SE MI AMI DAVVERO

AUTRICE:DRUSILLA 17

Se mi ami davvero saresti rimasto con me.

Se mi ami davvero ora saresti qui.

Se mi ami davvero non ti importerebbe nulla.

Se mi ami davvero il destino sarebbe polvere.

Se mi ami davvero la tua natura sarebbe morta.

Se mi ami davvero ora asciugheresti le mia lacrime.

Se mi ami davvero un giorno mi spiegherai perchè non sei qui ora.

Se mi ami davvero ... non mi ami davvero.

E io ti amo. E io sono qui. Sola. Al freddo. Al buio. Nella notte. Con un ragazzino che giace al mio fianco in un letto su cui ho appena fatto l'amore pensando a te che non mi ami davvero. E mi chiedo se tutto questo sia giusto. Se per noi ci sarà mai il lieto fine. No. Non ci sarà. Se mi ami davvero però ti ritroverò. Nei miei sogni e nelle mie notti più buie come questa. Perchè ho bisogno di te e tu hai bisogno di me, se mi ami davvero. Perchè non posso continuare a mentire con questo piccolo indifeso innocente che crede di avermi e di possedermi. Perchè con lui non lo sento. Non sento ciò che mi davi tu, la scossa che mi trapassava come impazzita in tua presenza. Sento che senza te c'è il vuoto assoluto. Un grande, immenso, buco nero. Questo letto era meno freddo in tua presenza, seppur gelida. Perchè questo corpo umano produce meno calore del tuo essere vampiro. Non mi scalda. Mi ama. Io non lo amo. E penso a te. Prima, durante e dopo aver fatto l'amore. A stento trattengo il tuo nome tra le labbra e mi sento fradicia per questo, lurida dentro. Aiutami. Se mi ami davvero.

 

Cap 2

 

Se mi ami davvero p.2

La ragazza strinse forte il cuscino, mordendosi il labbro inferiore per non piangere. L'eye liner che tanto delicatamente si era data sulla parte inferiore degli occhi iniziò ad inumidirsi al contatto con le lacrime che si stavano formando. Una sottile, nera, scintillante lacrima corse lungo la guancia della Cacciatrice brillando alla luce della luna che filtrava dalla finestra. Si voltò e guardò Riley. Non meritava tutto questo. Non lo meritava davvero. Lei era solo una gran bastarda. Bastarda insensibile. Doveva dirgli tutto, doveva dirgli che non lo amava e che al culmine del piacere sentiva solo un nome rimbombare nelle cavità della sua mente annebbiata: Angel. Ma non poteva. Non poteva frantumare così quel piccolo cuore. Lo avrebbe lasciato e basta. Frantumando il suo cuore. C'era una soluzione che non avrebbe portato al frantumare quel cuore? No. Bisognava solo optare per la meno dolorosa che non era di certo "scusami ma sto andando a Los Angeles a trovare il vampiro di cui sono ancora innamorata perchè non ti amo e quando scopiamo penso solo a lui. Perdonami! Ciao ciao!" No, non era decisamente questa. Meglio un biglietto. La ragazza si alzò, si vestì e prese carta e penna. 'Cercherò la mia strada. E non è vicina alla tua. Addio, Buffy'. Ecco. Bastarda. Illusioni e delusioni, amore e odio, felicità e rabbia. Ed i suoi amici? Un biglietto anche per loro? No, non li poteva liquidare così. Ma doveva. Scrisse due righe anche per loro, sapendo che non avrebbero capito e che si sarebbero arrabbiati. Ma lo doveva fare. Da una parte c'era il baratro e dall'altra Angel. Da una parte il suo Si e dall'altra un No. Luce e Buio. E se lui le avesse detto di No? Non lo avrebbe fatto. Sicura? Può darsi. Cosa farai? Mi ammazzo. Non scherzare... Non scherzo.

Los Angeles... città immensa e piccola allo stesso tempo. Pare facile trovare la persona che si cerca in una metropoli? No. Ma in questo caso lo è stato.

 

La stanza era completamente in ombra, solo la parte vicino alla finestra rifletteva la pallida luce lunare. Il vampiro entrò e lasciò cadere le chiavi su una mensola. Una presenza. Avvertì una presenza.

"Chi sei?" chiese alla figura seduta nell'ombra di un angolo vuoto. Non ebbe bisogno di una risposta.

"Buffy" disse lui, sentendo il suo odore, il suo calore, quel profumo inebriante che gli confondeva i sensi. "Cosa ti porta qui a L.A.?"

Silenzio.

'Ecco, ora mi odia. Non voleva vedermi. Non voleva che venissi qui. Ho rovinato tutto. Mi odia. Pronta per il Grande Blu?'

"Buffy... cosa...?" sussurrò lui avvicinandosi alla ragazza e notando il suo pallido viso rigato di nere lacrime. La faccia del vampiro divenne una maschera di rabbia. Buffy ebbe paura. 'Mi odia. Mi odia.'

Angel trattenne a stento l'ira mentre iniziava a parlare.

"E' stato quel bamboccio di Riley vero?! E' stato lui! Cosa ti ha fatto!?" La ragazza non ebbe il coraggio di parlare, si alzò di scatto e strinse Angel in un forte abbraccio. Lui rimase di stucco ma poi ricambiò.

"Sono dannata, sono una stronza, sono dannata" ripeteva lei singhiozzando

"Ssh" la rassicurò sussurrando ed accarezzandole i capelli morbidi "Stai calma, ora dormiamo e domani risolveremo tutto"

Buffy si staccò violentemente da Angel e lo guardò con una vena di pazzia negli occhi.

"Io ti odio"

"...cosa...?"

"Io ti odio, ti odio! TU HAI ROVINATO LA MIA VITA!!!!!"

Così dicendo corse verso la finestra spalancata e facendo perno sulla gamba destra saltò. Si buttò nella notte scura, nel vuoto.

"BUFFY!" Angel gridò e si catapultò fuori.

Il vuoto. Nulla. Ecco cosa c'era nel punto in cui doveva essere caduto il corpo. Niente. Nè Buffy, nè sangue, il vuoto. Solo un marciapiede logoro e la carta di un pacchetto di patatine svolazzante. Poi sentì di nuovo la sua presenza. Angel alzò di scatto il volto e fece per abbracciarla. Si bloccò.

"Buf..." il nome gli si strozzò in gola, deciso a non tornare su. La 'ragazza' era in piedi di fronte a lui. La parte destra del viso maciullata e la sinistra livida e grondante sangue. Il liquido rosso le colava incessante sulla maglietta strappata. La gamba sinistra completamente fuori asse, spaccata, in un angolo innaturale ed orribile. Le braccia graffiate e mal ridotte stese lungo i lati del corpo. Un mostro orrendo. Ecco cos'era. La sua bocca tagliata si aprì ed iniziò a parlare, nei suoi occhi c'era l'odio, l'odio vivo e puro.

"Angel..." disse lei con calma "cos'è..? Non mi vuoi? L'ho fatto per te... l'ho fatto per noi..."

"Buffy no-"

"STA ZITTO!!!!" gridò lei con ferocia selvaggia, gli occhi iniettati di sangue, poi riprese a parlare con voce piatta e pacata "Avevi detto che non potevi stare con me perchè avevo diritto a vivere la mia vita Angel... ora non ho più una vita... non sei felice?" chiese lei con voce acuta. "Angel io ti amo davvero... sono morta per te... non sei contento? Ora non posso più vivere... l'ho fatto per te, l'ho fatto per te, l'ho fatto per te, l'ho fatto per te, l'ho fatto per te, l'ho fatto per te..." lo zombie ripeteva inesorabile quelle parole mentre si avvicinava allargando le braccia ad Angel per poi stringerlo nella sua morsa letale.

Angel gridò e chiuse gli occhi.

"Angel cosa c'è?"

Il vampiro spalancò gli occhi.

"Stai bene?"

Buffy era lì, normale e bella come sempre, e lo abbracciava col viso rigato di lacrime nere, in un angolo buio della stanza del vampiro.

"Io.. s-si sto... sto bene"

"Hai gridato all'improvviso ed ho pensato che forse.."

"No, non è successo niente Buffy. Non ti preoccupare. Solo un brutto pensiero.. solo un brutto pensiero.."

"Eri in trance"

"Non è successo nulla... e... e tu non mi hai ancora detto perchè sei qui e perchè hai pianto"

"Beh vedi... io... io.." 'è il momento della verità, l'oblio perenne mi aspetta'

"Aspetta"

"Come?"

"Non importa. Non MI importa. Davvero non mi interessa perchè sei qui ma solo che SEI qui. So che stai con Riley ma..."

"Ma l'ho lasciato" disse lei con la luce negli occhi.

Angel non credette a quelle parole e la abbracciò forte.

"Ti amo davvero, Buff"

Orrore. Panico. Quel nomignolo. Aiuto.

"Cosa?!?!"

"Ti amo davvero, Buffy"

"Ah, ti amo anch'io Angel"

'solo un errore, solo un errore... lui mi ama davvero.'

Cap 3

 

Sunnydale, ore 7.30

 

Il ragazzo si rigirò nel letto freddo muovendo un braccio per accarezzare la morbida pelle della sua ragazza. Ma solo il lenzuolo si stendeva sotto la sua mano. Confuso sollevò la testa. Lei non c'era. Ok, sarà andata a prendere la colazione al bar... mmh... croissants, caffè e latte caldo... che cos'è questo? Un biglietto... la vista ancora offuscata non permise al giovane aitante di leggere le parole... mmh sicuramente però è la sua calligrafia... aspetta... Riley di diresse in bagno fischiettando allegro. Quella notte aveva fatto l'amore con Buffy e questo lo rendeva già molto felice. Seconda cosa lei era probabilmente fuggita al bar per prendergli la colazione, felicità: 100%. Riley smise di fischiettare e si lavò la faccia, poi riprese il biglietto ricominciando con la sua cantilena. Stop. La gola si chiuse. Felicità: -100%. No. Non è possibile. Dannazione. Quel testa di cazzo di un Non Morto se l'è ripresa. Io lo ammazzo. Lo ammazzo. Lo impaletto come un pollo e gli squarcio il cuore con un bel ramo d'ebano. La sua strada. Si certo, la sua strada con quello stronzo 'zannuto'. Lo sapevo, lo spapevo e me lo avevano detto. No.. no io li prendo e li ammazzo. Tutti e due. Li ammazzo, li ammazzo. Lui per primo. Stronzo. Chi cazzo sei per riprenderti la MIA Buffy quando cazzo vuoi? Stronzo. Stronzo. Stronzo. Io ti impaletto figlio di puttana. (Scusate la terminologia che fa orrore anche a me ma credo renda bene la perdita di controllo di Riley.). Trema Los Angeles! Sto arrivando, sto arrivando. Aahh, cavolo! Dove sono le mie vitamine! Oh dannazione. Ma che me ne frega delle vitamine. Lo ammazzo. Lo ammazzo senza vitamine. Oh su Riley non riusciresti a battere Angel, no NON DIRE quel nome!, neppure con tutte le droghe che ti da la Walsh figurati senza! Sei patetico Riley, sei patetico! Ahah ora quei due staranno facendo l'amore ridendo di te! Patetico! No, loro non possono farlo... Angel non può! Secondo te a quella troietta glene frega qualcosa? lei vuole la bestia, la bestia che tu non sarai mai! Non è una troietta la MIA Buffy! Sei solo un illuso Riley e mi vergogno di essere te! Lei non è mai stata tua ahah! e non ti ha mai amato! No lei mi ama!!!! E allora perchè se la fa col vampiro? LEI MI AMA! Povero Riley,.... esci e fatti la prima che incontri dai! VAFFANCULO STRONZO!! Black out. Riley svenne cadendo a terra. Sovraccaricamento. Come un computer con diecimila finestre aperte. BAM! Buio.

Cap 3

 

 

Ore 11.30, Los Angeles.

La luce sussurrava riflessi per nulla omogenei e frammentati tra le tende. Un magico pulviscolo dorato, la Polvere di fata, come diceva Peter Pan. Un mondo elfico tra le quattro pareti di una stanza. La poesia di... DANNAZIONE! LA LUCE! Il vampiro si alzò di scatto dal letto svegliando anche la donna che giaceva tra le sue braccia. Scattò verso la finestra e chiuse le tende. Accorgendosi di indossare solo un paio di boxer attillati si mise a sedere sul letto dando le spalle alla ragazza. Buffy si sollevò fratsornata e lo raggiunse sedendosi di fianco a lui.

"Che abbiamo fatto?"

"Nulla per fortuna"

"Nulla? Cosa intendi specificamente con nulla?"

"Che.. vedi.. hai presente la storia dell'ape e del fiore?"

"Oh si... noi non la abbiamo messa in atto vero?"

"No"

"Beh altrimenti non saresti qui.. oppure..." no no no, non esiste quest'ipotesi. Io lo renderò sempre felice.

"Infatti, non è successo.. nulla"

"Sembri dispiaciuto"

"Non lo sono"

"Lo sei"

"NO!"

Rabbia. Rabbia repressa. Il nervo scoperto urtato da un sasso. La voglio. L'ho sempre voluta. Anche quando aveva 15 anni ed il sesso rappresentava per lei solo un modo per procreare.

"Buffy vattene"

"Cosa?!"

"Ti prego... non posso rischiare"

"Rischiare cosa?"

"Lo sai benissimo cosa"

"No che non me ne andrò! Dannazione Angel! Ho mollato tutto per te! Mi odiano tutti ora! E SOLO PER TE!"

"Se davvero ti è costato tanto potevi rimanertene a casa tua con quel militarino da quattro soldi!"

"Tu... tu mi stai cacciando per la seconda volta...?!"

"Oh no Buffy... no! Non fare così ora!"

"E come dovrei fare eh?! Dovrei dirti Oh si mio caro Angel, torno a casa con la coda tra le gambe?! E' QUESTO CHE VUOI!!!!???" Buffy si mise davanti al vampiro guardandolo negli occhi. "E'-QUESTO-CHE-VUOI?" scandì.

Lui la prese con violenza tra le sue braccia potenti e la baciò con passione. Si staccò per un secondo tenendola schiacciata contro di lui. "No. E' questo che voglio" sussurrò in preda ormai al desiderio e incapace di fermarsi. Lei si tolse la camicia che Angel le aveva prestato e continuò a baciarlo appassionatamente. Insieme caddero sul letto ed iniziarono ad accarezzarsi, a toccarsi, a sentirsi.

La pelle, sotto le mani, calda, morbida, soffice.

La pella, sotto le dita, fredda, scolpita dalla massa muscolare sottostante e sensuale.

Calore, ghiaccio, si scontrano e si attraggono. Solo quei gesti scatenavano una reazione violenta all'interno del corpo della ragazza. Milioni di ormoni impazziti schizzarono in tutte le vene, in tutte le cellule, in ogni fibra e millimetro di lei. Lui si tolse anche i boxer. Ora erano entrambi nudi. Corpi nudi sulle lenzuola morbide di seta nera. Angel entrò con passione in lei, muovendosi al ritmo frenetico del desiderio. Buffy arcuava la schiena cercando ciò che per anni aveva voluto, rivoluto. Era suo. Solo suo.

Stava per arrivare l'attimo. Quell'attimo che avrebbe preso Angel e lo avrebbe portato dal paradiso all'inferno. Alle fiamme. A Buffy. Dentro di Lei. In alto con Lei. Eccolo, stava per arrivare. Era vicino come un soffio divide due nuvole.

"CHE CAZZO STATE FACENDO!?" furia. Rabbia. Dolore. Odio. Disperazione.

Il momento a portata di mano spazzato via dalla collera di un semi-tradimento.

Riley era sulla porta. Gli occhi sgranati, il viso rosso come un pomodoro, le vene pulsanti e rigonfie. Le lacrime caddero sul suo giovane viso. Angel si spostò da sopra il corpo di Buffy lasicandola scoperta e la ragazza si coprì immediatamente. 'Colpevole!' la giuria condannò l'imputata all'oblio eterno.

Angel si rese contodi ciò che stava per fare. Portò le mani alla nuca e si distese coprendosi. Riley lo aveva salvato. Quell' imbecille pompato lo aveva salvato.

"Riley vattene" lo incalzò Buffy

"No che non me ne vado troia!"

Angel che intanto si era rivestito sentendo quella parola saltò in piedi con una velocità fulminea. senza pensarci due volte attaccò Riley al muro e ciò che successe divenne storia.

Cap 5

 

Riley afferrò il braccio con cui il vampiro lo teneva e cercò di spostarlo. Senza successo logicamente.

"Ora... chiedi... scusa" sussurrò Angel aumentando la pressione. Riley cercò di dare un cazzotto ad Angel che schivò facilmente.

"Non mi sembra il modo giusto... vediamo se così ti convinci" Il vampiro sollevò velocemente il braccio libero e sferrò un cazzotto in piena faccia a Riley che dovette trattenere un gemito di dolore. Aveva un pugno duro come la roccia, quella bestia. Reagisci Riley. Buffy ti aiuterà sicuramente. Il ragazzo spostò lo sguardo su Buffy che ricambiò con un'occhiata gelida. Bene scemo. Sei impriogionato tra un vampiro troppo longevo ed una cacciatrice che ti ha appena messo un bel paio di corna con il Non Morto. Cosa fare? Darsela a gambe? Ma guarda un pò... non puoi! Patetico! Il ragazzo cercò di cacciare con tutte le sue forze la vocina dalla sua testa ed Angel credette che volesse attaccare.

"Mi fai quasi pena... se ti vuoi battere, battiamoci ad armi pari" mormorò il vampiro. Riley annuì ed Angel lo lasciò. Il ragazzo si portò una mano al collo. Un lungo segno rosso percorreva la carne dove Angel lo aveva tenuto.

"Angel..." Buffy intanto si era rivestita. 'Angel lo ucciderai... ma in fondo chi se ne frega... oh Buffy come sei cinica! Lo ammazzerà!' la cacciatrice scosse la testa e continuò vedendo che il vampiro la osservava chiedendole di andare avanti "... vai"

Il vampiro non se lo fece dire due volte e sferrò un tremendo cazzotto a Riley che incassò malamente. Il ragazzo cercò di attaccare Angel con un calcio laterale ma la mossa non fece altro che aumentare l'ira del Non Morto. Bloccò la gamba facilmente e sbattè il giovane per terra.

"Sei davvero così scarso? Buffy... ma come..?" Guardò con aria interrogativa la ragazza e sentì arrivare un pugno in pieno viso. Si voltò di scatto e sferrò un forte cazzotto in pieno stomaco al ragazzo che gemette dal dolore e divenne rossissimo in faccia. Le vene sul suo collo erano rigonfie, la pulsazione cardiaca sfiorva quasi l'impossibile. Angel lo riattaccò al muro ma stavolta per la terribile scarica di cazzotti che gli stava rifilando. Riley cadde stremato a terra. "oh, ti si sono già scaricate le pile, soldatino?" lo sbeffeggiò il vampiro.

"Lo sapevo che eri solo un gran bastardo" sussurrò il ragazzo. In effetti Angel si stava comportando davvero male.

"Oh no... vedi Riley" disse il vampiro inginocchiandosi per parlare a Riley guardandolo negli occhi. Il giovane sollevò il capo per fissare gli occhi del vampiro. ".. tu hai fatto un errore, un grande errore. La mia natura non è questa. Ma tu l'hai chiamata, l'hai invocata. Non me ne importa niente se mi colpisci e se mi sbeffeggi o qualsiasi altra cosa facciate voi dell'esercito. Ma solo una cosa mi manda in bestia. E tu l'hai fatta." Il ragazzo lo guardò con aria interrogativa. "Hai insultato lei" disse Angel indicando Buffy.

Riley riabbassò il capo, intuendo l'errore madornale che aveva fatto. Aveva un grande taglio in viso, dove Angel lo aveva colpito, ed i segni di un evidente occhio nero si stavano appena manifestando. Rimase lì, a terra, davanti ad Angel, col capo chino, pensando a cosa avesse fatto, a perchè l'avesse fatto, a come l'aveva fatto. Forse tutte queste domande avevano solo una risposta. Lui l'amava davvero. Ma lei no.

 

'Ciao Willow, stanotte parto. Parto per cercare la mia strada, che sai dove mi condurrà. Ti prego, non venirmi a cercare. Nè tu nè gli altri. Io manterrò fede al mio incarico di cacciatrice. Tornerò anche a Sunnydale volendo, ma voi non mi vedrete. Sarò un pò come gli eroi dei fumetti. Salva e scappa. Vi prego non odiatemi, anche se sò che sarà difficile. Dì alla mamma che la amo, al signor Giles, a Xander ad Anya ed anche a Spike volendo, che vi voglio tanto bene e che mi mancherete tantissimo. Ma il mio posto non è lì con voi. Il mio posto è altrove. Non so con precisione in quale luogo o città. Forse tornerò. Vi amo tutti, Buffy'

Xander, Giles ed Anya osservavano sbalorditi il biglietto che Willow aveva trovato quella mattina sopra il suo comodino. Se ne era andata. Per sempre forse. La odio. Pensarono tutti. Ma no, non posso. Aggiunsero mentalmente. Giles si diresse in cucina e prese del caffè. Xander si sedette sul divano ed Anya andò a lavare i piatti della sera prima. Tutto immerso nel silenzio. Tutti senza parole. E senza odio.

epilogo

 

eccovi la parte finale, l'ultimo atto... La canzone Truly Madly Deeply non mi appartiene!

 

Two years later... [due anni dopo...]

 

I'll be your dream

I'll be your wish I'll be your fantasy

I'll be your hope I'll be your love

Be everything that you need

I'll love you more with every breath

Truly, madly, deeply do

I will be strong I will be faithful

'cause I'm counting on

A new beginning

A reason for living

A deeper meaning, yeah

I want to stand with you on

a mountain

I want to bath with you in the sea

I want to lay like this forever

Until the sky falls down on me

And when the stars are shining

brightly in the velvet sky,

I'll make a wish send it to heaven

Then make you want to cry

The tears of joy for all the

pleasure in the certainty

That we're surrounded by the

comfort and protection of

The highest powers

In lonely hours

The tears devour you

Oh can you see it baby?

You don't have to close your eyes

'Cause it's standing right here

before you

All that you need with surely come

I'll be your dream I'll be your wish

I'll be your fantasy

I'll be your hope I'll be your love

Be everything that you need

I'll love you more with every breath

Truly, madly, deeply do

I want to stand with you on a

mountain

I want to bath with you in the sea

I want to live like this forever

Until the sky falls down on me

[la canzone è Truly Madly Deeply di Darren Eyes]

Angel e Buffy ballano al centro della pista abbracciati, senza la paura di mostrarsi. Hanno deciso si tornare. Hanno deciso di affrontare la realtà. Quei due anni sono stati stupendi, ma il mondo li aspetta. E' ora di uscire dal loro paradiso personale. Buffy poggia la testa sul petto di Angel e lui la stringe forte, sapendo che da un momento all'altro arriveranno. Certo che arriveranno, quello è il Bronze. Willow è la prima ad attraversare la porta del Bronze. E' da sola. Bene. Probabilmente si sono dati appuntamento e lei come al solito è in anticipo. Buffy si dirige verso di lei. Facendo cenno ad Angel di non seguirla.

"Ciao" sussurra piano, quasi coperta dalla musica. Willow si volta di scatto e rimane... sbalordita. Dopo un attimo di ghiaccio la Rossa abbraccia la sua amica come se non fosse passato un giorno, come se quei due anni fossero stati vento. "Mi dispiace Will, mi dispiace ma dovevo" mormora la cacciatrice iniziando a piangere "Io... io sono sparita ma... ma dovevo!"

"Buffy... non sei sparita"

"Come?"

"Sei stata bravissima a vegliare su di noi per questi due anni. Noi sapevamo che c'eri ma non ti vedevamo. Tu ci sei sempre stata per noi" Buffy commossa stringe di nuovo Willow ed arriva il resto della gang. Xander, Anya, Giles, tutti abbracciano Buffy insieme a Willow. La pace è ristabilita. La cacciatrice è tornata. Più forte di prima. Angel si avvicina alla scena.

"Io... credo di dovervi delle scuse" sussurra col capo chino.

"Oh avanti Non Morto! Vieni qua!" Xander da una pacca sul braccio ad Angel ed insieme scoppiano a ridere. Buffy ed il vampiro si guardano. E' fatta. Sono sopravvissuti. Si amano davvero.

Fine