STRANI SENTIMENTI

AUTRICE:DRUSILLA

CAPITOLO 1

 

“Bleah!Che schifo!!! Signor Giles, si rende conto?? – chiese Buffy sull’orlo dell’esasperazione continuando a tirare pugni al sacco- Spike prova qualcosa per me…per ME, la sua più acerrima nemica, dovrebbe sentire paura, orrore, disgusto per me e invece… invece” Buffy frustrata riprese fiato e poi continuò…giù pugni…giù rabbia e rancore.

L’Osservatore la fissava scettico e aprendo le braccia “Buffy per favore, calmati…sarà una cosa momentanea, nulla per cui prendersela così a cuore”

Buffy scioccata smise un attimo quella lotta immaginaria con il vampiro ossigenato e guardò il signor Giles come se avesse parlato in un’altra lingua “Cosa?? Non è importante?? Qui stiamo parlando di pericolo, un vampiro pazzo che ama la Cacciatrice!!” e poi pensò “Oddio, ho detto proprio –ama-”

“Capisco che questo ti sconvolga Buffy, ma ascoltami la cosa più importante è che tu non perda la calma e la razionalità…Spike è sì un vampiro e un tuo nemico, ma con quel chip nella testa non può fare del male a nessuno, è innocuo ricordi?”

Buffy con un sospiro si avvicinò a Giles e lo abbracciò “Mi scusi, lei ha perfettamente ragione…me la sono presa troppo, cercherò semplicemente di evitarlo e se continuerà ad infastidirmi una bella lezione non potrà fargli che bene!!” detto questo si sciolse da quell’abbraccio e guardando un po’ imbarazzata il suo Osservatore prese la giacca ed uscì dal Magic Box.

Camminava a passo svelto e non vedeva l’ora di giungere a casa, era già il tramonto e si sentiva stanca…avrebbe tanto voluto che quello fosse solo un incubo, Spike non poteva amarla, era impossibile!!!!!!!

Ripensò alle parole del vampiro “Tu sei tutto quello a cui penso, quello che sogno. Sei nelle mie viscere, nella mia gola. Vorrei annegare in te, affogare nel tuo corpo” un brivido la percorse e senza rendersene conto si mise a correre a perdifiato in direzione di casa sua…

Raggiunta la sua villetta entrò impetuosamente e salendo al piano di sopra si chiuse in bagno e scoppiò a piangere.

“Cosa sono diventata? Cosa sono per piacere ad un essere orribile e malvagio??” pensava senza darsi pace…gli unici contatti fisici con il vampiro erano calci e pugni e tutto quello che Buffy gli aveva mai detto erano solo cattiverie e umiliazioni, ma in fondo lui se lo meritava, no? Era un assassino e il chip non cancellava il potenziale omicida che riposava in lui…

Decise di farsi coraggio e si spogliò lentamente, un bagno caldo le sarebbe servito per schiarirsi le idee.

 

 

 

“Sei un essere inferiore Spike! La solita frase…prima Cecily, ora Lei…” si aggirava inquieto nella cripta e afferrando una bottiglia di bourbon la schiantò contro il muro “dovrei odiarla…non provare questo sentimento…Drusilla me l’aveva detto, ma non ci avrei mai creduto!! Al diavolo, fottiti Spike” urlò cercando di tirarsi dei pugni.

Era come se il suo cuore sanguinasse, un dolore lacerante lo attraversava, solo una dolce parola, una carezza…ecco cosa bramava da lei, ma tutto era inutile. Lei non avrebbe mai potuto dargli altro che dolore e frustrazione…e botte…

“Ma è questo che amo, no? Sono caduto davvero in basso!” pensò rannicchiandosi in un angolo della cripta e prendendo la testa tra le mani.

Si sentiva pieno d’amore…di quel sentimento che innalza e allo stesso tempo ti fa scendere nel più profondo degli abissi…che mistero è l’amore!

Aveva voluto bene a Drusilla, l’aveva adorata come sua compagna delle tenebre, sua concubina in notti solitarie…il loro rapporto Sire-Childe era fortissimo e nessun’altra donna era mai riuscita a scioglierlo, erano sangue dello stesso sangue, destino dello stesso destino, carne della stessa carne, dolore dello stesso dolore…finchè Drusilla non iniziò il suo lento cammino verso la pazzia…

“Vedo tutte le cose… E’ così bello, le stelle, la luna, vedo tutti i mondi Spike” diceva fissando il vuoto a Spike…poi un giorno gli predisse il suo futuro “io me ne andrò caro cucciolo Spike…sento il suo odore sopra la tua pelle, il suo sapore sulla tua bocca e non posso sopportarlo…la Cacciatrice, è la Cacciatrice!! Spike, attento lei è molto molto cattiva ti farà solo soffrire” continuava a ripetere Drusilla piagnucolando, il vampiro non capiva quelle parole e credeva fossero solo deliri della sua regina delle tenebre.

Poi era completamente impazzita e non era riuscito a fermarla, la sua amata era fuggita maledicendolo e dicendogli che andava liberamente incontro al vero dolore, quello che in 120 anni di vita mai aveva provato, mai così forte e profondo…

Ed eccolo qui adesso, a capire le follie della donna con cui aveva passato la vita, anni di saccheggi e sangue…fino ad arrivare a Sunnydale, la bocca dell’inferno, quale migliore posto per un vampiro?

Poi la cattura, il chip nel cervello, la follia di Drusilla e quella donna…la sua nemica mortale, nata per uccidere vampiri e demoni, cioè tutto quello che lui rappresentava. E lui cosa era andato a combinare? L’amava! Si era preso una bella sbandata per quella biondina violenta e arrogante, presuntuosa e piena di sé…

L’aveva vista combattere, aveva percepito la sua solitudine, il suo bisogno di essere capita ed amata…era tutta la vita che Spike aspettava l’amore e adesso era convinto di averlo trovato, ma perché Buffy non riusciva a capire?

“Vorrei darle un bel pugno, farle sparire quel sorrisetto da Miss-So-Tutto-Io -pensò con lacrime di rabbia negli occhi- basta! Devo uscire da questa dannata cripta!!” e così dicendo uscì sbattendo forte la porta di legno che cigolò alle sue spalle.

 

 

 

Buffy si stava asciugando i capelli con il phon e si sentiva più rilassata, si era fatta un veloce esame di coscienza ed era giunta alla conclusione che lei non c’entrava nulla con le follie di quel vampiro pazzo. Poteva anche provare attrazione fisica per lei, ma non ‘Amore’…cosa poteva sapere un ex vampiro sanguinario senz’anima dell’amore?

Buffy provava solo astio per lui e da quando la sera prima gli aveva fatto quella dichiarazione il suo odio per il vampiro ossigenato era aumentato…l’aveva caricata di forza…quella che stava per iniziare sarebbe stata una lunga notte di caccia…

 

 

 

CAPITOLO 2

 

Il vampiro si stava dirigendo a passo svelto verso l’uscita del cimitero, aveva voglia di un po’ d’alcool…e decise di andare al Bronze.

Magari avrebbe anche incontrato una bella donna che per una notte gli avrebbe fatto dimenticare Buffy.

Accendendosi una sigaretta, ne aspirò a lungo il fumo chiudendo gli occhi…assaporò quell’attimo di pace, quando una vocina conosciuta lo sorprese “Ehilà mio nemico immortale!”

Con uno sbuffo si girò verso di lei e la vide…con quell’impertinente sorrisetto, le braccia conserte e la testa leggermente inclinata mentre lo guardava con disprezzo.

“Ehilà…Cacciatrice!” disse buttando a terra la sigaretta.

“Sì, bravo! Io sono la Cacciatrice! La tua nemica, quella che solo volendo ti ridurrebbe in un mucchietto di polvere” fece quella con voce petulante continuando a guardarlo fisso negli occhi.

“Che c’è Cacciatrice, nemica mortale eccetera eccetera…hai bisogno di affermare il tuo ruolo? Hai bisogno di convincerti di ciò che sei?” fece lui socchiudendo gli occhi.

“Io non ho bisogno di fare nulla per sapere ciò che sono, o meglio CHI sono, ma forse tu avresti bisogno di ripassare la lezione, non credi?”

“Ah…ti riferisci alla mia scenata di ieri, vero?” chiese lui cercando di non far notare la punta di amarezza nella voce.

“Già proprio a quella” disse lei estraendo dalla giacca il paletto e rendendolo visibile al vampiro.

“Che c’è? Mi vuoi uccidere? Un vampiro con il chip che non può più mordere ne alzare dito su nessuno? Buffy, Buffy…sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, non lo sai?” e detto ciò fece un ghigno che voleva essere più sensuale che cattivo.

“Smettila di guardarmi così se non vuoi che io…” e non ebbe il tempo di finire, infatti Spike l’aveva raggiunta con uno scatto e le stringeva i polsi facendole male, la fissò negli occhi e vi lesse orrore e paura “Cacciatrice attenta…stai giocando con il fuoco e prima o poi ti farai davvero molto molto male”.

Lei si liberò dalla sua stretta e lo fulminò con uno sguardo, ma non riuscì a trovare parole per ribattere, si era persa in quegli occhi di mare in tempesta e uno strano calore la pervase.

“Stupida ragazzina!” sentì Spike dire prima di svoltare in un vicolo buio.

Lei era ancora immobile, e un rumore alle sue spalle la portò alla realtà…proveniva dall’entrata del cimitero e senza pensarci un secondo si mise a correre.

Un vampiro stava correndo tra le lapidi e raggiungendolo lo stese a terra, lo picchiò duramente e poi sfinita lo impalettò, non si era accorta che c’era qualcun altro nelle tenebre che la osservava...

“Benissimo Buffy!” si disse alzandosi in piedi e togliendosi i residui di polvere dai capelli, ma poi sentì lacrime affiorare nei suoi occhi…aveva esagerato, l’aveva quasi massacrato di botte prima di sfinirlo e non l’aveva mai fatto prima.

Aveva sentito un vampiro implorare pietà per la prima volta in tutta la sua vita.

Si era comportata come un’assassina e tutto per colpa di Spike.

Che figura aveva fatto, non era stata capace di farsi valere e aveva sfogato la sua rabbia non su di lui, ma su un altro di quegli esseri che considerava inferiori…

“Vedo lacrime Cacciatrice!!” quella voce alla sue spalle la fece tremare…sapeva benissimo chi era, lo avrebbe riconosciuto in mezzo a molti altri.

Si girò con gli occhi gonfi e disse solo “Spike…” era un sibilo, un’implorazione, una richiesta d’aiuto.

Lui inclinando la testa da una parte la guardò e cacciò via ogni proposito di vendetta, l’aveva seguita per deriderla e fargliela pagare, ma adesso che la vedeva così indifesa e sola si ricordò che era la ragazzina di cui era innamorato, quella che faceva battere il suo cuore anche se era morto ‘so many years ago’… (così tanti anni fa…)

“Forse se la soccorro capirà!” pensò pieno di speranza.

Si avvicinò a lei che si era accasciata a terra e le accarezzò la testa sussurrando “Buffy…ci sono io qui, calmati passerotto”, la ragazza continuava a piangere, ma poi si strinse forte e senza riserve al torace di lui.

“Buffy io ti…” ma non riuscì a concludere la frase, perché la Cacciatrice con uno scatto si alzò in piedi e lo lasciò dicendogli “Tu sei un essere inferiore, se non avessi quel maledetto chip in testa, tu saresti già polvere!!” e poi si allontanò di corsa.

Spike rimase lì, pietrificato, immobile…era come se tutto si fosse fermato, le parole di Buffy continuavano a rimbombargli in testa, come un’eco che non va più via.

“La seconda volta, me l’ha detto per la seconda volta!” pensò pieno di rabbia.

Con il gelo nel cuore si ricompose, si accese una sigaretta e a passi decisi si avviò in direzione del Bronze, era più che mai convinto a cercarsi compagnia per quella notte.

 

 

 

CAPITOLO 3

 

Spike le stava leccando con avidità il collo e lei continuava e invocare il suo nome in mezzo ai gemiti…con una mano le accarezzava un seno e con l’altra si occupava dell’altro.

“Buffy, sei così dannatamente calda” disse lui continuando a torturarle con piccoli baci il collo. “Oh Spike…divorami…” disse lei in preda alla passione, il contatto con il corpo nudo del vampiro la stava facendo andar fuori di testa e tutto ciò che desiderava era solo che lui la facesse sua…

“Piccola, mi vuoi?” chiese lui con voce roca.

“Sempre, sempre!” disse urlando Buffy e così con una spinta violenta Spike entrò in lei lasciandola senza fiato, il piacere iniziò a pervaderla e………………………

 

 

 

“Buffy! Buffy! Svegliati” Dawn la stava scrollando.

“Cosa!” fece Buffy balzando a sedere sul letto. Si osservò in torno ed era nella sua camera con sua sorella, nessun vampiro ossigenato in vista.

“Finalmente! Sembrava che non volessi svegliarti più…” disse Dawn arruffandole i capelli.

“Dai Dawn smettila! E dimmi perché mi hai svegliata?” chiese infastidita e confusa Buffy.

“Bè, mi avevi promesso che oggi saremmo andate a fare shopping insieme!” le ricordò la sorella.

“Cosa?” pensò Buffy, ma le disse “Dawnie, dammi il tempo di realizzare…sono ancora nel mondo dei sogni!!”

“Ah sì –chiese curiosa l’altra ragazza- allora raccontami il sogno che lo analizziamo insieme…così scopro i lati più oscuri e nascosti della Cacciatrice!”

Buffy arrossì violentemente e si alzò dal letto, dirigendosi verso il bagno “Dawn per favore…dammi il tempo di prepararmi e poi andiamo per negozi”

Dal bagno udì il grido di gioia della sorella.

“Mi serve proprio una doccia fredda per sedare questi bollenti spiriti” pensò Buffy spogliandosi davanti allo specchio, poi si passò una mano sul collo e chiuse gli occhi…era come risentire le labbra e la lingua di Spike su di lei, il suo corpo sudato contro il suo…

Un brivido le salì lungo la schiena e infastidita ed eccitata cercò di scacciare quel sogno.

“Povero Spike, ho letto orrore nei suoi occhi ieri sera! Ma cosa avrei dovuto fare? Dirgli che lo amo anche se non è vero? E’ un vampiro, io una Cacciatrice…il nostro unico rapporto sarà di vittima e cacciatore, un giorno dovrò ucciderlo” pensò Buffy con decisione.

 

 

 

Il pomeriggio passò in fretta, Dawn e Buffy avevano fatto molti acquisti e la piccola Summers era felicissima, adesso avrebbe avuto molti nuovi vestiti da provare e scambiare con Janice.

Buffy era un po’ meno euforica, ma ultimamente aveva trascurato troppo la sorella e le faceva piacere vederla sorridere di nuovo.

“Oh Buffy, sono così felice! Sai da ‘Kitty’ ho visto che fanno i saldi sulla biancheria intima…ci facciamo un salto?” chiese speranzosa Dawn.

“Va bene, ma poi andiamo a casa, guarda abbiamo già cinque borse piene di vestiti” fece Buffy sventolando i sacchetti in faccia alla sorella.

“Va bene” disse imbronciata Dawn.

 

 

 

Era il tramonto quando tornarono a casa…esauste dopo quel pomeriggio di shopping!

“Stasera sei di ronda?” chiese Dawn sedendosi accanto alla sorella sul divano.

“Eh sì…non posso prendermi le ferie!” rispose ridendo Buffy.

“Senti, visto che sei fuori tutta la notte, posso andare da Janice stasera?” le chiese facendo gli occhi dolci.

Dopo un po’ di silenzio Buffy acconsentì “Va bene!!”

“Wow, ma che succede oggi? -chiese Dawn felice e poi continuò- vado a prepararmi la borsa!”

“Ma non avvisi Janice prima?”

“Ehm…l’avevo già fatto…ero sicura che mi avresti detto sì!!”

“Cosa? Ehi signorina…sono così prevedibile??” chiese facendo il broncio Buffy.

“Nooo…” la canzonò Dawn salendo le scale e andando in camera.

 

 

 

La notte era scesa lenta e pacata…Buffy camminava per le strade buie di Sunnydale e stava attenta ad ogni movimento, ogni fruscio sospetto.

Improvvisamente sentì dei risolini provenire dal cimitero, affrettò il passo e si mimetizzò nell’ombra della notte.

Quando fu più vicina riuscì a distinguere la voce di una ragazza seduta su una lapide, sembrava stesse parlando con qualcuno…e disse “Spikey quando ho saputo che Drusilla ti aveva piantato sono stata così felice!! Ho detto: adesso è solo mio!! Vero che sei mio Blondie Bear?”

Si sentì la voce inconfondibile di Spike rispondere “Senti Harm, chiudi quella boccaccia!! Dru non era nel pieno delle sue facoltà mentali quando se n’è andata…e poi odio quel nomignolo!”

“Oh piccolo…ieri notte però mentre facevamo sesso sfrenato, ti ho dato nomi peggiori e tu sembravi gradire…”

“Cosa? Ha fatto sesso con Spike?” pensò Buffy sentendosi inspiegabilmente gelosa.

“Harmony, finiscila…ieri non è stato niente. Avevo bisogno di fare un po’ di ginnastica e adesso per favore sparisci…porta il tuo stretto culo lontano da qui” Spike stava urlando.

“Cosa?? Io ti ho donato il mio corpo, il mio cuore e di donerei la mia intera non-vita!!” disse disperata la vampira bionda.

“Gira al largo baby e adesso vado ho cose più importanti a cui pensare…” e detto questo inizio ad incamminarsi verso la sua cripta.

“Stronzo! Allora è proprio vero che sei cotto della Cacciatrice, se avessi per le mani quella puttanella non so cosa le potrei fare” disse rabbiosa Harmony.

Spike intanto si era già chiuso all’interno della cripta.

Buffy uscì dal suo nascondiglio “Bè, sei così fortunata che la ‘puttanella’ è qui…” e detto questo la colpì con un pugno al naso facendoglielo sanguinare.

“Ehi piccola smorfiosa!! Mi farai sporcare la nuova camicia di Armani…aaahhh aspetta che ti acchiappo”

Buffy scansò i suoi colpi con facilità e la colpì pesantemente sul viso, nell’addome, finchè la vampira fuggì, non prima di averla minacciata “Lascia stare il mio Bubu, hai capito?”

“Bubu?” chiese Buffy scoppiando a ridere.

 

 

 

Stava per andarsene da quel posto quando una mano fredda la prese per un polso, si voltò di scatto e scoprì Spike!

“Spike?” chiese interrogativa.

“Buffy ottimo lavoro, mi hai tolto di mezzo un’oca!” disse lui sorridendole.

“Di certo non l’ho fatto per far piacere a te, infatti da quello che ho sentito di piacere lei te ne ha dato molto!!” disse Buffy acidamente.

“Blody Hell! –pensò Spike- ma da quanto era nascosta??”

“Senti ragazzina, quello che ha detto e ciò che abbiamo fatto insieme non era nulla di cui….ehi aspetta un attimo…tu sei GELOSA? Gelosa di Harmony?” e scoppiò a ridere senza riuscire a smettere.

“Ma che stai dicendo? Avevo voglia di far andare un po’ le mani e lei mi sembrava pronta per ricevere una bella lezione!”

“Passerotto –disse lui riprendendosi- saprei io come farti muovere le mani” e la guardò lascivamente.

“Toglitelo dalla testa Spike, quello che abbiamo fatto è stato solo un sogno niente di più e…” Buffy si portò una mano alla bocca.

“Cosa, cosa? Io e te? Un sogno?” chiese Spike avvicinandosi di più a lei.

“Io devo andare” disse Buffy arrossendo e cercando di scappare, ma lui le teneva i polsi facendole male.

“No tu non vai da nessuna parte, stanotte resterai con me!”

 

 

 

CAPITOLO 4

 

“Lasciami!!” urlava Buffy continuando a dare pugni sulla schiena di Spike.

“Ehi passerotto sei un po’ pesante sai?” fece lui aggiuntandosela sul dorso.

“Lurido essere inferiore, lasciami subito!” disse lei sicura di provocare qualche reazione in lui.

“Ecco!” pensò con un sorriso amaro Spike. “Passerotto non attacca più la storia dell’essere inferiore…trovane una migliore!”

Intanto con un calcio Spike aveva spalancato la porta della cripta e lasciò scendere Buffy in tempo per richiuderla alle sue spalle.

“Benvenuta nella mia umile dimora!” le disse lui spalancando le braccia.

“Fa schifo!” disse Buffy incrociando le braccia e mettendo il muso.

“Sei proprio una bambina!!” le disse Spike divertito scuotendo la testa.

“Ho 19 anni, hai capito? Non sono una bambina!” e poi pensò “Oh mio Dio sto facendo il suo gioco!”

“Ho qualcosa da mostrarti…” le disse Spike togliendosi lentamente lo spolverino e appoggiandolo sul divano davanti alla televisione.

“Io non voglio vedere nulla del tuo corpo!” disse Buffy risoluta.

“Baby, non è il mio corpo che voglio mostrarti…o forse non ora. Forza, girati dietro di te c’è una botola scendi attraverso la scaletta e poi dimmi se ti piace!”

Buffy riluttante fece come lui le aveva detto e quando fu sotto, non poté che spalancare la bocca sorpresa.

Tutte le pareti erano tappezzate di sue foto, tutte recenti, lei al Bronze, lei di ronda, lei che combatteva…

“Bè Spike ha proprio un buon senso artistico!” pensò ridendo orgogliosa.

Erano foto molto sensuali e insieme a queste c’erano dei ritratti fatti a carboncino e a matita rossa…“Wow, Spike sa disegnare divinamente!” pensò sempre più sorpresa.

Nel sotterraneo c’era anche il letto di Spike, Buffy gli gettò uno sguardo veloce, ma poi si avvicinò e con una mano accarezzò le lenzuola nere…senza pesarci un attimo se ne portò un lembo al viso e ne aspirò l’odore…era di Spike: così inebriante, seducente e magnetico che avrebbe voluto sentirlo anche sulla pelle…

“Che sto facendo??” si chiese disgustata e in fretta si arrampicò sulla scaletta per uscire subito da quel posto.

Trovò Spike con indosso solo un paio di pantaloni di pelle neri e uno sguardo che uccide “Ti è piaciuto passerotto?” chiese mettendosi davanti a lei.

“Io non…-disse imbarazzata, la vista dei suoi muscoli non la lasciava indifferente- è meglio che vada”

“No, te l’ho detto…tu resti qui” e detto questo le accarezzò con un pollice le labbra…lei dischiuse la bocca con gli occhi appannati di desiderio e leccò il suo dito continuando a guardarlo negli occhi.

“Sei una bambina molto cattiva, lo sai?” le chiese Spike accarezzandole ora il collo.

“E questo ti piace?” chiese Buffy seguendo solo i sensi e l’istinto.

“Da impazzire passerotto”

Buffy si alzò sulle punte dei piedi e lo baciò con passione, gli passò con forza le dita sul torace muscoloso e quel contatto con il corpo freddo di lui la eccitò subito.

Avrebbe desiderato avvinghiarsi a lui subito, prenderlo lì su quel pavimento e sentirlo dentro di lei fino al sorgere del sole.

“Buffy sei sicura?” chiese lui con voce roca.

Lei ci pensò un attimo e poi “Ma stata così sicura in vita mia!”

Con un verso gutturale Spike la afferro per le cosce e Buffy le strinse intorno alla vita di lui, continuavano a baciarsi infuocati di passione e non ebbero nemmeno il tempo di scendere di sotto.

Spike appoggiò il sedere sodo di Buffy sul sarcofago di marmo e lei sussultò, si guardarono per un istante negli occhi e poi traboccanti di voglia ci si sdraiarono completamente sopra.

Il vampiro le tolse la maglietta con fare violento e si impossesso dei suoi seni, uno in una mano e uno in un’altra…la sentiva gemere e contorcersi sotto il suo tocco e questo lo eccitava a mille.

Prese a massaggiare con i pollici i capezzoli della ragazza che divennero quasi subito duri, ma lo furono per certo quando poco dopo Spike li prese uno alla volta in bocca torturandoli con la lingua e dando loro piccoli, ma efficaci morsetti.

Buffy sentì la sua femminilità fremere e bagnarsi…“Spike, ti voglio!” urlò in preda ad un turbinio di emozioni.

“Piccola pazienta” disse lui con una faccia da schiaffi.

Le baciava il ventre perfettamente piatto e con le mani aveva ripreso a sfregarle i capezzoli, sentendola urlare di piacere.

Dopo le slacciò i jeans e cercò, aiutato anche da un’impaziente Buffy, di toglierli…una volta fatto ciò, sempre a cavalcioni su di lei, prese a darle piccoli baci sulle cosce, avvicinandosi sempre più pericolosamente alla sua femminilità…

“Sì!” gridò Buffy alzando il bacino per fargliela leccare, ma Spike si scanso e le disse “Piano passerotto, vedrai che non te ne pentirai!”.

Buffy emise un sospiro misto ad eccitazione e insoddisfazione…

“Aaahh!” urlò Buffy improvvisamente.

“Ti piace amore?” chiese lui.

“Sììììì, sìììììì, oh Spike sìììììììì”

Spike aveva fatto scivolare una mano nelle mutandine già umide di Buffy e con due dita faceva dentro e fuori il suo frutto proibito, facendolo bagnare e gemere…Spike sollevando da una parte le sue mutandine introdusse la lingua e iniziò a solleticarle i peli ricci per poi trovare il clitoride già gonfio e duro…infine le strappò gli slip.

La lingua scivolava avanti e indietro sulla sua femminilità, poi dentro e fuori…Spike era instancabile e Buffy era insaziabile, perfetto connubio non è vero?

“Prendimi!!!” urlò lei ormai sul limite dell’impazienza.

Spike per tutta risposta affondò ancora più in profondità la lingua e succhiò i suoi umori, caldi e leggermente salati…aveva un sapore indescrivibile.

Buffy adesso muoveva il bacino su e giù facendolo battere contro la lastra marmorea e dando il giusto ritmo alla sua eccitazione.

“Oooohhh…Spike, Spike…sto venendoooo!!”

Lui aumentò il ritmo delle leccate e quando sentì Buffy afferrarlo per i capelli e spingerlo sempre più giù, capì che era giunto il momento.

“Aaaah…sììììì, ti prego sììììììììììì…SPIIIIKKKKEEEEEE!!!!!!!”

Buffy era venuta nella sua bocca, grazie alla sua bocca e con la sua bocca…

Spike intanto leccava i suoi succhi che colavano sul marmo e lei con il cuore che le scoppiava guardava il soffitto della cripta respirando affannosamente…

Con un dito Spike raccolse un po’ degli umori di Buffy e sdraiandosi su di lei ancora tremante per la violenza e lo spasmo dell’orgasmo le disse “Ti amo!”

Lei lo guardò sorridendo e prese la mano di Spike leccando il dito che raccoglieva il suo liquido.

Spike si eccitò a quel gesto “Sei diabolica Buffy!”

Recuperate un po’ di forze Buffy invertì le posizioni “Adesso tocca a me, piccolo!”

 

 

 

CAPITOLO 5

 

La Cacciatrice non aveva ancora ben realizzato quello che era successo con il vampiro…ma sinceramente non le importava nulla, aveva lasciato i moralismi fuori dalla porta della cripta e tutto quello che desiderava l’aveva trovato, era LUI.

Basta pensare ‘questo è sbagliato, non lo voglio perché è un vampiro, non devo fare certe cose con lui’ , basta con ritrosie inutili…il linguaggio del corpo non sbaglia.

“Spike ti voglio!” disse sinceramente.

“E io voglio te, passerotto!” rispose alzando il collo per baciarla.

Con le mani Buffy iniziò ad accarezzare il petto del suo amante, modellando con le dita ogni suo più piccolo muscolo.

Poi leccò il suo collo e cercò di morderlo un po’ senza fargli troppo male…

“Questo è davvero diabolico…mi vuoi mordere come una vampira!” disse lui divertito ed eccitato.

“Sono un diavolo di donna, non lo sai?” chiese lei continuando a leccargli il collo.

Lui mugolava come un cucciolo e Buffy sentì che stava ricominciando a bagnarsi.

Gli slacciò la lampo dei pantaloni e constatò con immenso piacere che non indossava nulla sotto “Cattivo ragazzo Spike!” e detto questo prese in mano il membro duro di lui…

Era grosso, pulsante e duro…e tremendamente caldo, Buffy fu colta dalla passione si avvicinò a quel gioiello, lo baciò delicatamente e poi lo infilò tutto in bocca, strofinandolo con la lingua e sentendolo muoversi per lei, grazie a lei…

“BUFFYYYY!! Piano, piano piccola se no scoppia!” urlò Spike scosso da tremiti.

“E’ quello che voglio!” rispose lei con un sorriso malizioso.

Continuò ad assaporarlo, aiutandosi anche con una mano facendola scorrere su tutta la lunghezza della sua asta pulsante e viva…

Lo leccava e lo toccava in maniera pazza, lo voleva, lo voleva tutto tutto tutto…!!!

Smise di tenerlo in bocca e con la mano dava colpì decisi e mirati, voleva farlo impazzire…Spike avrebbe dovuta pregarla per farla smettere.

“Buffy, Buffy…” ansimava senza ritegno.

E ancora “Buffy, Buffy…sto per venire…Bloody hell, sto per venireeeee!!” disse con voce rotta dal desiderio.

Allora la sua giovane donna si stese su di lui, sorprendendolo ancora una volta…e iniziò a muoversi su e giù, come per fare le flessioni…Spike fece per accompagnare i suoi movimenti, ma lei lo bloccò…voleva essere solo lei a farlo venire.

Era su di lui e lo cavalcava senza freni, su e giù, su e giù…ci metteva forza e passione, e la sua femminilità era un lago…sentiva il suo membro duro e dritto colpirla ad ogni movimento sempre più su, sempre più su fino a toccare le pareti più recondite del suo frutto erotico.

“BUFFYYYYYYYYYYYYYYYYYY!” urlò lui spinto dall’orgasmo…ora era obbligato a muoversi e cozzava in lei con violenza, facendola tremare…

Venne abbondantemente dentro di lei, mentre Buffy ancora lo cavalcava più veloce provocandosi a sua volta un orgasmo molto molto potente e piacevole.

Poi esausta da quella maratona di sesso, si distese sul torace di lui. Restarono così accoccolati per molto tempo…

 

 

 

Spike le accarezzava i capelli, le baciò un orecchio e chiese dolcemente “Come è andata passerotto?”

Lei emise un sospiro di appagamento e rispose “Non avevo mai provato nulla del genere, davvero unico!!”

“Solo mi dispiace che sia finita così!” disse lui continuando a giocare con i capelli di lei.

“Cosa?” chiese Buffy non capendo.

“Sì dai, una volta uscita da qui ti farai venire mille dubbi, mille ripensamenti e mi sembra già di sentirti dire ‘è stato uno sbaglio, non so cosa mi è preso tu sei un essere inferiore e io la Cacciatrice’ devo andare avanti?” domandò con sofferenza.

Buffy si sollevo dal corpo di Spike e lo guardò negli occhi, quegli occhi così belli, così dannatamente profondi “Non succederà!” disse lei convinta.

“Cosa? Vuol dire che ti farai prendere dai sensi di colpa mentre sei ancora qui dentro? Adesso?”

“NO! Vuol dire che questa volta non ci saranno dubbi e ripensamenti, so ciò che ho fatto e non me ne pento, anzi rifarei tutto daccapo!” esclamò senza vergogna la giovane ragazza.

“Buffy, ma sei certa di ciò che ti esce dalla bocca?”

“Sì…tu mi piaci Spike, e mi hai capita dal principio…quando mi hai detto di amarmi io ne sono stata intimamente lusingata e questo mi disgustava, continuavo a ripetermi che ero la Cacciatrice e non potevo concedermi ad un vampiro, ma poi…la passione ha preso il sopravvento ed eccoci qui…” concluse lei semplicemente.

“Ma allora tutta la storia dell’essere inferiore?” azzardò Spike.

“”Bè l’ho pensato, ma fa tutto parte del mio Essere, del mio dovere di Cacciatrice…!”

“Però con Angel…” continuò Spike ferito.

“Angel aveva l’anima! E poi era una situazione diversa. Ma non è questo il punto, ciò che voglio dirti è che con o senza anima, stanotte tu mi sei piaciuto come non mai…non so se è stato solo sesso o qualcosa di più, ma per adesso è tutto quello che posso dirti…” concluse Buffy afferrando i suoi vestiti per terra. Stava ricominciando a vestirsi, il sole era sorto.

“Ho capito…allora tornerai da me?” chiese lui speranzoso.

“Forse…comunque grazie!” fece lei infilandosi le mutandine e i jeans.

“Per cosa?”

“Per avermi almeno in parte aperto gli occhi…” si infilò la maglietta e cercò di aggiustarsi i capelli.

“Spero che il prossimo passo sarà l’apertura del tuo cuore…!” e detto questo smontò nudo dal sarcofago e le andò incontro.

“Forse…” fu la risposta di Buffy, Spike la baciò un’ultima volta e poi la guardò tristemente lasciare la cripta.

Si chiuse la porta alla spalle e senza voltarsi nemmeno una volta si diresse verso casa…Dawn era da Janice, così non avrebbe dovuto inventare scuse o darle spiegazioni…

Il fatto era che di spiegazioni non ne aveva nemmeno per se stessa!

Entrò in casa dalla porta sul retro e una volta in cucina si rese conto di avere una fame tremenda, aprì la credenza e prese uno snack al cioccolato, poi andò in salotto per riposarsi un po’ aspettando Dawn, ma senza che se ne rendesse conto il sonno ebbe la meglio.

 

CAPITOLO 6

 

“Buffy come hai potuto fare una cosa del genere? -Xander stava gridando- andare a letto con Spike? Ti ha costretto, vero?”

Willow intervenne “Per favore Xan, smettila!” e guardò comunque in modo deluso Buffy.

Il signor Giles era sconvolto e non riusciva ancora ad accettare la notizia…“Buffy come è successo? Ti ha violentata?”

“Mio Dio!! Tutti preoccupati di sapere il perché!! Nessuno è stato sfiorato dall’idea che io abbia voluto e partecipato pienamente? Nessuno capisce che è quello che volevo da lui? E’ stato sentirmi viva!!” Buffy con le lacrime agli occhi stava gridando.

 

 

 

“Buffy!”

“Uh..ma cosa è successo?” chiese ancora assonnata.

“Bè sono tornata…ricordi? Ieri ho passato la notte da Janice!” cercò di rinfrescarle la memoria Dawn.

“Certo, certo…ma che ore sono?” chiese lei con le idee un po’ confuse.

“E’ quasi mezzogiorno, ma che ci facevi qui in salotto?”

“Stavo dormendo…” rispose Buffy ricordando il sogno da poco interrotto.

“O sognando?” chiese maliziosa Dawn.

“Smettila per favore” e detto questo si alzò dal divano.

“Come mai sei così acida stamattina? Non è andata bene la caccia ieri notte?” chiese Dawn preoccupata.

“Ieri notte…” pensò Buffy. “No, è andata bene…ho ucciso qualche vampiro, il solito, nulla di interessante o eccitante o bello o ….Scusa Dawn sto parlando troppo, vado a farmi una doccia, ok?”

Dawn la guardò incuriosita, ma non diede molto peso allo strano comportamento della sorella.

 

 

 

“CAVOLO, CAVOLO, CAVOLO!” pensò Buffy sotto il getto bollente della doccia.

Era stata imbambolata per mezz’ora davanti allo specchio, guardandosi e sentendo il sapore di lui ancora sulla pelle, il suo odore…“mmmmh, che voglia che ho ancora!”

Continuava a domandarsi quando l’avrebbe rivisto poi si ricordo di quello che si erano detti…

 

* “Tornerai da me?”

“Forse…” *

 

“Forse??? Ci tornerei immediatamente!!” pensò sorridendo maliziosamente “Spike è così passionale e così dolce…nessuno, nemmeno Angel mi aveva fatta sentire così viva!! Ho deciso: stanotte tornerò da lui”

Finita la doccia, si asciugò e si preparò per uscire, voleva essere bellissima per Spike e molto seducente, decise di recarsi da ‘Kitty’, magari avrebbe cercato un completino intimo per farlo impazzire.

“Dawn, esco!” urlò scendendo al piano di sotto, poi con un sorriso si avviò per le strade di Sunnydale. Il tempo era bello, e l’aria frizzante, era primavera e tutti sembravano risentirne: coppiette camminavano abbracciate, o si baciavano nei parchi della città.

Genitori amorevoli accarezzavano i loro piccoli bambini nei passeggini e tutto sembrava in perfetta armonia.

“Io non potrò mai passeggiare alla luce del sole con il mio ragazzo!” pensò tristemente, ma poi urlò “COSA???!!!” rendendosi conto di ciò che aveva appena pensato, attirando l’attenzione delle altre persone che la guardavano strano e sicuramente pensavano fosse una pazza che parlava da sola.

Strabuzzò gli occhi, divenne un po’ rossa e accelerò il passo…arrivò davanti alla vetrina di ‘Kitty’ e senza esitare entrò!

“Buongiorno signorina, ha bisogno di aiuto?” chiese un ragazzo dall’aspetto molto gradevole.

“Ehm…sì, grazie, ma dammi del tu per favore!” rispose Buffy un po’ in imbarazzo.

“Va bene, piacere mi chiamo Riley e tu?” chiese lui porgendole la mano.

“Io sono Buffy” e strinse sorridendo la mano forte di lui perdendosi per un attimo nei suoi occhi.

“Allora, cosa desideri?” chiese gentilmente Riley.

“Bella domanda: cosa desidero?” “Bè vorrei, provare qualche completo intimo, ma mi servo anche da sola se non c’è problema”

“Mi dispiace, capisco il tuo imbarazzo ma la titolare è fuori per qualche giorno e sono rimasto io! Facciamo così guarda i modelli che preferisci, poi per le taglie o eventuali informazioni mi chiami, va bene?”

“Grazie” e si avvicinò agli scaffali…c’erano un po’ di colori che le piacevano: il rosso, l’azzurro e il nero…decise di provare un completino con reggiseno di pizzo nero e tanga coordinato e un completino con il reggiseno senza spalline rosso e lo slip di seta coordinato.

Mentre era nel camerino mezza nuda, sentì Riley chiederle “Tutto ok Buffy? Hai bisogno d’aiuto?”

“No, no! Tutto bene, grazie”

Dopo provò anche il completo rosso e tutti e due le stavano benissimo, come una seconda pelle…non sapeva decidersi: nero o rosso?

Alla fine non badò alle spese e uscì sorridente dal camerino “Riley ho finito, li prendo tutti e due!”

Lui si voltò verso di lei sorridendo “Va bene”

Calò il silenzio tra loro e Buffy rimpianse di essere l’unica cliente in quel momento, il rumore meccanico della cassa e la voce di Riley le arrivarono da lontano…

“Buffy, Buffy, hai sentito?”

“Ero soprapensiero scusa…quanto ti devo?” chiese lei estraendo il portafoglio dalla borsetta.

Riley le disse il prezzo e poi le chiese “Buffy, non vorrei sembrarti inopportuno e ti premetto che non lo chiedo a tutte le clienti, ma ti andrebbe di uscire insieme? Di conoscerci un po’? Non so una tazza di caffè al Bronze?” chiese lui guardandola.

“Perché no? -pensò Buffy- almeno trascorrerò un paio di ore senza pensare sempre a Spike! Riley mi trasmette positività, mi sembra un bravo ragazzo” , “Con molto piacere Riley, facciamo alle 8 all’entrata?”

“Benissimo, a stasera Buffy!” rispose raggiante il ragazzo.

 

 

 

CAPITOLO 7

 

ORE 20.30 ALL’ENTRATA DEL BRONZE

 

Buffy era molto carina, aveva deciso di indossare un maglioncino bianco e una gonna che arrivava al ginocchio, si era raccolta i capelli in un elegante chignon e dopo essersi messa un velo di trucco era uscita di casa.

Adesso fuori dal locale aspettava quel ragazzo, Riley, ma di lui all’orizzonte non c’era ombra.

Buffy continuava a guardare l’orologio e iniziò ad infastidirsi, era passata mezz’ora e il suo cavaliere sembrava essersi volatilizzato.

Fu sul punto di andarsene quando una voce alle sue spalle la fece sussultare “Stai aspettando qualcuno, passerotto?”

“Spike, che diavolo ci fai qui?” chiese lei…un turbinio di emozioni si impossessò di lei, facendola diventare rispettivamente imbarazzata, seccata e eccitata.

“Ehi, un’accoglienza migliore non potevo desiderarla…!” disse allargando le braccia.

Buffy lo guardò in cagnesco e tacque.

“Bè sai ho un appuntamento con Harmony e abbiamo deciso di trascorrere l’inizio –e sottolineò la parola inizio- della serata qui…”

“Cosa? Vai ancora con quell’oca?” chiese Buffy.

“Ahah diventi gelosa, eh?…Allora provi qualcosa per me anche tu, perché lo neghi?…Buffy dopo la stupenda notte che abbiamo passato credi sarei davvero capace di avere un appuntamento con un’altra? Non sono un tipo del genere passerotto!” e fece per farle una carezza, ma lei si scostò.

“Non mi importa se esci con un’altra, noi due non stiamo insieme!” disse Buffy risoluta.

“Ma non è questo il punto, è che ieri mentre ti baciavo, mentre mi toccavi ho sentito un legame tra di noi…io e te siamo strettamente legati, io non voglio nessun’altra, mi impaletterei da solo se andassi con una donna che non fossi tu…tu sei l’unica per me! Io ti amo, come devo dirtelo?”

“Ieri notte era pelle Spike, solo pelle! Nessun legame solo istinto”

“Io sono venuto qui perché il mio fiuto e la mia natura di vampiro mi dicevano che ti avrei trovata…adesso senza fiatare verrai con me nella cripta e vedremo se…”

“Ciao Buffy scusa il ritardo, mi si è fermata la macchina!” disse Riley avvicinandosi a loro con un mazzo di rose rosse in mano.

“Tutto apposto?” chiese guardando male Spike.

“Sì, Riley, grazie i fiori sono bellissimi ti stavo spettando!” disse guardando con cattiveria Spike.

“E questo chi è?” domandò infastidito il vampiro.

“Lui è Riley, un amico…avevamo un appuntamento” disse severamente Buffy.

“Ah, ma brava con Harmony io non posso, ma tu invece non ti fai scrupoli…è scommetto che il tuo amichetto non sa nulla di noi…”

Fu interrotto da Buffy “Non c’è nulla da dire su noi due, tu sei solo un errore del passato!” e detto questo prese per mano uno stupito Riley ed entrò nel locale.

“Buffy non puoi farlo…BUFFYYYY!!” la chiamò Spike urlando di dolore, quando lei entrò resto lì come uno stupido.

“Sono un cretino malato d’amore!” pensò con rabbia, strinse i pugni e si allontanò.

 

 

 

“Ma chi era quel pazzo? Il tuo…ragazzo?” chiese Riley.

“Nooo…io sono single, lui è solo…..ma perché dobbiamo parlare di lui? Non era un appuntamento il nostro?” disse Buffy distogliendo lo sguardo da Riley seduto in fronte a lei al tavolino. Si sentiva in colpa…

“Certo…bè i nomi già li sappiamo, ho 24 anni e bla, bla, bla….”

Riley continuava a parlare e parlare…Buffy lo guardava e ogni tanto annuiva fingendosi interessata, ma pensava a Spike.

“Che ci faccio con questo tipo se l’unico posto in cui desidererei essere solo le braccia di Spike?” pensò amaramente.

Buffy guardò l’orologio, era da quasi un’ora che era seduta al tavolo con quel ragazzo e già l’aveva stufata, forse lui non era neppure tanto male, ma dopo essere stata con Spike, tutti gli altri non avrebbero retto il confronto e Buffy ne era cosciente…

La ragazza finse di sentire il cellulare vibrare, anche se era in borsa, e tutta allarmata disse “Oh il cellulare, suona!! Cioè vibra…chi sarà?” e detto questo se lo portò all’orecchio facendo credere a Riley di star parlando con qualcuno.

“Riley mi dispiace tantissimo, ma mia sorella ha avuto un problema con la casa, cioè lei è a casa e…bè, insomma devo andare subito da lei!!” esclamò maledicendosi per essere così impacciata.

“Ti accompagno?” fece lui premurosamente.

“No, no grazie e scusami ancora, mi dispiace aver rovinato la nostra serata!” e senza aspettare nemmeno una risposta si catapultò fuori dal Bronze pensando “La nostra prima e ultima serata!!”

Tirò un sospiro di sollievo e si incamminò veloce verso il cimitero. Aveva un po’ di cose da sistemare.

 

 

 

La luce era data solo da quella candela che illuminava un angolo della cripta, un sommesso singhiozzare si udiva nel buio non si capiva esattamente da dove provenisse…c’era un vampiro in un angolo, come un oggetto buttato via, come un giocattolo che ha smesso di divertire il bambino…

Se ne stava lì…solo…piangeva per la sua stupidità: amava una donna che non sarebbe mai stata sua, una donna che in un momento era capace di dargli la più grande gioia del mondo e l’attimo dopo lo uccide a parole, ma anche a fatti…come aveva chiamato quell’idiota? Riley? Bè quello era davvero uno stupido, non poteva credere che dopo tutte le scenate di gelosia che lei gli faceva sarebbe stata capace di frequentare un altro…ma cosa poteva aspettarsi da una ragazzina, che un secondo prima ti dice che sei un essere inferiore e poi fa l’amore con te come se fosse l’ultima volta di tutta la sua vita?

“Spike? Sei qui?” Buffy mosse i primi passi all’interno della cripta e lo chiamò di nuovo “Spike?”

“Anche qui vieni a torturarmi piccola troia?”

“Cosa?” chiese Buffy sconvolta da quelle parole e guardandosi attorno nel buio della cripta.

“Basta, ti ho dato la libera scelta…vattene finché sei in tempo, capito? Lascia il vampiro alla sua cripta e torna alla tua vita di brava Cacciatrice, sai credo sia un difetto di fabbricazioni delle Prescelte, non hanno cuore…altrimenti non si spiegherebbe tutto il male che fanno a chi le ama…” Spike stava ricominciando a piangere e Buffy aveva individuato dove si trovava, si precipitò da lui e cercò ci toccarlo, ma era rannicchiato a terra e la scacciò infastidito con un braccio.

“Lasciami stare Cacciatrice…torna da Riley, che c’è? Avete avuto una sveltina e adesso vuoi il resto dal tuo fedele cagnolino Spike? Te l’ho detto: vattene!”

“Spike smettila di dire queste cose…Riley non è nessuno per me…io sono venuta qui da te perché avevo voglia di te, di stare con te!” disse Buffy ferita dalle parole di Spike.

“Mi dispiace baby, stanotte faccio sciopero di sesso…cercate un altro, non credo che avrai problemi in questo, vero?”

Lo schiaffo sonoro di Buffy lo colpì in pieno viso.

Lui balzò in piedi e finalmente Buffy riuscì a vederlo in viso la debole luce della candela lo illuminava: aveva il viso tirato e pieno di lacrime…

Mentre lo osservava non si rese nemmeno conto dello schiaffo che lui le rese, seguito dal grido di dolore provocato dal chip.

Poi la spinse e lei scivolò a terra, spaventata cercò di fermarlo “Spike, ti prego smettila!” gridò.

Lui la ferì ancora con un altro schiaffo alla guancia non ancora colpita e automaticamente si portò le mani alla testa urlando.

“BASTA! Spike, basta!” tornò in piedi e cercò di correre all’uscita della cripta, ma lui fu più veloce la raggiunse e la bloccò, Buffy lesse negli occhi di lui un furore che la fece spaventare sul serio.

“Buffy non tornare mai più, ti ho avvertito MAI…”

Frastornata e confusa corse via dalla cripta…le lacrime uscivano senza freno dai suoi occhi…

 

 

 

CAPITOLO 8

Buffy era triste e svogliata, era passata una settimana da quella notte disastrosa con Spike e aveva evitato accuratamente di avvicinarsi alla sua cripta, era ancora sconvolta dal fatto che lui l’avesse colpita nonostante il chip e aveva paura…non sapeva se fosse il caso di parlarne con il Signor Giles, ma cosa avrebbe dovuto dirgli?

“Ma cosa hai? -le chiese Dawn guardandola negli occhi- è da una settimana che parli solo a monosillabi e poi non hai mai voglia di stare con me!!”

“Dawn non è vero…e poi io sto benissimo…” rispose Buffy in modo poco convincente.

“Sì certo, allora io sono una strega cattiva!!”

“Ho un po’ di cose per la testa…tutto qui” si giustificò.

“Vuoi parlarne?”

“Cose da Cacciatrice!!” rispose lei alzandosi da tavola e uscendo di casa sbattendo la porta.

 

 

 

Camminava senza meta, non sapendo dove andare, né perché cercava un posto in cui recarsi…era sola, si sentiva piccola piccola, e pure in colpa…certo, Spike era stato duro, era uscito di testa, ma la causa era LEI.

L’aveva ferito davvero profondamente, non credeva di contare così tanto per lui, invece…

“Buffy!”

“Riley!” esclamò sorpresa.

“Sono così felice di vederti non sapevo come rintracciarti…non ci siamo nemmeno scambiati il numero di telefono! Sei bellissima…”

“Dici? Non mi vedo così in forma ultimamente!!” disse Buffy riprendendo a camminare.

“Dove vai? Posso venire con te?” chiese Riley cercando di starle dietro.

“Non credo sia il caso…mi dispiace”

“Perché?” chiese deluso.

“E’ un brutto periodo…”

“Ma una settimana fa eri felice, eri raggiante, siamo stati insieme poco tempo tuttavia non ho smesso un solo attimo di pensarti”

Buffy era esasperata da quel ragazzo, poverino lui non poteva nemmeno lontanamente immaginare…“C’è un altro” disse laconicamente.

Riley tacque per un attimo, per capire il concetto di quelle parole…“C’è un altro? –ripeté scioccamente- ah…scusa, ho capito…un altro ragazzo, sei impegnata…adesso!”

“Sì è così…c’è un altro nel mio cuore, mi dispiace Riley tu sei un bravo ragazzo e in altre circostanze io…” fu interrotta da lui “Risparmiami i convenevoli Buffy, ho afferrato il messaggio…non c’è problema ciao, magari ci si vede in giro!” e detto questo la oltrepassò e andò via.

Era notte…cioè erano solo le otto e mezzo di sera, forse per un vampiro adesso era già notte fonda…“il mio vampiro” pensò tristemente.

Era da una settimana che ci girava attorno senza mai abbastanza coraggio per avvicinarcisi…la cripta…Buffy aveva raggiunto il cimitero e con abilità e velocità aveva già fatto fuori due cattivoni.

 

* Buffy non tornare mai più, ti ho avvertito MAI…*

 

Sì, infatti, la ragione le diceva di lasciarlo stare di allontanarsi, ma l’istinto la spingeva verso la porta di legno della cripta, i suoi piedi sembravano conoscere a memoria la strada…eccola, a qualche metro da lei…proprio laggiù, sarebbe bastato pochissimo per entrare solo qualche passo in più…

“Su Buffy non fare la bambina, non sei una bambina!!” si disse bloccata dalla paura per ciò che avrebbe trovato al di là di quel pezzo di legno.

Si avvicinò piano, e pigiò la maniglia…entrò silenziosamente, facendo scivolare dietro se la porta.

Subito una candela fu accesa.

“Buffy?”

“Harmony?” chiese interrogativa.

“Che ci fai qui??” esclamarono all’unisono.

“Io ci vivo” rispose fiera Harmony avvicinandosi alla Cacciatrice.

“Dov’è Spike? Ho bisogno di vederlo” disse Buffy ignorando la prepotente voglia di sferrare un pugno a quell’oca giuliva.

“Perché?” chiese la vampira mettendosi le mani sui fianchi.

“Non è affar tuo e adesso rispondi o vuoi che passi alle maniere forti?” chiese Buffy estraendo il paletto.

Harmony indietreggiò spaventata “E’ andato via…colpa tua!!”

“Dov’è andato?”

“VIA! Non lo so! Ha detto che nulla lo legava più a questo posto e poi se n’è andato con una frase strana…”

“COSA?” urlò Buffy.

“Ha sbraitato che tu sei una sgualdrina e non ti meriti nemmeno un essere inferiore!” rispose Harmony.

“Va bene, grazie – e tirò un pugno alla vampira e poi continuò – allora dove è andato??”

“Ahiiiii, non lo so!”

“Brutta stronza, tu lo sai eccome!! Lui è il tuo Sire, tu DEVI per forza sapere qualcosa…adesso parla, ho ti spezzo quel collo da gallina che ti ritrovi” Buffy era fuori di se e piena di rabbia e teneva Harmony per la gola.

“Ok, ok…ha preso la macchina, la sua Desoto nera, ma giuro che non so dov’è diretto!!” piagnucolò.

“Benissimo è già un passo avanti, ma adesso fai funzionare anche l’unico neurone che ti ritrovi, dove può essere andato in quelle condizioni????”

“Sei stata davvero perfida per ridurlo in quel modo…era davvero depresso, sarà andato da qualcuno che possa capirlo, qualcuno che lo conosce da sempre…con cui ha diviso la vita!”

Buffy ebbe un’intuizione ed esclamò “Drusilla!” e mollò il collo della vampira che rotolò a terra.

“Brava! Ma ti rendi conto?? Lei lo ha lasciato e chissà quante volte tradito e torna da lei…e io che gli ho offerto tutto??? Mi lascia qui come una cosa usata, eppure abbiamo condiviso tantissime notti di sesso selvaggio e qualche gioco davvero perverso con tanto di manette e frustino, è il mio vampiro sexy dopotutto…Lui mi ama e…”

“Harmony chiudi quella fogna! Dove sta Drusilla?”

“A Los Angeles!! Comunque ti stavo dicendo che lui e io...”

“Basta!” la interruppe Buffy sferrandole un calcio all’addome e scaraventando la vampira dall’altra parte della cripta, poi uscì velocemente.

 

 

 

La Desoto viaggiava veloce…la notte sarebbe stata ancora molto lunga…il vampiro accese la radio ma incontrava solo stupide canzonette sentimentali, con rabbia chiuse l’apparecchio e cercò di concentrarsi solo sulla guida.

Era molto stanco, gli occhi era affaticati e gonfi di pianto…“Tutta colpa di quella mocciosa!”

Guardava il paesaggio scorrere…la città era ormai lontana e tutto intorno a lui stavano distese d’erba che con la notte assumevano un aspetto solitario ed etereo.

Di notte tutto è diverso, le persone, i sentimenti, le cose…“Io appartengo alla notte”

Eppure come era bella lei alla luce della luna, i capelli chiari ne riflettevano la luminosità, gli occhi brillavano come due stelle, no, lei non apparteneva alle tenebre…ci vuole disperazione, rassegnazione e un gran carico di dolore per far parte delle tenebre, lei era più forte di tutto questo…era un raggio di sole in mezzo alla tempesta…l’unica speranza contro il male…era riuscita a farlo innamorare.

Proprio così, quella ragazzina così presuntuosa e fragile, con i suoi pugni e le umiliazioni…poi con il suo corpo tra le mani, sentir scorrere la sua pelle sotto il suo corpo…era stato puro fuoco tra loro, anzi no, era Buffy che aveva BRUCIATO il fuoco, era l’unica…

William il Sanguinario, che barzelletta!!…Adesso non poteva più mordere nessuno, era un avanzo di demone e amava il bene, la Cacciatrice.

Eppure era sicuro che anche senza il chip avrebbe trovato la ragione per essere migliore e dare un senso alla sua vuota esistenza.

Anzi un motivo valido l’aveva già…LEI…ma doveva dimostrarglielo…

Era pazzo, pazzo d’amore, forse agendo in quella maniera avrebbe dato la possibilità a Buffy di ucciderlo davvero, ma valeva la pena tentare…e anche se il rancore non era ancora passato, l’amore era troppo forte e aveva avuto la meglio.

“Devo tentare, posso essere un uomo…un uomo migliore per lei”

 

 

 

CAPITOLO 9

 

Razionalizzare, pensare, analizzare, decidere…o forse semplicemente prendere la macchina ed andare…???

“Dawn, dove sei?” chiese Buffy girando per la casa.

Entrò in camera della sorella e la trovò serenamente addormentata…“Bè è logico che stia dormendo…è mezzanotte passata!”

Uscì dalla stanza e si chiuse la porta alle spalle senza fare troppo rumore e andò nella sua camera.

Spike se ne era andato, dopo quel loro incontro fantastico, quel fuoco e quelle fiamme lui era scappato…no, non era fuggito, era tornato da lei, la voleva, la amava…e cosa aveva fatto lei? Aveva accettato il primo appuntamento che aveva ricevuto, umiliandolo e trattandolo male.

Di chi era la colpa in questa situazione? Solo e unicamente di se stessa, e ne era cosciente.

Era successo, si era innamorata…non capiva ancora bene in che modo era potuto succedere…forse il destino, forse solo passione.

Ma era forte e faceva male, un male enorme, era amore?

Voleva vederlo, parlargli, “Mi manca!” pensò tristemente.

Prese il telefono e compose un numero…attese quattro squilli e poi finalmente ebbe una risposta.

“Pronto?”

“Willow, sono Buffy…scusa l’ora ma ho urgente bisogno di parlare ad un’amica…è successa una cosa…io devo…devo parlare con qualcuno!” disse concitatamente.

“Vengo da te?” propose Willow.

“Sì, ti prego…”

“Va bene, arrivo subito!”

“Willow?” domandò Buffy un secondo prima che lei riagganciasse.

“Sì?”

“Grazie!”

 

 

 

“Sono contenta che abbia voluto confidarti con me…” disse Willow tenendo le mani dell’amica e guardandola amorevolmente.

“Ti prego…non giudicarmi…io sono stata così bene con lui!” disse cercando quasi di giustificarsi.

“Buffy condividere una notte è una cosa, ma amare una persona, e in questo caso un vampiro con un chip è tutto un altro discorso!”

“Ma Willow, abbiamo condiviso molto più che una notte, era pelle…sentimento e anche cuore!!” esclamò infastidita Buffy.

“Il suo è morto, molti anni fa!”

“Io posso giurarti di averlo sentito battere…ok, biologicamente non si muove, ma con me batteva furiosamente…” e detto questo iniziò a piangere.

“No, su su…non fare così, scusami…però lui ti ha colpita…non credi che questo sia preoccupante?”

“Quando ti senti rifiutato e umiliato dalla persona che ami credo che non ci sia chip che tenga…insomma, è stata anche colpa mia…io lo amo Willow e questo mi fa disperare ancora di più…perché non ho risposte: cosa è esattamente lui adesso? E che intenzioni ha?”

“Va da lui…Buffy va da lui” esclamò Willow guardandola decisa negli occhi.

“Dawn? E gli altri?” chiese lei mentre negli occhi una nuova luce nasceva.

“Ti coprirò io per qualche giorno, insegui il tuo cuore, sei abbastanza forte per farlo e non rinunciare a sperare perché sei sì una Cacciatrice, ma anche una donna con un cuore e hai bisogno d’amore…”

Buffy non ebbe bisogno di rispondere, la abbracciò con impeto e rimase stretta all’amica per molto tempo.

 

 

Appoggiato al cofano della sua Desoto fumava una sigaretta e osservava affascinato la luna, nulla di nuovo penserete…e invece quella notte Spike percepì qualcosa di diverso nell’aria…un buon presagio…ma come gli mancava…“Buffy, Buffy dove sei?” pensò aspirando il fumo.

Con il suo spolverino di pelle e quell’aria da duro avrebbe ingannato chiunque, William il Sanguinario è tornato, potrebbero pensare i demoni, ma dentro si sentì svuotato, solo e inutile…

Cacciò a terra il mozzicone della sigaretta e si rimise al volante…ancora un’ora e sarebbe arrivato…FINALMENTE!

E avrebbe cambiato il suo destino.

 

 

 

CAPITOLO 10

 

WELCOME TO LOS ANGELES

 

Ebbe l’istinto di buttare a terra il cartello, ma sapeva che quella era una tradizione solo per quando riguardava Sunnydale.

Trovare il covo dei suoi amici vampiri non fu particolarmente difficile…lasciò la macchina poco distante il cimitero e con impazienza buttò a terra la porta di una cripta e fece la sua sorprendente entrata.

“Eccomi, sono tornato!” sogghignò mutando i lineamenti in quelli della caccia.

 

 

 

“Willow, ho preso un po’ di cose con me, in caso servissero…” concluse Buffy abbassando gli occhi.

“Intendi armi?” azzardò la rossa.

“Sì…ma spero di non averne bisogno!”

“Abbracciami e torna presto!”

Detto questo le due ragazze si salutarono silenziosamente e tutte e due intimamente preoccupate si guardarono per un’ultima volta comunicando telepaticamente.

Buffy “Prenditi cura di lei”

Willow “Lo farò…e tu cerca di stare bene”

Buffy “Solo con lui potrei…”

 

 

 

“William, cucciolo sei tornato!!” Drusilla gli andò incontro scrutandolo attentamente…i suoi occhi violetti erano inquietanti, Spike ne avevano timore perché sapeva che lei poteva vedere tutto…anche ciò che si nascondeva nel profondo…

“Dru, eccomi…” e andandole incontro la baciò sulle labbra, ma freddamente e senza alcuna emozione, notò che la gonna del vestito era leggermente stropicciata e tirata su…“La solita sgualdrina” pensò.

“Lo sento William…posso percepire il tuo cambiamento –e portandogli una mano alla testa continuò- ti hanno bloccato, c’è una cosa cattiva qui, vero? Non puoi più succhiare il sangue, godere della tua natura…”

I due vampiri dietro lei si erano avvicinati e Spike notò che uno non conosciuto lo guardò con superiorità e si stava allacciando i pantaloni. “Ecco la tua scopata di turno Dru”

“Così sei tornato tra noi…” iniziò Seth, un vampiro con cui aveva condiviso molti colli pulsanti di giovani vergini.

“Piacere di rivederti Seth…e anche a te -e guardò il vampiro che non aveva mai conosciuto- lieto di conoscerti…io sono William the Bloody…” e detto questo sentì Drusilla che gli stringeva la mano ridacchiando.

“Io sono Lucius, Drusilla mi ha molto parlato di te…!!” disse questo con malizia.

Spike non si scompose “Sì a Dru piace molto parlare, vero piccola?” e la baciò ancora questa volta più intensamente.

“A cosa dobbiamo la tua visita?” chiese Seth.

“Come ben saprete…il chip che mi hanno impiantato non mi permette più di essere me stesso, il mio demone è come addormentato e sono davvero esasperato, ho bisogno di sangue…litri di sangue e la caccia mi manca enormemente!”

“Ma la Cacciatrice?” chiese Lucius.

“Cosa centra lei?” chiese Spike fingendosi sorpreso.

“Sai… girano voci…sembra che tu e quella mocciosetta collaboriate, tu la aiuti…” rispose Seth guardandolo con aria di sfida.

“Ahaha…e voi credete che improvvisamente mi sia trasformato in un buon samaritano e adesso sia lo scagnozzo di quella puttana?” rise Spike.

“Cucciolo, io ho visto che tu hai ucciso nostri simili per lei” piagnucolò Drusilla avvicinandosi a quel rozzo di Lucius che le infilò la mano sotto la gonna…

Spike contrasse la mascella e continuò “Possibile che non vi ricordiate nemmeno più chi io sia? William, the bloody non vi dice nulla? Ho ucciso miliardi di persone, ero il più temuto del mondo…l’uccisore di due Cacciatrici…credete che un pezzo di metallo in testa abbia cancellato quello che sono stato???? Sono venuto qui perché dovete aiutarmi…Seth, tu sei esperto in cose di questo genere…eri un medico prima di venir vampirizzato, no? Quindi, ti ordino di togliermi questo dannato chip dalla testa”

All’udire quelle parole Dru urlò di gioia, forse piacere…perché la mano di Lucius non aveva smesso un solo attimo di muoversi dentro lei…

 

 

 

“William possiamo farcela…stai tranquillo, ho ancora qualche strumento nella mia dimora…” disse Seth camminando di fianco a Spike mentre uscivano dal cimitero.

“Quando l’ha conosciuto?”

“Cosa?” non capì Seth.

“Lucius…da quanto?”

“Circa tre mesi…lui è un rozzo, un volgare…a volte stanno interi giorni chiusi nella cripta senza nemmeno cacciare si nutrono del loro sangue e il sesso è all’ordine della giornata…”

“Non mi interessa più…” e detto questo salirono sulla Desoto.

“Perché hai aiutato la Cacciatrice?”

“Come perché? E’ così semplice e palese…ho conquistato la sua fiducia e adesso sono qui in incognito per ritornare il cattivone di un tempo…sarà la terza Cacciatrice uccisa per mia mano!!”

“Wow, non ci avevo pensato…sei geniale!” rise Seth.

 

 

 

CAPITOLO 11

 

“Spike, stai fermo adesso…è una cosa delicata!! Ma non sentirai nulla…ti ho fatto l’anestesia locale”

“Fai in fretta…non vedo l’ora di tornare a Sunnydale!” si lasciò sfuggire.

“Perché?” chiese sospettoso il vampiro.

“Bè per divorarmi quel bocconcino della Cacciatrice!”

“Ecco!! Ho fatto…” disse orgogliosamente Seth.

“Io non mi sento diverso!!” esclamò Spike nervoso.

“Aspetta che ti sto ricucendo”

“Ahi!!” urlò il vampiro ossigenato.

“Alzati ora!”

Spike si alzò dal lettino che Seth aveva nella sua cripta e fece per toccarsi il punto dell’operazione, ma faceva male…

“Adesso hai bisogno di sangue…ma sei troppo debole per procurartene…vado a cercarti una bella vergine come ai vecchi tempi?” chiese Seth assumendo i lineamenti da caccia.

“Sì…io resto qui, mi riposo un po’…!” disse Spike cercando di non far trasparire l’ansietà nella sua voce.

“Torno presto…ah, William…sono contento tu sia tornato!” e detto questo sparì dalla cripta lasciando solo Spike.

Buffy non era stata mai molto brava alla guida, ma quella era una situazione super delicata e lei doveva assolutamente spingere al massimo sull’acceleratore…

Arrivò velocemente a Los Angeles…un paio d’ore di viaggio.

Dopo aver lasciato la macchina in una stradina isolata si avvicinò al cimitero e con un po’ di esitazione entrò.

Era molto grande rispetto a quello di Sunnydale, ma i vampiri scelgono sempre le cripte come loro dimore, no?

Non sarebbe stato facile trovare Spike, ma era andata là per quello e quindi adesso doveva darsi da fare!

Varco l’ingresso e tutto apparentemente sembrava calmo…impugnò il paletto e si addentrò maggiormente tra le lapidi.

Ad un tratto la sua attenzione fu catturata da un tonfo sordo poco più in là…

Si avvicinò cautamente e riconobbe una testa ossigenata per terra, non ebbe esitazioni si precipitò da LUI…

“Spike!!” sussurrò Buffy preoccupata vedendo a terra.

“Bu…Buffy, sei davvero tu?” chiese lui ansimando.

“Amore cosa ti è successo?” domandò preoccupata notando il cerotto alla testa.

“Ti prego…dobbiamo andare via da qui…stanno arrivando…torniamo a Sunnydale” la implorò il vampiro.

Capì che non era il momento delle domande, lo aiutò ad alzarsi da terra e gli passò un braccio attorno alle spalle.

Poi trascinandolo uscirono dal cimitero.

Buffy intuì il pericolo che si avvicinava e in fretta lo fece sedere davanti, di fianco a lei…

Accese il motore e sgommò allontanandosi da quel posto.

 

 

 

Era un’ora buona che Buffy guidava e gettava occhiate nervose verso Spike…si era addormentato e nel sonno la testa del vampiro era scivolata sulla sua spalla…che brividi gli regalava lui…senza che ne fosse consapevole!

“Come è bello!” pensò Buffy sospirando.

Cercò di concentrarsi sulla guida, anche perché era tutta la notte che guidava e tra un paio d’ore sarebbe spuntata l’alba…e se tutto fosse andato bene sarebbero arrivati prima che Spike si trasformasse in un mucchietto di polvere.

Lo osservò velocemente e si chiedeva cosa fosse quel cerotto sulla testa…

“Il cerotto in testa? Il chip?” pensò agitata.

Lo tirò per un braccio…“Svegliati” gridò Buffy.

Lui saltò sul sedile “Uh?”

“Spike non hai più il chip?” chiese Buffy accostando la macchina al margine della strada.

Il vampiro guardò in basso e non parlò.

“Rispondimi!!”

“Buffy, io l’ho fatto per te…” e la guardò negli occhi in modo supplichevole.

“Certo, è il sogno di ogni Cacciatrice avere un potenziale assassino in più in circolazione…ma dico, ti è saltato anche tutto il cervello? Cosa vuoi fare tornare ad essere il Big Bad di un tempo? Uccidermi e poi a farmi a pezzettini?” chiese lei infuriata.

“Buffy…l’ho fatto per te –ripeté Spike- per dimostrarti che posso essere degno del tuo amore anche senza il chip, ero come un cane con la museruola…adesso sono libero di scegliere, ma ho già deciso cosa voglio…è così semplice: sei tu!”

Lei guardava un punto indefinito davanti a se e strinse le mani fino a farsi male.

“Buffy io ti amo e voglio essere vero con te…non potevo vivere con il dubbio di non saper controllare il mio demone…io so che posso smettere di uccidere, ho trovato la mia forza e la ragione per farlo…certo, non sarà facile adesso, ma voglio lottare…con te” e detto questo cercò la mano di Buffy, ma lei la scostò prontamente e iniziò a singhiozzare.

“Spike, non avresti dovuto fare una cosa così drastica, non conosciamo le conseguenze del tuo gesto…ma non senti il desiderio di…sangue?” chiese lei asciugandosi una lacrima.

“Passerotto non piangere ti prego…sì ho forte bisogno di sangue, ma per sopravvivere…non voglio uccidere nessuno…alla cripta ho ancora qualche sacca del gruppo 0, il mio preferito” concluse cercando di sollevare un po’ l’atmosfera.

“Allora sarà meglio affrettarci” affermò Buffy accendendo il motore e ripartendo.

“Sì…” rispose il vampiro deluso dalla freddezza della ragazza.

 

 

 

CAPITOLO 12

 

“Non resti qui?” chiese Spike sedendosi sul divano attaccando la bocca alla seconda busta piena di sangue.

Buffy era stata silenziosa per tutto il viaggio e una volta fatto entrare Spike nella sua cripta sembrava volersene andare il prima possibile.

“Magari per un po’” rispose sorprendendo il vampiro.

“Come hai saputo che ero a Los Angeles?”

“Harmony” disse laconica Buffy sedendosi sul duro e freddo marmo del sarcofago.

“Già…ma mi sembra che sia sloggiata da qui…” e si guardò in giro.

“Stava con te?”

“No amore…era qui di passaggio…”

“Ha detto che tu la ami…!” esclamò Buffy con troppa ansia.

“Io? Ma figurati…Harmony è una gallina senza cervello…lo sai che io amo solo te!” disse guardandola con dolcezza.

“Spike, che succederà adesso?”

“Non lo so piccola…non lo so!” e si avvicinò a lei.

“Mi sei mancato, io sono stata davvero cattiva con te…mi è dispiaciuto da morire…comunque non c’è nessuno nel mio cuore, in caso…bè…volevo solo fartelo sapere” concluse precipitosamente arrossendo.

“Lo so, ma ti ho già perdonata, mi piaci così…”

“Ho avuto tanto paura di perderti” sussurrò Buffy.

“Anche io!” e detto questo le fece una carezza facendola sussultare.

“Forse è meglio che io vada a casa e…” ma non ebbe il tempo di finire…le labbra di Spike premettero contro le sue, implorandola silenziosamente di restare.

Buffy dapprima si irrigidì, ma piano piano si perse nella bocca vellutata di lui…lasciò la lingua scorrere su quella del suo vampiro e gli strinse le braccia attorno al collo.

Lui la premeva contro il suo petto e si staccò solo quando Buffy ebbe bisogno di respirare.

Si guardarono con gli occhi leggermente socchiusi e appannati di desiderio.

“Buffy, andiamo di sotto?” chiese Spike con voce roca.

Lei assentì con la testa e facendosi guidare da lui, scesero…il letto di Spike era in perfetto ordine e sembrava invitarli…

Ripresero a baciarsi affamati, se il sangue serviva a Spike per vivere, a lei serviva lui…

“Spike…” ansimò sentendo il suo corpo premuto contro il suo…

“Buffy!” rispose lui in preda a mille emozioni.

Si sdraiarono nel letto e ritrovarono il loro legame…

Spike era sopra a Buffy e le leccava piano il collo, mentre con una mano le accarezzava i capelli soffici…una strana pace si impossessò di lui, era così felice…

Buffy gemette sotto i baci famelici, che al loro passaggio lasciavano una scia di fuoco sulla sua pelle.

Si staccò per un attimo da lei e la guardò pieno di sentimento negli occhi “Ti amo Buffy!”

“Anche io ti amo, Spike!”

Riprese a baciarla e le sfilò piano la maglietta…giocò con i suoi seni morbidi e aspirò il suo dolce profumo, sapeva di vaniglia…

Con un dito prese a tracciare piccoli cerchi attorno ai suoi capezzoli e poi li picchiettò con la lingua…passò una mano sotto la schiena di lei per tenerla stretta e la spinse verso di lui ritrovando la sua bocca pronta a scambiare con lui baci ingordi ed eccitanti.

Spike ansimò nel respiro della sua amata e spostando una mano sul petto di lei, prese a stringerle i capezzoli tra le dita e sentendo Buffy gemere, si abbassò su essi per leccarli…

“Oh sì…” Buffy non ragionava più, si sentiva accaldata e stava impazzendo sotto il tocco meraviglioso di Spike.

Le accarezzò il ventre e insinuò una mano dentro i pantaloni di lei raggiungendo le mutandine…da fuori iniziò a massaggiarla con lentezza e notò con piacere che era già bagnata.

“Spogliami” gli ordinò la Cacciatrice con una voce che non ammetteva repliche.

“Ai tuoi ordini, mia padrona!” rispose lui lascivamente.

Cercò la zip dei jeans e lentamente glieli sfilò, lasciandola seminuda tra le lenzuola di seta rossa.

Si deliziò per un attimo di quella vista e poi si rituffò sulla sua bocca, Buffy lo strinse forte, percorrendo con le dita tutta la schiena di lui…graffiandolo a tratti tanto violenta era la passione che aveva dentro.

“Spike ti voglio con tutta me stessa!” riuscì a dire tra i brividi e l’infinito piacere.

Con le mani scivolò sul seno e raggiunse le sue mutandine di pizzo nere…le scostò leggermente e ci infilò un dito, Buffy inarcò la schiena e lo fece entrare ancora più dentro.

Era tremendamente calda e Spike si eccitò a guardarla così: con gli occhi chiusi in preda al piacere, la testa buttata all’indietro e le gambe aperte verso di lui…

Le strappò via gli slip e accarezzo i peli soffici di lei iniziando a baciarli…

“Oh Spike…!” urlò lei tendendosi come una corda di violino…il violino che Spike sapeva suonare divinamente, conosceva ogni filo più intimo che avrebbe fatto vibrare Buffy.

Iniziò baciandole le cosce e poi lasciò scivolare la sua lingua tra le sue gambe…con le dita la allargò piano e ci si tuffò dentro…il suo liquido iniziava a scorrere nella sua bocca e lui ne assaporò l’essenza, poi con la lingua prese a stimolarle il clitoride, dapprima lentamente poi sempre più veloce, fino a sentire il suo bacino muoversi al ritmo.

La afferrò per le cosce e la bloccò al suo corpo, continuando quel gioco di lingua così eccitante…Buffy sentì le forze venirle meno e si abbandonò completamente a lui, chiuse gli occhi godendo ogni singola sensazione che lui le regalava.

Si sentiva scoppiare lì sotto e quella fantastica bocca la stava conducendo ad un punto di non ritorno.

Spike la leccava, la baciava, le dava tutto ciò di cui aveva bisogno e stava per farle raggiungere l’orgasmo.

“Spike…non devi…non devi fermarti…adesso” ansimò.

Continuò a stimolarla, con maggiore vigore e stringeva forte con la mani i glutei sodi di Buffy…

La portò all’apice massimo del piacere con una violenza e una forza che la fecero urlare.

Spike aveva tutta la bocca, ma anche la faccia, piena dei suoi umori e non ne era mai sazio…quando sentì Buffy rilassarsi e accasciarsi sulle lenzuola, si staccò dal suo frutto e risalì sul corpo di lei andando a posarle delicati baci sul viso.

Era sudata e respirava affannosamente, lui posò l’orecchio sul petto di lei e sentì il cuore batterle fortissimo, come un tamburo impazzito…che dolce musica per lui…

Buffy gli accarezzo i capelli e gli disse “Ti amo!!”

 

 

 

Stettero per un po’ in silenzio, uno abbracciato all’altra godendo di quell’alchimia che si era creata…si stringevano e si scambiavano dolcemente baci…

Buffy era appoggiata a Spike e con le mani la teneva stretta, quasi per paura che lei scappasse.

“E’ stato diverso…!” disse Buffy estasiata.

“In che senso passerotto?”

“Bellissimo!”

“Forse perché adesso mi…ami?” azzardò Spike.

“Sciocchino, ti amavo anche la prima volta che l’abbiamo fatto, ma il sentimento era seppellito dentro di me e io volevo cancellarlo del tutto!”

“Perché?” chiese lui baciandole il collo.

“Lo sai perché!!” disse lei risoluta.

“Bè voglio che me lo ripeti”

“E’ la solita storia…nulla di nuovo: io sono la Cacciatrice buona, tu il vampiro cattivo…io dovrei ucciderti oppure tu mi dovresti succhiare fino all’ultima goccia di sangue…ti ho rinfrescato la memoria?”

Lui soffiò delicatamente sulla pelle di lei e disse solo “E dopo quello che abbiamo fatto?”

“Guarda, che non abbiamo mica finito…” ammiccò lei girandosi e trovandosi a faccia a faccia con lui.

“Speravo che tu lo dicessi” rise Spike sistemandola meglio sul suo corpo.

Il risolino di lei, lo convinse a continuare.

Dapprima le accarezzò il viso e prendendolo tra le mani ne baciò teneramente le palpebre, strofinò il naso contro quello di lei e lentamente arrivò alla bocca.

Con un dito ne tracciò il contorno e Buffy schiuse un pochino le labbra travolta da tutta quella dolcezza e poi chiuse gli occhi.

Si avvicinò un po’ di più a lui e il bacio arrivò immediatamente esigente e pieno di passione…le loro due lingue duellavano senza sosta, la saliva veniva scambiata nelle loro bocche e le mani assetate accarezzavano ogni zona del corpo dell’altro…

Buffy si sciolse da quell’incanto per prendere a baciarlo lungo il collo, lasciando una scia di piacere e amore…dava piccoli morsi e lunghe leccate provocando i primi sospiri del suo vampiro.

“Oh, Buffy, sììì….oh…uh”

Continuò quella dolce tortura passandogli le mani sulle spalle e posando la testa sul suo petto glabro…aspirò il profumo della sua pelle e baciò i capezzoli di Spike…

“Buffy…sei fantastica!” sussurrò con voce rotta dal desiderio.

Lei riprese a baciargli i muscoli addominali e il basso ventre…seguendo la leggere peluria che dall’ombelico conduceva giù…fino al suo membro…

Lo guardò ed era già teso per lei…ci si posizionò sopra eccitata e ne fece entrare solo la punta nelle grandi labbra e lasciò che lui le sfregasse il clitoride…

“Spike…” sussurrò piena di voglia e iniziando a bagnarsi…

Dopo un po’ di minuti, si chinò nuovamente sul suo membro e lo accolse senza esitazione nella bocca.

Lui nel frattempo le premeva e le accarezzava la testa invocando senza sosta il suo nome.

Buffy leccò avidamente la punta e poi aiutandosi con una mano prese a leccarlo e a muoverlo su e giù…con foga e desiderio.

Di scatto Spike alzò il busto e Buffy sollevò il viso guardandolo in modo interrogativo.

“Buffy, ti prego girati…girati” ripeté con gli occhi lucidi e lussuriosi.

La Cacciatrice lo guardò stupita e poi si girò, come lui le aveva detto.

“Adesso sempre a gattoni, vieni un po’ più indietro, metti la tua femminilità in corrispondenza della mia faccia…!”

“Spike?” chiese dubbiosa.

“Amore, fa come ti dico vedrai che poi mi implorerai di non fermarmi”

Buffy eseguì il volere del suo amato ed era con il viso all’altezza del suo membro, attraversata da un brivido si chinò su di esso e ricominciò a succhiarlo, mentre Spike appoggiato sui gomiti le leccava la femminilità…

Un urlo di sorpresa ed eccitazione uscì soffocato dalla bocca di Buffy… “Ecco – capì – voleva la posizione 69!!”

Spike leccava senza fermarsi e gli umori di Buffy erano abbondanti, tanto da colarle lungo l’interno delle cosce…lui cercava di non perdersene una goccia e divorava tutto ciò che trovava il suo cammino di lingua…sentirla così eccitata lo faceva uscire di testa e tutto ciò che in quei momenti desiderava era “farla” felice!

Buffy gemeva e si dondolava leggermente sulla sua bocca di lui…

“Sei una donna stupenda!” esclamò sentendola lavorare sul suo gioiello…“Sei una bomba!!”

“E’ lui una bomba” rispose Buffy prendendoglielo in mano e iniziando a muoverlo su e giù…

“Bloody hell…se continui così non resisterò ancora a lungoooo!!” urlò lui come pervaso da una scossa elettrica.

Lei aumentò di proposito il ritmo mentre lui la scopava di lingua facendole quasi male, Buffy sentì che stava per venire.

“Continua…Spike, più forte…più forte…scopami scopami….sto venendooooo!!!”

“Buffy anche io, anche ioooooo!!!”

Erano un fiume di umori e di passione, il cuore di Buffy stava per scoppiare e Spike era estasiato, sudato e accaldato…

“Sìììììììììììììììì” Buffy venne con un urlo da rompere i timpani e si muoveva ancora come una forsennata sulla bocca di lui.

Spike la seguì subito dopo in quel delirio dei sensi invocando il suo nome…“Buffyyyyyyyyyyy!!”

Si accasciarono sfiniti sulle lenzuola di seta rosse e si presero mano nella mano continuando per indefiniti attimi a respirare affannosamente…

 

 

CAPITOLO 13

 

Quella mattina Buffy si svegliò e non si sorprese sentendo il braccio del vampiro che la stringeva forte al suo petto.

Con un sorriso si alzò leggermente da quel corpo che le aveva regalato le più belle e intense emozioni della sua esistenza…si coprì con il lenzuolo di seta mettendosi su un fianco e osservò il suo Spike.

Era addormentato e così straordinariamente bello, i capelli li ricadevano scompigliati sulla fronte e la bocca leggermente aperta faceva nascere in Buffy molte fantasie…

Il suo corpo perfetto era davanti a lei e si rese conto di non aver mai amato così tanto un uomo, sì per lei era un uomo…

Non più un demone, un vampiro…semplicemente il suo amore!

Repentinamente la sua bocca iniziò a muoversi e nel sonno mormorò “Buffy…”

“Adoro il mio nome –pensò lei felice- quando lo pronuncia il mio cuore esulta…”

Sarebbe stata ore ed ore ad osservarlo, era così dolce e inspirava un’innata dolcezza…

“Spike quanto ti amo!” disse piano, ma bastò quel sussurrò per ridestarlo, aprì piano gli occhi e con un sorriso se la ritrovò davanti, coperta solo da quel lembo di seta che lo guardava piena di amore…si sentì in pace con il mondo e rispose “Anche io!”

Le loro bocche si unirono in un dolce bacio e Spike iniziò a parlarle “Sei stupenda…sei l’unica Buffy!”

Lei mugolò e gli restituì il bacio con le mani gli accarezzò la testa, ma si bloccò quando Spike si lamentò…

“Ahi…mi fa male!” e si staccò da lei.

“E’ vero –disse Buffy un po’ preoccupata mettendosi una mano sulla bocca- il chip!!!”

“No, amore! Devi dire, ‘ciò’ che rimane del chip…e cioè questa ferita che ancora mi fa male!”

Lei si avvicinò alla testa di Spike e cercò di toccarlo, ma lui la respinse.

“Buffy se ricominci a toccarmi non so se riuscirò a fermarmi…e poi ho un tremendo bisogno di sangue…”

“Ma…ma…io volevo solo controllare la ferita! –si difese e continuò un po’ più dura- come puoi controllare il tuo demone?”

Spike la guardò in modo interrogativo ed inclinò leggermente il capo “Ce la faccio…è stata una mia scelta farmi togliere il chip e non per tornare a succhiare colli umani, ma per poter essere un uomo degno del tuo amore…sai, quanto tempo fa mi avevi sbattuto a terra dicendo che ero un essere inferiore hai fatto muovere qualcosa dentro me…mi sono accorto che non potevo restare accanto a te in questo stato, dovevo per forza cambiare…e così ho pensato di dimostrarti ciò che sono e anche ciò che posso essere per te! Perché io ti amo!”

“Spike…anche io ti amo, ma non siamo a conoscenza degli effetti collaterali e poi avrai sempre e comunque bisogno di sangue…”

“Sì, ma non ucciderò!” rispose alzando un po’ la voce.

“Per favore non litighiamo…non adesso!” e avvicinò il viso a quello di lui baciandolo.

“Buffy…” sussurrò lui prendendole il viso tra le mani e guardandola negli occhi verdi.

Si baciarono con crescente passione, con desiderio e vigore…si ritrovarono l’uno avvinghiato all’altro con il fiato corto e i corpi in fiamme…fecero di nuovo l’amore una, due, tre volte…fino a quando le forze li abbandonarono.

 

 

 

Willow guardava distrattamente l’orologio della cucina aspettando che Dawn scendesse in cucina…si era preparata tutto un discorso da farle per spiegare l’assenza di Buffy.

“Chissà se sta bene!” pensò preoccupata Willow.

Era trascorsa un’intera notte e non aveva più avuto sue notizie.

Rigirava nervosamente un bicchiere in mano e con il piede tamburellava per terra…

“Buffy!” sentì la voce di Dawn chiamare.

Si alzò immediatamente in piedi e si lisciò la gonna.

“Buffy, cosa mi hai preparato di buono? Ehi, Willow??” concluse confusa.

“Ciao Dawn, ben svegliata…Buffy non c’è in questo momento, è dovuta partire a tutta fretta ieri nel pieno della notte, una missione super segreta, e mi ha chiesto di badare a te per qualche giorno…non preoccuparti tornerà presto e riuscirà a sconfiggere il male, cioè i vampiri eh…tutto il resto!” concluse goffamente Willow.

Dawn la guardò scettica “Ci hai messo molto per preparati questo discorso, vero? Ok, facciamo finta che ti credo…ma ora dimmi la verità: dov’è Buffy?”

“Questo non posso dirtelo assolutamente!”

“Perché? Mi trattate tutti come una poppante, eppure ho già 15 anni e Buffy ne ha 19!!” urlò infastidita.

“Cosa centra adesso l’età di Buffy?” chiese Willow incrociando le braccia al petto.

“Che grande segreto mi state nascondendo voi due? Sono sua sorella dovrebbe parlare con me invece di rifugiarsi sempre da te…mi trascura, non le importa nulla di me!”

“Dawn! - l’urlò di Willow la fece sussultare – Buffy ti ama e se ha scelto di non farti partecipe della sua situazione l’ha fatto in buonafede, non vuole tormentarti con tutti i suoi problemi da Cacciatrice, lei vuole solo che tu possa avere una vita normale, ciò che a lei è stato negato!!”

“Tu sei uguale a lei, un’ipocrita…vorrei tanto che Buffy non fosse mia sorella, la odio, la odio!!” e detto questo risalì velocissima le scale e si chiuse in camera.

“Come desidererei che tutto questo fosse più semplice!” pensò Willow sospirando e risedendosi sulla sedia in cucina.

 

 

 

“Passerotto, dove vai?” le chiese Spike trattenendola per un braccio.

“Amore devo tornare a casa…adesso che ti ho trovato è meglio che vada a parlare a mia sorella e a Willow!”

“Hai detto alla rossa di noi?” chiese Spike stupito.

“Certo e se devo essere sincera è stata lei a spronarmi per venirti a cercare a Los Angeles…è un’amica!” disse Buffy baciandolo sulla bocca.

“E Briciola?” chiese lui.

“Dawn non sa nulla…e credo sia arrivato il momento di farla partecipe di quanto sta accadendo tra noi”

“Vuoi dirle tutto?” chiese lui sempre più meravigliato.

“Bè,magari ‘tutto’ no, però è meglio ufficializzare la cosa!!”

“Ufficializzare?”

“Ma la smetti di ripetere tutto quello che dico?” e lo baciò ancora.

Dopo essersi rivestita lo guardò ancora un attimo e poi si voltò precedendo la domanda di Spike “Sì, tornerò…appena possibile…ti amo”

Lui sorrise dolcemente e la osservò risalire nella parte superiore della cripta e quando sentì la porta sbattere si lasciò cadere sospirando sul cuscino.

 

CAPITOLO 14

 

Camminava lentamente nelle strade di Sunnydale, la brezza del mattino le scompigliava i capelli biondi…si strinse le braccia intorno al corpo scossa da un brivido.

Non si sentiva così completa e felice da tantissimo tempo…come cambiano velocemente le situazioni della vita, non avrebbe mai immaginato quell’evolversi della storia tra lei e il suo vampiro.

“Nessuno potrà separarci adesso” pensò con un sorriso sulle labbra.

 

 

 

A LOS ANGELES

 

Seth aveva appena finito di raccontare la trappola che Spike aveva teso a tutti loro…Drusilla impassibile stringeva la mano a Lucius.

“Ma per quale motivo avrebbe voluto liberarsi del chip?” chiese il vampiro stringendo la mano gelida e gracile di Drusilla.

“Io non lo so – replicò Seth – ma di certo non è era tornato qui con le intenzioni di cui ci ha parlato!!”

Le tre creature della notte si guardavano con sfida negli occhi: tra di loro c’era chi aveva amato Spike, chi non si era fidato dell’ossigenato fin dal primo momento e chi gli era stato fedele amico…

Un urlo squarciò quel silenzio innaturale, Drusilla si accasciò a terra e si portò le mani sulle orecchie continuando a tremare…

“Lo sento…lo sento, qui dentro la mia testa!! Il mio piccolo…Per l’inferno maledetto…riesco a vederli, insieme…”

Lucius e Seth si erano avvicinati alla vampira e cercavano di capire il suo parlare sibillino.

“Dru, cara… - incominciò Seth- cosa vedi?”

“Cerca di farti forza – continuò Seth- i tuoi poteri sono aumentati notevolmente, adesso puoi vedere ciò che era e ciò che è…dicci Drusilla cosa vedi?”

La potente vampira si alzò in piedi barcollando e una luce d’odio si accese nei suoi occhi violetti…cercò di riordinare i pensieri…non si era ancora abituata a quel nuovo potere: riusciva a vedere il passato e il presente, ma non il futuro…

Quando Spike era tornato, aveva percepito e “visto” l’odore della biondina su di lui, ma non aveva pensato fosse un fatto di fisicità.

Adesso però nella sua testa era esploso tutto insieme…aveva visto e finalmente capì.

Seth e Lucius la guardavano in attesa di una rivelazione, che non tardò ad arrivare.

“Preparatevi…abbiamo una nuova missione da compiere, Spike si scopa la Cacciatrice e noi non possiamo permetterlo, capite: lui con quella sgualdrina…ridete e siate gioiosi, presto di lei non resterà che un corpo freddo!”

Per festeggiare la notizia Lucius afferrò Drusilla per la vita e la gettò sul letto…Seth uscì subito dalla cripta e mutò il viso in quello della caccia dicendo “Spike, non avresti dovuto farlo!”

 

 

 

Quando la porta dell’ingresso si spalancò Willow si alzò in piedi e chiese timorosa “Chi è?”, poi però un sorriso grande le illuminò il volto e si precipitò a braccia aperte verso Buffy che la strinse forte.

“E’ andato tutto per il verso giusto!! Ho un sacco di cosa da raccontarti” esclamò anticipando la domanda dell’amica.

Un liete rumore di passi le fece separare.

“E a me hai qualcosa da dire?” Dawn era scesa ancora in pigiama e guardava le due ragazze con sfida e incrociò le braccia.

“Ciao Dawn…Willow ti avrà detto che…” fu interrotta dalla piccola Summers “Mentire non è mai stato il punto forte di Willow…dimmi la verità Buffy, cosa sta succedendo?”

Buffy guardò la rossa che la rassicurò, poi spostò lo sguardo sulla sorella e si rammaricò di non averle detto la verità, ma era giunto il momento.

“Dawn, Willow sediamoci in salotto devo parlarvi”

Con un sospiro, Buffy iniziò a raccontare…“Io e Spike abbiamo scoperto che tra noi c’è qualcosa…o meglio, c’è amore…” con la coda dell’occhio guardò con dolore l’espressione scioccata di Dawn, ma si fece coraggio e continuò “all’inizio ho cercato di respingerlo, di umiliarlo e allontanarlo da me…ma più tentavo di farlo, più mi avvicinavo a lui…e così ci siamo ritrovati molto vicini…abbiamo condiviso momenti molti forti sia a livello fisico che sentimentale”

“Buffy, ma lui è un mostro” era un sussurro e Dawn la guardava spaventata.

“Fammi finire, ti prego…e non giudicare perché ancora non sai cosa è successo! In questi ultimi giorni tutto è cambiato, abbiamo capito che qualcosa ci legava, ma io facendomi mille problemi legati alla mia natura e alla sua l’ho allontanato sempre di più…fino a che lui non è scappato, è stato a Los Angeles dove si è fatto togliere il chip e…”

Fu interrotta da un’esclamazione “COSA??” proveniente sia da Willow che da Dawn.

“Ragazze per favore!!! Sì, non ha più il chip e sapete perché l’ha fatto?” chiese Buffy con gli occhi lucidi di commozione.

“Per poter ucciderti meglio?” azzardò Dawn subito zittita dall’eloquente sguardo di Willow.

“Faccio finta di non aver sentito Dawn…Spike si è fatto togliere il chip per essere degno del mio amore, per dimostrarmi che non era per quel pezzo di metallo che nascondeva il suo demone, ma la sua volontà e il suo amore per me hanno fatto la differenza!”

Willow strinse la mano di Buffy e comunicò telepaticamente con lei “Ti credo e credo a Spike…ma con Dawn cosa facciamo, mi sembra sconvolta!!”

“Grazie, so di potermi fidare di te…e c’è dell’altro di cui vorrei discutere insieme…Dawn si abituerà all’idea ci vorrà tempo, ma lo accetterà”

“Buffy…ma se Spike non ha più il chip, è tornato un vampiro a tutti gli effetti?”

“Sì, ma non fa più male alle persone…ha comunque bisogno di sangue, ma non uccide”

e poi riprese a comunicare con Willow “E’ per questo che ho necessità del tuo aiuto, dobbiamo riosolvere il problema…con la magia!”

Willow sussultò “Con la magia? Io non so se sono in grado di una cosa così forte”

Dawn interruppe quel loro discorso mentale “Ma allora è buono?”

“Al 100% non ti devi preoccupare…l’amore è il suo riscatto per il male commesso” rispose Buffy cercando di rassicurarla.

“Credo che adesso andrò in camera…devo riflettere un po’” e detto questo Dawn sparì su per le scale.

“Adesso veniamo a ciò che dobbiamo risolvere!” disse Buffy con decisione.

“Io non posso farlo…” incominciò Willow abbassando gli occhi.

“Non sai nemmeno cosa devo chiederti…io vorrei un incantesimo che tolga il desiderio di sangue in Spike…qualcosa che lo renda immune agli eventuali attacchi di astinenza e cose del genere…”

“E lui che dice?” domandò la rossa.

“E’ una mia idea, voglio aiutarlo…voglio dimostrargli che lo amo!”

“Annullando il suo essere? Strappandolo alla sua natura? Buffy non hai il potere di decidere sulla sua vita”

“Willow, non voglio fare questo!” esclamò contrita Buffy.

“Sappi che io non farò nessun incantesimo che vada contro natura!! Non più…!!”

“Lo so, forse ho agito troppo precipitosamente, ma io lo amo, voglio che possa condividere ogni cosa con me…OGNI COSA: la luce del sole, camminare mano nella mano in riva al mare e magari anche una vita insieme…ma io sono mortale!!”

“Credo che voi due dobbiate parlare seriamente, se vuoi resto qui con Dawn” propose Willow.

Buffy si alzò dal divano come un automa, si infilò una giacca leggera e senza nemmeno salutare uscì, aveva mille pensieri che le frullavano nella testa.

 

 

 

CAPITOLO 15

 

“Buffy sei tu?” chiese il vampiro alzandosi nudo dal letto.

Un rumore di piccoli passi e poi lei fu davanti a lui.

Spike sorrise sornione “Non riesci proprio a stare senza di me, vero Cacciatrice?”

“E’ così, mio dolce vampiro!!” rispose lei osservando l’invitante corpo del suo amore e perdendo immediatamente la testa.

“Adesso sei di nuovo mio” miagolò Buffy facendo scivolare la giacca lungo le spalle.

“Sono sempre tuo, mia riccioli d’oro” e prendendola per i fianchi la adagiò delicatamente a letto.

“Spike dobbiamo parlare…” iniziò Buffy interrotta subito dalle labbra sfacciate e sexy del vampiro “Dopo amore, adesso voglio sentire il tuo calore”

La liberò dei vestiti e estasiato prese ad accarezzare la sua pelle morbida e calda e Buffy fu percorsa da un tremito.

Iniziò a leccarle il collo e con una mano le strinse un seno, facendola gemere…poi si impossessò della sua bocca di rosa, prima ne tracciò piano il contorno con l’indice e poi ci si tuffò sopra come se fossero secoli che non la baciava.

Assaggiò le sue labbra gonfie e calde e poi con la lingua si fece spazio nella sua bocca, Buffy si aprì come un fiore e mugolando gli strinse le mani dietro la nuca.

“Oh Spike…ti amo!”

“Anche io passerotto…sei la mia droga, il mio sangue”

“Il tuo sangue, il tuo sangue…” ripeté come in trance Buffy chiudendo gli occhi e rotolando la testa all’indietro.

Lui eccitato continuò il lento percorso dei baci e le accarezzò il ventre piatto, mentre lei gli passava le mani lungo la schiena.

Buffy era già molto eccitata e non voleva più aspettare, in quel momento desiderava solo che lui la cavalcasse e che venisse in lei…voleva il fuoco e le fiamme.

Spike continuò quella lenta tortura fatta di baci e arrivò al triangolo di peluria bionda che celava il suo frutto proibito…

“Spike, prendimi, ne ho troppa voglia” gli sussurrò spasmodica.

A quel punto Spike entrò in lei con una sola e vigorosa spinta e la fece urlare di piacere.

Si muoveva veloce su e giù dentro di lei, sentendola sospirare e gemere freneticamente…si agitava sotto di lui e ampliava il piacere sollevando a ritmo il bacino.

“Spiiiike…Spiiiiike!!” urlava piena di passione.

Quando Buffy stava per giungere sul punto di non ritorno, Spike le inchiodò le mani nelle sue sopra la nuca e spinse sempre più forte in lei, portandola contemporaneamente in paradiso e all’inferno…in paradiso per le emozioni di puro piacere e per la forza del loro amore, all’inferno per le fiamme e il calore che la loro passione produceva.

Raggiunsero insieme l’orgasmo e poi Spike si rilasciò sul corpo di Buffy restando dentro di lei…

“Non permetterò a niente e nessuno di separarci, fosse l’ultima cosa che faccio…” le sussurrò all’orecchio Spike baciandola innamorato.

 

 

 

“Quando si parte?” chiese Lucius alla sua Sire che giaceva scompostamente sdraiata nel letto stretto.

“E’ ancora giorno…appena il sole sarà calato partiremo alla volta di Sunnydale, io te e Seth”

Lui grugnì felice e si avvicinò al corpo nudo di Drusilla.

“Sei pazza cucciola mia! E più vai fuori di testa, più mi fai accendere…”

“Da quando ho questo nuovo potere riesco a capire tutto…oh Lucius se tu potessi vedere quello che vedo, sentire quello che sento…saresti un pazzo come me!” e scoppiò in una risata isterica.

“Come vuoi ucciderla?” chiese lui accendendo gli occhi di bramosia.

“Mmmm…piano, molto lentamente…sarebbe carino che anche Spike assistesse alla sua fine, non credi? Povera Cacciatrice, non è immortale…morirà tra qualche ora…spero che si faccia un’ultima sana scopata con quel verme, chissà se all’inferno potrà ancora!!”

“Sei perfida Drusilla e mi piaci da morire!” e la strinse.

“Metti giù le tue manacce…lasciami riposare un po’, stanotte dobbiamo mettercela tutta quella troietta deve morire!! NOI la faremo morire” e continuò a ridere sinistramente.

 

 

 

I loro corpi erano stretti, allacciati l’uno all’altro…l’aria era intrisa del loro amore e non c’era nulla di più dolce e incantato che osservare quei due amanti.

Buffy con gli occhi chiusi accarezzava la schiena di Spike e lui si accoccolava al suo seno e riposava sereno come un bimbo appena nato.

“Sei la mia vita” disse piano Buffy.

Spike aggrottò le ciglia si alzò lievemente per guardarla negli occhi e notò che una lacrima le scivolò frettolosa sulla guancia di pesca.

“Passerotto, perché piangi?” chiese preoccupato baciandole quella goccia salata.

“Ho paura…” rispose stringendo più forte il suo amore.

“Di cosa?”

“Spike…quanto sono stata stupida prima? Quanto ti ho fatto soffrire?” chiese lei con un po’ di rabbia.

“Piccola, stai parlando del passato…io vivo del mio presente e del mio futuro, anche tra anni io mi vedo insieme a te raggio di sole!”

“Ah sì? Bè si da il caso che io non sia una creatura della notte immortale…io invecchierò diventerò brutta e piena di rughe, i miei capelli che ami tanto diventeranno color della cenere e poi morirò!” un’altra lacrima scese sul suo viso.

“Buffy non dirlo mai più, capito?”

“Perché? E’ solo la verità! Spike come faremo ad andare avanti? Io mortale, tu immortale…io amo il sole, e per te è la morte…io vorrei avere una famiglia…diventare mamma, tu non puoi darmi un figlio…”

Lo sguardo di Spike mutò improvvisamente e divenne triste e malinconico “Credi che io non ci abbia pensato? Credi che non senta il mio destino incombere? Eppure ho fatto la mia scelta: sei tu Buffy…prima, adesso e per sempre…sì, hai capito bene, per sempre!!”

Lei lo guardò afflitta e la sua domanda fu un sussurro “Come?”

Spike non seppe rispondere iniziò a piangere piano e mescolò le sue lacrime a quella di un’addolorata Buffy…le loro erano lacrime dal sapore amaro, gocce di disperazione date dal troppo amore, dalla passione che spezza il cuore…lacrime che fanno risvegliare da un sogno, lacrime pesanti come macigni che portano alla realtà facendo svanire ogni più dolce e vera illusione.

 

 

 

CAPITOLO 16

 

“Buffy, ti prego dimmelo…vuoi restare con me?” la voce addolorata e ansiosa di Spike le continuava a venire in mente…e poi era come essere in un film, si rivedeva nel letto con lui, a baciargli le lacrime e cercare di consolarlo, però quando quella domanda la colpì non rispose nulla, non reagì, non lo rassicurò…lentamente si rivestì e uscì dalla cripta, lasciando il cuore tra le sue lenzuola.

 

E vai via in un giorno di sole

 

Ma lo so che ti senti morire

 

Non parli, piangi…io penso ai miei sbagli

 

Sparisci e non mi guardi negli occhi

 

Corri e vai nel vento e via da me

 

Tu che sei diversa non ti dai per vinta mai

 

Corri e vai nel vento e via da me…

 

Il sole era ormai calato…e la notte piano piano iniziava ad avanzare…Buffy si sentiva confusa, Spike malinconico…un trio di vampiri affamati si stava dirigendo a Sunnydale, volevano il sangue della Prescelta…

 

 

 

“Dawn, sono tornata!” disse sbattendo la porta alle sue spalle.

“Sei stata da lui?” chiese la sorella.

“Sì…” e abbassò lo sguardo cercando di trattenere il pianto.

“Cos’ hai Buffy?” chiese preoccupata Dawn avvicinandosi.

“Nulla…per favore ho solo bisogno di stare un po’ da sola…stasera uscirò di ronda e devo recuperare le energie”

Dawn rimase turbata e la guardò andare via.

Buffy si chiuse la porta alle spalle e si buttò sul letto…era stanca e dopo qualche battito di ciglia si addormentò.

 

 

 

La macchina con i vetri oscurati entrò in città…i tre vampiri erano silenziosi e ognuno aveva un pensiero diverso in testa…il piano per uccidere la Cacciatrice non era stato ancora deciso, Drusilla grazie al suo potere avrebbe capito quando sarebbe stato il momento giusto per agire.

Lasciarono la macchina in un parcheggio deserto e si avviarono per le strade buie e notturne di Sunnydale.

 

 

 

Buffy si svegliò con un sussulto aveva avuto un incubo…guardò la sveglia sul suo comodino era mezzanotte, ciò voleva dire che aveva dormito molte ore…

Si asciugò la fronte imperlata di sudore, il sogno era così reale, così spaventoso…

C’era Spike, che implorava pietà e una donna messa di spalle che continuava a picchiarlo a sangue…quella donna estrasse un paletto e lo finì tra i pianti e i gridi del vampiro, quando fu un mucchio di polvere, la donna si alzò in piedi ridendo e si tolse il cappuccio che le copriva il volto, si girò e….Buffy si svegliò! Quella donna era lei!!

Si sistemò in fretta e piena di sensi di colpa decise di cercare Spike alla sua cripta…uscì di corsa e non disse nulla a Dawn, in quel momento voleva solo parlare con il suo amore e scusarsi per il comportamento del pomeriggio.

Era stata cattiva con lui e non sapeva nemmeno più il perché…faceva sempre del male alle persone che amava, era il suo più grande difetto.

Quando qualcuno le dimostrava il suo più incondizionato amore, scattava qualcosa dentro lei e perdeva la testa…accusava di cose inesistenti o semplicemente andava a complicare situazioni che erano già perfette e sicure…

Non sarebbe successo anche con Spike…doveva assolutamente parlargli, sperava col cuore di trovarlo ancora nella cripta!

 

 

 

Stava fumando una sigaretta appoggiato ad un albero e intanto osservava attentamente la luna…quella sera aveva qualcosa di indecifrabile, non si accorse dei passi veloci che si avvicinavano a lui…

“Ciao Spike” lo fece sussultare Buffy.

“Ehi piccola, non ti avevo sentita arrivare…come stai?” chiese preoccupato gettando a terra il mozzicone.

“Cosa scusa?” domandò sorpresa la ragazza.

“Ti ho chiesto se stai bene, se è tutto ok?”

“Ma dovrei essere io a chiederlo a te…mi dispiace tanto per oggi, non avrei dovuto trattarti così mi sento in colpa” rispose imbarazzata.

“Lascia stare, sono ok adesso…ho già dimenticato!” e si avvicinò a lei per stringerla.

Lei oppose un po’ di resistenza, ma poi si lasciò in quell’abbraccio d’amore.

“Spike ti amo troppo, forse è questo il problema”

“Passerotto…sei mia, lo sai?” chiese Spike posandole un delicato bacio sui capelli.

“Come farei senza di te?” sospirò lei sentendo il cuore batterle più in fretta.

“Ma che quadretto mieloso!!” esclamò Drusilla sbucando da dietro una lapide.

I due amanti si lasciarono e si misero sulla difensiva…

“Tu?” esclamò disgustato Spike.

“Sì, proprio io orsetto…vedo che la mia previsione si è avverata…tu e la Cacciatrice insieme!” e li guardò con furbizia.

“Cosa vuoi da noi?” le gridò Buffy preoccupata.

“Bè l’invito alle nozze mi spetta di diritto perché se non fosse stato per me Spike oggi non esisterebbe…e tu puttana non potresti scoparlo, ma credo che non avrete nemmeno il tempo di guardarvi un’altra volta negli occhi” e scoppiò in una risata isterica.

A quel punto Spike avanzò verso la vampira allontanandosi da Buffy, così Drusilla urlò “Ora!” e Seth e Lucius sbucarono fuori dal loro nascondiglio veloci come saette.

Circondarono Buffy e iniziarono a colpirla, lei presa alla sprovvista cercò di difendersi meglio possibile, ma sentì le forze venirle meno…Spike intanto era trattenuto da una forza mistica che creava come una barriera e gli impediva di avvicinarsi alla sua amata.

Drusilla urlava contenta e la sua diabolica voce si univa alle imprecazioni di Spike.

“Spike…Spike…aiutamiii” gridò Buffy terrorizzata cadendo a terra.

“Adesso ti uccideremo piccola cagna!” disse Lucius colpendola con un calcio allo stomaco e facendole sputare sangue…

Drusilla si era avvicinata “Ti piace lo spettacolino Spike?? Adesso la vedrai morire, ma cosa fai?? Piangi forse?? Non farlo se vuoi te ne lasciamo un po’ da succhiare!!!”

Spike batteva i pugni come indemoniato contro la barriera “Buffyyy, amore ti prego resisti, alzati in piedi…combatti…amore non lasciarmi” il suo grido disperato si era trasformato in un pianto.

Buffy non sentiva più nulla, aveva perso la percezione del mondo esterno…sentiva solo la terra fredda e umida sotto di lei…e la consapevolezza della morte le ghiacciò le vene…

I tre vampiri le furono addosso in un battere di ciglia…

Drusilla e Lucius ai due lati del collo e Seth attaccato al polso…

Le stavano togliendo tutta la linfa vitale e lei non ce la fece, chiuse gli occhi sentendo un alito freddo circondarla, le arrivò da molto lontano la voce di Spike “Buffyyyyyyy….noooooo!!!!”

I tre continuavano a succhiare con ingordigia e lei iniziò ad avere dei flashback: si vedeva da piccola, poi al parco a giocare, con sua madre a fare la spesa, al liceo con Willow e Xander, in biblioteca con Giles, i primi baci al liceo, l’incontro con Spike, le botte e poi l’amore, le loro promesse, i loro progetti…

Poi il nulla…tutto finì.

La barriera scomparve e Spike si precipitò sul corpo freddo di Buffy, i tre erano già scappati.

Le lacrime di Spike bagnavano il viso inanimato della Cacciatrice, Spike urlava e non si dava pace “Apri gli occhi, Buffy sono io…ti prego fallo per me e per il nostro amore!!” e la prese per le spalle scuotendola…ma ormai non c’era più nulla da fare…Buffy era morta.

“Nooooo!!! Non posso più vivere senza teeeee!!!!” Spike strinse il corpo senza vita e lo cullò con strazio.

 

 

 

CAPITOLO 17

 

 

Come into these arms again

And lay your body down

The rhythm of this trembling heart

Is beating like a drum

 

Buffy non puoi avermi lasciato così...amore mio, passerotto….dai, apri gli occhi, abbracciami ancora…guardami, sono qui per te…il mio cuore batte forte come un tamburo…

 

 

It beats for you - It bleeds for you

It knows not how it sounds

For it is the drum of drums

It is the song of songs...

 

Adesso sto sanguinando per te...mi hai trasformato in un uomo, mi hai regalato la vita amore...

 

 

Once I had the rarest rose

That ever deigned to bloom

Cruel winter chilled the bud

And stole my flower too soon

 

Ti hanno strappata a me così presto...non ci hanno dato il tempo di godere del nostro futuro...eri il mio bocciolo di rosa e adesso di te non mi rimane che uno stelo arido.

 

Oh loneliness - oh hopelessness

To search the ends of time

For there is in all the world

No greater love than mine

 

Oh solitudine, oh disperazione...adesso è tutto finito piccola, ma il mio amore varcherà i confini terreni perchè non c’è al mondo un sentimento più forte del mio…

 

 

Love, oh love, oh love...

Still falls the rain...

Love, oh love, oh, love...

Still falls the night...

Love, oh love, oh love...

Be mine forever....

Love, oh love, oh love....

 

Amore sto stringendo forte il tuo corpo senza vita, o amore mio...sta piovendo o sono le mie lacrime? La notte ormai è fonda, le tenebre si mischiano al mio stato d’animo…o piccola, tu sarai mia…per sempre…

 

 

Let me be the only one

To keep you from the cold

Now the floor of heaven's lain

With stars of brightest gold

 

Anche adesso lasciami essere l’unico che ti protegge dal freddo, ti accompagno dolcemente in paradiso...se solo morendo potessi raggiungerti io mi ucciderei...

 

 

They shine for you - they shine for you

They burn for all to see

Come into these arms again

And set this spirit free

 

Aspetta amore, non andare ancora...per l’ultima volta vieni tra le mie braccia e lascia che il mio spirito sia libero…con te…

 

Oh amore, non dirmi che è un addio, non ce la faccio ad andare via e lasciarti qui…deve esserci un modo per scappare da tutto questo…il male non può trionfare, me lo hai insegnato tu!

Buffy, amore mio, non può finire così…io ti amo, sto piangendo, mi sto disperando…è tutto inutile se tu non sei più al mio fianco…

 

 

 

Il vampiro cullava da tempo interminabile l’esile corpo della Cacciatrice tra le braccia, un temporale era scoppiato subito dopo la sua morte e i tuoni riempivano di luce quella notte di tenebre…quasi destandosi da un sogno, Spike strinse forte Buffy e prendendola in braccio la portò all’interno della sua cripta…la adagiò sul letto, le lenzuola erano ancora tiepide del loro amore, poi la guardò ancora un attimo e la coprì con una coperta “Così non avrai freddo passerotto!”

Detto questo uscì come una furia dalla cripta e corse a perdifiato fino a casa Summers.

 

 

 

DLIN-DLON DLIN-DLON

“Forse è Buffy” esclamò Dawn agitata guardando l’orologio…era notte fonda e sua sorella era uscita senza nemmeno salutarla e poi era stata strana tutto il giorno.

Willow le andò dietro e quando Dawn aprì la porta percepì immediatamente che qualcosa non funzionava.

“Spike?” chiese interrogativa Dawn.

Il vampiro aveva un’aria addolorata ed era zuppo d’acqua fino al midollo, infatti non si capiva se erano lacrime o gocce di pioggia quelle che circondavano i suoi occhi.

“Buffy è morta”

Willow si coprì la bocca con le mani e Dawn fece una risata isterica “No, non è vero…lei voleva stare con te…io lo stavo accentando…cosa dici adesso?? Dov’è mia sorella?”

“Briciola, Buffy è morta…c’è stato un agguato al cimitero e l’hanno presa erano in tre…l’hanno dissanguata…” la voce gli si spezzò e si appoggiò allo stipite della porta.

“Stupido – esclamò Dawn piangendo prendendo a pugni il petto di Spike- stupido!!! Dovevi proteggerla TU!!! perché non l’hai difesa?? Oh Dio…Buffy!!”

Willow si avvicinò e staccò la ragazza da Spike stringendola forte tra le braccia e permettendole di sfogarsi.

“Dov’è adesso?” chiese Willow cercando di mantenersi forte.

“Nella mia cripta, l’ho portata al sicuro”

“Bene, noi veniamo con te, portaci da lei” e detto questo Willow prese per mano una Dawn sotto shock e seguì Spike nella notte.

 

 

 

Il biancore della sua pelle faceva contrasto con le lenzuola di seta rossa sulle quali era adagiata…sembrava una bambola di porcellana, adesso appariva davvero fragile…l’unico alito di vita circondava le sue labbra ancora rosse…

Dawn si precipitò sul suo corpo freddo e pianse tutte le lacrime del mondo…Willow e Spike in disparte si tenevano per mano e non parlavano…i singhiozzi di Dawn dicevano già tutto.

Poi d’improvviso Spike ruppe il silenzio “Dobbiamo portarla indietro”

“Cosa? Ma è impossibile!” bisbigliò Willow.

“Tu sei una strega, no? Fai un incantesimo!!”

“Dovrei usare la magia nera, io…io non credo di essere in grado, non sono così potente e se anche riuscissi chi ci assicura che tornerebbe la Buffy di sempre??”

Spike la prese per i polsi e la guardò dritta negli occhi e si accorse che tremava “Willow, io ho bisogno di lei, tutti abbiamo bisogno di lei…tu sei l’unica che può fare una cosa del genere”

“Mi dispiace, non posso e non voglio…la magia non deve violare la legge naturale!”

“Be fare incantesimi d’amore o pilotare la mente sono cose naturali?” chiese lui mollandole i polsi e allontanandosi un poco.

“Non è lo stesso Spike…io non sono Dio, non posso ridare la vita a mio piacimento!!” stava urlando.

“BASTA!! Possibile che non abbiate un po’ di rispetto?? Buffy è ancora qui con noi e voi non avete niente di meglio da fare che litigare?? Siete egoisti e pensate solo al vostro utile…vi dico io come stanno le cose: Buffy adesso è davvero in pace, crediate che io sia troppo piccola per vedere la realtà? Mia sorella stava morendo dentro…combattere, uccidere, mandare avanti la casa, aiutare e proteggere me…faceva mille cose, aveva 19 anni e mi faceva da sorella e da madre…è la persona migliore che io conosca e vi prego –continuò singhiozzando- vi prego dal cuore, smettetela e LASCIATELA RIPOSARE IN PACE!!”

Willow e Spike erano rimasti impietriti e si sentirono in colpa…Willow si avvicinò a Dawn e tentò di abbracciarla, Spike uscì silenziosamente dalla cripta.

 

 

 

CAPITOLO 18

 

L’alba si stava avvicinando piano piano è fu il momento della rivelazione di molte cose…

Il signor Giles e Xander vennero a conoscenza della morte di Buffy e della relazione con Spike da Willow, e per il ragazzo fu quasi un colpo più grande sapere che aveva una relazione con quel “succhiasangue fallito” come amava definirlo, che l’effettiva morte della sua amica.

Il Signor Giles sempre molto composto e tranquillo, appena saputa la notizia si gettò a terra battendo i pugni per terra.

Si erano riuniti tutti a casa Summers e cercavano di trovare un argomento di cui parlare…ma finiva che si fissavano nervosamente negli occhi senza riuscire a dire nulla di sensato, Willow accarezzava la mano di Dawn, Xander sprofondato in poltrona guardava pensieroso un punto indefinito nel muro e il signor Giles si teneva la testa tra le mani.

Il silenzio si tagliava con il coltello, e inconsapevolmente erano diventati attori di una scena che Spike spiava triste dalla finestra del salotto…

“Guardali…la mia Buffy è morta e loro portano rancore l’uno per l’altro…non sono alla cripta a piangere la sua scomparsa…non mi hanno nemmeno chiamato! Bah, che vado a pensare non lo farebbero mai…” una lacrima gli scivolò lungo la guancia.

“Non posso più stare qui, tra poco è l’alba e devo tornare da lei, è da sola…oh Buffy quanto mi manchi”

 

 

 

L’aria era fredda e la cripta buia, l’unico segno di luce era dato dall’ultimo raggio di luna che illuminava il viso sereno e etereo di Buffy.

Spike ci si avvicinò lentamente, quasi timoroso…quasi per l’assurda paura di interrompere quel lungo sonno di pace che ormai le apparteneva.

Quando le fu vicino alzò la mano e accarezzò la sua guancia…e iniziò a dialogare con lei…

 

“Piccola, sono qui…è stata colpa mia: non sono riuscito a fermarli e loro ti hanno strappato a me a alla vita…non potrò più vedere il tuo sorriso luminoso comparire dopo aver fatto l’amore, non vedrò più i tuoi occhi chiudersi dolcemente mentre ti bacio…non mi resta che continuare a stare accanto a te…non ti lascerò mai, Buffy ti amerò per sempre e nessuna donna potrà più entrare nella mia vita e nel mio cuore…oh, passerotto…

Quanto cose avrei ancora da dirti…sai, la morte crudele non ha potuto privarti della bellezza…sei la creatura migliore in terra e tu lo sai…

Ascoltami…sono vivo da un po’ più di tempo di te, morto da molto di più.. ho visto cose che non puoi immaginare e fatto cose che preferirei tu non immaginassi. Non ho esattamente la reputazione di essere un pensatore. Seguo il mio sangue che non va esattamente nella direzione del mio cervello…quindi ho fatto molti errori, decisioni terribilmente sbagliate.

In oltre cento anni…c'è solo una cosa di cui sono stato sicuro....te.

Ormai non ti posso chiedere più nulla, quando dico che ti amo non è perché ti voglio o perché non posso più averti. Non ha niente a che fare con me.

Amo quello che sei, quello che fai…come sei sempre andata avanti.

Ho visto la tua gentilezza e la tua forza. Ho visto il meglio e il peggio di te, e ho capito perfettamente ciò che sei. Sei l'unica, Buffy.

Non potrò più vivere senza te…tutto cambia, ma ciò che sento per te sarà eterno e immutato, io te lo giuro amore”

(contemporaneamente)

 

“Ehi, dove sono?” la Cacciatrice si guardava intorno e riconobbe Spike chinato sul corpo di qualcuno, stava parlando, ma non capiva bene le parole.

Si avvicinò a lui e quando vide il suo corpo morto e udì le ultime parole del suo amore, si coprì la bocca con le mani.

“……………………………..Ho visto la tua gentilezza e la tua forza. Ho visto il meglio e il peggio di te, e ho capito perfettamente ciò che sei. Sei l'unica, Buffy.

Non potrò più vivere senza te…tutto cambia, ma ciò che sento per te sarà eterno e immutato, io te lo giuro amore”

I ricordi scivolarono veloci nella mente di Buffy: era morta dissanguata da tre vampiri…c’era stato un agguato e………sì, adesso ricordava nitidamente ogni piccolo dettaglio.

Cercò di toccare Spike, ma con la mano gli passò attraverso.

“Oh Dio, sono un fantasma!” pensò lei sempre più stupita.

“SPIKE!!!” lo chiamò invano…lui non poteva sentirla.

Il vampiro si inginocchio vicino al corpo di Buffy e prese la mano di lei tra le sue…adesso il suo corpo era freddo come il suo, qualcosa gli accomunava anche fisicamente…

Lacrime di luce uscirono dagli occhi di Spike e Buffy che osservava la scena si sentiva divisa tra mille emozioni, ma soprattutto avrebbe voluto interagire con lui…

Provò di nuovo a chiamarlo ma invano, allora si avvicinò al proprio corpo morto e osservò ciò che rimaneva della Prescelta: un involucro di carne senza più una goccia di vita…la pelle era bianca come il latte, sul collo i segni dei morsi erano profondi e lividi.

La fragile mano che Spike stringeva disperato recava sul polso la stessa ferita e Buffy provò tanta amarezza e tanto dolore…

“Chissà se è già arrivata la nuova Cacciatrice!” pensò con rammarico.

Poi abbandonò quei pensieri osservando Spike coprirsi con una vecchia e scura coperta per sfuggire ai primi raggi del sole e uscire, lo seguì fuori dalla cripta e si domandava cosa avesse in mente.

Il vampiro con la testa piena di idee e pensieri superò il cancello che recintava la chiesetta del cimitero, e penetrò veloce al suo interno.

Buffy scioccata gli stava dietro…

Spike si tolse di dosso la coperta e lasciò che cadesse alle sue spalle, poi si guardò intorno come in trance…attorno a lui vetrate colorate e molte candele creavano un’atmosfera di silenzio e raccoglimento, varie icone erano appese alle pareti e sembravano dare vita a quei muri esanimi…ai lati c’erano file di panche in legno e davanti all’altare un grande crocifisso spuntava da terra…

Sentì qualcosa nascere in lui, si avvicinò piano percorrendo il corridoio centrale andando verso l’altare…

“Spike…” disse Buffy incerta.

Arrivato ai piedi dell’altare si inginocchio e posò tutte e due le mani a terra e scoppiò a piangere disperatamente…e tra i singhiozzi iniziò a parlare.

“Sì, sono io…William. O meglio Spike…ne è passato di tempo dall’ultima volta, vero? E’ passato più di un secolo da quando andai nella cattedrale di Londra per pregare per mia madre…poi tutto è cambiato, io ho rinnegato la vita e la luce. Le tenebre sono divenute la mia unica casa e mi sono trasformato in tutto ciò che nelle mie preghiere chiedevo di non poter conoscere mai…sono divenuto il Male!

E’ divertente, vero? Un vampiro che prega, che si reca in una chiesa e improvvisa un discorso con Nostro Signore…lo so, da umano ero lo zimbello di tutti e mi sembra che da vampiro io non sia migliore…ma se sono qui è perché ho capito che questo è ciò che Buffy vorrebbe…

E’ stata lei a farmi capire tutto…ad aprirmi gli occhi, certo la nostra relazione è iniziata in modo passionale e fisico, ma l’Amore è stato più forte di ogni altra emozione.

Adesso io sono qui per pregare per lei…se esisti davvero lassù e se non sono solo favolette per donne e bambini allora ascoltami…io prego per lei, che possa vivere una vita migliore adesso, sciolta da ogni vincolo di morte, che possa correre felice negli sconfinati prati senza fine…

La mia piccola…mi mancherà da morire non riesco a capire perché proprio lei è dovuta morire, perché??? La salvatrice del mondo…la Prescelta, quante altre persone avrebbe dovuto morire al suo posto??? Se servisse a qualcosa mi impaletterei pure io, ma non tornerebbe più da me…

Buffy, se mi puoi sentire, voglio che tu sia orgogliosa di me…ho rinnegato il passato da assassino…l’unico futuro che avrei desiderato era con te, non abbandonarmi, continua a darmi forza, da soli non si può vivere…”

Mentre diceva così, Buffy gli era accanto e lo guardava piena di emozione, quell’uomo le aveva rapito il cuore per sempre…

Il sole penetrava con più vigore dalle vetrate della chiesa e Spike si mise la coperta sulla spalle e a mani giunte continuò a pregare impercettibilmente.

 

 

 

CAPITOLO 19

 

A Buffy sembrò che fossero passate ore, quanto improvvisamente la Chiesa fu piena di luce e di raggi di sole.

Spike era a terra addormentato e lei si agitò subito…ancora qualche minuto e si sarebbe polverizzato!

Quando il primo fascio di luce lo colpì, Buffy gridò coprendosi gli occhi…ma non successe nulla…nessun odore di bruciato, ne lo strillare acuto del vampiro…niente di niente.

Buffy sbirciò da un occhio e notò con crescente meraviglia che il sole lo colpiva lasciandolo integro…spalancò la bocca in un sorriso e lo chiamava consapevole che non la sentisse.

Quando poco dopo si destò, saltò in piedi come una molla.

“Bloody hell, che succede?” urlò cercando di recuperare la vecchia coperta, ma mentre lo faceva si accorse che il sole non lo bruciava e che ne era totalmente avvolto.

“Deve essere un sogno, adesso mi do un pizzicotto e tutto finisce” provò un paio di volte a farlo, ma poi si mise a ridere felice come un pazzo.

“Signore è questa la tua ricompensa? Posso vivere alla tua luce ‘in tutti i sensi’ ? Sarà stata la mia Buffy dal cielo a pregare per me”.

Un alito di vento sollevò il fantasma di Buffy da terra e la portò in alto al centro della chiesa.

“Aiuto, adesso che succede?” domandò sempre più meravigliata.

Un vento forte spalancò improvvisamente la porta della chiesa e Spike si aggrappò al crocifisso, rendendosi conto che la pelle non bruciava, ma sentendo al contrario un veloce e forte battito nel petto.

La corrente non cessava e Buffy assisteva alla scena senza che l’aria la colpisse.

Un formicolio iniziò a manifestarsi in Spike e Buffy percepì lievemente la sensazione di calore.

Il vento continuava a infuriare e il vampiro si aggrappava con fatica alla croce “Signore che succede?” urlò spaventato.

Una voce forte di donna si diffuse in tutta la chiesa, facendo calare un poco il vento…

 

“William, ti abbiamo seguito per tutti questi lunghi anni…sei stato un crudele assassino, ma il tuo cambiamento è stato più che evidente, l’amore ti ha cambiato e non è come hai pensato tu: non è stata la tua dolce Buffy a trasformarti ma è tutto merito tuo, con le tue mani, la tua forza e la tua voglia di riscatto sei diventato un uomo…da lassù vediamo tutto e non siamo insensibili come a volte voi credete…mai nella storia una creatura delle tenebre sprigionò una luce e un amore così potente…tu, caro William non puoi vederlo, ma sei circondato da un’aura di luce accecante, la tua anima si è risvegliata, il tuo cuore batte furioso nel petto e la vita che tu avresti dato per salvare Buffy è rinata in te, sei umano a tutti gli effetti adesso…questa è la tua ricompensa…questa è la ricompensa del Cielo per te…l’hai meritato”

 

Poi appena la voce finì, cessò anche la bufera di vento, la porta si richiuse e tutto nella chiesetta tornò alla normalità come se nulla fosse successo.

Spike si toccò il corpo e sentì il suo cuore battere, un sorriso appagato uscì sul suo viso e una lacrima scivolò lungo la guancia, si stiracchiò leggermente facendosi colpire interamente dal sole…

Buffy era scomparsa nel frattempo, aveva assistito alla trasformazione di Spike, ma poi appena il calore aveva iniziato a pervaderla era svanita…

 

Spike pensò subito a Buffy e volle tornare alla cripta, magari un miracolo era accaduto anche là…

Ritrovò il corpo dove lo aveva lasciato, nulla era mutato…e cercò di ragionare dopo quella notte intensa…Buffy era morta per mano di tre vampiri, lui aveva riconquistato l’anima ed era di nuovo un essere umano…ma a cosa era servita questa trasformazione se non poteva gioire con la persona che più amava? A che scopo tutta quella normalità? Forse era l’ennesima prova da affrontare?

Spostò lo sguardo sul corpo privo di vita di Buffy e cercò per ore sul suo viso le risposte che tanto avrebbe desiderato ricevere…si addormentò stremato con il viso sul ventre della ragazza e trascorse così l’intera mattina e tutto il pomeriggio…mentre il corpo morto giaceva sotto di lui, freddo come il marmo…

 

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Passarono quattro giorni, il funerale di Buffy si svolse con cerimonia intima: pochi parenti stretti e qualche amico.

Le avevano fatto indossare l’abito che più amava, un vestito bianco con ricami di con rose rosse sulla gonna…tra i capelli un fermaglio viola che Dawn le aveva regalato per i suoi 19 anni.

La bara scelta dal Signor Giles, che si era occupato di tutte le faccende d’ufficio, era semplice e sobria di

Quel mattino nel cimitero Spike non era presente, non si era quasi più fatto vedere dagli altri della gang e comunque non di giorno…non sapeva come raccontargli della felice notizia e comunque quelli non erano i giorni adatti.

Erano tutto riuniti intorno al prete che benediceva la bara sigillata di Buffy.

“Affidiamo a Dio Onnipotente la nostra sorella Buffy Summers e restituiamo il suo corpo alla terra. Terra alla terra, cenere alla cenere, polvere alla polvere. Il Signore la benedica e la protegga, il Signore guardi con benevolenza la nostra amica e le spalanchi le porte del Cielo, nell’attesa gioiosa del ricongiungimento con i cari”

Dawn si aggrappava forte a Willow che cercava di calmarla, intorno tutti era tristi chi non conosceva la sua missione era comunque colpito dalla sua morte prematura…

Spike nascosto dietro ad un albero fece la sua preghiera solitaria per Buffy e poi non potendo più sopportare un dolore così forte si allontanò veloce.

Quando fu il momento, prima che la cassa, fosse ricoperta di terra i presenti gettarono una rosa sul legno della bara e si allontanarono mano a mano dal cimitero.

Dawn e gli altri si trattennero più a lungo assistendo alla scomparsa di Buffy sottoterra.

Nessuno lo disse, ma tutti sapevano che da quel giorno nulla sarebbe stato come prima.

 

 

 

CAPITOLO 20

 

“Ok, io sono stata bella e buona a vedere il mio corpo venir seppellito…è stato scioccante assistere da qui al mio funerale e vedere tutto il dolore delle persone che mi vogliono bene a dir poco straziante…poi lui, il mio amore perché è tornato umano e perché io non trovo pace?”

Buffy continuava a parlare e parlare attendendo una risposta…si trovava in una dimensione sospesa tra Terra e Cielo…il luogo delle anime perdute, ma non del tutto…il luogo in cui l’impossibile è all’ordine del giorno…

“Buffy, tu sei sospesa tra Cielo e Terra perché abbiamo qualcosa di speciale da regalarti” le rispose la voce della stessa donna che aveva parlato nella chiesetta a Spike.

“E che regalo è stare qui, sotto forma di fantasma e vedere tutti morire di lacrime e dolore??” chiese lei guardandosi intorno cercando di capire da dove veniva la voce, ma tutto quello che vedeva era una luce dorata in fondo ad un tunnel infinito…in quei giorni aveva provato più volte ad avvicinarsi alla luce, ma più si avvicinava più se ne allontanava: era assurdo.

“Ancora molto deve accadere e la tua morte non doveva accadere”

“Beh grazie, ma è successo…e adesso? E poi scusa tu chi sei? La centralinista?”

“La morte non ti ha privato del senso dell’umorismo, bene! Adesso tocca a te”

“Scusa, ma continuò a non capire, cosa dovrei fare?”

“Devi aspettare…attendere…tutto può non essere come tu credevi”

“Aspettare cosa?” Buffy iniziava a spazientirsi.

“Continua a essere paziente, sarà una tua libera scelta poi”

“Ho capito, al parlare sibillino non c’è rimedio!!!!”

 

 

 

Il tempo in quella dimensione non passava allo stesso che in terra, i giorni erano anni sulla terra…e di anni ne erano passati molti dalla morte di Buffy, ma lei non lo sapeva.

Era convinta che fosse passata una sola settimana, invece erano già trascorsi 7 anni dalla sua morte…le era stato impedito di seguire la vita dei suoi amici in Terra era segregata a metà, tra Cielo e Terra, e non vedeva l’ora che succedesse qualcosa.

 

 

 

“William, allora, hai finito con quelle cassette?” una ragazza carina stava caricando su un furgone una valigia ed altri oggetti.

“Tesoro, sto arrivando -rispose Spike affrettandosi– ecco questa era l’ultima” e posò una cassa piena di vestiti all’interno del mezzo.

“Dai monta che dobbiamo fare ancora un sacco di lavoro a casa” e gli schioccò un bacio sulle labbra.

“Fred, sei proprio una stacanovista!!” rispose lui ridendo e chiudendo la portiera del furgone.

Spike si stava trasferendo nel nuovo appartamento comprato insieme a Fred…si frequentavano da quasi 2 anni e avevano deciso di convivere.

“William sono così felice con te!” disse Fred guardandolo negli occhi e accarezzando la sua guancia.

Spike sentì l’amaro in bocca e distolse lo sguardo rispondendo “Quando siamo nei pressi del cimitero fermati per favore…davo salutare una persona”

“Buffy Summers? La tua ex, no?” disse lei con preoccupazione.

“Sì, te ne ho parlato un paio di volte”

“Certo, mi ricordo…morire azzannati da cani feroci non è molto…”

“Fred!!” la ammonì lui.

“Scusa, io…io…è solo che mi dispiace per…per lei” disse arrossendo.

“Dai andiamo” e Fred mise in moto.

 

 

 

Inginocchiato davanti alla lapide di Buffy si sentì davvero in pace, le rose rosse era fresche e profumate…ogni mattina si recava a cambiarle…per LEI!!

Era diventato come un rito, un modo per farle capire che non l’aveva dimenticata…

Quei sette anni furono lunghi e dolorosi, Spike aveva conosciuto Fred al Bronze…si era frequentati per un po’, poi senza nemmeno che lui se ne rendesse conto stavano insieme ed erano arrivati a progettare una convivenza.

Se pensava a quei ultimi due anni con Fred, rivedeva con nitidezza lei, i posti che avevano visitato e le persone che avevano conosciuto, ma accanto alla sua ragazza vedeva l’immagine sfocata di un uomo che non riconosceva più…e quell’uomo era LUI!

Come se lei avesse vissuto con un altro uomo…

E forse era davvero così, Fred non era assolutamente a conoscenza del passato di Spike, lei lo conosceva solo come William e non sapeva nulla di Buffy Summers, ne della loro relazione.

A volte Fred lo sentiva così distante…non che non la rispettasse o non le volesse bene, ma sentiva che il loro rapporto si stava già spegnendo e allora per non perderlo definitivamente gli aveva proposto la convivenza.

Era squallido, ma pensava che in quel modo l’avrebbe legato per sempre a lei…e avrebbe sconfitto in cuor suo il fantasma di Buffy Summers.

Spike aveva accettato di stare con lei, perché la reputava una ragazza dolce e buona e si era affezionato molto…certo, la loro relazione non era passione ne brividi caldi, ma unicamente caratterizzata da quel tepore che ti scalda il cuore.

E il cuore di Spike aveva tanto bisogno di calore umano.

“Buffy, sono qui…come ogni giorno…sento sempre la tua presenza con me! Hai visto? Io e Fred adesso facciamo sul serio…so che questo sarebbe quello che pure tu vorresti per me…una nuova vita visto che mi hanno dato la grazia di viverla, Buffy ho cercato di avere un minimo di normalità, quella che a noi due è stata negata. A volte mentre sto con Fred immagino che quella donna sia tu…forse sto sbagliando tutto di nuovo…Fred ama William…mentre io sono solo Spike…e Spike ti ama da sempre e per sempre, Buffy non ce la faccio più ad andare avanti senza te…forse William ce la fa mentendo al suo cuore con un’altra, ma io mi sento in prigione…Fred è una brava ragazza, ma non è il fuoco che c’era tra noi e nemmeno il dolce sentimento…Fred è solo…solo conveniente…so che è terribilmente sbagliato, ma ormai non posso più uscirne. Ti amo Buffy” detto questo accarezzò la lapide scura con una mano e si alzò dirigendosi con le mani in tasca verso l’uscita e vedendo Fred che sventolava la mano sorridendogli amorevolmente pensò “Sì, ormai non posso più uscirne!” e ricambiò il saluto.

 

 

 

Nella dimensione in cui Buffy era intrappolata, tutto era calma piatta, come al solito…

Poi finalmente…

“Buffy, apri gli occhi tendi le orecchie…c’è qualcosa che può cambiare se tu lo vuoi cambiare”

“Oh, finalmente…la mia voce sibillina è tornata…cosa posso cambiare?”

“Il tuo stato di spirito…un corpo puoi riottenere, ma coraggio devi avere…”

“Cosa???? Posso tornare a vivere in terra????” chiese stupefatta e felice.

“Sì…ma devi sapere che…”

Buffy non la fece continuare “Certo che voglio tornare…potrò riabbracciare i miei amici e Spike, il mio amore!!!” era raggiante.

“Devi sapere che…”

“E adesso che lui è umano potremo avere la vita che abbiamo sempre sognato”

“Buffy, per favore…devi sapere che le cose sono mutate sulla Terra, infatti sono passati sette anni dalla tua morte, mentre qui solo sette giorni…”

“Cosa?? E perché mi avete tenuto lontana dalla mia vita per sette lunghi anni???” questa notizia l’aveva sconvolta.

“Il tempo scorre diversamente e se tu vuoi tornare davvero devi sapere in anticipo che nulla è come tu lo avevi lasciato!”

“Cosa ci guadagnate voi in tutto questo?” chiese sospettosa.

“Nulla…anzi ascoltami bene…se Spike ti chiederà di restare sarai morta per sempre, ma se invece ti lascerà libera di andartene via allora avrà superato una grande prova e tu potrai stare con lui”

“Ma è logico che mi chieda di stare con lui, mi ama!!”

“Nulla è ciò che sembra Buffy…stai attenta e ricorda…sette anni”

“Va bene, ho capito…adesso portami sulla Terra!” disse imperiosa torturandosi sulle parole appena udite.

 

 

 

CAPITOLO 21

 

Spike si svegliò presto quella mattina, lasciò la camera da letto e si diresse in cucina per prepararsi un caffè caldo…

Passando in bagno, si passò controvoglia una mano tra i capelli scompigliati, gli anni erano passati e adesso, a 32 anni d’età, era davvero un uomo pieno di fascino.

“Ora Buffy avrebbe 26 anni” pensò passandosi una mano sulla guancia da rasare.

“Buongiorno amore” lo salutò Fred affacciandosi alla porta del bagno.

“Ciao” rispose Spike facendo finta di nulla.

“Allora, ti vado a preparare il caffè?” chiese la ragazza.

“Grazie Fred”

Lei lo guardò sorridendo.

 

 

 

Buffy si svegliò di colpo…si trovava su una panchina del parco di Sunnydale e si tirò su subito di scatto emettendo un lungo rantolo, come se fosse rimasta senza respiro per tantissimo tempo…si mise a ansimare forte e il cuore le batteva furioso nel petto…si toccò il corpo e il viso: era carne ed ossa!

Aveva quindi lasciato la dimensione di mezzo e come le avevo promesso era tornata in vita!

Si guardò intorno stralunata e notò alcune persone che la fissavano curiose…forse avevano notato il suo strano comportamento.

Cercò di ricomporsi e si alzò in piedi, ma un giramento di testa la fece cadere di nuovo seduta…le mani le sudavano e improvvisamente una strana paura la assalì.

Si fece coraggio e lasciò il parco, passeggiando nelle strade e dirigendosi al suo indirizzo di casa, sperando di trovare qualcuno.

 

 

 

Era così strano…molte cose erano cambiate, le insegne all’angolo, l’arredamento del bar, il colore delle vetrine…erano passati solo sette giorni che in realtà erano anni…

Buffy fu colta da un’improvvisa tristezza…tristezza per le cose perse…per gli anni volati, per la sua morte.

Tutto è così effimero e breve, spesso le occasioni non tornano più e questa volta Buffy promise a se stessa di non perdere un altro secondo.

La vita riacquistata era da dedicare solo all’amore, solo a Spike!

Invertì immediatamente la direzione e quasi correndo andò nell’unico posto in cui desiderava ritrovare la sua pace.

 

 

 

“Fred, esco!” le gridò Spike dal salotto.

“Va bene William, ma…torna presto!” rispose ormai abituata la ragazza, infatti non mancava una mattina in cui lui non andava a trovarla al cimitero.

La porta sbattè e Fred si lavò il viso mescolando all’acqua lacrime frustrate.

 

 

 

Girare tra quelle lapidi faceva uno strano effetto, era giorno, il cielo era limpido, ma sentì un peso sul cuore…decise di cercare la sua lapide e fare i conti col passato.

Stava per passare davanti a un albero quando “Spike!” sussurrò quasi impercettibilmente restando nascosta.

Il ragazzo era di spalle, aveva in mano un mazzo di rose rosse e stava cambiando i fiori sulla sua tomba.

Buffy è impietrita, non sa che fare, vorrebbe corrergli tra le braccia ma i piedi non ne vogliono sapere di muoversi.

Poi come la musica più dolce del mondo lo sente parlare “Buffy, eccomi qui…non manco un appuntamento con te…è inutile che te lo ripeta sempre ma mi manchi da spezzare il fiato…Fred non capisce…forse è colpa mia, anzi è colpa mia, perché non le ho mai dato la possibilità di conoscere il mio passato. Adesso è a casa, mi starà aspettando, sa che tutte le mattine vengo qui da te…e sai, soffre per questo. Soffre perché lo sa che io ho amato solo una donna in tutta la mia vita e quella sei tu”

“Fred?” domandò Buffy uscendo allo scoperto.

Spike non ha bisogno d’altro, si voltò e la vide…e rimase interdetto…

Buffy è a qualche metro da lui e lo guarda attentamente, non è certamente quello il bentornato che si sarebbe aspettata.

“Sei proprio tu? O sono diventato del tutto pazzo?”

Sì è proprio la voce di Spike, bassa e roca, così bella e in questo momento così triste.

“Sono Buffy, sono tornata”

E’ come se ci fosse una barriera tra loro…non riescono a far altro che continuare a guardarsi, quasi a volersi riconoscere, quasi a ricordare ogni più piccolo momento passato insieme.

Poi le gambe di Spike si muovono verso di lei e la accolsero con il più sincero e dolce abbraccio.

Si stringevano forte e sembrava non volessero più lasciarsi.

“Cosa ti è successo?” le chiese all’orecchio.

“Ero un fantasma, ho assistito alla tua trasformazione alla chiesetta, ero così felice Spike, ma poi mi hanno intrappolato in una dimensione di mezzo e secondo me erano passati solo sette giorni dalla mia morte, mentre mi hanno poi svelato che in Terra sono trascorsi sette lunghi anni”

“Oh Buffy…è passato così tanto tempo…ti ho pensato ogni istante, non ho mai accettato il fatto di non vederti più”

Si sciolsero dall’abbraccio ma si tenettero per mano.

“Chi è Fred?” chiese lei guardandolo negli occhi.

“E’ la donna con cui vivo adesso” rispose lui.

Buffy rimane scioccata, qualcosa dentro le muore…

“Cosa?” domanda stupita…poi vede completamente sfocato, non è più sicura di nulla, è forse tutto un brutto sogno?

All’improvviso tutto gira, diventa nero e lei sviene.

 

 

 

CAPITOLO 22 (dedicato alla mia sis Desdemona per l’ispirazione!)

 

Buffy aprì lentamente gli occhi, le girava un po’ la testa…cercò di capire dove si trovava…era una camera e lei era sdraiata in un letto.

Cercò di tirarsi su, ma una mano la bloccò.

“Piccola devi riposare”

“Spike…dove siamo?” chiese lei guardandolo negli occhi, era seduto in una poltroncina di fianco al letto.

“Ti ho portato nel mio vecchio appartamento, sto per venderlo…” rispose lui sedendosi sul letto per starle più vicino.

“Perché?” chiese lei ancora confusa.

“Adesso vivo con Fred”

“Ah già, Fred…e dimmi quando l’hai conosciuta? E’ una bella ragazza?” la rabbia stava montando in lei.

Mentre Spike stava per rispondere Buffy ci ripensò e lo interruppe alzando le mani “Ti prego non dirmi nulla di lei e lasciami andare subito da qui…non voglio sentire un’altra parola da te!”

Fece per sollevarsi dal letto, ma lui la implorò “Buffy lascia che ti spieghi”

“Non c’è nulla da spiegare mi sembra tutto molto chiaro…sono passati sette anni e ti sei rifatto una vita e non posso biasimarti per questo! Forse avrei fatto lo stesso anche io” gli occhi le diventarono lucidi e tremò leggermente.

“Buffy non c’è un solo istante in cui non ho pensato a te e credimi non amo Fred come te…tu sei la mia anima gemella se adesso sei qui è perché ci hanno voluto dare una seconda possibilità, ma non capisci?”

“Saresti in grado di lasciarla così velocemente?” chiese lei sorpresa.

Il silenzio le fece accelerare il battito del cuore.

“Spike, la lasceresti?” richiese con disperazione nella voce.

“Buffy…non lo so”

E questa era la risposta che lei si aspettava, ciò che il suo cuore temeva e che adesso era stato rivelato.

“Spike a questo punto credo che non abbiamo altro da dirci e …” non ebbe il tempo di finire la frase che le labbra tanto desiderate di Spike si premettero sulle sue.

Le saltò addosso e non le lasciò il tempo di opporre resistenza…Buffy schiuse la bocca impaziente di appartenergli ancora…

Era giusto? In quel momento era la cosa più saggia che potessero fare.

Si avvinghiarono l’uno all’altro frementi di desiderio, Spike tremava per l’emozione di rifare l’amore con lei dopo tutto quel tempo.

Buffy si liberò delle lenzuola e si strinse forte alle spalle di Spike.

“E’ bellissimo sentire il tuo calore…il tuo cuore battere forte…oh amore mi sei mancato terribilmente” disse Buffy baciandolo con passione sempre crescente.

“Buffy sei l’unica…eppure adesso che ti tocco, che ti sento sotto le mie mani è come se tu non fossi mancata un solo giorno nella mia vita…sei il fuoco che mi ha tenuto in vita finora”

Spike le slacciò il reggiseno e le accarezzò il seno dolcemente, sentendo il suo respiro crescere e farsi affannoso, leccò il collo di Buffy e le succhiò la pelle…lasciandole piccoli segni di passione.

“Oh Spike…ti amo…ho provato a non farlo, ma non ce la faccio”

“Passerotto amami, non pensare a nulla, adesso ci siamo solo io e te…”

Buffy emise un profondo sospiro e si lasciò andare in quel mare di emozioni che Spike le stava regalando.

Le infilò una mano negli slip e la accarezzava con le dita, Buffy si spinse di più contro di lui e prese a mordicchiargli il lobo dell’orecchio e leccargli il collo sentendo la pelle di Spike scossa da brividi.

“Oh Buffy…” gemette per il piacere provato.

Le tolse gli slip e aiutato da una fremente Buffy si spogliò…

Adesso erano tutti e due nudi, uno sopra l’altro che non facevano che guardarsi e ammirarsi reciprocamente.

“Non ho dimenticato un solo piccolo neo del tuo corpo piccola…i sette anni sono passati, ma ti hanno reso ancora più bella e desiderabile”

Buffy emise un risolino “Eh sì adesso ho 26 anni, il mio corpo è un po’ più vecchio!”

“Non dire sciocchezze piccola, ricordi come avevamo desiderato questo momento? Vivere da umani e avere una famiglia”

“Sì io lo ricordo bene…e non ho smesso un solo attimo di amarti…anche quando mi hanno ucciso, quando sentivo le tue grida disperate…io ho pregato per te Spike!”

“Non mi sono mai perdonato il fatto di non averti protetto a sufficienza”

“Non devi portare rancore a te stesso, non avresti potuto fare nulla di più…sai, in qualsiasi dimensione, in qualsiasi luogo e in qualsiasi era io e te ci apparteniamo”

Spike la baciò sul seno e prese i suoi capezzoli in bocca succhiandoli avidamente.

Buffy respirava forte e strinse la testa di lui ancora su di sé, come un invito a continuare quella dolce tortura…quel gioco d’amore che la faceva impazzire.

E poi fu solo passione rovente, quella che ti fa perdere la concezione del tempo e dello spazio che ti fa volare in alto e senza nemmeno accorgertene sei in paradiso.

Le loro mani si intrecciavano, poi si lasciavano, le loro lingue si cercavano e le labbra si univano nel trasporto più intenso possibile.

Le mani percorrevano infiniti sentieri sui loro corpi in fiamme e i respiri si spezzavano per poi riprendere affannosi e rauchi uno nella bocca dell’altro.

Spike le mise un braccio dietro la schiena e la inchiodò al suo corpo, lei mugolò e si perse in quei baci senza fine, in quell’amore che distrugge tutto…

Quando lui entrò in lei, fu un piacere immenso ed indescrivibile…si sentì leggera come una farfalla, volava per sentieri pieni di luce…strade piene di sole e sentiva pure i fuochi d’artificio…vennero insieme, vennero col trasporto più forte e carico d’amore possibile.

 

 

CAPITOLO 23

 

Quella stanza era completamente impregnata del loro amore struggente…erano abbracciati e riposavano dolcemente…

Spike non fece incubi per la prima volta dopo sette anni e tutto ciò che vedeva era la sua Buffy.

Dal silenzio che regnava in quella camera, si alzò un lento mugolo e Buffy lentamente aprì gli occhi…si era svegliata, sul collo sentì il regolare respiro di Spike e un sorriso comparì sul suo viso.

Si guardò intorno e notò controvoglia che erano passate parecchie ore…era primo pomeriggio.

Buffy si alzò dal letto stando attenta a non svegliare Spike e si trascinò dietro il lenzuolo con il quale si coprì lasciando il suo amore completamente nudo.

“Amore non vorrai andare già via?” chiese lui guardandola.

“No…ti…preparò il caffè?”

“Certo grazie, ma prima vieni ancora un po’ qui tra le mia braccia…adesso che ti ho ritrovato non voglio lasciarti più e poi ci sono molte cose di cui devo parlarti”

Buffy ritorno a letto e si strinse a lui, iniziarono a baciarsi di nuovo e stava per riaccendersi la passione quando iniziò a squillare un telefonino.

“Fred” sussurrò Spike guardando Buffy.

Rispose senza nessuna meraviglia.

“Ciao”

“William, ma dove ti sei cacciato? Ti ho aspettato a lungo per il pranzo, mi sono preoccupata, sono perfino venuta a cercarti al cimitero, ma non ho trovato nessun, nemmeno la lapide della tua amica…”

“Scusami, ma ho bisogno di stare lontano per un po’ adesso…sono successe cose incredibili…non so più cosa è giusto e cosa no…voglio solo pensare!”

Un lungo attimo di silenzio “William che cosa stai dicendo?” la voce di Fred si stava incrinando e il cuore di Buffy batteva furioso nel petto mentre ascoltava.

“Non ti sto lasciando Fred…ti prego aspettami a casa arriverò! Questo te lo devo”

“Perché parli così amore? Ti amo lo sai?”

Un dolore che veniva da dentro lo colpì e abbassando lo sguardo rispose solo “Lo so” per poi riattaccare.

“Era lei…l’ho capito…e non guardarmi in quel modo, adesso non mi metterò a fare scenate di gelosia o cose simili…ci sono cose più importanti che devo sapere e non dirmi che la lascerai o che non conta già più nulla per te…io so cosa vuol dire cercare disperatamente un briciolo di normalità e infine trovarlo…” Buffy buttò fuori questo fiotto di parole gesticolando.

“Calmati amore…” fece Spike cercando di stringerla.

“No ti prego…non chiamarmi così…non dopo aver parlato con Fred!” disse lei decisa.

“Buffy…” disse piano socchiudendo gli occhi e accarezzandole una guancia.

“Spike, per favore…parlami di tutti gli altri…del signor Giles, di mia sorella e degli altri, vorrei andare a casa mia più tardi, vuoi accompagnarmi?”

Lui abbassò gli occhi e Buffy notò che gli si velarono leggermente…

“Ehi, tutto ok?” chiese accarezzandogli la testa con amore, la rabbia le era già passata…quando Spike si mostrava così vulnerabile, lei non sapeva resistergli.

“Buffy, quando sei mancata la disperazione ha colpito tutti noi…e ognuno l’ha affrontata in modo diverso…sono passati sette anni e nulla è rimasto come prima…voglio dirti di essere preparata se vuoi sapere ciò che è successo agli altri”

“Così mi spaventi…sono pronta, dimmi”

“Il Signor Giles è tornato in Inghilterra esattamente ad un anno dalla tua scomparsa, Willow ha conosciuto una ragazza, Tara e adesso vive con lei a Los Angeles, è molto innamorata…Xander si è sposato due anni dopo la tua morte con Anya una ex demone, ma dopo solo un mese si sono separati adesso non so più che fine abbiano fatto…”

Buffy era rimasta abbastanza sconvolta da tutti quei cambiamenti e domandò “Dawn?”

“Ecco, vedi…casa vostra non è più abitata da Dawn…tua sorella l’ha venduta per la necessità di avere qualche soldo, l’ho aiutata io in tutto questo, vedi dopo la tua morte si sentiva così sola..ha conosciuto un ragazzo, un poco di buono, James, e ne era follemente innamorata…lui le aveva promesso mari e monti, ma quando si è scoperta incinta lui si è volatilizzato!”

Buffy rischiò di cadere da letto “COSA? Dawn, la mia piccola, è incinta???”

“Lo era, adesso la sua piccina ha 3 anni e vivono da sole”

“Dove? Oh mio Dio devo subito correre da lei e aiutarla e…” fu interrotta da Spike “Calmati, adesso è una donna…è fantastica Buffy, devi essere fiera di lei ha affrontato tutto con una maturità e una delicatezza estrema adesso lavora part-time e riesce anche con l’aiuto di Angel a pagare l’affitto e mantenere la bambina”

“Cosa centra Angel?”

“Dawn si è trasferita a Los Angeles e lei ed Angel, insomma…hanno una relazione adesso”

“No, no…non è possibile, ma come…?”

“Amore è stata una loro scelta, io l’ho aiutata durante la gravidanza e poi per il trasferimento, poi Angel se l’è presa a cuore e si sono innamorati, vuole darle un futuro…a lei e alla sua piccola”

“Dovevo esserci io lì, io!!!!! Nessun’altro, è la mia bambina, la piccola Dawn…non riesco ad immaginare ciò che mi hai detto…perché mi hanno trattenuto così a lungo lassù??” si strinse forte a Spike scoppiando a piangere.

Spike le carezzò i capelli cullandola come un cucciolo e cercando di calmarla, non immaginava quanto fosse grande il senso di impotenza di Buffy…

“Caspita, quante novità…e sai cosa mi turba di più?? Che non riesco a rendermi conto di questi 7 anni…per me è passata una settimana e adesso mi ritrovo qui ed è tutto sconvolto…mi ricordo di me e di te…del tuo chip, dell’anima, dei nostri progetti e della tua trasformazione…poi la mia morte, ma niente di ciò che ricordo ha più ragione di esserci…tu vivi con una donna…i miei amici non sono più qui…tutto è mutato e io…io non so proprio cosa fare!! Poi non so nemmeno se resterò definitivamente qui…”

Infatti ripensò alla voce sibillina della dimensione tra Cielo e Terra che fino a quel momento aveva dimenticato “Se Spike ti chiederà di restare sarai morta per sempre, ma se invece ti lascerà libera di andartene via allora avrà superato una grande prova e tu potrai stare con lui”.

La voce di lui la riportò al presente “Voglio aiutarti Buffy, ti starò vicino per quanto posso...”

Buffy voleva che non le chiedesse di restare, ma che la lasciasse andare, anzi che la costringesse a lasciarlo…di nuovo.

“Spike…che ne sarà di me…dove posso vivere adesso? Cosa devo fare?”

Con un sorriso amareggiato rispose “Egoisticamente ti chiederei di restare, di sposarmi, di andare a vivere insieme e rendermi l’uomo più felice del mondo…in fondo sarebbe solo esaudire il nostro sogno di sempre…ma razionalmente posso solo dirti di decidere per te stessa, io non posso condizionarti, è una scelta che devi compiere da sola e nelle mie condizioni non sono in grado di aiutarti”

“Mi stai lasciando andare, allora? Nessun vincolo, nessun legame?” seppur nella tristezza il cuore di Buffy gioiva.

“No, nessun legame…se vorrai sarai tu a prendere la decisione…io lo dico a parole, ma so che il mio cuore è sempre appartenuto solo a te”.

Buffy si alzò, lasciò il letto di Spike e disse solo “E’ sempre stato così…e lo sarà per sempre…allora, mi accompagni a L.A?”

 

 

CAPITOLO 24

 

“Guardala: non è dolcissima…” La piccola sgambettava agitando le braccine verso la mamma.

“E’ un amore…bella come te” Angel si avvicinò e strinse forte Dawn.

“Angel ti amo”

“Anche io tesoro”

La piccola li guardava con la testa reclinata da una parte e con un mugolio richiamò l’attenzione della sua mamma che la prese in braccio.

 

 

 

“Non credi che sarebbe stato meglio avvisare?”

“Sarebbe svenuta per telefono! Almeno saremo lì per aiutarla a riprendersi…”

“Beh Spike non sei molto positivo!!”

“Buffy, sei tornata in vita e credo che questo sia abbastanza forte per lei” disse sarcastico.

“Dai guida e non distrarti troppo…” sentì di aver fatto un’affermazione stupida.

“Agli ordini capo!” riprese Spike con un sorriso e ingranando la quarta.

 

 

 

“Dawn chiama la baby sitter, stasera ti porto fuori a cena!”

“Oh Angel, mi piacerebbe, ma oggi è il suo unico giorno di libertà…uffa, ho troppa voglia di uscire con te…fammi pensare, sì posso chiamare la sorella…dammi un attimo e faccio qualche telefonata!” Dawn era eccitatissima.

“Cecily, sono io Dawn, senti so che forse è un po’ tardi, ma puoi tenere la mia bambina stasera?”

Un attimo di silenzio e poi una voce argentina rispose “Non preoccuparti Dawn, stasera sono libera e posso venire da te!”

“Oh sì, grazie mille, allora ti aspetto alle sette, va bene?”

“Certo e non vedo l’ora di stringere tra le braccia quella bambina, è adorabile”

Dawn chiuse la con conversazione e guardò Angel con un sorriso smagliante.

 

 

QUALCHE ORA DOPO

“Allora Spike quanto manca?” Buffy sbuffò impaziente.

“Ci siamo quasi” Spike la guardò di sottecchi e non potè che ripetersi quanto la amava.

“Sono impaziente…e se hanno cambiato residenza? Se non ci aprono? Se incontriamo dei vampiri lungo la strada?” Buffy stava impazzendo.

“Per favore calmati, fai un profondo respiro e cerca di non farti venire un infarto adesso!”

“Spike mi sento così strana…mi rendo conto di comportarmi come una pazza isterica adesso e ho finito pure il tuo pacchetto di chewing-gum, sono agitata…e poi anche una sciocca egoista”

“Piccola se vuoi continuare a commiserarti fa pure…e ti dirò che hai ragione se questo ti fa sentire meglio…ma ti prego non dire che sei egoista!! Perché ti accusi in questo modo?”

“Perché vedo che ormai nessuno si occuperà più di me…Dawn ha una figlia da accudire e da quello che mi hai detto ha trovato l’amore, tu…lasciamo perdere…vedi? Non è rimasto nessuno che possa rendere felice Buffy…e poi cosa devo fare adesso? Riprendere in mano il paletto e ritornare a pieno titolo la Cacciatrice? Ce ne sarà già un’altra. Mi sento snaturata, senza i miei amici, senza l’amore e senza i vampiri da uccidere…sono nulla se mi tolgono ciò per cui ho sempre vissuto. Ho bisogno di qualcuno che si possa occupare di me!”

Spike accostò in una piazzola al lato della strada…lo sguardo pesante su di lei “Pensi che questo sia facile per me? Adesso per favore piantala di piangerti addosso e tira fuori le unghie…Buffy sei ancora tu…la coraggiosa combattente, la sensibile ragazza, l’affettuosa sorella e la mia chimera…”

Buffy non disse una parola, aspettò che Spike ripartisse e poi un timido sorriso comparve sulle sue labbra.

 

 

 

“Sono pronta!” Dawn uscì dalla camera da letto con un vestito lungo nero, con una profonda scollatura lungo la schiena…si era acconciata i capelli in un chignon e i suoi occhi brillavano come stelle.

Cecily la guardò ammirata e teneva in braccio la bambina “Guarda piccola, guarda la mamma come è bella!”

Dawn sorrise, baciò la bimba e afferrando la borsetta fece le ultime raccomandazioni alla baby sitter.

 

 

 

Erano finalmente arrivati…senza esitazioni, Spike condusse la vettura davanti alla palazzina, proprio nel momento in cui una bellissima donna dall’abito nero saliva in un auto sportiva rossa…se avessero guardato meglio avrebbero capito che quella donna era Dawn.

“Allora scendiamo e tienimi la mano se hai paura!”

“Spike, ma con chi credi di parlare con una stupida ragazzina? Sono sempre io la coraggiosa combattente!!” e si mise a ridere.

“Vedo che come al solito sono riuscito a farti tornare la ragione!”

“Ehi non esagerare…diciamo che mi…stimoli nel modo giusto!”

“Hai perfettamente ragione, stimolarti è una delle cose che amo di più e in cui riesco meglio!”

Buffy scese dalla macchina e lo guardò fisso negli occhi “E quando lo fai penso di provare le emozioni più intense della mia vita”

 

 

 

Lessero il cartellino vicino al campanello “Dawn Summers”.

“E’ qui” Buffy cercava di convincersi.

Suonò due volte. Ma nessuno aprì. Riprovò una terza volta un po’ più a lungo. Ancora nulla. Si incollò al campanello e alcuni inquilini si sporsero dal balcone “Allora volete lasciarci dormire? Smettete di suonare!!”

“Al diavolo” rispose Spike e Buffy smise di pigiare il tasto.

“Andiamocene…qui non c’è nessuno” Spike afferrò la mano di Buffy e rientrarono in auto.

“Conosco un albergo proprio qui vicino…potremo fermarci per la notte e ritentare domattina, vuoi?”

“E’ la cosa migliore da fare, così domani la troveremo sicuramente!” Buffy era rimasta un po’ dispiaciuta, ma l’idea di passare la notte con Spike la eccitava molto.

Dopo qualche isolato giunsero a destinazione.

“Eccoci” esclamò Buffy scendendo dall’auto e aspettando Spike.

“Sì, proprio qui…” rispose Spike sognando il momento in cui avrebbe potuto stare da solo con lei.

 

 

 

CAPITOLO 25

 

La ragazza ansimava piano, sentendo le mani di lui posarsi sul suo seno e accarezzarla dolcemente.

Avrebbe voluto perdersi in quell’abbraccio caldo e forte, in quell’amore che non conosceva barriere…chiuse gli occhi gustando ogni minimo movimento di lui sulla sua pelle vellutata e profumata di vaniglia.

La sua voce da uomo era una suadente melodia che la fece tremare di piacere, era davvero tanto innamorata…

Si aggrappò alle sue grandi spalle e gli permise senza nessuna riserva di affondare in lei con forza e desiderio..

Dawn spalancò gli occhi e soffocò un grido di piacere sentendolo muoversi più velocemente… “Angel…Angel” sospirava il suo nome come una preghiera e la risposta di lui non tardò ad arrivare; riversò la sua vita in lei.

 

 

 

La luce della illuminava quei due corpi nudi…la stanza dell’albergo era divenuta il loro paradiso.

Tutto intorno regnava un silenzio incantato, solo il ronzare del condizionatore era percepibile.

Spike stringeva il corpo di Buffy e le accarezzava piano la pelle, le girò delicatamente il viso in modo da guardarla negli occhi e incrociando quelle due gemme dal colore verde smeraldo sorrise…

Quanti pensieri si rincorrevano e accavallavano nelle loro menti…parole e sentimenti già conosciuti: la voglia inconsolabile di rivivere il passato, il desiderio immenso di svegliarsi poi e ritrovarsi ancora insieme come 7 anni prima…come se nulla fosse mutato, il sapore agrodolce delle lacrime e i loro cuori ancora stretti in una promessa solenne…

“A cosa pensi?” la domanda arrivò spontanea.

“A quello che c’era…tra noi e tu piccola?”

“A quello che c’è adesso…”

“Non fraintendermi, ma io voglio lasciarti libera di decidere sul tuo futuro”

“Spike…quando guardo nel mio futuro tutto quello che vedo sei tu”

“E ciò significa…?”

“Significa ti amo”

“Oh Buffy” sospirò Spike catturando la sua bocca in un bacio disperato, ma che non tardò a trasformarsi in un appassionante gioco di lingue…che si inseguono e che alla fine si trovano.

Le loro mani si strinsero con forza…le dita intrecciate in un gesto che provocò in tutti e due intensi brividi.

Spike tirò la testa all’indietro per guardarla ancora una volta, quasi con la paura che lei potesse scomparire da un momento all’altro.

“Buffy qualsiasi cosa succeda sappi che anche io ti amo”

“Vorrei poter restare sempre così…stretta a te e niente più”

“Oh tesoro…” bisbigliò lui mordendole il lobo dell’orecchio.

“Ahhhh, Spike…ho bisogno di te, devo sentirti dentro me…”

Spike non se lo fece ripetere due volte, sfiorò le sua pelle calda e con un’unica spinta entrò in lei, facendola vibrare come una corda di violino.

Buffy dimenava il bacino sotto di lui per aumentare il piacere e lui spingeva con smorfie di passione in lei.

Poi fu solo bruciante desiderio…sangue che ribollì nelle vene e baci che spezzavano il respiro.

Fu una lunghissima notte d’amore.

 

 

 

Da lassù qualcuno stava osservando Spike e Buffy.

“Credo che ormai si siano ritrovati…Spike ha fatto sì che lei resti per sempre sulla Terra non l’ha obbligata a rimanere…le ha dato la libertà. Che il loro sia un amore benedetto e eterno…noi Angeli della dimensione tre Cielo e Terra affidiamo la vita di Buffy Summers tra le braccia del suo amore Spike”

 

 

 

L’indomani si svegliarono di buon ora e decisero di andare subito da Dawn.

“Sei pronta?” le chiese prendendole la mano.

Lei era seduta sul bordo del letto e guardava un punto indefinito davanti a se “Sì, i-io credo di sì…”

Lui inginocchiato davanti a lei le scostò un ciuffo di capelli che le coprivano un occhio “Ascoltami. Sono vivo da un po’ più di tempo di te…ho visto cose che non puoi immaginare e fatto cose che preferirei tu non immaginassi. Non ho esattamente la reputazione di essere un pensatore. Ho fatto molti errori, decisioni terribilmente sbagliate. In oltre cento anni…c'è solo una cosa di cui sono stato sicuro....te. Hey, guardami. Quando dico che ti amo non è perchè ti voglio o perchè non posso averti. Non ha niente a che fare con me. Amo quello che sei, quello che fai… come vai avanti. Ho visto la tua gentilezza, e la tua forza. Ho visto il meglio e il peggio di te, e ho capito perfettamente ciò che sei. Sei un diavolo di donna. Sei l'unica, Buffy”

“Sei perfetto Spike…grazie, se non ci fossi stato tu qui con me non credo sarei riuscita ad affrontare tutto da sola…quando si trattava di demoni e vampiri ero invincibile, ma con le persone umane ho un po’ di problemi” concluse sorridendo.

Uscirono dall’hotel e si avviarono mano nella mano verso il palazzo di Dawn.

 

 

 

Buffy suonò con oinsistenza il campanello e al citofono rispose la voce adulta, ma riconoscibile di Dawn “Chi è?”

Fu lui a rispondere “Sono Spike…aprimi ho una sorpresa per te!”

“Spike?? Che piacere vieni su!” e gli aprì il portone.

Presero l’ascensore “A che piano?” domandò Buffy.

“Terzo”

 

 

 

CAPITOLO 26

 

Fred continua a chiamare William sul cellulare, ma questo era sempre non raggiungibile o staccato…si sentiva così sola in quella grande casa, camminava da una stanza all’altra senza sapere cosa fare…perché il suo amore si comportava così? Era letteralmente sparito e non era mai successo prima d’ora.

Magari era finito in qualche losco giro e adesso era in pericolo…il senso di impotenza era così forte che decise di rivolgersi alla polizia se non fosse riuscita a contattarlo per un altro intero giorno.

 

 

 

L’ascensore si aprì con un suono metallico e prima Spike e poi Buffy ne uscirono, la porta di casa era accostata e una concitata Dawn disse “Spike entra pure…sto cambiando il pannolino a Buffy”

La donna si girò verso Spike meravigliata, “Sì le ha dato il tuo nome!”

Varcarono insieme la soglia e si chiusero la porta alle spalle.

“Vieni, vieni…la piccola fa i capricci” disse Dawn sorridendo.

Buffy comparve alla vista di Dawn che sbiancò…“Sei tu? Sorellina sei proprio tu?” chiese con le lacrime agli occhi lasciando un attimo da parte la piccola.

L’altra le corse incontro e la abbracciò stretta… “Dawn mi sei mancata tantissimo, sì sono io…a me e a Spike è stata data un’altra opportunità”

“Dio Buffy, non sai quanto ho pianto…c’erano dei momenti in cui credevo di morire anche io, sono stata così sola…”

“Oh Dawn” disse Buffy piangendo e stringendo la sorella con tutto l’amore che aveva per lei.

Si staccarono dopo lunghissimi minuti…

“Gueeeee!!”

“Vedi, la tua nipotina fa la pazza!” disse Dawn ridendo e tornando dalla figlia.

“Le hai dato il mio nome!!”

“Sì, così ho avuto l’impressione che tu fossi rimasta con me…”

“Spike mi ha raccontato tutto…di te e della piccola…mi dispiace tanto che tu abbia dovuto affrontare la gravidanza da sola…se potessi prendere quel deficiente lo ucciderei” concluse Buffy roteando i pugni.

“Ormai mi è passata…è stato un amore giovane e forse, anzi sicuramente, lui non era l’uomo giusto…ma ora sono felice con Angel”

Buffy si indurì un attimo “Sì, lo so…mi fido di lui…e credo che sia proprio lui l’uomo giusto, no?”

Dawn le sorrise “Sì è lui…vieni…anche tu Spike, accomodatevi sul divano…Buffy ho così tante cose da raccontarti”

 

 

 

Passarono tre ore e Dawn e Buffy cercarono di recuperare i ricordi più importanti di quegli ultimi sette anni…

Dawn raccontò della sua nuova vita, della difficoltà di essere mamma da sola e della gioia dell’amore di Angel…Buffy raccontò l’esperienza nella dimensione tra Cielo e Terra, del suo shock nel ritornare in vita e rendersi conto che tutto era cambiato, dell’amore mai perso e consolidato con Spike e della volontà di riunire il gruppo.

“Si sono dispersi un po’ tutti…ho il numero di Willow, ma non la sento da molto”

“Potresti chiamarla e raccontarle del mio ritorno…” disse Buffy.

“Pensi che potremmo tornare ad essere una famiglia…come prima?”

“Bisogna solo provarci…” rispose Buffy.

“…e crederci” concluse Spike.

“Spike…e a Fred cosa hai detto?”

“Ancora nulla di preciso…ma in un modo o nell’altro devo dirle la verità!”

“E come? Sai Fred, io ero un vampiro sanguinario senz’anima, mi invaghii della Cacciatrice e per lei ho acquistai un’anima, e proprio sul bello l’hanno uccisa e io sono tornato umano???” Buffy non riusciva ancora a sopportare la presenza di quella donna, in fondo al suo cuore c’era il desiderio di eliminarla dalla vita del suo Spike una volta per tutte…l’avrebbe volentieri fatta fuori…a questo punto nulla poteva più rovinare la sua vita…e di certo non quella donnetta da quattro soldi.

“Beh qualcosa dovrò dirle!”

Si sentì il suono del campanello, Dawn si alzò come una molla “Deve essere Angel…chissà che faccia farà!”

 

 

 

Intanto in una cripta polverosa e mal tenuta tre vampiri, affilavano i canini…Drusilla, Lucius e Seth era inquieti, aspettavano di ripetere quell’esperienza.

Nel silenzio Drusilla parlò “Ragazzi, la Cacciatrice è tornata!”

 

 

 

CAPITOLO 27

 

“Ciao Angel” le parole le uscirono di bocca veloci.

I loro sguardi si incrociarono, Angel sa che è lei…non ha bisogno di chiedere spiegazioni “Sei tornata, allora?”

“In carne ed ossa…” poi l’humor lasciò il posto all’affetto, Buffy gli andò incontro e lo abbracciò stretto.

“Non so come tu possa essere qui, ma…ne sono felice!” le disse accarezzandole i capelli.

“E’ una lunga storia…” rispose Buffy guardando Spike che guardava distratto fuori dalla finestra…chissà quanti pensieri affollavano la sua testa.

Si lasciarono e Dawn baciò Angel che prese la piccola tra le braccia.

“Mi sei mancata piccolina!” disse giocando con le sue mani piccole.

“Siete perfetti insieme…un trio bellissimo” Buffy si avvicinò a Spike lo strinse quasi a ricordargli che adesso lei gli appartiene.

“Beh di certo è la vostra la storia più romantica!! Vi siete inseguiti una vita e adesso eccovi di nuovo insieme…il vostro è un amore che vince la morte!” Dawn è davvero felice per la sorella.

“Ehm…che ne dite di lasciar da parte tutti questi convenevoli che si addicono di più a Mister Musone e ci raccontiamo cose più divertenti?” Spike intervenne perché si sentiva escluso.

“Che c’è Ossigenato ti senti fuori argomento?” rincarò Angel con quella poca simpatia che riusciva a mostrare.

“Su, su bambini fate la pace!” disse Buffy ridendo con Dawn.

 

Passarono quattro ore parlando e raccontandosi ogni cosa che veniva in mente…Dawn raccontò degli altri amici, ma le notizie scarseggiavano.

Spike parlò di Fred, della nuova vita e di Buffy…

Angel rassicurò Buffy, amava davvero Dawn ed era seriamente intenzionato a crescere la piccola Buffy come se fosse sua figlia.

Alla fine si congedarono e Buffy decise che sarebbe tornata a Sunnydale per sbrigare le ultime faccende e rintracciare il gruppo.

Si fece lasciare il numero di Willow e dopo aver riempito di baci la nipotina se ne andò mano nella mano con Spike.

 

 

 

Era pomeriggio inoltrato e Fred credeva di impazzire in quella casa, prese le chiavi e uscì.

Si recò al cimitero…il posto che per William era diventata una seconda casa…tutte le mattine andava a trovare questa ‘famosa’ Buffy, di cui lei non conosceva nulla.

Si sorprese ancora una volta della gelosia per quella ragazza ormai morta e varcò il cancello in ferro battuto. Non sapeva dove trovare la sua tomba e non sapeva nemmeno perché la stesse cercando, ma aveva tutto il tempo per dare una risposta alle sue domande.

 

 

 

“Hai visto che bella bambina??” Buffy sedeva in macchina con Spike ed era euforica.

“Certo…è bellissima!!” rispose Spike accennando un sorriso.

“Amore che c’è?” gli chiese Buffy mettendogli una mano sulla gamba e voltandosi verso di lui.

“Ho un brutto presentimento…”

“Fred?” lo anticipò Buffy.

“Sì, non voglio che niente mi separi più da te!”

“Non succederà!! Adesso pensiamo a tornare a Sunnydale, poi dovremmo trovare il modo di parlarle…”

“Incontrerai la nuova Cacciatrice?” domandò Spike distrattamente.

“Sì…lei saprà già tutto su di me e voglio conoscerla…non si spaventerà a vedermi viva e vegeta, non se ha a che fare con demoni e vampiri tutti i santi giorni”

“Vuoi davvero ricostruire la scooby gang? E Perché?”

“Perchè in tutto questo casino voglio ritrovare qualche certezza! E poi mi mancano i miei amici” rispose lei guardando fuori dal finestrino.

“Arriveremo a Sunnydale verso sera…farai ancora in tempo a chiamare Willow”

“Sì e magari incontrerò di ronda la Cacciatrice!” disse piena di curiosità.

 

 

 

Mentre Lucius e Seth prendevano Drusilla uno davanti e l’altro dietro lei gridava in preda ai molteplici orgasmi “Aaaaaaaah, più forte…più forte…Seth, Lucius mi scopate come nessuno mai..aaaaaaaaah”

I due vampiri pompavano in lei e la leccavano…erano tre viziosi e volgari vampiri, con il tempo erano solo peggiorati, ma la loro sete di sangue cresceva a dismisura.

“Stanotte… - diceva Drusilla in mezzo ai gremiti – ne uccideremo tre…”

 

 

 

Fred vagava tra le tombe del cimitero, era deserto…e il cielo volgeva all’imbrunire.

Fu sul punto di andarsene quando a pochi metri da lei vide una foto brillare nel buio, era un fatto davvero strano…tutto il resto era scuro, ma l’immagine emanava luce propria.

Era una ragazza bionda che sorrideva felice e i suoi occhi color verde smeraldo scintillavano.

Fred si avvicinò colpita e lesse il nome sulla lapide -Buffy Anne Summers-…non si accorse di un rametto spezzato alle sue spalle…

 

 

 

CAPITOLO 28

 

Buffy era un po’ stanca per il viaggio in macchina, ma era vicino al suo angelo e tutto con lui era unico…stavano per iniziare quella vita insieme che per tanto era stata loro negata.

La voglia di vivere non l’aveva mai abbandonata, la voglia di andare avanti per lui, solo per renderlo felice…per guardare i suoi occhi aprirsi ogni mattina e chiudersi dopo aver fatto l’amore ogni sera.

La tanto ricercata ‘normalità’ era lì accanto a lei…lo amava.

“Siamo arrivati” la riscosse dai suoi pensieri.

“Spike lasciami direttamente in città, faccio un giro…un po’ di ronda in ricordo dei bei tempi” concluse tranquilla.

“Va bene…stai attenta però…”

“Sempre!” e lo baciò sulla guancia, lui accostò e lei scese dalla macchina.

 

 

 

I suoi lunghi capelli neri brillavano con il riflesso della luna, la minigonna in pelle nera le scopriva le lunghe e sode gambe, il top rosso copriva a malapena il suo seno da quarta…era uno schianto e girava da sola per la città…non aveva molti amici, i più volevano solo portarla a letto e le ragazze la invidiavano per la sua bellezza.

Il suo sogno sarebbe stato quello di fare la modella e invece era stata prescelta…così passava le notti per la città…uccideva i vampiri, i demoni e tutto ciò che era forza del male.

Odiava questa Buffy Summers, famosa per le sue imprese e dannata da tutto il mondo del male…per colpa di quella ragazza adesso lei aveva dovuto rinunciare ad una vita normale.

Costretta ad un segreto inconfidabile e a passare le notti in un puzzolente cimitero.

Quella sera non c’era molto movimento in giro.

 

 

 

Fred non si accorse di un rametto spezzato alle sue spalle…continuava a fissare la foto di Buffy come in trance…

“E’ bellissima” pensò in un momento di lucidità.

Una specie di ruggito la fece girare di scatto, mentre la foto di Buffy brillava sempre più fino a prendere fuoco.

La vampira si avvicinò lentamente a quella preda… “Cosa abbiamo qui??” Un’amica della cara Buffy?”

Fred osservò quell’essere dal volto deformato, voleva gridare, ma la voce non le usciva dalla gola, era in terra immobilizzata e la foto continuava a bruciare senza però consumarsi.

“So chi sei…e mi dispiace tanto per la fine della tua storia con Spike, William come lo conosci tu…sai è stato mio in passato, per anni e anni di sanguinose avventure…”

Fred riprese l’uso della parola “Spike? Ma chi sei tu?”

“La tua morte” e si avventò più veloce della luce sul corpo della poveretta che gridò con tutto il fiato che possedeva.

 

 

 

La Cacciatrice scattò subito e seguì le grida…

“Chi abbiamo qui? Un’insulsa vampira con una ragazza” e con un calciò la staccò da Fred che si alzò da terra e fece per scappare, ma dal nulla sbucarono due esseri che la bloccarono.

“Nooooooooooo” gridò piangendo e scalciando.

Intanto Drusilla lottava con la Cacciatrice e sembrava avere la peggio.

“Ti ucciderò stupida succhiasangue” le disse sferrandole un pugno in pieno viso.

“Lo farò prima io” e le andò a cavalcioni impossessandosi subito del suo collo.

“Noooooooooooooo” questo era il grido della Cacciatrice.

 

 

 

Quei lamenti le arrivarono come un eco e Buffy si diresse correndo al cimitero senza un solo secondo di esitazione.

 

 

 

Lucius e Seth teneva ferma Fred mentre Drusilla stava risucchiando la linfa vitale della Cacciatrice.

 

 

 

CAPITOLO 29

 

Buffy correva verso l’ingresso del cimitero e spezzando un ramo, rimediò un paletto. Seguì le grida e le sembrò di distinguerne due…quella notte i vampiri si stavano certamente dando da fare.

Schivò agilmente le lapidi e si sgranchì le ossa con qualche salto e capriola. Finalmente giunse sul luogo delle grida.

Si sentiva piena di forza e il desiderio di uccidere rimasto sopito in lei si risvegliò scuotendola e facendola rabbrividire…aveva il solito sorriso sarcastico stampato in faccia, ma quando fu davanti alla scena sbiancò e il rametto le cadde di mano.

 

 

 

“No…” sussurrò piano sentendo il sangue gelare nelle vene e il ricordo del suo assassinio riaffiorare con la forza e il dolore di un pugno in pieno viso.

“Nooo!” gridò sentendo il coraggio dentro lei farsi spazio in mezzo alla paura.

Si avventò sulla sua assassina, quella sporca vampira…

 

-Drusilla-

 

La staccò da quella ragazza e la calciò contro una lapide. La ragazza mora a terra sembrava svenuta, cercò di scuoterla, ma un calcio alla schiena la fece sbattere poco lontano.

Sentì un calore vicino a lei e notò che era andata a cadere proprio contro la sua lapide, la fotografia era circondata dalle fiamme e rimase a bocca aperta, quando cercò di toccarla si bruciò con le fiamme e un altro grido la riportò al pericolo.

Si alzò e ritorno da Drusilla che la aspettava in piedi stretta in un abito viola “Sai come finirà, vero?”

“Sì…esattamente, io ti ridurrò in polvere!!”

“Ahahaha” la risata crudele della vampira le procurò un brivido “Sciocca Buffy, morirai come l’altra volta…e non tornerai mai più!! Credi forse che sarei venuta da sola….”

Spuntarono fuori anche Seth e Lucius e la circondarono…sorridendo beffardi con i volti già tramutati in caccia.

“No!” gridò Buffy cercando di combatterli sentendo però le lacrime salirle agli occhi.

“Sei sola Buffy! Nessuno può aiutarti, nessuno ti salverà, berremo il tuo sangue e morirai per sempre” Drusilla a braccia incrociate si godeva il combattimento.

Buffy cercava di reagire, di combattere a mani nude, ma il ricordo era troppo forte…gli occhi le si appannarono mentre le prime lacrime cadevano disperate.

 

Era come un dejà-vu…loro la combattevano, loro la battevano, loro la……uccidevano.

 

Seth e Lucius picchiavano duro e si stupirono della reazione veloce e a tratti violenta della Cacciatrice, era ancora piena di forza.

“Come vedi Drusilla, ero solo arrugginita, ma funziono ancora troppo bene per morire di nuovo!”

Intanto la vampira teneva stretta al collo un’altra ragazza priva di sensi e minacciava di ucciderla.

“Sai chi è questa?” le chiese mentre con uno strabiliante calcio in aria Buffy atterrava i due vampiri.

“Fottiti Drusilla!”

“Gattina comportati bene dai…sai potrei farti un grandissimo favore…lei è una donna che vorresti vedere morta!”

Buffy si avvicinò incuriosita, mentre i vampiri erano ancora intontiti a terra “Cosa vuoi dire?”

“Lei è l’amore di Spike, lei donna che ancora ama, è Fred”

“Fred?” chiese Buffy sorpresa.

“Esatto e io la ucciderò subito dammi questa possibilità…ti risparmierò la vita per quella di questa stupida sgualdrina che non sai quante volte e in quanti modi si è sbattuta il caro Spike…allora?”

 

 

 

Entrando in casa, l’odore muschiato di Fred lo accolse subito, accese la luce nell’atrio e la chiamò “Fred…sono tornato!”

Silenzio.

“Fred, Fred!” poi percorrendo il corridoio trovò un biglietto per terra.

 

Amore, se torni io sono al cimitero…devo capire.

 

Qualcosa lo scosse, un brivido lo fece tremare…non si era mai sentito così, si accasciò a terra inerme…uno strano senso di soffocamento lo colpì…lo stesso stato d’animo di quando Buffy era stata uccisa. Cercò di alzarsi e ritorno nell’atrio…si guardò allo specchio e uscì velocemente dall’abitazione.

 

 

 

Fred sembrò svegliarsi e sgambettò un poco, qualcuno la stava strozzando ed era alzata da terra, si portò le mani alla gola, ma quella donna la stringeva come una morsa.

Alzò lo sguardo davanti a se “Buffy Summers? Ma come è possibile?”

La Cacciatrice osservava quella innocente…e provò desideri contrastanti: odio, pietà, orrore, sete di vendetta…il suo cuore vacillò, era come accecata dal male…vedeva quell’esile donna che era stata l’amante di Spike per lungo tempo e non si dava pace…le veniva da piangere…

Non riusciva a sopportare il fatto che quella ragazza così comune avesse potuto in qualche modo sostituirla.

“Buffy…cof, cof…ti prego aiutami” la implorava ormai rossa in faccia per lo sforzo.

Drusilla la teneva stretta e la alzava da terra come un trofeo “Una tua parola Cacciatrice e quest’umana lascerà per sempre la terra!! Potrai vivere senza nessun limite il tuo amore con Spike…non ci saranno ombre tra di voi”

Buffy era ancora immobile incapace di muovere un solo muscolo, chiuse gli occhi un attimo e Seth e Lucius le furono di nuovo alle costole.

La picchiavano duramente, pugni allo stomaco, calci…spinte a tradimento…

Dalla bocca uscì del sangue e si ritrovò a terra senza forze, sentì i corpi freddi dei due vampiri avventarsi su di lei, strizzo gli occhi senza avere la forza di combattere il destino aveva già deciso per lei…

Sentì i canini affilati di un vampiro conficcarsi nel suo candido collo e l’altro continuava a riempirla di calci.

Drusilla cantava una stupida canzoncina, mentre tutto le arrivava alle orecchio ovattato, sentì piano piano ogni forza svanire…un senso di torpore la avvolse e lì Buffy si arrese.

 

 

 

CAPITOLO 30

 

Ma l’amore è la forza più grande che esiste…e Spike non poteva permettere che succedesse di nuovo, era arrivato trafelato e un grido disumano uscì dalla sua gola vedendo Buffy quasi morta a terra e Fred tra le mani di Drusilla. C’era anche la nuova Cacciatrice per terra.

“Nooooooooooooooo!!” fu bloccato come sette anni prima da una barriera di energia provocata da Drusilla, ma non si arrese…continuò a gridare con quanto fiato aveva in gola…cercando di riportare Buffy in uno stato di coscienza.

Poi si ricordò di una canzone…la loro canzone e gliela cantò cercando di trattenere il pianto.

 

Il mondo ti sta crollando addosso, baby

Ma tu sei più forte

Mi hai dato la forza di essere un uomo…

Il mondo ti sta crollando addosso, baby

Ma tu sai come reagire…

 

 

Ricordo campi infiniti,

giornate di sole,

ma tutto era vuoto senza te…

abbiamo lottato contro tutti…

solo per vivere la nostra normalità

Baby, il mondo ti sta crollando addosso

Ma tu sai cosa fare

 

 

Baby, alza la testa…

Lotta per te, per me...

per il nostro amore

Alza gli occhi al cielo, una muta preghiera ti sgorga dal cuore…

Combatti il passato per vivere il presente.

Uccidi il male…

Non avere paura, io ti tengo per mano…

Adesso per sempre…

Io ti amo

Perché hai saputo trasformare il mostro in un uomo.

 

 

 

Buffy spalancò gli occhi come risvegliandosi da un incubo, si staccò di dosso quei morti viventi e alzò tutte e due le mani al cielo…un tuono squarciò il cielo e la fotografia di Buffy che continuava a bruciare si posizionò su di lei che assorbì la luce bianca che ne fuoriusciva.

Gemette assorbendo tutta quella energia e chiuse gli occhi con un sorriso sulle labbra, i suoi capelli mutarono e per un attimo diventarono bianchi e pieni di luce…

“Ma che diavolo?” si stupì Drusilla coprendosi gli occhi per la luce accecante rilasciando a terra Fred.

Seth e Lucius era abbagliati, solo Spike riusciva a guardarla direttamente “Buffy è una dea!” e sorrise felice.

Tutto finì come era iniziato…Buffy era tornata la solita e adesso guardava con aria di sfida i tra vampiri.

“Ma cosa diavolo sei tu? Un demone?” chiese Lucius.

“Una dea!” alzò una mano e iniziò a parlare “potrei uccidervi tutti e tre, ma non avrebbe senso…non sarebbe la giusta punizione per tutti il male che aveva procurato…così, vi renderò l’anima…mi è stato dato il potere di farlo…ritornerete creature umane e per tutta la vita aiuterete il prossimo, amerete i più deboli”

Un fascio di luce uscito dalla mano di Buffy colpì prima Drusilla, poi Seth e Lucius che caddero a terra.

Spike corse da Buffy e la strinse forte tra le braccia baciandola.

La Cacciatrice in carica si destò e chiese “Mi sono persa qualcosa?” provocando la risata di Buffy.

Fred era ancora a terra con gli occhi sbarrati…era troppo per lei…aveva assistito a cose incredibili, quasi impossibili da immaginare, ma successe una cosa importante. Mentre William stringeva Buffy lo vide per la prima volta davvero felice…con lei non era mai stato così.

Nella loro convivenza mai un sorriso era stato così sincero come quello rivolto a Buffy…poteva percepire nell’aria il loro amore che sopravvive a tutto.

Lei, a questo punto, era di troppo.

Si alzò e decise di andarsene senza dire nulla.

“Fred…” Buffy la chiamò dolcemente, lei si bloccò dandole le spalle “Che vuoi Buffy?”

“Grazie…”

“Per cosa? Sei tu che mi hai salvata, no?” le lacrime stava affiorando negli occhi scuri.

“Grazie per esserti presa cura di William o meglio Spike in questo tempo”

“Di nulla” e continuò a camminare per uscire dal cimitero.

“Fred!” la richiamò nuovamente Buffy.

Questa si voltò con il viso rigato dalle lacrime e Spike si sentì terribilmente in colpa.

“Adesso siete di nuovo insieme, non so come e nemmeno perché…Buffy non credo ai miei occhi tu eri morta e tu William…mi hai sempre mentito sulla tua identità sei Spike o William?…cosa era prima di conoscermi? E poi quelle persone, ma chi sono? Aaaah, lasciamo perdere non voglio sapere nulla perché quello che ho visto stanotte mi ha fatto capire ciò che in anni non avevo il coraggio di ammettere”

“Cosa?” chiese Spike facendo qualche passo verso di lei.

“Mentre la stringevi eri radioso, non ti ho mai visto così felice…con me non era così, ma non ti incolpo l’amavi da prima di conoscermi e…ti è rimasta dentro. Se è lei la donna della tua vita io ti lascio libero di correre da lei…Buffy io non voglio creare altro scompiglio tra di voi”

“Fred sei una donna coraggiosa e molto buona…hai un cuore grande posso sentirlo” disse Buffy “io e Spike ti saremo grati per tutta la vita e non vogliamo che tu esca dalla nostra esistenza…non sarebbe giusto!”

Gli occhi di Fred brillarono.

 

 

 

Epilogo – Due anni dopo

 

Il matrimonio fu celebrato in festa privata e gli invitati erano gli amici più stretti…

Erano tutti riuniti intorno a Buffy e Spike.

C’erano Dawn e Angel con la figlia, il signor Giles, Willow con Tara, Xander tornato con Anya, altri amici e la Cacciatrice, la bella mora formosa, Faith.

Buffy la allenava ogni tanto ed erano diventate ottime amiche anche se all’inizio il loro rapporto era rigido.

Ogni amicizia era stata recuperata e tutto era ritornato come ai vecchi tempi.

La testimone di Buffy era Dawn e Spike scelse, sostenuto da Buffy, Fred che si era inserita bene nel gruppo.

Quando fu il momento di scambiarsi le fedi, sbucò fuori da una panca un bimbino vestito a festa scarpette lucide nere, calzoncini e camicia e perfino il papillon. Si muoveva impacciato e teneva in mano il cuscino in cui c’erano le due fedi.

Osservandolo più da vicino si notavano i profondi occhi azzurri e i capelli color biondo grano.

“Eccolo!” sussurrò Spike all’orecchio di Buffy che si commosse.

Il piccolo giunse fino ai genitori e li guardò divertito.

 

Tutto era compiuto e i strani sentimenti dell’inizio della loro storia erano diventati indissolubili catene d’amore e di fedeltà.