UN ANNO PER CAMBIARE

 

AUTRICE: Baby_Spike (Francesca)

 

Protagonista: Spike, Buffy e una certa Anne (lo capirete dopo).

 

I personaggi descritti non sono di mia proprietà ma di Joss Whedon, della WB e della FOX.

 

Curiosità: Avverto che questa "credo" sia una fanfiction "infinita". Si avete capito bene, tratta del rapporto fra Buffy e Spike, è molto lunga e dalle mie previsioni è formata da 5 episodi e l’ultimo porterà ad un grandissimo colpo di scena! Perciò… abbiate pazienza e buona lettura!

 

Dedico questa fanfiction a tutto il cast di Buffy che ci ha fatto passare momenti indimenticabili. E a Joss Whedon, senza di lui non avremmo Buffy.

 

Parte I

 

"Ritorno dal passato"

 

Spike è stato rapito dai servi di Glory, Glory ha ordinato di rapirlo perché stava sempre attaccato alla cacciatrice e secondo Glory lei doveva proteggerlo, perciò era sicura che lui fosse la Chiave.

 

Ed eccolo lì, incatenato alla parete, i polsi legati saldamente con 2 catene sopra la testa, posizione molto scomoda, probabilmente Spike non avrebbe retto per molto…

 

IL camerone dove era rinchiuso era attorniato da spesse pareti di acciaio, una piccola finestra lasciava entrare un leggero raggio di sole che per sua fortuna non lo colpiva.

 

Qualcuno abbassa il maniglione della porta come per aprirla, Spike non sa che carattere assumere… Lo spietato William impassibile ad ogni situazione, o il vero Spike?

 

La porta si apre, nella sua maestosa eleganza entra Glory.

 

Spike la fissa mentre il suono dei tacchi appuntiti della Dea rimbomba nella stanza. Si avvicina a Spike…

 

Glory: Finalmente!

 

Glory alza le braccia al cielo. <<Cosa diavolo le dirò?>> si chiedeva continuamente Spike, vorrebbe avere avuto più tempo per riflettere ma Glory ormai era davanti a lui. <<Ok, ok… Mantieni la calma Spike… Sei diventato pure codardo ora che hai il cip?>>

 

Glory lo fissa immersa nei suoi pensieri, dalla sua espressione era come se stesse preparando grandi progetti…

 

<<Io non sono la Chiave… Credo che questa frase non basti… Mostrerò il mio vero volto. Si, farò così e sarò liberato… almeno spero, Glory saprà che la mia natura non mi permette di essere nessuna Chiave>>

 

Glory: Allora… come ti chiami scusa?

 

Spike: tanto che cambia…

 

Rispose Spike desolato.

 

Glory: ok Chiave, ti chiamerò così!

 

Spike: Non è che mi puoi slegare? Queste catene mi stanno bloccando la circolazione! Magari mi puoi legare su una sedia!

 

Glory: Si, magari più tardi…

 

Rispose Glory soprappensiero.

 

Un servo di Glory entrò nel camerone.

 

Servo: Glory…

 

Il servo disse qualcosa all’orecchio di Glory.

 

Glory: Dammi il libro!

 

Glory prese un pesante volume che teneva sotto braccio il servo. Lo aprì alla pagina che lui gli indicò e Glory fece un lungo sospiro e richiuse il libro.

 

Glory: Mi dispiace Chiave! Potrò usarti solo fra 3 giorni. Odio i portali che hanno le fasi lunari per essere aperti! Luna crescente! Dovrò avere tanta pazienza e non avrò neanche il piacere di farti torturare dai miei servi come di solito faccio con gli altri prigionieri! Devi essere vivo e vegeto quel giorno!

 

Glory fece un grande sorriso (che resterà impresso sul viso di Spike per sempre) prima di chiudere la porta alle sue spalle e sparire.

 

<< E dire che pure briciola ha dichiarato di odiarmi qualche giorno fa, da lei… proprio non me lo aspettavo!>>

 

Spike iniziò a lasciar scorrere i suoi pensieri, ancora incatenato con quelle solide catene.

 

Passò mezz’ora, stava arrivando il tramonto, quando la porta si riaprì.

 

<<Sarà arrivato il mio momento?>>

 

Ma inaspettatamente entrò una ragazza, in punta di piedi, chiuse la porta lentamente accertandosi di non fare rumore. Probabilmente non poteva entrare là senza chiedere il permesso a qualcuno.

 

Spike oggi non era di molte parole, e si limitò ad osservarla… I lunghi capelli castani ed ondulati le scendevano sulle esili spalle. Gli occhi tondi e scuri lo fissavno. La ragazza sembrava incantata, il suo sguardo fisso su quello di Spike, iniziò ad avanzare lentamente senza smettere di osservarlo.

 

Ragazza: Tu… tu sei la Chiave vero?

 

Spike: Uh, vedo che si è sparsa la voce! Dai, tu chi diavolo saresti? Cosa vuoi da me?

 

La ragazza si avvicinò ancora di più a Spike, ora erano praticamente attaccati, Spike si incollò alla parete perché di più non poteva indietreggiare.

 

<<Ma chi diavolo è questa?>> si continuava a chiedere Spike, era rimasto incantato da lei, ma ha capito che le emozioni gli fanno troppo male e perciò deve calare sul volto la sua solita maschera di freddezza.

 

Spike: Che c’è?

 

La ragazza iniziò ad accarezzargli dolcemente il viso. Spike rimase immobile sorpreso da questa azione.

 

Spike: Non è che potresti liberarmi? Sai, queste catene fanno molto male.

 

Ragazza: Tu scappa con me ed io ti libererò!

 

Spike: Nel senso che… scappiamo da qui insieme e poi io vado nella mia cripta e tu…

 

Ragazza: Ed io vengo con te!

 

Spike: Un po’ affrettata la ragazza!

 

Lei sorride.

 

Ragazza: Certo, devi pensarci su. Ed avrai tempo. Comunque non ce la faccio a vederti così, ora ti libero, però non uscirai di qui!

 

Spike era così sorpreso dal comportamento di questa ragazza che non aprì bocca. Corse verso alla porta la aprì e proprio accanto alla porta, ma fuori dalla stanza la ragazza premette qualche codice su un pannello e Spike crollò a terra, non aveva più catene ai polsi, ma rimase lì, immobile, non riusciva a muovere le braccia, era stato incatenato per troppe ore. Provò a rialzarsi, ma ricadde subito.

 

La ragazza si affrettò a correre verso di lui, chiuse la porta alle sue spalle e si sedette accanto a lui. Spike era sdraiato e sentiva che le forze gli stavano tornando. La ragazza si sedette a cavalcioni su di lui. Spike provò ad alzarsi ma non si mosse di un centimetro. Lei lo guardò negli occhi, Spike imbarazzatissmo fece di tutto per non manifestare un minimo di rossore.

 

<<Dai Spike, non è da te arrossire!>> ma un leggero colorito si posò sulle sue guance pallide. La ragazza gli sorrise. Non sapendo più che fare Spike provò con la tattica della parola:

 

Spike: Ehmm… Mi aiuti ad alzarmi?

 

Ragazza: Non ce ne è motivo. Poi non ti rivedrò mai più e non voglio perdere questo momento.

 

Spike: Ma si può sapere chi diavolo sei?

 

Ragazza: Mi chiamo… Anne.

 

Spike: Ah si, questo spiega molte cose!

 

Anne si guardò un attimo intorno, Spike la osservava come se fosse un’aliena, cercò di nuovo di divincolarsi ma la ragazza si rigirò verso di lui e gli poggiò le mani sul petto per fermarlo, Spike non poteva fare altro che ascoltarla e aspettare qualche minuto quando finalmente si sarebbe potuto rialzare con le sue forze.

 

Anne: Io… sono una serva di Glory, ma non sono come lei, non vorrei stare al suo servizio, ma non posso farci niente, prima... prima era tutto diverso.

 

Spike continuò ad ascoltare.

 

Anne: Io ti conosco bene Spike…

 

Spike inarcò le sopracciglia in senso di "Che???"

 

Anne si alzò di colpo, Spike lentamente si mise in piedi ma restarono sempre vicini. Anne alzò un po’ il tono della voce.

 

Anne: Secondo te chi era che ti osservava ogni giorno, ogni notte per riferire a Glory chi fosse la Chiave? Io ti ho sempre amato dal primo momento che ti ho visto!!!

 

Spike: Ah quindi sei stata tu a dire a Glory che ero la Chiave! E’ per colpa mia che ora sono qui!!!

 

Anne: Allora non hai capito niente Spike! Sono la peggiore serva di Glory e lei mi odia proprio perché ti ho protetto in tutti questi giorni!!! Io! Io non le ho detto niente…

 

Anne si fece triste e gli occhi le diventarono lucidi.

 

Anne: Fin quando… fin quando non si è insospettita ed ha mandato insieme a me un’altra persona che ti ha accusato!!! Ed io sono stata maledetta per non aver detto niente, mi odiano e mi trattano tutti da schifo!

 

Spike si chinò, le sollevò leggermente la testa per guardarla nei suoi lucidi occhi neri.

 

Spike: Mi dispiace, proveremo ad uscire in qualche modo. Ma… tu mi avevi detto che potevi farmi uscire se andavamo insieme no?

 

Anne: (tristemente) Era solo per vedere se ti piacevo…

 

Spike la guardò con aria di rimprovero…

 

Anne: Mi dispiace Spike.

 

E finalmente Anne si decise a stringerlo in un forte abbraccio.

 

Ma l’urlo lacerante di Spike gli stacco all’istante. Spike si mise la mano su petto dove aveva una grande ferita a forma di croce che fumava.

 

Anne si guardò la collanina che aveva al collo. Era una croce. Anne spalancò gli occhi.

 

Anne: O Dio… ma tu sei…

 

Anne con precauzione si riavvicinò a Spike, si tolse il ciondolo e glielo poggio sulla fronte:

 

Spike: Aaaaaaa!!! Ma che sei scema?

 

Anne: AAAAAAAAAAA!!!!!!

 

Spike: Che c’è?

 

Anne senza distogliere lo sguardo inorridito da Spike indietreggiò verso la porta.

 

Spike: Ma che fai?

 

Anne: Tu… tu sei un vampiro!!!

 

Spike: Scusa non lo avevi capito?

 

Anne: Dio mio!

 

Spike: No scusa, non ho capito! Tu mi spii da settimane e non ti sei resa conto che ero un vampiro?

 

L’espressione di orrore di Anne dava già la risposta.

 

Spike: E… non ti insospettiva una persona che usciva solo di notte, che non va in chiesa e che chiede sempre il permesso per entrare in casa degli altri?

 

Anne: Credevo che fossi un nottambulo non cattolico e di buone maniere.

 

Spike sospira.

 

Spike: Perché prendi le distanze? Non ti mordo mica!

 

Anne: Io ho sempre avuto il terrore dei vampiri sin da piccola! Ora vado via!

 

Anne aprì la porta incerta e uscì. La riaprì e prudentemente rientrò.

 

Anne: Non mordermi!

 

Spike: Non posso.

 

Anne: Perché? E poi se potresti lo faresti!?

 

Spike: Ho un cip. E poi non mi va di parlarne.

 

Seguì un momento di silenzio.

 

Anne: Ma… un vampiro… non può essere la Chiave…

 

Spike: Infatti non lo sono.

 

Anne: Un vampiro?

 

Spike: La chiave.

 

Anne lo guarda confusa.

 

Spike: Io non sono la Chiave.

 

Anne: Non capisco…

 

Spike: Te lo devo ripetere?

 

Anne: Dammi una spiegazione!

 

Spike: Glory si è sbagliata, la Chiave non sono io. Stare vicino alla cacciatrice non significa essere una Chiave! Allora lo poteva essere anche Xander o Willow!

 

Anne: Non mi stai mentendo?

 

Spike: Certo che sei testarda!

 

Anne: E perché non hai detto niente?

 

Spike: Non posso fare una cosa del genere a… Alla Chiave.

 

Anne: Perciò tu sai chi è?

 

Spike: Non dovrei parlare con te.

 

Anne: Non ti fidi di me?

 

Spike: Non è che ti conosco bene…

 

Anne abbassa il volto tristemente.

 

Spike: Non fare così piccola!

 

Anne: C’è… c’è un’altra donna nella tua vita?

 

Spike: (sorridendo) Vuol dire che non eri molto attenta quando mi spiavi.

 

Anne: Era un si vero?

 

Spike ammicca.

 

Anne: E… chi sarebbe?

 

Spike: Questo che importa?

 

Anne: Ok, mi rassegno, proverò a farti uscire e poi andrai da lei e vivrete per sempre felici e contenti.

 

Spike: Sarebbe bello…

 

Anne: Non sarà così? Chissà quanti momenti stupendi avrete passato insieme.

 

Spike ride.

 

Spike: Ah ah… molti…

 

Anne: Lei ti ama tanto vero?

 

Spike: E’ un quiz?

 

Anne: Ero solo curiosa.

 

Spike: No. E non mi amerà mai.

 

Anne: Sai Spike, sono molto confusa!

 

Spike: resta confusa, è meglio…

 

* * * * *

 

E nel mentre che i due progettano…

 

Buffy e Dawn erano sedute sul divano davanti alla Tv e mangiavano pop-corn.

 

Dawn: Buffy mi dispiace…

 

Buffy: Di cosa?

 

Dawn: Vi sto creando troppi problemi…

 

Buffy: Non dire così Dawn, ognuno ha il suo destino! Io sono la cacciatrice e tu la Chiave, non ti succederà niente, lo prometto.

 

Buffy si avvicina di più a Dawn e le accarezza i capelli lisci. Dawn le sorride.

 

Dawn: Senti… Oggi non ho visto Spike…

 

Buffy: Uh, che fortuna!

 

Dawn: Smettila di trattarlo così! Non ti ha fatto niente di male!

 

Buffy: Mi ossessiona, non ce la faccio più!

 

Dawn: Certo che sei proprio strana, Spike è un vampiro, per lui è difficile imparare le buone maniere e… provare emozioni come quelle che sta provando per te… e… fa molto male…

 

Buffy: Io non credo proprio… E allora se non è stupido perché non se ne va? Non mi scorda per sempre? Sarebbe una buona idea.

 

Dawn scuote la testa in senso di rassegnazione.

 

Dawn: Lui ci tiene a me…

 

Buffy: Si, come no!

 

Dawn: E’ vero Buffy!

 

Buffy: Ti ha trattato bene solo per fare bella figura con me!

 

Dawn si intristisce.

 

Buffy: Scusami, solo che… non me lo immagino proprio Spike che faccia qualche sacrificio per te Dawn… E’ un vampiro senza anima…

 

* * * * *

 

Anne: Voglio sapere qual è il suo nome! L’avrò vista in quei giorni in cui ti ho spiato no? Dimmelo!

 

Spike: Calma Anne! Non hai il diritto di conoscere la mia vita privata e forse non sai nulla su di me, probabilmente non è neanche vero che mi hai spiato se non ti sei accorta di niente!

Anne: Stavi sempre attaccato alla cacciatrice, un giorno le hai raccontato il tuo passato, ma io non potevo sentire niente, ti spiavo da fuori, se no mi avresti vista. Poi avete combattuto, alla cacciatrice è morta la madre da poco e quando lei ha saputo che aveva un tumore tu sei andata a consolarla e ti sei seduto accanto a lei sui gradini di casa sua. IL fatto che dormivi in una cripta mi stupiva molto, però credevo che là ti nascondevi da Glory, credevo che quello fosse un posto sicuro! Poi un giorno la cacciatrice è scesa nella botola che c’è nella tua cripta e tu l’hai raggiunta, poi non ho visto più niente perché eravate sotto e c’era pure una certa… Drusilla! Si, si chiamava così!

 

Spike: Beh, forse si, ti devo credere. E.. cosa mangiavo?

 

Anne: Bevevi sempre una bevanda… ammm… credo che era arancia rossa.

 

Spike: Era sangue.

 

Anne fece una smorfia di disgusto.

 

Anne: Comunque adesso non dubiti più della mia parola!

 

Spike, quando ti ho visto, è stato… come se già ti conoscessi… Ho provato una sensazione strana…

 

Il sole stava quasi tramontando ma un leggero raggio di sole ancora filtrava dalla minuscola finestra. Anne indietreggiò un po’ e finì sotto il raggio che le colpì il braccio. Iniziò a fumare. Spike se ne accorse, pure Anne e continuando a parlare si spostò. Spike si avvicinò a lei, la prese per le spalle e la mise sotto il raggio.

 

Anne: Lasciami Spike! Mi vuoi uccidere per caso?

 

Spike la lasciò, spalancò gli occhi più confuso di prima. Poi le diede uno schiaffo (niente reazione del cip).

 

Anne: Spike! Ma che diavolo fai???

 

Spike: Lo sapevo che non eri normale!

 

Poi la afferrò per le spalle e la sbatté al muro. Lei si divincolò dalla stretta e gli diede un pugno. I due in posizione d’attacco tutto ad un tratto i loro volti si trasformarono…

 

Spike: Ok, ok… Anne, se ti chiami veramente così, ora non sono io quello che deve spiegare!

 

Anne imbarazzata ritornò nella versione normale.

 

Spike: Allora… mia cara vampira, cosa devi dichiarare?

 

Anne: Si, ok… sono una specie di vampiro…

 

Spike: A me sembri un vampiro a tutti gli effetti! Come mai quella croce che porti al collo non ti fa niente?

 

Anne: Io… io non so molto sui vampiri perché ho fatto di tutto per non diventarlo. Il sangue mi fa schifo e ne bevo pochissimo, preferisco un hamburger… E poi sono cristiana e mi sono imposta di portare questa croce sempre, ormai non mi fa neanche più male.

 

Spike: Capito. E… perché non mi hai detto niente?

 

Anne: Neanche tu non mi hai detto molte cose!

 

Spike: E va bene. Ok…

 

Anne: Io comunque… non so molto sui vampiri… me lo vuoi insegnare tu?

 

Spike sorride ma il sorrido sparisce quando qualcuno spalanca la porta. Entra un ragazzo sulla 30ina d’anni. Corse verso Anne e la strattona mentre gridava queste parole:

 

Uomo: Che diavolo ci fai qui!?!! Non puoi entrare senza il mio permesso! Stavi aiutando la chiave a scappare? Oppure… Riferirò a Glory che non volevi farle aprire il suo portale! Perché questa è la verità!

 

Spike: Hei tu, smettila!

 

Disse Spike avvicinandosi all’uomo.

 

Spike: Non sono la Chiave, mettitelo bene in testa!

 

Uomo: Tu stai zitto e smetti di mentire!

 

Spike: Secondo te un vampiro può essere la Chiave?

 

E dopo questa frase Spike mostrò il suo vero volto. Il ragazzo spalancò gli occhi.

 

Uomo: Deve, deve essere una specie di effetto speciale… vero?

 

Spike: ma guardati, appena vedi due zanne affilate inizi a rabbrividire, fai proprio pena!

 

Uomo: Lo andrò subito a riferire a Glory… Tu Anne, tu resta pure qui, e… scusami per prima.

 

Il ragazzo scappò via e chiuse la porta alle sue spalle.

 

Dopo nella stanza regnò per un momento il silenzio, Anne respirava affannosamente e a rompere il silenzio fu la risata di Spike.

 

Spike: E’ sfuggito terrorizzato!

 

Anne però non sorrideva…

 

Anne: Mi hai salvato la vita Spike…

 

Spike: Dio ti prego non dire così! Una volta toglievo le vite ed ora le ridò… che caduta di classe!

 

Anne: Sai cosa ti succederà adesso…

 

Spike: Non so, immagino il peggio ma d’altronde fa parte del mio piano…

 

Anne: Piano? Non mi hai detto niente?

 

Spike: Ora che ho verificato che può funzionare te lo dico. E’ la nostra ultima speranza, il portale non si deve aprire, e… quello che mi faranno non mi interessa… devo solamente guadagnare tempo.

 

Anne: Ti costringeranno a parlare Spike…

 

Spike: Ma io non parlerò, devo resistere fin quando qualcuno non capirà la situazione e verrà a liberarci. Ma non so fino a quanto mi posso fidare dell’astuzia di Buffy…

 

Anne: Buffy…

 

Spike: Ah ah…

 

Anne: E’ lei vero?

 

Spike: Chi?

 

Anne: La ragazza che ami?

 

Spike esitò a rispondere.

 

Anne: Dai, dillo che è lei!!!

 

Spike: Non importa Anne, magari parliamone più tardi…

 

Anne: Sai, ho capito, non sei proprio il tipo che fa per me!

 

Spike: No, dai… non dire così… magari…

 

Anne: Sta zitto! Tanto uno vale l’altro…

Spike: Ecco brava! Cercatelo uno nuovo!

 

Anne: Tu, non hai mai provato un minimo interesse per me!!!

 

Spike: Oh, finalmente ci sei arrivata!

 

Anne: Sai che ti dico… abbiamo fatto bene a chiarire le cose… non sono adatta per te, sei un essere inferiore Spike…

 

Dopo questa frase Spike rabbrividì…

 

Anne sorrise.

 

Anne: E dire che mi capitò di dire questa frase pure ad un poeta da quattro soldi 2 secoli fa…

 

Spike abbassò lo sguardo e spalancò gli occhi… Iniziò a respirare affannosamente e flash ripetuti gli inondavano la mente.

 

Spike: William…

 

Anne: Già… mi pare proprio che si chiamava William! Chissà che fine ha fatto… E tu come fai a saperlo?

 

Spike: William il sanguinario… (Spike sorrise fra se) Uccise due cacciatrici, una in Giappone e una in una metro di New York… (Anne continuava ad ascoltare stupita), Poi un’organizzazione gli mise un cip e lui non poté più uccidere, un giorno conobbe una bellissima vampira, la sua bellezza era indescrivibile, si chiamava Drusilla, lei lo fece diventare quello che è adesso, la perse di vista quando si innamorò della cacciatrice, un amore non ricambiato come fu quello di 2 secoli fa. Quando lui era innamorato di una certa Cecili e lei gli disse che era un essere inferiore…

 

Anne ascoltava con gli occhi spalancati, i due iniziarono a capire, poi Spike si avvicinò ad Anne.

 

Spike: Era meglio avere un chiodo nell’orecchio che ascoltare le sue abominevoli poesie… Così William decise di ricominciare tutto da capo e cambiare nome… … … Spike.

 

Anne non riuscì ad aprire bocca…

 

Spike: Ciao Cecili.

 

Anne: William…

 

Spike: In persona.

 

* * * * *

 

Passarono 20 minuti in un’imbarazzante silenzio con un gioco di sguardi. I due si erano seduti per terra, nessuno aveva coraggio di aprire bocca. Cercarono di evitare i proprio sguardi, tutto come una volta, Cecili e William vicini dopo tanto tempo. Adesso sembra che la situazione si sia invertita, Cecili prova una grande attrazione per Spike e inizialmente Spike non ricambiava ma ora non riusciva a pensare neanche, era così confuso che non riusciva a capire quello che provava… Se era tutto come una volta…

 

Spike: Allora… tu sei Cecili vampira… (Spike ride) Non me lo aspettavo proprio!

 

Cecili: Perché?

 

Spike: Ma su! L’ultima volta che ti ho visto eravamo nell’800 e una donna come te era attenta a tutto quello che faceva, le maniere! A ricordarmelo mi faccio ridere anch’io!

 

Cecili non parlò.

 

Spike seguì il suo silenzio, poi Cecili si decise a parlare.

 

Cecili: Quando ti ho visto, qualche settimana fa, in fondo sentivo qualcosa di diverso in te… Una cosa che non riuscivo a spiegarmi, come era una volta…

 

Spike: Ma… Non mi sembra che provi le stesse cose come una volta… Cioè, prima di sapere che eri tu… insomma sei una persona completamente diversa!

 

Cecili: Già… Sono cambiata.

 

Spike: Si, molto… Come dire… sei più… rifulgente!

 

Spike scoppiò a ridere, dopo pure Cecili.

 

Spike: Ok, ok… basta così!

 

Cecili: Bene…

 

I due smisero di ridere, si alzarono da terra quando la porta si spalancò nuovamente e l’apparizione di Glory fece rabbrividire i due che fecero qualche passo in dietro vedendo Glory camminare minacciosamente verso i due. Si fermò davanti a Spike e lo prese per la maglietta sbattendolo con forza alla parete.

 

Spike: Ahi…

 

Glory: Ahi?

 

Ripeté Glory estraendo un paletto d’argento e puntandolo verso il cuore di Spike. Spike spalanca gli occhi e cerca di divincolarsi dalla stretta della Dea.

 

Glory: Eh, no… non scappi! Non so se ti sei reso conto ma hai preso in giro Glory! La Dea delle Dee! Mi hai fatto perdere del tempo vitale per me!!! Ora ho solo due giorni per trovare la vera Chiave!!! Se non la troverò dovrò aspettare un lungo mese… ed io odio aspettare!!!

 

Dopo quest’ultima frase Glory premette ancora di più il paletto d’argento verso il cuore di Spike che iniziò a perdere le forze, l’unica speranza era risparmiare tempo, ma ormai non sapeva più cosa dirle…

 

Spike: Ma forse… sono la Chiave!

 

Glory: Ah ah… Ora lo scopriamo!

 

Glory conficcò il paletto nel cuore del vampiro che fece un urlo che rimbombò nello stanzone. Cecili corse verso Spike ma due uomini la fermarono.

 

Cecili: Spike!!!!!!

 

Spike voleva rassicurarla ma aveva poca forza per parlare, riuscì a mormorare a bassa voce:

 

Spike: tranquilla piccola… Va tutto bene…

 

Glory: Tu… sai chi è la Chiave! Allora, forza parla…

 

Spike iniziò a respirare affannosamente e non esitò a rispondere come doveva fare:

 

Spike: Non lo so… e… e anche se… anche se lo sapessi, non te lo direi mai…

 

La pazienza di Glory ha un limite, prende il paletto e lo spinge ancora più internamente.

 

Glory: Fa male? Uh, mi dispiace… Avrai tempo per pensarci, magari fra qualche ora ti ritornerà la memoria e me lo dirai… A dopo…

 

Glory se ne andò e con lei tutti i suoi servi.

 

Spike cadde a terra, si guardò la ferita e poi si tolse il paletto. Spike strinse i pugni, il dolore che stava provando era indescrivibile.

 

Cecili: Spike!!! Io… io non capisco!

 

Spike: Scusa piccola… ma non è… il momento di parlare.

 

Spike chiuse forte gli occhi e si guardò la ferita.

 

Cecili: Che cos’è questo paletto?

 

Spike: E’… è un maledetto paletto d’argento…

 

Cecili si sedette accanto a lui e fece appoggiare Spike sulle sue gambe.

 

Cecili: Eh… cosa significa?

 

Spike non riuscì a rispondere e iniziò a respirare affannosamente.

 

Cecili: Spike… cosa sta succedendo?

 

Disse Cecili seriamente preoccupata, lo si vedeva dal suo volto sconvolto e dai suoi occhi lucidi.

 

Spike: Non posso parlare ora… non si muore con un paletto d’argento Cecili, fa solo… molto… male…

 

Cecili gli accarezzò la fronte, stava iniziando a sudare e un po’ di sangue gli uscì dal naso. Cecili si avvicinò di più.

 

Cecili: Spero che le cose adesso non saranno più come una volta.

 

E lo baciò, Spike provò ad usare le sue forze per ricambiare, la guardò negli occhi, sorrise e poi svenne.

 

Cecili gli tolse la maglietta per curare la ferita. Lo osservò e poi strappò un pezzo della sua camicetta e cercò di assorbire il sangue come poteva. Poi spostò lo sguardo sulla tasca del cappotto di pelle di Spike da dove usciva un fogliettino. Cecili lo prese incuriosita, era una foto della cacciatrice. Si chiese se fosse una foto del suo nemico o del suo amore, ma in quei lunghi giorni in cui lo spiò aveva intuito qualcosa, troppo tempo stava attaccato a Buffy e dal suo sguardo si capiva tutto. La amava proprio e non avrebbe rinunciato a nulla per lei…

 

Dopo aver assorbito un po’ di sangue Cecili lo osservò ancora per una volta, Spike stava riposando, ma si vedeva che era più calmo e che la ferita gli faceva meno male. Cecili sorrise a quel volto che ha visto dopo tanto tempo, che ha amato ed odiato…

 

* * * * *

 

Spike si svegliò, si guarda intorno alla stanza e non la vede. Cecili è sparita. Spike vorrebbe alzarsi ma è completamente paralizzato. Osserva meglio la grande stanza completamente vuota. Cecili era sparita all’improvviso. <<Che strano comportamento, e poi che motivo avrebbe avuto di andarsene? L’avranno cacciata? Oppure…>> Spike iniziò ad immaginare di tutto… o forse era stata frutto della sua immaginazione? Neanche il pezzo della sua camicia c’era più, nessuna traccia di lei… Ad un tratto la porta della stanza si riaprì… <<Ecco, è arrivato il momento di uscire di scena Spike>> Ma un volto familiare irruppe correndo verso di lui.

 

Spike: Buffy…

 

Spike fece un tentativo d’alzarsi invano. Buffy spalancò gli occhi vedendo la sua profonda ferita nel cuore e corse verso di lui.

 

Buffy: Cos’è successo?

 

Disse Buffy seriamente preoccupata mentre aiutava Spike ad alzarsi.

 

Spike: Come ci… come mi hai trovato?

 

Buffy: Ridotto piuttosto male!

 

Spike: … … … Come hai fatto a sapere dov’ero?!

 

Buffy: Me lo sono immaginato. Andiamo a casa ma tu… Glory ti ha chiesto chi è la Chiave?

 

Spike ammiccò. Il volto di Buffy adesso era seriamente preoccupato e riuscì a mormorare:

 

Buffy: Glielo hai detto?

 

Spike: Non ti avrei mai potuto fare una cosa del genere Buffy…

 

Buffy era rimasta immobile, ancora teneva stretto il braccio di Spike da quando lo ha aiutato ad alzarsi, lo guardò negli occhi. Poi abbassò lo sguardo e lo rivolse di nuovo verso di lui. Buffy si avvicinò come non erano mai stati vicini prima ad ora. E si decise a fare una cosa che Spike aspettava da tempo e che credo aspettasse di fare anche lei… lo baciò. Baciò Spike. Spike rimase lì, immobile. Poi gli fece un sorriso insolito, che Buffy non aveva mai visto, dolce, sincero. Lei lo abbracciò e poi si fece stringere dalle braccia di Spike, un breve ma intenso abbraccio.

 

Buffy: Andiamo a casa…

 

Parte II

 

"Solo amici?"

 

Buffy entrò a casa sostenendo Spike.

 

Spike: Grazie Buffy…

 

Buffy: I modi non sono da te.

 

Salgono le scale quando Dawn compare dalla cucina spalancando gli occhi.

 

Dawn: Mio Dio… cosa ti è successo?

 

Spike: Tranquilla briciola, va tutto bene.

 

Dawn: No, non va tutto bene!

 

Buffy: Dawn! Magari parliamone dopo!

 

Buffy e Spike salgono le scale, sembra che nulla fra i due fosse successo. Spike si sentiva sempre peggio, doveva proprio esserci quel paletto d’argento a complicare le cose, non bastava già la più forte emozione che Spike poteva provare: un bacio con Buffy. Così Spike svenne proprio sulle scale. Buffy sospirò in senso di "pure!", si fece qualche altro metro e fece sdraiare il vampiro sul suo letto. Poi osservò la situazione, Spike in camera sua! Sul suo letto! <<Dio mio che giornata turbolenta!>> ancora non poteva credere che l’aveva fatto. <<Ho baciato Spike, bleh…>> poi lo guardò, osservò ogni suo singolo particolare, le sue labbra, i suoi occhi momentaneamente chiusi, il suo naso perfetto, i suoi capelli ossigenati, i suoi zigomi pronunciati… <<Non lo avevo mai visto sotto altri occhi… no, no… Buffy che diavolo dici!!!>>

 

Poi il suo sguardo si posò sulla ferita al cuore che non smetteva di sanguinare. Allora si avvicinò e accertandosi che il vampiro avesse gli occhi chiusi si sedette accanto a lui e lo osservò meglio. La porta si aprì di colpo, Buffy sobbalzò!

 

Buffy: Mamma non pensare male lui è…

 

Dawn: Buffy! Ma che diavolo ti prende? Non sono la mamma, se non ricordi è in ospedale…

 

Buffy si alza di colpo e va verso Dawn.

 

Dawn: Che c’è?

 

Buffy: Dawn, va in cucina a prendere delle bende e dell’alcol.

 

Dawn: (con il suo solito sorrisetto) Vuoi curare Spike?

 

Buffy: Forza, prendi le bende, Spike sta male, non so perché ma lo devo aiutare.

 

Dawn: Corro!

 

Buffy continua a ri-osservare Spike. Dopo meno 20 secondi Dawn si ripresenta con il necessario che aveva chiesto Buffy che dopo aver preso tutto prega Dawn di andarsene.

 

Dawn: Tranquilla, devo andare da Michelle.

 

Buffy: Vai pure dalle tue amiche basta che non torni tardi!

 

Dawn chiude la porta. Buffy si ri-avvicina a Spike con passo indeciso. Si siede accanto a lui e srotola le bende. <<Ma dai, chi mi costringe a farlo? Io non provo nessun sentimento per Spike, neanche la minima attrazione, non trovo in lui neanche un amico, per carità! Eppure… ma cosa mi ha detto la testa prima? Come avrà interpretato quel bacio Spike? Se apprezza un mio pugno immagina un mio bacio! Ora non me lo scollo più di dosso… Devo trovare qualcosa per risolvere la situazione… Chissà cosa avrà provato? Cosa avrà pensato?

 

Spike: E’ stato il momento più bello della mia vita Buffy…

 

Buffy: fece un balzo e si alzò dal letto… Spike si era svegliato e Buffy non si era accorta che stava parlando e Spike aveva ascoltato quasi tutto.

 

Spike: Sai… anche noi abbiamo un passato… ti ricordi la prima volta in cui ti ho incontrato? Al Bronze, ballavi, eri bellissima… Ero venuto lì per ucciderti ma sai dopo che odi tanto una persona alla fine finisci per amarla. IL giorno più bello della mia vita dopo oggi è stato quando Willow ha fatto quell’incantesimo (Buffy sorrise), è stata brava la streghetta! E poi… con il passare del tempo sono cambiate molte cose…

 

Buffy: Molte…

 

Spike: Troppe…

 

Silenzio.

 

Spike: Buffy… non ti costringerò più ad amarmi, lo so che non provi niente per me e… e quel bacio è stato per pura compassione perciò credo… che proverò a lasciarti in pace sperando che un giorno qualcosa cambi e che tu confessi di amarmi così potremmo stare insieme per sempre…

 

Gli occhi di Spike si fecero sempre più lucidi, come quelli di Buffy. Si era creato un momento indescrivibile, un’atmosfera surreale. Finalmente una lacrima scese dal volto di Spike che si era scordato quella sensazione che forse non aveva mai provato.

 

Buffy si siede sul letto e si appoggia sul petto di Spike abbracciandolo e piangendo.

 

Buffy: Ti ho… ti ho torturato in questi mesi… mi dispiace… non dovevo trattarti in questo modo… è che… avevo paura, paura di sbagliare di nuovo, un altro vampiro, questo non doveva succedere… ma…

 

Spike: Non piangere più piccola…

 

Buffy: Ti voglio bene Spike… possiamo rimanere buoni amici?

 

Spike: Sarebbe meraviglioso… e comunque attenderò per un passo più avanti.

 

Buffy sorridendo riafferra le bende che ormai si era completamente dimenticata.

 

Spike: Si, forse è meglio pensare alla ferita adesso.

 

Buffy: Non la sapevo questa storia dell’argento…

 

Spike: Credo che sai poco sui vampiri…

 

Buffy: Me lo vuoi insegnare tu?

 

Spike sorride ma improvvisamente il suo viso si illumina…

 

Spike: Oh mio Dio Cecili!

Buffy: Come?

 

Spike: E’ una storia lunga, da Glory c’era pure Cecili! Era diventata una vampira e mi ha curato un po’ la ferita, lavorava per Glory!

 

Buffy: Ok, ok… deve essere la reazione dell’argento.

 

Spike: Buffy credimi! Lo so che ti sembrerà strano ma devo ritrovare Cecili che è sparita all’improvviso quando mi sono svegliato!

 

Buffy: Va bene. Mi viene difficile crederti ma dopo vedremo di fare qualcosa.

 

Spike: Speriamo bene… Comunque… ritornando alla frase di prima…

 

Buffy: Lasciamo perdere.

 

Buffy: Forza togliti la maglietta che fasciamo la ferita.

 

Spike: Mi… mi dovresti aiutare, sono ancora debole…

 

Buffy lo aiuta a sfilarsi la maglietta, Spike rimane a petto nudo, Buffy prende l’alcool e bagna un po’ di cotone che poggia sulla ferita del vampiro che fa una smorfia di dolore.

 

Buffy: Si, si… faccio piano ok…

 

Poi Buffy prende le bende e avvolge la ferita.

 

Buffy: Ok, abbiamo fatto!

 

Spike: Bene…

 

Silenzio…

 

Buffy: Si è fatto tardi…

 

Spike: Già…

 

Silenzio.

 

Spike: Allora… Torno a casa…

 

Buffy: Spike, non riesci nemmeno ad alzarti figurati a tornare a casa!

 

Spike: Mi puoi accompagnare.

 

Buffy: Non mi scomodo grazie!

 

Spike: Allora…

 

Buffy: Forza dormi qua, ancora sei debole, domani tornerai nella tua accogliente cripta.

 

Spike: Allora… vado in salotto.

 

Buffy: Vado io.

 

Spike: Cavolo sei un’altra persona oggi!

 

Buffy sorride e poi ancora silenzio. Poi si dirige verso la porta per uscire.

 

Spike: Buffy…

 

Buffy: Che c’è?

 

Spike: Dormi qua… ti prego.

 

Buffy: E’ troppo scomodo il divano per te, resta pure la.

 

Spike: No… vieni nel letto con me… tanto… è grande no? Ci entriamo benissimo in due.

 

Buffy: Non è che te ne stai approfittando un po’ troppo? E poi non ce n’è alcun motivo!

 

Spike: Da buoni amici. Non credo che capiterà mai più, fammi compagnia, nel caso mi dovessi sentire male sai…

 

Buffy: So, so… ok… ma non succederà mai più… e ricorda! Da buoni amici…

 

Spike sorride, la cacciatrice si siede accanto a lui. <<Dio mio, non mi sarei immaginata di fare una cosa del genere!>>

 

<<Buffy che dorme accanto a me… ho paura di ri-svenire!>>

 

Spike: Ma... per quello che hai fatto oggi pomeriggio?

 

Buffy: Scordatelo… dimenticati tutto!

 

Spike: Compassione?

 

Buffy: Può essere… ho detto di dimenticarlo!

Spike: Impossibile…

 

Buffy: Allora non tirare fuori l’argomento vorrei provare a scordare…

 

Spike: Da buoni amici…

 

Buffy: Già…. … … … Chiudi gli occhi, mi dovrei cambiare.

 

Spike esita a chiuderli ma sa che ora, quella notte, doveva assumere un atteggiamento diverso.

 

Poi Spike riaprì gli occhi quando Buffy gli diede il consenso. <<E’ bella pure prima di andare a letto…>>

 

Si vedeva una punta di imbarazzo nel viso d’entrambi, sentivano che stavano facendo qualcosa che non dovevano fare, qualcosa di proibito, il fatto di essere diventati "amici" era una cosa più incomprensibile di quanto credevano.

 

Buffy prima si sedette sul letto, poi lentamente si stese verso i bordi, era alquanto tesa ma provò a non dimostrarlo. Si girò dando le spalle a Spike e provò a dormire.

 

Spike: Come? Tutto qua? Ancora è presto, pensavo che facessimo qualcosa!

 

Buffy si girò e gli sferrò un destro come ai vecchi tempi che fece addirittura uscire il sangue dal naso al povero vampiro.

 

Spike: Intendevo se potevamo parlare un po’ prima di addormentarci!

 

Buffy: Ah…

 

Spike: Ah? Vedo che non perdi il vizio! E ogni tanto ti ricordi che sono ancora io.

 

Buffy sta zitta, ma la sua espressione rappresenta uno "scusa" molto chiaro.

 

Buffy: Di cosa devo parlare con te? Quante vittime hai bevuto o quante cacciatrici hai ucciso?

 

Spike: Quello già lo sai…

 

Buffy: Ho sonno Spike.

 

Spike rimase zitto cercando un possibile tema di conversazione ma non riusciva a ragionare. Buffy, era là, sdraiata accanto a lui, i suoi capelli si appoggiavano delicatamente sul cuscino. Spike riusciva ad udire il suo respiro in quella silenziosa notte.

 

Buffy: Puoi andare a chiudere la finestra? Oggi si gela…

 

Spike si alza e zoppicando esegue l’ordine, non poteva lasciarsi andare via quella notte senza concludere niente… Una notte unica per lui, un occasione irrecuperabile. Doveva dimostrarle chi era veramente, quella notte, per la prima volta, Spike decise di togliersi la sua classica maschera di crudeltà e di insensibilità che ormai stava per essere parte di lui e mostrare il suo vero volto, essere per la prima volta Spike, l’uomo che stava predominando in lui, farlo ritornare…

 

Spike: Va meglio?

 

Buffy: Ora va meglio. Tu… voi vampiri, non sentite il freddo… il caldo… vero?

 

Spike si sdraia di nuovo.

 

Spike: No.

 

Buffy: E’ una bella sensazione… l’acqua gelida del mare, il freddo dell’inverno… il calore del sole d’agosto… di un camino… di una stufa…

 

Spike: (stringendola a se) Di un abbraccio…

 

Buffy si irrigidisce ma non reagisce, resta immobile, sorpresa (non più di tanto) dal gesto del vampiro.

 

Spike: Si… deve essere bellissimo…

 

Buffy si gira verso di Spike.

 

Spike: Cos’altro differenzia voi umani da noi vampiri?

 

Buffy: Troppe cose! Vorrei saperle anch’io… tutte… nei minimi dettagli…

 

Spike: Ci sono quelle classiche…

 

Buffy: La luce del sole, i paletti nel cuore, il sangue…

 

Spike: L’acqua santa… le croci…

 

Buffy: Come ti ricordi il sole?

 

I due iniziarono a conversare come non avevano mai fatto…

 

Spike: Non ne ho visto molto nella mia vita… quando vivevo a Londra non avevo l’occasione di vedere un sole scottante e poi sono stato vampirizzato da giovane, gli unici momenti in cui l’ho visto era quando ero piccolo… un ricordo molto vago! Dopo 200 anni è impossibile ricordarsi tutto.

 

Buffy continua ad ascoltare interessata. Ora si stanno guardando negli occhi.

 

Spike: Spesso… mi incuriosirebbe vedere il mondo da umano. Come era una volta… Non mi lamento di essere un vampiro, o almeno… non mi potevo lamentare, ora non lo sono più… non so come definirmi. Ti ricordo che al capo di questa maledetta organizzazione che mi ha messo questo maledetto chip nel cervello c’era il tuo ex-fidanzato! A quest’ora non sarei così… Sarei William… E probabilmente ti avrei già ucciso.

 

Buffy: Beh, sei molto tranquillizzante! Dormire con un vampiro omicida che ha l’intenzione di ucciderti è veramente rilassante…

 

Spike fa un leggero sorriso.

 

Buffy: Quindi… se non avresti avuto il chip mi avresti ucciso…

 

Spike: No… non volevo dire questo Buffy. Neanche io ho capito cosa mi è successo e mi viene difficile raccontarlo, non è solito degli uomini spifferare i propri sentimenti ad una ragazza…

 

Buffy: Non ti sto mica obbligando a dirlo! Sai che me ne importa…

 

Spike: Quando odi talmente tanto una persona alla fine non puoi non amarla… si dice così no? Beh… forse mi è successo questo. Ma ormai rinuncio! Te lo già detto prima, ho smesso con la mia testardaggine, devi decidere tu e hai deciso di lasciarmi stare e mi sembra giusto perché una cacciatrice non può stare con un vampiro! E so che quello che è successo oggi pomeriggio come avevo detto prima è stata pura compassione e che non succederà mai più perciò…

 

Spike non riuscì a finire il suo elaborato discorso che Buffy lo baciò… per la seconda volta… in un solo giorno… qualcosa, forse, stava cambiando… Continuò a baciarlo e Spike la assecondò, ero ormai tarda notte e Buffy per la prima, forse l’ultima volta si fece trasportare dalla passione e… successe… fecero l’amore… senza pensare, perché il pensiero non ha fatto altro che rovinarli, seguendo il proprio cuore, facendosi trasportare dalla passione… fecero volare velocemente quella notte e poi si addormentarono… Non sappiamo, non vogliamo o non riusciamo ad immaginare le reazioni dei due al risveglio… … …

 

Parte III

 

"Domande"

 

I due erano ancora abbracciati, Buffy dormiva profondamente, Spike iniziò a muovere leggermente le mani e poi aprì gli occhi… Vide quella bellezza indescrivibile davanti a lei, il suo respiro sul suo collo, quella situazione mai vissuta faceva venire i brividi… brividi di paura, di tristezza, di felicità, qualcosa di diverso, mai provato…

 

Accarezzò i suoi morbidi capelli, desiderava che quel momento fosse infinito… La osservava, poteva osservarla senza che lei dicesse: "Che diavolo stai guardando?", senza limiti e senza confini… era il viso, il corpo, tutto così perfetto! Ad osservarla gli veniva voglia di ricominciare… di mandare indietro il nastro e di rivivere quella calda notte che rimarrà impressa nella sua lunga memoria per sempre, ma si limitò ad un tenero bacio sulla fronte…

 

A quel tocco di labbra gelide e morbide Buffy iniziò a muoversi… Aprì lentamente gli occhi, osservò il bellissimo ragazzo che era accanto a lei e solo dopo qualche secondo si rese conto di quello che aveva fatto e di chi aveva davanti… Spike provò a rompere il tremendo silenzio che stava regnando baciandola profondamente… Lei rimase immobile… Si guardarono negli occhi… << Perché è successo? Cosa mi ha spinto a farlo? Perché Spike? Io lo odiavo, l’ho sempre odiato! Ma perché? E’ un vampiro pentito! Oppure è tutta finzione? Quello che vedo è il vero Spike? Oppure sta solo fingendo? Beh, se finge però finge bene! Ma perché devo prendermela con lui? D’altronde cosa ho fatto io fino ad ora? Ho finto! Spike… non mi sembra lui… non riesco a riconoscerlo…>> gli interrogativi di Buffy erano troppi, perché tenersi tutto dentro? E’ arrivato finalmente il momento di parlare… Spike vide la confusione e l’imbarazzo nei suoi occhi, provò a tranquillizarla con un dolce sorriso nuovo a Buffy… Gli occhi della ragazza diventarono lucidi…

 

Buffy: Come facevi a tenerti dentro tanto amore Spike?

 

Spike: Come facevi a non notarlo?

 

Buffy voleva sorridergli ma non riuscì a muovere un muscolo, quell’atmosfera era talmente surreale che le sembrava tutto un sogno…

 

Buffy: Ma… ma voi vampiri… non potete amare!

 

Spike: Quegli esseri orribili tutte smorfie e ruggiti non possono… e non è neanche vero che non possono… Non ci riescono… Ci viene difficile… E’ contro la nostra natura, ma se vogliamo noi possiamo esserne capaci… Nascondere la propria natura di vampiro è difficile… si fa uno sforzo tremendo per riuscirci…

 

Buffy continuava ad ascoltare, per la prima volta sentì un vampiro confessarsi davanti ad un umano, i lati più nascosti di questa strana e difficile natura si stavano svelando…

 

Spike: Io ho scelto questa strada… Ho provato uno strano sentimento secoli fa per Drusilla… Era puro amore… senso di protezione, volevo averla sempre accanto a me, era la mia vita… E ora l’ho persa… ma ancora prima d’essa c’è stato il mio primo amore, ancora non ero un vampiro… Ero William, ogni volta che la vedevo il cuore mi batteva più forte e in quei momenti ero disposto a fare di tutto… Cecili… Credo che sono troppo confuso per parlare di lei… Solamente un giorno fa la rividi dopo tanto di quel tempo… Parlammo… mi baciò… non la riconobbi subito, solo quando mi rivelò chi era capii che era ancora la donna di due secoli fa… non so se questo si può chiamare destino o ha altri nomi…

 

Buffy: Che fine ha fatto?

 

Spike: (Spike sospirò) Quando mi svegliai da quel brutto colpo del paletto d’argento non c’era più, non eravamo rimasti così… mi curò… e poi sparì! Certo che quella ragazza è proprio strana…

 

Buffy: La vorresti rincontrare vero?

 

Spike: Non lo so… Buffy… Io ti ho amato più di quanto abbia amato nessun altra… Più di Cecili, della mia dolce Drusilla… Ti sembreranno parole banali o false ma ti devi accontentare… Mi viene difficile dirtele e per un vampiro questo è già un grande passo… Buffy, io posso amare più di una persona normale priva di sentimenti… Perché io gli provo… Queste lacrime sono come le tue… La parole che sto pronunciando sono spinte da emozioni! Il mio cuore non batte più ma posso ancora ricordare quei momenti in cui ero vivo e…

 

Buffy era sempre più attenta… Sconvolta, sorpresa, confusa da quello che stava sentendo.

 

Spike: Gli rimpiango… Vorrei che tornasse tutto come una volta Buffy… Vivere nell’oscurità è talmente triste… Certe volte… mi è venuta voglia di porre fine a tutto perché tutto andava per il verso storto… Felici saranno quegli esseri che uccidono e che si cibano di innocenti, ma un vampiro che vuole fare l’umano non troverà mai un posto in questo mondo…

 

Parte IV

 

"La Scelta"

 

Spike si alza, si veste velocemente, lancia uno sguardo fuori dalla finestra: non aveva ancora albeggiato.

 

Afferra il cappotto e da un ultimo sguardo alla donna che tanto ama.

 

Spike: Addio piccola.

 

Con questo saluto Spike chiude la porta e dopo aver sceso velocemente le scale esce di casa, correndo, lasciandosi alle spalle il suo futuro…

 

Buffy rannicchiata fra i lenzuoli prova ad asciugarsi le lacrime. Guarda fuori dalla finestra, il cielo si stava schiarendo, il sole si era già svegliato. Fra i mille interrogativi il pensiero che Spike non fosse arrivato in tempo nella sua cripta l’angosciava. Si alzò, e avvicinandosi alla finestra, e osservando in lontananza quel triste cimitero versò un’ultima lacrima.

 

Spike apre bruscamente la porta della sua cripta, si butta sulla poltrona e porta alla bocca la sua solita bottiglia di burbun, incomincia a bere a lunghi sorsi. Poi scaraventa la bottiglia in un angolo della stanza. E dopo avere fatto un profondo respiro socchiude gli occhi.

 

Spike: Che diavolo è successo in questa notte… Dai, illuditi, è tutto un sogno, confuso e irreale…perché?

 

Cecili: E’ successo quello che stavo aspettando che succedesse…

 

Spike si alza di scatto.

 

Spike: Che diavolo… ma… Cecili!

 

Cecili: Mi mancava la mia telenovela preferita, il Grande Fratello dovrebbe rinnovarsi! Seguire 24 ore su 24 la vita del più umano fra i non umani!

 

Spike resta immobile a fissarla. <<Oh destino infame… Dimmi che è tutta una visione…>>

 

Cecili: Ma no, non è molto originale, è andata a finire proprio come me la immaginavo io… Tutti avevano già capito che lui si era innamorato di lei e alla fine, nonostante gli infiniti ostacoli riescono ad andare a letto insieme e vissero tutti felici e contenti.

 

Spike: Hai continuato a spiarmi per tutto questo tempo?

 

Cecili: Non potevo lasciarti così…

 

Spike: E invece si che mi hai lasciato! Mi sono risvegliato ed eri scomparsa nel nulla!

 

Cecili: Avevo visto che la cacciatrice stava venendo e allora sono scappata.

 

Spike si lascia cadere di nuovo sulla poltrona.

 

Spike: E… ora perché sei qua?

 

Cecili: Sei sempre lo stesso… Non cambi mai Spike… Freddo e cinico come sempre…

 

Spike: Ti ho chiesto semplicemente perché sei qua?

 

Cecili: Forse la tanta perdita di sangue ti ha provocato gravi danni celebrali, non so se ti ricordi cosa è successo prima della mia scomparsa? Non so se hai capito che il destino ci ha fatto incontrare!!!

 

Spike: Non credo nel destino…

 

Cecili: Spiegami come è stato possibile tutto ciò!

 

Spike: Ok, ok… secondo me è una semplice coincidenza… e comunque, anche se fosse? Vogliamo restare amici? Tanto piacere, ci vediamo domani!

 

Cecili: Devi fare una scelta…

 

Spike: Come?

 

Cecili: Ora, in questo momento, devi fare una scelta che cambierà la tua vita! Dopo 200 anni che stai sulla terra ancora non ne sei capace!?

 

Spike: Che scelta?

 

Cecili: Me o lei.

 

Spike deglutisce rumorosamente…

 

Cecili: Avanti! Non pensarci troppo! Vuoi scegliere la persona che hai fortemente odiato? La ragazza che ha sterminato la tua razza? O vuoi scegliere la donna che tanto hai desiderato? La donna che prima hai conosciuto… Che per prima hai amato! Una della tua stessa razza, che potrà vivere con te per sempre! Pensa al futuro che ti aspetta se sceglieresti la cacciatrice!

 

Spike: Morirebbe fra le mie braccia e il dolore mi ucciderebbe…

 

Cecili: Vedo che capisci Spike. E se invece sceglieresti me?

 

Spike: Vivrei con una bellissima vampira per l’eternità…

 

Cecili: Bene… allora hai scelto! Ora puoi pure dimenticarla o ucciderla se vuoi!

 

Spike alza lo sguardo verso Cecili, i suoi occhi si stanno facendo sempre più lucidi…

 

Spike: Dal mio più antico odio è nato il mio più grande amore, supererò gli ostacoli che mi presenta il destino… anche le trappole… come te Cecili! Vivrò con Buffy, e quando lei non ci sarà più io la seguirò…

 

Lo sguardo sconvolto di Cecili andava dal pavimento al volto di Spike. Si scontò da un raggio di sole che la stava per colpire e senza mai distogliere lo sguardo dal vampiro indietreggiò fino alla porta.

 

Cecili: Non me lo aspettavo da te Spike… Tu mi amavi!

 

Spike: Ora capisci come ci si sente ad essere trattati così! Ti ho amato Cecili, è passato… Se adesso vuoi dimenticarmi che così sia, se non vuoi perdermi di vista per me sarebbe meglio…

 

Cecili: Vorrei saper decidere… Potrei anche porre fine alle mie sofferenze…

 

Si avvicina al paletto posto per terra, sta per piegarsi per prenderlo ma Spike l’affera per il polso…

 

Spike: Non lo fare…

 

Cecili: Io non volevo diventare un vampiro… E non lo sopporto!

 

Spike: Come è successo?

 

Tbc……