I'LL NEVER FORGET YOU

AUTRICE:DRUSILLA

Questa ff è abbastanza particolare perchè mi è venuta in mente ascoltando appunto la canzone 'in tutti

i miei giorni' di Raf.

Si svolge come sempre dopo Chosen.

Ci sono alcuni agganci con ciò che Spike dice a Buffy in Fool for love su come muoiono le cacciatrici.

I personaggi non mi appartengono e non li utilizzo a scopo di lucro.

Dedicato a tutti i cuori romantici del mondo e a chi mi ha sostenuta nella precedenti ff.

Coppie: logicamente Buffy/Angel!!

Per l'ennesima volta vi chiedo di perdonarmi la grafica... dai chiudete un occhio!!!

 

Part 1 - MY LIFE WITHOUT YOU

 

-Mamma, mamma vieni a vedere!!-

Una bambina di circa sei anni afferra la madre per il polso e la conduce di fronte ad un negozio di animali domestici.

-Cosa c'è Lylh?-

-Guarda! Guarda il cane!-

-Oh, non vorrai di nuovo un cane!?, dai, la nonna ci aspetta-

La donna prende in braccio la bambina e svolta l'angolo uscendo dal campo visivo della ragazza che le

osservava. I lunghi capelli biondi le coprono le spalle e risplendono alla luce del lampione. La città sembra

diversa al crepuscolo... è tutto più pacato. Le tenebre in avvicinamento coprono la fretta, la noia, la routine.

Un altro bambino 'trascina' la madre davanti alla vetrina del Pet Shop. Indica con insistenza un piccolo

cagnolino tutto nero. La madre decide di accontentare le richieste del figlio ed entrano nel negozio.

-E' bellissimo, non trovi?-

La ragazza che osservava tranquillamente quel via vai di persone viene scossa da una voce familiare che

proviene dalle sue spalle. Riconosce quel timbro, quella dolce e rilassante voce a lei così familiare.

Non si volta neppure a guardare colui che le ha parlato.

-Si, è davvero magnifico...-

-Cosa ci fai qui?-

-Potrei chiederti la stessa cosa-

Ora la ragazza si volta. Si, è proprio come lo ricordava. Alto, bellissimo, con quella meravigliosa giacca

nera che gli scende fino a metà polpaccio.

-Sono venuto qui per lavoro... mi fermerò qualche giorno, forse una settimana-

-Sei diventato così famoso da ricevere clienti anche da fuori?-

-Beh, sottoterra le voci corrono in fretta ma sotto il cielo vanno ancora più veloci... tu cosa ci fai qui?-

-Dimentichi? La mia casa non esiste più.. puff! spazzata via con tutta la città-

-Scusami, non volevo ricordartelo-

-Ricordare non ferisce più. La carne viva non è più scoperta- nella sua voce c'è una nota di tristezza, forse rassegnazione.

-Ti va di fare un giro?-

-Si-

I due s'incamminano lungo la strada ormai avvolta dal buio spezzato solo dalla luce di alcuni lampioni,

parlando di quello che anno fatto dopo l'ultima volta che si sono visti, della loro vita in quel momento, di

come le cose sono andate avanti. Non ci sono parole per spiegare l'atmosfera ricreata da quell'incontro.

-Quindi non hai mai visto la donna che ti ha fatto venire qui...-

-Già, è la prima volta che metto piede in questa città-

-E come puoi crederle sulla parola, come sei certo che non sia una trappola?-

-Ehy, sono passati quei tempi. Ora non c'è motivo di temere-

-Già, tendo sempre a dimenticarlo-

-E' naturale, fa parte del tuo DNA...-

-In questi ultimi tempi mi ritrovo tantissime volte a pensare a ciò che mi disse Spike anni fa...-

-Ti manca Spike?-

-Non lo so... ma mi ha schiarito le idee su certe cose-

-Ad esempio?-

-Beh, numero 1 che tendo sempre ad innamorarmi dei 'figli della notte'!- Lei ride, lui però non è affatto divertito.

-E poi?-

-E poi non dimenticherò mai la lezione dhe mi ha dato su come muore una cacciatrice-

-Cosa ti ha detto?-

-La verità! una cacciatrice muore solo quando ha ucciso così tanto da voler sperimentare la morte lei stessa.

Mi disse che io non sarei morta come le altre perchè avevo gli amici, mia madre, mia sorella... insomma, dei 'fili'

che mi tenevano legata alla vita... ed ora.. ora mi ritrovo sempre più spesso a pensarci. QUALE legame è rimasto

così potente da tenermi ancorata alla vita?-

Silenzio...

-Il mio-

Lei si gira verso di lui e lo guarda negli occhi.

-Temo che non sia più così forte... se non altro perchè è a senso unico-

Quelle parole trafiggono il già fermo cuore del vampiro.

-Tu... tu non...-

-Per me sarà sempre lo stesso, tu sarai sempre lo stesso, i miei sentimenti per te saranno sempre uguali ma...

ma da parte tua non ho più alcuna certezza!-

Lui non sa come rispondere... è sconcertato dalle parole della ragazza. Non sapendo in quale altro modo

dimostrarle i suoi sentimenti la guarda e la stringe a se.

-Ora lo senti?-

Il vento anima le vie della città scompigliando leggermente i capelli dorati della ragazza.

-Si, lo sento-

Per un istante le cose sembrano andare come se non fossero passati tutti quegli anni, come se nulla fosse

cambiato. Lei scosta il viso dal petto di lui.

-Pensi mai a come sarebbero potute andare le cose se... se non te ne fossi andato?-

-Sempre, ci penso sempre. E a volte mi maledico per quello che ho fatto ma poi..poi capisco che in realtà

ho fatto ciò che era giusto fare, io non sono fatto per te. Cioè, sei colei con cui vorrei passare il resto della

mia esistenza ma io.. io non posso legarti a me per così tanto senza darti nulla in cambio-

-Stai parlando al presente...- Lei accenna un sorriso

Lui non se n'era accorto e ne rimane shoccato.

-Perdonami-

-Ssh...-

Lei riaccosta il capo al petto del vampiro sentendosi per un attimo al sicuro da tutti e da tutto.

Godendosi la quiete della notte rimangono stretti l'uno all'altra su quel marciapiede per molto tempo.

Quando le campane della Chiesa sant Louis battono le nove lei scivola via da quell'abbraccio e guarda in

faccia il vampiro.

-Dove passerai la notte?-

-Veramente non ne ho idea- Lui sorride divertito, come ai vecchi tempi

-Ti va di venire a casa mia?-

Di fronte all'espressione un pò perplessa di lui, la ragazza si corregge

-Cioè, dormirai sul divano, si capisce! Non sarà un hotel ma è un posticino caldo e sicuro-

-Va bene... fammi strada-

-Ok, andiamo-

Mentre si dirigono vero la casa della ragazza i due ricominciano a parlare passando per gli argomenti più

diversi.

-Beh, in effetti hai ragione! E ricordi quando Xander si fidanzò con la ragazza-mummia?! Non bastava la donna

cavalletta! E poi Willow... un licantropo! e... e...-

-E tu un vampiro-

-Già...-

-Perchè ache se partiamo da un argomento che non c'entra nulla torniamo inesorabilmente e parlare di

noi?-

-Perchè non possiamo negare l'evidenza- Lei abbozza un sorriso malinconico

-Hai ragione-

-A quei tempi... tutto era così diverso- Ora sul volto dei due si legge solo una chiara e marcata nostalgia

mista a tristezza pura.

-Anche noi eravamo diversi Buffy-

-Non avevi mai pronunciato il mio nome da quando ci siamo incontrati- Lei sorride

-Neanche tu lo hai fatto-

-E' più difficile di quanto sembri-

-Lo so... lo so...-

-Ehy, ho saputo che Cordelia non lavora più per te!-

-Infatti. Ha deciso di provare col mondo della moda... l'hanno voluta diversi stilisti per alcune sfilate-

-Persino Cordelia Chase ha trovato qualcosa con cui riempire la sua vita... sembra una situazione tragi-comica-

-Perchè?-

-Pensaci... una volta ero sempre al centro della situazione, non per egocentrismo ma per una necessità comune!

La cacciatrice, colei che sapeva sempre tutto e a cui ci si rivolgeva in caso di pericolo. Ora la situazione si è davvero

ribaltata ed io sono scivolata velocemente giù dal mondo in cui vivevo. Sono sola Angel, sola-

-L'hai detto-

-Cosa?! Oh, il tuo nome! l'ho detto- Buffy sorride divertita poi getta lo sguardo sull'asfalto come se in un secondo la tristezza fosse tornata.

-Hey, tu non sarai mai sola- Angel le solleva il capo delicatamente prendendo il suo mento fra il pollice e l'indice.

Lei lo fissa negli occhi e il vampiro non può far a meno di vedere tutto ciò che passa per quei due smeraldi...

la solitudine, la tristezza, la malinconia e la nostalgia.

-Mi manca...- Dice Buffy quasi piangendo -.. mi manca tutto quello che c'era. Mi manca Willow, mi manca Giles, mi manca Xander, mi manca

persino Cordelia a volte... e mi manchi tu! Io... a volte mi sento sprofondare...-

-Ssh...-

Una lacrima scorre luccicante e solitaria sul volto della ragazza. Lui la cattura sfiorando il viso di lei con la mano, delicatamente.

Silenziosamente i due ricominciano a camminare verso casa di Buffy.

 

Part 2 - TOGHETER AGAIN

 

Visto da fuori l'appartamento di Buffy non promette affatto bene. La facciata del palazzo in basso è piena di scritte e più si sale più si notano crepe

nel muro e pezzi di intonaco mancanti.

-Lo sò, da fuori non è un granchè ma sai... i soldi erano quelli che erano, abitando qui riesco a pagare l'affitto e se va bene mi avanza anche qualche

dollaro per la sopravvivenza- La ragazza si sente terribilmente in imbarazzo a parlare ad Angel della sua disastrosa situazione economica ma è una fetta

della sua vita attuale che non può nascondergli. L'appartamento di Buffy si trova al terzo piano. Arrivati alla porta Angel non può fare a meno di notare

i molti chiavistelli che la serrano.

-A che cosa servono? Tu sai badare a te stessa!-

-Si ma quando non ci sono nessuno sa badare a ciò che c'è dentro!- Lei sorride divertita dalla domanda di Angel. Il vampiro capisce di aver fatto una tremenda

gaffe, in altri casi non gli interesserebbe ma sta parlando con Buffy.

Dopo aver schiavato tutte le serrature la ragazza apre la porta.

-Tadan! Questa è la mia umile dimora! ok, è molto più simile ad uno sgabuzzino che ad una umile dimora ma a me basta, c'è il letto, c'è il frigo e ci sono le finestre. Non

ho bisogno di altro!-

Angel è profondamente stupito di come Buffy sia riuscita a sfruttare perfettamente il poco spazio a disposizione trasformando quel 'buco' in un luogo accogliente.

L'abitazione somiglia molto al piano inferiore della casa di Giles. La porta si apre su una stanza abbastanza grande con due finestre. L'abitazione è formata da solo tre stanze:

il bagno, la sala principale e una stanza in cui Buffy tiene i vestiti, le scarpe, ecc ecc. Le pareti sono dipinte di un bel celestino, colore che fa sembrare la stanza più grande ed areata.

Sulla destra c'è la parte per la cucina, identica a quella di Giles. Davanti alla porta si trova la stanza più grande della "casa". Funge da camera, salotto e sala da pranzo.

In fondo a sinistra si trova il letto, una piazza e mezzo, uguale a quello che Buffy aveva a Sunnydale. Di fianco al letto c'è il divano e davanti a quest'ultimo si trova un tavolino

di vetro molto bello ed all'apparenza anche costoso.

-Come hai potuto comprare quel tavolino?-

-Me lo ha regalato mio padre. Gli avevo chiesto dei soldi ma lui ha insistito per il tavolino... nessuno gli ha spiegato che un tavolo di vetro non si mangia-

Il pavimento è di parquet, probabilmente un'imitazione. Nel complesso la casa di Buffy non è niente male.

-Beh, che si fa?-

-Dunque, io ho una certa fame-

-Buffy non vorrai mica cenare alle 9.30 di sera?!-

-Perchè no?! la fame non ha limiti!-

-Ti farò compagnia a tavola se vuoi-

-Certo che voglio! Se gradisci ho una birra, un pò di latte e... vediamo... succo d'arancia-

-Non preoccuparti di me, cena e io ti starò a guardare-

-Ma non riesco a mangiare con qualcuno che mi fissa!-

-Allora guarderò....- Il vampiro dà un'occhiata in giro -... si, guarderò lo splendido tavolo di vetro!-

-Ok!- Angel ha portato una folata di felicità nella vita della ragazza, perlomeno quella sera.

Buffy prende una piccola tovaglia, una forchetta, un bicchiere e apparecchia la tavola. Poi prende dal frigo il cartone di succo d'arancia e lo porta a tavola, fatto ciò

si siede, si versa un bicchiere della bibita e si sistema a braccia conserte.

-Beh? cosa mangi? L'aria??!!-

-Sto aspettando!-

-Aspettando cosa?-

Qualcuno suona il campanello.

-Arrivo Ben!!-

Buffy apre la porta. C'è uno strano tipo, un giovane sulla ventina molto affascinante con due magnetici occhi azzurri.

-Hai un amico a cena B.B.?- Chiede il ragazzo sbirciando dentro. Angel nota che indossa una strana "divisa" sporca qua e là di sugo. Ha in mano un

cartone. Ma certo, è il ragazzo che consegna le pizze!

-Si!- annuncia felice Buffy

-Mi sembrava strano che una bellissima ragazza come B.B. stesse sempre sola!-

-Mistero svelato, ciao ciao Ben!-

-Ehy aspe...-

Buffy gli chiude la porta in faccia.

-Chi..?!-

-Lui è Ben. il ragazzo della pizzeria qui sotto. Una sera si una sera no mi porta la cena e mi fa anche un notevole sconto!-

-Come mai ti chiama B.B.?-

-E' un nomignolo che mi ha affibbiato quando ci siamo conosciuti, sta per beautiful Buffy.. lo sò è stupido ma mi fa sentire accettata...

Lui qui è il mio migliore amico, oltre che l'unico- ora la nostalgia imperversa di nuovo negli occhi di Buffy, ma anche in quelli di Angel.

-Vedi... di solito ceniamo insieme-

-Oh, mi dispiace! non volevo... ma voi...?!-

-No no! Ben è un amico e basta! Comunque non dispiacerti, non lo sapevi! E poi ogni tanto fa bene girare amicizie- sorride.

-Buon appetito!-

-Grazie-

Buffy apre il cartone che ha posato sopra il tavolo. Una fumante pizza rossa con salame piccante inonda la stanza col suo piacevole profumo.

-Ahah!-

-Che c'è da ridere Angel?!-

-E questa tu la chiami pizza piccante?!-

-Si.. perchè??-

-Un giorno ti porterò in Italia e ti farò assaggiare la VERA pizza ed il VERO salame piccante.. starai a bocca paerta per ore!!-

-L'Italia... non è un pò lontana?!-

-Beh, allora credo che ci andrai da sola considerando che non posso andare in aereo!- Stranamente Angel riesce a scherzare sull'argomento facendo ridere anche Buffy.

-Intanto mi gusto questa sottospecie di pizza! Buon appetito!-

Mentre Buffy mangia Angel studia ogni singolo centimetro della casa... non è poi così male. Anzi, è molto carina ed accogliente.

-Ti piace?!- Chiede Buffy mentre si porta un pezzo di pizza alla bocca.

-Hai fatto un grande lavoro... è davvero carina-

La ragazza deglutisce

-Beh, non è stato semplice come sembra-

-Lo immagino- Il vampiro si volta e le sorride.

Sembrano una coppia normale, due normali "ragazzi" del XXI secolo che si gustano una pizza chiacchierando e ridendo. Durante la cena i due dimenticano i loro

problemi, le loro incomprensioni, sono solo loro due, due persone che si amano e che quella sera dimenticano persino l'impossibilità della loro storia.

La cena di Buffy giunge al termine. La ragazza prende il pigiama dal cassetto del comodino e si dirige in bagno. Il vampiro rimane da solo nella stanza e si ritrova a

fissare il letto di Buffy. E' davvero identico a quello che aveva a Sunnydale. Sopra al letto c'è il peluche preferito di Buffy, il porcellino che anni prima Angel aveva

stretto al petto senza neanche rendersene conto.

Buffy esce dal bagno in pigiama.

-Dunque, io dormo qui, come avrai capito- Dice indicando il letto -E tu dormirai lì se non è troppo scomodo!- continua questa volta indicando il grande divano

che si trova di fianco al letto.

-Credo che per stanotte sopravviverò!-

-Stanotte? E gli altri giorno vuoi dormire sotto un ponte??-

-Beh, cercherò un albergo, non voglio disturbarti ulteriormente-

-Angel, tu non disturbi mai- Dice lei con occhi dolci e sinceri

-Va bene, allora... buonanotte- Il vampiro si sdraia sul divano. 'E' davvero comodo... però'.

-Buonanotte- Buffy si infila sotto le coperte.

Mentre aspettano che il sonno li accolga tra le sue braccia i due ripensano a quante notti hanno passato insieme, a casa di Angel, in camera di Buffy... e si chiedono

perchè quella notte siano così lontani fisicamente. Rimpiangono i vecchi tempi in cui dormire insieme non era una cosa strana, quando potevano farlo. Entrambi desiderano

provare di nuovo quelle emozioni ma razionalmente credono non sia possibile.

-Angel...- sussurra Buffy

-Si?-

-Ci stai pensando anche tu?-

-Beh, da più o meno una mezz'oretta-

-Facciamolo allora, che male c'è?-

-Buffy...-

-Non succederà nulla!-

-Va bene-

Angel si alza e si infila sotto le coperte con Buffy. Lei gli si accoccola contro per vivere di nuovo insieme quella notte. Ondate di emozioni sfiorano Angel e Buffy, dal calore all'amore

alla nostalgia e la tristezza. Ma ormai non c'è spazio per le brutte sensazioni. I due si abbandonano al loro amore insieme, vicini, a stretto contatto. Così si addormentano, sepolti in quella coltre

spessa di cose non dette e desideri nascosti da troppo tempo.

E'mattina, Buffy apre gli occhi ed osserva il raggio di luce che si fa spazio fra le tende nell'atrio. Per un attimo vorrebbe non doversi alzare per non permettere ad altra luce di passare, ma sa che il suo

desiderio è impossibile, deve proteggere Angel, lo deve proteggere dalla luce. Lentamente e con cautela la ragazza scosta le coperte e scende dal letto. Si volta e guarda Angel... nell'innocenza concessagli

dal sonno sembra ancora più bello, sembra umano.