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Ecco la mia ff!!She calls it love

September 27 2003 at 11:57 AM

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DISCLAIMER: i personaggi di Buffy the vampire slayer e Angel the series non appartengono a me ,ma a Joss Whedon,Mutant Enemy,WB e UPN. L'autrice non scrive a scopo di lucro ma per puro divertimento. Tutti gli altri personaggi sono di mia invenzione.

AUTRICE:Anya1307@yahoo.it

 

SPOILER:si presume un seguito dopo la settima serie,in seguito alla scelta presa in Chosen(22°puntata settima serie)

 

PAIRING:Ma Buffy e Angel naturalmente

 

SHE CALLS IT LOVE

AUTRICE:ELIZA

SUMMARY:questo è un mio ipotetico proseguimento di Buffy,insomma quello che Joss Whedon non ha continuato,alcuni personaggi sono di mia invenzione,così come le profezie o incantesimi citati via via. Inoltra questa storia non l' ho scritta solo perchè amo la coppia B/A ma anche perchè vorrei far capire che tipo di amore sia il loro e trasmettere questa mia passione a chiunque deciderà di leggerla...breve appunto:sono una maniaca per la moda e abiti di marca quindi perdonate le mie ripetitive descrizioni riguardo agli abiti indossati dai protagonisti

 

I CAP

Due mesi.

Lontano da tutto,lontano da ciò che adesso avrebbe dovuto negare di essere.

Vita nuova,città nuova. Ma ogni tanto,quando ancora la

notte le era complice,usciva.

Le corse la divertivano ancora,mentre la sua preda scappava verso una salvezza inesistente.Col fiatone.Due bambini che si rincorrono.

D'un tratto scompare.La preda allora si voltò verso l'oscurità ma quando avvertì la sua presenza,un paletto lo aveva già reso polvere. Andava avanti così da quando si erano trasferiti.Era più forte di lei,ora avveniva più sporadicamente ma qualche capatina al cimitero ce la faceva.Era una droga,la caccia,una costante nella sua vita.Come del resto era per Willow la magia,le due non avevano fino in fondo smesso si professare ciò per cui erano destinate. La strega si limitava a far svolazzare qualche matita,ma ogni tanto ci andava un po' più pesante.Ed entrambe erano consapevoli delle azioni dell'altra. Spesso si ritrovavano a discuterne.Non poteva vivere senza la caccia.La Cacciatrice,ecco ciò che era e questo non si poteva cambiare. Sfogo,distrazione,forza,energia,carica vitale. Tutto.

Insomma la caccia era la sua fonte di vita.Quella che bene o male l'aveva sempre fatta andare avanti.

Alle volte si soffermava a pensare se la fine del mondo potesse essere imminente,se c'era una SiT da qualche parte che la stava sventrando al suo posto.Lei che era conosciuta da tutti,Lei che era temuta,rispettata,che nel Regno delle Tenebre il suo nome ricorreva frequentemente nei brevi e promiscui colloqui dei demoni. Ma ora forse,Buffy,la Cacciatrice,sarebbe stata rimpiazzata da Faith, da Rona. Ma tutto questo doveva uscire dalla sua vita,nient'altro di tutto ciò doveva farne più parte. Faith lo sapeva e lei pure. La caccia dava vita. Bene. Doveva sopravvivere senza.Si era imposta questo obbiettivo e mai nella sua aveva mancato una meta che si era posta. Si,in effetti qualche volta,le era capitato di dover piegare la testa alla volontà altrui rinunciando a ciò che voleva. Forse anche troppe volte. Ormai era giunto il periodo del diploma conseguito da Down,tutto bene,l'estate e poi il College. In questi,quanti sei mesi? Aveva provato con ogni mezzo a non pensare,a non riordinare la sua mente. Odiava farlo perchè troppe cose erano accatastate in un angolo del suo cuore,infiniti ricordi e situazioni in concluse avrebbe dovuto affrontare e così si era buttata in qualcosa,nel lavoro occupando la mente .

Ma quel pomeriggio non trovava proprio niente da fare.La casa splendeva che pareva un negozio di cristalli,aveva fatto la spesa ,programmato cosa cucinare non appena scoccate le sette e alle sette mancava ancora un'ora. Allucinante,non avrebbe mai creduto possibile che un'ora potesse portarla a tanto. I suoi pensieri fluirono numerosi .E allora si vide costretta ad affrontare una volta per tutte il passato. Carta e penna,giusto quattro righe.

'Bene Buffy,questa dannatissima ora ti ha condotta a parlare con te stessa,questa penna scrive contro ogni mia volontà. Ma devo farlo,devo affrontare ciò che vorrei cacciare. Di nuovo e sempre. Ok allora partiamo dal punto più per così dire facile.

Spike .Farò una specie di gigantesco schedario,ognuno avrà la sua posizione e ognuno il proprio ruolo. Bene,Spike,caro amico personaggio alquanto ambiguo.No lui è l'essere più semplice da capire. Gli voglio bene non lo metto in dubbio,ma lui ha un posto speciale. Ok,Spike è più di un amico,ma sento che non va oltre. Così adesso ho abbastanza chiarito i miei sentimenti.Insomma ne abbiamo passate tante insieme.La cosa che più mi spaventa è sapere che effettivamente per un periodo ho cercato un contatto intimo con il Male,arrivando a dubitare della mia posizione in campo. Ma per fortuna con la sua anima tutto si è risolto,dovrei ringraziarlo per tutto il tempo in cui mi è stato accanto.Cavolo gli ho detto ti amo!Non pensavo l'avrei mai fatto...bè mi sarei aspettata un sorriso smagliante e una battuta dl tipo 'ti amo anch'io cacciatrice '....ho creduto di poterlo ingannare...ma invece lui ha capito e per tutta risposta che mi ha detto?'No,non mi ami ma grazie lo stesso ' comunque sapere che ne è uscito vivo mi rincuoraLo farò....no accidenti lui è una di tutte quelle cose che devo cancellare dalla mia vita. Dovrò farmi una lista delle varie cose da eliminare. Faith,amica nemica,chissà. Ora è lei la Cacciatrice,colei che farà parte della vita di lui,di Spike e di....per lui mi servirà più di un foglio. Sono meschina,vorrei averli tutti qua per me,che desiderino e vogliano solo me,ma loro dovranno uscire dalla mia nuova vita. Allora dobbiamo toccare il tasto dolente. Angel.Amore perduto. Possibile che dopo quanto....due anni che non ci vedevamo dal mio ritorno dall'aldilà,lui sia tornato per darmi man forte col The First e invece di salutarci come amici,ci siamo baciati?No...è assurdo. Troppo assurdo.Quando ci incontriamo litighiamo e se non lo facciamo ci baciamo.Insomma ci siamo lasciati da quattro anni. Dio,quattro lunghi anni,credevo di morire il giorno stesso in cui mi ha lasciata.Solo una cotta?No errore madornale non averlo capito subito.Ma ancora peggio averlo lasciato decidere.Dovevo odiarlo,di solito è così che si fa,ma non ho potuto fare a meno di amarlo più di prima. Ora...cosa provo effettivamente?Amore?Non lo so. Ma quel bacio,sei mesi fa,sento ancora il dolce sapore delle sue labbra,quel suo odore inebriante che mi riempiva i polmoni e i suoi occhi color cioccolato,nei quali mi sono perduta una marea di volte.Che starà facendo?Con chi sarà?Ci sono sempre state troppe preoccupazioni che mi hanno impedito per quattro anni di non pensarlo,ma ora che queste mie distrazioni sono terminate affogo nei suo ricordo. Dolce ricordo al quale aleno,che desidero,basta Buffy!! Devi porti un limite,sai che anche lui sarà in testa alla hit-parade delle cose che non potrai più avere. Perché?Inutile chiederselo,ormai devo accettare che l'amore della mia vita,mi sia negato.Ma non posso. Ricordarlo,ogni fattezza,lineamento,ogni particella del suo corpo la sento dentro.Il mio sangue scorre nelle sue vene e lo sento. Chilometri ci separano ma per me lui è qui a due passi.

Ho bisogno di sentire la sua voce. Voglio vederlo ma non posso.Che stupida,quante volte avrei potuto farlo,ma ora. Spero solo che lui sia felice. Lo amo.Ho capito. Dal primo momento in cui entrò nella mia vita,un dono del cielo che solo io compresi essere. Altro che demone,che vampiro.Il mio angelo. Il mio Angel. Ok sto davvero impazzendo. No,non voglio,non posso escluderlo mi chiedono troppo, vada per la vita nuova ma almeno le cose vecchie lasciatemele tenere. Chissà...forse anche lui mi starà pensando,forse anche lui starà scrivendo nero su bianco i suoi pensieri. Vorrei che fosse qui con me,vorrei averlo vicino. Ho quasi venticinque anni .C'è ci ha molti progetti per la vita e il mio unico progetto, è lui. Angel. Vedo solo lui,voglio solo lui. Uffa basta devo fermarmi.'Smise di scrivere e un impeto di rabbia le fece accartocciare il foglio ma poi si fermò. Le lacrime avevano bagnato il pezzo di carta sbavando l'inchiostro in qualche punto.Lo ripose nel cassetto e si diresse in cucina. Più tardi quando furono tutti di ritorno mangiarono e ognuno dopo di che andò a letto.

Uscì anche quella sera. Camminò per un po'.Le mancava Sunnydale. Le strade che conosceva a memoria,il Bronze,i viali mai affollati,poche macchine,invece li,a Brooklyng, ma poi perchè andare la,c'era un costante caos,giorno e notte,macchine ovunque gente ovunque,i cimiteri delimitati da cancelli enormi,col guardiano, racchiusi nelle zone abbastanza lontane dai centri abitati che raggiungerli a piedi era una vera pazzia data la distanza. Prima una corsa dalla scuola al cimitero era una cosa di pochi minuti.Ora per andare da casa al supermercato altro che dieci minuti in tutto quel traffico alla quale non si era ancora abituata. Giles aveva aperto una biblioteca,il negozio di Magia,faceva parte della famosa lista,delle cose più care che sarebbero dovute cambiare.

Rabbia. Camminava tra la gente. Si scontrò con un passante.

-Mi scusi-

Il passante la guardò con uno sguardo di indifferenza e tirò a diritto.Questo era un altro lato che odiava delle grandi città. Sunnydale nella sua piccolezza almeno era piena di persone che bene o male conoscevi di vista e che ti sorridevano. Addirittura i vampiri erano più gentili. Insomma trovò un bar che il Bronze al confronto poteva essere un covo di barboni. Gente di ogni tipo,che beveva,una sottospecie di piano bar con una musica di sottofondo.Si sedette al balcone. Osservò i personaggi che stavano li dietro a servire.Tutti infiocchettati,con i loro bei completini. Disgustoso.Cento volte meglio il bar di Willy.Non avrebbe mai pensato di rimpiangere Sunnydale.

-Salve cosa le porto?-

Cos'era tutta questa galanteria e distacco?Al contrario del Bronze qui erano tutti così....superficiali,all'apparenza educati. Al Bronze chiedevano tutto molto più allegramente con più confidenza facendo sentire a proprio agio chiunque.

-Ecco vorrei ...-

Coca cola?L'unica cosa che beveva quando andava in un locale. Andiamo aveva venticinque anni non sedici. Bè però con la birra aveva avuto una brutta esperienza nell'anno da matricola al College.

Così pensò di strafare chiedendo un alcolico leggero a base succo di fragola e liquore.

-Vorrei un Caprioska-

Il barista in modo professionale glielo preparò e glielo porse senza battere ciglio. Lo prese e si sedette ad un tavolino dopo aver pagato e ascoltò il tizio che suonava una musica melensa. Accidenti al Bronze per parlare doveva praticamente urlare.Questo ossessivo attaccamento alla vecchia Sunnydale cominciava a preoccuparla. Un ragazzo la notò. Buffy si accorse che la stava osservando. Sperò solo che non stesse commentando il modo in cui era vestita,per giunta proprio bene. Aveva un paio di pantaloni verde oliva,un po' larghi drappeggiati, che arrivavano di poco sopra la caviglia,stretti in fondo da un elastico. Sopra aveva una maglia nera con delle stampe, piccole roselline dentro un riquadro scuro e sopra c'era scritto ''Roses'' e in piccolo si leggeva la marca proprio sotto il riquadro ''Paul Smith'. Ai piedi indossava un paio di sandali neri col tacco fine alto si è no tre centimetri che avevano un laccio di pelle drappeggiato che gli passava sul piede.Un altro laccio più rigido era proprio prima dei diti con sopra delle borchie piccole e semplici,tipo grossi chiodi,ogni tanto quando faceva penzolare il sandalo si leggeva Miu Miu sulla soletta. Continuava a rigirare il ghiaccio con la cannuccia tentando di non far caso all'attento osservatore.Il ragazzo era sulla trentina,capelli tenuti, vestito alla moda, con una camicia nera, tutta attillata,che aveva delle tasche sulle maniche,e un paio di jeans slavati che gli stavano d'incanto. Era anche carino,ma non eccessivamente.Aveva la classica aria a bambolotto stupido tipico dei ragazzi americani che vivono nelle grandi città.Niente al confronto del suo Angel. Angel pensiero fisso,onnipresente. Quando il ragazzo si alzò Buffy pensò che se ne sarebbe andato e si sentì sollevata ma il suo umore cambiò come quel ragazzo si avvicinò al tavolo.

-Ciao...posso?-

-Prego-

Si sedette.

-Scusa non vorrei sembrarti sfacciato,ma sai essendo il figlio del proprietario devo accogliere i nuovi arrivati-

-A capisco-

-Sai per dirla tutta mi incuriosiva sapere che ci fa una ragazza sola a giro nel cuore della notte-

Buffy lo guardò un momento.Banale tentativo di abbordarla.

-Scusa non sono affari miei-

-Non preoccuparti-

-Comunque mi ha colpito il tuo sguardo assorto nel bicchiere....avevi la stessa faccia di un cliente che è venuto qui ieri sera-

-Oh-

-Scusami non mi sono neanche presentato....mi chiamo Frederik Prinze...chiamami pure Freddie-

-Io sono Buffy Summers-

-Buffy?Che buffo nome...mi piace-

-Grazie-

-Aspetta hai detto Summers?-

-Si-

-No sarai mica la figlia del Summers delle pubbliche relazioni internazionali?!-

Buffy lo guardò perplessa.

-Io purtroppo non saprei dirti...vedi purtroppo non ho buoni rapporti con mio padre-

-Bè Hank Summers è l'uomo di cui ti parlavo-

-Allora temo proprio di essere sua figlia-

-Sai tuo padre ci ha lanciati,praticamente è diventato un amico stretto di mio padre...è un onore conoscere sua figlia,non pensavo che ne avesse una e per giunta così bella-

Altro stupido tentativo di abbordarla.Cosa credeva che essere nelle grazie di suo padre gli avrebbe giovato a qualcosa per una possibile relazione di qualsiasi tipo con lei?Illuso.

-Grazie del complimento-

Si stava agitando.Voleva chiudere quella conversazione piuttosto antipatica al più presto,aveva già troppi problemi e non ne voleva altri.

-Io devo andare adesso...si è fatto leggermente tardi-

-Ti accompagno-

Buffy si alzò per andare a pagare alla cassa.

-Oh no offre la casa alla figlia di Hank-

-Grazie sei davvero molto gentile ma non importa...-

-Vuoi un passaggio?-

-Oh non ce n'è bisogno-

-Ma sei a piedi o in macchina?-

-A...in macchina-

-Allora fatti accompagnare alla macchina-

-Ok..sono a piedi-

-Buffy ma è pericoloso-

-Mi piace passeggiare e poi non devi preoccuparti....so badare a me stessa-

-Scusa io non voglio essere invadente ma sai le strade a quest'ora pullulano di individui poco raccomandabili-

-Lo so ma siccome sono nuova del posto vorrei conoscere le strade e tutto il resto-

-Capisco...e non voglio sembrarti insistente ma posso almeno accompagnarti a piedi?-

Buffy annuì. Le scocciava ma infondo un po' di compagnia le era grata.

-Allora da quanto ti sei trasferita?-

-Sei mesi-

-Vivi da sola?-

-No con mia sorella e un'amica-

-Però ...avete intrapreso un bel viaggio?-

-Si ma non da sole ci sono anche una coppia di miei amici,sposati e un nostro amico più vecchio-

-Mmm...e i tuoi?-

-Bè mio padre non lo sento dal funerale di mia madre...almeno credo-

-Mi dispiace...per tua madre-

-Già...ma ora sto bene e sto cercando di rifarmi una vita-

-Dove vivevi prima?-

-A Sunnydale...poche ore di macchina da Los Angeles-

-Sai sentivo due che ne parlavano nel mio locale l'altra sera...erano tue tipi strani..-

Buffy pensò subito a possibili vampiri,con la massima non curanza cercò di strappare più informazioni possibili.

-E cosa dicevano?-

-Bè uno parlava di trovare una certa Cacciatrice o qualcosa di simile...ad un tratto uno a detto che questa ragazza aveva lasciato Sunnydale e ora la stavano cercando,perchè lei contava molto più delle altre-

-Oh...-

-Bè siamo nella via da te indicata qual'è casa tua?-

-Quella la...mi dispiace che ora dovrai tornare indietro per riprendere la macchina-

-Tranquilla adesso chiamo un mio amico che mi verrà a prendere-

Chiamò il suo amico.

-Aspetto con te..dopotutto che mi hai riaccompagnata a casa-

Sapeva che probabilmente quel Freddie si stava montando la testa,ma se un vampiro fosse saltato fuori lo avrebbe mangiato.

-Ti farei entrare ma vedi stanno tutti dormendo-

-Oh...fuga notturna?-

-Bè diciamo di si-

-Posso chiamarti domani Buffy?-

-Chiamarmi?-

-Si per andare magari a prendere un caffè....sai fare quattro chiacchiere-

-Ecco...è la macchina del tuo amico?-

-Si...allora ciao-

-Ciao-

Salì in macchina.Bene niente scambio di numeri,niente chiamata.Solo si stava preoccupano per quei due tizi,che fossero vampiri?Rientrò facendo il meno rumore possibile.La mattina dopo evitò con la massima cura la zona del locale di Freddie.Aveva con se la famosa lista delle cose da escludere e doveva cominciare a escluderle dai suoi pensieri. Pensò di parlare a Willow circa i due tipi sospetti

-Così torniamo alla vita di prima?-

-Già ma solo per questa volta-

-Che ne dici lo diciamo a Giles?-

-Si...e così ci sorbiamo una bella paternale per aver infranto i punti della sua lista-

-I punti 1:non infrangere la lista, 3:non dare la caccia ai vampiri,4:avvertirlo subito in caso di violazione del punto 3-

-Bè a dire la verità credo siano di più...-

-Fare una soffiata a Faith?-

-E farla venire fino a Brooklyng da Sunnydale per una questione che possiamo risolvere io e te?-

-Giusto-

-Senza contare che così infrangeremmo anche il punto 8-

Willow la guardò con uno sguardo interrogativo.

-Non chiamare Faith-

-Ok allora che ne dici di fare una contro lista?-

-Cioè?-

-Bè sei mesi di astinenza mi vedono piuttosto arrugginita riguardo a come ci si muove in certe situazioni-

-Ok...allora per cominciare dobbiamo tornare nel quartiere dove sono stati visti questi due,dare un'occhiata ai posti dove sicuramente vanno a fare rifornimento-

-E credo che utilizzare la vecchia maniera di girottolare per le viuzzole la notte per farli uscire allo scoperto si possa ancora usare-

-Si..ok ora abbiamo una contro lista-

-Bene a lavoro-

Quella sera con la banalissima scusa che le due amichette volevano fare una capatina al cinema e fare quattro chiacchiere,decisero di deviare la loro meta al quartiere tanto studiato.Arrivarono nei pressi del bar.

-Entriamo-

-Come ti ho già detto non nutro grande simpatia per il figlio del proprietario-

-Si ma se fossero li dentro?-

-Gli aspetteremo al varco-

-Come vuoi...intanto facciamo un giretto per dare un'occhiata-

Così fecero...non ci volle tanto per far si che un vampiro affamato le avesse adocchiate e fosse saltato fuori.

-Salve-

-Buonasera signorine-

-Mmm...senti facciamo quattro chiacchiere?-

-Io preferirei andare direttamente al sodo-

Il vampiro alludeva ad altro,il collo delle giovani,mentre Buffy non era intenzionata a seguire il suo programma. Così dopo averlo messo K.O. riscoprendosi in gran forma lo mise con le spalle al muro.

-La Cacciatrice...allora è vero che adesso non stai più a Sunnydale-

-E dimmi chi dice questo?-

-Ecco-

-Allora vediamo se non ricordo male un bel paletto potrebbe aiutarci a capire-

Glielo appoggiò sul cuore.

-Dunque?-

-Sono due vampiri di una setta molto potente-

-Continua-

-Io non so altro-

-Ok allora ti ringrazio posso anche spedirti all'inferno-

-No aspetta...sono venuti qui da Los Angeles proprio perchè avevano saputo che la Cacciatrice non era più alla Bocca dell'Inferno-

-Si di ai tuoi amichetti che è andata in pensione...perchè non se la prendono con le altre?-

-Perchè tu sei la Cacciatrice....la Suprema Cacciatrice e vogliono impedirti di salvarlo-

-La che?Salvare chi?-

-Si narra che nella stirpe delle Cacciatrici un giorno ne verrà una,la Suprema,colei che farà piegare il Male al suo volere,colei che sarà in grado di redimere il peccatore dal Male....portandolo alla luce-

-Grazie per la stima che riponi in me ma adesso ho delle cosette da fare...notte-

Il vampiro diventò polvere.

-Allora che ne pensi?-

-Che spiare il Sig. Giles mentre spulciava i libri al quale è vietato l'accesso pure a lui ci tornerà comodo-

-Va bene andiamo-

Arrivarono alla biblioteca ed entrarono .Willow lo aveva visto un girono mentre andava a nascondere in fretta e furia un testo di demonologia dietro uno scaffale,al quale si poteva accedere solo tramite lo spostamento di un libro.Un passaggio segreto.

-E bravo Giles-

-Vieni-

Entrarono e nella piccola stanza c'era una lampada appesa che accesero.Al suo interno vi erano scatoloni e degli scaffali ancora da riempire.Alcun già pieni dei libri che loro avevano sfogliato per ben sette anni.

-Allora se la perfezione maniacale di Giles è una delle poche cose che non è cambiata dovrebbero essere catalogati in ordine-

-Quindi libri e volumi sulle cacciatrici dovrebbero essere i primi-

-Infatti ne ho trovate uno-

-Già ma dobbiamo trovare quello sulle profezie -

Cercarono per un po' quando finalmente Willow trovò qualcosa.

-Eccolo..sta a sentire:

Dalla Stirpe....

Una volta in tutta la Storia...

Una sola e unica dalla Creazione e la Fine del mondo...

Colei...la Cacciatrice...

Il Male Primordiale piegherà la testa al suo cospetto...

Il Male sepolto dalle macerie...

E il peccatore che avrà scontato i peccati sarà redento...

La Luce trafiggerà le Tenebre...

La Notte avvolgerà il Giorno ...

E il Bene amerà il Male...

La Cacciatrice Suprema giungerà per liberare l'anima -

-Non capisco-

-E' semplice Buffy,se tu sei la Cacciatrice Suprema...bè dovrai,dato che il The First lo hai già affrontato,anche se detto fra noi il Male ci sarà sempre,liberare quest'anima peccatrice per riportarla alla luce...salvandola-

-E chi dovrebbe essere?Il vampiro che ho polverizzato?I cospiratori?L'importuno figlio dell'amico di mio padre?-

-Io non lo so ma lo scopriremo-

-Trovando i due cospiratori-

-Esatto andiamo-

Uscirono e tornarono a casa.

Il giorno dopo Giles la chiamò in disparte.

-Ragazze siete venute qui per caso ieri?-

-N....no perchè?-

-Bè ci sono alcuni...testi che sono stati riposti in modo errato-

-Oh e quali?-

-Dei libri che....tengo nel retro-

-Vorrà dire quelli nascosti dietro lo scaffale-

-Come...-

-L' ho vista-

-Si li ho tenuti per le emergenze-

-Noi non la stiamo giudicando,ma solo diciamo che mi sembra stupido dover eliminare tutto così...insomma ci sono delle cose che nel bene o nel male faranno sempre parte della nostra vita-

-Ragazze che mi nascondete?-

-Niente-

-Il libro che ho trovato nel posto sbagliato...era sulle Cacciatrici....parlava di profezie-

-Oh....bene-

-Buffy...-

Uno sguardo di rimprovero giunse a Buffy da Willow.

-Sapete bene che non mi ci vorrà niente per sapere che tramate...ci sono le telecamere-

-Me n'ero dimenticata-

-Willow-

-Ops!-

Raccontarono tutto a Giles.

-Non è possibile se tu fossi veramente la Cacciatrice Suprema...in effetti io non lo credevo insomma non sapevo nemmeno che quella fosse una profezia vera-

-Accidenti in sette anni abbiamo visto di tutto e lei viene a dirmi che non credeva in una profezia?!-

-Lo so-

-Allora io e Willow pensavamo di ...bè trovare quei due vampiri-

-Buffy-

-Non c'è altro modo-

-C'è di mezzo un innocente molto più importante dei soliti...insomma se sei tu quella della profezia...dovrai adempiere al tuo compito-

-Ma va!-

Così Giles studiò più accuratamente la profezia con Willow e Buffy pensava ai vampiri.

-Allora tu li conosci?-

-Scaravento un vampiro contro i muro.

-Ok....loro vanno spesso a quel locale...sulla 18°...anche stasera li trovi la -

Sorrise e lo impalettò. Ebbe un attimo di nostalgia. Talvolta avere informazioni era molto più semplice col bar di Willy.

Entrò. Come al solito la donna alla cassa la squadrò come la prima volta che mise piede li...eppure era solo la seconda volta che ci tornava. Ma non si curò di lei.Tanto Buffy si vestiva bene anche per fare la ronda. Faceva piuttosto caldo anche se era settembre e quindi si vestiva leggera. Aveva una maglia bianca a maniche lunghe trasparente,scolata e sotto una cannottierina sbracciata bianca. I pantaloni erano neri, leggeri,lunghi e con molte tasche.In piedi aveva un paio sandalini senza tacco,con de fiorellini bianchi e un laccio alla caviglia per tenere il sandalo saldo al piede,bè semplici ciabattine si sarebbero rivelate senza dubbio scomode per rincorrere un vampiro.Con i suoi capelli raccolti in un pocchio disordinato,e delle mollette per dare un effetto più carino .Entrò osservando gli uomini presenti. Notò solo dopo due tizi che senza dubbio dovevano essere vampiri,ma sfortuna volle che in quel momento giunse Freddie.

-Ciao-

-A ciao-

Notò i due alzarsi e andare a pagare.

-Senti ti va di bere qualcosa?-

-Non posso ero venuta perchè...mi era sembrato aver visto entrare qui una mia amica ma mi sono sbagliata adesso devo andare-

Lo liquidò senza dargli il tempo di rispondere.

-Buffy-

Fuori.

-Scusate-

I due vampiri su girarono.

-Si?-

-Vorrei un 'informazione-

-Mi dica-

Il vampiro si leccava le labbra.

-Mi sapreste dire chi è il peccatore da redimere?-

La guardarono un attimo e poi capirono...ma certo la foto della cacciatrice circolava tra i demoni per non essere colti di sorpresa.

-La Cacciatrice...che onore-

Fecero un inchino.

-Bravi ora rispondetemi-

-Ci dispiace ma non possiamo batterci perchè senz'altro ci sconfiggeresti...vorremo solo chiederti di non salvare il peccatore-

-E perchè?-

-Perchè non si può portare via al Male una sua creatura-

-E questo chi lo dice?-

-Ecco...vedete l'essere in questione non vuole essere salvato-

-Non sta a voi deciderlo...e ora vi conviene parlare-

-Arrivederci Cacciatrice -

Buffy si sorprese del fatto che le avevano dato del lei.In quel momento arrivò Freddie.

-Buffy?-

-A ciao-

-Sei ancora qui?Perché non entri?-

-Veramente stavamo parlando-

Freddie vide i due signori.

-Non si preoccupi ....speriamo vivamente di aver fatto capire a vostra grazia del pericolo che farebbe correre al redento-

Buffy gli vide allontanarsi...però dovevano avere una gran fifa di lei per trattarla con tanto distacco a punto di chiamarla Vostra Grazia. Freddie al guardò perplesso.

-Chi erano?-

-Oh due che mi dovevano un favore...nulla di che-

-Ma perchè ti hanno parlato a quel modo?-

-Non volevi offrirmi da bere o sbaglio?-

Entrarono nel locale. Il giorno dopo il Sig. Giles la guardò stupito.

-E si sono inchinati?-

-Si..-

-E ti hanno chiamata Vostra Grazia?-

-Nemmeno io lo credevo-

-Ehi Buffy insomma sei davvero temuta da tutti e ora potresti sfruttare la cosa a tuo vantaggio e..-

-Willow frena la fantasia-

-Scusi-

-Dunque adesso sappiamo che loro vogliono la nostra stessa cosa...-

-Ma questa cosa non è a Brooklyng-

-Non possiamo dirlo-

-Loro sono venuti qui per avvertirti di non intralciarli e prima dov'erano?-

-A Los Angeles-

-Quindi è la che sta la preda-

-Ma non ha senso...se loro erano dove è l'innocente perchè venire a disturbare la Cacciatrice?-

-Perchè così tu andrai a Los Angeles e loro avranno già preso l'innocente-

-E con ciò?-

-La Profezia dice che se la Cacciatrice perderà il suo protetto....questo protetto speciale, lui acquisirà la forza di quest'ultima uccidendola-

-Chissà perchè ogni profezia annuncia una mia probabile morte-

-Bè è così per ogni profezia-

- Wow... dunque.. Los Angeles?-

-Se ti hanno avvertita sono sicuri di avere in pugno l'innocente-

-Ma non lo hanno ancora preso...-

-...O trovato-

-Ecco ...però andare a Los Angeles è sulla sua lista Sig. Giles....-

-L'abbiamo infranta praticamente tutta...andiamo-

Buffy storpiò la bocca. Sapeva bene che laggiù c'era qualcuno che lei non voleva assolutamente vedere...o meglio che non doveva assolutamente vedere.

Partirono dicendo che dovevano fare un salto a San Francisco per una spedizione di libri che purtroppo non poteva essergli mandata direttamente a Brooklyng.

Los Angeles qualche mese prima...

Era in macchina e accese la radio...in quella bella macchina c'era un bel ragazzo...una canzone ritmata suonava per lui...già... parole che risuonavano così sensate per la sua situazione...sopratutto il ritornello sembrava calzargli a pennello...

'Well I tried ...

but I had to draw the line..

And still this question keeps on spinning in my mind..'

Allora ho provato ma avevo posto dei limiti...e ancora questa domanda sta girando nella mia testa ...

'What if I had never let you go...'

Che sarebbe accaduto se non ti avessi lasciato?

'Would you be the man I used to know'

Vorresti essere l'uomo che conoscevo?

'If I 'd stayed...

If you'd tried...

If we could only turn back time'

Se io fossi restato...se tu avessi provato...

Se potessimo tornare indietro nel tempo...

'But I guess we'll never know'

Ma immagino che non lo sapremmo mai...

 

L'impulso di spengere quelle atroci verità che gli bruciavano dentro era tale...poi l'inizio dell'ultima strofa lo bloccò...

 

'Cos I still love you more than I can say'

Perché ti amo ancora più di quello che posso dire. E poi quel ritornello che gli riecheggiava nella testa e nel cuore..

 

Parcheggiò la macchina. Si avviò verso l'entrata passeggiando su quella strada che tanto tempo prima aveva attraversato insieme a lei...al sole...baciandola stringendola...perchè...questo sconfinato amore?La maledizione non bastava già a punirlo?Qual'era il motivo per cui era stato condannato ad un amore impossibile?Ma di questo se n'era reso conto tardi...perchè l'amore di lei era la gioia ...la cosa più bella che gli sarebbe mai potuta capitare...la vita..lei era la vita,la speranza di qualcosa che prima non c'era...la libertà ritrovata...un calore mai provato...quella creatura con due occhi verde mare...occhi profondi ...che ti dicevano tutto se tu glielo avessi chiesto...colmi d'amore che voleva essere donato..

E lui l'aveva saputo prendere,accettare...invece di proteggere il suo cuore...lo aveva frantumato senza nessuna pietà,costringendola ad una bugia trasformata in verità per rendere il tutto più vero...per allontanarla da lui..mettendola di fronte a qualcosa che lei non aveva mai voluto affrontare,limitandosi a scansare l'evidente dolore che l'attanagliava senza darle pace..così...aveva fatto del male a l'unica creatura alla quale non avrebbe mai voluto arrecare il benché minimo dolore...ora erano passati poco più di due mesi dal loro ultimo incontro..credeva che sarebbe stata restia,acida,sarcastica come sempre...per tenere le famose distanze,i limiti che aveva dovuto porre per non permettere al dolore di riaffacciarsi alle porte del suo cuore....ma stavolta,dalle sue labbra non era stillato del veleno per punirlo...ma l'amore per baciarlo,l'aver compreso ciò che non avrebbe mai potuto cambiare...inutile combattere...stupido far finta di essere nemici perchè questo aumentava l'amore e la sofferenza ed era tremendamente stanca di star male...annegando quindi nei suoi baci,nei respiri...sparendo nel suo abbraccio così rassicurante...quell'odore così familiare..e quelle parole...'Angel a volte penso al futuro- A volte è già qualcosa- Passerà molto tempo. Anni,magari-Io non invecchio...'

Quel timido sorriso e l'ultimo saluto per non rivedersi.

Perché era vero...si era sempre chiesto che sarebbe successo se...se non l'avesse mai lasciata...se quel giorno non fosse tornato indietro nel tempo per tornare vampiro...

Alle volte si dimenticava di dirle quanto l'amasse e ora era troppo tardi per rimpiangere tutto ciò. Forse era vero...insomma sperava,ripensando all'analogia dei biscotti,che forse anche dovendo aspettare anni,lui avrebbe gustato il suo..come lo aveva definito?Delizioso biscotto.Ma aveva paura di non esserle all'altezza,perchè lei meritava una vita normale,una vita che nessuno mai avrebbe potuto darle. Arrivò nel suo appartamento. La porta era scassinata. Entrò.Che si trattasse dei ladri?Fatto sta che razzola qua razzola la,chiunque fosse stato sicuramente non cercava scartoffie. Infatti oltre alla serratura scassinata e l'odore di vampirastri ,ecco di nuovo un ricordo ' voi vampiri...non vi ha mai detto nessuno che questa storia di annusare tutti è un po' disgustosa? ' Era una costante,il suo ricordo,perchè tutto ciò che lei diceva e faceva si riallacciava in qualche modo alla sua vita di tutti i gironi.Qualunque cosa stesse facendo lo riportava con la mente a lei,ad una sua battuta,gesto,espressione.

Ritornò con la mente al suo appartamento che era quello di sempre,in ordine,allora c'era una sola spiegazione...cercavano lui. Bene qualcuno lo voleva e se si trattava di vampiri era chiaro come il sole che lo volevano morto. Insomma a cosa serve un vampiro pericoloso come Angel vivo?A dei cattivoni era solo d'impiccio.Qualche tempo dopo ci fu il primo attacco.Lo stupì non trovare i soliti idioti appena risorti .No,un vampiro ben vestito,insomma come lui.Oh ma lui era meglio,aveva l'anima.Un ricordo stava riaffiorando,ma lo bloccò. Mise il vampiro con le spalle al muro.

-Dunque..o mi dici che vuoi o presto te ne torni da dove sei venuto-

-IL protetto....allora sei davvero tu-

-Chi sarei?Senti amico sono stanco e ho abbastanza problemi senza che tu me ne venga a creare degli altri,quindi non te lo chiederò di nuovo-

-Tu...ti vogliono perchè sei il protetto della Suprema-

-Mi sto arrabbiando-

-Loro...so solo che un vampiro mi ha detto che dovevo controllare per Loro se tu eri l'eletto-

-Bene-

-Ehi amico ambasciator non porta pena-

Angel lo incenerì.

-Scusa non ho saputo resistere-

Qualcuno alle sue spalle batté le mani.

-Oddio chissà perchè vorrei che non fosti tu-

-E invece si fronte alta-

-Ehi bada a come parli..la mia fronte va benissimo-

Spike storpiò un sorriso e gettò uno sguardo sulle ceneri che si stavano dissolvendo.

-Dunque ho interrotto qualche tuo momento di contemplazione delle ceneri altrui?-

-Spike che vuoi?-

-Ma come?Sono venuto per far visita al mio caro vecchio Sire e guarda come sono accolto-

-Fammi indovinare,Buffy e company se ne sono andati lasciandoti solo e ora dato che Faith non ti considera abbastanza per come lo faceva Buffy,vieni a reclamare la mia compagnia-

-Ah ah...questa me la scrivo Freud.....tutto molto originale,da te insomma...credi davvero che abbia bisogno di te?Della tua compagnia?Bè ti avverto hai preso un'aragosta-

-Granchio-

-Fa lo stesso...è pur sempre un crostaceo-

Angel alzò gli occhi al cielo.Con aria alquanto indifferente rispose.

-Ma che ho fatto di male?-

-E te lo chiedi pure?La tua apatia mi sconvolge...ti facevo più sensibile-

-Devo cominciare a credere che Xander Harris abbia influito in qualche modo con il suo alquanto umorismo scadente e odiosa insistenza nel tuo cervellino già bacato-

-O si certo...non osare paragonarmi a quella sotto specie di...andiamo tra me e Xander c'è un universo..galassie e pianeti messi assieme-

-Addio Spike-

Si avviò verso l'Hyperon.

-No aspetta-

-Che c'è?-

-Ma come io ti parlo e tu che fai?Te ne vai?Mai pensato di una sana ed educativa lettura del Galateo?-

-Spike...sinceramente non ho voglia di sentire cosa sta frullando nella tua mente malata-

-Ok...hai vinto..mi sento solo e cercavo qualcuno con cui ammazzare il tempo,fare una partitina a scopa briscola e 21...contento?!-

-Non che mi importasse...ma si...forza muoviti-

Spike sorrise del suo successo.

Andarono a casa e diverse volte beccarono qualche vampiro a spiarli. Nell'ultimo mese,quindi erano praticamente già passati sei mesi,fu tutto più difficoltoso.Insomma Spike era diventato suo socio da qualche tempo e insieme indagavano per saperne di più.

-Ehi Angel sta a sentire...sarebbe meglio chiamare Giles-

-No...non se ne parla-

-Fa come vuoi-

-E' inutile che fai l'offeso...ho i miei motivi quindi non rompere!-

-Oh mi scusi sua altezza-

-Ehi Capitan Perossido-

-Qualcosa contro i miei capelli?-

-Figurati-

-Smettila di offendermi...ti ho solo dato un consiglio-

-Per giunta pessimo-

-Allora sia che ti dico?Arrangiati...hai i tuoi bei motivi..chiamati Buffy ma non importa perchè tanto sono io nel torto-

-Spike!-

-Che c'è ancora?-

-Piantala e torna a sederti-

Spike tornò a sederti.

-Sia chiaro che con questo non mi sottometto alla tua volontà...tsk-

-Sta zitto-

Si chetò. Angel era pensieroso.

-Insomma il protetto...della Suprema?-

-Non potremmo attivare Giles II la vendetta?-

-Si chiama Wesley-

-Si ho capito...chiamalo e digli di tirare fuori i libri voluminosi e ricchi di belle informazioncine che ci saranno sicuramente d'aiuto-

-Grazie per avermi esposto il tuo ragionamento ordinato dall'azione dell'eloquenza-

-Sai che non sei spiritoso?E' inutile che sfotti...io parlo come mi pare e non fare tanto il filosofo...e poi quel discorso da dove lo hai preso?Dal dizionario etimologico alla voce 'discorso'?-

-Perché una volta tanto non fai silenzio e prendi il telefono,componi il numero e d esponi a Wesley il problema?-

-Va bene...come vuoi tu Maestro-

Angel tornò a pensare.

Intanto sulla strada verso Los Angeles una macchina viaggiava tranquilla,cosa che non si poteva dire per i suoi passeggeri.

-Sig. Giles accenda la radio-

-Perchè distrarci dietro a sciocche melodie accompagnate da orazioni insensate?-

-Devo cominciare a credere che stia impazzendo..-

-Willow ha ragione,come mai questo suo parlare così poetesco?-

-Buffy non credo che poetesco..-

-Sig. Giles!!-

-Scusate è che sono molto stanco-

Ci fu un attimo di silenzio.

-Mi sono permesso di contattare Wesley e mi ha detto che si darà da fare dato che anche Angel e Spike avevano notato qualcosa di strano-

-Spike?-

-Si sembra che siano diventati soci-

-Che cosa?Ma vuole scherzare?Se non riescono a stare nella stessa stanza per più di due secondi senza passare a metodi poco ortodossi per comunicare-

-A quanto pare Buffy...si cambia-

-A quanto pare-

L'idea geniale avuta in precedenza da Buffy,di accendere la radio,sembrò improvvisamente un'ancora di salvezza dalla stessa cacciatrice,che con la sua parlantina non avrebbe allietato il lungo viaggio,specialmente quando il tema della discussione erano quei due.

-Come mai ha cambiato idea in merito alla radio?-

-Così-

La canzone...What if..la canzone che qualche mese prima aveva accompagnato Angel nella notte....Dormirono un po'. Poi i pensieri presero spazio nella mente di Buffy che cominciò a fantasticare ed entrare in concetti e viuzzole più intrinseche della sua mente ramificata. Quando cominciava a ragionare come Giles si preoccupava. Arrivarono che era ormai girono fatto. Scesero di macchina,posteggiata accanto a quella di Angel,senza saperlo.Suonarono al campanello. Aprì una faccia ben nota. Spike in mutande strabuzzò gli occhi.

-Tu?-

-Già...fammi entrare-

Buffy si fece largo.Seguita a ruota da una Willow col peperone e Giles.

-Tu e lei?-

-Si anche noi...permesso-

Spike si tirò un colpo in testa.

-Che fai ti accerti che sia vuota?-

-No non sto sognando-

-Così sembra-

-Ma che fate qui?-

-Siamo venuti per parlarvi-

Spike la guardò curioso.

-Allora dov'è?-

-Il tuo bel tenebroso?-

-Cominciamo?Già geloso ...neanche un ciao....come stai e poi di un po' ti sembra il modo di accogliere delle persone?In mutande...guarda Willow-

Guardò la strega voltata dall'altra parte.

-Tsk io non sono un tipo da convenevoli...dorme...e poi non rompere che ho sonno mi sono appena alzato che pretendi...ehi rossa ora vado a coprirmi e ti chiamo il tuo orsacchiotto-

-Ma come fate a stare sotto lo stesso tetto se vi offendete sempre-

-Questione di abitudine...vado a chiamarlo...o preferisci farlo te?!-

Buffy si scoprì incredibilmente eccitata all'idea.

-Tranquillo credo che essere svegliato di botto e vederti potrebbe scioccarlo-

-E' tutto tuo...ma se non tornate entro tre minuti mi preoccupo-

Buffy gli sorrise.

Il bell'addormentato,spalancò gli occhi.Era li.Lei era li.No....impossibile,eppure quell'odore,quell 'atmosfera così calda e delicata,la creava solo lei.Ma perchè aveva questa sensazione?D'improvviso la porta si aprì facendo entrare un misero spiraglio di luce nella camera buia.Il vampiro fece finta di nella .I suoi occhi perfettamente in sintonia con il buoi della stanza,si abituarono all'oscurità,permettendogli di distinguere ogni singolo movimento di quella figura tanto attesa.Lei si avvicinò.Poteva sentire i respiri e i battiti del suo cuore da quanto era agitata e dal silenzio che incombeva sempre su di loro. Si avvicinò con passo lento. Capì che era sveglio. L'imbarazzo si fece più insistente,insomma lei che giungeva in unta di piedi e lui era li sveglio a guardarla.

-Ciao-

-Ciao-

-A....come stai?-

-Bene-

-Senti puoi venire di la?-

-Si...problemi?-

-Già-

-E quando non ne abbiamo...il The First?-

-Forse...sai credo che dopo l'ingente perdita dell'ultima volta avrà ben pensato di venirmi a rompere le uova nel paniere-

-Anche detta vendetta-

-Si...bè comunque adesso sembra che Giles abbia capito che questa èp una cosa della nostar vita che rimarrà sempre...una macchia indelebile...-

-Bene...cioè anche se comunque devi tentare,per avere una vita nrmale insomma-

-Io provo ma...non sempre ci riesco-

-Non mollare-

Un sorriso che squarciò l'oscurità divenendo luce...tra di loro...ancora quegli sguardi...accese la luce sul comodino...creando un po' di atmosfera soffusa nella stanza cupa.Ora la vedeva,anche se malamente illuminata,ma in tutto il suo splendore,la sua Cacciatrice,la sua Buffy. Buffy dovette trattenersi,lui era a peto nudo e non sapeva se lo era altrettanto sotto le coperte. Scacciò quei pensieri.

-Ehi allora andiamo?Ci daranno per dispersi-

-Mi immagino Spike...-

-Già-

-A....potresti girarti?-

-Ti ho già visto nudo-

Perché?Come le era saltato n mente di dirgli una cosa simile?Tentò di rimediare buttandola sullo scherzo.

-Stavo scherzando...-

-Si...-

-Mi giro-

Si voltò,ma percepì ogni più piccolo spostamento,il rumore dei suoi passi,lo struscio degli abiti sul corpo perfetto scolpito nel bronzo.

-Fatto-

-Bene-

Uscirono dalla stanza.

Cap 2

 

Arrivarono in salotto dove Willow e Giles gli attendevano.

-Dov'è Spike?-

-Eccomi-

-Bene-

-Ti sono mancato?-

-Spike...piantala-

Angel si mise tra lei e Spike.

-Intesi?-

-Si si va bene non toccherò la tua preziosa fanciulla....tks...contaci-

Buffy stavolta reagì.

-Basta...insomma vi devo dire una cosa importante e voi che fate?Bisticciate...ma avete 12 anni per caso?-

-Scusa-

-Ragazzi potreste sedervi?-

-Ehi Giles questa è casa mia..-

-Spike-

Spike guardò Angel.

-Di Angel...e decide lui se ci sediamo o no-

-Come mai d'un tratto sei ai suoi servigi?-

-Sennò mi sfratta e sinceramente le panchine sono scomode...non ci sono cripte confortevoli in questi cimiteri di Los Angeles-

-Che vuoi farci d'altronde non l' ho spazzata via io Sunnydale-

Sguardo torvo tra i due.

-Allora...qualche tempo fa...Buffy si è imbattuta in un tipo-

-Oh e chi è il cugino di Big Jim?-

Willow gli tirò una pacca lieve sulla testa.

-Ehi di un po' te lo insegna Buffy?'Picchia Spike se parla'-

-Sta zitto-

-Ok non parlo più...-

-Come dicevo questo vampiro nel quale Buffy si è imbattuta durante una ronda non autor..-

-Sig. Giles-

-Si scusate...ci ha detto che qualcuno stava cercando il Protetto e...-

-Questi Protetti hanno una certa fama...-

-Come?-

-Si anche qui ci sono dei vampiri che spesso ci disturbano con la storia del Protetto-

-Oh bene dovremmo analizzare la cosa-

-Insomma per farla breve abbiamo trovato la profezia su di un libro...Willow-

Willow prese un foglio dalla tasca....il Sig. Giles e Buffy la guardarono.

-Ehi il libro non mi entra in una tasca...-

-E' la profezia?-

-Si tieni-

La porse a Angel e Spike si fece vicino per poterla leggere.

-Accidenti quindi questo Protetto potrei essere io...-

-Tu?-

-Guarda che l'esclusiva sull'anima si è protratta anche a me...-

-Ma veramente non avevamo neanche pensato a voi due-

-Come?Ma scusa qui lo riporta pari pari...ma sapete leggere?-

-Avanti illuminaci-

-Allora dice: E il peccatore che avrà scontato i suoi peccati sarà redento-

-Questo lo avevamo capito-

-A insomma...il peccatore...scontare i peccati...-

Spike vagò da una faccia all'altra.

-Ok glielo spiego io-

Angel prese il foglio e lo lesse poi alzò la testa.

-Il peccatore dev'essere una creatura del male e per essere redento e scontare i peccati deve avere l 'anima,e tra le creature del male che io sappia ci siamo io e Spike con l'anima-

-E' vero...che stupido come ho fatto a non pensarci prima...si spiega il perchè di Los Angeles-

-Ma non ha senso perchè avvertire la Cacciatrice dell'esistenza del Protetto?-

-Perchè quando il Protetto si schiererà dalla parte del male,solo lui avrà il potere per sconfiggere la Suprema Cacciatrice -

-Bè ma se allora è come dite voi....questi tizi dovevano prima assicurasi il protetto dalla loro parte e poi chiamare Buffy-

Suonarono alla porta.

-Chi è a quest'ora?-

-Guardate che è normale ricevere visite di giorno-

-Ma noi siamo vampiri-

-Forse chi vi cerca non lo sa-

Spike lanciò un'occhiataccia a Willow che l'assestò tranquillamente per poi rimandarla al mittente...Buffy gli guardò perplessa 'Questi due mi preoccupano '

Angel aprì.Era una Kate piuttosto agitata...si era svegliata con la strana sensazione che qualcuno le avrebbe reso la giornata insopportabile. Angel smorzò un sorriso...Kate,per lui,era un'amica. Le voleva indubbiamente bene,nonostante tutto aveva vissuto un periodo piuttosto nero nella sua vita e ora si stava riprendendo.

Cap 3

 

 

Quando giunse in salotto la visione che le si proponeva non era delle migliori:aveva davanti a se tre persone,indubbiamente sconosciute,bè apparte Willow.

-Ciao Kate-

Buffy lanciò un'occhiata a Willow.

-Come la conosci?-

-Quando sono venuta per...per fare..-

-Si...continua-

-Ecco Buffy questa è Kate-

E così ecco Buffy.Al suo confronto non sapeva come sentirsi. Quella giovane cacciatrice che a guardarla negli occhi sembrava piena di vita,sprizzante, energica,il suo contrario insomma.Si sentiva a disagio. Quella ragazza era così bella e maledettamente disposta a riprendersi Angel,o almeno così credeva fino a a che non gli avessero spiegato tutto.Ma Angel preferì sviare l'argomento e con sforzi disumani,e lui umano non era,la mandò via.

-Bene...che c'è?-

-Nulla-

-Allora come possiamo fare per capire chi è il Protetto?-

-Ecco vedete tra tre giorni esatti,allo scadere della mezzanotte il Protetto dovrà ricevere una specie di battesimo per così dire,attraverso questo rito,lui sarà consacrato nel bene,ma se fosse il Male a precederci,allora lui diventerà una specie di secondo First-

-Diventerebbe il Second?-

-Spike risparmiaci-

-Appunto Spike fai silezio-

Tutti osservarono l'inglese togliersi gli occhiali e pulirli nervosamente per poi rimetterseli.

-Chiaramente lo capiremo quando gli attacchi dei nostri avversari si faranno più incisivi...se tenteranno di catturare Spike...allora sapremo chi è il Protetto-

-Ma potrebbe essere anche Angel...-

Ci fu un attimo di silenzio....dopo di che Willow prese una borsa che si era portata dietro e vi sfilò un grosso libro.

-Allora ce lo avevi-

-Non esco mai senza libri...in questi casi-

-Che fai?-

-Cerco il rituale,così mi metto a lavoro per procurarmi il necessario e l'olio per consacrarlo-

-Ok-

Willow aveva trovato il suo impiego.

-Stasera voglio che usciate a caccia, e fate caso al comportamento dei vampiri che incontrerete-

Quella sera uscirono...erano arrivati al cimitero.

-Qui nessuno in giro-

-Verranno-

-Certo lo vengono sempre-

-Potremmo parlare più esplicitamente-

-I vampiri-

-Grazie-

Attimo di silenzio.

-E' strano-

-Cosa?-

-Questa situazione...noi tre qua-

Fissarono Spike.

-Avanti...insomma quando mai abbiamo collaborato tutti e tre insieme?Quand'è che siamo andati a caccia?Tu Buffy lo ha fatto sia con me che con lui ma non con entrambi contemporaneamente-

-E' un modo per iniziare una conversazione il tuo?-

-Si...no è un'osservazione...voi non le fate...le osservazioni,voi non parlate...state zitti,mi da noia-

-La strada la conosci-

-Abbiamo del lavoro da sbrigare-

-Appunto...vediamo di non passare alle mani per farti tacere-

-Vedete?Ma voi due che cavolo facevate durante le ronde?Si intende quando i cari vampiri stavano nelle tombe-

Buffy e Angel si guardarono e poi guardarono Spike.

-Oh certo...che domanda idiota...che potevate fare?Bè le conseguenze si sono viste...il vostro sbaciucchiamento è esploso alla fine-

-Spike...fai silenzio-

-Sto solo facendo un breve sunto delle puntate precedenti di 'Buffy e Angel love 's story '-

-Giuro che lo ammazzo-

Angel si alzò dalla lapide al quale era appoggiato,Buffy si mise tra i due.

-Ok ora entro in campo io fatela finita una buona volta...giuro che quando questa storia sarà finita sarò io ad ammazzarvi-

Mentre divideva i due attaccabrighe sbucò un ospite indesiderato dal cespuglio che attaccò prima Spike,ma che non si fece cogliere alla sprovvista.

-Uh...allora sono io il Protetto!!!-

-La trovi una cosa così spassosa?-

-Già qua non succede mai nulla di eccitante-

-Ti rendo conto di quello che dici?-

-Si...mica sono stupido-

Buffy lo guardò perplessa. Tornarono a casa e riferirono tutto a Giles.

-Bene...allora Spike tu...non uscirai di casa fino allo scoccare della mezzanotte del terzo giorno-

-Ma-

-Niente ma...Willow ha bisogno di una mano-

-Fantastico..meraviglioso...perfetto-

-Se credevi che sarebbe stato come andare al Luna Park...allora hai preso un granchio-

Angel scandì quest'ultima parola in merito ad un passato errore di Spike sulla battuta del granchio.

Il giorno dopo Angel e Buffy uscirono a caccia per tenere lontani i sospetti...ma era tutto troppo tranquillo.

-Non ti sembra strano?Cioè sanno chi è e dove sta...ma non vengono a cercarlo con demoni e mostri vari per poterselo prendere...qualcosa non torna-

-Forse è tutta una tattica...noi arriveremo al terzo giorno e non sospetteremo niente e magari ci attaccheranno proprio quel giorno-

-Gius...-

Buffy non finì la frase che un essere orripilante gli stava sopra .Angel lo colpì scaraventandolo via. Buffy si alzò.

-La mia maglia nuova...ma che schifo che roba è?-

-Melma?!-

Buffy era impiastricciata di un a gelatina verdognola.

-Mi devi risarcire i danni-

Buffy prese il demone riempiendolo di calci.

-Come lo uccidiamo?-

-Non lo so-

Angel lo colpì nuovamente ma con meno successo venendo scaraventato lontano. La cacciatrice agguantò un palo di ferrò e glielo piantò in pancia. Il demone si contorse e cadde attera divenendo liquido e dissolvendosi.

-Ecco ora non basteranno 10 shampi!-

Nel frattempo a casa.

Willow aggeggiava le pozioni e intrugli vari....Spike la osservava.

-Che vuoi?-

-Pensavo...-

-Tu pensi?-

-Guarda che sono pur sempre un vampiro e ho per giunta fame-

-Aspetta ora urlo e scappo in preda al panico-

-Tu non sei forte e io si-

-No io ho solo quasi distrutto il mondo-

Spike si zittì...non provocarla era decisamente saggio,ma era altrettanto divertente fare il contrario. Così decise di seguire questa strada.

-Non mi spaventi-

- Se continui la pozione te la fai da solo-

-Ehi quelli che ci rimetterete siete solo voi-

-Dici?...e la tua Buffy?-

-Mia?Controlla che non ci sia Angel prima di azzardare quella parola...lo dico per te-

-E' suscettibile...quando si tratta di lei...la ama tanto...anche tu però..-

-No..cioè si-

-Vedo che sai sempre che rispondere...molto sicuro-

-Smetti e non provarci sai?Donne...accidenti credete di poterci rigirare come una frittata con i vostri giochini mentali?-

-Io stavo semplicemente facendo un'osservazione-

-Ecco vedi?Osservare...che c'è di così strano?-

-E' strano se sei tu a farlo-

Rientrarono in quel momento i due sfortunati

-Ma che schifo...state lontani-

-Ehi bada a come parli...è solo un po' di melma-

-Tutto ok?-

-Si... cercava Spike senz'altro...cosa che ora non farà più-

-Mi vieni un vago sospetto-

-Rossa i tuoi sospetti mettono sempre tutti nei pasticci-

Willow gli lanciò un'occhiataccia.

-Ora basta...siamo tutti stanchi andiamo a dormire-

-Insomma ma non è lei il padrone di casa!-

-Spike -

Spike se ne andò impermalito. La mattina dopo ne parlarono a Wesley.

-Connor dovrebbe arrivare tra poco...ho sentito Cordelia e ha detto che è disponibile..avete detto che ci vogliono tre esseri molto potenti per il rito non capisco chi sia il terzo

-Uno già ce lo abbiamo noi vero Will?-

-Ma Willow non so se-

-Ehi Wes non c'eri quando la nostra Willow ha scatenato il putiferio...o quando ha reso forti le cacciatrici raggiungendo il livello di Dea-

-Altro che Cordy Dea suprema-

Wesley guardò Willow...sapeva che era forte e di quello che aveva combinato ma sperava proprio che questa magia non la riconducesse sulla strada sbagliata...però sapeva anche dell'enorme incantesimo fatto sulla Bocca dell'Inferno.

-Ok allora a che punto siete?-

-Willow e Spike hanno...ultimato il lavoro che sarà pronto...-

-Soike più che altro mi ha disturbata-

-Ehi...dovevo pur ammazzare il tempo no?-

E tutti non poterono far altro che sospirare e dire all'unisuono.

-Spike-

Il vampiro offeso fece una smorfia.

-Dai Spiky non prendertela-

-Come mi hai chiamato?-

-Spiky...è meglio di Spike...sai in quest'epoca è un nome che si è soliti dare ad un cane-

-Willow !!Ma come-

-Allora sai come mi chiamo-

-Certo rossa-

-Bene vedi qualcosa cambia-

Spike la guardò di traverso.

'Ora capisco perchè è lesbica...solo le donne la capiscono!!'

Il vampiro rimase assorto nei suoi pensieri, quando suonò il campanello.

-Ciao ragazzi-

Entrarono Connor seguito a ruota da Cordelia,Gunn,Fred e Kate.

-Bene dato che sapete tutto...allora direi che voi tre dovreste organizzarvi per il rituale e spiegarcelo-

-Allora, noi dovremo sistemarci domani pomeriggio,nella cappella vicino al mare,quella abbandonata,lì metteremo un tavolo sul quale ci sarà disteso un telo bianco,Spike ci si sdraierà sopra-

-Aspetta-

-Che vuoi?-

-Cioè mi lascerete li disteso su di un tavolo stile sala operatoria in balia di una strega piuttosto suscettibile che cambia colore dei capelli a seconda dell'umore,un bamboccio schizzato figlio di un vampiro non poi tanto normale e di una Dea fissata con lo shopping?-

-Guarda che certi vizi si perdono diventando Dea...ma essendo una Dea devo mantenere bene la mia figura-

-Cordy...-

-Spike...non mi sembra il momento per discutere...e poi non ti accadrà niente...almeno lo spero-

-Mmmm bene ancora più ottimisti-

-Allora dopo questo ci metteremo ognuno al proprio posto e passandoci di mano in mano..-

-Will salta i dettagli-

-Insomma voi dovete tenere lontano chiunque...perchè non dobbiamo essere disturbati...dato che per recitare il rito ci vuole mezz'ora-

-Precisa?-

-Si...cominceremo alle 11.30 così che a mezzanotte gli daremo l'unzione finale che lo consacrerà-

Spike preso da un'agitazione alquanto assurda intervenne nuovamente.

-Domande?Curiosità?Insonnie notturne?Possiamo andare avanti-

-Spike mi sembri leggermente teso-

-Tu non lo saresti?-

-Ok adesso basta...pensa solo a riposarti-

Intanto qualcuno in una cappella satanica si preparava alla grande notte...

-Così vi è sfuggito?-

-Si-

-Non importa-

L'essere con un lungo abito nero e incappucciato alzò leggermente una mano e la passò dinnanzi al volto del demone inchinato. Il demone prese fuoco.

-Non importa-

In quel momento nella penombra una figura si mosse.

-Lasci che me ne occupi io-

-Non comprendo bene questa vostra gran voglia di essere bruciati da me-

-Mio signore sono convinto di potercela fare-

-Sciocco....proprio per questo abbiamo bisogno del Protetto...perchè nessuno se non lui può sconfiggerla-

-Ma Mio signore-

-No...sentimi bene...fai giungere al mio cospetto Silish...-

-Subito-

Si ritirò e poco dopo giunse Silish.

-Eccomi vostra imminenza-

-Ascolta so che ti chiedo tanto ma tu puoi farlo...se non riusciremo a prendere il Protetto dovrai agire indirettamente...con un tramite-

-Io posso provare-

-Non accetto un posso provare...qui si tratta di un evento unico-

-Ci riuscirò senz'altro-

-Bene sappi che non ti potrò perdonare un tuo eventuale fallimento...-

-Signore ma pensi al fatto che le streghe che vorranno consacrarlo avendo u contatto diretto resisteranno alla magia-

-Certo che lo so...-

-Dunque?-

-Ergo manderò dei demoni per disturbarli durante il rituale..così che non avranno scampo-

Si dileguò in una vampata di fuoco fatuo. Quella sera Spike continuava ad andare su e giù per la stanza,entrò Buffy.

-Ehi-

-Ciao-

-Calmati-

-Si lo so ma vedi...insomma capisci-

-Si Spike ma se ti fai prendere dalle convulsioni è peggio-

-Hai ragione...credo che adesso picchierò Angel giusto per scaricare la tensione-

-Spike-

-Ok posso farcela-

-Certo che ce la farai-

Buffy gli si avvicinò e gli prese le mani.

-Noi ti siamo vicini...io ti sono vicina-

Gli sorrise e lo baciò lievemente sulla guancia.

-Ora riposa-

Buffy uscì e si avviò verso la camera entrando .Angel le sbucò alle spalle.

-Che fai origli?-

-Non stavo origliando-

-A no?-

-No...ascoltavo-

-OH...-

-Gli hai dato il bacio della buonanotte?-

-Angel-

-Cosa?-

-Non fare il geloso...è molto teso-

-Certo...ricordo bene sai..i tuoi baci...hanno un potere direi...calmante...si si proprio calmante-

-Mi sa che anche tu sei piuttosto agitato-

-Certo...baci Spike...e per giunta in casa mia-

-Sulla guancia-

-Oh eri di spalle chi me lo assicura?-

-Andiamo Angel smettila...non ho voglia di scenate-

-No scusa...infondo se si tratta di Spike si arriva a questo-

Il vampiro continuava a muovere nervosamente le mani gesticolando...cosa molto insolita per uno tranquillo come lui. Buffy quasi non rise..ma si trattenne. Poi lo baciò lievemente sulle labbra bisbigliandogli qualcosa.

-Ora si più tranquillo?-

-Decisamente-

-Em ...scusate-

Willow rossa in viso apparve dal nulla.

Buffy spalancò gli occhi.

-Will...-

-A Buffy il Sig. Giles ha detto che per stasera è meglio se ti riposi...sai la ronda non importa che la fai...così domani sarai carica-

-Ok grazie..-

-Notte-

-Notte-

Willow si dileguò.

-Poverina...la metto sempre in certe situazioni-

-Io vado a fare un giro-

-No hai sentito che ha detto Giles?-

-Si ma per te-

-Avrò bisogno del tuo aiuto domani lo sai?-

-Si...e sarò li accanto a te-

-Ok...-

-Ora vai a dormire-

-Non andare...se ti dovesse succedere qualcosa...-

-Ehi...non sono io il protetto-

-Lo so ma ti hanno visto con me e..-

Le mise un dito sulle labbra e Buffy al solo tocco gentile di lui si calmò chiudendo per un attimo gli occhi e riprese fiato.

-Ora sei tu che devi calmarti-

-Si scusa...promettimi che non andrai...ti prego-

Angel le sorrise e le baciò la fronte.

-Riposa-

Si allontanò. Buffy chiuse la porta e si mise distesa sul letto.

Uscì fuori e si avviò addentrandosi nella notte.La mattina dopo Spike non lo reggeva più nessuno.

-Stanotte ho riflettuto-

-Davvero?-

-Si-

-Oh...come si cambia-

-Cordy...finiscila o sarai il mio pranzo-

Willow osservò la scena e un impeto di non seppe bene che cosa,la costrinse a mettersi tra i due.

-Basta Cordy-

-Willow ti stai schierando dalla parte sbagliata-

Willow avvampò e tentò di rimediare.

-E ...anche tu Spike...non è il momento per bisticciare-

-Va bene ora calmiamoci tutti-

-Scusate?-

Una vocina insorse.

-Che c'è Kate?-

-Dov'è Angel?-

In quel momento Buffy giunse nella stanza di Spike,appena svegliata,dove c'erano tutti.

-Giorno...è giorno!!-

-Davvero?-

-Cambia battute Cordy-

-Spike ti cavo gli occhi-

-Insomma basta...Buffy ti stavamo aspettando...Angel è con te?-

-No...non lo vedo da ieri sera-

-Ma bene in un giorno così importante lui che fa?Va a zonzo e chissà quando torna...ma crede di poter fare come gli pare?Ci sono in gioco io-

-Credo sia per questo che è uscito-

Spike fece una smorfia acida a Cordelia.

-E' uscito?-

-Si...non lo sapevi?-

-No ieri sera mi ha detto che non sarebbe uscito...-

-Riccioli d'oro mi sa che tu gli hai detto di non uscire e lui l' ha fatto...sai com'è fatto-

-Ora dove sarà?-

-Calma zucchero...insomma non ha cinque anni...bè su questo avrei dei ripensamenti ma...-

-Spike smetti e non chiamarmi zucchero-

-Buffy Spike ha ragione...non sull'età..comunque non devi preoccuparti-

-Già poi è giorno non mi stupisce che non bussi alla porta-

-Ma lui poteva rientrare prima del tramonto-

-Tranquilla è una cosa che fa spesso-

Si ma non in questa situazione-

-Insomma stai tranquilla....-

-Già vedrai che non appena il sole finirà il suo turno e toccherà alla luna il tuo Angel tornerà-

Si può dire che quel 'tuo' turbò non poco Kate. Ma dov'era finito il nostro Angel?

La sera prima infatti si era imbattuto mentre camminava per strada in ben tre demoni che non era riuscito ad affrontare da solo...e quindi questi lo avevano catturato...

In una cella buia..incatenato ad un muro,pieno di lividi e ferite da cui usciva qualche rivolo di sangue che si mescolava con quello secco e incrostato,c'era l'Angelo dell'Inferno...

L'essere dal mantello scuro si avvicinò senza mostrare il volto al vampiro che l'osservò con disprezzo.

-Benvenuto Protetto-

Angel lo guardò stupito.

Cap 4

 

-Credo ci sia un errore-

-No...nessun errore...sono passati quasi 100 anni da quando sei stato maledetto...vedi tu hai raggiunto la tua redenzione...-

- E' Spike-

-Si...Spike...no lui deve ancora maturare...ma poi toccherà anche a lui...se lo meriterà-

- E' solo una trappola...-

-Mmmm...bè lo vedremo domani sera...tu che ne dici?-

Sparì.

La mattina passò in fretta e ormai mancava poco al pomeriggio.

-Basta Willow devi tentare di capire dove si trova-

-Ci ho provato,veramente, ma è come se un campo di energia più potente intercettasse il mio segnale-

-Quindi un parole povere?-

-Qualcuno mi ostacola-

-Lo hanno rapito-

-Si ma sta bene-

-Lo so Spike-

-Lo sa...-

-Nessuno ti ha interpellato moccioso-

-Oh mi scusi non credevo che la cacciatrice adesso fosse anche veggente-

-Connor sta zitto-

-Adesso finiamola tutti quanti....faremo il rito e penseremo anche a trovare Angel-

Nella chiesa profana...

- E' tutto pronto-

-Bene preparate il protetto...Silish...-

-Si?-

-Sai che la strega tenterà di ostacolarci-

-Si mio signore....ma Lui mi ha assicurato che lo scudo resisterà a lungo-

- E' sempre meglio non sottovalutarla....digli di aumentare l'intensità...un'altra cosa....l'avete trovata?-

-Si proprio un attimo fa sono riusciti a farla tornare e adesso la prepareranno all'incontro col Protetto-

-Solo dopo la consacrazione-

-Come vuole lei mio signore-

Più tardi nella cappella abbandonata in un cimitero di Los Angeles...

-Che cosa?-

-Spike-

-Dovrei mettermi questa camicia da notte?-

-E un semplice telo bianco...-

-Certo perchè non ci attacchi anche i fiorellini-

-Magari celesti o arancione...in tinta coi capelli ossigenati-

-Cordelia ti prego-

-Spike non fare storie -

-Va bene ...-

-Allora trovato?-

-No il campo di energia che devo isolare è troppo forte...non credo di farcela...-

-Cordy potrebbe aiutarti-

-Forse....ma non credo resisterebbe...-

-Buffy sai bene che stai facendo affaticare Willow e le serve molta forza per il rito-

-Ok ...Will ora riposa-

Willow annuì. La cacciatrice andava su e giù nella cripta.

Gunn pensò di calmare la tensione riorganizzando il piano.

-Bene io pensavo che potrei occuparmi dei vampiri...e stare di guardia fuori-

-Va bene Gunn-

-Qualcosa non torna...perchè ci stanno impedendo di localizzarli?Perché lo hanno preso?-

Spike guardò Buffy.

-Lo senti vero?-

Buffy alzò lo sguardo tentando di cogliere qualche risposta diversa negli occhi del vampiro.

-Lo senti ...nelle tue vene....anche tu lo senti e più intensamente di me...-

-No...no smetti-

Ora l'atmosfera si era fatta pensate e tutti stavano con gli occhi puntati sui due.

-Ragazzi non è il momento per..-

-Invece lo è-

-Ha paura va bene?Tutto qua-

-Ti rendi conto di quanto ci stiamo giocando?-

-Certo-

-Spike-

-No fammi finire Willow.....dimmi cosa prova...sai quanto ci costerà-

-Va bene ....ha paura...per qualcosa di grosso...è teso e teme...teme che...riesco a percepire la furia di...-

Una lacrima solcò il volto di Buffy che la scacciò nervosamente con la mano.Ora si stavano preoccupando.

-Buffy ...spiegateci di cosa state parlando-

-Lei lo sapete...rispetto a me ha un contatto più profondo con Angel...perchè nelle vene del nostro amico scorre il sangue della cacciatrice...-

-Sapevamo che Buffy poteva percepire le sue emozioni ma non credevamo così...intensamente-

-Per forza-

Connor prese la parola.

-Per un vampiro e la sua creatura non c'è contatto o legame più stretto del sangue-

-Tu dovresti sapere di cosa parliamo ...sei suo figlio-

- E' diverso-

- D'accordo ...ma Buffy spiegaci cosa lo preoccupa magari questo potrà aiutarci-

-Non capisco perchè ma sento...che il demone freme....urla perchè sa che sta per...-

-Angelus-

Buffy aveva gli occhi pieni di lacrime che deglutì a forza.

-Ma questo significa che....-

-Che lo vogliono far tornare cattivo-

-E come?-

-Oh...mio Dio...vuol dire che allora il Protetto...-

Buffy riacquistò lucidità e guardò Giles negli occhi.Poi capì e lanciò un'occhiata a Spike.

-Andiamo presto-

-Ma -

-Willow ferma lasciali andare noi dobbiamo riuscire a rompere quello scudo ed impedire che il rito si compia-

Spike e Buffy si fiondarono fuori.

-Dove andiamo?-

-Saranno sicuramente in qualche chiesa satanica...

-Ma dove?-

-Vediamo...sul mare ce n'è una abbandonata....andiamo la-

-Ok sbrighiamoci-

Corsero verso la spiaggia raggiungendo la chiesa...fuori c'erano due guardiani.

-Sarà pieno di guardie la dentro-

-Tranquilli-

Alle loro spalle sbucarono Gunn,Fred,Connor e Kate.

-Dove sono gli altri?-

-Stanno tentando di rompere lo scudo magico-

-Allora si comincia-

Fu facile sconfiggere i guardiano ed entrare ma non altrettanto raggiungere la cappella centrale. Alla fine lasciarono i vampiri al resto del gruppo e Buffy e Spike corsero verso la cappella.

Nel frattempo mancava solo un quarto d'ora alla mezzanotte.

Willow tentava di rompere lo scudo ma non ci riusciva.

- E' troppo potente-

-Willow ascolta....ne va de la vita di Buffy-

Willow ricominciò.

Intanto nella cappella....

-Lo scudo sta per rompersi...-

-Continuate il rito-

Scoccò la mezzanotte e Buffy seguita dal vampiro biondo proruppe nella cappella.

Quell'attimo di distrazione permise a Willow di spezzare lo scudo e con un'ondata di magia scaraventò via Silish. Allora l'essere incappucciato agguantò l'olio e recitò l'ultimo verso del rito versando l'olio. Buffy gli saltò addosso ma fu scaraventata via.

Willow si bloccò.

-Allora?-

Kennedy e Giles la osservavano preoccupati.

-Mi dispiace-

Svenne.

Buffy,Spike,Silish e l'Essere si alzarono osservando il vampiro steso sul tavolo. Angel si alzò e un sorriso beffardo comparve sul suo volto alla vista dei quattro personaggi.

-Buonasera a tutti....-

-Oh...Protetto-

-Basta con questa storia...ho fame-

Silish gli si avvicinò.

-Cosa desidera?-

Angelus lo agguantò e gli succhiò del sangue sotto lo sguardo stravolto di Buffy.

-Amore quale onore averti qui-

Si ripulì le labbra e gettò a terra il corpo del mago. L'Essere si fece avanti.

-Sono contento che tu stia bene adesso-

-Senz'altro....se non vi dispiace vorrei scambiare quattro chiacchiere con la mia Buff-

-Veramente Angelus..-

-Ah ah...chiamami Maestro-

-La tua avversaria è la Suprema Cacciatrice -

-Si lo so....ma decido io cosa fare....-

-Vi abbiamo già trovato la compagna che saprà guidarvi ed esservi accanto per l'eternità nel regno delle Tenebre-

-Sono curioso-

Con un gesto della mano comparve una porta sul muro da cui uscì una donna con un lungo vestito.

-Darla....-

-Angelus ...il mio cucciolo preferito...come sta il mio bambino?-

-Bene..anche Connor credo stia bene per quel che ne so-

-Come vedi sono io la tua compagna...per l'eternità-

Spike e Buffy guardavano allibiti Darla.

-Mi hanno riportata in vita...-

-Lo vedo-

-Spike sei caduto in basso-

-Si sto letteralmente affondando-

-Ora andatevene tutti-

-Come?-

-Io e la cacciatrice abbiamo qualche conto in sospeso....non è così?-

Buffy non sapeva che fare,non poteva ucciderlo,era fuori discussione una cosa simile...l'unica era permettere a Spike di correre ad avvertire Willow... forse se non ce l 'avesse fatta,se avesse fallito...lei lo avrebbe dovuto uccidere e il dolore l'avrebbe portata a seguirlo .

- D'accordo come vuoi tu però...Spike che ne dici di un piccolo scontro in memoria dei vecchi tempi?-

-Ci sto-

Si avviarono verso l'uscita quando Buffy fermò il biondo vampiro.

-Ascolta...sai bene cosa farò...di a tutti che mi dispiace-

-Buffy-

-Vai-

Spike guardò la ragazza un'ultima volta e poi seguì Darla nell'ala ovest della grande chiesa.

Rimanevano lei e Angelus.

-So che non mi ucciderai-

-Ora siamo soli puoi anche smetterla-

-Di fare cosa?-

-Lo spiritoso,il sarcastico,di schernirmi con le tua acide battute...è un gioco vecchio non credi?-

-Certo....volevo solo allungarti la vita-

-A quale scopo?-

-Mmm...così-

-Allora combattiamo e uccidimi se ci riesci-

Così fu. Lottarono molto e a lungo. Buffy rovesciò il tavolo e il vampiro lo scansò per un pelo,poi riuscì a prendere la cacciatrice e la colpì in pieno stomaco spingendola verso l'altare dietro di lei,ci cadde sopra e le schegge delle coppe di vetro la graffiarono su di un braccio. Si scansò giusto in tempo per evitare un altro colpo. Poi afferrò il vampiro per un braccio sbattendolo contro la parete. Lo colpì con un calcio facendolo schizzare a terra. Gli saltò sopra e afferrò un pezzo staccato dal tavolo di legno. Ora,nonostante non respirasse,anche Angelus aveva il fiato corto. Il paletto era puntato dritto sul cuore.

-Allora perchè non mi affondi?-

-Ti accontento se proprio insisti-

Buffy alzò la mano per poi affondare ma si fermò. Un brivido le corse lungo la schiena,un alito di vento,o forse semplicemente una forza più potente di lei che le impediva quel gesto...l'amore,inesorabile infinito....mai spento. Occhi verdi colmi d'amore represso.

-Che c'è cacciatrice hai perso la tua sicurezza?

Con quella frase il vampiro le afferrò il polso alzato e la ribaltò ,fu lui ora ad essere sopra. La stava schiacciando a terra col suo peso e le teneva i polsi.

Intanto nell'ala ovest il combattimento era iniziato,ma Spike non poteva certo affrontare colei che era stata la creatura del Maestro, Darla. Era ad un punto morto. Ma si riprese e ricominciò a combattere.

Buffy socchiuse gli occhi per riaprirli. Sapeva che l'avrebbe morsa e poi l'avrebbe uccisa. Non voleva arrendersi,non poteva. Lei era l'unica in grado di fermarlo,come sempre.

-Stavolta il tuo piccolo attimo di debolezza ti costerà molto-

-Uccidimi se ne sei tanto convinto-

Tono di sfida,inarrestabile e combattiva,la cacciatrice doveva morire sul campo di battaglia,Willow glielo aveva detto già una volta,doveva combattere fino all'ultimo,arrivare allo stremo delle forze,giungere all'impossibile e poi...

Una parte di lei sperava che la uccidesse,così l'avrebbe liberata dal gravoso compito di ucciderlo,ci avrebbero pensato gli altri,lei aveva fallito dove forse altri avrebbero vinto,perchè loro non provavano quello che sentiva lei,a loro non importava nulla di lui,della sua vita,del suo amore. Le avevano chiesto di ucciderlo e lei gli aveva accontentati...era giusto quella volta e anche stavolta lo sarebbe stato...certo era giusto per il mondo,per Xander,per Giles ma per lei no...ma a nessuno importava...cos'era infondo il suo dolore incessante a confronto del mondo intero?E ora forse,anche se sarebbe perita,sarebbe accaduto per mano sua,del suo angelo maledetto,le avrebbe donato la pace tanto agognata....Chiuse gli occhi del tutto..

-E così la grande cacciatrice si è piegata al mio volere...avanti reagisci...o sei troppo codarda?-

-No...-

Spalancò quelle gemme verde mare ,profonde come il vuoto,un pozzo senza fondo,un mare in tempesta in cui annegare e perdersi....brillavano di dolore,di sofferenza ...occhi che avevano passato,visto,cose insopportabili per chiunque,ma lei,si era sempre limitata a sorridere,a tollerare tutto...stavolta le era stato chiesto troppo e non ce la faceva...indistruttibile Buffy.

-Uccidimi...-

La voce aveva assunto un tono supplichevole,che straziava l'anima...guardarla era insopportabile...vedere i suoi occhi riempirsi di un caldo e limpido liquido cristallino che le scendeva sul viso stanco ma bello...lacrime salate che le bruciavano il cuore...e il vampiro nonostante il suo autocontrollo e la falsa apatia non poté fare a meno di sapere il perchè di quelle parole...di ciò che le stava chiedendo e che lui,non voleva fare...odiava tutto questo,e si odiava per amarla.

-Ucciderti...cos'è un nuovo trucco?-

Ancora dolore e lacrime che si tramutarono da gocce silenziose in singhiozzi che risuonarono nella cappella...la stava torturando con questa lunga agonia...

Placare il dolore, zittire la sofferenza,un'ultima confessione al suo odiato amore.

-Io non voglio ucciderti...e quindi ho perso...hai vinto sono tua-

Girò leggermente il capo in modo da scoprire il collo...Gli occhi erano fissi sul pavimento che le congelava la schiena,il freddo delle mattonelle gli trapassava il fine tessuto della sua maglia sbracciata... e ora la tanta sicurezza appartenuta alla creatura che si trovava imponente su di lei,sembrò svanire.

-Non sono stupido ...credi che non sappia che probabilmente la tua amica Willow non stia tentando di farmi chissà cosa?-

-Ti sbagli...Willow non sa che sei tornato Angelus e se ti uccidessi dopo ti seguirei-

-Perchè?-

Domanda talmente stupida di cui la risposta scontata la innervosì. Il volto tornò dritto .

-Perchè ti amo....perchè sei la mia vita tutto quello che voglio e che desidero...vivo per te per il girono in cui saresti stato ancora mio e non di ...Darla...ma non riesco a sopportare tutto questo è troppo...ucciderti significherebbe uccidere me stessa,condannarmi al dolore eterno e non voglio più soffrire-

Angelus fu colto da un impulso represso e si impossessò di quelle labbra che lo stavano letteralmente ferendo,per farla tacere,per mettere una volta per tutte la parola fine a quella verità che lo uccideva,odiava amarla,perchè ciò lei gli aveva appena detto era ciò che lui provava per quella figura esile che ora stava baciando.

Buffy fu presa alla sprovvista ma ricambiò apertamente il bacio. Si lasciò trasportare sentendo l'estremo bisogno di stringerlo e riuscì a liberarsi dalla sua presa per afferrargli la nuca e tenerlo più vicino...le lacrime salate si mescolavano ai loro baci affamati. L'eccitazione,il desiderio cresceva costantemente. Adesso le mani del vampiro cercavano i fianchi della cacciatrice per sollevarla in modo da poterle sfilare la maglia. Una volta tolta con la maestria di un vero professionista sganciò abilmente il reggiseno e dalle sue labbra scese fino all'incavo dei seni.Intanto Buffy gli sganciò la camicia. I loro corpi fremevano,in cerca di un unione persa da tanto tempo, Angelus tornò con le labbra su quelle della ragazza,in modo da poterle levare i pantaloni con più facilità...ora erano completamente spogli di ogni ostacolo che potesse impedire loro di fondersi in un'unica anima,unico corpo...unico amore...giungendo sempre più in profondità,facendole raggiungere limiti lontanamente creduti dalla giovane.....i fuochi che infiammavano i loro corpi divamparono facendoli avere nuovi picchi...fu forse un tonfo,un rumore sordo a sciogliere quell'incanto...smisero di baciarsi e si voltarono in direzione della grande porta...qualcuno stava tentando di buttarla giù...Angelus l'aveva chiusa a dovere una volta usciti Spike e Darla. Si alzarono e si rivestirono ...anche se dal loro aspetto traspariva chiaramente ciò che avevano appena fatto. Le labbra gonfie per il lunghi baci,le facce accaldate e i loro sguardi che bruciavano di passione.

Finirono di vestirsi quando la porta fu aperta.

Uno Spike piuttosto adirato fece irruzione.

-Buffy...-

-Dov'è Darla?-

- L' ho fatta fuori...uh però mi ha dato del filo da torcere e guada mi ha strappato la giacca nuova-

Ci fu un attimo di silenzio.

-Un momento lui dovrebbe essere morto-

- E' la fine che farai tu adesso se non giri i tacchi e non te ne vai-

-Ti avevo detto di andare da Willow-

-Ma aspetta un momento c'è un pazzo assassino e tu ti metti a discutere con me?Roba da matti-

-Spike-

-Ok ti lascio al combattimento....-

Uscì.

-Qualcosa non quadra-

-Spike-

-Ehi ragazzi-

-Dov'è Buffy?-

-E Angel-

- L'abbiamo perso...dobbiamo correre dalla rossa e dirle tutto-

Sguardo perplesso.

-Willow-

-Ah-

-Andiamo presto-

Giunsero da Willow trovandola distesa mentre Giles cercava di capire cosa fosse successo.

-Willow sveglia-

- E' ancora troppo debole-

-Ma abbiamo bisogno del suo aiuto-

-Spike-

-Willow-

-No Willow riposa-

Willow si alzò.

-Posso farcela...-

Willow si mise davanti un enorme libro e si ritrasformò in Dea. Un energia mistica la pervase giungendo nelle sue mani sottoforma di fiamme luminose. Spalancò gli occhi accentuando la litania canticchiata.

Angelus fissò Buffy.

-Bene...sei sempre brava...proprio come ti ricordavo-

Buffy non rispose,si limitò a guardarlo. Fece un passo nella sua direzione quando il terreno prese a tremare. Dal soffitto cominciarono a staccarsi pezzi di mattoni e il pavimento si stava sgretolando. Angelus tra la confusione riuscì a prendere Buffy per un braccio e ripararsi .

-Buffy corri verso la porta-

Buffy annuì e poi lo prese per mano.

-Tu vieni con me-

Il soffitto stava crollando e le macerie cadevano alle loro spalle .Sembrava un percorso ad ostacoli. D'un tratto un impalcatura della chiesa si ruppe cadendo quasi addosso a Buffy. Fu Angelus che prontamente la strattonò via. Sfondarono una finestra e ne uscirono correndo via. Si voltarono solo un attimo per vedere la chiesa crollare.

Tirarono entrambi un sospiro di sollievo,nonostante uno dei due non respirasse.

Non se n'erano accorti,ma erano ancora mano nella mano. Sporchi di polvere,sangue secco,e sfiniti si voltarono verso la strada di casa.Non dissero nulla,continuarono a camminare tenendosi per mano,in un religioso silenzio che rischiava di essere spezzato. Fu Angelus a fermarsi. Buffy volse lo sguardo sul vampiro.

-Che c'è?-

-Non va bene-

-Cosa?-

-Questo....quello che sta accadendo-

Buffy era agitata,gli lasciò la mano.

-Allora vai via se non ti va bene-

-Non capisci,io sono cattivo,l'unico essere in grado di sconfiggerti-

-Di sconfiggere l'originale....che bello vuoi un premio?-

-Non scherzarci-

-Non lo sto facendo...prima fai l'amore con me e poi dici che non ti va bene-

-Tu che faresti?-

-Comincerei a mettere da parte l'orgoglio ad esempio-

Angelus la guardò....era bella,troppo bella,e tremendamente arrabbiata scossa,innamorata. La prese nuovamente per mano e lei lo lasciò fare. Camminarono per le strade di Los Angeles ,mentre sguardi di curiosi si soffermavano su quei due personaggi,giungendo all'appartamento di Angel. Tutti dovevano essere ancora alla cappella. Entrarono e la prima cosa che fecero,fu quella di farsi una doccia,in bagni separati,per pensare. Spike si sarebbe messo a ridere per quella situazione,certo,avrebbe riso con Xander nel vedere il terrore dell'Europa piegarsi per amore di una cacciatrice.

Che avrebbero pensato tutti?Giles?Xander?Down l'avrebbe sicuramente capita....sua sorella lo adorava e sarebbe stata felice di vederli insieme ancora e per sempre..ma lui era imprevedibile e temeva un suo cambiamento repentino,non sapeva mai come avrebbe reagito a qualsiasi situazione,ora l'amava...l'amava?Cosa le dava questa certezza?...Uscì dalla doccia e si sdraiò sul letto della camera degli ospiti...sette anni...sette lunghi anni...assurdo,un ex dopo quattro si dimentica eccome...ma Angel,l'amore della sua vita no di certo...riesaminare la sua vita in questi sette anni era un vero suicidio...ma non lo era annegare nei ricordi,nel dolce miele dei suo baci e della loro prima e indimenticabile volta,sprofondare nell'innocenza di un mondo infantile e lussurioso....un marinaio alla deriva nella sua barca,piccola culla,involucro d'amore. E un respiro,un calore inesistenti,forse resi quasi reali dall'unione inumana,dal sangue che gli legava,costringendoli a soffrire se l'altro stava male,a gioire se l'altro sorrideva...catena maledetta...scappare via da quella realtà furtiva che la costringeva ad una vita sempre meno voluta,la fece addormentare...

Forse stava dormendo,avvolta nell'accappatoio di panno bianco e profumato,coi capelli scombinati e umidi,disposti disordinatamente sul guanciale....ma un profumo che avrebbe distinto fra mille,le riempì i polmoni al primo respiro e nella naturalezza di quell'atto riscoprì di nuovo se stessa,quando si lasciò prendere e avvolgere dalle sue braccia,mentre il dolce peso della sua testa gravava sul suo collo dove fu posto un casto bacio.Rotando trovò le labbra sulle sue in un bacio approfondito pian piano.

Nella cappella...Willow fu coricata nell'auto di Giles...Spike e gli altri salirono e si diressero a casa.

I due amanti erano distesi sul letto abbracciati che riposavano ancora avvolti nei loro asciugamani con la finestra aperta,dalla quale filtrava una pallida luce emessa dalla candida luna e un alito caldo di vento sfiorò i due volti illuminati solo di striscio...da lontano,una visione dell'amore...mentre quei due corpi sembravano un solo tutto quando la combriccola rientrò,stremata,affranta,triste e sconvolta,con una stanca creatura fatata tra le braccia,una forte strega divenuta dea,rimase basita, quasi ammaliata dalla scena che l'uscio semiaperto proponeva..di quelle due creature distese l'una accanto all'altra,in quell'abbraccio ingenuo e banale, avvolti dalla magia lunare. Fu la stessa Willow a chiedere esplicitamente di chiudere la porta senza svegliarli. La mattina dopo due occhi verdi si aprirono su un nuovo giorno.Un fulmine a ciel sereno squarciò la mente di Buffy.Si levò di scatto.Poteva sentire il pressante calore del sole californiano picchiarle addosso già di prima mattina e si voltò a cercare qualcuno nella penombra quasi scomparsa della stanza. Angelus .Dov'era?

Cap 5

 

Si alzò e scese dal letto. Prese la biancheria intima e andò in bagno dove si levò l'accappatoio e si sistemò i capelli. Indossò la biancheria e tornò in camera. Si vestì e scese giù in cucina.Stavano sicuramente ancora dormendo tutti. I preparò una tazza di cereali. Dopo colazione uscì fuori. Il sole le riscaldava il volto, e una strana sensazione di sicurezza l'avvolse. Non si stava preoccupando,una pace interiore continuava a ripeterle che lui sarebbe tornato. Chiuse per un attimo gli occhi e gli riaprì. Dov'era?

Sembrava proprio il giardino di casa. Si voltò verso l'abitazione. Era indubbiamente casa sua,con una macchina che non aveva mai visto posteggiata nel vialetto. Poi rifletté…ma lei era a Los Angeles,come c’era finita a Sunnydale? E inoltre lei viveva a Brookling. D'un tratto arrivò un auto dal quale scese una ragazza...Dawn. Buffy perplessa le andò in contro. Ma la ragazza sebbene lei l'avesse chiamata,sembrò neppure vederla.

<Ma Dawn...>

Dawn entrò in casa. Buffy arrivò alla porta e si accorse di poterla trapassare. Era un fantasma. Questa constatazione non le piacque.

<Forse sono morta,o sto sognando >

Ma le sue riflessioni furono interrotte da Willow che si diresse in salotto verso Dawn.

Le ascoltò parlare.

-Allora?-

-Niente non lo trovo,sono stata da Giles e ha detto che mobiliterà il Consiglio se necessario-

-Dobbiamo trovare una soluzione-

In quel momento apparve Cordelia con una bambino di circa due mesi in braccio.

<Cordy?>

Buffy la guardò perplessa.

<Ormai nulla potrà più stupirmi...sono un fantasma,Cordelia è a casa mia e per giunta con un bambino!>

-Ciao Cordy-

-Ragazze -

-Sai dov'è Spike?-

-Si ci sono passata prima con Connor-

-Che ti ha detto?-

-Bè c'è poco da dire....non sa spiegarsi che fine abbia fatto-

-Ma si può sapere perchè diavolo ci ha mollato suo figlio e non è nemmeno tornato?-

-Dawn-

-Lo so ma...sono preoccupata-

-Devi capirlo,insomma Darla ha fatto un po' di macello-

-Ok ma non è giustificabile la sua fuga,lei non l' ha certo fatto a posta-

Ma qui erano tutti pazzi o cosa.

< Darla?E' senz'altro un sogno ...Dawn che parla di Darla come se fosse una di noi >

-Si è creata un po' di confusione-

-Si ma come facciamo?-

-Se solo Spike riuscisse a convincerla...magari potremo tentare-

- E' ancora arrabbiata-

-Si ma si tratta di Buffy-

<O buono a sapersi,allora forse esisto anche io >

-Dawn non ricominciare-

-Ma lei dovrebbe saperlo-

-Dawn lo sai che per quanto ne sappiamo magari Buffy è chissà dove già felicemente sposata,non possiamo scombinare tutto,non un'altra volta-

<Un momento che sarei io? Allora Connor il bambino che tiene in braccio Cordelia ha a che fare con Darla che è buona e arrabbiata,per quel che ho capito inoltre è scomparso il padre del bambino e lo devono cercare,poi Darla deve fare qualche cosa che mi riguarda...mm le soap di Spike sono meno incasinate >

Buffy incrociò le braccia quando si accorse che il bambino la guardava sorridente. Lui la vedeva.

-Ma scusate Connor lo sappiamo bene che è figlio suo-

-Ok è vero,ma chi lo ha concepito? Darla-

-Si ma lei lo ha solo portato in grembo, l'ovulo non è suo-

-Dawn devi capire che anche se Darla è stata solo l'incubatrice diciamo,Buffy non c'è e non mi sembra giusto trovarla e dirle 'Ehi sai che quando Angel ha perso l'anima e tu non lo sapevi ti aveva grazie ad un incantesimo rubato un ovulo per fecondarlo e ha usato Darla come incubatrice?'-

Buffy per poco non svenne.

<Cosa?Ma che diavolo dici Will?Accidenti perchè non mi senti?Sei diventata matta?Non sono cose da dirsi...Angel cosa,Darla l'ovulo...Mio Dio >

Willow sentì come se qualcuno la chiamasse.

-Ehi Connor vuoi stare buono?-

-Ma che ha?-

-Non lo so è due ore che non fa altro che ridere e guardare verso la porta-

Buffy era alla porta.

-Stasera alla riunione ne parleremo-

-Lo porto a nanna questo birbantello-

-Tutto sua madre-

Cordy lo portò in camera. Buffy era su tutte le furie. Aspettò la sera e si ritrovarono tutt9i in salotto.

Willow, Xander, Cordy,Darla, il Sig. Giles, Spike, Dawn,Tara.

Buffy la vide. Le mancò il respiro. Tara. Era viva.

-Allora...ma dov'è Andrew?-

-Accidenti a lui ...gli avevo detto di essere puntuale-

<Ma qui è un gran miscuglio....sto sognando,non c'è altra spiegazione a questo disastro >

Andrew arrivò.

-Alla buon ora-

-Scusate-

-Allora dobbiamo ricapitolare i punti, Angel non si trova, Darla non vuol saperne di aiutarci a trovarlo,Dawn persiste sulla storia di Buffy e ...basta-

-Allora Darla?-

-Come ve lo devo spiegare? Lui tornerà,ma quando si sentirà pronto,dovete dargli tempo insomma-

-Si ma Connor ha bisogno di suo padre e inoltre dobbiamo discutere sul da farsi con Buffy-

-Sentite fate come vi pare il figlio non è mio anche se gli voglio bene,ma credo sia giusto che lei lo sappia-

Buffy continuava a fare su e giù per la stanza. Decise di andare su. Entrò nella camera del piccolo. I respiri sottili e calmi le ricordavano quelli di Angel. Si avvicinò alla culla e lo vide dormire. Aveva i capelli scuri come suo padre. I lineamenti erano un miscuglio tra i suoi e quelli di Angel. Il bambino aprì gli occhi ma non pianse,anzi le sorrise. Gli occhi verdi e profondi la scrutavano curiosi. Il piccolo protese la manina che Buffy prese. Si sentì bene.

<Ciao piccolo...sai chi sono io?Sai mi dispiace di non essere qui con te,anche se so che tuo padre ovunque sia tornerà,ora dormi angelo della mamma >

Buffy gli diede un bacio sulla piccola testa. Quando si allontanò il bambino si mise a piangere e un attimo dopo Dawn fece irruzione prendendolo fra le braccia.

Più tardi Giles intervenne.

-Allora credo che per trovare Buffy non ci siano problemi,ho chiamato il Consiglio e mi hanno fatto avere il numero della spedizione segreta in Amazzonia -

-E che aspetta a chiamare?-

-Ho provato ma mi hanno detto che era in missione e ora pensavo di riprovare-

-Ok-

Giles chiamò.

-Si,sono di nuovo Rupert Giles,osservatore di Buffy Summers-

-Aspetti-

Un attimo dopo.

-Pronto?-

-Buffy-

-Sig. Giles come sta?-

-Dio meno male che gioia risentirti-

-Scusi ma avevamo perso ogni contatto a causa di un attacco di demoni che avevano distrutto ogni cosa,siamo stati per due mesi isolati e non mi sono potuta mettere in contatto con voi-

-Buffy come va?Stai bene?-

-Si e voi?-

-Tutti bene-

-Problemi?-

-No,non proprio...ma tra quanto torni?-

-Non lo so,la squadra deve finire il lavoro,nemmeno Riley lo sa-

Buffy spalancò i suoi occhi verdi.

<Riley?Il mondo gira proprio al contrario,qualcosa non torna >

Dawn prese il telefono.

-Buffy-

-Dawn tesoro ciao-

-Sono stata in pensiero-

-Lo so scusa-

-Devi tornare-

-Ma Dawn lo sai-

-No ascolta abbiamo bisogno di te,sei via da troppo tempo-

-Dawn-

-Non sapevamo nemmeno se eri ancora viva-

-Mi dispiace Dawn davvero-

-Allora torna-

-Dawnie da il telefono a Giles-

Tara prese Dawn e la fece sedere-

-Ascolta Buffy per questi mesi abbiamo tentato di rintracciarti,ma niente e ora ti stiamo solo chiedendo di tornare,lo so che hai da fare,ma noi ti vorremmo a casa, pensaci-

-Va bene-

-Willow ti voleva parlare-

-Ok-

-Pronto Buffy-

-Will ciao-

-Ciao,come sono contenta di sentirti-

-Anche io Will-

-Ti voglio bene,e lo sai che sarai sempre la mia migliore amica,però ci manchi tanto-

-Anche voi mi mancate e vi prometto che verrò il prima possibile-

-Grazie-

-Aspetta,prima dimmi la verità è successo qualcosa?-

-Niente di cui preoccuparsi,salutami Riley -

-Adesso ci parlo e giuro che appena sarà disponibile il primo volo torno-

-Ok-

-Ciao-

-Ciao-

Attaccò.

-Allora-

-Sente Riley e appena trovano il primo elicottero che gli porta vengono-

-Bene-

-Anche Big Jim?-

-Si Spike-

-Che gioia-

-Spike ti prego-

-Ok,solo che lui non fa per lei-

-Oh e allora chi?-

-Vedete voi non potete comprende e non sarò io a sprecare il fiato per farvelo capire-

Spike prese la giacca e uscì. Buffy lo seguì,alla sua cripta.

Lui faceva su e giù quando ebbe la sensazione di non essere solo.

<Spike può sentirmi?Almeno tu ti prego >

Spike continuava a guardarsi in giro.

<Sono qui Spike....guardami,per favore >

-Buffy?-

-Spike mi vedi?-

-Buffy dove sei?-

-Mi senti?-

-Si ti sento ma non ti riesco a vedere-

-Sono un fantasma-

-Un cosa?-

- E' lunga da spiegare,mi sa che sono finita in un'altra dimensione perchè la mia realtà è ben diversa-

-Stai dicendo che sei la tua anima e che si è ritrovata qui?-

-Esatto..e sono anche riuscita a capire come comunicare con te-

-Ovvero?-

-Grazie al tuo cip-

-Il mio cip?E come avresti fatto?-

-Non perdiamoci in dettagli inutili.....ora che ci siamo capiti ascolta,mi dici che diavolo succede?-

-Bè un po' di confusione...ascolta non ti preoccupare tutto si risolverà-

-Non dirlo a nessuno che ci sono-

-Ok-

-Bene-

-Ti arrabbierai quando ti diremo tutto?-

-Se mi conosci lo dovresti sapere-

-Andrai in bestia con Angel perchè non ti ha detto un accidente-

-Esatto-

-Bene,e ora che farai?-

-Guarderò e aspetterò di ritornare nel mio mondo-

-Se sei qui ci sarà un motivo...ma dove sei?-

-Alla porta-

-Mmm -

-Devo scoprire quale lo so-

-Adesso vai da tuo figlio,quel bambino infondo mi sta simpatico-

-Grazie Spike...ti voglio bene-

-Si...anche io ora vai che devo guardarmi la mia soap-

Buffy sorrise e uscì.

-Buffy? Ci sei?-

-Si dimmi-

-Trova Angel,magari solo tu puoi farlo-

-Ciao Spike-

-Ciao-

 

Cap 6

 

Buffy arrivò a casa.

-Sig. Giles magari Angel è in Irlanda a Galway-

-Cordelia come facciamo ad arrivarci?-

-Col teletrasporto,Will può farlo-

-Ma devo avere qualcosa di suo-

-Sai che ci vuole,fruga nei cassetti di Buffy,tra la sua vecchia roba del liceo,ne troverai a bizzeffe-

-Ma non è corretto-

-Will...-

-Ok-

<Ehi ma che sistemi sono?>

Buffy andò in camera e le vide guardare nei cassetti.

-Qui non c'è nulla-

-Magari ha messo tutto in uno scatolone-

-Mi pare che tenga tutto in una scatola nel suo armadio.

Dawn la prese.

-Bene-

Dentro c'era di tutto. Da l quaderno scarabocchiato pieno di scritte d'amore su Angel,alla giacca che lui le aveva dato durante i loro primi incontri. Inoltre c'erano il diario,la croce che le aveva regalato e il Claddagh.

<E quello come ci è finito li?>

-Bene credo che la sua giacca vada bene-

<No quella no >

-Perchè no?-

-Cosa?-

-Avete detto la giacca no-

-Noi non abbiamo fiatato Will-

-Oh-

Scesero giù. Willow preparò tutto poi prese la giacca e la indossò per entrare nell'essenza del vampiro.

Buffy osservò Willow sparire.

La strega aprì gli occhi e si ritrovò in un atrio buio. L'odore di chiuso era opprimente e l'aria era pesante. Una luce fioca filtrava da sotto la fessura di una porta. Prese la candela che era sul tavolo per illuminare un angolo della sala. Su di un divano rosso porpora c'era Angel che dormiva. Si svegliò.

-Willow-

-Ehi-

-Cos-

-Teletrasporto -

-Oh bene-

-Che fai qui?-

-Penso-

-Oh ma a quanto sembra a tuo figlio no-

-Certo invece che ci penso-

-Allora ti ripeto la domanda...che fai qui?-

-Will ho bisogno di stare solo-

-E Connor ha bisogno di suo padre,Angel quel che è stato è stato ma piangersi addosso è sbagliato-

-Non so far altro-

-Potresti cambiare-

-E come?-

-Cominciando a tornare a Sunnydale da tuo figlio e parlare con Buffy-

-No,quando lo saprà mi odierà...ho fatto una cosa atroce-

-Andiamo le hai solo preso un ovulo-

-Willow-

- E' logico che si arrabbierà,hai fatto nascere suo figlio a sua insaputa usando il corpo di Darla-

-Appunto-

-Ma è Buffy e lo sai che ti perdonerà-

-Lo so, ma-

-Niente ma Angel, insomma fatti coraggio vai e affrontala,lo sai com'è fatta,si arrabbierà griderà,piangerà e alla fine, capirà-

-Ma all'improvviso si troverà con un figlio a carico-

-Ma non sarà sola,ci sarai tu e tutti noi-

-E Riley -

-Ehi ora lascialo fuori sei tu che hai permesso il loro incontro,quindi non fare il fidanzato geloso-

-Come non potrei-

-In effetti, ma devi pensare a Connor,già crescerà in una famiglia diversa,figuriamoci se il padre poi si mette a bisticciare con il fidanzato della madre-

-Non è facile-

-Nulla lo è,tu meglio di me lo dovresti sapere non credi?-

-Willow io,non lo so,vederli insieme-

- E' dura ti capisco ma pensa a Connor e anche a Buffy,pensa a loro due,alla tua famiglia,perchè lei resta pur sempre sua madre-

-Giusto-

-E poi devi mettere in conto anche Darla,lei si sente usata,cioè quando non avevate l'anima non è che tra tutti e due sembravate molto dispiaciuti della vostra impresa-

-Anche questo è vero-

-Io vorrei solo capire perchè Angelus lo ha fatto,dovrebbe sapere che cacciatrice non genera cacciatrice,fare un figlio con Darla sarebbe stato ancora meglio-

-Il punto è che ad Angelus non importava avere un figlio con i poteri della cacciatrice perchè come hai detto tu,i geni della cacciatrice non si trasmettono,ma averlo da Buffy-

-Perchè?-

-Perchè Buffy è tutto,come lo è per me lo è per lui,so che non è un concetto facile ma è così-

-Ama Buffy questo lo avevo capito,quando tu perdesti l'anima la prima volta Buffy era molto triste e disperata,ma c'era una cosa che mi confessò,era certa che per quanto Angelus cercasse di farle capire il contrario,lui non l'avrebbe uccisa-

-Anche io voglio farti una confessione,sai perchè invocò Achatla?-

-Perchè è un pazzo con manie di grandezza?-

-Anche,ma soprattutto perchè non riusciva ad uccidere Buffy e così aveva trovato chi lo avrebbe fatto per lui,risparmiandogli questo gravoso compito-

-Ma così pure lui sarebbe morto-

-Se devo essere sincero non me lo so spiegare,so solo che Buffy in qualità di cacciatrice doveva essere eliminata,anche perchè lei suscitava in Angelus solo sentimenti buoni come l'amore-

-Quindi se Achatla gli avesse mandati entrambi all'inferno,lei sarebbe morta e lui pure non dovendo soffrire per la sua perdita-

-Si-

-Questo è complicato da capire-

-Lo so,non ha molto senso ma è tutto molto contorto-

-Allora?-

-Allora mi devo prendere le mie responsabilità-

-Andiamo-

Willow allungò la mano verso di lui.Lui la prese. D'un tratto nel salotto di casa Summers apparvero Willow e Angel.

-Will pensavamo non tornassi più-

-Angel-

Dawn e Cordy lo abbracciarono. E poi andarono ad abbracciare Willow che era già stata soccorsa da Tara.

-Ciao Angel-

-Ciao Darla-

Darla si sedette sul divano.

-So che qualsiasi cosa io dica o faccia non servirà a niente ma che cavolo tu non avevi certo respinto la mia proposta-

-Oh...è vero,ok ti perdono-

Darla era una creatura ben strana. Buffy lo guardò. Il suo Angel,che aveva perso nella sua dimensione. Lui si voltò verso lei che sentì un tuffo al cuore.

-Che c'è?-

-Nulla -

Continuava a guardarla,lei gli sorrise sapendo che non la vedeva. Lui cercò di capire meglio ma fu svegliato da Cordy.

-C'è tuo figlio al piano di sopra che ti aspetta-

-Si è vero-

-Una sola cosa ho bisogno di chiederti-

-Mi dica Giles-

Buffy ne approfittò per andare da Connor. Il piccolo sorrise.

<Ora arriverà il tuo papà,mi raccomando non essere troppo duro con lui piccolo >

Angel entrò.

-Ehi Connor-

Lo prese in braccio e il piccolo sorrise. Poi si accorse che Connor guardava un punto accanto alla culla.

-Di un po' non è che la senti anche tu?-

Connor sorrideva con la bocca sdentata. Buffy gli guardò emozionata.

- E' la sua anima,emana un'aura molto forte,questa è la tua mamma,senti com'è bella?-

Connor lo guardò.

-Mi dispiace tanto piccolo,perdonami-

Gli baciò la nuca.

<Connor fai il bravo con tuo padre >

-Adesso ti metto a nanna,ti prometto che la mamma arriverà presto-

La culla era in camera di Buffy dove Angel vi dormì. Lei si sdraiò accanto a lui che la sentì.

La mattina squillò il telefono.

-Dawn torno oggi-

-Davvero?-

-Si siamo vicini, ci manca poco-

-Buffy non ti sento-

-Dawn ti richiamo più tardi…purtroppo non prende il cellulare-

- Ok-

Attaccò. Dawn diede subito a tutti la buona notizia.

Angel si alzò e decise di portare Connor a fare una girata,così lo mise nella carrozzina e andarono a spasso.

-Allora dobbiamo preparare un bel pranzo di ben tornato a Buffy-

-Ok-

Angel giunse alla cripta. Buffy,fantasma,non lo mollava un secondo.

-Ciao amico come va?-

-Bene,Connor saluta lo zio Spike-

-Zio Spike?Vuoi dire che potrò insegnarli tutto ciò che ti farà arrabbiare,viziarlo,raccontargli le mie gesta ed essere il suo eroe?-

-Si Spike…-

-Mmm mi piace-

-Allora che mi dici?-

-Poco....-

<Ehi zio Spike se pensi di portare mio figlio sulla cattiva strada >

-Ho avuto il suo consenso-

-Cosa?-

-Ah no scusa pensavo ad alta voce-

<Lui mi sente >

-Oh bene-

-Cosa bene?-

-Sto...bene-

-Mi fa piacere-

-E di te?Del tuo viaggio spirituale che mi dici?-

<Lui sente la mia anima ma non sa che ci sono capisci?Crede solo che sia una sensazione quindi taci >

-Bè ho chiarito ciò che dovevo chiarire-

-La nostra eroina sbarcherà col soldatino oggi-

-Lo so-

-E come ti senti?-

Buffy e Angel risposero simultaneamente.

-Da quando sei un'analista?-Da quando sei un'analista?-

Spike restò un attimo sconcertato.

-Bè che c'entra...mi stavo solo preoccupando tutto qua…siete proprio impossibili-

-Siete?-

-S…si te e l’altro te!-

- Spike hai dormito oggi?-

-E come faccio se tu vieni a farmi visita nelle ore in cui dovrei guardarmi ‘Quando si ama ’ e poi fare la nanna?-

- Ok ho capito me ne vado calmati-

-Mmm..ecco ora va bene-

-Mi raccomando vieni oggi-

-Certo come potrei mancare al ritorno di Buffy-

Angel e Connor uscirono.

-Ma bravo per poco non mi scopriva-

-Uh quante storie che sarebbe mai stato…e poi non credere che il tuo Angel sia così intuitivo…tsk-

- Spike ti prego non rompere..e poi piantala di essere così offensivo-

-Ah io non ho fatto nulla sempre a me dai la colpa…chi ti credi di essere?Sei solo un fantasma-

-Ma…che stai farneticando?-

-Niente…sei ancora qui?-

-Si ma per poco-

-Bene sbrigati che ho da fare..-

-Vado via contento?-

-Si vai ci vediamo dopo-

-Ciao-

-Buffy?-

-Che?-

-Bè…insomma lo sai che-

-Anche io ti voglio bene Spike -

-Mmm…puoi andare-

Buffy sorrise scotendo il capo e uscì.

A pranzo mangiarono qualcosa di veloce per poi finire i preparativi. Avevano preparato tutto. Angel era in salotto a giocare con Connor e Dawn.

-Secondo te è forte?-

-Non lo so-

-Che bello mi divertirò a vestirlo,a dargli delle dritte sulle ragazze-

-Dawnie sono cose che farà lo zio Xander-

-E lo zio Spike-

Spike arrivò di corsa in casa con la coperta.

-Spike sei matto?Vuoi darti fuoco?-

-No Dawn-

-Meno male..perché ci hai messo tanto?-

-Avevo da fare-

-Si che soap c’era stavolta?-

-Ehi Xander se non la pianti Connor di zii ne avrà uno solo-

- Finitela…altrimenti il piccolo avrà solo zie….-

-Ehi ma sentitela …Willow è una minaccia?-

-Will ti prego lasciali stare non unirti a quei due-

-Tara ha ragione-

Cordelia scese le scale.

-A proposito ragazzi come sto con questo vestito dite che è adatto?-

-Cordy non vai ad una sfilata -

-Giusto-

-Però ti sta molto bene-

Spike e Xander la osservarono salire le scale. Dawn tirò una pacca a Spike. E Anya lanciò uno sguardo torvo a Xander.

-Maiale-

-Ehi voi Summers la dovete piantare di picchiarmi-

-Salve-

-Salve Sig. Giles-

-Allora è tutto pronto?-

-Si-

-Bene-

Una macchina parcheggiò dietro a quella già nel vialetto.

- E' Andrew-

-Sempre il solito ritardatario....lo detesto-

-Darla-

-Che c'è è vero-

-Scusate il ritardo-

-Nulla-

-Muoviti-

Erano tutti in salotto. Portarono da bere e qualcosa da mangiare dato che probabilmente dovevano essere affamati i due esploratori. Buffy si avvicinò a Spike.

-Spike vieni un momento di là-

Spike fece finta di andare in cucina.

-Che vuoi?-

-Senti ma Buffy lo sa di Darla?-

-No,cioè sa che lei ha l'anima e tutto,ma quando era partita,sapeva solo che Darla non stava bene,invece scoprimmo che era in cinta e poi il resto lo sai-

-Mmm ok vai pure-

-Si sennò se mi vedono penseranno che parlo da solo-

Spike tornò in salotto.

<Speriamo in bene >

Suonarono alla porta. Dawn si alzò da terra. Angel lasciò Connor nel Box a giocare e si misero davanti all'uscio.

Cap 7

 

Appena aprirono Buffy fu letteralmente assalita dagli abbracci.

-Ragazzi,Dawn-

Anche Darla e Spike l'abbracciarono. Poi salutarono Riley. Lei entrò in salotto e rimase immobile.

-Ciao-

-...ciao...non..mi aspettavo di vederti-

-Bè non potevo mancare per il grande ritorno-

Lei sorrise timidamente. Quanto avrebbe voluto abbracciarla.

Buffy guardò se stessa li davanti come una fessa.

<Ma che diavolo fai li imbambolata abbraccialo …mio Dio solo ora mi rendo conto di quanto sia patetica…che bello mi sto autocommiserando>

Riley apparve alle spalle di Buffy mettendole un braccio attorno alla vita.

-Ehi anche tu qui?-

-Già-

-Allora festeggiamo avrete fame immagino-

-Tantissima-

-Un momento-

Tutti si voltarono verso Buffy.

-Che ci fa qui quel bambino?-

-Ah lui è Connor-

-Oh…ok il suo nome è Connor… ma che fa qui?-

-Te lo spiego dopo-

-No Will,che succede?-

-Buffy-

<Stupida piantala e dai retta a Will non complicare le cose >

Spike udì le parole di Buffy fantasma.

-Buffy vieni con me-

-Ma Spike-

-Ho un regalo però è di là-

La portò in cucina.

-Allora?-

-Ne possiamo parlare dopo?Devi per forza complicare tutto?-

-Ok,ok-

Festeggiarono. Xander ascoltava le imprese di Riley tutto emozionato. Angel e Spike giocavano col bambino. Cordy e Darla davano a Buffy gli ultimi aggiornamenti sulla moda,Dawn le parlava della scuola, Willow e Tara della magia e Giles si limitava ad ascoltare lei. Squillò il cellulare a Riley.

-Buffy è arrivato l'elicottero con le valige-

-Oh va bene-

-Ti accompagno io a prenderle-

Xander e Riley andarono.

-Bene ok visto che se n'è andato gente perchè noi non continuiamo a far baldoria mentre Buffy e Angel vanno a parlare su?-

-Si-

Buffy guardò tutti.

-Ok qui c'è qualcosa che non va-

-E ne parlerai con lui su-

-Angel tieni Connor dato che vai su lo cambi-

-Ok-

Angel prese Connor e Buffy notò un incredibile somiglianza. Arrivati su andarono in bagno dove Angel cambiò il bambino.

-Però ci sai fare-

-Con un po' di pratica s'impara in fretta-

-Allora cosa devi dirmi?-

-Aspetta-

Rivestì Connor.

-Tienilo un attimo mi lavo le mani-

-Ma-

Buffy lo prese e lui la guardò .Si accorse che il bambino aveva gli occhi uguali ai suoi. Andarono in camera.

Connor sorrideva e sembrava non volersi staccare da Buffy.

-Em sarà meglio metterlo nella culla-

-Ok…è proprio bello-

-Già…-

-Allora?-

-Siediti...so che ti arrabbierai per questo già premetto che ne hai tutte le ragioni-

Buffy lo guardò un attimo.

-Allora io avevo perso l'anima-

Buffy sgranò gli occhi e aprì bocca per parlare.

-No ti prego fammi parlare dopo potrai dire tutto ciò che vuoi-

-Mmm-

-Mi era stato fatto un incantesimo da Wesley e così tornato Angelus avevo rincontrato Darla. Lei mi disse che io avevo bisogno di un erede,di qualcuno che portasse avanti la mi dinastia,qualcuno che mi avrebbe eguagliato,un figlio-

Buffy guardò la culla. Buffy fantasma era entrata in camera.

-Però volevo che il figlio avesse una madre intelligente,in gamba,insomma qualcuno che sicuramente avrebbe reso mio figlio invincibile...così Darla si offrì ma la rifiutai e cercammo nei libri occulti incantesimi per la procreazione-

Angel prese una sedia e vi si mise sopra. Era di fronte a Buffy che se ne stava sul letto. L’altra Buffy osservava la scena.

<Sembra di stare al cinema >….<Ma che dico qui si parla di cose serie >

-Così trovammo un incantesimo sull'asportazione dell'ovulo da una donna ad un'altra,rendendo così quella che lo prendeva una specie di incubatrice. Una volta impiantato l'ovulo in Darla lo fecondai,ma Willow mi restituì l'anima,lo fece a insaputa di tutti voi. Riuscì a renderla anche a Darla. Così per aiutare Darla a riprendersi, dato che lei non aveva mai avuto un'anima da quando era diventata un vampiro,Will si offrì di portarla qui a Sunnydale e io e Cordy rimanemmo a Los Angeles. Quando partisti Willow mi chiese di venire a Sunnydale perchè Darla stava male e così anche io e Cordy ci trasferimmo qui-

Buffy sembrava piuttosto tranquilla.

-Scoprimmo che era incinta e io mi ricordai cosa avevo fatto quando non avevo l'anima,così dissi tutto,Darla si arrabbiò e io me ne andai quando Connor era nato da poco. Così loro mi cercarono. Poi Willow qualche giorno fa è riuscita a trovarmi e mi ha convinto a tornare da Connor-

-Non mi hai ancora detto da chi lo hai preso l'ovulo-

Angel la guardò negli occhi. Buffy fantasma poggiò una mano su quella di Angel,per infondergli forza.

-Da me..-

Uscì una voce fioca dalla bocca di Buffy.

-Lo hai preso da me-

Gli occhi si stavano riempiendo di lacrime e rabbia. Scattò in piedi in posizione di difesa…

-Rispondi-

-Si-

-Ah...-

Buffy incrociò le braccia. Cominciò fare su e giù per la stanza.

D'un tratto si fermò.

-Bene so già che arrabbiarmi sarebbe inutile,sprecherei solo voce...-

Piangeva inconsapevolmente. Angel si alzò.

-Picchiami,uccidimi,fai quello che vuoi perchè me lo merito-

-Non sarebbe male come idea...-

-Buffy-

-Zitto non parlarmi...non-

Lei pianse. Guardò la culla e pianse.

Quel lamento straziante si udì anche dal piano di sotto. Poi guardò il vampiro duramente e uscì di camera. Lui la seguì giù.

-Buffy-

Gli altri la guardavano senza parlare. Angel si fermò dietro di lei e Buffy fantasma pure.

-Ma bene che bella cospirazione-

-Non prendertela con loro-

-Uscite tutti da questa casa...subito-

Sua sorella le si avvicinò.

-Ascolta-

-Dawn mi dispiace ma ....andate via…andatevene tutti quanti,non voglio più vedervi-

Presero i giubbotti e uscirono. Lei si appoggiò alla porta e pianse. Riley che arrivò al momento insistette per entrare ma gli dissero ogni cosa e lui colpì Angel. Furono divisi. Gli fu detto di lasciarla stare e quando si sarebbe calmata sarebbe potuto andare da lei.

-Andiamo da Giles e dopo proviamo a tornare-

-Ok-

I singhiozzi furono spezzati dal pianto del bambino al piano di sopra. Buffy si alzò e salì le scale. Arrivò in camera e lo vide nella culla che si dimenava. Lo sollevò e si sedette sul letto.

-Buono piccolo.....perdonami se non sono contenta di averti ma,magari se ti avessi avuto in circostanze diverse...-

Connor smise di piangere.

-Che c'è hai fame?-

Scese giù e andò in cucina. Mentre lo cullava con una mano con l'altra preparava il latte. Trovò il biberon e lo allattò.

-Sai,io sono rimasta sconvolta da ciò che ho saputo-

Buffy fantasma era seduta sullo sgabello.

<Sciocca non avresti dovuto reagire a quel modo >

-Cerca di capirmi piccolo,all'improvviso scopro di avere un bambino,che è cresciuto nella pancia di un'altra,solo per scopi malvagi-

Lui prendeva il latte tranquillo. Poi Buffy si sedette e lo guardò.

-Sei bellissimo…sono sicura che tante ragazze ti correranno dietro,diventerai il capitano della squadra di football della tua scuola,avrai ottimi voti,e una mamma un po' pazza...ma vedi Connor non sei tu la causa del mio dolore,ma diciamo il modo in cui sei stato fatto nascere,lui ha sbagliato,ha fatto una cosa terribile,non gli importa di me,perchè altrimenti il nostro caro Angelus non avrebbe fatto ciò che ha fatto-

Lui finì il latte e lei gli pulì la bocca, poi lo sollevò e gli fece fare il ruttino.

- Tu,anche se mi sembra strano averti,sei comunque un bene inestimabile,sei pur sempre sangue del mio sangue…e sento di volerti un bene infinito-

Poi andò in salotto e si mise sulla poltrona coccolandolo e cullandolo finché non prese sonno e chiuse gli occhi. Anche Buffy ,distrutta dal pianto, si addormentò. Verso tarda sera,Willow aprì la porta di casa. Avevano deciso che sarebbe andata solo lei a vedere come stava Buffy. Angel era andato al cimitero e Spike pure. Non potevano sopportare Riley.

-Mi odia-

-Chi Riley?-

-No idiota Buffy -

-Scusa mi sono confuso,non importa offendere….no che non ti odia-

Angel guardò Spike. Era proprio strano.

- L' hai vista?-

-Certo ci vedo se tu non lo sapessi…ma che diamine,mi sarei preoccupato se non l'avesse fatto,andiamo è Buffy,la donna più pazza e anche più fantastica che in tutti questi secoli abbia mai conosciuto-

-Si è vero-

-Quindi terrà il broncio,ci ricatterà e poi tornerà quella di sempre-

-Già-

-Vai da lei fino a che Big Jim è a casa Giles-

-Ok-

-Però aspetta che la rossa l'abbia calmata-

-Grazie Spike-

-E di che-

Angel sparì nella notte.

Cap 11

 

Angelus entrò in un locale appartato e oscurato...si sedette e chiese il solito. Poi si voltò verso un vampiro ad un tavolo che sghignazzava.

-Ciao Hery-

Il vampiro si voltò verso quello che lo aveva chiamato...allora si alzò incredulo.

-Angelus....il vampiro che da Irlandese è diventato americano-

-Già...-

-Ah non posso crederci il Terrore dell'Europa è ancora in piedi dopo questi secoli...ma dimmi sei tornato in te vedo-

Si sedette accanto a lui. Molti vampiri di qualche secolo che lo avevano sentito nominare Terrore dell'Europa si erano girati curiosi.

-Già-

-Com'è che te ne vai a spasso di giorno?-

-Non posso dirtelo è un segreto...-

-Come al solito vuoi avere sempre l'esclusiva per tutto,prima l'anima ora questa cosa del giorno...-

-Io sono unico lo sai...-

Il vampiro storse la bocca.Poi gettò giù un sorso di sangue.

-L'ultima volta eri,come dire, maledetto..-

-Ho trovato chi mi ha risolto il problema...-

-Sono curioso...sai mio cugino a seguito la tua stessa sorte...-

-Devi saper amare..-

Hery sgranò gli occhi.

-Ho capito bene?-

-Si...senti un po' non è che ti ricordi dei Kalderash?-

-Certo che me li ricordo....quelli che ti hanno dato il ben servito...sai sono ancora in piedi,la loro dinastia non è crollata-

-Lo so...dimmi un po' quello della loro famiglia che aveva vampirizzato tuo cugino...è ancora vivo?-

-Per quanto vivo possa essere si....lo trovi al solito posto-

-Certe cose non cambiano mai vedo-

-Puoi dirlo-

Angelus uscì e si diresse verso un'antica boscaglia. Li si addentrò nel cuore della foresta e raggiunse una grotta. Il ragazzo vampirizzato dal cugino di Hery,era un Kalderash,non certo uno importante come la principessa di cui si era nutrito lui,ma era pur sempre uno di quegli zingari...dopo la vampirizzazione era diventato strano e viveva da sempre in un a grotta per paura che lo trovassero quelli della sua famiglia. Angelus entrò nell'angusta caverna...poteva sentire l'acqua calcarea cadere dal soffitto umido,mentre ogni singolo movimento rimbombava nell'atrio scuro e stretto. Camminando giunse in un punto in cui vi era più luce,forse di una candela. Sentì degli strani rumori,tipo qualcuno che batteva la pietra. Arrivato all'apertura,vide in un angolo il ragazzo accucciato intento ad incidere sulle pareti,c'era una candela quasi del tutto consumata, del sangue in una brocca,un covo per dormire e degli stracci.

-Ehi..-

Il ragazzo non si voltò ma continuò a scrivere insistentemente.

-Non ho molto tempo...-

-Lo so-

-Ti spiace fermarti?-

-Non posso..devo scrivere prima di dimenticarmene-

-Dimenticarti cosa?-

Il ragazzo si voltò.

-Quello che vedo-

Poi riprese a scrivere e ad un tratto si fermò.

-Il grande Angelus ha bisogno di un Kalderash? Ironico non trovi-

-Infatti...-

-So cosa vuoi,l' ho sempre saputo da quando hai messo piede in Romania...-

-Bene allora mi risparmio la spiegazione-

-Ho visto nella mia mente cosa vuoi....ma non avrai la risposta da me-

-Se vuoi passo subito alle maniere forti...-

-Non....non avrai la risposta perchè la risposta l' hai tu-

-Spiegati meglio-

Il ragazzo si avvicinò ricurvo,poi intinse le dita nel sangue nella brocca e fece degli strani freghi sulle scritte appena incise.

-Devi guardarti dentro....fino a che non avrai imparato ad accettare ciò che senti,non otterrai risposte-

Poi prese della terra e la versò sopra....

-I segni dicono che solo lei può aiutarti...devi accettare che sia lei a darti la risposta...-

-Chi è lei?-

-Lei è tutto,lei è nulla...l'essenza che ti nutre,lei è ciò per cui sei venuto,lei è ciò che vorresti e non vorresti cacciare...-

-Una strega?Una magia?Cosa?Chi è lei?-

-Guarda dentro Angelus,nel tuo demone e nell'anima che hai cacciato-

-Sto perdendo la pazienza-

-No...no hai vissuto troppo per essere uno senza pazienza non ti pare?Guarda-

-Come si fa?-

-Smetti di porre barriere,sai già chi è,devi solo accettarlo-

-E quando l'avrò fatto?-

-Allora capirai, e lei ti darà la risposta...guarda Angelus,e attendi che ti sfiori il fato con i suoi occhi di velluto...lui placherà le tue ansie e subbugli...-

-Quando?-

-Presto...presto il volto del destino toccherà anche te...sfiorerà anche te...-

Il vampiro rimase in attesa.

-Non sono io che devo dirti che fare...spetta a te...-

-Ma avrai un'idea no?-

-Certo....non io però...solo Savheroon può aiutarti...-

-Stai scherzando?Il vecchio delle montagne?Si dice una leggenda..-

-Io lo conosco...questi occhi lo hanno visto e queste orecchie hanno udito sagge e nefaste parole...-

-Dove posso trovarlo?-

Il ragazzo prese del sangue e cominciò a schizzare il terreno. Poi prese dei ciottoli e gli lasciò cadere. Il tutto formava una specie di mappa.

-Eccolo...segui la via,fidati del vento e lascia che sia il rumore del silenzio a condurti...-

Il vampiro tentò di memorizzare la strada...conosceva quel luogo,o almeno anche se non vi era mai stato,sapeva dov'era...

Camminò per la città,d'un tratto vide una cabina telefonica e vi entrò. Accidenti era a gettoni...frugò in tasca e trovò due spiccioli,certo non sarebbero serviti a niente...uscì e cercò un bar,un qualsiasi posto dove poter acquistare gettoni.

Entrò in un bar normalissimo,si avvicinò al banco. Si sentiva leggermente osservata.Sarebbe stato un problema,li nessuno aveva una faccia da'io posso capirti '. Si rivolse al barista.

-Mi scusi?-

L'uomo la guardò enigmatico. Poi si rivolse ad una ragazza,una cameriera forse.

-Ciao posso aiutarti?-

-Oh bene qualcuno che mi capisce-

-Ho studiato inglese a scuola,qui non troverai molti rumeni in grado di capirti-

-Lo sospettavo-

-Io sono Cecilia-

-Buffy e lui è Angel...nome un po' insolito per una rumena-

-Mia nonna si chiamava così era italiana-

-Capisco-

-Hai bisogno di qualcosa?-

-Gettoni per il telefono-

-Oh bene...tieni-

-Ho solo dollari-

-Tranquilla-

-Grazie-

-Per qualunque cosa...io sono qua-

Buffy sorrise e uscì. SI diresse alla cabina telefonica e chiamò casa.

-Buono Angel...-

-Pronto?-

-Will-

-Buffy!! Oddio come stai?-

-Bene-

-Dove sei?-

-In Romania-

-Cosa?E quando torni?-

-Non lo so Will-

-Oh...capisco-

-Voi?Insomma nessun problema spero-

-Anche se fosse che potresti fare?-

-Allora qualcosa non va?-

-No tranquilla tutto bene-

-Oh...senti sto finendo i soldi devo lasciarti-

-Va bene ma fatti risentire-

-Non appena possibile-

Chiuse la conversazione e tornò al bar. Prima di tutto doveva sistemarsi e poi la sera sarebbe andata in cerca di informazioni. Solo che doveva dire tutto a Cecilia in modo che la potesse aiutare con la comunicazione.

Entrò e Cecilia le sorrise.

-Tutto bene?-

-Si...senti sai dove potrei sistemarmi?-

-Puoi stare da me-

-Ecco io-

-Tranquilla, vivo da sola e ho una stanza che posso darti-

-Grazie mille-

-Figurati-

-Senti poi dovrei chiederti un favore-

-Aspetta un momento-

Cecilia scambiò due parole con l'uomo che doveva essere suo padre. Poi tolse il grembiule e prese la borsa,uscì da dietro il balcone e uscirono dal bar.

-Non dovevi disturbarti-

-Tranquilla...allora qual'era questo favore?-

-Ecco...ne possiamo parlare a casa tua?-

-Certo-

Arrivarono nel piccolo ma accogliente appartamento. Buffy posò le sue cose .

-Siediti...vuoi qualcosa da bere?Hai fame?-

-Un po' d'acqua grazie-

-E lui?-

-Latte e biscotti..-

Mentre Cecilia era in cucina Buffy stava seduta su di una sedia al tavolo con Angel in braccio.

-Allora....cosa ti porta qui?-

-Bè sto seguendo una persona-

Cecilia aveva preparato due panini al prosciutto cotto e formaggio,due bicchieri di spremuta e il latte coi biscotti,poi avrebbero comprato gli omogeneizzati.

-Sei inglese?-

-No Americana-

-Cosa?-

-E' già...ho attraversato il Pacifico,l'Atlantico,il mare del Nord,il Mediterraneo,mezza Europa e ora eccomi qua-

-Deve essere molto importante questa persona-

-E' la mia vita-

Cecilia la guardò.

-Capisco...dunque il tuo innamorato sta scappando da te-

-In un certo senso,però so che è qui-

-Buffy la Romania non sarà grande quanto il più piccolo stato d'America ma è come cercare un ago in un pagliaio-

-E' per questo che mi servi tu-

-Che dovrei fare?-

-Vedi so dove trovare informazioni...-

-Bene-

-Però dovresti accompagnarmi tu e farmi da traduttrice-

-Non c'è problema...dove?-

-Nei quartieri un po' malfamati,sai dove circola brutta gente-

-E perché li?-

Buffy pensò fosse giusto,infondo lei poteva anche rifiutarsi invece voleva aiutarla non sapendo neppure chi fosse.

-Hai presente quelle leggende sui vampiri,demoni e streghe?-

-Ehi la Romania è abbastanza famosa senza contare che in Transilvania qua vicino c'è Dracula-

-Lo so...vedi diciamo che queste leggende-

-Sono vere lo so-

-Oh-

Buffy rimase stupita.

-Anche se la gente fa finta di nulla,spesso le persone scompaiono così...nel nulla-

-Già...e io gli combatto-

-Tu?-

-Si sono la cacciatrice di vampiri-

-Oh però...forte....-

-Insomma...-

-Bè sai un mio amico,discende da una potente dinastia di zingari che praticavano magia nera-

A Buffy mancò il respiro.

-I Kalderash?-

-Gli conosci?-

-Em...Jenny...o meglio Jana...Kalderash-

-Era la zia del mio amico,so che è andata in America ma poi non s'è n'è più saputo nulla-

-E' morta-

-Oh...mi sa che devo dirlo a Devon-

-E' il tuo amico?-

-SI..-

-Potresti chiamarlo e farlo venire?-

-Oh..ok aspetta-

Un quarto d'ora dopo Devon era in cucina con le due e il bambino.

-Mi dispiace...-

-E sai chi è stato?-

-Un...vampiro...ora...però non c'è più-

-Bene...accidenti,grazie Buffy ora la nostra famiglia potrà smettere di tentare di contattare il uso spirito-

-Figurati-

-Senti perché i vampiri saprebbero dirti dov'è...come si chiama?-

-A...-

Se avesse detto Angelus lui sarebbe sicuramente risalito all'Angelus che fu maledetto dalla sua dinastia...ma mentirgli sarebbe stato peggio.

-Angelus...-

-Oh...mi è familiare però non ricordo dove l' ho sentito...va bè...allora stasera andremo fuori?-

-Si,puoi lasciare Angel a Marhia,è una mia amica di cui mi fido-

-Ecco...-

-Tranquilla-

Buffy annuì. Quella sera il piccolo Angel fu affidato a Marhia.

-Va bene ci penso io tranquilli-

-Ok a dopo-

-Ciao amore la mamma torna presto-

Lui le sorrise innocentemente.

I tre uscirono e si avviarono in un posto abbastanza squallido.

-Em come facciamo a sapere se sono vampiri?-

-Ci penso io voi dovete solo tradurre-

Entrarono in un vicolo dove c'era un localino. Si avvicinarono e ne uscì un vampiro. Buffy lo sbatté spalle al muro, Lui imprecò in rumeno.

-Sarà breve e concisa...Angelus l' hai visto?-

Il vampiro blaterò qualcosa.

-Ha detto che non sa nulla...-

-Allora capisce...-

-No ma ha riconosciuto il nome di Angelus-

-Bene digli che non tollero un'altra risposta che mi possa piacere poco-

Cecilia fece quanto detto.

-Niente-

Buffy sfoderò un paletto.

-Allora?-

Il vampiro disse qualcosa.

-Ok,ha detto che lo ha visto parlare con Hery,un vampiro che lavora al locale dal quale è uscito-

Buffy sorrise.

-Grazie...addio-

Lo incenerì.

-Forte-

-Un giorno devi insegnarmi-

-Sicuro Devon-

Arrivarono al localino ed entrarono. Tutti si voltarono e i tre si avvicinarono al balcone.

-Puoi chiedere di Hery?-

Il vampiro chiamato in causa si voltò.

-Chi mi cerca?-

-Oh parli la mia lingua bene...-

Lui si sedette accanto a Buffy su di uno sgabello.

-Certo bella signorina in cosa posso esserti utile?-

-Hai parlato con Angelus oggi?-

-Io...non sono tenuto a dirti nulla-

Buffy gli sbatté la faccia sul balcone. La gente sobbalzò. Il barista tentò di intervenire ma prima aspettò.

-Ok...ok mi ha chiesto delle informazioni circa un vampiro...-

-Chi?-

-Uno che ha vampirizzato mio cugino...-

-Dove lo trovo?-

-In una grotta...-

Cecilia aggrottò le sopracciglia.

-Aspetta ma non sarà quello della grotta maledetta?-

-Cosa?-

-C'è una leggenda ,si dice che in una grotta su di una montagna ci sia nascosto e viva un mostro,da bambini andavamo sempre li e ci sfiatavamo in prove di coraggio ma nessuno c'è mai entrato....tutti lo conoscono il luogo-

-Si mi ricordo bene...io e Marhia non abbiamo mai partecipato ai vostri stupidi giochi-

Devon le fece una smorfia.

-Bene..-

Buffy lasciò il vampiro.

-Andiamo....-

Uscirono dal locale.

-E' un po' lontano-

-Tanto?-

-E' in montagna ma se prendiamo la macchina di Marhia in mezz'ora ci siamo-

Andarono all'appartamento di Cecilia e presero l'auto. Dopo mezz'ora giunsero in un'area verde.

-Da qui dobbiamo proseguire a piedi-

Avevano le torce.

-Bene,voi potete tornare indietro se volete-

-Scherzi?Vuoi lasciarci qui?Preferiamo venire...-

-Semmai aspetteremo fuori-

Si incamminarono.

-Ci pensi Devon?Siamo gli unici a sapere chi c'è li dentro-

-Bè però non possiamo dirlo-

-Già-

Dopo un quarto d'ora arrivarono.

-Ok noi stiamo qua-

-Urlate se ci fossero guai-

-Bene-

Buffy entrò. L'angusto corridoio stretto era pregno d'umidità. Si fece avanti con la torcia fino a che non intravide una luce fioca di una candela quasi consumata del tutto. Un vampiro ricurvo a terra stava scrivendo qualcosa.

-Em..-

-Sapevo saresti venuta-

-Oh...che bello dev'essere il mio giorno fortunato-

Il vampiro saltellò da una parte e cominciò a scrivere.

-Che fai?-

-Lui non c'è-

-Dov'è?-

-E' presto ancora..-

-Senti non ho tempo-

-Lo so...so tutto ...vedo tutto-

-E saprai anche che non sarò molto gentile se non parli-

-Non puoi seguirlo-

- Perché?-

-Non puoi andare dove è lui...moriresti-

-Molto divertente ma sai c'è un dettaglio che dimentichi...io voglio andare da lui e devo andarci-

-Certo,certo...l'amore...si cacciatrice...lui..lui verrà da te..verrà quando sarà pronto...devi lasciarlo andare-

-Non posso...sai che non posso-

-Si,cacciatrice...presto...-

-Dimmi dov'è-

-Lontano..oscuro luogo di perdizione...deve farcela da solo-

-A fare cosa?-

-Deve salvarsi da solo...deve essere lui ad arrivare a te non il contrario-

-La finisci di scrivere e mi parli più esplicitamente?-

SI fermò e si voltò.

-Sta cercando se stesso...stavolta combatte da solo...tu puoi solo guardare...-

-Ma perché?Voglio stargli vicino-

Si voltò e riprese a scrivere.

-L'amore...ah cacciatrice..-

-Lo troverò da sola se non vuoi aiutarmi...-

-Non puoi...non hai idea di dove sia...-

-Sono arrivata a te....arriverò a lui...-

Buffy si voltò e uscì.

-Aspetta...-

Il vampiro si tenne la testa fra le mani e poi scrisse.

-Trova Savheroon...-

-Chi?-

Il vampiro scrisse e non parlò. Buffy uscì.

-Allora?-

-Devo chiamare qualcuno...andiamo-

Tornarono all'appartamento...prima di andare a dormire chiamò casa.

-Willow ti do il numero a cui puoi rintracciarmi ma devi farmi una ricerca...trovami Savheroon o qualcosa di simile...tutto su di lui,chi è,che fa,dove posso trovarlo tutto-

-Va...va bene Buffy,ti arò sapere prima possibile-

-Grazie-

Buffy attaccò.

-Chi è Willow?-

-L a mia migliore amica e anche una strega...-

-Lei può aiutarti?-

-Penso di si-

Buffy passò la notte alzata vegliando su Angel e attendendo una chiamata di Willow.

Stava per addormentarsi quando suonò il telefono.

-Pronto?-

-Buffy scusa so che laggiù è notte dona ma ho trovato qualcosa...-

-Ok dimmi..-

-Allora Savheroon è un vecchio mago,che si dice essere una leggenda-

-E cosa dice questa leggenda?-

- All'epoca dello sterminio dei demoni con la venuta dell'umanità,una potente congrega di maghi si riunì per poter spodestare l'antico demone che stava attuando la distruzione del mondo...si pensa che Savheroon facesse parte proprio di questa congrega...alla fine vinsero i maghi ma di essi soltanto uno ne uscì salvo dallo scontro-

-Savheroon -

-Esatto...così stanco e privo di forze si ritirò sulle montagne della Romania...in molti lo cercarono ma non fu mai trovato...altri ipotizzarono che avesse potuto creare un varco magico dimensionale per non farsi trovare,ma nonostante i potenti incantesimi provati,nessuno trovò mai una traccia di varchi o di lui-

-Perciò divenne leggenda-

-Già-

-Che si sa dei suoi poteri?Cioè a quale scopo Angelus lo cerca?-

-Da quello che mi hai detto,suppongo perchè lui può in qualche modo aiutarlo...-

-Ma se è solo una leggenda...-

-Sai Buffy in tutti questi anni ho imparato a non dare per scontato nulla..-

-Giusto..se Angelus lo cerca vuol dire che allora sa dov'è-

-Dovresti farti dire dal tizio della caverna dove si trova-

-Lo penso anch'io-

-Ok ora ti lascio-

-Grazie di tutto-

-Figurati,ci sentiamo...notte-

-Notte-

Attaccò e dormì.

 

 

Willow entrò e la vide sulla poltrona col bambino in braccio. Prima di chiudere apparve Angel.

-Ehi capiti a fagiolo,io non ho la forza di portarla su-

-Ok tu prendi Connor-

Willow delicatamente prese il piccolo stando attenta a non svegliarlo e Angel fece lo stesso con Buffy. La mise sul letto le levò le scarpe e la coprì.

-Ho messo Connor a letto,vi lascio soli torno tra un po'-

Angel annuì.

Guardò Buffy. Si mise seduto sulla poltrona vicino al letto. Stette in silenzio per un po’ a guardarla nel sonno.

-Ti amo piccola…e so che stai soffrendo e sapermi la causa mi spezza in due,ma me lo merito-

Le prese la mano.

-Perciò odiami se vuoi,basta che tu riesca a tornare serena...perdonami,vorrei solo questo,il tuo perdono,Buffy tu con Connor sei la cosa più importante della mia vita....ti amo così tanto che anche Angelus a tentato di avere un legame ancora più saldo con te,anche se nella maniera sbagliata-

Le baciò la mano. Poi le scostò gentilmente i capelli dal volto.

-Sei così bella,forte ma anche fragile,sei eccezionale Buffy,una donna meravigliosa,Connor avrà una madre fantastica,e un padre di cui non si può dire lo stesso...però se mi chiederai di andarmene non ti biasimerò affatto...infondo credo che Connor debba avere un padre migliore-

Buffy fantasma lo guardò...

<Non dire stupidaggini….sei splendido e Connor non potrebbe desiderare di meglio >

Gli si avvicinò.

<Ti amo e anche lei ti ama dalle solo il tempo per perdonarti..lo sai che lo farà >

-Sei un angelo che mi avvolge nella sua luce,perchè credimi senza di te sarei perduto, non mi stancherei mai di dirti che ti amo se solo servisse a farmi perdonare...ora io starò qui a vegliare il tuo sonno amore e spero che troverai consiglio nella notte-

La baciò a fior di labbra e continuando a tenerle la mano la vegliò nel sonno.

Willow con incredibile astuzia era riuscita a convincere tutti a tornare a casa l’indomani mattina,perché Buffy le aveva chiesto di lasciarla ancora sola,cosa non vera. Connor verso le sei pianse. Buffy fantasma dormiva e non lo sentì.Lo stesso Angel. Ma il richiamo del figlio verso la madre,interruppe il sonno di Buffy. Lei aprì gli occhi. Non lo vide subito ma sentì un certo calore e vide la sua mano. Quando si accorse di aver dormito con lui vicino quasi sorrise e si alzò. Senza svegliarlo scese dal letto e andò verso la culla di Connor.

-Sh…non piangere…o sveglierai qualcuno-

Buffy lo prese in braccio.

-Che ne dici se andiamo a mangiare?-

Scesero giù e Buffy mentre preparava il biberon con il latte e i biscotti macinati con una mano,con l’altra cullava Connor che giocherellava coi suoi capelli sciolti. Angel si era svegliato ed era sceso al piano di sotto. Gli vide in cucina e in quel preciso istante quei semplici gesti gli fecero battere a mille il cuore che non aveva più. Buffy posò il piccolo nel seggiolone.

-Allora Connor sei disposto ad aspettare un attimino che anche la mamma si prepara la colazione?-

Il piccolo aprì la bocca sdentata in un grande sorriso. Buffy fantasma nel contempo si era svegliata e aveva raggiunto il vampiro in fondo alle scale. Lui si voltò verso di lei e sussurrò.

-Buffy..-

Lei lo guardò un momento. Fu sul punto di parlare ma la voce di Buffy proveniente dalla cucina lo fece voltare.

-Hai intenzione di restare li ha guardare il vuoto per sempre?-

-A…no-

La raggiunse.

-Buffy…io-

-No..non parliamone almeno per adesso..insomma tu,tu non eri in te era Angelus-

-Buffy-

-Ascolta so cosa vuoi dirmi e so che ti vergogni ma …cerca di capire il mio sgomento,mi ha sempre detto che non potevi avere figli..-

-Il rituale-

-Angel!-

Lui si zittì e lei lo fissò intensamente coi suoi occhi profondi. Prese la mano del vampiro e lo condusse in cucina dove Connor tentava di prendere con le manine il biberon proprio davanti a lui sul seggiolone. Era così buffo e tremendamente dolce.

-Guardalo….sai d’un tratto mi è sembrato tutto così chiaro e …e sono maturata,non mi ritengo una saggia certo ma sarei solo stupida se continuassi a fare l’arrabbiata-

- E’ giusto-

-Non lo è perché non ho 16 anni,non vado al liceo e soprattutto devo cominciare a comportarmi da adulta ,per cominciare perdonandoti e provando a mettere da parte l’orgoglio…-

Lei teneva gli occhi fissi sulla creaturina in cucina.

- Lui mi ha aiutata a capire, lo amo così tanto, e sento già che non potrei stare senza di lui, anche se non l’ ho portato in grembo è pur sempre sangue del mio sangue-

-Buffy …questo cambia tutto-

-Lo so-

- Connor deve crescere in ambiente colmo d’amore ,con un padre e una madre che lo sappiano allevare non credo di meritare questo ruolo-

-Non credi o non vuoi?-

-Ma certo che lo voglio solo-

-Solo niente tu sei suo padre e questo è quanto..nessuno può sostituirti-

Buffy si voltò verso di lui.

-Capito?-

Lui annuì. Connor cominciò a piangere.

-Oh scusaci piccolino …ma sai abbiamo fatto la pace e ora ti do la pappa-

-Lascia faccio io così tu puoi prepararti la colazione-

Buffy pose Connor nelle braccia del padre e gli diede il biberon. Mentre lo allattava Buffy preparava la colazione. Buffy fantasma sorrise.

Si alzò di scatto.

-Buffy!-

-Grazie al cielo-

-Ragazzi ma-

Erano tutti li che la guardavano.

-Dove sono?-

-A Los Angeles, ti abbiamo trovata per terra in soggiorno svenuta-

-Accidenti a te ma perché non ti riposi?-

-Infatti-

-Dov’è?-

-Mm..-

Tutti si lanciarono qualche occhiata.

-Non c’è più nulla,almeno i suoi vestiti se li è portati via-

-Cosa?-

Buffy si alzò in piedi .

-Buffy-

-Spike lasciami-

Corse in camera e vide l’armadio vuoto.Si mise le scarpe e riempì una borsa nera dei suoi abiti che si era portata dietro da casa, raccolse le sue cose e prese le chiavi dell’auto di Giles.

-No Buffy che vuoi fare-

-Ma perché ti porti via tutto?-

-Potrei impiegarci dei giorni o forse mesi-

-Ma a fare che?-

Corse giù e saltò in macchina.

-Ma dove pensa di andare a cercarlo?-

-Non lo so -

- E’ inutile seguirla-

Una porche nera sfrecciava sulle strade californiane. Il vampiro seduto alla guida ormai da ore imboccò l’uscita per il porto di San Francisco…arrivato parcheggiò e salì su di una nave merci.

Buffy guidava verso una meta non ben definita….non sapeva dove cercarlo,perché non aveva idea di cosa lui volesse fare.

Quando mai l’aveva avuta? Stupida era stata, gli aveva dato fiducia, non aveva considerato che lui era Angelus, non Angel, che sicuramente non si sarebbe fatto sentire per mesi o magari anni…ma soprattutto se lui non voleva farsi trovare, lei non l’avrebbe trovato. Forse voleva tornarsene in Irlanda, per andare il più lontano possibile da lei, Sunnydale non c’era più e lui non aveva più il suo punto cardine del male. Ma certo,se fosse stata l’Irlanda la sua meta,avrebbe preso magari una nave. Si diresse verso il porto di Los Angeles. Scese e chiese ad un uomo.

-L ’ultima nave merci per l’Europa salpa stasera …-

-Ma quindi è ancora attraccata qui nel porto-

-Signorina parte da San Francisco, perché farà scalo qui fra meno di un’ora-

-Sta dicendo che deve ancora arrivare?-

-Esatto,poi andrà in Europa. Toccherà l’Inghilterra,la Francia e la Spagna -

-Grazie-

Buffy salì in macchina. Cerco di ragionare.

<E’ assurdo…insomma perché andare a San Francisco se tanto partiva anche da qua? Forse credeva che io sarei venuta qui o magari lui prenderà un altro traghetto o forse non sa che farà scalo qui…accidenti e anche se fosse?Quell’uomo mi ha detto che va in Inghilterra non in Irlanda, ma magari da li prenderà una nave per l’Irlanda…aspetterò l’arrivo della nave >

Buffy attese circa un’ora e quando arrivò chiese ai marinai o comunque agli uomini a bordo di Angelus fornendo un’accurata descrizione ma ottenne solo risposte negative.

-Mi dispiace …forse questo suo amico avrà preso l’altra nave-

-Quale nave?-

-Vede da San Francisco ne sono salpate due stasera dirette in Europa,questa che fa scalo a Los Angeles e un’altra che per quel che ne so farà delle soste da altre parti ma alla fine andrà in Europa-

Buffy rifletté un momento…ma certo lui sapendo che lei lo avrebbe cercato al porto di Los Angeles aveva preso la nave da San Francisco che non si fermava a Los Angeles così non lo avrebbe trovato.

-Senta la vostra nave segue la stessa rotta dell’altra?-

-Si insomma la destinazione finale è sempre quella, ci fermiamo entrambe prima in Inghilterra e poi in Francia-

-Sa se l’altra va in Irlanda?-

-No non si ferma li-

-Grazie…senta voi non trasportate passeggeri immagino-

-No –

-Lo immaginavo-

-Ascolti signorina-

-Mi chiami pure Buffy-

-Buffy…io non potrei ma dato che mi sembra importante per lei raggiungere l’altra nave,se mi prometterà in questi giorni di non creare problemi, magari posso farle avere una cabina ed inserirla come aiuto in cucina-

-Oh lo farebbe sul serio?. ..lei è un angelo-

-Ok…ma siccome è una donna immagino che avrà delle necessità-

-Non fa niente-

-Senta salpiamo tra mezz’ora le do il tempo per andarsi a prendere ciò che le serve-

-Ok…grazie di nuovo-

Buffy abbracciò quel dolce signore. Si precipitò alla macchina e prese la borsa nera,poi su di un pezzo di carta scrisse un numero e un messaggio breve. Poi andò dall’uomo che stava dentro la cabina di controllo del porto.

-Senta può farmi un favore?.

-Se posso..-

-Potrebbe chiamare questo numero e dire a chiunque le risponderà che Buffy sta bene e che non appena le sarà possibile si farà sentire?-

-Ecco-

-La prego-

L’uomo la guardò.

-Ok…-

-Grazie-

Buffy corse alla nave e salì.

Il telefono squillò.

-Pronto?-

-Si salve ecco chiamo per conto di Buffy-

-Lei chi è?-

-Ecco sono il controllore del porto di Los Angeles-

-Come?-

-Si Buffy mi ha chiesto di dirvi che sta bene e che appena potrà vi chiamerà…non mi chieda altro-

-Ma come fa a conoscerla?-

-Senta lei si è imbarcata su una nave merci diretta in Europa e mi ha chiesto di chiamarvi non so altro-

-Va bene grazie-

Giles chiuse.

-Chi era?-

-Uno…venite vi spiego-

L’uomo si chiamava Jack. Era circa sulla cinquantina,non tanto alto, un po’ paffutello capelli su grigio andante,ma pulito. Presentò Buffy al cuoco e al ragazzo che lo aiutava.

-Lei è Buffy e vi darà una mano per tutta la traversata-

-Mio Dio finalmente sarà un piacere stare su questa nave…-

-Ehi Tony guarda di trattarla bene-

-Ma certo…questa ragazza è l’unica cosa che mi fa venire voglia di lavorare dopo tanto tempo-

Tony,il per così dire cuoco,era un grassone alto, un po’ pelato, faccia simpatica, alto,col grembiule sudicio legato in vita,barbetta incolta alla Fred Flistones, e perennemente sudato.Il suo assistente era un ragazzo, Colin, di 20 anni circa, secco come un uscio, bruttino ma apparentemente simpatico, in salute e di poche parole.

-Bene ora le faccio vedere la sua stanza tra virgolette e poi ti metterai a lavoro-

-Grazie ancora Jack-

-E di che?Anzi magari ravvivi un po’ l’ambiente-

Uscirono dalle cucine. Sia Tony che Colin andarono a darsi una ripulita. Tony si diede una rapida lavata col sapone e si mise perfino il deodorante ancora da scartare che sua moglie gli aveva accuratamente raccomandato di usare, si cambiò i vestiti mettendo a lavorare quelli sudici e udite, udite, si cambiò il grembiule. Per la barba ci sarebbe stato il tempo la sera dopo un buon bagno. Colin cercò di non stare gobbo, si diede una lavata pure lui e stette ben dritto sulla schiena.

Anche gli altri membri dell’equipaggio furono lieti di averla bordo. Insomma una bella ragazza avrebbe sicuramente reso meno noioso il lungo viaggio.

Buffy si sistemò nella sua cabina piccola ma accogliente. Mise da una parte i suoi vestiti lasciandoli nella borsa, poi tirò fuori il cambio,dentro la nave faceva abbastanza caldo, così indossò una maglietta sbracciata bianca coi bordini rosa e con qualche cuore disegnato,sempre rosa. Era una maglietta che usava solitamente per casa, quindi anche se era scollata non ci faceva caso,ma forse non sarebbe stato lo stesso per l'equipaggio. Sotto si mise un paio di pantaloni tipo da ginnastica, corti fino poco sotto il ginocchio, neri ,ma non erano di quelli attillati, ma abbastanza larghi che mettevano in risalto il suo fondoschiena nonostante fossero pantaloni poco buoni. In piedi scarpe da ginnastica. Accidenti si stava rendendo conto del caldo, e quando si cambiò si sentì sollevata. Poi prese il grembio che le aveva dato Tony. Era un po’ grande per lei visto che era di Tony,così fece un nodo nel laccio dietro al collo piuttosto grande in modo da accorciare il grembiule. Si legò i capelli a coda di cavallo abbastanza alta da far respirare il collo. Uscì dalla cabina e come la chiuse si voltò rischiando di scontrarsi con uno dell’equipaggio.

-Oh scusa-

-Niente-

-Senti non mi ricordo bene dove si va per la cucina-

Buffy si accorse che quell’orrido personaggio mezzo sdentato la stava guardando soprattutto nella scollatura e tra un po’ ci mancava solo che sbavasse. Con difficoltà Buffy trattene il disgusto verso quell’uomo. Lui alzò il capo torto.

-Da quella parte-

-Grazie-

Buffy si avviò ma poteva sentire ancora il pressante sguardo su di lei e sapeva bene anche su quale parte della sua figura vista dal dietro. Arrivò alla cucina ed entrò. Tony sorrise e Colin arrossì.

-Ciao-

-Buffy vieni-

Buffy notò i cambiamenti nei due.

-Che devo fare?-

-Ecco ci sarebbe da tagliare le patate…-

Buffy vide che lo stava facendo Colin.

-Ma..-

-Non posso certo metterti a lavare i piatti e a pulire la cucina-

-Certo invece,dimmi dove sono la granata e gli stracci che pulisco-

-Oh..come vuoi,magari prima lava i piatti così li possiamo mettere in tavola-

Buffy inorridì davanti ai piatti sudici e incrostati ma si fece coraggio. Gli mise a rinvenire in una bella bacinella d’acqua calda e sapone. Mentre lo faceva pulì la lunga tavola di legno da quella che doveva essere stata la colazione. Poi spazzò per terra e aprì l’oblò per far entrare un po’ d’aria. Poi lavò e sciacquò i piatti. Mentre faceva tutte queste cose parlava un po’ con Tony,anzi fecero una lunga chiacchierata, e Colin stette zitto ad ascoltarla. Buffy mise i piatti che aveva sciacquato su di un asciughino pulito che aveva stesso sulla parte libera della lavello, che aveva pulito. Poi mentre gli lasciava sgocciolare si dedicò alla tavola.

-Se i tuoi amici sono veri amici capiranno il perché della tua fuga-

-Già…so che capiranno,l’ hanno sempre fatto-

-E poi hai valide ragioni-

-Infatti…dov’è la tovaglia?-

-Niente tovaglia-

-Cosa?Che squallido…-

-Ehi che posso farci…-

-Ok allora vediamo per ora useremo i tovaglioli di carta come tovagliette poi quando faremo scalo nella prossima città comprerò una bella tovaglia,del buon detersivo e magari anche delle cose per me-

-Mmm voi donne-

-Ehi Tony la cucina è molto più pulita-

-Adesso non puzza più-

- E’ già qualcosa -

Tony sorrise. Poi verso l’ora di cena quando l’equipaggiò entrò nella stanza in cui mangiavano che era praticamente attaccata alla cucina, s’intende che c’era solo una parte dell’equipaggio,gli altri mangiavano in un’altra ala della nave con altri due cuochi, rimasero stupiti dall’aspetto sia della tavola che della cucina. Ma ancora di più di Tony che non aveva l’aria di uno appena uscito da una lotta.

-Ehi Buffy qui hai fatto un miracolo-

-No è bastato solo un po’ di sapone e un cambio d’aria-

-Accidenti Tony sembri normale-

-Ehi…piantatela-

-Buffy tu non hai cucinato?-

-No ho preferito lasciar fare a chi di cucina ne sa più di me-

-Oh…-

-Ma da ora in poi vi farò trovare io almeno un dolcino-

-Che bello-

Si sedettero tutti a tavola e mangiarono. Tony cucinava molto bene.

-Sapete questa è la prima volta che non ho paura di mangiare ciò che ha fatto Tony-

-Divertente-

- E’ vero prima c’era il rischio di trovarci chissà che insieme al pasto ma ora vado tranquillo-

Risero. Dopo misero tutto in ordine nonostante Tony le avesse detto di lasciar stare.

-Ci pensiamo domani mattina-

-No tranquillo tu vai a letto-

-No resto qua ad aiutarti-

-Grazie-

Parlarono un po’.

-Ehi-

-Dimmi?-

- Cos’ hai sul collo?-

Buffy rabbrividì e istintivamente toccò i segni dei morsi di Angel. Dio le stava prendendo il magone. Ricordare tutto era doloroso,sapendo che lui doveva trovarsi da qualche parte e che magari presto lo avrebbe raggiunto.

-Oh niente mi sono fatta male…da piccola-

-Sembrano morsi-

-A..era…un cucciolo molto arrabbiato-

-Capisco…sai tu sei molto matura per la tua età,non dev ’essere stato tutto rose e fiori-

-Per chi lo è?-

-Vero anche questo-

Finirono di sistemare la cucina.

-Io vado a letto sono stanca-

-Vengo anch’io tanto andiamo dalla stessa parte-

-Tony ma qui dove ve la fate la doccia?-

-Ecco dove ci sono i bagni dentro ci sono tre docce-

-Tre e come fate a farla tutti?-

-Mica tutti lo stesso giorno, e poi aspettiamo in fila-

-E io quando potrei?-

-Bè domani è Domenica quindi vediamo… io me la faccio stasera come altri perché di Domenica solitamente restiamo tutti nelle cabine magari a dormire a scrivere alle mogli,a parte i macchinisti che stanno nella sala macchine-

-Mi stai dicendo che non dovrei avere problemi a farmela?-

-Ehi ascolta per qualsiasi cosa se vuoi rimango io fuori dal bagno a fare la guardia e controllare che non entri nessuno-

-Grazie…forse sarà meglio,non perché io non mi fidi solo che-

-Ti capisco Buffy,qui non si vede una donna fino a che non si attracca da qualche parte e solo chi ce la fa a scendere può farsi una…insomma hai capito-

-Ma restate al porto per un bel po’!-

-Si a Los Angeles è stata rapida la cosa ma quando dobbiamo scaricare la merce e caricarne dell’altra ci mettiamo un po’.considera tutti i controlli eccetera-

-Già-

Arrivati davanti alla cabina di Buffy lei entrò e salutò Tony. Si chiuse dentro e tirò un respiro profondo. Quanto desiderava una bella doccia in quel momento preciso. Si levò le scarpe e i calzini. Poi si tolse il grembiule. Tony le aveva detto dove poteva lavarsi i vestiti e lo avrebbe fatto non appena si fosse messa il pigiama. Si mise un paio di ciabattine infradito di plastica.

Si rassegnò e si limitò a prendersi lo spazzolino e il dentifricio e andare in bagno. Si prese anche gli asciugamani che si era prontamente portata dietro. Quando entrò nei bagni,notò con piacere che erano fatti tipo i bagni degli aeroporti ,quindi nascosti con delle porte. I lavandini erano in fila e c’era qualche saponetta impregnata di acqua non molto pulita. C’era gente dentro le docce. Buffy tirò un lungo respiro e poggiò la sua roba vicino a quella di Tony che la vide. Lui era tutto pimpante. Con un panno grosso legato in vita profumava di sapone e Buffy notò con gioia che si era fatto perfino la barba.

-Ehi-

-Ciao…-

-Tranquilla ci sono io non fare caso a loro-

-Non sono preoccupata-

-Infondo sono bravi-

-Ciao Tony...Buffy-

-Jack-

-Come va ?-

-Bene..-

-Ora che ci sei tu nessuno girerà più nudo in bagno-

Buffy strabuzzò gli occhi.

-Scherzavo qui nessuno ha mai girato nudo e mai lo farà…-

-Ah …-

Buffy si lavò i denti. Poi si lavò il viso col sapone e si sentì un po’ meglio. Il problema era lavarsi dal sudore sotto i bracci. Una ragazza che si lava le ascelle non appare molto femminile. Con la massima discrezioni riuscì a farlo. Poi quando un gabinetto fu liberato vi entrò,chiedendo a Tony di tenerle d’occhio la sua roba e lui lo fece. Quando vide che il gabinetto non era nello stato oscena che la sua mente aveva già immaginato, si sentì maggiormente sollevata. Infondo erano tutti persone più pulite di quello che sembravano. Certo non si appoggiò e strappò un pezzo di carta igienica che cestinò per poi prenderne un altro. Non si sa mai. Uscì e si lavò le mani. Vide che Tony ne aveva approfittato per mettersi le mutande. Buffy abbozzò un sorriso a quel buffo e dolce omone.

-Fatto..grazie-

-Ehi vai a fare il bucato?-

-Si perché?-

-Ecco c’è una macchia di sugo che non riesco a togliere dalla maglia-

-Ok portamela pure che te la lavo io-

-Grazie Buffy-

-E di che?!-

Buffy faceva ancora fatica a non far caso agli sguardi che per qualsiasi cosa stesse facendo le stavano addosso. Figuriamoci poi quando la videro sbucare fuori dalla sua cabina coi panni da lavare,tra cui si intravedeva la biancheria che lei prontamente nascose sotto gli altri abiti,nel suo adorabile pigiama composto unicamente da una camicia da notte bianca sostanzialmente attillata con degli stupidissimi pallini rosa e verdi chiaro,che metteva in risalto le sue curve e le sue ciabattine impeccabili!

Buffy si diresse sul ponte e arrivò vicino ad una specie di lavello . Accese il lume attaccato alla parete in modo da avere la luce. L’aria calda si era rinfrescata . Le stelle brillavano alte,la luna splendeva in mezzo a loro. Buffy aveva quasi finito di lavare l’ultimo capo ,i calzini, che sbucò fuori Tony.

-Ehi…accidenti vuoi proprio provocarci-

-Perché?-

-Bè questa camicia da notte è ....davvero carina-

-Tony!-

-Ok scherzavo-

-E tu sei sposato-

-Mm…ecco la maglia incriminata-

-Dove stendo i panni?-

-Si mettono qui a questo filo accanto al lavello-

-Non è che il vento me li porta via?-

-No qui è riparato e poi stasera non tira vento-

-E ...ecco chi si sveglia prima?-

-Principessa Colin è l’addetto al controllo panni gli dico che controlli personalmente i tuoi-

-Ma per la biancheria?-

-Buffy quella io ..sinceramente la terrei d’occhio, tu hai l’oblò aperto immagino-

-Direi siamo ancora in una zona molto calda-

-Bene allora la biancheria ti consiglio di stendertela nella cabina vicino all’oblò e magari domani la stendi fuori in modo che la controlli di persona-

-Ok grazie…mi raccomando per Colin-

-Vado subito-

Buffy lavò via la macchia di sugo e stese la maglia di Tony,poi andò nella cabina e s’ingegnò per attaccare la biancheria accanto all’oblò ma facendo attenzione che non volasse via.

Poi chiuse a chiave e spense la luce. Si mise a letto e tentò di prendere sonno. Ma non ci riusciva,così penso ad Angelus..chissà lui che stava facendo? Il dolce pensiero del suo amore riuscì a cullarla e si addormentò.

Intanto su di una nave che stava attraversando le acque del Messico per raggiungere lo stretto di Panama e sfociare nell’Atlantico verso l’Europa, Angelus fissava il cielo beatamente pensando alla sua destinazione,chissà se la sua cacciatrice aveva capito? Era troppo intelligente Buffy,ma forse anche troppo prevedibile, sicuramente si era informata ma certamente avrebbe potuto immaginare che lui sarebbe andato in Irlanda quando la sua direzione ,anche se non così lontana era diversa.

Buffy si svegliò. Aprì gli occhi e si alzò. Prese la biancheria e felicemente realizzò che era asciutta. La ripose nella borsa e tirò fuori dei vestiti. Chiuse l’oblò. Prese un asciugamano più grande,il bagnoschiuma e lo shampoo. Uscì di cabina. Incontrò Tony.

-Ciao-

-Buongiorno…vai a fare la doccia?-

-Si-

-Allora vengo a fare la guardia-

-Grazie-

-La colazione è pronta –

-Ah bene…-

-Tra qualche giorno attracchiamo-

-Che bello non vedo l’ora di toccare terra-

Arrivati controllarono che il bagno e le docce fossero vuoti.

-Vai sto io qua-

Buffy entrò.Che bello un po’ di tranquillità. Si spogliò e si gettò sotto la doccia. Si sentì rinascere…si lavò tutta e i capelli. Poi appena ebbe finito si avvolse nel panno bianco e prese le sue cose.

Aprì.

-Fatto-

-Ti vesti in cabina?-

-Si-

-Ti scorto io andiamo-

-Ehi so difendermi-

-Ok …allora ci vediamo più tardi-

-Va bene-

Accidenti era pur sempre la cacciatrice ,solo che non aveva voglia di spaccare il naso a qualcuno,soprattutto perché non voleva rischiare di farsi cacciare. Entrò nella cabina e vi si chiuse dentro. Si asciugò i capelli alla meglio.

Poi si vestì. Si mise un paio di jeans a pinocchietto, leggeri. Sopra una maglia sbracciata bianca non tanto attillata. In piedi le ciabatte infradito e poi si legò i capelli tipo pocchio.

Uscì e andò sul ponte per riprendere i suoi vestiti. Notò che c’erano ancora e che Colin era li che toglieva i suoi.

-Ciao-

-…Buongiorno-

-Grazie per aver guardato i miei vestiti-

- E’…è stato un piacere-

Raccolse in fretta e furia i suoi abiti e andò via. Buffy rimase perplessa poi si concentrò sui suoi abiti. Erano venuti perfettamente puliti ed erano asciutti bene. Li tolse e li portò in cabina. Dopo andò a fare colazione. Poi andò sul ponte e si sciolse i capelli così che il sole glieli potesse finire di asciugare.

La nave di Angelus aveva attraccato al porto di una città delle Antille poco fuori il canale di Panama. Era li per un giorno.Forse due. Fatto sta che la nave di Buffy attraccò nel medesimo porto. Lei vestita leggera dal caldo, con una maglia che si lega dietro al collo, lilla, e una gonnellina tipo pareo, bianca che arrivava poco sotto il ginocchio,con uno spacco fino alla coscia, una borsina semplice e le ciabattine,capelli raccolti con delle mollette, pareva proprio una turista. Tutti le avevano dato delle cose da compare e lei si era fatta una lista. Arrivata nel piccolo centro insieme a Tony,che doveva fare rifornimento per la dispensa,cominciarono a girare per il mercato.

-Guarda Tony ho trovato la tovaglia-

-Carina e costa pure poco-

-Per forza non siamo mica in una metropoli americana-

-Giusto-

La tovaglia molto grande, era bianca con delle ciliegie e fragole disegnate sopra. Buffy inoltre scovò un negozio in un comprò del buon detersivo per piatti e anche per i panni e sapone, oltre che lo shampoo. Poi prese altre cose che le servivano e in più le cose per gli altri. Si comprò delle buffe ma comode scarpe tipo ballerina, però molto semplici,del posto e pensò che per stare sulla nave sarebbero state più comode delle scarpe da ginnastica. Insomma alla fine lei e Tony tornarono pieni di roba. Era incredibile,si vedeva proprio che era una donna,faceva acquisti anche nei posti più disparati. Ah lo shopping!!!

Buffy distribuì a ciascuno le sue cose.

-Che bello tutte le volte Tony ci prendeva sempre le cose sbagliate stavolta invece abbiamo ciò che si è chiesto-

-Ho comprato del bagno schiuma da mettere nelle docce-

-Splendido-

Da quando Buffy era a bordo,si tenevano tutti meglio e non erano più trascurati e cialtroni. Cominciavano a comportarsi civilmente.

Angelus era sulla nave quando dal suo oblò scrutò le persone sulla nave accanto. La sua nave stava salpando. Quando con la coda dell’occhio la vide. Era proprio la sua Buffy. Si levò di scatto. Lo stava inseguendo. La vide parlare coi membri dell’equipaggio e divenne geloso,scherzava ,sorrideva,con altri uomini. La rabbia verso quelle persone crebbe,ma si placò non appena il suo sguardo si posò sulla figura di Buffy,baciata dal sole, che rideva. Non poté far altro che guardarla sparire man mano che la sua nave prendeva il largo.

Il lungo viaggio che non prevedeva altre soste prima dell’Inghilterra si presentava lungo, e ci furono anche dei giorni di tempesta che però finirono e tornò il sole. A poco a poco che ci si avvicinava alle coste inglesi la temperatura era più fresca e magari la sera un golfino non guastava.

Attraccati Buffy salutò a malincuore tutti e scese con la sua borsa.

-Grazie a tutti-

-Grazie a te…ci mancherai-

-Anche voi-

Buffy abbracciò Tony, Jack e altri.Si allontanò dal porto per andarsi a cercare una camera…sarebbe rimasta li un giorno. Andò subito a chiedere se la nave proveniente da San Francisco era arrivata.

-No è in ritardo,ma dovrebbe essere in porto in serata-

-Oh grazie-

Che strano eppure sarebbero dovuti essere li prima,sperò che fosse tutto a posto. Meglio almeno aveva il tempo di sistemare le sue cose di tornare al porto.

La sera si sarebbe informata al porto per l’Irlanda.

Mentre in quella giornata di sole si faceva la sua passeggiata tra le strade sconosciute di Londra, si trovò davanti ad una grande biblioteca. Il Sig. Giles le aveva detto che il Consiglio aveva come copertura la Biblioteca e fu colta dall’impulso di entrarvi. Ma dentro era proprio una biblioteca. Si avvicinò alla donna al di là del computer.

-Mi scusi-

-Si?-

-Potrebbe indicarmi il Consiglio?-

La donna la scrutò coi suoi occhi grandi ingigantiti dagli occhiali.

-Mi dispiace signorina ma non abbiamo libri con quel nome-

-Io intendo il Consiglio degli osservatori…conosce Quentin Travers?-

La donna strabuzzò gli occhi.

-Venga con me-

La donna la condusse in una stanza grande e vi si chiusero dentro.

-Come ti chiami?-

-Buffy…Buffy Summers-

-Oh…e saresti?-

-Come lei lavora per il Consiglio e non sa chi sono?-

-Non sono un membro importante,non mi è concesso di accedere ai dati più importanti-

-La cacciatrice-

-Devo verificare…-

-Chiami Quentin,lui le darà la conferma…-

-Aspetti qua-

La donna si assentò e tornò poco dopo.

-Mi segua-

Dalla stanza giunsero di nuovo in biblioteca e le disse di attendere.

-Ora arriverà chi la potrà portare dal Sig. Travers-

-Cosa non viene lui di persona?-

- E’ un uomo importante e non si scomoda certo-

-Chi scusi? Ma sta scherzando è solo un meschino e un …lasciamo stare-

-Non credo le convenga utilizzare questo tipo di linguaggio di fronte a lui-

-Oh stia tranquilla l’ ho già fatto…e per la cronaca,io lavoro da sola e per me soltanto…io e i cari membri del Consiglio abbiamo rotto da tempo-

-E allora che fa qui?-

-Nulla che le riguardi…io sono la cacciatrice non lei-

Buffy zittì quella donna odiosa e attese. Poco dopo giunse un uomo che scortò Buffy in un’ala della biblioteca. Arrivarono in un ampio salone tutto affrescato, con grandi lampadari ottocenteschi costellati da gocce di cristallo. Era davvero stupenda. Alle pareti c’erano grandi librerie con enormi volumi antichi,pensò a Willow, quadri appesi,probabilmente i fondatori del Consiglio. Dalle finestre filtrava una luce abbagliante e furono tirate le tende chiare. La fece accomodare su di un antico divano stile vittoriano, rivestito in velluto rosso. Davanti c’era una scrivania in mogano intarsiato. Ai lati aveva delle decorazioni in oro raffiguranti leoni. Attese e quando il grosso orologio a pendolo batté le 15.00 esatte, la porta bianca contornata d’oro di aprì. Una faccia ben nota venne avanti.

-Quentin-

-Miss Summers quale onore-

-Vedo che te la spassi qui-

-Già-

Si sedette alla scrivania.

-Cosa ti porta qui?-

-Motivi miei ero solo curiosa di vedere la sede del Consiglio-

-Mi stupisce vederti considerando che..ci hai scaricati-

-Davvero?Ma ti ricordo che il male sono sempre io a combatterlo-

-Vi siete dati da fare e avete fatto molto,ci avete stupiti,insomma sei la prima cacciatrice che abbai sventrato la Bocca dell’Inferno e in più hai risvegliato le altre possibili prescelte-

-Grazie…è il mio lavoro-

-Dimmi in cosa posso esserti utile?-

-Vorrei innanzitutto sapere se c’è un albergo abbastanza confortevole e anche poco caro qui nella vostra amata Londra-

-Lascia stare puoi alloggiare nelle stanze che il Consiglio tiene per le cacciatrici-

-Avete stanze riservate a noi?-

-Certo …infondo siete voi il pilastro della nostra…come vuoi chiamarla,associazione…-

-Mi sembra ovvio questo….puoi farmi vedere la stanza? Tanto la occuperò solo un giorno-

-Certo …-

Chiamò l’uomo di prima e gli disse che fare. Buffy vide la camera. Era bella, anche quella tutta decorata. Guardò l’orologio. Aveva tempo per farsi una doccia con calma e vestirsi. Il bagno in marmo chiaro era stupendo. Insomma era passata dalle stalle alle stelle(so che si dice all’incontro ma fa lo stesso). Dopo il bagno nella vasca con sali profumati e schiuma a volontà.Con gioia riscoprì il phon e la possibilità di sistemarsi i capelli come più le piaceva. Si vestì ed era felice di poter indossare cose più eleganti da lei invece dei soliti abiti poco buoni che si doveva mettere sulla nave.

Indossò un paio di pantaloni neri di stoffa leggeri,non troppo stretti,larghi in fondo ma in modo moderato, sopra una maglia bianca sbracciata e scollata. In piedi le scarpe di Prada che sembrano da ginnastica,bianche. Al collo si legò un foulard lungo,coi bordi rosa e verdi chiaro e dei soli disegnati qua e là. I capelli lisci decise di lasciarli sciolti. Si truccò leggermente e riscoprì le gioie di truccarsi. Prese una borsina e ci mise dentro lo stretto indispensabile. Si prese anche un golfino nero di cotone.avrebbe potuto anche raffrescare.

Uscì. Guardò l'orologio e vide che aveva tempo per concedersi una merenda. Andò in un bar dove prese una bella pasta ricca di crema e anche un cappuccino all'italiana. Dopo prese un taxi e si fece portare al porto. Mentre aspettava l’arrivo della nave vide che la diciamo sua non era ne’ancora risalpata. Tony stava tornando col carico per la dispensa aiutato da Colin. Quando li vide sorrise. Li per li lui nemmeno la riconobbe.

-Tony-

-Buffy!Ti sei già sistemata tutta!!-

-Si-

-Accidenti a te mi aveva abituato alle spese di qualità e senza te non so più che devo prendere…mi avevi viziato,ma come tutti gli altri del resto-

-Andiamo devi continuare così,almeno tua moglie sarà contenta-

-La nave arriverà tra mezz'ora-

-Come?-

-So che non sei qui per noi…-

-Tony-

-Ehi è giusto così-

Sorrise.

-Senti se non ti scoccia,che ne dici di aiutarmi un'ultima volta con queste spese?Tanto hai tempo-

Lei accondiscese alla richiesta. Girarono per il mercato londinese, facendo acquisti vari. Esattamente mezz'ora dopo fecero ritorno al porto.

-Allora noi saliamo,grazie ancora-

-Grazie a voi...Ciao-

-Ehi dobbiamo risentirci-

-Certo-

Buffy sorrise. Poi una nave entrò nel porto. Era la sua perché Tony le fece cenno col capo. Buffy tremava. Osservò i marinai scendere ma lui non c’era. Allora fermò uno dell’equipaggio.

-Mi scusi a bordo con voi c’era per caso un uomo di nome Angel?-

-Si…certo –

-E sa se è sceso?-

-No è ancora a bordo sta prendendo le sue cose-

-Grazie-

Era nervosa.Dalla nave accanto Tony e gli altri osservavano Buffy forse perché erano curiosi di vedere questo ragazzo che le aveva rubato il cuore al punto di farle intraprendere quel lungo viaggio da sola su di una nave merci alla sua età.

Lui scese e rimase scioccato nel vederla. Era li immobile . Che gli avrebbe detto? Tutti lo videro.

-Mi hai trovato Buff…-

 

 Cap 9

 

Che doveva dire?Doveva arrabbiarsi? Urlare? Piangere? Schiaffeggiarlo? O semplicemente annuire? Tremava…aveva atteso tutto quel tempo,era stata per tanti giorni su di una nave merci per lui…lo avrebbe voluto prendere a calci. Lui scese dal ponte e arrivò a terra. Buffy scoppiò e lo abbracciò cogliendolo alla sprovvista. Non voleva piangere. Non doveva. Lui lasciò cadere il suo sacco a terra e la strinse contro ogni sua volontà.

-Sei un idiota,ti odio,perché sei andato via..perché?-

-Basta Buff…basta-

Lui raccolse il suo sacco e le prese mano. Lei lo guardava arrabbiata.Occhi saettanti colmi di lacrime pungenti che però non scesero. Lui placò quella furia. La baciò. Lei si sciolse come neve al sole.. Poi si incamminarono fuori dal porto. Stettero in silenzio. La teneva per mano.

-Adesso te ne andrai-

-E a quale scopo?Mi seguirai lo stesso-

-Certo….io non riesco a capirti-

-Non devi-

-Sicuramente non sai nemmeno dove andare-

-E allora?-

-Vieni-

Buffy tenendolo per mano lo condusse alla biblioteca. Lei non si era curata del suo aspetto.Lo aveva abbracciato nonostante avesse avuto bisogno di una bella doccia, di cambiarsi e di mangiare. Erano ben strani a vederli insieme. Lei carina,pulita e ben messa. Lui trascurato e mal vestito.

-Scusa che facciamo qui?-

-Siamo al Consiglio-

-Cosa?-

-Hai capito-

-Vuoi uccidermi?-

-Come sei drammatico-

Entrarono. La donna di prima la vide e poi vide il ragazzo che era con lei. La fermò.

-Dove sta andando Miss Summers?-

-Nella mia stanza-

-Ma questo….ragazzo non può entrare-

-Oh si invece-

-Non mi costringa a chiamare il Sig. Travers-

-Lo chiami pure…tanto non sarebbe la prima volta che discutiamo per Angel-

-Buff il mio nome è Angelus -

-Quante storie per un nome andiamo-

-La prego non insista-

-Oh insomma chiami chi le pare sa quanto me ne importa, lui viene con me-

-Si fermi-

-Se non vuole essere spedita a calci sulla luna le conviene levarsi-

La donna si scostò.

Buffy tirò a dritto e giunse finalmente nella sua stanza.

-La c’è il bagno-

-Chi ti dice che mi voglia lavare?-

-Perché devi discutere su tutto?-

Angelus sospirò e andò in bagno. Buffy uscì.

-Dove vai?-

-A rimediarti degli abiti puliti e magari un po’ di sangue-

Il vampiro si lavò e Buffy incontrò Travers che le veniva incontro a passo spedito.

-Dimmi che non l’ hai fatto?-

-Che vuoi dove sta il problema?-

- E’ un vampiro ecco qual è il problema-

-Me la sono legata al dito la volta in cui non l’avete voluto salvare-

-A giudicare dal tuo collo so bene come lo hai salvato-

-Non sono affari che ti riguardano-

-Sicura?-

-Lui sta facendo tanto,se non ci fosse stato sai quante volte il mondo sarebbe andato all’inferno-

-Oh certo e Achatla?-

-Quello era Angelus-

-Perché ora cos’è ?-

- E’ diverso..-

-Dovrò chiamare Rupert-

-Accomodati…intanto che vai a piangere da Giles ti spiace chiedere al tuo mastino se ha degli abiti da prestarmi?-

Quentin la guardò sdegnato e poi si rivolse all’uomo che era con lui.

-Senti che vuole e accontentala-

Andò via e Buffy si rivolse all’uomo. Dopo tornò in camera. Ci mancò poco che svenne. Angelus in tutta la sua gloria, nel suo fascino vampiresco e sensuale, se ne stava in piedi con l’asciugamano legato in vita, bello e profumato,che si asciugava mentre i muscoli si agitavano sontuosi tra il tatuaggio sulla schiena. Si dovette concentrare un momento per non saltargli addosso. Lui notò divertito il comportamento della ragazza.

-Ecco gli abiti-

-Andiamo Buff non è certo la prima volta che mi vedi seminudo-

-Piantala e vestiti-

Con assoluta non curanza della ragazza, si tolse l’asciugamano dalla vita e lo poggiò sul letto. Buffy cacciò a forza i suoi occhi altrove . Il vampiro prese gli abiti dal letto. Prima si mise i boxer. Poi prese i pantaloni. Dopo di che andò alla porta.

-Che stai facendo?-

-Non vorrei che Quentin facesse un’entrata improvvisa…-

Chiuse a chiave.

-Tranquillo è andato a chiamare Giles-

-La piccola Buffy ha disubbidito e lui non sa come sbrigarsela-

-Già-

Buffy che era vicino alla porta non poté fare a meno che perdersi nell’ebriante profumo di Angel.

Era troppo per lei,come poteva resistergli?Tentò di pensare ad altro,ad esempio come riportarlo a casa. Aprì bocca per parlare.Lui la fissava insistentemente.

-Vuoi piantarla?-

-Di fare?-

-Di fissarmi-

-Se sei bella che posso farci?-

Buffy si scostò e si allontanò. Si volto verso di lui dando le spalle all'ampio letto.

-Potresti finire di vestirti ad esempio-

Lui si avvicinò con passo felino.Le era davanti e molto vicino.

-Buff smetti di impartirmi ordini te l' ho già detto..-

-E tu piantala,dobbiamo tornare a casa-

-Non ho detto che voglio farlo-

-Ma lo farai-

-Davvero?Credi sul serio di potermi comandare?_

-E tu credi di poter fare lo stesso?-

-Ne sono convinto-

Lo fissò con sguardo di sfida. Sapeva bene come farla cedere. Andò avanti costringendola ad indietreggiare fino a che non toccò il letto e perse l'equilibrio finendoci seduta sopra. Il vampiro si accinse a poggiare i ginocchi sul letto per circondarla e lei come per sfuggirli salì sul letto indietreggiando. Così aveva solo fatto il suo gioco perchè lui abilmente le fu sopra. Continuavano a fissarsi. L'aveva circondata coi i bracci e le gambe. Infatti era sotto il suo completo potere. S'impossessò delle sue labbra. La ragazza non tardò a rispondere quasi con violenza a quel bacio,aumentando l'eccitazione del vampiro. Lui le sfilò il foulard dal collo e le scostò i capelli in modo da lasciare completamente scoperto il decolleté. Mentre la baciava la tirò a sedere per poterle sfilare la maglia. Poi la sdraiò.Lei si era tolta le scarpe coi piedi ,dato che le mani erano concentrate a stringere ed accarezzare la schiena forte e liscia del vampiro. Gli passò le mani fra i capelli e fece pressione quando lui scese con la lingua lungo il suo scollo.Lei inarcò il capo. Cercò freneticamente la cerniera dei pantaloni e glieli sganciò. Lui aveva fatto altrettanto con quelli di lei. Anche il restante dei vestiti fu abbandonato sul pavimento. La passione gli travolse. Erano persi in quel mare di amore e passione,di eccitazione. Il piacere colava dalla loro pelle trapassandoli e infuocandoli. Quando l'istinto forse di entrambi non portò la stessa Buffy a premere le labbra del vampiro sul suo collo,sulle cicatrici del loro passato. Lo stringeva a se perfino con le gambe attorno alla sua vita e intrecciate alle sue. Lui era incerto se farlo o meno ma quel flebile sussurro che nel silenzio sembrò un urlo,lo convinse..

-Angelus...-

Il volto angelico mutò in quello diabolico e affondò le zanne nella fresca carne. Il sangue ricco e fluido scorse nelle vene della ragazza,bollente e rovente,carico di adrenalina e insaporito dalla passione. Gocce dolci come l'Ambrosia scivolarono dentro Angelus filtrandogli nella sua essenza demoniaca. Quanto amava il suo sangue,non si era certo scordato il sapore che aveva,oh no quando ne assaggi una si dice che gli altri non ti piacciano più,ed era vero,non solo perchè era il sangue di una cacciatrice e conferisce forza ad un vampiro ma in particolar modo perchè era quello di Buffy.La ragazza sussultò afferrando il vampiro.

Aprì gli occhi. Era un sogno..istintivamente si toccò il collo. Tutto normale,le cicatrici.

Si trovava nella stanza del Consiglio con ancora l’accappatoio addosso. Guardò l’orologio. La nave era attraccata di sicuro. Si vestì rapidamente,almeno il sogno le aveva dato un consiglio su cosa mettersi.

Uscì e corse al porto. Appena arrivata cercò qualcuno a cui chiedere informazioni. La sua nave era già partita quindi non c'era nemmeno Tony.

-Mi scusi da quanto è attraccata la nave proveniente da San Francisco?-

-Quella?-

Gliela indicò.

-Si-

-Saranno un decina di minuti-

-E sa dirmi se ne è partita qualcuna per l'Irlanda?-

-No,non ci sono navi per l'Irlanda almeno fino a domani pomeriggio-

-Grazie-

Buffy si diresse alla nave e chiese informazioni. Un uomo le disse che Angelus stava cercando un posto in cui passare la notte. Gli aveva detto che sembrava intenzionato a fermarsi per qualche giorno,lui gli aveva consigliato di andare in un albergo da poco,ma Angelus aveva un amico da cui sarebbe andato.

Attraversò il viale e si trovò in una strada di ciottoli. Raggiunse un quartiere non molto sicuro, tipo quello del Bronze a Sunnydale. Li entrò in un bar,probabilmente uno affine a quello di Lorne. Il barista, un uomo di media altezza, asciutto con i capelli chiari alzò il capo.

-Tu guarda chi si vede...il Terrore dell'Europa-

Al solo menzionare quel nome i demoni e i vampiri in quel locale alzarono lo sguardo verso Angelus.Cominciarono a bisbigliare tra loro osservandolo.

-Amico saranno quasi 112 anni che non ci vediamo-

Angelus sorrise.

-Eh si che vuoi farci Rhymes, ho avuto da fare-

Rhymes era un demone innocuo con l'aspetto di uomo che per vivere aveva aperto un locale per demoni e vampiri anche se ogni tanto ci trovavi qualche umano. Angelus si sedette al balcone e lui gli versò del sangue. Mentre il liquido rosso colava nel bicchiere riempiendolo il barista osservò il vampiro.

-Sei messo maluccio, scommetto che sei venuto in nave, hai bisogno di una doccia-

-E di un posto per dormire-

-Ok senti due isolati e poi gira a destra,vedrai una costruzione antica accanto ad un palazzo più moderno con le vetrate scure. Entra nella costruzione,è un albergo gestito da mio cugino,ricordi Fisher?-

-Si certo-

-Bene dovrebbe avere qualche stanza libera digli che ti mando io-

-Mmm..-

-Ehi...sai che non ti riconosco,sei cambiato in questi anni,girano certe voci,sai non che le notizie arrivino sempre dato che chi s'imbatte in te non la scampa-

-Aspetta ...Drusilla, Darla?-

-Si prima ancora,quando tu avevi la tua anima, c'era Spike che ci portava notizie dal fronte-

-Oh bene e dimmi dove sei rimasto?-

-Che ti sei lasciato con la tua amata e in tutta sincerità non gli ho creduto quando mi ha detto che stavi con la cacciatrice e che ti eri trasferito a Los Angeles-

-Non ha sparato cazzate-

-Cosa?Ci stavi sul serio?-

-Sai com'è con l'anima si diventa buoni eccetera..così quell'idiota chiamato Angel,nonché la mia anima,si è innamorato di lei,la mia è principalmente...un'ossessione-

-Senti un po' e come mai ora non hai più l'anima?-

-Volere del fato-

-Mmm ok..-

-Lei mi sta cercando-

-Chi?-

-La cacciatrice-

-Sul serio?Vuole vendicarsi perchè l' hai mollata?-

-Qualcosa del genere-

-Quindi se mi scovasse devo tenere la bocca chiusa-

-No dille la verità, sai mi piace giocare al gatto col topo-

-Come vuoi-

Angelus finì il suo sangue salutò Rhymes e uscì avviandosi all'albergo. I vampiri presenti non avevano udito molto della conversazione,altrimenti se la sarebbero già data a gambe levate.

Buffy decise di andare nel posto più ovvio,i quartieri che costeggiavano i cimiteri. Si guardò attorno quando un localino le risultò sospetto. Quando vi entrò chi si voltò poté ammirarla nella sua bellezza. C'era chi sperava che fosse un bocconcino o una vampira. Si avvicinò al barista.

-Si?-

-Ho bisogno di un informazione e questo mi sembra il luogo più adatto-

-Sentiamo-

-Conosci Angelus?-

Il barista stava per dirle salve cacciatrice quando quella parola sarebbe risultata sconveniente ai suoi affari.

-Si...perchè?-

-Dov'è?-

-E perchè dovrei dirtelo?-

-Preferisci portare avanti questa baracca o chiudere immediatamente per lutto?-

-Ok ..non scaldarti. Due isolati da qui gira a destra,la costruzione antica-

Buffy uscì. S'incamminò.

Nel frattempo Angelus uscì dalla doccia quando un brivido lo percorse lungo la schiena,cosa insolita per lui.

Prese un asciugamano e se lo legò in vita e con un altro si strofinò i capelli. Non era tenuto affatto male quel posto per essere gestito da un demone. Il letto grande e comodo,la stanza era pulita e fresca,il bagno splendente con asciugamani che odoravano di bucato. Si lasciò l'asciugamano dietro il collo e frugò in una sacca. I vestiti erano sporchi. Bene aveva visto la lavanderia venendo in camera,avrebbe fatto il bucato,solo che ora non aveva abiti puliti. Prese la sacca e la chiave oltre che pezzi da un quarto di dollaro. Scese le scale in asciugamano attirando l'attenzione. Finalmente la trovò. Laundry scritto in grande sopra la porta . Entrò e per fortuna trovò una lavatrice libera. Fortuna che aveva tutti capi scuri così ne fece solo una. Infatti anche se aveva tanta roba,nelle lavatrici che si aprono dall'alto c'entrava un sacco di roba. Prese del detersivo in polvere che stava su di uno scaffale ve lo mise e chiuse tutto. Infilò tre pezzi da un quarto di dollaro,ogni lavatrice veniva 1,25$, e gli diede la via. Mentre aspettava una buona mezz'ora,decise di risalire. Per fortuna che l'albergo metteva a disposizione due paia di ciabatte in ogni stanza e lui le aveva utilizzate. Pensò di sentire Fisher,se sapeva dove poteva rimediare qualche soldo. Arrivò alla reception e la superò giungendo nell'ufficio del demone.

-Ehi-

-Entra,di un po' è una nuova tenuta?-

-Ho messo tutto a lavare-

-Bene...siediti-

Angelus si sedette.

-Senti avrei bisogno di soldi-

-Mmm..strano che proprio tu..abbia bisogno di soldi,con che vivevi il secolo scorso?-

-I tempi cambiano-

-Vero...vediamo...c'è un posto,l'Ice Palace, dove lavora un tizio,che mi pare cercasse qualcuno per coprire un posto lasciato vuoto...non sarà un lavoro prestigioso ma ci lavora anche un mio amico,assumono anche demoni e vampiri basta che non diano fastidio-

-Sai il nome mi dice poco...-

-Si scusa è il Palazzo del Ghiaccio,si chiama così perchè dentro al piano terra c'è una piccola pista di pattinaggio-

-In estate?-

-Ora però non è in funzione,sarebbe una specie di ufficio di avvocati ,gli industriali che hanno del lavoro sporco depositano i loro affari illegali li, con la copertura della pista da pattinaggio-

-E io che farei li?-

-Bè ci sono dei personaggi sostanzialmente importanti,come ti ho detto imprenditori e industriali,ai quali non dispiacerebbe avere qualcuno che gli controlli i loro giri,sbarazzandosi di spie e magari fungendo da guardie del corpo,i demoni e i vampiri in quanto forti e immuni alle pistole sono i più richiesti-

-Un giro poco pulito insomma-

-Si-

-Che posto si è liberato?-

-Manca un uomo alla scorta di un importante carico che arriverà con la prima nave dalla Francia domani mattina presto-

-Ho capito-

-Chiamo il mio amico e gli dico che ho trovato il sostituto-

-Ok grazie,vado alla lavatrice-

Angelus uscì.

Non le piaceva. All'apparenza sembrava un albergo come tanti e anche ben messo,ma era gestito da demoni,come l'avrebbero accolta? Bastava non dire chi era. Entrò e giunse alla reception dove quella che sicuramente era una vampira le sorrise.

-Posso aiutarla?-

-Si cercavo un...vampiro-

-Oh,chi?-

-Angelus,dovrebbe essere arrivato da poco-

-Si certo...lei è?-

-La sua ....compagna-

Buffy storpiò un sorriso.

-Oh capisco...peccato che tu sia umana-

-E allora?-

-Chi mi dice che tu in realtà non voglia ucciderlo quel vampiro?-

Buffy rise.

-E a lei che importa?-

-Sa com'è signorina sapere di un vampiro ucciso non gioverebbe alla reputazione dell'albergo-

Buffy si guardò attorno. Non era certo uno a cinque stelle che razza di reputazione poteva mai avere?

-E inoltre lui ci deve ancora pagare-

-Ma io non le ho detto che voglio farlo fuori-

-Però potrebbe-

-Se per questo potrei uccidere anche lei non le pare?-

-Signorina sta parlando con una creatura del male-

-E lei sta parlando con chi ha spedito all'inferno molti suoi simili-

La vampira la guardò male non cogliendo bene il significato delle sue parole,ma ne ebbe paura.

-Stanza 163-

-Grazie-

Buffy si avviò in cerca della stanza. Salì fino al piano in cui doveva trovarsi. La trovò. Esitò un momento e poi bussò. Nessuno rispondeva. Si guardò attorno e poi forzò la porta. Entrò. Il letto era rifatto,dentro non c'era nessuno,nemmeno l'ombra di un abito. Notò che qualcuno si doveva essere fatto il bagno da poco visto l'acqua a terra. Tornò nella stanza e vide le scarpe,le sue scarpe,allora non ce n'era andato. Quando uscì decise di tornare più tardi.

Angelus aveva tolto i vestiti puliti e gli aveva messi nell'asciugatrice. Altri tre quarti di dollaro e 55 minuti di attesa. Salì in camera. Buffy stava scendendo le scale, arrivò all'ultima rampa e superò la lavanderia,in quell'esatto momento Angelus uscì dalla lavanderia. Buffy si voltò istintivamente e lui la vide. Lo scambio di sguardi sembrò durare un'infinità. Non era possibile,aveva affrontato il Pacifico e l'Atlantico,ma lo aveva trovato. Gli occhi bruciavano di acqua salata ma l'orgoglio ebbe la meglio. Lui sembrò felice di vederla.

-Ciao amore-

-Angelus-

-Mi hai seguito fino in Inghilterra,mi stupisci sempre di più-

-Lo sapevi che ti stavo dietro-

-Forse...già te ne vai?-

Buffy lo guardò. No che non se ne andava.

-Pensavo di prendere una stanza-

Lui insorse col suo impeccabile sorrisetto beffardo.

-E perchè cercarne una quando c'è già?-

Lei sembrò non capire.

-Il mio letto è abbastanza grande per tutti e due...sarai mia ospite-

Buffy si ricordò che la sua stanza già l'aveva al Consiglio.

-Mi sono ricordata che il Consiglio mi ha dato la stanza per le cacciatrici-

-Il Consiglio...bene allora perchè non vai a prendere la tua roba e torni qua?-

Fu lei a sorridere.

-Certo così magari ti lascio il tempo per scappare-

-Allora facciamo così,aspetti con me che i miei vestiti siano asciutti e ci andiamo insieme...nel frattempo perchè non ti accomodi?-

Era una strana situazione. Angelus stava mettendo i soldi avanzati nella giacca e Buffy era seduta sul letto. Che intenzioni aveva?Perché invitarla?Stava senz'altro tramando qualcosa,ma lei non se lo sarebbe fatto scappare di nuovo,aveva fatto un lungo viaggio e non era intenzionata a considerarlo tempo sprecato.

Angelus si sdraiò sul letto e mise l'orologio sul comodino. Avevano ancora 45 minuti prima che i panni fossero asciutti. Un pensiero malizioso balenò nella sua testa. Il tempo per fare del buon sesso c'era ma Buffy era troppo irritata e anche se nell'arco di cinque minuti avrebbe potuto benissimo averla già nuda sotto di lui,non restava abbastanza tempo...voleva che la loro avventura potesse concludersi il meglio possibile e non con una cosa rapida. Quindi una volta prese le sue cose Buffy avrebbe passato la notte da lui.

-Vieni qui-

Con la mano gli indicò il posto vuoto accanto a lui. Buffy fece roteare gli occhi e poi si levò le scarpe salendo fino a lui. Poggiò la schiena sul cuscino che tirò su appoggiato al muro.

-Contento?-

-Non sai quanto-

Però....riscaldare l'aria non era una cattiva idea,l'avrebbe fatta impazzire,portarla sull'orlo del piacere senza soddisfarla e poi profumava ancora di bagnoschiuma,si doveva essere fatta il bagno quello stesso pomeriggio. Si mise di lato in modo da guardarla.

-Che c'è?-

-Niente...-

Cominciò ad accarezzarle i capelli. Lei si scansò.

-Smetti-

-Perchè?-

-Perchè si,non puoi fare come ti pare-

-Sicura?-

-Si...e ora piantala-

Si misero a sedere entrambi. Era davvero eccitante. E per lei era altrettanto difficile resistere. Angelus indossava quello stupido asciugamano umido e quel corpo scolpito inebriante profumo. Come il suo sogno. Angelus si fece più vicino. Poteva sentire la sua pelle profumata. Il cuore di Buffy andava a mille.

Lui le posò un bacio sul collo,Buffy tentò di scansarsi ma lui la prese per un braccio.

-Non è divertente-

-Presto lo sarà-

Detto questo la baciò con violenta passione e Buffy non resistette. Rispose a quel bacio. Il vampiro accortosi della reazione fece scivolare le mani dietro la schiena della ragazza e la sollevò facendola sedere su di lui. L'asciugamano di panno e i pantaloni fini rendevano il contatto fisico intimo tremendamente invitante e pericoloso,potevano percepire l'eccitazione. Buffy accarezzava i muscoli possenti della schiena mentre Angelus scendeva lungo il collo dopo averle sfilato il foulard. Non le diede null'altro oltre baci. Fu Buffy a sfilarsi la maglia e lui la stese sul letto cominciando a baciarle i seni. Resisterle sarebbe stato molto difficile. Le mani correvano lungo i pantaloni e raggiunsero la cerniera.La sganciò e glieli abbassò. Erano la bellezza di trentacinque minuti che si stavano baciando,un record. Aveva intenzione di dedicarsi anche alle sue parti basse ma sapeva che se non si fosse fermato ora,non lo avrebbe più fatto. Così quando Buffy stava per togliergli l'asciugamano lui la fermò.

-Ma-

La baciò.

-Shh...abbiamo tempo-

-Come abbiamo tempo io lo voglio adesso-

-Credimi anche io ma ho altri programmi-

Lui si alzò e si strinse l'asciugamano. Raccolse la maglia bianca. Buffy era in piedi che si riallacciava i pantaloni con uno sguardo di fuoco e odio. Lui le porse la maglia e lei se la mise. Poi prese il foulard. Le scostò i capelli e glielo legò.Le tirò su il mento per guardarla.

-Dai non essere arrabbiata-

-Invece lo sono-

Angelus la baciò e lei dopo cinque secondi di resistenza si perse nel bacio. Lo voleva abbracciare e lo voleva stringere,ma lui non era il tipo,avrebbe voluto sentirsi dire cose dolci,aveva fatto quel lungo viaggio e si sarebbe voluta abbandonare nelle sue braccia e piangere,ma lui non era Angel. Però,quel vampiro duro e spietato,portava oltre il demone anche la sua anima e Buffy aveva capito che i due,nonostante Angelus comandasse il corpo e la mente, avevano forse cominciato a convivere per amore di Buffy,in quello stupendo corpo.Quando le labbra si divisero il vampiro la lasciò.

-Vado a prendere i vestiti-

-Vengo con te-

-Come vuoi ma tanto non scappo..ti do la mia parola-

Angelus sembrava sincero. Decise di lasciarlo andare da solo. Si sedette sul letto. Lui scese a prendere i vestiti. Lei si sdraiò su un lato verso la finestra,dando le spalle alla porta. Non aveva dormito a sufficienza e aveva ancora sonno. Chiuse gli occhi senza dormire. Pensò solo al lungo viaggio,alle fatiche,al dolore e alla paura di averlo perso, e poi non aveva avuto tempo per pensare al suo Angel,quel viaggio nel futuro che aveva fatto,rivederlo,quanto le mancava,le mancava tutto di lui,la sua dolcezza,quel modo gentile di farla sentire l'unica al mondo per lui,i baci innocenti, le venne da piangere.

Quando Angelus rientrò pensò che stesse dormendo. Posò i vestiti infondo al letto e si avvicinò a Buffy baciandole le tempie. Lei si voltò e lui vide gli occhi lucidi e le lacrime che brillavano sul punto di scendere. Fu forse la situazione o l'impulso di farlo,fatto sta che lui la sollevò stringendola. Buffy nascose il volto nel suo abbraccio,ma non pianse. Poi come ritornando da un sogno,lui si alzò e cominciò a vestirsi incurante della ragazza. Buffy sospirò,poi scese dal letto e si mise le scarpe. Quando lui fu pronto uscirono. La prese per mano e Buffy non capì che intenzioni avesse. Passarono davanti alla reception e la cacciatrice lanciò un'occhiataccia alla vampira che gli osservava. Quando furono fuori fu Buffy a condurre.

-Per di qua-

Attraversarono le vie londinesi e sembravano proprio una coppia. Era sera certo ma la Biblioteca non chiudeva per le cacciatrici.

Entrarono. La signora la fermò.

-Dove va Miss Summers?-

-In camera-

-Ma non può portate un estraneo-

-Angelus non è un estraneo-

-Il Consiglio è prettamente riservato agli osservatori-

-E alle cacciatrici-

-Appunto-

-E io chi sono scusi?-

-Ma il signore qui non può entrare,non senza un permesso-

-Ha il mio e le basti visto che il Consiglio esiste per le cacciatrici-

-Non mi obblighi a chiamare la sicurezza-

-Faccia come crede....addio-

Tirarono a dritto e la signora chiamò Travers .

-Così ecco il Consiglio-

-Già...non è male come posto-

-Certo...qui sono come un topo nella tana del gatto-

-Davvero?Pensavo tu fossi il predatore-

-Tranne che quando gioco con te-

Arrivarono nella stanza e in quel momento Quentin la raggiunse a passo spedito.

-Buffy-

-Che c'è?-

-Dimmi che...che fa lui qui?-

-Oh mi ha accompagnata a prendere le mie cose-

-Buffy questo è un affronto-

-Davvero?Però...aspetta un po' ma non siete stati voi a rifiutarmi l'aiuto per quando stava morendo?-

-A giudicare dal tuo collo il qui presente Angelus ha trovato una medicina migliore-

-Colpa tua-

-E' un vampiro-

-Sul serio? Senti ce ne andiamo subito e poi dove sta il problema?E' con me-

-Guardate di sbrigarvi-

-Sarò Flash -

Quentin attese che avesse raccolto le sue cose.

-Ciao ciao...grazie per l'ospitalità-

- Di niente-

Uscirono e arrivarono all'albergo. Angelus aveva deciso di andare a mangiare fuori vista l'ora di cena.

Entrarono in camera e Buffy si avvicinò alla finestra per posare la sua borsa coi vestiti sulla sedia,quando sentì un pianto e dei rumori provenienti dal vicolo accanto all'albergo. Si affacciò e vide un bambino in fasce e due vampiri che si stavano facendo largo tra gli scatoloni per prenderlo. Buffy prese un paletto e si fiondò giù. Angelus guardò dalla finestra e capì così la seguì. Uno dei due vampiri aveva preso il bambino.

-Questo dev'essere appetitoso-

-Dai anche a me-

Buffy apparve nel vicolo.

-Scusate?-

I due si voltarono.

-Ragazzina vattene-

-Vorrei ma sapete com'è ho sentito dei rumori e sono venuta a controllare-

-Dopo parliamo ora abbiamo da fare-

I due vampiri si voltarono verso il bambino che piangeva. Buffy tirò il paletto dritto nella schiena dalla parte del cuore del vampiro che stava per addentare il bambino e si gettò per riprenderlo. Come lo afferrò colpì in pancia l'altro vampiro che però la vide in difficoltà visto che doveva reggere il bambino con una mano. Così le torse il braccio dietro la schiena e la spinse contro il muro. Buffy per evitare che il bambino battesse si voltò di lato sbattendo la spalla. Il vampiro però d'un tratto si sollevò da terra e venne volato tra i cartoni. Angelus lo raggiunse e lo prese a calci.

-Nessuno ti ha insegnato che non si toccano le donne degli altri?-

Buffy raccolse il paletto.

-Angelus-

Glielo lanciò e lui lo prese al volo impalettando il vampiro. Ci fu un attimo di silenzio e poi il bambino pianse.

-Ehi buono va tutto bene...avrai freddo-

A Londra la sera non faceva molto caldo. Buffy guardò Angelus.

-Scordatelo-

Un attimo dopo il bambino fu avvolto nella giacca del vampiro. Salirono in stanza e Buffy preparò la vasca per fargli il bagno.

-Poverino lo avranno abbandonato-

-Non è un nostro problema-

-Si lo è da quando lo abbiamo salvato...vai tu?-

-Dove?-

-Avrà bisogno di pannolini,latte, e magari qualche abitino -

-Non pensarci nemmeno-

-Allora vado io...ma il bagno nel frattempo glielo fai tu-

-Ok vado-

Il vampiro scocciato uscì. Quando tornò trovò Buffy intenta ad avvolgere il bambino in un grosso asciugamano bianco. Erano dolcissimi.Il vampiro scosse la testa sconcertato...diavolo possibile che lui,un demone,crudele e spietato, fosse capace di sorridere vedendo quella scena?

-Ecco..-

-Bene,allora adesso ti metto il pannolino pulito-

Lo stese sul letto e lo cambiò,poi gli mise una tutina.

-Ora sei a posto...forse avrai fame...cosa hai preso?-

-Tutto ciò che ho trovato,del latte e un biberon-

-Bene puoi chiedere giù se te lo scaldano?-

-Stai scherzando vero?-

-Lo sai che sei odioso...è un bambino certo che non scherzo vuoi darglielo freddo?-

-Non ci penso lontanamente a scomodarmi per quel coso-

-Bene-

Buffy prese il biberon e il cartone di latte e poi mise il piccolo tra le braccia di Angelus.

-Ma che fai?-

-Ci vado io...e non ti azzardare a farci un spuntino chiaro?O diventerai polvere!-

Il vampiro la guardò adirato. Buffy uscì. Fu tentato di allungare i denti verso quella vita scalpitante che doveva essere senza dubbio molto appetitosa. Cinque minuti dopo Buffy aveva con sé il biberon col latte caldo e si era fatta addirittura dare qualche biscotto sbriciolato da metterci insieme.

-Dammelo-

Lo prese e poi si mise seduta e cominciò ad allattarlo.

-Com'è dolce...senti un po' non è che magari su quella copertina in cui era avvolto c'è scritto il suo nome?-

Angelus la prese e guardò....niente.

-Allora te lo daremo noi-

-Non starai pensando di tenerlo spero-

-Domani mattina vado dalla polizia-

-Mmm-

-Angel-

-Buff come devo dirti..-

-Non dicevo a te-

Angelus la guardò.

-Non so come si chiami così il nome glielo diamo noi...Angel va benissimo-

-Non voglio che quel marmocchio porti il mio nome-

-Pensavo tu fossi Angelus e comunque non è un marmocchio...è un amore di bambino,per questo ho deciso di chiamarlo Angel-

Angelus alzò gli occhi al cielo. Quando ebbe finito Buffy si ricordò di quando sua madre allattava Dawn,così gli fece fare il ruttino e dopo lo cullò un po'. Il piccolo chiuse gli occhi.

-Dove lo mettiamo?-

-Non nel letto...-

-E dove scusa?-

-Sentimi bene io non ho intenzione di ...-

-Dovevamo farlo oggi ma tu non hai voluto e ora ne pagherai le conseguenze-

-Ho deciso che lo faremo stasera e così sarà...aspetta qui-

Angelus uscì. Cinque minuti dopo rientrò con una cesta.

-Cos'è?-

-L' ho presa in prestito ad una cameriera, basterà metterci un cuscino e una coperta,ora ha dove dormire-

Buffy sorrise. Poi mise Angel nella cesta.

-Dormi piccolino-

Angelus la prese per la vita.

-Bene ora non hai scusanti cacciatrice-

Angelus la baciò sul collo.

-Non possiamo davanti a lui-

Due minuti dopo lo stavano già facendo. Durò molto e fu intenso e bellissimo. Come al solito il vampiro aveva mostrato il demone che era mettendoci violenza ma,stranamente,forse nell'attimo in cui fu felice, permise all'anima sottomessa di ritornare per quell'istante in superficie e Buffy lo aveva sentito.Alle cinque del mattino Angelus si vestì e seguendo le istruzioni di Fisher,trovò il carico da scortare. Dovevano portarlo fino all'Ice Palace e farlo recapitare al proprietario,in cambio una cospicua somma per il disturbo.Il viaggio dal porto fino all'Ice Palace fu lento e lungo. Verso le 9.00 Buffy si alzò ma accanto a lei non c'era nessuno. Si prese un colpo e si tirò su. Il bambino dormiva beato,c'era tutta la sua roba ma lui no. Scese dal letto avvolta nelle lenzuola e si avviò in bagno. Niente. Tornò verso il letto e raccolse i suoi vestiti. Si fece una doccia veloce mentre Angel dormiva e poi si vestì. Si mise una paio di Jeans leggeri lunghi,un po' larghi infondo con sopra una maglietta nera in cotone a maniche corte, col colletto tipo camicia e tre bottoncini che teneva sganciati. Aveva il cavallino col giocatore di polo ricamato in piccolo in cima a sinistra,bianco. Si mise una cintura nera e un paio di scarpe da ginnastica,le praine dell'adidas bianche con le righe nere.

Si legò i capelli a coda di cavallo abbastanza alta,prese la borsa e poi si ricordò del bambino. Lui aprì gli occhi e le sorrise.

-Ehi,mi sa che devo portarti dalla polizia,ma dove si sarà cacciato quel birbante di Angelus?-

Buffy cambiò il bambino e poi prese il sacchetto coi pannolini e tutto il resto. Lasciò un biglietto ad Angelus spiegando dove sarebbe andata.Chiuse la stanza,le chiavi le aveva Angelus. Si fermò ad un bar e fece colazione facendosi scaldare del latte per il bambino.

-Buono Angel..-

Buffy ogni volta che guardava quel bambino si illuminava. Le era già affezionata. Lui rideva dolcemente e le venne da pensare che razza di madre avesse avuto il coraggio di abbandonarlo.

Quando finirono,pagò e si avviò in centrale. Entrò e chiese informazioni.

-Scusi io avrei bisogno di fare una denuncia-

-Si aspetti...di cosa si tratta?-

-Di un bambino-

-Venga-

La poliziotta la scortò in un ufficio. La fece accomodare un attimo dopo entrò un giovane sulla trentina,molto carino.

-Salve io sono l'agente John White-

-Piacere Buffy Summers-

-E lui?-

-Angel-

-Oh che bel nome,la mamma ha buon gusto-

-Oh veramente io non sono la madre-

-Ah no?-

-No...vede Agente White-

-Chiamami pure John..posso darti del tu?-

-Oh certo...ieri sera ho trovato questo bambino in un vicolo-

-Oh capisco e dove di preciso?-

-Ecco a dirla tutta io sono arrivata solo ieri,sono americana-

-Ah ecco perchè quella pronuncia-

-Già-

-Da dove esattamente?-

-Su....Los Angeles-

Accidenti nonostante il tempo le veniva sempre da rispondere Sunnydale,quella cittadina che ora sulla carta geografica non sarebbe stata potuta rappresentare realmente.

-Oh bellissima città-

-Si..e comunque io l' ho portato in albergo e l' ho cambiato,gli ho dato da mangiare e questa mattina eccomi qua-

-Come fai a sapere il nome?-

-Siccome non lo sapevo ho pensato di darglielo io...così-

-Mi sembra giusto,allora Buffy,innanzitutto se non ti dispiace aspettare vado a controllare se qualcuno a denunciato la scomparsa di un bambino-

L'agente uscì. Si stava avviando in archivio quando passò accanto ad un uomo e lo sentì menzionare il nome di Buffy.

-Ha detto Buffy?-

-Si perchè?-

-Oh...è nel mio ufficio..lei è?

-Il suo...fidanzato-

Quella parola fu pronunciata con riluttanza ma quasi soddisfazione.

-Oh...bene...infondo a destra-

Angelus proruppe nell'ufficio.

-Buffy-

-Oh ma guarda si può sapere dove ti eri cacciato?-

-Avevo da fare-

-Potevi svegliarmi-

-Sono uscito presto-

-Oh bene-

-E tu perchè non mi hai aspettato?-

-Perchè non sono ai tuoi servigi-

-Mi stavo preoccupando-

-Sono abbastanza grande e poi vedo che mi hai trovata lo stesso quindi-

-Non ti ho chiesto io di seguirmi-

Sapeva di averla ferita ma voleva punirla per la sua avventatezza.

-Hai un bel coraggio a dirmi questo.. sai che ti dico?Non ci credo che ti stavi preoccupando-

-Come sarebbe a dire?-

-Tu che ti preoccupi per qualcuno che non sia te stesso,ma per favore-

-Non farmi arrabbiare Buff-

-Scusate-

L'agente entrò.

-Oh lei...non ci siamo presentati...sono John White-

-Angelus..-

L'agente si sedette guardando male l'uomo che stava litigando con quella dolcissima e bellissima ragazza caduta nel suo ufficio come un angelo.

-Allora Buffy non c'è stata nessuna denuncia-

-Lo hanno abbandonato-

-Temo di si....-

-E ora che ne sarà di lui?-

-Chiameremo gli assistenti sociali e gli troveranno una famiglia-

-Io quindi che devo fare?-

-Nulla ,ho fatto chiamare gli assistenti che stanno arrivando a prenderlo-

-Bene-

-Vedrai Angel sarà in buone mai-

Angelus guardò male quell'agente,perchè diavolo dava del tu a Buffy?

-Ma..cioè fino a che non gli sarà trovata una famiglia starà in orfanotrofio?-

-No Buffy assolutamente.lo terranno in un centro gli assistenti sociali-

-Un Centro? No,non se ne parla è appena un bambino-

-Tranquilla è un posto sicuro-

Buffy sospirò.

In quel momento entrarono gli assistenti sociali.

-Bill Stevens, Jenny Miller questa è Buffy Summers, e questo è il piccolo Angel-

Si presentarono.

-Bene Buffy puoi darlo a noi-

Buffy glielo diede e poi gli porse la roba.

-Ciao piccolo fai il bravo..-

Uscirono dall'ufficio a malincuore. Angelus notò lo sguardo di Buffy.

-Non lo daranno in pasto agli squali-

-E se fossero demoni?-

-Non dire stupidaggini-

-Io ho percepito qualcosa-

-Buffy erano comuni mortali-

-Che magari lavorano per qualche amministrazione demoniaca,ma no lasciamo che se lo mangino-

Il vampiro si fermò.

-Ora basta Buff...-

La sua ira non bastò per placare l'ansia della ragazza apparentemente indifferente alla sua reazione.

-Indagherò-

-Non ho tempo da perdere...ho delle cose da fare e ripartirò stasera stesso-

-Cosa? E per dove esattamente? -

-Bucarest-

-Guarda che non è certo la Romania dei tuoi tempi d'oro!-

-Lo so...ma ciò che io cerco c'è sempre-

-Oh e cioè?-

-Non ti riguarda-

-Visto che sono qui con te direi di si-

-Come ho già detto,ho intrapreso da solo questo viaggio,se non ti sta bene puoi tornare a casa-

Buffy deglutì le lacrime. In certi momenti pensava di avere accanto a sé Angel invece erano proprio frasi come questa che le ricordavano chi era colui che inseguiva.

-A che ora parte la nave?-

-Alle 10.00...sii puntuale in porto-

Buffy annuì e poi andò alla ricerca di quegli assistenti. Angelus tornò in albergo.

 

 Cap 10

 

Sapeva che c'era qualcosa di sospetto,lo sentiva. Riuscì ad ottenere l'indirizzo della sede del centro.

Non era molto distante,appena dieci minuti dalla periferia. La costruzione che le si presentava era grande, in pietra chiara. Era attorniata da un giardino e apparentemente sembrava tutto a posto. Entrò dentro. Era arredata bene e attrezzata per poter garantire il benessere di un bambino. C'erano infermiere che portavano i bambini di pochi mesi ad una visita medica,chi gli allattava. Alcuni uscivano in braccio ai genitori adottivi. Tutto tranquillo. Buffy chiese informazioni.

-Scusi dovrebbero aver portato un bambino qui oggi,si chiama Angel-

La giovane infermiera scrutò la cartella.

-Si-

-Posso vederlo?-

-Lei chi è?-

-Buffy Summers,l' ho trovato io e l' ho portato alla polizia,volevo sapere come sta-

L'infermiera sorrise e la condusse in una stanza dove stavano i bambini appena arrivati. Un medico assistito da un'infermiera stava facendo i controlli preliminari. Vide Angel,lo riconobbe subito.

Purtroppo dovette andare via poiché era vietato l'accesso. Tornò indietro ma vide un medico varcare una porta che portava a delle scale interne. Lo seguì di nascosto. Entrò in una grossa stanza simile ad un atrio. Era buio e l'unica luce esistente era data dalle candele. L'aria odorava d'incenso e zolfo. C'erano degli uomini,forse tre,in tunica scura,che continuavano a girare lentamente in cerchio con una lunga candela in mano. Ruotavano intorno ad un cerchio disegnato a terra,mentre sibilavano litanie incomprensibili. Altri oggetti che a Buffy richiamavano quelli di Willow per attuare magie la fecero maggiormente insospettire. Osservò il medico. Si avvicinò ad un uomo chino su un libro. A causa del cappuccio scuro non lo vide in volto,ma notò il dito che scorreva tra le righe delle pagine ingiallite,era tozzo e di un colore violaceo,con una lunga unghia nera. Era sicuramente un demone,ma attaccarli sarebbe stato decisamente prematuro e da incoscienti...conosci il tuo nemico,e Buffy, di loro non sapeva niente.

-Allora quanto manca?-

-Non molto...tu piuttosto hai già scelto i tre bambini?-

-Si...-

-Bene ti farò chiamare al momento opportuno-

Buffy nascosta dietro una colonna si scansò come il medico uscì. Lui tornò su e Buffy uscì dal centro. Accidenti come avrebbe voluto i suoi amici li...già ma loro poverini non li aveva neppure chiamati. Ora non era il momento...era sola,Angelus non l'avrebbe aiutata,doveva fare qualcosa. Seguì il medico e lo attaccò alla macchina.

-Ehi-

-Parla-

-Ma si può sapere tu chi sei?Che vuoi da me?-

-Chi state evocando?A chi andranno i bambini?-

-Non capisco di che parli-

Buffy gli sbatté il viso sul cofano e gli strinse il braccio girato dietro la schiena.

-Ah!-

-Allora?-

-Io non so niente-

Buffy aumentò la strinta.

-Va...va bene...Torhuis...il demone-

-Perchè lo volete evocare?-

- Perché...se per 5 anni,ogni anno lo risvegliamo dandogli in offerta tre neonati,lui ci assicurerà l'immortalità dopo 15 vittime sacrificali-

Buffy fece la faccia inorridita.

-Avete mai pensato a farvi succhiare?Avreste risparmiato 12innocenti....-

-Resteremo umani,quindi nessun rischio al sole, o paletti-

-Oh capisco...meglio ammazzare bambini che diventare vampiro!-

Buffy lo tirò su.

-Bene oltre al fatto che se tu ti azzardi a dire qualcosa ti ammazzo devi impedire che il sacrificio avvenga-

-Scordatelo-

-Ok-

Buffy colpì l'uomo stordendolo.

-Dormirai fino a che non avrò finito-

Tornò all'albergo. Angelus si era appena svegliato.

-Oh ma guarda chi si vede-

-Non ho tempo-

Buffy prese dalla sua borsa, l'arma più sicura che avesse per poter affrontare un demone mai visto, la sua spada.

-Ehi che fai con quella?-

-Devo ammazzarci qualcuno-

-Di che si tratta?-

-Pensavo non ti interessasse-

-Buffy-

-C'è un demone al centro che ogni anno sorge e si divora tre bambini-

-Come si chiama?-

-Toshi o qualcosa di simile-

-Torhuis?-

-Si lui-

-Per ucciderlo serve un rito ben preciso-

-Bè io non sono Willow né tanto meno il Sig. Giles quindi farò a modo mio,rapido ed efficace-

-Vuoi usare la spada?-

-Ho altre alternative?-

Buffy uscì dopo aver avvolto la spada in un telo. Angelus sospirò,si vestì e la seguì.

-Aspetta-

-Non c'è tempo-

-Ascoltami un momento-

Affrettava il passo.

-Ho detto fermati-

La ragazza cessò di camminare.

-Che vuoi?-

-Non sia nemmeno come affrontarlo-

-Gli uccideranno stanotte-

-Oh bene....io parto ricordi?-

-Maledizione non possiamo lasciare che li ammazzino!!!-

-Non mi tocca tutto ciò...-

Buffy prese una decisione su due piedi....che le costò molto prendere.

-Vai-

-Come?-

-Si hai capito fai come vuoi...io non me ne vado senza averli messi in salvo e aver sistemato le cose-

Angelus s'infuriò. L'orgoglio non lo aveva certo perso per qualche notte insieme.

-Perfetto....allora addio Buff-

Lo guardò allontanarsi...le bruciavano gli occhi ripensando all'inferno che aveva passato per trovarlo e ora lui era riuscito con nulla a vanificare i suoi sforzi. Ma il suo egoismo non valeva la vita di quei bambini. Così prese un profondo respiro e si diresse al centro. Arrivata scese nei sotterranei,quando ormai nell'ospedale non vi era più nessuno in giro. Entrò nella grotta e si nascose...c'erano tre culle poste davanti ad una fossa nel terreno,dalla quale doveva probabilmente emergere il demone. I tre demoni incappucciati se ne stavano accanto alle culle e cospargevano i bambini di uno strano liquido trasparente. Poi quello nel mezzo porse a due vampiri posti ai lati il ciotolo e alzò le mani invocando a gran voce qualcosa. Buffy vide bollire l'acqua nel fosso e innalzarsi una nube di vapore dalla quale emerse un essere viscido:Torhuis.

Sguainò la spada e si fece avanti.

-Che peccato dovervi interrompere ma..come dire....vorrei uccidervi-

I presenti si voltarono.

-E tu chi sei?-

-Uccidetela-

I due vampiri si scagliarono su Buffy che gli uccise in un sol colpo. I tre demoni rimasero attoniti.

-Avanti prendetela-

Il demone al centro aveva dato l'ordine,così mentre Buffy se la sbrigava con quei due demoni molto forti,il demone incappucciato stava continuando la litania, indicando al demone le vittime sacrificali. Buffy era in seria difficoltà. Riuscì ad ucciderne uno ma l'altro la colpì facendola cadere. Le fu subito addosso e la stava per colpire. Ma come da copione sbucò Angelus che gli spezzò il collo. La ragazza rimase esterrefatta. Poi si rialzò e mentre Angelus se la vedeva con l'altro demone,lei afferrò la spada.

-Ehi...quelli non si toccano-

Per farla breve tagliò la testa al toro,o meglio,al demone che si dissolse. In quel momento il demone incappucciato cominciò ad urlare e si sciolse. Buffy gettò la spada e raggiunse i bambini in lacrime.

-No buoni...va tutto bene...-

Angelus si spolverò la giacca.

-Grazie-

-Muoviti-

Buffy sospirò poi guardo il vampiro.

-Che vuoi?-

-Come faccio a portarli da sola?-

Il vampiro ancor più scocciato,prese due neonati mentre Buffy prese il piccolo Angel. Un' ora dopo, la polizia era già sul posto e i bambini furono affidati a dei veri assistenti sociali. Buffy aveva ancora Angel in braccio.

-Come posso fidarmi?-

-Starà bene-

-E se dovessero rapirlo di nuovo?-

-Non accadrà-

-Non possiamo saperlo-

-E che vorresti fare?-

Buffy lo guardò con aria supplichevole.

-Scordatelo...se vuoi fallo,ma non contare su di me,anzi te ne torni dritta a Sunnydale-

-..-

La ragazza abbassò lo sguardo e il vampiro alzò gli occhi al cielo.

-Andiamo Buff non farne una tragedia-

-Sei sempre il solito...chissà cosa ti costa-

-Ma che domande fai!-

-Oh no ora verrà l'assistente anche da noi...Angelus...-

-Ho detto no....e non torno su i miei passi chiaro?-

La ragazza aveva ormai preso la sua decisione.

-Ok...fai come ti pare...vattene pure...me ne tornerò a Sunnydale-

-Oh ma quanto la fai lunga... e va bene andiamo-

Buffy sorrise e i due si allontanarono col bambino prima che qualcuno li vedesse. Arrivati all'albergo salirono in camera dove Buffy fece il bagno al piccolo.

-Senti come facciamo la sua roba l'abbiamo data agli assistenti-

-Mmm..stai zitta so già cosa vuoi dire-

-Grazie-

-E piantala di ringraziarmi-

Buffy sorrise mentre il vampiro usciva per andare a recuperare quanto Buffy aveva chiesto....

Ormai la nave era persa da tempo ed era quasi giorno,così una volta fatto mangiare e messo a letto Angel,anche Buffy si mise a dormire mentre Angelus se ne stava seduto su di una poltrona a guardar fuori.

-Che fai?-

-Osservo-

-Ti capisco,infondo questa stanza ha la vista su un vicolo...uno spettacolo meraviglioso-

-Buff...dormi-

Buffy sbuffò e poi si addormentò. Il vampiro quando capì che si era addormentata,la osservò un momento. Poi si alzò e si mise la giacca. Prese le sue cose, la baciò a fior di labbra e uscì.

Giunse al porto e prese la prima nave per la Danimarca,dove poi avrebbe preso il treno per la Romania.

Era quasi mezzogiorno ,quando Buffy fu svegliata dal pianto di Angel.

-Mm...che c'è?-

Continuava a piangere.

-Ehi buono....hai fame?-

Buffy si alzò e si dedicò al bambino.

-Ma dov'è?....Angelus?-

Niente sembrava scomparso,pensò fosse uscito come al suo solito. Dopo essersi preparata e aver vestito il bambino,prese la borsa e uscì per andare a fare colazione. Passò davanti alla reception e la vampira la fermò.

-Ehi aspetta-

-Che c'è?-

-Il vampiro che era con te mi ha detto di dirti che ha pagato lui il conto della stanza...-

-Come sarebbe a dire? Lui dov'è?-

-Non so,quando se n'è andato aveva con sé una grossa borsa scura....-

-Non le ha detto niente altro?-

-Vediamo...si gli ho chiesto se partiva e mi ha detto di si..per dove non so-

-Capisco-

Buffy andò in camera e preparò le sue cose e quelle del bambino. Poi uscì dall'albergo e andò al porto ad informarsi.

-Una nave per la Danimarca?Vediamo....si è partita questa mattina,ma era un mercantile-

-Grazie....quando c'è la prossima?-

-Signorina non portano passeggeri le navi merci...comunque il prossimo parte tra mezz'ora-

-E traghetti ce ne sono?-

-Vediamo....non fino a domani-

-Grazie-

Buffy si allontanò e si diresse ad un bar li al porto per fare colazione. Quando si sedette qualcuno la chiamò.

-Buffy-

-Tony che bello rivederti-

-Come stai?-

-Bene e tu?Non dovresti essere in viaggio?-

-Si parto tra un'ora-

-E dove vai?-

-Mi faccio tutta la traversata fino a Venezia-

-Venezia?...quanto ti ci vorrà?-

-Un giorno e mezzo-

Lei sorrise.

-Sbaglio o quello è un bambino?-

-Ah si...ti presento Angel-

-Accidenti è stata una gravidanza veloce..-

-Ah no è una storia lunga...poi te la racconto...senti non è che..-

-Vuoi venire a Venezia?-

-Esatto-

-Ma non lo avevi trovato?-

-Si ma...ecco se n'è andato-

-Buffy non per farmi gli affari tuoi ma...perchè insisti? Andiamo è molto ormai che lo segui e se lui non riesce a capire che persona meravigliosa tu sia non sa cosa si perde-

Buffy sorrise.

-Grazie...solo che lo amo e non posso farci niente, lo seguirei fino in capo al mondo e lui questo lo sa bene...-

Tony azzardò un sorriso.

-E va bene,sarà un piacere avervi a bordo-

-Grazie-

Abbracciò Tony. Poi appena finirono si diressero al porto,Tony le portava il borsone e lei teneva il bambino. Quando quelli dell'equipaggio la videro la salutarono e rimasero stupiti del bambino.

-Che bello...certo che è un lusso riaverti tra noi-

-Sai Tony tiene sempre in ordine la cucina come facevi tu,da quando te ne sei andata-

-Non ci credo-

-Bè e non solo,tutti si curano di più,perfino Colin -

Il ragazzo arrossì.

-Andiamo Jack scora la fanciulla nei suoi alloggi-

-Vado-

Una volta sistemata nella cabina,raggiunse Tony in cucina.

-Allora posso aiutarti?-

-No sei mia ospite-

-Che bello-

Buffy si sedette con Angel in braccio mentre Tony preparava il pranzo.

-Stiamo salpando,sei sicura di volerlo inseguire?Sai almeno dove sta andando?-

-In Romania...stamani ha preso un mercantile per la Danimarca,da li probabilmente prenderà il treno-

-Quindi se tu sbarchi in Italia domani pomeriggio e prendi il treno per la Romania,dovresti arrivare quando lui-

-Esatto-

-Sei molto in gamba Buffy-

Lei sorrise.

-Non avresti un po' di latte e biscotti ?-

-Certo,dammi il biberon-

Buffy glielo diede e lui preparò il latte caldo con i biscotti sbriciolati.

-Ci sai fare-

-Sono padre io-

-Davvero?Non sapevo avessi figli-

-Due,un maschio e una femmina-

-Ti mancano?-

-Da morire,ma una volta giunti a Venezia,torniamo indietro e poi avrò due mesi di congedo diciamo-

-Capisco-

-I tuoi amici non saranno preoccupati?-

-No li ho chiamati svariate volte durante la mia permanenza in Inghilterra...-

Infatti Buffy li aveva veramente sentiti e gli aveva detto che probabilmente sarebbe andata in Romania e una volta giunta la gli avrebbe chiamati,comunque le cose andavano bene in America e non c'era nulla di cui preoccuparsi.

Quando approdarono a Venezia,attraverso la Danimarca e i paesi bassi viaggiava un treno merci,sul quale un insolito passeggero se la dormiva.

Messo piede nell'afosa città avvolta dall'umidità,Buffy osservò estasiata lo spettacolo che le si presentava davanti. L'Italia e più precisamente Venezia.

-E' bella vero?-

-Stupenda...accidenti ci sono davvero così tanti canali come si dice-

-Certo,ora vai o farai tardi-

-Grazie di tutto-

Buffy salutò tutti e entrando nel cuore della città, seguì le indicazioni di Tony per raggiungere la stazione. Attraversò la bellissima Piazza San Marco,dove una miriade di piccioni volteggiavano sulle teste dei turisti muniti di cappelli e occhiali da sole.

Certo che la ragazza non sapeva ben orientarsi soprattutto in una città che aveva più vicoli e viuzzole di Sunnydale. Si guardò attorno per cercare un passante adeguato,uno che dalla faccia a suo parere avrebbe saputo risponderle nella sua lingua e non in italiano. Col primo andò male,non sapeva una sola parola d'inglese.Ma le andò meglio col secondo,un giovane ragazzo italiano molto gentile e parlava bene al sua lingua.

-Ok, I can show you the street ..-

-Thank you so much-

-It's not a problem, I have to go near the station...it's on my way-

-You speak English very well-

-Thanks...I'm Marco and you?-

-Buffy..-

-Buffy? It's a funny name-

-I know ...-

-And your son?-

-Oh, he...Angel-

-Angel? Great -

Buffy sorrise a quell'affermazione,infondo era simpatico. Arrivarono entro breve tempo alla stazione.

-Thank you-

-You're welcome...good trip...-

-Journey-

-How long?-

-Too much-

Lui le sorrise. Po Buffy tentò di salutarlo in italiano.

-And how do you say? Ciao?-

-Right...Ciao-

Si sorrisero ancora.Poi Buffy si addentrò nella stazione. Fece il biglietto e poi attese al suo binario. Una volta salita si mise seduta e si sistemò. Il viaggio fu lungo e dormì molto. Arrivò due giorni dopo. Non sapeva dove andare e il peggio era che non spiccicava una sola parola di Rumeno!!! Cominciò a camminare per la città.

Cap 11

 

Angelus entrò in un locale appartato e oscurato...si sedette e chiese il solito. Poi si voltò verso un vampiro ad un tavolo che sghignazzava.

-Ciao Hery-

Il vampiro si voltò verso quello che lo aveva chiamato...allora si alzò incredulo.

-Angelus....il vampiro che da Irlandese è diventato americano-

-Già...-

-Ah non posso crederci il Terrore dell'Europa è ancora in piedi dopo questi secoli...ma dimmi sei tornato in te vedo-

Si sedette accanto a lui. Molti vampiri di qualche secolo che lo avevano sentito nominare Terrore dell'Europa si erano girati curiosi.

-Già-

-Com'è che te ne vai a spasso di giorno?-

-Non posso dirtelo è un segreto...-

-Come al solito vuoi avere sempre l'esclusiva per tutto,prima l'anima ora questa cosa del giorno...-

-Io sono unico lo sai...-

Il vampiro storse la bocca.Poi gettò giù un sorso di sangue.

-L'ultima volta eri,come dire, maledetto..-

-Ho trovato chi mi ha risolto il problema...-

-Sono curioso...sai mio cugino a seguito la tua stessa sorte...-

-Devi saper amare..-

Hery sgranò gli occhi.

-Ho capito bene?-

-Si...senti un po' non è che ti ricordi dei Kalderash?-

-Certo che me li ricordo....quelli che ti hanno dato il ben servito...sai sono ancora in piedi,la loro dinastia non è crollata-

-Lo so...dimmi un po' quello della loro famiglia che aveva vampirizzato tuo cugino...è ancora vivo?-

-Per quanto vivo possa essere si....lo trovi al solito posto-

-Certe cose non cambiano mai vedo-

-Puoi dirlo-

Angelus uscì e si diresse verso un'antica boscaglia. Li si addentrò nel cuore della foresta e raggiunse una grotta. Il ragazzo vampirizzato dal cugino di Hery,era un Kalderash,non certo uno importante come la principessa di cui si era nutrito lui,ma era pur sempre uno di quegli zingari...dopo la vampirizzazione era diventato strano e viveva da sempre in una grotta per paura che lo trovassero quelli della sua famiglia. Angelus entrò nell'angusta caverna...poteva sentire l'acqua calcarea cadere dal soffitto umido,mentre ogni singolo movimento rimbombava nell'atrio scuro e stretto. Camminando giunse in un punto in cui vi era più luce,forse di una candela. Sentì degli strani rumori,tipo qualcuno che batteva la pietra. Arrivato all'apertura,vide in un angolo il ragazzo accucciato intento ad incidere sulle pareti,c'era una candela quasi del tutto consumata, del sangue in una brocca,un covo per dormire e degli stracci.

-Ehi..-

Il ragazzo non si voltò ma continuò a scrivere insistentemente.

-Non ho molto tempo...-

-Lo so-

-Ti spiace fermarti?-

-Non posso..devo scrivere prima di dimenticarmene-

-Dimenticarti cosa?-

Il ragazzo si voltò.

-Quello che vedo-

Poi riprese a scrivere e ad un tratto si fermò.

-Il grande Angelus ha bisogno di un Kalderash? Ironico non trovi-

-Infatti...-

-So cosa vuoi,l' ho sempre saputo da quando hai messo piede in Romania...-

-Bene allora mi risparmio la spiegazione-

-Ho visto nella mia mente cosa vuoi....ma non avrai la risposta da me-

-Se vuoi passo subito alle maniere forti...-

-Non....non avrai la risposta perchè la risposta l' hai tu-

-Spiegati meglio-

Il ragazzo si avvicinò ricurvo,poi intinse le dita nel sangue nella brocca e fece degli strani freghi sulle scritte appena incise.

-Devi guardarti dentro....fino a che non avrai imparato ad accettare ciò che senti,non otterrai risposte-

Poi prese della terra e la versò sopra....

-I segni dicono che solo lei può aiutarti...devi accettare che sia lei a darti la risposta...-

-Chi è lei?-

-Lei è tutto,lei è nulla...l'essenza che ti nutre,lei è ciò per cui sei venuto,lei è ciò che vorresti e non vorresti cacciare...-

-Una strega?Una magia?Cosa?Chi è lei?-

-Guarda dentro Angelus,nel tuo demone e nell'anima che hai cacciato-

-Sto perdendo la pazienza-

-No...no hai vissuto troppo per essere uno senza pazienza non ti pare?Guarda-

-Come si fa?-

-Smetti di porre barriere,sai già chi è,devi solo accettarlo-

-E quando l'avrò fatto?-

-Allora capirai, e lei ti darà la risposta...guarda Angelus,e attendi che ti sfiori il fato con i suoi occhi di velluto...lui placherà le tue ansie e subbugli...-

-Quando?-

-Presto...presto il volto del destino toccherà anche te....-

Il vampiro rimase in attesa.

-Non sono io che devo dirti che fare...spetta a te...-

-Ma avrai un'idea no?-

-Certo....non io però...solo Savheroon può aiutarti...-

-Stai scherzando?Il vecchio delle montagne?Si dice una leggenda..-

-Io lo conosco...questi occhi lo hanno visto e queste orecchie hanno udito sagge e nefaste parole...-

-Dove posso trovarlo?-

Il ragazzo prese del sangue e cominciò a schizzare il terreno. Poi prese dei ciottoli e gli lasciò cadere. Il tutto formava una specie di mappa.

-Eccolo...segui la via,fidati del vento e lascia che sia il rumore del silenzio a condurti...-

Il vampiro tentò di memorizzare la strada...conosceva quel luogo,o almeno anche se non vi era mai stato,sapeva dov'era...

Camminò per la città,d'un tratto vide una cabina telefonica e vi entrò. Accidenti era a gettoni...frugò in tasca e trovò due spiccioli,certo non sarebbero serviti a niente...uscì e cercò un bar,un qualsiasi posto dove poter acquistare gettoni.

Entrò in un bar normalissimo,si avvicinò al banco. Si sentiva leggermente osservata.Sarebbe stato un problema,li nessuno aveva una faccia da'io posso capirti '. Si rivolse al barista.

-Mi scusi?-

L'uomo la guardò enigmatico. Poi si rivolse ad una ragazza,una cameriera forse.

-Ciao posso aiutarti?-

-Oh bene qualcuno che mi capisce-

-Ho studiato inglese a scuola,qui non troverai molti rumeni in grado di capirti-

-Lo sospettavo-

-Io sono Cecilia-

-Buffy e lui è Angel...nome un po' insolito per una rumena-

-Mia nonna si chiamava così era italiana-

-Capisco-

-Hai bisogno di qualcosa?-

-Gettoni per il telefono-

-Oh bene...tieni-

-Ho solo dollari-

-Tranquilla-

-Grazie-

-Per qualunque cosa...io sono qua-

Buffy sorrise e uscì. SI diresse alla cabina telefonica e chiamò casa.

-Buono Angel...-

-Pronto?-

-Will-

-Buffy!! Oddio come stai?-

-Bene-

-Dove sei?-

-In Romania-

-Cosa?E quando torni?-

-Non lo so Will-

-Oh...capisco-

-Voi?Insomma nessun problema spero-

-Anche se fosse che potresti fare?-

-Allora qualcosa non va?-

-No tranquilla tutto bene-

-Oh...senti sto finendo i soldi devo lasciarti-

-Va bene ma fatti risentire-

-Non appena possibile-

Chiuse la conversazione e tornò al bar. Prima di tutto doveva sistemarsi e poi la sera sarebbe andata in cerca di informazioni. Solo che doveva dire tutto a Cecilia in modo che la potesse aiutare con la comunicazione.

Entrò e Cecilia le sorrise.

-Tutto bene?-

-Si...senti sai dove potrei sistemarmi?-

-Puoi stare da me-

-Ecco io-

-Tranquilla, vivo da sola e ho una stanza che posso darti-

-Grazie mille-

-Figurati-

-Senti poi dovrei chiederti un favore-

-Aspetta un momento-

Cecilia scambiò due parole con l'uomo che doveva essere suo padre. Poi tolse il grembiule e prese la borsa,uscì da dietro il balcone e uscirono dal bar.

-Non dovevi disturbarti-

-Tranquilla...allora qual'era questo favore?-

-Ecco...ne possiamo parlare a casa tua?-

-Certo-

Arrivarono nel piccolo ma accogliente appartamento. Buffy posò le sue cose .

-Siediti...vuoi qualcosa da bere?Hai fame?-

-Un po' d'acqua grazie-

-E lui?-

-Latte e biscotti..-

Mentre Cecilia era in cucina Buffy stava seduta su di una sedia al tavolo con Angel in braccio.

-Allora....cosa ti porta qui?-

-Bè sto seguendo una persona-

Cecilia aveva preparato due panini al prosciutto cotto e formaggio,due bicchieri di spremuta e il latte coi biscotti,poi avrebbero comprato gli omogeneizzati.

-Sei inglese?-

-No Americana-

-Cosa?-

-E' già...ho attraversato il Pacifico,l'Atlantico,il mare del Nord,il Mediterraneo,mezza Europa e ora eccomi qua-

-Deve essere molto importante questa persona-

-E' la mia vita-

Cecilia la guardò.

-Capisco...dunque il tuo innamorato sta scappando da te-

-In un certo senso,però so che è qui-

-Buffy la Romania non sarà grande quanto il più piccolo stato d'America ma è come cercare un ago in un pagliaio-

-E' per questo che mi servi tu-

-Che dovrei fare?-

-Vedi so dove trovare informazioni...-

-Bene-

-Però dovresti accompagnarmi tu e farmi da traduttrice-

-Non c'è problema...dove?-

-Nei quartieri un po' malfamati,sai dove circola brutta gente-

-E perché li?-

Buffy pensò fosse giusto,infondo lei poteva anche rifiutarsi invece voleva aiutarla non sapendo neppure chi fosse.

-Hai presente quelle leggende sui vampiri,demoni e streghe?-

-Ehi la Romania è abbastanza famosa senza contare che abbiamo Dracula-

-Lo so ...vedi diciamo che queste leggende-

-Sono vere lo so-

-Oh-

Buffy rimase stupita.

-Anche se la gente fa finta di nulla,spesso le persone scompaiono così...nel nulla-

-Già...e io gli combatto-

-Tu?-

-Si sono la cacciatrice di vampiri-

-Oh però...forte....per caso hai conosciuto Dracula?-

-Si ha avuto il dispiacere di incappare in me!-

-Bè sai un mio amico,discende da una potente dinastia di zingari che praticavano magia nera-

A Buffy mancò il respiro.

-I Kalderash?-

-Gli conosci?-

-Em...Jenny...o meglio Jana...Kalderash-

-Era la zia del mio amico,so che è andata in America ma poi non s'è n'è più saputo nulla-

-E' morta-

-Oh...mi sa che devo dirlo a Devon-

-E' il tuo amico?-

-SI..-

-Potresti chiamarlo e farlo venire?-

-Oh..ok aspetta-

Un quarto d'ora dopo Devon era in cucina con le due e il bambino.

-Mi dispiace...-

-E sai chi è stato?-

-Un...vampiro...ora...però non c'è più-

-Bene...accidenti,grazie Buffy ora la nostra famiglia potrà smettere di tentare di contattare il uso spirito-

-Figurati-

-Senti perché i vampiri saprebbero dirti dov'è...come si chiama?-

-A...-

Se avesse detto Angelus lui sarebbe sicuramente risalito all'Angelus che fu maledetto dalla sua dinastia...ma mentirgli sarebbe stato peggio.

-Angelus...-

-Oh...mi è familiare però non ricordo dove l' ho sentito...va bè...allora stasera andremo fuori?-

-Si,puoi lasciare Angel a Marhia,è una mia amica di cui mi fido-

-Ecco...-

-Tranquilla-

Buffy annuì. Quella sera il piccolo Angel fu affidato a Marhia.

-Va bene ci penso io tranquilli-

-Ok a dopo-

-Ciao amore la mamma torna presto-

Lui le sorrise innocentemente.

I tre uscirono e si avviarono in un posto abbastanza squallido.

-Em come facciamo a sapere se sono vampiri?-

-Ci penso io voi dovete solo tradurre-

Entrarono in un vicolo dove c'era un localino. Si avvicinarono e ne uscì un vampiro. Buffy lo sbatté spalle al muro, Lui imprecò in rumeno.

-Sarò breve e concisa...Angelus l' hai visto?-

Il vampiro blaterò qualcosa.

-Ha detto che non sa nulla...-

-Allora capisce...-

-No ma ha riconosciuto il nome di Angelus-

-Bene digli che non tollero un'altra risposta che mi possa piacere poco-

Cecilia fece quanto detto.

-Niente-

Buffy sfoderò un paletto.

-Allora?-

Il vampiro disse qualcosa.

-Ok,ha detto che lo ha visto parlare con Hery,un vampiro che lavora al locale dal quale è uscito-

Buffy sorrise.

-Grazie...addio-

Lo incenerì.

-Forte-

-Un giorno devi insegnarmi-

-Sicuro Devon-

Arrivarono al localino ed entrarono. Tutti si voltarono e i tre si avvicinarono al balcone.

-Puoi chiedere di Hery?-

Il vampiro chiamato in causa si voltò.

-Chi mi cerca?-

-Oh parli la mia lingua bene...-

Lui si sedette accanto a Buffy su di uno sgabello.

-Certo bella signorina in cosa posso esserti utile?-

-Hai parlato con Angelus oggi?-

-Perché?-

Buffy gli sbatté la faccia sul balcone. La gente sobbalzò. Il barista tentò di intervenire ma prima aspettò.

-Ok...ok mi ha chiesto delle informazioni circa un vampiro...-

-Chi?-

-Uno che ha vampirizzato mio cugino...-

-Dove lo trovo?-

-In una grotta...-

Cecilia aggrottò le sopracciglia.

-Aspetta ma non sarà quello della grotta maledetta?-

-Cosa?-

-C'è una leggenda ,si dice che in una grotta su di una montagna ci sia nascosto e viva un mostro,da bambini andavamo sempre li e ci sfiatavamo in prove di coraggio ma nessuno c'è mai entrato....tutti conoscono il luogo-

-Si mi ricordo bene...io e Marhia non abbiamo mai partecipato ai vostri stupidi giochi-

Devon le fece una smorfia.

-Bene..-

Buffy lasciò il vampiro.

-Andiamo....-

Uscirono dal locale.

-E' un po' lontano-

-Tanto?-

-E' in montagna ma se prendiamo la macchina di Marhia in mezz'ora ci siamo-

Andarono all'appartamento di Cecilia e presero l'auto. Dopo mezz'ora giunsero in un'area verde.

-Da qui dobbiamo proseguire a piedi-

Avevano le torce.

-Bene,voi potete tornare indietro se volete-

-Scherzi?Vuoi lasciarci qui?Preferiamo venire...-

-Semmai aspetteremo fuori-

Si incamminarono.

-Ci pensi Devon?Siamo gli unici a sapere chi c'è li dentro-

-Bè però non possiamo dirlo-

-Già-

Dopo un quarto d'ora arrivarono.

-Ok noi stiamo qua-

-Urlate se ci fossero guai-

-Bene-

Buffy entrò. L'angusto corridoio stretto era pregno d'umidità. Si fece avanti con la torcia fino a che non intravide una luce fioca di una candela quasi consumata del tutto. Un vampiro ricurvo a terra stava scrivendo qualcosa.

-Em..-

-Sapevo saresti venuta-

-Oh...che bello dev'essere il mio giorno fortunato-

Il vampiro saltellò da una parte e cominciò a scrivere.

-Che fai?-

-Lui non c'è-

-Dov'è?-

-E' presto ancora..-

-Senti non ho tempo-

-Lo so...so tutto ...vedo tutto-

-E saprai anche che non sarò molto gentile se non parli-

-Non puoi seguirlo-

- Perché?-

-Non puoi andare dove è lui...moriresti-

-Molto divertente ma sai c'è un dettaglio che dimentichi...io voglio andare da lui e devo andarci-

-Certo,certo...l'amore...si cacciatrice...lui..lui verrà da te..verrà quando sarà pronto...devi lasciarlo andare-

-Non posso...sai che non posso-

-Si,cacciatrice...presto...-

-Dimmi dov'è-

-Lontano..oscuro luogo di perdizione...deve farcela da solo-

-A fare cosa?-

-Deve salvarsi da solo...deve essere lui ad arrivare a te non il contrario-

-La finisci di scrivere e mi parli più esplicitamente?-

SI fermò e si voltò.

-Sta cercando se stesso...stavolta combatte da solo...tu puoi solo guardare...-

-Ma perché?Voglio stargli vicino-

Si voltò e riprese a scrivere.

-L'amore...ah cacciatrice..-

-Lo troverò da sola se non vuoi aiutarmi...-

-Non puoi...non hai idea di dove sia...-

-Sono arrivata a te....arriverò a lui...-

Buffy si voltò e uscì.

-Aspetta...-

Il vampiro si tenne la testa fra le mani e poi scrisse.

-Trova Savheroon...-

-Chi?-

Il vampiro scrisse e non parlò. Buffy uscì.

-Allora?-

-Devo chiamare qualcuno...andiamo-

Tornarono all'appartamento...prima di andare a dormire chiamò casa.

-Willow ti do il numero a cui puoi rintracciarmi ma devi farmi una ricerca...trovami Savheroon o qualcosa di simile...tutto su di lui,chi è,che fa,dove posso trovarlo tutto-

-Va...va bene Buffy,ti farò sapere prima possibile-

-Grazie-

Buffy attaccò.

-Chi è Willow?-

-L a mia migliore amica e anche una strega...-

-Lei può aiutarti?-

-Penso di si-

Buffy passò la notte alzata vegliando su Angel e attendendo una chiamata di Willow.

Stava per addormentarsi quando suonò il telefono.

-Pronto?-

-Buffy scusa so che laggiù è notte fonda ma ho trovato qualcosa...-

-Ok dimmi..-

-Allora Savheroon è un vecchio mago,che si dice essere una leggenda-

-E cosa dice questa leggenda?-

- All'epoca dello sterminio dei demoni con la venuta dell'umanità,una potente congrega di maghi si riunì per poter spodestare l'antico demone che stava attuando la distruzione del mondo...si pensa che Savheroon facesse parte proprio di questa congrega...alla fine vinsero i maghi ma di essi soltanto uno ne uscì salvo dallo scontro-

-Savheroon -

-Esatto...così stanco e privo di forze si ritirò sulle montagne della Romania...in molti lo cercarono ma non fu mai trovato...altri ipotizzarono che avesse potuto creare un varco magico dimensionale per non farsi trovare,ma nonostante i potenti incantesimi provati,nessuno trovò mai una traccia di varchi o di lui-

-Perciò divenne leggenda-

-Già-

-Che si sa dei suoi poteri?Cioè a quale scopo Angelus lo cerca?-

-Da quello che mi hai detto,suppongo perchè lui può in qualche modo aiutarlo...-

-Ma se è solo una leggenda...-

-Sai Buffy in tutti questi anni ho imparato a non dare per scontato nulla..-

-Giusto..se Angelus lo cerca vuol dire che allora sa dov'è-

-Dovresti farti dire dal tizio della caverna dove si trova-

-Lo penso anch'io-

-Ok ora ti lascio-

-Grazie di tutto-

-Figurati,ci sentiamo...notte-

-Notte-

Attaccò e dormì.

C'era poca luce,come l'alone di pallore lasciato dal sole al suo calare. Le stelle illuminavano il cielo e tutto pareva avvolto da una strana tranquillità. Arrivò in prossimità dell'enorme cava ed entrò. Le pareti splendevano di un colore ambrato e ovunque c'era odore d'incenso.Giochi di luce rendevano quasi irreale il luogo silenzioso in cui si trovava. Camminò per circa dieci minuti attraverso quel corridoio così vasto quanto vuoto. Nonostante l'apparente solitudine che poteva incutere quel luogo singolare,tutto brillava di pace. Angelus si sentì sollevato a stare li dentro e si rilassò facendosi guidare dal corridoio che non ammetteva deviazioni. D'un tratto si trovò in una sala più vasta e molto alta, vi erano decorazioni antiche,scene di caccia e di lotta,banchetti e animali consacrati,un misto tra antica Grecia e preistoria. La sala era vuota,praticamente vi erano solo rocce e sassi ed una splendida cascata che non riusciva a capire se fosse frutto della sua immaginazione o altro.

Mentre un'aria leggera volteggiava nella sala,si sentì percuotere da un brivido. Poi sentì una presenza e guardò in direzione della cascata. Assisté a qualcosa che lo scioccò. Le acque si aprirono lasciando scoperta un'entrata angusta e poco invitante. Sentì che si stava avvicinando una presenza. Finalmente vide una sagoma e si accorse che quell'essere era incorporeo. Era come un fantasma,una nube con fattezze umane, altezza media e barba lunga,molto stile Merlino.

Angelus stette immobile.

-Savheroon-

-Angelus...-

-Esisti veramente-

-Si...però tu sei qui solo perché io te l' ho concesso....-

-Bene..allora saprai perchè sono venuto-

-Certo...-

Si avvicinò.

-Ma non è così facile,perché non esiste cura o magia che possa cancellare ciò che ti porti dentro-

-Deve...so che puoi...-

-Io posso molte cose Angelus, posso ridonarti la tua vera natura,ciò a cui sei veramente destinato e toglierti di dosso il velo patetico che porti...-

-Bene -

-La ricerca della tua natura non è così semplice Angelus...per arrivarci devi imparare ad accettare anzitutto,che non puoi annullare il tuo cuore-

-Cuore?-

Angelus sorrise divertito.

-Io non ho un cuore-

Savheroon rise. Poi cominciò a camminare ed Angelus lo seguì dietro le cascate. Entrarono in una sala più piccola ma altrettanto bella e più attrezzata,poteva sembrare una comune dimora da mortale. Si sedettero ad un tavolo in marmo pregiato.Il mago si trattava bene.

-Sangue immagino-

Gliene porse una tazza e lui si prese un tè. Mago curioso.

-Tendenzialmente voi vampiri la parola cuore l'associate a quel magnifico organo che vi è morto...per gli umani è scontato avere un cuore che pulsa,che pompa sangue ai tessuti e ossigeno ai polmoni....ma hanno una seconda definizione di cuore...-

Sorseggiò il suo tè.

-Come se fosse quasi uno scrigno o qualcosa che avvolge e custodisce le loro emozioni,i loro pensieri talvolta...e certo a voi vampiri sfugge visto che comunque ne siete sprovvisti...ma c' qualcosa che nessuno imparerà mai...tutti abbiamo uno scrigno,sia che l'organo sia morto o vivo. Ogni singolo individuo,vivente o non-morto, possiede un cuore -

-Diciamo che faccio volentieri a meno di quest'ultimo-

-La mia non è una spiegazione scientifica ne da romanzo....è una semplice realtà Angelus-

La voce fioca e limpida era ferma e determinata a fargli intendere ciò che diceva.

-E' qualcosa che abbiamo dentro e non possiamo privarcene...e anche se a te non fa piacere,devi accettare il fatto che qualcuno abbia animato il tuo cuore e lo abbia aperto-

-Non posso-

-Allora non raggiungerai mai te stesso-

Il vecchio caparbio si alzò e posò la tazza nel lavello.

-Puoi anche andartene se già parti con questo presupposto-

-Come posso accettarlo?-

-Non ti rendi conto vero?Sei un essere perfetto,sei forte con una grande conoscenza del mondo, sei intelligente,sveglio e soprattutto sai amare,senza un'anima....-

-Conosco qualcuno che lo fa proprio come me....-

-So bene a chi ti riferisci...-

-Come è possibile?-

-Pensi che stia tutto il giorno a trastullarmi?No piuttosto mi diverto a spiare le vite altrui e quando ho scelto te,mi sono capitate a tiro un sacco di persone curiose...tipo William the Bloody -

-Mm..bel passatempo-

-Lui era ossessionato,spesso il confine tra amore e ossessione è assai sottile e si tende a confonderlo. Quando è andato alla ricerca di se stesso e gli hanno donato un'anima,l'ossessione è divenuta amore, affetto, un profondo legame con una persona..ma molto differente dall'amore Angelus...e io intendo l'amore che la A maiuscola-

Rise alla definizione che aveva appena dato,scoprendosi un po' banale nonostante fosse una mago assai saggio.

-Dovrei per caso gioire?-

-Sei testardo come un mulo-

Angelus lo guardò sbigottito.

-Ma non continueremo questa conversazione fino a che non avrai la mente aperta e le orecchie tese-

-Per ora mi pare di aver ascoltato-

-No,hai solo recepito ciò che ti ho detto senza però capire...e non ti sto dando dello stupido,ascoltare significa essere disposti a cambiare la propria opinione,capire ciò che ci viene detto e valutare le parole,pesarne il contenuto,tu ti limiti a sentire e fare di testa tua...-

Era vecchio ma sapeva farsi rispettare.

-Ora io vado a riposarmi e tu fatti un bel bagno sotto le cascate e che il cielo ce la mandi buona se riesco a sturarti le orecchie ragazzo!-

Parlava quasi fosse un nonno che rimprovera il nipote. Angelus però si sentiva rassicurato da quell'ometto strano e seguì il suo ordine.

Buffy tornò da quel ragazzo.

-Sapevo saresti tornata-

-Sai ora sono stufa di te e di tutti i tuoi giochetti...dimmi dove si trova Savheroon-

Il ragazzo tese le orecchie e vide una scintilla. Poi come morso da una serpe cominciò a disegnarle la mappa. Savheroon,aveva percepito i suoi pensieri,voleva che gli mandasse Buffy.

Cap 12

 

 

La caverna di Savheroon era come una dimensione dove lo spazio e il tempo non esistevano,non percepiva più il peso della sua immortalità,come un bambino appena nato con solo qualche ora di vita. Quelle acque dal potere tonificante lavarono via i pensieri lasciando posto solo ad un totale rilassamento della mente. Non seppe esattamente quanto tempo ci restò,poi fu il vecchio che lo richiamò per la cena.

-Allora hai avuto tempo per lavarti le orecchie?-

Angelus lo fissò perplesso.

-Sei pronto per ascoltare?-

Angelus annuì mentre il vecchio si sedeva.

-Dimmi come tutto è cominciato-

-Sbaglio o per diverso tempo hai giocato alla spia?-

-Vuoi farti un altro giretto sotto le cascate o fai come ti dico?-

Angelus sbuffò. Vecchio testardo,

-Ok,ok-

-Mm bene-

Savheroon cominciò a magiare la sua minestra mentre Angelus parlava.

-Però devi dirmi da dove vuoi che parta-

-Per esempio da quando hai avuto l'anima,il passato non conta molto-

-Va bene,come saprai aveva designato come mia prossima vittima la fanciulla sacra alla famiglia degli zingari, i Kalderash...purtroppo me l'ero scelta sbagliata-

-Ogni cosa ha il suo prezzo-

-Già...comunque puff,d'un tratto quella sciocca cosa denominata anima,ha preso il sopravvento ricacciandomi nei meandri del mio essere-

Il vecchio gli fece cenno di fermarsi,bevve un po' d'acqua e lo guardò.

-Angelus tu, non hai ancora capito che tu e la tua anima siete un unico essere?-

-Semmai un unico copro-

-No...-

Fece una pausa.

-I comuni mortali, hanno un'anima e questa possiede vari aspetti, sfaccettature che denotano il carattere di quella persona, le sue preferenze e tutto ciò che lo riguarda....e come in tutte le cose esiste il buono e il cattivo....l'anima umana ha logicamente il lato oscuro e quello puro che però sono un'anima sola...-

-Ma non è così per i vampiri-

-Vedi Angelus, quando un umano viene vampirizzato,il suo corpo smette di funzionare,gli organi cessano di vivere e tutto muore in lui,però continua a restare in vita diciamo. Nel momento in cui il Sire fa della sua vittima una sua creatura, attraverso il legame del sangue gli trasmette uno spirito demoniaco, o almeno così si crede che avvenga....-

Pensò un momento.

-Lo spirito in questione entra nel corpo prendendone il controllo, facendolo vivere nonostante sia morto....e dunque si pensa che l'anima muoia o preferibilmente passi a miglior vita...-

-Infatti-

-Io ho una mia teoria e più che una teoria è una verità pura e semplice...-

Savheroon si versò del vino e bevve.

-In realtà nel momento della vampirizzazione ,è come se la parte malvagia che risiede in ciascuno di noi si scindesse dalla nostra anima e divenisse un'entità a sé in grado di comandare il corpo senz a il supporto dell'anima-

-Ma non mi pare che quando un umano sceglie il male, la sua anima si divida!-

-Le persone malvagie lasciano semplicemente che la parte oscura della loro anima prevalga,ma resta sempre legata a tutto ciò che la contraddistingue, mentre in un vampiro si scinde divenendo un essere a se stante,di conseguenza l'altra parte dell'anima si trova in inferiorità e viene ricacciata nei meandri del corpo trovandosi impotente-

-Quindi stai dicendo che io e l'anima siamo-

-Una cosa sola....l'anima,per essere più chiari,Angel,e il demone ossia Angelus sono semplicemente parte della stessa anima solo separati....-

-Ma pensavo che il Globo di Teshula...-

-Contiene un'anima certo, prima era utilizzato per i demoni, in realtà quando fu impiegato per maledire un vampiro non si sperava certo di dargli una seconda anima,ma ci si prefiggeva di risvegliare quella sopita nel vampiro,in modo che riprendesse il controllo,poi come funziona lo sai-

-Senza dubbio-

Il vampiro parve scocciato.

-Quello che voglio dirti è che, il tuo problema,ovvero ciò che ti causa questi...chiamiamoli sbalzi d'umore, in cui non riesci ad essere spietato come vorresti,sono dati dal fatto che la tua parte malvagia e quella buona si stanno ricongiungendo nell'anima completa-

-Ovvero quella che avevo prima di diventare vampiro-

-Esatto-

Come diavolo faceva a restare così tranquillo di fronte a quello che gli aveva appena detto?Come poteva sorseggiarsi il suo vinello sapendo dell'eccezionale evento,che certo per Angelus era tutto che positivo!

-E se io non lo volessi?-

Il vecchio sorrise, conscio della reazione del vampiro.

-Angelus è per questo che sei qui,per imparare ad accettarlo-

-No-

Il vampiro si alzò di scatto.

-Ora vai a dormire dove ti ho mostrato prima,domattina avremmo tutto il tempo necessario-

Angelus si allontanò ed entrò in una stanza contigua alla sala principale,dove si trovava la sua stanza. Immediatamente si sdraiò sul giaciglio dove vi avrebbe dormito.

Ma in principio dormire gli fu difficile.

Anche se fuori albeggiava.

Anche se lui lo percepiva.

Non poteva dormire.

Non dopo quella rivelazione cocente.

Rabbia.

Che gli scoppiava nel petto, che lo dilaniava infettandolo come un potente veleno.

Non avrebbe permesso a quell'anima di ricongiungersi alla sua parte demoniaca.

Non avrebbe permesso al bene di soggiogarlo.

Non di nuovo.

Ora che era tornato cattivo.

Ora che si era riconquistato il titolo di Flagello d'Europa.

Ora che non sentiva come qualcosa spezzarsi davanti ai suoi occhi lucidi.

Perché lui era cattivo ed era giusto che lei piangesse.

Doveva solo trarne piacere.

Ma qualcosa era mutato in lui.

Perché adesso le lacrime della cacciatrice non gli procuravano un piacere incommensurabile come un tempo.

Ora saperla in cerca di lui, sapere di amarla, lo mandava in bestia.

No.

Come poteva quel vecchio chiedergli tanto?

Non se ne parlava proprio di accettare questa riunione come se fosse stato il più bel dono della sua vita.

Vita.

Ma lui non viveva.

Un sorrisetto gli increspò il labbro.

Ma non fu un sorriso beffardo.

Tutta colpa dell'anima.

E ancora quella rabbia.

Accidenti.

Vivo.

Buffy lo faceva sentire vivo.

Lei era i suoi respiri.

Lei il cuore che batteva.

Lei il sole che lo accecava.

Lei la vita che gli scorreva dentro.

E la odiava.

Con tutto se stesso.

E l'amava.

Con ogni fibra del suo essere.

E ci aveva provato.

Maledizione se ci aveva provato ma lei gli si era insediata dentro come un parassita.

Un'infezione in forma endemica.

Che non se ne sarebbe mai andata.

E gli aveva incatenato il cuore legandolo a lei.

Con i suo occhi verdi.

Con le sue dolci labbra.

Con il sinuoso corpo.

Con i capelli di sole.

Con l'innocenza di una bambina.

Con l'ardore di una donna.

Con la forza dell'amore.

Potente.

Nessuna magia sarebbe mai servita a strappargliela dal petto.

Lo sapeva.

Ma non voleva accettare il mutamento della sua anima.

Non poteva.

Anche se fosse stata lei stessa a pregarlo.

No.

Testardo.

Risoluto.

Irremovibile.

Lui avrebbe lottato e avrebbe vinto.

Con questi pensieri si addormentò.

Aveva chiesto a Cecilia di tenerle Angel per un po'.

Giusto quanto bastava a trovare Angelus e poi sarebbe tornata a prenderlo.

Baciò il bambino.

Quel bambino così tranquillo che già sentiva suo.

Quel bambino che una madre incosciente aveva abbandonato in balia di due vampiri.

Quel vampiro che aveva addolcito Angelus.

-Tornerò presto piccolo....te lo prometto-

-Tranquilla ci pensiamo noi-

-Grazie ragazzi-

I tre sorrisero e Buffy uscì.

La notte le chiuse alle spalle i portali dell'oscurità come a ricordarle che non avrebbe rivisto il sole molto presto.

Ma non importava.

Doveva solo trovarlo.

Trovare Angelus.

Trovare colui dentro al quale era sigillata l'anima di Angel.

Il suo vampiro.

La sua perdizione.

Il suo peccato.

La sua colpa.

Il suo unico amore.

E stavolta non aveva lasciato che glielo portassero via.

Nessuna condanna per amore.

L'unica colpa di cui si era macchiata.

Esemplare punizione privarla del suo cuore cuore.

No aveva lottato fino allo stremo delle forze per riaverlo.

Con i denti, graffiante e feroce avrebbe difeso il suo amore.

Il diritto di amarlo e di averlo con sé.

E stavolta non potevano fermarla.

Non si può placare la furia dell'amore.

E lo aveva inseguito.

Esattamente come la notte fa con il giorno.

Fino a trovarlo.

Fino a raggiungerlo.

Con fatica.

Moltissima fatica.

Ma andava bene così.

Era questo che loro volevano?

Quelli che si proclamavano buoni?

Doveva lottare fino a morire per riaverlo?

Bene l'avrebbe fatto.

Più nulla la spaventava.

Perché c'era una luce in lei che la spronava a proseguire lasciandole quella certezza infondo al cuore.

La speranza.

Che alla fine lo avrebbe riavuto con sé.

Non gli bastava come prova.

E allora avrebbe continuato a dimostrare al mondo intero quanto era disposta a pagare per riaverlo.

Quanto fosse disposta a combattere.

Avrebbe fatto capire a tutti che nessuno poteva toccare il suo ragazzo.

Che nessuno poteva più portarglielo via.

Si appartenevano e questo doveva bastare.

Si amavano. Punto.

Non le importava se non l'avrebbero accettato.

Lui contava più di tutti.

Più della sua vita, più della salvezza del mondo.

Più di uno stupidissimo demone di statua che minacciava l'apocalisse.

Era stanca di sentirsi dire cosa fosse più giusto.

Cosa fosse meglio per lei.

La vita era la sua e fino a prova contraria chi rischiava sempre la pelle era lei.

Quindi solo lei poteva decidere per se stessa.

Anzi no.

Doveva decidere solo lei.

Non sua madre.

Non i suoi amici.

Non Giles.

Non Angel.

Perché lui sarebbe tornato da lei.

Lo sapeva.

Lo sentiva.

E continuando a camminare, lasciò che fosse l'istinto a guidarla.

Arrivò in un'immensa radura circondata da una foresta sinistra.

Si guardò attorno ma non vi erano aperture o varchi.

Niente portale magico o vuoto d'aria per farla entrare nel mondo di Savheroon.

-Accidenti-

Sapeva che era li, da qualche parte.

Sapeva di essere ad un passo dal confine ma non lo vedeva.

Spazientita cominciò ad innervosirsi.

-Avanti dov'è l'entrata?Lo so che mi senti dimmelo...per favore-

Attese. Niente.

-Ti prego....non ti sto chiedendo chissà cosa...solo di farmi entrare-

Sbuffò. E va bene le buone maniere non servivano?Si passava alle parole forti e dopo alle mani se necessario.

Si ma per prendere a pugni chi?L'aria forse?

-Voglio Angelus hai capito?Pensi...pensi sul serio che la tua magia sia più forte del mio amore?Pensi di potermelo tenere lontano?Bè ti sbagli di grosso!!Lui è mio mettitelo bene in testa Merlino!...e per la cronaca sei molto scorretto!-

Puntò il dito contro il nulla. E attese che il vento la rinfrescasse. Prese fiato.

-Non è giusto...tu non hai affrontato l'Oceano e l'Europa per riaverlo...a te lui non interessa quanto a me!Cosa te ne fai?Restituiscimelo immediatamente!-

Tirò un calcio ad un sasso e si fece pure male.

-Maledizione...!-

Non si sarebbe arresa. E non aveva intenzione di permettere alla disperazione di prendere la meglio.

Non avrebbe pianto.

Segno di debolezza.

No avrebbe lottato fino allo stremo delle forze.

Fino a che aveva aria da respirare.

Fino a che avesse camminato ancora su questa terra.

Lei era la cacciatrice.

Lei era la più forte.

Lei era imbattibile.

Lei rivoleva ciò che era suo.

E l'avrebbe avuto.

Savheroon arcuò un sopracciglio e si portò una mano al mento massaggiandosi la barba lunga.

Merlino????Lo aveva chiamato Merlino????Scacciò per un attimo rabbia.

Si concentrò su Buffy.

Era stata più rapida di quanto pensasse.

L'aveva sottovalutata.

Strano.

Molto strano.

Lui sapeva sempre chi erano i suoi avversari.

Anche se lei era la cacciatrice.

Pensava che almeno un giorno ce lo avrebbe impiegato.

Invece eccola qua. Solo dopo una notte.

Che fosse veramente come diceva lei?

Che il suo amore potesse essere più potente della sua stessa magia?

Fatto sta che ora lei era li ad urlare.

A dibattersi e lottare.

Bene.

Adorava le sfide e grazie alla sua saggezza e ai suoi poteri nessuno mai gli era risultato imprevedibile.

Era qualcosa di nuovo.

Bene ma lui non era ancora pronto per affrontarla.

No Buffy non poteva ancora vedere Angelus.

Doveva inventarsi qualcosa.

Giusto per dargli tempo.

Alla fine decise di fare due chiacchiere con quella ragazzina impertinente che veniva a disturbarlo nel cuore della notte.

Mosse la mano facendo sparire lo specchio che gli mostrava Buffy.

Poi si avviò attraverso l'angusto corridoio che portava a delle scale a chiocciola.

Arrivò in una caverna piccola e con un gesto della mano vi fece apparire un'apertura.

Buffy lasciò cadere la torcia. E si sedette a terra.

-Starò qui fino alla fine dei miei giorni se necessario-

-Sei tenace-

La ragazza sobbalzò e scattò in piedi in posizione di attacco.

-Oh oh calmati non voglio farti del male-

Buffy lo guardò perplessa. In effetti aveva un'aria piuttosto innocente.

-Savheroon-

-Buffy-

Le sorrise.

-Possiamo rilassarci?Sei un po' tesa...-

-Pensa un po' perché...-

-Ascolta sei tu che mi sei venuta a disturbare io dovrei essere arrabbiato non ti pare?-

-Se solo tu non mi avessi portato via Angelus-

Savheroon sorrise e cinse le mani in grembo.

-Ti va di fare due chiacchiere?-

Lei rimase sulla difensiva.

-Guarda che voglio solo parlare...-

-Va bene-

Sempre con distacco si rilassò e lui fece apparire un'entrata. La ragazza rimase abbastanza di sasso. Poi la invitò ad entrare.

Attraversarono il corridoio e la saletta stretta fino alle scale a chiocciola che si mossero portandoli ad una grotta attigua.

C'era un odore di incenso e di candele da chiesa.

Arrivarono nella sala e lui la invitò a sedersi al tavolino in mogano intagliato.

Mm e bravo Merlino si trattava bene.

Lei si accomodò e lui preparò una tazza di tè a tutti e due.

-Allora Buffy innanzi tutto ti invito a chiedermi scusa-

-Scusa?-

-Si per avermi chiamato Merlino...sono molto offeso-

Lei alzò le sopracciglia.

-Scusa-

-E non guardarmi con quell'aria di sufficienza...ho battuto Merlino a poker lasciami sentirmi offeso se paragonato a quel perdente-

Buffy rimase di sasso.

Poker????Oh cielo ma chi era questo?

-Dunque...intendiamoci..non ti farò vedere Angelus-

-E' un mio diritto-

-Ascoltami..lui è venuto da me...e ci sono delle cose che deve diciamo...sistemare...-

-E quali sarebbero?-

-Spetta a lui dirtelo-

-Ma se non posso vederlo-

-Non ho detto questo-

-Ma..-

-Uffa certo che siete due belle teste calde!!!-

Oh...però che tipo irascibile.

-Ascoltami quando parlo!-

-Ok mi dispiace-

-Mm....lui è venuto da me...se voleva confidarti i suoi drammi veniva da te...possibile tu sia così impicciona?-

-Io..-

-Fammi finire-

Si zittì.

-So bene che stai soffrendo molto-

-Non credo-

-Oh si invece...scommetto che Willow ti ha dato un'appurata descrizione del mio passato o per quello che ne rimane-

Buffy spalancò gli occhi.

-Come la conosco?Da quando mi sono chiuso qui dentro non c'è molto svago...a parte il poker il giovedì sera col club dei maghi e l'incontro di Box il martedì....-

-Ma tu non dovresti essere un saggio?-

-Certo...ma non sono mica un monaco!...pensi stia a meditare tutto il santo giorno?Oh così impazzirei-

Lei lo guardò quasi contrariata.

-Così mi diverto a spiare le persone-

-Cosa????-

-Si così un bel giorno mi sono imbattuto in Angelus e mi sono divertito a spiarlo..poi ho conosciuto te e tutti i tuoi amici so tutto di voi...anche cose che voi stessi non sapete-

-Potrei farti arrestare per violazione della privacy-

-Certo potresti...ma l'ultima volta che qualcuno ci ha provato è stato rinchiuso in un ospedale psichiatrico..ops la tua è un'esperienza già nota-

-Ma..-

-So tutto...-

Lei sbuffò arrabbiata.

-Sei peggio di Angel-

-Eh eh...comunque ti ho invitata a prendere il tè per fare due chiacchiere-

-Oh bene-

-Sai Buffy...la tua ostinazione è sorprendente...però devi dare tempo al tempo-

-Oh adesso sta prevalendo la parte saggia-

-Io lo sono sempre-

Sbottò e bevve il tè.

-Angelus deve risolvere delle questioni...e non si sente pronto ad affrontarti...devi lasciarli il tempo per accettarsi-

-Accettarsi?-

-O smetti non riuscirai a farmi parlare-

Lei sorrise. Infondo era simpatico. Un po' irritante ma simpatico.

-E cosa dovrei fare?-

-Ma vediamo...ci sono tante cose...tipo perchè non ti alleni un po'?-

-Allenarmi?-

-Si ti darò una stanza qui nella mia dimora...certo non incontrerai mai Angelus-

-E se succedesse?-

-Ti parlo da mago a cacciatrice....questa è una dimora creata dalla mia magia...non è uno spazio limitato come lo sono le case dei mortali...qui io posso far sparire una cosa e farne riapparire un'altra.... è come se tu e lui foste in due parti del mondo completamente opposte-

-Oh...quindi possiamo passarci accanto nello stesso corridoio senza accorgercene?-

-Esatto-

Sorrise con falsa modestia per la sua bravura.

-E che allenamento?-

-Oh ti metterò a disposizione dei demoni-

-Demoni?-

-Tranquilla...loro ti servono solo per combattere-

-Pensavo di andarci a fare shopping...Certo che mi ci alleno!-

-Non scaldarti...-

Sbuffò scocciato.

-Loro sono demoni creati da me...aria tangibile in sostanza...come se combattessi con delle immagini corporee...-

-Oh perciò nessuno si farà male-

-Odio la violenza-

Buffy lo guardò perplessa. Che strano mago.

-Fuori si sta facendo giorno....vai a riposare che ne hai bisogno-

Lui le sorrise e lei si ritrovò in una stanza confortevole e ben attrezzata per tutte le sue esigenze. Così si coricò per un po'

Cap 13 a

 

 

Angelus aprì gli occhi. Che strano, sentiva un cambiamento.

Non sapeva spiegarselo con esattezza.

Quella tipica sensazione che gli faceva battere il cuore che non aveva

Quell'inconfondibile profumo che gli riempiva i polmoni.

Sentì un brivido lungo la schiena

Lui che non percepiva né calore né freddo

Ma tutto il suo corpo reagì a quella sensazione così familiare

Che gli entrava nel sangue

Che gli trapassava lo spirito

Lei

Sempre e comunque

Si alzò.

Non poteva essere

Non poteva essere lei.

Come aveva fatto a trovarlo?

Sentì il bisogno di cercarla

Di trovarla

D prenderla

Di baciarla

E di respingerla

Di gridarle che la odiava

Di farla piangere

Ma ci aveva rinunciato da tempo

Lui che non si arrendeva mai

Lui che non aveva pietà per nessuno

Lui che non era mai corso dietro ad una donna

Lui che aveva avuto mille amanti

Adesso non voleva che lei

Non vedeva che lei

E l'anima gridava disperatamente di lasciarla stare

Un sorriso beffardo gli comparve in volto

Se lei fosse stata li l'avrebbe trovata

Era sua

Di nessun altro

E anche lei lo sapeva

Come lo sentiva

Sentiva l'ansia

La preoccupazione

Sentiva che lui sapeva della sua presenza

E anche lei poteva percepire il suo odore

Impresso in ogni sua cellula

In ogni parte del suo essere

Riconoscendolo

Fiutandolo

L'avrebbe trovato ovunque

Il suo cuore lo sentiva

Perché batteva più forte

Perché i respiri irregolari acceleravano

Perché lo amava

E sentiva anche Angel

L'anima lucente e meravigliosa

L'anima che le aveva rubato il cuore

L'anima a cui aveva dato tutta se stessa

E il demone

Sanguinario

Crudele

Passionale

Innamorato

Entrambi innamorati di lei

Amava due essere distinti eppure parte dello stesso magnifico corpo

Non riuscì a dormire con quella sensazione

Con quelle farfalle che le volteggiavano nello stomaco

Con il suo respiro sul collo benché lui non fosse li

E si sentì sconsolata

Tremendamente sola

In quell'angusta stanzetta accogliente

Sapendolo li, vicino da qualche parte

Ma non potendolo raggiungere

Odiava questa sensazione di impotenza

Quel maghetto da strapazzo pensava sul serio di tenerglielo lontano?

Certo che no

Si amavano troppo e avevano affrontato tanti ostacoli

Non che lui le facilitasse le cose

Ma si era stufata di lasciare che fossero gli altri a decidere per lei

Aveva preso in mano le redini della sua vita e come promesso lo avrebbe seguito fino in capo al mondo

Spesso sono frasi retoriche che si dicono per rassicurare il proprio innamorato

Ma lei aveva dimostrato a tutti che non sarebbe certo stata la distanza a impedirle di raggiungerlo

E lo avrebbe riavuto

Perché gli apparteneva

Da quel girono in cui era entrato nella sua vita

Lo aveva incatenato al suo cuore

Un legame troppo saldo per essere spezzato

E gli aveva dato il suo sangue

Facendola definitivamente sua

Lo amava. Punto.

Niente se o ma

Solo loro due e il loro amore.

Riuscì finalmente a prendere sonno.

Il vampiro cercò Savheroon

Agitato e irrequieto.

Arrivò nella sala dove mangiavano.

Savheroon fissava una specie di specchio...

-Fai la spia?-

Savheroon fece sparire lo specchio.

-Si, non sapevo che fare e così mi sono dedicato al mio passatempo preferito-

-Oh...-

-Ti sei riposato?-

Il vampiro si sedette al tavolo.

-C'è qualcosa che dovrei sapere?-

Savheroon rimase un attimo perplesso...eppure con la cacciatrice aveva preso le dovute precauzioni, aveva creato una parte con la magia che il vampiro non poteva vedere.

-Ovvero?-

-Buffy,lei è qui-

Notò il cambiamento sul volto del mago, visibilmente sorpreso.

-Accidenti l' hai vista?-

-No-

Arcuò un sopracciglio.

-Come fai allora a saperlo?-

-La sento-

Sorseggiò la tazza di sangue. Savheroon si morse un labbro. La sentiva?

Com'era possibile?

Per quanto forte potesse essere la loro unione, neanche un Sire e la sua creatura potevano percepirsi attraverso le barriere della sua magia.

-Eh si sto invecchiando...la mia magia non è più quella di una volta-

-No, è semplicemente un dato di fatto, ci sentiamo...non importa la distanza-

Bevve ancora.

-Spiegami un po'-

-Come, pensavo che Savheroon la spia sapesse tutto di tutti-

-Ora non esagerare...posso aver visto che succede ma certo non entravo nelle vostre teste o nei vostri cuori-

Il vampiro sospirò.

-Non lo so come mai...so solo che la sento...se è agitata, preoccupata per qualcosa e anche felice....io lo so-

-Mmm forse perchè hai bevuto il suo sangue-

-Non mi accadeva questo con Drusilla-

-Ma Drusilla non era la cacciatrice-

-Ma Drusilla non era Buffy-

Lo corresse il vampiro.

Quasi a sottolineare che Buffy non era tanto la cacciatrice, ma sopratutto la donna

La splendida donna che amava e che odiava amare.

-Si, ma forse dipende dal fatto che lei sia la cacciatrice e non una qualsiasi umana-

-Non credo...-

Savheroon si massaggiò al barba lunga e rifletté un momento.

-Forse dipende dal fatto che la ami-

Il vampiro lo gelò con lo sguardo.

Come poteva dire certe cose?

Certo Angelus era conscio dei suoi sentimenti, ma tra il saperlo lui e il sentirlo dire da qualcun altro, era tutt'altra cosa.

-Oh scusa ho urtato i tuoi sentimenti da cattivone?-

-Piantala-

-Ascolta Angelus, l'amore non è una debolezza..guarda Buffy il suo amore per te le ha dato la forza per seguirti fin qui dalla California, dovresti esserne fiero...-

-Nel mio caso E' una debolezza-

-Certo perchè ne fuggi, perchè sei cattivo e come tale vuoi mantenere questo atteggiamento anche nei suoi confronti quando in realtà vorresti comportarti come fa ogni amante-

-Ora basta-

Si alzò furente.

Lui comportarsi da amante?

Certo a letto dove comandava lui, ma di sbaciucchiamenti o smancerie varie, non se ne parlava proprio.

-Siediti e calmati-

Lui seguì l'ordine.

-Non capisco perchè sei così restio , quando la tua anima sarà tornata come un tempo potrai amarla pienamente, ma non vuoi e non capisco perché...insomma sei solo artefice della sua sofferenza....ti sembra giusto?-

-L' hai detto tu stesso sono cattivo e come tale voglio mantenermi-

-Non puoi sbarazzartene Angelus, ho sottovalutato il vostro legame, ma lo sai pure tu che non riuscirai mai ad espellerla dal tuo cuore, metti da parte l'orgoglio e falla felice-

-Non puoi capire-

-Capisco che sei scemo ecco cosa capisco-

Savheroon si alzò indispettito e si diresse verso la stanza di Buffy lasciando il vampiro perplesso.

Cap 13

Buffy dormiva profondamente.

Finalmente.

Dopo tanta fatica

Dopo tanto lottare

Cercare

Poté dormire

Forse perché la presenza di Angel era ovunque e le dava conforto

Forse perché era conscia di averlo vicino

Non importava comunque

Lui era li

E nessuno

Nessuno glielo avrebbe portato via

Poi pensò al piccolo Angel e sperò che stesse bene

Ma si Cecilia era una brava persona,non c'era da preoccuparsi

Immersa nei suoi sogni,non udì la porta aprirsi.

Savheroon la vide dormire e pensò di lasciarla stare ma fu lei a svegliarsi.

-Oh salve cacciatrice-

-Buon giorno...è giorno vero?-

-Si-

Era un mago strano quello.

Buffy fece spallucce.

-Ok...em se ti volti mi vesto-

-Oh scusa certo-

Savheroon si voltò e appena Buffy ebbe finito la invitò a fare colazione. Arrivò nella sala dove avevano preso il tè e parlato .

Buffy lo sentì.

Si ne era certa lui era li da qualche parte.

Ma non lo vedeva.

Accidenti al mago.

Il suo cuore accelerò i battiti

Vagò con lo sguardo.

Savheroon notò che si era fermata.

-Cosa c'è?-

-Angel-

-Angelus...-

Buffy e Savheroon sobbalzarono,soprattutto quest'ultimo.

Savheroon poteva vedere ambedue e quando Angelus lo aveva visto arrivare e sorridere aveva capito che c'era Buffy con lui.

Il mago guardò il vampiro seduto.

-Cosa hai detto?-

-Mi ha chiamato Angel non l' hai sentita?-

-Tu la vedi?-

-Qual'è il tuo problema????Mi hai ascoltato quando ti ho detto che la sento?-

-Ehi giovanotto non scaldarti pensavo parlassi di sensazioni non di udito!-

Anche Angelus si sorprese,non si era reso conto che aveva sentito la voce di Buffy e questo prima non era mai accaduto.

-Siete telepatici per caso?-

-No sono solo la cacciatrice non una strega-

Savheroon guardò Buffy che sdegnata andava a sedersi,inconsapevolmente,davanti ad Angelus.

-Allora che c'è da mangiare?-

-Per me sangue-

-Ma...non sembrate sorpresi di potervi udire...-

Buffy lo guardò perplessa.

-Siamo nella stessa stanza è chiaro che possiamo sentirci...solo che con i tuoi trucchetti ci hai resi invisibili agli occhi dell'altro-

-Gran mago...se dei mie stivali-

-Modera la lingua-

Savheroon gli puntò il bastone contro e Angelus non riuscì a parlare. Savheroon ancora confuso fece la colazione a Buffy.

-Non siete spiritosi...sono solo un po' arrugginito,è da tanto che non avevo visite...devo aver dimenticato qualche cosa nell'incantesimo...forse gli occhi di ratto non erano più buoni-

-Che schifo sto mangiando-

-Oh non pensavo che la cacciatrice fosse anche schizzinosa-

Buffy sembrò offendersi. Poi Savheroon sciolse Angelus dall'incantesimo.

-Oh grazie per la tua clemenza!-

-Mi farete diventare matto-

I due fecero la stessa espressione della serie 'lo sei già di che ti preoccupi ' e Savheroon che poteva vedergli entrambi rimase scioccato.

-Allora Angelus hai molto da fare qui?Per che sono stanca di venirti dietro-

-Nessuno te lo ha chiesto-

-Ti odio quando fai così-

-Grazie amore lo prendo come un complimento-

-Bè...non lo era-

-Non scaldarti Buff sono qui per un motivo quindi dovrai attendere-

-Si lo so il motivo...-

-Tutto?-

-No Sav mi ha accennato giusto qualcosina-

Savheroon la guardò contrariata.

-Che c'è?-

-Niente...niente lasciamo perdere-

Buffy fece spallucce e mangiò la sua colazione.

-Comunque guarda di fare in fretta non ho un'eternità-

-Possiamo rimediare-

-Non sei spiritoso-

-Lo sia come la penso a questo proposito-

-Non ha importanza....aspetterò anche tutta una vita-

Angelus sorrise,ma fu sincero,non beffardo,forse perchè Buffy non poteva vederlo.

-Lo so...prometto che ci impiegherò meno tempo possibile-

-Sarà meglio-

-Non importa dare in escandescenza-

-Non darmi ordini-

Savheroon stette per un'ora a sorbissi i loro battibecchi.

-Ehi ora basta!!!-

Buffy e Angelus si ritrovarono scaraventati da due parti opposte.

-Ahi!-

-Almeno la piantate...uff..-

Si ricomposero.

-Bene...Angelus in sala addestramento...Buffy con me...-

Savheroon condusse Buffy alla cascata.

-Questo è un luogo di riflessione...ti farebbe bene..-

-Che devo fare esattamente?-

-Metterti sotto la cascata-

-Vestita???-

-No...ah voi giovani-

Savheroon sbuffò e a Buffy venne da ridere.

-Nuda-

-COSA????-

-Tranquilla non ti spierò-

-Chi mi dice che tu non lo abbia già fatto?-

-Allora di che ti preoccupi?-

Savheroon fece quel suo sorrisetto da risaputo e se ne andò canticchiando.

Buffy sospirò scocciata e poi si spogliò.

Un colpo,un altro.

Il demone-ologramma era scomparso.

-Wow i miei complimenti-

-Grazie..-

Angelus adorava essere adulato.

-Lei dov'è?-

-Alle cascate-

Angelus fece la faccia da indifferente.

-Oh...bene-

-Non azzardarti ad andarci-

-Ehi che ho detto stavolta?-

-Angelus forse non ti è chiaro questo concetto...TU NON LA PUOI VEDERE!!!!-

-Ehi mica sono sordo-

-Scusa...dunque appena ha finito andrai tu alle cascate,per ora allenati o se hai già finito fai quello che ti pare,mangia...io devo andare in un posto-

-Pensavo non uscissi mai...-

-Bè si c'è una cosa che faccio ogni tanto-

-E sarebbe?-

-Non ti riguarda-

Savheroon se ne andò via con quella sua aria da misterioso e ridicolo al contempo. Quel mago non riusciva ad incutere serietà.

Un quarto d'ora dopo Angelus aveva finito di allenarsi e pensò di dirigersi verso la sala grande per magiare qualcosa.

La stanza di addestramento era collegata a quella grande tramite un corridoio che ha metà sboccava alla cascata.Quando Angelus ci passò davanti cercò di ignorare quel pressante desiderio di andare da lei.

L'acqua termale scendeva su di lei,scivolandole sulla pelle sul viso,su tutto il corpo.

Una sensazione di leggerezza.

Come se fosse in grado di curarle tutti i dolori fisici

Ma non le ferite della sua anima

La spossatezza fu sostituita da una pace fisica incredibile.

Poi fu come il rompersi di un equilibrio appena formatosi

Il suo cuore sussultò

La sua anima le urlò un nome

Uno solo

E i suoi occhi verdi si spalancarono

L'acqua le invase le iridi ma non le fu di disturbo.

Perché l'avrebbe trovato anche se fosse stata cieca.

E sapeva che era la a frugare con lo sguardo nel tentativo di scorgerla.

Voleva chiamarlo

Voleva buttarsi tra le sue braccia

Voleva farsi stringere

Voleva baciarlo

Ma come un muro insormontabile la sua cocciutaggine si contrapponeva.

Quando il piede di Angelus varcò la stanza sentì l'anima urlargli di lasciarla stare e andarsene e questo gli diede maggior soddisfazione.

Si avvicinò lentamente con la consapevolezza che lei sapeva della sua presenza. Odiava non poterla vedere

Non poter annegare nei suoi occhi verdi

Non poter godere della bellezza del suo corpo senza abiti

Non poter leggere il piacere e il dolore sul suo volto lucente

Ma non aveva importanza,il non vedersi non costituiva certo una grossa barriera.

Buffy tremava

Le sue gambe

Il suo cuore

La sua anima

Scosse da lui,dalla sua presenza

Dall'ardore che sentiva scorrergli nelle vene dalla consapevolezza di ciò che lui voleva fare

E l'eccitazione crebbe in lei facendolo sorridere di gusto.

Non servivano parole per chiamarlo o per fargli capire dove lei fosse.

Lui la sentiva.

Arrivò davanti alla cascata e si immerse nella piscina naturale da essa creata per raccogliere l'acqua. Si era tolto giusto i vestiti per raggiungerla sotto l'acqua torrenziale dello scroscio.

Lei era seduta su di un rialzo di pietra e scese immergendosi nell'acqua.

Buffy rabbrividì quando sentì le sue mani su di lei.

Respirando come dopo un lungo pianto socchiuse gli occhi e attese.

Lui prese ad accarezzarle dolcemente il viso ricordando alla perfezione ogni dettaglio del suo volto,della sua pelle.

Poi anche Angelus chiuse gli occhi come per immergersi definitivamente in un mondo irreale in cui potesse vederla.

Le sue dita finirono sulle labbra ammorbidite dall'acqua e disegno il contorno di esse.

Entrambi ad occhi chiusi si lasciarono guidare dall'istinto,dal cuore.

Buffy baciò dolcemente le due dita e sperava di poter aprire gli occhi e vederlo ma sapeva che non sarebbe successo così si limitò a veder il suo volto nella sua mente.

Angelus percepì il suo corpo irrigidirsi forse per il troppo tempo passato sotto la cascata nonostante l'acqua fosse calda e scostò le dita dalle labbra di Buffy per portarle sotto il suo mento e sollevarlo.

Le rubò il respiro in un profondo bacio appassionato.

Come un'esplosione di colori

Le ali della pace avevano sfiorato anche lei

E le parve di volare solo grazie ad un bacio

Al suo bacio

Fino a perdere tutta l'aria che avesse nei polmoni

Solo stare tra le sue braccia

Un gioco latente di lingue che si cercavano ed ero si erano riunite.

Le mani di Buffy arrivarono alla nuca del vampiro per fare maggior pressione e tenerlo più vicino mentre lui avvolse la sua sottile e piccola vita mentre l'acqua lo bagnò completamente.

Le porte del Paradiso si era spalancate anche a lui

Tutto ciò che poteva sentire era il suo profumo

Tutto ciò che poteva respirare era la sua vita

Perché non avrebbe mai rinunciato a baciarla

A toccarla

A toccare la felicità

Presto o tardi sarebbe finito

Quel bacio

Quel momento

Ma ne sarebbero susseguiti altri

Altro dolore

Altri ostacoli insormontabili

Altre lacrime contro le quali lei non poteva lottare

Altro amore da donarle

Perché lei era qualcosa di eccezionale

Più lucente della luce stessa

Assaporando la sua purezza oscura

Lei che lo aveva inseguito col suo amore

Lei che lo faceva sentire umano

Rabbia

Soppressa e spazzata via dalla vicinanza di Buffy

Della sua Buffy

Quel denso piacere

Quel pazzo e folle desiderio che soggiogava le loro menti

Offuscandoli

Ottenebrando i sensi

Le loro menti non pensarono più a nulla se non al fuoco che correva nei loro corpi.

Angelus percorse ogni centimetro della pelle di Buffy con le mani e le labbra.

Lei si inarcò per il piacere e poi lo ritirò su verso le sue labbra per sprofondar e in un altro bacio appassionato

Come un vascello sorpreso dalla tempesta volle affondare in lui.

Troppo presi per accorgersi di Savheroon che era appena tornato.

Cap 14

 

Il vecchio rientrò e subito si diresse nella sala grande per vedere se Angelus avesse finito di magiare, ma non lo trovò.

Così iniziò a cercarlo fino a quando il dubbio di trovarlo da Buffy non lo assalì.

Le mani del vampiro vagarono voracemente sul corpo della ragazza, riconoscendo quelle curve a lui così note.

Con bramosia e lentezza si spostò sul suo petto esplorando i seni e massaggiandoli. Ambedue sentivano lo smisurato piacere crescere fino a dilagare esplodendo nei loro ventri.

Ma quell’incanto fu interrotto dallo sguardo attonito di Savheroon che lasciò cadere il bastone atterra e subito lo raccolse.

I due si voltarono di scatto ed istintivamente Buffy si riparò dietro il possente corpo di Angelus.

Silenzio.

-MA CHE CAZZO STATE FACENDO?-

Rimasero quasi scioccati dalla rabbia del vecchio.

-Calmo potrebbe venirti un colpo-

-Ma siete impazziti??Che vi avevo detto????-

-Ehi abbiamo i nostri bisogni-

-Bè…fuori subito!Vi voglio nella sala grande tra cinque minuti!-

Un Savheroon spazientito lasciò la grotta delle cascate e i due sospirarono.

-Lasciamo perdere quel vecchio-

Angelus l’afferrò per la vita.

-Dai si è già scaldato abbastanza non credi?-

-Ok come ti pare-

La tirò a se annegando in un succulento e invitante bacio.

-Basta altrimenti non riesco a smettere-

-E’ quello che voglio-

Savheroon mise il capo nella grotta.

-ORA!!!-

I due scattarono per lo spavento. Buffy fu la prima ad uscire raccogliendo l’accappatoio e infilandoselo. Angelus percepì i suoi movimenti e fece altrettanto. C’era tensione e nessuno dei due sapeva bene che dire o fare, senza contare che la situazione non era certo delle migliori.

-Andiamo?-

-Si-

In religioso silenzio col solo rumore dei mille pensieri che affollavano le loro teste,raggiunsero Savheroon, seduto su di una poltrona che sorseggiava il tè.

-Prendi il valium?-

Il vecchio lo fulminò.

-Allora, visto che tanto non funziona scioglierò l’incantesimo-

-Mm?-

-E’ inutile non c’è modo per isolarvi…quindi perché sprecare la mia preziosa magia e la mia pazienza?Se non avete giudizio che colpa ne ho?-

Ecco che partiva col vittimismo.

-Ma tu fai il mago o la vittima di professione?-

-Non sei spiritoso!!!!-

Savheroon spazientito mosse la mano e magicamente Angelus e Buffy si videro.

-Ciao amore-

-Chiudi il becco-

-Adesso cosa c’è?-

-C’è che mi sono rotta di stare qua rinchiusa solo perché il tuo carattere di merda da megalomane deve sempre rovinare tutto!-

-Mi dispiace tanto nessuno ti obbliga-

-Bene!Tanto io l’ho sempre saputo che non ti importava niente….!-

-Oh adesso cominci pure tu?-

Perché lui non voleva capire?

-Si vede che non mi ami abbastanza…fai come ti pare io me ne vado-

-Prego nessuno ti ferma-

Savheroon guardò Angelus e poi Buffy e poté percepire il dolore della ragazza solo guardandola negli occhi.

Lei voltò le spalle e si avviò verso il corridoio.

-Buffy non puoi uscire senza il permesso-

Lei si fermò e fece retromarcia.

-Posso andare?-

-Angelus?-

-Cosa?-

Lo fissò intensamente.

-Non è mia prigioniera-

-Allora…-

Savheroon furbescamente tese una trappola al vampiro e si rivolse a Buffy con una faccia dispiaciuta e seria.

-Vai Buffy e dopo ci saluteremo,spero tu possa trovare la tua strada e vivere felice con qualcuno che sappia apprezzarti-

Buffy lo guardò.

-C’era davvero il valium in quella tazza?-

Il vecchio sbarrò gli occhi.

-IO TI AIUTO E TU MI PRENDI IN GIRO?-

-Scusami…hai ragione-

-Mmm…e va bene-

Angelus guardò la scena.

-Tanto non puoi amare nessun altro-

-Si ma intanto l’altro avrà il mio corpo, avrà me-

Quell’affermazione lo punse sul vivo.

Certo avrebbe sempre avuto la sua anima e il suo cuore ma saperla di un altro

Di un altro come prima ed adesso era sua.

Un altro l’avrebbe guardata con desiderio e lei avrebbe risposto

Un altro l’avrebbe toccata, sfiorata

Lei avrebbe dato ad un altro la sua eccitazione

Il suo piacere

La sua passione

Un altro avrebbe assaporato il frutto nascente di quella creatura

Per un altro avrebbe pianto

Gridato di piacere

Per un altro avrebbe sorriso

Gioito

Un altro che non era lui

Sentì l’anima urlare e per la prima volta si trovarono d’accordo, lei non poteva essere che sua, che loro.

Sentì l’ardente desiderio di gridarle quanto l’amasse e quanto desiderasse stare con lei

Quando bramasse i suoi baci

Le sue attenzioni

Le sue carezze

Le sue parole

I suoi sguardi

Quanto lei fosse tutto per lui

Quanto la trovasse stupenda

Intelligente

Quanto non riuscisse a stare senza poterla vedere

Quanto lo faceva sentire vivo

Voleva dirle tutto quello che neppure l’anima era riuscita a dire

Voleva farle sapere tutto pur di tenerla a se

Voleva incatenarla e legarla fino a fonderla con il suo essere

Voleva tenerla stretta e baciarla

Voleva sussurrarle quanto l’amasse

Voleva lei

Semplicemente

E non ci avrebbe rinunciato.

Buffy di fronte all’impassibilità del vampiro andò in camera sua per cambiarsi.

Angelus guardò la sua sagoma sparire nella profondità del corridoio e improvvisamente i suoi piedi si mossero in direzione di lei.

Era in camera con le lacrime prepotenti che esigevano di uscire

Teneva il suo cuore in mano fatto a brandelli da quelle poche ma crudeli parole

E non sapeva con che coraggio andare avanti senza lui

Non sapeva come fare per presentarsi a casa a mani vuote e dovendo affrontare la stancante vita di ogni giorno

Non sapeva nulla

Il suo mondo si stava sgretolando davanti ai suoi occhi

Sentiva la terra cedere sotto i suoi piedi e improvvisamente volle morire

Come una bambina sola incapace di affrontare la vita.

Mentre col dorso della mano lavò via una lacrima sull’orlo dei suoi occhi prese un paio di pantaloni quando improvvisamente la porta della stanza fu violentemente aperta.

Si girò di scattò sussultando e un’altra lacrima le rigò il volto.

Angelus ruggì ferocemente.

-Che vuoi?-

Il bacio violento e passionale che la colse del tutto alla sprovvista, fu eloquente.

Voleva lei,ovvio.

Cap 15

 

 

 

-Angelus no…-

Lei lo allontanò riluttante.

-Non puoi fare così lo capisci?-

-Ti ho appena dimostrato che non voglio che tu te ne vada-

-Ma non mi basta!Non mi basta che io sia l’unica che ti porti a letto, non mi basta sapere che mi vuoi sempre con te!-

-E che ti amo?Questo ti va bene?-

-No…io non posso continuare a girare il mondo vivendo la nostra storia come una corsa perenne io non ho un’eternità davanti e voglio passare quello che ho con te ma non così perché sono stanca e non solo fisicamente….non sono una vampira io sono un essere umano e devi accettarmi così!-

-Va bene…-

Le lacrime di Buffy si scagliarono contro di lui come coltelli affilati e vide lampeggiare un barlume di luce bluastra.

Dejà vu.

Una spada pronta a colpire

Un cuore frantumato in una notte di pioggia

La felicità che strappa via un’anima

E una luce che la ridona

Una luce di speranza seguita da quell’atroce consapevolezza

Il flash di quella drammatica scena investì Buffy come un treno in corsa

Raschiandole il cuore con la potenza dei suoi binari

Angelus cadde in ginocchio si prese la testa fra le mani e all’improvviso una creatura dalla pelle di zaffiro gli si presentò davanti.

Un colore che non avrebbe mai dimenticato

Un volto che gli avrebbe donato qualcosa che mai avrebbe creduto di poter avere

La possibilità di vivere quella vita con lei

Con Buffy

Il campanello suonò.

Ancora un moto d’ansia

Un’angoscia svilente

Come sapendo che la speranza di vederla comparire sulla porta di casa si sarebbe infranta contro chiunque fosse stato dietro quel pezzo di legno chiaro.

Il sapere di non poter reggere ancora una delusione

Erano passate settimane dall’ultima telefonata fatta a Willow

Che poteva esserle accaduto?

Non pensava che aveva al di la del continente una sorella e degli amici in pensiero?

Sempre per Angel era scappata e sempre per lui era tornata

Ciò che ogni giorno ripetevano a loro stessi

Forse confortati dal sentirla ogni tanto

Ma ora era salita a mille la paura di non vederla più tornare

Dawn posò la penna sul libro e scese dallo sgabello di cucina sospirando

Quando aprì l’uscio le gambe cedettero e per poco svenne.

Non seppe che dire o che fare

Versò solo tutte le lacrime che non aveva voluto piangere.

E Buffy fece un passo avanti per stringerla e riassaporare il gusto che aveva tornare a casa

Dimenticando perché talvolta adorasse viaggiare

Tornando a casa ricordava perché amasse la sua famiglia e i suoi amici

Perché in fondo si sentiva parte completa e inscindibile di quella strana congrega

E con quel viaggio era andata semplicemente a recuperare la sua anima perduta

Era andata a riprendere il suo cuore e la sua vita

Non importava come

O quanto tempo le ci fosse voluto

Valeva tutto per il risultato finale

Il fine giustifica i mezzi

E il suo fine valeva più di qualsiasi mezzo

Non c’è prezzo per l’amore

Nelle seguenti 24 ore furono assaliti da mille domande

Su dove fossero stati

Su dove avessero trovato quell’adorabile bambino

Su come Angel fosse potuto tornare lui ma con una marcia in più

E a gli occhi di tutti coloro che non avevano mai dato una possibilità al loro amore apparvero come un modello da invidiare

Loro si amavano e lo sconfinato legame che c’era gli aveva portati a vincere su tutto e tutti

Regalando loro ciò che gli spettava

La pace

 

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