ICE
OF SUNNYDALE
Di PrincesOfTheUnivers
Disclaimer: è come sempre tutto di Joss Whendon,
della Fox e della Mutant Enemy. Tutto tranne cinque ovvi personaggi.
Rating: per tutti
Pairing: voi credete che io possa scrivere di Spike
senza Buffy? Suvvia!
Note: chi segue le mie FF sa che mi piace mettere
degli elementi di disturbo nelle storie, in modo da variare gli elementi in
gioco. Questa FF non scappa a questa regola, quindi aspettatevi personaggi che con
Buffy di norma non c’entrano nulla.
Timing: per comodità la storia avviene dopo la
puntata Crush! (Cotta). Dawn non è
Dedica: questa storia la voglio dedicare a quattro
sissine speciali, che mi hanno sempre aiutato a scrivere grazie i loro commenti
e le loro chiacchierate in MSN. In ordine rigorosamente alfabetico, le
ringrazio:
-
Anna, alias MrsBudGuy.
-
Chiara, alias Notte82.
-
Irene, alias Sasha_atk
-
Michela, alias Spike4e
Un bacione grandissimo solo per voi.
Per commenti od insulti alla mia persona: monica_placebo@libero.it
PROLOGO
La nostra storia inizia in una notte di luglio calda
e afosa, a Sunnydale, ridente cittadina della California. Almeno, questo è
quello che pensa la maggior parte della gente. In realtà, come si dice, l’abito
non fa il monaco: Sunnydale è in realtà
“Direi che non avrei potuto scegliere zona migliore
per iniziare la conquista del mondo.” Dice felice a se stessa. Scende
velocemente a terra, sopra la collina che sovrasta la città. Lancia un’ultima
occhiata a quello che diventerà il suo dominio e poi porta le mani davanti a
se, come se tenesse una coppa.
All’interno si sviluppa una luminescente palla di energia
crepitante bianca da cui partono lunghi raggi verso il cielo, fino a quel
momento sgombro di nuvole.
All’improvviso un violento vento freddo sconquassa la città
addormentata: petali di fiori, foglie e cartacce prendono a volteggiare fra le
strade deserte, perfino i demoni e i vampiri si sono riparati, capendo, prima
degli umani, che qualcosa di grosso stava per accadere. Il cielo, prima terso e
cristallino, diventa carico di nuvole bianche, pesanti e quando il primo fiocco
di neve cade al suolo, la ragazza, sorride.
La sera prima
“Spike, la smetti di seguirmi?” urla Buffy incazzata
nera. Da poco ha scoperto che quel vampiro chippato la ama. ‘Mi ama? No, lui
non ha un’anima, lui non può amare, è solo ossessionato!’ dice a se stessa
“Dai passerotto, ti guardo le spalle.” Dice Spike
facendo vagare il suo sguardo ben al di sotto delle spalle della ragazza.
“No!” esclama lei girandosi di scatto e ritrovandosi
davanti a due occhi blu che la fissano con… devozione? Pensa, no, impossibile.
“Tu devi lasciarmi stare. Io ho Willow e Xander che mi aiutano. E Giles! Tu non
mi servi. Ora vattene!” lo spinse in mezzo alla strada per poi avviarsi verso
casa sua pensando.
“Prima o poi cambierai idea, amore!!” urla lui da
lontano.
Spike era arrivato a Sunnydale quattro anni prima
insieme a quella pazza scriteriata della sua sire, Drusilla. Buffy li aveva
combattuti e li aveva sconfitti a più riprese, specie nella battaglia contro
Atlacha, dove anche lei aveva lasciato un pezzo del suo giovane cuore. Eppure
lui era tornato, solo per vendicarsi di lei ed ora… innamorato e glielo ha
detto minacciando di uccidere proprio la sua nera principessa. È completamente
impazzito, pensa lei.
“No! Non è assolutamente vero, lui non mi vuole!”
urla.
“Chi è che non ti vorrebbe?” chiede Dawn, la
sorellina più piccola.
“Fatti gli affari tuoi.”
“Scommetto che stai parlando di Spike!”
Presa in fallo così facilmente, Buffy arrossisce
davanti alla ragazzina.
“Riformulo… fatti gli affari tuoi.”
“Ma dai Buffy, solo tu non hai capito che Spike ti
sbavava dietro da mesi. Hai le fette di prosciutto davanti agli occhi, era così
chiaro!” esclama lei divertita.
“Ma non è vero, come avrei potuto anche solo
immaginarlo?” chiede sconfitta, sedendosi sullo scalino del portico.
“Bastava che lo guardassi. Ogni volta che sei nei
paraggi il suo sguardo si illumina e i suoi occhi diventano ancora più blu. Fa
di tutto perché non ti capiti nulla, insomma… combatte con te che sei la sua
nemica naturale. Potrebbe andarsene fare mille altre cose, invece resta qui a
farsi insultare e picchiare dagli altri demoni… e questo solo per te. È
talmente chiaro! Solo tu non ci sei arrivata… bhe tu, Giles e Xander, ma loro
sono uomini, non fanno molto testo in queste cose. Willow e Tara, invece,
sospettavano già da tempo qualcosa del genere.” Conclude sorridendo Dawn. Buffy
la guarda sorpresa.
“Da quando sei esperta di psicologia vampirica?”
“Semplicemente, io guardo e osservo. Delle due
sorelle sei tu che fai orecchie da mercante… specie dopo Angel.” A
quell’affermazione Buffy socchiuse gli occhi di rabbia.
“Stai camminando su un terreno molto minato,
signorina.”
“Bhe, è la verità. Dopo Angel ti sei chiusa a riccio
con i sentimenti. Hai ancora mister musone in testa.”
“Passi veramente troppo tempo con Spike. Dai,
andiamo dentro, dovresti essere a dormire da tempo.” Chiude la porta a chiave e
si avvia stanca verso la sua stanza.
Era vero quello che le aveva detto poco prima la
sorella? Ogni sua relazione veniva basata su Angel? Spogliandosi prese ad
esaminare le sue storie passate dopo il bel vampiro con l’anima. Parker era
stato un imbecille con lei e Buffy aveva fatto bene a lasciarlo, anzi ancora
meglio quando gli aveva assestato quel pugno sotto l’effetto della birra
stregata. Aveva sperato, però, di poter vivere una storia con un ragazzo
normale… insomma, il metro di paragone era decisamente alto, ma Parker era
anche un bel ragazzo.
Poi Riley. Una storia portata avanti per
convenienza, lo doveva ammettere. Sì, era carino, possente, vagamente
armadioso, ma soprattutto, umano. Buffy voleva trovarsene uno normale, con cui
avere una parvenza di normalità nella sua vita di Cacciatrice. Invece si era
rivelato una delusione cosmica: non solo a letto era una mezza chiavica, ma
faceva addirittura parte dell’esercito. Non poteva non ammettere di averci
provato con tutte le sue forze a far parte del suo mondo e lei del suo, ma non
c’era possibilità. Lei non sopportava gli ordini, specie di quella megera della
Walsh e lui non tollerava che lei facesse quel lavoro da sola e senza metodo.
Insomma, inconciliabili.
Ed ora? Adesso era sola, con una sorella
rompiscatole, sua madre che stava sempre peggio, giorno dopo giorno e un
vampiro che dichiarava di amarla.
“Mi servirebbe un’Apocalisse volante, così eviterei
di pensarci troppo!” sentenzia appoggiandosi al cuscino.
Notizia dell’ultima ora: mai chiedere qualcosa, si
potrebbe avverare.
Capitolo 1
Fa caldo anche in Puglia, Italia. Una bella ragazza
è seduta su una poltrona aspettando con ansia che il suo ragazzo si decida a
mandarle un SMS per dirle di prepararsi per andare in spiaggia. Ha bisogno
assolutamente di rinfrescarsi, altrimenti impazzisce. Da poco ha spento il pc,
grazie al quale ha passato il pomeriggio a chiacchierare con le sue amiche.
Scrolla i suoi lunghi capelli neri, pinzandoli poi con decisione in alto.
Almeno così riesce a trattenere un po’ di fresco dietro il collo e visto l’afa,
non è cosa da poco. Si alza per andare a prendere un po’ di the, rivelandoci un
corpo pieno di curve morbidose nei punti giusti. Non è molto alta, ma non
importa, è bella lo stesso, con i suoi capelli scuri e gli occhi castani e
profondi, il dolce sorriso e il volto regolare. Mentre beve dalla bottiglia del
the, sente il familiare bep bep del cellulare: dentro di se esulta, che sia la
volta buona che vada al mare? Corre verso il telefono e non può far a meno di
esibirsi nel suo delizioso broncio quando nota che il messaggio viene da una
sua amica.
“Ciao sorellina. Accendi la tv immediatamente. C’è
qualcosa che non quadra.” Questo strano allarmismo la inquieta, non è da lei
mandare questi SMS. Per fugare ogni dubbio accende
Prende frenetica il cellulare e chiama la ragazza
che le ha mandato il messaggio.
“Non è naturale, Princes.”
“No, per niente sorellina. Ho paura che ci sia una
cosa sola da fare.”
“Dobbiamo chiamare le altre tre. Questo è un lavoro
che dobbiamo affrontare unite.”
“Non posso credere che quella sciagurata lo abbia
fatto sul serio! E sì che l’avevamo avvertita.” Sbotta arrabbiata la
fantomatica Princes.
“Calmati… sistemeremo tutto. Tu chiama le altre, io
attivo le chiavi. Ci serviranno, credo.”
“Sì… bhe vediamo il lato positivo… ci passerà il
caldo!”
Si salutano ridacchiando, anche se sanno che la cosa
è parecchio seria. Il mare e il moroso possono aspettare per un paio di giorni.
È ora che Anna, detta MsrBudGuy, prenda in mano la faccenda, calandosi nel suo
ruolo di Custode delle Chiavi.
Sunnydale
Giles osserva con curiosità la neve che non accenna
a smettere di cadere. Da quando è in California l’ha vista una volta sola, due
anni prima e comunque non aveva neppure attecchito. La sua parte bambina diceva
che la cosa era splendida, che valeva la pena andare a congelarsi le mani per
fare a palle di neve. La parte più morigerata di osservatore capiva che la
nevicata era mistica: avanti, neve a Sunnydale in Luglio?? Impossibile. Due
giorni che nevica e due giorni di ricerche inutili: nessuno dei suoi libri
parla di variazioni climatica demoniache… mica è il servizio meteorologico!
Sospira per l’ennesima volta girando una pagina ingiallita e sentendo le urla
gioiose di Dawn.
“È troppo figo ragazzi! Luglio con il freddo!!”
“Solo io la vedo come un’anomalia?” chiede Willow
accigliata davanti ad una pila di libri antichi.
“No, sono del tuo stesso parere.” Dice
l’osservatore.
“Ehy, potremmo fare un bel albero di Natale!” grida
Xander. “Con tutte le renne che scorrazzan…” l’occhiataccia dei presenti lo fa
desistere. “Come non detto…” si risiede composto.
“Spero solo che i libri di Angel ci aiutino. In
fondo
“Viene Angel qui??” urla da dietro il balcone Spike.
“Sì, abbiamo bisogno di lui.” risponde lapidaria
Buffy senza guardarlo negli occhi. Non vuole ammetterlo, ma ha paura di dover
dare ragione a Dawn se lo fa.
“Allora me ne vado!”
“No, Spike… resta!” cerca di convincerlo Dawn che è
affezionata .
“E poi non serve che tu te ne vada…” la voce dal
timido accento Inglese fa voltare tutti quanti. Sulla soglia del Magic Box si è
materializzato un uomo alto, completamente imbacuccato in un pesante giubbotto
che lo fa somigliare all’omino Michelin.
“Scusa, chi sei?” chiede Xander allarmato.
“Oh… avete ragione.” L’uomo inizia a togliersi i
guanti neri di scamosciato, la sciarpa a scacchi rossa e verde, il giubbino e
il cappello, rivelando…
“Wesley!?!?” urla una Willow sconvolta. Si ricorda
di Wes come di una specie di James Bond, tutto tirato a lucido, invece il sosia
che ha davanti è in jeans neri, un maglione blu a collo alto, con i capelli in
disordine a causa del cappello e senza occhiali!
“Ehm… sì, sono io.” Dice come per scusarsi. “Ho i
libri in macchina… anche se non c’è molto.”si ritrova una Buffy furiosa
davanti.
“Perché non è venuto Angel?” l’osservatore più
giovane si sente preso un po’ in contropiede… pensava che il suo capo lo avesse
già detto alla Cacciatrice, invece aveva ben fatto orecchie da mercante
lasciando a lui la patata bollente. Oh, Angel gliela avrebbe pagata cara!
“Angel aveva da fare. Deve tenere su la baracca
della W&H e stare dietro a Connor…ormai ha tre anni, è un costante
terremoto.” Dice Wes a voce alta per farsi valere.
Spike esulta: non ha proprio voglia di dover
misurarsi con il suo nonnetto. Non che abbia paura di perdere, quello no, ma
con Buffy che sbava per Mr. Musone a un centimetro da lui… insomma, la cosa non
gli sta bene e come dargli torto.
“Oh, il povero Angel deve badare ad un marmocchio e
ha abbandonato il suo grande amore!” Spike non vede neppure partire il grosso
libro che si schianta sul suo naso facendolo sanguinare copiosamente: è Buffy
ad averglielo lanciato, furiosa per le parole del vampiro, perché colpiscono
nel suo più profondo ego.
“Ti conviene tacere, la prossima volta arriva un
paletto, chip o non chip!” lo minaccia.
“Ehy, ci sono sempre io! E comunque le ricerche
Angel non le fa, le delega a me, quindi sono più che dotato!” esclama Wes un
po’ contrariato.
“Dotato?” urla Anya da dietro il bancone. “Eh sì,
non mi sembra messo male. Facci vedere dai!”
“Anya!” Xander è completamente rosso per l’uscita
della sua ragazza, facendo così captare il doppio senso anche agli altri
presenti. Wesley sospira pesantemente mentre esce per prendere i libri.
Rientra camminando con fatica: poggia i tomi sul
tavolo sgombrato da Willow e Tara e ne porge uno a Giles.
“Vede, qui si parla di variazioni climatiche del
passato realizzate dalla magia. Però non c’è scritto nulla di chi le ha volute
e del perché sono avvenute.” Analizza il giovane Osservatore. “Sinceramente non
so più dove cercare.”
Anche Giles sembra sconfortato dagli scarsi
risultati: quello che più lo abbatte è che i libri non riescano ad aiutarlo,
l’unica vera fonte di sapere. Mica gli sarebbe toccato usare un computer!?!?
No, la sola idea lo atterriva.
“No, no, non è possibile! Noi DOBBIAMO trovare
qualcosa, ci DEVE essere un minimo indizio su cosa sta succedendo qui! I libri
non mi possono tradire!” Urla improvvisamente, come se fosse ritornato ad
essere il vecchio Squartatore. Tutti lo guardano leggermente interdetti.
“Coraggio signor Giles, vedrà che qualcosa c’è.” Cerca
di consolarlo Williow, anche lei abbastanza sconcertata per aver fatto un buco
clamoroso nell’acqua.
Continuano a cercare per ore, mentre Dawn, Spike,
Buffy e Xander costruiscono pupazzi di neve fuori dalla porta: a nessuno di
loro piace fare ricerche sui libri, meglio una gara a chi fa meglio i pupazzi.
“Il nostro è sicuramente più bello, Briciola. I
denti acuminati, con la vernice rossa danno quel tocco di eleganza che non
guasta proprio.” Dice Spike ammirando il loro pupazzo vampiro. “Sembra Jabba
the Hutt, però è proprio figo. Sicuramente meglio del vostro. Perfino il Turok
della cripta accanto la mia ne farebbe uno migliore, ed è cieco!”
Effettivamente il pupazzo di Buffy e Xander è tutto
storto da una parte e la testa continua a cadere di continuo. I due amici
sbuffano, anche se sanno che il vampiro ha perfettamente ragione.
“Guardate come viene giù copiosa…” mormora Buffy
riferendosi alla neve che sembra non voglia smettere di scendere.
“Già, se continua verremmo sommersi.” Continua
Xander.
“È per questo che noi siamo qui!” la voce calda e
decisa proveniente da piccolo vicolo dietro l’angolo li fece tutti girare e
rimanere a bocca aperta.
Mentre fuori succedeva quel che c’è scritto sopra
(lo vedete? Basta leggere poche righe più su…), i nerd… ops, gli studiosi,
studiavano. Niente dava loro maggior soddisfazione di trovare un indizio su
quella neve chiaramente magica. Eppure la depressione continuava: solo
pochissimi accenni su neve impazzita. Un disegno di una città sommersa dal
soffice biancore e una palla di energia bianca. Le informazioni si limitavano a
quello.
“Basta, ormai non so più dove cercare!” esclama
esasperato Wesley.
“Perché avete sbagliato! Lì non troverete nulla.” La
voce che parla proviene dalla porta. Buffy e Co sono rientrati portandosi
dietro… delle ragazze? Sono cinque e sembrano abbastanza tranquille, come se
quella situazione non fosse così curiosa.
“Eh? Scusate e voi chi siete?” chiede Giles da
perfetto padrone di casa.
“Avete ragione… parlare subito di lavoro è da maleducati.”
Dice la prima, una con un buffo cappello blu elettrico in testa.
“Ma la cosa è terribilmente importante.” Continua la
seconda, con fare calmo e tranquillo, mentre scuote i lunghi capelli neri
riccioluti.
“Oh, ragazze, ho chiuso le chiavi!” esclama Anna,
l’unica che già conosciamo.
“Viaggio perfetto… dovremmo utilizzarlo più spesso.”
dice una quarta mentre osserva, attraverso un paio di occhiali di plastica
chiari, la stanza circostante soffermandosi molto spesso su Spike.
“Ancora non abbiamo capito chi siete.” Chiede Buffy
curiosa.
“Dovremmo dirglielo.” Dice l’ultima dal fondo della
fila.
“Salve… noi siamo le Signore.” Inizia quella con il
cappello blu, evidentemente la più vecchia del gruppetto.
“Comandiamo gli elementi che compongono l’esistenza…
anzi, in realtà li controlliamo, loro funzionano perfettamente da soli. Diciamo
che cerchiamo di dare una specie di solidità al mondo… con tutto il casino che
fanno gli umani… lo stanno rovinando.”
Tutti guardano a bocca aperta quel quintetto.
“Sai, Princes, non credo che sia quello che volevano
sentirsi dire.”
“Sì, Notte ha ragione.”
“Grazie Sasha.”
“Prego.”
“Uff… va bene, avete ragione. Da dove parto, secondo
voi.”
“Forse dal presentarci.”
“Brava Miky!”
“Queste sono pazze.” Sentenzia Xander avvilito.
“No, non siamo pazze.” Inizia Anna “Ogni tanto
deliriamo, ma a fin di bene. Allora…cominciamo con le presentazioni. Lei è
Monica, detta Princes.” Ed indica la ragazza con il cappello blu. Bassa,
rotondetta, con i capelli castani lunghi e i riflessi rossi, un paio di
occhiali blu che nascondono parzialmente un paio di occhi color nocciola
grandi, maliziosi e dolci a volte. “Poi abbiamo Chiara, detta Notte” e si fa
avanti la ragazza con i capelli lunghi, neri e ricci. Non porta gli occhiali,
ha un bellissimo sorriso che emana tranquillità e dolcezza, un bel corpo
flessuoso. “Poi Miky” indicando la ragazza dagli occhiali chiari che coprono
gli occhi verdi, capelli castani lisci ad incorniciare un bellissimo viso
ovale, che declama tutta la sua giovane età. Non molto alta, ma bella magra,
molto carina. “ed infine Irene, detta Sasha.” Spicca perché è l’unica ragazza
bionda, capelli lunghi e mossi in onde voluttuose. Occhi azzurri penetranti,
volto regolare e bocca sottile.
“E tu sei?” chiede Tara. Anna si porta una mano alla
fronte.
“Che sbadata… si, io sono Anna, detta MsrBudGuy.”
“Piacere.” Dicono in coro i componenti della Scooby
gang.
“Questo però non risolve nulla.”
Princes prende una sedia e si posiziona attorno al
tavolo, prendendo un pezzo di carta e cominciando a scrivere qualcosa.
“Dunque…. Adesso vi spiego bene tutto.” Dice. Gli
altri si avvicinano a lei per capire, mentre le sue compagne prendono a
guardarsi in giro.
“Saprete che nell’antichità si pensava che gli
elementi da cui derivava la materia fossero quattro: acqua, fuoco, aria e
terra.” Così dicendo indica le quattro parole che ha scritto. Tira delle frecce
verso il centro del foglio e scrive ‘materia’. “Ecco, la partenza è questa. Su
questo piano dell’esistenza c’è il mondo come lo conosciamo. Pioggia, sole,
neve e altre effetti atmosferici sono formati dalla combinazione di questi
elementi. La loro stabilità è… naturale e si hanno le stagioni come noi le
conosciamo. Quando, però, qualcosa viene cambiato o scombussolato, come in
questo caso, entriamo in gioco noi che siamo le Signore. Ognuna di noi qui
presenti, ha in dotazione dei poteri che ci derivano da uno degli elementi in
questione.”
“Scusa, ma voi siete in cinque.” La interrompe
Wesley. Monica si gira a guardarlo e si stupisce di quanto azzurri sono i suoi
occhi, oltre a rimanere stupita da quanto sia carino. Sfoggia un sorriso dolce
fatto a posta per lui e ricomincia a parlare.
“Sì, siamo in cinque. Anna è la nostra custode delle
Chiavi. Lei ha in se un piccola porzione dei nostri poteri che le permette di
aprire e chiudere le chiavi. Le chiavi sono oggetti magici che ognuna di noi ha
fatte appositamente per poter viaggiare nei nostri…come potrei definirli,
ragazze.” Chiede alle amiche.
“Santuari.” Dice Sasha.
“Templi.” Ribatte Miky.
“Case alternative.” Prova Notte.
“Ok… chiamiamole Case, come quelle dei Cavalieri
dello Zodiaco, per intenderci.”
“Dove vi siete conosciute?” chiede senza molta
logica Spike. “Insomma, siete cinque prese a caso? Sì, sono curioso dei
particolari!” Le cinque si girano verso di lui. Quando lo fissano restano tutte
a bocca aperta per parecchi secondi… sono italiane, vero, sono giovani, vero,
sono Signore degli elementi, vero, ma non sono stupide, né, tanto meno, cieche:
sanno di avere davanti uno degli esemplari maschi più appetibili del mondo
intero. È Sasha a riprendersi per prima.
“Ci siamo conosciute in un forum… in Rete.”
“Per Internet dici?” domanda Willow.
“Sì. Facciamo parte di un fan club di un telefilm.
Anzi più che altro di un attore stupendo.”
“Come si chiamerebbe questo tizio?” chiede Buffy
sempre interessata a gossip.
“James Marsters. È bello come il sole.” Sospira
Miky, seguita a ruota dalle sue amiche.
“Oh, lo conosco!” dice Buffy esaltata. Ha trovato un
punto in comune con quelle strane tipe. “Lavora con quell’attrice molto
brava…aspetta si chiama… Sarah-Michelle Geller.”
“Sì!” esultano in coro le altre.
“Possiamo tornare a noi e lasciare perdere i
pettegolezzi?” chiede Giles seccato da quella interruzione, ma nessuno sembra
stare ad ascoltare.
“Oltretutto, il qui presente Spike ci assomiglia un
sacco a James. Capelli a parte.” Nota Notte. Tutte si fermano e cominciano a
scannerizzarlo, facendolo sentire a disagio.
“Ehy… la potete smettere? Non sono un fenomeno da
baraccone, io!”
“Sai è difficile smettere di guardare un bel uomo.”
Sentenzia Princes che non stacca lo sguardo da Wesley da un paio di minuti. “Sai,
Wes, tu sembri la copia sputata di Alexis Denisof, l’attore che piace a me!”
gli dice in un sorriso, mentre le sue compagne continuano a girare intorno ad
uno Spike ormai rassegnato.
Buffy rimane interdetta a guardare la scena: non sa
come mai, ma le dà molto fastidio vedere quelle ragazze che cercano di mettersi
in mostra davanti al suo vampiro. Alt, suo? E questo da dove usciva? Non è suo
e quelle possono fargli quello che vogliono, anche violentarlo, se desiderano
(lo desiderate??), tanto a lei non cambia la vita. Infatti, per smentire al
meglio le sue idee, si avvicina a Spike tirandolo per un braccio lontano da
quelle scalmanate.
“Continuate a spiegare la situazione.” Il silenzio
torna generale.
“Hai ragione.” Dice Anna.
“Perché non siete in questa dimensione a rimettere
le cose a posto?” chiede Xander intelligentemente.
“Perché vedi, per poter far sì che i nostri poteri
sistemino una situazione generale, il caos deve essere globale. Il freddo di
questi giorni è limitato a Sunnydale. Usando i nostri poteri per ripristinare
questo singolo puntino geografico, sconvolgeremmo tutti gli equilibri
planetari.” Spiega con serietà Miky.
“Giusto, quindi siamo venute direttamente qui per
fermare la causa di questi disastri.” Finisce Sasha timidamente.
“E come?”
“Prendendo quella sciagurata di Lytis e riportandola
alla sua dimensione.” Sbotta Monica alterata al pensiero di quello che è
successo a Sunnydale.
“Chi è questa Lytis?”domanda Anya mentre conta una
mazzetta di soldi presi dalla cassa.
“Lytis è una Signora, come noi, solo del Ghiaccio.
Governa e mantiene una dimensione parallela alla nostra. Aveva già chiesto ad
Anna il permesso di estendere un po’ del suo ghiaccio sulla terra, ma lei gli
ha detto di no.” Dice Notte.
“Solo che non si è arresa! Ed è venuta qui per poter
iniziare il suo piano di conquista del mondo.”
“Cioè, vorrebbe ghiacciare il mondo?” riassume
Xander per tutti.
“Sì, più o meno.” Risponde Princes che tenta in
tutti i modi di avvicinarsi ad un malcapitato Wesley.
“Noi dobbiamo prenderla e sbatterla nella sua
dimensione con le chiavi.” Conclude Anna tranquilla.
“Ma perché partire da Sunnydale e non da, che so,
Londra, New York?” Chiede una Dawn curiosa. Tutte le teste si voltano di scatto
verso di lei.
“Bhe, è logico… qui c’è
All’improvviso un cellulare suona: è quello di Anna.
“Oh, è Sabi…il mio ragazzo. Ciao amore! Al mare?
Ehm… sì, magari domani. Sai adesso ho qualche cosina da fare. Lo so… sì…
vederci stasera? Sì, passa da me alla solita ora. Sì tesoro… ti amo anche io…
ti aspetto… ciao. Ehm… scusate. Ma dovevamo andare al mare con il mio
fidanzato.” Cerca di giustificarsi lei.
Giles si mette le mani nei capelli: comincia ad
avere un certo mal di testa. Di solito deve far fronte solo a pochi ragazzi
insieme, con l’arrivo di queste strambe, le sue preoccupazioni aumentano.
“Dove risiederete?” chiede con una punta di timore:
in casa sua cinque pazze non le vuole.
“Oh, a casa nostra ovviamente.” Dice Notte come se
niente fosse. “scherziamo, mi aspettano i tortellini questa sera a cena.”
Esclama in delizioso dialetto bolognese.
“E io devo andare agli allenamenti.” Le fa eco
Sasha. “Quest’anno puntiamo alla serie A1, devo fare il tifo: forza Rari Nantes
Sori!!” Urla felice.
“Sì, Rari Nantes Sori… o un suo giocatore?” la
prende in giro Princes facendola diventare bordeaux.
“No, Solo Rari Nantes!”
Un altro squillo di cellulare, stavolta di Miky.
“Oh che cavolo, mia madre! Sì… sono fuori. Con chi?
Bhe con 4 amiche, due osservatori, due streghe, una Cacciatrice ed un vampiro…
oltre ad altri ragazzi. E chi scherza, è vero… uffa, non mi credi mai. Si torno
per cena, anche prima…” chiuse sbuffando. “Che palle! Solo perché ho sedici
anni vuole controllarmi di continuo.”
“Hai la mia stessa età!” esclama Dawn. “Potremmo
diventare amiche!”
“Lei ha sedici anni? Ma è piccola.” Analizza
scandalizzata Willow “Come fa ad essere una di voi?”
“Bho… ha i poteri, quindi è una di noi.” Dice Notte
tranquilla.
“Voi parlate tanto di poteri, ma non ci avete
mostrato nulla.” Richiama l’attenzione Anya. “Insomma, vedere per credere.”
Princes alza le spalle e prende il foglio su cui
aveva scritto in precedenza, lo lancia in aria e questo diventa una fiamma
arancione che scalda tutti i presenti. La ragazza muove le mani e questa cambia
forma, diventando un uccello che plana sul bancone per poi estinguersi, prima
di far diventare cenere tutta la biblioteca del negozio.
“Io controllo il fuoco.” Dice poi per concludere.
Vedono Notte che volteggiava tranquilla, facendo
levitare attorno a se tutte le piume trovate lì attorno.
“L’aria.” Dice Wesley.
“Esatto!” risponde, appunto, Notte.
“Quindi restano la terra e l’acqua.” Dice Spike guardando
le due rimaste.
Miky guarda delle pietre presenti su una delle
mensole e le attira a se: ne prende in mano una, che da verde malachite che è,
diventa di colore nero e lucente.
“La terra sono io.” Dice semplicemente, mentre
ripone la pietra dove l’ha presa e Sasha per dare l’ultima dimostrazione,
prende un po’ di neve dal davanzale, la squaglia e comincia a farle prendere le
forme più bizzarre, infine l’evapora.
“Acqua. Adesso ci credete?” Chiede poi a tutti che
le guardavano a turno a bocca aperta. Per forza che le credono, dopo quello che
hanno visto!
“Ma lo sai, Spike, che sei veramente bello?” domanda
Anna al vampiro che ghigna diabolico guardando
“Ma come fate a pensare che sia bello? Con quei
capelli?”
Le ospiti la guardano con educata incredulità.
“Ma che domande fai, Buffy? Tu hai gli occhi per
vedere?” chiede Princes sconvolta. “Insomma, ha un volto spettacolare, un corpo
sodo, snello e agile, dei capelli splendidi, uno spolverino da urlo e due occhi
che sembrano rubati al cielo.” Poi si gira verso Wes “Anche i tuoi occhi sono
bellissimi sai…” poi torna verso Buffy ancora con la bocca aperta. “Insomma,
solo una pazza non ci proverebbe con uno come lui.”
“Già!”
“Vero!” esclamano le altre Signore e Spike
sghignazza compiaciuto.
“Vedi, Cacciatrice, c’è chi mi apprezza. Dovresti
farlo anche tu, sono sicuro che non te ne pentiresti.” E ride scaldando il
cuore di tutte le donne presenti con la sua risata calda e sexy.
“Madonna che fusto.” Sussurra Sasha ad Anna che non
può che annuire.
“Oh cavoli, è tardi… a casa mi aspettano.” Dice
Chiara guardando l’orologio. “Anna, le chiavi.”
“Sì, meglio andare. Torniamo più tardi. Intanto voi
tirate fuori una piantina della città, così poi analizziamo meglio i posti dove
può essersi nascosta quella scriteriata di Lytis.” Finì Princes lanciando un
occhiolino a Wes che si ritrova a scuotere la testa sconsolato. Ma perché Angel
lo aveva mandato lì? “Ci vediamo dopo, Wesley.” Gli sussurra all’orecchio con fare
malizioso.
Le cinque si raggruppano al centro della stanza ed
Anna. La ragazza apre un varco luminoso, simile ad uno Stargate, poi, tutte e
cinque, salutano
“Non è stato solo uno strano sogno, vero?” chiede
Xander ancora incredulo.
“Temo di no. Dobbiamo veramente contrastare una
specie di regina dei ghiacci.” Dice Buffy. È ancora arrabbiata perché Spike era
oggetto di desiderio di quelle cinque. ‘Spike è mio, mio soltanto! Un attimo…oh
Dio…’ pensa mentalmente diventando di color fucxia.
“Bhe, chi la vuole una tazza di the?” chiede Wes. Ha
ancora in mente la voce bassa e volutamente roca di Princes e un brivido di
eccitazione gli parte dal collo… meglio non pensarci, lui ha Fred che lo
aspetta a Los Angeles, la sua dolce Fred.
Seguono tutti Giles al retro del negozio in
silenzio, fino a quando Dawn esclama:
“Ha la mia stessa età ed è piena di poteri! Non è
giusto… vorrei essere… una chiave!”
Capitolo 2
Poche ore più tardi, ecco tornare le cinque italiane
che appaiono grazie al potere delle chiavi.
“Allora, ci diamo da fare?” comincia Princes
pratica, mentre si siede, “casualmente” vicino a Wesley.
“Ehm, sì… ecco qui la carta della città.” Fa Giles
pulendosi gli occhiali. Sul tavolo è aperta la piantina già divisa in sezioni.
“Ok, andremo a pattugliare. Ognuno di noi
controllerà una zona della città. Tara e Willow, voi andate al Campus. Anya e Xander,
la zona industriale. Giles, lei si prenda Dawn e tenga d’occhio la zona attorno
al Magic Box. Spike, tuoi i cimiteri, io prenderò la zona attorno all’ex
liceo.” Programma Buffy.
“E io?” chiede Wes che si sente messo da parte.
“Oh, è vero… non sono abituato ad averti tra i
piedi. Vai nella zona del Bronze. Voi cinque dividetevi scegliendo un gruppo.”
“Io vado con Spike!” urlano più o meno
contemporaneamente quattro di loro circondando il vampiro che già sghignazza.
“Coraggio ragazze, prima o poi vi soddisfo tutte.”
Qualcuna arrossisce, altre sospirano.
“Spike, smettila…” sibila Buffy disturbata
dall’atteggiamento di quelle cinque, anzi, quattro, visto che Princes sembra
più interessata a Wesley che a Spike.
“Potremmo tirare a sorte, così la smettono.” Propone
Xander, un po’ invidioso del successo dell’ossigenato.
“Facciamo così, per non fare torto a nessuno, venite
tutte con me. Ho paura che se mi metto a scegliere, poi vi arrabbiate e fate a
botte.” Dice Spike conciliante e loro sorridono.
“Io, invece, vengo con te. Sono curiosa di conoscere
questo Bronze. Andiamo bel uomo.” Fa Princes sbattendo le ciglia
freneticamente.
“O-ok.” Balbetta un disperato Wesley.
“E per finire, questo è il Restifield, il cimitero
maggiore della città. Io abito qui.” Fa Spike come un perfetto cicerone. Le ha
portate in ogni campo santo della città, scontrandosi anche con qualche vampiro
desideroso di diventare polvere. Anna, Notte, Miky e Sasha hanno sospirato
incantate guardandolo combattere, finendo con uno scroscio di applausi la sua
performance.
“Oh, ci fai vedere la tua casa?” chiede Miky con gli
occhi verdi luccicanti di curiosità.
“Non so se è il posto migliore per delle belle
ragazze come voi.”
“Belle ragazze… wow!” fa Eco Notte sciolta dal
complimento.
“Venite, seguitemi.” Spike le guida per le lapidi
con sicurezza. Alcune di loro sospirano guardando il modo in cui cammina, con
lo spolverino che si muove alzando la neve. Sembra un grosso felino nero. Si
fermano davanti ad un edificio piuttosto piccolo, bianco lucido, con il tetto
carico di neve e la porta di legno massiccio. Spike apre la porta e con un
gesto d’altri tempi le invita ad entrare.
“Ohh…” esclamano in coro le quattro ragazze. Non che
ci sia molto da stupirsi: un sarcofago, un frigo, la poltrona e
“Bhe la parte migliore è sotto. C’è il letto.” Dice
Spike con un sorriso malizioso. Qualcuna avvampa, sicuramente pensando a che
farebbero loro nel letto con lui (chi avesse qualche idea me lo faccia sapere,
sono curiosa…).
“Immagino la comodità…” mormora Sasha.
“E’ confortevole come cripta. Voi non avete mai
visto io tuguri che ci sono qui in giro… mostri senza un minimo di senso
estetico.” Le ragazze ridacchiano sotto i baffi.
“Tu invece hai tirato su un posto veramente…carino.”
Conclude Anna facendo una smorfia mentre Spike apre il frigo per tirare fuori
la sua abituale dose di sangue.
“Scusate, ma ho fame e dubito che troverò qualcuno
disposto a farsi dissanguare.”
“Non ci giurerei…” Dice seria Notte. “Come mai non
cacci come gli altri vampiri?” domanda poi.
“Eh…è una lunga storia, sapete? Che posso dire… ho
un maledetto chip conficcato nel cervello che non mi permette di fare del male
alle persone. Se ci provo scatta una scarica elettrica e mi fulmina la testa
provocandomi lancinanti dolori. Non è una cosa che auguro a qualcuna di voi…al
babbeo forse, ma non a voi.”
“Oh, grazie, sei gentile.” Balbetta Miky.
“Ed è per questo che sei rimasto a lavorare con
Buffy?” chiede Anna acuta.
“Bhe… diciamo di sì.” Risponde un po’ a disagio
Spike. “Ho scoperto che posso picchiare i demoni quindi…”
“Quindi…?”
“Quindi resto qui a menare un po’. Sono un vampiro,
ho un disperato bisogno di violenza, io!”
Le quattro annuiscono pensierose.
“Tutto qui?” domanda infine Sasha. “Cioè, demoni ce
ne sono ovunque… perché resti a farti insultare da Buffy e
“A casa mia, per esempio!” finisce Notte sorridente.
“Ehy, non vale, anche io volevo dirlo.” Le fa eco
Miky facendo sorridere Spike sempre più lusingato.
“Siete veramente incredibili. Era da parecchio tempo
che non ricevevo tutti questi complimenti. A parte Dawn qui non c’è nessuno che
mi vuole.”
“Forse chi ti dovrebbe volere, non lo ha ancora
capito…” lascia in sospeso Anna attirandosi un’occhiata penetrante da Spike.
“Cosa vorresti dire?”
“Uhm… nulla.”
Spike le si avvicina sensualmente, cose che porta
uno strano formicolio alle gambe della fortunata Anna.
“Tu, piccola principessa, scherzi con il fuoco.” Le
sussurra lui all’orecchio, lasciandola con un colorito piuttosto acceso.
“Però ho ragione.” Riesce a borbottare.
Spike la fissa in cagnesco, poi, inaspettatamente,
si mette a ridere fragorosamente, facendo rilassare le ragazze che avevano immediatamente
intuito che la situazione si era fatta tesa.
“Hai le palle, ragazza… mi piace questo in una
persona.” Si accende una sigaretta, cosa che fa storcere il naso ad alcune, ma
non si preoccupa di spegnerla. “Voi la pensate come lei?”
Un coro di sì si leva da Notte, Sasha e Miky.
“Tutte contro di me…va bene. Avete ragione, dovrei
andarmene, ma chi ci riesce con Buffy qui?” Ecco qui, la cruda realtà. “Il
problema è che lei mi detesta.”
“Ma lei non ti odia, direi.” Esclama Miky convinta.
“Non dire scemenze.”
“Ma no, sono sicura di avere ragione! Non hai visto
come era seccata che tu fossi con noi? È gelosa, ma non ha coraggio di
ammetterlo!” Spike la guarda come se fosse una pazza.
“Sei completamente fuori di testa… tu lo sai vero?”
le chiede infatti.
“No, Miky ha ragione. Era piuttosto incazzata Buffy.
Potremmo farla ingelosire.” Propone Sasha con la sua mente diabolica (ah ah ah
ah ).
“Ragazze, non mi sembra il caso, poi ci andrei di
mezzo io, lo so già!” sbotta Spike leggermente preoccupato. Notte sbuffa
pesantemente e gli si pone davanti cercando di non sbavare troppo.
“Senti, tu vuoi Buffy?” chiede determinata.
“Certo!” risponde lui prontamente.
“Quindi bisogna armarsi e lottare per far in modo
che lei capisca che sei l’unico uomo per lei.”
“La ami?” domanda Anna a bruciapelo.
“Come nessuna altra donna al mondo.”
“Allora fidati di noi!” fanno in coro le Signore. In
lontananza si sente una risata satanica (non preoccupatevi, nessuno rema
contro, ma dava meglio l’idea del complotto…).
Nel frattempo in una strada polverosa e piena di
ragazzi semi ubriachi, cammina lenta una coppia che peggio assortita è
difficile. Wes e Princes stanno tranquillamente raggiungendo il Bronze,
cercando di scavarsi un sentiero tra la neve fresca, grazie anche a lei ed i suoi
poteri, con cui scaldano l’ambiente circostante.
“Allora, Wesley, dimmi un po’ di te? Che fai nella
vita? Abiti qui a Sunnydale? Ma, soprattutto, sei fidanzato?” lui la guarda un
po’ contrariato: non ama parlare molto di se, è un tipo timido, ma come la
guarda cambia idea. Come si fa a dire di no ad una ragazza che ti fissa con gli
occhini spalancati adoranti? Non si può, infatti! Nessuno mi resiste (questa è
la battuta venuta meglio, mi sa…).
“Io abito a Los Angeles e lavoro…. Bhe direi che
lavoro per uno studio di avvocati, in generale. Anche se sono avvocati
infernali, per la maggior parte dei casi.”
“Uhm…. Interessante…”
“Insomma… preferivo
“Oh, questo è ancora meglio. Immagino che i muscoli
te li sei fatti a suon di cazzotti… bravo!!” dice spensierata Princes.
“Mi sono fatto più occhi neri che muscoli, ma mi
piace il mio lavoro.”
“E come mai sei qui?”
“Il mio capo ha preferito lasciare questo caso a me.
Lui deve badare a suo figlio… sta cominciando ad avere strane abitudini”
mormora a bassa voce Wes.
“Che tipo di abitudini?”
“Mordere a sangue chi lo tiene in braccio… crediamo
abbia bisogno di una quantità di globuli rossi giornaliera adesso che sta
crescendo.” L’osservatore si blocca davanti alla faccia perplessa della ragazza
e così capisce che, in effetti, non le ha spiegato nulla della natura di
Connor. “Vedi, Angel, il padre, è un vampiro. In effetti anche Darla, sua
madre, lo era.”
“E come hanno fatto a procreare?”
“Bella domanda… credo che i Power that Be abbiano
aiutato la cosa.”
“Ah.” Conclude lei senza aver ancora completamente
capito la cosa, ma subito si riprende. “Non hai ancora risposto alla domanda
più importante. Sei fidanzato?” lui scuote leggermente la testa.
“In realtà no.” Risponde un po’ ermetico.
“Che tradotto significa che c’è una ragazza che ti
piace?”
“Sei perspicace. Sì, ce n’è una.”dice con voce
sognante Wesley.
“E come si chiama?”
“Fred!”
“EH??!!??” No, pensa Princes, non è possibile che
l’uomo più bello e sexy che ha incontrato in quest’ultimo mese almeno sia
dannatamente…
“Non sono gay, non guardarmi così. Fred sta per
Winifred.” Il sospiro di sollievo di Princes fa volteggiare freneticamente i
fiocchi di neve attorno a lei.
“Scusa… non che essere gay sia un problema, ma
sarebbe uno spreco di ottima carne maschile. Quindi… Fred. Lavora con te?”
“Sì… è una scienziata. Fisica, per la precisione.”
Princes fa una smorfia eloquente.
“Io odio la fisica.” E Wes sorride, ripensando che
anche lui a scuola non andava bene nelle materie matematiche, anzi, andava bene
perché era un secchione, ma non gli piacevano neppure un po’.
“E tu che mi dici di te?” domanda lui tutto sommato
incuriosito dalla sua compagna della sera.
“Che vuoi sapere?”
“Uhmmm… vediamo… Princes, che nick è?”
“In realtà sarebbe Princes of the Universe, come la
canzone dei Queen, hai presente?” e prese a canticchiarla “Solo che è troppo
lungo da dire tutto, quindi per abbreviare sono solo Princes, oppure
direttamente Monica. Sempre meglio di mille altri nomi che mi sono stati
affibbiati negli anni, quali Moka, Moncica, Moncaca, Mony etc… Poi Princes dà
un’aria di serietà, non ti pare??”
“In effetti.”
“È ovvio che tu puoi chiamarmi come preferisci,
anche orsetto dolce se ti fa piacere.” Conclude lei lasciandolo a bocca aperta.
“Tu sei un po’ fusa…”
“No! Ci sto solo provando come una dannata. Vedi, da
tempo porto avanti una politica severa con gli uomini. Non mi nascondo mai, dico
le cose come stanno, a costo di fare figuracce o di farli restare a bocca
aperta: così non hanno scuse, sono obbligati a capirmi, così non possono
accampare scuse tipo ‘oh, non lo sapevo’ e similari. Non pensi anche tu che sia
un ottimo risparmio di tempo?”
Saggiamente Wes decide che è meglio astenersi dal
darle una risposta.
“Per esempio,” continua lei imperterrita, mentre un
cumulo di neve cade dietro di loro dal tetto “questa tua Fred sa dei tuoi
sentimenti?”
“Ovviamente no.”
“E perché? Dovresti andare da lei e dirle tutto
quello che provi e pensi, come credi che potrà anche solo pensare a te se tu
non fai una qualche mossa? Magari lei ci ha pure provato e tu non avrai capito
i segnali… tipico!”
“E di grazie, perché sei convinta di ciò.”
“Perché succede sempre così. Le ragazze si fanno il
mazzo ogni volta per far capire al ragazzo che sono lì disponibili e pronte, in
tutti i mezzi e i portatore del cromosoma Y fanno orecchie da mercante… e la
cosa peggiore è che poi osano dire che noi donne siamo complicate!! Inaudito!
Perché non dici a Fred quello che provi per lei?”
Wes balbetta qualcosa che Princes non capisce.
“Ripeti…”
“Perché tanto sarebbe inutile! Lei non mi ha voluto
un tempo e non mi vuole neppure ora.”
“Ne sei così certo? O è cieca o e stupida.” Conclude
rapidamente lei.
“Non tutte sono come te che mi trovi così carino.”
Princes si gira di scatto bloccandolo per le spalle contro un muro.
“Tesoro, gli specchi servono per guardarsi, li hai
mai usati di recente? Perché, vedi, davanti a me non c’è un ragazzo carino,
bensì un uomo fatto, maturo, con due occhi splendenti che sembrano due zaffiri,
profondi come il mare; un uomo con un sorriso terribilmente seducente proprio
perché non sa di averlo; un uomo con un corpo tonico e muscoloso; un uomo con
un cervello sopraffino e soprattutto un uomo con un culo da urlo! Solo una
cieca o una pazza potrebbe non essere neppure vagamente interessata a te!”
Wesley è diventato di color rosso porpora a sentir elencare tutte le sue…ehm…
qualità. “Deve essere un vizio delle americane… anche Buffy non capisce la
fortuna che ha con Spike che le gira attorno.”
“Spike è un vampiro.”
“Non è solo un vampiro… è un vampiro figo, la
differenza è sostanziale!”
Wesley non vuole ammetterlo, ma quella ragazza le
piace un po’. Ha una schiettezza che difficilmente trova in giro, se non si
esclude quella svitata di Anya, quasi si assomigliano.
“Ecco il Bronze.” Esclama Wes mostrando l’insegna al
neon che capeggiava sopra di loro.
“Perfetto! Avevo proprio sete!”
I due varcano la soglia del locale e si ritrovano
davanti a pochi sparuti avventori, oltretutto piuttosto annoiati.
“Che strano, di solito c’è più gente che gira qui
dentro.”
“Colpa della neve, fusto. Il gruppo che doveva
suonare non è riuscito ad arrivare.” Risponde una interessata cameriera.
Interessata al sedere di Wes si intende.
“Oh.” Princes leggermente infastidita dalle
attenzioni della rivale, prende sotto braccio Wes che immediatamente si sente
come il bambino di Salomone, quello conteso dalle due madri.
“Tesoro, mi offri qualcosa?” chiede con una voce un
po’ velenosa.
“Ehm… ok?”
“Un bacardi freezer alla pesca, grazie.” Princes
scocca un’occhiata soddisfatta all’altra ragazza che li guarda quasi offesa.
“E una birra chiara.” Mentre la cameriera se ne va, Wesley è illuminato
da una rivelazione. “Ehy, questa non è un’uscita canonica, non siamo qui per
divertirci… dobbiamo trovare Lytis!”
“Sì, è vero…ma ti posso assicurare che lei non è
qui.” Risponde lei con quasi noncuranza.
“E tu come fai a saperlo?”
“Vedi del ghiaccio qui intorno? A parte quello nei
bicchieri. No caro mio, quando la troveremo sarà tutto freddo e ricoperto da
almeno quindici centimetri di ghiaccio spesso e duro. Fidati.”
“E quindi che ci facciamo qui??” domanda esasperato mentre
la cameriera gli porge la birra.
“Brindiamo a noi!” Risponde lei allegra alzando la
bottiglietta piena di liquido rosa e Wes si mette le mani nei capelli
disperato.
“Su, credo che un po’ di baldoria potremmo farla.”
Dice lei sorridendo maliziosa. “Balliamo?”
“E poi tutte lì a urlare ‘Ci vado io con Spike, ci
vado io!’ ma chi si credono di essere?” sbotta una Cacciatrice letteralmente
infuriata mentre prende a calci un soffice cumulo bianco davanti ad un liceo, o
quello che ne resta, completamente ghiacciato. “Uffa! Io ci dovevo andare con
Spike.” Urla infine, poi, sconsolata, si siede su un masso della sua ex scuola
e sospira. Poi , tutto ad un tratto, appare un vampiro che la assale. Ci mette
due mosse a farlo cadere sulla schiena, pronta ad impalettarlo quando…
“Buffy Summers? Ehy ciao!” dice lui ritraendo il
volto della caccia.
“Uhm… ci conosciamo?” chiede lei un po’ spiazzata.
“Sì, sono Holden Webster, eravamo a scuola insieme,
storia europea. Ti ricordi di me?”
“Certo! Certo!” risponde lei con una nota falsa
nella voce.
“Tranquilla, so che non sono stato una grossa parte
della tua vita.”
“No, solo… non ti avevo riconosciuto, sai la tua
faccia tutto demone… e penso che sei un po’ ingrassato.”
“Oh sì!, cioè… be, ho fatto un po’ di Tae Kwon Do…”
“Forte.”
“Sì.” Scende un po’ di silenzio imbarazzato.
“Allora…” riprende Buffy “Come stai?”
“Apparentemente morto.” E sorride. Ha due bei occhi
azzurri, pensa Buffy, ma non belli come quelli di Spike. “E mi sto laureando in
psicologia, mi piace molto. Pensa che per un anno ho fatto il medico interno
all’Ospedale mentale di Sunnydale.” E nel frattempo cambia volto in quello
demoniaco di nuovo e di nuovo in quello normale.
“Whoa, posso cambiare la mia faccia come voglio?”
“Sì. Adesso sembri umano.”
“Quindi, in realtà, sono un vampiro. Fico. E tu li
combatti per lavoro?”
“Oh no, purtroppo non mi pagano per questo.”
“Per questo dicevano che fossi strana.”
“Già…” mormora lei abbacchiata.
“Allora quando dicevi che non eri connessa, c’era
una specie di affermazione intrinseca…”
“Ehy, blocca tutto. Allarme psicologia.”
“Scusa…” dice Holden ridacchiando. “Stavo solo
pensando.”
“Non è colpa tua, in realtà… credo che avrei proprio
bisogno di una terapia emozionale sul morto cattivo.”
“Interessante… parliamone.” Si siede su una roccia e
fa sedere Buffy vicino a lui su un masso spazzato dalla neve. “Allora, incontri
qualcuno e formi un legame.”
“Sì, però non è mai l’ultimo.” Si lascia andare alla
fine Buffy, che in fondo ha voglia di parlarne.
“Intendi tutte le relazioni o solo le tue?”
“Penso siano le persone fuori che lo
fanno. Solo… sono un bersaglio impossibile proprio… con precisione
mortale.”
“Pensi che stai provando a proteggerti?”
“Proteggermi? Dal Crepacuore, sofferenze, violenza e
possibile morte? Non proprio.”
“No, proteggerti dal dover combattere. Questo
intendevo.” Dice Holden .
“Guarda che io combatto, ogni notte, contro
chiunque!”
“Allora il problema è loro, tu sei tranquilla e non
ci arrivano.”
“È…è diverso! Mi stai confondendo perché sei
cattivo.” Balbetta Buffy e Holden ride.
“Io penso che hai solo qualche dolore qui “ed indica
il cuore “E ne sono anche felice, perché ora sono cattivo. Però dovresti
tararti su. Non è esattamente un discorso da cattivi, però..”
“Forse dovremmo pensare di pestarci un po’.”
“Giusto… non stiamo per lottare fino alla morte?”
“Un’onorata consuetudine” risponde Buffy alzandosi
agilmente.
“Sai, ho una grande sete di sangue, sto aspettando
la lotta e hey, non è niente di personale, sai?”
“Oh, lo so, non ti preoccupare.”
“Quasi quasi vado a salutare i nostri ex compagni di
liceo.”
“Sai che non lascerai questo cimitero, vero?”
“Uh, uh… le parole ‘complesso di superiorità’ non ti
dicono niente?”
“Pensi che ti lascerò uccidere centinaia di
persone?”
“No, no. Non parlavo della battaglia contro il male,
non è questo il problema.”
“Non ci sono problemi, non crearmeli.”
“Dobbiamo finire di parlare delle tue storie. Dimmi
sinceramente, il divorzio dei tuoi… di chi è la colpa?”
“Ehy, colpo molto basso… sei proprio cattivo!”
esclama furiosa lei.
“Dai, su. Rispondi sinceramente.”
“Uhm… mio padre…”
“Quindi, di tutte le tue relazioni… che
inconsciamente sapevi che erano totalmente condannate… Di chi è
stata la colpa?”
“È totalmente diverso!!”
“Dici?” Holden sta pizzicando i nervi scoperti di
Buffy con una precisione che è quasi ammirevole. “Avanti, la figura paterna ti
guida…” Lei sospira e si siede.
“Se solo sapessi quello che ho fatto, quello che ho
voluto…e chi voglio in realtà.”
“Ehy, Buffy, sono qui per ucciderti, non per
giudicarti!” (scusate, dovevo metterla io la amo sta frase. È spettacolare!)
“L’ultimo ragazzo che ho avuto era un ragazzo
tranquillo, normale, a parte quella di essere un militare. Però era così
mortalmente noioso! Soprattutto dopo che la mia prima storia è stata con un vampiro…
e che vampiro! Un maledetto vampiro che mi ha lasciato per darmi un vita
normale e che si ritrova con un bambino
di tre anni!” esplode infuriata prendendo a calci qualsiasi cosa gli capita
sotto piede.
“Oh, oh…. Stiamo arrivando al fulcro del problema.”
Dice Holden esaltato. “Quindi ti piacciono i vampiri… interessante.”
“Non i vampiri, un vampiro, gli altri li uccido,
tutti!”
“Tutti?”
“Tutti… tranne Spike, ma lui è un caso particolare.”
“Uhm… e perché è così particolare?” scava lo
psicologo, scava lentamente, ma inesorabilmente.
“Bhe, ha un chip che non gli permette di fare del
male a nessuno.”
“E allora? È più facile da impalettare, ti pare?”
Buffy prende a pensarci intensamente.
“Mi sa che forse non voglio che se ne vada… è
divertente!”
“Visto, ti piacciono i vampiri a lungo andare.
Magari pure io ti piacerei… vuoi una storia con me, Cacciatrice.” E così
dicendo tira fuori il volto della caccia e la assale, ma Buffy con un agile
salto lo ignora.
“Sai, sei stato molto gentile.”
“Oh, non ti preoccupare, certe cose si riescono
meglio a dire a degli estranei.” Cominciano a prendersi a pugni, ma Holden non
riesce a toccarla, Buffy è troppo forte per lui, infatti ci mette ben poco a
farlo diventare polvere.
“Mi spiace, ma non sei simpatico come Spike.” Decide
che la cosa migliore è tornare al Magic Box, non ha trovato Lytis, ma ha capito
qualche cosa su di se, tipo che in fondo Spike le piace.
Mentre si allontana dal liceo, non si accorge di due
occhi coloro del ghiaccio che la sta fissando preoccupata.
Capitolo 3
Al Magik Box l’atmosfera non è delle più distese:
“Allora, novità?” chiede inviperita a chiunque
voglia darle una risposta.
“No, nulla.”
Dice Giles pulendosi freneticamente gli occhiali per l’ennesima volta in quella
serata.
“Sembra scomparsa nel nulla…” sussurra Anna
completamente immersa nella contemplazione di Spike che sorride a Sasha.
“Ma non può!” esclama Xander “Insomma, non l’abbiamo
ancora sconfitta… non può essere così maleducata.”
“In realtà sappiamo che non se ne è andata solo
perché continua a nevicare e a ghiacciare tutta la città.” Analizza Wesley
“Giusto?”
“Perfetto tesoro.” Risponde Princes sorridente,
Princes che sta notando come le sue amiche stessero parlando a voce
insolitamente alta con il vampiro biondo.
“Quindi la tua ex ti ha mollato per un demone del
caos? Eeek! Che schifo!” Dice Miky
“È stata una cosa umiliante.” Continua per lei
Spike.
“Oh, povero piccolo.” Fa con voce dolce Notte che
gli dà delle piccole pacche sulla spalla, come per tirargli su il morale.
“E voi bellissime ragazze, lo avete un fidanzato?”
chiede lui malizioso “Altrimenti potrei prenotarmi io…” un coro di risatine
soffocate accoglie la sua offerta. Princes capisce in un lampo che c’è qualcosa
che bolle in pentola, si avvicina ad Anna che sta osservando con sguardo
critico
“Sorellina…” comincia la più anziana delle due a
bassa voce “Che state facendo?”
“Nulla, piano A: far ingelosire Buffy.” Risponde la
più giovane seriamente. “Vogliamo che Spike sia felice.”
“Ah… perché?”
“Perché è simpatico. È bello. È sexy… e ti devo dire
io queste cose?”
“No, però mi piace sentirtele dire…Quindi il piano
prevede di provarci con lui in tutte le maniere possibili ed immaginabili fino
a quando lui capitola?”
“No! Facciamo finta di provarci… ok, ci proviamo
veramente, ma per far ingelosire Buffy. E cerchiamo di insegnare a tirarselo un
po’. Il vampiro zerbino non va più di moda.” Esclama Anna convinta.
“E sia. Mi sembra un bel piano.”
“Grazie. Tu ci aiuti?”
“Ovvio, anche se le mie forze sono tutte proiettate
su quel fusto di Osservatore.” Si girano entrambe verso Wesley che si stava
versando una tazza di the per lui e Giles.
“Bhe… mica male.”
“Stupendo, ma andiamo a parlare di cose serie.” Fa
Princes nuovamente concentrata sulla missione. “Allora, smettiamo le smancerie
per dieci minuti.” Ordina perentoria. Si capisce in questo istante che lei è la
più vecchia di tutte le Signore (sigh…) “Riassumete se avete visto qualcosa di
strano.”
“Al campus sempre quello… gente arrapata, mensa
schifosa e lezioni inutili.” Sintetizza abilmente Willow, seguita da Tara che
annuisce.
“Idem per la zona industriale… ovviamente senza
mensa e lezioni. Ma la gente arrapata sì, quella mi sa che è ovunque.”
“Al Bronze non c’era…” mormora Princes più a se
stessa che agli altri “Nessuno di voi ha visto una zona completamente immersa
in un cubo di ghiaccio?” chiede, ma riceve solo cenni negativi.
“Forse è nascosta in qualche grotta.” Prova a dire
Anna.
“Bhe di grotte ce ne sono nelle colline attorno alla
città. Oppure…” pensa ad alta voce Buffy “I cunicoli dell’Iniziativa.”
“Ma non erano stati bloccati?” chiede Anya, mentre
sul volto di Spike passa un lampo di inquietudine che sfugge a tutti.
“Questo non vuol dire che non possano essere sbloccati.”
Dice, giustamente Giles mentre si pulisce gli occhiali.
“Allora andiamo a vedere questi posti. Tutti
insieme.” Ordina Buffy alzandosi dal bancone su cui era seduta.
La nutrita processione si muove con difficoltà nella
neve, nonostante Princes sciolga con il fuoco tutto quello che trova davanti a
se. Si forma della fanghiglia poco apprezzata, specie da Dawn che continua a
lamentarsi che i suoi pantaloni nuovi si rovinano così.
“Allora, zucchero, come mai a casa non hai un bel
ragazzo che ti aspetta?” chiede Spike ad alta voce parlando con Sasha.
“Oh bhe, sai… c’è un ragazzo che mi piace, ma lui
non lo sa. Vado sempre a vederlo agli allenamenti.”
“Allenamenti?”
“Sì, lui gioca a pallanuoto. E io faccio il tifo.”
Risponde prontamente lei.
“Che dolce che sei. Ci vorrebbero più ragazze così!”
Dice Spike alzando ancora il tono, in modo che Buffy lo senta. Buffy che è
terribilmente concentrata a non voler ascoltare le parole del vampiro e i suoi
tentativi di seduzione verso le altre ragazze. “In questo modo passi il tempo
con lui.”
“Diciamo che così mi rifaccio gli occhi. Lui neppure
sa chi sono…”
“Ma allora buttati, vai da lui e digli quello che
provi. Solo un povero stupido non ti potrebbe apprezzare, carina e simpatica
come sei.” Sasha si ritrovò color pomodoro in due nanosecondi.
“Sei veramente troppo gentile.” Borbotta lei.
“E tu, piccola ninfa? Sei troppo giovane per un
ragazzo?” domanda a Miky che li segue a brevissima distanza.
“Insomma… faccio fatica a capirli i ragazzi, poi
quelli della mia età sono così stupidi. Ne parlavo giusto prima con Dawn.”
Sospira guardandosi attorno. “E poi non sono un mostro di sicurezza. Non ho
neppure il coraggio di provarci.”
“Ma se non ci proviamo noi, chi lo fa? I maschi? Dio
ci aiuti.” Urla Princes dal capo della fila. “Non sono più loro a fare le mosse
per la conquista, sono spaventati dalla nostra indipendenza, quindi spetta a
noi dimostrare di avere le…ehm… palle.”
“Oh avanti, non mi direte che le cose sono così buie
per il genere femminile.” Esclama Spike risentito. Lui si sente ancora un
conquistatore.
“Non è così? Tesoro, lo è credimi. Nelle mie storie
sono sempre stata io a fare il primo passo. I miei lui non hanno mai preso una
decisione, si sono sempre lasciati trasportare da quello che io dicevo, anche
se era per lasciarli. Non hanno mai fatto nulla per tenermi. E poi mi vieni a
dire che siete voi a tenere le redini del gioco? Mi spiace, ma non ti credo.”
Finisce Princes quasi con rabbia.
Nel frattempo, nelle retrovie, Anna e Notte parlano
con
“Da quanto sei fidanzata?” chiede Buffy ad Anna,
memore della telefonata che aveva ricevuto ore prima.
“Da sei anni ormai.”
“Così tanto… mio dio, io non conosco Willow da così
tempo.”
“In effetti è parecchio tempo. Ma lo amo così tanto,
non so che farei senza di lui.” Anna fa l’occhiolino a Notte, come per mettersi
d’accordo sul cominciare un discorso in particolare.
“E tu, Buffy, quando dirai a Spike di amarlo?” butta
lì Notte come se niente fosse (una bomba è, altro che!). Buffy rimane
pietrificata con la bocca spalancata come in una pantomima di un urlo. “Che
c’è?”
Buffy boccheggia come un pesce fuori dall’acqua
prima di riuscire a dire qualcosa di sensato.
“Ma siete impazzite?”
“No.” Dicono in coro le due.
“È un mio nemico, un vampiro senz’anima chiappato ed
antipatico.”
“Con un corpo da sbavo, che resta qui a farsi
insultare. Avanti, i vostri tira e molla sono tipici di due persone
innamorate.” Analizza con saggezza Anna, mentre Notte annuisce tranquilla.
“Il darsi addosso per cercare di attirare
l’attenzione dell’altro… bhe classico, mi viene da dire.” Finisce in perfetto
accento bolognese Notte.
Buffy è allibita. Fa vagare lo sguardo tra le due ed
ogni tanto verso la testa ossigenata di Spike e si ritrova a pensare da sola
(ogni tanto capita anche a lei di pensare… apriti cielo!). ‘Come può anche solo
interessarmi quel bastardo, stupido, simpatico e sexy vamp…no, no… niente sexy.
Spike e sexy non stanno bene nella stessa frase.’ Poi prende a guardarlo da
dietro e si dà dell’idiota: Spike e Sexy sono due parole che possono essere
accostate.
“È carino.” Dice a voce alta senza accorgersene.
“Solo?”
“No, molto di più!” dicono le due sbavando
impunemente.
“Chi è carino?” chiede Dawn che ha ascoltato qualche
strascico di conversazione.
“Spike…” risponde Buffy con un tono da funerale.
“Solo carino? Ma Buffy Spike è più che carino, è
stupendo. È il fratello che non ho mai avuto, solo più bello ed interessante.
Sapessi tutte le storie che mi ha raccontato!” esclama la sorellina. “Allora vi
mettete insieme? Dai, sarebbe bellissimo!”
Buffy risponde con un sonoro disappunto. “Ma siete
tutte contro di me.”
“Avanti, non ti dà fastidio che quelle due gli
stiano così appiccicate?” butta lì Anna sperando di far leva sulla sua gelosia.
“Certo che mi dà fastidio!” risponde senza pensarci
troppo la bionda, che dopo aver realizzato, arrossisce penosamente e si mette
le mani nei capelli. “Sono finita.”
“No, non lo sei… basta che vai da lui e glielo
dici…”
“La fai semplice tu! Non farebbe che rinfacciarmelo
per tutta la vita!” si ostina Buffy.
“Eh? Mi sa che la pazza qui sei tu, non noi.”
Buffy fissa il vampiro che poco lontano sta
prendendo per la spalla sia Miky, alla sua destra, che Sasha a sinistra e si
ritrova gelosa. Sì, avrebbe voluto che quelle due braccia possenti
abbracciassero solo lei.
Arrivano alla collina più grande di Sunnydale e si
sparpagliano tra alberi e cespugli, in cerca di un’entrata possibilmente
ghiacciata. Tutto ad un tratto, si trovano davanti all’entrata di una grotta
completamente sigillata da una parete di spesso ghiaccio bianco.
“È qui….” Mormora Anna: come custode delle Chiavi,
riesce a percepire il potere di una di esse. “Qui dentro c’è una Chiave
interdimensionale. Dobbiamo chiuderla prima possibile.”
“Perché? Che succede sennò?” chiede Xander curioso.
“Vedi, di noi soltanto Anna ha la capacità di usare
le chiavi.” Inizia Princes mentre con Sasha, inizia a sciogliere quel muro di
ghiaccio davanti a loro. “È una questione di poteri. Noi abbiamo in custodia
gli elementi, lei le chiavi e solo le varie custodi possono usarle.”
“E se le usano persone non… adatte?” chiede Wesley
preoccupato.
“Allora saremmo nei guai.” Esclama Miky.
“Già. Si aprirebbero dei portali sbagliati.”
Continua Anna “in realtà, chiunque può aprire i varchi, basta declamare qualche
formula, due o tre paroline di quelle giuste e la porta si apre. Il problema è
saper gestire queste porte.”
“Se non sai dosare il potere, finisce che il portale
diventa una specie di buco nero. Potrebbe inghiottire la realtà in cui si vive,
oppure, mescolare le varie dimensioni portando un caos tremendo.” Finisce
Princes serie. “Qualunque dio o dea infernale con la permanente fatta in casa
potrebbe sovvertire l’ordine naturale delle dimensioni. Oppure una sciagurata
come Lytis!” finalmente, dopo tanto lavoro, hanno creato un varco nel ghiaccio.
“Prego, dopo di voi.”
“Scusate…” inizia Giles con il suo solito modo
garbato da inglese “…quindi Anna è la persona che vi comanda.”
“Oh no!” risponde con voce quasi inorridita la
diretta interessata. “Nessuno comanda nessuno!”
“Lei solo ci dice dove dobbiamo andare… lei è la
mente e noi le braccia…” dice Notte “Siamo le… Anna’s Angel!” e si mette a
ridacchiare.
“Molto simpatica…” fa con voce da funerale Anna,
mentre le sue amiche ridono assieme.
“Quindi Lytis ha usato una di queste chiavi?”
domanda Giles imperterrito. È estremamente interessato a scoprire ogni segreto
riguardo a questo argomento così sconosciuto. Si sta già immaginando una
pubblicazione a suo nome per il Consiglio: sarebbe diventato più famoso di
Travers. Già vede la faccia corrucciata del suo capo e gongola tra se.
“Sicuramente.” Risponde Sasha.
“Ovvio che l’ho usata!” la voce fredda come il suo
ghiaccio, arriva da una rientranza della grotta.
“Fatti vedere, strega.” Dice arrabbiata Princes.
“Mica scappo, sono qui!” esce e tutti possono
vederla nella sua elegante alterigia. La tunica bianca la mimetizza
perfettamente nell’ambiente circostante completamente ghiacciato. Cammina senza
esitazione su quello specchio freddo e li guarda tutti con sguardo interessato,
soffermandosi su Buffy e riconoscendo in lei la ragazza che ha polverizzato il
vampiro vicino alla Bocca dell’Inferno.
“Dov’è il varco?” chiede Anna preoccupata.
“Non è affar tuo Custode.” Risponde seccata lei.
“Hai avuto problemi a mantenerlo aperto!” va dritta
al punto la nostra Custode del cuore. Il leggerissimo rossore e la furia che
passa sul volto di Lytis, la smascherano. “Ecco, lo sapevo! Quando gli incapaci
prendono in mano le cose, non si sa mai dove andremo a finire.”
“Smettila. La chiave ha funzionato perfettamente ed
adesso è stata distrutta. Non avrà altro utilizzo!”
“Ah, no? E come ci ritorni a casa tua?” chiede Notte
furiosa.
“Non ci torno, ragazzina! Io diventerò la signora
assoluta di questo mondo. Il ghiaccio comincerà a sommergere la terra e questo
resterà intatto per il resto dell’eternità.” Dice trionfante Lytis.
“Tu hai già il tuo mondo gelato. Tornatene là!”
“No, sono stufa di quella palletta di ghiaccio e neve
su cui regno, è una noia. Ci sono solo io ed io, qui, almeno, avrei la
compagnia di persone ed animali.”
“Senti, se vuoi ti regalo un pinguino, ma tornatene
a casa!” urla Anna, mentre, lentamente, cerca di tirare fuori dalla tasca la
pietra che fa da Chiave senza farsi vedere da lei.
“Potete dire quello che volete, ma io da qui non me
ne vado!”
“È tutto da vedere.” Fa spavaldo Spike avventandosi
su di lei, ma, non essendo un demone propriamente detto, gli esplode la testa
per colpa del chip.
“Spike!” urlano le italiane sorprese e Buffy si
infastidisce per la prodigalità con cui loro si avventano su di lui.
“Dannato inferno!” esclama il vampiro.
“Stai bene, tesoro?” chiede con voce mielata Miky.
“Sì, zucchero, niente che non abbia già provato, ma sei
veramente gentile a chiederlo.” Risponde lui calcando sulla parola gentile.
Buffy incazzata, si avventa su Lytis, che, però, riesce a scivolare sul
ghiaccio con grazia, mentre
“Siete nel mio elemento, non potete combattermi.”
Esclama
Princes lancia una fiammata verso di lei, con il
solo risultato di creare una pozza di fanghiglia, ma che, almeno, permette una
certa stabilità a chi non porta dei pattini a lame.
“Ed ora apriti!” urla Anna, mentre un’aurea violetta
la circonda, segno che sta usando il suo potere di Custode. Un leggero Stargate
si apre vicino a Lytis, che viene sbalzata lontana dalla sua potenza.
“Entra la dentro con le buone!” esclama Xander
baldanzoso.
“Sennò che fai, bamboccio?” domanda sarcastica
Lytis.
“Ti ci buttiamo dentro noi!” urla Notte, facendo
partire una raffica di vento verso di lei. Lytis non riesce ad opporsi e mentre
anche Sasha, Miky e Princes usano i loro poteri, comincia ad essere attratta
dal varco azzurro che la richiama. Vede già in lontananza il suo palazzo.
“No!!” urla. Lancia due raggi di energia gelata, uno
dei quali colpisce alla mano Anna che fa cadere la chiave e chiudere il gate.
“Maledetta!” urla mentre la mano le fa un male del
diavolo.
“Non sarà così semplice battermi. Specie con
“Oh cazzo, Buffy!” esclama Willow.
“L’hai…uccisa?” domanda Giles improvvisamente
impallidito.
“No, queste speciali teche la tengono in una specie
di animazione sospesa, ma solo io posso liberarla e non lo farò.” Risponde
Lytis “A meno che non mi lasciate conquistare il mondo.”
“Non c’è possibilità di ciò!” urla Miky prima delle
altre, attirandosi qualche occhiataccia da Spike e Dawn.
“Allora lei rimarrà lì per l’eternità!” dice Lytis,
mentre in un vortice di neve scompare dalla grotta.
“Merda!” esclama Sasha stizzita.
“Come stai, sorellina?” chiede Princes prendendo la
mano di Anna per valutare la ferita.
“Bene, mi ha fatto male al momento, ma sta passando.
Sono stata una sciocca a lasciare andare la pietra.”
“Non dire stupidaggini, non è mica colpa tua. Andrà
meglio la prossima volta.”
“È dura come uno stoccafisso…” dice intanto Notte
dando dei colpettini alla teca in cui è imprigionata Buffy. Anche Sasha con i
suoi poteri legati all’acqua non riesce a sciogliere il ghiaccio.
“Deve essere un ghiaccio magico…” sussurra poi.
“Che possiamo fare?” chiede infine Wesley, mentre
gli altri stanno cercando in tutti i modi di rompere la teca in cui è rinchiusa Buffy.
“Io direi che la cosa migliore da fare è portare
questo bastoncino Findus al Magic Box e pianificare qualcosa.” Conclude Princes
pratica, così Spike e Xander prendono Buffy sulle spalle e si incamminano verso
la città.
Sono più silenziosi rispetto l’andata, ma ognuno di
loro sta ripassando mentalmente il combattimento avvenuto poco prima e le
ragazze cercano un modo per rimandare indietro Lytis e scongelare il bastoncino
Find…ehm, Buffy.
All’improvviso, dalla neve circostante, vengono
attaccati.
“Che diavolo sono questi cosi?” urla Tara sorpresa.
“A casa mia si chiamano Pupazzi di neve!” risponde
sarcastica Miky. “A Treviglio ne faccio sempre tanti.” Infatti stanno sbucando da tutte le parti: sono
classici pupazzi, formati da due grossi tondi, uno che serve per fare il tronco
e uno per la testa; hanno un cappello a cilindro e una scopa formata da lame di
ghiaccio affilate. Gli occhi neri come pezzi di carboni e un ghigno satanico.
Almeno anche Spike riesce a colpirli.
“Presto, dentro il Magic Box!” Urla Princes. Solo
Wes sembra non voler seguire l’ordine, ma resta con lei.
“Voglio darti una mano.” Le dice, ma lei con un
sorriso lo fa indietreggiare di un po’, poi con un gesto della mano e borbottando
qualcosa che Wesley non capisce, accende un arco di fuoco davanti alla vetrina
del negozio, impedendo di fatto che i pupazzi possano inseguirli dentro.
“Sei un amore, Wes, ma adesso entriamo.” Dice,
lasciando le fiamme rosse a protezione.
“E quelli da dove sbucano?” chiede Xander osservando
l’armata di pupazzi di neve raccolti oltre la linea del fuoco.
“Le armate di Lytis, credo.” Risponde Notte
tranquilla.
“Bhe sempre meglio rispetto a pinguini del Pack,
Bradipi ninja o gatti Killer Uniti.” Continua Anna e tutti, tranne Princes, la
guardano strana. “Lasciate perdere, sono deliri privati.”
Capitolo quattro
“Lytis è arrabbiata e molto.” Analizza Notte con
calma. Sta guardando fuori la vetrina del negozio: c’è ancora l’armata bianca
di pupazzi di neve, anzi, sono pure aumentati nel tempo, in più sta nevicando
che manco in Siberia. Il vento è salito d’intensità e la neve forma dei
turbinii e delle raffiche che si posano a terra senza rumore. “Guardate come
viene giù.”
“Bhe dovrà disincazzarsi e tornare a casa, questa
follia non può continuare.” Fa Princes.
“Scusate, ma dimenticate una cosa fondamentale:
dobbiamo trovare un modo di scongelare Buffy! Non possiamo permetterci di
lasciarla così.” Fa Giles preoccupato.
“Oh, è vero… me ne stavo dimenticando.” Fa Anna e
Wesley comincia a prendere i primi libri che gli capitano sotto mano, sperando
di trovare lì una risposta ai loro guai.
“Mi sa che qui non troverai nulla, Percy boy.” Gli
dice Spike sfogliando qualche pagina. “Non abbiamo visto nulla all’inizio, non
credo che ce la faremo ora.”
“Ma se non qui, dove?” gli domanda Wes.
“Non lo so… magari qualche demone ne sa qualcosa.
Posso chiedere in memoria dei vecchi tempi.” Annuncia Anya pronta ad uscire.
“No, è inutile cercare lì.” Esclama Anna “L’unico
posto dove possiamo trovare qualcosina è il palazzo di Lytis oppure nei testi
delle nostre Case. Dividiamoci, ragazze, così facciamo prima. Io devo uscire
questa sera, sono due giorni che pacco Saby!”
“E io ho dovuto disdire due partite addirittura…
quindi non perdiamo tempo!” fa Prince preparandosi al viaggio
interdimensionale.
“Dividiamoci. Dawn e Tara, voi restate qui a tenere
d’occhio Buffy. Voi ragazze andate nelle vostre case. Xander, Spike ed io
andremo al palazzo di Lytis.” Fa Giles da capo. “Willow, abbiamo bisogno che tu
ci leghi mentalmente, così in caso di pericolo potremmo comunicare con la
telepatia.”
“E noi due?” chiede Anya prendendo sotto braccio
Wesley che come al solito si sente escluso.
“Anya, tu farai il tuo giro nei bassifondi
demoniaci, mentre Wesley… diavolo, Buffy aveva ragione che era difficile
trovarti un posto!” conclude il vecchio Osservatore.
“Grazie, molto gentile… mi sa che me ne torno a Los Angeles,
qui non servo a nulla!” sbotta infuriato.
“NO!!!” urla Princes disperata “Non puoi andartene!!
E dopo io a chi guardo il sedere?? No, tesoro, tu resti e vieni a Casuccia mia.
Ho bisogno di una guardia del corpo.” Le quattro sue amiche stanno tutte
ridacchiando all’uscita della Signora del fuoco..
“Allora, andiamo?” Chiede Miky ansiosa “Dovrei
passare da mamma, sarà preoccupata… le avevo detto che sarei andata a fare una
turnicata in centro, ma visto il tempo passato via…”.
“Willow, tu come sei messa?”
“Mi ci vorrà ancora un po’ di tempo per creare il
collegamento. Facciamo che tra un’oretta avrò terminato tutti i preparativi.”
Princes rimugina un po’, poi decreta:
“Andiamo a casa e parliamo con i nostri genitori,
almeno chi deve. Anna, tu potrai chiamare il tuo Ammmore, io potrò dare da
mangiare alla mia gatta e voi… bho, fate quello che dovete fare. Anna, chiamaci
tra un’ora.” Dice alla sua Custode. “Tesoro, vieni con me?” chiede a Wes
sorridendo. Inizialmente Wesley non è molto convinto di seguire l’invito. Ma
poi, guardando con chi sarebbe dovuto rimanere al Magik Box, annuisce. Almeno
starà con una persona che lo considera e non con un gruppo che non sa che
farsene di lui.
“Bene, allora partiamo!!” Anna prende le cinque chiavi,
una per ognuna di loro e apre un varco unico. Le ragazze, una ad una, saltano
dentro scomparendo in un lampo, per ultima entra Princes che ha preso per mano
intrecciando le dita a Wesley.
“Mi raccomando, tieniti forte, non sia mai che ti
perdiamo in una qualche dimensione infernale. Non credo sarebbe piacevole per
te, amore.”
“Decisamente no.” Dice il giovane Osservatore
stringendo con forza la mano della ragazza provocandole un leggero brivido per
la schiena.
Quando il varco è chiuso, Giles rilascia un sospiro:
non che non si fidi delle cinque ragazze, ma crede che siano un po’ frivole e
non capiscano fino in fondo il guaio in cui è, letteralmente, sprofondata
Sunnydale. E poi tutti quegli ormoni che svolazzavano nella stanza… non è
giusto, si sente escluso solo perché non c’è qualcuna per lui.
“Però è forte…” dice Xander guardando il ghiaccio in
cui è rinchiusa Buffy.
“Forte?” domanda Tara incuriosita.
“Ma sì, guardate qui, niente sgocciolamento sul
pavimento, rimane grosso a qualsiasi temperatura… sarebbe il ghiaccio perfetto
per i drink.” Lo guardano tutti come se fosse un idiota. “Ok, sto zitto.”
“Meglio, bamboccio.” Fa Spike mentre osserva Buffy.
“Tranquilla, passerotto, ti metteremo nel forno se è necessario e poi… uhm mi
piacerebbe assaggiarti quando sarai cotta…come un buon fragrante biscotto di
pasta frolla.” Sghignazza mentre nota che Buffy sta cambiando espressione e
sembra preoccupata. “Tieni duro.”
Wesley e Princes atterrano morbidamente in una
piccola macchina rossa. Wes si guarda attorno e nota che è completamente buio,
ma la cosa che sente immediatamente è il caldo soffocante.
“Bhe, è luglio, è normale che faccia caldo, ti
pare?” chiede lei togliendosi i vari maglioni di lana che si è messa per andare
a Sunnydale, patria della neve estiva.
“Dove siamo?”
“Nella mia Charisma! Quando Anna è venuta a
chiamarmi, io sono uscita di casa, in modo che mamma non sospettasse nulla non
sentendo rumori in camera. Adesso andiamo a casa… ho un paio di libri
nell’armadio che potrebbero aiutarci.”
Princes guida con scioltezza per le strade buie, senza esitazione, con
tranquillità. L’unica cosa che riesce a vedere Wesley, grazie alla luce dei
lampioni, sono alcune case distanziate tra loro e grandi appezzamenti di campi
con le vigne. Decisamente qualcosa di diverso rispetto Londra e Los Angeles,
luoghi a cui è abituato lui. Infine arrivano in un piccolo paesino dove svetta
un campanile bianco illuminato da dei faretti appositi.
“Ecco, siamo arrivati.” Esclama Princes
mentre parcheggia davanti ad una piccola casa di due piani bianca con le
persiane verdi. All’esterno c’è un bel giardino con una folta erbetta verde
smeraldo e qualche fiore colorato appena piantato. Nell’angolo si stagliano
erbe aromatiche perfette per cucinare e vicino un piccolo gazebo con tavolo e
sedie per mangiare durante l’estate, il tutto coperto da del glicine. La
macchina è stata parcheggiata sotto un portico che dà su una porticina che
nasconde la lavanderia e una parte della dispensa.
I due entrano silenziosamente in casa: Wesley
capisce che ci deve essere qualcuno che dorme. Lui si ferma sulla soglia perché
Princes di muove con sicurezza al buio, ma lui non sa da che parte girarsi. Con
la poca luce esterna di un lampione, vede che sta iniziando a salire le scale.
“Che fai lì? Sali!” gli sussurra lei.
“Non vedo…” risponde lui sempre piano. La vede
mentre si dà una manata in fronte..
“Hai ragione… scusa.” Con un piccolo gesto della
mano crea una fiammella in grado di illuminare la zona circostante a lei, così
Wes la segue sicuro al piano di sopra. Entrano in una stanza dove il caos regna
sovrano.
“Ehm… è un po’ in disordine, ma non prevedevo di
avere ospiti.” Ci sono fogli sparsi per tutto il pavimento, su entrambi i lati
vergati con una scrittura piccola e appuntita, DVD in tutti gli angoli, fumetti
ordinati su una libreria, insieme a cd e libri. Ci sono dei vestiti appoggiati
si una sedia e il letto ancora sfatto dal mattino. Però a Wesley piace: certo,
la metterebbe un po’ a posto, però gli dà una sensazione di calore e nota immediatamente
il tocco personale di Princes: un poster di un concerto dei Muse, disegni di
fumetti, il calendario del campionato di basket in corso, un calendario con i
gatti. Sente che lì lei ci vive, che quella stanza è parte di lei. Si riscuote
dai suoi pensieri, quando Princes lo richiama per dargli un libro. È china
sotto il poster dei Muse che copre una nicchia formata dal sottoscala. Non può
non sorridere al vederla in quella posizione quanto meno provocante:
inginocchiata e allungata con il sedere in alto.
“Ecco… sapevo di averli ficcati laggiù!” sente che
borbotta lei al muro. La vede dimenarsi un po’ e sente i pantaloni stringersi.
‘No, Wesley… stai calmo e cuccio…’ dice a se stesso per calmarsi.
“Ecco qui! Abbiamo preso tutto!” esclama lei tutta
contenta. “Abbiamo anche un po’ di tempo prima che Anna ci chiami. Ottimo!” si
siede sul letto con tranquillità, mentre Wes va a colpire una luna che pende
dal soffitto facendo tintinnare le campanelle legate ad essa. “ops… non ti ho
avvertito. È una camera per i bassi, questa.” Infatti il soffitto non è dritto,
ma a mansarda con i travi a vista. “Siediti dove vuoi… meglio qui sul letto, è
l’unico posto libero.” E quindi si siede vicino a lei un po’ a disagio.
Insomma, il povero Wes non è molto abituato ai letti femminili… dopo Lilah la
sua vita sociale si è alquanto appiattita.
“Carino qui.” Analizza per distogliere l’attenzione.
“Già. La mia cameretta è bellissima e tutta mia.”
Risponde lei esaltata. “Quando andrò a vivere da sola, questa stanza mi
mancherà molto, credo.”
“Vuoi andare via da qui?”
“Sì, non sopporto più i miei. Non che non gli voglia
bene, ma non ce la faccio più! Ho bisogno di una casa tutta mia lontano dalle
loro rotture di scatole.” Princes allunga le gambe in modo che con i piedini
nudi riesce ad accarezzare le gambe di lui. Wesley si ritrova a fissarla con la
bocca spalancata.
“Che c’è? Nessuna ci ha mai provato con te, Wes?”
“Sì… ma non me lo aspettavo da te.” Lei sbuffa poco
elegantemente.
“Perché poi? Sono una ragazza io, non una santa, ho
certi bisogni primari e un uomo sul mio letto è un evento raro, che pensi!”
dice lei e lui si mette a ridere sinceramente colpito. Gli piace la sua
malizia: non è una malizia diabolica come quella di Lilah e neppure la malizia
di Virginia, lei così elegante e costosa. Monica era più vera, più sincera
nelle sue manifestazioni, quello che voleva fare e pensava, lo diceva senza
mezzi termini. E a lui questo piace molto, se ne sta rendendo conto minuto dopo
minuto.
“Bhe sono onorato delle tue attenzioni, ma…”
“Ma hai Fred, lo so!” finisce lei per lui.
“In realtà non era questo che volevo dire. Volevo
intendere che forse questo non è il momento giusto per approfondire, visto il
periodo di glaciazione a cui dobbiamo rimediare.”
Princes sorride come trionfante, ha detto non ora,
praticamente, ma la cosa si potrebbe fare in un futuro prossimo, lui non l’ha
negata.
“Fa proprio caldo qui.” Continua lui e non si
riferisce solo alla temperatura della stanza che ha le finestre aperte per
consentire l’entrata di quella poca frescura che si può ricevere in un luglio
torrido (sapete, quando gli ormoni volteggiano…)
“Solo a Sunnydale c’è una tempesta di neve, qui è la
stagione normale e quindi c’è un caldo normale. Solo di sera si respira, ma è
un sollievo di breve durata. Godiamocelo.”
“Bisogna ammettere che questo escursus di Lytis è
utile a non scioglierci.” Si alzano per andare alla macchina, così che Anna li
possa richiamare con il portale, ma Princes si blocca in mezzo alla stanza
facendo in modo che lui le si frani quasi addosso, lei si gira, si alza sulle
punte dei piedi e a sorpresa lo bacia bocca aperta e lingua guizzante. È
estremamente divertita dall’iniziale esitazione di Wesley, che però inizia
subito a collaborare. Da un po’ di tempo a questa parte a nessuno dei due è
capitato di darci dentro in quella maniera, le loro vite sessuali erano
piuttosto a livello ‘encefalogramma piatto’. (Me molto triste per questo.)
Quindi questo, per loro, è una specie di riscoperta di loro stessi.
Wesley sente che Monica ha la bocca che sa di menta
grazie alla gomma che le ha pure rubato con la lingua. Gli piace, oh signore
come gli piace. La afferra meglio per farla aderire a se, accarezzandole la
testa ed i capelli e così facendo la fa gemere e sospirare sulle sue labbra.
“Wow…” dice lei quando si staccano. “Sei…wow…”
“È un modo italiano per dire che ti è piaciuto?”
domanda lui malizioso.
“Sì! Decisamente. E quello è il TUO modo per dirmi
che ti è piaciuto?” ribatte lei indicandogli la patta dei pantaloni al quanto
gonfia. Lui ridacchia incredibilmente a suo agio. Princes gli fa uscire tutta
la naturalità che per una vita intera ha dovuto reprimere.
“Sì, questo è il mio.” Le risponde.
“Uhm… mi piacerebbe vedere il tutto in versione
‘Natura’.” Dice lei leccandosi i baffi d’anticipazione. Wesley fa una cosa che
mai avrebbe pensato di fare, ma le si avvicina all’orecchio e le sussurra:
“Il tempo che ci rimane prima che vengano a
richiamarci, non è abbastanza per mostrarti tutto quello che vorrei farti ora.”
Lei arrossisce violentemente, ma gli risponde a tono.
“Vorrà dire che quando sarà finita questa
glaciazione improvvisata, mi mostrerai tutto ciò che questo bravo Osservatore
ha imparato negli anni.” Gli lascia un’ultima leccatina sul collo, giusto per
farlo impazzire un po’ e poi se ne va, scendendo piano le scale, seguita da un
Wesley piuttosto arrapato e sicuro di se.
Come Monica chiude la porta di casa e sta per salire
nell’auto dice:
“Non so quando, non so dove, e, soprattutto, non so
come, ma un giorno io troverò il MIO Wesley, anche se non dovessi essere tu. E
lui mi amerà e mi vorrà bene per quello che sono.”
“Sì, lo troverai.” Risponde sicuro lui.
Il portale azzurro si apre al centro del Magik Box
permettendo alle italiane con Wesley, di riapparire in tutta la loro bellezza!
“Eccoci qui! Abbiamo anche qualche libro sulle
congelazioni mistiche, speriamo possa servire per il caso Buffy, altrimenti…
bho, non so dove andremo a finire.” Dice Anna tranquilla.
Si siedono tutti attorno al tavolo cercando qualcosa
di interessante per scongelare il ghiacciolo lì presente. Cala il silenzio
rotto soltanto dalle pagine che vengono girate pigramente dai lettori.
“Che palle! Qui non c’è niente.” Dice Xander
sconfortato.
“Fai come me, amore, fai finta di leggere e pensa ad
altro intanto.” Risponde Anya con un
sorriso smagliante come se nulla fosse. Miky si stufa poco dopo e si
alza per andare verso il cubo congelato che li guarda preoccupata, poi si mette
ad osservare Spike che, concentrato, cerca una soluzione al problema.
“Sai, sei fortunata Buffy.” Inizia la giovane
ragazza. “Tu hai una persona bella e buona come Spike che ti ama sul serio,
insomma, quanti vampiri sono come lui?”
“Nessuno, grazie al cielo.” Pensa Buffy che dalla
sua posizione privilegiata riesce a sentire ogni cosa senza problemi.
“Insomma,” continua imperterrita Miky “Quanti
vampiri resterebbero a lavorare con la loro peggior nemica cercando di
scongelarla? Lui dovrebbe essere a squarciare teneri e dolci colli, non qui a
sfogliare libri, ti pare?”
“Lui ha il chip, non lo può fare.” Pensa Buffy.
“Certo, obietterai tu, lui non può fare del male
agli umani, però può sempre picchiare in tutto il mondo, mica solo quelli di
qui, quindi perché non emigra? Perché ci sei tu… ti ama e sei dannatamente
fortunata.”
“Sì, come no? Ok, Spike è carino, sexy con quei
capelli ossigenati e quello spolverino nero, ma per il resto che cosa avrebbe
di così interessante?” lo guarda meglio “Bhe… ha gli occhi più belli del creato,
questo è vero. Sono così blu, così profondi ed incredibili. Sì, in effetti è un
bel tipo.” Analizza. “Ed è sempre qui con me… ha sempre protetto Dawn, ha
cercato pure di uccidere Drusilla e quando sono nei guai è sempre lì a darmi
una mano… e poi mi guarda con i suoi occhini spalancati ricolmi di amore io mi
sento morire…. Oh, Diavolo! Buffy che cavolo stai dicendo??”
“Sai… anche io vorrei un ragazzo così… vorrei
poterlo strapazzare di coccole come un dolce lupacchiotto!” esclama Miky
convinta, ma Buffy è ormai persa nei suoi dolci pensieri.
“…e poi quando stavamo per sposarci… certo, era
magia, eppure è stato così bello saper di poter contare su di lui e sentire le
sue forti braccia avvinghiarmi, vorrei lo facesse ancora, sì… vorrei proprio
stare con Spike.”
Tutto ad un tratto si spalanca la porta del negozio:
una figura leggermente fumante a causa del fuoco lasciato a guardia da Princes,
entra con calma apparente. È un ragazzo non molto alto, i capelli tinti di
nero, che però non gli stanno male, abbigliamento sportivo e una calma
interiore che si percepisce da lontano. Ha con se una specie di vecchia
pergamena. Quando si toglie la sciarpa fa mostra di se una rada barbetta curata
tinta di nero pure quella… lo smalto nero sulle unghie dà il tocco finale.
“Buonasera a tutti.” Dice sereno.
“OZ??!?” gli americani sono tutti stupiti di questo
arrivo, Willow gli va incontro abbracciandolo con calore, seguita da Xander.
“Ciao. Ho sentito quello che è successo a Sunnydale
ed eccomi qui con qualcosa che potrebbe aiutare a sbrogliare la matassa.” Dice.
Miky lo guarda ipnotizzata: ha sempre amato lo stile da musicista che uno come
Oz sfoggia con naturalezza.
“Ciao…” sussurra lei attirando su di se
l’attenzione.
“E lei chi è?” chiede infatti il nuovo arrivato.
“Io mi chiamo Miky.”
“Daniel, ma per tutti Oz.”
“Va bene…” Anche le sue amiche si presentano. “Vedi
Buffy, uno del genere non mi dispiacerebbe.”
“Ma come hai fatto sapere che qui c’era una
emergenza? Non eri in Tibet per controllare il Lupo?” chiede Giles incuriosito.
“Sì, in effetti è la che lo saputo. Che credi, c’era
anche lassù
“Ottimo, è lo stesso ghiaccio che intrappola Buffy.”
Dice Tara.
“Uhm… bisogna tradurla. Dai qua, lo faccio io.”
Wesley si mette a sedere concentrandosi, non si accorge neppure di Princes che
lo guarda con lussuria crescente.
“Wow, ciao Buffy, come va?” domanda divertito Oz al
ghiacciolo.
“Insomma, potrei stare molto meglio che dici?”
risponde sarcastica Buffy nella sua mente. Vede Miky avvicinarsi ad Oz
piuttosto curiosa.
“Ciao…” gli dice.
“Ciao signorina.”
“Ti disturbo?”
“Oh no, perché?”
“Così… per scambiare due chiacchiere. Che mi dici di
bello?” Oz la guarda incuriosito: sono passati un po’ di anni da quando ha
avuto la sua ultima cotta, ma riconosce i sintomi…
“Dico che siamo fortunati ad avere delle aiutanti
come voi questa volta.”
“Grazie… quanti anni hai Oz?”
“Ventuno e tu, principessa?” domanda lui gentile.
“Sedici. Sono pochini per te?” ha gli occhi sgranati
e speranzosi ed a Oz un po’ dispiace per lei.
“Un po’, ma non troppo.” Lei esulta dentro. “Sei
molto carina.” Questo fa volteggiare Miky da terra di una decina di centimetri.
Poi tutti vengono distratti da Wesley che esclama a voce alta:
“So che cosa bisogna fare!”
Capitolo cinque
“Dici che è chiaro?” chiede Xander sarcastico “Ma se
non si capisce nulla.”
“Solo perché non riesci a capirlo tu.” Lo rimbeccò
Giles “è molto facile. Oltretutto Wesley ha fatto una traduzione perfetta.”
“Volete dire qualcosa anche a me!!?? Sono stufa di
star qui senza fare nulla.” Mugugna tra se Buffy ormai annoiatissima.
“Grazie. È un po’ criptica, ma si capisce… i poteri
delle Signore devono congiungersi insieme in un catalizzatore di puro amore e
il ghiaccio si scioglierà.” Declama Wesley.
“Perché il puro amore? Dove lo troviamo?” domanda
Dawn.
“Lytis vive in un mondo fatto di ghiaccio e freddo,
non le sono mai interessati i sentimenti. Le interessa solo la conquista del
mondo. L’amore per lei è un sentimento sconosciuto.” Risponde Anna da brava
capa.
“Quindi adesso dobbiamo chiamare… chi? Il vero amore
di Buffy?” chiede Oz.
“Sì… dove lo troviamo Riley secondo voi?” esclama
Willow mentre prende la rubrica del telefono.
“Riley!?!?! Amica mia, l’amore ti fa sragionare!
Come si fa a considerare uno come Riley l’amore della mia vita! Mio dio!” urla Buffy dentro di se. Vorrebbe farsi
sentire ma non ci riesce.
“Non credo che Buffy sia contenta della vostra
scelta.” Attira l’attenzione Notte “Insomma, ha gli occhi sbarrati dal terrore.
Forse sto tizio non è il tipo giusto.”
“Allora Angel. Wesley tu hai il suo numero, fallo
venire.” Consiglia Giles.
“Uhmmm sicuramente meglio di Riley, ma a lui non
interesso… ha il suo piccolo Connor… figurarsi se verrebbe qui a salvarmi.”
Pensa Buffy “E poi sono io che non sono innamorata più di lui.” a questo
pensiero sussulta dentro di se. È la prima volta che se ne rende conto così
lucidamente. Come mai? Fino a quel momento si era sempre domandata se sarebbe
riuscita a riavere una vita insieme al bel vampiro con l’anima, eppure adesso,
immersa in quella specie di bara di ghiaccio, la sola idea di vedere Angel la
mette immensamente a disagio. E poi, non è neppure venuto lì ad aiutarla,
proprio quando una apocalisse glaciale si stava abbattendo sulla città. No, ha
mandato Wesley, che per quanto Princes possa gradire, a lei non piace. Cioè,
lui sarà anche bravo nel suo lavoro, pensa Buffy, ma Angel mi ha abbandonato,
di nuovo, proprio quando avevo bisogno di lui. Lascia vagare lo sguardo su
Spike. Lui non sembra ascoltare nessuno, la discussione sui presunti amori di
Buffy gli dà immensamente fastidio, perché tutti ne parlano come se lui non
fosse lì, oppure se non fosse minimamente degno di essere considerato. E Buffy
capisce di volergli bene. Eh già, anche le Cacciatrici usano la testa… Lui è
lì, non lo ha abbandonato mai… si sta dannando la non vita per
scongelarla…perché? Il suo omino del cervello le sta tirando calci ad iosa,
continuando ad urlare che lui la ama come nessuno ha mai fatto prima di lui,
perché lui non ha un’anima e quindi è il demone che la ama facendogli,
praticamente, da zerbino. Solo adesso lei lo riesce a capire ed accettare.
“Scusate, ma perché fare tutti questi giri astrusi
di telefonate quando qui c’è Spike?” la domanda di Notte fa bloccare il tempo
al Magik Box. Sembra che nessuno voglia aprire gli occhi su questa scomoda
verità: Spike ama Buffy. Non è un’ossessione da vampiro chippato, non è
qualcosa di deviato. No, è solo puro e vero amore, esattamente come ha capito
Buffy pochi istanti prima
“Bella idea Notte!” esclamano in coro Miky e Sasha.
E da questa affermazione scoppia il finimondo.
“Ma non è possibile, Spike è un vampiro.”
“E poi lei non lo ama…” e via di questo seguito.
“Secondo me hanno tutti gli occhi foderati di
prosciutto… è talmente evidente che quei due si amano che non capisco dove
stiano i problemi.” Analizza Princes guardando Buffy “Non è vero, Cacciatrice?”
la ragazza italiana prende a fissarla negli occhi, intensamente, visto che sono
l’unica parte di Buffy che riesce a parlare e quello che vi legge le fa capire
tutto.
“Adesso basta!” urla Wesley. Rimangono tutti
decisamente sconvolti dall’uscita dell’Osservatore, non si è mai messo così in
evidenza. “Non abbiamo tempo da perdere. Voi, ragazze, che cosa consigliate di
fare?”
Le Signore si mettono a parlare tra loro in
italiano, per poter decidere in fretta il da farsi, poi la cariatide Princes
prende parola (forza degli anni, ragazze mie!!).
“Noi quattro scongeleremo Buffy insieme a Spike, voi
andate a prendere Lytis e cercate, se riuscite, di rimandarla a casa. Anna
verrà con voi per aprire il portale. Appena il ghiacciolo qui è sistemato, vi
veniamo a dar man forte.” Così è deciso, l’udienza è tolta.
Spike è sorpreso: non si aspettava un risvolto così
interessante e si mette a sghignazzare contento. Non ci fosse tutta quella
gente si metterebbe a ballare, ma ha una dignità da difendere.
“Sì, sì voi andate che qui ci pensiamo noi.”
Continua tutto ringalluzzito il biondo.
“Avete bisogno di una mano per l’incantesimo.”
Domanda sussurrando Wesley all’orecchio di Princes. Per lei è una scossa: la
voce che ha usato lui è roca e bassa, come se volesse chiedergli una notte di
sesso infuocato, altro che aiuti con gli incantesimi… e poi, caro Wes, non puoi
spuntare alle spalle di una ragazza in astinenza da tempo, con gli ormoni in
subbuglio, rischi grosso Osservatore mio.
“Fammi ancora una cosa del genere e ti violento
seduta stante.” Risponde, appunto, lei. “Comunque, no, qui riusciamo a fare
tutta da soli. Vai a dare una mano e non farti ammazzare, sarebbe un peccato
enorme.” Lui le sorride dolcemente e le dà un leggero bacio a fior di labbra
che la lascia ancora più confusa.
“Uhmmm sbaglio o la mia sorellina è tutta
ingrifata?” domanda Anna maliziosa.
“Eh…. Abbastanza direi…”
“Mi sembra un bravo ragazzo.”
“Sì e bacia molto bene… speriamo che finisca tutto
alla grande!”
“Lo spero per te!”
Spike sta guardando la teca dove Buffy è rinchiusa
con sguardo da cucciolo innamorato e devozione completa. Sa che sarà lui a
salvarlo e sa, soprattutto che lei lo sa. Insomma,
“Io so che tu sai che io so.” Decreta Spike convinto
e Notte lo guarda affascinata. “Che c’è? Non hai mai visto un vampiro che parla
ad un ghiacciolo?”
“In effetti… no!”
“Anche tu hai ragione… allora, signorina, che mi
dici di bello?” Notte inizia a balbettare qualcosa di poco coerente: quando è
imbarazzata o si trova davanti a qualcuno che la innervosisce, fa sempre così.
“Ehy, passerotto, faccio difficoltà a sentirti.”
“Scusa… io… bhe io studio!” dichiarò un po’ titubante.
“Non c’è molto da dire.”
“Oh, avanti! Una simpatica ragazza come te? Dai, che
fai nei tuoi tempi liberi?”
“Scrivo… o almeno tento di farlo. Ultimamente sono
un po’ indietro con le mie creazioni e le mie amiche sono sempre lì a spronarmi
di andare avanti. Dovrei seguire i loro consigli, ma sono come… poco ispirata.”
E abbandona le braccia lungo i fianchi sconsolata.
“Oh come ti capisco.” Le dà man forte il vampiro.
“Perché, anche tu scrivevi?” domanda lei curiosa di
saperne di più di questo bel pezzo di figo.
“Sì, ai miei tempi scrivevo, ma le mie poesie… bhe
diciamo che non erano molto apprezzate.” Dice lui malinconico. “Anzi, le
odiavano proprio.”
“Mi spiace, sono sicura che erano solo invidiosi e
che sarai molto bravo.” Gli dà un paio di pacche gentili sulla spalla. “Magari
un giorno ti faccio leggere quello che scrivo io… o tu potresti raccontarmi
della Londra dei tuoi tempi… mi piacerebbe scrivere una storia in costume…”
dichiara Notte abbandonando il suo solito balbettare.
“Fantastico. Sai, tutti descrivono Londra come
grigia, fumosa e piena di nebbia, ma molto spesso non era così! C’era il sole
che filtrava tra i palazzi e regalava squarci di cielo azzurro come uno zaffiro
dei più puri. E poi i giardini erano lussureggianti appena poco fuori
Buffy è completamente furiosa.
“Ma come, lo conosco da tre anni e non mi ha detto
una sola parola del suo passato… bhe tranne quando mi ha detto come ha ucciso
le due cacciatrici, e poi arriva una perfetta sconosciuta e le dice quanto è
bella Londra? E che cavolo!” sbuffa, almeno per quello che riesce a fare, visto
dove è rinchiusa: vuole parlarci lei con lui, vuole sentire Spike che le
racconta di come era bello andare in giro per i parchi vittoriani! Vuole
sentire la sua mano fredda che incrocia la sua calda… cavolo, vuole uscire di
lì per saltargli addosso… preoccupata di questa improvvisa passione per il
vampiro, si domanda se gli ormoni volteggianti di Princes e company non stiano
prendendo anche lei.
“Sei speciale.” Continua imperterrita Notte, ormai
ha rotto il ghiaccio (eh eh eh notata la freddura?) e chi la ferma più?
“Insomma, sei il miglior vampiro che abbia mai visto.”
“Ne hai incontrati altri?”
“Sì, ma sono brava, con l’aria posso catturare
qualche paletto e proteggermi.”
“Iniziamo sì o no?” domanda impaziente Princes: ha
decisamente voglia di ritornare ad osservare le chiappe sode del suo Wesley.
“Sì. Bene…” Sasha prende il foglio dove Wes ha
tradotto la pergamena. “Allora, Princes mettiti qui, Miky qui, Notte qui e io
qui.” Guarda le sue Compagne che hanno, a questo punto, formato un quadrato
davanti alla teca di Buffy. Nel centro, è posizionato Spike.
“Bene, ora che facciamo?” domanda il vampiro
leggermente in apprensione. Ogni volta che ha dovuto fare i conti con la magia,
il risultato era diverso da quello teorizzato all’inizio.
“Tu devi mettere le mani sulla teca, tienile ben
aperte, il resto lo faremo noi.”
Le quattro ragazze chiudono gli occhi ed iniziano a
far scorrere in loro il potere che governano, così attorno a Princes si
sviluppa una leggera fiamma rossa, Notte fa volare le cose, sotto le suole di
Miky il pavimento si crepa e Sasha ha improvvisamente i capelli ed i vestiti
umidi. Tra di loro si formano delle spirali bianche di energia che connette una
alle altre. L’energia sembra crepitare ancora di più e dai corpi delle Signore
e partono quattro raggi verso il soffitto che si congiungono nel mezzo del
quadrato formato da loro. Adesso guardandole dall’alto, sembra che formino una
piramide e, al centro di tutto, Spike, ancora con le mani attaccate al
ghiaccio, anche se continua a dire parolacce per scaricare la tensione, visto
che gli sta crescendo una certa paura osservando le ragazze. Poi guarda Buffy e
annega in quel prato verde che sono i suoi occhi: non capisce, lei non l’ha mai
guardato in quella maniera, con cotanto affetto o simile devozione…solo… solo
quando erano sotto un incantesimo.
“Tranquilla Raggio di Sole, ti tireremo fuori di qui
in un baleno.”
“Lo so… mi fido di te Spike.” Pensa Buffy e cerca di
sorridergli, solo che non ci riesce, povero Polaretto.
Improvvisamente, un raggio parte dal vertice della
piramide bianca e va a colpire Spike che urla tremendamente, ma nonostante
tutto non lascia le mani dalla teca.
“Lo stiamo uccidendo!” urla Sasha preoccupata.
“Se smettiamo ora, Buffy non sarà mai più
scongelata!” le risponde Princes intensificando gli sforzi.
“Ma gli facciamo male…” piagnucola Miky.
“Non osate maledettamente fermarvi. Andate avanti,
Buffy deve essere liberata.” Esclama Spike. Non riesce a capire cosa gli sta
succedendo, è come se a tratti andasse a fuoco,
poi sentisse aria nelle sue vene, poi di nuovo come se nei polmoni
inutilizzati avesse acqua gelata, o se le sue mani venissero pietrificate.
Razionalmente capisce che sono i poteri delle ragazza a fargli questo, ma che
tortura.
“E tutto questo per te, ingrata!” urla a Buffy che
lo sta guardando preoccupata.
Quello, però, che nessuno sta notando è che il
ghiaccio piano piano si sta crepando formando anche una pozza di acqua ai loro
piedi.
Improvvisamente tutto si ferma, la luce bianca è
sparita, le ragazze crollano a terra esauste, Spike pure. In mezzo a quel
trambusto si chiedono una cosa sola…. Ce l’hanno fatta?
Capitolo sei
“Ricordatemi che prima di rispedirla in quella sua
maledetta dimensione le do un bel calcio nel suo gelido cu…”
“Xander!” urla Willow “Modera le parole.”
“Bhe, non ditemi che voi non lo avete pensato,
perché so di avere ragione!” Sbotta il moro.
“Ok, Xan, dopo che lo hai fatto tu, gliene do uno
io.” Dà man forte Oz. Il nostro lupacchiotto del cuore è decisamente contento
di essere tornato a Sunnydale: sa che Willow e Tara ormai fanno coppia fissa ed
è un cosa che è riuscito tranquillamente ad accettare. Amerà per sempre la sua
dolce Willow del liceo, ma è ora che vada avanti.
“Secondo voi, dove la possiamo trovare? Alla grotta
non c’è più.” Domanda Dawn.
Nessuno risponde alla ragazzina, anche perché
nessuno sa in effetti dove una pazzoide con la mania del ghiaccio può essersi
nascosta. Hanno deciso di dar retta al loro istinto, cioè quello di combattere
e provare, ma sanno pure che è stata un’emerita scemata visto che non sanno
dove cercare.
“Forse faremmo meglio a tornare al Magik Box e
aspettare Buffy…” propone timidamente Tara dimostrando una certa intelligenza
rispetto ai suoi compagni. “Insomma, qui fa un freddo cane!”
“Aspettare Buffy? Ma se non sappiamo neppure se
l’hanno scongelata.” Ribatte Anya.
“Ovvio che l’hanno fatto!!! Ed eccomi qui!” la voce
li fa girare tutti, ma intorno a loro c’è solo oscurità, fino a quando un
fascio di luce non illumina Buffy in piedi su un cumulo di ghiaccio e neve, che
una volta era uno scivolo per bambini.
“Sembra di essere in un film…” sussurra Willow
guardando la sua migliore amica. E come in un film, con uno scatto felino e
abile mossa, scivola con un paio di pattini a lama bianchi in maniera perfetta,
come una leggiadra pattinatrice sempre con la luce che la segue.
“Quanto ti stai divertendo?” chiede Anna,
raggiungendo le sue amiche, a Princes
che con i suoi poteri è colei che sta illuminando Buffy nei suoi
movimenti.
“Da morire!!” risponde lei con un sorriso
smagliante.
“Ta-daan!” urla Buffy piazzandosi davanti alla
Scooby. “Non ho dimenticato tutto in questi anni, visto?”
“Da dove vengono fuori quei così?” chiede Giles
indicando i pattini che indossa
“Siamo passati a casa mia e li abbiamo presi. Cosa
c’è di meglio per stare sul ghiaccio? Così non cadrò di nuovo per terra quando
combatterò con quella maledetta Lytis.” Risponde risoluta Buffy.
“Potresti dirci come ti hanno tirato fuori?” chiede
un Wes al limite della curiosità.
“Ma è presto detto, Percy boy. Tutto merito mio.”
Dall’oscurità fa la sua entrata in scena Spike, spolverino nero e sigaretta in
bocca.
“Non montarti la testa, abbiamo lavorato pure noi.”
Gli fa eco Sasha ridacchiando.
“Effettivamente anche voi zuccherini avete aiutato…”
ammette bonario il vampiro, mentre tutti quanti li guardano leggermente
confusi.
“Qualcosa di più tecnico?” continua Giles
“Tanta energia, più un catalizzatore… ah sì, un
pizzico di amore puro e giochi sono stati fatti!” dice Miky esultante.
“Già…” le fa eco una Buffy con gli occhi a cuoricino
rivolto ad uno Spike sorridente.
“Ha fatto decisamente male, ma non più di una attivata
di chip.” Dice il vampiro abbracciando da dietro Buffy baciandole il collo.
“Ehm… Buffy, ti rendi conto chi ti sta
abbracciando?” chiede Willow con molta tranquillità.
“Certo… il mio ragazzo!” Ecco, adesso Xander sviene
sul serio. “Forse dovevo dire queste cose con un po’ più di grazia.”
Giles è improvvisamente sbiancato, Wesley la guarda
con occhi sgranati dallo stupore ed Anna saltella felice: lei non c’era la
momento clou e quindi va da lui.
“Allora ce l’hai fatta? Evviva!”
“Sì, principessa, ce l’ho fatta…” risponde Spike con
un ghigno.
“Perché?” balbetta uno Xander ancora disteso sulla
neve.
“Perché cosa?”
“Perché Spike!!!!” urla.
“Perché mi sono accorta di volergli bene. Perché mi
sono finalmente decisa a capire che lui mi ama. Perché non mi ha mai
abbandonato. Perché ho capito che è entrato nel mio cuore più di chiunque
altro. Ah, Wes… diglielo ad Angel.”
Wesley si mette le mani nei capelli: adesso gli
tocca pure dare al suo capo la brutta notizia… si sta chiedendo come avrebbe
fatto.
“Stai tranquilla tesoro, in fondo messaggero non
porta pena.” È Princes che lo rassicura accarezzandogli la guancia dolcemente.
“Dici così solo perché non conosci Angel: quando si
tratta di Buffy torna ad essere Angelus, altro che!” e sospira.
“Come è successo?” chiede sempre Anna a Spike:
insomma, lei è una delle ragazze che ha messo in atto il piano per far
capitolare Buffy e si è persa il momento migliore. È come se uno andasse al
cinema per vedere un film giallo, perdendosi la scoperta dell’assassino.
“Bhe, passerotto, quando sono riuscito a sciogliere
il ghiaccio, ero distrutto. I quattro poteri delle tue amiche erano scorsi dentro
di me con un dolore tremendo e non riuscivo più a stare in piedi e sono
crollato davanti a loro. Buffy ci ha messo un attimo a riprendersi sai doveva
scongelarsi per bene, ma poi… oh, la ragazza è diventata tutta calda…” dice con
fare decisamente lascivo rivolgendo uno sguardo eccitato alla Cacciatrice che
sbuffa per scherzo. “È venuta da me con le lacrime agli occhi…”
“Ehi, vampiro, non esagerare! Mi fai sembrare una
ragazza povera ed indifesa.” Si intromette Buffy.
“Insomma, Anna, lei arriva da lui e abbracciandogli
ha preso ad urlargli quanto gli volesse bene, lo amasse e volesse farselo.”
Finisce per tutti Princes, attirandosi lo sguardo scioccato di Buffy.
“Io non ho detto che voglio farmelo!” esclama.
“Hai ragione, non lo hai detto, ma è abbastanza
chiaro. Solo una pazza non vorrebbe divertirsi a letto con uno come Spike… o te
Wes.” Sussurra all’orecchio dell’Osservatore che sorride decisamente
compiaciuto. Forse venire a Sunnydale non è stata una cosa così terribile, la
sua autostima sta viaggiando verso livelli mai raggiunti!!
“Ciò non toglie che la cosa sia impossibile!” sbotta
Giles tutto ad un fiato. “Buffy, tu sei una Cacciatrice, lui è un vampiro, è
inconcepibile che stiate assieme.”
“Sentite, tutti voi… io sto bene con Spike, mi piace
e voglio dividere un po’ della mia vita con lui e non sarete certo voi ad
impedirmelo!” così dicendo si alza sulle punte seghettate dei pattini e,
abbracciando il biondo, lo bacia appassionatamente, lasciando vagare le mani
praticamente ovunque.
“Sbaglio o la temperatura si sta alzando
progressivamente?” chiede Notte mentre li guarda.
“Uhm… beati loro.” Le fa eco Miky, mentre Oz le
lancia uno strano sguardo pieno di dolcezza.
“Ma che scena nauseante…” la voce fredda arriva
dalle loro spalle. Tutti si voltano e trovano Lytis arrabbiata pronta a dare
battaglia.
“Bene, che ne dici di tornartene a casa?” fa
conciliante Oz che la prima volta non l’aveva conosciuta.
“Senti nano, io da qui non mi muovo.” Dalla gola del
ragazzo sale un piccolo ringhio: che sia il lupo che ogni tanto si affaccia in
lui? “Avete avuto fortuna a scongelare la tizia, ma la città è mia.”
“Scordatelo!” Princes fa partire una fiamma
improvvisa: ha deciso di lasciar perdere le buone maniere. Lytis, che non se ne
è accorta, la schiva all’ultimo momento, ma la coda del suo vestito si
incendia.
“Puttana!” le urla Lytis.
“Ehi, piano con le parole pazzoide dal cervello
congelato!” esclamano in coro Sasha e Notte che prendono le difese della loro
amica.
“Grazie ragazze.”
Buffy, decisamente stufa e piena di voglia di
vendetta, si lancia su Lytis scivolando leggera sul ghiaccio, approfittando dei
suoi vecchi allenamenti di pattinaggio. Le dà un pugno che stordirebbe uno come
Spike, ma sembra che Lytis non lo senta neppure.
“Sei una stupida, cacciatrice.” La fa volare lontano
grazie alla magia, ma Buffy si mantiene in piedi, visto che fa una salto
all’indietro atterrando perfettamente in equilibrio.
“Bhe, il ghiaccio non mi fa paura, brutta strega.
Quando stavo a Los Angeles ero piuttosto brava a pattinare, quindi non mi
freghi.” Le si avventa contro incazzatissima e riprende a picchiarla.
“Nessuno le dà una mano?” chiede Anna mentre cerca
di aprire il portale.
“Io non picchio le donne…” risponde Giles da vero
gentiluomo.
Le Signore scuotono la testa e lanciano i loro
poteri contro la strega bianca, mentre Buffy si sposta per non essere colpita.
Lytis si rialza ansimante: gli attacchi non sono
stati una botta di felicità e comincia a non mantenere saldo il potere sulla
città… infatti…
“Ehi, la neve qui è scomparsa!” esclama Wesley che
da buon osservatore ha osservato per primo il fenomeno.
“Maledette!” urla Lytis che si riprende un attimo
facendo apparire un turbine di neve attorno a se.
“Presto Anna, sta cercando di sparire!” urla Miky
fiondandosi sulla sua nemica per tentare di fermarla.
“Miky!” urlano in coro le amiche.
“E adesso apriti!” Declama Anna aprendo il consueto
stargate azzurro vicino alla strega. “Presto ragazze!”
Princes, Sasha e Notte vanno a dare man forte a
Miky, riuscendo ad impedire che Lytis scompaia di nuovo.
“No!! No!! Non voglio tornare la…no!!!!” urla la
strega mentre viene rigettata nel suo mondo. La vedono cadere su un cumulo di
neve fresca senza che si faccia del male e a questo punto Anna chiude il
portale. Ormai è tutto finito!
Intanto che tornano al Magik Box, ormai decretato
come quartier generale, Buffy viene presa in braccio da Spike, dato che il
ghiaccio ormai è completamente sciolto lasciando solo una grande pozza d’acqua
e i pattini sono scomodi se non li si usa sulla superficie giusta. Xander e
Giles sono ancora abbastanza disperati per questa presa di posizione della loro
Cacciatrice: il più vecchio non fa altro che pulirsi gli occhiali, mentre il
morettone è tutto il tempo che scuote la testa.
“Ma guarda…” sussurra Princes a Wes mentre guarda
“Bhe, è una cosa particolare una cacciatrice
fidanzata con un vampiro sanguinario.”
“Ma loro si amano…” dice lei mentre i due interessati
si perdono in un bacio mozzafiato in mezzo alla strada.
In effetti Buffy si sente volare tra le braccia di
lui. È qualcosa che non aveva mai provato prima, neppure con Angel. Il bel
vampiro con l’anima era sempre tormentato e la loro storia rifletteva questo
tormento interiore. Invece Spike è da sempre stato un’anima… bhe, non proprio
un’anima, comunque un demone libero. E la cosa più incredibile è che l’amore
che Spike prova per lei, non proviene da un’anima assetata di redenzione, come
per Angel, bensì dalla sua parte oscura. Angelus non l’aveva amata, anzi,
l’aveva odiata con tutto il suo cuore nero, tanto da voler far finire il mondo
perché lei l’aveva portato ad amare. No, Spike è un vampiro unico nel suo
genere!
Buffy sorride accarezzando la guancia di Spike che
la guarda senza capire.
“Che c’è, raggio di sole?” le chiede infatti.
“Niente, ho solo capito quanto sei speciale.” Lui
sorride.
Nelle retrovie, una immusonita Miky guarda con
leggera invidia la bella coppia di biondi.
“Ehi signorina, che cosa sono questi sospiri
enormi?” vicino a lei si materializza Oz sorridente. Miky si ritrova ad
arrossire fissando gli occhi grigi e penetranti del ragazzo.
“Ehm… nulla, tutto ok.” Risponde lei balbettando
“Sicura? Mi sembra che non avessi il tuo solito bel
sorriso.” Miky lancia un’occhiata ai ragazzi che stanno davanti a loro: Buffy e
Spike che piccionano allegramente, Xander ed Anya che, mano nella mano,
discutono animatamente sulla storia tra cacciatrice e vampiro, Willow e Tara che
abbracciate fanno piccole magie e, mazzata finale, Wesley e Princes che si
guardano come se il mondo esterno non esistesse. Miky non può non sospirare.
“Sono una ragazza pessima.” Sussurra piano. Oz la
guarda senza capire e lei continua “Sono invidiosa di quanto stiano bene loro…
Vorrei un minimo di felicità anche per me.”
“Dai piccola…” la prende per le spalle
abbracciandola e attirandola a se. “Che cos’è che ti manca?” Miky non riesce a
parlare… si sente completamente persa e per un attimo non ricorda neppure di
cosa sta parlando. “Allora? Forse non vuoi parlarne con me?”
“Oh no, no!! Io sono molto felice di essere qui… con
te.” Sospira, questa volta di felicità.
“E allora cosa c’è che non va? Perché li invidi?”
“Perché si amano tutti quanti… io invece, non ho
nessuno… ho sedici anni e sono sola.”
“Non è vero: hai le tue amiche, la tua famiglia… hai
me qui adesso.”
Miky sente un brivido lungo la schiena alle sue
parole.
“Grazie.”
“Prego lupacchiotta. Allora… mai avuto un ragazzo?
Non ci credo, sei troppo carina per restare da sola. Scommetto che hai una
schiera di ragazzi e tu solo non sai decidere.” Lei si mette a ridere.
“Io? Mi sa che non ci vedi bene. Nessuno mi vuole…
ho solo qualche amico, ma nulla di più… è una depressione, mi sento così
inadeguata rispetto alle mie amiche… loro hanno fidanzati storici, storie piene
di passione e anche ragazzi che vanno e vengono ed io… niente, neppure un
bacio.” Lui la guarda serio, capisce che è una cosa per cui sta male. “Ti rendo
conto? È come quel film con
“Tutto arriverà, a suo tempo.” Le dice serio Oz.
“Io sono stufa di aspettare…” ribatte Miky piano Oz
guarda avanti: la compagnia è leggermente distante da loro che hanno rallentato
molto l’andatura.
Oz si ferma del tutto e le prende la mano a
tradimento. La temperatura si sta alzando inesorabilmente e non solo perché
Lytis ormai se ne è andata…
“Che c’è Oz?” chiede una Miky piuttosto sorpresa.
Lui l’attira a se e la bacia. Niente forzature, solo un leggero, casto e puro
bacio labbra contro labbra. Miky sente chiaramente di perdere almeno due
battiti cardiaci, le gambe le tremano e si sente cadere, non fosse che Oz,
previdente, la tiene su trattenendola per la vita.
“Oh, la mia societta dolce sta crescendo…” Princes
tira su con il naso osservando la scena del bacio dietro di loro e Wesley
sorride. In realtà l’Osservatore è un po’ preoccupato. Adesso che il problema è
stato risolto, lui dovrà tornarsene a Los Angeles e Princes a casa sua in Italia.
Sente che le mancherà tantissimo, ma lui non può abbandonare Angel e la lotta
contro il male… ma non vorrebbe neppure abbandonare lei che è stata così
fondamentale per la sua crescita emotiva. È decisamente diviso a metà.
Finalmente arrivano al negozio: Giles sta sbuffando
per la quantità di ormoni che sente volteggiare proveniente da… praticamente da
tutti! Invece lui è li, solo a far da balia a questo gruppo di adolescenti
arrapati. Non lo sopporta! Apre la porta e tutti entrano bloccandosi
all’istante: al centro del Magik Box si trova una bella signora. Li sta
guardando critica battendo il piedino e tenendo le mani incrociate sul petto.
Si capisce all’istante che è seccata. Il suo sguardo si ferma prima su Spike e
poi su Giles. Un lampo di soddisfazione passa nei suoi occhi color nocciola.
“Zietta Corinne!” urla Princes contenta. “Che bello
sei qui anche tu!”
“Ero preoccupata per voi… ci avete messo una vita a
sconfiggere quella specie di signora del ghiaccio eterno.”
“Ci stai sgridando?” chiede Sasha.
“Un po’… vi ho osservato e vi siete… come dire, un
po’ perse in altre cose…” lascia in sospeso guardando le quattro signore
rimaste, visto che Miky è dispersa da qualche parte con Oz. Princes avvampa:
avrebbe dovuto pensarci che lei, la loro suprema Signora, il loro leader
maximo, la loro Capa, le avrebbe guardate… pazienza. “Però ammetto che avevate
dei buoni motivi per perdere tempo.” Dice Corinne guardando con una certa fame,
Spike. Buffy, che se ne è accorta, si stringe a lui in modo da far capire alla
nuova arrivata che lui è proprietà privata.
“Mi scusi, signora, lei chi è?” chiede Giles ormai
disperato dall’invasione di queste italiane. Corinne lo guarda scoccando
un’occhiata interessata: in fondo il maschio promette bene, nonostante la
giacca assurda e quegli occhiali brillanti (Con tutte le volte che li ha
puliti!!), ha due penetranti occhi azzurro chiaro e un bel portamento da
inglese.
“Oh, mi scusi, sono piombata qui senza neppure
presentarmi. Immagino che lei sia il alto in grado in questa banda. Bhe io
sono… il capo delle Signore in generale… quella che comanda tutte. Sono una
specie di super signora. Per qualsiasi missione devono rivolgersi a me… sono la
punta della piramide, per intenderci. Mi chiamo Corinne e lei?”
“Ehm, io sono Rupert Giles, l’osservatore di Buffy.”
“Lo sai che lei è veramente distinto?” Giles sorride
compiaciuto e le signore sghignazzano tra loro all’evidente interesse della
loro leader: in fondo Corinne è una che apprezza il maschio!
“La ringrazio, anche lei è molto signorile.”
Spike, nel frattempo, ha lasciato andare Buffy che
corre nel retro per cercare di mettersi qualcosa di più comodo rispetto ai
pattini, e si toglie lo spolverino: con la scomparsa di Lytis è tornato il
luglio bollente che c’era prima. Ora è in jeans e maglietta maniche corte e si
vedono molto bene i muscoli guizzanti che ci sono sotto. Azzeramento totale di
saliva in tutte le bocce di genere femminile ed italiane, compresa Corinne che
si muove verso di lui per osservarlo.
“Che c’è?” chiede Spike che non sopporta di essere
squadrato in quel modo.
“Niente, pensavo che di rado si trovano bei ragazzi
come te.” Risponde lei, che, senza dire altro, gli molla una palpata sul sedere
che lo fa saltare. Spike si ferma a guardarla sorpresa, mentre una valanga
(giusto per rimanere in tema di neve ed Olimpiadi) di risate li sommerge.
Perfino Wesley sta cercando di trattenersi.
“Ragazzo mio… sei meglio del marmo.” Decreta infine
Corinne.
“Oh zia Corinne, sei unica!” dice Notte abbracciando
la donna che le sorride.
“Zia Corinne!! Quando sei arrivata?” è Miky a
domandare, visto che finalmente è riuscita, non senza difficoltà, ad arrivare
al negozio con Oz che la segue sorridendo.
“Eh eh eh, sono qui da poco… ho visto che hai
trovato un bel ragazzo per te.” La ragazzina esplode in stile manga, diventando
fucsia e si mette a balbettare. “Lascia perdere stellina, fai bene. Signor
Giles!” esclama “Mi dica quante belle cose ci sono a Sunnydale che lei può
mostrarmi!”
Dopo una mezz’oretta in cui tutti parlano con tutti,
Buffy decide che ha voglia di stare con il suo neo moroso, quindi si avvicina a
Spike.
“Senti… e se andassimo a casa mia per stare un po’…
in privato?” lui le lascia un sorriso malandrino.
“Bhe ragazzi e ragazze, credo che io e la mia
cacciatrice adesso vi lasceremo.” Prende ad abbracciare ogni ragazza.
“Grazie principessa.” Sussurra all’orecchio di Anna
che rimane stordita dalla sua voce.
“Fai la tua mossa.” Dice a Sasha riguardo al suo
giocatore (e falla questa mossa!!!).
“Continua a scrivere che voglio leggere il finale
della storia.” Dice a Notte.
“Ciao piccola Ninfa.” E bacia la mano a Miky.
“E in quanto a te, Signora del Fuoco, permetterò a
Wesley di baciarti al posto mio, credo che apprezzerai questa mia premura.”
Sogghigna davanti a Princes che gli risponde:
“Molto grazie. Tu divertiti con lei… immagino che ci
sai fare.” E gli fa l’occhiolino.
Anche
“Mi spiace che non ci vedremo più… ma non ti
dimenticherò mai, Oz.” Dice lei con un po’ di lacrime agli occhi.
“Perché non dovremmo rivederci? Io adesso devo
andare in Tibet per finire il mio allenamento anti lupo, ma poi posso venire a
Milano… ho sempre voluto visitare l’Italia.” E lei sorride felice.
“Allora Wes, che facciamo?” chiede Princes andando
direttamente al sodo.
“Non lo so… devo tornare a Los Angeles, adesso. Ho
alcuni lavori da finire, ma in fondo adesso so dove abiti, quindi posso venire
a trovarti quando voglio.”
“Vorrà dire che ti aspetterò.” Poi si alza sulle
punte dei piedi per sussurrargli all’orecchio con voce bassa, roca e piena di
promesse “Anche perché mi devi mostrare alcune cosine, vero?” lo guarda
mordendosi il labbro inferiore, che lui si affretta a coprire con le sue di
labbra, dandole un bacio focoso, approfittando anche dell’oscurità presente
sotto le scale del negozio.
“Ho una voglia matta di te, Wes.” Gli dice tornando
alla luce, quanto meno scombussolata.
“Lo sa Signor Giles, lei mi sta molto simpatico.
Tornerò a salutarla spesso.” Dice Corinne rivolta all’osservatore che si
imporpora leggermente al complimento… ormai anche i suoi ormoni stanno
svolazzando felici.
Anna apre il portale che servirà alle signore per
tornare a Casa. Con le mani salutano tutti i presenti con la promessa di
rivedersi un giorno e scompaiono nel vortice, lasciando il Magik Box silenzioso
come non lo era da un bel po’.
“Peccato se ne siano andate… erano simpatiche.” Dice
Spike, mentre Buffy gli pizzica un braccio gelosa. Ancora non gli ha perdonato
di essere stato così amichevole con loro quattro che sbavavano per lui.
“E tutto per dire che sono sempre la solita
sfigata…” esclama Dawn con il broncio. “Sono l’unica a non avere né forza né
poteri… in fondo non ho chiesto molto, volevo essere una chiave anche io!”
Epilogo
Sono passati tre mesi da quando Sunnydale è stata
scongelata. La storia tra Spike e Buffy sta andando a gonfie vele. Ormai
Oz è tornato in Tibet, ma spesso chiama la sua amica
italiana per sapere come vanno le cose lì e presto progetta di andare a
trovarla. Magari troverà anche un lavoro da quelle parti. Sta nascendo un
piccolo amore tra i due e Miky cammina sempre a dieci centimetri da terra con
gli occhi a cuoricino stile manga.
Sasha finalmente si è dichiarata, non senza
imbarazzo, al giocatore del suo cuore: i due escono insieme, ma ancora non sono
fidanzati. Stanno imparando a conoscersi meglio, ma è probabile che ben presto
faranno il grande passo (intendo baciarsi, non sposarsi).
Notte si è rimessa a scrivere le sue storie e grazie
a Spike, con cui è in contatto via mail, ha messo in atto il suo progetto sulla
storia in costume, usando come protagonisti le sue amiche e i ragazzi di
Sunnydale.
Anna sta facendo leggere questa storia a Saby, il suo ragazzo, che ormai è entrato
di diritto nel nostro piccolo gruppetto. La sento spesso, dato che è la mia
sorellina, e le voglio un sacco di bene!
Anche Corinne continua lo scambio culturale con
Giles. Molto spesso va a trovarlo in negozio scambiandosi pareri culturali per
poi andare a cenette a lume di candela… La zia Corinne è passi avanti a noi,
sorelle!!
Ma veniamo a me… eh sì, pensavate che mi lasciassi
scappare un bocconcino prelibato come Wesley? Non sia mai. Ah, per chi non ha
capito, sono io, Princes, che scrivo la storia… lo avete notato? Comunque,
parlavamo di Wes… ebbene… ho fatto la mia mossa. Come ho sempre sostenuto, se
si aspetta qualcosa dagli uomini, diventeremmo vecchie, quindi ci ho pensato
io. Volete sapere di più? Leggete avanti.
Wesley sta camminando soprapensiero nei corridoi
della W&H con un fascicolo in mano da tradurre: da settimane sta pensando
di cambiare radicalmente la sua vita. Come è tornato da Sunnydale, ha ricevuto
la notizia del futuro matrimonio tra Fred e Gunn ed incredibilmente la cosa lo
ha fatto felice. Sì, era contento che loro due si unissero, voleva dire che in
effetti, alla fine non amava Fred così come credeva. Li aveva abbracciati e
aveva anche garantito la sua presenza. Sistemato questo particolare della sua
vita, restava solo il lavoro. Certo, la lotta contro il grande male è eccitante
ed utile, però crede che si stiano perdendo nelle mille pastoie burocratiche
legali, in cui solo Gunn sembrava starci a pennello. Lui continua a studiare e
fare ricerche, ma qualcosa lo tormenta… un qualcosa fatto da due occhi castani
grande ed espressivi, con un corpo morbidoso e tanta simpatia… senza contare
quel gusto di menta che ricorda ogni volta che mangia una caramella… gli manca
Princes, molto spesso si ritrova a fissare un punto qualsiasi del suo ufficio
anche nel mentre di una riunione con Angel che gli sbraita contro a causa della
sua distrazione.
“Ehi, Wes…” a chiamarlo è Fred che corre con in mano
una decina di giornali da sposa.
“Oh, Fred. Come va la ricerca del vestito?”
“Non chiederlo… mi sto perdendo. Comunque, ti volevo
dire che nel tuo ufficio è arrivata una tua cliente… dice che devi mostrarle
alcune cose.” Dice la bella texana.
Come sente quelle parole, Wesley si illumina e,
senza neanche salutare Fred, corre nel suo ufficio. La ragazza lo guarda senza
capire molto quello che succede e si tuffa di nuovo nelle sue riviste…
quell’abito color avorio la attira parecchio.
Wes apre la porta con furia rimanendo a bocca aperta
da quello che vede: seduta sulla sua scrivania c’è lei, la sua Princes, vestita
solo con la sua giacca di tweed che aveva lasciato al mattino, la sua cravatta,
tolta durante una traduzione particolarmente difficile e un paio di scarpe nere
con i tacchi alti. Le gambe nude rivelano una cicatrice sul ginocchio e un
piccolo tatuaggio sulla caviglia che raffigura una rosa e un cuoricino.
“Buongiorno… avevo proprio bisogno di lei.” Gli dice con voce bassa accavallando le
gambe.
“In cosa posso aiutarla, signorina?” risponde lui
malizioso mentre chiude la porta a chiave. Arriva da lei staccando anche il
telefono in modo che Harmony dalla segreteria o chiunque altro, non possa
disturbarlo.
“Diciamo che puoi sempre mostrarmi le cosine che un
bravo osservatore ha imparato nel tempo… “ Princes si apre la giacca slacciando
l’unico bottone rimasto e lui la abbraccia baciandola appassionatamente
facendola stendere sul tavolo.
“Sei bellissima.” Gli dice piano nell’orecchio.
“Anche tu non sei niente male, amore.” Continuano a
baciarsi senza un attimo di respiro, poi lui fa in modo di togliersi la camicia
e lei la giacca, in entrambi la voglia sta crescendo a livelli esponenziali,
fino a quando Wes si toglie i pantaloni e… basta. Ragazze, questa è la sezione
Per tutti… se volete leggere di sesso bollente sulla scrivania, bhè sopra
questa trovate la sezione NC-17 e lì potete sbizzarrirvi.
Due orgasmi dopo, la coppia è mollemente distesa sul
piccolo divano dell’ufficio. Lei gli sta accarezzando il petto con la punta
delle dita…
“Direi che è stato un ottimo inizio.” Dice lui per
rompere il silenzio.
“Molto ottimo… sicuramente da rifare.”
“Spiegami un attimo come sei arrivata qui?” chiede
lui curioso.
“Bhe, ho chiesto una mano ad Anna, previo avviso a
zia Corinne, ed entrambe si sono dette più che contente di esaudire il mio
desiderio. Magari lo posso rifare per un’altra sessione.”
“Uhm… magari… però…” Wes lascia in sospeso la frase.
“Però cosa?”
“Sai, stavo pensando, in questi giorni, che ho
voglia di cambiare. Qui non c’è nulla che mi trattenga: Fred, che credevo di
amare, si sposa e io sono felice per lei, il mio lavoro lo posso fare ovunque,
la mia famiglia mi odia… insomma, volevo fare un cambiamento.” Dice tranquillo
lui e lei sta già alzando le antennine per l’interesse.
“Veramente?”
“Già… pensavo di trasferirmi… magari in Europa… che
ne dici in Italia? Mi pare un bel paese…” Il cuore di Princes si mette a
battere decisamente più veloce. “Per esempio, so che Trieste è una bella città
ed è pure piuttosto infestata da demoni. Tu credi che ci sarebbe qualcuno…
magari una bella ragazza carina e simpatica, con la passione per i fiammiferi,
disposta ad ospitarmi fino a che non trovo una casa tutta per me ed un ufficio
una aprire una succursale dello studio di Angel?”
Princes neppure gli risponde, ma lo bacia con forza, facendolo di nuovo eccitare.
“Lo prendo come un sì.”
“Certo che è un sì! Oh Mio Dio!!!”
“Ah… e pensi che questa bella e simpatica ragazza
vorrebbe diventare la mia fidanzata fissa? Insomma, io ho un matrimonio a cui
presentarmi e mi piacerebbe che lei venisse con me e mi facesse da dama. Credi
che vorrebbe?”
“Sai, credo che la ragazza in questione sarebbe
particolarmente interessata a fare tutte queste cose con te… e anche di più!
Devi solo mettermi alla prova.”
E così adesso sono qui, nella sede della nostra
agenzia investigativa antidemoni ad aspettare che Wesley trovi l’antidoto per
una specie di veleno strano che ha colpito un nostro cliente… il poverino non
smette di ridere. Alla fine mi ha chiesto se volevo fargli da segretaria, visto
che ero ancora senza lavoro e io ho detto di sì. Ho scritto quello che è
successo a Sunnydale e l’ho spedito a tutte le mie amiche e anche ai ragazzi
della Scooby. Si stanno divertendo a leggerlo.
“Tesoro, l’ho trovato!” ecco, questo è uno dei
momenti in cui Wesley è veramente sexy da paura: capelli scompigliati, occhiali
storti sul naso e trionfante per una ricerca. Ragazze, voi non capite la voglia
che ho adesso. Mi dà un bacio volante e va a prendere quello che gli serve per
l’antidoto mentre io gli osservo il sedere. È una cosa che non ho mai smesso di
fare e poi suona il telefono:
“Qui
“Ciao Sorellina.” È Anna!! “Come va?” chiede lei.
“Alla grande sorella, alla grande.“
FINE