Fanfiction ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di riuscire a rintracciare l'autrice.

 

PROPHECY

Di Spuffy

 

Capitolo I

WELCOME TO THE HELLMOUTH

 

E’ una mattina assolata come tante altre ma per me, per Buffy Summers, non è così.

Oggi per me comincia una nuova vita. Una nuova Città, una nuova casa e una nuova scuola.

Ma chissà perché dentro di me sempre quel senso di vuoto, quel posto buoi e freddo che mi attira.

- Buffy su alzati devi andare a scuola -

La voce di mia madre come sempre mi riporta alla realtà, alla normalità che tanto disperatamente cerco.

- Si mamma, ancora un pochino -

- Avanti tesoro, non cominciamo male già dal primo giorno –

Ed è un pugno nello stomaco quella frase. Una smorfia e mi alza dal letto.

Lo specchio: riflesso di una verità che ancora non riesco a capire, che non voglio vedere e non voglio sapere.

‘ Buongiorno Sunnydale…. Un altro giorno di Sole splende sulla nostra città…. E lanciamo subito il nostro pezzo di apertura ‘ The good life ‘’ e la musica parte.

- Bene tesoro sei pronta? -

Mi guarda sorridente ma nei suoi occhi quel muto timore, quella preoccupazione che non la lascia mai.

‘ Io sono un problema ‘

- Si andiamo – e cerco di farmi coraggio questa volta ho promesso, niente guai.

La macchina si ferma e lei mi bacia la fronte ed è come una preghiera.

- A dopo – le dico e mi guardo intorno un po’ ansiosa e titubante.

Esco, richiudo lo sportello e come sempre sono sola, e il freddo attorno e dentro me.

Incontro difficoltà a trovare la mia aula, e già la scuola non mi piace.

 

- Aprite il libro a pagina dieci – dice il professore ma io non ho neanche il testo.

- Su vieni puoi leggere con me – Una ragazza dai capelli rossi e lo sguardo gentile mi fa cenno di avvicinarmi. Ed io sento una scintilla in me, la prima, so che saremo amiche.

- Io sono Buffy piacere – sorrido.

- Ciao io sono Willow – è timida si vede.

- Ti conviene andare in biblioteca per prendere i libri che ti servono –

- Okay grazie ci passo appena finita la lezione –

Ed eccomi in questa grande stanza piena di scaffali che odora di carta e colla.

- C’è nessuno? – domando guardandomi intorno un po’ smarrita.

- Si – un uomo sulla quarantina alto, con gli occhiali e il viso gentile spunta da dietro il banco.

- Salve mi sono appena trasferita da Los Angeles, sono…-

- Buffy Summers, sei tu vero? –

- Ma come fa a …? –

- So cosa vuoi, so che libro ti serve – e tira fuori qualcosa da sotto il banco.

I suoi occhi brillano e un po’ mi mettono in ansia, un presentimento.

- Eccolo – e con un tonfo posa sul tavolo un libro impolverato con una V in rosso.

Ed io so che cosa vuol dire, la mia verità, la mia croce.

Sgrano gli occhi atterrita, e balbetto.

- No lei non ha capito – deglutisco a fatica e indietreggio terrorizzata.

- Come? Tu sei la cacciatrice – si aggiusta gli occhiali e mi fissa sconcertato.

- Ed io sono il tuo Osservatore –

- No io ho chiuso con quella storia. E’ finita, basta. Si sta sbagliando –

E corro fuori con un senso di nausea che mi attanaglia lo stomaco, perché io so che non è finita che è solo l’inizio questo.

 

‘ No, no, questa volta non ricomincerà tutto da capo ‘.

Un urlo per il corridoio, ragazzi che corrono e mormorii

‘ Lo hanno trovato morto, nell’armadietto che orrore ‘

Ed io come imbambolata, come attirata da una forza sconosciuta mi avvio agli spogliatoi e lo vedo.

Ed è come sempre.

Un ragazzo pallido, con il viso color cenere, un lieve sorriso sulle labbra e lo sguardo perso.

Scosto leggermente il bordo del collo della sua camicia e ogni speranza si infrange su due piccoli fori insanguinati.

Sospiro angosciata e il mio destino mi ripiomba addosso con tutta la sua crudeltà punta il dito verso di me.

‘ Slayer ‘ urla ed io non posso fuggire, continuo a fissare quei due piccoli, quasi insignificanti fori vischiosi. Che sono il mio destino.

Mi alzo e corro via in un ultimo tentativo di ribellione di fuga impossibile.

Lui resta immobile sul pavimento ormai freddo come il suo corpo. Lui sa che io tornerò.

 

Nel cortile incontro una spaventata Willow che mi presenta il suo amico Xander.

Un tipo davvero bizzarro ma simpatico e divertente, ma etichettato come ‘ perdente ‘ dai suoi compagni…ed io ancora credo che le cose possano durare in eterno.

Ed eccomi ancora davanti alla porta della biblioteca, un sospiro e una muta rassegnazione.

Spalanco violentemente la porta …. Questa è stata, è e sarà sempre la mia abitudine.

- Allora cosa sta succedendo? -

- Ah sei tornata vedo…..- sospira anche lui poco contento della situazione.

- Si, allora? – e voglio tagliare corto.

- Lo sai già. Comunque io sono Giles, Rupert Giles ed è il Consiglio che mi ha incaricato …-

- Si e bla, bla, bla …la conosco a memoria la filastrocca, ne ho già visto morire uno a Los Angeles –

Sono dura e distaccata, ma è perché sono abituata alla morte penso.

I suoi occhi per un attimo sembrano sorprendersi, ma si controlla.

- Bene allora sai perché sono qui e qual è il tuo compito. Questa è la bocca dell’Inferno sulla terra e …tu devi, tu…… Per ogni generazione c'e' una prescelta, che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebre. Lei è la cacciatrice! E adesso sei tu la cacciatrice Buffy ed il mio compito è addestrarti a combattere il male -

- Si che novità – sbuffo e cerco di andare al sodo – questa sera al cimitero a che ora? –

- Ah già, bene giusto…facciamo alle dieci? –

Continua a toccarsi gli occhiali.

- Per me è uguale – e senza attendere oltre esco come una furia (come sono entrata del resto).

Mi fermo un attimo a guardare la vita che scorre accanto a me, che pulsa intorno a me.

Il Sole che splende e i volti spensierati dei ragazzi e poi lascio che il Sole vada giù e che la notte come sempre mi avvolga con la sua coperta di tenebre e morte.

 

Ed è già sera… a volte penso che il giorno sia troppo breve come la vita.

- Dove vai tesoro esci? -

- Si mamma ho conosciuto alcuni ragazzi a scuola ed ho appuntamento cono loro –

- Bene sono contenta, vedrai le cose andranno bene questa volta – sorride.

Io già le sto mentendo e le cose sono già come l’altra volta.

- Si mamma, questa volta sarà diverso –

E lei ci crede, vuole crederci, fa finta di crederci è più facile così.

Come è più facile non fare domande sui miei vestiti insanguinati, sui lividi e le ferite.

Sui miei silenzi e le mie notti fuori.

Non parlare rende le cose irreali e forse è meglio così.

Cammino lenta per il viale e sento, so che è alle mie spalle, leggero e rapido il suo passo.

E’ venuto per darmi la morte forse, ed io forse lo aspetto da sempre.

Una leggera pressione delle mani sulla sbarra e sono ritta sulla sua testa, e lui non mi vede. Non mi sente.

Uno slancio e un colpo secco sulla schiena.

E’ per terra davanti a me e mi sta guardando.

- Allora? Chi sei e perché mi stai seguendo? -

Si alza lentamente e continua a fissarmi.

- Un amico. Il tempo del raccolto è vicino, devi stare attenta è pericoloso qui -

Ed io sono già perduta in quello sguardo e ancora non lo so, ancora non so quanto sia profondo l’abisso della passione e dell’amore.

E quanto sia difficile sopravvivere e andare avanti.

Ho solo sedici anni e a dispetto della mia ‘ missione ‘, sogno e desidero quello che tutti una volta nella loro vita hanno sognato e desiderato….anche se in me vi è la consapevolezza che non sono per me.

Che per me resteranno solo sogni.

- Prendi questo, ti proteggerà – mi porge un astuccio di velluto blu e nel nulla svanisce.

‘ Una croce che cosa originale ‘ penso e continuo a camminare verso l’ineluttabile.

Sono davanti al locale dove ho appuntamento con Willow, prima della mia passeggiata notturna al cimitero.

- Ciao allora sei venuta –

- Si certo, perché non avrei dovuto? –

- Oh beh si grazie –

Si guarda in giro è imbarazzata ed io voglio scuoterla un po’.

- Non balli? – le domando con fare indifferente.

- Beh sai io con i ragazzi non sono molto, come dire…..espansiva, anzi al contrario – sospira.

- Avanti Willow, su buttati nella mischia. Forza cogli l’attimo non pensarci troppo la vita è breve –

- Tu pensi che dovrei? Davvero? – ed è una risposta che cerca.

- Si ma certo – e annuisco e lei sorseggia la sua bevanda con una luce nuova negli occhi.

Mi allontano per dare un’occhiata al posto.

- Salve Buffy –

- Oh è lei…Salve ma che ci fa qui? Non mi dica che mi sta seguendo? –

- Si Buffy. Tu non dovresti essere qui, tu dovresti essere a …-

- A combattere il male ecc….ecc…..questo lo ha già detto –

- Per esempio….tu dovresti sentire la presenza, di un vampiro a pelle. Dovresti sentirla a miglia di distanza. Dimmi quanti vampiri ci sono in questo posto adesso? –

Mi guardo intorno seccata e poi lo vedo ‘ centro ‘.

- Ecco quello è un vampiro – dico sicura.

- Ah e come lo hai riconosciuto? –

- Beh nessuno ormai veste più a quel modo, e che gusto orribile –

Faccio una smorfia schifata e lui prende per mano una ragazza che non riesco ancora a vedere in volto e si allontana.

- Oh no mio Dio Willow ed è tutta colpa mia -

- Cosa? – domanda Giles ma io sono già all’ingresso del Bronze e ho tirato fuori il mio Mr. punta personale.

- Avanti vieni fuori succiasangue – dico a bassa voce camminando per il vicolo buio.

Ma del vampiro e di Willow nessuna traccia.

- Andiamo – una voce alle mie spalle.

- Cosa? – e Xander mi sta guardando.

- Tu non crederai a tutte quelle cose che ti ha detto quel pazzo in biblioteca? –

‘ Accidenti ‘

- No certo che no – cerco di nascondere il paletto.

- La storia dei vampiri….e della missione – gesticola come a voler ironizzare e sarebbe davvero bello se fosse proprio così.

- Già tutte stupidaggini. Adesso scusami ma …-

Un urlo nella notte, le mie gambe che corrono.

Il mio cuore che pulsa e la mia mano che stringe un paletto.

Il mio fedele compagno.

Ombre si allungano tra le tombe e tra loro Willow che spaventata cerca una via di fuga.

- Ma bene ragazzi. E’ qui la festa? – e sorrido ironica, almeno se devo morire lo farò con stile.

- E tu chi sei? Fatti i fatti tuoi o saranno guai per te –

- Oh ma davvero? – inclino il capo in segno di derisione

- Io sono Buffy Summers – e un calcio ben assestato lo fa finire due tombe più dietro.

L’altro alla sua destra mi si avventa contro, un movimento rapido di braccia ed è polvere.

- Avanti il prossimo – dico e con un aggraziato movimento del corpo mi fletto e colpisco all’addome un terzo vampiro prima di ridurlo in cenere.

Il primo si rialza e mi è nuovamente addosso. Un calcio e un dolore sordo al fianco.

Resisto e con una mano gli blocco la gamba e con l’altra lo colpisco.

E’ per terra per la seconda volta e non si rialzerà mi inginocchio e lo colpisco al cuore.

- Ma…ma ….cosa sta succedendo? – Willow è incredula.

- O mio Dio ma erano vampiri quelli. Esistono davvero allora – Xander è sopraggiunto e negare l’evidenza è ormai inutile.

 

Capitolo II

SCHOOL HARD

 

La musica scivola sul mio corpo che sinuosamente si muove nella pista, accanto a me Xander e Willow, ma in realtà io sono sola e sento.

Sento il mio cuore pulsare, il mio istinto tendersi.

Il suo sguardo di morte e desiderio su di me.

Mi attraversa e mi accarezza avido e ansioso.

Mi punta, mi annusa e crede ancora di essere lui il predatore e non la preda.

E non sa quanto sia davvero ad un passo dall’inginocchiarsi ai miei piedi privo di volontà.

La corsa dietro il locale e un vampiro in cenere.

Un battito di mani nel buio

- Ottimo lavoro amore.

- Chi sei tu?

- Lo saprai Sabato

- Perché cosa accadrà Sabato?

- Io ti ucciderò

 

La serata genitori-insegnanti. Quanto paura avevo allora di cose così insignificanti adesso.

Mia madre che mi guarda con delusione, l’ennesima.

Le luci che si spengono e di nuovo il suo sguardo e la sua risata nel buio.

- Cosa posso dire? Non potevo aspettare

La nostra prima danza.

- Abbiamo davvero bisogno di armi per questo? –

E sono io che inizio la danza senza rendermene conto.

- Adoro le armi, mi fanno sentire più virile –

Poggiata con la spalla alla parete lo osservo volteggiare il suo bastone, in un movimento sensuale e aggraziato. E lo invito a farsi avanti.

E’ forte maledettamente forte, ma presto scoprirò che è fragile che è molto fragile.

Mia madre, la mia certezza che brandisce un’ascia e lo colpisce quando ormai aveva avuto la meglio su di me.

- Sta lontano da mia figlia – e già lei sapeva quello che sarebbe accaduto.

Ma non aveva paura, non aveva paura di Spike, questo è il suo nome.

William The Bloody. Colui che caccia le cacciatrici, ne ha già uccise due ed io sono la prossima nella sua lista.

E sempre il mio desiderio di piacergli, di essere quella perfetta per lui.

Un abito d’altri tempi e una parrucca. Credevo bastasse questo per diventare perfetta.

Ma ogni cosa ha il suo prezzo e per me è l’oblio.

E dimentica di me stessa, io non lo amo.

E la sua natura mi terrorizza e fuggo. Gli sfuggo e finisco tra le sue braccia.

E anche la sua natura mi terrorizza, ma un brivido indefinibile mi attraversa.

E poi il mio passato, la mia vita mi ritorna in mente con tutto il suo peso.

E per un attimo avrei desiderato restare così senza passato e senza destino (il leit motiv della mia vita scordarmi di me stessa).

E un’altra danza, questa volta al mio ritmo.

E potrei ucciderlo ma non lo faccio e non so perché, o forse non voglio saperlo.

E lui che fugge che impreca, che si ossessiona e mi studia.

E la sua Drusilla che già sa che già ha visto

- Non posso vederla. La cacciatrice, non posso vederla. E’ buio dove è lei. uccidila, uccidila Spike. uccidila per me. –

E tra loro è già finita, è solo questione di tempo.

Ognuno ha il suo destino e la sua croce da portare.

E lui invece ancora ignaro prosegue nella sua discesa (o salita) cieco come me.

E con le sue mani prepara il terreno.

Angel la chiave di tutto sempre lui.

Lo cattura e lo porta da lei che lo chiama ‘ Paparino ‘, e che gli appartiene per quel legame così forte e oscuro che lega il proprio childe al suo sire.

E lui che insinua il dubbio che sussurra quello che già le voci hanno gridato a Dru.

Tra lei e Spike è finita, lei appartiene a lui ad Angelus, Il Flagello d’Europa e mio amore impossibile e perfetto dei sedici anni.

Quando il mondo è ben stretto nelle tue mani e tutto ti sembra possibile e raggiungibile.

Ed io devo salvarlo, io devo salvare il mio Angelo custode.

E per questo che sono in questa chiesa sconsacrata.

E’ per questo che ho trascinato qui lei l’altra cacciatrice, colei che è venuta dopo di me ed andrà prima di me.

Combattiamo fianco al fianco.

- Preferirei combattere con te – mi dice lui alzando il suo sopracciglio ammiccante, ed è sempre una danza rinviata tra noi.

- Anche io – gli rispondo e non so quanto sia vero quello che gli sto dicendo.

E poi il fuoco ed io che sorreggo il mio angelo tra le braccia.

Lui sorregge la sua Drusilla ed uno sguardo tra noi preludio del nostro sconosciuto futuro.

Un lancio mirato e l’organo che gli cade addosso.

Ed io non so che ho appena gettato le basi per la mia prima grande sconfitta.

 

Capitolo III

INNOCENCE & PASSION

 

La passione divampa in me, brucia e incenerisce tutto il resto.

Oggi ho diciassette anni. E li festeggio con un addio.

Angel deve andare via, per evitare un’altra apocalisse.

Ed io non lo accetto, non sono pronta. Non accetterò mai gli addii.

Lo accompagno e spero che non accada.

E le mie paure, i miei dubbi eterni si manifestano insieme.

E lui che cerca di rassicurarmi, ma è inutile, nessuno può darmi la sicurezza che non ho.

E il suo claddagh, il suo cuore al mio dito. Ed io spero ancora.

Un attacco inaspettato e giunto al momento giusto e sono nel suo appartamento ed io lo sogno e lo desidero da sempre.

Il suo sguardo che mi accarezza e i suoi dubbi che trasformano le mie incertezze in certezze.

- Sh..adesso baciami – un ordine, anche l’amore per me è un comando. Un dovere.

E lui si abbandona a me, vinto dalla sua debolezza.

E’ dolce il suo tocco e lento il suo esplorarmi.

In una notte, in un momento non sono più la ragazzina di ieri, sono la donna di domani.

Un grido disperato di aiuto nella notte che nessuno ascolta

– Buffyyyy –

Ed il mio risveglio è amaro.

Niente bacio del buongiorno, né braccia forti e calde che mi stringono.

Niente sguardo pieno d’amore che mi sorride.

Sono sola (come sempre) nel suo letto ormai freddo, mi guardo intorno.

E io non so che lui non esiste più, che Angel in realtà non esiste è solo un pallido riflesso deformato di Angelus.

Una maledizione che viene dal passato, che nasce con Angel stesso.

Ed una sentenza di morte per il nostro amore.

- Non c’è umanità in lui –

Le sue parole fredde prive di anima e di cuore e la mia confusione di chi ancora non vuol capire e non vuol credere, ma spera di poter giocare con il destino e di poter barare e per una volta sfuggirgli.

- Sei stata grande, pensavo fossi una professionista – detto tra le risate maligne.

Ed il mio ultimo tentativo disperato

- Ti amo -

- Anche io ti chiamerò – e la speranza svanisce.

‘ E’ stato bello anche per te? ‘

Una frase scritta con il sangue ed io so che devo fare.

‘ Devo ucciderlo ‘.

E il mio primo sogno premonitore che mi porta alla verità e al primo tradimento: Jenny.

Ma come sempre non c’è tempo ancora un nemico da combattere e sconfiggere e la mia vita sempre in secondo piano.

So che devo fermarlo, so che devo ucciderlo ma non riesco.

Sono davanti a lui e sto lottando contro di lui, ma anche adesso forse sto solo danzando.

- Non puoi farlo, non puoi uccidermi -

Ed è vero, ha ragione non posso. Non ci riesco.

Perché so che da qualche parte in lui c’è ancora il mio Angel.

- Dammi tempo –

Ho solo bisogno di tempo, se ne avessi.

E so che alla fine riuscirei a farlo.

L’ho colpito, dove fa più male.

Per fargli sentire una piccola parte del dolore che lui ha inflitto a me.

A casa sola tra le braccia di mia madre alla tv cantano ‘ Goodnight, My love ‘

 

.....Goodnight my love (Buonanotte amore mio)

My moment with you now is ending (Il tempo con te è finito adesso)

It was heavenly holding you close to me.....(Ed è il paradiso che finisce con te)

 

 

Un piccolo dolce e una candela.

- Su esprimi un desiderio –

Mia madre mi stringe.

Il mio sguardo fisso sulla fiamma

- Lascerò che bruci -

Non ho più desideri ed ho solo diciassette anni.

Ma per una cacciatrice è una vita intera.

 

E la canzone continua lenta

 

.....Sleep tight, my love (Dormi profondamente amore mio)

Goodnight, my love (Buonanotte mio amore)

Remember that you’re mine, sweetheart......(Ricordati che sei mio, il mio ragazzo…)

 

 

Un disegno lasciato sul mio letto e l’impotenza e il dolore fanno parte di me.

 

- Passione. Giace in tutti noi. Addormentata….Aspettando….e indesiderata…. Non richiesta ….mescolerà….. aprirà le sue mandibole e urlerà.

Ci parla….ci guida….Passione governa tutti noi. E noi obbediamo. Quale altra scelta abbiamo? –

 

Abbiamo mai avuto una scelta noi? Credo di no.

 

E lenta la sua tortura avvelena i miei giorni. E le mie notti.

Ed io continuo ad amarlo.

Ma è tardi per tutto ormai.

Una corsa disperata per i corridoi bui della scuola, e la mia ultima possibilità di beffare il destino si infrange con le mani sul suo collo bianco.

Con un gesto, che quasi sembra una carezza e il rumore sordo di ossa che si spezzano.

Un tappeto di rose rosse, luci soffuse e un disco che suona….

Nel suo letto soffice e morbido distesa come addormentata giace colei che ha tradito inconsapevolmente.

Colei che ha chiesto tante volte perdono ma non ne ha ricevuto.

Eppure non volevo finisse così, non volevo dover guardare i suoi occhi persi nel vuoto ma ancora pieni di una promessa di vita che non c’è più.

E di nuovo il peso della mia missione e del mio fallimento.

 

- Mi dispiace, mi dispiace non l’ho ucciso quando potevo, per lei Signor Giles e per lei… -

E davanti alla sua tomba una promessa e una bugia

Non si è mai pronti ad uccidere o a veder morire chi si ama.

- Non ero pronta, ma adesso lo sono –

 

E ancora lui – Senza passione saremmo come morti….-

E la morte è ovunque tra noi oramai.

 

Capitolo IV

FULL OF GRACE

 

Anche lui ferito nello spirito e nel corpo, cerca di beffare il suo destino.

È un giocatore lui. Ma questa volta la partita ha un prezzo molto alto.

Seduto sulla sedia a rotelle impotente, assiste anche lui alla sua ennesima sconfitta.

Ma lui ha centoventi anni, è caduto mille volte e si è rialzato sempre.

Con la sua instancabile testardaggine e volontà di vivere e di provare.

Anche se ogni volta fa più male, anche se ogni volta il sapore è più amaro.

E Drusilla, che sa che non può far niente oramai, continua nella sua lucida follia a giocare con le sue bambole. E anche lei che sa gia di aver perso la sua partita, cerca di beffare il destino.

 

- Divertiti senza di me -

Senza umanità oramai il mio Angelus.

- Oh lo faro, molto prima di quanto tu pensi -

Un movimento lento e studiato. Uno scatto di rabbia e il suo sguardo fiero di chi sa aspettare nell’ombra per avere il suo giorno speciale.

La testa reclinata e un lieve sorriso ad addolcire il suo viso teso di predatore e assassino.

 

Mentre la mia giovane cacciatrice, quella che avrebbe dovuto sostituirmi, giace sul pavimento e i suoi occhi come quelli di Jennifer contengono una promessa di vita che non c’è più.

Ed anche questa volta è colpa mia, e la consapevolezza mi schiaccia.

Ma il tempo inesorabile scorre e un’altra apocalisse mi attende dietro l’angolo inscindibilmente intrecciata al mio destino.

Ed io scappo, fuggo braccata e ricercata.

- Ciao bellezza – e il suo sorriso accattivante.

E non siamo già più nemici mortali.

- Ci piace spararle grosse a noi vampiri. ‘ io sto per distruggere il mondo ‘ Con i propri amici, davanti ad un boccale di birra. Ma la verità è che a me piace il mondo. Ci sono le corse dei cani, i Manchester United e le persone. Milioni di persone che camminano come tanti Happy Meals con gambe. E tutto questo mi piace. Poi arriva un visionario, con una vera passione per la distruzione.

Ed è Angelus questo, così addio Piccadilly. Farewell, Leicester Bloody square. Tu sai cosa voglio dire? –

- Tu non vai d’accordo con Angel ho capito. Ma perché sei venuto da me? –

- Rivoglio indietro Dru. Voglio che tutto torni come era prima che lui tornasse. Lei gli gira sempre intorno….-

- Sei patetico –

Ma lo siamo entrambi, ma io non lo vedo.

- Io non posso combatterlo da solo, e nemmeno tu puoi -

- Ti odio –

- Si ma io sono tutto quello che ti resta –

E lui non lo sa non può saperlo che è vero. E sarà sempre vero.

Lui è l’unica cosa che mi resta, che ho davvero avuto accanto a me sino alla fine.

Mia madre che domanda e incalza, ormai non può più far finta di non vedere.

- Buffy cosa sta succedendo? –

- Sono una cacciatrice di vampiri mamma –

E ogni dubbio e illusione di normalità viene spazzata via.

E sempre così gentile con lui, lei lo aveva sentito a pelle.

Quello che io mi sono ostinata sino alla fine a non voler vedere.

- Ci siamo già incontrati? – gli domanda gentilmente.

- Si mi ha colpito con un’ascia. Ricorda? ‘ Sta lontano da mia figlia ‘ –

Ma lei sembra tranquilla si fida di lui.

Il nostro primo fragile accordo.

- Tu lasci andare Dru e me ed io ti aiuto ad uccidere Angel -

- Dimentica di Drusilla. Lei non viene –

- Senza Dru niente accordo –

- Lei ha ucciso Kendra (pronunciare il suo nome mi fa male). –

- Ha ucciso una cacciatrice? Non me lo ha detto! Brava la piccola. Oh beh non è una buona cosa dal tuo punto di vista. Io suppongo -.

E la sua sincerità è come sempre inaspettata e spiazzante. E vorrei odiarlo ma non ci riesco.

- Se Giles muore, lei muore –

Ed il nostro accordo, la nostra danza continuano.

 

- Apri gli occhi, Mamma. Cosa pensi abbia fatto nei due anni passati? Le lotte, gli eventi fatidici. Quante volte hai lavato la mia roba sporca di sangue, cosa pensavi? –

- Io non lo accetto –

- Apri gli occhi, Mamma. Cosa pensi abbia fatto nei due anni passati? Le lotte, gli eventi fatidici. Quante volte hai lavato la mia roba sporca di sangue, cosa pensavi? –

- Adesso però è finita –

- Non finirà mai. Mai! Tu pensi che io sia felice di questo? Hai idea di quanto sia sola, di quanto è pericoloso? Io vorrei stare a guardare la TV abbracciata ad un ragazzo o ..studiare. Ma io devo salvare il mondo….di nuovo –

- Non ti lascerò uscire da questa casa –

- Non puoi fermarmi –

- Oh io posso ….Se tu esci da quella porta, non pensare di tornare -

Ed io esco, la missione è più importante di tutto ed io lo so, lo devo accettare o impazzirei.

Willow, la mia cara dolce Willow che già lentamente si avvia verso il suo baratro, tenta di salvarlo di farlo tornare da me.

Mentre Xander, mente sempre per il mio bene, ma mente ed io già non posso più perdonarlo.

- Willow ti manda un messaggio: Uccidilo –

Ed io so che devo farlo. Ma lui mente ed io non perdono.

 

- Ciao amore -

- Tu davvero pensi di poterci sconfiggere da sola? –

- No non lo penso –

- Fa male vero? –

Non sono sola, io non sono sola. Ma ho diciassette anni sto per uccidere l’uomo che amo e non mi accorgo che il mio destino è a pochi passi da me e già si fa strada.

 

E io combatto, e devo vincere, o il mondo finirà (come sempre).

Come antichi cavalieri ci affrontiamo, in un duello all’ultimo sangue con arma bianca.

Ma a me sembra ancora una danza.

- Cosa ti resta adesso? niente armi, niente amici nessuna speranza.

- Me stessa –

E questa volta io vincerò. Ma sarà anche la mia disfatta.

Angel è di nuovo Angel inginocchiato davanti a me.

Mi fissa e sembra stupito e confuso.

- Buffy cosa succede? -

Il suo sguardo vaga attorno in cerca di una risposta che io non posso dargli oramai.

- Dove siamo? Non ricordo -

- Angel – riesco solo a pronunciare il suo nome con tutto il mio amore.

Quanto mi è mancato, ma ormai non c’è più tempo per dirglielo.

Per noi non c’è più tempo.

- Sei ferita? – e lui si preoccupa per me.

Non capisce, non sa.

- Buffy mio Dio, è come se non ti vedessi da mesi. E’ tutto così confuso…io….Oh Buffy -

E mi chiama, mi implora. Ma io non posso più rispondere al suo amore ‘ Goodnight my love…’

- Non preoccuparti – Ora sono io la bugiarda, quella che sta per tradire.

- Ti amo –

- Ti amo –

E le sue labbra che si posano sulle mie ancora una volta.

- Chiudi gli occhi –

Lui si fida di me. Sa che sto per dargli la morte ma si fida di me.

Un ultimo bacio ed ecco è finita.

Ed io sono finita con lui

 

Full of grace

 

The winter here is cold...

...and bitter / It's chilled us to the bone

We haven't seen the sun for weeks

Too long, too far from home

I feel just like I'm sinking

And I claw for solid ground

I never thought I could feel so low

And, oh, darkness

I feel like letting go

If all of the strength and all of the courage

Come and lift me from this place

I know I can love you much better than this

Full of grace

Where everything we said and did

Hurts us all the more

It's just that we stayed too long

In the same old sickly skin

I'm pulled down by the undertow

I never thought I could feel so low

And, oh, darkness

I feel like letting go

If all of the strength and all of the courage

Come and lift me from this place

I know I can love you much better than this

Full of grace

I know I can love you much better than this

It's better this way…

 

 

L'inverno qui è freddo...

Ci ha raffreddati sino nelle ossa.

Non abbiamo visto il Sole per settimane

Troppo tempo, troppo lontano da casa.

Mi sento esattamente come se affondassi.

E mi aggrappo alla terra solida

Non ho mai pensato che potessi sentirmi così giù

E, oh, oscurità

sento come se mi stessi lasciando andare

Se tutta la forza e tutto il coraggio

Venissero a sollevarmi da questo posto

So di poterti amare molto meglio di questo

Pieno di grazia

So di poterti amare molto meglio di questo

È meglio in questo modo….

Dove tutto quello che abbiamo detto e abbiamo fatto

Ci ha feriti tutti di più

È solo che eravamo troppo in alto

Nella stessa vecchia pelle malaticcia

Sono risucchiata verso il basso

Non ho mai pensato che potessi sentirmi così giù

E, oh, oscurità

sento come se mi stessi lasciando andare

Se tutta la forza e tutto il coraggio

Vieni a sollevarmi da questo posto

So di poterti amare molto meglio di questo

Pieno di grazia

So di poterti amare molto meglio di questo

È meglio in questo modo….

 

Capitolo V

LOVER’S WALK

 

Ma come un segugio il mio destino è sempre sulle mie tracce, sempre in agguato pronto a balzarmi addosso e a riportarmi lì dove devo essere. Senza chiedermi se lo voglio.

- Chi sei tu? -

Ecco la domanda da cento milioni di dollari.

Ed io non posso non rispondere

- Io sono Buffy l’ammazza vampiri e tu chi sei? -

E non importa che sia a Los Angeles e non importa che mi faccia chiamare Anne il destino è lo stesso.

Come un’assassina torno sempre sul luogo del delitto.

E sono di nuovo a Sunnyhell (come la chiama lui).

In un cerchio senza fine.

Ormai vivo di ricordi e di sogni/incubi.

E non riesco a vivere.

Penso che è in questo momento che ho smesso di far parte di loro.

Di essere solo luce.

E’ in questo istante che ho smesso di appartenere alla vita.

E che dentro me si è fatto strada il desiderio di morte.

 

E dal profondo della foresta un richiamo mi tocca.

Ed Angel ritorna da me.

Lui torna da me anche lui incapace di morire e di farla finita tra noi.

Ma il nostro tempo è finito ed è solo un’illusione che ci tiene uniti.

Il ricordo di ciò che eravamo, di ciò che siamo stati l’uno per l’altra e che non dimenticheremo mai.

E fingiamo di essere amici, mentiamo a tutti e a noi stessi.

E loro non capiscono, come potrebbero.

- Vi amerete fino a che l’amore vi ucciderà. Combatterete, farete l’amore, e vi odierete fino a tremare, ma non sarete mai amici. L’amore non è ragione, ragazzi, è sangue. Sangue che urla dentro di voi fino a che la sua volontà sia compiuta. Posso essere la puttana dell’amore, ma sono abbastanza uomo da ammetterlo...-

Le sue parole come sempre fanno male, fanno male perché sono vere.

- Ed io posso mentire a tutti, ma non a me stessa e a Spike -

E le dolci bugie lasciano il posto alla crudele verità ed è un altro addio, questa volta definitivo, che mi preparo a dire.

Mentre mia madre, che consola Spike per le sue pene d’amore e rifiuta Angel, continua a vedere quello che io cieca mi ostino a negare ancora e ancora.

E piango e continuo a mentire per salvarlo e per salvarmi.

- Ed io? Ti amo così tanto... ed ho cercato di farti andar via... ti ho ucciso e non è servito. –

- E non lo sopporto! Odio che sia così difficile... e che puoi farmi così male. So tutto quello che hai fatto perché lo hai fatto anche a me. Oh, Dio! Vorrei desiderarti morto. Non voglio. Non posso. -

- Essere forte vuol dire lottare! È difficile, ed è doloroso, ogni giorno. È ciò che dobbiamo fare. E possiamo farlo insieme. -

- Ma se sei troppo vigliacco per questo, allora brucia. Se io non posso convincerti che tu devi stare in questo mondo, allora non so cosa possa. Ma non ti aspettare che io stia a vedere. E non aspettarti che pianga per te, perché... –

Già a cosa è servito? A nulla perché tu sei andato via mi hai lasciata ed anche questo era inevitabile.

E continuiamo a ricordare a tornare indietro nella speranza di non vedere il futuro che non ci attende e che non avremo mai.

- Era una giornata di sole, proprio davanti alla scuola, tu stavi scendendo i gradini. E ti amavo già.

Mi dice stringendomi.

- Perché? – gli domando e voglio saperlo.

- Perché ho visto il tuo cuore. Lo tenevi nelle mani, per farlo vedere a tutti, e io temevo che potesse venire lacerato o ferito, e ho voluto proteggerlo più di ogni altra cosa. E scaldarlo con il mio. –

E sta per spezzarmelo.

Ed ho diciotto anni, e sono stanca.

 

Capitolo VI

THE PROM: I’LL REMEMBER YOU

 

E il tempo corre e lui lo sa

- Tu meriti di più. Meriti qualcosa che non sia solamente demoni e tenebre. Tu dovresti stare con un uomo che possa portarti alla luce, che possa fare l’amore con te. –

E’ un illuso pensa davvero che per me ci sia ancora un posto al Sole.

- Non mi importa di questo. – ed allora era vero. Io lo amavo totalmente.

- Ti importerà. E i figli? -

- I figli? Non sei un po’ precipitoso? Io sono ancora troppo giovane! – e sono ancora una bambina.

- Oggi. Ma non hai idea di come corra il tempo, Buffy. Prima di rendertene conto vorrai tutto, una vita normale. –

‘ Normale ‘ ha un suono così dolce questa parola ma nasconde in se la strisciante quotidianità.

- Io non avrò mai una vita normale! – peccato che dopo mi ostinerò a cercarla.

- Certo, sarai sempre una cacciatrice. Ma è una ragione in più per volere una storia vera invece di questo numero da circo. –

Continua a parlare e non capisce che io sento solo il mio amore e il mio cuore che lentamente si spezza.

Ma quanti a questo mondo hanno relazioni vere?

Io non lo so ma se penso a mia madre e mio padre, a Xander e Anya e…

No non ci sono certezze in questa vita e nemmeno relazioni vere e relazioni fasulle.

Ci sono solo verità e bugie, e relazioni nel mezzo.

- Non farlo. -

- Non fare cosa? Non devo amarti? Mi dispiace! Sai che ti dico? Non sapevo che si potesse scegliere! Non cambierò mai, io non posso cambiare! Voglio che la mia vita sia insieme a te. -

- Io No.

- E’ una notte importante. Non voglio perdermela. Ma è solo questa notte. Non vuol dire che io….-

- Si lo so –

- Balli con me –

E la nostra danza finisce. Abbiamo smesso di danzare, mentre lui mi prende tra le braccia e mi stringe al suo petto e quasi posso sentire il suo cuore.

Deve essere il suo perché il mio si è fermato. Da quel momento ha smesso di battere per sempre.

Così pensavo…

 

Il mio sangue per la sua vita e un’altra apocalisse insieme.

L’esplosione e l’ennesima (e non ultima) corsa disperata.

Il fumo le sirene. E la sua ombra nella nebbia.

Il suo sguardo fisso nel mio.

Ancora un momento amore, ancora uno sguardo.

Poi il suo movimento leggero e lento, le sue spalle e la nebbia che lo avvolge.

Ecco la musica è finita.

- Ragazzi, fermiamoci un momento a riflettere: siamo sopravvissuti. -

- E’ stata una battaglia furibonda. -

- Non alla battaglia, al liceo. Un attimo di silenzio. Possiamo andare. –

Si andiamo.

 

I’ll remember you

 

It's daybreak

And you are asleep

I can hear you breathe now

Your breath is deep

But before I go

I look at you one last time

I can hear a heartbeat

Is it yours or is it mine?

I look at your lips

I know how soft they can be

Did they know what they wanted

The times they kissed me?

And your hands

That I held in mine

Now they're reposing on the pillow

Will they ever miss me sometime?

I'll remember you

You will be there in my heart

I'll remember you

And that is all that I can do

But I'll remember

Your eyes

That always make me shiver

Now they are closed

They just sometimes twitch a little

And your body

I could hold for an hour

It sent me to Heaven

With its heat and power

I'll remember you

You will be there in my heart

I'll remember you

And that is all that I can do

But I'll remember

 

 

È alba

E tu sei addormentato

Posso sentirti respirare ora

Il tuo respiro è profondo

Ma prima che vado

Ti guardo un l'ultima volta

Posso sentire il battito del cuore

È tuo o è mio?

Guardo le tue labbra

So quanto dolci possono essere

sapevano ciò che volevano

Il tempo in cui mi hanno baciato?

E le tue mani

Che ho trattenuto nelle mie

Ora si riposano sul guanciale

Sentiranno la mancanza mai di me presto o tardi?

Mi ricorderò di te

Tu ci sarai nel mio cuore

Mi ricorderò di te

Ed è tutto quello che posso fare

Ma ricorderò

I tuoi occhi

Che sempre mi danno i brividi

Ora sono chiusi

talvolta si contraggono solo un po'

E il tuo corpo

Potrei durare per un'ora

Mi ha inviato in Paradiso

Con il suo calore e la sua potenza

Mi ricorderò di te

Tu ci sarai nel mio cuore

Mi ricorderò di te

Ed è tutto quello che posso fare

Ma ricorderò

 

Capitolo VII

SOMENTHIG BLUE

 

Tutto attorno a me muta, i colori della gioventù si smorzano e il grigio diventa la tonalità dominante. Significa anche questo crescere.

 

- Il giorno è una cosa fantastica... gli uccelli che cantano, gli scoiattoli che fanno un sacco di scoiattolini, il sole che splende in un bel mondo di mortali. Sono davvero curioso di vedere se mi abbronzo! -

 

Non ho mai capito dove prendesse le sue dannate battute, ma e stato sempre così simile a me in questo.

- Oh, fallo ancora! Fai il solletico. Sai è piacevole!

- La gemma...

- Eeeh... si! La Gemma di Amara: lo sponsor ufficiale della tua morte! -

Lui ancora non sa che sogno già desidero che quel momento arrivi.

E non sa che sarà lui a fermarmi.

Mi illudo ancora e mando a lui la gemma con racchiusi dentro tutti i miei sogni, nella speranza che torni da me.

Il tempo di un tramonto.

Il suo ultimo tramonto e l’anello come i miei sogni sono polvere tra le sue dita.

 

- Cacciatrice…..ti ucciderò …. Ti ucciderò –

Nei suoi deliri mi invoca, sono già parte di lui.

 

Ma guardandomi attorno anche Willow e Oz è una storia finita. Polvere tra le loro mani.

 

Un bussare pesantemente alla porta e una coperta fumante.

- Aiutatemi – Un pugno e la sua arrogante ironia.

- Oh…ma quale parte di aiutatemi non ti è chiara? –

Ed è nella mia vita senza che io possa farci nulla.

Senza che possa fermarlo, si insinua e si appropria dei miei spazi.

Dei miei pensieri e del mio maledetto cuore che nonostante tutto continua a battere.

E la danza ricomincia senza che me ne accorga.

Un incantesimo di un’amica abbandonata al suo dolore (e già sto diventando insensibile al dolore degli altri) ed io sono tra le sue braccia.

Ed è caldo il contatto con la sua pelle fredda.

Le sue labbra morbide sulle mie.

E voglio qualcosa di blu e sposarlo.

- Forse ci consideravamo nemici perché non riuscivamo ad ammettere i nostri veri sentimenti -

Non posso credere di essere stata io a dirlo. In un attimo di lucida follia ho detto per la prima e forse ultima volta in vita mia la verità.

- La mia donna ideale! – mi dice e mi bacia.

Ma non lo sono. Lui lo era, adesso lo so. Ma io no, già allora ero sbagliata.

Un ultimo bacio in una cripta, ironia. E tutto torna al suo posto, quello sbagliato ovviamente.

- Datemi qualcosa da sgranocchiare, ho ancora il sapore di Buffy in bocca. -

Chiede lui ma non c’è nulla oramai che possa togliere il mio sapore, fa parte di lui.

 

- Ti odio! Lo sai perché ti odio così tanto, Summers? -

Lui parla con me, ma non sono io che gli parlo.

Questa Buffy è sincera mentre io no.

- Perché sono una smorfiosa che non si sa divertire? -

- Beh, veramente sì... è proprio così, certo... –

E comincia a capire a sentire.

- Perché potrei fare quello che voglio e invece ho scelto di sacrificarmi e di essere una cacciatrice? Insomma, potrei essere ricca, potrei essere famosa, potrei avere tutto. E chiunque. Persino te, Spike. Potrei cavalcarti fino a farti piegare le gambe e farti schizzare gli occhi dalle orbite, ho dei muscoli che non ti sei mai sognato. Potrei spremerti fino a farti esplodere come champagne caldo, e tu mi supplicheresti di farti ancora del male. E sai perché non lo faccio? Perché è sbagliato. -

Il suo sguardo sconcertato e affascinato, non si stacca dal mio. E non si staccherà mai più da me.

- Appena mi tolgo questo chip io e te ci vediamo a quattrocchi. –

- Puoi contarci. –

E più che una minaccia è un appuntamento che ci stiamo dando. Che lei gli sta dando.

 

Tutto il resto è normale routine. Un’altra minaccia e un’altra vittoria apparente.

E l’ultimo momento di unione tra me e loro.

Un ultimo abbraccio vero tra noi che sa di addio e la gang non esiste già più.

 

Capitolo VIII

FOOL FOR LOVE

 

- Cosa vuoi che ti dica piccola mia? Sono sempre stato cattivo -

E languidi brividi mi attraversano al solo ricordo.

- Divenire un vampiro è una profonda e potente esperienza. Ho scoperto in me una forza nuova. Essere ucciso mi ha fatto sentire vivo per la prima volta. –

La tua anima mi stai mostrando ed io non la vedo perché tutti i dannati libri dicono che i Vampiri non hanno anima, tranne uno.

- Vuoi sapere come ho vinto? La domanda non è come ho vinto, ma come loro hanno perso.

Ogni Cacciatrice desidera la morte. Anche tu. Presto o tardi vorrai morire. E in quel momento, in quel momento in cui lo vorrai io sarò lì per te. A tutti i costi. Mi godrò il mio giorno speciale. –

 

Si tu sarai lì lo so, l’ho sempre saputo.

Ho sempre saputo che avresti portato per me la torcia che brucia nel buio, per farmi luce.

Per farmi vedere e non cadere.

 

- Coraggio, lo so che lo vuoi. So che vuoi ballare con me. -

Si Spike hai ragione, ci vuole molto coraggio. Ed io per uccidere, per sventare apocalissi ne ho da vendere, ma per amarti. Per ammettere di voler ballare con te non ne ho. Non sono pronta, e ancora adesso hai visto, non ero pronta e non ci sono riuscita a dirtelo per bene.

Quanto ho desiderato ballare con te. Quanto lo volevo disperatamente.

E lo voglio ancora oggi, che non sei più accanto a me, più che mai.

Invece sono stata solo brava ad essere una seconda Cecily per te.

- Sei un essere inferiore – e sono andata via.

Non sono rimasta a vedere le tue lacrime ad ascoltare il tuo dolore.

Sordo come il mio.

Ma non mi hai lasciata lo stesso.

Sei tornato ancora da me mentre io piangevo per il prossimo addio che mi attendeva il più doloroso.

Seduta, spaventata in quel portico.

Mi hai guardata e la tua rabbia è svanita.

Solo amore nei tuoi occhi.

- Cosa vuoi ora? -

- Cosa è successo? -

- Non ho voglia di parlarne adesso –

Ma tra noi ci sono mai volute le parole?

- Posso fare qualcosa? –

Hai posa il fucile e ti sei siduto accanto a me.

Mi hai sfiorato la spalla, forse più spaventato di me.

Ed io in silenzio ti ho lasciato fare.

E senza muovermi, senza toccarmi, mi hai abbracciato e mi hai accarezzato.

Il tuo respiro si confonde con il mio.

E sospiriamo con lo stesso fiato.

Siamo uniti per sempre.

Questa è l’unica verità.

 

Tu che rubi le mie foto, ed annusi i miei maglioni e la mia biancheria.

Tutto quello che hai da me devi rubarlo come un ladro, strapparlo, lottare per averlo.

Quanto coraggio avevi mio Campione.

Guarda invece me quanta paura e quanti dubbi.

No non sono mai stata alla tua altezza.

- Certe volte t'invidio al punto di soffocare. E certe volte penso di stare meglio di te. Esserle tanto vicino e non possederla. Essere suo, anche quando la stringi. Sentirla, sentirla vicino a te, tutta intorno a te, il suo odore... no, pensandoci bene stai meglio tu! -

Si ma io ero già tua senza che tu lo sapessi e senza che nemmeno io lo sapessi.

Mentre a me non va bene niente di quello che fai.

Ogni sforzo ogni piccolo passo che fai in salita io non lo vedo.

Quante volte ho cercato di buttarti giù, di abbatterti ma tu sei tornato ancora, sempre più forte e determinato.

Ecco le nostre conversazioni.

Le tue verità contro le mie bugie.

Le tue paure tua forza, e le mie paure mie debolezze.

 

- Non puoi negarlo, c'è qualcosa fra noi...- si avevi ragione non lo nego più adesso.

- Disprezzo, disgusto. – menzogne, solo menzogne, riesco a dirti.

- Calore, desiderio.- sempre così dannatamente e crudelmente sincero.

- Ti prego Spike, tu sei un vampiro! -

- Anche Angel era un vampiro. -

- Angel era buono. – ma lo era davvero poi? O era solo la pallida ombra di Angelus.

- E posso esserlo anche io, sono cambiato, Buffy. –

Si ora lo so e credo in te Spike, eri cambiato.

- Per quel chip che hai nella testa! Non vuol dire niente, serve solo a trattenerti, tu rimani comunque un assassino in letargo! -

- Sapessi quante donne se li sposano! –

- Ma io ti giuro che non sono più così, mi sta succedendo qualcosa, non faccio altro che pensare a te, e se questo comporta dover voltare le spalle al male... -

- Tu non sai cosa sono i sentimenti, non ne hai la minima idea! –

Ma sto parlando di me Spike non di te sto parlando, di me stessa che già allora non sapevo più cosa fossero i sentimenti.

- Lo so benissimo cosa sono invece. Sto sveglio tutte le notti! -

- Perché dormi durante il giorno! -

- Si ma... non è questo il punto, quello che sento è vero, io ti a- .

- No, non dirlo, ti prego. Io me ne vado.-

Perdonami avrei dovuto lasciartelo dire.

Ed io avrei voluto sentirtelo dire.

 

- Tu sei tutto quello a cui penso, quello che sogno. Sei nelle mie viscere, nella mia gola. Vorrei annegare in te, affogare nel tuo corpo. –

E mille volte mi hai dimostrato che era così, che era vero.

- Non puoi dirmi che non c'è niente fra me e te, lo so che provi qualcosa! -

La tua muta preghiera, che io provi qualcosa per te.

- Si chiama repulsione. Qualunque cosa tu credi di provare non è amore, non si può amare senza un'anima! - ma sono una grande bugiarda.

- Noi possiamo invece, possiamo amare benissimo. Strano ma è così. –

E Drusilla, folle che non mente. Folle che vede e che sa prima di noi.

Che è così, che mi ami.

Che puoi amarmi a dispetto della tua natura, e forse per la tua stessa natura.

- Dimmi che magari un giorno, anche lontano, ci sarà una possibilità - preghi ancora.

Una possibilità solo questo volevi da me.

Ed io te l’ho negata e l’ho negata a me stessa.

E tu non sai adesso quanto mi fa male questo.

Più di quanto io possa dire.

 

- D'ora in poi deve cambiare tutto! Voglio che te ne vai, che abbandoni questa città, che abbandoni questo pianeta! Non ti avvicinare a me, ai miei amici, o alla mia famiglia mai più, MAI, hai capito?-

Ti voglio fuori dalla mia vita, mi fai troppa paura perché sei vivo.

Senti e non hai paura di sentire.

 

- No, non è così facile. Fra di noi c'è qualcosa, Buffy, e nessuno dei due può farci niente. Che ti piaccia o no sono parte della tua vita, non puoi sbattermi la porta in faccia-

Invece l’ho fatto.

Ti ho sbattuto la porta in faccia ed ho guardato senza rimorso, la delusione sul tuo viso e il tuo muto dolore.

La disillusione di un uomo che vorrebbe amare, che vorrebbe solo amarmi e che invece riceve solo odio. Ma ti giuro, non era odio, in ogni momento non lo è mai stato.

Questo si che posso giurare adesso che è inutile.

Adesso che è finita anche la nostra danza.

 

Capitolo IX

THE BODY

 

Il dolore più grande della mia vita.

Il tuo corpo freddo abbandonato, come addormentato, sul divano.

I tuoi occhi spalancati, che contengono la promessa di una vita che non c’è più come sempre.

Ma questa volta è diverso. Tu sei mia madre.

La mia unica certezza che se n’è andata e che non tornerà più.

Non come me, che non riesco a morire.

Io torno sempre per prendere ancora una dose di dolore.

Tu sei andata via è l’hai fatto in silenzio con classe.

La freddezza delle loro parole, sussurrate come per non farsi udire da te.

Il dolore che non sento, tanto fa male.

 

Mamma quante cose non ho potuto dirti.

Quante cose non ho potuto farti sapere.

Quante cose avrei voluto ancora fare con te.

E quanto avrei voluto tu fossi fiera di me.

E invece sono qui sul pavimento, spezzata.

Vinta e abbattuta.

Mamma mi manchi, mamma mi dispiace, mi dispiace da morire.

Perdonami per tutte le volte che ti ho mentito.

Per tutte le volte che non ti ho ascoltata.

Per tutte le sere che avrei potuto passare con te.

Per tutto quello che avrei dovuto fare con te e per te.

Perdonami per non essere la figlia che tutti i genitori sognano.

Io sono solo la cacciatrice, e non so essere altro.

Io so uccidere un vampiro, ma tu eri quella forte nella vita reale.

Tu sapevi sempre come risolvere le situazioni... cosa dire.

Io nella vita vera non sono niente, sono solo la pallida ombra di una donna.

 

Nemmeno le sue parole mi confortano, e nemmeno i suoi baci adesso contano per me.

E’ solo un momento, e lui è svanito con la notte.

 

- Mamma, mamma. Mamma – ti chiamo ma tu non mi risponderai più.

Non mi darai più conforto e non sarai lì quando ne avrò bisogno.

Addio mamma. Anche tu sei sparita in questo abisso che ormai è alle mie spalle.

Con tutto il resto della mia vita.

 

Capitolo X

THE GIFT

 

Lei la Prima cacciatrice me lo ha detto: “ La morte è il tuo dono. “

Tutta la mia vita è circondata, avvolta, impregnata di morte.

Il mio destino è la morte.

E devo percorrerlo fino alla fine questa torre.

In fondo un Sole che sorge sul mio giorno speciale e su quello di Spike.

 

- Perché Buffy, quell'altra meno carina, se dovesse succedere qualcosa a Dawn sarebbe distrutta e non potrei vivere sapendo che soffre. Mi farei uccidere da Glory prima, e l'ho quasi fatto. -

Ecco a cosa pensi mentre più morto che vivo, giaci all’ombra della tua cripta.

Pensi a me, al mio dolore, alla mia sofferenza.

Ma quando io ho pensato alla tua Spike? Quando? Tu lo ricordi?

Un bacio, un bacio dato per gratitudine per ringraziarti, e il tuo sguardo che si illumina che si riempie di gioia. Di quanto poco ti saresti accontentato.

Ma io non ho voluto darti nemmeno quel poco, nemmeno una speranza.

- No, quella cosa... non era reale. Quello che hai fatto per me e per Dawn, quello era reale. Non lo dimenticherò. -

Bugiarda, lo hai dimenticato.

E lo hai ferito ancora, quando invece avevi promesso di ricordare.

La mia coscienza non tace più adesso, urla per te.

 

- Hey, ho sempre saputo che sarei morto in battaglia –

Già tu hai sempre saputo.

- Conto su di te per proteggerla. –

C’è mai stato un momento in cui non ho mai potuto contare su di te Spike?

Se si io non lo ricordo più adesso.

- Fino alla fine del mondo. anche se dovesse essere stanotte –

 

- So che non mi amerai mai. So che sono un mostro. Ma tu mi tratti come un uomo, ed è…-

Quante cose avrei da farmi perdonare da te, vedi ora le so.

Ora ricordo tutto, sei riuscito alla fine a farmi capire, testardo come un mulo, alla fine ci sei riuscito.

Non potrò mai più scordarmi di te.

Dovrei dimenticarmi anche di me stessa.

E sei ancora tu là in alto che difendi Dawn

‘ Ho fatto una promessa ad una signora ‘ gli dici.

Ti sbagli, non lo sono stata almeno con te non lo sono stata ed ora lo vedo bene.

 

Ma ancora un’apocalisse incombe.

Il tuo sguardo atterrito di chi sa che ha perso, di chi sa che non manterrà la promessa.

Il tuo debole sorriso amaro e il tuo corpo che scivola giù nella notte.

E si schianta al suolo con la mia ultima speranza di vivere.

 

Lo sguardo perso di Dawn, la voce della Cacciatrice nera che mi rimbomba nelle orecchie e IL DONO, il mio dono è davanti ai miei occhi.

La mia morte.

Il mio sangue per lei e per il mondo.

- Dawn, ascolta, io ti voglio bene, ti ho sempre voluto bene. E' un compito che devo portare a termine. Dì a Giles, dì a Giles che ho capito e che sono felice, e dì ai miei amici che gli voglio bene. Adesso sei tu a doverti curare di loro, dovete prendervi cura l'uno dell'altro, dovete essere forti. Dawn, la cosa più difficile del mondo è viverci. Abbi coraggio, vivi, per me….-

Già sempre a dire agli altri di aver coraggio, forse perché io non ne ho.

E corro, ancora una volta corro verso il mio ineluttabile destino.

Guardando l’alba di un nuovo giorno che sorge.

Mentre la mia vita scivola via come polvere tra le mie dita.

E il mio desiderio finalmente si appaga, e muoio.

E anche nei miei occhi loro vedranno la promessa di una vita che non c’è più.

Ma era il mio destino.

E piangono.

Per me e tu piangi per me, tu ha pianto sempre per me.

Io invece non ho più lacrime adesso.

 

BUFFY ANNE SUMMERS

1981 – 2001

AMATA SORELLA

AMICA DEVOTA

HA SALVATO IL MONDO….

DI NUOVO.

 

Capitolo XI

AFTER LIFE

 

Un altro incantesimo ed io sono di nuovo qui per la mia dose di dolore.

Scendo le scale lentamente, e tu sei di fronte a me.

Ti basta un attimo, un istante per sapere che sono io.

Che sono tornata.

E quella tua espressione sognante, le tue preghiere esaudite.

Non lo scorderò mai.

Quel tuo modo di reclinare il capo e di fissarmi così intensamente e profondamente.

E le tue parole non dette.

Il tuo essere disorientato.

E il tuo sapere esattamente cosa ho fatto e cosa provo.

- Ci prenderemo cura di te –

Si Spike avevo bisogno che tu ti prendessi cura di me, anche se non te l’ho mai detto.

E i tuoi sguardi sempre più innamorati e felici.

I nostri occhi che si incontrano e si cercano.

- Per quanto tempo sono stata via? – Ti ho chiesto.

E tu mi hai dato la risposta più bella della mia vita, ma allora non sentivo nulla ma adesso vedi te lo sto confessando. Anche se non puoi sentirmi.

- 147 giorni ieri….uh…148 oggi – e il tuo dolce sorriso solo per me

– ma oggi non conta vero? –

Le mie mani tra le tue.

Stringimele ho bisogno di sentire il tuo calore.

E ancora il tuo sguardo perso nel mio.

La tua fuga alla vista dei miei amici.

E le tue lacrime vicino a quel tronco di albero.

Quante cose sa ed ha visto quell’albero.

Quanti tuoi sospiri avrà udito nella notte mentre fissavi la finestra della mia stanza.

Quante sigarette avrai gettato tra quelle radici.

E quanti tuoi desideri e sogni avrà sentito sussurrare dalle tue labbra.

 

- Willow sapeva che c'era una possibilità che potesse tornare sbagliata. Così sbagliata che voi avreste dovuto... che lei avrebbe dovuto sbarazzarsi di quello che sarebbe tornato. E io non glielo avrei permesso. se ci fosse stata anche solo la minima parte io non le avrei permesso di farlo. Ecco perché lei mi ha escluso. -

Si tu non lo avresti permesso, mi avresti tenuta con te nell’oscurità.

Perché tu volevi Buffy, comunque fosse, tu volevi semplicemente me.

Non la cacciatrice, non la sorella perfetta, l’amica perfetta e la ragazza perfetta.

Tu volevi solo me nel bene e nel male.

Io lo sentivo anche allora ed è per questo che sono venuta da te.

Per questo sono venuta nella tua cripta.

Perché io volevo essere solo Buffy e potevo esserlo solo con te.

E non ti ho ringraziato mai per questo e adesso non ti ringrazierò mai abbastanza.

 

- uh... ricordi cosa ti dissi. La promessa. Di proteggerla. Se lo avessi fatto... anche se non l'ho fatto... non avresti dovuto saltare. Ma devi sapere che ti ho salvata. Non quando era importante, certo, ma... dopo. Ogni notte dopo quella. Rivedo tutto ancora... e faccio qualcosa di differente. Più velocemente o più abilmente, sai? Dozzine di volte, in molti modi diversi... ogni notte ti salvavo. –

 

Si Spike tu mi hai salvata in tutti i modi in cui una persona può essere salvata.

Se sono qui oggi lo devo a te sappilo questo, questo non dovrai mai scordarlo.

Perché questo te l’ho detto ricordi?

Tu sei la mia forza e il mio coraggio.

La mia voglia di vivere.

 

- Buffy, tu sei... tu sei spaventata...o hai bisogno di qualcosa... se posso fare qualcosa per te... -

Lo hai fatto Spike, hai sempre ascoltato, sempre capito e perdonato.

E soprattutto mi hai sempre amato. Lo hai fatto Spike

 

Ed ho ascoltato la tua serenata attentamente, anche se facevo finta di essere seccata ed era bellissima.

Sono morto molti anni fa,

ma tu riesci a farmi sentire

come se non fosse accaduto.

Il motivo della tua presenza qui con me,

ora finalmente penso di saperlo.

Sei terrorizzata, ti vergogni di ciò che provi

e non puoi dirlo a chi ami,

sai che non saprebbero affrontarlo.

Lo sussurri all'orecchio di un uomo morto

Ciò non lo rende reale.

È meraviglioso, ma io non voglio giocare,

perché la tua presenza mi colpisce

più di quanto possa dire.

E visto che per te sono solo un uomo morto,

stai alla larga, te lo dico,

e fammi riposare in pace.

Fammi riposare in pace,

che io possa un po' dormire.

Fa' che io prenda questo amore e lo possa seppellire

in una fossa profonda due metri.

Il mio corpo può giacere

ma non posso più trovare il mio dolce sollievo.

Allora fammi riposare in pace.

Tu hai uno schiavo compiacente

ma ami giocare con l'idea

di un tuo comportamento sconveniente.

Finché sarà così, ascoltami,

la mia tomba più non cercare

e fammi riposare in pace.

So che dovrei andar via

ma ti seguo come fossi posseduto.

Ho un traditore qui nel petto

e mi ferisce più di quanto tu possa pensare.

Se il mio cuore potesse battere,

questo stesso petto potrebbe spaccare.

Ma vedo che questo non ti colpisce.

Allora lasciami stare

e fammi riposare in pace,

che io possa un po' dormire.

Fa' che io prenda questo amore e lo possa seppellire

in una fossa profonda due metri.

Il mio corpo può giacere

ma non posso più trovare il mio dolce sollievo.

Allora fammi riposare in pace.

Perché non mi fai riposare in pace?

 

- Beh... allora non resti? -

Io non resto mai, ma vorrei, l’ho sempre voluto restare con te.

 

La vita non è una canzone.

La vita non è beatitudine.

La vita è solo questo.

E' vivere.

Ce la farai

Il dolore che senti

Può solo guarire

Vivendo.

Devi continuare a vivere.

Così che uno di noi sia vivo

 

Si ma vedi eri tu quello vivo, io ero morta, morta dentro.

Solo tu potevi riportarmi alla vita.

 

- Il giorno in cui capirai realmente cosa vuoi, probabilmente ci sarà una parata.

Settantasei dannati tromboni -

Amore li senti? Stanno suonando adesso so cosa voglio. Ma è troppo tardi per averlo.

E tu non puoi vederle ma le lacrime che non sto versando sono per te.

 

- Tocco il fuoco e mi gela.

Ci guarda dentro ed è nero.

Non è reale, ma io voglio sentire... –

 

- Sono morto molti anni fa,

Ma tu riesci a farmi sentire... -

 

Anche io ero morta e tu mi hai fatto sentire, e non è vero che non era reale.

La cosa più reale che ho avuto nella mia vita sei stato TU.

Ora lo sai. Ora io lo so.

 

Capitolo XI

AFTER LIFE

 

Un altro incantesimo ed io sono di nuovo qui per la mia dose di dolore.

Scendo le scale lentamente, e tu sei di fronte a me.

Ti basta un attimo, un istante per sapere che sono io.

Che sono tornata.

E quella tua espressione sognante, le tue preghiere esaudite.

Non lo scorderò mai.

Quel tuo modo di reclinare il capo e di fissarmi così intensamente e profondamente.

E le tue parole non dette.

Il tuo essere disorientato.

E il tuo sapere esattamente cosa ho fatto e cosa provo.

- Ci prenderemo cura di te –

Si Spike avevo bisogno che tu ti prendessi cura di me, anche se non te l’ho mai detto.

E i tuoi sguardi sempre più innamorati e felici.

I nostri occhi che si incontrano e si cercano.

- Per quanto tempo sono stata via? – Ti ho chiesto.

E tu mi hai dato la risposta più bella della mia vita, ma allora non sentivo nulla ma adesso vedi te lo sto confessando. Anche se non puoi sentirmi.

- 147 giorni ieri….uh…148 oggi – e il tuo dolce sorriso solo per me

– ma oggi non conta vero? –

Le mie mani tra le tue.

Stringimele ho bisogno di sentire il tuo calore.

E ancora il tuo sguardo perso nel mio.

La tua fuga alla vista dei miei amici.

E le tue lacrime vicino a quel tronco di albero.

Quante cose sa ed ha visto quell’albero.

Quanti tuoi sospiri avrà udito nella notte mentre fissavi la finestra della mia stanza.

Quante sigarette avrai gettato tra quelle radici.

E quanti tuoi desideri e sogni avrà sentito sussurrare dalle tue labbra.

 

- Willow sapeva che c'era una possibilità che potesse tornare sbagliata. Così sbagliata che voi avreste dovuto... che lei avrebbe dovuto sbarazzarsi di quello che sarebbe tornato. E io non glielo avrei permesso. se ci fosse stata anche solo la minima parte io non le avrei permesso di farlo. Ecco perché lei mi ha escluso. -

Si tu non lo avresti permesso, mi avresti tenuta con te nell’oscurità.

Perché tu volevi Buffy, comunque fosse, tu volevi semplicemente me.

Non la cacciatrice, non la sorella perfetta, l’amica perfetta e la ragazza perfetta.

Tu volevi solo me nel bene e nel male.

Io lo sentivo anche allora ed è per questo che sono venuta da te.

Per questo sono venuta nella tua cripta.

Perché io volevo essere solo Buffy e potevo esserlo solo con te.

E non ti ho ringraziato mai per questo e adesso non ti ringrazierò mai abbastanza.

 

- uh... ricordi cosa ti dissi. La promessa. Di proteggerla. Se lo avessi fatto... anche se non l'ho fatto... non avresti dovuto saltare. Ma devi sapere che ti ho salvata. Non quando era importante, certo, ma... dopo. Ogni notte dopo quella. Rivedo tutto ancora... e faccio qualcosa di differente. Più velocemente o più abilmente, sai? Dozzine di volte, in molti modi diversi... ogni notte ti salvavo. –

 

Si Spike tu mi hai salvata in tutti i modi in cui una persona può essere salvata.

Se sono qui oggi lo devo a te sappilo questo, questo non dovrai mai scordarlo.

Perché questo te l’ho detto ricordi?

Tu sei la mia forza e il mio coraggio.

La mia voglia di vivere.

 

- Buffy, tu sei... tu sei spaventata...o hai bisogno di qualcosa... se posso fare qualcosa per te... -

Lo hai fatto Spike, hai sempre ascoltato, sempre capito e perdonato.

E soprattutto mi hai sempre amato. Lo hai fatto Spike

 

Ed ho ascoltato la tua serenata attentamente, anche se facevo finta di essere seccata ed era bellissima.

Sono morto molti anni fa,

ma tu riesci a farmi sentire

come se non fosse accaduto.

Il motivo della tua presenza qui con me,

ora finalmente penso di saperlo.

Sei terrorizzata, ti vergogni di ciò che provi

e non puoi dirlo a chi ami,

sai che non saprebbero affrontarlo.

Lo sussurri all'orecchio di un uomo morto

Ciò non lo rende reale.

È meraviglioso, ma io non voglio giocare,

perché la tua presenza mi colpisce

più di quanto possa dire.

E visto che per te sono solo un uomo morto,

stai alla larga, te lo dico,

e fammi riposare in pace.

Fammi riposare in pace,

che io possa un po' dormire.

Fa' che io prenda questo amore e lo possa seppellire

in una fossa profonda due metri.

Il mio corpo può giacere

ma non posso più trovare il mio dolce sollievo.

Allora fammi riposare in pace.

Tu hai uno schiavo compiacente

ma ami giocare con l'idea

di un tuo comportamento sconveniente.

Finché sarà così, ascoltami,

la mia tomba più non cercare

e fammi riposare in pace.

So che dovrei andar via

ma ti seguo come fossi posseduto.

Ho un traditore qui nel petto

e mi ferisce più di quanto tu possa pensare.

Se il mio cuore potesse battere,

questo stesso petto potrebbe spaccare.

Ma vedo che questo non ti colpisce.

Allora lasciami stare

e fammi riposare in pace,

che io possa un po' dormire.

Fa' che io prenda questo amore e lo possa seppellire

in una fossa profonda due metri.

Il mio corpo può giacere

ma non posso più trovare il mio dolce sollievo.

Allora fammi riposare in pace.

Perché non mi fai riposare in pace?

 

- Beh... allora non resti? -

Io non resto mai, ma vorrei, l’ho sempre voluto restare con te.

 

La vita non è una canzone.

La vita non è beatitudine.

La vita è solo questo.

E' vivere.

Ce la farai

Il dolore che senti

Può solo guarire

Vivendo.

Devi continuare a vivere.

Così che uno di noi sia vivo

 

Si ma vedi eri tu quello vivo, io ero morta, morta dentro.

Solo tu potevi riportarmi alla vita.

 

- Il giorno in cui capirai realmente cosa vuoi, probabilmente ci sarà una parata.

Settantasei dannati tromboni -

Amore li senti? Stanno suonando adesso so cosa voglio. Ma è troppo tardi per averlo.

E tu non puoi vederle ma le lacrime che non sto versando sono per te.

 

- Tocco il fuoco e mi gela.

Ci guarda dentro ed è nero.

Non è reale, ma io voglio sentire... –

 

- Sono morto molti anni fa,

Ma tu riesci a farmi sentire... -

 

Anche io ero morta e tu mi hai fatto sentire, e non è vero che non era reale.

La cosa più reale che ho avuto nella mia vita sei stato TU.

Ora lo sai. Ora io lo so.

 

Ed il nostro primo bacio (subito da me rinnegato) da amanti, perché eravamo già amanti.

 

Capitolo XII

DEAD THINGS/AS YOU WERE

 

E tu che mi incalzi che vuoi risposte che io non posso dare.

- Possiamo parlare? -

- Emettere suoni, si ma tra di noi no - che assurda che sono a volte.

Volevi solo capire, ma io non potevo spiegarti perché non capito nemmeno io.

- Ci siamo baciati, Buffy -

- E allora? -

Sempre a negare l'evidenza, non sai quanto era stancante e logorante tesoro.

- Ci siamo baciati, io e te. Tipo "Via col vento", con la musica che saliva e saliva....la musica, che cos'era secondo te, Buffy? -

Non lo so, Spike, non lo so. Ma era, è sempre stato tra noi.

Si abbiamo danzato per tutto il tempo.

Da quella sera a scuola, non abbiamo fatto altro che danzare insieme io e te.

 

- Un uomo può cambiare - mi hai detto.

- Tu non sei un uomo, sei una cosa...Sei solo una cosa, una cosa disgustosa e cattiva -

Questa è la frase che mi fa più male averti detto Amore.

Non te ne chiedo perdono, perché non riesco a perdonarmi nemmeno io.

Però tu ti sbagliavi sai?

Un uomo non può cambiare, e tu non stavi cambiando, tu sei sempre stato così.

Sono stata io cieca a non accorgermene.

Avevi solo bisogno di amore e ti saresti mostrato per quello che eri.

Perché nessuno ti ha ascoltato?

Perché nessuno ha udito la tua richiesta disperata?

Sono stata sorda oltre che cieca.

Il tuo cuore era così esposto, così a portata di mano.

Mi sarebbe bastato allungare la mano e lo avrei stretto, scaldato e protetto.

Ma non ho avuto il coraggio, non sono stata forte per te. Come tu lo sei stato per me.

 

- Non ti rendi conto sei tornata sbagliata -

Lo so, non temere.

So che lo dicevi per rabbia e perché speravi che se fossi stata più vicina all'oscurità forse mi sarei vergognata meno di te.

Ma tu eri più vicino alla luce di quanto pensi.

 

E Dio solo sa quanto ti ho amato, si io ti ho amato.

In quel palazzo in rovina tra le macerie e la polvere.

Ti ho desiderato più di qualunque altra cosa al mondo.

Più del Paradiso. E sono stata tua per davvero Spike.

E non fare caso alle cose che ti ho detto al risveglio, avevo solo tanta paura perché provavo di nuovo.

Il mio cuore era tornato ad amare e io avevo paura, pensavo che si sarebbe spezzato ancora.

E non sei mai stato un ripiego, mai.

Tu mi eccitavi, io ti volevo disperatamente.

Non te ne sei accorto quando ti ho baciato sotto quel sottoscala del Bronze?

Mi aggrappavo a te e tu ti aggrappavi a me.

In un disperato tentativo di sorreggerci a vicenda per non cadere.

Ed io sapevo che se fossi caduta sarebbe stato tra le tue braccia e non avevo paura.

Mentre tu terrorizzato mi guardavi e speravi di non farti troppo male.

Che non avrei calpestato troppo brutalmente il tuo cuore già ferito.

 

E quando ero invisibile, sei stato tu quello che ho cercato.

Finalmente libera da tutti i miei ruoli e pregiudizi, ti ho cercata.

Ed ero disposta a tutto pur di restare nella tua cripta, nel tuo letto con te.

Ma tu nonostante mi desiderassi, nonostante il piacere che ti davo, mi hai mandata via.

Perché tu volevi di più del mio corpo caldo.

Tu volevi di più, tu volevi tutta me stessa, ed io non ero pronta a questo.

 

E quell'orribile lavoro così ' normale ' in quel fast food.

So che non volevi offendermi quando hai detto che avresti pensato tu a tutto.

Che dovevo venire con te.

Ma come sempre il mio stupido orgoglio, non avrei mai ceduto questo lo sai.

E nel retro in mezzo ai rifiuti ti ho costretto ad amarmi.Appoggiata alla fredda parete.

E quando hai cercato di baciarmi.

Di darmi un segno di affetto, come a dirmi non era solo una ' schifosa dannata scopata ' io ho rifiutato.

Ho girato il capo e tu hai accettato e ci siamo umiliati.

 

Al Bronze so cosa volevi fare, so che volevi ferirmi.

Ma ti è sempre riuscito male, non sei mai stato capace di affondare il coltello sino in fondo.

E ti confesso una cosa, lo desideravo anche io Amore.

Tu forse non sai quanto puoi essere sexy ed eccitante quando ti ci metti.

Ed adesso lo so che starai sorridendo ed inarcando il tuo maledetto sopracciglio ammiccando malzioso.

E forse ti starai mordendo le labbra.

Quanto adoravo quel tuo gesto così provocante.

 

Ed ancora tu dietro un maledetto commissariato che vuoi impedirmi di fare la cosa sbagliata.

Ma come sempre giusta per me.

- Lasciami andare ti prego -

Tu che mi dici

- No non posso. Io ti amo -

Ed io ti colpisco, non accetto la tua sincerità.

Ho paura del tuo amore immenso, è troppo grande per me.

- Ecco la mia ragazza -

Continui a sbattermi in faccia verità che io non voglio sentire.

E ti colpisco, e ancora e ancora.

Neanche questo riesco a perdonarmi.

Ho una sola scusante, so che è poco, che è niente ma io l'ho fatto perché come sempre dicevi la verità.

Ero la tua ragazza, sono la tua ragazza, sempre.

E avevo paura di ammetterlo, di sentirtelo dire, perché lo rendeva reale.

E mi rendeva vulnerabile.

 

Il giorno del mio compleanno, ero felice che tu ci fossi.

E non mi importava nulla di quel....non ricordo nemmeno il nome.

Io vedevo solo te, avevo occhi solo per te.

E si avrei voluto stare da sola con te quella notte.

Qui lo dico e qui lo nego però amore.

 

- Dimmi che mi ami -

- Ti amo -

- Dimmi che mi vuoi -

- Ti voglio, sempre -

Queste parole sono incise nel mio cuore Amore.

Non le scorderò mai. Mai.

Tu non puoi sapere, quanto mi abbiano reso felice, quanto adesso contino per me.

Ora che so, ora che ho capito.

Resteranno dentro me.

Anche se ti ho lasciato dopo, ma ti giuro solo con il corpo.

Mai con la mente.

Mai con il mio cuore e con la mia anima.

William non ti ho mai lasciato, da quel giorno nella tua cripta distrutta io sono stata sempre tua.

Non ti ho mai tradito. Non ho più voluto nessuno accanto a me.

C'eri solo tu per me.

 

- Lasciami sola, tu non fai parte della mia vita -

Questa frase amore non era per te, stavo male amore.

Ma non era rivolta a te.

Tu sei parte della mia vita nel bene e nel male.

Mai per un solo istante ho pensato che tu non ne facessi parte.

 

Al matrimonio di Anya tu mi dicevi che ero " raggiante ".

Che non mi avevi mai vista così " raggiante ".

Ma io lo ero anche con te raggiante, anche se non te l'ho mai dato a vedere.

Tu mi rendevi felice davvero.

Ed ero gelosa, davvero gelosa.

Non avresti dovuto tradirmi con Anya.

Lo so è tutta colpa mia, sono io che ho sbagliato, ti ho lasciato.

Mi hai fatto male però.

Non credevo di poter sentire ancora così dolore, come quando ho visto Angel con Faith.

 

Ma non avrei mai permesso ad Xander di farti del male.

Non avrei mai potuto perché io ti amavo.

E lo so in quel maledetto bagno, ho mentito.

Ho continuato a bluffare con me stessa e con te.

E ti perdono per quello che mi hai fatto.

Ho visto il tuo sguardo disperato e la tua richiesta di amore.

Povero amore mio, ingenuamente hai pensato che se mi avessi posseduta ancora io avrei ceduto.

Io avrei capito. Ma non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere, ed io non volevo vedere.

E adesso sono sicura che ti scioccherò amore, ma io credevo in te.

Ho sempre creduto in te.

Anche quel giorno in mezzo alla tua rabbia, in mezzo al tuo dolore io ho visto il tuo amore.

Ed ho creduto in te, ti ho allontanato quel tanto che bastava alla tua lucidità di farsi strada e di capire.

E tu hai capito e ti sei fermato.

E poi sei scappato via da me.

 

Tu non puoi sapere cosa è stato.

Non hai visto il mio sguardo perso.

La mia delusione e il mio dolore.

Quando sono venuta nella tua cripta e non ti ho trovato.

Sei andato via senza dirmi una parola, senza un addio.

Tu non puoi immaginare quanto ho sofferto e quanto mi sei mancato.

Allora non sapevo che eri andato via per me, o meglio sapevo che era per me, ma non per quello che immaginavo.

 

- Quindi mi darai ciò che voglio. Fammi tornare quel che ero. Così Buffy potrà avere ciò che merita. -

Eri andato a combattere per essere migliore, per essere l'uomo che io volevo.

Ma io ti volevo già, così com'eri amore.

Eri perfetto, perfetto per me.

E non ti avrei voluto diverso.

 

Capitolo XIII

BENEATH YOU

 

Folle, sei tornato folle da me, ma nella tua follia hai cercato comunque di aiutarmi.

- Buffy ...giù -

Ma io non prestavo attenzione alle tue parole.

Il tuo volto segnato dal dolore.

I tuoi capelli scomposti sulla fronte e non più di quel ridicolo colore che io adoravo.

La tua mano sulla mia guancia.

Quanto tempo è passato.

Guardavo le tue ferite.

Ed ero già cambiata.

- Tornerò -

Ho promesso ma sei venuto tu da me.

Mi spiace per Xander e per Dawn, ma loro non potevano capire.

Non potevano sapere quello che è stato tra noi.

Che la nostra danza era più complicata delle nostre parole e dei nostri gesti.

E ti ho seguito in quella chiesa.

Nell'ombra ti ho ascoltato piangendo.

Anche se non ho capito subito.

Io arrivo sempre tardi con te.

- Hey, hey, hey! Non mi toccare! Sono solo carne? Sono solo carne per te? Ti nutri di carne. Della mia carne. Nient’altro. Niente scintilla. Va bene. Carne allora. Resistente, però. Farla diventare dura. Soddisfare la ragazza. -

E tu piangi, e ancora mi dici verità che io non posso ascoltare.

- Giusto. La ragazza non vuole essere soddisfatta. Perché manca la scintilla. È un maledetto ingranaggio questo? -

- Sono andato a cercarla....La scintilla. Il pezzo...mancante, il pezzo mancante per essere completo. Perché tu non mi volevi....Dio non ci riesco. Non con te che guardi......Volevo poterti dare quello che meriti, e l'ho ottenuto. Hanno messo la scintilla dentro di me e adesso non fa alro che bruciare. -

E solo adesso io capisco.

Solo in questo momento vedo quello che Anya ha visto subito, appena ti ha guardato.

E ti chiedo ancora come.

- Era quello che volevi, no? Era quello che TU volevi, no? -

E ti chiedo il perché, stupida quanto sono stata stupida.

- Buffy, vergogna. Per quale motivo un uomo fa quello che non dovrebbe? Per lei, per appartenere a lei. Per essere il tipo di uomo che non.... per essere un uomo -

Si mi vergogno Amore, oramai non saprai mai quanto mi vergogni di me stessa oggi.

- E lei lo guarderà con il perdono negli occhi, e tutti saranno perdonati e amati. E lui sarà amato -

Si io ti perdonerò a patto che tu perdoni me.

Ed io ti amerò se tu riuscirai ancora ad amarmi dopo tutto questo.

- Va tutto bene, quindi, vero? ....Possiamo riposare ora? Buffy....possiamo riposare adesso? -

Si riposa Amore, adesso puoi finalmente riposare, veglierò io sul tuo riposo mio coraggioso guerriero.

Non permetterò più a nessuno, nemmeno a me stessa di farti del male te lo giuro.

 

- Un giorno. Un giorno lei te lo dirà -

Anche Cassie sapeva prima di me.

Ed aveva ragione, anche se troppo tardi perché tu lo credessi davvero, Io te l'ho detto.

Io ti amo.

 

Capitolo XIV

NEVER LEAVE ME

 

Piangevi li raggomitolato nell’ombra, piangevi per quello che avevi fatto e per quello che ti attendeva.

E mi guardavi con muto dolore sul viso.

- Fallo in fretta. Lui ha detto che l’avresti fatto –

Ed io non capivo ma intuivo. Io credevo in te e sapevo che non eri tu. Che tu non mi avresti mai fatto del male.

- Non lo so. Ti prego, non mi ricordo. Non farmi ricordare. Fallo così posso dimenticare un’altra volta! Ho fatto quello che volevi! -

Si amore tu hai sempre fatto quello che volevo sempre.

- Mi aiuterai…Puoi aiutarmi? -

Ed è così strano sentirti chiedere aiuto.

Ma tu lo fai a differenza di me che ho sempre preteso il tuo aiuto che ho sempre preso senza domandare.

Tu mi implori, mi domandi e come potrei io dirti di no?

Ed ho ancora una bugia per loro, già non mi smentisco mai vero?

Però tu lo sai questa è l’ultima che ho detto.

Perché dopo non ho più mentito e loro hanno visto quello che tu significavi per me.

- Non gli permetterò di stare in giro solo per aiutarlo. Penso che là ci fosse qualcosa, che parlasse con lui, che gli facesse fare delle cose -

Menzogne, io volevo solo proteggerti, volevo che nessuno più ti facesse del male.

Io volevo stare accanto a te.

- Ho ridefinito le parole dolore e sofferenza da quando mi sono innamorato di te -

- Come puoi dirlo? – che stupida risposta ti ho dato amore.

Però oggi ti capisco e sai? Anche io ridefinisco le parole dolore e sofferenza oggi che tu non ci sei più. E non so come sopporterò tutto questo. Io non sono forte come te.

- Tu mi hai usato. Tu odiavi te stessa e te la prendevi con me -

No ti sbagli, io mi odiavo e me la prendevo con te e si ti ho usato.

Ma non sapevo allora, non volevo saperlo che ti amavo.

E’ terribile non accorgersi delle cose sino a quando non è troppo tardi, ti lascia un vuoto dentro, una voragine che per quanto farai non riuscirai mai a colmare.

Come questo cratere davanti a me.

E in quello scantinato con te incatenato, ho capito. Mentre ti pulivo le ferite.

E’ stato in quel momento che la nuova Buffy è nata ed è ancora grazie a te amore.

Da questo momento Buffy ha smesso di mentire, di nascondere la sua natura e il suo lato oscuro.

Da adesso la tua Buffy non ti mentirà più e non mentirà agli altri.

- Ti sei davvero chiesta perché non riesci a farlo? Starmi lontana? Dopo tutto quello che ti ho fatto, alle persone che ti stanno accanto. Non è amore. Entrambi lo sappiamo…A te piacciono gli uomini che ti fanno soffrire -

No amore, tu non mi hai mai fatto soffrire, mai quanto io ho fatto soffrire te.

Però avevi ragione, non avrei mai potuto farlo, non potevo starti lontano.

Tu eri la mia forza, il mio coraggio, la mia coscienza.

Come si può stare lontani da quello che si è? Da se stessi.

- Tu hai affrontato il mostro dentro di te e l’hai combattuto. Tu hai rischiato tutto per essere un uomo migliore….e puoi esserlo. Lo sei. Tu potresti non vederlo ma io sì. Io credo in te, Spike -

Ecco la verità.

Sono troppo stanca.

So forse che questa è la nostra ultima apocalisse, non posso più mentirti.

Ho chiuso con le paure e con la preoccupazione su cosa penseranno i miei amici e gli altri.

Tutto passato, tutto alle spalle.

Ora ci sei tu e ci sono io e che nessuno si metta tra noi. Non questa volta.

Poi ti hanno preso ed io sentivo che mi chiamavi, sentivo il tuo dolore.

- Cosa ti fa credere che ci sarà sempre del bene in questo mondo? –

Ti ha domandato infido. E tu come sempre mi hai colpita con la tua verità.

- Lei. Perché lei crede in me -

Ma quanto ti ci è voluto per farmelo capire vero? Quanto ti ho fatto aspettare e penare amore.

Ma ora puoi essere orgogliosa di me, ti sono venuta a prendere. Non ti ho lasciato al buio da solo.

Sono venuta sino nelle viscere della terra per riportarti con me.

Ferito, dolorante e con quello sguardo incredulo che mi fissava.

Si ero lì per te. Solo per te.

Ora lo sai. Mai più ti lascerò, amore mai più.

 

Capitolo XV

THE KILLER IN ME

 

- Vieni da me – ti ho ordinato (io ordino lo sai non chiedo mai) e tu hai alzato il sopracciglio ed hai sorriso – in fretta – ho aggiunto e se vuoi proprio sentirtelo dire, si anche per me era un doppio senso, proprio come pensavi tu.

E ti ho steso come sempre, ma sei tu che me lo hai lasciato fare…come sempre.

E sono su di te ti tocco, mi preoccupo per te ed un brivido di nuovo. Sentire la tua pelle ancora.

Ma tu non vuoi, hai paura e ti fa male, starmi così vicino e non avermi. Tu non lo sai che sono già tua.

Mi stringi la mano e mi sorridi dolcemente ed io non posso non perdermi nel tuo sguardo.

 

E in quel covo di vampiri?

Quando ti hanno chiesto dove vivevi e tu hai cercato di descrivere la tua cripta.

- Confortevole – ho detto.

Si amore era davvero comoda, come casa per me.

E lo è stata per un po’.

E tu che sorridi e mi guardi.

Ma non lo vedi che io non mento più.

Che non mi importa più di niente se non di te?

 

Quando mi hanno detto che

- Tutte le decisioni che riguardano l’Ostile 17 sono nelle sue mani -

Ho tirato un profondo sospiro. Io sapevo cosa volevo.

Ti volevo di nuovo libero, libero.

In ognuno di noi c’è un potenziale killer, ma io sapevo che il tuo tu lo avevi combattuto e vinto.

E ti ho finalmente dimostrato quanto io credo in te amore.

 

E anche Giles, anche lui ho dovuto affrontare per te, e lo affronterei ancora.

Rifarei esattamente tutto quello che ho fatto.

Adesso gli affronterei tutti per te, senza paura e senza esitazioni.

Forse aveva ragione erano i miei sentimenti per te ad influenzare il mio giudizio.

Lui lo sentiva dalla mia voce, e pensava che su questa strada per me ci sarebbe stato solo dolore.

Ma lui non sa che il dolore è alle nostre spalle oramai. Che tra noi c’è solo amore adesso.

Lui non può saperlo che adesso la nostra danza è diventata un dolcissimo lento che ci avvicina l’uno a l’altro e ci fa sussultare e tremare.

Io conto su di te e tu su di me, si è così e sarà sempre.

 

Poi sono uscita con il preside, ma lui non era niente davvero.

Questo lo sai vero?

- Tu pensi che sogni ancora di una cripta per due e una palizzata bianca? Ho gli occhi aperti…. In ogni caso non mi è mai importato della palizzata. E’ dannatamente pericolosa -

Sai amore io la sogno ancora la nostra cripta per due ed hai ragione le palizzate sono dannatamente pericolose.

E non era vero che volevo che uscissi con altre ragazze (beh quando ti ho visto con Faith hai capito vero?)

E mi sei venuto a prendere in quel ristorante così normale, ed io sono stata felice.

Eri geloso e questo mi faceva sentire amata ancora da te.

E quella notte tu volevi lasciarmi, andartene.

Come avrei fatto senza di te?

- Dovrei trasferirmi. Lasciare la città prima che arrivi il momento –

- No tu devi rimanere – ero terrorizzata al solo pensiero che tu potessi uscire dalla mia vita ancora una volta e lasciarmi sola con loro.

- Adesso hai un altro combattente di demoni –

- Non è per questo che ho bisogno tu stia qui –

- E così? Allora perché? –

Adesso sei tu che sei lento amore, per una volta sei lento.

Ma non hai bisogno di correre, di inseguirmi e di tirarmi fuori verità tra mille bugie.

Io non mento più.

- Perché non sono pronta al fatto che tu non sia qui -

Ti ho guardato e tu mi hai fissato cercando di capire, ti sto spiazzando ed hai paura di soffrire ancora lo so.

 

E poi come la solita incoerente che sono ti faccio impazzire del tutto. Ma avevo solo paura tesoro, sapevo che solo tu mi avresti potuta salvare. Me lo avevi detto che da quel giorno ogni notte mi salvavi, ed io sapevo che avresti continuato a farlo per sempre.

E purtroppo avevo ragione amore.

E non dovevo dire a Wood della tua anima, perdonami.

Ma io volevo che tutti ti vedessero per quello che sei: L’uomo migliore per me.

 

- Io l’ho fatto per te. L’anima, i cambiamenti…è quello che volevi -

- Quello che voglio è lo Spike pericoloso. Lo Spike che cercò di uccidermi quando ci conoscemmo –

E tu mi fissi incredulo, sconvolto ed arrabbiato.

- Oh, non sai quanto sei vicina dal farlo tornare.-

- Non sono per niente vicina a lui –

E il nostro sguardo di fuoco, ma stiamo ancora danzando amore lo sai anche tu.

Mai ti sono stata lontana, mai a più di un pensiero da te.

 

E tu lo hai fatto, ancora.

Hai ancora fatto quello che volevo.

Ed eccoti di nuovo con quella tua camminata arrogante e il tuo sgualcito spolverino nero.

E sei bellissimo come sempre.

E sei tu che mi hai riportato indietro da quel posto.

Sei tu che hai lottato con un altro demone per riportarmi a casa da te.Ed io ci contavo. Io lo sapevo.

 

E tutti a chiedermi di prendere decisioni difficili di sacrificarmi.

Ma cosa ne sanno loro di sacrifici? Di decisioni difficili?

Loro non sono mai morti.

Non hanno mai dovuto uccidere chi amavano e vederli morire.

Tutti a dire che essere generali vuol dire questo o quello.

Ma quando loro sono stati generali?

E anche Giles, quando ha mai preso una decisione che volesse dire rinunciare a tutto?

‘ Lo squartatore ‘ lo chiamavano, perché? Perché era una persona buona e gentile?

Lui mi blocca in quel dannato cimitero mentre tu combatti per te stesso ancora una volta da solo.

Però sono corsa non appena ho potuto.

Piangevo disperatamente al pensiero che tu potessi essere morto.

Che tu potessi non esserci più, non vedevo nemmeno la strada davanti a me.

E ti ho guardato e sei pesto e sempre bellissimo.

- Spike? – sono incredula. – cosa è successo? –

E tu mi mostri che sei davvero un uomo migliore.

Non l’hai ucciso, lo hai lasciato vivere.

Amore tu non puoi immaginare, ma nel mio sospiro c’è tutto l’orgoglio della donna innamorata per il suo uomo.

Sono stata così orgogliosa di te in quell’istante.

- Spike è il guerriero più forte che abbiamo -

Si tu sei il mio campione amore.

E tutti devono saperlo.

E Giles che ancora cerca di farmi capire quanto sia giusto quello che volevano farti.

Ma loro non hanno la minima idea di quello che tu significhi per me oramai.

- Lui è vivo. Spike è vivo. Wood ha fallito -

Solo questo mi importa.

Che vadano tutti al diavolo con le loro teorie sul bene e sul male, loro non ne sanno un bel niente.

E gli ho chiuso la porta in faccia amore e il mio cuore insieme.

E’ finita.

In quel momento ho tagliato tutti i ponti che mi dividevano da te.

Non posso più perdonare o capire, non più con te vicino a me.

 

E nello scantinato, vederti nudo sul letto accanto a lei mentre ridevate mi ha fatto male. Un pugno allo stomaco.

- Ho capito che sarebbe meglio focalizzarmi su quello che sta accadendo qui intorno –

Ed era proprio vero.

Sei troppo bello e sexy per lasciarti andare in giro solo.

 

E dentro di loro stanno già preparando il loro ammutinamento.

La mia sorellina il Giuda che mi darà il bacio del tradimento ed io sarò ancora, come sempre sola.

Mentre attorno a me l’apocalisse incombe e nonostante tutto.

Nonostante loro io so che è la missione ciò che conta.

Questo vuol dire essere un generale.

Ed io lo sono con te al mio fianco.

 

Capitolo XVI

TOUCHED

 

- Non riesco a guardavi gettare via tutto quello che ….so di avere ragione. Ho solo bisogno di un po’…non riesco a rimanere qui e guardare lei guidarvi verso qualche disastro. -

Non posso guardarli più in viso, hanno tutti tradito, tutti vilmente hanno cancellato sette anni della nostra vita e tutto quello che c'è stato tra noi.

Ho fatto tanto per loro, ho rinunciato a tanto per loro.

Ho lasciato scivolare la mia vita basandomi sul loro giudizio e sulla loro opinione ed adesso guardali.

Nessuno di loro ha il coraggio di guardarmi in faccia.

Il tradimento oggi ha il loro volto, come la fedeltà e l'amore hanno il tuo amore.

- Allora non puoi rimanere qui. Buffy, io ti voglio bene, ma tu avevi ragione, Noi dobbiamo stare uniti. Tu non puoi farne parte. Quindi ho bisogno che tu te ne vada. Mi dispiace, ma questa è anche casa mia -

E sono incredula, proprio lei per la quale sono morta, per la quale avrei permesso al mondo di finire.

Proprio lei mi abbandona (e pensare che il The First aveva detto che sarei stata io a non sgegliere lei quando sarebbe stato il momento. Che beffa il destino)

Sono sola e cammino per le strade ormai deserte di questa città infernale e ti confesso una cosa, per un attimo non sai quanto sono stata sollevata.

Quanto mi sono sentita bene, serena ed in pace.

Per la prima volta non ero io a dover scegliere, a dover mandare a morte ad essere responsabile.

Passeggiando per le strae buie sono stata per pochi istanti solo Buffy, non la cacciatrice con tutto il peso del mondo sulle spalle.

Solo una ragazza che passeggia sulla Bocca dell'Inferno.

So che il mio Destino è già dietro l'angolo e mi insegue, ma per un attimo lasciami illudere. Lasciami riposare.

 

- Allora penso che abbiamo un indizio. Dov'è Buffy? -

Sono sempre il primo dei tuoi pensieri e delle tue preoccupazioni.

E adesso loro hanno il volto della menzogna.

- Lei adesso non è qui -

- Quando tornerà? - E tu hai già intuito.

- Mentre eravate via, ci siamo riuniti e abbiamo parlato di alcune divergenze che si erano create (ecco come lo chiamano il tradimento) e alla fine, dopo una lunga discussione, Buffy ha deciso che sarebbe stato meglio per tutti quanti noi se lei si fosse presea una pausa. Un attimo di respiro. -

Willow è nervosa e sa che è tutto finito tra noi. Io non perdonerò.

- Capisco (come sempre). Ti sei esercitata a recitare questo discorsetto vero? Così Buffy si è presa una pausa proprio nel bel mezzo dell'apocalisse ed è stata una sua decisione? -

- Beh l'abbiamo deciso tutti quanti -

Xander il solito vigliacco, perché questo sei adesso ai miei occhi e questo ricorderò di te, la tua viltà.

- Oh si l'avete deciso tutti voi. Voi patetici, patetici e ingrati traditori (Ecco come sempre la tua verità che fa male). Chi vi credete di essere? -

Sei disgustato ma loro non mi amano come te. Loro non mi vedono, non mi hanno mai vista come te.

- Noi siamo suoi amici. Noi vogliamo solo -

Ancora Willow che cerca di mentire a se stessa. Non siamo già più niente oramai.

- Oh questo è presuntuoso da parte vostra. Voi siete suoi amici e la tradite in questo modo? -

- Tu non capisci -

Giles, tu non capisci quanto Spike sia più avanti e migliore di tutti noi.

- Sai io penso di sì, Rupert. Tu eri solito essere il pezzo grosso vero? L'insegnante, pieno di saggezza. Adesso lei ti ha sorpassato e tu no lo mandi giù. Lei vi ha salvato la vita ripetutamente. Lei è morta per voi. Ed è in questo modo che la ringraziate? -

Sai amore ora che ci penso, nessuno mi ha mai ringraziata tranne te.

- Il tempo di fare discorsi è finito, cattivo ragazzo -

Tipico di Faith, ma tu sei il mio Big Bad, sei il mio cattivo ragazzo e nessun altro ti può chiamare così. Specie una Bad Girl come lei.

E ti batti, ti batti per me come sempre.

- Alla fine hai ottenuto quello che volevi, vero? Lei dov'è? -

Ed è questo che vuoi sapere, di questo ti importa. Di sapere dove sono amore.

Nella notte lentamente cammini e chiudi gli occhi tirando un profondo sospiro per sentirmi.

Per percepire il mio odore.

Io ti sto chiamando, ti aspetto da sempre.

E come sempre tu mi trovi.

- Eccoti qui -

E sei davanti a me.

- Ho saputo, ero là. Quella stronza. Quando tu sei in piedi lei è tutta sorrisi e riformazione. Nel momento in cui sei a terra, lei pensa solo a dare calci, non è così? Mi fa venire voglia di ...-

- Non è stata solo Faith. Sono stati tutti e non è che avessero torto. Ti prego vattene -

Ormai guardo la verità in faccia e non mi illudo più su tutti loro.

E tu come sempre non molli mai.

- Allora? Tu avevi ragione. Buffy? -

- Non mi sento di averla -

E sto davvero male adesso, il Destino mi ha raggiunta e la missione incombe nei miei pensieri.

- Tu non mi prendi in giro -

Dici fissandomi con la tua solita espressione attenta, ma io non posso prenderti in giro amore oramai ci ho rinunciato.

- E cosa significa questo? -

- Beh, tu non sei una che si arrende facilmente -

Sei tu quello che non si arrende amore tra noi due.

- Guardami - e mi compatisco un pò lo so.

- Tu eri la loro leader e lo sei ancora. Questo non è qualcosa a cui tu hai rinunciato. E' un qualcosa che loro ti hanno portato via -

- E qual'è la differenza? - Sono sempre lenta amore.

- Noi possiamo riprendercelo -

E non sai ma quel ' Noi ' detto da te che mi fissi con gli occhi più dolci del mondo mi fa sussultare e mi fa tornare in mente la nostra cripta per due.

 

Ed eccolo il mio Spike, l'uomo che anche nei momenti più terribili della sua e della mia vita, ha sempre una battuta ironica in bocca che mi rallegra.

- Non ho visto molto. Sono andato, ho colpito Faith un paio di volte e poi me ne sono andato -

- Davvero? Voglio dire, non che sia contenta - e vorrei mentirti, vorrei farti credere che mi dispiace ma sono contenta che tu lo abbia fatto per me.

- Dammi l'ordine e lei diventerà un'annotazione a piè di pagina nella storia. Lo farò sembrare un incidente doloroso -

- Essere Cacciatrice mi ha resa diversa ma è colpa mia e sono rimasta così. Le persone cercano sempre di avvicinarsi a me ma io...mi allontano. Dovresti saperlo -

- Mi sembra di ricordare un certo numero di avvicinamenti -

Oh perché non ti sono saltata al collo? Eppure era quello che volevo fare.

- Oh ti prego. Non siamo mai stati vicini. Tu mi volevi solo perché ero irragiungibile. -

Perché ti sto ferendo amore ti giuro non lo so. Forse ho solo paura, tutto sembra stia per finire. Tutto sta per finire sento la musica che volge al termine e voglio farla finire prima che lei finisca noi due.

- Tu pensi che si trattasse solo di quello? -

E ti ho fatto arrabbiare scusami.

- Per favore, non rinvanghiamo, il passato - ma io non ho fatto che vivere nel passato amore.

- Oh, no. Aspetta, ho canticchiato anch' io la tua misera canzoncina e penso di dover prendere il microfono per un pò -

- Tu sei insopportabile - Ecco come sempre la tua verità sbattuta in faccia all'improvviso, ma ora non mi arrabbio più perché so che è vero, lo sono.

- Grazie, questo mi è d'aiuto -

- Non sto cercando di incoraggiarti -

- Allora cosa stai cercando di dire? -

- Non lo so! Lo saprò quando finirò di dirlo. Qualcosa mi ha fatto incavolare e io.....irraggiungibile! Tutto qui. -

- Va bene. Allora sono raggiungibile. Io sono più che raggiungibile. Per favore posso dormire? -

Lo dico perché tanto so che non mi lascerai dormire sino a che non sarò di nuovo in pace con me stessa e forte come prima.

Ti inginocchi davanti a me e mi fissi e ti giuro i tuoi occhi non sono mai stati così grandi, intensi, profondi ed innamorati come in questo momento.

E sapessi quanto mi fanno paura, perché io lo vedo, lo sento.

- Devi ascoltarmi. Io sono rimasto in vita un po' più a lungo di te e ancor di più da morto. Ho visto cose che tu non potresti immaginare e ho fatto cose che preferirei tu non facessi. Non ho proprio la reputazione da filosofo. Io seguo il mio sangue che non scorre esattamente nella direzione del mio cervello per questo commetto tanti errori. Un sacco di storielle sbagliate. Un centinaio di anni e passa e c'è solo una cosa di cui sono sempre stato sicuro. Te. -

Mi sfiori la guancia ed io sono terrorizzata.

- Ehi, guardami. Non ti sto chiedendo nulla. Quando dico che ti amo, non lo faccio perché ti voglio, o perché non posso averti. Non ha niente a che fare con me. Io amo quella che sei, quello che fai, come provi a farlo. Io ho visto la tua dolcezza e la tua forza. Io ho visto il meglio e il peggio di te e ho capito in modo perfettamente chiaro cosa che sei. Tu sei un divolo di donna. Tu sei l'unica, Buffy. -

Ed io cosa posso fare amore? Cosa può fare una stupida donna innamorata e terrorizzata quando il suo uomo le dice queste cose? Può solo piangere ed io sto piangendo.

- Io non voglio essere l'unica - ma non è vero, io per te voglio esserlo come tu lo sei per me.

- Io non voglio essere così attraente e atletico. Ma abbiamo tutti delle croci da portare. Adesso riposati. Farò una controllatina prima dell'alba. Tu puoi decidere come vuoi. -

E sono sempre e solo Buffy per te. Sono sicura che se mandassi tutti al diavolo, tu saresti dalla mia parte e non mi lasceresti.

E questa è l'unica certezza che ho, ed anche se ho vissuto solo poco più di vent'anni anche io ti posso dire una cosa. L'unica cosa di cui sono sempre stata sicura sei Tu.

E non dirmi che non ti fa piacere sentirlo che il tuo ego non è alle stelle perché non ci crederei.

- Spike - e sono io che ti chiamo - Potresti rimanere qui? -

- Certo. Su quel congegno diabolico di tortura, una comoda poltrona. Per me andarà bene. -

- No intendo...qui. Vorresti abbracciarmi? -

Si ho bisogno di sentire il tuo calore, il tuo corpo accanto al mio.

Ho bisogno di sentirmi protetta e amata come non mai adesso amore.

E tu sei come sempre spiazzato dalla mia incoerenza. E come sempre non mi dici mai di no.

Mi abbandono nel tuo dolce abbraccio e mi faccio stringere e accarezzare da te. Ci fissimo e stiamo facendo i nostri ultimi giri di valzer.

Lo senti anche tu che la musica rallenta amore? Abbracciami più intensamente ti prego, prima che sia tardi.

Mi addormento pensando alla nostra cripta, a quello che avrebbe potuto essere e non è stato ed è tutta colpa mia lo so.

Mi coccoli e mi baci sulla nuca. Amore grazie di tutto. Grazie per essere qui, per esserci sempre stato, grazie di essere il mio diavolo di uomo.

 

Ora sono di nuovo la Cacciatrice e vado nella tana del Lupo a prendermi quello che è mio.

Adesso è la missione ciò che conta, ed io sono di nuovo pronta, sono di nuovo forte.

Ma tu sei in ogni mio gesto, in ogni mia parola e pensiero. Ormai sei dentro di me, parte di me.

E andiamo sino in fondo alla nostra lenta e disperata danza.

Mentre l'apocalisse ormai incombe e la fine si avvicina.

 

Capitolo XVII

END OF DAYS

 

Un fallimento di Faith e guardali tornano tutti da me come pecore smarrite e spaurite.

Sono di nuovo il leader adesso, ma per me non ha lo stesso significato di prima.

Loro non contano più come prima.

Scendo le scale lentamente e tu sei davanti a me e sono imbarazzata quello che c'è stato tra noi questa notte è stato profondo, intenso e davvero sconvolgente.

- Tesoro, sei a casa -

Sembri un marito che torna a casa dalla sua donna ed così che mi sento per un momento solo però, poi la Cacciatrice testarda che è in me riaffiora.

- Ce l'hai fatta. Hai completato la tua missione, hai trovato il ' Sacro Graal ' o qualunque accidenti sia quella cosa -

E sorridi.

- Per il momento la chiamiamo solo falce. Ti piace? -

- Beh, appuntita e di legno non è esattamente il look che voglio conoscere a fondo ma ha dello stile. Capisco perché una ragazza scaricherebbe un ragazzo per una di quelle - sei arrabbiato lo so.

- Mi dispiace -

- Non importa. Sei tornata, è tutto perdonato. E riguardo la scorsa notte...è stato solo un guasto tecnico. Una magra consolazione da parte dell'abitante dello scantinato. Non facciamone un affare di Stato. -

Hai paura, Amore quanta paura hai, molta più di me.

- Fantastico! Ho un lavoro da fare - E cerco di sfuggirti.

- Oh, sì. Un'altra missione solitaria, certo -

- Si, è così -

- Va bene. Non devi stizzirti -

Ma lo sei anche tu.

Perché non sono queste le cose che vorremmo dire, e non sono quelle che i nostri occhi stanno dicendo.

- Io non sono stizzita. E cosa vuol dire stizzita? Non è nemmeno una parola. -

- Va bene, va bene. Una grande missione segreta. Va bene. -

- Non è segreta. Beh, voglio dire, lo è ma è questo lo scopo della missione. Scoprire un segreto. Questo aggeggio è stato dimenticato da ... non lo so nemmeno. Insomma, qualcosa inerente un sepolcro in un luogo sconsacrato. Ecco cosa devo fare. Ho bisogno di scoprire che cos'è e perché c'è l'ho io.

- E quello è l'aggeggio che il predicatore era così ansioso di tenere lontano dalle tue grinfie? -

- Esatto.-

- Beh, forse farò una visitina al vigneto quando ci andrai, per assicurarmi che lui ti stia alla larga. -

- Grandioso.-

- Okay. -

Eccoci di nuovo alle solite a giocare a nascondino, ma non è più tempo amore, io non posso più giocare con te. Non più.

E non puoi scappare adesso. Ti corro dietro e ti fermo e sono arrabbiata, perché non lo so.

Ora che avresti dovuto dirmi le cose che mi hai sempre detto e che io non volevo ascoltare.

Oggi che mi potevi chiamare amore ed io avrei ceduto, sarei caduta ai tuoi piedi

(ricordi la canzone che ballavo quando per la prima volta i tuoi occhi si sono posati su di me? Stupido, stai facendo una cosa stupida adesso)

- Sei un idiota! -

- Sono cosa? -

- Sei un'idiota, una testa di rapa e tu sei stizzito! -

- Sei del tutto impazzita? -

- La vedi questa? Questa a dir la verità potrebbe aiutarmi a combattere la mia guerra. Questa potrebbe essere la chiave di tutto. E la ragione per cui c'è l'ho in mano è merito tuo. Merito della forza che mi hai dato la scorsa notte. Sono stanca di stare sulla difensiva e dei strani segnali confusi. Sai una cosa? Per quello ho Faith. Vuoi la verità, va bene? Non so cosa provi riguardo la scorsa notte ma io non—

- Sono terrorizzato. -

- Da cosa? -

- La scorsa notte è stata ... Oddio, sono un'idiota. Non posso farlo. -

- Spike…-

- E' stata la notte più bella della mia vita. Se ti prendi gioco di me, sarà meglio per te che tu non usi questa cosa perché io non riuscirei a sopportarlo. Per te potrebbe non significare molto ma—

- Ti ho appena detto di sì. -

- Si, ho sentito ciò che hai detto ma ... io vivo da una maledetta eternità, Buffy. Ho fatto di tutto. Ho fatto delle cose con te che non riesco nemmeno a pronunciare ... ma non sono mai stato così vicino ... a qualcuno. Tanto meno a te. Fino alla notte scorsa. Tutto quello che ho fatto è stato tenerti stretta, guardarti dormire ... ed è stata la notte più bella della mia vita. Quindi, sì, sono terrorizzato. -

- Non devi esserlo. -

- Tu eri là con me? -

- Sì. -

- Cosa significa? -

- Non lo so. Dovrebbe significare qualcosa? -

- No, non adesso. -

- Forse quando...-

- No, lasciamo perdere. -

- Okay. -

- Saremo degli eroi.-

 

Si tu sarai il mio eroe amore, e ora te lo dico per me quella notte abbracciata a te ha significato TUTTO e quando dico TUTTO voglio davvero dire TUTTO.

Ed cerco di illudermi sul domani, ancora voglio bleffare con il mio destino, con il nostro destino e ti dico ' forse quando....' ma tu come sempre sei più saggio di me e sai che è meglio non dire quando davanti a noi non c'è domani. Si rischia di restare per sempre ancorati al passato e tu non vuoi questo per me ora lo so.

 

Ed ora la nota dolente, la mia colpa più grave ed il mio tradimento.

Di cui non potrò mai mai pentirmi abbastanza in tutta la mia vita.

Si ho baciato Angel, lo ammetto e non sapevo che tu eri lì che mi guardavi con il cuore in pezzi e con occhi delusi, addolorati di chi è stato tradito.

Ma avrei dovuto.

Dio avrei dovuto sapere che non mi avresti lasciata sola, che mi avresti seguita anche in quel tempio per assicurarti che non mi accadesse nulla.

Spike non posso dirti nulla solo mi dispiace con tutto il cuore.

E tu sai quanto per me sia difficile.

 

Ma era solo ricordo, nostalgia era un Addio. Gli stavo dicendo addio. Glielo dovevo perché oggi chiudo con il passato oggi si apre il futuro davanti a noi per quanto breve questo sarà. E' tutto nostro, solo nostro.

E di queste notti che ci separano dalla nota finale della nostra danza io ricordo ogni parola, ogni gesto, ogni tuo sguardo. Non dimenticherò mai.

 

- Allora… dov’è l’ alto , oscuro e con la fronte spaziosa?

- Lasciami indovinare. Puoi sentire il suo odore.

- Sì, quello e anche il fatto che ho usato le mie intense palle degli occhi da vampiro per vederti baciarlo.

- Era… un saluto.

- La maggior parte delle persone non usano le loro lingue per dire ciao. Oh, suppongo che lo facciano ma...

- Non c’erano lingue. A parte questo, se ne è andato.

- Oh, ha fatto un salto qui solo per una cosa veloce, allora?

- Bene, bene! Non ho ascoltato abbastanza fesserie di vampiri gelosi per una notte.

- Mette i tacchi, lo sai.

E sapessi quanto mi ha fatto ridere il tuo disegno, davvero somigliante.

- Sai cosa, uno di questi giorni chiuderò voi due in una stanza e vi lascerò combattere.

- Nessun problema a questo punto.

- Potrebbe esserci olio di qualche tipo coinvolto …

- Dov’è il gingillo ??

- Il gin-che?

- La collana carina che il tuo dolce-orsetto ti ha dato. Quello con tutto il potere. Credo che ora sia mia.

- Come l’hai capito?

- Qualcuno con un anima ma più che umano? Angel aveva in mente di indossarlo. Questo significa che io sono il partito qualificato.

- E’ instabile. Non sappiamo...

- E poi avrai bisogno di qualcuno forte che lo indossi. Hai intenzione di darlo ad Andrew?

- Angel ha detto che l’amuleto deve essere indossato da un campione.

Hai abbassato il tuo sguardo e ritirato la mano.

Se non sei tu il mio campione mi chiedo chi può esserlo.

- Sono stato chiamato in molti modi nella mia vita

E il tuo dolce sorriso.

- Faith ha ancora la mia stanza…

Ti sto provocando lo ammetto, ma adesso non posso più fare a meno delle tue braccia, non posso più dormire da sola adesso.

- Beh, non starai qui! Non puoi comprarmi con dei gingilli luccicanti e dolci parole. Hai avuto il respiro di Angel. Non ti permetterò di colpirmi avanti e indietro come una palla da calcio. Ho il mio orgoglio, lo sai.

- capisco.

- Chiaramente non hai capito, perchè tutta la storia di “avere il mio orgoglio” era solo una farsa.

- Oh grazie Dio

E questo grazie veniva dal mio cuore, non ce l'avrei fatta a salire quelle scale.

Ancora un attimo e credo che ti avrei implorato in ginocchio, immagino già la tua faccia e il tuo sorriso soddisfatto.

Ma il tuo amore è più forte ed ha ceduto prima tu.

- Non so cosa avrei fatto se fossi salita su per queste scale.

E dici quello che io penso, ormai tra noi non ci vogliono più parole.

Non servono più.

Sono di nuovo abbracciata a te e sono felice.

 

Adesso ho un piano ed è lui il The First in persona che me lo ha sussurrato nella notte.

E so che vinceremo, che loro vinceranno, io ho perso. Ho perso tutto e lo so.

 

E' di nuovo notte, la nostra ultima notte. I giorni a nostra disposizione sono finiti, ed io sto pensando, e alla fine so cosa devo fare e vengo da te.

In piedi uno di fronte all'altra. Questa notte ci ameremo.

Io ti amerò come mai ho fatto sino ad ora.

Sarò tua completamente come tu sarai mio.

E ti sto chiedendo disperatamente di amarmi di far durare più a lungo possibile questa musica che ormai ha finito le sue note.

Ancora un attimo di felicità rubata amore ed è già tanto per due che come noi a quest'ora dovevano già essere polvere da molto tempo.

Fammi ballare ancora amore ti prego, ancora una volta tienimi stretta a te e dimmi che mi ami, basta che mi guardi ed io capirò.

Non devi dirmelo perché io lo so già.

Lo so da sempre.

Su ancora un giro amore, ancora una volta ti prego.

Prima che la notte finisca prima che il giorno ci divida per sempre.

 

Capitolo XVIII

CHOSEN

 

Con tutto il potere che ho non riesco a fermare il tempo, non riesco ad impedire che il Sole sorga e che il nostro destino si compia.

Attraverso i corridoi abbandonati della scuola, gli attraversiamo tutti.

Quanti ricordi di quello che ero, di quello che eravamo.

E adesso cosa siamo?

Quando ci siamo allontanati, quando la vita ci ha separati?

Quando e perché è finita tra noi?

Le cose non durano per sempre a volte questa è la verità.

Prima o poi finiscono, e spesso non si capisce nemmeno il perché e quando finiscano.

E fianco a fianco camminiamo incontro alla nostra fine, consapevoli che non ci sarà più ritorno.

Ognuno reciterà la parte per cui è stato scelto e poi tutto sarà finito.

Ed io sto già lentamente morendo ancora una volta.

Nella caverna ci guardiamo per un attimo, fianco a fianco sino alla fine del mondo.

Hai mantenuto la promessa e questa volta mi salverai.

 

Un incantesimo e il mio potere cresce e si diffonde.

E combattiamo ancora una volta per evitare che il mondo finisca, ma ne è valsa davvero la pena?

Io sento che il mio mondo è già finito.

Sta finendo con te.

Ma combatto perché è giusto, perché è la missione.

E il nostro sangue si mischia alla polvere e alla morte.

Sono trafitta, ma non sento dolore, non è nulla se lo paragono a quello che sento in questo preciso istante.

E poi la luce, che viene da te.

Tu sei luce, la tua luce dentro brucia e mi abbaglia.

Ed io ti vedo, e so che ti ho sempre visto.

- Oh, cazzo. - sei sempre tu anche nei momenti più tragici.

- Buffy. -

- Spike! -

- La sento, Buffy. -

- Cosa? -

Non fissarmi così amore, fa già troppo male sapere che sto per perderti.

- La mia anima. C'è davvero. Punge anche un po'. -

- Avanti, vai!. -

E pensi sempre a me.

- No! No, hai fatto abbastanza! Puoi ancora...-

Mi illudo, ma mento perché io so già.

- No, tu li hai battuti. Ora tocca a me far pulizia. -

Il mio finto modesto amore.

Tutto crolla attorno a noi, è destino amarci in mezzo alle macerie.

- Devi muoverti dolcezza. Credo di poter dire che la scuola sia sospesa per questa dannata estate.

- Spike! - ma io non posso, non voglio lasciarti.

- Davvero! Devo farlo.-

La tua mano che si alza verso di me ed io che la prendo tra le mie.

E bruciamo amore, stiamo bruciando, ma io non sento nulla.

Io, tra le lacrime, riesco solo a vedere il tuo volto, il tuo bellissimo volto e il tuo sguardo immensamente dolce e innamorato.

- Ti amo. -

Ecco finalmente il mio cuore ha parlato, finalmente la ragione ha perso.

Niente più dubbi, niente più segreti e bugie.

Niente più cose non dette amore.

- No, non è vero. Ma grazie per averlo detto. Ora va! Voglio vedere come finisce.-

Dio anche adesso pensi a me, pensi a non legarmi al tuo ricordo ma è inutile amore io sono legata a te per sempre con il nodo inscindibile dell'amore.

La danza è finita le luci si spengono io non sto più ballando e so che non ballerò mai più in vita mia.

Perché io posso ballare solo con te amore.

 

Ma tu vuoi che vada, che viva per te, come già una volta mi avevi detto amore.

Ed io stupida ci casco e corro, corro e inseguo una vita che in realtà mi sto lasciando alle spalle.

Davanti a me solo una lenta e solitaria agonia.

Ma mentre corro io non lo so ancora, quanto farà male, quanto sarà doloroso.

E il tempo non rimarginerà la ferite che tu hai aperto nel mio cuore.

Il tempo non allevierà il mio dolore.

 

Ed eccomi qui adesso

Sola davanti ad un cratere che è la mia vita, che è il mio passato.

Qui nella sepolta Sunnydale lascio la mia vita, il mio cuore e il mio passato.

Lascio me stessa.

 

- Non capisco. Chi ha fatto tutto questo?

- Spike.

Solo questo riesco a dire loro.

E sto scivolando giù come il cartello ' Welcome to Sunnydale ', ed è il terzo che abbatti amore questo lo sai?

Alla fine di tutto? Cosa mi resta?

Niente, solo polvere e dolore.

E sono SOLA, come mai in vita mia.

E davanti a me cosa c'è? Il nulla.

Cosa ne faccio di questa vita ' normale 'adesso senza di te?

Ti odio per questo e odio me stessa per non essere rimasta lì con te.

Addio amore, addio mamma addio giorni andati, nella mia testa adesso sento solo l'ultima canzone ed è per te.

Amore mio solo per te e per me, tutto il resto è niente adesso.

 

GOODBYE TO YOU

Of all the things I've believed in

I just want to get it over with

Tears form behind my eyes

But I do not cry

Counting the days that pass me by

I've been searching deep down in my soul

Words that I'm hearing

are starting to get old

It feels like I'm starting all over again

The last three years were just pretend

And I said,

Goodbye to you

Goodbye to everything I thought I knew

You were the one I loved

The one thing that I tried to hold on to

I still get lost in your eyes

And it seems that I can't live a day without you

Closing my eyes and you chase my thoughts away

To a place where

I am blinded by the light

But it's not right

Goodbye to you

Goodbye to everything I thought I knew

You were the one I loved

The one thing that I tried to hold on to

And it hurts to want everything and nothing at the same time

I want what's yours

and I want what's mine

I want you

But I'm not giving in this time

Goodbye to you

Goodbye to everything I thought I knew

You were the one I loved

The one thing that I tried to hold on to

The one thing that I tried to hold on to

And when the stars fall

I will lie awake

You're my shooting star

 

E un amaro sorriso spunta dalle mie labbra, perché so cosa ho perso e cosa non sarà mai e sarebbe potuto davvero essere.

E spero che da qualche parte prima o poi io e te ci rincontreremo e riprenderemo la nostra stupenda e innamorata danza.

Buonanotte amore mio, mia stella cadente. Addio.

 

Capitolo XIX

WHERE DO WE GO FROM HERE?

 

No, non ho dimenticato nulla della mia vita.

Quello che è stato omesso, lo è stato perché non era importante, e solo adesso con il senno di poi lo capisco. Come invece alcune cose che avevo rimosso ieri, oggi sono tornate ad impossessarsi della mia mente e si sono fatte strade tra i miei ricordi.

Questa annotazione è scritta in cima alla pagina del nuovo diario che sto iniziato adesso.

La mia nuova vita.

Oggi parto per Roma con Dawn, con gli altri è tutto cambiato.

Il primo ad andarsene è stato Giles, e se devo dire il vero mi sono sentita un po’ sollevata. Non potevo più guardarlo senza pensare che aveva cercato di uccidere .....preferisco ricordarlo come era prima di tutto.

Willow e Kennedy se ne sono andate in Brasile, ma tanto non avevamo più niente da dirci. Xander è in Africa, non mi manca.

Mentre Andrew, da non credersi seguirà le orme di Giles per diventare Osservatore.

Scherzi della vita.

 

Seduta nella impersonale e fredda Hall di questo aeroporto attendo il mio futuro, pieno di promesse.

Almeno questo è quello che leggo sul viso di Dawn, già anche con lei le cose sono cambiate. Non riesco a dimenticare, oggi non riesco più a perdonare, e il mio cuore è più freddo e solitario.

Mi manca ma non ne parlo mai, non lo nomino mai.

Gli concedo adesso tutto il rispetto, la riverenza e l’amore che in vita non ho saputo dargli e confessargli.

Sorrido lievemente guardando le ali lucenti dell’aereo che mi porta lontano da lui e dalla mia vita.

Perché adesso io sono solo Elizabeth Ann Summers, e nulla più. Non sono la prescelta, non ho una missione e posso fare tutto quello che voglio. Ma io adesso vorrei essere La Cacciatrice, la SUA cacciatrice, vorrei continuare la mia missione accanto a lui.

Aveva perfettamente ragione mia madre quando diceva che bisogna stare attenti a ciò che si desidera perché può avverarsi.

Sospiro profondamente fissando la luce che si riflette dalla grande vetrata. ‘ Luce ‘ oggi la mia vita è solo luce. Quanto mi manchi ‘ Oscurità ‘, quanto vorrei tornare a impregnarmi della tua nera vischiosità e sensualità. Della tua umanità.

 

- Allora Buffy andiamo? Hanno chiamato il nostro volo – la voce squillante di Dawn, come una ferita alle mie orecchie mi riporta alla realtà.

- Si andiamo – attraverso lentamente il corridoio che mi porta a quell’aereo. Nessuno è venuto a salutarci, non c’è più nessuno qui per noi.

Angel? ….una telefonata. L’ho chiamato io, ma era solo per… per non sentirmi così sola.

- Ciao come stai? -

- Bene. tu? –

- Anche io –

Ho ripreso a mentire, ma tanto non c’è più chi può smascherarmi adesso.

- Sono contento che tu ce l’abbia fatta -

C’è tristezza nella sua voce. Forse sente, il sangue che ha bevuto da me ci unisce.

Sente che in realtà non ce l’ho fatta. Che sto lentamente affondando nella mia normalità.

Porgo il biglietto alla hostess e sorrido, un bel sorriso metallico e falso. Quello che mi è sempre riuscito meglio.

Prendiamo posto nell’aereo e poco dopo decolliamo.

Addio Sunnydale, addio …….sospiro guardando dal finestrino e mi illudo che starò meglio.

 

 

Una busta gialla, leggermente sgualcita.

Nessun mittente.

- Chi l’ ha portata? –

- Non lo so –

Uno strappo e un oggetto lucente rotola sul pavimento.

- L’ amuleto – Angel sembra perplesso.

Comincia a brillare e roteare……un leggero vortice di polvere nera.

Un urlo terribile e …

- Spike? -

Angel sembra annichilito e preoccupato.

- Cosa? Cosa diavolo succede? Dove ….-

Ansima e sembra confuso.

La chioma bionda di Harm spunta dalla porta socchiusa e un sorriso le attraversa il viso da parte a parte.

- Blondie Bear? –

 

Il destino rimescola nuovamente le carte.

E nella nostra testa una sola domanda ….’ Dove andiamo da qui adesso? ‘

 

Capitolo XX

JUST REWARDS

 

Un ringhio la corsa contro Angel ….

- Cosa mi è accaduto? –

- Non sono un dottore ma credo tu sia un fantasma Spike –

La voce sempre dolce di Harmony, quando parla al suo Blondie Bear.

Angel ancora scosso raccoglie l’amuleto dal pavimento e lo fissa.

- Qualcosa che ho dato a Buffy prima ….-

Spike sembra ricordarsi, e il suo viso si contrae in una smorfia frustrata e disperata.

- Lei è….-

- Lei sta bene –

- ….lei dov’ è …voglio vederla, voglio parlarle…. -

- E’ difficile –

- Tu non puoi nasconderla a me –

- Lei non è mia …..o tua -

- Tu non sai cosa abbiamo avuto -

- Tu non l’hai mai avuta –

- Più di te, tu poncy –

Spike è ferito, non è mai stato sicuro dei miei sentimenti. Ha sempre pensato che amasse Angel.

- Devo essere all’inferno…..-

- No è Los Angeles, ma molta gente commette questo errore –

Lorne sorride divertito alla scena.

- Era in Europa l’ultima volta che l’ho sentita –

Angel prova un piacere sottile nel tormentare Spike.

La sua mascella si contrae e la sua frustrazione cresce.

- Ricordo la luce e la mia anima che brucia….-

- Anima? Tu hai un’anima Spike? – Wes incredulo fissa Angel

- Questo Angel non me lo avevi detto –

- Ehm…non mi è sembrato un particolare importante –

- Ah già…ti brucia l’idea che ci sia al mondo un altro vampiro che fa parte del tuo club esclusivo di vampiri con l’anima. Beh io la mia me la sono andata a cercare e ho lottato per riaverla. Per lei…- sospira profondamente.

- Tu non sei nel mondo …..casper –

Angel arrabbiato e forse impaurito lo fissa con disprezzo e cerca di ferirlo.

 

Ho messo il mare tra noi per non pensare, invece sto peggio. Mi manca ancora di più.

Londra la sua città, non ho avuto il coraggio di andarci. Ma anche qui a Roma nulla è cambiato. E’ un pensiero fisso. Il suo sguardo adesso mi perseguita.

E il calore della gente, lo scorrere lento dei giorni sereni e tranquilli: Normali (quanto odio questo aggettivo adesso) mi uccide. Ho bisogno di azione, ho bisogno di sfogare la mia rabbia, il mio dolore.

Così alla fine non ho resistito ho detto a Dawn:

- Mi spiace Dawn io devo tornare. Devo continuare a fare quello che so fare meglio, quello che devo fare: La Cacciatrice -

Dawn mi ha guardata incredula e come al solito non ha capito, ma adesso non me la prendo più. Ho avuto nella mia vita, la fortuna di incontrare chi mi conosceva meglio di me stessa. Chi mi capiva ancora prima che io capissi.

Ho fatto le valige e dopo un rapido abbraccio, ma ero già distante, sono andata via.

 

‘ Si avvertono tutti i passeggeri che atterreremo a Los Angeles tra quindici minuti. Siete pregati di allacciarvi le cinture di sicurezza e di restare ai vostri posti…..’

Sono tornata e devo ricominciare tutto da capo.

Attendo pigramente appoggiata alla parete della hall, che vengano a prendermi.

- Ciao Buffy -

- Ciao Wes – un sorriso di comprensione reciproca.

Un lieve abbraccio e poi il silenzio sino all’automobile.

- Come è andato il viaggio? –

- Bene grazie – un attimo di esitazione.

Lo guardo di sott’occhi, sa che sto per domandarglielo.

Posso leggerglielo nelle mani un po’ sudate, in questo non è cambiato e nel suo modo di guardarsi in giro.

- Come sta? -

- Bene – bofonchia tra i denti e c’è qualcosa che non quadra.

Qualcosa che non mi convince, ma oggi sono troppo distante per domandare, per darmi la pena di sapere.

- Come mai non sei rimasta in Europa? Hai sempre desiderato andarci….e adesso dopo appena…due mesi ritorni? –

- Beh….non era poi così eccezionale e mi mancava…..- esito e nella mia mente l’immagine del cratere – qui –

- Ah – mi guarda di sott’occhi e sembra ansioso e un po’ a disagio.

- So che Angel adesso è alla ….- cerco di ricordare il nome della società.

- Già –

- Non mi piace, questa storia non mi piace per niente Wes –

- Si lo so….e se devo dirtela tutta….nemmeno a me –

- Buffy posso farti una domanda? –

- Si – lo guardo stupita e aspetto.

- E’ vero che Spike – sentire il suo nome mi procura un lieve sussulto e tremore delle labbra.

- Beh….aveva anche lui l’anima? –

Annuisco e dentro di me il dolore si fa intenso.

- Oh e come…..-

- E’ andato a cercarsela….per me – sospiro profondamente – ha avuto la ricompensa per la sua testardaggine e per…..il suo amore –

Lo dico in un sussurro e ci è voluta tutta la mia forza per non scoppiare in lacrime.

- Già….- Wes sospira – scusami -

- E di cosa? Era ora che qualcuno mi chiedesse di lui. Dopo che è….- non riesco a dirlo ancora

- Nessuno mi ha chiesto più di lui…come non fosse mai esistito. E invece lui c’era. Lui era qui. E’ sempre stato qui accanto a me. –

Wes mi sta osservando confuso e solo adesso si rende conto e capisce. Ho la stessa espressione frustrata e disperata di Spike. Ora sa anche perché Angel ha paura.

- Si capisco – la macchina si ferma davanti ad un palazzo. Sulla targa sono vergate in nero le iniziali della compagnia W&B.

- E’ qui che? –

Wes annuisce. Entriamo nell’androne immenso e ci dirigiamo alle ascensori.

Tutti gli impiegati in giacca e cravatta mi guardano curiosi.

- Sanno chi sei – mi sussurra all’orecchio Wes.

Ed io mi sento di nuovo la Cacciatrice.

 

Capitolo XXI

UNLEASHED

 

Siamo l’uno di fronte all’altra.

Non è cambiato è sempre bellissimo e triste ‘ ma i vampiri non cambiano…tranne uno ‘ mi dico con un lieve sorriso melanconico.

- Ciao Angel – e in quel saluto, in quella frase una parte della mia vita.

- Ciao Buffy – un tremito nella sua voce e per un attimo siamo vicini.

Il tempo non può cancellare quello che è stato. Ma è solo il battito d’ali di un ricordo, che subito svanisce. Siamo distanti e niente potrà mai colmare la nostra distanza.

- Allora come mai hai deciso di tornare Buffy? -

- Lo sai – dico stancamente lasciandomi cadere sulla poltrona davanti alla sua grande scrivania.

E sono in questo momento comincio a guardarmi intorno.

L’ufficio è molto, troppo grande e le vetrate sono immense. Il vetro speciale di cui mi ha parlato Wes.

Tanto lusso e sfarzo. I miei occhi si posano nuovamente su Angel e mi rendo conto che mi sbagliavo.

E’ cambiato. Vestiti firmati, auto di lusso (come quella con cui Wes è venuto a prendermi all’aeroporto). E quella sicurezza, quella spavalderia che solo il denaro e il potere danno.

Non è più il mio Angel. Quello che ho davanti è qualcosa di nuovo…e ancora non so se mi piace quello che sto guardando. E soprattutto mi chiedo se saremo ancora alleati o nemici.

- Cosa c’è? – mi sta fissando attentamente.

- Non lo so ancora – rispondo sinceramente e un guizzo nei miei occhi gli dice che la sfida è iniziata che la Cacciatrice con il suo istinto quasi infallibile è tornata.

- Ah – si passa ripetutamente la mano sotto il mento.

- Non mi piace questo posto ….-

- Immaginavo sarebbe accaduto – sospira pesantemente lasciandosi andare sullo schienale della sua poltrona.

- Allora lo senti anche tu – quel gelo, quel vuoto che avevo dentro adesso lo sento attorno. ’ No questo posto non mi piace ‘.

- Buffy ascolta a volte nella vita bisogna fare dei c….-

- Compromessi? – sorrido ironicamente interrompendolo – Sì, ma io non sono tipo da compromessi –

e per un attimo quel suo sguardo deciso e risoluto mi attraversa la mente. Neanche lui era tipo da compromessi.

Adesso è lui che mi sta osservando e sente il peso del confronto. Come lui lo aveva sentito per tutto il tempo che è stato con me. Ha sempre dovuto confrontarsi con il mio Vampiro perfetto. E adesso che è morto, la nemesi.

- Si lo so – sorride lievemente, anche lui ricorda – allora immagino che non vorrai accettare la mia proposta di restare qui? -

- Già. Io sono sempre quella che la notte si aggira solitaria per i cimiteri, con vestiti inappropriati e con in tasca un paletto di benvenuto –

- E’ vero – ci sorridiamo, ancora il ricordo tra noi.

- Allora …-

- Arrivederci Angel – non voglio dirgli addio. E’ l’ultima cosa che mi lega a lui. E’ l’ultimo pezzo di passato che mi resta.

- Arrivederci Buffy – ma entrambi sappiamo che è solo un’illusione momentanea.

Si alza e gira attorno alla scrivania. Siamo vicini eppure lontani.

Mi giro e mi avvio alla porta, poi mi fermo come ripensandoci.

Torno a guardarlo e gli vado incontro. Lo abbraccio.

- E’ stato bello rivederti Angel – sussurro piano.

- Anche per me Buffy – e c’è un qualcosa tra noi. Il nostro legame non si è spezzato, e forse non si spezzerà mai.

Un’ ultimo sguardo e poi esco.

Appena la porta si chiude un senso di vuoto ma anche di leggerezza mi coglie. Sono libera, sospiro e mi avvio per il corridoio.

- Addio Buffy – sussurra alla porta chiusa e anche lui è libero.

- Ma che bella scena romantica – la sua voce tagliente e forse un po’ sofferente lo fa sussultare.

- Spike – Si fissano.

- Allora a quanto pare…tutto si ripete – sospira e distoglie lo sguardo fintamente indifferente.

- No Spike, il passato non può tornare – e fissa ancora la porta chiusa.

- Già – e nella voce di Spike c’è amarezza e rimpianto.

Quanto avrebbe voluto stringermi, dirmi che era tornato…ma poi era tornato davvero e per quanto?

- Non sarò mai libero – mormora tra se fissando anche lui la porta chiusa.

- Cosa hai detto? –

- Niente….hai ragione il passato non può tornare –

Entrambi tacciono persi nelle loro riflessioni.

Faccio scivolare gli occhiali da Sole a coprirmi gli occhi. E mi guardo intorno…..tra poco sarà il tramonto.

Fermo un taxi – al più vicino cimitero per favore –

Il tassista mi guarda un po’ perplesso.

- Sicura Signorina? È quasi il tramonto? -

- Si lo so – l’auto si muove e la mia vita, il mio destino mi attendono in mezzo alle fredde lapidi di un cimitero.

 

Capitolo XXII

BREATHE OF A SOUL

 

Il taxi si arresta davanti ad un minaccioso cancello in ferro battuto nero, sopra al quale torreggiano due grandi angeli opachi, ricoperti di foglie e terra. Guardano verso il basso, e sembrano fissarmi con le loro vuote pupille di pietra bianca.

Un leggero brivido mi attraversa la schiena. Mentre l’ultimo raggio di Sole guizza all’orizzonte e poi si spegne.

Stringo maggiormente il paletto di legno nella mia tasca ed attraverso il cancello. E so che non c’è ritorno.

‘ su coraggio Buffy…è come andare in bicicletta….una volta imparato non si scorda più ‘.

Tutto intorno regna il silenzio più assoluto.

Vago un po’ alla cieca attraverso gli infiniti filari di tombe. Non è come i cimiteri di Sunnydale. Questo è qualcosa di imponente e di ….mi chiedo quanti vampiri potrebbero essere in procinto di svegliarsi questa notte e se io sono ancora in grado di fronteggiarli. Di vincere. Beh in fondo sono o non sono la prescelta? E’ il mio destino, la mia missione…la mia vita (è un ritornello).

Assorta nei miei pensieri non mi accorgo dell’ombra scura che mi segue furtiva, che mi osserva da lontano. Non avverto i suoi occhi puntati su di me. E pensare che avvertivo quasi sempre la sua presenza prima.

Da lontano mi segue e mi osserva, pensa che non sono cambiata che sono sempre io e che ho sempre il potere di distruggere ogni sua certezza ed ogni sua difesa.

Non dovrebbe provare nulla eppure sente ancora il suo amore per me e gli fa male.

Forse gli brucia più della sua anima.

- Buffy…amore – un sussurro nel buio, che nessuno può udire solo il suo e il mio cuore.

Improvvisamente qualcosa attira la mia attenzione, in un angolo appartato. Coperta da sterpi ed erbacce vi è una piccola cripta con davanti due colonne e una piccola scalinata.

Resto immobile a fissarla. E per un attimo mi sembra di vedere il bagliore della fiamma di una candela al di là del vetro opaco. Ma sono forse i miei occhi offuscati dalle lacrime. Mi avvicino lentamente trattenendo il fiato, al battente serrato. E poso una mano sul legno umido e stantio. E sento, è come se sentissi la sua presenza dall’altra parte. Come se da un momento all’altro, spalancando quella porta lui mi apparirebbe lì davanti con il suo sorriso arrogante e il suo sopracciglio perennemente alzato. Pronto a dirmi una delle mie scomode verità. Quanto lo odiavo….e quanto lo amo adesso.

‘ Adesso basta Buffy, non devi distrarti….la missione….’ Sospiro facendo una smorfia di dolore e rabbia, e riprendo la mia ronda notturna.

Mentre lui resta lì fermo, immobile dall’altra parte della cripta con la mano posata sul battente. Chiude gli occhi e si concentra per sentirmi ancora una volta. Per ricordare qual era l’ odore della mia pelle, la sensazione che gli davo quando gli ero vicino a lui. Poi attraversa la porta e continua a seguirmi in silenzio. In fondo mi ha sempre seguita, mi è sempre venuto dietro attento a che non cadessi, a che non mi facessi troppo male.

Ed eccolo a pochi passi da me, il mio primo nemico.

Alto grassoccio e puzzolente, come sempre.

Mi avvicino a grandi passi, sempre seguita dalla mia ombra.

- Buona sera come va? – sorrido a metà.

- Salve, ma tu chi se..i? – chiede un po’ confuso.

- Faccio parte del comitato di benvenuto della città….e ti do il benvenuto a Los Angeles…spero tu possa riposare in pace –

Mi guarda stupito e senza rendersene conto è già polvere.

- Bleee…. – detesto tutta quella polvere che mi impregna le mani e la faccia. Che si insinua nei miei vestiti.

A quanto pare la voce si è già sparsa e il cimitero è deserto.

L’aria della notte è gelida. E non c’è più nessuno a riscaldare il mio cuore.

Mi stingo nel cappotto e con le mani in tasca mi avvio all’uscita.

Un sentore e mi fermo pochi passi prima di arrivare al cancello. Mi giro di scatto a destra e sinistra. Nessuno. Eppure avrei giurato che qualcuno fosse dietro di me.

Ho sentito il suo sguardo scivolarmi addosso.

Alzo le spalle e penso ‘ solo suggestione, devo riabituarmi alla notte e al buio ‘.

Mentre lui nell’oscurità continua a fissarmi in silenzio. E sul suo viso non c’è sorriso.

 

Rientro al mio appartamento, un monolocale in periferia non molto lontano dal cimitero.

L’ho chiesto io. E’ freddo, arredato modestamente e soprattutto impersonale. Tranne qualche foto di Dawn che ho portato con me da Roma, non c’è altro che parli di me e della mia vita.

La stanchezza finalmente comincia a farsi sentire. Ogni giorno faccio di tutto per stancarmi a morire per arrivare esausta al momento di dormire. Così avrò il mio sonno senza sogni e senza incubi.

Così potrò non pensare per qualche ora nell’attesa che un altro giorno passi.

Mi spoglio rapidamente e faccio una rapida doccia. Mi infilo nel letto e finalmente scende la notte anche su di me.

A passo incerto si avvicina al mio letto e resta immobile a fissarmi per un tempo infinito. M si stende accanto, e continua a fissarmi, come volesse scorgere ogni minimo cambiamento nei miei lineamenti. Sul mio viso. E sono sempre la sua cacciatrice, la sua croce.

Con la mano vorrebbe sfiorarmi, accarezzare i miei capelli. I suoi occhi diventano cupi e sofferenti. Ancora una volta mi ha così vicina, è ad un passo da me eppure non può avermi, è sempre distante.

Segue con le dita i contorni del mio volto e accarezza quasi le mie labbra. Ricorda ancora il sapore dei miei baci. Gli mancano da morire. Tutto di me gli manca come non mai.

E poi accade la sua mano mi sfiora, per un attimo ‘ sente ‘ la mia pelle morbida scorrere sotto le sue dita. Spalanca gli occhi incredulo e continua ad accarezzare la mia guancia.

- Oh Buffy sei così….così….oddio Buffy aiutami ti prego – geme confuso e frustrato.

Mi muovo nel sonno, quel tocco lo riconosco, è il suo. Ed è sempre il mio sogno, lui accanto a me che mi abbraccia e mi accarezza dolcemente prima di svanire nel nulla.

Spalanco gli occhi e mi sollevo a sedere nel letto. Mi guardo intorno tutto è fermo, immobile. Ed è l’ennesima disillusione. Perché io spero ancora che lui in qualche modo, in qualsiasi modo torni da me.

Guardo la sveglia, le quattro. Sospiro impotente e mi rimetto a dormire e spero in un notte senza giorno che me lo restituisca per un istante. Per dirgli che si sbagliava che io …..

La sveglia suona, un altro giorno da vivere. Mi alzo controvoglia e guardo la desolazione attorno.

E comincia l’attesa della prossima notte che mi porterà di nuovo da lui, anche se per la durata di un sogno solamente

 

Capitolo XXIII

COME BACK

 

I giorni si susseguono uno dopo l’altro, sempre uguali. E notte dopo notte continuo a recarmi al cimitero di ronda. Ma non è per uccidere vampiri che adesso ci vado. La ragione è un’altra…è quella cripta. Ogni notte mi ritrovo davanti al suo ingresso e mi illudo…desidero che sia come prima.

Ogni notte cerco di farmi coraggio e di aprire quella porta, ma ogni volta alla fine mi dico ‘ ancora una volta, ancora una notte ‘ ed è già una settimana.

Vorrei entrare, ma allo stesso tempo ne ho timore. Perché so che attraversare quella porta significherà distruggere l’ultima illusione che mi lega al passato. A lui. Eppure so che devo farlo.

Questa notte ce la farò questa notte io guarderò in faccia la verità e poi piangerò di nuovo.

Un calcio e la porta si spalanca e per la frazione di un ricordo mi appare la sua cripta davanti. Ma è solo un ricordo. È buio e freddo questo luogo. Odora di desolazione e di morte. Al centro una tomba in marmo con una incisione al lato:

 

IN MEMORY OF W. D.

With love from your Mummy.

 

Mi avvicino e con una mano sfioro le lettere incise in rilievo. Quanto può essere freddo un nome.

Calde lacrime scivolano giù dal mio viso e l’odore della cera che brucia sale alle mie narici. Come era confortevole e calda la sua cripta. Come era VIVA.

Infilo le mani in tasca e mestamente esco sconfitta dalla Vita ancora una volta.

La mia ombra si guarda intorno impotente e impreca contro se stesso e contro il destino, stringendo i pugni.

- Tornerò, io tornerò per te – la notte mormora, ma io sono già lontana.

 

Piccole gocce di pioggia scivolano sul vetro della finestra e riflesse dalla tenue luce del lampione rigano il soffitto della stanza. Sembra una gabbia.

E nel profondo della mia anima mi sento imprigionata a questa vita.

Un clacson, porte che si chiudono e rumorosi tram che attraversano le strade….gli sbadigli della città che si risveglia premono contro la mia porta. Tra poco sarà l’alba ed io dovrò alzarmi.

 

Il telefono squilla.

- Si. Ciao Wes -

…..

- Oggi? …..va bene ci vediamo tra due ore …..si ho capito. -

…….

- Va bene non ti preoccupare…e grazie Wes -

Riaggancio e sospiro.

 

Un’ora dopo entro nell’atrio della W&H, mi avvicino alla reception.

- Cosa posso fare per lei Signora? –

- Sono Buffy Summers …e Wes ….-

-… Si la sta aspettando. Decimo piano –

L’impiegato sorride e mi indica gli ascensori. Scrollo il capo e mi avvio.

Sono nervosa e tesa. Nel corridoio incrocio Fred e Gunn che stanno parlando di ectoplasma e di segnali vitali e corporei. Sul momento non faccio caso al loro discorso e nemmeno al loro sguardo imbarazzato che si fissa su di me. Un impacciato cenno con il capo e proseguono guardandosi.

‘ Qualcosa non quadra avevo ragione ‘

- Ciao eccoti finalmente Buffy -

- Ciao allora? –

- Angel vuole vederti Buffy –

- A proposito di cosa? Sa bene cosa penso di questo posto e di quello che sta facendo…non mi fido Wes – il mio tono freddo e distaccato lo ferisce.

- Buffy, ma tu sai che noi….-

- Io non so più niente Wes e non voglio sapere più niente – sospiro e scuoto il capo.

- Ti prego Buffy almeno dagli la possibilità di spiegarti…ascoltalo –

- E va bene …ma è l’ultima volta che metto piede qui….a meno che non debba venirci per la mia ‘ missione ‘ -

Wes mi scruta e legge determinazione nel mio sguardo. La missione oggi è l’unica cosa che ho. L’unica cosa che tiene lontana la solitudine del presente.

- Si capisco – dice a bassa voce e mi fa strada verso lo studio di Angel.

Richiudendo la porta alle nostre spalle.

Tira un sospiro e poi torna verso il laboratorio.

 

….

- Allora Harm dov’è il capo? Mr. capelli dritti per intenderci -

- E’ in riunione Blon… - lo sguardo seccato di Spike le fa morire in gola la frase. -… Spike – si corregge.

- Ah beh allora posso entrar…-

- Aspetta c’è un pacco per te Spike –

- Per me? –

- Si – e gli mostra un pacco di medie dimensioni.

- Chi lo manda? –

- Non saprei…non c’è mittente –

- Ti spiace…-

- Cosa? –

Harm lo guarda e aspetta…- poi capisce.

- Ah si giusto…sei un …. – altra occhiataccia di Spike.

Un bagliore e poi i telefoni impazziscono.

Spike allargò le braccia e si diresse verso l’ufficio di Angel.

- Aspetta Spike, c’è ….- non fece in tempo a finire la frase Harm che Spike si spiaccicò contro la porta.

E cade riverso sul pavimento.

 

- Scusami Buffy – entrambi ci avviciniamo alla porta e Angel la spalanca.

- Spike ma che cosa…..- sgrana gli occhi. Spike sanguina dal naso.

E lui si rende conto che è tornato.

- S..p…i…ke? Tu sei tor…nato? – con voce tremante e sguardo incredulo fisso lui e poi Angel.

Spike si alza in piedi e si aggiusta lo spolverino.

- Ehm Ciao tesoro! Sono tornato. Hai detto che mi ami? Beh anche io…. che ne diresti di riprendere da dove abbiamo interrotto? –

Colto alla sprovvista cerca di sdrammatizzare nel peggiore dei modi.

Lo fisso con odio e piango disperata, lacrime di incredulità.

- Ti odio – gli urlo e lo colpisco in pieno viso facendolo ricadere al suolo.

Poi come una furia investo Angel

- E..tu….tu…lo sapevi? –

- Buffy io….beh sai….lui….-

Puff un altro pugno in pieno viso e altro volo.

Indignata e fuori di me dalla rabbia corro via borbottando e maledicendo i due vampiri.

Spike si solleva a sedere e guarda torvo Angel

- E’ sempre colpa tua - Sbuffa.

Mentre Angel rotea gli occhi esasperato, ed entrambi si toccano la mascella dolorante.

 

Capitolo XXIV

WHY WE FIGHT

 

- Maledetti bastardi! Idioti! -

Furiosa attraverso la hall. Non posso ancora crederci ‘ lui è qui. E’ tornato…e non mi ha detto nulla ‘. La rabbia e la delusione crescono di pari passo. Anche Angel sapeva ed ha taciuto. Vorrei prenderli a calci, polverizzarli.

- Buffy aspetta – sono paralizzata. Un nodo alla gola. Non posso, non riesco ancora a credere sia vero. Esito nel voltarmi, questa volta non sopporterei un’altra disillusione.

 

- Mi spiace amore – il suo tono è mortificato.

Mi giro come colpita da una scarica elettrica da 20000 volt e gli salto quasi addosso e puntandogli l’indice contro lo investo di insulti.

- Tu razza di imbecille. Bastardo, arrogante figlio di…. – che voglia di prenderlo a pugni.

- Buffy – dice incredulo – stai dicendo parole sconce? – mi fissa inarcando il sopracciglio maliziosamente.

- Tu…tu….tu….io TI ODIO – gli urlo con tutto il fiato che ho i gola.

- Buffy …. Non è vero – lo sguardo si fa intenso e serio. – c’ero anche io al cimitero l’altra notte –

‘ Accidenti, colta in castagna. Allora il mio istinto non sbagliava ‘

E lo fa ancora, mi getta in faccia un’altra scomoda realtà. La vecchia Buffy riemerge prepotentemente.

- Invece è vero ….- cerco di mentire.

Inizio a colpirlo e lui non si muove.

Le braccia abbandonate lungo i fianchi resta immobile e si lascia colpire.

Improvvisamente mi rendo conto di quello che sto facendo e mi blocco fissandolo incredula e cercando di trattenere le lacrime.

- Io…mi spia…ce – mormoro sommessamente.

- Anche a me. Me lo merito comunque …- solleva lo sguardo ad incontrare il mio.

- No – dico semplicemente e corro via.

Cerca di fermarmi ma il Sole glielo impedisce.

Al sicuro in una strada assolata finalmente posso dare libero sfogo alle lacrime

- Si ti odio Spike e non ti perdonerò mai -

Tiro su con il naso e cammino lentamente senza una direzione precisa.

 

- Spike tu sei corporeo? E chi ti ha fatto quei lividi….-

Guarda interrogativo prima Angel e poi Spike

- Ma cosa accidenti è successo? –

I due si stanno scambiando occhiate assassine.

- Niente Spike ha avuto un incontro ravvicinato con la cacciatrice – Angel ridacchia nervosamente.

- Anche tu …. – ribatte alterato Spike.

- Ah capisco, Buffy vi ha dato una lezione….- Wes scuote il capo e si lascia andare sul divano.

- E’ tutta colpa sua – rispondono all’unisono i due.

Wes li guarda con disapprovazione.

- E va bene….cosa avete intenzione di fare adesso? -

In quel momento i due si rendono conto che non hanno pensato a cosa fare adesso.

- Niente – di nuovo insieme.

Wes li guarda sarcasticamente.

- Ma non mi dite…- Wes non crede ad una sola parola.

- Non ho intenzione di fare nulla…e adesso torniamo al lavoro –

- Okay capo – Wes si alza e poggia sulla scrivania un fascicolo.

- Cosa è? – Angel si tocca ancora la mascella dolorante.

- Un nuovo caso –

Ma l’attenzione di Angel si sposta su Spike che si sta avviando alla porta dell’ufficio.

- Dove vai? -

Gli chiede indagatore.

- Secondo te? – indica fuori dove il Sole brilla spietatamente oltre le vetrate.

- Bene – torna a concentrarsi su fogli passati da Wes.

Spike esce borbottando qualcosa in direzione di Angel e si dirige di filato verso la scrivania di Harm.

- Harm tesoro…. Mi faresti un favore? -

La guarda con sorriso accattivante e le accarezza l’incavo della spalla in corrispondenza delle sottili bretelline del suo top.

- Cosa vuoi? - Harm è in allarme.

- Mm….il telefono – e senza attendere risposta le toglie il ricevitore dalle mani e compone un numero.

- Si …salve sono Spike….ma lo sa che ha una voce bellissima …..ma certo –

Sorride guardando Harm che lo fissa seccata.

- Vorrei ordinare una dozzina di rose rosse….si a gambo lungo. Già esatto ….donne bisogna sempre coccolarle – ghigna – ah sì…per la consegna va bene allo studio W&H si, si quello. Appena tramonta il Sole per favore….e già sono un tipo romantico che vuole farci – gioca con la cornetta del telefono.

Mentre Harm porta le mani ai fianchi.

- Le donne spesso non si rendono conto della fortuna che hanno…ha perfettamente ragione….le metta sul conto del capo…si chiama Angel. grazie lei è stata gentilissima – riaggancia e con la sua solita camminata arrogante si allontana mentre Harm lo guarda sconvolta, senza riuscire a dire una parola.

 

- Angel mi senti? Pronto c’è nessuno in linea? -

Angel fissa la scrivania ma non è lì.

- Ah si scusami Wes…dicevi? -

- Niente, adesso sarà meglio che vada – e mettendo il fascicolo sotto il braccio esce dubbioso.

- Pronto Harm…fammi un favore ordina una dozzina di rose rosse a gambo lungo dal fioraio….che le consegnino pure qui …e metti sul mio conto. Grazie Harm –

 

Nella Hall Spike guarda ansioso fuori, il Sole è quasi sparito all’orizzonte.

Nel suo ufficio Angel fa la stessa cosa e fissa impaziente il quadrante blu notte del suo orologio.

- Finalmente – sospirano entrambi e due fattorini entrano portando un mazzo di rose per uno in mano.

Spike prende al volo un mazzo e corre al parcheggio e senza farsi molti problemi prende l’auto rossa di Angel e parte a tutta velocità.

Angel è appena uscito dall’ascensore al volo prende il mazzo sul banco della reception senza lasciare all’impiegato il tempo di dirgli che sono per lui.

- Spike? – domanda mentre continua a camminare.

- E’ appena uscito – risponde Harm che fa fatica a stargli dietro.

- Dannazione - in tutta fretta corre al parcheggio.

 

Dieci minuti dopo entrambi guardandosi seccati si trovano davanti alla mia porta con la faccia da ebete e l’aria imbronciata.

- Maledizione – ripetono insieme.

- Ma cosa ci fai qui? – continuano a sovrapporre le loro voci.

- Io? e tu allora? – alzano gli occhi al cielo.

- Ma falla finita dannazione – ancora.

Scuotono il capo e entrambi premono il campanello.

E nervosamente attendono che io apra.

 

Capitolo XXV

WE KNOW WE WANNA DANCE

 

- Perché non le fai un favore...sparisci – Angel ringhia furioso.

- Te lo scordi lei è il mio Destino – la mascella si contrae.

Dopo tempo finalmente sentono rumori di serratura provenire dall’interno.

Si danno una sistemata e sfoderano entrambi il loro sorriso più accattivante.

Apro la porta e vengo sommersa da un fiume di scuse.

- Buffy mi spiace ma è colpa sua – Angel e Spike si voltano spalancando gli occhi.

Le loro voci continuano a sovrapporsi.

- Silenzio – dico seria. Sospiro e poi sorrido allegramente.

- Grazie per i fiori – e prendo entrambi i mazzi e li depongo accanto alla porta.

Sorridono beati.

- E adesso prendete le vostre dannate anime ed andate al diavolo tutti e due –

Sbatto loro la porta in faccia.

- Oh credo sia ancora arrabbiata – dice Spike guardando di sott’occhi Angel.

- Già – sospirano entrambi.

- Allora cosa vuoi fare….restare qui dietro la sua porta a implorare? –

Angel fissa Spike cercando di intuire i suoi pensieri.

- Io? macché – Spike fa cenno di no con le mani.

- E tu? – chiede con finta indifferenza.

- Io? Non ci penso davvero – Angel scuote il capo.

- Allora possiamo andare? –

- Si andiamo – ma nessuno dei due si muove di un passo.

- Bene allora sto andando –

- Si anche io -

Si allontanano in direzioni opposte e girato l’angolo si fermano e aspettano qualche momento.

Infine tornano indietro e si scontrano davanti alla mia porta.

- Ma non stavi andando? – ancora insieme.

- Accidenti – sbuffano.

- Ho cambiato idea – sbotta Spike alterato.

- Anche io – segue a ruota Angel.

- Fantastico –

- Si grandioso –

Si voltano e cominciano a picchiare contro la mia porta.

- Avanti Buffy tesoro apri – Spike sospira.

- Buffy piccola lascia che ti spieghi –

- E cosa vorresti spiegarle? –

- Che è colpa tua ovviamente –

- Ah ma davvero? E chi ha detto ‘ non dire nulla a Buffy ‘ –

- Si ma tu non hai detto ‘ no adesso corro a dirglielo ‘ e ti sei precipitato a spiattellarle tutto…e noi sappiamo il perché vero? – Spike lo guarda freddamente.

- Cosa vuoi insinuare… non gliel’ho detto perché mi sembrava un particolare irrilevante –

- Già tanto irrilevante che io e lei …- Inarca il sopracciglio e ammicca palesemente.

- Sta zitto – Gli intima Angel.

- Ah…ah colpito – sorride soddisfatto Spike.

- Zitto imbecille – Angel si avventa su Spike e cominciano a rotolarsi per terra.

Sospiro rassegnata e riapro la porta.

E sono avvinghiati e lottano con pugni e calci.

- Ma….- sono allibita.

Si sollevano come molle e si riassettano gli abiti.

- Amore -

- Buffy –

Mi acciglio e incrocio le braccia.

Poi con un dito faccio cenno loro di avvicinarsi.

E appena a portata di tiro sferro loro altri due potenti pugni.

Al suolo entrambi mormorano doloranti.

- Ma è un vizio il tuo amore -

- Buffy ma accidenti –

- E ora fuori dai piedi – Richiudo la porta sbattendola.

E me ne vado a dormire.

 

I due giorni successivi vengo sommersa da bigliettini, fiori e telefonate.

Ma non cedo…in fondo non l’ho mai fatto.

Questa sera vampiri con l’anima o no riprenderò la mia ronda.

Al tramonto mi avvio al cimitero e passeggio svogliatamente tra le tombe tutta presa dai miei pensieri, non più tanto cupi e tristi.

E mi ritrovo ancora una volta davanti alla cripta.

E anche questa volta ho le allucinazioni e mi sembra di vedere una candela fievole ondeggiare dietro la vetrata.

Esisto qualche secondo e poi mi avvicino alla porta è socchiusa.

Con una mano lentamente la spalanco. E resto di stucco.

L’interno non è più freddo e desolato, è esattamente come la sua …..

Entro e mi guardo intorno incredula.

- Finalmente amore, sono due giorni che ti aspetto –

La sua voce calda mi avvolge.

- Spike ma cosa…? –

- E’ per te….per farmi perdonare – sorride leggermente e mi fissa intensamente.

E il mio cuore perde colpi.

- Per me? – domando titubante e lui annuisce con il capo. Mentre si avvicina pericolosamente a me.

- Cosa vuoi Spi…ke? – ma l’espressione del suo viso non nasconde quelle che sono le sue intenzioni.

- Lo sai ….amore – inarca il sopracciglio e il suo sguardo scivola sinuoso sul mio corpo.

- No …non …lo …so – improvvisamente mi sento indifesa e confusa.

- Lo sai che vuoi ballare amore –

Sgrano gli occhi e lo fisso

- Cosa? Tu credi che noi stiamo ballando – e la scena mi sembra così familiare.

- Abbiamo mai fatto altro amore? – Sorride sicuro.

- Ma….- non riesco a finire la frase, è troppo intenso il suo sguardo.

Si piega verso di me per baciarmi ed io mi ritraggo.

Sfuggo il suo contatto, ne ho timore.

Mi guarda scrutandomi per un attimo.

E fissa il suo sguardo sulle mie labbra.

Ed io brucio. E gli salto addosso.

Incollo le mie labbra alle sue e mi aggrappo a lui.

Resta un attimo confuso e poi mi allaccia alla vita e mi bacia con passione.

Quanto mi è mancato.

- Spike – sussurro tra un bacio e l’altro ormai senza fiato.

- Si Buffy – mormora cercando ancora, avido, le mie labbra.

- Fammi ballare – ci fissiamo per un interminabile istante.

Non c’è bisogno di parole, di spiegazioni.

La danza è ripresa più intensa e frenetica che mai.

Gli sfilo lo spolverino con gesti rapidi e ansiosi.

Lo stesso fa lui con il mio cappotto.

Le mie mani sono già sotto la sua maglia nera.

Ad accarezzargli il petto liscio e bianco.

Con un gesto sfila la mia camicetta mentre io sbottono i suoi jeans.

Sospira smanioso.

E lascia che io lo accarezzi dolcemente.

La mia gonna scivola lungo le gambe e finisce sul pavimento.

Infine mi guarda un attimo sorridendo.

Mi solleva tra le braccia e mi porta sul letto.

- Oh Buffy, sapessi quanto ho desiderato….quanto ho atteso….quanto mi sei mancata amore -

I suoi occhi si velano di tristezza.

Gli sorrido dolcemente e gli accarezzo una ciocca di capelli fuori posto.

Sempre di quel colore assurdo che adoro.

- Anche tu mi sei mancato ….mio campione – e lo bacio ancora con desiderio.

Mi stringe e con una passione che avevo quasi scordato, mi spinge verso confini sempre più lontani e sconosciuti.

Ed è come morire.

Mi fissa intensamente ed attende.

Mi protendo verso di lui e lui si lascia naufragare in me.

Ma io non sono più mare in tempesta per lui.

Adesso sono il suo porto tranquillo dove lui, naufrago alla deriva, troverà finalmente salvezza e amore.

Mi stringe e tra i nostri corpi non c’è soluzione di continuità.

Vibrano all’unisono, ansimano, gemono e si appagano a vicenda.

Da troppo tempo attendono in silenzio che la loro danza riprenda.

- Buffy ti prego dimmelo ancora – implora in un fil di voce mentre stiamo raggiungendo il piacere.

- Ti amo Spike – un sussurro.

E una lacrima attraversa la sua guancia.

I nostri occhi si illuminano e si baciano mentre ci perdiamo.

Abbracciati con lo sguardo l’uno nell’altro ci riscopriamo.

Sorride felice ed il mio cuore esulta.

- Amore mi spiace – si rattrista.

- St…- gli poso l’indice sulle labbra e gli intimo di tacere.

- Spike –

- Si amore – mi accarezza e mi bacia sulla fronte.

- Ti prego ancora – lo guardo con desiderio.

Sorride e con fare sensuale mi accarezza il viso.

Mordendosi il labbro inferiore.

- Si ancora – sussurra e mi bacia con rinnovata passione e desiderio.

Un fremito e sto per morire ancora, ancora e ancora.

E sono felice di nuovo.

 

Capitolo XXVI

LIES

 

La luce spunta all’orizzonte. E’ l’alba ed io sono felice.

Mi rigiro nel comodo letto e guardo il soffitto rischiarato dalla fievole luce che filtra dagli spessi vetri scuri.

Guardo al mio fianco, lui non c’è. Per un attimo un brivido gelido mi attraversa e temo l’ennesimo inganno della mia mente. Ma tutto mi dice che è vero che lui è tornato da me.

- Spike – lo chiamo quasi sussurrando il suo nome. Come avessi paura di ferirlo.

Nessuna risposta, stringo i pugni nervosamente. Sono sola. Con un movimento della testa sposto all’indietro i capelli ed un sospiro di tristezza e amarezza sfugge alle mie labbra.

Mi avvolgo nel lenzuolo e indugio nella cripta, muovendomi un po’ irritata per il brusco risveglio.

- Accidenti a te Spike – mormoro, rivestendomi in tutta fretta.

Poco dopo come una furia entro negli uffici della W&H. Ho i capelli fuori posto, gli abiti in disordine, quel che resta del trucco di ieri. E l’aria di una che sta per prendere a calci qualcuno.

- Dov’è? – ringhio alzando i pugni con fare minaccioso verso Gunn e Lorne. Che sembrano spaventati, e non so se per l’aria minacciosa o per l’aspetto orribile che devo avere a prima mattina.

- Dov’è chi? – Wes sopraggiunge alle mie spalle e mi squadra da capo a piedi interrogativo.

- Lo sai chi…Lui dov’è? –

- Angel è nel suo ufficio – Si affretta a dire Lorne sperando che mi calmi.

Roteo gli occhi esasperata. Chiedendomi perché tutti pensino che mi riferisca ad Angel. Sto per ribattere qualcosa quando Wes mi precede.

- E’ di là con Angel -

- Bene –

Senza attendere oltre mi avvio alla porta di Angel come stessi andando in battaglia. Con non ben chiaro in testa cosa fare o cosa dire una volta dentro.

Spalanco la porta senza bussare. Quasi la butto giù.

Tutti mi fissano con un grosso punto interrogativo in viso. Tranne lui che seduto sulla scrivania fissa la sua gamba abbandonata mollemente.

- Allora è un vizio – sorride ironico.

Sbuffo e sto quasi per saltargli addosso come una furia quando…..

- Ciao Buffy – Angel sembra imbarazzato. E solo adesso mi accorgo che non siamo soli, c’è un’altra persona nella stanza.

Una ragazza alta, dal fisico slanciato ed i capelli biondi (mi sto domandando se anche lei sia una finta bionda).

- Lei è Nina – tossicchia Angel presentandomela.

Ed io realizzo il perché del suo imbarazzo.

- Oh – esclamo stupita – Salve – le porgo la mano e non so perché ma la cosa mi fa un po’ arrabbiare e mi fa sentire a disagio.

Lui mi fissa attentamente e non sembra contento di quello che vede.

Un sorriso amaro gli si dipinge sulle labbra.

- Io sono Buffy – faccio una smorfia che vorrebbe essere un sorriso e lui distoglie lo sguardo, non vuole vedere, non vuole sapere.

- Bene sarà meglio che vada – dice alla fine e mestamente prima che io possa dire o fare qualcosa esce dall’ufficio. Lanciandomi un ultimo sguardo da sulla porta.

- Beh forse è meglio che vada anche io – Anche Nina è a disagio, forse lei ha intuito qualcosa.

- Allora ci vediamo a pranzo? – chiede sorridendogli.

Angel annuisce e ricambia il sorriso.

Siamo rimasti soli e per un po’ evitiamo di guardarci. Fa ancora male, forse farà sempre male.

- Bene allora cosa posso fare per te? -

Si lascia andare sulla sua poltrona.

- Beh veramente…..io ….- mi sento frustrata e non capisco cosa faccia lì.

- Buffy….so che non sei qui per me – presa alla sprovvista resto un attimo in silenzio a guardarlo e poi capisco.

- Riconosco ancora l’odore di Spike – sospira ed anche lui sembra ferito e frustrato.

- Già – non cerco di negare, sarebbe inutile.

Un silenzio pesante cala tra noi e le lacrime premono sui miei occhi.

- Sei felice almeno? – mi chiede esitando, forse teme la mia risposta.

- Sino a pochi giorni fa avrei saputo cosa risponderti con certezza….oggi – respiro pesantemente e con la mano stringo la spalliera della poltrona davanti a me – Non so – dico alla fine chiudendo gli occhi stancamente.

Come se dire quella frase mi abbia svuotata di ogni energia.

- E tu?....voglio dire….tu sei felice? -

- Beh di sicuro non sono felice…ma questo è un bene giusto? –

I nostri sguardi si incontrano e il ricordo di Angelus ci fa rabbrividire.

- Ma sopravvivrò – un sorriso amaro increspa le sue labbra, pensando alla vita che non ha più.

- Si sopravvive sempre….-

Lo fisso intensamente, poi mi volto e mi avvicino alla porta.

- Il problema è che a noi non basta…noi abbiamo voluto sempre vivere, non sopravvivere -

Abbasso il capo e una lacrima attraversa velocemente le mie guance.

Chiudo la porta alle mie spalle.

- Si è vero Buffy. Noi non ci siamo mai accontentati – guarda fuori attraverso le vetrate e il suo sguardo si perde nei ricordi.

Con lo sguardo lo cerco, con lui devo ancora fare i conti. Ma quel vigliacco si è volatilizzato.

- Wes puoi farmi un favore? -

Gli domando seria.

- Si certo Buffy…se posso …-

- Tu sai dove ….-

- Beh credo da nessuna parte visto che sono appena le dieci di mattina Buffy –

- Si ma allora dove….-

- Beh ….forse alla macchinetta …..-

- Avete gli marshmallows? –

- Si –

- Grazie –

Sta armeggiando con la macchinetta.

Sente il mio odore che sa di lui e si irrigidisce leggermente.

- Avete già finito tu e Mr. capelli dritti? -

Sbatto più volte le palpebre e lo guardo dritto negli occhi, mentre lentamente la rabbia si impossessa nuovamente di me.

- Ma che accidenti ti prende? – Sono acida.

- Niente, perché – anche lui è acido.

- Perché questa mattina sei….-

Mi interrompe

- Andato via? -

Lo fisso ed attendo che continui.

- Beh non mi andava di essere preso a calci -

Sorride sarcastico.

- Ma…..- cerco di replicare.

- Avanti Buffy le cose non possono cambiare. Tu adesso sei confusa, ti senti in colpa perché sono morto …beh anche prima lo ero….diciamo morto, morto allora –

- Cosa vuoi dire? – chiedo asciutta.

- Lo sai …è di sopra il tuo vampiro con l’anima – alza le spalle.

- E allora perché ieri….-

- Perché ne avevo bisogno…e perché a Sunnydale avevamo lasciato qualcosa in sosp….-

Non gli faccio terminare la frase e lo colpisco con un violento pugno al viso seguito da un calcio alle parti basse.

In una smorfia di dolore si piega in due.

- Dannazione – impreca.

- Bene adesso mi sento meglio. E si hai proprio ragione il vampiro che amo e che ho sempre amato è di sopra – sbuffo e con un paletto conficcato nel cuore e un sorriso fisso stampato in viso mi allontano.

- Idiota – dice piano mentre si rialza seguendomi con lo sguardo.

Angel esce dall’ascensore e prima guarda me che mi allontano furiosa e poi lui che è ancora dolorante.

Spike lo guarda alterato.

- Beh cosa c’è adesso? – chiede sbuffando.

- E’ sempre tutta colpa tua –

Dice tra i denti Spike e si allontana imprecando tra se e se.

 

Capitolo XXVII

DESTINY

 

- Sei un vero idiota – continua a ripetersi Spike guardando fuori dalla finestra di un ufficio, in attesa del tramonto. Quando finalmente libero di andarsene da quel dannato palazzo e potrà prendersi la più grande sbornia della sua vita.

 

- Non voglio più vederlo. Lo odio ….si io lo odio dannatissimo vampiro -

Piango sommessamente e la rabbia ben presto lascia il posto al rimpianto e al rimorso per le cose che ho detto e fatto e per quelle che non ho detto e fatto.

Ed è tutta colpa sua come sempre del resto. Tiro sul col naso e un’altra notte sta per nascere.

Forse è troppo tardi, forse quel momento magico tra noi è svanito ed è ancora tutta colpa sua…..No non è vero. E' colpa mia.

Sono di nuovo davanti al cimitero ed il Sole è già stato inghiottito dall’orizzonte.

Cerco di tenermi alla larga dalla cripta. Meccanicamente svolgo la mia Missione ed uccido chi è già morto e non vuole capirlo. Mi fermo vicino ad una piccola cappella e approfitto della debole luce che proviene dall’interno per guardare l’orologio…le tre e quaranta minuti. Sono stanca e di pessimo umore. ‘ Sarà meglio che torni a casa ‘penso imboccando il sentiero che conduce all'uscita. Quando una voce profonda e calda mi fa sobbalzare.

- Ciao Cacciatrice – il tono non è allegro.

Non rispondo mi limito a voltarmi e fissarlo intensamente.

Lui è immobile con quei suoi dannati fari azzurro oceano puntati su di me.

- Vieni andiamo – e senza dire altro mi tende la mano continuando ad abbagliarmi con il suo sguardo.

Esito un solo istante e poi gliela stringo.

Mi conduce velocemente verso la cripta e siamo di nuovo uno di fronte all’altro nel silenzio della notte.

- Spike io ….- mi fa cenno di tacere e mi prende tra le braccia.

Dolcemente fa scorrere la sua mano tra i miei capelli soffermandosi a giocare con qualche ciocca.

- Mi vuoi? -

- Si ti voglio…sempre -

Sorride quasi con tristezza e poi posa le sue labbra sulle mie. E’ dapprima lento e gentile il suo tocco e poi sempre più intenso e profondo. Gli cingo le spalle e lo attiro verso di me.

- Piano – geme appagato.

- Spike – riesco solo a dire mentre gli sbottono con furia la camicia e faccio scivolare le mie mani avide della sua pelle, sul suo torace liscio e bianco.

- Passerotto….Buffy – sussurra in preda al desiderio e all’eccitazione.

- Perché lo hai fatto? – scosto la testa per guardarlo negli occhi.

- Cosa? Fatto cosa? –

- Perché non mi hai detto che eri tornato –

Alza le spalle, ma non allenta la stretta attorno ai miei fianchi.

- Non lo so….ero ….confuso e …..terrorizzato forse – inclina la testa da un lato.

Lo sto fissando cercando di leggere in lui. Di capire.

- E allora perché questo? – mi guardo intorno.

- Non so...non ha molto senso vero? – Spike sembra a disagio.

- Perché dopo questa mattina sei venuto a cercarmi? Perché mi hai riportata qui? –

- Perché non riesco a starti lontano...Oh Dio aiutami...tutto, tutto ruota ancora intorno a te -

- Baciami Spike – gli ordino. Lui resta a fissarmi un lungo istante incerto e poi esegue sorridendo amaramente.

La sua mano scivola lungo il mio corpo e un brivido caldo assale entrambi.

- Sì – ed è così liberatorio e bello sentire le sue mani su di me. I suoi baci sulla mia bocca ansiosa.

- Buffy …..mi sei mancata –

- Anche tu –

Mi lascio scivolare sul letto e lo invito a seguirmi tendendogli la mano.

Posa un ginocchio sulle lenzuola e si stende su di me.

Il mio battito accelera e questa volta faremo l’amore.

Questa volta non ci sono scuse. Questa volta fa davvero paura, perché non si torna indietro.

Gli accarezzo una guancia e passo una mano tra i suoi soffici capelli.

- Spike io ti….-

- No Buffy. Non dirlo….non devi –

- No Spike, è vero. Io non devo….io voglio dirlo –

Mi guarda stupito e un po’ spaventato.

Anche lui sa che non si torna indietro.

- Spike…io Ti Amo -

Il silenzio sembra durare un’eternità.

Sul suo viso un’espressione indecifrabile e confusa.

- Buffy…ti prego….non farlo….non lo sopporterei. Non questa volta -

I suoi occhi diventano lucidi ed anche i miei.

- Spike….io ti ….amo – ripeto continuando a fissarlo.

Lui contrae la mascella.

- Smettila, ti ho detto di non dirlo – stringe i denti.

- Spike io ti amo – continuo imperterrita.

- Tu vuoi farmi impazzire, tu vuoi ….vuoi – e il suo sguardo si perde nel mio.

- Spike io ti amo – ripeto a bassa voce avvicinando le mie labbra alle sue.

- E Angel? – dice in un soffio mentre le mie labbra toccano le sue.

- Angel chi? – mormoro e lo bacio appassionatamente.

Si tira indietro sconvolto e mi fissa socchiudendo gli occhi.

- Buffy a che gioco stai giocando? – si irrigidisce.

E allenta la stretta attorno al mio corpo, con mio dispiacere.

- Non sto giocando….io non gioco più Spike –

Lo fisso e sono seria.

- Oh …davvero? E da quando? -

Sembra disorientato e diffidente.

- Non posso, non posso lottare con te Buffy….non ho la forza….perché io….io….- sospira lasciandosi cadere seduto sul letto.

Abbassa il capo e si passa ripetutamente la mano tra i capelli.

- Tu cosa? – domando speranzosa.

- Non lo so…non lo so….-

Chiude gli occhi.

- Spike. Vieni qui da me -

Si gira di scatto e mi fissa. E poi obbedisce.

Lo stringo a me e mi accoccolo tra le sue braccia.

- Stringimi ti prego. Riscaldami -

- Ah. Buffy…sono la persona sbagliata per questo –

- No sei quello giusto…ero io che ero sbagliata. –

- Buffy –

- No adesso devi ascoltarmi Spike…. Ascoltami. Sono viva da un po’ più di tempo di te. Ho visto cose che non puoi immaginare e fatto cose che preferirei tu non immaginassi. Non ho esattamente la reputazione di essere una pensatrice. Seguo il mio sangue che non va esattamente nella direzione del mio cervello…quindi ho fatto molti errori, decisioni terribilmente sbagliate.

In oltre venti anni … c'è solo una cosa di cui sono stata sicura....te. Guardami. Non ti sto chiedendo nulla, quando dico che ti amo non è perché ti voglio o perché non posso averti. Non ha niente a che fare con me. Amo quello che sei, quello che fai… come vai avanti. Ho visto la tua gentilezza, e la tua forza. Ho visto il meglio e il peggio di te, e ho capito perfettamente ciò che sei. Sei un diavolo di uomo. Sei l'unico per me Spike. –

Mi sta fissando sconvolto e incredulo.

Gli sorrido sicura.

- Vedi, non ho dimenticato nemmeno una parola Amore -

E senza dargli il tempo di parlare lo bacio e mi stringo a lui.

- Buffy...tu mi ucciderai...-

- Impossibile sei già morto Amore –

- Buffy...Buffy...non ti stai prendendo gioco di me vero? Non stai....-

- St....basta adesso. Ti amo Spike è questo è tutto –

- Buffy....tu ........la mia croce. e sei il mio Destino –

- Si Spike. Lo sono –

Gli sorrido dolcemente e finalmente mi fa ballare ancora, come lui solo sa fare.

 

Capitolo XXVIII

CHOSEN

 

Non manca molto all’alba, dopo tanti anni anche io riesco a sentirne l’odore, il sapore. So esattamente quando sta per arrivare. Il mio lato oscuro…. quanto simili in fondo siamo io e queste terribili e affascinanti creature della notte.

Resto ad occhi chiusi, per un solo istante il dubbio che lui non sia accanto a me, mi attraversa la mente. La sua stretta attorno ai miei fianchi e il respiro regolare sul mio collo mi rassicurano.

Porto la mano alla sua e la stringo.

Lo sento muoversi e poi stringersi a me.

- Ciao amore – mormora, un po’ titubante. È tutto così nuovo e strano.

- Ciao – rispondo ancora un po’ disorientata.

Ho un leggero moto, non so se alzarmi o meno. Quando sento la sua stretta farsi più decisa.

- No. Resta ancora un po’ – sospira in attesa.

- Si va bene – lentamente mi giro.

Il suo viso, quanto mi è mancato.

Con la mano accarezzo la cicatrice che ha sul sopracciglio destro e la sua guancia liscia, e penso che questo non l’avevo mai fatto dopo l’amore.

Lui resta ad occhi chiusi, forse teme di leggere nei miei occhi il disgusto e la vergogna per lui.

- Amore – gli dico piano.

Un leggero fremito lo scuote.

Resta in silenzio.

- Amore baciami –

Sul suo viso spunta un mezzo sorriso e sempre ad occhi chiusi cerca le mie labbra con le sue.

E questa volta non si nascondono, anzi lo aspettano ansiose di essere baciate.

E’ dolce e leggero il suo tocco.

- Sai di buono Buffy…Potrei divorarti –

Mormora mentre i nostri corpi lentamente prendono fuoco e si cercano, si sfiorano e si parlano per noi.

- Si davvero? …divorarmi? – sorrido.

- Si – affonda il viso nell’incavo della mia spalla e lascia piccoli baci sul collo.

- Divorami Spike…voglio che tu mi divori –

Le parole sfuggono alle mie labbra, e nel preciso istante in cui la mia voce riecheggia nella stanza io realizzo che è vero.

Un brivido mi scuote, il tempo delle scelte è vicino ed ognuno dovrà imboccare il suo sentiero.

Sono spaventata.

Spike apre gli occhi e la fissa con una intensità mai vista prima.

Occhi negli occhi in silenzio, non c’è più sorriso sulle nostre labbra.

- Buffy – un sussurro e le sue labbra tremano di paura e di incertezza.

- Spike – lo chiamo.

- Forse sarà meglio andare – si alza a sedere sul letto facendo finta di non aver capito.

- Spike – cerco i suoi occhi che mi sfuggono terrorizzati.

- E’ tardi amore avanti rivestiti – accenna un sorriso, accarezzandomi la guancia e per un attimo i nostri occhi si parlano.

- Va bene – rinviamo l’inevitabile e lo sappiamo, ma questa notte vogliamo sognare ancora.

Lentamente attraversiamo il cimitero mano nella mano senza parlare.

L’alba sta per sorgere. Davanti al cancello, si ferma e mi lascia la mano.

- Io resto amore – e abbassa lo sguardo.

- Stasera ti ritroverò? – sto lottando contro le lacrime che si affacciano ai miei occhi.

- Non lo so….- sospira e si accende una sigaretta – Buffy…..è pericoloso… tutto questo è ….è dannatamente sbagliato. So che è colpa mia, che non riesco a starti lontano….ma io so che è sbagliato –

E’ come se un pugno violentissimo mi avesse appena colpito in pieno viso.

Rimango immobile.

- Mi dispiace…ma non può funzionare… -

- Anche a me dispiace Spike e so che probabilmente hai ragione ma….– stringo i pugni.

- Niente parole passerotto. È tutto detto e tutto fatto – è nervoso.

- Già. Tutto detto, tutto fatto – distolgo lo sguardo.

- Allora ciao Buffy – non ha il coraggio di dirmi addio.

- Ciao Spike – mi volto e inizio a muovermi in una qualsiasi direzione, non importa.

E’ l’alba ed il mio sogno è finito, bruciato alla luce del Sole che timidamente si sta affacciando all’orizzonte.

Lacrime scavano le mie guance.

Nel mio appartamento sola come sempre, sfoglio l’album delle fotografie.

Mamma, Dawn e me soprattutto.

Qualcuna di mio padre, molto vecchia.

E quella canzone si affaccia alla mia mente.

 

GOODBYE TO YOU

Of all the things I've believed in

I just want to get it over with

Tears form behind my eyes

But I do not cry

Counting the days that pass me by

I've been searching deep down in my soul

Words that I'm hearing

are starting to get old

It feels like I'm starting all over again

The last three years were just pretend

And I said,

Goodbye to you

Goodbye to everything I thought I knew

You were the one I loved

The one thing that I tried to hold on to

I still get lost in your eyes

And it seems that I can't live a day without you

Closing my eyes and you chase my thoughts away

To a place where

I am blinded by the light

But it's not right

Goodbye to you

Goodbye to everything I thought I knew

You were the one I loved

The one thing that I tried to hold on to

And it hurts to want everything and nothing at the same time

I want what's yours

and I want what's mine

I want you

But I'm not giving in this time

Goodbye to you

Goodbye to everything I thought I knew

You were the one I loved

The one thing that I tried to hold on to

The one thing that I tried to hold on to

And when the stars fall

I will lie awake

You're my shooting star

 

Il cuore batte all’impazzata, le gambe mi tremano.

- Spike – lo chiamo fissando ancora le foto.

Vado da Angel per l’ultima volta.

- Ciao Buffy, mi spiace molto per….-

- Non fa nulla –

Vedo una smorfia sul mio viso. Sente l’odore di Spike.

- Dimmi Buffy, anche se temo di sapere perché tu sei qui…-

Si lascia cadere sulla sedia spezzato, socchiudendo gli occhi.

- Ci penserai tu vero? Falle avere questo per favore – poso sulla scrivania l’album delle foto.

Ne ho tenuta una per me.

Una vecchia foto che ci ritrae insieme davanti alla nostra casa di Sunnydale.

La scattammo il giorno che arrivammo, piene di speranze e di fiducia.

Mia madre sorride allegramente stringendoci entrambe.

Loro sono al Sole, illuminate dal Sole.

Io invece sono all’ombra del grande albero in giardino.

L’albero da sotto il quale Spike tante notti ha guardato la finestra della mia stanza, fumando sigarette e sospirando per me.

- Si ci penserò…ma tu sei davvero convinta? Davvero sicura? Buffy ti prego …tu….-

Sta piangendo ancora una volta la mia morte.

- Si lo sono. Io lo amo – lo sguardo deciso come sempre.

Lo sguardo di una che sta andando in battaglia.

La mia ultima battaglia.

- Buffy ….- un gemito di dolore accompagna il mio nome.

Le sue labbra si schiudono per dire ancora qualcosa ma nessun suono ne esce.

- Tutto detto, tutto fatto – continuo a guardarlo.

- Sapevo che sarebbe successo….sapevo che ….sarebbe finita così –

- Addio Angel – non c’è altro che possiamo dirci, altro che possiamo fare.

Solo dirci addio. Mi avvicino alla porta.

Lui in un balzo mi raggiunge e mi stringe come volesse trattenermi. Fermarmi.

- Addio Buffy – dice alla fine, sussurrandolo al mio orecchio.

Mi stacco da lui e attraverso la porta richiudendola alle mie spalle e sento i suoi singhiozzi sommessi.

Ora è tutto alle mie spalle.

Attraverso per l’ultima volta le strade di L.A. illuminate dalla luce accecante del mattino.

Guardo il riflesso della mia immagine in ogni vetrina che oltrepasso.

E sorrido a tutta la gente che incontro.

Infine mi incammino verso il cimitero.

E’ una giornata splendida la ricorderò per sempre.

Attraverso il cancello e costeggiando il sentiero laterale giungo alla cripta.

Apro lentamente la porta, lui dorme. O così vuol farmi credere.

Senza dire una parola, poso la mia borsa per terra. E mi sfilo la giacca.

Accanto al letto mi soffermo a fissare la sua figura elegante e snella. I suoi lineamenti dolci ma decisi.

Sospiro e lascio cadere i miei vestiti sul pavimento.

Completamente nuda mi infilo sotto le lenzuola e mi accoccolo accanto a lui.

- Buffy…- sospira senza aprire gli occhi – …sei ancora in tempo -

- Spike….- gli stringo la mano nella mia – Divorami –

Apre gli occhi e mi guarda, anche lui sta piangendo ancora una volta la mia morte.

- Ti prego….io non posso, tu…mi ….odierai – scuote il capo.

Gli poso l’indice sulle labbra.

- Ti amo – gli sussurro e il fuoco arde vivido nei miei occhi.

- Buffy ….anche io ti amo e per questo che….-

- ….Devi farlo – lo interrompo.

La sua mascella si contrae e la sfida si accende tra noi.

Scivola lentamente nel volto della caccia e sfiora il mio collo con le labbra.

Il freddo contatto e la ruvida, tagliente sensazione dei suoi canini sulla mia pelle mi da un brivido.

- Buffy sei sicura? – Chiede in un ultimo tentativo disperato.

- Si – e poi il piacevole dolore della lenta agonia mi pervade mentre il mio corpo diventa freddo e la mia vita scivola via.

Piange sommessamente e mi stringe in un abbraccio disperato di morte.

- Perdonami amore….perdonami, so che non dovrei…ma io sono debole….io ti amo -

Si apre un taglio sul petto e delicatamente avvicina le mie labbra ed io bevo, assaporo la sua essenza.

E muoio. Scivolo in un sonno eterno senza sogni.

Ed è la mia scelta.

 

Capitolo XXIX

END OF DAYS

 

I giorni della mia vita sono finiti, non so se gli altri mi perdoneranno per la mia scelta, ma io dovevo farla. Per quanto riguarda la mia missione ….beh a quella possono pensarci altri oramai.

Adesso la mia missione è amare il mio vampiro.

Ed è questo che voglio fare e che spero di riuscire a fare.

Questi pensieri accompagnano il mio lento scivolare verso la morte. E poi il buio.

 

Sollevo le palpebre lentamente, non so quanto tempo sia passato. E per un attimo non ricordo bene neanche quello che è accaduto. Sino a che il mio sguardo non si posa sul suo viso che ansioso attende il mio risveglio.

- Ciao Amore – sussurra e resta in attesa.

Il sapore dolciastro del sangue riempie la mia bocca impastata di lacrime e saliva.

Non ho la forza nemmeno di parlare, di muovermi.

Lentamente mi muovo tra le lenzuola e mi rendo conto che sono nuda ed esposta al suo sguardo voglioso.

- Piccola, come ti senti? -

Non rispondo, non ci riesco e a dire il vero non so come mi sento.

Si avvicina lentamente e con una mano mi sfiora.

- sei debole, devi nutrirti…perché hai fatto questo? Perché mi hai fatto fare questo? -

Sospira smarrito.

Raccolgo tutte le forze che mi restano, e infine a voce bassa gli rispondo

- Perché ti amo – ed accenno un lieve sorriso.

Il suo viso si accende di gioia e di incredulità.

Mi solleva delicatamente tra le braccia e mi stringe.

Le sue labbra si uniscono alle mie in un bacio. Il mio primo bacio.

- Ti desidero Buffy. Ora sei la mia childe, lo sai vero amore? – sorride così orgoglioso e fiero.

- Ora mi appartieni…tra noi c’è un legame che niente e nessuno potrà spezzare –

Continua a disseminare baci lungo il mio collo, soffermandosi sui due fori ancora non rimarginati.

- Tu vuoi Buffy? Mi vuoi? -

- Si – ansimo per lo sforzo.

E sto chiedendomi quanto sia cambiata. Quanto di Buffy ci sia ancora in me e quanto del demone.

Ho paura, ed è come se lui lo sentisse, lo sapesse.

- Amore non aver paura, non temere. Ci sono qui io con te, non può accaderti nulla di male.-

Ed io so che è vero. Mi spinge supina sul letto con lui e continua a baciarmi con passione.

- Spike -

Mormoro e i suoi movimenti sono frenetici, vibranti.

Allargo le gambe e lo incito a farmi sua accarezzandoli con una mano la sua virilità eccitata.

Per un attimo sembra spiazzato. Sa che sto cambiando e la cosa lo spaventa.

Lo guardo ansiosa e un po’ delusa, come a domandargli il perché non stia già facendo l’amore con me.

E con una lunga e possente spinta mi riempie di lui.

Un gemito soffocato e poi il piacere intenso e totale mi avvolge.

Quando sono all’apice si avvicina al mio orecchio e sussurra.

- Adesso amore. Fallo adesso -

Incapace di resistere alla sua richiesta e al suo desiderio, senza accorgermene scivolo nel volto della caccia e mordo il suo collo liscio e bianco.

- Si – geme in preda al piacere e continua a spingersi in me con implacabile ardore.

Un violento brivido di fuoco mi attraversa e scuote. Mi avvinghio a lui e vorrei che questo amplesso non avesse fine.

- Oh….è stato ….incredibile – sorride contento, stendendosi al mio fianco, quando finalmente lo lascio andare. .

- Si incredibile – con la mano lentamente seguo le pieghe del suo torace perfetto.

E lui sembra fremere ancora a quelle mie semplici carezze.

- Buffy….sei …insaziabile –

Senza vergogna e pudore faccio scivolare la mano sulla sua virilità e la stuzzico.

Ho ancora voglia di lui.

Ansima ed è sopraffatto dal mio infinito desiderio di lui.

Come ricordandomi all’improvviso gli domando a brucia pelo.

- Spike, ma io adesso sono una creatura senz’ anima? -

Lo fisso in attesa di una risposta.

- Sì. Penso di si amore –

Non so se sia un bene o un male questo. Lo continuo a fissare.

- Mi ami ancora Buffy? – lo sento irrigidirsi per un istante.

Rifletto attentamente, cerco di capire.

- Si – i miei occhi due schegge di smeraldo – ti amo sempre Spike -

- Conta solo questo amore – sorride e mi accarezza dolcemente una guancia.

- E adesso che ne diresti di riprendere il discorso di prima….- gli dico ammiccante.

Riprendo ad eccitarlo con una mano e lui si tende sotto il mio tocco.

Chiude gli occhi e si lascia andare. Ed io poso la mia bocca sul suo petto e lo bacio spingendomi verso il suo membro eretto e teso.

Sussulta e con la mano mi accarezza i capelli e mi spinge ancora di più verso la sua virilità.

- Si Buffy, ancora amore. Ancora -

Lo assaporo, lo imprigiono tra le mie labbra e lo faccio godere nella mia bocca.

E sono eccitata come mai nella mia vita.

- Non ti fermare – supplica ed io mi accanisco vogliosa ancora di più.

Sino a che non lo sento abbandonarsi e arrendersi a me.

Mi sollevo e mi adagio sul suo fianco.

Lui ha ancora gli occhi chiusi e con un braccio mi abbraccia.

- Buffy….- non riesce a parlare.

- St...zitto amore – gli intimo posandogli l’indice sulle labbra.

E lui lo bacia e comincia a succhiarlo maliziosamente.

Sorrido e girando il suo viso verso il mio lo bacio.

- Questa nuova te comincia a piacermi – mugola soddisfatto mentre io lo attiro sopra di me facendogli capire che ho ancora voglia di lui.

Ore dopo…. Ancora avvinghiati, ma rilassati in un momento di tregua mi domanda

- Come ti senti piccola? –

E’ buio fuori.

- Bene, meravigliosamente bene – mi stiracchio pigramente accanto a lui.

- Cosa vuoi fare? –

Lo fisso per un istante e lui sorride.

- Oltre a quello voglio dire -

- Non saprei…cosa fa di solito un vampiro?...Oltre cacciare e uccidere –

- Ah …Sono anni che ci dai la caccia e ancora sai così poco di noi? -

- Uff….non prendermi in giro. In fondo è come se fossi appena nata…devi insegnarmi tutto daccapo –

Un sorriso malizioso spunta involontariamente sulle mie labbra.

E mi rendo conto che viaggio sui binari dei doppi sensi e questo mi eccita e mi diverte.

Ma soprattutto non mi vergogno, non mi disturba.

- Oh accidenti amore…mi prosciugherai se continui così –

Ridiamo, e poi lui si alza dal letto con mio disappunto.

- Su amore non fare quella faccia….abbiamo tutta l’eternità per quello. Ora che ne diresti di andare a fare una passeggiata al chiaro di Luna? -

E’ sempre il mio romantico Spike.

Annuisco e mi rivesto lentamente con fare sensuale.

Lo sto provocando. Distoglie gli occhi e divertito e scuote il capo.

- Questa poi…è l’ultima cosa al mondo che mi sarei mai immaginato di vedere -

Dice a bassa voce mentre si ferma alle mie spalle e mi strige cingendomi i fianchi.

- Spike….come farò, visto che non posso guardarmi allo specchio? -

- Sei stupenda tesoro, sei la cosa più bella che io abbia mai visto in tutta la mia vita, e la mia dannata non vita….e cosa non secondaria adesso sei mia –

Mi bacia sul collo e poi prendendomi per mano mi conduce fuori.

- Avanti andiamo la notte è appena iniziata -

Un’euforia sino ad ora sconosciuta si impossessa di me.

E eccitata lo seguo.

In questa nuova vita.

Tutto ormai è alle mie spalle, ora ho solo lui.

Conta solo lui.

 

Capitolo XXX

SMILE TIME

 

Mano nella mano passeggiamo, silenziosi nella notte. Spesso sento il suo sguardo posarsi su di me.

Credo che tema che il suo giorno speciale svanisca troppo presto e la realtà, con tutta la sua ferocia, gli piombi addosso e lo dilani. Sa che il mio risveglio porterà rimorso, rifiuto e dolore. E questa volta non è sicuro di poterlo sopportare.

Oggi però è il suo giorno speciale, quello in cui il più segreto ed inconfessabile dei suo desideri si è avverato: Avermi con se per l’eternità ed essere stata io a volerlo.

 

- Guarda Spike! – esulto gioiosa, indicandogli una giovane coppia intenta a sbaciucchiarsi; sui sedili posteriori di una macchina, parcheggiata appena fuori il cimitero.

- La mamma non ha detto loro che è pericolo andare in giro di notte, specie vicino ai cimiteri? …si possono fare certi brutti incontri. – Lo guardo allusivamente e intenso, improvviso, si risveglia in me l’istinto di cacciare. Di affondare i miei denti in quelle giovani e teneri carni.

Stringo convulsamente la sua mano e nella bocca, sulle labbra il ricordo del sapore del sangue.

Sussulta e si tende in allarme. Conosce bene quell’ istinto, quel bisogno di uccidere. E prima che possa lanciarmi su quelle giovani ed ignare prede si frappone tra me e loro.

- Buffy no! -

- Come no? – lo guardo stupita.

- Buffy…se uccidi…non te lo perdonerai mai. E non perdonerai nemmeno me per avertelo permesso –

- Ma cosa stai dicendo? Loro sono ‘ prede ‘ – ho una fitta.

E’ il demone che parla non io e ne sono consapevole, ma non sono terrorizzata o sconvolta da quello che dice. Anzi mi sembra logico e giusto.

- No Buffy sono ‘ umani ‘ -

- Fammi passare Spike! – cerco di oltrepassarlo.

- Buffy – lui mi blocca.

E non so come, non so perché mi ritrovo a lottare selvaggiamente con lui.

Lo colpisco in pieno viso e lo faccio volare alcuni metri più in là.

Inizia una lotta furibonda. Silenziosa. Senza esclusione di colpi.

Steso sul freddo asfalto umido, ansima.

Si rilascia mentre io a cavalcioni su di lui lo minaccio con un paletto improvvisato.

- Ho vinto io. Allora? Ti arrendi? –

Spike mi fissa triste. Sospira e poi mi dice serio.

- Mi spiace amore doverlo fare….ma non ho altra scelta. -

Lo guardo sempre sorridendo beffarda.

- Buffy metti via quel paletto -

Continuo a sorridergli e premo la punta contro il suo petto.

Poi improvvisamente come se una forza sovraumana me lo ordinasse, lascio andare il paletto.

E lo guardo incredula.

- Il legame – sussurra - …..non voglio usarlo contro di te, ma tu non mi dai altra scelta. –

- Cosa vuoi dire? –

- Adesso amore baciami –

Sono stupita. Non riesco a capire, il mio corpo agisce indipendentemente dalla mia volontà.

- No – gli dico mentre le mie labbra si abbassano su di lui e baciano le sue appassionatamente.

- Ma…perché ? …-

Sgrano gli occhi mentre lui mi accarezza il viso dolcemente.

- Sono il tuo Sire Buffy, non puoi nulla contro di me. Se te lo ordinassi…tu faresti l’amore con me qui adesso. Se te lo ordinassi tu baceresti dove io cammino -

Resto a fissarlo sconvolta, mentre lui si tira su a sedere e mi stringe tra le braccia.

- Adesso andiamo, si è fatto tardi…tra poco sarà l’alba -

Senza dire altro ci alziamo. Sono ancora confusa per quello che è accaduto.

Lui mi prende per mano e mi riconduce alla cripta.

Richiude la porta dietro di se e incrocia le braccia sul petto.

- Non lo sapevi vero? …una volta tanto sono contento tu non sia una brava allieva, Cacciatrice -

Ride avvicinandosi con occhi pieni di desiderio e lussuria.

- Adesso che ne diresti….di riprendere …da dove abbiamo lasciato – e con un cenno della testa indica il letto.

Sono adirata con lui, furiosa ma non riesco a sottrarmi al suo sguardo. Non riesco ad oppormi al suo volere.

Lentamente fa scivolare la mia giacca sul pavimento e con le mani tremanti sbottona la mia camicetta per impossessarsi dei miei seni tesi e turgidi.

Lo guardo in cagnesco ma non reagisco incantata a guardare i suoi occhi abbaglianti come il cielo intenso d’autunno.

- Buffy….sono pazzo di te, Amore. Vuoi fare l’amore con me? Non te lo ordino….vuoi? -

Le sue mani scivolano sensualmente sui miei fianchi.

- No – gli dico secca e lui ride forte.

- Va bene – sospira e si allontana.

Mi infilo vestita nel letto e mi raggomitolo.

Lui si spoglia e mi raggiunge.

Non mi tocca, si sdraia e incrocia le braccia dietro la nuca.

Attende, lui sa.

E dopo poco un’ondata di desiderio incontenibile mi assale e mi brucia dentro come lava incandescente. Sciogliendo ogni mia resistenza.

Mi spingo verso di lui e allungo una mano timidamente.

- Spike – sussurro, ma lui non risponde.

Mi giro e sembra addormentato.

- Spike – ripeto e gli sono praticamente appiccicata.

Continua a tacere.

- Spike….ho voglia…di te….- sbuffo sconfitta.

Gli passo una mano sul petto freddo e fremo impaziente.

- Ti prego….svegliati Spike….per favore – miagolo quasi.

Sono in agonia, voglio sentire le sue mani su di me. La sua bocca sulla mia. Il suo corpo nel mio.

- Mm….così va meglio passerotto – i suoi occhi si sono spalancati e mi fissano divertiti.

- Tu…sei….sei un….-

Cerco di trovare un insulto appropriato per lui quando mi interrompe.

- Guarda che potrei cambiare idea – mi fissa serio.

E la paura paralizza la mia lingua.

- No ti prego…- mi stringo al suo fianco e intreccio la mia gamba con la sua.

Massaggiandogli la coscia con la pianta del piede. Lentamente, provocantemente.

- Su avanti piccola vieni dal tuo Sire che ha un bel regalo per la sua bambina cattiva -

Sorride beffardo inarcando il sopracciglio.

- Si sono una bambina cattiva Spike, molto cattiva –

Sorrido impertinente e lui si stende su di me.

' Essere un vampiro….non immaginavo fosse così….liberatorio e appagante. '

Questo è il mio ultimo pensiero coerente prima di annegare nel piacere che lui implacabile mi da, senza risparmiarsi e senza tregua.

 

Capitolo XXXI

CONSEQUENCES

 

Dorme ancora il mio Sire mentre avvolta nel copriletto, inquieta, osservo il primo chiarore dell’orizzonte.

‘ Li avrei uccisi, se lui non mi avesse fermata ‘

Un brivido intenso percorre la mia schiena, un sottile brivido di piacere e dolore misto insieme.

Il confine tra bene e male non esiste più, come la mia immagine non ha più riflesso sullo spesso vetro della cripta.

 

‘ E’ questa l’oscurità? Il buio? L’incapacità di distinguere le cose, le emozioni, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato? ‘

Un crampo violento attanaglia le mie viscere. E’ la paura.

- Buffy Summers non esiste più?! – mormoro. Ed è una domanda ed un’affermazione.

 

Non vista una lacrima scivola sulla sua guancia pallida. Il suo giorno speciale è finito. Il dolore carico di rimpianto e rimorso, è arrivato più acuto e sordo che mai. E questo è solo l’inizio, e lui lo sa.

 

Resto immobile ancora qualche minuto poi con un’alzata di spalle distolgo lo sguardo e ritorno nel nostro letto. Mi avvicino e mi accoccolo sul suo petto. Lui con un braccio mi stringe a se ed io ho bisogno di sentirlo. Lui mi proteggerà.

 

Uno sguardo tra i due e Angel sa.

- Dov’ è adesso? – un ringhio sordo, preludio della lotta.

- Al sicuro….per ora! – Spike è rigido e i suoi lineamenti sono tesi. Ha l’aria stanca di chi non trova pace.

- Tu….come hai potuto – gli urla contro, e lo colpisce violentemente in viso – Dicevi di amarla –

Ma Spike non reagisce, niente di quello che potrà dirgli o fargli Angel, gli farà più male di quello che gli ho fatto io spingendolo a farmi diventare come lui.

- Perché? – chiede Angel lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi. Anche lui spezzato dentro.

- Perché…nonostante tutto. Nonostante l’anima, i buoni propositi….di fare la cosa giusta. Io sono ancora umano… – il suo sguardo si perde nel rimorso - …e quindi sono debole! –

Sospirando si accascia sulla poltrona più vicina in preda alla disperazione.

- Non ce l’ho fatta! Sono stata vile. Non sono riuscito a mandarla via. A dirle No! I suoi occhi…oddio quanto mi odio -

La rabbia di Angel svanisce stemperandosi nell’impotenza e nel dolore per la mia morte annunciata.

- Come sta? – Domanda in un sospiro. Sapendo già la terribile risposta.

- Sta cambiando – In quelle due parole sono racchiusi tutti i timori e l’angoscia di Spike.

- Perché sei venuto qui? – Angel però conosce già la risposta.

Spike lo fissa senza dire nulla.

- Ah! Capisco….volevi che ti uccidessi giusto? -

Spike si passa una mano tra i capelli.

- No! Non è per questo che sono qui. Non posso lasciarla sola. Io sono l’unica cosa che ha adesso -

- Già – lo guarda con disprezzo Angel.

- Anche se ho sperato per un attimo che lo facessi e che ponessi fine così a tutti i miei tormenti –

sospira e chiude gli occhi per un attimo.

- Ascoltami bene! Dovessi cercare in ogni angolo della Terra…io troverò qualcuno, qualcosa che la riporti in vita. E il giorno che ci riuscirò…ti ucciderò. Sino ad allora prenditi cura di lei. Proteggila ed impediscile di diventare un mostro come te e me –

Gli occhi di Spike per un attimo si illuminano – Bene. E’ quello che volevo. Aspetterò con ansia quel momento – non c’è ilarità nel suo tono di voce.

Si alza e così come è venuto va via.

 

Allungo una mano verso di lui ed è vuoto. Non c’è. Scatto a sedere sul letto e mi guardo intorno intimorita.

- Spike? – lo chiamo ad alta voce. Nessuna risposta. Ed io non sento il suo odore.

- Spike! – Non so perché ma un senso di vuoto e di paura mi assale.

Mi rivesto rapidamente e corro di sopra. Tutto è silenzio attorno a me. Il Sole è alto, non posso uscire.

- Maledizione – batto i piedi per terra.

Mi sento in trappola e sono davvero giunta all’esasperazione quando sento dei rumori provenire da dietro la porta.

Si spalanca violentemente. E’ il mio Sire coperto da un pesante panno fumante. E’ tornato.

Esulto di gioia e gli salto con le braccia al collo. Poi un moto di rabbia. Lo colpisco violentemente mandandolo a sbattere contro la parete opposta della cripta.

- Perché mi hai lasciata sola? – urlo arrabbiata.

- Non farlo mai più – gli intimo minacciosa. Ma non gli dico che ho paura. Ma lui lo intuisce dal mio sguardo smarrito.

Si rimette in piedi massaggiandosi il mento. E allarga le braccia, invitandomi ad un abbraccio. Gli corro incontro e mi stringo nel suo petto, annusando il suo odore. E affondando la testa nella sua spalla.

- No piccola, passerotto – il suo tono è dolce – non ti lascerò più sola. Te lo prometto -

I miei muscoli si rilassano e il desiderio delle sue labbra mi spingono a sollevare il capo ed a cercarle avidamente.

- Amore non piangere, sta tranquilla andrà tutto bene – ma nei suoi occhi c’è il riflesso dello stesso smarrimento e della stessa paura che c’è nei miei.

Un’altra notte cala lentamente il suo manto nero sul giorno, e il mio desiderio di sangue e istinto di predatore urla prepotente in me.

 

Capitolo XXXII

WHEN SHE WAS BAD

 

Approfittando del suo riposo scivolo via dalla cripta, senza far rumore. Questa notte voglio il sangue e lo avrò.

Passeggio per le strade deserte in ascolto, in attesa della mia prima vittima. E finalmente eccola. Una giovane ragazza sulla trentina, non particolarmente alta né particolarmente appariscente. E’ solo nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Mi avvicino con fare tranquillo e le sorrido fiduciosamente.

Lei, facendosi ingannare dalle apparenze, mi riconosce come sua simile: una giovane ragazza sola di notte. Che sta rientrando a casa. Sbaglia. Lei non tornerà più a casa.

‘ La cena è servita ‘ penso e lo humor Dark è un’altra caratteristica del mio cambiamento.

Sorrido al pensiero, ora capisco quello del mio Amore.

Le vado incontro, sono di fronte a lei e posso sentire da qui l’inconfondibile, eccitante ed inebriante odore della paura. La sua.

Si guarda sospettosa intorno, stringendosi nel suo cappottino beige, di pessimo taglio se posso dare un giudizio personale. Come se pensasse che quel misero panno possa proteggerla dall’oscurità e dalla morte che le va incontro sotto le mie sembianze.

- Ciao – dico cercando di sembrare il più umana possibile.

- Ciao – continua a camminare, accelerando il passo.

- Ah ti volevo dire una cosa – dico quando lei mi ha già oltrepassata ed è a pochi passi da me.

- Cosa ? – si guarda intorno diffidente e sospettosa.

- Niente di personale tesoro -

- Cosa? – sembra non capire.

- E’ solo una questione di sopravvivenza….di cibo – dico secca e senza mezzi termini.

- Oh! – lei non sa cosa dire, non capisce.

Il mio viso muta, sono troppo impaziente.

La ragazza è atterrita, posso leggere il terrore sul suo viso.

- Su tesoro, non fare così …. Ti prometto che sarà molto doloroso – Sorrido malignamente e mi avvento su di lei che cerca di sfuggirmi correndo alla cieca.

Ed è così divertente giocare al gatto e al topo. Sapendo di vincere. Così eccitante, quanto vorrei che il mio sire fosse qui. Sarebbe bello fare sesso dopo la caccia, deve essere esaltante e sfrenato.

La trattengo per un braccio e le sfioro delicatamente il collo con le labbra. Un brivido di desiderio e di morte si impossessa di me.

Con riverenza quasi sacra, affondo i miei canini nella sua carne liscia e profumata. Si dibatte, cerca di divincolarsi. Ma è come un animale ferito. Che rimanda gli ultimi guizzi frenetici prima di abbandonarsi tra le fauci spietate del suo canefice.

Sento il suo respiro rallentare, e il suo cuore battere sempre più piano. Mentre mollemente si abbandona tra le mie braccia.

Sono fiera di me. Il mio primo morso, la mia prima vittima….ma mai cantare vittoria troppo presto.

Un colpo sordo alle spalle, e un dolore lancinante di ossa che si spezzano.

Il sapore del sangue della ragazza misto al mio in bocca. Ed un senso di rabbia improvviso.

Mi sollevo in piedi e i miei occhi incontrano i suoi.

Resta fulminato.

- Buffy – mormora mentre abbassa le braccia svuotato di ogni volontà di combattere.

- Oh ciao Amore, come stai – con un balzo gli sono addosso e comincio a colpirlo violentemente in viso.

E’ confuso e allo stesso tempo anche lui in se avverte l’istinto di lottare.

- Buffy – cerca di indurmi a ragionare, ma quello che non sa è che io sono lucida come non lo sono stata mai in vita mia.

- Cosa c’è tesoro? Ti sono mancata? – il mio viso una smorfia – perché non mi hai detto che era così…così…..esaltante – sorrido beffardamente mentre lo bacio.

Sento il suo gemito sommesso e le sue braccia che mi cingono la vita. Sollevo la testa e rido a squarciagola.

- Sei un mostro lo sai vero…né vampiro né uomo. Patetico –

Affondo i canini nel suo collo e lui non si difende, forse spera che io lo finisca. Che ponga fine ai suoi tormenti, come già ho fatto in passato.

L’ho quasi dissanguato quando mi alzo in piedi davanti a lui. Continuo a sorridere divertita e mi guardo intorno.

Accanto ad un cassonetto una vecchia sedia rotta. La scaravento contro il muro e si frantuma, come la mia esistenza. Ne prendo un pezzo appuntito e mi avvicino a lui che giace al suolo più morto che vivo.

- Ed ora il colpo di grazia Amore. Non ti scorderò mai – sollevo la mano e sto per farla ricadere su di lui con tutta la violenza di cui sono capace, quando qualcuno ferma il colpo a mezz’aria.

Furibonda mi volto a guardare chi ha osato… il mio Sire mi guarda adirato.

- Io…- dico a voce bassa colpevole.

- Lascialo Buffy – mi intima.

Ed io ubbidisco anche se non vorrei.

Angel lentamente si riprende e si alza in piedi, ancora un po’ barcollante.

- Oh mio Dio! – esclama in lacrime – cosa hai fatto? Cosa le hai fatto? – urla verso Spike e lo colpisce con un pugno facendolo cadere riverso sul pavimento qualche metro più in là.

Inclino il capo da un lato e poi lo colpisco a mia volta con un calcio in pieno viso, facendolo cadere ai miei piedi. Faccia a faccia, a pochi centimetri gli dico cono voce tagliente

- Toccalo ancora una volta e giuro che ti uccido -

I suoi occhi si dilatano, ed un tremore attraversa le sue labbra.

- Buffy – mormora e poi distoglie lo sguardo. Quello che vi vede riflesso non gli piace.

- Buffy lascialo – mi intima il mio sire ed io ancora una volta gli ubbidisco.

- Ti ho avvertito – ringhio – toccalo ancora e ti uccido. Sire o non sire – mi avvicino a Spike che è ancora per terra intontito, e gli lecco con la lingua il taglio che il pugno di Angel gli ha procurato sul labbro inferiore.

Entrambi veniamo colti da un brivido di eccitazione folle. Ci fissiamo per qualche secondo, infine lui distoglie lo sguardo.

- Fa presto Angel…fa presto – gli dice, ed io non capisco.

Prende la mia mano e mi trascina via, mentre io mi stringo al suo fianco.

Contenta. Volevo il sangue e l’ho avuto. Presto avrò anche la mia prima vittima, mi basterà aspettare.

Angel ancora seduto per terra ci osserva andare via ed il suo cuore non regge al dolore, e non è solo per quello che sono diventata, ma anche per quello che ha visto nei miei occhi.

Ora sa che io appartengo a Spike e che qualunque cosa accadrà non potrà essere diversamente. Il mio destino è legato indissolubilmente a quello dell’altro vampiro con l’anima.

 

- Sei arrabbiato? – gli domando accarezzandogli la mano e stringendomi di più a lui.

- Dovrei? – chiede accigliandosi.

Non rispondo.

- Buffy ora guardami – mi solleva il mento con un dito e poi mi fissa serio.

- Giurami. Che non uscirai più a caccia senza di me. Giuramelo Buffy! –

Sbuffo frustrata. Vorrei non farlo ma è più forte di me.

Il suo sguardo che mi brucia dentro, le sue mani che mi accarezzano la guancia.

Non posso dirgli di no.

- Va bene – dico infine sospirando pesantemente.

- Un giorno però….- lo minaccio con uno strano luccichio negli occhi.

- Si lo so – mi interrompe lui e il suo sguardo diventa triste e timoroso.

- Ti amo – gli sussurro mentre gli bacio la guancia.

- Anche io passerotto…con tutta l’anima –

Le sue labbra si chiudono sulle mie avide dei suoi baci.

Richiude la porta della cripta alle nostre spalle, un’altra notte è passata e lui pensa che anche questa notte (come nei suoi sogni dopo la mia seconda morte) è riuscito a salvarmi. Ma forse è solo un’illusione.

 

Capitolo XXXIII

WHO ARE YOU?

 

Steso nel nostro letto fa finta di dormire, le tempie gli stanno per scoppiare.

Una domanda continua ad assillarlo ‘ Chi sei? ‘.

In questo momento non sa chi ha davanti a se, nei miei occhi non riesce più a leggere.

Non ha più un’anima in cui rispecchiarsi. E’ solo.

Piange in silenzio senza lacrime, si odia in silenzio senza parole.

Deve fare qualcosa, qualunque cosa.

Ogni certezza è stata spazzata via con il suo gesto folle di innamorato.

- Pazzo. Stupido, idiota – si ripete senza sosta.

Ma di una cosa, nonostante tutto è certo. Di me, del suo amore per me.

Mi addormento sognando fiumi di sangue, e dolci e sofisticate torture da infliggere alle mie future vittime.

Il cellulare vibra e lui nel silenzio della cripta risponde.

- Vieni subito alla W&H, è arrivata la persona che aspettavamo. Muoviti –

La voce di Angel è fredda e alterata.

E lui in silenzio va da colei, la sola, che ora può aiutarlo in quello che vuole fare.

- Entra Spike – Tagliente più che mai Angel lo invita a sedersi con un cenno della mano.

Si fissano tutti per qualche istante in silenzio.

Lei sospira e socchiude gli occhi.

Non è cambiata, è sempre lei.

- Allora cosa è successo? -

- Lui ….lui …..-

Angel è furioso e vorrebbe saltare addosso a Spike e picchiarlo a morte.

- L’ho uccisa – dice infine il mio Sire disperato.

- Chi? – La sua voce trema. Lei ha capito.

- Lei – Spike la guarda orripilato da se stesso.

- Oh mio Dio…ma come hai…non ci credo. Tu hai detto di amarla –

I suoi occhi si velano di lacrime, anche lei piange la mia morte.

- Basta, ti prego. Facciamola finita. Se puoi farla tornare in vita, io sparirò, non la vedrò mai più. Se non puoi….allora…….voglio che tu mi tolga l’anima –

Nella stanza cala un silenzio innaturale, anche Angel sembra sconvolto.

- Cosa vuoi dire? - Un tremito nella voce.

- Se lei resta così….voi…voi….- abbassa il capo

– Faith…e le altre dovranno….- tace con le lacrime agli occhi.

- Io non voglio. Se deve essere….io voglio seguire la sua stessa sorte. Se deve andare all’inferno….Non ci andrà da sola, io sarò con lei, non la lascio sola –

Willow si porta una mano alla labbra.

- Buffy …dov’è adesso? -

- E’ da me. A casa –

Spike si rende conto di aver chiamato ‘ casa ‘ la sua cripta e gli torna in mente la sua cripta per due con una palizzata bianca. Sorride amaramente.

- E’ tutta colpa tua Spike che tu possa essere dannato – Angel batte i pugni sul tavolo.

- Basta adesso – Willow è cupa in volto ma molto determinata – Lui la ama Angel….Lui l’ha sempre amata –

Spike piange come un bambino, e qualunque cosa accadrà, non mi lascerà.

- Spike….se non ce la dovessi fare….tu….? – ma non ha bisogno di risposta.

Spike annuisce con il terrore negli occhi

– Sì lo farò io! ….e poi toccherà a me…. – aggiunge determinato.

Angel non fiata, non ha più la forza di parlare, né di accusare.

- Va bene Spike –

Willow si alza in piedi – vi farò sapere quello di cui ho bisogno….appena lo saprò. Nel frattempo, non voglio che facciate stupidaggini. Spike tu devi starle vicino. E tu Angel….devi aiutarmi. Io non la lascerò andare, io glielo devo -

Si separano, ognuno con dentro una speranza diversa.

 

In silenzio scivola tra le lenzuola, prima che io mi svegli.

Mi abbraccia e affonda il suo viso tra i miei capelli.

Il suo volto è ancora umido di lacrime. Ma non piange.

- Amore – sussurra al mio cuore ormai fermo, ma che batte per lui.

- Spike – mi giro verso di lui e lo stringo.

- Sei sveglia passerotto? – sposta una ciocca di capelli dal mio viso.

- No – mugolo piano nascondendo la testa nel suo petto.

Mi stringe come volesse proteggermi con il suo corpo.

Il mio desiderio di lui si sta lentamente risvegliando, il suo odore è intenso e così inebriante.

Ed il suo sangue è così….desiderabile.

- Buffy – è serio ed il suo sguardo mi fa fremere, e mi spaventa – amami -

Diffidente socchiudo gli occhi e lo scruto

– Si mio Sire –

- No. Non perché sono il tuo Sire….Buffy ama me! ….Spike. Vuoi? – attende in silenzio.

- Si…..Spike. Voglio, sempre –

- Buffy mi ami? – mi stringe ancora di più.

- Si ti amo Spike. Io ti amo –

Il suo bacio è caldo, dolce.

Lento e malinconico.

Sa di paura, di dolore, amore e di addio.

- Sei la mia Cacciatrice? -

- Si lo sono – sorrido maliziosa.

- Buffy, mentimi, ingannami. Dimmi che sei sempre la mia Buffy, che tutto è come prima –

- Si sono sempre la tua Buffy e tutto è come prima – una lacrima preme sulle ciglia dei miei occhi.

Con un dito la raccolgo e la porto alle labbra.

Sa di morte, di sangue e… di amore. Ed è vero io lo amo.

Ed anche se adesso non so bene chi sono e cosa sono, ho una certezza.

Lui è la mia certezza, il mio amore per lui.

 

Capitolo XXXIV

DARKNESS

 

- Trovato qualcosa? –

Angel è impaziente, spera ancora di potermi salvare. Ma io non ho bisogno di essere salvata.

- Non ancora…tu sai che se anche la riportiamo indietro….non tornerà da noi –

- Si lo so…- Angel sa che lei è andata, che lei non tornerà da lui.

- Tu credi che cercherà ancora ….-

- Non lo so….ma sarebbe….Maledizione, è tutto così…così…complicato –

- No Angel, è tutto così dannatamente ingiusto. Lo sai che poi lei ….ci odierà, vero? –

- Non mi importa. Io non la lascerò in quel posto freddo e buio –

- Oh Angel…non capisci. Lei era al freddo e al buio. Adesso è al caldo, protetta dalle braccia di Spike. Lei ci odierà per questo –

- Will – scioccato la fissa, senza riuscire a dire altro.

Riprendono a cercare tra i libri, e le loro speranze si affievoliscono.

 

 

- Spike….ho paura – lo stringo forte e non lo guardo.

- Si lo so…..- vorrebbe dire che anche lui ne ha, ma non può. Deve essere forte per me.

- Cosa sto diventando?...A te piace come sono? Quello che sono adesso? –

Un tremito nella voce che rivela tutta la mia insicurezza.

- Amore….io ti amo. Per me sei sempre la cosa più raggiante e bella che abbia mai visto in vita mia – Mente, ma dice anche il vero.

- Tutto è così….grigio qui, mi manca il Sole….a te manca qualche volta?.... Solo il sangue è vivo – Non hanno più freno ed inibizioni i miei pensieri.

Sospira, ed è come se tutti i suoi centoventi anni gli cadessero addosso in un momento.

- So cosa vuoi dire – mi stringe, ancora protettivo.

- Tu credi che loro…..- un pesante silenzio cala tra noi. Ed un tremito lo scuote.

- Tu….lo permetteresti? …..tu…….lo faresti? – Attendo, ma dentro di me so.

- Cosa stai dicendo Buffy? –

E’ straziato, ed è ancora colpa mia.

Sapevo che ero la sua debolezza, e ne ho approfittato per avere quello che volevo.

Ed ora lui ne paga le conseguenze.

- Amore basta, questi discorsi sono …..- la voce gli trema, è un pessimo bugiardo.

- Spike, io sono felice che sia tu –

Sussulta e tace. Non ha più la forza di mentire.

- Se deve essere…voglio sia tu….non voglio siano ‘ loro ‘ –

Sottolineo quel loro a voler mettere tutta la distanza che ormai c’è con quella che era la mia vita.

Oggi so che se li incontrassi e se mi andasse, senza rimorsi ed esitazione, li ucciderei.

Non c’è più posto per loro in me. Guscio vuoto, riempita solo dal mio Sire.

- Buffy….non me lo chiedere – singhiozza.

- Non dire nulla ti prego. Non voglio saperlo, non voglio pensare. Voglio solo riposare –

Vuol dire morire, ma ha terrore anche solo di pensare alla morte.

- Spike….io lo rifarei -

Stringe i pugni e si irrigidisce, esausto di lottare contro il dolore che lo sta annientando.

- Tutto…io lo rifarei. Voglio che tu lo sappia. Non è colpa tua. L’ho voluto io. E questa è la cosa… – Lo abbraccio stretto e un velo di tristezza mi attraversa il viso

– L’unica cosa di cui non mi pento in vita mia….è la prima volta che mi sento libera e senza responsabilità. Ed è così….così….intenso che non mi sono mai sentita più viva in vita mia. –

Sorrido leggermente ripensando alla vecchia Buffy.

- Buffy – un sussurro la sua voce rotta dall’emozione.

- Spike tu lo sai che è inevitabile….sai che accadrà. Come lo so io. Voglio solo che tu sappia che io capisco. E che….non cambia nulla. Ti amo e avrei fatto la stessa cosa….e poi lo hai detto tu ricordi? Tutte le cacciatrici in un modo, o nell’altro cercano….la fine, la morte. E tu saresti stato lì per me. Bene eccoti, sei qui per me, ed io sono felice di questo –

Un dolore lancinante gli attraversa il petto, come se qualcuno gli avesse strappato l’anima e gli avesse lasciato un vuoto immenso, incolmabile.

- Buffy…io non ti lascerò….io ….-

Chiudo gli occhi per trattenere le lacrime.

Perché so che lui mi seguirà, anche questo l’ho sempre saputo.

Sollevo il capo e lo guardo dritto negli occhi.

Niente più segreti, niente più bugie.

Il mio destino non mi rincorre più, sono io che gli vado incontro.

A testa alta in segno di sfida..

Non sono più sola, lui è accanto a me.

- Amore ho vissuto tutta la vita inseguita dalla morte. Ogni notte, ogni Apocalisse. Ogni volta sono andata incontro alla morte per il bene del Mondo, per salvare il genere umano. Questo è il primo gesto…la prima cosa che faccio per me. Per una volta sono stata egoista…ed ho voluto scegliere il mio destino. Potrai perdonarmi? -

- Buffy…..tu non capisci…..è me che non posso perdonare, ho ucciso la cosa che amavo ed amo di più al mondo – in bocca il sapore della fine.

- No, non mi hai uccisa….prima ero morta –

Inspiegabilmente, il suo senso di colpa mi da un senso di inebriante consapevolezza.

Di forza. Di dominio.

Perché qui non si tratta di bene e di male, è una questione di Potere.

- Buffy io lotterò sino alla fine, sino a che ci sarà una seppur fievole speranza, io lotterò per te…per me….per noi – La mascella si serra.

Il guerriero è ancora vivo in lui.

I suoi occhi fieri e indomiti, non si arrendono nemmeno dinanzi alla bocca dell’inferno.

Perché lui è uno che ‘ Vuole vedere come va a finire ‘.

Sul mio viso un sorriso ambiguo, ed una folgorante rivelazione:

Anche io sono una che vuole vedere come va a finire.

E so che non dovremo attendere ancora molto.

 

Capitolo XXXV

SURPRISE

 

Due giorni, sono passati due giorni e il mio desiderio di sangue è ormai incontenibile. Lo sto dissanguando, e lui si abbandona, si lascia indebolire ogni giorno di più, per me….Per evitare che la predatrice che è in me esca fuori, e azzanni e dilani carni innocenti. Preferisce lasciarsi morire piuttosto che vedermi diventare la creatura rifulgente di oscurità che io voglio essere.

Che ho scelto di essere.

Non dorme. Si agita e piange, in silenzio.

Crede che io non sappia, non intuisca, non veda.

Ma io so. Io sento e vedo. E la fine è vicina.

Ed io lo stringo sempre più nella mia spirale infernale, lo trascino giù con me.

Nel dolce inferno che ho costruito per noi due.

E lui non si tira indietro, non fugge, come una falena è attirato dalla oscura luce che emano e sa che si brucerà. Sa che morirà ma nonostante questa sua consapevolezza continua a inseguirla.

Ad andarle incontro. Anche lui cerca la morte.

Tutto attorno a noi è morte e non mi spaventa anzi ne sono quasi eccitata, inebriata.

Il desiderio di spezzare vite, di vedere occhi con promesse di vita che non c’è più.

Anche la mia stessa morte, la mia stessa fine mi eccita indescrivibilmente.

E lo amo, sempre più estremamente, sempre più selvaggiamente.

E lui mi lascia fare, non ha mai avuto la forza di opporsi a me.

Ma con lui non affondo le mie zanne, con lui sono dolce e gentile.

Perché io lo amo e perché è il mio adorato Sire.

- Buffy – ripete il mio nome all’infinito come volesse ricordarmi Chi sono o Cosa sono.

Ripete il mio nome perché io sono sempre la sua Buffy, la sua Cacciatrice.

Mentre io taccio e lo amo senza tregua.

Nel mio sguardo il riflesso della sua immagine sofferente e un dolore sottile ed un piacere intenso dentro me. Tutto insieme fuso in un colore indefinito e denso che non lascia spazi bianchi, non lascia speranze.

E’ il colore della morte.

E lui cammina, corre incontro al suo destino, corre incontro a me che sono la sua fine e il suo inizio.

 

Uno squillo, la telefonata tanto attesa….l’ultima tenue luce prima delle tenebre.

- Spike, venite qui….Willow vuole vederla -

Spike mi fissa, con il cellulare ancora in mano e nei miei occhi cerca inutilmente la sua salvezza.

- Andiamo – dice ed io lo seguo nella sua ultima illusione.

La stanza immersa nella semioscurità, pelle calda, e sangue pulsante nelle vene.

La dolce Willow….chissà come sarebbe berla e vedere affievolire la sua vita tra le mie braccia.

Portarla con me per sempre, nel mio regno di morte.

Sorrido al pensiero guardandola dritta negli occhi, così smarriti, così inorriditi. La mia vista la spaventa, e fa bene ad aver paura. E’ inebriante il suo odore, il suo calore.

Sarebbe così facile, prosciugarla. Spegnere la sua vita e farla morire dolcemente.

Passo la lingua sulle labbra, per inumidirle.

Il desiderio è forte, il mio sangue urla. Desidera.

Ma la mano del mio Sire che stringe la mia, mi frena, mi avvolge.

Spegne la mia sete e rischiara la mia nera essenza.

- Ciao Buffy – la sua voce è un soffio.

- Ciao Willow – sorrido nel pronunciare il suo nome.

Non mi era mai apparso buffo come in questo momento.

Non mi chiede di avvicinarmi, mi chiedo se senta i miei pensieri, so che non può leggergli…come io non ho potuto con il patetico angelo caduto. Ma può sentirli, può sentire il mio desiderio di darle la morte, di finirla.

- Buffy dobbiamo parlare – non abbassa lo sguardo, è diventata coraggiosa la piccola strega.

- Si parlare – le faccio eco.

- Buffy dico davvero – la sua voce è diventata un sibilo, dovrei averne paura secondo lei? Ridicola.

- E chi scherza? – sorrido sarcastica mentre mi avvicino puntandola come fosse una preda.

- Buffy….sei ancora in tempo. Puoi tornare, ti prego. Permettimi di aiutarti –

- Ah….- rido divertita e un po’ infastidita da quella piccola smorfiosa, piagnucolosa strega.

- Non osare Willow….ti ucciderei – ringhio. Ed è una minaccia la mia.

- Buffy – un lamento la sua voce.

- Se è per questo…allora non abbiamo nient’altro da dirci – alzò le spalle.

Sento il suo sguardo su di me. Il mio Sire mi osserva, mi sorveglia e mi desidera.

Sono a pochi passi, ancora un attimo e sarà a portata dei miei canini, ancora un momento e potrei darle l’estasi e il tormento. Oh Willow sapessi che dolce agonia e che liberazione ti possono dare denti affilati e labbra vogliose.

- Buffy. Si ragionevole -

Un lampo di terrore sul suo viso, ha letto nei miei occhi.

- Ragionevole…..tesoro…..se tu potessi sentire i miei ragionamenti. Capiresti quanto sono reali e semplici. Direi quasi elementari – scuoto il capo e la fisso viso a viso – Nutrirsi, lottare e fare sesso -

Una fitta al petto, il mio Sire è colpito ancora una volta. L’ho ferito, ma non volevo…era solo per Willow, non per lui.

Mordo il labbro inferiore, dispiaciuta, ma il suo collo invitante spazza via ogni altro pensiero.

- Willow sei così…così….- la mia voce roca si perde nel suo odore e sapore. Lo sento di qui, il suo cuore che pompa tutti quei litri di sangue rosso e caldo. Vivo.

Sento il mio volto che muta e Willow che si tira indietro disgustata.

Un semplice balzo e….

- Buffy – la sua voce, una preghiera che per me è un ordine.

Indietreggio a malincuore e mi accoccolo tra le sue braccia.

Il mio volto riassume le sembianze umane.

Ormai solo questo è rimasto di Buffy Summers.

Un involucro da cheerleaders e un sorriso demoniaco.

Distolgo lo sguardo, la tentazione è forte.

Lui mi stringe e guarda fisso Willow, entrambi sanno che la loro ultima illusione, vana, si sta infrangendo contro la mia fredda, lucida e oscura crudeltà.

Una lacrima scivola dalle sue ciglia e si posa sulla mia mano. La guardo per qualche istante e poi lentamente la porto alla bocca.

E’ dolce il sapore del suo dolore e del suo amore.

Gli accarezzo la guancia e gli lecco gli occhi per assaporare ancora quel gusto dolce amaro.

Lui non dice nulla, mi guarda con tenerezza e tenendomi per mano si dirige verso la porta.

- Addio Buffy – dice Willow in lacrime.

- Addio – rispondo voltandomi un solo istante a guardare ancora il suo collo così vitale e poi stringo la mano al mio Sire e lo seguo verso l’abisso che ci attende a porte spalancate.

 

Capitolo XXXVI

LIGHTS AND SHADOWS

 

Mi aggiro nervosamente nella cripta, immersa nella penombra di una nuova alba. Conto i passi e comincio ad odiare questa prigione.

- Buffy cosa stai facendo? – domanda stancamente lasciandosi cadere sul letto. Incrocia le braccia dietro la nuca e mi guarda – Su avanti vieni a letto -

Batte con la mano sulle lenzuola. Mi desidera come sempre ed è questa la sua debolezza e la mia forza.

- NIENTE! E’ esattamente questo il problema. Non sto facendo niente -

Il bisogno spasmodico di sangue e morte è tanto intenso da farmi star male.

L’immagine del sangue caldo e pulsante di Willow e di tutta quella vita da spegnere, mi fanno fremere.

Socchiudo gli occhi e scruto il mio bellissimo Sire. Tutto il mio desiderio diviene rabbia. Ed è così facile ferirlo, così fragile, perso nel suo amore. Questo potere su di lui mi da alla testa.

- Sarà sempre così? – domando sibillina.

Lui tace ed abbassa lo sguardo.

- Perché io sono già stufa …- alzo le spalle annoiata e attendo prima di colpire.

- Ora capisco Dru….- i miei occhi si fanno cattivi.

- Cosa vuoi dire? – il suo sguardo è cupo e il tono basso e sottile.

- Capisco perché ti abbia piantato –

- Buffy – un gemito il suo ed un’ espressione smarrita ed incredula.

- Buffy! Buffy! Buffy! Non sai far altro che implorare, supplicare e piagnucolare –

Sbuffo seccata – Sai una cosa? Ti preferivo mille volte di più quando ti atteggiavi a Big Bad…eri patetico certo, ma più divertente. Adesso sei solo patetico –

Resta in silenzio. E questo mi fa alterare ancora di più.

- Ecco perché anche Dru preferiva il suo ‘ Paparino ‘ a te….Angelus doveva essere un vero demonio. E di sicuro sapeva come non far annoiare una donna –

Sorrido maliziosamente.

Lui si irrigidisce, i lineamenti si tendono e lo sguardo si indurisce.

- Oh…il cucciolo si sente ferito nel suo orgoglio. Poverino…la verità fa male? -

Ridacchio divertita. Ancora una frase ed avrò vinto.

- Falla finita Buffy! – una velata minaccia, che non spaventa.

- Se no cosa mi fai? Guarda ….tremo tutta dalla paura –

- Ho detto di farla finita – ringhia.

Ecco che la belva viene fuori.

- Io l’ho avuto una sola volta in mezzo alle gambe ma ti assicuro è stato incredibile, e non era nemmeno Angelus –

Ecco fatto scacco al mio Re Nero.

In un balzo salta giù dal letto e mi raggiunge.

Le sue mani serrate sulle mie spalle. Il suo sguardo acceso di odio e dolore.

Esita ancora.

- E avresti dovuto vedere quando mi ha bevuta! Estasi tesoro. Potenza ed estasi -

Lo sfido.

- Sta zitta Buffy. Zitta – Digrigna i denti.

- L’unico rimpianto che ho è quello di non essermi fatta scopare quando è tornato Angelus, quel magnifico Angelo Nero senz’anima e dannato come me –

- Zitta – urla e mi colpisce in pieno viso facendomi cadere riversa sul pavimento.

Rido a squarciagola e lo guardo trionfante. Ho vinto.

Si avvicina e nel suo sguardo la furia omicida dell’amante tradito e umiliato.

Il mio sguardo si fa intenso e torbido, con sicurezza faccio scivolare una mano sensualmente sul mio corpo sino alla mia femminilità bagnata.

- Allora? Non vuoi farmi cambiare idea? –

Mi sollevo in ginocchio e infilo la mano nei suoi pantaloni.

Lui è disgustato ma il suo desiderio di me, di sentirmi sua è più forte.

Con avidità lo tiro fuori è pulsante di morte e di voglia.

Non resisto e con gesto lascivo e voglioso passo la mia lingua sulle labbra e mi riempio la bocca tutta, di lui.

Geme e fredde lacrime rigano le sue guance. Sul suo viso una smorfia di colpa e dolore.

Lo mordo leggermente e lo sento tendersi.

I suoi pugni stretti e le braccia abbandonate mollemente sui fianchi, in una incondizionata resa.

- Ti piace vero? – continuo a torturarlo senza pietà.

Privo di difese, senza pelle per me.

Non può attendere oltre.

Mi tira su e mi bacia con ardore.

Mi solleva tra le braccia e mi porta a letto.

La sua anima brucia ed è pieno di passione e furore il suo amarmi alla follia.

Nel momento del più nero e perfetto piacere, reclamo in un sussurro al suo orecchio, il mio premio. Il vessillo della mia vittoria annunciata.

- Dammi quello che più bramo mio Sire -

Con la morte nel cuore il suo volto di angelo caduto scivola nella maschera del predatore e le sue zanne affondano in me.

Ed io sono totalmente appagata e sua.

E nei miei occhi il sogno di un mondo di tenebra. Un nuovo inferno sulla Terra di cui io sarò regina.

 

- Willow allora cosa ne pensi? -

Angel domanda, ma non vuole la risposta.

- Che non posso fare nulla per lei -

Willow piange. Piange anche lei i miei occhi pieni di promesse che non saranno più.

- Maledetto…è tutta colpa sua –

Accusa Angel.

- Non credo Angel…..lei lo voleva, e lo avrebbe ottenuto in un modo o in un altro –

Tutto tace per un momento.

- Spike è stato solo….la scelta più facile. Lui l’ amava…..e per questo era debole -

Angel la fissa non molto convinto.

- E adesso per lui…deve essere l’inferno -

Willow ha pronunciato le ultime parole con voce rotta dall’emozione. Un dolore condiviso.

L’ assistere alla morte della persona amata, e l’impotenza di non poterla salvare.

Il volto di lei le si affaccia alla mente per un momento.

Il suo sguardo smarrito e ancora sorridente mentre colpita a morte giaceva tra le sue braccia.

E poi il rumore assordante del cuore che si spezza e della cieca, folle rabbia che ottenebra la mente.

Questo è il volto del dolore, e lei lo conosce bene.

Ma sa anche che Buffy deve essere fermata, come allora lo è stata lei. O il mondo cesserà di esistere.

Perché di una cosa era certa, Buffy ha in mente qualcosa.

Quando l’ha fissata con le sue due schegge di smeraldo, lei è stata attraversata da un brivido gelido.

E non perché ha visto il suo desiderio di ucciderla, ma perché ha visto la sua sete di morte e di sangue. Perché ha visto il baratro scavato nel solco oramai vuoto dove era sua anima.

Ma tutto questo non può dirlo ad Angel, perché Buffy per lei è sempre Buffy.

La ragazza che sette anni prima, sembra un’eternità oggi, le ha sorriso e le ha parlato quando tutti la evitavano.

Buffy è ancora la sua amica del cuore. E un amico non si abbandona e non si tradisce mai.

E per questo lei è qui. Non può essere altrove, anche se può fare ben poco.

- Xander e Giles…. – chiede Angel.

- Stanno arrivando –

Tutta la Gang sarà di nuovo unita, per l’ultima volta.

Per combattere il male: per combattere Buffy.

Quando avranno finito, comunque vada la Gang non esisterà più.

Tutto sarà definitivamente finito, e la morte e le tenebre avvolgeranno tutto nel loro freddo sudario.

E sarà silenzio.

 

Capitolo XXXVII

WHO WANTS TO LIVE FOREVER

 

- Buffy…..non farlo mai più. E questo è un ordine –

La sua voce è una supplica, ma per me è inappellabile.

Sbuffo e so che gli ubbidirò.

- Non è giusto – miagolo infantilmente.

- Lo so! Ma neanche quello che hai fatto tu, lo è –

- Ma io sono cattiva….lo hai dimenticato? – sorrido diabolicamente.

I suoi occhi si dilatano incantati.

- Potrei? – domanda amaramente consapevole.

- Spike…..ti prego……ti prego……ti prego…..una volta sola…..stanotte –

Imploro e cerco di corromperle.

- No. Mai -

- Ti prego…..poi ti farò tutto quello che vuoi. Te lo giuro….qualsiasi cosa –

Con malizia faccio scorrere le mie unghie affilate sul suo petto, graffiandolo leggermente.

- Qualsiasi cosa….- sussurro facendo scivolare la mano sulla sua virilità già eccitata.

- Smettila. Ho detto No Buffy….-

Mi alzo imbronciata e vado di sopra senza guardarlo.

- ….Ti amo troppo per farti questo…- mormora, ma io sono già andata via.

Guardo fuori, un’altra notte senza prede, senza vite….da spezzare.

Una sottile scia di odio accompagna i miei pensieri…

Se il mio Sire morisse….sarei libera.

Totalmente libera. Di uccidere e di cacciare. Di essere lo spietato killer predatore, che sono.

Sorrido e l’idea non mi dispiace…..manca solo la persona che deve fare il lavoro sporco per me.

Visto che io non posso. ‘ Dannato legame ‘.

Osservo fuori dalla finestra….l’immensa statua che sovrasta il viale.

Un Angelo bianco con una falce in mano.

Il mio Angelo Nero…..sarà la mia dannazione.

Lui lo farà per me.

E negli occhi la speranza di poter finalmente liberare le belva sanguinaria che è in me.

Scendo di sotto, voglio amare ancora il mio Sire, per l’ultima volta prima di liberarmene.

Lui è ancora steso nel nostro letto, guarda il soffitto smarrito, in agonia.

E come sempre mi accoglie tra le sue braccia.

Forse sa che voglio dargli la morte, forse sa che sono la sua fine.

E forse lui lo vuole….in fondo chi vuole vivere per sempre?....tranne me ovviamente.

Alla fine…se giocherò bene le mie carte….ne resterà solo uno: Io.

Lo bacio, il mio bacio di Giuda prima di consegnarlo alla morte. Ù

E già mi manca.

 

- Allora ci siamo tutti? – Wes ormai è l’unico lucido in tutta questa storia.

- Sì…adesso possiamo sapere esattamente cosa è successo? –

Xander sembra seccato, è stato strappato alla sua ricerca in Africa.

E a dire il vero non gli piace l’idea di ritornare ai vecchi tempi.

Si tocca la benda sull’occhio con nervosismo.

Giles, già sa. E’ stato avvertito ed ha ricevuto disposizioni molto chiare in merito.

‘ Risoluzione finale ‘. Ha deciso il consiglio.

Faith in silenzio giocherella con un paletto.

Non può pensare di dover essere proprio lei a farlo.

- Buffy…si tratta di Buffy –

Angel non è sicuro di farcela.

Angel non è sicuro che alla fine lo permetterà.

Tutti tacciono.

- Lei ….adesso…..è un vampiro - Willow ha parlato.

Il silenzio si fa ancora più denso e pesante.

- Oh….dannazione. E’ un…..un……-

- Big Bad – Xander cerca di ironizzare, ma tutti lo fulmina con lo sguardo.

- Willow fa qualcosa – Dawn piange, stringendo tra le mani l’album che le ho lasciato.

- Non posso fare nulla Dawn, è una sua scelta. Purtroppo ….non sono in grado…- singhiozza.

- Di aiutarla….- abbassa lo sguardo.

- Cosa dobbiamo fare allora? Perché siamo qui? – Xander comincia a capire.

- Siamo qui …perché ….- Giles non vuole dirlo, non ne ha la forza.

- Dobbiamo farla fuori – Faith parla con rabbia.

Anche lei è impotente.

- Cosa? Ma che accidenti state dicendo? – Xander non vuole accettarlo.

Ma tutti sanno che alla fine lo farà.

- Xander….non è facile per nessuno….ma lei è la Cacciatrice…se lei, se lei…..sarebbe la fine. Il ramo delle Cacciatrici, sarebbe spazzato via - Giles cerca affannosamente di accettarne la ragione.

- No…io non ci sto….voi fate quello che volete….ma io no, non lo farò mai –

Non si muove, lui lo farà come tutti gli altri.

- Voi siete pazzi. Lei è mia sorella –

Dawn è incredula, lei non accetterà.

- Dawn…ti prego….- Willow continua a piangere.

- Angel….tu….non puoi…..non puoi permetterlo –

L’ultima speranza di Dawn si spegne sul capo di Angel che si china.

Ma forse lui non lo permetterà.

Anche se non può dirlo a loro.

Forse si farà dannare per sempre, ma non permetterà che mi riducano in polvere.

- E Spike? – Xander si era lasciato andare sul divano.

- Lui non lo permetterà mai – dice Dawn sicura.

E tutti sanno che ha ragione.

- Anche lui…..- Giles non finisce la frase. Per tanti anni ha voluto liberarsi di quel vampiro.

Eppure adesso, il pensiero di doverlo uccidere gli fa male.

Si sente in colpa. Lui è stato più forte di tutti loro.

Ha lottato da solo per migliorare, Per cambiare. Merita rispetto per questo.

- Siete sicuri che non si possa fare altro? -

Xander prova ancora ad evitare l’ inevitabile.

- No, niente altro. Mi spiace ragazzi –

Wes cerca di consolarli.

- Io ho visto….- la voce di Willow trema.

- Spike non la fermerà a lungo…..e quello che avete visto sino ad ora….non è nulla in confronto a quello che ho visto riflesso nei suoi occhi. Lei sarà l’inferno sulla Terra –

Aveva pronunciato quelle ultime frasi, con voce incerta e terrore negli occhi.

Un brivido si trasmette a tutti i presenti.

E capiscono che è la verità.

- Allora sia. Cosa dobbiamo fare? Aspettiamo il giorno e….-

- No – Faith risponde con voce tagliente.

- Lei non merita di essere pugnalata alle spalle. Aspetteremo la notte e l’affronteremo –

Giles la fissa e poi annuisce.

- Ma così…ci saranno più probabilità di….-

Fred interviene timidamente.

- Questo è un nostro problema –

Taglia corto Xander.

- E poi…..dopo questo….chi vuole vivere per sempre? –

Dice Angel a bassa voce e nessuno osa replicare.

Nessuno vuole vivere per sempre.

 

Capitolo XXXVIII

NO MORE TIME

 

La cripta è silenziosa, il mio Sire non parla. Tutti attendiamo che il giorno finisca.

La notte porta con se tutte le risposte alle nostre domande. Anche a quelle che non abbiamo fatto.

- Ti amo – passa una mano sul mio viso, accarezzandolo.

- Anche io – gli rispondo e sfrego la mia guancia contro la sua.

Stringendomi contro di lui.

- E’ il Tramonto –

Mormoro guardando verso la piccola apertura rischiarata dagli ultimi bagliori del giorno che muore.

- Andiamo dobbiamo prepararci…non c’è più tempo -

I nostri sguardi si cercano, silenziosamente. E si scambiano un’ultima promessa di vita che non c’è più.

Lui sogna ancora una cripta per due ed una palizzata bianca.

Ci vestiamo in silenzio, come ci preparassimo prima della battaglia. Ed è quello che stiamo facendo.

Davanti alla porta della cripta, mi stringe la mano. Mi da un ultimo sguardo pieno d’amore e mi bacia.

E siamo fuori, nella notte, nera e buia come mai.

Camminiamo nel cimitero desolato ascoltando il rumore leggero dei nostri passi sul selciato.

- Buffy – il mio Angelo Nero è arrivato. Tutto sta per compiersi.

- Angelus – lo chiamo con il suo vero nome.

E con occhi impazienti lo osservo avvicinarsi.

So che non è solo. So che loro sono qui per me.

Ma so anche che alla fine sarò io a vincere.

- Angel – la voce sottile e adirata del mio Sire.

- Spike….- ringhia e sono faccia a faccia.

Che tutto abbia inizio.

- Non la toccherete! Non ve lo permetterò. Questo lo sai vero? –

- Questo è da vedersi – la voce fintamente pacata di Giles alle sue spalle.

La notte si fa più oscura.

- Rupert….come sono felice di vederti – sorrido sarcastica.

- Anche io Buffy….- e forse non sta mentendo

– Anche se avrei preferito….non fosse in questa circostanza – sospira.

- E perché mai? La vostra morte mi sembra un’ottima circostanza – Rido divertita.

Willow ed Xander vicini cercano di farsi coraggio….e sembrano quelli di allora.

Quando eravamo dallo stesso lato della barricata.

Poi dal buio appare lei, l’altra me.

- Faith…- sibilo - ….siamo al completo vedo -

- Ehi B. come butta? – sempre, arrogante e volgare.

- Benissimo, perché non si vede? –

- Buffy…..- un lamento sordo alle mie spalle.

Scuoto il capo contrariata

– Oh…piccola….tu no! Non dovevi venire. Adesso mi toccherà uccidere anche te – mi volto a guardarla. Un luccichio negli occhi.

Mi guarda atterrita. Ora lo sa non sono più io.

Sono stufa di attendere che il destino si compia, io sarò l’artefice del mio.

Senza aspettare oltre con un balzo mi lancio su Faith, che forse stupita, ha un momento di esitazione.

Ed è fatale per la sua riuscita.

Con un colpo sordo la faccio finire al tappeto e il paletto vola a metri di distanza.

- Ecco fatto….- che bella sensazione. Finalmente.

- Oh B. ottimo colpo – sorride rialzandosi.

- Grazie – e siamo di nuovo avvinghiate in una lotta senza vincitori.

- Togliti di mezzo Spike – Angel ringhia – è tutta colpa tua dannazione –

- Si lo so – Spike abbassa il capo – ma io non la lascerò – e si scagliano l’uno contro l’altro.

- Willow. Usa la magia – le sussurra Xander.

- Non posso. Xand. Non ci riesco – Willow non può. Non vuole.

- Oh maledizione qui va tutto a puttane – Xand è spaventato, è fa bene.

Il suo collo è molto invitante per me.

Un calcio e Faith è dall’altra parte del filare di alberi.

Sono più forte adesso, molto più forte di prima.

Angel continua a colpire Spike, ed io devo intervenire…il legame è più forte.

- Lascialo – ringhio.

Angel schiva il mio colpo e si lancia su di me.

‘ Ora o mai più ‘ penso e con un’abile mossa gli sfuggo e comincio a correre.

Lui mi insegue. Ed io vinco, come ho previsto.

Lasciando il mio Sire per terra stordito, scappo via tra le tombe.

E lui mi bracca, ma non sa che la sua preda è il suo predatore.

Che tra noi sono ancora io la Cacciatrice e lui il mio Vampiro.

Mi insegue sin nelle Catacombe, della parte antica del cimitero.

Corre, senza pensare, senza capire.

In una stanza senza uscite, in un posto senza luce. Solo tenebre. E la luce tremula delle candele.

Ceri accesi per tutti gli innocenti che moriranno domani.

- Buffy non hai più via di uscita – dice fermandosi davanti a me che lo attendo al centro della stanza.

- No Tesoro…- sorrido beffarda – tu non hai più via di scampo –

Lui mi guarda confuso. La mia sicurezza lo spaventa.

- Ma….-

- Sei esattamente….dove ti volevo Angelo mio – mi avvicino calma.

- Vieni da me. E’ tanto che attendo –

- Buffy…cosa …? –

Con un gesto estraggo dalla tasca il medaglione. E lo guardo in adorazione.

- Indossalo….amami …..e torna il mio Angelo Nero……Insieme regneremo su questo mondo. Sarà un nuovo meraviglioso, perfetto Inferno. Il nostro – dico orgogliosa.

Lui è terrorizzato, ma nei suoi occhi leggo ancora…..il suo desiderio di me.

La sua eccitazione per il sangue e la morte.

- Sì il mio compagno, nella morte, per l’eternità -

- E se non….accettassi – con una mano accarezza il mio viso.

- Allora morirai – Gli mostro i denti e lo fisso.

- Buffy….io…..Buffy…..- gli poso un indice sulle labbra.

- Taci. E baciami. Insieme nella morte e nel sangue – le nostre labbra si intrecciano.

E l’odore di morte e di cera che brucia ci avvolge.

- Buffy….no…ti prego non farmelo fare –

Gli infilo il medaglione e continuo a baciarlo.

- Sei debole amore…. Come lui……non puoi dirmi di No! Lo vuoi anche tu, lo so -

Mi fissa e i suoi occhi diventano più neri della notte che ci circonda.

- Buffy – sospira sconfitto.

- Vincerò io. Vinco sempre io –

Gli sorrido con malvagità e lo mordo e lo bacio.

E il sangue corre dalle sue alle mie labbra.

- Si – geme ed io sto per ottenere quello che voglio.

 

- Buffy – il suo urlo furibondo e addolorato, ci costringe a separarci.

Angel mi guarda atterrito, le mie labbra sporche del suo sangue ed un sorriso voglioso e crudele sul volto privo di espressione. Gli occhi accesi di morte.

- Buffy – fa eco smarrito.

- Sta lontano da lei – il mio Sire.

- Ah sei ancora vivo….- sbuffo seccata e mi allontano da Angel.

Dietro di lui la gang. Poveri illusi.

- Angel cosa credevi di fare? – Wes è turbato.

- Wes…..lui è sempre Angelus….il mio Angelo Nero…..e prima o poi…..tornerà – sorrido guardandolo.

- No – Angel geme trafitto, sa che è vero. E con una mano si strappa il medaglione dal petto.

Lo guardo disgustata. Può essere il padrone.

Il Signore delle Tenebre. Invece preferisce essere il servo di queste creature inferiori e così….insulse.

Fissa l’oggetto luminoso e lo lancia a Spike.

Digrigno i denti.

Faith mi appare davanti e sono una furia.

Le afferrò la gola e stringo con tutta la forza che ho.

Lei morirà, sono troppo forte per lei.

Finalmente vedrò gli occhi pieni di promesse che non ci sono più. E sarò stata io.

- Buffy – mormora a voce strozzata.

- Allora conosci l’alfabeto tesoro –

La vita le sta sfuggendo e lei lo sa.

Attenta la osservo, voglio cogliere il momento in cui andrà.

- Buffy no – ancora lui ‘ Dannato ‘ .

La spinge via e siamo l’uno di fronte all’altro.

- Non mi fermerai in eterno – gli ringhio.

Angel mi colpisce. Siamo avvinghiati.

Il paletto si muove pericolosamente tra i nostri corpi.

- E’ finita – dico mormorando e baciando il mio Angelo Nero mentre sto per conficcargli il paletto nel cuore.

E lui ancora tra noi.

- No Buffy –

- Questa volta lo ucciderò – gli urlo furibonda.

- Uccidimi – dice secco e mi fissa disperato e ormai rassegnato.

Sorrido e sto per affondare il paletto nel suo cuore.

Lui mi fissa, vuole morire con la mia immagine negli occhi.

Per un attimo esito. E poi colpisco.

E tutto gira e un rumore assordante copre tutto.

Poi il silenzio e il buio.

Non c’è più tempo.

 

Capitolo XXXIX

DEATH OR LIFE?

 

- Cosa è successo? – tentenno.

- Dove siamo? – Angel si tocca il capo ferito e si guarda intorno.

- Per l’inferno maledetto –

Questo è il mio Sire.

- Bene ci siamo tutti – sbuffo e cerco di concentrarmi sul posto.

Una voce senza volto rimbomba tutto attorno a noi.

- Il tempo è giunto. Il vostro destino si compie. La profezia si avvera -

Ci guardiamo sconcertati e ci rendiamo contro che gli altri non ci sono.

Una figura esile si avvicina ed esce fuori dall’ombra.

- Cordelia – Angel la guarda e nei suoi occhi le lacrime.

- Sei arrivato – gli dice piano.

E Angel sorride dolcemente.

- Allora cosa è questo? Un party per defunti? – Sono confusa e infastidita.

Non era così che dovevano andare le cose.

- La profezia, Shanshu -

Nessuno dei tre proferisce parola.

Cordelia indica le nostre spalle e tutti e tre ci voltiamo.

Al centro su un tavolo c’è una coppa nera con una pietra color del fuoco al centro.

- La ricompensa – mormora Angel.

Ma nessuno si avvicina al tavolo.

Tutti torniamo a guardare Cordelia.

Lei sorride dolcemente ad Angel e poi dice.

- Vai a prendere il tuo destino …..Spike -

Il mio Sire sobbalza.

- Cosa? – non crede ancora.

Lei lo guarda – Bevi –

I suoi occhi per un attimo si accende di vita e di gioia. Subito dopo si spegne nel dolore più nero.

Mestamente si avvicina alla coppa e la osserva a lungo tenendola tra le mani.

- Bevi e desidera – gli sussurra Cordelia – e otterrai la tua ricompensa. -

Un tremito nelle mani e la coppa premuta contro le sue labbra. Beve.

Il calore invade il suo corpo. Il tocco dell’umanità.

E lui desidera. Desidera con tutto se stesso.

- No….non puoi – le voci riecheggiano nella sala immersa nell’oscuirità.

- Non è concesso….lei ha scelto…..la ricompensa è per il vampiro puro. Per il guerriero –

Si accavallano tra loro e si confondono. Bisbigliano.

- Tuttavia……qualcosa c’è …..-

- Si …….una cosa …..-

Angel guarda prima Cordelia e poi me, pensieroso e deluso.

Lui non sarà mai umano.

La voce del mio Sire nella stanza, ma non viene dal suo corpo.

- E’ sia. Se questo è il mio Destino -

Una luce intensa illumina la pietra.

La coppa cade rotolando sul pavimento, con un rumore tintinnante.

E Spike urla come stesse bruciando ancora.

La luce si fa intensa e poi svanisce.

Siamo di nuovo nelle Catacombe.

Tutti ci fissano con sguardo indagatore.

- Cosa è successo? – Angel è intontito.

- Ma …- Wes sembra confuso come noi.

- Cosa? – mi hanno legata.

- Liberatemi subito – la testa mi fa male.

E qualcosa non quadra in me.

- Slegatela – ringhia il mio Sire. Alzandosi in piedi.

- Tu…tu……che tu sia maledetto Spike –

Angel ricorda, e sa che lui ha avuto il suo destino.

- Slegala ti ho detto – Spike è minaccioso.

Wes mi slega ed io corro tra le sue braccia.

- Spike – lo stringo e nascondo il viso nel suo petto.

Lui mi ferma e mi allontana bruscamente.

- No. Non toccarmi -

- Spike – il suo rifiuto mi ferisce.

Io sento, io provo….di nuovo.

- Cosa è successo Spike? –

Angel è sul punto di esplodere.

- La mia anima – dico a voce bassa.

- Cosa? – Tutti mi fissano.

- La sento, è qui. Ho di nuovo la mia anima –

Incredula guarda Spike.

Lui distoglie lo sguardo.

- Fantastico! Adesso abbiamo tre vampiri con l’anima in giro per il mondo -

Wes scuote il capo.

Si irrigidisce.

- Spike ma come diavolo? –

Angel non sa se essere contento o triste.

- Cosa vuoi che ti dica? E’ il mio giorno fortunato. Adesso se volete scusarmi…vado a godermi la mia ritrovata umanità. Addio passerotto. Gente tolgo il disturbo -

E senza aspettare, senza dire altro corre via.

- Bastardo….guarda cosa ha fatto….- mi guarda addolorato - e adesso se ne frega e ….-

- No….io credo non sia così – Wes sembra perplesso.

- Buffy dove vai? – Angel mi chiama.

- Da lui…..lui è…-

- Il tuo Sire? – dice con sarcasmo – Non più Buffy –

- No, non volevo dire questo. Lui è il mio Destino –

Guardo tutti loro e sorrido lievemente. E’ il mio addio.

E lo seguo nella notte che sta finendo.

- Buffy ….- Angel non si rassegna. Riavermi tra le braccia è stato bello per lui.

- Lasciala andare – Wes lo ferma – Lui è il suo destino Angel –

Lui lo fissa e poi abbassa il capo.

- Si andiamo ….a casa? – escono uno alla volta.

Tutti salgono in macchina, tranne lui.

- Che fai non vieni Angel? –

- Si vengo a piedi – dice e senza voltarsi continua a camminare lungo il vicolo buio.

In cerca del suo destino.

In fondo alla strada la fievole luce di uno dei pochi lampioni ancora accesi.

L’alba che incombe sulla notte.

Anche per lui forse, in fondo alla sua strada c’è la luce.

 

 

Albeggia, la notte è finita.

So dov’è. E corro da lui.

E non sbaglio, la cripta è illuminata.

Lui è qui.

- Spike – lo chiamo.

Lui è seduto sulla poltrona, e beve a grandi sorsate.

- Spike – ripeto il suo nome e lo guardo.

- Si cosa vuoi? –

- Torna dal tuo Angelo Nero dolcezza….è meglio –

- Spike – sono ferita – Ti prego perdonami –

- Ah. Si certo ti perdono ed ora sparisci –

- Ma cosa ti prende? –

Non capisco. Non può aver smesso di amarmi, così su due piedi.

- Cosa sta succedendo? Perché ti comporti così? –

Lui evita il mio sguardo. Ed io mi infurio.

Mi avvicino e gli prendo la bottiglia dalle mani.

La scaravento contro la parete.

- Sto parlando con te Spike! Rispondimi! –

Ringhio.

- Cosa vuoi ancora da me? – i suoi occhi stanno piangendo.

- Spike, mi stai spaventando! –

- E fai bene tesoro, non sai quanto sono pericoloso adesso –

La mascella si contrae.

- Spike….- cerco di incontrare i suoi occhi – Ti amo –

- Smettila – si rifiuta di guardarmi.

- Spike …ti amo – ripeto.

- Basta Buffy, adesso basta. E’ finita –

- Cosa? Perché? – Non riesco a capire.

- Perché è finita. Accettalo. Vai avanti -

- No. Se prima non mi avrai detto il perché –

Sono decisa.

- Cosa vuoi che ti dica? –

- La verità –

- Ah già la verità…..dimenticavo che adesso sei tornata la vecchia Buffy Miss senza macchia –

- Parla Spike – Lo incalzo.

- E va bene….tesoro…..se ci tieni tanto –

Allarga le mani e continua ad evitare il mio sguardo.

- Non faccio più parte del club esclusivo. Ora siete tu e lui –

- Cosa vuoi dire? – cerco di capire.

Fissa il vuoto – sono di nuovo una cosa disgustosa e cattiva adesso –

- Spike…cosa? - lo guardo sofferente – la tua anima –

- Già. La mia anima…andata – si passa una mano tra i capelli e continua a non guardarmi.

- Perché? ….per me? – guardo il mio guerriero impavido.

Annuisce con il capo.

- Beh come ha detto mr. Sorriso…il casino l’ho fatto io. Ed io dovevo rimediare –

Ed è come se mi avesse pugnalato dritto al cuore.

- Spike -

- Sta zitta Buffy. Non voglio sentire niente adesso –

Si prende la testa tra le mani – vattene ti prego –

- No – sussurro avvicinandomi

- Oh basta per favore. Non hai capito cosa ho detto? –

– Spike –

Sbuffa e fa su e giù per la cripta.

- Vattene Buffy -

- Ti amo -

- Cosa? Sei impazzita? Non hai sentito cosa ho detto? –

- Spike – il mio tono è deciso – guardami –

Non si volta.

- Spike, ho detto guardami -

Si volta lentamente e finalmente i suoi occhi incontrano i miei .

- Smettila adesso e vieni qui…da me -

Continua a guardarmi diffidente e spaventato.

Gli tendo le braccia in attesa e lui si lascia abbracciare.

- Ti amo Spike. Niente è cambiato -

- Davvero? – dice sarcasticamente. Non mi crede.

- Si….per me niente è cambiato –

- Buffy. Ti prego…non mentirmi. Non lo sopporterei –

- Niente è cambiato amore. Tu sei il mio Destino. Anima o non anima –

- Buffy …io non posso più darti quello che tu….-

- St….- gli faccio cenno di tacere.

- Tu mi hai già dato…ora sarò io che darò a te Amore....lasciati amare –

Lui mi guarda incredulo.

- Vuoi Spike? -

- Cosa, te? – Chiede quasi con timore.

- Si…me, una cripta per due e una palizzata bianca –

Accenna un sorriso.

- Beh…forse per la palizzata….sarebbe meglio di No. Magari un muretto di mattoni rossi? -

Rido toccandogli la fronte con un dito.

Lui sembra incapace di parlare. Continua a fissarmi in adorazione.

- Adesso voglio solo che tu mi baci Amore – mormora avvicinando le sue labbra alle mie.

- Si…..-

Un bacio lento e dolce, quello che sogna da tanto.

- Ti fidi di me? – Morde il mio collo con delicatezza.

- Si – gli rispondo ed i miei sensi sono già infiammati.

Tira fuori delle manette…..

- Cosa hai in mente? – gli chiedo con finto timore – guarda che io non ti permetterò di farm….-

- Amore…..sono il tuo Sire non dimenticarlo…..e poi…..cosa vuoi che ti dica baby….sono sempre stato cattivo –

 

FINE