LA MARMOCCHIETTA INFERNALE
Autrice:
Littlelovedream a.k.a. Prettyslayer2001
Personaggi:
Spike, OC.
Genere:
Humor
Rating:
G
Tipologia:
One-shot
Nota dell'Autrice : Per me questo è un pò un tornare
alle origini. Ho iniziato a scrivere fan-fiction proprio sul Buffy-verse circa
dieci anni fa oramai. E' la prima questa che pubblico con il mio attuale nick
(i miei vecchi scritti sono pubblicati in alcuni siti italiani di Buffy sotto
il nick prettyslayer2001).
E' una shot incentrata su Spike, e sul suo modo di essere.
Ho provato a tenerla IC, ma sono anni che non riguardo Buffy e temo che possa
aver reso il povero vampiro ossigenato un pò troppo "eccentrico".
Se così fosse, perdonatemi
Non aspettatevi una Spike/Buffy, odio questa ship,
per me esistono solo le Buffy/Angel.
Poche parole a buon intenditore ^_-
Buona Lettura
--------------------------------------------------------------------------------
Un
tempo ero spietato e temuto.
Un
tempo ero un vampiro crudele e sanguinario.
Adesso
sono diventato il patetico riflesso di me stesso.
Ebbene
sì, signore e signori, il grande Spike, stasera, si è ridotto a fare da
babysitter alla figlia di Buffy Anne Summers.
Sì,
stasera sono la balia di questa nanerottola beatamente poggiata sul fasciatolo
che si diverte ad agitare quel dannato sonaglio; dal modo in cui sfoggia quel
ghigno sdentato, si starà divertendo da pazzi ad agitare quell’aggeggio
infernale.
Scommettiamo
che ciò è dovuto al fatto che ha capito quanto mi dia fastidio questo continuo,
costante e snervante rumore?
“
Hey sgorbio, smettila di far baccano!” mugugno, ma lei incurante persevera.
Insomma,
perché non ha paura di me? Io sono un vampiro! Ok, un vampiro con l’anima, ma
pur sempre un vampiro e ho istinti demoniaci io!
E
questi istinti si scatenano soprattutto se, mentre sto stravaccato sul divano a
vedere la nuova puntata della mia telenovela preferita, “Vento di Passione”,
sono costretto dai lamenti di questo pestifero essere, ad interrompere il mio
momento idilliaco.
E
dire che ho fatto finta di non sentirla per buoni dieci minuti, ma lei,
naturalmente, ha preso ad urlare come un’ossessa e mi sono dovuto alzare nel
momento più importante della puntata; proprio quando Turche stava confessando a
Ben di averlo tradito con Thimoty, quando si era ricoverato a Casa Blanca per
diventare una donna !
No,
dico, è assurdo! Non potevi tacere altri venti minuti?
“Che
ti costava tenerti gelosamente i tuoi escrementi per altri miseri venti
minuti?” borbotto mentre sbottono la tutina rosa con tanti fiorellini bianchi
stampati ovunque.
“
Questa tutina fa schifo, marmocchietta. Roba da farti venire il diabete e che
ben fa comprendere perché hai qualche problema mentale già adesso” le dico
seriamente preoccupato mentre prendo unn pannolino pulito dalla confezione.
Lei
ridacchia mentre agita ancora più forte il maledetto sonaglio.
Apro
il pannolino e tempo pochi millisecondi ed un odore nauseabondo invade le mie
povere narici.
Adesso,
sia chiaro che, se è vero che noi vampiri possediamo un olfatto molto sensibile
è altrettanto vero che questa cosa prodotta da questa bambina non rasenta
neppure lontanamente la normalità.
Penso
seriamente di tornare a guardare la TV e di lasciare la bimba così com’è, ma la
piccola bomba puzzolente è abbastanza intelligente da intuire i miei loschi propositi,
così alza ed agita le gambine cicciotte (posizione questa che agevola la
fuoriuscita degli odori molesti) mentre prende a piangere come un’ossessa.
Stanco
e con la pazienza ridotta a brandelli mi decido a farla finita in fretta, mi
avvicino di più e…ringrazio, Dio o chiunque altro ne abbia il merito, per il
fatto che i vampiri possono non respirare!
“E
adesso… eccoci qui, marmocchietta demoniaca.” cerco di ripulirla al meglio con
la salviettina e mentre le sollevo le bambine, lei continua ad agitare quel
dannato sonaglio, tutta felice del fatto che è finalmente libera dal dannato
pannolino e il suo contenuto radioattivo.
No,
non sto esagerando, quella non può essere la pupù di una bimba di 10 mesi;
quella roba è più degna di un cucciolo di elefante!
Prendo
il talco e comincio a buttarne sul sederino una quantità disumana, perché non
vorrei che, se le si arrossasse, Buffy e quel babbuino del suo compagno, mi
facciano la paternale.
Infondo
devo pur difendere quel po’ di autostima ed onore che mi sono rimasti, no?
Tuttavia,
preso dall’operazione di chiusura pannolino, commetto il più un grosso errore
della mia vita: poggio il talco, con il tappo ancora aperto, troppo vicino al
piccolo demonio e puff…vengo avvolto da una nube di talco profumato che mi fa
lacrimare gli occhi e mi tappa naso e bocca.
Tossisco
e agito la testa per liberarmi mentre lei, la marmocchietta pestifera, se la
ride a crepapelle.
Bastarda,
piccola, ingrata, degna figlia di tuo padre! L’afferro di scatto e la sollevo
dinanzi la mia faccia che per l’occasione ha preso i classici tratti del
vampiro.
Il
pannolino, fissato a malapena, si apre su di un lato e scivola pericolosamente
verso il basso, fermandosi poco sopra le ginocchia.
Lei
smette di ridere, mi fissa dritto negli occhi e sembra perplessa, quasi
preoccupata.
Per
qualche attimo restiamo in silenzio e così mi ritrovo a pensare che c’è ancora
qualche flebile speranza per lei e il suo equilibrio mentale; sì perché
finalmente, quella bimba infernale, ha compreso quanto possa esser pericoloso
sfidare me, il grande William il Sanguinario!
Ma
avevo sottovalutato il mio avversario.
Tempo
trenta secondi, e la peste fa una sonora puzzetta, comincia ad agitare le
gambette per liberarsi del pannolino e non curante, si lascia andare facendo pipì
sulle mie scarpe!
Non
solo, guarda per qualche decimo di secondo la mia faccia allucinata e prende a
ridere a crepapelle.
“Adesso
ti uccido, piccola brutta…”
Ma
il rumore della porta d’ingresso che si apre mi ferma a un passo
dall’infanticidio.
Buffy
appare poco dopo sulla soglia del bagno e accenna un sorriso divertito.
Guardo
la piccola, che fa altrettanto e comprendo che anche lei è sollevata dal fatto
che, finalmente, la nostra convivenza forzata, stia per giungere al termine.
“Ci
vorrebbe una fotografia Spike! Davvero, sei straordinario. Ti sei fatto mettere
sotto… da mia figlia” cinguetta la Cacciatrice divertita.
“
Riprenditi questo mostro e salutami quell’imbecille del tuo compagno!” le urlo
mentre le tiro, letteralmente parlando, la marmocchia che, per tutta risposta,
invece di farsi diventare bianchi quei radi capelli castani come una qualsiasi
bambina di dieci mesi, se la ride divertita.
Buffy
l’afferra al volo e mi guarda impassibile.
“
Ci vediamo venerdì prossimo” dice dopo qualche istante.
“
Scordatelo!” ruggisco mentre a passo svelto mi appresto ad uscire da quella
maledetta casa e, quando apro la porta d’ingresso, mi trovo faccia a faccia con
colui, che, con metà dei suoi geni, ha contribuito a creare quell’arma di
distruzione di massa.
“
Come è andata con Joyce, Spike?” chiede in tono cortese il bastardo.
“
Che sia dannato tu e tutta la tua maledetta progenie Angel!” gli rispondo prima
di chiudermi la porta d’ingresso alle spalle.
Mentre
sono nel vialetto sento chiaramente l’allegra famigliola ridere beata ( e
probabilmente, stanno ridendo di me ) e per l’ennesima volta nella mia vita, mi
riprometto avvolto dalle luci della notte, che mai più mi farò incastrare per
far da balia alla figlia di Angel e Buffy.
Fine