E’STATA COLPA MIA…..RITORNA

AUTRICE:BUFFY ANNE SUMMERS

Questa FanFiction (che è una oneshot, ossia formata da un solo capitolo autoconclusivo) si riferisce alla seconda serie, poco dopo che Angelus uccide Jenny Calendar. Questi altri non sono che i pensieri di Buffy..^^..(Personaggio che io mi sento SPUTATAMENTE fotocopiato, e fare questa ficcy per me è stato facile.. perchè io e Buffy è come se fossimo DAVVERO una persona sola.. per un'infinità numerica di cose, UN'INFINITA ^_^ Quindi in questa shotty ho messo proprio me-me ^^)Spero vi piaccia!=p

 

Eccola lì.

Luminosa, candida, immensa... Si riflette dentro i miei occhi, si staglia su quell'infinito oceano di stelle, quasi con prepotenza... E con altrettanta prepotenza... mi ricorda te.

Il mio cuore è in gola... la gola è in fiamme. Vorrei scoppiare e piangere... Vorrei essere come tutti gli altri, vorrei poter essere debole difronte a queste cose e struggermi senza troppi problemi, come farebbe una qualsiasi altra ragazza innamorata che si sta uccidendo dentro... ma io non posso. No, io non posso.

...La luna di questa notte...

La sto guardando dalla mia finestra... Si, proprio dove fino a ieri io ti stavo aspettando con ansia. E in questa notte, sempre con ansia, i miei sensi invece sono all'erta... perchè adesso, a differenza di ieri... tu potresti saltarmi addosso e uccidermi.

Ma è possibile una cosa come questa? E' possibile... che tutto possa cambiare così, all'improvviso? In questo modo? Può davvero... una cosa così bella, e pura... mutare in un tale inferno?! Io non faccio altro che chiedermelo da quel giorno, da quando mi hai rivolto quelle parole intente a ferirmi nell'anima... Non eri più tu, non eri tu. Ti ha portato via da me. Lui, quel... mostro che si è impadronito del tuo corpo, ti ha portato via da me.

Dove sei andato? Dove sei in questo momento? Cosa posso fare per farti tornare indietro? E' colpa mia, lo so. So bene che è solo e unicamente colpa della sottoscritta... Se tu sei stato sconfitto dentro di te da quel mostro è stato solo per colpa mia. E io non posso andare avanti con questo pensiero, non ce la faccio. Voglio sapere dove sei in questo momento, dove ti nascondi, dove sei prigioniero... Voglio poterti salvare, poterti far ritornare con me...

Ritorna, Angel... Ritorna...

Stavo ripensando alla prima volta che ci siamo incontrati... bisticciammo, ricordi? E mentre con lo sguardo fiero io ti rispondevo a tono, nel mio cuore intanto si faceva largo un qualcosa di nuovo... un qualcosa che fino ad allora io non avevo mai provato per nessuno...no, per nessuno. Tu... tu eri così sicuro di te, così diverso dagli altri, diverso da tutti quelli che fin'ora avevo incontrato... e anche così irrangiugibile... ti vedevo lontano da me almeno quanto adesso vedo lontane quelle stelle, là in alto.

L'età... me l'hai rinfacciata più volte... Eppure leggevo dentro ai tuoi occhi che anche tu mi volevi. Dopotutto, mi dici cosa vuol dire l'età?! Non conta niente, assolutamente niente! E quella scusa ora mi sembra così ridicola... così insensata... che ora mi chiedo se in quei momenti tu non ti stessi nascondendo dietro a questa banalità per proteggermi da quello che oggi sei diventato... Tu lo sapevi. Tu lo sapevi, Angel, non è così? Forse posso essere ritenuta una masochista... Dovevo darmi immediatamente un freno quando ho capito che con te nulla sarebbe stato facile, e quando ancora il mio sentimento non era così forte... Insomma, io... potevo soffocare quello che stavo provando... potevo farlo in tempo. Se lo avessi fatto, magari ci avrebbe evitato tutta questa sofferenza... E invece non l'ho fatto, non mi è minimamente passato per la testa... Più tu sparivi... più tornavi da me, per poi sparire di nuovo... più io avevo bisogno di te.

Poi, finalmente, mi hai fatto capire che anche tu mi amavi... che provavi esattamente quel che provavo io, che avevi le mie stesse identiche paure ed incertezze... Era come se il mio cuore avesse smesso di battere. Come se si fosse sciolto. Non ci sono parole per descrivere le sensazioni che stavo provando, non le hanno ancora inventate. Ogni volta che ti pensavo mi sembrava di toccare il cielo con un dito... ma tu, Angel continuavi a sfuggirmi... continuavi a frenarti, a non andare troppo oltre, come se avessi avuto paura di legarti troppo a me...

E' infatti tutto questo è successo per colpa mia. Io sono andata oltre. Tu mi hai solo seguita...

Quell'attimo di felicità... la tua condanna... la tua maledizione...

E' una cosa... una cosa così ingiusta, così... ingiusta. Non la si può definire in altro modo. Ingiusta, e anche crudele. Crudele, proprio come quello che sei diventato.

...No, un attimo, quello non sei tu. Non devo usare la frase "quello che sei diventato", semplicemente perchè quello non-sei-tu. Non si può "diventare" e cambiare in quel modo... Tu eri Angel! Eri il mio Angel! E quel mostro non ha niente a che fare con te... Niente...

Angel, dimmi cosa devo fare...No, seriamente, che cosa devo fare?! Ucciderti...? Uccidere quel mostro, quell'essere che si è impadronito di te? ...Io... ne sarò mai capace...? Non sei più quello di prima... ormai è solo il tuo corpo, la tua anima è sparita, e so che non potrà tornare, mai più... La Calendar è stata anche fin troppo chiara. In fondo, quello che devo fare è solo uccidere il tuo corpo... Ma è questo quello che devo veramente fare?! E' questo quello che ci si aspetta da me?!? Perchè... quando io... ti ho trovato lì, difronte al mio sguardo... con il paletto stretto nella mia mano, pronta ad infierirti il colpo mortale... ho guardato i tuoi occhi, quegli occhi ieri così profondi e sinceri... E ho capito che se lo avessi fatto... ogni mia speranza, se pur inutile e stupida, di riportarti da me sarebbe svanita come sarebbe svanito il tuo corpo se solo ti avessi trafitto il cuore...

Sei ancora lì dentro? Nascosto da qualche parte?

Non posso ucciderlo. Non posso distruggere quel corpo se è così...

Io guardavo il tuo volto e il cuore mi batteva forte... Quel tuo volto... anche se aveva indosso una maschera di sfida e di perfidia che non gli si addiceva per niente...

Giuro che mi sarei messa a urlare.

Cosa abbiamo fatto di male...? Perchè ci è capitato questo, perchè?! Perchè la mia vita deve essere sempre un tale inferno? Essere la Cacciatrice equivale a dire soffrire e uccidere, sempre, solo e comunque? Allora mi dispiace, ma io davvero non ce la faccio.

Angel, ritorna... Deve esserci un modo... Devo trovarne uno... Un modo per salvarti, per farti tornare... Non voglio ucciderti... N-non posso.

...E... e quel mostro questo lo sa... e sta sfruttando questa mia debolezza per far del male alle persone che amo...

Angel, non posso continuare così... Non posso permettere a quell'essere di continuare liberamente quello che sta facendo... E' compito mio proteggere le persone da lui. Lo capisci?

Io... io devo farlo.

Il mio sguardo saetta spaventato, scrutando il buio della notte al di là della mia finestra.

Un rumore.

Potrebbe essere lui. Ormai non fa che tormentarmi...

Getto un'ultima occhiata alla pallida luna... A quella stessa luna che fino a ieri ha illuminato le nostre notti... e che me le ricorda in un modo così vivo che fa più male di qualsiasi altra cosa...

Chiudo la finestra e abbasso la serranda...

Devo smetterla di pensare al passato.

Non posso permettermelo.

Sono la Cacciatrice, queste cose non posso permettermele.

Però... tu ritorna... ti prego, ritorna se puoi... Prima che io sia costretta ad ucciderti...

Ritorna da me, Angel...