L’ULTIMO SALUTO

Di Sarabuffy

 

 

 

 

Descrizione: Ho scritto questa ff dopo l'ultima puntata di Buffy della terza stagione, cioè quando Angel va via.. all'epoca non sapevo nulla della serie successiva ne tanto meno di Spike.. avevo sentito solo voci su uno spin-off dedicato ad Angel a Los Angel...

 

 

 

Autrice: sarabuffy

Titolo: L’ultimo saluto
Disclaimer: Angel non mi appartiene purtroppo ne tanto meno David.. ma se vuole passare a farmi un salutino..io sono sempre qui pronta :B):

Timeline: //

Limite di età: nessuno

Anno di produzione: 2001/2002
Spoiler://
Raiting: ff
Riassunto: Ho sempre provato ad immaginare cosa passasse per la testa ad Angel l'istante prima di girarsi ed allontanarsi da Buffy.. ecco il mio punto di vista...

 

 

 

 

Eccomi all’ ennesima battaglia, uno degli ultimi vampiri mi attacca,lo sento arrivare ed in pochi minuti è polvere.. ed ecco giunta la fine, un'altra apocalisse sventrata, un'altra battaglia vinta.. il cortile inizia a riempirsi di macchine con sirene accese ed io mi allontano.. certo non sarà facile spiegare come il sindaco si sia trasformato in un serpente durante la festa dei diplomi ,che abbia distrutto la scuola mangiando vivo anche il preside.. ma siamo a Sunnydale una giustificazione la troveranno anche per questo.

-          Signore ha bisogno di aiuto? – un ragazzo si avvicina con in mano una borsa del pronto soccorso. Mi guarda al di sopra degli occhi.. e solo in quel momento mi accorgo del graffio che ho sul viso…

-          No grazie, sopravviverò.. – rispondo con un sorriso amaro…

 

La mia ferita è un'altra stasera, ed è più dolorosa, più grande… ma non credo che qualcuno possa aiutarmi.. si, so che dovrei già essere andato via.. ma voglio guardarla .. guardarla un’ ultima volta ancora.. per ferirmi ulteriormente? Ma si, tanto il danno è fatto..

Mi fermo e la cerco tra la folla un fumo bianco mi offusca la visuale.. ma poi eccola.. bella come sempre.. con i suoi occhi… inconfondibili tra mille ,sono la prima cosa che mi fecero innamorare di lei fin dall’inizio, senza un dubbio senza un perchè.. brillano anche a tale distanza.. porta il peso della battaglia, lo si riconosce dai suoi vestiti impolverati,  ma è perfetta, ancora una volta perfetta,sempre… in realtà è sempre stata perfetta… parla con il signor Giles.. poi lui si allontana. Il suo sguardo si sposta tra la folla come il mio  poco tempo prima.. alla ricerca l’ uno dell’altro.. e poi avviene, i nostri sguardi si incrociano i suoi occhi puntano i miei, anche loro insieme al mio cuore lottano per rimanere.. e lei continua a guardarmi con la tristezza negli occhi..

ma sa che non posso, che non è giusto… e lo so anche io.. ed ecco k le miei gambe iniziano ad indietreggiare con il suo sguardo ancora su di me e poi mi volto.. no…il mio viso è teso.. il mio corpo inizia una lotta estenuante con il cuore, perfino i miei occhi mi sfidano, anche loro vogliono liberarsi dal dolore, ma non posso, devo andare avanti e ancora avanti.

La sento ancora che mi guarda ,in questo momento vorrei solo voltarmi e correre da lei, non voglio arrendermi alla consapevolezza che non la vedrò più tutti i giorni, che non riempirà le mie giornate con i suoi sorrisi, con il suo essere bambina e donna allo stesso tempo, che non potrò toccare più le sue labbra e sentirne il sapore tra le mie, che non sentirò più il suo profumo,amore mio come posso accettare che qualcuno sfiori il tuo corpo, assapori ciò che è stato mio e mio soltanto, una volta mi è bastata per non dimenticare il sapore della tua pelle e i movimenti spaventati tra quelle coperte, non ti ho mai detto quanto è stato bello averti mia anche solo una volta,ho saputo solo disprezzare e farti soffrire e anche se non ero io davvero a dire quelle cose la mia anima è colpevole, la sento nel petto come una lama tagliente che solo tu e tu soltanto hai saputo alleviare, la consapevolezza dopo il mio ritorno di non poter più toccarti come avrei voluto mi faceva impazzire, ancora oggi.. ora.., ha ragione tua madre e anche il sindaco nella sua follia, e lo sai anche tu amore mio, il mio posto non è accanto a te, non è questo che meriti e per quanto ora io lo sappia non sopporto che qualcun’altro possa averti. Non dimenticarmi amore mio, custodisci questo amore come lo custodirò io nel mio cuore anche se non batte, sento che quel posto ti è sempre appartenuto.

 

Ed ora sono lontano, so che tu non puoi più vedermi, cammino tra gente spaventata dalla tempesta che in questo giorno li ha colpiti, come ha colpito me, tutti con le proprie paure da sconfiggere, ma il mio male solo il tempo può guarirlo, è questo che ho sempre sentito dell’amore, anche un vecchio che incontrai secoli fa me lo disse.. che esso è forte più di un vampiro, più di qualunque altro male, che arriva all’improvviso, ti sorprende ma ti cattura, che è difficile da lasciar andare una volta se lo si ha conosciuto.. prima non capivo.. ma ora è tutto cosi chiaro, cristallino.. tu Buffy sei il mio treno, quello che arriva una volta nella vita, che ti sorprende ma ti cattura che ti fa versare lacrime ma che non ti abbandona.

 

Ecco un cartello. Los Angeles.. finalmente un sorriso, la città degli angeli, forse la mia città.. e allora inizio a correre verso un ennesimo inizio con la mente aperta a tutto ciò che mi accadrà ma con il cuore a Sunnydale, da colei che è leggenda e fantasia, ed ho una consapevolezza, una, sarà sempre quello il suo posto, accanto a lei.. ora, domani e credo sempre.

 

          -fine-