ICE OF SUNNYDALE

Di PrincesOfTheUnivers

 

 

 

 

Disclaimer: è come sempre tutto di Joss Whendon, della Fox e della Mutant Enemy. Tutto tranne cinque ovvi personaggi.

Rating: per tutti

Pairing: voi credete che io possa scrivere di Spike senza Buffy? Suvvia!

Note: chi segue le mie FF sa che mi piace mettere degli elementi di disturbo nelle storie, in modo da variare gli elementi in gioco. Questa FF non scappa a questa regola, quindi aspettatevi personaggi che con Buffy di norma non c’entrano nulla.

Timing: per comodità la storia avviene dopo la puntata Crush! (Cotta). Dawn non è la Chiave, non esiste Glory etc etc. Siccome farà la sua apparizione almeno un personaggio di ATS, sempre per comodità, la serie di riferimento è la 5 più o meno, nel senso che sono già a lavorare per la W&H. Ah sì, Connor non è stato rapito, quindi ha tre anni… insomma, un po’ un macello.

Dedica: questa storia la voglio dedicare a quattro sissine speciali, che mi hanno sempre aiutato a scrivere grazie i loro commenti e le loro chiacchierate in MSN. In ordine rigorosamente alfabetico, le ringrazio:

-          Anna, alias MrsBudGuy.

-          Chiara, alias Notte82.

-          Irene, alias Sasha_atk

-          Michela, alias Spike4e

Un bacione grandissimo solo per voi.

Per commenti od insulti alla mia persona: monica_placebo@libero.it

 

 

PROLOGO

 

La nostra storia inizia in una notte di luglio calda e afosa, a Sunnydale, ridente cittadina della California. Almeno, questo è quello che pensa la maggior parte della gente. In realtà, come si dice, l’abito non fa il monaco: Sunnydale è in realtà la Bocca dell’Inferno, la maggiore. Proprio in questo luogo fa la sua apparizione una ragazza: è alta, vestita completamente di bianco con una tunica che la copre dalle spalle ai piedi. I suoi capelli sono di uno strano colore celeste, lunghi, pieni di boccoli e i suoi occhi sembrano di ghiaccio mentre guarda con alterigia la cittadina sotto di lei. Le labbra si piegano in uno sprezzante sorriso, i tratti già affilati del volto diventano simili a lame. Il piccolo naso alla francese già pizzica a sentire la grande quantità di potere presente li sotto.

“Direi che non avrei potuto scegliere zona migliore per iniziare la conquista del mondo.” Dice felice a se stessa. Scende velocemente a terra, sopra la collina che sovrasta la città. Lancia un’ultima occhiata a quello che diventerà il suo dominio e poi porta le mani davanti a se, come se tenesse una coppa.

All’interno si sviluppa una luminescente palla di energia crepitante bianca da cui partono lunghi raggi verso il cielo, fino a quel momento sgombro di nuvole.  All’improvviso un violento vento freddo sconquassa la città addormentata: petali di fiori, foglie e cartacce prendono a volteggiare fra le strade deserte, perfino i demoni e i vampiri si sono riparati, capendo, prima degli umani, che qualcosa di grosso stava per accadere. Il cielo, prima terso e cristallino, diventa carico di nuvole bianche, pesanti e quando il primo fiocco di neve cade al suolo, la ragazza, sorride.

 

La sera prima

 

“Spike, la smetti di seguirmi?” urla Buffy incazzata nera. Da poco ha scoperto che quel vampiro chippato la ama. ‘Mi ama? No, lui non ha un’anima, lui non può amare, è solo ossessionato!’ dice a se stessa la Cacciatrice.

“Dai passerotto, ti guardo le spalle.” Dice Spike facendo vagare il suo sguardo ben al di sotto delle spalle della ragazza.

“No!” esclama lei girandosi di scatto e ritrovandosi davanti a due occhi blu che la fissano con… devozione? Pensa, no, impossibile. “Tu devi lasciarmi stare. Io ho Willow e Xander che mi aiutano. E Giles! Tu non mi servi. Ora vattene!” lo spinse in mezzo alla strada per poi avviarsi verso casa sua pensando.

“Prima o poi cambierai idea, amore!!” urla lui da lontano.

Spike era arrivato a Sunnydale quattro anni prima insieme a quella pazza scriteriata della sua sire, Drusilla. Buffy li aveva combattuti e li aveva sconfitti a più riprese, specie nella battaglia contro Atlacha, dove anche lei aveva lasciato un pezzo del suo giovane cuore. Eppure lui era tornato, solo per vendicarsi di lei ed ora… innamorato e glielo ha detto minacciando di uccidere proprio la sua nera principessa. È completamente impazzito, pensa lei.

“No! Non è assolutamente vero, lui non mi vuole!” urla.

“Chi è che non ti vorrebbe?” chiede Dawn, la sorellina più piccola.

“Fatti gli affari tuoi.”

“Scommetto che stai parlando di Spike!”

Presa in fallo così facilmente, Buffy arrossisce davanti alla ragazzina.

“Riformulo… fatti gli affari tuoi.”

“Ma dai Buffy, solo tu non hai capito che Spike ti sbavava dietro da mesi. Hai le fette di prosciutto davanti agli occhi, era così chiaro!” esclama lei divertita.

“Ma non è vero, come avrei potuto anche solo immaginarlo?” chiede sconfitta, sedendosi sullo scalino del portico.

“Bastava che lo guardassi. Ogni volta che sei nei paraggi il suo sguardo si illumina e i suoi occhi diventano ancora più blu. Fa di tutto perché non ti capiti nulla, insomma… combatte con te che sei la sua nemica naturale. Potrebbe andarsene fare mille altre cose, invece resta qui a farsi insultare e picchiare dagli altri demoni… e questo solo per te. È talmente chiaro! Solo tu non ci sei arrivata… bhe tu, Giles e Xander, ma loro sono uomini, non fanno molto testo in queste cose. Willow e Tara, invece, sospettavano già da tempo qualcosa del genere.” Conclude sorridendo Dawn. Buffy la guarda sorpresa.

“Da quando sei esperta di psicologia vampirica?”

“Semplicemente, io guardo e osservo. Delle due sorelle sei tu che fai orecchie da mercante… specie dopo Angel.” A quell’affermazione Buffy socchiuse gli occhi di rabbia.

“Stai camminando su un terreno molto minato, signorina.”

“Bhe, è la verità. Dopo Angel ti sei chiusa a riccio con i sentimenti. Hai ancora mister musone in testa.”

“Passi veramente troppo tempo con Spike. Dai, andiamo dentro, dovresti essere a dormire da tempo.” Chiude la porta a chiave e si avvia stanca verso la sua stanza.

Era vero quello che le aveva detto poco prima la sorella? Ogni sua relazione veniva basata su Angel? Spogliandosi prese ad esaminare le sue storie passate dopo il bel vampiro con l’anima. Parker era stato un imbecille con lei e Buffy aveva fatto bene a lasciarlo, anzi ancora meglio quando gli aveva assestato quel pugno sotto l’effetto della birra stregata. Aveva sperato, però, di poter vivere una storia con un ragazzo normale… insomma, il metro di paragone era decisamente alto, ma Parker era anche un bel ragazzo.

Poi Riley. Una storia portata avanti per convenienza, lo doveva ammettere. Sì, era carino, possente, vagamente armadioso, ma soprattutto, umano. Buffy voleva trovarsene uno normale, con cui avere una parvenza di normalità nella sua vita di Cacciatrice. Invece si era rivelato una delusione cosmica: non solo a letto era una mezza chiavica, ma faceva addirittura parte dell’esercito. Non poteva non ammettere di averci provato con tutte le sue forze a far parte del suo mondo e lei del suo, ma non c’era possibilità. Lei non sopportava gli ordini, specie di quella megera della Walsh e lui non tollerava che lei facesse quel lavoro da sola e senza metodo. Insomma, inconciliabili.

Ed ora? Adesso era sola, con una sorella rompiscatole, sua madre che stava sempre peggio, giorno dopo giorno e un vampiro che dichiarava di amarla.

“Mi servirebbe un’Apocalisse volante, così eviterei di pensarci troppo!” sentenzia appoggiandosi al cuscino.

Notizia dell’ultima ora: mai chiedere qualcosa, si potrebbe avverare.

 

Capitolo 1

 

Fa caldo anche in Puglia, Italia. Una bella ragazza è seduta su una poltrona aspettando con ansia che il suo ragazzo si decida a mandarle un SMS per dirle di prepararsi per andare in spiaggia. Ha bisogno assolutamente di rinfrescarsi, altrimenti impazzisce. Da poco ha spento il pc, grazie al quale ha passato il pomeriggio a chiacchierare con le sue amiche. Scrolla i suoi lunghi capelli neri, pinzandoli poi con decisione in alto. Almeno così riesce a trattenere un po’ di fresco dietro il collo e visto l’afa, non è cosa da poco. Si alza per andare a prendere un po’ di the, rivelandoci un corpo pieno di curve morbidose nei punti giusti. Non è molto alta, ma non importa, è bella lo stesso, con i suoi capelli scuri e gli occhi castani e profondi, il dolce sorriso e il volto regolare. Mentre beve dalla bottiglia del the, sente il familiare bep bep del cellulare: dentro di se esulta, che sia la volta buona che vada al mare? Corre verso il telefono e non può far a meno di esibirsi nel suo delizioso broncio quando nota che il messaggio viene da una sua amica.

“Ciao sorellina. Accendi la tv immediatamente. C’è qualcosa che non quadra.” Questo strano allarmismo la inquieta, non è da lei mandare questi SMS. Per fugare ogni dubbio accende la TV, rimanendo a bocca spalancata davanti ad una edizione straordinaria del telegiornale: mostrava una cittadina della California completamente sotto la neve quando il giorno precedente si era sfiorata una temperatura di quasi 40 gradi. No, pensa lei, questa cosa non è naturale, di sicuro c’entra la magia.

Prende frenetica il cellulare e chiama la ragazza che le ha mandato il messaggio.

“Non è naturale, Princes.”

“No, per niente sorellina. Ho paura che ci sia una cosa sola da fare.”

“Dobbiamo chiamare le altre tre. Questo è un lavoro che dobbiamo affrontare unite.”

“Non posso credere che quella sciagurata lo abbia fatto sul serio! E sì che l’avevamo avvertita.” Sbotta arrabbiata la fantomatica Princes.

“Calmati… sistemeremo tutto. Tu chiama le altre, io attivo le chiavi. Ci serviranno, credo.”

“Sì… bhe vediamo il lato positivo… ci passerà il caldo!”

Si salutano ridacchiando, anche se sanno che la cosa è parecchio seria. Il mare e il moroso possono aspettare per un paio di giorni. È ora che Anna, detta MsrBudGuy, prenda in mano la faccenda, calandosi nel suo ruolo di Custode delle Chiavi.

 

Sunnydale

 

Giles osserva con curiosità la neve che non accenna a smettere di cadere. Da quando è in California l’ha vista una volta sola, due anni prima e comunque non aveva neppure attecchito. La sua parte bambina diceva che la cosa era splendida, che valeva la pena andare a congelarsi le mani per fare a palle di neve. La parte più morigerata di osservatore capiva che la nevicata era mistica: avanti, neve a Sunnydale in Luglio?? Impossibile. Due giorni che nevica e due giorni di ricerche inutili: nessuno dei suoi libri parla di variazioni climatica demoniache… mica è il servizio meteorologico! Sospira per l’ennesima volta girando una pagina ingiallita e sentendo le urla gioiose di Dawn.

“È troppo figo ragazzi! Luglio con il freddo!!”

“Solo io la vedo come un’anomalia?” chiede Willow accigliata davanti ad una pila di libri antichi.

“No, sono del tuo stesso parere.” Dice l’osservatore.

“Ehy, potremmo fare un bel albero di Natale!” grida Xander. “Con tutte le renne che scorrazzan…” l’occhiataccia dei presenti lo fa desistere. “Come non detto…” si risiede composto.

“Spero solo che i libri di Angel ci aiutino. In fondo la W&H  ha la biblioteca con più testi di occulto dopo il Vaticano. Non potendoci permettere il viaggio a Roma, facciamoceli bastare.”

“Viene Angel qui??” urla da dietro il balcone Spike.

“Sì, abbiamo bisogno di lui.” risponde lapidaria Buffy senza guardarlo negli occhi. Non vuole ammetterlo, ma ha paura di dover dare ragione a Dawn se lo fa.

“Allora me ne vado!”

“No, Spike… resta!” cerca di convincerlo Dawn che è affezionata .

“E poi non serve che tu te ne vada…” la voce dal timido accento Inglese fa voltare tutti quanti. Sulla soglia del Magic Box si è materializzato un uomo alto, completamente imbacuccato in un pesante giubbotto che lo fa somigliare all’omino Michelin.

“Scusa, chi sei?” chiede Xander allarmato.

“Oh… avete ragione.” L’uomo inizia a togliersi i guanti neri di scamosciato, la sciarpa a scacchi rossa e verde, il giubbino e il cappello, rivelando…

“Wesley!?!?” urla una Willow sconvolta. Si ricorda di Wes come di una specie di James Bond, tutto tirato a lucido, invece il sosia che ha davanti è in jeans neri, un maglione blu a collo alto, con i capelli in disordine a causa del cappello e senza occhiali!

“Ehm… sì, sono io.” Dice come per scusarsi. “Ho i libri in macchina… anche se non c’è molto.”si ritrova una Buffy furiosa davanti.

“Perché non è venuto Angel?” l’osservatore più giovane si sente preso un po’ in contropiede… pensava che il suo capo lo avesse già detto alla Cacciatrice, invece aveva ben fatto orecchie da mercante lasciando a lui la patata bollente. Oh, Angel gliela avrebbe pagata cara!

“Angel aveva da fare. Deve tenere su la baracca della W&H e stare dietro a Connor…ormai ha tre anni, è un costante terremoto.” Dice Wes a voce alta per farsi valere.

Spike esulta: non ha proprio voglia di dover misurarsi con il suo nonnetto. Non che abbia paura di perdere, quello no, ma con Buffy che sbava per Mr. Musone a un centimetro da lui… insomma, la cosa non gli sta bene e come dargli torto.

“Oh, il povero Angel deve badare ad un marmocchio e ha abbandonato il suo grande amore!” Spike non vede neppure partire il grosso libro che si schianta sul suo naso facendolo sanguinare copiosamente: è Buffy ad averglielo lanciato, furiosa per le parole del vampiro, perché colpiscono nel suo più profondo ego.

“Ti conviene tacere, la prossima volta arriva un paletto, chip o non chip!” lo minaccia.

“Ehy, ci sono sempre io! E comunque le ricerche Angel non le fa, le delega a me, quindi sono più che dotato!” esclama Wes un po’ contrariato.

“Dotato?” urla Anya da dietro il bancone. “Eh sì, non mi sembra messo male. Facci vedere dai!”

“Anya!” Xander è completamente rosso per l’uscita della sua ragazza, facendo così captare il doppio senso anche agli altri presenti. Wesley sospira pesantemente mentre esce per prendere i libri.

Rientra camminando con fatica: poggia i tomi sul tavolo sgombrato da Willow e Tara e ne porge uno a Giles.

“Vede, qui si parla di variazioni climatiche del passato realizzate dalla magia. Però non c’è scritto nulla di chi le ha volute e del perché sono avvenute.” Analizza il giovane Osservatore. “Sinceramente non so più dove cercare.”

Anche Giles sembra sconfortato dagli scarsi risultati: quello che più lo abbatte è che i libri non riescano ad aiutarlo, l’unica vera fonte di sapere. Mica gli sarebbe toccato usare un computer!?!? No, la sola idea lo atterriva.

“No, no, non è possibile! Noi DOBBIAMO trovare qualcosa, ci DEVE essere un minimo indizio su cosa sta succedendo qui! I libri non mi possono tradire!” Urla improvvisamente, come se fosse ritornato ad essere il vecchio Squartatore. Tutti lo guardano leggermente interdetti.

“Coraggio signor Giles, vedrà che qualcosa c’è.” Cerca di consolarlo Williow, anche lei abbastanza sconcertata per aver fatto un buco clamoroso nell’acqua.

Continuano a cercare per ore, mentre Dawn, Spike, Buffy e Xander costruiscono pupazzi di neve fuori dalla porta: a nessuno di loro piace fare ricerche sui libri, meglio una gara a chi fa meglio i pupazzi.

“Il nostro è sicuramente più bello, Briciola. I denti acuminati, con la vernice rossa danno quel tocco di eleganza che non guasta proprio.” Dice Spike ammirando il loro pupazzo vampiro. “Sembra Jabba the Hutt, però è proprio figo. Sicuramente meglio del vostro. Perfino il Turok della cripta accanto la mia ne farebbe uno migliore, ed è cieco!”

Effettivamente il pupazzo di Buffy e Xander è tutto storto da una parte e la testa continua a cadere di continuo. I due amici sbuffano, anche se sanno che il vampiro ha perfettamente ragione.

“Guardate come viene giù copiosa…” mormora Buffy riferendosi alla neve che sembra non voglia smettere di scendere.

“Già, se continua verremmo sommersi.” Continua Xander.

“È per questo che noi siamo qui!” la voce calda e decisa proveniente da piccolo vicolo dietro l’angolo li fece tutti girare e rimanere a bocca aperta.

 

Mentre fuori succedeva quel che c’è scritto sopra (lo vedete? Basta leggere poche righe più su…), i nerd… ops, gli studiosi, studiavano. Niente dava loro maggior soddisfazione di trovare un indizio su quella neve chiaramente magica. Eppure la depressione continuava: solo pochissimi accenni su neve impazzita. Un disegno di una città sommersa dal soffice biancore e una palla di energia bianca. Le informazioni si limitavano a quello.

“Basta, ormai non so più dove cercare!” esclama esasperato Wesley.

“Perché avete sbagliato! Lì non troverete nulla.” La voce che parla proviene dalla porta. Buffy e Co sono rientrati portandosi dietro… delle ragazze? Sono cinque e sembrano abbastanza tranquille, come se quella situazione non fosse così curiosa.

“Eh? Scusate e voi chi siete?” chiede Giles da perfetto padrone di casa.

“Avete ragione… parlare subito di lavoro è da maleducati.” Dice la prima, una con un buffo cappello blu elettrico in testa.

“Ma la cosa è terribilmente importante.” Continua la seconda, con fare calmo e tranquillo, mentre scuote i lunghi capelli neri riccioluti.

“Oh, ragazze, ho chiuso le chiavi!” esclama Anna, l’unica che già conosciamo.

“Viaggio perfetto… dovremmo utilizzarlo più spesso.” dice una quarta mentre osserva, attraverso un paio di occhiali di plastica chiari, la stanza circostante soffermandosi molto spesso su Spike.

“Ancora non abbiamo capito chi siete.” Chiede Buffy curiosa.

“Dovremmo dirglielo.” Dice l’ultima dal fondo della fila.

“Salve… noi siamo le Signore.” Inizia quella con il cappello blu, evidentemente la più vecchia del gruppetto.

“Comandiamo gli elementi che compongono l’esistenza… anzi, in realtà li controlliamo, loro funzionano perfettamente da soli. Diciamo che cerchiamo di dare una specie di solidità al mondo… con tutto il casino che fanno gli umani… lo stanno rovinando.”

Tutti guardano a bocca aperta quel quintetto.

“Sai, Princes, non credo che sia quello che volevano sentirsi dire.”

“Sì, Notte ha ragione.”

“Grazie Sasha.”

“Prego.”

“Uff… va bene, avete ragione. Da dove parto, secondo voi.”

“Forse dal presentarci.”

“Brava Miky!”

“Queste sono pazze.” Sentenzia Xander avvilito.

“No, non siamo pazze.” Inizia Anna “Ogni tanto deliriamo, ma a fin di bene. Allora…cominciamo con le presentazioni. Lei è Monica, detta Princes.” Ed indica la ragazza con il cappello blu. Bassa, rotondetta, con i capelli castani lunghi e i riflessi rossi, un paio di occhiali blu che nascondono parzialmente un paio di occhi color nocciola grandi, maliziosi e dolci a volte. “Poi abbiamo Chiara, detta Notte” e si fa avanti la ragazza con i capelli lunghi, neri e ricci. Non porta gli occhiali, ha un bellissimo sorriso che emana tranquillità e dolcezza, un bel corpo flessuoso. “Poi Miky” indicando la ragazza dagli occhiali chiari che coprono gli occhi verdi, capelli castani lisci ad incorniciare un bellissimo viso ovale, che declama tutta la sua giovane età. Non molto alta, ma bella magra, molto carina. “ed infine Irene, detta Sasha.” Spicca perché è l’unica ragazza bionda, capelli lunghi e mossi in onde voluttuose. Occhi azzurri penetranti, volto regolare e bocca sottile.

“E tu sei?” chiede Tara. Anna si porta una mano alla fronte.

“Che sbadata… si, io sono Anna, detta MsrBudGuy.”

“Piacere.” Dicono in coro i componenti della Scooby gang.

“Questo però non risolve nulla.”

Princes prende una sedia e si posiziona attorno al tavolo, prendendo un pezzo di carta e cominciando a scrivere qualcosa.

“Dunque…. Adesso vi spiego bene tutto.” Dice. Gli altri si avvicinano a lei per capire, mentre le sue compagne prendono a guardarsi in giro.

“Saprete che nell’antichità si pensava che gli elementi da cui derivava la materia fossero quattro: acqua, fuoco, aria e terra.” Così dicendo indica le quattro parole che ha scritto. Tira delle frecce verso il centro del foglio e scrive ‘materia’. “Ecco, la partenza è questa. Su questo piano dell’esistenza c’è il mondo come lo conosciamo. Pioggia, sole, neve e altre effetti atmosferici sono formati dalla combinazione di questi elementi. La loro stabilità è… naturale e si hanno le stagioni come noi le conosciamo. Quando, però, qualcosa viene cambiato o scombussolato, come in questo caso, entriamo in gioco noi che siamo le Signore. Ognuna di noi qui presenti, ha in dotazione dei poteri che ci derivano da uno degli elementi in questione.”

“Scusa, ma voi siete in cinque.” La interrompe Wesley. Monica si gira a guardarlo e si stupisce di quanto azzurri sono i suoi occhi, oltre a rimanere stupita da quanto sia carino. Sfoggia un sorriso dolce fatto a posta per lui e ricomincia a parlare.

“Sì, siamo in cinque. Anna è la nostra custode delle Chiavi. Lei ha in se un piccola porzione dei nostri poteri che le permette di aprire e chiudere le chiavi. Le chiavi sono oggetti magici che ognuna di noi ha fatte appositamente per poter viaggiare nei nostri…come potrei definirli, ragazze.” Chiede alle amiche.

“Santuari.” Dice Sasha.

“Templi.” Ribatte Miky.

“Case alternative.” Prova Notte.

“Ok… chiamiamole Case, come quelle dei Cavalieri dello Zodiaco, per intenderci.” La Scooby la sta guardando piuttosto perplessa. “Diciamo che le chiavi ci aiutano a viaggiare in una dimensione parallela nella quale sono presenti queste Case, dove possiamo far confluire i nostri poteri per sistemare le cose. Questo facciamo di solito. Anna soltanto può decidere quando aprire un varco e quando lo fa, lo apre per tutte noi, perché per funzionare al meglio dobbiamo lavorare insieme.”

“Dove vi siete conosciute?” chiede senza molta logica Spike. “Insomma, siete cinque prese a caso? Sì, sono curioso dei particolari!” Le cinque si girano verso di lui. Quando lo fissano restano tutte a bocca aperta per parecchi secondi… sono italiane, vero, sono giovani, vero, sono Signore degli elementi, vero, ma non sono stupide, né, tanto meno, cieche: sanno di avere davanti uno degli esemplari maschi più appetibili del mondo intero. È Sasha a riprendersi per prima.

“Ci siamo conosciute in un forum… in Rete.”

“Per Internet dici?” domanda Willow.

“Sì. Facciamo parte di un fan club di un telefilm. Anzi più che altro di un attore stupendo.”

“Come si chiamerebbe questo tizio?” chiede Buffy sempre interessata a gossip.

“James Marsters. È bello come il sole.” Sospira Miky, seguita a ruota dalle sue amiche.

“Oh, lo conosco!” dice Buffy esaltata. Ha trovato un punto in comune con quelle strane tipe. “Lavora con quell’attrice molto brava…aspetta si chiama… Sarah-Michelle Geller.”

“Sì!” esultano in coro le altre.

“Possiamo tornare a noi e lasciare perdere i pettegolezzi?” chiede Giles seccato da quella interruzione, ma nessuno sembra stare ad ascoltare.

“Oltretutto, il qui presente Spike ci assomiglia un sacco a James. Capelli a parte.” Nota Notte. Tutte si fermano e cominciano a scannerizzarlo, facendolo sentire a disagio.

“Ehy… la potete smettere? Non sono un fenomeno da baraccone, io!”

“Sai è difficile smettere di guardare un bel uomo.” Sentenzia Princes che non stacca lo sguardo da Wesley da un paio di minuti. “Sai, Wes, tu sembri la copia sputata di Alexis Denisof, l’attore che piace a me!” gli dice in un sorriso, mentre le sue compagne continuano a girare intorno ad uno Spike ormai rassegnato.

Buffy rimane interdetta a guardare la scena: non sa come mai, ma le dà molto fastidio vedere quelle ragazze che cercano di mettersi in mostra davanti al suo vampiro. Alt, suo? E questo da dove usciva? Non è suo e quelle possono fargli quello che vogliono, anche violentarlo, se desiderano (lo desiderate??), tanto a lei non cambia la vita. Infatti, per smentire al meglio le sue idee, si avvicina a Spike tirandolo per un braccio lontano da quelle scalmanate.

“Continuate a spiegare la situazione.” Il silenzio torna generale.

“Hai ragione.” Dice Anna.

“Perché non siete in questa dimensione a rimettere le cose a posto?” chiede Xander intelligentemente.

“Perché vedi, per poter far sì che i nostri poteri sistemino una situazione generale, il caos deve essere globale. Il freddo di questi giorni è limitato a Sunnydale. Usando i nostri poteri per ripristinare questo singolo puntino geografico, sconvolgeremmo tutti gli equilibri planetari.” Spiega con serietà Miky.

“Giusto, quindi siamo venute direttamente qui per fermare la causa di questi disastri.” Finisce Sasha timidamente.

“E come?”

“Prendendo quella sciagurata di Lytis e riportandola alla sua dimensione.” Sbotta Monica alterata al pensiero di quello che è successo a Sunnydale.

“Chi è questa Lytis?”domanda Anya mentre conta una mazzetta di soldi presi dalla cassa.

“Lytis è una Signora, come noi, solo del Ghiaccio. Governa e mantiene una dimensione parallela alla nostra. Aveva già chiesto ad Anna il permesso di estendere un po’ del suo ghiaccio sulla terra, ma lei gli ha detto di no.” Dice Notte.

“Solo che non si è arresa! Ed è venuta qui per poter iniziare il suo piano di conquista del mondo.”

“Cioè, vorrebbe ghiacciare il mondo?” riassume Xander per tutti.

“Sì, più o meno.” Risponde Princes che tenta in tutti i modi di avvicinarsi ad un malcapitato Wesley.

“Noi dobbiamo prenderla e sbatterla nella sua dimensione con le chiavi.” Conclude Anna tranquilla.

“Ma perché partire da Sunnydale e non da, che so, Londra, New York?” Chiede una Dawn curiosa. Tutte le teste si voltano di scatto verso di lei.

“Bhe, è logico… qui c’è la Bocca dell’Inferno… vuoi mettere la quantità di energia demoniaca da poter usare?” risponde incredula Monica.

All’improvviso un cellulare suona: è quello di Anna.

“Oh, è Sabi…il mio ragazzo. Ciao amore! Al mare? Ehm… sì, magari domani. Sai adesso ho qualche cosina da fare. Lo so… sì… vederci stasera? Sì, passa da me alla solita ora. Sì tesoro… ti amo anche io… ti aspetto… ciao. Ehm… scusate. Ma dovevamo andare al mare con il mio fidanzato.” Cerca di giustificarsi lei.

Giles si mette le mani nei capelli: comincia ad avere un certo mal di testa. Di solito deve far fronte solo a pochi ragazzi insieme, con l’arrivo di queste strambe, le sue preoccupazioni aumentano.

“Dove risiederete?” chiede con una punta di timore: in casa sua cinque pazze non le vuole.

“Oh, a casa nostra ovviamente.” Dice Notte come se niente fosse. “scherziamo, mi aspettano i tortellini questa sera a cena.” Esclama in delizioso dialetto bolognese.

“E io devo andare agli allenamenti.” Le fa eco Sasha. “Quest’anno puntiamo alla serie A1, devo fare il tifo: forza Rari Nantes Sori!!” Urla felice.

“Sì, Rari Nantes Sori… o un suo giocatore?” la prende in giro Princes facendola diventare bordeaux.

“No, Solo Rari Nantes!”

Un altro squillo di cellulare, stavolta di Miky.

“Oh che cavolo, mia madre! Sì… sono fuori. Con chi? Bhe con 4 amiche, due osservatori, due streghe, una Cacciatrice ed un vampiro… oltre ad altri ragazzi. E chi scherza, è vero… uffa, non mi credi mai. Si torno per cena, anche prima…” chiuse sbuffando. “Che palle! Solo perché ho sedici anni vuole controllarmi di continuo.”

“Hai la mia stessa età!” esclama Dawn. “Potremmo diventare amiche!”

“Lei ha sedici anni? Ma è piccola.” Analizza scandalizzata Willow “Come fa ad essere una di voi?”

“Bho… ha i poteri, quindi è una di noi.” Dice Notte tranquilla.

“Voi parlate tanto di poteri, ma non ci avete mostrato nulla.” Richiama l’attenzione Anya. “Insomma, vedere per credere.”

Princes alza le spalle e prende il foglio su cui aveva scritto in precedenza, lo lancia in aria e questo diventa una fiamma arancione che scalda tutti i presenti. La ragazza muove le mani e questa cambia forma, diventando un uccello che plana sul bancone per poi estinguersi, prima di far diventare cenere tutta la biblioteca del negozio.

“Io controllo il fuoco.” Dice poi per concludere.

Vedono Notte che volteggiava tranquilla, facendo levitare attorno a se tutte le piume trovate lì attorno.

“L’aria.” Dice Wesley.

“Esatto!” risponde, appunto, Notte.

“Quindi restano la terra e l’acqua.” Dice Spike guardando le due rimaste.

Miky guarda delle pietre presenti su una delle mensole e le attira a se: ne prende in mano una, che da verde malachite che è, diventa di colore nero e lucente.

“La terra sono io.” Dice semplicemente, mentre ripone la pietra dove l’ha presa e Sasha per dare l’ultima dimostrazione, prende un po’ di neve dal davanzale, la squaglia e comincia a farle prendere le forme più bizzarre, infine l’evapora.

“Acqua. Adesso ci credete?” Chiede poi a tutti che le guardavano a turno a bocca aperta. Per forza che le credono, dopo quello che hanno visto!

“Ma lo sai, Spike, che sei veramente bello?” domanda Anna al vampiro che ghigna diabolico guardando la Cacciatrice, mentre quest’ultima inizia ad arrabbiarsi.

“Ma come fate a pensare che sia bello? Con quei capelli?”

Le ospiti la guardano con educata incredulità.

“Ma che domande fai, Buffy? Tu hai gli occhi per vedere?” chiede Princes sconvolta. “Insomma, ha un volto spettacolare, un corpo sodo, snello e agile, dei capelli splendidi, uno spolverino da urlo e due occhi che sembrano rubati al cielo.” Poi si gira verso Wes “Anche i tuoi occhi sono bellissimi sai…” poi torna verso Buffy ancora con la bocca aperta. “Insomma, solo una pazza non ci proverebbe con uno come lui.”

“Già!”

“Vero!” esclamano le altre Signore e Spike sghignazza compiaciuto.

“Vedi, Cacciatrice, c’è chi mi apprezza. Dovresti farlo anche tu, sono sicuro che non te ne pentiresti.” E ride scaldando il cuore di tutte le donne presenti con la sua risata calda e sexy.

“Madonna che fusto.” Sussurra Sasha ad Anna che non può che annuire.

“Oh cavoli, è tardi… a casa mi aspettano.” Dice Chiara guardando l’orologio. “Anna, le chiavi.”

“Sì, meglio andare. Torniamo più tardi. Intanto voi tirate fuori una piantina della città, così poi analizziamo meglio i posti dove può essersi nascosta quella scriteriata di Lytis.” Finì Princes lanciando un occhiolino a Wes che si ritrova a scuotere la testa sconsolato. Ma perché Angel lo aveva mandato lì? “Ci vediamo dopo, Wesley.” Gli sussurra all’orecchio con fare malizioso.

Le cinque si raggruppano al centro della stanza ed Anna. La ragazza apre un varco luminoso, simile ad uno Stargate, poi, tutte e cinque, salutano la Scooby con la promessa di rivedersi a breve. Scompaiono senza far rumore e al Magic Box rimane solo silenzio.

“Non è stato solo uno strano sogno, vero?” chiede Xander ancora  incredulo.

“Temo di no. Dobbiamo veramente contrastare una specie di regina dei ghiacci.” Dice Buffy. È ancora arrabbiata perché Spike era oggetto di desiderio di quelle cinque. ‘Spike è mio, mio soltanto! Un attimo…oh Dio…’ pensa mentalmente diventando di color fucxia.

“Bhe, chi la vuole una tazza di the?” chiede Wes. Ha ancora in mente la voce bassa e volutamente roca di Princes e un brivido di eccitazione gli parte dal collo… meglio non pensarci, lui ha Fred che lo aspetta a Los Angeles, la sua dolce Fred.

Seguono tutti Giles al retro del negozio in silenzio, fino a quando Dawn esclama:

“Ha la mia stessa età ed è piena di poteri! Non è giusto… vorrei essere… una chiave!”

 

Capitolo 2

 

Poche ore più tardi, ecco tornare le cinque italiane che appaiono grazie al potere delle chiavi.

“Allora, ci diamo da fare?” comincia Princes pratica, mentre si siede, “casualmente” vicino a Wesley.

“Ehm, sì… ecco qui la carta della città.” Fa Giles pulendosi gli occhiali. Sul tavolo è aperta la piantina già divisa in sezioni.

“Ok, andremo a pattugliare. Ognuno di noi controllerà una zona della città. Tara e Willow, voi andate al Campus. Anya e Xander, la zona industriale. Giles, lei si prenda Dawn e tenga d’occhio la zona attorno al Magic Box. Spike, tuoi i cimiteri, io prenderò la zona attorno all’ex liceo.” Programma Buffy.

“E io?” chiede Wes che si sente messo da parte.

“Oh, è vero… non sono abituato ad averti tra i piedi. Vai nella zona del Bronze. Voi cinque dividetevi scegliendo un gruppo.”

“Io vado con Spike!” urlano più o meno contemporaneamente quattro di loro circondando il vampiro che già sghignazza.

“Coraggio ragazze, prima o poi vi soddisfo tutte.” Qualcuna arrossisce, altre sospirano.

“Spike, smettila…” sibila Buffy disturbata dall’atteggiamento di quelle cinque, anzi, quattro, visto che Princes sembra più interessata a Wesley che a Spike.

“Potremmo tirare a sorte, così la smettono.” Propone Xander, un po’ invidioso del successo dell’ossigenato.

“Facciamo così, per non fare torto a nessuno, venite tutte con me. Ho paura che se mi metto a scegliere, poi vi arrabbiate e fate a botte.” Dice Spike conciliante e loro sorridono.

“Io, invece, vengo con te. Sono curiosa di conoscere questo Bronze. Andiamo bel uomo.” Fa Princes sbattendo le ciglia freneticamente.

“O-ok.” Balbetta un disperato Wesley.

 

“E per finire, questo è il Restifield, il cimitero maggiore della città. Io abito qui.” Fa Spike come un perfetto cicerone. Le ha portate in ogni campo santo della città, scontrandosi anche con qualche vampiro desideroso di diventare polvere. Anna, Notte, Miky e Sasha hanno sospirato incantate guardandolo combattere, finendo con uno scroscio di applausi la sua performance.

“Oh, ci fai vedere la tua casa?” chiede Miky con gli occhi verdi luccicanti di curiosità.

“Non so se è il posto migliore per delle belle ragazze come voi.”

“Belle ragazze… wow!” fa Eco Notte sciolta dal complimento.

“Venite, seguitemi.” Spike le guida per le lapidi con sicurezza. Alcune di loro sospirano guardando il modo in cui cammina, con lo spolverino che si muove alzando la neve. Sembra un grosso felino nero. Si fermano davanti ad un edificio piuttosto piccolo, bianco lucido, con il tetto carico di neve e la porta di legno massiccio. Spike apre la porta e con un gesto d’altri tempi le invita ad entrare.

“Ohh…” esclamano in coro le quattro ragazze. Non che ci sia molto da stupirsi: un sarcofago, un frigo, la poltrona e la Tv sono le uniche cose presenti nella piccola cripta.

“Bhe la parte migliore è sotto. C’è il letto.” Dice Spike con un sorriso malizioso. Qualcuna avvampa, sicuramente pensando a che farebbero loro nel letto con lui (chi avesse qualche idea me lo faccia sapere, sono curiosa…).

“Immagino la comodità…” mormora Sasha.

“E’ confortevole come cripta. Voi non avete mai visto io tuguri che ci sono qui in giro… mostri senza un minimo di senso estetico.” Le ragazze ridacchiano sotto i baffi.

“Tu invece hai tirato su un posto veramente…carino.” Conclude Anna facendo una smorfia mentre Spike apre il frigo per tirare fuori la sua abituale dose di sangue.

“Scusate, ma ho fame e dubito che troverò qualcuno disposto a farsi dissanguare.”

“Non ci giurerei…” Dice seria Notte. “Come mai non cacci come gli altri vampiri?” domanda poi.

“Eh…è una lunga storia, sapete? Che posso dire… ho un maledetto chip conficcato nel cervello che non mi permette di fare del male alle persone. Se ci provo scatta una scarica elettrica e mi fulmina la testa provocandomi lancinanti dolori. Non è una cosa che auguro a qualcuna di voi…al babbeo forse, ma non a voi.”

“Oh, grazie, sei gentile.” Balbetta Miky.

“Ed è per questo che sei rimasto a lavorare con Buffy?” chiede Anna acuta.

“Bhe… diciamo di sì.” Risponde un po’ a disagio Spike. “Ho scoperto che posso picchiare i demoni quindi…”

“Quindi…?”

“Quindi resto qui a menare un po’. Sono un vampiro, ho un disperato bisogno di violenza, io!”

Le quattro annuiscono pensierose.

“Tutto qui?” domanda infine Sasha. “Cioè, demoni ce ne sono ovunque… perché resti a farti insultare da Buffy e la Scooby? Potresti vivere in pace da un’altra parte.”

“A casa mia, per esempio!” finisce Notte sorridente.

“Ehy, non vale, anche io volevo dirlo.” Le fa eco Miky facendo sorridere Spike sempre più lusingato.

“Siete veramente incredibili. Era da parecchio tempo che non ricevevo tutti questi complimenti. A parte Dawn qui non c’è nessuno che mi vuole.”

“Forse chi ti dovrebbe volere, non lo ha ancora capito…” lascia in sospeso Anna attirandosi un’occhiata penetrante da Spike.

“Cosa vorresti dire?”

“Uhm… nulla.”

Spike le si avvicina sensualmente, cose che porta uno strano formicolio alle gambe della fortunata Anna.

“Tu, piccola principessa, scherzi con il fuoco.” Le sussurra lui all’orecchio, lasciandola con un colorito piuttosto acceso.

“Però ho ragione.” Riesce a borbottare.

Spike la fissa in cagnesco, poi, inaspettatamente, si mette a ridere fragorosamente, facendo rilassare le ragazze che avevano immediatamente intuito che la situazione si era fatta tesa.

“Hai le palle, ragazza… mi piace questo in una persona.” Si accende una sigaretta, cosa che fa storcere il naso ad alcune, ma non si preoccupa di spegnerla. “Voi la pensate come lei?”

Un coro di sì si leva da Notte, Sasha e Miky.

“Tutte contro di me…va bene. Avete ragione, dovrei andarmene, ma chi ci riesce con Buffy qui?” Ecco qui, la cruda realtà. “Il problema è che lei mi detesta.”

“Ma lei non ti odia, direi.” Esclama Miky convinta.

“Non dire scemenze.”

“Ma no, sono sicura di avere ragione! Non hai visto come era seccata che tu fossi con noi? È gelosa, ma non ha coraggio di ammetterlo!” Spike la guarda come se fosse una pazza.

“Sei completamente fuori di testa… tu lo sai vero?” le chiede infatti.

“No, Miky ha ragione. Era piuttosto incazzata Buffy. Potremmo farla ingelosire.” Propone Sasha con la sua mente diabolica (ah ah ah ah ).

“Ragazze, non mi sembra il caso, poi ci andrei di mezzo io, lo so già!” sbotta Spike leggermente preoccupato. Notte sbuffa pesantemente e gli si pone davanti cercando di non sbavare troppo.

“Senti, tu vuoi Buffy?” chiede determinata.

“Certo!” risponde lui prontamente.

“Quindi bisogna armarsi e lottare per far in modo che lei capisca che sei l’unico uomo per lei.”

“La ami?” domanda Anna a bruciapelo.

“Come nessuna altra donna al mondo.”

“Allora fidati di noi!” fanno in coro le Signore. In lontananza si sente una risata satanica (non preoccupatevi, nessuno rema contro, ma dava meglio l’idea del complotto…).

 

Nel frattempo in una strada polverosa e piena di ragazzi semi ubriachi, cammina lenta una coppia che peggio assortita è difficile. Wes e Princes stanno tranquillamente raggiungendo il Bronze, cercando di scavarsi un sentiero tra la neve fresca, grazie anche a lei ed i suoi poteri, con cui scaldano l’ambiente circostante.

“Allora, Wesley, dimmi un po’ di te? Che fai nella vita? Abiti qui a Sunnydale? Ma, soprattutto, sei fidanzato?” lui la guarda un po’ contrariato: non ama parlare molto di se, è un tipo timido, ma come la guarda cambia idea. Come si fa a dire di no ad una ragazza che ti fissa con gli occhini spalancati adoranti? Non si può, infatti! Nessuno mi resiste (questa è la battuta venuta meglio, mi sa…).

“Io abito a Los Angeles e lavoro…. Bhe direi che lavoro per uno studio di avvocati, in generale. Anche se sono avvocati infernali, per la maggior parte dei casi.”

“Uhm…. Interessante…”

“Insomma… preferivo la Angel Investigation. In realtà ho sempre continuato il mio ruolo di Osservatore e Cacciatore di demoni.”

“Oh, questo è ancora meglio. Immagino che i muscoli te li sei fatti a suon di cazzotti… bravo!!” dice spensierata Princes.

“Mi sono fatto più occhi neri che muscoli, ma mi piace il mio lavoro.”

“E come mai sei qui?”

“Il mio capo ha preferito lasciare questo caso a me. Lui deve badare a suo figlio… sta cominciando ad avere strane abitudini” mormora a bassa voce Wes.

“Che tipo di abitudini?”

“Mordere a sangue chi lo tiene in braccio… crediamo abbia bisogno di una quantità di globuli rossi giornaliera adesso che sta crescendo.” L’osservatore si blocca davanti alla faccia perplessa della ragazza e così capisce che, in effetti, non le ha spiegato nulla della natura di Connor. “Vedi, Angel, il padre, è un vampiro. In effetti anche Darla, sua madre, lo era.”

“E come hanno fatto a procreare?”

“Bella domanda… credo che i Power that Be abbiano aiutato la cosa.”

“Ah.” Conclude lei senza aver ancora completamente capito la cosa, ma subito si riprende. “Non hai ancora risposto alla domanda più importante. Sei fidanzato?” lui scuote leggermente la testa.

“In realtà no.” Risponde un po’ ermetico.

“Che tradotto significa che c’è una ragazza che ti piace?”

“Sei perspicace. Sì, ce n’è una.”dice con voce sognante Wesley.

“E come si chiama?”

“Fred!”

“EH??!!??” No, pensa Princes, non è possibile che l’uomo più bello e sexy che ha incontrato in quest’ultimo mese almeno sia dannatamente…

“Non sono gay, non guardarmi così. Fred sta per Winifred.” Il sospiro di sollievo di Princes fa volteggiare freneticamente i fiocchi di neve attorno a lei.

“Scusa… non che essere gay sia un problema, ma sarebbe uno spreco di ottima carne maschile. Quindi… Fred. Lavora con te?”

“Sì… è una scienziata. Fisica, per la precisione.” Princes fa una smorfia eloquente.

“Io odio la fisica.” E Wes sorride, ripensando che anche lui a scuola non andava bene nelle materie matematiche, anzi, andava bene perché era un secchione, ma non gli piacevano neppure un po’.

“E tu che mi dici di te?” domanda lui tutto sommato incuriosito dalla sua compagna della sera.

“Che vuoi sapere?”

“Uhmmm… vediamo… Princes, che nick è?”

“In realtà sarebbe Princes of the Universe, come la canzone dei Queen, hai presente?” e prese a canticchiarla “Solo che è troppo lungo da dire tutto, quindi per abbreviare sono solo Princes, oppure direttamente Monica. Sempre meglio di mille altri nomi che mi sono stati affibbiati negli anni, quali Moka, Moncica, Moncaca, Mony etc… Poi Princes dà un’aria di serietà, non ti pare??”

“In effetti.”

“È ovvio che tu puoi chiamarmi come preferisci, anche orsetto dolce se ti fa piacere.” Conclude lei lasciandolo a bocca aperta.

“Tu sei un po’ fusa…”

“No! Ci sto solo provando come una dannata. Vedi, da tempo porto avanti una politica severa con gli uomini. Non mi nascondo mai, dico le cose come stanno, a costo di fare figuracce o di farli restare a bocca aperta: così non hanno scuse, sono obbligati a capirmi, così non possono accampare scuse tipo ‘oh, non lo sapevo’ e similari. Non pensi anche tu che sia un ottimo risparmio di tempo?”

Saggiamente Wes decide che è meglio astenersi dal darle una risposta.

“Per esempio,” continua lei imperterrita, mentre un cumulo di neve cade dietro di loro dal tetto “questa tua Fred sa dei tuoi sentimenti?”

“Ovviamente no.”

“E perché? Dovresti andare da lei e dirle tutto quello che provi e pensi, come credi che potrà anche solo pensare a te se tu non fai una qualche mossa? Magari lei ci ha pure provato e tu non avrai capito i segnali… tipico!”

“E di grazie, perché sei convinta di ciò.”

“Perché succede sempre così. Le ragazze si fanno il mazzo ogni volta per far capire al ragazzo che sono lì disponibili e pronte, in tutti i mezzi e i portatore del cromosoma Y fanno orecchie da mercante… e la cosa peggiore è che poi osano dire che noi donne siamo complicate!! Inaudito! Perché non dici a Fred quello che provi per lei?”

Wes balbetta qualcosa che Princes non capisce. “Ripeti…”

“Perché tanto sarebbe inutile! Lei non mi ha voluto un tempo e non mi vuole neppure ora.”

“Ne sei così certo? O è cieca o e stupida.” Conclude rapidamente lei.

“Non tutte sono come te che mi trovi così carino.” Princes si gira di scatto bloccandolo per le spalle contro un muro.

“Tesoro, gli specchi servono per guardarsi, li hai mai usati di recente? Perché, vedi, davanti a me non c’è un ragazzo carino, bensì un uomo fatto, maturo, con due occhi splendenti che sembrano due zaffiri, profondi come il mare; un uomo con un sorriso terribilmente seducente proprio perché non sa di averlo; un uomo con un corpo tonico e muscoloso; un uomo con un cervello sopraffino e soprattutto un uomo con un culo da urlo! Solo una cieca o una pazza potrebbe non essere neppure vagamente interessata a te!” Wesley è diventato di color rosso porpora a sentir elencare tutte le sue…ehm… qualità. “Deve essere un vizio delle americane… anche Buffy non capisce la fortuna che ha con Spike che le gira attorno.”

“Spike è un vampiro.”

“Non è solo un vampiro… è un vampiro figo, la differenza è sostanziale!”

Wesley non vuole ammetterlo, ma quella ragazza le piace un po’. Ha una schiettezza che difficilmente trova in giro, se non si esclude quella svitata di Anya, quasi si assomigliano.

“Ecco il Bronze.” Esclama Wes mostrando l’insegna al neon che capeggiava sopra di loro.

“Perfetto! Avevo proprio sete!”

I due varcano la soglia del locale e si ritrovano davanti a pochi sparuti avventori, oltretutto piuttosto annoiati.

“Che strano, di solito c’è più gente che gira qui dentro.”

“Colpa della neve, fusto. Il gruppo che doveva suonare non è riuscito ad arrivare.” Risponde una interessata cameriera. Interessata al sedere di Wes si intende.

“Oh.” Princes leggermente infastidita dalle attenzioni della rivale, prende sotto braccio Wes che immediatamente si sente come il bambino di Salomone, quello conteso dalle due madri.

“Tesoro, mi offri qualcosa?” chiede con una voce un po’ velenosa.

“Ehm… ok?”

“Un bacardi freezer alla pesca, grazie.” Princes scocca un’occhiata soddisfatta all’altra ragazza che li guarda quasi offesa.

“E una birra chiara.”  Mentre la cameriera se ne va, Wesley è illuminato da una rivelazione. “Ehy, questa non è un’uscita canonica, non siamo qui per divertirci… dobbiamo trovare Lytis!”

“Sì, è vero…ma ti posso assicurare che lei non è qui.” Risponde lei con quasi noncuranza.

“E tu come fai a saperlo?”

“Vedi del ghiaccio qui intorno? A parte quello nei bicchieri. No caro mio, quando la troveremo sarà tutto freddo e ricoperto da almeno quindici centimetri di ghiaccio spesso e duro. Fidati.”

“E quindi che ci facciamo qui??” domanda esasperato mentre la cameriera gli porge la birra.

“Brindiamo a noi!” Risponde lei allegra alzando la bottiglietta piena di liquido rosa e Wes si mette le mani nei capelli disperato.

“Su, credo che un po’ di baldoria potremmo farla.” Dice lei sorridendo maliziosa. “Balliamo?”

 

“E poi tutte lì a urlare ‘Ci vado io con Spike, ci vado io!’ ma chi si credono di essere?” sbotta una Cacciatrice letteralmente infuriata mentre prende a calci un soffice cumulo bianco davanti ad un liceo, o quello che ne resta, completamente ghiacciato. “Uffa! Io ci dovevo andare con Spike.” Urla infine, poi, sconsolata, si siede su un masso della sua ex scuola e sospira. Poi , tutto ad un tratto, appare un vampiro che la assale. Ci mette due mosse a farlo cadere sulla schiena, pronta ad impalettarlo quando…

“Buffy Summers? Ehy ciao!” dice lui ritraendo il volto della caccia.

“Uhm… ci conosciamo?” chiede lei un po’ spiazzata.

“Sì, sono Holden Webster, eravamo a scuola insieme, storia europea. Ti ricordi di me?”

“Certo! Certo!” risponde lei con una nota falsa nella voce.

“Tranquilla, so che non sono stato una grossa parte della tua vita.”

“No, solo… non ti avevo riconosciuto, sai la tua faccia tutto demone… e penso che sei un po’ ingrassato.”

“Oh sì!, cioè… be, ho fatto un po’ di Tae Kwon Do…”

“Forte.”

“Sì.” Scende un po’ di silenzio imbarazzato.

“Allora…” riprende Buffy “Come stai?”

“Apparentemente morto.” E sorride. Ha due bei occhi azzurri, pensa Buffy, ma non belli come quelli di Spike. “E mi sto laureando in psicologia, mi piace molto. Pensa che per un anno ho fatto il medico interno all’Ospedale mentale di Sunnydale.” E nel frattempo cambia volto in quello demoniaco di nuovo e di nuovo in quello normale.

“Whoa, posso cambiare la mia faccia come voglio?”

“Sì. Adesso sembri umano.”

“Quindi, in realtà, sono un vampiro. Fico. E tu li combatti per lavoro?”

“Oh no, purtroppo non mi pagano per questo.”

“Per questo dicevano che fossi strana.”

“Già…” mormora lei abbacchiata.

“Allora quando dicevi che non eri connessa, c’era una specie di affermazione intrinseca…”

“Ehy, blocca tutto. Allarme psicologia.”

“Scusa…” dice Holden ridacchiando. “Stavo solo pensando.”

“Non è colpa tua, in realtà… credo che avrei proprio bisogno di una terapia emozionale sul morto cattivo.”

“Interessante… parliamone.” Si siede su una roccia e fa sedere Buffy vicino a lui su un masso spazzato dalla neve. “Allora, incontri qualcuno e formi un legame.”

“Sì, però non è mai l’ultimo.” Si lascia andare alla fine Buffy, che in fondo ha voglia di parlarne.

“Intendi tutte le relazioni o solo le tue?”

“Penso siano le persone fuori che lo fanno.   Solo… sono un bersaglio impossibile proprio… con precisione mortale.”

“Pensi che stai provando a proteggerti?”

“Proteggermi? Dal Crepacuore, sofferenze, violenza e possibile morte? Non proprio.”

“No, proteggerti dal dover combattere. Questo intendevo.” Dice Holden .

“Guarda che io combatto, ogni notte, contro chiunque!”

“Allora il problema è loro, tu sei tranquilla e non ci arrivano.”

“È…è diverso! Mi stai confondendo perché sei cattivo.” Balbetta Buffy e Holden ride.

“Io penso che hai solo qualche dolore qui “ed indica il cuore “E ne sono anche felice, perché ora sono cattivo. Però dovresti tararti su. Non è esattamente un discorso da cattivi, però..”

“Forse dovremmo pensare di pestarci un po’.”

“Giusto… non stiamo per lottare fino alla morte?”

“Un’onorata consuetudine” risponde Buffy alzandosi agilmente.

“Sai, ho una grande sete di sangue, sto aspettando la lotta e hey, non è niente di personale, sai?”

“Oh, lo so, non ti preoccupare.”

“Quasi quasi vado a salutare i nostri ex compagni di liceo.”

“Sai che non lascerai questo cimitero, vero?”

“Uh, uh… le parole ‘complesso di superiorità’ non ti dicono niente?”

“Pensi che ti lascerò uccidere centinaia di persone?”

“No, no. Non parlavo della battaglia contro il male, non è questo il problema.”

“Non ci sono problemi, non crearmeli.”

“Dobbiamo finire di parlare delle tue storie. Dimmi sinceramente, il divorzio dei tuoi… di chi è la colpa?”

“Ehy, colpo molto basso… sei proprio cattivo!” esclama furiosa lei.

“Dai, su. Rispondi sinceramente.”

“Uhm… mio padre…”

“Quindi, di tutte le tue relazioni… che inconsciamente sapevi che erano totalmente condannate…   Di chi è stata la colpa?”

“È totalmente diverso!!”

“Dici?” Holden sta pizzicando i nervi scoperti di Buffy con una precisione che è quasi ammirevole. “Avanti, la figura paterna ti guida…” Lei sospira e si siede.

“Se solo sapessi quello che ho fatto, quello che ho voluto…e chi voglio in realtà.”

“Ehy, Buffy, sono qui per ucciderti, non per giudicarti!” (scusate, dovevo metterla io la amo sta frase. È spettacolare!)

“L’ultimo ragazzo che ho avuto era un ragazzo tranquillo, normale, a parte quella di essere un militare. Però era così mortalmente noioso! Soprattutto dopo che la mia prima storia è stata con un vampiro… e che vampiro! Un maledetto vampiro che mi ha lasciato per darmi un vita normale e che si ritrova con un  bambino di tre anni!” esplode infuriata prendendo a calci qualsiasi cosa gli capita sotto piede.

“Oh, oh…. Stiamo arrivando al fulcro del problema.” Dice Holden esaltato. “Quindi ti piacciono i vampiri… interessante.”

“Non i vampiri, un vampiro, gli altri li uccido, tutti!”

“Tutti?”

“Tutti… tranne Spike, ma lui è un caso particolare.”

“Uhm… e perché è così particolare?” scava lo psicologo, scava lentamente, ma inesorabilmente.

“Bhe, ha un chip che non gli permette di fare del male a nessuno.”

“E allora? È più facile da impalettare, ti pare?” Buffy prende a pensarci intensamente.

“Mi sa che forse non voglio che se ne vada… è divertente!”

“Visto, ti piacciono i vampiri a lungo andare. Magari pure io ti piacerei… vuoi una storia con me, Cacciatrice.” E così dicendo tira fuori il volto della caccia e la assale, ma Buffy con un agile salto lo ignora.

“Sai, sei stato molto gentile.”

“Oh, non ti preoccupare, certe cose si riescono meglio a dire a degli estranei.” Cominciano a prendersi a pugni, ma Holden non riesce a toccarla, Buffy è troppo forte per lui, infatti ci mette ben poco a farlo diventare polvere.

“Mi spiace, ma non sei simpatico come Spike.” Decide che la cosa migliore è tornare al Magic Box, non ha trovato Lytis, ma ha capito qualche cosa su di se, tipo che in fondo Spike le piace.

Mentre si allontana dal liceo, non si accorge di due occhi coloro del ghiaccio che la sta fissando preoccupata.

 

Capitolo 3

 

Al Magik Box l’atmosfera non è delle più distese: la Scooby non ha scovato nulla, Wesley sembra reduce da un uragano tropicale, Spike non fa che parlare con le Italiane e Buffy è furiosa, sia per la ricerca andata male, che per le continue smancerie a Spike. Nulla sta andando secondo i suoi piani.

“Allora, novità?” chiede inviperita a chiunque voglia darle una risposta.

 “No, nulla.” Dice Giles pulendosi freneticamente gli occhiali per l’ennesima volta in quella serata.

“Sembra scomparsa nel nulla…” sussurra Anna completamente immersa nella contemplazione di Spike che sorride a Sasha.

“Ma non può!” esclama Xander “Insomma, non l’abbiamo ancora sconfitta… non può essere così maleducata.”

“In realtà sappiamo che non se ne è andata solo perché continua a nevicare e a ghiacciare tutta la città.” Analizza Wesley “Giusto?”

“Perfetto tesoro.” Risponde Princes sorridente, Princes che sta notando come le sue amiche stessero parlando a voce insolitamente alta con il vampiro biondo.

“Quindi la tua ex ti ha mollato per un demone del caos? Eeek! Che schifo!” Dice Miky

“È stata una cosa umiliante.” Continua per lei Spike.

“Oh, povero piccolo.” Fa con voce dolce Notte che gli dà delle piccole pacche sulla spalla, come per tirargli su il morale.

“E voi bellissime ragazze, lo avete un fidanzato?” chiede lui malizioso “Altrimenti potrei prenotarmi io…” un coro di risatine soffocate accoglie la sua offerta. Princes capisce in un lampo che c’è qualcosa che bolle in pentola, si avvicina ad Anna che sta osservando con sguardo critico la Cacciatrice.

“Sorellina…” comincia la più anziana delle due a bassa voce “Che state facendo?”

“Nulla, piano A: far ingelosire Buffy.” Risponde la più giovane seriamente. “Vogliamo che Spike sia felice.”

“Ah… perché?”

“Perché è simpatico. È bello. È sexy… e ti devo dire io queste cose?”

“No, però mi piace sentirtele dire…Quindi il piano prevede di provarci con lui in tutte le maniere possibili ed immaginabili fino a quando lui capitola?”

“No! Facciamo finta di provarci… ok, ci proviamo veramente, ma per far ingelosire Buffy. E cerchiamo di insegnare a tirarselo un po’. Il vampiro zerbino non va più di moda.” Esclama Anna convinta.

“E sia. Mi sembra un bel piano.”

“Grazie. Tu ci aiuti?”

“Ovvio, anche se le mie forze sono tutte proiettate su quel fusto di Osservatore.” Si girano entrambe verso Wesley che si stava versando una tazza di the per lui e Giles.

“Bhe… mica male.”

“Stupendo, ma andiamo a parlare di cose serie.” Fa Princes nuovamente concentrata sulla missione. “Allora, smettiamo le smancerie per dieci minuti.” Ordina perentoria. Si capisce in questo istante che lei è la più vecchia di tutte le Signore (sigh…) “Riassumete se avete visto qualcosa di strano.”

“Al campus sempre quello… gente arrapata, mensa schifosa e lezioni inutili.” Sintetizza abilmente Willow, seguita da Tara che annuisce.

“Idem per la zona industriale… ovviamente senza mensa e lezioni. Ma la gente arrapata sì, quella mi sa che è ovunque.”

“Al Bronze non c’era…” mormora Princes più a se stessa che agli altri “Nessuno di voi ha visto una zona completamente immersa in un cubo di ghiaccio?” chiede, ma riceve solo cenni negativi.

“Forse è nascosta in qualche grotta.” Prova a dire Anna.

“Bhe di grotte ce ne sono nelle colline attorno alla città. Oppure…” pensa ad alta voce Buffy “I cunicoli dell’Iniziativa.”

“Ma non erano stati bloccati?” chiede Anya, mentre sul volto di Spike passa un lampo di inquietudine che sfugge a tutti.

“Questo non vuol dire che non possano essere sbloccati.” Dice, giustamente Giles mentre si pulisce gli occhiali.

“Allora andiamo a vedere questi posti. Tutti insieme.” Ordina Buffy alzandosi dal bancone su cui era seduta.

La nutrita processione si muove con difficoltà nella neve, nonostante Princes sciolga con il fuoco tutto quello che trova davanti a se. Si forma della fanghiglia poco apprezzata, specie da Dawn che continua a lamentarsi che i suoi pantaloni nuovi si rovinano così.

“Allora, zucchero, come mai a casa non hai un bel ragazzo che ti aspetta?” chiede Spike ad alta voce parlando con Sasha.

“Oh bhe, sai… c’è un ragazzo che mi piace, ma lui non lo sa. Vado sempre a vederlo agli allenamenti.”

“Allenamenti?”

“Sì, lui gioca a pallanuoto. E io faccio il tifo.” Risponde prontamente lei.

“Che dolce che sei. Ci vorrebbero più ragazze così!” Dice Spike alzando ancora il tono, in modo che Buffy lo senta. Buffy che è terribilmente concentrata a non voler ascoltare le parole del vampiro e i suoi tentativi di seduzione verso le altre ragazze. “In questo modo passi il tempo con lui.”

“Diciamo che così mi rifaccio gli occhi. Lui neppure sa chi sono…”

“Ma allora buttati, vai da lui e digli quello che provi. Solo un povero stupido non ti potrebbe apprezzare, carina e simpatica come sei.” Sasha si ritrovò color pomodoro in due nanosecondi.

“Sei veramente troppo gentile.” Borbotta lei.

“E tu, piccola ninfa? Sei troppo giovane per un ragazzo?” domanda a Miky che li segue a brevissima distanza.

“Insomma… faccio fatica a capirli i ragazzi, poi quelli della mia età sono così stupidi. Ne parlavo giusto prima con Dawn.” Sospira guardandosi attorno. “E poi non sono un mostro di sicurezza. Non ho neppure il coraggio di provarci.”

“Ma se non ci proviamo noi, chi lo fa? I maschi? Dio ci aiuti.” Urla Princes dal capo della fila. “Non sono più loro a fare le mosse per la conquista, sono spaventati dalla nostra indipendenza, quindi spetta a noi dimostrare di avere le…ehm… palle.”

“Oh avanti, non mi direte che le cose sono così buie per il genere femminile.” Esclama Spike risentito. Lui si sente ancora un conquistatore.

“Non è così? Tesoro, lo è credimi. Nelle mie storie sono sempre stata io a fare il primo passo. I miei lui non hanno mai preso una decisione, si sono sempre lasciati trasportare da quello che io dicevo, anche se era per lasciarli. Non hanno mai fatto nulla per tenermi. E poi mi vieni a dire che siete voi a tenere le redini del gioco? Mi spiace, ma non ti credo.” Finisce Princes quasi con rabbia.

Nel frattempo, nelle retrovie, Anna e Notte parlano con la Cacciatrice. Avevano sciorinato tutti gli argomenti di gossip, inframmezzati da una veloce ascoltata  delle discussioni degli altri.

“Da quanto sei fidanzata?” chiede Buffy ad Anna, memore della telefonata che aveva ricevuto ore prima.

“Da sei anni ormai.” La Cacciatrice strabuzza gli occhi.

“Così tanto… mio dio, io non conosco Willow da così tempo.”

“In effetti è parecchio tempo. Ma lo amo così tanto, non so che farei senza di lui.” Anna fa l’occhiolino a Notte, come per mettersi d’accordo sul cominciare un discorso in particolare.

“E tu, Buffy, quando dirai a Spike di amarlo?” butta lì Notte come se niente fosse (una bomba è, altro che!). Buffy rimane pietrificata con la bocca spalancata come in una pantomima di un urlo. “Che c’è?”

Buffy boccheggia come un pesce fuori dall’acqua prima di riuscire a dire qualcosa di sensato.

“Ma siete impazzite?”

“No.” Dicono in coro le due.

“È un mio nemico, un vampiro senz’anima chiappato ed antipatico.”

“Con un corpo da sbavo, che resta qui a farsi insultare. Avanti, i vostri tira e molla sono tipici di due persone innamorate.” Analizza con saggezza Anna, mentre Notte annuisce tranquilla.

“Il darsi addosso per cercare di attirare l’attenzione dell’altro… bhe classico, mi viene da dire.” Finisce in perfetto accento bolognese Notte.

Buffy è allibita. Fa vagare lo sguardo tra le due ed ogni tanto verso la testa ossigenata di Spike e si ritrova a pensare da sola (ogni tanto capita anche a lei di pensare… apriti cielo!). ‘Come può anche solo interessarmi quel bastardo, stupido, simpatico e sexy vamp…no, no… niente sexy. Spike e sexy non stanno bene nella stessa frase.’ Poi prende a guardarlo da dietro e si dà dell’idiota: Spike e Sexy sono due parole che possono essere accostate.

“È carino.” Dice a voce alta senza accorgersene.

“Solo?”

“No, molto di più!” dicono le due sbavando impunemente.

“Chi è carino?” chiede Dawn che ha ascoltato qualche strascico di conversazione.

“Spike…” risponde Buffy con un tono da funerale.

“Solo carino? Ma Buffy Spike è più che carino, è stupendo. È il fratello che non ho mai avuto, solo più bello ed interessante. Sapessi tutte le storie che mi ha raccontato!” esclama la sorellina. “Allora vi mettete insieme? Dai, sarebbe bellissimo!”

Buffy risponde con un sonoro disappunto. “Ma siete tutte contro di me.”

“Avanti, non ti dà fastidio che quelle due gli stiano così appiccicate?” butta lì Anna sperando di far leva sulla sua gelosia.

“Certo che mi dà fastidio!” risponde senza pensarci troppo la bionda, che dopo aver realizzato, arrossisce penosamente e si mette le mani nei capelli. “Sono finita.”

“No, non lo sei… basta che vai da lui e glielo dici…”

“La fai semplice tu! Non farebbe che rinfacciarmelo per tutta la vita!” si ostina Buffy.

“Eh? Mi sa che la pazza qui sei tu, non noi.”

Buffy fissa il vampiro che poco lontano sta prendendo per la spalla sia Miky, alla sua destra, che Sasha a sinistra e si ritrova gelosa. Sì, avrebbe voluto che quelle due braccia possenti abbracciassero solo lei.

Arrivano alla collina più grande di Sunnydale e si sparpagliano tra alberi e cespugli, in cerca di un’entrata possibilmente ghiacciata. Tutto ad un tratto, si trovano davanti all’entrata di una grotta completamente sigillata da una parete di spesso ghiaccio bianco.

“È qui….” Mormora Anna: come custode delle Chiavi, riesce a percepire il potere di una di esse. “Qui dentro c’è una Chiave interdimensionale. Dobbiamo chiuderla prima possibile.”

“Perché? Che succede sennò?” chiede Xander curioso.

“Vedi, di noi soltanto Anna ha la capacità di usare le chiavi.” Inizia Princes mentre con Sasha, inizia a sciogliere quel muro di ghiaccio davanti a loro. “È una questione di poteri. Noi abbiamo in custodia gli elementi, lei le chiavi e solo le varie custodi possono usarle.”

“E se le usano persone non… adatte?” chiede Wesley preoccupato.

“Allora saremmo nei guai.” Esclama Miky.

“Già. Si aprirebbero dei portali sbagliati.” Continua Anna “in realtà, chiunque può aprire i varchi, basta declamare qualche formula, due o tre paroline di quelle giuste e la porta si apre. Il problema è saper gestire queste porte.”

“Se non sai dosare il potere, finisce che il portale diventa una specie di buco nero. Potrebbe inghiottire la realtà in cui si vive, oppure, mescolare le varie dimensioni portando un caos tremendo.” Finisce Princes serie. “Qualunque dio o dea infernale con la permanente fatta in casa potrebbe sovvertire l’ordine naturale delle dimensioni. Oppure una sciagurata come Lytis!” finalmente, dopo tanto lavoro, hanno creato un varco nel ghiaccio.

“Prego, dopo di voi.” La Scooby avanza a passo incerto, attenti a non scivolare su quella superficie liscia ed infida.

“Scusate…” inizia Giles con il suo solito modo garbato da inglese “…quindi Anna è la persona che vi comanda.”

“Oh no!” risponde con voce quasi inorridita la diretta interessata. “Nessuno comanda nessuno!”

“Lei solo ci dice dove dobbiamo andare… lei è la mente e noi le braccia…” dice Notte “Siamo le… Anna’s Angel!” e si mette a ridacchiare.

“Molto simpatica…” fa con voce da funerale Anna, mentre le sue amiche ridono assieme.

“Quindi Lytis ha usato una di queste chiavi?” domanda Giles imperterrito. È estremamente interessato a scoprire ogni segreto riguardo a questo argomento così sconosciuto. Si sta già immaginando una pubblicazione a suo nome per il Consiglio: sarebbe diventato più famoso di Travers. Già vede la faccia corrucciata del suo capo e gongola tra se.

“Sicuramente.” Risponde Sasha.

“Ovvio che l’ho usata!” la voce fredda come il suo ghiaccio, arriva da una rientranza della grotta.

“Fatti vedere, strega.” Dice arrabbiata Princes.

“Mica scappo, sono qui!” esce e tutti possono vederla nella sua elegante alterigia. La tunica bianca la mimetizza perfettamente nell’ambiente circostante completamente ghiacciato. Cammina senza esitazione su quello specchio freddo e li guarda tutti con sguardo interessato, soffermandosi su Buffy e riconoscendo in lei la ragazza che ha polverizzato il vampiro vicino alla Bocca dell’Inferno.

“Dov’è il varco?” chiede Anna preoccupata.

“Non è affar tuo Custode.” Risponde seccata lei.

“Hai avuto problemi a mantenerlo aperto!” va dritta al punto la nostra Custode del cuore. Il leggerissimo rossore e la furia che passa sul volto di Lytis, la smascherano. “Ecco, lo sapevo! Quando gli incapaci prendono in mano le cose, non si sa mai dove andremo a finire.”

“Smettila. La chiave ha funzionato perfettamente ed adesso è stata distrutta. Non avrà altro utilizzo!”

“Ah, no? E come ci ritorni a casa tua?” chiede Notte furiosa.

“Non ci torno, ragazzina! Io diventerò la signora assoluta di questo mondo. Il ghiaccio comincerà a sommergere la terra e questo resterà intatto per il resto dell’eternità.” Dice trionfante Lytis.

“Tu hai già il tuo mondo gelato. Tornatene là!”

“No, sono stufa di quella palletta di ghiaccio e neve su cui regno, è una noia. Ci sono solo io ed io, qui, almeno, avrei la compagnia di persone ed animali.”

“Senti, se vuoi ti regalo un pinguino, ma tornatene a casa!” urla Anna, mentre, lentamente, cerca di tirare fuori dalla tasca la pietra che fa da Chiave senza farsi vedere da lei.

“Potete dire quello che volete, ma io da qui non me ne vado!”

“È tutto da vedere.” Fa spavaldo Spike avventandosi su di lei, ma, non essendo un demone propriamente detto, gli esplode la testa per colpa del chip.

“Spike!” urlano le italiane sorprese e Buffy si infastidisce per la prodigalità con cui loro si avventano su di lui.

“Dannato inferno!” esclama il vampiro.

“Stai bene, tesoro?” chiede con voce mielata Miky.

“Sì, zucchero, niente che non abbia già provato, ma sei veramente gentile a chiederlo.” Risponde lui calcando sulla parola gentile. Buffy incazzata, si avventa su Lytis, che, però, riesce a scivolare sul ghiaccio con grazia, mentre la Cacciatrice si ritrova con il sedere per terra.

“Siete nel mio elemento, non potete combattermi.” Esclama la Big bad di turno.

Princes lancia una fiammata verso di lei, con il solo risultato di creare una pozza di fanghiglia, ma che, almeno, permette una certa stabilità a chi non porta dei pattini a lame.

“Ed ora apriti!” urla Anna, mentre un’aurea violetta la circonda, segno che sta usando il suo potere di Custode. Un leggero Stargate si apre vicino a Lytis, che viene sbalzata lontana dalla sua potenza.

“Entra la dentro con le buone!” esclama Xander baldanzoso.

“Sennò che fai, bamboccio?” domanda sarcastica Lytis.

“Ti ci buttiamo dentro noi!” urla Notte, facendo partire una raffica di vento verso di lei. Lytis non riesce ad opporsi e mentre anche Sasha, Miky e Princes usano i loro poteri, comincia ad essere attratta dal varco azzurro che la richiama. Vede già in lontananza il suo palazzo.

“No!!” urla. Lancia due raggi di energia gelata, uno dei quali colpisce alla mano Anna che fa cadere la chiave e chiudere il gate.

“Maledetta!” urla mentre la mano le fa un male del diavolo.

“Non sarà così semplice battermi. Specie con la Cacciatrice in quello stato.”  Dice lei ansimante. In effetti Buffy non aveva ancora detto una parola (cosa strana per lei…).

La Scooby intera e le ragazze volgono lo sguardo verso una Buffy… completamente congelata: è imprigionata in una specie di teca di ghiaccio con un’espressione di incredula sorpresa, paletto in mano pronta a lasciare il colpo.

“Oh cazzo, Buffy!” esclama Willow.

“L’hai…uccisa?” domanda Giles improvvisamente impallidito.

“No, queste speciali teche la tengono in una specie di animazione sospesa, ma solo io posso liberarla e non lo farò.” Risponde Lytis “A meno che non mi lasciate conquistare il mondo.”

“Non c’è possibilità di ciò!” urla Miky prima delle altre, attirandosi qualche occhiataccia da Spike e Dawn.

“Allora lei rimarrà lì per l’eternità!” dice Lytis, mentre in un vortice di neve scompare dalla grotta.

“Merda!” esclama Sasha stizzita.

“Come stai, sorellina?” chiede Princes prendendo la mano di Anna per valutare la ferita.

“Bene, mi ha fatto male al momento, ma sta passando. Sono stata una sciocca a lasciare andare la pietra.”

“Non dire stupidaggini, non è mica colpa tua. Andrà meglio la prossima volta.”

“È dura come uno stoccafisso…” dice intanto Notte dando dei colpettini alla teca in cui è imprigionata Buffy. Anche Sasha con i suoi poteri legati all’acqua non riesce a sciogliere il ghiaccio.

“Deve essere un ghiaccio magico…” sussurra poi.

“Che possiamo fare?” chiede infine Wesley, mentre gli altri stanno cercando in tutti i modi di rompere la teca  in cui è rinchiusa Buffy.

“Io direi che la cosa migliore da fare è portare questo bastoncino Findus al Magic Box e pianificare qualcosa.” Conclude Princes pratica, così Spike e Xander prendono Buffy sulle spalle e si incamminano verso la città.

Sono più silenziosi rispetto l’andata, ma ognuno di loro sta ripassando mentalmente il combattimento avvenuto poco prima e le ragazze cercano un modo per rimandare indietro Lytis e scongelare il bastoncino Find…ehm, Buffy.

All’improvviso, dalla neve circostante, vengono attaccati.

“Che diavolo sono questi cosi?” urla Tara sorpresa.

“A casa mia si chiamano Pupazzi di neve!” risponde sarcastica Miky. “A Treviglio ne faccio sempre tanti.”  Infatti stanno sbucando da tutte le parti: sono classici pupazzi, formati da due grossi tondi, uno che serve per fare il tronco e uno per la testa; hanno un cappello a cilindro e una scopa formata da lame di ghiaccio affilate. Gli occhi neri come pezzi di carboni e un ghigno satanico. Almeno anche Spike riesce a colpirli.

“Presto, dentro il Magic Box!” Urla Princes. Solo Wes sembra non voler seguire l’ordine, ma resta con lei.

“Voglio darti una mano.” Le dice, ma lei con un sorriso lo fa indietreggiare di un po’, poi con un gesto della mano e borbottando qualcosa che Wesley non capisce, accende un arco di fuoco davanti alla vetrina del negozio, impedendo di fatto che i pupazzi possano inseguirli dentro.

“Sei un amore, Wes, ma adesso entriamo.” Dice, lasciando le fiamme rosse a protezione.

“E quelli da dove sbucano?” chiede Xander osservando l’armata di pupazzi di neve raccolti oltre la linea del fuoco.

“Le armate di Lytis, credo.” Risponde Notte tranquilla.

“Bhe sempre meglio rispetto a pinguini del Pack, Bradipi ninja o gatti Killer Uniti.” Continua Anna e tutti, tranne Princes, la guardano strana. “Lasciate perdere, sono deliri privati.”

 

Capitolo quattro

 

“Lytis è arrabbiata e molto.” Analizza Notte con calma. Sta guardando fuori la vetrina del negozio: c’è ancora l’armata bianca di pupazzi di neve, anzi, sono pure aumentati nel tempo, in più sta nevicando che manco in Siberia. Il vento è salito d’intensità e la neve forma dei turbinii e delle raffiche che si posano a terra senza rumore. “Guardate come viene giù.”

“Bhe dovrà disincazzarsi e tornare a casa, questa follia non può continuare.” Fa Princes.

“Scusate, ma dimenticate una cosa fondamentale: dobbiamo trovare un modo di scongelare Buffy! Non possiamo permetterci di lasciarla così.” Fa Giles preoccupato.

“Oh, è vero… me ne stavo dimenticando.” Fa Anna e Wesley comincia a prendere i primi libri che gli capitano sotto mano, sperando di trovare lì una risposta ai loro guai.

“Mi sa che qui non troverai nulla, Percy boy.” Gli dice Spike sfogliando qualche pagina. “Non abbiamo visto nulla all’inizio, non credo che ce la faremo ora.”

“Ma se non qui, dove?” gli domanda Wes.

“Non lo so… magari qualche demone ne sa qualcosa. Posso chiedere in memoria dei vecchi tempi.” Annuncia Anya pronta ad uscire.

“No, è inutile cercare lì.” Esclama Anna “L’unico posto dove possiamo trovare qualcosina è il palazzo di Lytis oppure nei testi delle nostre Case. Dividiamoci, ragazze, così facciamo prima. Io devo uscire questa sera, sono due giorni che pacco Saby!”

“E io ho dovuto disdire due partite addirittura… quindi non perdiamo tempo!” fa Prince preparandosi al viaggio interdimensionale.

“Dividiamoci. Dawn e Tara, voi restate qui a tenere d’occhio Buffy. Voi ragazze andate nelle vostre case. Xander, Spike ed io andremo al palazzo di Lytis.” Fa Giles da capo. “Willow, abbiamo bisogno che tu ci leghi mentalmente, così in caso di pericolo potremmo comunicare con la telepatia.” La Rossa annuisce e inizia a preparare il cerchio magico in cui avverrà l’incantesimo.

“E noi due?” chiede Anya prendendo sotto braccio Wesley che come al solito si sente escluso.

“Anya, tu farai il tuo giro nei bassifondi demoniaci, mentre Wesley… diavolo, Buffy aveva ragione che era difficile trovarti un posto!” conclude il vecchio Osservatore.

“Grazie, molto gentile… mi sa che me ne torno a Los Angeles, qui non servo a nulla!” sbotta infuriato.

“NO!!!” urla Princes disperata “Non puoi andartene!! E dopo io a chi guardo il sedere?? No, tesoro, tu resti e vieni a Casuccia mia. Ho bisogno di una guardia del corpo.” Le quattro sue amiche stanno tutte ridacchiando all’uscita della Signora del fuoco..

“Allora, andiamo?” Chiede Miky ansiosa “Dovrei passare da mamma, sarà preoccupata… le avevo detto che sarei andata a fare una turnicata in centro, ma visto il tempo passato via…”.

“Willow, tu come sei messa?”

“Mi ci vorrà ancora un po’ di tempo per creare il collegamento. Facciamo che tra un’oretta avrò terminato tutti i preparativi.”

Princes rimugina un po’, poi decreta:

“Andiamo a casa e parliamo con i nostri genitori, almeno chi deve. Anna, tu potrai chiamare il tuo Ammmore, io potrò dare da mangiare alla mia gatta e voi… bho, fate quello che dovete fare. Anna, chiamaci tra un’ora.” Dice alla sua Custode. “Tesoro, vieni con me?” chiede a Wes sorridendo. Inizialmente Wesley non è molto convinto di seguire l’invito. Ma poi, guardando con chi sarebbe dovuto rimanere al Magik Box, annuisce. Almeno starà con una persona che lo considera e non con un gruppo che non sa che farsene di lui.

“Bene, allora partiamo!!” Anna prende le cinque chiavi, una per ognuna di loro e apre un varco unico. Le ragazze, una ad una, saltano dentro scomparendo in un lampo, per ultima entra Princes che ha preso per mano intrecciando le dita a Wesley.

“Mi raccomando, tieniti forte, non sia mai che ti perdiamo in una qualche dimensione infernale. Non credo sarebbe piacevole per te, amore.”

“Decisamente no.” Dice il giovane Osservatore stringendo con forza la mano della ragazza provocandole un leggero brivido per la schiena.

Quando il varco è chiuso, Giles rilascia un sospiro: non che non si fidi delle cinque ragazze, ma crede che siano un po’ frivole e non capiscano fino in fondo il guaio in cui è, letteralmente, sprofondata Sunnydale. E poi tutti quegli ormoni che svolazzavano nella stanza… non è giusto, si sente escluso solo perché non c’è qualcuna per lui.

“Però è forte…” dice Xander guardando il ghiaccio in cui è rinchiusa Buffy.

“Forte?” domanda Tara incuriosita.

“Ma sì, guardate qui, niente sgocciolamento sul pavimento, rimane grosso a qualsiasi temperatura… sarebbe il ghiaccio perfetto per i drink.” Lo guardano tutti come se fosse un idiota. “Ok, sto zitto.”

“Meglio, bamboccio.” Fa Spike mentre osserva Buffy. “Tranquilla, passerotto, ti metteremo nel forno se è necessario e poi… uhm mi piacerebbe assaggiarti quando sarai cotta…come un buon fragrante biscotto di pasta frolla.” Sghignazza mentre nota che Buffy sta cambiando espressione e sembra preoccupata. “Tieni duro.”

 

Wesley e Princes atterrano morbidamente in una piccola macchina rossa. Wes si guarda attorno e nota che è completamente buio, ma la cosa che sente immediatamente è il caldo soffocante.

“Bhe, è luglio, è normale che faccia caldo, ti pare?” chiede lei togliendosi i vari maglioni di lana che si è messa per andare a Sunnydale, patria della neve estiva.

“Dove siamo?”

“Nella mia Charisma! Quando Anna è venuta a chiamarmi, io sono uscita di casa, in modo che mamma non sospettasse nulla non sentendo rumori in camera. Adesso andiamo a casa… ho un paio di libri nell’armadio che potrebbero aiutarci.”  Princes guida con scioltezza per le strade buie, senza esitazione, con tranquillità. L’unica cosa che riesce a vedere Wesley, grazie alla luce dei lampioni, sono alcune case distanziate tra loro e grandi appezzamenti di campi con le vigne. Decisamente qualcosa di diverso rispetto Londra e Los Angeles, luoghi a cui è abituato lui. Infine arrivano in un piccolo paesino dove svetta un campanile bianco illuminato da dei faretti appositi.

“Ecco, siamo arrivati.” Esclama Princes mentre parcheggia davanti ad una piccola casa di due piani bianca con le persiane verdi. All’esterno c’è un bel giardino con una folta erbetta verde smeraldo e qualche fiore colorato appena piantato. Nell’angolo si stagliano erbe aromatiche perfette per cucinare e vicino un piccolo gazebo con tavolo e sedie per mangiare durante l’estate, il tutto coperto da del glicine. La macchina è stata parcheggiata sotto un portico che dà su una porticina che nasconde la lavanderia e una parte della dispensa.

I due entrano silenziosamente in casa: Wesley capisce che ci deve essere qualcuno che dorme. Lui si ferma sulla soglia perché Princes di muove con sicurezza al buio, ma lui non sa da che parte girarsi. Con la poca luce esterna di un lampione, vede che sta iniziando a salire le scale.

“Che fai lì? Sali!” gli sussurra lei.

“Non vedo…” risponde lui sempre piano. La vede mentre si dà una manata in fronte..

“Hai ragione… scusa.” Con un piccolo gesto della mano crea una fiammella in grado di illuminare la zona circostante a lei, così Wes la segue sicuro al piano di sopra. Entrano in una stanza dove il caos regna sovrano.

“Ehm… è un po’ in disordine, ma non prevedevo di avere ospiti.” Ci sono fogli sparsi per tutto il pavimento, su entrambi i lati vergati con una scrittura piccola e appuntita, DVD in tutti gli angoli, fumetti ordinati su una libreria, insieme a cd e libri. Ci sono dei vestiti appoggiati si una sedia e il letto ancora sfatto dal mattino. Però a Wesley piace: certo, la metterebbe un po’ a posto, però gli dà una sensazione di calore e nota immediatamente il tocco personale di Princes: un poster di un concerto dei Muse, disegni di fumetti, il calendario del campionato di basket in corso, un calendario con i gatti. Sente che lì lei ci vive, che quella stanza è parte di lei. Si riscuote dai suoi pensieri, quando Princes lo richiama per dargli un libro. È china sotto il poster dei Muse che copre una nicchia formata dal sottoscala. Non può non sorridere al vederla in quella posizione quanto meno provocante: inginocchiata e allungata con il sedere in alto.

“Ecco… sapevo di averli ficcati laggiù!” sente che borbotta lei al muro. La vede dimenarsi un po’ e sente i pantaloni stringersi. ‘No, Wesley… stai calmo e cuccio…’ dice a se stesso per calmarsi.

“Ecco qui! Abbiamo preso tutto!” esclama lei tutta contenta. “Abbiamo anche un po’ di tempo prima che Anna ci chiami. Ottimo!” si siede sul letto con tranquillità, mentre Wes va a colpire una luna che pende dal soffitto facendo tintinnare le campanelle legate ad essa. “ops… non ti ho avvertito. È una camera per i bassi, questa.” Infatti il soffitto non è dritto, ma a mansarda con i travi a vista. “Siediti dove vuoi… meglio qui sul letto, è l’unico posto libero.” E quindi si siede vicino a lei un po’ a disagio. Insomma, il povero Wes non è molto abituato ai letti femminili… dopo Lilah la sua vita sociale si è alquanto appiattita.

“Carino qui.” Analizza per distogliere l’attenzione.

“Già. La mia cameretta è bellissima e tutta mia.” Risponde lei esaltata. “Quando andrò a vivere da sola, questa stanza mi mancherà molto, credo.”

“Vuoi andare via da qui?”

“Sì, non sopporto più i miei. Non che non gli voglia bene, ma non ce la faccio più! Ho bisogno di una casa tutta mia lontano dalle loro rotture di scatole.” Princes allunga le gambe in modo che con i piedini nudi riesce ad accarezzare le gambe di lui. Wesley si ritrova a fissarla con la bocca spalancata.

“Che c’è? Nessuna ci ha mai provato con te, Wes?”

“Sì… ma non me lo aspettavo da te.” Lei sbuffa poco elegantemente.

“Perché poi? Sono una ragazza io, non una santa, ho certi bisogni primari e un uomo sul mio letto è un evento raro, che pensi!” dice lei e lui si mette a ridere sinceramente colpito. Gli piace la sua malizia: non è una malizia diabolica come quella di Lilah e neppure la malizia di Virginia, lei così elegante e costosa. Monica era più vera, più sincera nelle sue manifestazioni, quello che voleva fare e pensava, lo diceva senza mezzi termini. E a lui questo piace molto, se ne sta rendendo conto minuto dopo minuto.

“Bhe sono onorato delle tue attenzioni, ma…”

“Ma hai Fred, lo so!” finisce lei per lui.

“In realtà non era questo che volevo dire. Volevo intendere che forse questo non è il momento giusto per approfondire, visto il periodo di glaciazione a cui dobbiamo rimediare.”

Princes sorride come trionfante, ha detto non ora, praticamente, ma la cosa si potrebbe fare in un futuro prossimo, lui non l’ha negata.

“Fa proprio caldo qui.” Continua lui e non si riferisce solo alla temperatura della stanza che ha le finestre aperte per consentire l’entrata di quella poca frescura che si può ricevere in un luglio torrido (sapete, quando gli ormoni volteggiano…)

“Solo a Sunnydale c’è una tempesta di neve, qui è la stagione normale e quindi c’è un caldo normale. Solo di sera si respira, ma è un sollievo di breve durata. Godiamocelo.”

“Bisogna ammettere che questo escursus di Lytis è utile a non scioglierci.” Si alzano per andare alla macchina, così che Anna li possa richiamare con il portale, ma Princes si blocca in mezzo alla stanza facendo in modo che lui le si frani quasi addosso, lei si gira, si alza sulle punte dei piedi e a sorpresa lo bacia bocca aperta e lingua guizzante. È estremamente divertita dall’iniziale esitazione di Wesley, che però inizia subito a collaborare. Da un po’ di tempo a questa parte a nessuno dei due è capitato di darci dentro in quella maniera, le loro vite sessuali erano piuttosto a livello ‘encefalogramma piatto’. (Me molto triste per questo.) Quindi questo, per loro, è una specie di riscoperta di loro stessi.

Wesley sente che Monica ha la bocca che sa di menta grazie alla gomma che le ha pure rubato con la lingua. Gli piace, oh signore come gli piace. La afferra meglio per farla aderire a se, accarezzandole la testa ed i capelli e così facendo la fa gemere e sospirare sulle sue labbra.

“Wow…” dice lei quando si staccano. “Sei…wow…”

“È un modo italiano per dire che ti è piaciuto?” domanda lui malizioso.

“Sì! Decisamente. E quello è il TUO modo per dirmi che ti è piaciuto?” ribatte lei indicandogli la patta dei pantaloni al quanto gonfia. Lui ridacchia incredibilmente a suo agio. Princes gli fa uscire tutta la naturalità che per una vita intera ha dovuto reprimere.

“Sì, questo è il mio.” Le risponde.

“Uhm… mi piacerebbe vedere il tutto in versione ‘Natura’.” Dice lei leccandosi i baffi d’anticipazione. Wesley fa una cosa che mai avrebbe pensato di fare, ma le si avvicina all’orecchio e le sussurra:

“Il tempo che ci rimane prima che vengano a richiamarci, non è abbastanza per mostrarti tutto quello che vorrei farti ora.” Lei arrossisce violentemente, ma gli risponde a tono.

“Vorrà dire che quando sarà finita questa glaciazione improvvisata, mi mostrerai tutto ciò che questo bravo Osservatore ha imparato negli anni.” Gli lascia un’ultima leccatina sul collo, giusto per farlo impazzire un po’ e poi se ne va, scendendo piano le scale, seguita da un Wesley piuttosto arrapato e sicuro di se.

Come Monica chiude la porta di casa e sta per salire nell’auto dice:

“Non so quando, non so dove, e, soprattutto, non so come, ma un giorno io troverò il MIO Wesley, anche se non dovessi essere tu. E lui mi amerà e mi vorrà bene per quello che sono.”

“Sì, lo troverai.” Risponde sicuro lui.

 

Il portale azzurro si apre al centro del Magik Box permettendo alle italiane con Wesley, di riapparire in tutta la loro bellezza!

“Eccoci qui! Abbiamo anche qualche libro sulle congelazioni mistiche, speriamo possa servire per il caso Buffy, altrimenti… bho, non so dove andremo a finire.” Dice Anna tranquilla.

Si siedono tutti attorno al tavolo cercando qualcosa di interessante per scongelare il ghiacciolo lì presente. Cala il silenzio rotto soltanto dalle pagine che vengono girate pigramente dai lettori.

“Che palle! Qui non c’è niente.” Dice Xander sconfortato.

“Fai come me, amore, fai finta di leggere e pensa ad altro intanto.” Risponde Anya con un  sorriso smagliante come se nulla fosse. Miky si stufa poco dopo e si alza per andare verso il cubo congelato che li guarda preoccupata, poi si mette ad osservare Spike che, concentrato, cerca una soluzione al problema.

“Sai, sei fortunata Buffy.” Inizia la giovane ragazza. “Tu hai una persona bella e buona come Spike che ti ama sul serio, insomma, quanti vampiri sono come lui?”

“Nessuno, grazie al cielo.” Pensa Buffy che dalla sua posizione privilegiata riesce a sentire ogni cosa senza problemi.

“Insomma,” continua imperterrita Miky “Quanti vampiri resterebbero a lavorare con la loro peggior nemica cercando di scongelarla? Lui dovrebbe essere a squarciare teneri e dolci colli, non qui a sfogliare libri, ti pare?”

“Lui ha il chip, non lo può fare.” Pensa Buffy.

“Certo, obietterai tu, lui non può fare del male agli umani, però può sempre picchiare in tutto il mondo, mica solo quelli di qui, quindi perché non emigra? Perché ci sei tu… ti ama e sei dannatamente fortunata.”

“Sì, come no? Ok, Spike è carino, sexy con quei capelli ossigenati e quello spolverino nero, ma per il resto che cosa avrebbe di così interessante?” lo guarda meglio “Bhe… ha gli occhi più belli del creato, questo è vero. Sono così blu, così profondi ed incredibili. Sì, in effetti è un bel tipo.” Analizza. “Ed è sempre qui con me… ha sempre protetto Dawn, ha cercato pure di uccidere Drusilla e quando sono nei guai è sempre lì a darmi una mano… e poi mi guarda con i suoi occhini spalancati ricolmi di amore io mi sento morire…. Oh, Diavolo! Buffy che cavolo stai dicendo??”

“Sai… anche io vorrei un ragazzo così… vorrei poterlo strapazzare di coccole come un dolce lupacchiotto!” esclama Miky convinta, ma Buffy è ormai persa nei suoi dolci pensieri.

“…e poi quando stavamo per sposarci… certo, era magia, eppure è stato così bello saper di poter contare su di lui e sentire le sue forti braccia avvinghiarmi, vorrei lo facesse ancora, sì… vorrei proprio stare con Spike.”

Tutto ad un tratto si spalanca la porta del negozio: una figura leggermente fumante a causa del fuoco lasciato a guardia da Princes, entra con calma apparente. È un ragazzo non molto alto, i capelli tinti di nero, che però non gli stanno male, abbigliamento sportivo e una calma interiore che si percepisce da lontano. Ha con se una specie di vecchia pergamena. Quando si toglie la sciarpa fa mostra di se una rada barbetta curata tinta di nero pure quella… lo smalto nero sulle unghie dà il tocco finale.

“Buonasera a tutti.” Dice sereno.

“OZ??!?” gli americani sono tutti stupiti di questo arrivo, Willow gli va incontro abbracciandolo con calore, seguita da Xander.

“Ciao. Ho sentito quello che è successo a Sunnydale ed eccomi qui con qualcosa che potrebbe aiutare a sbrogliare la matassa.” Dice. Miky lo guarda ipnotizzata: ha sempre amato lo stile da musicista che uno come Oz sfoggia con naturalezza.

“Ciao…” sussurra lei attirando su di se l’attenzione.

“E lei chi è?” chiede infatti il nuovo arrivato.

“Io mi chiamo Miky.”

“Daniel, ma per tutti Oz.”

“Va bene…” Anche le sue amiche si presentano. “Vedi Buffy, uno del genere non mi dispiacerebbe.”

“Ma come hai fatto sapere che qui c’era una emergenza? Non eri in Tibet per controllare il Lupo?” chiede Giles incuriosito.

“Sì, in effetti è la che lo saputo. Che credi, c’era anche lassù la TV satellitare. Il capo monaco mi ha dato queste antiche pergamene…dice che gliele ha vendute tempo fa una Signora decaduta, ma non ho capito bene. Comunque, parla di glaciazioni e di interi paesi inglobati in teche di ghiaccio perenne.”

“Ottimo, è lo stesso ghiaccio che intrappola Buffy.” Dice Tara.

“Uhm… bisogna tradurla. Dai qua, lo faccio io.” Wesley si mette a sedere concentrandosi, non si accorge neppure di Princes che lo guarda con lussuria crescente.

“Wow, ciao Buffy, come va?” domanda divertito Oz al ghiacciolo.

“Insomma, potrei stare molto meglio che dici?” risponde sarcastica Buffy nella sua mente. Vede Miky avvicinarsi ad Oz piuttosto curiosa.

“Ciao…” gli dice.

“Ciao signorina.”

“Ti disturbo?”

“Oh no, perché?”

“Così… per scambiare due chiacchiere. Che mi dici di bello?” Oz la guarda incuriosito: sono passati un po’ di anni da quando ha avuto la sua ultima cotta, ma riconosce i sintomi…

“Dico che siamo fortunati ad avere delle aiutanti come voi questa volta.”

“Grazie… quanti anni hai Oz?”

“Ventuno e tu, principessa?” domanda lui gentile.

“Sedici. Sono pochini per te?” ha gli occhi sgranati e speranzosi ed a Oz un po’ dispiace per lei.

“Un po’, ma non troppo.” Lei esulta dentro. “Sei molto carina.” Questo fa volteggiare Miky da terra di una decina di centimetri. Poi tutti vengono distratti da Wesley che esclama a voce alta:

“So che cosa bisogna fare!”

 

Capitolo cinque

 

“Dici che è chiaro?” chiede Xander sarcastico “Ma se non si capisce nulla.”

“Solo perché non riesci a capirlo tu.” Lo rimbeccò Giles “è molto facile. Oltretutto Wesley ha fatto una traduzione perfetta.”

“Volete dire qualcosa anche a me!!?? Sono stufa di star qui senza fare nulla.” Mugugna tra se Buffy ormai annoiatissima.

“Grazie. È un po’ criptica, ma si capisce… i poteri delle Signore devono congiungersi insieme in un catalizzatore di puro amore e il ghiaccio si scioglierà.” Declama Wesley.

“Perché il puro amore? Dove lo troviamo?” domanda Dawn.

“Lytis vive in un mondo fatto di ghiaccio e freddo, non le sono mai interessati i sentimenti. Le interessa solo la conquista del mondo. L’amore per lei è un sentimento sconosciuto.” Risponde Anna da brava capa.

“Quindi adesso dobbiamo chiamare… chi? Il vero amore di Buffy?” chiede Oz.

“Sì… dove lo troviamo Riley secondo voi?” esclama Willow mentre prende la rubrica del telefono.

“Riley!?!?! Amica mia, l’amore ti fa sragionare! Come si fa a considerare uno come Riley l’amore della mia vita! Mio dio!”  urla Buffy dentro di se. Vorrebbe farsi sentire ma non ci riesce.

“Non credo che Buffy sia contenta della vostra scelta.” Attira l’attenzione Notte “Insomma, ha gli occhi sbarrati dal terrore. Forse sto tizio non è il tipo giusto.”

“Allora Angel. Wesley tu hai il suo numero, fallo venire.” Consiglia Giles.

“Uhmmm sicuramente meglio di Riley, ma a lui non interesso… ha il suo piccolo Connor… figurarsi se verrebbe qui a salvarmi.” Pensa Buffy “E poi sono io che non sono innamorata più di lui.” a questo pensiero sussulta dentro di se. È la prima volta che se ne rende conto così lucidamente. Come mai? Fino a quel momento si era sempre domandata se sarebbe riuscita a riavere una vita insieme al bel vampiro con l’anima, eppure adesso, immersa in quella specie di bara di ghiaccio, la sola idea di vedere Angel la mette immensamente a disagio. E poi, non è neppure venuto lì ad aiutarla, proprio quando una apocalisse glaciale si stava abbattendo sulla città. No, ha mandato Wesley, che per quanto Princes possa gradire, a lei non piace. Cioè, lui sarà anche bravo nel suo lavoro, pensa Buffy, ma Angel mi ha abbandonato, di nuovo, proprio quando avevo bisogno di lui. Lascia vagare lo sguardo su Spike. Lui non sembra ascoltare nessuno, la discussione sui presunti amori di Buffy gli dà immensamente fastidio, perché tutti ne parlano come se lui non fosse lì, oppure se non fosse minimamente degno di essere considerato. E Buffy capisce di volergli bene. Eh già, anche le Cacciatrici usano la testa… Lui è lì, non lo ha abbandonato mai… si sta dannando la non vita per scongelarla…perché? Il suo omino del cervello le sta tirando calci ad iosa, continuando ad urlare che lui la ama come nessuno ha mai fatto prima di lui, perché lui non ha un’anima e quindi è il demone che la ama facendogli, praticamente, da zerbino. Solo adesso lei lo riesce a capire ed accettare.

“Scusate, ma perché fare tutti questi giri astrusi di telefonate quando qui c’è Spike?” la domanda di Notte fa bloccare il tempo al Magik Box. Sembra che nessuno voglia aprire gli occhi su questa scomoda verità: Spike ama Buffy. Non è un’ossessione da vampiro chippato, non è qualcosa di deviato. No, è solo puro e vero amore, esattamente come ha capito Buffy pochi istanti prima

“Bella idea Notte!” esclamano in coro Miky e Sasha. E da questa affermazione scoppia il finimondo.

“Ma non è possibile, Spike è un vampiro.”

“E poi lei non lo ama…” e via di questo seguito.

“Secondo me hanno tutti gli occhi foderati di prosciutto… è talmente evidente che quei due si amano che non capisco dove stiano i problemi.” Analizza Princes guardando Buffy “Non è vero, Cacciatrice?” la ragazza italiana prende a fissarla negli occhi, intensamente, visto che sono l’unica parte di Buffy che riesce a parlare e quello che vi legge le fa capire tutto.

“Adesso basta!” urla Wesley. Rimangono tutti decisamente sconvolti dall’uscita dell’Osservatore, non si è mai messo così in evidenza. “Non abbiamo tempo da perdere. Voi, ragazze, che cosa consigliate di fare?”

Le Signore si mettono a parlare tra loro in italiano, per poter decidere in fretta il da farsi, poi la cariatide Princes prende parola (forza degli anni, ragazze mie!!).

“Noi quattro scongeleremo Buffy insieme a Spike, voi andate a prendere Lytis e cercate, se riuscite, di rimandarla a casa. Anna verrà con voi per aprire il portale. Appena il ghiacciolo qui è sistemato, vi veniamo a dar man forte.” Così è deciso, l’udienza è tolta.

Spike è sorpreso: non si aspettava un risvolto così interessante e si mette a sghignazzare contento. Non ci fosse tutta quella gente si metterebbe a ballare, ma ha una dignità da difendere.

“Sì, sì voi andate che qui ci pensiamo noi.” Continua tutto ringalluzzito il biondo.

“Avete bisogno di una mano per l’incantesimo.” Domanda sussurrando Wesley all’orecchio di Princes. Per lei è una scossa: la voce che ha usato lui è roca e bassa, come se volesse chiedergli una notte di sesso infuocato, altro che aiuti con gli incantesimi… e poi, caro Wes, non puoi spuntare alle spalle di una ragazza in astinenza da tempo, con gli ormoni in subbuglio, rischi grosso Osservatore mio.

“Fammi ancora una cosa del genere e ti violento seduta stante.” Risponde, appunto, lei. “Comunque, no, qui riusciamo a fare tutta da soli. Vai a dare una mano e non farti ammazzare, sarebbe un peccato enorme.” Lui le sorride dolcemente e le dà un leggero bacio a fior di labbra che la lascia ancora più confusa.

“Uhmmm sbaglio o la mia sorellina è tutta ingrifata?” domanda Anna maliziosa.

“Eh…. Abbastanza direi…”

“Mi sembra un bravo ragazzo.”

“Sì e bacia molto bene… speriamo che finisca tutto alla grande!”

“Lo spero per te!”

Spike sta guardando la teca dove Buffy è rinchiusa con sguardo da cucciolo innamorato e devozione completa. Sa che sarà lui a salvarlo e sa, soprattutto che lei lo sa. Insomma,

“Io so che tu sai che io so.” Decreta Spike convinto e Notte lo guarda affascinata. “Che c’è? Non hai mai visto un vampiro che parla ad un ghiacciolo?”

“In effetti… no!”

“Anche tu hai ragione… allora, signorina, che mi dici di bello?” Notte inizia a balbettare qualcosa di poco coerente: quando è imbarazzata o si trova davanti a qualcuno che la innervosisce, fa sempre così.

“Ehy, passerotto, faccio difficoltà a sentirti.”

“Scusa… io… bhe io studio!” dichiarò un po’ titubante. “Non c’è molto da dire.”

“Oh, avanti! Una simpatica ragazza come te? Dai, che fai nei tuoi tempi liberi?”

“Scrivo… o almeno tento di farlo. Ultimamente sono un po’ indietro con le mie creazioni e le mie amiche sono sempre lì a spronarmi di andare avanti. Dovrei seguire i loro consigli, ma sono come… poco ispirata.” E abbandona le braccia lungo i fianchi sconsolata.

“Oh come ti capisco.” Le dà man forte il vampiro.

“Perché, anche tu scrivevi?” domanda lei curiosa di saperne di più di questo bel pezzo di figo.

“Sì, ai miei tempi scrivevo, ma le mie poesie… bhe diciamo che non erano molto apprezzate.” Dice lui malinconico. “Anzi, le odiavano proprio.”

“Mi spiace, sono sicura che erano solo invidiosi e che sarai molto bravo.” Gli dà un paio di pacche gentili sulla spalla. “Magari un giorno ti faccio leggere quello che scrivo io… o tu potresti raccontarmi della Londra dei tuoi tempi… mi piacerebbe scrivere una storia in costume…” dichiara Notte abbandonando il suo solito balbettare.

“Fantastico. Sai, tutti descrivono Londra come grigia, fumosa e piena di nebbia, ma molto spesso non era così! C’era il sole che filtrava tra i palazzi e regalava squarci di cielo azzurro come uno zaffiro dei più puri. E poi i giardini erano lussureggianti appena poco fuori la City.” Parla con emozione Spike, è da tanto che non pensa alla sua vecchia vita.

Buffy è completamente furiosa.

“Ma come, lo conosco da tre anni e non mi ha detto una sola parola del suo passato… bhe tranne quando mi ha detto come ha ucciso le due cacciatrici, e poi arriva una perfetta sconosciuta e le dice quanto è bella Londra? E che cavolo!” sbuffa, almeno per quello che riesce a fare, visto dove è rinchiusa: vuole parlarci lei con lui, vuole sentire Spike che le racconta di come era bello andare in giro per i parchi vittoriani! Vuole sentire la sua mano fredda che incrocia la sua calda… cavolo, vuole uscire di lì per saltargli addosso… preoccupata di questa improvvisa passione per il vampiro, si domanda se gli ormoni volteggianti di Princes e company non stiano prendendo anche lei.

“Sei speciale.” Continua imperterrita Notte, ormai ha rotto il ghiaccio (eh eh eh notata la freddura?) e chi la ferma più? “Insomma, sei il miglior vampiro che abbia mai visto.”

“Ne hai incontrati altri?”

“Sì, ma sono brava, con l’aria posso catturare qualche paletto e proteggermi.”

“Iniziamo sì o no?” domanda impaziente Princes: ha decisamente voglia di ritornare ad osservare le chiappe sode del suo Wesley.

“Sì. Bene…” Sasha prende il foglio dove Wes ha tradotto la pergamena. “Allora, Princes mettiti qui, Miky qui, Notte qui e io qui.” Guarda le sue Compagne che hanno, a questo punto, formato un quadrato davanti alla teca di Buffy. Nel centro, è posizionato Spike.

“Bene, ora che facciamo?” domanda il vampiro leggermente in apprensione. Ogni volta che ha dovuto fare i conti con la magia, il risultato era diverso da quello teorizzato all’inizio.

“Tu devi mettere le mani sulla teca, tienile ben aperte, il resto lo faremo noi.”

Le quattro ragazze chiudono gli occhi ed iniziano a far scorrere in loro il potere che governano, così attorno a Princes si sviluppa una leggera fiamma rossa, Notte fa volare le cose, sotto le suole di Miky il pavimento si crepa e Sasha ha improvvisamente i capelli ed i vestiti umidi. Tra di loro si formano delle spirali bianche di energia che connette una alle altre. L’energia sembra crepitare ancora di più e dai corpi delle Signore e partono quattro raggi verso il soffitto che si congiungono nel mezzo del quadrato formato da loro. Adesso guardandole dall’alto, sembra che formino una piramide e, al centro di tutto, Spike, ancora con le mani attaccate al ghiaccio, anche se continua a dire parolacce per scaricare la tensione, visto che gli sta crescendo una certa paura osservando le ragazze. Poi guarda Buffy e annega in quel prato verde che sono i suoi occhi: non capisce, lei non l’ha mai guardato in quella maniera, con cotanto affetto o simile devozione…solo… solo quando erano sotto un incantesimo.

“Tranquilla Raggio di Sole, ti tireremo fuori di qui in un baleno.”

“Lo so… mi fido di te Spike.” Pensa Buffy e cerca di sorridergli, solo che non ci riesce, povero Polaretto.

Improvvisamente, un raggio parte dal vertice della piramide bianca e va a colpire Spike che urla tremendamente, ma nonostante tutto non lascia le mani dalla teca.

“Lo stiamo uccidendo!” urla Sasha preoccupata.

“Se smettiamo ora, Buffy non sarà mai più scongelata!” le risponde Princes intensificando gli sforzi.

“Ma gli facciamo male…” piagnucola Miky.

“Non osate maledettamente fermarvi. Andate avanti, Buffy deve essere liberata.” Esclama Spike. Non riesce a capire cosa gli sta succedendo, è come se a tratti andasse a fuoco,  poi sentisse aria nelle sue vene, poi di nuovo come se nei polmoni inutilizzati avesse acqua gelata, o se le sue mani venissero pietrificate. Razionalmente capisce che sono i poteri delle ragazza a fargli questo, ma che tortura.

“E tutto questo per te, ingrata!” urla a Buffy che lo sta guardando preoccupata.

Quello, però, che nessuno sta notando è che il ghiaccio piano piano si sta crepando formando anche una pozza di acqua ai loro piedi.

Improvvisamente tutto si ferma, la luce bianca è sparita, le ragazze crollano a terra esauste, Spike pure. In mezzo a quel trambusto si chiedono una cosa sola…. Ce l’hanno fatta?

 

Capitolo sei

 

La Scooby con Wesley ed Anna sono arrivati in un campo di basket completamente ricoperto da una spessa lastra di ghiaccio… in breve tutti si ritrovarono con le gambe all’aria.

“Ricordatemi che prima di rispedirla in quella sua maledetta dimensione le do un bel calcio nel suo gelido cu…”

“Xander!” urla Willow “Modera le parole.”

“Bhe, non ditemi che voi non lo avete pensato, perché so di avere ragione!” Sbotta il moro.

“Ok, Xan, dopo che lo hai fatto tu, gliene do uno io.” Dà man forte Oz. Il nostro lupacchiotto del cuore è decisamente contento di essere tornato a Sunnydale: sa che Willow e Tara ormai fanno coppia fissa ed è un cosa che è riuscito tranquillamente ad accettare. Amerà per sempre la sua dolce Willow del liceo, ma è ora che vada avanti.

“Secondo voi, dove la possiamo trovare? Alla grotta non c’è più.” Domanda Dawn.

Nessuno risponde alla ragazzina, anche perché nessuno sa in effetti dove una pazzoide con la mania del ghiaccio può essersi nascosta. Hanno deciso di dar retta al loro istinto, cioè quello di combattere e provare, ma sanno pure che è stata un’emerita scemata visto che non sanno dove cercare.

“Forse faremmo meglio a tornare al Magik Box e aspettare Buffy…” propone timidamente Tara dimostrando una certa intelligenza rispetto ai suoi compagni. “Insomma, qui fa un freddo cane!”

“Aspettare Buffy? Ma se non sappiamo neppure se l’hanno scongelata.” Ribatte Anya.

“Ovvio che l’hanno fatto!!! Ed eccomi qui!” la voce li fa girare tutti, ma intorno a loro c’è solo oscurità, fino a quando un fascio di luce non illumina Buffy in piedi su un cumulo di ghiaccio e neve, che una volta era uno scivolo per bambini.

“Sembra di essere in un film…” sussurra Willow guardando la sua migliore amica. E come in un film, con uno scatto felino e abile mossa, scivola con un paio di pattini a lama bianchi in maniera perfetta, come una leggiadra pattinatrice sempre con la luce che la segue.

“Quanto ti stai divertendo?” chiede Anna, raggiungendo le sue amiche, a Princes  che con i suoi poteri è colei che sta illuminando Buffy nei suoi movimenti.

“Da morire!!” risponde lei con un sorriso smagliante.

“Ta-daan!” urla Buffy piazzandosi davanti alla Scooby. “Non ho dimenticato tutto in questi anni, visto?”

“Da dove vengono fuori quei così?” chiede Giles indicando i pattini che indossa la Cacciatrice.

“Siamo passati a casa mia e li abbiamo presi. Cosa c’è di meglio per stare sul ghiaccio? Così non cadrò di nuovo per terra quando combatterò con quella maledetta Lytis.” Risponde risoluta Buffy.

“Potresti dirci come ti hanno tirato fuori?” chiede un Wes al limite della curiosità.

“Ma è presto detto, Percy boy. Tutto merito mio.” Dall’oscurità fa la sua entrata in scena Spike, spolverino nero e sigaretta in bocca.

“Non montarti la testa, abbiamo lavorato pure noi.” Gli fa eco Sasha ridacchiando.

“Effettivamente anche voi zuccherini avete aiutato…” ammette bonario il vampiro, mentre tutti quanti li guardano leggermente confusi.

“Qualcosa di più tecnico?” continua Giles

“Tanta energia, più un catalizzatore… ah sì, un pizzico di amore puro e giochi sono stati fatti!” dice Miky esultante.

“Già…” le fa eco una Buffy con gli occhi a cuoricino rivolto ad uno Spike sorridente. 

“Ha fatto decisamente male, ma non più di una attivata di chip.” Dice il vampiro abbracciando da dietro Buffy baciandole il collo. La Scooby li guarda ad occhi sgranati indicandoli in maniera a dir poco comica, Xander quasi sviene, non avesse Anya che lo tiene su.

“Ehm… Buffy, ti rendi conto chi ti sta abbracciando?” chiede Willow con molta tranquillità.

“Certo… il mio ragazzo!” Ecco, adesso Xander sviene sul serio. “Forse dovevo dire queste cose con un po’ più di grazia.”

Giles è improvvisamente sbiancato, Wesley la guarda con occhi sgranati dallo stupore ed Anna saltella felice: lei non c’era la momento clou e quindi va da lui.

“Allora ce l’hai fatta? Evviva!”

“Sì, principessa, ce l’ho fatta…” risponde Spike con un ghigno.

“Perché?” balbetta uno Xander ancora disteso sulla neve.

“Perché cosa?”

“Perché Spike!!!!” urla.

“Perché mi sono accorta di volergli bene. Perché mi sono finalmente decisa a capire che lui mi ama. Perché non mi ha mai abbandonato. Perché ho capito che è entrato nel mio cuore più di chiunque altro. Ah, Wes… diglielo ad Angel.”

Wesley si mette le mani nei capelli: adesso gli tocca pure dare al suo capo la brutta notizia… si sta chiedendo come avrebbe fatto.

“Stai tranquilla tesoro, in fondo messaggero non porta pena.” È Princes che lo rassicura accarezzandogli la guancia dolcemente.

“Dici così solo perché non conosci Angel: quando si tratta di Buffy torna ad essere Angelus, altro che!” e sospira.

“Come è successo?” chiede sempre Anna a Spike: insomma, lei è una delle ragazze che ha messo in atto il piano per far capitolare Buffy e si è persa il momento migliore. È come se uno andasse al cinema per vedere un film giallo, perdendosi la scoperta dell’assassino.

“Bhe, passerotto, quando sono riuscito a sciogliere il ghiaccio, ero distrutto. I quattro poteri delle tue amiche erano scorsi dentro di me con un dolore tremendo e non riuscivo più a stare in piedi e sono crollato davanti a loro. Buffy ci ha messo un attimo a riprendersi sai doveva scongelarsi per bene, ma poi… oh, la ragazza è diventata tutta calda…” dice con fare decisamente lascivo rivolgendo uno sguardo eccitato alla Cacciatrice che sbuffa per scherzo. “È venuta da me con le lacrime agli occhi…”

“Ehi, vampiro, non esagerare! Mi fai sembrare una ragazza povera ed indifesa.” Si intromette Buffy.

“Insomma, Anna, lei arriva da lui e abbracciandogli ha preso ad urlargli quanto gli volesse bene, lo amasse e volesse farselo.” Finisce per tutti Princes, attirandosi lo sguardo scioccato di Buffy.

“Io non ho detto che voglio farmelo!” esclama.

“Hai ragione, non lo hai detto, ma è abbastanza chiaro. Solo una pazza non vorrebbe divertirsi a letto con uno come Spike… o te Wes.” Sussurra all’orecchio dell’Osservatore che sorride decisamente compiaciuto. Forse venire a Sunnydale non è stata una cosa così terribile, la sua autostima sta viaggiando verso livelli mai raggiunti!!

“Ciò non toglie che la cosa sia impossibile!” sbotta Giles tutto ad un fiato. “Buffy, tu sei una Cacciatrice, lui è un vampiro, è inconcepibile che stiate assieme.”

“Sentite, tutti voi… io sto bene con Spike, mi piace e voglio dividere un po’ della mia vita con lui e non sarete certo voi ad impedirmelo!” così dicendo si alza sulle punte seghettate dei pattini e, abbracciando il biondo, lo bacia appassionatamente, lasciando vagare le mani praticamente ovunque.

“Sbaglio o la temperatura si sta alzando progressivamente?” chiede Notte mentre li guarda.

“Uhm… beati loro.” Le fa eco Miky, mentre Oz le lancia uno strano sguardo pieno di dolcezza.

“Ma che scena nauseante…” la voce fredda arriva dalle loro spalle. Tutti si voltano e trovano Lytis arrabbiata pronta a dare battaglia.

“Bene, che ne dici di tornartene a casa?” fa conciliante Oz che la prima volta non l’aveva conosciuta.

“Senti nano, io da qui non mi muovo.” Dalla gola del ragazzo sale un piccolo ringhio: che sia il lupo che ogni tanto si affaccia in lui? “Avete avuto fortuna a scongelare la tizia, ma la città è mia.”

“Scordatelo!” Princes fa partire una fiamma improvvisa: ha deciso di lasciar perdere le buone maniere. Lytis, che non se ne è accorta, la schiva all’ultimo momento, ma la coda del suo vestito si incendia. La Signora del fuoco sorride soddisfatta.

“Puttana!” le urla Lytis.

“Ehi, piano con le parole pazzoide dal cervello congelato!” esclamano in coro Sasha e Notte che prendono le difese della loro amica.

“Grazie ragazze.”

Buffy, decisamente stufa e piena di voglia di vendetta, si lancia su Lytis scivolando leggera sul ghiaccio, approfittando dei suoi vecchi allenamenti di pattinaggio. Le dà un pugno che stordirebbe uno come Spike, ma sembra che Lytis non lo senta neppure.

“Sei una stupida, cacciatrice.” La fa volare lontano grazie alla magia, ma Buffy si mantiene in piedi, visto che fa una salto all’indietro atterrando perfettamente in equilibrio.

“Bhe, il ghiaccio non mi fa paura, brutta strega. Quando stavo a Los Angeles ero piuttosto brava a pattinare, quindi non mi freghi.” Le si avventa contro incazzatissima e riprende a picchiarla.

“Nessuno le dà una mano?” chiede Anna mentre cerca di aprire il portale.

“Io non picchio le donne…” risponde Giles da vero gentiluomo.

Le Signore scuotono la testa e lanciano i loro poteri contro la strega bianca, mentre Buffy si sposta per non essere colpita.

Lytis si rialza ansimante: gli attacchi non sono stati una botta di felicità e comincia a non mantenere saldo il potere sulla città… infatti…

“Ehi, la neve qui è scomparsa!” esclama Wesley che da buon osservatore ha osservato per primo il fenomeno.

“Maledette!” urla Lytis che si riprende un attimo facendo apparire un turbine di neve attorno a se.

“Presto Anna, sta cercando di sparire!” urla Miky fiondandosi sulla sua nemica per tentare di fermarla.

“Miky!” urlano in coro le amiche.

“E adesso apriti!” Declama Anna aprendo il consueto stargate azzurro vicino alla strega. “Presto ragazze!”

Princes, Sasha e Notte vanno a dare man forte a Miky, riuscendo ad impedire che Lytis scompaia di nuovo.

“No!! No!! Non voglio tornare la…no!!!!” urla la strega mentre viene rigettata nel suo mondo. La vedono cadere su un cumulo di neve fresca senza che si faccia del male e a questo punto Anna chiude il portale. Ormai è tutto finito!

 

Intanto che tornano al Magik Box, ormai decretato come quartier generale, Buffy viene presa in braccio da Spike, dato che il ghiaccio ormai è completamente sciolto lasciando solo una grande pozza d’acqua e i pattini sono scomodi se non li si usa sulla superficie giusta. Xander e Giles sono ancora abbastanza disperati per questa presa di posizione della loro Cacciatrice: il più vecchio non fa altro che pulirsi gli occhiali, mentre il morettone è tutto il tempo che scuote la testa.

“Ma guarda…” sussurra Princes a Wes mentre guarda la Scooby.

“Bhe, è una cosa particolare una cacciatrice fidanzata con un vampiro sanguinario.”

“Ma loro si amano…” dice lei mentre i due interessati si perdono in un bacio mozzafiato in mezzo alla strada.

In effetti Buffy si sente volare tra le braccia di lui. È qualcosa che non aveva mai provato prima, neppure con Angel. Il bel vampiro con l’anima era sempre tormentato e la loro storia rifletteva questo tormento interiore. Invece Spike è da sempre stato un’anima… bhe, non proprio un’anima, comunque un demone libero. E la cosa più incredibile è che l’amore che Spike prova per lei, non proviene da un’anima assetata di redenzione, come per Angel, bensì dalla sua parte oscura. Angelus non l’aveva amata, anzi, l’aveva odiata con tutto il suo cuore nero, tanto da voler far finire il mondo perché lei l’aveva portato ad amare. No, Spike è un vampiro unico nel suo genere!

Buffy sorride accarezzando la guancia di Spike che la guarda senza capire.

“Che c’è, raggio di sole?” le chiede infatti.

“Niente, ho solo capito quanto sei speciale.” Lui sorride.

Nelle retrovie, una immusonita Miky guarda con leggera invidia la bella coppia di biondi.

“Ehi signorina, che cosa sono questi sospiri enormi?” vicino a lei si materializza Oz sorridente. Miky si ritrova ad arrossire fissando gli occhi grigi e penetranti del ragazzo.

“Ehm… nulla, tutto ok.” Risponde lei balbettando

“Sicura? Mi sembra che non avessi il tuo solito bel sorriso.” Miky lancia un’occhiata ai ragazzi che stanno davanti a loro: Buffy e Spike che piccionano allegramente, Xander ed Anya che, mano nella mano, discutono animatamente sulla storia tra cacciatrice e vampiro, Willow e Tara che abbracciate fanno piccole magie e, mazzata finale, Wesley e Princes che si guardano come se il mondo esterno non esistesse. Miky non può non sospirare.

“Sono una ragazza pessima.” Sussurra piano. Oz la guarda senza capire e lei continua “Sono invidiosa di quanto stiano bene loro… Vorrei un minimo di felicità anche per me.”

“Dai piccola…” la prende per le spalle abbracciandola e attirandola a se. “Che cos’è che ti manca?” Miky non riesce a parlare… si sente completamente persa e per un attimo non ricorda neppure di cosa sta parlando. “Allora? Forse non vuoi parlarne con me?”

“Oh no, no!! Io sono molto felice di essere qui… con te.” Sospira, questa volta di felicità.

“E allora cosa c’è che non va? Perché li invidi?”

“Perché si amano tutti quanti… io invece, non ho nessuno… ho sedici anni e sono sola.”

“Non è vero: hai le tue amiche, la tua famiglia… hai me qui adesso.”

Miky sente un brivido lungo la schiena alle sue parole.

“Grazie.”

“Prego lupacchiotta. Allora… mai avuto un ragazzo? Non ci credo, sei troppo carina per restare da sola. Scommetto che hai una schiera di ragazzi e tu solo non sai decidere.” Lei si mette a ridere.

“Io? Mi sa che non ci vedi bene. Nessuno mi vuole… ho solo qualche amico, ma nulla di più… è una depressione, mi sento così inadeguata rispetto alle mie amiche… loro hanno fidanzati storici, storie piene di passione e anche ragazzi che vanno e vengono ed io… niente, neppure un bacio.” Lui la guarda serio, capisce che è una cosa per cui sta male. “Ti rendo conto? È come quel film con la Barrimore… mai stata baciata, almeno mi pare si chiamasse così…”

“Tutto arriverà, a suo tempo.” Le dice serio Oz.

“Io sono stufa di aspettare…” ribatte Miky piano Oz guarda avanti: la compagnia è leggermente distante da loro che hanno rallentato molto l’andatura.

Oz si ferma del tutto e le prende la mano a tradimento. La temperatura si sta alzando inesorabilmente e non solo perché Lytis ormai se ne è andata…

“Che c’è Oz?” chiede una Miky piuttosto sorpresa. Lui l’attira a se e la bacia. Niente forzature, solo un leggero, casto e puro bacio labbra contro labbra. Miky sente chiaramente di perdere almeno due battiti cardiaci, le gambe le tremano e si sente cadere, non fosse che Oz, previdente, la tiene su trattenendola per la vita.

“Oh, la mia societta dolce sta crescendo…” Princes tira su con il naso osservando la scena del bacio dietro di loro e Wesley sorride. In realtà l’Osservatore è un po’ preoccupato. Adesso che il problema è stato risolto, lui dovrà tornarsene a Los Angeles e Princes a casa sua in Italia. Sente che le mancherà tantissimo, ma lui non può abbandonare Angel e la lotta contro il male… ma non vorrebbe neppure abbandonare lei che è stata così fondamentale per la sua crescita emotiva. È decisamente diviso a metà.

Finalmente arrivano al negozio: Giles sta sbuffando per la quantità di ormoni che sente volteggiare proveniente da… praticamente da tutti! Invece lui è li, solo a far da balia a questo gruppo di adolescenti arrapati. Non lo sopporta! Apre la porta e tutti entrano bloccandosi all’istante: al centro del Magik Box si trova una bella signora. Li sta guardando critica battendo il piedino e tenendo le mani incrociate sul petto. Si capisce all’istante che è seccata. Il suo sguardo si ferma prima su Spike e poi su Giles. Un lampo di soddisfazione passa nei suoi occhi color nocciola.

“Zietta Corinne!” urla Princes contenta. “Che bello sei qui anche tu!”

“Ero preoccupata per voi… ci avete messo una vita a sconfiggere quella specie di signora del ghiaccio eterno.”

“Ci stai sgridando?” chiede Sasha.

“Un po’… vi ho osservato e vi siete… come dire, un po’ perse in altre cose…” lascia in sospeso guardando le quattro signore rimaste, visto che Miky è dispersa da qualche parte con Oz. Princes avvampa: avrebbe dovuto pensarci che lei, la loro suprema Signora, il loro leader maximo, la loro Capa, le avrebbe guardate… pazienza. “Però ammetto che avevate dei buoni motivi per perdere tempo.” Dice Corinne guardando con una certa fame, Spike. Buffy, che se ne è accorta, si stringe a lui in modo da far capire alla nuova arrivata che lui è proprietà privata.

“Mi scusi, signora, lei chi è?” chiede Giles ormai disperato dall’invasione di queste italiane. Corinne lo guarda scoccando un’occhiata interessata: in fondo il maschio promette bene, nonostante la giacca assurda e quegli occhiali brillanti (Con tutte le volte che li ha puliti!!), ha due penetranti occhi azzurro chiaro e un bel portamento da inglese.

“Oh, mi scusi, sono piombata qui senza neppure presentarmi. Immagino che lei sia il alto in grado in questa banda. Bhe io sono… il capo delle Signore in generale… quella che comanda tutte. Sono una specie di super signora. Per qualsiasi missione devono rivolgersi a me… sono la punta della piramide, per intenderci. Mi chiamo Corinne e lei?”

“Ehm, io sono Rupert Giles, l’osservatore di Buffy.”

“Lo sai che lei è veramente distinto?” Giles sorride compiaciuto e le signore sghignazzano tra loro all’evidente interesse della loro leader: in fondo Corinne è una che apprezza il maschio!

“La ringrazio, anche lei è molto signorile.”

Spike, nel frattempo, ha lasciato andare Buffy che corre nel retro per cercare di mettersi qualcosa di più comodo rispetto ai pattini, e si toglie lo spolverino: con la scomparsa di Lytis è tornato il luglio bollente che c’era prima. Ora è in jeans e maglietta maniche corte e si vedono molto bene i muscoli guizzanti che ci sono sotto. Azzeramento totale di saliva in tutte le bocce di genere femminile ed italiane, compresa Corinne che si muove verso di lui per osservarlo.

“Che c’è?” chiede Spike che non sopporta di essere squadrato in quel modo.

“Niente, pensavo che di rado si trovano bei ragazzi come te.” Risponde lei, che, senza dire altro, gli molla una palpata sul sedere che lo fa saltare. Spike si ferma a guardarla sorpresa, mentre una valanga (giusto per rimanere in tema di neve ed Olimpiadi) di risate li sommerge. Perfino Wesley sta cercando di trattenersi.

“Ragazzo mio… sei meglio del marmo.” Decreta infine Corinne.

“Oh zia Corinne, sei unica!” dice Notte abbracciando la donna che le sorride.

“Zia Corinne!! Quando sei arrivata?” è Miky a domandare, visto che finalmente è riuscita, non senza difficoltà, ad arrivare al negozio con Oz che la segue sorridendo.

“Eh eh eh, sono qui da poco… ho visto che hai trovato un bel ragazzo per te.” La ragazzina esplode in stile manga, diventando fucsia e si mette a balbettare. “Lascia perdere stellina, fai bene. Signor Giles!” esclama “Mi dica quante belle cose ci sono a Sunnydale che lei può mostrarmi!”

Dopo una mezz’oretta in cui tutti parlano con tutti, Buffy decide che ha voglia di stare con il suo neo moroso, quindi si avvicina a Spike.

“Senti… e se andassimo a casa mia per stare un po’… in privato?” lui le lascia un sorriso malandrino.

“Bhe ragazzi e ragazze, credo che io e la mia cacciatrice adesso vi lasceremo.” Prende ad abbracciare ogni ragazza.

“Grazie principessa.” Sussurra all’orecchio di Anna che rimane stordita dalla sua voce.

“Fai la tua mossa.” Dice a Sasha riguardo al suo giocatore (e falla questa mossa!!!).

“Continua a scrivere che voglio leggere il finale della storia.” Dice a Notte.

“Ciao piccola Ninfa.” E bacia la mano a Miky.

“E in quanto a te, Signora del Fuoco, permetterò a Wesley di baciarti al posto mio, credo che apprezzerai questa mia premura.” Sogghigna davanti a Princes che gli risponde:

“Molto grazie. Tu divertiti con lei… immagino che ci sai fare.” E gli fa l’occhiolino.

Anche la Scooby sta salutando tutte le ragazze, specie Oz che abbraccia Miky.

“Mi spiace che non ci vedremo più… ma non ti dimenticherò mai, Oz.” Dice lei con un po’ di lacrime agli occhi.

“Perché non dovremmo rivederci? Io adesso devo andare in Tibet per finire il mio allenamento anti lupo, ma poi posso venire a Milano… ho sempre voluto visitare l’Italia.” E lei sorride felice.

“Allora Wes, che facciamo?” chiede Princes andando direttamente al sodo.

“Non lo so… devo tornare a Los Angeles, adesso. Ho alcuni lavori da finire, ma in fondo adesso so dove abiti, quindi posso venire a trovarti quando voglio.”

“Vorrà dire che ti aspetterò.” Poi si alza sulle punte dei piedi per sussurrargli all’orecchio con voce bassa, roca e piena di promesse “Anche perché mi devi mostrare alcune cosine, vero?” lo guarda mordendosi il labbro inferiore, che lui si affretta a coprire con le sue di labbra, dandole un bacio focoso, approfittando anche dell’oscurità presente sotto le scale del negozio.

“Ho una voglia matta di te, Wes.” Gli dice tornando alla luce, quanto meno scombussolata.

“Lo sa Signor Giles, lei mi sta molto simpatico. Tornerò a salutarla spesso.” Dice Corinne rivolta all’osservatore che si imporpora leggermente al complimento… ormai anche i suoi ormoni stanno svolazzando felici.

Anna apre il portale che servirà alle signore per tornare a Casa. Con le mani salutano tutti i presenti con la promessa di rivedersi un giorno e scompaiono nel vortice, lasciando il Magik Box silenzioso come non lo era da un bel po’.

“Peccato se ne siano andate… erano simpatiche.” Dice Spike, mentre Buffy gli pizzica un braccio gelosa. Ancora non gli ha perdonato di essere stato così amichevole con loro quattro che sbavavano per lui.

“E tutto per dire che sono sempre la solita sfigata…” esclama Dawn con il broncio. “Sono l’unica a non avere né forza né poteri… in fondo non ho chiesto molto, volevo essere una chiave anche io!”

 

Epilogo

 

Sono passati tre mesi da quando Sunnydale è stata scongelata. La storia tra Spike e Buffy sta andando a gonfie vele. Ormai la Scooby ha più o meno accettato il vampiro, anche se Xander non manca mai di far baruffa con lui, ma tutti credono che lo faccia solo per cameratismo maschile, in fondo sono gli unici uomini al di fuori di Giles, in mezzo a tutte quelle donne impazzite.

Oz è tornato in Tibet, ma spesso chiama la sua amica italiana per sapere come vanno le cose lì e presto progetta di andare a trovarla. Magari troverà anche un lavoro da quelle parti. Sta nascendo un piccolo amore tra i due e Miky cammina sempre a dieci centimetri da terra con gli occhi a cuoricino stile manga.

Sasha finalmente si è dichiarata, non senza imbarazzo, al giocatore del suo cuore: i due escono insieme, ma ancora non sono fidanzati. Stanno imparando a conoscersi meglio, ma è probabile che ben presto faranno il grande passo (intendo baciarsi, non sposarsi).

Notte si è rimessa a scrivere le sue storie e grazie a Spike, con cui è in contatto via mail, ha messo in atto il suo progetto sulla storia in costume, usando come protagonisti le sue amiche e i ragazzi di Sunnydale.

Anna sta facendo leggere questa storia  a Saby, il suo ragazzo, che ormai è entrato di diritto nel nostro piccolo gruppetto. La sento spesso, dato che è la mia sorellina, e le voglio un sacco di bene!

Anche Corinne continua lo scambio culturale con Giles. Molto spesso va a trovarlo in negozio scambiandosi pareri culturali per poi andare a cenette a lume di candela… La zia Corinne è passi avanti a noi, sorelle!!

Ma veniamo a me… eh sì, pensavate che mi lasciassi scappare un bocconcino prelibato come Wesley? Non sia mai. Ah, per chi non ha capito, sono io, Princes, che scrivo la storia… lo avete notato? Comunque, parlavamo di Wes… ebbene… ho fatto la mia mossa. Come ho sempre sostenuto, se si aspetta qualcosa dagli uomini, diventeremmo vecchie, quindi ci ho pensato io. Volete sapere di più? Leggete avanti.

 

Wesley sta camminando soprapensiero nei corridoi della W&H con un fascicolo in mano da tradurre: da settimane sta pensando di cambiare radicalmente la sua vita. Come è tornato da Sunnydale, ha ricevuto la notizia del futuro matrimonio tra Fred e Gunn ed incredibilmente la cosa lo ha fatto felice. Sì, era contento che loro due si unissero, voleva dire che in effetti, alla fine non amava Fred così come credeva. Li aveva abbracciati e aveva anche garantito la sua presenza. Sistemato questo particolare della sua vita, restava solo il lavoro. Certo, la lotta contro il grande male è eccitante ed utile, però crede che si stiano perdendo nelle mille pastoie burocratiche legali, in cui solo Gunn sembrava starci a pennello. Lui continua a studiare e fare ricerche, ma qualcosa lo tormenta… un qualcosa fatto da due occhi castani grande ed espressivi, con un corpo morbidoso e tanta simpatia… senza contare quel gusto di menta che ricorda ogni volta che mangia una caramella… gli manca Princes, molto spesso si ritrova a fissare un punto qualsiasi del suo ufficio anche nel mentre di una riunione con Angel che gli sbraita contro a causa della sua distrazione.

“Ehi, Wes…” a chiamarlo è Fred che corre con in mano una decina di giornali da sposa.

“Oh, Fred. Come va la ricerca del vestito?”

“Non chiederlo… mi sto perdendo. Comunque, ti volevo dire che nel tuo ufficio è arrivata una tua cliente… dice che devi mostrarle alcune cose.” Dice la bella texana.

Come sente quelle parole, Wesley si illumina e, senza neanche salutare Fred, corre nel suo ufficio. La ragazza lo guarda senza capire molto quello che succede e si tuffa di nuovo nelle sue riviste… quell’abito color avorio la attira parecchio.

Wes apre la porta con furia rimanendo a bocca aperta da quello che vede: seduta sulla sua scrivania c’è lei, la sua Princes, vestita solo con la sua giacca di tweed che aveva lasciato al mattino, la sua cravatta, tolta durante una traduzione particolarmente difficile e un paio di scarpe nere con i tacchi alti. Le gambe nude rivelano una cicatrice sul ginocchio e un piccolo tatuaggio sulla caviglia che raffigura una rosa e un cuoricino.

“Buongiorno… avevo proprio bisogno di lei.”  Gli dice con voce bassa accavallando le gambe.

“In cosa posso aiutarla, signorina?” risponde lui malizioso mentre chiude la porta a chiave. Arriva da lei staccando anche il telefono in modo che Harmony dalla segreteria o chiunque altro, non possa disturbarlo.

“Diciamo che puoi sempre mostrarmi le cosine che un bravo osservatore ha imparato nel tempo… “ Princes si apre la giacca slacciando l’unico bottone rimasto e lui la abbraccia baciandola appassionatamente facendola stendere sul tavolo.

“Sei bellissima.” Gli dice piano nell’orecchio.

“Anche tu non sei niente male, amore.” Continuano a baciarsi senza un attimo di respiro, poi lui fa in modo di togliersi la camicia e lei la giacca, in entrambi la voglia sta crescendo a livelli esponenziali, fino a quando Wes si toglie i pantaloni e… basta. Ragazze, questa è la sezione Per tutti… se volete leggere di sesso bollente sulla scrivania, bhè sopra questa trovate la sezione NC-17 e lì potete sbizzarrirvi.

Due orgasmi dopo, la coppia è mollemente distesa sul piccolo divano dell’ufficio. Lei gli sta accarezzando il petto con la punta delle dita…

“Direi che è stato un ottimo inizio.” Dice lui per rompere il silenzio.

“Molto ottimo… sicuramente da rifare.”

“Spiegami un attimo come sei arrivata qui?” chiede lui curioso.

“Bhe, ho chiesto una mano ad Anna, previo avviso a zia Corinne, ed entrambe si sono dette più che contente di esaudire il mio desiderio. Magari lo posso rifare per un’altra sessione.”

“Uhm… magari… però…” Wes lascia in sospeso la frase.

“Però cosa?”

“Sai, stavo pensando, in questi giorni, che ho voglia di cambiare. Qui non c’è nulla che mi trattenga: Fred, che credevo di amare, si sposa e io sono felice per lei, il mio lavoro lo posso fare ovunque, la mia famiglia mi odia… insomma, volevo fare un cambiamento.” Dice tranquillo lui e lei sta già alzando le antennine per l’interesse.

“Veramente?”

“Già… pensavo di trasferirmi… magari in Europa… che ne dici in Italia? Mi pare un bel paese…” Il cuore di Princes si mette a battere decisamente più veloce. “Per esempio, so che Trieste è una bella città ed è pure piuttosto infestata da demoni. Tu credi che ci sarebbe qualcuno… magari una bella ragazza carina e simpatica, con la passione per i fiammiferi, disposta ad ospitarmi fino a che non trovo una casa tutta per me ed un ufficio una aprire una succursale dello studio di Angel?”

Princes neppure gli risponde, ma lo bacia  con forza, facendolo di nuovo eccitare.

“Lo prendo come un sì.”

“Certo che è un sì! Oh Mio Dio!!!”

“Ah… e pensi che questa bella e simpatica ragazza vorrebbe diventare la mia fidanzata fissa? Insomma, io ho un matrimonio a cui presentarmi e mi piacerebbe che lei venisse con me e mi facesse da dama. Credi che vorrebbe?”

“Sai, credo che la ragazza in questione sarebbe particolarmente interessata a fare tutte queste cose con te… e anche di più! Devi solo mettermi alla prova.”

 

E così adesso sono qui, nella sede della nostra agenzia investigativa antidemoni ad aspettare che Wesley trovi l’antidoto per una specie di veleno strano che ha colpito un nostro cliente… il poverino non smette di ridere. Alla fine mi ha chiesto se volevo fargli da segretaria, visto che ero ancora senza lavoro e io ho detto di sì. Ho scritto quello che è successo a Sunnydale e l’ho spedito a tutte le mie amiche e anche ai ragazzi della Scooby. Si stanno divertendo a leggerlo.

“Tesoro, l’ho trovato!” ecco, questo è uno dei momenti in cui Wesley è veramente sexy da paura: capelli scompigliati, occhiali storti sul naso e trionfante per una ricerca. Ragazze, voi non capite la voglia che ho adesso. Mi dà un bacio volante e va a prendere quello che gli serve per l’antidoto mentre io gli osservo il sedere. È una cosa che non ho mai smesso di fare e poi suona il telefono:

“Qui la Pryce investigazioni dell’occulto, sono Monica, parlate pure.”

“Ciao Sorellina.” È Anna!! “Come va?” chiede lei.

“Alla grande sorella, alla grande.“

 

FINE