BARDI

 

AUTRICE: DRUSILLA

Questa ff è dedicata ad Andrea il mio amore, che mi ha donato tutta l’ispirazione necessaria…

 

 

 

PROLOGO

 

Una manciata di stelle,

il tuo profumo sulla pelle

la pace intorno a noi…

e baci profondi, carezze caldissime

alla luce della luna…

in un abbraccio che non si scioglierà

ti sento dentro l’anima, ti sento nella mia vita…

“ti amo” ti sussurro,

“io di più” mi rispondi

il cuore batte più forte ora che sei così vicino,

ti prego, resta sempre con me,

sei l’unico nel mio cuore,

sei la stella del mio amore.

 

-Buffy-

 

 

 

CAPITOLO 1

 

Era luglio inoltrato, la scuola terminata da un pezzo e il tour de force, come ogni anno, era ricominciato.

Durante i weekend i genitori trascinavano la diciassettenne Buffy Summers nella loro seconda casa in un paese sperduto nella campagna.

Distava circa due ore in macchina da Sunnydale ed era un posto assurdo secondo lei: isolato da resto del mondo e troppo opprimente…non aveva mai nulla da fare e rimpiangeva gli amici della città che si vedevano e uscivano tutti insieme…e poi c’era Angel a Sunnydale, il suo ragazzo, e stare senza di lui era una tortura.

Anche se ultimamente litigavano spesso.

“Oh, Willow…come mi dispiace dover andare via questo fine settimana, Angel mi avrebbe portato in giro con la sua nuova macchina, sai ha preso la patente da poco…logicamente sarei andata di nascosto dai miei, altrimenti mi tirano il collo!” rise Buffy al telefono.

“Dai, quarantotto ore passano in fretta…mi mancherai, ma ti chiamo se vuoi” propose Willow complice e cercando di mettere un po’ di buonumore l’amica.

“Sarà un’impresa, perché non sempre c’è’ segnale!! Adesso ti devo salutare, i miei mi stanno chiamando, ci siamo intrattenute un po’ troppo…”

“Va bene…allora, buon viaggio e mandami degli sms, ok???”

“Certo, come passo il tempo altrimenti?”

 

 

Bip-Bip. Un messaggio sul cellulare di Buffy. Angel. “Stellina mia, mi manchi già! Sei la mia vita, ti amo da morire. Scusami se a volte litighiamo. Risp”

Con uno sbuffo Buffy formulò una risposta neutra “Anche io tat, ci rivediamo al mio ritorno!”

“BUFFY!! -Joyce la stava chiamando dal piano di sotto- sei pronta? Hai preso i vestiti?”

“Sì mamma, sono quasi pronta. Arrivo” e così dicendo si mise un lucidalabbra rosato davanti allo specchio, gettò un’occhiata alla sua camera dai toni rosati e si chiuse la porta alle spalle con la borsa da viaggio a tracolla.

Inforcò gli occhiali da sole e sistemandosi i capelli in una coda scese al piano di sotto.

“Ma da quanto eri al telefono??” chiese seccata sua madre guardandola in modo truce.

“Non lo so” rispose con noncuranza Buffy e poi cercando di cambiare discorso disse “sai, Willow organizza una festa il prossimo sabato non posso mancare…”

“Vedremo…adesso aiutami a portare queste cose e carichiamole in macchina, papà ha già messo alcune cose”

“Già, carichiamo la macchina come se dovessimo andare via un mese!” pensò la giovane rabbrividendo all’idea.

Nel cortile davanti a casa la macchina era già in moto, Buffy e la madre caricarono le ultime cose e poi si accomodarono sui sedili.

“Siamo pronti?” chiese il padre di Buffy contento e desideroso di staccare la spina dalla frenetica routine cittadina.

“Sì tutto perfetto” rispose Buffy controvoglia distogliendo lo sguardo e masticando annoiata un chewing-gum alla menta.

 

 

Il viaggio trascorse abbastanza tranquillo, Buffy si era rilassata, parlava di tutto e i suoi genitori cercavano di resistere a quell’invasione di parole!!

Il paesaggio che appariva ai suoi giovani occhi le piaceva e in fondo non disdegnava osservare i colori dell’estate nella natura.

Arrivarono nel pomeriggio e tutto le sembrò abbastanza bello, ancora nessun ‘turbamento’, fino a che…

Bip-Bip “Buffy ti amo tanto, ma tu mi ami????”

“Dio, come sta diventato patetico” pensò la ragazza e istintivamente spense il cellulare.

Angel era un tipo stupendo, un bravo ragazzo, dolce, protettivo ed era ormai un anno e mezzo che stavano insieme tra alti e bassi…un po’ per abitudine, un po’ per improvvisa passione.

Tristemente pensò a quando credeva di amarlo per sempre, di sognare una casetta tutta loro. Poi più il tempo passava e più questi desideri le apparivano infantili e ingenui.

Tutto accadde il giorno del loro primo anno insieme.

Erano usciti e lui le aveva comprato una fedina d’oro bianco e gliela aveva infilata al dito come promessa e desiderio di amarla per sempre.

In quel preciso istante qualcosa si era mosso dentro di lei, come se avesse aperto gli occhi improvvisamente ed erano iniziati i problemi…

Lei aveva scoperto di annoiarsi con lui, facevano sempre le solite cose e piano piano i sogni si stavano spegnendo.

 

 

Passarono due ore e Buffy aveva sistemato le sue cose in casa e adesso con il suo grazioso bikini si stava godendo i raggi del sole in giardino.

I genitori si stavano dedicando a piccoli lavoretti qua e là e l’aria frizzante la mise di buonumore.

“Forse non è stata totalmente una cattiva idea venire qui” pensò con un sorriso sulle labbra.

Si stava appisolando quando “Buffy, cara, io e papà andiamo in paese a fare qualche spesa…mi raccomando per ogni problema chiamaci sul cellulare!” detto questo Joyce e Carl, il papà di Buffy, salirono in macchina e partirono.

La casa di Buffy si trovava su una collinetta immersa nel verde e distava dal paese circa un quarto d’ora in macchina.

Bardi, che contava circa 3.000 anime, era più popolato d’estate infatti c’erano numerosi turisti e durante i mesi di luglio e agosto Buffy aveva qualche amica con cui passare il tempo e svagarsi.

Ma oggi voleva solo oziare un po’…si ricordò del cellulare, raggiunse il tavolino sotto il portico di casa e lo accese…subito un messaggio, poi un altro e un altro ancora, tutti di Angel.

“Buffy, perché hai spento il cell?”

“Ti amo ti amo, ti prego amore…fatti sentire”

“Mi vuoi lasciare? Scusami, so che non sopporti alcuni miei comportamenti, cercherò di cambiare, ma sei tutto per me!”

E adesso ecco che il cellulare squillava, era lui e quella era proprio una chiamata!!

“Pronto!” fece lei seccata.

“Ehi amore, che fai?”

“Stavo cercando di rilassarmi un po’…prendo il sole”

“Mmmm…con quel tuo fantastico bikini?” chiese lui subito eccitato.

“Sì, sì…” rispose lei infastidita.

“Ma che hai?” chiese lui notando questo suo cambio d’umore.

“Mi dai fastidio Angel…mi stai proprio seccando anche se siamo lontani. Sono stufa di te, sei sempre così prevedibile e sinceramente ci abbiamo provato un po’ troppe volte a ricominciare e a mandare avanti la nostra storia…ma i risultati sono sempre scadenti!!”

“Ma io non posso fare più di così, ti amo non lo capisci?” Angel stava alzando la voce.

“Lo so che mi ami, ma è una storia consumata la nostra…sembriamo due vecchietti…io ho voglia di novità, di sorprese e di emozioni. Mi sono stancata del giretto settimanale in centro e di baci rubati in un angolo della città” Buffy si stupì di questo suo sfogo.

“Allora mi vuoi lasciare?” fece lui più interessato a quell’interrogativo che a tutto il resto del discorso.

“Non lo so…so solo che senza di te respiro…senti non chiamarmi, magari ne parliamo quando torno”

“Vai a quel paese Buffy” e detto questo agganciò con rabbia.

Senza nessun tipo di reazione Buffy si sdraiò nuovamente sulla sdraio pronta a ricevere altri raggi di sole.

Finalmente tranquilla.

 

 

 

CAPITOLO 2

 

Quando i genitori tornarono Buffy aveva già cambiato occupazione, stava innaffiando i fiori del giardino.

Indossava un paio di pantaloncini e in testa aveva un cappello con visiera bianco.

Era proprio bella…i capelli castani volavano nel vento e la sua pelle leggermente ambrata era liscia e accarezzata dai raggi del sole.

Aveva pensato tutto il tempo alla discussione con Angel e non si pentiva di nessuna parola detta, perché semplicemente era tutto ciò che pensava.

“Hai trovato un lavoro da fare, eh?” rise Joyce guardandola con amore.

“Bè sempre meglio che scrivere messaggi ad un deficiente…”

La madre capì a chi si riferiva ed era sempre stata convinta che Angel non fosse il ragazzo giusto per lei, ma il suo parere non veniva ascoltato più di tanto…Buffy era innamorata e nolente o volente i suoi genitori l’avevano accettato.

“Buffy te l’avevo detto che…” ma venne interrotta dalla figlia “Mamma per favore!”

Alzando il braccio in segno di assenso, Joyce entrò in casa.

Buffy sospirò e le venne da piangere, la sua storia era arrivata in un punto di non ritorno…si accarezzo la fedina che aveva al dito e con rabbia se la tolse mettendosela in tasca.

 

 

La serata trascorse piacevolmente, Buffy osservava il cielo distesa nel giardino una strana pace si impossessò di lei.

Chiuse gli occhi e immaginò Willow e i suoi amici a divertirsi in città, riaprì gli occhi e decise di leggere un libro tanto da distrarsi un po’…prese in mano “Tre metri sopra il cielo” e lo aprì alla pagina a cui era rimasta, i protagonisti Babi e Step stavano per vivere una storia da sogno…“quanto vorrei un amore come il loro” desiderò sospirando.

E non si accorse del cadere di una stella lontana…

 

 

Il secondo giorno trascorse lento e pigramente, poi arrivò il pomeriggio e per Buffy fu il momento più bello perché si tornava finalmente a Sunnydale.

Appena arrivata si precipitò al telefono e raccontò tutta la faccenda di Angel a Willow che le consigliò di rompere definitivamente con lui.

Ma Buffy aveva un peso sul cuore e non si decideva a prendere una decisione, nemmeno lei si rendeva conta di ciò che davvero desiderava.

Si misero d’accordo per incontrarsi il giorno seguente e poi si salutarono.

“Buffy!! C’è una visita per te!!” le urlò la madre dalla cucina.

“Chi è?” e senza ottenere risposta scese interessata al piano di sotto.

Una risata nervosa uscì dalle sue labbra. “Angel, che sorpresa!” disse senza emozione.

“Buffy ti chiedo scusa per l’altro giorno…mi dispiace!” disse con un’aria afflitta.

Lei lo prese per mano e lo trascinò fuori di casa…si sedettero sul dondolo del giardino.

“Angel io voglio essere sincera e non so per quanto può ancora durare tra noi…tu non hai colpa, fai di tutto per me, ma sono io che inizio a cambiare. Tutta questa storia mi sta spaventando, non è più come i primi tempi!”

Angel le prese la mano e le baciò le fedina, di cui lui indossava la copia identica al dito.

“Buffy, ti prego un’altra possibilità…ho bisogno di te, come il deserto ha bisogno della pioggia”

Buffy si fece commuovere per l’ennesima volta e lo abbracciò “Va bene…una sola possibilità, se va male anche questa volta però finirà tutto” gli sussurrò decisa ad un orecchio.

“Non succederà tesoro!” affermò lui ridendo e senza rendersene conto Buffy rabbrividì ascoltandolo.

 

 

[ma verrà un tempo in cui tutto cambierà, in cui tutto muterà forma e colore, in quel momento Buffy potrà capire cosa è veramente l’amore]

 

 

 

CAPITOLO 3

 

Il tempo passava, le vacanze erano al loro culmine e la storia tra lei ed Angel veniva mandata avanti sempre con meno amore da parte di Buffy, tutto le sembrava così senza senso quando stava con lui…

Una sera Buffy si trovava in sala davanti alla tv e sentì i suoi discutere più animatamente del solito “Diglielo tu a tua figlia!!” diceva sua madre e suo padre “Glielo diremo insieme Joyce, come è giusto che sia…”

Buffy con il telecomando in mano raggiunse la cucina e chiese “Cosa devo sapere?” chiese curiosa e con un brutto presentimento.

“Buffy, da quando in qua origli mentre si parla?” chiese la madre in imbarazzo.

“Da quando sento che sono tirata in ballo” rispose pronta.

“Buffy io e la mamma abbiamo una spiacevole notizia…purtroppo abbiamo dovuto annullare il viaggio in Italia, ci dispiace tanto, sappiamo quanto ci tenevi!!”

I suoi genitori erano sinceri e lei sentì un groppo in gola per la delusione.

“Cosa?” riuscì solo a dire.

“E’ proprio così- continuò sua madre- e per non lasciarti tutta l’estate in città abbiamo deciso di trascorrere l’intero mese d’agosto a Bardi!!”

“Cosa?” ripetè Buffy sconvolta. “Un mese intero in quel posto?- urlò furibonda- ma siete proprio impazziti…ecco, cosa è…siete IMPAZZITI !!” e sul punto di scoppiare a piangere, scappò su per le scale e si chiuse nella sua cameretta mettendo a tutto volume lo stereo.

 

 

 

“Adesso sì che sono triste” pensò Buffy affondando la testa nel cuscino che profumava di bucato fresco. “Io non ci vado in quel posto…due giorni vanno bene, ma un intero mese non se parla proprio. Come faccio senza i miei amici, senza Willow ed Angel???”.

Con il magone scrisse un messaggio a Angel che la chiamo dopo nemmeno un minuto, “ottimo cavalier servente” pensò rispondendogli.

Dopo essersi sfogata e avergli detto la notizia attese la sua reazione…era disperato e non voleva lasciarla andare in un momento così delicato come quello che stava vivendo la loro storia…così cercò di darle coraggio…ma Buffy sapeva che quelle erano solo parole inutili, tanto nulla sarebbe cambiato…tra un paio di giorni sarebbe dovuta partire e avrebbe rinunciato alla vita della sua città.

 

*********

 

Era l’ultimo giorno di permanenza a Sunnydale e nel pomeriggio Buffy era uscita con il suo gruppo di amici: Willow, Xander, Cordelia ed altri ragazzi e la sera aveva appuntamento con Angel. Fu un disastro!

Lui era proprio uno strazio…i soliti discorsi, le solite battute e il suo essere così indeciso e preoccupato sulla loro storia fece arrabbiare Buffy che dopo averlo ascoltato in silenzio esplose come una bomba ad orologeria e decise di lasciarlo…prese coraggio e senza creare frasi di convenienza glielo disse chiaramente: la loro storia era terminata quella sera ufficialmente, ma nel suo cuore da molto prima.

 

[…c’è un momento per tutto: piangere, ridere e amare…e c’è il momento per svelare i segreti della propria anima, Buffy ha capito che mentire al proprio cuore è impossibile. Per ogni porta chiusa, un portone si aprirà…]

 

 

 

CAPITOLO 4

 

Ed ecco che era arrivato l’indomani, Buffy guardava ogni cosa attraverso il finestrino, come fosse l’ultima volta che vedeva Sunnydale.

Quella mattina era particolarmente triste, un po’ per Angel e un po’ perché sapeva che Bardi l’aspettava…

Era una giornata tipicamente estiva…il sole caldo e il cielo limpido fecero pensare a Buffy a tutte le mattinate in cui lei e Angel scappavano al parco e osservavano il cielo sdraiati sull’erba…ai loro momenti dolci e romantici e con un sospiro, si mise le cuffiette e premette PLAY il lettore cd iniziava a funzionare…non voleva ricadere in nostalgici ricordi…dopo poco senza nemmeno rendersene conto si addormentò.

 

 

“Svegliati dormigliona!!!” Joyce la stava chiamando e Buffy aprì gli occhi spaventata…

“Cosa succede?” esclamò spaventata.

“Sciocchina, siamo arrivati!!” sorrise la madre scendendo dall’auto.

“Ah già” disse con sufficienza Buffy mettendo il broncio.

“Su, su… -fece il padre- ti aspetta un mese di divertimento!!”

“Eh già” fu l’unico commento di Buffy prima di scendere dall’auto e sbattersi alle spalle la porta della villa.

I genitori si guardarono negli occhi e scossero la testa.

Intanto la ragazza era andata nella sua camera e stava aggiustando una marea di vestiti nell’armadio, tutti i più carini che si era portata da Sunnydale…poi però si chiese dove sarebbe potuta andare con quella mini di jeans o con quel top scollato.

Era un sabato e sicuramente quella sera a Bardi ci sarebbe stato un po’ di movimento, così chiamò una persona….

“Pronto?” un’allegra voce femminile le rispose.

“Ciao Mary, sono Buffy e sono a Bardi…arrivata da poco!”

“Buffy, che bello!! Io sono qui già da una settimana e sai stasera arrivano le giostre!!” concluse entusiasta la ragazza.

“Bè allora possiamo vederci??” chiese Buffy titubante.

“DOBBIAMO vederci…facciamo alle nove in piazza?”

“Ok, va bene! A stasera allora” fece Buffy soddisfatta.

 

 

Mary era una ragazza coetanea di Buffy ed era l’amica con cui passava le estati a Bardi, oltre a lei aveva conosciuto anche Valery e insieme si divertivano e trascorrevano il tempo.

Mary e Valery erano due ragazze molto gentili e dolci e Buffy da quando le aveva conosciute andava con più voglia a Bardi, infatti essendo abbastanza timida non aveva approfondito nessun altro rapporto, e poi del resto non avrebbe nemmeno potuto.

Infatti il suo cuore era rimasto sempre a Sunnydale con Angel e considerava la permanenza a Bardi un fastidioso intermezzo in attesa di riabbracciare il suo amore, o meglio ex amore.

“Mamma, papà!!” li chiamò Buffy “stasera vado a Bardi…c’è Mary!” poi senza nemmeno attendere una risposta, si cambiò, indossò il bikini e si mise sotto il sole…

Poi con spensieratezza si mise gli occhiali da sole e aprì il libro che la stava facendo sognare “Tre metri sopra il cielo”.

Il pomeriggio era tutto suo e voleva goderselo, aveva deciso che da quel giorno sarebbe cambiata, basta perdere tempo a ricordare amori passati, era agosto e in qualche modo voleva godersi quella vacanza anche se ‘forzata’.

 

 

Il pomeriggio trascorse veloce e tra un the freddo alla pesca e un po’ di abbronzatura la sera era arrivata, Buffy fece una rilassante doccia riempiendo il bagno di bolle di sapone, poi cenò con i genitori che erano contenti di vederla del suo solito umore: felice e spensierato.

Dopo aiutò Joyce a lavare e asciugare i piatti e poi corse nella sua stanza e spalancando l’armadio cercò qualcosa di adatto per la serata…alla fine, dopo lunga indecisione, optò per un paio di jeans con strass e un top rosa e lilla che metteva in risalto la sua abbronzatura e le sue morbide forme.

Si truccò appena, un po’ di mascara e un gloss trasparente, si pettinò a lungo i capelli e poi mettendosi in posa davanti allo specchio imitò sguardi languidi e facce buffe…con un sorriso prese la sua borsetta e aspettò di essere accompagnata dal padre a Bardi.

Appena seduta in macchina accese la radio, ma il segnale era abbastanza disturbato, questo non le impedì di canticchiare a bassa voce e scambiando qualche parola con suo padre arrivò a Bardi.

“Quante persone!” pensò osservando la piazza del paese gremita di gente. “Papi, lasciami qui che vado a piedi…”

“Allora torno a prenderti a mezzanotte meno un quarto, ok?” chiese il padre.

“Va bene, ciao!” disse lei senza ascoltarlo realmente, scese dalla BMW blu metalizzato e attirò subito qualche sguardo…in fondo anche lei si guardava intorno sperduta, c’erano molti turisti e lei non vedeva l’ora di trovare Mary.

Qualcuno l’afferrò da dietro…lei si girò e esclamò “Sei tu!!” e l’abbracciò felice.

“Buffy sei davvero splendida stasera, sono così felice di vederti, sai Valery arriverà solo tra una settimana e quindi ti aspettavo impaziente!!” disse raggiante la ragazza.

Buffy la osservò era dall’estate passata che non la vedeva…era sempre uguale gli occhi grandi e sinceri, i capelli neri un po’ ribelli e quella parlantina simpatica e che metteva subito a proprio agio.

“Grazie, anche tu sei molto carina…allora, raccontami?? Che si fa??” chiese Buffy.

“Bè possiamo subito andare alle giostre, sono vicino al campo da calcio e ci sono anche gli autoscontri e ho alcuni gettoni dall’anno scorso…che dici ci facciamo un giretto?”

“Certo!!” e detto questo la seguì passando tra la gente che affollava la piazza davanti alla chiesa.

La musica disco provenienti dalle giostre si sentivano anche a distanza e Buffy avvertì che già aveva voglia di muoversi.

“Mary, ma non è che c’è qualche ragazzo carino??” chiese lei ridendo.

“Mah, io non ne ho visti di nuovi sempre i soliti…c’è qualche francese molto appetibile però…” concluse ridacchiando.

“Eccoci” disse Buffy avvicinandosi alla postazione degli autoscontri, c’erano già alcuni ragazzi che urlavano, si inseguivano e si facevano notare dalle ragazze ai bordi della pista.

“Come va con Angel?” chiese Mary, ma data la musica alta Buffy non sentì e rispose “Cosa? Non sento, parla più forte!!” e così Mary si sporse e si avvicinò all’orecchio dell’amica “Con Angel?? Come va con il tuo ragazzo??”

Buffy si incupì per un attimo, ma ritrovò subito la sua vivacità e disse ad alta voce per farsi sentire da Mary “L’ho lasciato proprio prima di venire qui…è una storia chiusa!” e fece un sorriso, più di convenienza che davvero sentito.

L’amica la guardò sospirando…

Buffy si guardò intorno senza reale interesse, stava aspettando che il giro finisse per poter salire…il suo sguardo vagava da una macchina all’altra, poi ad un tratto fu come se tutto intorno a lei si fermasse, la musica smettesse di pompare nelle orecchie, in quell’attimo magico lo vide…lo sguardo sexy e ammiccante, la camicia nera che gli aderiva perfettamente al corpo, i capelli di uno strano colore, come se fossero ossigenati e quella bocca che sorrideva continuamente e gettava urli agli amici mentre cercava di tamponare delle biondine inglesi che cercavano di farsi notare da tutti gli uomini, in effetti erano le uniche ragazze sugli autoscontri, in quel momento!!

Continuò a fissarlo e sentì un brivido lungo la schiena, istintivamente provò astio per quelle due gallinelle che lo guardavano e urlavano eccitate “Stop, stop please!”. Infatti lui sembrava ben deciso a non smettere di inseguirle per tutta la pista.

Poi dopo qualche minuto che sembrò durare molto di più per lei, il giro terminò, le macchine si erano fermate e lei era ancora in trance.

“Ehi Buffy? Saliamo o no?” chiese Mary un po’ scocciata tirandola per un braccio.

“Cosa?…Ah, sì sì” e la seguì ancora intontita sulla pista.

Nella confusione perse di vista il bel biondino, fece guidare Mary e si dedicò alla ricerca del ragazzo misterioso…ma purtroppo si era volatilizzato!!

“Uffi –pensò- volevo vederlo muoversi ancora, chissà chi è…!! Troppo carino…”

Quando il giro terminò Buffy uscì di corsa dalla pista e urlò solamente all’amica “Mary, scusami torno subito!!” e iniziò una corsa folle per raggiungere il centro del paesino.

Sulla piazza del paese lui non c’era, nel bar frequentato da tutti i giovani nemmeno…sconfitta e sentendosi una stupida decise di tornare alle giostre, “magari è tornato” si disse, ma era una vana speranza.

Mary la aspettava con le braccia incrociate e le disse “Eh no signorina, così non va bene…ora mi racconti subito quello che è successo per correre via così…”

Buffy le raccontò di quel ragazzo che aveva notato, di come l’avesse colpita con uno sguardo, di come le facesse vibrare il cuore.

“Ma potevi chiedere a me –disse con sufficienza Mary- …non so il suo vero nome, ma tutti lo chiamano Spike!!”

“Che stupida che sono stata…ma dimmi che cosa sai di lui, di Spike? Quanti anni ha? Di dov’è??” chiese una Buffy spazientita e ansiosa.

“So che abita a Bardi, ma non so molto su di lui…ci salutiamo, ma non abbiamo mai conversato!! Sai è un tipo timido e abbastanza riservato”.

“Mah… -pensò Buffy- da come andava dietro a quelle due bionde tinte non sembrava tanto impacciato”.

“Sarà…” disse infine con le idee più confuse di prima.

“Dai, non pensarci ora e andiamo a fare un altro giro…la serata è appena iniziata!!” disse Mary prendendola per mano e trascinandola controvoglia nella calca dei ragazzi, ma la serata per Buffy era finita nel momento in cui lui era sparito nel nulla.

 

 

 

CAPITOLO 5

 

Si girò nel letto stiracchiandosi, la luce che penetrava dalla finestra la mise di buonumore. Si alzò piano da letto e sospirò…si sentiva rinnovata, aveva dormito profondamente e il ragazzo della sera prima l’aveva stregata!!

Sperava di rivederlo e magari di riuscire a parlargli.

La mattina e il pomeriggio trascorsero al solito, aiutando un po’ in casa, dedicandosi all’abbronzatura e leggendo un po’ il suo libro…

Senza rendersene conto la sera era arrivata e ovviamente lei DOVEVA tornare a Bardi.

Così prese appuntamento con Mary e più bella della sera prima si presentò in piazza.

“Sì papi, a mezzanotte meno un quarto” disse Buffy anticipando le parole del padre.

Scese dalla macchina, indossava un paio di pantaloni bianchi, un top stretto e nero e un paio di sandali con tacco. Si era messa un po’ più di mascara, un leggero velo di fard e un lucidalabbra rosato.

Appena vide Mary le andò incontro e le disse con la speranza negli occhi “L’hai visto?”

“Visto chi???- e poi subito dopo- ah, Spike dici?”

“Sì, sì!!”

“Mi dispiace ma non l’ho visto può darsi che sia già agli autoscontri…vuoi andare?”

“E me lo chiedi??” chiese una raggiante Buffy.

 

 

C’era un po’ meno gente, ma agli autoscontri si affollavano sempre molti giovani, Buffy si fece spazio al bordo dalla pista e mandò gli occhi da un ragazzo all’altro nella speranza di vederlo, di rivedere quel sorriso che scioglie, quegli occhi profondi…ma purtroppo di lui non c’era ombra.

Mary notò il disappunto dell’amica e cercò di consolarla “Dai, è ancora presto, magari più tardi arriva!!”

Buffy era diventata improvvisamente triste…disse solo “Mary scusami vado a fare un giro al castello, poi torno, va bene?”

“Ok…ok…basta che non mi fai stare in pensiero!” e poi con un sorriso la vide allontanarsi.

Buffy si sentì un po’ delusa e confusa…così con passi lenti si avvicinò al poggio che fiancheggiava il bellissimo castello di Bardi…quante volte guardandolo si era immaginata principessa in attesa del ritorno dell’amato e l’aveva ammirato rischiarato dalla luce magica della luna.

Anche quella sera aveva voglia di godersi la pace di quel luogo, la leggera brezza estiva e il cielo tempestato di stelle.

Si sdraiò su una panchina di pietra e silenziosa fissò l’immenso che si stagliava proprio sopra la sua testa e si sentì felice.

Ad un tratto udì dei passi e qualcuno dal buio più totale iniziò a canticchiare…non riuscì a capire le parole perché erano poco più che un sussurro…un sussurro così dolce e leggero, un vero incanto.

Non voleva spezzare quell’alchimia, ma desiderava tanto dare un volto a quella voce, così senza fare il minimo rumore sollevò il busto e nascondendosi dietro la spalliera della panchina potè vedere a qualche metro da lei un ragazzo appoggiato ad un albero che guardava la luna e cantava.

Quel ragazzo era Spike. Sembrava così assorto, così delicato e fragile e così diverso dalla sera prima…Buffy si intenerì e provò il desiderio di stringerlo forte.

Anche se era buio e solo la luna lo illuminava riuscì a vedere i suoi lineamenti perfetti e non riuscì a trattenere un profondo sospiro…

Lui si voltò di scattò e chiese “Chi va là?”

Lei si nascose prontamente dietro la panchina trattenendo il respiro, dopo poco sentì che lui si stava allontanando.

Quando fu certa che Spike non era più lì, ritornò alle giostre…chiedendosi se lui fosse reale o solo frutto della sua immaginazione.

Quando Mary la vide arrivare le corse incontro e con sincera curiosità le chiese “Allora, l’hai incontrato?”

Buffy ancora sognante le rispose “Sì, certo…!” e nient’altro, allora Mary la incalzò “Ma allora cosa vi siete detti?? Ti sei presentata??”

“Cosa?…Oh no, no!” rise Buffy.

“Ma vi vuoi spiegare??” chiese stizzita la sua amica.

“Scusa, hai ragione. Sono andata al poggio e mi sono sdraiata su una panchina, stavo osservando il cielo stellato e stavo riflettendo quando improvvisamente ho sentito dei passi e qualcuno cantare…era lui, appoggiato ad un albero e non si era accorto della mia presenza, così mi sono fermata ad ascoltarlo e mi sono lasciata sfuggire un sospiro…lui ha capito che c’era qualcuno lì e per questo è andato via!!”

“Ah, adesso ho afferrato la situazione…perché non gli hai parlato a quel punto?”

“Ma non volevo, sarebbe stato imbarazzante e poi mi piaceva guardarlo così…oh Mary, sono rimasta completamente affascinata da lui” disse Buffy prendendo le mani dell’amica e guardandola negli occhi speranzosa in un aiuto.

“Che posso dirti? –chiese Mary- cerca di incontrarlo di nuovo e questa volta devi muovere la lingua!!”

Buffy la guardò sgranando gli occhi “Ma cosa dici? Muovere la lingua?”

“Ma sì…nel senso di parlargli……cosa vai subito a pensare tu!!” disse ridendo Mary e a quel punto anche Buffy scoppiò in una fragorosa risata.

A quel punto felice seguì Mary a fare un paio di giri sulle giostre.

 

 

Erano già le undici e tra poco più di mezzora Buffy sarebbe dovuta tornare a casa. Era rimasta tutto il tempo lì con Mary, ma lui non si era fatto vedere.

“Che ne dici…andiamo a bere qualcosa al bar?”.

Buffy annuì con il capo.

Si incamminarono ed entrarono nel locale.

Buffy si sedette ad un tavolino e incominciò a guardarsi intorno, Mary era andata in bagno…c’erano ragazzi più grandi sui 25-30 anni e del bell’ossigenato nemmeno l’ombra.

Girò il viso dalla parte opposta all’entrata osservando un po’ la gente e in quell’istante sentì il barista dire vivacemente “Buonasera Spike!” lei si rigirò immediatamente e lo vide entrare e con grazia avvicinarsi al bancone seguito da altri amici.

“Ciao Xander…portami una birra, grazie!” si sedette allo sgabello e si scompigliò un pò i capelli, poi prese a guardarsi intorno e salutò molte persone.

Lei rossa come un peperone aveva evitato accuratamente di guardarlo e pensò “ma quanto ci mette Mary?!”.

Quando finalmente l’amica ritornò al tavolo Spike la notò e le andò incontro “Mary, che piacere vederti, come stai?”

“Molto bene, grazie…ehm, lei è Buffy una mia amica!”

A quel punto Buffy non potè più fare finta di nulla e si alzò dalla sedia cercando di mantenere la calma…si ritrovò faccia a faccia con lui.

“Piacere” disse.

“Piacere mio, io sono Spike! Non ti ho mai vista, è la prima volta che vieni qui?” chiese lui rimanendo colpito dal brivido provato nello stringerle la mano.

“Ho una casa poco più lontano da Bardi…vengo sempre d’estate” rispose Buffy scattando la mano dalla sua.

“Perfetto Spike, hai già iniziato a fare la figura dell’idiotaè così…così carina, non so nemmeno cosa dirle, ho paura di sembrarle stupido!

Era calato il silenzio e Mary cercò di salvare la situazione “Bè Spike vuoi fermarti un po’ con noi?”, Buffy le pestò un piede in segno di disapprovazione.

“Davvero non posso…per quanto mi piacerebbe” concluse guardando non a caso Buffy, che però aveva voltato distrattamente lo sguardo verso altri ragazzi.

“Alla prossima allora!” disse Mary.

“Ciao Buffy!” disse lui non vedendo l’ora di sottrarsi a quell’imbarazzante situazione.

“Ciao!” rispose con un sorriso troppo finto Buffy.

Raggiunse i suoi amici e dopo poco uscirono tutti insieme, Buffy notò che Spike non aveva nemmeno consumato la sua birra.

“Wow, che figura da stupida che ho fatto” sbuffò Buffy.

“Bè potevi almeno evitare di mandare gli occhi da un ragazzo all’altro del locale mentre lui era davanti a te!!!” la rimproverò la sua amica.

“Cosa? Non me ne sono nemmeno resa conto…ooohhh che disastro!” disse lei lasciandosi ricadere sulla sedia.

“Non è andata male, dai…almeno ci hai parlato!”

“Sì, ho fatto muovere la lingua!!” disse Buffy ritrovando il sorriso.

 

Intanto tutti e due pensavano a quel fugace incontro.

“Cavolo, ma non potevo dirle cose più intelligenti?? Non credo di aver fatto una buona impressione, eppure ho avvertito una strana sensazione mentre le toccavo la mano. Un così breve contatto e sono andato in tilt…non la conosco e già non vedo l’ora di rivederla, ma che mi succede?”

 

***********

 

“Spero di non aver fatto la figura della stupida!! Lui è così carino e sembra molto gentile…gli sarò sembrata fredda e silenziosa…aaaah, dannazione!!”

 

CAPITOLO 6

 

Sia Spike che Buffy attendevano di nuovo l’arrivo della sera.

“Certo, per vedere se ci sono quelle biondine inglesi” cercava di convincersi Spike.

“Certo, per passare del tempo insieme a Mary e svagarmi un po’” cercava di convincersi Buffy.

 

E pensandosi e pensandosi, si ritrovarono “per caso” alla pista degli autoscontri.

Lui bellissimo come sempre, un sorriso smagliante e quegli occhi di cui lei non aveva ancora ben distinto il colore, tanto la paura di fissarlo così direttamente.

Era con un amico e sembrava divertirsi molto, continuava a ridere e a tamponare le altre macchine.

Lei con le braccia conserte che osservava Spike, senza cercare di dare troppo nell’occhio. Quella sera Mary non era potuta uscire e lei non era riuscita restare a casa, Spike aveva occupato la sua mente per tutta la giornata, aveva il bisogno di rivederlo.

La musica allegra e ritmata aveva caricato Spike che si stava divertendo un mondo, poi ad un tratto la vide...era da sola, con uno sguardo strano negli occhi, sembrava isolata.

Fece il possibile per stare attaccato al bordo della pista e quando il giro terminò era vicino a lei.

“Ciao Buffy, ti va di fare un giro con me?” chiese titubante.

Lo sguardo le si illuminò e con un sorriso, questa volta sincero, rispose “Sì con piacere!” e montò in vettura con lui. “Dio, come è bella” pensò Spike.

Il contatto tra i due corpi stava scatenando brividi a tutti e due e Buffy cercò di non far aderire troppo il suo braccio a quello di lui, ma non c’era scampo.

“Stai stretta?” le domandò vedendo che continuava a muoversi.

“No, no…” rispose lei arrossendo un po’.

Nonostante il continuo movimento e i colpi dettati dalla giostra Buffy e Spike si sentivano tranquilli e stranamente appagati.

Il giro sembrò finire subito e Spike la fece scendere e poi la seguì…si rivolse ai suoi amici dicendo qualcosa che Buffy non capì, poi si ritrovò di nuovo faccia a faccia con lui…lo fissò negli occhi in silenzio e quello che vide la lasciò senza fiato, pensava di averlo già visto in tutta la sua bellezza, ma forse si sbagliava…quegli occhi color mare in tempesta la sbalordirono.

“Buffy, ti va di andare a fare un giro con me?” chiese cercando di eliminare il filo di imbarazzo che accompagnava quella domanda.

“Sì” rispose semplicemente non smettendo di guardare la sua bocca.

 

 

Erano usciti dalla calca delle giostre, adesso c’erano solo loro due…camminavano uno di fianco all’altro, Buffy stringeva nervosamente la borsa tra le mani e lui si schiarì la voce e mentre camminavano arrivando in piazza le disse “Sai, sei molto…molto, ehm carina!”

Era impacciato, si mise a masticare un chewing-gum e ne offrì uno a lei, che gentilmente rifiutò.

“Dove andiamo?” chiese Buffy.

“Al poggio, sai dov’è, vero?” chiese Spike.

“Sì, ci vado spesso, mi piace stare lì a guardare il castello e il cielo…!”

“Anche a me piace andare lì, si sta tranquilli e poi il paesaggio è da mozzare il fiato…anche se sono nato qui non mi stufo mai di guardare il castello, per me è bellissimo!”

“Sì, hai ragione…!”

Si guardarono e si sorrisero.

Arrivarono al poggio, la luna li rischiarava e l’atmosfera era delle più romantiche. Buffy sentì il cuore batterle più forte, Spike era un po’ emozionato.

“Ci sediamo, ti va?” le chiese dolcemente, lei annuì e si ritrovarono vicini.

“Guarda quante stelle stanotte” gli disse Buffy con il naso all’insù.

“Sì, è bellissimo” confermò Spike.

“Ci conosciamo appena…” iniziò Buffy.

“A me sembra di conoscerti da sempre, Buffy…” e così dicendo appoggiò la mano sulla sua e piano piano la accarezzò.

“Sono così felice qui adesso, ma raccontami un po’ di te…”

“Bè mi chiamo William, ma tutti gli amici mi chiamano Spike, perché fino a qualche anno fa portavo sempre i capelli a punta!!”

Buffy rise e lui continuò “faccio diciotto anni il mese prossimo e vivo qui…lavoro insieme a mio zio, abbiamo una piccola impresa, e tu?”

“Io mi chiamo Buffy, ed è il mio vero nome! Ho diciassette anni e vivo a Sunnydale, sai dov’è?”

Spike ritrasse la mano e si aggiustò meglio sulla panchina “Sì, da piccolo trascorrevo un po’ delle mie vacanze lì…è una città più popolata di questa, vero?”

“Bè sì…circa 30.000 abitanti!!” rise Buffy.

“Caspita!” si lasciò scappare Spike.

Poi la calma e il silenzio scese tra loro…Spike e Buffy si guardarono negli occhi…lui allungò una mano e le fece una carezza sui capelli, lei si distese e gli sorrise.

“Buffy, dimmi che non hai il moroso!” la pregò lui.

“E’ così, infatti” rispose lei senza sentire nessun rimpianto per Angel.

“E tu?? Stai con una delle biondine inglesi??” chiese con un po’ troppo fastidio.

“Cosa??? Nooo…piuttosto che stare con ochette del genere…”

A quel punto, sapendo che lei aveva il cuore libero si lasciò guidare dal sentimento da poco sbocciato in lui, avvicinò il suo viso a quello di Buffy che socchiuse gli occhi e si sporse verso il ragazzo.

Le loro labbra ancora sconosciute si unirono in un gioco d’amore unico e pieno di dolcezza e si giurarono silenziosamente amore.

Spike passò la mano dietro la testa di Buffy avvicinandola di più a sé, e continuò con piccoli e delicati baci e scatenare una tempesta nel suo cuore.

Si staccò appena e con gli occhi offuscati dal desiderio gli disse “Grazie…”.

“Per cosa?” fu la sua risposta.

“Perché stasera, per la prima volta, ho visto davvero la stella più bella che c’è!” e abbassò lo sguardo.

“Piccola, sei tu la stella più bella” e riprese a baciarla con più trasporto.

Poi si abbracciarono e sospirarono.

“Vuoi essere la mia morosa?” le domandò dopo l’ennesimo bacio.

“Sì che voglio, Spike!” e poi lo strinse forte.

“Buffy…ti voglio bene!”

“Anche io…e forse adesso non mi rendo nemmeno conto di quanto!”

“Vorrei restare tutta la notte qui con te, mano nella mano a guardare le stelle….” disse lui.

“Magari…ma credimi stasera è stato bellissimo così…e anche ieri quando hai cantato!” riuscì finalmente a dirgli.

La guardò interrogativo, ma poi capì “Eri tu ieri sera qui?”

“Sì, ero sdraiata su questa panchina guardavo le stelle e all’improvviso ho sentivo cantare qualcuno e ho visto che eri tu”

Spike prese la sua mano e la baciò “Perché non sei uscita allo scoperto?”

“Perché avevo paura” disse Buffy.

“Di che cosa?” chiese stupito lui.

“Di non essere ricambiata, in fondo non mi avevi mai visto!!”

Lui rise e la rassicurò “Se ti avessi visto ieri al poggio avrei creduto che tu fossi un sogno regalatomi dalla luna, ma con gioia posso dire che tu sei vera e sei mia!”

“Sì, sono tua Spike” e detto questo i due giovani innamorati si baciarono e sussurrarono dolci frasi d’amore per molto tempo ancora.

 

 

 

CAPITOLO 7

 

Era stata una notte fantastica, di quelle che da bambina sogni sempre, il ragazzo più dolce del mondo che ti nota, che ti desidera, che ti ama…Buffy si sentì il cuore così leggero e pieno d’amore, sentiva su di sé ancora il sapore di quei baci golosi e il profumo di Spike sulle mani, sul viso, tra i capelli…lo “sentiva” ovunque, una dolce presenza che accompagnò il suo risveglio e stiracchiandosi piano nel letto un sorriso affiorò sulle sue labbra.

Quelle labbra che lui aveva così attentamente assaggiato e gustato, sembrava non esserne mai sazio.

Quella notte Buffy sentì di averlo amato, di avergli donato l’anima…era da molto che non provava certe emozioni e si rese conto di aver smesso di amare Angel da moltissimo tempo.

Credeva di impazzire senza la sua presenza…era stata con lui pochi attimi che già le sembravano anni di gioia…gli occhi, i suoi capelli, quel corpo…e poi la sua dolcezza, la consapevolezza di essere amata, le dolci promesse sussurrate con ingenua timidezza, le carezze appena accennate…era stato bellissimo.

“Buffy!! -sua madre la portò bruscamente alla realtà- Buffy, svegliati…è già mezzogiorno!”

La ragazza scese dal letto e si guardò allo specchio, gli occhi brillavano di una nuova luce, dandosi una veloce pettinata ai capelli, andò in cucina.

“Ciao mammina!” disse baciandola.

“Mmm…siamo di ottimo umore stamani” osservò Joyce che stava cucinando.

Con un sospiro Buffy si sedette al tavolo e rispose “Mamma, ho conosciuto un ragazzo di Bardi, è tanto gentile e carino con me!!”

La madre la osservò attentamente e poi “Buffy, Buffy…stai attenta e non fare cose avventate!!”

“Secondo te non sono padrona delle mie azioni??”

“Non dico questo, tesoro. Ma Bardi è un piccolo paesino, le voci girano in fretta e poi fino a qualche giorno fa non eri follemente innamorata di Angel?”

“Adesso non lo sono più, Angel non esiste per me…e comunque io mi trovo bene con questo ragazzo e tu non puoi capire quello che sento!!” Buffy alterata si alzò e tornò nella sua camera sbattendo la porta.

Il cellulare stava squillando, “Pronto?” chiese lei timidamente.

“Ciao, sono Spike!”

“Oh che sorpresa, sono felice di sentirti”

“Volevo dirti che mi hai fatto perdere la testa ieri sera e volevo sapere se tutto quello che è successo è vero…perché ho passato la maggior parte della notte a pensare a te, ai tuoi baci e alle tua parole! E non potrei farne a me d’ora in poi”

“Certo che è vero, sono la tua ragazza…e tu sei solo mio!”

“Ti…voglio troppo bene Buffy”

“Anche io…stasera ci vediamo?” chiese lei speranzosa.

“Non ne sono sicuro, ma ti mando un messaggio ok?”

“Va bene! Aspetterò con impazienza allora!”

“Sei unica!”

“Sei tu che sei unico…ciao!”

“Ciao piccola!”

 

 

Il pomeriggio trascorse inesorabilmente lento, Buffy aveva passato quasi un’ora al telefono con Willow per raccontarle quello che le era successo. In un posto così odiato e mai apprezzato Buffy aveva trovato l’amore… “chi l’avrebbe mai detto” pensò felice.

Non voleva montarsi la testa dopo così poco tempo, ma sentiva che Spike e lei si appartenevano profondamente e il cuore le diceva di fidarsi, di continuare e di sentirsi libera d’amare.

La notte tanto attesa finalmente era arrivata e Spike avrebbe potuto uscire con lei.

Appena Buffy arrivò, lui era già ad aspettarla, attesero che la macchina ripartisse per poi buttarsi l’uno nelle braccia dell’altro e baciarsi come se fossero anni che non si vedevano.

“Mi sembrava di impazzire senza te!” le disse Spike prendendola per mano e iniziando a camminare.

“Non dirlo a me…” rispose Buffy guardandolo con amore.

“Vuoi andare al poggio?”

“Sì…”

Si guardarono con un’ occhiata carica di amore e accelerarono il passo, non vedevano l’ora di baciarsi, di tenersi stretti, di contare le stelle…

Arrivati si sedettero sulla “loro” panchina e stretti in un abbraccio sospiravano.

“Spike, non mi sembra vero…”

“Cosa?” chiese lui dandole un bacio sui capelli.

“Essere così felice in questo paesino…sai, io non sono mai venuta volentieri qui. Anzi consideravo una tortura dovermi allontanare dai miei amici e dalla città…non puoi immaginare quanti giorni vuoti ho passato tra le mura della mia villa. E se me lo avessero detto non ci avrei mai creduto: innamorarmi e stare qui a guardare le stelle con il ragazzo migliore del mondo!”

Lui rise e rispose “Da non credere davvero! E nemmeno io l’avrei mai immaginato, tu sei unica!”

Buffy si sedette in braccio a Spike e lo guardò alla luce della luna poi lo baciò dicendo… “Non mi importa niente del resto, io sono qui con te e non riesco a immaginare nulla di più bello!”

“Hai visto????” chiese agitato Spike.

“Cosa?”

“Una stella cadente…!!”

“Oh, me la sono persa…hai espresso un desiderio almeno?” chiese curiosa.

“Certo!”

“Che cosa???”

“Se lo dico non si avvera…ma forse se te lo sussurrò in un orecchio non succede nulla” e così dicendo si avvicinò a lei e le bisbigliò “Il desiderio è stare con te per sempre!”

Lei sorrise e poi prese a baciarlo con passione, lui rispose pronto e la cinse forte contro di lui…Buffy si sedette sulle sue gambe e continuava a baciarlo, Spike le accarezzava la schiena e i capelli. Lei sospirava e Spike le disse “Mi fai impazzire”. Dopo di che la fece stendere delicatamente sulla panchina e stava per sdraiarsi su di lei quando un cellulare prese a squillare forte.

“E’ il mio!!” disse Buffy imbarazzata alzandosi e afferrando in fretta la borsa.

Spike era in piedi di fronte a lei un po’ disturbato da quella telefonata che gli aveva fatti dividere in un momento così pieno di desiderio.

“Pronto!” rispose seccata Buffy.

“Sono Angel ho bisogno di parlarti…mi manchi da morire”

“Non dobbiamo dirci più nulla, lo sai…adesso scusa ma ho altro da fare!”

“Aspetta! Sei con un altro, vero? Ci sei già andata a letto???” chiese lui con rabbia.

“Smettila –fece Buffy alzando un po’ la voce- e non chiamarmi mai più!” detto questo spense il cellulare.

Spike aveva assistito alla scena e aveva capito che c’era qualcosa di strano, ma non voleva fare il geloso così attese che fosse lei a spiegargli.

“Scusa…era il mio ex” disse lei guardandolo negli occhi.

“Ah” fu il suo unico commento.

“Non riesce a capire che tra noi è finita…sai poco prima di venire qui ci siamo lasciati io non lo amava più…”, lui si sedette vicino a lei e disse “Non preoccuparti, non c’è bisogno che ti giustifichi…ho capito e mi fido di te”.

“Spike…ti amo!”

“Oh Buffy anche io ti amo!”

Rimasero in silenzio guardando il cielo, quante cose in quel momento avrebbero voluto dirsi, quante paure nascoste nel cuore…

“Spike?” lo chiamò Buffy.

“Sì?”

“No, nulla…!” disse prendendogli la mano tra le sue.

Dopo poco lui le chiese “Che dici, andiamo alle giostre?”

L’atmosfera si era incrinata con l’arrivo di quella chiamata.

“Va bene…”. Detto questo sempre mano nella mano si recarono alle giostre.

 

***********

 

“Buffy!!!” disse correndole incontro Mary.

“Ciao!” rispose facendole l’occhiolino Buffy sempre stringendo la mano di Spike, quasi a voler rimarcare la sua “proprietà”.

“Ciao anche a te Spike!” fece Mary.

Spike alzò a mano a mo’ di saluto e poi sussurrò a Buffy “Saluto i miei amici, torno subito!”.

“B U F F Y!! Mi devi dire tutto!!! Cosa sono tutte queste novità!! Tu e lui mano nella mano, quando è successo???”

“Mi sembra di impazzire Mary, è successo tutto ieri notte…prima abbiamo fatto un giro sugli autoscontri, poi siamo andati al poggio e mi ha chiesto di essere la sua morosa!! Sono felicissima” esclamò Buffy con gli occhi che brillavano di autentica gioia.

 

 

“Ehi, Spike…chi è quella?” chiesero i suoi amici indicando la sua ragazza.

“E’ Buffy, la mia morosa…è bellissima, vero? E’ di Sunnydale…!”

“E’ carina, eh bravo il nostro Spike!!” gli dissero dandogli alcune pacche sulla schiena in segno di approvazione.

In quel momento si cercarono tra la gente e si voltarono nello stesso instante, ritrovandosi occhi negli occhi, si sorrisero e salutando i rispettivi amici si presero per mano e il desiderio fu più forte di ogni altra cosa.

“Stiamo da soli, Buffy…è passato qualche secondo e credevo di impazzire senza baciare le tue labbra”.

“Sono contenta di non essere folle se provo le stesse cose” rise lei seguendolo.

 

 

Spike la baciava avidamente, assaporando la sua pelle morbida e liscia…le teneva con le mani il viso dolce e continuava a baciarla togliendole il respiro, quasi a volerla chiudere per sempre in quell’idillio magico e forte.

Le labbra, dolci sentieri del loro amore, si cercavano, si inseguivano e una volta unite si dibattevano, si schiudevano, sensuali e affamate.

Le loro lingue si toccavano dapprima lievemente e poi con più foga, sempre più desiderio come se quello fosse il loro ultimo attimo vicine. Come se aprendo gli occhi tutto fosse finito…le loro bocche si desideravano con la stessa volontà in cui loro due volevano amarsi e stare insieme per sempre…

- Cos’è un bacio?- si era chiesta molte volte Buffy.

E ora la risposta perfetta l’aveva finalmente trovata con lui…un bacio è qualcosa di unico, che ti toglie la percezione del tempo e dello spazio, è la giusta ricompensa di due anime gemelle che si ritrovano, attraversando ere e diversi destini per giungere al loro tanto agognato convegno d’amore.

“Buffy ti amo” le sussurrò.

Non serviva una risposta da parte sua, i suoi gesti esprimevano tutto: tutto quello che c’era, che c’è e che ci sarebbe stato.

“Sei bellissimo”

“Tu molto di più”

Una risata innocente e il gioco dell’amore sembrava non volersi più fermare.

Buffy si aggrappava forte a Spike, voleva staccarsi da lui…lo guardava negli occhi, poi subito si rituffava in quelle labbra calde e invitanti e le mani percorrevano la sua schiena e i viceversa i suoi pettorali forti.

In quegli attimi tutto veniva dimenticato: esistevano solo loro due con l’amore che si davano reciprocamente…non importava il luogo, sarebbero andati nel posto più angusto della terra, ma con la certezza di essere insieme e questo bastava per superare tutto.

Quella notte, senza che loro se ne rendessero conto, ci fu la completa fusione dei giovani cuori forgiati della fiamma ardente del desiderio e la forza del vero Amore.

 

 

 

CAPITOLO 8

 

Una settimana era passata ormai, e il loro amore era sempre forte e sincero…quando Spike non lavorava si vedevano anche il pomeriggio e trascorrevano momenti di pura felicità.

Buffy era raggiante, anche i suoi genitori non l’avevano mai vista tanto gioiosa e spensierata, o meglio, così innamorata!

Valery, l’amica di Mary e Buffy, nel frattempo era arrivata in paese ed era molto felice delle nuove notizie, spesso le tre ragazze trascorrevano il pomeriggio insieme, parlavano e discutevano su tutto.

Buffy raccontava della sua storia e Valery e Mary l’ascoltavano sognanti.

Quella sera nella discoteca di Bardi ci sarebbe stata una festa, Buffy sarebbe andata con le sue amiche e Spike.

Alle dieci si erano ritrovati tutti in paese e passando un po’ di tempo alle giostre e al bar, era passata la mezzanotte.

“Ragazze che dite? Aspettiamo i miei amici e poi si va?” chiese Spike.

“Ok” risposero Valery e Mary, mentre Buffy lo guardò sorridendo.

Quando gli amici li raggiunsero, riempirono due macchine e tutti allegri e desiderosi di divertirsi si avviarono alla discoteca che distava in macchina una decina di minuti.

Arrivati notarono che c’era già la fila all’ingresso, ma dopo pochi minuti d’attesa furono nel locale… Buffy si guardava intorno curiosa, Spike la prese per mano e le fece strada.

Si sedettero sui divanetti e attesero che tutti gli amici li raggiungessero, poi si misero a parlare del più e del meno, Buffy guardava continuamente la pista piena di gente che danzava ed era stufa di restare lì ferma ad ascoltare quei sciocchi discorsi, lei adorava ballare e non voleva perdere un minuto.

Così si avvicinò a Spike e disse “Amore andiamo a ballare?”, lui rideva di gusto alle battute dei suoi amici e nemmeno l’aveva sentita, così lei cercò di attirare la sua attenzione iniziando a raccontare qualcosa di divertente che aveva combinato da piccola, ma gli amici di Spike finirono per parlarle sopra senza lasciarle spazio.

Buffy sbuffò seccata, Mary e Valery erano al bar che sorseggiavano una bibita e ridevano tra loro, sembravano felici…

Buffy rivolse ancora il suo sguardo su Spike che continuava a sproloquiare e non le dava la minima attenzione, così seccata e anche un po’ arrabbiata si alzò dal divanetto e si immerse in pista.

“Al diavolo Spike!” pensò iniziando a ballare.

Indossava una minigonna di jeans con ricamate delle pailettes nere che formavano la parola –love-, sopra aveva un top rosso legato al collo e che le lasciava la schiena scoperta, sotto il top indossava il pezzo del bikini.

Si muoveva a ritmo, chiudendo un poco gli occhi facendosi avvolgere completamente da quella strana euforia che le dava la musica…muoveva le mani in aria e ruotava sensualmente il bacino.

“Ora sì che mi sto divertendo” pensò.

Ad un tratto un ragazzo carino le si avvicinò e le chiese sussurrandolo all’orecchio “Balliamo insieme?”, Buffy gettò un veloce sguardo a Spike che era ancora dove lo aveva lasciato e ascoltava attento gli amici e prese la sua decisione “Sì con molto piacere!”.

La musica era perfetta, e le luci intermittenti creavano un lieve gioco erotico, Buffy si muoveva con la schiena contro quel povero ragazzo, vittima delle sua personale vendetta contro Spike. Il ragazzo accolse con gioia tra le braccia quella ragazza così disinibita e la accarezzava il ventre…con una mano si insinuò sotto il suo top rosso e quando raggiunse il bordo del bikini Buffy lo fermò “Non ce la faccio” pensò staccandosi da quello sconosciuto e dicendogli “Scusa, devo andare” si avviò all’uscita del locale.

Spike aveva assistito alla scena la raggiunse subito e le chiese “Cosa ti ha fatto?” e lei con gli occhi pieni di lacrime gli tirò uno schiaffo.

“Ma cosa?” chiese Spike toccandosi la guancia colpita.

“Stupido, era tutta una finta con quel ragazzo…tu eri troppo preso dai tuoi amici per dare retta a me, vero??? Così ho trovato altra compagnia, ma sai qual è la cosa che più mi fa arrabbiare??? Che non sono riuscita a farlo, a starci…perché ti amo così tanto che se tradisco te, faccio del male prima di tutto a me stessa”.

Buffy piangeva e lui senza replicare l’abbracciò stretta e la lasciò sfogare, poi le disse “Amore, scusami…è tutta colpa mia!! Non l’ho fatto volutamente…perdonami” e le accarezzava cercando di confortarla. Poi le baciò piano piano le lacrime e disse “Buffy, chiedo ad un mio amico se ci riaccompagna in paese, va bene?”, lei annuì e lo aspettò.

Il tragitto in macchina fu silenzioso, nessuno parlò…l’amico di Spike si sentiva in imbarazzo e accese la radio per spezzare il silenzio.

Buffy guardava fisso fuori dal finestrino e Spike tamburellava le dita sul sedile…

Quando arrivarono, Buffy scese come una furia sbattendo la portiera e lui la seguì veloce senza salutare il suo amico che ripartì a tutto gas.

Con le braccia incrociate Buffy camminava a passo veloce e alzando gli occhi pieni di lacrime al cielo, inciampò cadendo a terra “Ahia!” si lasciò scappare guardando il ginocchio sbucciato.

Lui cercò di aiutarla a rialzarsi, ma Buffy gli urlò agitando le mani “Lasciami in pace, capito?” e si ritirò in piedi ignorando il dolore alle gambe e cercando di camminare più in fretta possibile.

“Buffy, ma che hai?” chiese lui allarmato.

Intanto erano giunti al poggio, lei si era seduta sulla prima panchina che aveva visto e singhiozzando si guardava il ginocchio sanguinante, lui le si sedette subito accanto e cercò di abbracciarla. “Ti ho detto di lasciarmi in pace” e poi scoppiò a piangere e tra le lacrime cercò di parlargli “Lo vedi come sono Spike?? Sono una stronza, vero?? In questo momento sento solo che vorrei morire oppure picchiarti, farti male e sfogare tutta questa rabbia e questo risentimento che mi sta bruciando il cuore!!!”

Lui era rimasto scioccato e la guardava incapace di risponderle…

“Sì…guardami Spike!! Sei sicuro che sia io la ragazza con cui vuoi stare?? Perché io stavo per tradirti con un altro e l’avrei fatto…”

Ancora in silenzio lui abbassò lo sguardo e sussurrò “Buffy…”

Lei continuava a piangere “Ho tanta paura Spike, paura che tutto questo finisca…che tu possa incontrare un’altra ragazza e che mi lascerai in un angolo come una cosa usata…mi odio per quello che ti sto dicendo e ti odio perché sei tu che mi induci a tutto questo!”

Spike non si era mai sentito così in tutta la sua vita, voleva piangere e al tempo stesso nulla usciva dai suoi occhi, voleva gridare e non una parola usciva dalla sua bocca, Buffy stava soffrendo molto, era evidentemente molto scossa, la sua fragilità era uscita fuori come un fiume in piena l’aveva sopraffatta.

“Buffy calmati ti prego…!” disse guardandola negli occhi.

Lei non se lo fece ripetere due volte, si strinse a lui e dette sfogo a tutto quelle paure che aveva dentro, pianse a lungo, Spike le accarezzava la testa per rassicurarla e le disse “Ti amo e senza di te non esisterei”

 

 

 

CAPITOLO 9

 

Buffy e Spike non si vedevano più da alcuni giorni, come spesso accade nessuno dei due voleva fare il primo passo, non si erano lasciati, ma non erano rimasti in nessun modo, forse con il tempo qualcosa sarebbe potuto cambiare.

Poi dopo una settimana da quella sera Buffy ricevette un messaggio –non so cosa stiamo aspettando, ne perché lo stiamo facendo, so solo che mi manchi troppo…non credi che sia il momento di rivedersi?-

Buffy non attendeva altro, ma aveva anche paura di quello che lui pensava di lei, dopo il crollo di quella sera, sperava tanto che la potesse perdonare.

 

 

Per Spike erano stati giorni strani senza Buffy, saperla così vicina e allo stesso tempo così lontana dal loro amore lo aveva intristito, in quella settimana gli era capitato di sapere che Buffy trascorreva qualche sera in paese e lui aveva accuratamente cercato di evitarla, non per cattiveria o vendetta, ma perché non avrebbe saputo cosa dirle.

Si sentiva d’impiccio e quella notte, dopo essere stati in discoteca, Buffy l’aveva turbato, non credeva che lei fosse così fragile e questo l’aveva spaventato.

Non voleva vederla per un po’, per darle il tempo per riprendersi e per domandare a se stesso cosa voleva davvero…

 

 

Decisero di incontrarsi con Mary e Valery e un paio d’amici di Spike, per cercare di rendere tutto meno imbarazzante e per convincersi che quello non era un appuntamento vero e proprio. Cercavano di non guardarsi troppo a lungo negli occhi e stavano a distanza…ma si vedeva che fremevano e che desideravano restare da soli…tutte quelle apparenze, tutte le inutili congetture non erano da loro, la spontaneità e la sincerità era quello che desideravano quella notte.

Bastò uno sguardo un po’ più prolungato tra loro per trovare le risposte che entrambi volevano.

“Io e Buffy andiamo a farci un giro…magari ci vediamo più tardi, va bene?” disse Spike prendendo per mano la SUA ragazza, senza avere nessuna paura di un suo rifiuto, perché la conosceva bene ed era certo che lei lo amasse.

Un sorriso affiorò sulle labbra di Buffy mentre mano nella mano con Spike si dileguavano tra la gente…quasi correndo arrivarono al poggio. E poi non ci fu bisogno di dire nulla, le mani di Spike l’afferrarono per la vita e Buffy sussultò per poi tuffarsi senza riserve in quella bocca dolce e gustosa di lui…quanto le era mancata in quei giorni la bocca di lui, il contatto con il suo corpo…si sentiva posseduta dalla fiamma ardente del desiderio e la passione prese il sopravvento…Buffy voleva solo sentire, in quel momento voleva solo bruciare…

Il cuore dei due batteva forsennatamente mentre i loro corpi imploravano sempre di più…Spike fece sdraiare la sua Buffy sul manto d’erba e poi si adagiò piano su di lei, con gli occhi appannati di desiderio le disse “Ti amo!”, lei sospirando portò la mano di Spike sotto la sua maglietta e lasciò che lui l’accarezzasse senza paura o timore e le venne in mente una canzone che diceva così:

 

 

voglio solo lasciarmi andare
abbandonarmi nei respiri tuoi
e giocare amarsi per ore
non sapere più chi siamo noi
e poi darsi aprire anche il cuore
senza vergognarsi mai

 

Spike tremando, le sollevò il top, osservando la sua pelle liscia e soda…si chinò sul suo seno e lo baciò attraverso il reggiseno, poi con l’altra mano le accarezzò timidamente le gambe…

“Spike, mi piaci da impazzire” disse lei illuminata dalla luce della luna, lui prese a baciarla con amore, sulla bocca, sulla fronte, sugli occhi, ovunque…sentiva che ormai era parte di lui.

E non avevano bisogno di fare l’amore quella notte, perché a volte tutto quello che sta attorno all’atto in sé è ancor più bello e intenso!

Buffy poteva sentire l’eccitazione di Spike attraverso il tessuto di jeans e ne era intimamente felice…“Spike ti amo!”

Le carezze e i baci si prolungarono a lungo e alla fine, arrossati in viso e accaldati si ritrovarono sdraiati uno di fianco all’altro sull’erba.

Per un po’ nessuno dei due parlò, stavano benissimo così…guardando il cielo e tenendosi per mano…poi Spike sentì il bisogno di aprirle il suo cuore “Buffy, non sono mai stato così bene in vita mia…tu sei la mia prima vera ragazza, e con te provo emozioni stupende, così belle da non credere che siano vere…non c’è nulla che non amo di te, sei l’unica, Buffy”

“Lo so amore…ma l’altra sera è stata solo colpa mia, il mio carattere…io avevo paura che tu non mi perdonassi…e mi sento in colpa”

“Non devi sentirti in colpa, capito? E’ passato ormai e può succedere a tutti di sentirsi nervosi” e detto questo l’attirò nuovamente a se ricominciando a baciarla.

“Non deve finire mai” pensò Buffy mentre lo stringeva.

 

 

“Che fine avranno fatto?” chiese Mary guardando prima Valery e poi i due ragazzi che erano insieme a loro.

“Avranno voglia di stare da soli” dissero quasi in coro gli amici di Spike facendo spallucce.

“Ma non sono una gran bella coppia?” chiese Valery piena di entusiasmo sorridendo.

“Bè da quando c’è questa Buffy, Spike è molto felice…e sta sempre al telefono a scriverle cose mielose…” disse uno dei ragazzi e l’altro continuò “Sì, sì…è proprio innamorato…come un funghetto!! Spike il funghetto innamorato!” e tutti scoppiarono a ridere.

Mary sentiva di aver avuto un ruolo importante nel loro incontro, era stata lei a presentarli e in qualche modo ad avviare quella storia e disse “Li ho presentati io!”

“Ma brava…e Buffy cosa vi racconta di Spike?” chiesero curiosi i ragazzi.

“Nulla che non possa raccontarvi anche Spike” rispose impettita Valery, ben intenzionata a mantenere la privacy della sua amica.

“Aaahhh…alleanza femminile!!” risero i due ragazzi.

“Bè e allora cosa vi racconta Spike di lei?” chiese Mary incrociando le braccia.

“E no…non ci traete in inganno…nulla che non possa raccontarvi anche Buffy” dissero in falsetto imitando la voce di Valery.

“Stupidi!!” sbottò la ragazza.

 

 

 

CAPITOLO 10

 

Quella che stava per iniziare era la loro ultima settimana insieme…il mese a Bardi era passato in fretta…tremendamente in fretta… “meno male che dovevano essere trenta giorni d’inferno -pensò Buffy con un po’ di malinconia- e invece si sono rivelati giorni di puro paradiso”

Non le era mai capitato di sentirsi così felice con un ragazzo…nemmeno con Angel, e credere che fino a poco tempo prima pensava a lui come il ragazzo della sua vita, ma non si biasimava, quando l’amore decide di sbocciare nei nostri cuori non possiamo fare nulla per sottrarci alla sua forza che devasta e allo stesso tempo innalza.

Quando viviamo una storia -quello- è il massimo per noi.

Buffy amava ogni piccolo dettaglio di lui…il modo intenso in cui la guardava inclinando piano la testa da un lato, quasi a voler entrare in lei…fino in fondo ai suoi pensieri.

E poi il suo modo di ridere, lei adorava vederlo felice…quegli occhi azzurri così profondi che si illuminavano ogni volta che il suo sguardo si posava su di lei.

L’allegria, la sua dolcezza e la consapevolezza di essere l’unica per lui, rendevano Buffy raggiante e si sentiva come la principessa del castello, la dolce innamorata che aveva sempre sognato di essere e adesso quel desiderio era divenuto la sua più splendida realtà.

 

 

Spike solitario stava passeggiando per il paese, con la mente piena di lei…e ad un tratto lo vide…un qualcosa in una vetrina attirò la sua attenzione, una dolce sorpresa in mezzo ad un mare di altre, ma era -quella- la cosa adatta.

Entrò e senza alcuna esitazione la comprò!

 

 

“Buffy, sono felice di essere qui…!” disse Mary guardandosi intorno e sorridendole.

“Bè sì…è un ottimo posto per prendere il sole!! Adoro passare del tempo nel mio giardino!” disse Buffy girandosi a pancia in giù sul lettino.

Mary la imitò e si ritrovarono a chiacchierare del più e del meno, spensierate e ignare del tempo che fuggevole passava…

Valery si era appisolata nel suo lettino e le due amiche non volevano disturbarla…ma poi si misero a spettegolare un po’ troppo ad alta voce svegliandola.

“Ehi, un po’ di rispetto per le ragazze che si riposano!” disse Valery fingendosi seccata.

“Bè, non sei proprio di compagnia oggi!” le rispose Mary facendole la linguaccia.

Valery rispose allo stesso modo e Buffy scoppiò a ridere e disse “Ci sto così bene insieme a voi...vorrei che l’estate non finisse mai…” le due amiche si accorsero della nota triste nella sua voce e cercarono di metterla allegra.

“Certo che ne sono successe di cose, no?” fece Mary, seguita a ruota da Valery “Sì Buffy, pensaci…è stata una vacanza da sogno!!”

“Già…ma i sogni al mattino svaniscono!”

“Spike…non è un sogno” disse un po’ imbarazzata Valery colpendo nel centro e nel cuore di Buffy.

“Lo so…lui è la mia realtà, ma presto tutto finirà…io tornerò a Sunnydale, lui resterà qui e cosa devo fare io??” chiese implorante la ragazza.

“Ne avete parlato?” Mary guardava Buffy dritta negli occhi.

“No…non ancora almeno. Credetemi ragazze, io lo amo davvero e non è una storiella estiva…è qualcosa di molto più profondo!! Io non posso più fare a meno di lui” Buffy ricacciò indietro una lacrima birichina che chiedeva prepotentemente di uscire…

“Vedrai che insieme troverete una soluzione…mi sembra anche lui molto preso da te. Buffy fidati di lui” le disse Mary.

Buffy la guardò speranzosa cercando di pensare positivo, in fondo le sue amiche avevano ragione…solo che aveva paura, paura di perdere tutto in un soffio.

Ad un tratto un rumore conosciuto interruppe i pensieri di Buffy.

Bip-bip. “E’ lui!!” esclamò sorridendo. “Ti amo Buffy, non vedo l’ora di vederti stasera…”

“Sapete ragazze, a volte mi faccio dei problemi inutili, per delle sciocchezze metto in discussione tutto…forse mi sottovaluto un po’, ma di una cosa solo sicura: del suo amore per me!!”

Valery e Mary la guardavano sorridendo “Così, sì che ci piaci Buffy”

E chiacchierando e ridendo passarono il resto del pomeriggio.

 

 

Era sera ormai e Buffy era seduta sul letto assorta dai suoi pensieri…poi il cellulare prese a suonare, era Willow!!!

“Oh mio Dio, non l’ho più cercata!!” pensò Buffy rispondendo subito.

“Ehi, ma che fine hai fatto?? Dispersa, ferita, o semplicemente ti sei dimenticata della tua migliore amica???”

“Willow scusami tanto…non ci sto molto con la testa in questo periodo!!”

“Certo, mi hai telefonato dicendomi che avevi conosciuto un tipo e poi sei sparita!!! Ti sembra giusto??”

“Oh, scusa, scusa, scusa…è Spike, cioè…ho conosciuto un ragazzo, il mio ragazzo…si chiama Spike e abita qui…!”

“Bè questo lo sapevo!! Allora capisco che devi essere stata molto occupata, quasi quasi ti perdono…- disse scherzando Willow- bè sei felice?”

“Felice?? Altroché, sono la regina della felicità…lo amo, Willow” disse semplicemente Buffy.

“Sono contenta per te cara amica…mi manchi, ma di certo stai trascorrendo giorni bellissimi”

“Will, non mi sono dimenticata di te, anche tu mi manchi, ma tra un po’ di giorni tornerò a Sunnydale e ti racconterò dettagliatamente tutto, al telefono è troppo complicato!”

“Va bene…quando torni?”

“Una settimana!” disse Buffy con un po’ di tristezza.

“Bè, dai goditela tutta…ti voglio bene!”

“Grazie, anche io te ne voglio! A presto!”

“Ciao!”

 

 

 

QUELLA STESSA SERA

 

Erano a Bardi e stavano camminando nella stradina che gli avrebbe condotti al ‘loro’ poggio.

Buffy notò che Spike continuava a toccarsi appena sopra la zip dei pantaloni e un po’ imbarazzata distoglieva lo sguardo…

“Ma cosa si starà controllando?” si domandò divertita, Spike iniziando a parlare la distolse dai suoi pensieri.

“Io sono molto felice con te amore mio, e credo che non ce la farò a stare senza di te quando tornerai a Sunnydale…”

Lei sussultò e lo fissò negli occhi.

“Amore sei stupenda e io non potevo desiderare una ragazza migliore di te, ma so già che la lontananza ci farà litigare e magari a volte capiterà che ci facciamo prendere dalla tristezza e dalla malinconia”

Buffy lo stava ascoltando attentamente con una strana ansia, intanto erano arrivati e si sedettero uno di fianco all’altro sulla loro panchina.

“Io ti amo…questo è per te” e parlando si mise davanti a lei ancora seduta e riprese ad armeggiare vicino ai pantaloni…

“Spike che fai?” chiese Buffy mettendosi più dritta a sedere.

E finalmente estrasse da sotto il maglione leggero una piccola scatolina con un fiocco d’oro.

“Ooohhh” pensò Buffy e la prese in mano.

“Questo è per te! L’ho visto oggi pomeriggio in vetrina e mi è piaciuto subito, l’ho trovato adatto a te…” disse lui attendendo che Buffy aprisse la confezione.

“Muoio di curiosità” disse lei armeggiando con il pacchettino.

Lo aprì e gli occhi le si illuminarono un grande sorriso comparve sulle sue labbra e disse piena di gioia “Oh Spike, non dovevi…è bellissimo!!” e tirò fuori il braccialetto che racchiudeva.

Era d’argento e c’erano un sole e una luna che si univano.

Spike l’aiutò ad allacciarlo e poi spiegò “Tu sei la luna, io il sole!” e la baciò sulle labbra con dolcezza.

“Ti amo Spike!” disse lei con gli occhi lucidi.

“Tutte le volte che mi sentirai distante, che vorresti solo piangere e tutto ti sembra buio, guarderai il braccialetto e ti ricorderai che sei la luce della notte e io quella del giorno, insieme non potremo mai soffrire!”

“…quando ti sentirò distante?” chiese Buffy non capendo, o meglio, capendo ma con il desiderio di sentirselo dire.

“Certo piccola. Quando sarai a Sunnydale, perché è logico no: voglio continuare a stare insieme a te…sempre!” rispose lui baciandola ancora.

“Anche io voglio restare la tua ragazza non c’è dubbio” disse lei riprendendo a baciarlo con più passione e con la gioia nel cuore.

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO 11

 

E anche gli ultimi giorni passarono in modo spaventosamente veloce…quello era il penultimo e Spike aveva organizzato una sorpresa per Buffy.

“Ehi, ma dove mi porti?” chiese seguendolo.

“Attenta a dove metti i piedi, fatti guidare da me…non avere paura!” le disse lui premuroso.

“Bè con questa benda davanti agli occhi devo per forza affidarmi a te!!” rise Buffy, era al tempo stesso nervosa ed eccitata.

Intanto continuavano a camminare e dopo aver percorso una salita Spike disse “Siamo arrivati amore! Ora aspetta ancora un attimo e ti tolgo la benda…fai ancora un po’ di passi…ecco, ferma qui”

La benda fu tolta e Buffy spalancò la bocca…“Mio Dio, è un sogno, vero? Dimmi che è un sogno!” disse continuando ad osservare tutto…

Erano dentro il castello, avevano appena passato il ponte levatoio e uno striscione grande grande accolse Buffy ‘Alla mia principessa! Ti amo, Spike’.

Il pavimento dell’ingresso era cosparso di petali di rosa e candele erano sparse ovunque, l’atmosfera era surreale e incantata.

“Spike, ma come hai fatto?”

“Semplice! Ho comprato il castello…per un giorno!! E’ tutto nostro, ci siamo solo io e te” e si avvicinò a lei baciandola.

“Ti amo Spike, questo è…è bellissimo, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me!!” gli occhi erano umidi, era davvero commossa.

“Qualsiasi cosa per te amore!” rispose Spike e l‘abbracciò stretta lasciando scorrere le mani sulla schiena di lei, poi prendendole il viso disse “Non è tutto qui piccola!” e prendendola per mano iniziò a correre passando attraverso tutte le stanze del castello, ognuna comunicava con l’altra per mezzo di antiche porte in legno e quel giorno erano tutte aperte.

Buffy era F E L I C E, tremendamente, intensamente e veramente felice…rideva spensierata e inseguiva il suo principe, il suo dolcissimo amore.

Tutte le stanze erano cosparse di petali rossi e le candele illuminavano l’interno di ognuna…alla fine dopo aver corso e riso tornando improvvisamente bambini, si fermarono con un po’ di fiatone accanto ad una porta.

“Ti amo mio principe” disse Buffy in un soffio che fece tremare di desiderio Spike.

La prese in braccio e tra le deboli proteste di lei, la condusse in una stanza del castello.

Un grande letto era al centro dell’ambiente, una scia di petali bianchi era tutta intorno e suntuose lenzuola di seta rossa sembravano reclamare la loro attenzione.

“E’ bellissimo” disse Buffy.

“Ho scelto tutto io…anche le lenzuola di seta!” esclamò un po’ impacciato, Buffy gli accarezzò la guancia per rassicurarlo e disse “E’ perfetto!”.

In quel momento non esisteva tempo per paure o imbarazzo, c’erano solo loro con il loro bisogno di amarsi, con quell’amore che infiamma il cuore e non ti fa capire più nulla…si sdraiarono sul letto e Spike si mise sopra Buffy continuando a baciarla con passione, facendo scorrere le labbra sulla bocca dolce di lei e scendendo sul collo in modo da poter aspirare il suo profumo ed esserne immediatamente assuefatto.

Con una mano le accarezzava il ventre liscio e Buffy gemette, l’aiutò a sfilarsi la maglietta e restò in reggiseno…Spike la guardò tremante di desiderio e baciò le sue morbide curve, la sentiva tendersi sotto ogni suo bacio e questo lo fece eccitare sempre più.

Buffy levò la maglietta a Spike e percorse con le mani il suo torace muscoloso e forte, con passione lo fissò negli occhi e poi il fuoco divampò…

Erano nudi sotto le coperte di seta e continuavano a baciarsi, quasi a volersi consumare…Spike aveva percorso ogni piccola zona del corpo di Buffy con carezze e baci e lei si sentiva esplodere dentro, lo desiderava come non mai…

Buffy baciava il collo e il petto di lui avidamente e con le mani accarezzò le sue gambe.

Poi in un tripudio di amore lui entrò in lei e quello che venne dopo fu solo il ‘paradiso’.

Il paradiso che avevano potuto solo immaginare nei loro pensieri più nascosti…

 

***********

 

Buffy era in macchina, guardava con gli occhi leggermente umidi Spike che con una mano la salutava…faticò per ricacciare una lacrima indietro e per fargli uno dei suoi migliori sorrisi.

Ripensò al giorno da poco trascorso e a quello che si erano detti dopo aver fatto l’amore.

 

 

“Buffy so che domani quando andrai via, una parte di me verrà con te…sicuramente mi dovrò trattenere per non piangere…eh sì…sarà dura, ma so che tornerai, che ci vedremo ancora e quindi non c’è spazio per la tristezza. Tra le tue braccia ho trovato un posto da poter chiamare ‘casa’ e tu sei tutto ciò che mi fa vivere…ciò per cui aprirò gli occhi ogni mattina, ciò per cui ha senso la mia esistenza. Posso dirti solo che ti amo e sarà per sempre”

Buffy pianse, ma di gioia e lo baciò dolcemente, divisa tra l’amore e il dolore del distacco.

“Spike…questo mese è stato bellissimo non pensavo che si potesse stare così bene con un ragazzo. Anche tu sei tutto ciò per cui voglio vivere, ti amo e sei solo tu il ragazzo che desidero! Certo, tornerò presto, forse già il prossimo weekend, finchè sarà buona stagione…tanto poi prenderai la patente e verrai tu da me…faremo i pendolari dell’amore!!” rise Buffy.

Spike riprese a baciarla delicatamente e guardandola dritta dritta negli occhi le disse “Per sempre io e te!”.

 

 

La macchina si stava allontanando sempre più, Buffy si rigirò sul sedile e lo guardò finchè non fu che un puntino lontano…

Con un sospiro tornò seduta normalmente e salutò mentalmente il castello, la luna, le stelle, e tutto ciò che aveva contribuito a rendere fantastica quell’estate…

Bardi: il suo mondo, il suo amore, la sua vita!

Bip-Bip. “Buffy non ti dimenticherò mai…”

Un sorriso spuntò sulle sue labbra e questa volta guardò fuori dal finestrino con occhi pieni di speranza e gioia, non una lacrima, non un dolore…solo infinito amore!

 

 

THE END ?