Fanfiction ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.

 

E SE

Di Sara

 

 

Disclaimer:i personaggi non sono di mia proprietà, ma di Joss Whedon, UPN e FOX.

Ricordate la puntata della sesta serie in cui Buffy diventa invisibile beh se le cose fossero andate un po diversamente

(Tara è ancora con Willow e lei riesce a prendere il raggio senza farsi beccare dai tre cretini.)

 

Xander aveva appena parlato con Spike ed ora doveva tornare a cercare Buffy, ma non sapeva da dove iniziare, gli era sembrato che a lei quasi piacesse essere invisibile. Appena giunto alla porta della cripta si accorse di aver lasciato le chiavi dellauto da Spike e ritornò indietro. Si avvicinò alle scale che conducevano giù, stava per scendere ma sentì delle voci e si fermò ad ascoltare.

Avrebbe giurato che cera solo Spike, ma allora quella voce femminile da dove arrivava? Ad un tratto un lampo attraversò il suo cervellola voce era quella di Buffy! Ecco perché non aveva visto nessuno ma allora non era ginnastica quella che stava facendo Spike, ma lui e Buffy stavano (scusate ma qui devo dire la mia come ha fatto Xander nella puntata a credere veramente alla scusa della ginnastica, inoltre si è sentita la sua voce! Bisogna essere proprio accecati!!!)

X: Oh mio Dio.

S: cè qualcuno?

Xander non si era accorto di aver parlato a voce alta.

X: Spike sono Xander, sono APPENA ritornato, mi sono accorto di aver lasciato le chiavi della macchina da te.

Mentre parlava pregava di non assistere a strane scene. Appena entrato nella stanza vide Spike con il lenzuolo attorno alla vita, che gli porgeva le chiavi.

Si guardò attorno e si accorse che cera qualcosa sul letto, anche se non si poteva vedere!

S: ti serve qualcosaltro? gli chiese parandosi davanti, con aria visibilmente agitata.

Xander prese le chiavi ed uscì, sconvolto pensando alla sua amica, probabilmente nuda sul letto. Si diresse al magic box e rimase in un angolo in silenzio e pensieroso.

Tutti rimasero ad osservarlo per un po finché si sedettero attorno a lui preoccupati.

W: Xander sembra tu abbia visto un fantasma. Siamo riusciti a recuperare il raggio per rendere visibile Buffy, dovresti essere felice. Perché hai laria di uno a cui è caduto il mondo addosso?

X: io credo che Buffy sia assieme a Spike

A: bene! Allora fra poco verrà qui!

X: intendo insieme in senso biblico.

A: oh! Ma sei certo, come fai a saperlo?

Il giovane raccontò laccaduto e tutti rimasero pensierosi e in silenzio!

W: magari ti sei sbagliato, magari non cera nessuno, potresti aver sentito male! Lei non potrebbe, non ci credo, e poi ce ne avrebbe parlato.

X: magari verrà a dircelo adesso così potremmo aiutarla.

A: io non ve lo direi se fossi Buffy! Guardate come stiamo, anzi, state reagendo. La state considerando come fosse malata. Magari è felice.

X: stiamo parlando di Spike. Non è buono, la sua è un ossessione, non è amore. Non può amare non ha un anima!

A: già hai ragione! Molto meglio Angel che senza anima ha cercato di ucciderla e con lanima l ha abbandonata. O perché non parlare dellidiota traditore Parker, o il tuo amico soldatino che non laccettava e la voleva cambiare. Già hai ragione tu, Spike a confronto è proprio un mostro. Pensa un po è rimasto al suo fianco e non l ha abbandonata per un momento, nonostante come noi e Buffy lo abbiamo trattato. Non potrebbe mai amarla, si vede da come la guarda. Avete mai notato come la guarda?

Calò il silenzio le verità di Anya facevano sempre un po male. Il silenzio fu interrotto dalla porta che si apriva.

B: buon giorno a tutti.

W: Buffy!

B: perché questo silenzio? Di cosa parlavate?

W: di te cioè abbiamo preso il raggio, possiamo riportarti visibile!

Dopo aver rivisibilizzato Buffy ed essersi complimentati per il nuovo taglio di capelli, si sedettero attorno al tavolo per cercare notizie sul furgone misterioso e fare un piano per trovare i colpevoli.

X: Buffy cosa hai fatto questa mattina?

B: oh ho sistemato alcune faccende con lassistente sociale e ho fatto un giretto.

X: hai visto Spike?

B: Spike no certo che no! Perché dovrei vederlo?

Il discorso finì lì e dopo qualche indagine tornarono tutti a casa.

Alla sera si incontrarono al Bronze. Avevano deciso che meritavano un po di riposo.

Buffy, Anya, Down e Tara erano sulla pista da ballo, quando entrò Spike e si sedette al bancone del bar, ordinando da bere. Xander e Willow si accorsero di lui e fecero ciò che Anya aveva detto: osservarono come lui la guardava.

X: i vampiri fingono bene credo, sono quasi certo che la sua sia solo un ossessione, ma

W: già ha proprio lo sguardo di un uomo innamorato!

Poco dopo tornarono tutte al tavolo e appena Down vide Spike lo trascinò dagli altri.

S: buona sera a tutti.

X: buona sera a te Spike, va meglio dopo la ginnastica?

Ci fu un attimo di imbarazzo generale

B: io devo andare ragazzi, devo fare la ronda. Accompagnate voi Down? Grazie ciao.

Non aspetto neppure la risposta, prese la giacca ed uscì, trascinandosi dietro Spike.

Quando fu uscita tutti si voltarono fulminando Xander.

D: cè qualcosa che non so?

T: nulla Down, torniamo a ballare.

 

La ronda fu breve, non sembravano esserci demoni in giro quella sera. Spike accompagnò Buffy a casa e per tutto il tragitto non parlarono.

Arrivarono alla porta e rimasero un attimo fermi senza guardarsi.

B: vuoi vuoi entrare a bere qualcosa?

S: grazie volentieri.

Entrarono e arrivarono in cucina. Spike si tolse la giacca e Buffy prese due birre dal frigo. Se non fossero stati un vampiro ed una cacciatrice si poteva quasi dire che fossero in imbarazzo. Lei si voltò e lo guardò, rimase incantata a fissare i suoi occhi blu, il fisico ben delineato dalla maglietta nera attillata in un attimo senza neppure accorgersene era aggrappata a lui spingendolo contro il muro e baciandolo con tanta passione da non riuscire quasi a respirare

Non sapeva se fosse giusto quello che stava facendo, ma sapeva di non poter resistere, ne era troppo attratta. Non era certa che la situazione la rendesse felice, ma sapeva che lui la faceva stare meglio. Sentiva meno il dolore dellultimo periodo.

Inoltre era da un po che non si sentiva così attratta da un uomo. Era una bella sensazione sapere che qualcuno la trovava ancora bella e desiderabile.

Spike, dal canto suo non capiva più nulla. Sapeva di amarla, ma sapeva anche di non essere corrisposto. Lei lo confondeva. prima lo respingeva e lo picchiava e poi aveva bisogno di lui e gli saltava addosso, come adesso. Nonostante lorgoglio che urlava di mandarla al diavolo, non sapeva resisterle.

Mentre questo fiume di pensieri attraversava la loro mente, continuavano a baciarsi. Quasi senza accorgersene salirono le scale, spogliandosi a vicenda e seminando indumenti in giro. Finalmente giunsero in camera di Buffy e dopo averla spinta sul letto Spike la raggiunse.

Non gli era capitato molto spesso di trovarsi in quella stanza e di certo non in queste circostanze. Iniziò ad esplorare il suo corpo nudo mentre Buffy aveva smesso di pensare. I suoi sensi erano concentrati su di lui e con le mani percorreva la sua schiena attirandolo sempre di più a se. Indubbiamente il vampiro ci sapeva fare, sapeva esattamente quello che lei desiderava. La passione li travolse e si amarono senza tregua, concentrati luno sullaltro, senza sentire più nulla, neppure la porta della cucina che si apriva.

 

Willow entrò per prima mentre Down tornava a prendere la borsa lasciata in macchina di Xander. Vide la giacca di Spike sulla sedia ma non ci fece caso. Poi sporse la testa e vide per terra una maglia, si avvicinò seguendo gli indizi fino alla base delle scale e notò che anche lì cerano indumenti sparsi. Un dubbio attraversò la sua mente. infine udì dei suoni, non così sommessi, arrivare dalla stanza di Buffy e i dubbi furono confermati. Si catapultò alla porta e blocco Down prima che entrasse

D: che cè? È arrivata Buffy?

W: Si! No! Cioè ho un idea. mentre parlava la spinse fuori e si chiuse la porta alle spalle.

W: passiamo a prendere un film dei pop-corn e ce la spassiamo a casa di Xander.

Arrivate allauto Xander scese per capire perché fossero tornate indietro.

D: perché non possiamo stare qui dato che Buffy non cè?

W: ma no, poi altrimenti torna e ci rovina la festa, meglio da Xander.

A: ma io volevo andarmene a letto.

W: ecco appunto. Cè chi va a letto, cè chi fa ginnastica e chi, come noi, va a vedere un film su una casa diversa da questa.

Xander non era certo di aver capito ma caricò tutti in auto e si diresse verso la videoteca.

Dopo aver visto il film, Down si addormentò sul divano e gli altri si spostarono in cucina.

W: giuro è quello che ho visto e sentito.

X: allora è vero, perché non ce ne ha parlato?

T: perché deve accettarlo prima lei. Credo che dobbiamo darle tempo. Ce ne parlerà quando se la sentirà. Da buoni amici dobbiamo aspettare e accettare le sue scelte.

Andarono tutti a dormire, lindomani ci avrebbero pensato

 

 

La luce che entrava dalla finestra la svegliò dolcemente, dopo un attimo ogni cosa le tornò in mente, si sedette di scatto sul letto e guardò al suo fianco ma Spike non cera più.

Guardò la sveglia, erano già le 8, Down doveva essere già a scuola, anche se non laveva sentita rientrare un lampo le attraversò il cervello. Cielo e se Down era rientrata? E li avesse visti assieme? Stava per scendere dal letto, doveva controllare se lei era ancora qui, doveva spiegarle ma prima doveva vestirsi. Appena si mosse notò un foglio appoggiato al cuscino. La scrittura di Spike.

Chiamò Down ma lei non rispose. Si avvolse nel lenzuolo e dopo essersi detta di risolvere un problema alla volta, si mise a leggere.

 

Avrei voluto rimanere e guardarti dormire, avrei voluto svegliarti io questa mattina, ma so che non avresti voluto tu!

La luce del sole mostra la realtà e sono consapevole che questa è una realtà che non vuoi vedere. Io ho accettato di amarti, anche andando contro natura, ma non tutti siamo disposti a farlo.

Ti sveglierai anche senza di me ma sarebbe stato bello.

Spike

 

Rimase immobile a guardare il foglio e poi iniziò a piangere senza riuscire a smettere.

W: Buffy che succede?

Alzò lo sguardo sconvolto, trovandosi di fronte Willow. Sapeva che avrebbe dovuto spiegarle molte cose, ma ora voleva solo piangere.

Willow le si sedette accanto e labbracciò, aspettando che lamica si calmasse.

Poco dopo scesero in cucina e si sedettero di fronte ad una tazza di tè.

W: Down ha dormito da Xander, ora è al negozio di magia con Anja, le abbiamo detto che poteva stare a casa da scuola e lei non ci ha chiesto spiegazioni di nulla.

B: grazie, ma come hai saputo

W: ieri sera stavamo rientrando e mentre Down tornava alla macchina di Xander io sono entrata in casa. Ho visto un po di vestiti in giro e vi ho sentito, allora ho pensato fosse meglio andare altrove.

Le due amiche rimasero in silenzio, in evidente imbarazzo, finché Willow riprese a parlare.

W: perché non ce ne hai parlato?

B: perché non cè nulla di cui parlare. Non cè una relazione da annunciare. Non centrano i sentimenti, non si parla damore. È solo questo. Solo sesso! Non potrebbe esserci nulla di più, anzi non dovrebbe esserci neppure questo. Io sono la cacciatrice e lui un vampiro con un ossessione per me. Io ero debole e triste e lui disponibile. Cosa avrei dovuto raccontarvi se me ne vergogno pure io.

Aveva parlato camminando avanti e indietro senza alzare lo sguardo su di lei e ora abbassava il capo aspettando la reazione dellamica. Non voleva guardarla, su alcune cose le aveva mentito, non voleva che lei capisse.

W: Buffy ma allora perché piangevi quando sono arrivata?

Si fermò solo allora, dalla sua immaginaria fuga, e maledisse la sua debolezza. Non poteva più mentire, non alla sua migliore amica. Le si sedette vicino e le porse il biglietto che le aveva lasciato Spike. Willow lo lesse e poi le sorrise.

W: si vede che è un uomo romantico. Tu cosa avresti voluto?

B: non volevo mentirvi, ma temevo che mi avreste giudicato male

W: intendo riguardo a questa mattina. Avresti voluto che fosse qui al tuo risveglio?

Buffy ci pensò seriamente, ma non riusciva a trovare una risposta.

W: ne sei innamorata?

B: no!no! non pensarlo neppure. Ma nemmeno lui è innamorato di me.

B: su Buffy, questo non negarlo, io non ne sarei così sicura. Quando ti osserva il suo sguardo si illumina, sembra proprio innamorato. Ti guarda in modo diverso da Riley e anche da Angel.

B: lui è diverso da loro. Lui è cattivo, non ha un anima, potrebbe tradire tutti da un momento allaltro, senza scrupoli. Potrebbe prendere e andarsene così, senza neppure un ciao, senza un vero motivo.

W: ma non lo fa. Noi lo abbiamo trattato male e lui è rimasto. Tu non sei mai stata troppo gentile con lui, ma non ti ha mai fatto del male, ne ti ha mai tradito. Non voglio difendere Spike, sono comunque dalla tua parte. Credo solo che se devi soffrire per una relazione che cè o non cè devi trovarne i motivi veri.

Buffy rimase in silenzio ad ascoltare

B: Willow, vuoi fermarti a pranzo qui? Dawn arriverà solo stasera, invita anche Tara. Se vuoi chiamala, io intanto vado a farmi una doccia.

Una volta sotto lacqua che scorreva sentì tutto il dolore e i pensieri di quei giorni scivolarle addosso e pianse il resto di lacrime che le rimanevano.

Dopo pranzo le raggiunse anche Anja e assieme si misero a sistemare i preparativi per il matrimonio.

A: posto per il ricevimento?

W: fatto!

A: sistemazione tavoli?

T: da rivedere

A: lista finale invitati?

B: siamo ancora in alto mare. Molti non ci hanno ancora risposto e non sappiamo se alcuni verranno accompagnati o meno, quindi se farli sedere vicino a qualcuno altro o no.

A: tu verrai accompagnata Buffy?

Buffy sgranò gli occhi e rimase ad osservare Anja.

B: no perché? Non ho un accompagnatore

A: calmati! È perché Willow è con Tara, Dawn viene con un suo amico e volevo solo sapere se tu saresti entrata dalla porta al braccio di qualcuno.

B: non ho nessuno da cui farmi accompagnare disse con tono quasi triste sapete che è da un po’… beh un bel po che non esco con qualcuno.

A: ma non cè proprio nessuno di carino e sexy che ti trova bella ed attraente e sarebbe ben felice di accompagnarti?

Buffy si sentì osservata e alle parole di Anja le venne in mente una sola persona.

B: nessun uomo che corrisponda a tale descrizione.

A: neppure nessun vampiro?

B: ok ragazze parliamo! Mi spiace di non avervene parlato ma no! Non cè nulla tra me e Spike, è stato solo sesso. Solo un momento di debolezza.

A: come è stato?

B: ma Anja che domande fai?

Tutte scoppiarono a ridere

A: è una domanda sensata. Siamo fra amiche e quindi si spettegola di uomini, o donne, e soprattutto di sesso. Io ve lo dico comè il sesso con Xander e quindi è giusto che tu ci dica comè il sesso con Spike. Infondo ha più di un secolo, saprà pur fare qualcosa di più di Riley.

Buffy era visibilmente in imbarazzo.

W: allora?

B: Willow ma ti ci metti anche tu?

W: beh noi siamo sempre alle prese con apocalissi e demoni, non abbiamo una vita normale, sarebbe bello spettegolare un po come fanno tutte le ragazze della nostra età.

Rimasero in attesa ad osservare Buffy.

B: beh è piacevole.

A: piacevole? Sembra tu sia parlando di un dentifricio.

B: ok ok! Diciamo che è diverso dale altre volte.

T: cioè?

B: non vi facevo così interessate!

Tutte risero ma non sembravano intenzionate a mollare il discorso.

B: con Angel è stata una cosa dolce, con Riley era normale, non brutto ma non da ricordare particolarmente. Con Spike invece è tutta unaltra cosa. È pura passione, un uragano di emozioni.

A: insomma sembra splendido.

B: già!

A: e allora qual è il problema?

Buffy si fece triste, raccontò alle amiche del suo risveglio e fece leggere loro il biglietto lasciatole da Spike.

B: beh io non so cosa avrei voluto! Io non lo amo, questo non pensatelo, ma non capisco cosa mi succede. So di essere attratta da lui ma a volte ho la sensazione che non ci sia solo questo.

Sbuffando si prese la testa fra le mani.

T: ti è mai capitato di svegliarti con lui ancora li?

B: si

T: e cosa provi? Che succede?

B: lui è sempre sveglio, anche se finge di dormire. Appena sente che sono sveglia mi abbraccia più forte e io rimango li a gustarmi quel momento il suo viso da sereno diventò triste e quasi arrabbiato con se poi la verità prende forma e io mi sento inappropriata ed agitata. Forse sente anche quello perché molla la presa e rimane li, sempre fingendo di dormire, mentre mi vesto e me ne vado. Non saprei cosa dirgli, ha ragione, il sole mostra la realtà e io non so se la saprei accettare.

Rimasero in silenzio, finché i loro pensieri non furono interrotti dallentrata di Dawn, seguita da Spike.

D: ciao a tutte. Ce una riunione?

W: ci siamo solo trovate qui per aiutare Anja nei preparativi.

Buffy si alzò di scatto mettendosi il foglio in tasca.

B: come è andata a scuola?

D: bene, ma mi hanno dato una ricerca sullInghilterra dellottocento, quindi mi sono fatta dare una mano da Spike, che ci ha vissuto. Poi mi ha riaccompagnato e eccomi qui! Ora un po di riposo.

Così dicendo si sedette vicino ad Anja e si mise a sfogliare il giornale di vestiti da sposa.

D: allora di cosa avete chiacchierato?

A: abbiamo spettegolato su cose da ragazze adulte.

D: cioè?

A: uomini e sesso, ma tu sei troppo giovane.

D: io sono una teen-ager, le so queste cose. Ma se avete parlato di sesso con uomini hai parlato solo tu.

A: beh non sono lunica donna etero qui.

Si voltò guardando Buffy, la quale per poco non svenne.

B: qualcuno vuole un caffè o una camomilla?

D: ma Buffy non ha un fidanzato non esce con nessuno.

Spike sentiva che il discorso prendeva una piega interessante, avrebbe voluto saperne di più, ma decise che cera troppa gente li.

S: Briciola se non hai più bisogno di me, me ne vado.

D: no grazie Spike, stasera andiamo al Bronze, vieni?

S: non credo, devo riposare, non ho dormito stanotte! salutò e uscì lanciando uno sguardo malizioso a Buffy.

Quando fu uscito laria era tesa.

D: io non capisco quando mia sorella potrebbe aver trovato un ragazzo, sta sempre solo con vampiri da uccidere.

W: non ti sforzare Dawn, tira una brutta aria, che ne dici di preparare la cena?

Tutti si spostarono in cucina, lasciando Buffy ancora in piedi in mezzo al salotto che pensava a cosa le stava succedendo.

 

Alla sera si ritrovarono al Bronze e dopo aver ballato Buffy e Tara si sedettero attorno al tavolo per bere qualcosa.

T: come ti senti Buffy?

B: bene! È una serata piacevole, niente demoni, niente combattimenti. Splendido!

T: vorresti andare via vero?

B: si. Non che non mi stia divertendo è che ormai è unabitudine andare di ronda, mi manca un po se non ci vado.

T: beh allora vai! Dawn torna con noi, magari ci fermiamo lì, così puoi fare con comodo.

B: no, no, torno presto, faccio solo un giro veloce per il cimitero, per stare tranquilla.

T: passi da lui?

B: no, assolutamente no.

T: Buffy non serve che ci dici nulla.

B: beh magari passo solo un attimo, giusto per un ciao.

T: non ci devi spiegazioni.

B: torno presto.

T: spero che tu riesca a scendere a patti con te stessa.

Già, scendere a patti con se stessa, non era così facile. Camminò a lungo pensando, finché si ritrovò davanti alla cripta di Spike.

B: no, non voglio entrare! Devo andarmene.

Ancora con le lacrime agli occhi arrivò di corsa a casa e si sedette sui gradini del portico, aspettando forse una risposta dal cielo.

Poco dopo tornarono anche Willow, Dawn e Tara.

W: Buffy, sei già tornata

B: eh si! Nessun vampiro in giro

Le due streghe entrarono in casa, mentre Dawn si sedette accanto alla sorella

D: come va sorellina? Sembra tu abbia il peso del mondo sulle spalle.

B: peggio. Solo la mia vita. È più facile uccidere demoni che fare i conti con me stessa.

D: sei andata da lui?

B: no! Un attimo, lui chi?

D: non sai neppure mentire. Buffy non sono stupida, sono giovane ma ho anche io gli occhi. Vi ho visti!

A Buffy, a quelle parole, mancò quasi il respiro

B: cosa? Visti, come, quando, chi?

D: devi scrivere un articolo? Beh, tu e Spike ovviamente. Si percepisce la tensione quando siete assieme. Oggi pomeriggio si poteva tagliare con il coltello. Non ti preoccupare, non ho visto scene sconce, anche se mi è sembrato strano che mi avessero trascinato da Xander, ieri sera, dopo che avevo visto lo spolverino di Spike sulla sedia.

Ci fu un momento di silenzio, Buffy cercava le parole giuste, voleva dare una spiegazione a Dawn, ma cosa dire?

D: lo fai vedere anche a me il foglio che hai così frettolosamente nascosto nei jeans oggi quando siamo entrati?

Buffy sospirò e scosse la testa

B: Beh ormai, perso per perso. e porse il foglio a Dawn, che lo lesse e rilesse con attenzione.

B: e non chiedermi anche tu cosa avrei voluto, perché non lo so!

D: veramente io volevo chiederti cosa ci fai ancora qui?

B: cosa? Tu non puoi capire

D: eh no. Non cominciare con la storia tu non puoi capire, sei troppo giovane. Io capisco benissimo, sei tu che non vuoi vedere. Ogni ragazza sogna un uomo così, che la ami in questo modo. Magari con meno zanne e più vivo. Rimane il fatto che lui ti ama e non ti chiede nulla. Spera e basta. E tu invece di correre lì, te ne stai qui a piangerti addosso. Forse sei stata troppo con Angel!

B: Dawn, io non lo amo.

T: ne sei proprio così sicura?

Dawn si alzò e si recò alla porta lasciando la sorella senza parole e ancora più confusa.

D: io raggiungo Willow e Tara, guarderemo un po di tv. Se ci vuoi raggiungere - si guardarono per un attimo e si sorrisero - buona notte Buffy.

B: buona notte.

Dawn si richiuse la porta alle spalle e andò a sedersi vicino alle due streghe.

W: tua sorella viene?

D: credo e spero di no.

Risero e si misero a vedere un film strappalacrime.

Buffy si incammino verso il cimitero, anche se non sapeva bene cosa fare. Decisa solo a non essere più confusa.

Si ritrovò di nuovo di fronte alla sua cripta, per la seconda volta in una notte, ma questa volta entrò.

Non sembrava esserci nessuno. Aprì il frigorifero e ne prese due birre, poi con calma e cercando di non far rumore, scese le scale.

Spike era sul letto che dormiva, lei si sedette su una sedia e rimase ad aspettare. Lo guardava e il suo cuore batteva sempre più forte, tanto che Buffy pensò che il rumore avrebbe potuto svegliarlo.

S: a cosa devo la tua visita?

Spike era ancora con gli occhi chiusi, steso sul letto. Laveva sentita arrivare ma era rimasto fermo ad ascoltare la sua presenza.

B: volevo solo bere qualcosa in compagnia.

Questa volta aprì gli occhi e si mise seduto sul letto, con il lenzuolo attorno alla vita.

S: il bronze era chiuso?

B: no, ma qui la birra è gratis.

Buffy si alzò sorridendo, cosa che fece piacere a Spike dato che ultimamente non le accadeva così spesso, e gli porse una bottiglia. Dopo essersi tolta le scarpe salì sul letto e si sedette vicino al vampiro.

Rimasero per un po in silenzio sorseggiando la birra e senza guardarsi.

S: e adesso? La birra sta finendo.

B: beh potremmo chiacchierare di qualcosa.

S: di cosa?

B: qualunque disse con tono tra il supplichevole e lesasperato.

Rimasero ancora un po in silenzio, lei sembrava aspettare, ma dopo un po decise che se ne sarebbe andata. Stava per muoversi, anche se non avrebbe voluto.

S: come ti è sembrato il gruppo che suonava laltra sera al Bronze?

B: mi ricordava il gruppo di Oz disse sorridendo e mettendosi più comoda.

Parlarono per delle ora, di qualunque cosa venisse loro in mente.

Alle 4 si mattina avevano quasi finito la scorta di bevande varie di Spike e ridevano, come entrambi non facevano più da uninfinità di tempo .

S: beh pensaci, potresti star bene con la tela di larve insanguinate.

B: beh se io devo mettere quella cosa, allora Xander si auto flagella, non vale che soffra solo io.

S: mmm che immagine deliziosa, dai andiamo a comprarla, cosa aspetti. disse movendosi, quasi per alzarsi.

Buffy lo fermò e senza esitare prese il suo viso tra le mani e gli diede un bacio. Sembrava mossa da una strana forza e ci mise tutta la dolcezza che aveva. Niente irruenza, era solo un casto bacio a fior di labbra.

B: forse ho bevuto troppo disse ancora vicinissima al suo viso.

S: sì, lo credo anche io.

Buffy si alzò prese una t-shirt di Spike e spari di sopra. Poco dopo tornò con solo quella addosso, si infilò sotto le coperte con lui e lo guardò un momento.

B: grazie per lospitalità, ma come hai detto tu, ho bevuto troppo. Grazie anche per la chiacchierata, era da una vita che non mi divertivo così. Buonanotte!

Come una bambina, gli diede un bacio su una guancia e si distese dandogli le spalle.

Spike rimase immobile per un attimo e poi sorrise scotendo la testa. Spense le candele, lasciandone accesa solo una. Si distese vicino a lei e fece per abbracciarla ma si fermò con la mano a mezzaria.

S: e se la svegliassi? Magari poi prende e se ne và. Sembra così dolce e indifesa. Forse è meglio se rimango immobile e mi godo il momento finché dura. - pensò

Stava per ritirare la mano, quando lei si avvicinò, accoccolandosi su di lui, e prendendo la sua mano perché labbracciasse.

Rimasero immobili e vicini come non lo erano mai stati. Spike inspirò il suo profumo, fino a inebriarsi e poi si addormentò. Niente sogni. Niente incubi. Solo pace.

 

Al mattino Buffy si svegliò e come tutte le volte Spike la strinse più forte. Rimase ferma a cercare dei pensieri, ma non ne trovò, si sentiva solo bene.

Spike sempre ad occhi chiusi inspirò il suo profumo, non si era mai sentito così felice, gli sembrava quasi che il suo cuore avesse ripreso a battere, sorrise a quellidea, ma il sole sarebbe sorto e presto la realtà si sarebbe insinuata tra di loro. Con calma allentò la presa, in modo che lei potesse andarsene, senza dover dare spiegazioni, senza inventare scuse. Quella mattina non le avrebbe accettate, non dopo la notte appena passata. Voleva illudersi che lei se ne sarebbe andata solo perché aveva altro da fare, non perché non voleva rimanere con lui. Voleva credere che sarebbe tornata, ma sapeva che poteva farlo solo ad occhi chiusi.

Buffy sentì che lui si stava allontanando e una sensazione di freddo la pervase. Forse avrebbe dovuto andarsene come ogni volta e tornare alla sua vita come nulla fosse, in fondo non era accaduto nulla quella notte non riusciva a mentire bene neppure a se stessa. Si sentiva diversa quella mattina, si sentiva viva e non voleva smettere di esserlo. Sapeva bene che le sue nuove sensazioni non erano dovute ad una buona dormita. Sapeva che era per lui. Lui che le aveva trasmesso la vita, pur non avendola, lui che la faceva sorridere, lui che la faceva sentire amata come non accadeva più da troppo. Voleva essere amata e voleva essere amata da lui.

Lei si mosse e Spike sentì una stretta al cuore, non avrebbe voluto che se ne andasse, era come sempre ma allora perché faceva così male? Buffy si stava davvero movendo, ma non per alzarsi. Si voltò verso di lui e rimase fra le sue braccia a guardarlo.

B: lo so che sei sveglio. Lo sei ogni volta.

Spike aprì gli occhi e la fissò intensamente.

S: e perché questa volta non te ne sei andata?

B: perché volevo rimanere. Volevo svegliarmi tra le tue braccia e non sgattaiolare fuori al freddo come un ladro.

S: quindi è solo perché fuori è freddo disse abbozzando un sorriso.

B: si certo, perché fuori è freddo mentre tu sei una coperta riscaldata.

Si sorrisero, era quasi divertente prendersi in giro. Lui le accarezzò i capelli e la fissava. Era la donna più bella che avesse mai visto e in quel momento più del solito. Avrebbe voluto tenerla con se, ma temeva che lei se ne sarebbe comunque andata.

S: e adesso cosa succede?

B: non lo so. So solo che questa notte sono stata bene, mi sono sentita protetta, mentre di solito sono io a proteggere, e questa mattina non avrei voluto svegliarmi da nessunaltra parte abbassò gli occhi, era imbarazzata, ma da dove le veniva tutta quella sincerità? e con nessun altro.

Buffy sospirò e si girò mettendosi ad osservare il soffitto. ( non centra ma avete mai notato quanto siano belli e affascinanti, pavimenti e soffitti in certe occasioni?)

B: io non so cosa provo, ma certamente non è continuando a scappare che lo scoprirò aveva scoperto le sue carte ed ora si sentiva indubbiamente meglio.

S: ne sei sicura?

B: no, ma ora ho bisogno di crederci.

Si strinse a lui e iniziò a baciarlo, con sempre più passione, forse quasi con amore.

B: ti possono bastare i miei dubbi per ora?

Lui la guardò intensamente e la attirò nuovamente a se, riprendendo a baciarla. Quasi non poteva crederci, lei era lì con lui, perché voleva esserci. Non gli importava altro, i suoi dubbi gli sarebbero bastati per una vita. Lei era rimasta, questo contava, solo questo.

Fecero lamore e per entrambi non fu solo sesso. Dopo molto tempo entrambi si addormentarono soddisfatti.

Al suo risveglio Spike non trovò Buffy ma vicino a lui cera la sua maglietta piegata e un foglio sopra.

buon giorno,

è carina questa cosa di lasciarci i biglietti. Questa volta non sono sgattaiolata nell ombra, anche perché il sole era già in cielo e tu dormivi veramente. La realtà si è fatta strada, almeno in me, e per ora ho deciso che mi va bene così comè. Non ho risposte alle domande che probabilmente ti stai facendo, e non ne ho neppure per le mie.

Buon risveglio.

Buffy

P.S. mi sarebbe piaciuto svegliarmi ancora con te, ma rischiavo di non riuscire più ad andarmene.

Spike si mise a ridere, quella donna laveva stregato e lavrebbe fatto impazzire, ma lui non avrebbe potuto chiedere di meglio. Sentiva ancora il suo profumo fra le lenzuola, si rigirò nel letto e tornò a dormire.

Buffy rientrò il più silenziosamente possibile in casa, sembrava dormissero ancora tutti, ma invece trovò Tara alle prese con il caffè.

B: buongiorno disse quasi imbarazzata, come colta in fragrante con le mani nella marmellata (e niente commenti sulla marmellata eheheh) sei sola?

T: oh Buffy disse sobbalzando, evidentemente non laveva sentita rientrare buongiorno a te. Le altre stanno ancora dormendo, abbiamo fatto tardi davanti alla tv. Ti vedo serena. Spero tu abbia trovato un compromesso.

B: diciamo che oggi sono felice e più che un compromesso ho deciso di accettare le cose come sono. Non gli posso ancora dare un nome, ma qualunque cosa sia mi fa stare bene.

T: ne sono felice! Non vorrei essere indiscreta, quindi niente particolari, ma cosa è successo stanotte da farti cambiare idea?

B: nulla o meglio è stata una notte speciale, come non ne avevo da beh forse come non ne ho mai avute. Abbiamo parlato di tutto e niente, niente missione, niente demoni, solo noi; e soprattutto abbiamo riso! E questa mattina sono rimasta, non avevo domande e dubbi che mi facessero scappare, sapevo solo che volevo essere lì.

Tara le sorrise dolcemente e le porse una tazza di caffè.

T: quindi adesso possiamo dire che hai un ragazzo.

B: beh più o meno sì.

D: mia sorella ha ammesso di avere un ragazzo? disse quasi urlando Dawn alle sue spalle.

W: ma è un miracolo, e hai visto la sua faccia Dawn? disse sgomitandola piano, come se stessero bisbigliando e nessuno le sentisse sembra felice!

Ridevano e sembrava proprio la prendessero in giro. Willow si sedette vicino a Tara e Dawn vicino alla sorella.

B: che amiche cretine che ho!

Scoppiarono tutte a ridere, fino a che non furono bloccate dallespressione seria di Buffy.

B: questa cosa non deve uscire da qui. Nessuno deve sapere quello che ho detto e soprattutto non lui o si monta la testa.

D: lui chi? Non ce l hai ancora detto il suo nome. Sappiamo solo che hai passato la notte, e a quanto pare non lunica, con qualcuno. disse trattenendo le risate.

Buffy sgranò gli occhi e quasi si soffocò con il caffè.

W: in effetti dovresti dircelo espressamente.

B: ma voi sapete di chi parlo.

D: forse, ma potremmo aver capito male, magari è qualcuno che hai incontrato al Bronze. Non ci vorrai far credere che la potente cacciatrice si vergogna a dirci il nome del suo ragazzo.

Buffy era in notevole imbarazzo. Non ci aveva pensato. Ammetterlo a voce alta significava, oltre a dare conferma alle sue amiche, a farlo sapere a se stessa. Sentirlo con le proprie orecchie e naturalmente non poterlo più negare. Terrificante! Altro che apocalisse, quella a confronto è una passeggiata.

Sembrò pensarci un po, ma in fondo aveva deciso che era inutile mentire, se doveva incasinarsi la vita, tanto valeva farlo bene.

B: dunquediciamo che tra me e Spike cè qualcosa, che potrebbe assomigliare ad una relazione - era sempre stata un disastro con le parole.

D: non è tra le migliori dichiarazioni, ma limportante è il concetto. Come ti senti ora?

Buffy sentiva ancora le sue parole riecheggiarle nelle orecchie, e avevano un bel suono.

B: bene. Indubbiamente bene!

 

Era notte e Spike girava per il cimitero, sperando di incontrarla, ma non sembrava esserci nessuna traccia di lei. Dove poteva essere? E se avesse cambiato idea? No doveva smettere di pensare troppo. Doveva limitarsi a trovarla. Anzi incontrarla per caso.

Arrivò di fronte al Magic Box e incontrò Dawn con un amica, mentre uscivano da li, dove a quanto pare stavano facendo una festa.

S: ciao Briciola, ancora in giro a questora?

D: già, non sono più una bambina poi guardò il volto divertito del vampiro e sbuffò. stiamo andando a casa sua. dormo lì.

S: cosa sta succedendo là dentro?

D: una festa per soli adulti, dato che ci hanno cacciato subito. Tra laltro credo che ti stiano aspettando.

S: aspettano me? Per un agguato?

Dawn stava per salutarlo e trascinare via la sua amica, che però non era dello stesso parere. Era rimasta a fissare affascinata il misterioso amico di Dawn e voleva a tutti i costi farsi presentare. Dopo un attimo Dawn capì e sorrise divertita.

D: ah Spike ti presento la mia amica Kelly. Kelly questo è Spike, il fidanzato di mia sorella.

Il vampiro stava porgendo la mano alla giovane, sapeva di avere fascino sulle donne, e era sempre soddisfatto quando faceva colpo. Le parole di Dawn pero, per poco non gli fecero venire un infarto, se fosse stato possibile. Si ridestò un attimo, cercando di far tornare lossigeno al cervello. Se Buffy lavesse sentita, prima avrebbe strozzato la sorella e poi impalettato lui, per aver permesso che Dawn solo pensasse una cosa simile.

S: cosa? No, Dawn ti sbagli io non

D: non serve più. Ce l ha detto lei. Ora entra credo ti stia aspettando.

Ok, non aveva più dubbi. Stava avendo un infarto. Lo sentiva benissimo, poteva sembrare impossibile, eppure era vero. Sentiva chiaramente una morsa al petto, forte. Magari era il primo vampiro a morire dinfarto beh sarebbe stata la miglior morte che lui potesse desiderare. Morire di gioia. Se non fosse stato un vampiro, con una dignità da tenere, si sarebbe messo a ballare di felicità. Lei aveva accettato la loro relazione e a quanto pare lo aveva detto ai preziosi amici incredibile. Quello si che era un giorno speciale.

Salutò la sua briciola ed entrò nel negozio di Giles. Davanti ai suoi occhi apparve una scena alquanto bizzarra. Alcune erano demoni e alcune erano umane, ma erano tutte donne. Una stanza piena di donne. Splendido! A parte una presenza estranea: Xander, che guardava lorologio e si teneva la testa fra le mani.

Poi finalmente la vide, bella più che mai e felice. Non capitava spesso di vederla in quello stato danimo e istintivamente sorrise. Lei si voltò e lo vide, in fondo alla stanza e ricambiò il suo sorriso. Era per lui, gli sorrideva apertamente, anche se altre persone erano lì sembrava non importargli, lei dimostrava di essere felice di vederlo. Si avvicinò.

B: ciao

S: ciao a te, che succede qui?

B: qui cè la festa di addio al nubilato di Anja.

X: finalmente sei arrivato, non ne potevo più di stare con queste pazze scatenate. Andiamo.

Spike lo guardò sbalordito. Si voltò per vedere se parlava con qualcuno dietro di lui, ma non cera nessuno. Tornò a fissarlo sospettoso.

S: io e te? Dove?

X: ovvio. Al mio addio al celibato al Bronze.

S: e perché mi vuoi al tuo addio al celibato? Cosa cè sotto?

X: niente, è perché appartieni al sesso maschile e non credo tu voglia stare qui circondato da donne beh magari tu sì, ma Anja ti ucciderebbe piuttosto. Deve spettegolare di sesso e di uomini e non ci vuole intorno.

Il vampiro continuava a guardarlo sospettoso. Qualcosa non gli quadrava in tutta quella gentilezza.

X: saluto Anja e poi andiamo.

Si voltò senza aspettare risposta e si allontanò.

S: chi era quello?

B: cosa?

S: chi era quel tipo che mi ha appena parlato?

B: stai scherzando? Perché?

S: perché? mi chiedi perché? ma lo hai visto quel ragazzo che era qui fino ad un attimo fa, alto, moro, senza stile e che mi ha invitato al suo addio al celibato?

B: si e

S: Assomigliava molto ad uno che mi ha sempre odiato e che non avrebbe esitato molto a piantarmi un paletto nel cuore. Quindi o Xander ha un gemello o io sono in una realtà parallela. Cosa che tra laltro ho pensato in più occasioni in questi due giorni. Credo di averne avuto la conferma.

B: le persone cambiano.

S: quello non era un cambiamento. Era uno sdoppiamento di personalità. Ci immagini io e Xander assieme, a bere birra e guardare qualche spogliarellista, come vecchi amici?

B: beh, non ci sarebbe nulla di male. A parte per la spogliarellista ovviamente. Provaci e ti tolgo gli occhi e fece un sorriso diabolico, di una che sa di essere capace di farlo.

Spike sorrise e le accarezzò il viso.

S: mi piaci possessiva. Ma non stare troppo vicino ad Anja. Comunque tornando a Xander, continua a non convincermi.

B: beh, allora diciamo che è più il bene che vuole a me, del disprezzo che prova per te. Lui come amico, anche se non apprezza, accetta le mie scelte, su come vivere e con chi stare. Ed io ora sto con te.

S: ah si? E da quando? disse sorridendo con aria provocatoria.

B: ma da un po, da adesso, da sempre. Ha importanza?

Spike sorrise, non gli importava altro, tutto andava bene, sarebbe anche andato in ferie con Xander Harris se serviva, perché tanto ora cera lei. Ed era sua. Niente più inganni, solo loro.

Buffy gli mise le braccia attorno al collo e dopo averlo attirato a sé, lo baciò.

Si stacco un momento da lei e la guardò quasi seriamente

S: potrebbero averci visto. Non ti preoccupi?

B: hai ragione disse guardandosi in giro. lui la prendeva in giro? anche lei ci sapeva fare.

Il vampiro per un attimo si preoccupo, non poteva essere così idiota. Un giorno o laltro si sarebbe cucito la bocca. Finalmente lei sorrise.

B: meglio rifarlo. Così siamo sicuri che ci vedano tutti.

Si baciarono nuovamente, con passione, per poi guardarsi negli occhi e scoppiare a ridere come due ragazzini.

 

 

Nel frattempo Xander era seduto vicino ad Anja, che osservava la scena.

X: mi devo proprio rassegnare vero?

A: si amore, e dovresti anche esserne felice. Guardala ride. Niente più ombre scure nei suoi occhi.

Xander rimase in silenzio a pensare a quel pomeriggio e alle parole di Buffy. Era entrata nel negozio e dopo un lunghissimo giro di parole gli aveva detto che stava con Spike. Allinizio non ci poteva credere, anzi non voleva crederci. Avere un sospetto era già abbastanza doloroso, ma sentirlo dire da lei era insostenibile.

Poi lui era diventato quasi cattivo, e ora pensandoci si vergognava di ciò che le aveva detto, ancora sentiva le sue parole.

X: come puoi voler stare con quellacosa? Come puoi pensare che potresti innamorarti di lui, volerti far toccare da lui. È cattivo e spietato e ha cercato di ucciderci, ma sembra tu labbia dimenticato. Sei tornata diversa.

Non avrebbe voluto dirgli quelle parole, sapeva di averla ferita

B: si, sono tornata diversa. Sono tornata morta dentro. E mentre voi vi preoccupavate che io riuscissi ancora a combattere, lui era lì, e capiva cosa provavo e non mi ha chiesto nulla. Non dovevo fingere con lui, potevo mostrarmi comero. Spike non si aspettava che io fossi la solita Buffy, non pretendeva di vedere la solita cacciatrice, non

X: non come invece abbiamo fatto noi.

Erano rimasti in silenzio. Si erano fatti male.

X: perché non Riley o Angel, loro ti amano, ti capirebbero, loro hanno un anima.

B: loro hanno sempre cercato di cambiarmi e hanno amato Buffy la super cacciatrice, non me. Inoltre con la loro anima mi hanno abbandonato e spezzato il cuore. Io capisco che Spike possa non piacerti, ma lui mi fa sentire viva, felice.

Xander laveva abbracciata, doveva accettare la sua scelta, infondo lui sposava un ex-demone della vendetta.

Anja lo riportò alla realtà.

A: tesoro lo sai che ti amo, ma stai rovinando la mia festa, quindi prenditi il biondo e andate a festeggiare altrove.

Xander sorrise e uscì con Spike, diretti al Bronze.

Appena usciti le ragazze iniziarono a festeggiare. Dopo aver ballato e bevuto, Anja propose un gioco. Fece sedere tutte in cerchio.

A: dunque adesso a turno ognuno di noi sceglie una persona, e gli fa una domanda, a cui bisogna rispondere sinceramente.

W: sembra i giochi che facevamo a quindici anni

A: beh io ho avuto quindici anni quasi due millenni fa, quindi voglio giocare.

B: e io uccidevo vampiri a quindici anni e poi ho bevuto a sufficienza per non stupirmi di nulla, quindi voglio giocare.

A: brava Buffy. Così potremmo saperne di più sui rispettivi compagni e compagne. Non fate le santarelline, vogliamo domande sul sesso.

Tutti pensarono che Anja è sempre Anja, ma era la sua festa e nessuno avrebbe imbrogliato.

Dopo quasi unora, la birra era quasi finita e le domande erano diventate piccanti, lasciando la festeggiata, indiscussa campionessa di indiscrezioni e record. Molte donne da quel momento si ricredettero riguardo a Xander.

Quando toccò finalmente ad Anja fare la domanda, decise di prendere di mira Buffy.

A: dunque, domanda per Buffy, precisando che lei è la cacciatrice e il suo fidanzato un vampiro, vediamo battono me e il mio Xand: lultima volta che hai fatto lamore e quanto tempo è durato

B: dunque innanzitutto fortuna che mia sorella non è rimasta e che probabilmente domattina non ricorderò quello che ho detto, dicevo ho fatto lamore questa mattina e è durato abbastanza.

A: cosa significa abbastanza, vogliamo il tempo 10 minuti, mezzora, unora

B: beh da quando abbiamo iniziato a quando ci siamo addormentati, qualche ora

A: ma Buffy disse una quasi scioccata Anja complimenti per la resistenza.

Tutte risero e tra bevande e giochi vari della quasi sposa, si fecero le 4 di mattina.

Dopo poco la porta si aprì ed entrò Spike, che sorreggeva uno Xander ubriaco.

S: buona sera signore. Vi state divertendo? Vi abbiamo interrotto?

A: no, stavamo per andarcene. Voi come è andata?

S: bene a parte che Xander ha poca resistenza.

Le ragazze rimaste, si guardarono e scoppiarono a ridere, lasciando i due arrivati un po sorpresi.

S: che cè?

W: nulla Spike è solo che questa sera abbiamo saputo fin troppe cose su di voi. disse una Willow barcollante, mentre continuava a fissarlo potevamo immaginare, dato che sei un vampiro, ma non avrei mai pensato così - sbiascicò confusamente la strega.

Buffy lo prese sotto braccio

B: non darle retta e non ascoltarla oltre, ha bevuto troppo. Andiamo prima che arrivi lalba.

Dopo aver salutato si avviarono alla porta, anche se Spike era poco convinto, lo guardavano in modo strano. Prima di uscire furono bloccati dalle grida di Anja.

A: buon divertimento, donna fortunata.

Spike la guardò perplesso e lei lo trascinò fuori a forza, mentre ancora rideva.

B: poi ti spiego.

Arrivarono alla cripta e lungo la strada Spike le aveva raccontato delle peripezie di Xander alladdio al nubilato e aveva rassicurato Buffy sulla totale assenza di spogliarelliste, anche se non laveva molto convinta.

S: voi cosa avete fatto? le chiese appena entrati nella cripta

Ma Buffy non aveva voglia di parlare e appena chiusa la porta, lo spinse contro il muro e iniziò a spogliarlo. Ogni movimento indicava la sua urgenza.

B: è stato divertente, ma mi sei mancato

S: bisogna farle più spesso queste feste se ti fanno questo effetto. Ma non finì la frase che lei premeva le sue labbra sulle sue. La passione li travolse e loro si fecero trasportare, molto a lungo.

 

La mattina delle nozze Buffy era davanti allo specchio che sistemava i capelli. Lei e Willow si preparavano e ridevano sulla scelta del vestito per le damigelle, forse la tela insanguinata non era così male.

Il campanello suonò e Dawn andò ad aprire la porta. Quando vide chi aveva suonato sentì nellaria odore di tempesta. Aveva di fronte Angel.

 

Dawn lo guardò un po stupita e soprattutto preoccupata.

D: Angel ciao, cosa fai qui e soprattutto di giorno?

A: beh, piove ed è nuvoloso, quindi niente problema giorno. Sono stato invitato al matrimonio, ho accompagnato Cordelia da Anja e sono passato a trovare Buffy. Mi fai entrare?

Dawn era rimasta davanti alla porta e ora sembrava in imbarazzo.

D: si scusami, ma sono fuori fase, sai i preparativi, il caos. Accomodati e si fece seguire in cucina posso offrirti un caffè?

A: grazie, volentieri, e non ti preoccupare, posso capirti, i matrimoni sono sempre stressanti. Sei molto bella vestita così lei sorrise a quel complimento Buffy cè?

D: sì, si sta preparando.

A: bene, sai volevo chiederle se potevo accompagnarla alla cerimonia e Dawn a quelle parole sbarro gli occhi. Quelli si erano guai. Al vampiro il viso preoccupato della ragazza non sfuggi. perché ho la sensazione che tu voglia dirmi qualcosa, e che non sei molto felice che io sia qui?

D: no, sono felicissima che sei qui, è solo che vedi è da molto che non ti si vede, che non sei qui, e con il tempo a volte succedono delle cose, cioè

A: Buffy va al matrimonio con qualcuno? sembrava curioso più che geloso in quel momento.

D: no, non è che va ufficialmente con qualcuno, ma sì, più o meno

Ma le parole di Dawn furono interrotti dai passi di Buffy sulle scale. Ora sarebbe successo il disastro, pensò la giovane.

B: non puoi essere già qui, non sei mai puntuale, Dawn ma è già arrivato

E le parole le morirono in gola quando vide che colui che parlava con la sorella era Angel.

A: ciao Buffy, ti trovo bene. Come va?

B: AAngel ma ma cosa fai qui?è giorno e sembrava scossa dalla sua presenza. Era da tantissimo che non lo vedeva, e trovarselo di fronte allimprovviso laveva lasciata senza parole.

A: grazie, anche io sto bene. Fuori non cè il sole e sono stato invitato al matrimonio. ci fu un momento di silenzio imbarazzante.

B: scusami ma non mi aspettavo di trovarti qui, non sapevo che ci saresti stato, credevo avessi rifiutato

A: beh ho cambiato idea, o meglio Cordelia mi ha trascinato qui. Ero passato per vedere se volevi farmi da accompagnatrice, ma credo tu stia già aspettando qualcuno.

In quel momento erano entrati anche Tara e Spike, ma nessuno sembrò accorgersi del loro arrivo, erano tutti troppo impegnati in una conversazione imbarazzante.

B: sì, cioè no, stiamo solo aspettando Tara e Spike, niente altro, solo i nostri amici. Tutto qui . era a disagio.

W: ciao Tara, finalmente siete arrivati gridò Willow dalle scale.

In quel momento lei si sentì morire, perché riusciva sempre a ficcarsi in situazioni incasinate. Si voltò di scatto e si trovò di fronte uno Spike visibilmente arrabbiato. Non disse nulle, ma i suoi occhi fiammeggiavano e erano blu come il mare in tempesta. Come quella che tutti sentivano avvicinarsi a loro. Nessuno parlava, sembravano immobili, come ad aspettare la prima mossa, per dare il via allo scontro. Spike dal canto suo, sfoderò un sorriso e si sedette vicino ad Angel.

S: come và amico? Anche tu al matrimonio allora.

A: già e tu?

B: certo, come mancare, sono entrato nel club e poi si incontra tanta gente ai matrimoni disse sorridendo amaramente sei venuto a prendere Buffy?

A: era la mia intenzione. Poi ho pensato che avesse già un accompagnatore, ma mi ha appena detto di no!

Il biondo strinse i pugni e la mascella, senza però smettere di sorridere. I suoi movimenti indicavano che avrebbe potuto scoppiare da un momento allaltro. Si alzò di scatto, doveva andarsene.

S: bene, io dovevo accompagnare Tara e l ho fatto. Ora è meglio che vada, ci vediamo dopo lì.

Buffy aveva assistito alla scena e sembrava non riuscire a muovere un muscolo, quando lui le passo vicino, mentre si avviava alla porta, lei gli tocco un braccio. A quel contatto, lui si voltò di scatto, guardandola con rabbia e delusione. Per un attimo lei si spavento, sembrava veramente una furia.

S: non mi toccare disse con voce calma, ma lei sentiva bene le sue urla. non vorrai che Angel pensi male?

Buffy non capiva più nulla, non voleva sentirsi così impotente, non voleva litigare con Spike, e soprattutto non per colpa di Angel. Inoltre non si era mai comportata così, da quando in qua lui è arrabbiato e lei non reagisce? Avevano litigato tante volte, ma non in quel modo. Loro urlavano, si picchiavano ma poi facevano la pace. Mai uno dei due se ne andava furioso, non da quando erano così vicini. Non avrebbe permesso che accadesse ora. La cacciatrice sembrò svegliarsi e era decisa ad uscire vittoriosa da quellassurda situazione.

B: NO! urlò bloccando i movimenti e il respiro di tutti. tu non te ne puoi andare così, e non puoi prendertela per questo disse indicando la cucina e i presenti.

Lo prese per mano e lo trascinò a sedere in cucina. Eccola, ora si sentiva lei, sentiva il fuoco fiammeggiarle negli occhi.

B: io non ho intenzione di litigare con te per colpa sua disse indicando laltro vampiro, ancora stordito dalla strana reazione di Buffy non lo vedo da secoli, pretendevi che gli raccontassi la mia vita in cinque secondi?

Ma non sembrava aver finito. Ora il suo sguardo si era spostato su Angel, ce nera anche per lui.

B: e tu? Tu ti ripresenti qui dopo avermi mollata di punto in bianco, e non esserti fatto ne vedere ne sentire per mesi interi, per cosa? Per accompagnarmi a un matrimonio? Ma cosa avete voi vampiri, il giorno vi fa male? Ma la cosa peggiore è che io non ti ho detto nulla, non ti ho detto che stavo aspettando Spike, perché ora sto con lui, e non capisco perché. forse perché temevo una dei tuoi sguardi da ma come hai potuto!. Ora basta voi mi incasinate la vita, e non ci provare nemmeno a dirmi qualcosa perché sono perfettamente sana felice e innamorata.

S: cosa?

Cera un innaturale silenzio e Buffy ripensò alle parole appena dette. Poi si guardò un attimo intorno e tutti la fissavano, sembravano aspettare, erano ansiosi, mancava solo che si prendessero i pop-corn tipo cinema.

B: perché cè così tanta gente in questa cucina?

Tutti si alzarono, anche se un po delusi, e lasciarono Buffy e Spike da soli. Lultima ad andarsene fu Dawn che si richiuse la porta alle spalle, mentre sul suo viso si dipingeva un sorriso vittorioso.

Rimasero in piedi in silenzio, poi il vampiro alzò il volto su di lei e si accorse che aveva quasi gli occhi lucidi. Le si avvicinò e le accarezzò una guancia.

B: no! È tutta colpa tua. Perché sei sempre così impulsivo?

S: Buffy la interruppe serio lui, fissando gli occhi su i suoi tu lo sai cosa hai detto ad Angel?

B: si, lo so. Ma ero così arrabbiata e confusa, tutto era accaduto così in fretta che ho detto quello che mi passava per la testa.

Spike si allontanò da lei e abbassò la testa.

S: allora non era vero?

La sua voce era triste, rassegnata, come di qualcuno che si è svegliato di colpo da un bel sogno.

Lei lo osservò e il suo sguardo si addolcì. Come aveva potuto non accorgersene prima, come aveva fatto a non dirglielo fino ad ora.

B: si che è vero, ma avrei preferito che lo sapessi prima tu che tutti gli altri.

Spike si alzò e prendendola per le spalle la guardò dritta negli occhi.

S: dimmelo guardandomi. Ti prego.

Lei ora sembrava imbarazzata, come una ragazzina al primo appuntamento, e era altrettanto felice.

B: sono innamorata di te Spike. abbassò un attimo gli occhi, era quasi arrossita.

Il vampiro sospirò a fondo, liberatorio più che necessario. Quanto aveva desiderato sentirsi dire quelle parole da lei. Le accarezzò il volto e la costrinse a guardarlo.

S: ti amo Buffy e le diede il bacio più dolce e carico damore che potesse.

Dopo cinque minuti che non si sentiva più nulla Angel e Dawn si affacciarono alla porta ed entrambi sorrisero. Erano ancora abbracciati e intenti a baciarsi, come se non esistesse altro al mondo.

D: il mio accompagnatore mi ha tirato buca, se vuoi venire con me

A: con molto piacere. Ma loro disse indicando la cucina credi che dobbiamo chiamarli?

D: indubbiamente o non li vediamo più. e ridendo si avviò nuovamente alla porta.

 

Il matrimonio era andato per il meglio, nonostante i battibecchi tra gli invitati e un incidente con uno strano signore, che voleva ad ogni costo parlare con Xander. Pare che ad un certo punto non essendo ascoltato ha offeso un invitato della sposa e è finito rinchiuso in un ripostiglio. Poi non si è più visto. Gli sposi erano felici, nonostante una prima titubanza di Xander, finalmente cerano riusciti. Dopo la cerimonia si era dato il via al banchetto nuziale e dopo un po si erano aperte le danze. Buffy aveva fatto un ballo con lo sposo, ma poi era stata ripresa dal suo cavaliere, che non aveva intenzione di dividerla con nessuno.

Erano abbracciati che ballavano, quando una mano si posò delicatamente su Spike.

D: non è che concedi un ballo anche a me?

S: certo briciola, è un piacere.

Affidò la sua compagna tra le braccia di Angel, non era molto felice, ma non avrebbe detto di no a Dawn.

A: allora, mi sembra stia andando bene?

B: si tutto alla perfezione, infatti sono un po preoccupata. Mi aspettavo un demone con le corna che cacciava Xander e rovinava il matrimonio risero allidea invece nulla. Tutto tranquillo, se lo meritano.

A: si tutti meritano il loro giorno speciale.

Ci fu un po di silenzio, sembrava che non sapessero cosa dirsi.

B: mi spiace per prima, non volevo succedesse tutta quella confusione, ma sai ero tesa. I preparativi per il matrimonio, tu che compari nel nulla e tutto da spiegare così in fretta mi spiace non volevo lo sapessi così!

A: o non volevi che lo sapessi e basta.

B: forse, diciamo che temevo il tuo giudizio.

A: è così importante il mio parere per te?

B: come quello dei miei amici. Ma poi ho capito che è la mia vita e che per quanto non possiate essere daccordo con me, devo fare del mio meglio per rendermi felice.

A: quindi siamo amici adesso?

B: non possiamo essere altro.

A: perché non mi ami più?

B: per questo, perché tu non ami più me e perché non abbiamo mai accettato veramente di stare assieme.

A: quindi adesso hai accettato di poter stare con un vampiro?

B: no. Ho accettato di stare con Spike, e lui ha accettato che io stia con lui.

A: mentre io no?

B: no, neppure tu hai mai ritenuto un bene che io stessi con te. Hai avuto paura per me e hai smesso di crederci. Spike ha continuato a combattere per avermi, nonostante io sia una donna impossibile.

A: era vero, era pericoloso stare con me, come lo è stare con lui. Io l ho fatto solo per il tuo bene.

B: no, l hai fatto per il tuo, per non rischiare di avere unaltra vittima sulla coscienza, perché volevi darmi una vita normale che tanto non avrò mai, perché era faticoso lottare contro la propria natura per amore.

A: e pensi che William the Bloody possa farlo?

B: si! Abbiamo accettato le cose come sono, le nostre nature sono diverse e allo stesso tempo simili. Non avremo mai una vita come una normale coppia, ne un giorno speciale come quello di Xander e Anja, ma ci va bene così. Abbiamo deciso di vivere al meglio quello che abbiamo e io sono felice. Mi sento in pace con me stessa.

A: lo ami veramente?

B: si. Lo amo e ho bisogno di lui.

A: stai facendo lerrore più grosso della tua vita, ma per me va bene se sta bene a te. Tanto anche se non mi andasse bene faresti comunque di testa tua. Almeno siete uguali in qualcosa testoni come i muli

B: grazie, anche per lavermi dato del mulo si sorrisero

Alla fine del ballo Spike riprese Buffy tra le braccia, mentre Angel tornava a ballare con Dawn, non prima di aver guardato il vampiro biondo quasi con ammirazione.

S: allora?

B: allora

S: avete parlato?

B: sì

S: e cosa ti ha detto? Che ti ama ancora e ti rivuole con se?

B: no, solo che sto facendo lerrore più grosso della mia vita, ma che gli va bene.

S: wow abbiamo avuto la benedizione di Angel, ora siamo a posto. disse sarcastico e lo pensi anche tu che stai facendo lerrore più grosso della tua vita?

B: sì, come penso che tu stia facendo quello più grosso della tua non vita. Ma se bisogna sbagliare tanto vale farlo bene e poi amo questo errore.

Si sorrisero.

S: io sto facendo la cosa migliore della mia non-vita. Stare con la cacciatrice è come un assicurazione sulla vita.

B: quindi stai con me solo per quello?

S: ovvio, come tu stai con me, perché sono la termocoperta più sexy che conosci.

Risero, si divertivano tantissimo a prendersi in giro.

B: a parte gli scherzi, io non penso di fare un errore stando con te. Penso che sto facendo del mio meglio per rendermi felice.

S: e sei felice? Anche se non posso scaldarti di notte.

B: si sono felice. Inoltre cè molto calore tra noi di notte. lo guardò maliziosa e sorrise.

Lui la baciò, stringendola ancora più a se.

B: ti amo. E sono stata una sciocca a non dirtelo fin ora. Amo ogni cosa di te, amo quando ti arrabbi, quando mi fai sorridere. Ti amo quando combatti con me e quando facciamo lamore. Ti amo perché sei un vampiro e perché sai cosa sento. Ti amo perché mi completi e perché sei luomo più paziente con me che abbia mai conosciuto.

Alzò il viso per vedere la reazione alle sue parole. Spike la guardava con amore, e sorrideva. Per tutta la sua vita umana avrebbe voluto usare delle parole così belle per le sue poesie, e per tutta la sua non vita avrebbe voluto sentirsele dire. La sua Buffy lo amava, e non amava il riflesso di William uomo, amava proprio Spike il vampiro. Era felice e la stinse ancora di più fra le sue braccia.

S: il mio poeta ha perso le parole?

A: no, ma le migliori le hai già usate tu amore. - Le accarezzò il viso e la baciò.

Gli invitati attorno a loro li osservavano ammaliati. Molti non sapevano chi fossero e agli altri non importava. Davanti ai loro occhi cerano solo due persone felici, il bene e il male stavano a guardare impotenti, questo andava oltre loro, questo era solo amore.

 

FINE