MOMENTI DI STALLO


N.d.A.: Questa è una storia indipendente ed è borderline tra la mia serie alternativa e una divagazione mentale.

DISCLAIMER: I protagonisti appartengono agli aventi diritto, salvo uno che definirei spudoratamente originale, e la sottoscritta non scrive a scopo di lucro. Quanto al mio scherzo sullo scrivere su consiglio dell’analista, chi mi conosce per favore eviti di chiamare la neuro a raccattarmi dopo aver letto la ff…

RAITING: AU a vagoni, G





Erano di nuovo lì, faccia a faccia.

Il tempo scorreva inesorabile e la possibilità di una soluzione al problema sembrava allontanarsi di più ad ogni istante.

Il silenzio era quasi diventato assordante e le espressioni erano indecifrabili.

Fermi, immobili, tesi… ma non più pronti a scattare.

Quasi rassegnati nella loro immobilità, sull’orlo di un’implosione.

Statue di cera, mortali e non.

Una situazione del genere non era mai accaduta. Non erano mai rimasti in stallo così a lungo, e ciascuno di quei momenti, sembrava infinito…



Spike abbassò le spalle con un moto di frustrazione, strinse la mascella e con cenni di diniego crescenti, alla fine sbottò « No. Basta »

Angel lo guardò fissamente, gravemente, poi abbassò lo sguardo e annuì sconfitto appoggiandosi esausto alla scrivania di Cordelia. Aveva ragione Spike.

« Hai ragione, ma non abbiamo nessuna scelta e lo sai »

Il vampiro biondo scosse la testa con maggiore veemenza « No, Angel. Basta. Io mi rifiuto e credo che anche voi ne abbiate abbastanza. Lo leggo nella stanchezza dei vostri volti, nella tensione dei vostri muscoli, nell’esasperazione dei vostri occhi. Tutto questo è un incubo e non ne vedo la fine. Nessuno ne vede la fine. Io non intendo passare un secondo di più in questo modo, quindi… »

Si fermò e strinse nuovamente la mascella, il suo tono stava diventando eccessivamente rabbioso e non era il caso di inveire su nessuno, dato che tutti loro erano sulla stessa barca. Ripreso un po’ di controllo « Quindi… Io vado a sedermi »

Mentre si dirigeva con aria torva verso le poltroncine d’aspetto vicino all’ingresso, sputò risentito « E ciascuno di quei momenti sembrava infinito… Sembrava?! Ogni fottuto secondo di questo mese è stato infinito. E che questi siano stati solo momenti sono pallonate »


Una voce sorpresa e un po’ impermalita « Come hai detto, prego?! »

Piantandosi in mezzo all’agenzia il vampiro alzò la testa, volse lo sguardo in alto e con le mani ai lati della bocca « PAL-LO-NA-TE! Sono pallonate, hai capito benissimo »

Cercando di spiegare « Nella storia sono passati solo alcuni momenti... »

« Nella storia. Ma nella realtà è un mese che siamo piantati qui a fare le belle statuine, in attesa che tu trovi il modo di mandare avanti questa storia! Io manco mi ricordo più com’è iniziata, pensa un po’ »

« Andiamo bene… »


Seduta a cavalcioni di una sedia con le braccia incrociate sullo schienale, Faith corrugò la fronte « Già. Com’è iniziata questa storia?! »

« Splendido. Di bene in meglio »

« Non dovevamo sconfiggere un… demone? »

Chiese Doyle incerto, stando appoggiato al muro e cercando con lo sguardo conferma dagli altri.

« Sì, Doyle. Più o meno »

Dondolandosi seduta sulla sua poltroncina, con le mani giunte e i gomiti appena posati sui braccioli, Cordelia sollevò un sopracciglio e sarcastica « Originale. Non si era mai letta una storia del genere… »

Sullo stizzito andante « Ho detto più o meno. E comunque non mi risulta di aver mai scritto delle storie dove prevale esclusivamente la lotta contro qualcosa o qualcuno »

Poco persuasa « Sì, sì… certo. Si parla anche di noi, ma alla fine, gira e rigira… »

« Gira e rigira, vi ricordate chi siete e da dove venite? Siete dei personaggi che per la quasi totalità, di umano hanno solo le sembianze e provenite da un telefilm horror/fantasy. Ripeto: un telefilm horror/fantasy e NON una sit com. Il contesto in cui vi muovete è quello che è, e gira e rigira anche gli escamotages sono quello che sono. Gliene fregherebbe qualcosa a qualcuno se spedissi la Angel Investigations al completo, affiliati compresi, a pescare salmoni in Canada?! »

Angel scrollò le spalle « Indubbiamente no, ma- »

« Risposta esatta: NO. Una ff dove voi andate a pescare salmoni in Canada sarei la prima a non leggerla e l’ultima a scriverla »

« Per carità! Potrebbe finire il mondo se avessimo un passatempo normale! »

« Spike, che hai da lamentarti adesso… »

« Beh, la volta che hai descritto un nostro passatempo, se così possiamo definirlo, cercavamo delle vittime in chiesa durante la messa di Natale. Vedi tu se ti sembra normale… » si intromise in difesa del suo Childe Angel.

« Perché non citiamo anche il Bronze già che ci siamo? » intervenne il biondo. « Uccidiamo tutti e dopo che facciamo, prendiamo i piedi e lasciamo il locale? Nooo, quando mai. Restiamo e mettiamo tutti in posa! »

« Quando vuoi la memoria ti torna… Comunque, caso mai vi fosse sfuggito di mente, siete dei vampiri… e non dei Teletubbies… »

« Non sei tu che dici sempre che tra Babbo Natale e Hitler, esistono infinite possibilità di essere? » domandò il vampiro bruno inarcando le sopracciglia.

« Tu quoque… » e se avesse potuto, l’avrebbe incenerito con lo sguardo.


Il mezzo demone fece spallucce e cercando di rilassare l’atmosfera « L’essere dei trucidi assassini fa parte del passato dei vostri personaggi. È il duro prezzo che paga un vampiro ad essere protagonista »

La porta dell’agenzia si spalancò con forza « Parlando di protagonisti… »

Spike si voltò di scatto e fuori di sé « Ma tu non bussi mai?! » e indicando la bionda, alzò lo sguardo e la voce « Ma tu non la fai bussare mai?! »

« Perché non la rendi monca, almeno avrebbe una scusa per non bussare… »


L’espressione era cupa e il tono gelido e tagliente, ma quello che ammutolì tutti, fu che quel commento provenisse da Doyle.

« Scusate. Ma è così… »

« Egocentrica, presuntuosa, petulante e maleducata? »

Lo sguardo generale fu eloquente.

« Lo so e lo penso anch’io. Ma queste sono le caratteristiche peculiari del suo personaggio »

« Santo cielo! Ma allora cambiale il background! » esclamò Angel esasperato, sollevando le braccia.

« Non posso »

Rispose sbrigativa e il vampiro, allibito « Perché no?! »

« Perché mi sta troppo sul cazzo per renderla un personaggio gradevole »

Cordelia inarcò le sopracciglia e inclinando appena la testa di lato « Però… Viva la sincerità! »

Ormai in preda a uno sproloquio « Sì. Non ho nessuna intenzione di descriverla saggia, buona intelligente e pura visto che non la è! »

« Ed ecco che arrivano le vergini dai candidi manti, rotte di dietro ma sane davanti… »

Declamò teatralmente Spike con un gesto circolare del braccio, che indicò agli altri nuovamente la bionda.


Faith poggiò le labbra sulle mani e sghignazzò sommessamente, mentre il vampiro bruno, tentando di mantenere un po’ di contegno e cercando di sopprimere una risata « Questo è troppo anche per te »

Accendendosi una sigaretta con aria divertita « Ah, non guardate me. Questo è frutto del fragile virgulto al piano di sopra »

Gli occhi si dilatarono un istante per la sorpresa di quella rivelazione, dopodiché i loro volti si tesero in ghigni deliziati che rivolsero in alto

« … … … »


« Scusate? Al di là di vergini, manti e back-vattelapesca, mi sembra stessimo parlando di protagonisti qui… »

Non più deliziati, tutti indirizzarono lo sguardo su Buffy.

« No. Solo tu hai cominciato a parlarne quando ti sei educatamente introdotta qua dentro » le rispose gelido Doyle.

Mentre la discussione con la bionda prendeva piede, cogliendo l’occasione, la voce fuori campo sibilò velenosa tra i denti « Grazie mille, Spike… »

Alzando appena lo sguardo con un sorriso ironico « Di niente dolcezza! »


« Senti B… »

Il tono inquietante di Faith attirò l’attenzione di tutti.

« Questa serie alternativa si basa su Angel the Series, non su Buffy the Vampire Slayer e si svolge a Los Angeles, non a Sunnydale. Per questo e per altri mille motivi non puoi essere TU la protagonista! »

Addolcendo il tono « Ti è chiaro adesso? »

Scuotendo le spalle indifferente « Chiaro un corno! Sta forse scritto da qualche parte? »

Nascondendo la testa tra le braccia « Io ci rinuncio », poi alzandosi in piedi con uno scatto e indicando il soffitto « Hai presente quel fottio di righe sempre uguali [« Ehi! »] che precede la descrizione dei luoghi dove siamo, le cose che dobbiamo fare e quelle che dobbiamo dire? Beh, è scritto lì. E se tu ti prendessi la briga di leggere ogni tanto… »

Cordelia esplose in un piccolo ma squillante moto di risa e Faith, risedendosi sconfortata « Hai ragione. Ma che diavolo sto dicendo… »

« Fantascienza » rispose lapidario Angel con le braccia incrociate.


Gli occhi di Buffy si sgranarono e divennero lucidi. In un sussurro « Angel… »

Sul viso un’espressione ferita, incredula.

Doyle abbassò le spalle e scosse la testa sconfortato da ciò che stava per accadere « Oh, no… »

« Io pensavo che tu mi amassi… » disse amaramente la bionda stringendo i pugni.

« Lo sapevo » concluse rassegnato il mezzo demone rinsaccandosi, intanto che Angel, cercava di radunare un po’ di calma.

« Buffy… Ascoltami… La nostra storia è finita ormai. Siamo in due serie diverse, la tua è anche terminata! Si, ok. Questa è una serie alternativa, è una ff e le cose sono diverse ma- » Come se avesse realizzato qualcosa di orribile « Non mi farai mica tornare con lei, vero? » intimò con gli occhi rivolti in alto.

« Angel, io- »

« NON OSERAI FARMI TORNARE CON LEI, VERO?! »

« Tu non- »

« Io NON. Mai niente fu più vero e adatto. Io NON. Che sta per: io NON tornerò con lei. Mi sembra di aver già dato abbastanza, no credi? Ho dovuto fare il giovane puttaniere sfaccendato, ubriaco dalla mattina alla sera… [« Non nella mia serie! »]… Ho detto forse nulla allora? Mi sono lamentato per caso? NO. E va bene… Di tutti i vampiri sulla faccia della terra, l’unico sfigato maledetto dagli zingari chi è stato? Un nome a caso, il mio… E lasciatemi far notare che quella cretina me l’ha raccattata Darla, non sono stato mica io ad andarla a cercare, ma chi hanno maledetto gli zingari? Il sottoscritto, è ovvio… »

« Angel io- »

Sfoderando i canini « Cosa? Anche tu mi hai appioppato quella palla luminosa… o sbaglio? »

Remissiva « Ok. Lo ammetto. Ma era un punto cardine della storia e- »

« Oh-ooooh! Era un punto cardine della storia! Intanto chi si è fatto cento anni nelle fogne come un barbone a succhiare ratti sono stato io, mica tu »

« Io non ti farei mai fare una cosa sim- »

« E comunque… Dopo sbronze, sifilidi scampate, eclatanti gesta del piffero, terrorizzanti assurdità, fogne, fame e ratti, pensavo che fosse finita e invece no. Mi avete rifilato lei »

Concluse indicando la cacciatrice.

« Angel… »


« Santo Dio! Ma non puoi tornare ad inseguire il tuo cane?! » sbottò Cordelia roteando gli occhi.

Dimenticando istantaneamente il suo cocente dolore, la guardò sorpresa « Quale cane? Quello che incontrai nel cimitero? »

Doyle sgranò gli occhi « Ma di che diavolo vai parlando?! »

« Di un flashback in CACCIATRICI »

« Io veramente, parlavo di Scooby Doo » specificò Cordelia.

Con lo sguardo perso nel vuoto « Sì. È vero, in questo momento avrei bisogno dei miei amici accanto. Di Willow, Xander… e anche di Giles »


Precipitandosi dentro l’agenzia

« Buffy, siamo qui. Stai bene? » chiese trafelata la rossa.

« Uno di quei due vermi succhia-sangue ti ha forse fatto del male? » rincarò il ragazzo guardando i due vampiri con disprezzo.

Buffy scosse la testa violentemente. La questione riguardava solo lei ed Angel, nessun altro. E il fatto che volesse i suoi amici al proprio fianco in quel momento, non significava assolutamente niente… (?!)


Risistemandosi gli occhiali « Buffy, cos’è successo? Un nuovo demone? Qualcuno ti ha aggredita? Stanno cercando di riaprire la Bocca dell’Inferno? Stai bene? »

Buttandogli le braccia al collo « Signor Giles… Scusatemi. No, non è successo nulla »

Li rassicurò stringendo i denti.

No, non era successo nulla.

La sua vita era semplicemente andata in pezzi un’altra volta… (?!!?)

« Volevo solo avervi tutti qui con me »


« Potrei quasi mettermi a piangere… » disse Faith completamente atona con la testa poggiata su una mano.

Indicando la porta ancora aperta con gli occhi fuori dalle orbite, Doyle implorò « Vi prego, ditemi che non erano tutti dietro quella porta in attesa di poter fare una comparsata… »

« L’esperienza mi porta a dire di non escludere tale possibilità… Non l’ammetteranno mai, ma soffrono di terrificanti manie di protagonismo » rispose Spike con aria annoiata.

Alzando le mani come per giustificarsi « Io ripeto che comunque, stavo parlando di Scooby Doo e NON della Scooby Gang »

« L’ha fatto apposta, non può essere così stupida » affermò il mezzo demone con determinazione.

« No. Questo è troppo anche per lei. Ma è abbastanza ipocrita ed egoista da fingere »

« Vero » confermarono a una voce Spike e Faith.

Xander, indignato, si voltò verso di loro prendendo la parola « Come potete parlare di Buffy in questo modo… Ha salvato a tutti voi la vita, o ve ne siete dimenticati? »

« Cento anni all’inferno »

« Otto mesi di coma »

« Io ho ancora la cicatrice di quell’asta di ferro… Ricordi, Xander? »

« Mi ha sbattuto sessualmente e preso a calci per l’intera sesta serie e alla fine della settima, se l’è data a gambe lasciandomi solo a combattere »

« Beh… Io non ho avuto molto a che fare con lei, a dire il vero. Ma se i PTB non avessero detto che quella sottospecie di nazi-demoni sarebbero giunti a Sunnydale contro la cacciatrice, dubito che io o Angel avremmo dovuto sacrificarci… »

« Ingrati! »


Il vampiro biondo stralunò gli occhi « Senti dolcezza, non è che puoi far tornare a casa l’allegra brigata?! Così chiudi questo stramaledetto capitolo e cambiamo almeno scenario? »

« Ok… »


Dopo pochi secondi la porta si aprì nuovamente ed entrò un ragazzo alto coi capelli e gli occhi neri.

Indossava un gessato marrone e con un accento italiano piuttosto marcato, diede un saluto generale « Salve! Non pensavo mai che avrei visto la luce! Piacere io sono Vinny… » e alzando lo sguardo « o Sonny?! »

« Non lo so, non ho ancora deciso… Ma tu che diavolo ci fai qui?! »

« Ah, se non lo sai tu… »

« Dolcezza, avevo detto scenario, non comparse… »

« Sì scusa… Ho sbagliato il copia/incolla… »

Dalla suola delle scarpe in su, l’italiano cominciò a sparire sotto i loro occhi.

« Mi cancelli così? »

« No, ti posticipo. Qui non ci fai niente »

« E quando- »

Non finì mai la domanda e non ebbe mai una risposta, perché svanì del tutto.


Xander deglutì sonoramente « Spero di non fare mai una fine simile… »

« Tu fai il bravo Xand, e vedrai che mi limiterò a farti fare la figura dell’idiota »

« Un idiota tutto intero però, vero?! »

« Sì, sì… Donc. Abbiamo detto uno scenario… »


Le pareti dell’agenzia si allargarono riempiendosi di specchi, i mobili divennero delle piante e il soffitto si alzò a dismisura mentre il pavimento diventava splendente.

« Ehi! Questo sì che è uno scenario! » esclamò entusiasta Doyle e Cordelia, speranzosa « Ora cominciamo a ragionare! Non si tratta per caso della nuova agenzia, vero? »

« No. Questo è il palazzo della granduchessa Svana a Parigi… »

Willow, guardandosi intorno affascinata « Non mi sembra di averne mai sentito parlare… »

« Per forza, è inventato »

Quando i contorni cominciarono a sfumare « Peccato. Mi sembrava uno scenario gradevole tutto sommato… »

« Grazie Giles, ma questo è lo scenario di un flashback in cui i mortali non sono previsti »

« Ti ho mai detto che ti adoro? » fece il vampiro biondo con tono mellifluo.

« Sgasati, non è tuo il ricordo »

« È mio? » chiese Angel sorridendo sorpreso mentre Spike storceva la bocca.

« Sì »

Subito sulla difensiva « È un bel ricordo? »

« Sì… » rispose estenuata. E intanto che lo scenario sfumava del tutto e quello nuovo si materializzava « Dovresti imparare a fidarti degli altri… »


« Oh che bello! Mi mancavano le macerie del Sunnydale High… » esordì Faith sarcastica.

« Mhmm… »

« Giornata no?! »

« Tappati, Spike »


« Wow! Il vecchio Magic Box! Senti che odore di lavanda! Non è meraviglioso? »

Chiese Willow incantata e Xander, con un sopracciglio inarcato, prese fra le dita il nastro giallo della scientifica che delimitava il luogo in cui era stata disegnata la sagoma di un cadavere… « Come no, splendido… »

« Non pensavo che avessi deciso di tenere questo episodio! » proruppe Spke, saltando a sedere sul bancone con un sorriso entusiastico.

« Infatti non l’ho tenuto… Maledizione mi sto incasinando col telefilm… »

Ripulendosi gli occhiali « Beh, almeno siamo tornati a Sunnydale… »

« Senti tu, lassù… Potresti riportarci ai giorni nostri, eh? Ti spiace? » chiese la bionda puntando le mani sui fianchi.


La disposizione del locale, il suo arredamento e la tinteggiatura si modificarono.

« Grazie tante, era ora »

« Qualcuno sarebbe così cortese da dirmi perché non la faccio morire?! »

« Per combattere i demoni, serve una cacciatrice »

« C’è sempre Faith »

« Scusate…? »

« Sai che affare… »

« Sarai un bell’affare tu! »

« Io non ho mai ucciso nessuno »

« Senti, Madre Teresa di Calcutta… »

« Scusate? »

« … Che mi dici di Patty? L’amica alcolizzata di tua madre? »

« Era diventata un demone »

« Oh, andiamo… »

« E Ted, allora? »

« Era un robot »

« Ehilà?! »

« Ma ti prego! Non lo sapevi mica quando l’hai scaraventato giù dalle scale! »

« Mi aveva dato un ceffone! »

« Lascia perdere. È un caso senza speranza… »

« SCUSATE?! »

« Sì? »

« Cosa? »

Angel con tono urgente « Qualcuno potrebbe abbassare le tende, per favore? »

« Uh?! »

« È giorno, FOTTUTO INFERNO! »

« Ops… »


« Ahi! Accidenti, già che c’eri potevi accendere la luce, no?! » disse contrariata la voce di Cordelia.

« Scusa Principessa, non volevo pestarti il piede… »

« Principessa?! »

« Ti crea problemi? »

« Non sono affari che ti riguardano Xander… Lascialo perdere Doyle »

« Perché, se no? »

« Ragazzi… »

« È da un pezzo che ho voglia di spaccarti la faccia Xander, dammene motivo, ti prego »

« L’hai già fatto… Dead Boy »

« Ti ho detto mille volte di non chiamarmi Dead Boy… »

« Ci avrà preso gusto a romperti il muso, ma non è male anche tirarti il collo, sai?! »

« Sta lontana dai miei amici, Faith… »

« Ragazzi… Mi sembra che stiate facendo di nuovo un po’ di confusione con la serie tv… »

« Non vorrai portartelo di nuovo a letto, vero Faith? » fece indignata la rossa.

« Sì, decisamente »

« Wow! Che destro! » esclamò il vampiro biondo mentre Giles « Buffy, Faith non mi sembra il caso… »


Dall’altra parte della stanza Xander si voltò furibondo verso Doyle « Guarda cos’hai combinato! »

« Io?! TU piuttosto! »


« PIANTATELA! »


L’urlo arrivò quasi in concomitanza con un tonfo sordo che spaccò il pavimento, creando una voragine dal colore non ben definito che tutti guardarono con orrore.

Mentre il baratro si richiudeva lentamente

« Bene. Ora che vi siete dati una calmata… Quelli di Sunnydale a destra e il gruppo di Los Angeles a sinistra»

« E io dove vado? »

« Vuoi proprio che te lo dica, Spike? »

Con aria risentita « Oh bene. Se non sono gradito o utile, basta dirlo. Me ne vado… »

« Smettila di fare il drammatico… Lo sai che sei utile, solo che di tanto in tanto ti impegni con successo nel non essere gradito »

Piantandosi in mezzo alla stanza con le braccia conserte e un fare tipicamente inglese « E quindi? »

« E quindi, raggiungi quelli di Los Angeles »


Quando i ranghi furono ristabiliti, il Magic Box e gli scoobies sparirono lasciando soli quelli di Los Angeles, di nuovo nell’agenzia.


« Torneranno? »

« No Doyle, ho chiuso la cartella dei ritagli »

Il mezzo demone annuì sollevato.

« Dove eravamo rimasti? »

« Non erano mai rimasti in stallo così a lungo, e ciascuno di quei momenti, sembrava infinito… » scosse la testa rassegnato Angel e Spike con un moto di scherno « Come dimenticarlo?! »

« Ai vostri posti, prego »

« Sì, sì… »




Doyle prese un respiro profondo appoggiandosi alla scrivania, Faith posò la testa sulle braccia, Angel e Spike abbassarono le spalle rassegnati e Cordelia « Pronto?! »

Non ottenendo risposta, fece spallucce e tirò fuori la limetta dalla scrivania cominciando a farsi le unghie.

« Che sarà successo stavolta? » chiese sconsolato il vampiro bruno e Doyle azzardò « Forse è andata in bagno… »

« Per tutto questo tempo?! » sbottò Faith allibita e Spike « È più facile che si sia addormentata, potessi anch’io, l’avrei già fatto da un pezzo »

« Forse è al telefono » ipotizzò Cordelia. « Grazie mille per la considerazione! » sputò la cacciatrice bruna.

« Almeno ha cambiato lo screen saver » fece rasserenato Doyle e portando una mano alla testa « Quel campo stellare mi stava facendo diventare pazzo »

« Datti tempo e presto non potrai vedere un tubo senza avere la nausea » sentenziò Angel.



« Come va? »

« A meraviglia, c’è da chiederlo?! »

« Ravviso una punta di risentimento nel tuo tono… »

« Il fatto che Angel sia così velenoso, non ti porta a fare un esame di coscienza? » chiese il biondo sbattendo le palpebre con fare innocente.

« Senti Grillo Parlante, lo so da me che questa scena sta andando per le lunghe, ma credo di aver finalmente trovato una soluzione »

« Bastava dirlo subito! Che dobbiamo fare? » domandò Faith entusiasta.

« No. Non adesso. Fra un po’ passano a prendermi e devo ancora prepararmi »

« Stai scherzando vero? »

« Tranquillo, Doyle »

« Tranquillo, dice! »

« Sì, in settimana andremo avanti »

« In settimana?! »

« Perché Cordelia, hai degli impegni?! »

« No di certo! Grazie a te non abbiamo nulla da fare, se non ammuffire qui! »

« Almeno si può sapere qual è questa risoluzione? »

« Certo, Angel. Cestino tutto »

« CHE COSA?! »

« Non alzare la voce, Spike »

« Allora la alzo io. PERCHÉ? » chiese il vampiro bruno.

« Perché mi sono resa conto che, tutto sommato, non ha alcuna utilità ai fini della storia e se continuo ad impuntarmi, non ne uscirò viva »

« Pronto?! E te ne accorgi dopo un mese? »

« Meglio tardi che mai »

« Ringrazia il cielo che non posso uscire dal monitor… »

« E tu, che non ti ho fatta finire in galera »

Angel, scuotendo energicamente la testa « No, no, no. Adesso tu richiami chiunque sia, spari che hai malditesta, resti qui e chiariamo »


VUOI SALVARE LE MODIFICHE A ‘MOMENTI DI STALLO.DOC’?”




« Non chiudere il documento! » intimò Spike. « Non ci pensare neanche! » rincarò Angel.

« Almeno parliamone, la prossima scena potrebbe essere più problematica di questa… » cercò di blandire Doyle « E se pensi che ti renderemo le cose più facili, stai sbagliando di brutto ragazza! » fece presente Faith, mentre Cordelia sibilò fra i denti « Divertiti stasera… stronza… »


“ ‘SÌ’ ‘NO’ ‘ANNULLA’ ”




« NON CHIUDER- »



« E menomale che scrivo per rilassarmi… »





ORA SI PUÒ SPEGNERE IL COMPUTER