BEWITCHED, BOTHERED AND BEWILDERED

AUTRICE:ELIZA

Questa è come è vista da me, a partire da una determinata scena. L’avevo già postata ma questa è la versione riveduta e corretta.

Ho cambiato alcune battute e,logicamente,ad un certo punto cambia completamente lo svolgersi dell'episodio,o quasi.

Disclaimer:Oh e va bene tanto lo sappiamo, quel rompiscatole, geniaccio perverso di Jossino!Sono tutti suoi!

 

Sunnydale High School.

La Bocca dell’inferno, faceva uno strano effetto ma aveva la sua logica. Quale posto era più indicato se non il luogo in cui giovani esseri vengono divorati dalle ire funeste di abominevoli individui che fanno di tutti per sobbarcarli di compiti privandoli in qualsiasi modo di una vita sociale? Si, la scuola era il posto più adatto per piazzarcela.

Come dimenticare poi quella figura autorevole, Giudice di morte che conferiva punizioni atroci per lo sdegno dei genitori?(N.d.A. Ah, sapete, mi manca il Preside Snyder)Piccolo, insignificante nanetto malefico, con la testa calva e le orecchie a punta, che da un momento all’altro avrebbe alzato le sue dita affusolate per salutare un fantomatico capitan Kirk di passaggio che lo avrebbe rapito e portato sull’Enterprise. Allora avrebbero dovuto davvero preoccuparsi.

Dopo appurate riflessioni circa l’ambiente circostante, abbastanza insolito per un liceo, decise di farsi coraggio e inoltrarsi nelle profondità di quel luogo inospitale, in ogni senso. Dall’odore pungente e soffocante, li non dovevano pulire molto spesso vista l’immane quantità di polvere svolazzante che si sollevò non appena sfiorò il corrimano.

Oz scese nel sottoscala, addentrandosi in quello che doveva probabilmente essere una sottospecie di scantinato, o più probabilmente l’obitorio personale di Snyder. Scendendo con calma si fece luce con la torcia assicurandosi che non vi fosse nessuno e prestando attenzione a dove metteva i piedi, non sia mai che pestasse Buffy! Willow lo avrebbe ucciso.

Casa Summers.

Assurdo! Voleva solo vendicarsi per quello schiaffo al suo orgoglio e adesso aveva tutto ciò che desiderava ai suoi piedi.

Ironia della sorte, paradossale e al quanto comica situazione. Perfino Buffy, ma non la voleva per un incantesimo. Ormai si era rassegnato da tempo. Lo sfigato della scuola, il buffone che aveva guadagnato punti su punti intraprendendo una relazione di amore odio con Queen C’ aveva combinato l’ennesimo pasticcio, solo che stavolta non ci sarebbe stata la cacciatrice ha salvarsi la pelle da una mandria inferocita di donne follemente innamorate di lui.

Ma almeno Xander e Cordy avevano ben pensato di chiudersi un camera di Buffy ,poiché anche una Joyce armata di coltello era indubbiamente persa per l’uomo più amato del momento.

-Sei proprio un cretino Xander-

-Ti ringrazio era giusto quello che volevo sentire in questo momento!-

-Hai giocato al playboy adesso io ci vado in mezzo!

Xander sbuffò e controllò la finestra.

Come se non bastasse avere una Cordelia lievemente arrabbiata,una volta avvicinatosi alla finestra per tutta risposta era spuntato fuori Angelus che aveva scaraventato Xander in giardino,chiedendogli in modo assai poco carino ,dove fosse Buffy.

-Non lo so-

-Bè avevo pensato di farle una sorpresa,ma ora che ho te sarà ancora più divertente-

In quel momento Drusilla succube del medesimo incantesimo,scacciò Angelus difendendo Xander,anche se il suo intento era quello di vampirizzarlo. Mentre Angelus un po' confuso si faceva da parte, Drusilla fu assalita dalle ragazze della scuola capitanate da Willow con l'ascia in mano. Così Cordelia uscì fuori per prendere Xander.

-Ma dov'è Buffy quando serve?-

-Amy l' ha trasformata in un topo a scuola-

-Cosa?-

-Scappiamo-

Corsero in casa trovando rifugio nella cantina e barricandosi dentro.

Un sorrisetto beffardo si dipinse sul volto del vampiro che gioì per la gustosa rivelazione appena udita, adesso l’analogia giocare al gotte e il topo calzava a pennello. Lasciando Dru in preda a liceali assatanate si inoltrò nella notte, risucchiandolo agli sguardi curiosi delle stelle.

A scuola il Sig. Giles e Amy erano nel laboratorio di chimica che preparavano l'incantesimo per far tornare normale Buffy.

Angelus era giunto alla scuola. Non c'era nessuno e fu facile sentire la voce di Oz chiamare Buffy.

-Buffy? Dove sei topolino...Buffy?-

Il Buffy- topolino stava per essere mangiata da un gatto ma scappò via in tempo. Però salì su di una trappola per topi,attratta da un prelibato pezzo di formaggio scadente,probabilmente avvelenato.

Amy invocò la Dea Ecate,affinché rinunciasse alla trasformazione e la annullasse. Oz stava continuando a cercarla,quando una luce blu apparve da dietro degli scatoloni.

-Buffy?-

Lei sbucò fuori solo fino alle spalle,si guardò disorientata e poi vide Oz.

- Oz...credo di essere un tantino nuda...non potresti prendermi dei vestiti?-

-Certo-

Oz non fece in tempo a girarsi che Angelus lo aveva tramortito.

-Oz...Oh mio Dio-

-Tranquilla dormirà un po'...e si sveglierà con l'emicrania -

Buffy spalancò gli occhi…la torcia di Oz rotolò poco lontano dal ragazzo svenuto, illuminando ad intervalli vari tratti della stanza la cui unica luce adesso era fornita da quella che penetrava dalla porta in cima alle scale lasciata aperta. Sentì un leggero tonfo e l’illuminazione soffusa data dalla torcia sparì nell’esatto istante in cui constatò che si era spenta.

Il suo cuore batté ferocemente in petto rischiando di esplodere rendendosi conto di essere in una posizione tutt’altro che favorevole. Era li, nella sua nudità riparata da qualche scatolone polveroso con il beneficio della penombra che tentava di attivare qualche machiavellico piano per sfuggire a quella situazione: era li, nuda, ben lontana dalla porta, con Angelus che le bloccava il passaggio. Bene doveva sul serio tirare fuori tutta la sua fantasia per uscirne indenne e con un minimo di orgoglio. E quella situazione era tanto deplorevole quando eccitante, perché lo sentiva pulsare nelle sue tempie, nel sangue che correva freneticamente attraverso le arterie del cuore e nel respiri affannati nel vano tentativo di sopprimere ogni piccolo desiderio che covava dal giorno in cui lo aveva conosciuto e che purtroppo l’aveva portata alla distruzione di se stessa e del suo amore.

Dal canto suo il vampiro avanzò lentamente con grafia felina e lampante desiderio negli occhi, brama di sangue e non solo. Sentiva nell’aria polverosa l’estasi che imperversava nel corpo della cacciatrice tremante forse più di freddo che di paura, c’era in lei una lussuria tale resa ancora più latente dall’assurdo tentativo di nasconderla e cancellarla.

Angelus sorrise beffardamente.

Buffy all’avanzare di lui si coprì coi bracci lanciando sguardi di fuoco all’amato nemico, cacciatore della stessa cacciatrice.

Cap 2

 

-Che vuoi?-

-Ma come amore...oggi è San Valentino ricordi?Pensavo di farti una sorpresa...-

-Vattene-

-Altrimenti che farai?-

-Non è il momento..-

Angelus notò che la ragazza era indubbiamente senza veli e lentamente cominciò a girare intorno agli scatoloni per raggiungerla,mentre lei andava dalla parte opposta per allontanarlo.

-Non puoi scappare Buffy,dove andresti così?Senza niente addosso?-

-Per favore vai via-

Lui scoppiò in una risata fragorosa

-Come siamo gentili. Pensi davvero di impedirmi di prenderti?-

Buffy raggelò. Quelle parole a doppio senso la spaventarono tanto quanto accrebbero la passione che le stava letteralmente squarciando l’anima. Il ventre pulsava e percepiva l’odore dolciastro della libidinosa lussuria albergante nel vampiro.

-Sei scorretto, non siamo ad armi pari-

Angelus sorrise,poi si tolse la giacca.

-Se vuoi posso spogliarmi…ma non credo resisteresti a lungo…non è vero Buff?-

Lei si sentì avvampare e le sue guance divennero rosse, certo averlo li davanti nudo dopo che sapeva bene cosa possedeva sotto gli abiti era molto rischioso, non avrebbe saputo resistergli. Era ancora più eccitante nella sua ingenuità di ragazzina.

-Tieni,ti starà grande,ma non hai molta scelta-

Buffy rimase un attimo sbigottita, poi senza farselo ripetere agguantò la giacca e se la mise;fortuna che lei era piccolina e che le arrivava praticamente a metà coscia. Non aveva bottoni però e quindi doveva utilizzare le mani per tenersela chiusa.

-Andiamo-

-E dove scusa?-

-Via-

-Cosa?Scordatelo io non vengo da nessuna parte…e per la giacca non preoccuparti te la restituirò-

-Ah Buff non imparerai mai...-

Il vampiro con rapidi passi le fu davanti e la bloccò mettendola spalle al muro.

-Possibile che tu non riesca a capire che devi ubbidirmi?-

-Non sono una tua proprietà e mai lo sarò…quindi adesso vattene-

Lo sguardo d’odio che lei gli lanciò non furono molto convincenti poiché il vampiro lesse realmente cosa aleggiasse in quelle meravigliose iridi fiammanti di vita. Col suo mezzo sorrisetto sexy(quanto lo adoro!) compiaciuto per la risposta di lei si fece molto vicino col volto percependo chiaramente i respiri affannati di lei. Buffy non sapeva che fare, averlo li vicino a contatto col suo corpo era assai imbarazzante ed era anche difficile da controllare perché sapeva che lui sentiva la passione crescere dentro di lei e non voleva che capisse quanto realmente lo volesse. Così, conscia del rischio che correva visto lo svantaggio, decise di passare all’unica tattica di guerra che meglio conosceva: la violenza.

Tentò di colpirlo in volto ma una mano rimaneva sempre occupata e il fallimentare tentativo di scarcerarsi dal suo assalitore fu bloccato da lui che fermò la sua mano e la portò in alto vicino alla sua testa appoggiata al muro stringendole il polso.

-Non penso ti convenga oppormi resistenza-

Lei allora per ingannarlo rilasciò la presa smettendo di tendere il polso per lo sforzo e lui percepì il gesto di resa.

-Brava,visto non è difficile-

Il vampiro divorò il suo volto con gli occhi mentre abbassava lo sguardo sull’invitante collo scoperto e si chinò per porvi un bacio, inebriandosi del profumo del sangue prezioso che stava scorrendo sotto quei pochi millimetri di candida pelle, un solo graffio per recidere e avrebbe assaporato il piacere più puro. Buffy fremette per un istante assalita da un’eccitante paura di non sapere quali fossero le sue intenzioni, ma vedendo che lui non accennava a morderla colse a suo favore quell’attimo di debolezza di Angelus e prontamente si liberò dalla sua presa spingendolo via con un calcio.

Il vampiro stupito da tanta prontezza si riprese alla svelta e bloccò il suo tentativo di fuga agguantandola e colpendola in viso per ribatterla contro il muro. Il pugno che ricevette le ferì un labbro, a causa dell’anello che portava alla mano destra, un anello che Buffy conosceva molto bene. Dolorante per il colpo ricevuto sentì l’amarognolo e ferroso sapore di sangue invaderle la bocca lasciando una sensazione di nausea mentre poteva sentire il suo labbro cominciare a gonfiarsi.

Angelus vedendo ciò che stava accadendo al suo labbro fu prontamente su di lei e bloccò il rivolo di sangue baciandola.

Adesso il dolore per la violenza con cui si era accanito sul labbro dolente fu sostituito dalla momentanea sensazione di disgusto per il sangue mescolato alla saliva. Ancora scossa per lo stupore non accennò a fare nulla né tanto meno a rispondere al bacio.

Ma quello era il preludio di una tempesta. Era ancora inconsapevole di quanto le stesse accadendo.

Il vampiro si staccò soddisfatto.

-Mai sprecare neanche una sola goccia del tuo prezioso nettare-

Poteva percepire qualcosa di inquietante e inospitale farsi strada nel suo stomaco fino a salirgli nel petto mentre l’anima sepolta continuava a gridargli di lasciarla stare. E la goduria della sofferenza di quella stupida anima fu tale che la sua mente ossessionata cominciò ad elaborare una meravigliosa serata in compagnia della deliziosa preda.

Aveva sperimentato già cosa volesse dire baciarla, fare l’amore con lei ma adesso sarebbe stato diverso. Era lui che aveva in mano l’asso non lei, lui tirava i fili della partita e Buffy non era altro che la sua pedina da struggere un poco alla volta, per cancellare i ricordi che aveva di lei con Angel, per togliere il senso di disgusto, di umiliazione, quelle orribili sensazioni di umanità devastante che solo lei era riuscita a suscitargli. Ora doveva pagarle tutte, doveva pagare il solo fatto di averlo infettato con quel veleno letale che era l’amore, intenso e deleterio amore.

Follia, ossessione, tormento. No Buffy non era solo questo, lei era il pressante desiderio che corrodeva il demone assopito, Buffy era al scottante leggerezza di un sorriso troppo puro al quale agognava; e voleva distruggerla, distruggere quegli occhi che lo facevano tremare, quelle labbra che bruciavano le sue, quei capelli così lucenti che adorava sfiorare.

Lei, la cacciatrice avrebbe chinato il capo davanti alla sua potenza, alla sua virilità di maestro e amante; chissà che lei non gli avrebbe fatto provare un piacere mai conosciuto da nessuno, d'altronde nella storia non c'era mai stato un solo vampiro che si era portato a letto una cacciatrice,nessuno aveva mai visto quella macchina per loro mortale prima di tutto come una fonte di inesauribile piacere,un corpo in cui si fondevano la potenza soprannaturale e l'umana passione.

Lui coi secoli aveva imparato a non lasciare nulla al caso, a cogliere ogni singolo spunto di piacere offertogli, e questa ragazza che altri non era che la cacciatrice, poteva benissimo essere quel piacere immenso ed estremo che non aveva mai raggiunto nemmeno con Darla o facendo impazzire Drusilla. La baciò nuovamente con prepotenza e si sorprese nello scoprire con quale elegante perfezione e rapidità il corpo della ragazza rispondesse al suo contro ogni volontà. Poteva percepire lo sforzo delle labbra morbide,tentare invano di opporsi al bacio passionale.

Cap 3

 

Perché sembrava aver perso ogni controllo del suo corpo?Non poteva fermare le sue labbra che sembravano adattarsi perfettamente a quelle del vampiro,come due pezzi di un puzzle. E più provava ad allontanarsi,più i polsi tesi, strinti dalle mani del suo carceriere,andavano alleggerendosi fino ad essere liberati,quando lui capì che lei non avrebbe opposto resistenza. Buffy aveva provato con tutte le sue forze,ma lui la teneva a sé come una calamita,solo con un bacio.

E il suo cuore morì, piangendo annegando nel ricordo del suo amato Angel, relegando nella morte il suo amore eterno e indissolubile, Angelus avrebbe avuto il suo corpo, la sua passione, il suo contorto e perverso amore, ma mai niente di quello che Angel possedeva.

Adesso di lei non rimaneva che il fuoco dell’Inferno, oblio di perdizione, sentendosi come in un Limbo mentre il suo corpo arso dalla passione latente cominciava a scalpitare divenendo bollente e sentiva fitte lancinanti nel basso ventre, consapevole che quel bacio l’avrebbe portata oltre il limite della ragione. Non avendone né la forza né una possibilità di scelta, lasciò che fossero i sensi e l’istinto a guidarla in quella battaglia cocente e così distruttiva che l’avrebbe portata alla deriva. Si sentì scoppiare dalla fame che lui mostrava avere per lei, notando con me avidità che stesse divorando il suo corpo facendolo scalpitare ad ogni suo tocco.

Le mani esperte si muovevano come impazzite su quell'esile corpo,infilandosi sotto la giacca, toccando la soffice pelle,dalla schiena fino ai glutei tonici. Amava quel corpo a tal punto che lo avrebbe consumato di baci fino a farla divenire parte di se stesso, trovò le sue labbra esauste annegando nelle profondità di un bacio senza fine,rubandole ogni respiro. Buffy tentò di opporsi per riprendere fiato ma quasi come le leggesse nel pensiero di allontanò da lei giusto il tempo di darle altra aria per poi nuovamente baciarla. Una corsa senza fine, una lotta inesorabile che avrebbe persistito nella resistenza di una battaglia di passione latente alla quale volevano sfuggire per non rimanerne inceneriti. Buffy lasciò che lui giocasse con lei, rimanendo a subire quelle dolci torture del suo corpo e della sua anima, sentendo che lui sarebbe esploso e lei non avrebbe potuto fermarlo. Le sue labbra scesero voracemente verso i seni della ragazza cingendoli con i denti sentendola tremare e ansimare tentando di sopprimere i gemiti con delizioso dolore ad ogni suo morso mentre fremeva per un inconscio desiderio cullato nel suo giovane ventre e nel suo atto famelico, fu involontario per Buffy quello di inarcare la schiena come per reclamare altre attenzioni sul suo petto in fiamme. Il vampiro sorrise divertito a quella piccola vittoria e rimase estasiato dalla preghiera muta che gli offrivano i suoi occhi chiusi. Era ancora presto per entrare in lei, sfociare in quel porto sicuro annegando nel piacere più assoluto.

Voleva che il suo desiderio incontenibile urlasse fino ad esplodere e solo allora le avrebbe dato il piacere che bramava,anche se per la prima volta trovò estremamente difficile non cedere subito.

Fu ancora più provocatorio il gesto di avvicinare i loro corpi a tal punto che il contatto intimo era ostacolato solo dalla stoffa dei pantaloni di lui mentre Buffy sentiva la lampante eccitazione esigere di venirne fuori e in quel momento capì di essersi eccitata anche lei e lui non avrebbe tardato a capirlo. Mentre i suoi respiri affannati rimasero a mezz’aria Angelus le tolse la giacca lasciandola completamente nuda.

L’imbarazzo raggiunse il culmine nelle sue guance arrossate e lui sorrise di gusto a quella scena così innocente in un conteso che di puro aveva ben poco.

-Non preoccuparti amore, presto non ci penserai nemmeno più-

Le parole sussurratele all’orecchio quasi come un sibilo sottile fecero scattare la scintilla e la ragazza capì di aver perso ogni volontà.

Lui le sollevò entrambe le mani sulla nuca tenendole i polsi e annegò nelle sue labbra. Buffy si lasciò invadere dalla lingua prepotente e il suo corpo ormai arrivato al dolore per l’insoddisfazione reclamava l’appagamento. Il vampiro volle stuzzicarla ulteriormente arrivando con le dita al centro del suo nucleo, quando sentì il dito di lui penetrarla arrivando dritto al clitoride spalancò gli occhi languidi per incontrare quelli di lui chiusi assorti nel bacio. La sua femminilità, che constatò con piacere essere già umida,strinse la carne attorno al suo dito in un gesto involontario che Angelus apprezzò grandemente, notando la perfezione con cui ogni lembo della sua pelle si adattasse al proprio. Cominciò a infierire prima con delicatezza e poi con violenza contro il clitoride penetrandola con due dita e Buffy credette che sarebbe morta se si fosse spinto oltre senza appagarla. Lei adesso libera dalle labbra del vampiro aprì le labbra lasciandosi sfuggire gemiti di respiri affannati e dopo che lui ritenne di averla penetrata a sufficienza rallentando la presa e riprendendola con più violenza, tolse le dita e guardò quegli occhi ardenti di un’estasi inumana.

La mentre annebbiata e i sensi ottenebrati dall’aleggiante piacere scoppiarono quando lui cominciò a spogliarsi lasciandosi però i pantaloni sotto lo sguardo sofferente della ragazza. Buffy rimasta immobile attese che lui tornasse su di lei e la sollevò posandola su di un vecchio tavolo. Poi salì e le fu sopra. La baciò con sfrenata passione mentre la ragazza in un gesto istintivo si gettò sulla cintura di lui, però il vampiro tolse le mani e le portò ai lati della testa di lei inchiodandola al tavolo. Quando sentì le labbra tornare sul petto inarcò la schiena ma lui si limitò a disegnare il contorno dei capezzoli con la lingua per proseguire giù lungo il ventre. La ragazza aprì le gambe segnalando l’urgente bisogno che aveva di lui e il vampiro fu tentato di sfociare brutalmente in lei ma le lasciò le mani e per placare la sete incolmabile fece qualcosa che scioccò Buffy anche se fu tutto momentaneo.

Assaporando il frutto della sua passione le sollevò le gambe lasciando che si aprisse ancora di più e Buffy, quando lui affondò con la lingua lambendole il clitoride, esplose nel suo primo orgasmo.

-Angel..-

Inarcando la testa contorcendosi nell’estasi avviluppatasi in lei come un vulcano colmo di lava si aggrappò ai bordi del tavolo.

Ma il vampiro non era soddisfatto di quanto aveva udito.

-Non ci siamo Buff, di il mio nome-

-Ti prego-

La preghiera stavolta lo colpì ma ancora una volta l’orgoglio lo sopraffece e leccò la sua femminilità con tanta violenza che Buffy credette sul serio di scoppiare.

-Ti prego-

Lui continuò la sua tortura e lei raggiunse il suo secondo orgasmo.

-Angelus ti prego-

Lui sorrise soddisfatto.

Il flusso dei suoi pensieri si interruppe, era carico di estasi,bramoso di giungere all'apice e sfociare in lei. La mente era annebbiata dal piacere che andava consumandolo, la cacciatrice pensava di impazzire,lo desiderava talmente tanto sentirsi andare in fiamme. Angelus si sollevò e liberò la sua erezione penetrando in Buffy con tutta la violenza di cui fu capace. Ma quell’atto così brutale e doloroso fu sopraffatto da un terzo orgasmo, il primo per Angelus, tanto dirompente che il piacere gli scoppiò nel ventre e nel cervello,il flusso di sangue aumentò velocità rischiando di divenire fuoco. Credettero di ardere in quella fiamma di passione. Il prepotente desiderio accecante ,inondò Buffy di un piacerei sconvolgente. Pensava di morire. Nessuno ragionava,la razionalità era qualcosa di dimenticato,ma quella non era nemmeno l'antico istinto primitivo che porta gli animali ad accoppiarsi,no quella era la fusione di due corpi due spiriti legati da un qualcosa di tanto mistico e oscuro quanto limpido e puro...tutta la devastante passione,la rabbia,il desiderio, l'istinto e il culmine dell'estasi, erano come parte di un tutt'uno in quei due corpi...perchè la loro prima volta era stata uguale ma diversa,la passione assurda,la violenza e l'innocenza,la gioia e la dolcezza,una danza lenta e tremendamente sublime erano dettate dalla consapevolezza che vi era un anima insieme a quella di Buffy,che certo però era come assistita da un terzo incomodo,il demone,che fu proprio risvegliato da questo devastante amore vibrante di passione. Il demone aveva ricacciato l'anima felice e appagata, e ne aveva preso il posto,nonostante volesse farla pagare alla ragazzina che lo aveva fatto sentire così bene,non aveva resistito all'attrazione e all'incontenibile desiderio che gli urlava dentro...ma ciò che lo aveva più sconvolto era l'aver scoperto il piacere più puro che lei fosse capace di donargli. E in quel lungo amplesso di grida e gemiti Buffy lo afferrò costringendolo ad abbassarsi e nel momento in cui sentì tutta la sua potenza e il suo piacere invaderle il ventre lo baciò prosciugandogli l’anima.

Baciandola la spinse contro il freddo tavolo, muovendo i bacini a ritmo,potendo sentire la forza con cui Buffy stringeva le gambe alla sua vita per attirarlo verso il suo ventre,fino a che quella passione infinita non riuscì a placarsi.

Per quei brevi attimi in cui lui le rimase sopra,Buffy non si rese conto neppure del peso che la schiacciava,al contrario lo trovò molto piacevole e rassicurane a tal punto da sentirsi bene sotto quel corpo che tanto amava.

Ne voleva ancora e sapeva che Buffy al contrario di qualsiasi umana,avrebbe potuto reggere,ma sarebbe stato ancor più sublime e lezioso attendere che il desiderio si accumulasse fino a che lei non gli sarebbe divenuta indispensabile e il richiamo dei loro corpi e dei loro spiriti avrebbe urlato di unirsi all'altro. Allora avrebbe superato anche l'apice raggiunto quella notte, certo, infondo due secoli di esperienza lo avevano formato abbastanza per sapere come si gestiscono queste cose,anche se quella sera,per la prima volta,aveva ceduto praticamente dopo neanche cinque minuti di baci affamati e torture prima dell'unione. Solitamente,soprattutto con Drusilla e Darla,preferiva lunghi e tormentati preliminari che lo eccitavano,ma nessuna prima di adesso lo aveva portato ad uno sfrenato desiderio come aveva Buffy quella sera.

Dopo pochi minuti che furono vitali ad entrambi per riprendere le forze necessarie ad alzarsi, Angelus scese dal tavolo, raccolse gli indumenti e se li mise. Buffy era mezza sconvolta,non riusciva a pensare,frasi e parole sconnesse le attraversavano la testa pulsante. Cercò di tirarsi a sedere,ma il suo pudore la fece vergognare dell'essere così nuda davanti a lui. Il vampiro prese la giacca da terra e vi coprì Buffy che si era girata su di un fianco tentando di scendere. Quando la ragazza stremata fu in piedi rischiò di cadere per il grosso sforzo fisico e spirituale appena vissuto ma lui prontamente la riprese e sorreggendola l’aiutò a poggiarsi al tavolo; rubandole baciò scappò via soddisfatto.

Cp 4

 

 

 

Poteva battere il suo cuore o era solo la sua anima scalpitante? Adesso il corpo fremeva, sudato e stanco, sfinito e consumato.

Un forte bisogno di dormire appesantì le sue palpebre. Fragile foglia colta da una folata di vento impetuosa, adesso raccoglieva tutto ciò che ne rimaneva di se stessa tentando di riassemblare pezzi troppo sconnessi da quell’accoppiamento latente, dalla fusione avvenuta, tradita dal suo corpo, dal suo cuore, adesso cosa le rimaneva? Una consolazione assurda la portò sull’orlo di una crisi isterica, troppe emozioni avvolgevano la tenebra del suo cuore riscaldata per una notte, ora troppo scossa si limitò a rimanere seduta per terra al fianco di Oz svenuto,avvolta nel calore di una giacca troppo grande, impressa del suo profumo e della sua passione, ancora con il sapore dolciastro di lui in bocca, ancora col ventre turbato e palpitante per le repentine e recenti intrusioni mentre le prove del reato brillavano ancora sulle sue gambe, liquido compatto e chiaro,simbolo cocente di appagamento nei suoi occhi perlati, come un marchio dolente che l’avrebbe segnata per sempre,. Voleva solo svuotare la testa e l’anima da tutti qui pensieri affollati e lasciarsi scivolare abbandonata in una voragine di malinconia, voleva solo essere lungo una riva abbandonata di ogni sua coscienza e naufragare nella pace, mentre sgorgavano i segni della sofferenza da cristalli salati non più incastonati tra le folte ciglia. Il piacere più puro, l’estasi del dolore ancora lampanti nelle scintille latenti della sua anima e non sapeva quanto avrebbe retto prima di esplodere, prima di non poter sopportare ancora queste sevizie nell’animo che il dolore di una perdita quale quella del suo amore, le stavano infliggendo.

Stava cominciando ad avere freddo, da quanto era li dentro?Si era addormentata nella vasca. Nessuno aveva fatto domande sulla sua condizione fisica, lei non aveva fiatato, solo il reso conto dei fatti da parte di Oz prima di essere stordito, il resto custodito in quella mente fredda e assente che tutti temevano. E ora, lasciata a rinvenire in quel bagno, nuotava nel vuoto assorta nella quiete della solitudine; unica colonna sonora lo scandire dell’acqua ad ogni movimento tingendo l’aria appannata e vaporosa di volume, perché lo sguardo piatto della cacciatrice non lasciava spazio a forme.

-Cosa può essere successo?-

-Chiediamoci cosa può averle fatto-

-Bè ma, voglio dire, Buffy sa difendersi, a parte il labbro ferito poi per il resto sta bene-

-Si chiamano torture psicologiche, si può distruggere una persona in molti modi, dall’interno diventa ancora più doloroso-

-Sono molto preoccupata, non è da Buffy, ha sempre tenuto testa ad Angelus-

-Lo sappiamo Will, ma forse adesso lui ha trovato il modo per sconfiggerla-

-Vado da lei, sarà meglio che si riprenda prima che torni sua madre-

Salì al piano di sopra e bussò alla porta del bagno.

-Buffy non sarebbe meglio che tu uscissi?-

Si avvicinò alla vasca.

-Alzati così ti sciacqui-

Buffy la guardò e fece quanto detto, uscendo poi dalla vasca, si avvolse nell’accappatoio. Poco dopo Willow le aveva fatto mettere il pigiama e le aveva asciugato i capelli.

-So che qualcosa ti ha sconvolta, ma se non me lo dici come ti posso aiutare?-

-Non puoi, semplicemente-

Lei le spazzolò i capelli asciutti.

-Non capiresti-

-Ma almeno prova a dirmelo, talvolta non è necessario capire-

La bionda si voltò verso l’amica.

-Ho un po’ fame…ma sono tanto stanca….-

-Facciamo così tu mettiti sotto le coperte io ti porto qualcosa su-

Scese giù.

-Allora?-

-Ha fame…forse riuscirò a farla parlare-

-Bene, io cercherò qualcosa da dire a Joyce-

-Io vado a casa se c’è qualcosa chiamatemi-

-Ti accompagno-

Cordy e Xander uscirono.

-Vuoi che rimanga?-

-No starò qua a dormire, tu vai pure-

Will baciò Oz che poi uscì.

-Bene vado a prepararle qualcosa-

Mezz’ora dopo Willow le tolse il vassoio.

-Come va?-

-Meglio-

La guardò e sentì una morsa allo stomaco, il magone saliva e capì che avrebbe pianto.

-Buffy-

-Willow io…ho paura di quello che potresti pensare-

La rossa si fece vicino.

-No Buffy sei la mia migliore amica e anche se magari non approverò cercherò sempre di capirti-

-Io…Angel è venuto a cercarmi e ha stordito Oz…lui…io…noi…-

Le parole le morirono in gola e gli occhi di Willow si colmarono di dolore abbracciando l’amica.

-Buffy lui ti ha…-

-No non…non mi ha violentata–

Lo sguardo colpevole di Buffy fu una chiara risposta.

-Ascolta, forse è sbagliato, forse è giusto io non posso dirlo ma, so che lui ti ama ancora e non ti avrebbe cercata in quel senso…voglio dire almeno è stato bello?E’ stato..intenso?-

Buffy guardò Willow sconcertata.

-Si…-

-Allora, è chiaro che sei scossa, insomma lui è cattivo , uccide, ma ti ama e sei molto confusa non sai che fare, è normale…ti prometto che troverò un modo per porre rimedio a questa situazione-

La bionda sprofondò nell’abbraccio consolatorio dell’amica sospirando poi in un anelito di pace assonnata.

Cap 5

 

Willow e gli altri decisero di portare Buffy al Bronze quella sera per svagarsi un po’, ovviamente Willow non aveva detto a gli altri ciò che era successo tra Buffy e Angelus, ma loro non erano stupidi e ognuno aveva tratto le sue conclusioni. Xander si era limitato da un apro commento fatto in assenza di Buffy dopo che Willow lo aveva chiaramente avvertito che ogni cattiveria davanti all’amica scossa sarebbe stata fatale per lui. Così una buona volta si era deciso a fare l’amico sostenendo al cacciatrice.

I Morcheeba suonavano ‘Never an easy way’, canzone appropriata alla loro situazione. Xander stava facendo ballare Buffy che sembrava più tranquilla rispetto alla sera precedente e dietro ad un tavolo Willow e Cordelia stavano parlando, nessuno si accorse di un’ombra nella notte giovane illuminata da luci artificiali colorate del locale. Angel stava in piedi, nascosto dalla folla giovanile e guardava Buffy divorandosela con gli occhi.

 

/I think I slip the net

But I cut myself free

I'm not losing yet

So don't forget me

I'll say it, replay it/

 

-Passione-

 

/And try tomorrow/

 

-Alberga in ognuno di noi-

 

/ I'll say it, replay it/

 

-Sopita-

 

/And live with sorrow/

 

-Aspettando...e sebbene indesiderata…-

 

/ You'd think I'd learn by now/

 

-Inaspettata…si ecciterà-

 

/There's never an easy way/

 

Angelus cominciò a muoversi nel locale tenendo gli occhi incollati sul corpo di Buffy che si muoveva al ritmo di musica, avvolto nell’abito chiaro che le risaltava le forme, con grazia felina scrutava la preda succulenta.

-Spalancherà le sue fauci e griderà-

 

/I'll get through somehow

I'm on my knees to pray/

 

A canzone finita i quattro amici lasciarono il locale decidendo di tornare a casa, Willow e Buffy erano a braccetto mentre la rossa si gustava un leccalecca Buffy le parlava di qualcosa, con un sorriso che nascondeva una forte sofferenza. Ma ringraziò l’amica per quella serata che l’aveva un po’ distratta mentre la strega la rassicurava che sicuramente avrebbero trovato una soluzione. Xander e Cordy chiacchieravano abbracciati dietro di loro del più e del meno. Angelus era nascosto nell’ombra a cibarsi di una giovane vittima mentre con sguardo famelico osservava la sua piccola e tenera amante allontanarsi. Buffy entrò in camera sua stanca, affranta ma un po’ più serena della sera prima. Sentiva ancora le mani di Angel infiammarle il corpo e graffiarle lo spirito, come acido sulla sua pelle di rosa. Si guardò allo specchio mentre sganciava il vestito, e sentì i crampi allo stomaco, sentì come tutto dentro di lei si contorcesse in una morsa di dolore, lui era li fuori da qualche parte e lei scrutò dalle tendine per vederlo ma non lo trovò. Era agitata, stupidamente agitata. Avevano condiviso qualcosa di così profondo e oscuro, qualcosa di così incredibile da risultare sbagliato, ma tutto tra di loro era sbagliato. Solo il fatto che si amassero, solo il fatto che fossero cacciatrice e vampiro nemici antichi come il tempo che guidavano le loro battaglie nell’insegna di un amore non voluto, di un amore incancellabile che distruggeva l’anima. Si spogliò mettendosi a letto. Ormai il sonno la prese ed Angelus lo percepì dai respiri regolari, entrando dalla finestra come un gatto furtivamente si avvicinò al letto per sfiorare il volto della sua amante, scostò una ciocca di capelli toccandole la fronte e ritrasse la mano come se avesse toccato il fuoco, bella da far male, così desiderabile che l’avrebbe presa li nel suo letto di bambina violando l’ultima innocenza di quella ragazzina che si era scavata una tana così in profondità nel suo essere, anima o demone che fosse. Angelus avrebbe tanto voluto sospirare, ma si limitò a sorridere diabolicamente mentre si apprestava a passare la notte in camera della sua amata cacciatrice per ritrarla abbandonata fra le braccia di Morfeo.

---

Nel buio della camera solo gli argentei riflessi lunari illuminavano il volto candido e dormiente di Buffy, ma l’avrebbe vista anche nella più buia delle notti, conoscendo ogni singolo tratto di lei, del suo volto e della sua anima. Scostò una ciocca di capelli dalla fronte.

-Ci parla….ci guida. La passione ci governa e noi obbediamo. Quale altra scelta abbiamo?-

Il carboncino scorreva lento e preciso sulla carta ingiallita mentre imprimeva le linee d’amore della sua amante, odore acre e pungente di fuliggine, dita macchiate di nero, colore di morte e tenebra. Posò il ritratto sul guanciale accanto a lei e sfiorò le sue labbra sovrastandola. Buffy si mosse nel sonno e inconsciamente accolse il bacio continuando a dormire. Angelus impresse più ardore nel bacio costringendola a percepire come realtà quel tocco e non più come una carezza di un sogno. Buffy rispose al bacio e scappò un sussurro carico di dolore dalle sue labbra, mentre una goccia lucida brillò al pallore lunare nell’angolo dei suoi occhi chiusi.

-Angel-

Il vampiro ruggì dentro di sé, stava sognando Angel, il suo amore perduto, l’anima dissolta e intrappolata sotto la forza del demone. E si scoprì geloso, geloso di quell’anima che infestava i sogni e il cuore della sua odiata amante mentre lui l’aveva posseduta solo con la forza. Posò un bacio sulla sua fronte e uscì dalla finestra inghiottito dalle tenebre.

La mattina seguente Buffy si svegliò con una stana sensazione e il suo primo pensiero fu per Angel, come del resto era sempre stato dal giorno in cui l’aveva conosciuto. Il suo sogno era stato incredibilmente reale e aveva potuto sentire quelle labbra morbide baciare le sue, e il suo cuore si era sciolto dal dolore. Si stiracchiò e dopo essersi stropicciata gli occhi notò il foglio di carta chiuso accanto al suo cuscino. Lo aprì e improvvisamente capì perché quel sogno le fosse sembrato così vero.

-Era in camera mia-

Giles stava sistemando dei libri e la guardò. Buffy si avvicinò al tavolo.

-Chi?-

-Angel era in camera mia, stanotte-

Sentì un lieve rossore colorarle le guance e sperò che né Giles né Xander e Cordelia lo notassero.

-Sei sicura?-

-Assolutamente. Quando mi sono svegliata ho trovato un ritratto sul mio cuscino-

Incrociò le braccia, aveva omesso volutamente la storia del bacio.

-Una visita dalla fatina dei denti-

-Aspetta, pensavo che i vampiri non potesse entrare se non invitati-

-Si ma, una volta invitati posso entrare quando vogliono-

Buffy guardò a terra, quando Xander la scosse dai suoi pensieri.

-Sapete, penso che ci siano alcune lezioni da imparare a proposito dell’invitare ragazzi strani in camera vostra-

-Oh Dio!L’ ho invitato nella mia macchina una volta. Questo significa che può entrare nella mia macchina ogni volta che vuole-

-Si, sei condannata all’aver…-

Cordelia lo guardò.

-Per averlo invitato e il tuo amico vampiro ti chiederà un passaggio ogni volta che vorrà. E questi tizi non pagano mai per la benzina-

Cordelia lo guardò sconvolta. Buffy capì che avrebbe dovuto trovare un modo, se non era per lei almeno doveva farlo per proteggere sua madre.

-Giles, ci sarà pur un incantesimo per togliere l’invito, giusto?Come una barriera, niente scarpe, niente polso, niente servizio tipo questo?-

-Si, che funzioni anche per le macchine-

-Si, bè io…io potrei cercare su..-

-Salve!-

Tutti si voltarono verso Xander e poi verso l’ingresso della biblioteca dov’erano un ragazzo e una ragazza.

-Non si usa più bussare?-

-Avevamo bisogno di alcuni libri. Su Stalin-

-Questo assomiglia forse alla Barnes & amp Noble?-

-E’ la libreria della scuola Xander-

-Da quando?-

Giles ignorò Xander.

-Uh, si, uh, terzo scaffale Biografie Storiche-

-Grazie-

I due salirono e si diressero agli scaffali mentre gli altri uscirono dalla biblioteca. Jonathan apparve.

-Hey dove ha detto che…c’è nessuno?-

Se n’erano già andati. Erano nel corridoio che dava sul giardino interno della scuola.

-Così Angel ha deciso di cominciare a tormentarti?-

-Strisciando nella sua stanza e lasciandole delle cose la notte?Perché lui non la morde semplicemente o non la strangola mentre dorme o le strappa il cuore?-

Tutti guardarono Cordelia.

-Cosa?Sto cercando di aiutare-

Si fermarono vicino al colonnato.

-Si, uh, vedi, è…è la classica strategia di battaglia per trascinare qualcuno fuori dai giochi. Lui, lui sta solo provando a provocarti. Uh,a punzecchiarti, ad irritarti, sono una sorta di peripezie-

-Un nah-nah-nah-nah-nah-nah comincio la battaglia?-

-Si Xander, ancora una volta sei riuscito a ridurre un pensiero complesso in una forma più semplice possibile-

Xander sorrise.

-Giles, Angel una volta mi ha detto che quando era ossessionato da Drusilla la prima cosa che…che fece fu uccidere la sua famiglia-

-Tua madre-

-Lo so. Devo dirle qualcosa…la verità?-

-No. Tu, tu non puoi farlo-

-Già. Più persone sapranno il tuo segreto, meno ci peserà tenerlo nascosto-

-Ma devo dirle qualcosa. Devo fare qualcosa Giles, Angel ha un accesso per tutta la mia casa, e non posso essere sempre li quando c’è mia madre. Non posso proteggerla-

-Ti ho detto che troverò un incantesimo-

-E che devo fare fin quando non trova un incantesimo?-

-Fino ad allora, tu e tua madre siete le ben venute per stare nella mia macchina con me-

-Buffy. Capisco che tu sei preoccupata, ma è imperativo che tu tenga una posizione ferma-

-E’ facile per lei dirlo. Lei non ha Angel che entra nella sua camera di notte-

E resistere alla folle tentazione di svegliarsi per cedere così alla passione.

-Lo che è difficile per te-

Buffy lo guardò.

-Ok non lo so. Ma come la cacciatrice tu non devi permettere alla lussuria di crescere e diventare schiava delle tue, delle tue passioni. Non devi lasciare che Angel ti infastidisca. Non importa quanto lui sarà provocatorio-

Lei cercò di cancellare dalla sua mente quella notte di fuoco di cui solo lei e Willow erano a conoscenza, certo schiava delle sue passioni lo era già da tempo ormai, come lo era del suo amore.

-Così per farla breve lei mi sta dicendo ‘solo ignoralo e forse lui andrà via?-

-Si, precisamente-

-Hey, perché Buffy non si prende il commento ‘ ancora una volta sei riuscita a ridurre un pensiero complesso in una forma molto più semplice?-

Buffy e Giles lo guardarono.

-Cocca dell’osservatore-

La classe di Jenny si stava svuotando al suono della campana e anche Willow si alzò.

-Non dimenticate ho bisogno di una copia dei vostri lavori per la fine della settimana-

Si avviò alla cattedra.

-Oh e voglio entrambi i fogli stampati e una copia sul dischetto. Grazie-

I ragazzi uscirono e lei alzò la testa toccando il braccio di Willow.

-Willow-

-Si-

-Uh, farò tardi probabilmente domani. Pensi di potermi coprire prima del mio arrivo?-

-Veramente?Io?Insegnare alla classe?Certo!-

-Fantastico-

-Oh, aspetti. Cosa….cosa succederà se loro non riconosceranno la mia autorità?O se proveranno a convincermi che lei gli lascia uscire di classe prima?O se suona l’anti incendio?O se c’è un incendio?-

-Willow, andrai bene. E io cercherò di non fare tardi ok?-

-Ok, bene. Presto è bene. Ho il potere di fare delle note?O fargli correre per punizione?-

Buffy e Giles apparvero sulla porta.

-Ciao Will-

Le due si voltarono.

-Ciao Buffy. Rupert-

Lui evitò il suo sguardo.

-Willow pensavo che forse potresti uscire visto che la classe è vuota. Immagino che potresti dirmi dove sono andati tutti-

Willow guardò Jenny e poi raggiunse Buffy.

-Scusa. Dovevo parlarle. Lei è un’insegnate, e gli insegnanti vanno rispettati-

Uscirono di classe.

-Anche se loro sono solo li in sostituzione del vero insegnate, perché il caos ci sovrasterebbe-

Giles entrò in classe. Le sue mani in tasca, ovvia postura fredda.

-Come stai?-

-Uh, non così bene, in effetti. Uh, non da quando Angel ha perso la sua anima, sta riguadagnando un po’ del suo senso capriccioso-

-Bè non suona bene-

-E’ stato in camera di Buffy, io, io devo trovare un incantesimo per, uh, tenerlo fuori casa-

Lei cercò un libro sulla scrivania come se avesse avuto un’idea.

-Questo forse può aiutarti, ho fatto un po’ di letture da quando Angel è cambiato. Non penso tu ce lo abbia-

Lui lo prese.

-Grazie-

-Allora, come sta Buffy?-

-Come pensi che stia?-

Jenny voltò lo sguardo altrove.

-So che ti senti tradito-

-Si. Bè, è uno degli aspetti spiacevoli del sentirsi traditi-

-Rupert…sono stata cresciuta dal popolo che Angel ha ferito di più. Il mio dovere verso di loro è sempre stata la prima cosa a cui pensavo. Non sono venuta qui per ferire nessuno e…e ho mentito a te perché pensavo che fosse la cosa più giusta da fare. Io….io non sapevo cosa sarebbe accaduto. Non sapevo che mi sarei innamorata di te-

Lei sospirò e lo guardò. Si scambiarono un’occhiata piena di significato.

-Oh Dio. E’ troppo tardi per tornare indietro?-

-Lo vorresti?-

-Voglio solo stare con te. Non mi aspetto altro. Voglio solo così fortemente poter rimettere le cose a posto-

-Capisco. Ma non sono l’unico con cui devi sistemare le cose-

Lei lo guardò, capendolo. Lui le sorrise timidamente e alzò il libro.

-Grazie per il libro-

Poi uscì.

A casa di Buffy lei stava cenando con sua madre. Posò la forchetta e sospirò, Joyce la vide e fece come lei unendo poi le mani sul tavolo.

-Ok, cosa non va?-

-Niente-

-Andiamo. Puoi dirmi tutto. Ho letto tutti i libri sui genitori. Non c’è niente che mi stupisca-

Buffy posò le mani sulle proprie gambe e osservò la madre.

-Ti ricordi di Angel?-

-Angel, il, um….il ragazzo del college che ti aiutava in storia?-

-Si. Uh, lui….io…-

Guardò in basso sospirando.

-Oh Dio. Um…Stiamo insieme in un certo senso…stavamo insieme, uh,era una cosa abbastanza seria fino ad adesso-

-Non dirmelo. Lui è cambiato. Non è più il ragazzo ti cui ti eri innamorata-

Lei rise nervosamente.

-Per farla breve. T..tuttavia, um,…da quando è cambiato, lui mi segue ovunque. Ha dei problemi per il fatto che ci siamo lasciati-

-Buffy ti ha fatto qualcosa..-

-No!No, non è questo. E’ solo un po’ opprimente…molto. Mi manda dei messaggi, cose così. Solo non voglio vederlo per adesso. Voglio dire, se lui si dovesse far vedere, gli parlerò. Solo….non farlo entrare-

Buffy era al telefono con Willow quella sera, entrambe in pigiama che si preparavano per la notte.

-Sono d’accordo con Giles. Hai bisogno di provare a non pensarci. Angel fa tutte queste cose per indurti a fare qualcosa di stupido. Giuro, gli uomini possono essere così fastidiosi a volte. Vivo o morti-

Willow prese il magiare per i suoi pesci nuovi.

-Bè, sai dopo quello che è successo, quella notte nella scuola…insomma vorrei solo dimenticare-

-Capisco sia difficile Buffy, ma devi tenere duro-

-Spero solo che Giles trovi questo incantesimo presto-

Si mise seduta sul proprio letto.

-So che dormirò meglio quando posso….dormire meglio…?-

-Bè non come…insomma anche perché lui potrebbe entrare in camera tua e provare a….capisci?-

-Willow!!Non accadrà mai più!-

-Certo…Sono sicura che Giles ci riuscirà. Lui è l’uomo-libro-

Buffy rise lievemente, poi sentì un brivido lungo la schiena e capì che la finestra era aperta e che lui era entrato, si voltò di scatto mentre Willow continuava a parlare.

-Fino ad allora, tieni duro e fai pensieri felici e…-

-E cosa?

Lui era li nella penombra della stanza con un sorriso stampato in volto.

-Willow?-

Buffy lo fissò, parlando debolmente. Willow non le rispondeva. Lui si avvicinò lentamente. Buffy abbassò la cornetta per non farsi sentire dall’amica.

-Vattene-

-Ciao amore-

-Ora non ho tempo per giocare con te-

-Era di me che spettegolavi con la piccola strega?-

-Vai via-

Lui si abbassò sul letto e le si avvicinò. Buffy sollevò la cornetta.

-Willow?-

La strega aveva trovato una busta nella quale c’erano i suoi pesciolini nuovi morti. La telefonata si concluse con Buffy che le aveva detto di venire da lei.

-Sta venendo Willow vattene via-

-Mi è sempre piaciuto avere una spettatrice-

Buffy scattò in piedi ma lui la prese per un braccio portandola distesa sul letto e schiacciandola contro il materasso. Willow sarebbe arrivata in dieci minuti. Avrebbe dovuto farseli bastare per giocare con la sua piccola amante.

-Abbiamo poco tempo Buff, non rendere tutto più difficile-

Lei volle opporsi ma lui la baciò con violenza, Buffy si dimenò ma la passione latente ferì la sua anima debole soggiogandola, schiava della lussuria poté solo abbandonare ogni logica e infiammarsi come le quelle labbra e quella lingua fredda come il vino la stessero incendiando, lava bollente sulla pelle. Inarcò il corpo contro quello di Angelus che strinse i polsi della cacciatrice invadendola con la lingua violentemente. Liberò i polsi e le sganciò la camicia di seta del pigiama rosa, afferrando con forza i suoi piccoli seni stingendoli e stuzzicandole i capezzoli. Buffy ansimava, era incredibile come un solo tocco di lui potesse esasperarla tanto. Lei tirò su le gambe fino ad avvolgere la sua vita cercando un appagamento della sua sete di pace. Angelus si staccò dalle sue labbra lambendo la pelle calda con la lingua fino ad arrivare ai suoi seni. Lei inarcò tutto il corpo in uno spasmo di piacere e sentì che sarebbe esplosa.

-Angelus….ti prego-

I suoi sensi di vampiro sebbene sopraffati da un tempesta di piacere, con riluttanza percepirono l’odore sempre più forte di Willow che tra breve avrebbe bussato alla sua porta. Si staccò da Buffy e lei si lasciò scappare un gemito di protesta, lui si alzò baciandola furtivamente.

-Presto amore mio-

E fuggì dalla finestra inghiottito dalle tenebre. Buffy era sul letto sconvolta, con il ventre che pulsava e la faccia arrossata, sospirò pesantemente e dopo essersi passata le mani sul volto in gesto di disperazioni si alzò e andò in bagno prima che arrivasse Willow.

Più tardi lei e Willow erano sul letto, la rossa stringeva in mano un paletto.

-Grazie per avermi ospitata, Buffy. Soprattutto in una sera durante la scuola-

-Nessun problema, Hey, mi dispiace per i tuoi pesci-

-Oh sto bene. Non abbiamo avuto molto tempo per diventare uniti. Sebbene per la prima volta io sia contenta che i miei genitori non mi abbiano preso un cucciolo-

-E’ così frustrante…tutte le volte che succede qualcosa di brutto il mio primo istinto è ancora quello di correre da Angel-

Non scoparti Angelus!Buffy scosse la testa.

-Non posso crede che sia la stessa persona. E’ completamente differente dal ragazzo che conoscevo-

-Bè, una specie, eccetto per…-

-Eccetto per cosa?-

-Sei ancora l’unica cosa a cui lui pensa-

E che vuole farsi, Buffy fissò il letto.

Spike stava girottolando per casa con la sedia a rotelle quando apparve Drusilla.

-Ti ho preso qualcosa-

Gli mostro la cagnolina pelosa.

-Povera piccola. E’ un’orfanella. Il suo padrone è morto…-

Sorrise a Spike raggiungendolo.

-Senza lottare. Ti piace?-

Lo guardò.

-Hmm?-

Lei si sedette su di lui.

-L’ ho presa per te….per tirarti su di morale-

Si alzò.

-L’ ho chiamata Raggio di sole!-

Facendo svolazzare il cagnolino lo avvicinò alla bocca di Spike.

-Apri la bocca. Andiamo amore. Devi magiare qualcosa per riprendere le forze. Ora, apri la bocca per la mamma-

-Smettila di trattarmi come un bambino Dru-

-Perché no?In pratica lei si occupa di te, ti porta a spasso e ti cambia come un bambino-

-Mio Angelo. Dove sei stato?Il sole sta per sorgere, e può essere molto doloroso. Eravamo preoccupati-

-No, non lo eravamo-

-Devi perdonare Spike, fa un po’ di capricci stasera. Non esce molto-

-Bè, forse la prossima volta ti porterò con me Spike. Sarebbe utile averti se dovessi cercare parcheggio-

-Hai dimenticato di essere un ospite nella mia casa infernale?-

-E come ospite, se c’è qualcosa che posso fare per te…qualsiasi responsabilità posso prendere mentre tu ti riprendi-

Afferrò Dru.

-Tutto quello che posso fare…-

Spike si mise tra lui e Dru.

-Questo è abbastanza!-

-Aww..-

Dru baciò Spike sulla guancia e gli diede la cagnolina che lui cominciò ad accarezzare, mentre Drusilla si avvicina al tavolo ridendo.

-Voi due ragazzi….litigate per me….fate sentire una ragazza…-

All’improvviso lei si afferrò la testa e gemette stendendosi sul tavolo. Angelus indietreggiò verso di lei.

-Dru, che c’è cucciola?-

-L’aria. E’ spaventosa. Qualcuno…..un vecchio nemico sta cercando aiuto….aiuto per distruggere la nostra famiglia felice…ohhhh-

Spike e Angelus si guardarono.

 

Tbc…