THE DANCE

Di PrincesOfTheUnivers

 

 

AUTRICE: Princes_of_the_Univers

TITOLO: The Dance

DISCLAIMER: il personaggio di Spike non è di mia proprietà, ma è di Joss Whendon, della Fox e della Mutant enemy. La scrittrice non scrive a fine di lucro.

RATING: Per tutti

PAIRING: Spefy

 

Questa è una finclet brevissima che dedico alla mia topolona. Spero che gradisca...

 

p.s. poi non dire che non ti voglio bene!!!

 

 

Occhi…l’unica cosa che ricordava di lei erano quegli occhi magnetici, grandi, scuri, come quelli di un cerbiatto, anzi, una cerbiatta molto maliziosa.

Era tornato in quel locale esclusivamente per ritrovarla, ma da sere, ormai, lei non si faceva vedere. Scrutava tra la folla, alla ricerca di quelle due pietre preziose, facendo volteggiare il suo spolverino nero come la notte.

Una ragazza bionda, molto sensuale gli fece l’occhiolino e lui pensò che forse poteva essere un buon rimpiazzo. Si posizionò in centro alla pista ed iniziò a ballare con la tipa che gli si strusciava addosso.

 

Poi il tempo si fermò: eccola, poco lontano da lui ballava la sua lei, la sua musa degli ultimi giorni, la ragazza che aveva cercato per tutte quelle notti.

 

Si muoveva scatenandosi con delle amiche, completamente vestita di nero, con i capelli tenuti alti sulla testa. Le All Stars erano in tinta e lei si era truccata poco, ma stava bene lo stesso. E lui si fermò. La sua compagna di ballo lo guardò alla ricerca di qualche segnale da parte sua, ma lo vide imbambolato. Bella sfiga, l’aveva già rimpiazzata. Eppure era difficile trovarne uno così: muscoloso, scattante, atletico, con gli zigomi scolpiti e quegli occhi blu come l’oceano. Perfino i capelli color platino gli donavano.

 

Lui si fece largo tra la folla, fino ad arrivare alla sua musa, incurante degli sguardi lascivi di alcune ragazze e incuriositi delle amiche di Lei.

 

“Ciao Raggio di sole, ti va di ballare un po’?” le chiese sensuale.

 

“Io lo sto già facendo con le mie amiche.” Voce squillante, piena…dolce in sottofondo, eppure maliziosa. Le sue parole dicevano una cosa, ma i suoi occhi tutta un’altra. Che occhi…. Era emozionato come non gli capitava da anni.

 

“Avanti…” Vicino a lei, una sua amica, stava sorridendo. “Vuoi ballare tu?”

 

“Certo! E chi si perde uno così!”

 

“Evviva la schiettezza.” Eppure lei sapeva che Lui, William, detto Spike, non aveva che interesse per la sua amica. Infatti lui legò i suoi occhi a quelli della sua musa. Si guardavano, si scrutavano, si soppesavano. Era come una battaglia su fronti opposti, eppure entrambi volevano la stessa cosa.

 

La canzone finì e spike tornò da lei.

“Allora, hai visto che non mordo. Vieni?” lei gli sorrise sfrontata ed iniziò a ballare. Lui la seguì senza esitare. Le sue mani si posarono immediatamente sulla vita di lei, in modo da poter aderire il corpo alle sue sensuali curve. La ragazza non era tutta pelle ed ossa, era morbida e sensuale, tutta da toccare.

 

Sentì che la ragazza lo stava accarezzando sulle gambe: lo stava stuzzicando e ci riusciva perfettamente.

“Lo sai che stai giocando con il fuoco.” Il suo profumo gli ricordò l’oceano ed entrò prepotente in lui.

 

“Adoro giocare.”

 

“Stai attenta, mia cara.”

 

Lei si voltò di scatto e senza dire una parola, lo baciò. Un bacio che lasciò entrambi senza fiato per la sua intensità: mani che si rincorrevano, lingue che combattevano. Un bacio da film. Un bacio da infarto.

 

“Sai, mi piace il tuo zucchero.” Gli disse lei a sussurrandogli sulle labbra.

 

“E io adoro il tuo, passerotto. Ti ho cercata così a lungo.” E le prese una mano stringendogliela.

 

“Mi hai trovato.” Rispose lei, dolcemente, facendo intravedere un ulteriore lato del suo vulcanico carattere.

 

“Mi chiamo William.”

 

“Io sono Stefania.”

 

FINE