LA CITTA' MALEDETTA



1986


Galway, Irlanda


In Irlanda viveva una ragazza che si chiamava Elizabeth Rosemberg e aveva 18 anni. Era di buona famiglia, ma per sua sfortuna era nata con una malformazione congenita. Aveva gli occhi di colore diverso. Uno verde e uno con sfumature di colore differente. La faccia deforme con un occhio normale e l’altro, un po’ più sotto, che tendeva a guardare verso il lato. La faccia era piena di bolle e la bocca un po’ storta.


Per la sua deformità, era spesso schernita dai compagni di classe; chiamata in tutti i modi possibili e immaginabili e sottoposta a tutti i tipi d’umiliazione.

Per lei la vita non era certo facile e i suoi compagni appesantivano questa difficoltà rendendole la vita scolastica impossibile.

Liz era isolata da tutti e lei aveva la tendenza ad isolarsi ogni giorno sempre di più.

Lei, dopo 3 anni, non sopportando più quella situazione, si tolse la vita giurando vendetta.



15 anni dopo


La città era ormai deserta... non c’era rimasto più nessuno a Galway; o almeno questo era ciò che credevano tutti gli irlandesi avendo paura di andare lì. La famiglia di Elizabeth, o meglio ciò che ne rimaneva, era ormai emigrata altrove. La madre di Liz si era suicidata dopo la morte della sua unica figlia; il dolore della sua perdita era stato troppo lacerante da sopportare.



Un gruppo di ragazzi arrivò a Galway ancora ignari degli eventi avvenuti 15 anni prima nella città.

Galway era una città immersa nel verde; i suoi grandi prati verdi facevano da cornice al meraviglioso oceano, che si nascondeva dietro le colline... anch’esse immerse nel verde.

La città sembrava un paradiso terrestre... se non fosse per il piccolo particolare che 15 anni addietro Elizabeth si era uccisa.


Qualche giorno dopo il loro arrivo il gruppo ebbe un incontro alquanto misterioso. Era buio e mentre stava camminando si scontrò con una persona misteriosa. La prima impressione fu quella di un uomo normale… o almeno la sua ombra lo era. Quella strada era poco illuminata, se non con la luce della luna, e non si riusciva a dare un volto a quell’uomo.

Egli era alto circa 1 metro e 70, la corporatura robusta e il collo grosso e tozzo gli dava un’aria spaventosa.

Poco dopo il gruppo, grazie alla luce della luna che illuminò per un attimo lo sconosciuto, gli riuscì a dare un volto.





Subito Benjamin; era questo il nome dello sconosciuto; li avvertì di andare via dalla città o la maledizione avrebbe colpito anche loro.

Il gruppo, però, stupidamente non gli credette pensando che fosse solo uno scherzo e scapparono spaventati dall’aspetto di Benjamin.



Ben aveva i capelli corti neri e la faccia deformata con molte bolle anche sulle mani. Dalla faccia gli usciva sangue in quanto aveva delle ferite alla faccia e alle mani che si era procurato da solo. Benjamin era stato, suo malgrado, la prima vittima della maledizione cominciata 15 anni prima con la morte di Elizabeth Rosemberg; quando giurò vendetta.

Egli aveva scoperto la maledizione emessa da Liz solo 2 anni dopo; facendo ricerche sul passato della città.



Dopo l’incontro con Benjamin in città successero avvenimenti anormali come: vento improvviso, blackout improvvisi apparentemente non spiegabili, rumori ispiegabili quali ad esempio chiusura improvvisa di porte e finestre.

Il gruppo, però, non s’insospettì più di tanto, credendo che questi avvenimenti fossero causati dal clima.


Alcuni giorni dopo...

... però...


Alcuni membri del gruppo furono vittima della maledizione. Il gruppo iniziò a pensare che forse Ben avesse ragione riguardo a Galway, e iniziarono ad indagare sul passato della città.

Col passare dei giorni scoprirono l’episodio capitato 15 anni prima e com’ebbe inizio la maledizione.


Il fantasma di Liz, intanto, iniziò a farsi sentire in quei giorni ;con rumori di catene trascinate e scritte su pareti col sangue a caratteri cubitali avvertimenti del tipo “lasciate la città o morirete! “, oppure “andatevene, se non volete essere i prossimi! “, o ancora “se non volete che la mia maledizione incomba su di voi, lasciatemi in pace!”.




Il gruppo aveva iniziato a scoprire cosa Galway nascondeva. Più andava avanti con le ricerche e più venivano a galla particolari strambi e a volte agghiaccianti sulla Galway del passato.



Il gruppo scoprì che la famiglia più importante per generazioni fu la famiglia Rosemberg. Un giorno nacque una bambina deforme, Elizabeth, e la famiglia, per paura di essere giudicati e per evitare i pettegolezzi della gente in paese, decise di tenerla nascosta.



Scoprì che la città fu costruita nel 1000 d. C. dalla chiesa, la quale aveva il potere su Galway. Nel 1400-1500, in tutta l’Irlanda, mise al rogo 40.000 persone tra donne e bambine con l’accusa di tradimento o satanismo, e solo a Galway la metà. Quando prendeva le decisioni non era molto razionale in quanto, nel momento in cui si verificava una lite, essa difendeva la parte forte invece di quella debole.

Ciò portò ad una forte vulnerabilità della chiesa, in quanto si erano create molte guerriglie interne, che erano scoppiate per le ingiustizie fatte.

Ecco perché fu abbastanza facile, per i membri della famiglia Rosemberg, togliere il comando alla chiesa e prendere le redini della città.

Nei primi tempi di dominio dei Rosemberg regnava la pace e la tranquillità.

Anche se l’influenza della chiesa continuava a farsi sentire, soprattutto per quanto riguardava la religione e i suoi pregiudizi sulle persone diverse; quali: le persone deformi, i portatori di handicap, gli omosessuali, le prostitute.



I Rosemberg regnarono per generazioni, fin quando l’ideologia dell’imperatore scomparve.





Alcuni giorni dopo la scoperta del passato di Galway; al tramonto succedevano cose molto strane. Improvvisamente il gruppo diminuiva ogni giorno sempre più. Ad uno ad uno, i membri del gruppo di notte scomparivano nel nulla e il giorno successivo venivano ritrovati dagli altri ricoperti di sangue e privi di vita. Infatti, più il tempo passava e più il gruppo si dimezzava. Più il tempo passava e più aumentavano le morti inspiegabili.

Fino a quando del gruppo non ne rimasero ormai in pochi e fino a quando, ispiegabilmente, Ben non ricomparve. Ben, infatti, iniziò a comparire spesso durante le notti successive; ma senza farsi notare dai ragazzi del gruppo rimasti. Era lui, infatti, che si divertiva a spaventare i ragazzi in modo da fargli lasciare la città.


Qualche giorno dopo, il fantasma di Liz, prese a manifestarsi ai ragazzi facendoli spaventare e apparendo loro nei momenti meno appropriati per far sì che lo spavento fosse più efficace.

I ragazzi, quando videro scomparire, e in un secondo momento riapparire Ben, si insospettirono chiedendosi che fine avesse fatto e il motivo di una sua ricomparsa.

Il motivo della ricomparsa di Ben era, per ordina di Liz, quello di uccidere tutti i ragazzi rimasti perché sapevano troppo riguardo la maledizione di Galway. Il compito di Ben era quello di attirare i ragazzi in un castello abbandonato in modo da intrappolarli lì dentro e Liz avrebbe fatto il resto.





Il compito di Ben era quello di attirare i ragazzi in un castello abbandonato in modo da intrappolarli lì dentro e Liz avrebbe fatto il resto. Così Ben li condusse nel castello e il gruppo si ritrovò rinchiuso e senza via d’uscita. Infatti il castello era completamente al buio e senza una via d’uscita apparente.

Il gruppo era inseguito da Ben e da Liz. Ci fu una corsa per tutto il castello alla cieca, da parte dei ragazzi, per trovare una via d’uscita. I ragazzi si trovarono, senza saperlo, in un castello dove c’era una sola via d’uscita, la porta d’ingresso.

Intanto Liz e Ben continuarono a inseguire il gruppo e, senza rendersene conto, lo trascinarono all’interno di una biblioteca. Una volta dentro, uno dei ragazzi trovò una torcia, l’accese e illuminò l’intera stanza passando la luce da una parte all’altra; permettendo così all’intero gruppo di vedere il luogo dove si trovavano. Si guardarono in giro e videro che era una stanza piena di libri riguardanti l’occulto... in particolare incantesimi. Ed è proprio in uno di questi libri che il gruppo trovò l’incantesimo che gli salverà la vita.

Intanto Liz li raggiunse all’interno della biblioteca e il gruppo recitò l’incantesimo. Non appena i ragazzi finirono di recitare l’incantesimo, Liz fu avvolta da una luce accecante. Ad un tratto la luce svanì e Liz ritornò ad essere corporea e la sua deformità svanì nel nulla. Liz osservò sorpresa le sue mani e si toccò il viso.

Come ringraziamento di ciò, Liz pose fine alla maledizione che aveva colpito la città e alcuni componenti del gruppo.

Ormai Liz non aveva nessun motivo di restare e potè tornare dalla sua famiglia, che nel frattempo era tutta morta. Il motivo che aveva spinto Elizabeth a restare era la sua frustrazione di essere stata, in passato, derisa... e la sua sete di vendetta.

Così, come poco prima, Liz venne avvolta da una luce che la risucchiò mandandola in cielo.



Era tutto finito, ormai la maledizione non esisteva più; il gruppo potè così tornare alla normalità e lasciare Galway. Non definitivamente, però... mesi dopo, infatti, i ragazzi sarebbero tornati in Irlanda.


Mesi dopo


I ragazzi poterono tornare a Galway e godersi fino in fondo quel paradiso terreste.




Intanto Benjamin, che grazie alla fine della maledizione era tornato normale, potè finalmente tornare a casa.




Fine