Fanfiction
ospitata per gentile concessione del Bloodylove in attesa di
riuscire a rintracciare l'autrice.
Di
Spuffy
Capitolo
I
WELCOME
TO THE HELLMOUTH
E’
una mattina assolata come tante altre ma per me, per Buffy Summers, non è così.
Oggi
per me comincia una nuova vita. Una nuova Città, una nuova casa e una nuova
scuola.
Ma
chissà perché dentro di me sempre quel senso di vuoto, quel posto buoi e freddo
che mi attira.
-
Buffy su alzati devi andare a scuola -
La
voce di mia madre come sempre mi riporta alla realtà, alla normalità che tanto
disperatamente cerco.
-
Si mamma, ancora un pochino -
-
Avanti tesoro, non cominciamo male già dal primo giorno –
Ed
è un pugno nello stomaco quella frase. Una smorfia e mi alza dal letto.
Lo
specchio: riflesso di una verità che ancora non riesco a capire, che non voglio
vedere e non voglio sapere.
‘
Buongiorno Sunnydale…. Un altro giorno di Sole splende sulla nostra città…. E
lanciamo subito il nostro pezzo di apertura ‘ The good life ‘’ e la musica
parte.
-
Bene tesoro sei pronta? -
Mi
guarda sorridente ma nei suoi occhi quel muto timore, quella preoccupazione che
non la lascia mai.
‘
Io sono un problema ‘
-
Si andiamo – e cerco di farmi coraggio questa volta ho promesso, niente guai.
La
macchina si ferma e lei mi bacia la fronte ed è come una preghiera.
-
A dopo – le dico e mi guardo intorno un po’ ansiosa e titubante.
Esco,
richiudo lo sportello e come sempre sono sola, e il freddo attorno e dentro me.
Incontro
difficoltà a trovare la mia aula, e già la scuola non mi piace.
-
Aprite il libro a pagina dieci – dice il professore ma io non ho neanche il
testo.
-
Su vieni puoi leggere con me – Una ragazza dai capelli rossi e lo sguardo
gentile mi fa cenno di avvicinarmi. Ed io sento una scintilla in me, la prima,
so che saremo amiche.
-
Io sono Buffy piacere – sorrido.
-
Ciao io sono Willow – è timida si vede.
-
Ti conviene andare in biblioteca per prendere i libri che ti servono –
-
Okay grazie ci passo appena finita la lezione –
Ed
eccomi in questa grande stanza piena di scaffali che odora di carta e colla.
-
C’è nessuno? – domando guardandomi intorno un po’ smarrita.
-
Si – un uomo sulla quarantina alto, con gli occhiali e il viso gentile spunta
da dietro il banco.
-
Salve mi sono appena trasferita da Los Angeles, sono…-
-
Buffy Summers, sei tu vero? –
-
Ma come fa a …? –
-
So cosa vuoi, so che libro ti serve – e tira fuori qualcosa da sotto il banco.
I
suoi occhi brillano e un po’ mi mettono in ansia, un presentimento.
-
Eccolo – e con un tonfo posa sul tavolo un libro impolverato con una V in
rosso.
Ed
io so che cosa vuol dire, la mia verità, la mia croce.
Sgrano
gli occhi atterrita, e balbetto.
-
No lei non ha capito – deglutisco a fatica e indietreggio terrorizzata.
-
Come? Tu sei la cacciatrice – si aggiusta gli occhiali e mi fissa sconcertato.
-
Ed io sono il tuo Osservatore –
-
No io ho chiuso con quella storia. E’ finita, basta. Si sta sbagliando –
E
corro fuori con un senso di nausea che mi attanaglia lo stomaco, perché io so
che non è finita che è solo l’inizio questo.
‘
No, no, questa volta non ricomincerà tutto da capo ‘.
Un
urlo per il corridoio, ragazzi che corrono e mormorii
‘
Lo hanno trovato morto, nell’armadietto che orrore ‘
Ed
io come imbambolata, come attirata da una forza sconosciuta mi avvio agli
spogliatoi e lo vedo.
Ed
è come sempre.
Un
ragazzo pallido, con il viso color cenere, un lieve sorriso sulle labbra e lo
sguardo perso.
Scosto
leggermente il bordo del collo della sua camicia e ogni speranza si infrange su
due piccoli fori insanguinati.
Sospiro
angosciata e il mio destino mi ripiomba addosso con tutta la sua crudeltà punta
il dito verso di me.
‘
Slayer ‘ urla ed io non posso fuggire, continuo a fissare quei due piccoli,
quasi insignificanti fori vischiosi. Che sono il mio destino.
Mi
alzo e corro via in un ultimo tentativo di ribellione di fuga impossibile.
Lui
resta immobile sul pavimento ormai freddo come il suo corpo. Lui sa che io
tornerò.
Nel
cortile incontro una spaventata Willow che mi presenta il suo amico Xander.
Un
tipo davvero bizzarro ma simpatico e divertente, ma etichettato come ‘ perdente
‘ dai suoi compagni…ed io ancora credo che le cose possano durare in eterno.
Ed
eccomi ancora davanti alla porta della biblioteca, un sospiro e una muta
rassegnazione.
Spalanco
violentemente la porta …. Questa è stata, è e sarà sempre la mia abitudine.
-
Allora cosa sta succedendo? -
-
Ah sei tornata vedo…..- sospira anche lui poco contento della situazione.
-
Si, allora? – e voglio tagliare corto.
-
Lo sai già. Comunque io sono Giles, Rupert Giles ed è il Consiglio che mi ha
incaricato …-
-
Si e bla, bla, bla …la conosco a memoria la filastrocca, ne ho già visto morire
uno a Los Angeles –
Sono
dura e distaccata, ma è perché sono abituata alla morte penso.
I
suoi occhi per un attimo sembrano sorprendersi, ma si controlla.
-
Bene allora sai perché sono qui e qual è il tuo compito. Questa è la bocca
dell’Inferno sulla terra e …tu devi, tu…… Per ogni generazione c'e' una
prescelta, che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebre. Lei
è la cacciatrice! E adesso sei tu la cacciatrice Buffy ed il mio compito è
addestrarti a combattere il male -
-
Si che novità – sbuffo e cerco di andare al sodo – questa sera al cimitero a
che ora? –
-
Ah già, bene giusto…facciamo alle dieci? –
Continua
a toccarsi gli occhiali.
-
Per me è uguale – e senza attendere oltre esco come una furia (come sono
entrata del resto).
Mi
fermo un attimo a guardare la vita che scorre accanto a me, che pulsa intorno a
me.
Il
Sole che splende e i volti spensierati dei ragazzi e poi lascio che il Sole
vada giù e che la notte come sempre mi avvolga con la sua coperta di tenebre e
morte.
Ed
è già sera… a volte penso che il giorno sia troppo breve come la vita.
-
Dove vai tesoro esci? -
-
Si mamma ho conosciuto alcuni ragazzi a scuola ed ho appuntamento cono loro –
-
Bene sono contenta, vedrai le cose andranno bene questa volta – sorride.
Io
già le sto mentendo e le cose sono già come l’altra volta.
-
Si mamma, questa volta sarà diverso –
E
lei ci crede, vuole crederci, fa finta di crederci è più facile così.
Come
è più facile non fare domande sui miei vestiti insanguinati, sui lividi e le
ferite.
Sui
miei silenzi e le mie notti fuori.
Non
parlare rende le cose irreali e forse è meglio così.
Cammino
lenta per il viale e sento, so che è alle mie spalle, leggero e rapido il suo
passo.
E’
venuto per darmi la morte forse, ed io forse lo aspetto da sempre.
Una
leggera pressione delle mani sulla sbarra e sono ritta sulla sua testa, e lui
non mi vede. Non mi sente.
Uno
slancio e un colpo secco sulla schiena.
E’
per terra davanti a me e mi sta guardando.
-
Allora? Chi sei e perché mi stai seguendo? -
Si
alza lentamente e continua a fissarmi.
-
Un amico. Il tempo del raccolto è vicino, devi stare attenta è pericoloso qui -
Ed
io sono già perduta in quello sguardo e ancora non lo so, ancora non so quanto
sia profondo l’abisso della passione e dell’amore.
E
quanto sia difficile sopravvivere e andare avanti.
Ho
solo sedici anni e a dispetto della mia ‘ missione ‘, sogno e desidero quello
che tutti una volta nella loro vita hanno sognato e desiderato….anche se in me
vi è la consapevolezza che non sono per me.
Che
per me resteranno solo sogni.
-
Prendi questo, ti proteggerà – mi porge un astuccio di velluto blu e nel nulla
svanisce.
‘
Una croce che cosa originale ‘ penso e continuo a camminare verso
l’ineluttabile.
Sono
davanti al locale dove ho appuntamento con Willow, prima della mia passeggiata
notturna al cimitero.
-
Ciao allora sei venuta –
-
Si certo, perché non avrei dovuto? –
-
Oh beh si grazie –
Si
guarda in giro è imbarazzata ed io voglio scuoterla un po’.
-
Non balli? – le domando con fare indifferente.
-
Beh sai io con i ragazzi non sono molto, come dire…..espansiva, anzi al
contrario – sospira.
-
Avanti Willow, su buttati nella mischia. Forza cogli l’attimo non pensarci
troppo la vita è breve –
-
Tu pensi che dovrei? Davvero? – ed è una risposta che cerca.
-
Si ma certo – e annuisco e lei sorseggia la sua bevanda con una luce nuova
negli occhi.
Mi
allontano per dare un’occhiata al posto.
-
Salve Buffy –
-
Oh è lei…Salve ma che ci fa qui? Non mi dica che mi sta seguendo? –
-
Si Buffy. Tu non dovresti essere qui, tu dovresti essere a …-
-
A combattere il male ecc….ecc…..questo lo ha già detto –
-
Per esempio….tu dovresti sentire la presenza, di un vampiro a pelle. Dovresti
sentirla a miglia di distanza. Dimmi quanti vampiri ci sono in questo posto
adesso? –
Mi
guardo intorno seccata e poi lo vedo ‘ centro ‘.
-
Ecco quello è un vampiro – dico sicura.
-
Ah e come lo hai riconosciuto? –
-
Beh nessuno ormai veste più a quel modo, e che gusto orribile –
Faccio
una smorfia schifata e lui prende per mano una ragazza che non riesco ancora a
vedere in volto e si allontana.
-
Oh no mio Dio Willow ed è tutta colpa mia -
-
Cosa? – domanda Giles ma io sono già all’ingresso del Bronze e ho tirato fuori
il mio Mr. punta personale.
-
Avanti vieni fuori succiasangue – dico a bassa voce camminando per il vicolo
buio.
Ma
del vampiro e di Willow nessuna traccia.
-
Andiamo – una voce alle mie spalle.
-
Cosa? – e Xander mi sta guardando.
-
Tu non crederai a tutte quelle cose che ti ha detto quel pazzo in biblioteca? –
‘
Accidenti ‘
-
No certo che no – cerco di nascondere il paletto.
-
La storia dei vampiri….e della missione – gesticola come a voler ironizzare e
sarebbe davvero bello se fosse proprio così.
-
Già tutte stupidaggini. Adesso scusami ma …-
Un
urlo nella notte, le mie gambe che corrono.
Il
mio cuore che pulsa e la mia mano che stringe un paletto.
Il
mio fedele compagno.
Ombre
si allungano tra le tombe e tra loro Willow che spaventata cerca una via di
fuga.
-
Ma bene ragazzi. E’ qui la festa? – e sorrido ironica, almeno se devo morire lo
farò con stile.
-
E tu chi sei? Fatti i fatti tuoi o saranno guai per te –
-
Oh ma davvero? – inclino il capo in segno di derisione
-
Io sono Buffy Summers – e un calcio ben assestato lo fa finire due tombe più
dietro.
L’altro
alla sua destra mi si avventa contro, un movimento rapido di braccia ed è
polvere.
-
Avanti il prossimo – dico e con un aggraziato movimento del corpo mi fletto e
colpisco all’addome un terzo vampiro prima di ridurlo in cenere.
Il
primo si rialza e mi è nuovamente addosso. Un calcio e un dolore sordo al
fianco.
Resisto
e con una mano gli blocco la gamba e con l’altra lo colpisco.
E’
per terra per la seconda volta e non si rialzerà mi inginocchio e lo colpisco
al cuore.
-
Ma…ma ….cosa sta succedendo? – Willow è incredula.
-
O mio Dio ma erano vampiri quelli. Esistono davvero allora – Xander è
sopraggiunto e negare l’evidenza è ormai inutile.
Capitolo
II
SCHOOL
HARD
La
musica scivola sul mio corpo che sinuosamente si muove nella pista, accanto a
me Xander e Willow, ma in realtà io sono sola e sento.
Sento
il mio cuore pulsare, il mio istinto tendersi.
Il
suo sguardo di morte e desiderio su di me.
Mi
attraversa e mi accarezza avido e ansioso.
Mi
punta, mi annusa e crede ancora di essere lui il predatore e non la preda.
E
non sa quanto sia davvero ad un passo dall’inginocchiarsi ai miei piedi privo
di volontà.
La
corsa dietro il locale e un vampiro in cenere.
Un
battito di mani nel buio
-
Ottimo lavoro amore.
-
Chi sei tu?
-
Lo saprai Sabato
-
Perché cosa accadrà Sabato?
-
Io ti ucciderò
La
serata genitori-insegnanti. Quanto paura avevo allora di cose così
insignificanti adesso.
Mia
madre che mi guarda con delusione, l’ennesima.
Le
luci che si spengono e di nuovo il suo sguardo e la sua risata nel buio.
-
Cosa posso dire? Non potevo aspettare
La
nostra prima danza.
-
Abbiamo davvero bisogno di armi per questo? –
E
sono io che inizio la danza senza rendermene conto.
-
Adoro le armi, mi fanno sentire più virile –
Poggiata
con la spalla alla parete lo osservo volteggiare il suo bastone, in un
movimento sensuale e aggraziato. E lo invito a farsi avanti.
E’
forte maledettamente forte, ma presto scoprirò che è fragile che è molto
fragile.
Mia
madre, la mia certezza che brandisce un’ascia e lo colpisce quando ormai aveva
avuto la meglio su di me.
-
Sta lontano da mia figlia – e già lei sapeva quello che sarebbe accaduto.
Ma
non aveva paura, non aveva paura di Spike, questo è il suo nome.
William
The Bloody. Colui che caccia le cacciatrici, ne ha già uccise due ed io sono la
prossima nella sua lista.
E
sempre il mio desiderio di piacergli, di essere quella perfetta per lui.
Un
abito d’altri tempi e una parrucca. Credevo bastasse questo per diventare
perfetta.
Ma
ogni cosa ha il suo prezzo e per me è l’oblio.
E
dimentica di me stessa, io non lo amo.
E
la sua natura mi terrorizza e fuggo. Gli sfuggo e finisco tra le sue braccia.
E
anche la sua natura mi terrorizza, ma un brivido indefinibile mi attraversa.
E
poi il mio passato, la mia vita mi ritorna in mente con tutto il suo peso.
E
per un attimo avrei desiderato restare così senza passato e senza destino (il
leit motiv della mia vita scordarmi di me stessa).
E
un’altra danza, questa volta al mio ritmo.
E
potrei ucciderlo ma non lo faccio e non so perché, o forse non voglio saperlo.
E
lui che fugge che impreca, che si ossessiona e mi studia.
E
la sua Drusilla che già sa che già ha visto
-
Non posso vederla. La cacciatrice, non posso vederla. E’ buio dove è lei.
uccidila, uccidila Spike. uccidila per me. –
E
tra loro è già finita, è solo questione di tempo.
Ognuno
ha il suo destino e la sua croce da portare.
E
lui invece ancora ignaro prosegue nella sua discesa (o salita) cieco come me.
E
con le sue mani prepara il terreno.
Angel
la chiave di tutto sempre lui.
Lo
cattura e lo porta da lei che lo chiama ‘ Paparino ‘, e che gli appartiene per
quel legame così forte e oscuro che lega il proprio childe al suo sire.
E
lui che insinua il dubbio che sussurra quello che già le voci hanno gridato a
Dru.
Tra
lei e Spike è finita, lei appartiene a lui ad Angelus, Il Flagello d’Europa e
mio amore impossibile e perfetto dei sedici anni.
Quando
il mondo è ben stretto nelle tue mani e tutto ti sembra possibile e
raggiungibile.
Ed
io devo salvarlo, io devo salvare il mio Angelo custode.
E
per questo che sono in questa chiesa sconsacrata.
E’
per questo che ho trascinato qui lei l’altra cacciatrice, colei che è venuta
dopo di me ed andrà prima di me.
Combattiamo
fianco al fianco.
-
Preferirei combattere con te – mi dice lui alzando il suo sopracciglio
ammiccante, ed è sempre una danza rinviata tra noi.
-
Anche io – gli rispondo e non so quanto sia vero quello che gli sto dicendo.
E
poi il fuoco ed io che sorreggo il mio angelo tra le braccia.
Lui
sorregge la sua Drusilla ed uno sguardo tra noi preludio del nostro sconosciuto
futuro.
Un
lancio mirato e l’organo che gli cade addosso.
Ed
io non so che ho appena gettato le basi per la mia prima grande sconfitta.
Capitolo
III
INNOCENCE
& PASSION
La
passione divampa in me, brucia e incenerisce tutto il resto.
Oggi
ho diciassette anni. E li festeggio con un addio.
Angel
deve andare via, per evitare un’altra apocalisse.
Ed
io non lo accetto, non sono pronta. Non accetterò mai gli addii.
Lo
accompagno e spero che non accada.
E
le mie paure, i miei dubbi eterni si manifestano insieme.
E
lui che cerca di rassicurarmi, ma è inutile, nessuno può darmi la sicurezza che
non ho.
E
il suo claddagh, il suo cuore al mio dito. Ed io spero ancora.
Un
attacco inaspettato e giunto al momento giusto e sono nel suo appartamento ed
io lo sogno e lo desidero da sempre.
Il
suo sguardo che mi accarezza e i suoi dubbi che trasformano le mie incertezze
in certezze.
-
Sh..adesso baciami – un ordine, anche l’amore per me è un comando. Un dovere.
E
lui si abbandona a me, vinto dalla sua debolezza.
E’
dolce il suo tocco e lento il suo esplorarmi.
In
una notte, in un momento non sono più la ragazzina di ieri, sono la donna di
domani.
Un
grido disperato di aiuto nella notte che nessuno ascolta
–
Buffyyyy –
Ed
il mio risveglio è amaro.
Niente
bacio del buongiorno, né braccia forti e calde che mi stringono.
Niente
sguardo pieno d’amore che mi sorride.
Sono
sola (come sempre) nel suo letto ormai freddo, mi guardo intorno.
E
io non so che lui non esiste più, che Angel in realtà non esiste è solo un
pallido riflesso deformato di Angelus.
Una
maledizione che viene dal passato, che nasce con Angel stesso.
Ed
una sentenza di morte per il nostro amore.
-
Non c’è umanità in lui –
Le
sue parole fredde prive di anima e di cuore e la mia confusione di chi ancora
non vuol capire e non vuol credere, ma spera di poter giocare con il destino e
di poter barare e per una volta sfuggirgli.
-
Sei stata grande, pensavo fossi una professionista – detto tra le risate
maligne.
Ed
il mio ultimo tentativo disperato
-
Ti amo -
-
Anche io ti chiamerò – e la speranza svanisce.
‘
E’ stato bello anche per te? ‘
Una
frase scritta con il sangue ed io so che devo fare.
‘
Devo ucciderlo ‘.
E
il mio primo sogno premonitore che mi porta alla verità e al primo tradimento:
Jenny.
Ma
come sempre non c’è tempo ancora un nemico da combattere e sconfiggere e la mia
vita sempre in secondo piano.
So
che devo fermarlo, so che devo ucciderlo ma non riesco.
Sono
davanti a lui e sto lottando contro di lui, ma anche adesso forse sto solo
danzando.
-
Non puoi farlo, non puoi uccidermi -
Ed
è vero, ha ragione non posso. Non ci riesco.
Perché
so che da qualche parte in lui c’è ancora il mio Angel.
-
Dammi tempo –
Ho
solo bisogno di tempo, se ne avessi.
E
so che alla fine riuscirei a farlo.
L’ho
colpito, dove fa più male.
Per
fargli sentire una piccola parte del dolore che lui ha inflitto a me.
A
casa sola tra le braccia di mia madre alla tv cantano ‘ Goodnight, My love ‘
.....Goodnight
my love (Buonanotte amore mio)
My
moment with you now is ending (Il tempo con te è finito adesso)
It
was heavenly holding you close to me.....(Ed è il paradiso che finisce con te)
Un
piccolo dolce e una candela.
-
Su esprimi un desiderio –
Mia
madre mi stringe.
Il
mio sguardo fisso sulla fiamma
-
Lascerò che bruci -
Non
ho più desideri ed ho solo diciassette anni.
Ma
per una cacciatrice è una vita intera.
E
la canzone continua lenta
.....Sleep
tight, my love (Dormi profondamente amore mio)
Goodnight,
my love (Buonanotte mio amore)
Remember
that you’re mine, sweetheart......(Ricordati che sei mio, il mio ragazzo…)
Un
disegno lasciato sul mio letto e l’impotenza e il dolore fanno parte di me.
-
Passione. Giace in tutti noi. Addormentata….Aspettando….e indesiderata…. Non
richiesta ….mescolerà….. aprirà le sue mandibole e urlerà.
Ci
parla….ci guida….Passione governa tutti noi. E noi obbediamo. Quale altra
scelta abbiamo? –
Abbiamo
mai avuto una scelta noi? Credo di no.
E
lenta la sua tortura avvelena i miei giorni. E le mie notti.
Ed
io continuo ad amarlo.
Ma
è tardi per tutto ormai.
Una
corsa disperata per i corridoi bui della scuola, e la mia ultima possibilità di
beffare il destino si infrange con le mani sul suo collo bianco.
Con
un gesto, che quasi sembra una carezza e il rumore sordo di ossa che si
spezzano.
Un
tappeto di rose rosse, luci soffuse e un disco che suona….
Nel
suo letto soffice e morbido distesa come addormentata giace colei che ha
tradito inconsapevolmente.
Colei
che ha chiesto tante volte perdono ma non ne ha ricevuto.
Eppure
non volevo finisse così, non volevo dover guardare i suoi occhi persi nel vuoto
ma ancora pieni di una promessa di vita che non c’è più.
E
di nuovo il peso della mia missione e del mio fallimento.
-
Mi dispiace, mi dispiace non l’ho ucciso quando potevo, per lei Signor Giles e
per lei… -
E
davanti alla sua tomba una promessa e una bugia
Non
si è mai pronti ad uccidere o a veder morire chi si ama.
-
Non ero pronta, ma adesso lo sono –
E
ancora lui – Senza passione saremmo come morti….-
E
la morte è ovunque tra noi oramai.
Capitolo
IV
FULL
OF GRACE
Anche
lui ferito nello spirito e nel corpo, cerca di beffare il suo destino.
È
un giocatore lui. Ma questa volta la partita ha un prezzo molto alto.
Seduto
sulla sedia a rotelle impotente, assiste anche lui alla sua ennesima sconfitta.
Ma
lui ha centoventi anni, è caduto mille volte e si è rialzato sempre.
Con
la sua instancabile testardaggine e volontà di vivere e di provare.
Anche
se ogni volta fa più male, anche se ogni volta il sapore è più amaro.
E
Drusilla, che sa che non può far niente oramai, continua nella sua lucida
follia a giocare con le sue bambole. E anche lei che sa gia di aver perso la
sua partita, cerca di beffare il destino.
-
Divertiti senza di me -
Senza
umanità oramai il mio Angelus.
-
Oh lo faro, molto prima di quanto tu pensi -
Un
movimento lento e studiato. Uno scatto di rabbia e il suo sguardo fiero di chi
sa aspettare nell’ombra per avere il suo giorno speciale.
La
testa reclinata e un lieve sorriso ad addolcire il suo viso teso di predatore e
assassino.
Mentre
la mia giovane cacciatrice, quella che avrebbe dovuto sostituirmi, giace sul
pavimento e i suoi occhi come quelli di Jennifer contengono una promessa di
vita che non c’è più.
Ed
anche questa volta è colpa mia, e la consapevolezza mi schiaccia.
Ma
il tempo inesorabile scorre e un’altra apocalisse mi attende dietro l’angolo
inscindibilmente intrecciata al mio destino.
Ed
io scappo, fuggo braccata e ricercata.
-
Ciao bellezza – e il suo sorriso accattivante.
E
non siamo già più nemici mortali.
-
Ci piace spararle grosse a noi vampiri. ‘ io sto per distruggere il mondo ‘ Con
i propri amici, davanti ad un boccale di birra. Ma la verità è che a me piace
il mondo. Ci sono le corse dei cani, i Manchester United e le persone. Milioni
di persone che camminano come tanti Happy Meals con gambe. E tutto questo mi
piace. Poi arriva un visionario, con una vera passione per la distruzione.
Ed
è Angelus questo, così addio Piccadilly. Farewell, Leicester Bloody square. Tu
sai cosa voglio dire? –
-
Tu non vai d’accordo con Angel ho capito. Ma perché sei venuto da me? –
-
Rivoglio indietro Dru. Voglio che tutto torni come era prima che lui tornasse.
Lei gli gira sempre intorno….-
-
Sei patetico –
Ma
lo siamo entrambi, ma io non lo vedo.
-
Io non posso combatterlo da solo, e nemmeno tu puoi -
-
Ti odio –
-
Si ma io sono tutto quello che ti resta –
E
lui non lo sa non può saperlo che è vero. E sarà sempre vero.
Lui
è l’unica cosa che mi resta, che ho davvero avuto accanto a me sino alla fine.
Mia
madre che domanda e incalza, ormai non può più far finta di non vedere.
-
Buffy cosa sta succedendo? –
-
Sono una cacciatrice di vampiri mamma –
E
ogni dubbio e illusione di normalità viene spazzata via.
E
sempre così gentile con lui, lei lo aveva sentito a pelle.
Quello
che io mi sono ostinata sino alla fine a non voler vedere.
-
Ci siamo già incontrati? – gli domanda gentilmente.
-
Si mi ha colpito con un’ascia. Ricorda? ‘ Sta lontano da mia figlia ‘ –
Ma
lei sembra tranquilla si fida di lui.
Il
nostro primo fragile accordo.
-
Tu lasci andare Dru e me ed io ti aiuto ad uccidere Angel -
-
Dimentica di Drusilla. Lei non viene –
-
Senza Dru niente accordo –
-
Lei ha ucciso Kendra (pronunciare il suo nome mi fa male). –
-
Ha ucciso una cacciatrice? Non me lo ha detto! Brava la piccola. Oh beh non è
una buona cosa dal tuo punto di vista. Io suppongo -.
E
la sua sincerità è come sempre inaspettata e spiazzante. E vorrei odiarlo ma
non ci riesco.
-
Se Giles muore, lei muore –
Ed
il nostro accordo, la nostra danza continuano.
-
Apri gli occhi, Mamma. Cosa pensi abbia fatto nei due anni passati? Le lotte, gli
eventi fatidici. Quante volte hai lavato la mia roba sporca di sangue, cosa
pensavi? –
-
Io non lo accetto –
-
Apri gli occhi, Mamma. Cosa pensi abbia fatto nei due anni passati? Le lotte,
gli eventi fatidici. Quante volte hai lavato la mia roba sporca di sangue, cosa
pensavi? –
-
Adesso però è finita –
-
Non finirà mai. Mai! Tu pensi che io sia felice di questo? Hai idea di quanto
sia sola, di quanto è pericoloso? Io vorrei stare a guardare la TV abbracciata
ad un ragazzo o ..studiare. Ma io devo salvare il mondo….di nuovo –
-
Non ti lascerò uscire da questa casa –
-
Non puoi fermarmi –
-
Oh io posso ….Se tu esci da quella porta, non pensare di tornare -
Ed
io esco, la missione è più importante di tutto ed io lo so, lo devo accettare o
impazzirei.
Willow,
la mia cara dolce Willow che già lentamente si avvia verso il suo baratro,
tenta di salvarlo di farlo tornare da me.
Mentre
Xander, mente sempre per il mio bene, ma mente ed io già non posso più
perdonarlo.
-
Willow ti manda un messaggio: Uccidilo –
Ed
io so che devo farlo. Ma lui mente ed io non perdono.
-
Ciao amore -
-
Tu davvero pensi di poterci sconfiggere da sola? –
-
No non lo penso –
-
Fa male vero? –
Non
sono sola, io non sono sola. Ma ho diciassette anni sto per uccidere l’uomo che
amo e non mi accorgo che il mio destino è a pochi passi da me e già si fa
strada.
E
io combatto, e devo vincere, o il mondo finirà (come sempre).
Come
antichi cavalieri ci affrontiamo, in un duello all’ultimo sangue con arma
bianca.
Ma
a me sembra ancora una danza.
-
Cosa ti resta adesso? niente armi, niente amici nessuna speranza.
-
Me stessa –
E
questa volta io vincerò. Ma sarà anche la mia disfatta.
Angel
è di nuovo Angel inginocchiato davanti a me.
Mi
fissa e sembra stupito e confuso.
-
Buffy cosa succede? -
Il
suo sguardo vaga attorno in cerca di una risposta che io non posso dargli
oramai.
-
Dove siamo? Non ricordo -
-
Angel – riesco solo a pronunciare il suo nome con tutto il mio amore.
Quanto
mi è mancato, ma ormai non c’è più tempo per dirglielo.
Per
noi non c’è più tempo.
-
Sei ferita? – e lui si preoccupa per me.
Non
capisce, non sa.
-
Buffy mio Dio, è come se non ti vedessi da mesi. E’ tutto così confuso…io….Oh
Buffy -
E
mi chiama, mi implora. Ma io non posso più rispondere al suo amore ‘ Goodnight
my love…’
-
Non preoccuparti – Ora sono io la bugiarda, quella che sta per tradire.
-
Ti amo –
-
Ti amo –
E
le sue labbra che si posano sulle mie ancora una volta.
-
Chiudi gli occhi –
Lui
si fida di me. Sa che sto per dargli la morte ma si fida di me.
Un
ultimo bacio ed ecco è finita.
Ed
io sono finita con lui
Full
of grace
The
winter here is cold...
...and
bitter / It's chilled us to the bone
We
haven't seen the sun for weeks
Too
long, too far from home
I
feel just like I'm sinking
And
I claw for solid ground
I
never thought I could feel so low
And,
oh, darkness
I
feel like letting go
If
all of the strength and all of the courage
Come
and lift me from this place
I
know I can love you much better than this
Full
of grace
Where
everything we said and did
Hurts
us all the more
It's
just that we stayed too long
In
the same old sickly skin
I'm
pulled down by the undertow
I
never thought I could feel so low
And,
oh, darkness
I
feel like letting go
If
all of the strength and all of the courage
Come
and lift me from this place
I
know I can love you much better than this
Full
of grace
I
know I can love you much better than this
It's
better this way…
L'inverno
qui è freddo...
Ci
ha raffreddati sino nelle ossa.
Non
abbiamo visto il Sole per settimane
Troppo
tempo, troppo lontano da casa.
Mi
sento esattamente come se affondassi.
E
mi aggrappo alla terra solida
Non
ho mai pensato che potessi sentirmi così giù
E,
oh, oscurità
sento
come se mi stessi lasciando andare
Se
tutta la forza e tutto il coraggio
Venissero
a sollevarmi da questo posto
So
di poterti amare molto meglio di questo
Pieno
di grazia
So
di poterti amare molto meglio di questo
È
meglio in questo modo….
Dove
tutto quello che abbiamo detto e abbiamo fatto
Ci
ha feriti tutti di più
È
solo che eravamo troppo in alto
Nella
stessa vecchia pelle malaticcia
Sono
risucchiata verso il basso
Non
ho mai pensato che potessi sentirmi così giù
E,
oh, oscurità
sento
come se mi stessi lasciando andare
Se
tutta la forza e tutto il coraggio
Vieni
a sollevarmi da questo posto
So
di poterti amare molto meglio di questo
Pieno
di grazia
So
di poterti amare molto meglio di questo
È
meglio in questo modo….
Capitolo
V
LOVER’S
WALK
Ma
come un segugio il mio destino è sempre sulle mie tracce, sempre in agguato
pronto a balzarmi addosso e a riportarmi lì dove devo essere. Senza chiedermi
se lo voglio.
-
Chi sei tu? -
Ecco
la domanda da cento milioni di dollari.
Ed
io non posso non rispondere
-
Io sono Buffy l’ammazza vampiri e tu chi sei? -
E
non importa che sia a Los Angeles e non importa che mi faccia chiamare Anne il
destino è lo stesso.
Come
un’assassina torno sempre sul luogo del delitto.
E
sono di nuovo a Sunnyhell (come la chiama lui).
In
un cerchio senza fine.
Ormai
vivo di ricordi e di sogni/incubi.
E
non riesco a vivere.
Penso
che è in questo momento che ho smesso di far parte di loro.
Di
essere solo luce.
E’
in questo istante che ho smesso di appartenere alla vita.
E
che dentro me si è fatto strada il desiderio di morte.
E
dal profondo della foresta un richiamo mi tocca.
Ed
Angel ritorna da me.
Lui
torna da me anche lui incapace di morire e di farla finita tra noi.
Ma
il nostro tempo è finito ed è solo un’illusione che ci tiene uniti.
Il
ricordo di ciò che eravamo, di ciò che siamo stati l’uno per l’altra e che non
dimenticheremo mai.
E
fingiamo di essere amici, mentiamo a tutti e a noi stessi.
E
loro non capiscono, come potrebbero.
-
Vi amerete fino a che l’amore vi ucciderà. Combatterete, farete l’amore, e vi
odierete fino a tremare, ma non sarete mai amici. L’amore non è ragione,
ragazzi, è sangue. Sangue che urla dentro di voi fino a che la sua volontà sia
compiuta. Posso essere la puttana dell’amore, ma sono abbastanza uomo da
ammetterlo...-
Le
sue parole come sempre fanno male, fanno male perché sono vere.
-
Ed io posso mentire a tutti, ma non a me stessa e a Spike -
E
le dolci bugie lasciano il posto alla crudele verità ed è un altro addio,
questa volta definitivo, che mi preparo a dire.
Mentre
mia madre, che consola Spike per le sue pene d’amore e rifiuta Angel, continua
a vedere quello che io cieca mi ostino a negare ancora e ancora.
E
piango e continuo a mentire per salvarlo e per salvarmi.
-
Ed io? Ti amo così tanto... ed ho cercato di farti andar via... ti ho ucciso e
non è servito. –
-
E non lo sopporto! Odio che sia così difficile... e che puoi farmi così male.
So tutto quello che hai fatto perché lo hai fatto anche a me. Oh, Dio! Vorrei
desiderarti morto. Non voglio. Non posso. -
-
Essere forte vuol dire lottare! È difficile, ed è doloroso, ogni giorno. È ciò
che dobbiamo fare. E possiamo farlo insieme. -
-
Ma se sei troppo vigliacco per questo, allora brucia. Se io non posso
convincerti che tu devi stare in questo mondo, allora non so cosa possa. Ma non
ti aspettare che io stia a vedere. E non aspettarti che pianga per te,
perché... –
Già
a cosa è servito? A nulla perché tu sei andato via mi hai lasciata ed anche
questo era inevitabile.
E
continuiamo a ricordare a tornare indietro nella speranza di non vedere il futuro
che non ci attende e che non avremo mai.
-
Era una giornata di sole, proprio davanti alla scuola, tu stavi scendendo i
gradini. E ti amavo già.
Mi
dice stringendomi.
-
Perché? – gli domando e voglio saperlo.
-
Perché ho visto il tuo cuore. Lo tenevi nelle mani, per farlo vedere a tutti, e
io temevo che potesse venire lacerato o ferito, e ho voluto proteggerlo più di
ogni altra cosa. E scaldarlo con il mio. –
E
sta per spezzarmelo.
Ed
ho diciotto anni, e sono stanca.
Capitolo
VI
THE
PROM: I’LL REMEMBER YOU
E
il tempo corre e lui lo sa
-
Tu meriti di più. Meriti qualcosa che non sia solamente demoni e tenebre. Tu
dovresti stare con un uomo che possa portarti alla luce, che possa fare l’amore
con te. –
E’
un illuso pensa davvero che per me ci sia ancora un posto al Sole.
-
Non mi importa di questo. – ed allora era vero. Io lo amavo totalmente.
-
Ti importerà. E i figli? -
-
I figli? Non sei un po’ precipitoso? Io sono ancora troppo giovane! – e sono
ancora una bambina.
-
Oggi. Ma non hai idea di come corra il tempo, Buffy. Prima di rendertene conto
vorrai tutto, una vita normale. –
‘
Normale ‘ ha un suono così dolce questa parola ma nasconde in se la strisciante
quotidianità.
-
Io non avrò mai una vita normale! – peccato che dopo mi ostinerò a cercarla.
-
Certo, sarai sempre una cacciatrice. Ma è una ragione in più per volere una
storia vera invece di questo numero da circo. –
Continua
a parlare e non capisce che io sento solo il mio amore e il mio cuore che
lentamente si spezza.
Ma
quanti a questo mondo hanno relazioni vere?
Io
non lo so ma se penso a mia madre e mio padre, a Xander e Anya e…
No
non ci sono certezze in questa vita e nemmeno relazioni vere e relazioni
fasulle.
Ci
sono solo verità e bugie, e relazioni nel mezzo.
-
Non farlo. -
-
Non fare cosa? Non devo amarti? Mi dispiace! Sai che ti dico? Non sapevo che si
potesse scegliere! Non cambierò mai, io non posso cambiare! Voglio che la mia
vita sia insieme a te. -
-
Io No.
-
E’ una notte importante. Non voglio perdermela. Ma è solo questa notte. Non
vuol dire che io….-
-
Si lo so –
-
Balli con me –
E
la nostra danza finisce. Abbiamo smesso di danzare, mentre lui mi prende tra le
braccia e mi stringe al suo petto e quasi posso sentire il suo cuore.
Deve
essere il suo perché il mio si è fermato. Da quel momento ha smesso di battere
per sempre.
Così
pensavo…
Il
mio sangue per la sua vita e un’altra apocalisse insieme.
L’esplosione
e l’ennesima (e non ultima) corsa disperata.
Il
fumo le sirene. E la sua ombra nella nebbia.
Il
suo sguardo fisso nel mio.
Ancora
un momento amore, ancora uno sguardo.
Poi
il suo movimento leggero e lento, le sue spalle e la nebbia che lo avvolge.
Ecco
la musica è finita.
-
Ragazzi, fermiamoci un momento a riflettere: siamo sopravvissuti. -
-
E’ stata una battaglia furibonda. -
-
Non alla battaglia, al liceo. Un attimo di silenzio. Possiamo andare. –
Si
andiamo.
I’ll
remember you
It's
daybreak
And
you are asleep
I
can hear you breathe now
Your
breath is deep
But
before I go
I
look at you one last time
I
can hear a heartbeat
Is
it yours or is it mine?
I
look at your lips
I
know how soft they can be
Did
they know what they wanted
The
times they kissed me?
And
your hands
That
I held in mine
Now
they're reposing on the pillow
Will
they ever miss me sometime?
I'll
remember you
You
will be there in my heart
I'll
remember you
And
that is all that I can do
But
I'll remember
Your
eyes
That
always make me shiver
Now
they are closed
They
just sometimes twitch a little
And
your body
I
could hold for an hour
It
sent me to Heaven
With
its heat and power
I'll
remember you
You
will be there in my heart
I'll
remember you
And
that is all that I can do
But
I'll remember
È
alba
E
tu sei addormentato
Posso
sentirti respirare ora
Il
tuo respiro è profondo
Ma
prima che vado
Ti
guardo un l'ultima volta
Posso
sentire il battito del cuore
È
tuo o è mio?
Guardo
le tue labbra
So
quanto dolci possono essere
sapevano
ciò che volevano
Il
tempo in cui mi hanno baciato?
E
le tue mani
Che
ho trattenuto nelle mie
Ora
si riposano sul guanciale
Sentiranno
la mancanza mai di me presto o tardi?
Mi
ricorderò di te
Tu
ci sarai nel mio cuore
Mi
ricorderò di te
Ed
è tutto quello che posso fare
Ma
ricorderò
I
tuoi occhi
Che
sempre mi danno i brividi
Ora
sono chiusi
talvolta
si contraggono solo un po'
E
il tuo corpo
Potrei
durare per un'ora
Mi
ha inviato in Paradiso
Con
il suo calore e la sua potenza
Mi
ricorderò di te
Tu
ci sarai nel mio cuore
Mi
ricorderò di te
Ed
è tutto quello che posso fare
Ma
ricorderò
Capitolo
VII
SOMENTHIG
BLUE
Tutto
attorno a me muta, i colori della gioventù si smorzano e il grigio diventa la
tonalità dominante. Significa anche questo crescere.
-
Il giorno è una cosa fantastica... gli uccelli che cantano, gli scoiattoli che
fanno un sacco di scoiattolini, il sole che splende in un bel mondo di mortali.
Sono davvero curioso di vedere se mi abbronzo! -
Non
ho mai capito dove prendesse le sue dannate battute, ma e stato sempre così
simile a me in questo.
-
Oh, fallo ancora! Fai il solletico. Sai è piacevole!
-
La gemma...
-
Eeeh... si! La Gemma di Amara: lo sponsor ufficiale della tua morte! -
Lui
ancora non sa che sogno già desidero che quel momento arrivi.
E
non sa che sarà lui a fermarmi.
Mi
illudo ancora e mando a lui la gemma con racchiusi dentro tutti i miei sogni,
nella speranza che torni da me.
Il
tempo di un tramonto.
Il
suo ultimo tramonto e l’anello come i miei sogni sono polvere tra le sue dita.
-
Cacciatrice…..ti ucciderò …. Ti ucciderò –
Nei
suoi deliri mi invoca, sono già parte di lui.
Ma
guardandomi attorno anche Willow e Oz è una storia finita. Polvere tra le loro
mani.
Un
bussare pesantemente alla porta e una coperta fumante.
-
Aiutatemi – Un pugno e la sua arrogante ironia.
-
Oh…ma quale parte di aiutatemi non ti è chiara? –
Ed
è nella mia vita senza che io possa farci nulla.
Senza
che possa fermarlo, si insinua e si appropria dei miei spazi.
Dei
miei pensieri e del mio maledetto cuore che nonostante tutto continua a
battere.
E
la danza ricomincia senza che me ne accorga.
Un
incantesimo di un’amica abbandonata al suo dolore (e già sto diventando
insensibile al dolore degli altri) ed io sono tra le sue braccia.
Ed
è caldo il contatto con la sua pelle fredda.
Le
sue labbra morbide sulle mie.
E
voglio qualcosa di blu e sposarlo.
-
Forse ci consideravamo nemici perché non riuscivamo ad ammettere i nostri veri
sentimenti -
Non
posso credere di essere stata io a dirlo. In un attimo di lucida follia ho
detto per la prima e forse ultima volta in vita mia la verità.
-
La mia donna ideale! – mi dice e mi bacia.
Ma
non lo sono. Lui lo era, adesso lo so. Ma io no, già allora ero sbagliata.
Un
ultimo bacio in una cripta, ironia. E tutto torna al suo posto, quello
sbagliato ovviamente.
-
Datemi qualcosa da sgranocchiare, ho ancora il sapore di Buffy in bocca. -
Chiede
lui ma non c’è nulla oramai che possa togliere il mio sapore, fa parte di lui.
-
Ti odio! Lo sai perché ti odio così tanto, Summers? -
Lui
parla con me, ma non sono io che gli parlo.
Questa
Buffy è sincera mentre io no.
-
Perché sono una smorfiosa che non si sa divertire? -
-
Beh, veramente sì... è proprio così, certo... –
E
comincia a capire a sentire.
-
Perché potrei fare quello che voglio e invece ho scelto di sacrificarmi e di
essere una cacciatrice? Insomma, potrei essere ricca, potrei essere famosa,
potrei avere tutto. E chiunque. Persino te, Spike. Potrei cavalcarti fino a
farti piegare le gambe e farti schizzare gli occhi dalle orbite, ho dei muscoli
che non ti sei mai sognato. Potrei spremerti fino a farti esplodere come
champagne caldo, e tu mi supplicheresti di farti ancora del male. E sai perché
non lo faccio? Perché è sbagliato. -
Il
suo sguardo sconcertato e affascinato, non si stacca dal mio. E non si
staccherà mai più da me.
-
Appena mi tolgo questo chip io e te ci vediamo a quattrocchi. –
-
Puoi contarci. –
E
più che una minaccia è un appuntamento che ci stiamo dando. Che lei gli sta
dando.
Tutto
il resto è normale routine. Un’altra minaccia e un’altra vittoria apparente.
E
l’ultimo momento di unione tra me e loro.
Un
ultimo abbraccio vero tra noi che sa di addio e la gang non esiste già più.
Capitolo
VIII
FOOL
FOR LOVE
-
Cosa vuoi che ti dica piccola mia? Sono sempre stato cattivo -
E
languidi brividi mi attraversano al solo ricordo.
-
Divenire un vampiro è una profonda e potente esperienza. Ho scoperto in me una
forza nuova. Essere ucciso mi ha fatto sentire vivo per la prima volta. –
La
tua anima mi stai mostrando ed io non la vedo perché tutti i dannati libri
dicono che i Vampiri non hanno anima, tranne uno.
-
Vuoi sapere come ho vinto? La domanda non è come ho vinto, ma come loro hanno
perso.
Ogni
Cacciatrice desidera la morte. Anche tu. Presto o tardi vorrai morire. E in
quel momento, in quel momento in cui lo vorrai io sarò lì per te. A tutti i
costi. Mi godrò il mio giorno speciale. –
Si
tu sarai lì lo so, l’ho sempre saputo.
Ho
sempre saputo che avresti portato per me la torcia che brucia nel buio, per
farmi luce.
Per
farmi vedere e non cadere.
-
Coraggio, lo so che lo vuoi. So che vuoi ballare con me. -
Si
Spike hai ragione, ci vuole molto coraggio. Ed io per uccidere, per sventare
apocalissi ne ho da vendere, ma per amarti. Per ammettere di voler ballare con
te non ne ho. Non sono pronta, e ancora adesso hai visto, non ero pronta e non
ci sono riuscita a dirtelo per bene.
Quanto
ho desiderato ballare con te. Quanto lo volevo disperatamente.
E
lo voglio ancora oggi, che non sei più accanto a me, più che mai.
Invece
sono stata solo brava ad essere una seconda Cecily per te.
-
Sei un essere inferiore – e sono andata via.
Non
sono rimasta a vedere le tue lacrime ad ascoltare il tuo dolore.
Sordo
come il mio.
Ma
non mi hai lasciata lo stesso.
Sei
tornato ancora da me mentre io piangevo per il prossimo addio che mi attendeva
il più doloroso.
Seduta,
spaventata in quel portico.
Mi
hai guardata e la tua rabbia è svanita.
Solo
amore nei tuoi occhi.
-
Cosa vuoi ora? -
-
Cosa è successo? -
-
Non ho voglia di parlarne adesso –
Ma
tra noi ci sono mai volute le parole?
-
Posso fare qualcosa? –
Hai
posa il fucile e ti sei siduto accanto a me.
Mi
hai sfiorato la spalla, forse più spaventato di me.
Ed
io in silenzio ti ho lasciato fare.
E
senza muovermi, senza toccarmi, mi hai abbracciato e mi hai accarezzato.
Il
tuo respiro si confonde con il mio.
E
sospiriamo con lo stesso fiato.
Siamo
uniti per sempre.
Questa
è l’unica verità.
Tu
che rubi le mie foto, ed annusi i miei maglioni e la mia biancheria.
Tutto
quello che hai da me devi rubarlo come un ladro, strapparlo, lottare per
averlo.
Quanto
coraggio avevi mio Campione.
Guarda
invece me quanta paura e quanti dubbi.
No
non sono mai stata alla tua altezza.
-
Certe volte t'invidio al punto di soffocare. E certe volte penso di stare
meglio di te. Esserle tanto vicino e non possederla. Essere suo, anche quando
la stringi. Sentirla, sentirla vicino a te, tutta intorno a te, il suo odore...
no, pensandoci bene stai meglio tu! -
Si
ma io ero già tua senza che tu lo sapessi e senza che nemmeno io lo sapessi.
Mentre
a me non va bene niente di quello che fai.
Ogni
sforzo ogni piccolo passo che fai in salita io non lo vedo.
Quante
volte ho cercato di buttarti giù, di abbatterti ma tu sei tornato ancora,
sempre più forte e determinato.
Ecco
le nostre conversazioni.
Le
tue verità contro le mie bugie.
Le
tue paure tua forza, e le mie paure mie debolezze.
-
Non puoi negarlo, c'è qualcosa fra noi...- si avevi ragione non lo nego più
adesso.
-
Disprezzo, disgusto. – menzogne, solo menzogne, riesco a dirti.
-
Calore, desiderio.- sempre così dannatamente e crudelmente sincero.
-
Ti prego Spike, tu sei un vampiro! -
-
Anche Angel era un vampiro. -
-
Angel era buono. – ma lo era davvero poi? O era solo la pallida ombra di
Angelus.
-
E posso esserlo anche io, sono cambiato, Buffy. –
Si
ora lo so e credo in te Spike, eri cambiato.
-
Per quel chip che hai nella testa! Non vuol dire niente, serve solo a
trattenerti, tu rimani comunque un assassino in letargo! -
-
Sapessi quante donne se li sposano! –
-
Ma io ti giuro che non sono più così, mi sta succedendo qualcosa, non faccio
altro che pensare a te, e se questo comporta dover voltare le spalle al male...
-
-
Tu non sai cosa sono i sentimenti, non ne hai la minima idea! –
Ma
sto parlando di me Spike non di te sto parlando, di me stessa che già allora
non sapevo più cosa fossero i sentimenti.
-
Lo so benissimo cosa sono invece. Sto sveglio tutte le notti! -
-
Perché dormi durante il giorno! -
-
Si ma... non è questo il punto, quello che sento è vero, io ti a- .
-
No, non dirlo, ti prego. Io me ne vado.-
Perdonami
avrei dovuto lasciartelo dire.
Ed
io avrei voluto sentirtelo dire.
-
Tu sei tutto quello a cui penso, quello che sogno. Sei nelle mie viscere, nella
mia gola. Vorrei annegare in te, affogare nel tuo corpo. –
E
mille volte mi hai dimostrato che era così, che era vero.
-
Non puoi dirmi che non c'è niente fra me e te, lo so che provi qualcosa! -
La
tua muta preghiera, che io provi qualcosa per te.
-
Si chiama repulsione. Qualunque cosa tu credi di provare non è amore, non si
può amare senza un'anima! - ma sono una grande bugiarda.
-
Noi possiamo invece, possiamo amare benissimo. Strano ma è così. –
E
Drusilla, folle che non mente. Folle che vede e che sa prima di noi.
Che
è così, che mi ami.
Che
puoi amarmi a dispetto della tua natura, e forse per la tua stessa natura.
-
Dimmi che magari un giorno, anche lontano, ci sarà una possibilità - preghi
ancora.
Una
possibilità solo questo volevi da me.
Ed
io te l’ho negata e l’ho negata a me stessa.
E
tu non sai adesso quanto mi fa male questo.
Più
di quanto io possa dire.
-
D'ora in poi deve cambiare tutto! Voglio che te ne vai, che abbandoni questa
città, che abbandoni questo pianeta! Non ti avvicinare a me, ai miei amici, o
alla mia famiglia mai più, MAI, hai capito?-
Ti
voglio fuori dalla mia vita, mi fai troppa paura perché sei vivo.
Senti
e non hai paura di sentire.
-
No, non è così facile. Fra di noi c'è qualcosa, Buffy, e nessuno dei due può
farci niente. Che ti piaccia o no sono parte della tua vita, non puoi sbattermi
la porta in faccia-
Invece
l’ho fatto.
Ti
ho sbattuto la porta in faccia ed ho guardato senza rimorso, la delusione sul
tuo viso e il tuo muto dolore.
La
disillusione di un uomo che vorrebbe amare, che vorrebbe solo amarmi e che
invece riceve solo odio. Ma ti giuro, non era odio, in ogni momento non lo è
mai stato.
Questo
si che posso giurare adesso che è inutile.
Adesso
che è finita anche la nostra danza.
Capitolo
IX
THE
BODY
Il
dolore più grande della mia vita.
Il
tuo corpo freddo abbandonato, come addormentato, sul divano.
I
tuoi occhi spalancati, che contengono la promessa di una vita che non c’è più
come sempre.
Ma
questa volta è diverso. Tu sei mia madre.
La
mia unica certezza che se n’è andata e che non tornerà più.
Non
come me, che non riesco a morire.
Io
torno sempre per prendere ancora una dose di dolore.
Tu
sei andata via è l’hai fatto in silenzio con classe.
La
freddezza delle loro parole, sussurrate come per non farsi udire da te.
Il
dolore che non sento, tanto fa male.
Mamma
quante cose non ho potuto dirti.
Quante
cose non ho potuto farti sapere.
Quante
cose avrei voluto ancora fare con te.
E
quanto avrei voluto tu fossi fiera di me.
E
invece sono qui sul pavimento, spezzata.
Vinta
e abbattuta.
Mamma
mi manchi, mamma mi dispiace, mi dispiace da morire.
Perdonami
per tutte le volte che ti ho mentito.
Per
tutte le volte che non ti ho ascoltata.
Per
tutte le sere che avrei potuto passare con te.
Per
tutto quello che avrei dovuto fare con te e per te.
Perdonami
per non essere la figlia che tutti i genitori sognano.
Io
sono solo la cacciatrice, e non so essere altro.
Io
so uccidere un vampiro, ma tu eri quella forte nella vita reale.
Tu
sapevi sempre come risolvere le situazioni... cosa dire.
Io
nella vita vera non sono niente, sono solo la pallida ombra di una donna.
Nemmeno
le sue parole mi confortano, e nemmeno i suoi baci adesso contano per me.
E’
solo un momento, e lui è svanito con la notte.
-
Mamma, mamma. Mamma – ti chiamo ma tu non mi risponderai più.
Non
mi darai più conforto e non sarai lì quando ne avrò bisogno.
Addio
mamma. Anche tu sei sparita in questo abisso che ormai è alle mie spalle.
Con
tutto il resto della mia vita.
Capitolo
X
THE
GIFT
Lei
la Prima cacciatrice me lo ha detto: “ La morte è il tuo dono. “
Tutta
la mia vita è circondata, avvolta, impregnata di morte.
Il
mio destino è la morte.
E
devo percorrerlo fino alla fine questa torre.
In
fondo un Sole che sorge sul mio giorno speciale e su quello di Spike.
-
Perché Buffy, quell'altra meno carina, se dovesse succedere qualcosa a Dawn
sarebbe distrutta e non potrei vivere sapendo che soffre. Mi farei uccidere da
Glory prima, e l'ho quasi fatto. -
Ecco
a cosa pensi mentre più morto che vivo, giaci all’ombra della tua cripta.
Pensi
a me, al mio dolore, alla mia sofferenza.
Ma
quando io ho pensato alla tua Spike? Quando? Tu lo ricordi?
Un
bacio, un bacio dato per gratitudine per ringraziarti, e il tuo sguardo che si
illumina che si riempie di gioia. Di quanto poco ti saresti accontentato.
Ma
io non ho voluto darti nemmeno quel poco, nemmeno una speranza.
-
No, quella cosa... non era reale. Quello che hai fatto per me e per Dawn,
quello era reale. Non lo dimenticherò. -
Bugiarda,
lo hai dimenticato.
E
lo hai ferito ancora, quando invece avevi promesso di ricordare.
La
mia coscienza non tace più adesso, urla per te.
-
Hey, ho sempre saputo che sarei morto in battaglia –
Già
tu hai sempre saputo.
-
Conto su di te per proteggerla. –
C’è
mai stato un momento in cui non ho mai potuto contare su di te Spike?
Se
si io non lo ricordo più adesso.
-
Fino alla fine del mondo. anche se dovesse essere stanotte –
-
So che non mi amerai mai. So che sono un mostro. Ma tu mi tratti come un uomo,
ed è…-
Quante
cose avrei da farmi perdonare da te, vedi ora le so.
Ora
ricordo tutto, sei riuscito alla fine a farmi capire, testardo come un mulo,
alla fine ci sei riuscito.
Non
potrò mai più scordarmi di te.
Dovrei
dimenticarmi anche di me stessa.
E
sei ancora tu là in alto che difendi Dawn
‘
Ho fatto una promessa ad una signora ‘ gli dici.
Ti
sbagli, non lo sono stata almeno con te non lo sono stata ed ora lo vedo bene.
Ma
ancora un’apocalisse incombe.
Il
tuo sguardo atterrito di chi sa che ha perso, di chi sa che non manterrà la
promessa.
Il
tuo debole sorriso amaro e il tuo corpo che scivola giù nella notte.
E
si schianta al suolo con la mia ultima speranza di vivere.
Lo
sguardo perso di Dawn, la voce della Cacciatrice nera che mi rimbomba nelle
orecchie e IL DONO, il mio dono è davanti ai miei occhi.
La
mia morte.
Il
mio sangue per lei e per il mondo.
-
Dawn, ascolta, io ti voglio bene, ti ho sempre voluto bene. E' un compito che
devo portare a termine. Dì a Giles, dì a Giles che ho capito e che sono felice,
e dì ai miei amici che gli voglio bene. Adesso sei tu a doverti curare di loro,
dovete prendervi cura l'uno dell'altro, dovete essere forti. Dawn, la cosa più
difficile del mondo è viverci. Abbi coraggio, vivi, per me….-
Già
sempre a dire agli altri di aver coraggio, forse perché io non ne ho.
E
corro, ancora una volta corro verso il mio ineluttabile destino.
Guardando
l’alba di un nuovo giorno che sorge.
Mentre
la mia vita scivola via come polvere tra le mie dita.
E
il mio desiderio finalmente si appaga, e muoio.
E
anche nei miei occhi loro vedranno la promessa di una vita che non c’è più.
Ma
era il mio destino.
E
piangono.
Per
me e tu piangi per me, tu ha pianto sempre per me.
Io
invece non ho più lacrime adesso.
BUFFY
ANNE SUMMERS
1981
– 2001
AMATA
SORELLA
AMICA
DEVOTA
HA
SALVATO IL MONDO….
DI
NUOVO.
Capitolo
XI
AFTER
LIFE
Un
altro incantesimo ed io sono di nuovo qui per la mia dose di dolore.
Scendo
le scale lentamente, e tu sei di fronte a me.
Ti
basta un attimo, un istante per sapere che sono io.
Che
sono tornata.
E
quella tua espressione sognante, le tue preghiere esaudite.
Non
lo scorderò mai.
Quel
tuo modo di reclinare il capo e di fissarmi così intensamente e profondamente.
E
le tue parole non dette.
Il
tuo essere disorientato.
E
il tuo sapere esattamente cosa ho fatto e cosa provo.
-
Ci prenderemo cura di te –
Si
Spike avevo bisogno che tu ti prendessi cura di me, anche se non te l’ho mai
detto.
E
i tuoi sguardi sempre più innamorati e felici.
I
nostri occhi che si incontrano e si cercano.
-
Per quanto tempo sono stata via? – Ti ho chiesto.
E
tu mi hai dato la risposta più bella della mia vita, ma allora non sentivo
nulla ma adesso vedi te lo sto confessando. Anche se non puoi sentirmi.
-
147 giorni ieri….uh…148 oggi – e il tuo dolce sorriso solo per me
–
ma oggi non conta vero? –
Le
mie mani tra le tue.
Stringimele
ho bisogno di sentire il tuo calore.
E
ancora il tuo sguardo perso nel mio.
La
tua fuga alla vista dei miei amici.
E
le tue lacrime vicino a quel tronco di albero.
Quante
cose sa ed ha visto quell’albero.
Quanti
tuoi sospiri avrà udito nella notte mentre fissavi la finestra della mia
stanza.
Quante
sigarette avrai gettato tra quelle radici.
E
quanti tuoi desideri e sogni avrà sentito sussurrare dalle tue labbra.
-
Willow sapeva che c'era una possibilità che potesse tornare sbagliata. Così
sbagliata che voi avreste dovuto... che lei avrebbe dovuto sbarazzarsi di
quello che sarebbe tornato. E io non glielo avrei permesso. se ci fosse stata
anche solo la minima parte io non le avrei permesso di farlo. Ecco perché lei
mi ha escluso. -
Si
tu non lo avresti permesso, mi avresti tenuta con te nell’oscurità.
Perché
tu volevi Buffy, comunque fosse, tu volevi semplicemente me.
Non
la cacciatrice, non la sorella perfetta, l’amica perfetta e la ragazza
perfetta.
Tu
volevi solo me nel bene e nel male.
Io
lo sentivo anche allora ed è per questo che sono venuta da te.
Per
questo sono venuta nella tua cripta.
Perché
io volevo essere solo Buffy e potevo esserlo solo con te.
E
non ti ho ringraziato mai per questo e adesso non ti ringrazierò mai
abbastanza.
-
uh... ricordi cosa ti dissi. La promessa. Di proteggerla. Se lo avessi fatto...
anche se non l'ho fatto... non avresti dovuto saltare. Ma devi sapere che ti ho
salvata. Non quando era importante, certo, ma... dopo. Ogni notte dopo quella.
Rivedo tutto ancora... e faccio qualcosa di differente. Più velocemente o più
abilmente, sai? Dozzine di volte, in molti modi diversi... ogni notte ti
salvavo. –
Si
Spike tu mi hai salvata in tutti i modi in cui una persona può essere salvata.
Se
sono qui oggi lo devo a te sappilo questo, questo non dovrai mai scordarlo.
Perché
questo te l’ho detto ricordi?
Tu
sei la mia forza e il mio coraggio.
La
mia voglia di vivere.
-
Buffy, tu sei... tu sei spaventata...o hai bisogno di qualcosa... se posso fare
qualcosa per te... -
Lo
hai fatto Spike, hai sempre ascoltato, sempre capito e perdonato.
E
soprattutto mi hai sempre amato. Lo hai fatto Spike
Ed
ho ascoltato la tua serenata attentamente, anche se facevo finta di essere seccata
ed era bellissima.
Sono
morto molti anni fa,
ma
tu riesci a farmi sentire
come
se non fosse accaduto.
Il
motivo della tua presenza qui con me,
ora
finalmente penso di saperlo.
Sei
terrorizzata, ti vergogni di ciò che provi
e
non puoi dirlo a chi ami,
sai
che non saprebbero affrontarlo.
Lo
sussurri all'orecchio di un uomo morto
Ciò
non lo rende reale.
È
meraviglioso, ma io non voglio giocare,
perché
la tua presenza mi colpisce
più
di quanto possa dire.
E
visto che per te sono solo un uomo morto,
stai
alla larga, te lo dico,
e
fammi riposare in pace.
Fammi
riposare in pace,
che
io possa un po' dormire.
Fa'
che io prenda questo amore e lo possa seppellire
in
una fossa profonda due metri.
Il
mio corpo può giacere
ma
non posso più trovare il mio dolce sollievo.
Allora
fammi riposare in pace.
Tu
hai uno schiavo compiacente
ma
ami giocare con l'idea
di
un tuo comportamento sconveniente.
Finché
sarà così, ascoltami,
la
mia tomba più non cercare
e
fammi riposare in pace.
So
che dovrei andar via
ma
ti seguo come fossi posseduto.
Ho
un traditore qui nel petto
e
mi ferisce più di quanto tu possa pensare.
Se
il mio cuore potesse battere,
questo
stesso petto potrebbe spaccare.
Ma
vedo che questo non ti colpisce.
Allora
lasciami stare
e
fammi riposare in pace,
che
io possa un po' dormire.
Fa'
che io prenda questo amore e lo possa seppellire
in
una fossa profonda due metri.
Il
mio corpo può giacere
ma
non posso più trovare il mio dolce sollievo.
Allora
fammi riposare in pace.
Perché
non mi fai riposare in pace?
-
Beh... allora non resti? -
Io
non resto mai, ma vorrei, l’ho sempre voluto restare con te.
La
vita non è una canzone.
La
vita non è beatitudine.
La
vita è solo questo.
E'
vivere.
Ce
la farai
Il
dolore che senti
Può
solo guarire
Vivendo.
Devi
continuare a vivere.
Così
che uno di noi sia vivo
Si
ma vedi eri tu quello vivo, io ero morta, morta dentro.
Solo
tu potevi riportarmi alla vita.
-
Il giorno in cui capirai realmente cosa vuoi, probabilmente ci sarà una parata.
Settantasei
dannati tromboni -
Amore
li senti? Stanno suonando adesso so cosa voglio. Ma è troppo tardi per averlo.
E
tu non puoi vederle ma le lacrime che non sto versando sono per te.
-
Tocco il fuoco e mi gela.
Ci
guarda dentro ed è nero.
Non
è reale, ma io voglio sentire... –
-
Sono morto molti anni fa,
Ma
tu riesci a farmi sentire... -
Anche
io ero morta e tu mi hai fatto sentire, e non è vero che non era reale.
La
cosa più reale che ho avuto nella mia vita sei stato TU.
Ora
lo sai. Ora io lo so.
Capitolo
XI
AFTER
LIFE
Un
altro incantesimo ed io sono di nuovo qui per la mia dose di dolore.
Scendo
le scale lentamente, e tu sei di fronte a me.
Ti
basta un attimo, un istante per sapere che sono io.
Che
sono tornata.
E
quella tua espressione sognante, le tue preghiere esaudite.
Non
lo scorderò mai.
Quel
tuo modo di reclinare il capo e di fissarmi così intensamente e profondamente.
E
le tue parole non dette.
Il
tuo essere disorientato.
E
il tuo sapere esattamente cosa ho fatto e cosa provo.
-
Ci prenderemo cura di te –
Si
Spike avevo bisogno che tu ti prendessi cura di me, anche se non te l’ho mai
detto.
E
i tuoi sguardi sempre più innamorati e felici.
I
nostri occhi che si incontrano e si cercano.
-
Per quanto tempo sono stata via? – Ti ho chiesto.
E
tu mi hai dato la risposta più bella della mia vita, ma allora non sentivo
nulla ma adesso vedi te lo sto confessando. Anche se non puoi sentirmi.
-
147 giorni ieri….uh…148 oggi – e il tuo dolce sorriso solo per me
–
ma oggi non conta vero? –
Le
mie mani tra le tue.
Stringimele
ho bisogno di sentire il tuo calore.
E
ancora il tuo sguardo perso nel mio.
La
tua fuga alla vista dei miei amici.
E
le tue lacrime vicino a quel tronco di albero.
Quante
cose sa ed ha visto quell’albero.
Quanti
tuoi sospiri avrà udito nella notte mentre fissavi la finestra della mia
stanza.
Quante
sigarette avrai gettato tra quelle radici.
E
quanti tuoi desideri e sogni avrà sentito sussurrare dalle tue labbra.
-
Willow sapeva che c'era una possibilità che potesse tornare sbagliata. Così
sbagliata che voi avreste dovuto... che lei avrebbe dovuto sbarazzarsi di
quello che sarebbe tornato. E io non glielo avrei permesso. se ci fosse stata
anche solo la minima parte io non le avrei permesso di farlo. Ecco perché lei
mi ha escluso. -
Si
tu non lo avresti permesso, mi avresti tenuta con te nell’oscurità.
Perché
tu volevi Buffy, comunque fosse, tu volevi semplicemente me.
Non
la cacciatrice, non la sorella perfetta, l’amica perfetta e la ragazza perfetta.
Tu
volevi solo me nel bene e nel male.
Io
lo sentivo anche allora ed è per questo che sono venuta da te.
Per
questo sono venuta nella tua cripta.
Perché
io volevo essere solo Buffy e potevo esserlo solo con te.
E
non ti ho ringraziato mai per questo e adesso non ti ringrazierò mai
abbastanza.
-
uh... ricordi cosa ti dissi. La promessa. Di proteggerla. Se lo avessi fatto...
anche se non l'ho fatto... non avresti dovuto saltare. Ma devi sapere che ti ho
salvata. Non quando era importante, certo, ma... dopo. Ogni notte dopo quella.
Rivedo tutto ancora... e faccio qualcosa di differente. Più velocemente o più
abilmente, sai? Dozzine di volte, in molti modi diversi... ogni notte ti
salvavo. –
Si
Spike tu mi hai salvata in tutti i modi in cui una persona può essere salvata.
Se
sono qui oggi lo devo a te sappilo questo, questo non dovrai mai scordarlo.
Perché
questo te l’ho detto ricordi?
Tu
sei la mia forza e il mio coraggio.
La
mia voglia di vivere.
-
Buffy, tu sei... tu sei spaventata...o hai bisogno di qualcosa... se posso fare
qualcosa per te... -
Lo
hai fatto Spike, hai sempre ascoltato, sempre capito e perdonato.
E
soprattutto mi hai sempre amato. Lo hai fatto Spike
Ed
ho ascoltato la tua serenata attentamente, anche se facevo finta di essere
seccata ed era bellissima.
Sono
morto molti anni fa,
ma
tu riesci a farmi sentire
come
se non fosse accaduto.
Il
motivo della tua presenza qui con me,
ora
finalmente penso di saperlo.
Sei
terrorizzata, ti vergogni di ciò che provi
e
non puoi dirlo a chi ami,
sai
che non saprebbero affrontarlo.
Lo
sussurri all'orecchio di un uomo morto
Ciò
non lo rende reale.
È
meraviglioso, ma io non voglio giocare,
perché
la tua presenza mi colpisce
più
di quanto possa dire.
E
visto che per te sono solo un uomo morto,
stai
alla larga, te lo dico,
e
fammi riposare in pace.
Fammi
riposare in pace,
che
io possa un po' dormire.
Fa'
che io prenda questo amore e lo possa seppellire
in
una fossa profonda due metri.
Il
mio corpo può giacere
ma
non posso più trovare il mio dolce sollievo.
Allora
fammi riposare in pace.
Tu
hai uno schiavo compiacente
ma
ami giocare con l'idea
di
un tuo comportamento sconveniente.
Finché
sarà così, ascoltami,
la
mia tomba più non cercare
e
fammi riposare in pace.
So
che dovrei andar via
ma
ti seguo come fossi posseduto.
Ho
un traditore qui nel petto
e
mi ferisce più di quanto tu possa pensare.
Se
il mio cuore potesse battere,
questo
stesso petto potrebbe spaccare.
Ma
vedo che questo non ti colpisce.
Allora
lasciami stare
e
fammi riposare in pace,
che
io possa un po' dormire.
Fa'
che io prenda questo amore e lo possa seppellire
in
una fossa profonda due metri.
Il
mio corpo può giacere
ma
non posso più trovare il mio dolce sollievo.
Allora
fammi riposare in pace.
Perché
non mi fai riposare in pace?
-
Beh... allora non resti? -
Io
non resto mai, ma vorrei, l’ho sempre voluto restare con te.
La
vita non è una canzone.
La
vita non è beatitudine.
La
vita è solo questo.
E'
vivere.
Ce
la farai
Il
dolore che senti
Può
solo guarire
Vivendo.
Devi
continuare a vivere.
Così
che uno di noi sia vivo
Si
ma vedi eri tu quello vivo, io ero morta, morta dentro.
Solo
tu potevi riportarmi alla vita.
-
Il giorno in cui capirai realmente cosa vuoi, probabilmente ci sarà una parata.
Settantasei
dannati tromboni -
Amore
li senti? Stanno suonando adesso so cosa voglio. Ma è troppo tardi per averlo.
E
tu non puoi vederle ma le lacrime che non sto versando sono per te.
-
Tocco il fuoco e mi gela.
Ci
guarda dentro ed è nero.
Non
è reale, ma io voglio sentire... –
-
Sono morto molti anni fa,
Ma
tu riesci a farmi sentire... -
Anche
io ero morta e tu mi hai fatto sentire, e non è vero che non era reale.
La
cosa più reale che ho avuto nella mia vita sei stato TU.
Ora
lo sai. Ora io lo so.
Ed
il nostro primo bacio (subito da me rinnegato) da amanti, perché eravamo già
amanti.
Capitolo
XII
DEAD
THINGS/AS YOU WERE
E
tu che mi incalzi che vuoi risposte che io non posso dare.
-
Possiamo parlare? -
-
Emettere suoni, si ma tra di noi no - che assurda che sono a volte.
Volevi
solo capire, ma io non potevo spiegarti perché non capito nemmeno io.
-
Ci siamo baciati, Buffy -
-
E allora? -
Sempre
a negare l'evidenza, non sai quanto era stancante e logorante tesoro.
-
Ci siamo baciati, io e te. Tipo "Via col vento", con la musica che
saliva e saliva....la musica, che cos'era secondo te, Buffy? -
Non
lo so, Spike, non lo so. Ma era, è sempre stato tra noi.
Si
abbiamo danzato per tutto il tempo.
Da
quella sera a scuola, non abbiamo fatto altro che danzare insieme io e te.
-
Un uomo può cambiare - mi hai detto.
-
Tu non sei un uomo, sei una cosa...Sei solo una cosa, una cosa disgustosa e
cattiva -
Questa
è la frase che mi fa più male averti detto Amore.
Non
te ne chiedo perdono, perché non riesco a perdonarmi nemmeno io.
Però
tu ti sbagliavi sai?
Un
uomo non può cambiare, e tu non stavi cambiando, tu sei sempre stato così.
Sono
stata io cieca a non accorgermene.
Avevi
solo bisogno di amore e ti saresti mostrato per quello che eri.
Perché
nessuno ti ha ascoltato?
Perché
nessuno ha udito la tua richiesta disperata?
Sono
stata sorda oltre che cieca.
Il
tuo cuore era così esposto, così a portata di mano.
Mi
sarebbe bastato allungare la mano e lo avrei stretto, scaldato e protetto.
Ma
non ho avuto il coraggio, non sono stata forte per te. Come tu lo sei stato per
me.
-
Non ti rendi conto sei tornata sbagliata -
Lo
so, non temere.
So
che lo dicevi per rabbia e perché speravi che se fossi stata più vicina all'oscurità
forse mi sarei vergognata meno di te.
Ma
tu eri più vicino alla luce di quanto pensi.
E
Dio solo sa quanto ti ho amato, si io ti ho amato.
In
quel palazzo in rovina tra le macerie e la polvere.
Ti
ho desiderato più di qualunque altra cosa al mondo.
Più
del Paradiso. E sono stata tua per davvero Spike.
E
non fare caso alle cose che ti ho detto al risveglio, avevo solo tanta paura
perché provavo di nuovo.
Il
mio cuore era tornato ad amare e io avevo paura, pensavo che si sarebbe
spezzato ancora.
E
non sei mai stato un ripiego, mai.
Tu
mi eccitavi, io ti volevo disperatamente.
Non
te ne sei accorto quando ti ho baciato sotto quel sottoscala del Bronze?
Mi
aggrappavo a te e tu ti aggrappavi a me.
In
un disperato tentativo di sorreggerci a vicenda per non cadere.
Ed
io sapevo che se fossi caduta sarebbe stato tra le tue braccia e non avevo
paura.
Mentre
tu terrorizzato mi guardavi e speravi di non farti troppo male.
Che
non avrei calpestato troppo brutalmente il tuo cuore già ferito.
E
quando ero invisibile, sei stato tu quello che ho cercato.
Finalmente
libera da tutti i miei ruoli e pregiudizi, ti ho cercata.
Ed
ero disposta a tutto pur di restare nella tua cripta, nel tuo letto con te.
Ma
tu nonostante mi desiderassi, nonostante il piacere che ti davo, mi hai mandata
via.
Perché
tu volevi di più del mio corpo caldo.
Tu
volevi di più, tu volevi tutta me stessa, ed io non ero pronta a questo.
E
quell'orribile lavoro così ' normale ' in quel fast food.
So
che non volevi offendermi quando hai detto che avresti pensato tu a tutto.
Che
dovevo venire con te.
Ma
come sempre il mio stupido orgoglio, non avrei mai ceduto questo lo sai.
E
nel retro in mezzo ai rifiuti ti ho costretto ad amarmi.Appoggiata alla fredda
parete.
E
quando hai cercato di baciarmi.
Di
darmi un segno di affetto, come a dirmi non era solo una ' schifosa dannata
scopata ' io ho rifiutato.
Ho
girato il capo e tu hai accettato e ci siamo umiliati.
Al
Bronze so cosa volevi fare, so che volevi ferirmi.
Ma
ti è sempre riuscito male, non sei mai stato capace di affondare il coltello
sino in fondo.
E
ti confesso una cosa, lo desideravo anche io Amore.
Tu
forse non sai quanto puoi essere sexy ed eccitante quando ti ci metti.
Ed
adesso lo so che starai sorridendo ed inarcando il tuo maledetto sopracciglio
ammiccando malzioso.
E
forse ti starai mordendo le labbra.
Quanto
adoravo quel tuo gesto così provocante.
Ed
ancora tu dietro un maledetto commissariato che vuoi impedirmi di fare la cosa
sbagliata.
Ma
come sempre giusta per me.
-
Lasciami andare ti prego -
Tu
che mi dici
-
No non posso. Io ti amo -
Ed
io ti colpisco, non accetto la tua sincerità.
Ho
paura del tuo amore immenso, è troppo grande per me.
-
Ecco la mia ragazza -
Continui
a sbattermi in faccia verità che io non voglio sentire.
E
ti colpisco, e ancora e ancora.
Neanche
questo riesco a perdonarmi.
Ho
una sola scusante, so che è poco, che è niente ma io l'ho fatto perché come
sempre dicevi la verità.
Ero
la tua ragazza, sono la tua ragazza, sempre.
E
avevo paura di ammetterlo, di sentirtelo dire, perché lo rendeva reale.
E
mi rendeva vulnerabile.
Il
giorno del mio compleanno, ero felice che tu ci fossi.
E
non mi importava nulla di quel....non ricordo nemmeno il nome.
Io
vedevo solo te, avevo occhi solo per te.
E
si avrei voluto stare da sola con te quella notte.
Qui
lo dico e qui lo nego però amore.
-
Dimmi che mi ami -
-
Ti amo -
-
Dimmi che mi vuoi -
-
Ti voglio, sempre -
Queste
parole sono incise nel mio cuore Amore.
Non
le scorderò mai. Mai.
Tu
non puoi sapere, quanto mi abbiano reso felice, quanto adesso contino per me.
Ora
che so, ora che ho capito.
Resteranno
dentro me.
Anche
se ti ho lasciato dopo, ma ti giuro solo con il corpo.
Mai
con la mente.
Mai
con il mio cuore e con la mia anima.
William
non ti ho mai lasciato, da quel giorno nella tua cripta distrutta io sono stata
sempre tua.
Non
ti ho mai tradito. Non ho più voluto nessuno accanto a me.
C'eri
solo tu per me.
-
Lasciami sola, tu non fai parte della mia vita -
Questa
frase amore non era per te, stavo male amore.
Ma
non era rivolta a te.
Tu
sei parte della mia vita nel bene e nel male.
Mai
per un solo istante ho pensato che tu non ne facessi parte.
Al
matrimonio di Anya tu mi dicevi che ero " raggiante ".
Che
non mi avevi mai vista così " raggiante ".
Ma
io lo ero anche con te raggiante, anche se non te l'ho mai dato a vedere.
Tu
mi rendevi felice davvero.
Ed
ero gelosa, davvero gelosa.
Non
avresti dovuto tradirmi con Anya.
Lo
so è tutta colpa mia, sono io che ho sbagliato, ti ho lasciato.
Mi
hai fatto male però.
Non
credevo di poter sentire ancora così dolore, come quando ho visto Angel con
Faith.
Ma
non avrei mai permesso ad Xander di farti del male.
Non
avrei mai potuto perché io ti amavo.
E
lo so in quel maledetto bagno, ho mentito.
Ho
continuato a bluffare con me stessa e con te.
E
ti perdono per quello che mi hai fatto.
Ho
visto il tuo sguardo disperato e la tua richiesta di amore.
Povero
amore mio, ingenuamente hai pensato che se mi avessi posseduta ancora io avrei
ceduto.
Io
avrei capito. Ma non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere, ed io non volevo
vedere.
E
adesso sono sicura che ti scioccherò amore, ma io credevo in te.
Ho
sempre creduto in te.
Anche
quel giorno in mezzo alla tua rabbia, in mezzo al tuo dolore io ho visto il tuo
amore.
Ed
ho creduto in te, ti ho allontanato quel tanto che bastava alla tua lucidità di
farsi strada e di capire.
E
tu hai capito e ti sei fermato.
E
poi sei scappato via da me.
Tu
non puoi sapere cosa è stato.
Non
hai visto il mio sguardo perso.
La
mia delusione e il mio dolore.
Quando
sono venuta nella tua cripta e non ti ho trovato.
Sei
andato via senza dirmi una parola, senza un addio.
Tu
non puoi immaginare quanto ho sofferto e quanto mi sei mancato.
Allora
non sapevo che eri andato via per me, o meglio sapevo che era per me, ma non
per quello che immaginavo.
-
Quindi mi darai ciò che voglio. Fammi tornare quel che ero. Così Buffy potrà
avere ciò che merita. -
Eri
andato a combattere per essere migliore, per essere l'uomo che io volevo.
Ma
io ti volevo già, così com'eri amore.
Eri
perfetto, perfetto per me.
E
non ti avrei voluto diverso.
Capitolo
XIII
BENEATH
YOU
Folle,
sei tornato folle da me, ma nella tua follia hai cercato comunque di aiutarmi.
-
Buffy ...giù -
Ma
io non prestavo attenzione alle tue parole.
Il
tuo volto segnato dal dolore.
I
tuoi capelli scomposti sulla fronte e non più di quel ridicolo colore che io
adoravo.
La
tua mano sulla mia guancia.
Quanto
tempo è passato.
Guardavo
le tue ferite.
Ed
ero già cambiata.
-
Tornerò -
Ho
promesso ma sei venuto tu da me.
Mi
spiace per Xander e per Dawn, ma loro non potevano capire.
Non
potevano sapere quello che è stato tra noi.
Che
la nostra danza era più complicata delle nostre parole e dei nostri gesti.
E
ti ho seguito in quella chiesa.
Nell'ombra
ti ho ascoltato piangendo.
Anche
se non ho capito subito.
Io
arrivo sempre tardi con te.
-
Hey, hey, hey! Non mi toccare! Sono solo carne? Sono solo carne per te? Ti
nutri di carne. Della mia carne. Nient’altro. Niente scintilla. Va bene. Carne
allora. Resistente, però. Farla diventare dura. Soddisfare la ragazza. -
E
tu piangi, e ancora mi dici verità che io non posso ascoltare.
-
Giusto. La ragazza non vuole essere soddisfatta. Perché manca la scintilla. È
un maledetto ingranaggio questo? -
-
Sono andato a cercarla....La scintilla. Il pezzo...mancante, il pezzo mancante
per essere completo. Perché tu non mi volevi....Dio non ci riesco. Non con te
che guardi......Volevo poterti dare quello che meriti, e l'ho ottenuto. Hanno
messo la scintilla dentro di me e adesso non fa alro che bruciare. -
E
solo adesso io capisco.
Solo
in questo momento vedo quello che Anya ha visto subito, appena ti ha guardato.
E
ti chiedo ancora come.
-
Era quello che volevi, no? Era quello che TU volevi, no? -
E
ti chiedo il perché, stupida quanto sono stata stupida.
-
Buffy, vergogna. Per quale motivo un uomo fa quello che non dovrebbe? Per lei,
per appartenere a lei. Per essere il tipo di uomo che non.... per essere un
uomo -
Si
mi vergogno Amore, oramai non saprai mai quanto mi vergogni di me stessa oggi.
-
E lei lo guarderà con il perdono negli occhi, e tutti saranno perdonati e
amati. E lui sarà amato -
Si
io ti perdonerò a patto che tu perdoni me.
Ed
io ti amerò se tu riuscirai ancora ad amarmi dopo tutto questo.
-
Va tutto bene, quindi, vero? ....Possiamo riposare ora? Buffy....possiamo
riposare adesso? -
Si
riposa Amore, adesso puoi finalmente riposare, veglierò io sul tuo riposo mio
coraggioso guerriero.
Non
permetterò più a nessuno, nemmeno a me stessa di farti del male te lo giuro.
-
Un giorno. Un giorno lei te lo dirà -
Anche
Cassie sapeva prima di me.
Ed
aveva ragione, anche se troppo tardi perché tu lo credessi davvero, Io te l'ho
detto.
Io
ti amo.
Capitolo
XIV
NEVER
LEAVE ME
Piangevi
li raggomitolato nell’ombra, piangevi per quello che avevi fatto e per quello
che ti attendeva.
E
mi guardavi con muto dolore sul viso.
-
Fallo in fretta. Lui ha detto che l’avresti fatto –
Ed
io non capivo ma intuivo. Io credevo in te e sapevo che non eri tu. Che tu non
mi avresti mai fatto del male.
-
Non lo so. Ti prego, non mi ricordo. Non farmi ricordare. Fallo così posso
dimenticare un’altra volta! Ho fatto quello che volevi! -
Si
amore tu hai sempre fatto quello che volevo sempre.
-
Mi aiuterai…Puoi aiutarmi? -
Ed
è così strano sentirti chiedere aiuto.
Ma
tu lo fai a differenza di me che ho sempre preteso il tuo aiuto che ho sempre
preso senza domandare.
Tu
mi implori, mi domandi e come potrei io dirti di no?
Ed
ho ancora una bugia per loro, già non mi smentisco mai vero?
Però
tu lo sai questa è l’ultima che ho detto.
Perché
dopo non ho più mentito e loro hanno visto quello che tu significavi per me.
-
Non gli permetterò di stare in giro solo per aiutarlo. Penso che là ci fosse
qualcosa, che parlasse con lui, che gli facesse fare delle cose -
Menzogne,
io volevo solo proteggerti, volevo che nessuno più ti facesse del male.
Io
volevo stare accanto a te.
-
Ho ridefinito le parole dolore e sofferenza da quando mi sono innamorato di te
-
-
Come puoi dirlo? – che stupida risposta ti ho dato amore.
Però
oggi ti capisco e sai? Anche io ridefinisco le parole dolore e sofferenza oggi
che tu non ci sei più. E non so come sopporterò tutto questo. Io non sono forte
come te.
-
Tu mi hai usato. Tu odiavi te stessa e te la prendevi con me -
No
ti sbagli, io mi odiavo e me la prendevo con te e si ti ho usato.
Ma
non sapevo allora, non volevo saperlo che ti amavo.
E’
terribile non accorgersi delle cose sino a quando non è troppo tardi, ti lascia
un vuoto dentro, una voragine che per quanto farai non riuscirai mai a colmare.
Come
questo cratere davanti a me.
E
in quello scantinato con te incatenato, ho capito. Mentre ti pulivo le ferite.
E’
stato in quel momento che la nuova Buffy è nata ed è ancora grazie a te amore.
Da
questo momento Buffy ha smesso di mentire, di nascondere la sua natura e il suo
lato oscuro.
Da
adesso la tua Buffy non ti mentirà più e non mentirà agli altri.
-
Ti sei davvero chiesta perché non riesci a farlo? Starmi lontana? Dopo tutto
quello che ti ho fatto, alle persone che ti stanno accanto. Non è amore.
Entrambi lo sappiamo…A te piacciono gli uomini che ti fanno soffrire -
No
amore, tu non mi hai mai fatto soffrire, mai quanto io ho fatto soffrire te.
Però
avevi ragione, non avrei mai potuto farlo, non potevo starti lontano.
Tu
eri la mia forza, il mio coraggio, la mia coscienza.
Come
si può stare lontani da quello che si è? Da se stessi.
-
Tu hai affrontato il mostro dentro di te e l’hai combattuto. Tu hai rischiato
tutto per essere un uomo migliore….e puoi esserlo. Lo sei. Tu potresti non vederlo
ma io sì. Io credo in te, Spike -
Ecco
la verità.
Sono
troppo stanca.
So
forse che questa è la nostra ultima apocalisse, non posso più mentirti.
Ho
chiuso con le paure e con la preoccupazione su cosa penseranno i miei amici e
gli altri.
Tutto
passato, tutto alle spalle.
Ora
ci sei tu e ci sono io e che nessuno si metta tra noi. Non questa volta.
Poi
ti hanno preso ed io sentivo che mi chiamavi, sentivo il tuo dolore.
-
Cosa ti fa credere che ci sarà sempre del bene in questo mondo? –
Ti
ha domandato infido. E tu come sempre mi hai colpita con la tua verità.
-
Lei. Perché lei crede in me -
Ma
quanto ti ci è voluto per farmelo capire vero? Quanto ti ho fatto aspettare e
penare amore.
Ma
ora puoi essere orgogliosa di me, ti sono venuta a prendere. Non ti ho lasciato
al buio da solo.
Sono
venuta sino nelle viscere della terra per riportarti con me.
Ferito,
dolorante e con quello sguardo incredulo che mi fissava.
Si
ero lì per te. Solo per te.
Ora
lo sai. Mai più ti lascerò, amore mai più.
Capitolo
XV
THE
KILLER IN ME
-
Vieni da me – ti ho ordinato (io ordino lo sai non chiedo mai) e tu hai alzato
il sopracciglio ed hai sorriso – in fretta – ho aggiunto e se vuoi proprio
sentirtelo dire, si anche per me era un doppio senso, proprio come pensavi tu.
E
ti ho steso come sempre, ma sei tu che me lo hai lasciato fare…come sempre.
E
sono su di te ti tocco, mi preoccupo per te ed un brivido di nuovo. Sentire la
tua pelle ancora.
Ma
tu non vuoi, hai paura e ti fa male, starmi così vicino e non avermi. Tu non lo
sai che sono già tua.
Mi
stringi la mano e mi sorridi dolcemente ed io non posso non perdermi nel tuo
sguardo.
E
in quel covo di vampiri?
Quando
ti hanno chiesto dove vivevi e tu hai cercato di descrivere la tua cripta.
-
Confortevole – ho detto.
Si
amore era davvero comoda, come casa per me.
E
lo è stata per un po’.
E
tu che sorridi e mi guardi.
Ma
non lo vedi che io non mento più.
Che
non mi importa più di niente se non di te?
Quando
mi hanno detto che
-
Tutte le decisioni che riguardano l’Ostile 17 sono nelle sue mani -
Ho
tirato un profondo sospiro. Io sapevo cosa volevo.
Ti
volevo di nuovo libero, libero.
In
ognuno di noi c’è un potenziale killer, ma io sapevo che il tuo tu lo avevi combattuto
e vinto.
E
ti ho finalmente dimostrato quanto io credo in te amore.
E
anche Giles, anche lui ho dovuto affrontare per te, e lo affronterei ancora.
Rifarei
esattamente tutto quello che ho fatto.
Adesso
gli affronterei tutti per te, senza paura e senza esitazioni.
Forse
aveva ragione erano i miei sentimenti per te ad influenzare il mio giudizio.
Lui
lo sentiva dalla mia voce, e pensava che su questa strada per me ci sarebbe
stato solo dolore.
Ma
lui non sa che il dolore è alle nostre spalle oramai. Che tra noi c’è solo
amore adesso.
Lui
non può saperlo che adesso la nostra danza è diventata un dolcissimo lento che
ci avvicina l’uno a l’altro e ci fa sussultare e tremare.
Io
conto su di te e tu su di me, si è così e sarà sempre.
Poi
sono uscita con il preside, ma lui non era niente davvero.
Questo
lo sai vero?
-
Tu pensi che sogni ancora di una cripta per due e una palizzata bianca? Ho gli
occhi aperti…. In ogni caso non mi è mai importato della palizzata. E’
dannatamente pericolosa -
Sai
amore io la sogno ancora la nostra cripta per due ed hai ragione le palizzate
sono dannatamente pericolose.
E
non era vero che volevo che uscissi con altre ragazze (beh quando ti ho visto
con Faith hai capito vero?)
E
mi sei venuto a prendere in quel ristorante così normale, ed io sono stata
felice.
Eri
geloso e questo mi faceva sentire amata ancora da te.
E
quella notte tu volevi lasciarmi, andartene.
Come
avrei fatto senza di te?
-
Dovrei trasferirmi. Lasciare la città prima che arrivi il momento –
-
No tu devi rimanere – ero terrorizzata al solo pensiero che tu potessi uscire
dalla mia vita ancora una volta e lasciarmi sola con loro.
-
Adesso hai un altro combattente di demoni –
-
Non è per questo che ho bisogno tu stia qui –
-
E così? Allora perché? –
Adesso
sei tu che sei lento amore, per una volta sei lento.
Ma
non hai bisogno di correre, di inseguirmi e di tirarmi fuori verità tra mille
bugie.
Io
non mento più.
-
Perché non sono pronta al fatto che tu non sia qui -
Ti
ho guardato e tu mi hai fissato cercando di capire, ti sto spiazzando ed hai
paura di soffrire ancora lo so.
E
poi come la solita incoerente che sono ti faccio impazzire del tutto. Ma avevo solo
paura tesoro, sapevo che solo tu mi avresti potuta salvare. Me lo avevi detto
che da quel giorno ogni notte mi salvavi, ed io sapevo che avresti continuato a
farlo per sempre.
E
purtroppo avevo ragione amore.
E
non dovevo dire a Wood della tua anima, perdonami.
Ma
io volevo che tutti ti vedessero per quello che sei: L’uomo migliore per me.
-
Io l’ho fatto per te. L’anima, i cambiamenti…è quello che volevi -
-
Quello che voglio è lo Spike pericoloso. Lo Spike che cercò di uccidermi quando
ci conoscemmo –
E
tu mi fissi incredulo, sconvolto ed arrabbiato.
-
Oh, non sai quanto sei vicina dal farlo tornare.-
-
Non sono per niente vicina a lui –
E
il nostro sguardo di fuoco, ma stiamo ancora danzando amore lo sai anche tu.
Mai
ti sono stata lontana, mai a più di un pensiero da te.
E
tu lo hai fatto, ancora.
Hai
ancora fatto quello che volevo.
Ed
eccoti di nuovo con quella tua camminata arrogante e il tuo sgualcito
spolverino nero.
E
sei bellissimo come sempre.
E
sei tu che mi hai riportato indietro da quel posto.
Sei
tu che hai lottato con un altro demone per riportarmi a casa da te.Ed io ci
contavo. Io lo sapevo.
E
tutti a chiedermi di prendere decisioni difficili di sacrificarmi.
Ma
cosa ne sanno loro di sacrifici? Di decisioni difficili?
Loro
non sono mai morti.
Non
hanno mai dovuto uccidere chi amavano e vederli morire.
Tutti
a dire che essere generali vuol dire questo o quello.
Ma
quando loro sono stati generali?
E
anche Giles, quando ha mai preso una decisione che volesse dire rinunciare a
tutto?
‘
Lo squartatore ‘ lo chiamavano, perché? Perché era una persona buona e gentile?
Lui
mi blocca in quel dannato cimitero mentre tu combatti per te stesso ancora una
volta da solo.
Però
sono corsa non appena ho potuto.
Piangevo
disperatamente al pensiero che tu potessi essere morto.
Che
tu potessi non esserci più, non vedevo nemmeno la strada davanti a me.
E
ti ho guardato e sei pesto e sempre bellissimo.
-
Spike? – sono incredula. – cosa è successo? –
E
tu mi mostri che sei davvero un uomo migliore.
Non
l’hai ucciso, lo hai lasciato vivere.
Amore
tu non puoi immaginare, ma nel mio sospiro c’è tutto l’orgoglio della donna
innamorata per il suo uomo.
Sono
stata così orgogliosa di te in quell’istante.
-
Spike è il guerriero più forte che abbiamo -
Si
tu sei il mio campione amore.
E
tutti devono saperlo.
E
Giles che ancora cerca di farmi capire quanto sia giusto quello che volevano
farti.
Ma
loro non hanno la minima idea di quello che tu significhi per me oramai.
-
Lui è vivo. Spike è vivo. Wood ha fallito -
Solo
questo mi importa.
Che
vadano tutti al diavolo con le loro teorie sul bene e sul male, loro non ne
sanno un bel niente.
E
gli ho chiuso la porta in faccia amore e il mio cuore insieme.
E’
finita.
In
quel momento ho tagliato tutti i ponti che mi dividevano da te.
Non
posso più perdonare o capire, non più con te vicino a me.
E
nello scantinato, vederti nudo sul letto accanto a lei mentre ridevate mi ha
fatto male. Un pugno allo stomaco.
-
Ho capito che sarebbe meglio focalizzarmi su quello che sta accadendo qui
intorno –
Ed
era proprio vero.
Sei
troppo bello e sexy per lasciarti andare in giro solo.
E
dentro di loro stanno già preparando il loro ammutinamento.
La
mia sorellina il Giuda che mi darà il bacio del tradimento ed io sarò ancora,
come sempre sola.
Mentre
attorno a me l’apocalisse incombe e nonostante tutto.
Nonostante
loro io so che è la missione ciò che conta.
Questo
vuol dire essere un generale.
Ed
io lo sono con te al mio fianco.
Capitolo
XVI
TOUCHED
-
Non riesco a guardavi gettare via tutto quello che ….so di avere ragione. Ho
solo bisogno di un po’…non riesco a rimanere qui e guardare lei guidarvi verso
qualche disastro. -
Non
posso guardarli più in viso, hanno tutti tradito, tutti vilmente hanno
cancellato sette anni della nostra vita e tutto quello che c'è stato tra noi.
Ho
fatto tanto per loro, ho rinunciato a tanto per loro.
Ho
lasciato scivolare la mia vita basandomi sul loro giudizio e sulla loro
opinione ed adesso guardali.
Nessuno
di loro ha il coraggio di guardarmi in faccia.
Il
tradimento oggi ha il loro volto, come la fedeltà e l'amore hanno il tuo amore.
-
Allora non puoi rimanere qui. Buffy, io ti voglio bene, ma tu avevi ragione,
Noi dobbiamo stare uniti. Tu non puoi farne parte. Quindi ho bisogno che tu te
ne vada. Mi dispiace, ma questa è anche casa mia -
E
sono incredula, proprio lei per la quale sono morta, per la quale avrei
permesso al mondo di finire.
Proprio
lei mi abbandona (e pensare che il The First aveva detto che sarei stata io a
non sgegliere lei quando sarebbe stato il momento. Che beffa il destino)
Sono
sola e cammino per le strade ormai deserte di questa città infernale e ti
confesso una cosa, per un attimo non sai quanto sono stata sollevata.
Quanto
mi sono sentita bene, serena ed in pace.
Per
la prima volta non ero io a dover scegliere, a dover mandare a morte ad essere
responsabile.
Passeggiando
per le strae buie sono stata per pochi istanti solo Buffy, non la cacciatrice
con tutto il peso del mondo sulle spalle.
Solo
una ragazza che passeggia sulla Bocca dell'Inferno.
So
che il mio Destino è già dietro l'angolo e mi insegue, ma per un attimo
lasciami illudere. Lasciami riposare.
-
Allora penso che abbiamo un indizio. Dov'è Buffy? -
Sono
sempre il primo dei tuoi pensieri e delle tue preoccupazioni.
E
adesso loro hanno il volto della menzogna.
-
Lei adesso non è qui -
-
Quando tornerà? - E tu hai già intuito.
-
Mentre eravate via, ci siamo riuniti e abbiamo parlato di alcune divergenze che
si erano create (ecco come lo chiamano il tradimento) e alla fine, dopo una
lunga discussione, Buffy ha deciso che sarebbe stato meglio per tutti quanti
noi se lei si fosse presea una pausa. Un attimo di respiro. -
Willow
è nervosa e sa che è tutto finito tra noi. Io non perdonerò.
-
Capisco (come sempre). Ti sei esercitata a recitare questo discorsetto vero?
Così Buffy si è presa una pausa proprio nel bel mezzo dell'apocalisse ed è
stata una sua decisione? -
-
Beh l'abbiamo deciso tutti quanti -
Xander
il solito vigliacco, perché questo sei adesso ai miei occhi e questo ricorderò
di te, la tua viltà.
-
Oh si l'avete deciso tutti voi. Voi patetici, patetici e ingrati traditori (Ecco
come sempre la tua verità che fa male). Chi vi credete di essere? -
Sei
disgustato ma loro non mi amano come te. Loro non mi vedono, non mi hanno mai
vista come te.
-
Noi siamo suoi amici. Noi vogliamo solo -
Ancora
Willow che cerca di mentire a se stessa. Non siamo già più niente oramai.
-
Oh questo è presuntuoso da parte vostra. Voi siete suoi amici e la tradite in
questo modo? -
-
Tu non capisci -
Giles,
tu non capisci quanto Spike sia più avanti e migliore di tutti noi.
-
Sai io penso di sì, Rupert. Tu eri solito essere il pezzo grosso vero?
L'insegnante, pieno di saggezza. Adesso lei ti ha sorpassato e tu no lo mandi
giù. Lei vi ha salvato la vita ripetutamente. Lei è morta per voi. Ed è in
questo modo che la ringraziate? -
Sai
amore ora che ci penso, nessuno mi ha mai ringraziata tranne te.
-
Il tempo di fare discorsi è finito, cattivo ragazzo -
Tipico
di Faith, ma tu sei il mio Big Bad, sei il mio cattivo ragazzo e nessun altro
ti può chiamare così. Specie una Bad Girl come lei.
E
ti batti, ti batti per me come sempre.
-
Alla fine hai ottenuto quello che volevi, vero? Lei dov'è? -
Ed
è questo che vuoi sapere, di questo ti importa. Di sapere dove sono amore.
Nella
notte lentamente cammini e chiudi gli occhi tirando un profondo sospiro per
sentirmi.
Per
percepire il mio odore.
Io
ti sto chiamando, ti aspetto da sempre.
E
come sempre tu mi trovi.
-
Eccoti qui -
E
sei davanti a me.
-
Ho saputo, ero là. Quella stronza. Quando tu sei in piedi lei è tutta sorrisi e
riformazione. Nel momento in cui sei a terra, lei pensa solo a dare calci, non
è così? Mi fa venire voglia di ...-
-
Non è stata solo Faith. Sono stati tutti e non è che avessero torto. Ti prego
vattene -
Ormai
guardo la verità in faccia e non mi illudo più su tutti loro.
E
tu come sempre non molli mai.
-
Allora? Tu avevi ragione. Buffy? -
-
Non mi sento di averla -
E
sto davvero male adesso, il Destino mi ha raggiunta e la missione incombe nei
miei pensieri.
-
Tu non mi prendi in giro -
Dici
fissandomi con la tua solita espressione attenta, ma io non posso prenderti in
giro amore oramai ci ho rinunciato.
-
E cosa significa questo? -
-
Beh, tu non sei una che si arrende facilmente -
Sei
tu quello che non si arrende amore tra noi due.
-
Guardami - e mi compatisco un pò lo so.
-
Tu eri la loro leader e lo sei ancora. Questo non è qualcosa a cui tu hai
rinunciato. E' un qualcosa che loro ti hanno portato via -
-
E qual'è la differenza? - Sono sempre lenta amore.
-
Noi possiamo riprendercelo -
E
non sai ma quel ' Noi ' detto da te che mi fissi con gli occhi più dolci del
mondo mi fa sussultare e mi fa tornare in mente la nostra cripta per due.
Ed
eccolo il mio Spike, l'uomo che anche nei momenti più terribili della sua e
della mia vita, ha sempre una battuta ironica in bocca che mi rallegra.
-
Non ho visto molto. Sono andato, ho colpito Faith un paio di volte e poi me ne
sono andato -
-
Davvero? Voglio dire, non che sia contenta - e vorrei mentirti, vorrei farti
credere che mi dispiace ma sono contenta che tu lo abbia fatto per me.
-
Dammi l'ordine e lei diventerà un'annotazione a piè di pagina nella storia. Lo
farò sembrare un incidente doloroso -
-
Essere Cacciatrice mi ha resa diversa ma è colpa mia e sono rimasta così. Le
persone cercano sempre di avvicinarsi a me ma io...mi allontano. Dovresti
saperlo -
-
Mi sembra di ricordare un certo numero di avvicinamenti -
Oh
perché non ti sono saltata al collo? Eppure era quello che volevo fare.
-
Oh ti prego. Non siamo mai stati vicini. Tu mi volevi solo perché ero
irragiungibile. -
Perché
ti sto ferendo amore ti giuro non lo so. Forse ho solo paura, tutto sembra stia
per finire. Tutto sta per finire sento la musica che volge al termine e voglio
farla finire prima che lei finisca noi due.
-
Tu pensi che si trattasse solo di quello? -
E
ti ho fatto arrabbiare scusami.
-
Per favore, non rinvanghiamo, il passato - ma io non ho fatto che vivere nel
passato amore.
-
Oh, no. Aspetta, ho canticchiato anch' io la tua misera canzoncina e penso di
dover prendere il microfono per un pò -
-
Tu sei insopportabile - Ecco come sempre la tua verità sbattuta in faccia
all'improvviso, ma ora non mi arrabbio più perché so che è vero, lo sono.
-
Grazie, questo mi è d'aiuto -
-
Non sto cercando di incoraggiarti -
-
Allora cosa stai cercando di dire? -
-
Non lo so! Lo saprò quando finirò di dirlo. Qualcosa mi ha fatto incavolare e
io.....irraggiungibile! Tutto qui. -
-
Va bene. Allora sono raggiungibile. Io sono più che raggiungibile. Per favore
posso dormire? -
Lo
dico perché tanto so che non mi lascerai dormire sino a che non sarò di nuovo
in pace con me stessa e forte come prima.
Ti
inginocchi davanti a me e mi fissi e ti giuro i tuoi occhi non sono mai stati
così grandi, intensi, profondi ed innamorati come in questo momento.
E
sapessi quanto mi fanno paura, perché io lo vedo, lo sento.
-
Devi ascoltarmi. Io sono rimasto in vita un po' più a lungo di te e ancor di
più da morto. Ho visto cose che tu non potresti immaginare e ho fatto cose che
preferirei tu non facessi. Non ho proprio la reputazione da filosofo. Io seguo
il mio sangue che non scorre esattamente nella direzione del mio cervello per
questo commetto tanti errori. Un sacco di storielle sbagliate. Un centinaio di
anni e passa e c'è solo una cosa di cui sono sempre stato sicuro. Te. -
Mi
sfiori la guancia ed io sono terrorizzata.
-
Ehi, guardami. Non ti sto chiedendo nulla. Quando dico che ti amo, non lo
faccio perché ti voglio, o perché non posso averti. Non ha niente a che fare
con me. Io amo quella che sei, quello che fai, come provi a farlo. Io ho visto
la tua dolcezza e la tua forza. Io ho visto il meglio e il peggio di te e ho
capito in modo perfettamente chiaro cosa che sei. Tu sei un divolo di donna. Tu
sei l'unica, Buffy. -
Ed
io cosa posso fare amore? Cosa può fare una stupida donna innamorata e
terrorizzata quando il suo uomo le dice queste cose? Può solo piangere ed io
sto piangendo.
-
Io non voglio essere l'unica - ma non è vero, io per te voglio esserlo come tu
lo sei per me.
-
Io non voglio essere così attraente e atletico. Ma abbiamo tutti delle croci da
portare. Adesso riposati. Farò una controllatina prima dell'alba. Tu puoi
decidere come vuoi. -
E
sono sempre e solo Buffy per te. Sono sicura che se mandassi tutti al diavolo,
tu saresti dalla mia parte e non mi lasceresti.
E
questa è l'unica certezza che ho, ed anche se ho vissuto solo poco più di
vent'anni anche io ti posso dire una cosa. L'unica cosa di cui sono sempre
stata sicura sei Tu.
E
non dirmi che non ti fa piacere sentirlo che il tuo ego non è alle stelle
perché non ci crederei.
-
Spike - e sono io che ti chiamo - Potresti rimanere qui? -
-
Certo. Su quel congegno diabolico di tortura, una comoda poltrona. Per me
andarà bene. -
-
No intendo...qui. Vorresti abbracciarmi? -
Si
ho bisogno di sentire il tuo calore, il tuo corpo accanto al mio.
Ho
bisogno di sentirmi protetta e amata come non mai adesso amore.
E
tu sei come sempre spiazzato dalla mia incoerenza. E come sempre non mi dici
mai di no.
Mi
abbandono nel tuo dolce abbraccio e mi faccio stringere e accarezzare da te. Ci
fissimo e stiamo facendo i nostri ultimi giri di valzer.
Lo
senti anche tu che la musica rallenta amore? Abbracciami più intensamente ti
prego, prima che sia tardi.
Mi
addormento pensando alla nostra cripta, a quello che avrebbe potuto essere e
non è stato ed è tutta colpa mia lo so.
Mi
coccoli e mi baci sulla nuca. Amore grazie di tutto. Grazie per essere qui, per
esserci sempre stato, grazie di essere il mio diavolo di uomo.
Ora
sono di nuovo la Cacciatrice e vado nella tana del Lupo a prendermi quello che
è mio.
Adesso
è la missione ciò che conta, ed io sono di nuovo pronta, sono di nuovo forte.
Ma
tu sei in ogni mio gesto, in ogni mia parola e pensiero. Ormai sei dentro di
me, parte di me.
E
andiamo sino in fondo alla nostra lenta e disperata danza.
Mentre
l'apocalisse ormai incombe e la fine si avvicina.
Capitolo
XVII
END
OF DAYS
Un
fallimento di Faith e guardali tornano tutti da me come pecore smarrite e
spaurite.
Sono
di nuovo il leader adesso, ma per me non ha lo stesso significato di prima.
Loro
non contano più come prima.
Scendo
le scale lentamente e tu sei davanti a me e sono imbarazzata quello che c'è
stato tra noi questa notte è stato profondo, intenso e davvero sconvolgente.
-
Tesoro, sei a casa -
Sembri
un marito che torna a casa dalla sua donna ed così che mi sento per un momento
solo però, poi la Cacciatrice testarda che è in me riaffiora.
-
Ce l'hai fatta. Hai completato la tua missione, hai trovato il ' Sacro Graal '
o qualunque accidenti sia quella cosa -
E
sorridi.
-
Per il momento la chiamiamo solo falce. Ti piace? -
-
Beh, appuntita e di legno non è esattamente il look che voglio conoscere a
fondo ma ha dello stile. Capisco perché una ragazza scaricherebbe un ragazzo
per una di quelle - sei arrabbiato lo so.
-
Mi dispiace -
-
Non importa. Sei tornata, è tutto perdonato. E riguardo la scorsa notte...è
stato solo un guasto tecnico. Una magra consolazione da parte dell'abitante
dello scantinato. Non facciamone un affare di Stato. -
Hai
paura, Amore quanta paura hai, molta più di me.
-
Fantastico! Ho un lavoro da fare - E cerco di sfuggirti.
-
Oh, sì. Un'altra missione solitaria, certo -
-
Si, è così -
-
Va bene. Non devi stizzirti -
Ma
lo sei anche tu.
Perché
non sono queste le cose che vorremmo dire, e non sono quelle che i nostri occhi
stanno dicendo.
-
Io non sono stizzita. E cosa vuol dire stizzita? Non è nemmeno una parola. -
-
Va bene, va bene. Una grande missione segreta. Va bene. -
-
Non è segreta. Beh, voglio dire, lo è ma è questo lo scopo della missione.
Scoprire un segreto. Questo aggeggio è stato dimenticato da ... non lo so
nemmeno. Insomma, qualcosa inerente un sepolcro in un luogo sconsacrato. Ecco
cosa devo fare. Ho bisogno di scoprire che cos'è e perché c'è l'ho io.
-
E quello è l'aggeggio che il predicatore era così ansioso di tenere lontano
dalle tue grinfie? -
-
Esatto.-
-
Beh, forse farò una visitina al vigneto quando ci andrai, per assicurarmi che
lui ti stia alla larga. -
-
Grandioso.-
-
Okay. -
Eccoci
di nuovo alle solite a giocare a nascondino, ma non è più tempo amore, io non
posso più giocare con te. Non più.
E
non puoi scappare adesso. Ti corro dietro e ti fermo e sono arrabbiata, perché
non lo so.
Ora
che avresti dovuto dirmi le cose che mi hai sempre detto e che io non volevo
ascoltare.
Oggi
che mi potevi chiamare amore ed io avrei ceduto, sarei caduta ai tuoi piedi
(ricordi
la canzone che ballavo quando per la prima volta i tuoi occhi si sono posati su
di me? Stupido, stai facendo una cosa stupida adesso)
-
Sei un idiota! -
-
Sono cosa? -
-
Sei un'idiota, una testa di rapa e tu sei stizzito! -
-
Sei del tutto impazzita? -
-
La vedi questa? Questa a dir la verità potrebbe aiutarmi a combattere la mia
guerra. Questa potrebbe essere la chiave di tutto. E la ragione per cui c'è
l'ho in mano è merito tuo. Merito della forza che mi hai dato la scorsa notte.
Sono stanca di stare sulla difensiva e dei strani segnali confusi. Sai una
cosa? Per quello ho Faith. Vuoi la verità, va bene? Non so cosa provi riguardo
la scorsa notte ma io non—
-
Sono terrorizzato. -
-
Da cosa? -
-
La scorsa notte è stata ... Oddio, sono un'idiota. Non posso farlo. -
-
Spike…-
-
E' stata la notte più bella della mia vita. Se ti prendi gioco di me, sarà
meglio per te che tu non usi questa cosa perché io non riuscirei a sopportarlo.
Per te potrebbe non significare molto ma—
-
Ti ho appena detto di sì. -
-
Si, ho sentito ciò che hai detto ma ... io vivo da una maledetta eternità,
Buffy. Ho fatto di tutto. Ho fatto delle cose con te che non riesco nemmeno a
pronunciare ... ma non sono mai stato così vicino ... a qualcuno. Tanto meno a
te. Fino alla notte scorsa. Tutto quello che ho fatto è stato tenerti stretta,
guardarti dormire ... ed è stata la notte più bella della mia vita. Quindi, sì,
sono terrorizzato. -
-
Non devi esserlo. -
-
Tu eri là con me? -
-
Sì. -
-
Cosa significa? -
-
Non lo so. Dovrebbe significare qualcosa? -
-
No, non adesso. -
-
Forse quando...-
-
No, lasciamo perdere. -
-
Okay. -
-
Saremo degli eroi.-
Si
tu sarai il mio eroe amore, e ora te lo dico per me quella notte abbracciata a
te ha significato TUTTO e quando dico TUTTO voglio davvero dire TUTTO.
Ed
cerco di illudermi sul domani, ancora voglio bleffare con il mio destino, con il
nostro destino e ti dico ' forse quando....' ma tu come sempre sei più saggio
di me e sai che è meglio non dire quando davanti a noi non c'è domani. Si
rischia di restare per sempre ancorati al passato e tu non vuoi questo per me
ora lo so.
Ed
ora la nota dolente, la mia colpa più grave ed il mio tradimento.
Di
cui non potrò mai mai pentirmi abbastanza in tutta la mia vita.
Si
ho baciato Angel, lo ammetto e non sapevo che tu eri lì che mi guardavi con il
cuore in pezzi e con occhi delusi, addolorati di chi è stato tradito.
Ma
avrei dovuto.
Dio
avrei dovuto sapere che non mi avresti lasciata sola, che mi avresti seguita
anche in quel tempio per assicurarti che non mi accadesse nulla.
Spike
non posso dirti nulla solo mi dispiace con tutto il cuore.
E
tu sai quanto per me sia difficile.
Ma
era solo ricordo, nostalgia era un Addio. Gli stavo dicendo addio. Glielo
dovevo perché oggi chiudo con il passato oggi si apre il futuro davanti a noi
per quanto breve questo sarà. E' tutto nostro, solo nostro.
E
di queste notti che ci separano dalla nota finale della nostra danza io ricordo
ogni parola, ogni gesto, ogni tuo sguardo. Non dimenticherò mai.
-
Allora… dov’è l’ alto , oscuro e con la fronte spaziosa?
-
Lasciami indovinare. Puoi sentire il suo odore.
-
Sì, quello e anche il fatto che ho usato le mie intense palle degli occhi da
vampiro per vederti baciarlo.
-
Era… un saluto.
-
La maggior parte delle persone non usano le loro lingue per dire ciao. Oh,
suppongo che lo facciano ma...
-
Non c’erano lingue. A parte questo, se ne è andato.
-
Oh, ha fatto un salto qui solo per una cosa veloce, allora?
-
Bene, bene! Non ho ascoltato abbastanza fesserie di vampiri gelosi per una
notte.
-
Mette i tacchi, lo sai.
E
sapessi quanto mi ha fatto ridere il tuo disegno, davvero somigliante.
-
Sai cosa, uno di questi giorni chiuderò voi due in una stanza e vi lascerò
combattere.
-
Nessun problema a questo punto.
-
Potrebbe esserci olio di qualche tipo coinvolto …
-
Dov’è il gingillo ??
-
Il gin-che?
-
La collana carina che il tuo dolce-orsetto ti ha dato. Quello con tutto il
potere. Credo che ora sia mia.
-
Come l’hai capito?
-
Qualcuno con un anima ma più che umano? Angel aveva in mente di indossarlo.
Questo significa che io sono il partito qualificato.
-
E’ instabile. Non sappiamo...
-
E poi avrai bisogno di qualcuno forte che lo indossi. Hai intenzione di darlo
ad Andrew?
-
Angel ha detto che l’amuleto deve essere indossato da un campione.
Hai
abbassato il tuo sguardo e ritirato la mano.
Se
non sei tu il mio campione mi chiedo chi può esserlo.
-
Sono stato chiamato in molti modi nella mia vita
E
il tuo dolce sorriso.
-
Faith ha ancora la mia stanza…
Ti
sto provocando lo ammetto, ma adesso non posso più fare a meno delle tue
braccia, non posso più dormire da sola adesso.
-
Beh, non starai qui! Non puoi comprarmi con dei gingilli luccicanti e dolci
parole. Hai avuto il respiro di Angel. Non ti permetterò di colpirmi avanti e
indietro come una palla da calcio. Ho il mio orgoglio, lo sai.
-
capisco.
-
Chiaramente non hai capito, perchè tutta la storia di “avere il mio orgoglio”
era solo una farsa.
-
Oh grazie Dio
E
questo grazie veniva dal mio cuore, non ce l'avrei fatta a salire quelle scale.
Ancora
un attimo e credo che ti avrei implorato in ginocchio, immagino già la tua
faccia e il tuo sorriso soddisfatto.
Ma
il tuo amore è più forte ed ha ceduto prima tu.
-
Non so cosa avrei fatto se fossi salita su per queste scale.
E
dici quello che io penso, ormai tra noi non ci vogliono più parole.
Non
servono più.
Sono
di nuovo abbracciata a te e sono felice.
Adesso
ho un piano ed è lui il The First in persona che me lo ha sussurrato nella
notte.
E
so che vinceremo, che loro vinceranno, io ho perso. Ho perso tutto e lo so.
E'
di nuovo notte, la nostra ultima notte. I giorni a nostra disposizione sono
finiti, ed io sto pensando, e alla fine so cosa devo fare e vengo da te.
In
piedi uno di fronte all'altra. Questa notte ci ameremo.
Io
ti amerò come mai ho fatto sino ad ora.
Sarò
tua completamente come tu sarai mio.
E
ti sto chiedendo disperatamente di amarmi di far durare più a lungo possibile
questa musica che ormai ha finito le sue note.
Ancora
un attimo di felicità rubata amore ed è già tanto per due che come noi a
quest'ora dovevano già essere polvere da molto tempo.
Fammi
ballare ancora amore ti prego, ancora una volta tienimi stretta a te e dimmi
che mi ami, basta che mi guardi ed io capirò.
Non
devi dirmelo perché io lo so già.
Lo
so da sempre.
Su
ancora un giro amore, ancora una volta ti prego.
Prima
che la notte finisca prima che il giorno ci divida per sempre.
Capitolo
XVIII
CHOSEN
Con
tutto il potere che ho non riesco a fermare il tempo, non riesco ad impedire
che il Sole sorga e che il nostro destino si compia.
Attraverso
i corridoi abbandonati della scuola, gli attraversiamo tutti.
Quanti
ricordi di quello che ero, di quello che eravamo.
E
adesso cosa siamo?
Quando
ci siamo allontanati, quando la vita ci ha separati?
Quando
e perché è finita tra noi?
Le
cose non durano per sempre a volte questa è la verità.
Prima
o poi finiscono, e spesso non si capisce nemmeno il perché e quando finiscano.
E
fianco a fianco camminiamo incontro alla nostra fine, consapevoli che non ci
sarà più ritorno.
Ognuno
reciterà la parte per cui è stato scelto e poi tutto sarà finito.
Ed
io sto già lentamente morendo ancora una volta.
Nella
caverna ci guardiamo per un attimo, fianco a fianco sino alla fine del mondo.
Hai
mantenuto la promessa e questa volta mi salverai.
Un
incantesimo e il mio potere cresce e si diffonde.
E
combattiamo ancora una volta per evitare che il mondo finisca, ma ne è valsa
davvero la pena?
Io
sento che il mio mondo è già finito.
Sta
finendo con te.
Ma
combatto perché è giusto, perché è la missione.
E
il nostro sangue si mischia alla polvere e alla morte.
Sono
trafitta, ma non sento dolore, non è nulla se lo paragono a quello che sento in
questo preciso istante.
E
poi la luce, che viene da te.
Tu
sei luce, la tua luce dentro brucia e mi abbaglia.
Ed
io ti vedo, e so che ti ho sempre visto.
-
Oh, cazzo. - sei sempre tu anche nei momenti più tragici.
-
Buffy. -
-
Spike! -
-
La sento, Buffy. -
-
Cosa? -
Non
fissarmi così amore, fa già troppo male sapere che sto per perderti.
-
La mia anima. C'è davvero. Punge anche un po'. -
-
Avanti, vai!. -
E
pensi sempre a me.
-
No! No, hai fatto abbastanza! Puoi ancora...-
Mi
illudo, ma mento perché io so già.
-
No, tu li hai battuti. Ora tocca a me far pulizia. -
Il
mio finto modesto amore.
Tutto
crolla attorno a noi, è destino amarci in mezzo alle macerie.
-
Devi muoverti dolcezza. Credo di poter dire che la scuola sia sospesa per
questa dannata estate.
-
Spike! - ma io non posso, non voglio lasciarti.
-
Davvero! Devo farlo.-
La
tua mano che si alza verso di me ed io che la prendo tra le mie.
E
bruciamo amore, stiamo bruciando, ma io non sento nulla.
Io,
tra le lacrime, riesco solo a vedere il tuo volto, il tuo bellissimo volto e il
tuo sguardo immensamente dolce e innamorato.
-
Ti amo. -
Ecco
finalmente il mio cuore ha parlato, finalmente la ragione ha perso.
Niente
più dubbi, niente più segreti e bugie.
Niente
più cose non dette amore.
-
No, non è vero. Ma grazie per averlo detto. Ora va! Voglio vedere come
finisce.-
Dio
anche adesso pensi a me, pensi a non legarmi al tuo ricordo ma è inutile amore
io sono legata a te per sempre con il nodo inscindibile dell'amore.
La
danza è finita le luci si spengono io non sto più ballando e so che non ballerò
mai più in vita mia.
Perché
io posso ballare solo con te amore.
Ma
tu vuoi che vada, che viva per te, come già una volta mi avevi detto amore.
Ed
io stupida ci casco e corro, corro e inseguo una vita che in realtà mi sto
lasciando alle spalle.
Davanti
a me solo una lenta e solitaria agonia.
Ma
mentre corro io non lo so ancora, quanto farà male, quanto sarà doloroso.
E
il tempo non rimarginerà la ferite che tu hai aperto nel mio cuore.
Il
tempo non allevierà il mio dolore.
Ed
eccomi qui adesso
Sola
davanti ad un cratere che è la mia vita, che è il mio passato.
Qui
nella sepolta Sunnydale lascio la mia vita, il mio cuore e il mio passato.
Lascio
me stessa.
-
Non capisco. Chi ha fatto tutto questo?
-
Spike.
Solo
questo riesco a dire loro.
E
sto scivolando giù come il cartello ' Welcome to Sunnydale ', ed è il terzo che
abbatti amore questo lo sai?
Alla
fine di tutto? Cosa mi resta?
Niente,
solo polvere e dolore.
E
sono SOLA, come mai in vita mia.
E
davanti a me cosa c'è? Il nulla.
Cosa
ne faccio di questa vita ' normale 'adesso senza di te?
Ti
odio per questo e odio me stessa per non essere rimasta lì con te.
Addio
amore, addio mamma addio giorni andati, nella mia testa adesso sento solo
l'ultima canzone ed è per te.
Amore
mio solo per te e per me, tutto il resto è niente adesso.
GOODBYE
TO YOU
Of
all the things I've believed in
I
just want to get it over with
Tears
form behind my eyes
But
I do not cry
Counting
the days that pass me by
I've
been searching deep down in my soul
Words
that I'm hearing
are
starting to get old
It
feels like I'm starting all over again
The
last three years were just pretend
And
I said,
Goodbye
to you
Goodbye
to everything I thought I knew
You
were the one I loved
The
one thing that I tried to hold on to
I
still get lost in your eyes
And
it seems that I can't live a day without you
Closing
my eyes and you chase my thoughts away
To
a place where
I
am blinded by the light
But
it's not right
Goodbye
to you
Goodbye
to everything I thought I knew
You
were the one I loved
The
one thing that I tried to hold on to
And
it hurts to want everything and nothing at the same time
I
want what's yours
and
I want what's mine
I
want you
But
I'm not giving in this time
Goodbye
to you
Goodbye
to everything I thought I knew
You
were the one I loved
The
one thing that I tried to hold on to
The
one thing that I tried to hold on to
And
when the stars fall
I
will lie awake
You're
my shooting star
E
un amaro sorriso spunta dalle mie labbra, perché so cosa ho perso e cosa non
sarà mai e sarebbe potuto davvero essere.
E
spero che da qualche parte prima o poi io e te ci rincontreremo e riprenderemo
la nostra stupenda e innamorata danza.
Buonanotte
amore mio, mia stella cadente. Addio.
Capitolo
XIX
WHERE
DO WE GO FROM HERE?
No,
non ho dimenticato nulla della mia vita.
Quello
che è stato omesso, lo è stato perché non era importante, e solo adesso con il
senno di poi lo capisco. Come invece alcune cose che avevo rimosso ieri, oggi sono
tornate ad impossessarsi della mia mente e si sono fatte strade tra i miei
ricordi.
Questa
annotazione è scritta in cima alla pagina del nuovo diario che sto iniziato
adesso.
La
mia nuova vita.
Oggi
parto per Roma con Dawn, con gli altri è tutto cambiato.
Il
primo ad andarsene è stato Giles, e se devo dire il vero mi sono sentita un po’
sollevata. Non potevo più guardarlo senza pensare che aveva cercato di uccidere
.....preferisco ricordarlo come era prima di tutto.
Willow
e Kennedy se ne sono andate in Brasile, ma tanto non avevamo più niente da
dirci. Xander è in Africa, non mi manca.
Mentre
Andrew, da non credersi seguirà le orme di Giles per diventare Osservatore.
Scherzi
della vita.
Seduta
nella impersonale e fredda Hall di questo aeroporto attendo il mio futuro,
pieno di promesse.
Almeno
questo è quello che leggo sul viso di Dawn, già anche con lei le cose sono
cambiate. Non riesco a dimenticare, oggi non riesco più a perdonare, e il mio
cuore è più freddo e solitario.
Mi
manca ma non ne parlo mai, non lo nomino mai.
Gli
concedo adesso tutto il rispetto, la riverenza e l’amore che in vita non ho
saputo dargli e confessargli.
Sorrido
lievemente guardando le ali lucenti dell’aereo che mi porta lontano da lui e
dalla mia vita.
Perché
adesso io sono solo Elizabeth Ann Summers, e nulla più. Non sono la prescelta,
non ho una missione e posso fare tutto quello che voglio. Ma io adesso vorrei
essere La Cacciatrice, la SUA cacciatrice, vorrei continuare la mia missione
accanto a lui.
Aveva
perfettamente ragione mia madre quando diceva che bisogna stare attenti a ciò
che si desidera perché può avverarsi.
Sospiro
profondamente fissando la luce che si riflette dalla grande vetrata. ‘ Luce ‘
oggi la mia vita è solo luce. Quanto mi manchi ‘ Oscurità ‘, quanto vorrei
tornare a impregnarmi della tua nera vischiosità e sensualità. Della tua
umanità.
-
Allora Buffy andiamo? Hanno chiamato il nostro volo – la voce squillante di
Dawn, come una ferita alle mie orecchie mi riporta alla realtà.
-
Si andiamo – attraverso lentamente il corridoio che mi porta a quell’aereo.
Nessuno è venuto a salutarci, non c’è più nessuno qui per noi.
Angel?
….una telefonata. L’ho chiamato io, ma era solo per… per non sentirmi così
sola.
-
Ciao come stai? -
-
Bene. tu? –
-
Anche io –
Ho
ripreso a mentire, ma tanto non c’è più chi può smascherarmi adesso.
-
Sono contento che tu ce l’abbia fatta -
C’è
tristezza nella sua voce. Forse sente, il sangue che ha bevuto da me ci unisce.
Sente
che in realtà non ce l’ho fatta. Che sto lentamente affondando nella mia
normalità.
Porgo
il biglietto alla hostess e sorrido, un bel sorriso metallico e falso. Quello
che mi è sempre riuscito meglio.
Prendiamo
posto nell’aereo e poco dopo decolliamo.
Addio
Sunnydale, addio …….sospiro guardando dal finestrino e mi illudo che starò
meglio.
Una
busta gialla, leggermente sgualcita.
Nessun
mittente.
-
Chi l’ ha portata? –
-
Non lo so –
Uno
strappo e un oggetto lucente rotola sul pavimento.
-
L’ amuleto – Angel sembra perplesso.
Comincia
a brillare e roteare……un leggero vortice di polvere nera.
Un
urlo terribile e …
-
Spike? -
Angel
sembra annichilito e preoccupato.
-
Cosa? Cosa diavolo succede? Dove ….-
Ansima
e sembra confuso.
La
chioma bionda di Harm spunta dalla porta socchiusa e un sorriso le attraversa
il viso da parte a parte.
-
Blondie Bear? –
Il
destino rimescola nuovamente le carte.
E
nella nostra testa una sola domanda ….’ Dove andiamo da qui adesso? ‘
Capitolo
XX
JUST
REWARDS
Un
ringhio la corsa contro Angel ….
-
Cosa mi è accaduto? –
-
Non sono un dottore ma credo tu sia un fantasma Spike –
La
voce sempre dolce di Harmony, quando parla al suo Blondie Bear.
Angel
ancora scosso raccoglie l’amuleto dal pavimento e lo fissa.
-
Qualcosa che ho dato a Buffy prima ….-
Spike
sembra ricordarsi, e il suo viso si contrae in una smorfia frustrata e
disperata.
-
Lei è….-
-
Lei sta bene –
-
….lei dov’ è …voglio vederla, voglio parlarle…. -
-
E’ difficile –
-
Tu non puoi nasconderla a me –
-
Lei non è mia …..o tua -
-
Tu non sai cosa abbiamo avuto -
-
Tu non l’hai mai avuta –
-
Più di te, tu poncy –
Spike
è ferito, non è mai stato sicuro dei miei sentimenti. Ha sempre pensato che
amasse Angel.
-
Devo essere all’inferno…..-
-
No è Los Angeles, ma molta gente commette questo errore –
Lorne
sorride divertito alla scena.
-
Era in Europa l’ultima volta che l’ho sentita –
Angel
prova un piacere sottile nel tormentare Spike.
La
sua mascella si contrae e la sua frustrazione cresce.
-
Ricordo la luce e la mia anima che brucia….-
-
Anima? Tu hai un’anima Spike? – Wes incredulo fissa Angel
-
Questo Angel non me lo avevi detto –
-
Ehm…non mi è sembrato un particolare importante –
-
Ah già…ti brucia l’idea che ci sia al mondo un altro vampiro che fa parte del
tuo club esclusivo di vampiri con l’anima. Beh io la mia me la sono andata a
cercare e ho lottato per riaverla. Per lei…- sospira profondamente.
-
Tu non sei nel mondo …..casper –
Angel
arrabbiato e forse impaurito lo fissa con disprezzo e cerca di ferirlo.
Ho
messo il mare tra noi per non pensare, invece sto peggio. Mi manca ancora di
più.
Londra
la sua città, non ho avuto il coraggio di andarci. Ma anche qui a Roma nulla è
cambiato. E’ un pensiero fisso. Il suo sguardo adesso mi perseguita.
E
il calore della gente, lo scorrere lento dei giorni sereni e tranquilli:
Normali (quanto odio questo aggettivo adesso) mi uccide. Ho bisogno di azione,
ho bisogno di sfogare la mia rabbia, il mio dolore.
Così
alla fine non ho resistito ho detto a Dawn:
-
Mi spiace Dawn io devo tornare. Devo continuare a fare quello che so fare
meglio, quello che devo fare: La Cacciatrice -
Dawn
mi ha guardata incredula e come al solito non ha capito, ma adesso non me la
prendo più. Ho avuto nella mia vita, la fortuna di incontrare chi mi conosceva
meglio di me stessa. Chi mi capiva ancora prima che io capissi.
Ho
fatto le valige e dopo un rapido abbraccio, ma ero già distante, sono andata
via.
‘
Si avvertono tutti i passeggeri che atterreremo a Los Angeles tra quindici minuti.
Siete pregati di allacciarvi le cinture di sicurezza e di restare ai vostri
posti…..’
Sono
tornata e devo ricominciare tutto da capo.
Attendo
pigramente appoggiata alla parete della hall, che vengano a prendermi.
-
Ciao Buffy -
-
Ciao Wes – un sorriso di comprensione reciproca.
Un
lieve abbraccio e poi il silenzio sino all’automobile.
-
Come è andato il viaggio? –
-
Bene grazie – un attimo di esitazione.
Lo
guardo di sott’occhi, sa che sto per domandarglielo.
Posso
leggerglielo nelle mani un po’ sudate, in questo non è cambiato e nel suo modo
di guardarsi in giro.
-
Come sta? -
-
Bene – bofonchia tra i denti e c’è qualcosa che non quadra.
Qualcosa
che non mi convince, ma oggi sono troppo distante per domandare, per darmi la
pena di sapere.
-
Come mai non sei rimasta in Europa? Hai sempre desiderato andarci….e adesso
dopo appena…due mesi ritorni? –
-
Beh….non era poi così eccezionale e mi mancava…..- esito e nella mia mente
l’immagine del cratere – qui –
-
Ah – mi guarda di sott’occhi e sembra ansioso e un po’ a disagio.
-
So che Angel adesso è alla ….- cerco di ricordare il nome della società.
-
Già –
-
Non mi piace, questa storia non mi piace per niente Wes –
-
Si lo so….e se devo dirtela tutta….nemmeno a me –
-
Buffy posso farti una domanda? –
-
Si – lo guardo stupita e aspetto.
-
E’ vero che Spike – sentire il suo nome mi procura un lieve sussulto e tremore
delle labbra.
-
Beh….aveva anche lui l’anima? –
Annuisco
e dentro di me il dolore si fa intenso.
-
Oh e come…..-
-
E’ andato a cercarsela….per me – sospiro profondamente – ha avuto la ricompensa
per la sua testardaggine e per…..il suo amore –
Lo
dico in un sussurro e ci è voluta tutta la mia forza per non scoppiare in
lacrime.
-
Già….- Wes sospira – scusami -
-
E di cosa? Era ora che qualcuno mi chiedesse di lui. Dopo che è….- non riesco a
dirlo ancora
-
Nessuno mi ha chiesto più di lui…come non fosse mai esistito. E invece lui
c’era. Lui era qui. E’ sempre stato qui accanto a me. –
Wes
mi sta osservando confuso e solo adesso si rende conto e capisce. Ho la stessa
espressione frustrata e disperata di Spike. Ora sa anche perché Angel ha paura.
-
Si capisco – la macchina si ferma davanti ad un palazzo. Sulla targa sono
vergate in nero le iniziali della compagnia W&B.
-
E’ qui che? –
Wes
annuisce. Entriamo nell’androne immenso e ci dirigiamo alle ascensori.
Tutti
gli impiegati in giacca e cravatta mi guardano curiosi.
-
Sanno chi sei – mi sussurra all’orecchio Wes.
Ed
io mi sento di nuovo la Cacciatrice.
Capitolo
XXI
UNLEASHED
Siamo
l’uno di fronte all’altra.
Non
è cambiato è sempre bellissimo e triste ‘ ma i vampiri non cambiano…tranne uno
‘ mi dico con un lieve sorriso melanconico.
-
Ciao Angel – e in quel saluto, in quella frase una parte della mia vita.
-
Ciao Buffy – un tremito nella sua voce e per un attimo siamo vicini.
Il
tempo non può cancellare quello che è stato. Ma è solo il battito d’ali di un
ricordo, che subito svanisce. Siamo distanti e niente potrà mai colmare la
nostra distanza.
-
Allora come mai hai deciso di tornare Buffy? -
-
Lo sai – dico stancamente lasciandomi cadere sulla poltrona davanti alla sua
grande scrivania.
E
sono in questo momento comincio a guardarmi intorno.
L’ufficio
è molto, troppo grande e le vetrate sono immense. Il vetro speciale di cui mi
ha parlato Wes.
Tanto
lusso e sfarzo. I miei occhi si posano nuovamente su Angel e mi rendo conto che
mi sbagliavo.
E’
cambiato. Vestiti firmati, auto di lusso (come quella con cui Wes è venuto a prendermi
all’aeroporto). E quella sicurezza, quella spavalderia che solo il denaro e il
potere danno.
Non
è più il mio Angel. Quello che ho davanti è qualcosa di nuovo…e ancora non so
se mi piace quello che sto guardando. E soprattutto mi chiedo se saremo ancora
alleati o nemici.
-
Cosa c’è? – mi sta fissando attentamente.
-
Non lo so ancora – rispondo sinceramente e un guizzo nei miei occhi gli dice
che la sfida è iniziata che la Cacciatrice con il suo istinto quasi infallibile
è tornata.
-
Ah – si passa ripetutamente la mano sotto il mento.
-
Non mi piace questo posto ….-
-
Immaginavo sarebbe accaduto – sospira pesantemente lasciandosi andare sullo
schienale della sua poltrona.
-
Allora lo senti anche tu – quel gelo, quel vuoto che avevo dentro adesso lo
sento attorno. ’ No questo posto non mi piace ‘.
-
Buffy ascolta a volte nella vita bisogna fare dei c….-
-
Compromessi? – sorrido ironicamente interrompendolo – Sì, ma io non sono tipo
da compromessi –
e
per un attimo quel suo sguardo deciso e risoluto mi attraversa la mente.
Neanche lui era tipo da compromessi.
Adesso
è lui che mi sta osservando e sente il peso del confronto. Come lui lo aveva
sentito per tutto il tempo che è stato con me. Ha sempre dovuto confrontarsi
con il mio Vampiro perfetto. E adesso che è morto, la nemesi.
-
Si lo so – sorride lievemente, anche lui ricorda – allora immagino che non
vorrai accettare la mia proposta di restare qui? -
-
Già. Io sono sempre quella che la notte si aggira solitaria per i cimiteri, con
vestiti inappropriati e con in tasca un paletto di benvenuto –
-
E’ vero – ci sorridiamo, ancora il ricordo tra noi.
-
Allora …-
-
Arrivederci Angel – non voglio dirgli addio. E’ l’ultima cosa che mi lega a
lui. E’ l’ultimo pezzo di passato che mi resta.
-
Arrivederci Buffy – ma entrambi sappiamo che è solo un’illusione momentanea.
Si
alza e gira attorno alla scrivania. Siamo vicini eppure lontani.
Mi
giro e mi avvio alla porta, poi mi fermo come ripensandoci.
Torno
a guardarlo e gli vado incontro. Lo abbraccio.
-
E’ stato bello rivederti Angel – sussurro piano.
-
Anche per me Buffy – e c’è un qualcosa tra noi. Il nostro legame non si è
spezzato, e forse non si spezzerà mai.
Un’
ultimo sguardo e poi esco.
Appena
la porta si chiude un senso di vuoto ma anche di leggerezza mi coglie. Sono
libera, sospiro e mi avvio per il corridoio.
-
Addio Buffy – sussurra alla porta chiusa e anche lui è libero.
-
Ma che bella scena romantica – la sua voce tagliente e forse un po’ sofferente
lo fa sussultare.
-
Spike – Si fissano.
-
Allora a quanto pare…tutto si ripete – sospira e distoglie lo sguardo
fintamente indifferente.
-
No Spike, il passato non può tornare – e fissa ancora la porta chiusa.
-
Già – e nella voce di Spike c’è amarezza e rimpianto.
Quanto
avrebbe voluto stringermi, dirmi che era tornato…ma poi era tornato davvero e
per quanto?
-
Non sarò mai libero – mormora tra se fissando anche lui la porta chiusa.
-
Cosa hai detto? –
-
Niente….hai ragione il passato non può tornare –
Entrambi
tacciono persi nelle loro riflessioni.
Faccio
scivolare gli occhiali da Sole a coprirmi gli occhi. E mi guardo intorno…..tra
poco sarà il tramonto.
Fermo
un taxi – al più vicino cimitero per favore –
Il
tassista mi guarda un po’ perplesso.
-
Sicura Signorina? È quasi il tramonto? -
-
Si lo so – l’auto si muove e la mia vita, il mio destino mi attendono in mezzo
alle fredde lapidi di un cimitero.
Capitolo
XXII
BREATHE
OF A SOUL
Il
taxi si arresta davanti ad un minaccioso cancello in ferro battuto nero, sopra
al quale torreggiano due grandi angeli opachi, ricoperti di foglie e terra.
Guardano verso il basso, e sembrano fissarmi con le loro vuote pupille di
pietra bianca.
Un
leggero brivido mi attraversa la schiena. Mentre l’ultimo raggio di Sole guizza
all’orizzonte e poi si spegne.
Stringo
maggiormente il paletto di legno nella mia tasca ed attraverso il cancello. E
so che non c’è ritorno.
‘
su coraggio Buffy…è come andare in bicicletta….una volta imparato non si scorda
più ‘.
Tutto
intorno regna il silenzio più assoluto.
Vago
un po’ alla cieca attraverso gli infiniti filari di tombe. Non è come i
cimiteri di Sunnydale. Questo è qualcosa di imponente e di ….mi chiedo quanti
vampiri potrebbero essere in procinto di svegliarsi questa notte e se io sono
ancora in grado di fronteggiarli. Di vincere. Beh in fondo sono o non sono la
prescelta? E’ il mio destino, la mia missione…la mia vita (è un ritornello).
Assorta
nei miei pensieri non mi accorgo dell’ombra scura che mi segue furtiva, che mi
osserva da lontano. Non avverto i suoi occhi puntati su di me. E pensare che
avvertivo quasi sempre la sua presenza prima.
Da
lontano mi segue e mi osserva, pensa che non sono cambiata che sono sempre io e
che ho sempre il potere di distruggere ogni sua certezza ed ogni sua difesa.
Non
dovrebbe provare nulla eppure sente ancora il suo amore per me e gli fa male.
Forse
gli brucia più della sua anima.
-
Buffy…amore – un sussurro nel buio, che nessuno può udire solo il suo e il mio
cuore.
Improvvisamente
qualcosa attira la mia attenzione, in un angolo appartato. Coperta da sterpi ed
erbacce vi è una piccola cripta con davanti due colonne e una piccola
scalinata.
Resto
immobile a fissarla. E per un attimo mi sembra di vedere il bagliore della
fiamma di una candela al di là del vetro opaco. Ma sono forse i miei occhi
offuscati dalle lacrime. Mi avvicino lentamente trattenendo il fiato, al
battente serrato. E poso una mano sul legno umido e stantio. E sento, è come se
sentissi la sua presenza dall’altra parte. Come se da un momento all’altro, spalancando
quella porta lui mi apparirebbe lì davanti con il suo sorriso arrogante e il
suo sopracciglio perennemente alzato. Pronto a dirmi una delle mie scomode
verità. Quanto lo odiavo….e quanto lo amo adesso.
‘
Adesso basta Buffy, non devi distrarti….la missione….’ Sospiro facendo una
smorfia di dolore e rabbia, e riprendo la mia ronda notturna.
Mentre
lui resta lì fermo, immobile dall’altra parte della cripta con la mano posata
sul battente. Chiude gli occhi e si concentra per sentirmi ancora una volta.
Per ricordare qual era l’ odore della mia pelle, la sensazione che gli davo
quando gli ero vicino a lui. Poi attraversa la porta e continua a seguirmi in
silenzio. In fondo mi ha sempre seguita, mi è sempre venuto dietro attento a
che non cadessi, a che non mi facessi troppo male.
Ed
eccolo a pochi passi da me, il mio primo nemico.
Alto
grassoccio e puzzolente, come sempre.
Mi
avvicino a grandi passi, sempre seguita dalla mia ombra.
-
Buona sera come va? – sorrido a metà.
-
Salve, ma tu chi se..i? – chiede un po’ confuso.
-
Faccio parte del comitato di benvenuto della città….e ti do il benvenuto a Los
Angeles…spero tu possa riposare in pace –
Mi
guarda stupito e senza rendersene conto è già polvere.
-
Bleee…. – detesto tutta quella polvere che mi impregna le mani e la faccia. Che
si insinua nei miei vestiti.
A
quanto pare la voce si è già sparsa e il cimitero è deserto.
L’aria
della notte è gelida. E non c’è più nessuno a riscaldare il mio cuore.
Mi
stingo nel cappotto e con le mani in tasca mi avvio all’uscita.
Un
sentore e mi fermo pochi passi prima di arrivare al cancello. Mi giro di scatto
a destra e sinistra. Nessuno. Eppure avrei giurato che qualcuno fosse dietro di
me.
Ho
sentito il suo sguardo scivolarmi addosso.
Alzo
le spalle e penso ‘ solo suggestione, devo riabituarmi alla notte e al buio ‘.
Mentre
lui nell’oscurità continua a fissarmi in silenzio. E sul suo viso non c’è
sorriso.
Rientro
al mio appartamento, un monolocale in periferia non molto lontano dal cimitero.
L’ho
chiesto io. E’ freddo, arredato modestamente e soprattutto impersonale. Tranne
qualche foto di Dawn che ho portato con me da Roma, non c’è altro che parli di
me e della mia vita.
La
stanchezza finalmente comincia a farsi sentire. Ogni giorno faccio di tutto per
stancarmi a morire per arrivare esausta al momento di dormire. Così avrò il mio
sonno senza sogni e senza incubi.
Così
potrò non pensare per qualche ora nell’attesa che un altro giorno passi.
Mi
spoglio rapidamente e faccio una rapida doccia. Mi infilo nel letto e
finalmente scende la notte anche su di me.
A
passo incerto si avvicina al mio letto e resta immobile a fissarmi per un tempo
infinito. M si stende accanto, e continua a fissarmi, come volesse scorgere
ogni minimo cambiamento nei miei lineamenti. Sul mio viso. E sono sempre la sua
cacciatrice, la sua croce.
Con
la mano vorrebbe sfiorarmi, accarezzare i miei capelli. I suoi occhi diventano
cupi e sofferenti. Ancora una volta mi ha così vicina, è ad un passo da me
eppure non può avermi, è sempre distante.
Segue
con le dita i contorni del mio volto e accarezza quasi le mie labbra. Ricorda
ancora il sapore dei miei baci. Gli mancano da morire. Tutto di me gli manca
come non mai.
E
poi accade la sua mano mi sfiora, per un attimo ‘ sente ‘ la mia pelle morbida
scorrere sotto le sue dita. Spalanca gli occhi incredulo e continua ad
accarezzare la mia guancia.
-
Oh Buffy sei così….così….oddio Buffy aiutami ti prego – geme confuso e
frustrato.
Mi
muovo nel sonno, quel tocco lo riconosco, è il suo. Ed è sempre il mio sogno,
lui accanto a me che mi abbraccia e mi accarezza dolcemente prima di svanire
nel nulla.
Spalanco
gli occhi e mi sollevo a sedere nel letto. Mi guardo intorno tutto è fermo, immobile.
Ed è l’ennesima disillusione. Perché io spero ancora che lui in qualche modo,
in qualsiasi modo torni da me.
Guardo
la sveglia, le quattro. Sospiro impotente e mi rimetto a dormire e spero in un
notte senza giorno che me lo restituisca per un istante. Per dirgli che si
sbagliava che io …..
La
sveglia suona, un altro giorno da vivere. Mi alzo controvoglia e guardo la
desolazione attorno.
E
comincia l’attesa della prossima notte che mi porterà di nuovo da lui, anche se
per la durata di un sogno solamente
Capitolo
XXIII
COME
BACK
I
giorni si susseguono uno dopo l’altro, sempre uguali. E notte dopo notte
continuo a recarmi al cimitero di ronda. Ma non è per uccidere vampiri che
adesso ci vado. La ragione è un’altra…è quella cripta. Ogni notte mi ritrovo
davanti al suo ingresso e mi illudo…desidero che sia come prima.
Ogni
notte cerco di farmi coraggio e di aprire quella porta, ma ogni volta alla fine
mi dico ‘ ancora una volta, ancora una notte ‘ ed è già una settimana.
Vorrei
entrare, ma allo stesso tempo ne ho timore. Perché so che attraversare quella
porta significherà distruggere l’ultima illusione che mi lega al passato. A
lui. Eppure so che devo farlo.
Questa
notte ce la farò questa notte io guarderò in faccia la verità e poi piangerò di
nuovo.
Un
calcio e la porta si spalanca e per la frazione di un ricordo mi appare la sua
cripta davanti. Ma è solo un ricordo. È buio e freddo questo luogo. Odora di
desolazione e di morte. Al centro una tomba in marmo con una incisione al lato:
IN
MEMORY OF W. D.
With
love from your Mummy.
Mi
avvicino e con una mano sfioro le lettere incise in rilievo. Quanto può essere
freddo un nome.
Calde
lacrime scivolano giù dal mio viso e l’odore della cera che brucia sale alle
mie narici. Come era confortevole e calda la sua cripta. Come era VIVA.
Infilo
le mani in tasca e mestamente esco sconfitta dalla Vita ancora una volta.
La
mia ombra si guarda intorno impotente e impreca contro se stesso e contro il
destino, stringendo i pugni.
-
Tornerò, io tornerò per te – la notte mormora, ma io sono già lontana.
Piccole
gocce di pioggia scivolano sul vetro della finestra e riflesse dalla tenue luce
del lampione rigano il soffitto della stanza. Sembra una gabbia.
E
nel profondo della mia anima mi sento imprigionata a questa vita.
Un
clacson, porte che si chiudono e rumorosi tram che attraversano le strade….gli
sbadigli della città che si risveglia premono contro la mia porta. Tra poco
sarà l’alba ed io dovrò alzarmi.
Il
telefono squilla.
-
Si. Ciao Wes -
…..
-
Oggi? …..va bene ci vediamo tra due ore …..si ho capito. -
…….
-
Va bene non ti preoccupare…e grazie Wes -
Riaggancio
e sospiro.
Un’ora
dopo entro nell’atrio della W&H, mi avvicino alla reception.
-
Cosa posso fare per lei Signora? –
-
Sono Buffy Summers …e Wes ….-
-…
Si la sta aspettando. Decimo piano –
L’impiegato
sorride e mi indica gli ascensori. Scrollo il capo e mi avvio.
Sono
nervosa e tesa. Nel corridoio incrocio Fred e Gunn che stanno parlando di
ectoplasma e di segnali vitali e corporei. Sul momento non faccio caso al loro
discorso e nemmeno al loro sguardo imbarazzato che si fissa su di me. Un
impacciato cenno con il capo e proseguono guardandosi.
‘
Qualcosa non quadra avevo ragione ‘
-
Ciao eccoti finalmente Buffy -
-
Ciao allora? –
-
Angel vuole vederti Buffy –
-
A proposito di cosa? Sa bene cosa penso di questo posto e di quello che sta
facendo…non mi fido Wes – il mio tono freddo e distaccato lo ferisce.
-
Buffy, ma tu sai che noi….-
-
Io non so più niente Wes e non voglio sapere più niente – sospiro e scuoto il
capo.
-
Ti prego Buffy almeno dagli la possibilità di spiegarti…ascoltalo –
-
E va bene …ma è l’ultima volta che metto piede qui….a meno che non debba
venirci per la mia ‘ missione ‘ -
Wes
mi scruta e legge determinazione nel mio sguardo. La missione oggi è l’unica
cosa che ho. L’unica cosa che tiene lontana la solitudine del presente.
-
Si capisco – dice a bassa voce e mi fa strada verso lo studio di Angel.
Richiudendo
la porta alle nostre spalle.
Tira
un sospiro e poi torna verso il laboratorio.
….
-
Allora Harm dov’è il capo? Mr. capelli dritti per intenderci -
-
E’ in riunione Blon… - lo sguardo seccato di Spike le fa morire in gola la
frase. -… Spike – si corregge.
-
Ah beh allora posso entrar…-
-
Aspetta c’è un pacco per te Spike –
-
Per me? –
-
Si – e gli mostra un pacco di medie dimensioni.
-
Chi lo manda? –
-
Non saprei…non c’è mittente –
-
Ti spiace…-
-
Cosa? –
Harm
lo guarda e aspetta…- poi capisce.
-
Ah si giusto…sei un …. – altra occhiataccia di Spike.
Un
bagliore e poi i telefoni impazziscono.
Spike
allargò le braccia e si diresse verso l’ufficio di Angel.
-
Aspetta Spike, c’è ….- non fece in tempo a finire la frase Harm che Spike si
spiaccicò contro la porta.
E
cade riverso sul pavimento.
-
Scusami Buffy – entrambi ci avviciniamo alla porta e Angel la spalanca.
-
Spike ma che cosa…..- sgrana gli occhi. Spike sanguina dal naso.
E
lui si rende conto che è tornato.
-
S..p…i…ke? Tu sei tor…nato? – con voce tremante e sguardo incredulo fisso lui e
poi Angel.
Spike
si alza in piedi e si aggiusta lo spolverino.
-
Ehm Ciao tesoro! Sono tornato. Hai detto che mi ami? Beh anche io…. che ne
diresti di riprendere da dove abbiamo interrotto? –
Colto
alla sprovvista cerca di sdrammatizzare nel peggiore dei modi.
Lo
fisso con odio e piango disperata, lacrime di incredulità.
-
Ti odio – gli urlo e lo colpisco in pieno viso facendolo ricadere al suolo.
Poi
come una furia investo Angel
-
E..tu….tu…lo sapevi? –
-
Buffy io….beh sai….lui….-
Puff
un altro pugno in pieno viso e altro volo.
Indignata
e fuori di me dalla rabbia corro via borbottando e maledicendo i due vampiri.
Spike
si solleva a sedere e guarda torvo Angel
-
E’ sempre colpa tua - Sbuffa.
Mentre
Angel rotea gli occhi esasperato, ed entrambi si toccano la mascella dolorante.
Capitolo
XXIV
WHY
WE FIGHT
-
Maledetti bastardi! Idioti! -
Furiosa
attraverso la hall. Non posso ancora crederci ‘ lui è qui. E’ tornato…e non mi
ha detto nulla ‘. La rabbia e la delusione crescono di pari passo. Anche Angel
sapeva ed ha taciuto. Vorrei prenderli a calci, polverizzarli.
-
Buffy aspetta – sono paralizzata. Un nodo alla gola. Non posso, non riesco
ancora a credere sia vero. Esito nel voltarmi, questa volta non sopporterei
un’altra disillusione.
-
Mi spiace amore – il suo tono è mortificato.
Mi
giro come colpita da una scarica elettrica da 20000 volt e gli salto quasi
addosso e puntandogli l’indice contro lo investo di insulti.
-
Tu razza di imbecille. Bastardo, arrogante figlio di…. – che voglia di
prenderlo a pugni.
-
Buffy – dice incredulo – stai dicendo parole sconce? – mi fissa inarcando il
sopracciglio maliziosamente.
-
Tu…tu….tu….io TI ODIO – gli urlo con tutto il fiato che ho i gola.
-
Buffy …. Non è vero – lo sguardo si fa intenso e serio. – c’ero anche io al
cimitero l’altra notte –
‘
Accidenti, colta in castagna. Allora il mio istinto non sbagliava ‘
E
lo fa ancora, mi getta in faccia un’altra scomoda realtà. La vecchia Buffy
riemerge prepotentemente.
-
Invece è vero ….- cerco di mentire.
Inizio
a colpirlo e lui non si muove.
Le
braccia abbandonate lungo i fianchi resta immobile e si lascia colpire.
Improvvisamente
mi rendo conto di quello che sto facendo e mi blocco fissandolo incredula e
cercando di trattenere le lacrime.
-
Io…mi spia…ce – mormoro sommessamente.
-
Anche a me. Me lo merito comunque …- solleva lo sguardo ad incontrare il mio.
-
No – dico semplicemente e corro via.
Cerca
di fermarmi ma il Sole glielo impedisce.
Al
sicuro in una strada assolata finalmente posso dare libero sfogo alle lacrime
-
Si ti odio Spike e non ti perdonerò mai -
Tiro
su con il naso e cammino lentamente senza una direzione precisa.
-
Spike tu sei corporeo? E chi ti ha fatto quei lividi….-
Guarda
interrogativo prima Angel e poi Spike
-
Ma cosa accidenti è successo? –
I
due si stanno scambiando occhiate assassine.
-
Niente Spike ha avuto un incontro ravvicinato con la cacciatrice – Angel
ridacchia nervosamente.
-
Anche tu …. – ribatte alterato Spike.
-
Ah capisco, Buffy vi ha dato una lezione….- Wes scuote il capo e si lascia
andare sul divano.
-
E’ tutta colpa sua – rispondono all’unisono i due.
Wes
li guarda con disapprovazione.
-
E va bene….cosa avete intenzione di fare adesso? -
In
quel momento i due si rendono conto che non hanno pensato a cosa fare adesso.
-
Niente – di nuovo insieme.
Wes
li guarda sarcasticamente.
-
Ma non mi dite…- Wes non crede ad una sola parola.
-
Non ho intenzione di fare nulla…e adesso torniamo al lavoro –
-
Okay capo – Wes si alza e poggia sulla scrivania un fascicolo.
-
Cosa è? – Angel si tocca ancora la mascella dolorante.
-
Un nuovo caso –
Ma
l’attenzione di Angel si sposta su Spike che si sta avviando alla porta
dell’ufficio.
-
Dove vai? -
Gli
chiede indagatore.
-
Secondo te? – indica fuori dove il Sole brilla spietatamente oltre le vetrate.
-
Bene – torna a concentrarsi su fogli passati da Wes.
Spike
esce borbottando qualcosa in direzione di Angel e si dirige di filato verso la
scrivania di Harm.
-
Harm tesoro…. Mi faresti un favore? -
La
guarda con sorriso accattivante e le accarezza l’incavo della spalla in
corrispondenza delle sottili bretelline del suo top.
-
Cosa vuoi? - Harm è in allarme.
-
Mm….il telefono – e senza attendere risposta le toglie il ricevitore dalle mani
e compone un numero.
-
Si …salve sono Spike….ma lo sa che ha una voce bellissima …..ma certo –
Sorride
guardando Harm che lo fissa seccata.
-
Vorrei ordinare una dozzina di rose rosse….si a gambo lungo. Già esatto ….donne
bisogna sempre coccolarle – ghigna – ah sì…per la consegna va bene allo studio
W&H si, si quello. Appena tramonta il Sole per favore….e già sono un tipo
romantico che vuole farci – gioca con la cornetta del telefono.
Mentre
Harm porta le mani ai fianchi.
-
Le donne spesso non si rendono conto della fortuna che hanno…ha perfettamente
ragione….le metta sul conto del capo…si chiama Angel. grazie lei è stata
gentilissima – riaggancia e con la sua solita camminata arrogante si allontana
mentre Harm lo guarda sconvolta, senza riuscire a dire una parola.
-
Angel mi senti? Pronto c’è nessuno in linea? -
Angel
fissa la scrivania ma non è lì.
-
Ah si scusami Wes…dicevi? -
-
Niente, adesso sarà meglio che vada – e mettendo il fascicolo sotto il braccio
esce dubbioso.
-
Pronto Harm…fammi un favore ordina una dozzina di rose rosse a gambo lungo dal
fioraio….che le consegnino pure qui …e metti sul mio conto. Grazie Harm –
Nella
Hall Spike guarda ansioso fuori, il Sole è quasi sparito all’orizzonte.
Nel
suo ufficio Angel fa la stessa cosa e fissa impaziente il quadrante blu notte
del suo orologio.
-
Finalmente – sospirano entrambi e due fattorini entrano portando un mazzo di
rose per uno in mano.
Spike
prende al volo un mazzo e corre al parcheggio e senza farsi molti problemi
prende l’auto rossa di Angel e parte a tutta velocità.
Angel
è appena uscito dall’ascensore al volo prende il mazzo sul banco della
reception senza lasciare all’impiegato il tempo di dirgli che sono per lui.
-
Spike? – domanda mentre continua a camminare.
-
E’ appena uscito – risponde Harm che fa fatica a stargli dietro.
-
Dannazione - in tutta fretta corre al parcheggio.
Dieci
minuti dopo entrambi guardandosi seccati si trovano davanti alla mia porta con
la faccia da ebete e l’aria imbronciata.
-
Maledizione – ripetono insieme.
-
Ma cosa ci fai qui? – continuano a sovrapporre le loro voci.
-
Io? e tu allora? – alzano gli occhi al cielo.
-
Ma falla finita dannazione – ancora.
Scuotono
il capo e entrambi premono il campanello.
E
nervosamente attendono che io apra.
Capitolo
XXV
WE
KNOW WE WANNA DANCE
-
Perché non le fai un favore...sparisci – Angel ringhia furioso.
-
Te lo scordi lei è il mio Destino – la mascella si contrae.
Dopo
tempo finalmente sentono rumori di serratura provenire dall’interno.
Si
danno una sistemata e sfoderano entrambi il loro sorriso più accattivante.
Apro
la porta e vengo sommersa da un fiume di scuse.
-
Buffy mi spiace ma è colpa sua – Angel e Spike si voltano spalancando gli
occhi.
Le
loro voci continuano a sovrapporsi.
-
Silenzio – dico seria. Sospiro e poi sorrido allegramente.
-
Grazie per i fiori – e prendo entrambi i mazzi e li depongo accanto alla porta.
Sorridono
beati.
-
E adesso prendete le vostre dannate anime ed andate al diavolo tutti e due –
Sbatto
loro la porta in faccia.
-
Oh credo sia ancora arrabbiata – dice Spike guardando di sott’occhi Angel.
-
Già – sospirano entrambi.
-
Allora cosa vuoi fare….restare qui dietro la sua porta a implorare? –
Angel
fissa Spike cercando di intuire i suoi pensieri.
-
Io? macché – Spike fa cenno di no con le mani.
-
E tu? – chiede con finta indifferenza.
-
Io? Non ci penso davvero – Angel scuote il capo.
-
Allora possiamo andare? –
-
Si andiamo – ma nessuno dei due si muove di un passo.
-
Bene allora sto andando –
-
Si anche io -
Si
allontanano in direzioni opposte e girato l’angolo si fermano e aspettano
qualche momento.
Infine
tornano indietro e si scontrano davanti alla mia porta.
-
Ma non stavi andando? – ancora insieme.
-
Accidenti – sbuffano.
-
Ho cambiato idea – sbotta Spike alterato.
-
Anche io – segue a ruota Angel.
-
Fantastico –
-
Si grandioso –
Si
voltano e cominciano a picchiare contro la mia porta.
-
Avanti Buffy tesoro apri – Spike sospira.
-
Buffy piccola lascia che ti spieghi –
-
E cosa vorresti spiegarle? –
-
Che è colpa tua ovviamente –
-
Ah ma davvero? E chi ha detto ‘ non dire nulla a Buffy ‘ –
-
Si ma tu non hai detto ‘ no adesso corro a dirglielo ‘ e ti sei precipitato a
spiattellarle tutto…e noi sappiamo il perché vero? – Spike lo guarda
freddamente.
-
Cosa vuoi insinuare… non gliel’ho detto perché mi sembrava un particolare
irrilevante –
-
Già tanto irrilevante che io e lei …- Inarca il sopracciglio e ammicca palesemente.
-
Sta zitto – Gli intima Angel.
-
Ah…ah colpito – sorride soddisfatto Spike.
-
Zitto imbecille – Angel si avventa su Spike e cominciano a rotolarsi per terra.
Sospiro
rassegnata e riapro la porta.
E
sono avvinghiati e lottano con pugni e calci.
-
Ma….- sono allibita.
Si
sollevano come molle e si riassettano gli abiti.
-
Amore -
-
Buffy –
Mi
acciglio e incrocio le braccia.
Poi
con un dito faccio cenno loro di avvicinarsi.
E
appena a portata di tiro sferro loro altri due potenti pugni.
Al
suolo entrambi mormorano doloranti.
-
Ma è un vizio il tuo amore -
-
Buffy ma accidenti –
-
E ora fuori dai piedi – Richiudo la porta sbattendola.
E
me ne vado a dormire.
I
due giorni successivi vengo sommersa da bigliettini, fiori e telefonate.
Ma
non cedo…in fondo non l’ho mai fatto.
Questa
sera vampiri con l’anima o no riprenderò la mia ronda.
Al
tramonto mi avvio al cimitero e passeggio svogliatamente tra le tombe tutta
presa dai miei pensieri, non più tanto cupi e tristi.
E
mi ritrovo ancora una volta davanti alla cripta.
E
anche questa volta ho le allucinazioni e mi sembra di vedere una candela
fievole ondeggiare dietro la vetrata.
Esisto
qualche secondo e poi mi avvicino alla porta è socchiusa.
Con
una mano lentamente la spalanco. E resto di stucco.
L’interno
non è più freddo e desolato, è esattamente come la sua …..
Entro
e mi guardo intorno incredula.
-
Finalmente amore, sono due giorni che ti aspetto –
La
sua voce calda mi avvolge.
-
Spike ma cosa…? –
-
E’ per te….per farmi perdonare – sorride leggermente e mi fissa intensamente.
E
il mio cuore perde colpi.
-
Per me? – domando titubante e lui annuisce con il capo. Mentre si avvicina
pericolosamente a me.
-
Cosa vuoi Spi…ke? – ma l’espressione del suo viso non nasconde quelle che sono
le sue intenzioni.
-
Lo sai ….amore – inarca il sopracciglio e il suo sguardo scivola sinuoso sul
mio corpo.
-
No …non …lo …so – improvvisamente mi sento indifesa e confusa.
-
Lo sai che vuoi ballare amore –
Sgrano
gli occhi e lo fisso
-
Cosa? Tu credi che noi stiamo ballando – e la scena mi sembra così familiare.
-
Abbiamo mai fatto altro amore? – Sorride sicuro.
-
Ma….- non riesco a finire la frase, è troppo intenso il suo sguardo.
Si
piega verso di me per baciarmi ed io mi ritraggo.
Sfuggo
il suo contatto, ne ho timore.
Mi
guarda scrutandomi per un attimo.
E
fissa il suo sguardo sulle mie labbra.
Ed
io brucio. E gli salto addosso.
Incollo
le mie labbra alle sue e mi aggrappo a lui.
Resta
un attimo confuso e poi mi allaccia alla vita e mi bacia con passione.
Quanto
mi è mancato.
-
Spike – sussurro tra un bacio e l’altro ormai senza fiato.
-
Si Buffy – mormora cercando ancora, avido, le mie labbra.
-
Fammi ballare – ci fissiamo per un interminabile istante.
Non
c’è bisogno di parole, di spiegazioni.
La
danza è ripresa più intensa e frenetica che mai.
Gli
sfilo lo spolverino con gesti rapidi e ansiosi.
Lo
stesso fa lui con il mio cappotto.
Le
mie mani sono già sotto la sua maglia nera.
Ad
accarezzargli il petto liscio e bianco.
Con
un gesto sfila la mia camicetta mentre io sbottono i suoi jeans.
Sospira
smanioso.
E
lascia che io lo accarezzi dolcemente.
La
mia gonna scivola lungo le gambe e finisce sul pavimento.
Infine
mi guarda un attimo sorridendo.
Mi
solleva tra le braccia e mi porta sul letto.
-
Oh Buffy, sapessi quanto ho desiderato….quanto ho atteso….quanto mi sei mancata
amore -
I
suoi occhi si velano di tristezza.
Gli
sorrido dolcemente e gli accarezzo una ciocca di capelli fuori posto.
Sempre
di quel colore assurdo che adoro.
-
Anche tu mi sei mancato ….mio campione – e lo bacio ancora con desiderio.
Mi
stringe e con una passione che avevo quasi scordato, mi spinge verso confini
sempre più lontani e sconosciuti.
Ed
è come morire.
Mi
fissa intensamente ed attende.
Mi
protendo verso di lui e lui si lascia naufragare in me.
Ma
io non sono più mare in tempesta per lui.
Adesso
sono il suo porto tranquillo dove lui, naufrago alla deriva, troverà finalmente
salvezza e amore.
Mi
stringe e tra i nostri corpi non c’è soluzione di continuità.
Vibrano
all’unisono, ansimano, gemono e si appagano a vicenda.
Da
troppo tempo attendono in silenzio che la loro danza riprenda.
-
Buffy ti prego dimmelo ancora – implora in un fil di voce mentre stiamo
raggiungendo il piacere.
-
Ti amo Spike – un sussurro.
E
una lacrima attraversa la sua guancia.
I
nostri occhi si illuminano e si baciano mentre ci perdiamo.
Abbracciati
con lo sguardo l’uno nell’altro ci riscopriamo.
Sorride
felice ed il mio cuore esulta.
-
Amore mi spiace – si rattrista.
-
St…- gli poso l’indice sulle labbra e gli intimo di tacere.
-
Spike –
-
Si amore – mi accarezza e mi bacia sulla fronte.
-
Ti prego ancora – lo guardo con desiderio.
Sorride
e con fare sensuale mi accarezza il viso.
Mordendosi
il labbro inferiore.
-
Si ancora – sussurra e mi bacia con rinnovata passione e desiderio.
Un
fremito e sto per morire ancora, ancora e ancora.
E
sono felice di nuovo.
Capitolo
XXVI
LIES
La
luce spunta all’orizzonte. E’ l’alba ed io sono felice.
Mi
rigiro nel comodo letto e guardo il soffitto rischiarato dalla fievole luce che
filtra dagli spessi vetri scuri.
Guardo
al mio fianco, lui non c’è. Per un attimo un brivido gelido mi attraversa e
temo l’ennesimo inganno della mia mente. Ma tutto mi dice che è vero che lui è tornato
da me.
-
Spike – lo chiamo quasi sussurrando il suo nome. Come avessi paura di ferirlo.
Nessuna
risposta, stringo i pugni nervosamente. Sono sola. Con un movimento della testa
sposto all’indietro i capelli ed un sospiro di tristezza e amarezza sfugge alle
mie labbra.
Mi
avvolgo nel lenzuolo e indugio nella cripta, muovendomi un po’ irritata per il
brusco risveglio.
-
Accidenti a te Spike – mormoro, rivestendomi in tutta fretta.
Poco
dopo come una furia entro negli uffici della W&H. Ho i capelli fuori posto,
gli abiti in disordine, quel che resta del trucco di ieri. E l’aria di una che
sta per prendere a calci qualcuno.
-
Dov’è? – ringhio alzando i pugni con fare minaccioso verso Gunn e Lorne. Che
sembrano spaventati, e non so se per l’aria minacciosa o per l’aspetto orribile
che devo avere a prima mattina.
-
Dov’è chi? – Wes sopraggiunge alle mie spalle e mi squadra da capo a piedi
interrogativo.
-
Lo sai chi…Lui dov’è? –
-
Angel è nel suo ufficio – Si affretta a dire Lorne sperando che mi calmi.
Roteo
gli occhi esasperata. Chiedendomi perché tutti pensino che mi riferisca ad
Angel. Sto per ribattere qualcosa quando Wes mi precede.
-
E’ di là con Angel -
-
Bene –
Senza
attendere oltre mi avvio alla porta di Angel come stessi andando in battaglia.
Con non ben chiaro in testa cosa fare o cosa dire una volta dentro.
Spalanco
la porta senza bussare. Quasi la butto giù.
Tutti
mi fissano con un grosso punto interrogativo in viso. Tranne lui che seduto
sulla scrivania fissa la sua gamba abbandonata mollemente.
-
Allora è un vizio – sorride ironico.
Sbuffo
e sto quasi per saltargli addosso come una furia quando…..
-
Ciao Buffy – Angel sembra imbarazzato. E solo adesso mi accorgo che non siamo
soli, c’è un’altra persona nella stanza.
Una
ragazza alta, dal fisico slanciato ed i capelli biondi (mi sto domandando se
anche lei sia una finta bionda).
-
Lei è Nina – tossicchia Angel presentandomela.
Ed
io realizzo il perché del suo imbarazzo.
-
Oh – esclamo stupita – Salve – le porgo la mano e non so perché ma la cosa mi
fa un po’ arrabbiare e mi fa sentire a disagio.
Lui
mi fissa attentamente e non sembra contento di quello che vede.
Un
sorriso amaro gli si dipinge sulle labbra.
-
Io sono Buffy – faccio una smorfia che vorrebbe essere un sorriso e lui
distoglie lo sguardo, non vuole vedere, non vuole sapere.
-
Bene sarà meglio che vada – dice alla fine e mestamente prima che io possa dire
o fare qualcosa esce dall’ufficio. Lanciandomi un ultimo sguardo da sulla
porta.
-
Beh forse è meglio che vada anche io – Anche Nina è a disagio, forse lei ha
intuito qualcosa.
-
Allora ci vediamo a pranzo? – chiede sorridendogli.
Angel
annuisce e ricambia il sorriso.
Siamo
rimasti soli e per un po’ evitiamo di guardarci. Fa ancora male, forse farà
sempre male.
-
Bene allora cosa posso fare per te? -
Si
lascia andare sulla sua poltrona.
-
Beh veramente…..io ….- mi sento frustrata e non capisco cosa faccia lì.
-
Buffy….so che non sei qui per me – presa alla sprovvista resto un attimo in
silenzio a guardarlo e poi capisco.
-
Riconosco ancora l’odore di Spike – sospira ed anche lui sembra ferito e
frustrato.
-
Già – non cerco di negare, sarebbe inutile.
Un
silenzio pesante cala tra noi e le lacrime premono sui miei occhi.
-
Sei felice almeno? – mi chiede esitando, forse teme la mia risposta.
-
Sino a pochi giorni fa avrei saputo cosa risponderti con certezza….oggi –
respiro pesantemente e con la mano stringo la spalliera della poltrona davanti
a me – Non so – dico alla fine chiudendo gli occhi stancamente.
Come
se dire quella frase mi abbia svuotata di ogni energia.
-
E tu?....voglio dire….tu sei felice? -
-
Beh di sicuro non sono felice…ma questo è un bene giusto? –
I
nostri sguardi si incontrano e il ricordo di Angelus ci fa rabbrividire.
-
Ma sopravvivrò – un sorriso amaro increspa le sue labbra, pensando alla vita
che non ha più.
-
Si sopravvive sempre….-
Lo
fisso intensamente, poi mi volto e mi avvicino alla porta.
-
Il problema è che a noi non basta…noi abbiamo voluto sempre vivere, non
sopravvivere -
Abbasso
il capo e una lacrima attraversa velocemente le mie guance.
Chiudo
la porta alle mie spalle.
-
Si è vero Buffy. Noi non ci siamo mai accontentati – guarda fuori attraverso le
vetrate e il suo sguardo si perde nei ricordi.
Con
lo sguardo lo cerco, con lui devo ancora fare i conti. Ma quel vigliacco si è
volatilizzato.
-
Wes puoi farmi un favore? -
Gli
domando seria.
-
Si certo Buffy…se posso …-
-
Tu sai dove ….-
-
Beh credo da nessuna parte visto che sono appena le dieci di mattina Buffy –
-
Si ma allora dove….-
-
Beh ….forse alla macchinetta …..-
-
Avete gli marshmallows? –
-
Si –
-
Grazie –
Sta
armeggiando con la macchinetta.
Sente
il mio odore che sa di lui e si irrigidisce leggermente.
-
Avete già finito tu e Mr. capelli dritti? -
Sbatto
più volte le palpebre e lo guardo dritto negli occhi, mentre lentamente la
rabbia si impossessa nuovamente di me.
-
Ma che accidenti ti prende? – Sono acida.
-
Niente, perché – anche lui è acido.
-
Perché questa mattina sei….-
Mi
interrompe
-
Andato via? -
Lo
fisso ed attendo che continui.
-
Beh non mi andava di essere preso a calci -
Sorride
sarcastico.
-
Ma…..- cerco di replicare.
-
Avanti Buffy le cose non possono cambiare. Tu adesso sei confusa, ti senti in
colpa perché sono morto …beh anche prima lo ero….diciamo morto, morto allora –
-
Cosa vuoi dire? – chiedo asciutta.
-
Lo sai …è di sopra il tuo vampiro con l’anima – alza le spalle.
-
E allora perché ieri….-
-
Perché ne avevo bisogno…e perché a Sunnydale avevamo lasciato qualcosa in
sosp….-
Non
gli faccio terminare la frase e lo colpisco con un violento pugno al viso
seguito da un calcio alle parti basse.
In
una smorfia di dolore si piega in due.
-
Dannazione – impreca.
-
Bene adesso mi sento meglio. E si hai proprio ragione il vampiro che amo e che
ho sempre amato è di sopra – sbuffo e con un paletto conficcato nel cuore e un
sorriso fisso stampato in viso mi allontano.
-
Idiota – dice piano mentre si rialza seguendomi con lo sguardo.
Angel
esce dall’ascensore e prima guarda me che mi allontano furiosa e poi lui che è
ancora dolorante.
Spike
lo guarda alterato.
-
Beh cosa c’è adesso? – chiede sbuffando.
-
E’ sempre tutta colpa tua –
Dice
tra i denti Spike e si allontana imprecando tra se e se.
Capitolo
XXVII
DESTINY
-
Sei un vero idiota – continua a ripetersi Spike guardando fuori dalla finestra
di un ufficio, in attesa del tramonto. Quando finalmente libero di andarsene da
quel dannato palazzo e potrà prendersi la più grande sbornia della sua vita.
-
Non voglio più vederlo. Lo odio ….si io lo odio dannatissimo vampiro -
Piango
sommessamente e la rabbia ben presto lascia il posto al rimpianto e al rimorso
per le cose che ho detto e fatto e per quelle che non ho detto e fatto.
Ed
è tutta colpa sua come sempre del resto. Tiro sul col naso e un’altra notte sta
per nascere.
Forse
è troppo tardi, forse quel momento magico tra noi è svanito ed è ancora tutta
colpa sua…..No non è vero. E' colpa mia.
Sono
di nuovo davanti al cimitero ed il Sole è già stato inghiottito dall’orizzonte.
Cerco
di tenermi alla larga dalla cripta. Meccanicamente svolgo la mia Missione ed
uccido chi è già morto e non vuole capirlo. Mi fermo vicino ad una piccola
cappella e approfitto della debole luce che proviene dall’interno per guardare
l’orologio…le tre e quaranta minuti. Sono stanca e di pessimo umore. ‘ Sarà
meglio che torni a casa ‘penso imboccando il sentiero che conduce all'uscita.
Quando una voce profonda e calda mi fa sobbalzare.
-
Ciao Cacciatrice – il tono non è allegro.
Non
rispondo mi limito a voltarmi e fissarlo intensamente.
Lui
è immobile con quei suoi dannati fari azzurro oceano puntati su di me.
-
Vieni andiamo – e senza dire altro mi tende la mano continuando ad abbagliarmi
con il suo sguardo.
Esito
un solo istante e poi gliela stringo.
Mi
conduce velocemente verso la cripta e siamo di nuovo uno di fronte all’altro
nel silenzio della notte.
-
Spike io ….- mi fa cenno di tacere e mi prende tra le braccia.
Dolcemente
fa scorrere la sua mano tra i miei capelli soffermandosi a giocare con qualche
ciocca.
-
Mi vuoi? -
-
Si ti voglio…sempre -
Sorride
quasi con tristezza e poi posa le sue labbra sulle mie. E’ dapprima lento e
gentile il suo tocco e poi sempre più intenso e profondo. Gli cingo le spalle e
lo attiro verso di me.
-
Piano – geme appagato.
-
Spike – riesco solo a dire mentre gli sbottono con furia la camicia e faccio
scivolare le mie mani avide della sua pelle, sul suo torace liscio e bianco.
-
Passerotto….Buffy – sussurra in preda al desiderio e all’eccitazione.
-
Perché lo hai fatto? – scosto la testa per guardarlo negli occhi.
-
Cosa? Fatto cosa? –
-
Perché non mi hai detto che eri tornato –
Alza
le spalle, ma non allenta la stretta attorno ai miei fianchi.
-
Non lo so….ero ….confuso e …..terrorizzato forse – inclina la testa da un lato.
Lo
sto fissando cercando di leggere in lui. Di capire.
-
E allora perché questo? – mi guardo intorno.
-
Non so...non ha molto senso vero? – Spike sembra a disagio.
-
Perché dopo questa mattina sei venuto a cercarmi? Perché mi hai riportata qui?
–
-
Perché non riesco a starti lontano...Oh Dio aiutami...tutto, tutto ruota ancora
intorno a te -
-
Baciami Spike – gli ordino. Lui resta a fissarmi un lungo istante incerto e poi
esegue sorridendo amaramente.
La
sua mano scivola lungo il mio corpo e un brivido caldo assale entrambi.
-
Sì – ed è così liberatorio e bello sentire le sue mani su di me. I suoi baci
sulla mia bocca ansiosa.
-
Buffy …..mi sei mancata –
-
Anche tu –
Mi
lascio scivolare sul letto e lo invito a seguirmi tendendogli la mano.
Posa
un ginocchio sulle lenzuola e si stende su di me.
Il
mio battito accelera e questa volta faremo l’amore.
Questa
volta non ci sono scuse. Questa volta fa davvero paura, perché non si torna
indietro.
Gli
accarezzo una guancia e passo una mano tra i suoi soffici capelli.
-
Spike io ti….-
-
No Buffy. Non dirlo….non devi –
-
No Spike, è vero. Io non devo….io voglio dirlo –
Mi
guarda stupito e un po’ spaventato.
Anche
lui sa che non si torna indietro.
-
Spike…io Ti Amo -
Il
silenzio sembra durare un’eternità.
Sul
suo viso un’espressione indecifrabile e confusa.
-
Buffy…ti prego….non farlo….non lo sopporterei. Non questa volta -
I
suoi occhi diventano lucidi ed anche i miei.
-
Spike….io ti ….amo – ripeto continuando a fissarlo.
Lui
contrae la mascella.
-
Smettila, ti ho detto di non dirlo – stringe i denti.
-
Spike io ti amo – continuo imperterrita.
-
Tu vuoi farmi impazzire, tu vuoi ….vuoi – e il suo sguardo si perde nel mio.
-
Spike io ti amo – ripeto a bassa voce avvicinando le mie labbra alle sue.
-
E Angel? – dice in un soffio mentre le mie labbra toccano le sue.
-
Angel chi? – mormoro e lo bacio appassionatamente.
Si
tira indietro sconvolto e mi fissa socchiudendo gli occhi.
-
Buffy a che gioco stai giocando? – si irrigidisce.
E
allenta la stretta attorno al mio corpo, con mio dispiacere.
-
Non sto giocando….io non gioco più Spike –
Lo
fisso e sono seria.
-
Oh …davvero? E da quando? -
Sembra
disorientato e diffidente.
-
Non posso, non posso lottare con te Buffy….non ho la forza….perché io….io….-
sospira lasciandosi cadere seduto sul letto.
Abbassa
il capo e si passa ripetutamente la mano tra i capelli.
-
Tu cosa? – domando speranzosa.
-
Non lo so…non lo so….-
Chiude
gli occhi.
-
Spike. Vieni qui da me -
Si
gira di scatto e mi fissa. E poi obbedisce.
Lo
stringo a me e mi accoccolo tra le sue braccia.
-
Stringimi ti prego. Riscaldami -
-
Ah. Buffy…sono la persona sbagliata per questo –
-
No sei quello giusto…ero io che ero sbagliata. –
-
Buffy –
-
No adesso devi ascoltarmi Spike…. Ascoltami. Sono viva da un po’ più di tempo
di te. Ho visto cose che non puoi immaginare e fatto cose che preferirei tu non
immaginassi. Non ho esattamente la reputazione di essere una pensatrice. Seguo
il mio sangue che non va esattamente nella direzione del mio cervello…quindi ho
fatto molti errori, decisioni terribilmente sbagliate.
In
oltre venti anni … c'è solo una cosa di cui sono stata sicura....te. Guardami.
Non ti sto chiedendo nulla, quando dico che ti amo non è perché ti voglio o perché
non posso averti. Non ha niente a che fare con me. Amo quello che sei, quello
che fai… come vai avanti. Ho visto la tua gentilezza, e la tua forza. Ho visto
il meglio e il peggio di te, e ho capito perfettamente ciò che sei. Sei un
diavolo di uomo. Sei l'unico per me Spike. –
Mi
sta fissando sconvolto e incredulo.
Gli
sorrido sicura.
-
Vedi, non ho dimenticato nemmeno una parola Amore -
E
senza dargli il tempo di parlare lo bacio e mi stringo a lui.
-
Buffy...tu mi ucciderai...-
-
Impossibile sei già morto Amore –
-
Buffy...Buffy...non ti stai prendendo gioco di me vero? Non stai....-
-
St....basta adesso. Ti amo Spike è questo è tutto –
-
Buffy....tu ........la mia croce. e sei il mio Destino –
-
Si Spike. Lo sono –
Gli
sorrido dolcemente e finalmente mi fa ballare ancora, come lui solo sa fare.
Capitolo
XXVIII
CHOSEN
Non
manca molto all’alba, dopo tanti anni anche io riesco a sentirne l’odore, il
sapore. So esattamente quando sta per arrivare. Il mio lato oscuro…. quanto
simili in fondo siamo io e queste terribili e affascinanti creature della
notte.
Resto
ad occhi chiusi, per un solo istante il dubbio che lui non sia accanto a me, mi
attraversa la mente. La sua stretta attorno ai miei fianchi e il respiro
regolare sul mio collo mi rassicurano.
Porto
la mano alla sua e la stringo.
Lo
sento muoversi e poi stringersi a me.
-
Ciao amore – mormora, un po’ titubante. È tutto così nuovo e strano.
-
Ciao – rispondo ancora un po’ disorientata.
Ho
un leggero moto, non so se alzarmi o meno. Quando sento la sua stretta farsi
più decisa.
-
No. Resta ancora un po’ – sospira in attesa.
-
Si va bene – lentamente mi giro.
Il
suo viso, quanto mi è mancato.
Con
la mano accarezzo la cicatrice che ha sul sopracciglio destro e la sua guancia
liscia, e penso che questo non l’avevo mai fatto dopo l’amore.
Lui
resta ad occhi chiusi, forse teme di leggere nei miei occhi il disgusto e la
vergogna per lui.
-
Amore – gli dico piano.
Un
leggero fremito lo scuote.
Resta
in silenzio.
-
Amore baciami –
Sul
suo viso spunta un mezzo sorriso e sempre ad occhi chiusi cerca le mie labbra
con le sue.
E
questa volta non si nascondono, anzi lo aspettano ansiose di essere baciate.
E’
dolce e leggero il suo tocco.
-
Sai di buono Buffy…Potrei divorarti –
Mormora
mentre i nostri corpi lentamente prendono fuoco e si cercano, si sfiorano e si
parlano per noi.
-
Si davvero? …divorarmi? – sorrido.
-
Si – affonda il viso nell’incavo della mia spalla e lascia piccoli baci sul
collo.
-
Divorami Spike…voglio che tu mi divori –
Le
parole sfuggono alle mie labbra, e nel preciso istante in cui la mia voce
riecheggia nella stanza io realizzo che è vero.
Un
brivido mi scuote, il tempo delle scelte è vicino ed ognuno dovrà imboccare il
suo sentiero.
Sono
spaventata.
Spike
apre gli occhi e la fissa con una intensità mai vista prima.
Occhi
negli occhi in silenzio, non c’è più sorriso sulle nostre labbra.
-
Buffy – un sussurro e le sue labbra tremano di paura e di incertezza.
-
Spike – lo chiamo.
-
Forse sarà meglio andare – si alza a sedere sul letto facendo finta di non aver
capito.
-
Spike – cerco i suoi occhi che mi sfuggono terrorizzati.
-
E’ tardi amore avanti rivestiti – accenna un sorriso, accarezzandomi la guancia
e per un attimo i nostri occhi si parlano.
-
Va bene – rinviamo l’inevitabile e lo sappiamo, ma questa notte vogliamo
sognare ancora.
Lentamente
attraversiamo il cimitero mano nella mano senza parlare.
L’alba
sta per sorgere. Davanti al cancello, si ferma e mi lascia la mano.
-
Io resto amore – e abbassa lo sguardo.
-
Stasera ti ritroverò? – sto lottando contro le lacrime che si affacciano ai
miei occhi.
-
Non lo so….- sospira e si accende una sigaretta – Buffy…..è pericoloso… tutto
questo è ….è dannatamente sbagliato. So che è colpa mia, che non riesco a
starti lontano….ma io so che è sbagliato –
E’
come se un pugno violentissimo mi avesse appena colpito in pieno viso.
Rimango
immobile.
-
Mi dispiace…ma non può funzionare… -
-
Anche a me dispiace Spike e so che probabilmente hai ragione ma….– stringo i
pugni.
-
Niente parole passerotto. È tutto detto e tutto fatto – è nervoso.
-
Già. Tutto detto, tutto fatto – distolgo lo sguardo.
-
Allora ciao Buffy – non ha il coraggio di dirmi addio.
-
Ciao Spike – mi volto e inizio a muovermi in una qualsiasi direzione, non importa.
E’
l’alba ed il mio sogno è finito, bruciato alla luce del Sole che timidamente si
sta affacciando all’orizzonte.
Lacrime
scavano le mie guance.
Nel
mio appartamento sola come sempre, sfoglio l’album delle fotografie.
Mamma,
Dawn e me soprattutto.
Qualcuna
di mio padre, molto vecchia.
E
quella canzone si affaccia alla mia mente.
GOODBYE
TO YOU
Of
all the things I've believed in
I
just want to get it over with
Tears
form behind my eyes
But
I do not cry
Counting
the days that pass me by
I've
been searching deep down in my soul
Words
that I'm hearing
are
starting to get old
It
feels like I'm starting all over again
The
last three years were just pretend
And
I said,
Goodbye
to you
Goodbye
to everything I thought I knew
You
were the one I loved
The
one thing that I tried to hold on to
I
still get lost in your eyes
And
it seems that I can't live a day without you
Closing
my eyes and you chase my thoughts away
To
a place where
I
am blinded by the light
But
it's not right
Goodbye
to you
Goodbye
to everything I thought I knew
You
were the one I loved
The
one thing that I tried to hold on to
And
it hurts to want everything and nothing at the same time
I
want what's yours
and
I want what's mine
I
want you
But
I'm not giving in this time
Goodbye
to you
Goodbye
to everything I thought I knew
You
were the one I loved
The
one thing that I tried to hold on to
The
one thing that I tried to hold on to
And
when the stars fall
I
will lie awake
You're
my shooting star
Il
cuore batte all’impazzata, le gambe mi tremano.
-
Spike – lo chiamo fissando ancora le foto.
Vado
da Angel per l’ultima volta.
-
Ciao Buffy, mi spiace molto per….-
-
Non fa nulla –
Vedo
una smorfia sul mio viso. Sente l’odore di Spike.
-
Dimmi Buffy, anche se temo di sapere perché tu sei qui…-
Si
lascia cadere sulla sedia spezzato, socchiudendo gli occhi.
-
Ci penserai tu vero? Falle avere questo per favore – poso sulla scrivania
l’album delle foto.
Ne
ho tenuta una per me.
Una
vecchia foto che ci ritrae insieme davanti alla nostra casa di Sunnydale.
La
scattammo il giorno che arrivammo, piene di speranze e di fiducia.
Mia
madre sorride allegramente stringendoci entrambe.
Loro
sono al Sole, illuminate dal Sole.
Io
invece sono all’ombra del grande albero in giardino.
L’albero
da sotto il quale Spike tante notti ha guardato la finestra della mia stanza,
fumando sigarette e sospirando per me.
-
Si ci penserò…ma tu sei davvero convinta? Davvero sicura? Buffy ti prego …tu….-
Sta
piangendo ancora una volta la mia morte.
-
Si lo sono. Io lo amo – lo sguardo deciso come sempre.
Lo
sguardo di una che sta andando in battaglia.
La
mia ultima battaglia.
-
Buffy ….- un gemito di dolore accompagna il mio nome.
Le
sue labbra si schiudono per dire ancora qualcosa ma nessun suono ne esce.
-
Tutto detto, tutto fatto – continuo a guardarlo.
-
Sapevo che sarebbe successo….sapevo che ….sarebbe finita così –
-
Addio Angel – non c’è altro che possiamo dirci, altro che possiamo fare.
Solo
dirci addio. Mi avvicino alla porta.
Lui
in un balzo mi raggiunge e mi stringe come volesse trattenermi. Fermarmi.
-
Addio Buffy – dice alla fine, sussurrandolo al mio orecchio.
Mi
stacco da lui e attraverso la porta richiudendola alle mie spalle e sento i
suoi singhiozzi sommessi.
Ora
è tutto alle mie spalle.
Attraverso
per l’ultima volta le strade di L.A. illuminate dalla luce accecante del
mattino.
Guardo
il riflesso della mia immagine in ogni vetrina che oltrepasso.
E
sorrido a tutta la gente che incontro.
Infine
mi incammino verso il cimitero.
E’
una giornata splendida la ricorderò per sempre.
Attraverso
il cancello e costeggiando il sentiero laterale giungo alla cripta.
Apro
lentamente la porta, lui dorme. O così vuol farmi credere.
Senza
dire una parola, poso la mia borsa per terra. E mi sfilo la giacca.
Accanto
al letto mi soffermo a fissare la sua figura elegante e snella. I suoi
lineamenti dolci ma decisi.
Sospiro
e lascio cadere i miei vestiti sul pavimento.
Completamente
nuda mi infilo sotto le lenzuola e mi accoccolo accanto a lui.
-
Buffy…- sospira senza aprire gli occhi – …sei ancora in tempo -
-
Spike….- gli stringo la mano nella mia – Divorami –
Apre
gli occhi e mi guarda, anche lui sta piangendo ancora una volta la mia morte.
-
Ti prego….io non posso, tu…mi ….odierai – scuote il capo.
Gli
poso l’indice sulle labbra.
-
Ti amo – gli sussurro e il fuoco arde vivido nei miei occhi.
-
Buffy ….anche io ti amo e per questo che….-
-
….Devi farlo – lo interrompo.
La
sua mascella si contrae e la sfida si accende tra noi.
Scivola
lentamente nel volto della caccia e sfiora il mio collo con le labbra.
Il
freddo contatto e la ruvida, tagliente sensazione dei suoi canini sulla mia
pelle mi da un brivido.
-
Buffy sei sicura? – Chiede in un ultimo tentativo disperato.
-
Si – e poi il piacevole dolore della lenta agonia mi pervade mentre il mio
corpo diventa freddo e la mia vita scivola via.
Piange
sommessamente e mi stringe in un abbraccio disperato di morte.
-
Perdonami amore….perdonami, so che non dovrei…ma io sono debole….io ti amo -
Si
apre un taglio sul petto e delicatamente avvicina le mie labbra ed io bevo,
assaporo la sua essenza.
E
muoio. Scivolo in un sonno eterno senza sogni.
Ed
è la mia scelta.
Capitolo
XXIX
END
OF DAYS
I
giorni della mia vita sono finiti, non so se gli altri mi perdoneranno per la
mia scelta, ma io dovevo farla. Per quanto riguarda la mia missione ….beh a
quella possono pensarci altri oramai.
Adesso
la mia missione è amare il mio vampiro.
Ed
è questo che voglio fare e che spero di riuscire a fare.
Questi
pensieri accompagnano il mio lento scivolare verso la morte. E poi il buio.
Sollevo
le palpebre lentamente, non so quanto tempo sia passato. E per un attimo non
ricordo bene neanche quello che è accaduto. Sino a che il mio sguardo non si
posa sul suo viso che ansioso attende il mio risveglio.
-
Ciao Amore – sussurra e resta in attesa.
Il
sapore dolciastro del sangue riempie la mia bocca impastata di lacrime e
saliva.
Non
ho la forza nemmeno di parlare, di muovermi.
Lentamente
mi muovo tra le lenzuola e mi rendo conto che sono nuda ed esposta al suo
sguardo voglioso.
-
Piccola, come ti senti? -
Non
rispondo, non ci riesco e a dire il vero non so come mi sento.
Si
avvicina lentamente e con una mano mi sfiora.
-
sei debole, devi nutrirti…perché hai fatto questo? Perché mi hai fatto fare
questo? -
Sospira
smarrito.
Raccolgo
tutte le forze che mi restano, e infine a voce bassa gli rispondo
-
Perché ti amo – ed accenno un lieve sorriso.
Il
suo viso si accende di gioia e di incredulità.
Mi
solleva delicatamente tra le braccia e mi stringe.
Le
sue labbra si uniscono alle mie in un bacio. Il mio primo bacio.
-
Ti desidero Buffy. Ora sei la mia childe, lo sai vero amore? – sorride così
orgoglioso e fiero.
-
Ora mi appartieni…tra noi c’è un legame che niente e nessuno potrà spezzare –
Continua
a disseminare baci lungo il mio collo, soffermandosi sui due fori ancora non
rimarginati.
-
Tu vuoi Buffy? Mi vuoi? -
-
Si – ansimo per lo sforzo.
E
sto chiedendomi quanto sia cambiata. Quanto di Buffy ci sia ancora in me e
quanto del demone.
Ho
paura, ed è come se lui lo sentisse, lo sapesse.
-
Amore non aver paura, non temere. Ci sono qui io con te, non può accaderti
nulla di male.-
Ed
io so che è vero. Mi spinge supina sul letto con lui e continua a baciarmi con
passione.
-
Spike -
Mormoro
e i suoi movimenti sono frenetici, vibranti.
Allargo
le gambe e lo incito a farmi sua accarezzandoli con una mano la sua virilità
eccitata.
Per
un attimo sembra spiazzato. Sa che sto cambiando e la cosa lo spaventa.
Lo
guardo ansiosa e un po’ delusa, come a domandargli il perché non stia già
facendo l’amore con me.
E
con una lunga e possente spinta mi riempie di lui.
Un
gemito soffocato e poi il piacere intenso e totale mi avvolge.
Quando
sono all’apice si avvicina al mio orecchio e sussurra.
-
Adesso amore. Fallo adesso -
Incapace
di resistere alla sua richiesta e al suo desiderio, senza accorgermene scivolo
nel volto della caccia e mordo il suo collo liscio e bianco.
-
Si – geme in preda al piacere e continua a spingersi in me con implacabile
ardore.
Un
violento brivido di fuoco mi attraversa e scuote. Mi avvinghio a lui e vorrei
che questo amplesso non avesse fine.
-
Oh….è stato ….incredibile – sorride contento, stendendosi al mio fianco, quando
finalmente lo lascio andare. .
-
Si incredibile – con la mano lentamente seguo le pieghe del suo torace
perfetto.
E
lui sembra fremere ancora a quelle mie semplici carezze.
-
Buffy….sei …insaziabile –
Senza
vergogna e pudore faccio scivolare la mano sulla sua virilità e la stuzzico.
Ho
ancora voglia di lui.
Ansima
ed è sopraffatto dal mio infinito desiderio di lui.
Come
ricordandomi all’improvviso gli domando a brucia pelo.
-
Spike, ma io adesso sono una creatura senz’ anima? -
Lo
fisso in attesa di una risposta.
-
Sì. Penso di si amore –
Non
so se sia un bene o un male questo. Lo continuo a fissare.
-
Mi ami ancora Buffy? – lo sento irrigidirsi per un istante.
Rifletto
attentamente, cerco di capire.
-
Si – i miei occhi due schegge di smeraldo – ti amo sempre Spike -
-
Conta solo questo amore – sorride e mi accarezza dolcemente una guancia.
-
E adesso che ne diresti di riprendere il discorso di prima….- gli dico
ammiccante.
Riprendo
ad eccitarlo con una mano e lui si tende sotto il mio tocco.
Chiude
gli occhi e si lascia andare. Ed io poso la mia bocca sul suo petto e lo bacio
spingendomi verso il suo membro eretto e teso.
Sussulta
e con la mano mi accarezza i capelli e mi spinge ancora di più verso la sua
virilità.
-
Si Buffy, ancora amore. Ancora -
Lo
assaporo, lo imprigiono tra le mie labbra e lo faccio godere nella mia bocca.
E
sono eccitata come mai nella mia vita.
-
Non ti fermare – supplica ed io mi accanisco vogliosa ancora di più.
Sino
a che non lo sento abbandonarsi e arrendersi a me.
Mi
sollevo e mi adagio sul suo fianco.
Lui
ha ancora gli occhi chiusi e con un braccio mi abbraccia.
-
Buffy….- non riesce a parlare.
-
St...zitto amore – gli intimo posandogli l’indice sulle labbra.
E
lui lo bacia e comincia a succhiarlo maliziosamente.
Sorrido
e girando il suo viso verso il mio lo bacio.
-
Questa nuova te comincia a piacermi – mugola soddisfatto mentre io lo attiro
sopra di me facendogli capire che ho ancora voglia di lui.
Ore
dopo…. Ancora avvinghiati, ma rilassati in un momento di tregua mi domanda
-
Come ti senti piccola? –
E’
buio fuori.
-
Bene, meravigliosamente bene – mi stiracchio pigramente accanto a lui.
-
Cosa vuoi fare? –
Lo
fisso per un istante e lui sorride.
-
Oltre a quello voglio dire -
-
Non saprei…cosa fa di solito un vampiro?...Oltre cacciare e uccidere –
-
Ah …Sono anni che ci dai la caccia e ancora sai così poco di noi? -
-
Uff….non prendermi in giro. In fondo è come se fossi appena nata…devi
insegnarmi tutto daccapo –
Un
sorriso malizioso spunta involontariamente sulle mie labbra.
E
mi rendo conto che viaggio sui binari dei doppi sensi e questo mi eccita e mi
diverte.
Ma
soprattutto non mi vergogno, non mi disturba.
-
Oh accidenti amore…mi prosciugherai se continui così –
Ridiamo,
e poi lui si alza dal letto con mio disappunto.
-
Su amore non fare quella faccia….abbiamo tutta l’eternità per quello. Ora che
ne diresti di andare a fare una passeggiata al chiaro di Luna? -
E’
sempre il mio romantico Spike.
Annuisco
e mi rivesto lentamente con fare sensuale.
Lo
sto provocando. Distoglie gli occhi e divertito e scuote il capo.
-
Questa poi…è l’ultima cosa al mondo che mi sarei mai immaginato di vedere -
Dice
a bassa voce mentre si ferma alle mie spalle e mi strige cingendomi i fianchi.
-
Spike….come farò, visto che non posso guardarmi allo specchio? -
-
Sei stupenda tesoro, sei la cosa più bella che io abbia mai visto in tutta la
mia vita, e la mia dannata non vita….e cosa non secondaria adesso sei mia –
Mi
bacia sul collo e poi prendendomi per mano mi conduce fuori.
-
Avanti andiamo la notte è appena iniziata -
Un’euforia
sino ad ora sconosciuta si impossessa di me.
E
eccitata lo seguo.
In
questa nuova vita.
Tutto
ormai è alle mie spalle, ora ho solo lui.
Conta
solo lui.
Capitolo
XXX
SMILE
TIME
Mano
nella mano passeggiamo, silenziosi nella notte. Spesso sento il suo sguardo
posarsi su di me.
Credo
che tema che il suo giorno speciale svanisca troppo presto e la realtà, con tutta
la sua ferocia, gli piombi addosso e lo dilani. Sa che il mio risveglio porterà
rimorso, rifiuto e dolore. E questa volta non è sicuro di poterlo sopportare.
Oggi
però è il suo giorno speciale, quello in cui il più segreto ed inconfessabile
dei suo desideri si è avverato: Avermi con se per l’eternità ed essere stata io
a volerlo.
-
Guarda Spike! – esulto gioiosa, indicandogli una giovane coppia intenta a
sbaciucchiarsi; sui sedili posteriori di una macchina, parcheggiata appena
fuori il cimitero.
-
La mamma non ha detto loro che è pericolo andare in giro di notte, specie
vicino ai cimiteri? …si possono fare certi brutti incontri. – Lo guardo
allusivamente e intenso, improvviso, si risveglia in me l’istinto di cacciare.
Di affondare i miei denti in quelle giovani e teneri carni.
Stringo
convulsamente la sua mano e nella bocca, sulle labbra il ricordo del sapore del
sangue.
Sussulta
e si tende in allarme. Conosce bene quell’ istinto, quel bisogno di uccidere. E
prima che possa lanciarmi su quelle giovani ed ignare prede si frappone tra me
e loro.
-
Buffy no! -
-
Come no? – lo guardo stupita.
-
Buffy…se uccidi…non te lo perdonerai mai. E non perdonerai nemmeno me per
avertelo permesso –
-
Ma cosa stai dicendo? Loro sono ‘ prede ‘ – ho una fitta.
E’
il demone che parla non io e ne sono consapevole, ma non sono terrorizzata o
sconvolta da quello che dice. Anzi mi sembra logico e giusto.
-
No Buffy sono ‘ umani ‘ -
-
Fammi passare Spike! – cerco di oltrepassarlo.
-
Buffy – lui mi blocca.
E
non so come, non so perché mi ritrovo a lottare selvaggiamente con lui.
Lo
colpisco in pieno viso e lo faccio volare alcuni metri più in là.
Inizia
una lotta furibonda. Silenziosa. Senza esclusione di colpi.
Steso
sul freddo asfalto umido, ansima.
Si
rilascia mentre io a cavalcioni su di lui lo minaccio con un paletto
improvvisato.
-
Ho vinto io. Allora? Ti arrendi? –
Spike
mi fissa triste. Sospira e poi mi dice serio.
-
Mi spiace amore doverlo fare….ma non ho altra scelta. -
Lo
guardo sempre sorridendo beffarda.
-
Buffy metti via quel paletto -
Continuo
a sorridergli e premo la punta contro il suo petto.
Poi
improvvisamente come se una forza sovraumana me lo ordinasse, lascio andare il
paletto.
E
lo guardo incredula.
-
Il legame – sussurra - …..non voglio usarlo contro di te, ma tu non mi dai
altra scelta. –
-
Cosa vuoi dire? –
-
Adesso amore baciami –
Sono
stupita. Non riesco a capire, il mio corpo agisce indipendentemente dalla mia
volontà.
-
No – gli dico mentre le mie labbra si abbassano su di lui e baciano le sue appassionatamente.
-
Ma…perché ? …-
Sgrano
gli occhi mentre lui mi accarezza il viso dolcemente.
-
Sono il tuo Sire Buffy, non puoi nulla contro di me. Se te lo ordinassi…tu
faresti l’amore con me qui adesso. Se te lo ordinassi tu baceresti dove io
cammino -
Resto
a fissarlo sconvolta, mentre lui si tira su a sedere e mi stringe tra le
braccia.
-
Adesso andiamo, si è fatto tardi…tra poco sarà l’alba -
Senza
dire altro ci alziamo. Sono ancora confusa per quello che è accaduto.
Lui
mi prende per mano e mi riconduce alla cripta.
Richiude
la porta dietro di se e incrocia le braccia sul petto.
-
Non lo sapevi vero? …una volta tanto sono contento tu non sia una brava
allieva, Cacciatrice -
Ride
avvicinandosi con occhi pieni di desiderio e lussuria.
-
Adesso che ne diresti….di riprendere …da dove abbiamo lasciato – e con un cenno
della testa indica il letto.
Sono
adirata con lui, furiosa ma non riesco a sottrarmi al suo sguardo. Non riesco
ad oppormi al suo volere.
Lentamente
fa scivolare la mia giacca sul pavimento e con le mani tremanti sbottona la mia
camicetta per impossessarsi dei miei seni tesi e turgidi.
Lo
guardo in cagnesco ma non reagisco incantata a guardare i suoi occhi
abbaglianti come il cielo intenso d’autunno.
-
Buffy….sono pazzo di te, Amore. Vuoi fare l’amore con me? Non te lo
ordino….vuoi? -
Le
sue mani scivolano sensualmente sui miei fianchi.
-
No – gli dico secca e lui ride forte.
-
Va bene – sospira e si allontana.
Mi
infilo vestita nel letto e mi raggomitolo.
Lui
si spoglia e mi raggiunge.
Non
mi tocca, si sdraia e incrocia le braccia dietro la nuca.
Attende,
lui sa.
E
dopo poco un’ondata di desiderio incontenibile mi assale e mi brucia dentro
come lava incandescente. Sciogliendo ogni mia resistenza.
Mi
spingo verso di lui e allungo una mano timidamente.
-
Spike – sussurro, ma lui non risponde.
Mi
giro e sembra addormentato.
-
Spike – ripeto e gli sono praticamente appiccicata.
Continua
a tacere.
-
Spike….ho voglia…di te….- sbuffo sconfitta.
Gli
passo una mano sul petto freddo e fremo impaziente.
-
Ti prego….svegliati Spike….per favore – miagolo quasi.
Sono
in agonia, voglio sentire le sue mani su di me. La sua bocca sulla mia. Il suo
corpo nel mio.
-
Mm….così va meglio passerotto – i suoi occhi si sono spalancati e mi fissano
divertiti.
-
Tu…sei….sei un….-
Cerco
di trovare un insulto appropriato per lui quando mi interrompe.
-
Guarda che potrei cambiare idea – mi fissa serio.
E
la paura paralizza la mia lingua.
-
No ti prego…- mi stringo al suo fianco e intreccio la mia gamba con la sua.
Massaggiandogli
la coscia con la pianta del piede. Lentamente, provocantemente.
-
Su avanti piccola vieni dal tuo Sire che ha un bel regalo per la sua bambina
cattiva -
Sorride
beffardo inarcando il sopracciglio.
-
Si sono una bambina cattiva Spike, molto cattiva –
Sorrido
impertinente e lui si stende su di me.
'
Essere un vampiro….non immaginavo fosse così….liberatorio e appagante. '
Questo
è il mio ultimo pensiero coerente prima di annegare nel piacere che lui
implacabile mi da, senza risparmiarsi e senza tregua.
Capitolo
XXXI
CONSEQUENCES
Dorme
ancora il mio Sire mentre avvolta nel copriletto, inquieta, osservo il primo
chiarore dell’orizzonte.
‘
Li avrei uccisi, se lui non mi avesse fermata ‘
Un
brivido intenso percorre la mia schiena, un sottile brivido di piacere e dolore
misto insieme.
Il
confine tra bene e male non esiste più, come la mia immagine non ha più
riflesso sullo spesso vetro della cripta.
‘
E’ questa l’oscurità? Il buio? L’incapacità di distinguere le cose, le
emozioni, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato? ‘
Un
crampo violento attanaglia le mie viscere. E’ la paura.
-
Buffy Summers non esiste più?! – mormoro. Ed è una domanda ed un’affermazione.
Non
vista una lacrima scivola sulla sua guancia pallida. Il suo giorno speciale è
finito. Il dolore carico di rimpianto e rimorso, è arrivato più acuto e sordo
che mai. E questo è solo l’inizio, e lui lo sa.
Resto
immobile ancora qualche minuto poi con un’alzata di spalle distolgo lo sguardo
e ritorno nel nostro letto. Mi avvicino e mi accoccolo sul suo petto. Lui con
un braccio mi stringe a se ed io ho bisogno di sentirlo. Lui mi proteggerà.
Uno
sguardo tra i due e Angel sa.
-
Dov’ è adesso? – un ringhio sordo, preludio della lotta.
-
Al sicuro….per ora! – Spike è rigido e i suoi lineamenti sono tesi. Ha l’aria
stanca di chi non trova pace.
-
Tu….come hai potuto – gli urla contro, e lo colpisce violentemente in viso –
Dicevi di amarla –
Ma
Spike non reagisce, niente di quello che potrà dirgli o fargli Angel, gli farà
più male di quello che gli ho fatto io spingendolo a farmi diventare come lui.
-
Perché? – chiede Angel lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi. Anche lui
spezzato dentro.
-
Perché…nonostante tutto. Nonostante l’anima, i buoni propositi….di fare la cosa
giusta. Io sono ancora umano… – il suo sguardo si perde nel rimorso - …e quindi
sono debole! –
Sospirando
si accascia sulla poltrona più vicina in preda alla disperazione.
-
Non ce l’ho fatta! Sono stata vile. Non sono riuscito a mandarla via. A dirle
No! I suoi occhi…oddio quanto mi odio -
La
rabbia di Angel svanisce stemperandosi nell’impotenza e nel dolore per la mia
morte annunciata.
-
Come sta? – Domanda in un sospiro. Sapendo già la terribile risposta.
-
Sta cambiando – In quelle due parole sono racchiusi tutti i timori e l’angoscia
di Spike.
-
Perché sei venuto qui? – Angel però conosce già la risposta.
Spike
lo fissa senza dire nulla.
-
Ah! Capisco….volevi che ti uccidessi giusto? -
Spike
si passa una mano tra i capelli.
-
No! Non è per questo che sono qui. Non posso lasciarla sola. Io sono l’unica
cosa che ha adesso -
-
Già – lo guarda con disprezzo Angel.
-
Anche se ho sperato per un attimo che lo facessi e che ponessi fine così a
tutti i miei tormenti –
sospira
e chiude gli occhi per un attimo.
-
Ascoltami bene! Dovessi cercare in ogni angolo della Terra…io troverò qualcuno,
qualcosa che la riporti in vita. E il giorno che ci riuscirò…ti ucciderò. Sino
ad allora prenditi cura di lei. Proteggila ed impediscile di diventare un
mostro come te e me –
Gli
occhi di Spike per un attimo si illuminano – Bene. E’ quello che volevo.
Aspetterò con ansia quel momento – non c’è ilarità nel suo tono di voce.
Si
alza e così come è venuto va via.
Allungo
una mano verso di lui ed è vuoto. Non c’è. Scatto a sedere sul letto e mi
guardo intorno intimorita.
-
Spike? – lo chiamo ad alta voce. Nessuna risposta. Ed io non sento il suo
odore.
-
Spike! – Non so perché ma un senso di vuoto e di paura mi assale.
Mi
rivesto rapidamente e corro di sopra. Tutto è silenzio attorno a me. Il Sole è
alto, non posso uscire.
-
Maledizione – batto i piedi per terra.
Mi
sento in trappola e sono davvero giunta all’esasperazione quando sento dei rumori
provenire da dietro la porta.
Si
spalanca violentemente. E’ il mio Sire coperto da un pesante panno fumante. E’
tornato.
Esulto
di gioia e gli salto con le braccia al collo. Poi un moto di rabbia. Lo
colpisco violentemente mandandolo a sbattere contro la parete opposta della
cripta.
-
Perché mi hai lasciata sola? – urlo arrabbiata.
-
Non farlo mai più – gli intimo minacciosa. Ma non gli dico che ho paura. Ma lui
lo intuisce dal mio sguardo smarrito.
Si
rimette in piedi massaggiandosi il mento. E allarga le braccia, invitandomi ad
un abbraccio. Gli corro incontro e mi stringo nel suo petto, annusando il suo
odore. E affondando la testa nella sua spalla.
-
No piccola, passerotto – il suo tono è dolce – non ti lascerò più sola. Te lo
prometto -
I
miei muscoli si rilassano e il desiderio delle sue labbra mi spingono a
sollevare il capo ed a cercarle avidamente.
-
Amore non piangere, sta tranquilla andrà tutto bene – ma nei suoi occhi c’è il
riflesso dello stesso smarrimento e della stessa paura che c’è nei miei.
Un’altra
notte cala lentamente il suo manto nero sul giorno, e il mio desiderio di
sangue e istinto di predatore urla prepotente in me.
Capitolo
XXXII
WHEN
SHE WAS BAD
Approfittando
del suo riposo scivolo via dalla cripta, senza far rumore. Questa notte voglio
il sangue e lo avrò.
Passeggio
per le strade deserte in ascolto, in attesa della mia prima vittima. E
finalmente eccola. Una giovane ragazza sulla trentina, non particolarmente alta
né particolarmente appariscente. E’ solo nel posto sbagliato al momento
sbagliato.
Mi
avvicino con fare tranquillo e le sorrido fiduciosamente.
Lei,
facendosi ingannare dalle apparenze, mi riconosce come sua simile: una giovane
ragazza sola di notte. Che sta rientrando a casa. Sbaglia. Lei non tornerà più
a casa.
‘
La cena è servita ‘ penso e lo humor Dark è un’altra caratteristica del mio
cambiamento.
Sorrido
al pensiero, ora capisco quello del mio Amore.
Le
vado incontro, sono di fronte a lei e posso sentire da qui l’inconfondibile,
eccitante ed inebriante odore della paura. La sua.
Si
guarda sospettosa intorno, stringendosi nel suo cappottino beige, di pessimo
taglio se posso dare un giudizio personale. Come se pensasse che quel misero
panno possa proteggerla dall’oscurità e dalla morte che le va incontro sotto le
mie sembianze.
-
Ciao – dico cercando di sembrare il più umana possibile.
-
Ciao – continua a camminare, accelerando il passo.
-
Ah ti volevo dire una cosa – dico quando lei mi ha già oltrepassata ed è a
pochi passi da me.
-
Cosa ? – si guarda intorno diffidente e sospettosa.
-
Niente di personale tesoro -
-
Cosa? – sembra non capire.
-
E’ solo una questione di sopravvivenza….di cibo – dico secca e senza mezzi
termini.
-
Oh! – lei non sa cosa dire, non capisce.
Il
mio viso muta, sono troppo impaziente.
La
ragazza è atterrita, posso leggere il terrore sul suo viso.
-
Su tesoro, non fare così …. Ti prometto che sarà molto doloroso – Sorrido
malignamente e mi avvento su di lei che cerca di sfuggirmi correndo alla cieca.
Ed
è così divertente giocare al gatto e al topo. Sapendo di vincere. Così
eccitante, quanto vorrei che il mio sire fosse qui. Sarebbe bello fare sesso
dopo la caccia, deve essere esaltante e sfrenato.
La
trattengo per un braccio e le sfioro delicatamente il collo con le labbra. Un
brivido di desiderio e di morte si impossessa di me.
Con
riverenza quasi sacra, affondo i miei canini nella sua carne liscia e
profumata. Si dibatte, cerca di divincolarsi. Ma è come un animale ferito. Che
rimanda gli ultimi guizzi frenetici prima di abbandonarsi tra le fauci spietate
del suo canefice.
Sento
il suo respiro rallentare, e il suo cuore battere sempre più piano. Mentre
mollemente si abbandona tra le mie braccia.
Sono
fiera di me. Il mio primo morso, la mia prima vittima….ma mai cantare vittoria
troppo presto.
Un
colpo sordo alle spalle, e un dolore lancinante di ossa che si spezzano.
Il
sapore del sangue della ragazza misto al mio in bocca. Ed un senso di rabbia
improvviso.
Mi
sollevo in piedi e i miei occhi incontrano i suoi.
Resta
fulminato.
-
Buffy – mormora mentre abbassa le braccia svuotato di ogni volontà di
combattere.
-
Oh ciao Amore, come stai – con un balzo gli sono addosso e comincio a colpirlo
violentemente in viso.
E’
confuso e allo stesso tempo anche lui in se avverte l’istinto di lottare.
-
Buffy – cerca di indurmi a ragionare, ma quello che non sa è che io sono lucida
come non lo sono stata mai in vita mia.
-
Cosa c’è tesoro? Ti sono mancata? – il mio viso una smorfia – perché non mi hai
detto che era così…così…..esaltante – sorrido beffardamente mentre lo bacio.
Sento
il suo gemito sommesso e le sue braccia che mi cingono la vita. Sollevo la
testa e rido a squarciagola.
-
Sei un mostro lo sai vero…né vampiro né uomo. Patetico –
Affondo
i canini nel suo collo e lui non si difende, forse spera che io lo finisca. Che
ponga fine ai suoi tormenti, come già ho fatto in passato.
L’ho
quasi dissanguato quando mi alzo in piedi davanti a lui. Continuo a sorridere
divertita e mi guardo intorno.
Accanto
ad un cassonetto una vecchia sedia rotta. La scaravento contro il muro e si
frantuma, come la mia esistenza. Ne prendo un pezzo appuntito e mi avvicino a
lui che giace al suolo più morto che vivo.
-
Ed ora il colpo di grazia Amore. Non ti scorderò mai – sollevo la mano e sto
per farla ricadere su di lui con tutta la violenza di cui sono capace, quando
qualcuno ferma il colpo a mezz’aria.
Furibonda
mi volto a guardare chi ha osato… il mio Sire mi guarda adirato.
-
Io…- dico a voce bassa colpevole.
-
Lascialo Buffy – mi intima.
Ed
io ubbidisco anche se non vorrei.
Angel
lentamente si riprende e si alza in piedi, ancora un po’ barcollante.
-
Oh mio Dio! – esclama in lacrime – cosa hai fatto? Cosa le hai fatto? – urla
verso Spike e lo colpisce con un pugno facendolo cadere riverso sul pavimento qualche
metro più in là.
Inclino
il capo da un lato e poi lo colpisco a mia volta con un calcio in pieno viso,
facendolo cadere ai miei piedi. Faccia a faccia, a pochi centimetri gli dico
cono voce tagliente
-
Toccalo ancora una volta e giuro che ti uccido -
I
suoi occhi si dilatano, ed un tremore attraversa le sue labbra.
-
Buffy – mormora e poi distoglie lo sguardo. Quello che vi vede riflesso non gli
piace.
-
Buffy lascialo – mi intima il mio sire ed io ancora una volta gli ubbidisco.
-
Ti ho avvertito – ringhio – toccalo ancora e ti uccido. Sire o non sire – mi
avvicino a Spike che è ancora per terra intontito, e gli lecco con la lingua il
taglio che il pugno di Angel gli ha procurato sul labbro inferiore.
Entrambi
veniamo colti da un brivido di eccitazione folle. Ci fissiamo per qualche
secondo, infine lui distoglie lo sguardo.
-
Fa presto Angel…fa presto – gli dice, ed io non capisco.
Prende
la mia mano e mi trascina via, mentre io mi stringo al suo fianco.
Contenta.
Volevo il sangue e l’ho avuto. Presto avrò anche la mia prima vittima, mi
basterà aspettare.
Angel
ancora seduto per terra ci osserva andare via ed il suo cuore non regge al
dolore, e non è solo per quello che sono diventata, ma anche per quello che ha
visto nei miei occhi.
Ora
sa che io appartengo a Spike e che qualunque cosa accadrà non potrà essere
diversamente. Il mio destino è legato indissolubilmente a quello dell’altro
vampiro con l’anima.
-
Sei arrabbiato? – gli domando accarezzandogli la mano e stringendomi di più a
lui.
-
Dovrei? – chiede accigliandosi.
Non
rispondo.
-
Buffy ora guardami – mi solleva il mento con un dito e poi mi fissa serio.
-
Giurami. Che non uscirai più a caccia senza di me. Giuramelo Buffy! –
Sbuffo
frustrata. Vorrei non farlo ma è più forte di me.
Il
suo sguardo che mi brucia dentro, le sue mani che mi accarezzano la guancia.
Non
posso dirgli di no.
-
Va bene – dico infine sospirando pesantemente.
-
Un giorno però….- lo minaccio con uno strano luccichio negli occhi.
-
Si lo so – mi interrompe lui e il suo sguardo diventa triste e timoroso.
-
Ti amo – gli sussurro mentre gli bacio la guancia.
-
Anche io passerotto…con tutta l’anima –
Le
sue labbra si chiudono sulle mie avide dei suoi baci.
Richiude
la porta della cripta alle nostre spalle, un’altra notte è passata e lui pensa
che anche questa notte (come nei suoi sogni dopo la mia seconda morte) è
riuscito a salvarmi. Ma forse è solo un’illusione.
Capitolo
XXXIII
WHO
ARE YOU?
Steso
nel nostro letto fa finta di dormire, le tempie gli stanno per scoppiare.
Una
domanda continua ad assillarlo ‘ Chi sei? ‘.
In
questo momento non sa chi ha davanti a se, nei miei occhi non riesce più a
leggere.
Non
ha più un’anima in cui rispecchiarsi. E’ solo.
Piange
in silenzio senza lacrime, si odia in silenzio senza parole.
Deve
fare qualcosa, qualunque cosa.
Ogni
certezza è stata spazzata via con il suo gesto folle di innamorato.
-
Pazzo. Stupido, idiota – si ripete senza sosta.
Ma
di una cosa, nonostante tutto è certo. Di me, del suo amore per me.
Mi
addormento sognando fiumi di sangue, e dolci e sofisticate torture da
infliggere alle mie future vittime.
Il
cellulare vibra e lui nel silenzio della cripta risponde.
-
Vieni subito alla W&H, è arrivata la persona che aspettavamo. Muoviti –
La
voce di Angel è fredda e alterata.
E
lui in silenzio va da colei, la sola, che ora può aiutarlo in quello che vuole
fare.
-
Entra Spike – Tagliente più che mai Angel lo invita a sedersi con un cenno
della mano.
Si
fissano tutti per qualche istante in silenzio.
Lei
sospira e socchiude gli occhi.
Non
è cambiata, è sempre lei.
-
Allora cosa è successo? -
-
Lui ….lui …..-
Angel
è furioso e vorrebbe saltare addosso a Spike e picchiarlo a morte.
-
L’ho uccisa – dice infine il mio Sire disperato.
-
Chi? – La sua voce trema. Lei ha capito.
-
Lei – Spike la guarda orripilato da se stesso.
-
Oh mio Dio…ma come hai…non ci credo. Tu hai detto di amarla –
I
suoi occhi si velano di lacrime, anche lei piange la mia morte.
-
Basta, ti prego. Facciamola finita. Se puoi farla tornare in vita, io sparirò,
non la vedrò mai più. Se non puoi….allora…….voglio che tu mi tolga l’anima –
Nella
stanza cala un silenzio innaturale, anche Angel sembra sconvolto.
-
Cosa vuoi dire? - Un tremito nella voce.
-
Se lei resta così….voi…voi….- abbassa il capo
–
Faith…e le altre dovranno….- tace con le lacrime agli occhi.
-
Io non voglio. Se deve essere….io voglio seguire la sua stessa sorte. Se deve
andare all’inferno….Non ci andrà da sola, io sarò con lei, non la lascio sola –
Willow
si porta una mano alla labbra.
-
Buffy …dov’è adesso? -
-
E’ da me. A casa –
Spike
si rende conto di aver chiamato ‘ casa ‘ la sua cripta e gli torna in mente la
sua cripta per due con una palizzata bianca. Sorride amaramente.
-
E’ tutta colpa tua Spike che tu possa essere dannato – Angel batte i pugni sul
tavolo.
-
Basta adesso – Willow è cupa in volto ma molto determinata – Lui la ama
Angel….Lui l’ha sempre amata –
Spike
piange come un bambino, e qualunque cosa accadrà, non mi lascerà.
-
Spike….se non ce la dovessi fare….tu….? – ma non ha bisogno di risposta.
Spike
annuisce con il terrore negli occhi
–
Sì lo farò io! ….e poi toccherà a me…. – aggiunge determinato.
Angel
non fiata, non ha più la forza di parlare, né di accusare.
-
Va bene Spike –
Willow
si alza in piedi – vi farò sapere quello di cui ho bisogno….appena lo saprò.
Nel frattempo, non voglio che facciate stupidaggini. Spike tu devi starle
vicino. E tu Angel….devi aiutarmi. Io non la lascerò andare, io glielo devo -
Si
separano, ognuno con dentro una speranza diversa.
In
silenzio scivola tra le lenzuola, prima che io mi svegli.
Mi
abbraccia e affonda il suo viso tra i miei capelli.
Il
suo volto è ancora umido di lacrime. Ma non piange.
-
Amore – sussurra al mio cuore ormai fermo, ma che batte per lui.
-
Spike – mi giro verso di lui e lo stringo.
-
Sei sveglia passerotto? – sposta una ciocca di capelli dal mio viso.
-
No – mugolo piano nascondendo la testa nel suo petto.
Mi
stringe come volesse proteggermi con il suo corpo.
Il
mio desiderio di lui si sta lentamente risvegliando, il suo odore è intenso e
così inebriante.
Ed
il suo sangue è così….desiderabile.
-
Buffy – è serio ed il suo sguardo mi fa fremere, e mi spaventa – amami -
Diffidente
socchiudo gli occhi e lo scruto
–
Si mio Sire –
-
No. Non perché sono il tuo Sire….Buffy ama me! ….Spike. Vuoi? – attende in
silenzio.
-
Si…..Spike. Voglio, sempre –
-
Buffy mi ami? – mi stringe ancora di più.
-
Si ti amo Spike. Io ti amo –
Il
suo bacio è caldo, dolce.
Lento
e malinconico.
Sa
di paura, di dolore, amore e di addio.
-
Sei la mia Cacciatrice? -
-
Si lo sono – sorrido maliziosa.
-
Buffy, mentimi, ingannami. Dimmi che sei sempre la mia Buffy, che tutto è come
prima –
-
Si sono sempre la tua Buffy e tutto è come prima – una lacrima preme sulle
ciglia dei miei occhi.
Con
un dito la raccolgo e la porto alle labbra.
Sa
di morte, di sangue e… di amore. Ed è vero io lo amo.
Ed
anche se adesso non so bene chi sono e cosa sono, ho una certezza.
Lui
è la mia certezza, il mio amore per lui.
Capitolo
XXXIV
DARKNESS
-
Trovato qualcosa? –
Angel
è impaziente, spera ancora di potermi salvare. Ma io non ho bisogno di essere
salvata.
-
Non ancora…tu sai che se anche la riportiamo indietro….non tornerà da noi –
-
Si lo so…- Angel sa che lei è andata, che lei non tornerà da lui.
-
Tu credi che cercherà ancora ….-
-
Non lo so….ma sarebbe….Maledizione, è tutto così…così…complicato –
-
No Angel, è tutto così dannatamente ingiusto. Lo sai che poi lei ….ci odierà,
vero? –
-
Non mi importa. Io non la lascerò in quel posto freddo e buio –
-
Oh Angel…non capisci. Lei era al freddo e al buio. Adesso è al caldo, protetta
dalle braccia di Spike. Lei ci odierà per questo –
-
Will – scioccato la fissa, senza riuscire a dire altro.
Riprendono
a cercare tra i libri, e le loro speranze si affievoliscono.
-
Spike….ho paura – lo stringo forte e non lo guardo.
-
Si lo so…..- vorrebbe dire che anche lui ne ha, ma non può. Deve essere forte
per me.
-
Cosa sto diventando?...A te piace come sono? Quello che sono adesso? –
Un
tremito nella voce che rivela tutta la mia insicurezza.
-
Amore….io ti amo. Per me sei sempre la cosa più raggiante e bella che abbia mai
visto in vita mia – Mente, ma dice anche il vero.
-
Tutto è così….grigio qui, mi manca il Sole….a te manca qualche volta?.... Solo
il sangue è vivo – Non hanno più freno ed inibizioni i miei pensieri.
Sospira,
ed è come se tutti i suoi centoventi anni gli cadessero addosso in un momento.
-
So cosa vuoi dire – mi stringe, ancora protettivo.
-
Tu credi che loro…..- un pesante silenzio cala tra noi. Ed un tremito lo
scuote.
-
Tu….lo permetteresti? …..tu…….lo faresti? – Attendo, ma dentro di me so.
-
Cosa stai dicendo Buffy? –
E’
straziato, ed è ancora colpa mia.
Sapevo
che ero la sua debolezza, e ne ho approfittato per avere quello che volevo.
Ed
ora lui ne paga le conseguenze.
-
Amore basta, questi discorsi sono …..- la voce gli trema, è un pessimo bugiardo.
-
Spike, io sono felice che sia tu –
Sussulta
e tace. Non ha più la forza di mentire.
-
Se deve essere…voglio sia tu….non voglio siano ‘ loro ‘ –
Sottolineo
quel loro a voler mettere tutta la distanza che ormai c’è con quella che era la
mia vita.
Oggi
so che se li incontrassi e se mi andasse, senza rimorsi ed esitazione, li
ucciderei.
Non
c’è più posto per loro in me. Guscio vuoto, riempita solo dal mio Sire.
-
Buffy….non me lo chiedere – singhiozza.
-
Non dire nulla ti prego. Non voglio saperlo, non voglio pensare. Voglio solo
riposare –
Vuol
dire morire, ma ha terrore anche solo di pensare alla morte.
-
Spike….io lo rifarei -
Stringe
i pugni e si irrigidisce, esausto di lottare contro il dolore che lo sta
annientando.
-
Tutto…io lo rifarei. Voglio che tu lo sappia. Non è colpa tua. L’ho voluto io.
E questa è la cosa… – Lo abbraccio stretto e un velo di tristezza mi attraversa
il viso
–
L’unica cosa di cui non mi pento in vita mia….è la prima volta che mi sento
libera e senza responsabilità. Ed è così….così….intenso che non mi sono mai
sentita più viva in vita mia. –
Sorrido
leggermente ripensando alla vecchia Buffy.
-
Buffy – un sussurro la sua voce rotta dall’emozione.
-
Spike tu lo sai che è inevitabile….sai che accadrà. Come lo so io. Voglio solo
che tu sappia che io capisco. E che….non cambia nulla. Ti amo e avrei fatto la
stessa cosa….e poi lo hai detto tu ricordi? Tutte le cacciatrici in un modo, o
nell’altro cercano….la fine, la morte. E tu saresti stato lì per me. Bene
eccoti, sei qui per me, ed io sono felice di questo –
Un
dolore lancinante gli attraversa il petto, come se qualcuno gli avesse
strappato l’anima e gli avesse lasciato un vuoto immenso, incolmabile.
-
Buffy…io non ti lascerò….io ….-
Chiudo
gli occhi per trattenere le lacrime.
Perché
so che lui mi seguirà, anche questo l’ho sempre saputo.
Sollevo
il capo e lo guardo dritto negli occhi.
Niente
più segreti, niente più bugie.
Il
mio destino non mi rincorre più, sono io che gli vado incontro.
A
testa alta in segno di sfida..
Non
sono più sola, lui è accanto a me.
-
Amore ho vissuto tutta la vita inseguita dalla morte. Ogni notte, ogni
Apocalisse. Ogni volta sono andata incontro alla morte per il bene del Mondo,
per salvare il genere umano. Questo è il primo gesto…la prima cosa che faccio
per me. Per una volta sono stata egoista…ed ho voluto scegliere il mio destino.
Potrai perdonarmi? -
-
Buffy…..tu non capisci…..è me che non posso perdonare, ho ucciso la cosa che
amavo ed amo di più al mondo – in bocca il sapore della fine.
-
No, non mi hai uccisa….prima ero morta –
Inspiegabilmente,
il suo senso di colpa mi da un senso di inebriante consapevolezza.
Di
forza. Di dominio.
Perché
qui non si tratta di bene e di male, è una questione di Potere.
-
Buffy io lotterò sino alla fine, sino a che ci sarà una seppur fievole
speranza, io lotterò per te…per me….per noi – La mascella si serra.
Il
guerriero è ancora vivo in lui.
I
suoi occhi fieri e indomiti, non si arrendono nemmeno dinanzi alla bocca
dell’inferno.
Perché
lui è uno che ‘ Vuole vedere come va a finire ‘.
Sul
mio viso un sorriso ambiguo, ed una folgorante rivelazione:
Anche
io sono una che vuole vedere come va a finire.
E
so che non dovremo attendere ancora molto.
Capitolo
XXXV
SURPRISE
Due
giorni, sono passati due giorni e il mio desiderio di sangue è ormai
incontenibile. Lo sto dissanguando, e lui si abbandona, si lascia indebolire
ogni giorno di più, per me….Per evitare che la predatrice che è in me esca
fuori, e azzanni e dilani carni innocenti. Preferisce lasciarsi morire
piuttosto che vedermi diventare la creatura rifulgente di oscurità che io
voglio essere.
Che
ho scelto di essere.
Non
dorme. Si agita e piange, in silenzio.
Crede
che io non sappia, non intuisca, non veda.
Ma
io so. Io sento e vedo. E la fine è vicina.
Ed
io lo stringo sempre più nella mia spirale infernale, lo trascino giù con me.
Nel
dolce inferno che ho costruito per noi due.
E
lui non si tira indietro, non fugge, come una falena è attirato dalla oscura
luce che emano e sa che si brucerà. Sa che morirà ma nonostante questa sua
consapevolezza continua a inseguirla.
Ad
andarle incontro. Anche lui cerca la morte.
Tutto
attorno a noi è morte e non mi spaventa anzi ne sono quasi eccitata, inebriata.
Il
desiderio di spezzare vite, di vedere occhi con promesse di vita che non c’è
più.
Anche
la mia stessa morte, la mia stessa fine mi eccita indescrivibilmente.
E
lo amo, sempre più estremamente, sempre più selvaggiamente.
E
lui mi lascia fare, non ha mai avuto la forza di opporsi a me.
Ma
con lui non affondo le mie zanne, con lui sono dolce e gentile.
Perché
io lo amo e perché è il mio adorato Sire.
-
Buffy – ripete il mio nome all’infinito come volesse ricordarmi Chi sono o Cosa
sono.
Ripete
il mio nome perché io sono sempre la sua Buffy, la sua Cacciatrice.
Mentre
io taccio e lo amo senza tregua.
Nel
mio sguardo il riflesso della sua immagine sofferente e un dolore sottile ed un
piacere intenso dentro me. Tutto insieme fuso in un colore indefinito e denso
che non lascia spazi bianchi, non lascia speranze.
E’
il colore della morte.
E
lui cammina, corre incontro al suo destino, corre incontro a me che sono la sua
fine e il suo inizio.
Uno
squillo, la telefonata tanto attesa….l’ultima tenue luce prima delle tenebre.
-
Spike, venite qui….Willow vuole vederla -
Spike
mi fissa, con il cellulare ancora in mano e nei miei occhi cerca inutilmente la
sua salvezza.
-
Andiamo – dice ed io lo seguo nella sua ultima illusione.
La
stanza immersa nella semioscurità, pelle calda, e sangue pulsante nelle vene.
La
dolce Willow….chissà come sarebbe berla e vedere affievolire la sua vita tra le
mie braccia.
Portarla
con me per sempre, nel mio regno di morte.
Sorrido
al pensiero guardandola dritta negli occhi, così smarriti, così inorriditi. La
mia vista la spaventa, e fa bene ad aver paura. E’ inebriante il suo odore, il
suo calore.
Sarebbe
così facile, prosciugarla. Spegnere la sua vita e farla morire dolcemente.
Passo
la lingua sulle labbra, per inumidirle.
Il
desiderio è forte, il mio sangue urla. Desidera.
Ma
la mano del mio Sire che stringe la mia, mi frena, mi avvolge.
Spegne
la mia sete e rischiara la mia nera essenza.
-
Ciao Buffy – la sua voce è un soffio.
-
Ciao Willow – sorrido nel pronunciare il suo nome.
Non
mi era mai apparso buffo come in questo momento.
Non
mi chiede di avvicinarmi, mi chiedo se senta i miei pensieri, so che non può
leggergli…come io non ho potuto con il patetico angelo caduto. Ma può sentirli,
può sentire il mio desiderio di darle la morte, di finirla.
-
Buffy dobbiamo parlare – non abbassa lo sguardo, è diventata coraggiosa la
piccola strega.
-
Si parlare – le faccio eco.
-
Buffy dico davvero – la sua voce è diventata un sibilo, dovrei averne paura
secondo lei? Ridicola.
-
E chi scherza? – sorrido sarcastica mentre mi avvicino puntandola come fosse
una preda.
-
Buffy….sei ancora in tempo. Puoi tornare, ti prego. Permettimi di aiutarti –
-
Ah….- rido divertita e un po’ infastidita da quella piccola smorfiosa,
piagnucolosa strega.
-
Non osare Willow….ti ucciderei – ringhio. Ed è una minaccia la mia.
-
Buffy – un lamento la sua voce.
-
Se è per questo…allora non abbiamo nient’altro da dirci – alzò le spalle.
Sento
il suo sguardo su di me. Il mio Sire mi osserva, mi sorveglia e mi desidera.
Sono
a pochi passi, ancora un attimo e sarà a portata dei miei canini, ancora un
momento e potrei darle l’estasi e il tormento. Oh Willow sapessi che dolce
agonia e che liberazione ti possono dare denti affilati e labbra vogliose.
-
Buffy. Si ragionevole -
Un
lampo di terrore sul suo viso, ha letto nei miei occhi.
-
Ragionevole…..tesoro…..se tu potessi sentire i miei ragionamenti. Capiresti
quanto sono reali e semplici. Direi quasi elementari – scuoto il capo e la
fisso viso a viso – Nutrirsi, lottare e fare sesso -
Una
fitta al petto, il mio Sire è colpito ancora una volta. L’ho ferito, ma non
volevo…era solo per Willow, non per lui.
Mordo
il labbro inferiore, dispiaciuta, ma il suo collo invitante spazza via ogni
altro pensiero.
-
Willow sei così…così….- la mia voce roca si perde nel suo odore e sapore. Lo
sento di qui, il suo cuore che pompa tutti quei litri di sangue rosso e caldo.
Vivo.
Sento
il mio volto che muta e Willow che si tira indietro disgustata.
Un
semplice balzo e….
-
Buffy – la sua voce, una preghiera che per me è un ordine.
Indietreggio
a malincuore e mi accoccolo tra le sue braccia.
Il
mio volto riassume le sembianze umane.
Ormai
solo questo è rimasto di Buffy Summers.
Un
involucro da cheerleaders e un sorriso demoniaco.
Distolgo
lo sguardo, la tentazione è forte.
Lui
mi stringe e guarda fisso Willow, entrambi sanno che la loro ultima illusione,
vana, si sta infrangendo contro la mia fredda, lucida e oscura crudeltà.
Una
lacrima scivola dalle sue ciglia e si posa sulla mia mano. La guardo per
qualche istante e poi lentamente la porto alla bocca.
E’
dolce il sapore del suo dolore e del suo amore.
Gli
accarezzo la guancia e gli lecco gli occhi per assaporare ancora quel gusto
dolce amaro.
Lui
non dice nulla, mi guarda con tenerezza e tenendomi per mano si dirige verso la
porta.
-
Addio Buffy – dice Willow in lacrime.
-
Addio – rispondo voltandomi un solo istante a guardare ancora il suo collo così
vitale e poi stringo la mano al mio Sire e lo seguo verso l’abisso che ci
attende a porte spalancate.
Capitolo
XXXVI
LIGHTS
AND SHADOWS
Mi
aggiro nervosamente nella cripta, immersa nella penombra di una nuova alba.
Conto i passi e comincio ad odiare questa prigione.
-
Buffy cosa stai facendo? – domanda stancamente lasciandosi cadere sul letto.
Incrocia le braccia dietro la nuca e mi guarda – Su avanti vieni a letto -
Batte
con la mano sulle lenzuola. Mi desidera come sempre ed è questa la sua
debolezza e la mia forza.
-
NIENTE! E’ esattamente questo il problema. Non sto facendo niente -
Il
bisogno spasmodico di sangue e morte è tanto intenso da farmi star male.
L’immagine
del sangue caldo e pulsante di Willow e di tutta quella vita da spegnere, mi
fanno fremere.
Socchiudo
gli occhi e scruto il mio bellissimo Sire. Tutto il mio desiderio diviene
rabbia. Ed è così facile ferirlo, così fragile, perso nel suo amore. Questo
potere su di lui mi da alla testa.
-
Sarà sempre così? – domando sibillina.
Lui
tace ed abbassa lo sguardo.
-
Perché io sono già stufa …- alzo le spalle annoiata e attendo prima di colpire.
-
Ora capisco Dru….- i miei occhi si fanno cattivi.
-
Cosa vuoi dire? – il suo sguardo è cupo e il tono basso e sottile.
-
Capisco perché ti abbia piantato –
-
Buffy – un gemito il suo ed un’ espressione smarrita ed incredula.
-
Buffy! Buffy! Buffy! Non sai far altro che implorare, supplicare e piagnucolare
–
Sbuffo
seccata – Sai una cosa? Ti preferivo mille volte di più quando ti atteggiavi a
Big Bad…eri patetico certo, ma più divertente. Adesso sei solo patetico –
Resta
in silenzio. E questo mi fa alterare ancora di più.
-
Ecco perché anche Dru preferiva il suo ‘ Paparino ‘ a te….Angelus doveva essere
un vero demonio. E di sicuro sapeva come non far annoiare una donna –
Sorrido
maliziosamente.
Lui
si irrigidisce, i lineamenti si tendono e lo sguardo si indurisce.
-
Oh…il cucciolo si sente ferito nel suo orgoglio. Poverino…la verità fa male? -
Ridacchio
divertita. Ancora una frase ed avrò vinto.
-
Falla finita Buffy! – una velata minaccia, che non spaventa.
-
Se no cosa mi fai? Guarda ….tremo tutta dalla paura –
-
Ho detto di farla finita – ringhia.
Ecco
che la belva viene fuori.
-
Io l’ho avuto una sola volta in mezzo alle gambe ma ti assicuro è stato
incredibile, e non era nemmeno Angelus –
Ecco
fatto scacco al mio Re Nero.
In
un balzo salta giù dal letto e mi raggiunge.
Le
sue mani serrate sulle mie spalle. Il suo sguardo acceso di odio e dolore.
Esita
ancora.
-
E avresti dovuto vedere quando mi ha bevuta! Estasi tesoro. Potenza ed estasi -
Lo
sfido.
-
Sta zitta Buffy. Zitta – Digrigna i denti.
-
L’unico rimpianto che ho è quello di non essermi fatta scopare quando è tornato
Angelus, quel magnifico Angelo Nero senz’anima e dannato come me –
-
Zitta – urla e mi colpisce in pieno viso facendomi cadere riversa sul
pavimento.
Rido
a squarciagola e lo guardo trionfante. Ho vinto.
Si
avvicina e nel suo sguardo la furia omicida dell’amante tradito e umiliato.
Il
mio sguardo si fa intenso e torbido, con sicurezza faccio scivolare una mano
sensualmente sul mio corpo sino alla mia femminilità bagnata.
-
Allora? Non vuoi farmi cambiare idea? –
Mi
sollevo in ginocchio e infilo la mano nei suoi pantaloni.
Lui
è disgustato ma il suo desiderio di me, di sentirmi sua è più forte.
Con
avidità lo tiro fuori è pulsante di morte e di voglia.
Non
resisto e con gesto lascivo e voglioso passo la mia lingua sulle labbra e mi
riempio la bocca tutta, di lui.
Geme
e fredde lacrime rigano le sue guance. Sul suo viso una smorfia di colpa e
dolore.
Lo
mordo leggermente e lo sento tendersi.
I
suoi pugni stretti e le braccia abbandonate mollemente sui fianchi, in una
incondizionata resa.
-
Ti piace vero? – continuo a torturarlo senza pietà.
Privo
di difese, senza pelle per me.
Non
può attendere oltre.
Mi
tira su e mi bacia con ardore.
Mi
solleva tra le braccia e mi porta a letto.
La
sua anima brucia ed è pieno di passione e furore il suo amarmi alla follia.
Nel
momento del più nero e perfetto piacere, reclamo in un sussurro al suo
orecchio, il mio premio. Il vessillo della mia vittoria annunciata.
-
Dammi quello che più bramo mio Sire -
Con
la morte nel cuore il suo volto di angelo caduto scivola nella maschera del
predatore e le sue zanne affondano in me.
Ed
io sono totalmente appagata e sua.
E
nei miei occhi il sogno di un mondo di tenebra. Un nuovo inferno sulla Terra di
cui io sarò regina.
-
Willow allora cosa ne pensi? -
Angel
domanda, ma non vuole la risposta.
-
Che non posso fare nulla per lei -
Willow
piange. Piange anche lei i miei occhi pieni di promesse che non saranno più.
-
Maledetto…è tutta colpa sua –
Accusa
Angel.
-
Non credo Angel…..lei lo voleva, e lo avrebbe ottenuto in un modo o in un altro
–
Tutto
tace per un momento.
-
Spike è stato solo….la scelta più facile. Lui l’ amava…..e per questo era
debole -
Angel
la fissa non molto convinto.
-
E adesso per lui…deve essere l’inferno -
Willow
ha pronunciato le ultime parole con voce rotta dall’emozione. Un dolore
condiviso.
L’
assistere alla morte della persona amata, e l’impotenza di non poterla salvare.
Il
volto di lei le si affaccia alla mente per un momento.
Il
suo sguardo smarrito e ancora sorridente mentre colpita a morte giaceva tra le
sue braccia.
E
poi il rumore assordante del cuore che si spezza e della cieca, folle rabbia
che ottenebra la mente.
Questo
è il volto del dolore, e lei lo conosce bene.
Ma
sa anche che Buffy deve essere fermata, come allora lo è stata lei. O il mondo
cesserà di esistere.
Perché
di una cosa era certa, Buffy ha in mente qualcosa.
Quando
l’ha fissata con le sue due schegge di smeraldo, lei è stata attraversata da un
brivido gelido.
E
non perché ha visto il suo desiderio di ucciderla, ma perché ha visto la sua
sete di morte e di sangue. Perché ha visto il baratro scavato nel solco oramai
vuoto dove era sua anima.
Ma
tutto questo non può dirlo ad Angel, perché Buffy per lei è sempre Buffy.
La
ragazza che sette anni prima, sembra un’eternità oggi, le ha sorriso e le ha
parlato quando tutti la evitavano.
Buffy
è ancora la sua amica del cuore. E un amico non si abbandona e non si tradisce
mai.
E
per questo lei è qui. Non può essere altrove, anche se può fare ben poco.
-
Xander e Giles…. – chiede Angel.
-
Stanno arrivando –
Tutta
la Gang sarà di nuovo unita, per l’ultima volta.
Per
combattere il male: per combattere Buffy.
Quando
avranno finito, comunque vada la Gang non esisterà più.
Tutto
sarà definitivamente finito, e la morte e le tenebre avvolgeranno tutto nel loro
freddo sudario.
E
sarà silenzio.
Capitolo
XXXVII
WHO
WANTS TO LIVE FOREVER
-
Buffy…..non farlo mai più. E questo è un ordine –
La
sua voce è una supplica, ma per me è inappellabile.
Sbuffo
e so che gli ubbidirò.
-
Non è giusto – miagolo infantilmente.
-
Lo so! Ma neanche quello che hai fatto tu, lo è –
-
Ma io sono cattiva….lo hai dimenticato? – sorrido diabolicamente.
I
suoi occhi si dilatano incantati.
-
Potrei? – domanda amaramente consapevole.
-
Spike…..ti prego……ti prego……ti prego…..una volta sola…..stanotte –
Imploro
e cerco di corromperle.
-
No. Mai -
-
Ti prego…..poi ti farò tutto quello che vuoi. Te lo giuro….qualsiasi cosa –
Con
malizia faccio scorrere le mie unghie affilate sul suo petto, graffiandolo
leggermente.
-
Qualsiasi cosa….- sussurro facendo scivolare la mano sulla sua virilità già
eccitata.
-
Smettila. Ho detto No Buffy….-
Mi
alzo imbronciata e vado di sopra senza guardarlo.
-
….Ti amo troppo per farti questo…- mormora, ma io sono già andata via.
Guardo
fuori, un’altra notte senza prede, senza vite….da spezzare.
Una
sottile scia di odio accompagna i miei pensieri…
Se
il mio Sire morisse….sarei libera.
Totalmente
libera. Di uccidere e di cacciare. Di essere lo spietato killer predatore, che
sono.
Sorrido
e l’idea non mi dispiace…..manca solo la persona che deve fare il lavoro sporco
per me.
Visto
che io non posso. ‘ Dannato legame ‘.
Osservo
fuori dalla finestra….l’immensa statua che sovrasta il viale.
Un
Angelo bianco con una falce in mano.
Il
mio Angelo Nero…..sarà la mia dannazione.
Lui
lo farà per me.
E
negli occhi la speranza di poter finalmente liberare le belva sanguinaria che è
in me.
Scendo
di sotto, voglio amare ancora il mio Sire, per l’ultima volta prima di
liberarmene.
Lui
è ancora steso nel nostro letto, guarda il soffitto smarrito, in agonia.
E
come sempre mi accoglie tra le sue braccia.
Forse
sa che voglio dargli la morte, forse sa che sono la sua fine.
E
forse lui lo vuole….in fondo chi vuole vivere per sempre?....tranne me ovviamente.
Alla
fine…se giocherò bene le mie carte….ne resterà solo uno: Io.
Lo
bacio, il mio bacio di Giuda prima di consegnarlo alla morte. Ù
E
già mi manca.
-
Allora ci siamo tutti? – Wes ormai è l’unico lucido in tutta questa storia.
-
Sì…adesso possiamo sapere esattamente cosa è successo? –
Xander
sembra seccato, è stato strappato alla sua ricerca in Africa.
E
a dire il vero non gli piace l’idea di ritornare ai vecchi tempi.
Si
tocca la benda sull’occhio con nervosismo.
Giles,
già sa. E’ stato avvertito ed ha ricevuto disposizioni molto chiare in merito.
‘
Risoluzione finale ‘. Ha deciso il consiglio.
Faith
in silenzio giocherella con un paletto.
Non
può pensare di dover essere proprio lei a farlo.
-
Buffy…si tratta di Buffy –
Angel
non è sicuro di farcela.
Angel
non è sicuro che alla fine lo permetterà.
Tutti
tacciono.
-
Lei ….adesso…..è un vampiro - Willow ha parlato.
Il
silenzio si fa ancora più denso e pesante.
-
Oh….dannazione. E’ un…..un……-
-
Big Bad – Xander cerca di ironizzare, ma tutti lo fulmina con lo sguardo.
-
Willow fa qualcosa – Dawn piange, stringendo tra le mani l’album che le ho
lasciato.
-
Non posso fare nulla Dawn, è una sua scelta. Purtroppo ….non sono in grado…-
singhiozza.
-
Di aiutarla….- abbassa lo sguardo.
-
Cosa dobbiamo fare allora? Perché siamo qui? – Xander comincia a capire.
-
Siamo qui …perché ….- Giles non vuole dirlo, non ne ha la forza.
-
Dobbiamo farla fuori – Faith parla con rabbia.
Anche
lei è impotente.
-
Cosa? Ma che accidenti state dicendo? – Xander non vuole accettarlo.
Ma
tutti sanno che alla fine lo farà.
-
Xander….non è facile per nessuno….ma lei è la Cacciatrice…se lei, se
lei…..sarebbe la fine. Il ramo delle Cacciatrici, sarebbe spazzato via - Giles
cerca affannosamente di accettarne la ragione.
-
No…io non ci sto….voi fate quello che volete….ma io no, non lo farò mai –
Non
si muove, lui lo farà come tutti gli altri.
-
Voi siete pazzi. Lei è mia sorella –
Dawn
è incredula, lei non accetterà.
-
Dawn…ti prego….- Willow continua a piangere.
-
Angel….tu….non puoi…..non puoi permetterlo –
L’ultima
speranza di Dawn si spegne sul capo di Angel che si china.
Ma
forse lui non lo permetterà.
Anche
se non può dirlo a loro.
Forse
si farà dannare per sempre, ma non permetterà che mi riducano in polvere.
-
E Spike? – Xander si era lasciato andare sul divano.
-
Lui non lo permetterà mai – dice Dawn sicura.
E
tutti sanno che ha ragione.
-
Anche lui…..- Giles non finisce la frase. Per tanti anni ha voluto liberarsi di
quel vampiro.
Eppure
adesso, il pensiero di doverlo uccidere gli fa male.
Si
sente in colpa. Lui è stato più forte di tutti loro.
Ha
lottato da solo per migliorare, Per cambiare. Merita rispetto per questo.
-
Siete sicuri che non si possa fare altro? -
Xander
prova ancora ad evitare l’ inevitabile.
-
No, niente altro. Mi spiace ragazzi –
Wes
cerca di consolarli.
-
Io ho visto….- la voce di Willow trema.
-
Spike non la fermerà a lungo…..e quello che avete visto sino ad ora….non è
nulla in confronto a quello che ho visto riflesso nei suoi occhi. Lei sarà
l’inferno sulla Terra –
Aveva
pronunciato quelle ultime frasi, con voce incerta e terrore negli occhi.
Un
brivido si trasmette a tutti i presenti.
E
capiscono che è la verità.
-
Allora sia. Cosa dobbiamo fare? Aspettiamo il giorno e….-
-
No – Faith risponde con voce tagliente.
-
Lei non merita di essere pugnalata alle spalle. Aspetteremo la notte e
l’affronteremo –
Giles
la fissa e poi annuisce.
-
Ma così…ci saranno più probabilità di….-
Fred
interviene timidamente.
-
Questo è un nostro problema –
Taglia
corto Xander.
-
E poi…..dopo questo….chi vuole vivere per sempre? –
Dice
Angel a bassa voce e nessuno osa replicare.
Nessuno
vuole vivere per sempre.
Capitolo
XXXVIII
NO
MORE TIME
La
cripta è silenziosa, il mio Sire non parla. Tutti attendiamo che il giorno
finisca.
La
notte porta con se tutte le risposte alle nostre domande. Anche a quelle che
non abbiamo fatto.
-
Ti amo – passa una mano sul mio viso, accarezzandolo.
-
Anche io – gli rispondo e sfrego la mia guancia contro la sua.
Stringendomi
contro di lui.
-
E’ il Tramonto –
Mormoro
guardando verso la piccola apertura rischiarata dagli ultimi bagliori del
giorno che muore.
-
Andiamo dobbiamo prepararci…non c’è più tempo -
I
nostri sguardi si cercano, silenziosamente. E si scambiano un’ultima promessa
di vita che non c’è più.
Lui
sogna ancora una cripta per due ed una palizzata bianca.
Ci
vestiamo in silenzio, come ci preparassimo prima della battaglia. Ed è quello
che stiamo facendo.
Davanti
alla porta della cripta, mi stringe la mano. Mi da un ultimo sguardo pieno
d’amore e mi bacia.
E
siamo fuori, nella notte, nera e buia come mai.
Camminiamo
nel cimitero desolato ascoltando il rumore leggero dei nostri passi sul
selciato.
-
Buffy – il mio Angelo Nero è arrivato. Tutto sta per compiersi.
-
Angelus – lo chiamo con il suo vero nome.
E
con occhi impazienti lo osservo avvicinarsi.
So
che non è solo. So che loro sono qui per me.
Ma
so anche che alla fine sarò io a vincere.
-
Angel – la voce sottile e adirata del mio Sire.
-
Spike….- ringhia e sono faccia a faccia.
Che
tutto abbia inizio.
-
Non la toccherete! Non ve lo permetterò. Questo lo sai vero? –
-
Questo è da vedersi – la voce fintamente pacata di Giles alle sue spalle.
La
notte si fa più oscura.
-
Rupert….come sono felice di vederti – sorrido sarcastica.
-
Anche io Buffy….- e forse non sta mentendo
–
Anche se avrei preferito….non fosse in questa circostanza – sospira.
-
E perché mai? La vostra morte mi sembra un’ottima circostanza – Rido divertita.
Willow
ed Xander vicini cercano di farsi coraggio….e sembrano quelli di allora.
Quando
eravamo dallo stesso lato della barricata.
Poi
dal buio appare lei, l’altra me.
-
Faith…- sibilo - ….siamo al completo vedo -
-
Ehi B. come butta? – sempre, arrogante e volgare.
-
Benissimo, perché non si vede? –
-
Buffy…..- un lamento sordo alle mie spalle.
Scuoto
il capo contrariata
–
Oh…piccola….tu no! Non dovevi venire. Adesso mi toccherà uccidere anche te – mi
volto a guardarla. Un luccichio negli occhi.
Mi
guarda atterrita. Ora lo sa non sono più io.
Sono
stufa di attendere che il destino si compia, io sarò l’artefice del mio.
Senza
aspettare oltre con un balzo mi lancio su Faith, che forse stupita, ha un momento
di esitazione.
Ed
è fatale per la sua riuscita.
Con
un colpo sordo la faccio finire al tappeto e il paletto vola a metri di
distanza.
-
Ecco fatto….- che bella sensazione. Finalmente.
-
Oh B. ottimo colpo – sorride rialzandosi.
-
Grazie – e siamo di nuovo avvinghiate in una lotta senza vincitori.
-
Togliti di mezzo Spike – Angel ringhia – è tutta colpa tua dannazione –
-
Si lo so – Spike abbassa il capo – ma io non la lascerò – e si scagliano l’uno
contro l’altro.
-
Willow. Usa la magia – le sussurra Xander.
-
Non posso. Xand. Non ci riesco – Willow non può. Non vuole.
-
Oh maledizione qui va tutto a puttane – Xand è spaventato, è fa bene.
Il
suo collo è molto invitante per me.
Un
calcio e Faith è dall’altra parte del filare di alberi.
Sono
più forte adesso, molto più forte di prima.
Angel
continua a colpire Spike, ed io devo intervenire…il legame è più forte.
-
Lascialo – ringhio.
Angel
schiva il mio colpo e si lancia su di me.
‘
Ora o mai più ‘ penso e con un’abile mossa gli sfuggo e comincio a correre.
Lui
mi insegue. Ed io vinco, come ho previsto.
Lasciando
il mio Sire per terra stordito, scappo via tra le tombe.
E
lui mi bracca, ma non sa che la sua preda è il suo predatore.
Che
tra noi sono ancora io la Cacciatrice e lui il mio Vampiro.
Mi
insegue sin nelle Catacombe, della parte antica del cimitero.
Corre,
senza pensare, senza capire.
In
una stanza senza uscite, in un posto senza luce. Solo tenebre. E la luce
tremula delle candele.
Ceri
accesi per tutti gli innocenti che moriranno domani.
-
Buffy non hai più via di uscita – dice fermandosi davanti a me che lo attendo
al centro della stanza.
-
No Tesoro…- sorrido beffarda – tu non hai più via di scampo –
Lui
mi guarda confuso. La mia sicurezza lo spaventa.
-
Ma….-
-
Sei esattamente….dove ti volevo Angelo mio – mi avvicino calma.
-
Vieni da me. E’ tanto che attendo –
-
Buffy…cosa …? –
Con
un gesto estraggo dalla tasca il medaglione. E lo guardo in adorazione.
-
Indossalo….amami …..e torna il mio Angelo Nero……Insieme regneremo su questo
mondo. Sarà un nuovo meraviglioso, perfetto Inferno. Il nostro – dico
orgogliosa.
Lui
è terrorizzato, ma nei suoi occhi leggo ancora…..il suo desiderio di me.
La
sua eccitazione per il sangue e la morte.
-
Sì il mio compagno, nella morte, per l’eternità -
-
E se non….accettassi – con una mano accarezza il mio viso.
-
Allora morirai – Gli mostro i denti e lo fisso.
-
Buffy….io…..Buffy…..- gli poso un indice sulle labbra.
-
Taci. E baciami. Insieme nella morte e nel sangue – le nostre labbra si
intrecciano.
E
l’odore di morte e di cera che brucia ci avvolge.
-
Buffy….no…ti prego non farmelo fare –
Gli
infilo il medaglione e continuo a baciarlo.
-
Sei debole amore…. Come lui……non puoi dirmi di No! Lo vuoi anche tu, lo so -
Mi
fissa e i suoi occhi diventano più neri della notte che ci circonda.
-
Buffy – sospira sconfitto.
-
Vincerò io. Vinco sempre io –
Gli
sorrido con malvagità e lo mordo e lo bacio.
E
il sangue corre dalle sue alle mie labbra.
-
Si – geme ed io sto per ottenere quello che voglio.
-
Buffy – il suo urlo furibondo e addolorato, ci costringe a separarci.
Angel
mi guarda atterrito, le mie labbra sporche del suo sangue ed un sorriso
voglioso e crudele sul volto privo di espressione. Gli occhi accesi di morte.
-
Buffy – fa eco smarrito.
-
Sta lontano da lei – il mio Sire.
-
Ah sei ancora vivo….- sbuffo seccata e mi allontano da Angel.
Dietro
di lui la gang. Poveri illusi.
-
Angel cosa credevi di fare? – Wes è turbato.
-
Wes…..lui è sempre Angelus….il mio Angelo Nero…..e prima o poi…..tornerà –
sorrido guardandolo.
-
No – Angel geme trafitto, sa che è vero. E con una mano si strappa il
medaglione dal petto.
Lo
guardo disgustata. Può essere il padrone.
Il
Signore delle Tenebre. Invece preferisce essere il servo di queste creature
inferiori e così….insulse.
Fissa
l’oggetto luminoso e lo lancia a Spike.
Digrigno
i denti.
Faith
mi appare davanti e sono una furia.
Le
afferrò la gola e stringo con tutta la forza che ho.
Lei
morirà, sono troppo forte per lei.
Finalmente
vedrò gli occhi pieni di promesse che non ci sono più. E sarò stata io.
-
Buffy – mormora a voce strozzata.
-
Allora conosci l’alfabeto tesoro –
La
vita le sta sfuggendo e lei lo sa.
Attenta
la osservo, voglio cogliere il momento in cui andrà.
-
Buffy no – ancora lui ‘ Dannato ‘ .
La
spinge via e siamo l’uno di fronte all’altro.
-
Non mi fermerai in eterno – gli ringhio.
Angel
mi colpisce. Siamo avvinghiati.
Il
paletto si muove pericolosamente tra i nostri corpi.
-
E’ finita – dico mormorando e baciando il mio Angelo Nero mentre sto per
conficcargli il paletto nel cuore.
E
lui ancora tra noi.
-
No Buffy –
-
Questa volta lo ucciderò – gli urlo furibonda.
-
Uccidimi – dice secco e mi fissa disperato e ormai rassegnato.
Sorrido
e sto per affondare il paletto nel suo cuore.
Lui
mi fissa, vuole morire con la mia immagine negli occhi.
Per
un attimo esito. E poi colpisco.
E
tutto gira e un rumore assordante copre tutto.
Poi
il silenzio e il buio.
Non
c’è più tempo.
Capitolo
XXXIX
DEATH
OR LIFE?
-
Cosa è successo? – tentenno.
-
Dove siamo? – Angel si tocca il capo ferito e si guarda intorno.
-
Per l’inferno maledetto –
Questo
è il mio Sire.
-
Bene ci siamo tutti – sbuffo e cerco di concentrarmi sul posto.
Una
voce senza volto rimbomba tutto attorno a noi.
-
Il tempo è giunto. Il vostro destino si compie. La profezia si avvera -
Ci
guardiamo sconcertati e ci rendiamo contro che gli altri non ci sono.
Una
figura esile si avvicina ed esce fuori dall’ombra.
-
Cordelia – Angel la guarda e nei suoi occhi le lacrime.
-
Sei arrivato – gli dice piano.
E
Angel sorride dolcemente.
-
Allora cosa è questo? Un party per defunti? – Sono confusa e infastidita.
Non
era così che dovevano andare le cose.
-
La profezia, Shanshu -
Nessuno
dei tre proferisce parola.
Cordelia
indica le nostre spalle e tutti e tre ci voltiamo.
Al
centro su un tavolo c’è una coppa nera con una pietra color del fuoco al
centro.
-
La ricompensa – mormora Angel.
Ma
nessuno si avvicina al tavolo.
Tutti
torniamo a guardare Cordelia.
Lei
sorride dolcemente ad Angel e poi dice.
-
Vai a prendere il tuo destino …..Spike -
Il
mio Sire sobbalza.
-
Cosa? – non crede ancora.
Lei
lo guarda – Bevi –
I
suoi occhi per un attimo si accende di vita e di gioia. Subito dopo si spegne
nel dolore più nero.
Mestamente
si avvicina alla coppa e la osserva a lungo tenendola tra le mani.
-
Bevi e desidera – gli sussurra Cordelia – e otterrai la tua ricompensa. -
Un
tremito nelle mani e la coppa premuta contro le sue labbra. Beve.
Il
calore invade il suo corpo. Il tocco dell’umanità.
E
lui desidera. Desidera con tutto se stesso.
-
No….non puoi – le voci riecheggiano nella sala immersa nell’oscuirità.
-
Non è concesso….lei ha scelto…..la ricompensa è per il vampiro puro. Per il
guerriero –
Si
accavallano tra loro e si confondono. Bisbigliano.
-
Tuttavia……qualcosa c’è …..-
-
Si …….una cosa …..-
Angel
guarda prima Cordelia e poi me, pensieroso e deluso.
Lui
non sarà mai umano.
La
voce del mio Sire nella stanza, ma non viene dal suo corpo.
-
E’ sia. Se questo è il mio Destino -
Una
luce intensa illumina la pietra.
La
coppa cade rotolando sul pavimento, con un rumore tintinnante.
E
Spike urla come stesse bruciando ancora.
La
luce si fa intensa e poi svanisce.
Siamo
di nuovo nelle Catacombe.
Tutti
ci fissano con sguardo indagatore.
-
Cosa è successo? – Angel è intontito.
-
Ma …- Wes sembra confuso come noi.
-
Cosa? – mi hanno legata.
-
Liberatemi subito – la testa mi fa male.
E
qualcosa non quadra in me.
-
Slegatela – ringhia il mio Sire. Alzandosi in piedi.
-
Tu…tu……che tu sia maledetto Spike –
Angel
ricorda, e sa che lui ha avuto il suo destino.
-
Slegala ti ho detto – Spike è minaccioso.
Wes
mi slega ed io corro tra le sue braccia.
-
Spike – lo stringo e nascondo il viso nel suo petto.
Lui
mi ferma e mi allontana bruscamente.
-
No. Non toccarmi -
-
Spike – il suo rifiuto mi ferisce.
Io
sento, io provo….di nuovo.
-
Cosa è successo Spike? –
Angel
è sul punto di esplodere.
-
La mia anima – dico a voce bassa.
-
Cosa? – Tutti mi fissano.
-
La sento, è qui. Ho di nuovo la mia anima –
Incredula
guarda Spike.
Lui
distoglie lo sguardo.
-
Fantastico! Adesso abbiamo tre vampiri con l’anima in giro per il mondo -
Wes
scuote il capo.
Si
irrigidisce.
-
Spike ma come diavolo? –
Angel
non sa se essere contento o triste.
-
Cosa vuoi che ti dica? E’ il mio giorno fortunato. Adesso se volete
scusarmi…vado a godermi la mia ritrovata umanità. Addio passerotto. Gente tolgo
il disturbo -
E
senza aspettare, senza dire altro corre via.
-
Bastardo….guarda cosa ha fatto….- mi guarda addolorato - e adesso se ne frega e
….-
-
No….io credo non sia così – Wes sembra perplesso.
-
Buffy dove vai? – Angel mi chiama.
-
Da lui…..lui è…-
-
Il tuo Sire? – dice con sarcasmo – Non più Buffy –
-
No, non volevo dire questo. Lui è il mio Destino –
Guardo
tutti loro e sorrido lievemente. E’ il mio addio.
E
lo seguo nella notte che sta finendo.
-
Buffy ….- Angel non si rassegna. Riavermi tra le braccia è stato bello per lui.
-
Lasciala andare – Wes lo ferma – Lui è il suo destino Angel –
Lui
lo fissa e poi abbassa il capo.
-
Si andiamo ….a casa? – escono uno alla volta.
Tutti
salgono in macchina, tranne lui.
-
Che fai non vieni Angel? –
-
Si vengo a piedi – dice e senza voltarsi continua a camminare lungo il vicolo
buio.
In
cerca del suo destino.
In
fondo alla strada la fievole luce di uno dei pochi lampioni ancora accesi.
L’alba
che incombe sulla notte.
Anche
per lui forse, in fondo alla sua strada c’è la luce.
Albeggia,
la notte è finita.
So
dov’è. E corro da lui.
E
non sbaglio, la cripta è illuminata.
Lui
è qui.
-
Spike – lo chiamo.
Lui
è seduto sulla poltrona, e beve a grandi sorsate.
-
Spike – ripeto il suo nome e lo guardo.
-
Si cosa vuoi? –
-
Torna dal tuo Angelo Nero dolcezza….è meglio –
-
Spike – sono ferita – Ti prego perdonami –
-
Ah. Si certo ti perdono ed ora sparisci –
-
Ma cosa ti prende? –
Non
capisco. Non può aver smesso di amarmi, così su due piedi.
-
Cosa sta succedendo? Perché ti comporti così? –
Lui
evita il mio sguardo. Ed io mi infurio.
Mi
avvicino e gli prendo la bottiglia dalle mani.
La
scaravento contro la parete.
-
Sto parlando con te Spike! Rispondimi! –
Ringhio.
-
Cosa vuoi ancora da me? – i suoi occhi stanno piangendo.
-
Spike, mi stai spaventando! –
-
E fai bene tesoro, non sai quanto sono pericoloso adesso –
La
mascella si contrae.
-
Spike….- cerco di incontrare i suoi occhi – Ti amo –
-
Smettila – si rifiuta di guardarmi.
-
Spike …ti amo – ripeto.
-
Basta Buffy, adesso basta. E’ finita –
-
Cosa? Perché? – Non riesco a capire.
-
Perché è finita. Accettalo. Vai avanti -
-
No. Se prima non mi avrai detto il perché –
Sono
decisa.
-
Cosa vuoi che ti dica? –
-
La verità –
-
Ah già la verità…..dimenticavo che adesso sei tornata la vecchia Buffy Miss
senza macchia –
-
Parla Spike – Lo incalzo.
-
E va bene….tesoro…..se ci tieni tanto –
Allarga
le mani e continua ad evitare il mio sguardo.
-
Non faccio più parte del club esclusivo. Ora siete tu e lui –
-
Cosa vuoi dire? – cerco di capire.
Fissa
il vuoto – sono di nuovo una cosa disgustosa e cattiva adesso –
-
Spike…cosa? - lo guardo sofferente – la tua anima –
-
Già. La mia anima…andata – si passa una mano tra i capelli e continua a non
guardarmi.
-
Perché? ….per me? – guardo il mio guerriero impavido.
Annuisce
con il capo.
-
Beh come ha detto mr. Sorriso…il casino l’ho fatto io. Ed io dovevo rimediare –
Ed
è come se mi avesse pugnalato dritto al cuore.
-
Spike -
-
Sta zitta Buffy. Non voglio sentire niente adesso –
Si
prende la testa tra le mani – vattene ti prego –
-
No – sussurro avvicinandomi
-
Oh basta per favore. Non hai capito cosa ho detto? –
–
Spike –
Sbuffa
e fa su e giù per la cripta.
-
Vattene Buffy -
-
Ti amo -
-
Cosa? Sei impazzita? Non hai sentito cosa ho detto? –
-
Spike – il mio tono è deciso – guardami –
Non
si volta.
-
Spike, ho detto guardami -
Si
volta lentamente e finalmente i suoi occhi incontrano i miei .
-
Smettila adesso e vieni qui…da me -
Continua
a guardarmi diffidente e spaventato.
Gli
tendo le braccia in attesa e lui si lascia abbracciare.
-
Ti amo Spike. Niente è cambiato -
-
Davvero? – dice sarcasticamente. Non mi crede.
-
Si….per me niente è cambiato –
-
Buffy. Ti prego…non mentirmi. Non lo sopporterei –
-
Niente è cambiato amore. Tu sei il mio Destino. Anima o non anima –
-
Buffy …io non posso più darti quello che tu….-
-
St….- gli faccio cenno di tacere.
-
Tu mi hai già dato…ora sarò io che darò a te Amore....lasciati amare –
Lui
mi guarda incredulo.
-
Vuoi Spike? -
-
Cosa, te? – Chiede quasi con timore.
-
Si…me, una cripta per due e una palizzata bianca –
Accenna
un sorriso.
-
Beh…forse per la palizzata….sarebbe meglio di No. Magari un muretto di mattoni
rossi? -
Rido
toccandogli la fronte con un dito.
Lui
sembra incapace di parlare. Continua a fissarmi in adorazione.
-
Adesso voglio solo che tu mi baci Amore – mormora avvicinando le sue labbra
alle mie.
-
Si…..-
Un
bacio lento e dolce, quello che sogna da tanto.
-
Ti fidi di me? – Morde il mio collo con delicatezza.
-
Si – gli rispondo ed i miei sensi sono già infiammati.
Tira
fuori delle manette…..
-
Cosa hai in mente? – gli chiedo con finto timore – guarda che io non ti
permetterò di farm….-
-
Amore…..sono il tuo Sire non dimenticarlo…..e poi…..cosa vuoi che ti dica
baby….sono sempre stato cattivo –
FINE