UN MAGICO NATALE

AURICE:DESDEMONA (PERSEFONE87)

CAPITOLO 1

 

Il Natale era ormai alle porte e tutti erano affaccendati nelle spese e nelle decorazioni natalizie.

Nelle strade innevate di Sunnydale risuonavano le note delle più famose canzoni di Natale, che con la loro melodia accompagnavano il viavai dei passanti carichi di regali pronti ad essere messi sotto l’albero.

La neve era ritenuta un evento a dir poco raro per gli abitanti di questa cittadina californiana, ma nelle poche volte in cui esso accadeva, era vissuto dai cittadini con grande entusiasmo, soprattutto dai bambini che si divertivano a tirarsi palle di neve o a costruire pupazzi di neve.

A Sunnydale c’era qualcuno che non considerava la neve uno spasso…

 

 

“ MALEDIZIONE!- esclamò con impeto il ragazzo dai capelli biondo ossigenato, che grazie alla sua imprecazione detta a voce alta, ebbe su di sé tutta l’attenzione della gente che gli camminava di fianco.

Il vampiro vide un gruppo di ragazzini, che guardandolo per terra con il suo spolverino di pelle ricoperto di neve, ridevano di gusto e questo a Spike non piaceva per niente.

“Accidenti- pensò furioso – dovevo proprio cadere su una delle strade più trafficate di questa fottuta città!”

Ad un certo punto l’uomo sentì da lontano una voce melodiosa e squillante che riconobbe immediatamente-la potrei riconoscere tra mille- pensò- Mio Dio. Buffy mi hai fatto perdere la testa! Oltre alla voce di Buffy ne sentì altre due, una era sicuramente quella di Willow e l’altra di Xander.

Dopo aver fatto queste considerazioni, si accorse d'essere ancora seduto sul marciapiede congelato, così per non farsi vedere in quella situazione imbarazzante, si alzò di scatto, ma tanto velocemente che si ritrovò di nuovo seduto a terra.

“Ah,ah,ah. Guarda, guarda chi c’e’! Mr vampiro cattivo con il chip in testa! “

“Oh no! Hanno assistito a tutta la scena.La mia dignità è andata a farsi friggere- pensò il vampiro desiderando disperatamente di uccidere Xander, che in quel momento lo stava burlando davanti alla sua amata- Se non fosse per questo marchingegno che ho in testa…

Mentre Xander pensava a prendere in giro il malcapitato Spike che nel frattempo si era alzato scrollandosi la neve d’addosso, Willow e Buffy ridevano della goffaggine del vampiro.

“Ora basta! Ne ho abbastanza delle vostre prese in giro. Me ne vado. Buon Natale.”disse Spike stanco del comportamento dei tre, gli infastidiva soprattutto come Buffy si burlava di lui. Non lo sopportava, ci teneva troppo alla sua opinione nei suoi confronti. Ma per lei era solo un mostro senza anima assetato di sangue… nient’altro.

Buffy si accorse dell’imbarazzo provato da Spike e per un piccolo momento le era dispiaciuto di come lo aveva maltrattato negli ultimi tempi, soprattutto da quando lui le aveva dichiarato di amarla.

Il torpore di Buffy durò fino a quando il suo cellulare incominciò a vibrare, lei lo prese e vide sul display il nome di chi la stava chiamando: Dawn.

“Pronto?”

“Ciao sorellina. Sono più di due ore che ti aspetto. Ricordi? Dobbiamo fare l’albero. Ma non dovevi uscire solo per mezz’ora?”

“ehm…mi sono persa troppo nel fare le compere e sai come si dice il tempo vola. Sto arrivando. Ciao- dopo aver interrotto la telefonata la ragazza si rivolse ai suoi amici per dire loro che doveva ritornare a casa perché aveva promesso a Dawn di addobbare l’albero insieme a lei.

Dopo essersi congedata dai suoi amici, la cacciatrice rivolse la sua attenzione su Spike che adesso era appoggiato sul muro in procinto di accendersi una sigaretta.

Il vampiro si accorse di avere su di sé lo sguardo inquisitorio di Buffy e decise di voltarsi verso di lei per poterla vedere dritto negli occhi. Voleva sfidarla, lei sapeva dell’effetto che aveva su di lui, e questa era una buona motivazione per dimostrarle che apparentemente era il contrario.

“Perché mi stai fissando, passerotto?”le chiese Spike con voce calda e sensuale.

Buffy arrossì a causa del tono adottato dal bel vampiro, sentiva i suoi occhi azzurro cielo che l’assaggiavano silenziosamente.

“ Idiota.Non ti stavo fissando… mi ero soltanto incantata. Tutto qui.”disse la ragazza visibilmente imbarazzata mentre volgeva lo sguardo altrove come se cercasse un appiglio per uscire da quella fastidiosa situazione.

“Se non ho sentito male devi andare a casa. Possiamo fare un pezzo di strada insieme, se ti và?”

Buffy prese a guardarlo con sospetto, Spike notò la sua espressione contrita e aggiunse con aria falsamente innocente-“non ti preoccupare non tenterò di saltarti addosso o cose simili. Te lo prometto.”

La cacciatrice assunse un comportamento più rilassato. Dopo averci pensato un po’ su, decise di accettare la proposta del vampiro.

“Ok. Spike. Andiamo!”

Spike la seguì e involontariamente la sua mano lambì quella di Buffy che a quel contatto s’irrigidì e un lungo brivido le percorse la schiena.

Cosa mi succede? Perché provo queste sensazioni per…Spike!!!

“Vogliamo andare?” Le domandò gentilmente Spike.

A quella domanda, Buffy si ritrasse da quell’ aria trasognata che aveva . Non voleva far trasparire i suoi sentimenti- No!non è possibile. Non posso provare qualcosa per lui. Io lo odio!No. Non devo pensare a queste schiocche fantasie- e mentre pensava questo, mosse la testa come a dire no.

Intanto Spike la guardava incuriosito e incominciò a pensare seriamente che la sua bella non stesse bene.

“C’e’ qualcosa che non và?”

“No. Niente.” Disse freddamente Buffy mentre camminava spedita, lasciando indietro il povero vampiro , ma quest’ultimo la raggiunse immediatamente.

Passarono alcuni minuti e nessuno dei due si era deciso a proferire parola, Spike aveva voglia di discorrere con lei , ma lei camminava immersa nei suoi pensieri come se lui non ci fosse. Lui stava incominciando ad innervosirsi, così incominciò a provocarla.

“Lo sai che quell’aria crucciata ti rende infinitamente sexi!” esclamò il vampiro con tono molto seducente mentre passava sensualmente la sua lingua sulle sue labbra.

“SMETTILA SPIKE! NON MI OBBLIGARE A…”disse Buffy con un tono decisamente autoritario. Non aveva voglia di combattere proprio la vigilia.

“A cosa?!?- la sfidò il bel vampiro che in una frazione di secondo, con le sue forti braccia , la serrò stretta a sé , obbligando l’esile corpo di lei a toccare quello possente di lui.

Lei non rispose . Era troppo impegnata a perdersi nel blu dei suoi occhi. Nel frattempo le loro labbra si stavano avvicinando pericolosamente…

“Buffy!- la voce del signor Giles li riportò bruscamente alla realtà costringendo i due a dividersi subito- che ci fai qui…con lui?- disse Giles indicando Spike con un movimento laterale della testa.

“Io…lui..-disse Buffy con voce tremante, per paura che il suo osservatore avesse visto cosa stesse per fare.

“Ecco. Giles …-aggiunse il vampiro giungendo in soccorso della sua amata- ieri ho dimenticato,a casa di Buffy, il mio accendino e visto che casualmente l’ho incontrata, ne ho colto l’occasione per chiederle, se gentilmente potevo andare un attimo a casa sua per riprendermelo.”

Dopo aver terminato la sua burla, l’uomo e la ragazza si scambiarono uno sguardo d’intesa.

“Ok…Spike da quando in qua sei così educato. Ah! Buffy noi ci vediamo dopo, a casa tua, per la cena di natale. Ti va bene se arrivo lì da te verso le nove?”disse il signor Giles. Aveva creduto alla farsa.

“Benissimo. A dopo allora!”

“A dopo!- disse Giles mentre si congedava dalla sua allieva con un sorriso smagliante, mentre al vampiro rivolse un ghigno maligno. I due si guardarono con intensità, scagliandosi occhiate fulminee e pericolose. Buffy notò che la situazione si stava decisamente surriscaldando e così decise di dover intervenire.

” Signor Giles. Non se ne doveva andare via?- chiese Buffy sorridendo nervosamente. Non voleva intervenire con le maniere forti. Stasera voglio risolvere tutto pacificamente, senza usare paletti o altre tipologie di armi.

Giles sembrò leggerle nel pensiero.

“Ok! Me ne vado. TU!- disse Giles additando Spike-PROVALA A TOCCARE E TE LA VEDRAI CON IL SOTTOSCRITTO”

IL vampiro di tutta risposta gli dedicò uno dei suoi più maliziosi sorrisetti e questo fece imbestialire l’uomo tanto da prendere Spike per il bavero dello spolverino. La cacciatrice separò i due con decisione e poi fece ad entrambe una bella ramanzina.

“Ma che cosa vi è preso! Signor Giles- disse Buffy rivolgendosi al suo Osservatore- la smetta di preoccuparsi per me!Se proverà ad attaccarmi avrà pane per i suoi denti, e poi sono o non sono la Cacciatrice?!? E TU, Spike! Non sei un bambino. Hai ben 120 anni! Comportati tale! Beh comunque…Giles ci vediamo dopo, voglio che tutto sia perfetto per la cena.

“Ok! Se questo serve a farti contenta…ciao.”

“Andiamo Spike” disse Buffy mentre lo prendeva per la manica per incitarlo a muoversi,visto che non si decideva a smettere di fissare Giles.

 

“Ah! Allora festa grande questa sera a casa Summers!”esclamò Spike.

“Beh! Oggi è la vigilia di natale, in cui tutte le famiglie si riuniscono, come è di tradizione. Perché, tu non festeggi il Natale?” Dopo aver formulato la domanda Buffy si accorse della cretinata che aveva appena chiesto…

Che idiota che sono! I vampiri non festeggiano il Natale, loro sono contro tutto ciò che riguarda la religione e cose simili.

Spike rise di gusto per ciò che aveva detto la Cacciatrice.

“Sai non sopporto il Natale non solo perché sono un vampiro. L’ho odiato anche prima di essere vampirizzato…-sembrava molto faticoso per lui pronunciare quelle parole.

Buffy notò che la voce di Spike era diventata cupa e i suoi occhi lucidi.

Capì che il vampiro, in quel momento ,si stesse ricordando di qualche evento spiacevole della sua vecchia esistenza.

“Spike…hai voglia di parlarne- disse Buffy con un tono così dolce e gentile, che il vampiro si stupì di quello che le sue orecchie udivano.

“L’anno prima della mia vampirizzazione. Ovvero nel lontano 1879, più precisamente nel Natale di quell’anno, morì una persona a me molto cara:mia sorella,Evelyn.

“mi dispiace…non intendevo…”

“Shhh- la zittì Spike mettendole un dito sulle labbra-ormai è passato così tanto tempo dalla sua morte. L’ho accettata, anche se a volte ci penso…Beh!adesso devo andare. Goditi il Natale. Ciao”

Dopo che Spike si fu congedato ,Buffy lo vide allontanarsi con il suo solito passo deciso e straffottente,poi diede un’occhiata all’ora e si accorse di essere terribilmente in ritardo per preparare la cena.

“Povero Spike!-pensò la ragazza ad alta voce- non credevo fosse un tipo così sensibile.”

Poi detto questo si avviò verso casa… però c’era qualcuno che aveva assistito segretamente alla scena e pensò d’intervenire proprio in quella notte,per aiutare quelle due anime gemelle a ritrovarsi…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO 2

 

Quando ritornò nella sua cripta, ebbe un’accoglienza gelida. Non c’era nessuno che lo accogliesse, o gli chiedesse come stesse…nessuno.

Spike sprofondò sulla sua vecchia poltrona e accese la tivù, e proprio in quel momento veniva trasmessa la sua telenovela preferita ,Vento di passione, della quale i personaggi erano anch’essi occupati nei preparativi natalizi e tutti apparivano felici e sereni solo per il fatto che si avvicinasse il Natale.

A quella visione, Spike fece un’espressione schifata.

“Anche la televisione adesso ci si mette con la zolfa natalizia” pensò ad alta voce il vampiro,mentre si scolava con ingordigia una lattina di birra.

Poi si alzò di scatto e con furia sbattè l’oggetto che aveva in mano contro la parete.

“MA IL NATALE NON HA AIUTATO LA MIA SORELLINA A GUARIRE!

 

Buffy era decisamente esausta.

Quella sera aveva avuto molto da fare con la cena e con i suoi invitati. Era la prima volta che i suoi amici e la sua sorellina la vedevano così impegnata sui fornelli. Willow era una frana in cucina e l’aveva aiutata ben poco nel fare le pietanze.

La cacciatrice rimase soddisfatta della serata. Non aveva trascorso un Natale così sereno dapprima che sua madre morisse e all’epoca era Joyce specializzata nel preparare queste cose,ma ora era Buffy a occuparsi di tutto questo.

Dio! Quanto mi mancano i piatti della mamma. Non sarò mai una brava cuoca come lei!

A questo pensiero una lacrima amara le solcò il bel viso, che poi fu seguita da molte altre.

Buffy si concesse un pianto liberatorio. La sua sorellina dormiva e non c’era pericolo che la vedesse in quel momento di debolezza, perché la sua piccola non doveva conoscere la Buffy debole ma quella forte, sulla quale poter sempre contare.

I suoi amici avevano portato con sé l’allegria, e questo era il regalo di Natale più bello che avesse ricevuto quell’anno. Erano troppo i dispiaceri che aveva dovuto subire:la morte di sua madre;il trasferimento di Riley in qualche zona remota della Terra e poi…LUI…che con tanta strafottenza le aveva dichiarato il suo amore. Il suo nemico numero uno l’amava. William the Bloody si era invaghito della Cacciatrice.

Che bell’accoppiata! Il vampiro e la Cacciatrice. Ma perché succede tutto a me!- Pensò Buffy mentre si dirigeva in bagno per fare una doccia rilassante.

Dopo essersela fatta ,si mise un comodo pigiama e poi si sedette sul divano,in sala, per vedere un po’ di T.V prima di andare a dormire.

La ragazza guardava distrattamente la televisione perché continuava a pensare a ciò che aveva detto il vampiro a proposito della morte di sua sorella. In quel momento aveva provata una forte compassione per Spike… lei sapeva cosa significasse perdere una persona amata . Doveva ammetterlo. Ultimamente vedeva Spike sotto una luce differente,come dire…speciale.

Oh no!-pensò perplessa la ragazza- cosa vado a pensare. NON MI DEVO PERDERE IN QUESTE FANTASIE!!!”

 

Dopo aver visto un po’ di televisione,Buffy presa da un forte attacco di sonno, fece per addormentarsi sul divano, quando avvertì un qualcosa nella stanza. Una presenza vicino a lei. Inizialmente fu intimorita da questo, ma poi il suo spirito innato da Cacciatrice le suggerì di affrontare qualsiasi cosa essa sia stata. Si alzò di scatto dal divano e vide davanti a sé una giovane donna dall’aspetto etereo.

A parte la carnagione molto pallida, la figura possedeva una bellezza angelica. Era alta, aveva due occhi azzurro cielo e dei capelli biondo cenere raccolti in una strana acconciatura che gli raccoglieva per poi farli cadere dolcemente sulle spalle,con dei morbidi boccoli che anche con la flebile luce emessa dalla luna, si riusciva ad ammirarne la lucentezza, molto simile a quella dell’oro.

Inoltre la donna indossava un abito molto antiquato.

Un abito bianco con una profonda scollatura , molto stretto in vita e con un ampia e lunga gonna.

Buffy rimase a bocca aperta, non riusciva a capire da dove provenisse quell’estranea misteriosa.

Ma dopo lo scombussolamento iniziale, la cacciatrice si rivolse all’intrusa con voce petulante.

“Chi sei tu? Da dove sei entrata?”

La donna di tutta risposta le sorrise.

“Ah! Mi prendi in giro! Ma sai chi sono io!?!”

“ Io so benissimo chi sei tu. Mio fratello mi parla spesso di te. Di quanto sei bella, di quanto sei coraggiosa e bla,bla,bla…” disse la donna roteando gli occhi.

Ma che cosa vuole questa da me. Che cosa centra suo fratello adesso!!!- poi il tempo di ragionare un po’su e la cacciatrice comprese l’identità misteriosa della ragazza- Un momento. No. Spike. Quindi lei è…è”

“Si indovinato. Io sono Evelyn, sorella di William, colui che tu conosci come Spike. Un nome che trovo orrendo!- disse indignata la ragazza

“Cooosa…?”Tutto coincideva: il modo in cui era apparsa, la strana acconciatura, lo strano abito,i lineamenti assomiglianti a quelli del vampiro.

“Ti ho letto nel pensiero.”

“Quindi tu sei lo spirito di Evelyn. Cosa vuoi da me?”

“Voglio dimostrarti che ciò che prova mio fratello per te non è fasullo! Lui ti ama veramente Buffy! Come fai a non comprenderlo! Ti credevo una fanciulla più perspicace! Comunque io sono venuta qui per mostrarti come era Spike prima che venisse vampirizzato. Lui custodisce ancora una parte umana dentro di sé, anche se non lo ammetterà mai ,tanto è orgoglioso”.

“Dove mi vuoi portare?”

“Io ti condurrò nel passato. In un passato molto remoto,dove potrai comprendere molte cose sul conto del mio amato William. Vieni!”

E detto questo Evelyn prese per mano una sempre più sbigottita Buffy e subito dopo le due donne furono inghiottite da una luce abbagliante.

 

CAPITOLO 3

Dopo che la luce svanì ,la ragazza non si trovava più nella sua casa ma in un viale innevato e solitario, nel quale non c’erano macchine,ma eleganti carrozze e anche le abitazioni erano lussuose.

Buffy capì di trovarsi veramente nel passato, come Evelyn le aveva promesso.

“Dove siamo?”chiese ansiosa la cacciatrice alla donna.

“Siamo nella Londra della mia epoca. Precisamente nell’anno 1879. Vieni ti devo far vedere una cosa”disse la donna mentre varcava il cancello di una ricca abitazione. Buffy la seguì fino a quando questa si fermò davanti ad una grande finestra del pian terreno,poi Evelyn disse”Guarda dentro- mentre indicava a Buffy l’interno dell’abitazione,ma lei rimase ferma a guardarla con aria interrogativa. Evelyn comprese la perplessità della ragazza.

“Non preoccuparti non ci possono vedere. Siamo invisibili ai loro occhi!”disse la donna con tono rassicurante.

Così Buffy si porse alla finestra e vide una giovane donna seduta su una sedia a dondolo assorta nella lettura e riscaldata dal caminetto vicino ad essa. Buffy riconobbe quella donna. Era Evelyn prima che morisse. Nella stanza vi era anche un grande albero di Natale, sotto al quale c’erano una miriade di regali.

“Cosa centra William in tutto que…”

“Adesso vedrai”- disse Evelyn interrompendola.

Buffy seguì l’esortazione della ragazza e vide che ora in quella casa non c’era più soltanto la giovane, ma anche un ragazzo .Un ragazzo sui venticinque anni che si era messo seduto vicino alla ragazza e la guardava con grande affetto. All’improvviso il giovane tirò fuori un pacchetto regalo e lo donò alla ragazza che in cambio gli regalò un sorriso dolcissimo. La ragazza aprì con velocità il pacchetto, fino a scoprirne il contenuto. Un magnifico ciondolo d’oro che raffigurava un sole.

“William mi aveva regalato quel sole perché diceva che il mio sorriso aveva lo stesso effetto: riscaldava chiunque lo vedesse”-disse Evelyn con le lacrime agli occhi distogliendo l’attenzione della Cacciatrice da quella scena familiare.

Buffy comprese che il legame che univa fratello e sorella era molto forte.

quest’ultima per dare il suo appoggio all’altra,le poggiò istintivamente

una mano sulla spalla. E con grande suo stupore si accorse che il corpo della ragazza non era fatto di materia incorporea.

“Avevamo solo cinque anni di differenza. Io ero la più la piccola. William mi considerava, insieme alla mamma ,una delle poche persone di cui poteva ciecamente

Devo essere sincera, il mio fratellino possedeva una goffaggine abbastanza accentuata, ma io penso sia stata dovuta al fatto che non si sentisse a suo agio negli ambienti che frequentavamo.Intendo quelli dell’alta borghesia, così in molti lo consideravano un essere inferiore e spesso era soggetto di molte critiche”-disse sospirando la pallida ragazza-“Ma io lo difendevo continuamente, con ardore perché io volevo molto bene a mio fratello, lui costituiva per me una specie di figura paterna. Devi sapere che nostro padre morì quando io avevo solo sette anni. Conservo ricordi poco nitidi di lui, ma rammento in particolar modo la sua dolcezza. William si prese l’arduo compito di badare a me e a mia madre. Era ormai l’unico uomo di casa. Ma quando raggiunsi l’età adulta dovetti io badare a lui –e qui Buffy sorrise-Dovetti soprattutto metterlo in guardia da una persona in particolare: Cecily. Quella donna lo ammagliava ,come una calamita che attrae il ferro… così faceva con mio fratello. Ma lei lo faceva per gioco, giocava con i suoi sentimenti… per fare qualcosa che rompesse la routine quotidiana. Dio! Quanto non la sopportavo. Io non riuscivo ancora di più a tollerare come William ci andava indietro. Quante volte l’ho esortavo ad aprire gli occhi.MA NIENTE! Lui era troppo accecato dall’amore…”

Ad un certo punto Buffy scoppiò in una sonora risata che fece interrompere il filo del discorso di Evelyn.

“Davvero Spike era così…”

“ William e Spike sembrano due persone differenti ma sotto sotto sono uguali..”

“Si e’vero. Spike ha conservato la stessa attenzione maniacale per le donne di un tempo- ironizzò Buffy sorridendo alla sua “compagna di viaggio”.

“Guarda signorinella che ultimamente ti sei assomigliata molto a Cecily, intendo nel modo in cui hai trattato il mio povero William”- disse decisa la donna guardando dritta negli occhi il soggetto in questione.

Buffy fu zittita da quell’affermazione, e capì che Evelyn aveva completamente ragione, Spike se ne fregava se la sua reputazione da vampiro era oltraggiata dal fatto che lui ora aiutava la cacciatrice a sconfiggere le forze del male, a lui importava solo starle accanto come fa ogni uomo con la donna che ama.

Ad un certo punto un urlo proveniente dall’interno della casa interruppe lo stato di riflessione della ragazza

“NOOO! EVELIIIN…MADREEE! CHIAMATE IL DOTTORE”

Le due ragazze si voltarono di scatto verso la finestra.

La ragazza che prima era seduta sulla sedia a dondolo era caduta sul pavimento, e il ragazzo accanto a lei con il terrore dipinto sulla faccia, la teneva tra le sue braccia.

Un rivolo di sangue cadeva da un lato della bocca della fanciulla, e questo era un sintomo preoccupante.

E fu in questo momento che Evelyn spirò.

“EVELYN- urlò William piangente, mentre in preda al dolore scrollava, non tanto delicatamente,il corpo esamine della sua amata sorellina .

 

Nel frattempo erano giunti nella stanza una donna anziana con un uomo anch’esso di una certa età che prese a visitare la ragazza.

Le prese il polso per sentire se c’era battito cardiaco…ma non c’era più niente da fare…

“Mylady è con immenso dolore che…”

“Madre… Evelyn è… morta.”- disse William come in trance

Per un istante un silenzio pervase la stanza, nessuno si era ancora reso conto di ciò che era appena successo. Nessuno poteva crederci. Poi un grido lacerante.

“NOOOOO…PERCHE’… FIGLIA MIA”- prese a urlare la donna mentre cullava dolcemente tra le braccia il corpo inanimato della sua piccola.

A quella visione, Buffy ebbe una fitta al cuore. Poi lentamente si voltò verso Evelyn e nei suoi occhi potè leggere disperazione.

“la mia malattia era incurabile nella mia epoca. Avevo una forma acuta di tisi. Il dottore mi disse che non c’era più speranza per me…ma nessuno…neanch’io…mi aspettavo una morte così fulminea!-detto questo la ragazza scoppiò in un pianto dirotto. Buffy l’abbracciò forte per confrontarla. Ormai sentiva di provare un grande affetto per la sorella di Spike. In fondo la stava aiutando a rischiararsi le idee…voleva finalmente capire cosa provasse realmente per Spike.

“Hai visto? Lo Spike che tu conosci non è differente da quello che ho conosciuto io! Anche se lui è diventato una creatura della notte. Comunque basta restare qui! ti devo mostrare un’altra cosa. Vieni!”-Buffy la seguì senza fiatare. Si fidava di Evelyn.

Ad un certo punto la cacciatrice si accorse di essere davanti in un'altra villa, più elegante della precedente e notò che nel giardino attorno ad essa vi era una giovane donna che era seduta su un’altalena, con la quale dondolava lentamente. Accanto alla ragazzo stava in piedi un giovane che pendeva dalle labbra della ragazza. Si vedeva lontano da un miglio che era follemente innamorato.

“Ma quello è Spike!- esclamò Buffy indicando il ragazzo biondo imbambolato ad ammirare la donna sull’altalena.

Evelyn sospirò. Ma fece un sospiro così triste che Buffy si voltò verso di lei, per vedere se stesse bene.

“Cara tutto o.k ?- chiese la ragazza all’altra con tono preoccupato.

“Si, si…non ti preoccupare e che solo…”

“E che solo…”-ripetè Buffy mentre guardava Evelyn con sguardo inquisitorio.

“Mi dispiace rivedere soffrire William per quella sgualdrina aristocratica, lo vedi anche te, lei era cosciente che mio fratello l’ amava perdutamente, a lei non importava niente di lui, ma… ma invece TU SI!”

“Cooosa”

“Si hai capito benissimo mia cara. Tu ami William. Ammettilo! non sarei qui con te se non fosse così.”

“Tu vuoi troppo bene a tuo fratello, e vedi cose che non esistono. In fondo ti capisco. Anch’io ho una sorella e desidero il meglio per lei. Ma scordatelo, nel mio cuore non c’e’ spazio per Spike.”

“Allora come lo spieghi il bacio che stasera vi stavate per dare… se il signor Giles non vi avesse interrotti…”

“TU CI HAI VISTI!!!” Buffy si accorse con orrore che era diventata tutta rossa, perché ciò che diceva Evelyn ERA VERO.

Ultimamente vedeva Spike sotto una luce differente. Certe volte si soffermava ad osservarlo, attenta a non farsi scoprire da lui…doveva proprio ammetterlo che il vampiro aveva un corpo statuario.

Attraverso le magliette attillate, che era solito indossare, si potevano intravedere addominali tonici e sexi, bicipiti scattanti e forti. Per non parlare degli occhi, così intensi e azzurri da perderci la testa.

“Allora, ho ragione?”-chiese con tono dolce la donna pallida.

“ Ebbene si … credo di amare Spike “

“Allora cosa aspetti a dirglielo…vai da lui e confessagli i sentimenti che provi per lui. Io vi starò sempre vicino. Voi siete destinati a stare insieme. Amatevi immensamente e confortatevi nei momenti più difficili…

“Si, Evelyn hai perfettamente ragione. Io amo Spike e stanotte andrò da lui e glielo dirò.”

“Vai Buffy e siate felici anche da parte mia. Però prima di andare ti voglio donare il mio ciondolo, affinché tu possa rammentarti sempre di questo viaggio nel passato e beh anche della nostra amicizia”

Evelyn arrossì

“Oh Evelyn quanto sei dolce! Avrei sempre un posto speciale nel mio cuore. Non potrò mai ringraziarti abbastanza per avermi illuminato- disse Buffy mentre abbracciava la sua benefattrice.

“Ora è il momento di dirci addio- affermò Evelyn con le lacrime agli occhi- adesso che ho terminato il mio compito posso finalmente riposare in pace. Di a William che gli voglio bene e che veglierò su di lui e su di voi fino alla fine dei vostri giorni”.

E detto questo la donna fece un dolcissimo sorriso ad una Buffy ormai in lacrime, ad un tratto una luce immensamente splendente inghiottì l’esile figura della cacciatrice e lei poteva udire la flebile voce di Evelyn dire Addio… Buffy.

 

La ragazza si alzò di soprassalto dal divano, dove si era appisolata per qualche minuto.

Un pensiero le balenò in testa- E’ stato tutto un sogno?- ma poi si accorse di avere qualcosa tra le mani…

“Il ciondolo- esclamò Buffy- allora tutto ciò che ho visto e fatto è vero.Spike… devo andare da lui. DEVO dirgli cosa provo per lui. IO LO AMO!”.

E così la cacciatrice dopo aver controllato che Dawn dormisse, si mise qualcosa di carino e corse verso la cripta dove le braccia del suo amore l’attendevano.

 

 

CONTINUA…

 

CAPITOLO 4

 

“Abbi fede nell’amore anche quando ti fa soffrire.

Non chiudere il tuo cuore.

…Il cuore, amore mio, esiste per donarsi,

con una lacrima e una canzone”

 

Da il Giardiniere di R. Tagore

 

 

Ecco era arrivato il così sognato momento.

Buffy era davanti alla sua cripta.

Tutto pareva immobile intorno a lei, come se l’ambiente circostante tenesse il respiro per non disturbare ciò che la ragazza avrebbe fatto a momenti.

“Oh Spike, quanto sono stata stupida a non aver capito subito che i tuoi sentimenti per me sono veri (eh si )- pensò Buffy con gli occhi lucidi- ma adesso giuro che rimetterò tutto a posto…amore mio”.

Così la cacciatrice armata di tutto il coraggio che possedeva in corpo si avviò verso l’entrata della cripta…ma notò che la porta era socchiusa, così l’aprì lentamente, senza provocare il minimo rumore, vi entrò e si accorse che il buio regnava incontrastato, l’unica luce era quella flebile della luna che penetrava dolcemente nella stanza contribuendo a creare un’atmosfera solenne.

Era talmente buio che la ragazza faceva un po’ fatica ad orientarsi

“Caspita! Spike non spenderà molto per la corrente elettrica”- pensò Buffy con fare sarcastico.

Ad un certo punto un rumore di passi distolse la ragazza dai suoi pensieri.

Buffy si mise sulla difesa e cercò di focalizzare come meglio poteva ciò che le stava intorno.

Inaspettatamente due forti braccia le cinsero la vita , e questa spaventata, con una mossa veloce, diede una forte gomitata all’altezza dello stomaco del malcapitato.

“BUFFY. MA CHE CAZZO TI PRENDE!!!”

“Spike!”- esclamò la ragazza vergognandosi di ciò che aveva appena fatto.

Avrebbe voluto subito chiedergli scusa, per poi abbracciarlo e baciarlo, ma il suo dannato orgoglio da cacciatrice glielo impediva.

“ Da quando in qua si entra in casa delle persone come dei ladri, e soprattutto da quando in qua si danno gomitate nello stomaco a chi abita nell’abitazione in questione! Non te le hanno insegnato le buone maniere? E poi…come mai sei qui, a quest’ora di notte. Ah! Forse lo so. Avevi voglia di prendere qualcuno a calci, no anzi a gomitate! E chi meglio del sott…”

Spike non fece neanche in tempo a terminare la frase che Buffy gli catturò con impeto le sue gelide labbra. Il bacio fu breve ma molto intenso.

“Bu…Buffy. Cosa…”

“Scusami non volevo, ecco…tu mi hai preso alla sprovvista -disse Buffy balbettando dalla troppa emozione, mentre un rossore acceso colorava la sua faccia-e poi sai che io odio le sorprese di questo tipo…

“Buffy.”

“A proposito come hai passato la vigilia?”-chiese nervosamente la ragazza.

“Buffy”

“Io l’ho passata insieme ai miei amici e ho preparato un sacco di pietanze e…”

“BUFYYY! VUOI SMETTERLA DI PARLARE INTERROTAMENTE!?!Che cosa significa il bacio che mi hai dato.”

“Ok ! E che…sono emozionata. Vuoi sapere il motivo del mio bacio e della mia visita? Ebbene sono venuta qui perché stanotte ho ricevuto una visita inaspettata…”

“Babbo Natale?” chiese Spike divertito, mentre Buffy lo guardava contrito.

“Spike lasciami finire. E’ una cosa seria. Ti stavo dicendo che stanotte una persona è venuta da me per fare luce sui sentimenti che provo per te- detto questo la cacciatrice si protese verso il vampiro, gli prese le mani nelle sue e disse- questa persona ,a cui sarò grata tutta la vita, è tua sorella Evelyn.”

Spike la guardava stranito, ma come poteva essere, la sua dolce sorellina…

Un turbinio di emozioni sconvolgevano il cuore del nostro bel vampiro. A lui sembrava di averne ricevute sin troppo di sorprese quella sera.

“Buffy..”

“Sì..”

“Sei sicura di non aver bevuto più del dovuto stasera?”

“Lo sapevo sei il solito cinico. Per dimostrarti che ciò che ho detto è vero, ti voglio mostrare una cosa- disse Buffy mentre mostrava il ciondolo ad un sempre più sconvolto Spike.

“Il..il ciondolo. Glielo aveva regalato io alla mia sorellina”- disse l’uomo mentre toccava febbrilmente l’oggetto, come a non credere a ciò che i suoi occhi vedevano.

Poi all’improvviso un flashback

 

“William…”

“Shhh, tesoro non parlare, non devi sforzarti”- e detto questo William si mise a piangere

“Perché piangi…sto per caso morendo- disse con voce flebile tanto che William, che le era vicino dovette sforzarsi per udire ciò che diceva.

“William non piangere- disse la ragazza mentre copiose lacrime scendevano sul suo aggraziato viso- Tu devi essere forte… stai…stai accanto alla mamma. Non ti abbandonerò mai…è…è una promessa…ti voglio bene”

 

“Oh! Sorellina hai mantenuto la tua promessa. Anche nell’aldilà ti prendi cura di me.Grazie di cuore”.

Poi la voce di Buffy lo distolse dai suoi pensieri.

“Spike io…ecco credo di amarti…penso di essermi innamorata di te dal primo momento in cui ti ho visto.

Spike guardava la sua amata imbambolato, mentre lacrime di gioia rigavano il suo bel viso.

“Oh Buffy! Anch’io ti amo”

I due presero a baciarsi, prima dolcemente poi sempre più intensamente , fino a quando senza acccorgesene si ritrovarono avvinghiati sul letto.

“Amore sei sicura?”

”Spike amami…non chiedo altro”

E così i due intrapresero la danza più bella e antica del mondo: la danza dell’amore.

 

 

MATTINA DEL 25 DICEMBRE

 

La stanza in cui i due amanti si erano riuniti, era imperniata del loro amore.

Vestiti erano sparsi qua e la sul pavimento.

Insomma era facile capire che quella camera da letto era stata testimone di una notte di puro fuoco.

Sul letto giacevano addormentati corpi nudi e bellissimi ( soprattutto quello di Spike) dei due protagonisti di questa stravolgente storia d’amore.

Buffy fu la prima a svegliarsi, ma prima di svegliare il suo amato, volle ammirarlo in tutta la sua perfezione.

Il suo corpo era perfetto sotto tutti i punti di vista, e ora con i capelli tutti scompigliati (risultato della loro notte di passione) sembrava ancora più affascinante, ma di un fascino selvaggio.

Un rantolo distrasse Buffy dai suoi pensieri.

“Amore da quanto tempo sei sveglia?”- disse Spike con un sorrisetto malizioso dipinto sulle labbra.

“Giusto il tempo per mangiarti con gli occhi. Ah! Dimenticavo buon natale. Però non ho nessun regalo da donarti, sai non credevo…”

“Non ti preoccupare. Mi hai fatto il regalo più bello che mai mi sarei aspettato di ricevere: il tuo amore.”

Buffy commossa da ciò che Spike aveva detto gli diede un dolce bacio.

“Senti passerotto. Come faremo a dire alla compagnia di quello che ci è successo.”

“Semplice racconteremo tutto ciò che c’e’ da dire. E poi…a me non interessa che cosa pensano di noi. A me interessa solo stare con te…nient’altro”

“Oh Buffy! E pensare che prima eravamo acerrimi nemici e adesso…innamorati alla follia. Che cosa buffa non credi?”

“ No. Io direi bellissima” –disse Buffy mentre saliva a cavalcioni sul suo uomo, mentre dava piccoli morsetti ma efficaci sul collo del suo amante,che se ne stava lì, alla mercè della sua donna.

“Bu-buffy. Tu mi…farai impazzire!”

“E’ il mio obiettivo, amore.”

“ Senti… ora pe… però è meglio che ritorni a casa da Dawn. A quest’ora si chiederà dove ti sarai cacciata”.

“ Oh mio Dio! Hai ragione. Ma che ore sono- Buffy vide che erano le dieci passate- amore scusa ma devo scappare…ho dimenticato che Dawn è rimasta tutto la notte da sola. Se si svegliasse e non mi vedesse andrebbe subito in panico…”

“Ehi! Tu non vai da nessuna parte se non mi saluti come si deve!”-disse Spike con aria maliziosa

“Ma certo cosa credi! Come puoi averne dubitato!” esclamò Buffy mentre si avvicinava al suo uomo per impossessarsi delle sue labbra.

Dopo che i due si furono staccati, a Buffy venne un’idea.

“Amore perché non vieni con me a casa?”

“ Ma Buffy! Sei sicura?”

“ Mai stata più sicura in vita mia.”

“OK! Ci sto!”

E così i due dopo essersi rivestiti, uscirono dalla cripta mano nella mano, ma qualcosa di veramente importante era appena successo.

Era mattina inoltrata e il Sole splendeva, ma Spike sembrava invulnerabile ai raggi solari.

Quando i due si accorsero di ciò, incominciarono ad abbracciarsi e a ridere,e a ridere sempre più…felici come non lo erano mai stati.

Ad un tratto Spike prese Buffy in braccio e la fece volteggiare, tanto veloce che poi alla fine caddero per terra, entrambe sfiniti, per via delle troppo risa e delle troppe emozioni.

“Buffy! Mia sorella ha pensato proprio a tutto. Mi ha reso per metà umano.”

” Lei sa che se fossi totalmente umano, saresti noioso per me. Che cosa ci posso fare…ho un debole per i vampiri!”

”Anche per uno che ha i capelli scuri, fronte spaziosa e una faccia da schiaffi”

” No! Adesso no. Ho amato Angel… un tempo…ma ora quel tempo è finito . Adesso amo te William the Bloody.”

“E io amo te, Buffy Anne Summers. E questo è il Natale più bello della mia vita.”

 

CONTINUA…

 

 

Capitolo 5

 

“ Ma insomma dove sarà andata mia sorella? Di solito mi avvisa sempre se esce o se ha qualche imprevisto.”

“piccola- disse Willow con dolcezza abbracciando una preoccupata Dawn- non ti preoccupare. Lei è la Cacciatrice. Aspettiamo ancora un po’. Se non si fa viva io e Tara cercheremo di localizzarla on i nostri poteri. Vero tesoro!”

Tara annuì.

“Ha ragione Willow!- affermò Xander con decisione- e poi, tutto sommato, ora come ora non ci sono nemici pericolosi in giro. Vedrai! Tra poco la vedremo entrare dalla porta del retro.”

E senza farlo apposta, proprio in quel momento, Buffy entrò dalla porta del retro seguito dal suo vampiro.

Dawn subito corse incontro la sorella, la quale l’abbracciò stretta e le stampò un bacio sulla fronte.

“Scusami sorellina se ti ho fatto stare in pensiero, ma è successo tutto così in fretta…”

“Cosa è successo in fretta?- chiese il sig. Giles- e soprattutto che ci fa lui qui?

“già! – continuò Xander- che ci fa qui il vampiro ossigenato”:

All’udire soltanto quel nomignolo, Spike prese a guardare con strafottenza il ragazzo.

Buffy intuì la tensione crescente tra i due.

“Amore mantieni la calma!”

quel amore fu un vent per la compagnia che ripetè in coro

“AMORE!!!”

“Ragazzi! E’ meglio che vi sediate. Io e Spike vi dobbiamo spiegare delle cose…”

“moolte cose direi”- disse uno Xander alquanto scioccato che si prestava a sedersi sul divano di casa Summer , seguito a ruota dagli altri, ad eccezione di Buffy e del suo compagno, che rimasero in piedi.

 

Mentre i due raccontavano le ultime novità, Buffy con la coda degli occhi, osservava l’espressioni dei suoi amici: il sig. Giles era immotulito e se ne stava lì immobile immerso nei suoi pensieri, Xander aveva la faccia sconvolta, Dawn a mano mano che procedeva il racconto si illuminava d’immenso, Tara e Willow erano concentrate ad ascoltare, Anja sorrideva compiaciuta del racconto.

“Allora ragazzi questo è tutto! A me non importa cosa pensiate della mia decisione riguardo Spike. Io lo amo e intendo trascorrere la mia vita con lui.”

“Non è terribilmente romantico!” affermò Anja.

“Oh! Sorellina sono così felice” disse Dawn andando ad abbracciare Buffy e Spike.

“Beh! In fondo la vita è tua”- disse Giles con voce rauca- spero con tutto il cuore che lui ti ami come sostiene. Voglio solo che tu sia felice…nient’altro”

“Anche noi siamo felici per voi”- dissero in coro Tara e Willow.

“E tu Xander? Hai qualcosa da dire?”- disse Buffy rivolgendosi all’amico che non aveva ancora detto la “sua.

”Tu sai benissimo che cosa penso su questa questione…però io ti vedo felice, come non mai, e se questo comporta la tua felicità, Buffy. voldire che farò lo sforzo di accettare Spike.”

“Amore sono orgogliosa di te”-disse Anja mentre stampava un bacio su una guancia del suo ragazzo.

“Grazie Xander! Non sai quanto sia importante per me questo tuo gesto”-disse Buffy commossa dalla sensibilità dell’amico.

“Ehi ragazzi- fece la voce squillante di Dawn che interruppe quel surreale silenzio- oggi è Natale.

Dobbiamo festeggiare!”

“Hai ragione. Su tutti al lavoro…vale anche per voi uomini”- disse Tara rivolgendosi a Spike, Xander e Giles che erano ben adagiati sul divano.

 

Quello fu il Natale più bello che Buffy ricordasse di avere trascorso nei suoi ventidue anni di vita…ma ancora non sapeva che altre sorprese erano all’orrizzzonte…

 

UN ANNO DOPO….PRECISAMENTE IL NATALE SUCCESSIVO…

 

“Chi va a prendere il Ketchup in cucina?”

“Vado io!”- disse Buffy in procinto ad alzarsi dalla sedia.

“No amore! Vado i. non devi fare il minimo sforzo nelle tue condizioni…”

“Spike sono al settimo mese. E poi sono o non sono la Cacciatrice. Sono forte non ti preoccupare. E se ho la forza per fare certe cose- disse maliziosa Buffy guardando languidamente suo marito- secondo te non posso prendere il Ketchup in cucina?”

Quella confessione fatta da Buffy fece per poco strozzare Giles con il boccone che aveva in bocca.

Dawn sorrise e prima di portare il bicchiere alla bocca per bere disse

“Ci sarà un motivo se non riesco a dormire la notte”

“Ehm…Briciola…non mi sembra il caso.- disse Spike imbarazzato rivolgendosi a Dawn.

“Beh vado a prendere il Ketchup, tanto sono in piedi.

L’uomo mentre si avviava in cucina pensava agli ultimi avvenimenti che gli avevano letteralmente stravolto la sua vita: il miracoloso intervento di Evelyn che lo aveva reso metà umano, il matrimonio con Buffy, ed ora addirittura stava per avere un figlio con lei…un figlio.

Si sarebbe sentito chiamare papà e sicuramente e per lui quella piccola parola rinchiudeva le note di una dolcissima melodia, che le sue orecchie non avrebbero mai perso la voglia di udirla.

Ricordava come se fosse ieri quando Buffy gli aveva rivelato della visita di sua sorella e cosa le aveva detto alla fine.

 

FLASHBACK

“Di a William che veglierò su di lui e su di voi…”

 

All’inizio non avevano compreso cosa significasse quella frase, poi cinque mesi dopo, quando Buffy rimase incinta tutto ebbe un significato.

Quel bambino era un dono del Cielo.

Mentre faceva queste riflessioni Spike rovistava nelle credenze. Ma il ketchup non c’era.

“Buffy! non trovo il Ketchup.”

“Cerchi questo?”- disse una voce dietro di lui.

Questa voce…no non può essere.

L’uomo si girò e si trovò davanti a sé la sua amata sorellina.

“Come vedo non sei cambiato. Sei il solito distratto!”

“Evelyn…Evelyn quanto mi manchi- disse scoppiando in lacrime Spike che prese ad abbracciare stretta, stretta sua sorella.

“Oh! William. Finalmente hai trovato la stabilità che hai sempre sognato e che ho voluto io per te.”

“Evelyn! Quanto vorrei che tu fossi viva… sai presto diventerai zia. Buffy ha detto che se è una femmina la chiamerà come te…in tuo onore”

“Caro sarò sempre con voi, anche se non mi vedrete. Adesso prima di andare…vorrei chiederti solo una cosa. Tienimi sempre nel tuo cuore. Solo così potrò vivere. Ti voglio bene. Addio!”

Detto questo gli diede un bacio sulla fronte e poi piano, piano si dissolse.

“Sorellina ti avrò sempre nel mio cuore. Ci rivedremo…ma non adesso…non adesso”.

 

Fine