CONFESSIONI DI UNA CACCIATRICE INNAMORATA

AUTORE: Valentina (Buffy1229)

RATING: VERDE... insomma, per tutti... Bambini, potete leggere!!!

TIMELINE: Post-Chosen (7x22)

DISCLAIMER: Appartiene tutto a quel mago di Joss Whedon, alla Mutant Enemy, alla UPN... Insomma a loro!

SPOILER: 5° STAGIONE DI ANGEL

 

RIASSUNTO: A tre anni dalla distruzione di Sunnydale, Buffy vive a Roma con Dawn e Andrew... Ma è felice? è ancora una Cacciatrice nonostante non sia più "la" Cacciatrice? Dorme sogni tranquilli? Nei suoi pensieri ci sono ancora i due occhi azzurri che le facevano cantare il sangue e quei capelli alla Billy Idol?

 

 

 

Capitolo 1

PENSIERI E PAROLE

 

Ormai sono proprio diventata un'italiana DOC... non balbetto più frasi in un italiano sgrammaticato e alquanto improbabile... E poi sono un mito in fatto di mimetizzazione... nessuno, vedendo i miei capelli castani, potrebbe pensare che sono Americana. Si, sono esattamente tre anni che li tingo così... Da quando tutto è finito... Da tre anni che faccio finta e interpreto una parte... un pò come cantavo quando ci siamo imbattuti nel demone canterino... Come si chiamava?...Sit...Sim...Swing... ah, si! Sweet!

Bel periodo quello per me! Risveglio degno di un film horror, istinti suicidi e masochisti... Il periodo che pensavo sarebbe stato il peggiore di tutta la mia vita... Quanto sono stata sciocca... gli ultimi tre anni sono stati un vero inferno... Non ho fatto altro che cercare di cambiare. Il "passiamo al castano" è stato solo il primo di una serie di cambiamenti. Ho cominciato ad uscire, vedere persone nuove, fare la ragazza frivola, essere mondana... la perfetta copia della vecchia Cordelia. Ho fatto cose di cui mi sono pentita 5 secondi dopo... Tipo uscire con quell'idiota dell'immortale per tre settimane di fila... poi però ho capito che non aveva nulla di speciale e l'ho lasciato perdere. Ormai nulla mi stupisce... alla fine sono sempre la stessa: l'egoiste, forte Buffy. La grande cacciatrice... Se, come no!

La sera, tornando a casa dal lavoro (sono impiegata in una galleria d'arte, credo che sia qualcosa di congenito il pallino per l'arte), faccio una doccia veloce e passo ore e ore a leggere appunti, poesie e ammirare disegni contenuti in una scatola di velluto nera. E ancora miei fermagli, elastici, qualche collane, un bracciale, una sciarpa di cotone, un berretto di lana. Dentro c'è anche una rosa essiccata, che nonostante tutto mantiene ancora il suo colore. Rosso... rosso come la passione, come l'amore, il sangue, un rossetto particolarmente sgargiante.... rosso come un ricordo doloroso ... Tre anni fa ... Sunnydale era appena sprofondata nell'abisso ed io con lei. Psicologicamente, intendo. Ero distrutta, ferita, disperata ... Lui non c'era più. L'uomo che avevo implicitamente amato per due anni non c'era più. Alla fine era stato lui a sguisciare via ... Per dimostrarmi ancora una volta che mi amava...

Ormai conosco a memoria tutte le sue poesie, ma ogni sera continuo a rileggerle e per ultima mi dedico ad una lettera che sembra quasi il suo testamento spirituale...

 

 

Mia amatissima Buffy,

 

se non ti ho strappato questo foglio dalle mani e tu lo stai leggendo, vorrà dire che io non esisto più, che ho fatto per una volta quel qualcosa di più furbo e veloce che due anni fa ti avrebbe salvato dalla morte. Spero solo che sia servito a renderti finalmente una donna libera… Non crucciarti, non sentirti in colpa, non piangere per me. Vorrei che ridessi pensando a me, lo stupido vampiro che hai fatto innamorare nonostante non avesse un'anima. Perché vedi, è difficile non innamorarsi di te... Sei bella, forte, intelligente, spiritosa... Metti tutta te stessa in ogni cosa che fai. Mentre scrivo, non faccio altro che guardarti dormire. Abbiamo fatto l'amore... ancora non mi sembra possibile. E continuo a osservarti... quanto sei bella... lì, rannicchiata sotto un leggero lenzuolo... vorrei tanto che il tempo si fermasse e mi lasciasse per sempre a contemplarti così come sto facendo adesso... Avevo dimenticato chi ero, tu me lo hai rimembrato... hai fatto tornare William il Poeta nonostante fosse andato via 122 anni fa... Ed è per questo che sei magnifica: riesci a far uscire il meglio di me, quello che ho sempre tentato di nascondere... non ti ho mai chiesto chi preferisci: Spike o William? Ma forse non l'ho fatto perché nel momento stesso in cui mi sono innamorato di te queste mie due distinte personalità si sono intrecciate indissolubilmente.

In questa scatola troverai un pò di cose... A dir la verità sono tutte tue, piccoli oggetti che a volte dimenticavi nella mia cripta quando stavamo insieme e che non ho mai avuto il coraggio di restituirti quando sono tornato dall'Africa... C'è anche il mio accendino. Lo so, è inutile... ma voglio che lo conservi in mio ricordo, in ricordo di quel vampiro sexy e pazzo d'amore per te al quale hai permesso di avvicinarsi e di amarti.

 

Per sempre tuo

William

 

Ricordo ancora il momento in cui lessi per la prima volta questa lettera. La battaglia era appena finita ed io ero seduta all'ultimo posto sullo scuolabus... Lì avevo trovato questa scatola e dopo aver metabolizzato le sue parole avevo lasciato scivolare le lacrime giù per le guance, silenziose come le foglie che in autunno cadono morte sul terreno. Poi qualcosa si spezzò in me. Il mio pianto silenzioso si trasformò in una rumorosa disperazione... era come se avessero strappato un pezzo del mio cuore e l'avessero calpestato...

 

 

 

 

 

 

Capitolo 2

RIVELAZIONI

 

 

Ogni giorno è la solita routine: mi alzo, mi affaccio alla finestra, preparo la colazione per me Dawn e Andrew, vado a lavoro e poi torno a casa. Non esco molto la sera, non faccio più la ronda nonostante la vocina che dentro me dice "Mentre tu guardi la tv, là fuori qualcuno muore"... Ma cosa dovrei fare? Io non sono più la cacciatrice, ho rinunciato alla mia forza tre anni fa. Ricordo ancora la faccia di Giles quando gli dissi di farmi quella stupida iniezione... Non faceva altro che trovare argomentazioni per le quali avrei dovuto mantenere i miei poteri, ma io lo convinsi... -Buffy, ti prego, cerca di ragionare!- - Giles, ormai ho deciso!- -Perchè?- - Non voglio più essere la cacciatrice... per nessuno!- -Buffy, ma...- -Non voglio più ballare!-

Perché penso a tutto questo mentre vado a lavoro? Sensi di colpa? Rimorsi? No...

 

No... ...

 

 

Forse...

 

 

Si.

 

Ma anche qualcosa di più concreto. Ieri sera sono uscita tardi dalla galleria perché avevo molte cose da sistemare. Stavo per imboccare una strada principale quando qualcuno mi ha preso per le spalle e mi ha spinto in un vicolo. Ho sbattuto la schiena contro il muro e ho alzato lo sguardo per vedere il mio aggressore... -Ma guarda un pò che bel bocconcino... che ci fai tutta solo a quest'ora?- la vecchia Buffy, la cacciatrice, avrebbe risposto con una battuta... io, invece, ero impietrita, senza fiato, non sapevo cosa fare... Erano passati tre anni, fino a ieri sera... tre anni che non vedevo in faccia la paura. Avevo davanti un vampiro pronto ad ammazzarmi. Improvvisamente mi sono risvegliata dai miei pensieri e ho tentato di fuggire. Ma lui è stato più veloce, mi ha preso per i capelli, mi ha spinto di nuovo al muro e mi ha morso... non riuscivo a muovermi, lui beveva beveva ed io non riuscivo a muovermi... Ho raccolto tutte le forze che avevo in corpo e l'ho spinto via cercando di correre il più lontano possibile, ma il vampiro mi ha prese per la caviglia e mi ha fatto cadere a terra. Mentre si avvicinava a me, mi sono ricordata che c'è sempre una cosa che porto con me... Mi sono voltata e lui si è avventato su di me. Ormai era troppo affamato per accorgersi che in mano avevo uno di quei bastoncini di legno che si usano per raccogliere i capelli. Dopo averlo polverizzato, sono rimasta a terra esausta, ricordandomi che l'energumeno mi aveva morsa. Mi sono alzata e sono tornata a casa tamponando la ferita con un foular. Aperta la porta di casa ho constatato che per mia fortuna ero sola. Sono andata in bagno e mi sono guardata allo specchio: ero pallida, con il mascara e la matita ormai sciolti e il morso bruciava. L'ho disinfettato coprendolo poi con un cerotto e sono andata a letto.

Per una volta ho ringraziato il cielo che fosse inverno, visto che il dolcevita mi ha permesso di nascondere la ferita che, visto il mio essere una normale umana, brucia e lenta a rimarginarsi. Ecco, ora vorrei essere ancora la vecchia Buffy... No, non devo nemmeno pensarlo! Ma tanti pensieri mi affollano la mente... primo tra tutti quello che non mi fa dormire o mi da gli incubi la notte: Spike. Si, lui. Da cinque anni, lui. Sempre, lui. E no. Non lo ricordo con gioia, nonostante le sue raccomandazioni. Perché? Perché è morto per me? O semplicemente perché non è tornato da me? Chissà perché mi sembra di rivivere i miei 19 anni: Angel che se ne andò lasciandomi sola. Spike, cos'hai fatto? Perché non sei con me? Come al solito è colpa mia!!!! Non dovevo, non dovevo uscire con l'Immortale...e tu...si tu, non dovevi spassartela con Harmony... Ma come al solito sto solo cercando di giustificarmi: dannata la mia voglia di normalità! è per questo che ho deciso: voglio tornare la Buffy di prima, la Cacciatrice, per darti, finalmente quello che meriti!

 

 

 

 

Capitolo 3

 

IL RITORNO

 

 

Stamattina mi sono alzata di buonora, nonostante fosse il mio giorno libero, e mi sono preparata per uscire. Sono scesa in garage e ho preso la mia fantastica Aprilia nera per sfrecciare verso la mia meta. È davvero incredibile: non so guidare la macchina, ma sono il femminile di Valentino Rossi sulla moto. Mah! Ritornata a casa ho chiesto ad Andrew di lasciare per qualche ora l'appartamento perché dovevo parlare con Dawn da sorella a sorella. Poverino, se penso che ha passato tutto il pomeriggio sotto la pioggia, mi sento in colpa! Visto che Dawn era ancora all'università, ho deciso di prepararle un bel pranzetto all'italiana: bucatini all'amatriciana e per secondo una gustosissima mozzarella di bufala. Verso le due ho sentito la porta aprirsi, seguita dal solito - Sono a casa!- gridato a squarciagola. Non appena Dawn è entrata in cucina ha visto tutto quello che avevo preparato ed ha sorriso, poi però mi ha guardata con aria interrogativa e...

- Su, avanti, cos'è che mi devi dire?-

-Io? Niente...-

-E allora questo pranzo?-

-Beh, pensavo che per una volta potevamo strafogarci!-

-Ed Andrew? Sarebbe qui se tu non volessi parlare con me, no?-

-Beh... in effetti...-

-Oh mio Dio...non sarai incinta?-

-CHE COSA? MA COME TI VENGONO CERTE COSE IN MENTE... SE NON ESCO CON UN RAGAZZO DA...-

-Dal Jurassico? Certo, lo so...allora che mi devi dire?

-Beh, ecco vedi...da un pò di giorni ho un pensiero per la testa...e...tutto è successo così all'improvviso...-

-Che cosa?-

- L'altra sera sono stata attaccata da un vampiro...-

-Come? Perché non mi hai detto niente prima? Sei ferita?Stai bene?-

-Si, è riuscito a mordermi ma sto bene. Sono anche riuscita ad ucciderlo.-

-Oh, meno male...Se ti fosse capitato qualcosa io...-

-è proprio questo il punto: io non voglio che ti preoccupi per me... io voglio... é così difficile..-

-Che cosa vuoi, Buffy?-

-Voglio tornare ad essere me stessa, voglio di nuovo essere la Cacciatrice. Tre anni fa ho deciso che non volevo più esserlo, ma non posso più negare a me stessa che io ho bisogno di quella parte di me... ne ho bisogno per sentirmi viva.-

E come un fulmine doloroso, ho ripensato a quando quella sera dietro il Bronze avevo cantato a Spike, prima di baciarlo, che volevo sentire... Ho scacciato quei pensieri e ho guardato mia sorella. Caspita, com'è cresciuta... sembra ieri che la spingevo sull'altalena ed ora è una splendida ragazza al suo ultimo anno da teenager, pronta ad uscire dal bozzolo e diventare donna. L'ho guardata e lei mi ha sorriso e come captando i miei pensieri mi ha chiesto - Quando andiamo a Los Angeles?-

- Non appena torno da Londra, quindi dopodomani. Mi raccomando prepara tutto...-

-Ok, sergente!-

Sono andata nella mia stanza e ho cominciato a riempire il trolley con i miei vestiti e poi ho preso in mano la scatola nera... sorridendo l'ho aperta e ho preso la rosa...persa nella sua contemplazione...

-Hai visto, Spike? Oggi è proprio giorno di parata: 66 dannati tromboni...-

 

 

********

 

 

Ecco qui...sono sull'aereo. Destinazione Londra. Chissà che faccia farà Giles non appena mi vedrà... Ecco, finalmente! Ora posso accendere il lettore Mp3...Dawn ha detto di avermi inserito qualche nuova traccia. Volutamente salto “Sei parte di me” degli Zero assoluto e ricado in una canzone che non avevo mai sentito che mi colpisce con il suo inizio al pianoforte...a cantare è Elisa...(Rock your soul)

 

The more I think, the less I see (Tanto più penso, tanto meno capisco)

when I'm able to walk (Se sono capace di agire)

I'm queen of my world (Sono la regina del mio mondo)

I let it rain on my skin (Lascio che piova sulla mia pelle)

I don't let myself down (Non mi lascio abbattere)

I just wanna be one with you(Voglio semplicemente essere una cosa con te)

The more I think, the less I do(Tanto più penso, tanto meno agisco)

when I'm able to talk(Se riesco a parlare)

I'm queen of my world (Sono la regina del mio mondo)

I let it rain on my skin (Lascio che piova sulla mia pelle)

I don't ask myself why (Non mi chiedo perché)

I wanna be one with you (Voglio essere una cosa con te)

and all I want is to rock your soul... (E tutto quello che voglio è scuotere la tua anima)

I feel closer to the clouds (Mi sento più vicina alle nuvole)

I'm touching all the highest leaves (Sto toccando le foglie più alte)

on top of the trees (Sulla cima degli alberi)

It's my desire's release (È la mia liberazione di desideri)

we let it rain on our skin (Lasciamo che piova sulla nostra pelle)

you're holding my hand (Mi stai tenendo per mano)

I'm holding your life (Ti sto tenendo l’anima)

I feel like I'm one with you (E mi sento come se fossi una cosa sola con te)

and all I want is to rock your soul (E tutto quello che voglio è scuotere la tua anima)

I think I have to give you something (Penso di doverti dare qualcosa)

and more than words is that something (E più che parole è qualcosa di certo)

I show you my dreams (Ti svelo i miei sogni)

to make' em our dreams (Perché diventino i nostri sogni)

won't you just be (non vorrai soltanto esistere)

I'm what you see (Sono così come mi vedi)

and all I want is to rock your soul (E tutto quello che voglio è scuotere la tua anima)

Together with the sun we shine all the way (Insieme al sole Risplendiamo per tutto il cammino)

together with the raine fall through the air (Insieme alla pioggia Cadiamo attraverso l’aria)

with the rain (Alla pioggia)

the rain and the sun (La pioggia e il sole)

and the sun (E il sole).

 

é incredibile come una canzone scritta da altri possa rispecchiare quello che senti... Forse allora è vero, quello che viviamo, tutta la gamma delle emozioni, è uguale per tutti. Ma allo stesso tempo assume una sostanza diversa a seconda di chi siamo...

Aspetta un attimo.

Oh no. Mi sto perdendo in una digressione filosofica come Giles.

 

Oh no... Utilizzo anche gli stessi termini di Giles...

 

 

Allarme Rosso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

 

 

 

Capitolo 4

 

THE SCOOBIES

 

 

Sono atterrata a Londra un'ora fa... Non ho detto a nessuno della mia visita, volevo fare una sorpresa. Dunque ho preso un taxi (che strani, molto diversi da quelli romani), ho dato l'indirizzo all'autista e lui è partito velocemente dopo avermi aiutato a posare il borsone nel bagagliaio. Ed eccomi qui, davanti alla nuova sede del consiglio degli osservatori che ora fa capo al Signor Giles. Per un attimo mi incanto davanti alle porte di vetro, poi decido di entrare. Non appena varco la soglia, vedo una specie di reception sulla destra e delle poltrone sulla sinistra. Di fronte c'è una scala si marmo larga che porta ai piani superiori. Comincio a fare piccoli passi verso la scala, ma in un secondo mi accorgo di avere un centinaio di occhi che mi fissano attoniti... Cerco di sembrare naturale mentre mi dirigo verso l'ufficio del "boss" situato al terzo piano... Diamine, ci vorrebbe un ascensore! Non perché sono così pigra da non volere salire quattro scalini, ma per evitare di diventare color peperone vista la reazione che provocano in me questi sguardi sbalorditi che mi seguono. Due ragazze, poi, hanno bisbigliato qualcosa del tipo -è lei!-... Ma dico, manco fossi Nicole Kidman! Aspetta un momento... Non sarò finita sui diari degli osservatori, vero?... Giles, questa me la paga! Se solo vedo che vi ha messo una foto dei miei primi tempi da cacciatrice...lo impaletto! Insomma, quando arrivai a Sunnydale non ero sicuramente in perfetta forma...ma piano piano ho cominciato a perdere peso e ad avere il corpo minuto e snello che ho adesso... Tutto merito della ginnastica! Sorrido pensando al fatto che spesso era una ginnastica "davvero piacevole" in compagnia di un certo vampiro biondo... va bene... basta con i pensieri sconci!!! Eccomi arrivata al terzo piano. Davanti a me si snoda un lungo corridoio. Tutt'ad un tratto qualcuno esce dalla porta dove dovrei entrare. Non riesco a capire chi sia, è troppo lontana... Ma dopo un'occhiata più accurata... occhi verdi brillanti e intelligenti, fisico snello, una matita sull'orecchio, folti e lunghi capelli rossi: Willow.

-Oh mio Dio... BUFFY!!!!- urla, per poi correre verso di me ad abbracciarmi.

-Ehy, Will, capisco che sei contenta di vedermi ma... potresti evitare di strigermi così forte...sto per soffocare!-

-Stai davvero bene... giacca di pelle bordeaux, maglietta attillata, jeans a vita bassa, stivali costosi...Non sei cambiata, a parte il colore dei capelli!-

-Un attimo di follia!- le dico studiandola a mia volta. Caspita quanto e cambiata! solo ora mi rendo conto di quanto tempo è passato dall'ultima volta che ci siamo viste. Cavolo, tre anni...

- Ma che facciamo qui sulla porta, forza entriamo- apre la porta gridando a squarciagola - Signor Giles, c'è una sorpresa x lei!-

Il mio ex osservatore mi guarda basito da seduto alla scrivania... ad un certo punto si alza e mi abbraccia... inutile dire che il quadretto "familiare" si chiude con l'arrivo di Xander che mi prende in braccio come se fossi una piuma...è bello rivederli dopo così tanto tempo... ma allo stesso modo, so che il quadro non è completo perché manca la persona che mi ha maledettamente psicalizzato per ben 3 anni e mi ha fatto sorridere con le sue battute, arrabbiare quando mi sputava in faccia la cruda realtà... che mi ha fatto piangere con la sua ultima dichiarazione di imperituro amore... hai ragione Spike: sono un diavolo di donna... hai conosciuto prima il peggio e poi il meglio di me... Dannata la mia paura di rivelarti quello che provavo... Ma ora è diverso...io sono diversa, o meglio, lo sono solo in una cosa: ora so che non è giusto sacrificare la mia vita per una missione, ma allo stesso tempo che non voglio una vita senza la mia missione! Complicato? Paradossale? Visto, non sono proprio cambiata...

Ecco un imbarazzante momento: nell'ufficio siamo rimasti soltanto io e Giles. Lui sembra voler trovare qualcosa da dire ed io non faccio altro che osservarlo. Anche lui è molto cambiato... ricordo ancora cosa mi disse quel giorno fatidico di tre anni fa...

 

Avevo appena richiuso la scatola di Spike... Non riuscivo a smettere di piangere. Willow e Xander si girarono verso di me... il mio migliore amico fece per alzarsi, ma Dawn lo fermò per poi sedersi vicino a me e abbracciarmi.

-Su, Buffy, non piangere!- disse accarezzandomi i capelli.- è terribile quello che è successo! Sto male anch'io al solo pensiero che non lo rivedremo più...- chiuse gli occhi per evitare a quelle pozze di rugiada che si erano appena formate di scivolare giù per le guance - ma dobbiamo essere forti. Lui non avrebbe voluto vederci in questo stato...soprattutto te... lo sai che amava vederti sorridere...-

-Lo so...ma...non ci riesco... io... non dovevo lasciarlo lì... dovevo rimanere lì con lui...sarei dovuta morire insieme a lui... ed invece gli ho permesso di fare l'eroe...-

- Non se lo sarebbe mai perdonato se tu fossi morta con lui... Buffy... tu devi andare avanti... ora puoi avere una vita normale...-

-Io non voglio una vita normale...io non voglio vivere senza di lui!-

- Buffy, tu sei sconvolta... non sai quello che dici, tu...- ma qualcosa le mozzò le parole... la guardai.

I suoi occhi erano rivolti verso la macchia rossastra all'altezza del fianco sinistro...

- Ma tu sei ferita! Hai sangue su tutta la maglietta...fammi vedere cos'hai...-

-Non preoccuparti.. non è niente...-

-Come fai a dire che non è niente?!-

-Davvero, non...-

-Fammi vedere!-

-ADESSO BASTA, LASCIAMI IN PACE... VOGLIO SCENDERE...- la scostai e mi diressi verso il posto guida. Vi, vedendo il mio sguardo furioso, tirò il freno a mano e aprì la portiera... Scesi e corsi via... Dopo cinque minuti mi fermai per sedermi su una roccia e ricominciai a piangere e ad urlare...Straziata....

-Buffy...abbiamo deciso di accamparci qui per stanotte...- mi disse il mio osservatore dopo avermi raggiunto poco tempo dopo.

-Bene-

-Mi dispiace tu abbia dovuto affrontare tutto questo..-

-Lo so...-

-Come ti senti?-

-Sono arrabbiata...con me stessa...-

-Per quale motivo...sei stata bravissima...ti sei comportata egregiamente...-

-Non mi riferisco alla battaglia-

Giles sospirò e mi sedette accanto -Buffy...non è stata colpa tua... Spike voleva per te una vita normale...e ora hai la possibilità di viverla e essere felice!-

-Io sono la cacciatrice... sono destinata ad essere infelice...-

-Non è vero! Ora lo dici perché sei sconvolta... hai perso qualcuno di importante per te e non ragioni con razionalità e non hai...-

-Ci ho fatto l'amore...- Giles mi guardò con estrema convinzione... probabilmente pensava ancora a Jenny e alla sua atroce morte... decisi di reprimere il pudore e parlargli della notte precedente...

- Ieri sera, quando voi giocavate a quello stupido gioco con Andrew, sono scesa nello scantinato e... non so... forse la paura dell'imminente apocalisse.. insomma io e Spike ci siamo amati...Ma è stato diverso... tutto quello che ho provato, il modo in cui noi... non posso parlare con lei di questo, mi vergogno...-

- Cos'era cambiato tra di voi?-

-Ieri, per la prima volta nella mia vita ero... non so nemmeno perché lo sto dicendo a lei, questa conversazione è assurda!-

-Buffy?-

Ispirai profondamente l'aria e lo guardai dritto negli occhi...

- Ero terrorizzata...-

-Di cosa?-

-Di me... di lui... di noi.... di tutto quello che ci stava succedendo... insomma, ieri notte mi sono resa di conto di quanto ha dovuto sopportare standomi accanto per gli ultimi anni... e più ci penso, più mi accorgo che sono stata un'idiota egoista... Gli ho detto che lo amavo, prima che morisse... ma lui non mi ha creduto...-

-Quello che senti è rimorso, figliola...-

 

Eccomi di nuovo al presente... incredibile quanto il passato rispecchi in tutto quello che ci caratterizza oggi... -Allora, che ci fai qui?- Giles mi riscuote dai miei pensieri

-Sono venuta per...-

-Per riprenderti il potere!-

-Ma come..-

-Come l'ho capito? Ti conosco da quasi 10 anni, Buffy, e in tutto questo tempo ho imparato a capire quello che senti e come sei... lo sapevo... sapevo che saresti tornata a riprenderti ciò che è tuo...ho tanto pensato a quando ti privai per la prima volta dei tuoi poteri... non riuscivi a orientarti in questo mondo... e allora quando mi dicesti che non volevi più essere la cacciatrice, acconsentii nella speranza che tu un giorno tornassi qui... e come al solito, non hai deluso le mie aspettative...-

-Giles, lei...- le lacrime agli occhi... anche il mio osservatore riesce a commuovermi... mi alzo e lo abbraccio come farei con un padre...

- Le voglio tanto, tanto bene- che uscita da bambina, vero? Ma è quello che sento... Giles ha sostituito mio padre in tutto e per tutto: era lì quando l'amore mi ha deluso per la prima volta, quando mi sono diplomata, quando ho scelto l'indirizzo universitario, quando è morta mia madre, quando sentivo il peso della mia missione stava per travolgermi... eh si, a volte l'ho proprio odiato... come per esempio quando in combutta con Robin aveva deciso di uccidere Spike perché lo riteneva pericoloso per me prima che per gli altri... ma anche questo è quello che fa un padre... cercare di prevenire che sua figlia soffra...

 

 

 

Capitolo 5

THE SLAYER IN ME

 

 

Sono in una camera da letto a casa di Willow e Kennedy… La loro è l’unica coppia sopravvissuta all’apocalisse del 2003. Robin e Faith si sono lasciati pochi mesi dopo, troppe incomprensioni: Faith voleva maggiore libertà e Robin era troppo possessivo. Insomma, sono scoppiati! Sto pensando a quel giorno … se avessi salvato Spike, cosa sarebbe successo? Avrei continuato a far finta di non amarlo oppure gli avrei rivelato i miei sentimenti? I dubbi mi assalgono… Mi rigiro tra le lenzuola cercando di dormire, ma non riesco. Domani è il gran giorno…

- Sei nervosa?- mi sento abbracciare da dietro…

- Si… è come se dovessi sostenere un esame… -

- Non devi esserlo; stai per tornare te stessa in tutto e per tutto! -

- È la scelta giusta? Non sto facendo una cavolata? –

- Tu cosa senti? Credi sia giusto? –

Mi giro fissando intensamente il mio interlocutore… - Servirà a riaverti con me, William? –

- Questo dipende da te, amore. – mi accarezza i capelli scostandoli dalla fronte -Dipende tutto da te-

- Buffy, svegliati!!!- Willow mi riscuote dal sonno…- Diamine, ti avrò chiamato almeno una 20 di volte!-

- Scusa, Will, stavo sognando!- le dico un po’ contrariata, ma che dico MOLTO CONTRARIATA!!

- Ah… e che cosa sognavi?-

- Niente di particolare…- dico evasiva…

- Aspetta, riformulo la domanda. “Chi” è che sognavi?-

La guardo con gli occhi sgranati mentre lei sogghigna capendo a cosa penso senza che glielo dica…

-Già, colpita e affondata!- lei continua ad osservarmi divertita e allora decido di rompere l’imbarazzo tirandole il cuscino ma lei, prevedendolo, si scansa facendomi la linguaccia…

- Non mi hai beccato!!!Ormai ci hai provato così tante volte che so come lanci… ti ricordi quando me lo lanciavi e non riuscivo mai a scansarmi per tempo?-

- Si… Era il periodo in cui stavo con Angel. Una volta te ne sei beccate 250!- rido mettendomi seduta sul bordo del letto e cercando le pantofole.

- Ogni volta che facevo una domanda imbarazzante su voi due, ti mettevi sulla difensiva prendendomi a cucinate, ma alla fine ti confessavi sempre con me…- si incupisce d’un colpo pensando agli ultimi anni e soprattutto al periodo in cui stavo con Spike…

- Ehi,mi dispiace non essermi confidata con te negli ultimi anni e soprattutto nel periodo in cui stavo con Spike. Io… non era facile. Ero appena tornata dalla morte ed ero confusa. Non riuscivo a parlare con nessuno, tranne con lui… Poi però la situazione mi è sfuggita di mano… ci siamo fatti del male a vicenda, comportandoci come due adolescenti che se la spassano. Io mi nutrivo dell’amore che lui provava e in cambio gli offrivo solo odio e sesso selvaggio… poi qualcosa è cambiato… Un giorno mi sono svegliata ed ho capito che era molto di più che semplice attrazione fisica quello che provavo per lui: io l’amavo… Ero sotto shock, non potevo amarlo… continuavo a ripetermi, insieme a tutti i pregiudizi su di lui che avevo, che voi non avreste approvato perché era un demone assetato di sangue e per di più cacciatore di cacciatrici! E allora sai che cosa ho fatto? Sono andata da lui e gli ho detto che era finita!- le lacrime cominciano a scorrere…

- Anche quando ha tentato di violentarmi è stata tutta colpa mia! Continuavo a dire che non mi importava niente di lui, ma allo stesso tempo mi faceva comodo pensare che lui pensasse il contrario…e con i miei soliti giochetti del tipo “dico-non dico” e “parlo-nego-rimangio” ho combinato un disastro… L’ho esasperato a tal punto da fargli pensare che era tutta colpa sua se non volevo stare con lui. E così si è andato a riprendere l’anima, diventando quasi pazzo al ricordo di tutto quello che aveva combinato per 120 anni. Se penso a questo non so proprio chi dei sue sia stato più malvagio!. …

- Buffy, non…- Willow tenta di dire qualcosa mentre io asciugandomi le lacrime continuo……

- Ma quell’anno è stato il migliore: ho abbassato le difese, ho cominciato ad uscire allo scoperto… per la prima volta gli sono stata vicina e questo mi ha terrorizzato. Mi sono resa conto che lo amavo ancor più di prima…semplicemente, senza condizioni o limiti. Lo amavo per quello che era diventato, nonostante il suo passato. La sera prima della battaglia ci siamo donati l’uno all’altro come se avessimo tutto il tempo del mondo e quando mi sono svegliata, lui era seduto di fronte a me e mi osservava come se fossi la cosa più preziosa a questo mondo… ed ho capito che avrei voluto che ogni mio risveglio fosse così. Ma non gliel’ho detto. Ne sono stata capace solo quando stava per morire… gli ho detto ti amo proprio perché stava per morire? Beh, non lo so…so solo che è stato orribile da parte mia!- …

Willow mi alza la testa e mi asciuga le lacrime con un fazzoletto, mi guarda sorridendo e dice – Non è vero, Buffy, non è stato orribile… Hai sofferto molto. Angel, Riley… sei uscita da quelle storie troppo delusa per potere aver fiducia nell’amore. Per questo non sei riuscita a comunicare a Spike quello che provavi! Ma la vita ti ha dato un’altra possibilità di essere felice, non sprecarla!-

Cara dolce Willow, amica dai tempi del liceo, sai sempre cosa dirmi per consolarmi…

- Forza, andiamo a fare colazione e poi al consiglio!-

 

 

**********

 

 

Una stanza poco illuminata. Sono le 11 e, nonostante l’ora inconsueta, sembra che qualcuno stia compiendo chissà quale rituale su una povera ragazza indifesa.

E invece sono solo io, nell’ufficio di Giles, seduta su una sedia e attorniata dal proprietario della stanza, Xander, Willow, Kennedy e Faith. Quest’ultima mi ha quasi stritolato quando mi ha visto, era incredibilmente contenta della mia decisione ma…- Beh, ormai mi piaceva essere la numero uno… Uffa, dovrò tornare la numero due!- “dov’è finita Faith?” mi sono chiesta a queste parole…- Di la verità, B, lo fai per lo stallone biondo vero?- . Ah, che paura! Per un attimo ho pensato che fosse cambiata, ma visto il suo occhiolino e l’aria di chi la sa lunga mi sono dovuta ricredere.

Si avvicina il fatidico momento: Giles ha la famosa siringa in mano ed io ho un laccio emostatico sul braccio. E l’ago trafigge la mia pelle, doloroso quanto un pizzicotto di Dawn, quello però fa ancora più male! Giles preme lo stantuffo e il liquido scorre nelle mie vene, rigenerandomi… Ecco, ha finito.

- Come ti senti?- mi chiede Xander ansioso.

- Strana- rispondo io.. Davvero, è una sensazione indescrivibile. Mi sento rinvigorita, rinnovata, fortificata… Finalmente me stessa!

- Ora non resta che testare i riflessi!- esclama il mio osservatore.

-Bene, a quello ci penso io!- incalza Kennedy.

-Ehi, bambina, mettiti in fila… B è TUTTA MIA!- risponde Faith prepotentemente.

- Bene, facciamo decidere a lei!-

Tutti improvvisamente mi fissano aspettando una mia risposta. Io sogghigno guardando la mia avversaria – scelgo Faith, dopotutto le ho rubato il posto! E poi, abbiamo un mucchio di questioni in sospeso io e te, vero Faith?-

- Ben detto, B. Andiamoci a divertire!-

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo 6

 

DECISIONI

 

 

Solo quando il pugno di Faith mi colpisce la guancia destra mi rendo conto di essere fuori allenamento. Ma c’è un’altra cosa che mi deconcentra: mille occhi puntati sulle “due cacciatrici” che si pigliano a calci. Riesco a schivare un altro pugno per poi riuscire a colpire la mia avversaria con un calcio ben assestato.

-Vai così, stendila!- si lascia scappare Xander…

Parata, pugno, parata…ma Faith riesce ad atterrarmi rimanendo in piedi.

-Visto B? hai molto da recuperare!-

E allora, sdraiata a terra, riesco a farle uno sgambetto e a farla cadere. Mi siedo sopra di lei bloccandole le gambe con le mie e le braccia con una mano, con il pugno alzato in posizione di attacco. Sorrido e dispettosamente le dico – Prima regola per una cacciatrice: mai abbassare la guardia, o sei morta!-

Lei mi guarda con sguardo assassino, mi alzo e le porgo la mano aspettandomi che non l’accetti. Ma lei non la rifiuta e rialzandosi non lascia il mio sguardo. Dopo pochi secondi mi sorride in modo strafottente e si gira verso i nostri spettatori per dire…

-Avete visto? La cacciatrice è tornata!-

 

 

**********

 

 

-Sono a casa!- grido sulla porta d’ingresso imitando mia sorella.

-Buffy!!! Come va? Sei di nuovo super forte come Hulk? Oppure sei una specie di super-sajan?no, aspetta, aspetta… sei come…-

- Come Wonder Woman!- esclama Dawn facendo capolino dalla cucina. Poggio il trolley in un angolo e sciolgo la sciarpa dal collo posandola sull’appendi abiti insieme al cappotto decisa a raggiungere la cucina, ma…- Ferma, la cucina è OFF-LIMITS! Voglio farti una sorpresa. Tu sistema i vestiti in camera e vatti a fare un bel bagno rilassante e… Sta lontana da qui fino a che non ti chiamo ok?-.

Sto diventando alquanto sospettosa… non è che dovremo chiamare i vigili del fuoco? Dawn è un tale pasticcio ai fornelli… Mah! Scelgo, nonostante la paura di un incendio, di darle un po’ di fiducia e tuffarmi nella vasca da bagno per una buona mezz’ora.

 

 

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“Donna di poca fede”, sembrava dirmi Dawn mentre gustavo le prelibatezze che ha preparato… questa volta mi ha proprio stupito!

Apro l’armadio e comincio a metter tutto negli scatoloni. Ormai ho deciso. Addio Italia, torno nel luogo dove sono nata, dove tutto è cominciato: Los Angeles.

Dawn e Andrew hanno deciso che rimarranno qui ancora per qualche tempo per organizzare il trasloco e soprattutto per ottenere i nulla-osta delle rispettive università al trasferimento. Domani mattina atterrerò nella città degli angeli, e finalmente rivedrò il mio angelo caduto… chissà come reagirà… Sarà felice di vedermi o farà di tutto per starmi lontana? Lo scoprirò solo lì. In ogni caso sarà difficile ricominciare…

Dopo tutto quello che è successo, dopo gli anni che sono passati, mi ama ancora o mi ha dimenticata? Perché ripeto sempre gli stessi sbagli?! Sarei dovuta andare a Los Angeles quando Andrew mi ha detto che era vivo… ma invece per orgoglio ho deciso che doveva essere lui a venire da me perché io mi ero fatta avanti prima che morisse. Che stupida! È sempre stato lui a corrermi dietro, a tornare da me facendomi vedere che era cambiato e migliorato per me… non sapeva che non aveva bisogno di modificarsi, io lo amavo già così per com’era. Basta: ora pensiamo a sistemare tutto. Domani pomeriggio sarò da lui.