FOREVER

AUTORE: Ovviamente io, Valentina (Buffy1229)

RATING: VERDE... insomma, per tutti... Se poi mi verrà in mente qualcosa di più... EHm, piccante... mi riserverò di scriverlo prima!!!!

TIMELINE: Post-Chosen (7x22)

DISCLAIMER: Appartiene tutto a quel mago di Joss Whedon, alla Mutant Enemy, alla UPN... Insomma a loro!

SPOILER: 5° STAGIONE DI ANGEL

 

RIASSUNTO: A tre anni dalla distruzione di Sunnydale, Spike è tornato magicamente in vita... Beh, si fa per dire visto che è un vampiro! Ora vive a Los Angeles... ma il suo cuore è a Roma! Cm è la sua non-vita adesso? Buffy ne fa ancora parte?

Fic introspettiva che alterna i POV di Spike e di Buffy!!!

Mi raccomando, leggete e commentate... Bloodyhell!!!!

 

 

 

 

PER SEMPRE

 

 

 

 

POV SPIKE

 

 

 

 

Sono le 18,30. Il sole è appena tramontato sul mare di Los Angeles. Mi sono appena svegliato, e come ogni mio risveglio anche il pensiero riaffiora… e al centro di esso c’è “lei”.

Sono passati tre anni dalla distruzione di Sunnydale, ed io non l’ho ancora dimenticata… tutto mi ricorda lei. Tutto è tranquillo di questi giorni nella Città degli Angeli, avevo anche pensato di andare al cinema… ma dopo aver letto sul giornale che il film più quotato è “Quando l’amore brucia l’anima”, mi sono detto “ Bello, dovrebbe essere ispirato alla mia non-vita!” ed ho abbandonato l’idea. Sicuramente la trama non ha niente a che fare con me, solo il titolo ha l’effetto di mille spade che ti trafiggono il cuore… e, per la cronaca, lo garantisce uno che ha una grande esperienza in quanto a torture!

Buffy, mi hai bruciato… e l’ustione è ancora qui, indelebile, eterna come lo sono io, incurabile, in questo petto che vive ancora del tuo respiro… qui dove non c’è più battito, dove il sangue non scorre, dove solo gli umani racchiudono i loro sentimenti. Non riesco a smettere di pensare a te, sto annegando in te, Summers, e non c’è scialuppa che possa salvarmi…

Quanto mi sono sbagliato: William, il misero poetucolo che ero un tempo, è ancora dentro di me, non è mai veramente morto. E si, credo che se solo avessi preso carta e penna in mano per te, avrei scritto le prime rime decenti della mia storia… e magari ti saresti innamorata di me veramente… vedi, sempre a farmi illusioni nonostante tu sia stata sempre chiara: niente complicazioni sentimentali tra noi, solo sesso… Eppure, negli ultimi giorni che abbiamo passato in quella dannata città, ho visto qualcosa di diverso nei tuoi occhi… e questo mi ha terrorizzato, come la nostra vicinanza in quella casa abbandonata. Ho capito una cosa la notte prima della battaglia: stavi cominciando a provare qualcosa per me oltre la mera attrazione fisica (non che me ne sia mai lamentato, intendiamoci), avevi bisogno di me… ti ho vista piangere di nuovo, come quella volta sul portico quando tua madre stava male. E come allora, l’unica cosa che sono stato capace di fare è stata darti un po’ di conforto, questa volta però abbracciandoti… come vorrei non mi avessi mai detto –Quando tutto questo sarà finito, avremo il tempo per parlare seriamente di come stanno le cose tra noi, te lo prometto- suggellandolo con un bacio… Probabilmente, non avremmo fatto l’amore e non ti avrei ammirato mentre dormivi! Ora non starei qui a pensare a te, o forse si, ma non così tanto. L’unica soddisfazione sta nel fatto che quello non era come “il saluto” che hai fatto ad Angel. Oh si, era con la lingua…

 

Cerco di fare qualsiasi cosa per evitare ai ricordi di travolgermi… e allora esco, vado in qualche bar e lì cerco di affogare i miei tormenti in litri e litri di bourbon e inebetito da quel piacere liquido osservo la pista da ballo con noncuranza finché non vedo qualcosa che mi mozza il fiato: capelli biondi e lunghi sinuosamente si muovono a ritmo di musica rock… perché i miei sensi di vampiro non l’hanno percepito?... mi avvicino con un groppo alla gola, felice e allo stesso tempo disperato, raggiungo la mia meta. Un volto… ma non il tuo.

E torno a casa barcollando, mi sbatto dietro la porta, ma non riesco a lasciarmi alle spalle te. Mi siedo sul divano, la testa tra le mani, piangendo e ridendo contemporaneamente…

E ti vedo, proprio davanti ai miei occhi, ergerti in tutta la tua bellezza, farti vicina e stringere le mie mani con le tue. Poi molli la presa e asciughi le mie lacrime… mi guardi, con occhi pieni dei sentimenti di cui avresti dovuto parlarmi dopo la battaglia con il Primo… quel verde lucido mi mostra una verità che avevo solo sospettato. La tua bocca lucida si apre in una dolce nota, un’angelica armonia risuona alle parole più antiche del mondo…

-Ti amo- , mi dici, e a conferma di queste parole, il tuo bacio mi arriva caldo e inaspettato…

E tutto intorno di nuovo buio e disperazione, perché per quanto sembrasse reale, mi risveglio ancora su questo divano… spezzato da un magnifico sogno che è diventato l’incubo della mia eternità.

 

*********

 

Stamattina riunione alla W&H.Per l’inferno maledetto, perché Angel si ostina a farci sgobbare alle otto del mattino? Si suppone che a quest’ora un vampiro esemplare dorma da due ore piene!

Mi alzo di controvoglia… non ho intenzione di arrivare puntuale, sia chiaro. Inciampo in un libro di Angel che ho “preso in prestito” per fare delle ricerche su un demone. Dopo tutto, sono sempre un freelance! Ironia della sorte, mentre lo sfogliavo, è caduto un foglio. Quel foglio ora sta sul mio tavolo, o meglio ci stava fino a due secondi fa visto che ora ce l’ho in mano. Risale a circa sette anni fa… una foto. In primo piano, una biondina di circa 18 anni con un’espressione un po’ impertinente, una croce legata al collo, i capelli lunghi e lisci: Buffy. Come un idiota e con un sorriso da deficiente fisso la foto per una decina di minuti… chissà cosa fa, come sta, con “chi” sta… già, perché pensare che non stia con nessuno mi sembra assurdo. E qual è il bello? Pensare che stia con qualcuno mi fa diventare verde dalla gelosia. In uno dei film de “Il signore degli anelli” Arwen dice a Aragorn che preferirebbe vivere un solo giorno con lui, piuttosto che un’eternità senza di lui… Vorrei vederla, baciarla, amarla solo un’ultima volta… poi potrei anche disintegrarmi! Ma che dico, non mi basterebbe lo stesso!!! Mi faccio una doccia calda, va, almeno schiarisco un po’ le idee… Accendo la radio, e mentre l’acqua scorre sul viso sento una melodia che conosco bene…

 

 

Goodbye to you

Goodbye to everything I thought I knew

You were the one I loved

The one thing that I tried to hold on to

 

 

 

E quella sera al Bronze è nitida come il frame di un film… Mi avvicino e tu mi cacci via, nonostante abbia bisogno di me. Mi dirigo verso l’uscita, ma mi afferri per il braccio e senza dire niente, solo piangendo, mi fai capire perché mi hai fermato. Ti asciugo le lacrime e ti bacio, come se non ci fosse domani, come se fossi perduto, come…

Squilla il telefono. Chi diavolo è a quest’ora? E come osa interrompermi mentre penso a lei? Questa è violazione della privacy! Scommetto che è Mr Scontento-sono-più-contento.

- Che cavolo ci fai ancora a casa, sono le 8.30!

Ecco, appunto.

- Che vuoi? Non lavoro mica per te! Verrò lì non appena ne avrò voglia!

- Ma è importan..

- Ti saluto!- e gli sbatto la cornetta in faccia… metaforicamente… anche se avrei voglia di rendere la cosa letterale… giocare a baseball con la faccia di Angel: il demone ci sta, inutile dire che l’anima si ribella. Per un attimo mi viene il dubbio che ci fossero problemi, ma faccio spallucce: se ci fosse in atto un’apocalisse, sarei già sotto tortura… Perché preoccuparsi? Comincio allora a fare gli addominali, ma dopo cinque secondi ci ripenso e mi vesto per vedere cosa vuole Muso Lungo… brutto avere una coscienza!

 

Eccomi alla Wolfram. Ufficio di Angel. Sono tutti lì. Appena entro mi fissano come se fossi un fantasma. Angel mi guarda tra l’irritato e il disperato… Cosa è successo?

- C’è qualcuno che ti aspetta in ufficio, vedi di non farlo aspettare…e da due ore che è lì-

-Beh, come mai non ha chiesto a te di aiutarlo?- rispondo io con uno studiato sorrisetto strafottente.

-Ha chiesto esplicitamente di te!- mi guarda come se volesse farmi del male. Ah, se uno sguardo potesse uccidere!

Esco dalla stanza e mi dirigo verso il mio ufficio. Apro la porta e, senza nemmeno guardare il mio “cliente” parto con una frase di circostanza

-Mi scusi se l’ho fatta aspettare, mi dica pure…-. Un profumo di vaniglia penetra nelle mie narici fino a inebriare tutto il mio essere… È di spalle, una donna con lunghi capelli castani e un corpo esile. Mi sembra di averla già incontrata anche se non ho ancora scrutato il suo viso visto che sono ancora fermo alla porta.

- Sa, sto cercando un uomo: fisico atletico, passo felino, occhi azzurri, capelli biondo platino… dovrei dirgli una certa cosa!-

Non credo alle mie orecchie… per non parlare dei miei occhi. La donna si alza in piedi e si volta verso di me… e la mia esistenza mi scorre davanti, soprattutto gli ultimi nove anni. E un volto si sovrappone a quello della donna che ho davanti fino a coincidere con questo in ogni singolo dettaglio. Solo i capelli sono diversi, ma quegli occhi li riconoscerei tra mille, non ne esistono uguali ai suoi…

 

 

POV DI BUFFY

 

Sono sull’aereo, due ore all’atterraggio. Le mani mi tremano, sono in ansia. Penso a tutto quello che potrebbe succedere… Inaspettato, un dubbio mi lacera: e se non mi amasse più? Se io fossi solo una piccola parentesi, un’insanità temporanea che ormai non ha più importanza? No, mi dico: lui è Spike, il mio William… l’uomo che mi ha amato fino a ricostruire se stesso, lui non può… E se gli piacesse Fred? No, a lui piaccio io, ma lei è molto attraente!

Sospiro, sono sull’orlo di una crisi di nervi e per poco non mi divoro le dita, visto che già ho fatto fuori le unghia! L’atterraggio è vicino, lui è vicino… Il giorno della verità è vicino!!! L’hostess,cordiale, ci informa che stiamo per atterrare e dopo pochi minuti scendo con ancora in testa la sua litania “Grazie per aver scelto la nostra compagnia, speriamo di averle offerto il miglior servizio possibile, bla bla bla…” mentre mi dirigo fuori dal gate e mi appresto a ritirare la valigia. L’aeroporto di Santa Barbara al solito è stracolmo di gente, quasi quasi faccio fatica ad uscire… sarà meglio chiamare un taxi. Do l’indirizzo della W&H e l’autista parte. Oh, cavolo, non ho pensato ad una cosa: come la prenderà Angel? Dopo tutta la storia del biscotto? Beh, si, ho finito di essere pasta frolla, ma sono diventata un biscotto al cioccolato, del tipo preferito da Spike. visto che le unghia sono state già martoriate abbastanza, ora mi diletto a mordicchiare le pellicine, ma non perché sono nervosa, no! Sono terrorizzata: sto per uccidere l’amor proprio di Angel… Beh, veramente quello è morto quando ha riavuto l’anima, diciamo che io sto contribuendo a farlo calare di cento punti sotto lo zero. Persa nelle farneticazioni mentali, non mi accorgo che sono davanti al grattacielo della Wolfram… Oddio, sarebbe d’aiuto un Apocalisse, quello saprei come affrontarlo!

Sono dentro. E il passo numero uno è stato compiuto… ora mi devo farmi annunciare ad Angel dalla ragazza che c’è alla reception (annunciare??? Da quanto in qua Angel si fa annunciare i clienti?). Arrivo al banco e la ragazza mi sorride… mi ricorda molto Anya, per un attimo sento un forte dolore al petto pensando alla mia amica, morta proprio come lo era Spike… ma lei non è tornata.

– Buongiorno, io sono Lara. In che cosa posso esserle utile?

– Vorrei parlare con Spike– subito mi pento di quello che ho detto, forse dovrei parlare prima con Angel.

– Mi dispiace, non è ancora arrivato. Se vuole può parlare con il capo, Angel–

Indecisa se sia la cosa migliore da fare, annuisco e lei mi fa strada fino all’ufficio di Angel.

– Angel, c’è una ragazza che vuole parlare con te. –

Ne sono sicura, Angel mi ha percepita… è sempre stato così da quando ha bevuto il mio sangue, abbiamo sempre captato la reciproca presenza, ma non è più così, almeno per me.

– Falla entrare, Lara. –

Sono dentro, ci guardiamo negli occhi e sorridendogli imbarazzata gli dico

– Ciao, Angel! –

– Ciao, Buffy! – risponde e si alza, camminando verso di me, con uno dei suoi sorrisi teneri. È un attimo, capisco cosa sta per fare e mi tiro indietro… Come quella volta a Sunnydale, si è avvicinato per baciarmi, ma io non posso, non sarebbe giusto… nei suoi confronti, nei confronti di Spike…

Spaesato mi osserva, non riuscendosi a dare una giustificazione al mio battere in ritirata. Abbasso la testa, lui guarda un attimo la finestra e con le mani ai fianchi, comincia a parlare e, per mia fortuna, come se non fosse successo niente.

– Dunque, a quanto pare sei tornata ad essere una Cacciatrice.. –

– E si…– riesco non so come a rispondere.

– C’è qualche problema? Porti notizie di Apocalissi o cose del genere che stanno per scagliarsi su Los Angeles? –

– Non sono qui per lavoro. –

– Capisco, sei venuta a trovare tuo padre e hai deciso di fare un salto a salutarmi. –

Lo guardo desolata, lui ha capito, ma non vuole ammetterlo con se stesso.

– Angel, sono venuta qui per Spike. –

Se potesse decidere quando morire, Angel vorrebbe fosse adesso. Contrae la mascella, più adirato che altro.

– Sei venuta qui per Spike. – dice infine, voltandosi per tornare a sedersi in poltrona, ma poi rivolgendosi a me nuovamente con fare accusatorio.

– Ma certo, manda a monte la tua vita normale per un vampiro… che cosa farai quando invecchierai e lui rimarrà giovane? –

– Ci risiamo, sempre a voler decidere della mia vita!!! La vita è mia, Angel, decido io cosa farne! –

– Bene, distruggila con le tue stesse mani! Hai avuto l’opportunità di essere felice e finalmente non eri più appesantita dalla missione… potevi avere una vita normale, e te la sei bruciata!!! –

– Vuoi sapere quanto normale fosse la mia vita? Ho rischiato di venir uccisa da un vampiro mentre uscivo da lavoro!!! Essere la Cacciatrice è parte di quello che sono, non posso voltare le spalle ad una parte di me stessa… e poi.. –

– Lo ami? – chiede ad un tratto Angel. Ripenso a tre anni prima… “È nel mio cuore”, avevo detto, sminuendo il sentimento che mi legava a William.

Lo guardo, per la prima volta in vita mia consapevole di quello che ho dentro, e gli rispondo – Si, lo amo–

Lui non sembra capacitarsene, e un po’ come aveva fatto riguardo alla storia dell’anima comincia a sproloquiare in modo infantile…

– Buffy, ti rendi conto di quello che dici? Stiamo parlando di Spike… è un assassino! Cos’è che te ne ha fatto innamorare? No, perché sinceramente non credo che condividere il letto sia un buon modo per innamorarsi! – non mi aveva mai guardata con tale disprezzo…

– Lui… è cambiato… per me! –

– Si, per averti sotto le lenzuola! –

– La smetti di parlarmi in questo modo? Cos’è che ti fa parlare così Angel? Il fatto che io abbia scelto lui? –

– Lui non è ti ha mai amata… Non come ti ho amata io! –

– Si, infatti– a questo punto anche io ho la voce incrinata dal disprezzo – Tu mi amavi… ma il tuo demone? – sembra che queste parole lo abbiano zittito… rimaniamo in silenzio per un po’…

– Ci sono sempre stato quando ne hai avuto bisogno! –

La rabbia mi assale – ah, si? Allora dov’eri quando ho scoperto che mia madre stava male? Dov’eri quando stavo male perché non riuscivo a capacitarmi di aver perso il Paradiso? Dov’eri quando stavano per levarmi la custodia di Dawn? Dov’eri, Angel, quando avevo bisogno solo di piangere? Spike c’è sempre stato. –

Sgrana gli occhi, non si aspettava una reazione del genere da parte mia. Alza gli occhi scuri sui miei e mi fissa triste – Buffy, io ti amo–

La mia rabbia scema di colpo – Anch’io ti amo, Angel, ma non come vorresti tu. Sei stato il mio primo amore e per questo non ti dimenticherò mai. Ma ora c’è Spike nella mia vita, e non sono disposta a rinunciarvi. –

Lui si dirige afflitto verso la scrivania e si siede sulla poltrona, preme un pulsante del telefono e chiama la ragazza che mi ha accompagnato lì dentro chiedendole di accompagnarmi nell’ufficio di Spike. Prima di uscire, mi volto verso Angel

– Mi dispiace! – sussurro.

– Lui non mi piace, ma se può renderti felice… cosa conta la mia parola? – e abbozzando un sorriso triste, mi saluta in silenzio, mentre io vengo scortata nell’altra stanza.

Sono seduta, sono passate circa due ore, ma di Spike nemmeno l’ombra… non che l’abbia mai avuta, ma… finalmente eccolo, lo sento… piano apre la porta, fermandosi sulla soglia. Vorrei voltarmi di scatto e corrergli tra le braccia, ma mi impongo di rimanere di spalle. Conoscendolo, si starà chiedendo se sono solo un’illusione, probabilmente il colore dei capelli lo ha confuso!

-Mi scusi se l’ho fatta aspettare, mi dica pure…- mi esorta…

- Sa, sto cercando un uomo: fisico atletico, passo felino, occhi azzurri, capelli biondo platino… dovrei dirgli una certa cosa!- e mi volto, estasiata dalla sua espressione. La voglia di abbracciarlo si fa strada in me sempre più prepotentemente.

 

 

 

 

POV DI SPIKE

 

 

Si avvicina lentamente, è ad un passo da me…mi guarda e poi dice:

-Questa volta, se ti dico che ti amo, non osare dire che non è vero… lo so che ti piace contraddirmi, ma non farlo quando dico la verità-

-Sei tornata perché c’è qualche guaio in vista?-

-Sono tornata per te!-

 

 

 

POV DI BUFFY

 

 

So a che cosa stava pensando… pensa che io lo voglia solo usare... di nuovo!

Prendo la sua mano destra, quella che ha bruciato insieme alla mia…

-Sono tornata per te!-

L’ho lasciato senza parole… ma poi rinsavisce e, sorridendo mi tira verso di se, baciandomi come solo lui sa fare, con tutto se stesso, come a voler rendermi partecipe di tutto quello che prova la sua anima. E l’unica cosa a cui riesco a pensare nel frattempo è una canzone ascoltata in Italia, degli 883…

 

 

Non c’è niente al mondo

Che valga un secondo

Vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo

Un tuo movimento,

perché niente al mondo

mi ha mai dato tanto

Da emozionarmi come quando siamo noi

Nient’altro che noi

 

 

 

POV DI SPIKE

 

 

Inutile dire che rimango a bocca asciutta… ma dopo le sorrido e la tiro verso di me, baciandola con tutta la passione che riesce a scatenarmi dentro. E l’unica cosa a cui riesco a pensare nel frattempo è che finalmente siamo insieme. William il Sanguinario e Buffy la Cacciatrice. E questa volta per sempre.

LIFE AS WE LOVE IT

 

 

 

 

POV Spike

 

 

Ieri sera è stata una di quelle che nel calendario dei ricordi sarebbe da definire memorabile: Buffy ed io siamo andati al ristorante.

Abbiamo passato l’intero pomeriggio a parlare di questi tre anni di autoimposta lontananza, convenendo che entrambi ci siamo dimostrati degli emeriti idioti nel volere soffocare i nostri sentimenti. Le ho chiesto dell’Immortale e lei mi ha risposto che c’era uscita un paio di volte per poi mandarlo in bianco. Grande soddisfazione per il mio ego: perfino Drusilla e Darla non gli avevano resistito, mentre la mia Buffy… la mia Buffy è troppo intelligente per farsi incastrare da un tale essere. Mio malgrado, la conversazione è caduta su Harmony: è stato pesante confessarle che ho avuto un rapporto sessuale con lei qualche anno fa… La mia Cacciatrice ha disteso le labbra come a voler controllare la rabbia e poi mi ha stupito dicendomi che ero pienamente giustificato, ognuno aveva avuto la propria vita in quegli anni passati. Aveva sorriso concordando che alla fine erano stati i più tristi delle nostre esistenze, ma che d’ora in avanti tutto sarebbe cambiato.

Abbiamo mangiato in un ristorantino italiano sulla 57ma, una bella pizza… mi sono divertito molto quando ha cominciato a parlarmi di cucina italiana…

- Questa pizza è squisita!- dissi.

- Niente a che vedere con quella della sua madre patria, nessun confronto… perfino io la faccio molto più buona!- esclamò cacciandosi l’ultimo pezzo tra i denti.

- davvero? Sei esperta di cucina italiana?-

- Diciamo che non me la cavo poi tanto male! Un giorno te ne darò la dimostrazione!-

- Non aspetto altro.-

Continuando a chiacchierare, questa volta di Dawn, abbiamo fatto una passeggiata sulla spiaggia di Santa Monica, mano nella mano, come nel più dolce dei miei sogni… D’un tratto però si è sganciata da me e ridendo mi ha lanciato una sfida…

- Scommetto che non riesci a prendermi!- e ha cominciato a correre, gocce di acqua salmastra abbandonavano le onde a contatto con i suoi piedi nudi, i capelli d’ebano seguivano la direzione del vento…

- Tu…Piccola peste!- l’ho rincorsa finché non sono riuscita ad afferrarla per la vita, facendola ridere e continuando a volteggiare per non lasciarla andar via. Siamo ricaduti sulla sabbia fresca della sera, i suoi capelli ormai un tutt’uno con i granuli di arena. Un piccolo, esile, forte, bellissimo angelo dagli occhi di smeraldo… Non ci ho pensato due volte, dolcemente ho fatto scendere le mie labbra sulle sue, in un bacio semplice eppure ricco di significato…

 

 

 

 

POV Buffy

 

 

Sono in quello stato che chiamano “dormiveglia” e le immagini di ieri scorrono veloci nella mia mente. Non dimentico nessun particolare: la corsa, l’abbraccio, il bacio…

Istintivamente le mie labbra si curvano in un sorriso, mi volto sempre ad occhi chiusi e distendo il braccio sull’altro capo del letto a due piazze. Le lenzuola sono fresche e soprattutto vuote. Apro gli occhi spaesata, pensando quasi che si sia trattato di un sogno, ma mi accorgo di non essere nella mia stanza e di un profondo aroma di caffè proveniente dalla cucina. Decido di alzarmi e, a piedi scalzi, mi faccio guidare dal profumo di moka. Raggiungo la grande stanza con la cucina moderna di acciaio laccata in nero negli sportelli e mi fermo sullo stipite della porta a scomparsa osservando la scena che mi si presenta davanti: Spike ha appena finito di apparecchiare la tavola con dei sottopiatti rossi e delle tazze nere, al centro del tavolo un vassoio con dei biscotti al cioccolato e una manciata di bon bon alla panna. Si dirige verso la macchina del caffè e si accorge della mia presenza…

- Buongiorno, amore!- mi saluta sorridendo…- Caffè o cappuccino?-

- Cappuccino, grazie!- e mi siedo su una delle sedie adiacenti al tavolo. Lo guardo destreggiare con le tazze e comincio a ridere. Lui alza il sopracciglio e mi squadra spaesato…

- Sei buffo!- rido.

- Io sono tutto, tranne che buffo!- sembra offeso, ha messo quel broncio che mi piace tanto.

- Ok, è la situazione che è buffa: tu che prepari la colazione, noi che dormiamo insieme…-

- Come se non l’avessimo mai fatto!- sorride guardandomi maliziosamente.

- Si, ma sempre o completamente vestiti o completamente svestiti… dunque, credo che la nostra dormita con il pigiama sia da annoverare tra le cose buffe, non credi?-

- Hai proprio ragione! Ecco a te, la colazione è servita!-

 

 

 

 

POV Spike

 

 

Ed eccoci alla Wolfram, Buffy mi ha quasi trascinato qui, nonostante le abbia spiegato che avrei preferito rimanere a casa a fare ciò che in pubblico sarebbe stato definito “atti osceni”…

- Spike, sai anche tu che dobbiamo parlare con Angel-

- Ma se l’hai già liquidato ieri! Mr Musone comincerà a piangere quando ti vedrà abbracciata a me, perché non ci risparmiamo la scena melodrammatica e…- ecco il programmato sguardo eloquente che vorrebbe dire “Cerchiamoci un luogo appartato!”.

- Spike, niente di personale: sei un porco!-

Sorrido e decido di farla arrabbiare intonando “Wind beneath my wings”…

- Non ti dimenticherai mai di quella storia, vero?- chiede alzando gli occhi al cielo, esasperata.

- Perché dovrei dimenticarla? Dopotutto è dopo che ti ho “assaggiata” quella volta che mi sono innamorato di te!-

- Ci pensi? Sono passati 6 anni…- dice sognante..- o mio Dio, comincio a sentirmi datata… c’è una cosa che vorrei chiederti…-

-Fai pure passerotto!-

- Allora… quanti anni hai… intendo da umano…-

- 28, perché?- la guardo disorientato.

- Fiuu… pensavo di aver superato la tua età… invece hai tre anni più di me!- sorride e mi trascina dentro il grattacielo. Comincio ad essere pensieroso, mi rendo conto che prima o poi Buffy diventerà paranoica riguardo al contrasto tra la mia immortalità e la sua mortalità… Come lo so? Beh, basti ricordare quando Wood la scambiò per la madre di Dawn: fino all’Apocalisse, ogni santo giorno, non faceva altro che chiedermi “Secondo te questa pettinatura è troppo da mamma? Questo trucco mi ringiovanisce? Con questo vestito passerei per una liceale?”, insomma, domande alle quali avrei risposto più che altro saltandole addosso trovando “buoni argomenti” con i quali zittirla. Ma mi ero imposto di non toccarla, il tentativo di violentarla tormentava ancora la mia anima ai tempi… ed effettivamente penso che sia una colpa che non riuscirò mai a perdonarmi.

E tra un pensiero e l’altro eccoci arrivati, siamo davanti alla porta di Peaches… che lo spettacolo abbia inizio!

SUNNY DAY

 

 

 

 

 

POV Buffy

 

Entriamo. Non vi dico che lamentele mi sono sorbita da parte di Spike che non voleva assolutamente questo faccia a faccia con Angel! Apro la porta dopo avervi sbattuto sopra le nocche e vengo accolta da un sorriso, triste ma caldo. Inutile dire che l’atmosfera muta quando fa il suo ingresso Spike, alle mie spalle. Si possono udire ruggiti di sottofondo da entrambe le parti. Decido di focalizzare l’attenzione su di me o credo che sarò testimone di una zuffa con tanto di distruzione dell’arredamento…

- Ciao Angel-

- Buffy- abbassa il capo – Spike – quella che ho sentito nella voce era stizza?

- Vedi, volevamo dirti che noi… beh, si, insomma…-

- State insieme.- conclude il mio balbettio Angel. Per un attimo, nonostante la discussione che abbiamo avuto ieri, sono spaesata – Ricordi? Vampiro! Sento il suo odore su di te…- e guarda il mio ragazzo come se mi avesse infettato.

Ruoto gli occhi al cielo ed esplodo – Possibile mai che voi non riusciate ad andare d’accordo? Eppure Giles mi ha detto che avete fatto un ottimo lavoro di squadra sventando l’ultimo apocalisse. Volete forse dirmi che il mio ritorno è abbastanza per farvi ricordare 120 anni d’astio?- Guardo prima l’uno e poi l’altro, attendo una risposta. Loro si scrutano e poi si rivolgono a me dicendo ad unanimità – Si!-

Esasperata mi getto sulla poltrona che ho dietro esclamando – Dawson e Pacey!-

Angel mi osserva smarrito – è la seconda volta che mi paragoni a questo tizio, Dawson, è il personaggio di un romanzo?-

Spike sorride sornione – Ma non guardi mai la tv? Sai, quella scatola nera con tutti quei colori… Dawson e Pacey sono i protagonisti di un telefilm, due amici ceh si innamorano della stessa ragazza e che litigano solo quando la questione è lei. Ma…- e qui si mette la sua studiata faccia da “viene a prendermi a calci”, proprio di fronte ad Angel – con la differenza che noi non siamo amici e che ci limitiamo a sopportarci a vicenda.- fa per voltarsi ma poi lo osserva gongolando sempre di più – Ora che ci penso è un bel paragone: dopotutto, Joey alla fine sceglie Pacey!- ed Angel incassa il colpo limitandosi a far trasparire nei suoi occhi i modi in cui vorrebbe torturare la mia “dolce ” metà.

- Angel, se per te è un problema possiamo…- non riesco a concludere la frase perché Lara irrompe nell’ufficio sbraitando qualcosa del tipo “ Accendete subito la tv!”. C’è uno schermo ultrapiatto appeso alla parete che si trova a destra rispetto alla scrivania, non ci avevo fatto caso! Angel accende e…

“ Sono Holly March, in diretta dal luogo dove fino a tre anni fa sorgeva la solare cittadina di Sunnydale…” – Solare?- commenta Spike – La sua popolazione preferiva la vita notturna!-

“… distrutta da uno spaventoso cataclisma naturale.” – Causata da uno gingillo tutt’altro che naturale!- continua lui.

- Amore? Potresti gentilmente chiudere la tua bellissima ma irritante boccuccia?- gli dico io guardandolo male. Dal suo canto, lui mima la chiusura della bocca con una zip e mi chiede scusa alzando la mano.

“ Pochi di voi sapranno che il cratere formatosi a seguito di quella tragedia si è ricolmato di acqua proveniente dall’oceano a causa della frequente alta marea in quella zona generando un lago salato. L’area è stata valutata abitabile e nell’arco di tre mesi cominceranno i lavori di ricostruzione della città, stanziati dal governo, che si concluderanno nell’arco di un anno. Tutti gli ex cittadini interessati a ristabilirsi nella nuova Sunnydale, dovranno chiamare il…”

 

POV Spike

 

Buffy se ne sta immobile sulla poltrona, pensierosa. Emozioni contrastanti si fanno strada dentro di lei, è senza parole. Anche Angel la osserva, ma prima che possa fare qualcosa, mi avvicino alla mia ragazza e mi piego sulle ginocchia proprio di fronte alla poltrona dove sta seduta, per guardarla bene in viso.

- Tutto a posto?- le chiedo apprensivo, accarezzandole la guancia.

- Ricostruiscono Sunnydale- sussurra più per convincere se stessa.

- Che ne pensi, amore?-

Lei chiude per un attimo gli occhi e poi assume quella espressione ferma e decisa che prende quando sa che vincerà una battaglia – Voglio tornare a vivere lì!-

Per un attimo rimango stupito dalla sua risposta, poi capisco che ha ragione: Los Angeles non è più il suo posto da 10 anni, Sunnydale è la sua casa. Angel allora si muove, prende il telefono, Buffy ed io lo osserviamo mentre compone il numero che abbiamo visto poco fa in sovrimpressione. Qualcuno gli risponde…

- Si, salve. Sono Angel Wickam della Wolfram & Hart, chiamo a nome di una mia assistita per sapere di più riguardo alla ricostruzione di Sunnydale… Ah, ah, ahah…-

è snervante sentirlo parlare per monosillabi. – Dice davvero? È una buona notizia…- dopo 10 minuti nei quali io e la mia donna non abbiamo assolutamente capito cosa i due stessero dicendo… - Ok, le farò avere tutti i documenti. Buona giornata!-

 

 

POV Buffy

 

Angel chiude la telefonata e ci fissa, poi si decide a parlare…

-Ho parlato con uno de responsabili dei lavori. Dice che intendono ricostruire Sunnydale così com’era, anche se delocalizzata per la presenza del lago. Dunque gli ex cittadini interessati ad abitare di nuovo lì, potranno presentare un progetto della loro vecchia casa in modo da vedersela rimettere in piedi. Manterranno anche le vecchie stade, quindi ricostruirebbero la tua casa allo stesso indirizzo e numero civico che aveva prima. È tutto finanziato dallo Stato, tranne, naturalmente, l’arredamento. Posso parlare con dei miei clienti che fanno gli architetti: si potranno occupare del progetto…-

- Buffy, hai sentito?- mi chiede Spike.

Non posso fare a meno di sorridere e, senza accorgermene, le lacrime cominciano a scorrere – Riavrò la mia casa!-

BLOODY RING!

 

 

 

 

 

POV Spike

 

Ed eccoci tornati a casa. Prima di rientrare, Buffy ha acquistato un paio di quei giornali di annunci dicendo che ha bisogno di trovare una sistemazione temporanea. Inutile dire che ciò mi ha intristito, mi stavo già abituando all’idea di averla tutto il giorno per casa. Credo che l’abbia notato, perché ha subito specificato che deve affittarne una per Dawn, possibilmente vicino l’università. Ha detto che il ragazzo, Andrew, ha deciso di non tornare in America per dedicarsi anima e corpo alla missione affidatagli dal nuovo consiglio. Mi sono di nuovo illuminato, questo significa che posso ricominciare a pensare alla staccionata bianca!

Si è messa subito ad ispezionare gli sportelli della cucina e mi ha detto – Stasera cucino io, con quello che trovo… visto che a parte sangue e biscotti la situazione qui è desolante! Hai almeno dei pomodorini? –

– Guarda nel cassetto del frigo, quelli ci sono! –

– Bene, piatto veloce ma gustoso! Hai gli spaghetti? – allungo il braccio e apro lo sportello dove tengo la pasta e fortunatamente trovo un pacco ancora chiuso di spaghetti… Vediamo un po’ che combina!

Si è infilata un grembiule e, dopo aver messo a bollire l’acqua per la pasta ha tagliato i pomodorini a spicchi e li ha saltati in padella con dell’olio e del basilico. La vista di Buffy ai fornelli è davvero irresistibile: non riesco a fare a meno di avvicinarmi a lei e di cingerle i fianchi con le mani, poi non mi basta, allora comincio a baciarle il collo fino alla spalla facendo scivolare la bretellina del top. Lei comincia a… distrarsi da quello che sta facendo – Amore, smettila dai… si brucia tutto. – mi sussurra. Decido di fermarmi e l’abbraccio da dietro, appoggio il viso sul suo collo e lei sorride e voltando un po’ il capo mi da un bacio – Grazie! –

Sciolgo l’abbraccio e mi siedo a tavola, sempre intento ad osservarla. Dopo un po’ il piatto è pronto…mi beo del gustoso primo piatto preparatomi mentre tra noi cala un silenzio fatto di sguardi amorevoli tipici di due innamorati.

 

 

POV Buffy

 

Cucinare per lui è stato bello, anche se per un attimo devo dire che ho temuto che la prestazione culinaria si trasformasse in tutt’altro tipo di… performance.

Siamo seduti a tavola, in silenzio, e ci stiamo lanciando sguardi dolci come fa una normale coppia d’innamorati.

– Domani si fa la spesa! – Spike annuisce con la testa, ancora intento a mangiare.

Non facciamo in tempo a finire che il suo cellulare squilla.

– Pronto? Si… mmm… proprio adesso? D’accordo. Dove?... Conosco il posto. Ok, vado io. –

La telefonata s’interrompe – Era Mr Muso. Devo incontrare un informatore a Malibù per scoprire una cosa su un caso che mi è stato affidato, non posso tirarmi indietro… Mi dispiace! – mi guarda come un cucciolo bastonato. Per un attimo mi sfiora l’idea di andare con lui, ma poi me la faccio scivolare addosso, sono troppo stanca dopo tutto quello che è successo oggi. –Quando torni? –

– Non starò via molto, al massimo un’oretta – prende lo spolverino e lo indossa, mentre io l’accompagno alla porta.

– Sono proprio desola…– gli tappo la bocca con le dita e poi lo bacio agganciando le braccia al suo collo.

– Torna presto! – lui mi sorride e, dopo avermi dato un altro bacio leggero, ed esce.

Decido di accendere la tv e sedermi comodamente sul divano. Oh che bello, stasera fanno “Chicago”.

 

 

POV Spike

 

Ci ho messo più del previsto: non solo l’idiota che aspettavo si è presentato in ritardo, ma mi sono anche trovato imbottigliato nel traffico del sabato sera. Finalmente sono a casa! Lentamente apro la porta e guardo l’orologio alla parete: 0.30. Dal salotto proviene una luce tenue e artificiale, insieme a voci di sottofondo, poso lo spolverino sull’attaccapanni e sono nella stanza. La televisione è accesa e sul divano giace Buffy addormentata. Mi avvicino a lei e mi accorgo che si sta svegliando, forse mi ha sentito rientrare. Si alza sui gomiti e mettendosi seduta si stropiccia gli occhi come una bambina e mi sorride. Prende il telecomando e spegne il televisore. Rimaniamo nel buio rischiarato solo dal riflesso della luna che penetra dalle finestre.

– Coraggio, ti porto a letto– e prendendola in braccio con un gesto fluido, la porto in camera da letto e faccio per alzarmi, ma lei mi attira a se e mi bacia.

 

 

 

POV Buffy

 

La bacio e tutt’intorno non esiste più nulla. Il mondo è sparito, così come la mia stanchezza ed ora la sola cosa che voglio è averlo per me. Lento mi adagia la testa sopra il cuscino e si sdraia su di me riprendendo a baciarmi. Lento, inesorabile, fino a che non si fa presente il mio bisogno d’aria; e allora si sposta verso il collo, la clavicola, la spalla e poi più in giù, fin dove il top scopre la mia pelle. E comincio a passare le mani sul bordo della sua maglietta che paino sale andando a scoprire gli addominali scolpiti, i pettorali, le spalle. Ci stacchiamo un attimo e gliela tolgo. Poi lui fa lo stesso con il mio top, usando una lentezza agonizzante, e con il reggiseno. Continuiamo a baciarci giostrando ognuno con i pantaloni dell’altro, e in pochi minuti anche questi diventano storia. Rimaniamo così per un momento, sorrido pensando “Ma da quando in qua porta i boxer?”; i baci continuano ad accendere i nostri sensi, poi lui lascia le labbra per scendere sul collo, sul seno, sul ventre e poi giù fino alla caviglia destra, e poi si nuovo su, il ginocchio, gamba, fino ad arrivare all’ultima barriera che protegge il mio corpo dal suo sguardo. E piano anche gli slip scivolano via, seguiti dai suoi boxer. Allora l’attesa finisce e lui si sdraia sopra di me baciandomi le labbra: il momento è arrivato. Lui si scosta e tenendosi su con le mani, mi guarda dritta negli occhi, e proprio in quel momento entra dentro di me…

 

 

 

POV Spike

 

Decido di farlo guardandola negli occhi, quegli occhi che quando entro in lei si spalancano, e la testa si distende sul cuscino ancora di più mentre un gemito soffocato esce dalle sue labbra.

Non mi muovo per un attimo; lei, calmatasi, mi accarezza il capelli scombinandoli e poi seria mi dice – Ti amo, William! –. Le sorrido – Ti amo anch’io, Buffy! – e proprio mentre le nostre bocche reclamano il reciproco possesso, la nostra danza comincia, ed è come morire e rinascere, stare in apnea e ricominciare a respirare, finché il piacere ci coglie, più forte di una gigantesca onda che si abbatte sul bagnasciuga. E rimaniamo così allacciati l’uno all’altro senza mutar posizione, sudati, stanchi e felici… felici di appartenerci.

 

 

 

POV Buffy

 

È mattina inoltrata quando apro gli occhi: li apro piano, come per paura di svegliarmi da un magnifico sogno. Ma il sogno non scompare, e mi ritrovo completamente nuda e abbracciata a Spike. sorrido e alzo lo sguardo, scostando la testa dall’incavo della sua spalla, e incontro i suoi occhi azzurri.

– Buongiorno, dormito bene? –

– Beh, per quanto abbia dormito… si! E tu? –

– Divinamente! – gli do un bacio e sommergo nuovamente la testa nella sua spalla.

– Che bello, oggi è domenica: si sta tranquilli, si fa tutto con calma, si va a fare la spesa…– mi dice lui – Questa notte è stata magnifica! –

– E possiamo contare la seconda volta che abbiamo centrato il letto, o era la terza ? – scherzo.

– è stato diverso– mi coglie impreparata lui– come se fosse la prima volta che ci amassimo. Forse, la certezza che tu mi ami ha cambiato tutto e l’ha reso completamente diverso… adesso posso dire di sentirti pienamente vicina! –

 

 

 

POV Spike

 

Mi sembra un sogno averla accanto, ed è proprio vero quello che le ho detto: per la prima volta nella mia vita sento che le sto toccando l’anima, e questa sensazione produce calore, un calore molto diverso da quello fisico, calore che scalda la mia anima corrotta. E se questo mi sembra il paradiso, sono costretto a ricredermi – Sai, erano tre anni che non facevo l’amore con nessuno. Tu sei… il primo e l’ultimo– . Ecco, questo è il paradiso! Le accarezzo i capelli con la mano.

Dopo un po’ si alza tenendo su il lenzuolo a coprire le sue grazie (come se non avessi avuto mai modo di vederle e di… ok mi auto–censuro) in un moto di pudicizia al quanto fuori luogo (ma che io adoro!) alla ricerca di qualcosa da indossare. Finalmente trova la mia maglietta e indossata insieme ad agli slip scende dal letto e afferra la mia mano

–Forza pigrone, andiamo a fare colazione! –

io mi infilo i boxer e sono dietro di lei, la seguo in cucina. Lei prepara il caffè, mentre io esco fuori un pacco di biscotti.

Apro il frigo e prendo un barattolo di sangue, ne verso un po’ in una tazza e lo infilo nel microonde. Mi aspetto che lei faccia una faccia disgustata, e invece mi sorride e comincia a canticchiare qualcosa mentre il suo caffè precipita nella tazzina. Il timer suona mentre i biscotti in un piatto, Buffy estrae la tazza dal microonde con l’aiuto di una presina e poggiatala sul tavolo mi dice – Eccolo qua, proprio come piace a te: a temperatura corporea! – e in un attimo ho un deja-vu di quello che successe quando Willow ci fece il famoso incantesimo “Siete invitati alle nozze di Buffy e William il Sanguinario”. Gli sorrido e la bacio. Ci sediamo al tavolo e beviamo le rispettive bevande sgranocchiando qualche biscotto. Buffy sparecchia e poi si stiracchia.

– Io vado a farmi una doccia! – o mamma, era lascivia quella che ho visto? Non me lo faccio ripetere

– Che bella idea! Anch’io ho un impellente bisogno di farmi una doccia! – e la seguo in bagno. Sto quasi per saltarle addosso, quando suona il campanello

– Per l’inferno maledetto, proprio adesso! –

– Forza, vai a vedere chi è! –

– Ma io… – drinnnnnnnnnnnnnnnnn – Sto arrivando!!!!! – ringhia.

Blaterando ingiurie verso chi sta per rompere il campanello, non mi curo del fatto che indosso solo i boxer e apro la porta, visibilmente scocciato. Ma è solo un attimo, la mia espressione cambia quando mi trovo davanti una ragazza molto carina, con folti e lunghi capelli tra il castano scuro e il nero e brillanti occhi azzurri.

– Ce ne hai messo di tempo ad aprire! Salve, Spike. –

La mia bocca si spalanca, sto fermo come un allocco – Oh mio Dio… Dawn, sei proprio tu? –

FRUSTRATION!

 

 

 

 

 

POV Spike

 

– Oh mio Dio… Dawn, sei proprio tu? –

– In carne ed ossa. Vieni qui fatti abbracciare! –

la abbraccio forse usando troppa forza tanto che lei comincia a farmi presente che respirare è tra le sue priorità. Solo ora mi accorgo quanto mi è mancato averla tra i piedi.

– Che fai ancora lì fuori? Coraggio, entra… mi occupo io delle valigie. – lei varca la soglia e comincia a guardarsi intorno. Chiudo la porta d’ingresso e adagio le sue cose in un angolo. Dawn mi squadra: che c’è che non va?

– Ho interrotto qualcosa? – a cosa si riferi… noto che mi guarda dalla testa ai piedi fermandosi su… un certo punto sorridendo maliziosamente. Ah, ecco: dovevo proprio andare ad aprire la porta in mutande? Non che me ne sia curato, ma se avessi saputo che si trattava di lei, mi sarei reso presentabile!

– Scherzi? Cosa te lo fa pensar? – cerco di dissimulare.

– Tre minuti sono un po’ troppi da fare aspettare fuori ad una persona… se non avessi avuto bisogno di una sistemazione temporanea me ne sarei già andata! –

Cosa dico? A questo punto mi sembra un po’ idiota cercare di arrampicarsi sugli specchi. Per fortuna, Buffy esce dal bagno più vestita di me (in accappatoio) e corre ad abbracciarla. Ops… no! Dawn ha di nuovo quello sguardo! Fissa dalla testa ai piedi Buffy e sentenzia – Definitivamente, ho interrotto qualcosa! –

Guardo la mia donna, il cui viso si colora di porpora e decido d’invitare Dawn a fare colazione. Buffy mi passa vicino dicendo che sta andando a vestirsi, ed io aspiro il profumo di vaniglia che emana, e capisco che ha fatto la doccia senza di me… SIGH!

 

 

POV Buffy

 

Decido di dileguarmi mentre Spike, intuendo che ho fatto la doccia, mette il broncio. Povero cucciolo mio, la briciola gli ha tolto il suo passatempo preferito! Oh, cavolo: sto iniziando a parlare come lui… L’ho sempre detto che ha una cattiva influenza su di me! Indosso un paio di jeans e una maglietta che lascia un po’ scoperto l’ombellico, proprio per evitare di… tentarlo. Anche se penso che lo tenterei anche se fossi ricoperta di rifiuti. Come faccio a dirlo? Mi trovava irresistibile anche con la divisa del Double Meet Palace!!! Mi guardo intorno… la sua camera da letto non è cambiata con il mio arrivo, l’unica cosa in più sono anche i miei vestiti nell’armadio e la scatola con le sue poesie poggiata sul comodino accanto al lato del letto che occupo io. Per un attimo mi ritrovo ad accarezzare le lenzuola di morbido cotone bianco dove fino a qualche ora fa giacevamo. E strano ammetterlo: convivo con Spike! e pensare che se me lo avessero predetto fino a sei anni fa mi sarei messa a ridere allo stesso modo di quando quell’idiota di Parker mi chiese se Spike era il mio ex. Diamine… abbiamo sprecato un mare di tempo a lottare senza pensare che sarebbe stato più conveniente, e conveniente in tutti i sensi, seppellire l’ascia di guerra e dedicarsi ad un altro tipo di danza… diavolo, Buffy, tutto… ma non pensare alla sua danza sexy e nemmeno a quanto sia… ehm… vigoroso… non puoi permettertelo mentre di là c’è tua sorella, o rischieresti di renderla partecipe di una lezione di educazione sessuale!

 

POV Spike

 

Cavoli, ragazzi… non ci crederete mai dove sono. Indovina, indovinello… sono in ufficio da Angel, o meglio sono in corridoio, ma sto andando a vedere come sta. No, nessun buon sentimento verso il nonnetto!!!

Eccomi, ho bussato (ma sono davvero io!) e, dopo essere stato invitato, sono dentro. Peaches è seduto alla scrivania, accerchiato dalle scartoffie… almeno lui un passatempo ce l’ha. Sprofondo nella poltrona, proprio di fronte a lui.

– Oh, Spike… se avessi saputo che eri tu, non ti avrei detto di entrare! –

– Gentile come sempre! –

– Allora, qual buon vento ti porta qui? –

– Niente… Ogni tanto mi piace venir qua ad irritarti! Tutto qui…–

Angel mi guarda alzando un sopracciglio.

– Cosa? – chiedo.

– Non mi stai irritando… qual è il problema? –

– Nulla… io non ho problemi. Solo, non ho ancora trovato una battuta per offenderti…–

Angel continua a fissarmi sogghignando. Sospiro… – E va bene, va bene…. Ho qualcosa! –

Angel annuisce e alzandosi, si sposta davanti la scrivania e vi si appoggia a braccia incrociate – Forza, so che mi odierò per questo… sputa il rospo! –

– Sono due settimane che Dawn vive con me e Buffy… non riesce a trovare un appartamento che le piaccia. – mi passo la mano tra i capelli– Ora, non che a me dispiaccia… io l’adoro, ma… hai idea di come abbia ridotto la casa? Non immagini neanche! Prendiamo ad esempio il bagno: ieri stavo cercando il dopobarba negli sportelli accanto allo specchio e che cosa trovo? Da un lato trucchi di ogni genere, bagnoschiuma di tutti i tipi, dall’altro la scorta per un anno di dentifrici e, dulcis infundo, almeno quattro scatole di tampax! – scivolo ancora di più nella poltrona.

– E poi, sono due settimane che dormo sul divano, mentre lei dorme con Buffy. La mia camera è diventato quella di una casa delle bambole: ci credi? Voleva cambiare le tende… voleva metterle rosa!!! Capisci, rosa!!!! Cavolo, ho ancora una dignità! Meno male che Buffy gli ha inculcato la scusa che sarebbe un colore poco coprente e che se dormissi lì di giorno di me non ne resterebbe più nulla! E poi… Buffy e sempre in giro con lei: shopping, cerca casa, accompagnala all’università… io non ne posso più! –

– Spike? – mi chiama Angel… ma che cos’è quella faccia divertita? – Sei per caso… Frustrato? –

Spalanco gli occhi – Io frustrato? Tze!!! Sei tu Mr depressione… mica io! – perché continua a guardarmi così alzo gli occhi al cielo ed esplodo….

– Si va bene, sono frustrato… sono sessualmente frustrato. Da quando c’è Dawn, non ho fatto più l’amore con Buffy! –

Angelò si scosta – No, io di queste cose non ne voglio proprio sentire parlare! – cammina verso il corridoio con me dietro.

– E no, ora mi ascolti… hai detto che mi dovevo sfogare bene, ora subisci! – e continuo a parlargli seguendolo per tutta la Wolfram…

RITORNO AL PASSATO

 

 

 

 

 

POV Buffy

 

– Un frappè per i tuoi pensieri! –

Siamo sedute al bar dell’Università, Dawn sta trangugiando un pezzo di pizza, mentre io ho gli occhi fissi sul mio caffè ormai freddo.

– Eh, cosa? – chiedo, non avendo capito un tubo di quello che ha detto.

– Buffy, a che cosa pensi? –

– Al passato… a Sunnydale, a quello che è stato… e a quello che sarà…–

– Riavremo la nostra città, ma ci pensi? –

– Si… e la nostra casa.–

– Ma non riavremo indietro le foto della mamma… ne il luogo dove piangerla. – Dawn abbassa il capo, lasciando scivolare una lacrima. Le accarezzo il viso e le sorrido, nonostante le lacrime lottino per scivolare sulle guance.

– Non abbiamo bisogno delle foto… ne tanto meno di una lapide sulla quale posare dei fiori. Lei è sempre con noi, qui… nel nostro cuore. E ci è vicina in ogni cosa che facciamo, in ogni decisione che prendiamo… credimi, se ti dico che ne sono certa! –

Lei sorride, asciugandosi le guance con le mani, strofinando gli occhi come una bambina, una bambina cresciuta troppo in fretta. Proprio come me… Quando la mamma è morta, ho odiato il mio lavoro di cacciatrice: significava pericolo sicuro per la mia piccola Dawn… che a 14 anni già impugnava le armi nonostante la mancanza di poteri speciali. Mi sembra di esser stata io a rubargli l’innocenza, con il mio lavoro, standole lontana proprio quando aveva più bisogno di me. Per 147 giorni, 147 dannatissimi giorni. Ed io egoisticamente avrei fatto un salto nel vuoto la sera del mio ritorno, se non ci fosse stata lei. “Buffy, mi manchi… Ho bisogno di te. Mi hai detto di essere forte, ma non ce la faccio senza di te!” e come avresti potuto, eri solo una bambina. Mi sento come se le avessi rubato l’innocenza.

– Dawn? – una ragazza si è fermata accanto al nostro tavolo, ha un’aria familiare. Mia sorella si volta e il viso le si illumina…

– Janice? Sei proprio tu? – si alza e le due si abbracciano… Mio malgrado, sono contenta che abbia ritrovato la sua vecchia amica… non ho ancora dimenticato che si è portata Dawn in giro ad Halloween e che la piccola ha fatto una bella maratona di baci con un non-morto. Quante ne hanno combinato quelle due!!!

–Sei bellissima! Anche tu alla UC? Che bello!!! Ma quando ti sei trasferita? –

– Poche settimane fa, sono stata in Italia negli ultimi tre anni! –

– Italia? Devi assolutamente raccontarmi tutto…– la rossa sembra essersi accorta di me – Buffy!!! Scusami, presa dall’euforia non mi sono accorta di te…– imbarazzata mi abbraccia – Stai bene castana, sembri più giovane!!! Quanti anni hai adesso, 29? –

Sgrano gli occhi e balbetto – 29? –

Dawn parla al posto mio – Ne ha 25! –

– 25? – Janice è diventata viola dalla vergogna – Ma certo, sembri proprio un’adolescente! – cerca di recuperare.

– Eh già! – concorda Dawn, cercando di tirarmi su.

– Allora, Dawn, che ne dici di venire a cena a casa mia stasera? Naturalmente se Buffy è d’accordo… potresti anche dormire da me? Abbiamo una stanza in più, vivo con altre due ragazze, saranno contente di conoscerti, gli ho parlato molto di te! –

– Certo… Buffy, per te va bene? –

– Solo se mi assicurate che non ci saranno ragazzi. –

– Hai la mia parola! – dice Janice. Dawn fa una smorfia. Lo sa che ne penso al riguardo: anche se sono sua sorella, è stato fin troppo imbarazzante venire a sapere che l’anno scorso ha avuto la sua prima volta. Insomma, sono o non sono la figura più vicina ad una madre che ha accanto? Certo, almeno lei esce con gli umani!

– Oh, ma sono le 11… ho Letteratura! – esclama Dawn prendendo la borsa.

– Uh, anch’io ho Letteratura. Forza, sbrighiamoci o il professore Smith si arrabbierà! – ribatte Janice.

– Ciao sorellina! – Dawn mi lascia un bacio sulla guancia.

– Ciao Buffy! –

– Ciao ragazze! –le saluto mentre corrono più veloci della luce. Sprofondo nella sedia e sospiro demoralizzata – 29 anni! –

 

 

 

POV Spike

 

Per una volta nella mia vita, mi è dispiaciuto per Angel: gli ho fatto una capoccia con tutti i miei problemi di convivenza… è tutta colpa della mia anima: se fossi il vecchio Spike, avrei gioito nel metterlo sotto tortura dandogli una panoramica dettagliata di tutti i modi in cui io e la sua bella ex ce la spassiamo. Ma ora, mi sono sentito in colpa!

Ho rimediato offrendogli il mio aiuto per qualche pratica da sbrigare, ed ora sono arrabbiato. Già, perché Mr Fronte Larga si è vendicato riempiendomi la scrivania di tre colonne di scartoffie, ridendosela di brutto. L’unica consolazione è che se andassi a casa sarei solo a guardare la tv, perché Buffy sarebbe fuori con Dawn, e mi deprimerei… e non ci tengo proprio a sembrare la copia di Mr depressione… ehi!!! Io non sarò mai la sua copia! Ma ora ci si mette la mia testa a mettersi contro di me? Per l’inferno maledetto!

 

 

POV Buffy

 

– Allora… purtroppo non posso direttamente farteli come vuoi. Per ora possiamo limitarci a mesciarli. Ti va bene? –

– Certo? Che ne dici, possiamo farle biondo-miele? – dico alla ragazza che mi ha appena fatto lo shampoo, che lentamente si allontana.

– Susan? – si chiamava così vero?

– Si, signorina? – si ferma.

– Tu quanti anni mi daresti? –

 

 

POV Spike

 

Ecco, finito. Non mi resta che tornare a casa… quanto vorrei che io e Buffy fossimo soli! No, non è perché vorrei saltarle addosso, o meglio, non solo quello! Ho voglia di svegliarmi con lei accanto, ancora addormentata, accarezzarle i capelli e sentire il suo profumo.

Eccomi davanti la porta d’ingresso. Infilo la chiave nella toppa ed apro: le luci sono spente, forse le mie donne non sono ancora tornate. Dalla cucina, però, proviene una luce soffusa. Decido di entrare. Rimango a bocca aperta: il tavolo è imbandito con gustose portate e un bel mazzo di fiori al centro, ai cui lati si stagliano due lunghe candele. Seduta, c’è la mia donna, fasciata da un vestito rosso semplice e sexy, i capelli tornati (quasi) al loro colore naturale. Sorride e dice POV Spike

– Bentornato a casa, amore–

 

INNOCENCE

 

 

 

 

POV Buffy

 

 

Dopo la cena, Spike mi tende una mano e mi invita a ballare. Fin dai primi momenti della nostra storia, ormai cinque anni fa, sono sempre stata curiosa di sapere che tipo di ballerino fosse… si, per quel detto che dice che se gli uomini si dimostrano bravi ballerini, allora a letto sono molto bravi! E allora, visto che ho già pienamente constatato la bravura del mio bel vampiro in quel tipo di… “esercizio fisico”, mi rimane da appurare che il detto anche all’inverso mantiene la sua validità.

E così, senza dire una parola, mi faccio guidare nella zona centrale del salotto. Spike accende lo stereo col telecomando, la radio…“I 100 Successi POP/ROCK del momento”… tenta di cambiare stazione ma, quando riconosco le prime note suonate al pianoforte, lo fermo e gli chiedo di stringermi. La canzone che suona è fatta apposta per il momento che stiamo vivendo…

 

 

 

POV Spike

 

 

E la accontento, lasciando che la radio suoni una canzone romantica… la stringo a me e appoggio le mani sui suoi fianchi… il momento che stiamo vivendo è bellissimo, ma nonostante tutto, nonostante gli occhi di lei continuino a fissarmi e a riempirmi d’amore, riesco a far caso alle parole della canzone. E mi accorgo che parla di noi…

 

 

Waking up I see that everything is ok

The first time in my life and now it's so great

Slowing down I look around and I am so amazed

I think about the little things that make life great

I wouldn't change a thing about it

This is the best feeling

 

Svegliandomi mi accorgo che tutto è ok

per la prima volta nella mia vita ed è fantastico

Scendendo lentamente mi guardo intorno e sono così stupita

che penso alle piccole cose che rendono la vita bella

non cambierei niente di tutto questo che sto vivendo

questo è il più bel sentimento

 

 

 

POV Buffy

 

 

Ho avuto modo di scoprire quanto la mia vita sia bella con lui… per la prima volta nella mia vita sento di provare un amore puro che va al di là della mera attrazione fisica, ma principalmente legato a qualcosa di mentale… lui è sempre stato l’unico a capirmi, l’unico a sapere cosa realmente mi passasse per la testa. E l’unico che sa leggere la mia anima, come se fossi trasparente… Questo momento, noi due così vicini e dediti a muoverci seguendo il ritmo, è meraviglioso. Gli allaccio le braccia al collo e vi appoggio la testa, chiudendo gli occhi.

 

 

 

This innocence is brilliant, I hope that it will stay

This moment is perfect, please don't go away, I need you now

And I'll hold on to it, don't you let it pass you by

 

Questa innocenza è luminosa, spero resti così

Questo momento è perfetto, per favore non andar via, ho bisogno di te adesso

e cercherò di farla restare, tu non ti passi attraverso

 

 

 

POV Spike

 

 

E si, l’unica cosa che riesco a pensare è che c’è una certa innocenza in questa situazione. Se guardo indietro e rileggo tutti i momenti della nostra storia, mi rendo conto che non è stata altro che una corsa a 200 km/h su una strada ricca di tornanti conclusasi con una brusca frenata con conseguente schianto contro il guard rail; poi un ricominciare a guidare dopo aver trovato il coraggio di rimettersi al volante, questa volta non superando i limiti di velocità. Ma ora è diverso, siamo diversi… solo, ti chiedo di non andartene più via, di non respingermi più: perché questa volta ne morrei. Ti prego, fa che duri per sempre…

 

 

I found a place so safe, not a single tear

The first time in my life and now it's so clear

Feel calm I belong, I'm so happy here

It's so strong and now I let myself be sincere

I wouldn't change a thing about it

This is the best feeling

 

Ho trovato un luogo così sicuro, non una sola lacrima

per la prima volta nella mia vita ed ora è chiaro

appartengo alla serenità, sono così felice qui

é così forte ed adesso permetto a me stessa di essere sincera

non cambierei niente di tutto questo che sto vivendo

questo è il più bel sentimento

 

 

 

POV Buffy

 

 

Adesso non ho nulla per cui piangere, se non la felicità che provo in questo momento… e inconsapevolmente permetto a queste piccole gocce di scivolarmi per il viso, quando le sue dita fermano il loro precipitare giù verso il mento. Riemergo dalla sua comoda spalla e lo guardo, con tutto l’amore che il mio cuore prova, così forte che non riesco a non essere sincera… perché ho tutto chiaro: se è vero che l’anima in principio è stata divisa in due parti, allora io ho trovato la parte perduta, il mio complemento…

 

 

It's the state of bliss you think you're dreaming

It's the happiness inside that you're feeling

It's so beautiful it makes you wanna cry

 

è lo stato di beatitudine che ti fa pensare che tu stia sognando

è la felicità che senti dentro

così bello che ti fa venire voglia di piangere

 

 

 

POV Spike

 

 

È reale, e nonostante io sia una creatura non degna di questo sentimento, la beatitudine mi pervade, tanto da farmi pensare che prima o poi mi sveglierò da questo magnifico sogno… perché lo so che la vita non è beatitudine, ma solo vivere… ma è tutto così rifulgente che vorrei unirmi alle tue lacrime…

 

 

This innocence is brilliant, I hope that it will stay

This moment is perfect, please don't go away, I need you now

And I'll hold on to it, don't you let it pass you by

 

Questa innocenza è luminosa, spero resti così

Questo momento è perfetto, per favore non andar via, ho bisogno di te adesso

e cercherò di farla restare, tu non ti passi attraverso

 

 

 

POV Buffy

 

 

Questa volta, te lo prometto: non ti userò, non farò in modo che tu debba soffrire… perché amare è donare all’altro tutta te stessa, anche con il rischio di non ricevere nulla in cambio. Ed ora capisco il dolore, capisco cosa significa soffrire per amore perché ho sofferto sapendoti morto… e ora capisco ciò che mi dicesti una volta “Ho dovuto rivalutare il mondo della sofferenza e del dolore da quando mi sono innamorato di te!”…

Ma permettimi di rimediare, per favore, non andar via… resta con me… per sempre.

GET A JOB

 

 

 

POV Spike

 

È ancora notte, nonostante il tempo sia passato velocemente. Saranno le 3.

D’istinto allungo il braccio verso l’altra parte del letto che però risulta vuota, seppur ancora tiepida.

Apro gli occhi e perlustro la stanza buia illuminata solo da fievoli raggi lunari. Eccolo lì il mio amore, guarda fuori dalla finestra, il corpo celato dal lenzuolo, l’aria pensierosa. Mi alzo e le vado dietro, l’abbraccio.

– Cosa c’è, amore? –

Lei sospira – Tra poco sarà Natale e… stavo pensando se fosse il caso di avvertire mio padre che siamo qui a Los Angeles. Chi lo sa, magari avrà preso una botta in testa e si sarà ricordato che ha due figlie oltre quelle che ha avuto dalla sua seconda moglie. Dawn è così avvilita da questa situazione. Ha bisogno di un padre, ed io… beh, lo sai… non me la cavo molto bene a fare il genitore e…–

– Tu sei un genitore responsabile, Buffy– le dico convinto.

– Si… non riesco ad essere responsabile riguardo a me stessa, figurati se riesco per Dawn. –

– Ce la farai, tu ce la fai sempre. E se ti servisse una mano, io sono qui… Usami ! –

Ride, volta la testa e la accoccola la testa sull’incavo della mia spalla, accarezzandomi la guancia con il naso – Sarei molto severo con Briciola… Ma ora a letto. Hai bisogno di dormire. Non dicevi di voler andare alla ricerca di un lavoro domani?–

Si rimette a letto e mi da un bacio. Poi, appoggiando il capo sul mio petto, finalmente si addormenta.

 

 

POV Buffy

 

“ Beep…Beep… Sveglia, californiani! Sono le 7 del mattino e comincia adesso il primo notiziario della giornata. San Francisco: è stato scoperto uno…”

Un mugolio poco identificato esce dalla mia bocca. Prendo il cuscino e lo metto sulle orecchie – Spike… spegni la radio sveglia, ti prego… prima che la disintegri! –

– Ancora dieci minuti…– biascica girandosi dall’altra parte. Bella coppia di pigroni, non c’è che dire. Di controvoglia, stacco l’aggeggio infernale e mi alzo, praticamente strisciando verso la cucina. Odio questo tipo di risvegli. Appunto per me: ricordati di disconnettere il cervello quando vai a letto. Passo davanti allo specchio e aggiusto i capelli che, nonostante la seduta dal parrucchiere del giorno prima, sono gonfi e arricciati alle punte. Cerco di rimetterli a posto con le dita ma, non riuscendoci, mi affido ad un bastoncino e li tiro su, in modo da evitare l’imminente crisi isterica.

Cucina: faccio un caffè… no. Mi faccio un espresso, ormai ci sono abituata, e senza di quello non carburo. Apro lo sportello e ne cavo fuori fette biscottate e nutella e le poso sul tavolo. Il caffè è finalmente pronto, l’aroma si diffonde in tutta la casa.

 

POV Spike

 

La radiosveglia tortura la mente. Si è riaccesa: forse Buffy ha dimenticato di staccarla. Ancora più irritante è il fatto che stiano passando una canzone di Britney Spears, BLEAH! Mi alzo intenzionato a disintegrare l’aggeggio infernale, ma poi mi limito a staccare la spina. Dalla cucina proviene un intenso aroma di caffè, meglio che vada a vedere cosa sta combinando la mia donna. Mi appoggio allo stipite della porta e la vedo affaccendata tra tazze e fette biscottate e … sta preparando un vassoio! Ok, quatto quatto, torno in camera da letto e sprofondo tra le lenzuola facendo finta di dormire. Pochi secondi, e Buffy è lì con il vassoio in mano, lo poggia sul comodino e, come un gatto, sale sul letto e mi sussurra all’orecchio – Sveglia, pigrone, la colazione è pronta!-

Apro gli occhi lentamente, in una studiata smorfia da assonnato e con un sorriso ebete stampato sulle labbra. Di nuovo si avvicina, questa volta alla mia bocca e sorridendo esclama – Pessima interpretazione, amore: di questo passo non ti daranno mai l’Oscar, specialmente se ti fai vedere in cucina prima di far finta di dormire!-. Ok, mi ha scoperto! Ma, più che arrabbiata, sembra divertita e dopo avermi dato un bacio prende il vassoio e cominciamo a sorseggiare la sua tazza di caffè.

- Allora, quali sono i tuoi piani per oggi?- le chiedo poi.

- Mmm… allora: prima di tutto, voglio vedere se su internet c’è qualche offerta di lavoro, segnare ciò che mi interessa e chiamare per organizzare qualche colloquio e…-

- Promettimi che non accetterai un lavoro in un fast-food! E che sceglierai qualcosa di più consono a te.-

- Credi che voglia tornare in un posto che puzzi quanto il Double Meat Palace? E indossare quella orribile uniforme?- dice disgustata.

Incalzo – Però ti donava!-

Ok, cambiamo argomento, visto che mi ha appena lanciato uno sguardo omicida. Pensa, Spike: di cosa puoi parlare? Ah, si!

- Hai già visitato la zona limitrofa alla UCLA? È piena di bei negozi che hanno la merce in saldo, che ne diresti di andare a dare un’occhiata stasera?- colpita e affondata: il broncio si trasforma in un sorriso a 32 denti e come premio alla mia brillante idea mi viene dato un bacio. Lei va a farsi una doccia ed io vado in cucina a posare le tazze e il vassoio in lavastoviglie. Lentamente mi rendo conto di cosa ho appena proposto e, se avessi un po’ di colorito in viso, sbiancherei, visto e considerato che non avevo pensato a quanto Buffy sia un “animale da shopping”. Mi sono tirato la zappa sopra i piedi!

 

 

 

 

TBC