Dopo che abbiamo preso dimestichezza con terzine e quartine, ecco che siamo pronti per una delle forme più belle della nostra tradizione poetica: il sonetto. Si tratta di due quartine, quasi sempre ABBA ABBA, seguite da due terzine che possono far uso di vari schemi di rima (io ho utilizzato CDC DCD). Il protagonista è Spike, qui a colloquio, verso la fine della serie, con le due cose che gli hanno procurato la maggior parte dei suoi guai: il suo cuore ostinato e la sua riconquistata anima.


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SPIKE

 

Di ReaderNotViewer



Taci, non-morto cuore mio, che ancora
vai sprigionando imbarazzanti rime.
Tagliato non sei tu per il sublime:
lascia parlare l’esile signora.

Placa, anima cara, ora che a dimora
quaggiù ritorni dalle elette cime,
lo spietato disprezzo che mi opprime
e come fuoco da dentro mi divora.

Ma se non puoi, basterà il sorriso
che m’accarezza tenero e fugace,
a mutare l’Inferno in Paradiso.

Ché come sempre solo si compiace
nell’indulgenza dell’amato viso
il mio tormento di trovare pace.


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Spike era un imbranato giovanotto londinese d’epoca vittoriana amante della poesia finché non incontrò Drusilla che ne fece un vampiro, oltre che il suo adorante e premuroso compagno per più di un secolo di allegre e sanguinarie scorribande in giro per il mondo, durante le quali il volonteroso Spike si distinse riuscendo tra l’altro ad eliminare ben due Cacciatrici. Dopo la fine della sua storia con Drusilla, Spike viene catturato dall’Iniziativa che gli impianta uno sperimentale “chip” rendendogli così impossibile aggredire gli esseri umani. Costretto ad allearsi per poter sopravvivere proprio con la Cacciatrice, sua acerrima nemica, Spike finisce con l’innamorarsene perdutamente. Dopo una torrida relazione finita male, il vampiro prende l’inaudita decisione di riprendersi la sua anima pur di rendersi degno di Buffy. Tornato a Sunnydale, si sacrificherà per la salvezza di tutti – ma soprattutto per quella della sua amata, che solo all’ultimo momento ammetterà di ricambiare i suoi sentimenti, pur non venendo creduta – lasciandosi bruciare sulla Bocca dell’Inferno mentre tutta la città sprofonda. Potrei andare avanti a parlare di Spike per delle ore, ma a che cosa servirebbe? Finché non lo avrete visto con il suo spolverino di pelle nera e gli anfibi, i suoi occhi blu e il sarcasmo, le sigarette, l’whisky e la poesia non potrete mai capire perché questa esplosiva miscela di romanticismo e di sex-appeal abbia fatto letteralmente impazzire stuoli di fan. Compresa la vostra Reader, of course!