SOLO UNA RAGAZZA



A volte scrivere è l’unica cosa da fare.


L’unica cosa da fare quando ti senti un vuoto dentro; un vuoto che , si dice, verrà colmato.


Basta far passare del tempo, basta abituarsi, basta… So che per me è diverso.


Mi piace scrivere, l’ho fatto spesso in passato.


Magari in altre circostanze, con delle certezze che ora non ho più e che rivorrei, anche se questo vorrebbe dire illudermi.


E allora cerco la compagnia di qualche vecchio foglio giallino e scrivo parole che nessuno mai potrà comprendere veramente, anche chi dice di farlo e so che lo dice davvero.


Perché nessuno può capire se non deve affrontare quello che devo affrontare io.


Lottare ogni giorno contro la realtà, che è così dura e spietata da indurti a rinunciare ma nemmeno questo è possibile, perché la vita di troppe persone dipende da me, ed io non voglio.


Sto male.


Vorrei tanto poter trovare delle risposte ai miei infiniti perché e so bene che nessuno potrà mai darmele.


Semplicemente non ci sono.


Già, non ci sono…


Le persone mostrano attenzione nei miei confronti; mi chiedo se sia davvero per me, per quello che sono, che valgo e non per quello che rappresento.


Ripenso alla mia vita: quanto tempo sembra essere trascorso ed invece è stato così poco…


Le vacanze al mare con la famiglia, le feste di compleanno… e poi la scuola, gli amici.


Tutte le giornate passate a fare cose da ragazza normale prima di accorgermi che la normalità non esiste: non per me, è il mio destino.


Un destino che non voglio, che non mi appartiene.


Ed è questo che fa male: sentirmi diversa e vedermi costretta in un ruolo che non è il mio, anche se tutti mi dicono che posso avere benissimo una vita serena, magari con più pericoli, più responsabilità…


Ci ho provato, ma non potrà mai succedere.


Da piccola sognavo per la mia vita qualcosa che mi avrebbe resa importante, ma cosa può apparire importante agli occhi di una bambina? La ballerina o l’attrice che vedevo guardando al futuro erano ben diverse da quello che mi sta succedendo.


E’ qualcosa che mi spaventa , di cui non riesco a capire la ragione e soprattutto… perché a me?


Non mi sento abbastanza forte per poter sopportare questa nuova consapevolezza.


La mia vita sta cambiando ed io lo sento, ogni giorno sono sempre più distante da quello che sono… o meglio da quello che credevo essere.


E adesso cosa succederà?


Che cosa dovrei fare, che cosa mi è rimasto da scoprire?


Quale altro terribile segreto butterà via tutto quello che sapevo, tutto quello in cui credevo?


Infondo quello che chiedo non e così impossibile, voglio solo una vita!


Una vita vera, non fatta di bugie ed illusioni che servono soltanto ad evitare di affrontare una realtà che sconvolge, una realtà che fa male, che fa paura.


Ma è la mia realtà.


Certezze.


A volte le sottovalutiamo, o meglio le diamo per scontate.


E invece spesso sono le uniche cose che ti possono salvare, che ti offrono una piccola luce ma sufficiente per dare un altro nome al buio.


Ed io le ho perse.


Non so più chi sono, non so più che cosa sono.


Sento che gli altri non mi trattano più come prima: sono distaccati, mi parlano in maniera forzata, quasi si sentissero in dovere di offrire un po’ di conforto a questo fenomeno da baraccone.


Ma io sono… sono solo una ragazza.


Dawn


FINE