DARK IN HER HEART

AUTRICE: Drusilla

Disclaimer: è tutto di Joss & Co…storia inventata da me , non scritta a scopo di lucro ma per puro piacere personale.

Timeline: in un’ipotetica prima stagione, Buffy alle prime armi…

Raiting: ff spuffy BUFFYVERSE, nc-17

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO 1

 

La giovane Buffy Summers attraversò il corridoio della Sunnydale High School in tutta fretta, doveva assolutamente parlare con il Signor Giles.

Gli incubi continuavano a tormentarla e ne era molto spaventata, quel festino di sangue e mostri turbava il suo sonno ormai da quasi un mese e la ragazza era davvero esaurita, non riusciva a studiare, né a concentrarsi durante le lezioni.

 

Entrò in biblioteca e vide il suo Osservatore in piedi davanti al tavolo centrale che sfogliava un libro. Era così assorto che nemmeno si accorse della figurina che gli si avvicinò facendolo sobbalzare.

 

“Oh! Buongiorno Buffy” chiuse immediatamente il libro, quasi spaventato e lo nascose dietro la schiena.

 

Lei non sembrò farci particolarmente caso e sbatté gli occhi stupita “Nasconde i giornaletti porno nei libri di magia?”

 

Il Signor Giles arrossì e si spostò al bancone seguito a ruota dalla sua pupilla “Buffy, gli incubi sono tornati?”

 

“Non hanno mai smesso di tormentarmi…mio Dio, ho appena 16 anni e già devo fare i conti con tutti questi problemi: incubi, vampiri, mostri e forze del male…mentre dovrei uscire con i giocatori della squadra di football, pensare a stupidaggini e andare in discoteca!”

 

Il Signor Giles la fissò scettico “Capisco che tu voglia darti alla perdizione come molti altri giovanissimi della tua generazione, ma tu hai un compito. In ogni generazione…”

 

“No! La prego, me lo ripete tipo preghiera quasi 10 volte al giorno. Piuttosto ha trovato qualcosa che mi aiuti a capire da dove vengono questi incubi?”

 

Buffy incrociò la braccia e guardò l’Osservatore attendendo una risposta.

 

“Ehm, io…non sono ancora sicuro…ho sfogliato i diari degli altri Osservatori ma non ho trovato nulla che ci possa aiutare, ma ti prego ripetimi ancora il sogno in modo che io possa cogliere un particolare, qualcosa che finora ho ignorato…”

 

“Va bene. Mi trovo in una discoteca, è notte e sono vestita di nero, i miei capelli anche sono corvini e sono circondata da mostri. Ad un certo punto la musica smette di suonare e io mi guardo intorno impaurita, il cuore mi batte fortissimo e capisco che gli essere che mi circondano sono vampiri infatti mutano nel loro volto da caccia. Così cerco di fuggire, ma un paio di forti braccia mi bloccano, e un ghigno sinistro risuona nell’aria, la figura che mi sta davanti è incappucciata e io tremo di paura mentre mi prende il viso tra le mani…mi dice che l’ora è vicina e la profezia si sta per compiere e di prepararmi all’unione. Poi tutto scompare intorno a me e mi ritrovo a fare il bagno in un mare di sangue e…sono felice!” Buffy si siede sul tavolo e sospira.

 

“Non sono riuscito a trovare nulla su questa profezia, mi dispiace” il Signor Giles apparve visibilmente turbato, strinse sempre tra le mani quel libro.

 

“Beh continui a cercare, spero che finiscano presto, ci vediamo più tardi” scese dal tavolo e uscì dalla biblioteca.

 

L’Osservatore rimase immobile per alcuni minuti poi aprì il libro e riprese a leggere dove Buffy lo aveva interrotto.

 

“…questa profezia è il male più grande che può colpire l’umanità.

L’Oscurità si fonderà con la Luce e nulla di umano resterà in terra, le tenebre domineranno e l’oscuro padrone e la sua regina domineranno per l’eternità.

Non si può sfuggire al destino.

Questo scritto è immutabile.

La Cacciatrice morirà per un atto d’amore e si donerà consapevolmente al male.

La soluzione migliore è quella di uccidere la Cacciatrice prima che ella stessa distrugga l’intera umanità.

La Prescelta verrà avvisata da incubi ricorrenti e il trentesimo giorno dal primo sogno tutto si compirà.

Ci affidiamo al buon senso che da sempre contraddistingue gli Osservatori.”

 

Il Signor Giles tremante chiuse il libro con un tonfo secco e un unico sussurro uscì dalla sua bocca “Buffy”

 

***

 

La lezione di storia stava annoiando a morte Buffy che sbadigliò senza preoccupazione. La professoressa Calendar la guardò male, ma andò avanti parlando della seconda rivoluzione industriale.

 

Una pallina di carta colpì il banco della giovane Summers che la prese in mano e aprendola vide un messaggio di Willow che la guardò sventolando appena la mano.

 

-Stasera sei di pattuglia?-

 

Buffy annuì e la rossa le sorrise di rimando.

 

Finalmente la campanella suonò! Le lezioni erano finite e i ragazzi liberi.

 

“Oh!! Non ce la facevo più” disse Buffy all’amica sospirando mentre uscivano dall’aula.

 

“Dai Buffy, la professoressa spiega molto bene…ma tornando a discorsi più piacevoli…stasera ti vedi con Angel?”

 

“No. Cioè forse mi capiterà di vederlo, io vado di pattuglia e se lo incontro ben venga…sai è passata una settimana e mi devo ancora abituare all’idea che lui sia un vampiro. Tra tutti i bravi ragazzi che ci sono proprio di lui dovevo innamorarmi”

 

Willow guardò l’amica ridendo “L’hai detto! Ti sei innamorata di Angel”

 

Buffy si tappò la bocca sconvolta “Oh mio Dio!”

 

Sempre chiacchierando le due ragazze si diressero in biblioteca, dandosi qualche leggera spinta e ridendo.

 

“Ehilà Signor Giles, come sta oggi?” chiese Willow sgambettando nella sua gonna scozzese.

 

“Molto bene, grazie” e sedendosi osservò Buffy ripensando alle parole della profezia.

 

“Willow mi passi gli appunti di biologia, domani c’è il test e non ho capito nulla!!” Buffy sbuffò sedendosi vicino al signor Giles.

 

“Stasera sei di pattuglia?”

 

“Certo come al solito…che monotonia! In quel vecchio cimitero non succede mai nulla di particolare, sempre i soliti vampiri appena usciti dalla tomba ancora inesperti…mi annoio un po’ ad ucciderli”

 

Giles la guardò da sopra gli occhiali “Non credo sia un fatto negativo, anzi, ti puoi sentire più sicura”

 

“Sì…può essere, dai Willow andiamo a casa”

 

Prendendo sottobraccio l’amica si avviò fuori dalla biblioteca e attraverso il corridoio che conduceva nel cortile della Sunnydale High School.

 

 

***

 

 

“…Continuo a scrivere le mie memorie nell’attesa di più d’un secolo di ricongiungermi con la mia regina dell’oscurità. Sono passati 120 anni di non-vita e io pazientemente bramo il momento in cui la renderò mia…prima era troppo piccola, ancora bambina e inconsapevole del suo potere, ma adesso che le è stata rivelata la sua identità, la sua missione di Cacciatrice, è pronta per me. Se mi concentro riesco persino a sentire il suo cuoricino palpitante e il calore che emana il suo corpo adolescente. E’ una rosa che io tingerò di nero e pungerò fino a farla sanguinare…sarà la mia Signora, le offrirò tutto quello che ho…E’ mia, solo mia…per sempre mia…”

 

 

***

 

 

Un leggero fruscio alle sue spalle la fece voltare e in posizione d’attacco sfoderò il paletto, fedele compagno di tutte quelle notti di caccia. Gli occhi le si spalancarono alla vista dell’individuo che stava davanti a lei, il paletto finì con un tonfo sordo a terra e le labbra le si incresparono in un sorriso timido.

 

“Angel, mi hai spaventata”

 

Il vampiro le si avvicinò e le porse il paletto, la luce della luna colpì la sua figura finora nascosta dall’ombra di un grande albero.

 

“Scusami, non volevo…posso farti compagnia?”

 

Buffy sentì il cuore prenderle a battere senza controllo e le mille e più farfalle nel suo stomaco iniziarono a svolazzare, mentre le guance le avvampavarono.

 

“Certo, mi fa piacere stare con te…cioè, stare in tua compagnia!”

 

Angel sorrise debolmente colpito dall’ingenuità e della tenerezza di Buffy.

 

“Notte piatta, vero?”

 

“Ehm…s-sì…sempre il solito, ma tu come mai sei qui? Sempre per lavoro?” gli chiese Buffy guardando a terra.

 

Angel le accarezzò una guancia facendole alzare il viso, fino a fissarla negli occhi.

 

“Non solo per lavoro, anzi, per questo…” delicatamente avvicinò il viso a quello della ragazza che rimase ferma e chiuse gli occhi sporgendo leggermente le labbra, sapeva che prima o poi lui l’avrebbe baciata e fu felice che il momento tanto sospirato fosse finalmente arrivato.

 

Il momento del primo bacio.

 

Il contatto con le labbra di Angel la fecero tremare leggermente e approfondì l’unione schiudendo un poco le labbra, lui la prese tra le braccia e sfogando la sua passione le donò un bacio che Buffy non aveva nemmeno mai immaginato…

 

La ragazza si staccò spaventata per tutta quella foga e per la sensazione di umido che le si era creata nelle mutandine. Era evidentemente eccitata e il fiato corto faceva trasparire anche un forte coinvolgimento emozionale.

 

“Scusa, io…”

 

La Cacciatrice gli posò un dito sulla bocca sussurrandogli “Shhh…ti prego, è stato bellissimo”

 

Lui la prese per mano e silenziosi si avviarono tra la lapidi.

CAPITOLO 2

 

“Angel mi ha baciata!!” squittì Buffy all’orecchio dell’amica.

 

Willow quasi si ingozzò con il polpettone della mensa “Cof-cof! Cosa??” domandò spalancando gli occhi.

 

“Sì, sì…è successo ieri al cimitero…certo il posto non è il più romantico, ma aspettavo da tanto questo momento” sospirò con occhi sognanti.

 

Willow la guardò incuriosita e domandò arrossendo un poco “Ma come si fa?”

 

“Guarda, è una cosa naturale, tutti i consigli sui giornaletti non sono altro che stupidaggini quando sei lì è tutto così semplice…è stato bellissimo!”

 

La rossa sorrise all’amica e finì il suo pranzo, chiedendosi quando anche per lei sarebbe arrivato il momento dei primi baci…

 

“Sempre lo stesso incubo?”

 

“Sì, ma c’e stato un particolare in più…la figura incappucciata mi ha baciata e poi nel pezzo finale del sogno quando da sola nuotavo in un mare di sangue, mi sentivo appagata, eccitata e ne ho bevuto”

 

“E’ strano…” concluse Willow leggermente turbata.

 

“Senti vado in biblioteca a parlarne con il signor Giles, ti dispiace?”

 

“Vai pure, ci vediamo dopo” la congedò Willow sorridendo.

 

Buffy uscì dalla mensa e si diresse, attraverso il corridoio, verso la biblioteca dove sperava di trovare qualche risposta alle sue domande.

 

Dopo aver spiegato brevemente al suo Osservatore l’incubo con aggiunta di particolari ne domando un’interpretazione.

 

“Non saprei proprio come spiegarlo Buffy, mi raccomando fai attenzione quando sei di ronda, tieni sempre i sensi in allerta!”

 

La bionda si lisciò la gonna e spensierata rispose “Certo, certo…però mi sto stufando di questo incubo, sa ho contato tutte le notti e stanotte sarà le trentesima spero succeda qualcosa di diverso…”

 

Il signor Giles sbiancò e tremò leggermente. La profezia si sarebbe compiuta quella stessa notte.

 

“Buffy stasera vuoi che ti accompagni di ronda?”

 

“No, grazie, ho già me stessa a cui badare lei sarebbe di troppo…e mi scusi per la franchezza” rise Buffy.

 

“Certo, certo…capisco. Fa attenzione” rispose il signor Giles mentre mille sensi di colpa lo attanagliavano: doveva dirle della profezia?

 

“Signor Giles, dice che Angel potrebbe sapere qualcosa a proposito del mio incubo?” Buffy si fissò le unghie delle mani, mentre arrossiva leggermente, dettaglio che non sfuggì al suo osservatore.

 

“Non ci avevo pensato, potresti domandarglielo tu se lo incontri durante la ronda, che ne dici?”

 

“Sì, è un’ottima idea” rise Buffy lisciandosi i capelli.

 

“Stai attenta, ricorda che Angel è sempre un vampiro…” le disse saggiamente il signor Giles.

 

“Ma ha un’anima! Come mai mi fa questi strani discorsi oggi? Scommetto che mi sta nascondendo qualcosa…” la ragazza si fece seria e si avvicinò di più all’Osservatore.

 

“No…nulla” rispose l’uomo raggiungendo il bancone della biblioteca e cercando di non incrociare gli occhi di Buffy.

 

“Signor Giles se lei è a conoscenza di qualcosa deve dirmelo…io non riesco più a vivere in questa situazione” la biondina era disperata.

 

Il suo Osservatore sospirò e si diede dello stupido per non averle rivelato la profezia da subito. Non sapeva se quello fosse il momento giusto, ma fu una stretta al cuore che lo fece decidere. Lei doveva sapere…

 

“Buffy, c’è una profezia…ecco, in questo libro…credo che centri qualcosa con i tuoi incubi” le porse il volume ingiallito.

 

La Cacciatrice lesse la pagina indicata dall’uomo e la sua espressione mutava ad ogni riga che leggeva, più avanzava più i suoi occhi verdi diventavano cupi…

 

“Come ha potuto tacere una cosa del genere? Stanotte è la trentesima dall’inizio dei miei incubi…ciò vuol dire che morirò…per un atto d’amore? Ma cosa vuol dire?” Buffy tremava leggermente e gli occhi le si velarono di lacrime.

 

“L’ho trovata solo ieri, non sapevo se…”

 

“Non sapeva cosa, eh? Se continuare a giocare con la mia vita o se prepararmi alla morte? Io non voglio morire, ho solo 16 anni”

 

Giles la guardò dispiaciuto “Stanotte non so dove e non so come un’entità del male si impossesserà di te e ti renderà sua schiava…”

 

Buffy continuava a tremare sconvolta “Lì c’è scritto che lei deve uccidermi prima per impedirmi di fare del male…” lacrime incominciarono a bagnare le sue guance incipriate.

 

“Buffy…come posso fare una cosa del genere? Io vedo il bene che è in te, tu sei il Bene…combatti ogni giorno contro i demoni e non vedo come tu possa cadere nelle grinfie del Male…come può darti per amore ad un essere malvagio??”

 

Buffy spalancò gli occhi inorridita e turbata e toccandosi la bocca sussurrò “Angel” rimase impietrita al centro della biblioteca senza sapere cosa dire.

 

“Cosa centra Angel?” domandò l’osservatore.

 

“Lui…è lui che mi porterà dalla parte del male! Forse mi sta solo ingannando per guadagnarsi la mia fiducia e poi servirsi di me”

 

L’Osservatore guardò Buffy asciugarsi gli occhi e stringere i pugni “Io riuscirò a sopravvivere, quel vampiro che si spaccia per innocente assaggerà il mio paletto…stanotte signor Giles la profezia sarà infranta. Glielo giuro”

 

“Ne sei sicura?” chiese dubbioso l’osservatore.

 

“Certo. Sono troppo giovane per morire” e con un sorrisetto uscì a tutta velocità dalla biblioteca.

CAPITOLO 3

 

Buffy passò tutto il pomeriggio chiusa nella sua stanza rannicchiata sul letto.

 

Aveva paura.

 

Per la prima volta sentiva davvero il terrore impossessarsi di lei. Non era stata preparata alla morte, ma c’è davvero un modo per prepararsi?

 

Pianse sul cuscino cercando di fare piano per non farsi sentire da sua madre al piano di sotto e si girò e rigirò nel letto pensando a cosa fare. Prese il paletto dal comodino e stringendolo tra le mani trovò un po’ di quel coraggio che le mancava.

 

Stanotte avrebbe mostrato ad Angel, o a chi per lui, di che pasta era fatta.

 

Il vampiro sarebbe diventato polvere senza troppi complimenti, senza alcun gioco di parole e lei avrebbe vinto, come sempre.

Con questa rinnovata fiducia si alzò e si guardò nello specchio dell’armadio pensando che era la prescelta e avrebbe fatto qualsiasi cosa per sconfiggere il male, non solo perché era il suo compito, ma perché lo desiderava dal profondo del cuore.

 

“Ehi Buffy, non scendi per cena?” la testa di Joyce sbucò dalla porta.

 

La bionda fece un salto spaventata “Mamma! Non dovresti bussare prima di entrare?”

 

“L’ho fatto, ma forse hai la musica troppo alta! Su, scendi la cena è in tavola”

 

Buffy la seguì sbuffando con il cuore che batteva forte.

 

***

 

La ragazzina consumò in fretta la cena troppo turbata dagli eventi che le si erano riversati addosso. Non aveva proferito parola e la madre la guardava preoccupata.

 

“Buffy, cara…cosa c’è?”

 

Lei la guardò con occhi pieni di risposte, ma l’unica che poté dare fu “Stupidaggini, nulla per cui preoccuparsi. Adesso scusami, vado a letto”

 

La madre osservò sua figlia alzarsi da tavola e sparire su per le scale.

 

***

 

“Posso sentirla tremare di orrore, il suo battito leggero adesso galoppa veloce, facendomi già gioire…insieme governeremo il regno del Male e se ella vorrà, uccideremo l’intera umanità…daremo alla luce i nostri figli delle tenebre”

 

***

 

Buffy camminava nel cimitero stando attenta ad ogni più piccolo rumore. La luna era piena in cielo e l’aria pungente la costrinse a stringersi nel maglione. Solo il verso di qualche uccello notturno si sentiva in lontananza e di vampiri nessuna ombra, forse non le sarebbe accaduto nulla…e mentre lo pensava si maledisse da sola…

 

Improvvisamente fu circondata da nebbia fitta, era successo tutto in battito di ciglia. Spaventata tirò fuori il paletto e lo brandì, stese l’altra mano in avanti e rimase immobile nella nebbia. I sensi in allerta. Un fruscio la fece voltare di spalle, ma ovunque si girasse non vedeva nulla. Cercò di mantenere la calma, ma il cuore già le batteva forte. Una strana sensazione si propagò nel suo corpo e un brivido le attraversò la schiena.

 

“Hai la bellezza del sole e l’animo della notte, sei bellissima”

 

Questa voce uscì da un punto imprecisato e Buffy iniziò a girare su se stessa impaurita e vulnerabile “Chi sei?”

 

Una mano gelida la afferrò da dietro facendole cadere il paletto e bloccandola. A questo punto Buffy cercò di divincolarsi, ma ne era come incapace, non riusciva a muovere un muscolo. L’essere la stringeva con un braccio alla gola e l’altro sull’addome, l’aveva disarmata senza alcun problema. Era in trappola.

 

“Sei ancora più bella di come ti immaginavo”

 

Buffy sentì la parole entrarle nelle orecchie e deliziarla, si sentì improvvisamente la testa pesante, mentre l’essere alitò sul suo collo esposto e successivamente le passò con lentezza incredibile la lingua sulla giugulare. Cercò di resistere e di liberarsi, ma poi chiuse gli occhi conquistata e si strinse maggiormente contro quel corpo. L’essere ghignò compiaciuto e continuò ad ubriacarla di parole “Ti piace, vero? Abbandonati a me Buffy!”

 

La Cacciatrice si riscosse sentendo il suo nome, spalancò gli occhi in preda ad una strana paura “Come fai a conoscermi? Chi sei?”

 

Lui strinse un po’ la presa e iniziò a darle piccole baci sul collo sentendola dapprima rigida, ma poi più andava avanti più la ragazza si godeva quei baci passionali, evidentemente mai provati prima. Sempre tenendola stretta, l’essere le infilò una mano nelle mutandine e la sentì gemere…si deliziò sentendola già completamente bagnata e infilò un dito nella sua piega umida.

 

“Uuuuggghh…noo” cercò di opporsi debolmente, ma poi il piacere fu più forte “Sììì, cosa mi stai facendo…ooohhh”

 

Buffy fu investita da emozioni mai provate prima, quell’essere le stava regalando un piacere che stava per farle scoppiare il cuore. Iniziò a muovere il bacino assecondando la mano di lui, e piano piano prese a stimolarle un punto in basso di cui Buffy non sapeva nemmeno l’esistenza. Era maledettamente abile e ancora un po’ di movimento e Buffy non avrebbe retto. Circondata da quella nebbia e toccata da uno sconosciuto aveva dimenticato tutto il resto, perfino chi era.

 

“Ti ho desiderata da sempre” la voce di lui, lenta e sensuale la fece fremere.

 

Senza rendersene conto le uscirono queste parole dalle labbra “Chiunque tu sia e qualsiasi cosa tu stia facendo, lo fai così bene…ti prego, non fermarti adesso!”

 

Lui non se lo fece ripetere due volte spinse quasi con violenza in lei, fin quando sentì un fiotto caldo e un urlo roco uscire dalle labbra di Buffy.

 

Lasciò la presa e lei tutta sudata e tremante non si resse in piedi e cadde sulle ginocchia ancora ansante.

 

Il primo orgasmo della sua vita.

 

Lo sconosciuto le parlò dolcemente “Sei deliziosa”

 

Lei prese le forze per girarsi e vedere la sua faccia, ma troppo ubriaca di emozioni, crollò sull’erba umida del cimitero.

CAPITOLO 4

 

La sveglia suonò come tutte le mattine e la biondina mugolò ancora tremendamente assonnata. Aprì debolmente un occhio e si alzò sul letto, guardandosi attorno, si passò le mani sul viso e con gli occhi ancora impastati dal sonno cercò di ricordare qualcosa della notte appena trascorsa…

 

Mise a fuoco qualcosa sulla scrivania, si alzò e con curiosità vide che si trattava di una comunissima rosa, bellissima, profumata, insomma il fiore che tutti noi conosciamo; eppure aveva qualcosa di strano, Buffy accese l’abat-jour e si rese conto che qualcosa di bizzarro c’era, infatti aveva un colore fuori dal normale…i petali erano completamente neri. Lì vicino stava appoggiato un biglietto: Buffy strappò la busta e lo prese in mano.

 

“Un regalo oscuro, per una regina ancor più tenebrosa”

 

Buffy sbarrò gli occhi tremando, i ricordi di quella notte di follia le tornarono in mente, il cimitero, quello sconosciuto, l’ebbrezza del piacere. Il biglietto le scivolò dalle mani cadendo sul pavimento. Il labbro inferiore le vibrò leggermente, mentre angosciata si guardava allo specchio. Chi era quella ragazza bionda dagli occhi verdi? Non si riconosceva più…doveva scoprire chi era quell’essere e perché era riuscito a piegarla in tal modo. Si lavò e vestì in fretta, per la prima volta nella sua vita aveva il desiderio pressante di andare a scuola, doveva capire…e improvvisamente si rese conto di non aver avuto nessun incubo.

 

***

 

“Ehi Buffy, sei in anticipo oggi” Willow le andò incontro sorridendo e sbadigliando.

 

“Sì, buongiorno Will” Buffy le si avvicinò senza avere il coraggio di guardarla negli occhi, l’amica notò che c’era qualcosa di strano quella mattina.

 

“Non hai dormito bene?”

 

“Ho dormito senza incubi…” e così dicendo si passò una mano sui capelli.

 

“Wow! Allora dovresti essere allegra non credi? Hai rivisto Angel ieri sera?” Willow le girava intorno eccitata.

 

“No” rispose laconicamente Buffy.

 

“Oh!” esclamò l’altra stupita.

 

La giovane Cacciatrice scorse da lontano l’Osservatore che arrivava e lo seguì con lo sguardo finché lui non si accorse delle due ragazze e le raggiunse velocemente.

 

“Buffy che piacere vederti, presumo che la caccia sia andata bene ieri sera”

 

“Più o meno, sono ancora viva! La profezia non si è avverata!” con un mezzo sorriso la Cacciatrice volse lo sguardo sull’Osservatore.

 

“Bene! Però dovremo stare all’erta anche in questi giorni, il problema non è ancora del tutto scampato, hai visto Angel?” domandò il bibliotecario.

 

“No” stessa risposta.

 

“Bene ragazze ci vediamo poi e mi raccomando Buffy stai in guardia…” detto questo il signor Giles si avviò all’interno della scuola lasciando le due amiche sedute sulle scale a chiacchierare del più e del meno.

 

Buffy ascoltava controvoglia le parole di Willow che le apparivano improvvisamente superficiali e infantili.

 

“Eccolo! Sta arrivando Oz…non è super carino?” Willow sospirò con occhi sognanti “Quanto vorrei dargli un bacio! Buffy non senti il bisogno di rivedere Angel?”

 

La biondina si girò dall’altra parte “No”

 

Willow si spazientì “Ma come, gli hai donato il tuo primo bacio e adesso non sentì la sua mancanza?”

 

“No, non la sento…guarda che un bacio non è nulla di sconvolgente…è una cosa naturale e spontanea. E poi ci sono cose anche più profonde e intense di un contatto di labbra, cosa credi? Un bacio non ti lega per sempre!!”

 

La rossa guardò in basso dispiaciuta a quella risposta perché sapeva che Buffy l’aveva detto apposta per umiliarla.

 

“Scusa Will, è solo che ci sono cose più…come dire…adulte!”

 

Willow continuò a fissare un punto imprecisato ai suoi piedi e rispose solo “Io volevo solo parlare” poi i suoi occhi brillarono di lacrime.

 

“Mi dispiace, è stata una notte faticosa” detto questo Buffy si alzò ed entrò nella scuola senza fermarsi a salutare nessuno solo andando in classe e sedendosi nel banco.

 

***

 

Cordelia, la reginetta della scuola, entrò in classe seguita da uno stuolo di compagni adoranti. Buffy la guardò con sufficienza, non le stava per nulla simpatica e si scambiavano solo il saluto. Successivamente entrarono in classe tutti e la professoressa Calendar per la lezione di storia.

 

Buffy per tutta la lezione si isolò in un mondo suo, aveva come costruito un guscio e pensava allo sconosciuto che le aveva sconvolto la vita, scarabocchiando su un block notes. Si sentiva cambiata e provava vergogna per quello che era successo, al pensiero che il signor Giles o i suoi amici potessero venire a scoprirlo. La cosa che più la sconvolgeva era il fatto della completa sottomissione in cui era stata condotta. Quello sconosciuto aveva esercitato sicuramente un incantesimo su di lei, non c’era altra motivazione!! Non poteva immaginare di essersi data per puro piacere.

 

L’aveva definita una regina tenebrosa…regina di cosa? Di chi? E poi perché tenebrosa? Lei apparteneva alla luce e al bene fino al midollo. Desiderò improvvisamente che fosse già notte, voleva scoprire di più su quello sconosciuto, non l’aveva nemmeno visto in faccia. Appena finita l’ora decise di correre in biblioteca e fare le sue ricerche, anche se dubitava di scoprire qualcosa.

 

***

 

Buffy gioì vedendo la biblioteca deserta, il signor Giles era in riunione con altri professori e lei poteva consultare liberamente i libri. Quello in cui parlava della profezia non diceva nulla di nuovo, ne sfogliò altri, ma nulla. Sconsolata stava per andarsene quando un libro cadde a terra da solo, dalla mensola più alta. Buffy si guardò intorno con sospetto e poi si precipitò a prendere il libro. Era molto pesante e impolverato, evidentemente l’Osservatore non lo utilizzava spesso.

 

Sulla copertina di pelle, campeggiava la scritta “Hidden love”, cioè amori segreti. Non sembrava esattamente un libro di magia, lo aprì incuriosita e vide che si trattava di storie remote che raccontavano di come vampiri aveva circuito ragazze innocenti facendole impazzire e poi uccidendole rendendole creature della notte. Buffy non ne fu particolarmente sconvolta, però la colpirono le testimonianze orali di amiche delle ragazze che dicevano di aver visto cambiare da un giorno all’altro le ragazze senza rendersi conto di cosa il Maligno operava dentro di loro. Sotto l’involucro corporeo nasceva e cresceva una parte nascosta e rimasta celata, le tenebre del loro animo. Buffy continuò a leggere avida di saperne di più.

 

“La mia amica era amata da tutto il villaggio per la sua virtù, la sua gentilezza, la sua umiltà e la sua grazia. Aveva deciso di farsi suora, ma qualcosa cambio in lei, un verme sordido si annidò nel suo cuore. Era diventata improvvisamente indifferente a tutto, isolata in un mondo tutto suo, di notte scappava di casa e tornava solo la mattina dopo. Si diceva che danzasse nuda attorno al fuoco nel bosco e che fosse la concubina del Diavolo. Ma un giorno molto vicino alla sua trasformazione, mi parlò a cuore aperto, per un attimo tornò ad essere quella di sempre. Mi disse che qualcosa aveva agito su di lei, forse non il Diavolo in persona, ma il Male l’aveva sedotta e trasportata in un mondo oscuro, nascosto agli uomini mortali. Ogni notte trascorreva ore con quella presenza che definiva affascinante e magnetica e più tempo passava più lei si innamorava pur sapendo che con l’oscurità l’avrebbe rese sua schiava. Mi disse queste parole piangendo e prima di fuggire per l’ultima notte di follia disse che era cosciente di ciò a cui andava incontro e che nulla poteva salvarla perché lei offriva il suo cuore all’uomo che amava. Così quella notte venni a conoscenza dell’identità di quell’essere, era un uomo, o meglio un vampiro. Della mia amica non si ebbe più traccia”

 

Buffy tremò leggermente e provò pietà per quella povera ragazza, sfogliò ancora altre pagine e trovò l’immagine di un giovane bellissimo. I suoi occhi verdi si illuminarono. Era l’antico ritratto di un nobile principe, come diceva la scritta sottostante. Sembrava una fotografia. Buffy provò un’improvvisa attrazione e cercò di scoprire la sua identità. Lesse la didascalia e scoprì che si chiamava William James Rosewill. Rimase incantata a guardarlo qualche minuto poi chiuse il libro lo infilò nel suo zaino e uscì, come se nulla fosse, dalla biblioteca.

CAPITOLO 5

 

Buffy aveva passato l’intero pomeriggio chiusa in camera a leggere il libro che aveva sottratto in biblioteca cercando di scoprire chi fosse quel fascinoso uomo che rispondeva al nome di William James Rosewill. Scoprì che era l’ultimo discendente di una famosa famiglia nobile e che sparì in circostanze misteriose, intorno alla sua figura nacquero numerose leggende, si diceva che molte ragazze in procinto delle nozze sognassero il principe e poi morissero dopo poco tempo. Era nato un clima di maledizione intorno alla figura e al ricordo del principe e dopo secoli questa storia continuava a resistere. Le circostanza misteriose in cui sparì facevano pensare ad una fuga da parte del principe ribelle, troppo fuori dalle righe per governare e per sopportare la responsabilità della corona come ultimo erede. Si trascinava da una corte all’altra abbandonandosi tra le braccia delle più rinomate cortigiane, bevendo e banchettando senza pensieri, dimenticando troppo spesso i suoi doveri. Così pochi giorni prima di convolare a nozze con la cugina Drusilla Juliet Carter scomparì. La giovane che ne era davvero innamorata diventò pazza e raccontava in giro di poter vedere il futuro e di trascorrere tutte le notti con il suo caro William e che lui le aveva dato le chiavi per entrare in un mondo migliore, fatto di oscurità e piacere. I dottori consigliarono di tenerla sott’occhio 24 ore su 24 e di notte, magicamente, riusciva ed eludere i controlli e usciva, scappava. Neppure legandola si era riusciti a separarla dal suo amore…più il tempo passava più la si lasciava libera, ormai era conosciuta come Drusilla “la pazza” e nessuno pensava che tutto ciò che diceva aveva un fondo di verità. All’alba del suo ventesimo compleanno non fece più ritorno al castello, lasciando tutti nel più tremendo dolore. William James Rosewill, infatti, era stato trasformato in vampiro e aveva condotto pure Drusilla Juliet Carter alla stessa sorte.

 

Buffy era rimasta affascinata da questa storia e si chiese perché il signor Giles non le aveva mai parlato di quella coppia di vampiri, non sapeva nemmeno se le precedenti Cacciatrici erano riuscite ad ucciderli, sarebbe la prima cosa che gli avrebbe chiesto l’indomani. Si mise nuovamente ad osservare il dipinto del vampiro e si diede della stupida a trovarlo così affascinante…Senza rendersene conto era già sera e il suo dovere la chiamava. Si cambiò e si mise pure un po’ di trucco, poi annusò la rosa e uscì dalla finestra.

 

***

 

Appena arrivata c’era Angel ad aspettarla come se avessero avuto un appuntamento…Buffy non provò il tanto sperato batticuore nel rivederlo, né un particolare piacere e questo la spaventò…non doveva andare così, non dopo tutto il tempo in cui aveva sbavato per lui…perché non le faceva l’effetto dello sconosciuto?

 

“Ciao Buffy” lui le si avvicinò cercando di baciarla, ma lei si scansò e il bacio finì sulla guancia.

 

“Ciao…” rispose lei imbarazzata dai suoi stessi pensieri.

 

“Sai ti ho pensata tanto…mi sei mancata” Angel la prese per mano e si avviarono per il cimitero.

 

Buffy non rispose, ma si volse a guardare il cielo…la luna in alto splendeva imperiosa in mezzo al mare di stelle. Non una nuvola turbava la serenità di quella notte, tutto era calmo e tranquillo, eppure dentro di lei si agitavano un turbinio di domande, di pensieri e di sentimenti.

 

“Angel…tu mi ami?” la domanda le uscì dalla bocca ingenuamente, senza premeditazione.

 

Il moro si fermò e la guardò, senza alcun dubbio rispose “Sì, ti amo Buffy…”

 

La biondina si voltò verso di lui con occhi tristi “Faresti qualsiasi cosa per me?”

 

“Certo, ma che hai mi spaventi…cosa c’è che non va?”

 

Buffy si aggrappò a lui scoppiando a piangere…si sentiva così sola, era certa che lui l’amava sinceramente e forse con il tempo anche lei avrebbe imparato a fare lo stesso.

 

“Angel, ho tanta paura, l’altra notte qualcuno…” si morse il labbra inferiore abbassando lo sguardo a terra vergognosa. Era ancora sconvolta.

 

“Parla amore” Angel le prese le mani nelle sue guardandola negli occhi.

 

Buffy gli aprì il cuore “L’altra notte qualcuno ha approfittato di me…non l’ho visto in faccia ma è riuscito a farmi vergognare di me stessa…mi ha toccata, trattata come una…insomma hai capito!”

 

Angel se la strinse forte al petto rassicurandola “Adesso sei qui…al sicuro…ti proteggerò io qualsiasi cosa accada. Non temere chiunque sia stato, dovrà pagare”

 

“Non immagini come è riuscito a sottomettermi, avrà usato certo un incantesimo…mi dispiace Angel, ho pensato che potessi essere tu a volermi ingannare, per via della profezia” e iniziò a raccontargli tutto lasciando però da parte le scoperte del giorno su William James Rosewill e la rosa donatale dello sconosciuto.

 

“Non posso crederci…ho rischiato di non vederti più…” Angel la baciò con passione “la profezia mi era sconosciuta e ci deve essere qualcosa sotto, non riesco a spiegarmi chi possa essere quel verme, domani cercherò di saperne qualcosa…”

 

Buffy era accanto a lui, mano nella mano e si sentì più leggera senza portare quel peso da sola, poi le venne un’idea “Angel, vuoi venire a casa mia stanotte, mi sentirei più sicura con te accanto”

 

Lui la guardò con occhi innamorati “Solo se tu lo vuoi…però sai che dovrò andare via subito prima dell’alba…”

 

“Sì, però ho bisogno di sentirti vicino” le gote della Cacciatrice divennero rosse e si toccò le mani impacciata.

 

“Allora andiamo…”

CAPITOLO 6

 

Buffy stava per morire dal ridere vedendo le acrobazie di Angel per entrare dalla finestra. Si teneva la mano premuta sulla bocca per non farsi sentire dalla madre, ma quando Angel si trovò con il sedere a terra non potè trattenersi.

 

“Ehm…mi aiuti?” il vampiro impacciato si grattò la testa.

 

“Certo…” e gli porse una mano, in quel mentre una scossa elettrica attraverso i due giovani, Buffy si ritrovò imbambolata a guardarlo, mentre lui dischiuse le labbra e socchiuse gli occhi.

 

“Che bella camera…si vede che è il tuo mondo…” Angel si guardava intorno compiaciuto cercando di spezzare quel clima pesante che si era creato.

 

Buffy si sedette sul letto e accese l’abat-jour, ricordandosi della rosa la coprì con una maglietta e fece finta di nulla, tornò da Angel e si strinse a lui respirando il suo profumo e facendosi avvolgere dal senso di sicurezza che le infondeva.

 

Lui le accarezzò i capelli dolcemente posandole un bacio sulla testa.

 

“Dormirò per terra ai piedi del tuo letto, va bene?” chiese il vampiro osservandola mentre si scioglieva dall’abbraccio e si sedeva di nuovo sul letto.

 

Buffy non rispose, ma iniziò lentamente a spogliarsi, si tolse la maglietta e i jeans restando in biancheria intima. Guardò Angel abbozzando un sorrisetto “Puoi stare qui?” domandò indicando il suo letto.

 

Angel era rimasto scioccato e deliziato, ma non era stupido “Buffy…perché lo stai facendo?”

 

“Come perché? Ho bisogno di te…Angel erano mesi che ti venivo dietro implorante, ma tu non mi vedevi nemmeno, ci siamo baciati e per me è stato così…bello! Poi è arrivato quel tizio, mi ha fatto del male…mi sento sporca, come usata…certe cose io le ho sempre immaginate abbinate all’amore. E tu sei l’amore…lavami l’anima, ti prego!” timide lacrime si affacciarono negli occhi verde smeraldo della giovane Cacciatrice. Un sentimento nuovo stava sbocciando, come un bocciolo di rosa che fatica a crescere in mezzo all’ortica.

 

Si accoccolò sotto le coperte spegnendo la luce. Angel si sfilò la giacca e si sbottonò la camicia facendo cadere gli indumenti sul pavimento, poi si tolse i pantaloni e si cacciò sotto le lenzuola con Buffy.

 

Restarono tutti e due in silenzio, Angel circondò con un braccio la sottile vita di Buffy che tremò. Da dietro si avvicinò a lei e posò la testa nell’incavo fresco del collo della Cacciatrice. Restarono così immobili.

 

“Buffy credo sia il caso di aspettare, voglio che tu lo faccia per amore, non per toglierti uno sfizio…e credimi è difficile per me parlare così perché io ti desidero da morire! E stare qui a stretto contatto con la tua pelle e non poterti avere è faticoso”

 

La ragazza restò in silenzio poi si voltò verso di lui “Grazie”, lo abbracciò stretto addormentandosi subito dopo.

Buffy sentì il corpo del vampiro ancora accanto a lei…guardò l’ora dalla sveglia sul comodino, erano le 3 e 30. C’era ancora tempo all’alba, tutto il tempo di cui avevano bisogno.

 

Fece per alzarsi ma lui la strinse forte, forse troppo…

 

“Ahi Angel, mi fai male!” sussurrò Buffy cercando di divincolarsi, poi un urlo soffocato uscì dalle sue labbra quando si voltò verso il vampiro.

 

“Oh mio Dio!” esclamò scattando fuori dal letto e arrossendo rendendosi conto di essere mezza nuda.

 

“Sei dannatamente bella Cacciatrice” il vampiro era tra le lenzuola rosa e la guardava con uno sguardo assassino alzando leggermente il sopracciglio.

 

Buffy cercò di muoversi, ma restò ferma, non riusciva a spostare un muscolo…poi quando lui accesa la luce della piccola lampada sul comodino finalmente lo riconobbe.

 

“William James Rosewill” le uscì dalla bocca.

 

“Ai tuoi ordini passerotto!” e uscì dalle coperte completamente nudo.

 

Buffy cercò di non fissarlo in quel punto, ma era più forte di lei, lo stava mangiando con gli occhi.

 

“Vedo che ti piace quello che vedi…” ammiccò il biondo platinato avanzando come una pantera, lento, sensuale e terribilmente…caldo.

 

Le girò attorno senza perdere il contatto visivo con lei, poi trovò la rosa che le aveva lasciato e l’annusò facendosela passare sugli addominali.

 

Buffy riuscì a muoversi e corse dall’altra parte della stanza cercando di mantenere il sangue freddo.

 

“Cosa vuoi da me?” chiese con rabbia riacquistando un po’ di ragione.

 

“Quello che tu vuoi io ti faccia” rispose passandosi la lingua sulle labbra così sensualmente che Buffy si sentì attraversare da un brivido.

 

“Lasciami in pace!” ribattè lei spaventata in ricordo della notte precedente. La vergogna sopraggiunse tutta ad un tratto e si impossessò di lei.

 

Spike si infilò i pantaloni che aveva appoggiato chissà quanto prima alla sedia e si passò una mano tra i capelli ribelli.

 

“Allora Cacciatrice, ti va di ballare un po’?” le chiese con un ghigno.

 

Buffy si infilò una maglietta lunga che le faceva da vestito e cercò di concentrarsi sul vampiro. Sapeva dai libri del Signor Giles che era un vampiro e quindi non c’era bisogno di agitarsi, era solo polvere come tutti gli altri. Il fatto che fosse così fottutamente sexy non faceva di lui un vampiro migliore. Buffy con uno stacco afferrò il paletto dalla scrivania e impugnandolo guardo il biondo che sembrava stranamente tranquillo.

 

“Io ti ucciderò” disse Buffy con la voce che le tremava.

 

Spike si mise a ridere, ma tornò serio ad un tratto “Sono già morto, passerotto…mi dispiace deluderti…”

 

Buffy stava perdendo la pazienza “Cosa vuoi da me?” il paletto sempre stretto in mano.

 

Spike alzò lo sguardo fissandola a lungo, Buffy si accorse solo in quel momento degli immensi occhi cerulei che la stava leggendo dentro, erano diabolicamente magnetici, profondi e sembravano…sinceri…

 

“Voglio che tu sia la mia regina, desidero la tua venuta da 120 lunghi anni, tu sei la mia predestinata…il lato oscuro che si cela in te brilla così forte che quasi mi acceca, tu sei tutta fiamme e violenza”

 

Buffy si turbò a quelle parole e non capì “Cosa vuoi?”

 

Spike in un lampo fu davanti a lei, le strinse il polso e il paletto cadde a terra. Avvicinò il viso a quello della Cacciatrice e le soffiò dolcemente sul collo, poi ne estrasse la lingua e le leccò la parte più esposta, sentendola sciogliersi sotto il suo tocco.

 

Era sua, completamente, sapeva che se avesse voluto avrebbe potuto prenderla anche in quel momento, ma non era così che a lui piaceva…

 

Si staccò repentinamente guardandola e la vide con gli occhi chiusi ad aspettare ancora attenzioni, scoppiò a ridere e si infilò la maglia.

 

“Sai non pensavo che i vampiri fossero la tua passione…”

 

Buffy si riscosse e cercò di resistere l’impulso di schiacciarlo sul suo letto, restò a guardarlo furente e tentò di dire qualcosa, ma nulla le uscì dalla bocca.

 

“A presto Cacciatrice” disse il vampiro uscendo dalla sua finestra, lei lo lasciò andare senza forza di fare nulla, poi prendendosi la testa tra le mani scoppiò a piangere.

CAPITOLO 7

 

Buffy si svegliò in un bagno di sudore, la sveglia non aveva ancora suonato, ma qualcosa le diceva di alzarsi. Con gli occhi ancora assonnati si levò dal letto e si diresse verso lo specchio, accese la luce e per poco non caccio un urlo, quella non era lei.

 

I capelli biondi erano completamente neri, gli occhi verdi spiccavano in mezzo alla matita nera che li circondava e i suoi denti…si toccò e aveva due canini appuntiti, come quelli di un…

 

“Oh mio Dio!” disse in preda al panico, sbattè gli occhi più volte, ma non successe nulla, poi maledisse mentalmente Angel per essersene andato così presto…in quel modo aveva lasciato, infatti, spazio a William James Rosewill. E adesso perché lei era conciata in quel modo, istintivamente si toccò il polso…ma il cuore batteva, eccome se batteva…era agitata da morire.

 

Vide accanto alla finestra una busta. Corse a prenderla sperando che ci fosse la soluzione al problema, ma quando era stata messa lì?

 

Strappò la busta e trovò scritto con il sangue “Ti piace quello che sei? Tenebra e sangue…questo è solo un assaggio…W.J Rosewill”

 

Tornò allo specchio e tutto era tornato alla normalità, si tastò il viso ed era la Buffy di sempre…aveva decisamente un aspetto più sano!

 

Un gemito di disappunto uscì dalle sue labbra decise che non sarebbe andata a scuola, doveva scoprire cosa voleva il vampiro platinato da lei. La Cacciatrice è tesa al bene, alla luce, lui le ottenebrava la mente, le faceva fare cose che non si sarebbe mai immaginata, giocava con le sue emozioni e i suoi sentimenti, l’aveva resa sua schiava.

 

Tutto questo doveva finire!

 

Joyce la chiamò dal piano di sotto, dicendole di fare in fretta e di scendere a fare colazione.

 

Buffy andò in bagno e dopo essersi preparata scese in cucina.

 

***

 

“Cara, vuoi che ti do un passaggio in macchina?” domando la donna prendendo le chiavi dalla borsa.

 

“No mamma, grazie…faccio due passi” rispose Buffy dopo aver finito di bere il latte dalla sua tazza.

 

“Va bene, stasera farò tardi per via della galleria! Buona giornata” e detto questo uscì lasciando da sola Buffy con i suoi pensieri.

 

Tamburellando con le dita sul tavolo della cucina e guardando nel vuoto chiuse gli occhi: le due mani, il suo corpo nudo, la lingua passata così lentamente sulla sua pelle di vaniglia. E poi ancora la notte precedente al cimitero…terrore ed eccitazione, desiderio e rifiuto…

 

Si domandò perché non aveva chiesto subito aiuto all’Osservatore, forse perchè si sentiva in colpa…quasi se fosse stata una sua libera scelta. Quel demonio aveva approfittato di lei, ma l’aveva certamente trovata consenziente…Buffy non si era mai trovata in una situazione del genere prima, di solito era lei quella che dettava le regole del gioco e che uccideva senza pensarci un attimo di più. Adesso si sentiva minacciata da qualcosa più grande di lei, un vampiro che conduce alla pazzia e vampirizza le giovani fanciulle, ma lei non era indifesa…il Potere risiedeva in lei, era la Prescelta.

 

Il platinato poteva anche vantare un corpo da far venire la bava alla bocca, ma non era di questo che doveva occuparsi lei…il suo obiettivo era quello di prendere bene la mira e ficcargli un bel paletto nel cuore. Del resto non poteva permettere a quell’essere di sottometterla, lei non sarebbe mai passata al male per quanto muscoloso e sexy fosse.

Tbc…….