RITORNO DALL’INFERNO
AUTORE:
Pretty Slayer
PAIRING:
Buffy/Angel (mentions)
RATING:R
GENERE: AU
TIMELINE:La storia è ambientata tra la fine della quinta
stagione di Btvs e l’inizio della terza di Ats.
SUMMARY: Buffy è tornata e con lei anche Doyle..Angel
e Cordelia si troveranno coinvolti in una situazione davvero pericolosa, perché
Buffy non è più quella di un tempo e nemmeno chi l’ ha riportata indietro
sembra essere così umano…
SPOILER: La storia fa riferimento alle puntate finali
della quinta stagione di Buffy e a quelle delle due prime stagioni di Angel
che,almeno per il momento ,sono ancora inedite in Italia.Oltre ad un breve
riferimento ad “AMENDS” che benché fosse un episodio della terza serie Italia1
non ci ha permesso di gustare.
DISCLAIMER: I personaggi di Btvs e di Ats sono di
proprietà di Joss Whendon, della FOX e della WB. L’autrice scrive senza alcuno
scopo di lucro.Solo i personaggi di Mr Gray e di sua moglie Maggie sono
assolutamente di mia invenzione.
FEEDBACK:Sono utili ed aiutano l’autore “ad allungare
il brodo” Questa è la mia prima fan fiction e spero di essere all’altezza
dell’opera in cui mi sono cimentata. Se avete qualsiasi tipo di suggerimento o
di critica sarò felice di riceverla…
perché solo sbagliando si impara …
COMMENTI: Nella mia storia Buffy non torna in vita
buona,tuttavia la sua nuova personalità sarà ben lontana da quella di Faith…”
RINGRAZIAMENTI: Ringrazio tutti coloro che con le
loro attenzioni ed il loro sostegno mi incoraggiano a proseguire…
Angel
era nel suo ufficio.
Tutto
gli sembrava vuoto ed inutile da quando, quel maledetto giorno, Willow era
giunta a Los Angels per avvertirlo della morte della sua amata Buffy.
Ancora
non poteva credere che la donna che amava più di qualsiasi cosa al mondo fosse
andata via per sempre…
Avrebbe
dovuto proteggerla…
Aveva
promesso a Joyce che le avrebbe regalato la possibilità di avere una vita
normale, con un ragazzo normale…
Ma
non era bastato…Buffy non c’era più…
Aveva
dato la sua vita in cambio di quella delle persone che amava…
La
sua dolce Buffy, anche con lui aveva messo la sua vita al secondo posto…
Quando
Faith l’avvelenò poteva ucciderla nutrendosi di lei…ma a Buffy questo non
interessava…voleva solo che lui continuasse a starle accanto…eppure a lui non
bastò quel gesto…
Se
ne era andato via lo stesso…
Da
quando era morta Angel non faceva che dirsi
“e
se fossi rimasto? Forse avrei potuto impedire che perdesse la vita…”
Guardò
il volto sorridente di Buffy ritratto in quella foto ,che da quando lei non
c’era più, aveva messo sulla sua scrivania.
Cosa
avrebbe dato per rivederla viva… salva…
Willow
stava cercando un modo per riportarla indietro ma erano passati diversi mesi
dalla sua morte…
Diventava
sempre più scettico…
Cominciava
pian piano a rassegnarsi…
Cordelia
entrò nella stanza ed osservò Angel guardare cupo la foto di Buffy.
Non
aveva il coraggio di interrompere i suoi pensieri.
Era
diventato più triste da quando Buffy era venuta a mancare…ed anche lei lo era…
Non
erano mai state grandi amiche ma si erano sempre rispettate, aiutate…
Lei
l’aveva trattata male quando si trasferì a Sunnydale, eppure lei non aveva mai
esitato a salvarle la vita…
Aveva
cercato di soffiarle Angel, prima che sapesse della sua vera natura, eppure lei
l’aveva sempre protetta…
Le
voleva bene,ma non gli e lo aveva mai detto…ed ora era tardi…
Westley
si avvicinò a Cordelia.
I
due si guardarono e poi uscirono dall’ufficio cercando di far il minimo rumore.
- Che succede?- chiese Angel
- Nulla…niente di importante…qualche
conto…ma me ne occupo io…- rispose Cordelia
Ma
Angel era tornato ai suoi pensieri.
Westley
fece un sospiro profondo e poi guardò nuovamente Cordelia.
Notò
che era diventata pallida e che guardava inorridita le mani di Angel.
- Che ti succede?- mormorò l’uomo
Cordelia
iniziò ad urlare terrorizzata.
Angel
balzò in piedi ed aiutò Westley a tenere ferma l’amica che cominciava a
dimenarsi.
- Le tue mani…-
- Le mie mani cosa?- chiese Angel
terrorizzato
- Non lo vedi? Il sangue sulle tue
mani?!!-
Angel
la fece sedere sulla sua poltrona.
- Cordelia…- la chiamò
Ma
la ragazza guardò fissa la foto di Buffy e cominciò a piangere.
- Deve essere una delle sue visioni-
suggerì Westley
- No.- affermò Angel- è una sorta di
allucinazione…-
Cordelia
scattò in piedi e cominciò a tremare.
Si
rifugiò fra le braccia di Westley e poi guardò con i suoi occhi impauriti Angel
- La foto…-
Angel
prese in mano la foto di Buffy e guardò Cordelia
- La foto…- continuò la ragazza-… sta
sanguinando…-
Angel
spostò il suo sguardo verso Westley, era successo qualcosa…
Cordelia
stava rannicchiata sul letto e Westley le era accanto.
- Come va adesso?-
- Meglio…è passato-
- Era una visione?-
- No…qualcosa di più!!-
Angel
irruppe nella stanza con gli occhi sbarrati.
Westley
si alzò dal letto, Cordelia si raddrizzò preoccupata.
- E’ successo qualcosa, vero?- aveva
semplicemente chiesto
Angel
rimase in silenzio a fissare i suoi amici poi cominciò:
- Ho chiamato Will quando Westley ti ha
accompagnata a casa…
Le
ho raccontato della tua…visione…e lei mi ha promesso che avrebbe controllato
che fosse tutto a posto…ma poco fa mi ha chiamato Xander…l’ hanno
disseppellita…il corpo di Buffy non era più al suo posto…Qualcuno l’ ha portato
via…-
- Una vendetta…- ipotizzò Westley
Angel
lo guardò perplesso
- Visto che in vita ha dato molto filo da
torcere alle forze del male, forse hanno preso il suo corpo
per…insomma…vendicarsi…-
Cordelia
scoppiò in lacrime.
Angel
uscì di corsa dalla stanza, chiunque avesse preso il corpo di Buffy l’avrebbe
pagata cara…molto cara…
Willow
era intenta a fare ricerche su internet.
Aveva
chiamato Giles.Lui sarebbe arrivato a Sunnydale l’indomani.
Da
quando era tornato in Inghilterra, dopo la morte della sua pupilla, era lei ad
occuparsi delle ricerche mistiche sulle creatura della notte che abitavano
nella sua città, mentre con Xander , Tara ,Spike e Dawn cercava di tenerli a
bada; eppure in quel momento non sapeva proprio che cosa dovesse cercare sul
quel computer… ne sapevano così poco.
Anya
si occupava del Magic Shop da quando il signor Giles non c’era.
Dawn
era sempre striste e parlava appena.Si sentiva responsabile per la morte della
sorella…
Xander…non
era più il suo Xander…era triste e cupo per la maggior parte del tempo.Quando
insieme andavano a fare la ronda lui le diceva:- Sai Willow, prima anche se
camminavo di notte per questi cimiteri mi sentivo tranquillo perché Buffy era
nei paraggi ora invece Sunnydale è protetta da un idiota come me…-
Lei
gli rispondeva che sarebbe tornato tutto come prima, che lei e Tara l’avrebbero
riportata in vita, ma in realtà non sapeva nemmeno da che parte cominciare…
Tutto
era cambiato da quando Buffy non c’era più…
Tutto
era più triste, cupo, inutile…
Ed
ora qualcuno o qualcosa aveva preso il corpo della sua migliore amica, per
farne cosa poi?
Non
poteva stare con le mani in mano…
Eppure si sentiva così impotente…
Angel
inseguiva quel maledetto demone da più di un ora.
Quel
tipaccio correva per tutta Los Angeles cercando di seminarlo…
Cordelia
e Westley erano dietro di lui, cercavano di non farsi seminare dal vampiro.
Girarono
l’angolo e trovarono Angel fermo dinanzi il liceo.
- L ’hai perso?- chiese Westley col
fiatone
- E’ entrato nella scuola…-
In
silenzio i tre si incamminarono per i deserti corridoi della scuola
- Dove si è cacciato?- mormorò Cordelia
- Potrebbe essere ovunque…- le rispose
Westley.
Angel
si fermò di fronte la bacheca ed assunse un espressione triste e sommessa.
- E’ Buffy!- esclamò Cordelia
- Questa era la sua scuola…- rispose il
vampiro
- Quella dove ha incendiato la palestra…-
Angel
annuì e ritornò a fissare la foto della donna che aveva amato più della sua
vita.
Era
sorridente.
Era
stata eletta reginetta.
Portava
con grande grazia ed eleganza la corona che le cingeva il capo.
Aveva
il sorriso e lo sguardo di chi è davvero felice.
Allora
la sua vita era perfetta.
La
sua famiglia era unita, era amata da tutti, ammirata, corteggiata, invidiata,
imitata…
Non
era ancora una Cacciatrice…
Non
sapeva di essere
Fu
distolto dai suoi pensieri da un grido agghiacciante.
Corse
nella direzione da cui era arrivato l’urlo.
Trovò
il demone accasciato a terra.
Era
morto.
Chi
lo aveva ucciso.
Si
guardò intorno.
Da
una finestra del corridoio vide due figure allontanarsi con calma avvolte dalle
tenebre.
Le
osservò.
Un
uomo ed una donna.
Forse
un vampiro e la sua compagna.
Stava
per rincorrerli quando le due figure sparirono nel nulla.
Un
nuovo grido lo fece rabbrividire nuovamente.
Questa
volta sapeva chi aveva urlato.
Cordelia.
Stava
correndo dai suoi amici quando sentì urlare anche Westley.
Li
raggiunse e si pietrificò dinanzi alla scena che si svolgeva dinanzi ai suoi
occhi.
Cordelia
e Westley erano coperti di sangue.
Ma
non era il loro.
Guardò
il pavimento,le pareti, le porte…tutto era coperto di sangue.
Istintivamente
guardò la foto di Buffy.
Era
cambiata.Il suo sguardo era triste,sofferente.
Si
avvicinò alla bacheca e vide che dalla foto sgorgava sangue.
Ne
era certo.Il sangue che ricopriva tutto il corridoio era di Buffy.
Ruppe
con un pugno
Il
sangue scomparve.
Sembrava
che non fosse successo nulla.
- Che cosa è stato?- chiese Westley
- Stavolta non l’ ho visto solo io, vero?-
chiese Cordelia
Angel
riportò lo sguardo sulla fotografia che reggeva.
Buffy
aveva perso la luce che emanava qualche minuto prima.
- Mi sta chiedendo aiuto…-mormorò
- Chi? Angel chi ci chiede aiuto?-
- Buffy, ha bisogno di aiuto.Ora lo so-
Si
ritrovarono tutti nuovamente a Sunnydale.
Non
mancava nessuno.
Tutti
erano lì,intorno alla tomba della loro comune amica.
Chi
poteva essere stato a farle questo.
Chi
aveva potuto disturbare così il suo sonno.
Giles
era appena arrivato da Londra.
Angel,
Westley e Cordelia poco dopo il tramonto.
Spike
teneva la mano di Dawn che fissava la tomba senza fiatare.
Willow
e Tara fecero un incantesimo di protezione.
Xander
ed Anya si limitavano ad osservare l’operato delle due streghe.
Dovevano
fare qualcosa.
Ritrovare
Buffy.
Capire
perché l’ avessero portata via da lì.
Capire
chi lo aveva fatto.
Passarono
diverse settimane ma nessuna traccia si rivelava fondata.
Oramai
seguivano il loro intuito.
Ma
nulla sembrava poterli condurre al corpo dell’amica.
- Oramai faremo meglio a sospendere le
ricerche- sospirò Giles
- Perché?- urlò Dawn
- Perché oramai potrebbero aver fatto di
tutto con quel corpo. Potremmo trovarlo dio solo sa in che condizioni…-
- Non possiamo arrenderci…- si intromise
Anya- come facciamo a riportarla in vita senza il corpo?-
- Visto tutto il tempo che è passato,non
credo riusciremmo a fare un granché -
Angel
guardò Giles, sapeva che aveva ragione, ma lui non poteva arrendersi, lei aveva
bisogno di lui…
- Facciamo un ultimo tentativo…- chiese in
lacrime Dawn
- Ma solo l’ultimo…-le concesse
l’Osservarore.
Quella
sera Angel accompagnò Willow a fare
- Allora tu…-
- …faccio lievitare i paletti e poi con la
forza del pensiero…-
- li impaletti…Però!!!
Stavano
parlando di magia e di caccia quando un demone vi balzò dinanzi.
- Calmi!! Vendo informazioni!-
- Diavolo!!- urlò Willow -Per poco mi
veniva un infarto…-
- Chi sei?- chiese Angel con aria
minacciosa
- L’ ho vista…-
- Chi?- chiese Willow
-
- E’ morta!- disse Angel infastidito
Il
demone sorrise.
- Datemi 200 dollari ed io vi do un indirizzo-
- 200…200 dollari?-
- Esatto Rossa.200 dollari e io vi dico
dove l ’ho vista-
Angel
guardò Willow.
Voleva
credere che fosse viva? Che fosse risorta…?
- Ci vediamo domani notte- disse il demone
- se siete interessati alla mia merce, portate i soldi, in contanti però…!!!!-
La
sera dopo, come d’ accordo Angel e Willow portarono il denaro ed in cambio
ebbero l’agoniato indirizzo.
- L’ ho vista entrare in questa villa con
un uomo. Sono stato fortunato a non essere visto…mi avrebbe fatto fuori…State
attenti, non so perché la stiate cercando ma è davvero spietata quella lì!!!-
Guardarono
quell’orrenda figura scappare.
- E se ci ha imbrogliati?-
- Angel e se dice la verità?-
Angel
guardò Willow.
- E’ la pista più plausibile che
abbiamo…facciamo quest’ultimo tentativo…-
Ora
avevano qualcosa di tangibile a cui aggrapparsi.
Se
era viva, chi l’ aveva riportata indietro?
Era
ancora
Dovevano
saperlo a tutti i costi.
Erano
dinanzi quella grande villa.
- Deve essere molto antica- disse Willow
- Mette i brividi…- mormorò Cordelia
- Già, un posto degno come dimora dei
morti viventi…- mugugnò Xander
Angel
lo fissò.
- Escluso i presenti…- si affrettò ad
aggiungere.
Bussarono
all’enorme portone.
Nessuno
rispose.
I
quattro amici si guardarono l’un l’altro.
- Forse non hanno sentito…-
- Willow credo piuttosto che tu e Mr
Musone vi siate fatti abbindolare da quel demone…-
Cordelia
guardò Xander per ammonirlo.
- Tra poco sarà giorno…- mormorò Angel
- Perfetto! Non riusciremo mai a tornare
in tempo in albergo!- disse Xander
- Visto che siamo qui entriamo…-
- Cordelia, io non posso…-
- Perché?-
- Non sono stato invitato-
- Vale anche per le ville abbandonate?-
Angel
provò ad aprire il pesante portone.
- E’ aperto!- esclamò
- Entriamo allora, non mi piace qui fuori
è pieno si zanzare…- sollecitò Cordelia.
Entrarono
mentre Angel si guardava intorno.
- Allora entri o no?-
- Non posso- rispose il vampiro- non è una
villa disabitata…-
Xander
,Cordelia e Willow si guardarono preoccupati.
Se
c’era qualcuno perché non aveva risposto?
D’
improvviso sopraggiunse qualcuno alle loro spalle.
Angel
lo fissò ammutolito.
- Che c’è hai visto un fantasma?- chiese
Cordelia
- Doyle!- furono le uniche parole che
Angel riuscì a pronunciare.
Cordelia
si voltò di scatto.
Era
proprio Doyle.
Come
poteva essere lì!
Sorridendo
ai due amici il mezzo demone disse:
-
Andiamo Angel! Non rimanere sulla porta!!-
Nessuno
pronunciò una parola mentre Doyle li conduceva per l’antico corridoio.
Li
condusse dinanzi ad una porta.
- Non meravigliatevi per ciò che vedrete
qui dentro-
- Che c’è lì dentro?- chiese timoroso
Xander
Doyle
gli sorrise e aprì la porta.
La
stanza doveva essere una sorta di vecchia sala da ballo.
Le
tende erano color porpora e rigorosamente chiuse.
L’ambiente
era illuminato dal camino e da alcune candele che erano posizionate accanto
agli enormi specchi che ne riflettevano la luce, creando un meraviglioso gioco
di luci.
Sulla
sinistra si intravedeva un vecchio pianoforte.
Nella
stanza c’erano due persone.
Una
ragazza dalla bionda chioma seduta in maniera che desse le spalle ai nuovi
arrivati e dinanzi ad essa un anziano signore che fissava una scacchiera.
- Stanno giocando…- spiegò Doyle- Mr Gray
adora gli scacchi…-
Angel
fissò la scacchiera.
Doveva
essere di marmo.
E
non era certo una comune scacchiera.
Notò
che le pedine erano inusuali. Anch’esse fatte di marmo raffiguravano creature
mostruose.
- Raffigurano demoni ! Insolita ,vero?
Quella scacchiera avrà più o meno la tua età…-ironizzò Doyle.
Angel
portò lo sguardo sul vecchio signore.
Lui
guardava la scacchiera con le sue pedine e il volto della ragazza che gli
sedeva di fronte.
- Torre mangia Alfiere- esclamò
sorridendo.
- E torre bianca fa scacco matto al re
nero!- rispose lei seria.
Angel
rabbrividì al suono di quella voce …
Non
poteva essere lei…
- Sei proprio furba piccola mia, con te
perdo sempre-
Il
sorriso di quell’uomo era un sorriso paterno.
D’improvviso
alzò lo sguardo verso Doyle.
- Sono amici tuoi?-
- Sì-
- Allora vuol dire che avremo ospiti a
colazione!-
Si
avvicinò ai quattro ospiti.
Aveva
un andatura raffinata, e si poggiava su di un elegante bastone con il manico di
bronzo.
- Siate i benvenuti figliuoli-
La
ragazza che sino ad allora era stata seduta si alzò in piedi. Senza voltarsi si
diresse verso il camino.
Angel
la fissò.
Voleva
vedere il suo volto.
La
sua voce era così famigliare…
Voleva
sapere se lei era…
- Ospiti per colazione?- chiese Cordelia
Il
vecchio le sorrise annuendo.
- Vuole dire che ci mangerà per
colazione?!-
Mr
Gray la guardò perplesso.
Il
suo sguardo era fra l’incredulo e il divertito.
-
Andiamo Cordelia, secondo te vuole mangiarci?- ironizzò Xander- E’ assurdo,
mica è un Orco!- poi guardò l’anziana figura-… è così ,vero?-
L’anziano
signore rise di gusto e poi si rivolse ai suoi ospiti
- Io non mangio i miei ospiti, e nemmeno i
miei simili ad essere sincero…-
Doyle
sorrise.
Cordelia
e Xander arrossirono.
La
ragazza che si trovava di fronte al camino cominciò a ridere.
Angel
non aveva dubbi.Conosceva quel modo di ridere.
Il
sangue gli si raggelò nelle vene. Era lei. Ne era sicuro.
La
bionda figura si voltò per la prima volta e sorridendo disse:
- Benvenuti amici cari…-
Era
Buffy.
La
loro Buffy.
Ed
era viva…era tornata…
La
ragazza si avvicinò con fare sinuoso agli increduli amici.
- Devo dedurre che anche tu li conosci
tesoro mio…-
Buffy
annuì.
- Sei viva?- chiese Willow
Buffy
continuò a sorriderle
- Non sei un vampiro…o magari uno
zombie…oppure un morto vivente…vero?- le chiese Xander fissandola incredulo.
- Ti sembro morta?-
- No.-
Buffy
prese la mano di Xander.
- Ti sembro fredda?-
- No-
Sollevò
la mano dell’amico e con fare sinuoso l’appoggiò sul suo petto.
- Senti il mio cuore che batte nel petto?-
- Sì-
Xander
e Willow avevano le lacrime agli occhi.
L’abbracciarono
forte.
Ma
Buffy rimase immobile ed in silenzio.
Era
viva certo ma non era quella di prima.
- Come siete giunti fin qui?-
Mr
Gray era infastidito adesso.
- Un dem…una person…insomma siamo passati
per caso…-
- Cordelia non balbettare…-mormorò
sottovoce Xander.
- Un demone ci ha detto di aver visto
Buffy qui-intervenne Angel
- Non va bene!!- urlò Mr Gray - Quante
volte vi ho ripetuto che dovete ucciderli tutti. Tutti i demoni che vedono il
vostro volto devono morire…-
- E’ stato un errore…- si scusò Doyle
- Un errore…Dovete ricordare che
potrebbero uccidervi, e che voi dovete farlo per primi, senza pietà…-
Il
vecchio Gray aveva gli occhi fuori dalle orbite per la rabbia.
Buffy
gli si avvicinò e mormorò:- Perdonaci, non accadrà mai più.
Troverò
personalmente quel demone e lo farò fuori con le mie mani…-
- Sei la luce dei miei occhi figliola…- le
disse amorevolmente il distinto signore.
Buffy
si allontanò dal gruppo e fissò Doyle, gli sorrise come se volesse sfidarlo ed
uscì dalla stanza senza aggiungere nulla.
- Se ne va e non ci saluta nemmeno!- disse
contrariata Cordelia
- Perdonala- si scusò Doyle- ma non può
trattenersi oltre ha un affare molto importante da svolgere…-
Mr
Gray ordinò al maggiordomo di preparare loro delle stanze.
- Le stanze della mia villa non sono mai
illuminate dalla luce del sole. Gradirei che lo rammentaste. C’è un ampio
giardino dove se vorrete potrete prendere i salubri raggi solari…-
I
domestici accompagnarono i ragazzi nelle loro camere.
Angel
era perplesso. Dove diavolo era finito. E perché solo adesso quell’enorme villa
gli sembrava abitata?
Guardò
fuori dalla finestra, cercando di evitare i primi raggi sole.
La
vide.
Vide
la sua Buffy.
Anche
lei lo vide, gli sorrise e poi voltandosi sparì nel nulla.
Né
a pranzo né a cena Xander, Cordelia e Willow rividero Buffy.
Doyle
spiegò loro che si era recata in paese e che sarebbe tornata a sera inoltrata.
Angel
non uscì mai dalla sua stanza fino a quando non tramontò il sole.
I
domestici di Mr Gray gli avevano portato in camera del sangue di mucca appena
sgozzata.
Pensò
che fosse stato Doyle il mittente dei suoi pasti.
Quando
oramai solo la luna illuminava la notte Angel si recò in giardino.
Aveva
cercato Doyle. Voleva parlare con lui. Sapere perché sia lui che Buffy erano
tornati in vita e perché non avessero cercato di contattarli e che tipo di
rapporti li legava al vecchio Mr Gray.
- Non è meraviglioso questo posto?-
Angel
si girò di scatto.
- Buffy!-
La
ragazza gli si avvicinò con molta grazia.
Indossava
un bellissimo abito di seta rossa lungo sino alla caviglia.
Era
a piedi nudi.
Aveva
i capelli sciolti e ornati da splendidi nastri sempre di seta rossa.
- Mi sei mancato…-
- Anche tu…-
Lei
lo abbracciò forte.
Angel
ricambiò il suo abbraccio.
- Dove sei stata? Che ti è successo?-
- Perdonami…-
Angel
la guardò negli occhi.
- Ho visto il luogo in cui ti confinai,e
non sono molto carini con i loro ospiti…-
- Di cosa stai parlando?-
- Dell’Inferno. Ci sono stata mesi finché
Mr Gray non mi ha riportata qui…-
Angel
la strinse a se.
Conosceva
il male che potevano farti lì.Le torture a cui ti sottoponevano…
- Dov’eri?- gli chiese Buffy
- Quando?-
- Quando Glory mi ha ucciso.Dovevi proteggermi…se
quel giorno non te ne fossi andato forse non sarei morta… volevi che avessi una
vita normale ed invece mi hai regalato una vita infelice e breve…Grazie…-
Buffy
si liberò dalla stretta di Angel.
Lo
fissò negli occhi e con cattiveria gli disse:
- Grazie.Quello che sono diventata oggi è
solo merito tuo…-
Si
allontanò lasciando Angel guardarla
andare via.
Lo
aveva ferito.
Gli
aveva conficcato una spada nel petto con quelle parole.
Ma
lo aveva fatto con gusto…
Aveva
compreso la natura più intima di una Cacciatrice.
Aveva
poteri enormi adesso.
Voleva
vendicarsi di Angel per il male che le aveva fatto…
Voleva
ferirlo e provava piacere nel farlo.
Angel
continuava a passeggiare su e giù per quell’enorme giardino.
Buffy
l’aveva accusato di non essere stato lì a difenderla durante la lotta contro
Glory.
E
quello che gli faceva più male era sapere che aveva ragione.
Quando
abbandonò Sunnydale si era promesso di proteggere la donna che amava da
qualsiasi minaccia…
A
quello scopo aveva rinunciato ad essere un semplice essere umano quando toccò
il sangue rigenerante di un demone, anche se quella sua scelta lo portò a
rinunciare nuovamente alla donna che amava…
Eppure,
non era stato al fianco di Buffy quella volta…
Certo
era impegnato a salvare il mondo anche lui ma questo non lo aiutava a sentirsi
meglio…
Aveva
saputo della scomparsa di Buffy due mesi dopo da Willow,e da allora la sua vita
era un inferno…
Certo
lo era sempre stata ma da quel giorno era diventata insopportabile…
Buffy
era stata rinchiusa nella dimensione demoniaca per mesi a subire chissà quali
torture e lui non aveva fatto nulla per impedirlo.
-
Hei uomo!-
Angel
riconobbe la voce di Doyle alle sue spalle.
Si
voltò e lo vide fermo sulla soglia del cancello sorridente.
Il
cuore di Angel si colmò d’affetto…
Non
si era mai perdonato il fatto che Doyle si fosse sacrificato anche per lui a
costo della vita…
Anche
quella volta non era riuscito a proteggere chi amava…
- Che te ne pare del giardino di Mr Gray?-
- E’ davvero meraviglioso…tu non eri con
gli altri?-
- Sì, ma sono tutti così presi dalla villa
e dalle sue comodità…-
Doyle
si avvicinò ad Angel e gli poggiò una mano sulla spalla.
- Che succede uomo…- gli chiese serio- …e
per via di Buffy?-
- E’ così…-
- Cambiata?!-
Angel
annuì in silenzio e osservò Doyle cogliere una rosa dall’aiuola che aveva di
fronte.
- Sai anche le rose più belle hanno le
spine…-gli disse
- Buffy ha bisogno di me,non è vero?-
- Non devi chiederlo a me…-
- Che senso avrebbe allora la mia presenza
qui?Perché avrebbe lasciato vivo un demone affinché questi potesse avvisarmi
del suo ritorno?-
Angel
si mise di fronte a Doyle e lo guardò negli occhi.
Doyle
abbassò lo sguardo e scosse la testa.
- Non è più
- Perché?Che le è successo?-
- Non lo so. Non me ne ha mai parlato…sai
del suo soggiorno all’inferno…-
Angel
si sedette sulla panchina.
Portò
le mani alla fronte e cominciò a scuotere la testa lentamente.
- E’ colpa mia!- disse
- Te l’ ha detto lei?- chiese Doyle
- Non proprio, mi ha detto che deve a me
quello che è oggi…-
Angel
alzò lo sguardo verso l’amico.
Doyle
era triste e lo fissava con sguardo pietoso.
Poi
si voltò e si diresse verso il cancello.
Si
bloccò di colpo e tornando con lo sguardo sul vampiro gli disse:- Lei non è più
la donna che ami, stanne alla larga-
Poi
scomparve oltre la porta.
Angel
rimase a fissare il vuoto dinanzi a lui.
Perché
lei era cambiata?
Come
poi era cambiata?
Era
stata lei o la sua anima a chiedergli aiuto con quelle orrende visioni?
Sentì
il suono di un organo provenire dalla sala dove aveva rivisto Buffy dopo la sua
morte.
Guardò
verso la finestra.
Qualcuno
aveva aperto le pesanti tende e lo osservava.
Buffy?
No,
era una donna ma non gli sembrava qualcuno che conoscesse.
Quella
villa nascondeva troppi misteri fra le sue pareti e lui doveva scoprirne il
perché.
Cordelia,Willow
e Xander erano nella biblioteca.
- Questi volumi sembrano molto antichi…-
disse Willow sfogliandone uno.
- Questo posto è davvero sinistro…-mormorò
Cordelia
- Cordelia,- chiese Xander- perché siamo
rimasti qui stasera? Non potevamo andarcene a casa nostra con Buffy e il tuo
amico…?-
- Doyle ha detto che Buffy sarebbe stata fuori
tutto il giorno oggi e credo che Angel abbia preferito aspettare…-
- Comunque faremo meglio a tornare a
Sunnydale, saranno tutti in pena per noi. Qui non c’è neppure un telefono per
chiamare Down e gli altri…-
La
porta della biblioteca si spalancò di scatto.
Willow
,Xander e Cordelia sussultarono.
Era
Buffy.
Li
fissava divertita.
Era
lì ad osservarli da un po’.
Entrò
leggiadra e si diresse verso la finestra.
Si
voltò e fissò i volti dei suoi amici.
- Ciao Buffy…-salutò Willow- dove sei
stata oggi?-
- In giro…-
Willow
si sentiva imbarazzata sotto lo sguardo di Buffy.
Non
le era mai capitato.
Sembravano
passati secoli da allora.
Sin
dal principio divennero ottime amiche…
- Che fate?- chiese Buffy sfilando il
libro dalle mani della sua migliore amica.
- Stavamo curiosando…- disse Xander
- A Mr Gray non piacciono i ficcanaso,
tornate nelle vostre stanze…-
Detto
questo Buffy stava per uscire dalla stanza.
- Buffy, quando torniamo a Sunnydale?-
chiese Cordelia
- Non dovete chiederlo a me…parlatene con
Angel…-
Una
volta che la ragazza uscì dalla biblioteca i tre amici si guardarono a vicenda
perplessi.
Era
davvero la loro Buffy?
O
era una trappola per loro e i loro amici?
Angel
stava recandosi nella sua stanza.
Mancavano
poche ore all’alba ma lui non aveva voglia di stare fuori.
Il
corridoio era immenso e lungo.
Vi
erano moltissime porte,tutte in legno di faggio e robuste.
Le
pareti era ornate con dei dipinti ad olio molto antichi.
Raffiguravano
uomini e donne dell’800, probabilmente si trattava degli antenati di Mr Gray.
La
sua famiglia doveva essere di origini aristocratiche.
Si
fermò ad osservare il dipinto di una giovane donna dai capelli nero corvino.
La
ragazza doveva avere all’incirca l’età di Buffy.
Aveva
degli splendidi occhi azzurri e dei lineamenti gentili.
I
capelli erano raccolti in una graziosa pettinatura che lasciava cadere le
bellissime ciocche nere sulle spalle.
Lesse
la dedica inscritta sulla cornice.
“La
donna per cui darei la vita e l’anima.Mia moglie Margharet Gray”
Margaret
Gray?
Forse
era la madre di Mr Gray pensò Angel mentre ricominciava a camminare per il
lungo corridoio.
D’improvviso
sentì urlare.
Era
Buffy.
Era
in una di quelle stanze, dietro una di quelle porte.
Angel
corse lungo il corridoio fino a raggiungere la stanza da cui provenivano le
urla,sfondò la porta con qualche difficoltà e rimase pietrificato sull’uscio ad
osservare ciò che stava avvenendo in quella stanza.
Buffy
era ferma dinanzi lo specchio.
Urlava
contro il suo riflesso.
- Vattene via!!- urlava
Prese
il vaso di rose che era poggiato su di un tavolino di fronte il letto e lo
scaraventò sullo specchio che andò in frantumi.
- Io sono qui! Non mi avrai!- continuava
ad urlare ai pezzi per terra- Tu sei mia! Mia!!!-
Il
suo sguardo era gelido e malvagio.
Angel
sentì un brivido percorrergli la schiena.
Buffy
afferrò un paletto di legno e urlando lo osservò fissa.
Sembrava
in trance.
- Non mi avrai…- mormorò- piuttosto la
morte…-
Stava
per conficcarsi in petto il paletto che stringeva fra le mani quando Angel la
fermò.
Buffy
lo guardò in viso e cominciò a piangere poi si allontanò di scatto dal vampiro.
- Va via da questa casa Angel,potrei farti
del male…-
Angel
fissò i suoi occhi.
Sembravano
quelli della sua Buffy.
- Io non me ne vado senza di te…- le
rispose abbracciandola
Buffy
prese a singhiozzare fra le sue braccia.
Angel
la strinse forte.
- Ti prego aiutami…non voglio che mi
prenda…-
- Chi?- le chiese
- Non saprei…lei non mi lascia sola da
quando mi sono ritrovata all’inferno…mi dice cose cattive e mi fa rivivere
momenti dolorosi…dice che è per colpa mia se le persone che amo alla fine
muoiono…-
- Non è colpa tua…-
- Non ne sono sicura…io devo pagare per le mie
colpe…-
Angel
la fissò cupo e poi le chiese:-Quali colpe dovresti scontare tu che sei la
creatura più dolce e sensibile che conosca…-
- Io amo un vampiro, io ho messo il mio
amore dinanzi al mio dovere di Cacciatrice…questa è la mia colpa più grande…-
Buffy
si discostò da Angel e si voltò.
Poi
prese a ridere.
La
sua risata avrebbe messo paura anche al più terribile dei demoni.
- Tu mi appartieni…-mormorò
- Buffy?-
Angel
si avvicinò a Buffy che continuava a restare immobile.
Le
mise le mani sulle spalle e lei si voltò guardandolo con odio.
- E’ colpa tua…se adesso io sono diventata
così…-
Angel
indietreggiò.
Buffy
lo osservava minacciosa.
Poi
prese a ridere.
-
Ci sei cascato,vero?- disse
sorridendogli
Angel
continuava a fissarla preoccupato.
- Buffy versione Esorcista…dovrebbero
darmi l’oscar…-
Si
avvicinò ad Angel e dopo averlo baciato gli sussurrò all’orecchio:- Io non
posso tornare a casa, non dovete dire nulla agli altri-
Buffy
accompagnò Angel in corridoio.
- Buona notte- gli disse richiudendo la
porta alle sue spalle.
Angel
rimase a fissare la porta per qualche minuto.
Era
successo davvero qualcosa in quella stanza.
Buffy
non stava recitando…e poi perché avrebbe dovuto…
Perché
non poteva lasciare quella maledetta villa?
Doyle…anche
lui era …diverso…
Che
cosa stava succedendo alle persone più importanti della sua vita?
Doveva
scoprirlo…
Non
poteva andarsene…
Ora
ne era certo,Buffy aveva bisogno di lui…
E
lui doveva proteggerla…
La
mattina seguente Angel pregò i suoi amici di tornare a Sunnydale senza di lui.
- Perché?- urlò Cordelia
- Buffy ha bisogno di aiuto…e anche io…dovete
fare delle ricerche su Mr Gray…-
- Non puoi rimanere qui da solo…- mormorò
Willow
- Lei non è la nostra Buffy- disse Xander
- Non ne sono convinto…lei- Angel si
interruppe per un attimo-…lei è stata confinata per mesi nella dimensione
demoniaca…lì le è successo qualcosa…solo io posso scoprirlo e aiutarla a
venirne fuori…-
- Perché solo tu!- obbiettò Xander- Anche
io le voglio bene!-
- Ma non sei stato all’inferno…- gli
rispose Angel
Willow
cominciò a camminare su e giù per la stanza.
- Come facciamo a dirlo a Down?-chiese
alla fine
- Non dovete dirle nulla di Buffy. Ditele
che io sono rimasto a seguire una nuova pista e che voi siete tornati a
casa…finchè non scopro cosa le è successo non dobbiamo parlarne con nessuno del
suo ritorno…-
- E Doyle?- chiese Cordelia- Lui verrà con
noi?-
Angel
abbracciò Cordelia.
Conosceva
il suo dolore.
Da
quando Doyle se ne era andato avevano perso qualcosa loro due.
Provavano
la stessa tristezza quando pensavano a lui.
Sentivano
entrambi la sua mancanza quando si trovavano in ufficio.
Doyle
era stato importante per entrambi.
Willow
e Xander non lo conoscevano.
Non
potevano capire che gioia fosse per loro averlo ritrovato.
- Io non ho ancora parlato con Doyle…-le
disse Angel continuando a stringerla
- Posso parlargli io?-
- Certo che puoi…-
Cordelia
sorrise ad Angel e poi rivolgendosi agli altri due disse:- Io cerco Doyle voi
intanto preparatevi per la partenza-
Uscì
dalla stanza e si avviò sola per i tetri corridoi.
Angel
sapeva che solo lei avrebbe potuto convincere Doyle a tornare a casa.
Doyle
era seduto in biblioteca a leggere quando Cordelia bussò alla porta.
L’uomo
le sorrise.
- Posso parlarti?-
- Entra.Certo che puoi…-
Cordelia
si accomodò di fronte a Doyle.
Lo
fissò per un attimo rimanendo incantata dal modo in cui lui le sorrideva.
- Sembrano passati anni dall’ultima volta
che siamo stati un po’ da soli…- disse Cordelia
- Già!-
- Io ,Will e Xander torniamo a Sunnydale
oggi-
Doyle
si alzò in piedi e andò a posare il libro che stava sfogliando nella libreria.
- E Angel?- chiese
- Lui rimane qui per Buffy.Dice che lei ha
bisogno di lui…-
- Lo immaginavo. Sapevo che si sarebbe
fatto coinvolgere…-
- Senti tu…perché non torni a Los Angeles
con me?-
Doyle
fissò Cordelia poi scosse la testa.
- Non posso…-
- Perché?-
- Perché io devo rimanere qui-
- Sì.ma perché?-
- No posso dirtelo, mi dispiace, ma verrei
volentieri se potessi scegliere…-
Cordelia
cominciò a piangere.
Doyle
la prese fra le sue braccia e cominciò a consolarla.
Poi
si baciarono.
Stavolta
lui non sarebbe saltato su una nave per salvare il mondo da una razza di mezzi
demoni perdendo così la sua vita.
Angel
era nel salone a fissare la scacchiera con cui, qualche giorno prima,la sua
amata Buffy e il misterioso Mr Gray stavano giocando.
Non
vedeva Mr Gray da giorni.
L’ultima
volta era stato quando il vecchio e distinto padrone di casa aveva salutato i
suoi amici che stavano facendo ritorno a casa.
La
villa era enorme,e certo non era facile incontrarsi per caso nei suoi tetri e
bui corridoi.
Da
quando Will e gli altri se ne erano andati, lui era rimasto sempre accanto a
Buffy.
Soffriva
di una sorta di disturbo della personalità.
A
volte credeva che fosse davvero posseduta da uno spirito…
Cercava
di aiutarla come meglio poteva anche se non era facile starle accanto quando
preda di una delle sue crisi gli gettava addosso un fiume di cattiverie.
Non
diceva mai il falso…
Gli
rinfacciava tutto ciò che le aveva fatto…
Quanto
dolore le aveva provocato…
Eppure,
lui continuava a starle accanto…
soffrendo
certo…
ma
almeno adesso poteva starle vicino…
Non
aveva mai osato chiederle che cosa le avessero fatto nella dimensione
demoniaca…
A
quali torture l’avessero sottoposta…
Buffy
non piangeva spesso…
Ma
la notte il suo sonno era agitato e si svegliava frequentemente urlando e
tremando terrorizzata.
Angel
aveva chiesto a Doyle se poteva avere una stanza accanto a quella di Buffy, e
l’amico aveva accontentato la sua richiesta.
La
casa sembrava nuovamente disabitata…
Non
si sentiva anima viva…
A
volte il silenzio così pesante di quella casa gli metteva i brividi…
E
poi…a volte aveva la sensazione di essere spiato…
Come
se ogni suo minimo spostamento fosse controllato attentamente…
Quali
segreti si celavano fra le mura di quell’antica villa?
Che
cosa i suoi abitanti non volevano che scoprisse?
D’improvviso
Angel sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla.
Si
girò di scatto.
- Non volevo metterti paura figliuolo…-
Mr
Gray lo guardava sorridente.
Si
sedette sulla poltrona dinanzi la scacchiera e poi guardò il suo ospite.
- Ti piacciono gli scacchi? Io adoro
questo gioco…-
Angel
lo guardava perplesso.
Il
distinto signore gli fece segno di sedersi di fronte a lui.
- Vediamo un po’ come te la cavi…-disse fissando
il vampiro con aria paterna.
Buffy
era in giardino.
Adorava
passare i pomeriggi seduta sull’altalena facendosi baciare dai raggi del sole
mentre ascoltava gli uccellini cinguettare felici.
Il
giardino aveva delle mura di cinta molto alte.
E
talvolta guardandole si perdeva nei suoi pensieri.
Raramente
da quando era tornata dall’inferno si sentiva pienamente se stessa.
Era
felice di aver accanto Angel,ma sapeva che non poteva farlo restare al suo
fianco…specie quando Lei prendeva il controllo della sua mente e del suo corpo.
Sapeva
adesso quali erano i suoi reali poteri di Cacciatrice ma non osava usarli…se
Lei avesse imparato a farlo a sua volta li avrebbe usati per distruggerla
ancora più velocemente…
Doyle
la fissava.
Lui
aveva il compito di proteggerla.
Mr
Gray non gli aveva spiegato il perché ma lui sapeva che Buffy era necessaria a
qualcuno dei suoi esperimenti.
Dopotutto
il vecchio signore era un potente alchimista…
E
probabilmente era molto più vecchio di quanto dichiarava…
Doyle
temeva i poteri dell’anziano signore, così come li temeva Buffy.
- Perché sei lì fermo?- chiese Buffy
sorridendo
- Mi accertavo che tu non fossi…-
- Non lo sono.Almeno per ora…-
- Ti piace questo posto…-
- Sì,non è meraviglioso?-
Doyle
annuì sorridendo e si sedette in terra.
Buffy
rimase seduta sull’altalena a fissare il cielo poi dopo qualche minuto chiese
all’amico:
- Perché non sei andato con Cordelia via
di qua?-
- Non potevo…-
- Tu non sei un pericolo per chi ami…-
mormorò Buffy-…io darei la vita pur di essere libera…-
- Da quanto lei…-
- Da poco prima che tornassi…
Io
credevo che volesse aiutarmi dal principio poi,si è annidata nel mio corpo e tenta
di soffocare la mia anima…
Lei
vuole il mio corpo…
Vuole
tornare a vivere…-
Doyle
fissò Buffy.
Non
le aveva mai chiesto nulla.
Ma
ora che anche Angel ne era coinvolto non poteva assolutamente permettere che il
suo caro amico e la donna che amava soffrissero ancora…
- Tu sai chi è lei?- le chiese
- Sì.Ho visto il suo volto riflettersi
nello specchio al posto della mia immagine…-
- Chi è? Dimmelo!! Voglio aiutarti…-
- Non puoi…e se ti dicessi il suo nome
saresti in pericolo…-
- Non lo sono anche adesso?-
Buffy
gli sorrise.
Si
alzò dall’altalena e si sedette accanto a Doyle.
Accostò
le sue labbra all’orecchio dell’uomo e gli sussurrò il nome dello spirito che
la tormentava.
Doyle
la guardò terrorizzato.
Buffy
gli sorrise con le lacrime agli occhi.
Lui
la strinse in un abbraccio fraterno ed insieme tornarono a fissare le acrobazie
degli uccelli nel meraviglioso cielo blu.
Angel
e Mr Gray erano immersi nella loro partita da diverso tempo.
Nessuno
dei due sembrava voler perdere.
Mr
Gray sembrava molto divertito ed Angel per un po’ smise di pensare al posto in
cui si trovava.
- Devo dire che sei un osso duro…- mormorò
il vecchio
Angel
non gli rispose guardando fisso la scacchiera…
- Perché sei rimasto qui?-
Angel
sollevò lo sguardo.
- Io non me ne vado senza Buffy…-
- La ami?-
- Più della mia esistenza…lei è la cosa
più bella che mi sia capitata…-
- So cosa vuoi dire…ma lei non sarà mai
tua…-
Angel
lo fissò perplesso.
- Lei appartiene a me ora…-
Lo
sguardo di Mr Gray era minaccioso.
Angel
continuava a fissarlo.
Chi
diavolo era veramente quell’anziano signore?
- Buffy appartiene solo a se stessa…-
ribatté il vampiro.
- Ne sei davvero certo?-
Angel
si alzò in piedi e si diresse verso la finestra ed osservava le pesanti tende
senza però aprirle.
- Dove eri quando è morta?-
Il
vampiro si girò di scatto.
Come
faceva a sapere che era proprio quello a farlo soffrire tanto?
Era
mai possibile che Doyle o Buffy avessero raccontato il loro passato?
Conosceva
anche la sua natura?
Mr
Gray raggiunse Angel sorridendogli.
- Io, mio caro,sono più vecchio di te…-
Il
vecchio si sedette sull’antico sofà ed Angel si mise in piedi dinanzi a lui ad
ascoltarlo
- Sai- continuò il vecchio uomo- ho fatto
un patto col diavolo…la mia anima per la vita della donna che amo…la mia
felicità per qualche attimo d’amore con la mia amata…-
Ad
Angel apparve per un attimo dinanzi agli occhi il ritratto di Margaret Gray.
Che
fosse lei la donna di cui parlava l’uomo?
Che
fosse lei la donna che aveva visto quel giorno dal giardino guardarlo da quella
finestra?
Aveva
bisogno di sapere…
Che
cosa centravano Buffy e Doyle in tutta quella storia?
Mr
Gray guardò Angel dritto negli occhi come se volesse carpigli i suoi pensieri…
Ma
non poteva…
Nessuno
poteva leggere i pensieri di un vampiro…
Essi
non si riflettevano,così come la loro immagine non poteva riflettersi in uno
specchio.
- Non mettermi i bastoni fra le ruote…-
disse alla fine minaccioso l’anziano signore
- Non le permetterò di far del male a
Buffy!- urlò Angel
- Oramai non puoi più fermare il destino…-
Angel
lo guardò perplesso.
Il
vecchio uomo lo lasciò solo nella stanza.
Qualsiasi
cosa Mr Gray stesse facendo alla sua Buffy stava ormai a buon punto e lui
doveva fare qualcosa,ed in fretta…
Doyle
era sceso nella cantina della villa.
Era
lì che si era risvegliato quando Mr Gray lo aveva riportato in vita.
Al
principio era confuso.
Non
ricordava chi fosse né che cosa facesse…
Il
vecchio signore gli disse che aveva bisogno del suo aiuto,che solo lui avrebbe
potuto star vicino alla persona più preziosa del mondo…
Al
principio non riuscì a capire…
Poi
quando vide Buffy a poco a poco tutto diventava via via più chiaro…
Doveva
proteggerla…
Perché
era
No,
perché serviva da tramite fra due mondi…
Non
era tenuto a sapere di più di tutta quella storia…
Avrebbe
potuto rifiutare di farsi immischiare in quella storia ma quando la vide
impaurita e tremante invocare il nome di Angel non ebbe il coraggio di
lasciarla…
Voleva
bene a Buffy…
Prima
di quel giorno l’aveva vista solo una volta nell’ufficio di Angel…
In
tutto quel tempo in cui era stato in contatto con lei aveva capito che era una
ragazza straordinaria…
Sapeva
che Buffy soffriva molto a causa di qualcosa,ma fino ad allora non aveva
nemmeno la più pallida idea di che cosa fare per aiutarla…
Ma
ora era sicuro che Buffy fosse un esperimento di Mr Gray…
Attraverso
Buffy,Lei avrebbe vissuto una seconda volta…
Ma
a quale prezzo?
La
vita e l’anima di Buffy?
Dannare
la sua anima per l’eternità!
Buffy
non lo meritava…
Non
lei che aveva sacrificato la sua vita per gli altri…
Non
lei che era morta per salvare il mondo…
Nel
laboratorio di Mr Gray doveva esserci una cura…
Se
l’esperimento andasse male,il vecchio non avrebbe mai permesso che tutto
andasse perduto…
Entrò
nel polveroso laboratorio e si sedette alla scrivania e cominciò a frugare fra
gli appunti dell’alchimista…
Doveva
trovare qualcosa…
Per
Buffy…
Per
Angel…
Perché
loro potessero finalmente essere felici…
D’improvviso
una forte luce lo avvolse.
Durò
un breve istante…
Capì
tutto…
Capì
chi era veramente e perché gli era stato permesso di tornare…
In
fondo era prevedibile …
Sapeva
anche che infondo non era Mr Gray colui che aveva il potere…
Un’idea
gli passò nella mente velocissima.
Rabbrividì…
Poi
sorrise.
“Perché
no?” si disse mentre sulla bocca gli appariva un sorriso sinistro.
Willow,
Xander e Cordelia una volta tornati a Sunnydale non raccontarono a nessuno del
ritorno di Buffy.
Come
d’accordo con Angel si limitarono a dire che il viaggio tuttavia non si era
rivelato un completo buco nell’acqua e che si erano imbattuti in una nuova
pista che Angel seguiva in prima persona mentre loro erano tornati per
supportarlo con le loro ricerche.
Fu
difficile frenare le domande che Dawn rivolgeva loro continuamente e
soprattutto risultava ancora più complesso non suscitare i sospetti di Giles e
Westley.
Dopotutto
i tre ragazzi erano tornati cambiati da quel loro giro di ispezione…
Willow
si era buttata a capofitto nelle ricerche…
Xander
si documentava su tutto ciò che avesse a che fare con la famiglia dei Gray…
Cordelia
era…era strana…triste,ansiosa…ma dava una mano anche lei…
Giles
non riusciva a comprendere a pieno la loro fretta né la loro ossessione per la
storia di una vecchia famiglia inglese di cui oramai non dovevano esserne in
vita più i membri.
Non
fece domande.
Strano
per lui.
Aveva
capito che i suoi ragazzi erano cresciuti e che non avevano più bisogno di
essere costantemente seguiti…
Era
anche per questo che aveva deciso di tornare a Londra…
Non
riusciva più ad avere uno scopo in quella piccola cittadina della California…
Prima
c’era la sua Buffy,ma da quando era morta non aveva più senso rimanere lì…
Giles
guardò Willow alle prese con un vecchio libro di incantesimi scovato chissà
dove.
Le
sorrise…
Alla
mente gli tornarono i pomeriggi che insieme a lei aveva dedicato alle ricerche
sugli esseri infernali che abitavano a Sunnydale…
Aveva
sempre ammirato Willow, la sua intelligenza, la sua forza d’animo…ed ora era
persino una strega davvero in gamba…
- Che ha?- gli chiese la giovane strega
- Pensavo che oramai siete cresciuti…-
Willow
gli sorrise e poi tornò al suo libro.
Giles
non poteva più resistere a quel silenzio.
Quei
tre non lo rendevano partecipe delle loro ricerche.
Angel
non si era fatto più sentire.
Doveva
perlomeno sapere se tutto fosse in ordine…
Dopotutto
lui sentiva verso quei ragazzi un amore paterno…
Voleva
proteggerli…
- Willow…- disse alla fine pulendo i vetri
dei suoi occhiali- che state nascondendo tu ,Xander e Cordelia…?-
- Nulla…!!- rispose la ragazza sulla
difensiva
- Se si tratta di Buffy,ti prego devo
saperlo…-
- Signor Giles…-
Willow
si bloccò a fissare gli occhi dell’Osservatore.
Erano
lucidi, colmi di lacrime.
Anche
lui amava Buffy come lei…come tutti del resto…
- Willow anche se non sono buone
notizie…io…ho bisogno di mettermi l’animo in pace…-
Willow
continuò a fissare il suo interlocutore.
Fece
una serie di sospiri.
Lei
non era in grado di mantenere i segreti…
E
con Giles e Buffy poi, le era ancora più difficile.
Guardava
Giles per un po’, poi portava lo sguardo sul libro che aveva dinanzi, poi
tornava a fissare Giles.
- Willow!-
- Io…non posso dirlo…mi dispiace…-
Giles
sospirò.
- Centra anche Angel in questa storia?-
- Sì…- rispose la ragazza
- Non vi farò altre domande…ma se vi
occorre aiuto…venite pure da me…-
L’Osservatore
si alzò e si allontanò da Willow.
La
ragazza si alzò in piedi di scatto.
Non
le piaceva tagliarlo fuori.
Non
era stata una sua idea…eppure sapeva che era meglio così…
Buffy
aveva bisogno di tranquillità…
- Mi dispiace!!- urlò a Giles che intanto
era giunto sul retro.
L’uomo
si affacciò dalla porta e fissò Willow in lacrime, in piedi, rigida con l’aria
da cane bastonato dinanzi a lui.
- Promettimi che sarete prudenti…-
Willow
si asciugò le lacrime e poi annuì sorridendo.
Stava
tornando a sedersi quando Giles le disse alle sue spalle:- Riportatemi qui
Buffy…-
Willow
si girò di scatto.
Giles
era tornato nel retro.
Rimase
ad osservare la porta su cui prima l’uomo la stava guardando con affetto
paterno.
Sospirò.
Non
era ancora il momento…
Ma
promise a se stessa che Giles sarebbe stato il primo a sapere di Buffy…
Cordelia
era a casa di Xander.
Il
ragazzo le aveva offerto ospitalità e lei aveva accettato.
Se
fosse rimasta da Dawn,alla fine quella piccola peste le avrebbe fatto sfuggire
qualcosa.
E
lei non poteva dire nulla…
Lo
aveva promesso…
Ad
Angel…
A
Doyle…
- Senti questa!- esclamò Xander dalla
cucina
- Che hai scoperto…-
- Quel Mr Gray ha circa l’età di Angel…-
Cordelia
strappò di mano a Xander il libro che stava leggendo.
C’era
una foto di Mr Gray e di una giovane ragazza,più o meno della loro età dai neri
capelli e dallo sguardo dolce ed intenso.
- Chi è lei?- chiese a Xander
- Sua moglie, Maggie Gray…-
- Sua moglie?! Dio potrebbe essere suo padre…-
- In effetti la loro unione fu molto
chiacchierata all’epoca…però sembrava che quei due si amassero sul serio…-
- Che altro hai scoperto?-
Xander
riprese il libro dalle mani di Cordelia sorridendole.
Poi
si sedette sul divano in salotto.
Cordelia
fece altrettanto.
- Sembra…- prese a raccontare Xander- che
lei sia morta dopo due anni dal loro matrimonio a causa di una malattia
incurabile,forse un tumore…ed è qui che la storia si complica…-
Cordelia
si sedette vicino a Xander e lo fissava preoccupata.
- Vedi, sembra che lui abbia cercato di
riportare in vita sua moglie Maggie avvicinandosi all’alchimia e alla magia
nera…-
- E ci è riuscito?-
- Vuoi la leggenda o la verità?-
- Entrambe!Angel deve essere informato…-
- Diciamo che no,non ci è riuscito…ma c’è
chi racconta che il signor Gray lasciò l’Inghilterra perché accusato
dell’omicidio di giovani uomini e dell’occultamento di cadaveri di giovani
nobildonne…-
- Quanto giovani?-
- Più o meno quanto Maggie…-
Cordelia
rabbrividì.
- E che cosa ne ha fatto?-
- Nulla…sembra che i corpi siano stati
trovati tutti in buone condizioni…ma c’è chi dice che vi avesse condotto una
sorta di esperimenti…-
- Di che genere?-
- Non lo so…-
I
due ragazzi si fissarono.
Non
potevano più permettere che Angel,Buffy e Doyle si trattenessero ancora in
quella casa…
Doyle
ed Angel erano in giro per i boschi che circondavano la villa di Mr Gray.
Buffy
era rimasta a casa.
Aveva
avuto un’altra delle sue crisi e le era salita la febbre.
Avevano
dovuto opporre molta resistenza affinché la ragazza di decidesse a lasciarli
andare da soli.
- Ha paura…ecco perché voleva venire con
noi…- mormorò Angel
- Lo so…-
Doyle
si sedette su un pezzo di tronco e chiese ad Angel di fare altrettanto.
La
serata era limpida e l’aria frizzante.
Angel
si era smarrito nell’odore di quel bosco immerso nella notte.
Doyle
lo osservava.
- Sembrano così dolci le tenebre in questo
posto…-
Angel
si girò di scatto verso l’amico che respirava l’aria a pieni polmoni con gli
occhi chiusi.
- Voglio tornare da Buffy…- disse il
vampiro
- Uomo,non le succederà niente…-
- Le ho promesso che l’avrei raggiunta
subito…-
Doyle
gli sorrise.
Angel
lo guardò perplesso.
- Certo che noi uomini siamo tutti
uguali…-disse il mezzo demone ridendo.
- Scusa?-
- Ma guardati!Quella donna ti ha stregato
uomo. Sei in suo potere…-
- La amo-
- Lo so…-
I
due fissarono a lungo il cielo tappezzato di stelle.
Poi
Doyle prese a ridere.
- Sei sbronzo per caso?- gli chiese Angel
- No!Sono pazzo…Sai che mi stavo
chiedendo?-
- Non posso saperlo…-
- Già! Comunque mi chiedevo se anche la
signorina Chease guardasse questo meraviglioso celo come noi in questo
momento…-
Angel
gli sorrise.
Doyle
continuava a fissarlo divertito.
Poi
rise.
E
rise anche Angel.
- Te l’ ho detto uomo,siamo tutti uguali
noi uomini…-
- Già!-sospirò Angel tornando a fissare
quell’infinita distesa di celo.
Doyle
si alzò in piedi.
Sospirò.
Poi
si voltò verso il vampiro che però era immerso nei suoi tristi pensieri.
- Portala via…-
Angel
alzò lo sguardo.
- Chi?- gli chiese
- Buffy,portala via…sei ancora in tempo
per salvarla…-
- Da chi?-
- Da cosa!-
- OK,da cosa?-
- Da quel vecchio pazzo…-
Doyle
infilò la mano nella tasca e ne estrasse un block-notes.
Angel
lo fissò,poi portò lo sguardo sul suo amico.
- Qui c’è scritto che cosa le ha fatto…o
meglio quale sia il suo progetto…
Willow,la
ragazzina dai capelli rossi è una strega,saprà trovare una cura che la rimetta
a posto ciò che quel vecchio pazzo le ha distrutto dentro…sai per ora sta
usando la magia…-
- Per ora?-
- E’ tutto qui!Prendilo e va via con lei…e
stalle vicino…-
- E tu?-
- Non preoccuparti per me…-
- Non ti lascio fare di testa tua questa
volta…-
- Io non vivrò a lungo comunque…-
- E Cordelia? A lei non pensi…?-
- E’ per lei che lo faccio uomo…-
Angel
prese il block notes dalle mani dell’amico.
Gli
diede un’occhiata veloce.
- Mio Dio…-
- E non hai letto il diario da cui sono
tratte queste informazioni…-
- Vieni con me…-
- No Angel, prendi Buffy e salvala-
- Per farlo ho bisogno anche di te…-
Doyle
lo guardò negli occhi.
- Posso svolgere il mio compito anche da qui-
- Perché?-
L’uomo
si incamminò verso la villa.
- Devi andartene stanotte,per stasera lei
la lascerà in pace…e devi portarla via quando non sono in contatto…lo sai…-
Angel
seguì l’amico.
Si
affiancò a Doyle,gli prese un braccio e strattonandolo gli disse:- Tu vieni con
me! E questa non è una richiesta-
Doyle
gli sorrise.
Il
suo era un sorriso disarmante.
Angel
mollò la presa.
Doyle
scosse la testa.
- D’accordo, ma facciamo in fretta-
Buffy
era seduta sul suo letto.
Fissava
il mondo che c’era fuori la finestra.
Aveva
tirato le tende.
Mr
Gray lo permetteva solo di notte.
Eppure
il vecchio non era un vampiro.
Quando
bussarono alla porta la ragazza andò ad aprire.
Mr
Gray era passato a vedere come stava.
Buffy
lo fece accomodare.
Quell’anziano
signore si era sempre preso cura di lei da quando era tornata.
Perché?
Non
aveva mai avuto il coraggio di chiederglielo.
Sapeva
che la sua gentilezza non era gratuita.
Sapeva
che in qualche modo ciò che le stava succedendo,non lo preoccupava molto.
Era
come se sapesse quello che succedeva dietro di lei.
Forse
più di quanto lo capisse lei.
Era
come se dentro avesse qualcosa che tentava di prendere il controllo del suo
corpo e dei suoi pensieri.
E
poi,anche lei era cambiata…
Solo
che non voleva ammetterlo…
Ora
lei comprendeva la sua vera natura e questo la spaventava a morte…
Molto
più di quella forza che voleva dominarla a tutti i costi…
Si
era aggrappata ad Angel…
Sperava
che lui potesse aiutarla a reprimere ciò che era…
Ma
temeva che anche lui potesse comprendere ciò che era in realtà una Cacciatrice…
- Come ti senti mia cara?- chiese il
vecchio uomo
- Ora sto meglio…-
- Hai avuto un’altra della tue crisi?-
- Sì. Ed è stata più violenta del solito…-
- Ma ora sta tranquilla…è passato…-
- Ma per quanto potrò dormire tranquilla…-
L’anziano
signore si era seduto sul letto e fissava Buffy che era dinanzi l’enorme
finestra.
Il
suo volto era illuminato dai raggi della luna.
Mr
Gray la fissava incantato.
Lei
era perfetta per il suo scopo…
L’unica
al mondo che potesse servire alla realizzazione del suo desiderio.
- Dove sono Doyle e il vostro amico?-
- Sono andati a caccia…-
- E ti hanno rimasta qui da sola?-
- Loro dicono che devo riposarmi e che
qui,almeno per il momento,sono al sicuro…-
- Sì hanno ragione…-
Buffy
si avvicinò all’anziano padrone di casa.
Si
sedette accanto a lui a fissare la luna che splendeva fuori dalla finestra.
- Perché mi ha fatto ritornare?- chiese
alla fine
- Perché il mondo ha bisogno di una
Cacciatrice che lo protegga…-
- Ma io non sono l’unica…Faith…-
- Lei non conosce la morte…non l’ ha mai
vista e non può capirla…- l’interruppe il vecchio
Buffy
prese a fissarlo.
Lui
si era accigliato.
Era
preoccupato ed irritato dalle domande della ragazza.
Temeva
che lei capisse…
Si
sarebbe opposta…
Specie
ora che sapeva chi era e quali erano i suoi reali poteri…
Ora
che Angel non l’avrebbe più lasciata…
- Io non voglio più star qui…-
- Non puoi andartene…saresti un pericolo
per chi ti starebbe vicino…-
- Questo è quello che ritiene lei…-
- Questa è la pura verità…-
Buffy
si alzò di scatto e si diresse verso la porta.
L’aprì
e fece cenno a Mr Gray di uscire.
L’uomo
obbedì senza fiatare.
Prime
che uscisse però Buffy lo prese per un braccio.
- Io a cosa le servo di preciso?-
L’uomo
la guardò sconcertato.
- Allora?- incitò lei- E che ruolo ha
Doyle in questa storia?-
- Non sono affari tuoi…- rispose sgarbato
il vecchio e distinto signore.
- Se permette, questa è la mia vita…-
- …e dovresti portare rispetto a chi te l’
ha ridata…!!-
Mr
Gray cercò di liberarsi dalla presa di Buffy ma invano.
La
ragazza continuava a stringere quasi volesse spezzargli il braccio.
Gli
occhi della Cacciatrice erano colmi di rabbia.
- Io andrò via da qui…- mormorò
- Io non sarei tanto sicuro di questo…-
- Me lo impedirà lei Mr Gray?-
- Non sfidarmi ragazzina…sarai anche
Buffy
prese a ridere mollando il braccio del vecchio padrone di casa.
Poi
gli lanciò uno sguardo di sfida…
L’uomo
si affrettò ad uscire…
Quando
Buffy richiuse la pesante porta dietro le sue spalla Mr Gray si voltò a
fissarla.
Doveva
sbrigarsi.
Buffy
aveva preso coscienza dei suoi poteri…
Poteri
che lui non conosceva…
E
stava diventando molto determinata…
Aveva
assopito ed interiorizzato le torture a cui era stata sottoposta all’inferno ed
ora cercava riscatto, voleva ciò che le spettava: amore, felicità, potere,
rispetto, libertà…
Doveva
muoversi…
Più
Quella
sera ad esempio non avrebbe avuto la forza di tentare di sopraffarla nuovamente
ed inoltre il passaggio tra le due dimensioni non poteva rimanere aperto per
molto tempo ancora.
Doyle
non sarebbe riuscito a tenere a bada tutti quegli spiriti in cerca di riscatto
e di vendetta, in cerca di un corpo in cui abitare,in cui prendere ciò che la
vita precedentemente gli aveva negato…
Cordelia
era in viaggio da più di un ora.
Aveva
lasciato al Motel Xander e Willow.
Loro
avrebbero dovuto preparare un incantesimo per aiutare Buffy ,Angel e Doyle a
liberarsi di quel vecchio stregone…
Tramite
accurate ricerche avevano scoperto che probabilmente Mr Gray si serviva del corpo
di giovani donne affinché queste potessero ospitare l’anima della sua defunta
moglie, ma qualcosa doveva essergli sempre andato storto…
E
poi per rimanere fermo all’età che aveva quando la sua amata era venuta a
mancare succhiava energia a giovani uomini tramite una sorta di ciondolo che
doveva portare sempre a contatto con la pelle…
E
doveva esserci qualcosa ancora di più orrendo in tutta quella storia…
Almeno
così credeva Willow…
Avevano
bisogno di ancora un po’ di tempo per raccogliere informazioni e per decidere
sul da farsi…
Ma
ogni minuto era prezioso…
Non
poteva aspettare oltre…
I
suoi amici dovevano essere avvertiti del pericolo che rappresentava quel
vecchio signore…
Così
dopo aver convinto i suoi due amici ad andare a prendere Angel e gli altri,si
era incamminata da sola per quei boschi e i suoi scuri viali,armata di croci e
paletti di legno,per raggiungere l’antica villa dei Gray.
Aveva
il cuore in gola ed il respiro affannoso man mano che si avvicinava alla villa.
Doveva
ancora fare molta strada.
Presto
il bosco sarebbe diventato troppo fitto per essere attraversato in automobile e
questo significava che l’avrebbe aspettata un lungo cammino.
Ma
era pronta a tutto…
Non
voleva perdere Buffy un’altra una volta…
Non
voleva vedere Angel morire di dolore…
Non
voleva rinunciare ancora a Doyle…
Non
ora che ad entrambi era stata concessa una seconda possibilità…
Erano
questi i suoi pensieri quando,fermata l’auto,si avviò per gli stretti e
tortuosi sentieri…
Angel
e Doyle stavano camminando sul sentiero che conduceva alla villa della famiglia
Gray.
Da
quando Doyle gli aveva mostrato quel block-notes non aveva più riaperto bocca.
Pensava
unicamente a Buffy.
Doveva
portarla via da quel posto.
Doyle
lo fissava.
Sapeva
che nulla avrebbe potuto distoglierlo dai suoi pensieri.
Poteva
starsene in silenzio per ore il suo compagno di avventura.
- Hey uomo…- gli disse
Angel
si limitò a fissarlo.
- Cerca di essere il più naturale possibile,se
no quel vecchio stregone se ne accorge che abbiamo qualcosa in mente…-
- E come dovrei comportarmi?-
- Tanto lui crede che tu sia un tipo
strano…- si fermò per un attimo.
Angel
continuava a fissarlo perplesso.
- Che ti è preso?-
- Hai sentito?-
- Dannazione Doyle!Cosa diavolo c’è?-
- Qualcuno o qualcosa sta camminando
tra i cespugli…-
I
due si guardarono intorno e si misero ad ascoltare i rumori del bosco.
- Non è molto lontano da noi…-affermò
Doyle
Angel
annuì.
- Che facciamo?Lo aspettiamo qui oppure
gli andiamo incontro?- chiese Doyle
- Gli andiamo incontro!-
- Scusa?Tu non sei il tipo rifletti ed
agisci?-
- Certo!Quando ho il tempo di farlo…-
Angel
si avviò verso il fruscio degli arbusti allontanandosi dal sentiero.
Doyle
lo seguì senza fiatare.
Erano
oramai sempre più vicini.
- E se fosse un semplice animale?-
- Io voglio essere sicuro che nessuno
ci spii…-
- Angel, sta tranquillo,riusciremo ad
andarcene…-
- Lo so!Ma tu sai che voglio essere
prudente…-
- Specie se di mezzo c’è una ragazza
bionda e dalla forza sovraumana?-
Angel
lo ammonì con lo sguardo.
Doyle
ridacchiò.
- Zitto!Ci scappa così…-
- Scusa non respirerò neppure più per
non far rumore uomo!-
- Sarà meglio per te…-
- Però non vale!-
- Cosa?-
- Tu non respiri…io morirei se
smettessi di farlo…-
- Allora sta zitto e respira…-
Doyle
lo stava prendendo in giro.
Lo
faceva spesso quando lavoravano assieme.
Lui
non approvava il suo stile di vita.
Quell’essere
sempre triste.
Quella
ricerca dell’infelicità volontaria per espiare le colpe…
- Non si sente più nulla…- disse Doyle
- Sì è vero…-
- Si è accorto di noi!-
- Se è tanto vicino da vederci possiamo
farlo anche noi-
Doyle
si guardò intorno.
Osservò
scrupolosamente i cespugli.
Poi
disse:- Non ci ha visti,ma probabilmente ha ci sentito arrivare…-
Angel
annuì.
Si
diressero verso degli enormi arbusti .
- Io mi nasconderei qui se fossi in
pericolo…-disse Doyle all’amico.
- Sì hai ragione.Al mio tre…uno…-
- Due…-lo precedette Doyle
- Tre…-terminò Angel
Come
due saette si precipitarono sull’arbusto.
Doyle
da destra.
Angel
da sinistra.
Chiunque
fosse lì dietro sarebbe stato circondato…
Doyle
cadde su un mucchio di foglie secche ed andò a sbattere il ginocchio contro un masso.
- Ahh!!- ansimò- che scemo!-
Sentì
Angel urlare dal dolore.
Si
alzò di scatto.
Cercò
di correre verso l’amico ma il dolore al ginocchio era lancinante e riuscì solo
ad affrettare il passo.
Aggirato
l’arbusto Doyle vide Angel accasciato a terra che si proteggeva il volto.
- Angel!!-urlò.
- Doyle!?-
Era
una voce famigliare…
Una
voce femminile…
Si
avvicinò con cautela e la riconobbe.
Cordelia.
Stava
in piedi con una croce in mano.
Era
sporca di fango.
E
sembrava spaventata a morte.
Lo
fissava tremante.
Poi
cadde sulle ginocchia ansimando.
Angel
si alzò da terra.
Aveva
sul braccio destro un ustione a forma di croce.
- Cordelia?!- chiese
- Mio dio Angel! Eri tu?…mi dispiace…io
credevo volessi farmi del male…che tu fossi un mostro…non ti ho riconosciuto…-
- Non fa nulla!- disse il vampiro
cercando di ripulirsi.
- Che ci fai qui?- chiese Doyle.
- Siete in pericolo…dobbiamo
andarcene…-
Angel
e Doyle si guardarono negli occhi.
Cordelia
si alzò.
- Dobbiamo portare Buffy con noi quel
vecchio vuole usarla per portare sua moglie in vita…o questo è quello che
sospetta Willow-
- Sei venuta qui da sola?-
- Will e Xander sono al motel stanno
preparando un contro incantesimo per liberarvi dal controllo di quel
vecchiaccio-
Doyle
prese sotto braccio Cordelia che sembrava affaticata ed ancora sconvolta.
Angel
fissò i suoi amici e poi il celo stellato sopra le loro teste.
- Dobbiamo sbrigarci,fra qualche ora
sarà l’alba…-
- Angel…- gli rispose Doyle- va avanti
tu, noi ti raggiungiamo…-
- Sicuri di potervela cavare da soli?-
- Non preoccuparti- disse Cordelia- con
me ho un arsenale contro i demoni di qualsiasi specie …tu corri da
Buffy…dobbiamo portarla via da lì stanotte…-
Angel
sorrise alla ragazza.
Poi
si avviò velocemente verso il sentiero.
Cordelia
e Doyle lo videro sparire avvolto dalle tenebre.
Poi
lentamente si incamminarono a loro volta verso l’enorme villa.
Buffy
continuava a fissare il ritratto di Maggie Gray.
La
odiava.
Certo
quello stregone l’aveva riportata lì per lei, le sfuggiva ancora il perché lei
e a cosa gli serviva…
Comunque
lei aveva un potere enorme…
Avrebbe
potuto assoggettare il mondo se solo lo avesse voluto…
E
Mr Gray doveva saperlo, per questo la temeva e non la perdeva vista mai…
Fissò
quegli enormi occhi azzurri.
Sembravano
così dolci e gioiosi.
Certo
che ora era cambiata…
Lei
li aveva visto quegli occhi sovrapporsi ai suoi nello specchio.
Lei
voleva il suo corpo.
Mr
Gray doveva averglielo promesso…
Ma
mai ci sarebbe riuscita nel suo intento…
Lo
avrebbe impedito…
Ora
poteva contare sull’aiuto di Angel…
Se
avesse giocato bene le sue carte lo
avrebbe convinto a rimanere con lei per sempre…
Avrebbe
potuto usare la scusa delle torture che aveva subito all’inferno…
Sorrise.
Ultimamente
si sorprendeva a fare pensieri crudeli e squallidi anche quando non c’era
Maggie a spingerla a farlo…
Ma
dopotutto era normale…
Era
nella sua natura…
E
soprattutto le piaceva…
Forse
Faith aveva capito prima di lei il significato dell’essere cacciatrice.
Combattere
il male non per proteggere il mondo ma per controllarlo…
Sorrise
ancora.
Ma
stavolta il suo sorriso era perfido.
Controllare
il mondo…
“Interessante”
pensò “Magari al fianco di Angel…o di Angelus…”
Angel
la fissava da lontano.
Rabbrividiva
quando la vedeva immersa nei suoi pensieri…
Era
lei…oppure era Maggie…
Si
avvicinò con cautela.
Buffy
si voltò verso di lui sorridendo.
Gli
tese la mano e lui gli e la strinse.
Insieme
contemplarono il dipinto.
- E’ La moglie di Mr Gray?- chiese
Angel
- Sì!-
Angel
continuò a contemplare il quadro.
- Cosa hai fatto al braccio?- chiese
Buffy
- Niente un piccolo imprevisto del
mestiere…-
La
ragazza prese a massaggiargli dolcemente la ferita.
Angel
chiuse gli occhi e la lasciò fare.
- Dov’è Doyle?- chiese
- Lui arriverà fra poco…-
- Sta bene?-
- Sì,lui e Cordelia sono un po’
ammaccati ma stanno bene…-
- Cordelia?Quando è tornata?-
- L’abbiamo incontrata nel bosco stava
venendo qui per portarci via…-
Lo
sguardo di Buffy si illuminò.
- Portarci via? E tu cosa le hai
detto?-
- Che non rimarremo un minuto di più in
questa casa!-
Buffy
lo abbracciò forte.
- Portami via da qui…- mormorò
all’orecchio di Angel con fare sensuale
- Prendi il necessario ed infilati
degli abiti comodi…partiremo fra poco- le rispose il vampiro
Buffy
lo baciò dolcemente.
Anche
stavolta Angel la lasciò fare.
Lei
gli sorrise e poi si allontanò velocemente verso la sua stanza.
Per
lei avrebbe dannato la sua anima…
Doyle
e Cordelia erano tornati da poco.
Il
mezzo demone era andato nelle stalle,aveva detto ad Angel che avrebbero
raggiunto prima l’auto di Cordelia a cavallo e che lui avrebbe selezionato i
due migliori stalloni.
- Non possiamo permetterci di perdere
tempo-aveva detto-se sorge il sole e tu non sei al riparo…-
- Ma cosa racconterai a Mr Gray?Non
vorrai sottrargli i cavalli sperando che non se ne accorga!-
- Sta tranquillo!Gli dirò che voglio
portare voi tre a cavalcare sotto le stelle…una volta mi ha detto che gli
piaceva farlo da giovane…non mi dirà di no…-
- Perché ne sei tanto sicuro?-
- Perché lui si fida di me!-
Gli
aveva sorriso e si era avviato verso le stalle lasciando Angel da solo in
biblioteca ad attendere Buffy e Cordelia.
Le
due ragazze erano nella camera di Buffy.
La
cacciatrice aveva fatto fare un bagno caldo all’amica e le aveva prestato un
abito pulito per il viaggio di quella notte.
- Qui io non riesco a sentirmi me
stessa- disse Buffy all’amica
- Lo credo!Ma per domattina sarà già
tutto finito…-
- Non vedo l’ora di riabbracciare anche
Will e Xander!!-
- Già anche loro non stanno più nella
pelle…-
Le
due ragazze si abbracciarono.
Finalmente
avrebbero lasciato quella maledetta villa.
Angel
era nella biblioteca.
Guardava
fuori dalla finestra.
Mancavano
sei ore all’alba…
Dovevano
sbrigarsi.
Doyle
non era ancora tornato e oramai mancava solo lui.
- Angel…-
- Mr Gray…-salutò il vampiro
- Doyle mi ha detto che voi due volete
portare Buffy e quell’altra ragazza a fare una cavalcata sotto le stelle…-
- Sì, è un’idea romantica non trova?-
disse in aria di sfida Angel
- Sì,ma io non gradisco che prendiate
simili iniziative…-
- E perché mai?-
- Non credi di approfittare un po’
troppo della mia ospitalità?-
- Mi sta cacciando via in maniera
educata…-
- Più o meno…-
- Non ho intenzione di trattenermi a
lungo-
- Meglio così!Non voglio che Buffy ne
soffra…-
Angel
annuì.
Poi
tornò a guardare fuori dalla finestra.
Il
vecchio signore si avvicinò al vampiro e fissò la finestra.
Angel
si scostò di scatto.
- Un vampiro…Doyle lo aveva detto che
eri speciale-
- Non sono un vampiro cattivo…-
- Certo…altrimenti Buffy non ti avrebbe
così a cuore…cos’è che ti rende diverso dagli altri?-
- Io ho l’anima…-disse Angel seccato
dalla domanda
- Questa è bella!!!-
Mr
gray cominciò a ridere.
Si
sedette su di una sedia molto antica in legno di faggio.
Guardava
il vampiro e rideva divertito.
- Un vampiro ed una Cacciatrice…due
nemici giurati che si amano alla follia…-
Angel
lo fissava minaccioso.
Non
aveva il diritto di ridere dei suoi sentimenti.
Di
ciò che provava per
- Come puoi tu osare amarla?Tu che sei
un fenomeno da baraccone?Che futuro le offriresti ?-
- E’ per questo che continuo ad amarla
in silenzio pur sapendo che lei è libera di stare con chi può offrirle un
futuro alla luce del sole…-
Il
vecchio smise di ridere e lo fissava serio.
Si
alzò e si mise dinanzi ad Angel.
- Tu sei una creatura inferiore…non hai
il coraggio neppure di lottare per i tuoi sentimenti…-
- Lei non ha nessun diritto di par…-
- Tu non sei buono…credi di esserlo…-
lo interruppe il vecchio-…tu che condanni all’infelicità un innocente legandola
a te con un amore profondo…in realtà sei un grande egoista!!!-
Angel
lo fissava stizzito.
Che
poteva saperne lui delle sue ragioni…
Dei
suoi tormenti…
Della
sua solitudine…
- Ascolta…va via di qui stanotte
stesso…- lo minacciò Mr Gray- …non hai neanche idea di come sia difficile per
una persona vivere dopo aver conosciuto ed inseguito perso il vero amore…non
ami più nessuno sinceramente…-
Angel
lo fissò serio.
Capiva
ciò che l’uomo gli stava dicendo.
Amandola
e permettendole di amarlo aveva condannato Buffy all’infelicità.
Si
sentì morire dentro.
- Parla lei che si è fatto amare da una
ragazza che poteva avere circa quaranta anni meno di lei?-
Cordelia
era sull’uscio della porta della biblioteca.
Con
lei c’era anche Buffy.
La
cacciatrice si diresse verso Angel e lo prese per mano.
Gli
accarezzò dolcemente il viso mentre lo fissava con dolcezza.
- Da quanto eravate lì?- le chiese
Angel senza distogliere lo sguardo dai suoi meravigliosi occhi.
- Da quanto basta per capire un paio di
cosette…- rispose Cordelia mentre entrava nella stanza.
- Che ne sa lei dell’amore?- chiese in
tono di sfida l’anziano signore.
- So che la nostra storia non è proprio
normale…- disse Buffy ad Angel-…ma quale storia d’amore può essere paragonata
alla nostra?Chi può capire i sentimenti che ci legano?-
Angel
strinse a se Buffy.
Mr
gray intanto sbraitava mentre Cordelia gli rispondeva per le rime.
- Angel…-
- Dimmi Buffy…-
- Una Cacciatrice non vive a lungo,e
per gran parte della sua vita vede solo morte e sofferenza, io non chiedo una
vita normale con un uomo normale, chiedo solo una vita felice e colma
d’amore…una vita al tuo fianco…-
Mr
Gray al suono delle parole di Buffy
scaraventò il tavolo della biblioteca per terra.
Era
fuori di se.
Cordelia
raggiunse di gran fretta Angel e Buffy.
- Forte per essere un uomo
anziano…-mormorò Cordelia
- Andiamo via!- disse Angel prendendo
per mano Buffy
- Non andate da nessuna parte…!!!- urlò
Mr Gray
I
suoi occhi erano diventati rossi.
E
sembrava essere seriamente intenzionato a farli fuori tutti se fosse stato
necessario.
Mr Gray non era più in se.
Buffy
lo fissava dritto negli occhi abbozzando un sorriso di sfida sulle labbra.
Sembrava
dirgli non puoi impedirmi di andarmene via con lui.
Mr
Gray divenne ancora più furioso.
La
sua rabbia era incontenibile.
Non
era umano…
O
non del tutto…
Buffy
se ne rendeva conto solo adesso.
Cordelia
era terrorizzata.
Non
riusciva nemmeno ad urlare o a muovere un passo per tentare di scappare.
Angel
si guardava intorno senza però mai perdere di vista il vecchio padrone della
villa che intanto aveva ridotto a pezzi la biblioteca.
- Mio dio!- Doyle era fermo sulla porta
a fissare la scena con gli occhi sbarrati.
Non
sarebbe stato più così semplice andarsene via quella notte.
- Uscite di qui presto!- continuò ad
urlare agli amici prendendo un pesante candelabro.
- Tu! Come osi minacciare me…!!!- urlò
il vecchio verso il mezzo demone
Doyle
scaraventò con terribile violenza il candelabro sul volto di Mr Gray che si
accasciò sulle ginocchia con le mani a far da scudo.
Approfittando
di quel momento Cordelia,Angel e Buffy uscirono dalla biblioteca.
- Chiudiamolo dentro riusciremo ad
avere un po’ di vantaggio su di lui- urlò Buffy
Angel
e Doyle l’aiutarono a sbarrare la porta.
- Ci metterà un po’ per uscire da
qui…-esclamò soddisfatta Cordelia
- Io non ne sarei tanto sicura…- la
corresse Buffy guardando la pesante porta sussultare ai feroci pugni che le
infieriva il vecchio.
- Andiamo via!!!- urlò Angel
Cominciarono
a correre per quei tetri corridoi.
- Qualcuno ci sta seguendo…-mormorò
Cordelia- avverto la sua presenza…-
- So io chi è…- disse Buffy fermandosi
- Buffy che vuoi fare?- chiese Doyle.
- Non posso andarmene con lei che mi
segue a ruota,non servirebbe a molto…devo affrontarla…-
- Non dire sciocchezze…Buff…-
- Doyle!io devo farlo!! O io o lei!…Al mondo
non c’è spazio per entrambe…-
Buffy
era decisa.
Non
avrebbero potuto distoglierla dal suo intento.
Ma
lei non poteva affrontarla così…
Doveva
escogitare un piano…
Dopotutto
Maggie era uno spirito…
-
- Una chiesa?- chiese perplessa
Cordelia
- Certo,per un po’ staremo al sicuro
lì!- esclamò Buffy
Angel
era ancora più perplesso di Cordelia, ma non chiese nulla si limitò ad annuire.
Lui
non entrava in Chiesa da molto…
L’ultima
volta era successo in Inghilterra,quando conobbe Drusilla…
Buffy
sembrò per un attimo leggere i suoi pensieri.
Lo
guardava con uno sguardo rassicurante.
Lo
prese per mano e senza mai lasciarlo cominciò a correre verso il giardino
seguita da Doyle e Cordelia.
In
chiesa non avrebbero corso molti rischi.
Era
un luogo consacrato.
E
soprattutto era la chiesa dove Maggie e Mr Gray si erano giurati amore eterno…
Ma
la cosa più importante era che Angel sarebbe stato al riparo dai raggi del sole
che oramai si apprestava a sorgere…
La
chiesetta era molto piccola.
Era
fatta su misura per cerimonie a numero di invitati ristretto.
Era
stata progettata sicuramente per celebrazioni intime.
Dopotutto
Mr Gray non doveva certo godere di molta stima ai tempi del suo matrimonio con
Maggie.
Allora,più
di oggi,i matrimoni di convenienza erano all’ordine del giorno,eppure quell’
unione fu giudicata immorale dai concittadini del signor Gray.
Angel
si sedette quasi vicino la porta d’entrata della chiesetta.
Lui
non aveva alcun diritto di profanare quel luogo sacro.
Buffy
gli si sedette accanto tenendogli stretta la mano.
- Dobbiamo aspettare che passi anche
questo giorno poi proveremo ad andare via…-mormorò Doyle guardando fuori dal
finestrone.
- Che cosa facciamo se Mr Gray ci
raggiunge qui?-chiese Cordelia.
- Lui non può farlo…-mormorò Buffy
Tutti
la guardarono perplessi.
Doyle
la fissava senza osare chiederle che cosa sapesse di quel vecchio.
Lui
ne sapeva così poco…
Solo
ciò che era necessario…
Lui
era stato portato in vita per trattenere le creature e gli spiriti che osavano
uscire fuori da una sorta di portale…ma non sapeva neppure chi l’avesse aperto
quel maledetto portale.
Sospettava
che fosse stato proprio Mr Gray a farlo ma non aveva prove per dimostrare la
sua teoria.
Buffy
sembrava sapere molto più di lui…
Era
sicuro che il vecchio non le avesse detto niente…
Ma
allora come faceva
- Che intendi dire quando affermi che
lui non può entrare qui?- chiese Cordelia.
- Vedi…lui ha venduto l’anima al demonio
affinché questi gli donasse la vita eterna…-
Buffy
si alzò in piedi e si diresse verso uno dei finestroni della chiesa.
Angel
rimase al sicuro nell’ombra della costruzione.
- E tu come lo sai?- chiese assente
Doyle
- Io lo so perché me lo ha raccontato
Maggie all’inferno…-
Angel
rabbrividì.
Doyle
si sedette sulla panca accanto a Cordelia che fissava
Buffy
si sedette dinanzi a loro.
- Io so poco su quali siano i poteri
che gli sono stati concessi…-prese a raccontare la ragazza- lei dice che lui
non ha dannato solo la propria anima ma anche la sua…-
- Che intendi dire?-
- Che se Maggie ha sposato Mr Gray è
perché gli doveva un …come dire…un favore…-
- E questo chi te l’ ha detto?- chiese Doyle
- Sempre lei…vedi è lei che mi ha
condotto qui nuovamente.Ma non me lo ha detto subito.Mi ha reso partecipe della
sua storia da quando ha preso a tormentarmi…-
- Qual è la sua storia?- disse Angel
- E’ sempre stata molto cagionevole di
salute,sin da bambina. Mr Gray era un medico molto affermato e l’ ha sempre
tenuta in cura lui.
Viste
le sue nobili origini era un amico del padre di Maggie e frequentava spesso la
sua casa natale.
Mr
Gray si innamorò presto della sua giovane paziente.
Quando
ella compì vent’anni le confessò i suoi sentimenti e le disse di aver trovato
una cura per il suo male…
La
ragazza comprese solo in seguito che la sua cura non era così comune…
La
cura fece effetto ed in breve riuscì a guarire quasi del tutto.
Lo
sposò per gratitudine ma poi a poco alla volta il loro legame divenne sempre
più oscuro…
Quando
Mr Gray non riuscì più a soddisfare le richieste del suo Sire lui fece ammalare
Maggie di una malattia rara ed incurabile.
Non
sopportando ciò che stava divenendo il corpo della sua giovane sposa decise di
avvicinarsi alla magia nera che già praticava largamente…
Mr
Gray le promise un nuovo corpo,ma non riuscì a portare a termine il suo
esperimento e lei morì.
Dì
lì a poco l’uomo intrappolò l’ essenza della moglie nella dimensione che
congiunge il mondo dei vivi e quello dei morti dannandola…-
Cordelia
continuò a fissare Buffy incredula.
Sembrava
che a poco a poco tutti i tasselli di un puzzle trovassero il loro posto.
- Certo!- esclamò- questo spiega perché
adoperò molti corpi esanimi di giovani donne
dell’epoca per i suoi esperimenti… -
- E tu a cosa gli servi…-borbottò Angel
–tu sei viva…-
- Non lo so…ma sono il tassello che
manca per la realizzazione del suo scopo…-
Nessuno
di loro aggiunse una parola a quella conversazione.
Dovevano
distruggere quel pazzo.
Solo
così non li avrebbe più tormentati.
- Me lo avevi promesso!!- urlò una voce
femminile rimbombando nel silenzio della villa.
Lo
spettro si rifletteva nello specchio affinché il suo vecchio interlocutore
potesse vederlo.
Mr
Gray fissava quell’immagine con le lacrime agli occhi.
- E’ colpa tua,lo sai! Io mi sono
ammalata perché tu non hai rispettato i tuoi obblighi…-
- Mi dispiace…perdonami…-implorava in
ginocchio l’anziana figura.
- Mi avevi detto che avrei avuto una
nuova vita…la sua vita…e tu adesso vuoi rinunciare…!?-
- E’ troppo forte!-
- Lei è l’unica in cui io possa
vivere…questo lo sai…-
- Ci hai provato anche tu…non sei
riuscita a farti lasciare il suo corpo…devo farlo spontaneamente…-
- Non hai fatto abbastanza…dovevi farle
credere di essere pazza…ed invece ora lei vuole andarsene…-
- E’ colpa di Angel!Se lui non fosse
venuto qui…-
- Taci!!!-
Lo
spettro di Maggie prese ad urlare straziato.
- perché mi fai questo?-
- mi dispiace amor mio…io non …-
- non osare dirlo…!!!-
D’improvviso
i vetri delle finestre della stanza si spalancarono.
La
stanza fu inondata dalla luce mattutina.
Mr
Gray urlò di dolore.
La
sua mano cominciò a prendere fuoco.
La
chiamavano Combustione spontanea i medici di oggi.
Ma
il vecchio sapeva che era un effetto collaterale dell’ incantesimo che gli
permetteva di mantenere quell’aspetto.
Maggie
continuava ad urlare straziata dal dolore continuando a far muovere violentemente
i mobili della stanza che un tempo era la sua camera da letto.
Mr
Gray corse in bagno e chiuse la porta dietro di se.
Velocemente immerse la mano ancora fiammeggiante
nell’acqua.
Maggie
sfondò anche quella porta.
- Me lo avevi promesso…- continuava a
ripetere adirata
- Lo so…- le mormorava il marito
- Me l’avevi promesso…mi avevi detto
che lei era mia…- insisteva la voce
- Non tormentarmi più…-implorava
piangendo il vecchio signore
- Tutto ha un prezzo al mondo…dammi ciò
che mi hai promesso ed io non ti tormenterò più…- continuava lei in tono
minaccioso
Mr
Gray non rispondeva.
Rimase
in silenzio ad osservare il vuoto dinanzi a lui.
Lei
doveva essere lì.
Maggie
riprese ad urlare e a gettargli contro tutti gli oggetti che trovava sugli
antichi mobili.
- D’accordo!!Lo farò…la porterò a te e
tu potrai fare ciò che vuoi di lei…ma ora ti prego basta…va via…- la implorò
l’uomo.
Lo
spettro prese a ridere.
La
sua era una risata di gioia.
La
risata di una bimba a cui il padre ha finalmente regalato il cucciolo che tanto
desiderava.
Poi
d’improvviso calò il silenzio.
Non
si sentiva più nulla.
Gli
oggetti smisero di muoversi pericolosamente per la stanza.
Aveva
ottenuto ciò che voleva e se ne era andata.
Mr
Gray si guardò attorno poi si sedette nell’angolo più buio della stanza.
Strinse
al petto le ginocchia e portando le mani sul volto cominciò a piangere.
Lui
aveva dannato l’anima della donna che amava solo perché non voleva vivere senza
di lei.
Prese
ad urlare di dolore fra le lacrime che sempre più copiose continuavano a
sgorgare dai suoi occhi.
Quel
mostro dopotutto l’aveva creato lui…
Lui
aveva reso Maggie ciò che era adesso…
Lui
gli aveva negato la pace eterna per puro egoismo…
E
lui adesso doveva prendersi cura di lei…
Si
asciugò le lacrime ed alzandosi in piedi si diresse nel suo laboratorio,ora
doveva cominciare a fare sul serio,il corpo di Buffy sarebbe stato di Maggie e
l’anima della Cacciatrice sarebbe stata il prezzo per la pace della sua sposa…
Era
oramai pomeriggio inoltrato.
Tra
qualche ora il sole sarebbe tramontato e loro sarebbero potuti andar via.
- Ora non occorrono neppure più i
cavalli…-mormorò Doyle
Angel
annuì.
Continuava
a fissare Buffy che riposava su di una panca accanto a Cordelia.
- Non se ne andrà senza
affrontarla…-continuò il mezzo demone
- Lo so!- disse con un filo di voce il
vampiro.
- Non possiamo permettere che lei l’affronti,come
potrebbe vincere contro uno spirito…-
- Buffy è convinta di farcela…-
- Angel,è
- Mi ha detto che da quando è tornata
ha sviluppato delle nuove capacità…-
- Di che tipo?-
- Non lo so…-
- Che cosa?Angel come puoi stare lì
tranquillo…-
- Non sono tranquillo…ma sai che lei
non può fare altrimenti…deve farlo ed io starò al suo fianco…-
Doyle
fissò Angel negli occhi.
- Sei impazzito?- gli chiese
- Quando è morta io non ero con
lei,avrei potuto impedire che succedesse…-
- Non è detto che ci saresti riuscito…-
- Ma ci avrei provato…avrei provato a
morire io al suo posto…-
- Tu non sai quel che dici uomo!-
- Doyle lei ha solo vent’anni…ed ha già
conosciuto la morte,ha visto l’inferno e ne ha subito le torture…-
Doyle
si voltò a guardare Buffy senza aggiungere una parola.
Poi
spostò lo sguardo verso Cordelia.
Avrebbe
fatto per lei ciò che Angel era pronto a fare per
Capiva
ciò che Angel stava dicendo.
Sapeva
ciò che provava quando il suo sguardo si posava su Buffy…
Quando
la sua mano toccava la sua…
Quando
le sue labbra sfioravano le sue…
Quando
i suoi occhi si perdevano in quelli di lei…
Gli
succedeva la stessa cosa quando osservava Cordelia…
Quando
la toccava…
Quando
la baciava…
Quando
la guardava nei suoi meravigliosi occhi castani…
- Angel…-
Il
vampiro lo guardò senza rispondere.
- io e te…-continuo Doyle- siamo
proprio uguali…-
- Come?-
- Pronti a fare gli eroi per le donne
che amiamo…-
Angel
gli sorrise.
Il
suo era un sorriso fraterno…
- Conta su di me…-gli disse ancora il
mezzo demone-…io non vi lascio soli ad affrontare quel vecchio demonio…-
- Grazie…-
I
due si scambiarono un sorriso imbarazzato…
Poi
con lo sguardo tornarono a vegliare sul sonno delle loro amate…
Mr
Gray era nel suo laboratorio.
Dinanzi
a se aveva un enorme pentolone in cui stava facendo bollire un insieme di
ingredienti magici.
Doveva
assumere il controllo della mente di Buffy…
Condurla
nella villa dove Maggie avrebbe cercato di sottrarle il corpo e la mente
sostituendo la sua anima dannata con quella della Cacciatrice giù negli inferi…
Doveva
riuscire in quell’incantesimo…
Non
sarebbe stato facile controllare Buffy…
Era
una ragazza molto testarda…
Una
ragazza che amava troppo la vita per rinunciarvi…
Doveva
concentrarsi al massimo…
Notò
che il sole stava tramontando…
Doveva
agire in quel momento…
Si
avvicinò alla gabbia che aveva poggiato sulla sua polverosa scrivania.
Nella
gabbia c’era un piccolo e candido coniglietto bianco.
Lo
prese in braccio ed accarezzandolo lo poggio su un piccolo altarino ornato per
l’occasione,poi recitando un rituale in latino arcaico afferrò il pugnale
sacrificale e con un colpo secco sgozzò il tenero ed innocente animaletto.
Versò
il sangue che sgorgava dal coniglietto esanime nel pentolone e prese nuovamente
a recitare una formula.
Dal
pentolone cominciò ad uscire del vapore nero.
Mr
Gray sembrò entrare in trance.
Crollò
esanime all’indietro in preda a violente convulsioni.
L’incantesimo
era perfettamente riuscito…
Angel
e Doyle si avviarono nell’enorme villa.
Buffy
e Cordelia li seguivano a ruota.
Solo
così sarebbe potuta tornare alla sua vita…
- Dobbiamo spingerla nel portale e
richiuderlo…vi rimarrà intrappolata per sempre…- aveva detto Doyle agli amici
mentre nella piccola chiesetta attendevano il tramonto.
- E come facciamo?-aveva sbottato
Cordelia.
- A quello penso io dopotutto sono
- Io non ti abbandonerò,lotterò al tuo
fianco fino alla morte…- l’aveva rincuorata Angel.
Buffy
gli aveva sorriso ed aveva abbracciato teneramente i suoi amici.
Assaporava
già il gusto della libertà…
Del
potere…
Lei
sapeva come distruggere Maggie…
Lei
aveva il potere di farlo…
Stavano
camminando lungo un tetro corridoio che doveva portare alla stanza di mr Gray.
Buffy
aveva deciso di combattere lì.
La
stanza era enorme.
I
mobili e tutti i soprammobili avevano l’aria di essere molto antichi.
C’era
un enorme specchio sulla destra ed accanto ad esso un comodino su cui erano
poggiate delle spazzole rintagliate in oro ed argento e piccoli ninnoli…
Dovevano
appartenere a Maggie quando era in vita…
Buffy
notò immediatamente il ritratto di Maggie posto sopra un sofà di velluto rosso.
Il
ritratto in questione era diverso da quello esposto nel corridoio.
In
questo Maggie aveva uno sguardo cupo,i suoi lineamenti erano marcati ed era
molto pallida…
Doveva
esser stato dipinto dopo che la ragazza si riammalò nuovamente ad opera del
signore delle tenebre.
- mio dio…-mormorò Cordelia fissando il
dipinto- …non può essere la stessa donna ritratta nel dipinto fuori nel
corridoio…-
- forse la tiene qui per ricordare qual
è lo scopo della sua esistenza…-disse sottovoce Doyle
Buffy
intanto si guardava intorno.
Qualcuno
aveva combinato un disastro in quella camera…
- sembra sia passato un tifone-mormorò
Angel mentre coglieva dal pavimento i cocchi di un antico vaso di porcellana…
- E’ stata lei…-gli rispose Buffy-…e
doveva essere molto in collera con lui…-
- L’ ha ucciso?- chiese Cordelia
- No lui è necessario per il transfert…-le
rispose Doyle
I
quattro ragazzi rimasero in silenzio per un po’.
Poi
sentirono la voce di una ragazza ridere.
- Sapevo che saresti venuta!- urlò
Buffy al vuoto nella stanza.
Le
risate non cessarono.
Cordelia
e Doyle si guardavano intorno cercando di localizzare la posizione dello
spirito.
Angel
restò accanto a Buffy immobile serrandole la mano nella sua.
Maggie
scaraventò contro questi ultimi il sofà rosso sopra cui restava il suo ultimo
dipinto…
Angel
lo afferrò al volo.
Buffy
fu scaraventata lontano dal vampiro dallo spirito.
Angel
urlò il suo nome…
Buffy
si rialzò in piedi e si mise in posizione di difesa ad ascoltare i rumori della
stanza.
D’improvviso
finì tutto.
- E’ andata via?-
- Ha in mente qualcosa quella lì
Cordelia…-le rispose Doyle.
Si
stavano avviando verso la porta quando Buffy si piegò in due.
Cominciò
a gemere di dolore.
Sentiva
le forze che a poco a poco l’abbandonavano…
Angel
si precipitò a sorreggerla.
Doyle
si guardò intorno.
Era
un incantesimo di Mr Gray per indebolire Buffy.
- Qualsiasi cosa abbia in mente…io non
mi farò piegare così facilmente…- disse
Doyle
e Cordelia sistemarono Buffy sul letto mentre
Il
dolore era diventato lancinante.
Era
come se avesse qualcosa nello stomaco…
- Che cosa possiamo fare per lei?-
chiese Cordelia
- Non lo so…non ne ho idea. Angel?-
Doyle
aveva notato che il vampiro si era allontanato per la prima volta da Buffy.
Stava
osservando il dipinto di Maggie.
Osservava
in silenzio.
Cupo
in volto,ed avvolto nei suoi pensieri.
- Dov’è il suo laboratorio?- chiese
all’amico infine
- E’ nei sotterranei della villa…ma
cosa hai in mente?-
- Devo fermarlo,solo così lei potrà
riprendersi a pieno e recuperare le forze per affrontare Maggie…-
Buffy
continuava a contorcersi dal dolore sull’enorme letto di Mr Gray.
Angel
le si avvicinò prendendole la mano.
La
ragazza lo fissò e poi gli sorrise.
- Come va?- chiese il vampiro
- E’ come se avessi un gruppo di serpi nel
ventre…ma io sono un osso duro ci vuole ben altro…- gli rispose la ragazza
cercando inutilmente di abbozzare un sorriso rassicurante.
- Io vado a fermare quel vecchio
demonio,tu sta attenta…-
- Va pure…sono pur sempre
Angel
le sorrise e le baciò dolcemente la fronte.
Poi,mentre
continuava ad accarezzarle sua bionda chioma si rivolse a Cordelia.
- Stalle vicino tu finchè non torno…-
- Non preoccuparti…- gli rispose
l’amica-…io non la lascerò neppure per un minuto-
- Grazie –
Diede
nuovamente un bacio a Buffy e poi si diresse verso la porta.
- Io vengo con te!-
Doyle
guardava Angel fissarlo impassibile.
- Perché mi fissi così Angel,io vengo
con te!-
- Ho sentito…ma non voglio che tu corra
rischi inutili…-
- Dannazione uomo!Buffy è lì su quel
dannato letto a soffrire come un cane e tu perdi tempo a dire ad uno come me
che non deve correre rischi inutili?
Devo
ricordarti che io conosco questo posto meglio di te?-
Buffy
intanto cominciava ad urlare di dolore.
Angel
si girò a guardala.
Cordelia
era accanto a lei e fissava a sua volta i due uomini terrorizzata.
- Che hai?- le chiese Doyle
- Mio dio Angel…Buffy ha davvero
qualcosa che si muove nel ventre…-
Angel
si precipitò a guardare il ventre della donna che amava.
Sentì
il demone in lui fremere.
Si
voltò verso Doyle ed annuì convinto.
- Bene…-gli rispose quest’ultimo-
andiamo!-
Stavano
per andarsene quando Cordelia urlò loro di essere prudenti con le lacrime agli
occhi.
Angel
non si era voltato neppure e prendendo a correre per i corridoi della villa.
Doyle
si fermò per un attimo sorridendole rassicurante:- Andrà tutto bene…-
Cordelia
rimase a guardare Buffy contorcersi dal dolore.
Cominciò
a pregare per la sua amica,per se stessa,per Angel e per il suo amato Doyle…
Se
i corridoi della villa erano apparsi tetri ad Angel,quelli che si trovavano nei
sotterranei,sembravano ancora più sinistri.
- Potrebbe essere il set perfetto per
un film dell’orrore…- mormorò Doyle senza rallentare il passo.
Angel
non lo sentì neppure il commento dell’amico.
La
sua mente era altrove.
In
una stanza di quella villa,rivolto alla donna che amava.
Sentiva
crescere in lui rabbia e dolore.
Sentiva
Angelus destarsi a poco a poco nel suo corpo…
Anche
lui amava Buffy…
A
modo suo…
Nel
modo in cui un demone è capace di amare…
- Ci siamo…- interruppe i pensieri del
vampiro Doyle-…dietro questa porta c’è il laboratorio di quel vecchio demonio…-
Angelus
prese il sopravvento ed in breve sfondò quella porta.
La
stanza era piccola e buia.
C’era
polvere ovunque.
Angel
sentì immediatamente l’odore del sangue e in breve notò la figura di mr Gray
contorcersi sul pavimento.
Doyle
si precipitò verso il vecchio.
Lo
esaminò attentamente.
- E’ in preda a delle violente
convulsioni!…-disse alla fine
- Ed è in trance…-terminò il vampiro
per lui.
Doyle
annuì.
Angel
si avvicinò al mezzo demone per potere vedere bene il corpo del vecchio disteso
sul pavimento…
Sentì
il sangue gelarsi nelle vene alla vista della scena che aveva dinanzi…
L’uomo
era disteso a terra.
Si
contorceva esattamente come pochi minuti prima aveva visto fare a Buffy.
Sul
suo ventre poi strisciavano quattro bisce.
La
rabbia di Angel crebbe a dismisura.
Se
Doyle non lo avesse fermato avrebbe ucciso quella vecchia figura.
- Sei pazzo?!- esclamo Doyle togliendo
dalle mani di Angel il pugnale sacrificale sporco di sangue- lui e Buffy sono
come collegati,se lo uccidi rischi di uccidere anche lei…-
Angel
fece dei profondi sospiri per placare la rabbia che faceva da padrona nel suo
corpo.
Dopo
poco recuperò persino i suoi lineamenti umani.
- Dobbiamo rompere l’incantesimo…poi
farai di lui ciò che vuoi…-
- E’ Buffy che mi interessa adesso…-
sbottò Angel
- Bentornato!- disse ironico Doyle.
Angel
lo fissò per un attimo.
Poi
cominciò a frugare fra le cose di Mr Gray.
- Che dobbiamo cercare di preciso?-
chiese il vampiro a Doyle
- Vediamo…-gli rispose non distogliendo
lo sguardo da un vecchio volume polveroso- …serpi,transfert,sangue di coniglio
o agnello,una sorta di brodaglia…forse ho trovato l’incantesimo a cui è ricorso
questo demonio…-
- Di che si tratta?-
- Serve ad indebolire fisicamente una
persona provocando atroci dolori,dovrebbe spingere al suicidio della vittima
che sopraffatta dal dolore vede nella morte la sua unica via di fuga…-
- Dice come annullare l’incantesimo…?-
- Aspetta un po’! devo ancora capire
alcuni passaggi…non vorrai rischiare di farle del male?-
- Non abbiamo molto tempo…!!!-
- Lo so,ma se non ti calmi,non le sarai
di alcun aiuto…-
Angel
annuì e si sedette alla scrivania del vecchio Mr Gray e frugando fra i suoi
appunti vi trovò un diario.
Lo
osservò per un attimo.
Poi
cominciò a sfogliarlo.
Mentre
leggeva le righe di quel diario tutto gli sembrò più chiaro.
Non
solo ciò che era Mr Gray o i suoi sentimenti.
Capì
molto anche su se stesso…
Sul
legame che lo univa a Buffy…
E
per la prima volta si rese conto che aver scelto anche per lei era stata una
viltà…
Averla
lasciata una fuga dalle sue responsabilità…
Ora
capiva perché Buffy fosse stata scelta dal vecchio per l’esperimento…
Perché
lei , era il bene che aveva amato il male più della sua stessa vita.
Ancora
una volta era colpa sua se Buffy era in pericolo di vita…
Se
solo avesse riflettuto o semplicemente immaginato quali sarebbero state le
conseguenze della sua scelta di lasciarla affinché lei potesse vivere felice alla
luce del sole,probabilmente non l’avrebbe mai fatto…
Cordelia
continuava a vegliare sull’amica che sembrava ancora più sofferente.
- Andiamo…-mormorò tra se- quanto vi ci
vuole…-
Sentì
una mano sfiorarle la spalla.
Si
alzò di scatto :- Doyle?-
Ma
dietro di lei non c’era nessuno.
Si
guardò intorno perplessa.
Poi
sentì ancora quell’orrenda risata.
- Vattene via!!- urlò cercando con le
mani di colpire l’aria.
- Non puoi fermarmi- continuava a
ripetere la voce
Cordelia
era pietrificata.
Né
Doyle né Angel erano con lei.
E
lei non poteva certo affrontare quello spirito da sola.
Avrebbe
voluto piangere o urlare dal terrore ma nemmeno un sospiro riusciva ad uscire
dalle sue labbra.
Lei
era lì sola ed indifesa.
- Vattene…- le disse Maggie tu non mi servi a nulla e mi sei solo
d’intralcio…-
- Io …non…posso…l’ ho promess…-
Maggie
continuava a ridere.
“devo
sembrarle davvero ridicola…”pensò fra se Cordelia.
Prese
una sedia e la impugnò come se fosse un bastone.
- Cosa credi di farmi con quella?-
- Vattene via!Lasciaci in pace…!-
Il
fantasma prese a ridere ancora.
- Vuoi giocare?- chiese fra una risata
ed un’altra
- Va Via!!!- continuava a supplicarla
Cordelia senza però lasciare la sedia.
- D’accordo giochiamo!-
Maggie
prese a tirarle contro tutti gli oggetti più pesanti della stanza.
Cordelia
era in preda al panico.
Come
poteva prevedere da dove l’avrebbe attaccata questa volta.
Guardò
Buffy,ma la ragazza era svenuta per il dolore.
Si
sentì smarrita.
Una
sedia la colpì alle spalle.
Si
voltò e per la prima volta la vide…
Vide
il suo aggressore…
Era
nello specchio.
La
fissava con i suoi occhi rossi e lo sguardo malevolo.
Stava
ridendo di lei.
Vide
anche il suo riflesso.
Sanguinava.
Alla
tempia aveva un profondo taglio.
Cercò
di non pensare alla ferita.
“Avanti
Cordelia –disse fra se-usa il cervello,se si riflette nello specchio vuol dire
che è esattamente dietro di te!!!-
Rincuorata
prese un candelabro da terra e voltandosi di scatto l’ ho lanciò verso il
vuoto.
- Peccato!- urlò il fantasma stizzito-
intuizione errata!!!
Cordelia
sentì una forza potentissima afferrarla per le braccia e scaraventarla fuori
dalla stanza.
Vide
il candelabro che poco prima aveva lasciato sollevarsi in aria e colpirla
pesantemente in testa.
L’ultima
cosa che sentì prima di svenire fu Buffy urlare il suo nome dalla stanza da
letto del signor Gray e sentire la voce di Maggie sussurrarle:- ora non ho più
tempo per giocare con te! Riprenderemo più tardi…dopo che avrò preso la tua
amichetta…-
La
porta della stanza si chiuse lasciando Cordelia ferita ed incosciente lungo il
corridoio.
Doyle
stava preparando una pozione.
Aveva
scoperto un contro incantesimo.
Il
sangue di Angel era l’unico modo per contrastare il controllo che Mr Gray aveva
sulle percezioni di Buffy.
Una
volta fu il sangue della Cacciatrice a salvargli la vita.
E
adesso toccava a lui ricambiare il gesto.
- E’ necessario il tuo sangue…-
- Potrei sapere perché?-
- Vedi,da quando Buffy ti permise di
nutrirti di lei,il suo sangue circola nel tuo…-
- Quindi grazie a me lei potrà
riacquistare le forze?-
- Più o meno…-
Doyle
si era recato accanto al pentolone in cui bolliva l’intruglio che Mr Gray aveva
preparato.
Vi
buttò dentro il filtro che aveva appena preparato poi prese il pugnale
sacrificale,lo stesso che il vecchio aveva usato per sgozzare il coniglio.
Angel
si avvicinò all’amico porgendogli il polso.
- Vedi di tagliare a fondo…- si
raccomandò il vampiro.
- Sei impazzito!?-
- Doyle le ferite di un vampiro si rimarginano
subito…il taglio si richiuderebbe troppo in fretta…-
- OK-
- Doyle…-
- Che altro devo sapere…-
- Che se per disgrazia tagliassi il polso
così a fondo da togliermi una mano…sappi che non me ne ricrescerà una nuova…-
Doyle
gli sorrise.
Poi
prese il polso di Angel e cominciò a recitare una formula in latino.
Prese
il pugnale ed incise un taglio profondo a forma di croce greca.
Angel
gemette per pochi istanti.
Doyle
non gli prestò molta attenzione.
Continuò
a recitare il rituale.
Fece
segno a Angel di continuare a far scorrere il suo sangue nel pentolone.
Lui
si accovacciò in terra e pronunciando parole all’apparenza senza senso prese
uno ad uno le serpi che strisciavano sul ventre di quel vecchio demonio…
Si
alzò in piedi e ripetendo una serie di frasi in latino velocemente li
scaraventò nel pentolone.
Si
alzò una fitta nube di vapore.
Angel
fu invitato dal mezzo demone a ritirare il polso.
Il
vampiro se lo strinse sul petto per placare la fuoriuscita di sangue.
La
stanza fu inondata da una strana puzza…
Come
quella di cadaveri…
Doyle
prese poi il pentolone e recitando una nuova formula in latino arcaico
gettò nel suo interno della polvere
rossa.
Il
vapore e la puzza scomparvero…
Sembrava
essere tornato tutto alla normalità.
- ce l’ abbiamo fatta!- esclamò Doyle
Angel
annuì silenzioso.
- Come va il polso…-
- La ferita si è quasi rimarginata…-
- Andiamo da Cordelia…sarà in pena per
noi!-
- Doyle,che ne facciamo di lui…-
Lo
sguardo di Angel si posò sulla figura ancora inerte di Mr Gray.
Era
ancora sconvolto da violenti spasmi.
- Non può più nuocere a nessuno…-
- Ne sei sicuro?-
- Non ha la forza necessaria per
ripetere questo incantesimo e neppure la lucidità per cercarne uno nuovo…-
- Vorrei ucciderlo…-
- Fallo se vuoi uomo…ma questo non ti
farà sentire meglio…-
- Lo so…-
- Ora dobbiamo andare da Buffy!-
Angel
fissò l’amico.
Sapeva
che Doyle aveva ragione.
E
poi non vedeva l’ora di accertarsi di persona che Buffy stesse bene.
Si
lasciò alle spalle il corpo di Mr Gray e si avviò verso la stanza in cui aveva
lasciato la sua amata.
Doyle
stava per chiudere la porta quando tornò in dietro e si fermò accanto al
vecchio.
- Non hai più scampo…
Ci
vediamo fra un po’!
Ah,dimenticavo…grazie
il tuo aiuto ci è stato davvero indispensabile-
Si
alzò e poi chiusa la porta del laboratorio si apprestò a raggiungere Angel.
Il
loro piano non era ancora giunto al termine…
Buffy
era distesa sul letto.
Non
era sola…
Sapeva
che Maggie era con lei.
Era
consapevole anche di non aver ancora la forza necessaria per affrontarla.
Doveva
prendere tempo.
- Buffy…-continuava a chiamarla il
fantasma.
- Lasciami in pace…-
- Sai che cosa voglio prima,vero?-
- Certo che lo so!Ma non ti darò mai il
mio consenso…perché,è questo che ti serve,vero?-
- Piccola strega…-borbottò Maggie
Come
lo aveva scoperto?
Come
faceva a sapere che se non glielo avesse proposto lei non avrebbe potuto
prendere il suo corpo?
- Non stare lì a pensarci troppo…- le
disse la cacciatrice
- Credi che questo sia necessario a
fermarmi?-
- Chi lo sa…forse no…-
- Sembri troppo sicura di te!-
- E questo ti spaventa ,vero?-
Maggie
cominciò a far lievitare gli oggetti per la stanza.
Buffy
sapeva che non l’avrebbe uccisa.
Lei
era l’unica che poteva fornirgli ciò che lei bramava.
- Dovevi scegliere qualcuno di meno
testardo…- la provocò.
Maggie
prese a ridere nervosamente.
Cominciava
a rendersi conto che Buffy sapeva molto più di quanto pensasse.
Ma
come aveva fatto?
Non
poteva avere intuito tutto da sola…
Stava
bluffando?
Probabile…
- Che vuoi fare Maggie?Uccidermi?-
- Non provocarmi ragazzina…-
- E tu non sottovalutarmi…-
Maggie
le tirò contro un vaso che colpì in pieno Buffy.
- Andiamo…-le disse-…so che puoi fare
di meglio!-
- Piantala di sfidarmi a quel modo
Cacciatrice…-
- Non avrai ciò che tanto vuoi da me…
E’
ancora un po’ presto per i regali di Natale tesoro…-
Maggie
le scaraventò un altro piccolo soprammobile addosso.
Buffy
sentì la fronte inumidirsi.
Si
portò una mano sulla ferita e si accorse che sanguinava copiosamente.
- Contenta?- le chiese il fantasma
- Ne ho viste di peggio…-disse
portandosi a sedere sul letto.
“Doyle
deve esserci riuscito”pensò fra sé
Balzò
in piedi e stette immobile al centro della stanza.
- Che vorresti fare?-
- Sai Maggie,ora sono stufa di
giocare…che ne dici di fare sul serio?-
- Io ci sto!-
Il
fantasma prese a ridere.
Poi
scaraventò oggetti addosso a Buffy che prontissimamente li evitò tutti.
- Non sai fare di meglio?
Forse
ti ho sopravvalutata!-
Maggie
diventò furiosa.
Per
quanto cercasse di colpirla lei sembrava anticipare tutte le sue mosse.
- Sei troppo prevedibile!- le rimproverò
Buffy
- Davvero!?- tuonò lo spirito
- Prova a sorprendermi…- le suggerì la
cacciatrice.
D’improvviso
tutto si calmò.
Gli
oggetti che prima lievitavano pericolosamente per la stanza si fermarono di
colpo cadendo inanimati sul pavimento.
Buffy
però sapeva che Maggie non se ne era andata.
La
cacciatrice scosse il capo poi si sedette sul letto.
Incrociò
le gambe e rimase in silenzio per qualche secondo.
- Sai –disse infine-…il problema è che
tu non hai alleati potenti…-
Il
fantasma prese a ridere.
- Non sto scherzando,vedi il problema è
che c’è qualcuno di molto potente che vuole che io viva a lungo e nel mio
corpo…-
- E chi sarebbe costui…- disse Maggie
in tono di sfida
Buffy
prese a fischiettare.
Il
motivetto fece scoppiare Maggie in una risata isterica.
Non
poteva essere…
Era
stato suo marito a riportarla indietro…
Non
Lui…
Buffy
prese a ridere divertita.
- Sorpresa,eh? Vedi non puoi
nulla…arrenditi!-
- Mai!Tu ora sei qui e sono sicura che
posso ucciderti!!!-
- Se lo fai non potrai più tornare a
vivere…-
- Sai Buffy…se non posso io allora non
lo farai neppure tu!-
- Vuol dire che facciamo seriamente
adesso?- chiese Buffy divertita
- Sì adesso basta giochetti…-
- Bene Maggie…solo una di noi ne uscirà
illesa!-
Buffy
balzò in piedi.
Ora
poteva fare sul serio.
Dar
sfogo a tutti i suoi poteri…
Dar
sfogo a tutta la sua collera…
Dopo
aver sconfitto Maggie avrebbe potuto iniziare a compiere ciò per cui era stata
fatta tornare…
Rise
allegramente poi si mise ad ascoltare i rumori della stanza.
Angel
si precipitò da Cordelia non appena la vide esanime sul pavimento.
- Cordelia!-
Continuava
a chiamarla.
Ma
la ragazza era ancora priva di sensi.
Il
vampiro notò il profondo taglio che l’amica aveva sul sopracciglio.
Che
era successo?
Sussultò
non appena udì i rumori che provenivano dalla stanza di Mr Gray…
Buffy!
Lei
era lì dentro e con lei c’era anche Maggie.
Doyle
era appena arrivato quando vide Angel scaraventarsi con forza contro la porta
urlando il nome della Cacciatrice.
- Angel…- sbottò correndogli accanto.
- Uhmmm!!!-
Doyle
guardò in terra e vide Cordelia,ferita,riprendere i sensi.
Si
precipitò da lei dimenticando per qualche secondo Angel.
- Cordelia che è successo?!-
- Buffy…è lì dentro…-
- Cordelia,chi ti ha ridotto così?-
Cordelia
fissava il volto di Doyle gemendo di dolore.
- E’ stata Maggie- esclamò Angel che
ora dava pesanti pugni sulla porta-…ed ora e lì dentro con la mia Buffy!-
- Sfondiamo la porta e portiamola via!-
urlò Cordelia
- Non viene giù- borbottò disperato il
vampiro
- Può aprirla solo lei…- bisbigliò
Doyle
- Devo fare qualcosa!-
- Angel,non puoi fare nulla…devono
affrontarsi da sole…-
- Doyle io…io non posso permettere che
accada di nuovo!
Non
voglio perderla di nuovo,non ora che l ‘ho ritrovata!!!-
Doyle
prese Cordelia in braccio.
Poi
la diede ad Angel che lo fissava perplesso.
- Non possiamo lottare contro Maggie-
disse il mezzo demone- ma so come possiamo aiutare Buffy…-
- Che devo fare?-
- Tu nulla…io posso spalancare il
portale che collega le due dimensioni
affinché Maggie ne sia risucchiata all’interno…-
- Come posso aiutarti…-
- Aiutami a trovare la porta…-
Angel
annuì.
Solo
Buffy aveva il potere di affrontare Maggie mentre solo Doyle poteva aprire il
portale.
Si
sentì impotente ed inutile.
Doyle
gli mise una mano sulla spalla e poi guardò Cordelia.
- Io e Buffy saremo troppo impegnati ad
occuparci degli spiriti che fra poco invaderanno la casa, proteggi tu
Cordelia…-
Angel
annuì poi insieme corsero nei corridoi.
Dovevano
trovare la porta ed aprirla…
E
dovevano farlo in fretta.
- Come facciamo a trovarla?- chiese il
vampiro
- Deve essere un legame,un vincolo che
unisce questo mondo all’altro…-
- Non sei molto chiaro…- sbottò Angel
- Lo so…il problema è che neppure io so
bene che cosa sia…-
- Perfetto!-
- Non perdere la calma uomo!Così non le
siamo affatto d’aiuto!-
- Hai ragione…allora ricapitoliamo.
La
porta collega i due mondi,e per localizzare questa porta dobbiamo trovare un
oggetto o qualsiasi altro simbolo che colleghi le due dimensioni…-
- Esatto!-
Angel
continuava a pensare a Buffy che da sola fronteggiava una creatura
invulnerabile.
Non
poteva resistere a lungo…
Doveva
sbrigarsi.
Stavano
passando dinanzi al ritratto di Maggie quando Angel si fermò di botto.
- Doyle!- urlò- forse ci sono!-
Il
mezzo demone raggiunse l’amico che intanto continuava a reggere fra le braccia
un’inerte Cordelia.
- Hai trovato la porta?-
Angel
annuì portando lo sguardo sul dipinto.
- Doyle leggi la dedica incisa sulla
cornice…-
- Dio uomo…forse ci siamo sul serio!-
Doyle
disse ad Angel di spostarsi e di mettersi al riparo.
- Quando aprirò la porta potreste
esserne risucchiati all’interno…entrate in quella stanza e rimaneteci fino a
quando non sarà tutto finito…-
- Non posso lasciarti qui da solo!.-
- Angel se ti succedesse qualcosa Buffy
ne morirebbe…e poi hai promesso di proteggere la mia Cordelia-
Angel
annuì.
Era
la cosa più saggia da fare.
Si
rifugiò nella stanza di fronte al dipinto e si affrettò a chiuderla a chiave
dietro le sue spalle.
Mentre
poggiava Cordelia su di un divano sentì Doyle parlare in una lingua che non
aveva mai sentito.
Stava
aprendo il passaggio.
Rimase
in silenzio ad ascoltare il proseguire della battaglia.
Buffy
stava fronteggiando Maggie quando udì nella sua mente la voce di Doyle.
Aveva
trovato la porta.
Sorrise.
Aveva
vinto.
Maggie
diventò visibile tutto d’un tratto.
Solo
i piedi e le caviglie rimanevano invisibili.
Era
proprio come il dipinto sopra il sofà.
Indossava
un vestito bianco molto semplice.
Ed
i suo capelli neri erano raccolti in un nastro di seta bianca.
Gli
occhi erano completamente bianchi e mancavano della pupilla.
- Ti vedo!- l’avvisò Buffy
La
ragazza sussultò guardandosi le mani.
Cosa
stava succedendo?
Urlò
straziata.
- Te lo dicevo io che avevo alleati
potenti!-
- La porta maledizione!-
- Qualcuno ha aperto la porta?- chiese la
Cacciatrice fingendo di essere sorpresa.
- Strega!-
- Ti ho detto che avrei fatto sul
serio…-
Il
fantasma spalancò la porta della stanza e continuando ad urlare straziata si
diresse nei sotterranei.
“
Va dal vecchio!” pensò Buffy.
La
caccaiatrice prese a correre per i corridoi
comunicando telepaticamente con Doyle.
- Dov’è la porta?-
- E’ il ritratto di Maqggie nel
corridoio…-
- Come hai fatto a trovarlo così in
fretta?-
- Non sono stato io ma il tuo Angel…-
- Sto arrivando…-
- Dov’è lei?-
- E’ andata dal vecchio…-
- Come avevamo immaginato!-
- Tutto secondo i nostri piani-
- Ne dubitavi Buffy?-
- Neppure per un attimo.Dove sono Angel
e Cordelia…-
- Ho detto loro di nascondersi in una
stanza,è meglio che non vedano…-
- Hai ragione, loro non devono sapere-
Buffy
raggiunse Doyle in fretta.
Lo
trovò dinanzi un’enorme rettangolo che emanava una forte luce dorata.
Lui
la guardò sorridendo.
Lei
lo ricambiò.
Il
mezzo demone le porse la mano e la cacciatrice gliela cinse nella sua.
Oramai
c’erano quasi…
La
libertà era alle porte.
Dovevano
muoversi.
Osservarono
ciò che si muoveva nel rettangolo.
Si
intravedeva una figura contorta.
Sorrisero…
Il
loro potente alleato attendeva le sue vittime.
“Coraggio”pensò
Buffy”Maggie muoviti,non vedo l’ora di godermi il gran finale.”
Xander
era disteso sul letto.
Aveva
atteso il ritorno di Cordelia per tutta la notte e per tutto il giorno.
Ma
la ragazza non era ancora tornata al Motel.
Willow
si avvicinò alla finestra.
Mancava
ancora qualche ora all’alba.
Se
neppure quella notte Cordelia,Angel,Buffy e Doyle non fossero tornati lei e
Xander sarebbero andati a prenderli.
Doveva
essere successo qualcosa.
Lo
sentiva nell’animo.
Temeva
che il vecchio Mr Gray avesse portato a termine il suo progetto prima che Cordelia
potesse avvisare gli amici dell’imminente pericolo.
La
strega dai capelli rossi aveva preparato un incantesimo che doveva indebolire
sensibilmente i poteri dell’alchimista.
Pregò
Dio di averlo portato a termine in tempo.
- Sono arrivati?- chiese Xander ancora
assonnato
- No- rispose semplicemente Willow
- Deve essere successo qualcosa…-
Willow
stavolta non rispose.
Rimase
con lo sguardo fisso fuori dalla finestra.
- Andiamo a prenderli…-
- Xander arriveremo che è già giorno ed
Angel non potrebbe uscire…-
- Se ci muoviamo forse arriveremo prima
che sorga il sole-
- C’è molta strada da fare a piedi per
il bosco…Angel non avrebbe scampo-
Xander
sospirò andando su e giù per la stanza.
- Ci sono!- disse infine- non sai fare
la sfera di luce solare tu?-
- Sì,ma non credo che il nostro amico
vampiro sarebbe felice di vederla…-
- No,non intendo questo!-
Xander
era su di giri.
Willow
temette che si mettesse a dare i numeri.
- allora!?- chiese Willow impaziente.
- Mi avevi detto di aver provato anche
a creare una sfera che oscura il giorno…-
- E’ un incantesimo che dura pochi
minuti…al massimo dieci…e bisogna farlo solo per tardare il sorgere del sole su
di una zona circoscritta…-
- Sei in grado di farlo?-
- Certo!Qual è il piano…-
- Allora sappiamo che a passo svelto il
percorso da fare a piedi dal punto in cui lasciamo l’auto alla villa è di circa
quindici minuti…-
- E siamo già fuori di cinque…-
- No se Mr Simpatia si copre con una
bella coperta pesante fino all’auto…-
- Sì,dovrebbe farcela ad arrivare
all’auto…-
- Non dobbiamo far altro che oscurare i
finestrini ed il gioco è fatto!-
- Potrebbe funzionare ma…-
- Ma…-
- Dio Xander,arriveremo a tempo?-
Xander
guardò l’orologio poi prese la coperta che aveva sul letto.
- Muoviamoci!-esclamò- non abbiamo
molto tempo…-
Willow
prese la sua giacca e seguì Xander che intanto aveva già lasciato la stanza.
- Resistete ragazzi arriva la
cavalleria…- mormorò Willow mentre chiudeva la porta.
- Che succede?- continuava ad urlare
Maggie.
Mr
gray era ancora intontito e stanco.
Qualcosa
era andato storto.
- Non hai rispettato i tuoi
obblighi!-lo accusò
- Ma di che parli?-
- Buffy e Doyle sono alleati con lui…-
- Non è possibile!-
- Hanno aperto la porta!Ed ora tutti
possono vedere…-
Mr
Gray si affrettò ad uscire dallo studio.
- E’ sempre colpa tua!-
- Lo sai che non è vero!-
- Sì invece…tu mi hai fatto diventare quello
che sono adesso…e tu devi rimediare!-
- Lo farò!-
- Non puoi più farlo…-
- Non è detto!Ho un piano…-
- Non dire altro…-urlò Maggie - devo
pagare sempre io per i tuoi errori!-
Prese
in mano il pugnale sacrificale e lo scagliò dietro la schiena di colui che un
tempo fu suo marito…
Il
vecchio cadde in terra.
- Non puoi uccidermi io vivrò in
eterno…-
- Attento amore!- disse lei in tono di
sfida- sei semi immortale ed io so come ucciderti…-
Mr
gray si alzò e togliendosi il pugnale cominciò a correre.
- Non andrai lontano…- disse ridendo.
Il
vecchio stava salendo le ripide scalinate quando Maggie lo spinse in basso.
Rotolò
su tutti i gradini.
Rimase
a terra fermo,paralizzato dal terrore.
Aveva
creato lui quel mostro…
Aveva
dato il via lui a tutto quel risentimento…
Stava
per rialzarsi quando se la ritrovò addosso.
Cercò
di urlare ma la paura non gli dava tregua.
Lei
infilò la sua mano semi reale nella camicia del suo sposo.
- Mi è sempre piaciuto il tuo ciondolo…-
- Non farlo!- la supplicò
- Ora basta…devi pagare per quello che
mi hai fatto!-
Sfilò
la catenina e gliela strappò dal collo.
La
scaraventò lontano mentre Mr Gray cominciava ad urlare.
Si
allontanò da lui e ridendo rimase a guardare la raccapricciante scena che si
svolgeva dinanzi a lei.
Il
suo sposo invecchiava velocemente,divenendo sempre più vecchio…
Dimostrando
tutta l’età che aveva.
Lui
la fissava incredulo tendendole la mano.
-
Io ti ho sempre amata…-le disse
affannosamente
- Io mai!- rispose lei impassibile.
- Perdonami…non volevo che finisse
così!- la supplicò porgendole le mani.
Lei
gli si avvicinò.
Quando
sfiorò le sue dita Mr Gray cominciò a sgretolarsi ed in pochi secondi divenne
polvere.
- Addio…-gli disse piena di odio e
risentimento-…e grazie di tutto…-
Urlando
straziata si apprestò a risalire lentamente le gradinate.
Non
sarebbe tornata a vivere…
Ma
neppure Buffy avrebbe potuto farlo…
Ed
anche il mezzo demone doveva pagare…
Vendetta,ecco
che cosa desiderava adesso…
Semplicemente
la VENDETTA…
Angel era seduto accanto a Cordelia.
Non
si udivano rumori provenire dal corridoio.
La
ragazza si svegliò di colpo tremando.
Angel
l’abbracciò per tranquillizzarla.
- Angel dov’è Doyle?-
- E’ lì fuori con Buffy...-
- E tu perché non sei con loro…-
- Doyle ha detto che qui saremo più al
sicuro,che solo lui può fronteggiare gli spiriti…-
- Mio Dio!Non voglio perderlo ancora…-
Cordelia
scoppiò in lacrime.
Angel
le accarezzò dolcemente i capelli.
Avrebbe
preferito morire piuttosto che rimanere fermo lì ad attendere sempre senza far
nulla.
Non
avrebbe resistito a lungo…
- Angel non possiamo starcene qui…-
Cordelia
iniziò a piangere.
Capiva
l’angoscia dell’ amica.
Doveva
fare qualcosa.
Aveva
perso Buffy senza poterla aiutare.
Lei
non glielo aveva permesso…
Non
gli aveva raccontato di Glory…
Ma
lui non aveva indagato a fondo…
Sapeva
che c’era una minaccia a Sunnydale ma aveva dato per scontato che se Buffy
avesse avuto bisogno di aiuto lui sarebbe stato avvisato…
Aveva
appreso la vicenda di Glory quando oramai era troppo tardi…
Quando
ormai non poteva più far nulla…
Quanto
aveva pianto per questo…
Ora
non voleva che tutto ciò si ripetesse.
Toccava
a lui proteggerla.
Anche
se lei non voleva…
Non
avrebbe potuto più tirare avanti senza Buffy.
Non
l’avrebbe più lasciata…
L’avrebbe
amata per sempre…
Sarebbe
stato con lei finché Buffy stessa avesse
voluto…
Si
alzò in piedi lasciando Cordelia sul sofà.
- Che hai in mente?- gli chiese la
ragazza
- Tu sta qui,sei troppo debole per
esporti…-
- Io vengo con te…-
- No.Ho promesso a Doyle che avrei
vegliato su di te…-
Cordelia
annuì con le lacrime agli occhi.
Si
alzò e poi abbracciò Angel.
Gli
sfiorò le labbra con un bacio e fra le lacrime gli disse:
- Sta attento tu sei tutta la mia
famiglia…-
Angel
annuì sorridendole.
Si
liberò dall’abbraccio della sua amica e delicatamente le accarezzò il viso.
- Andrà tutto bene…-
- Me lo prometti?-
- Farò il possibile Affinché tu possa
essere felice…-
Angel
stava per aprire la porta quando Cordelia gli disse:- Anche tu meriti di
esserlo…-
Ci
furono due minuti di interminabile silenzio.
Poi
delle grida.
Maggie.
Era
arrivata.
Urlava
straziata dal dolore.
Sentì
Buffy e Doyle ridere.
Ad
Angel vennero i brividi.
Fece
cenno a Cordelia di allontanarsi…
Poi
aprì la porta…
Vide
la gran luce dorata provenire dalla parete in cui era affisso il dipinto.
Vide
Maggie avvicinarsi minacciosamente.
Vide
Doyle e Buffy tenersi per mano immobili ad attenderla.
Poi
sentì quella voce…
- Angel!- disse- sei tornato per i miei
scopi non scordarlo…-
Buffy
si voltò.
Gli
sorrise.
Poi
si rigirò verso Maggie.
Lasciò
la mano di Doyle e si scaraventò contro lo spirito passandogli attraverso.
Doyle
intanto si lanciò su Angel spostandolo lontano dalla luce.
Era
iniziata la parte cruciale di quella lotta.
- Che succede?- chiese il vampiro
perplesso.
- Ti avevo detto di startene buono…-
- Doyle non potevo!-
- Lo so…ma così è ancora più
difficile…-
Buffy
intanto si mise dinanzi a Maggie.
- Che vuoi fare?- le chiese lo spirito.
- Sta a guardare tesoro…-
- Buffy…non lo voglio più il tuo
corpo…-
- Che bello!e come mai?-
- Anche se tu me lo cedessi non potrei
più entrarvi…
L’
ho ucciso…-
Buffy
sembrò non essere sorpresa dalla notizia.
Anzi
sorrise divertita.
- Che hai da sghignazzare?-
- Pensavo che per essere uno spirito
sei fin troppo prevedibile…-
- Davvero?-
- Non dovevi venire qui!-
- Se devo tornare all’inferno mia cara
cacciatrice,tu verrai con me…-
- L’idea non mi attira affatto. Vacci da
sola…-
Maggie
prese a ridere e scaraventò Buffy lontano.
- Buffy !!!- urlò Angel
Maggie
si voltò e si avvicinò al vampiro ancora disteso in terra mentre Doyle balzò in
piedi.
- Se tu non fossi arrivato qui quel
dannato giorno…-
- Lascialo stare!-tuonò Doyle
- Cos’è anche lui e un suo alleato?-
Doyle
sorrise.
Maggie
cominciò ad urlare.
- Ehi!- la chiamò Buffy- tu stavi
lottando contro di me!-
- Sai Buffy stavo pensando che potrei
portare il tuo amore con me all’inferno…-
- Non puoi farcela…-la derise Doyle.
- Vi credete furbi…- lo ammonì lei.
Si
avvicinò ad Angel che intanto era riuscito ad alzarsi.
Il
vampiro guardò Buffy che restava immobile a fissare la scena.
Il
fantasma si girò verso Buffy.
La
Cacciatrice non si scompose.
Angel
fissava attentamente la scena.
Pur
di salvare Buffy sarebbe stato pronto a seguire quella pazza all’inferno.
- Non è necessario…ci ritornerà solo
lei!-
Era
la voce di Buffy.
Era
nella sua testa.
E
cosa ancora più strana aveva letto i suoi pensieri.
Erano
questi i suoi nuovi poteri?
- Posso leggerli solo adesso grazie
all’energia della porta…
Qualsiasi
cosa succeda tu non fare il minimo passo…
Rimani
accanto a Doyle e non preoccuparti per me!-
Angel
annuì.
Buffy
gli sorrise.
- Sorridigli ora che sei ancora in
tempo!- tuonò Maggie.
Buffy
portò lo sguardo su di lei e poi corrugò la fronte.
Maggie
si sentì spingere verso la porta.
Cercò
di resistere alla forza di Buffy ma invano.
D’improvviso
si attivò un forte risucchio d’aria che sembrava volesse portare dentro la
porta ogni cosa.
Maggie
era la più vicina.
Fu
la prima ad entrarvi.
- La porta…-urlò Buffy a Doyle- …richiudi
la porta!-
Doyle
recitò una breve formula ed in breve tutto finì.
Prima
però che la porta si chiudesse Angel vi scorse una figura contorta…
Rabbrividì…
Lui
l’aveva già vista all’inferno.
- Angel…- gli disse- non puoi sfuggire
a ciò che sei destinato a compiere…-
- Non è vero…io posso scegliere…-
Poi
il silenzio ed il buio.
Il
corridoio tornò ad essere normale.
- Usciamo da qui!- urlò Buffy- sta
crollando tutto!!!!-
- Dov’è Cordelia?- chiese Doyle
- E ‘ nella camera…- gli rispose Angel
Doyle
corse a prenderla mentre Buffy abbracciò Angel.
- Sei riuscita a leggermi il pensiero…-
- Lo so…ma non credo di poterlo
rifare…-
Angel
le sorrise.
Doyle
arrivò in fretta con Cordelia sulle spalle.
- Come sta?- chiese Buffy mentre
stavano correndo verso l’uscita.
- Credo abbia un trauma cranico…-
- Dobbiamo portarla in ospedale Doyle!-
- Lo so Buffy…-
- Hei- gli disse Angel- andrà tutto bene…-
- Lo so uomo…ne sono sicuro-
Buffy
afferrò Angel.
- OH MIO DIO!!!- urlò- il sole sta per
sorgere
- Dannazione!!!- borbottò Doyle
sistemandosi Cordelia sulle spalle.
- Andate via o morirete!-
- Angel io non ti lascio!- tuonò Buffy
- Va via!-
- No rimango con te!!-
Stava
per crollare il soffitto sulle loro teste quando Willow gridò ad Angel di
uscire.
- Andiamo…- mormorò Buffy prendendolo
per mano e conducendolo velocemente fuori dalla villa.
Uscirono
fuori ed alzarono il naso al cielo.
- Tranquilli abbiamo altri dieci minuti
di oscurità garantiti…- esclamò Xander
- Opera tua?- chiese Buffy sorridendo a
Willow
L’amica
arrossì.
- Sei straordinaria…- completò Angel
- Muoviamoci!-esortò Xander mentre
aiutava Doyle a portare Cordelia.
Fu
una lotta contro il tempo.
Dovevano
arrivare all’auto di Xander prima che l’incantesimo di Willow terminasse.
Dietro
di loro la villa della famiglia Gray crollava come un castello di carte scosso
dal vento.
Quando
mancarono pochi metri,Xander diede ad Angel una coperta…
- Così non mi finisci in cenere a pochi
metri dalla salvezza!- gli aveva detto sorridendo
- Grazie…-
- E di cosa?Insomma non mi sei mai
piaciuto,ma per Buffy questo ed altro…-
Arrivarono
all’auto e sistematisi dentro corsero veloci via da quelle strade deserte diretti
verso l’ospedale più vicino.
EPILOGO
Era
passato più di un mese da quella brutta avventura.
Buffy
sembrava essere tornata quella di sempre.
Quando
tornò a Sunnydale dopo tanto tempo Down le corse incontro piangendo e ci vollero
due settimane finché si convincesse che non sarebbe sparita se lei se ne fosse
andata a scuola.
Giles
decise di rimanere a Sunnydale con la sua pupilla per un po’ ,prima di far
ritorno a Londra.
Spike
divenne iper-protettivo nei confronti della cacciatrice.
Buffy
veniva coccolata da tutti.
Spesso
poi Angel veniva trovarla.
E
quando lui non era a Sunnydale era lei che lo raggiungeva a Los Angeles.
Doyle
e Cordelia intanto si erano messi assieme e tutto sembrava finalmente essere
gioia ed allegria.
Come
quella sera che si erano tutti ritrovati a Los Angeles a festeggiare un mese
dal ritorno di Buffy e Doyle alle loro vite normali.
Buffy
si recò nell’appartamento di Angel.
Era
lì che pernottava quando andava a trovarlo.
- Che fai qui tutta sola?- gli chiese
Doyle
- C’è troppa gente!-
- Non ti piace essere al centro
dell’attenzione?-
- E’ che dopo un po’ ti scoccia…-
- Beh ,io qui ho solo Cordelia a riempirmi
di attenzioni…-
- Già e scommetto di sapere anche che
tipo di attenzioni ti dona…-
Doyle
sorrise.
Buffy
si sedette sulla poltrona.
- E tu con Angel…-
- Ti sembra Angelus?-
- No…in effetti non credevo avesse questa
forza di volontà…-
- Forse sono io a non aver insistito
troppo…-
- Fallo bere…vedrai che perderà il
controllo…-
- Lo spero…non possiamo attuare i
nostri piani se lui continua ad avere un anima…-
Doyle
sospirò.
Non
potevano portare le tenebre sulla terra con Angel che rompeva loro le uova nel
paniere.
- Hai trovato la gemma?- chiese Buffy
- So che Angel la gettò in mare perché
riteneva che nessun vampiro meritasse di vedere la luce del sole…-
- Trovala…credo che Angelus la penserà in
maniera completamente diversa…-
- Sarà fatto…- disse Doyle accennando
un inchino.
Buffy
gli sorrise.
Doyle
si diresse verso la porta per tornare alla festa.
- Ci riuscirai…vedrai…- la incoraggiò
il mezzo demone
- Doyle?-
- Sì…-
- E’ abbastanza brillo stasera?-
- Dammi dieci minuti e te lo porto al
punto giusto…-
Detto
questo sparì dietro la porta.
Buffy
sospirò e poi si stese sul letto.
Quella
sera Angelus avrebbe fatto ritorno ed insieme avrebbero assoggettato il mondo.
A
quell’idea sorrise abbandonandosi inerte fra i cuscini.
fine