LAS VEGAS

AUTORE: Eleonora

RATING: Per tutti

NOTE: Questa ff mi è venuta in mente in una delle tante notti insonni in cui il mio cervello malato non ha niente di meglio da fare (tipo dormire!) che riportarmi alla mente episodi della mia folle vita (anche se della mia folle vita - skerzo! - , in questo racconto, c’è ben poco!)

COPPIA: C’è bisogno di chiederlo? Spuffy, of corse!(Non lasciatevi ingannare dai rari spiragli di Bangel!)

TEMPO: Tra la 2° e la 3° serie di Buffy( per il mio racconto, però, alla fine della 2° serie, dopo aver riavuto l’anima, Angel non muore).

RIASSUNTO: Chi vivrà, vedrà!

 

‘Signori, fate il vostro gioco!’

 

 

* * * *

PROLOGO

Erano ormai trascorsi quattro mesi da quella serata stupenda: di pattuglia come al solito, ma quella sera con lui, con il suo amato Angel. Avevano parlato per tutta la notte e lui le aveva svelato di aver trovato il modo per poter sopravvivere alla luce del sole: Oz gli aveva parlato della Gemma di Amarra, un anello che avrebbe reso indistruttibile il vampiro che la indossava…e perciò era giunto il momento di compiere il grande passo: “Buffy, mi vuoi sposare?” Angel le aveva chiesto, offrendole un anello con sopra incisi un sole, una corona ed un cuore. “Ma certo che lo voglio!” aveva risposto lei, con le lacrime agli occhi…e così ora si trovava lì, insieme ad Anya, Cordelia e Willow che la supplicavano di cercare un bello spogliarellista (o magari più di uno!) per la folle notte di addio al nubilato che avrebbero trascorso il sabato successivo, nella città più sfavillante e luminosa del mondo: Las Vegas!

“Non lo so, ragazze! Voglio dire: sto per sposarmi!” replicò Buffy alle loro continue richieste “E non vorrei mandare tutto a monte per un motivo così futile! Comunque Las Vegas è confermato e venerdì si parte!” la ragazza disse quest’ultima cosa con grande euforia, ma poi, notando l’espressione colpevole sul volto di Cordelia, aggiunse “Las Vegas è confermato, vero?!”

“Ecco, vedi, il fatto è che…” iniziò Cordelia, ma Buffy non la lasciò neppure finire “Cordy, stava a te occuparti delle prenotazioni! Non possiamo presentarci senza aver prenotato!”. Notando l’espressione omicida sul volto dell’amica, Cordelia si affrettò ad aggiungere “Farò una ricerca su internet e vedrai che in un batter d’occhio troverò un albergo!”.

I minuti passavano e Cordelia non riappariva dal computer in cui era immersa da circa tre quarti d’ora. Finalmente, dopo un’ora e più, riemerse vittoriosa, urlando “Trovato! Venite a vedere, ragazze!”. Anya, Buffy e Willow corsero al computer, ma ciò che videro non soddisfece pienamente Buffy.

“Che cosa?” urlò la cacciatrice, sconcertata, “Cordelia, ma quest’albergo costa 800 $ a notte! Non ce lo possiamo permettere!”.

“Tutti gli altri erano pieni!” replicò Cordelia “E comunque non possiamo più sottrarci. Ormai è prenotato!” disse la ragazza, alzandosi dalla sedia dove era seduta, trionfante.

Buffy alzò gli occhi al cielo, esasperata, poi si rassegnò a dar retta alla sua damigella: che sforzo enorme sarebbe stato passare una notte nel lusso più sfrenato, servita e riverita da tutti!

PARTE I

 

Luci che sfavillavano da ogni parte, camerieri con giacche bianche e guanti immacolati che servivano coktails deliziosi a chiunque desse il minimo segno di gradirne uno, scalinate dagli aurei corrimano tempestati di diamanti. E la loro camera! Che meraviglia! La più grande di tutto l’albergo, con letti giganteschi e comodissimi, un televisore con centinaia di canali, perfino dal Perù! Bottiglie di champagne in omaggio ed accappatoi che le ragazze non avrebbero certo lasciato di trafugare alla loro partenza!

“Allora, Buffy, pensi ancora che Cordelia abbia avuto una pessima idea a portarci qui?” chiese Willow all’amica, la quale, però, non la stava ascoltando, intenta com’era ad ammirare ogni singolo angolo della suite.

“Wow! E’ stupenda!” urlò Anya, appena varcata al soglia della camera “a proposito di meraviglie, a che ora arrivano gli spogliarellisti?” aggiunse poi la ragazza.

“Anya! Doveva essere una sorpresa!” la rimproverò Cordelia.”Avete preso degli spogliarellisti?! E con quali soldi avete intenzione di pagarli? Con quelli che NON ci avanzano dal conto della camera?” urlò Buffy, che con tutti i preparativi per il matrimonio stava rischiando un esaurimento nervoso.

“Sta tranquilla! Ci pensiamo noi!” replicò Willow, sorridendo “E’ il nostro regalo di nozze!”. “Non che disdegni l’offerta, ma non potevate regalarmi un frullatore, come fanno tutti?!” poi tutte e quattro scoppiarono a ridere.

 

* * * *

 

“Allora, ragazze, io vado a farmi un giro nel casinò” disse Buffy, aprendo la porta. “Ma no! Scusami, stanno per arrivare i ragazzi! Ti perderai tutto lo strip!” disse Cordelia, leggermente sbronza.

“E’ appunto per questo che vado! Non ho intenzione di mandare a monte il matrimonio…non stasera!” Buffy chiuse la porta dietro di sé, poi da fuori urlò “Divertitevi!”.

Scese le scale ed entrò nel casinò più grande che avesse mai visto. Non aveva ancora ventuno anni, perciò non poteva giocare né bere, ma sperava che il barista non avrebbe rifiutato di servirle una coca-cola leggermente ‘corretta’. Si sedette al bancone e, dopo aver ordinato il suo drink, si abbandonò ai suoi pensieri, anche ai peggiori, a cui negli ultimi tempi non aveva lasciato spazio: era così giovane, dopo tutto, ed il matrimonio forse sarebbe stato un passo affrettato. Ma lei lo amava! Cavolo se lo amava! O forse era solo affetto, quello che provava per lui? E Cordelia, poi! Era una delle sue pochissime amiche, ma quanto la faceva irritare, a volte! Faceva commenti poco carini su Angel ed ora, per due spogliarellisti, rischiava di mandarle a monte il matrimonio! Visto quanto quella ragazza era arpia, pensava Buffy, sarebbe stata degna compare di quel vampiro slavato e maligno che era Spike (opinione non condivisa dall’autrice!) .

Come se l’avesse detto ad alta voce, sentì qualcuno al tavolo da gioco dietro di lei urlare “Maledizione! Ma che diavolo, solo una doppia coppia”. Quella voce le sembrava familiare, così si voltò per osservare chi aveva urlato e rivide i capelli biondi del suo mortale nemico. Si avvicinò per controllare che fosse davvero lui, e non appena si rese conti di avere ragione, si voltò per andarsene, ma era già troppo tardi: come se l’avesse vista senza voltarsi, Spike l’aveva afferrata per il polso ed ora la teneva stretta con la sua mano, per impedirle di scappare.

PARTE II

 

“Che ci fa qui, cacciatrice?” chiese il vampiro, mentre con una mano teneva stretta Buffy e con l’altra reggeva le carte da poker, la voce un po’ smorzata dalla sigaretta che stava fumando.

“Che strano, stavo per fati la stessa domanda!” replicò la ragazza.

“Mi gioco 3.000 $, tanto stai bluffando, si vede lontano un miglio” disse Spike al giocatore seduto di fronte a lui, poi, rivolgendosi a Buffy “Siediti, non mordo mica!” ma subito dopo, rendendosi conto dell’assurdità che aveva detto, aggiunse “o meglio, sì, ma stasera non sono dell’umore adatto!”.

“Che è successo, hai la luna di traverso?” chiese la cacciatrice, bevendo un po’ del suo Bloody Mary “Non è sangue vero, no?” dubitò subito dopo averlo buttato giù. “No, puoi stare tranquilla…e comunque si, sono di cattivo umore.” replicò il vampiro.

“Perché?” chiese la cacciatrice. Il vampiro avvicinò il suo viso a quello di lei, con uno sguardo un po’ folle negli occhi e le sussurrò “perché al tavolo da poker sono più le volte che perdi di quelle che vinci!”, poi, allontanandosi nuovamente, aggiunse “se aspetti che finisca questa partita, possiamo fare una chiacchierata da vecchi nemici di fronte ad un coktail. Che ne pensi?”

“Bere con te?” rispose Buffy “si, e già che ci sono ordino anche una bella tazza di sangue del cameriere, così…tanto per cambiare un po’! Neanche per sogno!”

“Fa come vuoi, ma se sei qui da sola, vuol dire che non hai molte persone con cui parlare”.

Buffy rifletté a lungo, poi “e va bene, beviamo qualcosa insieme, ma non è per il motivo che pensi tu!”disse infine la bionda cacciatrice “io ti aspetto al bar!”

 

* * * *

 

Cinque minuti dopo, Spike si stava avvicinando al bancone, dove Buffy era seduta, con la sua aria da bello e dannato (che l’autrice trova molto affascinante!) e giunto di fronte alla ragazza si sedette sullo sgabello davanti al suo.

“Avanti, sputa il rospo, come mai sei qui tutta sola?” le domandò il vampiro, sorseggiando l’ennesimo Bloody Mary.

“Beh, se proprio vuoi saperlo…sono qui per la mia festa di addio al nubilato”.

Udite queste parole, Spike sputò il suo drink e scoppiò a ridere a crepapelle . Buffy attese che si fosse dato una calmata , poi gli lanciò un’occhiataccia. “Ti sembra così improbabile che qualcuno possa volermi sposare?”

“No, è soltanto che…”rispose lui, sorridendo malvagiamente “è solo che…tu sposerai quel grosso cuccioline sdentato e con l’anima, di Angel? Cara mia, sei ridotta proprio male!” al che lei replicò “Caro mio, tu sarai ridotto male se non la smetti subito!”

“Ma tu non sei un po’ giovane per sposarti?” le disse lui con sguardo maligno, “Ho 17 anni…beh, sono piuttosto giovane, ma sono convinta che tutto andrà bene”.

“Allora non funzionerà!” aggiunse lui, ad un tratto serio “l’amore in cui non esistono liti, non è mai vero amore. La passione non giace sopita: la passione esplode come una bomba, che non si può fermare o frenare: l’amore è una lotta continua e se non lotti vuol dire che non hai mai amato.”

Ciò che Spike aveva detto, aveva lasciato buffy alquanto sconcertata. Com’era possibile che un morto, un vampiro per di più, fosse capace di provare tali sentimenti, così profondi? Angel era un conto, lui aveva un’anima, ma Spike…l’aveva lasciata dir poco sbalordita.

“Non sei d’accordo?” domandò lui, sorseggiando il suo drink.

“Si…ehm…hai ragione…scusa un secondo” disse Buffy, alzandosi e dirigendosi fuori dall’hotel per una ventata d’aria fresca. Tutto ad un tratto, seduta lì con lui…aveva avuto caldo…anzi, no, si era sentita soffocare: era come se qualcuno avesse messo una fiammella nel suo petto e questa ora le stesse bruciando il cuore, attraverso lo sguardo magnetico di Spike . Ma che cosa andava a pensare! Lei amava Angel, punto e basta! Non poteva negare, però, che Spike aveva risvegliato quei dubbi da cui cercava disperatamente di fuggire. Era solo affetto quello che provava nei confronti di Angel? Ancora non lo sapeva, ma presto avrebbe risolto il mistero.

Dieci minuti dopo, quando tornò al bar, Spike le chiese, in tono non curante “Dì un po’, ti ha toccato quello che ho detto, eh?”.

“Diciamo che mi hai sorpreso…non credevo che tu fossi in grado di provare certe cose!”

“Ma per chi mi hai preso? Io sono in grado di amare!” replicò lui.

“Ah, già…la tua Drusilla! Come vanno le cose?”

“Drusilla…”rispose lui, poco convinto “tutto ok!”.

I due ordinarono parecchi altri drink, poi Buffy si decise a fargli la stessa domanda che lui aveva posto a lei: “E tu come mai sei qui?”. Spike fu colto di sorpresa dalla sua domanda, tanto che rovesciò il bicchiere, poi riprese il controllo e rispose “Oh, solo per giocare a poker!”.

Dopo altri quattro Bloody Mary per lui e Bellini per lei, Spike e Buffy erano completamente ubriachi, anche se, si sa, i vampiri reggono l’alchool molto meglio degli umani (e questa dove l’ho sentita?) così Spike si decise a farle una proposta (non pensate subito male!): “Ho saputo che, dall’altra parte della strada, cè un locale dove si può vincere un botto, (mi sono data alla pazza gioia in questo dialogo!)ma non avendo con me…come dire…qualcosa da scommettere…avrei bisogno di un prestito…”

“E che problema c’è?” disse Buffy ubriaca “Lo faccio io!”.

Ma la ragazza non sapeva ancora che nel locale dall’altra parte della strada, le cose andavano molto diversamente!

PARTE III

 

Quel locale si chiamava ‘il Rischiatutto’, anche se ‘Alcol, sigari e dollari’ sarebbe stato più appropriato come nome. C’erano infatti tavoli da poker ovunque e molti demoni erano presi dal gioco. Nell’entrare, Spike diede a Buffy il suo spolverino: “E’ meglio che non vedano che sei una donna o ti faranno a pezzi!”

“Come mai questa sera sei così galante?non è da te!” disse la cacciatrice, completamente sbronza.

“Perché sono ubriaco fradicio e perché dovrà essere mio l’onora di ucciderti!” rispose lui, guidandola verso il tavolo e facendola sedere. Non appena Buffy ebbe toccato la sedia si accomodò anche lui e chiese ai suoi compagni di gioco “Qual è l’apertura?”. Un demone, dal nome Clem, rispose” Quaranta gattini a testa”.

“Vi giocate dei gattini?” disse Buffy senza riflettere, anche perché l’alcol, le aveva allagato il cervello (io vi ho avvertito che mi sono data alla pazza gioia) .

“Ehi, Spike, chi è il tuo amico?”domandò un demone dall’aspetto brutale.

“Forza, togliti il cappotto”disse Spike, poi più da vicino le sussurrò “Ma non riesci proprio a stare un po’ zitta?!”. Non appena Buffy si fu tolta il cappotto, una cascata di capelli biondi le ricadde sulle spalle, lasciando chiaramente capire che non si trattava di un uomo.

“Ma che bella ragazza!” disse il demone che le stava accanto, allungando una mano per toccarle i capelli.

“Giù le mani!” disse Spike, fermandogli il braccio a mezz’aria e costringendolo ad abbassarla.

“Ma quale bella ragazza, amico? Quella è la cacciatrice!” disse un altro.

“Hai portato la cacciatrice qui?” chiese Clem.

“Si, e allora?” replicò Spike, irritato “me la gioco come 100 gattini!va bene così?”

“No…la cacciatrice va fatta fuori!” disse uno di quei mostri seduti al tavolo e benchè Spike e Buffy fossero in procinto di lottare con tutti loro, erano troppo sbronzi per riuscire a batterli.

Dopo pochissimo, entrambi crollarono a terra e, mentre Spike giaceva inerte sul pavimento, Buffy veniva portata via legata, imbavagliata e svenuta.

 

* * * *

 

Spike si svegliò due ore dopo e non appena aprì gli occhi, in un flash, gli tornarono in mente quei demoni, che avevano sicuramente già catturato la cacciatrice, forse la stavano torturando a torture o più probabilmente era già morta. Meglio così! No… un momento…non potevano ucciderla, si disse il vampiro, non l’avrebbe fatta fuori nessun altro che lui.

Si rimise in piedi in fretta e si diresse all’uscita sul retro del locale: quei demoni emanavano un fetore terribile perciò seguirne la scia non sarebbe stato difficile. Camminò per più di un’ora, giungendo ad una baracca nel deserto, dove conduceva l’odore. La porta era sprangata, così dovette buttarla giù con un calcio, e, non appena entrato, gli si presentò davanti uno spettacolo davvero orribile: Buffy era stata legata ad un’asta di legno sotto cui si trovava della paglia; aveva i polsi sanguinanti per via di alcuni tagli che i demoni le avevano procurato con dei pugnali e tutt’intorno a lei stavano quegli strani mostri, troppo intenti ad osservare uno di loro appiccare il fuoco alla paglia per prestare attenzione all’intruso.

Quando Buffy lo vide, spalancò gli occhi, ma mentre stava per dire il suo nome, lui le fece segno di tacere, mettendosi un dito sulle labbra. Si mosse lentamente, ma il fatto che il pavimento scricchiolasse non giocò certo a suo favore: tutti, voltandosi e vedendolo, accorsero contro il vampiro. Ingaggiò una lotta estenuante con tutti i demoni là dentro mentre Buffy cercava di liberarsi dalle strette funi che la legavano, ma appena Spike sentì il suo urlo, alzò lo sguardo per vedere cosa stesse accadendo e per poco non gli venne un colpo ( ricordate: mi sono scatenata!) : il fuoco si stava avvicinando ai suoi piedi. Spiccò una salto, riuscendo a finire dietro di lei, me proprio mentre stava sciogliendo le corde, Clem lo aggredì, impedendogli di salvarla.

Per fortuna le corde erano già diventate abbastanza lente, cosicché buffy riuscì a liberarsi ed a fuggire dalla baracca, dopo avere tagliato la testa a Clem, liberando Spike ed allontanandosi prima che il fuoco diramasse.

Alla vista delle fiamme, Buffy, per non essere investita dall’esplosione, si buttò a terra tirando con sé Spike, il quale, caduto, si rese conto che il viso della ragazza, nel gettarsi a terra, era stato coperto dai capelli: allungò la mano per spostarli.

Fu lei, questa volta, a fermargli il polso “Che stai facendo?” gli chiese.

Per tutta risposta, lui disse “Oh no, non mi ringraziare per averti salvata da una decina di demoni inferociti!”

“Ok, grazie!” rispose lei seccata “ ma come ami sei venuto a salvarmi?”

“Perché solo io dovrò ucciderti! E adesso, forse, sarebbe meglio tornare all’hotel!” concluse il vampiro.

PARTE III 1/2

 

Giunti nella camera di Spike, Buffy si sedette, mentre lui cercava delle bende per medicare i polsi della cacciatrice.

“Prego, accomodati.” Le disse lui, indaffarato nel rovistare qua e la in cerca di bende.

“Spike, non che non ti sia grata per quello che hai fatto per me…ma non c’è bisogno che tu” iniziò Buffy piuttosto preoccupata.

“Puoi stare tranquilla: anche se i tuoi polsi sanguinano, non ho intenzione di farti morire per emorragia, non li toccherò se non per medicarli” rispose il vampiro, guardandola negli occhi.

“Posso sapere che cosa c’è dietro?” chiese lei.

“Non c’è niente dietro” rispose Spike, iniziando ad avvolgerle una benda intorno al polso.

“Non ci credo, Spike…dov’è Drusilla?”

“Oh…è una storia lunga”rispose triste, poi aggiunse “sono finite le bende, maledizione! Sai, non sono abituato a medicare le persone…di solito le ammazzo! Scusa” si affrettò ad aggiungere, vedendo l’espressione disgustata sul volto della ragazza “Vado a prenderne delle altre, tu aspetta qui.”

Una volta che Spike fu uscito dalla stanza, Buffy, rovistando in giro, in cerca di indizi, trovò una lettera datata tre giorni prima:

 

5 dicembre

Carissimo Spike,

so che certe cose non andrebbero dette per lettera, ma è necessario: è giunto il momento di chiudere. Tu non ami più me, ma…qualcun’altra. Sei impregnato di lei fino al midollo: tu la contrasti, più la sfidi e più te ne innamori. D’altronde tu hai sempre detto che l’amore è una lotta e se non lotti vuol dire che non hai mai amato. Io e te siamo un campo di battaglia deserto, ormai. Ora la tua guerra è contro la cacciatrice.

Buona fortuna,

tua per sempre,

Drusilla.

 

Buffy chiuse la lettera, la rimise a posto e tornò seduta dov’era, quando Spike era uscito. E così era quella la verità? Spike era davvero innamorato di lei? E se anche fosse stato? Lei stava per sposarsi e non avrebbe lasciato che lui le mandasse a monte il matrimonio! No, mai e poi mai! Lui NON avrebbe rovinato il giorno più bello della sua vita! Doveva chiamare Angel e doveva farlo in fretta!

 

 

Dedicato a tutti gli innamorati che non riescono a comprendersi

Un grazie speciale a Vincenzo senza cui non avrei mai avuto questa folle idea d'amore e guerra (ricordo ancora il giorno in cui mi ha detto "Vuoi litigare con me finchè mor

PARTE IV

 

Quando Spike rientrò in camera, venti minuti dopo, Buffy aveva ormai terminato la sua conversazione telefonica con Angel, perciò non si rese conto di che cosa avesse appena fatto la sua ‘mortale nemica’-

“Ho trovato tante di quelle bende”disse lui entrando, mentre reggeva un quintale di garze e cerotti “da fasciare un esercito!”.

Appena dette un’occhiata Buffy , però, notò nei suoi occhi un’espressione diversa: né arrabbiata, né sarcastica, né felice, solo…sembrava quasi… delusa. Visto il modo in cui lo fissava, Spike capì subito che c’era qualcosa che non andava ; posò bende e cerotti e riprese il suo solito ghigno (che all’autrice non dispiace affatto!- scusate, d’ora in poi cercherò di smettere di fare commenti!) .

“Tu hai letto la mia lettera, vero?” chiese lui, ridendo amaramente e grattandosi un sopracciglio “Allora, finalmente, avrai capito perché questa notte ti ho salvata…”

“Si, Spike” iniziò lei in tono grave “ho letto la tua lettera…ma questo… non vuol dire che…” .

“Avanti, se ci tieni fallo!” disse avvicinandosi alla cacciatrice “Piantami un paletto nel cuore e facciamola finita! Solo io posso uccidere e te e solo tu puoi uccidere me!”, poi, notando che Buffy esitava, le si avvicinò ulteriormente, la mosse verso di sé tenendola per le spalle e la baciò: le sue labbra si posarono su quelle della ragazza, dimostrandole come un vero vampiro era capace di amare. Buffy non si ritrasse da quel bacio, ma ‘lottò’ con lui finché poté. Quando si staccarono, lei indietreggiò, tappandosi la bocca, ma subito dopo si rese conto di non potergli stare lontana. Si avvicinò nuovamente a Spike e questa volta fu lei a baciarlo. Al momento di staccarsi erano entrambi piuttosto sconcertati, ma dopo qualche secondo, Buffy si decise a parlare: “Dimmi solo una cosa: è vero quello che c’è scritto?”.

“Ogni singola parola.”

Buffy non poteva reggere oltre: fuggì dalla camera di Spike, dirigendosi nella sua: sembrava che tutto l’albergo si fosse improvvisamente riversato in quel corridoio: quanta gente! Tutti sembravano volerla spingere indietro. Giunta finalmente in camera trovò le sue amiche che dormivano per terra: probabilmente erano troppo ubriache per riuscire a raggiungere i loro letti) e accese la luce. Le tre si svegliarono di colpo, anche se Anya continuava a blaterare qualcosa di insensato sulla borsa di Wall Street. Buffy si chiuse la porta alle spalle. “Ragazze” iniziò “Ho appena fatto la cosa più stupida della mia vita!”

 

* * * *

 

“Spike? Ma sei impazzita?” urlò Willow.

“Ehi, abbassa la voce, o ti sentirà tutto l’albergo!” la rimproverò Buffy “e comunque, ormai è fatta, non posso più tornare indietro!” concluse la cacciatrice, incrociando le braccia e guardando le altre con aria di sfida. A quel punto, però, Cordelia si azzardò a parlare “Ma scusa, Buffy, pensa ad Angel, poverino…ci starà malissimo!non puoi fargli una cosa del genere! Non ora che manca solo una settimana alle nozze!”

Buffy la guardò alzando un sopracciglio, poi ripeté “ Non posso più tornare indietro!”

 

* * * *

 

“Buffy, vuoi darti una mossa?!” sbraitò Anya, mentre caricava in macchina i suoi bagagli, la mattina dopo. Le quattro amiche, quella notte, avevano deciso che forse sarebbe stato meglio dormire su quella faccenda e pensarci al risveglio,fresche e riposate. Ma, mentre tutte le altre erano riuscite tranquillamente a prendere sonno, Buffy non aveva chiuso occhio. Ripensava continuamente a ciò che era successo quella notte con Spike: al lotta, la fuga, la lettera, il bacio…

“Allora, Buffy!” la chiamò Cordelia “guarda che partiamo senza di te! Sbrigati!”

“Si…solo un secondo! Devo prima fare una cosa.” Urlò Buffy in risposta, dalla finestra della camera. Si diresse alla porta e, dandole un ultimo sguardo, disse addio alla sua suite, dopodiché attraversò il corridoio, diretta alla camera di Spike. Bussò e non appena la porta si aprì, trovò Spike che era, o almeno sembrava, distrutto: capelli arruffati, borse sotto gli occhi e diversi tagli sulle braccia.

“Oh santo cielo, ma che hai fato alle braccia?” chiese Buffy, entrando.

“Non è niente!” poi, squadrandola a fondo e guardandola con freddezza, aggiunse “come mai sei qui?”

“Sono venuta a salutarti” rispose lei, con calma “Adesso parto, torno a Sunnydale”.

“Ah, già, tu eri qua per il tuo addio al nubilato! Beh, auguri!” disse Spike, dandole le spalle.

“Senti…so che forse non dovrei dirtelo, ma il matrimonio è domenica prossima, nel parco, alle 6.00 di sera. Il sole sarà già tramontato e mi farebbe piacere che ci fossi anche tu.”

“Ma mi prendi in giro!” sbottò lui, poi calmandosi aggiunse “Non credo che verrò… comunque… resterò qua ancora un po’ di tempo e poi me ne andrò…non so neanch’io dove…”

“Allora immagino che questo sia un addio” domandò Buffy.

“Immagino di si” concluse Spike.

Ed ecco a voi l'epilogo

 

EPILOGO

UNA SETTIMANA DOPO

“Vuoi tu, Buffy Summers, prendere quest’uomo come tuo legittimo sposo ed amarlo ed onorarlo per tutti i giorni della tua vita, finchè morte non vi separi?”.

“Si” rispose Buffy, raggiante.

“Allora io vi dichiaro” sentì il prete annunciare “marito e moglie”. Angel si voltò verso di lei “Lo sposo può baciare la sposa”. I due neo sposi si voltarono verso i loro ospiti, i quali lanciarono chicchi di riso da ogni parte. Buffy era felicissima, nel suo abito bianco con il velo abbassato sugli occhi verdi che lanciavano sguardi ovunque.

“No!!! Spike urlò, svegliandosi di colpo da quell’orribile sogno. Non poteva sposarsi con quel vampiro da quattro soldi! Non dopo quello che era successo tra di loro! Spike guardò l’orologio: le 5.30. Perfetto, aveva davanti tutta la giornata per convincerla a non commettere l’errore più grande della sua vita!

Guardò fuori dalla finestra: ottimo, il sole non era ancora sorto! Cercò i suoi vestiti dovunque, ma avendo messo sottosopra la camera la sera prima, in preda alla rabbia, gli ci volle parecchio tempo prima di riuscire a trovarli.

Erano ormai le 6.00…ma perché il sole non sorgeva? Che aspettava? Il cielo era sereno!

All’improvviso fu colto da un dubbio atroce: corse giù alla reception e domandò che ore fossero. “Sono le 6.00, signore” rispose la gentile signorina al banco.

“Si…lo so, ma…” sbottò lui “potrà sembrarle strano, ma…di mattina o di sera?”.

Arrivò proprio la risposta che non avrebbe mai voluto sentire “di sera, signore”.

Fu come una pugnalata al cuore: l’aveva persa, persa per sempre…”ah, grazie” rispose tristemente alla donna. tornò nella sua camera e si buttò sul letto, contando i minuti che passavano, contando i minuti che lo allontanavano da Buffy. “Probabilmente” pensò “adesso starà dicendo: ‘si, lo voglio’”.

Ad un tratto sentì bussare alla porta, si alzò debolmente e la aprì: dietro quella porta c’era proprio l’ultima persona che si sarebbe aspettato di vedere: Buffy La ragazza, entrando, lo abbracciò.

“E tu cosa ci fai qui?” chiese lui, sbigottito.

“Che strano, stavo per farti la stessa domanda!” rispose lei, poi entrambi scoppiarono a ridere.

“Seriamente” riprese lui “che ne è stato del matrimonio?”.

“Beh…annullato…da una settimana…”

“Che cosa?”

“Quando ho letto la tua lettera, ho capito ciò che provavo davvero, così ho telefonato ad Angel e gli ho detto che questo matrimonio non s’aveva da fare!” rispose Buffy, sorridendo.

“Ma allora, se la cerimonia era annullata, perché mi hai invitato?” chiese Spike.

“Per farti ingelosire!Sai, una volta un tizio mi ha detto che l’amore è guerra…sofferenza!”disse lei, soddisfatta.

“Quel tipo aveva maledettamente ragione!” replicò lui, sorridendo “se volevi farmi soffrire ci sei riuscita: ti odio da morire!” aggiunse.

“Anch’io. Tanto.”Poi, sorridendosi, i due si baciarono. Solo quando si staccarono, Buffy si regalò del dono.

“Dammi la mano” lo incoraggiò. Lui le tese il palmo e lei vi lasciò cadere un anello. “E’ la gemma di Amarra” spiegò lei “rende immortale il vampiro che la indossa”.

“La gemma di Amarra?ma… come l’hai avuta?”

“Un piccolo regalino da parte di Angel” rispose lei, sorridendo.

“E come mai Angel vuol darla a me?”domandò Spike, un po’ sconcertato.

“Ha detto che vuole solo la mia felicità. E la mia felicità sei tu.”. I due si baciarono, poi, mentre Spike le accarezzava i capelli, aggiunse “avevi ragione:§ sono troppo giovane per sposarmi. Promettimi che se un giorno dovessimo sposarci non sarà prima di 5 anni!”

“Anche se dovessi aspettare fino alla fine dell’eternità, amore mio!”

 

THE END