CAN'T YOU FEEL ME?

AUTRICE: DRUSILLA

 

spero che vi piaccia almeno l'inizio.. probabilmente il titolo cambierà... chissà :)

coppie: ah ah ah nulla di definito... sorpresone in vista

Rating: AU, per il momento nulla di nc17 ma si vedrà!

 

(I PEZZI TRA ** SONO PENSIERI)

Siede dietro alla scrivania, il sigaro in bocca, rivolto ad una fantomatica finestra.

L'uomo bussa alla porta, è alto, più o meno un metro e novanta.

"Entra"

"Signore, chiedono di vederla"

"Chi?"

"Lo Straniero"

"Fallo entrare"

L'uomo senza voltarsi spegne il sigaro nel posacenere di marmo nero e torna a contemplare l'inesistente paesaggio.

 

"Ehy!"

I capelli biondi della ragazza risplendono al sole della calda giornata primaverile.

"Ciao Buffy!"

Il suo amico si volta di scatto per vederla sedersi su un muretto di mattoni rossi, ha quei jeans, quei jeans che gli piacciono così tanto.

"Ciao Xander, come va?"

"Bene diciamo... la Smith mi ha fatto nero"

"Emh.. lei ti fa sempre nero"

"Si ma oggi.. oggi le avrei sbattuto un... Buongiorno Mrs Smith"

La donna è sulla quarantina, gli passa di fianco e finge di non sentire.

Lui la odia.

Quel suo naso lungo ed affilato, quei capelli sempre raccolti in uno chignon. Le sa terribilemente di Francia, non che odi i francesi, ma lei si, la odia. Anzi, forse odia anche i francesi.

"Allora, tralasciando quella lì come va?"

"Bene dai... è la solita Sunnydale, siamo i soliti ragazzi, e queste sono le nostre solite vite. Comincia a diventare monotona la situazione qui"

"Oh...si"

La mente della ragazza è altrove. Sta arrivando lui. Lui così perfetto, lui così bello, lui così intelligente. Lui così lui.

"Emh Buffy, qui pianeta terra, ci sei?" Il ragazzo segue lo sguardo dell'amica al di là del campo d' erba "Ah, sta arrivando Angel... ecco perchè"

Odia anche lui. Si, non ha nulla di francese, lui, ma lo odia. Ha preso il cuore della sua amica con il primo sguardo che l'ha sfiorata e lo ha dimenticato in un ripostiglio. Lo odia.

"Buffy, stai diventando maniaco ossessiva!"

"Xander..."sussurra la ragazza sospirando "un giorno capirai"

*Perchè non posso essere ciò che lui vuole? Perchè? Mi spezzo in due ogni giorno per lui... è così distante...*

 

CAN'T YOU FEEL ME? (p.II)

 

La ragazza si alza in piedi decisa con uno scatto.

"Dove vai ora?!" Xander è preoccupato per lei, le è sempre piaciuta in fondo. Ma lei vede solo lui, lei ora come ora vive in funzione di quell'ammasso d'ossa che non la vede neppure.

La ragazza non risponde neppure all'amico ed attraversa il cortile diretta verso l'oggetto del suo più profondo desiderio.

 

"Novità?" L'uomo continua a fissare l'inesistente finestra davanti a sè.

"Credo che l'abbiamo trovata" il ragazzo appena entrato è alto, ha le spalle larghe, un viso sottile ed allungato. Indossa giacca e pantaloni neri, eleganti quanto basta per una serata di gala.

"Ne siete sicuri?"

Lui odia quando Il Capo si mostra scettico, ma è sempre stato così.

"L'identikit lo conferma, l'agente Fynn ha comunicato l'avvistamento circa un'ora fa"

"Lavori per me da anni, e non hai ancora capito che la rapidità e l'imprevedibilità delle azioni è il nostro forte... Un'ora... potrebbe già essere stata portata al sicuro, lo sai vero?"

Il viso del ragazzo è tirato, odia tutto questo. Odia ricevere rimproveri anche quando svolge bene il suo lavoro.

"Si. Abbiamo sbagliato"

"HAI sbagliato. TU hai sbagliato."

"Si, HO sbagliato"

"Ma sei stato utile. Fai ciò che devi fare. E tra un'ora torna qui. Non sessantuno minuti, non cinquantanove. Un'ora."

"Sarà fatto"

Il giovane si volta ed esce dalla stanza.

L'uomo seduto alla scrivania fruga nella tasca della giacca e ne estrae un sigaro. Prende un fiammifero e lo sfrega velocemente contro la scatoletta.

Accostandolo al sigaro inspira lentamente ed apre la bocca lasciando uscire una leggera, evanescente nuvoletta di fumo.

 

"Ciao Angel" Buffy sfoggia un sorriso a centocinquanta denti inclinando leggermente il capo per far risplendere i suoi capelli al sole.

"Ciao...Buffy" il ragazzo si ferma di scatto sentendo la voce di lei.

"Emh..." *non ti bloccare, non ti bloccare* "ti volevo chiedere... siamo nello stesso corso di biologia..e... non è che mi potresti dare una mano?"

"Mmh certo, quando vuoi tu"

*SI!* "Credo che dopo la scuola possa andare bene, ok?"

"Si, ti aspetto qui allora"

"Ok, grazie" Buffy gira i tacchi lasciando ondeggiare i suoi capelli biondo oro e sorridendo felice tra sè e sè.

 

"Allora, fatto conquiste?" Xander si finge felice per lei e cerca di mostrare più interesse possibile verso ciò che è appena successo.

"Stasera studiamo insieme biologia" risponde lei con un sorrisone

"Ma..."

"Ma?"

"Niente..." il ragazzo gira la testa per non far vedere l'espressione delusa alla sua amica

Silenzio. Buffy pensa, lui rimugina in silenzio

"Dannazione! Dovevamo andare insieme alla partita!" la ragazza si da una manata in fronte per autopunirsi "Ora vado da lui e gli dico che stasera non posso"

Xander la ferma afferrandole un polso.

"Non ti preoccupare, ci andremo un'altra volta" *ci avrei scommesso...*

Situazione imbarazzante.

Lui le stringe il polso.

Occhi che si incrociano, sguardi che si schivano.

La campanella salva la situazione.

"Emh... io dovrei andare" Buffy si divincola dalla presa dell'amico che la lascia subito

"Si.. scusa"

Ma lei è già lontana, lei è sempre lontana.

 

"Angel! Mi hai aspettata allora!" Buffy esce sorridente dalla scuola andando incontro al ragazzo.

"Beh, non avrei dovuto? Ci sono dei cambi di programma?" chiede lui con aria piuttosto interrogativa.

"No no! E' solo che.. lascia stare!"

Lui si alza dal muretto su cui sedeva e affianca Buffy camminando verso casa sua.

 

"Ecco la mia umile dimora" dopo un po' di strada Angel spezza il silenzio sceso sulla scena indicando una casetta davanti a lui.

"E' un bel posto" dice sincera Buffy.

Il tramonto splende sereno di fronte alla coppia tingendo il cielo di rosso e giallo come lingue di fuoco ardenti.

"E' bellissimo" sussurra lei.

"Beh, è una casa normalissima" risponde Angel sorridendo

"Non la casa, quello" risponde Buffy indicando il paesaggio fiammeggiante.

"Già..." sussurra lui prendendole la mano.

A quel gesto la ragazza sussulta e lui si ritrae subito

"Scusa.." mormora imbarazzato.

Il fiato le manca, non riesce a rispondere, capisce solo che quel gesto spontaneo è stato più bello di mille altre cose accadute nella sua vita.

Restano per un po' fianco a fianco ad osservare il tramonto poi Angel spezza di nuovo la magia.

"Entriamo?"

"Si.. comincia a rinfrescare" Buffy annuisce stringendosi il giubbetto di jeans addosso.

Si avviano insieme sul vialetto, Angel apre velocemente la porta e fa cenno alla ragazza di entrare.

"Ah, decisamente meglio" sussurra lei togliendosi il giubbeto ed appoggindolo su una sedia vicino all'entrata.

"Vieni..." lui le fa strada verso la sua camera. C'è una bella scrivania, sembra di ebano, o qualcosa del genere...

"E' davvero...accogliente"

"Ci sto da troppo ormai, per me è poco più che una stanza" risponde lui sorridendo

"Di solito la camera è il luogo preferito di ogni ragazzo o ragazza" replica lei un po' sorpresa.

"Ah.. io ho la mia stanza" chiarisce Angel con uno scintillio negli occhi.

Lei lo guarda con aria interrogativa.

"Seguimi"

I due salgono le scale ed arrivano al piano superiore. C'è un corridoio con in fondo una porta con un piccolo cartellino appeso alla maniglia che dice 'Do not disturb' sembra uno di quelli che si trovano nelle camere d'albergo e che le persone stanche appendono di fuori per non essere disturbate.

"Andiamo" Angel le fa cenno di avvicinarsi alla porta

I sospetti di Buffy vengono confermati. Sotto alla scritta il cartellino specifica 'Moonlight Hotel' con cinque piccole stelline disegnate vicino.

"Emh... non avevo fantasia a sufficienza per disegnarne uno da solo!" afferma Angel guardando Buffy che osserva curiosa la maniglia della porta.

La ragazza sorride ed insieme entrano nella stanza.

E' un mondo bellissimo. E' il suo mondo.

Le pareti non si distinguono tanti sono i poster che vi sono appesi. Solo una è spoglia. C'è una grande tenda nera al centro che sembra coprire un grosso quadro occupante circa due terzi del muro.

"Che cos'è quella?" chiede lei sospettosa

"Ah, immaginavo che me lo avresti chiesto" Angel sorride e si avvicina al telo "Quando voglio avere una prova che tutto ciò che sto vivendo non sia solo un sogno, quando ho bisogno di vedere la realtà o semplicemente nei momenti in cui la mia vanità supera qualsiasi limite umano, scosto questa tenda." Angel tira una cordicella argentea che scopre il misterioso riquadro.

Buffy rimane stupita e sconcertata allo stesso tempo.

Su quella parete vede solo se stessa ed Angel.

Uno specchio. Un grandissimo specchio.

A dir poco strano.

"Sconvolta?" chiede lui sorridendo

"Diciamo che è meglio di un arsenale nucleare ma... si, sconvolta"

"L'avevo previsto"

Buffy guarda più a fondo in quel riflesso e nota l'altra parte della stanza, quella che non aveva avuto tempo di guardare. C'è un grande stereo con due mega-casse e una pila di cd altissima.

"Adori la musica?"

"Si, non so come vivrei senza" afferma lui seriamente.

Per la prima volta in tutta la serata Buffy si ferma a pensare.

E' lì con lui, nella sua stanza 'segreta', metà del suo sogno più ricorrente si sta avverando.

"Andiamo?"

"Oh..si" la ragazza scuote via quello stato di catalessi in cui era crollata e segue Angel nell'altra stanza.

 

INTO YOUR MIND

 

Bussano alla porta.

"Chi è" chiede con voce assente e per nulla interessata l'uomo dietro alla scrivania.

"Lo Straniero"

"Entra"

La solita porta si apre e rivela il solito ragazzo alto e con il viso fine.

"Abbiamo riscontrato dei problemi" afferma con voce chiara grattandosi la guancia.

"Problemi... il termine problema è relativo.. cos'è per te un problema? E' forse un problema se radendoti ti tagli il viso? No. E' un problema se la mattina non sai che cravatta accostare alla tua giacca? No dannazione. Sono dannatissimi anni che vieni in divisa e allora perchè porsi la domanda 'quale cravatta metterò oggi?' tutte le tue cravatte sono uguali-"

"Signore..."

"Non-mi-interrompere. E' un problema se il codice che stiamo seguendo ti sfugge? SI"

"Esattamente... questo era il problema" il ragazzo cerca di ritagliare uno spazietto per le sue parole nel fiume di frasi che scorre monotono dalla bocca del suo superiore, senza riuscirci.

"Ma come vedi non è un problema mio questo... è un problema TUO se la missione che ti ho affidato, la TUA, è fallita-"

"Non è-"

"Hai tentato ed hai sbagliato. Dovrei darti una seconda occasione?"

Silenzio.

"Dovrei?" insiste l'uomo seduto.

"No."

"Ma la vuoi una seconda occasione perchè sai che non averla equivarrebbe all'espulsione... e tu non vuoi essere espulso vero?" la voce dell'uomo si fa quasi viscida, strisciante e scivolosa come un serpente.

"No, non lo voglio"

"Portami informazioni decenti, e rimarrai"

"Sissignore"

"Fai più attenzione col rasoio domani"

Il ragazzo fa per uscire e rimane sconvolto dall'affermazione del Superiore. Come poteva sapere, come poteva vedere di spalle il taglietto sul suo viso?

"Vedere è facile, capire non sempre. E ora vattene"

 

"Uff... non ci posso credere... ho capito biologia! Angel... sei un mago?" Buffy chiude il libro esausta ed inizia a sistemare le matite nell'astuccio.

"Beh diciamo che ho delle doti nascoste" ammette il ragazzo sorridendo e chiudendo il volume a sua volta "Senti, ti andrebbe di restare a cena qui?"

La ragazza alza il volto stupefatta lasciando cadere una matita sulla scrivania.

*Cosa gli dico cosa gli dico cosa gli dico?*

"Ma certo" risponde sfoggiando un largo sorriso.

*ora mi prenderà per una morta di fame*

"Bene, credo ci sia abbastanza roba per tutti, mia madre cucina sempre per il doppio delle persone"

Il viso di Buffy si rabbuia *Già....tua madre*

"Oh.. mi dispiace"

"Niente... ormai l'ho superato" *odio mentire, sono così fragile...*

"Beh, andiamo a vedere cosa c'è in frigo" dice Angel sorridendo. Ha parlato a sproposito poco prima. Deve misurare meglio le parole, calcore in modo migliore le reazioni. Pensare.

 

In cucina regna la calma più piatta. Chi potrebbe animare la situazione?! ci sono solo loro due in casa...

"Da questa parte.."

Buffy segue Angel che le fa strada attraverso due o tre stanze. E' una casa davvero bella... eppure sente che cela qualcosa, troppe porte chiuse, troppe finestre con le serrande abbassate.

Ecco la cucina. Un bel tavolo di cristallo dona un tocco di luce all'ambiente arricchendolo di preziosi riflessi. Buffy rimane incantata da quel mobile.

Angel apre il frigorifero ed un'espressione piuttosto contrariata appare sul suo viso.

"Sei una di quelle tutta dieta e carotine o mangi davvero?" chiede apparentemente preoccupato.

"Mangio... non ho problemi di cibo" ammette la ragazza sorridendo.

"Bene, altrimenti saresti potuta svenire" dice Angel aprendo del tutto lo sportello del frigorifero.

Salse, salsine, salsette, mezzo pollo arrosto, barattoli di sott'aceti ovunque e almeno due tubetti di maionese. Senza contare gli insaccati, le creme, e gli innumerevoli contenitori di cioccolato.

Buffy rimane stupita da quella visione... non faceva Angel e la sua famiglia così... mangioni... o per lo meno non lo mostrano...

Un rumore sordo scuote i pensieri della ragazza e la scena che vede è davvero buffa. Angel è davanti al forno con un'aria disperata in viso e per terra, precisamente davanti a lui, una bottiglia d'olio infranta, o ciò che ne rimane. Una pozza gialla e semi densa circonda i piedi del ragazzo che cerca di autopunirsi psicologicamente insultandosi.

Buffy si china di fronte a lui per raccogliere i vetri e, come in un film, lui fa lo stesso.

Attimi di eternità.

Scene impresse nella pellicola della memoria.

Vite che si sfiorano.

Castelli di sabbia splendenti sotto al sole.

Sogni rosa, illusioni d'arcobaleno.

Il momento di una vita, la vita in un momento.

I loro occhi si incrociano, le labbra si sfiorano così vicine e così infinitamente bloccate dal tempo.

Il respiro sulla pelle, e ti accorgi che non il tuo ma quello della persona che hai di fronte.

Il battito di un cuore, e senti che è il suo.

Pensieri incastrati e liberati nell'aria.

Tuoi e Suoi.

Improvvisamente Angel si alza di scatto.

Buffy rimane giù, impressionata da quella reazione.

"Scusa" mormora dal basso per non vedere il viso di lui.

"No è stata colpa mia"

Angel si sposta velocemente e prende un panno.

Buffy intanto si è rialzata e non riesce a fare altro che fissare le proprie scarpe.

"Sei ancora sicuro che io possa rimanere?"

"Certo... Buffy... capita" risponde lui con tutta la naturalezza possibile.

"Grazie" lei sorride, ma dentro è il vuoto totale. Non capisce, non capirà mai.

 

TURN AROUND

 

Sunnydale High School.

"Ehy B!"

"Oh, ciao Xander" Buffy alza la testa di scatto presa alla sprovvista.

"Sei sicura di stare bene?" chiede preoccupato l'amico

"Benissimo, perchè?" lei lo guarda con aria interrogativa.

"Mancano dieci minuti alle lezioni, e tu sei sempre in ritardo. Stai apparentemente leggendo un libro scolastico, e tu non lo fai quasi mai. Sei seduta nel territorio delle cheerleader e, dannzione, questo da te proprio non me lo aspettavo!"

"Uh" Buffy si guarda attorno disorientata "è vero" aggiunge, alzandosi tiene il libro stretto a se e si sposta più avanti, sul muretto in cui sedeva il giorno prima "Qui va bene?"

"Buffy...sei strana" Xander la osserva preoccupato "è andato male qualcosa ieri?"

"No, anzi.."

"Mi stai nascondendo qualcosa che dovresti dirmi?"

"Xander, io non devo dirti proprio nulla, i nostri pensieri non sono in coproprietà! Il mio cervello è mio ed il tuo, sempre che esista, è il tuo!"

"Buffy... stai gridando" mormora il ragazzo guardando a terra.

"Solo questo puoi dire?!" chiede lei stupefatta e con le guance rosse per la rabbia puntando i piedi a terra.

"Io... tu non sei Buffy"

"Ma vattene!" replica lei sempre urlando "Anzi no, ma ne vado io!" e se ne va con il libro stretto tra le braccia.

*Cosa diavolo... se prendo Angel gliele suono per bene...* pensa Xander irato. Quella non era la sua amica, la ragazza che gli piace dalla notte dei tempi, quella con cui ha condiviso tutto. *Angel le ha sicuramente fatto qualcosa... e io saprò cosa*

 

"Bene bene bene..." sussurra l'uomo seduto alla scrivania

"Signore non sono buone notizie" si permette di esternare il ragazzo davanti alla porta.

"Come puoi tu, misero esserino alle mie dipendenze, conoscere i miei criteri di giudizio? Se domani tu morissi in missione, potrei sussurrare 'bene bene bene' sopra la tua tomba, e chi potrebbe obiettare?"

"Nessuno, signore" risponde il ragazzo cercando di non mostrare la frustrazione sul suo viso.

"Benissimo... ora vai e cerca di fare un buon lavoro"

 

"Ehy tu, buffone!" esclama a voce alta Xander con tono di sfida.

Angel si volta lentamente e si guarda intorno. Poi si rivolge all'amico di Buffy. "Dici a me?!" chiede con aria stupita.

"Si, a te!" risponde Xander ingrossando il petto

"E... che succede?" chiede lui quasi divertito

"Dovresti saperlo cosa succede"

"Temo di ignorarlo invece"

"Ignorare... verbo simpatico se uscito dalla tua bocca! L'hai IGNORATA, ha continuato a seguirti per anni sopportando i tuoi 'non sguardi' e le tue 'non parole' ora hai voglia di fare una nuova conquista ma ti accorgi che non ti va più e la rovini così?" chiede Xander con la furia negli occhi

"Temo di nuovo di non capire cosa stai dicendo" stavolta il viso di Angel è più serio e preoccupato

"Oh, continua a fare pure l'angelico sai, ma io non sono come tutti loro! Io so come sei!"

"E dimmi, come sono? Credi di sapere qualcosa? Credi di conoscere minimamente la mia vita o ancor di più me? Xander, ammetto che non siamo mai stati grandi amici ma ora vaneggi, se ci fosse una ragione sopporterei quello che dici ma dannazione spiegati!" esclama stanco Angel

"Cosa devo spiegare? Chi meglio di te sa cosa hai fatto ieri? Tu l'hai ferita!"

"...Buffy?!"

"Già"

"E cosa avrei fatto di così terribile per ferirla? Abbiamo studiato, Xander!"

"Si, dicono tutti così! Tu sei solo uno stupido sfruttatore, ma io ti farò cadere dal piedistallo Angelus!"

"Se ne sei così convinto non ti deluderò, tengo il gioco, ma fattene una ragione se lei non ti degna di uno sguardo quando ci sono io" e così dicendo gira i tacchi e se ne va, lasciando di stucco Xander. Il morale del ragazzo è a terra, Angel aveva ragione. Ma lui le ha fatto del male comunque sia e deve pagare.

continua...