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Pairing: Buffy/Angelus
Rating: R
Disclaimer: Non possiedo
i diritti della serie Buffy the Vampire Slayer, la storia è scritta senza fini
di lucro.
Trama: si tratta
di una scena mancante di “Passion”. Una frase di Cordelia mi ha ispirata,
quando Angelus entra in camera di Buffy non è un po’ strano che si limiti a
lasciarle innocentemente un ritratto? Ricordiamoci che i vampiri non sono dei
teneri orsacchiotti di peluche con le zanne ma dei demoni!
La poesia è tratta dall’episodio,
a mio avviso è di grande impatto.
~
La Passione… alberga in tutti noi, sopita, in agguato.
E sebbene indesiderata, inaspettata, si ecciterà: spalancherà le
mascelle e griderà.
~
Quella sera avevano fatto più
tardi del solito: quando Buffy, Willow, Xander e Cordy uscirono dal Bronze era
già l’una di notte; non si accorsero di chi stava nell’oscurità a spiarli, a
nutrirsi, così vicino.
Xander e Cordelia da bravi
fidanzati camminavano abbracciati e le due amiche erano a braccetto, non
immaginavano che un delitto venisse commesso a pochi metri da loro.
La Cacciatrice aveva fatto la
ronda prima di uscire con i suoi amici, perché sapeva che adesso sarebbe stata
troppo stanca per farlo ed infatti era così.
Ciascuno di loro tornò a casa in
poco tempo.
Buffy salì subito al piano
superiore di casa Summers; Joyce dormiva già, sicuramente aveva avuto una
serata pesante alla galleria, pensò la ragazza uscendo dal bagno e dirigendosi
verso camera sua.
Entrata dentro guardò fuori dalla
finestra poi iniziò a spogliarsi, aveva solo voglia di dormire, tirò giù la zip
del vestito; non lo metteva spesso e non sapeva perché lo aveva fatto, era
troppo elegante per una serata da single come la sua, magari era l’ideale per
far colpo su qualche ragazzo. Ma non era proprio il momento adatto per i
ragazzi, dopo Angel lei si era chiusa a riccio, non voleva un’altra delusione,
senza contare che qualunque potenziale partner su cui posasse gli occhi
annichiliva al confronto con lui: belli ma stupidi, idioti, giocatori di
football e la lista andava avanti così.
Mentre seguiva il filo dei suoi
pensieri aveva indossato il pigiama.
Si mise a letto, spense la lampada sul comodino e chiuse gli
occhi per dormire, per nulla consapevole che qualcuno la spiasse dalla
finestra.
Angelus aveva seguito gli Scoobies
dal Bronze e quando si erano separati naturalmente aveva scelto Buffy. Adesso
era sulla tettoia, proprio dietro la sua finestra, aveva osservato ogni sua
mossa.
Non sapeva di preciso cosa avrebbe messo in atto ma era
eccitato dal fatto di avere l’invito ad entrare in quella casa.
Era eccitato ma non impaziente di
agire.
Se c’era una cosa che Angelus
aveva imparato durante la sua lunga esistenza era ad avere pazienza, aspettare
il momento giusto per fare la propria mossa era qualcosa che ripagava sempre,
avrebbe avuto una soddisfazione maggiore e garantito il successo del proprio
piano.
Avrebbe aspettato che Buffy si
fosse addormentata.
Si interrogò nuovamente sulle sue
intenzioni, un paio d’idee gli vennero in mente e non riuscì a trattenere un
sorriso maligno.
… aspettare …
Non ci volle poi molto prima che
la ragazza scivolasse nell’oblio, ma il vampiro attese un po’ più del dovuto;
era importante che lei non fosse in guardia quando sarebbe entrato, i suoi
sensi da Cacciatrice avrebbero potuto avvertire la sua presenza.
Probabilmente però si trattava di
una precauzione inutile: Buffy avvertiva all’istante la presenza di un vampiro
a distanza ravvicinata, ma gli aveva confessato che con lui, o meglio con
Angel, questo ‘sesto senso’ veniva meno perché non lo considerava un pericolo.
Il sesto senso di Buffy avrebbe
distinto fra Angel ed Angelus in una situazione come questa?
Il demone era pronto a scoprirlo.
Dopo un’ora, decise finalmente di
entrare.
La ragazza aveva dimenticato di
bloccare la finestra, ad Angelus bastò alzarla e scavalcare per trovarsi in
camera di Buffy.
Quell’ambiente gli sembrò un po’ diverso, l’ultima volta che
era stato lì era Angel, le sue percezioni cambiavano senza l’anima.
Guardò Buffy che non aveva
avvertito il pericolo, dormiva tranquilla.
“ Bene, vediamo se ho conservato il mio talento. ”
Angelus, prese dalla tasca del giaccone
l’occorrente e si sedette sul letto vicino a lei, in poco tempo fece un
ritratto di Buffy mentre dormiva, la poca luce che proveniva dall’esterno gli
fu sufficiente. Le avrebbe lasciato il disegno come messaggio.
Starle così vicino risvegliava i suoi
desideri; quello di vendetta per averlo fatto sentire umano, ma anche il puro e
semplice desiderio di lei, che al contrario della sua anima, non era per niente
scomparso.
Le accarezzò il volto ed i
capelli, leggermente.
~
Detta legge a tutti noi, ci guida.
La Passione ci governa e noi obbediamo, che altro ci resta?
~
Poi baciò ciò che la sua mano
aveva appena sfiorato. Stranamente non aveva voglia di ucciderla o mutilarla
come era solito dire a Spike e Dru quando era in vena di sbruffonerie.
Non negava che in alcuni momenti
lo avrebbe fatto volentieri, ma non adesso: aveva qualcos’altro in mente.
La sua mano scese ad accarezzarle
il collo, perché non spezzarglielo?
No, sarebbe finito tutto troppo
presto, Buffy era la sua nuova ossessione ed intendeva protralrla il più a
lungo possibile.
Le sfibbiò i bottoni della giacca
scoprendole il seno che subito baciò, Buffy avvertì la sensazione ed emise un
gemito senza svegliarsi.
Angelus si alzò e si tolse il
giaccone e la camicia, determinato ad ottenere ciò che voleva, spostò la
coperta e si fece posto accanto a lei, sdraiato di fianco, riprese ciò che
aveva interrotto.
Buffy era ancora avvolta
nell’oblio ma sentiva il suo tocco, gentile, esigente, su di lei. Pensò che si
trattasse di un sogno, uno di quelli in cui c’era il suo Angel e sembrava tutto
così reale, uno di quelli che la lasciavano spesso vuota al risveglio, perché
le ricordavano ciò che non avrebbe mai più potuto avere. Ma ben presto si
accorse che non era un sogno, c’era davvero qualcuno vicino a lei che le
dedicava quelle attenzioni così particolari.
Angelus non aveva smesso di
baciarla, delicatamente, quasi non volesse svegliarla, passò alle labbra e si
accorse che la ragazza stava per svegliarsi.
Lei aprì gli occhi di scatto per
vedere chi avesse accanto, non riusciva quasi a crederci ma nonostante la poca
luce la vista e gli altri suoi sensi non l’avevano tradita: era proprio
Angelus.
Per un momento il panico la colpì,
si paralizzò terrorizzata e sorpresa dalla sua presenza. Istintivamente cercò
di ricorrere al paletto che si trovava nel cassetto all’altro capo della
stanza, ma appena tentò di alzarsi Angelus la bloccò.
Le sussurrò all’orecchio:
“Ciao Buff. So cosa stai pensando
di fare, ma nel tempo che impiegheresti a prendere un’arma io sarei già
nell’altra camera a spezzare il collo a tua madre.”
Buffy deglutì pesantemente, il tono di Angelus gelava il
sangue, sapeva che lui aveva ragione e che sarebbe stato perfettamente capace
di mettere in atto le sue parole: non poteva rischiare così tanto, mettere in
pericolo sua madre o altri innocenti non era possibile.
Perché era lì? Voleva divertirsi,
voleva ucciderla? Un turbinio di domande si affollavano nella sua mente;
scappare, reagire, ma a quale prezzo?
Angelus faceva sul serio, non c’erano
dubbi. Cercò di calmarsi prima di parlare.
“Che cosa vuoi?”
“Non devi preoccuparti, se sarai
ubbidiente non accadrà nulla né a te, né alla tua cara mammina. Sono stato
abbastanza chiaro?”
Ogni cellula del suo corpo la
esortava a reagire, ma non poteva rischiare tanto, suo malgrado rispose di si.
Angelus le sussurrò all’orecchio:
“Devi rilassarti amore mio, vedrai che non resterai delusa.”
Quelle parole apparentemente
innocue se dette da chiunque altro, suonavano più come una minaccia dette da Angelus.
Buffy non poté trattenere le lacrime, che le rigarono il volto, singhiozzava
sommessamente.
“ Perché piangi piccola? Non c’è
ragione…”
Si fermò a guardarla, Buffy scrutò
in quegli occhi freddi e vuoti ed una maggiore determinazione sorse in lei,
avrebbe resistito anche a questa battaglia. Una volta Angel le aveva detto che
la vera forza non sta semplicemente nel combattere ed aveva ragione.
Angelus prese a baciarle il viso,
il collo e scese fino al seno.
Buffy non riusciva a credere che
le attenzioni di quel demone riuscissero a riportarle alla mente in modo vivido
la notte passata con Angel.
Pensò che dopotutto si trattava
dello stesso corpo che l’aveva stretta a se così tante volte e che solo per una
volta l’aveva avuta completamente. Ma ciò che stava facendo Angelus, nonostante
certi gesti potessero sembrare identici a quelli del suo alter-ego, era
qualcosa di totalmente diverso. Il tocco era differente e non c’era alcun modo
in cui Buffy avrebbe potuto ignorarlo; il suo corpo però iniziava a rispondere,
si sentì in colpa per questo ma non poté impedirlo. D'altronde nessuno avrebbe
potuto. Per un secolo e mezzo Angelus aveva esplorato ogni aspetto del piacere
fisico, che spesso sfociava per lui in tortura e violenza, uccisione. Aveva
reso il tutto un’arte: croce e delizia. La linea che divideva piacere e dolore
era davvero sottile per i vampiri, anche se gli esperimenti per lui migliori
erano stati su degli umani.
Buffy aveva risvegliato in lui
desideri da tempo sopiti, neppure l’ossessione per la casta Drusilla era stata
così coinvolgente; non sapeva spiegarselo, non osava. Questa ragazzina
continuava a fargli provare sentimenti umani anche senza la fottutissima anima?
Era arrivato a chiederselo, ma non voleva rispondersi.
Il vampiro anche se soprappensiero
non aveva tralasciato ciò che stava facendo, ad ogni modo la sua guardia si era
abbassata per qualche istante: Buffy fortunatamente non ne aveva approfittato,
pensò.
Angelus fece per toglierle i
pantaloni e lei oppose resistenza:
“Hai già dimenticato cosa ti ho
detto?” chiese il vampiro in tono severo.
La ragazza sollevò i fianchi e suo
malgrado gli permise di spogliarla, lui in un unico movimento le tolse anche
gli slip lasciandola completamente esposta.
“Adesso si che ci siamo, perché nascondere
cotanta bellezza? … Se fosse per me, ti farei andare in giro sempre nuda e
sculettante.”
Il suo tono era beffardo e Buffy
rimase sdegnata dalla volgarità e dal cambio di registro così improvviso delle
sue parole.
In realtà non avrebbe mai permesso
che ciò che aveva detto accadesse, infatti il solo pensiero che altri uomini
potessero sbavarle dietro lo faceva impazzire di gelosia; nessuno poteva
insidiare ciò che era suo.
Anche lui finì di spogliarsi, il
contatto fra i loro corpi fu immediato e Buffy non poté fare a meno di
rabbrividire a causa dell’assenza di calore del corpo a lei vicino. I vampiri
non hanno circolazione. Il fatto che Angel fosse freddo al tatto non l’aveva
mai infastidita in precedenza, ma questa volta quel freddo era sinonimo di
assenza, di vuoto, di mancanza di qualcosa che prima c’era.
Il vampiro riprese subito a
baciarla e stranamente non fu violento né avventato.
~
La Passione è la fonte dei momenti migliori:
la gioia dell’amore, la lucidità dell’odio e l’estasi del dolore.
~
Appena ottenuto ciò che voleva
Angelus andò via; Buffy restò con molti dubbi ed un disegno accanto al cuscino.
Il mattino seguente la ragazza
voleva disperatamente convincersi che era stato tutto un sogno, ma sapeva che
non era così. Doveva dire agli altri che Angelus si era introdotto in casa sua,
sua madre era in pericolo, dovevano revocargli l’invito; di certo non aveva
intenzione di raccontare quello che era successo, parlò solo del ritratto.
“… non le è mica saltato addosso, non ha cercato di strangolarla, non
l’ha violentata.”
Cordelia non sapeva quanto si
sbagliasse nel dire quelle parole.
Dopo l’uccisione della Calendar,
per la prima volta Buffy fu determinata ad eliminare Angelus.
Finché era stata lei la vittima
dell’efferatezza del vampiro non era scattata questa convinzione, la ragazza
infatti pensava fosse anche colpa sua se Angelus adesso era libero, e si
sentiva in dovere di sostenere personalmente le conseguenze, sapeva che in
effetti non era così ma per lei era inevitabile farsene una colpa.
Quando però il vampiro aveva
coinvolto persone a lei care si era convinta su quale fosse la cosa giusta da
fare.
Anche se insieme al demone sarebbe
morta per sempre la speranza di riavere il suo Angel.
~
La Passione può ferire profondamente,
se potessimo vivere senza, conosceremmo certamente la pace,
ma saremmo esseri vuoti, stanze vuote, buie e inutili,
senza Passione saremmo davvero morti.
~
01/06/04