PERDONO
Di
Starbox
03/05/2005 seguito di “LETTERA A SPIKE”
AMBIENTATA ALLA FINE DELLA 5°
SERIE E IN UN’IPOTETICA 6° SERIE
“They
say
before
u die
u
see a white light ……”
………… anche Spike vide una luce; ma
non era altro che il suo corpo che esplodeva in miliardi di particelle di
polvere.
Per un attimo cedette e sprofondò
in uno stato di panico misto a torpore; una sensazione che lo pervadeva
totalmente senza dargli modo di capire dove si trovava e, soprattutto, cosa gli
stava succedendo. Poi, lentamente, una strana certezza lo raggiunse e fu quasi
un conforto.
Si rese conto di non essere più
“solido”, di non avere più forma, che era la sua anima ad avere consistenza.
Sembrava la cosa più naturale del
mondo.
Sentiva il calore di un’anima
nuova, conquistata a caro prezzo, di cui aveva fatto a meno per più di un
secolo.
Non capiva cosa stesse accadendo
intorno a lui.
Avvertiva un’atmosfera di calma,
tranquillità e calore che si espandevano anche in lui.
Di colpo si ritrovò sospeso, come
sorretto da una nuvola invisibile.
Una leggerezza unica e piacevole
che avvertiva intorno a se lo avvolse. Si sentì caldo e protetto. Aveva la
consapevolezza di essere in un luogo magico.
Solo ora capiva cosa intendesse
dire Buffy quando gli aveva confidato che credeva di essere stata portata indietro
dal paradiso (non che lui pensasse di meritarlo)
……… Buffy ………
non le aveva mai detto di avere
un’anima.
Aveva rischiato tutto per lei, che
non avrebbe mai potuto amarlo altrimenti, ed era riuscito nel suo intento.
Finalmente sentiva dentro di se l’anima
che aveva imparato a desiderare e di cui sapeva non avrebbe più potuto né
voluto fare a meno.
Ogni giorno per lui era una nuova
conquista.
Sapeva che non avrebbe mai pagato
abbastanza per tutto il male fatto ma sentiva che, nonostante tutto, lei lo
avrebbe perdonato.
Gli aveva detto almeno mille volte
che non lo amava, né mai lo avrebbe amato ma lui sapeva bene che, se anche le
parole di Buffy gli davano il ben servito, i suoi occhi al contrario lo
pregavano di stringerla a sé ed amarla.
Era un dolce cucciolo bisognoso di
tenerezza. E lui non desiderava altro che proteggerla. Anche se sapeva che lo
avrebbe morso di quando in quando.
Il panico e il senso di colpa
avevano avuto la meglio e non era riuscito a confidarle questa conquista così
importante.
Solo “quella” sera, che per lui
era stata l’ultima, si era deciso ad uscire allo scoperto.
Adesso era troppo tardi! Lei non
lo avrebbe mai saputo e lui per questo non sapeva darsi pace! Non poteva
rassegnarsi all’idea di aver fatto tutto per niente (tipico esempio di puro
egoismo vampiresco).
Lei doveva sapere! Aveva il diritto di conoscere la verità.
Non sapeva ancora come ma avrebbe
trovato il modo di comunicare con Buffy. Magari avrebbe potuto apparirle in
sogno (Si! Bella idea! E magari già che si trovava avrebbe potuto darle qualche
numero fortunato!). La situazione era disperata! Ma le avrebbe provate tutte!
Probabilmente avrebbe giocato anche la carta del sogno. Del resto lei, in
quanto cacciatrice, era abituata a queste cose e non avrebbe dubitato di una
visione, per quanto strana potesse sembrare.
Senza neppure rendersene conto si
trovò ad avere forma corporea e di fronte ad un grande altare di marmo bianco.
Davanti a lui c’era uno specchio,
nel quale vide riflessa la sua immagine. Rimase esterrefatto e incredulo ma non
poté fare a meno di ammirare la persona che non ricordava più di essere.
Nel frattempo una voce lo
raggiunse e lo invitò a spostarsi davanti all’altare.
Dal nulla comparve e si aprì un
enorme libro che fluttuò fin davanti a lui.
Rimanendo sospeso a mezz’aria
cominciò a voltare freneticamente le pagine fino a fermarsi su una vuota dove
si scrisse magicamente il suo nome.
Di seguito si compilò un elenco di
atti buoni e cattivi da lui compiuti (naturalmente le azioni malvagie erano in
gran numero superiori alle altre).
Alla fine di questo elenco il
libro si richiuse e Spike seppe di non meritare altro che l’eterna dannazione.
Dopo alcuni minuti, che gli
parvero interminabili, la voce tornò a rivolgersi a lui:
“DOPO AVER ATTENTAMENTE VALUTATO IL CASO, DICHIARIAMO E DISPONIAMO
QUANTO SEGUE:
William Jenkins,
altrimenti noto come William The Bloody
o Spike,
Hai condotto un’esistenza
scellerata e senza morale.
Ti sei reso responsabile di
indicibili sofferenze.
Hai compiuto atti di una crudelta’
tale
Da meritare per questo le fiamme
dell’inferno.
Ma,
in considerazione del fatto che altri hanno la responsabilità
di aver creato il mostro che sei,
e tenuto conto dell’enorme sforzo
che hai compiuto
per riguadagnare l’anima perduta,
ti concediamo un’ultima
possibilita’
per essere ricordato come uomo
e non
come un vampiro senza cuore.
Passerai un ultimo giorno sulla
terra.
Potrai utilizzarlo come meglio
crederai.
Sarai una persona come tutte le
altre,
per questo potrai scaldarti alla
luce del sole
senza i rischi della tua attuale
condizione.
Fai buon uso di questa occasione
Perche’ non ne avrai altre!”
Spike si ritrovò nella sua cripta
e si rese conto che doveva essere trascorso molto tempo dal “giorno della sua morte”.
Fuori nevicava e lui aveva come
ultimo ricordo una serata di primavera.
Vide una busta appoggiata sulla
sua poltrona. C’era scritto sopra il suo nome. La calligrafia era quella di
Buffy.
La aprì e, già dalle prime parole,
sentì gli occhi riempirsi di lacrime di gioia. Lei lo chiamava amore e
confidava un sentimento che lui aveva sempre soltanto sperato.
Corse fuori incurante della neve
che fioccava copiosa, maledicendosi per tutto il tempo che avevano perduto
inutilmente e raggiunse Revello Drive in pochi minuti.
Buffy era seduta sotto il portico
e indossava un maglione di lana a collo alto.
Appena lo vide spalancò gli occhi
incredula.
Non poteva essere vero. Lo aveva
visto sparire, nessun incantesimo era riuscito a riportarlo indietro ma ora era
davanti a lei, più bello e reale di quanto avesse osato sperare.
B “Spike?!”
S “Si piccola! Sono io!”
Non chiese neppure conferma. Gli
corse incontro e lo abbracciò stretto. Si baciarono con passione, come se
traessero nutrimento l’uno dall’altra.
B “Ma … sei vivo!? … ti batte il
cuore!”
S “Si amore mio! E’ vero. Ma solo
per un giorno. Domani a quest’ora dovrò dirti addio!”
B “Ma come? Non può essere! Perché
sei qui se vuoi lasciarmi di nuovo?”
S “Io non ti lascerei mai! Sei la
cosa più importante del mondo per me!”
B “E allora perché?”
S “Non piangere amore! … quando
sono stato polverizzato sono finito in una specie di purgatorio.
Li mi hanno giudicato e condannato
alla dannazione eterna.
Ma mi è stato concesso un ultimo
giorno sulla terra come mortale.
Per essere ricordato come un uomo
e non come un mostro.
E ora che ho letto la tua lettera,
ora che so che mi ami, posso sopportare qualunque cosa!”
B “Non puoi lasciarmi … ho bisogno
di te!”
S “Tesoro ascoltami …… ho un’anima
…… è per questo che sono tornato! Ho riconquistato l’anima per amor tuo! Adesso
posso essere veramente l’uomo che desideri!”
B “No Spike! Io ti ho amato anche
senza l’anima! Non mi importa! Le mie erano solo scuse per non ammettere il
sentimento che provavo! Ma ora no! Non posso perderti di nuovo! Se tu andrai
via io verrò con te! A qualunque costo!”
S “Ti amo! E vorrei poter
rimanere, tu non sai quanto. Non dipende da me e purtroppo non potrai seguirmi!
Questo è il castigo per la mia esistenza scellerata. Merito ogni secondo di ciò
che mi accadrà!”.
Ripresero a baciarsi con ritrovata
passione e ben presto si ritrovarono sdraiati sui comodi cuscini del dondolo,
sotto il portico, a fare l’amore.
I loro cuori battevano finalmente
all’unisono; stavano costruendo un ricordo che sarebbe rimasto indelebile per
entrambi.
Una luce apparve accanto a loro e
da questa scaturì l’immagine del libro del giudizio. Spike notò che una scritta
si era aggiunta a fondo pagina.
“Perdono”
A quel punto apparve un uomo
vestito con una tunica bianca.
Lo guardò e disse:
“Hai superato la prova!
Avresti veramente rinunciato a
tutto per amore!
Hai ammesso le tue colpe,
questo significa che sei un uomo
migliore!
Hai guadagnato il diritto ad una
vita mortale,
insieme a questa donna.
Sii felice … e ricorda …
il paradiso non e’ poi cosi’
lontano!”
Il libro si richiuse e sparì.
Spike e Buffy rimasero abbracciati a fissare il vuoto che qualche secondo prima
aveva deciso del loro futuro.
Sarebbe cambiato tutto! Erano finalmente una coppia normale (più o meno)!
THE
END