OGNI PROBLEMA
HA UNA SOLUZIONE
Autrice:
Solitaire
Genere:
Comico
Tipologia:
One-shot
Rating:
PG
Summary:
Per ogni problema ci sono tre soluzioni. La mia soluzione, la tua soluzione e.....la soluzione giusta.
Disclaimer:Buffy
& co. appartengono appartengono a Joss Whedon e agli aventi diritti, e vengono utilizzati senza
alcun fine commerciale.
Buffy
piangeva disperatamente.
Sembrava
che niente e nessuno avrebbe potuto arrestare il suo pianto.
Gli
altri non osavano parlare. E poi, in fondo, provavano il suo stesso dolore.
Giles
si fece coraggio e si avvicinò alla cacciatrice, battendole tristemente una
mano su una spalla, in un futile gesto di consolazione.
“Buffy…” mormorò “Buffy, ti prego,
non… non fare così.”
Le
sue parole sembrarono solo suscitare una nuova, irrefrenabile, crisi.
“Non
potevamo fare altro…” disse l’Osservatore, cercando a sua volta di trattenere
le lacrime.
“Io
l’amavo…” sussurrò Buffy, a voce tanto bassa da
essere quasi inudibile.
“Tutti
noi l’amavamo. Persino Spike, a modo suo… Non è vero, Spike?”
Il
vampiro annuì tirando su con il naso, gli occhi azzurri arrossati dal pianto.
“Era…”
Buffy cercò di trovare le parole giuste “Innocente.
Non era colpa sua.”
“Lo
so. E’ questo che rende tutto tanto difficile e noi tanto
colpevoli. Non posso dirti che dimenticherai, perché non è così. Nessuno
di noi dimenticherà mai, né potremmo mai perdonarcelo. Non… non saremmo mai
redenti da quello che abbiamo fatto. Il bene maggiore non elimina la colpa. Ma
è stato necessario… una felix culpa… Non si può
sacrificare il mondo per una sola persona, per quanto importante sia, per
quanto amata…”
Tacque
e, dopo un po’, Buffy sembrò calmarsi leggermente.
Smise
di singhiozzare e si guardò intorno.
I
suoi amici erano intorno a lei, eppure si sentiva così… sola.
Possibile
che la sua vita sarebbe sempre stata così? Era una costante? Doversi sempre
trovare a scegliere fra coloro che amava e il mondo? Quante volte ancora
avrebbe potuto sopportare?
Si
nascose il volto fra le mani, sospirando.
“Continuo
a pensare che non ho fatto abbastanza. Che avrei potuto tentare con più forza…
superare tutti gli ostacoli… Che non può essere finita così… Che doveva esserci
un’altra soluzione…”
“Sai
che non è così.” ribattè Giles “Nessuno avrebbe
potuto fare più di te. Per anni sei andata avanti evitando la catastrofe,
sopportando un peso tanto spaventoso. Ma ormai eravamo al limite. Dovevamo
trovare una soluzione.”
“Una
soluzione… molto radicale.”
“Sì.
Ma necessaria. E lo sai bene, perché anche tu sei stata d’accordo quando
abbiamo deciso. E anche il gruppo di Los Angeles ha convenuto che era la sola
cosa che restava da fare. Mio Dio, ormai a scadenza quasi mensile si presentava
un qualche maledetto demone pazzo deciso a giocare con il destino
dell’universo. E cosa sarebbe successo se un qualche politico affamato di
potere avesse scoperto cosa… cosa poteva diventare? Con Riley
e la sua Iniziativa di guerrafondai che continuano a girarci intorno, non
potevamo correre rischi. No, il solo modo era eliminare fisicamente il
problema. Mi spiace, ma davvero non potevamo fare altro.”
Buffy
cerco di asciugarsi svogliatamente il viso, poi annuì.
“Sì,
lo so… e so che sono un’incoerente, e che prima o poi me ne farò una ragione.
Ma… è stato così orribile. Giles… un inceneritore industriale! E poi gettare le
ceneri in una colata di cemento armato e seppellirle in un deposito di scorie
radioattive… Cazzo, Giles… in fondo… Dawn era mia
sorella!”
Fine