
gOk, molto più che carino, è proprio figo! Solo che ho paura di non
interessargli.h
gFiguratich disse Monica mormorando. gPosso dirti che sei
sulla buona strada. Ammetto che William ama conquistare le ragazze e ci riesce
anche bene, però è sempre stato molto galante. Non è uno stronzoc oddio, è un
uomo, quindi è uno stronzo di natura, è genetico, però è stronzo a momentich
Buffy la guardava sorpresa. gChe cfè?h
gBhec di solito tu e lui sembrate cosìc uniti. E adesso
dici che è stronzo.h
gIo e William siamo uniti e lo siamo da sempre. Però lui ha
un cromosoma Y, al posto della mia X e questo la cataloga come stronzo. Vedi,
la mia teoria è questa: ogni uomo ha il gene della stronzaggine, è una cosa da
Yc proprio così. La differenza tra un ragazzo e lfaltro è solo quanto questo
gene viene espresso. Ma tutti, prima o poi, lo esprimono. Quindi, essendo
William un uomo e ti assicuro che è così,
è anche uno stronzo.h
gAhch Buffy ci pensò un pof su. gForse non hai tutti i
torti.h
gMa tu non eri quella euomini addio.fh Chiese Monica,
mentre superava un semaforo verde.
gÈ vero, ma tuo fratello mi ha un pof scombussolato. Quando
lfho visto la prima volta, là sotto il portico, con quei jeans attillati e la
maglietta nerac bhe, il mio primo pensiero è stato di togliergli i vestiti e di
rotolare con lui nel suo letto, fra le sue lenzuola rosse. Insommac è stato
sconvolgente.h
gPeròc ti capisco, lo farei anche io qualche voltacnon con
William, eh?h disse Monica veloce.
gEh, eh, eh, Alexch disse maliziosa Buffy e Monica arrossì
un pof.
gBhec è molto belloch cercò di difendersi.
gSì, parecchioc ma tuo fratello è meglio.h
gIo dico di no.h
gNon fai testoc non puoi stare con William.h
gMa posso stare con Alex e tu no, sennò ti uccido.h
gNon lo tocco, lo giuro.h Concluse Buffy mettendosi a
ridere con Monica. gCome vi siete conosciuti, voi due.h Chiese poi. Monica
sorrise a quaranta denti, era ovvio che le piaceva parlarne.
gLui una volta giocava a basket ed io pure. Un anno, quando
io avevo 14 anni, la loro squadra faceva allenamento dopo di noi. Lfho visto lì
per la prima volta, in piedi appoggiato sul muro, canottiera blu, pantaloncini
rossi, con i capelli lunghi legati in una coda. Aspettava che finissimo. Non so
neppure se lui si sia accorto di me quel giorno. Non sono mai stata una che si
nota.h Aveva la voce malinconica.
gSono sicura che non sia vero. Ti avrà sicuramente visto.h
gNon importa più. In fondo ora siamo amici, no? Mi va bene
così, lui è troppoc in alto per me. Io sonoc così, non bella, non brutta, nel
mezzo. Lui, invece, è sempre stato circondato da ragazze molto carine. Anche
alcune mie compagne di squadra lo avevano adocchiato, ma lui nulla.h
gE poi?h
gE poi cosa? Ci siamo conosciuti. Andavo sempre a vederlo
giocare, tutte le partite e facevo il tifo. Giocavano dopo di noi, e io
rimanevo. Ci siamo conosciuti cosìc tra un allenamento e lfaltro, sai, un ciao,
un come vac nulla di piùcperò è stato carino.h
gTi piace da quel giorno?h
gSìc entrambi abbiamo avuto le nostre storiec eppure una
parte di me lo ama da sempre. Non si può dimenticare il primo amore, no?h e
sorrise dolcemente.
gE mai niente? Nulla di nulla?h
gUn bacio. Uno soloc ma lui non lo ricorda.h Buffy la guardò con occhi sgranati.
gCome sarebbe a dire? Un bacio non si dimentica.h
gEra ubriaco. Una festa della societàc ha bevuto, io ero lì
ed è successo. Non credo se lo ricordi e in caso contrarioc non mi ha mi fatto
capire niente. Quindi è come se niente fosse successo, almeno per lui. Per me è
stato sconvolgentech
gLo immagino dal tuo arrossire.h La sfottè Buffy.
gNon prendermi per il culoc non è giusto.h
gDai stavo scherzandoc che farai con lui?h
gNullac che ci devo fare. Restiamo amici ed andiamo
avanti.h
gSecondo me dovresti buttartic provare non costa nulla.h
gQui ti sbagli. Se io provo e mi va bene, eureka, missione
compiuta, siamo tutti felici. Ma se io provo e poi va malec oltre la figura di
merda, lo perdo anche come amico, ed è una cosa che non potrei sopportare. Indi
per cui me ne starò ben cuccia.h Finì Monica troncando il discorso.
gOk, fai come vuoi. Tornando al discorso iniziale.
William?h
gWilliamc cosa?h
gCosa devo fare con lui. Devo fare la seducente, la
maliziosa, la timida? Che genere da ragazza ama?h
gTi proporrei di continuare la tattica che stai portando avanti.
Funzionach
Erano arrivate a casa.
gEra ora, stavo morendo di fame.h Le aggredì William.
gSai fratellino, un giorno o lfaltro dovrò insegnarti a
farti qualcosa da mangiare.h Rispose esasperata Monica. Arrivò anche Legolas
scodinzolante.
gA te invece, diamo la pappa senza problemi, giusto
micione. Miao!h ed entrarono in casa.
Il locale era affollato come la settimana prima. Deborah
aveva deciso di non andare al concerto, non aveva voglia di vedere Sebastian.
Al posto suo, Buffy conobbe Elisa: era una ragazza della sua stessa età, con i
capelli neri lunghi fino a metà schiena, gli occhi castani incorniciati da un
paio di occhiali azzurri di metallo con le lenti ovali, un dolce sorriso. Era
rotondetta più di Monica, vestiva con un paio di pantaloni neri, una maglietta
a maniche corte rossa e dei sandali neri. Concludeva con una borsetta jeans.
gPiacere, io sono Buffy.h E le porse la mano che lei prese.
gIo sono Elisa, ciao.h Arrivò Monica portando qualche
bicchiere, seguita da Leila che lfaiutava.
gCome è andata la prima notte con Paolo?h chiese
maliziosamente Monica.
gBene. Si è comportato come un perfetto gentiluomo. È un
bravissimo ragazzo.h
gA proposito di ragazzic qui cfè qualcuno, di cui non farà
il nome, che deve parlare di una certa personac vero Leila? Opsc.h Fece Monica
fintamente dispiaciuta.
Leila si mosse un pof a disagio sulla panca.
gBhec sono uscita con lui una paio di serech
gUn paio? Io ero rimasta a una!h urlò Monica allfamica.
gSiamo andati avantic è simpatico, un pof strano a volte,
ma questo mi attira. È diversoch rispose Leila.
gE come si chiama?h chiese Elisa curiosa.
gGiulio. È un mio cliente, sembra si sia trovato bene con
le mie manich Buffy la guardò con occhi sbarrati: cliente? Mani? Oh signore,
che lavoro faceva la sua amica?
gLeilac scusa, ma che lavoro fai?h chiese timorosa della
risposta.
gLa massaggiatrice shiatsu. Lavoro in un centro
specializzato e anche in proprio.h Rispose sorridendo e Buffy si rilassò.
gE come è andata lfuscita?h incalzò Monica, non soddisfatta
della risposta della amica.
gBene. Abbiamo chiacchierato tanto, mi ha proposto un giro
in moto. Ha una CBR favolosac non vedo lfora.h
gTu come ti sei sentita con lui.h
gNon lo so. Mi viene da dire bene, ma ho ancora un pof
paura di lasciarmi andare troppo. È bello stare con lui, però, solo che forse è
ancora troppo presto.h
gTroppo presto? È passato quasi un annoc mi sembra che sia
il momento giusto per ributtarsi!h
gSaràc però, me la prenderò con calma, questo è sicuro!h
esclamò seria Leila.
La band iniziò a suonare e quindi le ragazze smisero di
chiacchierare a causa del volume troppo alto. Monica ricominciò a saltellare
per il locale seguita da Buffy che aveva voglia di ballare e conquistare
William. Furono seguite da altre persone incoraggiate dalle due ragazze. Buffy
si posizionò sotto il palco, direttamente davanti a William, affascinante come
non mai nel suo spolverino nero. Lei cominciò a muoversi sensualmente,
lanciandogli ogni tanto occhiate sensuali e maliziose. Lui la guardava senza
staccare lo sguardo un minuto dal suo corpo. Monica se la rideva.
gOk, ragazzi, grazie a tutti. Ci prendiamo cinque minuti di
pausa. A tra un pof.h Disse William scendendo dal palco con un salto. Una
cameriera portò una birra ad ogni componente del gruppo, sorridendo seduttiva a
Sebastian, cosa che fece passare unfombra sul volto di William.
gSiete stati molto bravi.h Disse Buffy, facendo voltare
William.
gGrazie. Anche tu ballavi molto bene.h
gÈ una cosa che mi piace fare. Il mio ex lfho conosciuto proprio
in pista.h Disse lei ammiccando un pof. Monica le aveva fatto bere un bicchiere
di vino piuttosto forte e lei, non abituata, si sentiva leggera e propensa a
flirtare come un tempo.
gImmagino che lo avrai fatto andare su di giric sei molto
sexy lo sai.h Lei ridacchiò un pof scioccamente.
gÈ stato divertente, ma poi lui si è dimostrato un
coglione.h Rispose con poca grazia.
gUn giorno mi racconterai tutto per benec ora devo andare a
finire il concerto.h Buffy si avvicinò ancora più a lui e si posizionò in modo
da sussurrargli allforecchio.
gBallerò per tec guardami.h E scoccandogli uno sguardo
malizioso ancheggiò verso il tavolo delle ragazze.
William rimase un pof spiazzato: lo avrebbe fatto sul
serio? Oppure era lfalcool a farla straparlare? Ma in fondo, non si diceva ein
vino veritasf?
gTi sbrighi a salire o per stasera vuoi fare la statua di
sale lìh gli urlò acidamente Sebastian. Spike si riscosse dai suoi pensieri e
con un salto fu sul palco.
gTi ha morso una vipera? Sei più acido del solito questa
sera.h
gAh, ah, ah, simpatico. È solo che non mi sento benissimo.h
gIo so come si chiama la tua malattia.h Disse Paolo
sedendosi gSi chiama Sensi di colpa per come ho trattato Deborah!h
gPaolo, vai a farti fottere! Iniziamo?h
gSì, muoviamoci, di questo parleremo dopo.h Ordinò Alex
perentorio e prese ad iniziare lfintro di Every me, Every you dei Placebo,
sorridendo alla vista di Monica che stava cominciando a scatenarsi al tavolo.
Buffy ritornò in pista, posizionandosi esattamente davanti
a William, in modo che il ragazzo non si perdesse un suo solo movimento. Gli
lanciava sorrisi languidi e occhiate roventi, facendolo deglutire qualche volta
di troppo, cosa che per un cantante non era il massimo.
eVuole la guerra, bene Buffyc sarai accontentata.f Pensò lui
accaldato. Vide mentre ritornava al tavolo per bere, per poi tornare al suo
spettacolo.
I ragazzi continuarono a suonare, alternando pezzi rock a
pezzi più melodici, riuscendo a far ballare qualche lento alle coppiette
innamorate. Finirono con una ovazione del pubblico.
gGrazie a tutti. Spero di rivederci presto. Buona serata a
tutti!h terminò William con un sorriso. Come scese dal palco, si materializzò
una Buffy arrossata e leggermente claudicante.
gSei stato bravissimo.h E ridacchiò.
gGrazie, passerottoc sei ubriaca?h
gSì!! Eh eh eh eh. Io non bevo maich e prese a ridere
mettendogli le mani attorno alle spalle. gLo saic la, su quel palco eri così
eccitante, lo sai vero? Lo sai?h
gWowc bhe, grazie. Forse è meglio se tu ti siedi un pof.h
Disse William, mentre cercava di tenerla su.
gIo non voglio sedermic voglio distendermic e sai dove? Amo
il tuo letto con le lenzuola rosse. E tu con me.h
gQuanto ha bevuto?h chiese William alle ragazze sedute.
Monica sorrise.
gOltre a questo bicchiere a metàc solo uno. Direi che è del
tutto astemia. È già ubriaca?h
gOh sìc meglio se la porti a casa. Vai con lei Monica, io
sono in moto.h E la passò alla sorella.
gMa io voglio stare con Williamc Monica, posso stare con
lui? A te va bene?h
gMi va benissimo, cara, però ora devi stare tranquilla.
Cerca di non vomitarmi in macchina. Bhe ragazze alla prossima settimana.h
Buffy, che non
capiva nulla continuava a parlare a voce alta.
gMa a me piace Williamc è sexy, posso scoparlo? Ohc forse
non dovevo dirlo.h Ma scoppiò a ridere, facendo andare di traverso la birra a
William.
gDomani avrà un mal di testa enorme e non si ricorderà
nientech sentenziò Leila.
gCosì imparerà a non bere.h E dicendo così uscirono dal
locale.
Poco dopo arrivò Alex ignaro di tutto.
gE Monica dove sta?h
gHa portato Buffy a casa. La poverina era ubriaca.h Le
rispose Elisa e lui fece una smorfia.
gDovevi chiederle qualcosa?h gli chiese William da dietro
le spalle.
gNo, era così, per salutarla.h
gE anche per invitarla al concerto, immagino.h
gAnche.h Rispose pacato il bel moro.
gLe ho detto che ho comprato i biglietti per entrambic
muoviti ad invitarla, così le posso tornare i soldi.h
gGrazie fratello.h
gFigurati, è un piacere per me.h
gHo sentito che la tua bella si è presa una sbornia con i
fiocchi.h Disse Sebastian mentre metteva a posto il palco. gNon dovresti essere
la ad aiutarla e confortarla come si deve?h
William e Alex si scambiarono unfocchiata complice.
gForse sono malato io, ma ogni volta che tu dici qualcosa,
Sebastian, mi sembra che tu ti riferisca sempre a qualcosa di sessuale.h sbottò
infine William.
gCaro, tu così mi offendi. È come se ti avessi detto di
approfittare dello stato di Buffy per farci qualcosa. Neppure io scendo a
questi livelli!h sembrava veramente scandalizzato.
gE questo per pura bontà dfanimo?h chiese calmo Alex.
gIn partec ma anche perché preferisco farlo con le sobrie,
almeno non rischiano di svenirmi a metà lavoro.h
gChe umanitario che sei.h
gChe ci volete fare, è così che vanno le cose.h
Buffy e Monica arrivarono abbastanza presto a casa: il
locale dove si trovavano era relativamente vicino. Per fortuna Buffy non si era
sentita male, anzi era euforica e cantava urlando a squarciagola. Quando
aprirono la porta, uscì Legolas che le guardava con muto rimprovero: lo avevano
chiuso in casa per tutta la sera.
gE tu che ci facevi dentro? Briccone, ti eri nascosto
quando ti chiamavo!h gli disse Monica rimproverandolo. Lui si girò sdegnoso e
andò a caccia.
Monica portò Buffy in camera sua lasciandola sul letto
mentre la spogliava.
gMi piace tuo fratelloch
gLo so, me lo hai ripetuto cento volte in macchina.h
gOh, è veroc scusa. Io voglio stare con lui. Lo amo.h
Monica si bloccò. Amare? Già? Cavoli, non si era aspettata che in un solo mese
quella ragazza si fosse già cotta a puntino del fratellino.
gPerfetto, domani diglielo, ok?h
gSì, lo faròc hai ragionec devo farlo.h E dicendo questo
crollò, russando leggermente.
Cap. 9 Una grande dopo Sbornia
Buffy si svegliò e la prima cosa che capì, fu di avere la testa
in fiamme. Gemette sonoramente, mentre cercava di alzarsi.
Capì immediatamente che la notte scorsa doveva aver fatto
la cazzata di bere troppo. Sentì bussare alla porta.
gAvanti.h Gemette piano, mentre un migliaio di spilli le
bucavano il cervello.
gCiao. Come stai?h Monica le sorrideva impercettibilmente.
gMalec potresti anche non urlare? Ho la testa che scoppia.h
gE chi urlac sto parlando normalmente. Non dovresti bere se
non ci sei abituata.h
gNon volevo berec ma era così buono!h poi si bloccò facendo
una smorfia. gHo fatto qualcosa di strano?h
gPerché me lo chiedi?h domandò Monica curiosa.
gPerché la prima e unica volta, fino a ieri, bevuta che mi
sono fatta è stata tragica. Ho preso a dire cose che da sobria neppure
penserei. È successo anche ieri?h
gBhec qualcosina, ma niente di grave.h Disse Monica con un
sorriso poco raccomandabile, che preoccupò un pof Buffy. gDai, scendi che il
pranzo è pronto.h
gIl pranzo? Ma che ora è?h
gMezzogiorno e mezza. Hai dormito parecchio.h Rispose
Monica, lasciando la poveretta esterrefatta.
Buffy si alzò faticosamente sentendo la testa pesante dieci
volte più del normale. Cercò di ricordare cosa era successo la notte
precedente, ma si fermava a quando stava ballando sotto il palco, poi nebbia
fitta. Sperò solo che Monica non le avesse raccontato una balla prima.
Scendendo in cucina, trovò i due fratelli in tenuta estiva. Pantaloncini e
canottiera per lei e solo pantaloncini per lui. Come vide William rimase senza
un grammo di saliva in bocca, più lo guardava e più capiva di volerlo per se.
gBuongiorno, passerotto.h La salutò lui.
gCiao.h
gCome stai?h
gHo vissuto momenti miglioric ma passerà.h Si sedette
mentre Monica metteva in piatto del riso allo zafferano. Buffy fece una smorfia
quando vide il cibo, aveva un pof di nausea.
gNe vuoi un pof o preferisci limitarti ad un pof di pane?h
chiese Monica.
gGrazie, credo che passerò il risoch disse prendendo dal
cestino in mezzo alla tavola una pagnotta, sbocconcellandola piano. gallorac
come è finito il concerto ieri?hn William la guardò come se lo stesse prendendo
in giro.
gGuarda che cferi anche tu, sai?h lei prese a torcersi le
mani.
gEhmc in verità non ricordo praticamente nullacso che
ballavoch gli occhi di William scintillarono maliziosamente.
gEccome! Ballavi molto bene, eri molto sensualech Buffy
quasi si strozzò con lfacqua che stava bevendo, mentre Monica annuiva.
gIn effetti ti muovevi in maniera piuttosto disinibita.h
gEroc era solo lfalcool.h Cercò di difendersi.
gNessun problema, mica ti giudichiamo qui! Anzi, era un
vero piacere vederti mentre lo facevi.h Finì ridendo William, lasciando Buffy
ancora più rossa di vergogna. I suoi tentativi di seduzione erano stati presi
in giro, sigh.
gTi va di venire a fare un giro in bici con me dopo? Magari
ti aiuta a stare meglio.h Chiese Spike a Buffy e lei non se lo fece ripetere.
gCerto, vado un attimo a lavarmi la facciach e così dicendo
si chiuse in bagno, trattenendo a stento un sorriso al pensiero di stare sola
con lui.
gPosso sapere i tuoi piani?h domandò Monica al fratello,
mentre con tranquillità si mangiava un sacchetto di ciliegie.
gVoglio vedere se quello che ha detto ieri notte era veroc
se tutto va bene, faremo tardi per cena.h Monica prima sorrise, poi fece una
smorfia di finto disgusto.
gMi vuoi dire che cenerò con una coppia? Mio Dio, sarò la
terza incomoda. Sai che faccio? Chiamo Elisa e le chiedo di uscire con me.
Ciapa, là!h finì lei in dialetto.
gPerché non chiami Alex, invece? So di sicuro che è a casa
oggi.h Buttò lì con noncuranza William. Lei si ammutolì di colpo, come se
lfidea le stesse passando effettivamente in testa, poi scosse il capo.
gNon credo sia una grande idea. Elisa, meglio!h
William, alzando gli occhi al cielo, andò in camera sua a
preparare un piccolo zaino per la sua escursione sul fiume. Voleva portarla in
una piccola insenatura quasi del tutto nascosta, in modo che nessuno potesse
disturbarli. Voleva il terreno più libero possibile! Decide di rimanere in
pantaloncini: più vestiti aveva addosso e più elaborato sarebbe stato
spogliarsi al fiume e già ora solo quel pezzo di stoffa gli risultava stretto.
Scese velocemente trovando una Buffy intenta ad allacciarsi le scarpe di
ginnastica.
gSono pronta.h
gBene, pure io.h Rispose lui.
Inforcarono le bici e William prese di nuovo a farle strada
per le stradine in mezzo ai campi, stavolta, però, erano passati per unfaltra
zona del paese. Faceva un caldo tremendo, ormai lfestate era scoppiata in tutto
il suo splendore. Le due bici lasciavano dietro di loro una scia di polvere,
entrarono in un sentiero coperto da alti alberi che li riparavano dal sole
cocente. Buffy ringraziò mentalmente di essersi portata gli occhiali da sole,
visto le nuvole di insetti che le si spiaccicavano sulla faccia. Doveva stare
ben attenta a tenere la bocca chiusa.
Dopo un buon quarto dfora di pedalata, William sterzò verso
sinistra violentemente, portandola in un sentierino ancora più piccolo del
precedente. Qui dovevano andare più lenti a causa dei grossi ciottoli presenti.
gVieni, vedrai che ti piacerà.h Le disse sorridendo. Si
ritrovarono in una spiaggia di sassolini molto piccoli, sembrava quasi sabbia.
Cferano degli alberi che facevano ombra, una pozza di colore verde azzurro
davanti a loro e neanche unfanima intorno. Secondo Buffy, il paradiso.
gWowc è bellissimo.h
gGià. Lfho scoperto qualche anno fa. È agibile solo
dfestate, dato che dfinverno qua è tutto fiume.h Mollò la bici a terra e dallo
zaino fece uscire un grande asciugamano rosso. gCosì staremo più comodi.h E si
tolse anche le scarpe, mentre Buffy lo imitava restando, questa volta, in
costume. Aveva un due pezzi a triangolo di colore giallo, con i fiorellini
rosa.
gStavolta mi sono premunita.h Disse lei parlando del
costume.
gNon so se lo
preferisco cosìch rispose lui piano, sorridendo. ga parte questo, come stai?h
gBhe, continuo a chiedermi chi me lfha fatto fare a bere,
ma mi sento meglio. Lfaria aperta fa miracoli.h Disse lei stiracchiandosi. Si
distese sullfasciugamano, mentre lui si sedeva vicino a lei. gSi sta davvero
bene qui, quasi ne approfitto per dormire un pof.h
gNon vieni a farti un bel bagno fresco?h
gNon ora. Resto qui a guardarti.h Rispose lei, mentre lui
con pochi passi raggiungeva lfacqua fredda. Si tuffò in fretta e fece qualche
bracciata, ma poco dopo riemerse permettendo alla ragazza di guardare ogni più
piccolo anfratto di lui. Adorava il modo in cui gli stavano i capelli bagnati:
i riccioli cadevano scomposti sul volto, mentre milioni di goccioline
scendevano dalle loro punte.
Si soffermò a fissare a lungo lo stato dei suoi pantaloncini:
grazie allfacqua ora erano completamente incollati alle gambe, facendole
intravedere anche il pacco rilassato. Quando capì quello che stava guardando,
Buffy distolse lo sguardo imbarazzata. Lui se ne accorse e sorrise trionfante.
gBrrrc gelida come pensavo.h Le disse mentre si sedeva
vicino a lei.
gSei tutto matto a buttartic mi fai venire i brividi solo a
guardarti.h Lui prese a scuotere la testa sopra di lei bagnandola tutta e
facendola urlare. gsei matto!!h Lui rideva senza ritegno.
gDai, passerotto, scherzavoc mica vorrai morire di caldo?
Un pof di acqua fredda non può che farti bene e poi con sto caldo ti
asciugherei in un attimo.h Lei fece una smorfia, ma si mise a sorridere dopo
poco.
gVa bene, sei perdonatoc ma solo perché fa caldo.h
William si distese allungando le gambe e mettendosi le mani
sotto la testa e Buffy guardava il fiume placido davanti a loro.
gAllorach iniziò lui con un sorriso diabolico dipinto sul
volto gcparliamo di cose serie.h Buffy prese a guardarlo senza capire dove il
ragazzo volesse parare.
gPrego?h
gBhe, ieri sera hai detto cose particolarmente
interessantich disse William con fare sornione, mentre lei arrossiva
violentemente.
gOddio, che ho detto?h sussurrò lei timorosa della
risposta.
g Mi hai detto che ti piacciono le mie lenzuola rossech
gEhmc sono molto carine in effetti.h Balbettò un pochino
lei.
gNe ho un paio ancora più belle, sai?h rispose lui
ammiccando.
gAh sì?h
gSìc sono nere, di seta. Molto eccitanti.h Buffy gemette
allfimmaginarsi loro due nel letto a godere come due pazzi.
gE sai che cosa hai detto ancora?h continuò lui, facendo
finta di non essersi accorto della reazione della ragazza. Lei scosse il capo
temendo il peggio. William si girò leggermente e prese a fissarla negli occhi,
poi, scandendo bene le parole continuò. gHai detto che avresti voluto
distenderti nel mio lettoc con me.h
Buffy chiuse gli occhi maledicendosi ancora una volta per
aver bevuto. Si mise le mani sul volto sconsolata.
gScusac colpa dellfalcool.h Cercò di difendersi, ma lui si
mise in ginocchio davanti a lei in modo da parlarle allforecchio.
gPerché ti scusi, amore? Lo trovo un onore e se vuoi
possiamo provarlo quando preferisci.h Lei sgranò gli occhi e si ritrovò a
fissargli le labbra con una voglia terribile di baciarle. gFallo, Buffyc o lo
faccio io.h Le sussurrò pianissimo William.
eBhe, me lo ha chiesto luicf Buffy si avvicinò di più,
riuscendo finalmente a toccargli le labbra. Aveva deciso di andare piano, senza
buttarsi subito, ma dopo pochi secondi cercò di infilare la lingua in bocca al
ragazzo, che aprì le labbra per farla entrare. William passò una mano dietro il
collo di Buffy per farla aderire di più a se e stanco di stare in ginocchio la
fece distendere mettendosi sopra di lei, il tutto senza scollarsi di un
centimetro. Le loro lingue continuavano a duellare e a conoscere la bocca
dellfaltro, come a voler imprimere ogni millimetro quadrato nella mente. Lui
potè assaggiare il sapore di dentifricio con cui Buffy aveva cercato di
togliersi il saporaccio del post sbornia, mentre lei assaporava il gusto del
caffè che aveva appena bevuto lui. Nessuno dei due voleva cedere prima
dellfaltro, ma quando le mani di William presero a cercare di togliere il
costume di Buffy, lei lo fermò.
gNo, qui ci potrebbe vedere chiunque.h
gDirei di no, passerotto. Non viene mai nessuno quich e
puntò sul suo collo nudo leccandolo dal basso verso lfalto.
gMmmmm.h Buffy decise che le parole non servivano più e
continuò a gemere soddisfatta. William le aveva slacciato il reggiseno e
giocava con i suo capezzoli. Si stava impegnando come poche volte in vita sua,
la pelle di Buffy era leggermente salata, dovuta probabilmente al sudore, ma a
lui non dispiaceva, la voleva in qualsiasi modo. Stava per toglierle gli slip,
quando sentì qualcosa di freddo bagnargli i piedi: lfIsonzo si stava alzando,
cosa che succedeva abbastanza spesso, anche dfestate. Niente di grave, ma
rovinava sicuramente lfatmosfera. (N.D.S. succede sul serioc è capitato pure a
me, roba che mi si rovinavano i fumetti)
gPerché ti sei fermato?h chiese lei ansimante. Non voleva
si fermasse.
gDobbiamo sloggiare da qua. Guarda il fiume.h Buffy lanciò
un gridolino di sorpresa.
I due ragazzi cominciarono a tirare su le proprie cose in
velocità, prima che lfasciugamano divenisse completamente piombo. Corsero via
velocemente, incespicando sui ciottoli. Poco dopo videro che la spiaggetta dove
si stavano baciando era completamente immersa.
gE adesso?h chiese Buffy.
gRicominciamo a casa, no?h rispose lui sorridendo.
Monica era andata a casa di Paolo per uscire con Elisa.
Erano andate a scuola insieme, prima che lei decidesse di fare la pasticcera,
erano nella stessa classe anche con Leila. Poi Elisa aveva frequentato
lfuniversità iscrivendosi al corso di Tecnico di laboratorio, per poi trovare
lavoro in una azienda farmaceutica nel pressi di Parma. Tornava poche volte in
Friuli e ogni volta che ci ritornava alloggiava a casa di amici.
Scese dallfauto guardando in alto verso il sole: finalmente
stava calando la sera e anche se era solo ora di cena, il caldo era leggermente
sceso. Amava lfestate e le piaceva andare al mare, ma odiava lfafa terribile
che capeggiava su di loro. Sapeva che la vicinanza al mare rendeva più
sopportabile il tutto, però per lei non era abbastanza. Sospirò rumorosamente a
suonò il campanello. Le aprì Paolo in pantaloncini corti e ciabatte.
gCiao. Entra.h
gCiao. Come va?h chiese Monica.
gBene. Lavoro questa notte, ma a parte questo direi bene.h
Elisa emerse dal bagno completa di pantaloni leggeri rosa
accesi e una maglietta a maniche corte gialla, portava i capelli legati in una
coda e una frangia corta completamente ingellata.
gDove andate a mangiare?h chiese Paolo.
gDi solito andiamo sempre al cinese. Ti va anche oggi?h
domandò Monica ad Elisa.
gPer me non cfè problema.h Rispose lei tranquilla. gCiao, a
domani.h Disse poi rivolta al ragazzo che aveva già aperto loro la porta.
gDivertitevi.h
Le due ragazze entrarono in macchina, si allacciarono le
cinture e partirono.
gAllora Ely, cfera troppo casino ieri sera. Come va in quel
di Parma?h chiese Monica mentre accendeva la radio e la musica si spandeva
nellfabitacolo.
gVa bene. Il lavoro procede a meraviglia, solo che fa un
caldo tremendo. Per fortuna esistono le ferie.h Rispose lei con la sua solita
tranquillità. Monica riflettè che aveva visto arrabbiata Elisa pochissime
volte. Lasciava passare tutto, sempre con quel leggero sorriso impacciato.
gBuon per te. Senti, che dici se passiamo a prendere anche
Deborah? Penso che abbia bisogno di tirarsi su di morale.h Lfamica annuì.
Continuarono parlando soprattutto di lavoro. Elisa lavorava per uno dei biologi
del laboratorio che studiava alcuni nuovi antibiotici a spettro limitato e lei
sembrava particolarmente contenta di quello che faceva. Monica, invece, le
descriveva i lavori di riammodernamento della sua pasticceria. Quando
arrivarono a casa di Deborah, scese solo Monica. Bussò piano e sentì una
risposta leggera dallfinterno. Non si capiva se era un invito ad entrare o se era
un qualcosa che suonasse più come un evattene.f Decise che valeva la pena di
rischiare ed entrò. Debby abitava in un appartamento piuttosto piccolo al primo
piano di un palazzo ingrigito dal tempo. Come aprì la porta le si precipitò
addosso un piccolo cane scodinzolante di colore marroncino chiaro.
gCiao Cucciolina. Sono io, sono solo Monica.h La cagnetta
continuava a leccarle le mani e cercare di salirle in braccio. Sentì un mugugno
provenire dalla stanza vicina. Si avvicinò al letto della sua amica, trovandola
distesa in posizione fetale con solo un leggerissimo pigiamino di seta rosa
chiaro.
gDai, alzati.h Le disse Monica con voce ferma.
gNo. Voglio stare qui.h
gAndiamo a mangiare cinese. Siamo io ed Elisa. Vieni anche
tu, hai bisogno di uscire. Non puoi ridurti in questo stato per un uomo, specie
per Sebastian.h
gNon voglio. Tutto ciò che voglio fare è stare qui a
guardare
gE invece no. Alza le chiappe da quel cavolo di letto e
muoviti che ho fame. Farai unfeccezione.h Monica prese Debby per le spalle e la
fece alzare. gche cosa ti metti? Io proporrei per quel tuo vestitino da
schianto.h
gNon sono in vena di essere figa. Dai lasciami.h
gNon è una questione di essere in vena o meno, lo sei e
basta.h Deborah sorrise al complimento e prese lentamente e svogliatamente a
vestirsi. Indossò un vestitino corto di colore violetto e i suoi sandali
bianchi a tacchi alti.
gVa bene, ma non mangerò niente. Vi faccio solo compagnia.h
Capitolò infine la rossa.
Il ristorante era pieno quella sera: mangiarono in
giardino, su un tavolo rotondo che aveva al centro un grande vassoio rotante,
così che ogni commensale potesse prendersi il cibo senza doverselo passare da
un posto allfaltro. Le tre ragazze avevano fatto incetta di riso allfananas e
spaghetti alla piastra, pollo alle mandorle e verdure in pastella per Debby,
vegetariana. E ovviamente parlavano del discorso universale: gli uomini! In
realtà era più Deborah a parlare per sfogarsi.
gInsomma, vi sembra normale? La mattina dopo mi ha sbattuta
fuori di casa, come se fossi una ciabatta vecchia! Vi prego, ditemi che a voi
le cose vanno meglio!h Monica sorrise tra se, mentre con le bacchette portava
alla bocca del riso. Deborah, quando era giù di morale, chiedeva sempre se la
sua storia andava meglio. Inguaribile romanticac
gIo non ho nessuno, quindi direi che non sto né meglio né
peggio di te.h Disse tristemente Elisa guardando il piatto.
gCome non hai nessuno? A Parma niente? Nulla? Che noiach
finì Monica ginsomma, già pensavo a grandi novità!!h
gMa figurati.h
gPotresti uscire con Paolo. È single e dolce.h Disse Debby
convinta.
gQuesta è una bella idea!h continuò Monica.
gMa figurati, quello è perso per Leila, io non vado bene.h
gSenti, mica ti abbiamo detto di sposarlo, ma potresti
uscirci. Magari una sera di questa settimana, quando lui finisce il turno di
notte.h
gMa, veramentec io non so se vada bene.h Rispose Elisa
titubante. Monica fece un gesto di stizza.
gFigurati, perché non dovrebbe andare bene. Ci esci a bere
qualcosa, nulla di più. Buttati una volta tanto, smettila di nasconderti!h
sbottò infine Monica leggermente stizzita. La timidezza di Elisa e i suoi
continui dubbi la disturbavano un pof: bisognava ammettere che era cambiata
molto in questi ultimi due anni in cui viveva da sola. Prima era ancora più
chiusa, parlava pochissimo, specie con i ragazzi ed usciva molto poco. Ora
stava pian pianino risalendo la china, ma era ancora piena di insicurezza.
gE tu, invece? Novità dal bel giocatore?h chiese Debby con
fare malizioso.
gNo one.h Rispose secca Monica.
gDai, vi mangiate con gli occhi ogni volta.h Disse Deborah
angelica, mentre a Monica andava di traverso il cibo.
gMa tu sei pazza.h Disse Monica mentre tossiva
convulsamente diventando paonazza.
gNon lo sono, non confondermi con lfaltra ex di tuo
fratello. Allora, quando andrai con Alex?h Monica alzò gli occhi al cielo. Non
voleva mollare, era terribile.
gQuando me lo chiederà!h prese una pausa e poi riprese. gCon
Daniele sono stata io a fare la prima mossa, poi ok, mi ha scaricato, ma
pazienza. Con Gianluca anche sono stata io a dichiararmi per primac
sinceramente sono stufa. Voglio un uomo che si comporti da uomo, che mi inviti
fuori senza paranoie strane come lfAltro efenomenof, un uomo che sappia quello
che vuole, un uomo che prenda qualche decisione senza strani tentennamenti. È
chiedere troppo?h
gSì.h Risposero in coro le amiche e lei sospirò.
gAlex è un amico, nulla di più.h
gSì, raccontala meglio e forse ci credi anche tu.h Sentenziò Deborah. Monica sbuffò.
gOk, hai ragione. Non è solo un amico. Cioè, lo è per forza
di cose, non siamo niente altro. Lui non mi vuole.h
gSolo perché nessuno dei due ha il coraggio di fare la
prima mossa.h
gParla miss sicurezza, o mi sbaglio?h chiese un pof acida
Monica a Deborah.
gTouchè. Ammetto di essere sempre molto timida e di
arrossire per un niente ad ogni battuta un poco maliziosa, ma con Seba mi sono
buttata.h Calò il silenzio. gOk, bruttissimo esempio visto come è finita, ma
almeno ci ho provato.h Finì la rossa.
gLo so, ma non voglio, anzi vorrei ma non mi va di
buttarmi, voglio fare la vera donna della relazione, per una volta.h Concluse
posando le bacchette sul tavolo, facendo capire, piuttosto chiaramente, che la
discussione era finita. Debby ed Elisa non dissero nulla, si limitarono a
scuotere le spalle e continuare a mangiare.
gChe faccio con Sebastian?h domandò infine Deborah piano,
lasciando Monica senza parole e con la bocca aperta.
gPrego?h
gBhe, il mio piano è fallito miseramente, che faccio ora?h
gMa tu lo vuoi ancora?h chiese allibita Monica.
gCerto.h
gTu sei pazza! Dopo quello che ti ha fatto?h
gMonica, cerca di capire. Io lo amo.h Rispose semplicemente
Debby e Monica capì e capitolò.
gOkc la faccenda è seria.h Prese un pof di spaghetti alla
piastra e ci versò sopra un pof di salsa agrodolce che adorava. Stava pensando
a come risolvere quel problema.
gPotresti parlargli.h Suggerì Elisa.
gMa figurati, mi ha chiaramente fatto capire che da me
vuole solo sesso, anzi ha già avuto quello che voleva. No, parlare sarebbe come
spararmi.h E sospirò.
gIo credo che potresti attuare la tattica
eme-la-tiro-come-una-fionda-e-tu-non-esisti.fh
gEh? Spiegati.h Monica proseguì.
gTu torni ad uscire e non lo caghi, fai la superiore, come
se il suo rifiuto ti fosse passato sopra o più semplicemente che tu sia giù
riuscito a superarlo.h
gE cosa ne verrà fuori?h
gChe lui tornerà da te. Da esperienza personale posso dirti
che funziona. Insomma, gli uomini sono possessivi, quando vedono che un loro,
diciamo possedimento, non lo calcola piùc bhe si incazzano e fanno marcia
indietro.h
gInteressantech commentò Elisa.
gDici che funzionerà?h chiese Debby.
gNon ho dubbi in proposito.h Rispose Monica tranquilla gE
adesso ti dirò come fare.h E sorrise in maniera diabolica e a Debby ed Elisa
parve di vedere un pof di William in quellfespressione.
Monica aveva riaccompagnato a casa le sue amiche e tornò
lentamente a casa sua con la radio a palla e pensando alle varie storie che si
stavano scrivendo in quellfestate. Sembrava che gli ormoni fossero in iper
attività.
Sebastian era sempre stato uno stronzo patentato: non lo
aveva mai visto fidanzato, eppure il suo letto era sempre occupato da una ragazza
diversa. Lui diceva che voleva solo divertirsi, peccato che questo facesse del
male ad una delle sue migliori amiche e lei questo non lo tollerava. Aveva
sofferto anche lei a causa dei ragazzi, ma non riusciva ad odiarli, anzi aveva
tranquillamente ripreso a sentirsi con loro, ma Monica non riusciva a
sopportare le persone che ferivano i suoi cari. Deborah lo amava e una donna
innamorata era capace di tutto.
Poi pensò a Leila. Anche lei aveva finalmente trovato
qualcuno da considerare interessante. Per una ragazza normale sarebbe stato
poco un uomo solo interessante dopo due settimane di continue uscite assieme,
ma Monica la poteva capire: Leila da meno di un anno era stata lasciata dal suo
ragazzo. Lui doveva partita per andarsene in Australia per un viaggio ERASMUS
dellfuniversità di Bologna. La lasciò due settimane prima di imbarcarsi e quel
che peggio non lo fece neppure davanti agli occhi, ma solo per telefono. Una
vigliaccata che Monica non aveva mai perdonato al ragazzo. Le dispiaceva solo che
tra lei e Paolo non potesse andare bene, ma capiva che lui non era il tipo
giusto per lei, troppo mite per lei che, almeno secondo Monica, aveva bisogno
di un ragazzo leggermente stronzo. Strano, come la stronzaggine degli uomini
potesse essere utile e disastrosa allo stesso tempo. Magari Elisa poteva
consolare Paolo e così facendo schiudersi del tutto. Monica, intimamente, aveva
deciso che avrebbe fatto di tutto per farli mettere assieme. Sapeva di essere
un Drago in quelle cose: nelle sue storia era una frana e non capiva niente, ma
in quelle degli altri era imbattibile.
Già, la sua storia: se lo ripeteva sempre, il primo amore
non si scorda mai, ma questo era troppo. Dieci anni di cotta continua verso
Alex era il colmo. Aveva sognato molto spesso i suoi incontri con lui, ma mai
che una volta fossero andati come voleva lei, cfera sempre qualcosa che li
frenava.
gDio, come mi piace!h disse a voce alta direttamente a
Cordelia. Si era innamorata perdutamente del suo sorriso prima che di altro.
Non che il resto facesse schifo, ma lfespressione che aveva quando segnava un
canestro particolarmente difficile o quando suonava la chitarra, era
impagabile: era così dolce e sereno che per Monica era una specie di balsamo
per le sue tristezze.
Ed infine, non ultimo, il suo caro fratellino. William era
una specie di Mini Sebastian, su questo Monica non aveva il minimo dubbio, però
gli dava lfalibi di essere decisamente corretto con le sue varie ragazze, non
aveva avuto quasi mai strascichi particolari, a parte qualche eccezione. E ora
Buffy:
gSi ritorna sempre al primo amore.h Si disse piano mentre
apriva la porta di casa. Le luci erano tutte spente, ma lei sapeva orientarsi
anche senza. Si lavò e si cambiò in fretta per poi salire nella sua stanza per
leggere un pof. A metà di uno scalino si bloccò: dalla mansarda sentì provenire dei gemiti sommessi.
eOh, ha compagniacf pensò Monica tra se.
gWow, Buffych lo sentì ansimare e lo sapeva per esperienza,
quelli non erano gemiti da amore solitario. Monica sorrise e si chiuse definitivamente nella sua
camera, accendendo la radio ad un volume indecente per quellfora. Era la stessa
tattica che usava qualche anno prima con i suoi genitori. Poco dopo sentì dei
passi pesanti sulle scale e la sua porta di aprì di scatto: suo fratello, in
mutande e incazzato come una iena, si stagliava sulla soglia.
gDico, ma sei matta? Lo sai che ore sono?h urlò.
gIo lo so, Willy.h Rispose lei sapendo di farlo arrabbiare
per il nomignolo. gma lo sai tu? E comunque, qual è il problema?h
gDisturbi.h Disse lui secco.
gAnche voic fate con comodo, ma lasciatemi la possibilità
di non sentirvi. Non è piacevole e neppure eccitante, se io volessi fare da
sola. E dai, lo abbiamo sempre fatto con mamma e papà. Vai e divertiti, visto
che puoi, tanto domani mi racconti tutti.h
Lui rise fragorosamente, ormai tranquillo.
gTu sogni. enotte.h
gCiao.h
Cap. 10 Galeotto fu il concerto
Luglio era ormai ben che inoltrato e gli ormoni erano
decisamente impazziti. Ogni mattina Monica notava come il letto di Buffy non era
mai sfatto, non aveva cambiato lenzuola praticamente mai nelle ultime due
settimane e tutto perché passava le notti con suo fratello. La cose le faceva
piacere, ovviamente, però sentirli gemere e mugugnare sera dopo sera era
troppo. Doveva sempre scendere in soggiorno e accendere lo stereo con le
cuffie. Si stava facendo fuori un sacco di libri grazie a loro due, visto che
di solito dfestate i due fratelli passavano le serate a cantare e ad andare in
giro per le sagre paesane. Adoravano le grigliate che si sbafavano. Però,
questfanno, le cose andavano in maniera diversa, lui era tutto preso con Buffy.
Quindi Monica si consolava con le sue partite di basket, anche se da un pof
erano finite, e con le sue amiche. Lei e Debby stavano programmando come far impazzire
Sebastian.
Anche adesso, in cucina, pensava alla amica. Stava
preparando la pasta per la pizza che avrebbero mangiato tutti insieme quella
sera al ritorno di William dal lavoro. Era deprimente mangiare con la coppietta
a volte, la faceva sentire sola. La parte egoistica di Monica voleva che le
cose tornassero come erano prima, ma sapeva anche che lui ora era felice e
quindi non sarebbe stato giusto che lasciasse Buffy per lei. Non se lo sarebbe
perdonato di sicuro. Buffy scese dalle scale con un sorriso sgargiante come
sempre.
gChe prepari di buono?h chiese a Monica.
gLa pizza. Mi viene bene sai.h
gMmmmm ho già lfacquolina in bocca.h Si sedette sul divano
con le gambe incrociate guardando la cuoca alle prese con acqua calda e farina.
Poi un pof tentennante cominciò a parlare.
gSenti, Monicacposso parlarti seriamente?h
gCerto.h Rispose lei impastando.
gTi dispiace che io e William stiamo insieme?h Monica si
fermò un attimo a raccogliere le idee.
gNo, non mi spiace. Lui è contento, felice, non può spiacermi.
Mi mancherà molto, ma pazienza.h
gNon te lo sto portando via.h Monica sorrise.
gNo, è vero, ma mi mancherà comunque. Le cose cambiano
inevitabilmente, anche se non lo si vuole. Ti avverto solo di una cosa: non
farlo soffrire, altrimenti ti ammazzo, molto lentamente.h Era seria e Buffy
annuì convinta. In quel momento suonò il campanello.
gVado io.h Disse Buffy alzandosi svelta. Sapeva che Monica
e William si volevano molto bene, ma la minaccia appena ascoltata le aveva
messo su un pof di paura. Aprì la porta e si trovò davanti ad una bella
ragazza, piuttosto alta, con i capelli corti biondi tagliati alla Cameron Diaz,
occhi color nocciola, una spruzzata di lentiggini sul naso. A Buffy fece
immediata antipatia: lo sguardo era sprezzante e la bocca era schiusa in un
sorrisino di derisione.
gSalve.h Disse Buffy.
gE tu chi saresti? La nuova pupattola di Willy?h a quelle
parole Buffy si irrigidì sul posto. Chi diamine era quella stronza?
gMi chiamo Buffy e abito qui. Vuoi qualcosa.h
gNo, non vuole niente, sta andandosene, vero?h rispose
Monica per la sconosciuta. Era arrivata dalla cucina dopo aver ascoltato il tra
le due alla porta.
gCiao Monica.h
gAddio Chiara.h La sconosciuta rise.
gSenti, cfè William?h
gNo, è a lavoro. Torna più tardi.h
gAllora ritornerò.h
gNo, cara, non lo farai. Lo sai che in questa casa tu non
puoi entrare.h Disse Monica dura.
gNon puoi impedirmi di vederlo, non sono fatti tuoi
questi.h
gIo non ti impedisco di vedere lui, ma fuori di qui. Questa
casa è anche mia e posso decidere che è desiderato e chi no. E guarda caso tu
fai parte della seconda categoria. Vattene e non tornare mai più.h Disse Monica
scandendo bene le ultime parole. Chiara le lanciò unfocchiataccia, ma riprese
subito a sorridere.
gSei patetica, attacca ai pantaloni di tuo fratello,
dovresti farti una vita.h
gAh, sarei io la patetica. Ti sei guardata? La vostra
storia è finita da un pezzo e tu sei di nuovo qui a tormentarlo. Lascialo in
pace, gli hai già fatto male abbastanza.h Rispose Monica sbattendogli
letteralmente la porta in faccia facendo tremare i muri della casa. Era
furibonda e Buffy si ritrovò curiosa.
gChi era?h chiese poi, mentre Monica sbatteva furiosa la
pasta di pane sul piano di lavoro.
gUna puttana.h Disse lapidaria.
gAhch capì al volo che non tirava aria giusta. Non aveva
mai visto la sua amica così arrabbiata. Suonò di nuovo il campanello della
porta.
gOh, stavolta mi sente quella maledetta.h Esclamò Monica
lasciando la pasta spalmata sul piano. Aprì la porta come una furia.
gChe cazzo ci fai ancoch si bloccò immediatamente appena
vide chi si parava davanti: Alex. La stava guardando un pof scioccato da quella
reazione.
gSe vuoi me ne vado.h Le disse.
gNo, resta. Scusac pensavo fosse unfaltra personach
balbettò Monica sconsolata. Ti pareva che sarebbe successo qualcosa di simile
prima o poi. gEntra pure.h Alex era lì con dei bellissimi jeans blu scuro
attillati e una maglietta bianca candida.
gCiao Buffy.h Disse appena vide la ragazza in soggiorno.
gSpero di non disturbare.h
gOh no, stavamo solo chiacchierando. Posso offrirti
qualcosa?h
gQualcosa di fresco, fa un caldo della Madonna fuori. Qui
si sta decisamente meglio.h Monica prese dal frigo un cartone di succo di
frutta al gusto ACE e ne versò tre bicchieri per tutti loro.
gWilliam non cfè. Arriva tra un pof, lo vuoi aspettare?h
Alex si sistemò un pof meglio sulla sedia.
gIn realtà volevo parlare con te.h Disse con tranquillità a
Monica che sentì provenire dallo stomaco una stretta che provava quando le
succedeva qualcosa che la terrorizzava.
gAh sì?h lui annuì.
gDevo chiederti una cosa.h Il nodo le si sciolse subito,
voleva un favore. Ci rimase un pof male.
gOk, che ti serve?h domandò allora
gVolevo chiederti di uscire per una sera speciale con me.h Eccolo
di nuovo il nodo allo stomaco. Buffy si alzò piano dal divano cercando di non
farsi sentire dagli altri due, ma loro non sembravano accorgersi di niente, e
se ne andò nella sua stanza.
gEh?h riuscì ad esalare Monica.
gHo due biglietti per il concerto dei Muse di venerdì.
Vieni con me?h
eIo e lui da soli al concertoc wow sì!f
gOvvio!h poi ci pensò un attimo gDovevo andarci con
Williamc ma non importa, ok. Mi passi a prendere tu?h
gSì. Facciamo per le sette. Mi fa piacere che tu abbia
accettato.h
Monica improvvisamente si sentì come se fosse sospesa a
dieci centimetri da terra: un appuntamento con Alex!!! Il primo dopo dieci anni
che si conoscevano. Aveva un sorriso che partiva da un orecchio allfaltro.
gTi fermi a cena? Faccio la pizza.h Gli chiese praticamente
illuminata.
gCerto, come faccio a perdere una tua pizza. Lo sai che mi
piace da matti.h Rispose lui sorridendo.
Rimasero a chiacchierare, mentre Monica metteva a riposare
la pasta e puliva la cucina.
Monica non poteva ancora credere quello le era stato
chiesto: il concerto dei Muse con Alex, un pacchetto offerte veramente
invidiabile. Oltretutto per la prima volta dopo un pof di tempo non si sentì
tanto fuori luogo a tavola: avere lfamico lì a cena con loro implicava che
Buffy e William si trattenevano con le smancerie, anche se, molto
probabilmente, avrebbero potuto farlo sul tavolo e Monica non si sarebbe fatta
problemi, visto la presenza di Alex. Quella sera aveva chiamato Debby e Leila
per metterle al corrente delle novità e le amiche si erano immediatamente
proposte per aiutarla prima dellfuscita. Lei aveva declinato, ma non era sicura
che le due avessero capito.
Arrivò finalmente il giorno del fatidico concerto. Monica
girava per casa come una trottola impazzita, non riusciva a stare ferma:
lfagitazione la stava mangiando viva. Quella mattina aveva ripulito la casa da
cima a fondo, compresa la sua stanza, per non pensare al suo appuntamento, con
scarsi risultati. Lfimmagine di lei ed Alex assieme non la abbandonava.
Verso le cinque, in una casa luccicante come un diamante,
decise che era ora di farsi una doccia. Sotto lfacqua potè sentire il formarsi
del nodo di agitazione a livello dello stomaco.
gCavoli, due ore prima è troppo.h Si disse ad alta voce
sbattendo piano la testa sul muro. Si sentiva una stupida, anzi sapeva che
entro la fine della serata avrebbe fatto qualcosa di irrimediabilmente stupido.
Si lavò con cura i capelli e poi il corpo, soddisfatta del lavoro uscì per
asciugarsi: sentì distintamente la voce di Deborah fuori dalla porta del bagno.
Le sue amiche erano gia arrivate per ela prova costumef come lfavevano definita
e con loro le portarono la consapevolezza che mancava ancora meno tempo alla
sua uscita. Il nodo le si serrò ancora di più.
gMonica, ce lfhai ancora per molto?h sentì dire a Leila.
gNo, sono quasi pronta. Cinque minuti.h Con le pinzette si
tolse qualche pelo dalle gambe per averle perfettamente lisce, si mise la crema
e si vestì con un paio di jeans lunghi blu scuro. Mise il reggiseno sportivo
per poter saltare in tranquillità e poi indossò una lunga e larga T-shirt blu
con un disegno richiamante il basket. Si spazzolò per bene i capelli umidi che
poi legò in una coda, spruzzata di profumo e fu pronta. Come uscì dalla porta
si trovò davanti tre ragazze con delle espressioni che variavano dal deluso,
disgustato e scettico.
gCiao.h Disse cautamente Monica.
gE tu vorresti vestirti così per uscire?h chiese Debby
andando diretta al sodo.
gOvvio!h
gMa non sei sexy.h
gNon devo essere sexy, devo saltare, ballare.h
gNo, non è vero, tu devi conquistare.h Rispose Leila. gTu
devi uscire con Alex, devi conquistare Alex.h
gE conciata così non puoi farlo.h Finì Buffy. Monica alzò
gli occhi al cielo gemendo terrorizzata.
gWilliam?h cercò di appellarsi al fratello.
gHanno ragione, dannatamente ragione. Vai a cambiarti.h
gTraditore! Una volta ti saresti schierato con me.h
gUna volta non volevo che tu stessi con Alex.h E Monica
rimase senza nulla da dire. Scuotendo la testa risalì le scale seguita dalle
amiche.
gWowc questa camera sembra vivibile ora. Hai chiamato una
Filippina a pulirtela?h chiese Leila prendendola un pof in giro.
gAh, ah, ah.h Rispose con finto tono entusiasta la diretta
interessata.
gÈ tutto il giorno che fa la piccola lavandaia.h Fece Buffy
dal suo posto in retroguardia. Quando Deborah chiuse la porta con un colpo
secco, Monica seppe di essere perduta.
gPunto 1: cosa ti facciamo mettere!h esclamò Debby.
gPunto uno? Che diavolo volete farmi?h
gVestiti, capelli, trucco, scarpe.h Enumerò Leila. gTutto,
insomma!h Monica si mise le mani tra i capelli disperata.
gOk, i jeans possono passare, anche perché non porta altro,
ma la maglietta è assolutamente out. Cerchiamo qualcosa di adatto
allfoccasione.h Le ragazze aprirono tutti gli armadi della stanza e presero a
tirare fuori ogni maglia e camicia presente. Ben presto sul letto si formò una
piccola collinetta di vestiti.
gPotrebbe mettere questa.h Disse Buffy mostrando una
camicetta bianca.
gTroppo castigata.h Liquidò Leila.
gApre qualche bottone?h tentò di portare avanti la sua
causa Buffy.
gNo! Abbiamo bisogno di qualcosa che metta in risalto la
mercanzia.h Concluse Deborah facendo un eloquente gesto rispetto al seno di
Monica. Lfurletto di Buffy fece fermare tutte.
gTrovato! Questa è perfetta.h E tirò fuori dal cassetto del
comò una canottiera rosa dallfampia scollatura con un disegno bianco sul
davanti e le spalline strette.
gMa no! È troppo.h Esclamò Monica, ma capì che le sue
proteste sarebbero state vane appena vide i sorrisi delle eamiche.f
gMettitela.h E lei si spogliò.
gReggiseno sportivo? No, no. Metti questo.h Disse Leila
porgendole uno bianco di pizzo.
gRagazze, devo andare ad un concerto. Così non posso
scatenarmi.h Protestò Monica indossando il reggiseno datole.
gCambia prospettiva. È una guerra questa e tu devi
vincerla. Scatenati come sai fare e lui non avrà scampo.h Rispose Leila.
gVestita così sei spettacolare.h Urlò Buffy.
gBene, ora il trucco.h Buffy fece sedere Monica ed iniziò a
metterle un dito di ombretto rosa in tinta con la maglietta, poi le fece una
riga leggera con lfeye-liner nero e le allungò le ciglia con del mascara.
gPerfetto.h Sussurrò rimirando la propria opera. Prese il
suo lipp-gloss e glielo passò sulle labbra rendendole più brillanti e sensuali.
gNon è bellissima?h chiese Buffy estasiata, come se guardasse sua figlia pronta
per il ballo di fine anno.
gVoi siete matte.h
gE ora i capelli. Vai a prendere il phon.h Ordinò Debby.
gNo! Fa troppo caldo, ve lo proibisco.h Esclamò Monica
sperando bene.
gIo ho la piastra.h Si intromise Buffy.
gTutte contro di me!h lfamericana tornò e si misero al
lavoro. Dopo una ventina di minuti con lacca e spazzola, finalmente Monica fu
libera.
gPunterei a scarpe con il tacco.h Disse Deborah guadagnando
da Monica unfocchiata assassina.
gMeglio di no, se non vogliamo che si accoppi solo
scendendo le scale di casa. I sandali sono più sicuri per le sue caviglie e per
le ginocchia.h Disse Leila.
gMi metto i sandali bianchi, che, tra parentesi, avevo già
deciso di indossare ad inizio serata.h Sbottò Monica. Le tra amiche annuirono
riuscirono finalmente ad uscire dalla stanza. Come William vide la sorella,
mollò un fischio.
gSei uno schianto.h
gNon prendermi per il culo.h Rispose poco gentilmente
Monica.
gGuardati allo specchio se non mi credi.h E così lei fece e non credette ai suoi
occhi. Vedeva riflessa una ragazza che lei non conosceva. I capelli lisci le
allungavano il volto, il trucco riusciva ad ingrandire ancora i suoi occhi già
grandi di natura e la canottiera dava ampia visuale del suo petto. Era lei
quella persona? Evidentemente sì.
gMadonnach
gSpettacolare, vero? Non vedo lfora di vedere la faccia che
farà Alex vedendoti.h Disse Leila sorridendo. Era felice per la sua amica, dopo
anni di attesa, finalmente sarebbero usciti assieme.
Poco dopo suonò il campanello: erano le sette precise ed
Alex era arrivato. Monica prese un profondo respiro ed andò ad aprire, restando
senza fiato. Alex si era tagliato i capelli corti e se li era sparati in alto
con un pof di gel.
gI tuoi capellich
gAvevo voglia di cambiare e a quanto vedo anche tu hai
avuto la stessa idea.h Rispose lui con la sua voce pacata, ma con un scintillio
negli occhi scuri. Monica se lo squadrò per bene, trattenendo un sospiro di
eccitazione quando vide che portava un paio di jeans artisticamente stinti e
perfettamente attillati dove serviva.
gVieni dentro. Sono quasi pronta.h Disse lei facendogli
strada. Tutti i presenti nella casa ammutolirono vedendo Alex, ma le ragazze
poterono osservare bene che anche lui era piacevolmente sorpreso dal
cambiamento di Monica.
gEhi, ciao Will. Ci vieni anche tu al concerto?h chiese
Alex salutando lfamico con un gesto della mano.
gSì, ma salgo su con un collega.h
gPensavo ci andassi con Buffy. Non state assieme ora?h
gMe lo ha chiesto, ma a me i Muse non piacciono.h Rispose
la ragazza. gResterò qui con le amiche e poi ne approfitterò per chiamare casa
con calma. È da un pof che non sento mamma ormai.h
gPronta a partire!h disse Monica prendendo la sua borsetta
blu.
gPerfetto. Andiamo allora.h Lei annuì, ma prima di uscire
sentì Debby che le urlava qualcosa.
gRicordati le spille se riesci!h Monica non potè non
sorridere.
Alex le aprì la portiera dellfauto con un gesto galante.
gSignorina, prego.h Monica si mise a ridere seguita a ruota
dal ragazzo. Partirono velocemente andando a prendere lfautostrada.
gSei bellissima, più del solito.h Le disse lui.
gDiciamo che le amiche si sono messe dfimpegno. Non mi
sento molto a mio agio.h Rispose molto candidamente Monica.
gVedrai che come Matthew si mette a suonare ti passa tutto
e ti scatenerai come al tuo solito.h
gSono così prevedibile?h
gSappiamo che la musica è la tua droga. Meglio di tante
altre cose.h Passarono il viaggio a chiacchierare del più e del meno, fino a
quando non arrivarono in vista dello stadio Friuli di Udine. Il parcheggio si
stava rapidamente riempiendo, ma ancora si vedevano spiazzi abbastanza grandi
liberi.
gBisognerà stare attenti a non perdersi.h Analizzò Monica
scendendo dallfauto e guardando la grande quantità di ragazzi che si stavano
posizionando davanti ai cancelli.
gFarò in modo di non perderti.h Rispose Alex e così dicendo
la prese per mano guidandola in quella serpentina umana. eIo sono morta e sono
in paradiso!f pensò Monica tutta felice. Il nodo dallo stomaco non le era scomparso,
infatti appena lui le offrì un goccio dfacqua lei fece una smorfia.
gNo, grazie. Sto bene così.h Disse cercando di essere più
gentile possibile. La stretta alla mano non si allentava e a lei andava
benissimo così. Si misero diligentemente in fila e lui prese i due biglietti.
Monica ora cominciava anche a sentire lfeccitazione per il concerto, non solo
per la presenza di Alex vicino a se. Ecco, il primo momento magico: i cancelli
si aprirono e la fila prese a muoversi verso lfinterno. Alex mostrò i tagliandi
ed entrarono, venendo subito fermati da due carabinieri per la classica
ispezione della borsa. Monica mostrò che aveva portato con sé solo dei piccoli
tetrapak di the freddo, dato che erano vietate le bottiglie con i tappi duri.
Aveva anche pensato a prendere qualche merendina per la cena, anche se lei non
riusciva ad ingerire praticamente niente. Passata indenne lfispezione, i due si
avviarono verso il palco: capirono subito che erano stati parecchio fortunati.
Si ritrovarono in terza fila, praticamente davanti al microfono posizionato al
centro del palco. Dato che avevano ancora unforetta abbondante da aspettare, si
sedettero comodamente sul prato. Monica si guardava in giro per vedere se
trovava qualcuno che conosceva, ma per ora le ricerche erano state vene. Notò,
invece, che alcuni ragazzi fissavano lussuriosi il suo seno, cosa che non le
fece piacere: un conto era mostrare ad Alex, un altro era mostrare a dei
perfetti sconosciuti.
gChe cfè?h chiese Alex.
gCi sono alcuni ragazzi che mi fissano di continuo le
tette. Non è piacevole.h
gBhe posso capirli.h Rispose lui sorridendo.
gEhic non mi piace questo.h
gHai un bel balcone ed è molto piacevole guardarlo sai.h E
si mise a ridere, mentre lei metteva il broncio, poi sorrise.
gFacciamo che lo prendo come un complimento.h
gOvvio che sì!h Monica si stava piano piano
tranquillizzando. Stare sola con lui non era così traumatizzante come si era
immaginata. Passarono molto tempo a parlare delle vecchie squadre e di basket,
intervallati dagli urli che provenivano dal pubblico appena qualcuno usciva da
dietro al palco, fino a quando il gruppo di supporto dei Muse non iniziò a
suonare, allora si alzarono e si ritrovarono in seconda fila. Tutto intorno a
loro i ragazzi pogavano come indemoniati, mentre lei cercava di mantenere un
certo equilibrio. Sia Alex che Monica conoscevano il gruppo che si stava
esibendo, si chiamavano Jade e venivano anche loro da Monfacone. Il cantante,
Gianluca, aveva una voce molto simile a quella di Bellamy, infatti quando
ancora suonavano cover, facevano parecchie canzoni dei Muse. Lfesibizione durò
solo mezzfora, ma fu abbastanza perché Monica si ritrovasse già sudata. Alex
stava esattamente dietro di lei, anche perché se fosse stato davanti, lei non
avrebbe visto nulla. I Jade uscirono e per cinque minuti lo stadio rimase
completamente al buio. Cominciarono i fischi, le incitazione ad uscire, qualche
ohhh sparso, fino a quando dalle casse cominciò a spandersi lfIntro de
eApocalypse Please.f dallfalbum Absolution. Monica prese ad urlare felice come
poche volte le era capitato di essere. Aveva già assistito ad un concerto dei
Muse, ma anche quella volta si sarebbe scatenata, nonostante sapesse benissimo
che vestita in quella maniera sarebbe stato difficile. Uscirono sul palco i tre
musicisti in ordine, prima Dominic Howard, il batterista, poi Chris
Woistenholme, il bassista, ed infine lui, il leader vero, Matthew Bellamy,
cantante e chitarrista, ma anche tastierista e mezzo clown. Monica si trovò
strattonata da tutte le parti, partì la musica e si ritrovò Bellamy davanti a
lei, che prendeva possesso del microfono posizionato a metà palco, allungò la
mano e calcolò che due metri più in là e lo avrebbe toccato. Cominciò a cantare
assieme a lui a squarciagola, mentre trovava sempre più difficoltà a stare in
piedi. Matthew indossava una stranissima maglietta attillata a maniche corte
piena di colori tutti stridenti tra loro. Appena finì la prima canzone, fecero
partire eHysteriaf e lei si ritrovò ad urlare ancora di più. Quella canzone le
piaceva un sacco. Alzò la mano verso il Bellamy che cantava con gli occhi
chiusi mentre suonava con foga la sua chitarra elettrica. Quando riaprì gli
occhi, le parve che lui le facesse un piccolo cenno, ma ovviamente non poteva
essere vero. Avrebbe voluto saltargli addosso, solo per provare che era reale.
Mentalmente si disse che era una stupidata, ma non ci poteva fare niente.
Registrò che Alex le stava dietro a pogare anche lui insieme ad altri ragazzi
lì attorno. Lei voleva restare lì, ma voleva anche godersi il concerto senza
rischiare la vita. Al ritornello rimase senza fiato. Alex prese a cantarle
nellforecchio con la sua voce sensuale
I want you now
I want you now
Give me your heart and soul
And Ifm breaking out
Ifm breaking out
Give me your
complete control
Poi ripresero a saltare ed urlare assieme. Le fece un pof
strano non vedere più il suo amico posato e tranquillo come era di solito, ma
scatenato al ritmo della musica, sudato e senza controllo. Le pareva ancora più
sexy del solito! Quando Matthew si spostò dal centro del palco, Monica potè
osservare bene anche Dominic, per il quale provava una piccola cotta da quando
lo aveva visto durante il primo concerto. Secondo lei era bellissimo, con i
capelli biondi e lunghi fino alle spalle che si muovevano da tutte le parti.
Aveva un viso da bambino raggiante. Non riusciva a vedere come era vestito a
causa della batteria, ma le pareva indossasse una camicia bianca con la
cravatta nera. Monica sentiva il petto muoversi senza freni, maledette le sue
amiche, ma sinceramente la voglia di saltare e scatenarsi era più forte di quel
maledetto reggiseno. Il pubblico andò in delirio appena sentì le prime note di
piano di eNew Bornf. La voce di Bellamy si spandeva per lo stadio e mandava a
Monica ed Alex dei brividi di felicità dietro la schiena, però la ragazza
decise che per la sua incolumità fisica era meglio spostarsi di qualche fila,
altrimenti sarebbe tornata a casa tutta un livido.
gAndiamo un pof indietro?h urlò direttamente allforecchio
di Alex, sentendo chiaramente il profumo che portava il ragazzo: Dolce e
gabbana uomo, direttamente da stupro, pensò dentro di sé. Lui annuì e
prendendola per mano si allontanarono di qualche metro dal palco.
gMeglio qui?h le chiese.
gSì. Non avrò Matthew Bellamy davanti a me, ma almeno non
dovrò preoccuparmi troppo di un gomito nellfocchio.h E risero assieme.
Il concerto continuò senza pause, i Muse sembravano avere
le pile infinite, cantavano, chiacchieravano con il pubblico ringraziandolo e
poi di nuovo giù con la musica. Alternavano pezzi nuovi e pezzi dei vecchi
album, poi, per la gioia di Monica, ecco il Riff iniziale di chitarra di ePlug
in babyf. Saltò e urlò come ancora non aveva fatto per praticamente nessuna
canzone, essendo quella una delle sue preferite. Intorno a lei pogatori di ogni
età che la spintonavano. Uno più ubriaco degli altri, la centrò in pieno
facendola cadere. Alex la aiutò a tirarsi su.
gMa hai visto che deficiente!!h urlò arrabbiata lei.
gDai, ti proteggo io. Fidati.h Così dicendo, la abbracciò
da dietro a mò di Koala, cercando di circondarla il più possibile, senza
interferire troppo con i salti della ragazza. Praticamente saltavano e
ballavano in doppio.
eEcco, adesso potrei morire qui e sarei felice.f Si disse
Monica. Dovette ricredersi quando sentì lfinizio di eTime is Running out.h
I think Ifm Drowning
Asphyxiated
I wanna break this spell
That youfve created
Youfre something beautiful
A contradiction
i wanna play the game
I want the friction
You will be the death of me
You will be the death of me
Bury it
I wonft let you bury it
I wonft let you smother it
I wonft let you murder it
Our time I running out
Our time I running out
You canft push it underground
You canft stop it screaming out.
Per i due fu una specie di scossa, quella canzone li faceva
impazzire. Iniziarono ad urlare, saltare, Monica non capiva niente, si lasciava
trasportare dalla canzone, rimanendo intossicata dal suono, dalle luci gialle e
blu intermittenti, dalle mani di Alex sui suoi fianchi. Avrebbe voluto che quel
momento non finisse mai.
Quando sentì la voce di Matthew ringraziare il pubblico,
quasi ci rimase male.
gCiao Udine.h Disse dal palco Bellamy in un Italiano un pof
zoppicante. gQuesta canzone non è nostra, ma faremo finta che lo sia.h
gFeeling goodh disse Alex allforecchio di Monica e lei
annuì. Il piano iniziale invase lo stadio, poi la voce calda di Matthew Bellamy
accompagnò Monica in un piccolo ballo sensuale. Cominciò a muovere il bacino
strusciandolo sul corpo di Alex che rimase leggermente spiazzato. Oltre al
bacino, Monica prese a muoversi tutta abbastanza sensualmente, appoggiando la
testa sul collo del ragazzo. Poi alzò le braccia incrociandole dietro la sua
testa. Alex strinse lfabbraccio in modo da farla aderire più a sé e sentì la
ragazza cantarle vicino allforecchio. La situazione fra loro stava diventando
piuttosto rovente. Monica sgranò gli occhi quando si accorse che qualcosa di
decisamente duro le stava accarezzando il sedere quando lei si muoveva. La
canzone stava arrivando al culmine e lei si voltò verso di lui con sguardo
interrogativo. Quello che lesse negli occhi di lui, fu solo lussuria e
desiderio. Ormai erano vicinissimi, potevano sentire tranquillamente il fiato
uno dellfaltra. Alex prese coraggio e la baciò. Fu in questo preciso istante
che il cuore di entrambi si fermò e fu come se il mondo esterno non esistesse,
ma che in quello stadio ci fossero solo loro.
Per Monica fu come unfesplosione potente nel cervello.
Sentiva le sue labbra premerle addosso e la sua voglia di entrarle in bocca:
poteva essere così scortese lei da impedirgli lfaccesso? Ovviamente no! Rise
dentro ai pensieri strani che le stavano venendo in mente, ma aprì le labbra
per poterlo assaggiare e quello che sentì le fece bene. Sapeva di menta, quella
della gomma che stava masticando, cosa non grave, visto che lei stava facendo
lo stesso. La parte ancora razionale di lei notò che il suo cuore pulsava a
mille e poco di questo era dovuto al concerto. Era esattamente come se lo
ricordava.
Per Alex quel bacio sembrava una liberazione, era tutta la
sera che lei, inconsciamente, lo stava facendo impazzire. Quella canottiera
rosa lfavrebbe voluta strappare appena entrati in macchina; quel saltare e
ballare lo avevano messo in allarme, per questo si era buttato in alcuni poghi
senza senso, in modo da evitare di sbatterla sulla prima superficie dura e
farsela lì, davanti a tutti. Ed aveva funzionato, fino a quando non aveva
cominciato eFeeling goodf: quel ballo sensuale che stava facendo usandolo come
palo era stata la goccia che faceva traboccare il classico vaso. Non si era
potuto trattenere e sembrava che anche lei apprezzasse. eMeglio del primo.f
Pensò.
Furono costretti ad interrompersi a causa del pogo pazzo
messo in atto su eStockholm Syndromef. Alex guardò negli occhi di Monica per
capire qualche cosa e ne lesse solo una quantità enorme di incredulità. Si
pentì immediatamente di quello che era successo.
eCazzo, qua ho combinato un disastro.f
gScusa!h le urlò tentando di sistemare il casino, ma lei
non parve capire nulla, perché continuò a seguire il concerto come se nulla
fosse.
Dopo il secondo bis a base di eShowbizf, eBlissf e
eButterfly and Hurricanef, i Muse salutarono tutti e se ne andarono: avevano
suonato per due ore e mezzo filate. Monica ed Alex si avviarono lentamente
verso lfuscita, si fermarono nel banchetto ufficiale in modo che Monica
prendesse le spille per lei e Debby, poi tranquilli ritornarono in macchina,
con lei che continuava a cantare
qualsiasi canzone dei Muse le passasse per la testa. Cavoli era felice, una
cifra.
Ci misero un pof ad uscire dal parcheggio, dato che si era
formato un piccolo ingorgo, ma appena entrati in autostrada, Monica pensò che
era il momento buono per tirare fuori il discorso eBacio.f
gAllorach iniziò, sperando che lui prendesse la palla al
balzo.
gAllorach continuò lui.
gBhec pensavo volessi dirmi qualcosa per quel bacio.h Disse
con un tocco di speranza nella voce.
gSìccioèch prese un attimo a balbettare. gBhe scusa. Non so
bene che mi è preso, mi spiace.h
Crak, Monica lo sentì distintamente, era il suo piccolo
cuoricino che si spezzava.
gAhc ok.h Rispose cercando di fermare le lacrime prima che
scendessero copiose sul viso.
gÈ stata lfatmosfera un pof strana della canzone.h
gSì, hai ragione.h Rispose lei senza far trasparire la
delusione.
gAmici come prima?h chiese lui con un pof di paura. Sperava
sinceramente che quel bacio non avesse rovinato quello che era riuscito a
creare con gli anni con lei, dimostrando di non aver capito nulla di quello che
passava per la testa della ragazza.
gCerto, anche più di prima.h Finì lei. Monica per evitare
di dover parlare ancora, alzò il volume della radio a livelli indecenti, ma lui
non la fermò, gli andava benissimo così.
Dopo meno di unfora erano di nuovo davanti a casa di
Monica.
gBhe, grazie della bellissima serata. Il concerto è stata
spettacolare e io mi sono divertita molto.h Cercò di tagliare corto Monica.
Voleva solo chiudersi in camera sua a piangere. No, non piangere, basta lacrime
per un uomo!!
gPrego, grazie a te di avermi accompagnato. Non avrei
potuto trovare persona migliore.h Rispose. Si salutarono e Monica lo vide
sparire dal vialetto. Entrò in casa a luci spente. Dal bagno sentì provenire la
voce di William.
gCome è andato il concerto?h
gSplendido. Ma ora sono stanca, ne parliamo domani, magari.
enotte.h E corse sotto il lenzuolo. Sapeva che se avesse guardato in faccia il
fratello non avrebbe potuto nascondergli niente e lei non voleva mettersi a
parlare della sua disastrosa serata alle due di notte. Si svestì completamente
e si buttò a letto a pensare. Si era auto convinta a ricordarsi solo del
perfetto concerto dei Muse, di Matthew che cantava con quel suo modo sexy di
atteggiarsi, oppure pensare a Dominic che colpiva i piatti e i tamburi con il
sorriso sulle labbra, oppure rivedere Chris che pizzicava serio le corde del
basso. Purtroppo non riusciva a non pensare a quel bacio: la sensazione di
freschezza della sua bocca, dovuta alla menta, la lingua gentile che
accarezzava la sua, le mani che percorrevano il suo corpo. Diavolo, quello era
un bacio con i contro cazzi e lei lo sapeva. Ma perché doveva chiederle scusa?
Perché per una volta non poteva andarle bene.
Una lacrima solitaria bagnò il cuscino.
Cap. 11 Poco Chiara.
La sera prima, William era ritornato contento dal concerto
dei Muse. Non era riuscito a trovare in mezzo a quella bolgia sua sorella con
Alex, ma non gli importava, tanto quella mattina lei gli avrebbe raccontato
tutto. Andando a letto si accorse che Buffy stava già dormendo della grossa e a
lui seccava doverla svegliare, quindi perse la classica sessione di coccole
pre-dormita. Le avrebbe fatto la mattina dopo, tanto non lavorava. Si perse un
pof osservandola. Buffy dormiva con una piccola canottierina e dei pantaloni
microscopici di colore verde, i capelli biondi erano sparsi sul cuscino e lei
teneva la bocca leggermente aperta e russava piano. Lui si spogliò e si distese
a letto abbracciandola, mentre lei si muoveva un pof per il disturbo. Cavoli
che Paradiso. Si addormentò poco dopo.
La mattina dopo fu svegliato da un botto e con lui anche
Buffy fece un salto sul letto di spavento.
gChe diamine?h bofonchiò lei ancora assonnata.
gDal rumore, direi che Monica ha sbattuto la porta.h Si
sentì un altro tonfo, ma stavolta più lontano. gQuesta era la porta del bagno.
Deve essere arrabbiata.h
gChissà come mai?h chiese lei appallottolandosi sul fianco
accanto a lui. William lfabbracciò baciandole la fronte.
gCiao passerotto. Dormito bene?h
gBenissimo. Mi sei mancato un pof ieri sera.h William fece
scivolare la mano sulle cosce di lei, cercando di scostare i pantaloncini:
ghignò soddisfatto quando si accorse che non aveva le mutande.
gChe intenzioni hai, ragazzaccio?h
gDivertirmi un pochino.h Si baciarono lentamente fino a
quando non sentirono di nuovo le porte sbattere. gE che cazzo, se va avanti
così butta giù la casa!h esclamò irritato William. Buffy si alzò e andò
direttamente in bagno, mentre lui si infilava i pantaloncini e scendeva le
scale pesantemente. Trovò Monica in cucina che beveva un pof di succo con
sguardo truce.
gChe hai?h le chiese.
gNiente. Succo?h
gNo. Così, non hai niente.h Riprese sedendosi vicino a lei.
gPer questo vai in giro per la casa sbattendo porte, finestre e lanciando
occhiate assassine. Sì, sì, tutto bene, come no.h
gLasciami in pace. Non è giornata.h Rispose secca lei.
Anche Buffy ora era scesa e si accorse immediatamente che Monica non era al top
della forma. Aveva ancora gli occhi pieni di trucco.
gBuffy, scusa se te lo chiedo, ma credo che avrò bisogno
della mattinata libera.h Disse William alla sua ragazza.
gVa bene, se Monica mi presta lfauto, vado al negozio.h E
si diresse in bagno per poter prepararsi, mentre William accendeva lo stereo
mettendo su eOrigin of Simmetryf dei Muse. Sapeva che se era successo qualcosa,
era da lì che bisognava iniziare.
gSono stati grandi ieri sera. Quando hanno cantato New Born
mi sembrava di volare.h La buttò lì verso la sorella.
gSì, sono stati proprio bravi.h Rispose lei laconica.
gVieni a sederti qui.h Disse William dando pacchette al
divano. Monica si mise vicino al fratello e lo guardò triste.
gChe è successo? Tutti i particolari, prego.h
Monica iniziò a raccontargli tutta la sua serata senza
escludere nulla, dal viaggio in macchina alle scuse finali. Come aveva già
deciso, non pianse una lacrima che fosse una, ma sentire di nuovo tutti quei
sentimenti che aveva provato, le fece stringere il cuore.
gScommetto che cfè un errore.h Concluse William. Sapeva che
entrambi i ragazzi si piacevano, non capiva perché Alex si era comportato in
quel modo.
gCerto che cfè! Io sono una stupida, mi sono illusa che lui
volesse qualcosa in più di una amicizia e lui mi ha riportato con i piedi ben a
terra.h
gTu non sei stupida.h Dallo stereo provenne eFeeling good.f
e tutti i buoni propositi di non piangere, crollarono miseramente. gMonica, che
hai?h
gQui, mi ha baciato in questo punto. Non potrò più
ascoltarla senza pensare a lui.h
Lui non potè far altro che abbracciarla e dondolarla un pof, per poterla
consolare. Quel pomeriggio avrebbe parlato ad Alex.
Intanto Buffy aveva raggiunto il negozio. Quel giorno
aspettava che arrivasse un rappresentante per poter firmare un contratto.
Avrebbe voluto ci fosse anche Monica, ma lfamica non sembrava incline a pensare
al lavoro. Magari avrebbe chiesto al ragazzo di passare un altro giorno.
gSignorina Cross? Buongiorno, sono Giovanni Restini,
rappresentante della Chain food.h Buffy si trovò davanti ad un uomo sulla
trentina, abbronzato al limite, completo di giacca e cravatta inamidata. Le
sorrise sensualmente.
gNon sono la signorina Cross, sono la sua socia, Buffy
Summers.h E gli tese la mano. gMonica ha avuto qualche problema familiare.
Potremmo firmare domani, magari. Potrà venire anche lei e non avremmo guai.h
Vide che lfuomo faceva una smorfia poco convinto. gPer favorec le offro un
caffè per il disturbo.h Cercò di convincerlo con un sorriso dolce.
gVa bene, ma solo perché lei è così carina.h Dopo mezzfora
il signor Giovanni se ne andò, lasciando Buffy a sorseggiare ancora il suo the
freddo. Stava bene seduta al tavolino allfombra, ma avrebbe preferito essere
nel comodo letto di William tra le sue lenzuola nere di seta. Pazienza, in quel
momento Monica aveva sicuramente più bisogno di lei del fratello. Prese a
guardare quello che le capitava intorno: in giro cferano soprattutto nonne e
nonni con i nipotini. Le scuole avevano chiuso e per i genitori la cosa
migliore era lasciarli a loro. Il sole splendeva bollente per quel primo giorno
di Agosto.
gTu sei la nuova pupattola di William.h Buffy si riscosse
dai suoi pensieri quando davanti a lei si materializzò la persona di Chiara in
tutta la sua stronzaggine.
gNon sono una pupattola. Mi chiamo Buffy.h La ragazza alzò
le spalle come se nulla fosse e si sedette vicino a lei ordinando un caffè al
cameriere che passava di lì.gCome mai vivi a casa Cross?h
gNon ho detto che puoi sederti, mi pare.h Ribattè piccata
Buffy.
gDa come ti comporti, direi che Monica ti ha già detto
qualcosina su di me. Ma non crederle, lei mi dipinge peggio di quello sono.h
Rispose con un sorrisino tirato. gAllora, perché vivi là? Sei la nuova ragazza
di Willy?h
gSono la socia di Monica. Vivo là perché me lo hanno
offerto e a me sta bene, direi.h
gE nel pacchetto è incluso farsi scopare dal mio ragazzo?h
chiese candidamente Chiara. Buffy non capiva molto bene quello di cui stava
parlando.
gPrego?h
gSo cosa vuol dire divertirsi con William, lfho fatto
parecchie volte e non sopporto che una piccola arrivista come te me lo porti
via. Non sai in che guaio ti sei messa a stare contro di me.h Bevve tutto ad un
fiato il caffè e poi si alzò, lasciando un euro sul tavolo.
gGuarda che William non sta con te.h La sfidò con fierezza.
gLui non mi ha mai dimenticata e te ne renderai conto anche
tu.h Girò i tacchi e se ne andò, lasciando Buffy allibita. Doveva assolutamente
chiedere informazioni al diretto interessato. Prese il cellulare e mandò un
sms.
eCome va a casa? Posso ritornare? Devo parlarti.f Aspettò
due minuti e il beep del telefono la fece saltare sulla sedia.
eDiamine, quella stronza mi ha innervosito.f Il messaggio
diceva che era tutto ok, quindi pagò anche lei e se ne ritornò a San Pier
dfIsonzo.
Trovò Monica sul divano che guardava un punto fisso nel
vuoto, come se lei non fosse lì. William, invece, cercava di mangiare qualcosa
che si trovava in frigo, dovendo cedere ad uno yogurt.
gCiao dolcezza. Andato bene il tuo giro?h
gInsomma, poteva andare bene. Ah, Monica, al rappresentante
viene la settimana prossima. Senza di te non si poteva firmare il contratto.h
Monica mugugnò qualcosa e poi se ne andò in camera sua.
gChe cosa ha? Fa paura vederla così.h
gProblemi con Alex. Allora, di che dovevi parlarmi? Dal
messaggio sembrava non andasse tutto bene. Qualcosa di spiacevole?h
gSì. Chi è Chiara?h vide William contrarre la mascella e il
suo sguardo diventare incazzato.
gUna puttana.h
gMonica mi ha detto la stessa cosa.h Commentò lei
tranquilla.
gPerché vuoi saperlo?h
gPerché oggi si è seduta vicino a me e ha detto che devo
smetterla di scopare il suo ragazzo. Mi sono persa qualcosa?h William sospirò
forte e passandosi una mano nei capelli non potè fare altro che risponderle.
gEra una mia ex. Ero completamente perso di lei. A Monica
non piaceva, ma mi vedeva felice e quindi stava buona. Poi, un giorno, anzi una
sera, più propriamente, vado in un locale con tutti i ragazzi e la trovo
avvinghiata ad un tizio mai visto, quando sarebbe dovuta essere a casa estanca
per il troppo lavoro.f Mi è crollato il mondo addosso.h Prese un profondo
respiro e continuò. gÈ venuto fuori che mi tradiva, anche da parecchio, con
chiunque avesse due gambe e qualcosa fra le gambe. Diceva di volermi bene, ma
che aveva anche altre esigenze e quindi che andava sfarfallando in giro. Lfho
lasciata, ma lei ancora crede di avere qualche potere su di me, ma non ne ha.h
gÈ venuta qui lfaltra settimana.h
gOgni tanto cerca di entrare, ma Monica la butta fuori a
calci. La odia come poche persone al mondo e quindi ha messo il divieto di
entrata per lei.h
gNon la ami più?h
gAssolutamente no! Io odio chi tradisce. A me non frega
nulla se lei adesso si vuole fare tutti gli uomini e anche le donne del paese,
è una sua scelta, ma lo fai se non hai nessun legame, non se hai un moroso,
come me. Questa mancanza di rispetto è intollerabile. Non voglio più vederla.h
Buffy sospirò tranquilla. Sapeva che cfera qualcosa di mezzo e lei credeva a
William, non certo a quella pazza di Chiara.
gDoveva essere matta a tradire uno come te. Insomma, è un
sacrilegio!h
gTroppo gentile, passerotto. Mi piacerebbe poter stare con
te ancora un pof, ma devo andare da Alex. Non aspettatemi per pranzo, ok?h la
bacio velocemente ed uscì prendendo la sua fedele Ducati.
Arrivò a casa di Alex in meno di venti minuti. Sapeva che
il ragazzo finiva di lavorare allfuna e che quindi o era già arrivato a casa,
oppure non sarebbe mancato molto al suo ritorno. Infatti ecco arrivare
gCiao Spike.h
gCiao. Io e te dobbiamo parlare!h sembrava un cavaliere
dallfarmatura scintillante, pronto a combattere per la damigella in pericolo.
Ad Alex venne da ridere per il pensiero che aveva fatto.
gLo immaginavo. Hai già pranzato?h
gNo.h
gBene, butto pasta anche per te.h Entrarono assieme nel
piccola appartamento di Alex. Il suo soggiorno piaceva un sacco a William, su
ogni muro era appoggiata una libreria, carica di cd. La cucina, invece, era
decisamente spoglia, visto che non ci viveva molto tempo.
gAdesso mi spieghi per bene perché mia sorella è tornata a
casa incazzata come una iena dopo che è venuta al concerto con te.handò diritto
al sodo William.
gQuanto sai?h
gTutto. Compreso il bacio e le scuse.h Alex prese una
pentola e ci versò dellfacqua salandola. Pesò la pasta e tirò fuori dal frigo
il sugo. gStai cercando di glissare?h
gNo. Sto raccogliendo le idee per esporti le cose nel modo
migliore le cose. Dunque, partiamo dallfinizio, allora. Vidi Monica per la
prima volta in palestra. Avevo allenamento dopo di loro, me la ricordo ancora.h
Chiuse gli occhi, come a voler rivedere unfimmagine indelebile nella sua mente
gAveva un paio di pantaloncini neri dellfAdidas, la maglietta grigia, quella
che porta ancora adesso, con i Loony Toons che giocano a basket con le maglie
dei Lakers, le scarpe nere della Kronos e la coda alta. Le sue compagne
ridevano e scherzavano tra di loro, facendo incazzare lfallenatore, mentre lei
era seria seria e difendeva alla morte. Sono rimasto estasiato a guardarla, era
così diversa da tutte le altre. A dieci anni di distanza non è cambiata, anzi,
è cambiata molto, ma io la rivedo ancora come quel giorno, lo sguardo fisso
sulla palla, la voglia di non mollare.h
gSplendido ritratto, ma non mi hai ancora spiegato nulla.h
Alex buttò la pasta.
gLo so, ma era per spiegarti che voglio bene a tua sorella.
Volevo un appuntamento speciale per stare con lei. Una semplice serata a bere
una birra mi pareva fin troppo denigrante. Ecco che arrivano i Muse, perfetto
per lei e per me. Quando mi ha detto di sì, ho toccato il cielo con un dito. E
il concerto è stato spettacolare, come lo è stata lei. Quella canottierac me la
sono sognata questa notte.h
gE immagino che non la stesse indossando, vero?h disse
sogghignando William, facendo sorridere Alex che però non rispose.
gTi ha detto che si è messa a ballare?h
gPerché, avevi qualche dubbio che non lo facesse? È mia
sorella, lei è nata per la musica, non sa trattenersi. Era ovvio che si
mettesse a ballare.h
gUsandomi come palo.h William rimase senza parole. Lfidea
di Monica che si strusciava su Alex non gli faceva fare salti di gioia.
gNon ha menzionato questo, ma conoscendola non si sarà
neppure resa conto di farlo.h
gLei no, ma io sì. È stato deleterio per le mie parti basse
già allferta. Si è girata, ci siamo guardati e sono partito.h Si mise a scolare
la pasta e ne passò un piatto a William che si versò il sugo da solo.
gE poi perché ti sei tirato indietro?h chiese mettendosi in
bocca una forchettata di cibo.
gQuando ci siamo staccati, mi sono detto che volevo vedere
che cosa ne pensasse lei e lfho fatto. Il suo sguardo mi ha trasmesso solo
incredulità. Ho pensato che le avessi dato fastidio e così le ho chiesto scusa.
Fine della storia.h
Mangiarono un pof in silenzio, così da immagazzinare per
bene le informazioni.
gE adesso?h
gAmici come prima.h
gAmici? Lo dici per me o per convincere te stesso? Come
fate ad essere amici adesso, dopo quello che avete fatto? Scusati nuovamente e
falle capire quello che pensi.h
gCome?h
gLo sai che sabato suoniamo, vero?h disse William cambiando
discorso.
gCerto. Ma che cfentra con Monica?h
gCfentra, la conosci. Musica. Canta per lei e falle capire
che la rivuoi indietro, al secondo prima del bacio.h
Alex ci pensò un pof su.
Cap. 12 La dichiarazione.
In quella settimana Monica si buttò anima e corpo al
lavoro. Cercava il più possibile di dimenticarsi il dopo concento, però i risultati
erano decisamente scarsi. Sospirò per lfennesima volta in quella giornata,
mentre stava sotto la doccia. Suo fratello lfaveva praticamente obbligata a
prepararsi per andare al loro concerto.
gMica puoi buttarti giù. Dai che un pof di musica ti aiuta
ad andare avanti.h Già, facile parlare per lui, mica aveva Alex davanti a lui
che suonava sexy da paura! Però ammetteva che sentirlo cantare le tirava su il
morale.
Arrivò Leila a prenderla. Quella sera aveva deciso di usare
la sua auto e a Monica andava bene così. Non le andava neppure di pensare a
guidare.
gCiao. Come va?h le chiese lfamica.
gPotrei stare meglio.h
gLo hai sentito?h
gNo. Lo sai, siamo amici. È stato abbastanza chiaro sulle
sue intenzioni!h disse Monica chiudendo a chiave casa sua.
gWilliam e Buffy?h
gSono andati al locale prima. Sai, devono mettere a posto
gli strumenti e quei due sembrano non riuscire a stare lontani neppure un
secondo. Nauseanti!h Leila rise.
gParli per gelosia vero?h
gNoc per invidia!h rispose Monica mettendo il broncio.
gViene anche Giulio questa sera.h Se ne uscì tutta ad un
tratto Leila, lasciando Monica
senza parole. gLo sai in anteprima.h Finì.
gÈ una cosa seria, allora.h
gLo sta diventando. In realtà sono ancora confusa. Mi
piace, ma non lo so, è come se mancasse qualcosa che avevo con Dario, quella
cosa che ti permette di fare tutto.h
gLfamore, per esempio?h
gSì. Quello non cfè di sicuro e non so se quello che faccio
sia giusto.h Finì titubante.
gMagari con il tempo comincerai a provare qualcosa.h
gMa con Dario è nato da subito.h
gGià e guarda come è finita. La storia con Dario è nata fin
troppo velocemente. Dopo tre giorni che vi conoscevate, già stavate assieme. E
poi considera che la lontananza non facilita in questo caso. Il vostro è stato
un colpo di fulmine che, però, come un fulmine si è estinto, almeno da parte
sua e tu sei rimasta lfunica a starci male. Magari con questo Giulio le cose
andranno meglio proprio perché andrete più piano.h Disse Monica dolcemente.
gMagari.h Si fermarono nel parcheggio davanti al locale e
prima di scendere Monica disse:
gCe la puoi fare, Leila, solo non avere troppa paura.h
gFacile dirsi. È agostoch
gE hai paura che lui torni? Te lo dico io, non lo farà,
anche perché, se lo facesse, si ritroverebbe uno stuolo di amiche ed amici
pronto a torturarlo.h Leila sapeva che non stava scherzando e quindi non
rispose e si limitò a sorridere.
Entrarono che i Blood Bro stavano già suonando.
gSiamo arrivate tardi!h urlò Monica allforecchio
dellfamica.
gGuarda là, cfè Deborah. Chi lfha portata?h Monica fece spallucce.
Hear
the sound of the falling rain,
Coming down like and Armageddon flame,
The shame, The ones who died without a name,
Hear the dogs howling out of key, To a hymn called
"Faith and Misery",
And bleed the company lost the war
today
I beg to dream and differ,
From the hollow lies, This is the dawning of
the rest of our lives On Holiday
William stava saltando sul palco mentre cantava Holiday dei
Green Day. Le fece un piccolo gesto con la mano quando la vide seduta tra le
ragazze.
gChi ti ha portato qui?h chiese Leila a Debby curiosa.
gPaolo. Solo che sono dovuta arrivare qui prestissimo. Lo
sapevate che la batteria è un aggeggio infernale? Ci mette una vita ad essere
assemblata. Che noia.h
gHai parlato con Sebastian?h chiese Monica.
gNo. Neanche una parola. Neppure un ciao, me la sto
tirando.h
gBen fattac cerca di resistere.h Le consigliò Leila.
Arrivò Buffy con un vassoio pieno di bicchieri salutando le
nuove arrivate.
gNon ci sarà alcool lì dentro vero?h chiese Monica
ricordandosi delle conseguenze per la sua amica.
gNo, ci sono due coche e due the freddi. Poi voi vedrete se
volete altro.h Poi si fermò a guardare William sul palco. Quella sera si era messo
una camice maniche corte azzurra, colore decisamente strano per lui che
preferiva il rosso e il nero. Ma gli stava bene, lo valorizzava, pensò. Lo
rendeva più luminoso. Si sentì scaldare il cuore quando lui gli sorrise. La sua
storia con Roger era iniziata lentamente, si conoscevano fin da quando erano
bambini, il passaggio da amici ad amanti era stato breve, invece con William
era stato tutto il contrario. Lui era focoso e passionale, le portava un
turbine di emozioni più diverse. Ogni volta che facevano lfamore si sentiva
come quando, da piccola, si buttava dagli scogli al mare: provava trepidazione
ed un pof di timore, ma quando lui entrava in lei, si sentiva in pace, come
quando entrava in acqua. Lo amava, ne era certa e presto glielo avrebbe dovuto
dire. Quando si girò verso il tavolo, trovò Monica e Leila che discutevano di
qualcosa.
gNo, non lo farò!h
gDai, è Debby quella che se la deve tirare, non tu.h
gLeila, sai che non voglio farlo, perché devi sempre
insistere?h sbottò Monica in via di incazzatura.
gAmmetti che hai paura.h Si intromise Deborah. Monica serrò
la mandibola e poi fece una smorfia strana.
gLo ammetto. Mi vergogno, ok.h
gChe succede?h domandò Buffy curiosa.
gVogliono farmi cantare sul palco.h Rispose Monica.
gHo parlato con William e loro sono dfaccordo. In fondo
cantavi con loro, sai come interagire.h Disse Leila.
gAvete congiurato contro di me?h
gNoi no, ma credo che qualcuno più in alto lo abbia fatto
al posto nostro.h Continuò Deborah.
gChe diavolo stai dicendo?h Monica si girò verso lfentrata
seguendo lo sguardo della sua amica e capì che cosa voleva dire prima. Era
appena entrato il eFenomeno.f Ovviamente non si chiamava così, ma nel suo
gruppo era quello il nome datogli. Era un suo ex compagno di lavoro alla
vecchia pasticceria: non molto alto, piuttosto massiccio come persona, capelli
castano chiaro e due penetranti occhi grigi.
gDi bene in meglio.h
gChi è?h chiese Buffy.
gIl fenomeno.h Rispose Leila, poi vedendo che Buffy non
aveva capito del tutto, continuò. gHanno avuto una storia assieme piuttosto
travagliata. Lui era un indeciso cronico, non sapeva cosa voleva. Alla fine
sono rimasti amici, anzi conoscenti, ma ogni volta che lui si rifà vivo, la
nostra Monicuccia si ritrova rintronata.h
gStavolta non succederà. Sono già rintronata a causa di un
altro!h
gNon so se è una cosa buona o meno.h Commentò Deborah con
una punta di sarcasmo.
gNon sei furiosa, Monica?h chiese Leila con un sorrisino
poco raccomandabile.
gChe cosa vuoi?h
gBhe, se sei arrabbiata potresti sfogarti in un modo molto
semplice, lo sai.h
gGià. È vero, sei brava, ti ho sentito un paio di volte a
casa. Canta per noi, dai!h rincarò la dose Buffy.
Monica non sapeva cosa fare. Era sempre stata piuttosto
tentata dal palcoscenico, ma aveva anche tanta paura di quello che
rappresentava. Sarebbe dovuta essere osservata e scrutata da tutti i presenti,
avrebbero giudicato il modo in cui cantava e se avesse cappellato? Sarebbe
stata presa in giro a vita. Ma poi si disse, ee allora? Mica la mia vita deve
basarsi sugli altri. Se lo faccio è per me, non per loro.f Guardò la band
suonare, soffermandosi un pof di più su Alex. Cantare poteva fargli cambiare
idea su di lei? E lei lo voleva? Sì, intimamente sapeva che tutto quello che
desiderava in quel momento era di avere quel microfono in mano e urlare a
squarciagola la sua rabbia e la sua frustrazione. Si alzò allfimprovviso dal
tavolo, attirando su di se le attenzione delle amiche curiose. Andò verso il
palco salendoci e piazzandosi dietro Sebastian. Dalla sua posizione poteva
osservare in tutto il suo splendore, Alex, che completamente assorto, suonava
impegnato. Si era messo un paio di pantaloncini rossi che gli arrivavano ai
polpacci e che di solito usava per giocare nei campetti, aveva una T-shirt
completamente bianca. I capelli tagliati corti sembravano volessero chiamarla
ad accarezzarli. I ragazzi conclusero la canzone e William andò da lei.
gÈ successo qualcosa?h le chiese preoccupato.
gNo, volevo cantare.h La band al completo si bloccò, tutti
e tre la guardarono a bocca aperta, nessuno di loro si aspettava una mossa del
genere. gEhi, mica ho detto di volervi sposare, ho chiesto solo di cantare.h
gChe è meglio.h Si riprese Sebastian. William, senza una
parola, ma solo con un sorriso sfacciato, si posizionò di nuovo al centro del
palco.
gDi solito sono solo io che canto, ma questa sera ci
saranno alcune eccezioni. Per ora lascio il microfono ad una gran donna che
canterà per voi.h Disse, porgendole il microfono.
gGrazie fin da ora. Siccome è la mia prima volta, cercate
di essere gentili, ok?h disse Monica rivolta al pubblico. Vedeva le sue amiche
che si erano già alzate e in attesa che cominciasse. Prese un grosso respiro e
fece un gesto a Paolo che iniziò. Aveva deciso di cantare eSunday bloody
Sundayf degli U2: era una delle sue canzoni preferite quando era arrabbiata.
Bono, nel disco, la cantava con rabbia e ardore ed erano due sentimenti che in
quel momento provava anche lei.
I can't believe
the news today
I can't close my eyes and make it go away.
How long, how long must we sing this song?
How long, how long?
'Cos tonight
We can be as one, tonight.
Broken bottles under children's feet
Bodies strewn across the dead-end street.
But I won't heed the battle call
It puts my back up, puts my back up against the wall.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
Oh, let's go.
Non riusciva a vedere bene il bar, ma le
sue amiche erano sotto di lei a ballare e saltare solo per lei, in quanto raramente
si scatenavano in quella maniera. Le si riempì il cuore di gioia. La musica
entrava prepotentemente in lei assordandola, eppure lfultima cosa che voleva
era smettere.
And the battle's
just begun
There's many lost, but tell me who has won?
The trenches dug within our hearts
And mothers, children, brothers, sisters
Torn apart.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
How long, how long must we sing this song?
How long, how long?
'Cos tonight
We can be as one, tonight.
Sunday, bloody
Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
Vide anche che il fenomeno, alias Stefano,
la stava fissando, alla sua maniera, certo, ma lo faceva. La guardava qualche
secondo e poi spostava lo sguardo verso altri punti, ma tornava sempre su di
lei e questo la riempiva di orgoglio. Ormai la canzone stava per finire e diede
tutta se stessa in quelle strofe.
Wipe the tears from your eyes
Wipe your tears away.
I'll wipe your tears away.
I'll wipe your tears away.
I'll wipe your bloodshot eyes.
Sunday, bloody Sunday.
Sunday, bloody Sunday.
And it's true we are immune
When fact is fiction and TV reality.
And today the millions cry
We eat and drink while tomorrow they die.
The real battle just begun
To claim the victory Jesus won
On...
Sunday, bloody Sunday
Sunday, bloody Sunday
Si sentiva veramente meglio, nel suo corpo
girava una quantità di adrenalina da resuscitare un morto.
gSei stata grande, sorellina. Dovresti
farlo più spesso.h Le disse William, mentre il pubblico applaudiva soddisfatto.
gSei stata molto brava.h Le disse
pacatamente Alex sorridendo.
gGrazie.h
gAnche tu non eri niente male mentre
suonavi.h
gCome stai?h
gAdesso bene. È stato liberatorio. Ora
vado.h
gMa resti per tutto il concerto, vero?h A
Monica parve che la sua voce avesse un tono leggermente ansioso.
gCerto.h E scese dal palco.
Le sue amiche la abbracciarono facendole
mille complimenti, poi si sedettero al tavolo.
gNon pensavo potesse essere cosìc facile.
Come è iniziata la musica mi è sembrato naturale cantare. Ma per un pof basta
adesso. g risero e scherzarono mentre i ragazzi ripresero a suonare. Arrivò il
cameriere con un Bacardi Breezer rosso e lo posò davanti a Monica.
gPer te.h
gIo non lfho ordinato.h Disse lei rivolta
al ragazzo sorpresa.
gLo so. Offerto da terzi.h
gE da chi?h
gDa quel ragazzo laggiù.h E indicò Stefano
che stava parlando con gli amici.
gGrazie.h Le ragazze la guardarono con
sorriseti maliziosi. gState buone. Mi ha solo offerto da bere.h
gSì, come se non fosse una piena offerta
di altro.h Disse Leila.
gDovrò andare a ringraziarlo, credo.h
Disse Monica sospirando.
gVedi solo di non finire in ginocchio
sotto un tavolo per farlo.h Esclamò Debby facendo andare di traverso la bibita
a Monica.
gDebby? Sei tu?h e si alzò per andare dal suo
fenomeno con due occhi scuri che dal palco che la scrutavano.
gEhmch fece Monica dietro le spalle di
Stefano che si girò. gImmagino di doverti dire Grazie.h Lui sorrise e lei lo
imitò.
gSei stata brava.h
gOh, grazie.h
gCome stai?h
gDirei bene, adesso.h Rispose lei
guardando il palco.
Intanto Alex sembrava non perderla di
vista, tanto che alcune volte perdeva il filo della canzone. Voleva cantare per
lei, ma sembrava piuttosto presa dal tipo con cui parlava. Chi era? Non lo
aveva mai visto.
gChi è quello?h chiese a William tra una
canzone ed unfaltra.
gQuello è il fenomeno. Non so cosa ci
faccia qui, ma mi sembrano in ottimi rapporti. Devi darti da fare amico.h
gSta zitto.h Disse Alex stizzito.
Monica intanto stava continuando a
chiacchierare con Stefano sorridendo e ridendo di tanto in tanto, mentre con
mezza orecchia ascoltava il fratello cantare. Ricevette una scossa quando dalle
casse sentì la voce inconfondibile di Alex.
gQuesta è lfultima canzone per questa
sera. Come sapete, di solito è Spike che canta, ma oggi abbiamo già fatto
unfeccezione e io sono la seconda. Canterò una canzone che di solito non è in
scaletta e la voglio dedicare ad una persona speciale a cui, purtroppo, ho
fatto del male, cosa di cui mi dispiaccio immensamente. Lei sa che questa è per
lei.h
William cominciò a suonare lfinizio di
Feeling Good. Stefano le continuava a parlare, ma lei non lo calcolava neppure
di striscio, era completamente intenta ad ascoltare Alex cantare, ricordando
secondo dopo secondo ogni momento passato assieme a lui durante il concerto:
riviveva le luci, i suoni e lui. I suoi capelli fra le dita, gli occhi scuri
che la fissavano, le braccia che la stringevano in modo che non si facesse male
se gli altri pogavano, le sue labbra posate sulle sue e il magico rumore che
facevano i loro due cuori mentre si baciavano. Non voleva che accadesse, ma le
lacrime presero a scendere come se le cateratte del Nilo si fossero aperte,
facendo preoccupare Stefano vicino a lei.
gMonica, tutto ok?h
gSì, benissimo. Scusa, esco a prendere un
pof dfaria.h
gSe vuoi ti accompagno.h Le disse
prendendola per mano, ma lei si divincolò.
gGrazie, ma vorrei stare un pof sola.h E
gli sorrise andando verso la porta, proprio quando le ultime note si spargevano
nella sala. Alex lfaveva osservata per tutto il tempo dellfesibizione, ci aveva
messo tutta la sua più buona volontà per farle capire quello che pensava e
mentre la guardava uscire pensò di aver fallito miseramente nellfimpresa.
Unfondata di applausi lo ridestò dai suoi pensieri.
gSei stato bravo. Tra te e Monica rischio
il posto.h Commentò sorridendo William.
gGià, Monicach rispose Alex sospirando. gÈ
uscitac non le è piaciuto.h
gO forse le è piaciuto troppo. Si può
sapere che ci fai ancora qui? Esci e valle a parlare e stavolta dille tuttoc
niente scuse!h e lo spinse fuori dal palco. Forse non era una brutta idea
quella di William.
Uscendo trovò Monica seduta su uno scalino
che guardava le stelle.
gEhi.h Le disse per ricevere attenzione.
gEhi.h Gli rispose lei senza staccare lo
sguardo dal cielo. Appena era uscito dalla porta aveva capito che era lui, lo
riconosceva praticamente dal suono dei suoi passi. Si sedette di fianco a lei.
gChe fai qui da sola?h
gGuardo le stelle cadenti.h
gHai espresso qualche desiderio?h chiese
lui curioso.
gSì, sempre quello.h
gQuale?h
gStare con te. Non dovrei dirtelo, perché
altrimenti non si avvera, ma tanto non si avvererà comunque, quindi mi porto
avanti con il lavoro.h Lo disse con voce tranquilla, come se la sua dichiarazione
non le fosse costato tutto il coraggio di cui era provvista.
gPerché pensi che io e te non staremo
assieme?h Monica sorrise tristemente.
gTi sei mai visto allo specchio una
volta?h
gCerto, ma che cfentra adesso?h domandò
lui spiazzato.
gCfentra. Mi hai visto mai? Tu sei alto,
bello, affascinante e con un sacco di bei aggettivi, io invece sono bruttac
insomma, sei troppo perfetto per me.h
gPerfetto? Io? Ma tu sei scema, scusa se
te lo dico. Io sono tutto tranne che perfetto, le lacrime di questa sera lo
dimostrano appieno, ti pare? Se fossi perfetto come dici tu, non avrei
aspettato dieci anni per darti il secondo bacio facendo finta che il primo non
fosse mai esistito, oppure non ti avrei chiesto scusa venerdì. Non sono
perfetto Monica.h Disse lui guardandola fisso negli occhi.
gNon sarai perfetto, ma lo sei troppo per
me. Io sono bassa, tonda, ho gli occhiali, sono una rompiscatole, una testarda,
una matta, una persona così piena di difettich
gcda risultare perfetta.h La interruppe
lui. Monica rimase senza parole da quella confessione inaspettata. Mentre lo
osservava lui alzò lo sguardo verso il cielo e poco dopo le sue labbra si
allargarono in un dolce sorriso.
gHo visto una stella cadente anche io.h
gHai espresso un desiderio?h chiese lei
titubante.
gSì.h
gQuale?h lui si voltò verso di lei e le
prese una mano fra le sue.
gStare con te. Pensi che ci sia un
conflitto di interessi con il tuo o che si potrebbe provare?h Monica sentì come
unfesplosione provenirle dal cuore. Lui le stava chiedendo di diventare la sua
ragazza? Non poteva essere vero. Dato che lei non le rispondeva, Alex si
avvicinò un pof a lei assumendo unfespressione in cercava di farle capire che
lei doveva ancora darle una risposta, quale che fosse.
gPotremmo provare.h Esalò lei infine.
Entrambi sorrisero, mentre Alex si avvicinò ancora un pof verso di lei, in modo
da posare le sue labbra sulle sue. Intenti comferano a baciarsi non si
accorsero di sei teste che sbucavano da dietro la porta.
gEra ora.h Disse Sebastian sussurrando.
gGiàc Speravo proprio che quei due si
mettessero assieme.h Replicò Leila.
gAndiamo dentro, ci stanno guardando come
se fossimo degli alieni.h Propose Paolo. Mentre si ritirarono, Buffy trattenne
William per un braccio.
gVa tutto bene?h
gCerto, che dovrei avere?h
gNon lo so, ma la vista di tua sorella che
sbaciucchia un ragazzo non ti dava noia?h Lui finse di pensarci un pof, poi
abbracciandola in mezzo la pista le fece fare una piroetta.
gNaah, Alex è un pof come un fratello per
me. Mi va bene cosìcanche perché lui sa che se le fa di nuovo del male, io lo
uccido senza pietà.h
Intanto fuori i due
piccioncini erano ancora abbracciati sullo scalino.
gTu pensi che se noi li
lasciassimo, si arrabbierebbero?h chiese Alex stringendola a se.
gNon credo. Ma scusa, stiamo
assieme da cinque minuti e già vuoi portarmi a casa tua?h chiese lei con fare
falsamente indignato.
gVeramente avevo in mente
unfaltra cosa. Ti fidi me?h
gCerto.h
gAllora andiamo!!h la prese
per mano e la portò verso la macchina azzurra, le aprì la portiera con
galanteria e poi partì.
Cap. 13
La mattina dopo, Monica
rientrò in casa che erano ormai le nove passate. Alex lfaveva portata in
spiaggia a fare la notte distesi sulla sabbia, semplicemente abbracciandosi. Lei
non aveva resistito e si era buttata, in biancheria, in acqua a nuotare. Per
fortuna sua, Alex aveva, in macchina, tutto lfoccorrente per una giornata da
mare, incluso un set di asciugamani. Poi, avevano guardato insieme lfalba, per
poi approfittare delle brioches calde appena sfornate. Si erano strafogati di
dolci e caffè, in modo da restare svegli durante il ritorno.
gPuoi lasciarmi qui.h Disse
Monica, mentre Alex imboccava il vialetto che conduceva a casa sua, ma lui si
fermò solo davanti alla sua porta: sul tappetino dfentrata aspettava
diligentemente Legolas.
gNo, almeno la prima volta
voglio portare la mia ragazza alla porta e darle un bacio come si deve prima di
vederla entrare. Voglio che questa nottata finisca in maniera perfetta.h E
sorrise. Entrambi scesero dallfauto e mentre il gatto miagolava, Alex abbracciò
Monica portandola verso di se e la baciò. Nonostante avessero passato la notte
a baciarsi, nessuno dei due voleva staccarsi. Vennero interrotti da una
macchina che doveva passare per il vialetto occupato dalla Peugeot di Alex.
gCredo che questa suonata di
clacson sia una elegante richiesta di sloggiare.h Disse lui staccandosi.
gLo credo pure io!h disse
Monica facendo un gesto al suo vicino di casa che le sorrideva indulgente.
gTi chiamo dopo, ok?h disse
lui.
gOk.h Rispose Monica. Si
diedero un veloce bacio sulle labbra e poi Alex andò a casa sua a dormire.
Monica ringraziò il cielo
che né William, né Buffy fossero in piedi. Non aveva molta voglia di raccontare
la sua notte, forse perché voleva conservarla per se ancora per un pof. Mollò
dei croccantini a Legolas che aspettava impaziente e decise che la doccia
lfavrebbe fatta dopo: adesso moriva troppo dal sonno. Andò in bagno giusto per
cambiarsi e poi salì le scale, con Legolas che la seguiva zampettante.
gDormi un pof con me?h il
gatto le rispose facendo le fusa.
Monica si distese e
abbracciò Legolas e con un sorriso da guinnes si addormentò felice come poche
volte nella sua vita.
Scendendo le scale, William
si accorse che la porta della camera di sua sorella era aperta. Sbirciò dentro
e la vide ronfare come un ghiro abbracciata al suo gatto: ecco spiegata la
porta aperta. Se Legolas voleva scendere lo poteva fare senza problemi, ma per
ora non sembrava il caso.
Era curioso da morire, voleva
assolutamente sapere come era andata la notte, ma gli seccava svegliarla.
gVorrà dire che ne parleremo
più tardi.h Si disse mentre preparava la colazione per lui e Buffy a base di
pane e marmellata fatta in casa. Per ora Monica aveva fatto, oltre la
marmellata di fragole, anche quella di ciliegie, albicocche e pesche. Mancava
solo quella di susine e poi la stagione produttiva sarebbe terminata. Quando il
caffè venne su, andò a chiamare la sua dea bionda, che aveva preferito restare
sotto le lenzuola ancora per un pof.
gPasserotto, è ora di
mangiare qualcosa.h La risposta fu un mugugno sommesso. Lui le si avvicinò
piano scostando il lenzuolo nero dal suo corpo nudo. Gli brillarono gli occhi
quando la vide. Le accarezzò i capelli, prima di baciarla piano un pof ovunque
riuscisse. Le allargò piano le gambe e prese ad accarezzarla lì nel mezzo con
un dito, facendola bagnare subito.
gWilliam, così non vale.h
Disse lei completamente sveglia grazie a quel trattamento.
gAh no? Vuol dire che mi
dovrò fermare.h Disse lui sorridendo diabolico mentre spostava la mano.
gGuai e te se osi fermarti.h
Ruggì Buffy sedendosi, facendo così svettare il seno verso di lui.
gMmmm come dirti di no?h e
la fece distendere di nuovo accarezzandole il clitoride pronto. Aggiunse anche
la lingua e fu gioco facile far venire Buffy tra singulti e urla di piacere.
gSanto cielo, come fai?h
chiese lei quando si fu leggermente ripresa.
gDote naturale e tanto,
tanto impegno per farti godere.h Disse lui sorridendole mentre lfabbracciava
per baciarla.
gQuindi adesso tocca a me
farti impazzire.h Disse maliziosa lei mentre muoveva le mani sul suo torace.
gVeramente la mia idea era
unfaltra. Per me niente.h Le rispose lui lasciandola shoccata.
gQualcosa non va? Non ti
piace?h domandò lei con una punta di panico.
gNo, no, anzi adoro quando
lo fai!h rispose lui con veemenza. gSolo che questo voleva essere un mio regalo
per te, in modo da iniziare alla grande la giornata. Buon primo mesiversario!h
esclamò lui, mentre Buffy si scioglieva.
gGrazie, William, sei un
amore!h
gLo soc vieni, giù ti ho
preparato di tuttoc o almeno ci ho provato!h
Scesero assieme tenendosi la
mano come dei fidanzatini dodicenni, ma non se la sentivano proprio di lasciarsi.
Mangiarono chiacchierando e annegando uno negli occhi dellfaltra. Quando anche
la più piccola briciola di pane scomparve, si dichiararono completamente sazi.
gFantastico, ci vorrebbe più
spesso.h Sentenziò Buffy che si toccava la pancia.
gAlla prossima ricorrenza di
sicuro.h
gIl tuo compleanno?h chiese
speranzosa Buffy, ma lui rise.
gMi spiace piccola, ma
compio gli anni in maggio, quindi la vedo lunga.h Lei mise il broncio gPossiamo
aspettare il tuo di compleanno, dolcezza.h
gÈ a gennaioc ne abbiamo di
tempo!h si lamentò.
gPazienza, aspetteremo
allora.h Le disse abbracciandola da dietro, lasciandole un piccolo bacio sul
collo. gDato che oggi è un giorno speciale, voglio presentarti una persona
speciale!h
gChi?h chiese lei curiosa.
gLfunica parente che è
rimasta da queste parti, visto che mamma e papà sono a Londra. Ti voglio far
conoscere mia nonna!h Buffy gelò. Ecco, lfinevitabile confronto con i parenti.
Lui se ne accorse e sorrise. gTranquilla, è una santa donna. Vedrai che ti
piacerà e tu piacerai a lei.h
gSaràch
gChe ne dici? Facciamo una
doccia prima di uscire?h propose lui.
gOk. Chi va prima?h lui le
rivolse un sorriso malizioso.
gIo pensavo di andarci
assiemec io lavo te e tu lavi me. Ti andrebbe bene? Ovviamente in silenzio,
visto che sopra cfè Monica che dorme.h Lei non rispose, ma lo prese per il
braccio portandoselo in bagno.
Ne uscirono unfora dopo,
quando ormai lfacqua era completamente congelata, dato lfesaurimento della
potenza della caldaia. Avevano avuto anche qualche intoppo nel vestirsi, dato
che continuavano a tirarseli via i vestiti, piuttosto che metterseli, ma
finalmente eccoli rinvenire dal bagno. Trovarono Monica scarmigliata che beveva
una tazzina di caffè e mangiucchiava qualche biscotto.
gBen svegliata.h Le disse
William felice.
gMica tanto.h
gPotevi restare a letto.h
gTi ricordo che la mia
stanza è situata esattamente sopra il bagno e che qualsiasi rumore venga fatto
di sotto, io lo sento. E voi due che mugugnate di sano piacere non è tra le
sveglie migliori!h sbottò lei mettendo in bocca lfennesimo biscotto. Buffy
arrossì potentemente, mentre William scrollava le spalle.
gA te è andata bene?h le
chiese e il sorriso che si allargò sul volto di Monica gli diede la risposta
che voleva. Sì, era andato tutto a meraviglia. gPensavo di portare Buffy dalla
Nonna. Ti unisci a noi?h
gCerto. Chiamala, mentre mi
preparo, così saprà di fare da mangiare per tutti!h esclamò Monica.
I tre arrivarono a
Staranzano, piccolo paese dellfIsontino, dove abitava la nonna di William e
Monica. Casa sua era in centro del paese, dava direttamente sulla piazza appena
rifatta in pavè. La casa era al primo piano, situata sopra la macelleria del
paese, di colore giallo ocra con le finestre piuttosto grandi. Lasciarono
lfauto sul retro, nel giardino. Poco dopo, erano in casa.
Davanti a Buffy cfera una
piccola vecchietta con i capelli grigi curati, effetto di una seduta dal
parrucchiere recente, portava occhiali con lenti spesse e indossava un
camicione a fiori senza maniche con una sottana color crema che faceva
capolino.
gChi xè?h chiese la donna.
gSemo
noi, mi e William.h Disse Monica.
gVignì.
Xè quasi pronto.h
gCiao
Nonna. Volevamo presentarti una persona.h Disse William.
gChi
xè sta bela signorina?h
gLa
socia di Monica per il negozio e cosa ancora più importante, la mia ragazza.h
Buffy si sentì volteggiare: era la prima volta che William la presentava a
qualcuno come ela sua ragazza.f
gPiacere
signora, io sono Buffy.h
gPiaser
mio, mi sono
gEh?h
Non capiva molto bene il dialetto, essendo americana. Monica rise.
gNonna,
Buffy non è di qui. Non capisce il bisiacco. Parla in lingua se riesci.h La
signora pareva dispiaciutissima.
gOh, la me scusi. Le ho
chiesto se potevo offrirle qualcosa.h Ridisse scandendo bene le parole, come se
parlasse ad una bambina.
gGrazie, ma sto bene così.h
Rispose Buffy un pof perplessa. Sentì che la signora continuava a parlare, ma
non era rivolta a lei, perché usava di nuovo il dialetto.
gAlora, come stè? Non vignì
mai a trovarme.h
gScusa, nonna, ma siamo
stati un pof impegnati.h Rispose William tranquillo, mentre Monica sfogliava
attenta un giornale di pettegolezzi, ridacchiando ogni tanto.
gNo gò molta roba de darve
de magnar, savè che non ghe vedo. Un poc de pasta, va ben?h
gBenissimo, tranquilla.h
gSì, ma xè poc. E lei
signorina cosa la mangia?h chiese la nonna a Buffy.
gPasta mi va benissimo. È
buona.h Stava cercando di fare una buona impressione allfunico parente
veramente adulto che era rimasto a William in Italia, ma ammetteva di perdersi
una buona parte del discorso. Per fortuna un piatto di pasta al ragù fumante le
venne messo sotto il naso. Sperava che i tre non si mettessero a chiacchierare,
ma fu tutto inutile, anche perché i fratelli da un bel pof non andavano a
trovare la nonna, quindi si sbizzarrivano con i gossip e le notizie.
gNonnetta, te vien quando
versemo el negosio. No te pol mancar.h
gSon anca mi.h Disse William
e Buffy si stupì dellfintonazione. Lo aveva sempre sentito parlare in italiano
perfetto, con qualche cadenza inglese, ma mai nel dialetto della sua zona. Le
sembrò leggermente stonato.
gNiente, no vedo niente. Voi
non capì, voi stè ben che Dio ve daghi fioi miei. O la me scusi. Ho detto che
non vedo niente, sono orba, signorina.h
gOh, mi spiace.h Rispose
Buffy.
William si rese conto del
disagio che provava la ragazza, così, finito il pranzo, la prese per mano.
gVieni dai , che ti faccio
vedere il resto della casa.h Scusa patetica, lo sapeva anche lui, ma così
potevano stare soli un pochino. Arrivati alla terrazza, la baciò con foga.
gWowc a che devo tutto ciò?h
gNon posso dare un bel bacio
alla mia ragazza preferita?h
gPensavo che quella fosse
Monica.h Disse lei prendendolo in giro.
gNo, lei è solo la mia
sorella preferita, è diverso.h
gBella forza, non ne hai
altreh
gOh, è vero!h rispose con
leggerezza William, facendola scoppiare a ridere. gEcco, è proprio questo che
mi mancava oggi. Una tua bella risata. Allora, adesso mi spieghi cosa cfè che
non va?h
Buffy si sedette sul un
dondolo quasi appoggiato al muro, con fare sconsolato.
gMi sento un pof a disagio
qui. Non riesco a capire fino in fondo tua nonna e la cosa mi dispiace. Lei
tenta di farsi capire e mi sembra così maleducato dirle che non ci riesce quasi
per nulla. E poi speravo di poterle piacere, visto che tuc sì, insommac sei il
mio ragazzo. Invecech
gInvece cosa? Stai andando
benissimo. Non ti preoccupare, mia nonna è buona come un pezzo di pane. Sono
sicura che adesso starà dicendo a Monica che ti trova perfetta.h Si sedette
vicino a lei e la abbracciò, perdendosi nei suoi capelli biondi, resi ancora
più lucenti dal sole che picchiava sopra di loro. Tornarono in salotto sentendo
la nonna che faceva la paternale, anzi, la nonnale in questo caso, a Monica che
pazientemente si sorbiva tutto.
gTe doverie trovar un omo e
sposarte, farte na casa e far qualche fio. Xè ora Monica.h Monica lanciò
unfocchiata a William che se la rideva sotto i baffi. Quante volte avevano già
sentito quelle cose? In realtà lei molto più di lui.
gNonnac intanto il moroso
lfho trovato.h
gCosa? E no te me dise
niente? Chi xè? Podemo fidarse?h I fratelli si misero a ridere.
gCerto. È Alex, lfamico di
William. Lo conosci, è venuto qui un sacco di volte.h
gXè ver. Sembra un bravo
putel.h
gQuindi vedi che le cose
vanno bene. A settembre apriamo e poi vediamo che succede nella mia vita
sentimentale.h
gMeter su casa te devi. Lei
che dice signorina?h Buffy si sentì impreparata come a scuola. Che cosa avrebbe
voluto sentirsi dire quella donna?
gBhe, dato che Monica è la
mia socia, forse prima di abbandonare il lavoro dovrebbe iniziarlo.h Sperò di
aver detto la cosa giusta.
gHa ragione, mi dimenticavo
che lavorate assieme. Lfetàch fece la signora con un gesto noncurante della
mano.
gNon si preoccupi.h
gBene, nonna, credo che ora
sia tempo di andare.h Disse William alzandosi in piedi.
gBon, saludè mama e papà.
Ciameli.h Ordinò la signora.
gVa bene.h Fecero in coro i
fratelli con tono infantile.
Al sicuro in macchina, Buffy
non potè trattenersi dal sospirare. Quella prova era passata.
gPreoccupata?h chiese Monica
alla ragazza.
gUn pof. Pensate che sia
piaciuta a vostra nonna?h chiese titubante Buffy.
gCerto. Me lo ha detto
giusto prima che ti trova una brava signorina.h
Buffy non potè fare a meno
di sorridere. Se anche la famiglia approvava la sua relazione con William, era
tutto ok.
Cap. 14 Brutta bestia
Quella sera la simpatica
brigata Brancaleone aveva deciso di andare a ballare in un locale situato sulla
spiaggia. La pista era allfaperto, costruita con tavole di legno scuro. La luce
era soffusa e la sdraio erano ormai tutte occupate. Lfacqua del mare e la luna
quasi piena, aiutavano a creare lfatmosfera. Il DJ alternava pezzi pop a quelli
dance con poca maestria, ma nessuno se ne curava.
gCarino questo posto.h Disse
Buffy seduta in braccio a William, mentre lui le accarezzava la schiena da
sotto la maglietta.
gSì, non è male.h Concordò
Sebastian, tirato più del solito.
gDai, andiamo a ballare!h
Esclamò Debby alzandosi veloce. Prese Paolo ed Elisa, anche in quel week-end in
Friuli, e li trascinò in pista, seguita da Buffy, William e Sebastian. Al
tavolino erano rimasti solo Leila, Monica ed Alex.
gNon vai a ballare?h chiese
Monica allfamica.
gAppena sento una canzone
che mi piace.h Rispose lei sorseggiando un pof della sua birra. A Monica
sembrava strano che non fosse già schizzata a scatenarsi, le piaceva molto.
gSenti, ti va di venire ad
un concerto con me? Alex mi tira pacco.h
gDi già. Non è un pof
presto?h il ragazzo sorrise, ma non replicò. gDi chi poi? E dove?h
gTarvisio, cfè la brava e
bella zia Carmen.h
gZia Carmen?h
g
gAh, non male! Certo che
vengo. Chi siamo?h
gIo e te. Ad Alex e Seba non
piace, Elisa torna a Parma, Paolo lavora, idem Debby e la coppietta felice ha
già fatto programmi per usare tutta la casac spero puliscano dopo.h Disse piano
Monica.
gBene, mi piace lfidea.h
Monica contenta per
lfaccordo con Leila, si alzò e andò a ballare portandosi Alex dietro.
gLeila non balla?h urlò
Deborah al suo orecchio per sovrastare la musica.
gTra un pof. Ci deve essere
qualcosa che non và. Bisognerà indagare.h
gIn effetti non è da lei
stare seduta.h Monica guardò lfamica al tavolo e fece spallucce.
gQuando verrà, verrà. Tu che
fai? Ti metti in moto con Sebastian?h Debby fece un piccolo sorriso ed annuì,
andò al centro della pista e mise a muoversi nella maniera più sensuale che
conoscesse. Il vestitino corto le lasciava parecchia carne scoperta nei punti
strategici. Ogni tanto lanciava lunghe occhiate alla sua preda che abboccava
spesso allfamo. Lui la guardava come un assetato nel deserto: credeva fosse un
miraggio. Deborah di solito non così intraprendente, anzi, eppure quella sera
lo stava facendo andare su di giri. Si avvicinò alla ragazza prendendola per la
vita ancheggiando assieme a lei.
gA che gioco stai giocando,
Debby?h lei, che si sentiva euforica, gli rispose a tono.
gA niente. Avevo voglia di
divertirmi.h Dalla loro notte assieme, avevano parlato molto poco tra loro, ma
ore lei si sentiva potente.
gDivertirti? Posso aiutare
in questo?h
gLfidea è allettante, ma
stasera non mi vacnon con te almeno.h E si svincolò dallfabbraccio e puntò ad
un ragazza che ballava con degli amici, lasciando Sebastian fermo come uno
stoccafisso.
gMerda!h sussurrò lui, poi
andò al bar a prendersi qualcosa. gUn gin lemon.h E prese a guardare la ragazza
che, di fatto, lo aveva appena scaricato. Non lfaveva mai vista così sicura di
se e piena di iniziativa: era lei che ballava sinuosa tra le luci colorate e
qualche bellimbusto che ci provava spudoratamente. Prese la sua dose di alcol e
andò a sedersi al tavolino, sperando di essere solo, ma ci trovò Leila che
beveva birra tranquillamente.
gE tu che ci fai qui? Di
solito non sei a ballare con Monica? Stasera pure Paolo si è lanciato.h Disse
Sebastian guardando il suo amico che stava tentando di imitare John Travolta,
sembrando più un pinguino che camminava sul ghiaccio.
gStasera non sono in vena.h
Rispose Leila gPiuttosto a questfora, di solito, tu non sei già a strusciarti
con qualche oca senza cervello?h
gIo non mi struscio, io
conquisto, io caccio!h rispose lui senza esitazione, poi si afflosciò nella
sdraio gSolo che la mia preda è scappata.h Lanciò unfocchiata alla pista dove
Debby sembrava felice e lusingata dalle attenzioni che riceveva da un ragazzo
moro con la camicia rosa.
gOh, la predac capisco.h
Disse Leila capendo a chi si riferiva lui.
gTaci!h rispose acido
Sebastian.
gPunto sul vivo.h Continuò a
prenderlo in giro gE guarda che carino è lui.h Rincarò la dose e lui ci cascò
appieno.
gCarino? Carino? Ma se è un
imbecille! E deve essere pure gay, guarda che camicia!h
gQuestfanno il rosa va molto
di moda.h
gBhe, guarda come si muove,
ci prova in maniera spudorata, è senza classe. Debby merita di meglio di
sicuro.h
gTipo te? Non credo sai. Non
è che sei geloso?h chiese Leila con finta innocenza facendo andare di traverso
il gin lemon a Sebstian.
gGeloso? Geloso?h urlò
sempre più forte gNon dire scemenze. Io e lei siamo solo amici e niente
gelosia.h
gInfatti sei qui che le
sbavi dietro e ti fastidio se ci prova con uno diverso da te. Te ghe dovevi
pensarghe prima de butarla via come se la fossi niente, mona!h finì lei
alzandosi gCredo che ora andrò a ballare. Medita ragazzo, medita.h E lasciò
Sebastian solo a pensare.
Era dunque gelosia quello
che provava per la rossa? Dopo la loro notte aveva ripensato spesso a lei.
Erano stati molto bene, lui si era stranamente sentitoc come completo, come in
pace con il mondo, cosa che non gli era mai successo. E dopo aver messo a posto
lfappartamento dai frammenti di piatti e bicchieri, si era reso conto che le mancava.
Gli era piaciuto svegliarsi con lei accanto e ne aveva avuto paura. Forse per
quello lfaveva trattata così quella mattina. E ora cosa voleva? Lei,
indubbiamente e a questo pensiero il suo cuore fece una capriola degna del
migliore Alexandre Despatie. Provò a guardare in giro, ma tutte le ragazze
presenti le sembravano insipide, quasi messe in ombra dalla luce che a
Sebastian sembrava provenire da Deborah.
gDiamine.h Disse a bassa
voce.
gEhi, che ti prende?h si
trovò davanti un sorridente Alex.
gNiente!h il chitarrista si
sedette vicino a lui e sorrise ancora di più guardando Monica saltare e
scatenarsi in pista per una canzone dei Subsonica che le piaceva
particolarmente.
gStasera le ragazze sono
proprio su di giri, vero?h
gUh, uh.h Rispose Seba. Alex
lo guardò di sottecchi e seguì lo sguardo dellfamico fino alla pista dove
Deborah stava continuando il suo ballo sensuale con vicino le sue amiche e
qualche ragazzo interessato.
gPer fortunach mormorò a
voce abbastanza alta da farsi sentire da Sebastian.
gCome? Stavi dicendo?h
chiese Seba come risvegliato da una dormitina.
gSì, dicevo che sono
contento che Monica balli scatenandosi e non per conquistare, come invece sta
facendoc Deborah.h Calcò di proposito il nome della ragazza.
gStai cercando di dirmi
qualcosa di specifico, amico?h
gCome sei lento! Te la stai
mangiando come un biscotto perfettamente cotto. Vai la e cerca di essere il
vero Sebastian, non lo stronzo patentato che ti sforzi in tutti i modi di far
uscire.h
gNon andrò in mezzo alla
pista a cercare di conquistarla. Sono le donne che vengono da me, non il
contrario.h Ribattè piccato Sebastian.
gAllora mi sa che è venuto
il momento buono per cambiare tattica. Fai quello che vuoi, coglione, ma io
torno in pista dalla mia gattina.h
gChiami Monica gattina?h
gCredimi, se la chiamo così
un motivo cfè.h E sorrise maliziosamente per poi andare, appunto, da Monica.
Sulla pista Buffy e William
ballavano appiccicati qualsiasi canzone mettesse il DJ, a volte più veloci,
altre lente.
gSiete nauseanti. Farete
venire il diabete a tutti!h li prese in giro Monica.
gTutta invidia la tua,
sorellina.h Rispose tranquillo William.
gNon farmi ridere. Ce lfho
il moroso, solo che non stiamo appiccicati come voi due.h
gPasserotto, vado al bar.
Vuoi qualcosa da bere?h chiese William a Buffy.
gSì, una coca.h Si
lasciarono baciandosi e lei aveva un sorriso a trentadue denti scintillanti.
gDirei che va bene tra voi.h
Disse Monica a Buffy.
gMeglio che bene. Sono
letteralmente pazza di lui!h esclamò Buffy entusiasta.
William intanto era a fare
la fila al bancone cercando di non farsi spintonare troppo da altri energumeni
assetati.
gE che Cazzoc state
attenti.h
Il barman prese la sua
ordinazione e proprio quando gli i bicchieri, si senti posare una mano sulla
spalla. Gli venne da sorridere.
gNon sai resistere lontano
da me, vero passerotch bloccò la frase a metà, quando si rese conto che davanti
a se non cfera Buffy, bensì sua maestà Chiara la stronza in tutto il suo
splendore.
gCiao William.h Fece per
prendergli un bicchiere dalla mano, ma lui si tirò indietro.
gChe cosa diavolo vuoi,
Chiara?h la voce tirata, dura.
gQuello che ho sempre
voluto. Solo te, piccolo mio.h Cercava di dare alla voce un tocco morbido e
suadente, cosa, però, che non fece né caldo né freddo a William, abituato al
suo modo di fare.
gSi può sapere quale parte
del discorso enon fai più parte della mia vita.f non hai capito?h gli tremavano
le mani dalla rabbia. Più la guardava e più i sentimenti di astio che provava,
uscivano incacchiati neri.
gDai cuccioletto, ci
divertivamo assieme.h Fece lei civettuola.
gSbagliato, tu ti divertivi
e alle mie spalle. Ora scusa, la mia ragazza mi aspetta.h Fece per andarsene ma
lei lo fermò.
gQuella non è niente. Tu sei
destinato a stare con me!h
gIo non lo credo proprio,
bella.h Dietro Chiara si materializzò Buffy con gli occhi ridotti a due
fessure. gLascialo in pace.h
gQuesti non sono fatti tuoi,
pupattola.h Sputò Chiara girandosi verso William. gAndiamo in un posto più
appartato.h
Chiara fece per portarlo lontano,
ma:
1-
William stava facendo di tutto per stare fermo, senza
rovesciare tutto quello che aveva nei bicchieri;
2-
Buffy le aveva preso i capelli cominciando a tirarglieli.
Morale della favola: avevano
formato una specie di linea a tre, con Chiara nel centro.
gMollami i capelli piccola
puttana!h urlava disperata Chiara.
gIo mollo i capelli, ma tu
lascia andare il mio ragazzo.h
gNon è il tuo ragazzo, è il
mio!h
gEhi, ragazze, potete
lasciarmi?h cercò di divincolarsi William dalle grinfie di Chiara. Tutte le persone
vicino a loro, si erano voltati a guardarli sorridendo. Alcuni ragazzi
invidiavano William per essere così ricercato da due biondine che dimostravano
di essere tutto pepe. Anche i loro amici si erano accorti dello spettacolo che
stavano dando quei tre.
gPensate che dovremmo
separarli?h chiese Alex tranquillo.
gIo non ci penso proprio ad
andare la in mezzo. Quelle due mi scannerebbero.h Continuò Paolo pulendosi gli
occhiali.
gIo darei una mano a Buffy.h
Disse Monica e Debby annuì convinta.
gProvo più solidarietà per
Spike!h continuò Sebastian.
gQuindi che si fa?h domandò
Elisa.
gNiente!h sentenziò Leila e
tornarono tutti al tavolo.
A separare il simpatico
terzetto, ci pensarono due buttafuori muscolosi con lfauricolare allforecchio.
gSentite, andate fuori di
qui a discutere!h gli ordinarono, sbattendoli praticamente in mezzo alla
spiaggia buia. gTornate quando sarete più calmi, facciamo tra una sera o due.h
Le due ragazze erano
ansimanti per la lotta e si guardavano in cagnesco.hTu, brutta stronza, devi
stare lontano da lui. È sempre stato mio e lo sarà per sempre!h urlò Chiara
indicando William.
gTi ha lasciato tempo fa,
fattene una ragione, Psyco!h le rispose Buffy, intenzionata a non lasciarsi
mettere i piedi in testa da lei.
gNon capisci che tu sei
soltanto un rimpiazzo? Si serve di te solo per farmi ingelosire.h
William stufo di questa
lotta si mise tra loro, separandole.
gAhi.h Dissero in coro le
due.
gAdesso la smettete.
Entrambe!h disse rivolto a Buffy che puntava ai capelli della sua avversaria.
gEhi, non vale così.h
gVedi, lui mi difende,
stronza.h Urlò Chiara.
gStai zitta anche tu,
Chiara.h Sbottò William.
Quando le due furie si
furono calmate, William le lasciò e si prese qualche secondo per parlare. Doveva
sistemare questa faccenda una volta per tutte.
gChiara, devi metterti in
testa che io non voglio avere più niente a che fare con te. Non voglio neppure
vederti, se ti incontrassi in giro, cambierei strada. Detto questo, devi anche
capire che io amo Buffy.h Mentre parlava non guardava lfamericana, che però, a
queste ultime parole, aveva sgranato gli occhi per lo stupore. gIo lfho amata
da prima di conoscerti. La conoscevo da quando avevo 16 anni e la amo da
allora, la voglio da allora. Tu devi sparire dalle nostre vite. E se continui a
rientrarci, non dubitare, non mi metterò in mezzo, ma lascerò a Buffy e a
Monica di finire il lavoro iniziato. Capito?h la sua voce era sicura, nessun
tentennamento.
gNon puoi dire questo.h Per
la prima volta Buffy sentì in Chiara una punta di terrore. Forse si stava
veramente rendendo conto di aver perso William per sempre, senza possibilità di
riabilitazione. gTucioc stavamo bene assieme.h
gStavamo. È finita più di un
anno fa. Tu lfhai fatta finire, te lfho già detto, più volte. Smettila di
tormentarmi.h
Era stata umiliata, su tutta
la linea. Chiara non disse nulla, lanciò due ultime occhiate a William e Buffy
e si voltò andandosene, muovendosi con malcelata sicurezza.
gQuanto a te, signorinellach
cominciò lui verso Buffy, solo che se la trovò addosso, con le labbra che
cercavano di divorarlo a partire dalla bocca. gMa chech
gOh William!h sembrava
felice e lui non capiva il perché. Insomma, voleva sgridarla per quella scenata
e lei lo bacia felice.
gStop, ferma.h La spostò,
anche un pof bruscamente. gMa che ti prende?h
gMi ami?h chiese lei a
bruciapelo. E questa domanda da dove sbucava? Fece un breve ripasso mentale e
sì, si accorse che aveva detto a Chiara di amare Buffy. Sospirò.
gSì, ti amo. Avrei voluto
dirtelo in maniera migliore, più romanticac più adatta alla situazione, invece
è venuta così, per far capire a Chiara che non la volevo più vedere. Scusa,
immagino che non te lo aspettavi così.h Buffy rise.
gIn effetti lfavevo
immaginato a lume di candela, magari sotto la lunac beh la luna cfè
effettivamente.h
gVolevo che tu lo sapessi
per prima, invecech allargò le braccia in segno di rassegnazione.
gNon fa nulla. Lfhai detto,
questo è importante.h Si avvicinò a lui, lo abbracciò al fianco poggiandogli la
testa sul petto. Sentì il cuore di William battere forte e veloce, anche se non
lo voleva ammettere, era emozionato.
gTi amo anchfio, William.h
Ora i cuori che battevano
allfimpazzata erano due.
Cap. 15 Grandi Haidi alla
riscossa.
La macchina scivolava veloce
sullfautostrada: Cordelia faceva tranquillamente i 140 senza colpo ferire e a
Monica andava bene così. Lei e Leila avevano deciso di partire di pomeriggio
per il concerto, anche se era di sera, per poter stare assieme e chiacchierare
come un tempo, oltre al fatto che logisticamente non sapevano dove ci sarebbe
stato il concerto e quindi avrebbero potuto fare un sopralluogo prima.
gCome è andata in Francia?h
chiese Monica. La sua amica era ritornata da un pof di giorni, da un viaggio
per lavoro proprio in Francia. Solo che dal suo ritorno non si erano parlate
molto, tra lavoro e neo moroso di Monica, non riuscivano mai ad avere qualche
ora in solitaria. Non sarebbe stato così quel sabato. Due ragazze sole, pronte
a divertirsi, in mezzo ai monti.
gLa è andato tutto bene,
direi.h Rispose lei. gA parte svegliarsi alle cinque ogni mattina per andare a
meditare alle sei! Cioè, era anche bellocma quando iniziava a piovere ti
aspettavi di rientrare, invece niente. Per non parlarti delle scalate su per i
monti!h
gAllora oggi ti troverai
benissimo!h e risero assieme.
gPerò lui non ha chiamato
mai.h Monica non voleva girarsi, ma dal tono di voce di Leila, aveva capito che
la sua espressione non era al massimo della felicità.
gGiulio?h
gGià. Mi ha mandato un sms e
poi silenzio. Sapeva quando sarei tornata e non si è fatto sentire. Niente,
nada.h Sospirò.
gE tu che hai fatto?h
gNulla, ovvio!! Solo chec
insomma, prima di partire sembrava andasse tutto ok, invece orach
gMi spiace.h Rispose Monica ed
era sincera: voleva che la sua amica fosse felice e non che venisse scaricata.
gComunque ho trovato un
altro ragazzo.h Doveva immaginarlo!
gE chi è?h
gSi chiama Alan, fa il
pasticcere!h
gConcorrenza! Non vale!h
Leila rise.
gMa per una panetteria, non
per una pasticceria.h
gMmmmmc e comfè? Carino?h
gBhe, è un tipoc non so bene
come dirtic ha un gran corpo, però. Corre in moto.h
gE ti pareva, te se non te
lo trovi motociclista non va bene.h
gNon è vero.h Protestò Leila
gÈ solo che mi piacciono le moto. Comunque è un mio cliente, me lfha portato
unfaltra cliente, si è trovato bene ed è rimasto. Mi porta i pasticcini ogni
volta che viene.h
gGrande. Almeno è gentile.h
Le due continuarono a
chiacchierare tranquille di uomini mentre le prime montagne della Carnia le
passavano affianco. Tarvisio era lfultima città Italiana prima di entrare in
Austria. Era una località turistica che funzionava sia dfinverno, grazie a
numerose piste ed impianti di risalita, che per lfestate con i numerosi
sentieri verso malghe e rifugi abbarbicati sui crostoni rocciosi dei
monti.
gDa che parte si va?h si
chiese Monica a voce alta. La strada, allfinizio del paese, si biforcava in due
rami. Le ragazze presero quella che portava al centro della città. Sui
marciapiedi decine di turisti facevano incetta di souvenir da portare a casa al
ritorno delle vacanze. Cferano un sacco di negozi di tutti i tipi, ristoranti e
hotel per villeggianti. Le costruzioni erano tutte di fattura tipicamente
montana, con grandi balconi su cui sfoggiavano rigogliosi gerani e dalie pieni
di colore. I tetti nero di ardesia, erano spioventi per fare in modo che
dfinverno la neve non si accumulasse sopra. Una vera e proprio cittadella
montana.
gGuarda! Cfè il mercatino;
andiamo a farci un giro la, dai!h esclamò Leila che era più libera di guardarsi
attorno, visto che non doveva guardare.
gOk, però facciamo un piano
dfazione.h Rispose Monica gParcheggiamo, cerchiamo dove fanno il concerto e
compriamo i biglietti, così poi possiamo fare qualsiasi cosa senza problemi.h
gMi sembra giusto.h
Le due trovarono posto nel
parcheggio di un supermercato.
gE se prendessimo da
mangiare?h buttò li Monica grazione dfemergenza.h
Al negozio comprarono dei
succhi di frutta e una gustosa tavoletta di cioccolato con le nocciole, poi presero
a vagare per il paese senza avere una vaga idea di dove andare. Fortuna loro,
trovarono una gentile negoziante che seppe indicare loro il luogo della
manifestazione.
gEccoci qua, Piazza Unità.h
Disse Monica un pof ansimante a causa della salita che avevano appena
affrontato.
gNon mi sembra ci sia molto
movimento.h Analizzò Leila. Infatti la piazza in pavè era completamente vuota.
Cfera un palco, ma deserto e con il set di luci ancora a terra. gE che non vedo
neppure un posto per prendere i biglietti.h
gMagari al bar sanno
qualcosa.h Si sedettero ad un tavolino esterno. gSe lo fanno qui, il concerto,
non ci sarà molta gente.h Effettivamente la piazza era piccolina. Ordinarono
entrambe un gelato.
gMmmm, guarda, magari lui sa
dove prendere i biglietti.h Disse Monica indicando un bel ragazzo castano che
scendeva da un furgoncino e che al collo portava un tesserino di cartone che da
lontano somigliava molto ad un pass. gVai, Leila, chiedi.h
gNo, sei tu quella con più
faccia tosta.h Si tirò indietro Leila.
gUhmc ok.h Il ragazzo passò
e Monica, lesta, lo sbloccò. gScusa!h
gSì?h
gVolevamo sapere se sei
dello staff del concerto. Dovremmo prendere i biglietti, ma non sappiamo dove.h
gGuarda, io non cfentro, ma
i biglietti dovresti trovarli allfufficio per il turismo, cento metri avanti
per la strada qui.h E indicò la via principale.
gGrazie mille.h
gDi nulla.h
Monica e Leila si rimisero a
chiacchierare tranquille godendosi il sole che ogni tanto faceva capolino tra
le nuvole.
gAndiamo. I biglietti ci
attendono!h
Le due pagarono e presero a
cercare lfufficio del turismo. Se la stavano prendendo molto comoda, in realtà.
gEccoci qua. APT di
Tarvisio. Entriamo.h
La sede era molto ordinata e
linda, una ragazza curata in tailleur stava parlando ad un gruppo di turisti
tedeschi. Monica e Leila aspettarono silenziosamente guardandosi attorno
curiose. Cferano poster di rifugi montani e di spettacoli teatrali, vari
volantini e pubblicità di concerti.
gPrego, posso aiutarvi?h
chiese la ragazza, quando i tedeschi uscirono. Monica si avvicinò.
gVolevamo sapere se ci sono
ancora biglietti per Carmen Consoli di questa sera.h
gCerto che ci sono, ne sono
rimasti tanti. Quanti ne volete?h
gDue.h Risposero in coro.
gSa avevamo un pof di timore che fossero finiti.h
gNo, no. Non cfè pericolo.
Sapete che il concerto sarà al teatro tenda e non in piazza, vero?h Le due si
guardarono con espressione per nulla stupita. Fecero spallucce. gLo trovate a
circa trecento metri avanti sempre per la strada principale. Visto il tempo
poco stabile è stato preferito far suonare al coperto. Ecco, due biglietti.
Fanno quaranta euro.h
La ragazza diede a Monica i
due biglietti, mentre Leila pagava per entrambe.
gGrazie.h
gPrego e buon divertimento,
ragazze.h
Le due amiche, sorridenti,
uscirono di nuovo allfaperto. Monica prese a saltellare contenta.
gBene, andiamo a farci un
giretto?h propose Leila e Monica annuì. gAndiamo al mercato che cfera sotto.h
gSì, così prendiamo lfauto
anche e la portiamo più vicino.h Tornarono da dove erano venute, stavolta in discesa,
chiacchierando allegre. Arrivarono al mercato coperto ed entrarono. Lfatmosfera
era cupa e le due si guardarono un pof timorose. Sia a destra che a sinistra
cferano piccoli cubicoli coperti da vestiti di pelle o finta pelle che davano
allfambiente un senso di tristezza, almeno Monica la pensava così. Sembrava
unfesposizione da mattatoio. Al soffitto cferano pochissime luci e allfentrata
di ogni banco sostava un uomo in attesa.
gUh, guarda che bel
giubbotto.h Disse Leila, mentre indicava un bel spolverino nero.
gAssomiglia a quello di
William.h Come si avvicinarono, arrivò un uomo.
gBello vero? E guardate qui,
questo è meglio.h Le due continuarono la loro strada, venendo, pian piano,
adocchiate da tutti i venditori che le chiamavano a gran voce, seguendole
anche, mentre camminavano.
gAndiamocene via da qui,
subito!h sussurrò Monica e Leila annuì aumentando il passo. Finalmente uscirono
di nuovo allfaperto, scappando letteralmente da quel luogo.
gSanto cielo, è terribile lì
dentro.h
gOppressivo. Come fai a
guardare le cose se ti si fondano addosso. Mio Dio.h Repressero entrambe un
brivido. Camminavano ora più tranquille per le placide vie in pavè del centro,
scrutando vetrine e canticchiando canzoni per prepararsi per la sera.
gChe facciamo adesso?h chiese
Leila, dopo che furono arrivate alla macchina. gmanca ancora un sacco di
tempo.h Monica ci pensò un attimo guardando le montagne attorno a loro. Alcune
avevano ancora delle spruzzate di neve candida che si stagliavano sul grigio
della nuda roccia.
gE se andassimo a farci un
giretto ai laghi di Fusine?h propose Monica. I laghi erano un parco naturale
protetto, costituiti da due laghetti, quello alto e quello basso, e decine di
sentieri partivano da li. Dfinverno arrivavano tranquillamente a toccare i venti
gradi sotto lo zero, dato che si trovavano ai piedi di una valle chiuse, che
manteneva la temperatura a livelli sempre più bassi rispetto alle zone
limitrofe. Cfera anche una bellissima pista per lo sci di fondo che passava per
il bosco.
gPerché no? Sai la strada,
perché io non ho idea di come si arrivi.h
gSì, qualcosina mi ricordoc
speriamo di non perderci!h
Entrarono in auto e
partirono. Monica dovette faticare solo allfinizio, per uscire dal paese dalla
parte giusta, ma azzeccata la strada, non ebbe più dubbi.
Stavano percorrendo una
carreggiata piuttosto stretta in mezzo agli alberi, quando Leila fece una
proposta a Monica.
gDomani ti va di venire via
con me?h
gDipende dove. Mi porti al
mare?h
gUhmc no.h Monica aggrottò le
sopracciglia. Da che si conoscevano, Leila sapeva che di domenica a lei piaceva
andare in spiaggia a crogiolarsi per bene, ci andavano sempre assieme,
oltretutto. gVorrei portarti sul Monte Zoncolan.h Sparò tutto ad un fiato.
gSullo Zoncolan? A fare che?
Lo sai che odio la montagna, che ci vado a fare lì.h
gCi sarebbe Alan che correc
mi ha invitato, ma da sola mi secca andarci e tu sei lfunica a cui possa
chiedere.h Leila guardava speranzosa lfamica.
gIo vorrei andare a Grado!
Mare, spiaggia, solec nuoto, non montagna.h
gMa puoi prendere il sole
anche là, ti butti su un pratoc e fa anche più fresco. Ti prego, lui mi piace
tanto.h Monica sbuffò poco convinta, ma si arrese.
gE va bene, ma solo perché
sei tu.h
gGrazie. E non ti
preoccupare, guido io!h
gCi mancherebbe altro.
Voglio essere servita e riverita!h e risero assieme. Arrivarono al parcheggio
dei laghi e presero ad incamminarsi. La strada si alzava e quindi smisero di
parlarsi per un pof, fino a quando non riprese ad essere dritta. Alla loro
destra scorreva, rumoroso, un ruscello di montagna limpido e pieno di schiuma
per le rapide presenti. A lato del fiume partiva un fitto bosco di tipiche
conifere montane, con un sottobosco di cespugli. Si sentiva il cinguettare di
uccelli lontani, insomma un piccolo paradiso. Solo il cielo non era altrettanto
bello: ormai era completamente coperto di pesanti nuvole plumbee.
gAltro che camminata, qui
viene a piovere.h Analizzò Monica.
gPazienza, io ho la
mantellina e tu?h Monica sorrise e tirò fuori dalla sua borsa un k-way blu
elettrico.
gTada! Il mio kappa way,
gentile omaggio dei Giochi olimpionici della Gioventù di Lignano.h
gOltre a pagarti ti hanno
pure regalato questa? Gentili.h
gPotevano darci qualcosina
in più, tipo le spillette, ma pazienza.h
Erano arrivate in prossimità
del primo lago, quello più a bassa quota. Lfacqua sembrava uno specchio,
leggermente increspato quando le raffiche di vento soffiavano più forti. Aveva
un colore verde smeraldo, grazie alla presenza di abeti su tutta la
circonferenza.
gComincia a fare un pof di
fresco.h Disse Monica. Presero un piccolo sentiero che costeggiava il lago. Ai
loro piedi un tappeto di aghi di pino e terriccio morbido reso tale dalle
piogge dei giorni passati. Delle paperelle stavano riposando sullferbetta fresca.
gOh, che carine, ci sono
anche dei pulcini!h esclamò Monica, mentre Leila tirava fuori il cellulare per
fare una foto. I pulcini erano almeno sei, tutti ancora con il piumino, ma già
con qualche penna visibile.
guhmc esto zoom non funziona
molto bene. Si vedono lontane.h Cercò di avvicinarsi, facendone scappare
alcune, ma riuscì nellfimpresa. gGuarda.h
gCarina.h Rispose Monica
sorridendo.
Cammina, cammina arrivarono
ad una costruzione in legno che dava sullfacqua con una terrazza. Alcuni
tavolini erano occupati da turisti che parlavano tranquilli. Vicino,
ormeggiate, stavano alcune barche a remi.
gBeviamo qualcosa?h chiese
Monica, ma Leila era in contemplazione delle barche.
gE se andassimo a farci un
giro con quelle?h Rispose lei indicandole. Monica fece spallucce.
gVa bene, ma tu sai remare?h
gEhmc forse.h
gFacciamo che remo io. In
fondo papà aveva una barca, me la dovrei cavare.h Andarono dai proprietari del
ristorante a chiedere informazioni.
Sul bancone stava un omone
dalla pancia prominente, il volto abbronzato che stava parlando in friulano con
degli esercenti.
gBuongiorno, volevo sapere
quanto viene affittare una barca.h Chiese Monica gentilmente.
gQuattro euro e cinquanta
ogni mezzfora.h
Monica andò a riferire allfamica.
Non erano del tutto sicure se imbarcarsi o meno.
gChe si fa, andiamo?h chiese
Leila.
gCfè molta gente che ci
guarda.h
gGiàch
gSecondo te a quanto arriva
il nostro senso di vergogna?h Chiese Monica guardando lfamica.
gIo direi che rasenta lo
zero.h
gAllora dico che possiamo
andare in barca.h
Chiamarono il gestore delle
barche che slegò la catena che teneva legata una barca rossa dal nome eElfyf,
scelta apposta per la connotazione fantasy da amanti del eSignore degli
Anellif, come erano loro. Monica fu la prima a decidere di salire. Piano entrò,
cercando di non bagnarsi troppo le scarpe, con il busto piegato in avanti e con
le mani che cercavano appigli sicuri.
gAttenta!h Urlò Leila.
Monica non capì a cosa si stesse riferendo e non le badò. Con un pof di sforzi
riuscì a salire e a sedersi al centro, solo che la barca si allontanò dalla
riva, dato che non era più legata.
gEhmc Monica, e io?h chiese
Leila.
gAdesso torno.h Monica prese
uno dei due remi e cominciò a muoversi, solo che la barca andava come voleva
lei. Finalmente, dopo averci litigato un pof, riuscì a comandare il remo come
voleva lei e a portare la barchetta a riva, in modo da far salire Leila. Lei,
preoccupata di cadere nel lago, ci mise un pof, ma finalmente si sedette sul
posto a poppa, guardando Monica che prendeva entrambe i remi e cominciava a
vogare.
gDove vuoi che vada?h
gBhoc andiamo in mezzo!h
Come una provetta
canottiera, Monica vogava con forza divertendosi un casino.
gNon sono male, tutto
sommato! Ma perché prima hai urlato?h chiese a Leila.
gCome perché? Stavi per
cadere in acqua!h
gMa quando mai!h
gQuando sei salita con il
primo piede, la barca si stava rovesciando.h
gEra tutto sotto controllo.h
gSì, come no.h Erano
arrivate al centro del lago: tutto attorno a loro cferano pini e abeti che
coloravano il lago di turchese scuro, a causa delle nubi plumbee che le
sovrastava. Le cime dei monti erano coperte da nuvole basse che alle due
amiche, sembravano cariche di pioggia. Monica guardò la tavola dfacqua intorno
a loro e le prese voglia di toccarla. Si inclinò leggermente alla sua sinistra,
solo che così facendo la barca prese a muoversi un pof troppo per i gusti di
Leila.
gMonica! Fermati
immediatamente.h Monica guardò la sua amica sorpresa.
gChe cfè?h
gNon vedi come si muove questa
bagnarola? Non voglio cadere.h
gMa dai che non cadiamo!h
rispose Monica ridendo.
gInvece sì. Non è stabile.h
gBhe, anche se cadiamo, che
può succedere di peggio? Ci bagniamoc e perdiamo le borse, ma a parte questo?h
chiese Monica curiosa. Lei non aveva tutta quella paura.
gGià ho difficoltà a restare
a galla al mare, pensa qui!h Monica si mise a ridere forte.
gVero, sei il caso che va
contro ogni legge della fisica! Lfunica donna che immersa in acqua va a fondo
invece di galleggiare se fa il morto! Comunque non ti preoccupare, ti vengo a
prendere io in caso. Tuttfal più dovremmo preoccuparci del freddo: lfacqua sarà
gelida.h
gEcco, per evitare tutto
questo, puoi non muoverti?h Monica prese di nuovo a remare e ricominciarono a chiacchierare,
ridere e scherzare tranquille. Se la stavano godendo quella gita insieme.
gPosso remare io?h chiese
Leila ad un certo punto.
gCerto.h Rispose Monica che
stava per alzarsi per cambiare posto.
gFerma li. Io non mi muovo,
sennò cadiamo.h Monica alzò gli occhi al cielo, non le andava bene niente? Le
passò i remi, era curiosa di vedere come avrebbe remato dalla posizione in cui
si trovava. Leila sembrava un pof perplessa allfinizio, poi iniziò a remare: la
barca non voleva saperne di muoversi, poi lei si risistemò meglio e le cose
andarono meglio. Usava la tecnica del gondoliere, spingendo il remo al
contrario di quello che si fa normalmente.
gTecnica interessantec tutto
per non spostarsi.h Commentò serafica Monica guardando lfamica.
gAvanti vado, quindi che
problema cfè?h Effettivamente Leila aveva ragione. La barca andava avanti anche
piuttosto dritta. Si godettero lfultima parte di navigata, proprio mentre il
vento cominciava a soffiare più forte e il cielo diventava ancora più scuro. Le
due ragazze ritornarono al bar per ammarare. Incatenarono la barca alla terra
ferma, pagarono e si avviarono verso la macchina: era ora di scendere in paese.
gDovremmo mangiare qualcosa.
Sono solo le sette, un panino ce lo possiamo fare. Tanto prima delle otto
almeno non aprono i cancelli.h Disse Monica mentre parcheggiava a cinquanta
metri dal tendone dove avrebbe avuto luogo il concerto.
gSì, tanto siamo vicini.h
gGrazie a te. Hai un culo
mostruoso.h Leila aveva lfabitudine di beccare tutti i semafori verdi e
parcheggi a volontà, anche quando trovare un posto era unfimpresa titanica.
gPizza? È da un pof che non
ne mangio.h Camminarono lente ed entrarono nella prima pizzeria che trovarono,
si sedettero nellfangolo e presero ad ascoltare un gruppo di ragazzi che
parlavano del concerto.
La cena filò liscia, la
pizza era molto buona e Monica e Leila discutevano animatamente sui poster dei
Simpson attaccati al muro e su altre cose veramente poco importanti. Le grandi
discussioni di solito le facevano in macchina dalle due alle quattro di notte.
Ai cancelli cfera già un
gruppetto di persone che aspettavano ordinate di entrare. Erano soprattutto
ragazzi giovani, ma cfera anche qualche genitore che accompagnava le figlie
troppo piccole per stare da sole. Cferano perfino delle ragazza vestite da dark
e una coppia che sembrava essere appena uscita dal ballo delle debuttanti, da
quanto eleganti erano. Bisognava ammettere, però, che la maggio parte dei
presenti era in jeans e felpa, visto il freddo che cominciava a fare.
Monica, che era in maglietta
manica corta, si era infilata il suo k-way che poco serviva, ma come si dice,
etutto fra brodo.f
Si sedettero su dei
passamano di metallo, che limitavano lfargine di un ruscelletto. Tranquille
aspettavano il loro posto per entrare, senza spingere o prendere a pugni il
proprio vicino. Davanti a loro cfera un gruppetto di tre ragazzi dallfaccento
pesantemente friulano e si misero ad ascoltarli un pof distrattamente. Infatti
Monica stava continuando a scrutare la gente che arrivava. Sgranò gli occhi
vedendo apparire una ragazza molto alta, vestita con un abito bianco lungo,
quasi fosse un dama dei tempi passati. Aveva i capelli neri come le ali di un
corvo, gli occhi grandi e di un colore che Monica non riuscì a decifrare,
Violetto forse? Pensò quando lei le si avvicinò con andatura leggermente
ciondolante. Parlava con la sua vicina, una bionda fasciata in un paio di jeans
così stretti che Monica si chiese come facesse a camminare, di stelle e
destino.
gForse è un pof matta.h
Analizzò Leila e lei non potè che darle ragione.
gOppure pensa che sia
Halloween. Hai visto che pallida che era? Una vampira!! Sarà andata in giro a
fare Dolcetto o Scherzetto ech Monica si fermò di botto, colpita da una
folgorazione. Prese il cellulare dalla borsa e si mise a digitare qualche
numero. Sembrava che nessuno rispondesse.
gMerda, ha il telefono
spento. Vediamo William.h Prese a digitare di nuovo frenetica. gE che Caspio!
Staranno a scopare come pazzi. Proviamo a casa.h Disse più a se stessa che a
Leila che la guardava senza capire molto bene le manovre dellfamica. gTi
parevac la segreteria. Preparati a ridere. Beep, si entra in scena. Allora
piccoli ricci arrapati, devo parlare con Buffy, ho trovato il nome perfetto per
il negozio, altro che casa del Dolce. Quando avete finito di venire su ogni
mobile della casa, potreste pulire? Grazie.h Chiuse, con Leila che la guardava
sghignazzando e i ragazzi davanti a lei che la scrutavano sorpresa. gChe cfè?h gli disse
guardandoli.
gChe devi dire a Buffy?h
chiese Leila curiosa.
gSegreto.h
gDai, dimmelo.h Si lagnò
Leila.
gNono, prima devo parlarne
con lei. Oh, guarda, aprono i cancelli!h Le prime persone che entrarono nel
parco, si misero a correre per prendere i primi posti, ma loro due camminarono
tranquille: avevano visto che i posti erano a sedere. Le sedie erano abbastanza
comode e il palco si vedeva piuttosto bene, nonostante le teste delle persone.
Nella fila davanti si erano seduti i ragazzi che erano vicini a loro due ai
cancelli. Infatti, quando si girarono, cominciarono a parlare insieme a Monica
e Leila tutti tranquilli.
gDi dove siete?h chiese il
primo ragazzo, uno con una maglia arancione e gli occhiali.
gVeniamo da vicino a
Monfalcone, e voi?h rispose Leila.
gNoi siamo di Udine.
Monfalcone è lontanuccio. Siete venute fino a qui solo per Carmen.h Chiese un
secondo ragazzo, alto, con i capelli tagliati corti.
gCerto! Per lei questo ed
altro.h Disse Monica tranquilla. Leila tirò fuori dalla borsa la tavoletta di
cioccolato e la divise anche con i ragazzi. Lfatmosfera era decisamente più
tranquilla rispetto al concerto dei Muse, pensò Monica, guardandosi in giro. La
i ragazzi urlavano e saltavamo, qui aspettavano composti a sedere.
Dopo unforetta entrò in
scena il gruppo supporto: veniva da Londra, era formato da due cantanti, di cui
una suonava il violino e a Monica sembrava una scaricatrice di porto, da come
si muoveva sul palco, un chitarrista cantante, un bassista, un batterista, un
trombettista e un clarinettista. Insomma, una band decisamente numerosa.
La cantante era una ragazza
di colore molto carina e decisamente sexy, a sentire gli apprezzamenti dei
ragazzi in sala. Indossava un vestito bianco che diventava quasi trasparente
contro luce. Aveva una voce morbida, ma molto spesso non si sentiva, visto che
gli strumenti erano più forti della sua voce. Monica pensò che erano ancora da
perfezionare, ma che non fossero poi tanto male. La loro performance durò circa
unforetta e lfatmosfera cominciò ad essere più rovente: Carmen Consoli avrebbe
suonato a breve.
Cominciarono i cori in cui
si incitava
Le luci si spensero e, con lfausilio
di un faro posizionato su di lei, Carmen Consoli, con la sua chitarra, uscì.
Indossava un paio di pantaloni neri attillati ed una camicia senza maniche di
color verde elettrico (Nds: immaginatevi il colore del vestito di Buffy per il
matrimonio di Anyac ecco, uguale.) e un fiore rosa tra i capelli. In versione
completamente acustica, cantò eBlunottef accompagnata da tutti i presenti.
Quella voce calda e morbida accompagnava al meglio le doli note pizzicate della
chitarra. Alcune luci blu illuminano il palco ancora vuoto.
A Monica faceva stare bene
ascoltare quella donna fantastica che cantava. Continuò con vecchie canzoni di
repertorio, quali econtessa miseriaf, eparole di burrof e eFiori dfaranciof: il
pubblico non riuscì a stare seduto, quindi rumorosamente si alzò dalle sedie,
creando anche qualche scompiglio. Non tutti riuscivano a vedere bene, in quel
momento, specie se alcuni si alzavano in piedi sulla sedia. Per fortuna che
venivano tirati giù dai loro vicini con poche cerimonie.
Quando le prime note de
elfultimo baciof echeggiarono nella sala, un urlo più forte degli altri parti
dal pubblico.
Di quei violini suonati dal vento
l'ultimo bacio mia dolce bambina
brucia sul viso come gocce di limone
l'eroico coraggio di un feroce addio
ma sono lacrime mentre piove piove
mentre piove piove
mentre piove piove
Come rapite dalla musica, le
nuvole ascoltarono Carmen e cominciarono a riversare litri di acqua verso il
basso. Sembrava voluta come cosa e nessuno ci fece veramente caso, rapiti dalla
bravura della cantante siciliana.
Monica aveva un sorriso a
quaranta denti mentre la guardava suonare la sua chitarra semi acustica e Leila
era decisamente felice di aver seguito lfamica al concerto.
gQuesto concerto è veramente
molto intimo.h Pensò Monica guardandosi attorno: nessun pogatore, nessun
alcolizzato, bambini e bambine che battevano le mani. Le piaceva
quellfatmosfera.
Arrivò lfapoteosi del
concerto, quando, per il bis,
Non sei per nulla obbligato
a comprendermi
quasi non sento il bisogno
d'insistere
Tu che mi offrivi un amore
di plastica
ti sei mai chiesto se onesto
era illudermi
Ricorda
tu sei quello che non c'è
quando io piango
tu sei quello che non sa
quando è il mio compleanno
quando vago nel buio
Ma come posso dare l'anima
e riuscire a credere
che tutto sia più o meno facile
quando è impossibile
volevo essere più forte di
ogni tua perplessità
ma io non posso accontentarmi se
tutto quello che
sai darmi
è un amore di plastica
Tu sei quel fuoco che stenta
ad accendersi
non hai più scuse eppure sai
confondermi
Ricorda
tu sei quello che non c'è
quando io piango
tu sei quello che non sa
quando è il mio compleanno
quando vago nel buio
Ma come posso dare l'anima
e riuscire a credere
che tutto sia più o meno facile
quando è impossibile
volevo essere più forte di
ogni tua perplessità
ma io non posso accontentarmi se
tutto quello che
sai darmi
è un amore di plastica
volevo essere più forte di
ogni tua perplessità
ma io non posso accontentarmi se
tutto quello che
sai darmi
è un amore di plastica
ma io non posso accontentarmi se
tutto quello che
sai darmi è un amore di plastica
Stava per mettersi a piangere, da quanto intensa le
era sembrata quella performance, ma non voleva rovinare la serata ripensando a
Gianluca, non ne valeva la pena. Pensò ad Alex e sperò con tutto il cuore che
quella canzone non si adattasse anche a lui, anche se era convinta che non lo
sarebbe stato.
Il concerto terminò con un turbinio di luci: Carmen
ringraziò tutti e presentò ogni membro della sua band, a cui fu riservato un
fragoroso applauso. Il concerto era terminato.
Monica e Leila si guardarono e sorrisero contente di
quella serata, salutarono i ragazzi friulani: uno di loro, quello con la maglia
arancione, baciò anche Leila sulle guance.
gBene, dopo aver rimorchiato, possiamo avviarci alla
macchina.h Disse Monica ammiccando allfamica. Leila rise e guardò verso fuori:
la pioggia cadeva copiosa, si sarebbero sicuramente bagnate. Entrambe si
chiusero bene il giubbino, sperando di evitare più acqua possibile. Si
guardarono fisse e contarono insieme:
gUno, duec TRE!h si buttarono sotto quella doccia
naturale e iniziarono a correre, facendo slalom fra le pozzanghere e le
persone, poi Leila si fermò.
gMa che senso ha correre? Tanto ci bagniamo lo
stesso.h Monica ci pensò un attimo e decretò che la sua amica aveva decisamente
ragione e prese a camminare anche lei. Tanto Cordelia era li vicino.
Finalmente al riparo dalla pioggia, si poterono
togliere i giubbotti ed asciugarsi un pof.
gAllora, piaciuto il concerto?h chiese Monica alla
sua amica che stava guardando sul cellulare se era arrivato qualcosa per lei.
gCerto, è stato veramente bellissimo. Lei canta
troppo bene!h
gSì, ha una voce così perfetta, così calda. È una
grande!h
gVero, devo proprio darti retta quando parli di
musica.h Questa constatazione lasciò Monica euforica: le faceva piacere che le
venissero riconosciuti i meriti, specie per quanto riguardava il campo della
musica, visto che era una cosa che lei amava e che la appassionava.
gAndiamo a casa, che ne dici?h
gIdea perfetta.h Concluse Leila. La giornata era
stata splendida e la domenica su per i monti si avvicinava: avevano bisogno di
un pof di riposo.
Cap. 16 Un Caldo Ferragosto
Quindici di agosto, giorno di ferie per tutti i
componenti della allegra banda. Avevano deciso di passare la giornata in
spiaggia a Grado. Cercarono di arrivarci con meno macchine possibili, visto che
la cittadina veniva sempre presa dfassalto da turisti di tutti i tipi.
Era una città che si era formata su unfisola
circondata dalla laguna, che ospitava uccelli acquatici, come gli aironi, e
pesci di varia fattura e grandezza. La città era molto antica, i primi ad
essersi accampati lì furono i Romani della vecchia città di Aquileia, che
scapparono allfarrivo dei barbari dallfest. Quindi ora, al centro, cfera la
città vecchia con il Duomo di Santa Eufemia con accanto una cappella con dei
bellissimi mosaici romani. La città era anche bella da vedere e non solo una classica
località turistica della riviera fatta di appartamenti e di negozi.
Salirono in due macchine, più la moto di William.
Quella mattina Buffy era in uno stato catatonico, dato che per poter andare a
prendere un posto si erano tutti svegliati alle sei e mezza, quindi al posto
suo, sulla moto, salì Monica, che aveva deciso di non guidare e aveva voglia di
un pof di brivido mattutino. Sapeva che suo fratello aveva la mania di correre.
Il giorno prima aveva passato il pomeriggio con Buffy
a fare pizza per tutti quanti. Ci sarebbero stati anche i mitici tramezzini di
Elisa e una terrina di riso freddo che avrebbe portato Leila. Ai ragazzi, onde
evitare pasticci in cucina, era stato chiesto di occuparsi del bere e dei mezzi
di trasporto, quindi Sebastian e Alex misero le macchine. Era presente anche
Alan, il nuovo ragazzo di Leila, il motociclista, nonchè pasticcere e che,
quindi, per ringraziarli dellfinvito, portò una pinza di due chili, da
mangiarsi con un barattolo di Nutella. (Nds.
La moto di William sfrecciava veloce sulla statale
che conduceva alla spiaggia. Con un pof di malinconia, Monica pensò che era
veramente da tanto che non andava in moto con suo fratello e adesso che stava
con Buffy sarebbe successo ancora meno. Pazienza, si disse, i tempi cambiano.
Superarono Grado Pineta, dove lfacqua era bassissima e in spiaggia cferano
frotte di famiglie urlanti, e si buttarono nella spiaggia chiamata Vecchia. La
spiaggia vera e propria iniziava alla fine di un lungomare, la sabbia era
sottile e dorata. Cferano diversi stabilimenti con i loro ombrelloni già
pronti, ma tra uno e lfaltro rimanevano dei pezzi di spiaggia libera, su cui
uno poteva buttarsi. Loro andarono su uno di questi. Qui la sabbia non era
pulitissima, verso lfacqua cferano rimasugli di alghe secche e soprattutto
moltissime conchiglie.
Cfera già molta gente che si abbronzava, nonostante
fossero appena le otto e mezza. Riuscirono lo stesso a trovare un pezzo
abbastanza grande di spiaggia vicino allfacqua, ora in versione bassa marea.
gChi prenderebbe un caffè?h domandò Leila
sbadigliando ancora. Quasi tutti alzarono la mano in alto, segno che erano
dfaccordo. Tanto avevano già mollato giù asciugamani e due ombrelloni formato
gigante, non cfera pericolo di non trovare posto. La carovana si avviò
lentamente verso il bar più vicino. Buffy e William camminavano abbracciati
stretti, Leila e Alan si tenevano per mano, mentre tutti gli altri camminavano
in solitario, anche Monica ed Alex, che pure stavano assieme, ma lei stava
saltellando su una canzone trasmessa dal bar, che le piaceva assai.
gEhi, Monica, come è andata la domenica in montagna?h
chiese Paolo curioso. Aveva visto che ormai Leila era persa, ma si era detto
che avrebbe puntato ad altroc andava molto dfaccordo con Elisa.
Monica guardò lfamico facendo una smorfia. Quella
domenica avrebbe voluta dimenticarla.
gGuarda, te la riassumo così: freddo, pioggia,
pioggia freddo. Si salvava la gara di moto. Almeno è servita a qualcosa.h Disse
lanciando unfocchiata alla sua amica che si sbaciucchiava Alan. In fondo non
era per quello che ci era andata?
Si spartirono i caffè e decisero di buttarsi anche su
una brioches ancora calda. Non tutti erano in vena di parlare, era ancora
troppo presto.
Il sole scaldava rapidamente, tanto che già la sabbia
bruciava leggermente.
gQualcuno ha voglia di fare qualcosa?h chiede Monica.
Lei non era stanca, stando in moto con William non poteva permettersi di
dormire. Si distese sullfasciugamano posizionandosi vicino ad Alex che la
abbracciò. Monica adorava il suo moroso con i boxer che indossa: arrivano fino
alle ginocchia, di colore verde smeraldo. Ma solo con quellfindumento addosso,
riusciva a vedere perfettamente il suo addome: ringraziò ancora una volta il
cielo che non fosse troppo peloso, il giusto sul petto, ma aveva quella
strisciolina scura che partiva dallfombelico e andava verso il basso. A Monica
piaceva molto perché le permetteva di immaginare dove quella peluria arrivasse,
inabissandosi sotto lfelastico dei boxer.
gMonica, qui abbiamo sonno.h Fu destata dai suoi
pensieri da Leila, che già posizionata sul suo asciugamano a pancia sopra,
prendeva il sole con il suo due pezzi fucsia, tenendo per mano Alan che
sembrava stesse già dormendo.
gDorme già?h
gSìc con i ritmi che ha, mi ha detto che si
addormenta subito in ogni posto dove lo metti. Non è simpatico?h
Monica fece una smorfia: lei non voleva dormire.
Prese un libro dalla borsa e decise di passare così il tempo, mentre Alex sonnecchiava
abbracciandola. William stava sopra Buffy a baciarla ovunque e già qualche
madre li guardava in maniera storta.
gRagazzi, dovreste smetterla.h Disse Sebastian alla
coppia.
gPerché?h
gPerché non vorremmo vedervi in galera per atti osceni
in luogo pubblico.h Finì Paolo per tutti. Effettivamente William sentiva i suoi
boxer meno larghi di prima.
gOk. Vedi passerotto, non ci lasciano giocare.h
Monica sbuffò in risposta. gQualcosa da dire, sorellina?h Monica alzò lo
sguardo dalle sue pagine e lo posò malizioso sul fratello e la sua ragazza.
gPotete evitare di divertirvi qui, visto che durante
le mie assenze lo avete fatto per tutta casa a più riprese, mi pare.h Spike si
mise a ridere, mentre Buffy
arrossiva immediatamente.
gTouchè.h
Niente, nessuno voleva fare un passo per
raggrupparsi, quasi tutti dormicchiavano cullati dal sole. Andarono avanti
così, finchè il sole non fu alto nel cielo. Una puntatina in acqua non poteva
che far bene a tutti quanti.
gPalla?h propose William.
gNoch protesto qualcuna, ma la palla fu portata.
Si misero a giocare dove lfacqua era bassa, in modo
da poter correre per prendere i tiri insidiosi, ma pian piano si spostarono
dove lfacqua era più alta. Cominciarono gli schizzi e gli scherzi.
gProvate a bagnarmich cercò di minacciare Deborah, ma
con scarsi risultati. Il suo costume intero violetto si ritrovò umido quanto
prima. gVi odio!h
gVediamo chi possiamo bagnare orach minacciò Alex con
un sorriso. Si voltarono verso il gruppetto delle ragazze che li guardavano con
sguardo ostile.
gPrima di farmi bagnare da loro, ci penso da me.h
Disse Monica. Poi occhieggiò Leila che stava vicino a lei e che le annuì.
gUno, due ectre!h Urlò lei e si buttarono giù proprio
quando William e Co. presero a spruzzare acqua ovunque.
gMa perché dovete sempre rompere così?h piagnucolò
unfElisa ormai fradicia.
Intanto Monica e Leila stavano ancora nuotando verso
il largo. In realtà arrivare dove non si toccava era quanto meno impossibile.
Però, almeno, riuscire a nuotare senza problemi si poteva. Arrivarono al palo
di segnalazione e li si accamparono, aspettando gli amici. Arrivarono solo le
ragazze, perché i maschi erano tutti intenti a giocare a calcio su una piccola
duna scoperta.
gUomini. Dategli un pallone e il mondo scompare.h
Analizzò Monica guardandoli.
gDa noi preferiscono usare il pallone ovale.h Disse
Buffy.
gPalle = uomini. È pure fisiologico.h Concluse Elisa
e tutte risero assieme, mentre continuarono a nuotare tranquille nelle acque placide
della spiaggia Vecchia di Grado.
Quando vennero raggiunte ai dai maschi, iniziarono le
gare di velocità a nuoto. Monica andava piuttosto veloce a stile libero,
riusciva ad andare via anche a Sebastian. Fece a gara con William e Alex,
arrivando terza.
gPrimo!h Urlò Alex. gE Alex Martini batte entrambi i
fratelli Cross! Un applauso prego!h
Gli amici batterono le mani una volta sola. gNon
sprecatevi.h Continuò acido lui, andando ad abbracciare la sua ragazza.
gHai detto un applauso.h Rispose Elisa candidamente.
gSe vuoi possiamo farlo fragoroso.h E si mise a fare il verso universale per le
grandi masse, battendo di nuovo le mani per una volta.
gGrazie, tu si che mi capisci. E il vincitore può
avere un bacio?h chiese a Monica attirandola a se, mentre poggiava le labbra
sulla spalla.
gUhmc non lo soc g cercava di svicolare Monica
ridendo, poi sentendo le mani di Alex sulle sue cosce, si girò per guardarlo.
gForse te lo meriti.h E si baciarono, meritandosi una doccia da parte dei loro
amici che tentarono di disturbarli.
Risalirono sul bagnasciuga, trovando chili di sabbia
sui loro asciugamani.
gDove sono William e Buffy?h chiese Deborah non
vedendo più i due li vicino.
gCredo che si fermino a fare cicci cicci laggiù.h
Rispose un pof acido Sebastian indicando un puntolino disperso in mezzo
allfacqua. Poi riprese a guardare la sua rossa. eNon mia, Debby è solo una
amica. Io ne sono geloso, ma perché è una amica. Cazzo, questo costume le sta
proprio bene. Potrei offrirmi di metterle la crema.f Pensò. Tutti i pensieri
del ragazzo furono inutili, Monica era già dietro alla sua amica dandole una
mano a metterle la crema dove lei non arrivava. Seba si distese palesemente
incavolato, sbuffando, guadagnandosi occhiate interrogative dagli altri.
Intanto, in un luogo più fresco, William e Buffy si
baciavano selvaggiamente. Erano andati piuttosto al largo, in modo di non avere
troppo gente vicino. I bambini lì non arrivavano e i pochi nuotatori non li
calcolavano troppo.
gMmmm, raggio di sole, sei splendida. Questo
costumino è irresistibile.h Buffy si era portata dietro un due pezzi di colore
verde con dei fiorellini rosa, molto grazioso. Il pezzo superiore era a
triangolo, mentre gli slip si legavano grazie a dei nastrini a lato.
gGrazie, Spike.h Rispose lei con voce un pof più roca
del normale. Lui sorrise diabolicamente: aveva capito che cosa voleva lei, ogni
volta che lo chiamava Spike, invece di William, lo facevano.
gNon hai paura di essere beccata, dolcezza?h
gPer me lo rende ancora più eccitata. Perché non vai
a sentire quanto sono bagnata per te.h Gli sussurrò allforecchio per poi
prendergli il lobo tra le labbra.
gSei un diavolo di donna!h
William la strinse ancora più a se, facendole intuire
quello che si celava dietro i suoi boxer blu, facendo mugugnare Buffy di
contentezza. Prese a leccarle il collo salato, mentre con una mano entrava nei
suoi slip per prenderle una natica soda e stringerla. Buffy, intanto, glielo
aveva preso in mano cominciando ad accarezzarlo frenetica. Voleva sentirlo
venire mentre ansimava vicino al suo orecchio.
gBastac piccolac non così in frettach cercava di
fermarla lui, ma lei non sembrava lo stesse ad ascoltare.
gLasciami fare, sei sempre così solerte, adesso tocca
a me.h Gli rispose palpandogli con forza il sedere con la mano libera. gVoglio
sentirti venire, amore. Voglio che tu goda per me. Lo farai vero?h William non
rispose, non ce la faceva a dire niente. Gli piaceva quando lei prendeva il
controllo in quella maniera, solo che stava andando troppo veloce, sarebbe
durato troppo poco. Il respiro gli si fermò in gola, lforgasmo stava premendo
prepotentemente. ePensa, Spike, pensa a qualcosa di deprimente, altrimenti non
duri nulla. La fame nel mondo, hai pochi soldi e devi risparmiare su tuttoc
cazzo, non ci riesco! Ha una manina cosìcf
Buffy prese a muoverlo ancora più forte e veloce,
vedendo lfespressione beata che aveva William.
gBuffy, amorec sto perch non riuscì a finire la frase
che venne gemendo appagato. Buffy si lavò la mano in acqua e poi abbracciò
Spike lasciando una scia di baci sulle clavicole del suo ragazzo che stava
ancora riprendendosi dallforgasmo provato.
gCome stai, tesoro?h gli chiese sbarazzina.
gSto più che bene, amore. Seic favolosa.h Si
complimentò sinceramente lui. gma adesso devo prendermi cura di te, mica
vorremo lasciarti insoddisfatta, no?h continuò con cipiglio arrogante. gma
cerca di urlare meno di quello che fai in camera. Non so se i bambini
capirebbero quello che facciamo, anche se imparerebbero cose molto
interessanti.h Disse facendo scivolare la mano dentro il reggiseno di Buffy
pizzicandole un capezzolo.
gSarà difficile, visto il modo in cui mi tocchi
sempre.h Rispose lei mugugnando per il semplice tocco. gMuoviti, però, che non
resisto molto se vai avanti in questa maniera.h
Le aprì le gambe e le fece scivolare la mano dentro
gli slip. Era scivolosa e pronta per lui, ansimante.
gQuesta piccola gattina fa le fusa. Ne vuoi ancora,
Buffy?h disse lui allforecchio mentre infilava prepotentemente un altro dito
nella sua fessura bagnata.
gSìc ancora.h Mormorò lei in risposta. Lui non se lo
fece ripetere due volte e cominciò a muovere le dita dentro di lei, incurante
dei gemiti e dei movimenti del bacino che lei faceva. Con la seconda mano
palpava un seno stuzzicandole un capezzolo indurito. Quando sentì che stava per
raggiungere il culmine, cercò, con il pollice della mano dentro gli slip, la
clitoride prese a massaggiarla,
fino a quando lei non esplose in un gemito soffocato.
Rimasero abbracciati per qualche minuto, fino a
quando i loro battiti del cuore non presero ad essere regolari.
gStai bene, passerotto?h chiese William accarezzandole una guancia fresca.
gMai stata meglio, amore. Hai le mani miracolosech
disse ridendo lei.
gMica solo le mani. Ma per il resto è meglio
aspettare la notte.h Concluse baciandola a fondo. gTorniamo su, ho una certa
fame.h
La giornata passò velocemente tra pettegolezzi,
giochi e dormite. La gang al completo si stava divertendo in spiaggia e ben
presto arrivò la sera, con il suo dolce tramonto. Il sole era una palla di
fuoco che stava annegando ad ovest, dando al cielo una colorazione che variava
dallfarancio al nero della notte, che stava arrivando da est.
gMangiamo qualcosa? Monica, tira fuori la pizza, la
sogno da ieri notte.h Esclamò Sebastian. Molto spesso potevano non andare
dfaccordo, ma lui sapeva quando accantonare la presunta ascia di guerra.
Quindi, pizza!
I falò sulla spiaggia erano vietati, ma questo non
voleva dire che non si potesse portare un pof di fuoco comunque. Lfaddetto del
gruppo era Paolo, che aveva comprato nel negozio apposito una decina di torce
da piantare nella sabbia. Quando tutte furono accese, una calda luce si spanse
attorno a loro. Alex aveva portato una vecchia chitarra tenuta apposta per
quelle occasioni.
Seduti in cerchio i ragazzi mangiavano, beverono e amoreggiavano,
almeno Buffy e William non facevano altro. Monica e Sebastian cantavano assieme
divertendosi e gli altri ascoltavano chiacchierando e ridacchiando.
Sebastian lanciava parecchie occhiate a Deborah,
cercando di non essere beccato, cosa che faceva anche lei. Era tatto il giorno
che lui cercava un motivo qualsiasi per toccarla e parlarci seriamente, ma con
scarsi risultati. Aveva deciso che doveva parlarle di quello che stava
succedendo tra di loro, in fondo erano 2 settimane che andavano avanti senza
uno scambio di conversazione civile. In più aveva decisamente capito di provare
qualcosa che superava lfamicizia per lei. Doveva fare qualcosa e al più presto.
Mentre Alex iniziava a suonare una canzone della
Consoli per la sua morosa, Sebastian rese finalmente la sua decisione. Si alzò
dal suo posto e si piazzò davanti a lei che la guardava con stupore.
gChe cfè?h chiese Debby.
gVieni con me.h Rispose lui porgendole la mano.
gCosa vuoi?h
gParlare con te.h Lei si alzò usufruendo della mano di
Sebastian e si avviarono verso il bagnasciuga con una decina di occhi puntati
su di loro.
Camminarono per qualche minuto in silenzio con
lfacqua che lambiva loro i piedi con delle piccole onde, poi Deborah si stufò
del mutismo di lui.
gAllora, perché siamo qui? Mi divertivo a sentirvi
cantare.h
gIo credo che noi dobbiamo parlare e cerca di capire
che questa non è una frase che dico spesso ad una ragazza, anzi sei
probabilmente la prima.h Lei si fermò per guardarlo: per quanto la luce le
permettesse di farlo, le sembrò che Sebastian fosse piuttosto serio.
gBene, allora. Comincia.h Diede lei carta bianca.
gIo non ho mai avuto rapporti stabili con le ragazze,
non mi piace sentirmi legato a qualcuno, ho un grande bisogno di spazio
personale, quindi ho sempre preferito andarci a letto una notte e dimenticarle
la mattina dopo, come si fa con i sogni.h comincia lui misurando attentamente
le parole. gPerò sei arrivata tu: non avevo mai fatto nulla con le amiche,
perché ho sempre creduto che questo mio modo di fare avrebbe portato solo
disastri ed è vero, guarda cosa è successo a noi, sono due settimane almeno che
non ci parliamo. Ma io non voglio questo. Voglio tornare a come eravamo prima.h
Debby aveva gli occhi umidi, ma rispose fermamente.
gNon è possibile. Io sono venuta a letto con te
perché mi piaci, perché lo volevo e tu mi hai trattato come se fossi
dellfimmondizia da sbattere fuori, non mi sembra un bel comportamento.h
gNo, non lo è, ma ho le mie ragioni.h Lei si mise a
ridere, una risata senza allegria.
gE sentiamo, quali sarebbero queste tue ragioni.
gAvevo paura.h
gPaura di che cosa?h
gAvevo paura, anzi ho paura, di stare con una
ragazza, di avere una storia seria. Io non so che cosa vuol dire,
stravolgerebbe completamente la mia vita. E ho una paura folle di innamoramic
di te.h
Si fermarono entrambi stupiti, lui per aver
finalmente centrato il fulcro di tutta la storia e lei per aver capito che non
le è mai stato indifferente.
gVorresti dire chech
gChe mi piaci, sì, mi piaci Deborah. Quando te ne sei
andata da casa mia mi sono sentito per la prima volta solo, mi mancavi, cfera
qualcosa di stonato e non erano i cocci di piatti e bicchieri.h Lei arrossì un
pof al ricordo di come gli aveva conciato la casa, ma passò in fretta. gE
quando eravamo fuori, a ballare oppure quando io cantavo, mi dava un enorme
fastidio vederti civettare con qualche ragazzo. Ci ho messo un pof per capire
di essere geloso. Io non so come andrà avanti, ma ho il disperato bisogno di
ritornare a parlare con te, di tornare a far parte della tua vita. Me lo
permetti?h
Deborah non se lo fece ripetere e gli gettò le
braccia al collo, rilasciando quelle due lacrime che premevano per uscirle
dagli occhi, mentre ascoltava il discorso del ragazzo.
gSei uno stupido! Lo capisci? Uno stupido! Perché non
me lo hai detto prima?h
gPerché sono stupido, almeno in queste cose.h Disse
lui accarezzandole i capelli con dolcezza. gDebby, io non so come si fa a
portare avanti una storia. Dovrai aiutarmi e quando ti farò impazzire, dammi
una sberla, perché lfunica cosa di cui sono certo è di volerti vicino a me.h
gLo farò, lo giuro. Ti prenderò a calci se sarà
necessario.h
I due si guardarono negli occhi ed incuranti
dellfinizio dei fuochi dfartificio, si baciarono, le stelle a fare da
spettatrici.
gAmore, guarda che carini!h urlò Monica accoccolata
tra le braccia di Alex che le sbaciucchiava il collo. Guardavano quegli sprazzi
di colore che illuminavano la città come due bambini piccoli. Erano rimasti in
pochi li con loro, Buffy e William erano scappati in acqua, forse per un
secondo randez-voux intimo, Leila ed Alan stavano facendo una camminata fino al
faro e Sebastian e Debby non erano ancora tornati. Quindi restavano soltanto
Elisa e Paolo che chiacchieravano tranquilli.
gMonica, sono quelli che vediamo ogni anno.h
gUffa, ma sono belli! Mi piacciono così tanto.h
gLfho capito sai. Vorrà dire che me li farò piacere.h
I fuochi stavano per dare il meglio si loro, quando
Monica gli sussurrò allforecchio:
gNon te lfho mai detto, ma credo di essere
irrimediabilmente innamorata di te. Mi sembrava giusto dirtelo.h Lui la strinse
ancora più nelle sue braccia.
gTi amo anche io, cucciola.h
Cap. 17 Dolcetto o Scherzetto
Era arrivato il giorno dellfinaugurazione della pasticceria.
Per una settimana avevano girato tutti i paesi della Bisiaccheria a lasciare
volantini casa per casa.
Monica e Buffy avevano pulito ogni angolo del
negozio, che ora brillava come uno specchio dfelettro. Il balcone esponeva
vassoi di pasticcini mignon di tutti i tipi: cassatine, bignè, cestini di
frutta e crema e via dicendo. Erano riusciti a sistemare gli strumenti dove poi
sarebbero stati posizionati dei tavolinetti alti da degustazione.
gDai che tra poco apriamo. Muoviti, William!h urlò
Monica uscendo dal laboratorio sul retro con un vassoio carico di dolcetti
scintillanti.
gVuoi stare calma? Sembra ti abbia morsicato una
tarantola.h Rispose lui piccato, mentre provava il microfono.
gCome faccio a stare calma? Sto per aprire la mia
pasticceria! Il mio sogno, capisci?h
Grazie al cielo arrivò Alex in quel istante che la
prese e la baciò, zittendola.
gGrazie, amico.h
gAmore, calmati. Andrà tutto per il meglio.
Rimarranno tutti abbagliati dalla bontà dei vostri pasticcini.h Cercò di
rassicurarla lui.
gDimmelo di nuovo.h Implorò Monica.
gAndrà tutto bene. Stai meglio ora?h
gNo, ma grazie lo stesso.h Rispose lei baciandolo di
nuovo.
Poco lontano unfaltra coppietta si dava da fare.
gDio, sono così eccitata!h esclamò Buffy appoggiata
al muro.
gMmmm eccitatac interessante. Posso dare
unfocchiata?h scherzò lui.
gMa Spike! Non mi sembra il caso!h si finse
scandalizzata lei.
Erano le cinque e Monica aprì la porta. Cferano tutti
i suoi amici che aspettavano lfapertura. Pian piano cominciò il via vai della gente:
di sabato pomeriggio cfera molta gente che passava il tempo a guardare le
vetrine e approfittavano di assaggiare qualche stuzzichino. Cferano molti
bambini che correvano felici tra i dolci e le mamme.
Le due proprietarie avevano gli occhi a cuoricino.
Sembrava che iniziasse bene la loro avventura. Arrivarono Sebastian e Deborah
mano nella mano e Leila da sola.
gE il tuo uomo?h chiese Monica a Leila.
gÈ via per una gara. Vi saluta e vi fa i classici in
bocca al lupo.h
gCrepi!h risposero in coro le due interessate.
Fu il momento della band. I ragazzi presero posto e
iniziarono a suonare, attirando tutta la gioventù presente nei dintorni. Cfera
talmente tanta gente, che le persone non riuscivano più ad entrare.
Quando le note di eWith or Without youf si dissolsero
e gli applausi terminati, Monica, con Buffy a fianco, prese il microfono.
gBuonasera e benvenuti. Io sono Monica e lei la mia
socia Elisabeth. Vi ringraziamo di tutto cuore per essere qui tanto numerosi.
La pasticceria aprirà ufficialmente martedì mattina alle nove in punto fino
alle tredici e dalle sedici alle diciannove. Spero di rivedervi tutti quanto
prima. E ora, la mia graziosa socia toglierà il velo allfinsegna, inaugurando
di fatto il nostro negozio.h Buffy tirò una cornicina e svelò unfinsegna al
neon blu con due disegni, un pasticcino ed una zucca di Halloween, con tanto di
faccia sorridente.
gApre eDolcetto o Scherzettof!h disse trionfante
Monica e un applauso accolse lfesclamazione.
Elisa arrivò e si posizionò vicino a Paolo, che le prese
un bicchiere di spumante.
gSono proprio felici!h constatò Elisa.
gGià, buon per loro. Hai visto che belle le luci? Ho
fatto io tutto il lavoro.h Elisa notò un malcelato orgoglio. In effetti Paolo
pensava che quella fosse la sua migliore creazione elettrica.
gSenti Ely, che fai domani sera?h chiese lui
sorridente.
gTorno a Parma.h Rispose lei, ma si accorse della
delusione dellfamico. gMa alla mattina sono libera se vuoi, così scappo prima
di casa. Mamma è insopportabile.
gPerfetto. Ti passo a prendere per le undici, così
potremmo pranzare assiemeh
gPensavo che con tutte le volte che mi hai ospitato,
fossi stufo di me.h Disse Elisa con la sua solita voce timida.
gMa figurati, che stufarmi, sei così simpatica.h
Elisa sorrise.
Poco dopo il concerto dei Blood Bro riprese, dando di
fatto inizio alla seconda parte della festa. Piano le famiglie presero ad
andarsene, lasciando il posto a dolci coppiette che ballavano dei lenti.
Monica e Buffy guardavano felici la loro creazione: piena
di gente e tutti sembravano soddisfatti di quello che avevano ricevuto.
Guardarono i loro rispettivi ragazzi sul palco e sorrisero: lfavventura era
appena iniziata.
FINE