FOR EVER

 

AUTORE: PRETTYSLAYER2001

PERIODO: La storia è ambientata tra la fine della quinta stagione di Btvs e l’inizio della terza di Ats.

SUMMARY: Buffy è tornata in vita grazie all'intervento di Willow.Angel si reca a Sunnydale per rivederla dopo aver cercato invano di ignorare il suo ritorno.

RATING: PG-13

PAIRING: Buffy/Angel

GENERE: Romance

SPOILER: La storia fa riferimento alle puntate finali della quinta stagione di Buffy e a quelle delle due prime stagioni di Angel che,almeno per il momento ,sono ancora inedite in Italia.

DISCLAIMER: I personaggi di Btvs e di Ats sono di proprietà di Joss Whedon, della FOX e della WB. L’autrice scrive senza alcuno scopo di lucro.

FEEDBACK: Questa Fan-fiction è frutto di una lunga ricerca sul significato dell'anello Claddagh. Naturalmente i protagonisti sono Buffy e Angel che con la loro meravigliosa storia d'amore mi hanno fatto sognare...

COMMENTI: Nella mia storia non spiego il modo in cui Buffy viene riportata in vita,lascerò a Whedon il compito di farlo,narrerò solo ciò che avviene qualche mese dopo il suo ritorno.

RINGRAZIAMENTI: Ringrazio tutti coloro che leggeranno la mia fan fiction e che vorranno commentarla.

 

 

SUNNYDALE    03.45 a.m.

 

 

Tutto sembrava essere tornato come prima.

Oramai Buffy era tornata fra loro da mesi.

Si era dedicata alla casa, a sua sorella, al lavoro nella galleria d'arte dove un tempo lavorava sua madre e naturalmente aveva tenuto a bada tutte le creature della notte che popolavano Sunydale.

Aveva dovuto rinunciare all'università per adempiere a tutti i suoi doveri.

Ma a Buffy smettere di studiare non dispiaceva affatto,dopotutto lei non era mai stata così brava, un pò per pigrizia e un pò per i suoi doveri di Cacciatrice aveva sempre trascurato lo studio,mettendolo in secondo piano nella scala delle sue priorità.

Eppure,benchè i suoi amici le stessero sempre vicini a lei mancava qualcosa.

Era tornata eppure lui non si era fatto vedere...

Non l'aveva neppure chiamata...

Possibile che l'avesse dimenticata,che si fosse innamorato di qualcun'altra?

- Una Cacciatrice non dovrebbe distrarsi così quando va a fare la ronda...-

Spike era dinanzi a Buffy.

- Da quanto sei lì?-

- Da un pò!Così ti farai uccidere di nuovo lo sai,vero?-

- Non vi ho chiesto io di farmi tornare!-

Spike fissò Buffy attentamente.

Da quando era tornata era diversa...triste

Il vampiro sapeva il perchè...

Lui non era andato a trovarla neppure una volta...

Eppure anche lui aveva sofferto come tutti loro chiuso nella sua casa a Los Angeles...

Quante volte lo aveva incrociato piangere sulla tomba dell' amore della sua vita...

-Non desiderare di morire,per le Cacciatrici è pericoloso farlo-

Buffy si voltò a guardare Spike.

In passato l'avrebbe derisa...

L'avrebbe presa in giro facendole saltare i nervi...

Da quando era tornata però anche lui pesava le parole e cercava di darle una mano,molte volte facendolo nell' ombra.

Anche lui aveva sempre fatto così...

addirittura vegliava su di lei da prima che diventasse la cacciatrice...

E già l'amava...

Ricordava ancora quando gli e lo confessò nel giorno del suo diciottesimo compleanno.

Buffy sorrise a Spike e poi si avviò verso casa.

Spike vegliò su di lei nell'oscurità della notte finchè la ragazza non giunse a casa.

Non poteva vederla così.

Amava Buffy.

Sapeva però che non avrebbe mai avuto il suo cuore...

Sapeva che non lo avrebbe avuto nessuno...

Perchè lei lo aveva già donato ad Angel...

ad Angel che gli e lo aveva spezzato ed in seguito portato via con se.

Doveva fare qualcosa per Buffy...

Doveva farla tornare a vivere sul serio...

 

 

 

LOS ANGELES  05.15  a.m.

 

 

 

Cordelia era seduta alla sua scrivania e fissava l'orologio.

Il sole sarebbe sorto presto ed Angel non era ancora tornato.

Quando Willow mesi addietro era venuta a Los Angeles per avvertirli della morte di Buffy temeva che lui si sarebbe ucciso dal dolore.

Ma Angel non lo aveva mai fatto...

Ora che lei era tornata sembrava però ancora più triste...

Gli aveva proposto molte volte di andare a Sunnydale a trovarla eppure lui aveva sempre rifiutato trovando innumerevoli scuse.

-Ma dove diavolo è finito!- sbottò Cordelia buttando un fascicolo sulla scrivania.

Si stiracchiò per un pò e poi prese a sbadigliare.

Portò ancora lo sguardo all'orologio.

- Andiamo...non vorrai diventare un mucchietto di cenere!?-

In quel momento Gunn entrò in ufficio.

- Ciao Cordelia!-

- Gunn...-

- Angel è in ufficio?-

- Veramente non è ancora rientrato...-

- E' ancora in giro a quest'ora?-

Cordelia annuì senza prestare troppa attenzione all'amico che intanto si era seduto su di una sedia ad osservarla andare su e giù per l'ufficio senza tregua.

- Vedrai che fra un pò torna...- disse senza toglierle lo sguardo di dosso.

- Lo odio quando fa così!-

- E' un pò che è strano...ma che gli è preso?-

- Buffy...-

- Ancora!?!Ma si può sapere che vuole?Quando è morta sembrava quasi un essere inutile,ora che è tornata fa lo scemo...-

- Tu non puoi capire...non li hai mai visti insieme...-

Gunn sbuffò.

Ogni volta che parlava di Buffy puntualmente si sentiva dire che lui non la conosceva,che non poteva capire quello che c'era stato fra lei ed Angel...

Cordelia non gli diede importanza.

Non aveva proprio voglio di stare attenta a non urtare la sensibilità di Gunn in quel momento.

La porta dell'ufficio si aprì e quando Angel entrò accompagnato da Westley e da Kate gli andò incontro.

- Sei pazzo!A momenti ti facevi arrostire dal sole!-

- Sta calma!Non è successo nulla...-

- Non ti sopporto quando fai così!-

Le urla di Cordelia furono fermate da Kate,che fu l'unica a sentire il telefono squillare e ad andare a rispondere.

- E' per te- disse ad Angel

Il vampiro ignorando Cordelia che ancora si lamentava prese la cornetta e rispose.

- Pronto?Sono Angel-

- Ciao,come stai?-

- Spike?!-

- Ma bravo...mi hai subito riconosciuto...-

- Che vuoi?-

- Potresti essere un pò più gentile...-

- Ho avuto una nottata pesante,vorrei andare a dormire...quindi fa presto e dimmi che vuoi da me!-

- Non sei l'unico ad aver avuto una notte pesante...io ho dovuto badare alla biondina, sai la tua ex?-

- Buffy?Che le è successo?-

- Niente...-un attimo di silenzio durante il quale ad Angel si gelò il sangue nelle vene-...per ora...- continuò poi il vampiro.

- Se fai qualcosa a Buffy giuro che...-

- Calmo,io non voglio farle niente...la amo.E' lei che mi preoccupa,si farà uccidere se non si da una scrollata...-

- Ed io che centro?-

- E' colpa tua.Se l'hai dimenticata diglielo così lei la finisce di piangere per te pensendo che sia sempre e solo colpa sua se le cose fra voi vanno sempre peggio...se non vuoi dirglielo di persona almeno falle una telefonata...-

- Questa non è una cosa che ti riguard...-

Spike aveva staccato il telefono.

Angel rimase ad ascoltare il telefono muto.

Poi sopirò e riagganciò.

Cordelia lo guardò preoccupata.

-E' successo qualcosa?-gli chiese

Angel scosse il capo e scese in casa sua senza dire nulla.

Si buttò sul suo letto e si addormentò pensando alle parole di Spike.

 

 

 

SUNNYDALE    08.30 a.m.

 

 

 

Buffy aveva appena accompagnato Down a scuola ed era tornata a casa per rassettare.

Da quando sua madre era morta lei doveva provvedere ai lavori domestici.

Quella mattina poi era particolarmente triste.

- Spike ha ragione...-disse al suo riflesso nello specchio-...mi farò uccidere se non la pianto...-

Sospirò e poi scuotendo velocemente la testa si disse che era una stupida.

Stava pulendo il salotto quando squillò il telefono.

Per poco non inciampava nel filo dell'aspirapolvere per rispondere.

- Dannaz...Pronto?-

Dall'altra parte nessuno rispondeva

- Pronto?-

Insistè Buffy

-Allora chi è!-

Non si sentiva nulla dall'altra parte.

Neppure un respiro...

un respiro...

Angel...

Buffy sentì il cuore batterle forte

- Angel?- mormorò alla fine

- Buffy...-

Era lui.

Finalmente l'aveva chiamata.

- Angel...sei tu?- la voce di Buffy sembrava strozzata dal pianto.

Non riusciva a trattenere le lacrime.

- Scusa se ti chiamo solo adesso...-

- Non fa niente...-

- Non mi aggredisci come al solito?-

- Non ne ho voglia adesso...-

Seguirono minuti di silenzio.

Buffy singhiozzava al telefono mentre Angel non emetteva nessun suono.

- Ascolta...-disse il vampiro-...stasera verrò a Sunnydale,volevo dirtelo stavolta...-

- Grazie..-

- Vorrei parlarti...dove possiamo incontrarci?-

- Non saprei,da me va bene?-

- Sì certo...a stasera-

Buffy salutò e riagganciò il telefono.

Lui l'aveva chiamata e voleva parlarle.

 

 

 

 

LOS ANGELES  19.30 p.m.

 

 

 

 

 

- Non puoi andartene adesso!-sbottò Gunn

- Quando tornerò mi occuperò di quel gruppo di vampiri...non sono nè furbi nè pericolosi...-gli rispose Angel

- Non posso crederci!Basta che qualcuno dica il nome Buffy che tu ti trasformi in un idiota!-

- Lascia perdere...se ti sta tanto a cuore perchè non li affronti tu?-

- Certo che lo farò!-

Angel lasciò Gunn seduto in ufficio.

Non gli piaceva tralasciare la sua lotta contro il male ma si era accorto che Spike aveva ragione.

Stava mettendo in macchina le sue cose quando Kate gli sbucò dinanzi.

- Stai andando da lei?- gli chiese

Angel annuì.

Kate si sentiva morire.

Sapeva che lui amava la Cacciatrice più di ogni cosa e questo la faceva andare su tutte le furie.

- Gunn ha detto che c'è un gruppo di vampiri che stanno dando dei problemi...-

- Lo so...-

- E parti lo stesso?-

Angel non rispose e continuava a sistemare la sua macchina.

- E se uccidessero qualcuno?-

- Cordelia Westley e Gunn si occuperanno di loro...se la caveranno senza troppi problemi...-

- Che diavolo ti spinge a comportarti così?-

- Buffy...è la donna che amo...-

- Ma lei non ti ha aspettato...lei è stata anche con altri mentre tu...-

- Io le ho detto di farlo...-

-E questo cambia qualcosa?-

-Certo!Tutto...-

- Ma allora perchè non ti rifai una vita anche tu?-

Angel fissò Kate.

Raramente la donna che aveva dinanzi lasciava trapelare le sue emozioni.

aveva sempre sospettato che lei si fosse innamorata di lui.

Ma solo in quel preciso istante il sospetto divenne consapevolezza.

Angel salì in auto e la mise in moto.

Kate si mise d'avanti e con le lacrime agli occhi gli chiese:- Perchè?-

Angel la guardò negli occhi e poi le rispose:- Perchè lei è mia moglie...-

Kate si allontanò di scatto sgranando gli occhi.

Angel si allontanò in grande velocità lasciando l'ex detective inginocchiata a terra a pingere come una bambina.

Kate osservò l'auto di Angel sparire nella notte ed alzando lo sguardo al cielo urlò disperata il nome dell'uomo che amava.

 

 

 

 

 

LOS ANGELES-SUNNYDALE   20.00 p.m.

 

 

 

 

 Angel ripensava a ciò che aveva detto a Kate poco prima.

Non aveva mai detto a nessuno che Buffy era sua moglie.

Neppure lei ne era consapevole.

Si erano sposati quella notte in cui lui le regalò l'anello Claddagh.

Le aveva detto:

"ho qualcosa per te...per il tuo compleanno...volevo dartelo prima ma...

 La mia gente,se ancora posso chiamarla così,se lo scambiava in segno di devozione.

 E' un anello Claddagh.

 Le mani simboleggiano l'amicizia,la corona la lealtà,e il cuore...beh lo sai.

 Metti la punta del cuore verso di te...significa che appartieni a qualcuno..."

Buffy gli aveva sorriso.

Aveva baciato l'anello di angel e poi si era infilato il suo al dito.

Quella sera non le aveva detto però che quella era la cerimonia usata dalla sua gente per celebrare il matrimonio.

Quella sera Angel aveva sposato Buffy.

Angel stava percorrendo la strada a velocità elevata.

Sentiva il vento scompigliargli i capelli.

Accese la radio e col pensiero tornò a Galway.

Al periodo che precedette la sua vampirizzazione.

 

 

 

 

GALWAY   1751

 

 

 

 

 

Liam era disteso sul prato.

Aveva ancora una volta litigato con suo padre.

Odiava quel vecchiaccio.

Lo avrebbe ucciso a volte.

Ma mai gli avrebbe dato la soddisfazione di vederlo camminare dolorante e mai avrebbe emesso un sibilo mentre lui lo bastonava.

24 anni.

24 anni di percosse.

24 anni in cui gli diceva che era un fallimento.

- Ti ha fatto male?-

Liam si voltò e vide la sua piccola Kathy.

- Ci vuole ben altro...-

- Tu sei buono...non sei un fallimento!-

Liam si sedette e guardò la sorella.

L'unica che lo amava per quello che era.

L'unica che non pretendeva nulla da lui.

- Non ci giurerei...-

- Io vorrei un marito come te un giorno...-

- Ti uccido con le mie mani se osi farlo...-

Risero di cuore.

Poi Kathy si alzò in piedi e mise una mano nel grembiule.

Liam la guardava incuriosito.

- Ti piacciono?-

Kathy aveva in mano due anelli Calladh.

- Dove li hai presi?-

- Ricordi il vecchio Mr Gregory?-

Liam fece cenno di sì col capo.

- Le ha fatte fare apposta per sua figlia Mourinee...ma ora che lei non c'è più le ha regalate a me...-

- Perchè?-

- Perchè vuole che sigillino l'unione fra due persone che si amano sul serio-

Liam diede ancora un occhita ai due anelli d'argento che Kathy stringeva in mano,poi tornò a stendersi sul verde prato.

Kathy lo imitò.

- Liam...-

- hmm...-

- Voglio che li prenda tu...-

Liam si voltò di scatto.

- Mi hai sentita?-

- Si ma io non li voglio.Non riuscirò mai a trovarmi una brava ragazza da amare...-

- Perchè fai così?-

Kathy si alzò in piedi e Liam la imitò per riflesso.

La sua sorellina li mise i due anelli in tasca.

- Se ti amo io,perchè so come sei realmente un giorno troverai una ragazza che ti amerà alla follia senza rinnegare la tua natura e tu sarai finalmente felice-

Liam guardò sua sorella e le sorrise imbarazzato.

- Va bene purchè adesso mi lasci in pace...-

Kathy sfoderò il suo sorriso più radioso e corse via verso casa.

Liam osservò gli anelli che Kathy gli aveva dato e giurò a se stesso che se mai un giorno si fosse innamorato veramente avrebbe sposato quella ragazza con quegli anelli.

 

 

 

 

 

 

LOS ANGELES  20.30 p.m.

 

 

 

 

 

Cordelia era scesa in strada ,aveva sentito poco prima urlare una donna.

Si rese conto che era Kate solo dopo un po’.

Non l’aveva mai vista così.

Lei era la donna di ghiaccio.

Che cosa le era successo?

Cordelia le si avvicinò piano cercando di pensare a cosa dirle.

Non le era mai stata molto simpatica quell’ex detective…

Ma non poteva certo lasciarla lì in quelle condizioni.

Era così sconvolta che probabilmente se fosse stata attaccata da qualche malintenzionato non se ne sarebbe neppure accorta…

- Kate?- chiese mettendole una mano sulla spalla

- Cordelia?!-

- stai bene?Che ti è successo?-

La ragazza bionda guardava Cordelia con i suoi enormi occhi azzurri colmi di lacrime.

Cordelia le cinse le spalle e la condusse verso casa sua.

- Andiamo…qui non è certo il posto più adatto per farsi prendere da una crisi di pianto.

Kate annuì singhiozzando.

Seguì Cordelia senza parlare ripensando a ciò che Angel le aveva detto.

 

 

 

 

 

SUNNYDALE   20.45 p.m.

 

 

 

 

 

Buffy guardava l’orologio.

Down era andata a dormire da Willow affinché lei potesse parlare liberamente con Angel quando fosse arrivato.

Che cosa le avrebbe mai detto…

Aveva paura,si sentiva ansiosa…

Salì in camera sua e si sedette sul suo letto al buio.

Aveva paura…

Che cosa le avrebbe detto…

Che cosa gli avrebbe risposto…

Sospirò guardandosi in torno.

Inghiottì la saliva più volte per non scoppiare a piangere.

Si alzò e si guardò allo specchio.

Non aveva un bell’aspetto…

Non voleva che la vedesse così…

Aprì l’armadio e guardò uno ad uno i suoi vestiti…

Poi notò una scatola rossa posta sotto un mucchio di scarpe.

Si chinò e la prese.

Un brivido le percosse la schiena e la sua mente si riempì di ricordi…

Accese la luce della sua camera.

Aprì la scatola e cominciò a piangere…

C’erano tutti i doni che Angel le aveva fatto…

Quanti ricordi…

Quante emozioni…

La giacca di pelle che le regalò quando ancora non conosceva il suo segreto,quando  credeva che fosse un bellissimo e misterioso ragazzo…

Quando sperava di piacergli…

La croce che le diede durante il loro primo incontro quando le disse di stare attenta e di guardarsi le spalle…

Allora non si era fidata molto di lui,ma non lo temeva…

Già gli piaceva…

Continuò a scavare fra gli oggetti di quella scatola.

Sorrise…

Il libro di poesie che le aveva regalato per il suo diciottesimo compleanno.

Lo aprì.

Sempre…

Ricordò quando, dopo aver attirato Faith in trappola,quando lui aveva finto di aver perso l’anima ed alla fine di quella messinscena lei gli aveva chiesto un po’ di tempo,le chiese ‘SEI ANCORA LA MIA RAGAZZA?’…

Gli aveva risposto ‘SEMPRE’…

Rimase sorpresa quando ammise a se stessa che era ancora così…

Poi le sue mani incontrarono qualcosa di piccolo e tondo…

Un anello…

Credeva di averlo perso…

Era l’anello Claddagh che Angel le regalò per il suo 17mo compleanno.

Se lo infilò al dito con la punta del cuore rivolta verso di lei…

Metti la punta del cuore verso di te…significa che appartieni a qualcuno…”

Ricordava quelle parole come se gliele avesse dette ieri…

Pianse guardando l’anello che aveva infilato poco prima…

Poi sorrise amaramente…

-          Forse lui non porta più il suo da tempo…-

Si sfilò l’anello e lo mise in una catenina che indossò subito…

-          Anche se lui non lo porta più io non lo lascerò mai,sarà sempre con me,accanto al mio cuore…-

Detto questo alla sua immagine riflessa nello specchio mise a posto la scatola e scese in salotto.

 

 

 

 

 

 

 

LOS ANGELES  21.00 p.m.

 

 

 

Cordelia preparò un caffè per  la sua ospite che si era accucciata sul divano .

Continuava a singhiozzare.

Sembrava una bambina in quella posizione.

Che cosa le era successo?

Sperava che non fosse nulla di grave…

Non avrebbe mai pensato di vederla in quello stato…

Sorrise a se stessa e poi borbottò:- allora anche lei ha un cuore…-

Versò il caffè in due tazze e le sistemò su di un vassoio…

Kate intanto aveva lo sguardo perso nel vuoto…

Poi si guardò intorno…

Cordelia la osservava dalla cucina senza dirle nulla…

Non si erano dette neppure una parola da quando lei l’aveva invitata a casa sua…

L’ex detective si alzò in piedi e prese fra le mani una delle fotografie che Cordelia aveva esposto su di un mobile…

- Chi sono?-chiese Kate a Cordelia che stava poggiando il caffè sul tavolino del soggiorno.

- quelli della foto sono i miei compagni del liceo…l’abbiamo scattata poco prima della festa dei diplomi…-

La ragazza bruna si avvicinò a quella bionda e con un dito prese ad indicare uno ad uno i volti delle persone ritratte.

- Questa qui è Willow Rosenberg…la strega, questo è Xander Herris il mio ex, qui c’è Oz ,l’ex di Willow…questo è il signor Giles…un collega,se così possiamo dire di Westley che invece è qui, lo vedi?-

Kate annuì poi disse:- e tu sei qui…sei sempre la stessa,a parte il look…-

Cordelia le sorrise.

- e questa qui chi è?- le chiese Kate

- Quella è Buffy Summers, la famosa Buffy Summers…-

Kate fissò Cordelia.

Così quella era la donna che aveva fatto innamorare Angel perdutamente…

Quella era sua moglie…

- Io e Buffy non eravamo proprio amiche per la pelle ma le voglio bene.

   Lei è così…perfetta…-

- Sei gelosa di lei?-

- No…non più.Lei è speciale,è la Cacciatreice, io sono solo l’ex ragazza più popolare del liceo di Sunnydale…-

- Io la odio…-

Cordelia guardò Kate stupefatta.

Ora tutto tornava…

Il suo stato d’animo…

Amava Angel?

No, non poteva essere così…

- Perché?- le chiese cercando di scrutare a fondo la sua espressione.

Kate continuava a fissare il volto di Buffy ritratto nella fotografia.

Sospirò…

- Perché lei è sua moglie…-

- Sua cosa?-

Kate la guardò con le lacrime agli occhi.

Cordelia era incredula.

Sua moglie?

E da quando?

Pensò che Kate desse i numeri…

La ragazza bionda vide lo sguardo incredulo dipinto sul volto della sua interlocutrice

-          E’ la verità…me lo ha detto lui…prima di partire per Sunnydale…prima di andare da lei…-

Cordelia continuò a fissare Kate.

Se era stato Angel a dirglielo era vero…

Ma quando quei due si erano sposati?

Lei non ne sapeva nulla di quella storia…

 

 

 

 

 

SUNNYDALE      21.30 p.m.

 

 

 

 

 

 

 

Buffy era immersa nei suoi pensieri…

Nei suoi ricordi…

Angel,i tre anni passati con lui…

Il dolore che aveva provato quando lo vide sparire nel fumo, quella notte, quando combatterono quell’ultima battaglia contro il sindaco…

Pensò anche a Parker, a Riley di cui si era servita per dimenticare il suo Angel…

Ma lei lo amava troppo…

Nessun uomo avrebbe mai potuto prendere il suo posto nel suo cuore…

Angel era il suo cuore…

Ricordò i sogni che faceva quando era al liceo…

Sognava di sposarlo un giorno…

Sognava di restare con lui per sempre…

Ma qualcosa non era andato come lei sognava…

Lui se ne era andato via lasciandola sola,col cuore spezzato…

Aveva provato ad odiarlo…ma invano.

Lui era il suo cuore,la sua forza…

Sussultò quando Spike fece chiudere la porta d’ingresso con un tonfo che rimbombò nel profondo silenzio di casa Summers.

- Sei impazzito?!- gli urlò Buffy

- No!- rispose seccato il vampiro biondo- nervosetta…?-

- Spike che diavolo vuoi?-

- Non ti ho vista al cimitero stanotte e mi sono preoccupato…-

- Preoccupato?Per me!Questa è davvero bella!-

- E’ perché sentiamo…-

Spike si era offeso.

Buffy si sentì in colpa,dopotutto era lì per assicurarsi che stesse bene.

Sospirò e cercò di assumere un atteggiamento più rilassato…

- Non ho bisogno di una balia Spike,io sono la Cacciatrice…-

- Lo so che sei forte biondina ma è anche vero che non sei proprio in forma…-

- Sto bene…non preoccuparti.Ora che hai visto che sono viva e che non corro nessun pericolo ti spiacerebbe andartene via?-

- Dov’è Briciola?Vorrei salutarla…-

- Non c’è.E’ da Willow stasera…-

- Aspetti qualcuno?-

Buffy si voltò e annuì in silenzio.

Spike sentì qualcosa squarciargli il cuore.

Angel?

Era lui che la sua Buffy stava aspettando?

Sorrise amaramente e fissò Buffy in silenzio.

- hai intenzione di rimanere qui ancora per molto…-

- Sto andando via non sono abituato a fare il terzo incomodo…perché e lui che aspetti vero?-

Buffy guardò Spike.

Non aveva bisogno di rispondergli lui lo aveva capito che aveva ragione.

Il vampiro biondo si avviò verso la porta seguito a ruota da Buffy.

- Digli quello che provi…digli che vuoi stare con lui…-

- non credo servirebbe a molto…-

- Forse…ma se invece è quello che lui vorrebbe sentirsi dire per convincersi a non lasciarti…Ha sofferto come tutti noi quando tu sei morta, digli che lo ami e lui non avrà più il coraggio di lasciarti…-

Spike uscì fuori lasciando Buffy a fissarlo sull’uscio.

Si voltò a fissarla ancora una volta.

- Spero che siate felici…lo meritate entrambi- disse fra se il vampiro.

Salutò Buffy con la mano e lei gli rispose con un sorriso.

Si voltò e si incamminò verso il locale di Willy,aveva bisogno di un goccetto.

Se lo meritava proprio visto che era stato lui a spingere quei due testardi nella stessa direzione…

- Addio Cacciatrice- disse guardando il cielo mentre si accendeva una sigaretta.

 

 

 

 

 

 

 

 

LOS ANGELES    22.00 p.m.

 

 

 

Cordelia era  in piedi a fissare fuori dalla finestra le luci di Los Angeles.

Buffy era la moglie di Angel…

Sua moglie…

Le era sfuggito qualcosa…

Kate era ancora seduta sul divano.

Fissava la foto di Cordelia.

Buffy era davvero carina…

Aveva un sorriso radioso…

Capiva il perché Angel l’amasse tanto.

- Cordelia, tu non sapevi nulla del fatto che loro due…insomma che loro sono…-

- No,non lo sapevo. Angel non è affatto il tipo che parla di se lo sai…e poi io non sono così amica di Buffy quindi…-

- dimmi che tipo di relazione c’è fra loro…-

- Il loro è un amore speciale. Spirituale…

  Loro due non possono fare…lo sai…a causa dell’anima di Angel…

  Eppure per loro non è un problema perché lasciano che siano le loro anime a parlare ad amarsi…

  Come posso spiegarti qualcosa che non ho mai provato…

  Che probabilmente non proverò mai…-

- Non ho speranze,vero?-

Cordelia le sorrise.

No,no ne aveva…

Nessuno può competere con Buffy…

Kate fissò Cordelia e sospirando disse:- spero che un giorno possa stare con lei senza riserve…-

Cordelia sorrise e tornò con lo sguardo fuori dalla finestra pensando che solo quel giorno il suo più caro amico sarebbe potuto essere finalmente felice…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LOS ANGELES – SUNNYDALE   22.00 p.m.

 

 

 

 

 

 

Benvenuti a Sunnydale diceva il cartello sul bordo della strada.

Mancava poco e l’avrebbe rivista.

Dopo aver pensato di averla persa per sempre l’avrebbe riabbracciata ancora una volta.

Aveva paura della sua reazione.

Lei avrebbe potuto odiarlo perché da quando era tornata non l’aveva mai chiamata,non aveva mai cercato di incontrarla.

Angel era a Sunnydale adesso.

Quella cittadina non cambiava mai…

Tutti gli angoli di quella città gli ricordavano Buffy.

Ovunque rivedeva il suo volto.

Ogni posto era legato a lei…

Angel si chiedeva se mai avesse trovato il coraggio di lasciarla ancora dopo averla rivista…

Dopo aver pianto sulla sua tomba…

Aveva promesso a Joyce che l’avrebbe lasciata libera da ogni tipo di vincolo che li legava,che le avrebbe permesso di avere una vita normale con un ragazzo normale…

Ma era stata davvero la scelta giusta?

Era davvero ciò che occorreva a Buffy?

Dopo la sua morte,una notte che era venuto a piangere sulla sua tomba aveva incontrato Spike che gli aveva sbattuto addosso tutto il suo dolore.

Gli aveva detto che l’aveva condannata all’infelicità…

Che era un egoista…

Sapeva che il suo rivale aveva ragione…

Era un codardo…

Era scappato da lei,da ciò che provava…

Buffy meritava qualcuno migliore di lui.

Arrivò finalmente fuori casa  Summers.

Rimase per un po’ a fissarla.

Mancava poco…

L’avrebbe rivista…

Sospirò…

Pregò Joyce di dargli la forza di mantenere la promessa che anni addietro gli aveva fatto.

Ma mentre suonava il campanello l’unico pensiero che aveva era quello che mai più l’avrebbe abbandonata…

 

 

 

 

 

 

 

SUNNYDALE     22.30  p.m.

 

 

 

 

 

 

Buffy era nel soggiorno.

Fissava l'orologio.

"e se non venisse"pensava tre se.

Per tutto il giorno si era chiesta che cosa Angel volesse dirle.

Al principio sognò che lui la prendesse fra le braccia e baciandola le sussurrava alle orecchie TI AMO E NON VOGLIO MAI PIU' STARE SENZA DI TE!!!

Poi però temeva che lui gli dicesse che non voleva più vederla,che amava un'altra ormai.

A quel pensiero le lacrime le scorrevano copiose sul viso.

Ma se fosse accaduto sul serio?

Che cosa avrebbe fatto?

Sapere che Angel l'amava era un conforto,ma se poi questo non fosse più una realtà ,chi l'avrebbe protetta ed amata...

Suonò il campanello.

Buffy si precipitò all'ingresso.

Aprì la porta e se lo ritrovò dinanzi...

Buffy non trattenne le lacrime e lui le sorrise stringendola a se.

Si sistemarono sul divano in salotto.

Buffy andò a preparargli un caffè mentre Angel osservava le numerose foto esposte sui mobili.

- Come ti vanno le cose?- chiese la Cacciatrice mentre serviva il caffè al suo ospite.

- Bene.Ultimamente mi hanno dato diverso filo da torcere...-

Buffy gli sorrise.

- Sì ne so qualcosa anche qui a volte non si capisce nulla...-

Angel prese a sorseggiare il suo caffè mentre Buffy lo osservava attentamente.

- Che c'è?-le chiese sorridendole

- Non sei cambiato...-

- Certo sono un vampiro...-

- Non intendevo questo...il caffè...è orribile eppure tu lo sorseggi come se fosse davvero una prelibatezza...-

- Lo è!-

- Bugiardo!-

Iniziarono a ridere.

Poi si guardarono negli occhi.

Si baciarono appassionatamente.

Entrambi capirono in quell'istante che nè i chilometri nè il tempo e neppure la morte potevano cambiare quello che c'era fra di loro.

 

SUNNYDALE   0.45 a.m.

Parlarono per ore di ciò che avevano fatto negli ultimi tempi.

Buffy raccontò di Glory e la loro battaglia.

Gli raccontò del suo lavoro alla galleria d'arte e di come fosse difficile fare da madre a Down.

Angel l'ascoltava attentamente.

- Buffy...-disse alla fine

La ragazza lo fissò.

Sapeva che ora gli avrebbe detto perchè era lì.

Cominciò a temere che lui le dicesse che aveva un'altra.

- Mi ha chiamato Spike...-

- Spike!?!-

- Esatto.Mi ha detto che sembra che tu abbia perso la tua voglia di vivere...e questo non è saggio da parte tua!-

- E' per questo che sei qui!-

- Buffy...io sono preoccupato...-

- Non posso crederci!Non saresti venuto vero se...?-

- Mi dispiace...-

- Mio dio!!Ed io che credevo che tu fossi qui per me...-

- Buffy...io non sono venuto sin ora perchè...-

- Perchè...!!!-

- Dopo quello che ho sofferto quando tu sei...-

- Morta?-

- se ti avessi rivisto io non ti avrei più lasciata...-

Buffy cominciò a piangere.

Angel la strinse a se.

- non lasciarmi Angel...-

- Tu hai il diritto di ...-

- Essere amata,di amare e di essere felice...ma se è solo con te che posso avere tutto questo!!-

Angel la guardava.

Le sorrise.

Buffy capì che aveva vinto.

Che lui le sarebbe stato accanto.

 

 

 

 

 

 

LOS ANGELES  16.50 p.m.

 

- Hai comprato degli specchi!-esclamò Buffy incredula

- Sì e ci sono persino dei cassetti tutti per te...-

- Fantastico!-

- Tutte le coppie ne hanno,vero?-

Buffy sorrise.

Angel intanto aveva sistemato le valigie di Buffy per terra.

Angel aveva assunto Buffy nella sua agenzia investigativa, così sarebbero potuti stare sempre insieme.

Buffy aveva scelto liberamente di amare le tenebre.

E aveva scelto di amarle dopo aver cercato di amare la luce del giorno invano.

- Sai a che pensavo mentre venivo qui?-

Angel fissò Buffy incuriosito

- Perchè non ci...sposiamo...?-

Buffy era arrossita.

Angel la fissava divertito.

Era diventata davvero sfacciata...

Lui le si avvicinò e le prese le mani stringendole fra le sue.

Notò l'anello Claddagh che Buffy portava al dito.

Le sorrise.

- Lo siamo già!-

Buffy guardò Angel perplessa ma non gli chiese nulla.

Prima o poi gli e lo avrebbe detto.

Ora aveva l'uomo che amava...

Ora aveva la vita che tanto aveva desiderato...

Il resto non aveva importanza.

 

                                                                                                                            

                                                                                                                             FINE