ANIMA





Era un tormento atroce...non riusciva più a sopportarlo.



Quella voce non smetteva di tormentarlo. Mai, mai un attimo di tregua, di respiro.



Be' a pensarci bene ...respiro.... chiedere un attimo di respiro non era giusto,



visto che erano circa un paio di secoli che aveva respirato per l'ultima volta.



Durante quella notte, a Galway, l'ultima notte che era stato umano.



Il suo ultimo respiro era stato tra le braccia di quella donna bionda,



che lo aveva attratto, affascinato, ucciso, e che gli aveva rubato l'anima



donandogli l'immortalita'.



Ma poi dopo molti decenni la sua anima era tornata, e aveva iniziato a parlargli.



Dapprima non se ne era quasi accorto. La sua voce era lieve, meno di un alito di vento.



A volte, in genere dopo avere ucciso ed essersi nutrito aveva sentito come un



sospiro,un singhiozzo trattenuto, un sussurro. Poi il sussurro era diventato piu' forte, era diventato una voce ed adesso era un urlo continuo, agghiacciante, ininterrotto,insopportabile.



Doveva trovare un soluzione, doveva farlo smettere.



"Basta!!! Che cosa vuoi da me?" urlò nella notte, rivolto al nulla.



Rivolto a quella maledetta voce.



Gli rispose il silenzio, dentro il quale gli parve di sentire un lamento,



un pianto sommesso di immensa sofferenza.



E allora seppe....che non lo avrebbe lasciato MAI PIU'.