Di
Swamy
Cordelia
è appena andata via, ormai è giorno, e io finalmente posso riposarmi un pò.
Ci
vuole molta forza per stare a contatto con lei una giornata intera e non dirle
quello che provo per lei.
Ma
prima o poi le dirò che la amo, così lo saprà finalmente, e lo saprò anch’io.
Io
amo tanto Cordelia Cheese.
La
mia amica, la mia compagna, la mia instancabile segretaria.
Instancabile
quando mi tormenta durante il lavoro, e instancabile è il pensiero di lei che
mi tormenta quando non c’è.
Infondo
non è tanto male la mia ‘vita’, se così posso osare chiamarla.
Nonostante
tutto ho ancora i miei amici, e Cordelia.
Qualsiasi
cosa mi sia successe qui è infinitamente preferibile a tutto quello che mi è
accaduto a Sunnydale, a tutto quello che ho fatto.
Vorrei
poter cancellare quel pizzico al cuore quando ripenso a quella città.
Credevo
che i vampiri non potessero provare dolore fisico per i ricordi, soprattutto al
cuore.
Ma
ancora mi perseguita l’oro del sole e l’azzurro del cielo.
Bugiardo.
Bugiardo.
Non
dovrei mentire alla gente.
Non
dovrei mentire a me stesso.
Non
è l’oro del sole che mi manca – quello non ho mai potuto vederlo.
Non
è l’azzurro del cielo che mi manca – ho vissuto secoli senza poterlo rivedere,
e poi il cielo e il sole sono uguali ovunque.
Ma
non dovunque c’è lei.
Ci
sono ricascato di nuovo.
Non
volevo più pensarci ma eccomi di nuovo allo stesso punto, il punto in cui vorrei
dannarmi l’anima per avere un suo bacio.
Ma
adesso no.
Ho
una nuova esistenza, una nuova vita.
Un
nuovo amore.
Cordelia
è magnifica. E’ adorabile. Bellissima.
I
miei sono solo i sentimenti ammuffiti di un’anima che si fa sentire troppo
spesso.
Sono
solo stupidi ricordi inutili ed invadenti.
Sono
come uno di quei vecchi che non accetta che il tempo passi.
Cordelia
mi fa sentire parte di qualcosa di reale e nagibile, anche se non ricambia i
miei sentimenti, io sono qui accanto a lei e forse un giorno avremo una
possibilità.
Magari
sarà proprio domani, e al solo pensiero potrei impazzire di gioia.
Fortunatamente,
o sfortunatamente, non abbastanza gioia da perdere l’anima.
E’
inutile pensare alle cose passate, io devo solo pensare al futuro, devo pensare
a riguadagnarmi la mia anima.
Devo
pensare a Connor.
Devo
pensare a ciò che è meglio.
Quando
ho bisogno di un po’ d’amore io ho la mia Cordelia.
La
migliore amica che potessi avere, e vorrei tanto che mi permettesse di amarla,
che si accorgesse dei miei sentimenti.
Cordelia
è come una fiamma nel buio, la mia fiamma di speranza.
Buffy
era la mia dannazione.
Ho
voluto avvcinarmi troppo alla luce e mi è costato caro.
Non
conoscevo la semplicità di un amore cresciuto piano piano, ora lo conosco.
E’
inutile ripensare alle cose vecchie.
Inutile
e stupido.
Per
fare cosa?
Lo
so, lo so.
Sono
un debole.
Un
bugiardo e un debole, ma non posso fare altrimenti.
Si,
è per questo che non voglio mai pensare a Lei.
Sarebbe
da suicidi fare un paragone.
La
mia dolce fiamma di speranza non può lottare contro il sole, contro la luna,
contro la bellezza di un firmamento incantato.
Non
si lotta contro due pezzi di cielo.
Non
si lotta contro due petali di rosa.
Non
si lotta con la neve.
L’unica
cosa che posso fare per fare in modo che tutto proceda bene è ignorare.
Ignorare,
non dimenticare.
La
mia anima non ce la fa a dimenticare.
Ci
ho provato così tanto e non è valso a niente.
Mi
è bastata quella visita di Willow a farmi precipitare.
Credevo
che la cosa peggiore che mi potesse capitare fosse perdere ancora l’anima –
avevo ragione – la cosa peggiore è stata perdere Buffy.
La
mia anima.
Lei
è stata la mia ragione d’essere, e non posso ammettere a me stesso che tutto
quello che faccio oggi viene da lei.
Se
lo facessi sarei perduto.
Tutti
pensano di sapere cos’è l’amore, ma nessuno lo sa se non hanno mai amato
qualcuno come io ho amato lei.
Come
amo Lei..
Amo
ancora Buffy….
Ma
adesso c’è posto per Cordelia nel mio cuore. Posso amare altre.
Posso
ignorare Lei.
Posso
andare avanti finalmente senza avere quel pensiero fisso e martellante che
lacera il cervello.
Sono
diventato molto bravo ad ignorarla, mi ci è voluta pratica ma cel’ho fatta.
Copro
il suo volto con quello di Cordelia e un po’ alla volta solo Cordelia è nei
miei pensieri.
Adesso
la mia esistenza è tanto più facile.
Meglio
lottare contro demoni e dei, che lottare contro Buffy.
Lottare
con lei e con il suo ricordo è una battaglia persa in partenza.
Ricordo
così chiaramente le sue dita che mi toccano.
La
mia pelle gelida bruciava sotto le sue mani, e lei così piccola era in grado di
proteggere la mia sfuggente anima con un’abbraccio, e con quell’abbraccio mi
teneva legato al mondo.
Era
in grado di prendermela in una notte la mia anima, dopo anni di sacrifici e buchi
orrendi.
Era
in grado di uccidermi stando lontana.
Era
in grado di farmi tornare dall’inferno e di riportarmici con la sua morte.
Quando
lei vive, io vivo.
Quando
lei sorride, io sorrido.
Quando
lei ama, io annego nell’angoscia, ma è una bella fine se penso che lei è
felice.
Ora
tutti sanno che lei è un angelo in terra.
Io
non posso toccarla di nuovo, non se questo significa farla ancora patire.
Quelle
sue lacrime, come piccoli cristalli sulla sua vellutata pelle di pesca, non
posso vederle ancora.
Amo
Cordelia adesso. Si, io amo cordelia.
Ignoro
il resto.
E’
tanto più facile così.
Chissà
se lei ogni tanto pensa a me…
Chissà
se almeno mi odia…
Ho
detto alla mia anima di tacere.
Non
dire mai più il suo nome, non mostrarmi mai più il suo viso.
Non
dire che l’amero per l’eternità, non è vero.
Non
è vero.
Mi
dispiace Buffy, non ti amo più.
Mi
dispiace Buffy, non ti amo più.
L’ho
detto.
Finalmente
l’ho detto.
Un
giorno rivedrò i suoi occhi e dalla mia gola uscirà fuori
“Mi
dispiace Buffy, non ti amo più”
E
magari per quel giorno avrò soffocato la voce che grida infondo alla mia anima.
Magari
per quel giorno ci crederò anch’io.
*****
Per
cosa sono tornata?
Per
fare sesso sfrenato conSpike? Per litigare con Dawn?
Avrebbero
dovuto lasciarmi andare.
Dalla
mia morte non ho avuto altro dono che fantasmi.
Fantasmi,
dolore, rabbia.
Fantasmi,
dolore, rabbia e una telefonata.
La
sua voce.
Dio,
potrei morire ancora per parlargli
Per
sentire come la sua voce pronuncia il mio nome.
Le
sue labbra premono l’una contro l’altra morbidamente per pronunciare “Bu-”, la
bocca si apre appena facendomi morire dal desiderio di baciarlo, di sentire la
sua lingua trovare rifugio nella mia bocca, e “-ffy” i denti contro il labbro
inferiore, in quella affasciante espressione.
Oh,
la sua voce.
Sono
sicura che quella voce viene dal paradiso.
Sarà
un vampiro, un demone, un assassino ma la sua anima e la sua voce vengono dal
paradiso.
Quel
corpo così perfetto, quegli occhi così intensi.
Non
c’è bisogno che affondi di nuovo i denti nel mio collo, potrebbe uccidermi con
uno sguardo.
Basta.
Giuro
che è l’ultima volta che penso a lui.
L’ultima.
Ma
adesso ne ho bisogno.
Un
bisogno disperato.
Non
importa niente adesso a parte lui.
Domani
dimenticherò, dirò a me stessa che lo odio.
Dirò
a me stessa che lui è il passato, che ormai niente che lo riguradi mi tocca.
Domani
mentirò spudoratamente e ci crederò in quella menzogna, ma ora no.
Ora
ho bisogno di cullarmi un po’ nei baci appassionati, nei suoi abbracci.
Mentre
mi cullava come se fossi la sua bambina adorata.
Mentre
mi guardava con quegli occhi di scuro miele, come se fossi la creatura più
bella.
Voglio
anche scavare in quella notte languida, nell’inizio della fina.
Forse,
se ci ripenso, mi renderò conto che erano solo i vaneggiamenti di una ragazzina
che sogna il principe azzurro.
Il
mio principe aveva due canini aguzzi e 245 anni e andava in giro con quelle sue
lunghe giacche nere.
Adesso
faccio sesso con un vampiro senz’anima che si proclama innamorato di me.
Signori
miei, oggi è il giorno delle verità.
Io
potrei amarlo davvero questo vampiro senz’anima.
Si
potrei amarlo, o forse già lo amo.
Infondo
che cambierebbe?
Già
facciamo sesso, combattiamo insieme, non cambierebbe niente.
Potrei
stare con lui.
Che
dico? Io già sto con lui.
Ha
quello che vuole, ha me.
Nessuno
si accorge però che nessuno dei ragazzi che ho avuto mi hanno mai avuta
completamente.
Fatemi
i complimenti, sono brava a dimenticare.
Cancellare
tutto con un rapido colpo di spugna.
L’uico
problema è che a volte un’immagine, una canzone, il rumore delle spade, un
passo nella notte, un profumo qualunque e torna tutto alla mente.
Così
vivo, così forte che rimango impietrita.
Se
potessi tornare indietro preferirei non conoscero.
Preferirei
non incontrarlo.
Sto
mentendo ancora, ormai mi è diventato così facile, quasi automatico.
Ancora
un po’ e non distinguerò più tra vero e falso. Non vedo l’ora che arrivi quel
momento.
Così
almeno non sentirò più quel nodo allo stomaco.
Col
tempo si è affievolito ma io lo sento comunque, quella vaga sensazione di
agonia che attanaglia il mio stomaco, se fosse un’ulcera fulminante sarebbe
stupendo.
Io
so cos’è, è che mi manca lui.
Ma
ormai sono abituata a quella sensazione, posso continuare a stare senza di lui.
Pagherei
per rivederlo, anche solo un’istante.
Così
potrei dirgli ancora che lo odio per tutto quello che mi ha fatto, perché mi ha
abbandonato, perché ha preso una decisione al posto mio che mi ha distrutto la
vita.
Al
diavolo Angel!
Io
vivo benissimo senza di lui.
Io
vivo senza di lui.
O
forse vegeto solo, in attesa che qualcosa finalmente cambi e ci riporti uno di
fronte all’altro, con quell’amore così grande che ho seppellito da qualche
parte, infondo all’anima.