MY PIECE OF HEAVEN

AUTRICE:ELIZA

 

Piccolo prologo

 

17 anni.

Un numero che dice tutto.

Un numero che porta con sé amori, amicizie, scuola, famiglia, disagi, allegria.

Eppure considerato un numero sfortunato.

Lei aveva 17 anni, aveva una madre e un padre separati che vedeva regolarmente alternandosi.

Lei era bella, bellissima per i suoi 17 anni.

Piccolina, bionda oro, occhi verdi, fisico slanciato e delicato.

Lei andava bene a scuola, aveva degli amici che l’adoravano e che adorava, aveva un ragazzo che avrebbe aspettato una vita per fare l’amore con lei.

Buffy Summers era invidiata da molte ragazze nella scuola proprio perché sembrava che la sua vita fosse,come dire, perfetta.

Sua madre si chiamava Joyce,suo padre Hank, divorziati quando lei era piccola ma restati comunque in buoni rapporti soprattutto per la figlia.

Le sue migliori amiche erano Willow Rosenberg e Cordelia Chase, che conosceva dalle elementari, come del resto il suo migliore amico Xander Harris, anche se in questa storia non verrà menzionato.(chissà vedremo)

Buffy si era messa con Riley una sera, quando dopo una bella sbronza lui aveva approfittato del fatto che la ragazza non fosse lucida, difatti più volte lei aveva detto che per ora le stava bene se si frequentassero e basta senza troppi legami,glielo aveva chiesto e lei in preda all’euforia aveva accettato.

Ma ovviamente non aveva un interesse particolarmente forte per lui.

Era più grande di lei di un anno e benché fosse già esperto in quel campo, le diceva che l’avrebbe aspettata e per Buffy era un tarlo poiché non aveva intenzione di bruciarsi la prima volta con lui.

Come ogni sabato sera pianificò il da farsi.

 

Giovedì mattina.

Suonò la campanella e i corridoi cominciarono ad affollarsi di ragazzi diretti ai propri armadietti per il cambio dei libri.

Cordelia raggiunse le amiche all’armadietto delle due.

-Ciao ragazze-

-Ehi Cordy-

-Ciao-

-Allora che si fa sabato sera?-

-Bo mi sa che Riley voleva uscire con me-

-Ma scusa Buffy ci esci sempre e poi stai sempre fuori con le amiche della sua compagnia!-

-Lo so avete ragione-

-Ho un idea perché non andiamo a ballare?-

-Mm ma lui sarà sicuramente al Bronze-

-Bè andiamo al Costes(n.d.a considerando che a Sunnydale c’è solo il Bronze ovviamente il suo boy sarebbe stato la come tanta gente che la conosceva, così ho usato la discoteca di Firenze dove sono state veramente le mie amiche)-

-Ci sto però chi ci porta?Lo sai che è un po’ fuori città-

-Certo è una delle discoteche più esclusive!-

-Allora?-

-Penso che papà possa portarci-

-Bene allora Hank ci verrà a riprendere-

Buffy sorrise.

-Certo non ha niente da fare sabato…-

Le amiche andarono in classe soddisfatte.

 

Sabato sera.

Jeans a vita bassa, normali che andavano a stringersi alla caviglia dove la stoffa risultava drappeggiata, che messi sui decolleté neri con il tacco alto e finissimo e super appunta erano una delizia. Sopra un normalissimo bustino tutto decorato di pizzi e disegni da diva. Due orecchini lunghi scintillanti, borsa e trucco leggero. Perfetta.

-Mamma hai visto le mie scarpe?-

-Sono nella cassettiera-

-Grazie-

-Buffy sbrigati Ira(è il padre di Willow se non erro) sarà qui tra breve-

-Si lo so-

Infatti cinque minuti dopo suonarono le ragazze e dietro a loro Sig. Ira Rosenberg,

-Ciao ragazze-

-Joyce-

Entrarono e corsero su da Buffy.

-Ira vieni-

-Ciao Joyce...allora come stai?-

-Bene…-

-Senti va Hank giusto?-

-Si tranquillo ci ho parlato io-

-Perfetto-

Poco dopo erano già in macchina dirette alla discoteca.

Arrivate fecero la fila e quando entrarono erano iper eccitate.

All’inizio ci volle un po’ per scaldarsi ma poi decisero di prendere un drink.

Erano al balcone che osservavano la pista fin quando Buffy non notò un ragazzo bellissimo(non ci crederete ma la mia amica Marta mi ha detto che questo ragazzo era alto, moro con gli occhi scuri e stupendo!!Per questo ho pensato subito ad Angel).

Era alto, moro, con occhi scuri e un fisico mozzafiato. Indossava una maglia fine nera e sotto un paio di jeans che gli stavano una favola. Il gioco di luci soffuse e alterne rendevano i lineamenti ancora più raffinati. Il modo assolutamente sensuale in cui si muoveva creava come un’atmosfera ipnotica dalla quale Buffy era stata completamente rapita portandola dentro un mondo fantasioso in un c’era solo lui che ballava in moviola avvolto dal calore della danza, mentre il ritmo entrava in lui scorrendogli nelle vene per esplodere nella magnificente bellezza di ogni fibra del suo essere. Cattura da quella visione idilliaca Buffy non si era accorta che stava praticamente sbavando.

Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso finche non notò che stava ballando con una biondina che gli si strusciava contro come una sanguisuga.

-Ragazze guardate che pezzo di fico che è quello la-

-Mmm occhio che io gli salto addosso-

-L’ ho visto prima io-

-Sei impegnata-

Buffy sbuffò.

-Andiamo per favore-

-B che intenzioni hai?-

-Nessuna-

-Si nessuna me lo immagino-

Risero. Gettò nuovamente lo sguardo alla pista vagando tra gli spiragli per trovarlo, e quando lo scovò improvvisamente non c’era che lui mentre pian piano il resto si oscurava.

Tra la folla scatenata sulla pista lui incontrò i suoi occhi cadendo in due pozze verdi infinte. Era bellissima quella ragazza ma chi era?

Sembrava quasi la visione di un angelo con una seducente linea di spregiudicatezza negli occhi vibranti. Il solo vederla appoggiata al bancone mentre faceva dondolare il liquido ambrato nel bicchiere diveniva quasi fatato costringendolo a rimanere fisso con lo sguardo su di lei.

Lo stava fissando e quando i loro sguardi si incrociarono sentì avvamparsi mentre una bollente eccitazione si fece largo nel suo corpo sentendosi ardere dalle fiamme della passione.

Buffy sussultò, oddio perché non faceva che fissarlo? E ora che anche lui la guardava, il suo corpo fremette sotto lo sguardo vellutato e seducente di lui.

Dopo essere stata in quel modo per un quarto d’ora le sue amiche la trascinarono sulla pista da ballo. L’alcol entrò in circolo sortendo il classico effetto di allegria. Si scatenarono fino a che ballando non si ritrovarono al centro della pista.

Buffy era di fronte alle due e ballavano contente mentre giochi di luce colpivano i loro volti assorti nel ritmo latente della musica palpitante.

D’un tratto rallentarono al cambio di canzone.

-Andiamo a bere?-

-E’?-

Buffy mimò il gesto perché con la musica a palla non capivano nulla.

Loro fecero cenno di no e Buffy insistette , mentre Willow le mandava dei chiari segnali che lei non recepiva. Vedendo che Buffy insisteva e non capiva cosa loro stessero cercando di dirle Cordy fece un cenno con la testa e lei si guardò dietro restando immobile.

Lo vide.

Lui sorrideva, un po’ per la buffa scenetta tra amiche, un po’ per quella graziosa creatura li davanti a lui.

La bionda sentì pervadersi da violente scosse mentre un crescente desiderio si fece largo sempre più pressante divenendo visibile non solo sulle sue guance arrossate ma anche nei suoi occhi colmi di lussuria; potendolo avere così vicino si rese realmente conto di quanto fosse bello.

Il mistero del suo sguardo la fece capitolare portandola a sorridere da ebete. Lui mise le mani sui suoi fianchi e la voltò di scatto. La folla di ragazzi che imperversava sulla pista allontanò involutamente le amiche dai due, quasi per lasciare che quella magica notte fosse solo per loro due. Ballarono forse per circa due minuti(n.d.a almeno così ha detto la mia amica) e restando coi corpi incollati fusi dal calore pressante le loro labbra si incontrarono per un bacio violento e carico di passione colpendosi in quella battaglia di lingue ardenti e latenti, mentre le labbra affamate si cercavano rapendosi vicendevolmente, tentando di sconfinare nell’essere dell’altro per farne parte per assemblarsi ad esso e non lasciarsi mai.

Muovendosi a ritmo di musica la gente non fece caso ai due che continuarono a baciarsi per un bel po’ mentre si divoravano consumati dal desiderio scaturito in entrambi. Non c’era solo l’eccitazione esasperata ma anche un coinvolgimento di anime che si cercavano nel disperato tentativo di non essere abbandonate alla deriva.

Ma quel magico istante si sciolse e i due si allontanarono lievemente.

Buffy ancora scioccata e confusa dall’alcol si guardò intorno per cercare le sue amiche.

-Adesso devo andare-

Lui lesse le sue labbra.

-Anche io i miei amici mi aspettano-

Rompendo il contatto con la vita di lei fece scivolare le mani lungi i propri fianchi e voltandosi sparì nella folla portandosi dietro un bacio sconvolgente che gli aveva segnato l’anima, imprimendo a fuoco due occhi verdi che mia più sarebbero stati cancellati dalla sua testa.

Buffy cominciò a cercare le sue amiche mentre tentava di fare ordine nella sua testa.

Era andata con un perfetto sconosciuto del quale sapeva solo dire che baciava da Dio. Non gli aveva nemmeno chiesto il nome, era accaduto così fugacemente, proibito incontro tra due anime fuse dalla passione che l’aveva colta in pieno come mai avrebbe creduto possibile. La musica e l’alcol la stordirono a tal punto che credette di sognare e di aver immaginato tutto fino a che non sentì ancora la sensazione delle labbra sulle sue.

Così tornò a casa con un sapore di cielo in bocca. Per pochi istanti le era stato spalancato il paradiso.

Cap 2

 

Era lunedì mattina e la sveglia suonò prepotente ricordandole i suoi doveri di studentessa.

Buffy spalancò gli occhi su di un nuovo, infernale giorno. Infernale perché aveva tradito il suo ragazzo e le sue labbra portavano ancora il peccato di cui si era macchiata. Perché ogni fibra del suo corpo ricordava le sensazioni, gli sguardi, la passione, il desiderio, il profumo, il volto, il tocco di quel ragazzo di cui non sapeva nemmeno il nome e tutto ciò la eccitava facendoglielo desiderare con più impeto e passione e continuava ad arrovellarsi per ricordare qualcosa che potesse aiutarla quando in realtà sapeva che era come cercare un ago in un pagliaio.

Si alzò e con una forza immensa trovò il coraggio di prepararsi e andare a scuola.

Non disse nulla in macchina rispondendo evasiva alle domande della madre che tentava inutilmente di infiltrarsi nella vita della figlia.

A scuola si diresse al suo armadietto vagando come un fantasma per i corridoi, era talmente confusa e non ci stava proprio con la testa che Cordelia guardò scioccata l’abbinamento che aveva fatto.

-Buffy ciao-

-Ehi ragazze-

-Allora come ti senti?-

-Cazzo, perché non gli ho chiesto il nome?-

-Perché sei stupida-

-Grazie Cordy-

La ragazza sospirò e sbatté la testa contro l’armadietto.

-Di un po’ mi spieghi cosa cavolo c’entra codesta canottierina a coste gialla che ti ho regalato io coordinata con la spilla a fiore, che noto con dispiacere non hai messo alla tasca dei jeans, con la felina aperta rosa?-

Buffy tentò di recepire più parole possibili dal papiro che Cordy le aveva steso in circa due secondi.

-Come hai detto?-

-Buff ma ci stai con la testa?-

-Cordy l’ha appena sbattuta contro l’armadietto dove vuoi che stia?Penso l’abbia lasciata al Costes-

Willow ammiccò un’occhiata all’amica che strinse i denti e afferrò un libro minacciando di tirarglielo.

-Belle amiche che siete!-

-Ehi mi preoccupo per la tua immagine-

-Già-

La rossa scoppiò a ridere mentre una Buffy demoralizzata sbraitava contro Cordy. Alle loro spalle apparve una sagoma.

-Ehi bambole-

-Xan-

Lui le baciò tutte sulla guancia.

-Allora divertite in discoteca?-

-Certo!-

-Bene…ah B Riley ti cercava-

-Si tanto lo vedrò in classe-

Entrarono in aula e si sedettero. Riley si sedette accanto a Xander, vicino Buffy.

-Ciao amore-

-Riley!-

-Allora che hai fatto sabato?-

-Niente di che..-

-Hai fatto la brava?-

Lei lo guardò negli occhi sentendo i pungenti sguardi delle amiche.

-Certo che domande!-

-Lo so che non faresti mai nulla per ferirmi-

Ecco, adesso era proprio un mostro.

Era vissuta nel dolente ricordo di quel ragazzo misterioso apparso magicamente portato dalle luci colorate, ballerino fatato che l’aveva stregata con gli occhi color cioccolato imprimendo a fuoco il suo volto pungente nella sua anima.

E scalpitava al pensiero di quel bacio infuocato ricacciando quel grillo parlante nella sua coscienza; si accorse ben presto che ogni qual volta ripensasse a come il desiderio si era scatenato in lei percependo le sue mani sulla sua vita e le sue labbra divorarle le proprie, diventava rossa e si sentiva accaldata.

Sperò che quella difficile situazione, in classe con suo ragazzo mentre il suo cuore bruciava di desiderio per un altro, finisse presto.

Appena suonò la fine della lezione cambiarono aula e andarono agli armadietti.

-Bene, fantastico sono proprio una stronza-

-No sei solo un’adolescente che non vuole un bamboccio appiccicato ma un vero boy-

-Oppure che vuole solo togliersi qualche sfizio-

-Oh Will non pensavo fosse una viziosa-

-Vi prego siate serie-

-E’ quello che stiamo facendo-

-Non mi state aiutando-

-Invece si, ma siccome sei stata tanto stupida da lasciartelo sfuggire smettila di piangerti addosso ne troverai mille meglio di lui-

-E Riley?-

-Riley è solo il tuo pupazzo-

Le tre si guardarono per poi scoppiare a ridere e dopo andarono in classe. A pranzo non fecero altro che ridere e scherzare tentando di evitare l’argomento toccato da Riley in classe.

-Direi che questo Giovedì visto che è festa possiamo andare tutti insieme a ballare-

-Al Bronze però…mi manca il Bronze a voi no?-

-Certo che ci manca…e poi Giovedì c’è Oz che suona-

-Oz?Will cosa sono tutte queste confidenze neanche lo conosci-

-Invece si è nel mio corso di informatica cosa ne sai?-

-Xan è geloso Will-

-Cosa?No solo che mi preoccupo-

Lo presero un giro per tutto il pranzo canzonandolo.

Tornando a casa il pensiero di quel ragazzo e soprattutto i suoi occhi e il suo bacio, la inseguirono come un’ ombra insidiosa ricordandole le sue colpe.

Perché tutto a lei? Desolante consapevolezza che probabilmente quello non era nemmeno di Sunnydale,magari di qualche posto vicino o perché no addirittura di un altro stato!

Sconfortata entrò in casa dove sua madre l’accolse gioiosa.

-Tesoro sapessi che bella notizia-

La figlia la guardò preoccupata.

-Devo andare il fine settimana a Los Angeles per una conferenza sulle nuove gallerie d’arte e –

-Ok quando vado da papà?-

Joyce sorrise dolcemente guardando la sua faccia.

-Cosa c’è che non va?Mi racconti sempre tutto…problemi con Riley?-

-No tutto bene, senti Giovedì vado al Bronze ok?-

-Va bene, adesso devo andare e poi mettiti d’accordo con papà per Venerdì-

-Ciao mamma-

-Ciao Buffy-

Sua madre uscì e lei si buttò sul divano come un peso morto lasciandosi cullare da fantasie insoddisfatte.

Cap 3

 

Giovedì sera arrivò in un batter d’occhio e Willow e Cordy erano a casa di Buffy per cambiarsi, poi sarebbero tornate da lei e avrebbero dormito li per farle compagnia dato che suo padre aveva una conferenza e avrebbe fatto tardi.

Buffy indossò un top con una scollatura che seguiva le forme del seno, dove il tessuto leggero tipo seta era in rosa chiaro quasi bianco con del pizzo mentre il resto della maglia era riempita da stampe da diva in tonalità più grigie, cadendole leggera sul corpo fasciandole solo le curve del petto e della vita. Portava una minigonna di jeans slavata a vita bassa molto semplice, aveva alla tasca destra una rosa piccola fatta interamente di perle(chiaramente finte) cucite sulla stoffa. In piedi portava i suoi affilatissimi sia nel tacco che nella punta(ok forse ora sono tornate le punte tonde,però io prediligo quelle a punta, ma sulla maglia vintage ci siamo!Scusate per questa aggiunta!)decolleté neri che stavolta erano lucidi. Si stava truccando mentre Cordy acconciava i capelli e se la stava prendendo con la spazzola, Willow cercava i jeans adatti.

-Uffa se non ci sbrighiamo arriveremo tardi!-

-Calma Cordy, piuttosto secondo te ho fatto bene a mettere i decolleté neri?Non erano meglio bianchi?-

-Scherzi?E dopo che mi dirai che è tornata di moda la pancia scoperta!B non dire assurdità!-

Buffy la guardò contrariata.

-Ehi non importa che ti scaldi!-

-Cordy cosa hai contro le pance scoperte?-

La mora guardò la rossa sconcertata.

-Willow in che epoca vivi?Non sai che la pancia scoperta è assolutamente out?Ma da più di un anno!-

-Non sei un po’ drastica?-

Si districò il nodo maledetto.

-Ahi!Certo che no. Adesso è la schiena che rende femminili e sexy!Dio mio Will non avevo notato che codesti jeans fossero così larghi!Prendi quelli di Buffy strappati con i brillantini-

La rossa fissò l’amica e si guardò. Poi si diresse nell’armadio udendo le risatine di Buffy.

-Non eri tu che amavi il pantalone un po’ largo a vita bassa?-

-L’anno scorso,forse. Non sai che è da un pezzo che sono tornati i volumi piccoli degli abiti?Giacche, pantaloni e gonne accentuano le forme femminili…ragazze aggiornatevi-

Le due si guardarono. Non c’era speranza Cordy sapeva troppo sulla moda, se stavano zitte era meglio altrimenti quella serata finiva male,per loro due. Così risero e finirono di preparasi.

Arrivarono al Bronze dove trovarono Xander in compagnia di Riley che parlavano. Le tre si avvicinarono e Willow fissò il palco dove vide Oz sorriderle e arrossì.

-Ehi belle signorine-

-Xander-

Riley baciò Buffy.

-Sei bellissima-

-Grazie-

-Ma non è un po’ corta la gonna?-

-Riley ti prego sei peggio di mio padre-

Le ragazze si sedettero sugli alti sgabelli.

-Io vado a prendervi da bere-

-Grazie-

Riley si allontanò.

-Uh guardate c’è quello dell’ultimo anno!-

-Cordy è un mese che vai dietro a Mitch quando capirai che non ti fila?-

-Sei pazzo Xan?Mi ha già chiesto di uscire ma io al momento ero occupata-

-Con chi?-

-Non ti riguarda-

Lui la osservò salutare Mitch e raggiungerlo. Buffy e Willow lo guardarono.

-Perché non le dici che ti piace?-

-Cosa?Non dite stupidaggini è Cordelia non mi può piacere-

-Sei gay?-

-Cosa vuol dire!Ovvio che è bella ma a me non interessa-

-Sei un pessimo attore-

-Davvero non entrare mai in una compagnia teatrale-

-Tranne quella del circo-

Le due scoppiarono a ridere e Xander storse il naso.

-Cattive-

-Dai vieni che ti faccio ballare un po’-

-Ma Riley-

-Riley cosa?Sei come un fratello per me lo abbiamo già fatto altre volte davanti a Riley-

Lui accettò e si gettò in pista per nulla pentito visto quale deliziosa ragazza gli stava ballando di fronte. Mentre ballavano risero e parlarono un po’ osservando Cordy nei suoi tentativi di abbordaggio. Willow rimase sola al tavolo e osservò Oz che suonava ,era proprio carino!

Quando il gruppo terminò lasciando il posto ad un altro, il ragazzo scese dal palco e si diresse da Willow.

-Ciao-

-Ehi, sei bravo-

-Grazie, mi fa piacere che tu sia venuta!-

-Scherzi?Non ti avrei perso per nulla al mondo, insomma siete davvero fantastici-

Risero.

-Io vado a prendere qualcosa da bere tu, tu vuoi niente?-

-Oh no grazie hanno già provveduto-

-Allora, ci vediamo a scuola-

-Già-

Lui le sorrise e si allontanò. Willow era al settimo cielo.

La serata proseguì bene senza tanti intoppi a parte qualche ordinario battibecco tra Xander e Cordelia.

Le ragazze tornarono a casa del padre di Buffy verso le due.

-Bene Mitch è mio, domani sera usciamo!-

-Fantastico!-

-E tu Buffy?Come va con Riley?-

-Bene, certo ogni tanto la vicenda di Sabato mi torna alla mente ma, ormai è passata-

-Ottima cosa-

-Willow cosa stavi facendo con Oz?-

-Cos…io pa...stavo...stavo parlando quando…quando –

-Certo parlavi, ma a dirla tutta stavi letteralmente flirtando con lui!-

-Cosa?No!-

-Certo e io amo Xander!-

Le due guardarono Cordy.

-Che c’è?Era una battuta…-

-Si lo sappiamo, comunque guarda che non c’è nulla di strano-

-Si però ecco, vi…vi sembrava che lui ecco si-

-Oh lui ti stava divorando con gli occhi-

-Sul serio?-

-Si-

-Ha ragione era li che sbavava,hai fatto colpo-

E così ridendo rientrarono e si prepararono per la notte. La mattina seguente si alzarono tardi ma tanto quel giorno la scuola era rimasta chiusa per lavori di manutenzione.

Quel pomeriggio suo padre, quando le ragazze furono andate a casa, le propose di andare a fare un giretto fuori porta magari andando a Los Angeles.

-Papà scusa senza offesa, ma se volevo andare a Los Angeles andavo con la mamma-

-Hai ragione ma vedi pensavo che adesso che si avvicina il tuo compleanno potremmo dare una sistematina al tuo guardaroba-

-Mi sembra una splendida idea, vado a prepararmi-

Lui sorrise. Così zompettando salì in camera e si vestì: un paio di jeans classici fino al polpaccio con un calzone che era costellato da un ramo di fiorellini cuciti che terminavano all’orlo,rosa e bianchi; sopra indossava una t-shirt rosa pallido con una stampa grigia che ricordava una rosa. Aveva messo come cintura un nastro di raso velato, grigio, che terminava su di un lato con un fiocco. In piedi ballerine. Prese la borsa e si legò i capelli tenendoli raccolti in un mignon tenuto da un gommino di raso quasi invisibile, poi mise gli occhiali da sole. Si mise un orecchino solo in tinta con la maglia. Quando suo padre la vide sorrise.

-Cosa c’è sto male?-

-No solo che mi fa ridere vedere come vi agghindate solo per fare shopping-

-Grazie,ma purtroppo è così che si fa, si va a Los Angeles non ai grandi magazzini di Sunnydale!-

Ridendo uscirono e si avviarono alla macchina. Il viaggio fu divertente perché suo padre era un uomo abbastanza spassoso preso fuori dall’ambito lavorativo, ma familiare. Risero, scherzarono e presero un po’ in giro loro stessi.

-Senti Buffy, invece che mi dici di Will e Cordy?Sai non le vedo molto spesso considerando che da me vieni il fine settimana-

-Bè ma ultimamente col fatto che andiamo a ballare di frequente mi pare che tu le abbia viste, anzi hai visto come è cambiata Will?-

-Si infatti mi stupisce che resti così timida è davvero una bella ragazza-

-Si ha uno che le fa il filo, un tipo a posto…e non dirlo ad Ira-

-No tranquilla solo quando sarà Willow a farlo-

Risero.

-E Cordy invece è sempre bellissima e super curata ho notato!-

-Già è nata così!-

-Sai quando voi eravate piccoli era molto divertente vedervi tipo giocare con Xander che era l’unico maschio e doveva fare a turno il marito di tutte voi,tieni conto che c’era anche Faith quindi eravate quattro bambine e un bambino, e quando lo guardavo con Cordy pensavo, certo che sarebbero una bella coppia!-

-Oh ma lui è cotto di Cordy-

-Si questo mi sembra ovvio-

Risero.

Quando arrivarono, Buffy si gettò nello shopping più sfrenato e verso metà pomeriggio si fermarono in un bar per mangiare qualcosa.

D’un tratto a suo padre squillò il cellulare.

-Scusa tesoro-

Lei sorrise e si dedicò al suo gelato cosparso di panna montata. Mentre suo padre parlava con quello che doveva essere un suo cliente di lavoro, lei osservò la panna che man mano diminuiva, era interessante vedersi specchiata alla rovescia nel cucchiaino macchiato di gelato. Il tavolino al quale erano seduti era situato all’esterno del locale,sul marciapiede ampio attorniato da una piccola recinzione di fiori che delimitavano l’area esterna del bar. Guardando la strada fece caso ad un gruppo di ragazzi che stavano ridendo con delle ragazze davanti ad una vetrina. Li per li non vi fece caso finché non riconobbe in una delle ragazze sua cugina, che viveva a Sunnydale, ma si era dovuta trasferire per qualche mese a Los Angeles.

Buffy si alzò in piedi e suo padre chiuse la conversazione.

-Tutto bene?-

-Papà c’è Faith-

-Dove?-

Hank si sporse e vide la nipote in lontananza.

-Oh fantastico valla a chiamare io ti aspetto qua-

Buffy sgattaiolò in strada e attraversando raggiunse il gruppo davanti alla vetrina, notò però che fuori c’erano solo Faith e una ragazza mentre il resto era entrato.

-Faith?-

La mora si voltò sentendo chiamare il proprio nome e rimase piacevolmente sorpresa di vedere Buffy li.

-B ciao!-

La mora abbracciò la cugina.

-Ciao-

-Ehi che fai qua?-

-Bè sono con papà a fare compere-

Le indicò il tavolo e vide Hank che la salutava.

-Forte adoro tuo padre!-

Lei e Faith avevano la stessa età ed erano entrambe cresciute e nate a Sunnydale,erano cugine da parte di padre,difatti entrambe facevano Summers di cognome. Purtroppo la nonna materna di Faith che stava a Los Angeles non stava bene così per qualche mese si erano dovuti trasferire la, sarebbe dovuta tornare a Sunnydale entro due settimane.

-Allora come stai?-

-Bene e te?Dobbiamo dirci un sacco di cose-

-E poi devo aggiornarti su gli altri-

-Vero-

-Non mi presenti la tua amica?-

-Ah giusto-

Buffy guardò la biondina accanto a Faith e le sembrò stranamente familiare.

-Ciao io sono Darla-

-Buffy-

-Io e B siamo cugine-

-Oh che bello-

-Em tu sei di qui?-

-Si-

-Gli ho conosciuti a scuola, gli altri sono dentro appena escono te li presento-

-Grande, però dovrei andare papà mi aspetta…semmai ti chiamo stasera così facciamo due chiacchiere-

-Ok-

-Ciao Darla-

-Ciao Buffy-

Buffy si voltò e attraversò la strada.

-Ehi ragazze con chi parlavate?-

-Ah peccato ho appena incontrato mia cugina volevo presentarvela-

Il ragazzo moro fasciò la vita di Darla.

-E dov’è?-

-E’ quella che sta attraversando la strada-

-Mm ha un fondoschiena molto interessante,se davanti è anche meglio…-

Una ragazza dai capelli corvini tirò una pacca all’ossigenato.

-Spike!-

-Scusa amore,scherzavo…che te ne pare Mate(tipico vezzeggiativo inglese)?-

Angel lo guardò e fece spallucce.

Cap 4

 

Buffy arrivò al tavolo, suo padre aveva già pagato.

-Possiamo andare-

-E Faith?-

-Oh era coi suoi amici-

-Ah bene, tanto tra due settimane ritornano a Sunnydale-

-Fantastico non vedo l’ora, manca a tutti noi-

-Già-

Quella sera Buffy era al telefono con Willow.

-Domani avrai qualcosa di cui parlare con Cordy-

-Certo elencandole per filo e per segno tutti i mie acquisti-

Risero.

-Com’è andato il suo appuntamento?-

-Non saprei, non mi ha ancora chiamata,ma prima di uscire mi ha fatto una testa solo per l’emozione-

-Strano non è da Cordy-

-Lo sai che è matta!-

-Ah dimenticavo ho visto Faith a Los Angeles!-

-Davvero?Come sta?-

-Bene era con dei suoi amici, sai la sua amica aveva una faccia familiare-

-Mmm,tanto nemmeno la rivedrai-

-Si appunto, cosa mi dici di te?-

-Niente ho passato il pomeriggio ha inculcare trigonometria nella testa di Xander-

-Wow molto costruttivo-

-Certo, se non hai Xander come allievo-

Risero di nuovo e dopo si salutarono.

Il fine settimana passò tranquillamente.

Erano fuori dalla scuola e stavano aspettando Xander e Riley per entrare.

-Ragazze proporrei di andare a vedere per i vestiti del ballo di primavera!-

Le due guardarono Cordelia.

-Cordy, manca un mese a Natale, la primavera è lontana!-

-Si va bene ma certo non vorreste dirmi che avete intenzione di passare il 15 di Novembre come penso io!-

Xander e Riley arrivarono in quel momento.

-Lo sappiamo che detesti Sadie Hawkins ma è una regola, tutti ci vanno-

-Andiamo è un’assurdità, chi può aver inventato un ballo in cui sono le ragazze che invitano i ragazzi e pagano loro?-

-Probabilmente una femminista che non si radeva-

Xander ricevette il consenso per la battuta da Riley con un cinque.

-Sadie era una povera ragazza che non riceveva proposte di matrimonio così il padre preoccupato fece una specie di corsa all’uomo per le donne non sposate-

-Ti sei documentata?-

-Ecco io-

-Andiamo è Will, se si tratta di accrescere il proprio sapere è la prima-

-Ehi scusatemi tanto se voglio farmi una cultura!-

Risero.

-Bene è ovvio che Mitch lo inviterò io-

Cordy si alzò dalla panchina di pietra e tutta pimpante si laciò all’inseguimento di Mitch appena arrivato.

-Adesso attenderò che le ragazze facciano la fila per volermi-

-Xander, quali ragazze?-

-Come siete cattive-

Così i ragazzi si avviarono lasciando indietro le due a parlare.

-E tu che fai inviti Oz?-

-NO!-

-Ok-

-Cioè vorrei però ecco io...non so se lui ,poi-

-Will,perché non ci parli?-

-Ma..ma-

-E’ laggiù guarda-

Lo vide seduto ad un tavolino in mezzo al prato all’ombra di un albero. La ragazza si fece coraggio e si avvicinò. Oz stava accordando la chitarra.

-Ciao-

-Ciao-

-Emm...come va?-

-Bene-

Willow tacque un istante. Poi parlarono insieme.

-Senti io-

-Prima tu-

-No fai tu…-

Oz sorrise.

-Ok…io ecco stavo pensando…cosa mi risponderesti se ti chiedessi di uscire Mercoledì?-

-Io ti direi di si-

Poi un lampo le attraversò la mente e si batté una mano sulla pronte.

-No cavolo non posso c’è il ballo-

-Vedi perché mi piaci?Sei imprevedibile-

-Oh ma se vuoi io potrei invitarti!-

-Oh…io accetterei-

-Bene-

Si sorrisero e Willow soddisfatta andò via.

Buffy quel pomeriggio tornò a casa subito visto che sarebbe andata da Will per fare francese più tardi.

D’ un tratto suonò il telefono.

-Pronto?-

-B ciao!-

-Faith!-

-Allora come va?-

-Bene..-

-Volevo fare due chiacchiere,sai mi mancate-

-Anche tu ci manchi, i ragazzi erano felici di sapere che ti ho vista-

-Già allora che mi racconti?-

Buffy si sistemò sul divano.

-Bè vediamo, ho fatto le corna a Riley-

-COSA?TU?Non eravate la coppietta del secolo più amata dell’intero Sunnydale High?-

-Già, ma lui non lo sa…è successo sabato scorso:io Cordy e Will eravamo al Costes e ho visto un ragazzo che mi ha fatta sciogliere e ci sono andata così senza pensarci-

-E come si chiama?-

-Non lo so-

-Ehi che ne hai fatto di mia cugina?-

Risero.

-Almeno ne è valsa la pena?-

-Era bellissimo,alto ,moro occhi profondi e un fisico mozza fiato-

-Sembra il ragazzo di Darla!-

-Divertente-

-No sul serio pure lui era al Costes-

Buffy li per li non diede peso alla cosa.

-E degli altri?-

-Cordy adesso va con Mitch-

-Quello dell’ultimo?

-Si lui-

-Non perde un colpo!Xan sarà livido-

-E’ diventato verde quando ha detto che lo invitava al ballo di Sadie Hawkins-

-Immagino, povero Xan, di a Will di invitarlo-

-No Willow ha invitato Oz-

-COSA?Stai scherzando?Will ha invitato un ragazzo?-

-Si-

-Ma aspetta è Oz l’amico di Devon il batterista?-

-Si lui-

-Mm potrebbe anche starci bene con la nostra Willow!-

Risero e spettegolarono riaggiornandosi. Buffy andò a dormire e ripensò alla bella chiacchierata con sua cugina.

Un momento, Darla?La Darla dalla faccia familiare?Ecco dove l’aveva vista!Al Costes!Però non ricordava dove, e se fosse stata la biondina che ballava con il ragazzo misterioso?No, non poteva essere. Si addormentò con la testa piena di domande.

Il ballo di Sadie Hawkins era una ricorrenza molo divertente da vedersi, soprattutto perché i ruoli erano scambiati. Xander era rimasto senza dama e le sue amiche organizzarono qualcosa per aiutarlo.

-Allora Will hai parlato con quella tua amica?-

-Si però Kendra è tremendamente timida…le ho spiegato che è stato Xander a mostrare interesse per lei e che non correva rischi di rifiuto ma…non è vero,insomma potrebbe reclinare l’invito-

-E’ Xander, ed è solo…non lo farà mai…-

-Ok allora ci parlerò-

Alla fine Kendra invitò Xander e lui dimostrò che c’erano ragazze che gli andavano dietro, almeno rea ciò che intendeva dire a Cordy.

Le ragazze passarono martedì e mercoledì pomeriggio tra le vetrine dei negozi e alla fine decretarono l’abito apposito per la serata.

Tutto andò bene e si divertirono molto.

-Allora vado a prendere da bere,tutti coca cola?-

-Si-

Riley si allontanò dal tavolo.

-E poi tirerò fuori la mia fiaschetta di rum-

-A cosa brindiamo?-

-Alla vita mondana e…basta!-

-Will da quando ci vai pesante con gli alcolici?-

-Bè lasciatemi godere questo momento di superiorità-

-Già ma considerando che siamo minorenni risulterà immaturità-

-Oh Dio!Ma…in effetti potri macchiare la mia splendente fedina penale-

La guardarono imbronciare lo sguardo afflitto.

-Non credo, anche perché dubito che tu abbia seriamente dietro una fiaschetta-

Lei gli sgarrò sconsolata.

-E’ vero non ce l’ho, ma potrei fare un Cubalibre analcolico!-

-Certo e poi io ballerò nudo-

-Non dirai sul serio-

-No!-

Tornò Riley. Rimasero a parlare e poi ballarono.

La serata si concluse bene senza troppi intoppi. Le ragazze erano nel guardaroba a prendere le borsette.

-Will stasera bacerai Oz spero-

-Ecco, non so…perchè io lo sapete-

-Tranquilla è facile..-

-E tu Cordy che intenzioni hai?-

-Nessuna in particolare, invece sei tu che devi preoccuparti, insomma lo sai come vanno a finire queste cose no?-

-No, non fare proprio niente-

-Mm brava!-

Uscirono ridendo e poi si salutarono.

-Buffy stavo pensando che…insomma stiamo insieme da qualche mese ormai –

-Riley io-

-Lo so, ti aspetto non devi preoccuparti, non voglio farti pressioni-

-Grazie-

Erano davanti a casa di lei e si baciarono.

Il giorno dopo a scuola erano tutti in fermento perché mancava un giorno al Giorno del Ringraziamento e avrebbero avuto qualche giorno di vacanza.

-B Faith torna per il Ringraziamento?-

-Non lo so penso lo passerà con sua nonna-

-Peccato eravamo sempre tutti insieme-

-Lo so-

-Ma quest’anno a chi tocca?-

-A Buffy se non sbaglio-

-Già però non fatene parola con Riley potrebbe sentirsi tagliato fuori-

-A Xan lo hai detto?-

-Si, sperando che se ne rammenti-

-Eccoli arrivano-

Stavano arrivando Riley e Xander, poco dopo seguiti da Oz.

-Ciao ragazzi-

Riley baciò Buffy.

-Oz ciao-

-Ciao …em come va?-

-Bene vuoi sederti?-

-Ah no devo andare ero passato a salutarti-

-Oh grazie-

Oz si allontanò.

-Will che aspetti non lo vedi è cotto di te-

-Dai vai adesso e bacialo-

-Cosa ma siete pazze?-

-Una volta do ragione a Cordy, io lo apprezzerei-

-Xander tu sei un caso a parte!-

-Cosa?-

Lui e Cordy cominciarono a discutere.

-Dai Will forza!-

La rossa un po’ agitata si alzò e incorse Oz in corridoio.

-Oz aspetta-

-Ehi-

-Senti volevo dirti ancora grazie…per ieri sera-

-Figurati sono stato benissimo-

-Anche io e …ok…ci…ci vediamo no?-

Lui sorrise e la guardò allontanarsi poi si voltò e tornò indietro baciandolo.

-Ciao-

E impacciata scappò in mensa. Lui rimase colpito.

-Brava Will-

-Come è stato?-

-Rapido…-

-Calmati che sei tutta rossa-

Così dicendo finirono di pranzare. La mattina del Ringraziamento Buffy aiutò sua madre con la spesa e attesero l’arrivo di Sheila e della mamma di Cordy(purtroppo il nome della mamma di Cordy non viene mai rivelato,quindi non lo so!). Suonarono al campanello.

-Will ciao-

Willow entrò.

-Sheila-

-Ciao Buffy come stai?-

-Bene grazie-

Andarono in cucina.

-Joyce ciao-

-Ehi…ti stavo giusto aspettando-

-Sai sono passata in quel negozio-

Lasciando le mamme alla cucina e alle chiacchiere andarono in camera di Buffy.

-Allora hai visto Oz?-

-Si è venuto a casa mia stamattina e abbiamo fatto una passeggiata, adesso ho ufficialmente un ragazzo-

-Sono contenta per te-

-Anche io!-

Suonarono di nuovo.

-Aspetta che apro-

Quando Joyce aprì rimase visibilmente sorpresa.

-Faith!-

-Zia-

Faith abbracciò sua zia.

-Faith ciao che piacere vederti!-

-Sheila!-

Faith abbracciò anche la mamma di Willow.

-Allora come stai?E tua madre?-

-Tutti bene, anche la nonna adesso si è ripresa, hanno detto che per il pranzo potevo venire qua, con loro festeggerò a cena-

-E’ meraviglioso!Corro subito su da Buffy e Will saranno felicissime-

Le amiche stavano spettegolando quando la porta si aprì.

-Faith!-

Le due saltarono giù dal letto e assaltarono Faith.

-Cosa fai qui?-

-Come stai?-

-Sono a pranzo da voi!-

-Che bello-

-Vieni siediti-

Si misero tutte e tre sul letto.

-Allora com’è Los Angeles?Da vivere-

-Fantastica insomma è un o spasso…però mi siete mancate così tanto che non vedo l’ora di tornare-

Oh-

Le due abbracciarono la mora schiacciandola contro il materasso.

-Ehi così mi uccidete-

Mentre le stavano addosso entrarono Xander e Cordy.

-Uohhhh un’orgia…con FAITH!-

La mora fu abbracciata anche dagli altri due.

-Ti trovi bene a Los Angeles?-

-Si è la città che fa per te Cordy!-

-Ma noi da grandi andremo tutti a vivere la!-

-Sicuro!Dove c’è Faith ci sono le orge-

-Ehi Xan!-

Gli tirò uno scappellotto.

-Auh!-

Risero.

-Hai trovato un ragazzo?-

-No ma la mia compagnia di amici è forte…ci sono Darla e Angel la coppietta di fidanzatini e poi Spike e Drusilla che sono completamente pazzi-

-Spike?-

-Si è biondo ossigenato…fanno morire quei quattro-

-Devi farceli conoscere-

-Certo hanno detto che a Natale vengono a trovarmi-

-Wow digli di portare qualche amichetta-

-Xander vuoi stare zitto?-

-Cosa?-

-Ecco che ricominciano…mi mancavano queste scene-

Risero.

-Will ho saputo della tua conquista-

-Già ora stiamo insieme-

-Ma è fantastico!-

-Già-

Rimasero a distruggere la camera di Buffy proprio come ai vecchi tempo fino a che non fu l’ora del pranzo.

Anche Hank si era unito come per tradizione e la tavolata era super imbandita.

Purtroppo arrivò il momento dei saluti e Faith tornò a Los Angeles ma erano contenti perché tra una settima sarebbe tornata.

Ormai il Natale era alle porte, questione di qualche giorno, e le quattro ragazze erano in cerca di regali.

-Mi hai parlato così tanto dei tuoi amici che non vedo l’ora di conoscerli-

-Vi piaceranno vedrete-

-E tu dovresti trovarti un ragazzo-

-Si lo so…ah dimenticavo verranno solo Angel e Spike-

-Come mai?-

-Bè Drusilla è inglese e passerà il Natale dai nonni a Londra, infatti è già partita mentre Darla non la manda suo padre-

-Oh…ma loro rimarranno qualche giorno?-

-Si gli ospiterò io-

-Se vuoi ho una stanza per gli ospiti e un divano confortevole-

-Appunto tanto la sera del 23 stiamo sempre a dormire da Buffy!-

-Loro torneranno a casa il 24 pomeriggio immagino-

-Si, ah sbrighiamoci con questi acquisti!-

I due sarebbero arrivati la mattina del 22 per restare due giorni e mezzo. Faith era andata a prenderli alla fermata degli autobus.

Eccolo che scendeva, sarebbe potuta annegare in quel mare azzurro, cosa si nascondeva dietro quegli occhi profondi? K la sua cotta per l’ossigenato era tutt’altro che passata!Era bello da togliere il fiato con quelle sue movenze incantante e gli zigomi pronunciati capace di rubarle l’anima con un solo sguardo. E adesso era li per giunta senza ragazza, sarebbe impazzita dalla voglia di baciarlo. Angel bello da far male, la salutò calorosamente e si avviarono a casa di quest’ultima.

-Bene adesso sistemate le borse e poi andiamo subito da gli altri-

Il punto di ritrovo dei ragazzi era una libreria gestita dal migliore amico di Joyce, Rupert Giles che la conosceva da quando facevano le scuole elementari. Lui era stato un secondo padre per tutti loro volentieri andavano da lui.

-Salve Giles-

-Giles-

-Ah ragazzi…Willow avrei bisogno dei tuo aiuto i potresti andare su Internet?-

-Cosa vuole che le cerchi?-

-Bè mi p arrivato questo libro sul paganesimo e io devo sapere a che secolo risale-

Willow si mise davanti al pc mentre i ragazzi stavano seduti al tavolo.

-Le dobbiamo agghindare la vetrina?-

-Oh si grazie Xander, Oz e Riley potreste andare a prendere le scatole delle decorazioni nello scantinato?-

-Ok-

I tre si avviarono.

-Allora come vanno gli affari?-

-Bene, sono richiesti molti libri in questo periodo sul Natale e sulle probabili origini…magiche di questa festa-

-Wow-

Giles salì su di uno sgabello per sistemare un libro in alto.

-Buffy per favore mi prenderesti il panno sotto il bancone che do una spolverata?-

-Ci penso io scenda di la-

Giles fece quando detto e Buffy si mise a spolverare la mensola alta.

Il campanello della porta suonò.

-Ehi amici belli guardate qua chi vi ho portato-

Willow alzò lo sguardo dal pc, Cordy dalle sue unghie, Giles giusto un’occhiata e Buffy si voltò guardando in basso.

Cap 5

 

Le venne un colpo. Allora era veramente lui?Adesso il suo volto nella sua memoria era offuscato senza contare che non era giorno ma ne aveva la certezza assoluta ed era più bello di quel che ricordasse.

-Oh mio Dio-

Fu l’unica cosa che riuscì a dire prima di perdere l’equilibrio sullo scaleo mezzo rotto. L’urlo collassò in una fragorosa caduta, solo che il suo ragazzo del mistero l’aveva salvata. I due si guardarono atterra l’uno sopra l’altro.

-Oh Buffy stai bene-

-Santo cielo!-

-Buffy!-

Tutta la soccorsero preoccupati..

-Sto bene tranquilli-

Si alzò.

-Grazie…-

-Di niente-

Lui l’aveva ovviamente riconosciuta. Dio non la ricordava così dannatamente bella e adorabile. Il suo cuore cominciò a battere con insistenza.

-Tu sei Angel?-

-E tu Buffy-

-Già-

Tutti notarono qualcosa di sospetto, Willow lo riconobbe e quando pure Cordelia lo fece stette per urlarlo ma Willow le tappò la bocca vedendo che stavano arrivando Xander e gli altri.

-Ragazzi venite vi presento i miei amici-

-Forti i tuoi capelli-

-Allora Buffy l’avete conosciuta, loro sono Angel e Spike-

-Ciao-

-Poi lei è Cordelia, Willow, Xander, Riley e Oz…naturalmente il Sig. Giles-

-Piacere-

Si strinsero le mani.

-Oz hai lo smalto nero come il mio!Credo ce tu ed io andremo d’accordo-

-Mm-

Riley notando gli strani sguardi d’imbarazzo tra Buffy ed Angel avvolse la ragazza per la vita segnalando il suo possesso. Dopo avre parlato un po’ andarono via e quel pomeriggio Faith avrebbe fatto fare loro un giro turistico. Buffy invece era a casa co le amiche.

-Oddio è lui-

-Cavoli-

-Visto il numero non è servito-

-Cordy!-

-E’ un bel guaio…devi dirlo a Faith…-

-Si lo farò…lui mi ha riconosciuta-

-Mi sembra naturale-

-Anche il suo amico però non è niente male-

Le due la guardarono sospetta.

-Will tu sei impegnata-

-Si lo so! E voglio continuare ad esserlo, dicevo per Faith, insomma non hai visto come lo guarda?-

-Indagheremo-

Buffy affondò la faccia nel cuscino.

-Dio mio è bellissimo,tremendamente attraente-

-Buffy, strani pensiero svolazzano nella tua testolina-

-Ma va!-

Dopo aver parlato ancora si dedicarono alla scelta degli abiti per la serata al Bronze.

-Sarà molto interessante-

-Non ne dubito-

-Ragazze andiamo non facciamone una tragedia-

-Will Buffy vuole farsi il ragazzo del mistero!-

-E’ così che l avete chiamato?-

Le quattro spettegolarono tra un cambio di abito e una passata di mascara.

-Sono così angosciata che non ho voglia nemmeno di vestirmi-

-Uffa possibile che debba assistere a queste scene deprecabili?-

Cordy raggiunse l’armadio di Buffy e lo spalancò. Era una specie di usanza quando andavano al Bronze,andare da lei per cambiarsi, ovviamente ciascuna andava da lei con il proprio cambio d’abiti, forse perché era più vicino al Bronze. Faith aveva affidato i due a Xander che aveva stabilito con Spike una specie di rapporto odio-amore.

-Allora vediamo….si-

Cordy tirò fuori un paio di jeans stretti chiari sfumati di bianco, davanti tutti strappati cosparsi di brillantini e altri affari luccicanti.

-Per la maglia andrà bene la canottierina a coste bianca, ci mettiamo una bella spilla verde e in piedi ti metti i sandalini alti dello stesso verde…-

-Buffy dai, infondo è stato solo un bacio-

Faith si sedette accanto a lei.

-Non lo so quando lo guardo mi sento come se ci fosse solo lui, riesce a rubarmi il respiro solo sfiorandomi con gli occhi-

-Oh…questo non è bello,cioè lo è ma…ok in questo caso no-

-Perfetto!-

-E Riley?-

-Riley non mi toglie il fiato nemmeno quando mi fa strillare dalla rabbia-

-Litigate?-

-Questa mi giunge nuova-

-E’ questo il punto, l’elettrocardiogramma della nostra relazione è piatto-

-Ora del decesso?-

-Mi sa molto presto-

E tornò a cadere sul letto.

Il bronze quella sera era minacciosamente pieno.

-Ragazzi stasera suona qualcuno e io non lo so?-

-Si ci sono i Goo Goo Dolls!-

Faith sbarrò gli occhi.

-Che cosa?-

-Siete sicura?Questo è il Bronze, un accettabile bar-discoteca che accoglie esseri che vanno dai 15 anni in su di tutta Sunnydale dove si esibiscono band locali o al massimo gruppi la cui fama rimane abbastanza sconosciuta-

-Un bordello insomma-

Risero.

-Sai cosa direbbe Giles a questo punto? ‘Xander come al solito sei riuscito a riassumere in concetto complicato in poche parole ’-

Buffy scimmiottò la voce dell’uomo scatenando le risate generali.

-Bè sapete il fratello del proprietario ha certi contatti e quindi-

-Xan dove lo hai sentito?-

-Ho le mie fonti io-

Lo presero in giro.

-Ma dove li hai lasciati?-

-Sono al bar ora vengono-

-Wow guardate stanno allestendo il palco!-

Erano tutti emozionati. Intanto i due boys tornarono con le bibite.

Lei era di spalle, accanto c’erano la sua amica rossa, Faith che vedeva di profilo e la mora a tre quarti. Adorava pura la sua schiena fasciata da quella deliziosa canottierina, coi capelli raccolti scoprendole il raffinato collo. Osservò ogni fibra del suo corpo e ne rimase lievemente rapito soprattutto quando, nonostante il chiasso del locale, la sua risata cristallina risuonò nei suoi orecchi come se in quella enorme sala gremita da una caterva di giovani adolescenti scalpitanti, ci fosse stata solo le i nella sua devastante bellezza. E una morsa gli stritolò lo stomaco. Tutto era sbagliato. La magia si spezzò quando il ragazzone biondo,appena arrivato,le baciò una guancia accarezzandole amorevolmente la schiena. Spike intanto era rimasto li a guardare l’amico.

-Angy stai sbavando-

-Cosa?-

Il biondo scosse la testa.

-Non ci siamo peach non puoi continuare così-

Tornarono al tavolo.

-Ah eccovi, vi eravate persi?-

-Divertente Xander, davvero-

-Oh capitan Perossido non importa essere così scontroso-

-Dite un po’ da quando siete passati ai vezzeggiativi?Amici intimi di già?-

I due fulminarono Willow.

-Non sapevo che tu fossi gay Xander-

-Ehi, basta con questa storia-

Cordelia rise soddisfatta.

Buffy non appena Xander aveva richiamato la loro attenzione si era voltata dando la schiena a Riley al suo fianco,in piedi.

Il cuore si fermò perdendo un battito e lo sentì salirle fino alla gola, era bellissimo. Vestito impeccabile come sempre sotto la luce soffusa della penombra avvolgendolo di un’aurea magica,risaltando i lineamenti perfetti e regolari sentì bruciare la pelle sotto lo sguardo fiammeggiante dei suoi occhi di lava così profondi che ne ebbe un’eccitante paura. Era magnetico, sensualità e passione allo stato puro, e sentì il suo corpo fondersi fino a squagliarsi vedendo come lui la stesse letteralmente divorando con gli occhi inabissali. E le sue guance si arrossarono al ricordo delle emozioni provate quella sera in cui si perse in un bacio sconfinato che le aveva risucchiato l’anima, al ricordo delle sue labbra dolci e sensuali sulle sue assaporando quello screzio di vita che sapeva d’amore. E a lui non sfuggì il rossore delle sue gote dandole ancora di più quel che di delicato e puro che lo aveva attratto mescolandosi alla genuina malizia dei suo sguardi da bambina. E sentì lo stesso calore avvamparlo, avviluppandosi nel suo essere fino a divorarlo di ogni volontà.

Ad un osservato re sarebbe bastato un solo termini per ridurre in parole povere quella situazione, flirtare.

Stavano letteralmente flirtando, volutamente o no lo stavano facendo così palesemente che Willow le toccò il polpaccio col piede richiamandola al suo dovere di ragazza impegnata. Riley vacillò un momento di fronte alla lampante estraniazione di quei due dal resto della realtà e non gli piacquero per nulla quei sorrisetti timidi velati malizia che si scambiarono Buffy e Angel con apparente innocenza in cenno di saluto.

-Allora amore hai visto suonano i Goo Goo Dolls-

-Già-

Buffy tentò di concentrarsi su Riley ma troppo spesso i suoi occhi verdi inciampavano sulla splendida figura di Angel per nulla preoccupato di non far notare come la stesse guardando, trafiggendole l’anima fino a scuoiarla. Dei brividi le percorsero la spina dorsale sfociando in un’eccitante scossa. Il gruppo finalmente salì sul palco e tutti applaudirono. Suonarono alcune delle canzoni più famose e orami la pista era piena. Stavano ballando tutti, Willow invece attese l’arrivo di Oz in compagnia di Angel. Cordy aveva trovato Mitch e Xander si era buttato in pista solo per stargli fra i piedi assalito da una preoccupante gelosia, Spike aveva fatto ballare Faith mentre Riley e Buffy ballavano insieme. Willow continuava a contorcesi le mani assalita da una pressane ansia e angoscia. Ma non rilasciò scappare alla sua acutissima vista lo sguardo assorto di Angel su Buffy che ballava e vide brillare una scintilla di pura passione nei suoi occhi scuri. Lui però sentì bene gli sguardi della ragazzina rossa su di se e capì bene cosa stesse frullando in quella testolina.

-Allora….Willow giusto?-

-Si-

-Tu non balli?-

-N...no sto aspettando il mio ragazzo-

-Capisco-

-E tu invece?-

-Non ho una damigella e non vorrei portandoti in pista che il tuo ragazzo pensasse che voglio provarci con te…non fraintendermi sei una bella ragazza ma-

-A te piace Buffy-

Willow restò scioccata dalla sua stessa confessione.

-Scusa io ecco..io-

-No, hai solo detto la verità-

Restarono in silenzio fin quando Willow prima di esplodere fu soccorsa dall’arrivo di Oz che la baciò e salutando Angel si gettarono in pista pure loro. Dopo qualche canzone movimentata tornarono tutti a sedere un po’ alla volta.

-Wow Faith sei una bomba-

-Lo hai scoperto ora?-

-Sta zitto Xan!-

-Ragazzi mi è preso sete e vedo che qui le bibite sono finite vado a fare rifornimento-

-Bravo Riley, ti accompagno-

Xander e Riley si allontanarono.

-Ehi Mate dovresti fartelo un ballo invece di stare li a fare l’uomo dall’anima nera-

-Spike il giorno in cui imparerai a contare fino a dieci prima di aprire bocca arriverà mai?-

-Ok ok non è serata ho capito…Faith fammi ricaricare le pile e ti do un altro round-

Ci sto. Faith era carichissima,lo aveva tutto li per se, e sapeva che non avrebbe tardato a cederle.

Cordy approdò al tavolo leggermente provata.

-Accidenti sono già stanca,dov’è Xander?Spero a prendere da bere!-

-Già-

Spike si avvicinò a Buffy e le mise una mano attorno alla vita.

-Bellezza tu mi sembri l’unica che non si lamenti di essere stanca, fai ballare una canzoncina ad Angy prima che il tuo boy scout ritorni?-

-Ecco io-

-Spike-

I rimproveri che gli arrivarono dai presenti lo colpirono ma lui assestò senza problemi. Solo Cordy capì cosa stesse frullando in quella zucca bionda.

-Spike ha ragione non puoi stare li così, se non ci va lei ti faccio ballare io-

-Va bene vado io!-

Buffy si accorse di aver messo troppo entusiasmo.

-Cioè tu sei stanca-

-Avanti andate prima che ci ripensi!-

Con un attimo di titubanza Angel le offrì la mano e lei l’accettò di buon grado. Il suo cuore batté all’impazzata toccandolo, era così morbido e caldo che credeva di rimanerne scotta. Si fecero largo fra la folla sparendo in quel marasma generale. Lui la portò davanti a se posizionando le mani sui suoi fianchi e portando le sue piccole braccia dietro al suo collo. Erano occhi negli occhi chiedendosi in quello strano mondo che i loro sguardi riuscivano a costruire. Partì la canzone.

-Questa canzone la dedico a tutti gli innamorati, e a tutti coloro che vorrebbero amarsi ma non possono-

Dopo un applauso generale il cantante attaccò con Iris.

 

/And I’d give up forever to touch you

’cause I know that you feel me somehow

You’re the closest to heaven that I’ll ever be

And I don’t want to go home right now/

 

Doveva smettere di desiderarlo così ardentemente, da quel famoso bacio aveva rinunciato a toccarlo, ad assaporare quelle labbra stupende sulle sue, ma adesso il destino glielo aveva ricacciato nella sua vita sconvolgendola, rendendola capace di sentirlo dentro di se come se fossero stati un’anima sola, ciò che di più vicino al Paradiso ci fosse donandole una sensazione di appagamento e serenità che tormentavano la sua anima da quando lo aveva incontrato. E non voleva tornare a casa proprio ora che sentiva una strana

 

/And all I can taste is this moment

And all I can breathe is your life

’cause sooner or later it’s over

I just don’t want to miss you tonight/

 

Risucchiato nella voragine dei suoi occhi smeraldo perse ogni percezione umana e di se stesso non rimase che uno spirito senza fiato. Tutto ciò che poteva assaporare era quel momento in cui la teneva per i fianchi assecondando la musica e perdendosi in lei, respirando la sua vita strisciante da ogni fibra del suo essere, godendo a pieno della danza di smarrimento che presto o tardi sarebbe finita e in quel momento capì di non essere pronto a staccarsi da lei, a perdere il paradiso.

 

/And I don’t want the world to see me

’cause I don’t think that they’d understand

When everything’s made to be broken

I just want you to know who I am/

 

Non voleva che la vedessero mentre lasciava cadere ogni barriera e faceva largo a tutto ciò di più bello e oscuro vi fosse, non voleva che Riley la guardasse con odio perchè non avrebbe compreso e forse poco le importava. La loro relazione era costruita su qualcosa di inesistente, fatta per essere distrutta, bolla di sapone, parentesi di vita, soffio di malinconia. E in quel momento non sapeva neppure se fosse la stessa Buffy o una semplice ragazza che stava sciogliendo i ghiacciai del suoi cuore ad un fuoco fatuo bollente ed etereo, probabilmente a gli occhi di lui doveva solo rappresentare il luccichio di una goccia argentea.

 

/And you can’t fight the tears that ain’t coming

Or the moment of truth in your lies

When everything feels like the movies

Yeah you bleed just to know you’re alive/

 

Vedeva lo scintillare dei cristalli nei suoi occhi verdi, incapace di fermare il turbinio di emozioni accavallate nel suo cuore e nella sua testa, conscio che non sarebbe stato capace di mentire a lungo e la verità delle sue bugie sarebbe stillata fuori dal suore avvelenato come sangue solo per farlo dolere, per fargli sentire che lui era vivo. Vivo di lei, colmo di quel profumo devastante e delizioso che gli riempiva i polmoni.

 

And I don’t want the world to see me

’cause I don’t think that they’d understand

When everything’s made to be broken

I just want you to know who I am

And I don’t want the world to see me

’cause I don’t think that they’d understand

When everything’s made to be broken

I just want you to know who I am

And I don’t want the world to see me

’cause I don’t think that they’d understand

When everything’s made to be broken

I just want you to know who I am

I just want you to know who I am

I just want you to know who I am

I just want you to know who I am

 

Nello strascico finale di una canzone che avrebbe accompagnato i loro spiriti assorti in quel rapimento reciproco la logica non fu più parte di loro due e ciò che salvò le loro labbra dallo sfiorarsi fu solo la percezione di qualcuno che gli aveva urtati troncando la magia, perché anche se la musica era finita, anche se sguardi angosciati vagano sulla pista sperando di non trovarli incollati, loro erano persi nell’altro a tal punto che nessuno più esisteva oltre loro,oltre la luce che insieme emanavano nel buio del pallore artificiale.

Rompendo l’incanto si guardarono un po’ disorientati e lui dolcemente le sorrise sussurrandole parole calmanti all’orecchio.

-Grazie per il ballo…sarà meglio tornare a sedere-

Lei annuì senza riuscire a spiccicare parola per tutte le miriade di senza ioni scaturite in quell’attimo. Era stato così travolgente che temette di svenire per lo sforzo emotivo!Continuando a fissarlo prima che le prendesse la mano trascinandola fuori dalla folla, arrossì violentemente quando lui si inumidì involontariamente le labbra con la lingua, rimanendo così incollata al pavimento. Lui notò il suo improvviso rossore e le si accostò all’orecchio per parlarle.

-Tutto bene?-

Lei scosse la testa e schivò i suoi occhi morbidi fissando un punto imprecisato. Lui sorrise di fronte a quell’atto puramente innocente. Poi afferrandole dolcemente la mano la portò via dalla pista da ballo per raggiungere il tavolo. La c’erano tutti tranne Faith e Spike che si erano gettati in pista e Oz e Willow che si erano assentati per, bè ovvio no?

-Ehi dove eravate?-

-Em,questa canzone ci piaceva così ci siamo gettati….in pista-

Buffy masticò qualche parola da sputare li per li a Riley e si accorse dello sguardo tagliente nei confronti delle loro mani ancora unite. L’imbarazzo si manifestò sul suo volto accaldato e si sciolse dalla stretta del ragazzo andando la fianco di Riley. Fu una pugnalata al cuore. La serata per il resto proseguì bene e poi tornarono a casa.

Cap 6

 

Il caldo sole californiano era oscurato da un insolito annuvolamento sul cielo sempre azzurro della west coast. Rannicchiata sotto le coperte chiusa nel suo piccolo e adorabile mondo rassicurante fatto di lenzuola soffici e il buio tenue della camera rimase a crogiolarsi nel tepore dato dal risveglio da un lungo sonno. Rimanendo in quella condizione di piacevole abbandono pregò che nessuno le piombasse in camera per disturbare il suo dolce riposo.

Ma quando suonarono al campanello pregò che fosse suo padre o qualcuno per sua madre. Tirò le coperte più su nascondendosi da chiunque volesse turbarla e finse spudoratamente di dormire. Sentì un vociferio ma la sua mente ancora ottenebrata dal sonno non fece molti sforzi per capire chi fosse, si preoccupò solo quando i passi si fecero più vicini sentendo sua madre salire le scale. Quando scattò la serratura della maniglia sospirò e si concentrò nella sua migliore interpretazione della ragazza addormentata. Colui che nemmeno si era degnato di bussare adesso stava accelerando il passo verso di lei e già temeva il peggio. Poi un fruscio, si era fermato. Fu tentata di abbassare il lenzuolo ma così la sua copertura di falsa dormiente sarebbe crollata, sapeva che era questo che l’ospite sgradito voleva,così attese. Fu un attimo in cui si trovò senza coperte e cominciò a lamentarsi.

-B alzati!-

-Buffy andiamo-

Willow tirò le tende lasciando penetrare la luce abbagliante del sole anche se era coperto dal cielo grigio. Faith aveva tolto le coperte e Cordy si era appollaiata sulla poltroncina vicino all’armadio.

-Ero nella fase r.e.m.!-

-Smettila di lamentarti e alzati!-

-Ma è presto!-

-Sono le 10.00!-

-Faith ma tu da quando ti alzi prima dell’una?-

Le ragazze le saltarono sul letto.

-Ok ho capito mi alzo!!!-

Buffy con la sua camicetta da notte corta e una vestaglia che arrivava a mala pena al ginocchio si mise le ciabatte e scortata dalle amiche si diresse al piano di sotto per fare colazione.

-Cosa volete da me?-

-Avevamo deciso di andare a fare la spesa o sbaglio?-

Buffy le guardò scioccate.

-Cosa?E da quando facciamo shopping di mattina?Da quando tu ti svegli presto per fare shopping?-

-Da quando devo passare il pomeriggio con i miei amici e non posso andarci con loro!Vorrei ricordarti che stasera qui a casa tua facciamo la nostra cena di Natale fra amici! Senza genitori, ma tua madre ci da una mano e come può farlo se non le compriamo il cibo???-

Buffy sbuffò e si preparò il latte.

-Ok non importa urlare-

Passarono la mattina al supermercato comprando questo e quello, circa un’oretta e mezzo e poi tornarono a casa dove Joyce le aiutò con le cose base, nel pomeriggio avrebbero provveduto da sole. Così infatti quel pomeriggio, Willow e Buffy insieme a Xander prepararono da mangiare e sistemarono in salotto i cuscini e le coperte dove avrebbero sicuramente dormito. Quando Xander andò a casa le due salirono per vestirsi.

-Cordy non viene ora?-

-No doveva stare da sua nonna oggi quindi viene subito per cena-

-Ok-

Si vestirono. Buffy indossò un top morbido in tessuto velato argento scuro con coppe preformate e un fiocco blu al centro, che le ricadeva sulle forme con grazia. Aveva una cinturina blu in vita rimanente obliqua e non diritta che gonfiava un po’ la stoffa. Era ovviamente scollato senza maniche, delizioso portato sopra una gonnellina blu notte fino al ginocchio un po’ svolazzante e ovviamente per le scarpe tacco fine e alto, capelli vaporosi lisciati con infondo morbidi boccoli che le ricadevano sulle spalle nude. Truccata al naturale ma con colori lucidi che risaltavano l’abito. Era perfetta.

Quando le due furono pronte arrivò Cordy in tutto il suo splendore e si diresse in sala da pranzo dopo aver posato la giacca. Dopo arrivarono Xander e Oz,mentre Riley giunse poco dopo.

Infine arrivarono gli altri tre. Spike era rimasto a bocca aperta quando aveva visto Faith nella sua mise elegante ma sexy. Angel invece restò incollato alla porta quando Buffy bella come la morte aprì loro la porta e una fresca fragranza di vaniglia venne dalla sua pelle calda, forse era il profumo che usava.

-Ehi B!-

-Faith-

Entrarono.

-Datemi le giacche le metto di la-

-Ti aiuto a portarle-

Lei prese quella di Faith e Spike diede la sua ad Angel.

-Grazie bambolina-

Spike sorrise e si diresse nella sala con gli altri guardando l’interno di casa Summers.

Buffy sentì gli occhi di Angel addosso come lava bollente, che la squadrarono facendole una vera radiografia! Arrivarono davanti all’armadio sotto le scale dove tenevano le giacche, prima mise quella di Faith.

-Tieni-

-Grazie-

Non riusciva a guardarlo negli occhi, bello com’era avrebbe rischiato di commettere una sciocchezza.

-Senti-

-Si?-

Si voltò. Ora lo stava guardando.

-Bella…casa-

-Grazie!-

-No io….scusa in realtà volevo dirti che sei bellissima-

Lei si trovò nuovamente ad arrossire e lui apprezzò molto quel colorito sulle sue gote.

-Grazie…anche tu,stai molto bene-

Lui si fece più vicino porgendole l’altra giacca e nel dargliela le sfiorò le dita, Buffy fu colta alla sprovvista e la scossa che le diede quel labile contatto tolse ogni prensilità alle mani che lasciarono cadere l’indumento.

-Oh scusa-

-Niente-

Lui si chinò a raccoglierla lasciandosi sfuggire una lunga occhiata alle gambe fini e delicate. Incontrando i suoi occhi in una scarica di corrente e passione si riempì di vaniglia quando lei si voltò per mettere l’abito nell’armadio. I suoi battiti erano così violenti che lui non poteva non sentire quanto fosse agitata. Chiuse l’armadio e voltandosi si trovarono pericolosamente vicini. Deglutì.

Con quale forza si sarebbe allontanata da lui? Li, vicino, così bello, così dannatamente desiderabile? Boccheggiò prima di riuscire a formulare un pensiero coerente.

-Ci...ci staranno aspettando-

Tutto ciò che di umano restava in lui fu sostituito dalla violenta ondata di passione ed estasi che le occhiate innocenti e sexy di lei gli causarono. Fece un altro passo coprendo ogni distanza che ci fosse e Buffy indietreggiò trovandosi schiacciata contro il muro. Il cuore stava per scoppiarle mentre un tremito la colse rendendole le gambe come gelatina. Ancora qualche centimetro e le sue labbra non avrebbero retto alla famelica tentazione.

Furono salvati da Oz, che stava cercando il bagno.

-Ops, scusate-

-Non stavamo facendo niente!-

-Certo...io cercavo solo il bagno-

Buffy avvampò e Angel trattene una risatina davanti alla lampante goffaggine di lei.

-Su, prima porta a destra-

Oz sorrise e salì su, Buffy sentì la risatina che scappò ad Angel e lo fulminò con lo sguardo ritornando da gli altri.

-Allora mettiamoci a tavola-

-Si ok-

-Dunque visto che il tavolo è rettangolare-

-Davvero?Wow Xander allora la geometria non è un’opinione per te!-

-Senti chi parla faccia spigolosa!-

-Io starò a capotavola, alla mia destra Riley ,poi Oz,Xander e Spike!

-Io accanto a lui non ci sto!-

-Ma nemmeno io se è per questo!-

-Sedetevi!-

Buffy gli ammonì con lo sguardo.

-Angel all’altro capotavola-

Si sedettero.

-Cordy alla mia sinistra, Will accanto a lei così è un po’ davanti ad Oz e un po’ davanti a Xander, infine Faith-

Una volta messi a tavola cominciarono a mangiare,ridere e chiacchierare. Bevvero un po’ di vino giusto per l’occasione. Per tutta la sera volarono sfrecciatine, a causa dell’atmosfera surriscaldata qualcuno osò allungare mani sotto il tavolo. Poi brindarono al Natale sebbene mancassero due giorni e dopo sparecchiato andarono in salotto dove gli attendevano un po’ di pessimo karaoke e giochi di gruppo di basso livello.

-Non farò mai twister!-

-Sei un perdente!-

-Cosa?-

-Botte!Botte!-

-Faith!-

Il casino continuò. Verso le tre Riley e Oz lasciarono la casa.

-Allora, adesso potremmo fare lo strip poker!-

-Spike sei un maiale-

-AH ma perché?-

Le ragazze gli furono addosso riempiendolo di cuscinate.

-Perché non torniamo agli albori della nostra infanzia e facciamo il gioco della bottiglia?-

-Xander sei peggio di Spike-

-Vergogna!-

Risero e fecero un po’ di baccano. Poi Spike mise la musica soffusa.

-Shh…sennò ci ammazzano-

-Si piccola tranquilla…chi mi concedere un ballo?-

Prese Willow e la fece ballare mentre gli altri ridevano e Buffy sentiva le occhiatine pungenti di Angel ricambiandole.

-Ehi voi due invece di flirtare perché non ballate?-

-Spike smetti-

Buffy arrossì. Spike poi guardò Faith con un occhio di malizia e passione.

-Faith tesoro perché non mi accompagni in cucina?-

-Oh si Spike così le farai vedere la tua collezione di farfalle!-

-No Xan, non sono farfalle,roba da ragazzini-

Ridendo Faith e Spike si dileguarono e in cucina lui non tardò a baciarla divorando quelle labbra suadenti.

In salotto gli altri cinque continuarono a ridere. Buffy si alzò per andare in bagno.

-B dove vai?-

-Al bagno-

-Mica vomiti?-

-No vado al bagno!-

Salendo le scale, o meglio rantolando arrivò sul pianerottolo dove rischiò di cadere. Angel lasciò la sala dove Xander si esibiva per Will e Cordy e la raggiunse trovandola appoggiata allo stipite della porta.

-Tutto bene?-

-Si-

Lui le sfiorò un braccio e lei si sentì avvampare.

-Buffy io,devo dirti una cosa…-

Lei lo guardò annegandolo in quegli occhi verdi e rubandolo al mondo. Era così vicino che non le serviva molto per percepire la carica sessuale serpeggiante nel ragazzo davanti a lei.

-Ti ascolto-

Il modo assolutamente sexy e provocante, uscito come un sussurro dalle sue labbra furono la scintilla che lo fecero esplodere e portandola vicino non seppe come si ritrovarono a baciarsi avidamente riscoprendo la stessa passione e il fuoco violento che si era acceso una sera in discoteca. Erano lava colante che sapeva di passione fusi insieme in una sola inscindibile anima arrancando in quel bacio e sprofondando in una tagliente lotta di lingue bollenti. Angel la strinse cominciando a far vagare le sue mani sul corpo di lei e Buffy affondò le mani nei capelli corti tenendolo più vicino. Quando sentì le sue mani vagare sulla sua schiena e scendere sulla gonna fino ai suoi glutei un brivido corse lungo tutta la spina dorsale e la situazione precipitò soprattutto nelle sue parti intime quando lui le sfiorò i seni. Sentì una strana sensazione nel basso ventre e improvvisamente un’umidità insolita la bagnò. Avvampando per la forte emozione si aggrappò a lui quasi cercando un’ancora per placare quel turbinio disumano che la stava letteralmente sopraffacendo.

Angel bramoso e impaziente sentendo accrescere la propria eccitazione nella stoffa della biancheria,accarezzò i seni di Buffy dal tessuto sottile argenteo scoprendo che lei non portava il reggiseno sotto al corpetto. Rimase stupito della meraviglia con cui ogni sua cellula rispondesse al più piccolo tocco della sua pelle e di come si inarcasse quando impresse più vigore nel stringerle i seni. Cercò i capezzoli turgidi attraverso la stoffa dalla quale volle liberarli. Buffy sentì una violenta ondata di passione scuoterla dal profondo del suo centro il pulsante desiderio le dolse morendo negli affannati respiri che scandivano l’atmosfera latente.

Cercando istintivamente un appagamento cozzò i loro bacini percependo con un’anca quando Angel fosse eccitato e questo pensiero lampeggiante le fece emettere un gemito di disperazione che lui accolse con gioia divorandole le labbra. Era schiacciata contro il muro che fungeva da sostegno per non cadere consumata da tutte quelle devastanti emozioni. Lui fremette dal bisogno disumano che si avviluppava nel suo sesso e liberando i seni dal corpetto abbassandolo gli lavorò come più voleva regalandole un piacere tale da mandarla completamente in estasi. Accelerando le spinte contro i suoi capezzoli e stringendoli Buffy si sentì percorrere da scosse tali da farle saltare il sistema del suo organismo e sentì l’umido nelle sue mutandine aumentare precipitosamente. Ansimando con maggiore spasmi scottò sotto la lingua di lui che cominciò a vagare sul suo collo sulle spalle e finendo su un seno succhiandolo fino a farle così male da farla urlare di piacere.

-Angel-

Quella parola sussurrata come una preghiera liberò l’ardente desiderio represso e lavorando con la lingua i suoi capezzoli scese lungo la gonna sollevando l’orlo di questa. Buffy spalancò gli occhi quando una mano di lui si intrufolò nelle sue mutandine e le morse un capezzolo facendola sobbalzare percependo al tatto quando fosse bagnata. Il rossore lasciò il posto al primo orgasmo della sua vita che sarebbe stato presto raggiunto. Angel spinse col palmo della mano contro la sua femminilità e poi vi inserì un dito raggiungendo con lentezza il clitoride fradicio di passione. Lui mosse il dito con esperienza sopraffina e Buffy aprì la bocca incapace di parlare. Volle allargare le gambe ma la biancheria glielo impediva, quando il secondo dito la penetrò lei si sentì completamente persa e si aggrappò a lui premendo la sua testa sul suo seno inarcandosi tentando di ricevere qualcosa che non arrivò. Ma urlò il suo primo orgasmo quando lui lasciò la presa per riprenderla con più impeto così Buffy esplose. Accadde con una dolcezza assurda da parte di Angel che nonostante l’intrusione improvvisa aveva fatto tutto con una gentilezza tale che pochi avrebbero desistito dal penetrarla subito con violenza. Lui si mosse dentro di lei con calma facendola ansimare e sentiva le dita tremendamente bagnate dal suo liquido. Le anche di Buffy spingevano in avanti implorando che andasse più a fondo ma lui spinse violentemente con pollice sul suo clitoride che la fece stillare di passione.

Quando le tolse lei sentì come una perdita irrimediabile e un flebile lamento sfuggì dalle sue labbra. Lui tornò ad impossessarsene e la invase con la lingua ricevendo tutta l’accoglienza che meritava. Ma l’incanto di passione fu interrotto.

-Buffy?Sei ci sei cascata dentro?-

Tutti scoppiarono a ridere.

-Ehi dov’è Angy?-

I due ansimando rimasero abbracciati attendendo che le forze gli riprendessero. Lui la guardò.

-Devo andare al bagno-

Buffy arrossì capendo quale bisogno urgesse, mentre lei si diresse nell’altro bagno per sistemarsi.

Poco dopo gli videro scendere. Avevano due facce sconvolte e arrossate, Buffy camminava a stento tremando e sebbene si fosse cambiata la biancheria si sentiva leggermente sconvolta.

-Oh oh, penso di sapere dove eravate-

Il caldo di quella casa era tale da soffocarli, Buffy si riavviò i capelli scomposti, le labbra gonfie erano un chiaro segno di quanto era successo.

Quando decisero di andare a dormire erano le 4.30 a.m. Le ragazze erano in camera di Buffy per cambiarsi.

-Buffy che avete fatto?-

-Ci siamo baciati-

-Io sono stata con Spike-

-Non si era capito-

Willow guardò la biondina.

-E’ stato così passionale?Non è che siete andati oltre?-

-No!-

Quando si furono messe i pigiami scesero.

-Oh che carine-

Risero, Spike era sdraiato sui cuscini per terra in boxer e t-shirt, lo stesso gli altri due. Le ragazze si misero sul divano e sulle poltrone. Stettero a parlare per un altro quarto d’ora quando crollarono addormentati. Spike era per terra e lo stesso Xander, Faith era sdraiata accanto a Spike mentre Cordy si era stesa sulla poltrona coi piedi su Xander. Willow era tutta sul divano mentre Buffy occupava l’altra poltrona. Angel la guardò, gli unici ancora svegli.

-Per prima su-

-E’ stato intenso-

-Molto-

Lei schivò i suoi occhi sentendo quella squisita sensazione scioglierla.

-E…bè…insomma…-

Lui si alzò e le offrì la mano lei titubante l’accettò e lui la portò vicino sdraiata sul suo giaciglio.

-Starai più comoda che su di una piccola poltrona-

Lei accettò di buon grado essendo ugualmente tesa. Si sdraiò e Angel la tirò a se lasciando che lei affondasse il volto stanco nel suo petto e si addormentarono.

Cap 7

 

 

Joyce rientrò in casa verso le 11.00 e gli trovò tutti a dormire in salotto. Sorridendo si diresse al piano superiore e poi avrebbe fatto trovare loro una bella colazione. Quando Willow aprì gli occhi si trovò rannicchiata sul divano con la coperta addosso e stava decisamente bene, mettendo a fuoco la vista si stiracchiò e sbadigliando guardò gli altri addormentati. Cordy era praticamente sguisciata a terra,la testa sulla poltrona ma il resto del corpo schiacciava uno Xander che non sapeva se fosse morto o solo addormentato; Spike e Faith erano accoccolati anche se lui aveva la testa sul petto di lei che non sarebbe stata contenta di vedere la bava sulla sua camicia da notte, fortuna che era bianca e non si vedeva! Infine rimase colpita da Buffy e Angel, lui sdraiato a terra aveva il busto di Buffy completamente sul suo petto e le loro gambe si intrecciavano come se volessero legarsi in modo che nessuno gli sciogliesse. Si strofinò gli occhi e poi con lentezza si alzò frugando per cercare le ciabatte. D’un tratto sentì un fruscio e vide che Angel aveva aperto gli occhi ma dovendo abituarsi alla luce mattutina aveva nascosto il volto sui cuscini tra i capelli di Buffy, Willow rimase colpita vedendo di come lui la strinse vicino baciandole il capo. La rossa si allontanò dal salotto.

-Buon giorno Will-

-Joyce, buon giorno-

-Tieni prendi la colazione,allora vi siete divertiti?-

-Si molto-

La rossa si sedette su di uno sgabello. Cinque minuti dopo Xander aprì gli occhi e non sentì il suo corpo, tentando di alzarsi le gambe gli cedettero e capì che un peso dormiente ostacolava i suoi movimenti. Cordy beatamente sistemata su di lui gli impediva qualsiasi spostamento e con tutta la delicatezza che possedeva tentò di spostarla senza svegliarla. Ma Cordelia percepì il disagio nel perdere il calore dato dalla posizione confortante e aprì gli occhi assonnata guardandosi a torno.

Si stirò e facendo movimenti bruschi schiacciò Xander che si lamentò.

-Auh!-

Lei lo guardò.

-Oddio che fai li?-

-Cosa ci fai tu piuttosto?-

-Sei un maiale Xander mi hai spostata di proposito!-

-Ma se ti sei addormentata tu su di me!-

Bisticciando svegliarono Spike che tirò loro un cuscino e rannicchiò la faccia nel petto di Faith che istintivamente si mosse nel sonno stringendolo.

-Ok andiamo di la a discutere-

I due raggiunsero Will e Joyce in cucina.

-Ehi ciao-

-Giorno-

Presero le tazze.

-Avete visto quei quattro?-

-No-

-Bè sarebbe da fargli una foto-

-Mi piace questa idea, sarà il ricordo di questo Natale, appena si svegliavo ve ne faccio una tutti insieme-

Joyce che adorava molto queste cose così familiari, andò in sala e tirò fuori la macchina fotografica dal cassetto, raggiunta da gli altri tre.

-Ma, Buffy sta dormendo nelle braccia di un ragazzo!Non è Riley!-

-Sono carini vero?-

Joyce guardò Willow e parve capire tutta la situazione. Poi fece una foto a tutti e quattro ridendo. Mezz’ora dopo Buffy aprì gli occhi e un profondo calore e senso di pace l’avvolsero. Era rannicchiata contro i petto di Angel che aveva gli occhi aperti e la stava guardando.

-Buon giorno-

-Ciao-

-Cosa c’è?Sono spettinata o qualcos’altro?-

- Qualcos’altro-

Lei lo guardò enigmatica.

-Sei bellissima-

-Certo come no-

Buffy si stiracchiò e poi si riappoggiò a lui.

-Vuoi alzarti?-

-Sinceramente rimarrei volentieri qui per il resto della mia vita-

-Wow-

-Wow-

Risero, poi decisero di raggiungere gli altri in cucina. Spike adesso era disteso a pancia in su e Faith si era allargata a tal punto che aveva un piedi sul suo petto, posizione che fece ridere i due. Quando arrivarono in cucina Joyce stava preparando il pranzo.

-Mamma-

-Ehi tesoro-

-Salve-

-Mamma lui è Angel, Angel mia madre-

-Molto lieto…adesso capisco da chi Buffy ha preso tanta bellezza-

La donna sorrise.

-Oh grazie-

-Dove sono gli altri?-

-Su a vestirsi-

-C’è il latte?-

-No tra mezz’ora si mangia-

-Giusto qualcosina ti prego-

-Prendete un po’ di spremuta-

Dopo si avviarono su pure loro due e gli trovarono in camera di Buffy già vestiti.

-Ehi ciao-

-Ciao…che fate qua?-

-Ho fermato Xander che frugava nella tua biancheria-

-Cosa?-

-Ma non è vero!-

Risero. Lui e Cordy bisticciarono.

-Allora dormito bene?-

Buffy arrossì cogliendo l’allusione di Willow.

-Io vado a vestirmi-

La ragazza si avvicinò all’armadio prendendo dei vestiti puliti e poi andò in bagno, Angel scese a prendere la sua roba. Si lavò il viso, i denti e si tolse gli orrendi residui di mascara da gli occhi, poi cominciò a spogliarsi. Si mise il reggiseno e indossò una maglietta semplice a manche lunghe, poi si legò i capelli con una pinza per potersi truccare. Stava per togliersi i pantaloni quando bussarono alla porta. Poggiò i jeans e aprì.

-Angel-

-Senti nell’altro bagno è finito il sapone-

-Oh si vieni, fai qui vado io nell’altro bagno-

-No figurai suppongo che qui ci saranno i tuoi trucchi e tutto il resto-

-Non preoccuparti-

-No senti faccio veloce ok?-

-Va bene aspetto fuori-

Poco dopo sentì scattare la serratura e la porta si aprì .Entrò in bagno chiudendo l’uscio e vide che si stava sciacquando le mani.

-Hai fatto?-

-Si certo, scusami-

-Ma cosa dici?Non devi scusarti-

Lei si avvicinò al mobiletto dove aveva appoggiato i suoi jeans. Lui si voltò.

-Grazie per la serata, mi sono divertito..-

-Anche io..-

-E…torneremo sicuramente a trovarvi, io e Spike-

Lei annuì imbarazzata. Adesso erano vicini.

-Io e gli altri potremmo venire qualche volta-

-Sarebbe fantastico-

-Lo penso anche io-

Istanti di fuoco in cui i battiti dei loro cuori si fusero scandendo l’armonia della stanza accompagnati da respiri un po’ affannati.

Lui prese il suo mento con le dita e lo portò vicino al volto baciandola prima con dolcezza e poi lasciando che la passione accrescesse. Quando approfondirono il bacio Buffy fece scorrere le mani fra i suoi capelli mentre lui accarezzò la pelle vellutata sotto la sua maglia.

-Buffy quanto hai ancora?-

Era Faith. I due si divisero e Buffy imbarazzata cominciò a balbettare.

-Ah…ho ..ho quasi fatto…aspetta..-

Faith rimase a braccia conserte attendendo che la porta si aprisse. Quando l’uscio fu aperto spalancò gli occhi nel vedere uscire un Angel ancora in pigiama e una Buffy mezza vestita ambedue palesemente imbarazzati, in quel momento passarono Xander e Spike.

-Oh, scusa non sapevo foste in due-

La biondina arrossì. Prese l’amica per un braccio e la trascinò in bagno.

-Wow B non perdi tempo-

-Ti prego-

-Che stavate facendo?-

Silenzio.

-No non dirmelo tanto lo so già-

-Faith!!!-

-Cosa?E’ vero, ma non ti ci affezionare troppo che stasera riparte-

-Lo so-

Il tono di marezza che colse nella sua voce la fece preoccupare.

-B, non ti sarai mica presa una batosta seria per Angel?-

-No certo che no!-

-Mmm…-

Quel pomeriggio lo passarono insieme facendo un giro ai centri commerciali. Buffy e le altre erano entrate in profumeria mentre i ragazzi si erano fermati ad un negozio di articoli sportivi. Poco dopo si ritrovarono ad un bar del centro commerciale e presero qualcosa per merenda.

-Ehi B non è un po’ imbarazzante avere qui il tuo ragazzo e il tuo amante?-

-Faith zitta stanno arrivando!-

I quattro giunsero in quel momento con i panini. Restarono a parlare per un po’.

-Io e Oz andiamo a fare un giro, ci vediamo stasera-

-Ehi rossa non mancare ci terrei a salutarti!-

-Tranquillo Spike-

La coppietta si allontanò felice.

-Bene io vado ho l’appuntamento dalla parrucchiera, a stasera-

Cordy si alzò.

-Em ti accompagno-

-Per quale insulso motivo?-

Xander sparì con Cordy tra la folla. Buffy non sapeva chi tra lei Riley ed Angel fosse più a disagio.

-Wow ragazze sono stato benissimo con voi in questi giorni siete uno spasso ci terrei a vedervi girottolare per L.A. qualche volta!-

-Ti verremo a trovare Spike-

Faith non disse nulla.

-Tutto bene piccola?-

-Certo….io vado al bagno B vieni con me?-

Le due si allontanarono.

-Faith cosa ti succede?-

-E’ che, adesso torna a casa e poi rivedrà Drusilla-

-Capisco sei gelosa-

-E tu non lo sei?Anche Angel ha qualcuno che lo aspetta,io Spike volendo ho tempo fino al ritorno di Dru per averlo ma tu con Angel no-

-Te l’ ho detto non mi importa-

-A chi la racconti?Ti conosco B e lo vedo quando qualcuno ti piace davvero-

-E cosa posso farci?Niente-

Le due sospirarono e tornarono al tavolo. Riley guardò l’orologio.

-Vi saluto ho gli allenamenti…ciao piccola-

Buffy lo baciò e lui dopo avergli salutati con i soliti convenevoli si allontanò. Spike notò quanto fosse strana Faith.

-Bambola andiamo a farci un giro-

-Cosa?Dove andate?-

-Tranquilla riccioli d’oro Angy non morde e mi pare che tu non lo disdegni molto!-

Lei arrossì e lasciarono i due al tavolo. Buffy si rigirò i pollici agitata.

-Scusa, ti ho complicato le cose con Riley e basta-

-Ehi ti ricordo che siamo in due a ballare questa danza-

-Lo so-

-Sono stata davvero bene, con te…e con Spike naturalmente-

-Sei una ragazza stupenda Buffy, mi hai colpito subito da quella sera in discoteca…non ho fatto altro che pensarti-

Lei rimase colpita da quelle parole.

-E quando ti ho visto su quello scaleo che mi guardavi confusa allora mi hai colpito dritto al cuore; conoscerti,stare con te in questi due giorni io….quello che ho passato con la mia ragazza non è niente in confronto alle poche ore con te…mi mancherai,molto-

Lei gli prese una mano e gliela strinse.

-Anche tu…-

Poi si avvicinò a lui e lo baciò con passione fino a perdere l’anima annegando nell’abbracciò che le regalò legandolo con le labbra al suo corpo che si fuse,latente e delicato sfiorandole l’anima.

Quella sera dopo i saluti generali gli ultimi baci e abbracci i due salirono sul pullman.

-Wow, eh si Faith hai due amici che sono due vere bombe-

-Già lo so…andiamo a casa-

Sul pullman i due rimasero in silenzio fissando sconsolati il fuori, guardandosi consapevoli che non erano del tutto pronti a lasciarle andare.

Cap 8

 

 

Sentì una mancanza, un pezzo di qualcosa era andato via da lei solo non capiva dove e cosa. Solo aveva quella devastante sensazione di vuoto, corrosivo e deleterio vuoto che seccava l’anima.

-Buffy stai bene?-

-Si Riley tranquillo-

-Bè, meno male ora che se ne sono andati posso stare in pace-

Buffy lo guardò contrariata.

-Cosa c’è?-

-Non ti piacevano?-

-No Spike è a posto ma Angel, non faceva che fissarti, c’era qualcosa di.. non saprei-

-Era una tua impressione-

-Non credo-

-Riley-

-Lo ricambiavi negli sguardi?-

-Cosa?No!-

-Invece si-

-Vuoi litigare?-

-No. Ti sto solo dicendo quello che vedevo-

-O quello che volevi vedere!-

-E’ assurdo-

-Tu sei assurdo! Adesso smettiamola per favore-

-Ok, ok-

I due passarono un pomeriggio burrascoso.

Arrivò Capodanno e i ragazzi decisero di passarlo ad una festa nella mega villa di Angel a Los Angeles.

La villa era assurdamente grande. Tre piani, suddivisi in: piano terra dove si trovava la parte principale della casa, un mega salone per ballare e il buffet; secondo piano dove dormivano Angel e i suoi genitori, era una specie di appartamento a se, terzo piano stanze varie più quelle degli ospiti. Nel mega giardino c’era una piscina, d’inverno l’esterno del giardino veniva riscaldato dal basso. Quando arrivarono rimasero scioccati dalle dimensioni di quel posto.

Avevano mandato Spike a prenderli per accoglierli e gli aveva condotti li.

Buffy si era messa un abitino tutto scintillante color oro che staccava con delle rifiniture nere per smorzare la pesantezza del colore. Era bellissima ma non si sentì altrettanto di fronte a tutti quei rampolli dell’alta società. Quando furono accolti da Angel gli presentò Darla e Buffy fu colta da una dolente nota di gelosia mentre moriva per il bellissimo ragazzo.

In principio c’era poca gente, molta che invece stava arrivando riempiendo la casa dopo neanche mezz’ora. Dopo u po’ di chiacchiere generali erano andati tutti al buffet sedendosi ai tavoli. Durante il loro banchettare la situazione era apparsa alquanto bizzarra: Faith e Spike flirtavano facendosi piedino per non farsi vedere da Darla che poteva spifferare tutto a Dru, anche se Darla era impegnata ad incenerire Buffy che si stava mangiando Angel con gli occhi, il quale a sua volta, attutendo le sfrecciatine di Riley, annegava in lussureggianti sguardi scambiati con Buffy. Cordy e Xander discutevano lasciando il trono di coppia della serata a Oz e Will. Tutto assurdamente divertente.

-Io vado a prendere altro contorno chi ne vuole?-

-Io un po’-

-B mi prenderesti l’insalata?-

-Ok-

Spike guardò Angel.

-Peach mi vaia prendere il sale?Qui a tavola manca-

-Va bene-

I due furono seguiti con lo sguardo dai rispettivi partner e quindi preferirono dividersi fino a che non arrivarono al buffet nascosti dalla folla.

-E’ un po’ complicato-

-Già-

-Scusa non voglio metterti in imbarazzo è che è più forte di me-

-Lo so-

Lui le sorrise.

-Angel-

-Si?-

-Bella festa-

Gentilmente le sfiorò il volto e poi tornò a tavola per non destare sospetti.

La festa aveva cominciato a scaldarsi quando la gente scese in pista e fu interessante vedere il macello che facevano.

Le ragazze un po’ ballavano insieme, un po’ con i rispettivi compagni e pi che un ballo sembrava una seducente danza di provocazioni. Cordy era disperata perché nessuno la considerava.

-Non è giusto mi ero messa in tiro-

-Si lo vedo-

-Perché nessuno di loro mi vuole?So di essere bella-

-Perché non capiscono nulla Cordy, sono un branco di svampiti-

Lei sorrise.

-Grazie è il primo complimento che mi fai-

-Dovere-

-Cosa?-

Cominciarono a battibeccare. Le lancette scorrevano imperterrite e la mezzanotte arrivò rapidamente.

Quando fu il momento del conto alla rovescia furono spente le luci e stappati gli champagne; Xander afferrò Cordelia e la bacio lasciandola molto scioccata, sotto lo sguardo attonito di una Willow e un Oz stupiti.

Poi partirono i fuochi, gli auguri generali per un’oretta. All’una e mezzo la sala grande era gremita di adolescenti scatenati,tra balli e risate. La gente cominciò ad andare via verso le due e mezzo, mezzi ubriachi, mezzi addormentati, rimanendo soltanto loro ospiti. Rimasero a fare casino fino alle tre essendo tutti ancora parecchio arzilli.

-Ragazzi che ne dite se facciamo un gioco?-

-Io proporrò sempre strip poker!-

Urla e oggetti volarono contro Spike.

-No facciamo obbligo o verità-

-Si-

Fu approvato e si appollaiarono in cerchio nella sala sui divani.

-Allora stabiliamo subito che tutti devono fare tutti gli obblighi richiesti-

-Tranne che fra uomini-

-E perché fra ragazze?-

-Ok a parte il discorso omosex per il resto tutto è lecito chi vuole tirarsi indietro lo faccia-

-E se non volessi fare un obbligo?-

-Bè C’ allora pagherai pegno e sarà peggio-

Risero. Qualcuno aveva ancora la forza per bere.

-Ma niente cose pornografiche!-

-Ovvero?-

-Sono validi strip teas, palpate, atteggiamenti provocanti-

-Niente contentini??-

Tutte guardarono Spike.

-Intendo toccarsi in modo più intimo-

-Vuoi morire ora o subito?-

-Scherzavo!!!-

Xander rise.

-Allora comincio io visto che l’ ho proposto-

Tutti guardarono Xander che nemmeno riusciva a stare seduto perdendo equilibrio.

-Mm…Cordy!-

-Lo sapevo-

-Sei un porco-

-Grande Xan-

-Silenzio….obbligo o verità?-

-Verità-

Lui sorrise divertito.

-Ti è piaciuto il bacio?

-Cosa?-

-Hai capito-

-No-

-Cordy se menti fai penitenza-

-Era solo un bacio!-

-Allora?-

-Forse un pochino-

Scoppiarono a ridere.

-Era un bacio quante storie!!-

-Uh uh ti piace Xander!!!-

-No!!-

La mora assaltò Spike e dopo un caos generale fu ripristinato l’ordine.

-Adesso tocca a me…-

Xander era già pronto.

-Faith-

-Non lo fai a me?-

-Sei prevedibili Xan!!!Allora dicevamo Faith..-

-Spara-

-Obbligo o verità?-

-Obbligo-

Un coro di ‘oh’ imperversò nella sala.

-Bene…cospargi il petto di Spike di panna e leccalo-

-Cordy sei una pervertita-

-In realtà è un trucco per vedermi senza maglia-

Tutti risero. La cosa proseguì a turno via via lasciando che l’atmosfera si surriscaldasse. Xander si era ritrovato senza pantaloni ed era imbarazzante perché a tutti risultavano palesi i suoi eccitamenti, Spike invece era intatto, Willow aveva bevuto troppo e Oz le aveva fatto una dichiarazione d’amore, Darla aveva acconsentito di fare un balletto alla io Jessica Rabbits e Riley aveva sculacciato Cordy!

-Bene sta a me….Spike!-

-Dimmi tutto Darla-

-Devi fare un spogliarello tutto per Buffy!-

Tutti risero, poi Spike accese la musica e cominciò, Buffy arrossì come un peperone quando poi lui si fermò alle mutande tirò un sospiro di sollievo.

-Sorry baby mi sono dovuto fermare sul più bello-

-Basta-

Buffy rossa scoppiò a ridere.

-Ah aha…Spike sei orrendo-

-Ehi sono stupendo!-

-Dai non prendertela-

-Cosa?-

-Volevi vedermi nudo?-

-Non sono gay-

-E’ tutta colpa tua-

Xander e Spike litigarono e nel marasma generale Buffy bevve un sorso della prima cosa che trovò per calmare gli spiriti.

Cap 9

 

 

 

-Allora zuccherino sei rimasta tu ed Angy quindi penso che dovrei farvene una insieme-

-Ottima cosa Spy-

-Voglio vedere una bella scenetta romantica e volendo anche un po’ porno-

-Adesso esageri, che avevamo detto?!-

-Ok allora facciamo che vi baciate e magari passate a gesti scottanti, sul tavolo da biliardo,ma niente sconcerie-

Tutti risero, tranne Riley e Darla. Angel e Buffy erano leggermente scossi.

-Spike limitati ad una scena pre sesso sul biliardo-

-Bella questa-

Si appropinquarono al biliardo e gli guardarono.

-Fate come se non ci fossimo-

Angel lanciò uno sguardo d’odio e gratitudine al tempo stesso a Spike.

-Ok….allora voi siete due avversari di biliardo, bambolina impugna la stecca, quella da gioco mi raccomando-

Risero.

-Spike!-

-Ok e insomma vi attraete e così durante la partita…che sarà ,sarà!-

I due fecero quanto detto.

-Ciak motore azione!!-

Spike si gettò sul divano accanto a Faith.

Buffy titubante fece finta di giocare sentendosi un po’ stupida in quella situazione. Ma erano talmente tutti di fuori che poteva sembrare una cosa normale.

-Mossa astuta per una ragazzina come te-

-Che vuoi farci la classe non è acqua-

-Oh come siamo pungenti-

Angel le si avvicinò e lei sentì il cuore in gola, stava tradendo Riley proprio davanti a i suoi occhi e lui non diceva nulla.

-Mi sono sempre piaciute le ragazzine impertinenti…-

Lui fissandola attentamente le sfiorò il volto. Buffy rabbrividì senza mai perdere il contatto con gli occhi. Le luci soffuse delle lampade sopra il biliardo le illuminarono lo sguardo di un’intensa carica sessuale che lo mandò in escandescenza, con avidità si impossessò delle sue labbra rischiando di soffocarla ma Buffy si aggrappò a lui lasciando cadere la stecca di mano.

-Interpretazione da Oscar-

-Xan stai zitto-

Le lingue riconoscendosi, come due anime alla deriva ritrovatesi dopo lungo cercare, danzarono unite. Le mani corsero frenetiche sul corpo avvinghiandosi l’un l’altro strappando i capelli e chiedendo di sprofondare in un abisso di perdizione. Lui prontamente la sollevò e la poggiò sul tavolo da biliardo dove prese a baciarle il collo, la tensione saliva e l’atmosfera rovente scottò gli animi. Solo Faith capì che le cose stavano precipitando.

-Bravi!-

I due colti alla sprovvista caddero dal cielo riluttanti per l’interruzione.

-Siete dei grandi attori ma io vi dirò, ho sonno, molto sonno-

-Si andiamo a letto,sono arrivato alla frutta-

Dopo momenti incerti di imbarazzo si divisero dandosi la buona notte. Willow, Cordy e Buffy stavano nella stessa stanza mentre i ragazzi in un’altra. Angel dormiva con Darla e Spike con Faith.

-Non mi è piaciuta la tua performance stasera-

-Darla ti prego-

-No mi hai fatto schifo, credi che sia così stupida?Da quant’è che va avanti?-

-Cosa?-

-Da quando te la scopi?-

-Da mai! Non osare parlare come se lei fosse una delle tue amiche-

-La difendi pure?Forse è ancora vergine, in effetti ce lo ha stampato in fronte, ma non era la prima volta che la baciavi!-

-Smettila, svestiti e preparati per la notte-

-Una notte che passerai da solo!-

Darla sbacchiò la porta che fu udita da tutti quanti. Il ragazzo si mise il pigiama ignorandola. Un quarto d’ora più tardi tutte le luci furono spente.

La mattina dopo si svegliarono all’ora di pranzo.

La tensione era palpabile graffiante come una lama affilata, Buffy si sentì a disagio mentre i presenti sembravano tranquilli, ma la scenata della sera prima era ancora impressa nella sua mente. Verso sera decisero di tornare a casa e dopo i saluti partirono.

Passò un mese dal capodanno e ormai erano i primi di febbraio con San Valentino alle porte.

Willow e Oz andavano a gonfie vele mentre tra Buffy e Riley tirava aria di tempesta, il 14 Febbraio lui non avrebbe aspettato oltre per fare l’amore con lei. Quel giorno le ragazze erano a mensa mentre Faith faceva la fila col vassoio, un ragazzo della squadra di football le si mise davanti.

-EHI!Vai a fare la fila!-

-Scusa bambola ora non ho tempo-

-Ti ho detto che ti devi spostare stronzo-

-Che c’è Faith ti mancano le nostre cavalcate?-

Faith si era ripassata molti membri della squadra di football. Stava per reagire con la violenza quando si intromise un giovane, alto, forse un nuovo prof,di colore molto attraente.

-Ti ha chiesto di tornare a fare la fila come gli altri, o vai o chiamo il preside-

Il ragazzo sbuffò e si tolse.

-Grazie, ma lei chi è?-

-Peter Wood, un tirocinante-

Lei lo guardò andarsene dopo averle regalato un sorrisetto sexy che la sciolse. Tornò al tavolo leggermente scossa.

-Ehi Faith che combinavi con McKay?-

-Mi era passato davanti-

-Stronzo-

Risero.

-Wow tra un po’ ci sarà San Valentino e Oz mi farà una grande sorpresa!-

-Anche Riley-

Lo sguardo sconsolato di Buffy finì sul suo piatto.

-B, se non vuoi farci nulla diglielo!-

-E’ cinque mesi che glielo dico!-

-Ragazze stanno arrivando-

I tre raggiunsero il tavolo.

-Allora donne come va?-

-Bene-

-Vi siete persi lo scontro tra Faith e McKay-

-Ci sono stati spargimenti di sangue?-

-Sei disgustoso Xander!-

Lo infamarono e poi continuarono a chiacchierare.

Il giorno dopo a scuola erano ai loro armadietti.

-Allora Cordy non hai fatto più niente con Xander?-

-Come devo dirvelo?Non farò mai niente con Harris-

Risero. Faith vide in fondo al corridoio il sig. Wood e scusandosi con le amiche lo raggiunse.

-Prof. Wood-

-Oh ciao…em come hai detto che ti chiami?-

-Faith-

-Faith, chiamami Peter sono solo un tirocinante devo ancora laurearmi-

Le sorrise.

-Ok Peter, em volevo ancora dirti grazie per ieri-

-Figurati, se non intervenivo io finiva che lo mandavi all’ospedale-

-Infatti, è solo un cretino-

-E’ un adolescente con gli ormoni agitati-

Risero.

-Allora ci vediamo-

-Ok…ciao Faith-

-Ciao-

Dopo un attimo di incertezza si allontanò.

-Faith!Chi era quel fustone con cui parlavi?-

-Non ce lo presenti?-

-Bell’ amica che sei!!-

-E’ un tirocinante si chiama Peter Wood-

-Gli dai del tu?-

-Si-

-Cazzo è una bomba sexy-

-Ehi l’ ho visto prima io-

Le tre risero e Faith arrossì.

-Ti sei presa una cotta-

-Ah ragazze!-

Ridendo andarono in classe. Il prof. di lettere aveva assegnato loro un compito a coppie in cui dovevano bilanciare le spese familiari per tutte le cose di prima necessità partendo da un budget di soldi , ovviamente irreale, e inoltre scegliere quanti figli avere. Dovevano segnare su una lista tutto quello che fingevano di acquistare tipo la casa,la macchina, la scuola e alla fine in base al loro fantomatico stipendio bilanciare i conti.

Willow e Oz erano insieme, Faith si era ritrovata sola a fare la ragazza madre mentre Buffy con Riley e Cordy con Xander.

-Ma perché con te???Che ho fatto di male?-

-Cavoli un conto è un bacio, un conto è un matrimonio!-

-Non è reale Harris, ricordalo!-

-Lo so CC’-

Uscirono di classe irritati.

-Wow, bene allora oggi cominciamo a scegliere la casa-

-Ok, poi ci sarà la macchina-

-A che scuola mandiamo i bambini?Quanti ne vuoi?-

-Riley è un compito, possiamo farlo anche oggi-

-Lo so però mi piace dover inscenare una vita matrimoniale con te-

Lei ignorò quel commento.

Quel pomeriggio si trovarono da Giles e seduti ad un tavolo con tutti gli articoli vari di scelta per la casa e il resto, si misero a lavoro.

-Io vorrei quattro bambini-

-Quattro?-

-Si perché?-

-Io mi accontento di due-

-Solo?-

-Ehi sono io che devo portarmeli in pancia non tu!!!-

-Ok ok…ci pensiamo dopo ora guardiamo le case-

Presero i fogli.

-Questa mi piace!-

-Non ce la faremo mai-

-Come no!-

-Io volevo prendere una macchina sportiva-

-Cosa?Quella la prenderai solo come ultima cosa!-

-Lo so risparmieremo per il college dei bambini ma un piccolo sfizio lasciamelo togliere-

-Riley!-

Cominciarono a discutere, al tavolo più in la Cordy e Xander andavano abbastanza d’accordo.

-Mm, si però l’arrediamo come voglio io-

-Si ok, ma considera che non puoi spendere una salassata, a che scuola mandiamo nostro figlio?-

-Alla migliore-

-Certo tesoro-

-Xan ti stai calando troppo nel personaggio-

-Mm…oh stavo mi scordando che Giles nello scantinato tiene un libro sulle scuole più prestigiose con tutta la loro storia-

-Wow, andiamolo a prendere-

I due si alzarono e Willow gli guardò ridendo, lei e Oz erano d’accordo su tutto!Faith invece era rimasta a scuola per parlare con la professoressa di chimica, con la quale aveva un buon rapporto e che era una ragazza madre. Una volta ringraziata fece per tornare a casa ma si scontrò con Peter.

-Oh scusami!-

-Figurati…come mai a scuola?-

-Oh per un compito-

-Capisco…senti Faith tu…niente-

-Cosa?-

-No niente-

-Dai dimmelo-

-Io…ti andrebbe di…andare a bere qualcosa Venerdì?Assolutamente analcolico!-

Lei sorrise.

-Ok…-

-Facciamo al Bronze?-

-Ci sto-

-Allora ciao-

-Ciao-

Dopo qualche occhiata languida lei uscì tutta saltellante dalla scuola.

Xander accese la luce.

-Non ero mai stata nello scantinato di Giles-

-Non hai mai portato nemmeno un libro perché ti sporchi le mani-

-Ehi la manicure costa!-

-Una cosa che dovrai abbandonare-

-Cosa?No!-

-Prima dobbiamo pensare alla famiglia, dopo potrai concederti queste cose-

Cominciarono a rovistare.

-Non è giusto-

-Io non vado dalla manicure e non faccio altre di queste cose quindi anche tu puoi rinunciarci-

-Tu non ci andresti lo stesso!-

Ora si stavano guardando con falso odio.

-E allora?-

-Allora ognuno abolirà i suoi hobby-

-Bene-

-Bene-

Si guardarono e si baciarono.

Cap 10

 

-Ok, sono impazzita-

-Sai che novità-

-Se lo dici a qualcuno ti ammazzo!-

-Cosa c’è di male?-

-Sei Xander!-

-E allora?-

Lo fulminò con lo sguardo e dopo si baciarono di nuovo.

Intanto Buffy e Riley erano andati a casa perché non riuscivano a combinare niente.

-Buffy a telefono c’è Faith!-

La ragazza in camera sollevò il ricevitore.

-Pronto-

-Ehi indovina?-

-Cosa?-

-Peter e io usciamo questo venerdì!!-

-Sul serio?Wow?Anzi doppio wow!-

-Si!-

-Raccontami tutto-

Le raccontò la storia.

-Se va bene passerete insieme anche San Valentino!-

-Esatto sono così emozionata!E te che mi dici?-

-Mm io è Riley abbiamo discusso un sacco!-

-Uh aria di tempesta-

-Già lo temo proprio, ma vedremo-

Venerdì arrivò in fretta ed erano tutte a casa di Buffy per prepararsi.

-Sto bene così?-

-Sei bellissima Wood cadrà ai tuoi piedi!!!-

-Si non ne dubito-

-E considera che ti ha vista in veste scolastica e gli sei piaciuta!!!-

-Giusto, grazie Will sai sempre come tirarmi su-

-E’ un mio dovere!-

Risero, quando furono pronte uscirono di casa e andarono al Bronze. Arrivate si sedettero ad un tavolo e aspettarono l’arrivo dei ragazzi, Arrivò Wood e Faith lo vide.

-Io vado-

-Ok divertiti-

Lei lo raggiunse.

-Ciao-

-Wow…sei bellissima-

-Grazie-

-Ti va di bere qualcosa?-

-Va bene-

Dopo arrivarono anche Xander e Riley, Oz era sul palco che suonava.

-Ciao ragazze, Faith?-

-E’ impegnata-

-Cosa?E quando pensavate di dirmelo??-

-Dai Xan non prendertela-

-Anche perché avresti fatto un mucchio di storie-

-Non è vero-

-A me è andata bene solo perché tu eri già amico di Riley…-

-E me?Oz?Ma se nemmeno lo conosci!-

Willow scimmiottò la sua voce ricordando la sua reazione ei confronti di Oz.

-Io mi preoccupo per voi-

-Ma lo sappiamo!-

-Dimostraci il tuo affetto andando a prenderci da bere-

-Perché una volta tanto non mi accompagni Queen C’?-

Lei lo guardò negli occhi e capì le sue intenzioni.

-Ok-

Will e Buffy spalancarono gli occhi guardandoli allontanarsi.

-La cosa non mi piace-

-Dovremmo indagare-

Riley le guardò.

-Su cosa?-

-No niente…-

-Cavolo Willow Oz è proprio bravo-

-Già-

Il gruppo finì di suonare e il ragazzo scese dal palco.

-Ciao-

-Ehi-

La baciò.

-Sei stato fantastico-

-Grazie…ho un po’ sete-

-Vieni andiamo-

I due si allontanarono lasciando Buffy e Riley soli.

-Scusami-

-Non fa niente-

-Allora pace fatta-

-Si-

Lui la baciò.

Intanto Xander e Cordy erano avvinghiati l’uno l’altro vicino ai bagni.

-Ok, torniamo prima che si facciano delle domande-

Tornarono al tavolo dove gli attendevano.

-Voi due, dove eravate finiti?-

-C’era una tale fila al bar che temevo mi cadessero tutti i capelli prima di arrivarci-

Risero. Intanto videro Faith amoreggiare con Peter sulla pista da ballo. Il giorno dopo raccontò loro ogni cosa.

Passò una settimana e Xander e Cordy erano stati beccati, mentre Willow e Oz andavano tranquilli, Buffy e Riley avevano appianato le divergenze, infine Faith e Wood uscivano spesso. San Valentino era proprio quel sabato e Buffy era molto preoccupata.

-B tranquilla, piuttosto mi dai i tuoi orecchini scintillanti?-

-Prendili-

-Buffy che ne dici di questa maglia?-

-No Will prendi il mio vestito rosa-

-Ok-

La rossa superò il letto sul quale Cordy si dava lo smalto.

-B che ti metti?-

-Pensavo il vestitino nero-

-Uh allora vuoi proprio sedurlo!-

-Ragazze!No è che, bè lui mi ha chiesto di mettermi un vestito tipo elegante ed è uno dei più carini che ho-

-Tutte scuse-

La presero in giro.

-Sul serio!!!-

Risero e poi quando furono pronte uscirono. Aveva appuntamento al Bronze e li ognuna sarebbe andata per la sua strada.

Buffy era agitatissima, Riley l’aveva portata in un ristorantino intimo e carino a lume di candela e le aveva regalato un braccialettino, poi erano andati a fare una passeggiata ed erano arrivati davanti a casa di lui.

-Buffy, i miei stasera non sono in casa-

-Riley…-

-Ti prego non dirmi di no-

Lei lo guardò.

-Non posso-

Aveva le lacrime agli occhi, lui si appoggiò al seggiolino.

-Cosa devo fare?Non ti basta tutto questo?Tutto quello che provo per te?-

-Lo so hai ragione, mi dispiace ma non posso-

-Cosa me ne faccio dei tuoi continui non posso?Non sembravi tanto restia con Angel!-

-Cosa c’entra Angel?-

-Te lo stavi per scopare sotto ai miei occhi-

-Primo era un gioco, secondo tu non hai fiatato!-

-Ah certo è compito mio chiederti di non tradirmi-

-Ho sbagliato va bene?Avevo bevuto!Ma non avrei fatto nulla!-

-Sei una puttana-

Lei lo guardò con le lacrime agli occhi, piangendo.

-Perché mi fai questo?-

-Io ti amo e tu non sei pronta, come…come posso pensare che mi ricambi?-

-Per te l’amore si basa esclusivamente sul sesso?-

-Si basa sul niente Buffy, non fai niente per farmi capire i tuoi sentimenti, ti limiti a fare la ragazza fedele-

-E che dovrei fare?-

-Vivere!Tu non vivi nel nostro rapporto, c’è solo il tuo corpo!-

-Non venire a fare Freud con me Riley!-

-Ad Angel ti saresti data!-

-Nono mi puoi dire certe cose!-

-L’ho fatto-

Piangendo uscì dall’auto e corse via, non sapeva nemmeno per dove.

Corse fino alla fermata degli autobus e salì su uno. Arrivo a Los Angeles nel cuore della notte e vagò, non ricordandosi neppure dove lui abitasse. Poi si trovò in una strada familiare e singhiozzando trovò casa sua. Suonò due volte quando vide una lice accendersi al piano superiore. Che stupida, forse era con Darla! Si voltò ma mentre stava per andarsene si aprì la porta.

-Buffy?-

Lei si voltò con cuore in gola e le lacrime gelate sul volto candido arrossato dal pianto. Si lasciò sfuggire un singhiozzo e si rifugiò tra le sue braccia.

Dopo erano in cucina, le aveva dato un suo maglione, quel misero abitino l’aveva coperta ben poco da freddo notturno, L’orologio batteva le due nel lento vapore di una tazza di cioccolato.

-Come ti senti?-

-Meglio grazie-

Nella decadenza del volto devastato una sconvolgente bellezza lo imprigionò ancora tra quegli occhi infiammati, quelle guance rosse rigate di nero e i capelli scompigliati.

-Allora, posso sapere perché sei qui?-

-Scusa non volevo disturbarti-

-Non è per questo, solo che sono le due di notte, è San Valentino, ti immaginavo da tutt’altra parte-

Lui la pensava?

-E’…è successa una cosa-

-Sei una stupida-

I suoi occhi verdi spalancati lo fecero sorridere.

-Perché non mi hai chiamato?Venivo subito a prenderti invece di farti fare la strada da sola, di notte a piedi-

Tirò un sospiro di sollievo.

-Non sapevo dove andare….ho litigato con Riley e…-

Le parole annegarono nelle lacrime, lui si alzò e l’avvolse nel suo abbraccio facendole nascondere il volto al mondo, adesso niente importava, niente che non fosse lei.

Cap 11

 

Dopo un pianto ristoratore lui riuscì a strapparle qualche informazione.

-Bene,dormirai nella camera degli ospiti ok?-

Lei annuì. Quando l’accompagnò alla stanza lei lo fermò.

-Puoi…puoi restare con me stanotte?Solo per dormire, non voglio stare sola-

-Certo-

Le baciò la fronte e poi le diede una sua t-shirt bianca che standogli grande le bastava come pigiama. Erano sotto le coperte, lei dopo attimi di imbarazzo si era arrotolata contro di lui nascondendosi nel suo abbraccio.

-Mi starai odiando-

-Perché dovrei…-

-Ti sono piombata in casa alle due di notte!-

-A dirla tutta sono molto felice-

-Sul serio?-

-Oh si credimi-

Lei sorrise.

-Grazie-

Poi chiuse gli occhi e si addormentò.

-Prego-

Anche lui lasciò che il sonno lo prendesse.

La mattina verso le 10.00 lui aprì gli occhi e la vide dormire ancora, sorrise e baciandole una tempia si alzò per preparare la colazione.

La perdita turbò il suo sonno. Aprendo gli occhi si accorse che lui non era li, così scese seguendo l’invitante odore di croissant caldi e caffè accompagnato da succo di pompelmo e arancia.

Lo vide trafficare ai fornelli, con la stessa sensualità della sera prima, avvolto solo nei suoi pantaloni e nel grembiule bianco. Lei sorrise. Quando lui la vide perse un battito, la t-shirt spiegazzata contro il suo corpo le donava una certa movenza sexy che sapeva di purezza, i capelli arruffati contornanti il volti assonnato e quel sorriso così dolce che lo illuminò. Buffy sorrise dolcemente e con lo sguardo assonnato si avvicinò al tavolo in cucina dove erano disposte le tazze e tutto il cibo.

-Wow hai preparato tutto tu?-

-Già…spero ti piaccia-

-Sono certa di si…ci sono tutte cose che adoro-

-Davvero?-

-Si, il succo di pompelmo e d’arancia, cereali,latte, briosce, marmellata, toast, burro di arachidi-

-Ok ho capito!-

Risero. Buffy si accomodò al tavolo e lui pure. Assaggiò l’omelette nel suo piatto e la trovò squisita.

-E’ deliziosa, tu si che sai come conquistare una ragazza in cucina-

Si guardarono per un attimo imbarazzati.

-Dormito bene?-

Lei bevve il suo caffè latte.

-Molto…grazie per tutto quello che stai facendo per me-

-E’ un piacere-

Il resto della colazione fu tranquillo, poi Buffy chiamò sua madre per dirle che era rimasta da Willow, prima ovviamente aveva avvertito l’amica.

-Un bel bagno sarebbe l’ideale…guarda in che stato sono-

-Ti prendo un accappatoio-

-Em,no fa niente, non ho vestiti di ricambio-

Lui sorrise, poi si avvicinò al telefono.

-George?Ho bisogno che tu mi faccia delle commissioni…si,esatto…grazie-

Chiuse.

-Chi era?-

-Il mio maggiordomo-

-Hai un maggiordomo?-

-Si, tu vai a farti una doccia-

-Ma-

-Tranquilla-

Lei non seppe perchè ma si fidò, così andò nel bagno. Quando uscì in accappatoio coi capelli raccolti in un turbante e i piedi scalzi, trovò Angel in camera seduto sul letto già vestito e con accanto due sacchetti da boutique.

-Ciao-

-Scusa che sbadato non ti ho dato le ciabatte-

-Non importa-

Lei si sedette sul letto e srotolò i capelli.

-Tieni-

Buffy titubante lo guardò enigmatica e prese i sacchetti ,aprendoli tirò fuori il loro contenuto e rimase colpita.

-Non dovevi-

-Consideralo un regalo-

-Angel-

-Spero vadano bene-

-Sei matto?Sei stato fin troppo carino con me-

Lui le aveva fatto comprare degli abiti più comodi ma dall’aspetto indubbiamente costoso.

-Non potevi andare a giro con quei tacchi alti e quel vestitino….non che non ti stessero bene ma-

-Lo so ho capito-

Lei posò gli abiti sul letto e si alzò andandogli di fronte; sorrise e si chinò verso di lui baciandogli una guancia. Angel si inebriò di lamponi provenienti dalla sua pelle, da i capelli ancora bagnati.

-Grazie-

Lui rispose con un sorriso dolcissimo, poi scostandole una ciocca gocciolante dal volto la fissò intensamente. Buffy sentì le gambe tremarle e la testa si svuotò da ogni pensiero, poteva sentire i battiti violenti del suo cuore mentre una strana agitazione si fece largo nel suo corpo. Lui era li così vicino,così bello e maledettamente adorabile, che doveva fare? Angel gentilmente la fece allontanare per alzarsi.

-Adesso ti lascio così puoi cambiarti-

Lei rimase a mezz’aria riuscendo solo ad annuire.

Quando lei fu pronta lui l’attendeva in salotto.

-Ehi,allora grazie ancora dell’ospitalità e dei vestiti…-

Lui notò che aveva un sacchetto con dentro gli abiti della sera prima.

-Già te ne vai?-

-Em, non voglio disturbarti ancora-

-Non dire sciocchezze, ti va di fare un giro per Los Angeles?-

-Uh, io-

-Non dirmi di no-

Lei sorrise e poi poggiò il sacchetto ai piedi del divano e prese la mano di lui.

-Andiamo-

Passarono la mattinata a ridere e scherzare, parlando di ogni cosa venisse loro in mente, si abbuffarono di dolci, andarono per negozi e quant’altro ancora. Verso mezzogiorno chiamò sua madre per dirle che non sarebbe tornata a pranzo.

Mangiarono a casa e si divertirono a cucinare, Buffy per poco non fece esplodere il forno.

-Ah, scusami!-

Scoppiarono a ridere mentre la cucina si riempiva di fumo e Gorge allarmato faceva di tutto per limitare i danni.

-Lo farò morire so che mi sta odiando!-

-No invece gli piaci, sai solo tu ed io lo trattiamo come la splendida persona che è-

-Poverino-

-Già-

Stavano mangiando.

-Mmm, sa solo di carbone-

-Si ma il sugo è buono-

-Non sei spiritoso…-

-Eh..eh-

-Davvero-

Risero.

-Che vuoi fare dopo?-

-Penso sia meglio che vada-

-Scusa hai ragione, insomma sennò pensi che ti voglia sequestrare-

-Sei proprio stupido-

-Si inizio a dubitare pure io-

-Lo sai cosa intendo, sono stata benissimo con te oggi ma non posso approfittare della tua gentilezza-

-Buffy non lo faccio tanto per gentilezza-

Lei abbassò lo sguardo.

-Quando sei piombata qui a casa mia stanotte io….io ero nel mio letto pensando a cosa tu stessi facendo. Quando ho aperto la porta mi ci sono voluti cinque secondi per capire se stessi sognando o meno; volevo stare il più tempo possibile con te perché….perché mi piaci così tanto che non riesco nemmeno a dirtelo-

Lei si alzò e girando attorno al tavolo andò dove si trovava lui, poi gli porse la mano per farlo alzare. Quando furono entrambi in piedi lei lo guardò intensamente e con dolcezza sfiorò le sue labbra, prima lentamente poi con più passione. Un vortice languido e latente gli avvolse, Angel fece scorrere le mani sul suo corpo, poi sollevandola gentilmente la condusse verso la camera da letto dove consumarono la loro tanto desiderata prima volta insieme. I vestiti scivolarono via lasciando che gli istinti e il cuore sopraffacessero la ragione, unendosi fino allo spirito, collassando nel mare di perdizione dell’altro.

 

Cap 12

 

 

 

Lui l’aveva fatta adagiare sul letto, dolcemente, cominciando a baciarle ogni lembo di pelle.

-Angel-

Lui alzò lo sguardo verso di lei.

-Io…non ho mai-

Lui si sollevò su di lei.

-Fermami se non vuoi ok?-

Lei annuì, ma quando lui le baciò la fronte e sorridendole sfiorò la sua guancia col dorso della mano, capì che lui era quello giusto nel momento giusto. Impadronendosi delle sue labbra come segnale di assenso, si lasciò guidare verso l’ignoto piacere dei un’unione di anime e corpi. Lei si stava donando a lui, era la sua prima volta, stava dando a lui la sua purezza, la sua innocenza gli aveva chiesto di trasformarla in una donna. Lui non il suo ragazzo. Cosa voleva dire? Perché ciò gli riempiva il cuore di gioia scaldandolo di languidamente?Perché lei aveva tanto potere su di lui? Averla li, baciarla e renderla parte di se stesso lo rese pago e completo, saziando tanto il suo istinto quanto il pazzesco bisogno di lei nella sua anima, nel suo cuore, affondare nel chiarore terso dei suoi occhi fino a perdersi nel suo sorriso rapito dal suo spirito. Che fosse…no, non poteva essersi innamorato di lei, o forse si? Ma ogni pensiero fu dimenticato nel logorante piacere che si regalarono in quella magica danza di passione e d’amore.

Erano le tre del pomeriggio quando avvolta nelle coperte allungò una mano verso il cuscino che trovò vuoto. Spalancò gli occhi titubante e si sollevò, guardandosi attorno nella penombra della stanza, vide la sua sagoma delineata a tratti dalla luce filtrante dalle pesanti tende tirate.

-Ehi ti ho svegliata?-

-No…ma…che stai facendo?-

-Ti ho preparato uno spuntino, scommetto che hai fame-

Quando tirò le tende le ci volle un po’ per abituarsi alla luce.

Lui posò il vassoio sul letto e si accostò a lei per baciarla.

-Ehi tutto bene?-

-Si mi sono solo spaventata quando non ti ho trovato-

Lui sorrise, poi si tolse la vestaglia ed entrò a letto stringendola fra le sue braccia.

-Scusa-

-Non devi…se…senti volevo chiederti-

-Sei stata magnifica-

Le si illuminarono gli occhi.

-Sul serio?-

-Oh si-

-Ma per te, voglio dire non era la prima volta e-

-Invece è come se lo fosse stato, stavolta è diverso…-

Lei lo guardò curiosa.

-Perché?-

-Perché…perché io…io ti amo Buffy-

La ragazza spalancò gli occhi e rimase con la bocca mezza aperta. Lui l’amava? Perché era scioccante? Riley glielo aveva detto un migliaio di volte ma detto da Angel era qualcosa di indescrivibile, lui l’amava. Il bellissimo ragazzo a cui aveva dato se stessa quel pomeriggio, colui che le faceva battere il cuore all’impazzata, che l’aveva stregata coi suoi occhi scuri, l’amava. Sentì lacrime pungerle gli occhi ma le cacciò.

-Anche io ti amo-

-Sul serio?-

Riuscì solo ad annuire e lui la baciò.

-Oddio Buffy non sai che tortura esserti stato così lontano, tu sei così bella, intelligente che io non riuscivo a raggiungerti e-

Lei gli prese il volto fra le mani.

-Ehi, adesso sono qui…e sono tua, solo tua-

-Queste condizioni posso accettarle-

Risero, poi dopo essersi baciati ancora lui prese il vassoio e mangiarono.

Lui l’aveva riaccompagnata in macchina, in modo da poter stare più tempo insieme, suo padre gli aveva lasciato l’auto.

Erano davanti a casa Summers.

-Allora io vado-

-Ok-

Si baciarono.

-Ti chiamo-

-Ok-

Un altro bacio.

-Sono stata davvero bene-

-Mi manchi già-

-Anche tu-

Lui sorrise e poi la baciò di nuovo.

-Possiamo continuare in eterno?-

-Non sai quanto vorrei-

-Ok adesso vado veramente sennò finisce che non esco di qua-

-Non stuzzicarmi-

Si diedero l’ultimo bacio.

-Ciao-

-Ti amo-

Lei si voltò mentre scendeva.

-Ti amo-

Poi chiuse lo sportello e lo guardò allontanarsi. Era felice come non lo era mai stata prima.

Cap 13

 

 

Erano davanti a casa Summers.

-Allora io vado-

-Ok-

Si baciarono.

-Ti chiamo-

-Ok-

Un altro bacio.

-Sono stata davvero bene-

-Mi manchi già-

-Anche tu-

Lui sorrise e poi la baciò di nuovo.

-Possiamo continuare in eterno?-

-Non sai quanto vorrei-

-Ok adesso vado veramente sennò finisce che non esco di qua-

-Non stuzzicarmi-

Si diedero l’ultimo bacio.

-Ciao-

-Ti amo-

Lei si voltò mentre scendeva.

-Ti amo-

Poi chiuse lo sportello e lo guardò allontanarsi. Era felice come non lo era mai stata prima.

Quella sera si trovò al Bronze con gli altri.

-Allora com’è andata?-

-Si B, racconta-

-Ecco…abbiamo litigato e io, sono scappata-

-Sei scappata?-

-Già Riley mi ha raccontato tutto era molto dispiaciuto-

-Ti ha detto anche come l’ha chiamata?-

-Si…infatti gli ho detto che non se ne parla di restare amici fino a quando non ti chiederà scusa-

-Grazie Xander…ma lui non ha colpa-

-Ehi sei come una sorella…aspetta,non devi giustificarlo-

-Xander…fammi finire-

Lui annuì.

-Sono andata da Angel-

-COSA?-

Il boato che esplose fece girare diverse persone.

-Ok sono felice di rendere di dominio pubblico la mia vita privata!-

-Scusa ma..-

Faith abbassò il tono.

-Tutto il giorno?-

-E anche la notte?Ma allora tu e lui-

-Si-

Le amiche risero e l’abbracciarono.

-Sei, insomma ora anche tu…-

-Uffa che peccato….-

Cordy fulminò Xander.

-Che peccato cosa?-

-Nie…niente parlavo della…della coca cola-

-Sarà meglio-

-Buffy ma Riley, ora capisco la sua furia sei stata scorretta nei suoi confronti-

-Lo so…però io, amo Angel-

La guardarono ammutolendo, poi parlarono tutta la sera di quanto era successo fino a che non arrivò Riley.

-Ciao-

-Ciao-

-Potrei…parlarti?-

-Uh, va bene…-

Uscirono fuori.

-Come stai?-

-Bene-

-Sono contento…ti ho cercata tutto il giorno ma Willow mi ha detto che non volevi parlarmi-

Bugia su bugia, che avrebbe detto?

-Riley io-

-Senti…ho sbagliato, mi dispiace non ci sono parole che scusino il mio comportamento davvero…perdonami-

Sentiva le lacrime pungerle gli occhi. Perdonarlo, perché mai doveva avercela con lui? Lei lo aveva tradito, col corpo e con l’anima, lei aveva baciato un altro, aveva amato un altro e ci aveva pure fatto l’amore. Da Riley non si faceva toccare sotto quell’aspetto e lui aveva fatto bene a dirle quelle cose, in fondo erano la verità. E ora le chiedeva scusa per essere stato onesto e leale? Non poteva continuare, doveva umiliarsi e sorbirsi tutta la sua collera e la sua rabbia, glielo doveva.

-Devo dirti una cosa, e…andiamo al parco così possiamo sederci-

Arrivarono in prossimità del parco e trovarono una panchina. Li Buffy raccolse tutta la forza che possedeva per parlargli. Non poteva dirgli tutto, non poteva distruggerlo in questo modo crudele, sgretolandolo nella morsa dell’umiliazione. Lei aveva sbagliato, non lui.

-Non devo perdonarti niente-

-Ma io..-

-Ti prego, non mi interrompere-

Lui si preoccupò, i suoi occhi verdi adesso brillavano di un rossore conosciuto, lacrime trattenute.

-Ho sbagliato tutto con te, e..e mi dispiace perché non lo meritavi-

-Buffy di che stai parlando?-

Teneva gli occhi fissi sul prato umido e scuro, alzò la testa e lasciò scivolare le lacrime del suo peccato.

-Avevi ragione, tutto…tutto quello che mi hai detto ieri sera, ogni…ogni riferimento…-

-Buffy ti prego, spiegati non…non capisco-

Lei singhiozzò.

-Scusami, merito solo il tuo disprezzo per come mi sono comportata-

Lui continuava ad annegare nei suoi occhi immensi ancora più spaventato, poi la sua mente tornò alle parole rivoltele la sera precedente e quando capì si alzò di scattò fissandola.

-No-

-Riley-

-Tu...tu non…oddio!-

Lei lo guardava tristemente.

-Come hai potuto?Noi…ho aspettato, ho fatto tutto il possibile ma tu mi hai sempre rifiutato…e adesso…-

-Lo so hai ragione, ho sbagliato…ma non è colpa tua, non è per te è una cosa mia, dipende da me-

-Certo che dipende da te!Cazzo!-

Lei sussultò.

-Perché?Non ho forse fatto abbastanza per te?Non sono stato abbastanza?Oh era solo il brivido di una relazione proibita?-

-Cosa?No!Tu, tu sei sempre stato eccezionale con me,sei stato bravissimo e per questo sto così male perché non è giusto!Ho sbagliato lo so, lo so bene ma io…mi sono innamorata di lui e questo non lo avevo certo previsto!-

-Quante volte sei stata con lui?-

-Una…-

Lui scosse il capo.

-A che serve arrabbiarsi?Tanti auguri spero che lui sia più fortunato e non lo tradirai col primo che ti fa gli occhi dolci-

Buffy volle replicare ma la sua offesa più che giusta rimase a mezz’aria, sospesa tra lei e l’infinità del buio che si portava via la sua figura nell’oscurità della notte. Sospirò e volgendo gli occhi al cielo si fece forza e tornò dai suoi amici.

Cap 14

 

 

 

Il giorno dopo Angel le telefonò.

-Ciao-

-Ehi-

-Mi manchi tanto-

-Anche tu…è un po’ un problema-

-Bè considerando che ti amo, che sono pazzo di te, che non respiro senza te-

-Credo che respireresti ancora meno-

-Sarebbe una perdita ben gradita se data dai tuoi baci-

-Oh sicuramente-

-Vengo nel fine settimana ok?-

-Va bene…-

-Lo so, è dura per il momento ma vedrai, il tempo passa in fretta-

-Oh si certo, mancano solo tre mesi alle vacanze estive, senza contare che…-

Buffy si zittì un momento.

-Ehi, ci sei?-

-Abbiamo l’esame!-

-Wow, la mia ragazza ha un cervello-

-Non hai capito, andrò al college e anche tu!-

-Amore ti prego, arriva al punto-

-Mia madre preferirebbe che frequentassi l’UC Sunnydale ma ormai ho già preparato la richiesta per l’UCLA!-

-Oh quindi frequenteresti il college di Los Angeles!-

-Già-

Entrambi gioirono e quando si salutarono molti sogni per il loro futuro si avvilupparono nelle loro menti sognanti.

Passò un mese che già era Marzo, Buffy e Angel erano felici insieme; quel martedì a scuola Faith arrivò con delle cattive notizie.

-Ehi amici belli-

-Faith-

-Ciao-

Si sedette.

-Sapete io sono un tipo che non ama i convenevoli, quindi ve lo dico e basta-

-Oh mio Dio-

Guardarono Xander.

-Sei in cinta?-

-Sei scemo più del solito?-

-Xander!-

-Xan che dici?Non lo sei vero???-

-CERTO CHE NO!!-

I tre sospirarono sollevati. In quel momento gli raggiunsero pure Cordy e Oz.

-Allora di che parlate?-

-Della non gravidanza di Faith-

-Della stupidità di Xan-

-Oh il solito-

Si sedette.

-No ragazzi sul serio, ieri ho sentito Spy a telefono-

-Oh-

-Strano mi ha chiamata Angel ieri l’altro sera e andava tutto bene-

-Bè è venuta fuori ieri sera questa cosa-

-Faith arriva al punto-

-La suspence uccide-

-Cosa sono questi toni gotici?Non ci sta annunciando l’Armageddon, vero?-

-La piantate di dire cretinate?-

-Si scusaci-

-Allora SPy mi ha chiamato tutto infervorato per la richiesta da parte di college molto prestigiosi, così mi ha detto che lo hanno preso a Yale-

Il Cosa generare che esplose fece voltare mezza mensa.

-Stai scherzando?-

-No-

-Spike ha un cervello?-

-Sconvolgente-

-Sono cose che colpisco, ti prendono da dietro e ti pugnalano…sono sconvolto-

-E’ qualcosa che turba molto-

-Cavoli si tratta solo di uno che ha una testa con cui ogni tanto pensa, quante storie!-

Si guardarono.

-Ok, turba-

-Più della C di Xan in trigonometria?-

-Ehi perché dovete tirarmi sempre in mezzo?-

-Perché tu c’entri sempre-

Bisticciarono.

-Bè, ma io la reputo una cosa bellissima…wow Will così non sarai del tutto sola!-

-Già!-

-Dove sta la fregatura?-

-Non è l’unico cervellone insospettabile-

Tutte guardarono Xander.

-Cosa c’è?Io vado a lavorare-

-Oh giusto-

-Mi sembrava troppo strano-

-Queste offese gratuite non mi piacciono-

-Oh credimi c’è chi ci paga per questo-

Risero.

-Faith avanti, dicci il resto-

-Angel-

Buffy la guardò.

-Cosa?-

-Angel…anche lui andrà a Yale-

-No-

-Si-

-Ma…lui aveva detto che-

L’ansia cominciò a fare defluire lacrime minacciose, sentì una orsa stritolarle il cuore e dubbi toglierle il respiro.

-Mi dispiace B-

-Avanti non facciamone un dramma, infondo anche Will andrà la ma Oz certo non si butterà da un precipizio per questo-

-Perché dovrei farlo?-

-Non lo so-

-Si ma….Yale è così lontana, è…è dall’altra parte del paese…ci sono circa 52 stati fra noi e Yale!-

-Forse se segui un corso di geografia di prendono-

Xander ricevette sonore botte e dissensi da parte delle ragazze.

-Scusate io…devo andare-

Si alzò e uscì dalla mensa in cerca d’aria. Le girava la testa e volle vomitare, cercando inutilmente di aggrapparsi a tutte le speranze del suo futuro crollate irrimediabilmente davanti ai suoi occhi. Buffy si chiuse in un’aula dove lasciò che le sue gambe stanche trovassero conforto sul pavimento freddo, trasudante di dolore. Angel, il suo Angel sarebbe andato a Yale per tre lunghissimi anni, sarebbe vissuto là, avrebbe dormito, mangiato, studiato o solo respirato a 49 stati da lei. Avrebbe visto altre ragazze, ragazze più belle, più intelligenti, ragazze attraenti e grandi e si sa che gli uomini sono volubili; la gelosia che provò in quel momento sferzò l’aria. Come poteva accettarlo?Come poteva stare lontana da lui per così tanto?Già la distanza tra Sunnydale e Los Angeles era insopportabile, figurarsi se andava a Yale!!!Soppresse le lacrime che cominciarono ad accanirsi contro gli occhi chiari ed uscì dall’aula facendosi forza. Avevano ancora tempo, infondo restavano Aprile e Maggio, poi a Giugno con le vacanze sarebbero potuti stare insieme, certo lui magari si sarebbe assentato per i trasferimenti e tutto il resto, ma adesso non voleva pensarci; il pensiero di tutti quei mesi la rassicurò lievemente.

Quel fine settimana vide Angel.

-Mi mancherai-

-Anche tu-

-Prometti che ogni tanto mi verrai a trovare-

Lui sorrise.

-Tutte le festività le passerò qua da te, fra le tue braccia-

-Bene perché non ho intenzione di perderti-

Lui la fece voltare guardandola negli occhi, erano sdraiati in camera di Buffy a guardare una telenovela vecchio stampo.

-Non mi perderai Buffy; ok sarà difficile ma adesso non dobbiamo pensarci…e poi lo sai amo solo te non potrei mai dimenticarti, ti chiamerò ogni giorno e se non mi sarà possibile ci sentiremo via Internet, per e-mail, quello che ti pare-

Lei annuì.

-Va bene-

-Dammi un bacio-

-Molto volentieri-

Passarono il pomeriggio a sbaciucchiarsi e dopo la sera uscirono con gli altri.

Faith stava con Wood e si stava preoccupando un po’ perché lei non era un tipo da relazioni durature, Willow e Oz stavano passando un periodo un po’ burrascoso anche perché lei sarebbe partita per Yale e la distanza si sa, non fa certo bene ai rapporti.

Spike aveva mollato Dru da quel dì, anche perché dopo la storia di Faith, aveva ritenuto poco corretto rimanere insieme alla ragazza. Xander e Cordy, a parte qualche sbalzo, andavano a gonfie vele.

In compenso gli esami si stavano avvicinando minacciosamente ed erano tutti super tesi, Angel e Buffy si erano incontrati solo per due week-end a Maggio proprio a causa degli esami e questo la innervosiva alquanto. Il ballo di fine anno per i Seniors fu tragico visto che Angel e Spike non c’erano e Buffy si sentì molto sola, soprattutto essendo arrivata al ballo senza cavaliere, senza il suo Angel. Quando poi arrivò il diploma i ragazzi organizzarono un’estate tutti insieme all’insegna del divertimento e decisero di stare alla casa al mare di Spike a Santa Monica.

-Wow Spike….sai sono tentata di sposarti-

-Come vuoi Cordy, basta che Xander non venga con noi-

-Ehi che stai dicendo?Cordy mi tradisci per questo faro ambulante-

-Eh dai scherzavo-

Cordy si mise tra Spike e Xander che stavano per passare alle mani, poi allontanò il suo ragazzo dal biondo e lo baciò.

-Caspita non pensavo avessi così tanti soldi!-

-Bè rossa, saremo compagni di università, hai tempo per scoprire ogni mia dote nascosta-

-Spike-

Ridendo e scherzando furono assegnate le rispettive stanze. Dato che Wood non era potuto venire a causa di un corso estivo che stava seguendo per diventare professore a tutti gli effetti, avevano deciso che Faith e Spike non potevano dormire nella stessa camera, così nella semi suite a quattro letti stavano le ragazze e nelle due camere comunicanti con due letti ciascuna, i ragazzi. Sistemarono le loro cose.

-Bè quando vi prendono i vostri attacchi selvaggi in cui date sfogo ad ogni sorta di prestazione sessuale, fatemelo sapere che mi sposto in soggiorno-

-Spike piantala-

-Reputo giusto che tu venga punito-

Così in spiaggia fu preso di peso e volato letteralmente in acqua dalla quale uscì un po’ rabbioso ma mantenendo il suo sexy self control. Poco dopo erano tutti in acqua a tentare di affogarsi, a giocare e scherzare.

-Ehi Xan facciamo a gara a chi arriva primo alla boa e torna indietro?-

-No!-

Tutti guardarono Will.

-Nei film succede sempre che un ha un malore e l’altro viene divorato da uno squalo-

-Non preoccuparti piccola-

Oz l’abbracciò.

-Ha ragione Oz, Will-

-Dovresti studiare di più e guardare meno televisione rossa-

-Spike spero tu venga divorato dallo squalo!!!-

-Grazie amore lo dirò al mio amico pescecane-

Spike le fece l’occhiolino scaturendo l’indistinguibile arrossamento di Will.

-Ok allora io starò qua così se dovessi vedere il mare che diventa rosso, manderò la guardia costiera-

-Wow bellissimi baywatcher che correranno in acqua-

-Si mi piacerebbe tanto che venisse Mitch a salvarmi-

-Cosa???Ma non è un po’ attempato il nostro bagnino televisivo?-

Il coro di disappunto tra le ragazze fu palese.

-Non capisci Spy,è come se affermassi che George Clooney è una cariatide….non regge-

Faith gli regalò un sorriso sardonico e lui se ne offese.

-Va bene, ma che ci parlo a fare con voi??Ehi Xan sei pronto?-

Lui annuì e al via di Angel partirono a nuoto verso la boa lontana.

-Secondo voi chi sarà il primo a fermarsi a metà percorso?-

-Xander-

-Spike riuscirà a raggiungere la boa ma non a tornare indietro-

Risero, e difatti Xander si fermò a metà strada riprendendo fiato per poi tornare indietro; Spike raggiunse la boa alla quale si aggrappò.

-Ok che facciamo?-

Xan uscì con fiatone e fu soccorso da Cordy.

-Sei un smidollato-

-Grazie…amore-

Cadde sdraiato e tutti risero.

-Secondo voi rimarrà li molto?-

-Diciamo un quarto d’ora buono-

-Dai cavolo è proprio stupido-

-E’ Spike, ha solo bisogno di riprendersi e vedrete che riparte-

Poco dopo, come predetto da Faith, Spike di buona lena riuscì a tornare indietro stentando un po’. Dopo aver passato a rassegna ogni possibile termine che svilisse i due nuotatori cadetti, decisero di mangiare qualcosa che si erano portati.

Cap 15

 

Luglio era passato in un batter d’occhio e ad Agosto sia Angel che Spike e Willow avevano spedito le loro cose al dormitorio di Yale. Anche Buffy, Faith, Cordy e Oz avevano fatto lo stesso. Così erano arrivati agli sgoccioli delle vacanze. Quella sera Buffy e Angel erano insieme sotto il portico di casa di lei, osservando il cielo stellato.

-Ancora un giorno e partirai-

-Lo so-

-Non ci posso credere…insomma non sarai qui per tutti i nostri anniversari, per i fine settimana, per tutto quello che abbiamo sempre fatto in questi sette mesi insieme-

-Non sono mai stato così tanto con una ragazza-

-Nemmeno io…con un ragazzo-

-Avevo capito-

Risero. Lei teneva la testa poggiata sul suo petto.

-Sono felice con te, tanto felice-

-Lo so Buffy-

-Adesso sarà diverso….adesso tu andrai via, lontano e io starò a Los Angeles aspettando il momento in cui ti rivedrò…cosa sono in fondo sette mesi?Sono sufficienti per-

Lui le mise un dito sulle labbra.

-Ehi, nessuna e dico nessuna potrà mai farmi allontanare da te, in nessun modo-

-Davvero?-

-Certo…-

-Bè tu sarai sempre l’unico-

Si sorrisero e si baciarono.

Angel, Willow e Spike partirono per Yale, Buffy e gli altri si trovarono ad affrontare il loro primo giorno da collegiali della University of California at Los Angeles.

-Allora dobbiamo andare a prendere la lista dei corsi-

-Ovvio, fammi vedere in che camera siete?-

-Accanto alla tua Cordy-

La mora sbuffò.

-Speriamo che la mia compagna di stanza non sia antipatica…sennò vengo con voi-

-Non puoi sono stanze a due letti!-

-Avete ragione-

-Come si chiama?-

-Mm vediamo…Anya…che razza di nome è?-

-E Cordelia che nome è?-

-Vogliamo parlare di Buffy?-

Si guardarono e risero. Dopo aver preso la lista dei corsi dopo ore di fila si diressero alle loro camere per sistemarsi prima di andare a mangiare.

All’ora di pranzo trovarono Oz alla mensa e con lui Xander.

-Ehi tu che fai qua?-

-Vado a scrocco-

-Ma bravo-

La mora baciò il suo ragazzo.

-Ehi piantatela in rispetto di chi non può farlo-

Risero.

-Bè Faith, consolati tu puoi vederlo visto che lo trasferiscono come insegnante all’ Hemery High di Los Angeles-

-In effetti-

-Allora avete fatto amicizia?-

-Xan non siamo alle elementari di che ti preoccupi che non trovo la compagna di banco?-

Risero.

-No-

-Oh guardate ecco la mia compagna di stanza…mi ha detto che portava anche qualche suo amico visto che non conoscono nessuno-

-Oh fantastico-

Quando Xander la vide rimase visibilmente colpito dalla giovane biondina dallo sguardo vivace che sorridendo si fece incontro. Insieme a lei c’erano una ragazza bionda dai capelli corti e gli occhi azzurri e un ragazzo alto e moro.

-Ciao Anya-

-Cordelia…ciao-

-Sedetevi-

-Oh grazie…loro sono i miei amici Veruca e Parker-

-Piacere io sono Cordelia e loro sono Oz, Faith, Buffy e Xander-

-Oh Xander il tuo ragazzo?-

-Esatto-

Le due si fulminarono vicendevolmente; Veruca cominciò a parlare con Oz scoprendo di avere una grande affinità musicale e il ragazzo ne rimase piacevolmente sorpreso; Parker parlò con Buffy e Faith e alle due non servì un diploma per sapere quali fossero le sue intenzioni soprattutto nei confronti di Buffy. Dopo pranzo Xander tornò a lavoro presso il cantiere del padre mentre le altre andavano a lezione.

Buffy stava uscendo dall’aula di letteratura quando fu raggiunta da Parker.

-Ehi Buffy ciao-

-Ehi-

Lei si ravviò i capelli inconscia della sensualità di quel gesto. Lui lo notò e già pregusto il momento in cui le avrebbe chiesto di uscire.

-Em…è stata interessante la lezione del Sig. Peterson-

-Già-

-Soprattutto il saggio su Lord Byron-

La ragazza annuì imbarazzata per quel cadente tentativo di abbordaggio.

-Allora cosa…cosa fai stasera?-

-Parker..-

-Perché alla mia confraternita c’è una mega festa e mi sorprende che Anya non abbia detto niente alla tua amica..-

-Ecco..-

-Forse lo ha fatto ma lei non lo ha ancora detto a te-

-Forse..-

-Allora verrai?-

Lui la guardò e lei evitò lo sguardo imbarazzata.

-Non lo so-

-Dai, non ti sto chiedendo di uscire…ma solo di venire a far numero ad una festa-

Risero.

-Ok sentirò anche gli altri-

-Perfetto….allora a stasera-

Le lanciò un sorrisetto languido ma Buffy fece finta di niente.

-Parker mi fa la corte-

-Chi l’amico fico di Cordy?-

-Si, lui-

-Wow…B vai alla grande-

-Faith..-

-Bè che c’è di male?Vuoi cavargli gli occhi?E’ no la vista non gli manca e neanche il buon gusto…è bello essere corteggiata, mica ho detto che devi ricambiare-

-Lo so ma-

-Ascolta…non puoi impedirgli di non piacergli…tu non stai facendo nulla, non accetti le sue avance, niente galanterie metti in chiaro le cose e finiamola qua-

-Ok-

-Bene-

La mora si alzò e andò ad aprire la porta perché Cordy stava rischiando di buttarla giù da quanto bussava. Poi squillò il telefono.

-Pronto?-

-Ehi!-

-Will!!!-

Le altre due si precipitarono alla cornetta.

-Will ciao-

-Ragazze!-

-Faith, Cordy con calma!-

Buffy scostò le due.

-Come va?-

-Bene-

-Racconta-

-Bè siamo arrivati, abbiamo preso i nostri corsi e adesso andiamo a mangiare, stasera c’è una festa!-

-Anche noi infatti ci stiamo vestendo!-

-Che bello-

-E come stanno?Voglio dire…-

-Bene entrambi…Angel ha passato la giornata a ripetere il tuo nome, penso che lo abbia detto almeno mille volte!-

Lei sorrise tra sé felice.

-E dov’è?-

-In camera sua, non ha potuto chiamarti perché ha avuto un gran da fare sono venuti i suoi zii da Boston a trovarlo-

-Si poi ovviamente c’è il fuso orario-

-Infatti…e voi che mi dite?-

-Bè Cordy ha una compagna di stanza che fa il filo a Xander-

-Wow e Oz?-

-Oh lui ti pensa moltoooo-

Mentì e le due ragazze la guardarono comprensive.

-Bene, cioè è fantastico….mi mancate tantissimo avrei voluto condividere tutto questo con voi-

-Anche noi Will, ma vedrai ci vedremo presto-

-Certo, salutami le due pazze-

-Si tranquilla-

-Ciao-

Chiusero.

-Allora?-

-Tutto bene-

-Bè a parte il fatto che Oz è diventato un tutt’uno con quell’antipatica di Veruca-

-Che nome orrendo-

-Ragazze ora esagerate…su prepariamoci-

Così andarono alla festa, Buffy per tutta la sera restò con Faith che la pregò vivamente di non allontanarsi. Poi decisero di tornare a casa.

-Ho lasciato una cosa dentro-

-Sbrigati B!-

-Arrivo-

-Se non sei qui entro cinque minuti chiamo la polizia-

-Ok Xan-

Entrò dentro e raggiunse l’oggetto dimenticato sbadatamente sul divanetto, sulla via verso l’uscita fu intercettata da Parker che la bloccò ponendosi davanti e lei tentò di nascondere lo sguardo palesemente imbarazzato.

-Ciao-

-Ehi vai già via?-

-Si sono un po’ stanca-

-Oh…senti Buffy io…tu mi piaci molto e io mi chiedevo, si insomma se tu ed io-

-Ecco sono già impegnata-

-Oh,pensavo che Xander..-

-No!Xan è il mio migliore amico niente di più!Il mio ragazzo va a Yale non è qui che studia-

-Oh, capisco allora scusa-

-Figurati-

-Quindi, amici?-

Lei sorrise.

-Amici-

Si salutarono e uscì.

-Cosa???-

-Abbiamo deciso di restare amici-

-Adesso è così che si dice?-

-Xander!-

Risero e tornarono ai dormitori.

Era già passato un mese e mezzo, Parker usciva sempre con loro era diventato molto amico di Xander e con le ragazze andava d’accordo. Xander e Cordy erano ai ferri corti visto che lei era maledettamente gelosa di Anya, la situazione tra le due aveva raggiunto un punto tale che Cordy aveva scongiurato Faith di fare cambio di stanza; ovviamente la mora aveva reclinato e alla fine Cordy era riuscita a convincere Fred, la compagna di stanza di Veruca, a trasferirsi da lei al posto di Anya che era pienamente felice. Adesso la situazione si era stabilizzata.

Intanto a Yale Spike aveva già fatto conquiste era un tipo mondano ma Willow lo trovava intrigante, era capace di indossare i panni del filantropo mentre si scatenava in una danza focosa durante la festa di qualche confraternita. Angel scacciava tutte le sue spasimanti, aveva fatto montare nella sua stanza una web cam regalandone una a Buffy così che quando stavano al computer a chattare potevano anche vedersi.

Il Giorno del Ringraziamento si avvicinava ed erano tutti in fibrillazione perché i ragazzi sarebbero tornati a casa per le feste ritornando a Yale fino a Natale.

-Adesso vado a letto altrimenti domattina chi si sveglia?-

-Certo amore-

Angel le sorrise, da lui era ora di pranzo mentre la sua adorata fidanzata si lasciava avvolgere da Morfeo.

-Ci pensi tra una settimana ci vediamo-

-Finalmente…ho un regalo per te-

-Oh mi basti tu credimi-

-Vedrai passerà presto…e poi non manca molto a Natale-

-Ti avrò qui tutto per me non vedo l’ora!!-

Si mandarono un bacio virtuale ricordandosi quanto si amassero e si salutarono. Angel spense il video e raggiunse Will e Spike a mensa.

-Ehi ragazzi-

-Allora hai fatto?-

-Si-

-Che bello ci pensate torniamo a casa, rivedrò Oz!!-

-Wow-

Willow fulminò Spike.

-Dove sono Doyle e Gunn?-

-Non lo so, stavano discutendo su quale mela scegliere perché Lorne gli ha accusati di farlo ingrassare-

Risero, erano i loro nuovi tre amici e si trovavano molto bene con loro. Willow sentiva la mancanza delle sue migliori amiche soprattutto di Buffy, lì a Yale aveva conosciuto due ragazze di cui una le era rimasta molto simpatica però non si frequentavano molto.

-Adesso che lezione avete?-

Sbucarono i tre amici dispersi.

-Che cosa???-

-Smettetela-

-E’ colpa tua vuoi farmi ingrassare!-

-Sei te che sei fissato!!!Te e il tuo dietologo-

-Ragazzi vi prego!-

Lorne e Gunn si fulminarono vicendevolmente mentre Doyle tentava di calmarli.

-Ennesima lite?-

-Eh uomo non ce li hai tu in camera-

-Credo che sarebbe come in Shining, solo invece che Jack Nicholson ci sarebbe Lorne-

-Come osi???Ti infilzo con la lima-

Gunn fece la faccia da finto spaventato.

-Oddio impestami di smalto!-

Cominciarono a discutere fino a quando Willow non gli calmò e parlarono di Buffy.

-Così presto la rivedrai eh?-

-Già..-

-E la rossa rivedrà il suo Bijork-

-Spike!-

-Ehi testa scintillante siamo sul geloso andante-

Spike arrossì lievemente mentre un coro di oh si sollevò dal tavolo e Willow divenne bordeaux.

-Piantatela di dire stupidaggini-

-Andiamo Spy non essere petulante-

-E voi smettete di sparare scemenze-

-Ehi noi diciamo solo ciò che vediamo-

Risero sogghignando. Durante il pranzo continuarono i battibecchi di routine fino a quando non andarono a lezione.

Cap 16

 

Buffy quel Venerdì andò dal parrucchiere, per Angel doveva essere bellissima. Sarebbero arrivati all’aeroporto di Los Angeles e li ad attenderli ci sarebbero stati tutti loro, i genitori di Spike e quelli di Angel lavoravano e quindi gli avrebbero visti una volta giunti a casa, lo stesso per quelli di Willow.

L’aereo atterrava alle tre del pomeriggio, i ragazzi erano già la, quando il megafono annunciò l’atterraggio del volo i ragazzi si avvicinarono ai cancelli d’arrivo. Finalmente i tre trascinando le loro piccole valige per la breve permanenza corsero dagli amici abbracciandoli: Angel abbandonò tutti ciò che teneva in mano e strinse Buffy baciandola fino a sollevarla da terra per la forza con cui la strinse; Willow corse da Oz mentre Spike veniva abbracciato da Faith, Cordy e Xander.

-Ehi Buffy vorremmo salutare pure noi Angel-

Risero, lei lo lasciò libero di abbracciare gli altri e andò a salutare Spike e poi Willow.

-Ciao-

-Buffy!Dio ragazze quanto mi siete mancate-

-Non sapete quanto siamo contenti di riavervi qua-

-Ci dobbiamo dire così tante cose-

-Non vedo l’ora-

Si abbracciarono tutte e quattro e Xander guardò Spike.

-Ma si buttiamoci nella mischia-

-Ehi Spike leva le mani-

Risero e si avviarono verso l’uscita.

-Sono felicissima-

-Anche io-

Buffy ed Angel erano mano nella mano.

-Ho atteso così tanto, sei stupenda

-Grazie anche tu sei più bello che mai-

-Non vedo l’ora di stare un po’ da soli-

Lei sorrise maliziosa.

Quei giorni insieme furono di ristoro per l’anima di Buffy dolorante per l’assenza di Angel. Avevano passato insieme tutto il tempo possibile, andando a pattinare sul ghiaccio, guardando vecchi film come facevano al liceo, restando semplicemente a letto a coccolarsi. Buffy era così felice che le venne da piangere, ma presto Angel se ne sarebbe andato di nuovo.

Passarono anche le festività di Novembre, i ragazzi ripartirono e tornarono a Natale dove stettero per due settimane recuperando il tempo perduto. Angel regalò a Buffy il Claddagh, inizialmente ritenendolo un regalo prematuro, ma lei lo aveva accettare con le lacrime negli occhi. Quando ripartirono sapevano che avrebbero dovuto aspettare ancora per rivedersi, infatti lui sarebbe tornato per San Valentino, festeggiando così un anno con Buffy.

Spike intanto mostrava sempre più interesse per Willow che aveva lasciato Oz durante Natale, avendo scoperto la sua relazione con Veruca, così lui ne aveva approfittato per consolarla.

-Allora stasera che facciamo?-

-Bo, c’è la festa di quella confraternita, quella di James-

-Da quando frequenti James rossa?-

-Da mai, mi ha solo chiesto gli appunti di chimica e mi ha invitata alla festa-

-Mm, va bene-

-Ok se andate voi io non mi tiro indietro-

-Perfetto allora è deciso-

Quella sera alla festa c’era, come al solito, un sacco di gente compresa una certa Jemie che andava dietro ad Angel da un po’. Lui era sempre pensieroso da quando aveva conosciuto Parker e aveva visto quanta affinità avesse con Buffy.

-Ehi Angel perché non ti butti?-

-Non sono in vena-

Will gli mise una mano sulla spalla comprensiva. Spike arrivò in quel momento con i bicchieri per i due.

-Tenete-

-Grazie-

-Allora Mate niente danze?-

-No-

-Oddio ancora per quella storia?-

-Buffy e Parker sono solo amici-

-Si, si-

-Come con Xander-

-Non lo conosce dall’asilo, non può essere come Xander-

Gelosia che corrode l’anima, intossica lo spirito; tarlo che si insinua e divora ogni lembo del tuo essere fino a farti esplodere.

-Ok, sei geloso è comprensibile-

-No, non capisci…fino ad adesso ero io l’unico ragazzo oltre te e Xander…ma ora-

-Ehi,devi lasciarla crescere non puoi tarparle le ali-

-Non è ciò che sto facendo-

-Non ti tradirebbe mai-

-Lo so!Ma…lui le sta sempre appiccicato-

Willow guardò Spike.

-Dai bevi che ti passa, e poi balliamo così ti distrai-

Lo trascinarono in pista e la serata si animò. Ballò un po’ con Jemie che già si era fatta mille progetti per sedurlo. Nel caos generale Angel e Jemie si erano allontanati uscendo dalla casa.

-Ehi reggiti in piedi-

-Cosa?Mi gira la testa-

-Lo vedo-

Si fermarono.

-Vuoi tornare ai dormitori?-

-Ma…Will e Spike-

-Oh i tuoi amici stanno bene-

-Mm-

Mentre Angel si teneva la testa lei lo condusse ai dormitori. Intanto Willow si scatenava in mezzo a quattro ragazzi e Spike la tirò via.

-Ehi che c’è?-

-Ma che ti salta in testa?!-

-Sto solo ballando-

-Già lo vedo-

Lei si liberò dalla presa e uscì a prendere aria. Lui la seguì.

-Cosa vuoi?-

-Perché fai così?-

-Così come?-

-Ti dimeni strusciandoti ad ogni essere maschile che ti passa accanto!-

-Si chiama ballare Spike!-

-Bè non è da te!-

-Ah!Adesso mi vieni a fare la morale?Tu?-

-Non…si può sapere che ti succede?-

-Niente!Mi sto riscattando di tutti gli strusciamenti che mi sono persa al liceo!-

-Will piantala di dire cazzate!-

-E allora che devo dirti?Che sono pentita?Non ho forse il diritto di divertirmi come più mi piace?-

-Si ma nel limite della decenza!-

-Mio Dio Spike!Parli proprio tu che ti sei portato a letto Faith mentre stavi con un’altra!-

-Già mai io sono un coglione tu una ragazza intelligente!-

-E da quando le ragazze intelligenti non possono divertirsi?-

-Da quando improvvisamente non sono più loro!-

Lei lo fissò, rossa in viso per l’alcol, il caldo e la rabbia. Occhi lucidi, occhi feriti. Un colpo al cuore.

Perché faceva così male?Perché osservarla dimenarsi e lanciare languidi sguardi a qualcuno che non fosse lui era peggio di una lama che lo trapassava da parte a parte?Perché i suoi occhi scuri e profondi avevano scavato la sua anima?Lei, così dannatamente ingenua e bella, regina dell’oscurità, ninfa di ghiaccio. Intelligente e forte, ancora capace di arrossire e imbarazzarsi, con i suoi capelli rossi al vento e la sua pelle color latte. Piccola Willow, salice morbido e maestoso. Furente e ferita da colui che diceva di amarla, adesso era li sotto quel portico, imbevuta d’alcol e fiele che versava la sua collera su di lui che invece voleva solo salvarla. Avrebbe voluto stringerla e lasciare che picchiasse il suo petto fino a far scorrere calde lacrime, fino a fondersi con lui e la sua anima; perché ancora quegli occhi scuri tornavano a bruciare la sua pelle, perché ancora sembrava volerlo ustionare con lingue di fuoco delle sue parole. Era pazzo, pazzo di lei al punto che l’avrebbe presa e baciata se non gli fosse rimasto un briciolo di umiltà e amor proprio. Lei era li, distrutta nel cocente dolore trasudante dai suoi occhi di cristallo barricata nella fortezza del suo cuore, dilaniata nello spirito infetto e poteva vederlo, come un libro aperto spalancando il suo cuore a lui, a quegli occhi troppo azzurri per non fenderle l’anima. Così testardo, così ferito.

Immobile e risoluto, nel vano tentativo di salvarla da quel baratro nel quale si stava gettando con le sue stesse mani, per un dolore incapace di sopportare, per la vergogna, per tutto quanto. Voleva solo piangere, addormentarsi tra le sue forti braccia sperando che il mare dei suoi occhi non l’avesse più guardata come se fosse stata una bambola di porcellana avvolta nelle tenebre. Non chiedeva di essere salvata, ma consolata. E l’oscurità, quel silenzio fra loro faceva ancora più male, squarciando le menti e dirompendo nei cuori fino a scoppiare.

-Io…scusa, non volevo aggredirti-

-No…hai ragione-

Lei singhiozzò e lui la guardò tristemente.

-Ehi, piccola…-

Si avvicinò e prendendola dolcemente la trasse a sé stringendola; le accarezzò il manto rosso dei suoi capelli perdendosi nell’abisso dei loro spiriti.

Cap 17

 

Buffy guardò Faith e Xander.

-Wow, che bello-

-Già abbiamo tre giorni di libertà assoluta-

-Mm, che facciamo?-

Uscirono dal video noleggio.

-Non saprei, non ho certo intenzione di passarli a guardare telefilm in spagnolo o ascoltare canzoni russe del dopo guerra-

-Dai che è stato divertente-

-Xander, passare un mese fisso a tentare di capire la trama di un telefilm di cui non capisci nemmeno i nomi dei personaggi non è divertente!-

-Avevamo 13 anni, era Luglio e non ci mandavano al Bronze!-

-Non è una valida scusa-

-Appunto, senza contare che ti eri fissato con quel cantante slavo!-

-Era pieno di talento-

Le due guardarono il ragazzo.

-Certo, vogliamo parlare di quella volta che ti era venuta la fissa per Footlose?-

-Dai, cosa pretendi?Potevo sfondare, Sunnydale è una piccola città sarebbe stato facile-

-Se non sai nemmeno girare su te stesso-

Le due risero. Arrivarono a casa di Buffy.

-Mm, secondo voi nella mia vita passata ero Elizabeth Taylor?-

Entrarono e le due guardarono Xander.

-Bè Liz, non è poi così importante-

-Buffy doveva essere Rosco-

-Perché mai?-

-Prima eri un carcerato sollevatore di pesi, adesso una debole fanciulla delicata che ha paura perfino del Mago di Oz-

-Non è vero!-

-Ma se ti sei messa a piangere quando ha fatto piangere il leone!-

-Avevo 5 anni!-

-Non è una valida scusa-

Lei fece l’offesa cogliendo la battuta. Si misero in salotto a guardare Billy Bathgate, ovvero il film appena noleggiato.

-Faith doveva essere per forza Schultz-

-La smetti con questa storia?Io sono io, punto-

-Come gangster vedrei bene Will, tutta gessata con il sigaro e il borsalino-

-Si, molto…inoltre è un’ottima giocatrice di poker-

-Non come te-

-Vi ho insegnato io…non potete essere migliori di me-

-Senza offesa Xan, ma alle medie non vincevi mai-

Buffy alzò il volume della tv.

-Zitti che ora conta!-

-Vale la pena di guardarlo solo per questa scena-

Appena passato il momento cruciale del film ripresero a parlare.

-Potrei andare da Angel-

Xander sputò la coca cola.

-Che cosa?-

-Si insomma, viene sempre lui, adesso ho qualche giorno libero e poi mi piacerebbe vedere New Heaven-

-Potresti farlo-

-Che speri di trovare a New Heaven?-

-Il mio ragazzo?-

-Mmm..-

-Ok, allora parto domani!-

-Almeno avvertilo-

-No gli faccio una sorpresa-

La mattina seguente prenotò un volo per il pomeriggio così sarebbe arrivata la sera. Salì sul volo super felice e si preparò a raggiungere il suo amore. Quando arrivò prese un taxi e si fece lasciare davanti a Yale. Li vagò per il campus finché un ragazzo non le indicò i dormitori dei ragazzi e chiese se sapeva quale fosse la stanza di Angel. Fortuna volle che, a quanto pare, era abbastanza conosciuto e quel ragazzo era un suo amico di corsi così le fu facile ottenere il numero della stanza.

Jemie lo trascinò a forza in camera dove fu depositato sul letto. Riprese fiato dimenticando perfino la porta aperta, senza forze si sedette sul bordo del letto.

-Ehi Angel non vorrai mica dormire vero?-

-Mm?-

Lui chiuse gli occhi abbandonandosi sul letto.

-Dai svegliati, ci sono cose più interessanti da fare-

Lei si avvicinò a lui.

Buffy salì le scale e cercò la stanza, finalmente la trovò ma ciò che vide non le piacque affatto. La borsa che teneva in mano fu lasciata cadere e i suoi occhi muti urlarono il dolore che le sue labbra non riuscirono ad emettere. Al tonfo i due sul letto, che non stavano facendo assolutamente niente, sobbalzarono.

Perse un battito. Era lei?Li?Che stava facendo?Che stava pensando?Realizzò la situazione attraverso il mare verde infranto nelle lacrime di sale. Si alzò e corse da lei che per reazione fuggì giù per le scale in preda ad una fitta assurda sentendo l’anima morire.

-Buffy-

La rincorse, vedendo la sua vita scivolare dalle sue mani annegando nelle stupide coincidenze del destino spietato. Il suo cuore lo stava lasciando e on poteva perderla, non poteva perdere il suo mondo, il suo amore e tutto ciò che rappresentava Buffy. Non poteva perderla.

-Ti prego aspetta-

L’afferrò per un braccio ma era ancora ottenebrato dall’alcol così la stretta fu lieve e lei se ne liberò correndo più veloce lasciando che la notte la inghiottisse.

Rallentò il passo quando ormai erano lontani i fantasmi della sua vita. Osservava quel viale buio mentre cocenti ricordi scorrevano sulla pellicola del cuore ogni volta più dolorosi. Singhiozzi infranti nell’aria che respirava, aria avvelenata che raschiava la gola, occhi rossi e dolenti, iridi infiammate di amara consapevolezza. E quel peso, quel peso che schiacciava il suo cuore, spappolando ogni brandello del suo essere, l’aveva tradita. Rabbia, sconforto, umiliazione. Pianse più forte, gettando fuori il veleno, deleterio e distruttivo. Voleva vomitare, scacciare il parassita insediatosi nel suo cuore e volle spaccare il mondo, urlare a squarciagola al sua sofferenza. Perché?Non capiva più nulla, solo il vuoto lasciato dal mondo ridotto in frantumi, sgretolatosi come un castello di sabbia su cui un’onda si era abbattuta lasciando lo strascico di rena bagnata. Adesso la sofferenza assordante l’aveva assorbita al punto tale che se un tir le fosse andato in contro non se ne sarebbe accorta; perché Angel?

Il suo volto, quell’immagine stampata a fuoco sulla sua anima, marchio indelebile di appartenenza. Lui era tutto ciò che amava, tutto ciò che conosceva, che aveva sempre voluto e adesso tutto distrutto. Dove aveva sbagliato?Erano vere quelle parole , le aveva lette nei suoi occhi profondi capaci di rapirla dal mondo, nei quali era ancora perduta, che ancora bruciavano la sua pelle come lava bollente. E io cuore si spaccò, frantumato contro quel muro invisibile di dolore, annaspando per un po’ d’aria perduta, era lui la sua aria. Polmoni scossi e sensi ottenebrati da lacrime e veleno.

Solo un incubo a ripetizione nella sua testa, nel cuore in fiamme, nello spirito colpito. Chiedeva solo di dormire e lasciare che il male la divorasse per cessare di soffrire, per far tacere le grida, mentre il suo essere si dilaniava contorcendosi dal dolore. Consapevole di non poter vivere un giorno senza lui, senza la sua voce, senza la consapevolezza del suo amore; perché? Faceva così male, sentendo le forze mancarle come la terra sotto i suoi piedi. Ancora domandandosi perché, cercando parole per dare un senso a tutto quanto. Addio, questo avrebbe detto. Perché adesso niente aveva più senso, niente da quando lui l’aveva tradita infliggendole un dolore più grande della morte. Era finita, finita per sempre. Pianse ancora, pianse perché le mancava l’aria, pianse perché solo ora si rese conto che viveva per lui, che era stata fatta per lui e adesso non rimaneva più niente. Un corpo vuoto.

La sua stella ormai si era spenta, lei non c’era più. Inghiottita dalle tenebre, la testa scoppiava , la vista oscurata. Non poteva lasciarla la fuori nel buio avvolta dal male, non poteva perderla. Non voleva. Cominciò a vagare per le strade, col cuore in gola e un disperato bisogno di piangere, di non vedere brillare odio e dolore in quegli occhi che troppo amava. No.

Era stato un vero cretino, adesso aveva perso tutto. Poteva recuperare, spiegandole come stessero realmente le cose, dicendole che…cosa?Che era stato accecato dalla gelosia al punto tale da lasciare che una ragazza lo riaccompagnasse a casa mezzo ubriaco per provarci con lui?Che avrebbe fatto se Buffy non fosse arrivata?Si odiava, vederla piangere per colpa sua lo mandava in bestia e voleva solo cancellare da quegli occhi il dolore. Avrebbe accettato l’odio ma non il dolore, perché lei era troppo bella, troppo stupenda per soffrire. Il suo amore lo aveva portato a questo, a farla soffrire e ancora si detestò; doveva trovarla, doveva trovare la sua anima altrimenti non sarebbe vissuto senza. Come avrebbe fatto senza lei?Non era niente, niente senza Buffy. Solo un cretino che non aveva saputo lottare abbastanza, cedevole e stupido. Camminò ancora fino a che non tornò alla festa e vide sul portico Willow piangere tra le braccia di Spike.

-Ragazzi-

La sua voce, un nodo di dolore. Willow si staccò e vide Angel, entrambi andarono da lui.

-Che succede?-

-Buffy-

-Buffy?-

-Lei è..io ..oddio-

Si prese il volto fra le mani come se avesse realizzato ora cosa aveva fatto.

-Angel parla che stai dicendo?-

-Che c’entra Buffy?-

-Lei è venuta-

-Dove?-

-Qui,e quella ragazza quella….quella del secondo anno mi aveva riaccompagnato ai dormitori e..-

La situazione fu chiara.

-Adesso dov’è?-

-E’ scappata…sono un imbecille…perché?-

-Ok, dividiamoci….Will tu guarda ai dormitori, magari è venuta a cercate te…io e Angel facciamo il giro dell’isolato-

La rossa annuì.

-Forza muoviti-

Si avviarono.

-Ma che diavolo ti passa per la testa?-

-Non ho fatto nulla Spike!Nulla!-

-Certo! E perché lei è scappata in lacrime?-

-Ha frainteso tutto-

-Allora troviamola così le spieghi!-

Stavano camminando a passo veloce.

-Spiegami un attimo come sono andate le cose..-

-Jemie ci stava provando e Buffy ci ha visti-

-Ok, eri ubriaco…-

Il suo silenzio lo preoccupò.

-Che c’è?-

-Non so se…-

-Angel…amico senti non voglio pensare male di te, cazzo io so quanto l’ami!!-

-Anche io ma è dannatamente complicato, tutta questa distanza e poi la storia di Parker-

-Ma quando la capirai che sono solo amici?-

-Permettimi di essere geloso!-

-Già ma non se comprende il tradimento da parte tua!-

Angel sospirò.

-Forse dovrei lasciarla-

-Cosa?-

-Io mi laureerò a Yale e mio padre mi farà trovare già un posto di lavoro assicurato in qualche prestigioso studio di Boston o New York…lei vivrà a Los Angeles magari, che relazione può essere??-

Spike guardò Angel, in fin dei conti si rendeva conto della situazione ma non riusciva a ragionare e al contempo sopportare il dolore negli occhi dell’amico.

Cap 18

 

La canzone "Tonight and the rest of my life" è di Nina Gordon.

 

 

 

Willow attraversò il campus dirigendosi ai dormitori quando decise di deviare per il parco. Camminando finalmente la intravide appoggiata su di una panchina e le andò in contro.

-Buffy-

La bionda si voltò con le lacrime a gli occhi e lasciò che l’amica l’abbracciasse.

-Shh, Buffy…-

-Will….-

-Ascoltami ho parlato con Angel e..-

-Non voglio saperlo-

-No invece c’è stato un malinteso, vedi quella ragazza gli andava dietro da un po’ ma lui ha sempre rifiutato-

-Non mi è parso!-

-Invece si, lui era ubriaco perché continuava a pensare a te e Parker-

-Cosa?Adesso mi accusa anche!-

-No la sua gelosia lo ha accecato!-

-Portandolo a tradirmi?Will ma da che parte stai?-

-Almeno ascoltami!-

Buffy si zittì.

-Lui ubriaco com’era non si dev’essere nemmeno accorto che Jemie lo aveva seguito, non ci ha fatto nulla-

-Non sembrava-

-Ti prego almeno parlaci…Buffy vi amate così tanto, dagli una possibilità-

Lei sospirò.

-Va bene-

-Andiamo al campus-

Arrivarono ai dormitori dei ragazzi e attesero fuori Angel e Spike. I due erano tornati al campus per vedere se Willow l’aveva trovata e le videro sugli scalini fuori i dormitori maschili.

-Buffy-

Corse da lei che si alzò imitando Willow.

-Oh meno male stai bene…oh cielo Buffy-

Lui la strinse e lei non riuscì a fermarlo.

-Scusami, scusami se ti ho fatto del male…ma non è successo nulla assolutamente…Buffy ti prego…scusami-

Willow abbassò lo sguardo evitando quello di Spike che intanto si continuava a contorcere le dita. Poi Buffy disse ad Angel che voleva parlargli così andarono a fare due passi lasciando i due davanti ai dormitori

-Allora sembra che tutto si sia risolto…-

-Non proprio-

-Che vuoi dire?-

Spike si sedette sui gradini e Willow fece altrettanto.

-Lui, vuole lasciarla-

-Cosa?Ma…ma allora con Jemie-

-Ah, quella non c’entra niente-

-E cosa allora?-

-Will…lui…abbiamo ancora due anni di college davanti, poi ci laureeremo e ognuno prenderà la sua strada, tu forse tornerai a Los Angeles o Sunnydale, magari ti trasferirai a Chicago chi può dirlo….Angel sa già che all’inizio dovrà lavorare presso gli studi del padre, sai per formarsi…e questo potrà farlo solo a New York o magari Boston…Buffy vivrà a Los Angeles…-

-Questo mi sembra un discorso veramente stupido-

Lui la guardò, Willow si alzò leggermente innervosita e lui la seguì.

-Prima di tutto non possiamo sapere cosa ci accadrà da qui a due anni, non possiamo sapere con certezza che pieghe prenderanno le nostre vite, possiamo solo supporlo. E certo se due si amano veramente non hanno paura del domani; è una cazzata, scusa il termine, il pretendere di sapere come andranno le cose e quello che faremo quindi se la lascia è solo perché non la ma abbastanza!-

-Ma guarda che è successo solo dopo diversi mesi!-

-Bè tutto ha il suo prezzo!Devono imparare a superare le difficoltà, devono rafforzare il rapporto con il loro amore ed è nei momenti difficili che si vede quanto due si amano….è dura lo so bene e …e se non hai abbastanza forza o amore è chiaro le andrà tutto in frantumi.-

Per chi erano quelle lacrime amare inghiottite a forza?A chi si riferiva?A Angel?A Oz? Al dolore del tradimento?Cosa c’era dietro la maschera della piccola Willow?Spike colse il dolore represso, colse la sofferenza e l’amarezza di un dolore che scottava troppo infiammandole il petto. Aveva paura di allungare una mano verso di lei per offrirle protezione e sicurezza, aveva paura che le tenebre del suo cuore potessero avvolgerlo e annegarlo nella sofferenza, ma lei doveva essere salvata.

L’atmosfera era pungente, la mano di Angel stringeva la sua con dolcezza ma infinito dolore rendendola ancora più preoccupata, giunsero in prossimità del parco dove Willow l’aveva trovata.

-Io ti credo….però capisci quanto mi sia spaventata-

-Certo, è comprensibile-

Lei gli tenne la mano e gli si fece più vicino poggiando l’altra sul petto di lui guardandolo negli occhi.

-Dio…volevo morire in quell’istante-

Con la mano libera dalla presa di lei, le sfiorò il volto.

-Scusa, sono stato un idiota a credere che tu e Parker-

-Angel, io amo soltanto te e nessun altro-

Lui sospirò e Buffy lo baciò dolcemente venendo ricambiata dall’amore di lui.

 

/Oh I…

Down to the earth I fell

With dripping wings

Heavy things won't fly

And the sky might catch on fire

And burn the axis of the world

That's why I prefer a sunless sky

To the glittering and stinging in my eyes/

 

Spike le porse la mano che lei scossa accettò, la condusse attraverso i corridoio su per le scale fino a giungere in camera di lui. Lei non sapeva che dire o fare, voleva scappare via lontano, ma non poteva fare a meno di fidarsi di quegli occhi così profondi e dolci. Entrarono e lui chiuse la porta. E come se chiudendola avesse chiuso fuori tutto il male, permise alla luce del suo cuore di parlare per lui, rendendolo leggero finalmente li, solo con lei, con quella ragazza che improvvisamente lo aveva fatto impazzire, si sentiva così leggero desiderando che quel momento durasse in eterno, il momento in cui la mano di lei era stretta nella sua.

 

/Oh I feel so light

This is all I want to feel tonight

Oh I feel so light

Tonight and the rest of my life/

 

Buffy annegò nei suoi occhi color cioccolato.

-Credi che ce la faremo?Intendo a rimanere così tanto a lungo separati….guarda cos’è successo –

-E’ solo perché è una cosa nuova….ma io ti amo e anche tu mi ami ed è ovvio che ce la faremo-

Angel si lasciò rapire dalle sue iridi verdi.

Come poteva aver pensato di lasciarla?Come poteva per un solo istante aver creduto di alzarsi il mattino senza pensare a lei e a quando l’avrebbe rivista?Come poteva aver creduto di vivere senza lei? Lei era tutto per lui, lo rendeva così leggero donandogli la pace dell’anima, volendo solo perdersi in lei e sparire per sempre nel suo amore, quello stesso amore che lentamente lenì le ferite del cuore con un solo bacio.

 

/Gleaming in the dark sea

I'm as light as air

Floating there breathlessly

When the dream dissolves

I open up my eyes

I realize that

Everything is shoreless sea

A weightlessness is passing over me/

 

Willow aveva il cuore in gola e temette di scoppiare da un momento all’altro. La guardò e le sfiorò una guancia con il dorso della mano.

-Non pretendo niente da te, niente che tu non mi voglia dare…solo permettimi di starti accanto e di aiutarti-

Lei liberò le lacrime incastonate dietro ai cristalli profondi e oscuri singhiozzando e affondando la testa nell’incavo della spalla di lui che le accarezzò i capelli tenendola vicino al suo cuore. Poi gentilmente la fece sdraiare sul suo letto e la tenne fra le braccia cullandola fino a che i singhiozzi non si dissolsero nei ritmi regolari del sonno, fluendo lentamente nell’aria dolce che avvolse i due in una strana nuvola d’affetto

 

/Oh I feel so light

This is all I want to feel tonight

Oh I feel so light

Tonight and the rest of my life

Everything is waves and stars

The universe is resting in my arms

Oh I feel so light

This is all I want to feel tonight

Oh I feel so light

Tonight and the rest of my life/

Cap 19

 

 

Buffy e Angel passarono il resto della notte a riconsolidare il loro profondo legame( ah, vi lascio libera interpretazione di ciò che avranno fatto :P)mentre Willow e Spike rimasero abbracciati.

Tutto si risolse, tutto fu messo al suo posto e il puzzle si stava ricomponendo. Buffy tornò a Los Angeles qualche giorno dopo col cuore sollevato e la certezza che le cose sarebbero migliorate. Willow e Spike incominciarono una sorta di relazione, San Valentino si avvicinava e Buffy non vedeva l’ora di poter stare con Angel per il loro anniversario.

-Wow, un anno-

-Già-

-Wow-

Lei sorrise a Will dall’altra parte del telefono.

-Wow-

-E di te che mi dici?-

-Bè che sono strafelice…Spike è…è-

-Spike-

-Già…ora capisco Faith-

-Sono contenta per te e per me ovviamente-

-Si, e Faith che combina?-

-Oh lei e Wood vanno alla grande, Xander invece sta facendo un po’ di macello, ricordi Anya?-

-Si-

-Lei e Cordy se le sono quasi date…meno male che le abbiamo divise in tempo!-

-Cosa?Mi sono persa Cordy in versione Cassius Clay !-

-Era fantastica…Faith ha persino aperto le scommesse alla mensa-

-Dovevi farle un filmato!-

Scoppiarono a ridere.

-Comunque ha mollato Xander perché non ne poteva più e adesso ha deciso di passare due mesi da suo zio a San Francisco-

-Cosa??E io quando la rivedo?-

-Ah, dillo a me…comunque per Pasqua dovrebbe tornare-

-Mm, tanto manca qualche mese alla fine del semestre-

-Già gli ultimi esami-

-Non vedo l’ora-

-Come sta Angel?-

-Buffy è la quinta volta che me lo domandi e se non sbaglio oggi a pranzo era con te che parlava al cellulare-

-Lo so ma non ce la faccio impazzisco se non lo sento!-

-Ti capisco-

Risero e parlarono ancora un po’ per poi salutarsi.

Finalmente arrivò San Valentino ed Angel doveva partire il giorno avanti, ma il professore di economia aveva fissato per quel giorno l’esame.

-Cosa?Ma non era il 17?-

-L’ho dovuto anticipare…sarà pure la festa degli innamorati ma questo non vi esonera dal vostro dovere…e comunque nessuno la obbliga ad esserci Sig. Mildway-

Angel lo guardò.

-No, ci sarò certo…-

Scocciato uscì dall’aula.

-Ehi Peach-

Spike sbucò in quel momento accompagnato da Gunn e Doyle.

-Ehi ma che faccia-

-Hai visto Gunn?!Ti avevo detto di non metterti codesta maglia ora lo hai turbato-

-Ah finiscila!-

-Ehi ragazzi state buoni…Peach che succede?-

-Domani ho l’esame di economia aziendale-

-Cosa?-

-Oh cielo…ehi questa non ci voleva-

-Buffy mi ucciderà-

-Come sei tragico-

-No, lo ucciderà sul serio…-

-Facci parlare la rossa-

Will arrivò in quel momento e baciò Spike.

-Parlavate di me?-

-Si devi dire a Buffy che Angy non potrà esserci-

-Cosa???-

-Ha un esame-

-Economia, già ce l’ho anch’io-

-Meno male che tu ed io non abitiamo in stati diversi-

Spike le cinse la vita.

-Abbi rispetto per chi soffre-

-Questo si che è uno schiaffo alla miseria-

-Come faccio?-

-Bè, fai l’esame e parti nel pomeriggio….lo festeggerete con un giorno di ritardo-

-Non posso farle questo-

-Non hai altra scelta-

Lei rimase di sasso. Lui gelò per il silenzio. Il cellulare tremò nelle sue mani.

-Partirò subito e magari riuscirò ad essere li entro notte-

-No….lascia stare-

-Buffy…amore ti prego-

-So che non è colpa tua..-

-Scusami, davvero-

-Non importa….infondo non è così importante-

-Ascoltami lo sai quanto ci tengo, avevo organizzato tutto non hai idea di quanto mi faccia rabbia-

Lei rimase in silenzio col cuore distrutto.

-Adesso devo andare-

-Buffy-

-Ciao-

Chiuse. Era a pezzi e volle piangere, ok forse era infantile ma che poteva farci?Si era logorata il fegato aspettando quel giorno, un giorno troppo importante. Lei si era sentita male in quei giorni e il medico temeva che avesse preso l’influenza e sua madre le aveva categoricamente vietato di stancarsi con lunghi viaggi, si stava preparando per gli esami e non poteva farlo da malata, del resto di non vedere Angel non se ne parlava proprio così dopo aver fatto sbollire l’amarezza lo chiamò e decisero che si sarebbero visti il giorno dopo.

Angel aveva dato l’esame ed era stato chiamato da suo padre.

-Dovrei parlarti, puoi raggiungermi a New York?-

-New York?No papà purtroppo non posso-

-Andiamo sono solo tre ore di macchina-

-Lo so ma non posso…facciamo verso fine settimana-

-No ho urgenza di parlarti immediatamente, quindi ti prego figliolo raggiungimi entro serata…ti prenoto un volo se vuoi-

Angel sbuffò.

-No…ok ma ripartirò subito-

-Va bene-

Chiuse e partì prima che poté.

-Non dite niente a Buffy prenderò il volo stasera in modo da essere la per domani pomeriggio-

-Ok…-

Lo salutarono e lui con la sua borsa da viaggio partì. Arrivato New York, si addentrò nel cuore della città fino a raggiungere la 245 East 73rd Street dove aveva la villa suo padre. Scese dall’auto e osservando l’imponente abitazione si accinse a suonare al cancello in ferro battuto. Una voce, che doveva essere la cameriera , chiese chi fosse e poi aprì il cancello che dava accesso ad un giardino con un’aiuola molto grande al centro del vialetto col ghiaino. Giunto al portone la donna lo fece entrare; si guardò attorno, era stato in quella casa solo poche volte da piccolo. Suo padre scese dall’ampia scalinata in marmo.

-Angelus-

-Papà-

-Come stai?-

-Bene…e te?-

-Insomma…ma vieni andiamo di la-

Si accomodarono nel salotto dove Patrick offrì un drink a suo figlio che rifiutò. Si sedette davanti a lui.

-Allora come vanno gli studi?-

-Bene…che succede?-

-Perché me lo chiedi?-

-Mi telefoni quanto?Una volta ogni tre mesi, per le festività?-

-Angelus-

-Papà non sono più un bambino…dimmi che vuoi-

Lui si alzò.

-Come ben sai adesso ho una nuova compagna-

Angel sorrise amaramente.

-E…penso che ci sposeremo-

-Quanti anni ha?20?-

-Capisco il tuo disappunto ma è una in gamba, te la farò conoscere e spero che la tratterai col dovuto rispetto-

Bevve un sorso del suo brandy.

-Il problema è un altro però, non è per lei che sei qui-

-Oh bene-

Patrick si alzò e andò verso la finestra osservando le macchine e la vista di Central Park.

-Sai, tutti i miei drink e sigari mi hanno portato solo guai-

-Ma davvero…-

-Ho, uh, un tumore ai polmoni che si sta espandendo….incurabile-

La fermezza e l’apparente non curanza con cui lo disse gelarono Angel.

-Cosa?-

-Hai capito figliolo…non mi hanno dato molto tempo ormai-

-Ma…che stai dicendo?-

Angel si alzò.

-Che sto morendo-

Lui guardò suo padre e una fitta colse il suo cuore come un pungo in pieno stomaco. Ok che i loro rapporti non erano dei migliori ma era pur sempre suo padre, l’uomo che lo aveva cresciuto, che lo aveva portato a sei anni alla partita degli Yankees riuscendo a fargli avere un cappellino autografato suscitando l’ammirazione degli amici, era l’uomo che gli aveva insegnato a pescare e che era stato una costante nella sua vita, fino a quando a 10 anni non aveva divorziato da sua madre tradendola con la segretaria. Allora lo aveva odiato e qualche volta sua mandre lo mandava a New York a trovare il padre.

Adesso era li che col dolore e l’amarezza negli occhi che gli annunciava la sua morte.

-Oh non fare quella faccia, non sei una femminuccia-

-Papà-

-Ascoltami, non so quanto durerò e questo è solo il tuo primo anno di College, ma d’ora in avanti tu verrai a lavorare da me determinati giorni a settimana, ovviamente finirai i tuoi studi cosicché io possa introdurti al mestiere che erediterai-

-Io…come faccio..come-

-Angel, non so quanto tempo mi rimane e…bè te lo dico adesso tutto ciò che mi appartiene andrà a te, tu avrai la mia azienda, i soldi, la villa, tutto quanto. Non posso e non voglio lasciare in mano del vicepresidente la compagnia perché per quanto mi fidi non sei tu e so come sei, ti ho cresciuto io, hai il mio sangue. Ti insegnerò i trucchi del mestiere, ti farai l’occhio e cominciare ad intrattenere le relazioni con i vari clienti, impari in fretta è una tua dote e sei intelligente-

-Papà….io…devo pensarci-

-Non ho tempo perché tu ci pensi….comincerai domani stesso-

-No…non domani-

L’uomo lo guardò.

-Dov’è che devi andare così in fretta?-

-Da…dalla mia ragazza, a Los Angeles-

-Ah, Darla giusto-

-Non è lei…è un’altra, una che amo-

L’uomo guardò suo figlio e rise.

-Oh si dicevi di amare pure Darla-

-Papà ti prego..-

-Ok ascolta…invitala qui, così la potrò conoscere…no?-

-Non so se-

-Avanti non ho tempo per aspettare che tu e lei vi decidiate a sposarvi per incontrarla…vai da lei se proprio devi ma vi aspetto qui fra tre giorni intesi?-

Angel lo guardò e annuì. Poi lasciò la casa e si diresse pensieroso all’aeroporto. Il volo fu lungo, ma lui non dormì assorto com’era nel dolore di quella cocente rivelazione. Non poteva neancora crederci, chissà se sua madre lo sapeva. Sarebbe andato a trovarla per parlarle, l’aveva sentita proprio quel giorno ma non gli aveva detto niente. Quando atterrò a Los Angeles prese un taxi e arrivò a casa dove non trovò nessuno. Lasciò la sua borsa, si cambiò e si diresse da Buffy all’università.

-Eh dai B, vedrai che ti chiama-

-Doveva arrivare stamattina, l’ho chiamato ma aveva il cellulare spento!-

-Ascolta è inutile che ti disperi tanto prima o poi ti chiama-

Lei sbuffò.

-Ehi B girati un po’-

Buffy guardò verso il corridoio e lo vide arrivare. Si alzò dal divanetto e lo raggiunse, lui aveva un faccia ferita ma celava la sofferenza con un mesto sorriso, lei soffrì per lui non capendo il suo sguardo.

-Ehi-

-Ciao-

Lei lo abbracciò e lui si sentì finalmente riavere, aveva un bisogno infinito del suo amore e della sua presenza per riprendersi.

-Ti amo-

-Grazie…ti amo-

Lo guardò e poi lo baciò.

-Scusami per ieri-

-Tranquillo-

-Come ti senti?-

-Adesso bene…e te?-

Lui la guardò.

-Bene…-

-Non mentirmi-

-C’è una cosa…-

-Vieni andiamo in camera mia-

Lui la seguì tenendosi per mano. Arrivarono in camera di lei e Faith e si sedettero sul letto di Buffy.

-Allora?-

-Ieri ho incontrato mio padre, mi ha telefonato pregandomi di recarmi con urgenza a New York da lui…e abbiamo parlato-

-E che ti ha detto?-

Lui le strinse la mano accrescendo la sua preoccupazione.

-Ha un tumore…sta morendo-

Rimase in silenzio con gli occhi colmi di lacrime.

-E…e mi ha detto che dovrò andare da lui per poter incominciare a lavorare in modo che sarò pronto quando lui…-

-Mi dispiace-

-Continuerò a studiare e farò di tutto per vederti il più possibile Buffy-

Lei gli mise un dito sulle labbra.

-No, è più importante lui e il tuo futuro, io posso aspettare-

-Buffy-

-Angel ti amo…e…ed è proprio per questo che devo anteporre le tue esigenze alle mie-

Lui guardò quella ragazza che tanto amava negli occhi e la baciò ringraziandola con l’anima. Lei rispose al bacio.

-Mi dovrò trasferire a New York, frequenterò lo stesso Yale e tu potrai venire da me ogni volta che vorrai…staremo tutta l’estate insieme-

-Devi stare vicino a tuo padre, è lui ad avere più bisogno di te e io quando sarai libero verrò da te-

-Ti farò venire a prendere con il jet di mio padre-

Lei sorrise.

-Vieni qui-

Prese il suo volto e lui si nascose nel suo grembo lasciandosi cullare da lei.

Cap 20

 

Un quarto d’ora dopo Angel sembrò riprendersi.

-Ascolta…mio padre, lui…vuole conoscerti-

-Oh, em, certo…-

-Domani, saremo suoi ospiti…se tu non hai impegni ovvio-

Lei lo guardò negli occhi lasciandosi sfuggire una risatina.

-Che c’è?-

Lei scosse il capo accarezzandogli il volto.

-Angel…sei tu l’unico impegno della mia vita-

Anche lui rise e poi la baciò con travolgente passione stendendola sul letto dove trovò la pace dei sensi e dell’anima tra le sue amorevoli braccia, facendo l’amore ancora fino alla fine del tempo.

Così dopo che lui fu andato a trovare sua madre, partirono per New York. Patrick aveva insistito per fargli venire col suo jet privato, parte dell’eredità di Angel. Quando atterrarono c’era una macchina scura a prenderli.

-Angelus?-

-Si-

-Prego seguitemi-

L’uomo- statua, vestito in nero con un sguardo impassibile gli scortò all’auto e furono condotti alla villa.

-Wow, sembra più grande della tua Los Angeles-

-Bè, tutte e due sono acquisti di mio padre-

-Secondo te gli piacerò?-

-Ehi, c’è qualcuno su questa terra a cui non piaceresti?-

-Darla?-

Risero.

-Ma lei non conta…-

La cameriera gi introdusse nella hall prendendo le loro borse.

-Angelus-

L’uomo sbucò dallo studio raggiungendo i due. Patrick notò subito Buffy e non si stupì che fosse tanto bella, suo figlio aveva sempre avuto un gusto impeccabile in fatto di donne.

-Papà-

-Mi fa piacere vedere che sei venuto…e tu dei essere la famosa di ragazza che ha rubato mio figlio a Darla-

Si sentì lievemente a disagio, suo padre conosceva bene Darla, Angel le aveva detto che i loro genitori erano in affari da sempre.

-Già…sono Buffy, piacere-

-Oh piacere mio, sembri una ragazza davvero deliziosa….d’altronde Angelus ha sempre avuto buon occhio per le ragazze-

Lei arrossì lievemente. Patrick rimase piacevolmente sorpreso nel notare quanto lei, sebbene apparentemente ricordasse Darla per il fisico, fosse diversa negli atteggiamenti; era più semplice, meno sfacciata ma sembrava una con la testa sulle spalle e le idee chiare pur continuando a credere che un tipo come Darla sarebbe stata meglio.

-Bene adesso vi lascio così potrete andare a darvi una rinfrescata, avrò modo e tempo per conoscerti meglio a pranzo Buffy-

Lei sorrise e l’uomo si allontanò. Angel non le aveva lasciato la mano per un solo istante e gli fu grata. Arrivarono nella loro stanza .

-Oddio mi sono sentita morire-

-Oh non farci caso…lui ha la capacità dimettere a disagio anche un muro-

-Bè…però è pur sempre tuo padre ci conto a fare bella figura-

-Ehi, sei stupenda….e poi è a me che devi piacere-

La prese per la vita e la trasse a se.

-Questo mi sembra ovvio-

Si baciarono.

-Ok, diamoci una rinfrescata e cambiamoci per il pranzo –

Il pranzo fu abbastanza lungo e Buffy subì un terzo grado camuffato da apparente conversazione. Rispose gentilmente a qualsiasi domanda le veniva posta senza scomporsi.

-Mm...cosa pensi di fare dopo l’università Buffy?-

-Oh, ecco io sto seguendo la facoltà di architettura, con indirizzo di interior designer-

-Mm, arredatrice …mi sembra interessante-

-Già-

Continuarono a mangiare e parlare ancora fin quando poi Angel portò Buffy a visitare New York. Lei sarebbe ripartita per Los Angeles il pomeriggio seguente poiché doveva dare un esame. Dopo la bellissima visita della città da Central Park agli stupendi negozi della Fifth Avenue, fino all’Empire State Building e Ground Zero, rientrarono alla villa per poi prepararsi per la cena.

-Immagino che stasera uscirete-

-Oh, no siamo un po’ stanchi oggi abbiamo camminato molto-

-Lo immagino ma per New York ne vale la pena-

-Senza dubbio, è tutto davvero fantastico-

-Domani la porterò alla Statua della Libertà-

-Un classico-

Risero.

-Allora Angelus, da Lunedì comincerai a lavorare da me-

-Ok..-

-Purtroppo domani non posso intrattenermi con voi anche perché ho una visita-

-Chi aspetti?-

-Nessuno, devo andare dal mio oncologo-

-Oh, bene-

Calò il silenzio, il resto della cena fu tranquillo e dopo una lunga chiacchierata i due si congedarono.

-Mm, sono molto stanca-

-Mi stai dicendo che…-

-Amore vorrei ma sono sfinita-

-Si anche io, recupereremo-

-Senza dubbio-

Angel la baciò con passione, poi si prepararono per la notte e andarono a dormire.

Disagio e panico, forse non era piaciuta a suo padre e se gli avesse ostacolati?Avrebbe mai approvato la loro unione?Dio, sperava di piacergli, voleva che Angel fosse fiero di lei e leggesse negli occhi del padre solo comprensione e gioia, ma adesso lui aveva bisogno di lei al suo fianco che lo sostenesse indipendentemente da ciò che Patrick pensava, non doveva dargli altre preoccupazioni. Si rigirò più volte nel letto tentando di trovare conformo tra le braccia del suo amore già preso da Morfeo. Alla fine riuscì a calmarsi sebbene un forte disagio e un bruciore incomprensibile alla pancia le resero il sonno poco piacevole.

L’orologio segnava le due spaccate quando Buffy si svegliò a causa di un dolore lancinante alla pancia e si alzò. Senza accendere la luce sul comodino si recò nel bagno dove riversò ciò che non aveva digerito della cena. Era stremata, sudata e tremava, voleva Angel ma gli occhi colmi di lacrime spezzavano le parole nella notte pungente su quel pavimento freddo; sconsolata coi capelli appiccicati sulla fronte si rannicchiò a terra in posizione fetale e tenendosi lo stomaco. La stanchezza e la spossatezza la atterrirono al punto da non farla rialzare e finalmente riuscì ad addormentarsi.

Il sole di un nuvoloso mattino infranse la penombra della stanza filtrante dalle tende di latte. Angel si voltò stiracchiandosi e allungò una mano verso il posto vuoto. Di scatto aprì gli occhi accecandosi e dopo essersi abituato si guardò attorno.

-Buffy?-

Con una certa ansia si alzò dal letto. Erano le 9.00, forse era già in piedi. Si infilò le ciabatte e lasciò la stanza recandosi in bagno, quando aprì la porta un tuffo al cuore gli bloccò il respiro. Buffy era accovacciata a terra e non si muoveva.

-Buffy-

Si gettò a terra furente con il panico negli occhi e la scosse finché la ragazza non riaprì gli occhi.

-Angel-

-Oddio!-

Lui la strinse a se accarezzandole la testa.

-Ma che fai qui?Che spavento, quando ti ho vista…Buffy amore-

Lui la guardò, era bianca come uno straccio e sudata oltre che fredda.

-Sei gelida…che ti è successo?-

Le scostò i capelli dalla fronte e lei lo guardò debolmente.

-Ho vomitato-

-Perché non mi ai svegliato?-

-Io…-

-Non importa-

Tenendola vicino si protese verso la vasca aprendo l’acqua calda che scorreva velocemente. Poi lentamente la sollevò e dopo averla spogliata la mise in acqua.

-Adesso ci sono io-

Lui la lavò con dolcezza e accuratamente, poi la portò in camera dove dopo averla asciugata la mise seduta sul letto.

-Angel sto bene, ora mi sento meglio-

-Sei ancora debole-

-Posso farcela da sola-

Lui la guardò.

-Ok, vado giù a vedere se la colazione è pronta, poi vengo a prenderti-

Lei sorrise e lui le baciò la fronte. Poi scese giù. La ragazza sospirò e cominciò a vestirsi, un pensiero antipatico si insinuò come un tarlo nella sua testa.

Cap 21

 

Per il resto la giornata proseguì bene senza altri incidenti e poi Buffy partì dopo mille raccomandazioni di Angel.

-Woah, suo padre, questa pesa B!-

-Puoi dirlo-

-Ma, dico, è seria parecchio!-

-Questo mi pare ovvio Will-

-Caspita!-

Le tre erano al telefono.

-Magari ti chiederà di sposarlo-

-Per favore non siate assurde-

-Ah B, però ci hai pensato!-

-No!-

-Ah che carini!-

Le due cominciarono a sghignazzare e a prenderla in giro.

-La smettete?-

Risero.

-Allora Will, che ci dici di Spy?-

-Tutto bene, sapete non ho mai fatto del sesso come con lui-

-Ah lo credo bene!-

Passarono tutto il tempo a spettegolare, poi dovettero salutare Willow. La settimana scivolò via con tranquillità fin quando Buffy non riprese a vomitare con una certa frequenza.

-Senti B io non vorrei dirtelo ma..-

-Pensi che possa…?-

-Cazzo ma siete stati attenti?L’ hai presa la pillola?-

-L’ultima volta no, ma lui ce lo aveva!-

-E allora?Sai quanta gente scazza e gli si buca o cos’altro?-

-Non mi sei di conforto-

-Bè qui c’è poco da confortare…forza vai a farlo!-

Faith la spinse in bagno.

-E’ uno stupido test!-

-Intanto guarda lo stupido test, poi si va dal ginecologo!-

Passarono 10 minuti di ansia cocente. Buffy aprì la porta.

-Colore?-

-Rosa-

Le due si guardarono.

-Wow, diventerai mamma…-

Buffy la guardò.

-Ho usato un tono troppo drammatico?Aspetta ci riprovo..-

-Non lo so..-

-Cosa non sai…-

Lei indicò la pancia e Faith capì.

-COSA?Tu non abortirai!-

-Non ho detto questo!Solo che…io…come faccio adesso?-

-Ehi Angel è un ragazzo d’oro certo non ti abbandonerà-

-Non posso dirglielo-

-Stai scherzando?-

-Non adesso, non ora che ha altro a cui pensare!Suo padre sta morendo, deve studiare e imparare a mandare avanti quella cavolo di azienda non posso dirglielo!-

Buffy esplose e poi pianse. Faith sospirò e l’abbracciò.

-Shh, avanti ci sono io B-

Singhiozzava.

-Appena le cose andranno meglio glielo dirai-

Lei tirò su col naso e guardò la cugina.

-Grazie-

-Ascolta non lo diremo a nessuno per adesso, Will potrebbe lasciarselo scappare involontariamente con Spy e non possiamo rischiare, Xander chiamerebbe Angel per ucciderlo, tua madre ne morirebbe e tuo padre…seguirebbe Xander…-

Annuì.

-Ma non potrai nasconderlo a lungo-

-Devo abituarmi e lo farò quando sarò pronta-

-Bene, vieni che ti fisso l’appuntamento-

Le due cominciarono a darsi da fare con ricerche varie sulla maternità, per ora era tutto tranquillo, il medico le aveva assicurato che la pancia si sarebbe vista solo dopo cinque mesi e il che era rassicurante.

-Ragazze stasera ci aspetta Clint e il suo ‘Per qualche dollaro in più, senza contare che quando dallo scaffale mi ha guardato al copertina di Butch Cassidy non potevo non prenderlo, poi mi sono detto : ehi Xan, devi onorare un mito!Così ho preso anche C’era una volta il West-

-Dio Xan cos’è la maratona di Sergio Leone?-

-Stai a vedere che ha preso pure Sfida infernale!-

-Gloria a Henry Fonda-

Le due si guardarono.

-Non avevamo molta voglia di una serata all’insegna di mezzogiorni di fuoco!-

-Ah ah….divertente…comunque ho pensato anche a voi, che generalmente siete ben disposte, ma conoscendovi ho previsto il vostro cambiamento di umore e vi accontenterò evitando di guardare Gli Spietati e concedervi un maestoso Bogart in Casablanca accompagnato da Via col Vento, Indovina chi viene a cena; mi sono rifiutato di prendere Telma e Louise non avendo il supporto di Spike, ma non agitatevi verrà compensato con una magnifica Katherine Hepburn in veste di Jo-

-Piccole donne!!-

-Era un pezzo che non lo vedevamo-

Le due si fiondarono sul divano di casa Summers a sistemare il video mentre Xander prendeva ogni sorta di porcheria, regalando inconsapevolmente un po’ di serenità a Buffy.

Così passò il primo mese, nel quale evitò ogni rapporto con Angel, lui era andato a trovarla un giorno e si sentivano solo per telefono, lui era molto preoccupato temeva che qualcosa si fosse spezzato. Buffy continuava a dire che andava tutto bene ma sapeva che c’era qualcosa che non andava però le condizioni di salute di suo padre andavano peggiorando e non aveva il tempo per dedicarsi a lei. Ormai era giunto Aprile e Angel aveva pensato di invitarla per la Pasqua. Buffy dopo averne discusso con Faith decise che la meglio cosa era dirlo a Willow in modo che là potesse avere qualcuno su cui contare. Ovviamente lei non la prese particolarmente bene in principio avendola estromessa dalla faccenda, però come al solito aveva compreso ed era pronta a supportarla. Prima di andare da Angel per qualche giorno, aveva passato la giornata con Willow.

-Dio Will lui mi manca così tanto che sto impazzendo, però da un lato non voglio vederlo perché ho paura che lo possa scoprire-

-Non lo scoprirà, e devi stare tranquilla, capisco sia difficile per te ma devi essere il più naturale possibile, sennò si preoccupa dato che già lo è. Fatti vedere serena e disposta ad aiutarlo, digli che gli esami ti avevano completamente assorbita, lo sai che tanto ti crederà-

-Mi sento così male all’idea di mentirgli-

-Pensa che lo fai per il suo bene e per quello del bambino, stressarti non ti fa bene-

Lei annuì e poi a sera Angel l’andò a prendere.

-Buffy-

-Ehi-

La strinse forte e lei pure.

-Non sai quanto mi sei mancata-

-Anche tu…oh Angel ti amo così tanto-

-Anche io ti amo-

La baciò.

-Ma adesso recupereremo il tempo perduto-

Lei sorrise e si avviarono a New York.

-Allora come sta tuo padre?-

-Non è voluto restare in ospedale-

-Cosa? Lo hanno dimesso?-

-Si, adesso c’è una troupe di infermiere specializzate a casa che se ne occupano, però la cosa non migliora la situazione-

Lei gli strinse la mano.

-E il lavoro?-

-Quello almeno va bene-

-Adesso devi rilassarti ci sono qua io-

-Lo so, te ne sono grato-

Lo baciò e servì per calmare i suoi dubbi e inquietudini.

Cap 22

 

 

Arrivati alla villa Buffy andò subito a salutare Patrick che era nella sua stanza. Entrano un forte odore di ospedale le fece venire la nausea mentre quello spazio asettico sembrava quasi una prigione; lui era nel suo letto messo a sedere circondato da ogni sorta di marchingegno medico, c’erano farmaci ovunque e un’infermiera che ogni tanto gli controllava i valori. Lui era stanco, il volto consunto e bianco, era indubbiamente dimagrito e i suoi occhi scuri si erano spenti.

-Ehi Buffy-

-Salve-

-Vieni accomodati-

Lei si sedette su di una sedia accanto al letto.

-Non ricevo visite molto spesso, oltre qualche amico stretto mi fa piacere vederti-

-Anche a me..-

-E così ti fermi per qualche giorno è?-

-Si l’intera settimana-

-Bene, sono proprio contento almeno terrai compagnia ad Angel…so che per qualche giorno verrà pure Spike e una sua amica..-

-Si infatti-

-Allora dimmi come vanno gli studi?-

-Bene, se non fosse per un professore che mi odia a morte e sostenere l’esame con lui sarà qualcosa di terribile-

L’uomo rise.

-Ascoltami, per esperienza ti dico che è meglio se arrivi all’esame preparatissima e ogni tanto fagli qualche complimento del tipo ‘ Oh cielo la sua lezione di oggi era più bella del solito’ oppure ‘senta mi ha incuriosito questa cosa, non è che potrebbe consigliarmi un testo da leggere?’…in genere i professori universitari sono megalomani e scrivono libri, se il tuo l’ha fatto comprane uno e fattelo autografare-

-Mm, non avevo valutato la tattica della ruffiana-

-C’è sempre una prima volta-

Risero.

-Mm, vai adesso prima che Angelus pensi che ti voglia rubare tutto il giorno-

-Oh ma a me fa piacere-

-Buffy, tu sei giovane, la vita è breve non sprecarla passando delle ore con un vecchio decrepito-

-Lei non è né vecchio né decrepito e no sto scherzando. E’ un uomo molto affascinante e si capisce che Angel la sua bellezza l’ha presa in gran parte da lei, inoltre è piacevole conversare insomma non è un bigotto dalla mentalità chiusa e scherzo volentieri con lei-

-Mi farai arrossire!Dai su adesso vai..-

Lei gli sorrise e salutandolo uscì dalla stanza. Angel arrivò in quel momento.

-Ti aveva sequestrata?-

-No...gli facevo un po’ compagnia-

Lui le sorrise e la baciò.

-Mi vado a preparare-

-Ok, poi scendi che si cena-

Un altro bacio e si avviò. Infondo quella settimana fu tranquilla di quanto pensasse, inoltre ch’era Willow che la sosteneva. Fare l’amore con Angel dopo tanto tempo le fu di ristoro e si sentì riavere da tutta la spossatezza e ansia accumulata in quell’ultimo mese.

-Ah, quanto mi sei mancata-

-Si anche tu…si sta così bene-

Lei teneva la testa sul suo petto e lui le accarezzava la spalla.

-Lo sai che ultimamente sei più bella del solito?-

Lei alzò leggermente la testa.

-Grazie-

Lo baciò.

-Dico sul serio, è strano ma p come se ci fosse qualcosa che ti fa splendere-

-Oh prima non splendevo?-

-Sai cosa intendo amore mio-

Lui le sorrise malizioso.

-Si lo so…-

Un altro bacio.

-Ti amo-

-Ti amo-

E fecero nuovamente l’amore trovando la pace dei sensi. Buffy tornò da quella vacanza perfettamente rimessa a nuovo, l’amore era la sua medicina e Angel era stato un’ottima cura. Faith la trovò più radiosa e rilassata e con uno sguardo brillante, conscia che avrebbe affrontato la maternità in modo più sereno.

-Ehi B, Angy si è dato da fare sotto le lenzuola?-

-Era una battuta?-

Buffy alluse al bambino.

-No io parlavo del tuo visino allegro.

Lei sorrise alla cugina.

-Ah quel ragazzo, mi è sempre rimasta la curiosità di sapere com’è a letto!-

-Faith!Dovevi pensarci prima che io lo conoscessi-

-Non ci sono dubbi, da quando ti ha vista a Natale non ha avuto occhi che per te-

-Sono fortunata ad avere lui-

-Si certo, ma anche io mi ritengo fortunata con Wood-

Risero felici. Ormai Buffy era al quarto mese e Xander cominciava con battutine del tipo ‘si vede poi dove ti vanno le schifezze che mangi ’.

Pure sua madre le aveva fatto notare che aveva messo su qualche kiletto di troppo sebbene l’unica parte dove stesse gonfiando era la pancia. Così decise di dire le cose come stavano anche perché non avrebbe potuto nasconderlo a lungo.

Il risultato fu meno drammatico di quanto si aspettasse: Joyce ebbe per poco un collasso che poi si risolse in uno scoppio di felicità, suo padre non sapeva se uccidere Angel o fargli le sue congratulazioni, Xander era stato pagato per non dire nulla all’amico.

-Scusa quando pensi di dirglielo, quando lo partorirai?-

-No…-

-Buffy siamo a fine Maggio, ci saranno gli ultimi esami e poi Angel tornerà qui per le vacanze-

-Penso che si chiederà perché alla sua ragazza sia venuta la pancia da donna incinta e porta abitini pre-maman, come mai ha strane voglie e le gambe pesanti-

-Il seno di una taglia sopra-

Guardarono Xander.

-Em…insomma, dovresti dirglielo-

-Si lo so…-

Suonò il telefono.

-Pronto?-

-Buffy..-

-Angel ciao..-

-E’…è morto-

Lo sguardo prima allegro della ragazza udendo la voce del fidanzato si spense in quelle parole. Il padre di Angel era morto. Lei sarebbe partita il giorno stesso. Anche Xander e Faith andarono con lei, era tanto che non vedevano Angel, Willow e Spike.

Quando arrivarono a New York trovarono li già Willow e Spike.

-Ehi ragazzi ciao-

-Oddio Xander!Faith!-

Willow strinse gli amici dalla gioia e Spike pure. Poi arrivò Angel.

-Ehi ciao-

Buffy andò da Angel e lui cercò conforto nel suo abbraccio.

-Mi dispiace..-

Dopo Buffy rimase in camera di Angel con lui.

-Non pensavo mi sarebbe mancato così tanto, infondo era mio padre e…e anche dopo che i miei si sono separati ho continuato a volergli bene nonostante lui non avesse più tempo per portarmi alle partite di football, o a pescare, o a fare altre cose che fanno padre e figlio…non gli ho detto che gli volevo bene e mi chiedo se lui ..-

-Lo sa Angel, lo sa…perché l’amore tra padre e figlio non ha bisogno di essere ricordato per sapere che c’è…lui non ti avrebbe mai voluto accanto a sé nei suoi ultimi mesi di vita se così non fosse e sapeva che se tu non gli avessi voluto più bene avresti rifiutato di prendere la sua azienda e di vivere con lui questo tempo-

-Dici?-

-Si, ne sono assolutamente convinta…-

Lei gli teneva una mano e con l’altra gli accarezzava il volto.

-Ora capisco che sia dura, ma ci sono io e non devi più preoccuparti-

Lui la baciò e posò la testa sulle gambe di lei che sussultò quando toccò il suo ventre. Il funerale e la veglia furono abbastanza lunghi, venne un sacco di gente che sembrava sinceramente di spiaciuta per la perdita di Patrick, Buffy gli tenne la mano durante il funerale gli fu vicina tutto il tempo, ebbe modo anche di conoscere la madre di Angel, e la trovò una donna sensibile e gentile, sicuramente Angel da lei doveva aver ereditato la dolcezza. Quando gli ultimi ospiti se ne furono andate Buffy era stanchissima e così Spike, Faith, Willow e Xander che avevano intrattenuto gli ospiti e organizzato il funerale. Angel era distrutto.

-Tesoro io torno a casa-

-Rimani qui partirai domattina-

-No è meglio che vada-

-Mamma è sera è meglio domani che è giorno-

-D’accordo ma domani dovrò andare-

Lui annuì. Poi guardò sua madre con dolore.

-Adesso io non so che devo fare-

-In che senso?-

-Prima c’era papà che mi diceva quando dovevo andare in ufficio, cosa dovevo fare, ora come farò?-

-Conoscendolo ti avrà lasciato un promemoria lungo quanto la Bibbia-

Lui accennò un sorriso.

-Non preoccuparti andrà tutto bene-

Lui le sorrise e l’abbracciò. Arrivò Buffy.

-Ehi piccola-

Angel le prese la mano.

-Grazie di tutto-

-Dovere oltre che piacere-

Lui la baciò.

-Buffy ti ringrazio, avrei voluto essere qui e pensarci io ma non potevo lasciare il lavoro-

-Non si preoccupi-

-Sei un angelo, mio figlio è molto fortunato ad avere te-

-Sono io la più fortunata qui-

Sorrisero.

-Bene io vado su, sono stanca-

-Buona notte-

-Notte ragazzi-

La donna salì al piano superiore.

-Come farei senza te?Non avrei mai passato questa giornata-

-Ti amo, non potevo abbandonarti-

-Nessuno aveva mai fatto tanto per me…-

-Devi ringraziare anche gli altri, mi hanno aiutata e poi lo abbiamo fatto volentieri-

-Ha ragione lei Peach-

Apparvero nel salone.

-Grazie-

-Ehi, tuo padre mi ha cresciuto era come uno zio, c’ero anche io alle nostre battute di pesca-

-E poi Angel sei il nostro migliore amico cosa credi che ti avremmo lasciato solo?-

-Se non ci foste voi dovrebbero inventarvi-

Così passarono un’ora a parlare rievocando il passato. Poi andarono a dormire. I ragazzi rimasero da Angel ancora un giorno poi dovettero ripartire.

-Ehi tanto ci vediamo quest’estate-

-Prima devo vedere che dice il promemoria di mio padre-

-Cosa?Non verrai a casa per le vacanze?-

-Amore, non preoccuparti male che vada prenderò le ferie come un vero lavoratore-

-Va bene…l’importante è vedersi-

-Certo-

Si baciarono con passione.

-Ti amo-

-Ti amo-

Si salutarono e Buffy si imbarcò con gli altri due. Giugno passò veloce e lei e Angel si sentivano solo a telefono perché lui era molto impegnato , inoltre essendo il quinto mese di gravidanza ormai la sua pancia stava cominciando ad assumere una forma bella tonda. I suoi amici si divertivano a comprare abitini per il nascituro, Spike che era tornato era stato messo al corrente ed era stato tentato di chiamare Angel. Buffy diventava ogni giorno più bella resa tale dalla maternità, ma il suo cuore soffriva perché avrebbe voluto condividere tutto questo con Angel.

-Gino!-

-Gino??-

-Te lo puoi scordare-

-Che ne dite di Ignatius?-

-Smettila non sei spiritosa-

-Oh scusate se cercavo un nome rimasto nella storia-

-Potrebbe essere una femmina-

-In tal caso Ruth, come mia nonna-

-Cercavamo una cosa più, come dire, dolce Xander-

-Sarebbe carino il nome Judy-

-Nah..-

-Ragazzi il bambino è mio non vostro-

-Ah ma noi siamo gli zii, il nome lo scegliamo noi-

-E da quando?-

-Da adesso-

-William III-

-Cosa?-

-Non diciamo scemenze Spy-

-Ehi!Io sono William II-

-Appunto-

-Angel non ha un secondo nome?-

-Liam mi sembra-

-Anche se il suo nome è Angelus-

-Davvero?Non lo sapevo-

-Tu eri l’unico Xan-

-Dove ho vissuto?-

-L’interrogativo dell’uomo-

-O di Harris-

Risero.

-Non siete spiritosi…-

-Liam non sarebbe male-

-Oppure Patrick in onore del padre-

-Se è femmina invece Anne come il secondo nome di Buffy-

-No lo detesto!-

-Ecco perché quando firmi lo ometti sempre-

-A te Buffy quale piacerebbe?-

-Mm, forse Elizabeth-

-Troppo lungo-

-Già!-

Così passarono una giornata intera a parlare di nomi. Angel avrebbe preso le ferie in Agosto.

-Devi dirglielo-

-No sarebbe un peso in più-

-E che vuoi fare?-

-Forse dovrei lasciarlo-

-COSA?-

-Pensi davvero che lui te lo permetterà?-

-Lo scoprirà Buffy, non puoi più nasconderglielo –

-Ma non capite?Lo costringerei a fare su e giù, magari lui sarà anche felice ma come facciamo?Come farà a vederlo?A seguirlo?No, non posso!-

-Buffy-

-Buffy non puoi scappare via!-

-Si invece!Andrò da mia nonna a Parigi-

-Cosa?-

-Stai scherzando?-

-E come farai con la scuola!-

-Sarà solo per l’estate-

-Sei incinta non puoi andare in aereo-

-Certo che posso-

-Buffy adesso smetti di dire cazzate!-

-E’ l’unica soluzione-

-E’ la peggiore delle soluzione ecco che cos’è!Angel ti cercherà comunque quando torni e tu sari al settimo mese!Partorirai ad ottobre come pensi di evitarlo fino ad allora?-

-Lo chiamerò adesso e gli dirò che è finita-

-Lui verrà a cercarti-

-Non importa…-

-Nemmeno lo guarderai negli occhi?Pensi che tu glielo debba-

-No, non ce la farei mai…-

Willow si sedette sul letto.

-E’ una cosa stupida lo sai. Deve saperlo è un suo diritto, al di la del fatto che starete o meno insieme-

Buffy pianse.

-Io...io non ce la faccio…deve lavorare, deve studiare e adesso deve pure sistemare tutte le cose di suo padre…io sarei solo un peso-

Le amiche si guardarono.

-Per quanto non sia d’accordo con te, ti appoggerò comunque-

-Grazie-

Le cugine di abbracciarono. Così Buffy chiamò sua nonna, ovvero la madre di Hank e le disse che sarebbe andata da lei per Luglio e Agosto. Spike si era infuriato e lui e Buffy avevano litigato ma Willow era riuscita a calmarlo e a convincerlo a non dire nulla ad Angel, il figlio era di Buffy la scelta spettava a lei.

Cap 23

 

Buffy chiamò Angel.

-Pronto?-

-Ciao-

-Ehi amore, come stai?Mi manchi tanto..-

Lei deglutì, come poteva dirgli che era finita?Singhiozzo.

-Buffy tutto bene?-

-Si…senti…ci ho pensato e…non ce la faccio più…è finita-

Ad Angel si fermò il cuore.

-Cosa stai dicendo?Buffy ma-

-Ti prego-

-No, Buffy non puoi dirmi questo…ma perché cos’è successo?-

-Niente solo …-

Deglutì a forza quanto le costava dirle quella frase. Avrebbe preferito mille volte essere messa sotto da un treno piuttosto che dovergli infierire quel colpo mortale.

-Non credo di amarti più-

Rimase muto, lei non lo amava più. Non capiva nulla, gli sembrava tutto irreale, confuso. Il suo angelo era andato perduto, non riusciva a respirare e sentiva una gran voglia di vomitare, il mondo lo sta schiacciando e lui voleva urlare come un pazzo, come poteva lei non amarlo più?Lei era il tutto, la sua aria, la sua vita, il motivo per cui ogni mattina si alzava dal letto pronto ad affrontare anche la morte per lei. Come poteva?Non era vero, non era reale, era solo un sogno, un brutto sogno dal quale si sarebbe svegliato. Buffy, la sua Buffy, quella stessa ragazza che gli aveva rubato il cuore con uno sguardo una sera in discoteca, quella ragazza che gli aveva regalato il Natale più bello della sua vita, Buffy che si era precipitata a casa sua la notte di San Valentino e aveva fatto l’amore con lui per la prima volta, quella ragazza che aveva amato come i suoi occhi erano sprofondati in quei diamanti verdi e splendenti. Non poteva vivere senza lei, senza il suo amore, senza i suoi sorrisi e la sua voce. Lei che gli era stata accanto nei momenti più difficili con una devozione e coraggio incredibili, supportata dal grande e immenso amore che gli univa. Non poteva perderla, avrebbe lottato con la vita per tenerla con se per sempre.

-Cosa?Buffy…Buffy ma…ti prego, che stai dicendo?Non capisco…-

-E’ così-

-No, una persona non si alza la mattina e decide di non amare più…-

-Angel non rendere tutto più difficile-

-Perché stai piangendo allora?-

-Io-

-Non puoi dirmi questo, non così…-

-Mi dispiace…-

-Ti prego parliamone…-

-No, vado a Parigi da mia nonna-

-Parigi?Quando?-

-Oggi..-

Il suo cuore si infranse contro una parete di cristalli salati dei suoi occhi scuri. Crederci faceva così male che pensava di morire sul momento. Lei sarebbe partita e l’avrebbe persa per sempre.

-Ti prego non partire, parliamone prima…me lo devi no?-

-Angel per favore…ora devo andare-

-No…no Buffy aspetta-

Lei chiuse e scoppiò a piangere. Lui gridò dal dolore. Lasciò l’ufficio e partì con sul jet.

Aveva fatto le valige, tutto era pronto e i suoi amici l’accompagnarono all’aeroporto.

-Mi raccomando tesoro stai attenta, e chiamami-

-Ok-

Abbracciò sua madre.

-Ti voglio bene-

-Anche io-

-Ehi principessa-

-Papà..-

Lui la strinse.

-Starò via solo due mesi-

-Si ma stai attenta, e occhi al mio erede-

Le toccò la pancia.

-Certo-

Poi abbracciò i suoi amici e si imbarcò. Il suo aereo partì. Angel arrivò dopo qualche ora e andò da i suoi amici.

-Willow dov’è Buffy?-

La ragazza quasi si spaventò. Lui era distrutto, stanco, coi vestiti smessi e le occhiaie.

-E’ partita…-

-Willow io devo sapere cosa è successo…-

-Angel io..-

-Non…non può aver smesso di amarmi…lei non può-

Vide per la prima volta piangere Angel, il suo cuore soffriva per lui e per Buffy. Abbracciò l’amico per consolarlo, non sarebbe stato facile rimettere apposto le cose. Furono i due mesi più difficili che avessero mai passato quelli: Angel tornò a Los Angeles per Agosto e i suoi amici fecero di tutto per sollevargli il morale, Willow litigava in continuazione con Spike per questa storia, lui voleva dirgli come stavano le cose, lei diceva che doveva farlo Buffy. Buffy dal canto suo era riuscita non pensarlo troppo grazie alle bellissime distrazione che Parigi le offriva e poi sua nonna era fantastica e la faceva svagare. La sua pancia cresceva e sentire il bambino scalciare era un’emozione incredibile, però le si spezzava il cuore non potendo avere li Angel che condivideva questo con lei. Tornò i primi di settembre proprio prima dell’inizio dell’Università. Angel era tornato a Los Angeles con Spike e Willow la quale era stata chiamata da Buffy ma non aveva fatto sapere nulla del suo ritorno.

Il tempo scivolò lento e il dolore passò. Buffy partorì un bellissimo bambino che fu chiamato Liam, ad ottobre come previsto. Angel cominciò ad uscire con Darla all’inizio per affari in quanto il padre di lei la stava istruendo proprio come Patrick aveva fatto con Angel e ne stava approfittando per riconquistarlo.

A Natale Willow tornò a casa ,mentre Spike lo passò con Angel.

-Come va con Darla?-

-Lo sai com’è Darla no?-

-Già…sembra migliorata come persona rispetto al liceo-

-Si…forse…-

Ovvio che lui stava pensando a Buffy in quel momento.

-Allora potremmo andare a sciare quest’anno-

-Si sarebbe bello-

-Dobbiamo svagarci che a Gennaio ci sono gli esami del primo semestre-

-Caspita siamo già a metà del secondo anno di università-

-Fa effetto-

Liam fu coperto di regali, era un bambino bellissimo: i capelli erano del padre ma gli occhi erano di Buffy. Rideva sempre e lo ricoprivano di attenzioni.

-Amore mio non piangere-

-Ah visto Xander è colpa tua-

-La volete smettere di urlare?-

-Si scusa, adesso uccido Xander poi continuiamo-

-Non davanti al piccolo…e non sporcare il tappeto il sangue i lava via male-

Risero.

-Ehi grazie tante!-

-Tranquillo sarà indolore-

-Perché mi devi sempre aggredire?-

Anche il Natale passò rapidamente, Angel non l’aveva mai chiamata, non si sentivano da quando lei l’aveva lasciato e spesso piangeva, era stata stupida ma era più giusto così. Il Capodanno era alle porte e Spike aveva chiamato Willow dicendole che forse non l’avrebbe raggiunta nemmeno per il 31.

-Capisco-

-Ehi, lo so che è difficile ma pensi sia facile guardarlo consapevole del fatto che lui è il padre del figlio della ragazza che più ama al mondo?Sai quanto mi odierà quando lo verrà a sapere?-

-Spike-

-So che spetta a Buffy, ma sta sbagliando, Angel sarebbe un genitore fantastico ed è un suo diritto saperlo. Liam ha bisogno di suo padre-

-Lo so….però che posso farci?Lo sai com’è testarda-

-Se si incontrassero magari, voglio dire lei potrebbe capire-

-Lui esce con Darla, Buffy ne morirebbe-

-E lui venendo a sapere che è padre da mesi?-

-Basta, è una discussione già fatta troppe volte-

-Will, zucchero cerca di capire, io non voglio che lui faccia una cosa seria con Darla né che rimanga solo a vita!-

-Ma…-

-Ti prego, solo un incontro e vediamo che succede…alla peggio lui scoprirà tutto e litigheranno come dei pazzi furiosi, allora ci stai?-

Willow sospirò.

-Se salti tu, salto anch’io Jack-

-Perfetto-

-Venite per la festa dell’ultimo dell’anno…la da un amico di Buffy-

-Ok-

-Come farai a convincerlo?-

-Gli dirò la verità-

-Spike!-

-Tranquilla, solo una piccola parte, cioè che Buffy ha qualcosa da dirgli ma è importante farlo di persona e siccome è difficile per lei, ha chiesto a noi di interagire per lei-

-Questa è una bugia-

-No, in realtà è ciò che lei vorrebbe-

-Si come ti pare, basta che lasci Darla a New York oppure sai che bel macello!-

-Ci proverò-

-Ehi-

-Non posso assicurarti niente!-

-Mm…-

-Ti amo-

-Anche io-

Chiusero, perché lei rispondeva sempre anche io?Perché non gli diceva mai ti amo?Si riscosse da quei dubbi per concentrarsi su Angel. Lui e Willow si sarebbero ritrovati nel braccio della morte. Così dopo un arduo giro di parole riuscì a convincere Angel però Darla venne a scoprire tutto e li obbligò a portarla con lei, non avrebbe permesso a Buffy di riprenderselo.

Cap 24

 

Willow intanto non aveva detto niente a Buffy, che come minimo avrebbe preso Liam e sarebbe scappata attraversando quattro stati per non vederlo, però ne parlò con Faith che le consigliò di dirle almeno che veniva Spike sennò Buffy l’avrebbe uccisa. Così le accennò al fatto che probabilmente Spike solo sarebbe venuto.

Il viaggio fu stressante soprattutto per un Angel super agitato. Arrivarono il 31 pomeriggio e andarono a casa della madre di Angel dove si prepararono per la festa. Buffy era in camera che si vestiva mentre Liam era sul letto che giocava con Faith e Willow si sistemava i capelli e il trucco.

-Sapete che fa Cordy?-

-L’ultima volta che l’ ho sentita ha detto che sarebbe tornata per quest’estate, deve ancora mandare giù la storia con Xander-

-Cavoli era più innamorata di quanto pensassi-

-Eh già-

-Mi manca, non la vediamo dal battesimo di Liam-

-E’ vero, si sente la sua assenza-

Buffy si posizionò davanti allo specchio per mettere a posto i capelli. I due capodanni precedenti erano stati meravigliosi, entrambi passati con Angel. Adesso davanti allo specchio invece c’era il volto di una ragazza che non aspettava con trepidazione il suo ragazzo per festeggiare la venuta di un nuovo anno, un anno insieme. Trattenendo le lacrime pronte a scendere dai bellissimi occhi verdi fiammanti di rosso, sistemò il top morbido in oro scuro che le lasciava scoperta la schiena disegnandole una forma sensuale, sotto una gonna al ginocchio svolazzante rosa antico con ricami oro che riprendevano il top, in piedi graziosi sandalini anch’essi dorati. Era scintillante come una stella. I capelli decise di scioglierli, le davano quel tocco di sensualità in più, soprattutto combinati coi suoi occhi verdi accentuati dall’eye-liner sfumato. Nonostante il dolore del suo volto era bellissima. Willow si finì di truccare e poi volse uno sguardo all’amica fissa nel suo male interiore; sospirando guardò Faith.

-Ehi sarebbe ora di mettere Liam a letto, no?-

-Si è vero-

Buffy prese il piccolo che subito le fece tornare il sorriso sebbene la bocchina sdentata e quei gesti la colpissero al cuore come lamine affilate, la somiglianza con padre era incredibile.

-Su amore dai la buonanotte alle zie-

Le due si precipitarono a baciarlo. Poi Buffy portò il piccolo nella sua cameretta e lo depose nella culla.

-Shh, la mamma farà tardi, tu non fare impazzire la nonna visto che farà una festicciola coi suoi amichetti vecchi ok?Bravo angelo mio-

Lo baciò e Liam si addormentò sentendo la madre che lo cullava.

-Mamma noi andiamo-

-Ok, mi raccomando state attente-

-Chiamami subito, per qualsiasi cosa succeda a Lima intesi?-

-Si non preoccuparti!-

-Mi raccomando-

-Vai e divertiti tesoro-

Buffy e le amiche uscirono e raggiunsero Xander che le aspettava, Willow non aveva ancora sentito Spike ed era lievemente preoccupata. I tre arrivarono alla suddetta villa poco dopo Buffy e gli altri e quando entrarono c’era già molta gente. Tra il mucchio riconobbero qualche amico del liceo che salutarono allegramente. Poi la vide, immersa nella folla di gente intenta a prendere i drink insieme a Xander e Faith.

Improvvisamente tutto fu offuscato da lei, dalla vista di quella bellissima creatura che brillava nei suoi abiti oro e rideva col volto illuminato dalle luci calde fondendosi negli occhi verdi; il cuore batteva follemente e perse un battito rendendosi conto di quanto le fosse mancata; era dannatamente bella e faceva male, molto male vederla sorridere così lontana da lui. Avrebbe voluto andare da lei e baciarla, gridarle che l’amava e che non potevano stare lontani, che era stato tutto un grosso sbaglio e che anche lei lo amava, ma era solo un’illusione.

-Sei veramente stupido!-

Scoppiarono a ridere, Xander era riuscito già a farsi sporcare i vestiti da uno che lo aveva spinto rovesciandogli il liquido ambrato addosso.

-Non lo trovo così spassoso!-

-Invece si-

-Sei un emerito imbranato Xander-

-Uffa ho lasciato la macchina fotografica al dormitorio!-

-Ah finitela!-

Continuavano a ridere.

-Ma dov’è Will?-

-Già non può perdersi questo momento memorabile-

Si guardarono attorno. Buffy gelò, i suoi occhi verdi rimasero spalancati mentre un tuffo al cuore bloccò il flusso di pensieri alla testa. Aveva visto Angel, anche se per una frazione di secondo aveva sentito quegli occhi scuri su di se, aveva riconosciuto quel brivido lungo la schiena, la morsa allo stomaco e una folle voglia di piangere. Non poteva essere li. Ma lo sentiva dentro, per quanto questo la ferisse lei lo sentiva. Faith la risvegliò dal suo stato di trans.

-Ehi B non pensavo che Xander potesse provocarti uno shock simile-

-Che cosa?Queste sono accuse ingiustificate-

-Ingiustificate?Ma ti sei visto?-

Willow era all’ingresso quando intravide Spike.

-Ehi Spike-

-Willow-

Lui corse da lei e la baciò.

-Ciao-

-Finalmente…-

-Allora?Non mi hai chiamata-

-Lo so scusa ma…bè era tardi..-

-Ok, tranquillo…lui dov’è?-

-Non ti arrabbiare-

Will lo guardò.

-Che hai combinato?-

-Io ho provato davvero, e ci ha provato pure lui ma..-

-Darla è qui?-

-Ecco…se parliamo nel senso fisico potremmo sempre dire che è una proiezione, un ologramma…Buffy ha già bevuto?-

-Spike

-Perché se la facessimo ubriacare potrebbe sempre pensare di essersela sognata-

-Darla è un problema-

-Oh non sarà certo l’ultimo-

Lei lo guardò contrariata.

-Ok, ok-

Angel sbucò fuori.

-Will-

-Ehi-

La rossa abbracciò l’amico.

-Allora ti diverti?-

-Si abbastanza…-

Willow percepì la sua ansia.

-L’hai vista..-

-E’ così ovvio?-

-Sei un libro aperto quando si tratta di lei-

-Vero…-

-E…anche lei mi ha visto, ma di sfuggita….credo-

-Tanto dovrai parlarci prima o poi no?-

-Già-

Darla gli raggiunse.

-Ehi Willow che bello rivederti-

-Darla…quanto tempo…-

-Dove hai lasciato i tuoi amichetti?-

-Sono a giro…per qui, anzi sarà meglio che li vada a cercare altrimenti mi daranno per dispersa-

-E che facciamo noi?-

-B...bè…potreste fare un giro, guardare la casa…è molto bella-

-Certo…adesso vado a cercare un bagno-

Darla si allontanò.

-Ok, penso che dovresti cercare Buffy ora che la strega si è dileguata-

-Vado-

Buffy si era scusata con Xander e Faith precipitandosi poi in bagno per riprendersi. Voleva vomitare. Si guardò allo specchio cercando di non piangere e chiuse gli occhi prendendo fiato, quando gli riaprì vide Darla alle sue spalle.

-Tu guarda chi si rivede-

Si voltò di scatto.

-Darla-

-Buffy-

La biondina impertinente si sistemò il trucco.

-Cos…voglio dire…come…come stai?-

-Bene, adesso sto di nuovo bene-

Quelle parole colpirono Buffy a morte, infondo se Darla aveva perso il ragazzo che amava era solo a causa sua.

-Bene…e…come mai qui?-

-C’è una festa, divertente no?-

-Già…-

Deglutì le lacrime.

-Sei con i tuoi amici?Ho visto Willow appena adesso-

-Si infatti, sono con loro….e ..e tu?Sei con Drusilla?-

-No abbiamo perso i contatti…ma non con il resto del vecchio gruppo-

Adesso gelò davvero, che voleva dire? Sentiva un’ansia salirle addosso come una tremenda paura che l’atterrirono completamente. Non riuscendo a tradurre i suoi pensieri in parole ci pensò Darla.

-Con Spike e Angel-

Detto questo entrò nella toilet. Buffy si appoggiò al lavandino per non cadere a causa delle gambe che tremavano, Angel era li, era li da qualche parte e con Darla. Un senso di nausea la colse rischiando di farla svenire. Voleva gridare e spaccare il mondo mentre il cuore sanguinava, lui l’unico capace di ferirla così tanto. Doveva uscire di li per dare aria ai polmoni aridi e infuocati di rabbia e dolore. Fuori dal bagno si trovò faccia a faccia con un Angel lievemente sconvolto dall’espressione indecifrabile sul volto di lei.

-Buffy-

Lei era muta.

-Come…come stai?-

Non rispondeva, continuava a fissarlo con i suoi occhi verdi ferendogli l’anima.

-Andiamo a parlare fuori?-

La ragazza lo seguì come un robot fino al giardino.

-Dunque io…cioè penso che dovremmo parlare…di tutto quanto..-

-Darla-

-Cosa?-

-Darla-

Lui la guardò e capì.

-Lascia che ti spieghi…-

Allungò un braccio ma lei si ritrasse.

-Non…-

-Capisco che sei sorpresa-

-Non è la parola più giusta..sorpresa-

-Ok, forse arrabbiata-

-Che ne dici di ferita?Sconvolta?-

-Sei tu che mi hai lasciato…-

Lui la guardò.

-Hai fatto presto a consolarti…a rimpiazzarmi-

-Non l’ ho mai fatto-

-E Darla allora?E’ qui per una questione di immagine?-

-Non puoi dirmi questo..-

-Cosa?Che io non sono stata niente?-

-Ma che cosa stai dicendo!-

-Scusami se ci sto male!-

-E cosa mi dici di me?Di una…di una telefonata che credevo come tante e in cui mi sento dire che tu non mi ami più?-

-Non sai..-

-Cosa non so Buffy?Che mi hai lasciato così all’improvviso scappando a Parigi senza una cazzo di spiegazione decente da darmi?-

Gli occhi pungevano, il cuore doleva soprattutto davanti alle lacrime prossime nelle iridi verdi di Buffy.

-Sono stato davanti al telefono ad ore componendo il tuo numero per poi riagganciare, sono salito mille volte sull’aereo senza mai partire per venire da te, e adesso vieni a dirmi che sei ferita per via di Darla?-

-Perché non l’hai fatto?Perché non mi hai chiamata o cercata?-

-Perché avevo paura!Mi hai fatto a pezzi con quella telefonata e non volevo subire altro dolore, avevo una tremenda paura che tu mi chiudessi la porta in faccia e…e poi Spike mi ha detto che mi volevi parlare..-

Dall’espressione di Buffy capì che Spike aveva mentito.

-Sono un perfetto imbecille…non dovevo venire-

Si voltò per andarsene.

-Angel..-

Quel nome scappò implorante, mentre il nodo alla gola rischiò di rompersi in singhiozzi. Lui si voltò.

-Buffy, io…non posso sopportarlo capisci?Ti amo così tanto che l’idea che tu…non riesco…non riesco a vivere così, con questo assurdo dolore e non capisco perché sia successo, cosa sia successo. Il giorno prima va tutto bene e quello dopo dici che non mi ami più mentre dalla tua voce, dai tuoi occhi, dal tuo cuore io so che non è così e non sono capace di trovare una risposta a tutto questo…-

Lei abbassò lo sguardo.

-Non posso costringerti a dirmi la verità…perciò me ne vado e…spero che tu un giorno possa capire che stai sbagliando-

Angel sparì nella villa. Buffy era immobile.

-Buffy-

Willow la vide.

-Ehi che succede?-

Buffy la guardò e lei comprese.

-Oh, mi dispiace-

L’abbracciò lasciandola piangere. La serata non fu delle meglio poiché Angel se n’era andato e Buffy volle tornare a casa prima della mezzanotte; rientrò a casa e Joyce la vide.

-Tesoro che fai a casa?Oh cielo Buffy che ti è successo hai pianto?-

-No, sto bene-

-Non stai bene-

Joyce l’accompagnò in camera per sottrarla agli eventuali sguardi dei presenti.

-Allora mi dici che hai?-

-Mamma ti prego, non…-

Joyce comprese che farle delle pressioni l’avrebbe fatta scoppiare così le diede un bacio in fronte e tornò di sotto. Buffy si gettò sul letto e pianse. I suoi amici erano rimasti alla festa abbastanza scossi per quanto successo.

-Ehi non è giusto che noi siamo qua a divertirci e lei è a casa a piangere-

-E che vuoi fare?Ha bisogno di stare un po’ in pace-

-Si la notte di Capodanno-

-Willow Xander ha ragione-

-No dobbiamo aspettare che sia a lei a…a tornare-

-Non lo farà-

-Bè…non puoi saperlo-

Quando il suo spianto la sfinì a sufficienza si alzò ed andò in camera di Liam dove lo vide dormire tranquillamente, sorrise e poi tornò in camera. Si guardò allo specchio e andò in bagno per lavarsi il viso e struccarsi dai segni di mascara lungo le guance. Sospirò a fondo e poi decise che doveva tornare dai suoi amici, non gli aveva neppure salutati. Così si truccò nuovamente sistemando i capelli e poi uscì.

-Buffy dove vai?-

-Torno da gli altri-

-Ti senti bene adesso?-

-Potrebbe andare meglio-

E uscì

Cap 25

 

Cammin facendo si sentì seguire e accelerò il passo, accidenti a Xander e alla stupida idea di andare con la sua macchina così aveva finito per lasciarla alla festa! I battiti del cuore aumentarono e aveva paura perché sentiva i passi sempre più vicini, ovviamente scansò accuratamente i vicoli restando sullo stradone principale però non migliorava la cosa; inoltre i tacchi erano d’ostacolo. Con le lacrime agli occhi si mise a correre quando all’improvviso qualcuno l’afferrò per un braccio e la trascinò in un vicolo. Lei si mise a gridare e scalciare ma l’uomo le tappò la bocca. Stava piangendo. Il suo assalitore l’aveva sbattuta faccia al muro e la teneva da dietro puntandole un coltello alla gola.

-Shh, se la smetti di gridare tolgo la mano…-

Lei annuì e lui tolse la mano dalla sua bocca.

-Brava così…-

A giudicare dalla presa doveva essere abbastanza alto, più che altro grosso di stazza e aveva bevuto parecchio dato il tanfo che emanava; non era un barbone le sue mani erano curate ed era vestito a festa.

-Ti darò tutto quello che vuoi, prendi i soldi, il cellulare, ma ti prego non farmi male…-

-Oh, non ho bisogno di derubarti….i soldi non mi mancano è che sei così bella, ti ho vista camminare per strada e ho accostato la macchina, sono sceso e ti ho seguita…-

-Per favore, lasciami andare-

-E’ capodanno piccola, tutti stasera se la spassano e tu mi sembri così triste, ti tirerò su il morale-

Lui la voltò di scatto mettendola con la schiena alla muro e tenendole i polsi cominciò a passare le sue viscide mani ovunque, lei gridava di smettere ma più urlava più lui insisteva. Buffy tentò di divincolarsi ma lui era troppo grosso per lei così piccolina, e si ritrovò scaraventata per terra con lui sopra che le aveva strappato col coltello gli abiti fatti a brandelli. Piangeva sommessamente con una grande paura addosso e pregava di non morire, era disperata e sperò che finisse presto. L’uomo in modo piuttosto animalesco prese possesso del suo corpo con violenza. Consapevole del fatto che la stava violentando e aveva un coltello smise di reagire paralizzata dal panico. Quando l’uomo ebbe finito la lasciò li inerme sotto di lui, con gli abiti strappati, il volto bagnato di lacrime e mascara, la sua dignità fatta a pezzi e il suo corpo straziato dai soprusi di un mostro. Quando capì che se n’era andato si raggomitolò e scoppiò in lacrime.

-Dai Angel-

-No me ne vado-

-Mi dispiace amico-

-Non è colpa tua-

-Ok ma vengo con te-

-No, tu resta con Willow-

-E Darla..?-

-Ah, dille che me ne sono andato via…anzi non dirle niente-

Spike sospirò vedendolo sparire. In macchina ebbe modo di pensare, aveva esagerato ma lei non capiva quanto male gli avesse fatto e non aveva potuto che fargliene altrettanto. Perfetto aveva beccato il rosso e non sembrava voler diventare di un altro colore quel semaforo. Voleva solo andare a casa e farsi una doccia, mettersi a letto e cercare di non pensarci più. Continuava a guardare il semaforo quando gettò l’occhio sul marciapiedi e vide una figura conosciuta. Buffy. All’inizio non vi fece caso ma schizzò fuori dalla macchina lasciata in mezzo di strada come la vide con le braccia conserte davanti per coprire il corpo con i lembi della sua maglia strappata e la sua gonna sgualcita e mal messa.

-Buffy-

Alla voce di lui lei lo cercò con gli occhi ed Angel rimase immobile fissandola. Ma che le era successo?-

-Buffy che diavolo hai fatto?-

Le andò vicino per toccala ma lei si ritrasse.

-Buffy…ti prego dimmi qualcosa-

Era preoccupato, c’era qualcosa che andava ben oltre la loro litigata, spostandosi verso un lampione vide i lividi sulle braccia, e sulle gambe. Un impeto di rabbia folle e omicida fece saettare nei suoi occhi un odio mai provato. Era stata violentata. Subito le andò vicino ancora ma lei era distante, spaventata.

-Ti prego piccola vieni,….devo portarti in ospedale…Buffy sono io…andiamo-

Lui stavolta agì con più forza .

-No…no non farmi male, lasciami no..-

-Shh…sono io….buona-

La trascinò alla macchina e guidò fino all’ospedale.

-No…non voglio-

-Buffy deve vederti un medico…vuoi dirmi che ti è successo?-

Lei si raggomitolò sul seggiolino sotto gli occhi distrutti di lui. All’ospedale lui la sollevò di peso e la portò dentro. Subito fu medicata e un’infermiera parlò un po’ con lei mentre le faceva dei controlli. Angel era in sala d’aspetto, erano arrivati pure due agenti come spesso succedeva in questi casi.

-Lei è il ragazzo che ha portato la signorina all’ospedale?-

-Si sono io..-

Era stravolto e furibondo.

-Avremmo bisogno di farle delle domande, può seguirci in centrale?-

-No, no posso lasciarla sola…vi prego risponderò a tutto però adesso vorrei andare da lei-

-Ok, ma dopo verrà in commissariato-

Angel gli guardò un momento.

-Non penserete che sono stato io spero-

-Niente è da escludere-

-Ma che razza di persone siete?Non avete visto com’è ridotta?Un mostro, ecco chi è stato!-

Il tono violento della voce esplose facendo girare l’intero reparto quando Angel scaraventò con forza la sedia su cui stava.

-Adesso veda di calmarsi..-

-Io non mi calmerò finché quell’uomo non l’avrà pagata1-

-Angel, ascolti posso capire che è scosso ma non è questo il modo di affrontare la situazione-

Lui si avvicinò all’uomo e l’osservò con i suoi occhi lampeggianti d’odio.

-Beccate quel maledetto bastardo prima che lo faccia io-

E detto questo si avviò verso il telefono chiamato Willow al cellulare. Non rispondeva, nemmeno Spike, Faith e Xander; doveva esserci molta confusione e a quest’ora festeggiavano coi fuochi da un pezzo. L’infermiera uscì fuori parlando con la dottoressa, Angel andò loro incontro.

-Come sta?-

-Lei è il suo ragazzo?-

-Si, vi prego ditemi che sta bene-

-Si non si preoccupi…è scossa e adesso ha bisogno di riposare-

-Posso vederla?-

-Ok ma solo per un minuto-

Lui le ringraziò e entrò nella sua stanza; Buffy si stava vestendo.

-Ehi piccola….dove vai?-

-A casa-

Lui si avvicinò lentamente sebbene lei si ritrasse.

-Buffy sarebbe meglio che rimanessi qui-

-No…voglio, voglio andare a casa…-

-Ti porto io-

-Grazie-

Le diede la sua giacca in modo da coprirla sopra dato che la sua maglia era tutta strappata. In corridoio lei si guardava attorno spaventata come se vedesse quell’uomo ovunque, sentiva le sue mani su di se, la bocca famelica e il suo membro squallido e mostruoso. Le lacrime pungevano gli occhi mentre il panico si stava impossessando di lei.

-Ehi tutto bene?-

-Io..-

Lui passò un braccio intorno alla sua vita in senso protettivo rassicurandola e Buffy si ritrasse contro il petto sentendosi più al sicuro. La fece salire in macchina e la portò a casa.

-Non…non voglio tornare a casa-

Lui la guardò.

-Non ce la faccio ad affrontare gli sguardi di mia madre e…-

-Ok, tranquilla andiamo da me tanto mia madre è fuori-

Durante il tragitto verso casa di Angel Buffy si addormentò e per lui fu più facile portarla dentro, metterle addosso una sua maglia e infilarla a letto. Si preparò per la notte e rimase seduto su di una poltrona accanto al suo letto, sicuramente Buffy trovandoselo vicino nel letto si sarebbe spaventata. Erano le quattro quanto lei lo svegliò ridando nel sonno, lui accese la luce sul comodino e la scosse per svegliarla.

-Buffy è un sogno!Svegliati!!-

-No!No ti prego…-

Scoppiò a piangere e nascose il volto nell’abbraccio di lui.

-Shh, ci sono io…buona amore mio, buona…ci sono va tutto bene..-

La consolò fin quando il petto scosso dai singhiozzi non sembrò calmarsi.

-Ti preparo una camomilla la vuoi?-

Lei annuì e lui scese per fargliela, poi tornò su e lei la bevve.

-Adesso dormi-

Le scostò i capelli dalla fronte e la guardò, dopo di che fece per sedersi sulla poltrona ma lei lo trattenne per un braccio.

-Ho paura, non lasciarmi sola-

Lui sorrise dolcemente e si sdraiò accanto a lei prendendola fra le sue braccia.

Cap 26

 

Il mattino seguente trovò alla sua porta i ragazzi super angosciati, non la trovavano da nessuna parte.

-Angel Buffy è scomparsa-

-E’ qui-

Lo guardarono.

-E’ qui?-

-Entrate ma fate piano-

Entrarono.

-Abbiamo visto la tua chiamata sui nostri cellulari, ma che è successo?-

-Ieri sera…-

Gli si strinse la gola, voleva urlare e piangere come un bambino.

-Lei…lei…un uomo l’ ha aggredita e-

-Aggredita?-

-Che vuol dire?-

-E sta bene?-

-Aggredita in che senso?-

-Violentata-

Cadde il silenzio e gli occhi di Willow e Faith si inumidirono.

-L’hanno preso?-

-Andiamo a ucciderlo Xander-

-Con piacere-

-La polizia ci sta lavorando, oggi porto Buffy al commissariato in modo che possa fornire loro una descrizione-

-Come sta lei?-

-E’ scossa, ha dormito male ed è stato difficile farla calmare un po’-

-Ma siete andati in ospedale?-

-Immediatamente…Dio non sapete quanta paura ho avuto-

-Dobbiamo chiamare Joyce e Hank, ci hanno detto di averti non appena saputo qualcosa -

-Certo…chiamali pure-

Willow si precipitò al telefono. Buffy intanto si era alzata ed era scesa giù. Sentì gli sguardi dei suoi amici puntati su di lei, sui lividi e i pesti, sui suoi occhi distrutti e la sua anima violata. Faith andò da lei e Buffy esitò un attimo ma si fece abbracciare dalla cugina. Faith le accarezzò i capelli.

-Nessuno ti farà più del male, te lo giuro…-

Buffy pianse con lei e a seguito anche gli altri l’abbracciarono. Dopo in salotto attesero l’arrivo di Joyce con degli abiti nuovi per Buffy. Quando arrivarono subito abbracciarono la figlia e già Hank era furibondo.

-Quel bastardo la pagherà-

-Hank ti prego-

-Scusa ma…voglio distruggerlo con le mie stesse mani-

-Noi siamo tutti con te-

-Per favore, non parlatene quando c’è Buffy-

La ragazza era in camera con la madre, l’aveva aiutata a lavarsi sebbene la sensazione di quell’uomo su di lei non voleva andare via dalla pelle, dall’anima e dal cuore. Po si vestì.

-Oh cielo Liam!-

-Liam sta bene tesoro, adesso andiamo a casa così lo potrai vedere-

Di sotto gli altri l’attendevano.

-Angel grazie per averla aiutata-

-Non lo dica nemmeno per scherzo…-

-L’importante è non lasciarla mai sola, almeno non finché quell’uomo non sarà dentro e lei non avrà superato lo shock…speriamo che quest’incubo finisca prima che ricominci l’università, ci sono gli esami-

-Giusto, ma sono sicura che lei ce la farà-

Portarono Buffy al commissariato e lì diede una descrizione dell’uomo, poi la portarono a casa.

-Torno a trovarti piccola ok?-

Le baciò la fronte.

-Ho paura, non voglio stare sola-

-Non lo sei Buffy, ci sono i tuoi genitori, c’è Willow, Faith e Xander…e poi io e Spike-

-Ma…loro…loro abitano a casa loro e mamma deve lavorare e papà…papà non abita nemmeno qui…-

-Io e gli altri staremo con te 24 ora su 24, te lo prometto….per qualunque cosa, se hai paura anche a stare da sola per cinque minuti non esitare a chiamarmi intesi?-

Lei annuì e si salutarono. Finalmente riabbracciò il bambino che Joyce le diede quando Angel si fu allontanato. Guardando il piccolo e pensando a gli avvenimenti di quelle ultime 48 ore si rese conto che amava Angel a tal punto di odiarsi per averlo privato della gioia di vedere suo figlio, di venirne a conoscenza. Doveva dirglielo anche se questo avrebbe significato perderlo per sempre.

Quando quella sera Buffy rimase sola in casa poiché nessuno era ancora tornato, chiamò Angel.

-Puoi venire?-

-Certo-

Lui fu li in cinque minuti e quando lei gli aprì la porta la vide con in braccio un bambino di circa due mesi, che teneva gli occhi socchiusi a causa del sonno ed aveva il piccolo capo appoggiato sulla testa di Buffy. Angel perse un battito.

-Ciao-

Lui rimase in silenzio, la voce di lei era sommessa, sottile e debole.

-Non entri?-

Lui la seguì in salotto dove la vide mettere con delicatezza il piccolo quasi del tutto addormentato nel box vicino al divano.

-Che succede?-

-Vuoi…vuoi sederti?-

-Voglio…chi è quel bambino Buffy?-

Lei abbassò lo sguardo, cercando di ingoiare le lacrime pronte ad inondarle il volto.

-Ok mi sto preoccupando….perchè sai improvvisamente molte…molte cose sono chiare…ma vorrei sbagliarmi, Dio non sai quanto vorrei-

Lei voleva rispondergli ma una sola parola l’avrebbe fatta scoppiare in lacrime.

-Bene non rispondi….giochiamo ad indovina di chi è il bambino?Ti prego dimmi che, dimmi che non è tuo e che non è nemmeno mio…non so se accetterei la cosa meglio ma…-

-E’ tuo-

Lui rimase muto, era suo. Aveva avuto un bambino dalla ragazza che più amava, da colei che lo aveva lasciato solo perché era rimasta incinta.

-Perché non me lo hai detto?-

-Io-

-Credevi non sarei stato all’altezza?-

-Dio no, ma tu…c’era tuo padre e poi stai a New York e..-

-Non mi sembrano valide ragione!-

-Guarda dove siamo finiti Angel!Ci vedevamo una volta al mese dimmi te che vita…che cosa potevamo dare a questo bambino?Vederti tornare a casa o doverti venire io a trovare ogni tanto?Non hai mai tempo e come non ce lo hai tu non ce l’ho io e..-

-Hai mai pensato che forse io lo volevo questo figlio?Che sarebbe stata la cosa più bella che tu mi avresti mai potuto dare?-

-Abbiamo solo 21 anni-

-Ma io ti amo!E l’amore non ha età, l’amore non si dosa a seconda di quello che due persone sono oppure fanno!-

-Non volevo costringerti ad una vita da pendolare, non volevo vedere il dolore nei tuoi occhi solo perché non avresti potuto vederlo crescere ogni giorno-

-Oh grazie mi hai risparmiato una grande fatica!-

Il suo urlo svegliò il bambino e lei lo prese in braccio.

-Non piangere buono….stai buono Liam-

-Liam?-

Lei guardò Angel.

-Si, è un maschio….-

-E….e quando..-

-Ottobre-

-Ottobre-

-Odiami, me lo merito-

-Vorrei odiarti, mi farebbe stare meglio ma…ma non ci riesco -

Angel si portò un mano in volto e sospirò.

-Io, devo riflettere-

Uscì di casa lasciando Buffy in lacrime. Vagò per le strade come un pazzo in preda al dolore per quella rivelazione. Un figlio, un figlio con lei, con quella creatura che aveva amato dalla prima volta che l’aveva vista; in un certo senso si sentì sollevato Buffy lo aveva lasciato per un incidente di percorso non perché non lo amasse più ma adesso…oh l’avrebbe perdonata ovviamente l’amava troppo per poterle portare rancore però, però adesso avrebbe spaccato il mondo in due dalla rabbia. Come aveva potuto tenerglielo nascosto?Come aveva potuto fargli una cosa del genere?Infierirgli un tale dolore, con quale diritto aveva scelto per entrambi?

-Angel-

Lui si voltò verso l’auto scura.

-Darla-

-Che fai a giro a piedi?Sali ti do un passaggio-

Lui salì e si fece portare a casa.

-Che ti succede hai una faccia?-

-Niente-

-Bè ok non vuoi parlarne, ma sei sparito dalla festa non ti sei fatto sentire per giorni io ero preoccupata-

Lui la guardò, quanto male aveva fatto anche a lei?Quanto l’aveva fatta piangere solo perché si era innamorato di un’altra?E adesso lei era li, che continuava a sperare, a cercare di soffocare il dolore sopportando i suoi bronci, le sue arrabbiature.

-Grazie Darla-

-Oh figurati-

-E scusa-

-Ma di che..-

-No, scusa io….ho sbagliato tutto con te-

Lei sospirò e si guardò le mani.

-Ormai è passato-

-Davvero mi dispiace non lo meritavi-

-E’ uguale, io…io sono ancora innamorata di te e non mi arrenderò-

Angel le sorrise tristemente scostandole una ciocca di capelli dal volto inumidito da una lacrima silenziosa, Darla sollevò leggermente il viso e guardandolo socchiuse gli occhi per baciarlo.

-Io-

-Shh…il dolore passerà…passa sempre-

Lui si abbandonò stanco e provato a quel bacio tanto familiare che si concluse in un ritorno alla propria adolescenza nella stessa casa e nella stessa camera dove la loro storia era cominciata dalla seconda liceo.

Cap 27 a

 

Quando Willow e gli altri rientrarono la trovarono in salotto a piangere.

-Buffy-

-Oh cielo stai bene?-

-Cos’è successo?-

-Sto bene-

-Pensavamo avessi chiamato Angel-

-Dio bambina mia mi dispiace-

-Mamma sto bene….ho detto…ho detto ad Angel di Liam-

Tutti si guardarono.

-Oh-

-E…insomma se n’è andato…ha detto che doveva riflettere-

-Bè è una buona cosa, certo non potevi aspettarti una reazione di gioia ma devi dargli tempo-

-Lo so-

Si asciugò le lacrime.

-Lui ti ama così tanto….-

-E poi non si tirerà certo indietro davanti alla sua responsabilità di padre-

-Vive a New York, deve finire gli studi e lavorare, mi dite come può fare?-

-E’ in gamba, troverà una soluzione-

-Sarà meglio che domattina vada a casa sua, per vedere come sta-

Il mattino seguente Spike si alzò presto per andare da Angel, era rimasto a dormire da Willow, così senza svegliarla si alzò lasciandole la colazione pronta e uscì. Arrivò davanti casa di Angel e vide una macchina parcheggiata, Darla. Suonò e dopo un po’ venne ad aprirgli Angel mezzo svestito.

-Spike-

-Ciao amico-

Entrò in casa.

-Che succede?-

-Dov’è lei?-

-Chi?-

-Darla-

-Su..-

-Avete fatto sesso?-

Angel andò in cucina e stropicciandosi gi occhi si accinse a fare colazione.

-No-

-Certo, e io sono Babbo Natale…non lo dirò a Buffy ma tu sii sincero-

-Come lo sei stato tu con me?-

-Lei..-

-Lei cosa Spike?Cazzo sei il mio migliore amico e non mi dici nulla sul fatto che la donna che amo aspetta un figlio da me!-

-Mi dispiace ok?Ma è difficile Angel, dannazione non sapevo che fare e ho sbagliato mi dispiace ma era compito suo dirtelo non mio!-

-Può darsi….ma questo non cambia le cose-

-Allora con Darla?-

-Cosa?Infondo non stavamo insieme di nuovo?-

-Ma tu non la ami…che senso ha continuare a prenderla in giro?-

-Non è quello che ho fatto-

-Direi di si…lo sa che hai un figlio da Buffy?-

-No…-

-Adesso si-

I due si voltarono verso la biondina.

-Darla-

-Sei un bastardo-

-Io-

Lei corse via.

-Darla aspetta-

Uscì fuori ma lei era già scappata in macchina che uscì dalla villa.

-Cazzo!-

-Adesso calmati…prima di tutto dovresti andare da Buffy-

-No prima cosa chiamerò Darla per chiarire e poi…-

-E’ tuo figlio….scegli prendere o lasciare-

-Non posso decidere così su due piedi!-

-Cazzo stiamo parlando di un essere umano, posso capire quello che ti pare ma…è pur sempre un bambino!-

-Non capisci?Mi è stata gettata addosso una cosa del genere ho bisogno di tempo!-

-Certo altro tempo per scoparti Darla!-

-Non fare lo stronzo con me-

-Sto cercando di farti capire che qui non si tratta di decidere se tornare con Buffy o meno, ma se dare o no un padre a quel bambino-

-Ma certo!E’ ovvio questo…-

-E allora qual è il problema?-

-Io vivo a New York…e per quanto mi facciano male le cose che lei ha detto sono vere…sarò un pessimo padr,e sempre assente, che tornerà solo per le vacanze se proprio mi va bene…-

-Portateli con te-

-Lo sai che non posso-

-Questo fallo decidere a lei…sai che ti seguirebbe ovunque pur di stare con te-

-Non posso chiederglielo-

-Ora non è più questione di lei…state parlando del bene di vostro figlio…e se perdi il lavoro come diavolo fai a garantirgli una vita sicura me lo spieghi?Se lo privi di suo padre cosa speri che avrà questo bambino?Potrà crescere con l’amore più grande del mondo con Buffy di questo ne sono sicuro ma….sei pur sempre suo padre-

Angel chiuse gli occhi, non voleva che suo figlio avesse la vita che aveva avuto lui, non voleva che da un giorno ad un altro suo padre sparisse venendogli a mancare il suo affetto e per poi riconciliarsi solo in un momento difficile come la morte. Voleva essere presente, sempre, vederlo in tutto quello che faceva, nelle sue vittorie, nelle sue sconfitte, voleva essere li per dirgli quanto fosse orgoglioso di lui quando si sarebbe diplomato, voleva essere li per tutto quanto.

-Devo parlarne con lei-

-Questo mi sembra chiaro-

-Già-

-Senti…mi dispiace-

-No, lo so che lo hai fatto in buona fede-

I due si abbracciarono. Angel sospirò, poi si fece una doccia e quando Spike se ne fu andato chiamò Darla ma non la trovò a casa così decise di andare da Buffy.

Cap 27

 

 

Quando suonò gli aprì Joyce in grembiule, stava evidentemente preparando la colazione.

-Angel-

-Salve…-

-Oh, entra pure-

Lui si accomodò.

-Lei è di sopra-

-Grazie-

Lui salì al piano superiore e bussò alla porta aperta della camera di Buffy, vedendola tentare di vestire Liam che non stava fermo un momento.

-Buono….ehi amore ti conviene collaborare sai?La mamma non ha avuto delle belle giornate ultimamente-

Il piccolo rideva mentre si divertiva a prenderle le mani. Si voltò come sentì bussare e rimase immobile.

-Angel-

-Ciao-

Lei rimase a fissarlo col cuore in gola mentre lui stava li, sorridente, notando il suo stato decise di entrare e raggiunse il piccolo mentre Buffy ancora attonita continuava a seguirlo con lo sguardo come se fosse stato un fantasma.

-Allora piccolo stai facendo impazzire la mamma vedo…-

Sorridendo al bambino riuscì ad infilargli la tutina e lo sollevò. Suo figlio, sangue del suo sangue, una prova tangibile del suo amore per Buffy, un segno del destino seppur avesse sempre saputo quale fosse il suo futuro. Buffy. Buffy era il suo mondo, era tutto per lui e dannazione l’amava così tanto che non avrebbe potuto essere diversamente. Perdendosi nell’infinito splendore di quella piccola vita scalpitante non udì il crepitio emesso da Buffy che si era mossa verso di lui e adesso lo aveva abbracciato da dietro poggiando la sua testa contro la sua schiena. Angel chiuse gli occhi come per assaporare ancora una volta la sensazione di lei contro il suo corpo, di lei che adesso era la madre di suo figlio, un legame indissolubile ed eterno. Lui si voltò per poterla guadare in volto.

-Scusa-

-No, no è solo colpa mia…io ho sbagliato tutto è che avevo così paura che tu..-

Mise un dito sulle labbra inumidite dalle lacrime calde e salate.

-Adesso sistemeremo tutto vedrai-

Lei annuì e lui raccolse una lacrima cancellandola dalle sue guance di rosa e poi sfiorò le sue labbra.

-Ti amo Angel…ti ho sempre amato sempre…sempre non ho mai smesso mai non ho mai smesso per un solo istante…tu sei sempre stato nei miei pensieri e io…io ti ho detto quelle cose solo per allontanarti ma ti amo e non potrò mai amare nessun altro-

-Lo so piccola, lo so…shh-

La strinse a sé e il piccolo Liam sentendosi escluso cominciò a dimenarsi tra le braccia paterne.

-Ehi piccolo-

-Liam…questo qua è il tuo papà…e adesso sarà sempre con noi-

-Sempre-

Liam batté le manine contento.

Angel rimase a pranzo e ne approfittarono per parlare anche con Joyce del loro futuro.

-Adesso ciò che conta è che finiate il college, così da avere una situazione stabile sebbene Angel abbia già l’azienda di suo padre-

-Bè ma, dopo il college io potrei andare a vivere a New York-

-Buffy-

Lei toccò la mano di Angel sorridendogli.

-Adesso abbiamo un bambino a cui pensare, non è ciò che vorrei io o tu che conta, ma solo cosa è meglio per lui-

Lei indicò con lo sguardo il piccolo nel seggiolone che stava giocando con il semolino sporcandosi tutto.

-Ha ragione tua madre, terminiamo gli studi così potremo pensarci con calma-

-Giusto-

-Verrò quando mi sarà possibile, durante le festività e in ogni momento libero-

-Bè adesso inizia il secondo semestre e anche Willow e Spike torneranno, facciamo così noi verremo a Pasqua-

-Ma lui può viaggiare?Penso sia troppo piccolo-

-Oh, non c’avevo pensato…-

-Non fa niente verrò io-

-Pasqua è così lontana, non is può fare un’eccezione e festeggiarla prima?-

Sorrisero.

-Dai è solo qualche mese, anzi sai che facciamo ti regalo una bella web cam, ci penserà Willow ad installartela e a spiegarti come funziona, così che possiamo vederci e parlare tutte le volte che vuoi-

Buffy lo baciò.

-Perfetto-

Quel fine settimana i tre ripartirono per Yale più tranquilli.

-Che bello adesso vedremo il nipotino che cresce….sarò una zia eccezionale-

-Ma certo zucchero-

Spike sorrise a Willow.

-Oh e gli potrò insegnare ad usare il computer e gli farò fare i compiti e…-

-Ehi frena lascia qualcosa anche a noi-

-Bè Spike già ti vedo che lo educhi sulle ragazze-

-Ma certo è quello il mio campo, dirò a Xander di occuparsi della parte stupida-

-Stupida?-

-Si ogni ragazzo lo è, quell parte la curerà Xander-

-Ragazzi mio figlio non è un progetto-

-I figli sono un investimento sempre e comunque-

Risero e andarono a lezione.

Il tempo volò e Liam cresceva. Buffy si era laureata in arredamento di interni e per lei era stato facile trovare un posto di lavoro visto che il suo ragazzo nonché il padre di suo figlio era il capo di una delle più prestigiose compagnie assicurative e tra i tanti clienti affezionati vi erano diversi architetti o comunque persone illustri in quel campo permettendole di avere un colloquio facilmente.

-Ma io devo farcela da sola-

-Amore, non hai capito, io ti do la possibilità di avere il colloquio-

-Io ti ringrazio e per questo adesso andremo su e faremo l’amore ma voglio che però mi trattino come una qualsiasi candidata al posto-

Angel rise per quella strana uscita sulla sua ricompensa e anche Buffy rise anche se all’apparenza voleva rimanere seria.

-Ok, dirò loro di considerarti come una persona comune che si presenta al colloquio-

-Bene-

Lui la prese per la vita e la baciò.

-Allora, cos’era quella storia della mia ricompensa?-

-Venga su e glielo spiego signore-

Lo trascinò per le scale quando sentì Liam chiamarla.

-Mamma…mamma-

Entrambi sospirarono e andarono in salotto dove lo videro nel box che giocava.

-Che c’è amore mio?-

-Pappa-

-Oh è già ora…aspetta-

Lo prese in braccio constatando che doveva anche cambiargli il pannolino. Si voltò verso Angel.

-Amore ci pensi tu alla pappa?Io intanto lo cambio-

Lui annuì e andò in cucina, Buffy portò in bagno Liam quando suonarono. Angel aprì.

-Ehi ragazzi che fate qua?-

-Io ci abito, cioè sopra-

-Io vado a scrocco-

Spike e Xander lo seguirono in cucina.

-No è che pensavo che foste a lavoro-

Spike si era laureato in legge, civilista, era un genio a manipolare le giurie, specialmente quelle composte da donne. Lui a differenza di Buffy non aveva storto il naso davanti ad un aiutino di Angel, comunque era davvero bravo nel suo lavoro. Xander si era trasferito a New York e aveva sposato Anya che lo aveva seguito. Lui lavorava presso suo zio che aveva un grossa compagnia edile e dimostrandosi in gamba aveva presto ottenuto un posto di rilievo dirigendo i lavori nei vari cantieri dove la ditta operava; Anya invece era stata assunta presso la boutique di Louis Vuitton all’angolo tra la 57th e la Fifth Avenue, ovviamente non era stato facile ma aveva un amico in quel settore e lei aveva ottimo gusto in fatto di vestiti. Willow e Spike erano fidanzati e lei stava continuando i suoi studi di medicina; Faith gli aveva raggiunti solo un anno più tardi quando Robin aveva chiesto il trasferimento in un liceo newyorkese e lei lavorava nello stesso studio di Spike e vedergli all’opera insieme era uno spettacolo.

Angel aveva fatto risistemare la villa di suo padre, troppo grande per lui, Buffy e Liam, ottenendo due case una su un piano una su un altro.

Loro avevano preso il piano terra grande a sufficienza per ospitare anche altri due o tre figli, mentre la parte sopra l’aveva venduta a Spike e Willow in quanto comunque sia Spike era il suo migliore amico e Xander si era comprato un appartamento vicino a loro nel quale lui e Anya ospitavano temporaneamente Robin e Faith mentre il loro appartamento veniva ultimato. Erano felici, insieme e felici e Buffy non aspettava altro che coronare il suo sogno d’amore sposandosi con Angel.

E non dovette aspettare molto, quando la assunsero andarono a festeggiare tutti insieme e le belle notizie crebbero quando Willow annunciò di essere incinta e ovviamente Angel chiese a Buffy di sposarlo. Le nozze furono celebrate in Giugno e fu un matrimonio bellissimo, soprattutto i due sposi che si unirono nel sacro vincolo del matrimonio, rafforzando così un legame indissolubile ed eterno.

The end