TI PREGO AMAMI

AUTRICE:AntonellaSpuffy

Premessa:

Aggiungo brevemente che ci troviamo alla fine dell’episodio della sesta serie”As you were”(Difficile da dimenticare) .Buffy ha appena “lasciato”Spike e questi (nella mia mente malata)sono i suoi pensieri. Insomma Buffy deve capire !!!

 

Prologo:

“Perché ti sto usando e questo mi fa male”,”Mi dispiace….William”.

Il passo sicuro e il cuore stretto,chiuso in una morsa senza ossigeno,aria respiro. Ora,in quel momento avrebbe dovuto voltarsi….o ora o mai piu’. Cercò di immaginare il viso del vampiro biondo,sofferente,sprofondato in quell’inesorabile dolore….si, dolore. Infondo al suo dolore credeva. Già lo immaginava qualche attimo dopo a maledire l’intero universo e a distruggere tutto ciò che gli fosse stato attorno. Avrebbe sofferto, ne era certa,le dispiaceva ma….infondo come si era potuto illudere che sarebbe stato qualcos’altro oltre a quelle ore di sesso,di semplice sesso.

”Tu sei come me”

Rabbrividì al pensiero  che quell’essere senz’anima l’avesse paragonata a sé. Insomma da quando era tornata non era piu’ la stessa,ma chi risuscitando lo sarebbe stata! Aveva fatto un errore,un errore grave, ma l’importante era porvi rimedio. Il sesso con lui così selvaggio e senz’amore,almeno da parte sua,l’aveva fatta sentire viva e allo stesso tempo libera. Tutto qui! Lui,quel suo corpo freddo,lo stava usando,lo stava usando atrocemente e nonostante tutto Spike non lo meritava. Si,gli stava facendo un favore. Un giorno quando la smania dell’amore per la cacciatrice gli sarebbe passata l’avrebbe ringraziata. E poi…. doveva riprendere in mano la sua vita!Era stata fortunata a non essere scoperta dai suoi amici. Se solo avessero saputo. Se solo avessero visto con quanta forza e leggerezza si lasciva trasportare in quell’ abisso di erotismo del vampiro ossigenato. L’immagine di loro due avvinghiati sul pavimento freddo e umido la fece rabbrividire di piacere e aumentò il passo rendendosi conto ancora di piu’ ,di quanto quell’essere senz’anima fosse dannoso per la sua vita. Lui con quegli occhi di ghiaccio che scavavano dentro,che sembravano penetrarti nell’anima,con quel corpo così forte e freddo,con quelle mani così esperte. Trasalì di nuovo rendendosi conto di essersi bloccata al centro del cimitero con addosso una gran voglia di correre indietro. Sicuramente la voglia di strappargli i vestiti e rotolare di nuovo in quel turbine di oscurità per poi ritrovarsi piu’infelice che mai!Carne,era solo la sua carne che bruciava così tanto e non il suo cuore. Questo era l’importante!Infondo era riuscita a vivere senza Angel figuriamoci se non sarebbe stata capace di fare a meno di stringersi a quel vampiro. Si accorse felice di trovarsi al di fuori del cimitero e di essere  riuscita a tenere a freno i suoi impulsi. Non capiva perché infondo avesse sperato che lui le corresse dietro. Insomma avrebbe solo peggiorato le cose facendola sentire ancora peggio mentre le diceva nuovamente di amarla. Amore….lui…..che ne poteva capire!Quel corpo senza vita,che aveva sterminato l’intera Europa, che aveva dimenticato ogni frammento della sua anima. Lei era la sua ossessione e questo lo aveva portato a essere migliore,ma quello non poteva essere amore. Lui amava e odiava la cacciatrice .Amava il dolore che quella figura gli procurava. I suoi occhi di ghiaccio non avrebbero bramato di vedere niente oltre che il suo corpo.

Tutto aveva una logica,tutto ora sarebbe andato nel modo giusto. Una lacrima senza senso le rigò il volto e lei la cancellò prima che avesse il tempo di staccarsi dal suo viso. Entrò in casa.,appoggiandosi come affaticata sulla porta alle sue spalle. Quel gesto le era costato piu’fatica di quanto avesse immaginato. Infondo la perenne eccitazione che aveva contraddistinto ogni loro incontro non era stata semplice immaginazione,era un dato di fatto e non sarebbe stato facile liberarsene .Sospirò”Un corpo,solo un corpo”. Dawn e Willow le urlarono qualcosa,lei rispose di si senza capire una parola. Si distese sul letto con un falso sorriso sulle labbra. Doveva essere perché gli faceva pena!Si,si sentiva così solo perché adesso lui era sicuramente in preda alla disperazione.”Povero Spike”.Se pur senz’anima non meritava quel trattamento. Doveva essere sicuramente per quello che si sentiva così male:sensi di colpa!Per un istante ebbe l’impulso di correre da lui per dargli un pò di forza e stranamente il pensiero di rivederlo le riaccese una luce dentro ma…..il solo ricordo della sua pelle le fece bruciare le mani di desiderio. Forse era meglio dormire”Stupidi sensi di colpa!”

 

1°CAPITOLO

Dawn l’avrebbe sentita!Era sicuramente entrata di nuovo di soppiatto nella sua camera per rubare qualche vestito e aveva lasciato certamente le tende aperte!La luce flebile se pur pungente per i suoi occhi appena semiaperti era un fastidio enorme. Si strofinò le mani ancora indolenzite dal sonno sulle cosce scoprendo sorpresa di indossare ancora i jeans del giorno prima. I ricordi delle ore precedenti si stavano man mano riaccendendo nella sua mente ancora persa nell’oblio. I suoi occhi!Li rivide,di ghiaccio,spalancati e la sua bocca….così tremendamente senza parole. Nonostante tutto,ciò che era successo le aveva lasciato una strana amarezza, quell’amara convinzione della fine. “Stupidi e inutili sensi di colpa!”Cominciò a strofinare i suoi occhi arrossati e mentre le immagini si rendevano piu’chiare….scattò di colpo in piedi!

Cosa diavolo era successo?Si tamponò con una mano la fronte e il collo sudato mentre uno strano senso di calore aumentava .Le pareti erano completamente spoglie,i mobili erano scomparsi!Si voltò per scoprire di avere passato la notte su un vecchio materasso polveroso. Quella era la sua camera,ma guardandosi attorno scoprì di non poterlo piu’affermare con certezza.

Corse alla finestra. Per fortuna tutto sembrava normale in strada. La spalancò leggermente trovando piu’che piacevole quella fresca brezza mattutina che le asciugava,dandole un piacevole sollievo,le gocce impregnate sul suo viso. Corse fuori dalla camera. Il corridoio pieno di scatoloni vuoti lasciava percepire un forte odore di vernice. Si chiese come non lo avesse sentito mentre dormiva dato che ora le dava la nausea. Aprì trattenendo il respiro la stanza di sua madre. Il sangue le si gelò!La stanza anche se ultimamente  abitata da Willow aveva sempre mantenuto i vecchi mobili….Quella camera sempre così calda e accogliente, dove intere notti dopo la morte di sua madre aveva pianto in silenzio, ora sembrava un vecchio magazzino pieno di cianfrusaglie e crepe sul muro. Era troppo!Corse al piano inferiore e questa volta si sentì piu’preparata nel costatare che tutte le stanza erano spoglie,buie ma soprattutto vuote! L’odore di vernice era diventato insopportabile e le fece girare la testa vorticosamente .Si appoggiò stanca al muro alle sue spalle. Tamponò ancora una volta con le mani il collo impregnato di sudore mentre sentiva delle goccioline fredde che le percorrevano le spalle scendendo fino alla cucitura dei jeans .Sospirò piu’volte come aveva visto fare al signor Giles quando cercava la forza di calmarsi. Sperò con tutta sé stessa che quell’uomo dagli occhiali sempre puliti e un immensa bontà d’animo entrasse dalla porta e le spiegasse tutto, ma solo il silenzio continuò a regnare per interminabili secondi. Si avviò tremante verso la porta e mentre la spingeva rendendosi conto per la prima volta di quanto fosse pesante, un ondata di polvere la fece starnutire piu’volte,attaccandosi prontamente alla sua pelle bagnata. Era fuori!Mai aveva desiderato tanto allontanarsi da quel luogo ma….un grosso cartello all’entrata la fece inorridire”VENDESI”!Il cuore cominciò a batterle in modo furioso e sperò come quando era ancora bambina che non le uscisse dal petto!Corse in strada. Le vie ancora bagnate dal lavaggio notturno sembravano quelle di sempre. Un’ anziana signora in vestaglia  uscì da una casa a qualche metro dalla sua e Buffy si maledì per non aver mai fatto amicizia con i vicina!Non capiva cos’era accaduto,ma sperò con tutto il cuore che i cambiamenti si limitassero alla sua casa. Si trovò inaspettatamente a correre a perdifiato verso….il cimitero!

 

 

1°CAPITOLO(2°PARTE)

Il sole ormai completamente presente su tutte le strade illuminate e afose stava diventando insopportabile. Sentì per la prima volta nella sua vita un senso di stanchezza prenderla di soprassalto e la spossatezza aumentare sotto quel globo cocente,senza aver fatto apparentemente nessun tipo di sforzo. Si bloccò ansimante fuori dal grosso cancello del cimitero che lasciava intravedere un vecchio custode indaffarato. Lui era sicuramente lì. Barricato nella sua cripta a proteggersi da  quei letali raggi,steso nudo sul suo letto. Si morse un labbro nervosa per averlo immaginato così nonostante la situazione…..Che era venuta a fare?Quel vampiro senz’anima cosa avrebbe potuto dirle oltre a cercare di convincerla di andare a letto con lui e a dichiararle ancora il suo incontrastato amore. Sicuramente stava malissimo…..magari era stato proprio lui ad architettare una vendetta…..voleva certamente fargliela pagare. L’impulso di correre in quella cripta umida dalle pareti lesionate continuò ad aumentare tanto da spaventarla! Come poteva pensare a lui dopo tutto ciò che stava accadendo!Spinse il cancello titubante,infondo gli avrebbe solo chiesto spiegazioni e poi sarebbe andata via……si bloccò sorpresa:era chiuso. Avrebbe potuto chiedere al custode o magari semplicemente scavalcarlo. L’immagine di lei per quel terreno fangoso diventavano sempre piu’nitida tanto che si strofinò le mani sui jeans per prepararsi a scavalcare. Sarebbe bastato solo attraversare quel cancello per….rivedere quegli occhi. L’immagine del vampiro ossigenato senza camicia mentre bevevo un bicchiere di sangue le fece sentire ancora piu’caldo del previsto. Guardò l’orologio come se stesse aspettando qualcuno chiedendosi cosa stava facendo lì fuori”Ma che diavolo ti è saltato in mente?”. Per un istante lo sentì alle sue spalle ridere di lei con quei suoi grandi occhi magnetici. Doveva allontanarsi da lì il prima possibile! Si allontanò veloce come se lui potesse sbucare da un momento all’altro!

 

Lo sforzo però adesso era diventato insopportabile. Aveva attraversato di corsa tutta la città e il sole non aveva accennato ad addolcirsi. I jeans le avevano completamente aderito alle gambe sudate e la testa le girava vorticosamente. Il magic-box era ormai vicino!Quando finalmente riuscì ad intravedere l’insegna sembrò trovare dentro di sé un po’ di calma. Spinse con furia la porta restando estasiata da quel piacevole contatto con l’aria piu’umida del negozio. Anya le si parò davanti”Posso aiutarla?”,Buffy sospirò”No,Anya non è proprio il momento”. L’ex demone la fissò indispettita”Sapevo di certo che il mio nome,ormai come affermata imprenditrice fosse famoso ,ma rimane il fatto che se entra nel mio negozio deve acquistare!”,la cacciatrice la guardò stupita”E poi poteva anche dire che non le occorreva aiuto!”. Buffy rimase immobile,possibile che….”Xander vieni subito qui c’è una cliente molto maleducata”. Il ragazzo sbucò dalla porta che divideva le due stanze del magic-box”Anya sono convinto che questa ragazza non ha fatto proprio nulla. Cerca di essere piu’paziente tesoro”,le rispose scocciato Xander come se avesse assistito a quella scena almeno un milione di volte. Buffy era senza parole. Ma cosa era successo a tutti?Cos’era successo alla sua casa?Possibile che Willow avesse fatto un altro dei suoi incantesimi…i suoi pensieri furono interrotti dall’entrata della strega nel negozio”Willow per fortuna sei qui”. La rossa la guardò stupita e tremendamente imbarazzata”Ciao,ci conosciamo?”. Anya prendendola per un braccio non le permise di rispondere”Forse ho capito. Sei stata invitata al nostro matrimonio e sei venuta in anticipo!Ma poi chi ti ha invitata?Xander sei stato tu?Potevi almeno dirmelo!”urlò rivolgendosi al ragazzo”Ma non preoccuparti ti troveremo una sistemazione fino a quel giorno…”,continuò tornando a rivolgere la sua attenzione a Buffy. La cacciatrice le si staccò di colpo. Ma cosa era successo?Possibile che nessuno la riconoscesse?Il malessere delle ore precedenti tornò a farsi sentire piu’forte che mai. Tutti quei visi che la osservavano come se non l’avessero mai vista,tutte quelle frasi assurde e senza senso,quel cartello e quell’insopportabile odore di vernice….corse fuori ansimante e sconvolta!Respirò profondamente cercando di recuperare un po’ di forze. Si chiese ancora una volta come potesse essere così stanca mentre si accorgeva piacevolmente che il sole era diventato meno forte”Almeno questo!”

 

Aveva passato una giornata da incubo!Le sue domande così tremendamente irrisolte!Non aveva nemmeno visto Dawn!La preoccupazione che le fosse successo qualcosa l’aveva portata a cercarla ovunque senza alcun risultato. Presto sarebbe calata la notte e lo avrebbe inevitabilmente incontrato. Infondo non aveva aspettato questo da quando era scappata via dal negozio o meglio da quando si era ritrovata fuori da quel cancello chiuso?I suoi occhi continuavano ad apparire nella sua mente offuscata e facevano piu’male che mai,torturandola insistentemente. Constatò con dolore che lui era ora la sua unica speranza!

 

Il cimitero era piu’deserto e desolato che mai. Nonostante i numerosi giorni di sole il terreno risultava fangoso e l’erba che le sfiorava i piedi era piacevolmente bagnata. Riusciva a vedere la porta della sua cripta e il coraggio di sempre questa volta le sembrò quasi mancare. Qualcosa nell’ombra attirò la sua attenzione fin quando delle urla la portarono a correre nella direzione opposta. Riuscì a intravedere una ragazza correre spaventata tra gli alberi e nonostante il buio, per la sua velocità ,capì che quello che la stava inseguendo era sicuramente un vampiro. Cercando di recuperare le forze che le erano mancate tutta la giornata le corse incontro. Il vampiro era ormai sopra di lei e non avrebbe atteso altri istanti per morderla. Buffy lo strattonò via da lei egli tirò un pugno piu’forte che poteva ,cercando di limitare al minimo il tempo del combattimento che svolto nel buio piu’totale, non le avrebbe certamente reso la vita facile ma…il vampiro inspiegabilmente rimase fermo,immobile davanti a lei….e ben presto,nel silenzio piu’assoluto risuonò la sua inconfondibile risata”Che ragazza coraggiosa!” LUI! Non ebbe il tempo di formulare alcun pensiero Spike le era completamente saltato addosso impedendole qualsiasi tipo di movimento. Il suo corpo forte era completamente steso sul suo e la cacciatrice sembrava inerme contro la forza del vampiro ossigenato che questa volta sembrava avere un solo obbiettivo!Ben presto i suoi denti avrebbero affondato nella sua carne!Forse questa era la sua fine!Forse l’aveva sempre desiderato….parole mai dette e in questo istante senza alcun senso le morirono in gola!

 

2°CAPITOLO

 

L’odore del vampiro era così forte e travolgente e il suo corpo così vicino al suo riusciva a darle beatitudine nonostante tutto….si stava abbandonando, abbandonando per sempre in quel turbine di oscurità,in quell’oscurità da cui era sempre scappata ,ma che forse aveva sempre bramato di conoscere. Ora la avrebbe fatto. Nemmeno un ultimo sguardo prima di affondare quei denti affilati nella sua carne. Un urlo echeggiò nell’aria  e Buffy si chiese chi l’avesse emesso non rendendosi nemmeno conto che le sue labbra si erano mosse e i suoi occhi riempiti inesorabilmente di lacrime. Ebbe per un attimo l’impulso di aggrapparsi a quello spolverino di pelle ma la violenza col quale il vampiro la strattonò per permettersi di bere piu’sangue la fece quasi inorridire. Il cartello della sua casa le diventava sempre piu’enorme e vicino e l’odore di vernice diventò così forte….in un lampo….vide il suo corpo inerme e vuoto in una vasca piena di sangue”Spike”.

 

Una voce femminile le fece riaprire gli occhi trovandosi a muovere le mani tra l’erba e a costatare che i suoi vestiti erano completamente impregnati di terra. Le immagini nel buio non erano completamente nitide ma rabbrividì ascoltando quelle voci ”Non l’avrei uccisa,volevo solo assaggiarla te lo assicuro”la sua voce era inconfondibile e tremendamente ironica. ”Certo Spike e scommetto che dopo l’avresti anche riaccompagnata a casa e le avresti dato il bacio della buonanotte”. ”Faith!”

Il vampiro biondo cominciò a girare attorno alla ragazza come era solito fare con lei estraendo una sigaretta dal suo pacchetto sgualcito”Te lo assicuro cacciatrice un patto è un patto!”. Quel nome la fece trasalire tanto da farle girare di nuovo la testa….questa volta dovette aggrapparsi ai ciuffi d’erba per non ritrovarsi di nuovo stesa nel fango.”Spike noi non abbiamo nessun patto!Tu sei abbastanza forte e sottolineo abbastanza e quindi per non doverti combattere ogni sera col rischio di ucciderti ,ti ho lasciato in circolazione a condizione che avresti fatto il bravo”,risuonò altezzosa e sarcastica  la voce di Faith. ”Si certo Faith,dici pure che non riesci a farmi fuori e hai capito che è meglio non avermi come nemico” le sussurrò il vampiro  in modo malizioso permettendo però comunque a Buffy di ascoltare. La ragazza era ancora seduta sulla terra bagnata e non riusciva a trovare la forza di alzarsi. Un dolore asfissiante l’aveva prese fino alle viscere facendole stringere i denti per evitare di urlare. I suoi amici,la sua casa,sua sorella,Faith ma soprattutto Spike!

Lei era la cacciatrice!Avrebbe voluto urlarglielo mentre lo pestava a sangue e sentire la sua voce distrutta mentre gli chiedeva di perdonarlo!Il vampiro non sembrava nemmeno far caso a lei”Comunque penso che si ancora tutta intera….guardala!”indicò Buffy senza nemmeno rivolgerle la minima occhiata”Lei mi ha reso le cose semplici e quindi ho bevuto pochissimo sangue”rise divertito. Lo odiava! Buffy  lo odiava con tutta sé stessa!Lui,quella sua aria strafottente,non la degnava nemmeno di uno sguardo nonostante lei fosse riversa nel fango e completamente sconvolta!Desiderò ardentemente un paletto per conficcarglielo nel cuore!Cosa diavolo rideva?Cosa diavolo le girava intorno?Ma soprattutto per quale maledettissimo motivo la guardava in quel modo!?

Faith si scostò da lui”Si, sembra tutta intera ma Spike ti assicuro che questa è l’ultima volta”gli si avvicinò fino a far premere i suoi seni sulla sua giacca”La prossima volta giuro che ti faccio fuori”. Il vampiro ossigenato diminuì ulteriormente la distanza”Non preoccuparti cacciatrice!”le rispose con lo stesso tono malizioso.

Buffy affondò le mani nel fango bagnato!Maledizione ora basta! ”Hey!” urlò esasperata e tremendamente indispettita!  Faith si scostò dal vampiro lasciandolo evidentemente contrariato”Ti sei ripresa?”le disse in tono dolce offrendole la mano per rialzarsi. Buffy si aggrappò all’albero accanto ignorando l’aiuto e si rialzò nonostante le gambe le tremassero per lo sforzo. Il vampiro si girò spazientito”E poi Faith è stata lei che mi ha colpito per prima!Forse voleva suicidarsi!Magari stavo anche per compiere un opera buona”esclamò tenendo gli occhi inchiodati sulla cacciatrice e indicando Buffy senza nemmeno guardarla!Ancora una volta!”Maledetto vampiro ma perché diavolo mi ignori?” Forse avrebbe dovuto chiedere a Faith, magari c’era una spiegazione sotto tutto questa situazione assurda ma ora no!Ora voleva allontanarsi da quei due idioti!Al diavolo la sua casa!Al diavolo i suoi amici!Non le importava di niente!Odiava quei suoi capelli ossigenati!Quanto avrebbe voluto tirargli un bel cazzotto!Solo uno!Almeno uno!

Faith le urlò qualcosa vedendola allontanare nel buio malconcia e dolorante ma Buffy aumentò il passo quando sentì ancora quella voce da idiota che sicuramente le stava ancora girando intorno!Gelosa?Mai!

 

 

Era uscita da poco dal cancello del cimitero quando Faith le si parò davanti”Hei non mi hai dato nemmeno il tempo di vedere come stavi”le disse comprensiva. Buffy si voltò di scatto spazientita”Io?Benissimo a parte  la mia casa che è in vendita e senza mobili ,i miei amici che non sanno nemmeno chi sono,non ho piu’un briciolo di forza,tu sei la nuova cacciatrice e quell’idiota dai capelli tinti di Spike “continua  a farti gli occhi dolci!” mi stava quasi ammazzando!”. Si voltò per proseguire tremendamente irritata ma Faith la bloccò senza alcuno sforzo”Frena!Ma che stai dicendo?”. Buffy era ancora piu’irritata,se avesse avuto anche un briciolo di forza l’avrebbe usata per stenderla anzi no!Se avesse avuto un briciolo di forza avrebbe pestato Spike togliendogli quello stupido sorriso dalla faccia!Mentre ancora cercava di mettere a tacere quella voce che gli suggeriva di compiere un duplice omicidio Spike spuntò dal cimitero a grandi passi facendo svolazzare il suo spolverino. Gli occhi di Buffy erano completamente su di lui e lui…..era completamente su Faith!Possibile che…..!!!!!La nuova cacciatrice continuò, incurante del vampiro che intanto le si era accostato”Allora?Come ti è saltato in mente di iniziare una rissa con un vampiro?Ma  a cosa pensavi e poi…”,Faith continuò ricordando le parole di Buffy”Come fai a sapere il suo nome?”. Buffy aveva superato ogni limite di sopportazione!Nessuno la conosceva,nessuno sapeva chi fosse e da quello che vedeva a nessuno mancava, nemmeno a quel maledetto vampiro senz’anima che aveva sempre detto di amarla….amarla…In un attimo le vennero in mente i pensieri della sera precedente. Si era continuata a ripetere che Spike amava solo il suo essere cacciatrice,la sua figura,il male che lei le faceva ma…forse no ci aveva mai creduto!Forse aveva sempre pensato che nonostante fosse senz’anima quel vampiro l’amasse davvero. E invece eccolo a girare intorno a Faith proprio come faceva con lei.La rabbia lasciò spazio a un nuovo sentimento ma quale?Buffy portò lo sguardo su Spike che incurante della situazione aveva cominciato ad accendersi una sigaretta e i suoi occhi ricaddero sulle sue mani per poi cercare i suoi occhi che sembravano non vederla nemmeno. Si voltò rassegnata verso Faith,infondo che cosa le importava quello che pensava Spike l’importante era rimettere tutto a posto”Io sono la cacciatrice”.Il vampiro ossigenato ruppe il silenzio esplodendo in una fragorosa risata. Buffy pensò che a breve l’avrebbe proprio pestato!

 

CAPITOLO 2.2

La risata del vampiro biondo risuonava ancora nel silenzio della breve strada che conduceva al cimitero. Gli occhi di Spike si erano inumiditi ,si era appoggiato ad un albero mentre la frase di Buffy gli toccava ancora la mente. A Faith, che per qualche breve istante era rimasta sorpresa da quell’affermazione, era spuntato ben presto un flebile sorriso. Pazza!Ecco per cosa tutti l’avevano presa!Buffy strinse i denti per evitare di urlare come un isterica e dare l’ennesima conferma alle loro supposizioni. Respirò a fondo”Non scherzo”disse piano cercando di assumere un viso rilassato che a tratti sembrava  falsato”Io sono la cacciatrice”. Spike ormai era nel delirio totale!Dovette riprendere fiato prima di poter dire piu’freddo e glaciale che mai,ad un Buffy che in breve sembrava ritornata una belva”Si,certo e sei così forte che per poco ti stavo ammazzando”. La cacciatrice lo fulminò!Se gli occhi avessero potuto ferire, certamente lo sguardo di Buffy avrebbe a dir poco massacrato il vampiro che pallido e strafottente aveva continuato a mantenere quel sorriso senza vita. Era furiosa e tremendamente frustata. Faith la prese per un braccio allontanandola da Spike”Vai a casa Spike e mi raccomando cerca di fare il bravo”. Il vampiro rimase evidentemente contrariato dall’esclusione,ma prendendo una sigaretta si avvicinò sicuro e freddo all’orecchio di Faith che a pochi centimetri da Buffy non sarebbe certamente stata l’unica ad ascoltare”A domani cacciatrice”. Lo sguardo di Faith per un istante si ombreggiò di imbarazzo mentre Spike passando accanto a Buffy le sussurrava ”Continuerò presto quello che avevo iniziato con te passerotto,ci puoi contare!”. Buffy per una volta,inorridita, non ebbe alcuna parola per rispondergli.

 

Le strade umide e scure erano completamente deserte. Il passo di Faith era veloce e sicuro e Buffy dovette fare una fatica enorme per starle dietro. Non sapeva cosa dirle. Come le avrebbe spiegato una situazione del genere?Chi le avrebbe creduto!?Perfino Spike sembrava completamente marchiato dalla presenza di Faith ……proprio come aveva fatto con lei!Si, ecco cos’era, un maledetto cane!Non aveva bisogno di vedere altro!Non era difficile capire che quei due andavano a letto insieme!Per qualche istante la sua mente vagò alla ricerca delle ore precedenti rivedendo il vampiro biondo,lui che aveva cercato di ucciderla e per la prima volta nella sua vita c’era quasi riuscito!Solo pochi giorni prima le aveva ripetuto di amarla e ora eccolo a giocare con la nuova cacciatrice sexy e famelico com’era sempre stato!Faith ruppe improvvisamente il silenzio”Allora cominciamo dall’inizio. Sul serio chi sei?”.Buffy si mostrò esasperata!Quella frase ormai le stava dando la nausea!Cercò di trovare un po’ di calma capendo che certamente quel comportamento non l’avrebbe portata da nessuna parte”Te l’ho già detto,sono la cacciatrice”.Fu Faith questa volta ad essere esasperata”Insomma smettila!Io sono la cacciatrice e non mi sembra nemmeno possibile che questo sia in discussione.”Buffy sospirò sconfitta. Avrebbe dovuto arrendersi a quel destino senza alcun senso. Possibile che nessuno si sarebbe mai ricordato di lei? Si trovò a pensare per la prima volta ad un particolare che aveva tralasciato:non aveva piu’un briciolo di forza!Questo sicuramente non avrebbe dato nessuna credenziale alle sue parole già alquanto assurde per tutti! Faith decise di non continuare una conversazione che non avrebbe portato a nulla e rimase in silenzio fino ad una casa a qualche isolato dal cimitero ,continuando a camminare sicura con un pensiero fisso che le torturava la mente.

 

La casa era quasi completamente ricoperta da fitta edere e sembrava venuta fuori dal nulla. Faith infilò le chiavi nella serratura lasciando che Buffy entrasse per prima nella stanza. Le pareti erano ricoperte da foto che ritraevano tutti i suoi amici. L’ingresso lasciava percepire un forte odore di cibo ma Buffy rimase ugualmente sconvolta nel constatare che in cucina tutti erano a tavola:anche Dawn! ”Ciao Faith!Andata bene la ronda?”esclamò Willow felice di vedere l’amica. Anya che stava tagliando con cura la sua pizza trasalì nel vedere Buffy alle sue spalle”Hei,ma tu sei quella del negozio!Perché sei scappata via in quel modo?.”Faith si girò sospettosa e tagliente verso di lei”Allora:stamattina eri in negozio,stasera stavi quasi per farti divorare da Spike e dici di essere la cacciatrice.Non so proprio cosa pensare di te.”

Buffy era ormai stremata,sentì che quelle sarebbero state le ultime parole che sarebbe riuscita a pronunciare quel giorno. Lo sguardo era perso e la voce completamente roca,quasi rotta dal pianto”Dawn”,ci fu un breve silenzio,”Nemmeno tu mi riconosci?”. La ragazza era visibilmente imbarazzata,guardò come in cerca d’aiuto verso Faith”Sorellina chi è questa ragazza?”.

Buffy si appoggiò al muro.

Non sapeva quale strana forza le permettesse ancora di respirare,forse la disperazione.”Non sappiamo se possiamo fidarci di te ma mi sembri innocua e….soprattutto malconcia.”

La cacciatrice ebbe la forza di guardarsi controvoglia  nello specchio che le era di fronte e vide solo una ragazza sudicia e sconvolta. Non ebbe la forza di rispondere.”Vieni”le disse fredda Faith”C’è un piccolo stanzino di sopra se  vuoi puoi dormire lì,almeno potremo controllarti!”

 

Buffy salì come un automa le scale. Sembrava una punizione e si….forse lo era. Veniva punita per tutto ciò che aveva fatto. Per aver dimenticato Dawn e i suoi amici. Veniva punita per non essere stata piu’la cacciatrice da mesi ma soprattutto veniva punita per aver fatto dello sporco sesso con quel vampiro senza anima,amore,vita,respiro!Era solo colpa sua!Dovette appoggiarsi alla parete per riuscire a salire gli ultimi scalini. Sfinita,stanca,sporca……

”Spero che domani mattina riuscirai a trovare la ragione.”,le disse freddamente Faith senza guardarla.”Questi giochi non piacciono a nessuno!”Buffy sentì il suo sguardo inquisitorio quasi tagliarle l’anima. Faith continuò dalla porta”Lì comunque ci sono delle coperte e….”la cacciatrice sembrò ancora piu’indurita”Stà lontana da Spike:è un assassino e la prossima volta non berrà solo pochi sorsi”. La porta si chiuse lasciandola nel buio piu’immenso e totale. Un buio,un oscurità che la mangiava,la divorava fino a dentro.

”Tu appartieni alle tenebre”.

Pianse ininterrottamente tutta la notte.

 

 

La luce non riusciva ancora a scacciare la notte. Non aveva dormito un solo istante. Dal piano inferiore udì delle voci che avevano accompagnato il suo atroce dormiveglia durante gli ultimi minuti .Accostò un orecchio al freddo legno della porta…..Faith e…..LUI!Qualcosa….. le graffiò letteralmente l’anima!

 

3°CAPITOLO

Doveva essere mattino. Aveva sentito la voce di Dawn dal piano inferiore…quella sua inconfondibile risata. Non avrebbe potuto però esserne certa. Le scure e vecchie persiane della sua finestra non lasciavano penetrare alcun raggio solare rendendo l’oscurità artificiale della stanza completamente assoluta. Quella doveva essere la sua stanza. Aveva fatto lunghi viaggi tutta la notte e ora l’aveva capito. Quell’intera giornata aveva come unico scopo portarla in quell’atroce camera oscura. Quel luogo che sarebbe stato tagliato,graffiato per sempre dalle sue grida silenziose. Strinse la coperta trà le dita cercando di mettere a tacere quegli strazianti pensieri con la speranza di trovare nella sua mente ferita un po’ di luce. Forse tutto si sarebbe sistemato….Infondo era accaduto anche qualche mese prima di perdere la memoria a causa di un incantesimo di Will e forse…..no!Quest’indelebile tortura non poteva essere un incantesimo. Nulla aveva a che fare con una banale perdita della memoria. Semplicemente lei non esisteva,tutta la vita aveva continuato inesorabilmente a girare col semplice fatto che lei non esistesse o meglio ancora…..la sua vita non le apparteneva piu’.La mora dagli occhi scuri, fredda e sicura l’aveva completamente derubata di tutto,le aveva totalmente strappato ogni flebile ricordo di vita,perché se nessuno ricordava allora nulla era stato!Strinse le mani sudate attorno alle tempie come per  darsi un po’ di pace,come per mettere a tacere l’orrore che pian paino si faceva strada nei suoi pensieri. Qualcuno bussò. Buffy si precipitò alla porta. Forse avevano ricordato!

Il sorriso di Will le lasciò una luce nell’anima per qualche altro breve istante”Scusa,forse dormivi ancora. Buffy giusto?”,la cacciatrice non trovò nemmeno la forza di allungare la mano verso la strega che la ritrasse velocemente.”Volevo solo dirti che nessuno resterà in casa per qualche ora ma io ho insistito per farti riposare ancora un po’….forse non hai un posto dove stare?”,Buffy si appoggiò alla porta senza rispondere.”In ogni caso ho pensato che tu volessi lavarti e….questi sono alcuni vestiti:spero siano della tua taglia. A dopo”. Willow scese velocemente le scale turbata dalle mancate risposte della cacciatrice e forse già pentita di essersi mostrata così buona.

Buffy richiuse la porta e dovette appoggiarsi al letto per evitare di accasciarsi a terra. Terribile!Non riusciva a  trovare un'altra parola per descrivere questo incubo. Ancora una volta come il giorno prima sentì il viso e il collo completamente impregnati di sudore e lanciò via la maglietta con una ferocia inumana. Si diresse a grandi passi verso la finestra e la spalancò furiosa,avrebbe voluto urlare,gridare come una disperata,prendere a calci il mondo e invece…..piangeva!Grandi gocce d’acqua salata le riempivano le guance pallide e inutile fu cercare di frenare l’istinto di portarsi le mani al viso e accasciarsi sul pavimento. Strinse il suo corpo tra le braccia come faceva da bambina e cercò di reprimere i singhiozzi. Si accorse aprendo gli occhi di indossare ancora i vestiti del giorno dopo e di essere piu’sporca che mai. Uscì dalla stanza guardandosi attorno,cercando di catturare ogni minimo particolare mentre con gesti duri cancellava le continue lacrime che le solcavano il viso e non sembravano intenzionate a fermarsi.

 

Il sole batteva forte e cocente ma lo sfogo delle ore precedenti sembrava averle fatto ritornare un po’ di forza .Aveva abolito ogni tipo di pensiero.,Qualsiasi cosa formulasse la sua mente, il risultato era un instancabile angoscia che le percorreva l’anima e così si era ripromessa di agire senza riflettere  o meglio…..si sentiva vuota,completamente  svuotata. Le sue ultime e flebili speranze l’avevano indirizzata verso il Magic-box ma soprattutto verso il signor Giles che doveva trovarsi ancora in Inghilterra,forse,forse….una piccola luce si accese in quel buio.

 

Il campanello all’entrata fece il solito rumore di sempre e Buffy trovò piacevole constatare che almeno questo non fosse cambiato. Anya era intenta a fare conti dietro al suo bancone e Xander leggeva una rivista seduto al tavolo di fronte :entrambi la salutarono con un fugace cenno della mano e uno sguardo imbarazzato. Faith che era nascosta dietro uno scaffale le si parò davanti spostandosi dal viso  i capelli scuri”Vedo che ti sei svegliata e ti sei anche data una ripulita”.Buffy non riuscì a fare a meno di intravedere l’ astio della nuova cacciatrice”Forse la bella addormentata nel bosco vuole dirci se ha ritrovato la strada di casa o magari….”gli occhi scuri la scrutarono fino infondo e la voce si fece piu’bassa”Ringraziarci!”.

Buffy guardò spaesata attorno a sé come faceva da bambina quando si trovava in difficoltà ma niente!Nessuno ora poteva anche solo sorriderle! ”Scusa, forse ti sembrerò scortese o meglio ancora pazza ma tu non capisci quello che stà accadendo”le rispose titubante. Faith si allontanò lasciando trapelare la rabbia che le suscitava la ragazza”Si,certo tu sei la cacciatrice!”. Buffy si fece risoluta e i suoi occhi verdi diventarono impercettibilmente piu’scuri”Esatto.” “Cacciatrice o no sarebbe meglio presentarci.”La voce di Xander le affievolì quella pesante tortura inflitta alla sua mente. Il tono,la sua voce calda e rassicurante era sempre la stessa e si accorse che questo valeva anche per Willow che concordò con l’amico sbucando da uno scaffale polveroso visibilmente contenta che ciò che le era parso così imbarazzante qualche ore prima ,ora le si stesse avvicinando a piccoli passi. Buffy si ripromise che per tutto il tempo avrebbe ascoltato solo il suono della voce dei suoi amici. Non le sarebbe importato se le avessero chiesto il suo nome,chi fosse,da dove venisse,se l’avessero insultato o maltrattata lei avrebbe ascoltato la loro voce,il suo suono e si sarebbe sentita a casa. Anya senza alzare lo sguardo dai suoi soldi si limitò a gridare il suo nome e Buffy tra la paura e lo sconcerto pronunciò silenziosa il suo. Faith aveva attraversato a lunghi passi l’intera stanza. La luce del risentimento era piu’che accesa nei suoi occhi….perché la odiava tanto?Buffy si ritrovò a specchiarsi nei suoi occhi e dovette volgere lo sguardo quasi senza forze. Quella cacciatrice scura e risoluta era il suo opposto e Dawn non poteva essere sua. Buffy cercò di farsi coraggio sperando che almeno quella domanda potesse avere una piacevole risposta,sospirò tra sé e sé”Conoscete il signor Giles?”. Faith era piu’beffarda che mai”E chi sarebbe questo?Un tuo amico?”. Buffy balbettò sconcertata”Tu non hai un osservatore?Cioè…lui non è il tuo osservatore?”. Faith rise isterica”Mi dispiace carina. Il mio osservatore è morto e sicuramente non era nessun signor Giles o come diavolo si chiama!”

“Non esiste”. Inorridita,sconvolta…senza parole,respiro. La sua casa in vendita,la perdita di memoria di tutti,il fatto che lei non esistesse e ora  anche il suo eterno punto di riferimento,Giles che solo ,dopo la morte di sua madre era rimasto a proteggerla se pur da lontano. Tutto le stavo rotolando via,correva lontano,veloce quasi irraggiungibile….e quel cartello….lui….l’odore di vernice. Si voltò di scatto:Dawn! I lunghi capelli della ragazza le cadevano morbidi sulle spalle,indossava quella camicetta che aveva sempre adorato. Ebbe l’impulso irrefrenabile di stringerla a sé ma…i suoi occhi!Così freddi,scostanti,lontani…..era un estranea,per lei era un estranea!Corse via sperando di non doversi mai fermare!

 

Il sole era lentamente scomparso. Mille persone erano passate davanti ai suoi occhi….mille bambini avevano stretto contenti le mani delle loro mamme e mille ragazzi si erano baciati,qualcuno aveva litigato,qualcuno…qualcuno….sperò con tutta sé stessa di non doversi mai alzare da quella panchina. Sperò con tutta sé stessa che la sua vita si bloccasse lì,in quel punto morto. Morto….morto ….per sempre….forse.

Sentì la sua presenza alle sue spalle,il suo forte odore di tabacco e alcol ”Se ti chiedessi di uccidermi?”.

Un sorriso si pronunciò sulle labbra diaboliche del vampiro.

 

Fine prima parte

 

CAPITOL 3.2

I suoi occhi freddi profondi,ignoti d’azzurro luccicarono divertiti. La ragazzina spaesata e coraggiosa che aveva quasi dissanguato la sera prima gli dava le spalle,i suoi capelli biondi e morbidi risplendevano alla luce della luna,ebbe l’istinto di accarezzarli……

Quanto avrebbe voluto affondare i suoi denti in quella carne bianca fino all’ultimo,fino alla fine,fino a lasciare di lei solo un corpo vuoto. Ora non lo era,”Povero passerotto”,lei si sentiva svuotata ma lui la sentiva….così carica di emozioni,addirittura capace di percepirlo,di percepire lui,una creatura della notte. Si sarebbe sicuramente divertito parecchio con lei. Si sarebbe concessa volentieri e lui l’avrebbe trascinata in quell’abisso di oscurità facendoglielo assaporare giusto in tempo,nell’ultimo indelebile istante.

Si,lei bramava la morte almeno quanto lui desiderava il suo sangue.

“L’avevo detto che quello di ieri era un tentativo di farla finita…”sorrise il vampiro senza muoversi dalla sua posizione. Buffy aveva gli occhi fissi nel vuoto,fermi,immobili,di uno smeraldo infinito”Nessuno sa chi sono,nulla esiste piu’….o forse tutto….nulla mi appartiene…”. Spike estrasse una sigaretta dal suo pacchetto e assunse un espressione ancora piu’divertita”Povero passerotto,nessuno sa chi è!”. Buffy si voltò di scatto. Il vampiro ossigenato in piedi,nella luce della luna ,i suoi occhi fissi,completamente immersi nei suoi,senza alcun intenzione di distoglierli. Lui che le leggeva l’anima,che le entrava dentro,nelle sue parti piu’chiuse,nascoste, che ora come non mai le graffiava l’anima”Vattene Spike”.

 Il vampiro si spostò portandosi di fronte a lei che era ancora seduta”Hei,non avevi detto che volevi morire!”,il suo sguardo gelido e indifferente. Buffy lo fissò senza riuscire ad emettere una sola parola,quasi ipnotizzata da lui.”Dimmi passerotto come fai a conoscermi e soprattutto perché non hai paura di me?”le disse avvicinandosi,la voce piu’bassa e calda. Buffy distolse lo sguardo”Nessuno dopo avermi visto col mio volto da caccia mi si è piu’anche solo avvicinato….tu invece….”era seduto accanto a lei”Forse brami davvero la morte”le sussurrò nell’orecchio scostandole i capelli. Buffy trasalì a quel contatto,le sue mani gelide le fecero sentire brividi sulla schiene ma soprattutto….le mancavano!Le mancavano piu’di ogni altra cosa!Ebbe l’impulso di girare il viso verso il suo!Vicini,ora,le labbra a pochi millimetri le une dall’altre. Gli occhi di Buffy erano già socchiusi. Desiderava le sue mani,il suo corpo,sentirlo dentro di sé e ricevere solo da lui la pace ,ma ora….piu’ di tutto…voleva la sua bocca. Assaporò con la mente quel bacio e i suoi occhi si chiusero completamente”Si,passerotto”il respiro di lui le sfiorava le labbra”Non mi temi,non temi le tenebre….”,la sua voce era calda e sicura,”Tu mi vuoi”. Spike attese….pochi istanti…. prima di percepire la sua voce roca ”Si”.

Buffy socchiuse le labbra,sentì le lacrime pungergli gli occhi per il desiderio,per la voglia di lui,anche solo di guardarlo,di toccarlo. Spike la osservò qualche altro istante”Povero passerotto”. Con calma e sicurezza le spostò i capelli dal collo lasciando comunque Buffy in quello stato di trans. Le dita fredde tracciarono sulla sua pelle  piccoli cerchi,lì dove il sangue era piu’caldo e poi freddo e distaccato posò la sua lingua umida nell’ incavo del collo. Buffy non potè fare a meno di emettere un piccolo gemito di piacere. Lo desiderava,avrebbe voluto urlarglielo,stringerlo forte al suo corpo nudo. Tutto era cambiato ma Spike….lui era la sua costante…lui….la loro unione sempre così bramata….un grido di dolore squartò il silenzio della notte!

I denti del vampiro erano entrati affilati e violenti nella sua carne e….spalancò gli occhi e vide le sue mani fredde stringerla indifferente…..

Avrebbe dato qualsiasi cosa per rivederlo lì,fermo nel suo giardino con quell’ espressione sorpresa,avrebbe dato sé stessa per rivederlo anche solo un istante seduto accanto a lei,sarebbe anche morta lì,ora, per sentire ancora una volta quella mano che viveva solo di lei,del semplice fatto che esistesse sulla sua spalla. Grandi lacrime le solcavano il volto,dolorose,taglienti. Il vampiro biondo che tanto aveva detto di amarla,Spike che aveva sentito dentro di lei puro,vero,completamente inebriato da lei….completamente…..

Un’atroce certezza le dilaniò il cuore!

Afferrò la fredda mano del vampiro che era ancora su di lei mentre il suo volto da caccia era immerso nel suo sangue,la portò tremante verso il suo viso sconvolto dalle lacrime,la strinse,piu’forte che mai. Lui…….non esistevano parole,qualcosa di troppo vero e reale si stava facendo strada nel suo cuore,qualcosa di troppo sconvolgente,un’eterna,indelebile certezza,una verità che forse da sempre aveva saputo ma che aveva combattuto,soffocato come qualcosa di troppo perverso da confessare….boccheggiò senza riuscire a parlare,la mano del vampiro completamente bagnata dalle sue lacrime….Spike…. di colpo si staccò da lei!

 

CAPITOLO 4°

Adorava svegliarsi quando il sole filtrando dalle finestre si posava ai piedi del letto illuminandone le coperte. Il calore che quella luce procurava le scaldava le gambe sepolte dalle lenzuola e l’odore di caffè si espandeva per tutta la stanza.

Riusciva a udire se pur lontane le voci dei suoi genitori:risate,parole bisbigliate,frasi a volte senza senso al quale lei cercava di dare un significato. E se per caso le sembrava di udire il suo nome in quelle parole sconnesse,magari in un bisbiglio,in un gesto quasi segreto,allora sgattaiolava fuori dal letto e con i piedi scalzi per non fare rumore si appoggiava alla porta per origliare.

Un giorno poi,avevano cominciato a litigare.

 

 

Il cemento freddo e umido le aveva lasciato piccoli graffi color porpora sulle mani sporche. L’acqua della leggera e flebile pioggia che si era silenziosamente fatta spazio sulla città si era mischiata alle sue lacrime. Gocce salate,forti,irrefrenabili,che scavavano dentro,fino infondo. Possibile che lui, così forte e senza scrupoli,così atrocemente fisico in tutto,così crudo e senza ritegno. Lui ,al quale il suo corpo si era unito senza freni,senza alcuna inibizione in un vortice di puro erotismo, trattandolo come se fosse niente . Lui ,che aveva assaporato fino alla fine in quelle notti con la scottante certezza che scomparisse come la luna alle prime luci dell’alba. Lui,sul quale aveva vomitato addosso tutto il suo disprezzo,mentre il suo cuore gridava,graffiava,bramava di essere ascoltato.

E ora la verità.

Quell’atroce,inesorabile  verità,quell’emozione così forte intensa,assoluta….che pretendeva di essere ascoltata,vissuta. Grandi lacrime continuavano a scorrerle sul viso. Rabbia,pura rabbia!

Riusciva a  vedere il suo corpo riflesso nello specchio di casa. I suoi morbidi capelli biondi appoggiarsi alla sua figura snella,i suoi occhi smeraldo fissarsi…..si odiava!Si odiava profondamente. Odiava quei capelli che aveva tagliato come per mettere a tacere l’atroce grido che si faceva spazio dentro di sé!Odiava quel suo corpo, al quale aveva dato tutta la colpa,al quale aveva attribuito ogni impulso,ogni desiderio,ogni pensiero verso il vampiro biondo. Odiava i suoi occhi che l’avevano scrutato,odiato,beffeggiato,tradito in ogni dove. Odiava quegli occhi che non erano stati capaci di vedere quanta eterna bellezza ci fosse dietro quel volto,quegli occhi che non erano stati capaci mai di reggere il confronto,che si erano sempre abbassati a ogni domanda insistente che avevano sempre sfidato in ogni parola,che avevano sempre ferito indissolubilmente.

Ma soprattutto,sopra ogni cosa,odiava sé stessa. Lei che aveva sepolto,affogato ogni emozione. Che si era morsa le labbra ogni qual volta il suo cuore avrebbe voluto gridare,lei che aveva stretto la sua anima in una morsa senza ossigeno,respiro con l’agghiacciante paura ……..con lo scottante terrore di amarlo,di amarlo terribilmente.

Piccoli rivoli di sangue scorrevano sulle sue mani bianche e indolenzite. Un’ ombra si avvicinò sull’asfalto bagnato.

Willow le era di fronte.

Buffy rimase a terra,cercò nervosamente,con gesti veloci, di cancellare le lacrime.

La strega era  in silenzio.

Si alzò barcollando e cercò impacciatamene di non incontrare lo sguardo dell’amica.”Cosa ti è successo?”,la voce di Willow visibilmente preoccupata. Buffy alzò lo sguardo. La sua amica,lì, davanti a lei e non poteva nemmeno stringerla!

Non avrebbe potuto nemmeno confessarle tra le lacrime quanto fosse stata stupida,non avrebbe potuto nemmeno ascoltare i suoi saccenti rimproveri,i suoi”te l’avevo detto”,non avrebbe potuto vederla ridere incredula,non l’avrebbe potuta vedere arrossire ad ogni particolare piccante e diventare risoluta,sconvolta,sconcertata,delusa quando avrebbe capito di chi  si trattasse.

La pioggia era diventata piu’fitta procurando battendo sull’asfalto quel malinconico tintinnio,rimasero in silenzio poi….un tuono squartò il cielo e….Buffy si aggrappò ansimante,in lacrime,senza ritegno,imbarazzo alla ragazza dai capelli rossi che le era davanti. Non le importava se non sapesse nemmeno chi fosse,non le importava se forse non ricordava quella volta che rivolgendole la parola ,lei aveva creduto che le servisse solo un aiuto a scuola,non le importava se ora non ricordava tutte le notti che avevano passate sveglie a parlare,se non ricordava che anche lei era a conoscenza dell’imbarazzante ballo di Snoopy di Xander.Lei era la sua migliore amica e questo comportava essere lì,adesso,sotto la pioggia a piangere.

Willow le accarezzò dolcemente i capelli,era piu’preoccupata di quello che dava a vedere, aprì silenziosamente il grosso ombrello rosso che aveva con sé. Buffy si strinse ulteriormente a lei e cominciò a singhiozzare.”Su ,non piangere Buffy,vedrai che andrà tutto bene. Sono sicura che Faith riuscirà ad aiutarti”. Buffy strinse i pugni. Ancora una volta,ascoltò solo il suono della sua voce.

 

La casa nascosta dall’edera era ancora illuminata. La cacciatrice era rimasta chiusa in un assurdo silenzio. Non riusciva piu’ a trovare logica,verità,realtà in quelle agghiaccianti ore. Aveva sperato con tutta sé stessa di risvegliarsi nella sua stanza, eppure l’incubo non sembrava avere nessuna intenzione di terminare. Ogni scena,personaggio,ogni atto diventava sempre piu’profondo e scottante. Le strade erano ormai completamente bagnate dalla pioggia che era terminata solo da pochi minuti….o tanti….nemmeno il tempo forse era reale. Spinse indietro con inesorabile crudeltà le ennesime lacrime.

 

Faith le aprì la porta. Gli occhi scuri della ragazza sereni su Willow si spostarono violentemente sulla ragazza bionda.”L’ho trovata ai giardinetti. Era sotto la pioggia e…..”,Faith che non aveva accennato alcun gesto di invito interruppe l’amica sarcastica”Evidentemente non riesce a stare lontana dai guai!”. Willow incurante,con un gesto veloce spalancò la porta,ora era seria”Faith!”,la voce diventò impercettibilmente piu’bassa”E’disperata!Dobbiamo aiutarla.”. La nuova cacciatrice posò uno sguardo inquisitore,senza alcun cristallo di comprensione,tenerezza…..pietà…..”Chiudete la porta. Stasera si gela”.

Buffy si sistemò su una sedia che era vicino al tavolo,notando che la cucina era vuota.”Allora biondina,siamo seri,come pensi che potrei aiutarti se ti ostini a fare la matta”,la voce di Faith impregnata di sarcasmo.”Non sono matta”,Buffy era al limite,tanto che le ultime parole le uscirono piu’alterate di quanto volesse. Respirò a fondo cercando di trovare dentro di sé,nei meandri piu’ nascosti,le ultime,inesorabili,forze.

”Io ero la cacciatrice. Mi chiamo Buffy Summers. Willow e Xander sono i miei due migliori amici dai tempi del liceo e Dawn…..”,Faith involontariamente trattenne il fiato.

”Dawn è mia sorella!”. La nuova cacciatrice battè con forza i pugni sul tavolo”Smettila!”,la voce diventò quasi supplichevole”Willow ti prego portala lontana dalla mia vista!”. Buffy scattò violentemente in piedi”Non sono pazza!Dovete ascoltarmi!So cose che nessuno può sapere ,io c’ero…..”,la voce roca e sfibrata,gli occhi di uno smeraldo infinito,”Io mi sporco le mani di sangue da quando avevo sedici anni,vi ho sempre difeso,tutti……io sono morta per Dawn….per salvarla….sono tornata”,la voce era ormai completamente rotta dalle lacrime,”E Spike….lui mi aiuta,dice che mi ama ma……”,il viso del vampiro si impresse a fuoco,forte e terribile nella sua mente,le sue mani fredde e indifferenti….quel forte odore di vernice.

Dovette sedersi per evitare di accasciarsi sul pavimento.

Willow le era corsa vicina,le tamponò con una mano la fronte sudata,questa volta la sua voce era forte e determinata”Faith ,non so chi sia questa ragazza ma non possiamo non aiutarla. Potrebbe venire da qualche dimensione parallela o magari le hanno fatto qualche incantesimo. In ogni caso non penso che si stia inventando tutto”. La nuova cacciatrice senza rendersene conto si era appoggiata al tavolo accanto e aveva la fronte impregnata di goccioline di freddo sudore ”E’tardi. Per stasera sarà meglio riposare”,Willow era già pronta per ribattere ma Faith incurante continuò”Domani cominceremo le ricerche.”.

Buffy sentì che una piccola,flebile luce si stesse silenziosamente accendendo in quell’incubo.

”Vieni. Ti accompagno di sopra”. Willow rimase in cucina mentre le due ragazze salivano al piano di sopra. Faith non aveva alcuna intenzione di dire alcuna parola a quella ragazzina che pretendeva di impadronirsi della sua vita,che urlava di esserne la proprietaria.”Lo so che questa situazione ti fa star male”,Buffy era timida e timorosa,”Pensa se tutto questo ti fosse portato via.”, Faith rabbrividì,Buffy continuò”A me è successo!”.

La nuova cacciatrice rimase in un assoluto silenzio,gli occhi fissi,chiusi nella sua impenetrabile barriera. Aprì piano la porta che portava nella camera dove aveva fatto dormire la ragazza la sera prima. Questa volta riuscì solo a pronunciare”Buonanotte.”.

Buffy di scatto bloccò la porta che la cacciatrice stava, senza ascoltare la sua risposta, per chiudere. Un dolore la attanagliava fino a dentro,scavava lento e profondo da ore interminabili”Cosa c’è tra te e Spike?”,la cacciatrice bruna indietreggiò turbata,”Ma cosa diavolo dici?”,”Lo sai!”. Faith rispose nonostante le stesse per urlare in faccia di farsi gli affari suoi”Cosa ci dovrebbe essere?Lui mi aiuta in cambio di denaro”,la voce era rauca e turbata.

Buffy  sentì quella mano forte e decisa lasciare per un istante la presa. Forse stanotte avrebbe potuto respirare.

 

Continuava a rigirarsi nel letto. Era passato poco tempo….o forse tanto. Le coperte le davano prurito e continuavano ad attorcigliarsi al suo corpo. I cuscini troppo grossi e gonfi le facevano dolere il collo. Si girò sulla schiena fissando il soffitto. L’incubo forse stava lasciando la presa……forse….Si alzò silenziosamente avvicinandosi  alla finestra illuminata. Qualcuno aveva lasciato la luce accesa sul portico. Le due figure che con difficoltà si misero a fuoco nei suoi occhi le strapparono un gemito. La ragazza bruna sorrideva sarcastica al vampiro biondo dagli occhi infiniti che fumava divertito una sigaretta. Un grido agghiacciante,che implorava ,urlava,graffiava tagliava,giu’,profondo,fino alla fine le morì in gola”Ti prego,amami”.

CAPITOLO 4.2

 Buffy si era appoggiata sul letto. Aveva dovuto tirarsi su le coperte,mille brividi le attraversavano il corpo spingendola verso quell’immagine. Si era allontanata velocemente da quella finestra come per cancellare con violenza l’ultima immagine che la sua mente ferita aveva elaborato. Strinse con forza gli occhi sperando con tutta sé stessa di ritrovarsi nel suo letto,sotto le sue coperte,il piu’lontano possibile da lì,da Spike,da loro. Un irresistibile,senza alcun senso,voglia di farsi del male la spinse ancora una volta vicino al piccolo vetro illuminato. Graffiò senza rendersene conto la superficie trasparente con le unghie in un gesto nervoso. Possibile che lui,il solo vederlo,il solo pensare a ciò che poche ore prima le aveva fatto le procurasse un tale dolore. No,non era esatto. Questo non era un dolore. Questo era un bruciore,un bruciore di una ferita viva,aperta che scavava nella sua impotenza!Nulla,niente,cosa poteva fare?Come poteva pretendere che lui ricordasse!

Le due figure si separarono,la porta al piano inferiore si chiuse silenziosamente!Infilò velocemente i jeans e aspetto solo pochi istanti prima di sentire la chiave della porta di Faith che veniva chiusa con due giri veloci. Scese cercando di fare meno rumore possibile mentre il cuore le saliva letteralmente in gola. Da quando aveva cominciato a batterle così forte e soprattutto perché?Per quale maledetto motivo si trovava a rincorrere quel vampiro che poche ore prima la stava per dissanguare completamente!Il respiro diventò piu’affannato mentre svoltava l’angola nel quale l’aveva visto scomparire e le sue scarpe ,pulite pochi attimi prima di mettersi al letto ,si erano completamente ricoperte di fango. Vuota!La stradina buia e  umida era completamente deserta. Qualcuno era sicuramente passato da poco di lì perché percepiva forte e chiaro l’odore di fumo, ma nulla lo lasciava credere con certezza. La strada era lunga e buia e lui non era certamente tanto veloce da scomparire in quel modo!Respirò a fondo!Un sospiro di sollievo!Cosa gli avrebbe detto infondo!Perché diavolo l’aveva seguito!Si portò i capelli dietro alle orecchie che avevano aderito alla pelle sudata e si voltò per tornare indietro. Lui!

Il vampiro biondo a pochi centimetri da lei. Buffy indietreggiò rendendosi conto di quanto fosse stata stupida!Ora che le era davanti riusciva a percepire lo stesso terrore che aveva procurato in lei stringendola freddo e indifferente in quella morsa d’acciaio! Il vampiro biondo accorciò le distanza,questa volta non sorrideva affatto. Sibilò a denti stretti”Ti sei persa cappucetto ?”. Buffy si trovò ancora una volta ad allontanarsi dalla sua figura. Pensò a quale plausibile scusa trovare. Ma quando aveva cominciato a fare così caldo?  ”Che ci facevi con lei?”…………….NO!!!!!!!!

Ma che diavolo stava dicendo?Ebbe l’impulso irrefrenabile di correre in quella casa!Non le importava che non fosse la sua ,ora piu’di tutto voleva essere in quel letto,chiusa a chiave e sepolta dalle coperte!Il vampiro biondo rise di gusto!”Tu devi essere davvero matta!Ma cosa diavolo vuoi da me?”,il tono divenne piu’basso e Spike si avvicinò ulteriormente”Prima mi implori di lasciarti andare e poi mi corri dietro”. I pensieri di Buffy volarono vorticosamente a quell’ultima frase. Ci aveva messo l’anima in quelle parole,ogni barriera era stata distrutta e ora lui freddo,gelido e indifferente ne stava calpestando con forza gli ultimi residui.”Faith mi ha detto della storia che vai raccontando!Ci sono anche io in questa bella fiaba?” .Lo spazio tra i due fu ancora diminuito ma questa volta Buffy non potè indietreggiare,il freddo muro alle sue spalle le impediva ogni movimento. Spike appoggiò un mano su di esso per impedirle anche solo di voltarsi .Il suo odore le salì fino al cervello e ebbe l’impulso irrefrenabile di respirarlo a fondo. Spike portò le sue labbra a pochi centimetri da lei”Allora?Ci sono anche io?”  .Buffy socchiuse gli occhi e annuì. Avrebbe voluto urlare,fuggire il piu’lontano possibile da lui ,ma era completamente paralizzata,qualsiasi movimento la portava verso quel viso,verso quelle lebbra,verso lui .Lui assoluto,ora ,in tutto. Spike le sussurrò piano”E che ruolo ho?”. Buffy sgranò gli occhi,i suoi stessi pensieri la fecero inorridire!Chi,cosa la faceva parlare?Chi le faceva ideare quella menzogna con la quale sarebbe stato piu’facile convivere?Lo fissò dritto negli occhi,fino infondo,in quell’oceano di amarezza dove avrebbe voluto affogare senza limiti e riserve. Respirò a fondo e senza rendersene conto,mentre piccole e dolorose gocce salate le rigavano il volto si trovò a sussurrare con voce roca e sfibrata”Noi ci amiano e….”,il vampiro rise sarcastico”Ne avevo il sospetto passerotto!”. Buffy socchiuse gli occhi. L’anima,il cuore,l’emozione quella vera profonda reale era stata spudoratamente rivelata al vampiro  ora senza sentimenti emozioni,ricordi. Era rimasta nascosta,intrappolata mentre lui bramava solo di ascoltarla e ora che di lui era rimasto solo il gelo della morte, lei l’aveva liberata come se lo fosse stata da sempre.

Improvvisamente sentì il respiro mancarle. Ci vollero pochi secondi per rendersi conto che la mano del vampiro le stringeva il collo. Sembrava non usare nessun tipo di forza eppure quella presa le sembrava forte e dura come l’acciaio. Boccheggiò ansimante mentre le lacrime le inondavano il viso. Lui che ora era chiaro,totale……….ora………..non esisteva!

Quando i suoi occhi stavano definitivamente per chiudersi,ormai rassegnati al mostro senza scrupoli che sorrideva standole di fronte,che forse tutto e niente aveva del vampiro biondo,l’ossigeno tornò a fluire nei suoi polmoni. Aprì istintivamente la bocca per riprendere aria ma…..la sua bocca!

Spike audace e violento le aveva tappato le labbra con le sue. La cacciatrice rimase pietrificate nonostante quel contatto le fece bruciare la pelle. l vampiro la attirò violentemente a sé e insinuò con forza la lingua nella sua bocca. Buffy senza rendersene conto si aggrappò al suo collo e cominciò a rispondere con voracità al suo bacio. Gli era mancato senza ordini,confini,barriere. Gli era mancato totalmente,profondamente,dolorosamente. Affondò le mani nei suoi capelli e avvicinò il suo corpo a quello saldo e forte del vampiro mentre lui con la lingua le torturava le labbra. Lo assaporò in profondità sperando che non dovesse mai finire. Spike cominci a cercarle la pelle al di sotto della camicetta e quando finalmente sentì le sue mani su di lei,la sua pelle ora,come non mai per lei pura,impura,fredda e scottante,totale sulla sua, credette davvero di impazzire. Quando il bacio era arrivato al limite,sfociando nella vera a propria estasi, Spike di scattò si staccò da lei!

I suoi occhi la scrutarono,fino a dentro. La guardarono,sorpresi,spaesati sconvolti. Mente si allontanava veloce nella notte lasciandola ancora in quello stato Buffy si rese conto che piu’che sconvolto di lei lo fosse profondamente di sé stesso!

 

Fine quarto capitolo.

 

 

Premessa:il capitolo come specificato all’inizio della storia è vietato ai minori di 18 anni per la presenza di scene erotiche.

 

5°CAPITOLO

 

La luce che all’inizio sembrava impedirle il tanto bramato sonno, ora sembrava del tutto scomparsa,portando i suoi occhi a sforzarsi ne buio. Le sue pupille,completamente dilatate,continuavano a fissare l’oscurità che sola e impenetrabile creava da sola incubi senza fine. Aveva corso ansimante tornando verso la casa nascosta dall’edera, temendo terribilmente che qualcuno avesse potuto vedere,che qualcuno si fosse destato dal sonno,che qualcuno l’avesse cercata nel suo letto,l’avesse seguita in quella strada buia e ….l’avesse vista cedere,l’avesse vista amarlo in tutta sé stessa,in ogni gesto,movimento,respiro. Quella menzogna,sussurrata a voce bassa,gridata fino a dentro, senza rendersene conto le aveva  regalato un inaspettato sollievo. Se solo si fossero amati,se lei avesse lasciato libera quell’emozione così immensa e totale,quel sentimento mai assaporato, così forte e profondo. Lui,inumano,terribilmente mostruoso e senz’anima le aveva gridato di amarla senza ombre,barriere e confini, ma lei aveva corso via,lontano….l’aveva assaporato pienamente di notte ,per poi scomparire sconvolta di giorno. Lei,che non poteva amarlo,che non poteva nemmeno pensare di provare la minima emozione per il vampiro ossigenato,per il mostro incatenato da un chip tanto odiato, aveva corso a perdifiato,spedita,veloce ansimante, fin quando il respiro era stato rotto,fin quando le gambe le avevano ceduto,fin quando nonostante tutto,voltandosi senza ossigeno l’aveva visto a pochi centimetri da lei. Solo allora,dentro di sé,totale e travolgente si era fatta avanti,immensa e senza confini una certezza sconvolgente. Si era avvicinata, ma lui da sempre così vicino e presente era scomparso. Il vampiro biondo dagli occhi profondi che l’aveva amata oltre ogni limite si era trasformato .Di lui,ora,in quell’incubo senza fine era rimasto solo un mostro che viveva di sangue ma…..poche ore prima…o forse tante…aveva ceduto!Proprio come era successo su quella panchina una piccola goccia,se pur quasi inesistente d’anima era sembrata tornare in lui, lasciandolo sconquassato , sconvolto ,davanti ad un uomo che non conosceva o che forse semplicemente non ricordava. Entrambe le volte lei gli aveva mostrato il suo cuore e entrambe le volte lui,ad un passo da ucciderla,l’aveva lasciata andare.

Le sue false parole continuavano a correrle nella mente. Un bugia che ora piu’che mai avrebbe voluto fosse realtà…..”Ci amiamo”.

Era corsa via,forse non l’avrebbe nemmeno piu’rivisto,troppo sconvolto e spaesato,forse non sarebbe mai tornato lo stesso…forse!

Avvolse meglio la coperta intorno al suo corpo,improvvisamente faceva piu’freddo del solito,sperò ancora una volta di riuscire a dormire almeno qualche ora,domani sarebbe stata dura e….

”Ci amiamo?” LUI!

Si raddrizzò velocemente nel letto,coprendosi con la coperta e la sua mente rotolò vorticosamente in quel terrore,in quella emozione,la finestra ondeggiava per il vento.

Spike le era di fronte,avvolto nella sua giacca di pelle,la fissava inespressivo.

La luce era quasi del tutto assente, ma il suono della sua voce accompagnato da quella indelebile sagoma erano una certezza. Si chiese ansimante se fosse tornato per finire quello che ben due volte aveva cominciato. La persiana mossa dal vento si spalancò completamente permettendo ai raggi della luna di penetrare nella piccola stanza buia. Il viso del vampiro e i suoi vistosi capelli ossigenati furono man mano illuminati ,fino a renderlo quasi completamente visibile. Buffy indietreggiò nel letto,fino ad appoggiare le spalle allo schienale imbottito. Le coperte sembravano essere diventate improvvisamente gelide,boccheggiò senza riuscire ad emettere nemmeno un esile suono . Il vampiro quasi assente accorciò ulteriormente le distanze,ora la sua fredda giacca aderiva al bordo del letto. Continuò incurante della sua reazione,come se pronunciasse quella frase per la prima volta,il tono stavolta piu’caldo”Ci amiamo?”. Buffy impulsivamente,quasi trasportata da una forza sconosciuta,si avvicinò a lui allontanando le coperte. Ancora una volta la sua voce,ancora una volta piu’calda”Ci amiamo?”. Ora,a pochi centimetri da lui,quel desiderio,vero reale,la sua pelle bruciava,bramava solo di lui. Spike appoggiò una gamba sul letto portando le sue labbra quasi sulle sue,la voce ora rauca e sfibrata”Ci amiamo?”. Buffy gli sussurrò, ansimante ,sulle labbra,”Terribilmente”. Il vampiro di scatto la attirò a sé,insinuando violentemente la sua lingua nella bocca della cacciatrice. Buffy d’impulso si aggrappò a lui come se aspettasse,lui,quella pelle,quelle labbra,da sempre. Il vampiro cercò la sua pelle sotto la maglietta leggera e con un gesto quasi impercettibile le strappò via il reggiseno. Buffy gemette di piacere e nello stesso istante sperò che nessuno udisse quei rumori ripromettendosi,per quanto lucida fosse,di non emettere un solo suono. Il vampiro si staccò dalla sua bocca e alzandole la maglietta,ora sgualcita, cominciò a sfiorarle,fissandola negli occhi, con la lingua le estremità dei seni,mentre cercava violentemente,con le mani la sua femminilità.  La cacciatrice inclinò il suo corpo verso quello del vampiro e sentì il suo respiro diventare improvvisamente ansimante. Si aggrappò a lui,sollevandogli la camicia  e tracciò con le dita tremanti linee infinite sulla sua fredda e salda schiena. Il vampiro si distese su di lei e la fissò dritta,profonda negli occhi smeraldo. Le sue iridi ghiacciate sembravano diventate di un blu assoluto e Buffy per un attimo sembrò dimenticare ogni realtà,dimensione,verità. Il vampiro era tornato sul suo viso e la sua lingua cominciò a sfiorarle delicatamente il collo. La cacciatrice ancora una volta gemette di piacere e come per soffocare quel suono lo attirò completamente a sé. Spike comincio a muoversi tra le sue gambe,i suoi jeans cominciavano a dolergli in modo insopportabile. Si strofinò piano su di lei,cercando di mettere a tacere quel desiderio quasi disumano. Questa volta fu Buffy a alzare lo sguardo per guardarlo profondo,negli occhi. Lui,così assoluto,così tremendamente reale e quella certezza che ora piu’di ogni altra cosa urlava,gridava. Il suo viso contratto tremendamente dal desiderio , lui…..così totale! Spike improvvisamente si scostò da lei. I jeans continuavano a stringere in modo insopportabile,i pugni erano stretti al punto da sentire un dolore lancinante alle mani. Ancora una volta quello sguardo,ancora una volta quella sorpresa,ancora una volta quegli occhi sconvolti. Fissò la stanza,,come per capire se tutto ciò fosse reale,tremendamente ,terribilmente……non era lui. Indietreggiò per la prima volta come spaventato da quella ragazzina bionda,da quel passerotto che flebile e innocente lo rendeva quasi…..umano!

In un istante la stanza era vuota!Buffy si portò tremante le coperte sul corpo. Ancora una volta quel grido,quella preghiera,ancora una volta ,totalmente, lui!

CAPITOLO 5.3

Lui,così presente,così estremamente vero e reale,così immensamente totale in tutto,in qualsiasi tempo,luogo. Lui,così profondamente infinito,così tremendamente radicato in lei. Lui,totalmente lui, il solo a definire sé stessa. Il suo profumo attraversò il suo corpo per arrivare puro nella sua mente. Gli era mancato,gli era mancato immensamente o forse piu’semplicemente l’aveva desiderato da sempre. Tante notti erano passate in quelle braccia,tanto sesso c’era stato tra quei due corpi ma mai ,vero,reale,scottante,tremendamente sconvolgente era esistito quell’abbraccio.

Mai lei si era fatta stringere inerme,debole ,sconvolta da quelle braccia che sole in quell’universo, rappresentavano la pace. Forse non era un incubo. Lui come poteva esserlo?Lui per cui ora,adesso come non mai avrebbe donato la vita,l’intera esistenza,come non poteva essere il paradiso?

Buffy alzò gli occhi verso il vampiro biondo,le sue braccia la stringevano forte e i suoi occhi erano fissi nel vuoto. “Devo essermi persa qualcosa?”,la voce di Faith tremendamente irritata.

Gli altri ragazzi senza parole si erano avvicinati a lei. Spike si allontanò bruscamente da Buffy e il suo volto cambiò improvvisamente espressione,”Cacciatrice mi sbaglio o le cose dovrebbero girare al contrario:io mangio le ragazze e tu le salvi!”,inarcò un sopracciglio in tono strafottente.

Faith deglutì furiosa,ora piu’che mai l’avrebbe impalettato molto volentieri.”Sono d’accordo Spike.Tu le mangi, non le salvi!”,gli occhi della ragazza si spostarono su Buffy che osservava in silenzio la scena.”Hai ragione ma…”,il vampiro le si avvicinò,”Tu sei quasi patetica!”.

Gli occhi di Faith si accesero ulteriormente. Quella maledetta situazione,così estremamente favorevole le stava dannatamente scivolando da mano. La ragazza bruna accorciò le distanza fino a far arrivare il suo viso a pochi centimetri da quello del vampiro”Cosa vuoi dire?”,Spike sorrise glaciale”La ragazzina deve farti molta paura per sperare che un vampiro come quello la divori. Per quale motivo?”. Faith di scatto lo spinse con forza fino a farlo ritrovare completamente disteso nel fango. Spike che nei primi istanti sembrava essere pronto alla lotta rise di gusto”Hai paura che ti rubi il mestiere cacciatrice?”,Faith furiosa gli tirò un calcio nella schiena. Il vampiro si toccò dolorante senza eliminare quell’assurdo sorriso dalla faccia,”Hai paura che ti rubi la sorellina?”,questa volta il calcio fu di una forza assurda. Il vampiro steso sul terreno sputò sangue e si strinse dolorante,il sorriso ancora così maledettamente presente”O gli amici?”. La cacciatrice si mise su di lui e gli diede, quasi con gesti insicuri e isterici ,una serie di pugni. Spike fece ricadere la testa all’indietro,da un lato della sua bocca ora scendeva un rivolo di sangue. Avvicinò le labbra a quelle della cacciatrice,ora,a pochi centimetri”O forse hai paura che ti rubi qualcos’altro?”. Faith quasi come posseduta,senza un briciolo di ragione si scagliò con una violenza assurda sul suo viso lasciandolo stremato e ferito. In un gesto veloce la cacciatrice bruna estrasse un paletto e lo premette con forza all’altezza del suo cuore. Il vampiro sorrise dolorante e sicuro”Uccidimi!”,la cacciatrice lo premette con piu’forza,”Uccidimi!”. Faith era immobile. Spike così irritante,così crudo e diabolico che ora per la prima volta con quella ragazzina dal nome assurdo aveva dimostrato un tratto di umanità,così reale e oscuro,così sexy,così tremendamente vampiro. I suoi occhi erano fissi nei suoi. Perché le faceva così del male?

 Il vampiro di colpo l’aggredì capovolgendo la situazione. La sua mano,quella morsa d’acciaio da cui era impossibile scappare stringeva forte e decisa il collo della cacciatrice. Il suo sguardo era sicuro e rabbioso”Se vuoi far uccidere una ragazzina vorrei essere il primo a saperlo. Ci siamo capiti?”,Faith fu costretta ad annuire ora piu’che mai terrorizzata. La sua voce divenne beffarda,”Non umiliarti cacciatrice. Se anche ti fossi decisa a uccidermi non avresti potuto”. Le sue mani di colpo lasciarono la presa e Faith si raddrizzò tossendo in modo convulsivo. Buffy aveva assistito alla scena. Il suo cuore si era continuamente fermato per poi ricominciare a battere piu’forte di prima. Possibile che alla cacciatrice bruna appartenesse ,ora, anche quest’emozione per il vampiro?Possibile che ora il suo oggetto dei desideri fosse lei?Quella mano aveva stretto piu’forte e decisa. Mentre guardava il vampiro allontanarsi nel buio capì che quell’incubo per ora non avrebbe certamente mollato.

 

Willow l’aveva convinta. Incurante delle occhiatacce di Faith che umiliata e malconcia si era rialzata dal terreno umido, le aveva chiesto con tanta cura e gentilezza di stare da loro quella notte. La cacciatrice bruna non aveva osato parlare. Un gesto troppo estremo era stato fatto e ora non avrebbe certo potuto chiedere il perché di quell’abbraccio a quella ragazza che stava quasi per far eliminare!Buffy era rimasta in silenzio,troppo occupata a seguire quegli occhi scuri di cui tanto avrebbe voluto conoscere i segreti. Quegli occhi che forse come lei bramavano quel corpo,quella bocca,quelle mani,quella voce. O forse, chissà , come  lei li avevano avuti. In un lampo l’immagine delle loro labbra che si univano ,mentre i loro corpi si cercavano ,le lacerò l’anima procurandole la nausea. Quando era diventato così profondamente parte di lei?

Willow e Xander forse si stavano scusando perché vedeva i loro visi profondamente dispiaciuti,mentre parole senza alcun senso arrivavano confuse nella sua mente. Lei era altrove. Dovunque,ovunque fosse lui.

 

In cucina aveva intravisto Dawn. I suoi occhi vivevano ancora nella sua mente. Quando avrebbe potuto riabbracciarla senza che nessuno pensasse fosse pazza,senza gli occhi ostili di Faith su di loro?Stava male. Profondamente,un dolore inesorabile la divorava dentro. Il viso di Spike continuava a bruciare dentro come se da sempre fosse esistito in lei,come se con lei,indelebile,fosse nato .Le sue braccia l’avevano sconcertata,sorpresa senza ogni ritegno facendola respirare per la prima volta in quell’incubo senza fine. Eppure era lontano. Il suo sguardo perso e “La prossima volta che decidi di uccidere una ragazzina vorrei essere il primo a saperlo”……quelle parole che la confondevano. Non era Spike o forse non ancora. Si chiese quasi terrorizzata se davvero quei due nascondessero qualcosa. Nausea e questa volta piu’che mai terrore. Lei non esisteva e tutto era stato stravolto…..o forse nulla ma……se lui era cambiato:allora tutto era stato stravolto.

 

Dovette spingere con forza la porta della cripta,sporca e polverosa. Mai le era sembrata così pesante. Era sgusciata da quel letto in assoluto silenzio, ma soprattutto in assoluta mancanza di razionalità. Aveva corso ansimante per tutta la strada,impaurita sul terreno fangoso del cimitero. Non aveva pensato  a nulla,non poteva. Se l’avesse fatto sarebbe tornata indietro e avrebbe pianto per ore .E invece aveva corso in una cripta di cui non era certa nemmeno dell’esistenza,ansiosa terribilmente affamata di risposte ,di certezza che ora non esistevano e che forse in quell’incubo non potevano esistere. Terribilmente affamata di lui,di lui solo. Spike era saltato dalla poltrona. La vecchia e malconcia tv continuava  a far passare immagini ora senza senso. Buffy si appoggiò ansimante alla porta richiudendola alle sue spalle. In un istante indelebile fu nei suoi occhi.

 

CAPITOLO 5.4

Voci senza alcun senso emesse da quella scatola scura rompevano un silenzio scottante. La cripta,umida e polverosa era illuminata solo dalle flebili luci provenienti dalla tv. Perché era lì? Spike le era di fronte, i suoi occhi sconcertati e sorpresi .Persa,completamente annegata,immersa in quell’ oceano senza confini. Le sue labbra tremavano,“Perché mi hai salvata?”,la voce di Buffy titubante e insicura. Spike inclinò la testa da un lato sorridendo sarcastico”Passerotto,perché mi tormenti?”. La cacciatrice impaurita e timorosa,nella sua mente ancora quella morsa d’acciaio e quel bacio di fuoco,”Rispondimi!”,disse fingendo un briciolo di sicurezza. Il vampiro divenne serio,il suo sorriso beffardo scomparve,”Quando in giro c’è una bambolina che posso uccidere senza che questo maledetto chip mi logori il cervello voglio tenerla tutta per me.”,rispose toccandosi con forza le tempie. Il tono di Buffy divenne acceso e le distanze tra i due furono ulteriormente accorciate”Tu non vuoi uccidermi.”,la tv continuava a parlare. Spike le era addosso,i loro visi si sfioravano e le loro labbra erano quasi attaccate,il vampiro poteva sentire il suo caldo respiro sulla sua bocca. Inclinò la testa da un lato e sorridendo malizioso le parlò sfiorandole continuamente le labbra senza baciarla”Hai ragione ragazzina. Non voglio solo ucciderti.”,continuò a torturarla scostandosi continuamente da lei. Buffy era estasiata,gli occhi socchiusi”Prima voglio scoparti!”.

In un attimo le loro labbra si incollarono in un bacio stretto e convulsivo .La sua lingua cercò violenta e assetata quella di Buffy e le sue mani si insinuarono eccitate sotto la sua camicetta. Le sbottonò sicuro i bottoni che gli impedivano di continuare quell’estasi dei sensi. La sua carne era chiara e profumata. Quanto voleva baciarla….quanto avrebbe voluto affondare i suoi denti in quel paradiso!Buffy aveva avvolto le sue bracci attorno al suo collo e la sua bocca era ancora tremendamente incollata  a quella del vampiro. Spike con un gesto veloce le aveva tolto anche il reggiseno e ora i suoi seni rosati, premevano contro il suo petto coperto ancora dalla camicia. Non esisteva razionalità ,verità,realtà. Mai le sue parole erano state tanto crude e scottanti ,mai lei lo aveva desiderato così tanto prima che cominciasse quell’incubo….o forse si!

Spike la prese sicuro in braccio e la distese sulla tomba di cemento che divideva la cripta. I suoi occhi tremendamente nei suoi. La voleva,la desiderava,contro ogni ordine e ragione. Ma chi era quella maledetta ragazzina?Chi era quel passerotto impaurito che gli faceva perdere ogni ombra di mostruosità e di ragione?

Buffy gli tolse la camicia e finalmente i suoi seni potettero premere sul torace forte e duro del vampiro. Lui le passò con voracità la lingua sul collo soffermandosi nell’incavo dove il sangue pulsava piu’forte. Voleva morderla,voleva morderla senza ogni tipo di freno eppure…..c’era qualcosa.

Buffy senza accorgersene lo premette con piu’forza sulla sua pelle come per intimarglielo….voleva essere morsa,voleva sentirlo dentro di sé…..in qualsiasi modo….dovette usare tutta la sua forza per non urlarglielo.

Il vampiro recuperando ciò che restava della sua ragione fece scendere la sua lingua fino all’estremità rosate dei seni che torturò vorace,le sue mani si insinuarono sicure al di sotto dei suoi jeans e con mani esperte e affamate cercò la sua femminilità . Buffy gemette di piacere e fu costretta a stendersi su quel freddo cemento che ora quasi non percepiva.

Il vampiro in un gesto veloce le tolse i pantaloni e passò la sua lingua sui suoi slip inumidendoli. La cacciatrice inarcò la schiena e lui eliminando anche quella sottile barriera le regalò un’estasi mai provata. La sua lingua si insinuò nella sua zona piu’intima,spingendo piu’in profondità che potesse per poi passare piu’volte su tutta la sua morbida superficie. Buffy senza rendersene conto lo spinse con le sue mani piu’all’interno e quando lui velocizzò il movimento le sue grida di piacere squartarono quasi il silenzio.

I colori,il tempo,il luogo,tutto era diventato terribilmente sfumato. Ora nulla esisteva,ora la sua voglia era solo e totalmente,per sempre di lui.

Il vampiro si scostò da lei e si liberò dai pantaloni che ora come non mai gli dolevano maledettamente. Mai aveva desiderato così totalmente qualcuno,mai era stato così forte il desiderio di essere in lei. Con un colpo forte e deciso la penetrò e Buffy gemette senza ogni freno e ritegno, aggrappandosi a lui.

Lo amava,lo amava senza ogni confine barriera,tempo e  realtà. Lo amava immensamente,infinitamente,totalmente. Lo amava da sempre e soprattutto lo avrebbe amato per sempre,ne era sicura. Dolore per una verità che la sconvolgeva ogni oltre limite,piacere per una sensazione che solo e sempre lui avrebbe potuto donargli. Ovunque fosse,dovunque fosse,qualsiasi maledetto incubo li dividesse.

Nella sua mente ancora quella preghiera”Amami”. La sua anima lo chiedeva,pregava,urlava,bramava,di essere amata dal vampiro biondo. Le spinte da lente e decise cominciarono ad essere veloci e quasi irrazionali. Sentì il suo respiro diventare terribilmente affannato e i suoi occhi ancora una volta furono totalmente nei suoi!Lui…..non esistevano parole!

 In un istante Buffy si aggrappò piu’ forte a quella schiena salda mentre un piacere massimo e senza limiti si impadroniva del suo corpo. Qualche secondo dopo Spike finalmente la raggiunse nello stesso gemito e si abbandonò stremato sul suo corpo nudo.

Si chiese confusa se qualcuno,qualsiasi essere vivente in quel mondo,in quella galassia potesse essere in quell’istante piu’felice e allo stesso tempo piu’tremendamente sconfitto. Lui aveva vinto.

Nella sua mente bruciavano ancora le parole che imbarazzato ma sicuro gli aveva continuamente urlato il vampiro biondo”Io ti amo”. Quando le avrebbe sentite ancora?Quando finalmente la sua anima ora scottata e ferita avrebbe trovato la pace…..quella pace che contro ogni senso solo lui rappresentava?Quando quella mano forte e decisa avrebbe lasciato la presa?

Spike respirava con difficoltà. Cosa stava accadendo?Qualcosa lo spaventava profondamente di quella ragazza,qualcosa lo avrebbe fatto correre lontano da lei,qualcosa lo spingeva a tirarla con sé in quell’oscurità,ad affondare deciso i suoi denti in quel sangue caldo. Ma qualcos’altro invece,ora,prima ,lo aveva trascinato con lei. Possibile……

Nudi…….entrambi inconsapevoli……la cacciatrice e il vampiro.

6°CAPITOLO

IL suo corpo solido e duro premeva forte sulla sua pelle. Riusciva a sentire i suoi muscoli tremendamente tesi appoggiarsi decisi sulle sue cosce e il suo torace premere con forza sui suoi seni. Sarebbe rimasta lì,in quella dimensione che andava oltre ogni ordine e natura per tutto il tempo che le sarebbe stato concesso dalla vita. Una voglia irrefrenabile di capire,di far luce,chiarezza su quelle rivelazioni che continuavano insistentemente a confonderla. Buffy fece scivolare con delicatezza la sua mano sulla sua schiena. Appena Spike riuscì a percepire quel contatto ,che se pur leggero, era tremendamente diverso dagli altri ,spalancò gli occhi intimandosi di resistere. Le mani della cacciatrice tracciarono ancora una volta una linea sulla sua pelle,i suoi gesti erano terribilmente diversi. Mai qualcuno lo aveva toccato in quel modo.

Attese qualche altro istante prima di sentire le sue mani corrergli fino ai capelli,soffermarsi sul collo teso,per poi ricadere dolci e delicate ,ancora una volta, sulla sua schiena. Gli occhi di Spike erano fissi nel vuoto,si ritrovò a sorprendersi delle sue stesse parole”Perché ti comporti così?”,sussurrò sconcertato. Buffy trasalì a quelle parole bloccando i suoi movimenti che riprese un istante dopo”Io mi sono sempre comportata così ma….tu non lo ricordi”,sussurrò imbarazzata mentre ciò che stava dicendo la turbava terribilmente.

Ancora bugie.

Il vampiro rimase in silenzio senza spostarsi da quel tocco,era evidente che quella risposta non gli era bastata.”Io sono la cacciatrice e tu sei un vampiro ma…..passiamo ogni notte l’uno tra le braccia dell’altra.”,Buffy rimase in silenzio per qualche istante,”Tu mi ami.”.

Spike si alzò di scatto dal suo corpo nudo come se qualcosa l’avesse improvvisamente ferito. La sua espressione era mutata,i suoi occhi terribilmente lontani. Buffy fece scendere il suo sguardo sorpreso sul suo corpo tremendamente privo di vestiti e quando i suoi occhi si soffermarono sulla sua nudità distolse lo sguardo arrossendo. Il vampiro sorrise in un modo quasi impressionante. La sua risata non nascondeva nessun tipo di sentimento tanto che Buffy si chiese se davvero di lui non fosse rimasto che un mostro.”Ragazzina non mi sembravi così imbarazzata mentre gemevi di piacere”. Buffy fece ritornare di colpo i suoi occhi in quelli del vampiro biondo. Il vampiro la fissò dritto,profondo ,senza alcun intenzione di distogliere il suo sguardo di ghiaccio. Il suo corpo era ancora tremendamente nudo e lui non sembrava intenzionato a coprirlo. Buffy fu costretta ancora una volta a guardare altrove e questa volta la risata del vampiro risuonò tra le pareti umide della cripta. ”Povero passerotto!”disse mentre recuperava i suoi jeans. I suoi occhi si posarono curiosi sul corpo nudo della cacciatrice e Buffy si sentì terribilmente sporca. Non era stata lei. Mai i suoi gesti i suoi pensieri erano stati così scottanti,mai erano stati così tremendamente…….reali. Lo sguardo del vampiro era ancora così terribilmente insistente tanto da farle bruciare la pelle,non né era sicura ma per un attimo sembrò anche leggerci una tremenda eccitazione. Spike  distolse turbato lo sguardo e recuperò anche la cintura che era sul pavimento.”Potevi evitarti di inventare questa storiella”,le disse come se il suo unico e vero intento fosse quello di ferirla, distruggerla senza ogni ritegno,”Se il tuo obiettivo era quello di farti scopare.”.Buffy trasalì e sentì l’impulso irrefrenabile di picchiarlo,picchiarlo senza ogni freno ,fin quando inerme e senza forze l’avesse sentito chiederle scusa,sussurrarle ancora di amarla. Scattò di colpo in piedi e avvicinandosi a grandi passi verso il vampiro,dimenticando completamente il suo corpo nudo, lo schiaffeggiò con forza,,tanto che il rumore del contatto con la sua pelle risuonò per tutta la stanza.

Spike era di ghiaccio. Improvvisamente la sua mano afferrò decisa il collo della cacciatrice sollevandola dal pavimento.”Stammi a sentire passerotto.”disse ringhiandole contro,”Ti avevo detto di starmi lontano!”, Buffy boccheggiò senza riuscire ad emettere un solo suono,i suoi piedi si muovevano nell’aria cercando una base su cui poggiarsi. ”Sembra che stasera ti abbia piu’che accontentata,quindi….”le disse scagliandola sul freddo pavimento”Ora sparisci!”.

Buffy rimase immobile. Le parole del vampiro sembravano riemergere da un incubo mai assaporato veramente,sembravano nascere da un mostro che forse, mai vero e reale ,aveva davvero incontrato. Quel semplice suono,quell’eterno e indelebile significato, la tagliava,graffiava,forte e profondo. Cercò nella stanza i suoi vestiti e quando raccolse la camicetta si accorse che le mani le tremavano terribilmente. Spike si era voltato fingendosi interessato alla tv che non aveva mai cessato di parlare. Fissava sconcertato ,dallo schermo che rifletteva la sua sagoma ,la cacciatrice che nuda,totalmente privata di ogni tipo di orgoglio e forza gli era alle spalle. Una forza quasi disumana lo spingeva verso di lei. Ancora una volta tra quelle braccia,sotto quel tocco,ancora e ancora!Strinse i pugni sperando di vederla scomparire il prima possibile. Buffy senza nemmeno chiudersi la camicetta sparì nell’ombra. La vide voltarsi un’ultima volta. Un desiderio irreale,sconvolgente terribilmente forte,di stringerla  tra le braccia lo spaventò senza ogni ritegno.

 

L’aeroporto era vuoto. Un uomo alle sue spalle forse leggeva un giornale perché riusciva a sentire le pagine sfregarsi continuamente. Un senso d’ansia lo attanagliava in modo insopportabile. Continuava a immaginare qualcuno entrare dalla porta automatica che gli era di fronte per trascinarlo via da lì. Sospirò cercando di trovare un po’ di calma dentro di sé. Precedute da un suono squillante ,nuove parole apparsero sul tabellone elettronico. Si avvicinò sistemandosi gli occhiali sul naso. Londra-Sunnydale…. ancora 5 ore……sperò terribilmente di farcela.

 

La cacciatrice aveva corso,veloce,diretta,spedita,lontana da quel luogo,lontana da quel corpo ,da quelle mani,lontana da lui. Mai nessuno aveva graffiato,tagliato così forte e profondo dentro di lei fino a farle sentire la sua anima urlare,gridare solo di lui. Spike l’aveva amata,Spike l’aveva amata contro ogni ordine e natura ma…..possibile che avesse amato solo la caccitrice?Possibile che il suo unico obbiettivo fosse solo la figura che lei rappresentava?

L’aveva pensato da sempre o forse….mai!L’aveva gridato,imposto al suo cuor per farglielo odiare,per farlo odiare contro ogni barriera e confine ma mai quel pensiero era stato realmente suo. Ed ora era lì. Tutto era terribilmente uguale,lei se pur senza forza era ancora tremendamente lei eppure….lui era lontano. Si era lasciata trascinare in quell’abisso sperando che lui avesse ricordato e invece….Quando aveva smesso di essere la cacciatrice,quando lo era stata realmente?

Tutto stava diventando confuso….forse pioveva,forse….”Voglio prima scoparti”,”Gemevi di piacere”,”……piu’che accontentata” . Parole ,volti,luci,tempo e ombre….tutto sembrava confondersi…..tranne lui….lui ,tremendamente lui.

Si arrampicò con movimenti sconnessi all’albero che portava  a quella finestra. Non era la sua camera….non lo sarebbe mai stata. Non ebbe la forza di arrivare al letto. Si accasciò piano sul pavimento freddo,le spalle protette dal muro,le lacrime erano finite,forse questa era l’ultima,o forse chissà……nel buio della notte né sarebbero comparse altre. Il suo sguardo perso,tremendamente fisso nel vuoto….due occhi di ghiaccio la osservavano al di là dei vetri trasparenti.

CAPITOLO 6.2

Ancora lui. Tremendamente,terribilmente lui. La sua anima completamente annegata in quell’essere oscuro,la sua volontà completamente attanagliata,indirizzata verso lui,solo e sempre lui. Dolore…..solo questo?Possibile che quel grido,taglio profondo ,potesse essere chiamato solo dolore?Possibile che nessuno avesse trovato una parola migliore?Una parola che fosse davvero impregnata di quel sentimento che brucia e devasta ogni lucciola che c’è nella notte? Il suo cuore lo cercava ancora. L’incubo era presente,assoluto. Nessuna speranza ,ma lei non c’era…Lei,eternamente lontan, era con lui.

In lui.

Certezza bruciante e prepotente l’aveva travolta.

Sola.

Ancora il suo ricordo:la sua mano ancora sulla sua spalle,le stelle ancora nel cielo scuro e profondo,le lacrime ancora fresche sul volto. ”Cos’è successo?”.

Cosa?Cosa? Ti amo Spike,ti amo  dolorosamente. Il tuo pensiero mi distrugge. Cancella tutto. Come un acido potente dissolve tutto ciò che è intorno. Ragione e speranza. E resti tu. Tu così assoluto. Tu dagli occhi abissali. Tu dalle mani che rapiscono l’essenza del mio essere,dalle mani in cui volentieri emanerei l’ultimo respiro.

La cacciatrice è stata sconfitta. Ridi ,divertiti pure. Non posso combatterti e anche se mi tornassero le forze non lo farei. Vinceresti lo stesso. La tua polvere mi batterebbe ugualmente. Ti amo vampiro,ma non lo saprai mai.

 

Il sole era sorto. La mente ancora persa nell’oblio. Volontario. Perché ricordare?Perché tornare in quelle ore tremendamente irreali? Dormi Buffy.Lui è lontano.

Flebili raggi si posarono sulle gambe scoperte. Ma perché esistono i ricordi?Perchè non ci si può alzare il giorno dopo e aver dimenticato?Perché le ore,i gesti,i movimenti e le parole riaffiorano lente e imponenti ,trascinate brusche dalle emozioni?

 La cacciatrice si vestì lentamente. Forse il tempo sarebbe passato. Forse una di quelle mattine si sarebbe ritrovata nel suo letto. Forse.

Sentì la voce di Willow dal piano inferiore. Quel suo inconfondibile suono caldo e rassicurante,la sua risata. Lontana,ora,terribilmente lontana.

 

La cucina era illuminata dal sole. Willow le aveva rivolto un solare”Buongiorno!”,prima di sparire dalla porta. Faith era sola.

I raggi luminosi si riflettevano nei suoi capelli corvini. I suoi occhi sembravano avere con lei questioni mai risolte. Almeno questo non era cambiato!Silenzio. La cacciatrice bruna sembrava una bambina impacciata alle prese col pane e marmellata ,dopo una bella sgridata dei genitori. Buffy era immobile,i capelli ancora spettinai dalla sera precedente. In un breve istante gli opposti dei loro occhi si mescolarono.”Mi dispiace per ieri. Non capiterà piu’.”.La voce della cacciatrice bruna tremendamente seria e odiosa nonostante le parole rivelassero il contrario!Eterna contraddizione!Ma cosa voleva da lei?La sera prima una verità nascosta,forse svelata solo al vampiro,era apparsa scontrosa e prepotente  rivelando qualcosa che mai aveva visto negli occhi di un'altra donna per il bel vampiro biondo!Che anche Faith ne fosse innamorata?La cacciatrice dai segreti nascosti ,celati nel profondo come un sacro tesoro ,sembrava essere tremendamente attratta da quel corpo,terribilmente attratta da quell’oscurità.”E’inutile chiedermi scusa se non è tua intenzione?”. Gli occhi di Faith si specchiarono in un gesto veloce in quelli della cacciatrice e l’imminente sforzo di non farla scomparire per sempre dalla sua vita ,diventò quasi opprimente. Piccola ragazzina insolente. Così matta e fuori di sé che veniva a reclamare la sua vita. Tutto diceva le appartenesse, perfino il vampiro biondo. Lui al quale lei non poteva avvicinarsi,lui che le lacerava veloce ogni tipo di barriera spingendola verso quell’oscurità che tanto bramava. Il sole che entrava dalle finestre era un maledetto contrasto. Sparisci stupida ragazzina,non farti piu’vedere! I suoi occhi fissavano rabbiosi quelli della bionda”Siamo al Magic Box se ti interessa.”. Buffy non rispose. Non aveva dimenticato. Le ore passate non erano cadute nell’oblio e se pure quel contatto estremo con Spike le aveva tramortito la mente, il resto ora era riemerso. Faith uscì veloce dalla porta. D’improvviso la casa cadde in un assoluto silenzio. Lo sapeva. Non sarebbe piu’tornata a casa.

 

La matita di Xander continuava a ondeggiare nell’aria. Stava cercando da interminabili minuti di farla sembrare”molle”….come diceva lui. Le ore sembravano scorrere velocemente lente……contraddizioni…ancora!

Niente!Su quei maledetti libri non c’era niente……possibile?La cosa era palese:loro non volevano ci fosse niente. Anche se come biasimarli se erano proprio loro le vittime di quell’incantesimo?Come indurli a pensare che lei fosse la sana di mente e loro quelli da ricoverare?Buffy sospirò esasperata. Stava diventando tutto terribilmente irreale.

Una moviola che lenta e nauseante muoveva quei personaggi senza senso. Le immagini in quella cripta le esplosero violente come fuochi d’artificio nella mente, facendole sentire improvvisamente caldo. Era successo chissà cosa  e l’unica cosa a cui lei riusciva a pensare era solo e maledettamente lui. Dannato vampiro platinato!L’aveva trattata come niente e ora oltre al dolore delle prime ore ,una rabbia bruciante le inondava le viscere. Non gli avrebbe mai piu’permesso di avvicinarsi .Non ora, non qui. Forse quando sarebbe tornata a casa,quando a lui sarebbero tornati in mente quei maledetti ricordi ci avrebbe pensato ,ma non ora. E allora quando? Il “quando “esisteva davvero o le speranze emergevano urlanti e senza senso.

Anya esasperata con un colpo isterico fece scivolare la matita dalle mani di Xander che rotolò per l’intero tavolo di legno. Tutti erano seduti,immersi in quei libri polverosi….Buffy no . Sicuramente la ragazzina si sarebbe potuta inorridire nel vedere pagine che illustravano mostri,streghe,incantesimi e vampiri. Lei…..che aveva perso il conto di quanti ne aveva uccisi e ricordava con precisione i due con cui era stata a letto!Chissà poi cosa stavano cercando?Magari lei se ne stava buona buona inconsapevole e loro pensavano al modo di farla internare in qualche manicomio…..Ancora quella maledetta moviola.

Buffy esasperata si avvicinò ala finestra che affacciava sulla strada. La vetrina dai colori accesi la illuminava completamente,non era possibile rimanere celati…..mai lo era stato . La strada era ormai quasi deserta,la sera li aveva portati via tutti……sola….come lei.

 

La ragazzina dal corpo caldo bruciava nella sua mente. Incredibile voglia di morire sotto il suo tocco,sotto i suoi gesti e le sue parole che lo rendevano quasi…..

Ora dov’era?Percepiva il suo odore intenso e afrodisiaco,la voleva ancora sotto le sue mani. Voleva ancora essere dentro di lei. Un eccitazione massima lo portò furioso ad accendersi un'altra sigaretta .Umano! Ecco cosa. Lo rendeva maledettamente,dannatamente umano!

Lui,l’angelo della notte,William il sanguinario. Non era possibile. Voleva la sua gola. Ora,adesso,per mettere a tacere quell’istinto irreale. Il suo sangue in un calice.

 

L’aria all’esterno era piu’fresca. Anche se la polvere della stradina buia sul retro del negozio di magia era tremendamente umida. Anche quello era uguale.

Era finita in un assurdo teatrino di burattini e qualcuno dall’alto li stava manovrando a suo piacimento. Un burattinaio freddo, glaciale e tremendamente divertito .Forse stava impazzendo. Forse già lo era del tutto. Nell’ombra dove un attimo prima era presente il nulla, scorse una leggera scia di fumo grigio. Dovette avvicinarsi di qualche passo per mettere a fuoco la sagoma dominati da quei vistosi capelli ossigenati. Ancora lui. Buffy aprì la bocca per dire qualcosa ,ma le improvvise immagini che si aprirono di colpo nello scenario della sua mente sulla notte scorsa, le rimandarono le parole indietro.”Ciao passerotto, ti cercavo.”,la cacciatrice indietreggiò nell’ombra.”Mi hai detto di sparire. Come vedi l’ho fatto.”Ancora contraddizioni.

Il vampiro si allontanò dall’oscurità in cui era celato e le fu  a pochi passi. E ora cosa vuoi stupido demonio?Non ti basta l’umiliazione che mi hai inflitto la notte scorsa?Ma perché diavolo continuava a fissargli le labbra?

La mano di Spike carezzò dolcemente i suoi capelli. Da quando non lo aveva piu’fatto. I suoi occhi erano tremendamente lontani. Non promettevano nulla di buono. La sua voce fu quasi un bisbiglio”Mi stai uccidendo passerotto!Ti voglio sempre!”.

 

L’immagine della sua cripta riapparve scottante.

-Dimmi che mi ami.

-Ti amo,lo sai.

-Dimmi che mi vuoi.

-Ti voglio sempre.

Anche io Spike ,terribilmente. Giorno e notte. Vorrei affogare in te. Ora però baciami, altrimenti vedresti il mio sguardo parlare per me.

 

Buffy indietreggiò appoggiando la schiena al muro. Il suo viso così pronunciato in un tratto quasi angelico. Lui che un angelo non era. Balla con me ragazzina. Voglio vederti fremere sotto di me. Voglio sentire il tuo sangue scorrere fluido e caldo all’interno della mia gola e i tuoi gemiti di dolore devono accompagnare il mio banchetto. Il gesto rapido di Buffy lo sconvolse spudoratamente. Sporgeva sicura il suo collo verso la sua bocca. Sapeva cosa voleva e glielo stava dando. Ti amo Spike,ti amo dolorosamente. Il tuo pensiero mi distrugge. Cancella tutto.

 

CAPITOLO 6.3

Ti amo profondamente,totalmente. Ogni via lastricata di questa esistenza senza senso continua a condurmi da te…….verso la tua agghiacciante mostruosità,verso le tue mani…..verso i tuoi occhi,che soli,celano l’infinito.

 

Caldo e denso.

Scorreva fluido, appoggiandosi rovente alle pareti affamate della sua gola.

Ecco la sua natura.

Il sangue della ragazzina dai capelli d’oro finalmente era servito. Il suo bel collo era il suo calice e avrebbe bevuto quel nettare fino alla fine. Fino a quando fosse stato troppo ubriaco per guardarla accasciarsi a terra senza vita. Illusioni,specchi che riflettevano bugie e menzogne gli avevano avvolto la mente. Aveva scorto se pur lontana e ricoperta di sangue umano, la sua flebile e inesistente anima,l’aveva assaporata,sentita come un lampo in una notte di continua pioggia,apparire in un istante interminabile in lui.

Il passerotto spaventato e bugiardo sembrava esserne la causa.

Bene:doveva essere punito!

Aveva sentito troppe volte quella voce d’angelo raccontare bestemmie che parlavano d’amore e sentimenti,ferendo irrimediabilmente il demone che era in lui. E ora eccola,inerme,stretta,spalle contro al muro a morire avidamente nel suo bacio di morte.

 

Morte .Poteva essere definita così? Quella signora oscura dall’ alito di ghiaccio, poteva davvero essere in quei denti?Poteva regalarla lui,che sole le dava la vita?Il suo corpo fu stretto piu’forte in modo che il sangue fuoriuscisse piu’veloce.

 

Si chiese divertito quale modo volesse utilizzare. Poteva assaporarla fino alla fine,lasciandole però la forza di lamentarsi,ascoltando i suoi gemiti e rantoli di dolore.

O forse no!Lei non meritava un simile trattamento!

Forse sarebbe stato meglio spezzarle il collo in due!

La spinse con piu’forza contro il muro per spingere piu’affondo i  denti nella sua carne. Perché non urlava?Perché non gli regalava quell’infinita sensazione, che solo le grida indifese delle ragazzine come lei ,potevano incessantemente regalare?Possibile che le piacesse?Possibile che come lui,quella cagna,trovasse quel gesto immensamente eccitante?Il movimento diventò quasi monotono e stabilito….altro….possibile?

Le sue braccia forti cingevano la sua vita,le  mani si mossero impulsivamente contro i suoi seni. Si insinuarono quasi come possedute  sotto la sua maglietta leggera. Sentì il corpo della ragazza irrigidirsi d’un tratto. Spike che dolce morte vuoi regalarmi?

Percepì al di sotto dei suoi polpastrelli il morbido reggiseno di pizzo,lo alzò lentamente. Le sue mani ardenti torturarono le dolci estremità turgide della bionda con movimenti assetati,quasi senza coordinazione ,chiudendosi a coppa su entrambi i seni. Buffy gemette impulsivamente di piacere e solo in quell’istante il vampiro tolse di scatto i denti dal suo collo,per impossessarsi avido della sua bocca. La sua lingua cercò violenta quella della ragazza il cui bacio da titubante e timoroso divenne irrimediabilmente convulsivo e scottante. Le mani del vampiro continuarono a stringere i suoi seni per istanti quasi interminabili, fin quando le estremità rosate furono catturate dalla sua bocca mentre la maglietta di Buffy era ormai completamente arrotolata verso l’alto. La cacciatrice lo strinse,tremendamente eccitata,verso il suo petto e questa volta i suoi sospiri diventarono pesanti e convulsivi.

Spike ma quale maledettissima magia mi hai fatto?

Il vampiro biondo le fece inarcare la schiena impossessandosi maggiormente con la bocca di uno dei suoi seni e toccandone avidamente l’altro. Forse qualche automobile si era fermata poco lontano,né percepiva silenzioso il motore….ma che importava? Spike scostandosi da lei tornò avido sul suo collo, ma questa volta ne carezzò l’intera estremità dal basso verso l’alto con la punta della lingua ,mentre le sue mani si insinuavano veloci negli slip .La percepì violentemente bagnata e questo gli fece aumentare spasmodicamente la sua erezione che ormai doleva maledettamente nei jeans neri.

Ma cosa diavolo stava facendo?La bella e oscura signora della notte gli aveva sussurrato maliziosamente di spezzare il fiato alla ragazzina ingenua e lui invece ne stava diventando di nuovo succube!Quella maledetta biondina parlava di amore,un amore che lui se pur come un eco lontano,in un suo gesto,movimento,aveva percepito…..reale….distruggendolo,scottandolo senza pietà,come mille raggi infuocati del sole d’agosto. Possibile che lei vincesse il suo mostro?

Non poteva permetterglielo.

Rabbia, puro fuoco,si accesero verso di lei che coi suoi occhi smeraldo lo stava turbando,confondendo dannatamente.

La sua mano si mosse velocemente tra i petali delle labbra del suo sesso. Buffy emise un soffocato gemito di godimento e il suo movimento diventò improvvisamente frenetico.

Non esiste ombra di luce in me ragazzina,ti farò vedere con i tuoi occhi il demonio che è in me!

Le sue dita si insinuarono fin dentro la sua femminilità e Buffy  boccheggiò di piacere. Perché la stava torturando in quel modo?Perché i suoi gesti erano diventati improvvisamente glaciali?I pensieri non ebbero il tempo di scorrere nella sua mente, dove ormai tutto era tremendamente appannato. Spike staccandosi da lei si aprì velocemente i jeans,i suoi occhi non si specchiarono nemmeno per un istante nei suoi. Troppo maledettamente pericolosa!Prese una mano tremante della ragazza e la portò sulla punta umida del suo sesso,i suoi occhi questa volta furono nei suoi,agghiaccianti sfidavano senza ritegno. La cacciatrice sentì a quel contatto mille brividi d’oceano impossessarsi freneticamente del suo corpo!Cosa vuoi dimostrare vampiro?Che ti voglio?Che ti desidero contro ogni  barriera e natura?

Era al limite. Doveva farle del male. Affogare per sempre quel cristallo di umanità che aveva luccicato nell’unione della notte scorsa. Niente doveva restare di quei gesti,quelle carezze e quei baci…..quasi umani!

Le scostò voracemente gli slip e fissandole solo il seno nudo dalle estremità turgide,la penetrò violento. Buffy gemette aggrappandosi freneticamente a lui mentre sentiva il suo membro muoversi veloce e a fondo all’interno delle sue cosce. Spike le fece aderire completamente il corpo al muro umido e mantenendole entrambe le cosce la penetrò piu’a fondo che potesse”Lo senti il mio mostro?”,le sussurrò cercando di mettere quanta piu’violenza e indifferenza nel suo tono che però per l’eccitazione quasi spasmodica,risultò tremendamente di godimento. Voleva ferirla,uccidere nel profondo quella bugiarda ammaliatrice e invece dissanguava senza sosta sé stesso. I pensieri di Buffy erano orami alla deriva,impregnati solo di due pozze d’oceano infinito. La certezza dilaniante di amare quel mostro dai capelli ossigenati bruciava inesorabilmente di piu’,ora che lo sentiva muoversi freneticamente dentro di lei,fino alla fine,fin quando aggrappandosi in un lungo sospiro di piacere sentì il suo corpo spossato da un intenso e indelebile orgasmo.

A Spike bastò un ultimo movimento prima di far esplodere quel piacere convulsivo in un appagamento estremamente totale. Non le diede nemmeno il tempo di pensare,scivolò via da lei e con un movimento veloce richiuse la lampo dei jeans. Un ultimo sguardo prima di allontanarsi nella notte. Il profumo della vittoria aleggiava in lui o forse, ora come non mai,nell’infinito punto di rottura,nell’infrangersi dell’illusione,era solo l’agrodolce aroma della sconfitta.

Il mostro inevitabilmente,quella stessa  notte,cercando disperato di mettere a tacere l’uomo che urlava,graffiava,gridava in sé….era definitivamente morto.

 

CAPITOLO 7°

Lo stridio del ferro sull’asfalto bruciava ancora nelle orecchie come un’unghia su una lavagna. Qualcuno forse era corso lontano da qualche via desolata,da qualche destino inevitabile e il paraurti doveva essere irrimediabilmente scivolato lungo la strada, come unico appiglio di quella notte. Faith rientrò nella bottega dopo aver assistito allo spettacolo di cui era sprovvista di biglietto.

 

Le luci nel sudicio palazzo che si vedeva da quella strada continuavano ad accendersi ad intermittenza ,per dare ulteriore prova dello squallore di quel luogo. Vuoto.

Il sapore del sangue vermiglio che le aveva inondato la bocca nel momento di quel contatto di fuoco,le bruciava ancora tra le pareti arrossate. Lo percepiva solo ora. Troppo catapultata in quello straordinario universo di piacere,in quelle due pozze infinite d’oceano,non aveva nemmeno sentito il sapore della sua linfa rossa che le esplorava la gola. Non vedeva il sangue proprio come non vedeva il mostro. No,non era esatto. Voleva non vedere il sangue proprio come bramava di non vedere il mostro. La sua mente malata cancellava sporadica le frasi agghiaccianti e i gesti mostruosi….e lasciava solo lui. Un bruciore lancinante le aveva preso l’addome,come se quell’orgasmo così estremamente cercato e improvviso ,fosse stato quasi dannoso. Violento,mai come allora. Mai come allora la certezza aveva graffiato. Ti amo vampiro,lo sento il tuo mostro.

 

Cercando un brandello sporco di forza si era abbassata la maglietta, che come una ragazza di strada le aveva lasciato il seno nudo per minuti interminabili. Allacciò con sforzo i jeans che ora per l‘impatto violento, bruciavano dannatamente. Cercò di rimettere i capelli in ordine,una lacrima scivolò lungo una guancia rosata. La cancellò con un gesto isterico. Non le era stato dato il permesso. Il burattinaio che tendeva i fili con la speranza che per l’estrema sforzo le braccia venissero via,aveva mosso la testa in un cenno non consenziente.

Niente lacrime.

 

La porta sul retro si aprì silenziosa, per far entrare la cacciatrice nella stanza in penombra. Willow era titubante”Pensavamo te ne fossi andata .“.

Perché rispondere?Una parola,una frase avrebbe dato senso a quella moviola?Avrebbe scritto il significato di quell’assurdità?Avrebbe regalato il risveglio al terrificante incubo?Rimase in silenzio,il capo chino.

Un suono fu bisbigliato nella stanza,tanto flebile quasi da non essere udito. Respirò piano,la sua mente dava ormai illusioni senza scopo. Aveva una musicalità terribilmente familiare. Forse il suo nome?Ma che importava?Impulsivamente i suoi occhi corsero al centro della stanza. Una mano gelida la schiaffeggiò con violenza. Era sveglia?Forse solo ora.

Il sapore del sangue bruciò maledettamente nella gola arrossata e la fitta all’addome divenne quasi insopportabile.

Gli occhi di Spike squartarono ancora una volta le sinapsi del suo cervello e quel nauseante odore di vernice fece rotolare la stanza. Il burattinaio continuava a divertirsi.

Ci vollero attimi interminabili per mettere a fuoco la figura maschile che era in penombra,come quando  guardava il sole e gli occhi le rimanevano impressionati da quella luminosità.

Il suo osservatore,il signor Giles,suo padre, era davanti a lei.

Indietreggiò sconcertata come se avesse paura che l’immagine potesse scoppiare in mille bolle di sapone da un momento all’altro. ”Quest’uomo ha chiesto di te”,Willow forse parlò perchè riuscì ad udire il suono della sua voce ,ma non né capì il significato.

Il tono di Faith invece fu forte e chiaro”Sono venuta a cercarti fuori ,ma non c’eri”.

Lei era fuori. E allora?In quel momento il nesso non le parve visualizzabile. Le gambe le tremarono. Che dire?Non scompaia la prego.

In un gesto sconnesso corse verso l’uomo e si aggrappò a lui. Il permesso era stato accordato. Le lacrime scendevano copiose. Sperò con tutta sé stessa che sapesse. Che almeno lui ricordasse. E poi la certezza.

Una mano matura le accarezzò dolcemente i capelli in quel gesto che sapeva di libri e the.

In quel sapore che brillava di sentimento e comprensione. Sapeva tutto.

Alzò lo sguardo verso il suo viso mentre le lacrime ormai le appannavano la vista, bagnandole la maglietta glicine che diventava pian piano coperta di macchie salate. La voce era rotta dai singhiozzi e quel suono mai conosciuto tanto reale e senza orgoglio nella cacciatrice sicura, fece quasi rabbrividire l’osservatore”Glielo dica lei. La prego. Faccia tornare tutto come prima.”.

Il viso fu di nuovo inoltrato nella giacca di lana del signor Giles che si stava lentamente inumidendo. Perché non parlava?Perché non gridava in faccia a quella pazza omicida che lei non era nessuno?Che niente di tutto ciò le apparteneva?Che era tutto suo?Suoi gli amici,sua Dawn e…..suo….era suo anche il vampiro dagli occhi color oceano.

Faith strinse furiosa i pugni. L’immagine presente di quei due corpi strettamente avvinghiati i cui movimenti sembravano quasi assetati,affamati l’uno dell’altra,l’ombra di quella scena in cui il vampiro e la ragazzina sembravano quasi ferirsi l’uno con l’altro,cercando di affogare,tappare,stringere la mano forte intorno alla bocca di quella verità.

Le unghie furono furiosamente conficcate nella sua pelle scura ,ma non sentì alcun dolore.

Gli occhi delle due streghe,dell’ ex demone e di Xander erano increduli e spaesati,come catapultati in un film del quale avevano perso il primo tempo entrando nel cinema nel buio e facendo rovesciare i pop-corn a chi era seduto lì vicino per spostarsi.

Buffy era ormai straziata,strinse con pu’ forza quella giacca,l’appiglio,l’ultima isola,l’oasi per non morire affogata dall’incubo,dagli occhi mostruosi di ghiaccio.

Il signor Giles le carezzò ancora una volta i capelli e abbassando la testa verso il suo orecchio ricoperto dai fili d’orati le sussurrò”Qui non possiamo parlare. Ti porterò con me”. La sentì involontariamente emanare un sospiro di sollievo prima di tornare visibilmente  a tremare come una foglia”Sta tranquilla:”

I suoi occhi tornarono sicuri verso quelli dei suoi ragazzi ,che ora lo trattavano come un estraneo. Gli faceva male….ma ne era preparato. E Buffy?Come aveva fatto?

“Scusate se mia nipote vi ha recato disturbo. La porterò a casa mia.”. I movimenti erano insicuri e imbarazzati ,si guardò attorno per cercare il suo cappotto anche se non né aveva uno con sé.

Buffy si era aggrappata a lui come una bambina che rivede il papà all’uscita dell’asilo,avendo creduto fino a pochi minuti fa di essere stata abbandonata lì,insieme a tutti quegli sconosciuti.

”Non così presto”gridò la bruna dal fondo della stanza .Forse prima si,forse prima avrebbe ringraziato il cielo per aver mandato qualcuno a riprendersi quella matta che pretendeva la sua vita ma non ora….non ora che la sua retina era stata marchiata a fuoco da quella scena,non ora che i due corpi si erano fusi incandescenti davanti alla sua mente.”Vorremmo sapere chi abbiamo ospitato nella nostra casa e….”fece una breve ma intensa pausa”Il perché va dicendo certe cose in giro.”.

L’osservatore si mosse imbarazzato cercando di trovare una qualsiasi scusa che non aveva preparato.”Mia nipote non sta moto bene. Dimentica gli avvenimenti e….le persone”biascicò con poco convincimento.

La cacciatrice bruna avanzò sicura verso i due estranei”A me non sembrava che non sapesse quello che diceva e….quello che faceva”,i suoi occhi si posarono come saette nelle iridi smeraldo della bionda. Il signor Giles dovette captare il suo sguardo e le sue parole divennero improvvisamente risolute  e sicure”Vedo che stasera siamo tutti parecchio nervosi. Domani verremmo qui e ne parleremo con calma”. Faith era già pronta a ribattere ma fu sovrastata dalla voce di Willow”Si, mi sembra un ottima idea. Vi accompagno alla porta.”,”Non ce né bisogno”sussurrò veloce l’uomo e si avviò verso l’uscita. Buffy si mosse nel suo caldo abbraccio senza nessuna intenzione di allontanarsi. Solo quando fu fuori si volse indietro per sorridere alla rossa che era sulla porta.

Una macchina,certamente noleggiata, era all’esterno e quando il signor Giles la mise in moto ne riconobbe il motore. L’immagine di quelle mani sul suo corpo e quel suono che aveva udito come lontanissimo, le rotolarono nella mente facendola sobbalzare.”Sono venuta a  cercarti fuori ma non c’eri”.

Aveva visto.

 

Poche ore erano passate da quel contatto. Condotto senza forza di opporsi ancora verso di lei. Verso le sue mani,verso gli occhi smeraldo della ragazzina indifesa.

I suoi occhi blu oceano fissavano ora la stanza vuota.

Lo senti il mio mostro?

 

CAPITOLO 7.2

La notte scura mangiava affamata ogni cosa. Tutto nascosto,celato dai suoi veli, mentre le sue ancelle cercavano invano di far luce nell’incubo senza fine.

Il motore dell’auto in corsa era freddo e monotono ,come una canzone interminabile,un ticchettio di un orologio fastidioso. L’aveva sentito tra le mani,i gemiti e la sua bocca. L’aveva percepito lontano e isolato nonostante fosse così dannatamente vicino.

E l’aveva dimenticato. L’oceano senza fine l’aveva ancora trascinata giu’ dall’imbarcazione poco sicura su cui tra sporadici venti navigava e ancora una volta l’aveva affogata nell’abissale paradiso. L’immagine della ragazza bruna nascosta nella strada buia la fece arrossire visibilmente. Cosa aveva visto?Il suo morso così bramato e cercato o forse il loro sesso così dannatamente reale e scottante?Non riuscì a capire quale delle due ipotesi fosse  migliore.

Il profumo del signor Giles aveva riempito la piccola vettura,il suo sguardo era fisso sulla strada.

Un silenzio senza senso. Completamente privo di significato. Impregnato di quella scheletrica paura,di quell’agghiacciante verità. Lo sguardo dell’osservatore si mosse d’impulso nel suo come se avesse percepito i suoi occhi  su di lui e Buffy volse di scatto il viso, tornando a fissare nervosa la strada. Le sembrò che l’auto stesse accostando,ma improvvisamente svoltò lenta  in una strada non asfaltata e priva di luci. La cacciatrice strinse con forza le mani. Perché quell’insistente sensazione aumentava senza ritegno? Finalmente una piccola casa si distinse nell’agghiacciante oscurità e l’auto si fermò nello spiazzale completamente desolato. Il signor Giles spense lentamente il motore ed estrasse le chiavi ,mentre il suo sguardo tornava ancora una volta sulla cacciatrice.”Su, andiamo”le disse sorridendo teneramente,”Non preoccuparti”. Il timore di Buffy si sciolse lentamente e ricambiando il sorriso scese dall’auto.

 

La piccola anziana con un semplice sorriso aveva consegnato loro una chiave e silenziosamente li aveva accompagnati al piano superiore.”Il bagno è in comune e la colazione è alle otto”biascicò piano e senza aspettare risposta ,sparì nel corridoio buio.

 

La luce ci mise alcuni attimi per diventare stabile dopo aver tremato velocemente per qualche istante,prima di illuminare fiaccamente una piccola e spoglia stanza con due letti centrali e un vecchio armadio. La finestra  polverosa lasciva osservare la piccola città di Sunnydale immersa nella notte. Chissà dov’era.

La porta si chiuse alle sue spalle e i suoi pensieri furono bruscamente interrotti. Il signor Giles appoggiò nervosamente un borsone che aveva estratto poco tempo prima dal bagagliaio su uno dei due lettini e i suoi occhi si posarono nei suoi. Buffy lo guardò spaesata. Il momento della verità forse era arrivato. Qualcuno,l’uomo che da tanto,forse sempre,le aveva fatto da padre avrebbe fatto in modo devastante, luce sull’incubo infinito”Cosa sta succedendo?”,chiese la cacciatrice terribilmente impaurita dalla risposta”Perché siamo venuti qui?”.

L’osservatore liberandosi della giacca si appoggiò sul letto polveroso,che emise un rumore stridulo”Buffy non è facile”. La cacciatrice tornò a fissare la finestra “Lo immaginavo”.

La notte sembrava essere diventata ancora piu’inoltrata,come se assetata cercasse anche essa di nascondere la verità. “Il consiglio ha saputo della tua morte”. Gli occhi di Buffy tornarono sull’uomo che aveva il capo chino”E soprattutto del fatto che ti abbiamo riportato in vita”. Fece un breve pausa. La premessa non prometteva nulla di buono”Alla morte della cacciatrice sai che si erge un'altra guerriera che combatterà…”Buffy lo interruppe bruscamente mostrando i suoi occhi,le cui iridi si erano completamente oscurate”So la storia signor Giles, la prego non cerchi di nascondere le verità”.

L’uomo finalmente posò il suo sguardo nel suo e come se stesse per ferirla mortalmente continuò”Questo è innaturale,va contro ogni ordine e natura di questa tradizione,del consiglio,di sempre e….”,si tolse gli occhiale nervosamente, “Era stato deciso che le cose fossero messe a posto”. Buffy si avvicinò con movimenti scordinati e il suo tono divenne improvvisamente piu’acceso”Messe a posto?E come?”. Il tono dell’uomo divenne piu’basso”Avevano deciso di invertire l’incantesimo.”

 Buffy fece roteare i suoi occhi incredula,”Volevano ammazzarmi. Sta dicendo che volevano farmi tornare sotto terra giusto?”. L’osservatore scattò in piedi”Si, ma io mi sono opposto,ho lottato per evitare questa atrocità e….siamo arrivati ad un accordo alternativo” Buffy sgranò gli occhi,la sua voce ormai rotta dalle lacrime,”E’questo l’accordo alternativo signor Giles, mi risponda?E’ questo il maledetto accordo alternativo?”.

 L’uomo urlò senza accorgersene “Si Buffy ,hanno annullato i ricordi di tutti. Per nessuno,tranne che per me tu sei mai esistita”.

Buffy indietreggiò spaesata. L’accecante verità era servita. La mano aveva stretto forte. Era davanti ai suoi occhi ma lei bramava di non vederla. Era realtà,tutto ciò era dannatamente reale.”La chiamata per la nuova cacciatrice misteriosamente però non c’è stata e così le streghe del consiglio hanno provveduto a creare dei falsi ricordi a Faith,l’unica in grado di prendere il tuo posto”.

Buffy si appoggiò alla finestra polverosa e la tendina sudicia aderì al suo volto impregnato di sudore”Perché?”,biascicò tra le lacrime. Il signor Giles abbassò il capo”Avrebbe portato conseguenze devastanti. Le streghe hanno predetto che il Primo,il male primordiale…..avrebbe potuto finalmente manifestarsi”.

Buffy urlò senza ritegno”E così mi hanno strappato via tutto:la mia forza,i miei amici,la mia casa e Dawn….”respirò con difficoltà tra le lacrime.

”Non doveva andare così Buffy.Anche i tuoi ricordi dovevano essere cancellati ma….”,”Ma cosa? Cosa cerca di dire signor Giles?Che dovrei essere felice perché almeno non mi hanno ammazzata?Che dovrei ringraziarli perché mi hanno tolto tutto e hanno cercato di creare anche nella mia mente falsi ricordi?”.

L’uomo le si avvicinò ma Buffy nervosamente si scostò da lui”Mi dispiace”.

Frase inutile e senza senso,terribilmente di circostanza .Il burattinaio rideva di gusto.

“Hanno cercato di tenermi lontano da te. Non ho molto tempo. Prima o poi scopriranno che ti ho raggiunta!”.

 Buffy non ascoltava”Cosa faranno signor Giles?Cancelleranno anche i miei ricordi?”sussurrò assente. L’uomo abbassò lo sguardo”Non lo so Buffy.Non so piu’niente”.

La ragazza bionda si mosse nella piccola stanza completamente assente. I suoi occhi sbarrati, le pupille quasi inesistenti. Si appoggiò silenziosa sul piccolo letto. Vuoto. Buio. Nulla.”E’tardi”,disse con un tremendo sorriso sulle labbra,”Buonanotte”.

Il primo atto dello spettacolo si era tragicamente concluso.

CAPITOLO 7.3

Smeraldi infiniti,scuri e penetranti, impressi a fuoco nel suo cervello frustrato. Le piccole e delicate mani bruciavano come un ricordo vivissimo sulla sua pelle pallida,l’immagine del corpo nudo della ragazza, dalla storia assurda, al di sotto del suo,nei suoi movimenti avidi e morbosi,nei suoi gemiti soffocati sull’orlo dell’estremo, correvano come un treno in corsa nella sua mente, procurando un rumore stridulo e fastidioso. Quegli occhi verdi d’immenso che sussurravano parole sconosciute e senza senso,che urlavano eresie intollerabili e agghiaccianti per il suo corpo senza anima,che avevano sussurrato,gemuto al suo contatto,che si erano sbarrati senza ritegno durante la sua penetrazione,che avevano pianto lacrime agrodolci nel suo morso di fuoco,sulle sue parole mostruose.

Cosa gli aveva fatto?Perché i suoi passi l’avevano spinto ancora una volta verso quei dannati occhi?Ringhiò a denti stretti mentre osservava l’abissale oscurità della stanza vuota. Cosa lo spingeva inerme e inanimato verso di lei,verso le sue mani,verso quei gesti tanto diversi?Possibile che le parole assurde avessero un significato,un fondo di verità…..amore….ci amiamo….il mio mostro.

Strinse gli occhi che gli dolevano maledettamente nel fissare,cercando di intravedere un ombra umana in quell’oscurità,la piccola stanza immersa nelle tenebre. Dov’era?Chi era?

Il ramo su cui si era arrampicato con uno scatto felino cigolò piano mentre il vampiro dai capelli ossigenati scivolava sul prato bagnato. Un ultimo sguardo a quella finestra,mentre il fumo dell’ennesima sigaretta si espandeva silenzioso attorno a lui….poi si voltò. La cacciatrice bruna gli era di fronte!Indietreggiò come spaventato da quella figura inaspettata, ma dopo averla fissata per un breve istante, subito si ricompose assumendo il suo solito sorriso beffardo.”Ciao Faith!”,la ragazza gli sorrise lievemente”Ciao Spike.Posso sapere cosa fai sotto casa mia?”chiese ironica. Il vampiro guardò verso la finestra della sua camera,del tutto opposta a quella dove aveva dormito quelle notti la ragazzina bionda.”Ero venuto a spiarti”,rispose incerto,la cacciatrice sorrideva ancora”Sai che sei la mia ossessione”. Faith rimase della stessa identica espressione e gli si avvicinò facendolo indietreggiare barcollando,fin quando il corpo del vampiro aderì all’albero sul quale pochi minuti prima, era appollaiato.”Spike,sai che le bugie non si dicono”gli sussurrò avvicinando maliziosamente le labbra alle sue,mentre il suo sguardo diventava sporadicamente serio”Io non sono la tua ossessione”. Il vampiro biondo spostò d’impulso il suo viso, mentre i suoi occhi fissavano sconcertati la cacciatrice bruna. Faith si scostò come se quel gesto,quasi di rifiuto,avesse fatto luce sul motivo che l’aveva portata a cercarlo e che era stato velocemente cancellato nel momento che aveva visto quegli occhi.

Lo fissò dritto nelle pozze color oceano e ci cercò avida una risposta,un gesto,un qualcosa che neanche lei conosceva ma…..lui era lontano. Ma cosa mi hai fatto vampiro?

I fotogrammi fluorescenti di quei corpi che si cercavano affamati la fece quasi barcollare e uno strano senso di nausea, le fece sentire ancora piu’forte l’odio per quel maledetto mostro ossigenato.

La sua mano d’impulso afferrò il collo bianco del vampiro inchiodandolo con forza all’albero alle sue spalle. La stretta aumentò gradualmente mentre gli occhi del biondo si spalancavano in modo convulsivo. Ti odio mostro dagli occhi oceano. Ti odio maledettamente. Spike ringhiò con forza e cercò di smuovere con entrambe le mani quella morsa,ma la bruna era decisa a non mollare. Non aveva bisogno di respirare e quella stretta non procurava nemmeno tanto dolore, ma non era disposto assolutamente a sottostare a quella cacciatrice strana, tremendamente e palesemente attratta da lui.

”Non c’è,lei non c’è.”gli urlò in faccia Faith in una rabbia apparentemente senza senso,”Vi ho visti”,continuò aumentando la stretta e guardando Spike del tutto intento a fissare le sue mani e cercando assente di liberarsi.

”Ma cosa ti ha fatto?”,le mani della cacciatrice si spostarono dal suo collo e afferrando le sue  le strinse ancora una volta verso l’albero alle sue spalle”Chi diavolo è?”.

Spike la fissò come se stesse per rivelarle segreti anche a lui stesso sconosciuti.

La ragazzina bionda?Quella che mi parla di sensazioni per me senza senso?Quella che si è stretta due volte attorno al mio corpo?Quella che mi ha imposto sicura di morderla?Quella che mi parla di una storia impossibile?Quella che mi ha accarezzato con un tocco sconosciuto,lontano,tremendamente….radicato in me?

Improvvisamente il vampiro biondo rise di gusto”Cosa c’è cacciatrice?Cosa ti infastidisce in questo modo?”,Faith indietreggiò imbarazzata ma Spike le si avvicinò maggiormente,”Ammettilo”,le distanze furono ulteriormente accorciate.

”Ammettilo che mi vuoi”,le sussurrò facendo aderire il suo corpo a suo. Faith boccheggiò sconcertata. Quegli occhi,quella bocca,la sua oscurità ma…mai avrebbe pensato che quel contatto le procurasse una tale estasi.”Dai dillo cacciatrice”,le labbra di Spike si mossero vicinissime alle sue. Faith socchiuse gli occhi aspettando quel gesto tanto bramato ,ma improvvisamente si sentì sollevata dal suolo.

”Dov’è ?”gli ringhiò con una brutalità mostruosa il vampiro biondo”Lei dov’è?”. Faith biascicò gemiti senza senso finche si percepì, se pur soffocata la sua voce”Non lo so!”.

La stretta aumentò tremendamente”Rispondimi!”gli urlò con una forza inaudita. Ecco il suo mostro. William il sanguinario stringeva.”Non lo so”sussurrò Faith allo stremo ,mentre con entrambe le mani cercava di liberarsi dalla stretta in cui ora, paradossalmente si trovava.

Gli occhi blu del vampiro si schiarirono gradualmente e la presa fu  allentata prima di lasciar cadere il corpo della ragazza sul prato umido di rugiada. Faith dopo aver tossito in modo convulsivo cercò furiosa con lo sguardo quel maledetto vampiro,scomparso nella notte.

 

Gli occhi della bionda fissavano immobili e senza senso il soffitto buio. Ombre mostruose si creavano senza scopo per poi scomparire nello stesso oblio che li aveva generati. Perché il signor Giles aveva raccontato cose tanto cattive?Sorrideva nel buio. Sua madre certamente l’indomani l’avrebbe svegliata con una bella tazza di latte?O forse no?L’incubo sarebbe finito!Presto si sarebbe svegliata nel suo letto .Certo. Ancora quel tremendo sorriso sulle labbra che si pronunciavano nell’oscurità. Un pensiero maledettamente fisso e fuori luogo. Un desiderio da appagare in qualsiasi modo. Una lacrima veloce le rigò il volto sudato. Ti amo. Ti voglio Spike. Ora.

 

CAPITOLO 8.2

“Quello che hai fatto per me e Dawn:quello era reale”

Il volto perfetto ricoperto dal  liquido meraviglio che ne attraversava assetato ogni esile contorno,grosse macchie violacee lo ricoprivano audaci”Sei ricoperto di ferite sexy Spike”,”Si ,in questo momento mi sento molto sexy”. Vampiro senz’anima ,dai gesti tanto reali,ricoperto di sangue per il suo segreto,per evitare ogni tipo di sofferenza che avrebbe potuto scalfire la bella e amata pelle della sua cacciatrice. E quel bacio. Sottile,delicato,sfiorarsi di labbra tanto diverse,tanto cercate. Un grazie,si ti ringrazio Spike. Solo per questo ti sto baciando. Non farti strani pensieri. Sei dannatamente bello.

 

Le ore avevano corso veloci,rincorrendosi le une con le altre,assetate di verità e di risposte. La notte amante silenziosa certamente era scomparsa. Ne poteva percepire l’assenza. L’incubo era sveglio. Il burattinaio stava lentamente aprendo gli occhi. Appena il suo corpo scese dall’imbarcazione dell’oblio e i suoi sensi ricominciarono a rispondere al suo cervello confuso, il corpo freddo, ma che come al solito emanava quel calore interno tanto diverso,venne percepito appoggiato alle sue spalle. Girò un po’ la testa verso di lui e finalmente i suoi occhi smeraldo poterono ammirare quel paradiso. Il vampiro biondo,con un braccio attorno al suo corpo,era addormentato al suo fianco. Il suo corpo,meravigliosamente immobile,la maglietta nera che lasciava scoperte la braccia muscolose,gli occhi oceano nascosti dalle palpebre abbassate e i suoi piccoli ricci dorati che si scomponevano disordinati ,attorno al suo viso d’angelo. Nulla sembrava piu’avere senso. Tutto seguiva un filo assurdo e ingarbugliato, carico di ricordi cancellati e bugie. In un flash veloce il suo osservatore le riapparve nella mente ma scuotendo veloce la testa dai capelli dorati, subito respinse quell’immagine disordinata. Cosa stava raccontando al vampiro biondo?Amore,ti amo. Infondo quella di ieri sera era la prima volta che quel suono tanto sottile e bramato ,graffiando senza ritegno,sfondando l’ultima porta della sua anima era uscito. Eppure non era quello che gli aveva fatto credere. L’assurdità aveva bussato ancora per dargli la speranza di creare un presente totalmente diverso .E se fosse rimasto tutto così?Se avesse accettato l’incubo infinito?Se avesse pagato il burattinaio divertito per rimanere nell’oblio assoluto?Infondo lui,l’angelo dalla bellezza infinita,il vampiro dannatamente amato era tra le sue braccia. Cos’altro contava?Assurdità e pazzia correvano nella sua mente profondamente sconvolta. Flash sporadici si alternavano con parole e immagini ferendola ancora di piu’!Dov’era?Fece scorrere silenziosa le dita sulle braccia muscolose del biondo al suo fianco. Affogare in lui. Unica soluzione. Posò lievi baci sui muscoli distesi fatti di quella pelle tremendamente bianca. Gli occhi del vampiro si spalancarono dolcemente rivelando l’infinto oceano dei suoi occhi e si posarono sul suo viso. Spaventati, esattamente come poche ore prima. La cacciatrice fece specchiare le sue iridi smeraldo in quelle pozze oceano e senza scostare il suo sguardo riprese a baciare la pelle d’avorio. Spike rimase immobile  e scottato a guardarla. La sua bocca risalì avida fino al suo collo e in quel punto la sua lingua tracciò brevi linee continue. Il vampiro rabbrividì imponendosi di restar fermo senza però avere la forza di chiederle di smettere. Le immagini della sera precedente avevano sfondato strazianti la sua mente riportandole ricordi che avrebbe voluto cancellare. Le parole della bella biondina e quella sensazione tanto sconosciuta si erano risvegliate ansiose insieme a lui e ora…rivederla riversa sul suo corpo,mentre languidamente posava la sua bocca rosata su di lui lo stava facendo impazzire. Lasciami in pace ragazzina. Mi turbi profondamente. Sento quasi di conoscerti da sempre.

La bocca avida di Buffy arrivò finalmente al suo viso e prontamente si mise su di lui impossessandosi delle sue labbra. Il vampiro platinato strinse i pugni cercando di scostarsi da quell’assurdità. Sta lontana da me,ti prego. Ma Buffy continuò incurante,quasi intestardita,assente,posseduta,la sua dolce tortura L’incubo aveva stretto. Estremo e senza respiro alcuno,aveva schiaffeggiato la piccola protagonista e ora la verità tanto assurda bussava con colpi strazianti alla porta malridotta. Nessuno era in casa. O meglio quello era l’intento. Spegnere ansiosa tutte le luci per far credere che il luogo fosse disabitato. Impossibile .Il suo cuore bruciava piu’che mai e l’assurdità del suo pensiero,ora nella tragedia,ancora tremendamente dedicato a lui ,la faceva rabbrividire. Come era arrivata a questo punto?Quando aveva cominciato ad amare il vampiro biondo in modo così doloroso e potente. Un altro tentativo di soffocare le sue labbra sulle sue andò male e il demone si ritrasse ancora coi pugni stretti mentre la pelle bruciava maledettamente di lei,solo e ancora di lei. Ma cosa mi hai fatto dannata strega?

Buffy nei movimenti senza coordinazione improvvisamente appoggiò la testa straziata sulla spalla di lui,che rimase rigido e timoroso. Piccole gocce si affacciarono alla porta del cuore. Dov’era il suo bel vampiro biondo?Dov’erano le sue mani che bramavano solo di lei?Dove i suoi occhi color oceano che parlavano da sempre della cacciatrice?Dove quel suo macabro ti amo che paradossalmente profumava d’immenso paradiso?

Ed eccola.

Urlante,straziante e angosciosa,con l’odore nauseante della vernice e l’aspetto della cacciatrice bruna. Ecco il piatto ricolmo di cui avrebbe fatto volentieri a meno .La verità cruda e sanguinante che avrebbe voluto strappare dalla pelle.”Per  nessuno tu esisti”!

Una mano fredda e ghiacciata la schiaffeggiò con forza, lasciando un’indelebile sagoma rosea.

Non esisti Buffy.Il consiglio ti ha cancellato. Ora,non sei niente. Niente per tua sorella,niente per i tuoi amici,niente per questo mondo e….nulla per lui!Gli occhi di ghiaccio erano ancora fissi e tremanti nei suoi. Calde lacrime scorrevano sul suo volto,ora come non mai sconvolto. Tutto stava diventando chiaro,la nebbia stava lentamente dissolvendosi e quello che lasciava intravedere bruciava d’orrore. Fece scivolare il volto assente nel petto di Spike mentre il suo pianto si accompagnava di singhiozzi. Urla,grida,a cosa sarebbe servito?Niente era possibile. L’oblio totale. La moviola interminabile. Il teatrino agghiacciante. I suoi morbidi fili dorati si erano aperti sul volto sconvolto del vampiro. Cos’era quella sensazione che sentiva?Pena,compassione o addirittura dolore!Cosa? Mentre una sensazione assurda lo divorava. William il sanguinario,Spike…..dove erano finiti?Chi era quell’……quell’uomo che teneva tra le braccia quella ragazza?La sua bocca quasi senza il suo comando si mosse verso le guance rosate della cacciatrice e posandosi su di esse,si inumidì di quell’essenza salata. Buffy spalancò gli occhi a quel contatto che la sorpresa senza ritegno e alzò il suo volto verso il suo. Non c’erano parole. Nessuno le aveva mai scritte. Tremendamente indelebile.

La bocca del vampiro si impossessò dolcemente della sua mentre i suoi occhi si chiudevano celando quell’oceano. Le  mani sottili scorsero affamate su tutto il  suo corpo soffermandosi sui suoi seni mentre la sua lingua diventava gradualmente piu’insistente. Alzò la maglietta sottile e cominciò attraverso il reggiseno di pizzo a stringerne le estremità turgide. Ben presto le posizioni furono capovolte e Spike si ritrovò sul corpo tremante della cacciatrice. Posò languidamente la sua bocca sui suoi seni mentre cominciava a muoversi attraverso i jeans, sul suo corpo con movimenti già tremendamente eccitai e convulsivi, ma velati assurdamente di dolcezza. Quand è che si era arreso?Le labbra cominciarono a impossessarsi di uno dei suoi seni mentre con le mani ne torturava l’altro .Buffy emise un gemito soffocato mente le lacrime scomparivano ,lasciando spazio a piccole goccioline di sudore. Spike fece scivolare lentamente la sua bocca su tutto il suo corpo, mentre la liberava dai jeans. I suoi gesti ora erano diventati irrequieti e scoordinati e i suoi occhi si erano tinti di un blu profondo. La sua lingua scivolò veloce all’interno della sua femminilità cominciando a succhiarne il piccolo clitoride per poi spingerla,tirando il bacino di Buffy in basso,piu’a fondo possibile. I  gemiti della cacciatrice ora si erano trasformati in grida di piacere,l’oblio era totale.

Il suo membro doleva in modo insopportabile tanto che durante i movimenti si slacciò i jeans. Buffy lo spinse con piu’forza al suo interno affondando le mani nei suoi capelli color oro. Dov’era finita?Possibile che quello fosse il paradiso?

Mi fai impazzire ricciolo d’oro.

Ti amo dannatamente mio bel vampiro.

Dopo interminabili secondi Spike fece risalire la sua bocca lungo i suoi seni e Buffy completamente trasportata lo fece stendere al suo posto accovacciandosi su di lui. Mille parole le sfiorarono la mente ferita ma regnò un impulso irrefrenabile. La sua bocca si posò sul membro pulsante di lui leccandone l’estremità. Spike non potè fare a meno di gemere di puro piacere, mentre la sua bocca se ne impadroniva completamente  e la sua testolina dorata si muoveva per dargli piacere. L’amplesso era ormai inevitabile quando Buffy dannatamente eccitata scostò la testa e salendo su di lui potè sentire, in tutto il suo paradisiaco dolore e piacere, la tanto bramata penetrazione. La cacciatrice urlò ancora una volta di piacere mentre appoggiava le mani al torace sudato di lui. Si mosse lentamente  in quel paradiso ormai quasi al limite del piacere e quando si accorse che anche Spike, presto avrebbe raggiunto l’orgasmo, aumentò velocemente i movimenti ,mentre il vampiro con potenti spinte cercava di penetrarla piu’a fondo che poteva. Spike ribaltò ancora una volta le posizione e allargandole le gambe piu’che potè ,spinse il suo membro piu’al’interno con movimenti caldi e avvolgenti, mentre le loro voci si univano in un solo grido .Buffy gemette senza ritegno mentre un amplesso incontrollato e mai di così puro godimento la travolgeva e sentì nello stesso istante il liquido che poco prima aveva assaporato, riempirla dolcemente . Poi un dolce suono,quasi un sussurro dai contorni arcobaleno, arrivò alle orecchie del vampiro ,tamponate dai capelli oro e inumidite dalle lacrime salate della ragazza”Ti prego,amami”,sussurrò Buffy negli ultimi istanti di quel paradiso.

Dolce immensità dai contorni indefiniti,tremenda richiesta che già sentiva di aver soddisfatto!

CAPITOLO 8.3

Amore?Chi aveva inventato quell’assurda parola dai contorni indefiniti?Quando quell’essenza carica d’anima e di emozioni era nata,comparsa per la prima volta?

Sporadici ricordi gli avvolgevano la mente facendolo tremare maggiormente .

Con disgusto e tremenda repulsione di sé ricordava quel poeta sgangherato e deriso da tutti. Forse lui l’aveva conosciuta….si chiamava Cecily….forse…o forse no…

Non aveva mai amato.

Ne era sicuro!Eppure piu’quella ragazzina dalla storia assurda raccontava fandonie senza senso,piu’parlava di quel sentimento che odorava per lui di sadica bestemmia ….piu’un corpo di donna si faceva luce nei suoi pensieri. Morbidi capelli che avevano il profumo della vaniglia,piccole mani sottili….forte,forte come una dea.

Buffy aveva ancora il volto sepolto nel suo petto. Con estrema forza avrebbe voluto cancellare quelle parole che mai avrebbe potuto pensare di pronunciare,abbattendo l’ultimo cristallo di quella barriera perduta,che riecheggiavano ancora nell’aria umida.

Forse era un sogno. Forse la donna che emergeva sottile dai suoi ricordi ogni qual volta il suo cuore ascoltava ripugnato quella parola, era solo una fantasia lontana,un oasi mai conosciuta. Il chip senza alcun senso sembrava dolere in modo insopportabile.

Stracciava dentro,tagliava profondo l’incostante dubbio che quella piccola ragazzina,la biondina dagli occhi smeraldo avesse qualcosa a che fare con quella donna.

Perché non affondava i suoi denti in quella pelle candida?Perché non bevevo da quel calice che era il suo collo, tutto il suo sangue fino a lasciarne una bambola inanimata,un fantoccio senza vita,un corpo vuoto?  Piu’lei pronunciava quelle eresie ,piu’lui le si avvicinava,annegava in lei ,completamente.

Lo stava pregando. Come se non sapesse nemmeno di fare l’amore con un morto,lo supplicava disperata e….non di risparmiarla,di non spezzarle quel sottile filo che era la vita, come da anni facevano tutte….ma di amarla. Solamente di amarla. O meglio,addirittura di amarla. Lui,vampiro senz’anima!

Scostò leggermente il suo corpo,sorprendendosi di quella delicatezza assurda che non pensava nemmeno di conoscere. I suoi occhi la fissarono incerti e assenti, velati subito dopo di rabbia”Sai chi sono?”,Buffy annuì titubante,”Sai che sono un non-morto,un vampiro?”,le chiese ancora, aumentando la stretta sulle sue braccia sottili e alzando percettibilmente il suo tono di voce.

“Sai che quelle come te le divoro fino a non lasciarne piu’ niente?”le urlò, tanto che Buffy sussultò di colpo.

La cacciatrice deglutì cercando di trovare la forza di respirare”E perché non lo fai? Perchè non mi divori?”,gli rispose con un filo di voce ,disperatamente intimorita da quella risposta, ma senza poter fare a meno do formularla.

Spike vibrò visibilmente. Perché?Perché?Se solo lo sapessi maledetta.

La sua rabbia che sembrò esplodere da un momento all’altro ,lasciò spazio a delle parole coincise e calibrate,nonostante la sua stretta tremasse visibilmente”Non chiedermi di amarti”,Buffy trattenne il fiato”Non so nemmeno cosa significhi”.

Quelle gocce odiose e che avrebbe voluto strappare via, fino a non lasciare piu’niente del suo viso,le bagnarono ancora una volta gli occhi”Non è vero”biascicò incerta,”Tu mi ami Spike,tu mi ami disperatamente”,il vampiro mollò la presa scivolando via dal letto.

”Tu sei la mia certezza”,la voce ormai tremendamente rotta dal pianto mentre si accovacciava sul letto voltandosi verso di lui, che ora era dall’altra parte della stanza.

“Va via Buffy”disse sottovoce.

”Quello che mi racconti di noi per me non ha senso e quello che facciamo è solo sesso”.

 La cacciatrice vibrò visibilmente a quel suono che sapeva di orrore e che ora le ricordava una lei tanto lontana, preparandosi a quella cascata di acqua gelida.

”Ho finto di crederti per poterti scopare piu’possibile”,ghignò amaramente fissandola negli occhi”Ora mi sono stufato”.

Buffy strinse le lenzuola tanto che le sue mani si colorarono di viola. Una morsa letale,dentata e affilata aveva stretto il piccolo cuore pulsante forte e ora il sangue cominciava a colare lentamente.”Ti prego non mostrarmi queste scene pietose. Va via.”,un dannato sorriso stampato sulle labbra perfette.

Il sangue si era gelato. Ora ne capiva per la prima volta il significato. Dolore?Possibile definire semplicemente così ,quella sensazione che attanagliava oltre ogni realtà,che faceva vibrare convulsivamente il suo corpo sconvolto ,fino a farle venire la voglia di vomitare tutto quello che la vita assurda e maligna le aveva donato.

Piu’la lama del vampiro affondava nella carne rosata, piu’il muscolo pulsante gocciolava di sangue vivo e vermiglio e piu’ la certezza dilaniante e sconvolgente di amare quel mostro sfondava senza ritegno.

Demone,angelo,vampiro poeta. Che importava?Lo amava e solo ora capiva di sentire quella folta di vento, quell’eterna goccia di eternità per la prima volta nella sua esistenza. Lo sento il tuo mostro. Ti amo vampiro.

 

Strinse piu’forte il lenzuolo di seta potendo sentire vibrante le pulsazioni del suo cuore al di sotto della sua pelle .Il sipario del secondo atto si era aperto sconvolgendo gli spettatori. Peggio della morte di uno dei protagonisti. Risuonavano forti le risate del burattinaio. Spike la fissò vestirsi in silenzio mentre il volto veniva rigato dalle lacrime salate. Ora,piu’che mai, voglia di stringerla,di implorarla tra le lacrime di perdonarlo,di amarlo,di sentire le dita minute e sottili sulla sua pelle. Lo senti il mio mostro?Fa male quanto a te

Buffy dopo interminabili secondi si bloccò vicino alla porta polverosa della cripta,Spike si era spostato per far si che i raggi,penetrando all’interno ,non lo ferissero.

Cancellò con un gesto veloce le lacrime anche se già delle nuove si affacciavano prepotenti nei suoi occhi. Mai l’incubo infinito aveva stretto così forte. Il cappio si era definitivamente spezzato ,lasciando cadere il cadavere senza vita della ragazza bionda che era una volta. La tremenda realtà era mostrata in tutta la sua oscura bellezza. Un tunnel oscuro dal quale era impossibile uscire,una sudicia prigione dalla quale non si poteva scappare. Ora lo sapeva. Non esisteva. Cancellata completamente dalla vita. Innamorata senza ritegno del demone.

“Una volta mi hai detto:so di essere un mostro,ma tu mi fai sentire come un uomo e….”fece una breve pausa,un amaro e isterico sorriso sulle labbra,fissando gli occhi infiniti del vampiro, profondamente sconvolti di blu”Non hai mai terminato la frase e….solo ora mi rendo conto di averci pensato tutte le notti”.

La porta della cripta emise un rumore sordo e carico di perché. Quella frase vibrò martoriamene nell’aria. Sconvolgendolo senza confini ,l’immagine della dea dagli occhi smeraldo apparve in cima a delle scale fissandolo, mentre lui,vicino alla porta semiaperta, pronunciava quelle parole cariche dell’eretica emozione.

 

9°CAPITOLO

Paradisiaca visione di lei. Biondi capelli dall’aroma d’infinito,occhi smeraldo,scuri,profondi,atrocemente veri. Ricordava con estrema chiarezza le piccole mani affusolate capaci di farlo sanguinare senza sosta o di regalargli un meraviglioso amplesso,né ricordava la voce chiara e forte,il suo nome gridato con pura rabbia mentre lo colpiva,sussurrato durante lo sfrenato sesso e….ricordava un poeta…..Un  vampiro che come posseduto viveva solo di lei ,che senza sosta le gridava di amarla,che senza sosta odiava il suo mostro. Cos’erano quei ricordi?Possibile che l’assurda storia della ragazzina bionda fosse vera?Possibile che la sua mente non fosse malata,che quegli assurdi sentimenti,quelle bestemmie al suo vampiro, fossero reali?

Sussultò ricordando con estrema chiarezza la voce di quella donna. “Sei un mostro.”Cantilena squartante che lui odiava.

 

Il cuore correva insieme ai suoi passi. Furioso e incosciente,vero e reale. L’assurda verità non era piu’celata e ciò che procurava faceva piu’male che mai. Male atroce sentire i suoi amici non ricordare nemmeno il suo nome,totale devastazione vedere Dawn guardarla come un estranea e….dolore totale,sconvolgente,tremendamente indelebile….lui, i suoi occhi oceano lontani.

Non l’amava. Non sapeva nemmeno chi fosse. Usata oltre ogni immaginazione. Bruciava da morire”Perché ti sto usando e questo mi fa male. Mi dispiace William”. Conficcò con forza i pugni sul petto per non gridare. Maledetta. Nella sua mente sconvolta gridavano belli e infiniti i suoi occhi,sussurravano ardenti le sue mani,ringhiava deciso il suo bel corpo. Lui,profondamente lui.

Amava Spike.

Lo sapeva da sempre.

Da quando le era stato accanto senza parlare quella notte,da quando lei gli aveva sfiorato per la prima volta le labbra coperte di sangue,da quando avidamente si era impossessata della sua bocca,da quando profondo e reale l’aveva sentito per la prima volta muoversi dentro di lei. Il respiro sembrò mancarle quando dopo essere inciampata nell’erba fresca del cimitero aveva ripreso la sua corsa. Scorrevano calde e copiose le lacrime amare,come l’insopportabile musica dell’orchestra dello spettacolo . La morte è il tuo dono. Sperò senza sosta che lui di colpo la fermasse e crudele affondasse i suoi denti nella sua carne fino a strapparla via da quell’incubo,dalla vita. Quella si che sarebbe stata la morte,solo lui magnificamente speciale gliela avrebbe saputa donare. Oscura e bella come lui la raccontava. Regalata da lui. Un dono.

 

Tremava. Spaventato ,terrorizzato dalla veridicità che potessero avere quelle parole. Sconvolto dall’eventualità di essere diverso. C’era qualcosa in lui. Qualcosa che credeva di non aver mai percepito e che ora sentiva come di possedere da tempo,che in un passato remoto l’aveva perseguitato. Una sensazione,un’ eretica scintilla che avrebbe volentieri vomitato e che ora gridava per uscire fuori. La donna bionda e la ragazzina ne erano certamente la causa.

Di scatto gettò con ferocia un calice ricolmo di sangue sul pavimento. Il liquido vermiglio si aprì velocemente in piccoli rivoli espandendosi in una macabra pozza.

Ricordava di aver girato da anni intorno alla cacciatrice bruna,di averla cercata,bramata,desiderata. Adorava vederla combattere,vedere quella piccola donna massacrare in un attimo qualsiasi essere infernale eppure…adorava la cacciatrice…non Faith.La ragazza piu’volte le si era avvicinata,profondamente attratta da lui, eppure lui era corso via.

Mostruosamente legato ad un'altra Da sempre. Senza nemmeno mai essersene accorto. I suoi occhi avevano cercato in Faith la cacciatrice che non era. La dea bionda,la ragazzina dagli occhi smeraldo.

 

Uno scontro violento la fece cadere all’indietro,percependo subito e con estrema chiarezza il corpo che si era scontrato con il suo. Il signor Giles le allungò una mano per aiutarla ad alzarsi dall’erba fissando sconvolto la cacciatrice che non sembrava piu’.Gli occhi di Buffy,totalmente arrossati e ricolmi di lacrime chiedevano,urlavano per la prima volta aiuto. Il suo volto ormai era la maschera di quella che era stata,sconvolto profondamente. Nemmeno il suo corpo sembrava piu’lo stesso:mai si era reso conto di quanto fosse fragile e esile!La cacciatrice cercò di asciugarsi alla meglio con le mani le calde lacrime,ma la terra che si era appiccicata alla pelle le sporcò tutto il viso. L’osservatore estrasse dalla tasca un fazzoletto in cotone e con cura cominciò a ripulirle il viso.”Sapevo di trovarti qui”disse dolcemente,”Infondo sei sempre una ammazza-vampiri”.Buffy si gettò tremando tra le sue braccia,stringendosi a quell’uomo,tra le lacrime e i convulsivi singhiozzi.”Perchè sei scappata stanotte. Sai che devo tornare in Inghilterra”.

Buffy lo strinse piu’forte”Non se ne vada signor Giles.La prego non mi lasci piu’sola”. Una commozione senza freno inumidì come non succedeva da tempo gli occhi dell’osservatore inglese. La sua piccola e forte cacciatrice piangeva,implorava. Non era piu’Buffy o forse…lo era piu’che mai. Strappata via da tutto ciò che aveva,privata di ogni briciola di vita,riusciva a malapena a sopravvivere. “Dica al Consiglio di uccidermi,la scongiuro non voglio piu’vivere questo incubo”. Il signor Giles la strinse piu’forte che poteva accarezzandole i capelli”Non lascerei mai che ti uccidano Buffy. Mai.”,strinse i pugni cercando di trattenere piu’che potesse quelle lacrime che non pensava nemmeno piu’di possedere”Farò tornare tutto come prima,te lo giuro”.

L’osservatore la scostò leggermente da sé”Guardami Buffy”l,e disse strattonandola lievemente mentre i loro sguardi si incontravano”Ti salverò,te lo prometto”. La cacciatrice annuì sperando di trovare nei meandri piu’nascosti e abissali di sé, una minima scia di speranza. Assurdamente non una speranza per il risveglio da quell’incubo….Lo riporti da me.

 

La piccola stanza del sudicio albergo dove tragicamente si era chiuso il primo atto era illuminata dal sole”Resta qui. Ritornerò appena posso te lo assicuro”. L’osservatore fissò la cacciatrice che si era seduta vicino alla piccola finestra”Buffy va tutto bene?”.

I raggi si posarono gradatamente sulla sua pelle che arrossata non nascondeva neanche i segni di quelle  ore col vampiro,la cacciatrice annuì silenziosa. Quali parole avrebbero placato quel dolore?Non esistevano. L’uomo accarezzandola un‘ultima volta uscì chiudendo la porta alle sue spalle. Dopo pochi istanti Buffy lo vide attraversare il piccolo cortile e mettere in moto l’utilitaria,prima di sparire nel vialetto alberato.

Si chiese quante ore avesse resistito prima di correre dal mostro supplicando di ricevere il liberatorio dono.

 

CAPITOLO 9.2

“Ieri 147. Oggi 148 giorni, ma oggi non conta vero?”

Le mani strette ansiosamente nelle sue. Gli occhi profondi del vampiro sembravano voler piangere. Voler far emergere con assoluta chiarezza la felicità,la sorpresa enorme per il suo ritorno,per la sua salvezza.

Non era stato più niente senza di lei,lo sapeva. Lo percepiva,chiaro,fissandolo negli occhi sconvolti, mentre le ferite profonde e ricolme di sangue le facevano bruciare le mani.

Ma cosa ti prende vampiro? Possibile che pretendi ancora di amarmi? I tuoi occhi mi confondono.

 

Il viso era imbrattato di terra. Linee scure lo ricoprivano interamente cancellando ogni traccia di lei. Infilò la testa sotto il getto dell’acqua ghiacciata. Quel bagno era da incubo,sudicio e malridotto si adattava molto bene con la scenografia del macabro spettacolo. Attraversò lentamente lo stretto corridoio del piccolo albergo e senza nemmeno chiudere la porta a chiave, si stese sul letto polveroso.

La mamma non sarebbe salita nella sua camera con una calda tazza di latte. Dawn non sarebbe entrata senza bussare per rovistare nei suoi cassetti. Willow,Xander e Anya non avrebbero saccheggiato il suo frigo. Il signor Giles non avrebbe parlato di alcun tipo di nuovo addestramento. Nessun demone da sterminare. Nessuna apocalisse da cui scappare. Nessun vampiro da amare.

Sua madre era morta,sua sorella e i suoi amici non le appartenevano più. Il suo osservatore era su un assurdo aereo per Londra ,con la speranza senza senso di salvarla. I suoi poteri erano scomparsi. Le apocalissi l’avrebbero solo potuta divorare.

E il bel vampiro ossigenato?Lui era in lei.

Profondamente immerso nei suoi meandri più nascosti e celati,totalmente parte di lei,essenzialmente ciò che definiva se stessa. Non era possibile amare così tanto. Il suo cervello e il suo cuore non avevano nemmeno mai pensato che esistesse un sentimento tale,un’emozione talmente incontrastata. Ancora le risa del burattinaio nella sua testa.

 

Anche il sole pomeridiano stava lentamente scomparendo. Giorni senza senso si rincorrevano assetati, rimescolando continuamente i pezzi di un puzzle senza soluzione. “Lo so che vuoi ballare con me”. Scosse furioso la testa mentre ricordi eretici e privi di significato riempivano la sua mente. Ancora incontrastata l’immagine della ragazzina bionda in lacrime, perfettamente sovrapposta a quella della dea bionda. Con ferocia afferrò una coperta in lana per coprirsi dagli ormai quasi scomparsi flebili raggi. L’avrebbe trovata.

 

L’odore degli aerei di linea era sempre lo stesso. Disinfettanti e salatini si mescolavano prontamente. Non si era seduto vicino al finestrino. Gli aveva sempre fatto uno strano effetto volare. Ancora impressa a fuoco c’era l’immagine sconvolgente di Buffy. Solo Buffy,la cacciatrice no. Quella era scomparsa giorni addietro. Il Consiglio non l’avrebbe certo aiutato e chi c’era di più forte non ricordava nemmeno chi fosse lui. La strega infondo era l’unica speranza.

 

I suoi passi erano sembrati più veloci mentre Sunnydale scompariva alle sue spalle. Senza accorgersene stava seguendo l’esatto percorso che la notte prima aveva fatto per inseguire la ragazza bionda. Quando attraversò il piccolo vialetto alberato la luce era ormai del tutto scomparsa. Sentiva il suo odore. Lo percepiva chiaro man mano che le si avvicinava. Tutto conduceva a lei. E lui non riusciva a fermarsi.

 

I suoi occhi verdi erano ancora fissi sul soffitto. Chissà quanto avrebbe dovuto aspettare. Forse giorni,mesi....forse il signor Giles non sarebbe più tornato. Infondo niente era più una certezza. La più grande era scivolata via poche ore prima.

 Forse sarebbe morta in quel sudicio albergo senza che nessuno si accorgesse mai di lei,fin quando l’anziana signora avrebbe affittato la stanza a qualche grassone e avrebbe trovato il suo corpo riverso sul pavimento. Che importava?Chi avrebbe pianto?

La porta malridotta si spalancò di colpo rivelando nella luce buia della stanza un corpo di uomo. Non dovette accendere le luci,il suo profumo era inconfondibile. In un attimo le aveva ridato la linfa vitale. Ogni muscolo del suo corpo si era svegliato. Forse le avrebbe finalmente fatto il prezioso dono. Lo sperò con tutta se stessa.

La cacciatrice si alzò avvicinandosi a lui,mentre il vampiro richiudeva la porta alla sue spalle ,facendo ripiombare la stanza nell’assoluta oscurità. Dove era finito il suo orgoglio,animo ferito per le parole agghiaccianti urlate da lui? Perchè non lo buttava fuori urlando il suo disprezzo? Gli spettatori erano col fiato sospeso. La protagonista già morta negli atti precedenti sembrava impazzita. Forse non ricordava più le battute.

“Non so chi tu sia”le disse Spike con la bocca a pochi centimetri dalla sua. Poteva percepire la sua pelle nonostante la totale oscurità celasse tutto. “Ma ricordo una donna”,Buffy trattenne il fiato. “So poco di lei,immagini e ricordi si contorcono senza rivelarmi nulla”. La cacciatrice spalancò gli occhi nel buio. Com’era possibile?Sapeva di chi il vampiro stesse parlando ,ma non poteva capire come. In quale sconvolgente modo Spike poteva vincere,anche se solo parzialmente, l’incantesimo?

In un attimo gli occhi di Dawn le riapparvero nelle mente. Totalmente chiaro era il fatto che nel vederla la ragazzina non avesse provato nessuna emozione,che nessun lembo di malridotto ricordo le fosse affiorato. E allora perchè proprio il vampiro ricordava?Possibile che il suo amore ,stracciando qualsiasi ostacolo, arrivasse fino a lì.

“Le sue parole non mi sono chiare e la sua immagine è distorta, ma di una cosa sono certo”disse lui in una voce che tremava. Buffy poteva distinguere con estrema chiarezza l’enorme sforzo che stesse facendo per pronunciare,anzi,per rivelare prima di tutto a se stesso,quelle parola.

”Che l’amavo profondamente”disse con voce roca,”Che lei ,sola e unica, aveva strappato via il mio mostro regalandomi la luce,per quanto amarla facesse dannatamente male.”.

La cacciatrice rimase ancora in silenzio col cuore che le batteva,ma erano profondamente chiare per Spike le sue parole,la sua risposta. Era lei. Questo era quello che la ragazzina bionda gli stava urlando da sempre.

“Non so se sia tu”disse il vampiro totalmente turbato, mentre le mani tremavano visibilmente. Il mostro,almeno per ora, era scomparso.

” Ma sento di amarti come amavo lei”

“Mi ami Buffy.”

 Credici vampiro.  Se questo ti da la forza di andare avanti, credici pure.

 Mi infastidisce da morire quel tuo sentirti sicuro. Quel tuo ripetermi continuamente la tua consapevolezza. Mi ami, l’ho capito. Per quanto comunque possa amare un vampiro, intendiamoci.

 Ma cosa ti dice che anche io ami te? Forse il mio sguardo che segue ogni parte di te? I mie occhi che continuamente cercano i tuoi? Le mie mani che da mesi vivono solo della tua pelle? Ti sbagli vampiro e non so più come fartelo capire.  Te lo ripeto ancora.

 Ma ora baciami. Il giorno è ancora lontano Spike.

 

E ora? Dov’era la bella dea che rideva del demone? Dove la cacciatrice che gli ripeteva continuamente di detestarlo, prima di infilarsi tra le lenzuola di seta del suo letto?

La luce era ancora del tutto assente. Gli spettatori col fiato sospeso. Qualcuno aveva ascoltato forse la sua disperata e angosciante richiesta?

Ti prego, amami. E lui l’aveva fatto.

Il burattinaio non rideva più. Il suo sinistro sorriso era finalmente scomparso da quella sua orrenda faccia giallastra.

Dillo ancora Spike. Ripetimelo fino a farmi morire.

Buffy rimase immobile. Ancora il chiaro tradimento del suo orgoglio pronto a riaffiorare. Non avrebbe pianto. Le lacrime erano esaurite proprio ora che sarebbero state fautrici di un sentimento diverso. Gioia, senza limiti. 

Impossibile sarebbe stato prima pensare che proprio il vampiro ossigenato avrebbe potuto regalargliela. Impossibile quando lui era troppo scontato per essere amato. Troppo vicino per sentirne la mancanza. Impossibile quando il vampiro era un’assoluta certezza.

Ma era esattamente così? Sicuro che lei non l’amasse, da quando lui le era continuamente accanto, da quando lui ogni notte entrava affamato dentro di lei?

Lo sapeva la cacciatrice, lo sapeva da sempre. Troppo orgogliosa anche solo per dirlo a se stessa. Troppo sconvolta dal fatto di amare un mostro.

Sfiorò leggermente la pelle d’avorio del suo viso mentre Spike socchiudeva gli occhi a quel contatto inclinandosi verso la sua mano. Spaventato come non mai. Tremava dolcemente il bel vampiro sotto le sue mani. Buffy fece per accendere l’interruttore, ma la sua mano la ostacolò.

Spike le prese il viso tra le mani avvicinandolo al suo. Poteva percepire il respiro quasi affannato della ragazza, la sua ansia e la sua felicità, il suo cuore che tamburellava forte e violento.

“So già quanto tu sia infinitamente bella” le disse per giustificare l’azione precedente, mentre una parte di lui urlava per non completare quel gesto. Bastava poco, troppo poco per uccidere per sempre il suo mostro.

Per la seconda volta, anche se lui non lo sapeva.

“Aiutami a ricordare ” le disse con una voce tremante, il suo viso ancora accarezzato dalle sue mani.

La cacciatrice sussultò. Ricordare cosa? Le sue grida continue? I suoi colpi violenti? Il suo ripetergli continuamente di essere un mostro? O forse.. “Non ti amo Spike.”

O meglio ancora… “Ti sto usando e questo mi fa male.” 

Goccioline di sudore le impregnarono il viso “Mi dispiace William.”

 L’enorme portale infuocato le sembrò riaffiorare nella mente. Ora più che mai si sarebbe lanciata ancora. Tutto pur di non ammettere la sua assurda pazzia.

 Spike la fissava nel buio aspettando un suo movimento. Silenziosamente la cacciatrice avvicinò lievemente le labbra alle sue. In un gesto infinitamente immenso di dolcezza, ricolmo dello sconosciuto sentimento, in un modo che da sempre avrebbe voluto utilizzare per baciarlo.

Il vampiro rimase immobile cercando di abituarsi a quella sconosciuta sensazione. Dolcezza, delicatezza.... cos’erano tutte quelle novità? Non le conosceva... ma profumavano di lei.

Per la prima volta nella sua esistenza lasciò che le labbra timide e tremanti si appoggiassero lievemente alle sue, lasciò le sue mani semplicemente a sfiorare il viso della sua ragazzina stramba.

Nel corpo di Buffy un’ ansia incontrastata regnava. Ferirlo pur di farlo ricordare o amarlo lasciandolo nell’oblio. Raggelò al pensiero che il vampiro ricordasse tutta la sua violenza e il suo disprezzo, che capisse quante bugie gli aveva, nell’assurdo incubo, raccontato.

 

“Pagherò” disse al limite del nervosismo il signor Giles. La piccola finestra cristallina era coperta da una tenda dai colori sgargianti. Pioveva a Londra. 

“Se è stata praticamente cancellata da questa vita, io posso fare ben poco” disse la piccola donne nascosta dalla penombra della stanza. 

“Non le sto chiedendo questo”disse l’osservatore sicuro, che se la donna avesse ancora indugiato, avrebbe lasciato  subito la stanza “Le chiedo di far tornare i ricordi solo ad una di queste persone.”

La strega si allontanò sparendo nell’altra stanza. Quello doveva essere il suo strano modo di acconsentire.

 

Entrambi erano ormai stesi sul piccolo letto polveroso mentre Spike assaporava ancora lentamente le sue labbra, il mostro ormai solo un alone grigiastro.

Bugie? Gesti mai provati, ma da tempo bramati? Era quello il suo modo di aiutarlo a ricordare? La lotta interna della cacciatrice continuava senza sosta.

Se il tempo doveva essere rimescolato, se la realtà doveva essere celata e l’oblio aiutato allora avrebbe finalmente dato tutta se stessa. Avrebbe creato l’immensità e l’infinito che da sempre cercava col vampiro e che da sempre aveva negato.

“Ti amo Spike” gli sussurrò all’orecchio, mentre lui baciava lentamente il suo collo “Voglio essere parte di te, completamente”.

Il vampiro sbarrò gli occhi a quella frase. Possibile che avesse capito quello che intendeva? Rimase immobile e incredulo mentre la cacciatrice lo spingeva con più forza verso l’incavo del suo collo.

“Mordimi Spike” gli disse con una voce tremante “Come fai tutte le notti.”

Sangue e amore. Tutto si mescolava nella sua mente che correva senza sosta. L’amava, l’amava disperatamente e voleva essere in lei in qualsiasi modo.

Appoggiò piano i denti sulla sua pelle, come mai aveva fatto prima d’allora e lentamente penetrò nel suo interno. Buffy dovette aggrapparsi a lui mentre il dolore acuto scompariva dolcemente per lasciare spazio all’infinito più totale. Tutto era compiuto.

Lei amava Spike.

La cacciatrice amava il vampiro. Senza freni, confini, contro ogni ordine e natura. Per sempre.

Sarebbe potuta vivere, morire, rinascere se fosse stato necessario, nulla importava. L’avrebbe amato ancora e ancora e ancora.

Grossi sorsi di liquido vermiglio scorrevano nella sua gola mentre l’estasi più totale lo raggiungeva. Nirvana. Inferno. Paradiso. In qualunque modo la si volesse chiamare. Tutto era in lei. Nella sua dea bionda, nella sua riccioli d’oro. Interminabili minuti passarono mentre la sua bocca si deliziava con quel pregiato nettare. Era parte di lei. Mai come allora.

Lentamente si staccò da lei per baciarla ancora una volta, facendole assaporare il suo stesso sangue.

“Voglio essere in te Buffy. Ti prego” le sussurrò al limite continuando a baciarla.

La cacciatrice o chiunque altro fosse era scomparsa. Totalmente, immensamente, perdutamente in lui. In pochi gesti i due furono nudi sotto la coperta impolverata.

Mille baci ricoprirono il corpo tremante di Buffy. Il mostro graffiava, cercava inerme di non precipitare nell’abisso. Tutto inutile. Il burattinaio fissava sbalordito i protagonisti che improvvisavano senza il suo permesso.

“Dimmi che mi ami” le disse sulle labbra.

“Ti amo” gli rispose la cacciatrice spingendo il suo bacino verso di lei, intimandogli di continuare.

“Dillo ancora” le ripetè, il mostro era allo stremo.

“Ti amo”gli urlò quasi Buffy.

Candide lacrime le rigavano il volto. Poterglielo finalmente rivelare era l’immenso. “Ancora” le urlò a sua volta lui entrando deciso in lei.

“Ti amo William”gli sussurrò Buffy con una voce roca, mentre si abituava alla sua paradisiaca presenza.

 

“L’avevo detto di non lasciarla andare” sibilò a denti stretti Faith.

“Ma cosa mai può farti una ragazzina spaventata. Sarà partita con quel suo zio inglese la mattina stessa. Come potevi pretendere che ci raggiungesse il giorno dopo?”

Faith restò in silenzio mentre continuava a lavare i piatto sotto lo sguardo annoiato di Dawn. La rossa senza aggiungere altro salì nella sua camera. La testa le doleva maledettamente. Lentamente si stese sul letto dopo aver, con un cenno della mano, chiuso le tende. Aveva bisogno di dormire.

 

Mentre in una stanza buia nascosta nei vicoli malfamati di Londra una donna piccola e paffuta mescolava liquidi colorati, dando vita ad odori insopportabili, recitando parole senza senso, la grossa ed elegante stanza del Consiglio era vuota.

Solo un uomo in giacca e cravatta fissava assorto il panorama che si intravedeva dalla finestra.

“Rupert non ce lo perdonerà mai”.

Una donna dal corpo sottile uscì dalla stanza adiacente, in mano stretta una tazza di caffè.

“Non è colpa tua. Non è di nessuno” disse lei appoggiando una mano sulla spalla dell’altro. “Non sapevamo che il Primo sarebbe arrivato lo stesso. Che tutto sarebbe stato inutile.” L’uomo sembrò non udirla “Come era stato profetizzato, l’anno prossimo il Primo si manifesterà e noi abbiamo cancellato una cacciatrice per niente. Dovremmo invertire l’incantesimo.”

La donna che si era seduta su una sedia posta vicino al grosso tavolo sbarrò gli occhi.

“E’ impossibile, perderemmo tutta la nostra rispettabilità. Lasciamo le cose come stanno, è la cosa migliore.”

L’uomo senza muoversi dalla finestra annuì silenziosamente.

 

“Io sono Buffy” la sua voce terribilmente familiare. Quell’abbraccio sotto la pioggia.

“Sono la cacciatrice” Willow continuò a rigirarsi nel letto tra gli incubi, gemendo di dolore. Le lacrime della ragazzina bionda urlavano nella sua mente.

 “Buffy” urlò svegliandosi di colpo.

 

Il bel vampiro dopo averla riempita del suo dolce liquido regalandole il massimo piacere scivolò dolcemente sul suo corpo. Il suo viso si muoveva insieme ai movimenti del suo petto. Il respiro affannato di Buffy lo accarezzava dolcemente. Tutto era compiuto. Tornare indietro impossibile. Aveva conosciuto l’amore. Lei era l’amore. Il mostro era morto. Mentre l’oblio lo accompagnava nelle braccia di Morfeo, un bisbiglio sussurrato dalle sue labbra si udì nella stanza buia “Ti amo cacciatrice.”