Mi scuso con i
miei lettori per averli fatti lungamente attendere, ma questa installazione mi
ha fatto altrettanto lungamente penare. Nonostante abbia una lunga e illustre
tradizione nella nostra letteratura, l’acrostico, cioè un componimento poetico
in cui le lettere iniziali di ciascun verso formano un nome (detto acronimo, se
la cosa vi interessa, ma non credo), continua a sembrarmi un incrocio tra
poesia ed enigmistica.
Nelle mie
intenzioni, l’acrostico avrebbe perciò dovuto costituire una sorta di divertissement,
una piacevole interruzione al succedersi degli schemi obbligati di versi e di
strofe.
Niente di più
sbagliato: o avevo sottovalutato l’acrostico o avevo sopravvalutato le mie
capacità perché al contrario s’è rivelata una faccenda alquanto complessa.
Comunque, eccolo qui: dedicato a un personaggio secondario, ma non per questo
poco interessante, il capo del Consiglio degli Osservatori.
...
Questa assemblea più che millenaria,
ultimo vallo contro la barbarie,
estende il suo valente magistero,
nel massimo riserbo, al mondo intero:
trasmetterò intatto il suo retaggio,
io che in nefasti tempi lo presiedo
nobili colleghi che intorno vedo.
Tutto il novello corso mi ripugna:
resto del parer che sia vergogna
allearsi con gente di tal sorta,
venuta d'ogni parte - se non morta;
esempio di fermezza e di coraggio,
resisteremo al macabro scompiglio,
sicuri qui nel cuore del Consiglio.
...
… boom! Così esclamerebbe
davanti a questa conclusione il fan attento di Buffy. Quentin Travers, sempre
vestito in tweed, capo del Consiglio degli Osservatori in Inghilterra, incarna
la visione tradizionale, autoritaria e utilitaristica, del rapporto tra
Cacciatrici e Osservatori. Dopo aver offerto nel corso degli anni più intralcio
che aiuto a Buffy, durante l’ultima stagione del telefilm il compassato Travers
dovrebbe presumibilmente perire nell’esplosione che devasta la sede del
Consiglio a Londra (una tra le poche idee veramente brillanti, in ogni senso,
che il Primo abbia partorito)