BED AND ROSES

AUTRICE:B_FLY

E-MAIL:b_fly@email.it

DISCLAIMER: Non possiedo nè Willow, ne Spike, ne nessun'altro personaggio bla bla bla lo faccio non a scopo di lucro ma per puro divertimento personale.

PERIODO: Inizia nel periodo di School hard, ma ci sono riferimenti a varie puntate della 2° stagione

PAIRING: questo lo vedrete... almeno un pochino di suspance la voglio lasciare!

FEEDBACK: ovviamente mi farebbe piacere, questa è la prima fanfiction che posto, anche perchè è la mia prima fanfiction decente, le altre le potete trovare su http://buffystories.altervista.org ma sono abbastanza orrende, per lo più di amiche.

RINGRAZIAMENTI: a chiunque commenti i capitoli che posto, vi prego sono totalmente demotivata a scrivere altro!

 

 

--Eccomi qui. Mi chiedo a volte perché mi sto sprecando in questo modo. Perché continuo ad amarlo. Lui non si accorgerà mai di me. Ma sarà proprio amore? E poi da dove mi viene? Xander è sempre stato più stupido di me, non lo capirà mai quello che sento. È troppo occupato a controllare i suoi ormoni. Sarà sempre il mio migliore amico ma non si accorgerà mai di me. L’invisibile Willow, sempre disponibile per tutti. Avete un problema? Rivolgetevi a Willow! Tanto non ha una vita sua. Neanche i miei genitori riescono ad accorgersi di me. Dovrei mettere un’inserzione sul giornale: pura, casta, disponibile, ingenua. Forse qualche maniaco potrebbe interessarsene. Al diavolo questi pensieri, il destino arriverà anche per me. Un giorno, anche io sarà felice. Un po’ come Buffy e Angel, per ora. Giusto, mi sono dimenticata! Dovevo raggiungerli al Bronze stasera! Anche se arrivo con un po’ di ritardo non credo che qualcuno se ne accorgerà… --

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Arrivata. Xander, Buffy, Angel. Tutti al tavolo.

B:”Ehi, Willow, ciao! Ci stavamo preoccupando, non arrivavi più!”

W:”Già, già.” --Ma che succede? C’è qualcosa di strano qui, mi sta venendo la pelle d’oca. Oddio, non sarà mica una specie di effetto collaterale per via di quell’incantesimo che ho provato!! Era solo innocuo… oh, Willow, devi smetterla di ‘prendere in prestito’ i libri di Giles, sai che quegli incantesimi non li devi provare!--

X:”Ehi, Will, che hai? Ti viene la pelle d’oca”

W:”Oh, niente, niente. Sarà perché ho freddo”

X:”Ci saranno 50 gradi qui dentro e tu indossi un maglione!”

B:”Su, vieni a ballare!”

W:”Oh, no… non mi va oggi” --è vero, mi sento strana… se è davvero quella la causa giuro che non toccherò mai più incantesimi!--

B:”D’accordo. Xander?”

X:”Certo!”

A:”Sai che ti seguirei anch’io, ma sono del tutto incapace di ballare qualcosa che non sia un lento”

B:”Lo so, lo so”

Buffy e Xander si allontanarono sulla pista. Angel fissò un momento Willow, in modo un po’ strano, e andò a sedersi di fianco a lei. Inutile dire che Willow era terrorizzata al pensiero di essere stata scoperta.

A:”Per caso hai pasticciato fra i libri che Giles tiene nel suo studio, lontano dalla vostra portata?”

W:”Come?... io…no!”-- non sono brava a mentire--

Angel, da bravo gentiluomo si limitò a sorridere, un po’ compiaciuto nel rivedere sempre la stessa Willow con quel suo modo goffo e ansioso di balbettare per giustificarsi.

A:”Non ti preoccupare, non glielo dirò, ma tu faresti bene a stare attenta.”

W:”C-come hai fatto ad accorgertene?”

A:”Perché uno dei tuoi occhi è rimasto di colore castano. È un incantesimo molto innocente, ma sono certo che non è l’unico incantesimo che hai studiato, giusto?”

W:”Beh… esatto. Ma è l’unico che ho provato. A parte, che mi sto concentrando per far levitare oggetti piccoli, come le matite… e va bene ho letto quasi tutti i libri di incantesimi di Giles! Ma giuro, ho sperimentato solo questi!”

A:”Ne sono certo. Ti consiglio di fermarti qui, o di procedere se vuoi ma di informare Giles, così potrà tenerti sotto controllo”

W:”Come hai fatto a sapere che era magia e che non mi ero presa una lente a contatto colorata?”

A:”Perché sento che è passata dell’energia attraverso di te. E poi perché non mi sembri il tipo di ragazza che spreca soldi per queste cose” --ci risiamo: la piccola, affidabile, onesta Willow. --

A:”Scusami, stanno suonando un lento. Meglio che vada.”

Era di nuovo da sola. --Tanto è un lento, con chi lo potrei ballare? Con Xander non ci penso proprio. Non vedo perché dovrebbe essere lui l’unico mio compagno di ballo. --

“Mi concedi questo ballo?”

--Che diavolo di spavento! Ma chi è questo tipo, non dev’essere di qui, un tipo così appariscente lo avrei notato. Sta chiedendo a me di ballare?! Dio, che occhi. Sono di colore blu intenso-- Si fece catturare da quegli occhi e lo fissò attonita.

“Allora, mi devo offendere o accetti il mio invito?”

W:”C-certo” --ma brava, che bella risposta! Così ora tempo due secondi e si è fatto anche lui l’idea generale su di te. --L’uomo era più alto di lei anche se non poi di così tanto, l’altezza giusta. La prese per mano e la trascinò nella pista. Willow fu contenta che l’avesse trascinata lontano dagli altri, così poteva stare in pace. L’uomo si voltò, mise una mano sul suo fianco, e iniziò a condurre il ballo.

W:”Oh… ho dimenticato di dirti che non so ballare…”

“Lasciati andare, conduco io”

si lasciò inebriare a quella voce suadente, lasciandosi guidare da quell’uomo così sicuro di se. --Com’è bello, e biondo. Dio, quanto è biondo! Veste di nero, è decisamente affascinante. Non mi parla. Mi guarda solo negli occhi, ho troppa paura che la magia possa finire da un secondo all’altro. Devo avere ancora la pelle d’oca… mi sta sorridendo… oh, no! La canzone sta per finire! Sento le ultime note… --

L’uomo si avvicino con il viso al suo, e le diede un caloroso bacio. -- Non ci posso credere, il mio primo bacio. Vorrei che questa canzone non finisse mai… invece eccola. Mi sussurra una frase all’orecchio:--

“Devo andare ora. Ci rivedremo”.

E un momento dopo era scomparso nel nulla.-- Ma me lo sono sognata?! Oddio, la mia pelle d’oca! Devo farla andare via… torna Xander!--

X:”Ehi, Will! Ti ho cercata per ballare il lento, dov’eri finita?!”

W:”Io…”-- ti prego non fare domande!--

X:”Ehi, ma non è che ti stai prendendo la febbre? Hai ancora la pelle d’oca!”

W:”Oh, forse, dove sono Buffy ed Angel?”

X:”Ah, Buffy è corsa fuori. Ha sentito un tizio dire che fuori un altro tizio mordeva una tizia e sta andando a vedere. Credo che Angel sia andato via.”

W:”Beh, andiamo anche noi!”

Willow ringraziò il cielo del contrattempo che c’era stato, o avrebbe finito col balbettare come faceva di solito. Ma un momento di totale panico la invase quando riconobbe l’uomo che parlava con Buffy.

B:”Chi sei?!”

“Lo scoprirai sabato”

B:”Cosa succede sabato?”

“Ti ucciderò”

--Non posso crederci. Non può essere. Sono quasi certa che mi abbia fatto l’occhiolino prima di sparire nella notte, come era sparito dal mio abbraccio.--

In risposta, quell’uomo, quel vampiro, ricevette solo una sua espressione sconvolta. Buffy disse che il vampiro con cui ha combattuto lo aveva chiamato ‘Spike’.-- Spike…--

Cap 2

 

--Che forza è stata. Certo, è stata dura vedere il Sire-del-mio-Sire avvinghiato alla cacciatrice. Ancora non capisco come faccia, non metto in dubbio che quella sia una creatura particolare, e bella, ma più che baciarla e abbracciarla preferisco comunque ucciderla! Cosa non darei ora per vedere la faccia della cacciatrice appena si documenterà su di me. E la faccia della rossa, poveretta, quando dovrà dire ai suoi amici con chi stava ballando, e chi ha baciato! Probabilmente quello era anche il suo primo bacio, a giudicare da come è arrossita credo che nessun uomo l’abbia mai toccata. Certo che sei lei aspettava quell’idiota del suo amico allora tutto si fa chiaro! … quasi quasi mi sta venendo un’idea… forse, ma non prima di sabato.--

Cap3

 

(piccola parentesi: da ora in poi i capitoli saranno divisi in base a chi è il narratore, se è Willow o se è Spike. Ora è Willow.)

 

Tutti in biblioteca, --c’è stato d’allarme-- pensò Willow, ma lei era ferma sulla stessa pagina da venti minuti, incapace di leggerla o di voltarla. --Che stupida, stupida mi sento. Per un attimo mi sono fatta stregare da quegli occhi. Gli occhi di un vampiro, di un demone. Guarda un po’. Avevo detto che forse avrei potuto attrarre un maniaco? Beh, ci siamo andati vicini! Ma che cosa dico attrarre… non sono poi così stupida. Non gli importava di me. Sono stata solo un piccolo divertimento. Dio, quanto mi sento incosciente, non pensavo di potermi prendere una cotta, sono sempre stata una persona ragionevole, la “piccola affidabile Willow”. Ha ucciso due cacciatrici. Buffy è spaventata a morte ma ovviamente non vuole ammetterlo e non lo ammetterà mai. Dovrei smettere di pensarci, ma il suo sguardo era così intenso, i suoi occhi... Per un attimo mentre mi guardavano, mi sono sentita speciale, e credevo di aver visto fin dentro la sua anima, prima di scoprire che non ne aveva più una! Da più di cento anni. Sono così arrabbiata con me… Deve colpire sabato, spero di non trovarmici davanti, perché i suoi occhi abbassano le mie difese. Willow, concentrati!--

Giovedì. La minaccia di Spike era per sabato, quindi più che le ricerche che avevano già ultimato non c’era molto da fare. In più Buffy era preoccupata perché c’era la giornata d’incontro dei genitori con gli insegnanti, e dopo aver ricevuto minacce dal preside Snyder, diede a Willow la responsabilità di portare sua madre da un aula all’altra per evitarlo. Willow accettò con riluttanza quest’incarico, sapeva che questo non avrebbe fatto altro che farla sentire più stupida, ma il giorno stabilito Willow non prestava molta attenzione e presto la perse. --Ma di chi mi sono andata ad innamorare… innamorare? È una parola troppo grossa dopotutto…ho solo guardato dentro i suoi dannatissimi occhi! Ok, basta pensarci, concentriamoci a trascinare la mamma di Buffy. Come? Dov’è? L’ho persa?! E’ con Snyder!!! Brava, Willow, che grande amica sei! Invece di aiutare Buffy continui a fantasticare sui meravigliosi occhi blu e i capelli… ossigenati… che appartengono al vampiro che ha appena sfondato la finestra principale con il suo seguito di rinforzi!!!!--

“Scusa, non potevo aspettare fino a sabato”

Disse a Buffy. Willow lo fissò, incapace di provare vera paura, dopo il momento dolce che avevano passato per lei era difficile immaginarlo davvero un uomo spietato. Le ci volle abbastanza tempo prima di rendersi conto di quello che stava rischiando, diede retta alla logica e trascinò Cordelia dietro di lei in uno sgabuzzino e lo chiuse.

--Passi. Ci sono dei passi! Qui vicino! --

S-a bassa voce-:”Ehi, te l’avevo detto che ci saremmo rivisti. Non preoccuparti, ci rivedremo di nuovo. Aspettami.”

Altri passi, in allontanamento. Che voce suadente.

C:”Ma chi diavolo era? Ti conosceva?”

W:”No… no… forse parlava a Buffy! Ora zitta se non vuoi farci scoprire!”

 

Cap 4

 

--Che io sia dannato! Perché diavolo è spuntata dal nulla la madre di Buffy?! Ora che ci penso, perché io sono scappato davanti a lei?!? Era una mortale! Le avrei potuto spezzare il collo in meno di un secondo!... ma sono un idiota? Tutta colpa di quella dannata ragazzina rossa, per un attimo mi ha confuso! Ero convinto di entrare e trovare tutti nel panico, come è sempre stato! Tutti devono tremare quando arrivo! Mentre lei restava attonita e tranquilla a guardarmi! Non sembrava nemmeno che avesse paura di me, anzi sono quasi certo che non ne avesse. Dannate liceali! Basta fargli gli occhi dolci per dieci minuti che ti cascano ai piedi e si fidano ciecamente di te a vita! Ma che diavolo sto dicendo, per l’inferno, anche una stupida ochetta innamorata sarebbe scappata davanti al mio volto trasfigurato. Ed è così che deve essere, ho sparso terrore per un secolo e non vedo perché tutto deve cambiare proprio ora! Basta, devo sfogare la mia rabbia, e scoprire altro su quella puttanella bionda. Un momento… sbaglio o ho detto alla rossa che ci saremmo rivisti di nuovo? Willow, si chiama. Bene. Mi chiedo perché non dovrei accontentarla… basta progettare la cosa. --

Cap 5

 

Venerdì sera. Passata la minaccia di Spike, sventata dalla madre di Buffy che brandendo un’ascia gli ha detto “Sta alla larga da mia figlia”, tutti volevano festeggiare l’arrivo del weekend e quindi fine della settimana scolastica, magari andando al Bronze. Che novità. Ma c’è poca scelta quando in città c’è un solo locale… Ma Willow non aveva la minima voglia di restare con loro, anzi, gli disse che sarebbe stata tutto il fine settimana da un suo zio. Aveva bisogno di meditare e di toglierselo dalla testa… i suoi genitori erano veramente dallo zio per tutto il weekend così avrebbe anche avuto la casa libera. --Accidenti. Fortuna che Cordelia non è famosa per interessarsi del mondo che la circonda, o mi avrebbe messo nei guai. Ma che sto dicendo, sono grata a Cordelia? Sto diventando pazza?! Spike, no, non mi piace chiamarlo per nome. Insomma che ingenua che sono, a credere di aver visto qualcosa in lui. Magari potrei distrarmi provando uno degli incantesimi innocui di Giles, tanto i miei sono fuori casa. Non ho proprio voglia adesso di stare a pensare a cosa è giusto o sbagliato, anzi, pensò che arriverò a pensare… chi se ne frega! Ecco! L’ho detto! … Perché mi sta tornano la pelle d’oca?.... Aaaaaah!!!--

 

 

--Ah, che mal di testa... sono morta? No, non sono morta, di questo sono certa. Almeno da morta non sentirei il dolore e non vedrei le stelle. Ma non sono neanche a casa mia... io non ho lenzuola di seta... e di certo non le ho nere...--

S:”Buongiorno. Anche se per te non è affatto un bel giorno!”

W:”Dove…”

S:”Frena, piccola, sarà meglio che ti spieghi subito le regole: non parli se non ti dico che puoi parlare, quindi niente domande, chiaro?”

--Che tono duro sta usando, mi sta facendo paura. E’ ovvio che dovrei averne, che stupida! Sono nel letto di un vampiro!--

W:”… chiaro…”

Era in piedi a poca distanza dal letto, nel giro di un secondo il suo viso era a pochi centimetri da quello di lei e le aveva impugnato i capelli, facendole male.

S:”No! Non mi sembra che tu abbia capito!” ora urla “Ti avevo forse detto che puoi parlare?!”

Questa volta Willow non parlò, dalla bocca le uscivano solo gemiti per il dolore e per la prima volta in sua presenza sentiva che avrebbe dovuto provare paura seriamente.

S:”Allora, vedo che impari in fretta. Non mi sorprende che sei il cervello del gruppo. Vi ho tenuti d’occhio sai? Una banda di sfigati, quella è la cacciatrice più stupida e oca che abbia mai visto, nel vostro gruppo c’è un imbecille che non fa altro che fare battutine sarcastiche, una bambolina bruna col quoziente intellettivo di un tortino di mirtilli, il vecchio saggio… e poi ci sei tu. La piccola rossa, timida e indifesa, ma sveglia e intelligente. Ed è proprio di questo che ho bisogno ora, mi aiuterai?”

--Vuole davvero una risposta o mi ucciderà se parlo? E poi non capisco che cosa vuole da me, ma in questo momento sembra leggermi nel pensiero.--

S:”Su, puoi parlare ora, ma ti avverto che i ‘no’ non sono accettati”

W:”…Si”

S:”Bene! Impari sempre più in fretta, potremmo quasi andare d’accordo io e te”

Le lasciò andare i capelli, e Willow iniziò a massaggiarseli per alleviare il dolore

“Ma ti avverto che sono già abbastanza nervoso, se proverai a infastidirmi sai che non ci metterei neanche un secondo a spezzarti il collo o a morderti” poi sul suo viso si fece strada un sorriso ironico e penetrante “oppure… chissà potrei porre fine alla tua candida purezza in meno di un secondo, farti urlare fino a non avere più voce, o sottoporti ad altre torture a mio piacimento nonostante data la tua ingenuità questo è il modo che più mi alletterebbe. Siamo intesi?”

W:”Si!” Lui si alzò dal bordo del letto e dall’alto della sua posizione si mise a fissarla, divertito.

S:”E’ ancora notte, ora devo andare a nutrirmi o non resisterò dal prosciugarti ora e non è questo il piano. Puoi anche dormire se vuoi, ho bisogno di te a mente lucida e ti ho dato una bella botta in testa prima. Tanto i tuoi amici sono al bronze e i tuoi genitori sono fuori casa, giusto?” Continua nel suo sorrisetto strafottente e va verso la porta. Willow resta attonita --Mi aveva spiata? Ci aveva spiati tutti?--Spike si fermò a metà strada.

S:”Ah, dimenticavo: il piano è di ucciderti e lasciarti sul vialetto di casa della cacciatrice come regalo. Dormi bene”

Un sadico sorriso gli si stampò sulla faccia, ma lei non poté fare a meno di perdersi ancora nei suoi splendidi occhi. Questo sembrò farlo innervosire e fece sparire il sorriso voltandosi con la mascella contratta. Andò di nuovo verso la porta, ma arrivato ad essa si fermò di nuovo, gli occhi guardavano per terra, il viso leggermente voltato.

S:”Un ultima cosa” disse con voce bassa “non guardarmi mai più in quel modo”

E se ne va. --Calmati Willow. Certo non mi occorre andare a provare per essere certa che la porta sia stata chiusa dall’esterno. In che bel guaio mi sono andata a ficcare, se solo avessi detto a Buffy di Spike, o se anche solo avessi evitato di mentire con loro e gli avessi detto solo che stavo in casa, così mi avrebbero cercata… Ma chi sto prendendo in giro, sono contenta di vederlo, avrei dato qualunque cosa per rivederlo, mi accontento anche di questo. Se è così che deve essere, così sarà. Morirò entro domani. Per mano del demone di cui mi sono innamorata, che mi ha dato il mio primo e unico bacio, e che ora mi tiene prigioniera qui. Non è ironica la cosa? Però aspetta… qualcosa deve aver fatto breccia in lui. Mi ha chiesto di non guardarlo più così… mi dispiace Spike, e mi dispiace anche per me perché so che mi metterò nei guai ancora di più per questo, ma… se devo morire domani sei tu tutto ciò che mi resta, e continuerò a guardarti con gli occhi stregati come faccio ogni volta. --

Cap 6

 

--Dannata ragazzina. Dannata. Dannati i suoi occhi! Dovrei strapparglieli. Dovrebbe essere terrorizzata da me, l’ho minacciata di violentarla, mi sembra un motivo sufficiente per tremare alla mia vista, e lei invece continuava a guardarmi con quegli occhi pieni di ammirazione e desiderio…. È troppo piccola e innocente, sono le mie vittime preferite, ma questa lo è dannatamente tanto! Avrei dovuto mostrarle la faccia del vampiro, così almeno forse si svegliava e capiva che l’uomo di cui si è innamorata è un demone e nulla di più, che potrebbe mettere in atto tutte le minacce fatte per il solo gusto di farlo. Dannazione ci mancava solo Drusilla. La sua malattia la sta veramente uccidendo, devo sbrigarmi a trovare la cura. Almeno questo glielo devo, poi… poi ci penserò. Per l’inferno! Sono così nervoso che… basta. Al diavolo anche le informazioni che potevo ricavarne, ora vado là e mi nutro di lei, così forse in punto di morte capirà chi sono veramente!... --

“Tesoro, è giunta la tua ora!” --ma che diavolo?...dorme?! si va bene, le avevo detto io di dormire, ma era più che altro un modo di dire non credevo che lo avrebbe fatto veramente! è prigioniera in una casa che non conosce, chiusa in una camera da letto, da un maestro vampiro che ha minacciato di torturarla, lo stress sarebbe stato troppo forte per non mandare l’adrenalina in circolo a tenerla sveglia… come dannazione fa a sentirsi a suo agio in una situazione come questa?!… ha capito con chi ha a che fare, ma è come se non le importasse, come se si fosse arresa e tranquillizzata. Mi sta facendo impazzire! Devo aver proprio fatto colpo questa volta. Povera Willow. Che faccio ora?! La chiamo anche per nome?! Basta, fuori la faccia da vampiro e via sul suo collo…--

W:”…Spike…”

--Ma che diavolo…?! … mi sta sognando?... Per l’inferno mi sta anche sognando?! ma chi voglio prendere in giro.. so che Drusilla non mi ama per questo, ma non posso negare che sono sempre stato diverso dagli altri vampiri, per quanto la mia anima mi abbia abbandonato da decenni alla fine mi sentirei in colpa per aver dissanguato un esserino così puro e dolce…--

Cap 7

 

--Ho seguito il consiglio del mio carceriere, mi sono messa a dormire. In fondo mi sono messa l’anima in pace: devo morire, ma almeno morirò vedendolo di nuovo, dato che morirò per mano sua. Sembro pazza? Probabilmente la sono anche diventata, in punto di morte penso che mi sia concesso. Ora non c’è nulla che io possa fare. Se qui ci fosse stata Buffy, o Giles, loro avrebbero saputo cosa fare, e se ci fosse stato Xander avrebbe sdrammatizzato.

Non posso neanche dire di soffrire della sindrome di Stoccolma, quella in cui i rapiti si affezionano ai rapitori, perché i suoi occhi e il suo viso mi avevano già stregata molto prima che arrivassi qua.

A dire il vero non è neanche un’intera settimana, ma mi sembra passata una vita. --

Il mattino seguente Willow si svegliò. --Deve avermi dato una botta in testa davvero molto forte. O forse a lui sarà sembrato di schiacciare una mosca ma per me è insopportabile. Sei debole Will. Cerca di alzarti dal letto così almeno non avrai brutte sorprese quando tornerà ad ucciderti. Ehi, perché non riesco ad alzarmi? Qualcosa di freddo gelido mi tiene sul materasso… è un braccio! Oh… lui è di fianco a me. Dorme. Ma com’è successo? Mi volto verso di lui. È così bello, e dolce quando dorme. Tenero, come se non fosse un demone sanguinario, ma un ragazzo dolce. È a torso nudo, probabilmente è abituato a girare così ma io mi sento molto in imbarazzo, e poi magari ora si sveglia e decide di uccidermi. Allora, che vuoi fare Will? Sprecare gli ultimi momenti della tua vita in contemplazione?--

Con un dito provò a sfiorargli il mento, e le labbra, --come sono morbide--. Spike si svegliò di soprassalto, aprì gli occhi e la guardò come di ghiaccio. Lei presa di sorpresa fece un sussulto ma non tolse il dito dalla sua bocca. Passarono pochi attimi senza muovere un muscolo, attimi che sembravano interminabili, a fissarsi. Al contrario di qualunque aspettativa potessero avere entrambi, Spike prese la sua mano, e aprì la bocca per sentire il sapore delle dita di lei, poi con l’altra mano le prese i capelli, non con forza o violenza come il giorno prima, ma con dolcezza, avvicinò le labbra alle sue e la baciò. Willow era impacciata, ma felice. Era arrossita fino alle punte dei capelli e tremava, ma era felice. Solo, non sapeva cosa fare.

S:”Apri la bocca” un sussurro. --che fa ora mi legge nel pensiero?--

Fece come le aveva detto lui, e sentì la sua lingua infilarsi nella sua bocca, fredda, come non l’avrebbe mai immaginata. Ma l’insieme le diede una sensazione magnifica, che era certa non avrebbe mai scordato. Poi un piccolo problema: Spike, non avendo certi limiti, non si accorgeva che la stava lasciando senza ossigeno. Willow dovette farsi coraggio e premergli una spalla perché lui capisse. Ruppe il loro bacio, lei riprese fiato. Era ansimante, e lo guardava in adorazione, e allo stesso tempo con timore. Non per paura di cosa lui avrebbe potuto farle, al peggio era già preparata. No, lei aveva paura di aver sognato tutto quanto. Lui la guardò per un istante infinito… poi si rialzò in fretta e si rimise la maglietta, per andarsene via.

W:”Aspetta!” --oddio, spero che non mi uccida per aver parlato… ma non potevo farne a meno--.

Cap 8

 

W:”Aspetta!” --sa che non poteva parlare, ma lo ha fatto lo stesso. Non me la sento proprio di punirla. Devo andare via di qui!--

Spike continuò a camminare facendo finta di non averla sentita.

W:”Aspetta ti prego!” --che diavolo vuole ora, mi fermo e la lascio parlare. Capirai, mi chiederà se voglio davvero ucciderla, eccetera. E io che diavolo le rispondo?--

S:”Che cosa vuoi”

W:”Dimmi qual è il tuo vero nome” --… per l’inferno maledetto, quella ragazzina ha davvero la capacità di lasciarmi senza parole. Devo guardarla negli occhi per essere certo che non mi stia prendendo in giro.--

S:”A cosa ti serve? Tanto domani sarai morta” --si, chi vuoi prendere in giro, Spike.--

Willow dovette fare appello a tutto il coraggio che aveva per completare la frase, ma alla fine si rese conto che aveva solo una possibilità, ed era adesso.

W:”Appunto. Voglio sapere il vero nome dell’uomo che mi ucciderà, per poterlo perdonare quando sarò in paradiso, o all’inferno”

--…mio Dio. No Dio non centra niente qui. Come posso essere io il suo unico pensiero ora? Perdonarmi? Si è innamorata fino a questo punto? Perdonarmi… la sto trattando come la peggiore delle cavie da laboratorio e lei pensa a perdonarmi… qualcosa non va, so che le risposte non sono per terra ma ci guardo lo stesso, non si sa mai.--

S:”Il mio nome è William”

 

Cap 9

 

E dicendolo chiuse la porta dietro di se. Willow capì di aver fatto breccia di nuovo. Ma non importava ormai. Se quella che lui le aveva detto era la verità, allora William era l’unico uomo al mondo che lei aveva amato, e per quanto la cosa potesse sembrare irrilevante nella situazione in cui era, al momento le sembrava l’unica che avesse un senso --Si, ho amato Xander, ma in modo diverso. Non posso dire di aver conosciuto l’amore prima di adesso. Entro domani farò morta, e William, Spike, sarà il nome del mio carnefice. E’ un bellissimo nome. Ora mi addormenterò di nuovo, e al mio risveglio ci sarà solo sofferenza. Ma almeno posso dire di essere stata anch’io innamorata, di un amore folle e senza la minima logica. Va bene così.--

Il mattino dopo Willow si svegliò. Ma le bastò un attimo per accorgersi che non era nella stanza di Spike. Era in camera sua. E finita la gioia del suo ritorno viva, una morsa le chiuse il cuore: --…questo significa che non lo rivedrò più?...-- lo squillo del telefono fermò il flusso dei suoi pensieri.

X:”Ehi, Will?”

W:”Ciao Xander, cosa mi dici?”

X:Nulla in particolare… come mai sei a casa, non dovevi essere dallo zio?” --oh, no.--

W:”Beh sono tornata ieri... E poi scusa perché mi hai chiamato se credevi che non ci fossi?”

X:”Oh, sai che hai ragione? Ci ho pensato adesso… beh, comunque il sig Giles ha chiesto se possiamo trovarci a fare qualche ricerca stasera, ma pare che sia una cosa da poco e porto la pizza!”

W:”Oh, … certo! Perché no!”

X:”…tutto ok? Mi sembra che hai una voce un po’ strana!”

W:”No, solo che mi sono svegliata adesso!”

X:”Willow… sono le 7 di sera e tu non dormi oltre le 7 del mattino neanche nei giorni di vacanza…” --le 7?! E quando è diventato così tardi?!?!--

W:”Oh, già ma…. Ieri sono tornata tardi e non mi sono accorta del tempo che passava… ci vediamo stasera ciao!!!”

Si sbrigò a riattaccare il telefono. -- Suvvia, non era del tutto una bugia… Allora, alcuni conti non mi tornano. Se io sono qui, e non c’è nessun altro, e Xander non sapeva niente, significa che è stato Spike a riportarmi qui. Adorabile… Ma perché ho dormito così tanto?! Sono passate circa 17, o forse 18 ore!! Aspetta, ho una macchia sulla maglia… cloroformio? Deve avermi addormentata per essere sicuro che non mi svegliassi durante il tragitto… adorabile… stop, meglio cambiarsi, fare una doccia e andare in biblioteca. Al dolore per la mia perdita penserò più tardi… perdita? Ma io sono viva! Non sono felice anche solo di questo? Evidentemente no…--

G:”Willow!! Come stai, ti senti bene?!”

W:”Certo, perché me lo chiede?!” --che succede… Giles mi prende da parte…--

G:”Willow… ieri sera eri sdraiata sul portico di casa tua, dormivi, ti ho portata in camera tua e quando ho visto che stavi bene me ne sono andato” -- oh, no. Che gli spiego adesso.--

W:”Oh, sig Giles… io …non so bene cosa sia successo… in effetti mi era sembrato strano risvegliarmi nel mio letto perché mi era sembrato di ricevere una brutta botta in testa…”

--Pare che la scusa abbia avuto successo. Come ho fatto tutt’a un tratto a imparare a mentire?! Speriamo che il mio balbettio impacciato non lo insospettisca--

G:”Hai visto chi ti ha colpito? Stai bene ora? Non hai graffi, morsi…”

W:”No, sto bene, non capisco cosa possa essere stato. Ma sto benissimo ora non ci sono problemi” --un giorno avrò un golden globe per questo--

G:”Oh, ciao Angel!”

A:” Willow, stai bene?”

W:”Certo, perché?”

G:” E’ lui che ti ha trovata, passava di lì per la ronda. Mi ha chiamato perché in casa tua non poteva entrare senza invito”

W:”Oh, già certo!” --ecco perché Spike mi aveva lasciata davanti alla porta--“Capisco. Grazie mille, allora”

Willow si chiese come mai Angel la stesse guardando così. Sembrava che avesse capito che mentiva, ma non ne fosse del tutto certo, quindi alla fine non le disse niente. E lei preferì non pensarci, anzi col caos che viaggiava per la sua testa dimenticò completamente la sensazione avuta con lui entro due minuti, concentrandosi a far finta di essere concentrata sui libri. Tanto per non dare sospetti. Dopotutto lei era Willow, era dato per scontato che lei passasse la sua giornata sui libri…

Serata noiosa di ricerche, su cosa poi non lo sapeva, aveva aperto i libri a caso, finché, stanchi, non decisero di uscire ad aiutare Buffy a fare la ronda. --Siamo al cimitero con un sacchetto di patatine e da bere. Non che sia una cosa molto comoda, ma secondo Buffy oggi non dovrebbe esserci una grande attività forse la ronda era solo una scusa per una piccola pausa, c’è anche Angel con noi. La scena di noi che mangiamo tranquilli seduti su una lapide è talmente assurda che non potevo chiedere di meglio per spostare la concentrazione lontano da Lui! Cerco di ridere alle battute di Xander, non che facciano realmente ridere, ma se ho deciso di disconnettere il mio cervello e rimandare i pensieri devo sembrare credibile…basta, non è possibile che io abbia sempre la pelle d'oca in questo modo...--

 

 Tbc….