IL RITROVAMENTO

AUTRICE:CHICCA

Era una sera come tante altre e Buffy si era recata come al solito “al lavoro”; appena varcò l’entrata del cimitero, percepì qualcosa di strano nell’aria: era successo qualcosa in quel luogo, si sentiva a disagio ma dovette ritornare subito alla realtà perché uno stupido vampiro decise di risorgere in quel momento. La lotta fu molto breve e così ricominciò ad analizzare quello strano presentimento.

Si cominciò a guardare intorno: apparentemente, quella notte, sembrava tutto al proprio posto, non sembrava essere una serata diversa dalle altre: era di ronda al cimitero, un vampiro la aveva attaccata e lei lo aveva ucciso, Spike l’aveva aiutat…. E non Spike non era intervenuto, non si era ancora fatto vedere.

Effettivamente si era stupita, uscita di casa, di non avere trovato davanti alla porta, le solite 15 cicche di sigarette e il suo sorrisino beffardo ma aveva pensato che tanto lo avrebbe incontrato lungo la strada o al cimitero, insomma si incontravano tutte le notti ed ogni sera era sempre la stessa storia: lui le ronzava intorno, lei lo insultava (ma non lo cacciava ormai più), lui l’aiutava e lei, dopo avergli sferrato il solito pugno nello stomaco, se ne ritornava a casa in fondo soddisfatta perché, anche se non lo voleva ammettere, VOLEVA vederlo perché riusciva a farla sentire desiderata ed unica.

Improvvisamente qualcosa dentro di lei le disse che quella sera non lo avrebbe visto e sentiva che gli era successo qualcosa. Infatti da quando era tornata dal regno dei morti, si era sviluppato tra lei e Spike uno strano legame e riuscivano a percepire se uno dei due era in pericolo. Cominciò a correre a per di fiato verso la cripta del vampiro e più si avvicinava alla porta più poteva sentire distintamente i battiti del suo cuore.

Stava per aprire la porta, quando le ritornò in mente quello che era successo la sera prima: era andata a casa di Spike per ripulirsi un po’ in seguito ad un brutto scontro con un demone che non aveva nessuna intenzione di farsi uccidere dalla cacciatrice. Avevano passato tre ore a chiacchierare (cosa che succedeva abbastanza spesso), lui la stava prendendo in giro per i suoi gusti musicali. Buffy stava passando una bella serata in sua compagnia, lui riusciva a farla ridere e a farle dimenticare la sua brutta avventura nell’aldilà forse perché era l’unico a comprendere il suo disagio. Mentre stavano ridendo e scherzando, sentirono un rumore fuori dalla cripta, Spike andò a controllare che fuori fosse tutto a posto perché gli era sembrato di vedere un ombra passare davanti alla finestra ma quando rientrò in casa aveva cambiato completamente umore: sbatte la porta e le disse in malo modo: “ora vattene via subito, voglio andare a dormire ed ho perso già troppo tempo a palare con una stupida come te!”.

Lei era rimasta impietrita, non capiva, fino a pochi minuti prima lui la riempiva di attenzioni (che lei fingeva di non apprezzare) ed ora… reagì di scatto, si alzò, lo colpì e se ne andò verso casa infuriata. Mille pensieri passavano per la sua testa, sapeva che il chip era disattivato da molto tempo, da prima che lei morisse, ma non lo aveva mai confidato a nessuno perché aveva paura che i suoi amici lo avrebbero evitato per paura ma lei non aveva più paura di lui, si fidava, gli aveva affidato Dawn per difenderla. Ma perché quella reazione?.

Nel ripensare a tutte queste cose, fu invasa, di nuovo, da un attacco d’ira e se ne stava per andare quando capì che qualcosa non quadrava nell’atteggiamento di Spike; le ritornò in mente un particolare: mentre la insultava, non la guardò mai dritta negli occhi, era troppo intento a guardare fuori, e il suo sguardo era molto teso e preoccupato.

Buffy decise allora di aprire quella porta e rimase immobile per quello che vide: c’erano ovunque segni di lotta, cominciò ad aggirarsi per quel luogo che conosceva nei minimi particolari , sentì la paura crescerle dentro quando notò per terra un oggetto e bisbigliò con voce rotta: “DRUSILLA”. L’oggetto non era altro che una bambola bendata, il “biglietto da visita” della ex di Spike.

Non riusciva più a pensare, era confusa e cominciò a riflettere ad alta voce: “ma perché è tornata, allora l’ombra che Spike ha visto era la sua, mi ha cacciato per far sì che non ci incontrassimo. Ma perché? Forse ha pensato che avremmo combattuto e ha voluto proteggere Drusilla? O forse ha voluto proteggere me?

Ma se voleva proteggere lei perché avrebbero poi lottato? I segni di lotta sono evidenti.”

Buffy aveva ora paura non riusciva a rispondersi e l’unica cosa certa era che lui era con la vampira. Forse lo aveva convinto a lasciare la città e la cacciatrice e a tornare con lei. ma allora perché la lotta?

L’unica cosa che voleva era ritrovarlo ed uccidere Drusilla. Ma dove poteva averlo portato. Solo una persona la poteva aiutare e si diresse subito da Tara.

Tara e Willow si stavano esercitando nelle loro magie e Buffy le interruppe nel bel mezzo di un incantesimo.

Willow: “Buffy, accidenti, la prossima volta bussa e non buttare giù la porta..”, “Eh scusate, sentite ho bisogno del vostro aiuto, vi prego seguitemi”. Lungo la strada non aprì bocca, le due streghe non avevano la minima idea di dove le stesse portando e quando giunsero davanti alla cripta, Willow le chiese “Ma cosa significa… perché siamo davanti la casa di Spike?”.

Non le rispose, le fece entrare e rivolta a Tara “Mi puoi dire che cosa è successo qui?”. Tara, dopo un attimo di esitazione, cominciò a concentrarsi e dopo pochi minuti cominciò a parlare: “C’è stata una colluttazione tra Spike e una ragazza dai capelli scuri, questa ragazza è infernale, gli urla che lui non può lasciarla e …” “Su Tara continua” “lo colpisce violentemente e lo trascina via”. Buffy era disperata “oddio Drusilla lo ha rapito”.

Willow rimase sorpresa dalla reazione dell’amica, aveva intuito che qualcosa era cambiato nell’atteggiamento della Cacciatrice nei confronti del vampiro ma non che se ne fosse innamorata anche se non era ancora pronta per ammetterlo per prima a se stessa.

“Lo devo trovare, non posso lasciarlo nelle mani di quella pazza, ma dove può averlo portato.., Willow puoi, con i tuoi poteri, vedere dove lo ha nascosto?” “Credo di si”. Le ragazze formarono un cerchio e la rossa strega cominciò a vedere una stanza, riusciva a vedere il vampiro e cercò di mettersi in contatto telepatico con lui ma non ci riuscì perché giaceva svenuto. Capì che si trovava nella casa di Drusilla, ogni angolo della stanza era pieno di oggetti femminili e non proprio normali. “lo ha portato a Los Angeles allora, lei abita lì. Ragazze vi devo chiedere un altro favore occupatevi di Dawn. Devo chiamare una persona e poi parto direttamente per Los Angeles.” “ma Buffy?” “sentite non voglio prediche, lo devo salvare”. Willow le stava per fare una domanda quando lei le rispose subito: “si vedrò Angel ho bisogno del suo aiuto, credo che sappia dove si trova il nascondiglio di Drusilla”.

La Cacciatrice se ne andò senza aggiungere altro, lasciando le due amiche esterrefatte.

Dopo un paio di ore era già nella sua vecchia città. Non si sentiva per niente tornata a casa, anzi si sentiva ormai un’estranea il cui unico pensiero era quello di ritornare al più presto al proprio nido.

Non fece fatica a trovare l’ufficio di Angel, Cordelia le aveva spiegato bene il percorso.

Entrò “ciao Cordelia!”. La ragazza fece letteralmente un salto sulla sedia non si era accorta dell’entrata di Buffy era troppo assorta nei suoi pensieri. “Ciao..” rispose trafelata. “Angel è qui?” “Dovrebbe arrivare a momenti, appena l’ho avvertito del tuo arrivo è corso a casa a prendere qualcosa..”.

“Sei già arrivata?” nel sentire la voce di Angel, provenire alle sue spalle, Buffy si sentì a disagio perché, anche se sapeva che prima o poi lo avrebbe rincontrato, non aveva idea di che tipo di reazione avrebbe avuto. Lo aveva amato profondamente, ma ultimamente non era più nei suoi pensieri come prima, gli voleva sempre bene ma…. Si girò, lo guardò e.. niente non provò niente di diverso da quello che provava nel vedere tutti i giorni Xander. A dire il vero ne rimane sorpresa ma ora non era il momento di pensare a questo aveva altro di più importante da fare.

“Buongiorno anche a te, Angel”. I due ex si diressero verso l’ufficio di lui e cominciarono a parlare prima del più e del meno ma Angel vedeva che Buffy era agitata e che gli doveva chiedere un favore “come mai sei qui?” “ho bisogno del tuo aiuto! Sai dirmi dove si trova il covo di Drusilla?” “perché cosa ti ha fatto?” “ha rapito Spike!” “cosa? Sei sicura?” “si lo ha rapito” “beh magari non aveva più voglia di stare a Sunnydale, guarda che non è il tipo da fermarsi a lungo in un posto, forse Drusilla lo ha convinto a tornare con lei, sai erano amanti”. Buffy nel sentire l’ultima frase sbottò: “senti, sono stata a casa sua, c’erano evidenti segni di lotta, Tara ha visto, con una magia, una ragazza la cui descrizione era la fotocopia di Drusilla, colpire violentemente Spike e trascinarlo via”. “e allora? Perché dovresti volere salvare quel verme?”.

Buffy era fuori di sé: “perché, quel verme, è un mio amico, mi ha salvato molte volte la vita, gli devo qualcosa!”.

Nel sentire pronunciare queste parole, Angel, che aveva sperato che lei fosse tornata per lui, aveva capito che non aveva più posto nel suo cuore e voleva che lei lo ammettesse “e non c’è nessun altro motivo per cui lo vuoi salvare?” “nessun altro” gli rispose freddamente. Buffy sapeva di stare mentendo, soprattutto a se stessa, ma ora non aveva il tempo di analizzare a fondo i suoi sentimenti e non con Angel, lo avrebbe fatto più tardi a casa, a Sunnydale.

“dimmi dove posso trovare Drusilla” “va bene ma dovrai agire domani notte quando uscirà per andare a caccia” “ok.” Parlarono del piano e poi Angel decise di parlarle di un’altra cosa che lo stava tormentando: “senti Buffy dovrei parlare con te di una cosa” le porse un oggetto che lei conosceva molto bene era un anello, che lei gli aveva regalato anni prima e che gli permetteva, in seguito ad una magia, di potere uscire di giorno senza correre il rischio di diventare cenere. “tieni ormai a me non serve più”. Buffy rimase un attimo stupita ma poi cominciò a capire. Quell’anello era un pegno d’amore. Era l’amore che lei provava per lui a renderlo magico ma evidentemente lei non provava più gli stessi sentimenti per il vampiro. “hai capito adesso, Buffy. Non puoi più nascondere i tuoi sentimenti. Mi amavi ancora quando stavi con il soldato, ma ora tutto è cambiato, ormai il tuo amore è rivolto verso un’altra persona” “Angel mi dispiace che l’anello abbia perso il suo potere ma io non amo nessuno”. “Buffy lo puoi negare quanto vuoi e non credere che il sapere questo mi renda felice, mi tormenta anzi, ma lo sapevo, quando decisi di andare a vivere a Los Angeles, che prima o poi ti saresti innamorata di un altro”. “Angel come te lo devo dire io non amo nessuno, non voglio più soffrire per amore” “Allora perché sei qui? Perché vuoi uccidere allora Drusilla? Non stai facendo tutto questo per amore?”.

“non voglio più ascoltarti” uscì come una furia con l’anello in tasca e cominciò a correre voleva allontanarsi il più possibile dalle parole di Angel ma queste sembravano comunque rincorrerla…. Per amore… tutto questo per amore…

No aveva giurato a se stessa che non avrebbe più amato nessuno. Ogni persona che aveva amato l’aveva abbandonata. Angel non capiva perché lei voleva aiutare Spike? Per riconoscenza, per amicizia, perché l’aiutava nella sua missione, ecco, perché le serviva. Non c’erano altri motivi. E poi Spike è pur sempre un vampiro, continuava a ripetersi tra sé e sé come per convincersi. Certo un vampiro affascinante, dolce, pieno di attenzioni. Cominciò a parlare ad alta voce “Lo libero e poi gli dirò che se ne dovrà andare per sempre. Si farò così”.

Continuò a vagare per ore. Ormai era quasi notte e si appostò fuori dal covo che Angel le aveva indicato.

Il piano consisteva nel liberare Spike non appena Drusilla ed amici si fossero allontanati; poi si sarebbero diretti verso un magazzino e lì avrebbero aspettato l’arrivo di Angel con un furgoncino col quale se ne sarebbero tornati, in pieno giorno, verso casa. Tutto doveva essere concluso entro l’alba per farsi sì che Drusilla non li potesse seguire.

Per parecchie ore della notte rimase lì appostata e stava ormai perdendo la speranza quando finalmente notò dei movimenti. Si erano decise ad uscire.

Non appena si furono allontanati abbastanza, aprì la porta e vide l’ex nemico legato ad una poltrona. Entrò e notò lo sguardo stupefatto di Spike non appena la vide entrare: “ho una visione, mi è apparso un angelo” “smettila di fare lo stupido o me ne vado e ti lascio qui”. Non appena fu libero lui l’abbracciò e le disse dolcemente “grazie”. Lei in un primo momento si lasciò andare a quell’abbraccio ma poi si ritrasse e gli disse “andiamo prima che tornino, mi ringrazierai dopo”.

Fuggirono e lungo il percorso non incontrarono nessuno.

Giunti al magazzino lei gli chiese “Ma perché ti ha rapito?” “voleva convincermi a rimanere con lei per sempre” “che strane maniere ha quella!” “beh, sai, era disperata….” “cosa la giustifichi?” “no.. ma insomma è piacevole sentirsi desiderati” e nel dire questa frase le rivolse un sorrisino malizioso e lei si girò leggermente per non fargli vedere che era arrossita.

“beh quando torniamo a casa?” “Appena arriva Angel” “Angel?” nel pronunciare quel nome si sentì prendere da una irresistibile gelosia. “ci deve portare una macchina per andarcene da Los Angeles”.

“senti Buffy ma perché stai correndo tutti questi rischi per me?” Buffy rimase impietrita per questa domanda non sapeva che cosa rispondergli, e tutto perché aveva paura di rivelargli il suo segreto, di essere felice finalmente con qualcuno che l’amava sul serio “Semplicemente perché non saprei come combattere tutti i demoni di Sunnydale”. Spike rimase deluso da questa risposta e stava per ribattere quando all’improvviso si aprì la porta del magazzino e quello che i due videro li spaventò non poco.

Davanti a loro c’erano Drusilla e Angel. Buffy non riusciva a credere a quello che stava vedendo: “Angel ma cosa….” Drusilla prese subito la parola “no Angel ma Angelus”. Angelus ignorò Buffy e rivolto a Spike “E bravo il vampiretto buono ma cosa mi combini, scappare così da colei che ti ha reso immortale e poi per chi? Per una ragazzina umana” Spike avrebbe voluto spaccare la faccia al suo ex sire ma Buffy si frappose fra loro due e rivolta al suo ex ragazzo “ma ieri sera eri Angel. Cosa ti è successo?” “Semplice dolcezza, tu mi hai fatto risorgere. Vedi io ero come dire in letargo l’anima di Angel mi teneva soffocato, ma ieri sera tu lo hai reso debole e vulnerabile. Non ha resistito alla notizia che tu non lo ami più e che ti sei innamorata di un altro; e io sono risorto.” “Angel ti prego torna in te” “è inutile Angel è debole e io posso fare di voi tutto quello che voglio con l’aiuto della mia fidata Drusilla. Allora Dru che cosa gli vogliamo fare” Drusilla non ci pensò un momento e gli rispose “Uccidiamo la cacciatrice e Spike sarà mio per sempre” “no ho un idea migliore” gli rispose Angelus “Buffy scegli: se tu te ne vai adesso ti risparmio e uccido Spike oppure muori te e vive lui”. Drusilla naturalmente approvava la seconda ipotesi. Buffy e Spike si guardarono negli occhi e lui le disse: “vai via non mi importa di morire non potrei più sopportare di pensarti morta”. Buffy non gli rispose si girò verso i due vampiri e gli diede la sua risposta “Io me ne vado da qui perché so che non mi potete seguire ormai il sole è alto ma Spike verrà via con me”. Angelus gli rispose con una risata “E così lo vuoi uccidere te con i raggi del sole, non ti credevo così malvagia”. “e ti sbagli Angel lui vivrà” e tirò fuori dalla tasca del cappotto l’anello magico “me lo hai restituito tu dicendomi che non aveva più nessun effetto protettivo su di te perché non ti amo più. Ebbene visto che funziona solo sulla persona che io amo, Spike verrà via con me” Gli infilò l’anello al dito. Spike era incredulo. Lei lo prese per mano e dopo essersi liberati dei due uscirono alla luce del sole. Si allontanarono velocemente.

Quando furono al sicuro lei cominciò a parlargli “Spike io ti amo. Non avevo il coraggio di ammetterlo a me stessa, avevo paura che anche tu mi lasciassi ma quando ti sei offerto di sacrificarti per me ho capito che non mi avresti abbandonato”. Buffy stava piangendo di gioia e Spike la prese tra le sue braccia felice di potere stare con la persona amata e alla luce del sole.