UNA ROSA BLU

AUTRICE:DRUSILLA 17

"... vola, vola alto più che puoi. Sopra a tutti e tutto, perchè in fondo entrambi sappiamo che tu sei al di sopra di tutto questo mondo, di tutte queste persone, di tutti questi orrori. Ti amo, ma il giorno della mia morte si avvicina ed io sento che ogni ora, ogni minuto, ogni secondo la Donna Nera compie un passo verso di me. Mi sta raggiungendo e non la posso fermare. Neanche il tuo Amore la può fermare. Mi sento così impotente... mai come ora sò di non poter far nulla. E' terribile. Forse ho smesso precocemente di lottare, di sudare e sputare sangue per la Vita, ma sento che troverò ciò che cerco, di là, la Pace. La pace che sulla Terra non ho mai avuto e che mai avrò, la Pace che tanto rincorro. Forse la mia corsa sta per giungere al capolinea, forse mi sto fermando, o probabilmente sto semplicemente giungendo alla meta. Lo spero davvero. Ti auguro tutto il bene di questo mondo, tutto il bene che io non ti ho potuto dare e che forse la mia Morte ti darà. Accettalo come un dono, un dono sinistro ed inconfessabile. Trattienimi nel tuo cuore e ci sarò. Sarò sempre qui per te, nonostante la mia prematura Morte. Non odio la Morte o il destino, si tratta solo di questione di tempo e non avrò più mente per odiare. Cancellerò tutto l'odio, tutto il rancore e tutta la notte. Farò posto all'amore, alla speranza ed alla luce. Non piangere per me, non sulla mia tomba. Non vorrei che le tue lacrime diventassero oceani per portarmi alla deriva. Metti una rosa sulla mia lapide, solo questo desidero. Una rosa blu sulla mia lapide. E amami sempre. Io lo farò finchè esisterò e oltre. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Addio."

Calde lacrime caddero dagli occhi della ragazza che leggeva sconcertata la lettera scritta a mano con una stilografica blu qualche anno prima. Era la sua penna preferita, troppe volte aveva rischiato di romperla facendola cadere, troppe volte. Le mancava. Le mancava Dio solo sa quanto. Le mancava come al deserto manca l'acqua, come al ghiaccio manca il calore, come all'uomo manca la persona che si ama. Le mancava e basta. Una ciocca di capelli biondi e ribelli si liberò dalla stretta dell'elastico nero e scivolò davanti al viso della ragazza in lacrime. Nonostante fossero passati anni, non poteva fare a meno di essere commossa da quella lettera. In fondo lei gli voleva bene, un bene enorme, lo amava. Ed in quel momento nonostante il flusso degli anni scolorisca il ricordo, piangeva per lui. Per tutte le cose non dette e per ciò che aveva lasciato. Aveva lasciato lei, la sua famiglia e tutti i suoi amici. Troppo presto. La ragazza sollevò una mano e si asciugò le guance rigate di lacrime poi prese un giaccone lungo e nero e se lo infilò. Uscendo di casa fu colpita dal freddo penetrante dell'inverno canadese. Toronto, che città stupenda. Non sembrava degna di contenere tutto quel dolore tanto era bella. La bionda si diresse al cimitero, camminò tra lapidi e cappelle lasciando che le gambe la conducessero da sole alla tomba. Eccola. Marmo freddo e scolpito. Parole incise su una lastra insignificante. Una foto incassata nella pietra viva. Quegli occhi intensi, amanti. Pianse. Pianse e per un secondo fu sicura che anche la fotografia piangesse con lei. Salutò l'uomo nel ritratto accarezzando il gelido vetro con la mano screpolata dal freddo. Qualcuno le strinse le spalle. Il calore invase il corpo della ragazza che capì di chi si trattava. Si lasciò andare e giacque tra le braccia dell'uomo piangendo.

"Mi manca" singhiozzò, "Mi manca tanto, Angel... ho riletto la lettera per la mamma"

"Ssh, calma. Lo so, lo so"

Buffy si strinse ancora di più tra le braccia del marito che la teneva stretta guardando la foto del padre della ragazza sulla lapide.

"Che cosa c'è qui?" Angel si chinò e raccolse una rosa. Una rosa blu.

"Io... io non ce l'ho portata"

"Ce l'avrà portata qualcun altro"

"Impossibile. Mia madre è morta e nessun altro conosce la passione di mio padre per le rose blu." La ragazza prese delicatamente il fiore e fu sicura di vedere ancora una volta la fotografia muoversi, sorriderle.

"Lo so... so chi l'ha messa qui"

"Chi?" chiese il ragazzo incuriosito.

Buffy non rispose, guardò il cielo sereno e sorrise felice.

Fine.