L’ARCHIVIO

AUTORE:BAD WOLF

Buffy sembrava terribilmente nervosa, anzi, quasi spaventata. Spike la guardò incuriosito, ma lei non sembrava neanche accorgersi della sua presenza. La ragazza sembrava già conoscere il luogo, mantre il vampiro si sentiva sperduto. Si guardò intorno.

Erano in una stanza che definire enorme sarebbe stato riduttivo. Spike pensò che il luogo in cui si trovava dava proprio l'idea dell'infinito. Le pareti erano altissime, tutte ricoperte di libri, ognuno diverso dall'altro, eppure dannatamente simili. C'erano delle scale che si appoggiavano agli scaffali e che si proiettavano incredibilmente in alto. Molto in lontananza si potevano anche vedere dei soppalchi. Il soffitto, invece era invisibile.

"Questo è l'Inferno personale di Xander" pensò il vampiro "oppure il Paradiso di Willow e Giles..."

Buffy non aveva neppure dato un'occhiata. La sicurezza del suo incedere confermò in Spike la certezza che la Cacciatrice in quel posto ci fosse già stata.

La seguì.

***

Willow non capiva cosa potesse mai essere successo.

Sedeva su una poltrona a casa di Buffy, di fronte a Dawn, visibilmente preoccupata.

Giles sedeva su un' altra poltrona accanto a quella di Willow, ed anche lui era pensieroso.

Oggetto dei loro turbamenti era una vecchina dall'accento australiano che diceva di chiamarsi Buffy Summers.

***

"Buffy..."

"Spike?!?!che diavolo ci fai tu qui?!"

Spike era sconcertato.

"Bah...forse l'essere Cacciatrice comporta l'essere affetti da una forma di arteriosclerosi precoce...a dire il vero, questo sospetto l'avevo sempre avuto."

"Spike, dimmi come hai fatto ad arrivare qui!"

"Camminando con te, deliziosa quanto sgarbata fanciulla"

"Non è possibile..."

"Camminare consiste nel mettere un piede davanti all'altro. Guarda, ora ti mostro come si fa. Forse te ne sei dimenticata..."

"Spike, smettila di fare l'idiota. Evidentemente non ti rendi conto della situazione. Siamo nella merda, vampiro decerebrato. Fino al collo"

"Beh, speriamo che non ci siano onde..."

***

"Il suo nome è Buffy"

"Giusto signorina"

"Buffy Summers"

"Il mio nome sarebbe Elizabeth Anne. Ma mia madre mi chiamava sempre Buffy."

"Lei è figlia unica?" intervenne Dawn

"Ho una sorella più piccola...si chiamava Dawn"

***

Buffy si diresse spedita verso una stanza. C'era scritto "Reception".

Bussò.

Spike continuava ad osservarla. Era rigidissima, silenziosa, arrabbiata (con lui) ed impaurita (da cosa non si sa).

Dalla porta uscì una voce femminile.

"Avanti"

"Tu resta qui. Ti dirò io quando entrare" disse Buffy.

Spike non obbiettò. Era invaso da una strana sensazione. Non doveva essere lì.

***

"Mi sono trovata qui all'improvviso. E non so perché, per avere una spiegazione dell'accaduto, ho sentito che dovevo rivolgermi a voi."

Willow e Giles erano perplessi.

"Lo so, signorina," continuò la signora "è strano...ma è così. Io so anche i vostri nomi, anche se non vi ho mai conosciuti"

***

"Signorina Summers...è la terza volta che la vedo qui...alla quarta le regalo un'orsacchiotto."

Buffy guardò in basso imbarazzata.

"Come è morta questa volta?"

"Non me lo ricordo, signorina Daphne..."

"Allora consulteremo il suo volume. In genere quando non ci si ricorda di che si è morti si è morti dormendo. Una fine ingloriosa per una Cacciatrice, non trova?"

Buffy annuì. Doveva dire a Daphne, capo della SSA (Sezione Smistamento Anime), che Spike era lì, ma non sapeva come.

Daphne chiamò un suo sottoposto con il telefono interno.

"Ghor? Fammi avere la pratica BUFFY SUMMERS, sotto CACCIATRICI. Grazie."

"Signorina Daphne..."

"Non ora. E' arrivato il volume."

Daphne lo aprì direttamente sull'ultima pagina. Sgranò gli occhi.

"Signorina Summers, che scherzi sono questi?"

Cazzo,pensò Buffy, ha scoperto di Spike...

"Signorina Summers, si rende conto che lei non è morta?"

***

"Io ero accanto al mio povero marito, che stava morendo di cancro...aveva novantasette anni. Cinque più di me. Eravamo sposati da settantadue anni."

Dawn sorrise, ed anche Willow. Era romantico.

"Come si chiamava suo marito?" chiese Willow

"Spike"

***

Spike aspettava fuori, annoiandosi un po'. Non poteva neanche ascoltare la conversazione che avveniva all'interno della Reception. Ed inoltre si sentiva sempre più a disagio. Non sapendo che fare, il vampiro si diresse verso una parete di quella che sembrava essere un'enorme biblioteca. Avrebbe leggiucchiato qualcosa.

***

"Non sono morta?!?"

"Mi spiega che ci fa lei qui?!?"

"Non lo so, davvero!"

"Possibile che quando viene qui lei succede sempre un casino incredibile?"

"Non è colpa mia...io stavo facendo la ronda con Spike, e..."

"Ed il suddetto Spike dove si trova in questo momento?"

Dall'esterno si sentì il suono di un'allarme.

***

"Mio marito Spike stava morendo. Quella era davvero la fine. Sembrava quasi sollevato. Io ero accanto a lui, e desideravo tanto andarmene con Spike...non potevo restare da sola. A quel punto qualcuno bussò alla mia porta."

***

"Eccolo" disse Buffy a Daphne, fulminando Spike con lo sguardo.

Il vampiro fu trasportato dentro la stanza da quattro demoni grossi quanto armadi. Era ammanettato ed impossibilitato a muoversi. Però poteva parlare.

"Che cazzo succede? Nelle biblioteche si viene per leggere, no? Perché quando ho provato a prendere un libro ho ricevuto lo stesso trattamento di Hannibal the Cannibal?"

"Lei ha una voce molto sexy, Spike. Ha mai pensato di lavorare in una hot-line?"

"Come?!?"

"Niente Spike. Signorina Summers, mi par di capire che lei non ha spiegato al suo amico dove si trova"

"Ehm..."

"Spike, si accomodi."

I demoni lo liberarono e lui si mise a sedere.

"Lei non dovrebbe trovarsi qui, nella Sezione Smistamento Anime.Qui noi, o meglio io, decidiamo dove mandare le persone una volta defunte. Se all'Inferno o in Paradiso. Per i demoni c'è un altro posto, la Sezione Smistamento Demoni, appunto."

"Allora perché mi trovo qui?"

"Ci dev'essere stata qualche irregolarità, Spike. La signorina Summers non è neanche deceduta. Dovremo risolvere la situazione al più presto, prima che l'ordine delle cose venga sconvolto"

***

Willow era andata in cucina a preparare un po' di thè.

La vecchietta australiana continuava intanto il suo racconto.

"Aprii. C'era un giovane uomo in doppiopetto, che mi porse subito il suo biglietto da visita. Aveva un nome così strano..."

***

"Arlachino! Solo tu, con la collaborazione di Buffy Summers, ovviamente, potevi creare un casino così tremendo! Cent'anni alle miniere di carbone non te li toglie nessuno! Aspettati due cazziatoni tremendi, caro mio! Questa è solo l'INTRODUZIONE DI QUELLO CHE TI FARO'IO! Per non parlare di quello che ti farà il Grande Capo!"

"Che c'entro io?" fece Buffy.

"LEI C'ENTRA SEMPRE CON I DISASTRI!!!"

Buffy si zittì. Questa volta Daphne era davvero furiosa.

***

" -Sono Arlachino- mi disse l'uomo dopo avermi dato il suo biglietto. Era davvero bislacco. C'era scritto: 'Arlachino, assistente del segretario del Presidente della SSA ed agente esterno'. -Se lei vuole lasciare questa vita con suo marito sono la presenza che fa per lei-. Io ho detto che sarei stata felice se lui poteva aiutarmi"

***

"Ma ti rendi conto della catastrofe?"

Arlachino guardava costernato verso il basso.

"Adesso abbiamo una viva ed un non-morto nell'Anticamera dell'Aldilà!!!"

Spike cominciava a trovare quella Daphne eccitante. Gli erano sempre piaciute le donne che agivano con un certo piglio autoritario.

"E pensa che casino se fosse successa l'Apocalisse, o un'altra cosa del genere! Senza Cacciatrici! E tutto per un tuo errore!"

"Non è colpa mia!"

"Come si fa a confondere una vecchietta di novantadue anni con una ragazza che ne ha settanta di meno?"

***

"E così mi sono ritrovata qui, invece che con il mio caro Spike"

***

Spike e Buffy si erano avviati verso l'uscita. Ora che l'inghippo era stato scoperto, restava solo da risolverlo. Una cosa davvero da poco, per Daphne. Avrebbe cancellato tutti i dati. Insabbiare tutto, come faceva la gente ancora in vita. La strigliata ad Arlachino aveva più che altro valore dimostrativo. Fortunatamente la Buffy australiana si era comportata secondo le procedure, sostituendosi parzialmente alla Buffy ancora in vita ma al momento inutilizzabile. Effettivamente non potevano essere attribuite colpe all'assistente del suo segretario. Era ancora agli inizi, dopotutto.

Si trattava solo di un caso di omonimia, come ce n'erano stati tanti dall'alba dei tempi. Un caso però che stavolta aveva coinvolto la persona sbagliata. Il centro dati aveva fatto confusione, ma tutto sarebbe tornato alla normalità in pochi minuti. Poi lei avrebbe fatto riordinare i dati ai suoi sottoposti. Ed avrebbe fatto richiesta di nuovi archivi e di un centro dati meglio organizzato. Senza naturalmente specificarne il motivo.